La nota antiproibizionista

Mentre la Procura di Macerata la polizia giudiziaria stanno cercando di ricostruire le tra le circostanze la le responsabilità della tragica morte di Pamela Mastropietro lo scorso trenta gennaio
C'è chi è già sicuro che un colpevole certo c'è e che si chiama droga
Non è il senatore Gasparri che peraltro questa cosa la fermate normale certe manifestazioni elettorali di Forza Italia e nemmeno il senatore Giovanardi
A sostenere questa questa tesi Antonio Polito vicedirettore importanti e firma del Corriere della Sera lo ha scritto nero su bianco in un editoriale pubblicato venerdì scorso
C'è chi fa la lotta agli immigrati e chi fa la lotta al razzismo ma nessuno fa più la lotta alle droghe scrive Polito e aggiunge
Un tempo fu un programma politico che coinvolgeva a destra e a sinistra
Dall'inizio della seconda Repubblica la lotta alla droga dicitura rimasta appiccicata solo fondo ministeriale sempre più vuoto di soldi ed iniziative di prevenzione era stata sostituita dalla politica della riduzione del danno
Ma mentre essenziale aiutare il percorso di recupero è una dipendenza riducendo il danno per il paziente è ipocrita usarla nella realtà come una forma di controllo sociale
Ha scritto proprio così la lotta alla droga è stata sostituita dalla riduzione del danno usata nella realtà come una forma di controllo sociale e spiega
Sostanze sostitutive nei certe psicofarmaci nei reparti di psichiatria non bastano per combattere una battaglia culturale contro l'uso delle droghe e contro il disagio esistenziale che ne è alla base il danno viene ridotto sì quando va bene ma il problema è spazzato sotto il tappeto e basta una sola volta che fa richiamo come compare con con Pamela per farci capire che questa non è la via ma anche le comunità sono in crisi crisi ideale scrive Polito dopo che un po'alla volta sia esaurita la spinta carismatica delle prime pionieristiche esperienze prevale la burocrazia
Ora non è facile sicuramente la vita dell'editorialista ogni giorno bisogna confezionare un articolo per la prima pagina del proprio giornale non sempre si padroneggia la materia della quale si scrive
Ci fossimo al bar a commentare l'ultimo insuccesso della nazionale di calcio poco male la cosa sarebbe già un po'più seria in un intervento sui social network
Ma perché scrive per il più importante quotidiano italiano e di quel quotidiana si anche vicedirettore allora magari si dovrebbe anche sapere di cosa si scrive mentre la mia impressione è che l'editoriale di Polito mostri qualche difetto di documentazione chiariamo
Qui non sono in discussione le opinioni personali del vicedirettore del Corriere della Sera ma una conoscenza dell'argomento che in questo caso Polito mi pare molti di non avere la sufficienza
Non basta mettere qualche riferimento alla legge citare in per che tra l'altro non da tempo si chiama ma serve usare qualche definizione medica citare alle Kirchberg ironizzare sull'uso ricreativo
Stigmatizzare il grande silenzio della politicamente nel frattempo le droghe sono cambiate sono cambiati i principi attivi che contengono è cambiato il mercato dove si possono trovare fino a mille sostanze psicotrope diverte e perché tutti questi cambiamenti sono avvenuti Polito se lo è chiesto
Magari potremmo prenderci un caffè insieme parlare di cosa è realmente la riduzione del danno magari potremmo invitare qualcuno degli operatori che lavorano ogni giorno sul campo e che potrebbero spiegare che non esiste la droga
Esiste un fenomeno complesso che riguarda le sostanze quelle illegali come quelle anche perfettamente legali
Ma riguarda anche la cultura gli stili di vita di milioni di persone o fenomeno contro cui non c'è da fare una lotta e men che meno non c'è da fare una guerra impossibile da vincere come dimostra la storia
Ma operavano che se mai va governato con politiche razionali e pragmatiche basate sulle evidenze scientifiche
Riduzione del danno Polito non è una forma di controllo sociale che ha preso il posto ipocritamente della lotta alla droga è una strategia validata a livello mondiale
Praticata da trent'anni assunta tra l'altro come uno dei pilastri della politica delle proroghe dell'Unione Europea altro che lo spedì ante per nascondere il problema sotto il tappeto come ha scritto punto il vice direttore del Corriere della Sera