Luciano Pellicani. Un socialista liberale

Grazie a tutti
Sono sono molto più alta per questa occasione che considero molto speciale anche se in una data un po'infelice o qualche giorno dal voto
Politico
Un omaggio alla figura la memoria di Luciano Pellicani
E un grande accademico un grande spot più molto un grande socialista
Che ha avuto la possibilità durante la segreteria di Bettino Craxi di organizzare attraverso anche la direzione di Mondoperaio
Tutto una serie di convegni e di scritti e di studi su quello che era l'essenza del socialismo liberale se vogliamo dargli un'etichetta probabilmente impropria
Quando uscì sulla copertina dell'Espresso il famoso Vangelo socialista che si basava su un saggio come tutti sanno di Luciano Pellicani sul punto si scatenò quello che una una campagna una stagione di contrapposizione anche ideologica molto molto aspra fra il partito socialista
Con la segreteria di Craxi e il Partito Comunista di Berlinguer una stagione che durò molto lungo e che segnò profondamente la mia generazione stiamo parlando di eventi che avrà mai avuto luogo quasi quarant'anni fa ma che sono in qualche modo ancora estremamente attuali
Visto il contesto diciamo internazionale anche italiano nel quale si svolge il voto e dove la bandiera mitologica di appartenenza all'Occidente anche l'adesione all'astrattismo sono dal mio punto di vista una questione assolutamente dirimente
Su molte frontiere di politica interna Luciano era un uomo
Che se la mente generoso con il suo lavoro con il suo pensiero che ed era anche un amico personale quindi con questo convegno per cui ringrazio Giovanni Orsina dire organizzato un parterre accademico di eccezione
E la presenta politica di di esponenti come e Luigi lo accompagna e Umberto Ranieri rendono la la nostra giornata Palma dal nostro pomeriggio ancora più interessante
Un omaggio a Luciano Pellicani credo che sia doveroso un omaggio all'azione politica
Della segreteria Craxi edilizia assegnato tutta la storia del socialismo recente che addirittura mi fa un antesignano se vogliamo
Con con con questo dibattito politico di allora non avevamo in qualche modo celebrato una sorta di bar Godesberg
Senta le formalità forse più di congressi o di riunioni per l'Internazionale socialista comunque sono molto molto grata per questa opportunità
Questi ha ascolteremo con grande interesse le relazioni dei nostri indulto invitanti
Grazie grazie presidente
Dunque io conto come ho detto oggetto già privatamente purtroppo
Dopo che era stata fissata questa data organizzato questo evento ricevuto il calendario delle news il mio corso universitario
Che prevede che io oggi alle sei abbia la prima lezione alla LUISS e quindi anche con dei tempi di spostamento
E quindi invece di come se qui scritto di introdurre coordinare mi limiterò a introdurre poi nascerà il coordinamento a Nicola Carnovale mi metterò lite fin quando posso restare naturalmente resto è la prima lezione quindi purtroppo davvero non posso non posso mancare
L'introduzione ma naturalmente insomma questo è un evento organizzato dalla Fondazione Craxi e quindi è bene evidente che come già presidente Boniver ha illustrato K come diranno molto molto bene gli amici ne parleranno dopo di me
Questo è un evento che è anche incentrato sul ruolo di Luciano Pellicani all'interno del partito socialista nella collaborazione con Craxi nella costruzione del contesto intellettuale all'interno del quale
Matura la svolta la svolta craxiana
Però se mi consentite queste poche parole di introduzioni o non le dedicherò diciamo alla parte politica di Luciano e non le viti che ero quindi al suo ruolo diciamo nella storia politica di questo Paese
E lei dichiarò invece al mio ricordo il mio rapporto personale con Luciano perché odia Luciano Pellicani sono stato allievo
Pellicani insegnava sociologia e sociologico Sociologia generale Sociologia politica alla LUISS nella seconda metà degli anni Ottanta dove il professore compagna qui presente insegnava Storia delle dottrine politiche
E come quindi studente universitario ho avuto l'opportunità di seguire entrambi i corsi di Luciano Pellicani il corso di sociologia generale e il corso di Sociologia politica
In un clima che
Magari diciamo vedo attraverso le lenti distorte
Che sempre si hanno quando si hanno vent'anni e soprattutto quando poi quasi quarant'anni dopo si ripensa a quello che si è vissuto nei vent'anni in un clima quello della LUISS della seconda metà degli anni ottanta che era un clima molto vivace
Ero più intellettualmente stimolante era un clima libero era un clima nel quale per noi ragazzi che insomma vivevamo quel grande momento di svolta di transizione che
Che sono stati gli anni ottanta sappiamo retrospettivamente che è stato un momento di svolta di transizione ma in un certo senso lo si percepiva anche
Dall'atmosfera contemporanea ecco punto per noi era diciamo veramente il luogo dove si andavano a cercare le chiavi di lettura si cercava di capire
In massima libertà veramente nella massima libertà intellettuale che cosa stesse accadendo
E di questo ambiente della Louis degli anni ottanta sicuramente Luciano Pellicani era uno dei protagonisti naturalmente non l'unico insomma già citato vicino perché qui ma tanti altri se ne potrebbero se ne potrebbero citare però certamente
Per lui diciannove vent'anni ventun anni che appunto ci avvicinavamo agli studi universitari in un momento di transizione con l'interesse
Che a quell'età sia per capire ecco da questo punto di vista veramente trovami Luciano
Un un maestro straordinario nelle lezioni nelle letture che ci dava mille discussioni caleranno a margine delle lezioni perché erano classi piccole quelle della Louis dell'epoca nelle quali si discuteva molto easy come dire spesso si inchioda ogni professori ben oltre gli orari di lezione appunto per cercare di estrarne il il tutto quello che si poteva
Che cosa era Luciano Pellicani come professore universitario insomma naturalmente la prima cosa che che colpiva che ci colpivano gli studenti e che continua a colpirmi punto adesso che sono anch'io un professore universitario era naturalmente la quantità
Mostruosa delle letture la cultura all'alla capacità di insomma la la conoscenza profonda
Della letteratura non soltanto sociologica ma anche forse addirittura soprattutto storica prima ancora che
Che sociologi dalle lezioni Luciano erano lezioni ricchissime da questo punto di vista di riferimenti di collegamenti
Di insomma veramente un un inserimento profonda all'interno del canone occidentale ma anche attraverso il canone occidentale con grande interesse insomma per le macchine asiatiche con per tutto quanto quello che invece cedeva e si contrapponeva all'Occidente
Il secondo elemento era il rapporto con i classici
Luciano mi ha fatto leggere Ortega e Gasset
E Joseph Schumpeter e mi vien da dire scusate se è poco perché veramente
Ortega sette in Sociologia generale il primo anno e Schumpeter al quarto anno al terzo anno in sociologia politica
E questo era un altro tema secondo me essenziale questo dialogo costante con i classici e lo sforzo di mettere gli studenti
Direttamente a contatto con i classici
Un'altra cosa che insomma dell'Università secondo me
Si è persa si sta perdendo e che invece una perdita una perdita mostruosa perché chiunque legga un classico si accorge subito che sta leggendo una cosa che su un altro livello rispetto alla letteratura secondaria cioè si accorge subito che come dire
La la la Presa sull'intelligenza delle cose una presa molto più solida anche nei classici
Antichi anche nei classici che appaiono superati anche nei classici che descrivono mondi che non sono più il nostro però comunque sia immediatamente l'impressione che se quelli Brady ventata un classico vuol dire che effettivamente c'era dentro
C'era dentro qualcosa di più
Un'altra cosa importante secondo me di di Luciano era
Appunto dicevo prima leggeva c'erano tutti i classici della sociologia delle scienze sociali ma anche forse soprattutto ancora più classici della storia della storia del pensiero
Non erano corsi Sociologia era molto di più insomma non era non mai corsi che fossero limitati ai confini disciplinari della sociologia
Luciano è un maestro della sociologia storiche quindi c'è dentro anche una teorizzazioni sul rapporto fra sociologia e storia sulla capacità della sociologia di riflettere ragionare dare chiavi interpretative
Per la storia e a partire dalla storia
Però la verità e che a Luciano interessano i problemi
Interessavano le questioni poi dopo che Turi potesse affrontare con gli strumenti la sociologia della storia dottrine della storia contemporanea la storia moderna
Tutto quanto questo era relativamente importante relativamente interessante
E infine insomma l'ho già detto rispetto al clima di quella di quell'università
Era la libertà
Libertà che non soltanto si respirava nel nella facoltà nella quale c'erano posizioni molto diverso insomma la
Insomma le posizioni più strettamente
Liberali posizioni socialiste o liberal socialiste che che si scontravano confliggeva no anche di fronte a noi studenti
Dandoci ovviamente una ricchezza una capacità di comprensione una latitudine di strumenti interpretativi e insegnando c'è a discutere come si discute
E il rispetto che si deve alla persona con la quale si sta discutendo pur nel dissenso
E ma anche l'assoluta libertà di Luciano che era uno che andava cercando
Le soluzioni ai problemi andava cercando di capire le cose come stanno
E quindi non era non soltanto limitato dal confine disciplinari ma non era neanche limitato diciamo da pregiudizi aveva sui punti di vista naturalmente molto chiari molto netti molto strutturati naturalmente
Però come tutti i nuovi però insomma era in grado di gestire questi punti di vista appunto metterli al servizio di una ricerca non far sì che la ricerca fosse limitata dei punti di vista e poi un po'questo è è il segreto di un intelletto veramente veramente libero
In un certo senso tutto quanto questo lo dico lo sottolineo per ricordare Luciano Pellicani per ricordare insomma
Mettere in questo in questa introduzione un ricordo personale una lezione personale che io ho tratto
Da Luciano poi siamo stati anche come mente colleghi in facoltà in dipartimento insomma diamo fatto insieme molte riunioni di Consiglio Dipartimento nelle quali come probabilmente noto a molti di voi Luciano scriveva infinite
Formazioni di squadre di calcio quindi era una cosa che romana riguardava il CIPE cosa sta facendo costumi insomma poi insomma c'è stato anche un rapporto ovviamente
Successivo e per me da adulte da collega
Però oltre a ricordare Luciano insomma io vorrei anche in un certo senso mettere sul tappeto a mettere sul tavolo un modello di intellettuale un modello di maestro un modello di professore universitario
Perché temo che questi modelli siano modelli che diciamo stiamo un po'perdendo e temo che la figura de'professori universitari oggi stia diventando una figura molto diversa
Che non ha più molto del maestro e non ha più molto dell'intellettuale ha molto del come dire professionista della didattica e della ricerca va benissimo molto meglio un professionista della didattica e della ricerca che non un intellettuale non un dilettante della didattica e della ricerca ma la verità e che fa il professore universitario non è una questione soltanto di professione
è una questione di di vocazione è una questione appunto di capacità intellettuale capacità di essere un intellettuale pubblico-privato e appunto accademico tutto quanto questo Luciano Pellicani lo era
E tutto quanto questo secondo me manca molto oggi
Allora
Come detto lascio il posto a Nicola caro
Un grazie al professor sino a noi iniziamo pensato con straordinaria
Qualità vediamo di rispettare quindi in premessa faccio un richiamo alle tempistiche perché siamo tanti e poi anche perché e volontà afferma della Fondazione dare un seguito a questa iniziativa quindi dico già da ora i relatori che ci siamo adoperati affinché raccoglie possiamo raccogliere gli atti e quindi le relazioni di questo intervento potranno essere arricchite come meglio i nostri illustri relatori crederanno e quindi dedicare un'apposita pubblicazione che dia un seguito e lascio una traccia di questa iniziativa che non vuole essere un evento sporadico
Prima di passare la parola Paolo Mattera aggiungo una piccola un piccolo ringraziamento a quelli già fatti dal presidente Boniver e ringrazio Corrado Ocone perché l'organizzazione del convegno insieme a Giovanni CIA innestato
Molto vicino e prezioso nell'individuare
Tematiche nomi e personalità che potessero arricchire questa questa giornata come detto eccome
Prefissato da Giovanni noi abbiamo cercato di dare un taglio alla riflessione perché giù anche perché Luciano Pellicani approcciando mia all'organizzazione questo evento e la prima il primo elemento è che era una personalità molto poliedrica
Era un intellettuale completo
Si direbbe una volta non organico ma sicuramente completo non organico neanche al PSI sarebbe stato un insulto alla sua memoria centri vigenza adottare questa definizione
Però abbiamo trovato l'angolo Turandot e più consona più consono alla missione e alle finalità del del nostro istituto che proprio quella della suo essere e del suo pensare all'interno di quella che e non un partito ma quella che è stata una civiltà io la chiamo civiltà della ragione che è quella di socialismo riformista e liberale
Per questo abbiamo chiesto al professor Mattera di inquadrare
Questo questa famiglia molto sempre scontrosa litigiosa e divisa agli albori di di questo trapasso che come dice la Margherita non è stata una Batigol Louis Berger perché non c'è stato formalmente un congresso ma segnato un cambio radicale di rotta nella storia del PSI un cambio di rotta cui Luciano partecipo in maniera primaria elaborando proprio quello che noi conosciamo essere il Vangelo socialista per inciso e concludo
La Fondazione nei suoi archivi possiede le varie stesure del famoso articolo che so che che insomma poi vide luce sul la sulle sulle colonne de L'Espresso
Professore
Grazie quindi
Me l'incarico di dare un inquadramento del delle vicende di quegli anni tre settantasei settantotto
E ascoltando io leggermente cambiato
L'ordine perché comincio con due citazioni di Craxi che ha un essendo così diversi però comincio con tutte e due perché credo che fosse possono dare l'idea dell'impulso impulso originario
E quindi nel comitato centrale dello Tubre del settantasei quindi subito dopo la lezione
Classi con il linguaggio degli anni settanta milioni quattro poi con la televisione sarebbe stato abbandonato diceva testualmente l'idea di significativo lo lo diceva il segretario del partito
L'idea che il Partito socialista debba essere condannato a scegliere uno spazio comunque subalterno
E quanto di più ostico possono risuonare alle nostre orecchie il linguaggio quello di quell'epoca però dopo l'idea che il problema del partito socialista e questa condizione di subalternità ristrette partiti maggiori ancora prima nel luglio del settantasei nella prima intervista Craxi diede dopo l'elezione
Sulla stampa
Disse testualmente la battaglia con il Partito comunista la possiamo vincere solo con le armi delle idee
Queste sono le due coordinate chi diede
Dunque dalle parole del neo eletto segretario emerge chiaramente che l'eredità che Craxi ha trovato è stata quella di un partito subalterno vedo grandi partiti maggiori in un sistema bloccato
Perché il partito socialista subalterno le due cose si compenetrano cioè sistema politico era bloccato non consentiva l'avvicendamento di schieramenti alternativi perché a sinistra il principale partito al di là dei giudizi piaccia o meno era il Partito comunista e come tale era incompatibile con l'economia di mercato nel come lo si intendeva e soprattutto era incompatibile con gli equilibri internazionali che contano moltissimo al di là di quello che poi l'elettorato può percepire lì per lì al momento del voto tant'è vero che partito comunista nella talmente consapevole da cercare alleanze la democrazia cristiana come strumento di legittimazione quindi lo sapevano benissimo dunque il sistema politico e bloccato perché il Partito Socialista è subalterno
Perché è partito socialista e subalterno ne discende che se se la politica bloccato bisogna quindi
Mettere in moto un movimento che sblocchi questa situazione
Da qui l'idea di una battaglia delle idee scusate il bisticcio di parole ci di un rinnovamento del partito socialista di uno slancio di cambiamento di avvicendamento che delinea un lavoro che si deve svolgere su tre livelli
Non in sequenza non in gerarchia che si compenetrano uno nell'altro quindi cambiare la cultura politica del partito
Per cambiare il partito
E quindi per cambiare il sistema politico le tre cose si intrecciano strettamente
Cambiare una cultura politica della dei socialisti in quel momento
La società italiana nella seconda metà degli anni Settanta stava già cominciando a cambiare moltissimo
Non siamo memoria l'attribuisce agli anni Ottanta ma già nella metà degli anni Settanta si parlava di sistema postindustriale
Già cominciava a diventare evidente come le grandi imperi sistema dei grandi complessi industriali cominciasse andare al tramonto commette comizi che stava cominciando ad emergere dinamismo delle piccole e medie imprese
Il sistema di servizi di censimento dei mille novecentottanta ottantuno avrebbe dimostrato che l'Italia ha soltanto vent'anni dopo essere diventata la potenza industriale
Dava la ma aveva era diventato un sistema fondato sui servizi
Quindi c'era bisogno di entrare in sintonia con questa società più dinamica
Ma ce n'è bisogno anche di comprenderla avere gli strumenti per analizzarle comprenderla
Allora dalla parte bisognava aggiornare il bagaglio culturale del partito socialista
E dall'altro però bisognava anche reclutare intellettuali più giovani con nuove categorie di analisi che permettessero di comprendere questa società
Questo cominciano a a entrare a scrivere per Mondoperaio delle riviste del partito questa nuova categoria dei sociologi
Che deve permettere di comprendere questa nove su questa società
Dunque ci sono gli esperti di dottrine politiche discuto ogni marxismo gli i politologi licenziati del diritto e i sociologi i quali insieme danno vita a questa stagione di rinnovamento che cambiando la cultura politica del partito
Deve venderlo deve vendere il partito secondo punto meno subalterno così che aprendo spazi di azioni di crescita autonoma Partito Socialista si possa cambiare il sistema politico
Dopodiché la lotta dell'Iveco Partito Comunista che vuol dire che cosa si voleva fare nel settantasei settantasette
Allora conoscendo gli sviluppi negli anni ottanta
E da un punto di osservazione del ventunesimo secolo si potrebbe pensare che già da settantasei settantasette
Si puntasse ad una rottura col Partito comunista
E si volesse Giada subito allontanare il partito socialista da obiettivi di radicalità riformatrice
Non è così nel settantasei settantasette tutto il contrario
Già all'epoca si parlava della famosissima mancata Bud Godesberg del Partito socialista perché sappiamo tutti che col centrosinistra i socialisti avevano accolto il metodo e i ragionamenti della democrazia politica occidentale ma dal punto di vista economico sociale le riforme studi struttura di lombardi
Non accoglievano l'idea delle riforme correttive nell'orizzonte dell'economia di mercato ma puntavano a riforme di struttura che dovevano fare esplodere le contraddizioni del capitalismo e portare la transizione del socialismo
Con una riflessione che si sviluppa sulle riviste del partito con quella grande stagione di fervore intellettuale che c'è fra il settantasette settantotto
Il Partito Socialista in quel momento non vuole rompere col Partito comunista
E non vuole arrivare subito ad un orizzonte di riforme correttive del mercato se andiamo a leggere le carte documenti gli scritti di quegli anni vediamo che tutto il contrario
Si vuole preparare un'alternanza al governo insieme al Partito Comunista
Allora la polemica con i comunisti che comincia subito è una polemica per incalzarlo lì sul terreno della democrazia
E per creare un un terreno comune di valori condivisi per preparare il governo insieme
Questa è la vera e le il tentativo che viene fatto in quel momento quindi il rinnovamento della cultura
Per cambiare il partito vuole cambiare il sistema politico
Non contribuisca ma insieme comunisti in quel momento
Quindi la sfida viene criticando la natura burocratica del sistema sovietico
Insistendo sulla matrice libertaria del socialismo
Per incalza di comunisti e farli venire per rinnovare la cultura del partito e per incalzare i comunisti e farli venire sul terreno di un'alternanza di governo di sinistra su valori di libertà e di cambiamento
Sì incalzano i comunisti dicendo attenzione compromesso storico
Con il trionfo della della con democrazia consociativa è contrada del cambiamento e compromesso storico diluisce il cambiamento in una lite in un reticolo di compromessi che rischiano di essere di basso profilo
In alleanze politiche dei contorni poco definiti è il contrario del cambiamento vero del rinnovamento
Tuttavia
Anzi no senza tuttavia così si arriva al congresso di Torino del settantotto che segna l'alleanza tra gli autonomisti di Craxi che si richiamano Nenni con la sinistra di signorile che si richiama lombardi
è vero che il clima complessivo del Paese in quella primavera del settantotto era reso con un vero dal sequestro Moro ma a leggere la documentazione del congresso del settantotto si legge invece un grande entusiasmo
C'era questo di cure lo lavoriamo per il cambiamento del Paese la parola nuovo governo alternanza cambiamento le queste parole d'ordine creano un grande entusiasmo c'è finalmente l'idea che il Partito socialista non va al traino ma il protagonista di una stagione nuova
Che cosa accade però dalla primavera del settantotto prima di tutto subito dopo il caso Moro pesa moltissimo
Non mi dilungo sappiamo tutti Craxi propone la linea della neanche della trattativa Vania dello scambio umanitario erroneamente cambiata della trattativa non è quello è salvare la vita umana e cosa ben diversa di trattare con per la lotta per la lotta ecco con chi fa usa la violenza
Questa idea della trattativa della dello scambio monetario entra in rotta di collisione con i comunisti ma in generale
Di fronte a un partito socialista che ha abbandonato la precedenze atteggiamento di su base subalternità anche psicologica nei confronti di comunisti il Partito Comunista reagisce arroccandosi
Recandosi totalmente
Con il risultato che ovviamente i Socialisti Autonomisti insistono sulla matrice libertaria del partito socialista e quindi in questo clima in cui si polemizza con i comunisti
Per portarli sul proprio terreno e preparare l'alternanza con i comunisti e in questo terreno
Che nell'estate del settantotto matura l'idea di un documento che sottolinei le matrici libertaria del socialismo e che permetta di incalzare i comunisti su un terreno ideologico culturale
Quindi per il Vangelo socialista questo con questo articolo pubblicato sulla sull'Espresso e il perno intorno al quale coi matura la svolta successiva
Perché qui in rapida sequenza che cosa accade
Che nelle sale del settantotto già Craxi aveva messo a segno un colpo impareggiabile collocando socialista al Quirinale con Pertini
Quando gli altri partiti volevano tutta andavano in tutt'altra direzione
Nella seconda metà del settantotto la polemica con i comunisti si intensifica e s'intensifica con toni molto aspri da parte comunista
Perché tocca i capisaldi della cultura politica dell'epoca
Urtava anche psicologicamente i comunisti quindi mettere in evidenza il nesso di causa ed effetto tra il leninismo
Il carattere burocratico autorizzare del comunismo sovietico andò a toccare proprio un nervo nervo sensibilissimo
Quindi veniva contestata apertamente un'equazione che era un po'passato nella società italiana per cui comunismo italiano uguale versione italiana della socialdemocrazia no
Il comunismo italiano e l'euro comunismo ma comunque prima né comunismo e quindi con una esplicita adesione ad un sistema burocratico autoritario
Allora mette in evidenza queste contraddizioni
Punta anche a portare i ceti medi verso il partito socialista e quindi attorno condurre ad un'alternanza che ridimensioni Partito Comunista dando forza e autonomia a Partito Socialista siamo ancora nell'orizzonte di un'alternanza di governo però ridimensionando il Partito comunista riconducendo ad un ampio più circoscritto portandolo sul terreno della democrazia occidentale delle riforme dentro i sistemi occidentali
Dentro questo processo in cui
Non c'è già una strategia definita però nel settantanove sull'avvio matura a questo punto la svolta quindi si polemizza col Partito comunista per arrivare all'alternanza col Partito comunista e arrivano le elezioni del mille novecentosettantanove
Se nel settantanove lascia il partito socialista più o meno dov'era
E quindi la segreteria di di Craxi a un momento in cui rischia di traballare Enrico gran colpo con le europee di una settimana dopo che allignano leggermente di più il socialismo italiano ha gli equilibri del socialismo
Però però però l'elezione settantanove segnano soprattutto l'allevamento l'arretramento di quattro punte del Partito comunista
E nemmeno quindi proprio questo mito del Partito Comunista inarrestabile la prima volta in tutta la storia dell'età repubblicana che Partito comunista non avanza ma arretra e in più colpo di scena
Nelle statale settantanove Pertini dati Craxi l'incarico di formare il governo sottolineando che il partito socialista e l'ago della bilancia di questi stemma
Durante le trattative per formare il governo nel settantanove Craxi e gli autonomisti socialisti mettevano dobbiamo personalizzare soltanto intorno a lui quando parliamo quando diciamo Craxi intendiamo dire un gruppo di lavoro che si va a formare
Intorno a questa personalità e che si adoperava per produrrà una svolta politica quindi diciamo craxiano diciamo un gruppo una collettività una un clima un modo di pensare
La chiusura dei comunisti è nettissima
La chiusura della democrazia cristiana c'è perché la democrazia che sanno non è ancora pronta a cedere lo scettro del Governo però si comincia a evidenziare delle divisioni interne al partito e quindi le possibilità di interlocuzione
Allora a questo punto comincia a prendere forma l'idea che il cambiamento l'avvicendamento
Non debbano necessariamente avvenire
Preparando l'alternativa l'alternanza al governo con il Po con un partito comunista riottoso ancora ancorato al compromesso storico
La possano avvenire contendendo con la al democrazia cristiana tutti gli spazi di potere quindi arrivando a ragionare nell'ipotesi di un avvicendamento anche al vertice del Governo tra i democristiani e gli altri partiti e gli altri e quindi i socialisti
Non è una strategia compiuta in quel momento e più che altro la messa in moto di un meccanismo di una concatenazione di eventi i quali sono rafforzati alimentate reciprocamente
In un circolo che nell'arco di un anno ha portato al risultato
E dunque nel mille novecentosettantanove noi abbiamo ancora un partito che vuole rinnovare la sua cultura politica
Perché vorrei rinnovare se stesso e mettersi al passo del Paese perché vuole rinnovare il sistema politico ma non più per costruire l'alternanza col Partito comunista bensì per contendere spazi di potere alla democrazia cristiana
C'è il governo Cossiga della settantanove che è un angolo di passaggio poi subentrano i fattori internazionali la crisi degli euromissili mette tutti di fronte ai compiti storici
E la crisi dei missili nel settantanove ottanta che segna l'arroccamento dei comunisti su posizioni internazionali tradizionali prende Socialisti Italiani di fatto l'ago della bilancia degli equilibri internazionali
Il cancelliere socialdemocratico Smith disse proprio approvo glielo missili a condizione che siano approvati dei Socialisti italiani
Quindi di fatto gli equilibri internazionali in quel momento dipendono dal Partito Socialista Italiano è una sfida che non può essere mancata
E lì avviene la scelta chiara e precisa
Lì c'è la rottura con signorile e l'ingresso dei socialisti nel secondo governo Cossiga del mille novecentottanta che a quel punto avvia una strada completamente nuova
Dunque il Vangelo socialista il documento del mio novecentosettantotto è un documento che nasce in un contesto culturale e politico ed è il perno che vuole incalzare i comunisti intorno ai principi di libertà intorno al quale matura questa torsione
Che dal costruire l'alternanza con i comunisti arriva a costruire invece questa alternativa questo questo cambiamento alternandosi alla guida del governo con la Democrazia Cristiana
La portata i contenuti del Vangelo socialista li lascio agli altri colleghi e quindi vi ringrazio per l'ascolto
Grazie al professore Mastrecchia insomma nella parte conclusiva un pochettino esclusione
Nel suo intervento ha ben evidenziato una parte conclusiva soprattutto il passaggio dalla cosiddetta alternativa all'alternanza ecco
E punto di chiave fu proprio diciamo questo questo tema del Vangelo socialista che diventa proprio un po'l'argomento e diventa diciamo il casus belli su cui si apre la polemica il conflitto colpirci sul fronte delle idee
Come ricordava proprio Matera citando quello che era una delle frasi di Craxi e quando parliamo quindi il conflitto col pc ci viene subito in mente il duello a sinistra che è un altro c'amo una diciamo dicitura che viene utilizzata un'etichetta di quel periodo di cui Umberto Ranieri è un po'il Papa e proprio per questa ragione abbiamo chiesto a Umberto che ha vissuto e ha conosciuto questa storia un po'del il duello a sinistra che l'ha studiata l'ha raccontata ai l'ha vissuta
E di darci il suo punto di vista cioè questo scontro delle idee questo vangelo socialista questa conflitto ideologico culturale prima ancora che politico che si consuma tra il PC e il PSI
Grazie
Ma in Luciano Pellicani
Un intellettuale lontano dagli apparati di partito
Io ritrovo le virtù di cui parlo Norberto Bobbio
Le virtù di chi svolge un lavoro intellettuale
L'inquietudine per la ricerca
Il pungolo del dubbio
Il senso della complessità delle corse
Secondo un'antica tradizione italiana Luciano
è intrecciato nella sua attività
Filosofia storiografia politica
E ha rivendicato l'autonomia
Non l'indifferenza della cultura rispetto alla politica
L'obiettivo culturale e politico insieme che Luciano
Perseguito per l'intero corso della sua vita
Fu di contribuire alla modernizzazione della cultura politica della sinistra italiana
In questa direzione io però
Già negli anni settanta e a partire dalla seconda metà degli anni settanta in particolare
Le elezioni del settantasei come è stato ricordato si erano concluse con un
Una notevole affermazione del partito comunista
Mentre i socialisti erano rimasti inchiodati al minimo storico
Luciano Pellicani ricorderà in uno splendido scritto su Mondoperaio
Il tentativo di reagire condotto dal Partito socialista italiana al rischio della perdita di ogni ragione d'essere
Dinanzi all'incontro che sembra ineluttabile
In quel momento tra comunisti e cattolici
E ricorderà Pellicani la sfida che lancio allora Mondoperaio la rivista storica del Partito socialista
Che avviò una battaglia politica e culturale
Sui grandi nodi di fondo della identità della sinistra
Nodi che furono il centro di importanti dibattiti promossi da Mondoperaio cui parteciparono con contributi di alta qualità
Studiosi come come come Bobbio Colletti via Amato Cafagna Salvadori Vittorio Strada
Settembrini forte Giugni Federico Mancini getti sette Bedeschi e tanti altri
E fu l'intero patrimonio ideologico del Partito Comunista Italiano
Da Marx all'ENI ma anche da gran certo gli atti
Ad essere sottoposto ad una critica impietosa
Che evidenziava
I limiti le insufficienze
Il carattere irrimediabilmente totalitario che alcuni aspetti
Fu una sorta scriverà Luciano di rivoluzione culturale
Che incrinò
Mise in discussione la storica egemonia che culturale che il Partito comunista aveva esercitato sulla sinistra italiana
Tuttavia la sudditanza psicologica i ideologica del partito socialista nei confronti del Partito Comunista Italiano fu spezzata
In maniera netta
Nell'estate del mille novecentosettantotto
Ricordo la sorpresa nel gruppo dirigente del partito comunista
Il ventisette agosto del mille novecentosettantotto Bettino Craxi pubblicata sull'Espresso il saggio su Proudhon
Così detto Angelo socialiste
Un saggio scritto insieme a Luciano Pellicani
Un lungo articolo al quale oggi viene un unanimemente attribuita la svolta politico-culturale la quale con la quale il partito socialista
Avvia un percorso che non porterà ad approdare al riformismo socialdemocratico teorizzato da Bernstein è anticipato da Proudhon
E la svolta auspicata da tempo da Luciana
Con quel saggio Craxi
Sottolinea che esisteva una incompatibilità organica
Fra il programma
Comunista i e la democrazia pluralistica
E documenterà
La sua tesi
Costruita con il contributo di Luciano
Ricordando agli memori quanto sul tema avevano scritto Mark of Plechanov sul caos che Rosa Luxemburg
Tassello che Rosselli
Quella di Craxi Pellicani era una critica da sinistra della Rivoluzione di ottobre e del sistema sovietico
Una critica che scriverà Luciano Pellicani in un Paese normale sarebbe
Stata considerata del tutto normale
Ovvia scontata
Ma l'Italia degli anni settanta non era un Paese normale
Era un Paese drogato dall'oppio degli intellettuali
Come il titolo del libro di ero
E tira nei Giata dalla piazza massimalista
E anziché discutere seriamente del saggio
Nel saggio su Proudhon i custodi dell'ortodossia ciechi di fronte alla realtà reagirono in modo scomposto
Gridarono
All'abbandono del socialismo delle idealità socialiste
Al tradimento del della classe operaia scegliere Proudhon invece di Marx
Gli intellettuali del partito comunista reagirono con un anti riformismo scolastico sterline
E nella sostanza almeno in quegli anni di fronte
Le posizioni espresse dai socialisti si rifiutarono
Poi se ne sono resi conto ma insomma si rifiutarono di fare i conti con la realtà
Conti che si riproposero esattamente nei termini in cui li aveva posti l'articolo di Craxi dieci anni dopo
Con la caduta del muro di Berlino la faticosa svolta che condusse
Alla nascita del Partito democratico della sinistra
Alla fine degli anni Settanta tuttavia infatti cominciavano a
Spezzare l'incantesimo della Rivoluzione d'ottobre
Perché erano evidenti
La crisi del marxismo e il rigetto del socialismo reale
Il libro di Solzenicyn e sul Gulag
Che
Contribuì a modificare radicalmente gli orientamenti culturali e politici Francia
E beh una relativa influenza in Italia relativa influenza
La nascita di Solidarność in Polonia sono quegli anni
Lei notizie inquietanti che provenivano da da dall'Unione Sovietica dalla Cina che usciva dalla dalla tragedia dalla rivoluzione culturale dal Vietnam come dalla Cambogia di Pol Pot insomma
Non era ormai possibile non giungere alla conclusione che il comunismo fosse intrinsecamente liberticida
Io ricordo che al congresso del Partito comunista del mille novecentosettantanove
Compimmo un passo che comportò una lunga discussione posizioni diverse anche se poi si raggiunse una convergenza unanime nella decisione
Si modificò lo statuto in alcune parti
E si abbandonò la formula che ancora allora era
Ben presente sostenuta nello statuto
Del marxismo-leninismo che fino a quel momento era
Prevista diciamo tra come dire gli obblighi del militante di approfondire lo studio per Massimo leninismo e fu una discussione e ricordo la disputa sul famoso trattino giallo già successivamente ci sarà un'altra disputa su un altro trattino quello sì del centrosinistra
Allora è sulla prima disputa sul trattino marxismo leninismo
Bisognava diciamo
Superare l'idea che il marxismo-leninismo fosse una dottrina che c'era il marxismo c'era endemismo
Quindi al in quegli anni venne a crearsi un clima ideologico favorevole a un esame critico dell'intera tradizione rivoluzionaria questo fu una questione su cui aveva lavorato scritto a lungo Luciano Pellicani
Naturalmente un siffatto Progetto non poteva non allarmare il gruppo dirigente del partito comunista
Il Partito socialista cercava di giocare in piena autonomia
Facendo della lotta contro il totalitarismo comunista il suo cavallo di battaglia e del riformismo la sua identità politico-culturale iniziò così la fase più aspra del duello a sinistra seguirono due scontri
All'arma bianca come li definì Luciano
Pellicani
Fa il partito socialista il Partito comunista la questione vitale per l'Italia che l'Europa degli euromissili
La risposta italo tedesca come poi rivelò Gorbaciov fece fallire la strategia brezneviana di Finlandia stazione di una parte dell'Europa occidentale che l'altro momento drammatico del duello fu
Fu nel mille novecentottantaquattro lo scontro sulla scala mobile in entrambi i casi la reazione del Partito comunista fu durissima
Su una linea discutibile sbagliata perdente
Io ho terminato da ultimo due ultime osservazioni Luciano Pellicani non sopporta
Reagiva con durezza intellettuale quando i toccava leggere che nel ricostruire le vicende della sinistra italiana
Veniva sostenuta la posizione secondo la quale il Partito Comunista era sempre stato dominato da una vocazione socialdemocratica
Una posizione sostenuta da un gruppo di storici penso ai lavori
Di Beppe Vacca in particolare Luciano replicava ricordando che il profilo del PC tracciato da costoro
Non aveva nulla a che vedere con la realtà storica era una fantasiosa versione della storia dalla sinistra e del Partito comunista
Così come chiariva delicate che la terza via di Enrico Berlinguer
Una formula adottata per provare a venire fuori dalle contraddizioni dischi viveva il Partito Comunista la terza via
Non aveva nulla a che fare con l'approdo del PC
Con il compromesso socialdemocratico sulla terza via era tra la socialdemocrazia che il sovietici su
Una terza via terza via che non esiste scrissi Norberto Bocchi
Un approdo socialdemocratico negato fino alla fine radicalmente ed esplicitamente dal segretario comunista
Luciano vide in tempo e critico con franchezza e durezza come era nel suo stile i segni di corrompe il mento nella organizzazione e nella vita della politica italiana del Partito socialista
Non tanto l'uscita
Per il quale il crollo del Partito socialista fu un dolore lacerante io credo politico e umana
Fino alla fine dei suoi giorni si impegnò senza requie a lavorare a scrivere intervenire per difendere e valorizzare il ruolo la funzione svolta dal Partito socialista nella democrazia italiana nella storia della sinistra
Lo fece con dovizia di argomentazioni
Lo fece di fronte a chi provava sbalorditi Zare la storia del socialismo italiano i socialisti scriverà Luciano
Sono stati gli unici dopo il mille novecentocinquantasei che si sono prodigati per dare concretezza alla cultura politica ed economica della sinistra italiana
E l'hanno fatta elaborando una sintesi dei valori di libertà laicismo giustizia sociale modernità insomma Ciano condivideva quella ferisce frase di Vittorio Foa il Partito Socialista è stato un'oasi libertaria nel grande mare Colletti visto collettivista della sinistra italiana
In quanto al Partito comunista ai miei al coraggio della riflessione
Preferimmo sino all'ultimo l'obbligo della liturgia e questo fu grande problema irrisolto grazie
Affrontiamo ora proprio la questione relativa famoso saggio di Proudhon
Riprendo l'ultimo intervento di Umberto Ranieri proprio sulle discussioni trattino un trattino proprio perché nelle varie stesure nelle varie bozze che l'archivio della Fondazione custodisce nelle diverse stesure chi è la dicitura marxismo leninismo
In in una con il trattino in una senza questa è una delle prime diciamo diciamo le prime cose di cui ci si accorge leggendo le e con il quale ci siamo battute qualche anno fa
In Fondazione ripubblicato il saggio sulla nostra rivista di studi approfondimento le sfide trovate anche gratuitamente on line all'indirizzo le sfide punto org proprio allorquando ci si poneva il tema fine di un misto fine di una storia il ritorno della politica quindi eravamo andati all'origine di queste riflessioni e diciamo proprio imbattendosi sul saggio e Circe abbiamo ritrovato una delle ultimi erri pubblicazioni del Vangelo socialista che Luciano fece proprio con il professore Giovanni Scirocco una pubblicazione dedita se non ricordo male conterrà Aragno editore
Era del due mila diciotto se non ricordo male proprio nella ricorrenza nella nell'anniversario e segnò una delle diciamo una pietra miliare insomma per lo studio quindi depressione scirocco ci è parso c'è sembrato da subito la persona più idonea proprio per aver ripubblicato questa cosa cominciano nel nel nel nel quarantesimo anniversario quarantesimo anniversario per affrontare questo tema
Grazie grazie alla Fondazione Craxi per avermi invitato per consentimi anche di ricordare Luciano Pellicani e per testimoniare anch'io la sua generosità che Margherita Boniver ha ricordato subito giustamente comune i tratti caratteristici di writers può essere io ritrovai
Del tutto casualmente al Museo del Risorgimento Milano questo stavo lavorando su Virgilio Dagnino
E
Ritrovare del tutto casuali Virgilio Tanino assicura purtroppo dimenticata grande amico
Suo padre tuo nonno prima di tutto una figura abbastanza inconsueta eclettica e molto originale che andrebbe studiati lo stavo per l'appunto studiando sto studiando il vigile il mio
Virgilio Dagnino degli anni c'è il suo archivio quindi riporta prepariamo Elia ritrovai questo straordinario carteggio
Tratta Nino e Pellicani
Che
Chiaramente il carteggio preparatorio al saggio su cui torna perché discutono e prepararono appunto quindi quello che io pubblicato accerto ho ripubblicato il Vangelo socialiste in appendice
Ma era già di quel libro il il il pezzo forte questo veramente straordinario carteggio
Che abbraccia
Una quindicina d'anni ma qui anni centrali sono i settantacinque settantotto puntella il carteggio preparato
Difficile trovare gli o il PDS ve lo mando perché Aragno editore piuttosto strano consentì a rubare due minuti a è un ricco signore
Il torinese proprietario di una serie di casi di cure che lui dice io potrei con
Il mio patrimonio comprando una squadra di calcio preferito fare una casa editrice che è una case editrici anche raffinata peccato che produca
I suoi i suoi bei testi praticamente in copia unica e quindi c'è c'è lui nella sua caccia diceria dietro una lui è uno l'autore poi da nessuno ne frega assolutamente niente della distribuzione spendibili se sbaglia esattamente ma sono appunto e quindi se qualcuno io molto volentieri mandò il PDF anch'io ne ho una sola copia quindi volentieri ve lo mando perché è veramente un caso non procurato io perché per il due per i due personaggi protagonisti perché prepara veramente
Il saggio il saggio su tutto il saggio su Proudhon eh e già si giacca Tito forse frutto di una stagione irripetibile
Che va dal settantasei secondo me fino settantasei è chiaro perché fino direi all'ottantuno
Al congresso di Palermo ma anche alla vittoria contemporaneità la sconfitta che si verifica in sei mesi di Mitterrand e del progetto comune sono gli anni anche dell'ascesa
Al potere di Caribbean ed era capace e quindi cambia completamente il quadro somma
Il saggio pro donne su crudo nel mille novecentosettantotto si colloca esattamente in mezzo io mille novecentosettantotto anno tragico dalla storia pubblica non ritorno sugli eventi
Di quell'anno ma tutte tutti gli eventi quell'anno furono affrontate anche ovviamente da Bettino Craxi segretario
Del partito socialista eletto da una composita maggioranza nel luglio del settantasei
Con lo scopo con l'obiettivo però preciso di trovare un nuovo ruolo nella competizione politica per il partito socialista e quindi necessariamente far saltare quella logica della solidarietà nazionale che lo stava stritolato
Come scrisse Giovanni Sabbatucci l'offensiva di Craxi della nuova maggioranza del partito socialista si sviluppò su tre piani
Quello delle strategie il congresso di Torino fine marzo inizio aprile pieno nel pieno della della vicenda Moro
Quella della fatica appunto la rottura del fronte della fermezza sul caso Moro e infine quel il cui io parlerò quello più propriamente ideologico il così detto e vedremo anche perché cosiddetto saggio su Proudhon o il Vangelo socialiste vedremo anche perché è il nome che tutti diciamo aggio socialista perché la si è chiamato così
Il terzo aspetto appunto d'iniziativa craxiana è quello ideologico iniziato a dir la verità ancora prima dell'avvento la segreteria di Craxi già nell'estate del settantacinque proprio sulle colonne di Mondoperaio
Norberto Bobbio aveva per esempio posto con forza la questione della mancanza di una dottrina marxista dello Stato e in generale del tipo di democrazia di socialismo attuabili in Occidente dando il via ad un lunghissimo dibattito che durò sulle colonne di Mondoperaio praticamente per due anni in questo dibattito intervenne sia pure indirettamente appunto lo stesso Craxi con un discorso pronunciato a Treviri il quattro maggio settantasette in occasione del trentesimo anniversario della fondazione della farmaci Salus
In cui si affermava il carattere pluralistico del marxismo degli originali di nascita questione marxismo-leninismo trattino un trattino che Craxi definiva formidabile sintesi del sapere moderno anche se ne sottolineava contemporaneamente anche il ruolo storico contraddittorio legato all'evoluzione della società capitalistica
E definitiva
L'enfatizzazione bolscevica del giacobinismo giovanile di Marx ed Engels che era già stato criticato a suo tempo da Proudhon
Come un concentrato di volente arrivismo ed estremismo di Spira anzi Milena Ristich di autoritarismo autoritarismo di moralismo esasperato e di realismo machiavellico
Una concezione
Concludeva elitaria autoritaria e totalitaria della ribellate della rivoluzione questo discorso del quattro maggio
Del settantasette vera evidentemente solo l'anteprima della polemica che si sviluppa appunto nell'estate del settantotto nello stesso periodo Alberto Ron Carey insisteva nell'individuare nel fattore K per l'appunto il legame tra il PC e il comunismo sovietico il principale motivo per cui i comunisti italiani
Non fossero ancora pronti per assumere responsabilità di governo e il ventitré luglio Eugenio Scalfari pubblicando un fondo in cui sulla stessa linea
Di Ron Carey sottolineava la necessità per il PC di separarsi dalla tradizione leninista al fine di acquisire
Piena legittimazione all'interno di una società democratico occidentale
E a quel punto ci fu la sposta di Berlinguer con una lunghissima
Intervista allo stesso Scalfari apparsa il due agosto il settantotto sulle pagine di Repubblica in cui tentava di destreggiarsi
Tra quello che definiva la complessa eredità di Lenin la storia del PC l'esaltazione della diversità del partito comunista il suo futuro
E la polemica politica contingente fino a toccare poi il punto centrale che Berlinguer riassumeva in queste parole la questione della nostra virgolette legittimità democratica è un pretesto
Potrei aggiungere che cinquant'anni di storia il PC di antifascismo di lotte democratiche sono prove di esame superate pieni voti sulle quali non si discute
Insomma il PC si sentiva pienamente legittimità legittimato a governare però attenzione non nella prospettiva di costruire un Progetto di alternativa di sinistra come richiesto in quel momento dacché sei con il congresso di Torino
Ma di una terza via che sempre parole di Berlinguer non ricariche alcun modello che non ripeta alcune delle esperienze socialiste sinora realizzate e che al tempo stesso non si riduca disumano esperimento di tipo socialdemocratico i quali si sono limitati alla gestione de capitalismo e sono queste son proprio a posto e settantotto le circostanze in cui maturò
L'intervento di Craxi pubblicato sull'Espresso diretto allora da Livio Zanetti il ventisette agosto del settantotto uno storico militante come Gaetano sette mi piace ricordare qui perché esso anche quindici anni dalla sua scomparsa
Perché caro a molti di noi vedo qui Ugo nel cui Gaetano fu il direttore all'inizio e poi quando lui era capo della redazione milanese dell'Avanti
Osserva
Come Craxi avvertisse lucidamente
Con quello scritto che le fondamenta sulle quali l'egemonia comunista appoggiava era uno corrose dal trascorre del tempo
Del tempo del mutare dei tempi che il meglio della cultura comunista comma l'ha detto prima Umberto Ranieri si era scrivere utilizzata in dignitosa accademia
Che il gruppo dirigente del partito aveva nel suo complesso incapace di promuovere un'azione di rinnovamento profondo e convincente nei tempi brevi imposti dall'accelera sia il movimento delle cose
E quindi il primo terreno su cui condurre la lotta per l'egemonia a sinistra fu quindi proprio quella della togliattiana battaglia delle idee che Craxi conosceva benissimo
Condotto però con la tattica corsara che i sarà consueta come scrisse Ernesto Galli Della Loggia
La comparsa di passaggio è perfetto di un colpo di Cannone
Mi fermo solo un attimo punto per il titolo che la curiosa si riporta Dagnino per tempo
Craxi lo ha spiegato in un'intervista
Anche qui difficile da da Darin tracciare nel mese di settembre settantotto alla rivista spirali
E che era infondate larga parte sugli appunti degli passava Virgilio Dagnino perché precisa Indino era un altro the ghost writer oggi diremmo di perché Craxi sembra presa intelligente sulle cose
Che conosceva meno come per esempio l'economia si rivolgeva Virgilio Pennino per l'appunto
E un queste in questo articolo in questa intervista si rivendica la paternità del titolo dato assaggio del premetto che giocano a Cocquio dopo dice il Vangelo ma ma che ci azzecca pure
Il termine vangelo scrive tra sì mi sembra voglia significare l'annuncio della buona novella l'espressione fu spesso usata anche in passato nella pubblicistica socialista pensiamo a Prampolini insomma
Per indicare un'esposizione del pensiero svolte in modo semplice accessibile popolare
Nel campo della religione accanto al Vangelo evangeliche sempre esistite invece il pensioni ostico e cioè la dottrina che uno degli oggetti polemici per speditezza Menarini minerari Nismo DTT Pellicani
E cioè la dottrina della conoscenza delle cose superiori non sempre accessibile alla grande massa di credenti ma le dispute teologiche sul sesso degli angeli sull'assunzione al cielo il corpo di Maria Vergine non possono sempre interessare tanti esseri umani pressati da più urgenti problemi
Ecco perché pur senza disattendere le polemiche i dibattiti bisogna anche fare ricorso alla cosiddetta buona novella
E cioè disposizioni in termini largamente accessibili dei principi e dei valori che propositi concreti e ispirano l'azione di un grande movimento popolare quindi senso bella del titolo e questo non so
Esattamente questo
In realtà però come è stato osservato e quindi distacco un pochino data quello che ho sentito finora nel suo articolo Craxi siamo settantotto siamo subito dopo il il congressi Torino il progetto socialista
è ancora lungi dall'abbracciare a pieno titolo la tradizione socialdemocratica quando dico Craxi Bicocca spedita evidentemente cuore fieramente al Vangelo
I riferimenti sono da una parte molto eclettici Prudhomme però sono la Luxemburg Rosselli Bobbio sono autori che trovate sullo stesso piano all'interno all'interno del saggio poi commesso diceva ma
Pellicani Prudhomme era quello che sono a più esotico è e forse quello cargo cinque invierò e quindi è passato con il saggio sul prodotto però nel nel saggio ci sono quei anche questi più o meno anzi sicuramente allo stesso livello
E dall'altra risentono dell'influenza degli estensori del progetto socialista e dell'euro affinità con l'ala Rocard Diana del Partito socialista francese del programma settantadue dello stesso partito
Ed è la suggestioni autogestione aree di autori come Phil Martini o Pierrot sommario oltre che del socialismo di mercato scandinavo e proprio queste suggestioni indussero per esempio Norberto Bobbio criticare la nazione stessa
Di terza via tra comunismo e socialdemocrazia quindi in un'accezione ben diversa da quella utilizzata poi negli anni novanta presenti appare il filosofo torinese in varie forme
Sia nel progetto socialista che nell'intervista di Berlinguer una posizione per certi versi simile a quella di Lucio Colletti cui replicò in vari interventi proprio Pellicani
Perché Pellicani replicò dicendo che sì alla democrazia non vi erano alternative sul piano del metodo ciò non equivaleva a sostenere che non fossero immaginabili modelli di organizzazione sociale alternativi a quelli fino ad allora conosciuti
Secondo appunto Pellicani il libero in replica Colletti
Il liberalismo si era scarsamente occupate dal problema dell'autore legislazione degli individui limitandosi a riconoscere a tutti gli uomini il diritto formale di scegliere i propri fini e di impiegare i mezzi più i toni per conseguire ma da questo punto di vista porre sullo stesso piano chi detiene la proprietà dei mezzi di produzione e chi ha solo la propria forza lavoro
Ed è Pellicani lo scrive Marx o non Marx senza senso e quindi
Si proponeva un modello diverso di gestione economia diverso sia dal capitalismo che dal collettivismo simile al mutualismo clintoniano al socialismo
Fabiano pur rendendosi conto appunto dice scrive sempre Pellicani
Non scritto intitolato il principe dei comunisti sul Corriere della Sera rendendosi conto che appunto il socialismo di mercato non ecco un'ipotesi di lavoro è un'ipotesi di lavoro e qui lingua e però secondo me è valida anche e valida anche oggi perché
La storia è socialismo è stata per certi versi sulla storia degli aggettivi e hanno tentato di definirlo riformista rivoluzionario massimalista reale democratico-liberale
Alcuni Viesti del sostantivo forse proprio per la difficoltà di definire il sostantivo insomma
E però di tutti questi aggettivi alcuni sono scomparsi per fallimento il socialismo reale alcuni per una talmente totale accezione tu non saprei dire Codacons al riformismo
Permettetemi anche il gruppo parlamentare europeo Meloni si chiama dei conservatori e riformisti europei quindi cioè voglio dire scorso quando tutti sono una cosa è chiaro che il concetto in sé se non è riempito un contenuto ma più alcune significato
Ciò che resta spendibile è solamente a mio parere e arrivo e concludo quello del socialismo liberale e però anche avuto anche su una ben strana fortuna su cui non mi soffermo
E vi faccio un ultima citazioni chiudo non vi dico autore venuti con la fine
Insomma le telenovele però insomma all'ultima puntata
Che potrebbe sorprendere all'inizio ma se pensiamo bene alla storia familiare chi l'ha scritto
Il nuovo nota di diario indiani drammatico per certi versi che porta la data del sette giugno mille novecentottantanove tanto sorprendente questa citazione fai bene a guardarmi forzatura riconosce
Questa è la citazione in questa lunga contesa socialisti comuni socialismo e comunismo era tale che siamo siamo a ottantanove quindi
In questa lunga contesa in queste eterna contrapposizione fra l'anima libertaria auto gestionali via del socialismo e l'anima statalisti Ca'quella della coesione della coercizione dall'alto sta certamente la radice della nostra responsabilità e delle nostre sconfitte ma anche la ragione delle nostre speranza
E l'autore Bruno Trentin
Grazie
L'ultimo sindacalista riformista
Però quindi adesso si aggrega Iena uno dei fondatori gestita Gianni Letta
Ecco ora rispondiamo a un quesito semplicissimo in parte sì però si sente tutto quesito semplicissimo e bisogna approcciarlo da un punto di vista dopo quello storico quello filosofico e quindi Corrado Ocone risponde al quesito ma tra i tanti nomi perché Proudhon
Sulle Craxi
Dicevo grazie alla Fondazione Craxi che ci ha dato l'occasione di cominciate a sviscerare uno dei tanti aspetti come è stato giustamente detto una personalità appunto poliedrica quella è stata di Luciano Pellicani uno dei tanti aspetti della vita di studio di di Luciano Pellicani appunto e credo che la bibliografia di Pellicani siano almeno trenta libri forse di più
E quindi è sterminata non c'è tema diciamo della della storia delle idee della politica della filosofia di cui non si sia in qualche modo occupato
Il mangiano socialista che Pellicani scrisse
Che Bettino Ca'a cui Bettino Craxi appose la propria firma pubblicando sul numero dell'Espresso del ventisette agosto mila centosettantotto che appunto ricordato comunemente come il saggio su Proudhon
E come ci dice come ci ha detto Giovanni Scirocco il professor Scirocco
è una definizione sicuramente semplificatrice parziale
Questa ma non si può certo dire che sia stata nata a caso che sia del tutto eccentrica rispetto al nucleo concettuale del piccolo saggio
E in effetti gli altri autori citati da Craxi Pellicani cioè Rosselli la dose Luxembourg Norberto Bobbio erano certamente più noti al pubblico italiano
E generavano meno curiosità quindi era da attendersi è forse ed ha voluto a questa questa riferimento a Proudhon e dall'altra però pro donne rispetto a questi altri tre Autori sodo quattro in tutti gli autori classici citati da
Da Luciano Pellicani
Rispetto a questi altri era l'unico pro donne che fu contemporaneo di Marx e che e fu anzi destinatario degli strali di Marx e di una battaglia frontale che voleva colpire al tempo stesso la persona elementi perché si all'interno di una sinistra ancora egemonizzata dal marxismo conosceva poco donne lo conosceva soprattutto per aver osato sfidare il padre del socialismo scientifico
Avendo i dato nel saggio un ruolo importante il primo autore citato e averlo riabilitato diciamo così suonava più o meno come onere sia una provocazione uno scandalo
Eppure donne in verità era stato per la sua concezione del socialismo era stato per Max ma Tudo una vera e propria bestia nera
Forse un'ossessione sia perché la sua concezione del socialismo cozzava con quella materialistico storica che il filosofo di Treviri aveva elaborato sì anche perché il suo influsso sulla cassa operaia non era stato otto solo teorico ma anche pratico e comunque rilevante che anche se poi Marx ovviamente attentissima sminuito dicendo
è sconosciuto ai più in Europa
Non è vero al e aveva un ruolo molto importante
E si trattava quindi di eliminare non sono un insidioso avversario filosofico ma anche un nemico politico in grado di contendergli l'egemonia nella Prima Internazionale
E dal primo punto di vista quello teorico Max quarantasette pubblica in francese a Parigi un corposo e violento pamphlet che si riprometteva di confutare una uno le tesi economiche di Proudhon
Illustrata in un'opera uscita anch'essa a Parigi ma l'anno prima che si chiamava sistema delle contraddizioni economiche o filosofia della miseria
Scaricando i preferite da Marx come forse sapete per liquidato il nemico c'erano un'invettiva l'insulto un corrosivo sarcasmo fermarsi aveva fatto una anche umanamente una persona pacifica e sulle donne non non può certo sottratto da Marx a questa sorte
Persino il titolo del libro sopra suonava come una burla perché capovolge va quello che doniamo miseria della filosofia risposta alla filosofia della miseria di poco d'onda
Il il libro diciamo già nella premessa questo modo di fave fra lo sfottò o il e dell'insulto violento di Marcel emerge già nella premessa nella prefazione
Dice belle parole col B-Max sono queste ve le leggo perché sono molto interessanti il signor Proudhon alla sventura di essere misconosciuto in Europa il che era solo in parte vela in un modo singolare in Francia egli al diritto di essere un cattivo il comunista perché passa per un buon filosofo tedesco in Germania il diritto di essere un cattivo filosofo perché passa per uno dei migliori economisti francesi
Noi nella vostra duplice qualità di tedeschi ed economista abbiamo voluto perché protestare contro questo duplice errore
E ma se intende va a vincere in quegli anni con tutti i mezzi la battaglia in seno al movimento operaio che si stava lì organizza Ugo organizzando a livello internazionale concentrandosi prima di tutto sulle idee per poi passare alla prassi
Come fare per liquidare tutte le forme di socialismo presenti in campo del passato e del presente per affermare il suo materialismo storico come dottrina di riferimento
Non c'è una migliore dispositivo teorico che presentarlo come presentare il materialismo storico come una scienza una dottrina scientifica
E accusati tutti gli altri si socia visibili non esserlo di essere in vario modo moralisti reazionari utopisti
E Max appunto fa questo
Nel mille da otto centoquarantotto per esempio un anno dopo
O del Manifesto dei comunisti cataloghi era in tre gruppi socialisti diversi dal suo
Io lui invisi il socialismo reazionario di un si smonti io anche DS di Bauer il socialismo il comunismo critico utopistico di Babel Sensi Monte foodie Owen e terza forma il socialismo conservatore o borghese di Proudhon
E in sostanza cosa imputava a costoro Max imputava il i socialisti borghesi ciottolo donne vogliono le condizioni di vita della società moderna senza i danni e le lotte che da essa inevitabilmente derivano
Voglio dalla società attuale
Ma senza gli elementi che la devoluzione alla dissolvono voglio la borghesia senza il proletariato la borghesia si rappresenta il mondo nel quale esso domina come il l'ottimo dei mondi possibili il socialismo borghese la Baracco testa confortante immagina nella forma di un sistema o di un quasi un sistema compiuto invitando il proletariato a realizzare nei suoi sistemi ad entrare nella nuova Gerusalemme essa non intende se non impegnare il proprietario a starsene in questa società attuali manipolarli non già Antonio
Alle odiose opinioni che di essa si viene fa cento
è quali fossero gli elementi in gioco il Vangelo nella parte appunto dedicata pro donne lo dice in maniera molto precisa da una parte c'era un'idea collettivistica autoritario centralistica di Stato
E dall'altro la possibilità di controllare socialmente il mercato e la concorrenza senza eliminarli
Concependo una pluralità di potere e forse nella società da contrapporre antipodi allo Stato e soprattutto tenendo ben saldo il principio della libertà individuale
Questo è la Proudhon e questo in qualche modo voleva che si affermasse Pellicani
Con una certa capacità profetica Prudhomme come sempre Pellicani osserva ne faccia saggio aveva previsto la deriva burocratico e dispotica asiatica di un regime fondato sulle dottrine marxiste
E fra l'altro questo regime ed ha cullato il pro donne di una medietà e di una mitologia zia che Proudhon aborriva così come l'abusiva Luciano
Che Luciano Pellicani che fu fra i pochi in Italia a studiare un autore che molto più conosciuto all'estero che che da noi cioè l'autore della ribellione delle masse Ortega e Gasset come dirà
Nella prossima relazione il professor Visone
Che mazze abbia vinto la sua battaglia per l'egemonia all'interno del movimento socialista e ampia imposto da sua narrativa la sua datazione come si dice oggi
è evidente e lo è persino nell'eredità linguistica anche noi parliamo di socialisti utopisti ma probabilmente questa etichetta sta sta molto stretta da autori
Come come quelli di catalogati sotto questa etichetta appunto includendo non era fatto per Marx un avversario secondario sia perché giocava contemporaneamente come lui stesso sui terreni la filosofia dell'economia
E della teoria della prassi sia perché dominava il campo francese del socialismo aveva non pochi seguaci e altri ne avrebbe avuto in seno alla Prima Internazionale
Nel movimento operaio europeo che si stava formando non a caso fu proprio mettendo in minoranza e poi vincente e poi cacciando dall'INPS nazionale gli anarchici che erano per lo più crudo ogni anno in una prima fase successivamente Baku Mignani
Che Marx se vince anche la battaglia pratiche poté imprimere in modo definitivo la sua o ma sul socialismo
Prendendo minoritario marginali le esperienze di esso che avevano o avrebbe dovuto Assunto potuto assumere forme diverse forme non marxista su e ha proprio a questi socialisti minoritari marginali che ovviamente secondo me Pellicani vuole richiamare facendo il nome di Proudhon
E il marxismo in qualche modo ecco ciò che per un secolo e mezzo accomunato tutto il movimento operaio nella stragrande maggioranza sia i riformisti sia massimalisti menscevichi e bolscevichi comunisti e socialisti
Persino i socialdemocratici non hanno mai rinunciato
A Davide come sapete di sfondo quello del marxismo e e lo stesso Craxi eccome al non so chi ha letto la relazione tenuta forse questo scirocco la relazione tenuta The Family in qualche modo era ancora e incerto sul ruolo di Marx
E Craxi invece è stato sempre violentemente Pellicani è stato invece sempre violentemente marxista proprio perché in qualche modo lui aveva a cuore soprattutto il principio di libertà
E avendo a cuore il principio di libertà
E appunto in qualche modo questo principio andava a cozzare con una visione autoritaria collettivistica quale era quella del marxismo
Al leader socialista h sì sottoponendo il suo Scotti Rusconi scritto Pellicani sembra quasi voler dire
Che la crisi del marxismo che stavano allora vivendo era giunta l'ora di riscattare proprio questi socialisti non marxisti costantemente emarginati
Aveva ed è ad essi che apparteneva al futuro che quindi si sarebbe di collegato la fase tre marxista del socialismo
La morte annunciata e non era solo quella del comunismo ma anche quella del socialismo democratico entrambi accomunati dall'orizzonte marxista nuovo di sonde avrebbe dovuto essere quello del socialismo liberale o addirittura libertario e anarchico
Un socialismo che opponeva il socialismo come esigenza morale che non è moralismo al determinismo l'economicismo per però dati da Marx fra l'altro Luciano dell'Italia non attento studioso del pensiero anarchico
Ed ampi né stretto contatto in contatto con era un suo allievo credo Domenico Berti che allenta il maggiore studioso attualmente dell'anarchismo in Italia ed è stato sempre molto attento pure questo filone di pensiero che a a cui in qualche modo guardava con molto simpatica
Quindi quale migliore esempio Pellicani avrebbe potuto portare in questo ordine di idee se non quello di colui che aveva pilotato proprio questo tipo di società dispaccio al tempo di marzo cioè l'esempio di Proudhon
E che anzi aveva rappresentato uno degli ultimi e più insidiosi ostacoli sulla via del definitivo affermarsi dell'egemonia marxista in campo socialista
C'è poi un forse un motivo più profondo che appartiene al non detto cioè che ha agito a livello inconscio che portava Pellicani a essere simpatetica o con un autore come Prudhomme appartenente a tutt'altra epoca storica
Può darsi voglio dire che nel pensiero del francese Pellicani trovasse di sesso in qualche modo se stesso
Prudhomme era in effetti un pensatore Skolnick scomodo come ebbe a definirlo Nicola Chiaromonte un autore che che pure Pellicani amava e conosceva benissimo in un saggio americano che nel quarantasei ne prendeva le difese contro un recente attacco di uno storico marxista
E il furore per non era stato forse anche Pellicani un pensatore scomodo perché anteponeva Sempre il principio di libertà ogni costrizione
Come diceva Chiaromonte di di Proudhon nonché la morale e la politica Pellicani era interessato all'oggetto dei suoi studi
Era quindi di se interessato elementi esteriori che potesse può frapporsi fra la cosa il suo pensiero
Si concedeva la libertà di pensare con la propria testa e quindi non seguire schemi prefissati era in questo senso come Proudhon un irregolare il suo pensiero non è facilmente catalogabile o etichettabile né nella forma né nei contenuti sto quasi arrivando alla conclusione
Nel Pantheon dei difensori della libertà che egli stesso si costruire di cui si parlerà successivamente il professor pecora
Non c'è mettono donne non ci e nemmeno Chiaromonte c'è però ed è molto significativo a mio avviso Simon's Bay il la quale fu portata all'attenzione del grande pubblico in Francia e negli Stati Uniti proprio da Chiaromonte
E la quale proprio come Chiaromonte aveva avuto modo di dimostrare la sua simpatia intellettuale per Proudhon
Pellicani ha interessato soprattutto alla critica del concetto di rivoluzione in bella che USA in funzione anti marxista anche se ammette che accanto al Max rivoluzionario ce n'era uno che credeva nella continuità della storica
E fa riferimento alla raccolta dei saggi politici della Bale oppressione libertà di cui cita più passi
E non avrà allora non potuto non notare che sembra in quell'antologia che uscì in Francia nel cinquantacinque c'è un saggio del trentasette sulle contraddizioni del marxismo in esso l'autrice
Parlava di un inconsapevole conformismo presente in Max se e affermava il movimento operaio dovrebbe attingere a alle dottrine che ha messo da parte Proudhon nelle forme di organizzazione per aver quarantotto la tradizione da sindacale rivoluzionaria lo spirito anarchico quindi fa il nome di Proudhon anche Simon's Bay il Simone belle è oggi ascritta al filone dei pensatori cosiddetti in politici cioè sono autori che hanno pensato in profondità la politica proprio perché nel guardarle giudicato da e persino nel Fatah
Hanno saputo opporsi ai margini di saranno cioè guardata dal suo confine sterco come dice filosofo appunto che ha lavorato questa categoria l'Italia Roberto Esposito
Questo fuori per Pellicani come per la vende e Proudhon era sicuramente la morale
Cioè ciò che per loro fa degna la vita e giustifica la politica
In verticale al contrario dire non c'era una politica della sinistra c'era però la consapevolezza come studioso e la politica forse c'era quella contrapposizione di impossibilità della politica stessa almeno della politica come lui la intendeva
Grazie nel cuore Corrado per questa insomma riflessione che avremo modo come detto di approfondire nella pubblicazioni degli atti e quindi di completare ancora di più io ringrazio ed è questo il primo blocco di relatori chiederei atto ma sovvenzione Sergio Benvenuto è Gaetano Pecorella DG compagna di accomodarsi cambierei Cavalieri e inizierei subito
Diciamo l'ultimo blocco
C'è bisogno della di proiettare per i bisogni di proiettare
Mettiti la magari mentre invertiamo le relazioni fino a che tutti organizzi con la proiezione relativo facciamo intervenire subito Sergio Benvenuto
C'è il civico dove farraginoso esterna faccia era sfuggito
Seicento super partes
Sì portuale
Grazie
Ecco dice
Lo spazio per il pizzaiolo penso che dovrebbe essere
Chiuso
Onestamente
Se ci accomodiamo riprendiamo immediatamente
Sì sì
Grazie ma se
Se è pronto facciamo iniziare Tommaso anche altrimenti facciamo facciamo un'inversione nello stesso perfetto
è stato più volte citato nel corso della
Delle relazioni che hanno preceduto questo intervento
E il professor visione che ringrazio è stato uno di quelli con il quale abbiamo ragionato di questa di questo evento una figura importante lo ha fatto il professor Giovanni Orsina in aperture è stato più volte richiamato casse
Io non mi dilungo do subito la parola Tommaso pregandolo Cogo sul rispetto dei difensori ragioni logistiche dobbiamo dare la sala e rinviando lo ripeto ancora una volta la pubblicazione degli atti reati grazie grazie mille
Ringrazia Fondazione grazie colorato con i premi invitato a questo evento permesso a chi partecipa appunto discussioni preparatorie dello stesso
E presso il cui io ricordare un maestro un grande maestro e un amico anche Luciano Pellicani come è stato appena detto e come si dia la statura intellettuale civile mostruoso straordinario
Lo è stato per impegno coerenza culture passione chi lo ha frequentato io ho avuto questa fortuna meno degli altri presenti a questa tavola abbastanza a lungo per circa un decennio da potermi considerando un privilegiato
Per sa con quale tenace li ha frequentato sa con quale tenacia brillantezza ricchezza di riferimenti difendesse le sue idee e si impegnasse nel diffonderle
Tante volte anche una normale conversazione a tavola tra amici
Tra un pena in uno scoppio d'ira poi non avete capito non avete letto ma come si fa come saranno ancora così hanno e condiviso delineavano negli occhi aveva le fiamme negli occhi no se era posseduto da una diciamo così da da un da una passione aveva un fuoco dentro quasi in Cina Iva l'interlocutore voi voi pensate insomma no narra la differenza di dieta e di di statura insomma ovviamente per me cos'è a discutere ci perché avevo proprietà oltre il timore reverenziale Vacca che anche anche in rete paura del del delle sue azioni perché ha fortemente appassionerà fortissima
Passione per la verità Clementi accompagnava a un'erudizione Nesta è stato citato prima
Ma pazzesca poteva citati a memoria pagine e pagine e pagine dei classici del pensiero riconosceva memoria cioè io poche volte non americano avuto insomma pochissimo cioè giusto un paio di casi ecco contralto personalità con questo livello culturale quindi nonostante questo Samperi diciamo questa in ogni erudizione
Luciano è una persona che poi parlava amava discutere con tutti
Anche anche il mio piccolo anche con
E io ho avuto modo di discutere ci più volte e la relazione di oggi verte proprio su una di queste discussioni ho conosciuto Luciano Pellicani perché sta svolgendo una ricerca su cosetta gli asset appunto l'autore di cui dobbiamo parlare
Luciano parlando migliore diciamo confidenza e io mi permisi anche se un po'insomma
La cosa temeva una fosse un argomento un po'scottanti non richiesti del suo rapporto con Craxi
Perché la cosa in cui io sia moltissimo e lunga disposte
Come segue allora
Io vado a memoria se sono più o meno le parole perché mi disse lui all'incirca alcuno mi ricordo l'esattamente qualcun'altra per perdonare diciamo una testimonianza prendetela cum grano Salis ecco io venivo dall'ambiente familiare comunista lavorando su Gramsci mi resi conto il comunismo non è un'idea giusta applicata male ma pare un'idea sbagliata
Pochi anni dopo aggiunse ebbi modo di conoscere il pensiero di alta che che assedia andare in Spagna volevo diffondere utilizzato per far venire meno l'egemonia del pensiero comunista
Nel mondo della cultura e sostituirla con indirizzo pluralista a quell'epoca sosteneva Luciano il marxismo-leninismo filtrato dal duro Gramsci Togliatti aveva in Italia la pazza asfissiante
Numerose case editrici non mi davano modo di pubblicare nella consolle teca inclusa l'Einaudi
E lui mi diceva erano anni quelli che vennero dopo il sessantotto il settantasei in cui si ecco per esempio Berto eco diceva che il marxismo ormai veniva accettato come un pallone diffuso e indiscutibile
Mentre indiscutibile mente Pietro Ottone allora direttore del Corriere della Sera quindi non certo la Pravda
Durante la campagna elettorale settantasei scrisse un editoriale nel quale affermo che bisognava riconosce che il marxismo aveva vinto su tutta la linea
Per Luciano che difende la linea che il socialismo riformista liberale democratico mi si è detto la linea di Bernstein Merlino otturati l'aria si stava facendo e questo mi ricordo molto bene la sua espressione larga per me mi disse sa facendo irrespirabile
E mi aggiunse sempre se sesto stabili all'induismo il ciclo di pubblicazione di un suo lavoro in cui aveva addirittura dato del nazista amichevole appunto scrive per presentare ottenga asset una una follia
Disse che si sta preparando a partire per la Spagna dove assorbisse senza i stavo lì bello perché è ormai caduto no il franchismo liceali sarebbe stato libero di continuare il suo lavoro suo Ortega
E e aggiunse aggiunta giungeva all'epoca che appunto non vedeva alcun futuro per le sue idee qui in Italia disse che poi me lo stesso velivolo poco dopo si imbatte in Inter distaccarsi sull'Europeo le mie novecentosettantasei
In cui capside hanno letto il segretario del PSI citava alcune considerazioni di Pellicani su Bernstein e cibi e una speranza volle quindi chiamando conoscerlo e da lì nacque la collaborazione del padrone portò al Vangelo socialista di cui avete sentito parlare
In quel momento Luciano di sensibili anche la possibilità di realizzarne Progetto sostenga pubblicare alcune cose ma poi visto il mutamento del clima politico degli anni ottanta e lo scarso successo
Le due iniziative di tagli alimento ci rinuncia agli questo è quello che mi ricordo che
Diciamo che che mi appunto
Mi disse Luís diversi anni fa
Ora perché Ortega contro Gramsci
Tanto per cominciare c'è partirà Ganci
Cioè camosci letto da Pellicani
Al il Gramsci di Pellicani è l'autori sia va bene per capire la natura del comunismo italiano
La tesi di laurea Pellicani sessantaquattro e dedicata appunto abbiamo circa la sua riflessione sulla forma partito
E Luciano ha sostenuto con per tutta la vita in diversi scritti che Togliatti quando parla del partito nuovo non fa altro che dare una forma organizzativa alle idee
Appunto dello stesso Gaucci quindi se si vuole comprendere l'ideologia comunista italiana
La il modello di funzionamento il comunismo in Italia bisogna partire da camosci e quindi Gramsci l'autore che deve essere sfidato testimone batte il comunismo non è famoso duello a sinistra appunto di cui si parlava si parlava
E l'antica amicissimo di Luciano che ha un'eccezionale polemista c'è sì col trovava un bersaglio Prodi si integrava sostanzialmente
L'antica amicizia morì Luciano è atteso nasce finiamo e molto più radicali nei toni
La sua critica lo stesso Max con comunque non è mai stato tende o basti pensare sottotitolo del suo volume miseria del nazismo dell'ottantaquattro vi sotto titolare da Marx ai gulag quindi insomma non è proprio che viene mandasse a dire
Col con appunto con Gramsci Pellicani è stato molto molto
Fermo nella critica e non a caso è il primo dei cattivi maestri la sinistra uno degli ultimi libri appunto di
Ci dagli africani ora
Qual è il motivo per cui si interessa in questo senso Ortega attenzione Ortega politico perché sin dal sessantotto
Pellicani pubblica un articolo che il pezzo il pensiero politico di conserte agli assessori stessi compiuti passi dove hanno un decennio dopo quindici anni proprio nel settantanove introduzione al volume della UTET degli scritti politici
In questo decennio
Cosa trova Luciano in
Appunto in Ortega trova un autore sì se posso che con tende a
Abbiamo sullo stesso terreno pensione evidenti similitudini tra due e duraturi che però poi vanno a parare in direzioni completamente diverse se non opposte quali sono quali sono le spie similitudini e mi circo di di non perder tempo flessibili sono una stessa visione
Dell'uomo come un essere che ha una natura plastica che influenzata dalla storia al punto che se compiutamente caratterizzata e che lo porta quindi ad agire all'interno e la storia per creare se stesso il Radici è utilizzando cosa utilizzando la sua fantasia utilizzando delle immagini motrici utilizzando delle idee
Da qui
La Sociologia se volete
Del del consenso sviluppate del duro tuniche anche una teglia del potere perché lì dove Ortega e Gasset alla mia ribellione della SMA Sas dico mando come comando che risponde appunto al controllo e l'opinione pubblica
Ecco lì gran circo nel famoso concerto di egemonia
Quindi c'è questo elemento fondamentale di contatto per tutti e due gli autori la società e divisa tra classi dirigenti e classi dirette tra classica ed hanno un idea quantità
Classi gruppi sociali classi-ponte
Ma quali sono le differenze
E qui veniamo poi la ragione per cui appunto se si concentrò sul pensiero
Politico di di Ortega soprattutto fra
In quel decennio sviluppata anche tante sospensione sosto sorge sociale
Le l'elemento interessante che il Fini di che che Luciano Pellicani attribuiva a Gramsci era quello di cercare
Tramite azioni Partito Comunista di a di ottenere il controllo monopolistico del potere cito direttamente per il plasma è la natura umana quindi nel tentativo di un escatologia completa dell'essere umano impediva palingenesi integrale della società
Questo è il appunto il il fine a cui teneva il comunismo per Gramsci no che si poneva quindi l'obiettivo dis di addirittura difende il posto del dell'escatologia e del militarismo giudaico-cristiana
E in tal senso Luciano sottolineava che il contrasto con questo modello di socialismo ne ha soltanto nei mezzi come pure si diceva no a differenza dei funzionari
Rifornisse mi mezzi ma diceva che AN Fini no
Il contrasto evoluzionismo riformismo non è in contrasto su maestri i tempi e le tattiche è un contrasto sul fine ultimo il primo ASPI a creare una società perfetta
Il secondo molto più modestamente verso una società migliore e qual è questa società migliore e a quella che gli raccontava Ortega e Gasset
Ortega sette
Non era per Luciano il filosofo reazionario dice spesso sentito parlare il conservatore beh è un socialista
O meglio era un liberale che aveva capito che il futuro del liberalismo Ernie socialismo a un compagno di strada del Partito socialista lo era stato almeno fino al mille novecentotrentatré e qui i ferimenti di
Di appunto di
Di Luciano sono sono sono molto chiari perché Luciano sottolineava come Ortega avesse criticato ogni forma di liberalismo astratto chiedendo insieme la libertà di mezzi per esercitarla e assicura la mezzi per tutti ovviamente
Sottolineando come non fosse possibile
Sottolinea appunto Ortega se altro liberalismo in quei frangenti parliamo degli anni Venti e Trenta novecento che un liberalismo socialista e
Parlava spiegasse di una socializzazione evolutiva della ricchezza e diceva che il socialismo rispondevano superiore esigenza morale ed è il nuovo potere spirituale
Che rispondeva alla al al al alla crisi della morale che è stata causata dal capitalismo del diciannovesimo secolo perquisito neanche il tema morale su cui Corrado con appunto ha chiuso poi la sua la sua relazione perché
Io credo che Ortega Proudhon camion che un'altra auto e che non c'entri niente se la libertà ma cui diciamo teneva molto discutiamo spesso sono tutti Autori che credono che se la politica la morale sono distinte non per questo sono disgiunte
Non per questo si separano il pane in direzioni opposte possono essere tenute insieme questa è una cosa che capita tutti lo è caratterizzato anche anche Luciano e qual è il fine concreto a cui aspira
Il il pensiero politico di
Di Ortega
E quindi qual è la battaglia la direzione alternativa quell'appunto del disco del comunismo angina chiunque vi vi ho parlato prima quindici Ortega punta a portare questa questa nuova società che ha continuità rispetto al diciannovesimo secolo ma passa dal liberalismo al socialismo
No visto come appunto dipende una formula di Bobbio come liberalismo in azione
Ecco è è questa nel settantanove Luciano scrive questo
Passo molto significativo in cui dice che l'alternativa proposta da Ortega si pone molto al di là del liberalismo ottocentesco e dell'ideologia di una borghesia capitalistica
Mi si affianca socialismo democratico che non a caso a trovarlo spiega uno dei suoi difensori fibrille due suoi difensori brillanti e autorevoli pertanto credo che sia legittimo considera il pensiero politico studiano
Come uno dei più stimolanti tentativi compiuti nel nostro secolo coniuga il liberalismo con il socialismo e dispone dell'inquietante fenomeno di la massificazione contestando le classi lavoratrici
Alla costruzione di una grande comunità europea nella quale il principio della libertà fondamento ultima civiltà occidentale si intrecciarsi con quello non meno essenziale
La giustizia sociale infine a quello degli Stati Uniti d'Europa di cui parlava cos'è Ortega e Gasset appunto
Nel
Nell'ultimo capitolo grave dell'Honduras Massa sassofoni appunto più famosa ed è un tema su cui è tornato
Anche Pellicani nel suo ultimo libro difensori della libertà e computer il suo carico sua spiega quindi la battaglia per
Portare a vita europea alla cultura dello Ski impasse no figuriamoci otto al tempo s'all'Ecofin di altri oggi quanto quanto questa questione sia sia rilevante demente con l'accelerazione che c'è stata la vita storica per citare un'altra formula
Dello stesso spiega ecco io credo che questo tentativo di Luciano
Sia diciamo un invito rimasti in sospeso perché non è andato
A buon buon fine lo stesso ha detto che ha dovuto rinunciare no
Non solo Gramsci Masto anche per altre ragioni e cioè c'ho anche scritto un libro su questo tempo fa in una struttura di riferimento
Della del della Gino buona parte a sinistra livello mondiale tanto uso il punto quanto Ortega noto che chi non è riuscito a sfondare a sinistra
Non è questo il messaggio non è stato recepito
E soprattutto si è pensato a partire dagli anni novanta che integrazione ma fosse andata in porto risposto le magnifiche e progressive sorti che la portassero no
E automaticamente a compimento invece così non è stato e non a caso appunto che Luciano chiusa su questo il suo ultimo capitolo due mila diciotto su Ortega invitando appunto a a
A a battersi
Su su questo tema e vorrei vorrei conclude
Dicendo che sono sicuro che anche grazie al lavoro dei suoi allievi d'amici non solo il lascito intellettuali scientifico di Luciano Pellicani resterà credo una fonte vivente di pensiero critico ma anche che Della sua figura appassionata si potrà dire quello che scriveva in una magnifica voi sia un grande autore spagnolo del siglo de Oro Francisco perché vedo sembianze in lizza ma tenda ha sentito promosse al ma spolpo e innamorato grazie
Grazie Tommaso io mi scuso per questa attività ingrata di richiamo ai tempi però come sapete insomma è necessario io procederei subito con una delle questioni chiave delle dibattito della discussione che è emersa no la società capitalista il rapporto
Con di Pellicani con proprio la genesi del capitalismo che l'oggetto della dell'intervento di Sergio Benvenuto che ringrazio
Che ha gentilmente ridotto ma che terremo il formarsi ampliato esaustiva poi
Però io intanto ringrazio la Fondazione Craxi per permettermi di di revocare un un cavernicolo con collaborato strettamente per dieci anni la relazione del mondo operaio
Ci quinti sono sono sono grato di cui esistono
Cerco di essere breve ovviamente
Ciò Pellicani è riuscito in un'impresa che riesce a a molte meno persone di quanto non si pensi e riuscito a sviluppare un un flessibile anticomunismo
Pur restando essenzialmente un uomo di sinistra
Si dirà che la cosa è banale nono tante persone o sono
Sinistra senza essere per questo per questo comuniste
Ma per comunismo intendono adottare sostanzialmente una visione marxista della realtà che molto più radicato alla nostra coscienza di quanto non sempre
Questa visione molto più diffuso di quanto non si pensi tra gli intellettuali ed emerge talvolta persino in persone insospettabili addirittura avuto partiti certo
Ma consentendo all'ora per essere comunista per essere di sinistra non si tratta affatto di concetti scontati fino diciamo sinistra come ma in effetti poi
Così su
E bambini P cento g di sinistra dicono che sei di sinistra essendo la parte i più deboli non so se avete avuto genitori
Ai bambini si dice in fondo la verità essenziale ma credo che essere di sinistra non sia solo essere da una parte e più deboli come nei film western insomma
Pellicani io non apparteniamo esattamente la stessa generazione la mia ditta dei baby boomers più giovani quindi DTT quella di Pellicani
Però abbiamo avuto una storia parallela nel senso che entrambi teniamo dal comunismo qui si prendono espandeva quindi un po'della della mia esperienza personale
Fidando sul fatto che la mia storia non sia poi così idiosincrasia anzi alquanto comune alla mia generazione quindi anche molte persone presenti
Da tre generazioni di rabbie familiari socialista socialista appunto mai ma in me comuniste
Questa non adesione al Partito comunista potrebbe far pensare le famiglie fosse anticomunista
Ma le cose non stanno affatto così
I miei mi hanno allevato nel culto di legni della rivoluzione ottobre mio padre Bonera un dirigente del partito di Sant'Agata per un certo periodo e parlavano dei comunisti sempre con enorme spento
I socialisti almeno fino alla svolta craxiana negli anni settanta avevano un peso essa un palese senso di inferiorità nei confronti dei comunisti che appariva mai organizzati più forti più coerenti
I socialisti si sentivano dei commessi indisciplinati dei comunisti timidi
Un po'colpevole no
I socialisti erano non meglio marxisti dei comunisti nulla nel fondo distingua veramente una loro visione del della società se non il fatto che in Italia i primi stesso Governo i secondi all'opposizione
A partire dal centrosinistra un altro spartiacque vedi legame divenuto sempre più più morganatico del PC con l'Unione Sovietica
L'ora mi sono spesso chiesto perché questi socialisti inclusivi simili mi mio padre mio nonno uno
Non so non sono tutti confluiti nel Partito di Togliatti e Berlinguer
Perché un sesto senso detto allora piccolo borghese riportava diffidati visceralmente della disciplina comunista delle lirismo sovietico
Dell'occlusione insomma nel senso critico i socialisti o neo comunisti perché aveva un qualcosa che dubito insomma non avevano tre narici
Pellicani è stato uno di quegli intellettuali di area socialista che ha prodotto uno svolto nel senso che ha ribaltato quello storico senso di inferiorità dei socialdemocratici ripeto comunisti un senso di inferiorità che fosse data tra mille novecentoventuno importo
Da qui l'accusa tipiche socialista degli anni Ottanta di essere arroganti
Sì tra Rho gattino Craxi arrogante
Era visto come arroganza il fatto di voler criticare il Marx del leninismo da sinistra che scalda
Ora per Pellicani come per me l'anticomunismo perché eravamo veramente anticomunisti e questo è un altro
Aveva il senso di un rigetto di una visione ortopediche pedagogica dell'emancipazione umana l'idea di un partito principe Machiavelli hanno che se prevede che guida pazientemente le masse
Il mito del Partito comunista si basava sul mito di una mente metà storica e razionale che guida il buon dove sul suo senso si sono liberista quel socio di
Questo mito nel fondo hegeliano
Si risolve quasi sempre riforme dispotica e di controllo del della società lo Stato platonico retto dai dai filosofi si incarna per lo più dello stato di polizia
Per ricandida intellettuale sapeva che gli intellettuali non devono guidare le masse che la funzione degli intellettuali di diverso
Ma questo non non opposto come voto molti altri appalti negli anni mille novecentottanta presso filosofi liberiste di destra o conservatrici insomma praticamente a destra
Il marxismo non esaurisce l'essere di sinistra
Ma punto così tipica
Oggi cessa di di di sinistra se siamo stati abituati a pensare che essere di sinistra significhi essere in fondo anche se non lo si sa marxisti
Credo che producevano essere di sinistra significasse molto semplicemente dare grande importanza alla politica
Il liberismo di destra e tante altre forme di democrazia partecipativa
Non credono nella pardon non credo nella politica credono che la società civile o il mercato entrambe portino avanti le società inconsapevolmente
La politica sarebbe una sovrastruttura incide ben poco più lasciar fare al mercato lasciar fare alla un tocco Jesi della società civile
Questa sua valutazione della politica per certi versi era comune sia da sinistra che da destra nessun cui se il marxismo che il liberalismo economico non con quello politico
Insistono sul privato ed economico quasi tutti quanti un po'il forziamo Comini chiude col da voi egli e l'economia quando si parla con la gente gente come un intellettuale diciamo massima
Da quella cosa con Ucraina è un fatto economico no
Fosse il cielo perché altrimenti sarebbe facile arrivare ad un accordo per il marxismo la storia e soprattutto lotta di classe economiche per il blairismo qualche conto in mercato il nome con Omnibus che vi sta dietro
L'idea che nel fondo perché continua la vita sociale se l'economia
Domina da oltre due secoli per cui quando la storia ci precipita addosso eventi mostruosi che nulla avevano a che fare con l'arazzo economica
Siamo sorpresi come se si trattasse di meteoriti caduti dal cielo
E senza economico ad Andrea nazifascismo le guerre di religione e fondamentalismi religiosi è di lire inumani che nutrono storia
Fu interessante in questo senso il dibattito di Pellicani con il filosofo Dario Antiseri a proposito dell'individualismo di luddismo nelle scienze sociali Antiseri filosofo di destra sostenendo che l'unica realtà sociale sono gli individui idea filosofica resa da precedeva ed da lady Thatcher un suono a società non esiste
Pellicani sosteneva una tesi olistica
E insisteva sull'importanza dei valori nella storia valori di tutti i tipi etici religiosi politici e valori non non sono frutto di calcoli e decisioni irrituali ma qualcosa che ci pervade e ci veniva sempre dagli altri
Ora credere nella politica Non fidarti della sull'economia o dire la spontaneità dove spuntano le società civili significa capire che valori non sono sovrastrutture razionalizzazioni falsa coscienza
Ma qualcosa di originario che nessuna riduzione razionale nemmeno quella marxista sarà capace di ridurre alla Regione
Ma proprio per questo essere S. di sinistra nel senso di dire usando e credere nella dimensione politica terabyte
Ovvero pensare politicamente si indica consiliari tutte le istanze sociali non solo alcune non solo i proprietari capitalisti prezzo ad esempio ma tutti
Impiegati disoccupati artistico con con commercianti tutti
In un certo senso essere di destra e vuole fare una politica che ci liberi al alla politica questo è il senso del voto conservatore che ha detto
Ma interessa redditi sinistra e capire che ci si deve occupare politicamente il mondo che insomma bisogna tener conto di tutti
Cioè una politica che vede essenzialmente solo la propria parte
C'è una pratica che vuole vedere tutte le parti della e della società
Sto per finire
Essere di sinistra in senso Pellicani hanno e dire che non basta la mano invisibile che ci vuole anche la mano ben visibili del della politica per rendere una società visibile
Ma questo non deve essere preso per una visione ingenuamente volontà vista più gusti si vuole il bene sopra deve bene Pellicani sapeva che non era così
Non abbiamo qui tempo di analizzare il saggio forse più fortunato di Pellicani saggio sulla genesi di del capitalismo che e di fama internazionale
Mi basta ricordare che in questo saggio Pellicani confuta la famosa teoria di Max Weber che vedeva una correlazione tra il calvinismo allo spirito capitalista
La la la sua tesi è che vado di protestanti non sono affatto più capitalistici di quel FIAT tonici ma ma quel che ha dato a molti Paesi protestanti un vantaggio nello sviluppo economico
Il fatto di aver contestato il dominio politico della Chiesa degli imperi
Dando vita a una società tuttora viste conflittuale
E la protesta politica che ha dato al protestantesimo un vantaggio decisivo insomma lo sviluppo economico inscindibile dal libretto politica
Ma questo illustra anche l'eterogenesi dei fini il dramma della politica e che se quasi mai al controllo pieno dei propri risultati
Eppure la politica essenziale malgrado che essa
Sì ammette fallisce
Siamo costretti a fare politica anche se sappiamo
Anche se sappiamo che poi si ottengono risultati diversi da quelli sperati
Perché la perché è stata realtà al mondo dei valori pur dovendosi misurarsi sempre con con i bisogni elementari
La politica e quella sottile fascia che mette in relazione i valori e bisogni potremmo anche dire la religione e le l'economia tutta la sociologia poi se quale voi sempre di questo del rapporto fra religione ed economica
Una sottile fascia che da alla storia
La sua radicale incerti
Grazie
Per questo richiamo
Come ha detto richiamato il saggio sulla genesi del capitalismo che una delle opere più significative insomma che meriterebbe ulteriori approfondimenti a priori riflessioni
Proseguiamo su questa carrellata questa carrellata di ditemi di questioni che riguardano la figura di Pellicani con l'intervento di Gaetano Pecora che ringrazio per fare la sua presenza e per il contributo che vorrà darci su un tema assai sensibili proprio quello di difensori della libertà meglio avrà modo di articolare e
Sì grazie
Ma intanto grazie agli organizzatori del convegno
Per avermi consentito appunto di ricordare Luciano ma
Ma perché in questo ringraziamento suoni completamente sincero
Bisogna che vi dica per l'appunto con schietta sincerità che il il mio intervento Pellicani e i difensori della libertà ecco che questo intervento vuole di proposito
Richiamare il titolo di un libro i difensori della libertà che Luciano licenziò nel due mila diciotto
Vicenza o nel due mila diciotto ed è un libro dove lui rendeva ancora più lucidi ancora più penetranti
Il giallo uccidi e penetranti concetti di per lo meno quarant'anni prima quando con dinamica delle rivoluzioni con il mercato i socialisti mille Luciano si affermava sul proscenio intellettuale come uno come uno dei più agguerriti e uno dei più controversi studiosi della politica
Con questa differenza però
Che lui in dinamica delle rivoluzioni
Insomma Luciano allestisce una un'architettura di concetti generali un'architettura di pensieri
Insomma dove respira il soffio della universalità di categorie generali qui invece nei difensori della libertà questi pensieri generali
Questi pensieri come deboli doveri sfida all'universalità rivivono sì
Ma rivivono nella lezione di autori così e così individuati che so si è detto prima ipotetica seguii al mo'Ferrero e altri di cui vi dirò tra poco
Insomma c'è un passaggio fatemelo dire in questa maniera dalle concettualizzazione alle persone
Venti ovviamente si tratti di persone che di persone che fanno famiglia che fanno gruppo tra di loro perché i perché sono ha vinte dagli stessi sentimenti
E qual è più quando mi no
Con ditte degli stessi ragionamenti
Qualche ora qual meno guardate questa è una precisazione importante
Perché questo titolo i difensori della libertà non deve trarre in inganno qui non ci troviamo al cospetto di una collezione di medaglioni
Insomma dove tutti
Effigiati sono egualmente bene egualmente buoni egualmente giusti non è così
Non è così perché non può essere così
E Luciano era uno poi lo sapete me lo insegna Luciana era un autore che al gesto rotondo dell'amalgama e della mescolanza ha sempre preferito espandersi il taglio che separa e divide
E che dividendo selezione e ordina in gerarchia
Per cui in questo questo è un libro gerarchizzati
Cioè un libro c'è una specie di linea che va dall'alto in basso da sopra sotto dagli ottimi degli ottimi e ottimi degli ottimi badate che per Luciano erano Giovanni Sartori e Norberto Bobbio
Poi questa linea lentamente scende verso i buoni e solamente buoni anomalia
E infine scende anzi così scende questa linea verso
Perso Benedetto Colucci
Che superava sì l'esame di Luciano ci mancherebbe altro però lo supera proprio con lo scappellotto della sufficienza
E questo perché
E questo badate bene
Nonostante anzi proprio a causa di quella storia come storia della libertà
E così tante benemerenze ha procurato atto rocce e che invece così tante diffidenze suscitava in Luciano perché diceva Luciano
Dire che la storia è storia della libertà significa dire che le vicende umane non sono determinate non sono deterministica mente orientate insomma che le vicende umane hanno
Quel tremolio di incertezza che le sottrae all'Asti a a a a alla pretesa di schemi troppo rigidi e troppo prefissa
Tutto questo è bello non si dice di no
Ma chiedeva Luciani badate bene che lo chiedeva in comunione perfetta con le perplessità di sartoria Edipo oppio chiedeva Luciano tutto questo che cosa ha a che vedere con la teoria
Del liberalismo
Perché dire che la storia non è determinante significa dire che le vicende umane
Insomma sì
Sono libere che la storia è illiberale il suo dispiegarsi questo significa senonché alla dottrina del liberalismo non interessa o non interessa tanto la libertà della storia
Interessa la libertà nella storia e precisamente la libertà degli individui che vogliono sapere come grazie a quali ritrovati in giuridici le loro vite i loro beni le loro libertà riescono affrancate dalla prepotenza dell'autorità costituita
Precisamente quelli trovati giuridici che ahimè
Ahimè
Scarpi Tano alquanto nella riflessione di cruccio perché perché secondo Croce quei ritrovati sono troppo mutevoli troppo cangianti per non riuscire incongrui
Con la dignità del filosofo che è il filosofo se e finché scruta le tre
Ora
Cangianti ritrovati tecnici della libertà sicuro e cicloni
Purché però non si dimentichi come Luciano non dimenticava di ricordare che qui
Di un cambiamento per accumulo si tratta diceva Luciano ruggito la Storia della civiltà occidentale è la storia della progressiva fate attenzione della progressiva espansione della libertà cioè
è la storia dove su un pacchetto primigenio di diritti diritti di libertà
Poi nascono POIN germinare OCSE germinano le libertà politiche della tradizione liberale i diritti sociali della tradizione socialista ma appunto un
è un cambiamento per ambizioni non per negazioni
è uno svolgimento non capovolgimento
Signori
Ma che razza di libertà democratica pur mai niente sicché società democratica Putumayo esserci lì dove non ci sono prima ci sono le Prairie libertà liberale
Insomma la società è una società democratica perché io esprimo il mio voto perché il voto è l'espressione della mia opinione appunto
è la mia opinione ma bisogna che me la caverei l'opinione con Lamela crei un'opinione politica se non posso parlare e quindi amici se non posso discutere in libere riunioni se non posso stampare quel che liberamente ho detto io discusso
In quel caso il voto se mancano queste rei di libertà
Sarà frutto di manipolazione sarà frutto di ricatto sarà tutto tranne che l'autonoma manifestazione della mia volontà e perché per questo
L'autonomia democratica presuppone le libertà liberale a tal punto le presuppone che Luciano scriveva la democrazia non può sostituire liberalismo lo presuppone che vuole sostituire
E guardate che lo stesso discorso vale per i diritti sociali
Cioè per quei diritti in cui
Come debbo dire palpita fermento all'ideale dell'eguaglianza che un ideale che fa Tripi dare un po'tutti ma in particolar modo si capisce i socialisti quelli che si riconoscono nell'universo socialista bene anche qui
Se interiorità voi vogliamo parlate questa va riconosciuta alla libertà
Prima la libertà Apple uguaglianza perché e pensiamo Cina
Perché chi è libero è libero ponendo di chiedere magari di ottenere maggiore eguaglianza un più ricco benessere mattina eguale non otterrà la libertà né poi né mai e anzi
E anzi presto tarde
Perderà la stesse eguaglianza perché non scappano perché non essendo libero non sarà neppure libero di difendere il suo pane la sua razione di pane dagli assalti della cupidigia ingorda del potente di turno
Fu detto una volta
Camion
Se qualcuno mi strappa la libertà se qualcuno mi strappa la libertà
Sappiate che anche il vostro pane e minacciato
Perché e perché non dipende più da voi dipende dalla benevolenza del padrone di turno
E allora quando si dice come si è sempre detto in un certo ambito della sinistra quando si dice riprendendo peraltro senza saperlo è
Il maledetto interrogativo di Marra anno di grazia mille settecentonovantatré quando si dice
Ma che serve la libertà a coloro che non hanno pane
è facile replicare rovesciando l'interrogativo e chiedendo a nostra volta
E a che serve il pane a coloro che non hanno la libertà
In questo senso ed esattamente come nel rapporto con la democrazia Luciano aveva ragione di sostenere cito
Che nemmeno il socialismo può prescindere dalle istituzioni e ritornano le istituzioni dalle istituzioni della tradizione liberale di cui invece esso è una integrazione è un completamento
è chiaro che trattandosi di integrazione completamente Luciano ha in mente un'idea particolare di socialismo un socialismo per così dire interno alla civiltà occidentale
Un socialismo che democratizzare o se volete che umanizza il capitalismo
Senza lasciarsi tentare da ipotesi pianifica Crisci collettivistiche insomma che Luciano
Trafisse sempre con con le sue più acuminate censure e ne aveva di che
Guardate che ne aveva di cady prendersela col collettivismo proprio dal punto di vista del discorso che ho fatto finora perché insomma e abbiamo sentita fare qui perché gliel'ho sentito allestire questi immagine Cecco è come un edificio ci sono i diritti sociali
Poi prima vengono i diritti politici prima ancora i diritti di libertà che sono fondamento di tutto benissimo
Se però in queste fondamenta e nell'ingranaggio delle libertà si insinua il collettivismo economico guardate che l'equilibratura di tutto il sistema salta per aria
Salta per aria per questo Luciano
Insisteva su di un concetto dove trovavano impiego i suoi umori e i suoi malumori perché si piazzava su questo punto i suoi umori e i suoi malumori di scrittore politico è il concetto era esattamente questo
Un concetto che guarda caso lo teneva ancora una volta in urto con la lezione crociana il concetto era che la proprietà privata e il mercato non sono non sono soltanto fattori economici
Sono fattori politici perché perché è Titano la concentrazione del potere sono fattori che servano a disperdere il potente sei potere concentrato tutto nelle mani di uno solo di pochi il destino delle libertà assegnate
Fino
Ma che razza di libertà ormai esistenti dove chi comanda è padrone di tutti
Ma proprio di tutto di tutto oppure dell'acqua e del pane
In quel caso i sottoposti cadranno fatalmente vittima del seguente ricca
Non obbedisce non
Non lo dice di sì non avrei davvero
E quindi o il pane e l'acqua insieme con l'obbedienza più remissiva o la fame e la sete insieme con la resistenza insieme con la disobbedienza o il pane
O la disobbedienza
O la disobbedienza o il pane di qua non si passa
E chi pensa altrimenti veramente giovedì fantasia con l'impossibile
Guarda
Guardate dove siamo arrivati sulle tracce dei fiducia dell'empirismo di Cuccia siamo arrivati né più nemmeno parlare di quelle cose concrete concretissime che sono il pane e la
E siamo arrivati a parlarne peraltro come solo lui sapeva fare non con rotondità diplomatica
Ma attaccando frontalmente le tesi avverse e senza mai masticare le parole
Di questa spigoloso intransigenza intellettuale a me in questa sfida e piaciuto rendere testimonianza che evidentemente è una testimonianza di ammirazione
Di stima di riconoscenza
L'affetto sembrò consentite
Lei è la naturale prosecuzione ed è tutto grazie
Grazie al professore Pegoraro questa appassionato intervento con diciamo anche qui materiale per continuare
Molteplici riflessioni discussioni ma io veramente insomma sollecitano tutti voi anche non solo l'invio degli atti ma suggerire anche diciamo personalità che possono contribuire ad arricchire diciamo una pubblicazione che insomma che vogliamo dar luce all'inizio del del prossimo anno che purché andrebbe diciamo le conclusioni di questo primo momento che abbiamo inteso promuovere su una figura così importante per quella che e la e la storia del panorama intellettuale italiano e diciamo parte integrante di quella che sarà la buona strada del socialismo riformista italiano con il senatore Luigi Compagna già professore emerito
Alla Luiss Guido Carli e non solo
E con il quale idealmente avevamo immaginato con con Corrado e con il professore Orsina di concludere diciamo questo questo primo questo primo questa primo momento di riflessione lo pensavamo anche per per avere una diciamo non solo una testimonianza sulla tematica dalle scelte che quella di Mondoperaio quindi è stato più volte detto lui che è stato il direttore di forse di del mondo operaio in una delle fasi più significative della storia del nuovo corso socialista
E loculi dovuto fare anche presso un collega compagno di avventure di battaglia intellettuali
All'interno di quella galassia che il professor sinora descritto poc'anzi che era la Lumix del fine anni dell'Idi degli anni Ottanta che forse una whisky mancanti al panorama culturale nazionale
La conclusione forse
E troppo non son di Youssef mi verrebbe da dire in questo caso citando dal dice no
Luciano
Io ho conosciuto
Bene
Da un insieme anche un lungo periodo
Napoletano
Luciano
Qui
Abbiamo evocato soprattutto nella prima parte del pomeriggio
Luciano Pellicani
Protagonista
Della vicenda
Socialisti
E comunisti
In realtà io ero già amico di Luciano Pellicani
Ne parlavamo con Umberto Ranieri
Di questa vicenda
Mi capitò più o meno casualmente di assistere a un episodio
Complicato che mi rimbalza nella memoria
Oggi parlavamo
Della grande annata chiamiamola torinese perché fu il congresso socialista e craxiano del settantotto
Poi ci fu il settantanove
E nel settantanove io ho un ricordo
Casuale che venne casuale stai lì
Al congresso comunista
Il segretario Enrico Berlinguer
Colpi
Luciano Pellicani di una scelta intagliata
Di pollo
Otto altre due
Il fatto era abbastanza
Singolare nel suo svolgimento pecche dicevamo con Berto
All'epoca
Un segretario
Poteva benissimo attaccare
Un altro segretario ma non poteva dedicare non si usava
Più di una battuta più di una
Per la crescita a un professore per quanto autorevole
Però per tutte le cose che abbiamo ascoltato oggi si capisce
Come nel settantanove
Il duello
Beh lingue
Pellicani
Aveva scelto
In maniera forte rimanere
Sempre più forti
Pellicani diventato
Un simbolo
Un simbolo
Di cui il mondo del socialismo
Che cercava ricercava se stesso c'è Ugo Intini che ne è un autorevole testimone attraverso
Una
Con la giustissima
Apertura di libertà
Tradizione voleva
Che
Le liste fossero
Date ai candidati direttori tra il segretario del partito che il tutto si svolgesse secondo un certo calo indicato
Invece già da prima
Il socialismo craxiano aveva cercato in un gruppo
L'intellettuale
Quorum Pellicani
Il top ritrovamento il retrotreno socialismo
L'ideale nell'era craxiana ritornò in voga
L'aggettivo l'idea
E
Pellicani da questo punto di vista
Diventato direttore
Della rivista
Alla metà degli anni ottanta
è a
Un deferimento anche simbolico
Di un socialismo che vuole superare
Il gergo la banalità la retorica eccetera attraverso
Il dibattito e la proposta sulle cose serie
Cosa che sei M
Ancor più attuali che mai
Pensiamo
Al tema giustizia
Siamo nel due mila e ventidue
Il tema socialista
Della riforma della giustizia
è ancora
Priorità delle priorità
Nella politica
Italiana e lo è da un'altra parte dei tracce
All'ultimo intervento anche nell'antipolitica
Quella regioni per i quali ognuno legge poco male distratto cose eccetera ma all'ultimo intervento alla Camera
Dell'ex ministro della giustizia e buona fede
Sulla riforma Cartabia è stato una cosa allucinante
Scarsamente non tanto registrato in questo periodo
Allora non deve stupire
Quella convulsa giornata del settantanove
In cui
Berlinguer
Attacca
Pellicani
Con uno una violenza
Sconosciuta direi
Allo stesso Berlinguer
C'è qualche cosa nella storia comunista che evoca di quel Berlinguer lì
Quello che fu nell'immediato dopoguerra il cattocomunismo anti degasperiana che
Attaccavano i degasperiana con una forza
Però per tutte le cose che abbiamo
Ascoltato pensato oggi
Quella posizione
Di Obiettivo sul quale Berlinguer sparasse
Luciano severa ampiamente
Con questa
Gliene avrebbero dato atto
Poi
In tantissime
Cioè per Luciano
Il comunismo
Più o meno togliattiano più o meno gramsciano tutte e due cose Cevese
Non era riproponibile
Ne dal punto di vista dell'azione politica
Me e con l'originalità di Pellicani
Dal punto di vista dottrinario
Luciano
Addirittura ascoltato con molto interesse
Ed avendo perso la Spagna per trovare attenzione
Alla sua attenzione a Ortega e Gasset
Ma quelli sono anche gli anni nei quali
Se giusta e penso lo sia la tua situazione il tuo punto Pellicani registra
Per me non c'era spazio
L'allora direttore del Corriere della Sera
Dice a Bema oramai sul piano del pensiero si può essere aiutato marxisti
Lo dice in malafede tutto quello che vogliamo chiede di avere vero qua
Va be'consentirà ecco tutta rosa Umberto Eco non ha
Lo stesso peso del direttore del Corriere della Sera
Ora
Poi tutto si può dire che mi abbia detto che la libertà la libertà
Si può dire inutile cioè
Pellicani è
Se non un isolato udì minoranza
Molto prima
Di conoscere Bettino Craxi
Femminile con lui
L'ultima
Stagione
Del socialismo
Luciano
Capisce
Che
Si può
Modificare la combinazione chimica
Di quanto uno di proposta socialista e di Quantum di ostilità al comunismo
Però il problema c'è tutto quanto
Da questo punto di vista c'è stato qualcuno che oggi tace nato
Nel mille novecentosettantanove
Siamo dieci anni prima
Della catastrofe
Dell'Unione Sovietica
E già
Tanti punti
Rendono
Il comunismo
Una realtà
Fallimentare con tutto il rispetto per chi deve avere comunque il diritto di crederci e di pratica
E allora
Luciano
Scrive
Interventi librai tantissimo sta evocati dove c'è un piglio
Sempre più
Difensivo polemico tutti persona
Che si sente comunque
Sconfitta
E che vuole cercare
L'impossibilità
Luca molto appassionato di calcio tifoso del Milan
Io nato
Certo non dice ma quanto meno
Di pareggiare
Nella storia le cose
Andarono tutt'altro che così
Però
Fonti della lotta politica
Dove Luciano sconfitte
Ebbe tantissimo
E mi onoro difenderle
Avute anche il ricorso anche lungo credo
Al di là di queste sconfitte
Noi abbiamo sempre
Coltivato
L'ingenuità fra virgolette
Di non sentirci mai
Sconfitti
Vogliamo forse
Si è sentito
Distrutto
Secondo me molto più del necessario
Nel periodo
Di Tangentopoli
Ma questo perché il Luciano c'era nel suo rapporto col comunismo settori dell'anticomunismo
Un fortissimo moralisti e non era abbastanza anti moralista
Erano pendolari ebbe non era abbastanza
Crociano
Per
Valutare diversamente
Tangentopoli
Del resto
E questo vale anche le cose che diceva pecora
Che cosa è stato
Tangentopoli
Se no non sottrarre all'Italia
Il diritto alla politica
E che è ovviamente di rimbalzo
L'egemonia
Dell'antipolitica
Tutto quello che ha significato
Da questa storia con molto dolore personale
Luciano ha sentito spesso
La necessità
Di evadere
In qualche modo io ho trovato molto bello
Il pezzo di Antiseri
Il pezzo di Antiseri è un pezzo su un volume di Studi in onore di Luciano Pellicani
Che la nostra università
E per promuovere una decina di anni fa
Antiseri Grande amico
Di Lugano
Cattolico credente
Antiseri in questo
Saluto
All'amico Pellicani
Riprende in considerazione
La professione filosofica
Dell'individualismo metodologico opponendo sì tu
Individui e colori
Non è vero che esistono solo individui
Esistono anche i valori
Allora da questo punto di vista
Ristudiare
Luciano Pellicani sulla base dei suoi liberi
Delle sue passioni
è un obiettivo degnissimo di una fondazione intitolata a Bettino Craxi
E nella quale
Il diritto
Alla politica
Resta irrinunciabile
Sul diritto all'antipolitica
A discutere insomma grazie
Grazie
Casa al senatore Campagna per queste sue conclusioni io ringrazio tutti ringrazio francescano felina che ci ha raggiunto in corso dei lavori per la sua presenza ringrazio Quintili che è stato più volte richiamato e mi permetto di fare un po'da promoter anche perché su alcuni nomi e alcune vicissitudini della storia a da poco pubblicato con alla nave di Teseo un bellissimo volume di vendita leggere testimoni di un secolo io vi ringrazio ringrazio tutti i nostri probatori soprattutto l'ultimo i partecipanti per la pazienza
Sono iniziative belle composite perso per loro natura anche impegnative e lunghe io mi scuso con i relatori per il mio essere stato impertinente nel richiamo più o meno puntuali dei tempi e vi rimando alla pubblicazione di del volume insomma la Fondazione come ho detto in premesse in apertura di questi lavori ha in animo di promuovere entro e non oltre l'inizio del del prossimo anno io ricordo semplice sementi Haring
Sandro radio radicale che a seguito i nostri lavori eseguito che trasmetterà i nostri lavori
Anche le prossime iniziative della Fondazione noi fare morire non prossimo con il seminario di studio a Firenze lunedì prossimo ventisei durante che occuperà tutta la giornata
Su Craxi Spadolini due personalità una passione garibaldine seguitando
Proprio nella raffronto storico comparato tra le grandi personalità tra le
E allora e pericolosa
Ma in ma in quanto garibaldini possiamo sfidare questa cosa questa giornata e il tre è la presentazione del nuovo volume che si terrà a Milano a cura di Maurizio Punzo promosso dalla fondazione su un carteggio inedito
Di Turati
Che insomma viene reso pubblico con un'edizione insiste e poi il dieci ottobre a Roma la giornata di studi sul Maghreb dall'indipendenza alle rivoluzioni arabe se no convegni internazionali una giornata poi insomma
Sono molti gli appuntamenti ne seguiranno altri e io ringrazio tutti voi e coloro che ci seguiranno grazie