13 GIU 2024
rubriche

Postsovietika

RUBRICA | di Ada Pagliarulo - RADIO - 08:51 Durata: 5 min 57 sec
A cura di Guido Mesiti
Player
Conversazione con Anna Zafesova Lontani i tempi d'oro del Forum di San Pietroburgo, dove sfilavano i leader di grandi Paesi e investitori occidentali di primo piano: quest'anno a far da cornice a Vladimir Putin si sono visti imprenditori russi e rampolli dell'oligarchia a lui fedele, le sue due figlie non riconosciute, il presidente dello Zimbabwe e rappresentanti del governo dei Talebani.

Putin ha promesso per l'ennesima volta una diversificazione dell'economia, pronosticando un aumento di almeno due terzi delle esportazioni di prodotti non energetici entro il 2030.

Ma il clima per gli
investitori non consente questa scommessa: lo testimonia l'intervento della Procura generale, che ha rivendicato i successi dell'opera di requisizione e rinazionalizzazione.

A smentire Putin anche l'ammnistratore delegato della Sberbank, Herman Gref, che ha definito 'primitiva' la crescita economica russa, riconducibile sostanzialmente alle sovvenzioni statali elargite all'industria della difesa.

Altrettanto deludenti le considerazioni del Comitato Bilancio della Duma, che ha ridicolizzato come 'sciocchezze' le analisi sull'aumento del potere d'acquisto.

E' l'embrione di una fronda interna al blocco dei tecnocrati putiniani?.

leggi tutto

riduci