Politica, Stato e democrazia nella tarda modernità - Seminario di Giovanni Orsina (prima giornata)

Domani di duri
Io non conosco o
No
No
Sì se assessment
Ma proprio
Ok
E quindi ovviamente molti di voi non non hanno nessun interesse a vedermi insomma solamente nulla da dire sulle loro ricerche però alcuni invece
Hanno delle ricerche
Che sono diciamo più di mia pertinenza e quindi se di se volete ci facciamo quattro chiacchiere vediamo un attimo le cose insieme cominciano a riflettere sul seminario che dovrebbe tenere a settembre insomma questo sono qui quindi poi dopo quando abbiamo finito quando abbiamo finito
Mi venite a parlare prendiamo un appuntamento domani
Prima della prima primo incontro tra il primo incontro il secondo insomma vediamo un attimo
Il tema di tempo domani cene ce n'è a sufficienza così prendiamo contatto e poi e ci facciamo quattro chiacchiere
Va bene questo era diciamo l'apice naviganti dunque
Qual era più o meno l'idea
L'idea che avevo di questi di questi tre incontri racconto visto che quest'anno c'è questo argomento generale del diciamo dello stato dello Stato moderno pensato di fare un ragionamento fu stato politica Democrazia
Nell'età della tarda moti modernità poi in realtà come sempre
Diciamo il vizio storiche coordinando le cose da lontano quindi povertà della tarda modernità cioè degli ultimi cinquant'anni parleremo so soltanto nel terzo incontro però insomma volevo nel primo e nel secondo cominciare a fare una sorta di ragionamento di avvicinamento a questa a questa riflessione
E appunto cercando di capire quali sono i diciamo i problemi contemporanei qualche cosa ci hanno come cambia
Come cambiano l'idea lo stato e poi più in particolare la politica e la democrazia negli ultimi cinquant'anni
E quindi come si trasformano negli ultimi cinquant'anni però facendo un ragionamento
Che è un ragionamento che prende le mosse grosso modo dalla fine del Settecento
E che quindi vede la tarda modernità come un'estensione un'espansione una trasformazione della modernità quindi con un modo diverso di porre i problemi che sono i problemi tipici tipici dell'età moderna
Quindi questo è un po'un ragionamento che sarà ovviamente un ragionamento storico
Quindi con un con un taglio storico per cui
Mi perdoneranno soprattutto quelli volgare una formazione filosofica sul Lucio assolutamente approssimativo dei concetti insomma non mi metto lì a discutere a a definire che cosa sia ma e mi interessa vedere il più queste cose come si producono all'interno dei processi dei processi di natura storica e quindi prendere da un punto di vista storico può naturalmente
Possiamo possiamo discutere anche delle definizioni delle categorie insomma per quello che
Che che mia competenza mia capacità fare fare un'operazione del genere però insomma
Ovviamente io sono più un consumatore di concetti mi interessa di meno soffermarmi sulla descrizione dei concetti più vedere invece il fenomeno storico diciamo poi dopo siamo ovviamente nonché il fenomeno storico ovviamente non ha non ha bisogno di essere concettualizzare opera mi interessa di più appunto vederlo determinazione che vederlo da un punto di vista concettuale
Qual è diciamo la l'idea generale e il il tipo di approccio generale
Al problema dello stato della politica della democrazia
L'idea sostanziale quella di vedere lo stato la politica la democrazia come
Terreni strumenti
Di ristrutturazione della modernità
Come tre strumenti
Disciplinanti capaci di ricostruire una struttura disciplinante della modernità questo è l'approccio che ho scelto di nuovo appunto arbitrariamente non è che necessariamente sia quello quello giusto ma insomma l'idea quindi sostanzialmente quella di immaginare la modernità come un momento di di apertura
Di dissoluzione delle strutture tradizionali e l'immaginario Stato Politica e democrazia prendendoli dal punto di vista della ricostruzione di una struttura
In un'epoca moderna che ha perso la struttura tradizionale queste e più o meno l'idea è quindi vedere come lo Stato la politica e la democrazia si costruiscono
Come strutture disciplinanti nel corso del diciannovesimo del ventesimo secolo eccome la tarda modernità negli ultimi cinquant'anni sono in realtà
Nel decenni di destrutturazione dello stato della politica e della democrazia e quindi diciamo ripongono il problema di come ristrutturare la modernità partendo dal presupposto che peraltro diciamo è discutibile quindi anche qui tutto quello che dicono duramente discutibile ci mancherebbe pure ma insomma stiamo stiamo facendo discorsi nei quali ovviamente qualunque cosa può essere vista da punti di vista diversi e spesso può anche essere ribaltata
Il
Però partendo dal presupposto discutibile che
Di una struttura c'è bisogno perché un una forma di strutturazione della modernità
è necessaria e che quindi
Se lo Stato la politica la democrazia come forme tradizionali struttura azionaria modernità non funzionano più si apre il problema di che cosa possa funzionare e di quale altro tipo di alternativa possano esserci nel dare una strutturazione alla
Alla modernità
Il presupposto di tutto quanto questo diciamo l'ho già detto ma per essere chiari veramente
Il fatto che in un momento
Non necessariamente precisato della storia recente dell'umanità
Un ordine tradizionale
Entra in crisi che si pone il problema della ricostruzione di un ordine alternativo
Dico in un momento imprecisato perché naturalmente su questo potremo discutere a lungo su quando comincia questa di solo questa fase di dissoluzione naturalmente
Possiamo prendere il tema diciamo l'interpretazione dico Selleck direi è esatto il saio che si colloca fra il mille settecentocinquanta mila ottocentocinquanta per esempio siamo prendere diciamo quindi una lunga fase di passaggio che dura un set quelle che si colloca grosso modo fra la metà del diciottesimo
Nella metà del diciannovesimo secolo possiamo prendere le grandi rivoluzioni l'americana e la francese se vogliamo prendere dei momenti di frattura più più metti
Possiamo rimontare diciamo al Seicento quindi alle trasformazioni di natura filosofica del Seicento insomma se
Un autore io amo molto che Augusto Del Noce parte da Cartesio diciamo la matrice
La matrice Cartesio quindi possiamo discuterne a lungo di nuovo non entrò dentro questo tipo questo tipo di ragionamento perché a me non interessa
Che cosa ci dissolte e con precisione quando mi interessa il fatto che a partire appunto al concerto
Momento storico grosso modo si colloca la fine del diciottesimo inizi del diciannovesimo secolo si pone il problema di come ricostruire un ordine politico sociale e culturale la fine della diciamo di un assetto tradizionale e l'esigenza di ricostruire
Un ordine un ordine alternativo
Come scrive Torquil nella nella democrazia in America
Poiché il passato non getta più luce sul futuro brancoliamo nel buio il senso di un punto di frattura storica di una di un cambiamento d'epoca radicale nel quale la storia non getta più luce sul futuro c'è non c'è più una prevedibilità ma c'è una discontinuità temporale
Che ci porta in un mondo dominato nel quale dobbiamo ripensare e ricostruire alcun ordine un ordine alternativo
Il diciamo modello di ordine alternativo che
Diventa egemonico grosso modo alla metà del diciannovesimo secolo
è l'idea della possibilità di costruire o che si ricostruisca un ordine spontaneo
Ed è il ovviamente la proposta liberale io nella vostra nella bibliografia che ho mandato con colpevoli Simo ritardo soltanto la settimana scorsa abbiamo messo alcune delle lezioni di fuoco al Collège de France sulla nascita e la biopolitica perché su questo
Fu è assolutamente illuminante c'hanno sull'idea della
Modello liberale
Il mercato in particolare una più complessivamente il modello liberale centrato sul mercato diciamo comma con un discorso più complessivo anche di
Mercato come struttura di ricostruzione dell'ordine politica e sociale quindi con un con un discorso più ampio
Come dice Franco come strumento di costruzione di un nuovo regime di verità come strumento di Vieri dizione di ricostruzione di una verità
Ed è appunto l'idea della ricostruzione di un ordine non attraverso la ripianificazione di in ordine al tema attivo ma attraverso la costruzione di un contesto storico istituzionale entro il quale si muovono liberamente gli individui
E quindi l'idea che
Date determinate condizioni adesso vedremo quali condizioni perché sono condizioni piuttosto gravose
Gli individui sono in grado muovendosi liberamente di ricostruire
Un ordine spontanea come dice Fulco
Sulla base di un'idea innaturale
Di ordine spontaneo se volete insomma sulla base di una di una di un principio una diciamo che la laicizzazione della provvidenza perché poi di questo stiamo parlando l'idea che la mano invisibile di Adam Smith
è una sorta di laicizzazione della Provvidenza cioè l'idea che dietro le azioni umane ci sia una logica sottostante di natura provvidenziale che Fassino
Che le libertà individuali portino spontaneamente Outdoor ordine
è un ordine progressivo due cose un ordine è un ordine progressivo
Quindi non soltanto delibere integrazione degli individui è in grado di svilupparsi in forma ordinata ma è anche in grado di svilupparsi informa progressiva
è in grado di produrre imprudentemente in grado di di produrre miglioramenti
Diciamo prendo il discorso da questo punto di vista perché in realtà appunto come il liceo grosso modo alla metà dell'ottocento questo modello diventa in Occidente il modello è già egemonico e diventa il movente egemonico naturalmente perché è diventata egemonica alla potenza che si fa portatrice di questo modello il che già qualche scenario piuttosto interessante solida di ordine spontaneo nel momento in cui un ordine spontaneo che si basa su una potenza quindi insomma già se ne potrebbe Chioggia questo apre
Lievissime elemento di contraddizione
Però insomma il modello inglese alla metà dell'ottocento fra con l'esposizione universale del mille ottocentocinquantuno diventa il modello ingenuo né nell'Occidente perché diciamo tutte quante le caratteristiche che rendono diciamo che lo rendono appetibile
Non ha conosciuto
Le ondate rivoluzionaria del tardo Settecento è rimasta immune dall'ondata rivoluzionaria il tardo settecento l'ultima sua rivoluzione come è noto la gloriosa devolution mila seicentottantotto come il nodo quelle una rivoluzione che può essere interpretata non come una rottura ma come un ripristino di quel che c'era prima quindi anche ideologicamente può essere interpretata non come
Può essere interpretata in una chiave di continuità storica quindi non ha conosciuto rivolgimenti rivoluzionari sì è riuscito a modernizzare restando comunque ancorata a un modello tradizionale quindi per le classi dirigenti europee
Ha un doppio vantaggio non modernità senza rivoluzione
Che grande dilemma delle classi dirigenti europee a metà dell'Ottocento naturalmente cioè come a Chioggia agganciarsi al treno dalla modernità facendo sì che speriamo che la modernità non porti verso esiti rivoluzionari non desiderata
Quindi la modernizzazione ma riservando il quadro gerarchico tradizionale
Insomma come dire gattopardesca mente de detta con una battuta
Quindi non vive rivoluzioni si modernizza vive ovviamente alla rivoluzione industriale quindi direi passaggio una trasformazione economica e ovviamente siete dotato si sta dotando mi anzi ha perso un impero e se ne sta costruendo un secondo cioè una potenza egemone
In termini commerciali da una potenza egemone anche in termini militari
Quindi è da tutti i punti di vista un modello vincente
E questo fa sì che a metà dell'ottocento punti liberalismo il modello liberale sia il modello al quale tutti i paesi occidentali vogliono e non soltanto occidentale dovrebbe figlia vogliono diciamo vogliono adeguarsi e quindi questo diciamo può essere preso come
Il
Per il moderno egemone
Allora se noi appunto ragioniamo in termini di
Disciplinamento della modernità e torniamo appunto al discorso di fuoco
Il modello liberale appunto essi un modello che teorizza l'ordine spontaneo e quindi la libertà individuale
Come promotrice al contempo di ordine di progresso e quindi attraverso appunto la libera interazione fra gli individui e quindi teoricamente con un ordine diciamo con una capacità di generare ordine non pianificato ma ma sconta ma appunto ma sconta in realtà però
è un modello che porta con sé appunto questo è il discorso di fuoco porta con sé degli elementi di costruzione di autorità molto forti cioè c'è un elemento disciplinare
Dentro questo modello liberale quindi
La tesi diciamo la retorica e quella dell'ordine spontaneo attraverso delibere interazione di liberi individui
In realtà perché questo modello funzioni c'è bisogno di una una nervatura che è una nervatura che ha una componente autoritativa abbastanza marca
Badate
Come gli ho detto prima è mia convinzione che qualunque ordine politiche sociale abbia bisogno di una nervatura autoritaria
Quindi non è che questa cosa deve destare scandalo e
Da parte mia non è manco una critica al modello liberale si può teorizzare comunque malgrado questa nervatura di autorizzare il modello liberale resta il minoritaria di tutti i modelli che comunque quello che garantisce più libertà rispetto ai concorrenti secondo me lo si può sostenere
Resta il fatto che questa nervatura autoritaria c'è resta il fatto che rispetto a modelli che l'autorità Claudio Rizzato esplicitamente il modello liberale porta dentro una contraddizione
Perché ha bisogno di una nervatura autoritaria ma allo stesso tempo la media ho teorizza che non ci debba essere e questo ovviamente tutta la tensione interna al modello liberale che ci portiamo che ci portiamo fino a oggi ancora oggi stiamo discutendo
No se è un sistema liberale si può difendere quanto può difendersi sì piede cioè ancora oggi stiamo discutendo su quali sono diciamo il confini dell'autorità dentro un modello liberale passati duecento anni ottantasette li stiamo stiamo girando
Se volete prendere diciamo una
Come dire fare una breve parentesi
Una breve parentesi letteraria tantissime pretese letterarie sarebbero possibili ma siccome me lo sono riletto di recente infliggono
Se poi nella Montagna incantata di Thomas Mann
Che ovviamente un libro straordinario che è una specie di compendio delle forze spirituali del Novecento
Questo ragionamento dentro sono durate abbastanza esplicitamente abbastanza chiaramente
Non so quanto siete diciamo se conoscete grande romanzo di Thomas Mann prima concepito nel mille e mille novecentododici pubblicato nel mille novecentoventiquattro
Dopo una lunga gestazione diventando una cosa molto diversa da quello che era pensato originariamente originariamente doveva essere una specie di controparte satirico Della Morte a Venezia quindi un racconto lungo romanzo breve è una mappa razza diciamo che non finisce più alla fine quindi tutt'altro che un racconto lungo romanzo breve un romanzo lungo anzi lunghissimo in mezzo c'è ovviamente la grande guerra e in mezzo c'è la furibonda in calzatura di Thomas Mann con suo fratello anni rischia e tutta la polemica sulla sul diciamo sull'eredità della Rivoluzione francese sul rapporto fra cultura tedesca
E civiltà francese civilizzazione francese che porta nel mille novecentodiciotto alla pubblicazione del saggio di Thomas Mann le considerazioni di un impolitico
Le cui riflessioni vengono poi diffuse dentro la montagna incantata in forma di romanzo e con un accento ideologico diverso
Perché il Thomas Mann delle considerazioni di un impolitico e molto antifrancese antidemocratico anti mille settecentottantanove mentre il mamma della Montagna incantata e molto più problematico e preludio poi alle scelte di Manna
Che sarà come noto antinazista anzi insomma scacchiera negli Stati Uniti diventerà diciamo un oppositore del regime del regime nazista
Ovviamente non perché le considerazioni siano tre considerazioni politico sono libero Proto nazista non lo sono affatto ma perché capisce che una certa critica la democrazia liberale di stampo occidentale
Rischia di portare terzo esiti non non desiderati
Ad ogni modo nella Montagna incantata la montagna incantata un Bildungsroman un Bildungsroman ironico come ironica tutta l'opera di Thomas Mann perché nel momento in cui il protagonista finisce di formarsi
Va a combattere la prima guerra mondiale e sostanzialmente muore non ce lo dice Thomas ma ma insomma
Più o meno ci dice che morirà quindi da un romanzo di formazione del quale tutto il lavoro di formazione poi finisce in nulla perché quando anzi Castorf finalmente ha capito a quel punto per lui vorrei morire e quindi tutto quello che ha capito
Non serve a niente peraltro una delle pagine fondamentali del libro è un altro momento in cui anzi Castorf finalmente capisce
Però poi dure dopo già si è scordato quello che ha capito quindi di nuovo manda sempre è sempre ironico sempre
Diciamo smonta subito quello che affermo smonta quello che afferma già nel momento in cui lo stile ad ogni modo uno dei personaggi centrali della Montagna incantata Ludovico Settembrini che nella narrativa Manni Anna rappresenta
Il liberalismo rappresenta diciamo incarna il modello democratico-liberale
Quindi cioè il mille settecentottantanove quindi attivo
Musicista che esiste solo esiste solo la materia CCTV ha nella materia
Ma nella materia attraverso la scienza dello sviluppo scientifico
E attraversa la graduale liberazione degli individui attraverso la diffusione di diritti individuali
E attraverso l'integrazione mondiale porterà alla fine al governo mondiale attraverso tutto questo noi abbiamo il progresso in in infinito
Del genere umano
Quindi c'è dentro un'idea fortissima di progresso che è al contempo progresso scientifico materiale e progresso della libertà individuale
In un contesto appunto di graduale integrazione del mondo nel governo mondiale
Quindi è preso diciamo Settembrini proprio come l'espressione più se volete più semplicistica più più brutale più ideologicamente blindata
Del del modello liberale come soluzione dei problemi della modernità problemi dalla modernità sono risolti attraverso lo sviluppo del modello liberale
Perché vi dico tutto quanto questo perché Manna che polemicamente contro lo dico Settembrini mette un un un personaggio contraltare celle a un'asta
E il premio convertitosi al cattolicesimo diventato gesuita verso Russell oppure marxista Fini un personaggio che è come dire la la somma tranne le origini ebraiche quale appunto potremmo discutere a lungo sul rapporto fra
Fra regione driver liberaldemocrazia né insomma gesuiti Isma'il marxismo sono oggi diremmo diciamo dentro un'asta c'è un'alleanza rosso bruna sono appunto le due opposizioni dai due lati
Alla al liberalismo Settembrini e questo diciamo e più o meno ma dove Manna
Da in definitiva da ragioni giriamo un'asta e in pratica Settembrini
Già appunto un cambiamento notevole rispetto alle considerazioni di un impolitico nelle quali mamma ragiona settembrino liberata mai per nessun motivo insomma libero appunto è un saggio molto più molto più schierato anche molto più arrabbiato
La montagna incantata nella letteratura diciamo il pensiero di Manzi distende si rasserena
Perché vi dico tutto quanto questo perché l'elemento autoritativo il Settembrini è molto chiaro è molto esplicito cioè che questo meraviglioso modello liberale debba essere realizzato
Con la forza o con una certa misura di forza nel pensiero Settembrini hanno è molto chiara prende vari passaggi
Che cosa dice
Settembre Hans Castorf
Lei ingegnere Castor per un ingegnere appunto che è il protagonista che questa specie di di luogo vuoto diciamo Castorf
E privo di spirito
Ed è invece Alberto e su Castoro convergono questi vari principi educativi Settembrini Nasta ma ovviamente uno dei più importanti
Principi educativi per Castor permarranno Cha Cha la donna dagli occhi Lisi che rappresenta diciamo
Il vitalismo niente dalle opposto razionalismo occidentale la faccio ovviamente semplice come sempre ma tutto più complicato
E cappotto Settembrini parla cerca di educare Castor Pellice lei ingegnere non è forse all'altezza del problema dalla tolleranza però si metta bene in mente che la tolleranza diventa delitto quanto riguarda il male
Cioè
La tolleranza sì siamo tolleranti
Ma non possiamo tollerare il male e ovviamente potete immaginare
Tra tutti i problemi senti ho capito quindi cosa cos'è il male così lo definisce allora che cosa vuol dire tollerare se tu non tolleri qualcosa che consideri male e che cosa che consideri male dove diciamo il confine che pormi
E ovviamente il problema della tolleranza è il problema tollerare entro certi limiti qualcosa che ritieni Natale altrimenti non sei tollerante tolleri soltanto quello che che ti convince diciamo
Allo stesso modo
Questo diciamo un po'più lungo il pezzo ma giusto per
Secondo il concerto la parola mi Settembrini due principi sarebbero in lotta tra loro per il mondo la potenza di diritto la tirannia della libertà la superstizione la scienza il principio dell'inerzia e quello del moto del fermento del progresso si può chiamare l'uno il principio asiatico l'altro l'Europeo
Perché allora per il paese della ribellione della critica dell'azione riformatrice mentre il continente orientali incarna l'immobilità l'inerte inquirente
Questa è la classica diciamo distinzioni rimane le considerazioni di un impolitico l'Oriente estatico l'Occidente dinamico il mezzo la Germania che in qualche modo come Hans Castor per combattuta
Tra questi principi
Ovviamente secondo Settembrini non vedo dubitare a quale delle due potenze debba toccare la vittoria finale l'umanità trascina infatti consensi sempre nuovi popoli sulla sua strada luminosa conquista sempre più terreno misurava stesse comincia ad avanzare in Asia
Ma molto manca ancora la completa vittoria e ovviamente
Ma quel giorno verrà diceva Settembrini con un sottile sorriso sotto il basti verrà se non con zampe di Colomba con ali d'aquila
E spunterà come i loro orari era la santa alleanza della democrazia borghese eccetera eccetera
Se non con zampe di Colomba con ali d'aquila cioè con la violenza con la forza con l'Impero con l'espansione verrà con questo strumento
Naturalmente il romanzo finisce quando si cominciano a sentire diciamo i primi bagliori lo scoppio di tuono vivono all'ultimo l'ultimo capitolo la montagna incantata
Quindi si comincia a intravedere la prima guerra mondiale e si capisce che Settembrini interventista
Siete degli italiani ovviamente tardivo in Svizzera sta nel sanatorio a Davos però italiano e si capisce che Settembrini interventista
Quindi è chiaro le ali d'aquila cioè il sistema liberale delle impulsi con la violenza e ovviamente Castorf a questo punto essere risolti bassi dice Marco
Male non eri pacifista perché ovviamente Settembrini sempre pacifista salvo quando sempre pacifista come sempre tollerante quando arriva quando c'è invece il male il pacifismo si interrompe
Ora il
Questo punto per dire
C'è un'attenzione fortissima dentro questa idea dell'ordine spontaneo dell'ordine liberale come strumento di ricostruzione
Dell'ordine che si è dissolto diciamo con la fine dell'Ancien Régime
La tensione l'attenzione rispetto a sì ordine spontaneo ma di che cosa c'è bisogno perché l'ordine spontaneo funzioni quali sono le precondizioni perché questo ordine spontaneo funzioni queste precondizioni come si lega hanno a un a elementi di natura autoritaria cioè a dei principi dei valori delle linee guida che vengono date autoritativamente e che quindi in qualche modo sono sottratte
Alla libera discussione degli individui impegnati a interagire liberamente a costruire l'ordine spontaneo questo appunto il grande tema della contraddizione del sistema liberale che trovare appunto un po'in tutti i grandi pensatori liberali di questa fase
Chiaramente Tocqueville riflette più ovviamente sull'ordine sociale democratico però a livello di astrazione acquisto trattando i concetti l'ordine sociale democratico eh
L'ordine liberale circa l'ordine dell'autodeterminazione individuale perché ovviamente tutto quanto tutto soprattutto il secondo volume della democrazia in America tutto una riflessione su quelle che sono le precondizioni
Perché è un ordine sociale democratico possa funzionare
Quindi tutto il tema appunto del dell'organizzazione civile spontanei gli Stati Uniti tutto il tema della religione in particolare tocco di il
Affronta il problema centrale della
Della qualità degli individui che possono dar vita a un ordine sociale spontanea questo è uno dei punti fondamentali cioè
L'ordine di liberi individui interagiscono creando un un ordine progressivo sì però quegli individui sanno interagire sono formati a interagire
Portano con sé i valori che consentono loro di interagire gli uni con gli altri
E quindi c'è il problema della formazione degli individui e quindi il problema dell'educazione
Il perfido nata sono velocità mentre adesso ce lo ritroviamo
Il perfido nata quando se la prende col quadro Settembrini
Che cosa che cosa gli dice
Tutte le società veramente educatrici hanno sempre saputo che cosa occorra realmente in qualsiasi pedagogia
Il comando assoluto il ferro impegno la disciplina il sacrificio la negazione dell'io la violazione della personalità
Tanto che rischiano la pedagogia liberale per caso ovviamente non è liberale quindi esattamente il contrario
Credo infine che la gioventù si compiace della libertà significa fraintendere la freddamente il suo più vivo piacere e l'obbedienza ora perfidamente nasca infila diciamo come dire il ferro nella piaga però la pedagogia
è necessariamente compressione dell'io educare una persona te comunque indirizzare poi dopo ovviamente si può ragionare
C'è una letteratura che con Bosco non conoscono il Suma di cui conosco l'esistenza ragionamento sulla pedagogia liberale però c'è una la componente pedagogica ha una componente appunto di costruzione di valori di costruzione di un quadro comportamentale che quindi necessariamente a una componente di imposizione
E la formazione dell'individuo liberale ovviamente è uno dei problemi indie tutto il secondo volume della democrazia in America ha detto il e tutto quanto ispirate tutto una grande interrogazione su come una democrazia possa generare individui adatti alla democrazia
E quindi ovviamente punto questa contraddizione interna e tu
Tu
Il tuo messaggio fai missive quello che vuoi
Ma al contempo sì quello veramente fa ed è quello che vuole può arrivare a mettere in discussione la cornice sociale e politica che consente di fare per essere che si vuole e quindi tutta punto tutta la meditazione dottrina è una mediazione su questa contrapposizione
Quindi
C'è un problema di precondizioni che sono precondizioni appunto di qualità degli individui ma che sono anche precondizioni relative alla condizione di una società che chi produce quindi dice John Stewart minuti non libertini la libertà non è possibile al di sotto di un certo livello di civiltà e qual è certo livello di civiltà il livello sul quale gli individui
Diciamo la società e gli individui della società sono in grado di migliorarsi attraverso la libera discussione questa è la somma quando la società è arrivata al punto in cui è in grado di migliorarsi attraverso la libera discussione
Che vuol dire un sette di precondizioni mostruoso
Innanzitutto ovviamente
Alfabetizzazione
La libertà del dibattito pubblico e poi la disposizione degli individui ad ascoltare quel che dicono gli altri
A cambiare sparire rispetto a quello che dicono gli altri
E quindi diciamo a interagire con gli altri in forma positiva ad ascoltare ammontare a hanno molto più che tollerare diciamo non soltanto si tollera il pensiero altrui ma si pensa che il pensiero altrui possa essere portatore di una parte di verità e quindi siete disposti a cambiare le proprie idee
Se si viene convinti dal pensiero trovi quindi ci sono tre condizioni molto elevata dice Giorgio armi sotto questo livello peccato despota illuminato semplice bene se nota esporre basta però se siete fortunati despota illuminato
Quindi pre condizioni sociali che se noi pensiamo a quando scrivo On Liberty di John Stewart Mill si danno
In pochissime parti del mondo grosso modo i Paesi affacciati sul sull'Atlantico settentrionale e poco altro
Quel quell'area del mondo e fuori da quell'area del mondo invece no che ovviamente apre il problema
Della
Del fatto che il liberalismo però è un'ideologia universalistica
Quindi secondo fu o ovviamente che la prende molto dal punto di vista del mercato
è un universalismo che ha una matrice prevalentemente economica cioè
Il mercato ha bisogno di espandersi e tendenzialmente ha bisogno di di essere globale cioè tende a essere il mercato globale tende a a recuperare tutto il mondo alla sua opera ma anche se noi prendiamo da un punto di vista economico la prendiamo dal punto di vista
Culturale ha messo peraltro che il modello liberale le cose possono essere distinti oltre un certo limite
è evidente che il liberalismo tende a pensarsi come ideologia universale adatta a tutti gli esseri umani e questo è diciamo la grande transizione tranquillizzante liberalizzati è questa
Lui chiesa sono i valori liberali radicati nella storia del mondo anglosassone illiberali esame sono i valori liberali che si ritenga siano adatti che debbono essere proposti a tutti gli esseri umani
E quindi con una una spinta di natura universalistica però ritroviamo l'altra tensione
Quindi da un lato l'universalismo
Della dell'idea liberale dall'altro lato il fatto che le tre condizioni al di fuori di un'area molto rischio graficamente relativamente ristretta quelle precondizioni non si danno e allora come fai a gestire questa espansione fino a che punto la gestisce eccetera eccetera
In realtà secondo me non hanno del tutto torto
Quelli che diciamo sostengono che poi alla fine questo trionfo del modello liberale nel corso del diciannovesimo secolo è un trionfo che è molto tributario delle della persistenza dell'Antico Regime
Cioè alla fine il liberalismo e parassitario rispetto alla società tradizionale proprio perché la società tradizionale da quegli ancoraggi
Anche in termini pedagogici sui quali liberalismo può costruire il suo moderno
E anche qui modelli inglese un modello tra moderna molto interessante proprio perché è un modello nel quale il liberalismo si sviluppa senza fratture
Ancorandosi fortemente su una su un'idea di società tradizionale sui valori e sulla stabilità della società tradizionale la Gran Bretagna e l'Ottocento ovviamente un Paese che ancora a un assetto sociale molto stabile un assetto sociale fortemente tradizionale è un Paese fortemente gerarchico è un Paese nel quale la classe dirigente tradizionale riesce a restare in controllo del sistema politico e sociale gestendo la transizione
Alla democrazia
E questa la grande la grandezza diciamo Tella
Del sistema inglese
Se volete un altro riferimento letterario c'è un delizioso racconto di Padre Brown di di Chesterton
Quindi stiamo parlando se ben ricordo di novecento termine mio centodieci centoundici qualcosa del genere
Perché tutto quanto è una denuncia
Del fatto che al di là delle fratture fra liberali e conservatori del conflitto politico fra liberali e conservatori poi la classe dirigente politica inglese tenga alta una classe dirigente politica omogenea e coesa di tutte persone upper class
Che si incontrano nei club
Selezionati di Londra e pubblicamente se ne dicono di tutti i colori e poi la sera a cena scherzano giocano hanno gli stessi codici comunicativi eccetera eccetera il club dei dodici veri pescatori
Tutt'altro Fisherman nei Racconti di Padre Brown nel quale c'è diciamo tutto questa linea di racconto perché
Chesterton Gilbert ISEF aveva un fratello Sinisi nel che aveva un sodalizio molto forte con il cervello era un gruppo di intellettuali cattolici nella Gran Bretagna edoardiana
Ed erano molto critici
Lo dico con una battuta erano dei diciamo dei protocolli inquisito depurato dei propri limiti lo dico una battuta stiamo parlando di persone ciò che a un livello culturale
Piuttosto elevato mettiamola così ma l'idea era le fratture politiche sono una truffa
La vera frattura la frattura orizzontale fra come avrebbe detto Guglielmo Giannini gli uomini qualunque e gli uomini politici di professione yuppie cioè la vera frattura una frattura orizzontale stralcetto dirigente che in realtà mediatico e e se volete insomma è l'epoca cioè all'epoca di pareti all'epoca di Mosca all'epoca delle riflessioni sul sulle liti l'epoca grosso modo inteso a fine ottocento primi Novecento
è il momento nel quale si comincia a riflettere sulla democrazia di massa e qualcuno comincia a dire va bene ma alla fine sempre siamo governati da un'oligarchia allora forse il problema che questa democrazia
E la copertura in realtà di un sistema oligarchico nel quale quello che conta davvero e L'Unità della classe dirigente che poi per ragioni diciamo di teatro sifilide politicamente le
Però per dire che
La capacità della Gran Bretagna è proprio questa cioè è quella di gestire la transizione alla democrazia ma conservando degli elementi di potere tradizionale degli eventi disciplinari che sono elementi diversi amici
Cito la Gran Bretagna appunto perché il caso più clamoroso annuncio notissimo libro di Arno Mayer degli anni Ottanta sulla persistenza l'antico regime tutto quanto su questi come l'antico regime in realtà arrivi fino alla prima guerra mondiale
Perché punto le classi politiche gli ordinamenti economici e sociali restano comunque iscritti all'interno di un modello di asiatici naturalmente
I liberali soprattutto i liberali radicali
Sono violentemente opposti a queste persistente la persistenza grazie a regime
Sono
Diciamo gli avversari principali però ci possiamo chiedere quanto in realtà per paradosso questo mondo liberale non viva parassitaria niente delle persistenza dell'Ancien Régime che gli danno quegli elementi disciplinanti quegli elementi diciamo
Quei presupposti anche pedagogici anche di costruzione diciamo dell'individuo di costruzione di educazione degli individui che poi consentono di di stare dentro punto la società liberale una signora liberale che se invece fosse davvero liberale non sarebbe in grado di costruire individui adatti
Alla società della stessa secondo appunto il paradosso che già denunciato il che diciamo denuncia esattamente questo cioè il fatto che lo stato sociale democratico tende a costruire a generare individui non adatti allo stato sociale democratico e quindi tende a a corrompere a corrompere se stessi
Dunque questo diciamo
Perché
Diciamo quel questo questo tipo di ragionamento perché
è possibile sostenere naturalmente che lo Stato la politica che la democrazia siano tre modi nei quali l'ordine liberale cerca di ricostruirsi
Questa
Diciamo questi elementi questi ancoraggi
Nell'autorità queste forme di che appunto io non la prendo uno ovviamente potrebbe dire principale elemento di costruzione dell'autorità e il mercato
E probabilmente è così però io diciamo in questo questa questo serie di seminari mia racconta mi sono concentrato più sostato democrazie politica che sono altri modi di costruire
Un ordine politico che diciamo un un riordinamento
Dell'ordine spontaneo liberale quindi nuovo
Va bene
Il sistema egemoni di ricostruzione dell'ordine è il sistema liberale e quindi attraverso la costruzione dell'ordine spontaneo l'ordine progressivo spontaneo generato
Da individui liberi questo crea tutta una serie di contraddizioni che ho cercato molto rapidamente di illustrare di
è possibile sostenere che l'organizzazione dello Stato
L'organizzazione politica e anche la democrazia siano tre modi
Di dare una struttura a questo ordine liberale e far rientrare dalla finestra i principi di autorità che sono stati cacciati dalla porta
E quindi provare a restituire una struttura questo disco
Lo Stato ma
Io su questo seguo diciamo la lezione
Di un altro maglia di Charles Maier che ultimamente soprattutto in questi ultimi anni ha scritto ha scritto molto su queste realtà credo la prima una delle prime volte Rizzo questo ricordo con un in un convegno Cisco dalla Società italiana di storici contemporaneisti nel o insomma mille seicentododici adesso non ricordo ancora bene
Prima degli anni novanta quindi molti anni fa però poi dopo c'è continuava a riflettere molto qualche anno fa
Ha tirato fuori questo libro Charles Maier che siano allevati a stantuffo in giro Leviatano due punto zero nel quale appunto ricostruisce la vicenda della costruzione dello Stato da ricostruzione o costruzione dello Stato nell'età contemporanea quindi appunto grosso modo a partire diciannovesimo e ventesimo secolo sostegno Rizzardo appunto che questo sia una il il Leviatano due punto zero e poi oggi saremmo diciamo ci starebbe interrogando su come costruire sul costruire il Leviatano tre punto zero cioè quale e tutta la riflessione Charles Maier
è una riflessione
Su come
Appunto ad alta di nuovo
Seguendo poi per certi aspetti la falsariga Foucault Diana
O se preferite la falsariga Settembrini Anna e su come la costruzione degli Stati e poi ultimamente la costruzione degli imperi
A partire dalla metà dell'Ottocento rafforzamento degli stati insistenti lo processi nasce ambientaliste di Deng
Servono esattamente a costruire il quadro disciplinare
Che dentro il quale si può costruire una società liberale economia capitalistica come al società liberaldemocratica economia capitalistica
Quindi tutti i processi di costruzione dello Stato e di rafforzamento dello Stato
Ovviamente le unificazioni parte alla guerra civile americana alle unificazione italiana e tedesca ai processi di costruzione diciamo di anche lì di pedagogia di massa che si sviluppano anche negli stati di più antica costruzione in Europa e poi la costruzione degli imperi e la cosa su cui mai insiste molto naturalmente la
Quindi la razionalizzazione del mondo attraverso il telegrafo attraverso la ferrovia laico attraverso i confini la costruzione dei confini qui l'idea che quello che avviene diciamo a partire lui questo quel primo saggio di maglie era un saggio in qualche modo che andava adesso non mi ricordo cosa uscì prima mandava in qualche modo in in controtendenza rispetto alla tesi di Hobsbawm etici del secolo breve
Erano appunto affine fine ventesimo secolo uscirono queste grandi ricostruzione del ventesimo secolo e sia da parte diciamo marxista Hobsbawm sia da parte liberale anti marxista faccia Fiore sia dieci ore strinse poi punto tradotti in Italia proprio come il secolo breve sia il grande libro di fioriere passa il ridisegno passato delusione sul comunismo
Erano entrambi quanto appunto le interpretazioni fossero divergenti sul partito tanti punti tutte e due sostenevano la tesi del conto della tesi del Novecento come secolo breve cioè compreso fra la coppia quattordici diciassette scoppiò la prima guerra mondiale Rivoluzione bolscevica e il mille novecentottantanove come conclusione dell'età rivoluzionaria diciamo
Questa era più o meno la loro interpretazione alla quale ovviamente si contrapponeva un Ottocento lungo che arrivava fino al mille novecentoquattordici a quel punto mille ottocentoquindici mille novecentoquattordici
La tesi di Charles Maier invece quella dell'Ottocento come secolo lungo quindi grossomodo mille ottocentosettanta grossomodo mille novecentosettanta
Quindi direi che è anche un se fra un secolo però un secolo sfalsato di trent'anni rispetto diciamo al calendario
E quindi il mille ottocentosettanta come appunto addio della razionalizzazione del mondo della costruzione di questo e di queste reti di strutturazione del mondo che sono ovviamente eretiche dividono e uniscono allo stesso tempo telegrafo la ferrovia i confini cioè che danno una struttura separando ma allo stesso tempo con mettendo e poi mille novecentosettanta agli anni Settanta come momento se vogliamo crisi della razionalità classica non crisi filosofico ottimamente una crisi storica
Cioè nel momento in cui l'idea attuale struttura del mondo in questa forma comincia a deperire entrare in crisi si entra in una fase
In cui queste strutture cominciano a non reggere più sotto i colpi naturalmente dei processi di liberalizzazione la globalizzazione eccetera eccetera
Quindi diciamo questa è un po'
Un po'un po'la lettura
Peraltro insomma su su diciamo la il mille ottocentosettanta o gli anni Settanta gli ultimi trent'anni dell'Ottocento come punto di frattura sono ovviamente
Anche questo diciamo un elemento sottolineato certamente non soltanto Charles Maier lo dico qui perché insomma siamo a casa produce duramente il secolo
Storia d'Europa nel secolo decimo nono parte con l'unificazione tedesca cioè il punto il punto cardine della crisi dell'ordine liberale per Croce e l'unificazione tedesca che
La cosa ha totalmente consenso
E recentemente storici come delle rogge insomma sarebbe OSCE hanno molto insistito sugli anni Settanta come Torno imponente del ventesimo secolo quindi questa idea che gli anni Settanta siano gli anni Settanta dall'ottocento agli anni Settanta e novecento siano due punti due punti di diciamo di trasformazione è un'idea abbastanza
E abbastanza consolidata e appunto rispetto invece alla demitizzazione mille novecentoquattordici diciassette mila novecentottantanove comunque l'idea Charles Maier appunto è quella della della costruzione dello Stato e della costruzione
E poi nell'espansione degli stati dell'Europa occidentale all'interno
Degli imperi come i processi di razionalizzazione del mondo come processi di costruzione di linee che separano i uniscono e quindi come costruzione di una struttura disciplinare direbbe fuoco punto di un di un regime di verità
Dentro il quale poi possiamo eventualmente versare un ordine liberale
Ma all'interno di una struttura di una struttura appunto di un regime di verità la costruzione di una struttura di veridizione
E quindi di una rete organizzativa dentro il quale poi possiamo appunto mettere i eventualmente pensare una società liberale
Ovviamente con tutti quanti ti Problemi tetti problemi enormi e questo che questo pone
Insomma ovviamente anche qui le contraddizioni sono sono gigantesche anche perché anche lo Stato nazione per certi versi è una creatura
Diciamo i cui elementi di autorità poi finiscono
Per essere evita ereditati dall'Ancien Regime
Cioè c'è un elemento ovviamente di continuità aspetto pensate insomma le tradizioni militari
Finiscono per essere ereditati danze regime il messi al servizio di un progetto liberale con tutte le tensioni che inevitabilmente questo crea e tutti i problemi
Di demarcazione cioè quand'è che tengo in piedi la struttura autoritaria
E quand'è invece che latte costruisco perché cioè la tengo in piedi perché mi serve per appoggiare società liberale e o invece comincia a smontarla perché comincia a diventare di detrimento alla Società libera pensare al caso dei fissi tanto per prendere soltanto e lì tutto il tema quello cioè è tutto quanto un conflitto fra diritti individuali e ragion di Stato e quindi tra l'elemento cioè l'onore dell'esercito come elemento disciplinante al quale tu comunque l'idea di appoggiare costruzione pure di una Repubblica liberata come come la Francia dalla Terza Repubblica che non ci dimentichiamo patrimonio di valori repubblicani
Molto forte molto avanzato ma allo stesso tempo appoggia questi vola anzitutto è un impero ovviamente
E il centro di un impero ma poi appoggia questi valori ha degli elementi appunto di disciplinamento tradizionale che difende con tanto maggior forza proprio perché è una repubblica che quindi chi manca l'elemento tradizionale di vertice cioè
La monarchia
Quindi ma pensate appunto alle contraddizioni italiane vitali ovviamente un caso da questo punto di vista particolarmente emblematico perché
C'è tutto il tema dello Stato in Italia come strumento di costruzione
Delle premesse per una società liberale all'interno di una società civile profondamente arretrata e quindi profondamente bisognosa di essere gli educata perché diventi liberale
Non dico nulla di originale insomma Pinocchio il libro Cuore noi grandi libri della pedagogia dell'Italia liberale
Un gattino che diventa che diventa bambino insomma il
Lei essere arretrato indisciplinato casinista cialtrone
Ingenuo irrazionale che deve trasformarsi in un cittadino adatto alla modernità
Ma nel caso italiano ovviamente essendo il Paese un Paese particolarmente arretrato questo elemento è particolarmente forte allora tu hai lo Stato liberale autoritario allo stesso tempo
E il problema ottimamente eh
Dove i tagli la linea come costruisci l'equilibrio in maniera che poi l'autorità sia messa al servizio della costruzione di un sistema liberale allora fino a che punto
Smontare l'autorità diventa pericoloso perché con l'autorità si smonta anche il sistema liberale o quanto invece
Tenere troppo in piedi l'autorità diventa pericoloso dall'altra parte perché finisce per smontare il sistema liberale d'altra parte allora in quanto autorità c'è bisogno
Come sappiamo il sistema liberale trovi equilibrio c'è un equilibrio delicatissimo fra autorità e libertà ed è un equilibrio che regge fin quando il sistema resta un sistema oligarchico
Quando il sistema si democratizzare e si focalizza nel momento più complicato cioè durante la prima guerra mondiale prima e dopo le tensioni lo rompono e a quel punto l'equilibrio si Loconte essiccate del niente nel regime fascista
Quindi diciamo l'idea
Dello stato della costruzione dello Stato e di tutto quanto quello che sta intorno alla costruzione dello Stato in termini di costruzione del mercato nazionale interni collegamenti fra i vari mercati nazionali e ovviamente in termini di governo intellettuale
Del mondo Rizzo pensate appunto lo sforzo che cominciano a fare Stati ad già a partire dalla fine dell'Ottocento nell'uso della statistica delle scienze sociali quindi l'ordinamento anche intellettuale della società la costruzione
Delle discipline accademiche che sono appunto tutte forme
Di suddivisione razionalizzazione alla realtà che devono servire ora negli Stati liberali tutto quanto questo poiché al servizio della costruzione di un sistema liberale
Cioè l'idea che tutto quanto questo deve servire a far funzionare un sistema liberale io sono uno di quelli che non credono che diciamo le classi dirigenti liberali fossero in realtà come dire delle
Cioè fosse che fossero in buona fede cioè anche la classifica classe dirigente italiana è veramente liberale cioè pensavano che
Dopo queste bardature piano piano le togli e nel momento in cui le persone sono finalmente in un cardine
Lei può coinvolgere altrimenti non capiremmo per esempio momento che Giolitti lo pensasse davvero il cinico perfido Giolitti un uomo di potere un pelo sullo stomaco lungo un metro
E però giuridico lo pensava lo pensava davvero
L'idea cioè che tu hai un modello progressivo in quale il aiutati dal cammino necessario della storia tutto e generare una società che alla fine diventa una società autoregolarsi sin qui tutte queste bardature mano mano le puoi togliere e poi infatti poi Giolitti
Concede com'è noto il suffragio quasi universale maschile nel mille novecentododici
Facendo una stupidaggine terrificante veneta nel senso che poi tutto stupidaggine
è una battuta perché poi naturalmente
Non lo non lo possiamo sempre molto difficile fare
Per fare esperimenti mentali controfattuale però medie Luigi confidare in una stabilità spirituale del Paese che in realtà proprio lì comincia a rompersi
Cioè la la diciamo l'inizio della cultura spirituale probabilmente sarà sarà amplificata dalla dalla prima guerra mondiale
Dunque
Lo stesso discorso secondo me può farsi per la politica
Cioè anche la politica in definitiva
è un modo per ridisciplinare
Una società di massa per renderla adatta a stare dentro
A stare dentro appunto questo questi modelli te cioè torniamo un po'al discorso che facevamo un Colchester fame dell'oca
L'idea che poi in definitiva il conflitto politico
è il teatro il conflitto politico è una truffa ed è il modo che ha un'oligarchia per conservare il proprio potere questo può appunto saranno oggetto diciamo della della riflessione
Di Guglielmo Giannini fondatore dell'Uomo qualunque però
L'idea che la vera frattura fra chi ha potere e chi non ce la e che chi ha potere
Fingendo di dividersi e costruisce un conflitto politico soltanto allo scopo di il regime aumentare la società di massa strutturarla organizzarla disciplinarla e sostanzialmente perpetuare il proprio potere
Quindi con l'idea che la politica di massa sia un modo per dare forma a questa società
In una forma che finge di non essere autoritaria
Cioè io ti chiedo il voto ti chiedo di partecipare questa tu pensi di partecipare spontaneamente e in realtà io pistoni imbrogliano doti risucchio dentro un gioco nel quale pensi di contare qualcosa gioco sul tuo desiderio di attivare la tua identità
In realtà poi tanto comando sempre io mi metto d'accordo con quell'altro nel club dei dodici veri pescatori portandoli a una cena
Noi mangiamo bene siamo richiesti a grande club
Di Londra vestiti dollari vestiti bene tu sei uno sfigato nello Slam che votino per l'uno per l'altro ma tanto non conti un cavolo comunque perché siamo noi come abbia ora pensare appunto a tutta la polemica sul partito politico
Le norme polemica sul partito politico che si sviluppa appunto grosso modo tra gli ultimi trent'anni dell'Ottocento dell'inizio del Novecento poi continuerà anche anche dopo su perché ovviamente il partito politico
è la
Il punto di caduta organizzativo è il precipitato organizzativo
Della politica come strumento di disciplinamento
Atti partito politico è una creatura bifronte
Perché
Consente la partecipazione politica ma allo stesso tempo nel regimental la disciplina
Sì in una in una democrazia di massa non è pensabile che la sovranità individuale
Possa essere esercitata individualmente c'è bisogno di strutture organizzative che ti consente alla partecipazione
E quindi il partito diventa lo strumento della partecipazione democratica
Lo strumento che che consenta una democrazia di funzionare davvero e consente ai cittadini veramente di far sentire la propria voce però allo stesso tempo
Entri dentro una struttura di partito e per entrare e per restarci devi sottoposti a una serie di vincoli di regole
Quindi eh
Strumento di espressione democratica da un lato ma anche strumento di disciplinamento diremo della democrazia dall'altro
Ed è significativo che il partito politico sia criticato dai conservatori dai liberali e dei rivoluzionari
A i conservatori criticano il partito politico perché è uno strumento di espressione del popolo che ovviamente è uno strumento di demagogia
Pensate insomma all'impatto che ha giura insistono sul Partito liberale fra gli anni settanta e gli anni Ottanta nell'Ottocento a Blackstone è onde pagò
Demagogo visto da oggi ovviamente far ridere però per l'epoca è un leader che esercita la leadership individuale carismatica
USA disfa discorsi natura demagogica si allea con i radicali che nel frattempo stanno organizzando a Bergamo il concusso cioè la struttura organizzativa guidato da Joseph Chamberlain
Per l'oligarchia Winkler cioè per il nerbo dirigente del partito liberale che di origine
Nobiliare questa roba è inaccettabile tanto è vero che poi quando alla fine lesto decide di concedere l'auto-governo all'Irlanda alla metà degli anni ottanta questi si stacca
E insomma pensare appunto
Agli equilibri politici nella Camera dei Lord alla fine dell'Ottocento la Camera dei Lord che a metà dell'Ottocento era un organismo
A ai cerimonia più liberale e conservatrice a fine Ottocento tra l'organismo egemonia conservatrice perché i liberali
Diciamo di classe della classe dirigente ha visto pratica hanno abbandonato il liberalismo son diventati liberali unionisti po'insomma si alleano col partito col Partito conservatore quindi
Per costoro l'organizzazione di partito è una cosa appunto demagogica è una cosa che
Costringe l'oligarchia sociale è un elemento di eccessiva democrazia quindi il partito politico per diciamo il versante conservatore è insostenibile perché è troppo democratico perché esprime
Un ottimo Grazia che una democrazia cioè
Come dire mobilità demagogicamente le persone quindi
Il lavoro componenti peggiore ovviamente tenete conto che al di fuori contesto anglosassone i partiti più strutturati sono partiti socialisti quindi questo ovviamente rende la cosa ancora più ancora più sgradevole poi laddove i conservatori si collega con il cattolicesimo potremo dire che il discorso è ancora diverso ma insomma non lo stiamo a fare troppo complicato
Perché ovviamente l'ICI stante il tutto un tema di radici profonde radici sociali
E quindi invece gli interessi all'organizzazione perché quindi il volgo che organizzi un borgo cattolica e quindi in qualche modo il tuo popolo quindi è un discorso ancora diverso
Per i liberali naturalmente
L'organizzazione di partito
E
Un problema
Non tanto perché
Organizzata il popolo ma perché lo organizza ogni era sbagliata c'è organizza il popolo non su base razionale
Ma su base emotiva
Sostanzialmente la critica di Molise Ostrovskij all'organizzazione dei partiti politici in Gran Bretagna e negli Stati Uniti libri di Ostrovskij ascolta cioè alla fine dell'ottocento e l'inizio del Novecento
E tutto quanto una critica Rispetto al fatto che l'organizzazione di partito tende a diventare fine a se stessa
Tu voti liberale
Perché ti senti liberale emotivamente perché
File partenti una costruzione di identità liberale
Questo ti consente di esprimerti di essere mobilitate di essere politicamente attivo ma nella maniera sbagliata perché tu dovresti essere mobilitato su base nazionale su base emotiva
E allora nostro boschi si inventa come alternativa al partito politico la singoli studi del il l'organizzazione monotematica tu partecipi alla politica perché sei contro il protezionismo
Allora questa è una visione razionale perché tu sei
Fai politica su un argomento che su un tema e su quello ovviamente perché tu ne sei convinto razionalmente quando avrà poi coi fare politica anche attraverso la lega a favore del divorzio perché sei convinto del divorzio
Ma non attraverso quello che nostro lo scriviamo il partito Omnibus perché il partito Omnibus necessariamente promuove una partecipazione irrazionale perché in un programma di partito ci sono il protezionismo il divorzio
E se io sono a favore dei ricorsi contro il protezionismo
Che faccio come faccio a stare con quel partito è ovvio a quel punto la mia adesione dietro l'adesione irrazionale Stoccolma partito perché il partito liberale
Malgrado io su quell'argomento lì non sia d'accordo e invece secondo sono volti questa roba Ruta perché perché Ostrogoti russo diano evidente insomma c'ha la convinzione invece di una partecipazione di natura razionale costruzione diciamo razionale però
Il tema dei liberali l'opposizione liberale del partito e perché appunto per loro li regimentazione deve essere fatta in una maniera diversa deve essere fatta razionalmente
E poi ovviamente nell'Europa continentale perché organizzazioni di partito spesso sono organizzazioni o socialisti o cattoliche e quindi i liberali si trovano che il partito lo strumento nelle mani dei loro nemici
E quindi loro promuovono insomma pensare appunto di nuovo all'Italia liberale insomma Italia liberale lo strumento organizzative disciplinare e lo Stato
Non può essere il partito ma perché e perché lo Stato che abbiamo in mano i muri e parti così l'anima gli altri
E quindi naturalmente teniamo a sostenere che lo strumento disciplinare debba essere il nostro strumento disciplinare la logica debba essere la nostra quindi
Il rapporto col modello liberale appunto il rapporto
Dipende che dipende dai Paesi nel con testo inglese invece
Le strutture di partito sono strutture che si integrano perfettamente all'interno di uno stato sostanzialmente arredatrice liberale
Nel nel dualismo fra liberali fra liberali e conservatori in Spagna come è noto i principi disciplinare arriva al punto da stabilire l'alternanza
L'alternanza predeterminata fra liberali e conservatori cosiddetto turno si deciderà questa questa volta le lezioni per i vincoli io la prossima volta di vinci tu
Perché perché le elezioni sono gestite dall'oligarchia Cervi proprio il modello un modello apertamente compiutamente oligarchico diciamo il il voto diventa semplicemente uno strumento di legittimazione contesto italiano è una via intermedia e contesti inglese invece un contesto nel quale il voto delle lezioni sono effettivamente reali però la strutturazione della politica diventa una strutturazione disciplinare
Tanto è vero che
A un certo punto di rivoluzione una parte dei rivoluzionari ISMU europeo finisce per rifiutarla lo strumento del partito proprio perché è uno strumento disciplinare
Soppesate appunto al libro di al celebre libro di Michels sulla legge la legge federale dell'oligarchia che dimostra il fatto che lo qualunque organizzazione di massa finisce ad avere finisce per essere perciò spesso ipso facto una organizzazione autoritaria disciplinare e quindi con l'organizzazione che tende a riprodurre se stessa e quindi un'organizzazione oggettivamente conservatrice e non rivoluzionaria perché tende a riprodurre se stessa
Allora qual è la soluzione soluzione
Direbbe sorelle è di non centrale sul partito ma centrale sul sindacato e centrale sullo sciopero generale
Come momento di rottura rivoluzionaria istantanea come momento di esplosione
Che
Non diciamo non si basa su una struttura organizzativa preesistente questo se volete è è una cosa che poi si vede benissimo
Nei dibattiti circostanti il mille novecentosessantotto tutto il problema dell'Organizzazione rivoluzionaria della sua durata nel tempo o la rivoluzione lo faccio ora boh
Istantaneamente
Oppure se devo costruire una struttura che mi prepara la rivoluzione quella struttura tenderà necessariamente col tempo a istituzionalizzare sì e le istituzioni tendono a non essere rivoluzionari tendono a essere strutture per di diciamo di auto perpetua mento non di rottura rivoluzionaria e a quel punto io mi troverà le mani ma uno strumento che e questa è la storia della socialdemocrazia tedesca che è quella sulla quale poi mica si scrive osservando la quale mica scrive e quindi tutto il problema appunto dell'organizzazione politica al servizio della costruzione di un momento rivoluzionario ma torniamo sempre lì
La politica come strumento di liberazione
La politica come strumento disciplinare
Che l'attenzione
Fra l'uno e l'altro elemento fra i due fra i due modelli l'organizzazione politica la strutturazione politica diventa diventa questo
Diventa un elemento di strutturazione del sistema liberale
Ma allo stesso tempo diventa un elemento di disciplinamento del sistema liberale e quindi in quanto liberale sta sulle scatole conservatori in quanto liberale ma di massa sta sulle scatole liberali per paradosso e in quanto liberale sta sulle scatole rivoluzionari perché appunto diviene un elemento di freno elisir regimentazione dell'elemento dell'elemento
L'elemento rivoluzionario
Ovviamente un discorso diciamo simile ma più o meno giardinetto tutto quello che
Diciamo gran parte di quello che volevo dire vale anche per la democrazia
A questo punto la democrazia diciamo il sistema rappresentativo che cosa diventa sistema rappresentativo diventa il modo di organizzare il conflitto politico in un contesto liberale c'è diventa il punto di contatto fra l'elemento di espressione dell'autodeterminazione individuale e collettiva da un lato e il suo disciplinamento dall'altro
Quindi la democrazia è il modo governo rappresentativo è il modo nel quale
I cittadini possono esprimere possono partecipare al governo della cosa pubblica
Però le democrazie liberali funzionano all'interno degli Stati nazionali quindi dentro le scatole degli Stati nazionali
Si appoggiano alle tradizioni disciplinari degli Stati nazionali
Si appoggiano al conflitti identitari generati dagli Stati nazionali naturalmente perché quella è un'altra componente fondamentale di regimentazione grande domanda che pone fra gli altri Montesquieu se sia possibile una repubblica senza nemici fosse nemico sia fondamentale
Alla costruzione di un sistema repubblicano che è un'altra ovviamente grande domanda quindi il gioco fra gli stati funge anche esso da elemento disciplinate dalla della democrazia l'organizzazione politica
Da una struttura a questi sistemi democratici e appunto vale per le democrazie tutto quanto il tema che abbiamo già visto rispetto al sistema liberale insomma punto da questo punto di vista io le sto trattando
Diciamo come come lo stesso sistema sistema che si fonda sul principio dell'autodeterminazione individuale e collettiva quindi il problema delle premesse dei presupposti degli elementi disciplinari la democrazia diventa il modo in cui tutto quanto questo si organizza ma con tutti quanti i conflitti e le contraddizioni
Che molto rapidamente e grossolanamente ho cercato di ho cercato di di illustrare dentro le scatole stato dal nazionali
Con appunto un conflitto identitario fra gli Stati nazioni che tiene questo con l'organizzazione politica e comunque restando a appoggiandosi fortemente alla
Appunto a quel che resta dell'Ancien Régime ancora per tutto il corso del diciannovesimo secolo
Ovviamente
Tutto quanto questo si rompe con la grande guerra diciamo in qualche modo come vi dicevo prima
è chiaro che le tensioni cominciano a montare
Già a partire dal mille ottocentosettanta insomma questo di nuovo insomma Crociata ha ragione da vendere Forchielli altre altri altri elementi potrebbero essere illustrati insomma nel momento in cui emerge
Un progetto che è un progetto do liberale sostanzialmente cioè l'unificazione tedesca e quindi la crisi dell'egemonia inglese che è molto lenta naturalmente che però invisibile già alla fine dell'Ottocento a metà dell'Ottocento tutti vogliono essere in Inghilterra alla fine dell'ottocento no cioè il discorso comincia a essere molto più articolato in parecchi comincia a dire no no ma vogliamo essere la Germania cioè quel modello modello che funziona meglio che ovviamente diciamo l'elemento portante del della dicotomia sul celebre discorso di Bismarck all'altra prussiana del mille ottocentosessantadue quando dice non è dei vostri bei discorsi che avremo la Germania unita ma sarà col ferro e col sangue
E quindi tutto il tema invece della costruzione dello Stato nazione come elemento di natura autorità quindi non al servizio di un progetto liberale al servizio
Di un progetto autoritario reso necessario dalla posizione tedesca al centro del continente e quindi dalla possibilità di essere assolto diciamo attaccata bilateralmente
Da est e da ovest e poi con tutto il tema appunto della costruzione culturale
Di questa centralità tedesca di questa medietà tedesca di cui tre considerazioni di ripulire Thomas Mann è soltanto uno dei prodotti più alti ma non è non è l'unico prodotto
Quindi è possibile sostenere diciamo che le tensioni spirituali cominciano a montare
A partire dal mille ottocentosettanta negli ultimi trent'anni dell'Ottocento vincitrice del ventesimo secolo e appunto la montagna incantata queste tensioni in qualche modo le le illustrata in forma letteraria con grande efficacia
Però insomma poi alla fine l'accelerazione nella Grande Guerra è un'accelerazione diciamo centrale
Che fondamentalmente
Diciamo
Inserisce tre elementi di rottura del quadro disciplinare
Che invece come abbiamo visto nel corso del lungo ottocento ancora era riuscito a e il primo elemento
La Finanziaria cinque
Cioè la fine di questi elementi Parri liberali che avevano fatto da da un muro di contenimento del sistema liberale
Molto banalmente brutalmente le classi dirigenti tradizionali muoiono
Letteralmente diciamo di i figli eredi delle classi dirigenti tradizionali vengono facciate sui campi di battaglia no al di là di quello proprio c'è c'è l'apertura di un ordine viene percepita la rottura di un ordine di un ordine tradizionale
E quindi quegli elementi dinanzi a regime che avevano fatto da un muro di contenimento salta
Ciò forse da nessuna parte si vede tanto chiaramente come nella Germania di Weimar
E quando poi alla fine il conflitto che si giocava in oltre mille novecentotrenta al mille novecentotrentatré la Repubblica d'Irlanda è già morta nel mille novecentotrenta
Sostanzialmente già fallita tant'è vero che a partire dal trenta ci sono governi presidenziali cioè governi che non considerano la maggioranza parlamentare quindi siamo già tornati sostanzialmente al modello imperiale
Governo di cancellierato in cui il capo del governo
A deriva la sua fiducia al Capo dello Stato e non dal Parlamento
Dal trenta al trentatré si gioca la partita se la Germania debba tornare al modello ricalco tradizionale oppure evolvere verso un modello non democratico una moderno e alla fine dice moderno non democratico nuove cioè vince il nazismo
E conflitto a quel punto la democrazia già morte confiteor fra Hitler Hindenburg
Cerca all'esponente della Germania tradizionale von Papen la cricca di Hindenburg l'esercito cioè il vecchio diciamo la vecchia spina dorsale la Germania imperiale quel che ne resta
E il demagogo di piazza che l'espressione però della modernità è un'espressione come direbbe
Come vedete come direbbe critico dice Gunter Grass la metafora di Oscar ma dell'ATER espressione stolta l'espressione deforme ciò nonostante l'espressione modernità e alla fine il gelido il cercavo perché quell'ordine lì è un ordine ormai superato qualche modella rottura della prima guerra mondiale come rottura dell'ordine dell'ordine tradizionale e e questo è un primo elemento il secondo elemento è la crisi
Della fiducia nel progresso
E quindi con rispettivamente l'emergere perché diciamo l'affermarsi di progetti politici rivoluzionari
Cioè sostanzialmente
La convinzione che l'ordine spontaneo non funzioni più
In questo caso un muro di contenimento culturale diciamo così un elemento che teneva insieme il sistema liberale nella convinzione del progresso appunto come dice Settembrini
Progresso è sicuro è tranquillo vinceremo noi non c'è dubbio
Siamo portati dalla barca andiamo avanti a questo punto è chiaro che perché saltar giù dalla barca che ci porta verso il meglio quale bollente si butta da una barca che lo sta portando verso approdi migliori di quelli da cui proviene il problema è che per non buttar giù dalla barca devi essere convinto che la barca di stia portando verso approdi migliori
E se cominci a pensare quella barca invece non si sa più dove stia andando se comincia a pensare che stia portando verso approdi peggiori
Che cosa fai cerchi di prendere il controllo della barca e di portarla tu dove pensi tu o magari bensì di affidarla un demiurgo che secondo tetti dà garanzia di sapere dove sta andando
O di avere l'intelligenza la prontezza la capacità
Per affrontare
Le onde del mare piuttosto che lasciare la barca diciamo in balia di se stessa nella convinzione che tanto la ciurma lasciate a se stesse appunto nell'ordine spontaneo sia in grado di di portare il demiurgo naturalmente il dittatore dittatore totalitario quindi
Si rompe il muro di contenimento dell'ancien regime si rompe il muro culturale dato dalla fiducia nel progresso ed emerge la sfida rivoluzionaria e naturalmente l'altro elemento con la prima guerra mondiale il mondo si trova privo di egemoni
Nel senso che fino alla prima guerra mondiale
Comunque è un mondo egemonia britannica cioè e quello che in qualche modo da sì poi c'è il conflitto che vince il conflitto con la Germania però grosso modo ancora regge
L'egemonia britannica dopo la prima guerra mondiale indice
Questa egemonia non c'è più una potenza egemone non c'è una struttura internazionale che funge da un muro di contenimento del sistema liberale c'è un Paese che potrebbe essere già Emone
Ma non vuole che siano stati gli America è un Paese che vorrebbe essere egemone ma non può e si chiama Unione Unione se lei si chiamerà dal ventidue Unione Sovietica cioè l'Unione Sovietica ai testa
L'idea della costruzione del mondo comunista e quindi della propria vocazione universalistica ma non è minimamente in grado di esercitare questo ruolo perché appunto la rivoluzione nuova politica economica alla costruzione del modello staliniano socialismo in un solo Paese stabile marasma ed è solo con la seconda guerra mondiale che avrà la possibilità di giocarsi questo ruolo gli Stati Uniti invece già sono dal punto di vista economico e militare assolutamente germogli e potrebbero già serenamente sostituire la Gran Bretagna
Ma come è noto non lo vogliono fare
Non hanno non sono pronti a farlo insomma sappiamo tutti insomma il discorso il fallimento del progetto UIL sognano e insomma tutto il il il ritirarsi degli Stati Uniti
Negli anni Venti poi ancora di più negli anni Trenta
E pensare appunto a quanto ci mettono gli Stati Uniti a capire che devono intervenire economicamente te in Europa e poi il fatto che appunto lo fanno con diciamo lo fanno male cioè lo fanno in maniera tale che poi quando nel ventinove il sistema entri in crisi
I soldi americani tornano immediatamente gli Stati Uniti e la crisi viene immediatamente esportata in Europa in particolare in particolare in Germania quindi c'è proprio un diciamo una non volontà di esercitare ad esercitare questo ruolo
E quindi anche questo naturalmente FASSID che questo il muro di contenimento del Progetto liberale un altro muro di contenimento che salti potremo aggiungerci altre cose anche il fatto che il progetto liberale si espande
Anche grazie al fatto che le potenze liberale Vito la prima guerra mondiale finendo in parti del mondo
Dove fa più fatica a funzionare come tutta l'Europa centrale e orientale quindi ci sono una serie anche di altri elementi però fondamentalmente diciamo questi questo equilibrio
Tra libertà e disciplina
Molto instabile molto contraddittorio si costruisce nel corso del diciannovesimo secolo con la prima guerra mondiale che entra in crisi e poi appunto si ricostruirà
Dopo il mille novecentoquarantacinque con altre caratteristiche insomma questa poi è l'oggetto del nostro discorso di domani
Io a questo punto mi fermo
Direi che
Ci prendiamo cinque minuti cinque
E poi dopo mi dite voi insomma
Che obiezioni evita
Farne baretto protezione sento il decide
In un regime di libertà
Sono
Va bene
Riproposti
Abitativo
No secondo me in in larga parte sono differenti
Perché sono meccanismi non tradizionali cioè non non si basano sulla società poi in alcune in alcune componenti si cioè poi si la mia impressione è che non sono un esperto i totalitarismi
Però l'impressione è quasi regimi totalitari sono molto opportunisti cioè laddove conviene loro di recuperare meccanismi di natura tradizionale lo fanno abbastanza disinvoltamente la invece dove conviene rompere certi meccanismi
Lo fanno altrettanto disinvoltamente
Una cosa interessante per esempio parla
Lo anticipo ma insomma l'avrei avremmo visto
C'avrei fatto cenno domani su tutto quanto il tema della
Della morale sessuale
In epoca in epoca nazista no c'è tutto quanto
Tutta la critica degli anche gli anni Sessanta fa dagli anni cinquanta gli anni Sessanta criticano gli anni Cinquanta come decennio repressivo e mettono in qualche modo in continuità alla repressione degli anni cinquanta con la repressione fascista
No la morale sessuale tradizionale fascista in realtà degli studi recenti dimostrano che la morale sessuale nazista
Era piuttosto liberale era piuttosto libera
Semmai
Vietava
Gli scambi laziali c'è attiva delle regole che però non erano al le regole tradizionali allora se tu non eri appunto non rispettati certi cambi di purezza razziale
Allora c'era un problema ma se tu invece quei cani rispettarli
C'è un elemento
Piuttosto libero
Ma in qualche modo perché
Una diciamo la morale familiare tradizionale è uno degli elementi a cui si appoggia il liberalismo è uno degli elementi diversi a regime a cui si appoggia il liberalismo ed è un elemento quanto dalle verismo bisogna perché il totalitarismo non ha bisogno di disciplinare diciamo dall'ottetto
Disciplina e basta e quindi c'ha una struttura disciplinante politica e non ha bisogno di utilizzare strumenti disciplinamento di quel tipo
Quindi la mia impressione per quel che ne so e che siano punto piuttosto opportunistici
Però tendenzialmente
Più diventano totalitarie più si costruisce anche un un modello conflittuale con la
Con la società tradizionale insomma basti pensare al conflitto tra regime fascista e Chiesa sull'educazione della gioventù sull'azione cattolica sul quello è uno dei temi è uno dei temi fondamentali perché la gioventù va educata secondo principi che sono principi Diversi ed è una cosa ben diversa diciamo se in una morale familiare tradizionale
Perché se cattolico o perché se è un nazionalista insomma sono ovviamente c'è senz'altro cordolo
Fondato
Ma ecco versi però sulle sulle due facce Genet fascista in fase di consolidamento trova l'accordo con la chiesa concordato e poi dopo però negli anni Trenta si apre il conflitto
Che il particolare appunto un conflitto sul sull'educazione della gioventù cioè regime fascista resta un regime che convive
Con la chiesa fin quando un regime autoritario nel momento in cui comincia la stretta totalitaria non può non entrare in conflitto
Con la Chiesa quindi il rapporto rapporto estremamente complesso secondo me che non può essere sempre siccome è un altro classico tema
Diciamo molto sensibile diciamo così
Io non sono uno specialista però impressione e che ha sempre avuto è stata quella che è una roba che non può essere esemplificato né da una parte né dall'altra
Cioè che non la convivenza c'è
Che ed è innegabile
Però da passare dalla convivenza a una come dire ha un rapporto organico un rapporto di amicizia secondo me sarebbe altrettanto sbagliato è un regime del quale
La chi come tutti i poteri tradizionali insomma il fascismo come è noto fa compromessi con tutti i poteri tradizionali fa compromessi vuol ovviamente a partire dalla monarchia queste chiaramente
L'elemento classico però fa compromessi con la proprietà
Io insomma caso abbastanza con diciamo con la classe imprenditoriale un caso abbastanza eclatante con la proprietà dei giornali i giornali com'è noto per un regime totalitario sono uno strumento fondamentale
Il regime nazista
Sostanzialmente il Ricupero la proprietà di una gran parte dei giornali
Ma anzitutto perché in Germania ci sono tre grandi conserva nei tre grandi cartelli The grandi concentrazioni editoriali due delle quali sono le mani famiglie ebraiche uscente mosse e quindi attraverso le leggi leggi antiebraiche riescono a recuperare quella proprietà e molto la proprietà di una grandissima parte dei giornali viene concentrata nelle mani dalla effettuate che la casa editrice del partito nazista quindi la proprietà dei giornali direttamente nelle mani del partito italiano in Italia vita dei giornali resta nelle mani non tutti dipende
Però giornaletti importanti resti in mani private
E dopodiché regime trovano un modus vivendi con questi con questi privati e e questo vale per la Confindustria vale per la monarchia vale la Confindustria per il perito industriale vale per la monarchia
Vale anche per la Chiesa tutti i poteri tradizionale trovano un modus vivendi con regime quello della Chiesa diventa un modus vivendi è sempre più difficile ma mano che entriamo negli anni Trenta con ovviamente
Momenti di maggiore vicinanza
Guerra civile spagnola e momenti di maggiore lontananza delle leggi razziali dell'alleanza con col regime nazista però è un rapporto molto complesso e molto articolato
Grazie nato qualora
No sa se lei ha rifare le elezioni concessagli Dragone l'opposizione di può offrire una lei agli agenti fece l Italia dice grazie all'esame nuove scosse va va la richiesta di fare accedere livelli alla fine definitivamente
Ecco non lo so anche questo difficilissimo è difficilissimo prevederlo certo lì di nuovo
è tutta la difficoltà della gestione di un regime tradizionale normanno che
Che il contesto sociale e politico si è modernizzata
Cioè torniamo sempre a quel discorso lì
Lì è chiaramente un altro elemento di disciplinamento in osso Progetto napoleonico
La costruzione delle precondizioni della libertà e a un certo punto c'è la sensazione che li tuteli cominciare a lasciare le briglie più sciolte devi cominciare a
A lasciare più spazio perché quel modello invia un modello che non che non regge più
Insomma è il problema della
Sa di nove l'equilibro fra autorità e libertà in un paese comincia seriamente a modernizzarsi dove certi certi certi meccanismi certi modelli non riescono non reggono più certo lì dove si arrivi dove dove si poteva arrivare una domanda estremamente
Estremamente complessa insomma perché boh chi lo sa fino a che punto fino a che punto quel mondo l'impero liberale si sarebbe
Si sarebbe sviluppato
è interessante perché appunto anche lì ci sarebbe ci poteva essere appunto lo sviluppo di un modello liberale però teneva dentro
Un compromesso gollista molto ante litteram chi lo sa perché invece ovviamente poi la Terza Repubblica si costruisce tutta dichiarati bonapartista e quindi prende invece il modello è secco ma essere ecco esattamente
Prego
Paradossale o attuale Ghedini a
Casa
Agli ottocento saprà assumere irregolare a Satriani la ora il problema insieme realismo è un problema abbia il suo Mauriello
Ideale parleremo Luigi Alessandro
Questa versione presente uno e
Giancarlo normale sul intende nell'animale feroce erariale sì di questo parleremo più diffusamente domani però
Boh anche lì questo è
Il
E molto molto difficile capire
Se allora la mia impressione ma appunto poi lo vedremo lo vedremo meglio domani è che noi stiamo vivendo
Una crisi dei paradigmi disciplinare il modello liberale
Cioè
Noi abbiamo abbiamo avuto una crisi dei paradigmi postbellici intendo ovviamente post quarantacinque
Che avevano diciamo contenuto e ordinato modello liberale
Abbiamo costruito degli altri paradigmi disciplinari e oggi stiamo vivendo una crisi di questi dei paradigmi disciplinari che grosso modo si consolidano a partire dagli anni Settanta e che poi vivono una stagione di particolare fortuna dopo il mille novecentottantanove quindi il nostro problema oggi
Se eccome di costruire i paradigmi diciamo come ricostruire questa rete strutturante del mondo che si è dissolta dentro la quale
Conservare il modello liberale punto interrogativo a questo punto c'è il punto è se la ricostruzione di questa rete
Poi finisce portarci fuori dal modello liberale cioè se ne stiamo vivendo una crisi strutturale questo modello
Per il quale poi in realtà si torna a modelli di strutturazione autenticamente autoritaria oppure se stiamo vivendo una crisi di questi elementi strutturati del modello
Tali il modello coi sostanzialmente riesce a rimettersi in piedi o ricostruirli ma conservando sì
Comunque all'interno del liberalismo
Questo è un grande è un grande punto un grande punto interrogativo cioè in qualche modo la domanda è se questi siano fisici mica del modello liberale che però appartengono comunque una storia di liberalismo
Per cui duali crisi più profondo meno profonde all'autoparco grosso modo diciamo un modello e comincia a consolidarsi a metà dell'Ottocento dire un periodo di crisi nel periodo interbellico
Poi prende dopo il quarantacinque poi un altro momento di crisi negli anni sessanta e settanta poi si riprende arriva oggi adesso vive un altro momento di crisi poi si riprende e continua
Che una classica trattativa liberale cioè la narrativa liberale di verde questo è
Come dire
La storia è finita questo è il modello oggetto
Dati viene momenti in cui funziona meglio a momenti di maggiore difficoltà allora abbiamo la crisi interbellico accoglie avremo la crisi del welfare negli anni settanta poi abbiamo la Parenti si populista
Negli anni dieci del ventunesimo secolo però
Poi alla fine il meccanismo si rimette sempre in piedi ritrova sempre
Una sua forma
Il direbbe Croce la libertà all'interno no melagrana c'è celebre epilogo dalla storia Pastore trova il Secolo decimo no quindi è storia di libertà
Ovviamente conosce la vecchia sull'altro livello rispetto punto a a discorsi più più vicini al nominale piatto sul livello filosofico però
Oppure invece
Oppure
Sono momenti di rottura profonda oppure sono crisi sempre più gravi che poi portava un momento di rottura
Questo è molto difficile dirlo questa molto difficile dirlo da un lato
Il modello liberale
è molto molto più esigente di quanto non si pensasse ci assiste si è dimostrato molto più molto piuttosto molto più flessibile molto più e ha dalla sua il fatto che tutte le alternative sono state trovate sinora in realtà sono fallite
E quindi oggi uno che dica nome modello liberale non va bene ha domande si potrebbe fare e sì ho capito e allora
Che cosa perché in modello diciamo del nazionalismo radicale provato negli anni Trenta eufemisticamente Varese fino a tanto bene
Modello comunista non effimero tanto bene e tutto sommato altri modelli su piazza non ce ne sono e in definitiva se noi oggi
Malgrado diciamo
Il cosiddetto super animismo
Che poi è una forma di nazionalismo
Comunque continuano a vivere un modello liberale e perché abbiamo la memoria del fallimento del nazionalismo radicale degli anni Trenta cioè noi abbiamo memoria che la chiusura dentro i confini dello Stato nazione
Non funziona
Quindi questo secondo me è un elemento cioè da un lato c'è questo dall'altro lato ci sono degli elementi diciamo di crisi
Che a me sembrano molto molto serio e molto profondi di
Medico governabilità del mondo caso del coronavirus se volete un caso abbastanza è un caso abbastanza emblematico
Cioè tu hai un problema
Che sicuramente serio
Che ti manda completamente a pallino del sistema è sicuramente serie Mazzocco tassi di mortalità del due per cento
Quindi
Stiamo parlando cioè ci sono
Immaginate in Europa League con Emmola eccelsa ottanta per cento che cosa succederà adesso
E e non è detto che non capiti c'è però è un sistema che secondo me resta molto fragile
Perché perché diciamo c'è un problema serio di governabilità del mondo
Di quanto tutto sia in controllo
Nel nome di chi controlla chi controlla chi controlla controlla il nome di mio pensa a me quello che controlla c'è qualcuno che controlla se c'è pensa a me queste sono domande insomma che nelle
Soprattutto nelle democrazie avanzate vengono fatte
Con sempre maggior nervosismo
Dopodiché magari fra cinque sei anni tutto quanto questo sia riassorbito e invece ciò tutto quanto questo sarà appunto considerato una parentesi
Molto difficile dirlo siamo ci sono questi due elementi diciamo da un lato l'assenza di alternative che rimane comunque fondante dall'altro lato la percezione questo modello
Ha raggiunto i suoi limiti
Diciamo si sta si sta spingendo in un territorio che comincia a essere un territorio
Ingovernabile
E quindi tutta una serie di preoccupazioni gli allarmi di questioni che
Però scoprire ingovernabile solo
Ma
Sotto il governo
Quindi non ho nessun problema
No no non è un problema ma il problema di un'asta di una struttura è diventata
è una struttura è diventata troppo interdipendente quindi troppo complessa e dall'altro lato non ci sono unità che siano in grado di governare questi interdipendenza perché le unità restano unità stato al Nazionale indefiniti e comunque la democrazia resta
Incise stata dentro quel tipo di quel tipo di realtà quindi tutti senti appunto che sì il governo cinese non è in grado di imporre degli standard sanitari dei mercati delle città dell'entroterra ti trovi un coronavirus a Roma
E non ha nessuna possibilità di controllarlo e non è neanche la possibilità di chiudere le frontiere voti per qualcuno che non è in grado di difenderti che non è in grado di imporre stanza standard sanitari in Cina che non è in grado di Ruberti
Ai cinesi che non è in grado di chiudersi alle merci
E questo genera ovviamente
Ansia
Appunto porta il tema del Governo e del disciplinamento della modernità e anche questo
Cioè quando nel perfido Nasta giudice ai giovani chiedono chiedono autorità cioè rientra anche il discorso che poi ovviamente il mondo
Della della piena libertà e della piena e anche un mondo angosciante perché così importante la fede nel progresso perché la fede nel progresso garantisce
Che la libertà funzioni ti garantisce il miglioramento e quindi ti toglie l'angoscia del futuro rispetto al mondo non governato
Eh sì la fede nel progresso viene meno ossi rovescia nella fede nel regresso nella condizione invece che sì sì andando verso il peggio
E ovviamente a quel punto il problema del Governo si pone in maniera ancora più
Ancora più diciamo spiccata insomma non è un caso che poi i momenti di espansione di quest'ideologia se ne momenti dedite grande ottimismo insomma se
Pensate a tutta la letteratura primo novecentesca Elia molto interessante perché nel primo novecento la cultura alta dovute col modello
E comincia invece a chiedersi basto progresso ci sarà davvero non ci sarà dell'intera cultura alta cominciata a ragionare e a riflettere sulla perdita dalla certezza la perdita dell'ordine sul tema appunto del del del possibile regresso mentre la cultura media continua proprio essere di un progressismo positivista
Totale totale cioè piccole conferenza che vengono fatti punto
Con ciò lavorato tantissimi anni fa quando lavorava sui radicali italiani dell'età giolittiana i radicali diciamo i militanti del Partito radicale tutti i professionisti avvocati medici
Divario diciamo di varia estrazione tutte persone colte ma appunto professore universitario di quel
Anche persone di alta qualità intellettuale ma non
Diciamo ostenta un piatto della filosofia erano consumatori di pensiero che magari erano degli statistici fenomenali degli economisti di livello dei giuristi però diciamo il loro rapporto con lo spirito dell'epoca era con lo spirito medio non con l'innovazione e il loro spirito medio
Il loro le conferenze che facevano erano tutte conferenze su tutto va bene la meraviglia la libertà progresso la storia è un fiume scorre autonomamente nella dobbiamo preoccuparci perché tanto ci porterà verso il meglio e quindi questo ottimismo positivisti con fortissimo tangibile proprio
Che era la loro cultura media
Quella anche lì Benedetto Croce scrive pagine formidabili contro questi questa cultura vasta erano tutti massoni la cultura come Settembrini
Erano tutti massoni era questa cultura massonica progressista
Nella quale appunto tutto avviene autonomamente ma perché perché questo qui titoli un sacco di problemi
Perché se tanto il progresso è necessario o al Boca
Che tanto sta elica spetti era e ovviamente questo qui ti serve a spingere quel modello
Se questo meccanismo si rompe entri dentro un modello completamente diverso e allora il problema del Governo si pone in maniera molto più seria a chi governa chi disciplina tutto quanto questo
Chi controlla tutto quanto questo mi dite per cortesia chi guida l'autobus ci nessuno
No un attimo perché nessuno che si guida su
Sì sì no
Fin quando vedo che va nella direzione giusta posso estrapolare dire considerando nella direzione giusta per avere comincia a dare indicazioni che non mi convincono comincia a dire scusate per cortesia qualcuno si mette alla guida
Dunque indizi
Reputo che abbiamo
Qui
Oggigiorno si sia o quasi rovesciare le cose senso nei fatti giustamente all'indipendenza
Quindi per quanto riguarda la storia risale alla base di questa storia c'è cioè pochi giorni prima
Che ci sia stato qualcuno riesce a mezzo secondo
Ha chiesto Cinzia stato sempre lì predominio dell'economia unica
Veicolare urbanizzazione sino ai quali ecco non non insieme a una serie di sentire a disagio centro
Sì
Adesso quotidiano anche di questo insomma ne parleremo domani però una delle mie tesi che in realtà il mercato
è l'ultimo principio disciplinante rimasto
Nel fallimento di tutti gli altri cioè io non perché io non sono mai stato convinto appunto questa la tesi fu guardiamo anche che poi alla fine riconduce questo prevalentemente al mercato mercato è fondamentale per il liberalismo però non è soltanto quello
C'è secondo me un discorso più ampio dietro dietro il liberalismo che è anche un discorso culturale
E e come dicevo coi alla fine liberalismo si appoggia vari elementi
Disciplinanti e quindi comunque sia un'idea che ci debba essere uno Stato nazionale
Che ci debba essere un potere politico che ci debba essere una tradizione questo rapporto parassitario con l'antico regime
Cioè può alla fine il liberalismo concretamente si appoggia vari elementi disciplinanti sicuramente uno dei quali è il mercato
Però è uno possiamo anche dire che il più importante però è uno degli elementi disciplinati dal modello liberale
è possibile che a partire dagli anni settanta ottanta questo sia diventato l'unico se non il più importante degli elementi disciplinanti cioè gli elementi che ti danno la libertà allo stesso tempo ti danno i vincoli entro i quali quella libertà si deve si deve esprimere si deve e si deve giocare cioè l'elemento che poi produce l'elemento di autorità
In tutto quanto in tutto quanto il ragionamento perché mi basta e marxista cioè alla fine qual è la critica Nasta fa Settembrini
A settembre liberale liberale ma queste liberalismo borghese
Questa è un sistema capitalistico borghese che ne viene a raccontare di liberalismo quando poi l'individuo libero è sottoposto
Al modello disciplinare del capitalismo borghese che è un modello fortemente disciplinante allora questo non è il liberalismo manco per niente e infatti cosa dice l'asta
Alla fine dice ma questo è un gesuita che dibatte con un massone Quirico immaginati la cosa mille novecento dodici su prima alla vigilia della prima guerra mondiale
E che quando Settembrini gli dice va be'ho capito e quello dice guarda che non salta tutto guarda che non salta dopo guarda il Mossad scaduto
E quella sì sì va bene ma cosa che lo fa saltare e lui gli risponde la rivoluzione marxista la rivoluzione dal basso operaia
Spiazzando completamente ovviamente perché un gesuita che gli dice alla fine
Sarà voi avete costruito un altro paradigma disciplinare dentro il mercato questo paradigma disciplinare non reggerà
E loro per anno e sarà lì la vostra sconfitta cioè
La reazione viene dall'altro lato in attraverso e dice alla fine verrà il terrore ovviamente non vi dimenticate tutto quanto questo Manna lo ambienta prima della primavera mondiale ma lo scrive
Durante dopo quindi quando scrive quando finisce romanzo già visto la rivoluzione bolscevica quindi al giardino e che ci ha facoltà divinatorie ma alla vista cadere davvero
E quindi dice vedere questa roba questa roba si rompe
E
Quindi certamente c'è questo tipo c'è questo tipo di problema
è possibile sostenere secondo me che
Gli altri principi disciplinati gli altri principi strutturante del mondo liberale siamo mano mano venuti meno anche l'elemento del mercato abbia preso il sopravvento
Anche perché il mercato poter impersonare
Questo non è secondario
Il mercato è un potere impersonale che teoricamente si applica a tutti alla stessa maniera non è il governo dell'uomo sull'uomo
Siamo tutti subordinati a regole che sono le regole del mercato
Quindi egualitario
Sulla carta che lo siano tutt'altro discorso però
E quindi è una forma di disciplinamento compatibile
Con una società
Egualitaria
In teoria diciamo al punto di partenza
Qual è il problema è che poi non lo è al punto finale si trovano la disuguaglianza al punto finale l'uguaglianza punto di partenza significa che in un certo punto che poi il problema diciamo dei nostri dei nostri tempi
Però insomma poi di questo di questo parleremo anche domani
Altre questioni
Va bene allora ce n'è un domani alle dieci e vediamo conseguente passa