L’archivio sonoro di Radio Radicale è stato dichiarato di “notevole interesse storico” dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio nel dicembre del 1993, precisando che «per la sua originalità, la vastità degli argomenti ed interessi, riveste il ruolo di fonte preziosa per la storia politica, culturale e sociale contemporanea». L’archivio è anche censito nel volume edito nel 1993 dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, Fonti orali: censimento degli istituti di conservazione.
In un articolo apparso nel 2000 sulla rivista scientifica de il Mulino Contemporanea, “Ascoltare la storia, l’archivio sonoro di Radio Radicale”, l’archivio viene definito «una fonte di documentazione storica molto rilevante e ampia per l’intera storia politica contemporanea italiana (…). La caratteristica che rende particolarmente interessante questa raccolta, oltre alla specificità del contenuto (…) e alla grande quantità di materiale raccolto, è l’integralità della registrazione dell’avvenimento, di cui si conservano non solo degli spezzoni destinati alle trasmissioni, come spesso accade in altri archivi radiotelevisivi, ma l’evento nella sua completezza».
Gabriella Fanello Marcucci ha curato una raccolta di saggi e un inventiario dell'archivio nel volume "Archivio del Parlamento, delle istituzioni, dei partiti e movimenti politici" (Rubbettino, 2003). Quelle che seguono sono citazioni tratte dal convegno organizzato dall’Università “La Sapienza” il 27 maggio 2008 intitolato L'archivio multimediale di Radio Radicale: un patrimonio per la storia, l'informazione, la democrazia:
Il Partito Radicale ha compiuto una scelta non solo in funzione di se stesso come forza politica. Non ha cioè raccolto o archiviato una documentazione che potesse andare solo a chiarire, ad approfondire, a mantenere una memoria del Partito Radicale. Ha fatto un servizio pubblico, ha fatto un servizio politico. Ha conservato un patrimonio che è patrimonio della storia di tutti. E questo è veramente importante. Chapeau Pannella!
Simona Colarizi, ordinaria di Storia Contemporanea presso l’Università la Sapienza di Roma
L’archivio di Radio Radicale è assolutamente prezioso e completamente complementare con l’archivio della Rai. Non c’è ombra di dubbio che l’archivio di Radio Radicale è una fonte preziosa per la storiografia contemporanea e per chiunque, a livello di documentario radiofonico, voglia ricostruire la storia, per lo meno della seconda parte del Novecento
Barbara Scaramucci, direttrice delle Teche Rai
Che i materiali audiovisivi siano importantissimi per lo studio della storia contemporanea è una verità autoevidente, non c’è bisogno di spenderci su molte parole: è sicuramente così (…). Il ritardo grave e per certi aspetti non rimediabile è quello delle istituzioni, degli enti che dovrebbero provvedere alla conservazione e non solo.
Giovanni Sabbatucci, ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università la Sapienza di Roma
L’archivio di Radio Radicale è particolarmente rilevante (…) perché colma una lacuna di documentazione che altrimenti sarebbe difficilmente coperta dal punto di vista della memoria collettiva.
Giovanni Paoloni, ordinario della Scuola Speciale Archivisti e Bibliotecari dell’Università la Sapienza
Cosa contiene l’Archivio
La documentazione conservata nell’Archivio sonoro di Radio Radicale può essere suddivisa in base alle sue caratteristiche (soggetto produttore, contenuto, ecc.), in:
- Archivio Istituzionale
- Archivio Giudiziario
- Archivio dei Partiti e Movimenti Politici
- Archivio delle Associazioni, dei Sindacati e dei Movimenti
- Archivio Culturale
Archivio istituzionale
- Presidenza della Repubblica - Sono registrate le dichiarazioni del Presidente della Repubblica e dei Segretari di Partito in occasione delle consultazioni per la formazione del Governo e alcuni messaggi al Paese inviati dal Presidente della Repubblica in occasione di particolari avvenimenti.
- Senato - Sono registrate con continuità le sedute a partire dal 7 giugno 1977. Occorre qui fare una precisazione, che riguarda ogni settore dell’Archivio: durante il primo periodo di registrazione, il sistema di classificazione non consentiva un esatto calcolo delle ore registrate; il dato complessivo delle registrazioni riportato nell’Appendice esplicativa è dunque una “stima” con una approssimazione molto vicina alla realtà.
- Camera - Sono registrate con continuità le sedute dal 26 settembre 1976. Per la consistenza dei materiali conservati valgono le stesse considerazioni fatte per il Senato.
- Parlamento Europeo - Sono registrate le sedute inaugurali delle legislature del Parlamento e le sessioni relative ad avvenimenti che abbiano un particolare interesse per la storia politica del Partito Radicale (lotta alla fame, diritti umani, caso Tortora, ex Jugoslavia, ecc.).
- Corte Costituzionale - Sono registrate le udienze relative ad argomenti oggetto delle battaglie politiche del Partito Radicale (obiezione di coscienza, ammissibilità dei referendum, emittenza radiotelevisiva, ecc.).
- Consiglio superiore della Magistratura - Sono registrate con continuità le sedute dal 24 settembre 1985.
- Enti locali - Si conservano le registrazioni di alcune sedute dei Consigli Regionali dell’Abruzzo, dell’Emilia Romagna, del Lazio, della Lombardia, del Piemonte e della Toscana. Inoltre, a partire dal 1978, sono state registrate episodicamente le sedute dei Consigli Comunali di Catania, Firenze, Forio d’Ischia, L’Aquila, Latina, Milano, Modena, Montalto, Napoli, Nusco, Palermo, Roma, San Luca, Teramo, Torino e Trieste.
- CNEL - Sono registrate le riunioni del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro in occasione della presentazione dei Rapporti annuali.
- Banca d’Italia - Sono registrate le Assemblee annuali della Banca d’Italia e le considerazioni finali del Governatore.
Archivio giudiziario
Si conservano le registrazioni di processi di grande rilievo per le ripercussioni sulla opinione pubblica e per la qualità e l’efficacia dell’azione giudiziaria. Il primo processo registrato risale al 1 settembre 1976 (caso Margherito).
Questa parte dell’archivio, oltre ad avere un valore storico, documentando tra l’altro l’introduzione del nuovo rito nel Processo Penale, può anche assumere delle valenze didattiche, come è stato rilevato da alcuni docenti, nelle cattedre di Procedura Penale.
Archivio dei partiti e dei movimenti politici
La peculiarità di questo settore è quella di poter offrire, in un’unica sede, la documentazione sonora dei congressi, delle assemblee, dei consigli nazionali o comitati centrali dei partiti, dei quali i partiti stessi, anche nel caso in cui abbiano provveduto alla registrazione, forniscono solo, come “atti ufficiali”, la trascrizione dai cosiddetti resoconti stenografici. In alcuni casi i Congressi, le riunioni di organi collegiali o i Convegni di studio non sono altrimenti documentati che attraverso la pubblicazione degli Atti, spesso costituiti da sintesi degli interventi degli oratori più noti. Altre volte, infine non esistono né registrazioni non schedate, né Atti, se quelli sonori registrati da Radio Radicale.
L’Archivio conserva i congressi di tutti i partiti politici, sia di quelli meno rappresentativi dal punto di vista quantitativo che di quelli il cui consenso elettorale è stato maggiore.
Archivio di associazioni, sindacati e movimenti
Rientrano in questo settore le numerose registrazioni che testimoniano l’attività sociale, civile, politica, svolta da alcune associazioni, delle più diverse tipologie, dalla Confindustria alle ACLI, da Legambiente all’Associazione Nazionale Magistrati. E’ presente inoltre la documentazione sonora dell’attività svolta dalle organizzazioni sindacali, confederali e non (CGIL, CISL, UIL, COBAS ecc.).
Archivio culturale
In questo settore si collocano tutte le registrazioni effettuate durante convegni, tavole rotonde, incontri, presentazioni di libri, dibattiti ecc., nelle diverse città italiane. Questo consente di recuperare la memoria di alcuni interventi di particolare valore e significato i quali, perché svolti “a braccio” e non registrati, non sarebbero altrove rinvenibili.
Infine, vanno ricordate le registrazioni delle trasmissioni radiofoniche di Radio Radicale (interviste, servizi, ecc.). In questo settore hanno particolare rilievo le registrazioni delle telefonate ricevute dalla Radio nei mesi di luglio e agosto 1986 (quando la Radio rischiò la chiusura definitiva per mancanza di finanziamenti) e trasmesse senza operare alcuna censura (“radio parolaccia” ). Una parte di queste registrazioni sono state pubblicate nel volume Pronto? L’Italia censurata dalle telefonate di Radio Radicale, edito da Mondadori nel 1986 con prefazione di Oreste del Buono. A queste vanno aggiunte tutte le registrazioni delle telefonate giunte, in analoghe circostanze, a Radio Radicale nel novembre 1993. Questo patrimonio di “voci senza nome” unite alla miriade di partecipanti alle interviste per strada, ai fili diretti, alle telefonate, costituiscono un dato di notevole importanza, sia dal punto di vista sociologico che da quello glottologico.
Note tecniche di schedatura
Per ogni registrazione archiviata - con il termine “registrazione” si indica l’evento e non il supporto - viene compilata, una scheda di registrazione che contiene le seguenti informazioni:
Data - la data in cui la registrazione è stata effettuata;
Luogo - la città dove la registrazione è stata effettuata;
Genere – la natura dell’evento, con il modo di essere o di organizzare gli interventi registrati (es.: congresso, comunicato, dibattito, intervista, interrogazione parlamentare ecc.);
Operatori - il nome del redattore, del regista ecc.;
Titolo - il titolo dell’evento registrato;
Sommario – la descrizione sommaria dell’evento registrato
Argomenti - una o più parole - o locuzioni - che esprimono il concetto già indicato nel titolo, in una forma codificata e controllata;
Organizzazione – i promotori dell’evento registrato;
Codice - un numero progressivo con il quale viene contrassegnato ogni media;
Oratore - Cognome e nome della persona che interviene nella registrazione;
Qualifica – in riferimento all’oratore (ad esempio: avvocato, magistrato, professore, presidente, funzionario, imputato)
Appartenenza - l’appartenenza al gruppo politico o associativo (Pds, Verdi, Rad, CGIL, WWF, ecc.) dell’oratore;
Durata - Indica il tempo di durata;
Annotazioni – altre informazioni di carattere documentale o tecnico;
Documentalista - nome dell’operatore che redige la scheda