Presentazione del libro di Luigi Contu «I libri si sentono soli» (La Nave di Teseo)

Radio radicale siamo con Luigi Contu che è il direttore dell'Ansa che innanzitutto ringraziamo per essere con Noemi in questo spazio di radio radicale
Che non si occuperà di alcune questioni che vi spiegheremo tra un attimo intanto bentornato a a Radio Radicale Luigi Contu direttore dell'Ansa
Grazie grazie a tutti è così
Allora Luigi sarà un colloquio diciamo così abbastanza informale perché il tema di questa intervista
Legato a un lavoro di cui tu sei un untore i libri si sentono soli in libreria in questi giorni per la nave di Teseo
E Luigi parliamo di memoria storia parleremo anche di una iniziativa in corso c'è una mostra
Ma lasciami dire coi in apertura che forse
Si è trovato con questo libro uno dei modi più affascinanti per parlare della storia uno dei modi più coinvolgenti cioè tu ci balletto di un racconto che è un racconto anche personale e familiare di un ritrovamento di una traccia che è una traccia che attraversa generazioni di una famiglia no è forse retorica dire citare la vecchia canzone la storia siamo noi Parco anche è così cioè la storia passa nelle nostre famiglie che uno dei modi davvero per sentire i cambiamenti del tempo quello che succede
Tra le persone e proprio questo viaggio no all'interno delle famiglie e attraverso i libri non mi pare che poi il tema più interessanti sia questo nelle biblioteche di famiglia si fanno degli straordinari ritrovamenti a volte e tu Luigi che sei poi un giornalista integralisti spesso aiutano gli storici perché hanno un un un metodo hanno un mestiere che è quello della ricerca della verifica che è molto utile per gli storici scusami la la premessa smanioso incredibile cosa mai ci può aiutare
No no grazie di queste due parole c'è nelle quali mi riconosco molto devo dirti che è stato veramente abbastanza casuale
Questo mio lavoro come avvenuto perché io sempre lento tanto non mi sono sempre ritenuto non all'altezza di scrivere qualche cosa di questo genere perché faccio il giornalista solo manuale della parola dell'informazione scrivere un racconto che è ben altra cosa quindi avevo già questo grande blocco personale
E poi mi sono trovato per forza in questa situazione perché come come si si si racconta nel libro ho dovuto fare un trasloco improvvisato in una situazione drammatica la morte di mio padre
Nel queste migliaia di libri da sistemare da mettere a posto le avrei potuti mettere in un magazzino inattesa
Di andarli a vedere ma questa cosa mi mi mi preoccupavo perché sono quelle cose ognuno decide di fare poi non fa mai e quindi mi sono gettato è stata di due anni fa in questa in questa avventura di guardare sostanzialmente scorre sfogliare a mettere a posto metri metri metri metri lineari di libri più di dodici mila tredici mila volumi mentre lo facevo sono rimasto come dire ho cominciato piano piano a scoprire delle cose CG anche qualche modo conoscevo perché li avevo visti passando in quella casa
Ma come spesso succede passi accanto al Colosseo se sei Romano ci passi tutti i giorni ma alla fine non ci pare il caso e invece ho cominciato a godere di questa di questa esperienza tattile cominciata sarà ma io lo voglio lo voglio vorrei raccontare alle persone che banalmente ho chiamato un paio di amici per cui Mario Calabresi e gli ho raccontato marijuana non sarebbe successo questa estate non parto più perché devo mettere a posto gli raccontato questa storia con un tale entusiasmo per un test domande riscrivere una una storia di questa questa vicenda qui è troppo bello
E quindi è cominciato che poi è successo quello che tu hai diritto cioè cominciando ad aprire questi scatoloni questi limiti collezionati emessi da parte prima dal mio bisnonno poi nel mio nonno fonda mio padre tutti i giornalisti tutte persone che amano la cultura la poesia e la letteratura la politica
E ho visto che si stava aprendo davanti a me
Una particolarissima storia d'Italia che sostanzialmente era decisa dai libri che io aprivo quindi non c'era un mio progetto c'è un percorso che ho cominciato a fare come si fa in montagna il sentiero sette poi giriamo al sei vediamo dove arriviamo
In questa cosa con l'impresa ero molto devo digerita e non molto dubbioso anche viene fatto di dover scrivere delle cose personali
Perché non sono mai stato abituato di scrivere da a scrivere di me e assenti parlare di me faccio parlare gli altri
Però quando ho cominciato a parlarne con la casa editrice
Loro mi hanno incoraggiato su questa strada io pensavo che non interessasse nessuno perché non sono un grande scrittore non sono un grande storico sono Ariberto sono un giornalista e l'ho letto ma è proprio questo il bello la gente a quel punto se scrive
Se l'Egitto libero vorrà sapere anche cosa pensi dei commi di di che è successo quel giorno e quindi mi sono un po'lasciato andare ed è venuta fuori questa miscela
Che effettivamente mia mia e mi è piaciuta moltissimo e poi non so se piacerà a chi lo legge
Però termina missione compiuta a prescindere nel senso che vicini a fare una cosa del genere ho letto tanti sì è stato un grande regalo ecco quello che devo dire che è stato un gran regalo per chi per la vita che faccio il lavoro che faccio
Io addirittura sostenevo pubblicamente mi vergogni chiedo scusa
Che di non leggere più romanzi perché facevo io non me li posso permettere quindi nel giro uno l'estate a fatica dopo aver letto da Londra navi della giornata i saggi che degli angeli loro che fai e invece questo è stato un regalo perché mi sono messo la notte la sera lui gente in vacanza portandomi appresso queste buste questi scatoloni nei ritagli di tempo
Ho utilizzato il DAP il mondo fantastico leggere stare frequentare i grandi della letteratura qualcosa di impagabile
Ecco Luigi don spoiler vediamo come si dice adesso ma hai fatto hai parlato anche delle scoperte interessanti di cui parleremo tra un attimo però abbiamo detto in apertura che c'è una mostra vogliamo dare un qualche indicazione per i nostri ascoltatori per chi può andare a vedere alcune delle cose di cui ci stai raccontando
Sì sì perché proprio mentre pensavo di scrivere questo racconto gli amici di passaggi festiva che questo festival del dedicata alla saggistica che si svolge a fanno ogni anno sono venuti atropo pormi di fare una mostra di libri anche questo una cosa che non avrei mai pensato di fare ma in effetti scrivendo di libici è molto difficile scrivere libri e far parlare i libri perché chi manca sempre poi nitrato per farle toccare per farli vedere ho detto passi questo possono nelle idea
E così abbiamo cercato di di costruire un percorso che più o meno
Si interseca con quello dei libri si sentono soli facendo vedere le cose che ho trovato tra dalle più preziose al più divertenti e le più curiose le più strane allergici simboliche da un punto di vista del racconto storico fino ad arrivare
Anche ai giorni nostri esibirglieli invece leggiamo noi oggi
Allora Luigi anticipiamo però qualcosa due trovato degli inetti di in questo giacimento di cui stiamo parlando è occupiamo solo qualche qualche flash su questa sì questo è stato forse la cosa più più
Entusiasmante mio nonno era un un amico di tutti i letterati nega del Novecento anche lui era un intellettuale tradotto Paul Valéry e ha fondato una rivista di poesia insieme a Giuseppe Ungaretti la dirigevano insieme
E quindi ha lavorato e del ed è diventato amico molto stretto di Ungaretti Ungaretti gli ha ha scritto una poesia questo è quello che io poi semplicità di costruire perché non è mai poi stata stampata se non il libretto che non lo feci stampare per un po'di persone cinquanta Amici in cui eretti appunto questo libretto conteneva scoperto una poesia che poi in alcuni versi è stata utilizzata in altri versi di Ungaretti ma che in quella stesura
Nessuno ha mai visto questo devo dire detto così sembra quasi banale in realtà hanno dovuto ricostruire andando a fare ricerche ho ho cercato di parlare con gli esperti di letteratura sono andato a chiudere i testi ho rifatto una ricostruzione e alla fine che è così è incredibile a dirsi ma questa stesura con l'etica rimasta lì per tanti anni non so chi sono gli altri quarantanove che hanno avuto questo libretto io ne ho una copia la custodisco gelosamente e lo mise in mostra
Alfano perché emozionante immaginare veneti e scrive una poesia poi viene regalata viene stampata non solo ma questa poesia è stata corretta
Da Ungaretti nel corso di un incontro con mio nonno e la cosa straordinaria
Che che ho trovato & quadretto disegnato da non so chi in cui è raffigurato Ungaretti con in mano questo libretto è una matita con quale corregge i suoi versi accanto mio nonno del dieci luglio del quarantatré che è la stessa identica data
Di stampa del libretto quindi mi sono immaginato questa scena mi mi manda la poesia
Lo invitano per regalargli bento lui la diciannove questo verso forse non mi piace cambiamo mettiamo questo che evitasse riapre qualcuno la momento momento facciamo una foto oggi si direbbe facciamoci un senza idee
Carta e penna ha fatto questo bellissimo quadretto anche questa in mostra per cui c'è una scena di vita incredibile di redazione di
Di persone di un livello mostruoso Bartolini
Sinisgalli Ungaretti mio nonno che si vedevano per fare i piani editoriali di questa rivista si scrivevano poesie insomma diurno una realtà che veramente mi ha mi ha mi ha travolto ecco
Ecco
Luigi ecco pagato una data no attraverso questo viaggio che cioè in questo libro in questa mostra appunto possiamo un attimo ritornare sul tema di cui abbiamo detto in apertura cioè la storia che attraversa le persone attraversa gli individui no anche riflettere sulla vita di intellettuali questo caso in un momento come quello del luglio del quarantatré no ci fa riflettere anche sugli spazi esistenziali forse leggere Ungaretti o Moravia stesso che hanno parlato di quei giorni di quelle settimane quarantatré ci hanno fatto capire come intellettuali in quelle settimane esistessero aprendo liberando da quella che era
La oppressioni il clima nordico in quel luglio il sax anche perché è bello poterlo ricostruire e credo che il tuo percorso ce ne dà ancora una volta la possibilità ma parliamo anche degli strumenti che poiché hanno portato a a intervenire su altre questioni nella sinossi si parla anche della tua esperienza il caso Tortora
Che tante altre realtà ancora una volta partiamo dall'individuo dalla persona che vive su se stesso
Certe situazioni e lei racconta le trasforma può essere questo uno spunto anche per approcciare questo lavoro di cui parliamo
Ma non si è assolutamente e questo è avvenuto mentre lo facevano ma piano piano mi sono accorto che intorno a me tra gli scatoloni di mio nonno quelle di mio padre la mia libreria dei pezzi rilievi e di mia madre
C'erano dei libri che mi parlavano e mi raccontavano e io stavo rileggendo pezzi di storia vissuti da tutti no
Poi e quindi ho fatto una scelta diciamo delle cose che più importante
Anzi quindi diciamo per i miei avi le guerre la teoria della relatività il Futurismo le poesie di Ungaretti diciamo le cose che hanno rappresentato nella prima metà del Novecento poi nel Dopoguerra comincia ad a guardare anche lì per lì mi pare mia madre consigli di lettura
E effettivamente
Ho pensato che poi ci fossero anche dei libri miei che erano capitati in qualche modo nella mia vita che potessero continuare in questo racconto per portarlo cercare di portarlo fino ad oggi un quasi fino ad oggi
Tra questi ho ritrovato un libro che mi regalò Enzo Tortora io ero molto amico della figlia tempi del liceo lenti parlo di me non non non ci siamo visti di persona perché lui era a Milano lei era a Roma ma lui sentendo quello che lei racconta di me io delle però diciamo erano gli anni in cui si leggeva eravamo impegnati politicamente le gli dissi guarda porta di questo libro e gli consegnò un libro che lei mi portò con un suo biglietto che era libro ahimè
Che sarebbe stato diciamo per terribile per se si sa si fosse saputo quello che sarebbe capitato anzitutto perché era
Una giornata di non quindi Denisov eccidi suggerirci che racconta appunto la storia di un uomo innocente rinchiuso in un carcere questo è accaduto
Poco tempo prima che mi fosse arrestato ed è un libro che mi è sempre rimasto nel cuore proprio per questo perché veniva da una persona che poi si è trovato ad attraversare un dramma diciamo naturalmente con delle diversità con tantissimo analogia
Stiamo parlando del libero i libri si sentono soli in questi giorni in una libreria per la nave i Teseo Luigi diamo a questo punto un indicazione precisa sulla mostra che è aperta fino al sette agosto affanno presso il centro
Sì nel nel centro storico di Fano non esattamente nel corso del nella Chiesa che prospiciente alla piazza principale spero poiché questa questa mostra abbia un futuro così come spero di dare un futuro anche libero nel senso che mi piacerebbe continuare a raccontare questi libri e tanti altri che non
Che non sono entrati nel libro e non potevo fare
Un un trattato di di storia contemporanea infinito però anche Sinistra che non mi sto divertendo tantissimo perché stavo raccontando dei pezzi delle storie anche per farle vedere persino riesce ad andare alla nostra
Benissimo vedo che forse per oggi ci possiamo fermare qui magari possiamo prendere impegno fin d'ora Luigi magari a risentirci per raccontare alcuni di questi pezzi perché è uno dei tentativi che facciamo anche a radio radicale attraverso questi documenti questi libri alcuni pezzi della nostra storia e cercare di farlo con documenti è in una forma se possibile più vicina all'esperienza delle persone che e in parte qualcosa di cui abbiamo parlato se sei d'accordo
Assolutamente con grandissimo piacere lo farei molto volentieri perché una cosa che gli entrata dentro e che continua entusiasmare miei continua a fare ricerche libero non si è fermata a certo punto
Dalla casa editrice marito basta mandassero perché sennò non finiamo più però io sarei andato avanti all'infinito magari voi non avrei neanche pubblicato però era la fine di ottobre si recita se stesso quindi è stato giusto fare così però si sa se vogliamo parlare ancora con grandissimo piacere donne
Grazie ancora grazie ancora a Luigi conto che il direttore dell'Ansa vediamo parlato di questa pubblicazione i libri si sentono soli grazie Luigi
Grazie a quel