La Repubblica del Cavaliere Berlusconi nella "seconda" Repubblica. Un primo bilancio storico

In voga
E innanzitutto io come Fondazione Craxi tengo da subito a ringraziare Eva in della School of Government Giovanni Orsina che quest'oggi
Presidente del Comitato storico scientifico della nostra fondazione ospita questa questa iniziativa la Repubblica del Cavaliere Berlusconi nella Seconda Repubblica quindi un primo bilancio storico
Nel fare i ringraziamenti consentitemi però di un po'spiegare un po'la genesi di questa iniziativa
Che nasce si inserisce nell'attività di divulgazione scientifica consiglieri carattere a carattere convenissi questi veniva reale che la Fondazione
Porta avanti e si colloca in in un frangente storico e in un anno in cui si consumano diciamo numerosi anniversari significativi
Anche se le vicende di attualità hanno un po'messo in secondo piano forse anche un po'quello che l'attività pubblicistica le edizioni rispetto a quello che forse ci immaginavamo un anno fa quando abbiamo un morto ideato insieme al professor Federico Niglia e ovviamente a Giovanni quest'iniziativa
Quest'anno ricorrono sono ricorsi i trent'anni dalla nascita della cosiddetta Seconda Repubblica
Non è un evento di secondo piano per il nostro Paese sia per la cesura politica istituzionali sia per la frattura e la violenza con cui si consuma questo passaggio della storia d'Italia
E poiché si consuma un altro anniversario che ad esso correlato dopo le elezioni del novantaquattro le prime elezioni col sistema Mattarellum lezioni bipolare all'inizio alle prime lezioni bipolari maggioritarie a Costituzione invariata
Abbiamo la nascita di colui che a nostro avviso ma non perché siamo particolarmente generosi amici
Rappresento un po'in un arco temporale che va dal novantaquattro e che in maniera impropria potremo iniziare a pioggia per utilizzare intorno al due mila tredici un protagonista assoluta il pivot per utilizzare un termine molto impone la geopolitica del sistema politico italiano in questo in questo passaggio e poi a ridosso dopo che avevamo un po'ideato e quindi ci ha consentito di tarare indirizzare il convegno intorno a questa figura assoluta di questo protagonista e si era consumata la morte di Silvio Berlusconi di cui ricorre il cuoio di corsa
Qualche giorno fa il primo anniversario della scomparsa
E con tutta evidenza anche per le dinamiche elettorali dinamiche politiche italiane anche per una certa
Caratteristiche italiana che tende poco a storicizzare gli eventi e a lasciare tutto sul tavolo della discussione pubblica e soprattutto politica
La figura di Brusca Rusconi e ancora nonostante sia trascorso un anno dalla sua scomparsa e nonostante gli eventi che non abbiamo volutamente altra roba volutamente appositi a Positano ente trattare
E che si consumano nel biennio novantaquattro due mila sei e quindi il primo per i dopo la prima fase berlusconiana
E tutto ciò materia ancora di grande discussione più politica che non storica e secondo noi questo rappresenta un vulnus su una malattia del nostro Paese
Ma soprattutto un vuoto un gatto che noi intendiamo compie compie colmare con questa prima iniziativa
Io mi soffermo prima di concludere
Diciamo su una un elemento che come vedete risalta anche un po'nel titolo abbiamo immaginato insomma uno vede un titoli sembra che vengono buttati lì un po'per essere seducenti invece credetemi c'è stato veramente un grande lavoro di approfondimento usciamo quel termine tra virgolette Seconda Repubblica
Come sappiamo il tema della transizione italiana è un tema non solo di studio ma anche di analisi politica molto a Profumo il tuo
Molto vivo diciamo santo nell'Accademia quanto diciamo anche nel nell'analisi politica quotidiana opinionisti commentatori
E come come ricorderemo tutti quanti la discussione se la seconda politiche ce la Seconda Repubblica sia mai nato o meno è stata una discussione che oggi di molto scemata ma che per anni ha caratterizzato di molto la discussione
Ecco sicuramente una prima indicazione che noi possiamo dare e che il novantaquattro rappresenta a mio avviso sicuramente una cesura
Essendo una cesura Diretta come detto anche violenta ma una censura non di tipo tradizionale di tipo costituzionale si facciamo riferimento a quello che è stato il modello francese quindi il passaggio della Repubblica quindi passaggio soprattutto alla quinta Repubblica
Ed è stata una cesura che è avvenuta a Costituzione invariata
E il tema di una nuova repubblica anche qui quindi di una seconda Repubblica non è neanche un tema che nasce nel novantaquattro ma a radici assai profonde assai radicate nel Paese poiché già nell'ottantatré
Diciamo e prima ancora nell'ottantuno con la nascita dei primi governi e che i laici qui a guida repubblicane socialista quindi Spadolini e Craxi
Si inizia a parlare di una nuova repubblica e di una nuova fase repubblicana pur essendo anche in quel costa in quel contesto vivo il tema della riforma costituzionale che non va a compimento e pur essendo vivo ancora in quel contesto un sistema di costituzione invariata quindi cambiava la dinamica politica ma non cambiavano le regole del gioco lo stesso tema diciamo di una nuova repubblica ed è proprio il termine che ricordo viene utilizzato finanche
Dalla destra storica da Almirante in un suo intervento che parla della necessità di una nuova repubblica dopo il governo Craxi intorno ottantacinque il suo testo scritto lo stesso Enzo Biagi parla di una fase due dell'ARES della SITA repubblicana nel Paese quindi è un tema costante che si ripete nel tempo
E che giunge fino al novantaquattro dove l'esplosione con la falsa rivoluzione di Tangentopoli di Mani pulite archivia un sistema e apre una seconda fase
Questa seconda fase si consuma poi a mio avviso
Come abbiamo detto con delle regole del gioco nuovo che non sono regole tipo costituzionale il bipolarismo maggioritario che ha rappresentato l'elemento caratterizzante del di questa fase della politica italiana nasce si sviluppa intorno a un meccanismo elettorale
Infatti molti se e molti anche analisi del tempo su tutti visto che insomma per diciamo dove l'azienda li non solo per dovere la verde diciamo di l'azienda lo ricordo Gianni De Michelis parlo di bipolarismo bastardo
Altri ma forma diciamo più leggera di bipolarismo ibrido però il centro che fa e che consente la nascita di un sistema bipolare in Italia non è solo la legge elettorale e l'avvento di questo signore che scende in campo per utilizzare un'espressione ormai entrata nel gergo comune e polarizzati intorno a sé
Una sorta di coalizione che molti considerano spregiudicata perché unisce come sappiamo nord-sud alleanze diverse quindi lega e la destra democristiana
E dall'altro l'altra parte in maniera diretta qua vola col tempo un'altra coalizione
E il tema di però dare una soluzione
Istituzionale e costituzionale a questa seconda Repubblica è un tema che continua a essere vivo
Ricordo che fu uno dei temi caratterizzanti del primo effettivo governo Berlusconi cioè dopo la l'esperienza breve del governo nel novantaquattro del due mila nella presi due mila uno due mila sei si consuma quella che è il tempio il primo tentativo di riforma costituzionale organico che viene bocciato dal successivo referendum del due mila sei che si consuma dopo le elezioni del febbraio di quell'anno quindi con una nuova maggioranza quindi con il nuovo governo Prodi che durerà due mila sei
Due mila sei gennaio due mila due mila otto e in quel contesto cito un un politico ma anche e soprattutto uno sì o se un accademico come Marcello Pera
Che in un suo intervento a Washington quindi sul terreno su un terreno non Monducci gioco di casa ma da presidenza del Senato ricorda come l'Italia col tentativo fallito di dare una soluzione costituzionale la transizione italiana anche qui un termine che ritorna in maniera continua
Il dovesse ricercare un progetto di riforma istituzionale del Duemila duello col suo intervento che fine Washington in una sede accademica in un discorso ufficiale ma aggiunge
Che non sono sufficienti per dare soluzione alla transizione italiana un progetto di riforme costituzionali aggiunge che vi è la necessità anche di un Iraq queste delle riforme politiche individuando nella riforma della pubblica amministrazione
Nella riforma del sistema del rapporto tra politica e magistratura e così via tutta una serie di obiettivi questo e concludo per dire che questa nuova repubblica sostanzialmente a da rinite ma che questa nuova fase della vita repubblicana e a mio avviso indissolubilmente legata alla protagonismo di Silvio Berlusconi è un dato oggettivo sul quale mi esime quale secondo me bisognerà riflettere
Come vedete per chi è abituato a simili eventi la fondazione questo convegno e concludo non ha una sessione di attualità
Proprio perché l'idea è di sottrarre dall'attualità una figura di Silvio Berlusconi e consegnarlo all'opera e all'aula il lavoro degli storici e non ha neanche una sessione di testimonianze che sarebbero giocoforza testimonianze con personalità che hanno in grande ruolo e una grande ancora per un grande protagonismo nella vita politica nell'agone istituzionali del nostro Paese
Quindi il tentativo di creare un ambiente di riflessione l'abbiamo voluto fare anche fisicamente creando e organizzando questa iniziativa all'interno di una sede accademica ringrazia ancora la LUISS il professore Orsina
E proprio questo qui c'è dare la giusta prospettiva storica
Forse siamo stati troppo ambiziosi per scrivere un primo bilancio storico ma avviare sicuramente una necessaria riflessione
Intorno alla figura centrale del nostro tempo che non può essere oggetto esclusivamente di una demonizzazione di un racconto di uno storytelling
Negativo aprioristico senza riconoscere quelli che sono sicuramente i limiti ma certamente anche tutte le grandi novità che esso ha introdotto nella vita politica e istituzionale del Paese e quindi sarà una sessione lunga lascio il professore ossia per introdurre questi lavori per darci proprio il senso c'è il clima che si spera ispirava nel mille novecentonovantaquattro non solo in Italia era anni di grande fermento e grandi ottimismi in tutto il mondo come ricorda il professor Orsina il clima palo Galliano di quegli anni era un qualcosa di caratterizzante che non risparmiò neanche la dinamica politica italiana
E i ringrazia tutti gli accademici ancora una volta ci hanno voluto
Fregiare della loro presenza Lori questo presenze lusso contributo annuncio che compatibilmente alle vostre disponibilità la fondazione a avrebbe in animo di seguire di dare un seguito anche diciamo con una pubblicazione ecco una prima pubblicazioni di a carattere scientifico sulla tematica nelle diciamo da consumarsi del prossimo anno quindi con tutti i tempi del caso non voglia allertare nessuno
Perché credo sia opportuno iniziali diciamo a produrre delle riflessioni che abbiano
Un radicamento in quella che lo studio di fatti del dei fatti diciamo connotato storico scientifico reale grazie e scusate se mi sono dilungato
Allora grazie grazie Nicola grazie
Sempre alla fa io sono come ha detto come detto Nicola sono in pieno conflitto di interessi essendo il presidente del Comitato storico scientifico della Fondazione Craxi El Din Della scolo Gore mente ma grazie alla Fondazione Craxi e alla School of government naturalmente
Perché io ho un ruolo in entrambi i casi di direzione intellettuale ma con la direzione intellettuale ha bisogno di di luoghi di organizzazione di strutture e di di fatica di fatica organizzative quindi sempre grazie alla Fondazione la LUISS per per il grande sostegno e grazie appelli di conigli a perché siamo siamo diciamo nel nel comitato scientifico ci siamo ci siamo entrambi ma insomma il lavoro fatto prevalentemente lui e quindi grazie davvero grazie davvero Federico allora il senso del novantaquattro allora io prova a fare questo tipo di esercizio cioè proviamo a immaginare che puntiamo un compasso nel mille novecentonovantaquattro l'apriamo di trent'anni e arriviamo a oggi
Poi giriamo il compasso
E disegniamo un cerchio che a sessant'anni di diametro con il centro nel mille novecentonovantaquattro e su un lato arriva a oggi e sull'altro lato arriva al mille novecentosessantaquattro
Quindi immaginiamo di ragionare su come il mille novecentonovantaquattro si colloca al centro di un periodo sessanta Natale che va dal mille novecentosessantaquattro a oggi
Ed è il modo per cercare di capire qual è il luogo storico del mille novecentonovantaquattro cioè come nel mille novecentonovantaquattro si colloca all'interno di una fase storica e quindi come il prodotto dei trent'anni che vengo un prima e come invece uno degli elementi che costituiranno i trent'anni che vengono dopo
Dei tanti avvenimenti del mille novecentosessantaquattro ne prendo soltanto due a emblema diciamo per cominciare il ragionamento che sono un evento molto molto italiano è molto noto la morte di Palmiro Togliatti
E state del mille novecentosessantaquattro com'è noto e un secondo evento meno noto
La nascita di quella che non è proprio la prima radio libera ma quasi nel senso che c'era stato qualche qualche anticipazione anche prima però è la prima si chiama Radio che eroga in e viene e trasmette anche questo mi sembra molto importante da una nave ancorata al di fuori delle acque territoriali britanniche
Quindi non è soltanto un segno dello SDI
Poté l'importanza della comunicazione ma anche un segno di come la comunicazione
Diventi extraterritoriale cioè diventi un esercizio che rompere con la sovranità stato al Nazionale e si propone di a lire una portata globale
E di attraversare i confini i confini degli Stati nazionali
Diciamo come che tipo di ragionamento possono introdurre questi due eventi sul sessantaquattro ma sull'inizio sessantaquattro visto come l'inizio di questo periodo e quindi su quello che succede poi nella seconda metà degli anni Sessanta negli anni settanta
Ma in buona sostanza cominciano a mostrare come gli anni sessanta più degli anni settanta a mio avviso sui quali soprattutto si è concentrata la storiografia
Gli anni Sessanta possono essere considerati il decennio finale di una sorta di novecento brevissimo
Novecento ancora più breve di quello di Hobsbawm ma perché non finisce nell'ottantanove ma comincia a finire appunto negli anni Sessanta
Visto il Novecento come secolo della politica
Quindi un sub novecento brevissimo che va dalla prima guerra mondiale appunto agli anni Sessanta e che vede diciamo la centralità della politica come strumento di trasformazione del mondo in particolare come il luogo
Nel quale si realizzano le utopie o nel quale almeno sì all'aspirazione
Di per realizzare le Utopie quindi non soltanto una centralità della politica mano centralità della politica sovraccaricata di un importante e profondo significato e di aspirazioni umane particolarmente particolarmente ambiziose
E da questo punto di vista diciamo per molti versi il Sessantotto può essere considerato come simbolo dell'apogeo e della crisi
Diciamo l'ultimo momento di esclusione del mille nanismo politico di questo novecento Brera il Sessantotto occidentale ma anche il momento nel quale questo mille rarissimo politico incontra una uno scacco una fallimento forse fatale che è simboleggiato parlavamo dalla morte di Togliatti
è simboleggiato da primavera di Praga come momento nel quale viene certificata all'il riforma bibita del sistema sovietico e quindi in un certo senso si apre la crisi della di quello che di questo novecento Brera è stato il mille nanismo politico più importante e più influente che naturalmente il comunismo
A partire da questo momento e quindi da questi anni sessanta come momento di appoggiavi crisi del mille realismo politico avviene nel corso del decennio successivo quello appunto sul quale soprattutto si si si è concentrata la storiografia come momento di frattura come cardine fra il Novecento e il post Novecento che chiamiamo chiamerei così perché ancora non abbiamo capito bene che oggetto abbiamo per le mani
Negli anni settanta avviene diciamo a mio avviso un divorzio delle di dell'utopismo del mille nanismo di questa spinta alla trasformazione della realtà che appartiene alla modernità occidentale
Da una dimensione politica ormai appassita cioè si apre l'epoca negli anni settanta di quelle che chiamerei le utopie a politiche se non antipolitiche cioè il fatto che il luogo nel quale si crea un mondo migliore al limite un mondo perfetto non è più la politica
è il mercato
è il diritto sono i processi di moralizzazione cioè il mondo si cambia si governa si cambia si migliora
E al limite si rende perfetto non agendo politicamente quindi azione collettiva che utilizza le istituzioni pubbliche ma agendo nell'economia nel diritto nella facendo il comunicatore il giornalista il magistrato l'imprenditore il tecnocrate il tecnologo lo scienziato l'inventore cioè in altri ambiti che sono ambiti non politici
In buona sostanza insomma e l'utopia vieni incarnata in una radio libera che trasmette al di fuori delle acque territoriali cioè quello diventa il simbolo vogliamo gira L'isola delle rose per prendere
Un caso italiano peraltro precedente a quello a quello di radio che a dire di oca eroina cioè l'utopia eh
Una radio quindi un fatto comunicativo e non politico che sta al di fuori delle acque territoriali quindi che non solo non lavora nelle istituzioni politiche ma programmaticamente vuole sfuggire
Dalle istituzioni politica che non sono più considerate un veicolo di azione ma un ostacolo all'azione
Quindi la politica diventa non più luogo di trasformazione ma luogo nel quale le trasformazioni vengono bloccate vengono Fal falliscono
Questo ragionamento naturalmente sempre negli anni settanta sì incastra con un altro evento con un altro con un evento con un fenomeno di trasformazione che è ovviamente la ristrutturazione dell'ordine economico internazionale
Del quale possiamo prendere come termine a cuochi il Nixon shock del mille novecentosettantuno e come termini acqua M il folk shock del mille novecentosettantanove i due momenti
Siamo nei quali si apre il problema dalla ristrutturazione dell'ordine economica internazionale poi si chiude
Con la costruzione di un nuovo ordine
Economico internazionale che naturalmente ristrutturazione dell'ordine economico internazionale che naturalmente intercetta questo processo di ripensamento del politico che anche un processo di ripensamento della statualità
E accelera i processi di quelli che potremmo chi di quella che potremmo chiamare un ripensamento della statualità ma per certi versi forse potremmo anche chiamare una crisi della statualità
Poi sappiamo che lo Stato ovviamente continua a contare moltissimo
Però certamente i suoi confini vengono ridefiniti e vengono ridefiniti in compressione quelli dello Stato degli stati nazionali ma quelli anche in generale
Della della dimensione politica
Ora
Rispetto a questa trasformazione la Repubblica italiana si trova diciamo per certi versi in uno stato di di controtendenza è controtempo rispetto a questa trasformazione perché se la trasformazione avviene diciamo
Dalla metà degli anni sessanta alla fine degli anni degli anni settanta essenzialmente l'Italia vive questa trasformazione all'interno di una stagione di centralità dei partiti politici chiamiamola pure stagione partitocratica
Che più o meno ha preso forma all'inizio degli anni sessanta con la nascita del centrosinistra ed è destinata poi a entrare in una stagione del tutto diversa essenzialmente a fallire e adatti ad aprire una stagione nuova alla fine degli anni settanta con la crisi della stagione della solidarietà della solidarietà nazionale insomma
L'Italia si trova quando la crisi del politico comincia a mostrarsi
L'Italia è già entrata in un periodo di centralità della dimensione politica e in particolare della dimensione politico partitica perché diciamo questa stagione che appunto bada ai primi anni Sessanta alla fine degli anni settanta è una stagione nella quale il sistema dei partiti si mette al centro
Dell'apparato istituzionale italiano ma anche al centro della vita sociale culturale e la politica diciamo all'ambizione di controllare fortemente i processi di trasformazione del Paese quindi l'Italia entra in questa stagione con un eccesso di politica con una politica molto ambiziosa che poi queste ambizioni siano naturalmente
Diciamo fondate è è tutto un altro discorso sappiamo insomma è stato usato per il sistema partitico italiano
La metafora del gigante dai piedi d'argilla ed è vero che è un gigante dai piedi d'argilla però è anche un gigante vuole essere un gigante all'ambizione di tenere sotto controllo il paese insomma
L'Italia entra in una stagione di crisi e ripensamento della dimensione politica portandosi un bagaglio
Di grande politica di grandi ambizioni di grandi ambizioni politiche e naturalmente questo le impone già a partire dalla fine degli anni Settanta
La mette fortemente sotto pressione impone al sistema politico italiano di cominciare fortemente a ripensarsi perché c'è un sistema molto rigido e molto politico all'interno di un mondo che questi sistemi molto rigide molto politici li sta mettendo sempre di più sotto pressione e sotto questa pressione questo sistema rigido il politico comincia sinistramente
A scricchiolare
Ora le risposte del sistema politico italiano secondo me sono prevalentemente due cioè da un lato il sistema politico italiano si appropriava delle retoriche antipolitiche
Dei tardi anni settanta in un certo senso cerca di dare una risposta retorica a questa crisi del politico appropriandosi di discorsi che sono discorsi che puntano
A un ridimensionamento della dimensione politica e da qui appunto la l'autocritica del sistema partitocratico Olla lui desiderio di di trasformazione insomma qui punto siamo Fondazione Craxi ma cioè Roma
Una figura come Craxi è una figura che da dentro il sistema si appropria di tutta una serie di retoriche di critica profonda del sistema in fondo anche la spinta riformisti Ka e in se stessa una missione del fatto che il sistema non funziona più ma potremmo metterci la questione morale
Di Berlinguer naturalmente potremmo metterci il diffondersi a partire dalla fine degli anni settanta di tutta una serie di retoriche anti partitocratiche che vengono veicolate dai partiti
Quindi un tentativo dei partiti di andare incontro almeno retoricamente a una stagione nella quale questa centralità della politica non non è più in grado di reggere e l'altro grande sforzo del sistema perché questo sforzo c'è stato uno sforzo riformistico il sistema cerca di adeguarsi alla nuova alla nuova alle nuove condizioni alle nuove alle nuove pressioni e comincia già dalla fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta a cercare di adeguarsi in parte riesce anche ad adeguarsi
Però è uno sforzo riformistico per molti versi a metà cioè molte cose vengono fatte molte altre non vengono fatte la percezione è sempre quella di un sistema che malgrado stia facendo un grande sforzo di adattamento al clima internazionale invece fa grande fatica
All'interno di questo ragionamento e accelero prometto
Una figura di imprenditore
Si presenta fin da subito con una figura invece compiutamente e completamente contemporanea
Cioè rispetto a un sistema politico che con grande fatica
E in maniera molto imperfetta tenta di adeguarsi a questo mondo c'è un imprenditore che invece dentro questo mondo ci sta perfettamente che sembra esattamente il frutto il prodotto
Di questo mondo e la mia tesi e che per Berlusconi sia la figura forse a livello globale certamente a livello italiano forse a livello globale che più di ogni altra incarna
Lo spirito di questa parte finale del Novecento forse ancora più di Margaret Thatcher e Ronald Reagan perché la incarna non solo da politico ma anche da imprenditore
Cioè la incarna in due funzioni diverse questa questa stagione naturalmente la diciamo al la cultura scarsamente
Diciamo piuttosto antipatizzante rispetto a Berlusconi scarsamente favorevole a Berlusconi ha molto insistito su questa continuità fra il Berlusconi imprenditore e il Berlusconi politico
La volgarità la demagogia l'individualismo l'edonismo la mancanza di civismo
è in parte vero anzi e in un certo senso la tesi che sostenendo qui ma non si può leggere tutto quanto questo con un'ottica moralistica diciamo come l'incarnazione del tutto il male di un mondo che sta andando a rotoli è un mondo che sta cambiando che cambia profondamente siamo di fronte a una cesura epocale
E Berlusconi l'uomo che incarna questa questa cesura questa cesura epocale che è la cesura appunto della crisi irreversibile del mille verismo politico novecentesco
E la stagione invece delle utopie a politiche o antipolitiche e io credo che Berlusconi sia stato il più limpido rappresentante di questo utopismo antipolitico tardo tardo novecentesco
Allora rispetto a tutto quanto questo l'introduzione è stata introduzione insomma tutta questa parte mi sono dilungato troppo ma è evidente che a questo punto il no il novantaquattro diventa il novantadue novantaquattro cioè la lacerazione del tessuto storico che siamo soliti chiamare più o meno Tangentopoli
Diventa abbastanza comprensibile ora io non voglio assolutamente essere diciamo strutturalista o fatalista
Credo che nel novantadue novantatré ci sia stata tantissima contingenza e che gli storici che continueranno il lavoro che è stato già cominciato a partire da Simona per non dire con nome di riflessione su questa cesura
Dovranno molto entrare
Nella quotidianità degli eventi del novantadue novantaquattro
E ricostruire quanto poi le contingenze il caso le decisioni individuali abbiano pesato nel costruire novantaquattro detto questo
Diciamo degli elementi strutturali comunque inevitabilmente ci sono e sostanzialmente sono quelli che ho che ho già detto se vogliamo riprendere diciamo un'altra classica interpretazione di questa crisi quella di Luciano Cafagna è la legge di Tocqueville
Cioè il fatto che quando un sistema politico comincia ad adattarsi è il momento in cui è più fragile
E il fatto che il sistema politico avesse adottato le retoriche antipolitiche
E avviato un processo riformistico che però non si compie queste due cose indeboliscono enormemente il sistema e e quindi l'orrendo wap prono rispetto alle diciamo alle aggressioni dall'esterno ed è appunto quello quello quello che accade
In un certo senso i funerali di Giovanni Falcone venticinque maggio del novantadue sono un simbolo di questo paradosso
Falcone è un uomo che viene difeso dalla politica che viene tutelato protetto chiamato a lavorare con la politica ma quando viene ucciso dalla mafia ai funerali a essere fischiati sono i politici cioè proprio quelli che lo arrivano portato diciamo dentro
Delle logiche di natura di natura politica anche per proteggerlo come noto rispetto a un clima molto stile nei suoi confronti che non era però di origine politica ma di altre origini come come sappiamo ora nel momento in cui la repubblica dei partiti quindi collassa
E eccola sa perché non è stato in grado di adeguarsi alla propria epoca
Il vuoto non può che essere colmato dalla persona che invece è perfettamente adeguata alla propria epoca anche qui non voglio essere diciamo fatalista anche nella discesa in campo di Berlusconi ci sono delle componenti di natura congiunturale però Berlusconi è ovviamente la persona giusta al momento giusto dove per giusto naturalmente non non è un giudizio di valore è la persona perfettamente adatta
Come dire il pezzo che si incastra perfettamente nel buco che si è aperto nel tessuto storico politico italiano e la sorpresa che la sua vittoria desta
Nei commentatori dell'epoca è un segno anche di quanto la cultura italiana fosse adegua inadeguata alla propria epoca cioè non Locarno lo capisce non capisce cosa sta succedendo ed è ovviamente un problema piuttosto piuttosto seria
Berlusconi è come dicevo appunto un'espressione di questa di questo diventa esprime questa stagione di utopia a politica o antipolitica ha politica per certi versi antipolitica per alcuni altri in buona sostanza il Progetto di Berlusconi un Progetto
Incentrato sull'individuo che vede il mercato e la società civile come luoghi di organizzazione spontanea ordinate progressiva delle libertà individuali
E ed è anche questo è un tema centrale secondo me ma non ho tempo di svilupparlo dentro il berlusconismo c'è una proposta etica c'è una moralità berlusconiana che naturalmente è parte di questo progetto
Ed è parte peraltro di un clima che è molto diffuso negli anni novanta perché elementi del ragionamento berlusconiano ritroviamo in negli anni Novanta nei discorsi di Blair nei discorsi di Clinton nei discorsi di Chirac e perfino i discorsi di col
Con toni per certi versi più utopistici ancora di quelli di Berlusconi questo lo dico perché Berlusconi fu molto criticato per essere uno che correva appresso alle farfalle ma alata nella seconda metà degli anni novanta tutti correvano a pressare farfalle e leader politici
Che non sono passati alla storia come cacciatore di farfalle realtà a leggere i loro discorsi corre una pressa leva falsa ancora più di quanto non facesse non facesse Berlusconi
E chiudo
Qual è il problema della storia del berlusconismo e che come ben noto nel novantaquattro Berlusconi governato cioè Berlusconi è come dire quindi per questo ragionamento un figlio
Degli anni ottanta novanta è l'espressione più pura del clima storico degli anni ottanta novanta e quindi doveva andare a governare esattamente nel novantaquattro era il suo momento
Ma come no del governo Berlusconi del novantaquattro dura pochi mesi e quando Berlusconi torna al governo nella stagione due mila uno due mila undici il clima storico profondamente cambiato
è profondamente modificato o almeno stacco minacciando a modificarsi e il grande paradosso del berlusconismo e in buona sostanza che Berlusconi è stato l'espressione più pura
Delle Utopie
Antipolitiche
Liberali degli anni ottanta novanta ma in realtà da governante ha presieduto alla crisi di questi utopie e ha presieduto al fatto che questi utopia lentamente si sono dei costruite e hanno lasciato spazio a un ritorno molto caotico molto disordinato molto problematico della politica
Ed è questa la grande differenza diciamo trenta anni dopo questa è la grande differenza
Fra le leadership cosiddette populiste di oggi e la leadership cosiddetta populista di Berlusconi trent'anni fa
Quello era una forma di populismo liberale era una forma di populismo liberale che puntava a ridurre lo spazio della politica
Quello di oggi sono forme di populismo scarsamente liberale quando non direttamente illiberale
Che in il cui obiettivo è invece quello di ripristinare il controllo e la mediazione della politica e questo naturalmente fa un enorme differenza grazie
Allora riprendo la parola come presidente
Dunque Andrea Ungari arriva dopo che danno Quagliariello sta facendo esami quindi lo andiamo a chiamare quando quando il suo momento ma esiste però però ebbe
Se è in una è in un'aula in un'aula al piano al piano di sopra e e quindi io do senz'altro la
La parola Simona Colarizi che non ha bisogno di presentazioni
Che ci parlerà di Berlusconi e il sistema partitico della Prima Repubblica Simone
Allora grazie grazie dell'invito no accetto molto volerlo accettato molto volentieri naturalmente anche se il compito che mi viene dato non è un compito così semplice
E non è un compito facile nel nemmeno diciamo sulla base di studi che ho percorso perché trovare diciamo tutto per rifare un quadro
Dell'avvento di Berlusconi al potere in rapporto alla crisi della cosiddetta Prima Repubblica ovviamente sono totalmente d'accordo con le osservazioni di Carnovale
E non è così semplice non è così semplice perché è stato detto è stato detto da dai due relatori che mi hanno preceduto e non c'è ancora una storiografia
Che possano essere veramente di appoggi di supporto a una a analisi cioè la dimensione diciamo la dimensione politica di questo Dieter è anch'rimane ancora un po'sfumata
Sono ovviamente anche affascinata dal discorso di quote di Orsina è un bellissimo discorso
E cioè sono bellissime riflessioni e che ci portano in un mondo di Utopie e di cambiamento
Io sono uno storico molto politico è molto concreto quindi incidere vado a cercare quelle che sono le ragioni politiche e i rapporti politici che fanno sì
Che aiutano questo processo che sicuramente è un processo come dice
Come dice Orsina che è un processo di cambiamento di nuove mentalità di nuovi contesti di tutti i tipi
Però il re in realtà non
Il Berlusconi politico non è stato a mio avviso sufficientemente spiegato a livello e studiato e analizzato a livello storico
E lei la storiografia di cui noi risponde disponiamo io non la chiamo quasi nemmeno una storiografia sì ci sono alcuni contributi che sono molto interessanti da cui necessariamente si deve partire ma per lo più è pubblicistica
Una pubblicistica che ed in immensi al per molti aspetti perché c'è solo un racconto
E poi soprattutto questo è stato detto e ridetto è una pubblicistica demonizzando e cioè c'è un uso politico del discorso su Berlusconi che punta solamente alla sua legittima la legittimazione alla delegittimazione di Berlusconi dei suoi governi e dei suoi alleati in realtà noi non dispone disponiamo solo di questo
Mentre più arato però è il terreno per cui qualche qualche diciamo spunto lo possiamo trovare più è arato il terreno del
Di del contesto del terreno su cui Berlusconi terreno politico su cui Berlusconi comincia a costruire la sua discesa in campo una discesa improvvisa
Cioè diciamo anche se volessimo pensare che un discorso politico è maturato
Anche qualche mese prima del novantatré ed M e non è facile
è in realtà la sua discesa politica dura dal novantatré al novantaquattro
Febbraio
Cioè
Un tempo che non che chi contrasta con tutti i processi della politica italiana che normalmente tra l'altro sono dei processi lentissimi però diciamo il gli elementi diciamo che sono distruttivi a mio avviso del dei partiti storici cioè quelli gli elementi che portano i fattori che portano alla fine della prima le pubblica e dell'intero sistema politico e di tutti i partiti sono partiti storici che collassano praticamente sono secondo me altrettante carte su cui ha puntato sicuramente Berlusconi
Ovviamente per arrivare alla sua ascesa al potere per costruire la sua ascesa al potere cioè la costruisce sui difetti degli altri sulle incapacità degli altri sulle carenze dei partiti
Io concordo ovviamente sulle analisi delle delle transizioni certo che c'è
Non si può leggere quello che io chiamo il ventennio
Perché io lo chiamo più per quello che riguarda per lo meno l'Italia un ventennio cioè il ventennio mille novecentosettantacinque
Mille novecentonovanta cupa novantacinque no ecco io lo chiamo un ventennio di totale transizione e che naturalmente con termine che è una cesura storica è una cesura storica da cui si deve e non si può prescindere il Novecento è al tramonto l'ha detto Orsina che addirittura da anticipa il sessantaquattro
Che per alcuni aspetti è vero è molto vero secondo me esiti da altri contesti internazionali un po'meno vero in Italia anche perché in Italia appunto io continuo a pensare che il il ciclo dello sviluppo nei termini l'atto diciamo lattine della rivoluzione industriale diciamo e l'inizio della rivoluzione tecnologica
Comincia comincia dopo
Comincia o per lo meno certo sicuramente la percezione le percezioni sono importanti in politica
La percezione che del cambiamento coincide a poco a poco con la crisi dei partiti negli anni Settanta anche su questo io sono totalmente d'accordo sì c'è un primato della politica quello al primato della politica io lo metto un po'in discussione negli anni c'è l'ambizione bravo c'è l'ambizione del primato della politica perché in fondo tutta la storiografia i su questo una storiografia relativamente solida è abbastanza d'accordo nel dire che gli anni settanta sono l'inizio si lattice ma anche il declino il punto di declino del sistema dei partiti
Cioè non è solo il sistema dei partiti è decisamente in affanno
E negli anni ottanta il sistema dei partiti eh in affanno soprattutto se si considerano i due massimi partiti cioè la Democrazia Cristiana il Partito Comunista tant'è vero che il Partito socialista trovano spazio
Cioè trova uno spazio perché e in nel partito socialista una consapevolezza in più di quanto stava cambiando il mondo perché il problema è che la Società del della rivoluzione industriale finita
E c'è la Società dell'individuo c'è la Società cioè porta a portata dai nuovi media in diciamo che i contributi da questo punto di vista della delle analisi e quindi del diciamo d'una bibliografia interna di studi internazionali ma anche di tutte le analisi ovviamente economiche sociologiche Paul
Ito logiche addirittura psicologiche perché e questo è un terreno che che comincia a essere molto Zara avara parto e affiancato però alle nuove scienze della comunicazione anche in Italia e scienza della comunicazione sono un po'in ritardo però poi esplode
Esplodono soprattutto negli anni Ottanta diventano cioè delle vere e proprie scienza e si può discutere
Di quanto siano rispetto al ai mondi esterni diciamo siano siano approfonditi però certo anche tutto questo c'è c'è e manca invece le interpretazioni storiche delle proprie che si abbeverano naturalmente Super nuove scelte
Allora crisi dei partiti de e e la crisi dei partiti non voglio tornare sulla crisi dei partiti ma è un punto importante per capire poi la politica di Berlusconi
E e poi diciamo crisi finale innescata dalla caduta del muro del di Berlino come noto dalla fine della guerra fredda
E naturalmente Tallarico dissoluzione del Partito comunista dopo la la caduta del muro di Berlino e alla fine la guerra fredda e in fondo tali dalla non dico di soluzione vere e proprie anche se io anticipo nel novantadue diciamo la dissoluzione della Democrazia cristiana la dissoluzione la frantumazione della democrazia cristiana
E cioè dei due pilastri che qualche che reggono il sistema era difficilissimo pensare che si possa recuperare del novantadue novantaquattro perché cioè il sistema possa avere un colpo di di remi per così dire per risorgere
A parte il fatto che poi si abbatte la tempesta giudiziaria su quel sistema però è un sistema molto molto allo sbando
è e naturalmente qual è e quale diventa quindi uno dei punti a mio avviso dopo uno dei momenti da indagare affondo ebbe uno temo per capire Berlusconi e la politica di Berlusconi
Beh indubbiamente e la democrazia cristiana
Cioè la democrazia all'analisi sulla la riflessione sulla democrazia cristiana è una riflessione centrale
Da questo punto di vista e anche perché poi se andiamo ad analizzare su questo le analisi appunto politologi che le analisi dei delle dell'Istituto Cattaneo dico l'Istituto Cattaneo perché credo che sia qualcosa a cui ci abbeveriamo un po'tutti e ci dicono per perfettamente chi sono gli elettori che danno il ventuno per cento a Berlusconi nel novantaquattro e questi elettori vengono per la grande maggioranza dalla democrazia cristiana che aveva già subito le sue emorragie per la lega anche se per e lo ripeto nel novantadue i giochi
Sono fatti perché la reazione al novantadue dei partiti è questa perché in realtà nel novantadue al bancone c'è la maggioranza
è qualcosa che non viene cioè i partiti del centrosinistra ancora hanno la maggioranza ed è qualche cosa che è fortemente in contraddizione con quanto succede in questo senso probabilmente diciamo le inchieste giudiziarie danno un colpo di grazia
E ci sono anche gli errori
Ci sono anche gli errori dei leader compreso Craxi che gli errori li fa in quel momento e comunque è lì bisogna bisogna capire perché non sono solo voti democristiani
Moderati che vanno da Berlusconi ci sono anche altro tipo di voti democristiani
Che confluiscono nelle liste di Forza Italia
E altri diciamo il più schierati sulla destra hanno poi l'offerta del di di Fini cioè hanno l'offerta dell'MSI Entella
E ITL diventata AN MSI AN Alleanza Nazionale
E e e intanto bisogna allora a questo punto ed è stato fatto a mio avviso forse poco ovviamente pochissimo in questa pubblicistica
La democrazia cristiana non è che sia un partito solo
Ci sono analizzare tutti quelli che un tempo si chiamavano al tempo del fascismo si chiamavano i poteri paralleli e poteri paralleli vanno indagati tutti qual è il loro
Il loro posizionamento va be'la Chiesa la Chiesa è qualcosa di su cui si comincia a lavorare non foss'altro se l'ultima intervista di Ruini sul Corriere della Sera che Strasse interessante ma non dice cosa che non non si sapevano che non sapevamo già
Cioè c'è all'interno della Chiesa una corrente che vede in Berlusconi
Una una carta da giocare fino in fondo come difensore dei valori cristiani e dei valori cattolici
E e quindi questo è piuttosto importante
A prescindere diciamo dalle trasgressioni delle sue televisioni trasgressioni delle sue e trasmissioni magari dello stesso leader anche se non erano ancora così emerse in maniera così evidente insomma peccati diciamo della carne o peccati che comunque la la la la democrazia cristiana sempre perdonato
Però è e e il problema diventa sempre diventa quindi sempre più evidente come come noi non ci dobbiamo stupire che una parte dell'elettorato moderato democristiano anzi diciamo più conservatore democristiano vada nelle liste di Fini diciamo la politica dei vasi comunicanti a far politica che è sempre stata praticata dalla Democrazia cristiana
Bene il però di e il il ticket o un tempo molto limitato per cui non posso lavorare e soffermarmi sull'emergere negli anni ottanta ne ha già parlato addirittura per anticipando però il sistema mediatico eh ovviamente uno dell'ente delle ragioni che che noi dobbiamo analizzare anche il senso politico perché vedete il sistema mediatico è stato molto raccontato
E è stato si è si è molto diciamo ha molto riflettuto e le analisi sono molto numerose soprattutto sulle modalità e in cui Berlusconi mette si mette in campo cioè sul suo partito che cos'è Forza Italia
Chi sono i protagonisti tutto il mondo mediatico ha puntato su questo cioè sul valore straordinario di questa macchina costruita da da da Berlusconi costruita con i suoi venditori di Publitalia che è una o che è una costola di Fininvest
Costruita appunto Attraverso adesso capacità delle televisioni Berlusconi no dall'attacco tycoon televisivo hanno anche indagato sul cambiamento della mentalità sul cambiamento della cultura che avviene attraverso le televisioni anche poi sullo stesso personaggio Berlusconi mi ricordo uno dei primissimi libri nel addirittura di dei primi anni novanta di di abruzzese che diceva tutto tutto a Berlusconi cioè la sua capacità di esprimere una sua storia di se stesse una storia del suo successo prima ancora di avere successo
Degli italiani no e questo questo va benissimo è sicuramente ha una funzione straordinaria perché tra l'altro è una bellissima storia
Grazie per faccio pipì in fretta è una bellissima storia di un di di Successo appunto
Che dire raccontata e diede creduta
Non è che non viene creduta dagli italiani am prospetta un mondo che è un mondo di di un nuovo miracolo economico
Ecco di nuovo ma dietro queste cose sono abbastanza conosciuta
Si devono ripetere si devono analizzare ma sono abbastanza conosciuti
Come è conosciuto il fatto che che nel racconto di Berlusconi nel racconto di se stesse nel racconto di quello del sua grande avventura e del suo grande successo e ci vuole anche il nemico no l'uomo solo contro il drago e il nemico viene individuato nei comunisti che per insipienza
E forse anche perché
Se guardiamo anche a agli anni successivi non intendono fare un discorso di autocritica o comunque di analisi di quello che è stato il comunismo in Italia
E io mi ricordo sempre Veltroni Veltroni che negli anni novanta diceva ma io non son mai stato comunista
Penso che sono affermazioni che poi non sono state verificate poi in un certo senso hanno pensato bene chi sono i personaggi da dove partire naturalmente ciò due minuti ancora un minuto e da dove partire non è così semplice
E non è così semplice perché bisogna partire dal da fonti bisogna partire da un'indagine intanto mondo imprenditoriale chi sono i veicoli che oggi noi possiamo ancora individuale
Per quello che riguarda la la democrazia cristiana nei abbiamo già un quali bassa aspetto che Giovagnoli ci spieghi un po'un po'più nel dettaglio quali sono il potere i che in qualche modo sono condizionanti della sua ascesa almeno che appunto noi pensiamo che è una cosa improvvisa che solo e che solo si spiega con i media io non riesco ad avere questa unica prospettiva per me la prospettiva politica
Berlusconi non vai in campo senza avere avuto degli affidamenti
E questi affidamenti saranno degli affidamenti molto superficiali visto che dura poco il suo Successo e novantacinque già finito
E non è finito solo per la debolezza della sua coalizione Bossi che se ne va
Eh no c'è un un ritirarsi perché poi sappiamo benissimo che uno uno dei punti chiave un uomo chiave a mio avviso per capirci qualcosa e Dini
Dini con tutti i suoi legami internazionali soprattutto col mondo col mondo monetario internazionale Dini e che è poi il direttore a Banca d'Italia
Non riesco ancora individuare dei vide i collegamenti con l'Europa che non possono essere stati sottovalutati
Nel momento scusate queste sono un po'impressione uno storico non dovrebbe nemmeno usare fare un discorso come quello che sto facendo io però abbia avete dato un compito e io non ho ancora la possibilità di di esaudire questo compito
è perché è e l'Europa non chi sono qual è l'establishment tutte europeo che tira fuori Berlusconi non Tremonti non ancora perché quello è un discorso che riguarda più i socialisti
Non Scognamiglio
Perché va be'estivo mette in collegarsi con Marilyn collegamento con i salotti buoni della Confindustria ma non è possibile che l'establishment europeo non guardasse con lei il Tarì quello che stava succedendo in Italia
Perché nastri che è stato appena appena firmato
Allora ultima ipotesi ma veramente ci metto un secondo
Bisogna non solo affermarsi al novantaquattro perché se no veramente di diventa difficilissimo ma dobbiamo andare avanti cioè dobbiamo coprire quel pezzo
Che va a più o meno dal novantacinque al Duemila che è la famosa traversata nel deserto
A mio avviso è lì che noi possiamo cercare e trovare probabilmente perché questo è un periodo che non è stato proprio studiato le chiavi per capire chi sono
A quali affidamenti e su quali Bottiglieri
A contatto Berlusconi per la sua efficienza politica grazie
Grazie Simona però ai come dire
I hai seguito
Eccellentemente la traccia è chiaro che è una traccia e si può seguire soltanto così cioè voto da aprendo aprendo delle pro delle ipotesi aprendo dei problemi e dando però insomma anche delle indicazioni di ricerca importanti
E approfondiamo dalla Prima Repubblica stringiamo naturalmente prepartita Prima Repubblica su Craxi e quindi legame Craxi Berlusconi Paolo Mattera Paolo prego
Anch'io ringrazio proverò a essere molto schematico quindi proverò a prendere in considerazione il rapporto fra Craxi e Berlusconi su quattro livelli quindi il livello che personale dalla loro personale individuale amicizia poiché il livello dei loro rapporti economico politici negli anni Ottanta quindi la famosa pre poetici da mio novecentottantaquattro come nacque come si sviluppo
Poi il rapporto un po'particolare che Segre con con Tangentopoli che meritato meriterebbe molto più spazio però per capire un po'illa il tipo di interazione poi lancia un'idea sui rapporti successivi agli anni Novanta che esulano dal mio compito quindi mi limito soltanto a non c'è un'idea poi su quella base si potranno sviluppare riflessioni ulteriori allora cominciamo con il rapporto di amicizia
Erano amici ci sa trascorrevano tempo insieme andavano in vacanza insieme e così via e pure l'amicizia che Abdilla prima vista sembra improbabile quasi impossibile se non e difficile immaginare due persone più diverse di Berlusconi Craxi perché Berlusconi un imprenditore
Appunto di questa nuova generazione di imprenditore particolarmente perdonatemi quasi bisticcio di parole intraprendente Bernini
Pretore d'assalto Craxi si forma come funzionario di partito a seguito tutto la il corso sonoro ma dentro il partito di massa è un allievo di Nenni
Berlusconi come imprenditore particolarmente brillante è un aperto esplicito sostenitore dell'iniziativa individuale
Craxi non è certamente un liberale è un funzionario del Partito socialista quindi sostenitore dell'iniziativa pubblica delle azioni e delle mobilitazioni collettive quindi si colloca idealmente in una posizione diametralmente opposta quindi per Berlusconi il miglioramento individuale passa per iniziative individuale Craxi in un partito cresce si formerà un partito per cui il miglioramento individuale passa per l'iniziativa collettiva che le mobilitazioni collettive
Anche per quanto riguarda il la l'approccio alla politica Berlusconi era mangiare in all'inizio degli anni ottanta apertamente insofferente al sistema dei partiti
In questi giorni c'è una un documentario su Netflix che riprende una una un'interessantissima intervista che Berlusconi di dalla televisione svizzera e mille novecentottantuno e che Berlusconi dice io sono qualunquista dice così
E e dice quando c'è una crisi di governo e Danilo che mi chiamano dicendomi eh sì sono preoccupato io brindo champagne perché meno ci sono i politici meglio è e questo lo diceva all'inizio all'inizio degli anni Ottanta Lion e intervista la televisione svizzera dello dello ottantuno
Quindi da una parte un politico perfettamente integrato dentro le orge che della della politica degli anni settanta ottanta dall'altra parte un un uomo che si dichiara apertamente
Antipolitico cede anche alle retoriche dell'antipolitica del e del qualunquismo anche sul piano proprio strettamente personale Berlusconi era notoriamente un un uomo molto simpatico
Che conquistava le persone grazie alla sua travolgente umanità era un seduttore
E in tutti in tutte le accezioni che possiamo immaginare
Craxi umanamente era il contrario era un uomo alto che metteva soggezione istintivamente
Sapeva di mettere soggezione e spesso giocava un po'questa carta della autorevolezza che suscitava il suo fisico imponente esso fare un po'distaccato non era certamente un compagnone non era la persona che che cercava di essere amato dei suoi interlocutori
Dunque due persone che per formazioni origine percorso e così via sono completamente diverse
Allora con
Come nasce questa affinità dov'è il punto di contatto
Credo formulò l'ipotesi che il punto di contatto
Da declinare con i dettagli cioè nel fatto che entrambi volessero rompere gli schemi consolidati un'attitudine alla rottura di ciò che era ereditato dal passato ed era tradizionale questo deriva su tre livelli in primo luogo l'origine e le appartenenze perché Berlusconi non appartiene alle alle famiglie consolidate del capitalismo italiano
è un uomo che si è fatto da sé notoriamente con un percorso che tutto è tutto da indagare ma non è dentro i circoli quelli che venivano chiamati i salotti buoni dell'imprenditoria italiana
E quindi c'è il desiderio di rompere degli schermi
Craxi veniva da un partito intermedio del Partito socialista
Che pativa lo schiacciamento tra la Democrazia Cristiana il Partito comunista quindi entrambi nonostante le grandi differenze di temperamento carattere attitudine hanno questo desiderio di rompere gli equilibri che si sono si sono consolidati nei decenni le decenti nei decenni precedenti qui da queste origini derivano questi obiettivi comuni
E quindi da qui nasce evidentemente un comune sentire un'ammirazione reciproca
è evidente che Berlusconi ammirava in Craxi
La capacità e la volontà di rompere le liturgie politiche tradizionali da della Democrazia Cristiana del Partito Comunista Berlusconi è palesemente insofferente rispetto alle ideologiche politiche tradizionali e quindi vedi Craxi una persona che con la sua volontà di prendere decisioni con il suo piglio particolarmente deciso scusate il bisticcio di parole con la sua attitudine a farsi valere prendere decisioni farle valere alla tendenza a non assecondare le felpate ovattate liturgie politiche della pole della democrazia cristiana del Partito comunista
D'altro canto Craxi per quanto formato si
Per quanto
Male avesse rispettato tutto il corso sono a Roma del Partito socialista arriva da un partito che lacerato dalle correnti che logorato dei conflitti interni quindi palesemente insofferente
Verso le personalità interni al partito che tendono a riprodurre gli schemi e le logiche interne del partito fino a quel momento fino alla gestione di Mancini De Martino è un uomo che vuole introdurre logiche meccanismi nuovi anche nella gestione del partito di massa
E quindi attratto da tutte quelle intelligenze quelle personalità brillanti che sono esterni al partito socialista nel volevo cambiare rinnovare e attratto dagli uomini nuovi
Uomini nuovi che possono essere giovani interni al partito e uomini nuovi che non necessariamente appartengono alla storia e alla formazione del partito
Dunque nonostante tutte le differenze i due avevano evidentemente
Questo elemento in comune
La la rottura con gli schermi che si erano consolidati negli anni precedenti
E qui vediamo allora al secondo punto quindi il primo e l'amicizia
L'amicizia dettata nonostante le differenze dettata da questo comune sentire
E arriviamo allora secondo punto che sono i rapporti politici ed economici
Si consolidano nel corso degli anni ottanta
E tutto verte intorno al rapporto tra la politica e la televisione evidentemente non non possiamo sfuggire a questo a questo aspetto
Alla fine degli anni settanta e all'inizio degli anni ottanta per quanto riguarda il rapporto tra la politica dalla televisione ci sono due problemi opposti che vanno affrontati e che vanno in qualche modo gestiti il primo è che evidentemente il primo problema evidentemente bisogna sfuggire bisogna sottrarsi al rischio di una opinione pubblica omologata dal monopolio formativo della RAI
E non a caso arriva poi la sentenza della Corte costituzionale che apre la strada alla all'emittenza privata
Dall'altro lato però il rischio opposto e che il fiorire delle televisioni private crei una situazione potenzialmente anarchica fuori controllo ingestibile che poi quella un po'garibaldina degli anni iniziali
Quindi bisogna trovare una soluzione sia all'opinione pubblica omologata sia l'Anarchia sia l'uniformità sia alla totale mancanza di regole bisogna trovare un meccanismo che tenga conto di entrambi questi aspetti
Le soluzioni che vengono trovate sono soluzioni parziali perché per quanto riguarda la RAI si arriva alla orafo alla riforma degli anni settanta che aprendo la RAI al pluralismo
L'apre però poi alla distribuzione interna delle cariche politiche per cui si risolve il problema della RAI uniformata è omologata intorno alla alla alla RAI di Bernabei sono in qualche modo la RAI intorno ad una ad un'unica voce
Introducendo però con il pluralismo la distribuzione delle cariche quindi quella che viene chiamata la la lottizzazione
D'altro canto che le televisioni private
Superata la fase garibaldina c'è il problema di queste televisioni che hanno bisogno di finanziamenti per andare avanti e quindi ci sono le televisioni private più piccole
Che aprono la strada alle televendite
Quindi anche le televisioni ma private della fine degli anni settanta sono dei grandi Empoli
Via etere
Oppure aprono la strada a ad una lotta tra grandi imprenditori mai grandissimi imprenditori che cercano di impossessarsi di questo mercato in espansione il Partito socialista della fine degli anni settanta e forse l'unico partito che si pone il problema di affrontare entrambe le questioni prendere il toro per le corna cercare di affrontare entrambe le questioni perché molto dimenticato noto che se ne parla più molto poco ma nel novembre del mille novecentosettantotto ci fu un convegno all'Hotel Parco dei Principi con interventi di lo sono scritto Amato Bassanini Massimo Pini e Martelli
In queste lancio l'idea appunto di conciliare il clou il nuovo pluralismo della RAI con una Quarta Rete
Nazionale privata ad altre un da affidare ad un consorzio di imprenditori privati era l'idea di evitare l'Anarchia più completa del settore
Si arriva però ad un'altra soluzione perché questa soluzione non venne non Venafro non venne praticata per cui dopo la sentenza della Corte costituzionale del mille novecentottantuno
Si arriva ad una soluzione diversa che è quella che conosciamo
Allora la soluzione della Corte costituzionale dell'ottantuno qua di indicare molto chiaramente che l'emittenza nazionale era appannaggio della televisione pubblica
E l'emittenza locale era appannaggio della televisione privata questa nella era ero i limiti che venivano perfettamente indicati dalla sentenza alla Corte costituzionale l'éscamotage che trova Berlusconi lo conosciamo tutti quanti è quello di non fare una televisione nazionale indiretta
Mandare lo stesso programma ottanta televisioni private locali quindi sul piano sul piano formale Berlusconi con Canale cinque non fa una televisione privata nazionale
Perché manda la stessa cassetta a tante televisioni private locali
Sul piano sostanziale quello che di fatto sta facendo e avere una un canale televisivo privato nazionale
Promuoversi tra le pieghe della legge
Se posso di concedermi un aneddoto né capitato per molti anni di spiegare la storia d'Italia degli anni ottanta e gli anni ottanta in poi a studenti stranieri del nord Europa
Nonostante affrontarsi problemi molto complessi tutte le volte in cui arrivava a spiegare come Berlusconi aveva organizzato questo éscamotage vedevo le fronti che sacro Tavano cioè alla mente scandinava
E sfuggiva la la la comprensione di questo éscamotage no quindi proprio non ve li vedevano così certi camuffato in dovevo ripetere quindi allora la sentenza prevedeva che la televisione pubblica nazionale la televisioni private locale Berlusconi non ha fatto la televisione privata nazionale ma messe insieme tante televisioni private locali quindi faceva la televisione nazionale consorzi hanno filtri visioni private le fonti
Sempre l'ottava noni questo muove strali richiede la legge
Sfuggiva la loro mentalità scandinava l'idea c'è una legge la rispetto oppure non la rispetto ma non in in nuovo tra le pieghe della legge cercando la legalità costruendo Mara da solo diciamo così
Allora naturalmente questo muoversi tra le pieghe della legge ad un certo punto crea dei nodi che arrivano al pettine e quindi si arriva la famosa questione del mio novecentottantaquattro quando
I pretori nelle loro regioni oscurano le emittenti di Berlusconi la crisi quella che è stata chiamata la battaglia dei puffi perché poi arrivano le lettere dei cittadini infuriati perché i loro bambini pomeriggio non erotica tra animati con i pusher qui viene chiamata scherzosamente così quindi in Piemonte relazioni di Abruzzi si prende atto che c'è una che c'è questo éscamotage e vengono oscurate dell'emittenza i private in quelle regioni
Allora Craxi era in missione all'estero di venerdì
Rientra rapidamente dalla da questa missione all'estero
Nella si fa artefice del primo decreto che il venti ottobre del mille novecentottantaquattro
La questione non si risolve in modo lineare è una questione che dura nel tempo è piuttosto complessa perché il decreto deve essere convertito in legge dalla Camera
E il ventotto novembre dell'ottantaquattro la Camera respinge il decreto
Quindi bisogna fare un altro decreto Craxi ancora una volta come presidente del Consiglio è in missione ad Algeri quindi c'è un vertice con Cracco Martelli con Pillitteri che fa allora facente funzioni di Craxi e Forlani
Allora lì si aggiunge raggiunge un accordo l'accordo è molto chiaro raccordo del dicembre mille novecentottantaquattro prevede che si reitera il decreto
In cambio di pieni poteri alla Rai a Biagio Agnes democristiano e l'attribuzione del TG tre al Partito Comunista
Quindi tre minuti di già tempo passa molto velocemente
C'è comunque o devo di un altro punto e qualcosa quindi
E dunque Craxi difende strenuamente la televisione privata
Pagando evidentemente dei prezzi molto forti nella televisione pubblica perché nella distribuzione
Dei poteri interni alla Rai se ne avvantaggiano i suoi interlocutori allora perché Craxi decide di pagare questi prezzi così così alte perché decide di
Spendersi fino in fondo a difesa della televisione privata nazionale
La risposta più immediata e diretta e duplice erano amici tracce Berlusconi e Craxi ha avuto dei vantaggi con la televisione privata ora la risposta mi sembra meriti meritevole di approfondimenti quindi qui lancio alcuni alcuni spunti alcuni de
Primo punto sicuramente i due erano amici e va bene ci sta però evidente lo fa queste cose soltanto per amicizia
Secondo punto varrebbe andrebbe valutato secondo me quanto Craxi considerasse
In termini generali gli aspetti positivi della televisione privata e della pubblicità
Né per l'economia del Paese la questione da approfondire quindi qui la pongo soltanto come spunto di riflessione e di analisi la Sipra l'agenzia di pubblicità della RAI era diventato un collo di bottiglia
Non lasciava lo spazio a tutta la pubblicità che poteva effettivamente essere mandata nelle televisioni italiane e quindi comportava dei vincoli anche alla promozione delle aziende italiane
Andò
Beh Nagato quanto Craxi abbia effettivamente valutato che la televisione privata lasciamo padre momento Berlusconi la televisione privata ampliando gli spazi pubblicitari offrisse uno spazio anche al potenziamento della economia italiana del complesso
Certo tutto ciò poteva essere fatto non con un monopolio ma con un oligopolio o con un insieme di imprenditori privati differenti in quel momento c'era il monopolio
E per cercare di salvaguardare questi spazi di
La vendita e di promozione si pensò di poterlo di di poterlo difendere inattesa nella legislazione ulteriore e queste secondo punto
E terzo punto al i vantaggi della comunicazione politica qui mi prendo un minuto in più perché c'è la consolidata interpretazione che Craxi sia stato un abile e bravissimo comunicatore sin dalle origini
Mi permetto di dire che la questione quanto meno
Da distribuire nel tempo perché Craxi non nasce grande comunicatore lo diventa
Craxi è un funzionario di partito che si è e che è cresciuto con Nenni è un è un uomo di comizi che non è nato con l'uomo che va in televisione
Uno dei miei programmi della RAI che cercava di modernizzare la comunicazione politica si chiamava ring del mille novecentosettantasette mettevano un politico al centro e c'era il giornalista semicerchio
Gli altri politici non erano bravissimi ma alla trasmissione dealing con Craxi e mio novecentosettantasette mostra questo moltissimo
Che è palesemente scomodo su questa sedia non sa come mettere le gambe non sa come girarsi essudato ad un certo punto diranno fazzoletto si si asciuga quindi palesemente non si era preparato per la tripla programma per il programma televisivo non era a suo agio
Nel mille novecentottantatré e lo spot elettorale di punta della campagna elettorale dell'ottantatré vede Craxi con una camicia bianca un giubbotto bianco su sfondo bianco
Quindi è è è palesemente brutto da vedere
Quindi era è quello spot da ottantatré a rivederlo oggi quarant'anni dopo non è l'esempio di un abile comunicatore che ha imparato
Se posso concerto in un altro piccolo aneddoto Manzoni prendo dieci secondi centrare un aneddoto per la prima apparizione televisiva di Giovanni ventitreesimo in cui nel cinquantanove Giovanni ventitreesimo arriva vestito di bianco ovviamente e si mette e si mette davanti una parete bianca
Ed un ed un cameraman e dice santità si sposti
Ovviamente tutti rimangono sconcertati di fronte a un cameraman che diceva papà di spostarsi
E questo Camera me l'avrebbe detto Santità non lo sa il bianco in televisione spara si sposti ecco nell'ottantatré evidentemente a Craxi non avevano insegnato che il bianco in televisione spara quindi arriva con camicia bianca giubbotto bianco su sfondo bianco e che e in televisione spara andate su Spoto politici punto ti e cercato e questo Spoto da ottantatré
Oggettivamente e brutto con lo sport proprio brutto
Ma
Quello sport ci rivela che Craxi aveva intuito un potenziale perché per quanto fosse brutto con lo sport ci mostra un politico che va non in giacca e cravatta ma con un giubbotto
Quindi benché fatto male quello sport rivelava l'intuizione di un potenziale quindi Craxi capisce
Che la televisione la televisione privata offrono un potenziale che può essere sviluppato quindi Craxi poi negli anni successivi non subito non nell'ottantatré ma nell'ottantacinque ottantasei ottantasette progressivamente impara ad andare in televisione
E il rapporto con Berlusconi e lo strumento con il quale Craxi non già bravo comunicatore
Ma politico che ha intuito un potenziale impara a diventare un comunicatore e mentre la RAI ancora di ottantacinque ottantasei offre spazi attraverso i canali felpate delle tribune politiche
Lì perché di canali Fininvest offrono spazi pubblicitari nei quali si può mostrare questa progressiva capacità di comunicazione politica
Quindi è un intreccio di fattori che spingono Craxi nel mille novecento ottantaquattro a spendersi così tanto per le televisioni private pagando anche dei prezzi e qui arriva l'ultimo punto quindi prendo un minuto uno nelle prendono il rapporto tra Craxi e Berlusconi nella tornante cruciale del novantadue novantatré allora qui bisogna distinguere due livelli che credo poi consentono di distinguere anche loro rapporto successivo il primo e livello personale
Sul piano personale Berlusconi difende sempre Craxi tant'è vero che il ventinove aprile mille novecentonovantatré quando c'è la famosa votazione in cui la Camera nega autorizzazione a procedere
Che il giorno dopo apre la strada poi la contestazione romana mai la manifestazione a piazza Navona le monetine e così via quel giorno Berlusconi è uno degli amici che va a congratularsi con Craxi
E lo fa senza infingimenti dichiara i giornali si presenta davanti alle telecamere Tracks all'amico sono contento per lui e così via
Questo è il rapporto personale
Ma se andiamo a guardare i programmi televisivi di intrattenimento e di informazione del novantadue
Vediamo che sono programmi televisivi di intrattenimento completamente piegati sui magistrati su Tangentopoli perché perché in quel momento la caccia al politico corrotto è un contenuto che vende e la televisione commerciale deve vendere
Quindi perché si sta affermando il modello Samarcanda già da molti anni il modello in cui c'è il politico in studio comodo
E la piazza che protesta cioè il politico corrotto che viene contrapposto alla alla al popolo detentori tutte le virtù perché questo schema è uno schema che vende il TG cinque il TG quattro si uniformano completamente a questo schema fino all'estremo di Paolo Brosio che era un giornalista completamente sconosciuto che diventa famosissimo perché tutti i giorni davanti a palazzo di giustizia e fa i duetti con con Emilio Fede
Quindi da quel momento in poi
Bisogna distinguere credo molto nettamente questi due aspetti
L'aspetto personale privato del rapporto fra i due e l'aspetto pubblico che invece quanto meno molto sfaccettato e quindi per lanciare uno sguardo agli anni successivi
Pro con un'indagine che potrà essere sviluppata anche il rapporto tra il Berlusconi politico del Craxi politico ad Hammamet
Ed un rapporto che si muove su questi due piani sul piano personale rimane un rapporto ottimo sul piano politico è un rapporto decisamente invece molto più controverso e frammentato grazie mille
Grazie grazie Paolo
E chiudiamo questa sessione visto appunto che Andrea Ungari verrà dopo
Con il rapporto fra Berlusconi il mondo cattolico Gaetano
Sì per guadagnare un po'di tempo dirò che questo intervento si avvale diciamo di una ricerca anche di storia orale nella quale cercato ovviamente di in stracciare
Le fonti ovviamente per cerca di indagare questo rapporto dobbiamo innanzitutto partire dal rapporto tra Berlusconi diciamo l'universo politico cattolico
Prima della discesa in campo possiamo dire in maniera molto sintetica che Berlusconi e estraneo
All'universo del cattolicesimo politico o ha un rapporto da imprenditore con alcune frange diciamo così tra virgolette
Forze eretiche troppo ma marginali fondamentalmente è uno dei finanziatori del settimanale il sabato che come voi sapete far riferimento a comunione
E liberazione politicamente nell'intervista
Dalla famosa intervista con Enzo Biagi del quattro febbraio mille novecentottantasei quando Craxi quando Biaggi gli chiede
Lei è un simpatizzante di Craxi o un generico Libre Lab Luís non insomma non allontana il calice amaro dice fondamentalmente la insomma il il versante libello comprende di più del versante Lab
Scherza sul trench inglese di Enzo Bettiza e poi conclude io faccio l'imprenditrice Vito Facciolla imprenditore credo nell'occidente credo nel libero mercato
Credo nella libera iniziativa credo nel progresso sociale e simpatizzano nel senso etimologico del termine per chi alle mie stesse idee fine della citazione
Rivendica l'amicizia con Craxi lo stimo e lo apprezzo se noi confrontiamo questa a ma afferma a domanda risponde sono cattolico e incalzato da Biaggi un po'diciamo così
Insomma Po lo in in falsetto aggiunge praticante
Ecco se confrontiamo questo intervista con l'altra intervista diciamo occulto quella di Giovanni Minoli del ventuno febbraio mille novecentonovantaquattro ha già annunziato da alcuni giorni la discesa
In campo
Luís afferma
Rivendica l'amicizia personale con con Craxi ma precisa politicamente sono lontanissimo da Craxi
Riez sull'orientamento politico si dice esponente dell'aria liberaldemocratica e alla domanda
Immancabile sul cattolicesimo rivendica il suo essere cattolico con molta più forza che non nell'ottantasei
Specificando di in qualche modo riconoscersi non soltanto diciamo nella fede ma anche nell'universo valoriale
Dei cattolici
Detto questo poiché assolutamente evidente che l'imprinting iniziale di Forza Italia è un imprinting fondamentalmente liberale la tessera numero due di Forza Italia e quella di Urbani la tessera numero tre quella di Martino eh come voi sapete diciamo la formula con la quale il partito viene promosso e quello della rivoluzione liberale
D'altra parte la prima notizia ufficiale che noi abbiamo di una possibile discesa in campo di Berlusconi ci proviene dai documenti
Che ci sono stati dei secretati da poco per gli Stati Uniti e si riferisce ad una cena che si sarebbe svolta a a a Milano con la partecipazione di già Marco Moratti
Beh di Francesco Cossiga è questa cena e organizzata dal segretario del Pli Renato altissimo quindi questo diciamo il Berlusconi che si accinge a scendere in campo ecco dobbiamo considerare a questo punto il fatto che non ci troviamo in una crisi di sistema in una tra virgolette transizione a tutti gli affetti che poi nell'immaginario non soltanto dell'immaginario avrebbe segnato la differenza tra la prima e la seconda Repubblica lei in parallelo ovviamente viene con l'altra crisi di sistema che c'è stata
Quella da cui appunto la Repubblica ha preso avvio ecco rispetto a Dall'Ora a quell'altra transizione ci troviamo in un contesto sistemico assai differente per quel che riguarda diciamo
In particolare il problema dei cattolici
Ecco allora evidente come voi sapete insomma chi si pose questo problema parti dall'Unità
Dei cattolici assolutamente non scontata il l'aureo libretto di papà Fava partito cattolico partiti cattolici o cattolici nei partiti e da lì poi si mise a costruire la coalizione quella coalizione centrista che poi arriverà insieme alle elezioni del quarantasette
E qui ci troviamo in un contesto completamente differente
Perché Tangentopoli affatto fuori diciamo il centrosinistra il pentapartito e quindi il problema
Per Berlusconi comunque quello che accade è che Bluey parte dalla costruzione della coalizione quindi dal rapporto con gli altri pezzi del pentapartito per poi porsi il problema dei cattolici che ancora hanno diciamo un'unità politica conclamata
Priva della Democrazia Cristiana e poi appunto con la Fondazione del Partito popolare
Ecco sotto questo aspetto quello che emerge veramente da tutte le parti è l'assoluta comprensione di di Berlusconi della svolta maggioritaria
Le
Insomma le persone che ho intervistato alcune delle quali per esempio come l'allora segretario di Mino Martinazzoli
Giambattista Groli
Insistono sul fatto che Luís avesse l'ho l'ossessione di unire il campo
Contrapposto alla sinistra ritenendo che la questo fosse un imperativo categorico imposto dalla nuova legge elettorale da altra parte
Nella intervista a Minoli laddove Minoli gli riporta le critiche anche abbastanza radicali di Martinazzoli ecco Luís di risponde diciamo in termini politici dicendo non entro diciamo in critiche di questo tipo ma dico che Martinazzoli
Prima affatto questa legge elettorale insieme a Mattarella poi non la compresa e quindi si è posto e
In una posizione diciamo lo fuori dai giochi quindi questo è il il il il contesto sistemico ovviamente se parliamo di questo dobbiamo anche prendere in considerazione qual è la situazione nella quale si trova la Chiesa in questa fase e anche qui il parallelo con l'altra transizione e in qualche modo torna utile perché come tutti quanti voi sapete insomma nell'altra transizione il problema di Pio dodici
Era quello diciamo di intervenire
Molto profondamente e di incidere molto profondo
Fondamenta d'altra parte era una cosa dovuta anche alla condizione in cui si trovava la Chiesa allora nella politica italiana e si poneva il problema
Dei del braccio o dei bracci secolari problema che si sarebbe risolto poi con il tempo come sapete ebbe anche alcune fasi addirittura drammatiche
Qui ci troviamo in un contesto completamente diverso nel quale la chiesa attende non a evitare un intervento nella sfera pubblica ma ad assumersi
In qualche modo la titolarità di questo intervento in prima persona
Evitando il passaggio dai bracci secolare
Ovviamente questa è una linea di tendenza che attraversa tutto il pontificato di voi TWA il cui punto di partenza lo si può individuare nell'ottantacinque
Nella Convegno ecclesiale sul riconciliazione cristiana e comunità degli uomini che si svolge a Loreto nell'aprire l'ottantacinque e che ovviamente si esplica con insomma graduata Grada gradualmente
E cui appunto davanti Sandro Magister che e autore di quel libro nel due mila uno la Chiesa extraparlamentare che fondamentalmente
Un testo di riferimento all'interno di questa
Di di di questa tendenza c'è certamente una differenza profonda tra l'atteggiamento diciamo di voi TWA
è l'atteggiamento dei vescovi italiani fondamentalmente l'atteggiamento della CEI di Ruini
Tra volitivo e Ruini c'è un contatto strettissimo ma c'è anche un gioco delle parti mentre poi TWA parla diciamo e esplica
Questa linea guardando non soltanto all'Italia è Ruini più prudentemente la declina all'interno del contesto
In italiano nel novantatré ad un anno dalle elezioni siamo alla trentasettesima assemblea della Conferenza episcopale italiana nel suo intervento di chiusura
Voi TWA afferma
Come cito come mantenere l'unità nella diversità come non perdere cambiando L'Unità e rispettare un nuovo pluralismo chiusa la citazione e questo diciamo l'universo nel quale evidentemente
Sì
Si si esplica questa storia i vescovi sono prudentemente vicino al partito dei cattolici tante che nel luglio del novantatré all'assemblea costituente del Partito Popolare Italiano interviene a nome dei vescovi è ufficialmente monsignor Crepaldi chissà
Chissà quello che Crepaldi significa in quel momento in Vaticano nel rapporto con Wojtyla
è e e soprattutto con Ruini sa che si tratta di un intervento del tutto del tutto evidentemente autorevole ecco questo è il contesto il contesto sistemico il punto di partenza nel quale si esplica diciamo questo rapporto tra Berlusconi e i cattolici al momento della discesa
In campo abbiamo già detto che il primo documento ufficiale e questa cena del novantatré nel quale appunto gli americani dicono che in realtà per costruire questo campo si sarebbe puntato su Francesco Cossiga ma non escludono la possibilità che ci sia invece che il from Menna possano essere Berlusconi
Quel che c'è da dire e che da altre fonti soprattutto appunto quelle che raccolto o sua eccellenza monsignor Ruini e che gli provengono da un suo concittadino che è stato ma anche un ponte punto di riferimento Paul lui nella Democrazia cristiana
è che allora appunto il parlamentare parlo di Franco Bonferroni è colui cioè che Lugli riferisce dal novantadue il tentativo di contatti tra Berlusconi e il mondo della Democrazia Cristiana dicendo che però la democrazia cristiana in questa fase che in qualche modo lo snobba
Se arriva appunto al novantatré alla fine del novantatré i documenti americani rafforzano l'ipotesi di una possibile discesa in campo di Berlusconi
Evidenziando però che qui c'è un cambio di ambasciatori in questa fase da Secchia si passa a Bartolomeo ma evidenziando però che in Berlusconi avrebbe comunque preferito aprire un ruolo un ruolo secondario nel momento nel quale c'è la decisione Berlusconi incontra Martinazzoli come voi sapete l'incontro famoso è quello di gennaio novantaquattro ad Arcore in realtà agli incontri furono tre
Il primo si svolse a via dell'anima
E a questo incontro Martinat Martinazzoli fu accompagnato dal senatore Carlo Grazioli era un suo stretto collaboratore il senatore di Mantova e che allora era nel CDA della Rai
è un incontro di pura cortesia l'incontro è favorito da Gianni Letta che incontra Martinazzoli al barbiere della Camera
E che gli dice della volontà di Berlusconi e Martinazzoli a questo non si sottrae il secondo incontro e più importante e si svolge invece a Brescia nello studio privato dell'avvocato Martinazzoli questo incontro fondamentalmente un faccia a faccia
Berlusconi gli espone il suo programma gli porta un lavoro composto prevalentemente da sondaggi perché in qualche modo si era svolto per tutta per buona parte del mille novecento novantatré
Gli dice che c'era bisogno di qualcosa diverso di diverso e Luigi l'aveva il immaginato in questo incontro ci si ferma alle premesse
Metodologiche mentre nel terzo incontro quello di Arcore si va molto più a fondo nel terzo ancora al terzo incontro partecipa anche Brolli
La cosa importante è che
Cioè la cosa importante dal punto di domanda ho chiesto diciamo alle mie fonti se Berlusconi nel corso del secondo incontro avesse proposto a Martinazzoli diciamo la leadership dello schieramento
Nessuno ha ascoltato sentito questa proposta Brolli mi dice che mattinata soli gli ha riferito che Berlusconi gli avrebbe detto che se Luís scende
In campo si sarebbe limitato a fare il numero due lascio a voi i commenti
Quel che è importante e che tutti è quello tre questi incontri a tutti e tre questi incontri svolti tra Martinazzoli
E Berlusconi sono seguiti incontri tra Martinazzoli e Ruini il contatto in questa fase tra il segretario del PPI la Cei è fortissimo
Quello che Ruini riferisce di questi incontri e che Martinazzoli fosse abbastanza convinto del fatto che
Bisognasse provarci che in realtà
La legge elettorale
Imponesse un rapporto di questo tipo
Fondamentalmente Ruini mi ha detto la stessa cosa che ho ritrovato in una sua intervista Verderami qualche giorno fa su il Giornale cioè mi ha detto Martinazzoli mi diceva delle cose a cui non corrispondevano però delle azioni conseguenti
Mi aggiunge che Looy era molto però infastidito e però teneva molto conto del quadro interno nel quadro interno c'erano due spinte contrapposte
Quelle che venivano da versante Rosi Bindi Rosa Russo Jervolino assolutamente ostile nei confronti di questa di questa possibile unione e quello che invece veniva da Buttiglione e che fondamentalmente però Martinazzoli non si fidava né degli uni né degli altri altro elemento importante è che la valutazione che Martinazzoli faceva era quella di uno schieramento che potesse prendere tra il venti e il venticinque per cento
Contando molto sulla conquista di collegi uninominali e soprattutto sul voto al sud
Questo dato in realtà sì addirittura diventa più ottimistico dopo l'accordo con segni sul quale mi dice dice Ruini il ruolo giocato dalla Cei fu determinante e questo elemento è stato anche confermato dà segni cioè che il sostegno della c'è il facilitò
Un rapporto che se no non era affatto scontato perché fondamentalmente democristiani cioè Ifi popolari intendevano insomma il rapporto con segni come una sorta di ritorno a casa sto quasi finendo ma vorrei ancora evidenziare tre aspetti
Il primo il ruolo importante di Cossiga in questa fase
Questa diciamo credo che sia una cosa del tutto
Non nota dopo il terzo incontro ad Arcore al quale dal quale insomma Martinazzoli uscì un po'frastornato soprattutto per la presenza di piloti a qualsiasi affermazione di Berlusconi passava un sondaggio e lui ovviamente era diciamo non politico di altro di altro tempo quindi questa cosa non la considerava
Si dettero un tempo ancora cioè la decisione non fu resa allora due giorni dopo non avvertito a Brescia arrivo Francesco Cossiga a casa di Martinazzoli
Per provare a convincerlo a
Stringere l'alleanza questo incontro è un incontro documentato da testimoni al termine del quale Cossiga chiamò Berlusconi
In presenza di Martinazzoli dicendo di insistere perché Mino si sta convincendo questo sono testuali parole ovviamente Martinazzoli era lì
E smentiva tutto però evidentemente il tentativo fu fatto fino in fondo
Secondo elemento contro un accordo la mia
Impressione è quello che il gioco più di ogni altra cosa fu evidentemente il quadro interno del PPI e il fatto che Martinazzoli in questo devo dire secondo quello che era un principio caro a Moro che per lui era un punto di riferimento aveva l'obiettivo di portare tutto il partito unito a quella scadenza elettorale ma un elemento di disturbo fu certamente la nascita del CCD è la presenza tra i fondatori del CCD
Di Fontana che era bresciano come Martinazzoli e con il quale esistevano profondi conflitti
La terza cosa
E su quel su questo chiudo e l'atteggiamento della CEI perché la Cei evidentemente sostiene
Secondo
Qua citerei la sessione
Primaverile del Consiglio permanente della Cei Di Loreto del novantacinque quindi dieci anni più tardi
Una citazione dell'intervento di Ruini cito eventi recentissimi e devo russi hanno condotto un'ulteriore e più grave frattura nella rappresentanza politica che fa riferimento all'ispirazione cristiana
è andata così ancor più avanti e sembra praticamente giunto a compimento quel processo che nell'arco di alcuni anni ha visto declinare l'impegno unitario organizzato dei cattolici di italiani in ambito
Politico ciò non è certamente avvenuto per un nostro disinteresse
Ruini dice sostanzialmente cui la verità però quel che c'è
E che già prima della fine della campagna elettorale del novantaquattro ancora una volta auspice Gianni Letta c'è un incontro diciamo segreto tra Berlusconi la Cei
Si svolge nella dependance quindi Berlusconi non entra dalla porta principale ma dal retro fondamentalmente e a pochi giorni dalle elezioni Berlusconi si dice certo della vittoria e da ogni tipo di assicurazione su quella che sarà la sua linea questo il motivo per il quale la Cei anche prima
Del novantacinque comprende che quell'unità
Fondamentalmente compromessa e l'appoggio che avrebbe dato al successivo
Segretario del partito popolare Rocco Buttiglione sarà molto più flebile molto più tiepido il quello di cui aveva goduto il primo segretario Mino Martinazzoli grazie
Grazie grazie Gaetano siamo molto il ritardo però c'è un coffee break pronto al piano di sotto
Quindi faccio un appello che so già essere vanno ma io lo faccio alla disciplina degli astanti cerchiamo di tenere tutto in quindici minuti così ricominciamo
E abbiamo abbiamo ancora quattro relazione la mattinata quindi ancora c'è c'è da lavorare vado dopo il due mila due
Grazie al centro telematico copia conforme
Bene allora
Riprendiamo i nostri lavori
Io anzitutto ringrazio personalmente per l'invito che mi è stato fatto partecipare a questo convegno che si è già dimostrato molto interessante nella sua prima fase come capita spesso in questi casi
Mi trovo d'accordo con moltissime le cose che sono state dette e questo naturalmente è un problema
Anche perché così che sono state dette sono diverse tra di loro ma questo corse conferma l'intenzione di di Simona Colarizi che siamo in una fase di di Historia infili storie condendo quello che ecco che la vogliamo chiamare
Io particolare forse direi questo
Per spiegare il il come dire l'accordo e disaccordo e mi pare che le reazioni che abbiamo sentito si sono collocate su dei i registi Diversi cioè mezza della bella relazione introduttivo ma insomma redazione dei Giovanni Orsina a scelto il lungo Periodo e quindi anche ciò che è un po'più come dirà al fondo dei Processi Vespa
Collocare la trasformazione novantaquattro per esempio anche la l'introduzione di Carnovale sottolineare invece il problema Prima Seconda Repubblica
Questa è una questione della storia contemporanea italiana cioè la la cesura dove la collochiamo la contiamo faccio per dire anni sessanta o o settanta insomma
A seconda oppure la collochiamo novantaquattro e quindi magari anche la connessione piuttosto con l'ottantanove novantuno insomma
Io credo che essi che è una scelta che complicata da fare perché ci sono ragioni per l'uno e per l'altra cosa e la sfida vera sarà quando qualcuno in modo convincente già è stato fatto in parte vostra relazione salderà ecco che i due livelli questo per come osservazione di carattere generale e questa la farei anche per l'ultima relazione molto interessante di Gaetano Quagliariello
Che ha ha detto tante cose interessanti e molto vere
Anche in quel caso io credo bisogna tener conto di due registri perché è vero i passaggi Martinazzoli Berlusconi
Cioè il novantatré novantaquattro sono importantissimi però e del resto Quagliarella lo accennava certi cambiamenti cominciano nel settantotto certi cambiamenti comincio con l'elezione
Di Giovanni Paolo secondo
C'è un certo distacco per quello che era stata la democrazia cristiana in precedenza comincia anche molto prima del dal novantaquattro di lettura del novantacinque cioè comincia alla metà degli anni Ottanta comincia con una scelta da parte della Conferenza episcopale in particolare quando emerge la leadership di Ruini
Per un altro partito un partito diverso da quello che era stata la democrazia che è stata che il problema non era tanto se appoggiare lo appoggia le radici ma quale dici
Nel senso che il si voleva una DC perdonate il mio modo tranchant più confessionale rispetto a quello che era stata ed era ancora appunto la democrazia cristiana
Perché ma questo non solo perché lo voleva Ruini ma perché tutto il mondo cattolico
Arriva messi in discussione fin dall'inizio degli anni ottanta L'Unità politica dei cattolici come era stata concepita precedentemente
Su un versante Comunione e Liberazione è stata citata ma anche diciamo il cosiddetto cattolicesimo democratico divina sempre più con insofferenza unità politica dei cattolici e qui ricordo Pietro Scoppola non come storico ma come protagonista di quella stagione che e non a caso ha finito poi per scrivere un libro che la politica dei cristiani cioè non non oltre il limite il partito insomma ma questo è un processo ripeto che comincia già all'inizio degli anni ottanta
L'assemblea degli esterni che vuole rifondare la DC il fallimento dell'Assemblea degli esterni e tutto un processo che in realtà spinge sempre più il mondo cattolico lontano la democrazia che sa ripeto questa come osservazioni al ma già l'ha fatto tanti anni fa Francesco Traniello cioè finezze gli anni Ottanta un cattolicesimo
Diciamola Cogne liberazione è un cattolicesimo cattolico democratico in grande conflitto fra di loro ma paradossalmente convergenti nel riconoscersi sempre meno nella democrazia cristiana nei valori dell'unità politica dei cattolici
Che erano stati non a caso anche molto convinti finché alla guida della DC c'era la così detta seconda generazione diciamo ma già con la terza insomma è un altro disco da questo sono anche se le storie che che non voglio ovviamente
Su cui non voglio ovviamente per farvi perdere altro tempo perché abbiamo poco tempo
E quindi se devo essere severo con chi verrà dopo di meno le volesse anzitutto nei confronti di me stesso e quindi noi adesso chiediamo a tutti i relatori di intervenire
Per
Quindici minuti a cominciare da Luigi Di Gregorio che parlerà della rivoluzione del consenso mobilitazione media e campagna elettorale
Grazie grazie riottosi euro col timer così ecco per far preciso is no anche perché immagina di essere breve ma di solito ti dice sarò breve o a lungo da morire qui remoto periti mettiamo il il timer intanto grazie per l'invito a alla LUISS loro governante alla Fondazione Craxi e a Giovanni che increscioso riassume lo abbiamo detto
Le cariche in questo caso dunque per me è un un evento particolare perché nel novantaquattro Niero matricola Scienze politiche alla LUISS e quindi abbiamo mi fa doppiamente piacere
Essere a trent'anni di distanza invitato qui a parlare di una cosa di cui era stato abbiamo già tutto perché le Berlusconi comunicatore da Berlusconi Campaign Harrison difficilmente potrò essere originale però magari con qualche aneddoto
Che ho vissuto personalmente qualcosa di particolare può uscire allora intanto
Diciamo le cose ma in originale è chiaro che con la discesa in campo di Berlusconi abbiamo del primo partito
Che noi definiremmo market oriented e quindi il primo partito che o orientato al mercato e dal mercato sono già citato Gianni Pilo da qualche altro prima presso accoglieremo prima
E noto che Berlusconi fondamentalmente facesse sondare tutto anche gli slogan i messaggi faccia focus group per testare no queste cose è un approccio molto molto da marketing
Di business Sparkling commerciale che per la politica ovviamente era tutto assolutamente assolutamente nuovo così come è noto che fosse un uomo di televisione però su questo poi tornerò alla fine per dire che non era solo nome televisione
Esso vi racconto due aneddoti ho vissuto personalmente nella mia vita non accademica diciamo a dal dal da consulente più qualche modo una vita allora parallela
Quando ero a capo della comunicazione del Comune di Roma era al due mila undici quindi molto dopo il novantaquattro e quindi la rivoluzione berlusconiana in qualche modo era in campo da un bel po'
Stavamo lavorando a un evento che chiamammo gli stati generali della città dove presentammo il piano strategico di Roma la candidatura olimpica di Roma venti venti cioè Berlusconi era presidente del Consiglio
Quando Berlusconi interveniva eventi del genere normalmente mandare in avanscoperta il suo uomo l'immagine
Che quindi viene in Campidoglio ci incontra
E non eravamo abituati a lavorare ancora nel due mila undici con politici dunque figli della Prima Repubblica in qualche modo e dei partiti di massa il cui obiettivo principale in questi eventi era riempire le sale cioè la sala era piena di fatto bingo con entrambi
Arriva l'uomo immagini Berlusconi noi visto lo togliamo la mappa del Palazzo dei Congressi spiegando tutto l'evento Luisa noia dopo trenta secondi giustamente ma non me ne frega niente di queste cose dove la telecamera
E quella frase fu per me illuminante ma non non perché insomma era abbastanza noto che Berlusconi puntasse quello però
Il mismatch che c'era tra la politica con cui eravamo abituati a lavorare noi che ancora pensava alle sale piene
Con questo tizio arriva in trenta secondi somme pregnante la sala di MiTo la telecamera e lì ok ti mando io il back drop
Quindi per tutto l'evento
Ci furono dei fondali tecnicamente degli sfondi scelti da noi tranne per Berlusconi che secondo il Fai l'apposito per fare il pannello apposito eccetera arrivederci e grazie
Perché l'interesse a parlare a cinque sei milioni di persone in base a tutti i TG che avrebbero riportato il suo intervento
Simile a queste a pochi mesi dopo stessa fosse qualcuno se la ricorda dicembre due mila undici undici dicembre due mila undici al Teatro Olimpico di Roma
Va in scena una manifestazione politica intitolata Italia popolare
Se c'era ancora Gaetano tra ricordarsi scarpe
Che succede c'era il Governo Monti in carica Danon da molto
All'interno dell'allora Pdl comincia Tremonti a in quel momento una grande fiducia in grande gradimento comincia a girare l'ipotesi di
Fa sì che Monti diventasse il capo del Pdl in un pezzo del partito
Berlusconi tenterà uscito molto logorato da quell'esperienza ce lo ricordiamo bene così quindi si fa quest'evento una sessantina di parlamentari del PdL di fatto che non dicono nulla di esplicito però fanno capire insomma cambio di passo in cambio di marcia che finisce l'evento mille duecento persone Teatro olimpico commento tipico alla sala era piena dalla benissimo tale per cui torniamo a casa
Tempo mezz'ora
Barbara D'Urso nome nega l'Aida ospite Presidente Silvio Berlusconi prima domanda che consenta alle popolare presidente Berlusconi non è che per caso vogliono sostituirlo al post no ma che tale o volare non esiste il leader sono io
Dalla Popolare muore due ore dopo diciamo l'evento da mille duecento persone Enza
Quindi la forza
Che era abbastanza diciamo scontata intere in quegli anni ormai siamo nel due mila undici non più nel novantaquattro però di capire appunto come non la televisione fosse attenzione lo è ancora oggi in realtà il medium dominante per la comunicazione politica ma ne decisamente ancora il meglio indovina
Fare vita se gli esempi sorprendente un caso un sindaco non molto noto di una città grande magari un presidente di Regione non molto noto di una città grande per quanto possa per formare bene sul digitale si son salito i numeri saranno sempre bassi
Finché non lo vediamo in televisione quando comincia a diventare un personaggio televisivo come d'incanto aumentano anche i numeri sul digitale perché la tv ancora il medium che certifica l'autorevolezza e tu sei qualcuno
Per i diciamo ho raccontato il sito aneddoti simpatici anche per far capire quanto fosse ancora nel due mila undici avanti rispetto alla maggior parte dei suoi colleghi
Politici che ancora puntavano diciamo alla sala piena torniamo al novantaquattro perché proprio il discorso la discesa in campo secondo me dice già quasi tutto
Per Berlusconi comunicatore politico non nella sua interezza dei nove minuti e mezzo che oggi sarebbero fuori target diciamo ma nel primo minuto
Il primo minuto di quel discorso io ancora un proietto spesso lezione perché anch'piccolo capolavoro Picoco accapo loro perché intanto è un piccolo capolavoro
Di market in cui lui capisce esame non era post-ideologica capisce per fondare un partito potenzialmente che ciò che parla tutti è come non chiamano Forza Italia che era una parola più Cacciola in assolo la formula più che Ciolino assoluta
è un capolavoro di personalizzazione in un minuto lui ripete nove volte l'aggettivo mio mia miei no
Che vuol dire che si sto fondando un partito ok ma sono io partivo sono io il miracolo italiano che poi lo slogan diciamo che derivò da quella discesa in campo
E c'è tanto persona storytelling no da mio padre imparato a fare l'imprenditore certo tutte cose poi abbiamo visto ma con molti anni di ritardo no in altri leader politici non solo italiani ma in generale occidentale
C'è il noi contro loro che è stato menzionato già stamattina che sia al noi contro loro dell'utopia politica utopismo politico gli urlava Giovanni cioè appunto
I politici ci hanno tradito ci hanno stufato adesso siamo noi noi significano le società civile un imprenditore eccetera
Ma c'è anche il noi contro loro politico la famosa scelta di campo
Verso la sinistra che è stato peraltro quella intuizione che ha permesso di costruire
Il popolo di centrodestra che oggi ancora un tema molto importante ma quando si discute oggi nel della differenza tra centrodestra centrodestra in Italia molti dicono a destra si è un po'con la sinistra no
E quel popolo senza Berlusconi non sarebbe mai nato quindi avere quell'intuizione ricordo le manifestazioni dei primi anni al centrodestra Roma
Dei persone che andavano a piazza San Giovanni con due tre bandiere i tre partiti diversi addosso quindi il popolo era già plasticamente formato nel senso del per loro votare per un partito per l'altro e la coalizione non dico fosse la stessa cosa ma quasi
E quindi diciamo anche quell'intuizione fu indubbiamente una grande intuizione di di Berlusconi perché quel popolo ha permesso peraltro questa particolarità cioè che anche in anni di alta volatilità elettorale quali questi in Italia ormai più o meno al trenta per cento degli elettori non lezione all'altra cambia opzioni di voto
Nel centrodestra una volatilità tecnicamente si chiama orrendo il termine intra blocco cioè una volatilità che c'è ma resta in quel recinto
E questo è molto importante per ritenuto tanti anni di leadership berlusconiana poi un po'qualche travaso verso Salvini e poi un travaso verso melò in Valbrona quel rimasto compatto e lo si deve sicuramente appunto all'intuizione iniziale
Di Berlusconi perché ricevono è stato solo un fenomeno televisivo parte sulla televisione a parte gli aneddoti che ho raccontato c'è ricordiamo ricco lo sgabello no di di Travaglio creoli arrestato non Hanan resta nella storia
Ma perché resta la storia perché ovviamente studiato ed è studiato da chi sa che in televisione qualunque cosa tu dica
Verrà dimenticata cinque minuti dopo ma invece qualunque cosa tu faccia se il gesto studiato resta nella storia noi un'ora dopo quella trasmissione non ci ricordavamo una sola cosa detta nella trasmissione ma da distanza di anni di ricordiamo il gesto e proprio televisivo
Ora aboliremo l'ICI alla fine del faccia a faccia con con Prodi dopo la dichiarazione all'appello al voto di Prodi no si infila bollire Molise avete capito bene aboliremo dice che è un modo per lasciare il segno non sul finale
Anche qui o viaggio un po'sugli aneddoti quando anche ovviamente contratto gli italiani no che è un'altra genialata
L'idea nasce negli Stati Uniti da fra incluso lo fa nel novantaquattro contro quindi American people ma non è così efficace come quello di Berlusconi perché con l'americano era più lungo e aveva come portavoce e tutti i candidati al congresso del partito repubblicano invece avere il candidato premier
In cinque punti
Cinque punti con tutta la spettacolarizzazione che ricordiamo non la scriva il scrivania notarile del resto eccetera lo trasforma lo so scrive proprio fra incontri non solo libro successivo ricevuta qui mi piace ricordare quell'idea ma come è venuta bene in Italia se lo facessero parte cioè il contratto gli italiani ha funzionato molto di più rispetto al contratto di American Pit
Perché funzionato anche per i cinque punti c'è ricordo scene diciamo riunioni pre ray campagne elettorali in cui mi è capitato di esserci in cui di nuovo di partiti figli della della Prima Repubblica insistevano per fare il programma dobbiamo scrive il programma per sia per Luisa fatelo suo programma fatelo
Io cinque punti mi servono possibilmente uno in realtà nel senso che poi in ogni campagna elettorale la cosa su cui puntava era uno né ci ricordiamo aboliremo l'ICI aboliremo l'Imu restituiremo limo quante di queste proposte come nell'asse ma tutti ci arrivo perché proprio in tema questo per arrivare e sono cose ci ricordiamo a distanza di decenni ormai quale proposta anche delle ultime politiche ci ricordiamo così bene nessuno nella capacità di intuire che l'elettore ha bisogno di una grande cosa su cui puntare una grande scorso toglie cognitiva meno tasse per tutti addirittura divenne il primi primi memento
Perché quando nacquero i Meno tasse per Totti e quant'altro ridotte le parodie
Del di quella grande campagna di sei per tre anche se per tre era uno strumento il manifesto con il intendiamo
C'erano strumento tipicamente poco utilizzato alla politica prima di Berlusconi Berlusconi che usa i sei per tre che era uno strumento tipico invece di marketing commerciale no di pubblicità
Quando esponi nei primi meme questo racconta bene Antonio Palmieri l'idea fu subito le giocare sull'auto ironia e quindi fecero un sito di Forza Italia con un contest che premiava la migliore parodia di quella campagna che è un'altra
Intuizione geniale
Che ci fa capire anche che quando sei uomini l'unica azione a tutto tondo non può essere una comunicazione solo in televisione funzioni dappertutto e qui apro la parentesi diciamo arriva sì sì sto chiudendo la parentesi finale su tic toc
Perché così parliamo sia della discesa in campo dell'ultima diciamo performances di comunicazione politica quando nella campagna del settembre due mila ventidue Berlusconi sbarca su tic toc con quel video abbastanza caricaturale che finivano un tic tac tac ricordate
Molti ammettono due Vaquer ottantacinque anni su tic toc sul titolo ci sanno i teenager ragazzini per come fa pensare che questi possano essere ingaggiati da in realtà quelle uno strepitoso utilizzo del sistema ibrido dei media che vuol dire che noi ormai abbiamo un sistema mediatico in cui le cose sono diciamo l'offerta è molto frammentata ma sono tutte integrate tra loro
Una cosa che funziona sui social finirà sicuramente in tv un comizio che fai in una piazza ormai ripreso da due mila videofonini se tu dici una cosa importante finisce in tv finisce sui social
Quindi Berlusconi perché fa quel video per scendere in campo colpito molto volutamente caricaturale perché se ne parlasse in televisione
E in televisione il target elettorale era decisamente il suo è quella sera in tv in qualunque trasmissione si parlava solo di Berlusconi sopito quindi non parlava ai teenager ma parlava alle mamme alle nonne ed energia che era il suo target storico alla chiuderemo
Con questa riflessione un'altra cosa secondo me Berlusconi deve lasciare soprattutto ai leader contemporanei e che è riuscito anche a tenere un ciclo diciamo di leadership lungo
Cioè la durata della leadership che un po'il cruccio delle leadership odierne cioè si consumano presso e una delle poche soluzioni che io vedo a è quella dell'evitare la saturazione mediatica certo non devi fa curarmi non deve essere sempre tu nella menu mediatico così altrimenti appunto mi annoia dopo un po'cioè viventi propone effetto Moglia
E lo devo dire in questa era molto attento e se vi ricordate per per qualche mese spariva Berlusconi e poi ritornava annunciando il ritorno di solito da Bruno Vespa che era anche a modo suo un riprende inizia nel senso quando tornava c'era anche in qualche modo una novità metà programmatica una novità politica
Qualcosa che diciamo Rio offrisse una un appunto una novità alla New Fia del conto del dell'elettore consumatore
E questo secondo me dimostra anche un'altra cosa
Ne parliamo tanto di narcisismo per i leader di oggi contemporanei ecco Berlusconi sicuramente non era un narciso al limite era un vanesio c'è una grossa differenza fra le due cose perché il vanesio a un equo potente smisurato rettili secolo e tocco diventa ora il narciso continuo bisogno di conferme altrui e allora è più facile che un narcisista vale il suo responso sono in saturazione piuttosto Longanesi grazie
Grazie valgono i tempi più innanzi al assolutamente nei tempi e quindi gravi e molto per questo sforzo i tempi dicendoci però cose interessanti e quell'anche divertenti il che non è male in contesto così serio e do subito la parola a Mauro Calise Di Gregorio ci ha parlato di media ma in realtà ci ha parlato di politica e quindi quindi in questo senso cioè mi pare per piena incongruità con la relazione che conteremo su leadership e democrazia in Berlusconi prego
Ovviamente perché questo leadership e democrazia ci siamo
Sì
è un tantinello troppo largo diciamo io mi terrò sulla leadership di Berlusconi tra partito e istituzioni perché questo credo sia un po'la chiave di volta
Per a suo contributo storico al cambiamento in questo Paese con due principali cambiamenti cambiamenti davvero epocali nella politica italiana
Entrambi si iscrivono in quel fenomeno più ampio che ha mutato la scena politica negli ultimi quarant'anni nei sistemi democratici come in quelli autocratici e il fenomeno della personalizzazione del comando
Ne riassumerò le caratteristiche principali per Juana rizzare nei tempi brevi di questo intervento il ruolo specifico assunto da Berlusconi in questo scenario
La personalizzazione
Nasce da due fenomeni uno culturale e sociale l'altro politico
A descrivere anticipare la svolta radicale nel profondo della società contemporanea e il libro di Christopher lascia uscito alla fine degli anni Settanta profeta biblico dei tempi nuovi nella consacrazione d'Italia
Un libro che mette a nudo l'espressione l'espansione senza limiti della dimensione personale i ogni cambio nella nostra vita sociale
Siamo alla fine degli anni settanta e non ci sono ancora il Sochaux
Si tratta di un capovolgimento drammatico di quei valori e legami collettivi che avevano dominato il secondo dopoguerra
Fino all'esplosione del sessantotto che era sembrato falliti non fare invece ne avrebbe segnato il declino
Qui mi trovo anche un po'sulle coordinate
Risposte prima praticamente dà ossigeno
Mi spiace non poter seguire questa raffinata distinzione fra vanesio e Narciso io starò diciamo così sul classici
Il motore volano e Demone di questa svolta sono in media prima con la televisione e il cinema poi con l'accelerazione micidiale dei social
Il processo che conosciamo fin troppo bene che avrà fra le tante conseguenze un effetto devastante sui partiti
Partite erano stati detentori del monopolio dalla comunicazione di massa soprattutto in Europa
Ma quando Emilia diventano pervasivi e multicanale incrociano l'utenza individualizzata i partiti appaiono improvvisamente obsoleti
Dei dinosauri tecnologici incapace di intercettare l'innovazione
In questo secondo che troviamo la prima importantissima innovazione di Berlusconi
Imprenditore di successo del surf venne il Cavaliere incarna al meglio l'ideale del narcisismo urbani Sismondi
Anche grazie a una personalità che non nasconde anzi esalta doti e vizi
Al tempo stesso un professionista della persuasione televisiva grazie a una profondissima conoscenza di palinsesti odiarsi e artisti dello spettacolo
Ci sono tutti gli ingredienti per sfondare in politica tranne uno
Non ha un partito
La creazione di un partito ex novo dal nulla gli a propria immagine e somiglianza e controllo è in assoluto il contributo maggiore di Berlusconi alla storia politica non solo di questo Paese
In questo modo Berlusconi si innesta sulla grande tradizione italiana del Partito il governo di partito nella vulgata partitocrazia
Che indica la centralità dei partiti non sono né l'indirizzo del Governo ma nell'intero assetto istituzionale e statali
E lo fa proprio quando con Tangentopoli la vecchia partitocrazia sta crollando
Forza Italia è stato analizzato sotto tanti aspetti a cominciare da quello organizzativo con la trasposizione di parte della struttura aziendale del Cavaliere nell'ossatura la linea di comando del nuovo partito
Io ovviamente l'aspetto comunicativo quello in cui più chiaramente emerge l'importanza dell'Idi media sette della straordinaria capacità di Berlusconi di bucare lo schermo
Ma la vera innovazione di sistema consiste nella personalizzazione del partito
Un ossimoro
Che la dice tutta sulla originalità e la potenza del termine
L'idea del partito personale rompe con la caratteristica fondativa del partito da borchie a Berlinguer e Moro
Un'aggregazione di uomini
E al tempo stesso rompe con la sua bandiera ideologica e fosse ancora più importante
Il principio di responsabilità
In quanto entità collettive i partiti sono attori a responsabilità limitata
Da Berlusconi poi si cambia
Qui si apre un tema enorme che potete facilmente intravedere ma non c'è tempo per sviluppare
Il partito personale dunque salva l'idea di partito proprio mentre partiti affondano e lo fa capovolgendo né il principio di funzionamento sottraendolo alla collegialità oligarchica e intestando all'iter
Ed eccoci al secondo cambiamento che l'Italia deve a Berlusconi il passaggio dalla democrazia dei partiti
Alla democrazia dei leader
Qui discorso si aggancia all'altro
All'altro corno della personalizzazione come tratto dominante della politica contemporanea il versante più strettamente istituzionale
L'Italia lo sappiamo bene sconta una debolezza storica
La fragilità della cabina di comando della Presidenza del Consiglio
Un'eredità costituzionale che anche lo specchio dello strapotere dei partiti
Rispetto al ruolo e alla figura del premio
Qui troviamo un passaggio interessante in un'ottica comparata
Come mai nasce proprio in Italia questa nuova forma politica del partito personale
Oltre alle spiegazioni che abbiamo appena visto e in parte ricostruito anche in chiave storiche
La debolezza dell'apparato istituzionale gioca un ruolo decisivo
Altrove in altri Paesi la democrazia del leader si incardina sul ruolo del presidente
Culmina medico in Francia
O su quello del premier
Come in tante democrazie parlamentari europee che sullo scorcio del secolo scorso vengono investite da un processo di preside inizializzazione
Da noi questi mesto non potrebbe funzionare per la cronica debolezza dell'apparato istituzionale apicale
Da qui l'esigenza la spinta e la necessità
Di creare un partito personale
Vorrei concludere con alcune brevi considerazioni sull'eredità storica di questa geniale invenzione berlusconiana
Il partito personale è un termine ormai entrato nel lessico comune
Mia moglie dice che se ci dessero un europeo ogni volta che viene pronunciato questo termine
Avremmo risolto i nostri problemi comuni
Ma non c'è Copyright sulle ferrovie
Il fenomeno del partito personale risaliva al mille novecentonovantatré
Quando esce il mio libro nel due mila
Partito personale tutti almeno a sinistra commentano dura minga non può durare
Nel giro di un decennio in Italia ci sono solo partiti personali
Tranne la ditta di Bersani
Che fedeli alla tradizione oligarchica e corpo rata
Preferirà affondare con l'idea
Nel propagarsi all'intero sistema politico anche ben oltre i confini nazionali
Partito personale subisce però un'importante in mutazione
Sì istituzionali
Diventando sempre più legato e dipendenti dal ruolo e risorse istituzionali
Potremmo dire che si presidenzialista adeguandosi a un trend internazionale
Diventa sempre più partito del premio
La mutazione evidente con Renzi
Ci aveva provato un po'D'Alema nella sua breve esperienza
A Palazzo Chigi
La mutazione evidente con Renzi che la cavalca anche per le difficoltà personalizzare il PD
Ed è un salto troppo azzardato che gli costerà la carriera
è lampante con i cinque Stelle che falliscono alla prima prova di governo perché Grillo non vuole cedere lo scettro di guru padrone del suo partito digitale
E al tempo stesso non è interessato a governare il Paese
Però Conte riesce anche se solo per un paio d'anni nel miracolo di resuscitare il partito come stampella per restare incollato alla poltrona di Palazzo Chigi eh incollato abbastanza alte ma abbastanza breve
Ma il definitivo coronamento istituzionale del partito personale lo avremo con Giorgia Meloni
Artefice della fusione perfetta tra leader partito
E vertici dell'esecutivo
Almeno per un po'
Quello che invece possiamo dire con certezza e che l'eredità berlusconiana
Va ben oltre il partito
Che affonda
Grazie in questo caso addirittura per aver utilizzato meno il tempo disponibile dicendo cose molto interessanti anche se purtroppo non
Non produrranno quel guadagno del nel dollaro non dell'euro ogni volta che si cita l'espressione del partito personale
Mi ferma soltanto sull'ultima affermazione cioè l'eredità di Berlusconi che per il va oltre
Berlusconi stesse vincendo questo certamente vero insomma in termini storici generali
Però vorrei mettere in relazione a quello che diceva prima
Giovanni Orsina quando si diceva che come dire il secondo Berlusconi quello che governa governa già in un contesto che è un contesto che esprime delle tendenze diverso e e quindi diciamo detto un poco come dire molto sinteticamente chi un ritorno della politica dopo che questa era stata fortemente oscurata da altre dinamiche considerate più importanti naturalmente è un discorso come dire tutto da fare ecco diciamo ma certamente ci sono queste diverse dinamiche che intorno coloro che entrano in gioco
Grazie comunque molto a
Ma Calise per quello che ci ha detto e vorrei introdurre appunto il nodo del partito che qui c'è perfetta come dire sì ma assai sintonia passaggio di temi da un da un relatore all'altra nodo il partito Berlusconi Forza Italia e ce ne parla Francesco Ragno
Bene grazie
Anch'io ringrazio per questa opportunità per questa occasione
Di discutere con voi
Di alcuni passaggi importanti della nostra
Abita nazionale ma allo stesso tempo
Temi che hanno fatto un po'scuola nelle scienze sociali in particolare nella scienza politica in chiave in chiave comparati
Forza Italia è stata etichettate definita in tantissimi modi
E spesse volte ne è seguita anche delle comparazioni molto diverso
Importanti comparazione che hanno colto degli spunti per esempio con i partiti populisti già negli anni novanta di portar via ma penso anche dei lavori molto recenti di Papas paghi ISPA apparsa che allarga addirittura la comparazione con i Paesi dell'est Europa e dell'America e dell'America latina in realtà molte volte qui le comparazioni fanno un un corto circuito perché non si capisce bene se si compara il partito se si compare in un leader o a volte il leader e il partito però anche questo è un aspetto è un aspetto un aspetto importante
Allora io partirei naturalmente non potrò non ricollegarmi a le cose che ha detto
Diciamo Mauro Calise e al suo copywriter mi mi cercherò un po'anche di utilizzare qualche termine un po'un po'diverso allora il il punto di partenza un po'in questa riflessione stamattina lo si è detto ore emerso ancora più in maniera rilevante è una regolarità diciamo fondamentale quando noi parliamo se io prendo sul serio il titolo del mio intervento il nodo del partito io posso intendere fondamentalmente in due modi
Diciamo questo termine in demoni come delle la rilevanza del partito il partito come elemento nodale
Del funzionamento delle nostre democrazie realtà della politica i regimi di massa delle app della politica di massa anche i regimi autoritarie soprattutto totalitari sono impensabili senza i partiti di integrazione
D'integrazione autoritaria
Questo è un tema rilevante ed è un tema rilevante tanto più in una fase di crisi della politica o meglio in una fase di crisi di sistema che il tema centrale che stamattina è stato evocato in tanti nei modi indipendentemente da quale la scaturigine o il la prospettiva temporale nella quale noi inseriamo ovviamente alla destrutturazione del sistema partitico che si consumare il novantadue novantatré novantaquattro se vogliamo possiamo fare anche possiamo anche a retrodatare
Al crollo del muro di Berlino nell'ottantanove ovviamente una destrutturazione
Comiziale crea un'incertezza radicale e i partiti diventano un elemento cruciale in questa dimensione di incertezza radicale cui gialle per quale per quale motivo come insegna la scienza politica
Diciamo comparata perché svolgono due funzioni di integrazione di coordinamento a livello elettorale politico
Diventano un modo per risolvere il problema di un'azione collettiva quindi per una mobilitazione di massa di lettori in centrifugazione in fluidificazione
E dall'altra parte hanno una importante funzione in termini di funzionamento delle istituzioni
L'integrazione istituzionale procedurale il coordinamento interno nel funzionamento del Parlamento del governo e in senso lato del sistema di governo inteso in maniera molto rilevante
Questo la funzione cruciale dei dei partiti e in questo senso nodo ma è un nodo anche perché pone dei problemi in genere i fenomeni organizzativi la la prospettiva l'analisi dei partiti mette in evidenza gli effetti perversi del funzionamento dei partiti la loro inevitabile
Produzione di funzionalità ma anche di disfunzionalità
Gli eccessi che spesse volte sono legati alla loro a alla loro azione quindi una alcuni aspetti problematici nel caso di forza Italia alcuni di questi aspetti problematici come provano a dire sono strettamente legati al modello all'lo stampo originario alla quello che noi chiamiamo con un termine ripreso dalla teoria dell'organizzazione
Di Steel con cioè il l'imprinting organizzati cioè quell'insieme di scelte strategiche di tecnologie sociali disponibili che in una certa fase storica definiscono il il partito come si costruisce come viene e come viene a galla quali sono queste questi questi ingredienti dell'impresa
Faccio una piccola precisazione
Normalmente quando noi studiamo i partiti dal punto di vista organizzativo ci sono tre modi molto diciamo che si integrano uno è quello di guardare appunto all'origine del partito in questo caso all'imprinting al modello originario
Il secondo è quello di guardare alla istituzionalizzazione come il partito riesce
In qualche modo a consolidarsi nel tempo il terzo è quello di tenere conto delle crisi dei cambiamenti del partito nel tempo a da questo punto di vista non è qui finiamo nel due mila e sei nella parentesi ma diventerebbe molto interessante vedere
Anche il ruolo e la prospettiva per esempio di Berlusconi soprattutto di Forza Italia nelle due grandi destrutturazione del sistema partitico
Nel novanta due novantatré novantaquattro e poi nel due mila tredici due mila diciotto
La centralità del partito sarà radicalmente ribaltata alcuni di questi elementi sono anche la conseguenza de il processo di istituzionalizzazione dell'imprinting
Originario ma non solo di questo in genere per spiegare i processi di trasformazione delle organizzazioni e quindi anche dei partiti come organizzazioni complesse la dobbiamo tener conto del tempo
Il trascorre del tempo non tutti i partiti riescono a a a come dire a sostenere il trascorrere del tempo ci sono molti partite nascono Flash che muoiono
Delle pressioni che arrivano dall'ambiente dall'e sterno dei vincoli che l'ambiente l'esterno
A partire dei vincoli che la competizione elettorale ma anche informate del sistema di governo pensate a differenza tra un sistema parlamentare un sistema presidenziale pongono quello che coppia ma il coordinamento strategico dei partiti e infine naturalmente anche diciamo le scelte dei leader le scelte dei gruppi dirigenti tutte queste cose assieme tempo pressioni vinco le scelte ci spingono un po'quello che Kakà allora andiamo rapidamente
Io però non ho preso il tempo
Andiamo rapidamente mi diciamo faccio mi faccio alcuni alcuni spunti da questo punto diciamo da questo punto di vista partendo dal concetto di modello originale
La prima grande questione che la scienza politica se sempre interrogata quando si parla di quale l'impronta lo stampo del partito e sei partite di origine interni o di origine straniera
Voi sapete che uno dei paradossi della politica italiana che nonostante l'adozione di leggi maggioritaria volte iper maggioritari non abbiamo avuto una costante proliferazione di partito
Questa costante proliferazione di parti di razza stata più legata dinamiche interne a sistema politico spesse volte diciamo alle regole di funzionamento dei gruppi parlamentari ma anche alle stesse regole di finanziamento dei partiti meccanismi che incentivano la frammentazione e che in un certo senso erano contro
Diciamo esatte no contro intuitivi rispetto al sistema elettorale il caso più interessante qui voi non avete messo sì dei tempi di sempre ma dal due mila e sei due mila otto l'elezione importante perché due mila otto è quella che per i politologi in chiave comparata fa parlare addirittura di bipolarismo
O di bipartitismo quasi realizzato se i partiti si presentano in Parlamento dopo l'edizione due mila otto con il PdL che arriva al trentasette per cento un successo
O mente fuori misura quando Monti nel due mila undici andrà a fare
I colloqui parlamentari per vedere se riuscirà a portare a casa il mandato che il Presidente della Repubblica che avevano dato
Si racconta che abbia incontrato una trentina di gruppi parlamentari come ci arriviamo da sei apprenda questo è un bel è un bel è un bel problema e fa capire appunto la coerenza complessiva
Dei dei sistemi dal punto di vista diciamo del dell'origine quindi mentre i due partiti di origine esterna più interessanti degli ultimi anni degli ultimi trent'anni sono appunto Forza Italia e ovviamente il Movimento cinque Stelle non parlo della lega e del PD perché avevano radici nel nel decennio
Nel decennio precedente
Qui un punto interessante che io volevo sottoporre la vostra attenzione e che in questa dinamica di organizzazione di origine esterna per cui Berlusconi diventa il costruzione di coalizioni inusitati idiosincrasie come sarebbero state chiamare a geometrie variabili o addirittura il federatore del del diciamo dell'elettorato
Moderato che aveva perso punto di riferimento dopo la scomparsa della della Dc questo un tema molto interessante in chiave comparata
Perché avvicina molto Forza Italia ai grandi partiti conservatori e liberal conservatori dell'Europa del Sud e della Francia cioè qui ci sono degli elementi molto interessanti di comparazione con il partito gollista ma soprattutto con il Partito socialdemocratico in Portogallo di saga Armiero con il Nuova Democrazia in Grecia
Di Karamanlis e con
Diciamo la Spagna in realtà Lucidi cioè di Suarez l'Unione di Centro democratico cioè l'idea che i partiti moderati posso liberal moderato liberal conservatori hanno una una funzione cruciale nel consolidamento istituzionale dialogico organizzativa cui è funzionale alla funzionamento del sistema istituzionale ma allo stesso tempo rispondono anche un bisogno politico che potremmo semplificare in questo modo
Riescono in qualche modo a rendere più indolore una transizione politica perché sono in grado di assicurare che quella transizione non supererà certi limiti e conterrà le trasformazioni sociali più profonda in questo senso
Faranno il loro mestiere cioè cercheranno di moderare una serie di discussione
Questo e non ha spento un aspetto particolarmente rilevante per quanto riguarda l'organizzazione l'organizzazione un l'origine esterne del partito mi fermo visto che sono già pochi minuti faccio qualche piccola notazione anche su questo aspetto
In realtà qui del partner nel caso di Porsenna che non ci troviamo di fronte però un problema
Che non è solo di Forza Italia e lo ritroviamo anche molti altri partiti compreso nel Partito popolare più che di Aznar di di Mariano Ratko cioè che la un leader che non solo vuole federale non vuole rendere stabile uno elettorato che per tutta una serie di ragioni diventato un fluido o tendenzialmente fluidificante uno dei modi in cui si ottiene questo come ci insegna la storia del marketing politico
E la polarizzazione il tema che dicevi tu cioè quello di creare sostanzialmente scelte di campo e far sì che queste scelte di campo SEG menti no
L'elettorato naturalmente questo vuol dire che al diciamo uno degli errori concettuali era il pensare che Forza Italia come partito come comitato elettorale come lo stesso Berlusconi amava definirlo fosse legato alle elezioni no perché è un processo di segmentazione polverizzato dall'elettorato tu lotti ieri attraverso un clima di campagna
Ponte diciamo di campagna elettorale di compagna politica permanente con una meccanismo molto interessante se vi ricordate per la prima volta in Italia con Berlusconi non esistiamo ad una partecipazione che tenga contrapporsi orizzontalmente
Per esempio tra il popolo della partita Iva i dipendenti pubblici tra destra e sinistra piuttosto che la classica partecipazione verticale in cui avevamo la piazza che sfidava il governo questo è un un elemento sicuramente di innovazione nella stravince di mobilitazione degli elettori molto interessante a Lodi troveremo poi in molti altri
Momenti per esempio dopo il periodo della scorta che avrà anche una conseguenza molto interessante alla non accettazione spesse volte delle elezioni
Del successo dell'eccezione quello che succede nel due mila e sei con le elezioni vinte da Prodi ma che in realtà un meccanismo che poi ritroveremo anche in Spagna con le elezioni quando Zapatero vince le elezioni contro Mariano Mariano Racco
Quindi c'è questo aspetto molto interessante quest'aspetto molto interessanti apre però un problema che diciamo media chiudere con una passaggio cioè quello che io chiamo l'effetto rimbalzo
La polarizzazione tende a spostare sempre di più e ad alimentare a costruire una domanda politica
è un po'come la legge degli sbocchi disegni d'offerta crea la propria domanda sempre più estremizzato a ci spostiamo dal dalla logica del dell'elettore mediano alla logica dell'elettore dell'elettore più estremo
Quando questo produce delle delusioni non produce appunto un indebolimento in questo caso della figura centrale dell'identificazione lite noi assistiamo a quello che gli sciamani chiama l'effetto rimbalzo cioè l'elettore cerca proposte politiche sempre più radicali queste era avvenuto in parte con Renzi
Il rottamatore
Ma poi non lo vedremo con sardine lo vedremo con Giorgia Meloni il problema politico che si apre quale dal mio punto di vista che naturalmente oggi Forza Italia un uno spazio enorme della rappresentanza dell'elettore
Moderato che era un po'il punto di riferimento iniziale del ragionamento di di Berlusconi una seconda considerazioni e qui chiudo veramente perché non ho il tempo a parte l'origine Esterna del partito questo origina esterna sul partito personali non dico nulla perché ha già detto tutto
Mauro Calise se non due osservazione di recente uno studioso di teoria dell'organizzazione ha parlato delle organizzazioni personali come degli a dal cioè delle degli spazi di coordinamento
Di comporta dinamiche organizzative ma anche di dinamiche
Sociali e in qui nel nostro caso dinamiche elettorali che hanno una funzione che hanno un aspetto importante in alcuni perni di collegamento cioè i leader stare al centro la sua identità la sua biografia la sua storia
E il rapporto con il territorio bendato da legami deboli con alcuni in meno e girò perni di collegamento chi sono i termini di collegamento in questo caso in nel nel partito di Forza Italia
Be'soprattutto gli eletti
Il partito degli elettori
Forza Italia diventa il partito degli elettori il processo di professionalizzazione di specializzazione degli eletti diventa uno dei degli elementi cruciali in questa capacità di gestire la presenza del partito nel territorio
Che si affidi scherzi al le diciamo connette a un altro aspetto che quello del partito in franchising
Anche qui un legame debole in cui c'è una divisione del lavoro tra diciamo unità locali diciamo realtà locali e la realtà centrale che è sempre quella dominata dal controllata dalla Libia naturalmente anche qui troviamo un elemento e qui veramente chiudo che la Puccio nel senso che ovviamente all'hamburger abilità dei lividi uno dei grandi paradossi della vicenda del dei leader personali quale che la vulnerabilità dell'idea finisce per avere delle conseguenze sulla consolidamento del partito ma siccome i leader diventa l'elemento connettore
Con la maggioranza parlamentare con il governo quando va al governo la vulnerabilità del leader diventa un fattore di in qualche modo destabilizzazione della crisi
La la strategia qual era proviamo a utilizzare strumenti ancora più maggioritari per rafforzare questa connessione ma naturalmente questo poi pone altri problemi in termini di responsabilità di qualità della democrazia e qui finisco scusa
Mi scuso no no no ruolo ma penso che il modo per poter parlare tutti montati in modo adeguato do subito la parola Emilio dato oltre ci parlerà di il popolo e politica estera
Qui questura ci spostiamo un po'come tematiche ma non non del tutto Berlusconi adesso nazionale internazionale
Naturalmente
Questo sì
Insomma
Va naturalmente ringrazio anch'io
Gli organizzatori per avermi invitato e soprattutto per avermi consentito di partecipare a questo tavolo anche se di politica estera si parlerà oggi pomeriggio ma il taglio che dò all'intervento ha molto a che fare con quello che è stato detto fino ad ora
Il tema della politica estera è poco studiato in Italia
Ancor meno studiato la politica estera come argomento per capire meglio la figura di Berlusconi
Forse vale quello che veniva definito il teorema di Pasquino per cui siccome l'italiano non ha una grande politica estera non ci occupiamo tanto di politica estera come scienziati sociali
Io credo invece che il caso di Berlusconi ribalti questo teorema non soltanto perché e importante la politica estera di Berlusconi nella storia nella politica estera italiana
Ciò vuol importante di Berlusconi politica estrema soprattutto perché la politica esteri Berlusconi ci aiuta a capire meglio la figura di Berlusconi come politico quindici abita a capire quello di cui stiamo parlando questo dato
La prima cosa ha da dire come quando si parla di politica e stringersi diciamo che che continuità e cambiamento allora è fuor di dubbio che la cui richiesta di Rusconi si inserisce in un solco di continuità una continuità con quello che è accaduto alla Prima Repubblica una continuità rispetto ai governi non guidati da Berlusconi nella stessa fase temporale passatempo vale che io anch'io a lungo fino al due mila undici necessariamente quindi non posso fermarmi al Dream qui vado novantaquattro due mila undici
Abbiamo un sosta sostanziale accordo tra le parti politiche sulle scelte fondamentali quindi non abbiamo una politica e seicento desta voglio essere centrosinistra
E cambiamenti rispetto la Prima Repubblica si leggono i cambiamenti della struttura sistema internazionale
A fronte di queste continuità ci sono degli elementi di novità che sono sempre stati insolente stati sottolineati
Il rapporto con gli Stati Uniti si diceva oggi Berlusconi si definiva occidentale sul credeva molto a questo ancoraggio all'Occidente nella testa di Berlusconi docente era guidato naturalmente dagli Stati Uniti
La questione della Russia è vero che c'è un accordo l'italiano sull'avere buoni rapporti con la Russia non ce la specificità di Berlusconi però Berlusconi non pone il problema del regime politico anzi si spinge a dire che l'Europa deve allargarsi fino a includere
La Russia poi su questo torneo il rapporto con l'Unione europea Berlusconi è un fervente europeista però attiva un discorso di contestazione delle politiche europee
Che non è il classico portare la vergogna sull'Europa no il Blaine Shift noi qualcosa di più perché critica la la non soltanto la le politiche dell'Europa ma a volte anche la l'essenza stessa dell'Europa della politica e mo'europea e poi c'è l'altro elemento di novità importante il rapporto con Israele qui c'è una rottura forse più forte rispetto alla lastra nel sacco di destra italiana
Soprattutto dopo l'undici settembre c'è questa idea forte che sua l'Italia deve difendere la la prima l'unica democrazia del Medioriente questa rottura dei rapporti storici
Che anche caso separato il rapporto tra calze Berlusconi aveva mantenuto invece rispetto alla questione palestinese pesa questo cambio che poi si lega anche a un discorso legato a minaccia del terrorismo e dell'immigrazione quindi l'inclusione dell'immigrazione perché nella politica estera
Però detto questo
Le vere novità di Berlusconi che punto ci dicono qualcosa su Berlusconi anche interno per capire meglio questo Friel fenomeno del berlusconismo anche all'interno della in Italia
Riguardano il suo rapporto con il popolo prima si parlava di un popolo di centrodestra cioè Berlusconi compie una rivoluzione perché lui vuol fare la politica estera per il popolo
E vuole comunicarla popolo vuole convincere il popolo che la politica estera è qualcosa che a che fare soltanto gli esperti diplomatici militari ma che qualcosa che può polpo portare vantaggio al popolo e cercherò di spiegare in che modo nel nel nel berlusconismo il poco diventa un soggetto attivo
Nella narrativa di politica estera usando due categorie la prima e il nesso mobilitazioni politicizzazione e la seconda il nesso personalizzazione centralizzazione
Per quanto riguarda il primo punto qualche Berlusconi è un leader anche populista è stato detto un leader che ha bisogno di mobilitare
E a come poter quindi anche non soltanto quando all'opposizione ma anche quando va al governo deve continuare a mobilitare superata traversata del deserto
Berlusconi tratto si occuperà molto di più di politica estera se no non si è occupato tante novantacinque novantaquattro Maratta non ho tempo ma ci sono diversi episodi importanti anche per quel breve spense il governo come sapete Berlusconi
Prende anche il ministero ad interim e quindi utilizza anche il suo ruolo di ministro degli esteri per una certa fase poi continuerà per mobilitare il popolo italiano si è messo in politica
In questo modo inevitabilmente la politicizzata questo non significa che poi nelle scelte non non rimanga quell'accordo by partita sui bisogni fondamentali proprio di essere il fallimento di politicizzazione quindi si dice io faccio delle cose che gli altri non hanno fatto io faccio degli atti non farebbero cito
Quattro esempi Pratica di Mare no ha sempre ricordato come il grande capolavoro dopodiché se Berlusconi cosa che più colpisce è che Berlusconi racconta Friedman né in un altro importante libro dove lo ha portato fa propositura dice vide
Porta la media sette perché lo col il mandato di raccontare quell'accordo come la fine della guerra fredda
Quindi c'è un'aria e la ed è l'unica realizza quella fine della guerra fredda che altri invece che non vogliono accogliere Putin e voglio e poi presenta italiani come questo come come elemento vantaggioso perché i rapporti con la Russia sono economicamente vantaggiose
Potrei ricordare la guerra la guerra di Bush possiamo chiamarla cioè Berlusconi vuole evitare interventi in Iraq farà di tutto per evitarlo però poi appoggerà
E il la la guerra affronterà un pavimento un Parlamento che Orazio mette bandiera italiana che hostess prima le bandiere arcobaleno con un Paese pieno di maniera parco marino
E tra l'altro qui si scollega secondo me con il suo popolo perché i sondaggi d'opinione mostrano come gli italiani non segua Berlusconi in questa guerra anzi l'opinione pubblica nei sondaggi sud
Rapporto con gli Stati Uniti quasi si dimezza il far nell'ordine pubblico favore per gli Stati Uniti in quel periodo perde un po'nessunissimo comunque tenta di politicizzare
La stessa cosa sull'Europa per motivi di tempo vado avanti la stessa cosa sulla questione
Della dell'usura poi richiesta per questo di migratorie non sappiamo che sarà poi Minniti a fare un famoso accordo con la Libia ma Berlusconi e il primo che apre un campo in Libia che inizia questa politica di esternalizzazione del confine aerei italiani che dalla Libia portano i migranti al a a sud del del del sale per quanto riguarda la personalizzazione centralizzazione molto è già stato detto sulla personalizzazione Berlusconi ma la ritroviamo anche in cui si resta in politica estera si lega al suo piano di riforme per l'Italia che hanno un effetto importante sulla centralizzazione processi decisionali in politica estera
Anzitutto Berlusconi si sfida di pochissime persone non ascolta molti diplomatici si parla di di un cinque sei persone che riusciva a parlare con Berlusconi questioni di politica estera quindi lui
Si affida ad una cerchia ristretta di collaboratori e quindi esautorare in qualche modo il potere degli altri funzionari pensiamo alla riforma della Farnesina e Verona e con la Farnesina
Tanti e del Duemila
E quindi prima della della di Berlusconi ma si inserì era falcetto sinistra ciò ma si inserisce in un discorso che aveva già avviato Berlusconi al governo e che poi prosegue di riforma di tutta la pubblica
Dove c'è l'idea che la pubblica amministrazione deve essere svecchiata
E al investirà anche la Farnesina e comunque Berlusconi farà una nuova riforma del due mila dieci
Che cambierà molto a dando ad ogni ministero un consigliere diplomatico di potrei dire tante cose ma soprattutto trasformando la politica estera la Farnesina un in un uno strumento molto più legato all'economia le performances del Paese
Poi abbiamo la riforma di servizi di intelligenza anche qui la riforma e del due mila sette
Ma queste nuove due mila sette ha una lunga storia che parte parte col con Frattini cioè l'idea che dopo il due mila uno con minaccia terroristica bisogna superare la cultura
Diffidente degli italiani rispetto ai servizi di intelligenze bisogna restituire una nuova cultura dice ma tutto questo da porta l'accentramento a Palazzo Chigi
Accentramento a Palazzo Chigi
In parte dovuto a riformare la Farnesina in parte dovuta a questo in parte dovuto a un altro aspetto della patata Lucrezia luci oggi pomeriggio che il ministero degli italiani nel mondo nacque ma ne parlerà lei oggi pomeriggio ce li l'idea di Berlusconi di portare a Palazzo Chigi
I ministri italiani nel mondo dandogli una funzione proprio di promozione dell'economia
Il ministero verrà poi riportato fuori e quando torna né per lo fa il pesce novantaquattro due mila uno lo riporta un'altra volta lento qual è l'eredità di di di questi due processi mobilitazione politicizzazione personalizzazioni centralizzazione
Io non ci sia tutta anche io più o meno
Uso gli stessi esempi se non è in quello che è venuto dopo Berlusconi ci sono tre momenti significativi se vogliamo ragionare con Sartori che noi guardiamo a tutti i governi ma ai momenti in cui si definisce il sistema politico il governo Renzi il primo Governo contro il Governo Meloni
Nel caso di Renzi dobbiamo una una un'attività
Molto spinta in questo senso Renzi approfitta di una riforma introdotta propone preferì Berlusconi eccetera della necessità in fatto per motivi anche sua di di di di processo politico c'è la necessità di governo di recarsi in Parlamento per riferire prima di ogni Consiglio europeo Linette
Questa questa novità che poi fu modificata da Monti amplificata Dini sfruttata da Renzi trasformando in quel momento in quello che ancora oggi non è più un momento per raccontare cosa anzi andrà a fare il Consiglio europeo al momento per fare un punto sulla politica estera italiana a tutto campo
Renzi il primo che fa questo anche in cerca di legittimazione è andato al potere senza senza essere eletto punta molto sull'Europa quindici i Consigli europei di Venturin momento l'discorsi avanti a Parlamento prego signora Bennet momenti in cui
Tre Renzi USA la politica estera per mobilitare e per personalizzare avrei tanti esempi ma bandiamo acconti uno Conte uno qui ancor più spettacolare perché il processo viene fatto da due dice
Cioè il conte uno non è ancora Conte due non è ancora Conte che diventato il vero primo ministro diciamo e ancora un Presidente del Consiglio che passa le carte e abbiamo i due vicepresidenti che competono sulla politica estera Salvini lo farà sul piano dei migranti
Andrà il libeccio e da contrattazione però o alla fine prevale me ma perché ministro degli interni prevale Di Maio perché come ministro delle a degli affari dei fa economici e sviluppo economico fa l'accordo con la Cina
E quindi punta molto su questo
E poi rimarrà ministro ministro degli Esteri fino fino al governo Draghi
Lo troviamo anche comedoni qui cito due casi chiudo molto impartiva se il selfie con modi indetta il G venti per simboleggiare che l'Italia uscita dal memorandum con la Cina sulla via della seta
E ci sarà la riscoperta dell'India dopo il caso dei marò e quindi entra nel corridoio dell'India
La la la sua la forte personalizzazione di questo evento oppure sul piano della centralizzazione
Il il piano Mattei
Per Mattei porta la cooperazione italiana lo sviluppo relazioni con l'Africa a Palazzo Chigi con una cabina di regia è una struttura di missione sottraendo alla alla Farnesina insomma io credo che la politica estenderlo su Coni sia un oggetto di studio molto interessante non soltanto per capire meglio la fase del berlusconismo della storia politica italiana ma anche per capire la sua eredità attuale
Grazie certamente credo che condividiamo la conclusione cioè che la politica estera sicuramente un aspetto molto importante per capire Berlusconi e la sua politica
Personalmente credo che
Ci sia stata più discontinuità che continuità tra la politica estera italiana precedente a Berlusconi e poi la sua e anche gli esempi portati in qualche modo mi sembravano confermarlo
Ma questo sarà oggetto oggi pomeriggio di un dibattito di relazioni e di un dibattito sì specificamente dedicato a questo mi rimetto ai gli organizzatori se dobbiamo chiudere qui o c'è spazio per un qualche
Intervento cioè ci dicono di sì
Sono divieto di questa perché sempre interessante e allora ecco
La il dibattito aperto
Forse conviene venire qui credo per
Immagino che sia registrarono col
Accettabili ridurre una che riguarda il primo partner si è parlato di cesura che viene collocata a partire dagli anni sessanta e voglio notare lo voglio
Diciamo sviluppare un ragionamento mi devo trattenere la domanda come sia significativo in quegli anni
L'azione politica di Pacciardi
Che parlano di nuova repubblica inviterei a leggere il primo numero della rivista la folla dove c'è un editorialisti Pacciardi molto significativo dove dice
Bisogna parlare al cuore della folla
Per riformare lo Stato e distruggere le sette le sette solo
I partiti no
E collegata a questa azione politica di Pacciardi
La più nulla riflessione teorica del preside della facoltà
Di di Firenze Giuseppe veramente io credo che sia un aspetto molto ombra che è Ciccio solo dei segnali iter solo dei prodromi indubbio dubbio molto chiaro un'altra domanda invece
Per il secondo parametri per quanto riguarda la centralizzazione della politica
è interessante notare che la Meloni
A proposito di centralizzazione e non solo porta a Palazzo Chigi la cabina di regia per interno barche ma vuole anche far dimenticare che quel tipo di intervento nei confronti dei Paesi africani era stato pensato
Da Berlusconi per cui cambia nome Berlusconi l'aveva pensato e fatto è chiamato Piano Marshall
La ora
Pretendenti alla Mattei perché all'esigenza all'esigenza di di togliere di togliere chiudo
Qualsiasi ricordo rispetto all'azione di Berlusconi grazie
Prego se ci sono altre
A ad aggiungo mi aggiungo a questo intervento giusta a titolo di curiosità ovviamente la citazione di Maranini e più profonda ma Riccardo Misasi quando fu ucciso Moro parlo di Seconda Repubblica come una cesura diciamo ma questo così ad ampi rilevamento dell'informazione
Prego
è ovvio che abbiamo però noi non c'è altro cambi mi sembra strano che non ci sia altro
Credo che sia
Il primo Pappacoda
Il rettore a mi fra pongo rispetto al pranzo per cui mi scuso però c'era una domanda diciamo che è un po'mi sorge ascoltando un po'tutti gli interventi cioè in Berlusconi c'è questa comunque dimensione liederistica che conosciamo c'è una ricerca del consenso intelligente cioè capace di sopravvivere eccetera però questo mi portava a rapportare tutto questo discorso con l'orrido vero della Seconda Repubblica cioè i margini di manovra estremamente limitati di un Paese in transizione che riguarda la politica estera ma mi fa piacere porlo a un diciamo panel di scienziati politiche perché c'è tutto un discorso sulle politiche pubbliche la politica estera ma anche tutta una serie di politiche che sono limitate da un paese in transizione sicuramente per tutti gli anni Novanta ma anche per una parte diciamo dei primi due mila e questo ci potrebbe portare a una conclusione cioè Berlusconi è un diciamo normalizzatore o con quella figura che contribuisce alla normalizzazione del Paese
Nella transizione
Con argomenti retorici però profondamente diversi rispetto ai suoi competitori Prodi Berlusconi è il classico esempio se vogliamo al più forte cioè ecco la domanda che pongo in modo aperto e così cioè effettivamente dobbiamo pensare che Berlusconi cerca di dare dinamismo al Paese in un contesto di politiche pubbliche molto circoscritte o invece avete un'altra idea grazie
Grazie
Ci sono altre
Domande
Io soluzione altre domande aggiungo una che rivolta a tutti i relatori di questa tavola rotonda
Berlusconi figura di innovatore
So che e in campo storico quando non sappiamo cosa dire diciamo paglia usiamo la parola transizione mi chiedo se
Berlusconi
E si può anche leggere come una figura di transizione come tutti può alla fine ovviamente tutti siamo sono figure di transizione
Cioè di Lorenzo lui pensa beh nel nel suo momento nessuno lo è poi nel lungo periodo tutti a ridere tutti lo sono presidente Tito stiamo questo è abbastanza evidente
Rispetto però a specificare la domanda rispetto a una questione cioè Berlusconi che in qualche modo gestisce in modo efficace il problema di una progressiva polarizzazione
Della Società della cultura della politica eccetera
Ma poi il dopo di lui mostra che questa bestia almeno mi pare che è la polarizzazione diventa sempre più difficilmente governabile in termini e diciamo dico compatibilità con la democrazia così come la intendiamo
Parola ovviamente lasciamo perdere insigniti dell'interpretazione la parola democrazia cioè in altre parole e davvero lui interpreta la fine di quel consensuali Isma'che va ha dominato la la Prima Repubblica
E qui c'è secondo me tutta la discussione sull'uso del Prima Seconda Repubblica detto brevemente io credo che sia giusto parla in Seconda Repubblica perché anche al di là del fatto che non c'è stato mutamento costituzionale in realtà il cambiamento è talmente grande
Che va va usato un senso di distinzione la dimostrazione dall'alto di come le leggi elettorali anche se non sono materia costituzionale sia spot escrementi importanti anche se naturalmente non è stata questa l'unica causa come è stato ben spiegato prima nel passaggio da prima a seconda Repubblica ecco diciamo finito quel forte consenso all'ISMU forse anche eccessivo diciamo che è stato dominante a Prima Repubblica
Berlusconi anche qualche modo introdotte efficacemente e appunto una una dinamica bipolare che però ha incontrato molti problemi anche crescente anche in termini di per esempio di frammentazione ma come si diceva prima e e così via ma non voglio ovviamente
Allungare troppo la la mia questione più che altro per dare possibilità ai nostri relatori di intervenire ancora
Gli offre conta
No io volevo no no ora abbiamo stavo spostando
Comprende cosa fa basta accenna una va be'non funziona no io una
Una
Un'osservazione
A proposito del del rapporto tra Berlusconi e la polarizzazione la mia impressione e che ci sia in un certo senso una Polo una polarizzazione inscritto incorporate nelle diciamo nelle strutture in particolare nelle strutture istituzionali cioè
Il passaggio ad un sistema elettorale maggioritario così come la il processo di maggioritari ze azione che un processo molto
E abbiamo anche di presente di presidenza legislazione però diciamo maggiore idealizzazione per per puntare la rilevanza tra maggioranza minoranza o comunque opposizione
In qualche modo innesco inevitabilmente dinamiche
Di divisione DB polarizzazione questa è una piccola Rizza azione che nella logica del dei sistemi maggioritari
Pensate che lo stesso Giovanni Sartori nel famoso libro del settantasei
Scriveva che parlava
Considerava il caso inglese come un caso particolare perché riceve qui è un sistema bipartitico in cui di polarizzazione comunque si tende a mantenere
Moderata ma se un sistema bipartitico o bipolare tende a documentare la distanza ideologica tra i due partiti allora
Il quadro cambia radicalmente
Sartori però parlava di una distanza ideologica che aveva dei riflessi i rapporti con gli elettori ma era prevalentemente distanza ideologica tra partiti
Berlusconi introduce secondo me anche un aspetto culturale che poi forse legato anche alla costruzione dell'identità sia in negativo che in positivo cioè Berlusconi gioca molto sulla costruzione dell'identità e l'immagine di Forza Italia sia in negativo l'antipolitica l'anti Prima Repubblica
I partiti l'anticomunismo e e poi ovviamente in positivo la rivoluzione
Arriverà anzi tra gli anti mettiamo anche tra parentesi
L'anticostituzionale nel senso di farsi portatore di un programma di un progetto di un programma di riforma costituzionale radicale e poi ovviamente anche gli aspetti a altri qui c'è una componente culturale
Al mondo Gabriela mondo direbbe
Una polarizzazione di processo cioè la polarizzazione diventa un modo anche
Non solo non si gestisce come dire per gestire il consenso per riuscire ad ottenere una per riuscire a fidelizzare
Ampie quote di elettori che invece in altre fasi avevano perso questa capacità di distinguersi insomma si ritorna quello che Ignazio Silone diceva che forse la scelta più rilevante in politica la scelta dei compagni ma scegliere compagni significa anche dividersi naturalmente il confine ebbene ritorna al discorso precedente e che l'avere attivato meccanismi di questo genere poi hanno finito per come dire a favorire una competizione crescente in un certo senso cioè ad una crescente estremizzazione
Altra questione poi il il contrasto tra politica visibile politiche invisibile tra la politica visibilità a livello di campagna elettorale o a livello di dinamiche parlamentari deve stressare la divisione
Il confronto la dimensione la politica stessa viale di cui si parla anche nel caso inglese già negli anni settanta e poi la politica delle decisioni e deve comunque in ogni caso poi decidere
E quindi tu avevi presto doppio o livello di politica visibile in politica
Invisibile non so se volete
Se piove legato abbinata a Natale
Scusate devo pensare
Il mio tentativo di suscitare deviazioni non ha funzionato bene ma sono ma forse per l'uno e l'attuale chiedo il più vicino vedrebbe come sempre da destra bene dove
Si Giovanni ovvero una veramente telegraficamente
No il discorso di di Pacciardi e Maranini
Maranini peraltro nel sessantasette pubblica la strada del potere che
Il più alto prodotto intellettuale di critica liberale della partitocrazia che esce completamente Controtempo
Cioè cresce in un momento nel quale quella roba lì è morta e sepolta anzi accusata di essere para fascista come anche Pacciardi peraltro la rivista si chiama la folla che era il titolo dell'opera di Guglielmo nel libro di Guglielmo Giannini visto che prima parlavamo anche di qualunquismo e di Berlusconi che si diceva con un qui sta e poiché la lezione di Maranini tornerà a essere ad avere una sua attualità alla fine degli anni settanta quindi è proprio tipicamente no l'altra battuta vedi prendere lo spunto di Federico
E è che gli anni Novanta sono anni e ma parlo sotto il controllo di politologi di grande convergenza fra destra e sinistra a livello internazionale
Cioè se voi vedete Perugia ombra grafico sulla Francia dove si vede proprio che i socialisti e gollisti negli anni novanta praticamente diventano quasi indistinguibili ed è parte di quel processo di crisi del politico del quale parlavo all'inizio
E
Ci sono diciamo l'Italia è un po'in controtendenza perché invece un momento di di conflittualità politica la quale conflittualità politica però al novantotto virgola sette per cento e liturgica
Perché poi sulle politiche pubbliche a partire dalla politica estera in realtà la differenza è abbastanza ridotta ed è un'annotazione che ho trovato anche sull'altro paese che negli anni novanta
Liturgica mente polarizzato che sono gli Stati Uniti contratto con l'America gli ordini riceve per la Luigi
è lì c'è un momento di polarizzazione
Io ricordo a persone che all'epoca frequentavo per altre ragioni perché mi voli di Guglielmo Ferrero che era uno della destra repubblicana americana
Che mi diceva di Clinton la regia perché Clinton è un po'bolscevico gramsciano io guardavo giù no o no beh va va be va proprio Idris Savo un signore anziano naturalmente
Glissa allo perché dicevo Palumbo e perché però anche lì a livello di politiche pubbliche dal tappo è tutta quanta questa polarizzazione non c'è stata quindi
Sarebbe appunto innanzitutto da ragionare sulla latitudine delle politiche possibili e poi sul rapporto fra le discontinuità sostanziali appunto in un ambito in cui le politiche pubbliche sono molto con contenute costrette e poi invece conflitto politico come strumento simbolico
Fosse sono le conclusioni o Carnovale vuol dire qualcosa
Ma io Orgosolo conclusioni naturali ad una pratica insomma scendiamo sotto perché ci aspetta un pranzo soppressa nascono grazie doveva che prevede
Allora io direi Comit iniziamo ma anche Urabá è stata estesa questa tendenza sezione è appunto dopo aver visto delle caratteristiche sia dal punto di vista storico di sistema politico delle dell'impatto della figura di Berlusconi del Berlusconi del è bello dal Ventennio diciamo
Di cambiamento che ha preceduto alla alla discesa in campo del cavaliere adesso andiamo a entrare sul versante istituzionale in maniera più chiara vediamo ascoltiamo subito le relazioni di questo panel iniziamo
Ma con Francesco Bonini che ci parlerà della leadership berlusconiana
Presidenza del Consiglio cabina di regia una bisogno certo di della mia presentazione
La sua opera e il suo lavoro come stampa delle istituzioni ecco grazie io sono molto lieto dell'invito
I forse non è un caso che nelle importanti e significative relazioni di questa mattina se non sono stato distratto
Non sia mai uscita la parola Presidenza del Consiglio
Sto montando montando insieme
La parola Presidenza del Consiglio presidente del consiglio e quindi mi permetterei di utilizzare una formula un po'tranchant tra e di
Affermare in via di ipotesi come risposta alla questione che mi è stata posta
La vecchia formula organista
Il Real regna ma non governa
Silvio Berlusconi
Potranno usare la parola inglese libera cioè esercito una funzione di leadership ma non governa
E questo credo che possa essere un po'la la tesi guida il Governo ovvero
Soprattutto
E particolarmente
Significativo per lui il fatto di esercitare appunto la leadership del Governo ma affida appunto la pratica azione di governo
Alla struttura in concreto come vedremo ad una persona
Forse quello che l'esperienza di governo che la più direttamente interessata è quella che ha svolto tra il novembre tra il marzo del novembre due mila e due quando esercitato l'interim
Di ministro degli esteri forse è stata la cosa che ha diciamo così gestito con maggiore consapevolezza di esercitare nello stesso tempo la leadership ma anche la concreta azioni di governo il
Il ministero che gli è piaciuto gli è piaciuto di più
I numeri sono come sappiamo molto importanti
Perché Berlusconi come sappiamo insieme a De Gasperi e l'unico Presidente del Consiglio che ha gestito un'intera legislatura perché come sappiamo Craxi poi ha dovuto sottostare ad una delle interpretazioni della cosiddetta legge della staffetta duecentocinquantadue più mille e quattrocento dodici più trecento ottanta nove più mille e duecento ottantasette giorni quindi un numero di giornate da Presidente del Consiglio particolarmente significative
Abbiamo detto
Leeds
Batte notte un po'ed è subito usare la parola non so qual è la parola più esatto
Più esatta per dire Gaver eccetera
Insieme a Berlusconi
Noi abbiamo
I
Segretari generali della presidenza della Repubblica
E questi Segretario generale della Presidenza Repubblica sono Franco Frattini qui c'è l'episodio del mancato
Del mancato diciamo così il passaggio delle consegne perché Manzella che era il segretario
Generale di Palazzo Chigi non passa alle si rifiuta di passare le consegne al governo Berlusconi
Lei fa il suo vice Frattini che viene poi appunto officiato come segretario generale di Palazzo Chigi e poi di lì avrà una brillantissima carriera
Ministeriale
E poiché Antonio Catricalà nel Berlusconi secondo e quindi Manlio strano nel Berlusconi terzo e nel Berlusconi quarto
Frattini e Catricalà come sappiamo poi avranno una carriera ministeriale Manlio Strano veniva un po'dalla struttura di Palazzo Chigi perché già era presente nella struttura di Palazzo Chigi nel precedente governo nel precedente governo Prodi
Quindi diciamo così la struttura di Palazzo Chigi ma diciamo così abbiamo detto Lied ma non governa il chi governa è il segreta il sottosegretario alla presidenza del
Repubblica
E cioè Gianni Letta
Che gratificato ma come sempre diciamo così questo è una è una nota che
Che ha un una doppia lettura
A proposito di Gianni Letta
Vale il comunicato del Quirinale del sedici novembre due mila e undici cioè alla fine del periodo di governo di Berlusconi
Il quale appunto
Il quale comunicato di Napolitano
Dopo avere ringraziato appunto il a conclusione il governo Berlusconi
Dedica virgolette uno speciale ringraziamento al dottor Gianni Letta per la continua e sempre scrupolosa collaborazione istituzionale
Per la sensibilità la competenza e lo spirito di servizio con cui ha contribuito a tenere vivo e limpido il rapporto tra il Presidente della Repubblica il governo nell'interesse generale del Paese e della coesione nazionale e sociale
Troviamo così Gianni Letta sia all'inizio sia alla fine che anche all'inizio dell'esperienza di governo di Berlusconi perché come voi
è trapelato
Gianni Letta accompagniamo Berlusconi nel primo contatto informale ma già formalizzato dopo le elezioni vinte nel mille novecentonovanta quattro quando appunto Berlusconi incontro informalmente Scalfaro
Per sincerarsi della possibilità di a vere l'incarico di governo accompagnato appunto da letta
E
Pare
Secondo le testimonianze che appunto Scalfaro avesse confermato la sua volontà di comunque
Incaricare Berlusconi della formazione del governo a patto che
La formazione del governo e poi identica eventuale azione di governo fosse accompagnata dalla presenza di questa persona qui e cioè di Gianni Letta che quindi appunto accompagnato in maniera continuativa tutta l'esperienza di governo
Esperienza di governo che appunto si svolge in due palazzi più due
Perché perché appunto nella geografia diciamo così dei palazzi dei palazzi romani noi abbiamo Palazzo Chigi
Diciamo così
In senso istituzionale e abbiamo Palazzo Grazioli
E quindi
Il
La duplice azione la duplice azione viene appunto esercitata tra palazzo Chigi dove governa letta e Palazzo Grazioli dove Berlusconi esercita la sua leadership
Questi palazzi sono due
E mezzo perché poi un giorno la settimana c'è anche villa San Martino ad Arcore dove si svolgono i vertici del fine settimana o del lunedì la seconda appunto delle delle date sempre con questo spirito dei due Palazzi che contribuiscono a questa postura organista della forma di governo della forma di Presidenza del Consiglio berlusconiano ma ci sono altri due palazzi
Che sono in gioco il palazzo delle finanze
E il Palazzo del Quirinale che rappresentano diciamo così gli altri elementi della dialettica del Governo del della pratica governabilità
Il palazzo delle finanze perché
Appunto quello di una colui che ne è stato
Che ne è stato tra i titolari palazzo delle finanze perché appunto noi ci muoviamo sull'albero del processo di riforma dell'amministrazione che sarà oggetto dell'intervento
Di Lorenzo Castellani in cui appunto le urine le riforme che saranno sviluppate nel corso della legislatura seguente alla al primo governo Berlusconi
Riposiziona no
Le strutture dell'amministrazione centrale
E tra i riposizionamenti delle strutture dell'amministrazione centrale c'è la sottolineatura del ruolo pivot tale del messe ed era ragioneria generale dello Stato che è controllata dal MEF
E diciamo così sfugge ad un rapporto più fluido e funzionale con la Presidenza del Consiglio
Quindi
Il palazzo delle finanze è un palazzo molto rilevante
In relazione a Palazzo Chigi ma anche in relazione a Palazzo Grazioli perché diciamo così la forza amministrativa istituzionale del palazzo delle finanze significa anche la forza politica delle titolare del medesimo
E l'altro palazzo ovviamente e il Quirinale perché perché in tutte le queste migliaia di giorni dei governi Berlusconi ci troviamo in regime di coabitazione
E quindi il regime di coabitazione comporta un rafforzamento della azione di filtro e di controllo da parte di Palazzo di palazzi del Palazzo del Quirinale
Nelle tre diverse presidenze anche questa mattina si è accennato alla Presidenza Scalfaro e alle io pure io stesso ne ho cenato referente riferendo di questo di questo episodio
Ma soprattutto appunto la la presidenza Ciampi e la presidenza e la presidenza Napolitano tre diverse forme di coabitazione alla francese che
Naturalmente
Comportano appunto un complesso lavorìo
In cui appunto
Un complesso lavorio che è soprattutto appunto a fare anche anche in questo caso di Palazzo Chigi
Perché appunto i rapporti istituzionali per la concreta azione di governo sono gestiti soprattutto dalla sottosegretario alla presidenza del Consiglio in ordine alla definizione delle delle politiche delle politiche
E
E quindi appunto il
Il gioco il gioco istituzionale si svolge in questa in questa situazione in questa situazione assai articolata e assai complessa
Questo appunto questo macro questo macro macro gioco questo macro gioco
Solleva e mi avvio a concludere alcune questioni di carattere strutturale
La prima la prima è
La vicenda che è stata prima ricordata a proposito dei partiti del sistema dei partiti noi ci troviamo in un quadro
Garantito dai diversi sistemi elettorali che si sono succeduti in questa fase in cui i partiti si e le forze politiche si presentano unite alle urne Edisu unite in Parlamento
E quindi noi abbiamo la gestione del processo di frammentarsi del processo strutturale di frammentazione delle forze politiche nel corso della nel corso della legislatura
E questo e questo appunto
Si collega con un'altra questione strutturale e cioè le dinamiche interni ai governi in ordine alla durata dei medesimi
Il fatto che i governi abbiano una durata media adesso viene enfatizzato questo dato nel corso dei delle della discussione della riforma di poco più di un anno significa che a partire da un anno
Le questioni di rapporti politici all'interno dei Governi cominciano a fibrillare
E quindi Palazzo Grazioli
Dedica la gran parte della propria attività soprattutto in questa grande sala da pranzo
Alla gestione diciamo così attraverso la
L'azione di leadership di Berlusconi esercitata appunto nelle forme di Palazzo Grazioli
Di gestione della coalizione nel titolo che mi è stato segnalato si fa riferimento al
Al
Alla cabina di regia ci sono due esempi di cabine di regia sia nel primo le privo cioè del secondo governo Berlusconi che nelle nell'ultimo nel quarto governo Berlusconi solo degli espedienti che gestiscono la questione della durata il tema strutturale della gestione della lunga durata dei governi al di là della durata fisiologica o o patologica o comunque della durata standard dei governi della Repubblica nella storia della repubblica nella Repubblica italiana
La terza questione e quella relativa alla tecnostruttura Presidenza del Consiglio
Noi ci troviamo
No appunto
Nel nel processo di più lungo periodo della dell'attuazione della riforma legge quattrocento del mille e novecentottantotto attraverso la riforma del governo che è stata attuata dal governo D'Alema e procrastinata alla successiva legislatura quella del
Del del secondo governo Berlusconi
Noi in realtà ho fatto rapidamente cenno ai presidenti ai presidenti del dai segretari generali di Palazzo Chigi
Abbiamo pochi interventi strutturali sulla struttura della Presidenza del Consiglio il più rilevante è stato realizzato sotto la gestione della segreteria generale di Catricalà del compianto Catricalà
Però appunto non abbiamo cambiamenti cambiamenti strutturali e nello stesso tempo appunto
Il governo Berlusconi secondo tende a gestire in maniera la meno
Dirompente possibile gli effetti della riforma dei ministeri un open ha fatto cenno realizzata dal governo D'Alema nell'ambito delle riforme nell'ambito delle riforme Bassanini l'ultima e quarta comunque considerazione considerazione conclusiva è legata proprio al
Al tema
Alla questione della premiership che appunto poi la questione in cui si discute in questi in questi momenti e cioè lo Swift scusate
Scusate l'espressione poco poco tecnica cioè la frizione nella il il mutuo
Tra appunto
La l'azione politica e la struttura
E la struttura di Palazzo Chigi cioè la questione della premiership in Italia in Italia sono state fatte delle considerazioni interessanti sull'Italia e sulla debolezza della struttura italiana
La questione della premiership
Deve per forza a tener conto di una forte premiership di una corrispondenza tra appunto il l'iniziativa politica e la
Struttura amministrativa la struttura di Palazzo Chigi assolutori Palazzo Chigi resta nonostante tutte le successive riforme una struttura alluvionale
E
Senza un mutuo rafforzamento una concatenazione tra questi due elementi che sono quelli del quale diamo partito
Anche i progetti di riforma costituzionale attuale resteranno diciamo così una schiuma e non incideranno sui rapporti strutturali che proprio nel periodo che stiamo esaminando
Si sono allargati in senso multilevel
Perché appunto
Questa premiership
Questa questa leadership non si può anche dal punto di vista che che esaminato in questa dal sottoscritto in questo Pannella non si può non porre appunto in termini
In termini europei cioè nei termini di partecipazione ad un processo di governabilità europea
Grazie
Grazie grazie sottolineato anche questa necessità di far andare di pari passo il cambiamento e e naturalmente più difficile parlare di parità se il cambiamento politico qui abbiamo visto di fatto l'outsider che entra in politica è una struttura istituzionale già consolidata che può cambiare cambia in qualche aspetto l'abbiamo visto anche nelle precedenti relazioni ne ho parlato anche del ministero degli Esteri dei cambiamenti interni alle dinamiche ci sono ma la struttura rimane un po'più
Anzi antica antiquata Reed non non riesce a seguire il cambiamento il cambiamento istituzionale e questo sicuramente era un limite allora
Purché sia un limite ancora oggi lo sul Courtois perfetto perfetto grazie grazie ancora
Partecipazione
Passiamo adesso vedere ho più dall'interno un po'come quando le forze
All'interno della libero venne o comunque nell'ambito della definizione della politica economica del centrodestra tra paradigmi economici e illusioni per do subito la parola a Giovanni grazie
Ma grazie invitato se che ottenne i tempi
Io che tenta impingere mi scrivo le cose così ma lasciano consigli lunga
Allora
Io penso che il passaggio dalla prima alla seconda Repubblica e poi l'affermazione della cosiddetta era berlusconiana non è comprensibile senza partire dal contesto
Dei cambiamenti economici in cui si svolsero le vicende politiche cambiamenti che determinarono anche vicende politiche al tempo stesso non è possibile discutere della politica e con economica dei governi Berlusconi di coscia di quella auspicata sia di quella realizzata se non partendo da questo contesto
Dico subito che se guardiamo oggi a quanto accaduto vediamo che se le idee professate non hanno corrisposto
A quanto realizzato titolo del mio fervente paradigmi e illusioni
Ciò dipende solo in parte da una qualche forma di tradimento dei programmi
O dalle divergenze politiche Berlusconi denuncia in una intervista mi pare dopo le dimissioni undici che gli alleati non gliel'hanno permesso di fare quello che desiderava
In particolare la riforma dell'architettura istituzionale della giustizia del fisco
Ma dipende dal fatto che se i governi Berlusconi sia i governi di centro sinistra sia quelli di unità nazionale chiami così qui Monti e Letta in cui c'era la partecipazione anche di Forza Italia o del partito come si chiamava allora non ricordo
Hanno in qualche modo risposto più o meno pragmaticamente i vincoli ai quali Italia sottoposta sia da parte dei mercati
Sia dagli shock economici che Italia attraversato l'Europa anche il mondo attraversato ma quindi anche Sogemi
Sia i vincoli posti dalle regole europee
E vero Lippi non certa misura qualche affermò Berlusconi suo divergenze tra alleati tra l'altro di ricordare il Fondo
Il viso Tremonti mito più rappresentativo dell'era dal punto di vista l'economia e finanze non era certo la stessa visione di Antonio Martino liberista e ugualmente non amava l'autonomia regionale
Ma in realtà e la polarizzazione dello scontro politico che rese più difficile per entrambi gli schieramenti di operare in modo efficace
Quando Berlusconi vince le elezioni nel novantaquattro primo la prima svolta l'Italia veniva dalla crisi valutarie del novantadue ed era condizionata da un debito che in un decennio tra il mille novecentottantuno al mille novecentonovantuno
Era raddoppiato passò da sessanta per cento del PIL ma quasi nel novantaquattro quando arriva Berlusconi al centoventi per cento
Diverse interpretazioni Sisto di quanto accaduto in quel decennio va richiamato perché poi è quello che condiziona il decennio su berlusconiano anch'
Gli anni Ottanta di quanto accaduto in ogni anno ottanta ma è certo che il tentativo di frenare il meccanismo di alta inflazione valutazione determinato da meccanismi di spesa pubblica non più sostenibili
Tentativo che fu effettuato con il divorzio tra Tesoro e Banca centrale
Cioè con la scommessa di non assecondare più con emissione di moneta la copertura di ampi deficit pubblici beh questo comportò certamente una riduzione dell'inflazione passò dal diciassette per cento nell'ottantuno al sei per cento al novantuno ma
Un import
Determinò anche un d'un immediato aumento dei tassi di interesse reali che dare passano da negativi a positivi
E a fronte dei meccanismi di spesa che non si interrompevano
Il deficit pubblico aumento dal sei virgola sei per cento dell'ottantuno ma quasi
L'undici per cento a metà del decennio nel novantadue era ancora al dieci per cento nel primo governo Berlusconi ereditò un deficit dell'otto virgola sette per cento dopo la cura del governo Amato quando
Fecero il prelievo sui conti
Sui conti correnti bancari
La spesa per interessi
In percentuale del PIL del del bilancio pubblico era salita dal quattro virgola nove circa il cinque per cento del mille novecentottantuno a circa il dodici per cento nel novantadue novantatré
Il saldo primario costantemente negativo era del meno cinque cinque nell'ottantuno diventa positivo solo nel novantadue con cui il governo Amato
La spesa pubblica complessiva continua a salire in percentuale del PIL passando dal quarantuno per cento nell'ottanta l'anno del divorzio
Galeotto fu l'ottantuno al cinquantotto per cento nel novantatré oltre quindici punti percentuali di aumento in percentuale del PIL
La pressione fiscale aumentar per porre una parziale compensazione a questa aumento continuo la spesa
La per la missione spalle passa dal ventotto virgola sette per cento del PIL nel mille centottanta inizio degli anni Ottanta quindi al quarantuno virgola due per cento nel novantadue e rimarrà oltre il quarantuno per cento da allora in poi
Questo te
La teoria del vincolo esterno ormeggi risanamento della finanza pubblica indetta non funzionò compiuta i dati che abbiamo posto o perlomeno funzionò solo dopo il raddoppio del debito e la crisi valutaria
L'Italia è stata dominata allora da questo peso seppur molte vicende anche Soge la crisi finanziaria due mila otto le crisi i debiti sovrani alla crisi pandemica abbia nel frattempo impedito di arrivare risolvere il problema
Malgrado in realtà che gli avanzi primari da allora in poi
Dal novantuno in poi tra nell'anno della crisi finanziaria globale due mila nove siamo sempre rimasti positivi in realtà non siamo sempre lì
Passati venticinque anni uno quasi vent'anni ormai
Ma il mondo era cambiato anche al di fuori d'Italia negli anni novanta entriamo progressivamente nel fu punito per io della globalizzazione
Nei due decenni tra il novanta e il due mila dieci duecentonovanta due mila e dieci il commercio mondiale aumentar del duecentocinquanta per cento
Le esportazioni italiane passano dal mille novecentottanta al mille novecento novantaquattro l'anno della vittoria di Berlusconi passa dal quindici per cento del PIL dal ventidue per cento del PIL e si attesteranno dal due mila in poi continua a crescere intorno al trenta per cento del PIL
Ugualmente all'importazione passo dal quindici al trenta per cento nello stesso periodo e rimango su quel livello lì costruzione iniziative taglia diviene progressivamente una cosa economica molto più aperta nel frattempo il novantadue viene firmato tra topi masse che l'Italia deve convergere progressivamente parametri previsti per adesione all'Euro quelle aumento in uso per tutti i cittadini nel due mila e due
La Cina entrerà nel due mila uno poi nel dub Trio veneziano dal commercio Edmondo Caniglia
Questo è il contesto di la svolta cosiddetta neoliberista nel mondo è il contesto del messaggio berlusconiano se no non si capisce anche la sua vittoria
Il meccanismo basato su concertazione mediazione nel conflitto sociale attraverso la spesa pubblica compensare a tasse crescenti e debito crescente non poteva reggere
Non poteva reggere senza menti sistema corporativo che leggeva l'Italia
Parte
Non è superato l'economia aperta
E la moneta unica implicavano apertura dei mercati e concorrenza flessibilità del mercato del lavoro revisione dei meccanismi di spesa partita quella pensionistica riduzione della pressione fiscale
E soprattutto la riduzione del peso fiscale e contributivo sulle imprese nell'idea che questa fosse la strada perché le imprese italiane potessero competere nei mercati europei globali senza ricorrere a continue
Su valutazioni e senza essere oberate da agli alti tassi di interesse reali che c'erano a quel tempo
In sintesi l'impronta liberale sintetizzate dall'idea di meno Stato imputato di soffocare l'economia italiana più mercato tradotta nella campagna politica contro il comunismo che non c'era
Ma in realtà è la campagna contro la tensione corporativo concertativa dell'Italia non il comunismo che non contava B tutto ciò non regge la prova della nuova realtà economica
E il clima generale che a parole almeno nell'idea
Il tipo di un liberista queste clima generale in cui l'imprenditore Berlusconi sui governi caratterizzare il loro messaggio liberare gli impediva l'impresa da lacci e lacciuoli anche se il termine era
Affidato prima da
I precedenza modernizzare quindi rendere più flessibile il mercato del lavoro aprire il mercato alla concorrenza ridurre principalmente la pressione fiscale
Quello che si può dire una prima sintesi di questo programma cui corrispondeva unica di Società di un e di un'economia non più corporativa ma di un'economia capitalistica compiuta
Non si realizzò almeno per due motivi io credo il primo e che tutti i governi che si sono alternati sono stati condizionati de fattori est sia da fattori esterni
Ricordiamo la crescita anemica europea nel suo complesso qui il perito e quella ancor più nemica del dell'Italia i vari crisi che poi superiamo il periodo in esame sono sono arrivati con la crisi finanziaria e poi la crisi dei debiti sovrani innescato la Grecia
L'auto con il suo nel fatto che ogni riforma veniva bloccata anche il
In parte a divergenze interne
Lega
Finanza nazionale Tremonti brusco ore
E soprattutto io credo anche dalla polarizzazione politica che ha portato il tram escrementi come accennavo prima a privilegiare il consenso a breve al costo politico delle riforme e a bloccarli riforma altrui anche se a volte condivisibili
Ogni confine forma che veniva proposta da uno dei Governi polarizzati veniva di principio bocciata dall'alto questo avveniva sia per rispettosi secolari del centrodestra
Ora per il mercato del lavoro fu fu riformato fu investito delle riforme parziali anche se significative
Parziale la riforma Biagi del due mila e tre
Introdusse diverse novità e modifiche significative con l'obiettivo di rendere Iveco e lavoro più flessibile di frodi di favorire l'occupazione
Anche se solo con la riforma Fornero nel due mila e dodici e poi con il Jobs act di Renzi
Fu completata l'eliminazione del famoso articolo diciotto su cui tante battaglie sindacali furono condotte persone più anziane in questa sala forse si ricordavano le mobilitazioni indifesa articolo diciotto
Siamo ancora siamo anche nel periodo delle privatizzazioni che accomuna governo di vario colore iniziano con Amato quel Ciampi per Rusconi per Prodi può ancora Berlusconi
Come è stato più volte osservato le privatizzazioni Italia non significano liberalizzazione dei mercati e maggiore concorrenza i capitali privati andare senza mente nei mercati protetti per godere di rendite
I che potessi privati entrarono in settori protetti
E sia Dutoit operare anche successivamente sotto la fruizione pubblica ne abbiamo forse anche ora oggi le conseguenze
Conseguenza a lungo termine
Ma la spinta liberista io credo si spegne abbastanza presto perché la riduzione fiscale non può procedere senza quella della spesa la riforma delle pensioni la spia di questa difficoltà il primo governo Berlusconi cade
Essenzialmente su questo tema dopo poco tempo la lega fa cadere
Il governo Berlusconi e pone tratto un caveat ai successivi governi che forse penserà
La paura di ricadere su questo tema sul governo Dini poi dopo cade Berlusconi affinché fu bocciato anche a Berlusconi a varare la prima riforma poi andò avanti Maroni
Con lo scalone qua nel due mila undici
Nel due mila undici che si pone il tema come risposta urgente all'attacco di Bruxelles e BCE
Ma si dimette Berlusconi e arriva la riforma Fornero anche nell'estate si discusse la preside di varare di colpo nel due mila undici per frenare
Quello che sta succedendo è alcune nonché Mara un colpo di Stato altri no ma insomma
La riforma del pensionistica ma Berlusconi si dimette arriva la riforma Fornero
Poi c'è la reazione delle leghista tentata più volte che poi in realtà si spegne progressivamente
Forse definitivamente si spera paradossalmente proprio con il governo a guida Meloni attualmente la sua le riforme fiscali ugualmente descrittiva di questa impossibilità ad operare secondo alcune idee perché non si frena la parte di spesa pubblica per motivi anche istituzionali motivi diciamo di
Evitiamo di fu grosse riforme quel che è certo è che la sfida del debito impediva ostacolava politiche di crescita con politiche di bilancio espansive sia quindi bilanci espansive basate sul maggiore spesa
Così doveva fare forse la sinistra se quell'ispirazione liberare berlusconiana fondate su riduzione della pressione fiscale vi sono stati vari riforme fiscali parziali non è momento per ripercorrere per motivi anche il tempo ma sostanzialmente nessuna arriva la ridurre la pressione fiscale che era il mandato berlusconiano
Perché si perde per strada di fronte al muro di resistenza degli interessi organizzati l'obiettivo connesso dell'arretramento dello Stato e quindi della spesa
La pressione fiscale non si riduce con i governi Berlusconi sia quelli copra legislatura due miliardi uno diverse sia successivamente con governi due mila otto due mila undici grosso modo rimane costante compì conciliazione naturalmente la pressione fiscale
Non dipende solo dalla politica tributaria dalla politica fiscale determinata da molte altre variabili quali perché il rapporto tra l'intermittenza dello Stato il PIL
Ma quale il tasso di crescita distribuzione del reddito crescita che risponde a stimoli interni ma molto di più a fattori esterni l'ultimo governo Berlusconi deve gestire la crisi finanziaria
In parte cambia distribuzione del carico fiscale parte le perplessità oggi c'è sostanzialmente solo sui redditi da lavoro
Ma siamo ancora oggi discutendo dei programmi di cui si parlava più di venti anni fa segue osserva che il dibattito attuale vuole anche ricordare che il mister finanza appunto più rappresentativo dell'era berlusconiana
è stato Tremonti
Che per fare un esempio non è mai riuscito ad attuare quella che fu la sua ricetta fece anche un un libro con questo titolo lo spostamento del peso fiscale dalle persone alle cose cioè a spostare la stazione dei redditi dalle imposte dirette
Benedice dalle imposte dirette ai consumi cioè alle imposte indirette chi puliva una ricetta che tra l'altra condivise in sede europea
Ricordo che allora lo sette neanche fra il San perché è una ricetta che e favola che il più favorevole alla crescita determina sorta di di di di svalutazione fiscale ora termine che diciamo l'IVA si applica a tutti i prodotti interni ed esterni
Mentre la che importati mentre la il imposte sul fatto di produzione pensarti costituzione interni
Ecco perché il passaggio alla e La sette il passaggio dal dai dirette e indirette doveva favorire in qualche modo anche la crescita e la competitività dei prodotti interni i prodotti italiani ora in questo credo che non vi è grande differenza dal governo di centrodestra e centrosinistra perché in presenza di un'incapacità di riforma istituzionale e quindi deve parlate quindi dei meccanismi di spesa il debito alto non consentirà molte manovre sulla pressione fiscale nel momento in cui la monetizzazione del debito
Prima col divorzio al Tesoro e poi per le regole europee ceramici e metà unica
Non era era ormai preclusa come quindi la strada dell'inflazione che era quella con
Che era conseguente alla monetizzazione del debito che
Ora e lì l'incapacità o la mancata forza ricambia istruzione tra cui la pubblica istruzione nel sistema giudiziario edita dalla Prima Repubblica che ha caratterizzato tutti i governi
Vi assicuro dalla Seconda Repubblica in poi inciso fortemente fortemente su un altro dei pilastri e ispirazioni politica economica dei primi governi Berlusconi
Il lancio sostanzialmente fallito degli investimenti pubblici infrastrutture che pure era un cavallo di battaglia del messaggio di Berlusconi la modernizzazione le infrastrutture del Paese non era in contrasto con il messaggio di mercato e liberista
Perché la spesa pubblica infrastrutture strategiche veniva vista come mezzo di sostegno che iniziano a domanda
E non doveva provocare il così detto spiazzamento del risparmio privato ma destinata a modernizzare le infrastrutture italiane nel nord e Fossa crearle nel Sud oltre che usarle
Per aumentare il rendimento dello stock di capitale privato e attrarre gli investimenti privati
La legge obiettivo del due mila e uno
Dovessi fiore all'occhiello della Julia brusco Diana e in parte lo fu
Molte opere fondamentali sia una questo strumento ma il programma si scontra con il combinato disposto dei vincoli di bilancio e di una Pauline macchina pubblica incapace
Di usare le risorse sia perché privata progressivamente di capacità tecniche
Sia perché sotto schiaffo della magistratura
Gli investimenti
Pubblici fissi lordi
Per gli ottanta sono in media il tre per cento del PIL scendono fuori nel novantadue virgola tre e poi si riducono sempre al di sotto del due per cento
Anche il sogno berlusconiano
Interpretato dall'amico Brunetta
Di una pubblica amministrazione capaci di operare il propulsiva della sua della crescita e non palla al piede del sistema forse attende ancora i tram di tramutarsi in realtà oggi per il PNR
Al tempo stesso un obiettivo corvette di riforma
Mostra un'evidente ostacolo
Infine la madre di tutte le riforme quella giustizia che dal punto di vista economico dal presente il rischio legale richiamato dagli investitori internazionali che si incontra nell'operare in Italia
Nella Periodo col Governo giravo il mondo e incontravo tutti investitori dicevo ma c'è un rischio legale operare in Italia
Notte lo disse anche di sorveglianza e Tedesco alludeva Scholes
Quindi se Giovanni ma guarda che tutti mi dicono che c'è un grandioso si sa visti opportunità di investimento in Italia ma c'è un rischio legale
Non entro nella composizione di questo disco legale che però scoraggiare investimenti diretti esteri ma anche quelli pubblici e quelli privati italiani la certezza del diritto è il fondamento nel funzionamento dei mercati
E qui sta non era e non ancora garantita in Italia un'economia di mercato funzionante si nutre di regole certe rispettate più che di deregolamentazione
Sto finendo
Va bene credo che alla fine
Ora
Vince la sintesi che a vent'anni anzi trent'anni sbagliato se partiamo dal novantaquattro
Ma vent'anni da quando diciamo l'era berlusconiana con tutti più o meno pure finita
Dico a a venti o trenta che stanza in un mondo nuovamente cambiato
Si pensi sulla reclutatori e industriale vieppiù del neoliberismo adesso rientravo industriale in tutto il mondo accordi aiuti di Stato all'o degli investimenti strategici per le varie transizione psicologiche dici digitali B
I temi posti per sbloccarli cromie italiane italiana alla fine del secolo scorso
E che
E all'inizio del nuovo temi che dovevano sostanziale la famosa rivoluzione liberale berlusconiana rimangono tutti i debiti ancora da svolgere anche nel nuovo contesto a partire dalla macchina pubblica e delle istituzioni ingessate bloccati e un mercato che trova sempre più nemici io credo e sempre meno cultori
A meno che il tema si riduca a discutere di taxi e balneari quindi
Grazie non tema sicuramente più più ampio bene emersa una periodizzazione che in fondo ripensando un po'anche alle relazioni che ci sono state questa mattina
Abbiamo visto che da un punto di vista politico le perdite si sono stati più lunghe no abbiamo parlato di crisi del sistema
Dei partiti già in una fase naturalmente precedente e quali sono i prodromi della della seconda della cosiddetta Seconda Repubblica chi li ha fissati nella metà degli anni Sessanta chi negli anni Settanta sicuramente tutti d'accordo sulla crisi grandi cambiamenti
Degli anni settanta mentre da un punto di vista istituzionale mi viene in mente che appunto uno dei cambiamenti anche lì tentativi di cambiamenti che poi non ci sono stati sia già iniziati negli anni Ottanta anche con penso alla commissione Bozzi
E a una serie di lavori che ci sono stati anche in economia vedo che invece il mio e quello degli anni Ottanta cioè i grandi grandi cambiamenti per capire appunto il la stagione berlusconiana partiamo sconquasso appare parliamo sì pare partiamo da qui
Dove poi segno soltanto dei punti che poi ci serviranno per il dibattito oltre ad altri che che emergeranno dove mis mi è sembrato di cogliere appunto da questa relazione che ci sia sia una resistenza Interna e abbiamo chiamato corporativa e quindi simile anche a quello che diceva
Bonini un versante di cambiamento di mancato adeguamento anche delle e delle istituzioni alla programma al programma berlusconiano un intervento esterno lei prima diceva anche gli alleati cose riportando un discorso berlusconiano gli alleati non me lo permisero e quindi bisogna capire
In che termini questi alleati diciamo così non lo hanno non lo hanno permesso e poi tutta una serie appunto intersezioni tra a mondo economico riforme che sono state naturalmente magistralmente spiegate bene io a questo punto darei la parola a al nostro ospite del panel quindi ad Andrea
Ad Andrea Ungari e se gli altri sono d'accordo non dovete andare via non avete premi Nobel ci siamo che e quindi ritorniamo un attimo all'ambito o all'ambito politico abbiamo visto le relazioni a le relazioni con il sistema politico in generale abbiamo visto relazioni con il mondo cattolico e adesso Andrea ci parlerà anche delle relazioni tra lega tra Berlusconi tra lega e Movimento Sociale
Allora innanzitutto uno ringraziare gli organizzatori
Del convegno la Fondazione Craxi Nicola radar no a Lele Louis stupiscono ancor meno scuro naturalmente Cavallaro gli altri che hanno collaborato per questa la realizzazione di questo importante evento anche con Federico Niglia e mi scuso per l'introduzione con voi che l'intromissione del vostro pane e anche mi scuso non essere pensato presente oggi con gli altri relatori perché
Purtroppo
Avevo impegni di esame in altre università e come dicevamo col professor coi Quagliariello prima esso oggi come oggi per spostare gli esami bisogna almeno portare di certificati medici che si è sull'orlo
Della della morte o di una precoce depressione perché altrimenti è praticamente pur
Quindi vista neanche non è sentito reazioni di oggi perché relazioni senz'altro attinenti con quanto andrò a dire e cercherò di evitare delle ripetizioni delle inibizioni a riguardo
Ritarare mi sono dato la dicono insomma dagli organizzatori e saluta la battuta ma abbastanza di suggestivo ossia come Berlusconi si immagina si immagina centrodestra che assolutamente non voglio ripercorre le origini credo che l'abbia fatto
Benissimo Giovanni Orsina insomma questo se ne sia occupato sulle origini del di Forza Italia quindi caro veramente liberissimi Davis fondi brevissimi accenni
Giovanile avrà sicuramente detto l'idea di scendere in campo ad abbattere Berlusconi non è la prima opzione di Berlusconi
Le opzioni erano anche di altri figure Cossiga soprattutto Mario Segni
Che insomma navigavano rifiutato di scendere in campo e di essere un po'
Il federatore di questa di questo cartello di centrodestra ricordo a tutti che insomma Mario Segni per un periodo neanche tanto prende la storia di questo Paese in qualche maniera aveva questo prese in mano questo è capitato anche ad altri leader che però era meno Presidente del Consiglio Mario Segni uno essendo presidente del Consiglio per un periodo
L'Inter nella nella fase di transizione dalla Prima la Seconda Repubblica col movimento referendario insomma ha avuto un potere di di influenza vincano la vita politica dall'abbastanza escluso quindi usciti di scena questi di cui è chiaro che Berlusconi decide come usava sempre d'usare questo termine di scendere in campo
Con chi
Ora questo è il quadro un po'più difficile
Con delle forze politiche molto eterogenea
Delle forze politiche ovviamente si collocavano in un'area ben preciso Cutelli
Destro ma solo su questo ci ritornerò dello schieramento politico che non la lega e
Il movimento sociale italiano coi Alleanza Nazionale
Due forze politiche di destra e insomma la condizione di destra di centrodestra a mio avviso vale più per movimento sia italiano che per quanto riguarda la lega come sapete bene Lega un movimento è stato un movimento nato nel corso degli anni ottanta
Che erede di tutta una serie di movimenti federalisti che erano già emersi a partire dal mille novecentoquarantacinque lucidare la federazione delle genti alpine
Che emerse già un referendum istituzionale dei quarantasei il marco ed era un movimento per l'autonomia regionale piemontese
E quindi tutta la serie di leghe che erano nate già nell'immediato sonoro guerra che poi erano state riassorbite la democrazia renziana tra lega forse al di là degli scandali finanziari che comincia ad emergere anche cioè di scandaglia connessione tra politica ed economia politica e finanziaria metti già nel corso degli anni settanta
La lega forse l'indicazione è maggiore non andiamo a vedere nel corso degli anni ottanta di cui lo sgretolamento del sistema politico dei partiti
Che precede la vicenda del novantotto novantanove
Perché la lega comincia ad emergere in maniera sostanziale
Nel centro nord soprattutto nel Nord Est non solo Nordeste proprio come momento di erosione di quel consenso
Cattolico condita neanche democristiano perché la la presenza cattolica in quelle zone data dal insomma dal momento che l'unificazione se vogliamo
Del Paese quindi quello erosione del sistema politico che vede questi queste varie leghe perché insomma legano molti riuscì la Liga Veneta nel novantatré ottiene un deputato o un senatore nell'ottantasette la lega nord ottenne il dieci per cento il numero sezioni comunali e due reti in Parlamento
Nel novanta in Lombardia lega nord prese il diciannove per cento con un arretramento dentellati radici del PC insieme dal sessantatré al quarantasette fino ad arrivare lezioni qui novantadue dovrà lei ridotto in otto virgola sei per cento
A livello nazionale il diciassette tre in Lombardia quindi con un boom elettorale di Bossi
Che ottenne quasi duecentoquaranta mila preferenze nella vita di Milano quindi una fase di sgretolamento come vedete che troppo precede la crisi
A causa di dovuta insomma diciamo una delle cause dura dovuta Tangentopoli quindi Berlusconi si deve sul uno dei degli elementi quali Berlusconi si trova a trattare è un elemento che ha una caratterizzazione precedente che ha una localizzazione molto forte con delle rivendicazioni che sono in quella fase molto dure ci al limite della secessione qui non sono una prospettiva federalista quindi un partito che sotto questo punto di vista non voglio dire che aveva un tasso di anti sistematicità però che comunque rivendicava non solo e non tanto delle maggiori e garanzia autonomia e per per imporre in termini fiscali in termini di agevolazioni e quindi che andava a tutelare gli agricoltori grandi agricoltori le i piccoli e medi imprese del del Centro-Nord ma che aveva anche un profilo secessionista provato quando un partito che non era neanche tanto di centrodestra io continuo a contestare se no andiamo a vedere
Lei soprattutto linguaggio politico mi spiace che non ci sono nemici che si occupa di queste cose ma linguaggio politico di Bossi di quegli anni è un linguaggio che a mio avviso anticipa alcune tematiche alcuni elementi successi che hanno poi caratterizzato il populismo successivo
Ricordiamo dovuti Bossi che evita di parlare in politichese parla un linguaggio molto diretto molto schietto attratti triviali famose interviste all'umbra
Del
Gli altri con la canotta il bicchiere di vino sul fiume cioè l'idea che potrà essere quanto più lontana non solo dal politichese negli anni precedenti scusate uso questo brutto termine ma insomma dai linguaggi credo che i più grandi insomma quelli allora mi dai anche quelli più un po'più grandi si ricordano i discorsi di Forlani ai quali praticamente non si capiva cosa cosa stesse dicendo al nocciolo cioè stringendo stringendo
Dopo dieci minuti uno dice va be ma forse non ho capito io ecco cioè il linguaggio di Bosso linguaggio completamente diverso
Molto più diretto e anche i suoi comportamenti alcune posizioni
Compreso quella dell'unità nazionale
Insomma
Fanno sì che la lega propone difficilmente sia collocabile nello spettro del centrodestra ma cioè o almeno in un'area di centro destra tant'è che all'interno del suo animo veloce questa tematica fortemente anticomunista ma non è sull'unica perché insomma ricordiamo che nelle alla vigilia delle elezioni del mille novecentonovantasei a lungo
D'Alema ha cercato di corteggiare
La lega per farla entrare nella coalizione di governo che poi Sica perché sarebbe entrato qual è la coalizione di centrosinistra quindi non è che proprio nella Liga non ci posso anche queste funzioni non dobbiamo immaginare lega nord dell'epoca
Con la lega nord e di oggi quindi un partito comunque che per Berlusconi costituisce un un problema tout-court dovuto non solo e non tanto le cose con appena detto
Ma dovuta anche al fatto che la stessa localizzazione e lo stesso bacino elettorale che aveva che avrebbe avuto poi Forza Italia
Tant'è che se magna vedere
Le motivazioni
Sono d'accordo
Col ministro Livia riguardo alle motivazioni alla la la la la legislazione sul lavoro che ha determinato la crisi del governo
E a tacere anche motivazioni un po'più politica e più attenzione prevenzioni sì scusi sulle pensioni motivazioni un po'più politica l'influenza di Scalfaro indubbia
L'arretramento della lega alle europee per cui la lega da
Partito forte al Nord si accorge non tanto con le elezioni del novantaquattro ma con le lezioni Succi per le legislative con le elezioni europee che Berlusconi sta tra avanzando voti
Dall'elettorato della lega verso Forza Italia a quel punto sull'onda di questa vicenda rompe con Berlusconi e tenete presente negli anni successivi sotto il governo Dini almeno fino al nove del mille novecentonovantasei i rapporti tra lega e Forza Italia sono tesissimo
Con una serie di accuse e di malaffare di rapporti con la mafia
Di in qualche maniera corruzione politica le vengono rivolti da Bossi e da entourage di Bossi nei confronti di Berlusconi rottura
Non è di poco conto quella novantaquattro novantasei poi vedremo che dal novantasei fino al due mila uno ci sarà un tentativo da parte di Berlusconi di ricucire quindi un partito con quale Berlusconi ha un rapporto dialettico ma che non è non è proprio semplicissimo
Altro ruolo che è in netta opposizione con la lega voi sapete bene l'edizione novantaquattro la coalizione è una doppia coalizione no un polo
Libertà al Centro-Nord con la lega il Polo del buongoverno al centro sud con il Movimento Sociale Italiano il in tutte e due genera l'Unione cristiano democratica Casini e di Buttiglione e poi e lealtà l'altro polo anche quello ha un tasso di antisistema di cita
E tant'è che Berlusconi ed è la Repubblica italiana per carità molta acqua era passata dal mille novecentoquarantasei e dagli anni successivi però è chiaro che il movimento sia italiano si presenta con un tasso di antisistema decida molto forte alla vigilia delle elezioni è questo
Lo pagherà anche voi nel periodo successivo e tant'è che Berlusconi si troverà a dover gestire questo tasso di gli anti
Sistemi sistematicità
Gli antichi caratteri antichi Stenico del Movimento Sociale Italiano e a tutti effetti sarà Luís che in qualche maniera riesce a sdoganare il movimento sociale in quella fase ora è vero che non è che il merito è tutto di Berlusconi creata negli anni precedenti c'ha pensato anche Cossiga somma gli anni Novanta nel rapporto molto stretto tra Cossiga tra Cossiga Cossiga Fini
Cioè il famoso scambio di telegrammi se non erro nel mille novecentonovantuno alla festa del Secolo alla festa del Secolo arieti
Quindi a una certa vicinanza siano essere siamo nel mio centonovantuno tra tra Cossiga
Tra Cossiga Fini vogliono cerca di finanza concerto sdoganamento istituzionale c'era già stato negli anni precedenti ma è Berlusconi famoso discorso che fa cavallo tra il primo il secondo turno delle elezioni amministrative del mille novecentonovantatré con la famosa dichiarazione
Che fornisce ai giornalisti che lo intervista su che cosa avrebbe votato a Roma in cui dice appunto avrebbe che avrebbe appoggiato il avrebbe un giorno Gianfranco Fini era corsa al comune di Roma contro contro un giovane promettente Francesco Francesco Rutelli ecco
Come vedete sono due realtà che Berlusconi si trova a gestire che sono molto difficili in primo luogo perché sono realtà che si non dico
Si odiano un termine molto per molto molto forte ma che si detestano ma cioè i rapporti tra
Movimento cioè Valiano e lega Nord sono rapporti molto tesi
E non solo e non tanto
Sulla questione dell'unità nazionale che pure è un tema tema caro
A destra missina anche a destra nazionale attuale ma che per motivi elettorali perché a tutti gli effetti ecco vedete oggi il processo sia largamente investito a tutti è stati la lega nord aveva polverizzato dal punto di vista elettorale
Il Movimento Sociale Italiano al nord e l'aveva ulteriormente meridionali Zardo una cosa del movimento generava sempre scontato ma che con l'avvento reali aveva ulteriormente
Ulteriormente fu polverizzato quel giorno contrapposizioni sui valori e poi c'era contrapposizione più concreta di interessi concreti ossia di di perdita di consenso ribadire di consenso elettorale ecco Berlusconi si trova a gestire una coalizione del genere in maniera molto molto difficile per carità con tutta la sua macchina propagandistica oggi sarà stato detto con tutto il suo apparato e lo staff di Publitalia
Di Fininvest e che che impiega anni la costruzione di questo partito no per molti un partito di plastica insomma probabile penso dei libri tra storici politologi anche spetti migrazioni internazionali che si sono succeduti sul berlusconiano definito Forza Italia in una marea una marea di Mori
Certo è che Berlusconi riesce nonostante tutto a mettere d'accordo questi due
Questi due schieramenti questi due
Formazioni questi due partiti appunto attraverso una a divaricazioni delle due alleanze una per il Centro Nord è un'altra un'altra per il Centro Sud e come sapete bene insomma questo questo questa capacità di Berlusconi dialogare con tutte e due quindi dialogare probabilmente anche con linguaggi diversi nei confronti di questi due esponenti politici a finalmente successo
Certo per quanto riguarda la collocazione del centrodestra è chiaro che movimento societaria non ci sta
Ma è un partito che dopo ha sempre battuto con la seconda segreteria Fini appartiene al mille novecentonovantuno
Primo centonovanta assunto una fisionomia de del partito l'UE nord la multa allineato abbandonato tutte le istanze voli reale di sfondamento a sinistra localizzata raddrizzato la segreteria di Pino Rauti e quindi effettivamente
E il la la sua collocazione nell'alveo del centrodestra una collocazione più che appropriato dal punto di vista diciamo valoriale amanti
Se vogliamo se vogliamo dire però ecco c'è un certo squilibrio all'interno di questa coalizione che Berlusconi è abile a a a gestire
Uno squilibrio lo ricordava prima Valeria che viene pagato però con la fuoriuscita della lega dalla dal governo di lì a poco poco dopo le elezioni poi lavori Edizioni Rovello o dopo le elezioni politiche del mille novecentonovantaquattro
Credo che modificò anticipato siano motivi a mio avviso ormai non più
Trascurati dalla storiografia fra il ruolo di Scalfaro e le considerazioni politiche elettorali della lega
Certo è che gli anni successivi a partire dal novantaquattro fino al novantasei vediamo che la capacità di Berlusconi tenere insieme i propri alleati
è una partita che viene un po'meno
Della lega ho detto la spaccatura molto forte la spaccatura insomma accuse di mafia in collaborazione con la mafia sono molto pesanti da parte di Bossi nei confronti di Berlusconi cioè la rottura molto forte questa prosegue anche negli anni successivi
Fini chiaramente impegnato in quella fase a da cercare di consolidare la svolta aveva aveva realizzato a partire dal dal
Dal congresso di Fiuggi del mille novecentonovantacinque con la trasformazione al movimento dell'Alleanza nazionale quindi impegnato a fare tutto un giro per le capitali europee a fare un giro per esempio a Gerusalemme per rassicurare i partner sia vorrei sia appunto lo Stato di Israele sulla sull'abbandono di di liberi di danno ostaggi da doveri di danni o fascista giusto o sbagliato la pensava così partito
Aveva aveva ancora molte scorie invece nostalgiche questo
A mio avviso mi sembra evidente ma questo avviene anche nel PC quand'era svolta
Tra tra anticipo dei la loro poi la Bolognina è chiaro che lo la insomma non è che tutti i i simpatizzanti del pc hanno assunto un atteggiamento democratico ecco delitti via poco ecco sono diciamo così sono transizioni che vengono di regola portate avanti dalle classi dirigenti
Certo è che in questo lungo in questa lunga camminata nel deserto che Berlusconi fa nel corso di quei nel corso di quegli anni
Alcuni pezzi si perdono
Sarà l'opzione di Fini verso recupero disegna le elezioni europee del mille novecentonovantanove in cui c'è l'opzione dell'elefantino che sarà disastroso
Per poi per Alleanza Nazionale del per questa combinazione la scelta della lega nel novantasei di consolidare la propria posizione perché la scelta di stare da solo rafforza la lega dal punto di vista elettorale che recupera voti anche nei confronti di Forza Italia però fa sì che la lega sia sempre più isolata
Dopo il novantasei si trova una posizione di isolamento per cui non ha accettato apparentamento col centrosinistra ha rotto con Berlusconi quindi si trova una posizione esiti forte dal punto di vista di elettorale ma senza capacità di coalizione
E in realtà saranno proprio queste difficoltà degli alleati
Non andare a parte Fini ha provato a smarcarsi dalla dall'abbraccio di Berlusconi con l'elefantino e dall'altra parte questa incapacità della lega di riuscire a dare rielaborare
Un quello negli anni del della Padania sono gli anni in cui Bossi spinge molto anche sul dato secessionisti maculopatia a livello locale ma certo non pare a livello nazionale grato a Berlusconi a partire dagli anni due mila e con la con l'avvio pari alla fine degli anni Novanta con l'avvio voi l'avvicinarsi delle elezioni politiche il successo alle elezioni europee di ove lo ricordiamo il porto alla caduta del governo
Dura il governo del governo D'Alema in realtà la fu in grado di nuovo di recuperare il consenso intorno a sé badate bene accentuando in quella fase maggiormente il carattere anticomunista
Se immediatamente dopo il Duemila novecentonovantasei con l'avvio della Bicamerale con D'Alema aveva in qualche maniera smussato questo aspetto che in qualche maniera è stato uno dei suoi cavalli di battaglia delle elezioni politiche del mille novecentonovantaquattro data il proprio su quel terreno
Alla vigilia del due mila uno che Berlusconi quindi sul rilancio dell'anticomunismo che Berlusconi in realtà riuscì a recuperare questo questo bacino di elettorato moderato più o meno sommerso che aveva
Caratterizzato il successo elettorale del mille novecentonovantaquattro remissiva rinchiudeva vecchio dei diciamo gran parte del turn non dico tutto ma buona parte Turato del pentapartito
Fondamentalmente confluiscono dovuto Berlusconi ebbene alla vigilia del due mila uno Luís grazie alle sue capacità grazie anche le sue capacità finanziaria economico-finanziari inutile insomma da sconosciuti questo
Sotto questo punto di vista riuscì di nuovo aria aggregare intorno a sé una coalizione che da quel momento non l'avrebbe più abbandonato in fretta al di là dei dissidi
Confini più o meno sul sul fatto di essere un delfino che aspirava a diventare il leader o meno però legame con la lega è rimasto solido fino fino sostanzialmente a due mila due mila undici e chiudo
E legale confini proprio nel due mila undici in quegli anni la stipsi si consuma però ecco la la il recupero di quell'alleanza alle vigilia dell'elezioni del del due mila e uno avrebbe voi sancito il successo della coalizione berlusconiana
Negli anni dieci del del due mila e sentiti i testimoni hanno la capacità di coalizione di Berlusconi e anche il fatto che gli alleati che si era scelto comunque gli alleati scomodi e noi gli alleati
Problematici
Questo però in qualsiasi coalizione di governo giorni alleati che sono botte scomodi che a volte problematici però insomma Berlusconi fu in grado di federare federare questi questi alleati
E penso sono d'accordo
Culla
Con giovani veniva sul fatto di come oggi forse si è spostato questo baricentro come Berlusconi era stato in grado di tenere a bada gli alleati di creare una coalizione oggi forse l'attuale presidente del Consiglio è colei che in qualche maniera sta cercando di porsi come leader senza avere la potenza economica
Diciamo anche
Comunicativa di Berlusconi ma si è posizionato come il perno di una coalizione che di nuovo gravità intorno a lei non solo dal punto di vista politico ma anche dal punto di vista elettorale
Grazie
Bene allora anche in questo caso sollevo soltanto un punto nel dibattito che poi appunto servirà un punto per punto diciamo della relazione che potrà servire al dibattito questa mattina Andrea non c'eri Imma da si collega era già emerso nelle relazioni di Simona Colarizi Gaetano Quagliariello
Questo tema dice a Berlusconi federatore all'interno del mondo cattolico e poi appunto all'inizio la sua volontà di non essere il front man dell'organizzazione appunto
Ma e poi comunque ad avere un sostegno e e poi successivamente Attali in questa in questa fase politica guardando appunto i due suoi alleati diciamo confermerà questo un ruolo questo ruolo di federatore
Mi viene in mente sul c'è soltanto una una considerazione appunto per il dibattito poiché però c'era la natura diversa comunque dei partiti alla la lega era a vocazione territoriale già lamenta vocazione territoriale mentre credo che il bacino del movimento sociale comunque forse è sempre stato quello meridionale come come poi si conferma se vuole sì vogliamo in una linea di continuità in alcuni passaggi in in alcune regioni del Sud Italia anche la scelta di Fratelli d'Italia oggi o comunque dell'aria perché appunto anche le ultime elezioni politiche
Forza Italia che ha avuto una ripresa il al sud Italia avuto una ripresa superiore a quella ma questo insomma è politica y San Basilio Rizzo pensando così Ciro briosi trainato dalla produzione e sui risultati del costo medio dove appunto per dov'è il partito Italia più del venti per cento poi soprattutto nel soprattutto trattati andata così però
Era un richiamo diciamo nasce una stagione a una stagione precedente bene adesso ritorniamo o nel mondo delle istituzioni è quello che c'è dietro ovvero la burocrazia la burocrazia italiana nell'età del berlusconismo do subito la parola allora Enzo Castellari grazie
Grazie grazie dunque diciamo uno potrebbe chiedersi come un personaggio debordante
Mai noioso Berlusconi fosse invece intersecazione noiosissima questione burocrazia italiana
In realtà è in parte vero nel senso che Berlusconi non è mai stato anche sue proposte di riforma particolarmente attento alle questioni dell'amministrazione
Però questo poi mi ricorderò insomma anche alcune considerazioni del professor tre realtà si dicono è un po'la questione dei fallimenti diciamo così dell'epoca berlusconiana o della carica di riforma che
Non si è riusciti ad Altaïr realtà dare ma altre cose interessanti invece più triste linguaggio è che Berlusconi scende in campo come tutti sappiamo con l'idea
Della rivoluzione liberale con la polemica nei confronti alla politica di professione e naturalmente anche i confronti la burocrazia questo
Per l'idea diciamo aziendalista di Fratelli d'Italia per l'idea dei dei Managers in qualche modo si sostituiscono i politici
Ma i burocrati è un è un passi imprenditoriale che si accoppia bene anche un cuore diceva professor Ungari sulla lega e su diciamo la necessità in qualche modo rialimentare una polemica
Contro Roma ladrona contro il meridione che naturalmente il convitato di pietra la pubblica amministrazione e quindi diciamo anche qui dal punto di vista dei programmi delle parole Berlusconi si pone come un candidato di rottura e si poneva
Con me però anche l'interprete di una corrente internazionale che è quella è la riforma della burocrazia
Nota diciamo nel suo paradigma più famoso che quello è il mio public management degli di fine anni Ottanta inizio anni novanta su cui l'Italia arrivata in qualche modo politicamente ritardo che aveva nella sua configurazione il suo nocciolo duro più importante questa idea di far lavorare le amministrazioni pubbliche come aziende quindi riformarle
Prendendo ispirazione in qualche modo dal privato quando Berlusconi arriva al potere per la prima volta nel novantaquattro in Italia c'è già stata c'è appena stata una riforma importante che ha riformato
Cassese del mille novecentonovantatré che ha di fatto aperto la strada anche se non completata al contrattualizzazione del Pubblico impiego quindi all'ingresso in un regime di tipo privato vicino pur con con tutti i caveat
Del della situazione e
Arriva al potere Berlusconi in un momento in cui c'è stata una fioritura anche i nuovi istituzioni avesse impuro creati che ad esempio le le authorities che tra gli anni ottanta e novanta ha iniziato a svilupparsi partendo dalla Consob alla prima nel settantaquattro e poi tutta una serie di altre authorities che sono arrivate e diciamo si inseriscono in un'idea di amministrazione pubblica aziendalista manageriale che di fatto de politicizzata pronta in qualche modo
Ad aprirsi di più al mercato svolge una funzione di Stato regolatore più che di Stato interventista quindi a questo punto di vista berlusconiane perfettamente
Aderente al presente anche ad utilizza internazionale
Però poiché nella pratica concreta di governo su questo riesce a ottenere
Molto meno infatti per molti aspetti chi avrà nella stagione berlusconiana più lo spirito diciamo così di iniziativa riforma battutista
Direi forme sarà più il centro sinistra che non Berlusconi stesso il quale
In qualche modo reagirà al centrosinistra e le sue funzioni di governo
Ma non riuscirà almeno a livello amministrativo a svolgere diciamo quella funzione di liberalizzazione esternalizzazione dei servizi pubblici che si era prefissato nei suoi i suoi programmi l'altra grande innovazione ne parlava prima anche il professor Bonini diciamo deriva da una sorta di redistribuzione del potere
All'interno del governo in cui palazzo Chigi e anche le sue appendici burocratiche assumono un maggior potere il ministero dell'economia e finanze allo stesso modo
E i ministeri vengono invece riformati ma sono delle riforme potremo dire così a macchia di leopardo se si preferisce
A pezzi e bocconi nel senso che vengono prese alcune cose dall'estero come ad esempio i processi di agenzia ippica passione cioè si creano delle agenzie ma non si arriva fino in fondo se ne creano all'inizio tredici
Poi se ne aggiungono altre ma non si riesce a spacchettare diciamo i ministeri per funzioni come avvenuto in altri esempi internazionali il più noto è quello di Margaret Thatcher alla fine degli anni Ottanta che ciò così fece transitare l'amministrazione del Regno Unito per l'ottantacinque per cento dentro le agenzie dentro questi corpi diciamo più autonomi più manageriali
Con cui poi gestire anche il vario meccanismo delle privatizzazioni della deregulation
E via dicendo questo dei a Berlusconi non riesce anche le riforme ministeri restano a metà nel senso che alcuni perdono il vecchio segretario generale a favore dei direttori generali dinanzi il segretario generale rimane
Unico alcuni casi viene ripristinato
Quindi sono delle riforme che sicuramente cercano in qualche modo di modernizzare
Il governo di renderlo più aderente ai tempi anche a quelle che erano le indicazioni internazionali
Siamo nell'epoca ovviamente della diciamo del massimo splendore della globalizzazione ci sono indirizzi riforma che vengo dal Fondo monetario internazionale
Daloui sì di quindi tutta una serie di anche di enti internazionali ma in Italia non si riesce in qualche modo a portarle fino in fondo resta no
Sulla superficie soprattutto diciamo così restano spezzettate
Berlusconi può e deve fare i conti per molti aspetti con è una riforma importante la pubblica amministrazione dove diciamo più scaricate in mezzo tra riforma Cassese che si ritrova sul tavolo e che
Porta avanti sostanzialmente e l'altra la riforma Bassanini
Riforma che prevede non solo appunto un contributo a tutta questa riorganizzazione del sistema di governo
Ma anche all'introduzione dello spoil system di quel Berlusconi una causa indiretta cioè a ragionamenti Bassanini e ormai siamo in una democrazia dell'alternanza quindi possiamo ora contare diciamo su governi che durano più tempo e diffusi di conseguenza può essere la politica a nominare i vertici apicali dell'amministrazione in realtà però da questo punto di vista non si fa mai una scelta anche qui fino in fondo cioè si passa da un'idea di impostazione
Quella casse si Ana diciamo molto di civil service anglosassone
Per cui hai una burocrazia che è selezionata e dei suoi vertici a dei percorsi abbastanza definiti lineare dirittura nel caso inglese si sia
Percorso quasi sempre obbligatorio da Oxford e Cambridge
A e oppure poi si passa più da questo modello ISPO il sistema misto che guarda un po'agli Stati Uniti ma negli Stati Uniti a un meccanismo molto più profondo molto più accelerato
In Italia diciamo resta un sistema di nomine all'interno di chi già un dirigente pubblico tranne per un dieci per cento di nomine che può andare ad incarichi Esterni
Peraltro questa legge che la famosa legge centoquarantacinque incorre in una serie di di problemi nel senso che
Viene accentuata da Berlusconi da Frattini in particolare con una decadenza del dirigente pubblico automatica novanta giorni dopo l'insediamento del governo che viene considerata in così
La corte costituzionale
Quindi diciamo così la questione anche lo spoil system resta sospese poco funzionale cioè la dirigenza pubblica diventa più dipendente dalla politica la politica però
Non riesce appieno nella sua opera di stabilizzazione dei governi e quel si reca al tema
Delle riforme istituzionali
E non riuscendo questo allo stesso tempo anche sistema dello spoil system sistema che crea più un'amministrazione acefala transeunte con movimenti all'interno dei ministeri che un effettivo ricambi e che soprattutto un apporto di nuove competenze
Il per ovviare a questo nel periodo berlusconiano e fenomeno che si ripercuote ancora oggi crescono molto anche i gabinetti quindi c'è un aumento del personale di collaborazioni dirette del ministro in qualche modo volta ovviare alla carenza di competenze e l'immobilismo della dirigenza della dirigenza pubblica quindi Berlusconi da questo punto di vista come vediamo più diciamo incline a reagire a suggestioni che io non altrove che a prendere una iniziativa questo
Va avanti essenzialmente fino a la riforma Brunetta che è invece l'unico elemento potremmo dire di tentativo di riformismo amministrativo tardivo che la stagione berlusconiana ci porta perché perché fondamentalmente l'impostazione la riforma Brunetta
Due mila nove è ancora quello intorno al Pala dei meglio public come aumenta c'erano stati prima degli esperimenti inserire forme di valutazione delle al forno dei risultati da parte della dirigenza pubblica di dipendenti pubblici ma sostanzialmente con scarso successo
Successo rimane abbastanza scarso nel senso che non c'è una reale valutazione concreta la maggior parte diciamo dei premi per la valutazione vengono erogati automaticamente che se guardiamo sto male decifra ancora oggi novantanove per cento viene valutato con la valutazione migliore quindi si è creata più che altro l'integrazione stipendiale invece l'una reale valutazione meritocratica la riforma Bretagna informa che inoltre ha per gli aspetti un po'paradossale nel senso che ha un'impostazione ho sommato anche condivisibile anche se appunto un po'tardiva per per il momento in cui arriva ma mentre prima si era puntato molto come elemento caratterizzante la nuova stagione a Libè in qualche modo liberalizzare la contrattualizzazione del pubblico impiego la riforma Brunetta opera una serie di rileggi ficcarsi ogni cioè dice sostanzialmente che la norma
Non può essere derogato al contratto e che i contatti graveranno devono essere riportate all'interno della legalità questo mette ordine diciamo gerarchizzata prioritari dalle fonti previdenza la legge ma allo stesso tempo ovviamente
Fa venire meno quella scelta di di andare verso la maggior autonomia contrattuale di relazione tra sindacato e amministrazione pubblica
In nome diciamo così di una sorta di dirigismo in qualche modo dall'alto e di infusione delle pubbliche amministrazioni dei principi manageriali cioè l'impressione quale l'impressione che dentro non solo la legge trenta ma anche in quelle precedenti soprattutto per quanto riguarda questa parte di aziendalizzazione
Ci sia tutto all'interno di queste leggi ma questi modelli
Diciamo così aziendali si sono stati impiantati su una burocrazia che soprattutto in termini di capitale umano non è stata capace di rinnovarsi quindi cosa è successo
Successo che si è chiesto a persone in genere anche avanti con l'età considerando l'età media pubbliche amministrazioni che avrà una formazione fondamentalmente politico giuridica
Di applicare una normativa che invece pretendeva di trasformarli in dirigenti d'azienda o in qualche modo in dei manager
Il risultato di tutto questo è stato che c'è stato un vero e proprio sabotaggio di molte delle norme che o non hanno trovato applicazione oppure come abbiamo visto noto ad un'applicazione diciamo tutta a favore in qualche modo della della dirigenza pubblica e l'altra è l'altro elemento che un po'si ricollega invece potremo dire così alla cultura politica berlusconiana esprimendo lui stesso una sfiducia nei confronti dello Stato nei confronti della della burocrazia e della politica diciamo i governi berlusconiani non dovranno mai investito in qualche modo mi nella creazione di una dirigenza pubblica decenza amministrativa di élite quindi anche tutto all'elemento della formazione della selezione del personale è rimasto abbastanza sottotraccia durante questo periodo rispetta altre esperienze internazionali
Ciò così l'Italia via è rimasto abbastanza indietro perché forse lì non c'è stata una sensibilità politica se non appunto in Brunetta nelle forme che si è detto per andare in qualche modo a scalfire la pubblica amministrazione
Quindi detto questo l'amministrazione pubblica italiana
Che troviamo alla fine l'epoca berlusconiana diciamo prendiamo il due mila undici come anno di inizio
Qualche modo del declino e di governi non più centrati solo su Berlusconi in qualche modo rispetto a gli anni ottanta noi e l'inizio degli anni Novanta
è molto cambiata nei suoi profili giuridici e in parte organizzativi ma non è cambiata non è cambiata le sue malattie diciamo fondamentali
Appunto una cultura prevalentemente giuridica prevalentemente utilizzata come elemento di riequilibrio territoriale quindi la meridionali trazione diciamo l'elemento che chi è rimasto preponderante incapace in qualche modo di costruire delle politiche pubbliche che tempi Brevi potessero diventare effettive efficaci non l'annoso problema di leggi che poi non trovano traduzione
In decreti attuativi e in organizzazione quindi la questione l'amministrazione pubblica resta per molti aspetti
Una delle tante promesse deve morire così non mantenute dell'epoca berlusconiana qui più per scarsa attenzione scarso investimento
Che per opposizione politica naturalmente c'era quella dei sindacati ma non paragonabile a quanto avvenuto sulla giustizia o in altri campi
E quindi appunto questa scarsa investimento questa scarsa attenzione realtà sono costate care
Perché perché avere fondamentalmente uno stato non funzionante avere un'amministrazione pubblica invecchiata ed in particolare l'ultima fase dopo i blocchi del turnover
Ingessata ha determinato una vera e propria difficoltà anche i governi di Berlusconi per realizzare tutte le altre politiche ovvero a determinare la liberalizzazione di alcuni settori o a ma fare avanzare politiche di deregulation politiche i tagli alla spesa politiche di efficiente amento se noi guardiamo a esperienza cui lo stesso Berlusconi si richiamava penso soprattutto a Margaret Thatcher Roma avrei amichevolmente operano in sistemi diversi per cui è difficile fare le comparazioni nette
Però in un certo qual modo diciamo così il modello italiano di nuovo management pubblico fallisce perché perché malamministrazione così porosa frammentata debole appunto riformata a pezzi e bocconi che poi alla fine diventa difficile anche attuare le politiche
Che si sono messe in programma o che in qualche modo si vogliono perseguire quindi è molto più facile diventa molto più facile da parte anche della burocrazia in qualche modo favorire l'immobilismo essa e sabotare
Le riforme
Perché poi è in parte quanto avvenuto in parte ovviamente collegato anche ai problemi politici del berlusconismo dal rapporto con la giustizia all'instabilità governativa a causa degli degli alleati e quindi da questo punto di vista diciamo arrestiamo
All'interno di uno di quelli che possiamo descrivere come diciamo gli aspetti forse più fallimentare di un efficientamento il miglioramento dello stato italiano
E di managerializzazione che parata non sono avvenuti per uno scarso investimento culturale in capitale umano e anche di convinzione nel perseguire le riforme grazie
Grazie Lorenzo assestato
Nei tempi allora anche in questa relazione appunto emerge questo diciamo questo doppio binario no tra desiderata in ambito in ambito politico volontà di realizzazione però poi il impossibile cioè mancato scarso investimento come tu stesso hai detto e conseguenze poi sul tutto l'ambito poi delle delle riforme interessante anche qui lo dico per il dibattito poi questo tentativo di adeguarsi al modello al modello britannico al modello della Thatcher che non era soltanto che è un riferimento la rivoluzione liberale è un riferimento che che Berlusconi utilizza anche in campo politico però quello sarà anche appunto nella a nel nel programma nell'ipotesi di riforma istituzionale riforme come abbiamo visto e riforma della burocrazia e della pubblica amministrazione riforme mancate andiamo adesso all'ultimo punto di questa sessione più volte è stato citato il tema della riformare la giustizia ma comunque in generale
Del potere giudiziario quindi io do subito la parola Ermes Antonucci che ci parlerà di questo o con una relazione sul nodo di Gordio berlusconismo e potere giudizi grazie
Grazie
Allora innanzitutto ringrazio la la Fondazione Craxi la LUISS per l'invito
Io alla LUISS ho svolto fino a un paio d'anni fa questa ricerca che è durata tre anni
Che poi portato diciamo sfociati in questo libro con questo saggio che è stato pubblicato puntano a Marsilio che si chiama la repubblica giudiziaria
E mi ferì rifare mi rifarò soprattutto diciamo al lavoro di ricerca storica storica politica che ho svolto diciamo in quel Periodo perché parlare di berlusconismo
Di Berlusconi giustizia un punto molto delicato nel senso che è stato sicuramente l'aspetto
Maggiormente
Vittima di dibattito di carattere ideologico e partigiano in tutti questi anni sia da da parte di insomma di esponenti politici sia cioè nell'ambito politico ma anche nell'ambito accademico cioè la storiografia
Che riguarda la la magistratura quindi anche indirettamente rapporto con Berlusconi gli anni di Berlusconi è caratterizzata da un forte carattere ideologico anche perché è stata scritta
Come se per ricordo soprattutto da magistrati e soprattutto da magistrati che appartengono ad accertare AA
Idolo oggi da ben precisa che è quella che viene definita progressista ma che era stato e quella di sinistra indetto diciamo che si rifà idee di sinistra anche se le chiamano progressiste
Allora il nostro diciamo incontro parte dal novantaquattro ovviamente non si può partire dal novantaquattro
Dal nulla ecco come se prima non fosse accaduto niente come spiego e nel mio saggio
A cui rimando diciamo per i dettagli perché non c'è tempo nel novantaquattro già siamo all'interno di una fase storica che si è aperta l'anno prima la mia centonovantatré e che è tuttora in corso
E che quella di una fase storica di squilibrio tra i poteri a favore del potere giudiziario a scapito di quello politico le ragioni di questo squilibrio sono molteplici
E riguardano l'organizzazione sia l'organizzazione dell'amministrazione giudiziaria
Che nel corso dei decenni ha conosciuto una cancellazione della carriera in Terna una attribuzione ai singoli procuratori dicono pubblico poteri molto incidenti sulla vita pubblica e politica
Del del paese in termini di attività di indagine riguarda il ruolo dell'Associazione nazionale magistrati Trollo politico sporto dall'Anm
Riguarda anche il ruolo del Consiglio superiore della magistratura che ha acquisito dei poteri sempre più importanti anche avuto attribuendo seri
Su che riguardano anche la che incidono sull'approvazione poi anche
Di provvedimenti sul piano legislativo quindi diciamo nel novantaquattro siamo in una fase di squilibrio che molto che venne chiara a Berlusconi
Agli storici per natura tendono a c'è cercare di periodici Zare come dire fenomeni
E qui è molto semplice realtà nel senso che c'è un periodo che va da marzo del mille novecentonovantaquattro luglio del mille novecentonovantaquattro dove Berlusconi cerca potremmo chiamarlo
Tentativo di contenimento del potere giudiziario da parte di Berlusconi
Nel senso che una volta vinte le elezioni Berlusconi propone ad Antonio Di Pietro
Che uno dei idealista di simboli del pool di Mani pulite di Milano il ministero di vestire l'incarico di ministro
Della difesa e a Piercamillo Davigo che è un altro componente del pool di rivestire in carico didattico di ministro della giustizia in questo modo cercando realtà di cooptare
In alcuni magistrati del pool fu diciamo Ruiz senso difensivo visto che anche erano già emersi alcune indagini che riguardavano Fini investe tutto il mondo diciamo imprenditoriale berlusconiano
Inoltre che c'è la si rintraccia nel primo nelle linee programmatiche
Ed è il primo governo Berlusconi un passaggio sulla giustizia molto importante che io vorrei citare
Perché
Nel nel Berlusconi afferma questo governo e dalla parte dell'opera di moralizzazione della vita pubblica intrapresa da valenti magistrati dalla grande stampa d'informazione da quei settori del mondo politico e sociale che in quell'opera si sono riconosciuti d'altronde Berlusconi indirettamente con i suoi
Come sue televisioni col suo apparato mediatico aveva contribuito alla insomma e infatti zar dell'impatto della del di di di richiesta di Mani pulite
Questo tentativo di Berlusconi di contenere il potere giudiziario fallisce realtà molto
Molto presto nel luglio del novantaquattro il ministro
Della giustizia Biondi Alfredo Biondi grande politico liberale che ci ha lasciato tratta anche recentemente eh ma diciamo proporre proposte e il Governo il Consiglio dei ministri emanò un decreto legge
Che appunto parla diciamo molto noto decreto loro Biondi che prevedeva diciamo che l'obiettivo quello di ridurre la carcerazione preventiva giuristi parlano di misura di custodia cautelare in carcere ma non cedette alti della carcerazione preventiva cioè sì provava a restare a far rientrare
La la questo me questo strumento usato dai magistrati nell'alveo del del di quello che prevedeva il Codice di procedura penale cioè le carcere come extrema ratio e non come uno strumento
Di di di ricatto nei confronti degli indagati
Questo questo del all'indomani dell'approvazione di questo decreto il pool di Mani pulite con Di Pietro Colombo e Davigo si presentò davanti alle televisioni del Paese Di Pietro con
Con la barba incolta e lesse diciamo un comunicato in cui si affermava che in virtù di questo provvedimento loro non potevano più svolgere le indagini e quindi si dimetteranno
Era un un una replica di quello che era avvenuto l'anno prima con il decreto Conso
Quando appunto c'era stato appunto il tentativo anche lì di in qualche modo riportare nel nel nell'alveo del del del come dire delle regole del liberali l'attività del dalla magistratura ma era fallito
Questa dura presa di posizione del pool di Mani pulite
Generò una una una dura protesta anche dell'opinione pubblica che subissare ogni giornali telefonate e di fax il decreto venne venne ribattezzato decreto salva ladri alla fine praticamente venne messo da parte
E qualche settimana dopo
Cito dei dei fatti dei dati qua in modo tale da anche da svincolato diciamo questa ricostruzione a qualsiasi Polemica appunto di parte
Qualche settimana dopo vennero arrestati alcuni funzionari della Fininvest il ventotto luglio del mille novecentonovantaquattro venne arrestato Paolo Berlusconi fratello di Silvio Berlusconi
Nel novembre del novantaquattro il ventidue novembre mille novecentonovantaquattro ci fu il famoso dopo la famosa consegna dell'invito a comparire a Berlusconi
Da parte ovviamente dalla Procura di Milano mentre Berlusconi era impegnato a presiedere la conferenza mondiale
Delle Nazioni Unite sulla finita organizzata a Napoli una vicenda il l'avviso di garanzia l'avviso a comparire l'invito a comparire venne pubblicato sul Corriere della Sera in violazione del segreto ebbe un grande risalto mediatico internazionale e contribuì per fece emergere grandi attenzione a livello politico contribuì poi alla alla alla anche alla caduta del primo governo Berlusconi
A quel punto il tema del del riforma comunque della giustizia sul tavolo il durante la Bicamerale D'Alema
Viene approvata la famosa bozza Boato che in cui veniva proposta per la prima volta la separazione delle carriere tra pubblici ministeri e giudici
E si prevedeva comunque una riforma organica della magistratura costituzionale di di stampo costituzionale
Non venne approvata per il fallimento della Bicamerale si arriva agli agli anni del secondo e del del secondo e terzo governo Berlusconi
Dove diciamo facciamo terminare ora diciamo il dell'incontro di oggi fino al due mila e sei e anni che furono caratterizzati da un altissimo livello di conflittualità tra Berlusconi e la magistratura a quel punto Berlusconi aveva chiaramente posto sul tavolo già allora mi primi mesi di governo la necessità di riformare la magistratura il CSM che l'ordinamento giudiziario nel suo complesso questo la sola proposta
Insomma la sola presentazione di questo programma determino un dura reazione da parte della magistratura associata durante le le inaugurazioni del di dell'anno giudiziario nel due mila e uno
Anzi in due mila e due
Nel gennaio del due mila e due ci fu il famoso appello di Saverio Borrelli che era stato il capo del pool di Mani pulite resistere resistere resistere come sulla linea del Piave
Dall'altra parte ci fu o indubbiamente un approccio da parte di Silvio Berlusconi che comunque fu finalizzato a reagire a diciamo a questo alle numerose indagini della della magistratura che riguardavano lui riguardavano la sua azienda i suoi colleghi i suoi diciamo bracci d'ufficio anche il suo braccio destro come Marcello Dell'Utri
Berlusconi accuso vola ai magistrati più volte di portare avanti una guerra civile accuso ai magistrati di essere di sinistra di essere eversivi diciamo che contribuì ecco ad alimentare queste tensioni
Furono approvate leggi che
Se da un lato miravano a rafforzare le garanzie degli indagati dall'altro indubbiamente erano finalizzate a tutelare la posizione di Berlusconi in mi numerosi procedimenti giudiziari che lo riguardavano
La legge sulle le famose leggi ad personam così chiamate
C'è però un dato che va ricordato e cioè che nel corso che la sua carriera In politica dal momento della sua discesa in politica
Silvio Berlusconi che
Che su questo diciamo spesso dato era solito dare dei numeri sempre stato solito dare dei numeri abbastanza diciamo esagerati su tutti i processi che lo hanno riguardato alcune contava i singoli gradi del del di giudizio al Pigneto alta non si dovrebbe porta diciamo scorretto
Però non c'è dubbio che da dal momento che la sua discesa in politica lui è stato oggetto di trentasei procedimenti penali quindi parliamo di non penso un record storico e quindi è un dato di cui tener conto cioè c'era da una parte un'attenzione da parte della magistratura nei confronti Silvio Berlusconi assolutamente anomala perlomeno singolare
E dall'altra c'era un leader politico presidente volte prima del Consiglio che cercava
Di riformare la giustizia e nel e nel contempo di difendersi da questa da quella che lui riteneva una un'aggressione giudiziaria
Il tempo occorre si arriva appunto al due mila e sei quando viene approvata il la maggioranza di centrodestra riesce ad approvare
La riforma dell'ordinamento giudiziario per la prima volta viene approvata una riforma dell'ordinamento giudiziario che era in vigore dagli anni del secondo dopoguerra
Diciamo era sopravvissuta al al al cambio di regime
Fascista repubblicano
Un ordinamento giudiziario che che cerca appunto di come dire
Ristabilire in ordine all'interno dell'organizzazione giudiziaria soprattutto per quanto riguarda il sistema di Avenza mia di avanzamento di carriera che stato sostanzialmente smantellato all'interno della magistratura e così come sono state fatte lati effettivi meccanismi di valutazione della professionalità dei magistrati
Che avanzano di carriera ormai con il mero criterio di anzianità
Si cerca di di
Ti intervenire anche per limitare il passaggio dirle dei magistrati dalle funzioni requirente a quelle giudicanti
Questa l'iter riforma importante del d'ordinamento giudiziario va in porto tuttavia subito dopo il Governo cade e la nuova maggioranza di centrosinistra il primo la prima azione che fa e sospendere l'applicazione di questa legge
Cambiarla e modificarne i contenuti più importanti fatti diciamo molti studiosi giuristi parlano di una controriforma e a portare avanti quella controriforma era ministro Giustizia disegnava Clemente Mastella
Cioè un ministro che poi nel due mila otto due anni dopo sarebbe stato anche lui vittima di una coinvolto in una vicenda giudiziaria che avrebbe determinato contribuito alla caduta del governo Prodi
E Mastella dieci anni dopo sarebbe stato assolto
Questo in conclusione
Ovviamente poi io mi fermo al due mila e sei
La la la la la l'esperienza di Berlusconi sul piano giudiziario va avanti fino al due mila e tredici perché trentasei processi hanno portato a una sola condanna quella nel due mila e tredici per frode fiscale
Anche lì molto è stata molto discussa per il per le modalità con cui arrivata soprattutto in in Cassazione quel quella condanna determinò la fine poi della vita politica di Berlusconi
Ciò che mi preme
Sottolineare e che
Fosse diciamo il suo intento quello di tutelarsi dall'aggressione della magistratura o meno
I temi che vennero posti da Berlusconi nel corso di quegli anni rimangono più che mai attuali e nel senso che oggi parliamo di separazione delle carriere
Parliamo di limitare appunto il passaggio di di di escludere il passaggio dei magistrati dalle funzioni di pubblico ministero quello di giudice
Parliamo di ripristinare un'effettiva effettivi meccanismi di valutazione della professionalità dei magistrati
Di intervenire sul sul principio di di di di del l'obbligatorietà dell'azione penale insomma e anche di tutelare maggiormente le persone che vengono sottoposte le indagini procedimenti penali
Tutti i tentativi di Berlusconi sono purtroppo in questo senso falliti la storia loro non lo dimostra
E delle però vediamo che appunto ripeto sono più che mai attuali basta vedere insomma ai contenuti del del del dell'ultimo a un pacchetto di riforme approvato in Consiglio dei ministri dal e proposto dal ministro Nordio io diciamo Fini mini fermerei qui ecco grazie
Tagliare le questioni personali
Ebbene
Teniamo
Abbiamo il dibattito e non so se ci sono domande vi chiedo di venire qui in modo tale nato a Udine la registra
In considerazione a quanto poc'anzi sentito sulla schiena
Diciamo il rapporto giustizia Berlusconi Rusconi uomo politico e anche homo delle istituzioni
Per sono un avvocato vi presento Ciampi Luca Panzeri che
Se io guardo un po'alla attività sia politica sia istituzionali di Berlusconi
E in rapporto al nodo giustizia e vedo un punto che secondo me che estremamente importante e che in un certo senso evidenzia
Un vuoto una carenza di Berlusconi in questo senso e mi riferisco mi riferisco all'episodio Enzo se lo ricordiamo
Nel Duemila allorquando eravamo e in piena campagna referendaria sulla separazione delle carriere
E ricordo che il Berlusconi che allora era un uomo politico quindi non delle istituzioni ma un uomo politico diciamo dopo la parentesi iniziale novantaquattro
Ci fu un certo senso vi ricordate il famoso invito non tanto al mare perché aveva portato male prima ma invitò i cittadini a rimanere a casa per
Mandare a casa i proponenti il referendum
Dicendo appunto l'avrei loro lo farò io la sto per la farò io la separazione che fiere noi che pensi mi il famoso ghe pensi mi ecco credo che e quello sia stato un
Diciamo un'occasione fallita
Che in un certo senso
Si contraddice lo contraddice
Il Berlusconi politico il rapporto del Berlusconi con la cittadinanza con il il cosiddetto popolo no Berlusconi abbia attestato in innovatore ha scavalcato
Il rapporto dei partiti dei corpi intermedi con l'opinione pubblica rivolgendosi direttamente all'opinione pubblica
Ecco credo che lì probabilmente è stato un un vuoto
E il che secondo me abbiamo un po'pagato caro
Da un po'pagato cara perché si ancora oggi sulla separazione delle cartiere
Diventa un tabù per cui non si può più discutere e addirittura se vi sono delle opinioni di un un certo ceto politico di una parte politica sulla favorevole alla separazione carriere ma poi contrario sol perché viene proposta da una parte piuttosto che un altro e l'altro aspetto che mi mi permetto di segnalare secondo me credo che anche questo sia stato e lo dico da avvocato penalista ovviamente
Che a cuore il tema delle garanzie
Credo che l'altro elemento in un certo senso
Mi ha lasciato perplesso nella diciamo nella parabola di Berlusconi qui un uomo delle istituzioni
E a proposito del Pacchetto sicurezza
Una stabilizzazione dell'articolo quarantuno bis credo che sia un altro aspetto su cui occorre riflettere perché credo non certo senso che quella stabilizzazione non sia stato un effettivo ed efficace strumento di contrasto alla mafia ma lo dicono i dati statistici della anche del degli alti vertici della magistratura
Ritengo che Illy probabilmente venga fuori il Berlusconi
Che in un certo senso come buona parte della politica anche oggi in Italia sul tema della giustizia la ricerca piuttosto la concertazione con le corporazioni che diventano poterne che invece diciamo
La decisione di portare avanti un disegno riformatore che è un po'il tema che si ripete anche nei nostri giorni
E quella solo questo osservazione che ritenevo di dover fare come considerazione non dico aggiuntiva non mi permetto assolutamente a nulla
All'interessante
Dibattito che c'è stato oggi e veramente è un merito va alla Fondazione Craxi alla Louis perché
E discutere su Berlusconi e sul ruolo di Berlusconi nella nostra epoca probabilmente ci consente di leggere con maggiore attenzione anche alcune distorte visioni in un ambito strettamente giudiziario che non possono assolutamente reggere il confronto con un'analisi storico-politica invece ed economica come state facendo il Pagliara veramente
Eccellente grazie grazie ad una
Non so se c'è qualche altra siccome siamo anche un po'in ritardo coi tempi se c'è un'altra no se non ci sono non so se c'è qualcuno che vuole
Vuole
Rispondere ma comunque era una considerazione più generale
Va bene allora chiudiamo questa sessione e ci dedichiamo alla politica estera scusate il ritardo
Romanzi saliti
Ma
Tori della quarta e ultima sessione di questo convegno iniziamo consentitemi però prima di tutto di ringraziare gli organizzatori per avermi invitato a partecipare mi ha fatto piacere mi ha consentito anche di ascoltare
Tre sessioni molto interessanti di imparare molte cose sulla figura di di Berlusconi del berlusconismo dei suoi governi e ho molto apprezzato
Tutti voi il tentativo di storicizzare la figura di questa importante personalità e ora con la quarta sessione
Analizziamo la proiezione esterna dei governi Berlusconi e del berlusconismo non è un tema recentemente molto importante e il primo ad affrontarlo sarà Federico Niglia il tema generale di questa sezione ripensare l'Italia nel mondo vinciamo tema piuttosto ambizioso
I
Federico Niglia ci parla dell'anticomunismo come paradigma internazionale del berlusconismo aventi quindici minuti attesta
Il vi prego di rimanere all'interno di quindici minuti i do la parola a Federico grazie Daniele
Io sono fiducioso di rimanere nei tempi anzi di tenermi esce anche sotto non per pigrizia che ovviamente c'è ma anche perché
Per contenere il tema dell'anticomunismo cioè mi spiego meglio cioè quando si parla di Berlusconi anticomunismo si apre un mondo si apre un mondo ovviamente retorico di Berlusconi
Si apre un discorso sull'anticomunismo della Repubblica che diciamo è il vero convitato di pietra della storia repubblicana secondo me
E si apre anche tutto il discorso dell'opposizione a Berlusconi in nome del del suo anticomunismo fuori tempo
è un nostro diciamo quando si parla dell'anticomunismo berlusconiano si declina sempre un concetto in termini di politica interna eminentemente cioè l'anticomunismo che viene preso strumentalmente da Berlusconi e la grande critica che viene messo in mostra a Berlusconi di fare una guerra dei morti sostanzialmente cioè quando Berlusconi inizia
Cioè Berlusconi è anticomunista ontologicamente questo lo sappiamo però il Berlusconi politico che inizia ad avere una rilevanza cioè a partire lo abbiamo detto più volte oggi dal novantatré combatté comunque contro una realtà che la storia annegato esplicitamente nel corso degli anni precedenti questo è un tema che descritto molto bene da da Giorgio Bocca mille novecentonovantaquattro quando dice
Che l'anticomunismo è una le pendenze sbagliate della nuova politica e che cos'è l'anticomunismo c'era questa bella definizione l'anticomunismo come evocazione di spettri piani regolatori fisco tutele ambientali in una parola la longa manus dell'o di uno Stato controllore vorace invasivo
Non è Berlusconi che lo dice Giovanni De Luna che come dire gli storici sanno che non ha certamente un atteggiamento sin patetico nei confronti
Del mondo del mondo berlusconiano per cui la critica che si muove da cui vorrei anche partire
E che Berlusconi utilizza una categoria quella dell'anticomunismo che è una categoria se vogliamo retoriche posticcia per fare che cosa una battaglia eminentemente Interna
Qua mi rivendo contenuti non mie naturalmente c'è quel bel saggio di Giovanni Orsina mi spiace sia dovuta andare via sull'antipolitica dei moderati
Che coglie secondo me è un punto importante cioè Giovanni dice
Sbaglia molto chi va a derubricare l'anticomunismo come un qualcosa così uno strumento di comunicazione di facile consenso perché in realtà è un concetto molto stratificato Freccia un anticomunismo in chiave storica
E c'è quella concetto divertito molto quello della lotta contro l'Arci partito cioè il comunismo come modo di pensare che porta comunque alla creazione di sovrastrutture invasive
Che comunque hanno un unico effetto finale cioè quello di libertà di
Limitare la libertà delle persone quell'anticomunismo storico se vogliamo sì se vogliamo sovrappone confonde con tutta una serie di categorie che sono un pochino le tendenze liberticide dei sistemi politici
Che si sono inverata e nel modo più turpe nei regimi diciamo di stampo sovietico ma che anche nell'Italia repubblicana hanno avuto la loro parte
Il mio compito invece è un po'a fare un ragionamento non so se ci riesco sull'anticomunismo invece come paradigma internazionale cioè la domanda è
Esiste un anticomunismo berlusconiano che ha un qualche valore
Dal punto di vista della posizione interna dell'Italia dal punto di vista dell'idea dell'Italia nelle relazioni internazionali e del ruolo di Forza Italia
Sulla scena europea ed internazionale la mia risposta è tendenzialmente si cioè l'anticomunismo in Berlusconi
è un paradigma politico interno ma è anche un Poli paradigma politico internazionale quello che va avrei immaginato sono sostanzialmente tre ambiti sui quali secondo me si sviluppa l'anticomunismo internazionale di Berlusconi il primo
E quello dell'anticomunismo internazionale come chiarimento storico ecco e in particolare l'anticomunismo come componente importante fondamentale per spiegare la fine della guerra fredda
Parto dalla fine di questo discorso è stato menzionato più volte ventotto maggio due mila due Pratica di Mare Berlusconi lo ha sempre presentato come il suo grande successo internazionale
Ne ha tratto anche delle conseguenze che era secondo alcuni sono state caricaturale cioè quando Berlusconi dice al nitore se dare a me il Nobel per la pace perché io ho fatto finire la guerra fretta ora su questo si può naturalmente discutere però io sarei un po'cauto su questo discorso cioè
Che discorso fa Berlusconi relativamente alla guerra fredda c'è Berlusconi offre una proposta interpretativa su come la guerra fredda è finita
Che c'è se non è Berlusconi non è un intellettuale ovviamente per cui non passa il tempo a ragionare su categorie politiche strutture e sovrastrutture però Berlusconi rifiuta un problema cioè che in realtà c'è una discussione aperta sul dopo guerra fredda cioè il dopo guerra fredda è un dopoguerra difficile da spiegare
Perché perché per motivi che sappiamo tutti cioè è una competizione che finisce in modo diverso rispetto alle precedenti cioè senza un conflitto senza l'uso delle armi cioè uno dei due maratoneti muore per la strada cioè l'Unione Sovietica
Questo però ha un effetto veramente problematico Zante sull'identità dell'Italia e del mondo nel post guerra fredda cioè su quali basi si fonda questo nuovo ordine
Europeo internazionale Berlusconi la sua carta secondo me la dice cioè Berlusconi dice
La guerra fredda è finito e finita perché il paradigma liberale ha vinto e ha vinto sul nemico molto chiaro
Che non è tanto l'Unione Sovietica in termini militari eccetera quello ringraziando Dio è stato affidato da una tensione diplomatica che poi ha fatto sciogliere il tutto in modo non conflittuale ma è finito con l'affermazione di un regime sopravvissuto cioè il regime liberale
Che ha vinto sui regimi liberticide di e dunque
Il chiarimento storico è proprio questo cioè l'identità del mondo e in particolare l'identità del mondo in a quale Berlusconi tiene principalmente che l'Occidente
Riposa
Sulla verve lottato
Contro il comunismo cioè se c'è un'etica resistenziale in Berlusconi all'etica dell'anticomunismo militante
Un anticomunismo che naturalmente si gioca non solo sul piano interno ma soprattutto sul piano internazionale qua naturalmente ebbe tutto questo assenso secondo me perché spiega anche l'atlantismo di Berlusconi ma anche il filo russi Smodis Berlusconi qua parlo sotto il controllo diciamo della collega De Stefano ma c'è la Russia cui guarda Berlusconi e la Russia che sopravvive al comunismo certo che sarà un qualcosa di complesso di altro eccetera ma sicuramente di qualcosa che sopravvive ha ha forse alla peggiore delle malattie che ci potessero capitare
Ecco prima si parlava Giovanni Orsina parlava di Berlusconi come interprete dello spirito dei tempi cioè in questo senso secondo me Berlusconi e molto uomo degli anni novanta cioè interpreta molto lo Zeitgeist
Nella misura in cui
Concepisce gli anni post guerra fredda soprattutto gli anni Novanta al periodo pre due mila uno come il momento in cui questo momento liberale vince vince nella ricostruzione storica ma che vittoria e io la chiamo un po'una vittoria in transizione cioè non è che il comunismo storico viene sconfitto ma tutti i rimasugli residui le scorie del comunismo secondo lui sopravvivono
E questo secondo me è un primo aspetto il secondo aspetto Lante la lotta contro l'anticomunismo vivente ci alcuni regimi comunisti realtà sopravvivono mondo
Alcuni meno rilevanti alcuni più rilevanti io non guarderei tanto nell'analizzare questo aspetto all'anticomunismo diciamo
Nel momento in cui Berlusconi fa il presidente del Consiglio perché facendo il leader internazionale ha un'ovvia cautela però devo dire che guardando alcuni rapporti con alcuni Paesi lasciamo stare la Corea del Nord
Un minimo questo figlio tra cioè ad esempio emerge prepotentemente nei rapporti con la Cina
Nei rapporti di pertinenza ma questo cioè Berlusconi rispetta la Russia al suo grande interlocutore in Putin con la Cina che pure un partner strategico berlusconiano cautela fortissima
Fa la visita solo quando fa il presidente di turno dell'Unione Europea
Si perde in una battuta nel due mila sei quando dice in cui Cina e i comunisti bolli escono i bambini è la è largamente Cassino dell'ambasciata cinese eccetera eccetera
Tutto questo naturalmente di nuovo lo possiamo un attimo
Far scivolare se vogliamo ma se noi poi ci andiamo a vedere quello che Berlusconi dice soprattutto della Cina quando non è al Governo soprattutto quando parla al Partito Popolare Europeo nella componente cioè e ora io travalichi coi limiti temporali di questo convegno con questa riflessione però segna vedere post due mila undici quando ovviamente Berlusconi è più libero di parlare
Tutti i suoi interventi sono esplicitamente contro il comunismo cinese che naturalmente è quello più se vogliamo
Importante
Ha naturalmente la lista non è finita mi e mi sono divertito molto a trovare piccolo commento di quando
Berlusconi
A un certo punto
Devo ritrovare la no ma comunque Berlusconi a un certo punto fa tutto una serie di interventi anticastristi
Cioè
Cuba è uno degli altri paesi per cui se proviamo a riprendere tutto questo discorso in Berlusconi She's ancora un anticomunismo internazionale
Che ha esplicitato in modo molto chiaro quando si è creato il governo Gialloverde perché quando il governo Gialloverde iniziato un'opera se vogliamo di spiombato mentre rispetto alla Cina
Quando si è arrivata al memorandum d'intesa quando c'è stato un qualcosa che poi l'ambasciata americana non ha fatto trapelare il suo profondo fastidio per quello che il governo contestava facendo da di Berlusconi l'ha detto molto chiaramente ci ha detto molto chiaramente che la Cina rappresenta una minaccia strategica e lo ha detto in parte sulla base di considerazioni generali ma secondo me soprattutto per il tipo di regime politico
Un ultimo aspetto e qui chiudo
Che riguarda diciamo l'anticomunismo berlusconiano
E legata al fatto che secondo me l'anticomunismo rappresenta un collante fondamentale per e direi soprattutto dal due mila uno per l'intesa con tutta una serie di Paesi occidentali
Che in un certo senso immaginano una politica estera che abbia dei tratti conservatori qui ci prendevamo in giro con Giovanni branzini nel senso che con questa apertura correvo il rischio di rosicchiare la sua relazione infatti qui mi taccio e passo la parola però lascio un concetto
Non dimentichiamo questo l'ha detto l'amico gli ho dato prima che nel momento in cui Berlusconi si sviluppa cresce guida il Paese ma più in generale in quella fase storica anche la politica estera polarizzato
C'è esiste una politica estera il mito della bipartisanship nella politica estera inizia un pochino a scricchiolare e questo Berlusconi lo capisce e cerca però di alimentare dei contenuti per costruire un modello di politica estera
Che in parte si deve diversificare da quello della Prima Repubblica
E qui se vogliamo l'antico
Buonismo che corse e il collante fondamentale di regimi politici
Che hanno condiviso una battaglia storica ma che in parte non la considerano conclusa perché se andiamo un po'nella teoria dei sistemi politici delle dottrine politiche
Il liberalismo che diciamo cede al pensiero minimo
è un liberalismo che si condanna a morte
E qua mi taccio grazie
Bene molte grazie Federico attraverso illustrato la posizione esterna dell'anticomunismo in Berlusconi hai fatto molti riferimenti tutti molto interessanti ha fatto riferimento anche alla Russia e sì pezze luce Giovanni Gozzini non sia don Tano per questo analessi diagonale slide allora non c'è bisogno di modificare la sera insieme degli N el Renzi anche allora do la parola va Lucrezia Buti
Usate da che ci parlerà della diplomazia con la ventiquattrore Berlusconi il potere prego il prezzo
Va bene grazie grazie innanzitutto fatemi ringraziare gli organizzatori della conferenza per avermi coinvolta e per avermi dato la possibilità di presentare un mio contributo a questo panel ed è un contributo che devo dire
Arrivati a questo momento del nostro incontro raccoglie molte delle sollecitazioni che sono già state presentati offerti dai contributi che mi hanno preceduta
Ma la mia intenzione è quella di guardare essenzialmente all'esperienza ministeriale di Berlusconi come ministro ad interim agli affari esteri
Un incarico che Berlusconi assume ufficialmente il sei gennaio del due mila e due ossia il giorno successivo quando Renato Ruggiero consegna le proprie dimissioni ed è anche l'occasione in cui Berlusconi dice
Rimarrò al capo della Farnesina tutto il tempo necessario affinché possa essere implementata la riforma degli affari esteri del Ministero degli Affari austeri
E devo dire anticipo fin da ora questa idea di riforma si legava profondamente agli obiettivi di promezio né del cosiddetto sistema Italia prima però di presentarvi
Cercare di illustrare brevemente ecco questa idea di riforma è bene chiedersi sì ma come si presentava questa Farnesina una Farnesina che tra l'altro Berlusconi guida fino al novembre del due mila e due
Devo dire che la Farnesina era stata recentemente rinnovata era il frutto di una riforma la cosiddetta riforma Dini del due mila agli USA il termine riforma
Anche se in realtà c'è da dire che vorrei semplicemente infatti Zahri questa quella che era l'ambizione unitaria di questo processo di cambiamento
Coadiuvato tra l'altro da dal segretario generale del tempo Umberto Vattani ma che in realtà si componeva di vari provvedimenti legislativi
Ovviamente non ha il tampone di illustrare questi provvedimenti legislativi però secondo me necessario illustrare i quelli che sono due macro modifiche che intervengono al insieme a diciamo al ministero
I la prima quella di adottare il principio di coordinamento geografico delle direzioni generali
Il che significa avere delle direzioni generali per l'Africa per l'Asia per l'America latina e trasformare i direttori generali i singoli direttori generali come i grandi interlocutori che unici interlocutori
Degli ambasciatori nei Paesi di loro competenza o delle organizzazioni non governative o dell'impresa degli operanti il secondo macro cambiamento finalmente la creazione a muso finalmente perché ci mette al passo con i Tampico nelle altre strutture ministeriali europee
Con nella creazione della Direzione generale per l'integrazione europea questa era semplicemente per farvi capire che la Farnesina era stata rinnovata e nonostante so Berlusconi decide di intervenire in questo nuovo quadro organizzativo del ministero
Per promuovere cosa promuovere una modernizzazione della diplomazia in senso più tecnico cosa vuol dire rendere la diplomazia italiana più competitiva attraverso una migliore utilizzo delle competenze economico commerciali
Cosa significa qual è la riflessione diciamo alla base di questa idea riformista
Berlusconi la presenza la illustra per la prima volta il cinque febbraio del due mila due quindi un mese dopo aver assunto la carica
E lo fa in audizione di fronte alle da alle terzi Commissioni riunite quindi quella degli affari gli astri denigrazione della Camera agli affari esteri
Politiche comunitarie del Senato contrario però va bene l'importante è comunque capire che era di fronte alle terzi commissioni e quello che prese quello che dice signori io nei negli ultimi sette visivo
Mi sono confrontata con i principali protagonisti della politica internazionale e ho avuto modo di osservare come operano le altre diplomazie austere
E in questo caso faceva riferimento soprattutto alla diplomazia anglosassone e in parte anche a quella spagnola
E cosa dice mi sono reso conto che la nostra reti diplomatica operato per
Rappresentare il Paese
Le reti diplomatiche degli altri paesi europei operano per promuovere il sistema Paese
Ecco quindi lo scatto diciamo di mentalità il salto di qualità che dobbiamo instillare nella nostra diplomazia chi avviene che deve avvenire soprattutto in termini di mentalità mena geniale
Cosa significa significa tranquillamente innestare in quella che è già una missione diplomatica tradizionale una missione innovatrice più rispondente potremmo dire alle istanze di un mondo ormai globalizzato
E che si articolava in quattro
In quattro direzioni innanzitutto supportare le esportazioni italiane supportare le imprese italiane all'estero supportare gli investimenti esteri in Italia e soprattutto poi il turismo estero in Italia quattro dimensioni in cui Berlusconi dice l'Italia è il fanalino di coda
Ed è una valutazione che in realtà trova anche corrispondenza contanti opinioni espresse dagli imprenditori italiani dell'epoca che si lamentavano appunto di questa
Scarsa presenza diplomatica tra i vari già chiusa c'era ad esempio quella di Franco Arquati re delle pergole delle tende da sole ma soprattutto ecco consiglierei esce presidente della Federlegno
In cui realtà spiegava il senso di abbandono percepito dai dagli altri anche imprenditori italiani in quel e diceva in una sua intervista alla Stampa
Ci vorrebbe un ufficio unico che ci accolga tutti
Ci rappresenti e ci presenti sui mercati non il mostro a tre teste libera dice ambasciate Camere di commercio con cui gli imprenditori hanno a che fare adesso
Perché le tre strutture si sovrappongono o fanno lo stesso lavoro o non fanno quel che dovrebbero fare
O ancora cito dobbiamo fare corpo come gli spagnoli tedeschi francesi che preparano l'ambiente parlano delle specialità delle loro imprese con gli operatori del posto e investono in comunicazione ora c'è da dire
Che questa scarsa presenza diplomatica questo scarso sforzo diplomatico non era dovuto alla negligenza o alla Fatia dei nostri funzionari che restano sempre svolto il loro compito
In Grecia a mente
Anzi addirittura degli sforzi saranno stati perché possiamo dire che negli ultimi anni come linea di condotta il ministero degli affari esteri aveva chiesto ad esempio i campi ai cachi missioni di avviare
Laddove le condizioni ovviamente lo consentivano dei comitati in forma informali con gli imprenditori italiani per scambiarsi valutazioni informazioni anche con buoni risultati
Il ministero degli affari esteri si era messo come capofila si era imposto come capofila nell'assistenza tecnica alle regioni del Mezzogiorno per l'internazionalizzazione delle loro imprese delle loro economie
Partecipava insieme ad altre amministrazioni dello Stato nella terza con della quinta Commissione permanente del Comitato interministeriale per la programmazione economica quindi degli sforzi saranno però è pur vero questo va detto e che al ministero veniva sempre chiesto di fare di più con sempre meno risorse
Giusto per darvi dei dati un po'per inquadrare il quadro di riferimento
Basti pensare che tra i Paesi del G7 l'Italia risultava ad essere il primo posto nel podio ecco di Paesi dell'artista tempi R. numero di consolati ne aveva centosedici
Era nonostante questo all'ultimo posto per densità operativa cioè
C'erano tendenzialmente in media diciassette funzionari per ogni serie
E ora tolti gli Stati Uniti che giocavano un altro campionato con centodiciannove funzionari ma quelli diciamo europei si parlava comunque di Francia Germania e Gran Bretagna con una media di quarantacinque o quarantasette funzionari
E poi possiamo capire che questi fossero ancora di meno in ambito economico commerciale e questo lo dice lo stesso libro bianco della Farnesina pubblicato nel due mila firmato da Dini
In cui si dice tra tutti i funzionari tutti gli ambasciatori che si occupano che hanno competenze commerciali ce ne sono duecentoventicinque sparsi in centodiciassette
Uffici commerciali quindi con una media di poco più di un funzionario per serie ora capite che è difficile ovviamente
Chan protoni fatto ora ho capito che fatto c'è un problema e che probabilmente molto più strutturale molto più profondo da risolvere ciò nonostante Berlusconi chiede di intervenire
E cerca di mettere a punto una idea di riforma e chiede di mettere a punto questa idea a due agenzie multinazionali di consulenza la cappa spia medici e la di lolite Consulting
Devono preparare appunto uno studio di valutazione e soprattutto si deve capire qua quale modello fare riferimento ci sono due modelli esteri estremamente efficienti molto diversi tra di loro tra i quali si deve scegliere
C'è il modello Canada e il modello Gran Bretagna
In cosa consiste il modello Canada il modello Canada fondamentalmente ti dice integriamo le competenze del commercio estero sotto l'ombrello della Farnesina
Ovviamente non della Farnesina ma del Ministero degli Affari astri canadese però il succo ovviamente era di dover integrare le competenze e soprattutto quello che funzionava in Canada era un sistema chiamato Kama Canada CIM
Che prevedeva scegliere i paesi in cui era necessario fare per entrare diciamo le proprie imprese nazionali o i propri prodotti e poi si mandavano a lì delle missioni operative costituite da tecnici
In cui cosa facevano questi Esperti diciamo segnalavano tutte le possibilità offerte da quel Paese prendevano contatti con le autorità locali
Cercavano anche degli imprenditori disposti ad aprire delle filiali e poi si arrivava invece con una missione diplomatica a chiedere appunto le autorità
Del luogo di poter procedere e questi erano tempi più o meno di realizzazione di sei sette mesi quando per fare la stessa cosa in Italia ce se ne mettevano minimo tre
Mentre il secondo modello di riferimento era la Gran Bretagna dove invece possiamo dire che esisteva un superindice
Che collaborava con la British trading The National e tra l'altro la diplomazia inglese assegnava degli obiettivi di performances commerciali agli ambasciatori
Fatto sta che questi sono i due diciamo modelli tra i quali si deve scegliere e nell'estate del due mila e due lo studio decide di promuovere la scelta verso lo stile canadese il modello canadese
Cosa significava fondamentalmente come ha detto accorpare esteri e commercio estero agli ambasciatori dovevano diventare anche dei manager potremmo dire capaci di coordinare tutte le Opel non tutte
Le attività degli operatori del settore quindi parliamo ovviamente dice di stime stessa Arce
Per quanto riguarda gli addetti commerciali i ministeri tecnici si dà sarebbero dovuti impegnare i impegnare a mandare il proprio personale negli uffici commerciali
E ovviamente istitutivi del commercio estero quindi gli uffici ICE nel mondo
Entravano ufficialmente a far parte delle dei dei consolati delle ambasciate come uffici commerciali sotto la vigilanza della Farnesina sotto il controllo e l'ombrello della Farnesina
Ora o cercando di
Potrei riassumere tutto perché poi mi rendo conto che sarebbe un pochino più complessa però potremmo dire che di fronte a questo pacchetto di riforme
Che Berlusconi tra l'altro in tandem presentare di fronte alla conferenza degli ambasciatori italiani nel mondo del ventiquattro e del ventisei luglio
O c'è da dire che le opinioni non erano tutte concordanti c'era ad esempio chi all'interno della Farnesina ci teneva a far chiarire che va bene se l'ambasciata deve diventare il centro di coagulo il centro di propulsione Acco
Dell'intero sistema Italia nel mondo questo non significa dover ridurre i diplomatici in piazzisti
Dediti semplicemente alla procacciarsi gli affari
In giro per il mondo
Erano intervenuti con anzi molto sdegno i sindacati sia quelli autonomi che confederati sarà ad esempio il presidente della sterne di mai chi era il sindacato
Autonomo dei diplomatici il preside il presidente era il ricco di Agostini che denunciava appunto che nella fase preparatoria di questo progetto di riforma non fossero stati coinvolti funzionari che realtà lavoravano nel campo cioè lavoravano
Appunto negli uffici commerciali nessuno ci è venuto a chiedermi nulla e questo ovviamente poteva incidere perché avrebbero potuto dare sicuramente
Delle delle opinioni importanti
Al contempo si muoveva anche la CGIL Asteria adesso non sto più ovviamente a dire però possiamo capire che la CGIL Esteri si era molto lamentata del fatto che comunque i sindacati per la prima volta non erano stati consultati nella fase preparatoria ma neanche nelle fasi successive e ricordava che comunque il ministero non era solo pensato per
Curare diciamo agli interessi economici italiani ma anche per rispondere alle istanze delle politiche così come le politiche di cooperazione allo sviluppo le stanze degli italiani nel mondo
Della politica culturale eccetera ma ovviamente c'era una fetta ecco anche di funzionari sempre interni al ministero che invece avevano colto con favore con entusiasmo questa virata verso una mentalità manageriale tant'è che o un alto diciamo funzionari della Farnesina che aveva chiesto però l'anonimato diceva si sorpasserà la visione della diplomazia intesa come arte sottile del compromesse quindi affidata competenze di ordine giuridico politiche
Oggi serve garantire la funzione diplomatica migliori conoscenze maggiori capacità di intervento nei meccanismi economici
Una questione che ovviamente diventava anche di formazione e quindi come sarebbero stati formati gli ambasciatori futuri in questo caso interveniva la preside del corso di laurea in Scienze internazionali e diplomatiche di Trieste nella sede distaccata di Gorizia che era Maria Paola Pagnini ovviamente la preside di un corso che era un centro anche di eccellenza per la formazione dei futuri ambasciatori e diplomatici
E si dichiarava a sorpresa anni l vedere tutto questo scandalo dal momento che in un mondo globalizzato sapere di economia e pensare in termini manageriali è fondamentale
La cito sempre basta farsi un giro nelle grandi scuole di diplomazia
Dalla Fletcher di Boston all'ENA di Parigi per toccare con mano lo spirito con cui altri Paesi mandano i propri ambasciatori nel mondo
Per non parlare poi ovviamente della piena fiducia di cui godeva questa riforma da parte di Confindustria chiesti esprimeva attraverso la voce di Giancarlo Cerutti consigliere incaricato per l'internazionalizzazione
Che si era espresso più volte a favore dicendo appunto fare relazioni d'affari e anche fare diplomazia anzi oggi il fatto di appoggiare il sistema industriale è forse anche più importante di quello diplomatico
Ora volendo chiudere la questione perché mi rendo conto che il tampone è quel che ha
Che fine faceva questa riforma la riforma in realtà non veniva implementata Berlusconi lasciava il proprio incarico nel novembre del due mila e due a Frattini la forza propulsiva ecco di questa idea riformatrice
Perdeva ecco perdeva la sua spinta ma continuava ad esistere una un'idea di pari al Tardini distillate che viene perpetuata abita a Frattini che vuole fortemente poi la riforma della Farnesina nel due mila e dieci
E che vedeva la diplomazia mettere al servizio del sistema Paese le proprie professionalità sia nella sua dimensione centrale che periferica tant'è vero che ad esempio nella trasformazione centrale dell'amministrazione della Farnesina proprio in virtù di questa riflessione che aveva avviato Berlusconi nel due mila e due
Nasceva per la prima volta la DG Perrella mondializzazione le questioni globali ma soprattutto la direzione generale per la promozione del sistema pagliuzze e qui chiudo
Bene grazie anche a Lucrezia molto interessante in questo sforzo di Berlusconi di trasformare diplomatici il manager evidentemente era destinato a trovare qualche resistenza anche se poi abbiamo sentito che non tutte le idee tutti
I progetti di Berlusconi sono stati vani
E e quindi grazie molte passo adesso la parola invece o Giovanni Bronzini che ci parla di Berlusconi e dell'idea di una politica estera conservatrice prego
Sentita
Dovrebbe andare adesso Occhetto
Allora buon pomeriggio a tutti innanzitutto evidentemente mia code ringraziamenti verso Fondazione Craxi alla Luiss Guido Carli non sono per diciamo l'invito ma anche per l'organizzazione del convegno che personalmente ho trovato molto interessante e ricco di spunti
Oggi
Mi è stato dato il compito di analizzare quella che è la politica estera conservatrice di Berlusconi ora già il titolo di per sé mi ha posto davanti a un dilemma
Perché quando si va a leggere politica estera conservatrice si può vedere in conservatrice da un lato l'attributo di politica estera e quindi da questo punto di vista si può immaginare che io debba indagare come accennava il professor Diodato in mattinata quelle che sono le continuità e le discontinuità della politica estera di Berlusconi
Dall'altra parte però non è meno lecito leggere nella parola conservatrice è un riferimento a tutti quello che tutto quel sistema di legami con la destra conservatrice globale che Berlusconi sicuramente ha avuto durante i periodi in cui al avrebbe coperto la carica di primo ministro di presente il Consiglio
Per spiegarmi quindi mi sono arrovellato su quale fosse l'interpretazione da dare fino a rispondermi che realtà le due interpretazioni sono una sola e possono essere lette come una sola
Per rispondere quindi alla domanda parto da una digressione definitoria e cito Roger scruta una che definisce il conservatore
Come un buon amministratore delle risorse a disposizione di un'ecologia sociale
Ora ecologia sociale è una metafora complessa delle società umane che viene usata un sistema in cui il tutto e organicamente unito sì che in realtà al venire meno di una parte viene meno tutto il sistema
Se per analogia proviamo ad applicarlo alle relazioni internazionali evidentemente si può interpretare come l'insieme dei rapporti tra Stati in un determinato momento storico che evidentemente vive del fatto che dissidi debba essere un equilibrio in quello che lo scacchiere geopolitico internazionale
D'altra parte rogge esclude non sempre dice che il buon amministratore è colui il quale e dotato di precisione affetto verso ciò che amministra e l'ambizione di lasciarlo nelle migliori condizioni a coloro che verranno dopo di lui
Ora date tutte quelle che sono state le premesse tutti gli interventi della mattinata del pomeriggio mi pare di poter dare per assodata la piena fiducia in Berlusconi nel mondo occidentale sicuramente Berlusconi credeva nella superiorità del modello occidentale e nei valori che questa rappresentava quindi una politica estera conservatrice non poche compiersi nell'idea di incardinare l'Italia in quel sistema di rapporti che appunto chiamiamo Occidente che li reputava rappresentare il migliore dei mondi possibili
Tuttavia come scrive Geneviève vibra le due maggiori scelte del dopoguerra che sono l'integrazione atlantiche l'integrazione europea già avevano incardinato l'Italia in questo sistema valoriale
Quindi ci troviamo in un contesto nel quale in altre valore potremmo dire che l'ecologia sociale di partenza l'ecologia sociale internazionale era già stata costruita e tra l'altro dopo la fine della guerra fredda aveva vissuto un un linfoma un rafforzamento abbastanza evidente
Sorge quindi un dubbio in me che quello che Berlusconi per valutare diciamo il conservatorismo della politica estera i Berlusconi bisognerebbe guardare alla capacità di quest'ultimo di preservare lo status quo attraverso una politica e quindi dovremmo definire priva di stravolgimenti
è evidente però che al momento dell'arrivo a Palazzo Chigi nel mille novecentonovantaquattro Berlusconi non volesse conservare granché il suo è un progetto riformista che vive appunto di un di un ideale politico completamente diverso rispetto a quello il conservatorismo classico
Tra l'altro in nessun momento di quella che noi abbiamo chiamato Seconda Repubblica sembra che Berlusconi Prodi a portare indietro le lancette della storia
Quando fa dei ferimenti ha una storia più lontana e per esempio faccio riferimento alle elezioni del quarantotto lo fai realtà per legittimarsi di una tradizione ma il suo è uno sguardo che guarda evidentemente al futuro e raramente al passato e anche quando parla della politica estera il Cavaliere mostra più di un anelito di riformismo nel dire che l'Italia deve deve e necessario impartire all'Italia un cambiamento netto e immediato
Rispetto a quello che il suo ruolo nello scacchiere internazionale il made in Italy i diplomatici con la ventiquattrore che citava prima Lucrezia
Anche l'italianissimo carisma di Berlusconi passatemi e il suo modo di presentarsi sono tutti modi nuovi di affrontare quella preoccupazione circa il rango
Che però era stata una preoccupazione classica della politica estera italiana
In qualche modo nel novantaquattro mi sembra di poter dire che l'Italia doveva imparare a vendere la sua immagine per tornare a considerarsi secondo me più che ad essere considerata una media potenza così potremmo concludere e anticipo che sarebbe evidentemente frettoloso di trovarci agli antipodi di una politica estera conservatrice
Per quanto evidentemente la diciamo nonostante la prezzi al Future Berlusconi è evidente che vada riconosciuta altrettanto che egli fu abile a farla recepire da un elettorato moderato conservatore questo comunque è un merito che gli va riconosciuto
Penso però che si tratti di una verità parziale perché in realtà la discesa in campo di Berlusconi avvenne nel solco dei grandi cambiamenti che erano sta perché erano stati generati dagli anni ottanta soprattutto sul pane era sul panorama del conservatorismo globale
Thatcher e Reagan oltre essere dei riferimenti costanti per non solo Berlusconi ma proprio l'élite di Forza Italia soprattutto la prima lite di Forza Italia
Furono paradigmatiche anche dell'ampiezza di ciò che destra conservatrice poteva significare ampliano moltissimo lo spettro di interpretazione faccio riferimento al presidente americano che aveva messo insieme diverse anime no della destra americana penso ai cattolici e conservatori INEA conservatori i pale o conservatori sa offre una gravidanza potrei andare avanti c'ero ed erano gruppi con interessi molto diversi fra loro che però convogliano in qualche modo nella figura di Reagan e più in generale ciò che caratterizzò il mandato di Reagan fu un alterità rispetto alla destra conservatrice tradizionale
Dico questo perché quei lentamente lo richiamerò nell'analisi di ella dell'azione berlusconiane internazionale
Mi piace anche a citare il fatto che quelle che era stata la critica di un polo conservatore come Buchanan alla tentazione democratici Istica correggano avevano ceduto il passo fondamentalmente
All'esportazione della democrazia e anche il protezionismo che era principio cardine del conservatorismo tra del tradizionale
Il Reagan diventa un liberismo sfrenato nel commercio internazionale
A questo punto mi sembra di poter dire che non è a caso che è alla gran parte della storiografia fa risalire il fenomeno del berlusconismo ha prima al CIE di si accennava proprio al decennio degli anni ottanta
La valutazione conservatorismi Berlusconi in politica estera non può evidentemente a fare a meno di partire dall'assunto di quale conservatorismo stiamo considerando e credo che alla luce di queste analisi si possa dire che sicuramente
Il paradigma neoconservatore che si va affermando
Nei nei paesi annuncia Nerina nel Regno Unito è negli Stati Uniti costituiscono i due punti di partenza
Per decretare quindi se i caratteri che ho menzionato siano riscontrabili nella politica esteri Berlusconi permettetemi di andare a ripercorrere seppur molto brevemente
Quella che è stata la sua azione rispetto a quelle che sono definite le pietre miliari della politica internazionale italiana l'atlantismo l'europeismo la politica verso il mondo arabo
Partiamo da legame transatlantico questo era stato interpretato per primo da Craxi realtà un valore come un valore innovativo perché capì il potenziale stabilizzatore che un rapporto o più solido con gli Stati Uniti poteva garantire se la politica sta il Berlusconi per tanti motivi tra l'altro venne influenzata dal mio lezione neo nazionalismo craxiano non fa eccezione eccezione neanche questo aspetto
Al netto quindi dell'amicizia con Bush che è stata richiamata anche anche precedentemente mi piace citare il fatto che due dei ministri degli esteri che vennero nominati da Silvio Berlusconi sono Antonio Martino e Franco Frattini di cui evidentemente l'atlantismo non è indubbio in particolare Martino che è stato appunto tessera un tra le prime tessere di Forza Italia nonché allievo di Milton Friedman
Al punto da entrare nel novero a giusto titolo nel novero dei della scuola dei cosiddetti Chicago Boys
Fu garanzia di fedeltà assolute realtà quelli che erano gli ideali del liberalismo statunitense
Il fatto stesso che Martino così è stato anche presidente della Moon per le Renzo Saiti tracciò veramente un trait d'union tra la neonata realtà partitica Forza Italia e quella che era stata la rivoluzione liberale degli anni ottanta
Lungi da richiamarsi a qualsiasi tradizione Pro protezionista evidentemente Berlusconi cercò quindi di costruire un'impalcatura che era quella cui faceva riferimento
Lucrezia che per sintesi mi limiterò a definire diplomazia economica e che appunto non aveva nulla a che vedere col protezionismo a ciò si aggiunga che ci sono ulteriori sintomi del collocamento ideale di Forza Italia che credo siano riscontrabili dar da parte in quella che è l'appoggio che gli viene garantito da centri culturali penso la Fondazione liberarla la Fondazione Magna Carta anche la stessa rivista ideazione che costituiscono tutti quanti siamo il substrato ideologico sul quale viene creato e poi cresce anche Forza Italia
Sebbene però questi elementi sembrano suggerire un legame positivo tra Berlusconi e i repubblicani deve essere dimezzato che
La fedeltà all'Alleanza atlantica può anche evidente quando gli inquilini della Casa Bianca furono democratici faccio riferimento a due due citazioni la prima quella che è stata pubblicata sul sul Financial Times dopo le rivelazioni di Wikileaks ed è una dichiarazione di Elisabeth di Bolt che era la numero due all'ambasciata statunitense nel due mila e nove e oggi è tra le più importanti analyst di un think-tank evidentemente left Wing
La quale scrisse potremmo essere tentati considerare Berlusconi un interlocutore poco valido a causa delle sue fissazioni personali delle gaffe in pubblico e di suo imprevedibili giudizi politici ma crediamo sia un errore farlo
Non suscita evidente sorpresa dopo aver sentito queste parole che anche Hillary Clinton allora in veste di Segre di segretario di Stato dichiarasse non abbiamo amico migliore di Berlusconi nessuno sostiene l'amministrazione americana con la stessa coerenza con la quale in questi anni Berlusconi ha sostenuto le amministrazioni Bush Clinton e Obama
Tanto le amministrazioni repubblicane quanto quelle democratiche seppero sempre di poter contare su Berlusconi
E questa vocazione atlantista tra l'altro permise e il fatto che non fossero dubbi su di essa permise che fosse tollerabile che vi fossero alcune politiche
Parallele potremmo definirle sicuramente Carolina de Stefano dopo di me lo dirà ma meglio ma i rapporti personali con Putin e Gheddafi ne sono evidentemente un sintomo anche gli accordi energetici che con i paesi che questi guidavano diciamo evidentemente sono una spia interessante seppur non credo si possa parlare di giri di valzer e non parlo di giri valzer proprio in ragione della grande fedeltà
L'antica di Silvio Berlusconi mi piace riprendere e parafrasare un po'liberamente l'intuizione di Sergio Romano proposito del del governo Fanfani del mille novecento cinquantacinque nel quale Berlusconi cerco di Co
Lui parla di detriti Fanfani o lo applico Berlusconi Berlusconi cerca di coniugare con risultati non sempre buoni il massimo di fedeltà rispetto agli Stati Uniti con il massimo dell'indipendenza
Quindi fino a qui a me sembra che non ci sia nessun tumulto reale nella politica estera di Berlusconi
Dove invece si sono manifestati questi questi cambiamenti e dove io intravede invece dei punti di rottura sono sicuramente sul terreno europeo perché evidentemente Berlusconi pur essendolo pista quando arriva a Palazzo Chigi
Promise di mettere in riga la burocrazia di Bruxelles nel novantaquattro fu necessario comunque insomma il presidente La Repubblica Scalfaro quella che è stata eufemisticamente mi sentii dire definita una prassi costituzionale innovativa
Nell'inviare una lettera al presidente del Consiglio nominato per invitarlo a una questa una cura politica della continuità in Europa
Le cadute le dichiarazioni di ieri del cardinal Ruini evidentemente apre una più anche indagini su quello che poi è stato il percorso che ha condotto a questa legge al questa lettera
Ciò detto però resta che il ministro degli Esteri era Antonio Martino Antonio Martino non era un era fuor di dubbio che avesse una forma di scetticismo sulla strategia di Maastricht avrebbe auspicato che negoziati sull'Europ fossero stati condotti in maniera diversa non ebbe ebbe diverso pressioni per dirlo
E soprattutto perché vedeva nella struttura che era stata data Maastricht o un modo di allargare la forbice fra i Paesi che definiva virtuosi e quelli inadempienti evidentemente i casi della Germania dell'Italia sono chiave la sopportazione quindi si basava sull'idea che servisse un metodo più drastico con una teoria che lui chiama Big Bang ma che molto simile a quella che in realtà in parte Margaret Thatcher aveva già richiamato negli anni precedenti
A questo punto e pleonastico dire che se la posizione di Martino riecheggiano in qualche modo quella di Margaret Thatcher questo fu un elemento per costruire nuovamente un elemento di continuità fra quello che nel mondo neoconservatore anglo americano e la politica estera di Berlusconi
Tra l'altro proprio come Londra e Washington il governo di Roma in
Nel mille novecentonovantaquattro spinse fortemente per l'allargamento di modelli di civiltà occidentale verso i Paesi ex comunisti questo era uno dei dei perni diciamo della politica estera tuttavia questa spinta ideologica si legò a questioni domestiche
E nelle casse questioni domestiche e interessante rilevare come quando la Slovenia richieste di aderire all'Unione Europea Martino il suo sottosegretario Livio Caputo
Pur senza soste Successo cercarono di negoziare la restituzione dei beni lasciati dagli e istriani esuli la vicenda si risolse in un nulla di fatto perché ci fu una forte opposizione sia da parte dei Paesi europei che dell'opinione pubblica gli stessi elettori di Forza Italia non recepire non ho mai questa battaglia come propria
Certo è che nell'aria sento qualcosa di simile a quello che era il sacro egoismo di Salandra cioè c'è una volontà di piegare un un paradigma globale a quelle che sono le esigenze domestiche dell'Italia
Evidentemente i diktat liberali sulla competizione fiscale il giudizio negativo sul caratterizzi in gente che stava assumendo il percorso di integrazione europeo
Ebbero poi una flessione nel periodo che va tra il mille novecentonovantaquattro e il due mila e uno ne è sintomo poi la nomina per quanto breve sia stato diciamo la permanenza al dicastero di a né Renato Ruggiero il quale il quale appunto sicuramente aveva una visione meno euroscettica di quanto non fosse vero per Martin mi sento poi di dire che l'ultima dimensione fu quella il della la politica rispetto al Mediterraneo allargato durante la Prima Repubblica l'Italia era stata chiaramente tra i Paesi più filo arabi del mondo occidentale
Ma nel due mila e tre sia un momento di grande cambiamento questo grande cambiamento deriva dal fatto che Berlusconi sposa la guerra al terrore nello sposare la guerra al terrore evidentemente perde quelle che distanza seppure di equidistanza si potesse parlare tra Israele e i Paesi arabi
La visita che viene effettuata da Berlusconi in Israele a Sharon non venne neanche comunicata da via Solana e proprio per questo si dice in un
In un nel volume di Lapo Pistelli sul tema un semestre nero
Una posizione molto più simile a quella degli Stati in riferimento la posizione Berlusconi una posizione molto più simile a quelle di Stati Uniti Bush che all'Europa dei Quindici quindi di nuovo c'è una transizione di Berlusconi che tende a schiacciarsi per su quello che che l'alleato
Americano
La tradizionale posizione tra l'altro dell'Italia Medioriente nella sua diciamo nel suo essere rivoluzionata
Le motivazioni che vengono addotte rispetto a questo cambiamento sono che Israele baluardo dei valori occidentali non che è un partner strategico della lotta contro il terrorismo guarda caso le stesse
Le stesse identiche stanze che erano state portate dalle amministrazioni mia conservatrici
Anche qui passatemi una volontà ad intravedersi anche un po'quella che è la preoccupazione sul rango o detta anche politica della sedia seconda che si prenda la il riferimento dell'ambasciatore Ferraris dell'ambasciatore Quaroni nel dire che comunque Berlusconi cercava di giocare un ruolo in una partita più grande rispetto a quella del Medioriente GRA quella globale perché evidentemente se Germania Francia si allontanavano da Washington
Lui cercava di avvicinare l'alleato statunitense
Nonostante poi evidentemente vada rilevato anche una vicinanza propri Dolo Gica rispetto al Likud che lo portò ad essere il primo italiano intervenire alla Knesset nel due mila dieci in che in conclusione
Chiudo
La politica estera di Berlusconi ha unito credo degli elementi neoconservatori con innovazioni riformiste con un adattamento dinamico rispetto a quelle che erano le mutate condizioni dell'ecologia internazionale che ho citato in apertura post guerra fredda
Cercando di bilanciare il difficile equilibrio tra le relazioni internazionali e non necessita di modernizzare l'Italia
In un momento di grandi cambiamenti Berlusconi modifico l'azione italiana senza modificarne le ragioni senza modificarne quello che era il motore
Ma per l'idea di cercare di ricollocare nel divenire storico Alitalia dal quale sentiva che probabilmente le crisi degli anni novanta nonché la fine della guerra fredda l'avevano esclusa
D'altronde e passa timidi concludere concludere così
è vero che un'ecologia presuppone la possibilità che gli elementi che la compongono che compongono il sistema possano essere modificati per mantenere intatta l'essenza dell'ecosistema e non a caso Berlusconi noto sempre che le grandi riforme le avevano fatte le le le élite conservatrici grazie
Bene grazie anche per questa relazione e adesso nudi il nodo dei rifiuti il pane il convegno spetta termina Di Stefano che ci parla di un tema che Sergio
Il coniglio fino il russo nella politica estera di Silvio Berlusconi
E io ringrazio per per l'invito e ringrazio anche i superstiti che hanno aspettato fino all'ultimo intervento dopo una giornata molto interessante ma anche lunga mi rendo conto
Va be'iniziamo con delle note di colore anche perché sapevo di essere l'ultima quindi come a lezione
Diciamo cerca di di intrattenere questo è uno dei regali che sicuramente vi ricorderete marcato in solissimo che Putin a spiegare che Berlusconi ha regalato a Putin
Quegli andrò io mento dato molto kitsch dei dei russi che forse aveva anche lui è se vada slide successiva per favore
Berlusconi anche scritto da prefazione di un libro su Lenz solissimo che aveva appunto denso e del potere che che appunto tra le altre cose aveva fornito il queste lenzuola a punti allora questo perché a parte gli scherzi e le diciamo il dato ironico ovviamente c'è molto colore nella loro relazione c'è anche una vera amicizia loro c'erano anche degli imparare importa partivo diciamo la presentazione con le parole veramente sincere che Putin ha detto
Riguardo a alla morte di Berlusconi ha preso questi due minuti per dire che si trattava del più grande statista era conosciuta perché l'Europa aveva aveva per veramente perso
Una persona con cui si poteva parlare se va avanti insomma un po'di immagini insomma che negli anni abbiamo visto
In vari luoghi Sardegna soci la Siberia battute di caccia vero sì conosco nel due mila uno
In occasione insomma del G otto e poi da lì per vent'anni questa amicizia come sappiamo prosegue all'interno al di fuori delle degli istituti ogni insomma diventa un qualcosa di personale e avevo selezionato giusto alcune citazioni tanto appunto per contestualizzare
Putin su Berlusconi dopo che c'era stato il processo Ruby è stato denunciato perché vive con le donne se possono sessuale nessuno toccherebbe con un dito
Anche se va avanti
Questo è stato il più importante tra gli eventi a base di nostri buoni rapporti ha sempre sentito un desiderio veramente sincero di costruire relazioni intestatari indipendentemente dalla congiuntura politica interna se andiamo avanti vediamo invece Berlusconi
Su su su Putin
O delle slide
Può anche farle insomma mostrate tutte insieme
In cui vediamo dove ci sono lo sviluppo cronologico di alcune cose che sono state dette Berlusconi che registra la canzone ti penso sempre per la prima visita di di Putin in in Sardegna il miglior politico sulla scena internazionale da sua immagine l'opposto di quello che è realmente avere un presidente così per la Russia una vera fortuna
Credo che Vladimir se è riuscito a farmi sentire l'anima del suo popolo questa è la più grande scoperta che si possa fare in Russia
E poi due dichiarazioni molto contraddittorie riguardo a la guerra in Ucraina una prima in cui dice non posso pensare che veramente Putin abbia fatto questo e delle cose che sono state dette parecchie strade che ha detto il vero insomma impartire all'interno del partito Putin non voleva la guerra è stato spinto invade l'Ucraina
Perché Repubblica del don Bassano chiesto a Putin di difenderle
Allora se andiamo avanti adesso vorrei un attimo problema attizzare anche ricollegandomi ad alcune cose che sono state dette all'interno in questo panel all'interno delle quali ovviamente si inseriscono anche le le relazioni con
Con la Russia
Da cosa nasce l'amicizia di di Berlusconi con con Putin e con la Russia c'è un qualcosa che di cui parlava anche professor Niglia all'inizio il comunque strutturale di una certa epoca secondo me ne parlava in realtà anche dottoressa luci in precedenza ciò da un lato c'ho controllato di Berlusconi
Con che si trova bene con Putin però in questa relazione c'è tantissimo di quella che è una naturale
Comunque che è stata una naturale Simpatia tre russe gli italiani so che sembra banalizzare mai così gli italiani son sempre stati molto bene colti
I russi anche perché non ci sono grandi pregiudizi su sull'Italia non viene visto come una delle grandi potenze che aveva minacciato ecco
La Russia poi c'è un tema di importanza questo penso sia fondamentale appunto da lo sottolineava anche Lucrezia prima l'importanza delle redazioni commerciali negli anni novanta e soprattutto due mila che ovviamente anche Berlusconi non solo coglie ma incarna in quanto imprenditore
Per cui si pensa che portare avanti delle relazioni economiche oltre che portare vantaggi sia una maniera di imbarcare la Russia in un nuovo ordine internazionale quindi direi che in qualche maniera è che le foto no che vediamo di Putin e Berlusconi
Banalizzano al di là appunto delle note di colore quello che ha una relazione che realtà tantissimi attestati Anna penso in primis alla Francia
E la Germania che nella loro natura sono molto simili cioè il tipo di affari tipo di interlocutori il tipo di diplomazia che faceva la nostra ambasciata come la facevano quelle francese e tedesca eh improntata all'economia
A fare scambi con i russi anche con questa idea che adesso ex post diciamo che era ottimista
Di poter avere altra che fare con dei Paesi autoritari perché attraverso l'integrazione delle istituzioni economiche internazionali a un certo punto ci sarà la democratizzazione questo lo dico perché c'è una domanda si può andare avanti mi scusi con con le slide
Che è secondo me quella centrale che volevo appunto affrontare qui brevemente con voi cioè e che ci riporta appunto una discussione molto più ampia su quello che è stato il rapporto con la Russia dei Paesi europei penso in primis a Francia e Germania
Italia negli anni precedenti al di là del del berlusconismo cioè l'approccio berlusconiano che adesso cerco un po'di di problematiche Zare sempre rifacendomi in primis a pratica
Di mare rissa che poi è stato molto citate ovviamente importante era un approccio Naïve
Del tutto
Ho avrebbe potuto funzionare scongiurare il conflitto nel caso in cui ci fossero state condizioni diverse questa è una grossa domanda che non ci poniamo cioè l'idea di dialogare con la Russia fondamentalmente a ad altre condizioni con meno ostacoli all'interno dell'Unione Europea avrebbe portato a un esito differente o comunque Putin che ha sempre detto più o meno che non riconosceva l'indipendenza dell'Ucraina e la sovranità Ucraina sarebbe arrivato a quel punto ovviamente da storici non è che possiamo sapere quello che sarebbe successo ma è sicuramente fondamentale studiare sempre di più le carte che a mano a mano usciranno
Per cercare quantomeno di costruire una cronologia delle iniziative sapendo che ovviamente mettere in ordine a queste iniziative non significa poi trovare una consequenzialità Diretta tra ciò che è stato deciso meno all'epoca
E quello che succede oggi c'è anche un un forte elemento di razionalità anche tante cose che sono
Cambiate
Allora un lato delle parlava anche
Dottor branzini
C'è l'approccio berlusconiano in generale
Di una politica estera transattiva invece che normativa il fatto di poter parlare con Gheddafi o con Putin e farli sentire parte di un qualcosa farli sentire considerati senza alzar troppo a guardare cosa fanno
All'interno dei loro paesi senza fare sentire giudicati senza punta per una politica moralista
Semplificando Rispetto appunto ha invece una politica che impone dei valori e la condiziona quindi la Russia intanto è questo cioè è uno dei Paesi autoritari con cui Berlusconi pensa di poter parlare se porta dei vantaggi Alitalia sia di sicurezza che economici e questo è un approccio che hanno tantissimi
Paesi poi c'è la questione di Pratica di Mare che appunto veniva citata che è molto importante perché Berlusconi è un'intuizione chiara perché dice al di là di volersi punto promuovere diciamo anche stamattina come colui che ha finito da guerra fredda
Nel due mila due con pratiche rimane quando il ministro degli esteri che finisce la guerra fredda perché di colpo c'è un tema nuovo che appunto è stato sollevato che quello dell'antiterrorismo cioè effettivamente non era stata trovata una soluzione precedente per inserire la Russia in un ordine
Di sicurezza un'architettura europea ma nel momento in cui cioè sono le Torri Gemelle abbiamo il l'unico vero momento nella storia post guerra fredda in cui gli americani russi si parlerà in cui si è tutti d'accordo nel fatto che la lotta la priorità
Al di là delle antipatie dei conflitti passati sia quello del terrorismo e questa cosa dura per solo un paio di anni da un lato Pratica di Mare viene ricordato penso anche giustamente da diplomatici italiani comodi loro maggiori successione dei maggiori lavori perché dà vita al Consiglio NATO-Russia
L'idea che ci si consulti proprio a partire da questioni di Intelligence sicurezza
E e antiterrorismo su alcuni temi quindi la Russia non è membro della NATO ma abbiamo delle tavole di discussione e di cui parlare progressivamente magari aggiungendo
Dei temi contesto in cui appunto gli europei parlano con i russi melius si danno anche le basi agli americani
Per per difendersi e per andare in Afghanistan quindi in cui complessivamente c'è una disponibilità a mettere in secondo piano altri aspetti dopo nel giro di di pochissimo di sei mesi abbiamo uno dei primi allargamenti della NATO a destra e quello che si vede che da un lato gli americani in realtà non hanno davvero sostenuto questa iniziativa c'è comunque il fatto che Berlusconi prenda le redini insieme ad altri Paesi europei
Di un dialogo con la Russia non passa con una linea che può guidare la linea atlantista
D'altro canto i russi e questo volevo raccontare appunto anche molti diplomatici che hanno parlato negli anni provato negli anni a dialogare con i russi
Hanno sono ossessionati dagli americani cioè di fatto tantissimi tentativi e in questo penso che ci sia stato forse un ottimismo da parte da parte italiana che ed europea di poter parlare coi russi alla fine i russi vogliono sempre sapere cosa facevano gli americani quindi quando uno andava al vi è prova a dire se ci date qualcosa in cambio non ci presentiamo a Brussel ci presentiamo a Washington con un qualcosa da proporre in quanto europei di fatto
Non potevano farlo perché allora non interessava veramente fino in fondo il fronte il fronte europeo senza sapere cosa facessero gli Stati Uniti quindi questo c'è stato alcun limite forte dei russi una rigidità della della diplomazia
Russa che è sempre stata più centralizzata nelle mani di Putin nel cogliere pienamente la possibilità che alcuni paesi europei in primis Italia
Offrivano appunto di dialogo e di
Di scambio
E
Arriva appunto a un punto su l'ambiguità della posizione europea cioè questo sto dicendo appunto stessa danno un po'la mia opinione però un problema fondamentale
A mio avviso nella nella costruzione di una politica nei confronti della Russia negli anni del berlusconismo successive è stato che poi a livello europeo si è optato per una posizione di mezzo
Cioè adesso ne ci ricostruiamo una storia secondo cui c'erano dei paesi naïf che hanno pensato che Putin fosse buono in realtà era cattivo e dei paesi che hanno ragione fin dall'inizio
A dire che in ogni caso non si poteva parlare con con Putin in realtà questo ha creato un ibrido che forse è stata la soluzione peggiore che si potesse a vere cioè intanto ovviamente una divisione interna inevitabile dato il numero dei dei paesi ma anche una mancanza di chiarezza nei confronti della Russia che non significa solo tocca sempre dirlo ovviamente che c'è una responsabilità occidentale nei confronti riguarda questo conflitto ma significa semplicemente che si facevano alcune dichiarazioni di merito in cui si affermava che non si riconosceva Putin il diritto che lui si dava le prerogative che gli si dava di avere un esercitare una sovranità sui Paesi dell'Europa centrale ma senza veramente assumersi la responsabilità di quello che sarebbe successo nel caso in cui poi Putin
Avesse
Attaccato e c'è un punto su cui vorrei soffermarmi per chiudere questa riflessione non so se mi sono rimasti dei dei minuti anche qui a mio avviso penso che l'idea berlusconiana è fatto con il veramente potesse parlare con Putin
Era un qualcosa di di valore passi può decidere se la politica transattiva funzioni funzioni nel lungo termine o se invece appunto serve avere un delle maggiori strutture quindi l'approccio berlusconiano in sé in politica estera avrebbe nel medio e lungo termine
Non non sarebbe riuscito a generare delle dei dei punti stabili no troppo legate alla alla persona un qualcosa su cui uno dei consiglieri di sicurezza della Russia in America sia di buste di Obama ha sostenuto che mi sembra molto convincente
E che si poteva giocare più su alcune tempistiche cioè forse sarebbero successe le stesse cose forse Putin avrebbe comunque
Sarebbe comunque arrivato alla all'idea la conclusione di invadere l'Ucraina ma c'erano dei momenti in cui il fatto di poter parlare direttamente con Putin
Permettevano a Berlusconi all'epoca e avrebbero forse permesso di dilatare alcuni tempi in alcune reazioni quindi volevo riprendere sono due punti che erano stati sollevati prima quando le parlate di atlantismo dopo inizio della della guerra la nozione di atlantismo cambia che ha giustamente diceva
Berlusconi poteva parlare con Putin invitare Putin senza mettere in discussione l'atlantismo questo è quello di insomma la cosa
Nuova che è avvenuta con la guerra che questa nazione di atlantismo non è più non esiste più cioè da adesso tu non puoi parlare con Putin ad essere atlantista fino a quel momento effettivamente si poteva continuare a dialogare
Ed essere atlantista e stessa cosa per per Frattini ci ha portato era sicuramente atlantista non veniva messo in dubbio ma ancora si pensava che si potesse in qualche maniera recuperare la Russia mentre è perse sull'anticomunismo di cui parlavamo
Federico all'inizio c'è tutta l'ambiguità del discorso berlusconiano sull'anticomunismo quando comunque a che fare con un comunista che in parte rinnega no
Ovviamente le sue non dei suoi rigidi insomma e rinnega un po'la storia leninista di Mignanego marxismo ma non in maniera così chiara sugli ha potuto giocare anche nella relazione con Putin
Presentando questa sua politica anticomunista poi avendo a che fare con il capo dei del del KGB
Nel novantotto novantanove perché nella stessa russe problema di ridefinire l'anticomunismo non è mai stato risolto perché da un lato non c'è stata depurazione e dall'altro a mano a mano Putin sta rimuovendo vari pilastri di quella che era sia la memoria che l'approccio nei confronti della storia sovietica
Direi che che mi fermo qui sì
Bene allora io ringrazio tutti e quattro i nostri relatori che hanno messo in luce le varie sfaccettature con della politica estera berlusconiana condire i grandi capacità di sintesi con ma abilità nel facci capire alcuni elementi fondamentali
E e naturalmente dobbiamo tener conto dei limiti di tempo che avevano nella nostra valutazione sono stati messi in luce alcuni elementi ideologici della politica estera berlusconiana la l'anticomunismo come paradigma che conserva la sua validità
Anche dopo il crollo del muro di Berlino non fine del regime comunista dell'Europa centrale e orientale il collasso dell'Unione Sovietica anche come diciamo rivendicazioni di una superiorità di un mondo in cui Berlusconi apparteneva si sentiva di appartenere
E che evidentemente difensiva sono state difendeva sono stati messi in luce alcuni elementi pragmatici dell'azione
Di Silvio Berlusconi la sua volontà di come è stato detto con una espressione efficace se vogliamo anche divertente di trasformare diplomatici Managers così vogliamo dire
Credo che questa fosse una riforma difficile almeno quelle della giustizia nel nostro nel nostro Paese se mi consentite la battuta e quindi anche detti interattivi di riformare diciamo la nostra politica la nostra politica estera
Si è messo in luce anche il tentativo in qualche modo diciamo la dialettica che inserirà rinnovamento e continuità nella politica estera di ben Rusconi Berlusconi recepisce quelle che sono le tradizionali linee direttrici della nostra politica estera quella atlantica quello europeista
E la proiezione verso il Mediterraneo in parte li promuove in una linea di continuità ma in una certa misura
E anche un da figura politica perché rinnova la nostra politica estera io non ci sono anche molti elementi DDT discontinuità
E poi anche alcuni elementi diciamo appunto personali nella nella politica estera di di Silvio Berlusconi in particolare il suo rapporto con con Putin
E la necessità di lei di analizzare questi elementi personali tenendo conto come è stato giusto giubbetto giustamente delle strutture il che poi diciamo accompagnano vista politica estera
E questo valeva per Silvio Berlusconi quando conduceva questa politica estera per chi la studia evidentemente la necessità anche di considerare quegli elementi personalistici
Potuti Rizzati in qualche modo a Berlusconi ma dello stesso Putin ogni teoria un contesto più ampio perché naturalmente poi ma al di là del rapporto personale evidentemente c'è molto molto altro e e questo evidentemente deve essere considerato mi sembra quindi che ripeto nei limiti del tempo concesso ciascuno relatori si sia offerta una immagine molto in interessante approfondita di alcuni aspetti importanti
Della politica estera di Berlusconi adesso abbiamo un po'di tempo domande richieste di chiarimento osservazioni non c'è tempo mi dicono
E non so se si può chiudere il sei dicono vuol prendere la parola
Senza dilungarmi innanzitutto per ribadire ringraziamento a tutti i relatori tutti i nostri coordinatori queste tavole credo che sia emerso soprattutto in questo questa giornata di lavori la necessità di avere a disposizione della documentazione soprattutto da parte degli storici tout-court Franco prima che
Dei politologi
Lo scavo archivistico resta forse la chiave principale viva Dio per rileggere con in chiave scientifica un approccio rigoroso quella che e una vicenda che come ha detto in premessa stamattina per quei convegno
Resta una vicenda che necessita di una lettura ormai storica che va sottratta la cronaca pubblicistica ed ha restituita nelle mani di quanti hanno in animo di approfondire di studiare un periodo di grandi trasformazioni del nostro del nostro Paese e utile non solo per le ragioni d'Accademia per ragioni storiche è stato detto eccedente ribadirle anche molto utile come per fu che qui in questa attività perché può e deve fornire delle chiavi interna necessari di cui l'attualità di cui la politica le istituzioni del nostro tempo hanno un disperato bisogno
Credo che di riflettere poi su una figura come Berlusconi sia stato altrettanto utile in questo il convegno ha raggiunto il suo scopo perché siamo riusciti anche a comprendere come la politica
Ahimè questa sconosciuta abbia subito una profonda tra una sponda tra forte trasformazione non solo nella sua parte più esterna prende la sua parte più estetica ma anche in profondità
Su tutti anche nel su quest'ultimo panelle verso ma anche negli altri come le relazioni personali in un certo frangente anche per quanto riguardava l'approccio berlusconiano alle questioni internazionali assumono una rilevanza strategica
Contesto penso alla dinamica europea che richiamava Bronzino dove le simpatie e le antipatie andavano al di là di quelle che erano state le il dialogo all'interno e tra le famiglie politiche europeo tra le organizzazioni internazionali
Su tutte quella socialista quella democristiana
Questo ci porta anche un po'a riflettere su come la politica debba cambiare cosa questo cambiamento che intercorse in questi anni ha lasciato si è perso e che andrebbe invece recuperato e cosa invece si è portato dietro
E che forse andrebbe abbandonato a miglior destini consegnato definitivamente alla storia
è una prima occasione non so se abbiamo sono siamo riusciti nell'intento di dare di trarre di fornire un bilancio storico ripeto come ancora una volta come ho detto stamattina era un'ambizione
Forse troppo alta rispetto a quelli che erano i tempi è sicuramente un obiettivo verso il quale la Fondazione con il rigore che le che proprio che le che la contraddistingue che la caratterizza in tutto il suo ventennio perché ormai che noi siamo ultra ventennali di
Attività
è riuscita a raggiungere e continuerà a perseguire e primo obiettivo potrebbe essere proprio quello di riuscire in tempi ragionevoli ragione né per quanto riguarda
Un po'quelle che sono le esigenze di un istituzione culturale come la nostra che ha molto voglia di fare oltre che di pensare e compatibili con quelle dell'Accademia di tutti voi restituire a un primo volume di riflessione che possa il primo volume posso contenere queste nostre riflessione questa analisi
Come strumento interpretativo per tutta una fase di rilettura storica
Che sarà
Sarà necessariamente quindi ci auguriamo che nei prossimi Nancy anche da parte delle istituzioni ma anche da parte di soggetti privati si possa fu si possano possono venire venire buone notizie per quanto riguarda anche la formazione DDT nuovi fondi archivistici da cui poter trarre poter attingere da parte nostra siamo attivi credo che
Quanto presto possa nascere anche un fondo Berlusconi consultabile per quanto possibile vista la normativa vigente su tutta una serie di documentazioni penso soprattutto a quella carattere internazionale che ha ricordato questa sessione che è soggetta delle normative
Abbastanza stringenti e comunque sono normative che secondo me anche qui il legislatore dovrebbe di molto ripensare non solo per favorire la ricerca storica
Ma anche per prendere atto di un mondo che è radicalmente cambiato in quei tempi delle trasformazioni sono molto più
Molto più veloci molto più continui rispetto a quello che erano allorquando fu questa immaginata quindi grazie grazie a tutti e ci rivediamo la prossima iniziativa che Fondazione terrà il ventiquattro quindi lunedì prossimo a tamburo battente
E un mezzo può registro che terremo presso la Biblioteca del Senato Giovanni Spadolini in cui affronteremo come sempre un parallelismo storico e di analisi dell'attualità quella che è la questione balcanica le sue prospettive di integrazione e quest'aria dei Balcani occidentali un'aria profondamente mediterranea profondamente mediterranea
Parte integrante di quell'area Mitterrand drogato che abbiamo chiama che abbiamo che spesso richiamiamo
E e che quindi insomma necessita di grande di grande attenzione ex anche soprattutto in questo quadro conflittuale è una regione del mondo che ci interessa è parte essenziale dell'interesse italiano ed europeo quindi ci dedicheremo anche con la conoscenza storica e con la capacità
Dall'analisi a quest'altra realtà grazie a tutti che vengono