Letteratura e linguaggi - Seminario di Andrea Mazzucchi

Buon giorno tutte tutti grazie per esistere qui presenti scusatemi per a questo rinvio di ieri seminario ma è stato un Venza che non avevo previsto la volta scorsa
Boh dunque molti
Non sanno chi sono ed è opportuno che sia così quei pochi che lo sanno si chiederanno perché Marta Herling è l'istituto italianissimi storici ha pensato di affidare a uno che mediamente si è occupato quasi esclusivamente di cose medievali
Un seminario sull'età repubblicana su lingue linguaggi è un quesito al quale io non so rispondere e diciamo spero che non risponda Marta perché dovrebbe diciamo divertimenti e che spetta però la ringrazio perché è stata invece l'occasione per provare a ragionare su qualcosa a cui in realtà probabilmente non avrei pensato in maniera così sistematica
Per queste ragioni naturalmente non potrò portarvi moltissime novità e anche i
La difficoltà dovuta alle incompetenze soggettive si accresce perché l'oggetto proposto come capirete è un oggetto di un'estensione tale da non poter come dire trovare perimetrazioni
Perimetrazioni possibili e quindi inevitabilmente la chiacchierata
E oggi proverò a fare con voi è una chiacchierata
Innanzitutto fortemente selettiva rispetto alla complicazione dell'oggetto
Anche molto io sì in pratica legata in qualche modo alle cose che mi piacciono potendo ragionare su sedimento della Storia linguistica e letteraria italiana della quale non mi occupo professionalmente in qualche modo sono stato mi sono sentito un po'più libero e forse anche
Costretto a selezionare quegli oggetti che mi sembravano insomma mi sembra un esteticamente più rilevanti per ai quali spero però di attribuire un qualche significato anche perché a ore non mi sembri non so più scuse
Il titolo con quella
Doppio sostantivo linguaggi è letteratura anzi letteratura e linguaggi
O rende ancora più complessa l'impresa di provare a disegnare tutto questo sui linguaggi a me la caverò velocemente innanzitutto perché mi dovrebbe parlare Rita Librandi che qui di fronte a me
E come dire se non altro nella sua qualità istituzionale di vicepresidente la crusca avrebbe qualche titolo in più
Per parlarmi di me ma me la posso cavare velocemente suggerendo via lettura di un bellissimo libro Nibbio benissimo che più siamo adesso scorgendo un po'questo elenco capisco che non tutti siete di formazione dei linguisti e dei letterati come è nella natura nella bella natura registi tutto e dunque se qualcuno avesse avuto occasione di leggere questo bellissimo libro di Tullio De Mauro Storia linguistica dell'Italia repubblicana dal quarantasei
Ai nostri giorni in realtà sia vissuta si arresta un decennio fa circa
O
Davvero lo consiglio perché non sono servite d'accordo a me pare che dopo un altro capitali volume che a Vasto linguistica dell'Italia unita di De malo sulla quale insomma generazioni di studiosi si sono formati questo volume che prova come dire ad andare avanti rispetto a quella prospettiva derivanti cronologicamente offre una serie di sollecitazioni estremamente interessanti
Ai quali senz'altro vi invidio peraltro anche nell'organizzazione complessiva di questo volume
E che ha alcuni capitoli introduttivi appunto e te
Si apre non a caso con un anno nel mille novecentoquarantasei perché un anno sul quale torneremo perché anche l'anno dal quale partirò per la mia escussione del tutto privata sui territori della letteratura
Attraverso appunto via cronicamente evoluzione linguistica
Pensate che si tratti di storie linguistiche non di Storia della lingua De Mauro insiste fortemente su questo attraversano appunto i primi capitoli attraversa nuovi via cronicamente questi anni questi ottant'anni circa
Con una descrizione prima della Italia linguistica nell'immediato dopoguerra caratterizzata da alcuni fenomeni che sarebbe lite nel presenti anche perché rispetto a cui l'escussione idiosincrasie che farò nei territori della letteratura pure hanno a che vedere
L'Italia il mistico nel dopoguerra è caratterizzata da una bassa scolarità
Da un tasso di alfabetizzazione estremamente basso
Da una straordinaria vitalità di quella che De Mauro chiama Letterio genitale idiomatica persistente dunque da una scarsamente diffusa competenti sta passiva ed attiva dell'italiano standard sia nella produzione orale che nella produzione scritta
è da fenomeni che De Mauro come dire con grande fascino accaduto descrive attraverso un film ma che insomma dovrò rivedere perché leggendo denaro tenuto interessante siano due soldi di speranza terrà conto di una storia di un immigrato delle regioni interne del sud che giunge a Napoli e che famiglie lavori
La speranza diciamo di miglioramento le proprie condizioni e questo è in realtà il primo capitolo secondo il primo risoluzione su quarantasei
Intitolato vita nuova per un paese antico
C'è un altro denso capitolo sui percorsi che accadono su percorsi evoluzione linguistica
Esito di cambiamenti sociali e culturali che accadono tra gli anni cinquanta il Duemila
Una descrizione di tipo sin cronico dell'italiano contemporaneo fondamentalmente attraverso un fenomeno che i linguisti conoscono molto bene che la formazione informatica alcune varietà che sono quella dei dialetti italianizzati degli italiani regionali
Che sono come dire alcune varietà linguistiche delle quali anche chi non si occupa professionalmente di questo dovrebbe avere consapevolezza per
Perché la lingua è sempre stata una delle ossa pure fondamentali nella ricostruzione delle identità culturali e anche proprio della ricostruzione storiografica di un percorsi di un prete ma poi il il fascino di questo libro Weah o no coglie secondo me incrementato da alcuni appendici molto interessanti una sull'inno di Mameli
Un'altra sul nome italiana De Mauro osserva con grande o acutezza che Italia
è un attore di origine colta non è stata sottoposta alle trasformazioni
Un etiche che una trafila di tipo popolare gli avrebbe imposto esposto è stato così probabilmente avremmo unitaria o undici Unitalia lo fa
E invece questa dimensione come dire di una lunga tradizione colta di questo termine che identifica in qualche modo il nostro Paese antichità esplica Anna e è un dato sul quale credo valga la pena riflettere perché ci dice della fortissimo Ness solo che nella costruzione della nostra identità nazionale alla dimensione in qualche modo della cultura su questo anche torneremo in quella direzione idea sintattica
Uno e tra gli altri diciamo appendici ricordo una
Molto interessante sulla quale quindi sarebbe che sto soffermarmi è un'altra delle strategie che voleva utilizzare sui ho deciso di raccontarvi alcuni cui si che mi piacciono o che è un capitolo sulla lingua della Costituzione
Un capitolo che non so se qualcuno di voi mi son trasferito ritrasse certamente lo conosce
Ma dove non poté qualcuno di voi ha avuto occasione di leggerlo ma è un capitolo illuminante non soltanto perché condotto devo dire di Mauro questa straordinaria capacità di fare analisi estremamente puntuali con una affabilità straordinaria però è un capitolo che marca con forza e con evidenza quanto l'italiano della Costituzione italiana quel testo fondativo
Della nostra identità nazionale entità nazionale repubblicana
Addirittura gli storici Conte scusate saluto Marco atterrano che devo dirlo sempre e il mio primo laureato
Quando io insegnavo al corso di laurea in storia impropriamente linguistica italiana è adesso fa ricercatori sia contemporanea però decise di laurearsi in linguistica italiana diciamo con un
Imberbe questo Mazzocchi veramente molto contento che qui oggi ma diciamo veramente improprio e Marco sia sufficientemente imbarazzato anche non dunque quello straordinario
Una tesi interessante sulla quale bisognerebbe ritornare anche visto c'era presente sul linguaggio delle vigne
Mandate Marco lo gira meglio di me mandate o dal governo fascista i giornali
Prima che politico diventassero articoli giornalistici
Va fatto non so che fine ha fatto però insomma ci si lavorerà
Un giorno prego alcuni tratti di Memphis
Quell'articolo quell'appendice sul linguaggio della costituzione di De Mauro è estremamente affascinante perché appunto mostra con estrema chiarezza anche configuri statistico direi
Che il linguaggio della nostra Costituzione è un linguaggio che attinge con una percentuale altissima all'italiano di base garantendo come dire uno al lessico di base l'italiano garantendo un tasso di leggibilità
Assolutamente più alto rispetto a quello dei tecnici medio dei testi legislativi e burocratici italiani come grande esempio di contrapposizioni all'antilingua di cui parlava Calvino
Ironizzando sui verbali dei carabinieri
Dunque sui linguaggi io non avrei nulla di più da dissidente
Di quello che trovate in questo volume e me la cavo così
Sono letteratura e sarebbe estremamente più complicato
Perché avrei potuto scegliere ma anche qui ci sono eccellenti lavori di sintesi quali vi rimando un percorso sull'italiano letterario
Sul questa volta non sull'Italia linguistica non frustoli mischiava sulla storia della lingua dell'italiano
Letterario di età repubblicana è ci sono appunto anche su questo pur se volete posso darvi indicazioni bibliografiche più puntuali importanti lavori di sintesi
Perché mostrano come dire dal punto di vista della specificità degli storici della lingua che però insomma il capo non sentire ma che non s'che non dovete grossa in mai immaginare esclusivamente come meriti iscrizioni morfologiche di fenomeni ma come fenomeni dentro sì di di senso e di significato anche quando appaiono diciamo possono apparire so che appaiono come meriti iscrizioni di evoluzioni fono morfologico che ho di definizioni come dire
Talvolta anche un comuni violetto particolare
Un po'esoteriche in realtà quelle descrizioni penso per esempio alle straordinarie indagini di che Vincenzo Mengaldo sulla lingua può etica italiana
Del novecento ma in particolare anche quelle della seconda metà del Novecento di Pier Vincenzo Mengaldo e devo dire anche della scuola che deriva da Pier Vincenzo Mengaldo sono va be'ma io so che ci sono degli esperti qui
Sono o secondo me degli straordinari anche nella rigorosa precisione terminologica con la quale certi fenomeni vengono descritti sono a mio avviso restano non tutti sono d'accordo su quello che vi dico Restano le diagnosi più guasti in tutte per comprendere la cui sia italiana del secondo Novecento
Se ci fossero degli storici la letteratura qui forse avrebbero dubitare qualcosa
Io per fortuna faccio il filologo quindi posso uscire da queste secche tra gli storici la lingua estesi la letteratura però se dovessi come dire suggerire delle letture sulla cui sia italiana del Novecento mi sembra che ancora i saggi o meglio ancora proprio le introduzioni alla cui sia italiana del Novecento di Pier Vincenzo Mengaldo costituiscono
Il viatico migliore per comprendere questi questi fenomeni non però quello che oggi io ecco tutto questo vale per la poesia ma si potrebbe ragionare sul linguaggio letterario della prosa anche qui con noi moltissimi volumi importanti
Però non fanno neanche questo
Invece vorrei provare con voi dopo una prima premessa a leggere due polizie di Franco Fortini
Una pubblicata
Sul foglio di via che è la prima raccolta poetica di Franco Fortini del mille novecentoquarantasei chiama Italia mille novecentoquarantadue
Solidi è stato recentemente editto da un bravo studioso di letteratura italiana contemporanea che pure si è laureato con me anche Bernardo De Luca
Che ha pubblicato questo appello edizioni di foglio di via commentata critica e commentata
E accanto a Italia mille novecentoquarantadue su cui torneremo l'altra cui sia di Fortini che mi sembra molto interessante e che come dire sono ovviamente come capite strumentali a poter affrontare questo tema impossibile che mi è stato assegnato
Però Fortini dopo aver scritto Italia mille nove centoquarantadue pubblicata nel mille duecentoquarantasei in fogli di via vedete i mille novecento quanta sì ma data cruciale
Scrive un'altra pulizia
Che si chiama evidentemente per una serie di rinvii Inter testuali a partire peraltro da un dal titolo ma non solo alla pulizia Italia mille duecentoquarantadue che Italia mille novecentosettantasette mille novecentonovantatré enti
Che è una lirica contenuta nell'ultima raccolta poetica di Franco Fortini no straordinaria strepitosa questa ve la dovete leggere perché ci sono dei piaceri estetici ai quali non bisogna rinunciare
Composita solfa tout-court se non avete letto questi libri piccoli si legge in dieci minuti però lo si legge o si legge si legge con i Paesi è veramente stretto secondo per qui diciamo entrano in gioco il fatto che per fortuna questo mestiere si fa anche perché siamo alcune passioni
Ouassini tutto questi due profili e che dopo si replica improperi modernizzando insieme perché disegna un percorso che va dal quarantasei
Al novantaquattro composta soltanto da del mille novecentonovantaquattro sei mila centotré novantaquattro porti nuove
Proprio tecnici consentiranno in qualche modo sia pure in maniera estremamente selettiva quindi tagliando fuori moltissimo
Che pure si potrebbe dire sul linguaggio e letterature nell'Italia repubblicana una linea che ha molto a che vedere con qualcosa che e ha iniziato molto molto prima che rapporto fortissimo tra la nostra identità nazionale e la letteratura in particolare direi la pulizia e qualcosa è iniziato molto presto
E che si è costituito come patrimonio di immaginario che ha agito fortemente nella costruzione la nostra identità nazionale
Anche su questo esiste una bibliografia sterminata poi insomma se volete ridotti indicazioni bibliografiche io ricordo sempre
Un libro che talmente stato molto importante un libro che scomodo per molti versi che un libro di Francesco Bruni che si chiama Italia
Leggo molto scomodo dei Bleus
Di cui è facile non condividere molte festa è un libro in ma alcuni punti direi addirittura reazionario
Ma è un libro di grandissima intelligenza nei localini forti poi si può non essere d'accordo ribellioni sintetizza
Francesco Bruni
E rispetto al discorso che stiamo facendo
Uno degli storici della lingua ma forse questa definizione lo esigibili crebbe in categorie troppo strette per lui
Francesco Bruni è uno di quegli intellettuali studiosi della tradizione linguistica e letteraria italiana che ha maggiormente
Insistito attraverso i suoi scritti sul valore fondativo per l'identità culturale di un Paese dell'elemento linguistico e letterario
La ricostruito Simone con e stimo Fassino in tutti i suoi studi che vanno dal Medioevo
All'età contemporanea e questo libro ha in qualche modo l'ambizione di disegnare una storia dell'identità nazionale a partire da fatti linguistici e letterati
Con un punto di vista talvolta urticante
Ma certamente molto intelligente con il quale a mio avviso importante che si confrontino non tanto distorce la lingua e gli storici la letteratura ma chi si occupa di storia complessivamente perché quello che mi piacerebbe come dire provare a restituire in questa chiacchierata di oggi sia pure attraverso l'analisi molto particolare di due testi che mi piacciono
Lo è il rilievo che nella costruzione e nella ricostruzione di fenomeni di storia culturale i fatti linguistici e la letteratura che è un uno dei fatti linguistici a
Dunque
Proprio
Rapporto tra identità nazionale tra costruzione dell'immaginario internazionale e tradizione poetica
Direi che a prima vista queste lampi una premessa dopo ci vediamo un po'di
Di questi due cui sia di Fortini a prima vista nessuno sarebbe tentato a simpatizzare
Con l'Italia dei puristi
Con l'Italia così com'è raccontata dei poeti perché fortissima come dire la tentazione talvolta anche giustificata
Di prendere le distanze da questa retorica nazionale e patriottica che spesso Gronda
Nella tradizione politica italiana qualche volta Gronda più per le letture che di quei testi sono stati dati che per la identità stessa dei testi ma certo insomma se
Ma se ragionassimo
Rocco di quello che è accaduto ma la storia più antica tra fine Ottocento
E i primi del Novecento
Nella attui sia italiana che si è occupata di Italia
Non potremmo come dire che registrare qualche forma di in sofferenza e di fastidio
Dal famoso discorso sulla proletaria grande proletaria si è mossa di pascoli del mille novecentoundici il discorso di Barack fino alla traduzione poetica per citare una di queste pulizie decisivo mattutino del mille novecentoundici di Giovanni Pascoli vi leggo alcune strofe ma insomma giusto per
Restituirlo vi il senso di questo fastidio anche legittimo che si può provare rispetto a questa roboante retorica nazionalistica
E voi cavalcate il che la madre italiano un altre voci o di alcol suo più care cantate dunque Italia Italia Italia con una critica uscire anafora scandita da una era insistita esclamazione gracili voci ma da queste pare Baldaro l'eco di quelle dei grandi dati marce e comandi cariche fanfare
Video fanciulli e Pertini Suardi Italia che ora è sull'onta risponde la patria Italie tende Italia Inari per concludere qualche strofa dopo
Però vessati giovinetti Lorin sentinella danteschi dalla stiamo parlando di uno degli episodi più tragici della storia italiana
La colonizzazione della Libia
Chi dalla quella che dietro di voi che innanzi a voi che sopra di voi Italia e voi che va
Un inno a cantare in Italia in nome della retorica patriottica nazionalistica peraltro c'era una il PDS in calce alla cui sia in latino
I dati parti Histoire sono importanti in maiuscolo capitale
Non chiedi turca anche Italia
Adesso dunque campate Tiscali
A Tino
E tutto capitale maiuscola
Sommata è un esempio ma si potrebbero citare altri testi analoghi per esempio di Carducci
Poeta straordinario intelligentissimo
In certi aspetti comma retorica nazionalistica roboante verso la quale si può
Legittimamente come dire continuare a provare un certo fastidio poi Carducci ha molto più intelligente dei testi che scriveva di alcuni testi che scriveva ha scritto cose molto intelligenti perché alcuni delle liriche
Nazionalistiche di Carducci hanno almeno nella nostra sezione
Quel senso di roboante retorica che in qualche modo se
Ci induce una sorta di distanziamento critico
Dato Pascoli e Carducci naturalmente potrei parlarvi di D'Annunzio
Ed è come dire caro
Una tradizione rispetto alla quale per esempio ci sono stati
Pronunciamenti forse un po'troppo semplicistiche in cima prese di distanza molto netta e penso per esempio a un relativamente recente il giudizio di un lettore raffinato come Cesare Garboli che riuscì dichiarava come dire
Fortemente critico rispetto a un ceto intellettuale responsabile cito da questa intervista di Garboli
Di un'idea retoriche letteraria dell'Unità d'Italia un'idea che ci ha perseguitato da Petrarca impugni forse anche D'Adamo e in poi
Affermazione di Garboli penalties nata da un'intervista
E troppo semplicistica naturalmente anche perché
Forse vero che c'è stata una roboante interpretazione in chiave nazionalistica di questa tradizione è anche vero che c'è un dato secondo me costruttivo sul quale bisogna riflettere che non bisogna dimenticare che il miele il fatto che nella costruzione del nostro immaginario questi testi hanno agito prepotentemente per cui in un'indagine che non voglia diciamo che voglia essere un indagine storica filologicamente perimetrata bisogna innanzitutto riconoscere che questa tradizione
Da
Ahi serva Italia di dolore ostello fino a
Fino Pascoli Carducci D'Annunzio ma vedremo tra un attimo anche oltre e realtà una tradizione chiaro fortemente determinato il nostro immaginario anzi direi
E questo lo dice anche bene Francesco Bruni in quel libro che forse come dire
Io la nostra stessa i divieti di Tita nazionale
Quale che sia il giudizio che si voglia dare sull'identità
è fortemente permeata condizionata direi quasi perimetrate disegnata a partire da questa tradizione che la dizione che peraltro ha avuto per generazioni una fortissima penetrazione nel mondo della scuola
E questi testi venivano imparati a memoria
Questo aspetto che quindi non appartiene più alla nostra sensibilità
Per esempio lo vedo con i miei figli e
è un pensiero di Partinico più più perché non hanno più letto queste poesie che io ancora un letto
E
E questo come cambierà molto il Mutu in cui si percepisce diciamo
La nostra appartenenza ha un'identità
L'identità nazionale
Va dunque Garboli richiamava Petrarca prima ancora Dante richiamava come dire il fatto che
La polizia è stata appunto la forma di identità collettiva che si è riconosciuta alcune parole chiave che hanno portato
Non solo la grammatica e la lingua ma una un universo di passioni di emozioni
Che ha costituito di fatto la vostra
La nostra idea insomma in una delle più intelligenti riflessioni per provare ad arrivare a tempi legati all'Italia repubblicana sull'identità nazionale ricordata anche un bell'articolo di Stefano Iossa
Una canzone di
Di Gaber di Giorgio Gaber del due mila tre io non mi sento un italiano
Qui poi magari chiaramente disponibilissimi tubo sarebbe divertente ascoltarla però ci sono un paio di strofe di questa canzone che mi pare interessante segnalare vini
Una una che questa ve la leggo e poi si riflette un attimo mi scusi Presidente dovete convenire che i limiti che abbiamo ce li dobbiamo uscire
Ma a parte il disfattismo voi siamo quel che siamo che abbiamo su un passato che non dimentichiamo
Mi scusi Presidente ma forse gli italiani per gli altri siamo solo spaghetti e mandolini allora qui Mencacci soffrono fiero e me ne vanto gli sbatte in faccia Costello Rinascimento
Che è un modo ancora una volta un po'retorico ma qui chiaramente Gaber e fortemente ironico di contrapporre come dire aula strutturale debolezza della nostra identità della nostra presenza nel mondo
Un passato mistico il nostro Risorgimento Gaber con
Straordinaria intelligenza in una strofa successiva collega fortemente questa l'indicazione dell'internazionale attraverso la poesia in questa struttura che mi sembra davvero illuminante
Mi scusi Presidente non è per colpa mia ma questa nostra patria non so che cosa sia
Può darsi che mi sbagli che sia una bella idea ma temo che diventi una brutta pulizia che proprio come dire condensata in questi velocissimi versi rimati l'mistica Cristina sintesi di quello che io ho provato a dirvi fin qui fino a questo momento l'idea che in qualche modo
Questa Italia che non si sa che cosa sia
Rischia di diventare soltanto una brutta pulizia
Ma appunto l'idea di una rappresentazione politica dell'Italia riguarda la tradizione letteraria fin dalle origini ora al digiuna nella costruzione di una metaforica legata all'Italia
L'idea in Italia femmina donna di una femminilizzazione della nostra identità
Che può essere qui letta in vari modi parte naturalmente da quello che è diventato celeberrimo
Differimento per tutta la tradizione di questo tipo che la famosa invettiva che
Dante pronuncia quando nel sesto del Purgatorio
Sordello da Goito incontrato Virgilio Ovidio Virgilio contro subendo d'agosto si conoscono entrambi come Mantovani si abbracciano in questo tipi sia accentate di fronte a questa straordinario esempio di vicinanza e di amore
Sino civile
Otto meno ore
Di quella faziosità
Che invece attraversa italiana che lunga in prima persona subito pronuncia questa febbre
Invettiva ahi serva Italia di dolori ostello nave senza nocchiere in gran tempesta non donna di province ma Portello dove come dire Italia è assimilata fondamentalmente a una fontana
è o lei si contrappone diciamo l'attuale livello di degrado
Al mitico tempo in cui era domina provincia secondo la tradizione del diritto della storia romana
Lo e del resto interessante come dire che questa donna
Questa Italia diventi diciamo una rappresentazione politica perché questa Italia che si contrappone questa donna da bordello che si contrappone a Bonifacio ottavo perché essi che insomma
Attende Arrigo settimo pende dei delle funzioni politiche tesi
Relaziona
Comune identità che diventa a sua volta una funzione pubblica proprio nella dialogo con altre funzioni politiche se insomma se questa fortissima costruzione metaforica a partire anche dagli altri a tanti la del discorso e qui naturalmente potremmo andare avanti perché dopo ahi serva Italia di dolore ostello ovviamente non potremo che citare Italia mia benché il parlarsi in danno di Petrarca e arrivare ancora ma chiaramente il salto vertiginoso
E quindi inevitabilmente semplificatorio arrivare a giovane poeta di provincia perché come dire
Nutro fitto di qual che matrice prima illuministiche poi romantica nella canzone all'italiana
Contrapposto sto parlando naturalmente il poeta di provincia e naturalmente leopardi
Contrappone alla mitico passato la degradazione del presente oh patria mia Bidoli Moore gli attacchi e le colonne Ifil Banca di LRM Toldo vi degli avi nostri
Ma la gloria non vedo non vedo il lauro il ferro un dramma Carchidi nostri padri antichi or fatte Minnuta la fronte induca il petto mostri
Sarebbe interessante questo dico gli stati d'animo fare un'analisi sugli attestati dai perché diciamo nella costruzione della rappresentazione dell'Italia
Anche le due pesi e che vi leggerò di Fortini a un certo punto quel benedetto ma entra in maniera decisiva marca in maniera decisiva lo scarto
Però effettivamente scrive napoletano endometriosi mentre l'altro bisognerebbe farla questa indagine
Lo
Non a caso non a caso o Carducci poteva opporre
A quell'espressione che poi naturalmente gli storici ha disegnato
è stata isolata dal contesto e quindi va interpretata in modo molto diverso di Metternich che diceva che l'Italia era una mera espressione geografica Carducci opponeva vita espressione letteraria una tradizione politica
Licenziamenti intelligente
Avrebbe italiane fondamentalmente questo
E stanca fondamentalmente
Nel nostro immaginario
A partire dall'immaginario di Dante incendiario polizia l'Italia fondamentalmente questo
E qui
Ancora l'invio libro di Francesco Bruni
Perché questo che potrebbe apparire come un elemento di debolezza
Di un'identità tutto sommato debole
In realtà potrebbe tradursi
In un elemento di forza
Perché la costruzione di umidità non fondato subacquei etniche
Ma su basi culturali
Anzi direi forte sul bus linguistico letterario
Non si può ragionare se questa firma debolezza o un punto di forza però certo è un elemento come dire che non possiamo ignorare che non possiamo ignorare che
Dovrebbe come dire la cui consapevolezza dovrebbe guidarci anche nel prende le distanze da certi disegni digitali
Banalizzati e che non restituiscono come dire il
Senza autentico della nostra attività
Proprio
Che insomma si sia un'identificazione provò ad avvicinarmi alle due quindi di Fortini
Della dell'identità italiana alla costruzione poetica che ci sia come dire un'immagine poetica dell'Italia
Che abbia dato vita a una mentalità professori identificazione collettiva un sistema di valori
E differimenti chi si è mosso lungo la via del tempo e dimostrato anche dal fatto che questa stessa idea prosegue anche intuiti del ventesimo secolo
Vi cito soltanto
Una Italia di Ungaretti ma siamo
Ancora una fase tra repubblicani no
Sono un puritano grido unanime il titolo di questa questi appena oltre la penultima cui figlia del Porto sepolto raccolta di Ungaretti il mio novecentosedici che si chiude con due pugni figlie
Quella raccolta che è una fortissima costruzioni ma contestuale la penultima Italia l'ultima e pulizia quasi a sigillare in qualche modo questo processo in una identità fortissima
Ungaretti scrive sono un poeta un grido unanime solo un grumo di sogni sono un frutto di innumerevoli contrasti di innesti maturato in una serra
Ma il tuo popolo e portato dalla stessa terra che mi porta italiani
E in questa uniformi di tuo sul dato mi riposo come fosse la culla di mio padre scura
Non aveva l'intero analiticamente questo testo però vi renderete conto anche soltanto ascoltandolo che popolo rappare da venti patria sono stretti in un unico nesso
Un mesto che come dire esistente soltanto attraverso la voce del poeta che diventa in qualche modo il l'ufficiale
Il risultato di questo nesso
E ancora più interessante è quello che accade perché continuo a questa logica nel mille novecentoquarantasei quando un poeta qualche decennio fa molto più fortunato di oggi che Salvatore Quasimodo
Nel mille novecentoquarantasette quindi dopo la seconda guerra mondiale qui siamo finalmente repubblicana
Scrive il mio Paese e l'Italia
In cui ancora una volta identifica il canto del pulita con l'appartenenza a un popolo ha una storia in questo caso in contrapposizione netta allo straniero portatore di distruzione
Il puliti non dimenticano o la folla di figli dipinti dei perdonati dalla misericordia
Altre cremazione tutto si capovolge ma i morti non si ridono
Il mio Paese l'Italia o nemico più straniero e io canto il suo popolo e anche l'impianto coperto dal rumore del suo mare il limpido lutto delle madri canto la sua vita
In cui il canto del poeta sembra riscattare in qualche modo il popolo da questa storia di sofferenza di dolore
Come se si assegnasse alla versificazione un valore catartico molto
Forte che nel momento stesso in cui contempla la distruzione e la morte i campi di concentramento riesce ad andare oltre guardando il futuro in una dimensione che però Conserva ancora sul infima l'idea di un costruzioni di identità il sentimento
Collettivo come se la cui sia potesse davvero esercitare ancora una funzione di leadership nei confronti dell'opinione pubblica
Interessante che questo accada ancora nel mille novecentoquarantasette all'uscita della
Della guerra
In lista c'erano stati è anche già all'inizio dell'Ottocento
Un poeta straordinario bisognerebbe rileggere sempre che Guido Gozzano
Intelligentissimo e divertentissimo Pro aveva già preso le distanze da questa roboante retorica nazionalistica che identificava con il canto del pulita la costruzione dell'identità nazionale
Lui ha fatto in una Tunisia a pubblicata di colloqui mille novecentoundici ha visto soltanto alcuni versi di questa pioggia d'agosto la patria Dio l'umanità parole che retorica hanno fatto nausee omosex
Zoff monofase Josè un neologismo di no cioè prima l'Accademia della Crusca memorizzato la
Lei nausee osare parole dei rettori
E a questa dissacrante ironia
Presteranno come dire le loro voci anche Fortini Pasolini Ifi insomma e potremmo continuare ma non è questo quello che mi interessava fare perché spesso talvolta a cui e questa irrisione e diventate indignarsi o con un recupero questa volta in chiave appunto di esecrazione di quei modelli danteschi per cui l'idea dell'Italia come una fontana che si tra i sta in qualche modo ogni forma di corruzione si legge in Sereni ma anche in volo pugni
Peraltro la cui si riferiva a quale infatti faccio riferimento is Saba che è una poesia
Del quarantotto la cui sia invece di Volponi o di gente italiana al quale faccio riferimento è una poesia scritta nel novantaquattro alla vigilia della discesa in campo di Berlusconi
I cani o di gente italiana in una povera Tana chiusa nella sua sottana di Scafa con negli occhi vividi scrive per esempio corpo
Quello che però mi interessava fare oggi e rileggervi invece due cui si chi è che in qualche modo mi sembrano
Uscire da questa logica di costruzione in qualche modo retorica d'identità
E in cui
L'Italia esce fuori come dire
Dalla
Dimissioni appunto retoriche roboante per diventare qualcosa di molto più universale ed infine di molto più intimo
E partirei proprio da questa Poesia del mille novecento
Quarantasei scritta da
Franco Fortini il foglio di via e altri mezzi e gli altri
Fortini insomma sapete tutti chi è se non è stato uno dei più straordinari intellettuali del secolo scorso molto scomodo testuale di una sinistra dissidente rispetto alla stessa sinistra coltissimo
Docente Pinelli cieche cui all'università di Siena
Peraltro con una storia personale complessa
E davvero convertito alla Chiesa Valdese
Saggista difficilissimo francamente gioioso o mentre sono bellissimi i saggi di Pasolini che però come poeta e infinitamente inferiore ma questi sono giudizi personali di cui potete non tenere alcun conto
Al poeta Franco Fortini che invece è forse uno dei più straordinari poeti del secolo scorso della seconda metà del
Secolo scorso la prima raccolta di Fortini proprio foglio di via ed è una colta interessante perché Fortini prova a fare i conti liquidando lo con la grande tradizione l'ermetismo
Ecco se del nichilismo lo dice benissimo elencando una serie di fenomeni prettamente linguistici Pier Vincenzo Mengaldo anche qui non posso che rinviati a quelle pagine perché la definizione migliore di ermetismo e nell'elenco di fenomeni linguistici che non me lo sono portato ma che se magari di Capello teme ma se il hanno meno sei mesi leggeste tutti quanti in sequenza abolizione dell'articolo trasformazione vi accorgereste che effettivamente come dire della migliore restituzione della politica dell'ermetismo
Con Fortini prova a fare i conti con questa tradizione
Ci riesce solo in parte pro questo non lo posso dire Bernardo che invece è convinto che ci sia
Per
Italia mille novecentoquarantadue ve la leggo prima poi prova contestualizzate no
Ora mi accorgo davanti
Italia di salutarti necessaria prigione
Non per le vie dolenti per le città abbigliate come i visi umani non per la scena di passioni delle chiese non per la voce di equilibri lontani
Ma per queste parole tessute di Cribis che battono a martello nella mente per questa pena presente che intenda Volonté straniero
Per questa mia lingua che dico aggravi uomini ardenti avvenire
Leader infermo dolore compagni ora non basta nemmeno morire per quel tuo vanno lume antico
Sono
Strofe irregolari Diversi molto brevi
Per capire da cui sia bisogna descriverla metricamente
Lo so che voi siete per lo più degli storici di filosofi e ci sono pochissimi i letterati qui
Però
O gli effetti di senso del testo poetico sono affidati alle costruzioni ritmico timbriche e metriche
Non vi sfuggirà o forse gli è sfuggito ma in realtà lunghi subito e che semplicemente non li abbiamo tutti una piena consapevolezza perché parti all'inizio Novecento ecco tutto è accaduto qualcosa a cui non riconosciamo più e non sappiamo più scrivere endecasillabi ma prima potevano fare tutti
Non vi sarà sfuggito che sono stufi regolari DiVersi per lo più molto Brevi
Dal settenario endecasillabo con un progressivo allungamento di questi versi nei soffi finali che in qualche modo con una capovolgere quello che detto all'inizio
La lirica Italia mille novecentoquarantadue
Fu scritta dice in un'intervista Fortini in occasione Kakà o meglio iscritte al quarantasei ma rievoca la sua visione dei Genova bombardata
Ieri ha partecipato alla Resistenza queste molte porte verrà presentato alla Resistenza rimane Comuni fino in Svizzera Puy quell'episodio interessantissimo la costruzione della nostra Italia repubblicana che la resistenza in Val d'Ossola
Quindi ha partecipato anche uno che si chiama Gianfranco Contini ma questo è certo e il blasone che i filologi esibisco non
Di fronte al bombardamento di Genova
Fortini ricorda in quell'intervista
Furti dichiarato in storia dell'arte questo importo trentotto importante spiega un sacco di cose del cui si chiede la statistica di Fortini moltissimi riferimenti alla storia dell'arte e a proposito di quei bombardamenti di Genova Fortini che può iscrivere a Italia mille duecentoquarantadue rievoca
Un affresco di Masaccio nella Cappella Brancacci di Santa Maria del Carmine a Firenze in particolare il pagamento del tributo in cui fare poi magari ce lo vediamo in Rete in cui c'è Cristo
Accompagnato dagli apostoli sono queste figure figli molto massiccio perché diciamo sono lì questo inseriti grande comunione che si esprime che il modo in cui cosicché il correlativo figurativo di quello che dice Italia mille novecentoquarantadue furti in lo richiama esplicitamente
Io un'ora vero
Cioè avevo un una aveva uno uno e non lo so che questa finendo non lo so formarono propongono un'altra ora davanti a debito lo fu bene anche se il Dipartimento di nicchia
Questo senso di comunità di questa lirica che in qualche modo
Ha liquidato definitivamente ogni idea di costruzione dell'identità nazionale fondata sulla
Storia sulla tradizione religiosa letteraria
Ha detto
Dice no la
Per l'accende di passione delle chiese non per la voce ed equilibri lontani tutto questo oramai non può più costituire come dire della il risarcimento rispetto alla violenza
Rispetto al dramma del bombardamento
Quello che può capire e soltanto la comunione dei compagni
Non è a monumenti a costumi ha davanti a ethos perché si può affidare
La propria idea di patria quel presidente in cui la patria è una necessaria prigione in realtà può liquidare definitivamente ogni retorica patriottica di stampo risorgimentale è tuo
Non va e gli ultimi due versi sono sigillo di questo che si è sono straordinari ora non basta nemmeno morire per quel tuo fanno nuclei antico dove peraltro
Intersezione di nome chiesto i diritti di vanno nomi antico mi pare una soluzione ritmiche semantica di straordinario di straordinario rilievo beh non basta nemmeno morire perché il tuo Vannoni antico
La patria non salva perché soltanto una parola
Vuota di fronte a quelle parole intessute di credibili soltanto il richiamo Acqui gravi uomini ardenti che sembrano esattamente gli apostoli della tributo intorno a Cristo di Masaccio soltanto figura Vito War mini ardenti avvenire che sono liberi infermo dolore e compagni parole-chiave
Con connotazioni
Complicate
Che sarebbe semplicistico attribuire soltanto ragioni di carattere politico ideologico
Quel compagni indica il senso della comunità possibile
Di un ebreo convertito alla Chiesa Valdese
Insomma
Perché l'uno è scaduta quasi questo
L'analisi potrà essere più approfondita ha per questo vi invio al commento curato da Bernardo De Luca
Per quello che mi pareva importante in questa qui sia del mille novecentoquarantasei e segnalare che
Si può tornare a parlare d'Italia in cui sia di un'identità italiane in poesia purché si sia liquidata quella roboante o meno roboante tradizione retorica
Risorgimentale eppure diciamo
Mille variazioni ma con Aime una qualche linea di continuità fascista
è
E invece rivendicare appunto l'identità sulla scorta di una comunità che una comitati parole cresciute di clipping che un una
Che questa mia lingua chirurgico aggravi uomini ardenti avvenire gli dell'infermo dolore compagni
Una patria per quale non vale più la pena neppure morire e un barlume antico ma che può in qualche modo riscattarsi che può in qualche modo ricostruirsi come comunità
In questa lingua digitali uomini ardenti questa lingua dei compagni
Questo come dice molto su quel clima
Che almeno in certi che ambienti
Nell'Italia repubblicana si verificò dopo la l'uscita dalla seconda guerra mondiale
Quello spirito stima
Comunicare stare che sarebbero moltissime testimonianze che si potrebbero portare diciamo sia di i fatti storico linguistici e letterari ma anche di organizzazioni tessuti culturali quel moltiplicarsi di riviste per esempio sono l'esperienza che ho mai Nuccia Pertini quasi piuma una rivista come Mercurio Ochecche era diciamo affidata fogli molto semplici ma che diventò diciamo centro di elaborazione concettuale straordinario ci dicono in questo clima
Fortini ritorna su questi stessi temi
In un'altra cui sia il composita sul banco composita sul Ventoux ha un titolo
Che già dice tutto
E il novantatré è un anno prima della morte
Fortini affatto il Conti drammaticamente
Con la perdita di quelli inclusi gli uomini che comunque così fortemente lo avevano implicato
Quando comincia a fare i conti
Con l'ermetismo quando scrive Italia mille duecentoquarantadue
Italia miglia novecentosettantasette mille novecento novantatré
Basta io non lo so se è disposto a quello che voi vi aspettavate però diciamo io questo sapevo fa o
Poi insomma due presidi cortile gli ho letto e quindi questi per me diciamo va benissimo così
Italia mille novecentonovanta settantasette mille novecentonovantatré
Guardate che le due date sono nel titolo e sono due date fortemente educative settantasette fu negli anni anni settantasette l'antagonismo mille novecentonovantatré
Nel novantaquattro scende in campo Berlusconi
Hanno portato le tempie al colpo di martello la vena all'angolo lamenti agli niente
Per le nostre vie ancora rispondevamo pugno sugli elmetti o imparavano nelle cantine come il polso Purvis isteria lo scatto dello sparo
E poi c'è verso
Pubblico
Compagni
Non andate così
Ma voi senza parlare mi rispondete non ricordi quel ragazzo sfregiato la sfida dell'undici marzo mille novecentosettantuno che correva gridando cercate di capire questa sera ci ammazzano cercate di capire
La gente alle finestre applaudiva la polizia e urlava ammazzate di tutti non ti ricordi
Mi ricordo
Ora
Veramente come dire io non voglio abusare del suo tempo e quindi non riuscendo in un'analisi peraltro composita valutato non è ancora commentata è una raccolta di Fortini che attende ancora so perché stanno lavorando sarebbe molto opportuno avere un commento anche perché la cui sia dell'Italia repubblicana la polizia del secondo Novecento non è affatto semplice e anzi richiede un commento
O per essere davvero compresa e questo è uno dei temi sui quali forse bisognerebbe interrogarsi richiede un commento per due ordini di ragioni un po'perché alcuni degli episodi raccontati
Stiamo parlando di non moltissimi decenni fa quando sotto inchiesta
Non appartengono più all'incirca o per via di ciascuno di noi e
Questi testi presuppongono un rapporto con la cronaca
Che inevitabilmente aveva senso dirà riconoscibile nel mille novecentonovantaquattro oggi richiediamo questo è come dire uno dei grandi temi sui quali i commenti dovrebbero
Dovrebbero soffermarsi
E anche la poesia del Novecento anche questa qui sia così fortemente
Legata a una dimensione cronachistica reale tanto più richiede un commento anche perché oggi forse qualcuno ancora si ricorda del settantasette
Tra qualche decennio bisognerà spiegare cos'è il settantasette questo c'erano delle pagine molto belle di Alberto Varvaro
Che ricordava come è assolutamente necessario ricordate l'altro qualche decennio fa e assolutamente necessario fornire un commento analitico I Malavoglia di Verga
O alle Novelli e Romagnoli di ma Chiarelli a meglio di Pirandello perché c'è una serie di
Episodi di ferimenti a usi e costumi peraltro una realtà così fortemente differenziata di atopica mente dell'Italia che splendono quei testi del tutto incomprensibili se non c'è qualcuno che fischia
Al interi passaggi sono incomprensibili questi ultimo che accadrà fortemente anche per la pulizia del secondo Novecento e quindi è davvero opportuno
Che oggi si facciano dei commenti a queste poesie
E lì si facciano anche come dire nella consapevolezza che saranno rivolti non soltanto a chi legge oggi ma chi leggerà domani per cui forse settantasette che uno di quegli elementi che non riterremmo di dover spiegare in realtà invece va spiegato
Cosa che insomma
Mi capita spesso di dire quando assegno il tutto in coma
Consapevolmente tesi su perché perché non gli studenti archivista ristudiare i poeti del Duecento ma ogni tanto ci ha mi chiedono di fare queste cose moderne e e io dissi consente di fare un commento a chi anche dica il superfluo perché preferisco che si conservino oggi dei dati composta soltanto lo ancora attende un commento però è chiaro che insomma e ancora chiaro per fortuna
Che
La vena all'Argot lamenti e niente fa riferimento ai gravi fenomeni tossicodipendenza che in quegli anni lasciarono come in un'intervista dice Fortini secchi cadaveri
Nei negli ampi portici
Ed è chiaro che accanto a questo tema cioè il tema della lotta armata c'è il tema del terrorismo
Ci sono coloro che imparavano nelle cantine come il polso può resistere allo scatto dello sparo
Ci sono quelli che per le nostre vie ancora rispondevano pugno sugli elmetti cioè il ragazzo sfregiato che corre la sera dell'undici marzo mille novecentosettantuno
Ma c'è anche sono gli anni di piombo e sugli anni del terrorismo e c'è anche però la
Reazione
Per quello che mi pare qui con
Fortini metta fortemente in luce sia la gente alle finestre chi applaudiva la pulizia e urlava ammazzate di tutti
Per comprendere questo bisognerebbe ritornare a quegli anni e al dibattito su
La distinzione tra prigionieri politici e detenuti comuni
A che cosa significò fare i conti per Fortini fu sempre estremamente critico e prese fortemente le distanze come è giusto e come giusto dalla lotta armata
Ma fu in grado anche di percepire i rischi della reazione inconsulta per questo
Quasi tutto vi leggo
Un'intervista il fustini
Che secondo me il migliore con un'intervista pubblicata nel settantasette sul Corriere della Sera
Insistenza il titolo era che cos'è la reazione
Rammento bene la proprietaria di un negozio in via Broletto dicembre mille novecentosessantanove
Proclamare trionfante l'opportunità di impiccare in piazza e subito quel Valpreda che il foglio della Sila annunciava come il mostro ormai imprigionato
C'è tutta una fascia della popolazione lavoratrice democratica dalle finestre incitavano la polizia sparare sugli studenti marzo mille novecentosettantadue
In realtà settantuno l'intervista del settantadue ma lui si corregge poi acquisito
Chi ha votato a sinistra nella speranza che questo servisse a riportare l'ordine
Non c'è affatto da stupirsi la gente ciascuno di noi non può sapere chi sono i propri limiti non può vederli
Ascolta in tv legge sulla stampa discorsi che sembrano discorsi veri eppure vive in sogno come nel sogno polvere
Della verità solo immagini di cariche simboliche sostitutivi o generiche la verbali Hickey comunisti capitalisti quelli la romana demo Pluto club fiaccare fascisti
Ma proseguiva
E sono secondo me
Pagine
Di bruciante attualità direi appena peraltro composti da Ford altri rincari di una cosa c'è una sezione splendida sia alle canzonette del Golfo
Da quella del Golfo
Regia almeno ottanta lontano lontano si fanno anche perché Napoli oggi facciamo un bell'incontro su beh
Mi
Del tutto inadeguato incontro su Húrin Guajira letteratura nell'Italia repubblicana però s'
Park Notre molte cose fuori da questa stanza e non ce ne dobbiamo dimenticare
Lontano lontano scriveva Fortini rispetto alla guerra del Golfo si fanno la guerra il sangue degli altri si sparge per terra io questa mattina mi sono ferito a un gambo di Rosa fungendo vi invito succhiando quel dito pensavo alla guerra o povera gente che triste la terra
Non posso giurare non posso parlare non posso partire per cielo per amare e se anche potessi urgenti indifese con l'arabo nullo o scarso l'inglese
Potrei sotto il capo dei corpi riversi sposare mio Fitto volume DiVersi
Non credo
Ci siamo la ministra ironia mettiamo una maglia che il sole doppia scusate questa si doveva leggere perché fuori di qui stanno cadendo molte brutte ecco e cioè dobbiamo ricordare però
Fortini in quell'intervista proseguiva così e poi davvero Occhiuto anch'
Quando la società si mette subito via sbagliata
Quando una classe dirigente di destra o di sinistra e sospinto si muove verso la reazione Dedei perché la dialettiche più forte di tutti i governi Dede varie ragioni sue peggiori nemici
Non volete riconosce la distinzione tra reati politici e comuni volete invece secondo le migliori ricette della più agguerriti delle più agguerrite polizia internazionali
Indurre la gente all'odio per qualsiasi sovvertito ore dell'ordine anche se solo propagandista
Perché si accettino domani delle limitazioni di diritti civili ad esempio o dopodomani si induca la stampa ad una libera autocensura
E allora siete costretti a confermare nei fatti lei dei sistemi che nel bandito vedono un ribelle il cui cuore e per metà di Dio
Questo spinge la società ad una volta di sterminio perché anche il bandito il ribelli si faranno nel senso proprio e non volgare dei fuorilegge
Mi tagliati sulle piazze come tre secoli trent'anni fa popoleranno e dei graveranno le nostre coscienze faranno tutti noi più laceranti più soldi e più miseri
Questa è la reazione e questa è la reazione della quale ci parlano i versi di Italia mille novecentosettantasette mille novecentonovantatré
In cui
Anche i compagni non sono più una soluzione
I compagni non sono quegli uomini solidi avvenire ma sono isolati drammaticamente l'utile interessanti anche la disposizione degli spazi bianchi questo compagni va bene
è un bel rosso solo isolato tra due spazi bianchi scafi bianco la tesi del Novecento peso importantissimo come fanno gli studiosi poesia del Novecento Perù anche i compagni non sono più la soluzione
Di fronte
Come dire alla
Neocapitalismo avanzante anche quelle illusione
Degli uomini avvenire il quiz compagni che a molti la possibile risposta
A una costruzione dell'identità fatta esclusivamente sull'ethos culturale Contini aveva ancora ritenuto possibile il foglio di via in Italia mille novecentoquarantadue
In Italia mille novecentosettantasette mille novecentoquaranta mille novecentonovantatré
Non è più possibile
Fortini se ne ricorda
Tutti i corti
Sì mi ricordo
Chiudo davvero
Con il commento anzi con un saggio di Lentini che uno studioso di Fortini che ha dedicato un un brevissimo commento a questa a cui sia
Sì mi ricordo il verso finale la risposte anch'essa laconica priva di enfasi
Nessun patto sulla traversa Senoni severo pensiero di cosa sono stati quegli anni sono gli anni di piombo nient'altro da aggiungere chiuso il discorso i compagni sono per sempre andati via
Frappe sia bellissima di Fortini scusate mi piacciono moltissimo furia giri che se ne vanno
Lui Siena seduto
Dietro la cattedra anzi dislocate nel suo studio con una poltrona sto in uscita
Davanti che questi nomi di rilievi di rilievi che vanno e vengono che quell'anno irrimediabilmente via civili accompagna la porta con un sorriso sapendo che non ritorneranno un test molto bello dell'ultimo Fortini che ancora come dire gioca su questo senso di oramai
Caduta totale di ogni illusione possibile
I compagni sono per sempre andati via e chi parla lo fa solo se stesso
No aggiungere in Fini mi piacerebbe poter concludere come l'infinito ma non lo fosse vero
No non solo se stesso
Sì mi ricordo dice Fortini anche noi dobbiamo ricordare restare operare per il risveglio questo dice senza dirlo dopo ore di Italia mille novecentosettantasette mille novecento novantatré
Io l'avevo detto che non sapevo niente di uscente quindici approccio al problema
Non lo so se ci sono osservazioni domande difficili non mi fa perfino visto risponde però per fortuna ci sono gli storici contemporanei sia utile teatri italiani studiosi dittatoriale novecento distorce la lingua c'è Marta che sta tutto quindi potete saluta domande voglio e rispondono loro
Sì Perotti fa davanti ad una risposta nel settore diciamo di questo ti occupi
E questo è un piacere anche per me non parlare così
No
Un anno allora
A
Presidente i suoi ricordi tristi civili sono tra le pagine meravigliose
Il quale che ha il quale Garboli però aveva una non saprei dire se un'antipatia verso Fortini però certamente non era nel suo Carone io ricordo sempre con divertimento
Un suo saggio contenuto Imphal balla anche cominciare con se c'è un posto in cui non vorrei vivere per tutto l'oro del mondo questa la mente di Franco Frattini e poi ci sono anche poi delle osservazioni di stile che lui fa si sofferma su un suo
Come ablativo assoluto dice caduta sei con virgola cenavo con Mario Tronti Garboli si chiede come sia possibile mettere insieme due cose di questo tipo
Anche poi la data del settantotto fatto che Garboli
Ricorda di di quando lo raggiunge la notizia del sequestro Moro anzi del ritrovamento del sì
Il il ritrovamento del corpo di Moro Luisa era in macchina verso verso Roma lo raggiunge questa notizia lui decide di non tornare si ritira nella sua toscana
No questo questo né funzionale perché prima o poi avrei chiesto un una due-giorni il prossimo dicembre per i vent'anni su Garboli
Eravamo già in contatto con il minimo scarto da e quindi prima o poi ci saremmo aggiornare
Ovviamente
Difficoltà
E fa un altro
Esordisce come come dantista no e poi invece la nota dolente a per fare gira altri nomi che sono stati fatti
Ricordo una poesia bellissima di Giovanni Raboni su sul novantaquattro quindi sul suo rapporto con con Pasolini e con e con Volponi era presente semplicemente andrebbe andrebbe letta
Beh a anche perché ha come esergo i quattro versi di Fortini quindi veramente ritorno tutto e dice ricordo troppe cose dell'Italia
Ricordo Pasolini e quando parlava di quant'era bella ai tempi del fascismo cercavo di capirlo e qualche volta impazzava ricordo devastante ballo del miracolo mi è sembrato persino di riuscirci
In fondo io che ero più giovane dura decina d'anni avere provato qualcosa di simile tornando dopo anni sui devastati luoghi del delitto per la Spagna del cinquantuno forse per la Russia di business
Ma ricordo anche lo sgomento l'amarezza il disgusto nella wc di Paolo Volponi appena sì sì però i risultati delle elezioni del novantaquattro era molto malato sapeva di averne ancora per poco e di lì a poco infatti se ne sarebbe andato
Di Paolo sono stato molto amico di Pasolini molto meno ma il punto non è questo il punto e che tanto più facile immaginare d'essere felici all'ombra d'un potere ripugnante e pensare di doverci morire
Gli argomenti
In questo gioco di nuovi
Fare interagire ma so che se è d'accordo anch'Caproni perché come dire il teatro ci dice una cosa al di là appunto delle
Per fortuna curative passioni che ciascuno di noi mantiene per questi testi credo che ci sia un dato che mi sembra interessante
E che è una discorso sull'Italia repubblicana quindi mi sembra che sia stato molto opportuno dedicare uno di questi incontri meno opportuno sì dall'ordine ma molto opportuno dedicare uno di questi incontri a linguaggio e letteratura perché forse non si può capire fino in fondo che cosa è stata l'Italia repubblicana se non anche attraverso il filtro di queste voci insomma la cui sia di buoni che avete appena ascoltato
Proprio il segnale di quanto in quegli anni
Non molti decenni fa
Il dibattito politico
Passasse attraverso queste forme di elaborazione questo mi pare che sia un tratto che in qualche modo abbia caratterizzato sto sto Repubblica cioè la presenza di un intellettuale
Io volutamente non ho parlato ad un intellettuale come Pasolini nel dibattito pubblico italiano di quegli anni sono peraltro non soltanto attraverso romanzi persino attraverso il cinema ed il teatro
Io credo che abbia fortemente permeato in una dimensione forse più massiccia di quanto non sia accaduto ma qui poi ci sono gli storici potranno dircelo forse meglio anche in altre realtà europee cioè il peso che la tradizione letteraria
In qualunque modo declinata in Italia ha avuto nella Costituzione dell'immaginario anche politico a me sembra un tratto caratterizzante
E tutto sommato non poi così negativo di questa nostra storia
Turnover ovvero cioè giungendo a farmi domande da sempre vitalità disarmante da quando io mi sono iscritto all'università perché dovete sapere che io ho fatto il primo unità di storia lingua italiana con la protesta Librandi che mi faceva le domande di grammatica storica
Sì è un siparietto che facciamo spesso però se agli atti non lo sapeva
Continua a farmi doma mi promossi allora cose a caricare
Manderà osservazione generale
Perché
Tornando sulla questione della nostra identità e come vogliamo chiamarla
Da un certo punto di vista va be'questo lo dice benissimo insomma S. Francesco Bruni naturalmente
C'è un dato storico cioè un dato storico perché qual è il motivo per cui noi studiamo nella storia della letteratura italiana Francesco d'Assisi Dante Petrarca cioè non ci sarebbe un motivo perché facevano parte fino a un certo punto di realtà circoscritte di quella geografia composita che era l'Italia vedeva c'è un dato storico che Pietro Bembo naturalmente veneziano non è fiorentino e che dalla via nel bene e nel male il positivo o negativo
Dopodiché è chiaro che l'interpretazione del Risorgimento è molto forzata
E chiaro che era necessario costruire qualche corsa e quindi insistere su alcuni dati forse insomma che oggi ridimensioniamo
Però tutto questo avrebbe avuto una sua naturale decantazione già lo zar l'hai detto tu stesso già rovente
Il problema e il fascismo e problema il fascismo e secondo me oggi alla luce di tutto quello che è accaduto no negli anni che seguono al fascismo
La forse l'eredità peggiore del fascismo e questa il fatto che abbiamo dovuto picconate tutto questo abbiamo dovuto necessariamente negare quell'identità che si era formata soprattutto sul piano culturale e linguistico
Negare Lalla la nostra storia linguistico unità e tante altre cose con queste per cui ancora oggi purtroppo se tu parli dell'italiano come lingua unitari identitaria sei di destra ma perché ma perché e questo è un dato con il quale non abbiamo mai fatto i conti un dato culturale che ci perseguita pure naturalmente c'è anche tutto il resto cioè la crisi ma insomma quello poi riguarda gli equilibri internazionali
E forse solo oggi
Ci rendiamo conto che settantasette e il settantotto non sono state opera nostra che è stato poi il settantotto soprattutto o un modo per bloccare quello che in Italia viva dio stava accadendo e ce ne rendiamo conto solo ossa anche le sinistre se ne stanno rendendo conto
Per
Ma io ti dico a e all'Accademia della Crusca noi soffriamo di questa cosa perché veniamo eh capisci perché quando si parla di inglesi italiano o siamo i soliti reazionari o siamo i soliti Lassissi
E perché non c'è una equilibrio e in questi quanti anni sono passati dalla caduta del fascismo non siamo ancora riusciti a trovare una analisi equilibrata di tutto quello che c'è accaduto
Naturalmente diciamo subito accordato anche che se noi oggi naturalmente sono d'accordo
Due osservazioni sulla
Su quello che ha detto
Vengo certamente decisivo
Io ci metterei prima di ben bottiglie vulgari eloquentia
Perché l'idea del volgare illustre della ricerca di un'identità partire da una lingua di una Julia e di un'aura militare come dire altrettanto forte
Da ben questo sì però no l'altra osservazione che io credo proprio sull'intera regione chiaro il vero problema e il fascismo e il fascismo perché come dire a
Impedito di ottica così mi sembra addirittura più complicata perché io insomma sono sempre molto
Preoccupato per certe derive e
Un'identità di politico che naturalmente non può essere quella che il fascismo aveva è un'entità
Molto più intelligente diventati poi Mirko
E allora forse
Uno dei muri questo qualche modo Francesco Bruni quelli blu Italia lo diceva se com'è che dovremmo confortare affermare anche la confisca
E che dibattito che abbiamo un'identità linguistica perché sia verissimo l'identità di chi può elettrico il fascismo sarebbe stata assai peggio
E questo secondo me
Uno dei temi sui quali bisognerebbe ma ma proprio nel dibattito pubblico portare con molta più forza il fatto che è vero siamo policentrici lo siamo da sempre neanche la televisione ci ha unito
Però
Ci riconosciamo in una tradizione e infatti riconoscersi in questa tradizione pur nella disfatta tenenza Aol mette nostra forte a metà rimandato bolide molto significativo e anche una vergine molto forte che possiamo mettere a certe pericolose derive
In effetti fine che si fa intorno
Ma però dobbiamo dirlo fuori di qui non solo qui
E cipria
Va bene
No però
Finalmente no no no va be'cambiamo Ferrero perché io lo so che questa altri storici e filosofi che diciamo hanno detto che noia
Non è a
A
Mazzarrà Sant'
Appunto a volte tendiamo a pensare che la filologia ansia tra tutte le discipline Suma a sette i casi a pura descrizione sia neutrale sia quasi matematica e ma in realtà appunto quando uno poi entra nell'officina dell'autore siamo utili per e si occupa di filologia d'autore appunto il diventa interpretazione del quindi specie quando uno si occupa di un grande autore io stavo pensando
Al Manzoni
E le sue scelte le e le sue varianti insomma viene a dire che sono scelte spesso marcatamente
Ideologica c'è questo capiterà ne I promessi sposi ma in realtà già prima stavo pensando al primo coro dell'Adelchi dove c'è un sostantivo una correzione minima può prendere a un'acquisizione storico ideologica c'è quando lui corregge da un popolo disperso le pente si desta un volgo disperso le pente si desta e perché
E si sta chiedendo se gli italiani sotto il Longobardi sono fossero un popolo nel senso romantico risorge risorgimentale del termine oppure un volgo senza spinte ideali capelli venuto in mente un altro esempio perché è uno dei miei maestri o tra stato cala un po'nel sto leggendo quel suo divano inutilmente Ingri Fanny o no
Su cui appunto ha scritto Campora a proposito degli occhi di cedere nel limbo dantesco è l'uso c'è la ripresa che fa Manzoni di di questo aggettivo no cioè applicando per in controcanto rovesciare e applicandolo a al bravo un'ora il bianco e il nero lampeggiare abbia ancora nero dei due occhi dei blocchi che rifà ignora non ho preso il cellulare ma per controllare ma più o meno memoria che quindi entrare tre tra interessante perché l'uso di Volvo ma anche di di anziché popolo e di grisaglia sono scelte tutt'altro che innocua ma appunto
Non tanto stilistica ma ormai ideologica
No e quindi se posso fare una domanda fare vi è una domanda in realtà appunto occupandomi delle varianti lo Pardi spesso è più difficile anche magari giustificare Nola da Scelta varianti se anche lui fa
Ma ecco secondo lei so per un'edizione critica edere fare anche delle osservazioni anche abbondare in questo tipo di commenti anche interpretativi oppure
A stelle però no
Credo che lei abbia colto un problema decisivo
Insomma negli anni in cui io studiavo uno dei grandi maestri hanno
La Dipartimento di studi umanistici era Giancarlo Mazzacurati grande italianista studioso raffinatissimo
Il Chievo ha scritto una volta che le forme su un'ideologia
Che cioè ristrutturazioni formali non fu mai neutre ma sono invece portatori
Io ho provato una volta diciamo molto più eminenti a dire che le varianti sono Vettori ideologici molto forti chiaramente non lo si può estendere ma le ragioni reali artistica sono le più varie possibili chiaro che tra popolo e svolgo come dire la dimensione ideologica di quel vettore vari artisti quel motto
è molto forte
E questo è vero secondo me peraltro cosa sarebbe interessante ma solo per i filologi non soltanto nei tradizioni oppure
Cioè anche alcuni fenomeni varianti TC DeLillo ha tradizione non sono non necessariamente il frutto di
Errori e innovazioni dovute come dire a a ragioni a lotterie ma potrebbero anche essere in qualche caso modalità di riappropriazione dei testi
Anche di tipo ideologico variando alcune
Però o quindi
Il caso leopardi è un caso effettivamente un po'diverso perché credo che rientri in gioco dove pure forse ci saranno diciamo ragioni di carattere ideologico però per Rio Pardi è decisivo come due dà già per Petrarca la dimissioni ritmi quello fonica per cui molta della Parenti alla luce anche di quelle pagine bellissime Luzi Bartoli su questi temi molta della verticistica leopardiana a mio avviso Fini
Motiva non tanto per la volontà di incremento semantico quanto piuttosto per valutazioni di carattere punto fonico timbrico e ritmico
Tutto questo secondo me dove d'entrare nelle edizioni critiche
Perché
La reazione che i nostri amici italianisti hanno rispetto alle edizioni critiche che talvolta rischiano di apparire un po'come i lunghi elenchi di fenomeni fono morfologici degli storici della lingua minuti
O meglio descrizioni meramente morfologiche
Uno
Io continuo a credere ostinatamente che non siano solo queste
Però forse
Storici della lingua e filologi dovrebbero provare a
Raccontarlo perché terno quindi quasi ovvio che la trasformazione tra popolo e svolgo sì anche un vettore ideologico ma se me lo depositiamo semplicemente nata
Questo apparato diventa muto non parlante Pechino si occupa di questo
Sì io faccio la descrizione dei fenomeni sintattici di un testo
O delle struttura della testualità di un testo per esempio che la Mita una di Aristotele focalizzata
E non la faccio precedere da un'ingiunzione in questo caso con il caso del metallo è stato fatto eccellentemente ma non la faccio
Non intendo parlanti quei fenomeni io mi sarò limitato davvero a una nera asettica descrizione dei meccanismi di funzionamento di un testo cosa importantissima tormenti bisogna conoscere
Però io ho l'ambizione di credere che come le varianti anche i fenomeni la testualità non siano neutri non poi bisogna evitare il rischio di corrispondenze binarie per quel questo corrisponde a questo perché questo è un sciocchezza però quei dati sono dati interpretativi funzionali all'ermeneutica di presto e non e non solo mille descrizioni morfologiche
Per questo dico visto ci sono un sacco di storici e di filosofi grafica o fanno che in realtà anche in quei testi che non sono letterari ammesso che si possa poi davvero trovare un discrimine tra testi letterari non letterari anche in quei testi che non sono letterari anche nelle fonti storiche ora i testi filosofici in molti in cui quei testi sono costruiti sono altrettanto rilevanti di quello che dicono in modo in cui si dicono le cose che altrettanto derivante di quel che si dice
Così abbiamo giustificato lo stipendio perché prendiamo
Per
Voglio che Mauro per lettori fondamentali per dare per la prima volta comunità linguistica all'Italia Anita che ancora in parte non c'è nelle generazioni più grandi delle nostre però sicuramente il cinema ICI firma
Hanno avuto un ruolo in questo però io intendo che abbiano anche un ruolo sempre parlando dei linguaggi dell'idea d'Italia
Nel costruire al meglio nel non costruire una certa idea d'Italia
Faccio un esempio non ci sono film italiani anche recenti sul colonialismo italiana
Io ne conosco solo uno che sotto prosa dalla Francia
Re sulla Libia ma è già un film sulla Seconda guerra mondiale quindi perché misto nel trentasei il Leone del deserto
Però non ci sono a oppure il film fatti negli anni Cinquanta e Sessanta sulla seconda guerra mondiale la carta bianca di sotto lei l'idea che viene seguita un po'degli italiani quindi mi chiedevo se potesse darci
Sull'idea sul
Sono
Beh
Duecento insegnato nella diffusione costruzione di un modello di una perdita d'Italia questa senza anzi forse il discorso andrebbe in qualche modo caricato di acque unicamente
Perché
è stato vero che per molto tempo la televisione ha fornito agli italiani modello di
Italiano standard
è vero che oggi essendo mutata la televisione quello stesso quello stesso luogo stessa funzione un po'più svolgerla
Nel momento in cui la televisione si è aperta indiscriminatamente all'irruzione delle singolarità
E al talk show naturalmente come dire viene un po'meno quella dimensione
Non è chiaro però è verissimo che sulla lingua abbiamo Fitto e bellissima naturalmente dove sia quello che lei l'interessata che queste dimensioni hanno fortemente il dito sul nostro immaginario
E io qui il rapporto mi pare un po'più complicato nel senso che è vero che non c'è un solo film sul colonialismo e quindi come dire il nostro immaginario e molto meno condizionato
Ma i prodotti creativi vicino previsione ma anche la letteratura sono però anche come dire il portato di quello che si vuole vedere
Quindi la questione complicata cioè
è vero che il disco sono stimati Mario ma anche vero che è anche vero che quelle produzioni quindi l'assenza di soluzioni cinematografiche
E il fatto che forse fu il nostro colonialismo non abbiamo fatto fino in fondo e con più rapidamente di fondi storici contemporanei che potrebbero dirlo molto meglio di me però mi pare come dire che non abbiamo fatto i conti Ugoni non solo perché ci sono pochi film ma forse ci sono pochi film proprio come abbiamo fatto i conti sul colonialismo potrei in qualche modo a complicare questione
Dopo battersi almeno che
Adesso mi tocca fare il direttore dipartimento
Grazie questo