Dall’autogoverno comunale … all’Europa unita (PCM, Struttura di missione per gli anniversari nazionali, coordinamento dell’Università della Tuscia) (29 / 30 gennaio).
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Rubrica
9:30 - CAMERA
16:30 - SENATO
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professore
prorettore per la Quarta Missione e ai Rapporti con la Comunità Studentesca, Univesrità La Sapienza
direttore del CoRiS
professore di Storia contemporanea presso l'Università della Tuscia
professore ordinario di Storia contemporanea alla Sapienza Università di Roma
Il contesto storico - politico
professore associato di Storia contemporanea presso l'Università La Sapienza di Roma
Relazione - Attraverso le Repubbliche romane: i luoghi e le eredità del potere repubblicano
professore ordinario di Storia Moderna alll'Università di Roma Tor Vergata
professore associato di Storia contemporanea presso l'Università La Sapienza di Roma
Relazione - Dalla guerra alla democrazia (1944-1946). Roma occupata, liberata, alleata
professoressa associata di Storia contemporanea all'Università degli Studi di Teramo
professore associato di Storia contemporanea presso l'Università La Sapienza di Roma
Il volto della capitale: antico e moderno nella costruzione della Repubblica
professore di Storia contemporanea presso l'Università della Tuscia
Sospensione
Relazione - La capitale laica e religiosa nello specchio della Repubblica
professore di Storia Contemporanea alla Sapienza Università di Roma
professore associato di Storia contemporanea presso l'Università La Sapienza di Roma
Relazione - Roma e la sua vocazione internazionale
professore di Relazioni Internazionali Università Costa Azzurra - Nizza
professore associato di Storia contemporanea presso l'Università La Sapienza di Roma
Sospensione
Istituzioni, luoghi, simboli
professore di Soria contemporanea presso la Sapienza Università di Roma
Relazione - Reti intellettuali e culture politiche nella capitale della Repubblica
professore ordinario di Storia contemporanea alla Sapienza Università di Roma
Relazione - Reti intellettuali e culture politiche nella capitale
ricercatore in Scienza politica alla Sapienza Università di Roma
professore di Soria contemporanea presso la Sapienza Università di Roma
Relazione - Il Quirinale del Capo dello Stato
archivista
borsista presso l'Università di Pisa
Relazione - Palazzo Montecitorio. Il Parlamento repubblicano
direttore dell'Archivio Storico della Camera dei Deputati
professore di Soria contemporanea presso la Sapienza Università di Roma
Relazione - Il Quirinale del Capo dello Stato
archivista
professore ordinario di Storia Contemporanea alla Sapienza Università di Roma
Sospensione
Relazione - Il Senato nella "Roma fuggitiva"
componente della Biblioteca del Senato e Istoreto
Relazione - All'ombra della nazione. Roma vista dal Campidoglio
professore associato al Dipartimento di Scienze della Formazione presso l'Università di Macerata
professore ordinario di Storia Contemporanea alla Sapienza Università di Roma
Relazione -I palazzi di Giustizia e della Consulta
consigliere della Corte Costituzionale della Repubblica Italiana
Relazione - Processo all’Altare della Patria. Pseudomorfosi di un monumento (1969-1987)
ricercatrice presso la Scuola Normale Superiore di Pisa
Relazione - "Roma capoccia del mondo infame". La rappresentazione della capitale nella popular music
professore associato di Storia Contemporanea all'Università Roma Tre
Ora buongiorno che ben trovati diamo inizio ai lavori di di questo convegno su Roma Capitale nella Repubblica le istituzioni luoghi di memorie e simboli
Le rappresentazioni che nasce per iniziativa dei dipartimenti comunicazione ricerca sociale della sapienza e del dipartimento di Economia
Ingegneria Società impresa dell'università
Della Tuscia
Convegno che ho avuto il piacere di organizzare con l'amico e collega Maurizio Ridolfi e che è un convegno che come poi avrà modo di illustrare Maurizio nel più nel dettaglio nasce all'interno di un progetto
Intitolato Lessico della Repubblica
Finanziato dalla struttura di missione degli anniversari nazionali della Presidenza del Consiglio dei ministri ma che possiamo ormai dire sia diventato un un progetto a se stante autonomo pienamente autonomo
Sia sul piano della ricerca scientifica come ascolteremo poi in queste due giornate sia sul piano anche di possibili esiti di ricco impatto sociale sul territorio di inizia ieri terza missione diamo qui con noi appunto il prorettore Fabio Lucidi prorettore alla terza e quarta missione
Ma diciamo che l'intento del convegno che è stato poi organizzato anche con il Prato patrocinio
Del dottorato licenze storiche del della Tuscia avendo al centro studi europei e internazionali e dalla Cisco la società di storia
Italiana di storia contemporanea
è quello di avviare una riflessione a più voci su diciamo sul su cosa abbia significato per Roma essere pensarsi come parte integrante di un universo di valori e simboli riferiti alla Repubblica Repubblica sia come città come città ideale diciamo così all'interno della quale nella libertà costruire legami legami e forme di solidarietà indissolubili ma anche sarà un po'l'oggetto anche delle delle nostre conversazioni come ruolo luogo reale
Attraversato nello scorrere del tempo da una visione plurale di questo patto di solidarietà di questa di questi legami di questi legami e e perciò sesso una visione parlare quindi cangiante
Contraddittoria conflittuale dell'idea è quello di un confronto che in qualche modo ci aiuti a
Restituire con senso storico più profondo la complessità dei tanti cambiamenti
Che legano la Roma di oggi con la Roma di ieri e la Roma la città del futuro sciogliendo un po'i fili quella narrazione che a noi sembrava essere un po'come dire indulgere un po'troppo nell'idea di una città sempre uguale a se stessa immutabile
Incurabile nei suoi mali diffondono i suoi problemi di fondo e o addirittura come alcune recenti riletture comparative con con il passato fascista della città addirittura appunto incapace di ripensarsi come città Progetto
Che ambisce a trasformare in profondità e a rigenerare il tessuto urbano sociale e civile
Del suo territorio ne parleremo in questi due giorni con un folto un folto gruppo di studiose e studiosi che ringrazio subito per avere accettato questa sfida ed essere qui con noi deve un grande piacere è un onore non è che questa iniziativa abbia ricevuto l'attenzione delle istituzioni delle persone che si sono presenti oggi qui al tavolo doveva essere con noi l'assessore
Alla cultura Massimiliano Smeriglio c'ha comunicato che purtroppo ha avuto un un impedimento e quindi non potrà essere si scusa molto con tutti noi c'è invece il prorettore
Alla terza e quarta emissione Fabio Lucidi e a cui lascia subito la parola
Prego Fabio grazie davvero nell'interesse della dell'attenzione che mostrano sette Andrea dell'invito sinceramente è un è un piacere essere qui per per varie ragioni
Piacere modulato da un elemento su cui arrivo subito il piacere per ascoltarvi piacere per incontrare
Degli
Degli amici e per confrontare su Spiazzi di discipline di ragionamenti
Davvero sempre attuali il la la modulazione della cosa che diciamo io sono lo psicologo condividiamo in larga misura l'aria Kuhn mi è capitato di incontrare un sacco di quattrini storici a me gli storici fanno paura per quelle proteste lo dico perché sono colti e questo diciamo sempre un elemento di di di di tensione quindi sono incontrare portare un saluto all'interno di un contesto di cultura alta
Una una responsabilità da
Dunque
Il il la domanda con cui uno psicologo un docente di sentenza arriva qui era
La non non soltanto come dire in quale modo una riflessione come questa che è una meta riflessione sul rapporto tra
L'università e il territorio perché è una riflessione sul territorio possano essere oggetto di di riflessione e la mia diventa ha dentro la storia che voi andrete a raccontare una domanda che non so se affronterete ma sarà quella con cui
Cercherà di di seguire per quanto mi sarà possibile ma se i lavori e a a cosa c'entra l'università in questo percorso storico nel senso che per l'appunto un percorso lunghissimo e
Attraversato Lust lunghissimamente da una struttura non potrà come una una grande diversità che diciamo si connette con la storia di Roma su a vari versanti certamente
Quello quello storico a
Dalle dalle origini della Roma antica all'Università a ma poi si riconnette sulla base evolutiva dell'espansione della città di Roma parallela in qualche modo
Ora seppure in tempi come dire più moderati all'espansione dell'ateneo
A ricalca e richiede qualcosa che fa riferimento a ruolo di sapienza all'interno dello sviluppo della della della città nel senso che siamo certamente parte di un
Ha percorso significativo come anche è un percorso significativo di dialogo quello sul piano architettonico urbanistico nel confronto tra antico e moderno tanto nella città quanto nel nell'università
E ancora di più lo è a all'interno della vita cittadina e della vita accademica partendo dall'analisi dell'evoluzione del ruolo del cittadino in una città come Roma
Il rapporto
Come ha Andrea stava in qualche modo sottende avendo a si evolve su un piano che tiene insieme
Elementi simbolici elementi reali anche come dire
A lo spazio del cittadino di sapienza evolve a lungo elementi simbolici elementi reali a partire dai simboli che sono legati per l'appunto alla connessione fortissimo tra Roma e la Minerva
No perché dal mio punto di vista quella connessa la fonte fortissima fa del cittadino di Roma
A e del cittadino e sapienza un cittadino di una città che pone la conoscenza al suo centro in in in in varie misure
E la la frase che conclude la vostra presentazione secondo me una frase illuminante sia credo per la città sia credo per sapienza
Ovvero alla è chiaro che che è una prospettiva pesantissima fortissima una responsabilità enorme e la grande domanda che con grande sincerità tutti noi dobbiamo fare da cittadini di questa città e dei cittadini di questa città da conoscenza è come dire a la parte i simbolica
A corrisponde a una a un grande incontro incompiuto per la parte reale
Perché come dire la conoscenza è ovviamente un mito di incompiutezza
Per definizione a è una è un percorso che non ha che non a termine la e questo come dire da una parte ci rassicura perché rende
Legittima
La nostra insoddisfazione dall'altra parte non ci rassicura perché lascia ci lascia scoperti tutti quei piani di insoddisfazione pur necessaria che invece magari avremmo potuto soddisfare agendo in un'altra in un altro modo scritto che c'era è una domanda chiudono pure
Come cittadini e come studiosi in particolar modo come studiosi di questo ateneo è un piacere essere qui sarà più fresco diversamente
Grazie grazie Fabio per le tue parole
Do la parola adesso non so direttore Alberto Marinelli che anche prorettore alle tecnologie innovative per la comunicazione ci saranno anche
Relazioni suggestioni nel convegno che affronteranno toccheranno
La disciplina di cui
Presentate grazie buongiorno a tutti a tutti
Siamo al secondo convegno no quindi alcuni di voi mi hanno già sentito il rischio di rischia di tediare ridendo miliardi però prima di tutto di di grande apprezzamento
Perché pioggia espresso non rafforzo Petra il lavoro di Andrea degli altri colleghi
E per la relativa centralità presenza fiancata altri divertimenti sapienza del con rissa in questo ambito disciplinare l'ho già detto l'altra volta lo ribadisco
E poi lo rafforzo scherzando rispetto ciò che diceva
Poco fa Fabio
La la centralità di studi storici Pernumia dimensione rilevante non so se sono spaventare
Forse non sono spaventato perché come dire sono stato educato da piccolino quando ha varcato le soglie della facoltà allora del divertimenti Sociologia contesti mentre lui parlava pensava la prima auto sfogliato il metodo scelto storico sociali
E qui di e l'idea di confrontarmi con questo tipo di sguardo e qualche cosa che appartiene il nostro Dipartimento di comunicazione ricerca sociale
Al le le nostre gambe sono saldamente poggiate sulle discipline
Sociologiche e dunque l'idea che questo tipo di osservazione e dedico un passaggio rapidissimo
Al al senso
Comunque con il quale io leggo
L'importante convegno che stiamo affrontando che stiamo aprendo no per questa forma peculiare di osservazione affiancati saperi e competenze sociologi di studi di comunicazione
Di studio urbani
I geografi gli urbanisti le cartografie urbana che si compongono di fronte ai nostri occhi
Le dimensioni in cui i media innervano
In qualche modo la l'abitare la città l'attraversare la città io in definitiva son venuti in scooter avevo Merckx per alcune cose davanti e sentivo un podcast
Con qualcuno che raccontava quello che era accaduto
Ieri sera e ieri nella giornata
Sull'attualità politica
Sto parlando di dimensione fenomeni che esperienziale che è quella che vi ho descritto il credito
Il taglio differente a mio parere hanno è quanto mai opportuno che la lavorare insieme l'affiancarsi prendersi complementari
Dia consenta la necessaria attenzione a processi che sono differenti ma è spesso da sociologi Rossese di comunicazione
Ci occupiamo dei fenomeni da loro immediatezza abbiamo la necessità di provare a spiegarli di lavorare sulle innovazioni di lavorare su ciò che non è stabile no
La fortuna se Andrea gli altri le altre colleghe e colleghi
Storici mi permettono dell'loro punto di osservazione che lavorano su processi sedimentata
Qui la manifestazione fenomenica ha trovato delle sue regolarità delle prassi o comunque è osservabile in una maniera più distaccato
E questo è un grande punto di vantaggio per il lavoro degli storici ma anche un grande punto di vantaggio per chi affianca il lavoro degli storici e lavora sulla dimensione della immediatezza fino
Seconda e ultima riflessione
Questo tant'vale tanto di più per la città no per le molte cose che Andrea già diceva poco fa nell'introduzione dal nostro punto di vista perché e
Siamo assolutamente vicini come sensibilità non non è casuale che l'intervento dello stesso Andrea sia fatto con uno studioso
Sociologia politica di secoli Mattia no diretti e che e le tematiche è che ha affrontato in termini culture spazio Bani di rappresentazione immaginari siano vicini dal punto di vista la sensibilità e anche per non non solo la sensibilità delle opportunità di osservazione congiunta no di questo tipo di processi
Basta ricordarlo trasmettitori no parla dei programmi Ozick ed della Roma capoccia der mondo infame cito soltanto uno dei titoli no perché più esemplificativo
Stabilisce un
Percorso in qualche modo che vede
Tante diverse discipline che si
Di che anno e che provano ad interpretare questi processi che sono da un lato molto rilevanti nella percezione la città ma dall'altra parte molto in questo caso senza Roma capoccia molto seriamente
Cosa significa dal punto di vista espressivo questa dimensione eh qualcosa che ci riguarda tutti dal punto di vista delle diverse discipline e quindi chiudo ringraziando gli organizzatori e ringraziando soprattutto questo grande sforzo no venti di loro hanno materializzato di mettere insieme punti diverso di l'osservazione nel crogiolo della città la città è molto ospitale da questo punto di vista a tanti sguardi differenziati grazie e buon lavoro
Molte grazie Alberto do subito la parola Maurizio rigonfi
Presentare un po'illustrare questo questo progetto che
Portare avanti nei prossimi sì
Grazie grazie della
Sì è un lavoro che comincia a questo
Io sono molto grato ai nostri amici della Sapienza ad Andrea un particolare
Per aver raccolto questa idea che Natta
Diciamo con quanti fuori di questo nostro piccolo contesto soprattutto in occasione di quel convegno che avete organizzato voi due anni fa sui mali di Roma anni settanta dove Andrea mi aveva invitato e ascoltandovi la gran parte dei relatori erano sociologiche
Erano sociologi
E c'è venuto in mente di dire mai gli storici che fanno sul secondo dopoguerra in realtà hanno fatto un sacco di cose perché
Qui ci sono molti amici studiosi di diverse generazioni che hanno scritto libri articoli saggi che hanno percorsi di ricerca
Avviati l'ultimo convegno che mi ricordo è quello sugli anni di Carlo Levi l'orologio gli anni del secondo dopoguerra e come Roma reagito rispetto quel tipo di contesto ma è l'ultimo meno che mi ricordo io
Ottobre novembre molto molto recente
è che in un lavoro di lunga di lunga lena
Però sul cuore diciamo del del del del percorso che a noi interessava che succede a Roma Capitale dentro la rete cioè nel momento in cui l'Italia conquista i valori di democrazia di libertà di partecipazione
Il conflitto che sono tipici di una democrazia e quindi che sono ben diversi da vent'anni di dittatura o dagli anni anche dell'Italia umbertina di fine ottenesse novecento
Come cambia il ruolo di Roma cambia intanto il volto della città cambia questo peso ingombrante prolungato della della città pietrificata dall'ideologia fascista
Arriva non arriva
Come il lo percepiamo questo ingombro del passato secondo me lo percepiamo in modo diverso poiché nel corso dei lavori ci saranno interventi mirati su queste su queste questioni è però un grosso tema
è un grosso tema che andava affrontato in un orizzonte lungo che cerchi possibilmente di tracciare dei percorsi per ottant'anni di storia del secondo dopoguerra
Filtrati da Roma municipio capitale luogo insieme della dell'Italia laiche dell'Italia religiosa dell'Italia cattolica città internazionale capitale culturale quante cose questa vostra
Città io vivo a Roma da pochi anni quindi non mi posso dire un romano ma insomma sono arrivato pure io
A vivere qua
Ecco Roma però dentro un progetto nazionale
Che si titola intitola Lessico per la Repubblica dagli anni giacobini addirittura fin di fine Settecento ai giorni nostri lo facciamo con Viterbo come come capofila il coinvolgimento di altre università Genova Pisa Pavia
E per Roma questa volta ce la Roma trenta cioè sapienza ma insomma comunque sempre sempre a Roma sempre Roma sempre romane
Qual è e come lei come l'idea di questo progetto che stiamo sviluppando da più di un anno
Quello di mettere lì una serie di percorsi di linguaggi di codici di comunicazione che servono anche al di fuori del nostro mestiere
Le facciamo un mestiere e siamo orgogliosi di essere degli storici di professione però molti di noi fanno anche diciamo questo mestiere al di fuori dell'Accademia
Quei giornali il comma con le istituzioni culturali nella cosiddetta storia
Storia pubblica come si parla di Repubblica come parliamo diretti quando parliamo di Repubblica cosa alludiamo qualcosa di specifico dei materiali e la Costituzione certamente e poi le rappresentazioni luoghi rituali simboli è il sottotitolo vendette
Le istituzioni luoghi di memoria i simboli le rappresentazioni perché tutto questo deve entrare noi lo sappiamo ormai da tanti anni e che deve entrare nel nostro mestiere nel nostro nel nostro lavoro questo un po'la premessa diciamo poi l'articolazione dei lavori avete avete visto lo lo capiremo meglio ascoltando ascoltando le le relazioni corna Ancona un'altra sottolineatura insomma pensiamo che l'avvio di questa o percorso posso produrre poi seminari di approfondimento
Io auspico anche studi monografici c'è bisogno di una storia di Roma nella Repubblica del secondo dopoguerra
Io sono molto debitore nei confronti degli studi di Vittorio Vidotto io non sono gli devo di ridotto non ho l'età ma retro tutta desse nessun rilievo ma le cose che ha scritto sempre le ho ammirate con grande un grande coinvolgimento
Per questa capacità che poi è anche proprio di dei suoi allievi qualcuno c'è qualcuno c'è qua tenere insieme la storia socio economica con la storia politica la storia della cultura storia della politica e la storia culturale
Perché Roma questo a e questo è e e di questo e dei questo necessita lo diremo lo diremo meglio nel corso dei lavori e ultima cosa
è un peccato che non ci sia l'assessore alla cultura perché è ripartito in lettere il percorso legislativo
Che dovrebbe portare speriamo in tempi ragionevoli a assegnare a Roma a Roma Capitale un proprio statuto una propria autonomia
Che dia la la la la forza Roma Capitale a chi la governa chi la gestisce di muoversi come accade per le grandi capitali europee e che purtroppo ancora non accade per per Roma
E allora che qui in Accademia in sapienza con studiosi romani e non romani delle università romane non romane
Si dia un contributo anche in questo senso mi sembra insomma un buon viatico per i nostri per i nostri lavori
Grazie grazie
Bene allora possiamo iniziare il primo panel di lavoro il contesto storico-politico quindi chiamo
I relatori
Nostro presidente Augusto D'Angelo
Marina Formica Maddalena Carling passano già accomodarsi qui
Maurizio ci sei
Fosse poi faremo una pausa
Bene c'è tempo ancora e Umberto Gentiloni
Buongiorno a tutti
Chiedo scusa per il richiede tossire che accompagnerà
I miei brevi interventi ma l'influenza
Come dire non non dà scampo
Allora
Volevo
Tu rimani con noi no devo dire qualcosa anch'io
Sì sì sì ci sta Cise al numero tre allora per organizzarci dire questo prima di dare la parola Andrea si è raccomandato di valutare se riusciamo a fare la come dire la pausa alle undici coffee break
Questo dipenderà diciamo da quanto saremo bravi noi la proposta è visto che gli interventi previsti erano sei ma sono di fatto cinque perché si sposta al pomeriggio l'intervento di Matteo Mattia Diletti Andrea Guiso
Se riusciamo a stare nei primi con i primi tre interventi diciamo nei venti minuti
Facciamo segnata c'alle undici quattrocento non cambierà
Sicuramente il mondo per queste per queste vicende va bene allora io darò rapidamente la parola
Diciamo nell'ordine che è stato già deciso alle persona gli studiosi che intervengono sottolineo rispetto a quello che è stato detto fin d'ora fino ad ora
Che l'esigenza come dire di una storia di Roma nella Repubblica
Giustamente si tanti ho l'impressione che in tantissimi ci si stia lavorando presente studi
Di nostri come dire giovani in sapienza e si stanno occupando divarica spetti la mobilità e Ciaccia con un gruppo di di persone del dipartimento di di Scienze politiche ma anche con altri studiosi abbienza abbiamo fatto un paio d'anni fa una riflessione a tutto tondo sui centocinquanta anni di Roma Capitale con un po'di come dire proposte di lettura
Certo la città
A come dire nel
Nella sensibilità di tanti un po'sempre la stessa
Immagine mi ricordo di quando ci fu il grande dibattito su Roma le buche qualche andò fine diciamo sindacatura
Sindacatura viaggi
Mi torna sempre in mente quel film di Steno che si chiama I tartassati dei primi anni sessanta in cui tu non vedi neanche i primi cinque minuti e quello di cui si parla è eccessivo a livello delle tasse macchine in doppia fila le buche
Eccetera eccetera pensi sorpassa i sessanta anni quasi e stiamo ancora lì va bene mentre a mio giudizio interi dentro alle tematiche che venivano prima indicate può sicuramente dare
Tanti stimoli c'è per esempio tutto il periodo
Diciamo trattati di Roma
Concilio in mezzo gli Olimpia di sono stati momenti in cui Roma sia fortemente ridisegnate ha riproposto un'immagine come dire di una capitale di un Paese che era stato sconfitto ma che invece se la giocava con i paesi più come dire in progresso in quel periodo lì comunque perdonate questi primi
Cenni di interessi al tema io Dos subito la parola
A Marina Formica ordinario di Storia moderna presso l'Università di Roma Tor Vergata dirò qualche parola su tutti nel senso però non non mi allargo troppo no soprattutto con Beppe
Diremo purissima senza età ci conosciamo da troppi Signa
Benissimo allora Marina Formica
è una studiosa che a Roma ha dedicato tanto
Tanto diciamo studio faccio soltanto riferimento ad esempio a a
La città e la rivoluzione romana mille settecentonovantotto mila settecentonovantanove che
Libero diciamo cioè i primi e poi da lì si è andati avanti fino all'ultimo con Donatella Strangio a cui dobbiamo entrambi una scena
Che toccherà fare prima o poi che lei tratterà il tema attraverso delle pubbliche romane i luoghi e l'eredità del potere repubblicano prego Mati
Grazie grazie mille grazie
A ai nostri organizzatori di questo incontro importante in particolare a Maurizio Ridolfi
Che sono appunto stata gentilmente invitata esser qui stamattina proprio per così invitare diciamo proporvi un uno sguardo un po'lungo su quelli che sono i fili lungo i fili della della storia della storia della democrazia della storia della Repubblica
A Roma e non solo a Roma
Ora pur non essendo mi pare di capire il pubblico composto essenzialmente da studiosi di di storia ma credo che tutti sappiamo come gli studi sul Risorgimento degli ultimi anni abbiano mutato profondamente l'immagine del del diciannovesimo secolo
E delle sue rappresentazioni no
Perché e a a una vecchia tradizione quanto mai solida anche erudita del lo dico nel senso positivo del termine e di di studi risorgimentali si è poi affiancato fondendosi anche un approccio più legato ai temi di storia della cultura
Volto appunto a a indagare i fenomeni e le pratiche della società e della cultura contemporanea secondo una prospettiva critiche sociologica
Che insieme penso ovviamente ai lavori essenzialmente di Alberto Maria Banti in particolare all'uscita nel due mila e sette ormai Della Nale Inaudi dedicato al Risorgimento
Dove vennero appunto presentabili
Il presentate indagini storiografica mente ma metodologicamente innovative
Che hanno contribuito in maniera decisiva
A a ravvivare il concetto di nazione il dibattito sul concetto di nazione attraverso lo studio anche delle opere letterarie della memorialistica e della iconografia
Quindi credo che Possa non sorprendere come in una società come l'attuale in cui l'approccio liscio alle in qualche modo sembra prevalere sulla coscia e sulla conoscenza razionale
Apprendiamo guardando compriamo guardando no ci indigniamo guardando e così via
L'attenzione verso l'immagine proprio abbia costituito uno diciamo dei tratti predominanti del nostro modo di imparare
E allora da questo punto di vista una riscoperta anche dell'ottocento il secolo appunto che vide non a caso la nascita della fotografia per esempio ricordiamoci di questo elemento e non era casuale che in una società come quella ottocentesca dominata dalla mafia ebraica Anansi debba
Benissimo
Gran parte delle informazioni venisse appunto veicolata attraverso le immagini facendo propria una tradizione che era stata diciamo portata avanti soprattutto dalla Chiesa cattolica post tridentina cc e allora fatto questo diciamo questo discorso introduttivo che abbiamo come sia quanto mai importante quando pensiamo alle eredità repubblicane
Che poi sono confluite diciamo nell'arena repubblica e attuale tener presente due momenti fondamentali che sono stati da una parte la Prima Repubblica romana quella del mille settecentonovantotto novantanove
E poi la seconda quella del mille ottocentoquarantanove ovviamente non mi soffermo su questi elementi a tutti voi di certo noti
Se non per così rammentare ma veramente maniera superficie li stima come appunto nell'occasione della prima Repubblica romana
Il parla per la prima volta venne cacciato da Roma più sesso non più riconosciuto come sovrano pontefice ma soltanto come capo spirituale siamo negli anni a ridosso della Rivoluzione francese quindi no la la discesa di
Napoleone Bonaparte in Italia
E quindi dicevo in quella primissima esperienza assi delinearono le basi di quelli che sono poi i nostri sistemi democratici perché si sperimentò per la prima volta un una società retta da una Costituzione
Retta da un Parlamento bicamerale una società che vedeva finalmente le donne scendere in piazza a parlare di politica
I cancelli del ghetto essere aperti
E poi via via tante altre grandi piccole innovazioni no
In alcuni studi mi sono per esempio soffermata appunto su grandi temi come quelli legati ai dibattiti costituzionali ma anche su temi apparentemente marginali no pensiamo alla numerazione civica delle strade
Ora la illuminazione notturna permanente e fa fenomeni per noi oggi talmente usuali da non farci più caso che Vendola sperimentati proprio in nemesi di cui parliamo e allora
è impossibile credo
Continuare a fare come spesso è stato fatto anche in sede storiografica
A leggere cioè in maniera distinta la prima esperienza repubblicana quella cui facevo riferimento da quella più nota del mille ottocentoquarantanove Mazzini Armellini essa fino
Trend due tra i due momenti i rapporti sicuramente non furono o di reti perché pochissimi erano i su versi di ma tra questi proprio Carlo Armellini
Che da già ventenne come triumviro è il triumviro dico che già ventenne aveva cantato e la la libertà di Romano
E aveva ricoperto dei ruoli proprio in quella prima esperienza della repubblica romana di fine Settecento che poi nel mille ottocentoquarantanove si trovò appunto a rivestire la carica di tribuno
E poi l'eredità familiari di molti di quei protagonisti del quarantanove penso per esempio Sisto Vinciguerra che era superstite di un clan è repubblicano massacrato dagli insorgenti del Circeo e un impaziente anticlericale passato attraverso un maxi è un mazzinianesimo di azione ho perso anche a Pirlo stermini che ci viene descritto da alcune le fonti del tempo come ignorante di tutto fuorché di antica storia romana e dei fatti e delle frasi della Rivoluzione francese
Questi pochi esempi per richiamare come nonostante la damnatio memoriae avviata dalle forze della restaurazione all'indomani del mille settecentonovantotto novantanove
è il sarebbe impossibile pensare che io ricordo e la memoria di quella prima esperienza non abbia poi influito sulle esperienze successive
Seppure non si poteva parlare di Repubblica in maniera aperta
Diciamo politicamente
Diciamo vivace è sicuramente a livello familiare in positivo e in negativo il ricordo di quell'esperienza di due anni appena ma un'esperienza veramente intensa citavo appunto già il fatto
Magro scoprivo di un Papa che non viene per la prima volta nella storia riconosciuto come sovrano della città non poteva non gravare
A livello di sopravvivenze queste sopravvenienze si ritrovano appunto nell'uso di alcuni luoghi e nella dell'uso della simbologia proprio dell'esperienza repubblicana del mille ottocento quarantanove
Cinquant'anni quasi esatti di distanza
Dominati da un accordo in qualche modo Tacito sui segni e sui simboli che veniva a legittimare l'esercizio del potere da parte del popolo sopra
I casi così
Più vistosi sono per esempio quelli legati all'uso degli alberi della libertà no che ne forniscono prove e inequivocabili
Già nel mille settecentonovantotto scriveva un diari lista controrivoluzionario Roma sembrava essere diventata un boschetto tanto fitta era diventata la piantagione di questi Alberigo se erano gli alberi della libertà
Erano o dei veri e propri alberi o anche dei pali quindi solo dei simboli che adornati di a loro volta di altri simboli rivoluzionari
E coccarde tricolori di vari simboli della Rivoluzione francese stavano a segnalare in maniera appunto immediata visiva come dicevo inizialmente l'avvento di un mondo nuovo
La fecondità dei principi patriottici l'inizio di un'era politica fruttuosa dopo l'inverno tra virgolette delle dispotismo
E quindi al Foro Romano al Campidoglio al Quirinale a piazza di Spagna piazza del Popolo
Dappertutto potremmo dire erano stati innalzati dei pioppi prepari pre preferibilmente e non a caso dei pioppi dal latino populus no quindi il popolo sovrano
Arbustivo dicevo anche fatali attorno ai quali si ballava si cantava ma anche si celebravano matrimoni si
Celebravano dei battesimi laici l'antecedente ovviamente era quello della rivoluzione francese che aveva portato avanti a questo simbolo particolare a sua volta ereditato
Dalla rivoluzione americana a sua volta ereditato dall'antica tradizione dei Magi contadini
Dei simboli Falisci che venivano piantati per propiziare la fertilità dei soli e l'abbondanza dei raccolti in questo caso si trattava di raccolti di libertà no
Tra i simboli che venne Ivano anche apposti sugli stessi alberi della libertà sicuramente il berretto frigio
Anche qui sarebbe da fare un discorso più vampiro perché il berretto frigio era una sopravvivenza un simbolo dell'antica Roma repubblicana
Ove l'emblema di colore rosso a forma conica con la punta di piegata in avanti pile russa era stato indossato dai Liberti noi gli individui che passavano dalla condizione di schiavitù a quella della libertà quindi nell'antica Roma quando uno schiavo veniva liberato
Indossava questo cappello proprio per far vedere a tutti il passaggio di condizione
E appunto è questo uno dei tanti simboli che viene riesumato dalla prima e dalla Seconda Repubblica romana che si di fanno direttamente all'antico e qui sull'antico ormai esiste
Una letteratura
Amplissima mi piace ricordare proprio passa anche l'anno scorso cioè nel ventitré abbiamo tenuto come settecento istinti grande convegno mondiale
Qui a Roma proprio dedicato all'antico nel Settecento no abbiamo avuto più di mille relatori vende sta da tutto il mondo quindi un tema particolarmente appunto
Interessante per gli studiosi e questi simboli si ritrovano anche per esempio nella monetazione del tempo dove troviamo appunto
Derelitti Frigia alberi della libertà
Inseriti ad esempio tra due pugnali come quelli usati per il regicidio
L'assassinio del tiranno no discesa che
E ancora il fascio il fascio littorio Noemi identifichiamo oggi superficialmente con il fascismo
Dimenticando che invece aveva una origine quanto mai antica etrusca come è stato provato dal reperimento di una tromba a Vetulonia no una tomba etrusca
E appunto le armi portati dai littori c'erano dei servitori civili con il compito che di proteggere i magistrati
Divennero proprio simbolo dell'autorità maggiore e non entriamo nelle riflessioni sulla magistratura oggi perché molto avremmo da dire
Quindi nella Francia di fine Settecento e soprattutto nella nostra città a di fine settecento mila settecentonovantotto novantanove poi dell'ottocento mille ottocentoquarantanove appare
Appunto anche questo simbolo impugnato dalla dea libertà dalla dea ragione
Dove a volte si sovrappongono anche altri segni di impianto chiaramente massonico
E ancora potremmo molto dire anche
Su altre altri indizi che stanno a testimoniare come l'immagine potesse veicolare dei contenuti politici forti e farli per farli sedimentare nella cultura anche popolare no
Una cultura popolare che ricordiamo non era poi così estranea
A a questo patrimonio antico spesso è stato sulla scia delle delle letture di Vincenzo Cuoco è stato imputato ai patrioti e i cosiddetti giacobini di non aver pensato che le masse non intendevano certissimi il significato certi simboli così non era e non mi posso soffermare per motivi di tempo ma
Il patrimonio dell'antica Roma era ben presente anche agli analfabeti
E allora colori fogge
E di abiti tagli di capelli ornamenti carte da gioco tutto sembrava richiamare appunto l'antichità e quindi la libertà e quindi la democrazia ma ovviamente il discorso emerge in maniera ancor più forte più pressante a livello di discorsi di discorsi politici nelle Aule parlamentari perché tra le due Coree delle pubbliche
Ritornano alcuni
Motivi quanto mai centrali per una un sistema democratico il il tema dell'unificazione legislativa del territorio della centralizzazione dall'apparato statale
Della ridefinizione di pubblici servizi e poi dell'abbandono
Dei privilegi giudiziari dei privilegi sociali non si parla più di duca di Marchesi di Principe ma di ex duca ex Marchese ex principe
E io e soprattutto diciamo o un raffronto potrebbe essere il fatto
Su lo i testi costituzionali tra la Costituzione che venne adottata nel mille settecentonovantotto
Che a sua volta era erede di quella dell'anno terzo francese del mille settecentonovantacinque e la Costituzione del mille ottocentoquarantanove
Che ricordiamolo perché non sempre viene ricordato costituisce la base della nostra attuale Costituzione no se andate al Gianicolo non a caso troverete le scritte della costituzione del quarantanove e anzi vi invito se andate al Gianicolo andare a visitare il Museo della Repubblica Romana che a mio avviso è un piccolo gioiello entrata gratuita de quanto mai interessante proprio per entrare
O più nel nel cuore di questa citati questa città di libertà
Dicevo gli spunti sono o potrebbero essere innumerevoli di riflessione su questi aspetti su cui i fili che legano diciamo la storia da questa prospettiva e ripeto ormai la storiografia a un po'a un po'ha abbondantemente i visto quegli stereotipi per cui sarebbe stato diciamo un fenomeno soltanto legate all'élite
Lo studio della carne della documentazione archivistica penso al fondo per esempio della Giunta di Stato
Che si trova in archivio di Stato di Roma ma
Insomma tante altre fonti d'archivio ci dimostra e le carte processuali in particolare ci dimostrano quanto fosse stata viva la partecipazione alle due repubbliche
Da parte dei ceti popolari oltre che dei ceti colti oltre che dei cosiddetti borghesi e da parte delle donne anche su questo la storiografia ci si è soffermata in tempi relativamente recenti ma è è importante tenere presente questi aspetto
Quindi
Legami contatti per esempio nelle proposte che vennero avanzate dal triumvirato Mazzini Armellini e Saffi nel mille ottocentoquarantanove
E riecheggia no molte delle proposte che erano state avanzate cinquant'anni prima per esempio relative all'accoglienza delle famiglie povere nel palazzo del Sant'Uffizio
All'abolizione delle tasse più gravose e soprattutto alla distribuzione delle terre ecclesiastiche ai contadini poveri
Innegabili diversità sicuramente innegabili diversità che si fondono soprattutto sul ruolo completamente diverso posto direi della presenza dei francesi a Roma
Liberatori del mille settecentonovantotto novantanove seppur trattante virgolette e poi invece
Oppressori nel mille ottocentoquarantanove ma che appunto stanno a testimoniare l'esistenza di una memoria condivisa che sarebbe poi continuata del negli anni avvenire
E con gli anni a venire vorrei appunto chiudere ricordando come
Un tema ancora oggi particolarmente caldo come quello dei rapporti Stato Chiesa
Non possano prescindere da una riflessione su questi antecedenti di cui
Sto parlando di cui anche le costituzioni le due costituzioni recano traccia e dei cui recano traccia anche i luoghi della nostra città
Qui appunto non mi posso su fermare sui diversi lo anima ricordo soltanto quello forse più importante l'uso del Quirinale no dove oggi siede il nostro presidente della Repubblica
Ebbene essa lo sapete c'erano precedentemente i papi ed è stato interessante che sia stata finalmente fatta luce penso agli studi di Antonio Menniti Ippolito sul fatto che il Quirinale non era la residenza estiva dei papi
Ma era la residenza nei secoli dalla fine del Cinquecento in avanti la residenza dei papi in quanto proprio sovrani temporali quindi gli affari spirituali si sbrigavano in Vaticano
Prima San Giovanni in laterano poi ovviamente in Vaticano gli affari temporali si sbrigavano politici si sbrigavano al Quirinale e quindi non è un caso che le forze diciamo che voleva impiantare la democrazia a Roma si insediasse ero proprio
Nel Quirinale del mille settecentonovantotto novantanove
Al Quirinale aveva puntato Napoleone pensando poi non non venne mai a Roma ma pensando di far nella sua residenza personale romana di quella che doveva essere la seconda capitale dell'interno Parigi prima capitale
Seconda capitale Roma terza capitale Amsterdam ma e
Al Quirinale si insediarono le forze del consolato nel mille ottocentoquarantanove e poi nel mille ottocentosettanta il primo atto che viene fatto quando Roma viene liberata
Secondo alcuni occupata secondo altri dalle truppe italiane per diventare poi capitale del Regno d'Italia il primo atto dico è quello di mandare una guarnigione anche simbolica ad occupare il Quirinale
Quindi
Io mi fermerei qui mi chiedo e vi chiedo scusa della così sommarietà genericità di questo mio discorso ma spero di essere riuscita in qualche modo
Così a fa presente intanto la l'importanza dei simboli e poi l'importanza di considerare sempre i retroterra di quello che noi troppe volte diamo per scontato cede della nostra vita democratica
Grazie
Grazie Marina che è stata anche perfettamente nei tempi
Su suggestione una delle differenze che la Prima Repubblica
Confermano trovo che anche il conclave non a Roma cioè quello di rene
Che è un po'un sì forse forse la la professoressa agar li voleva un bicchiere grazie
Sì primo conclave il conclave no il pilota aveva un conclave di una Venezia quell'anno non degenera annusando nell'anno mille ottocento usiamo parliamo dell'ONU il un forse non è proprio un un unicum nella storia però nella storia più recente del giuramento Ascierto benissimo allora
A questo punto ringraziando appunto Marina Formica da lei direttamente la parola a Maddalena Carli anche lei professoressa ordinaria visto che è un temporaneo al Dipartimento di Scienze
Politiche dell'Università di Teramo
Anche lei diciamo di Roma si è interessata
Pariglie
Come dire in varie pubblicazioni con Umberto sui bombardamenti no bombardamenti degli alleati il volume
Del mulino del due mila e sette poi vedere il fascismo arte politica nelle esposizioni del regime che ha molto a che fare naturalmente con Roma e quindi le darei la parola per la sua relazione
Dal titolo dalla guerra alla democrazia quarantaquattro quarantasei Roma occupata liberata alleata
Prego grazie
Sui fatti sì
Grazie Augusto D'Angelo e grazie agli organizzatori
Che ringrazio perché nelle mie ricerche sul fascismo incontrato incontro Roma di frequente ma dell'arco cronologico che attiene a questa relazione mi sono occupata l'ultima volta e l'ha già detto Angelo insieme a Umberto Gentiloni
Venti anni fa ringrazio quindi perché questo convegno mi ha dato l'occasione di aggiornarmi
E di riflettere su quanto è su come la stagione storiografica di inizio millennio le sue domande delle sue ricerche le sue fonti abbiano dialogato con la stagione successiva
Nella neanche l'azione intendo trattare tracciare un quadro tutt'altro che esaustivo ovviamente del contesto storico-politico come recita il titolo della sessione degli anni in cui Roma viene occupata liberata è posta sotto tutela alleata
Un quadro che si propone di mettere a fuoco alcune delle grandi questioni del passaggio dal fascismo alla democrazia nel corso e attraverso la guerra gli eventi sono noti e la struttura di lungo periodo scelta danni organizzatori non rendere possibile una analisi in profondità
Dei tanti attori che agiscono interagiscono convivono e si combattono nei territori e sui fianchi dell'Urbe
Mille novecento quarantatré quarantasei
Il lasso di tempo e breve ma sappiamo denso di passaggi
Per dirla con le parole di Claudio Pavone è un tempo segnato da tre guerre patriottica civile e sociale
Vorrei iniziare ricordando quella che mi sembra la cifra essenziale degli studi pubblicati alla all'inizio del nuovo millennio
Città che è stata ripresa approfondita in parte stravolta ma mai negata appunto dagli studi successivi
Mi riferisco al tentativo di riportare le vicende italiane romane nel nostro caso nel contesto della Quercia
Una guerra totale e globale dalle cui dinamiche non è possibile prescindere per ricostruire i contesti nazionali
E locali
Alcuni di noi lo hanno fatto attraverso lo studio dei bombardamenti dall'alto dal basso ricorro a una metafora non molto felice mamma efficace altri rinnovando gli studi sulla Resistenza altri ancora rileggendo le strategie belliche del fascismo era interpretandone le politiche di Potenza imperiali dunque coloniali
Altri infine indagando il collaborazionismo su scala europea
Tornare a Roma restituirla con tasso di una guerra totale e globale significa tenere a mente che l'Italia e la sua capitale sono parte del teatro di guerra mediterraneo
E che esistita una dialettica oscillatori a tra Mediterraneo ed Europa che ha influito profondamente sulla storia del nostro paese al centro di due Paoli utilizzati quasi come Simoni mo'sinonimo ma oggetto di rivalità e apprezzamenti antitetici
Sinonimi poiché sino allo sbarco in Normandia del Giugno mille novecentoquarantaquattro
Il Mediterraneo rappresenta di fatto la Soler la sola regione dell'Europa centro-occidentale che ospiti combattimenti frontali con le armate nazifasciste
Rivali però e antitetici perché a ridosso della positiva conclusione della campagna del Nordafrica torna nel maggio del mille novecentoquarantatré
Torna a emergere la divergenza sulle modalità di conduzione della lotta contro il nazifascismo
Attaccare i Balcani o puntare alla Sicilia successivamente alla penisola italiana
Ho accantonare definitivamente l'idea di circondare il continente in favore di una penetrazione dalle coste settentrionali quindi dalla Normandia
Le oscillazioni della condotta alleata si trasmettono all'Italia la sua capitale amplificando né la rilevanza militare o relegando le alla marginalità di un obiettivo periferico è secondario
Quando l'offensiva segue la direttrice mediterranea alla conquista del Paese il riscatto di Roma vengono inseriti a pieno titolo tra le priorità degli Eserciti angloamericani
Quando prevale l'approccio continentale
I combattimenti sul suolo italiano perdono buona parte della loro importanza sottraendo uomini mezzi energie al traguardo portare lo scontro in Europa
Ulteriori fattori di complicazione sono le incertezze e gli errori i problemi della campagna d'Italia
Una sottovalutazione della capacità di resistenza delle armate nazifasciste e della impervia geografia delle coste e dei di Appennini centrali
Ostacola le operazioni degli alleati ben oltre le previsioni degli alti comandi e modifica progressivamente il destino bellico della penisola
Via maestra per raggiungere dal Nordafrica ai confini meridionali del Reich teatro di battaglie distogliere le divisioni sotto il comando del fand Maresciallo Rocca essendo in tanti entro in territorio tedesco
Potenziale fattore di digressione dai preparativi per lo sbarco in Normandia il di degli terreno di conflitto con l'esercito nemico in fuga e di interazione con le dinamiche della guerra civile che continua a imperversare oltre la linea gotica
Mediterraneo Europa Italia questo il quadro che fa da sfondo alle vicende romane
Tenerlo a monte a a mente consente cito dall'ultimo libro di Gabriele Ranzato la liberazione di Roma alleati resistenza pubblicato nel due mila diciannove
Ricongiungere due storie corse in genere parallele o comunque contrari punti di tangenza
Da una parte quella politico-militare di cui furono protagonisti gli alle atti per i quali l'obiettivo da conseguire fu come spesso scrissero soprattutto la caduta della prima capitale dell'Asse da
L'altra quella della Resistenza tutta incentrata sui fatti relativi all'ambito cittadino e sull'attività delle forze antifasciste contro i tedeschi e i loro collaboratori italiani
Come contributo più che simbolico del popolo romano alla propria liberazione
Per muovermi in questo gioco di scala e tra le continue oscillazioni che esso determina userò come traccia le carte e le fotografie dell'aviazione americana
Le tappe periodi tratti delle operazioni militari sono anche date periodi zelanti della storia politica della guerra civile di quella sociale romane e le mappe sono delle rappresentazioni anch'esse come insieme ovviamente a ma fotografia di cui abbiamo ricordato nella primo intervento le origini ottocentesche
Cominciamo dal mille novecentottanta quarantatré
L'anno in cui l'Italia implode e le sue istituzioni sembrano decomporsi
Un anno su cui ha recentemente riportato l'attenzione Luca Baldi sarà dedicandogli un intero libro che è intitolato per l'appunto Italia mille novecento quarantatré la guerra continua
Questo è il teatro di guerra Mediterraneo e del una ma a in cui sostanzialmente sì prefigura quella che sarà poi l'operazione Apache dello sbarco a Salerno ma mi interessa per sottolineare che appunto il dieci luglio
Ha inizio l'operazione husky e invasione della Sicilia risalita verso il continente il diciannove luglio che si restringe e cambia la scala
Avviene il primo bombardamento su Roma il famoso bombardamento su San Lorenzo con una didascalia che specifica come le zone che necessario non bombardare cioè il vaticano la città del vaticano e potremmo aggiungere le che abbiamo studiato i documenti anche le proprietà vaticane
Dislocati all'interno del territorio cittadino
Il ho messo successivamente una otto della ricognizione Arena scattata a qualche ora di distanza dal bombardamento dall'avvenimento del bombardamento
è una distanza che viene ridotta la Scala viene quinti ridotta e si moltiplicano i dettagli e direi che questa foto è una delle caratteristiche della guerra totale e globale
Riprende dando le osservazioni di Luca Baldisserri era ma diciamo una
Fenomeno che riguarda tutte le dimensioni globali
Questa guerra e anche una guerra in cui l'esperienza di guerra si frammenta e si caratterizza per una penetrante che atomizzazione
Seguono il venticinque luglio e l'otto settembre quindi la mancata difesa di Roma l'inizio dell'occupazione nazifascista i primi atti di resistenza
Se inserite nel contesto della guerra le vicende romane fin dal mille novecentoquarantatré possono uscire dalle strettoie in cui sono state affrontate con ottiche Italo scientifiche o schiacciate su una presunta eccezionalità italiana
Penso in primo luogo alla necessità di domandarsi come sia avvenuto avvenuta la caduta del fascismo e e di confrontarsi con il vuoto di potere che tale caduta lascia alla formazione del governo provvisorio e palla vicinanza tra venticinque luglio
E otto settembre che consente di ripensare in qualche modo alla tesi della presunta morte della patria e di rimettere in discussione una
Il suo peso diciamo costitutivo sulle e origini della Repubblica
Penso anche che rivista all'INPS dagli dentro la guerra e dal mille novecento quarantatré
Si sia anche di potuto ripensare il rapporto tra la resistenza e la popolazione un rapporto che appunto infatti collocato all'interno degli spazi e dei tempi di guerra
Che ha visto la rivisitazione di alcuni episodi dubbi in qualche modo
Complicati dalla dimensione memoriale che ha accompagnato la valenza simbolica delle azioni di resistenza stessa
E penso appunto anche alla
Ai rapporti tra resistenza occupante nazista e all'interna tedesca
E all'interno degli occupanti nazifascisti ai rapporti tra i nazisti per il partito fascista
I collaborazionisti
Le forme di repressione dal rastrellamento alla rappresaglia e gli attentati sono delle forme e delle condotte di guerra vado rapidamente avanti
Passo al mille novecentoquarantaquattro agli inizi del mille novecentoquarantaquattro abbiamo un nuovo ampia mento parziale della scuola scarna
Lo sbarco di Anzio che per il PIL Rizzante tanto sul piano militare che su quello politico i giorni che precedono che seguono lo sbarco sono caratterizzati da conti svariati sull'avanzata militare degli alleati
E anche dalla sottovalutazione dell'inclinazione della popolazione a voler uscire dalla guerra una guerra che si fa sempre più pesante che all'interno della città presenta sempre più problemi di esistenza quotidiana e anche alimentari
Tra il dicembre del quarantatré il marzo del quarantaquattro si intensificano le azioni della Resistenza armata che sono innescate anche dalla
Credenza di un prossimo arrivo degli alleati e quindi di una conto sbagliato con i tempi della liberazione di Roma
Non mi soffermo nella complessa dinamica all'interno del fronte resistenziale e nemmeno nel funzionamento tra sì per rimanere alla formazione più importante il gatto fra piacque centrale e Gatto di zona
Ricordo soltanto che nel marzo del mille novecento quarantaquattro con l'attentato di via Rasella che l'eccidio delle Fosse e Ardeatine si raggiunge il culmine delle azioni il culmine delle polemiche interne al fronte resiste resistenziale
E dopo via Rasella sostanzialmente c'è un restringimento delle azioni del di attivismo
Il terrore germanico
Ne ha uno dei ovviamente motivi ma uno dei motivi è anche appunto questo deterioramento delle condizioni diversità della popolazione
Anche la liberazione di Roma
Segnata da polemiche
Dalle divergenze e dagli antagonismi tra britannici americani sui tempi e sulle direttrici geografica
Accentuati da una scarsità dei servizi di Intelligence che sono all'interno della città la
La liberazione di Roma è accompagnata dalla fuga dei fascisti e dalla ritirata con rappresaglie dei nazisti la liberazione della città fa diventa un simbolo a livello nazionale e internazionale
Ma la guerra continua la guerra continuerà appunto ancora un anno e Roma sì sofferma sostanzialmente sull'incontro tra la popolazione e gli alleati
è un incontro di Gioia ma è anche un incontro in cui sì manifestano emozioni di delusioni e senso di amarezza da parte della popolazione e diffidenza da parte dei Libor liberatori
Il clima emotivo e politico che Marche era all'ultimo anno di guerra che la transizione nullo o affronterò se non ricordando con alcune immagini la presenza delle truppe alleate in città sotto forma di garanzia per i destini del ex paese della classe
Ricordo anche che sono i mesi in cui i partiti dell'Arci alle AN cominciano a riposizionarsi in vista del referendum e dell'Assemblea costituente
E anche in vista del nascente mondo bipolare ma su questo passero avrebbe il testimone a Maurizio ricorsi
In conclusione negli ultimi tre quattro minuti che mi restano vorrei proporre alcune brevi considerazioni
Su alcuni luoghi a mio avviso simbolici con il rapporto del rapporto scusate con il passato della guerra e della transizione sulla scorta di alcune sollecitazioni di un volume scritto da Anthony Marshall Lazzi Amedeo Osti Guerrazzi nel marzo due mila dieci che propone degli itinerari
Nella Roma tra il quarantatré e il quarantaquattro ma soprattutto delle sollecitazioni lo ha citato Maurizio poco fa di Vittorio Vidotto che ci ha insegnato a ragionare per luoghi e soprattutto per luoghi urbane della città di Roma
Sono alcuni i luoghi diciamo faccio una brevissima carrellata
Questo San Lorenzo che della guerra portare i segni della distruzione ma anche di una memoria che sia andata costruì in costruendo fin dal mille novecento quarantacinque e che racconta di molti dei protagonisti della guerra a Roma ma anche di molte delle assenze
Il diciannove luglio il fascismo non visitò non era presente nel quartiere bombardato
Un altro diciamo dei luoghi che ho incontrato nella memoria diciamo della guerra in questo palinsesto che questi luoghi rappresentano il ministero delle corporazioni costruito tra il mille novecentoventotto nel mille novecentotrentadue da Marcello Piacentini e Giuseppe Vaccaro
Su via Veneto all'altezza di via Molise committente Giuseppe Bottai all'epoca sottosegretario alle corporazioni è il il ministero l'unico ministero insieme a quello della Marina costruito ex novo dal fascismo
Dal mille novecentoquarantatré il ministero ospiterà la sede della FIS Federazione romana del fascismo dal novembre del quarantatré quando si sposta da Palazzo Braschi
E il ventitré marzo quarantaquattro ospiterà i festeggiamenti per la rifondazione del partito
Ed è già al ministero del mille corporazioni che ha inizio la fuga dei fascisti dopo il quattro giugno verrà quindi occupato da un comando delle truppe alleate non mi dilungo su questa storia
Se non per segnalare che attualmente il ministero sono scomparsi gli archivi ma tutto il ciclo diciamo decorativo ispirato alle corporazioni
Comandato da Bottai e più importanti i tetti artisti dell'epoca rimasto intatto o semi intatto il ministero delle corporazioni dopo aver cambiato più forte nomi attualmente il ministero delle imprese e del mente in Italia
Con buona pace delle come dire delle radici di Jennings loci che sono all'interno dell'espressione
Made in Italy cioè un servizio culturale che si sta occupando della valorizzazione del ministero che è possibile visitare ma non c'è se non un riferimento ai grandi architetti artisti che vi hanno lavorato alla loro costruzione alcuna memoria della funzione che questo ministero ha avuto non solo negli anni Trenta come appunto centro dell'elaborazione corporativa ministeriale in
Anche negli anni della guerra
Vado velocissimamente non mi ci soffermo è il museo di via di via Tasso che appunto invece va valorizzato in positivo un luogo simbolico del potere nazista anche delle sue relazioni con i collaborazionisti in particolare mi riferisco alcuni passaggi che la banda Koch affatto per questi
I locali e
Finisco con una panoramica appunto di alcune delle tantissime fotografie che esistono degli allegati all'interno della città
Alleati che sono spesso trarsi raffigurano spesso sui luoghi dell'antichità
Sui luoghi del barocco sui luoghi del cinquecento ma si raffigurano anche e usano forse con le stesse modalità scenografiche con cui lo aveva concepito diciamo il fascismo luoghi appunto del fascismo
Per concludere credo che Roma
Sia stata trasformata da venti anni di fascismo sul piano politico ma anche su quello urbano e sociale
Alcune delle trasformazioni sono irreversibili e pensa sia necessario sempre di più con il passare degli anni
Un lavoro di contesto e metalli contestualizzazione che ne depotenzia il fascino estetizzante poiché moderno e nel restituisca il significato politico e sociale anche della fase di guerra e di guerra civile
Con i tempi ci siamo a questo punto io prima di
Dare la la parola Maurizio chiedo
Alla lì alla presidenza noi abbiamo sull'undici dieci possiamo fare le facciamo una una piccola annotazione non dentini come dire non tanto su quanto detto ma nessun impianto iconografico perché ma colpito ma non penso sia che tra le foto
Dei soldati che si fanno le foto nei luoghi Ciaccia non ci sono
Mai diciamo soldati afroamericani no
Hanno in queste macchine sono abbastanza rare e invece una delle prime cose che colpì i cittadini di Roma non so se l'avete vista qualche giorno fa l'intervista di Augias sul Corriere della Sera se non sbaglio
Fu la poi io mi ricordo anche la testimonianza di una vecchia popolana romana che uscì quella mattina e si trovò
Come diceva lei due soldati neri neri neri sul ponte a Porta Portese io sull'entrata nel rifugio urlando e facendo Luda da ogni anno da un ogni fu uno dei come dire degli impatti notevoli sulla popolazione che diciamo aveva avuto poche esperienze da quel punto di vista se non quelle coloniali ma chi era andato
Va bene
Perdonatemi piccoli siamo d'azione
Di colore e a questo punto guidò la parola ringraziando Maddalena Gardini do la parola a Maurizio Ridolfi
Anche lui ordinario di Storia contemporanea in questo caso appunto all'Università della Tuscia invettive di Terni
E
Pietire scrive ricorda le feste nazionali sia produzione diciamo ampia proprio sui temi diciamo di cui stiamo parlando gli do la parola penso sia la cosa migliore da fare grazie rap
Grazie dell'architetto
Con cui mi hai presentato allora io
Cerco di raccontarvi un mio percorso di ricerca che in atto per cui avrà tutti i difetti dei guai dei percorsi in itinere
Che muove e nell'economia complessiva del nostro convegno per cui qualcuno di noi tratta
Ditemi e altri colleghi ovviamente ne trattano altri
Che muove da questo quesito che succede dopo il quarantaquattro quarantacinque a Roma
Nel corso di un ventennio
Il titolo allude alla Costituzione della Repubblica che per me vuol dire arrivare gli anni sessanta come avviene la transizione come viene l'avvento destituzione repubblicane e che cosa questo a voluto o poteva dire per la capitale che riprendeva
A svolgere un ruolo suo troppo
Le drammatiche vicende che Maddalena ricordava
Ovviamente una guerra che aveva dissolto o le varie vicende le conosciamo il ruolo di Roma come capitale non rimaneva più niente dal punto di vista istituzionale e amministrativo di quel che c'era di quel che c'era in precedenza
E qui la questione del rapporto tra antichità
Miti lontani della romantica
E lontana la riproposizione che ne aveva fatto il fascismo
Eccome quella eredità con tono un conto entrò in gioco dopo il quarantaquattro quarantacinque
Mi sembra un tema molto bello molto molto intrigante interessante
Necessario
Commenta
Come lo affronto la frutta intanto facevano dei riferimenti a dei nostri amici e colleghi
Che su questo hanno lavorato proprio per dare l'idea di come diciamo la storiografia si muove su queste questioni con punti di vista
Non omogenei mettiamola mettiamola così
E poi di di anticipo due percorsi di ricerca
Che credo nuovi il primo relativo a con mentre a in questo gioco l'Istituto nazionale di studi romani
Che era nato nel venticinque lo dirò dopo come espressione massima
Della trasposizione snelli sul terreno degli studi storici degli orizzonti del del regime fascista dopo il venticinque
E come invece sia possibile recuperare illustrare rappresentare sull'onda di quello che diceva Marina sull'onda di quello che diceva Maddalena un percorso sui luoghi della Repubblica possibili muovendo dal dal gioco storico quindi dalla RAI Rocca Roma repubblicana classica
Dalla Roma repubblicana rivoluzionaria del quarantanove e come tutto questo abbia o non abbia influito nella nuova immaginando il nuovo volto di Roma dopo il quarantaquattro quarantacinque
I nostri studi nostre i nostri colleghi prima muovevo da Vittorio Vittorio Vidotto
Ci ritorno insomma ventotto ha parlato
In uno dei suoi diversi studi li conoscete tutti Roma contemporanea Roma capitale del Cile eccetera eccetera di un paradosso
Una metropoli che
è diventata postmoderna senza essere passata da una effettiva e reale modernità e modernizzazione
Vittorio poi lo diceva con un piccolo rammarico da studioso laico come lui era commedia anche io sono
Vale a dire una
Un fare i conti con la laicità della Repubblica che Roma non ha fatto fino in fondo quasi con una certa sudditanza verso finalmente
L'enorme influenza del Vaticano della Chiesa la presenza pervasiva da tutti i punti di vista della
Della chiesa e però poi anche Luisa
Ha fatto un'osservazione che che va ripresa
Nel rapporto tra Repubblica e
E passato lasciamo stare per un momento l'Italia umbertina Alitalia d'inizio Novecento che pure meriterebbe attenzione pensate solo gli sventramenti degli anni ottanta pensate solo l'impatto del cosiddetto vittoriano dopo il dieci undici nel palcoscenico urbano laico punto della della della città mandiamo rapporto col col fascismo
Rispetto a questo nessuno questo rapporto le
I punti di vista di Dinoi storici sono sono un po'diverso
Tra le varie cose che ha scritto Vittorio Vidotto voglio riprendere questo perché
Direi è un frammento che ci aiuta ad entrare dentro i lavori del nostro del nostro con
Il il richiamo è a Roma contemporanea volume Roma contemporanea la Roma del dopoguerra rimane del tutto estranea
Ad un'adozione di un canone e in questo senso è già paradossalmente e precocemente e anche se inconsapevolmente posto molte
A Roma convivono tante culture tanti modelli diversi di questo complesso sistema di relazioni andrebbe individuata la mappa dei poteri reali
E questo il percorso di ricerca che molti di noi stanno intraprendendo contestata la mappa dei portieri reali nella Roma del del secondo dopoguerra una mappa diceva allora Vidotto che è ben lungi dall'essere stata
Anche solo abbozzata
Se questo è un punto di vista di De Vittorio Vidotto che io che io faccio mio lo dirò cercherò di dirlo
è mancata nella rappresentazione nella costruzione di un nuovo volto della capitale dopo il fascismo dentro la Repubblica un canone che tenesse insieme tutto
Per vari motivi alla guerra fredda le contrapposizioni radicali la presenza ovviamente di due mondi quello laico e quello religioso molto forti molto molto influenti
La e permanere di
Amministrazioni locali lo diranno meglio prima e dopo altri colleghi che hanno avuto un certo una certa impronta direi lì probabilmente la periodizzazione si può fare tra un prima e un dopo le giunte rosse
Del settantacinque settantasei probabilmente c'è un trentennio prima e forse c'è un periodo successivo ma andando andando oltre questo lo studio recente di di Galli Della Loggia che molti di voi avranno subito e di corsa guardato eletto immagino chi studia a Roma non credo si sia sottratto a questo
A questo intrigante impegno rapporto tra fascismo e Roma
Tra fascismo e Repubblica due citazioni che vi danno l'idea del suo punto di vista che non è il mio nulla di paragonabile si ritrova al Foro Mussolini puoi Foro Italico
Quasi l'unica Zandonai ridendo diciamo questa questa debolezza della Repubblica nel fare i conti con
La pietrificazione diciamo
Promossa dall'ideologia fascista
Scrive Galli della Loggia in realtà la Repubblica in emette abilmente condizionata dal suo passato ha deciso per il principio di tenersi lontana dalla pericolosa tentazione della grandezza per la paura da parte del potere che la governava di non avere la medesima capacità di mobilitazione di energie e di unitarietà di indirizzo mostrata dalla dittatura
Di mancare della determinazione che quell'aveva manifestato di raggiungere lo scopo
Una dittatura può permettersi di avere una determinazione ed un impianto di un imperativo di quella
Di quella natura ancora rinunciando connotare misura cattivo lo spazio pubblico esser la Repubblica si andava a perdere agli occhi dei propri stessi cittadini una partita molto importante
Quello del confronto simbolico col passato e con la forza dei simboli
Decisiva nella nell'indagare questo tipo di problemi che abbiamo posto al centro del nostro del nostro convegno il confronto simbolico col passato
In questo modo anche in questo modo si è assicurata la Nostalgia di quel passato
Nella busta regia prossima
Come di fatto è avvenuto una sopravvivenza assolutamente fuori luogo
E meno male che è fuori luogo una
Uno studioso vicino ad Ernesto Galli Della Loggia come Giovanni Belardelli intervenuto più volte sulla stampa su questi temi
Quanto costa non aveva un'idea della della capitale o anche altri interventi la messa su un piano leggermente diverso è per noi ancora più intrigante detto dell'impegno della dittatura fascista di di Mussolini in particolare
Nell'assegnare attraverso l'architettura attraverso la pietrificazione appunto di Roma una una nuova idea di modernità scrive però Giovanni secondo me e qui in modo mondo
Condivisibile molta di quella ideali idea di modernità ci appare oggi inaccettabile
Non solo ovviamente per il contesto politico in cui avveniva quello di una dittatura
Ma anche per il dissidente lamenti effect
Quarti per l'apertura di via dell'Impero di via della Conciliazione peraltro lo sapete sommati queste cose ho studiato furono lavori chiusi solo nel cinquanta in occasione in occasione del Giubileo allora che tipo di modernità vuole modernità
E insomma di il tema il tema è molto intrigante
Cosa verrà scritto Emilio Gentile nel suo libro il funky Fascismo di pietra anche attenzione questo è un altro punto di vista interpretativo che faccio il mio
Il progetto di modernizzazione da parte delle fasce ma c'è stato eccome ma che tipo di qualità aveva quel Progetto scrive Emilio
Consacrare nella pietra un esperimento totalitario per trasformare gli italiani nei romani della modernità
Non fu la romantica romanizzata il fascismo attenzione a questo il passaggio quanto il fascismo fascisti Zare la romantica e la sua storia
Qual è la conseguenza rimodellando la pietra il Duce manipolava l'esistenza e l'identità di una città e di un popolo e ne seppellì va insieme la libertà sacrificando l'uva alla propria ambizione
Questo mi sembra il punto di vista non puoi costruire un percorso di ricerca diverso come avete colto
Molto bene nel quello invece di di Galli della Loggia cosa succede allora dopo il quarantaquattro quarantacinque
Viene meno quel palcoscenico simbolico di cui avete detto e che tipo di fascismo aveva eccome costruito lo sappiamo bene fra piazza Venezia e l'Altare della Patria con tutti i rituali del CIPE per le celebrazioni
Che voi tutti conoscete
Ha scritto ancora qui ridotto con la caduta di Mussolini crollava il disegno di una Roma imperiale vittoriose conquistatrice rivelato sì un'immane utopia una vana illusioni
E trascinava con sé tutto l'insieme di valori patriottici e nazionale che vi erano stati convogliati
Il recupero di un passato glorioso il nuovo primato italiano non crollava solo il regime
Il problema della patria morta non morta
Con la un'idea d'Italia e il mito di Roma
Con queste questioni fai Conti l'Istituto nazionale di studi romani
Che per molti di voi dice che sarà questa cosa è attenzione perché questo fu un'istituzione molto importante oggi
Diciamo almeno presente nella
Nel contesto delle attività scientifiche e culturali romani molto presente per altri aspetti ci sono amici e colleghi che ci lavorano non voglio
Non vogliamo anche aree di rispetto velocissimo storia nato nel venticinque
è diventato è stato per vent'anni il principale luogo di costruzione di un'immagine di una cultura di una rappresentazione
Della romanità fascistizzando trenta mettiamola mettiamolo in questo in questo modo con con la guida di uno studioso Carlo Galassi Paluzzi
Che poi riprenderò per un'idea di romanità che dopo i quarantacinque viene fortemente messo in discussione da chi dal quinto Tosatti
Che rimane alla testa di questo istituto fino sessanta quelli sono gli anni i nostri centrali per capire questo un possibile nuovo volto
Di Roma dentro e attraverso la Repubblica quinto Tosatti è un cognome che alludeva
Automa collega ad un'amica che noi che noi conosciamo tutti molto molto bene io sono debitore in questa ricerca che ho fatto presso l'archivio dell'Istituto
Alla grande generosità di Massimo Gilardi che non so se se sede FS no non c'è oggi ma che mi ha fatto vedere le mi ha detto guarda questo qua è vedere questo qua è vedere quell'altro così come sapete c'era mine che ha molto lavorato su questo tema nel volume dedicato
Ad Emilio Gentile c'è un saggio di quadro molto molto interessante molto su molto molto ben fatto allora perché l'attenzione a questo a questo istituto ma intanto perché non nessuno dei nove aveva avuto voglia di andare a vedere le carte non so per quale motivo sinceramente davvero non lo so
Però quando ho cominciato a guardare e mi sono reso conto che la prima cosa che fanno attenzione allora chi era
Paluzzi interessa di meno dopo il quarantaquattro
Viene viene diciamo messo immagini l'istituto viene comunque commissariato arriva quinto Tosatti che scelto dal De Ruggiero ministro della pubblica istruzione azionista liberale democratico liberale
E il governo che il Governo Bonomi lui lui chi era Looy era un giornalista pubblicista molto bravo molto noto
Sinistra democristiano una volta si sarebbe detto Gronchi hanno quindi diciamo mondo cattolico sociale ecco che gestisce per quindici anni
L'istituto e questi sono gli anni in cui ci sono le giunte democristiane
Che si succedono in questo gioco di alleanze
Che creò molte polemiche con la destra monarchica missina e quindi con un coinvolgimento nell'amministrazione anche di forze politiche di quella che era allora allora la destra ma il primo problema che loro si pongono
Che quinto Tosatti pone coinvolgendo vi dirò una serie di studiosi di primissima qualità dare un uovo una nuova immagine al concetto di romanità perché quella romanità
Intorno a cui si era costruito poi Progetto fascista non può più tu funzionare e colera quell'idea di romanità Galassi palustre mille novecentoventisei
Roma per noi simboleggiata nel dantesco binomio del sacro santo segno dell'Aquila e del venerabile il segno della croce romanità significa per noi ordine disciplina armonia gerarchia
Romanità significa amore ordinato per l'universale
Perché l'obietto proprio l'obiettivo insomma proprio dello spirito romano dell'anima latina è il mondo inteso come un unico campo di apostolato ove condurre o dei stabilire l'ordine
Ci siamo ci siamo capiti ci siamo intesi
Allora invece quinto dosati che cosa fa
Mette insieme studiosi intellettuale di area laica e di aria diciamo cattolica a un fortissimo rapporto con Montini quindi col Vaticano tutto avviene con una finalità evidente quello di riporre attraverso un non nuova concessione della romanità al centro
La cristianità religiosità che era il Progetto poi della delle giunte guidate dai democristiani dopo dopo le elezioni le prime elezioni amministrative sapete dopo la nascita della Repubblica
Chi ha però un ruolo centrale in in questi anni Alberto Maria Ghisalberti che prima segretario direttore poi presidente dell'Istituto nazionale del Risorgimento a cui viene dato l'incarico ecco Marina
Dire riprendere richiamare immessi con la Repubblica che la Repubblica sia del novantotto novantanove ma che è soprattutto la Repubblica del minor ottocentoquarantanove
Di Isabella che che è uno studioso di una raffinatezza incredibile io che sto lavorando avendo una formazione diciamo celtista su cose ottocentesche
Insomma di varia natura
Ho riletto molte cose sue vi assicuro la modernità dei questo studioso la raffinatezza di questo studioso nel fare storia politica attraverso la storia quotidiana attraverso la storia culturale attraverso i carteggi è formidabile
Stiamo parlando di uno studioso che era nato alla fine dell'Ottocento
E che quindi insomma aveva una formazione che era era ovviamente molto diversa
Da quella che noi che noi abbiamo ma insomma un lavoro intorno alla Repubblica romana non si lavora sulla nascita e la Repubblica il meno novecentoquarantasei il due giugno non c'è nella rivista nella rassegna nelle attività nel ciclo di conferenze e di corsi di formazione che loro facevano guardate che tutti i giovani diciamo di famiglie borghesi importanti a Roma sono passati da ICI dai corsi di formazione che l'Istituto nazionale di studi romani faceva fino a tutti gli anni sessanta
Non è quindi una istituzione diciamo ai margini della storia culturale della città lo dico chi avesse voglia di andare a vedere
Andare a vedere proprio per proprio conto queste cose
Ciclo di conferenze pubbliche sul nuovo concetto di romanità Cornello
Giustifica Tosatti
Lo giustifica nella necessità di ridare linfa vitale a questo istituto che ovviamente viene fuori dalla guerra con lo stigma
Di un organismo di un nati uno di una di una istituzione deputata promuovere l'ideologia la propaganda diciamo del fascismo attraverso oppure iniziative culturali ma con una forte impronta
Di quella di quella natura cosa dice Tosatti dobbiamo contribuire ad un esame critico del concetto tanto abusato in passato di romanità e dei valori occorre dopo il fallimento
Che non è solo materiale del Paese produrre un inventario per vedere se e quali residui attivi possono concorrere alla ricostruzione culturale di esso sì quali
Non era chiaro quale potesse essere il ruolo di questo Istituto nazionale di studi romani che andava che andava a ripartire
Belle le conferenze e gli incontri tenuti da De Ruggiero come da Ghisalberti come da Igino Giordani in come da tanti altri che vengono
Coinvolti su su fino giovane spietato Scoppola che nel mille novecentosettanta nell'anniversario centenario
Di Roma Capitale viene chiamato il più giovane di tutti atti nere una conferenza e è un seminario c'è un passaggio che voglio richiamare perché è direttamente legato
A questo rapporto dittico moderno questo rapporto tra Repubblica e fascismo
Dei ricordate il la la grande discussione tra gli anni venti e gli anni Trenta tra modernità e classicismo dentro la costruzione del modello fascista
Modernità ricevono uno stuolo di architetti Piacentini negli altri e qualcuno soprattutto in previsione della formazione del possibile Progetto di
E quarantadue poi sarebbe arrivata la guerra ovviamente questo sarebbe stato bloccato avrebbe comportato vice un recupero del classicismo è un recupero di cosa
Di quelle immagine di Roma delle colonne degli archi è
Che torna spessissimo in questi studi che mi è capitato di vedere che molti di voi conosce un anno di architetti di urbanisti di storici della città che a questo si sono dedicati
Scrive Tosatti
La nostra patria che ha conosciuto in passato altre miserie
Ed altre grandezze rinascerà la Roma delle colonne e degli archi quella Roma lì quella degli anni Venti e degli anni Trenta
è morta ma le grandi nazioni cristiane grandezza cristiane non muoiono
Non possono non possono morire
Insomma non ve la faccio lunga ma in questi quindici anni fino direi fino alle Olimpiadi agli ottavi impiegate sessanta queste la rivista dove i sindaci democristiani vanno abitualmente ad aprire i cicli annuali dei corsi di formazione
Fino a ciò accetti fino al sindaco delle delle Olimpiadi dove nella rivista dell'istituto
Andreotti già potentissimo dal quarantasei quarantasette ma allora era quello che ha gestito le Olimpiadi dal punto di vista politico scrive un lungo saggio l'anno dei giochi olimpici
Che forse non ha scritto Luigi o forse l'ha scritto lui perché è talmente denso di richiami storici
Che di solito sono presenti
In genere se l'iscrizione descriveva d'
Forse valore senza però ecco allora solo che c'è un bar Rolando solo uso ci possiamo mettere Fazio circa Forsyth era solo per valorizzare il fatto che non era uno scritto di circostanza
Di grande impegno che da me l'idea di come quello forse un momento di passaggio rispetto al rapporto antico modernità che certo era presente ma rispetto all'Olimpiade avrebbe rappresentato qualcosa di molto
Dei molto nuovo attenzione quindi andiamo a vederle queste fonti questi archivi perché sono molto interessanti
L'altro percorso di ricerca stormo mi sono allungato un povero Brass sei ventotto mila cinque minuti dai sintomi intanto facciamo indossava quattro fa evocato l'altro percorso
Sentendo Marina sentendo Maddalena è possibile ricostruire
Un inventario di luoghi repubblicani che abbiano un nesso col passato e che diano un senso all'immagine di Roma Capitale vinto la Repubblica
Forse sì forse no come come mi ci sono avvicinato io
Intanto su questo tema
In uno dei convegni previsto nell'ambito di questo progetto Lessico per la Repubblica
Andrea Giardina vera del mondo a Viterbo fare
Una sua
L'ex ceo immagino bellissima come sempre sull'eredità delle repubbliche antiche condanne rivendicazioni
Prescrizioni e chiacchierando un po'con lui ma su ho cercato di costruire questa possibile mappa
Repubblica classica
Quali luoghi che mi vengono in
Mentre voi che siete romane io non sono Romano sul piano piano cerco di
Le Terme di Caracalla
Che successe
Il ricordo dell'editto del duecentododici avanti Cristo sul diritto di cittadinanza uno dei capisaldi della romanità nella accezione che non interessa il Tempio della Concordia
Già sede nel dicembre del sessantatré avanti Cristo della difesa ciceroniana della Repubblica vi ricordate la congiura
La congiura di Catilina
L'uomo di che richiamano invece la Repubblica quella del quarantanove anche quella del novantotto ma soprattutto il quarantanove
Intanto il Museo del pubblico romano ha ragione Marina se non vi è mai capitato di andarlo a vedere
Andarlo a vedere
L'odonomastica cambia ne tiene conto nel costruzione di un nuovo voto della città di tutto questo la Porta di San Pancrazio del quarantanove era stato uno dei luoghi dove diciamo
La la la
Attentati a difesa di Roma era avvenuta entra nel sessantuno nell'auto mastica della città
E monumento a Goffredo Mameli al cimitero del Verano quello in onore di Anita Garibaldi nel trentuno al Gianicolo di Sara nata ma sempre al verranno e ancora
La Repubblica del quarantasei certo il Quirinale il Campidoglio la Sala della Lupa quando il dieci di giugno
Viene dato il primo risultato che accenna la vittoria ormai incorsi nato della Repubblica questa manifestazione viene fatta la Sala della Lupa e qualcuno tira fuori la bandiera della Repubblica romana che da qualche parte sta era stata nascosta era stata era stata conservata nel cinquantatré a piazza Esedra diventa piazza della Repubblica e lì c'è uno dei passaggi più significativi
Nella ricostruzione odonomastica e quindi il volto della città della capitale e lì il gioco è diamo e il nome di piazza della Repubblica
A piazza dei Cinquecento o a piazza Esedra c'è una per la discussione nella nella cominci Commissione
Consultiva della toponomastica sapete che funzionava così o no ogni amministrazione abbiamo una commissione consultiva che poi facevo le proposte si arrivava
Si arrivava le delibere e qualcuno dice è come facciamo toccare piazza dei Cinquecento quella ricorda Dogali e lei non possiamo non non ci possiamo mettere mano mentre piazza Esedra in fondo insomma non aveva
Questa valenza e però attenzione quello diventa uno dei luoghi più importanti nella storia dei palco del palcoscenico repubblicano
Perché là davanti c'è la basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri che diventa il luogo diciamo
Delle cerimonie di Stato tanti funerale tanti passaggi importanti quindi Piazza della Repubblica ed amanti il luogo dove esercitare la funzione massima in un palcoscenico Recup
Repubblicano dei cerimoniali dei
Dei rituali lo abbiamo sottovalutato ma questo è uno dei luoghi più significativi e più importanti in una possibile storia dei luoghi della Repubblica ovviamente dietro c'è
Tutta la storia delle Terme di Diocleziano Michelangelo Vanvitelli ma insomma quella un bel passaggio
Così come così come altri così come accade nel mille novecentoquarantanove con l'inaugurazione all'Aventino
Della del monumento a Mazzini e il due giugno il quarantanove ricordando il centenario della Repubblica romana
Grandi polemiche nel corso della primavera perché il presidente Einaudi va a festeggiare a celebrare Repubblica Napoletana ma non partecipa alle manifestazioni per ricordare la Repubblica romana
E ovviamente i romani sono molto diciannove
Contrariati che questa di questa mancanza di questa
Di questa assenza insomma possibili luoghi della ripulito ma un poi ancora attenzione
Arriviamo a agli ultimi agli ultimi passaggi
E centocinquantesimo
L'inaugurazione del muro della Costituzione della Repubblica romana al Gianicolo la la la la la rinascita del Parco degli eroi risorgimentali
Insomma così come in tutte le capitali come a Parigi come a Londra come in tante capitali europee ci sono luoghi
Che rappresentano il passato di un e l'immagine di una istituzione così
Potremmo fare ritrovare anche per Roma
Non lo abbiamo ancora fatto ma io credo che questo possa e questo convegno possa essere
Antesignano anche di un percorso di ricerca o su questo su questo tema avremo
Una relazione sull'odonomastica
Avremo una una relazione sull'Altare della Patria avremo una relazione sul ruolo del Campidoglio insomma
Stiamo piano piano avvicinandosi a quella storia culturale e politica di Roma Capitale nella Repubblica dico secondo me ancora ancora Macchia grazie
Grazie a Maurizio Ridolfi pausa
Ci vediamo tra poco
Possiamo riprendere benissimo allora senza porre troppi indugi e senza grandi presentazioni per per Umberto che conosciamo tutti
Andare direttamente la parola Luís per la relazione la capitale laica e religiosa nello specchio della Repubblica che ci darà
Più di qualche chiave no
Venti minuti incerto venti minuti grazie grazie a un gusto allora
Entriamo nel
Nello spazio della Repubblica quindi nei decenni
Successivi alla seconda guerra mondiale parto da una a una da una dialettica che è stata richiamata sin dalle prime
Battute di questa mattina vale a dire il rapporto tra la dimensione religiosa e la costruzione laica del potere
Questa è una chiave che è stato utilizzato ovviamente da tanti che su questo hanno ragionato e ci permette forse di affrontare il binomio
Anche se dalla dal versante dei paragoni possibili con altre città con altri capitali in fondo questo elemento è abbastanza unico
Che cosa voglio
A che cosa mi riferisco che cosa voglio evidenziare che in fondo è un binomio che tiene insieme non soltanto il laico e il religioso poi tornerò su questo aspetto cioè la presenza della religione
E la presenza di forme e linguaggi espressione di un Lessico che religioso non è ma questo binomio
Ha anche un carattere
Dialettico insopprimibile vale a dire da una parte c'è un'identità storica quella di cui stiamo discutendo
Dal mille ottocentosettanta o dalla Repubblica romana o dalle repubbliche giacobine scegliamo la cronologia di una dimensione storica dai discorsi di Cavour su Roma Capitale
Abbiamo diverse possibilità
Dalle prime pagine di Benedetto Croce nella sua storia d'Italia scegliamo dove mettere a terra questo problema vale a dire una dimensione storica di una capitale che per tanti e tanti a un certo punto diventa un obiettivo un obiettivo obbligato non ci sarà Italia unita senza Roma Capitale però dall'altra parte l'altro capo di questo ragionamento dialettico invece a invece una dimensione universale un afflato universale un tempo quasi sospese che è quello di una presenza religiosa che faticosamente possiamo stringere dentro
Lo spazio del processo di nazionalizzazione della rete
In questo le pagine di ridotto sono dal mio punto di vista ancora oggi particolarmente chiare il processo di nazionalizzazione conduce
Intatte in modi diversi anche con interpretazioni diverse ammettere Roma in una posizione centrale quasi che non si possa immaginare la il completamento di questo processo senza l'acquisizione della capitale
Però dall'altra parte il processo di nazionalizzazione troppo stretto Rispetto ha una dimensione religiosa
Spirituale
La culla della cristianità la presenza globale del cattolicesimo come spazio ma al tempo stesso anche come messaggio questi due elementi di una dialettica difficilmente componibile ecco stratifica sempre per tornare alle pagine di ridotto stratifica identità che convivono tra loro
Cioè lo spazio del quale del quale parliamo è uno spazio storicamente definito definibile attorno ad alcuni passaggi si alza e parlo se ha detto di classi dirigenti i centri di potere di funzioni capitali però al tempo stesso anche uno spazio diciamo mi verrebbe quasi da dire per sua natura
Connaturato alla stratificazione di storie e di tempi basta fare due passi per rendersi conto di questo no quindi riusciamo a mettere insieme un po'la sfida di questi di cui ci parlava Maurizio anche stamattina in apertura e poi nel suo intervento cioè come facciamo a mettere insieme si può tentare di mettere insieme qualcosa che difficilmente si combina dal mio punto di vista cioè da una parte seguiamo la storicizzazione del problema di Roma Capitale
Quando come perché tornerò anche su questo tempo permettendo però dall'altra parte ci portiamo dietro una dimensione un afflato un linguaggio una proiezione ecco una proiezione internazionale che allargati dilata progressivamente questo problema quindi è una dialettica tra la sacralità di Roma e la sua dimensione laica
Significa anche confrontarsi per molti aspetti diciamo anche misurarsi con uno degli assi delle questioni più
Più interessanti io credo che anche significative del nostro processo di costruzione della nazione anche perché come ben sappiamo dei classici di Storia del Risorgimento il problema dell'acquisizione di Roma
Impatta anche i modelli e le dinamiche di costruzione della nazione
Cento la famosa il famoso tema del centro e periferia no centralizzare le funzioni o non centralizzare il modello francese vs invece il modello inglese cioè un tema che attraversa direttamente la questione di Roma
E il suo sviluppo ora con la fine
Della seconda guerra mondiale quindi nel passaggio alla Repubblica
Si aprono tutta una serie di questioni che ovviamente richiamano
Io credo anche il
Progressivo modificarsi dei due termini della dialettica dalla quale sono partito cioè da una parte il processo di costruzione della nazione chiamiamoli in questo modo o di nazionalizzazione si immerge nello spazio nuovo della seconda metà del Novecento
E quindi uno spazio più grande è uno spazio più grande attraversato da culture da storie da tradizioni da lingue da religioni che modificano anche il tessuto della città
Che ospita quindi da questo punto di vista nel suo perimetro sciocche di nuovo si muove fuori ma anche l'altro termine stiamo attenti a non sottovalutarlo questo aspetto che sarebbe
Un peccato cioè la religione
Diventa qualcos'altro
La religione intanto la piano piano si comincia a declinare a plurale basta leggere l'Elenco dei bambini che frequentano una classe della scuola elementare oggi nella nostra città in qualsiasi quartiere ci muoviamo quindi le storie le religione
Non è soltanto da questo punto di vista la forza della presenza universale del cattolicesimo ma questi due termini nel passaggio progressivamente certo
Sarebbe interessante capire anche i tempi di questo passaggio no
Lo sto con lo sgretolarsi delle basi di consenso del fast food del fascismo con il nuovo pontificato di più dodici emerge nella sua forza una città che progressivamente esercita una notevole attrazione all'interno e all'estero
Viduka
Che cosa significa questo è un passaggio no è una
Nuova pensione che si crea tra la Società religiose la società civile mentre Roma muove appunto
I suoi primi passi
E la scritta del Papa
Ma è anche la capitale di una repubblica democratica
La differenza tra il prima e il poiché è una differenza sostanziale riguarda l'accesso alla democrazia di massa
Era la città del Papa anche prima nell'Italia liberale nell'Italia fascista se vogliamo semplificare brutalizzato era sempre la città del Papa
Anche se
Nella fase della Repubblica romana c'è un penso un libro di Monsagrati il cui titolo a Roma senza il papà se non ricordo male c'ha una faccia una fase in cui
C'è anche un vuoto da questo punto di vista però sostanzialmente non c'è una continuità
Ma la Repubblica è una Repubblica nella quale l'evolversi della questione romana produce
Una doppia stabilizzazioni cioè da una parte
Chi si sentiva usurpato escluso partecipa
Contribuisce alla costruzione dello spazio nuovo della capitale
Assemblea costituente la Costituzione le cose che sappiamo e dall'altra parte
Diciamo l'esperienza storica della democrazia cristiana porta gli oppositori della stagione precedente ad avere un ruolo centrale chiave architrave chiamiamolo
Nei modi che vogliamo nel nuovo sistema politico che si definisce tra quarantasei e quarantotto quindi è un atto è un doppio passaggio di stabilizzazione che certamente fa mette la Roma al centro
Del cuore pulsante ecco della nuova Della nuova politica di massa
Ricostruzione materiale e spirituale che convivono rilanciare la sua identità nella sua proiezione internazionale alcuni esponenti della nuova classe dirigente della Repubblica cominciano a ragionare di questo
Paolo Emilio Taviani per esempio che era attento alle vicende di Genova sposta l'attenzione si occupa del Mediterraneo comincia
A ragionare di alcuni temi e di alcune questioni che riguardano appunto la proiezione internazionale come Stato detto ma non credo sia casuale
Collocare una prima grande rottura diciamo tra la fine degli anni cinquanta e l'inizio degli anni sessanta se mettiamo in ordine
La firma dei dei trattati della
Del Trattato istitutivo dalla Comunità economica europea nel cinquantasei
Le Olimpiadi
Le celebrazioni del Giubileo e la convocazione del Concilio Vaticano secondo siamo lì
Sono
Diciamo eventi che esaltano la proiezione internazionale di Roma che forse ma qui bisognerebbe ovviamente approfondire mettono in secondo piano il tema della storicizzazione delle sue funzioni capita
Viene come risorsa eccome di più rispetto al percorso compiuto fino a quel momento
La vocazione universale viene utilizzata come chiave di ingresso nella comunità internazionale
Perché di questo la Repubblica ha bisogno è un tema che già dai discorsi fondate successivi alla seconda guerra mondiale emerge con chiarezza e quindi
Quella fase e da questo punto di vista la fase in cui la funzione di Roma nel mondo può sganciarsi da quella diciamo
Da quell'utilizzo che il fascismo ne aveva fatto
Può tornare ad avere una sua forza nella capacità appunto di leggere e anticipare alcune delle trasformazioni più significative che caratterizzano la seconda parte del Novecento
Roma e anche uno dei centri
Della del protagonismo di questi anni qua del protagonismo studentesco giovanile
In relazione con vicende che accadono in altri angoli del pianeta in altre università in giro per la penisola una vocazione universale la mette in relazione con ciò che si muove fuori dai suoi dai suoi confini
La Pro la guerra in Vietnam all'attenzione allo scacchiere mediorientale i temi della crisi economica
E poi della questione operaia tra sessantotto e sessantanove romane da questo punto di vista
Una luogo nel quale
Si crea una possibile sinergia tra la necessità di costruire di rafforzare lo spazio internazionale per la Repubblica il ruolo che la capitale può ricoprire dentro questo spazio
è una sinergia importante che anche qui possiamo leggere
Con una certa continuità probabilmente fino alla chiusura della del decennio successivo vale a dire agli affetti anche qui della della vicenda Moro nella quale ancora una volta il la crisi
Di quell'anno quell'assetto nel quale ci si era trovati tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio degli anni sessanta ripropone una centralità della presenza religiosa penso al funerale di mo'
Propenso al dibattito
Sulla debolezza della classe politica e al ruolo che la Chiesa svolge tra appunto la fine degli anni sessanta e tutto il decennio successivo fino all'elezione di Wojtyla
Fino all'elezione di un Papa polacco che in una certa misura collega il problema
Della ridefinizione del ruolo e dell'identità della capitale ai temi più generali della dell'ultimo dell'ultima fase della guerra fredda della fine del comunismo e e dei problemi che ha questo tipo di riflessione sono legati
Quindi in una certa misura si potrebbe quasi pensare che la città del Papa uscita da una dimensione
Storicamente definita attorno alla funzione della capitale si possa collegate ad un ragionamento più di quadro internazionale più di quadro generale fino appunto alle vicende che sono a noi più vicine quindi permane questa dialettica usiamo l'espressione più semplice possibile tra una Roma laica e una Roma religiosa ma con i problemi e le
Questioni interpretative cui facevo riferimento prima
Se allarghiamo lo spazio di questa riflessione è chiaro che la chiave
Della Nostalgia o della cancellazione del passato è una chiave che che ci aiuta poco
No talvolta ci viene anche da sorridere
Quando ci capita con colleghi stranieri di ragionare dei segni del passato da cancellare no
Tema in questi ultimi anni che va molto di moda no i passati contesi cassati da cancellare i passati imbarazzanti leggiamo e abbiamo ascoltato anche
Parole contenuti che riguardano che so io la nostra aula magna l'Aula Magna e la sede centrale che è stata coperta per un certo tempo come sapete ho la scuola fresco di Sironi dietro voi questo affresco è stato recuperato quindi diciamo che se il problema il processo di costruzione della capitale diventa un tentativo anche di storicizzare i due termini laico e religioso
Nella Nostalgia nella cancellazione ci possono poi aiutare a capire quali potrebbero essere gli sviluppi di questo binomio tra una scelta assai cara
Con una proiezione Universale sospesa nello spazio e nel tempo con un afflato che abbraccia secoli e millenni fedeli in tutto il mondo e dall'altra parte invece la costruzione storica di una capitale
Nell'Italia liberale durante il fascismo e negli snodi diciamo successivi della Repubblica ecco da questo punto di vista io credo che i temi e le questioni potrebbero aiutarci a definire poi un percorso è uno spazio di ricerche possibili proposte ciò ancora qualche minuto mi sembra di sì di averne ancora cinque se non sbaglio di a di soffermarmi anche su altri tre aspetti che sono più ascoltato stamane che forse potrebbero essere diciamo parte di un ragionamento
Da sviluppare il primo riguarda il
L'uscita dell'Italia dalla parlare
Di Roma nello spazio della Repubblica dentro quello che cercavo di dire all'inizio quindi una una dialettica che c'è che insopprimibile ma che al tempo stesso Fassi che entrambi
Entrambe le facce di questa dialettica sono necessariamente storicizzate cioè cambiano nel tempo così spinto si modificano sia l'aspetto della costruzione di una capitale sia l'aspetto della presenza religiosa e dei suoi messaggi allora nell'uscita dell'Italia dalla guerra è chiaro che la questione
Di Roma
è una questione militarmente abbiamo sentito anche la Maddalena militarmente e politicamente seconda
Qui c'è un tema vero che riguarda i primi passi della fase successiva no la scelta sul venticinque aprile le dinamiche riguardano la campagna d'Italia tra il cuore tra il quarantatré e il quarantacinque cioè è evidente che nella fase iniziale
Pensando anche alla proposta politica di De Gasperi cioè alla funzione che De Gasperi svolge nella prima legislatura il tema della capitale è un tema non prioritario
Che non sta in testa alle priorità centrali per tanti motivi che non abbiamo il tempo di affrontare ma sono questioni che dobbiamo tenere a mente altrimenti diciamo diventa anche qui un'aspettativa di qualcosa che ci sarebbe potuto stare ma le scelte sono altre le scelte riguardano
L'Europa e il rapporto con gli Stati Uniti
Pensate alle vicende appunto delle celebrazioni legate al venticinque aprile al due giugno o al fatto che i quattro giugno cioè l'ingresso a Roma delle truppe alleate non esiste nessun calendario civile fino a quando poi alcuni di noi non cercano di recuperarlo così
Negli anni e nei decenni che abbiamo alle spalle questo non è un dato diciamo irrilevante
No la funzione della liberazione dell'Italia dal nazifascismo non passa principalmente per il territorio della Capitale né per la sua funzione
Pensate cosa è stata Parigi nella nella nel racconto che ne viene fatto dopo la fine della seconda guerra mondiale
Londra non la possiamo prendere che stavano dalla parte giusta sin dall'inizio ma insomma
Siccome la Francia già avuto Vichy e tante altre vicende Parigi è il racconto di una Francia cioè l'arrivo a Parigi eh
Sia nella fase in cui Hitler si fa fotografare sotto la Tour Eiffel sia nella fase inversa della liberazione del ruolo di regole compagnia no quindi questo elemento non c'è adesso anche qui interessante discutere del perché non c'è sono il primo a rendermi conto che andrebbe tematizzato anche questo no non c'è non mi ricordo dove di chi di chi è ma insomma c'è anche il fatto che che De Gasperi viene da a tutt'altra storia
La seduta in tre Parlamenti è un uomo che viene dalla insomma dalla crisi dell'impero asburgico
Frequenta Montini negli anni in cui sappiamo nella biblioteca vaticana si occupa di altro insomma il tema di Roma è chiaro nella classe dirigente di allora che
Quella la questione della capitale è una questione secondaria
Che verrà in corso d'opera
Questo riguarda la maggioranza ma riguarda anche l'opposizione
Perché in fondo la centralità della Resistenza
In quella stagione iniziale
è una centralità che guarda in altri luoghi
Ovviamente
Quindi da questo punto di vista è un tema che dobbiamo tenere a mente seconda questione anche questa lascito soltanto ma
Credo che possa diventare parte di questo nostro ragionare
Nella Repubblica dei partiti cioè nell'esercizio della funzione della democrazia rappresentativa di massa dal quarantasei quarantotto in poi per tutti i decenni che io ho soltanto toccato il tema che ovviamente potrebbe andare molto più avanti
La classe dirigente tranne rare eccezioni non si forma a Roma
Non è Roma la fucina della classe dirigente dei partiti
Tant'è che a Roma si arriva a
Attraverso magari aver avuto incarichi in federazioni in luoghi in regioni diverse e tranne la vicenda di Andreotti seppure ha un suo
Percorso
Diciamo particolare nel senso del luglio già
Con De Gasperi nel momento in cui viene comunicato il risultato del referendum del giugno del cantasse
Quindi è dentro una fase di transizione ma lasciando questo elemento da parte la costruzione della classe dirigente dei partiti e dei governi perché i governi di coalizione hanno basta guardarsi
Il confronto anche il pubblico tra i partiti nelle crisi di governo c'è una componente che riguarda le correnti interne ai partiti e poi c'è una dimensione territoriale
Ci deve essere un bene d'una Bruzzese un siciliano un lombardo nella composizione di Governo se non ci sono i ministri lavoreremo sui sottosegretari
è evidente questo lo emerge basta dare un e quindi che cosa significa che il percorso di costruzione della classe dirigente arriva ecco arrivata
A Roma per via indiretta viene quasi immaginato come se fosse un luogo distanze di luoghi di funzioni
La discontinuità più significativa e questo
Fa parte proprio del ragionare sulla Repubblica arriva io credo
Con l'elezione diretta dei sindaci
Cioè la crisi della funzione tradizionale di formazione della classe dirigente dei partiti
Viene
Surrogata mi verrebbe da dire o sostituita
Da una riforma della dell'inizio degli anni novanta quindi nell'ultimo decennio del secolo scorso nella quale l'elezione diretta dei sindaci accende
Ecco la funzione di costruzione della classe dirigente nel cuore delle città attraverso la democrazia rappresenta e lì che sarebbe anche interessante andare a vedere il discorso appunto sulla rapporto tra eletti elettori anche qua mi vengono in mente degli spunti che Vidotto
Aveva proposto in questo quanto quella vicenda sia di discontinuità quanto rimetta in discussione quindi
La funzione della classe dirigente il bacino di Roma sia dal punto di vista di chi la abita sia dal punto di vista del rapporto tra centro e periferia è prevalentemente senza esagerare però è prevalentemente un bacino elettorale di conquista
è prevalentemente un bacino elettorale di conquista cioè ci sono rispetto alle funzioni nazionali di diversi esponenti dei principali partiti Roma diventa un'interlocuzione per
Conquistare i voti consensi tessere e quant'altro
Ed è per questo che poi la funzione
Dei partiti passa
Prevalentemente nella definizione della messa in relazione di territori diversi ecco questo mi sembra un elemento almeno per la fase della Repubblica da considerare con un prima e un poi perché certamente poi la funzione diciamo l'elezione diretta dei sindaci mette in relazione in realtà i mondi che fino a quel momento non non avevano avuto lo spazio la possibilità la funzione ora definisco questione da sulla quale ragionare e riflettere si può cercare in questa stratificazione continua e forse storici disabile anzi sicuramente storicizza bile si può cercare un senso
Che è un po'la domanda
Cui faceva riferimento se se ho colto bene Maurizio alla fine cioè possibile
Definire un senso ed un percorso addirittura di luoghi e spazi riconducibili alla Repubblica piuttosto che ad altre fasi di una storia più lunga
Dobbiamo stare attenti a non immaginare che ci possa essere un'identità
Questo che ha studiato a Roma
Centinaia e tanti altri nomi ce lo lo dice con chiarezza cioè se cerchiamo un'identità di Roma andiamo a cercare qualcosa che difficilmente si può mettere a terra è un'identità multiforme stratificata
Che si modifica nel corso del tempo negli anni della Repubblica è molto più legata al ciò che accade nel Mediterraneo rispetto a quanto non non lo fosse stato prima se non altro
Per la composizione demografica per le presenze ma anche per l'apertura internazionale quindi un senso
Dal nostro punto di vista sta nel tentativo di e ricostruire
Segmenti di passato cioè di storicizzare passaggi di trasformazione e di presenza della capitale più che invece rincorrere un'identità possibile che difficilmente sarebbe io credo in casse labile
In culture storie i passaggi nell'agli sci nel religiosi e forse pure per fortuna mi verrebbe da dire a voce bassa nel senso che poi alla fine tra tanti problemi enormi risolti e forse irrisolvibili questa idea che ci sia
Ecco un passaggio stratificato di identità di culture di storie che lascia qualcosa e che al tempo stesso può riemergere chissà quando o chissà dove nel mondo di oggi può anche essere una bella ricchezza
Grazie grazie
Grazie ascoltando il suo venuto in mente almeno cinque cose sono un po'come dire tentato di dire dove m'
Va beh no sennò gruppo spazio bernese mi mi dispiacerebbe del se posso
Dirne una
Però questa ragionavo su quello che diceva
Praticamente a Degasperi l'hanno un come dire nella seconda metà dell'aspetto la capitale se mi chiedo quando comincia forse a ridiventare
Non dico prioritaria ma uno strumento diciamo da utilizzare proprio per
Come dire conquistare uno spazio anche a livello internazionale
Direi primi anni Cinquanta
Metà anni cinquanta quando lo livelli italiano diciamo che l'Italia ridiventa protagonista del riattiva mento del percorso del della dell'integrazione europea governo Scelba gli incontri Messina Venezia e nel cinquantacinque lo stesso anno in cui ci danno le Olimpiadi di evidentemente il Progetto di farne qualcos'altro già comincia ad esserci però voglio dire poi ci sono una serie di come dire suggestioni relativamente alle classi politiche che in effetti non si fuma non Roma molti sindaci non sono romani praticamente i sindaci delle diventano anche presidenti trans ma i presidenti del Consiglio cioè Roma non è un trampolino di lancio ce ne sono molti
Impossibile poi bisognerebbe ragionare ad esempio su quanto conta il cambio di pontificato cioè la fine del pontificato italiano all'interno diciamo del Maggi Roma che cosa vuol dire essere italiani ed avere Roma come capitale diventare Papini che cosa vuol dire arrivare tavoloni arrivare dalla dalla Germania arrivare dall'Argentina sentire la città solo in un senso e non non per forza e l'altro
Oppure ed è l'ultima cosa il Giubileo dell'ottantatré che se non
Sbaglio è l'unico che si tiene con una giunta romana rossa
Anche lì che succede perché appunto quando
Le sinistre conquistano Roma
Nel settantasei Andreotti
Scrisse va be gli concederanno sicuramente più di quanto gli abbiamo concesso noi
Rivendicando come dire anche una radice laica del partito che su certe cose non aveva mai ceduto
Quel Giubileo come
Come viene vissuto perché quella grande preparazione di quello del due mila ciò detto perdonatemi sono le le suggestioni e le domande che che nascono quando si ascoltano temi no
Bene a questo punto dò la parola per l'ultimo intervento della mattinata forse abbiamo un po'di tempo per fare qualche domanda vediamo non non lo so
A Giampiero Bernice sottolineo lesse perché assediato mentre io sarei stato portato a dire danni che si dice Denis perché il mio cita no e la è stata invece e quindi lesse la pronuncia e citerà
Il suo intervento su Roma e tanto per mettere un po'tutti
Così ulteriori come dire ulteriore carne sulla brace di Roma e la sua vocazione internazionale naturalmente scusate non l'ha detto Jean-Pierre Bernice dell'università coda su inizia grazie
Ringrazio Augusto D'Angelo per questa gentili introduzione ringrazio dell'Università la Sapienza di per avervi invitato ringrazio organizzatore ringrazio anche non so se lo dovrà ringraziare ma Maurizio Ridolfi perché
Mi ha mi ha lanciato questo tema al che io in modo un po'ingenuo detto ah bellissimo tema e poi codici messo a lavorare ho detto sì bel tema ma insomma una bella quelli va be'la salita anche intellettuale da da da compiere però lo faccio molto consiglieri oggi allora
Io su su questa questi idee della senologia dei luoghi dell'istituzione di un percorso storico mi sono permesso quindi di fare una specie di
Di racconto e di di domande su o Roma capitale della Repubblica ovviamente io sono nella definizione come dire
Più contemporanea e e e la sua vocazione internazionale e parto
E vorrei partire io mi sono detto patti rocce cercherò di a riscrivere un po'le istituzioni presente e la loro funzione
In modo tale di cercare di dare un dico una risposta perché siamo tutti girando a questo il tema ma sulle vocazioni della della di Roma e questo in questo contesto le su quello che io ho già definisco al plurale politiche o meglio perché l'evocazione internazionali inizio anch'io citando Vittorio Vidotto
Che che intellettualmente si presta molto bene secondo me a questo tipo di di di riflessione e Roma si presenta fin dall'inizio talmente sovraccarica di significati da rendere assai arduo un suo modellarsi nel ruolo che li varie lei veniva da tante diverse parti attribuito e insieme aspramente conteso
Allora lì quello che mi interessa è la descrizione di quello che io chiamerei una forma di entropia
Ma intorno a una Roma inteso come un luogo di competizione fa significati e ruoli ovviamente qualcosa che è stata molto toccato dalle relazioni precedenti
E tra partendo su quest'idea della della competizione di ruoli io sono andato un po'a vedere
Alcuni giorni lavori di geografi per vedere ma come questa
Le funzioni internazionali ha citato venivano qualche modo analizzate dalla geografia allora
Negli anni ottanta ho trovato un no molto un alle col forse il Duomo visto una ho letto una no sostanziosa tesi dottorale su su su su Roma
Per
Roma crescita di una capitale della della della collega Anna visse secondo da da Bono
E in questo lavoro non viene mai menzionato quasi mai menzionato una dimensione una funzione internazionali soltanto velocità in francese perché molto carino soltanto una battuta nella prefazione che dice
L'ha preso scusi dietro cui al mondo i battitori tutta costituì una chicca Polski problema dai visi pallidi ci giocavo anch'io da una figlia nottolino Supremes compatti dalle classi politiche il peggio
C'è una forma di sorriso per chi non capirebbe bene il francese te seggiola iscrizione meccanica di sensuale la città ci sono tre colpi di mano diplomatici
E certamente ed è il la municipalità deve in qualche modo garantire l'ordine e la e è una forma di elasticità nella gestione di questi corpi come
Se
Questi istituzioni internazionali del quale parlerò adesso in modo più dettagliato fossero soltanto come dire
Un problema di gestione del traffico offro delle macchine targate corpo diplomatico se posso se posso dirla con un sorriso ampliamenti lavori più recenti
Abbiamo lì dei pensieri ciò più compiuto più magari più interessanti per noi anche perché la la funziona stessa della città magari se si è evoluta
Il lavoro del due mila nove la gioca fa liceo ambientalmente a sviluppa un'analisi della Roma contemporanea comicità mondiale ma non globale
Allora non globale perché rimaste alle margini del di due aspetti portante lunari polizia industriale e la seconda ondata di mondializzazione
E ovviamente
Tra parentesi in questo stesso lavoro Milano viene presentato come città
Non sia globale allora questo è molto interessante perché li apre un altro capitolo qual è veramente mi
Non non mi soffermerò molto ma è quello del rapporto fra Roma industrializzazione quindi chi dicendosi azioni c'è anche un certo perfetta Project proiezione internazionale tramite lo strumento produttivo ecco
Tanti
Una battuta ovviamente comunque ma ma ma già Quintino Sella quando era Ministro delle Finanze nel nel mio ottocentosettantasei insisteva su questo ruolo su questa volontà di
Di una capitale intellettuale
Che amministrative
E rigetto che rigetta aveva in modo molto deciso lotta sta a la la presenza di grandi masse di operai popolari a Roma che avrebbero in qualche modo si Jato questa visione non per non perdere troppo tempo non vi leggo queste cose ma è molto interessante quindi quest'idea che si trova di una Roma capitale intellettuale direttiva mentre si lascia da altre zone l'approccio torneremo su questo perché secondo me questo è molto cambiato il ritiro perché lo penso allora torniamo a velocemente a Ali a un a un percorso su queste istituzioni in un articolo del due mila sedici pubblicato in occasione del del dell'epoca festival della diplomazia
Sì descriveva una Roma sì accogliere centotrentanove ambasciate accreditate presso la Repubblica italiana ottantanove presso la Santa Sede cento Trento ambasciate presso la FAO quindi presso la l'agenzia della cellulite
Al quale si aggiungono le ambasciate accreditate presso la Repubblica di San Marino e qualcheduna di lettura presso il Sovrano ordine di Malta
L'articolo facevo una valutazione complessiva di quattrocentotrenta ambasciate per circa tre o quasi quattro mila diplomatici non era stante precisi ma sopravviene grandezza come a e l'articolo diceva che Dio da questo punto di vista a Roma aveva un primato mondiale che di anche due Jorge aveva questo numero di se posso dirla così di corpo diplomatico presenti sul territorio
E lì
Già insomma un dato che si trova passaggi interessanti e perché apre qui da un minimo di di carne se posso dirla così DTT incarnazione
A questa vocazione diplomatica che doppia basse non più che doppia che è triplice
E che certamente molto particolare lampo
La la la ovviamente ci sono quindi
Questa vocazione legata allo statuto di capitale della Repubblica italiana e quindi che esercita una prestigio collette preside funzioni diplomatiche
Ma anche ovviamente Tel quindi Ministero Affari Esteri vari ambasciata presso la Repubblica ma anche enti legati dissi tutto pericoloso per l'estero ad esempio
Questa attività ampliata dalla collocazione dentro pensione a Roma di alcune agenzie multilaterali
La FAO il WFP li fa
Da quindi gli parlo del di quello che si potrà richiamare il multilateralismo onusiano
E poi non dimentichiamo ad esempio un multilateralismo militare
Con il collegio di difesa della NATO alla Cecchignola il NATO defence college che comunque istituzione a riaccendersi portante di formazione dell'insieme di ufficiale della atto completamente internazionale anche dalla popolazione che offre
A comune di Roma anche una sua specifica diplomazia ovviamente nel senso molto lato Meo quindi Roma questa questo matrimonio questo gemellaggio
Esclusivo con Parigi e Parigi a anche questo rapporto avendo un gemellaggio esclusivo corro anche lì si apre un altro un altro capitolo che vi chiudo subito per mancanza di tempo
Tanti quindi
La latitudine della portata della capitale della Repubblica secondo me va ben al di là della definizione delle istituzioni
Prettamente legati che ho appena abbozzata
Ci sono poi le istituzioni la serie di istituzioni culturali
Che so che sono legate a questa attività internazionale
La Società Italiana per le organizzazioni internazionali fondata nel cinquantasei
Yair Istituto affari internazionali quale gli ho lavorato per una dentina Viani fondato nel mille novecentosessantacinque e sono esempi storici ma non unici potremmo moltiplicare in questa scia
E poi da un punto di vista governativo
L'integrazione europea sto tutto dagli anni novanta in poi ha cambiato ha mutato le funzioni
Che potremmo chiamare il ministeriale classiche perché ormai qualsiasi ministero
Ha una sua attività internazionali in quanto a un'attività europee
E anche una serie di addetti dedicati a progettazione europea non ha ha comunque altri collegamenti molto molto stretti costruzione Brussel quindi cambiato e c'è sicuramente un'internazionalizzazione le funzioni classiche
Della pubblica amministrazione soprattutto a livello ministeri
A dentro questo rapporto
Del del pubblico dello Stato italiano legato lo Stato italiano
Abbiamo anche altre direi a altre proiezioni la la Società Dante Alighieri ad esempio che non soltanto ha con gli studenti internazionali ma anche proiettati al mondo intero una politica linguistica culturale
A questo strato che definito a tappe forzate
Mancando tutta una serie sfumature visoni ovviamente aggiungere la cosiddetta seconda capitale che ha sede a Roma quella della Santa Sede
L'aspetto che è stato commentato su quale non non non non non non torno ma che
Costituisce la cornice storica non soltanto della ditta di duplicazione le istituzioni cromatiche
Ma anche della di una certa differenziazione netta fra un'Italia che si è voluta in modo parallela si può parallelo agli altri stati europei tornerò anche su questo
Mentre la portata e la Santa Sede e universale
E quindi anche molto valoriale
Sono due mondi che coabitano e che poi anche oggi magari si intrecciano che non sono poi così separati come sembrerebbe all'inizio su quello videro uno lamiere
Tura
Allora e intorno alla Santa Sede questo va doppiamente che significa così in termini di istituzioni quasi di palazzi
Ci sono le ambasciate che al quale ho già parlato anche istituzioni come la pontifica Pontificia Accademia ecclesiastica che forma il corpo diplomatico della Santa Sede
Alcuni istituzione di studio il Pisani il Pontefice Instituto di studiare a piedi sta mistica
Alcune congregazioni che ha una spiccata vocazione internazionale lecito uno fra tanti i missionari comboniani che ad una posizione in Africa abbastanza incredibile se no pressoché unica in termini di quantità e di di capillarità
In questa galassia faccio riferimento a che cosa anche la Comunità di Sant'Egidio
Una comunità laica strettamente legata alla chiese ma non non dipendente non non è dipende in modo dire gerarchico diretto
E che ha una doppia azione un'azione internazionale l'azione diplomatica internazionale sulla di di pacificazione e di mediazione dei conflitti
Colleghi storici sanno bene in caso Mozambico che è stato molto studiato l'azione di Sant'Egidio ma anche per questo è molto interessante anche un programmi di integrazione dei migranti ad esempio insediamento dell'italiana fare varie cose
Quindi abbiamo una un inizio di caratterizzazione di quello che chiamerei questa dimensione internazionale cattolica che che ha sede a Roma
E poi ci sono le chiese naturalmente ragionare in francese arriva qualche Cioni richiesti sì però vi invito a corda alle chiese ovviamente le Chiese nazionali
E loro succursali fra le virgolette allora parlo delle cinque chiese francesi le chiese portoghesi spagnole tedesche rumeni irlandesi chiesi intorno delle fraternità confraternita stanche che definiscono altrettante comunità religiosi internazionali
Ma anche punti di convergenza con delle comunità di credenti espatriati che possono essere numerose o sparute ma comunque questo dipende secondo i quartieri tra l'altro alcuni di queste chiese
Che sono radicate nella storia della Chiesa in quanto a rappresentanza di comunità storiche antiche presso il Vaticano
Hanno recuperato negli ultimi vent'anni una funzione nuova originale perché si trasformano in punto di raccolta di raduno per le comunità di migranti
Latino americane bulgare e rumene Filippine
Senza poi dimenticare i luoghi di culto chi non cattolici
Chiese ortodosse moschea che scorsi svolgono anche lui a volte funzioni che raccolte di alcune comunità
I giornali questa Sociologia secondo me riveste un un ruolo Castanza speciale nel due mila venticinque un anno giubilare
E quindi anche lì questo
Insomma questo questo posto che sto cercando di di ricomporre o di comporre di fronte a voi
A che vedere anche con la cronologia di eventi importanti la cronologia dei Giubilei quello del Mila Schon cinquanta e il settantacinque dall'ottantatré del due mila del due mila quindici quello di del due mila venticinque
Che rappresentano un percorso per un percorso contralto è stato ben detto ma anche Lino molte potrebbe anche essere confrontato ad esempio con altri credenti come le le i giochi dopo poli olimpici Domino centosessanta
Non che magari anche i mondiali di calcio del negli anni novanta che non era un evento romano ma che su Roma certamente avuto un impatto già turisti internazionali ma lì up un altro capitolo che li chiudo subito per mancanza di
La la la vocazione internazionale si esprime anche in altri luoghi
Però quello che chiamerei luoghi culturali istituzioni di insegnamento le scuole francesi fatto curioso in Dominica anglosassone sensitive il Saint John Marymount sì essere tedesche spagnole rappresenta uno dei perni culturali sociali
Che riflettono questo internazione azione della città
E poi ovviamente ci sono le accademie istituti
Originariamente concepite come luoghi di studio dell'antichità romane lì con un rapporto col passato che voi conoscete molto bene ma quale non mi soffermo succursale di concezione concezione legati anche i contusi per le comunità di artisti dei ricercatori ma che svolgono ruoli dei ruoli a volte importanti di diffusione di cultura internazionale a Roma
Ma ci sono e stagione artistiche dell'Accademia statunitense così quella francese di quelle dell'istituto tedesco di quella Istituto giapponese
E quindi li abbiamo all'altro astratto di direi che contribuisce a a questa vocazione internazionale a cita questa proiezione sarà di stranieri
A Roma su Roma sia istituzioni romane sulla sulla dimensione internazionale
L'evocazione del Grand Tour mi permetti di aprire un altro capitolo
Ma io non vorrei fare la storia del novantuno dei viaggiatori a Roma anche lì non avrei tempo infatti concluderò apre spero
Però se ragionano se perdiamo vorrei darne a aspetti più più recenti e per far vedere magari s'che cosa può significare oggi questa questa eredità
Allora se andate a nel cimitero cattolico quello che si trova a Testaccio dietro la Piramide Cestia a osservate cimitero non luogo molto interessante molto suggestivo molto bello
Con le tombe di principesse russe di emigrati di tutti i tipi di italiani che volevano anche distinguersi dalla dalla religione cattolica
Antonio Gramsci il nuovo compianto maestro Paolo Ungari a ma poi ci sono anche le tombe di Shay lei di Keats che sono dei luoghi molto visitati anche Onida molti turisti tratto del tenente anglosassone
E lui abbiamo un'incarnazione quasi finito Ziccardi questo Grand Tour de Babel
Enti col decesso gli artisti a Roma ma anche Coggi una ricorrenza della visita per collegarsi questo passato questa questo granturco inglese che si ritrova anche in altri luoghi particolari di Roma
La sala da tè battuto sale alle ai piedi della scala dove scarica di di di piazza di Spagna gestita dalla famiglia eredi della signora Cardin Chiara l'amica della signora Babington Sky nell'Ottocento
Erano in gran tour a Roma dicevano quando si fa un Bontea hanno aperto primaria ricondotti poi di una una sala da tè che tuttora gestita dalla famiglia completamente
Scusatemi britannico italiana e che mantiene la tradizione che un punto di vista costano la cosa la particolare ma fa parte di questa di questa continuità
Ma
Direi oggi la il promo Enter the cantore per il periodo che ha meno interessato oggi lo metterei più sul prolungamento di quello che chiamerei per certi versi la Roma degli americani
Tra l'aroma di Trastevere quella degli anni cinquanta fino agli inizi Settanta di della proiezioni in torni ad alcuni alcuni alcuni rappresentazione ovviamente il film Woman Holliday Vacanze romane
La il rapimento di John Paul Getty terzo nel settantatré e a piazza Farnese questo vere idee di un più importanti famiglie americane che viene rapito dalle dalla sì ricordo bene dalla dalla criminalità
Calabrese si se non erro
E che dà luogo anche a un romanzo proporrà a Roma che
Che si chiama no foto Wolf Bocca di sviluppo
Ma scritto in inglese da questo scrittore William Barrett che racconta questa storia allora dietro questa evocazione c'era in quel momento una a una Roma un po'aperta che era dei era diventato un luogo di predilezione per americani che volevano essere un po'scrittori o un po'un po'così vivere una certa vita europea e anche legati quello che poteva essere definite o il movimento beatnik
E e e questa Roma che
Negli anni ottanta in qualche modo per vari motivi cessa di esistere poi con la fine degli anni ottanta con con la Fia guerra fredda si sposta sposta anche a Praga dopo c'è da questa comunità spacciamo cala così americana lasciatelo delle tracce perché Trastevere
La Trastevere oggi che a la l'università giorni che i Bot via della Lungara ovviamente anche l'Accademia americana su fare sulla sulla collina più alta istituzione che è segnata anche da una fortissima presenza
Direi universitaria americana i vari programmi tornerò su su questo velocemente a una una sua una sua identità
Oggi ovviamente a Roma abbiamo l'atomica i bond abbiamo la l'American University of Rome
Che sono due stabilimenti o autonomi in più ci sono questi programmi americani a Roma quello della della Temple University che situato formalistica salita di San Sebastianello
Quello della Saint John University a Prati a tutta una serie di cose che poi producono questa questo volume questa massa molto importante anche questi individui che vengono a studiare a e questo
Prolunga in qualche voto questa storia legata magari se magari era un tour ma anche la presenza degli americani a Roma
Ai tempi della Dolce vita per farla breve cerco di concludere adesso
Questa trasformazione poi l'internazionalizzazione di Roma avviene avviene anche nelle università
Le università che dall'ottantasette possono beneficiare del pollame Ras più o meno dagli anni Novanta venivano anziano crea dei problemi e programmi di scambio e quindi abbiamo l'inizio
Di un respiro universitario con con altri atti negli altri Paesi cosa molto importante una cosa tra l'altro spiccatamente volute in modo molto molto forte ad esempio l'ateneo dove io insegno anche che la LUISS che ha fatto anche delle lauree in inglese e uno alla stazione somma una politica molto molto forte anche in tempi recenti Angelini
Con delle fusioni internazionali sono e molto nette
E poi
C'è a qualcosa che in qualche modo secondo me smentisce quelli quelle definizioni storiche sulla su Roma non luogo di produzione
C'è stata una trasformazione delle funzioni un'importanza nuova delle funzioni di un certo capitalismo romana che cosa che cosa voglio dire con questo
Allora a Roma abbiamo un capitalismo erede del moderno dello ieri quello che chiama Derain capitalismo di Stato che poi una volta non ha nemmeno capitalista in quanti erano venti
A enti di produzione governato dalla dalla sfera pubblica che dopodiché queste poi dagli anni novanta e Dania novanta in poi si trasformò in trasformata in società anche per adeguarsi alle nuove regole ai nuovi mercati quelli che derivanti dell'atto unico corruppe
Questo ha fatto sì che già avevamo ad esempio una un'azienda che o un ente poi azienda che e un capitolo dell'interazione internazione staziona sede la vocazione internazionale di Roma che lei a rilievi basato a Trastevere a a questo rapporto che viene a volte chiamato la vera politica estera dell'Italia
Sì fine della situazione potremo aprire
L'intero convegno sul Ruolo dell'ENI internazionale non è nostro però certamente lei ha una sede operativa molto forte a Milano ma anche la sede come dire diritti dirigenza romana che ha delle
L'intensità di proiezione internazionale molto molto forte ma lì era un epifenomeno fino agli Novazzi collo
Negli anni Novanta con la trasformazione di alcuni mercati aspetta tornano in ballo
Sospette
Tornano in ballo delle aziende che vanno magari più in un recinto più nazionale e che pensa non una forte all'utilizzazione ma penso ad esempio a tutto quello che si chiamava Finmeccanica adesso sotto il nome Leonardo ma anche altre aziende ormai aziende Elena ad esempio più nelle altre aziende meno come dire
Meno sospette come l'Acea dico sospette senso negativo sì però che entrano in un tipo in alcuni in alcuni a dire io momenti di interna situazione Trani partecipazione al capitale di altre società accesso ai mercati
Ora Leonardo è un esempio molto forte dentro Leonardo bisogna vedere che ad esempio oggi
A titolo la zona della Tiburtina abbiamo quello che viene chiamato scusate in italiano la Tiburtina Valley non sono io certo usare questi questi termini e che descrive un'intensità di aziende di elettronica ero spaziale Elettronica Passatelli tirerà penso anche dicendo
Ma Telespazio la legna che ormai interessa dà spazio professor via dicendo
Al quale aggiungiamo a Colleferro non lontanissimo la la vecchia azienda che una volta produce le esplosivi che adesso si chiama audio perché fa razzista sia che di
Non progetta Roma o il territorio romano non soltanto l'Internazionale ma direi nella galassia se posso dirla col sorriso per insomma la cosa molto perché l'azione d'Italia ormai
Rilancia dei razzi dello spazio
E ha e pelo queste queste aziende al di là della descrizione fisica che gli sto facendo
Sono sono esprimono anche degli accordi ad esempio sul Polo spaziale italiano quello di Leonardo le aziende Telespazio e tre insieme a spasso sono state mise hanno creato una compresa con dei gruppi francesi che fanno sì che la struttura capitalistica e divisa adesso fa francesi italiane su queste aziende non entro nella storia molto interessanti di queste evoluzioni
Ma degli ultimi venti trent'anni Vatteroni di a significa che cosa si
Ifi cachi sono fusi Ken genieri che vanno a Cannes a Tolosa Parigi e viceversa significava una una proiezione di questi industria di alta tecnologia
A su uno scenario completamente internazionale
E quindi questo mi permette quasi non dico di smentire la dieta però di di di far vedere che magari la vecchia Nagy di una Roma non produttiva nei confronti di una Milano che sarebbe la grande
La grande attesa operosa però o formica operosa magari non è più così vera certi versi e che questa cosa si fa nell'ambito di una anche lì di una vocazione internazionale tecnologica la spiccata al quale ad esempio potrà gli atti aggiungere
La cosa che mi sfugge all'volava la presenza a Roma a Frascati scusati però insomma siamo lì degli esseri
La la sede della a seconda se dell'Agenzia spaziale europea all'interno di un disegno scientifico nel quale ovviamente le università sono non sono lontana stiamo che lo spazio italiani nasce dell'università la sarda sapienza perché ovviamente dipartimenti di Ingegneria aerospaziale
De la Sapienza e così in qualche modo la la madre se non il padre lo spazio italiano volevo io
Allora cerco di concludere molto velocemente
Questo siccome pone
La la la direi la cornice per una lettura sull'evocazione sulle sulle vocazioni da che punto partire allora come l'ascolto evocato fondamentali trattato di Roma trattato di Roma che esprime una vocazione europea
E i esprime anche il il governo italiano che riesce a
Far firmare un trattato a Roma mentre nella nell'Europa
L'integrazione europea del dell'epoca era molto più spostato nel Nord Europa nella sua dinamica
Peroni dice certamente un'espressione geografica la firma in Campidoglio insomma tutta una serie di cose che ha un significato molto forte
E questo è un è un segno molto importante secondo me della della di una vocazione principale quella del governo della Repubblica e qui della capitale
Accanto a questo ci sono poi delle
Delle delle tendenze più mediterranee che sono legato ha una visione più laterale che si esprimono
Ma però questa cosa oggi mi mi mi porta una riflessione anche lui un prodotto potendo me ne scuso chiudono su questo
Sul magari lo scenario al quale stiamo assistendo adesso da un punto di visto da del della vocazione direi politica internazionale a abbiamo se osserviamo le mosse ad esempio dell'attuale governo in politica estera
Certamente che rimane in alcuni
In questi direi filoni della politica estera italiana ben studiati gli enti finiti più volte ISMU l'atlantismo insomma questo sommarie variabile
Che che non si muovono
Ma in più dove vengono riattivati altri filoni ad esempio ma colpito molto a la la la l'insistenza sul piano Mattei per l'Africa che lui la presentazione da parte dal tuo governo la cosa da Sasori Dinale in quanto presentazione
Di una serie di azioni suo un piano
Nel quale l'Italia rivendica un ruolo perlomeno dottori una politica europea per l'Africa
Però già si chiama piano Mattei e lì
Con gli storici si possiamo andare a vedere o studiare un giorno perché un nuova a cercare quel riferimento però lascia anche lì questa finestra richiude subito
E faccio notare un'altra cosa è che decreto questo piano che parte con una visione sì cui Italia che
Mi collegherei da un altro capitolo che avevo scritto nella mia relazione qualcuno
Non ho potuto con tanto di sviluppare ovviamente la presenza ormai di Roma di siccome in tutta l'Italia di migranti c'è una fenomeno crescente e che si intreccia con questo comunità
Allora
Di fronte a un
Un'emergenza cosiddette di di sicurezza non con la politica in Tunisia e via dicendo
Vi è l'idea che lo sviluppo in loco può aiutare a gestire meglio i flussi via dicendo e quindi queste la matrice politica ma invocata principale del piano Mattei che aveva anche come dire delle anticipazioni in altri governo penso ad esempio l'azione del ministro Minniti quando era ministro degli Interni
Però detto questo piano fatela così interessanti secondo me da un punto di vista scientifico
E che vediamo una un discorso mediterraneo ripreso di bilateralismo
A con un protagonismo di di dell'Italia che bene si colloca con un governo che rivendica un certo nazionalismo o
Neo nazionalismo possiamo
Insomma rimane nel nella nella nella nella scia direi delle politiche europee perché viene a sud vengono associate ripetono per però media anche non Compton interessi concreti delle aziende
E in modo specifico di queste grandi aziende al quale o appena parlato di quel quegli eredi di quello che che mi era il capitalismo pubblico italiano quindi con la visione dirigista dello Stato
Ma anche dopo mette come dire subisce le influenze anche o con la contaminazione
Della sfera Sant'Egidio e della e le grandissimo interesse vaticane para vaticano per un'attenzione a raffica e per una uno sviluppo allora questa questa piccola osservazione non ne faccio direi un assoluto di questo piano Matei lo prendo come un caso ma secondo me e e e abbastanza rivelatore delle ricomposizione che ci sono di Roma attualmente a Roma intorno alle cosiddetti vocazioni internazionali in uno scenario magari molto più dinamico
è molto più fluido DQ Antonio la dicotomia classica fra le due capitale quella quella dello Stato quella laica e quella
Della della Santa Sede
Ci ci avesse lasciato intendere fino anche a a poco tempo fa mi fermo qua e vi ringrazio mi scuso per
Grazie
Grazie Giampiero per tutte queste sollecitazioni perché siamo partiti dal tema diciamo della
Vocazioni internazione di Roma abbiamo spaziato tra religione spazio c'era c'era stato più che un viaggio certi con gioia e lungo Alleanza vocazione planetaria una vocazione totalitaria di Roma
Con tanti aspetti diciamo di grande interesse
Questo discorso di dell'intreccio che un po'superata questa dittico nomi dicotomia in fondo è un un aspetto che si può ritrovare in tante
In tante vicende di questa
Di questa città e per questo che il fondo conta anche il pontificato italiane il pontificato straniero eccetera eccetera poi un'altra cosa che forse vanno date come all'interno tu hai fatto benissimo notare come si sono stratificate negli ultimi quaranta cinquanta anni una un grande serie di nuove appartenenze religiose dentro Roma oltre alle tradizionali no
Però se tu pensi soltanto a quelle cattoliche ogni cioè pensa al Collegio americano Testaccio e Nicola Collegio americano è un'impresa
Pensa a tutti gli altri collegi nazionali Cecchin mandati preti giovani preti a studiare a Roma
Parliamo di anche se le idee diciamo le vocazioni sono un crollo sono decine
E decine di anzi direi centinaia e centinaia di di studenti ogni anno pensa alle congregazioni religiose perché ogni congregazione religiosa
Ci tiene ad avere la sua Curia generalizia ho una casa a Roma e anche quello in tessuto diciamo di intrecci no tu hai citato prima
Non mi ricordo quale l'Umbria il comboniano comunità va be ma tutto il sei gesuiti c'è anche no ma rispetta perché i comboniani sanitaria nei gesuiti pure esso don come dire una potenza un po'anche se quella un po'in declino oppure pensa francescani nelle varie denominazioni son tutti i centri di intrecci che incerto contribuiscono a questa stratificazione che appunto abbiamo detto poi è un po'complesso
Come dire attenere
In un grande disegno in maniera unitaria ci son pezzi e se ne vanno
Chiedo al grande capo dell'Assemblea
Ok allora chiudiamo senza domande senza interlocuzioni non so se esistano
No se c'è qualche domanda ve la tenete poi papà attacca
E ci si rivede alle quindici va bene grazie di tutto
Ieri per la giusta divisione diciamo del tavolo
Se vengono su Manuela da soli
Camilla Zucchi
No venti minuti vanno benissimo
O che si allora
Va
I prodotti
Sì
Ma questo storie
A
Ok allora
Ricominciamo
Rigorosa appello anche relatori che verranno dopo siamo tanti nel giornata intensa diciamo così sessione intensa per cui rigorosamente venti minuti dopodiché ovviamente mi toccherà fare
Mi serve l'ok
Ho capito controllare tagliare le dispiace lo chiedo chiedo venia subito sì versano insistente nel curry appunto il rispetto dei tempi se non ce la facciamo
Con eccezione naturalmente per chi è doppio propriamente li abbiamo una
Possiamo essere un pochino più più elastici ok allora piccola variazione rispetto al all'iniziale programma dalla mattinata al pubblici però spostato Andrea Guiso che che deve tenerti
Allora loro intervento riguarda le reti intellettuale culture politiche nella capitale della Repubblica che non so chi dei due con cominciare segretamente dice Andrea Guiso i passo la parola
Allora ben ritrovare inizio io sono nella suddivisione cronologica dell'intervento a me spetta il compito di
Di introdurre in qualche modo l'approccio che abbiamo deciso di seguire con Mattia insomma dopo
Ho avuto qualche
Confronto
Ed è necessario appunto una piccola una piccola premessa è che qui sta studiare il cuore lo degli degli intellettuali a Roma
Durante l'intero arco dell'Italia repubblicana perché insomma poi non con con Maurizio l'idea era proprio quello di catturare un lungo periodo significa innanzitutto a nostro avviso interrogarsi sulle sulle funzioni del lavoro intellettuale in uno spazio politico è stato ricordato più volte oggi compresso come quello di una città al consacrata a ruolo di capitale di centro politico-amministrativo del Paese
Ce l'ha ricordato oggi appunto un suo intervento Jean-Pierre Terni molto ricco che ha dato corpo umano fotografia una panoramica dell'estrema complessità del
E ne della difficoltà anche di stabilire dove finisca la città dove inizi del sistema Paese ecco insomma Roma o un po'questa questa peculiarità ed è una città che al tempo stesso è anche in una mi Remo permanente equilibrio precario equilibrio tra una duplice identità da un lato
L'identica derivante dal suo sedimentato secolare dalla sua
Ma stratificazione dal da un tessuto storico ingombrante
Dall'altra quella di un'identità e l'identità di città Progetto di matrice otto uno novecentesca la diciamo la cui ambizione non è tanto prolungare una continuità amministrativa ma quella di cambiare rapporti sociali economici nel profondo di rigenerare lo spazio pubblico attraverso strumenti d'intervento
O politici istituzionali sempre più complessi e articolati quindi non soltanto anzi diciamo sempre meno
I luoghi canonici dell'amministrazione ma anche le università e i centri di ricerca e di innovazione la rete museale le istituzioni culturali quelle dell'arte
Tessuti associativi il sistema dei media dell'industria culturale le grandi istituzioni del capitale della finanza
Pubbliche e private agli enti parastatali così via e quindi una riflessione di questo tipo però deve necessariamente anche che avete consapevolezza di quali cambiamenti siano intervenuti in ottant'anni di storia
Nella considerazione sociale
Del ruolo degli intellettuali nella loro integrazione con il potere questo sarà un po'il filo rosso delle delle nostre
Riflessioni con il potere o meglio con la politica nelle sue diverse espressione ideologica e simbolica organizzative rituali comprese quelle non istituzionali perché non c'è soltanto uno spazio istituzionale dove si fa cultura
Che sono poi lo lo diremo ma veramente di passaggio soprattutto quelle che maturano tra anni sessantenni settanta quello che è il momento in cui una sfera come dire non istituzionale della cultura
Comincia a prendere a conquistare spazi sempre più più ampi
Ad oggi lo diciamo subito allo studio di questo tipo
Non c'è esiste ancora non esiste e però lo dico per tranquillizzare un'attività nel mille da non è certo nostra intenzione come dire a dichiarare
Aperta la sfida colmare tale da tale lacuna l'intervento piuttosto è quello di provare intanto a disseminare questa riflessione a più voci su Roma
Della Repubblica
Con qualche spunto di analisi tratto dal nostro angolo di osservazione che è quello di studiosi del potere del sistema politico nel caso di Mattia
E e e in particolare el qual è l'angolo di osservazione il contributo degli intellettuali alla cultura di governo della città questo è il tema in una prospettiva che ambisce a catturare qualcosa di diverso dalla vita culturale
Quella del dire animata dagli intellettuali prevalentemente di formazione letteraria e umanista costruttori o profeti
Militanti di una nuova e più alta coscienza sociale
Anche se su questo ricordiamo sono state prodotte del riflessioni di estremo interesse penso al saggio ne avevamo discusso di Francesco Albani non su Roma del due mila lì senza appunto sulla
Sugli intellettuali nel senso più tradizionale del termine
L'obiettivo quindi è di cominciare a riflettere su intellettuali sulla sull'apporto che intellettuali diversa formazione attraverso reti connessioni con il sistema locale i partiti hanno dato al tema dello sviluppo
Della città ripensamento delle sue funzioni alla ridefinizione della sua identità e nel farlo cercheremo di dare poi la nostra esposizione un carattere essenzialmente
Problematico per necessità di cose molto schematico forse molto attesi anche
Lasciando poi mi spiace darti questa brutta utilizzava un secondo momento il compito di verificare sul campo costringe le ricerche è meglio come dire
Definite appunto le ipotesi di lavoro
Avanzata in questa sede
La la suddivisione cronologica delle due partiti fra me e Mattia io mi occuperò del periodo dal quarantacinque al settantasei Mattia di quello successivo al settantaseiesimo grosso modo Veltroni non l'amministrazione Veltroni e quindi all'elaborazione del modello Roma poi ci spiegherà cosa cosa significa questa espressione però è già una scansione cronologica che definisce un primo un nodo interpretativa importante cioè quello che le rotture continuità nel passaggio da un ciclo che
Diciamo la semplifico dal ciclo egemonico democristiano
Al modello di egemonia della sinistra nelle sue diverse connotazioni storiche
Sono ampiamente in due prerogative di potere
Culturale certamente diverse antitetiche sul piano dei valori sul piano della teorizzazione del rapporto fra intellettuali e politica
Ma non ci sfugge che in qualche modo sono anche legate tra loro da una medesima consapevolezza riguardo alla necessità di promuovere al centro della città Progetto saperi patrimoni di conoscenza
Proprio che gli intellettuali nella più larga accezione del termine urbanisti architetti
E tutte quelle professioni che in senso lato poi contribuiscono a definire
Le policy all'interno di uno spazio cittadino
Riguardo alla prima fase quella di cui mi occuperò io della nostra periodizzazione mi soffermerò su tre aspetti salienti
Nel rapporto tra intellettuali e cultura di governo tra Roma un primo aspetto
Da evidenziare e l'inedito spazio di intervento nelle direttrici dello sviluppo urbano che la democrazia municipale
Plasmata dalla dialettica anche molto conflittuale dei partiti offre sin dai primissimi anni di vita Heidi intellettuali
Intellettuali di diverso orientamento
E la parola Repubblica questo ci tengo a sottolinearlo
Con Maurizio spesso abbiamo riflettuto su questo ha una forma ha forti implicazioni culturali simbolica in tal senso perché racchiude
Ed è stato osservato più volte nelle redazioni di oggi un un universo simbolico che rinvia costantemente al paradigma politico della città utopia
Cioè la città come idea di perfezionamento delle forme della convivenza come ricerca del modello ottimo della società prefigurata abbiamo parlato della Costituzione oggi qui gli anni
Quindi
Dopo i traumi del fascismo della guerra Repubblica democrazia danno un fortissimo contributo
A rifondare il discorso utopico sulla sulla città cita figurata intesa sia come comunità politica appunto come modello ottimo nella società prefigurato oppure anche come espressione fisica
Del territorio e dei suoi aggregati sociali e questo lo fa chiamando intellettuali a farsi interpreti
In prima linea appunto delle attese di rigenerazione civile morale e sociale che attraversano i diversi strati della popolazione romana del dopoguerra
Il protagonista degli intellettuali e nelle cose in un certo senso e a testimoniarlo e anche il fascino seduttivo che la capitale nella rinata
Democrazia repubblicana esercita la sua arte nel dopoguerra su artisti scrittori cineasti sceneggiatori pensare cose il cinema romani dopoguerra insomma
Giornalisti su tutto scienziati su tutti quelli di ingegni che nelle istituzioni culturali
Della Capitale troveranno modo di di affermarsi
Roma Sempre più quindi lo lo stato detto oggi se non sbaglio da Umberto Gentiloni riguarda la classe politica è una città dove tradizionalmente si arriva
Diventa insomma una carta assorbente
Delle energie intellettuali del Paese dentro quello che è un percorso di autorizzazione di sé
Ha e è un percorso di cambiamento di sede della società come rivela anche e vogliamo una superficiale rivelerebbe una superficiale mappatura dell'anagrafe delle reti e dei gruppi intellettuali più influenti nel lungo dopoguerra romano
Questa vocazione degli intellettuali a farsi come dire a parte attiva di una nuova cultura di governo della città spesso molto spesso per reclamare una certa discontinue
Aperta discontinuità con la legislazione e gli strumenti amministrativi al regime fascista e del resto visibile sin dai primi anni cinquanta lo ha sottolineato in pagine di grande efficacia Italo Insolera su Roma moderno attraverso l'analisi di una serie di di casi i seguenti una sequenza di casi esemplari il piano di Sven tra mento in via Vittoria la regolamentazione nelle fasce di nei inedificabilità dell'Appia Antica il processo immobiliare Espresso alla tenere la grande espansione di Roma la vicenda dell'hotel Hilton con annessa caduta del sindaco né con Cristiano Rebecchini il piano di demolizioni Tordinona la questione di Villata che porterà all'attenzione pubblica il problema per esempio il problema delle zone Firth diedi io e di una nuova coscienza ambientalista e sono tutte vicende che vedono salire alla ribalta
Gruppi RTI intellettuali devo dire anche caratterizzate da una certa trasversalità organizzata intorno a giornali riviste come il mondo L'Espresso L'Unità la Voce repubblicana che la stampa l'europeo oggi
E
Le quali figurano personalità di spicco come quelle di Pannunzio Corrado Alvaro Pratolini Argand Bianchi Bandinelli dici chi Cederna Fracchia Flaiano Guttuso Quaroni muratori quindi Siva proprio uno spettro molto ampio di tipologia di intellettuale
Questo è un primo punto secondo aspetto
è che l'impegno civile degli intellettuali non si esaurisce soltanto il contributo che si forniscono la maturazione appunto di una nuova coscienza dello sviluppo urbano altrettanto importante la funzione pedagogica
E di inquadramento delle coscienze che tale impegno deve assolvere appunto nel contesto di una democrazia altamente municipale altamente conflittuale attraversata appunto dalle tensioni
Della guerra fredda sono tensioni che contribuente contribuiranno Curko con adattamenti a riprodurre sul piano locale la medesima logica delle cittadinanze separate operate a livello nazionale
Grazie al formidabile apparato di organizzazione degli intellettuali che poi si irrobustisce nei primi anni dalla guerra fredda con diciamo attraverso la struttura del lavoro propagandistico dei Comitati per la pace
Il PC buon gioco sostanzialmente nel costruire una una una salda egemonia all'interno dello schieramento progressista proprio negli anni di massima polarizzazione del sistema partitico
Potendo altresì sfruttare il potenziale di espansione strategica di un insediamento sociale che in parte complementare con quello democristiano
Poco casa caratterizzato in senso su culturale come si sarebbe detto un tempo fortemente radicato sul terreno interclassista
E si è detto partito di classe di popolo e di Bleve Nicola Porro in questo saggio politologico degli anni novanta
Capace di estendere la sua influenza oltre il territorio diciamo della marginalità e delle borgate
Più che partito Federazione interessi per lo più conservatori tradizionalisti invece la DC
Dei primi anni della del dopoguerra appunto di equilibri di mediazione tra le istanze dei lender Horse Papalini
Avete il cosiddetto Pan Partito Romano l'elettorato della destra monarchica
E missina ma anche vasti strati Discetti popolare di piccola e media borghesia dei quali già in questi primi anni del dopoguerra comincia a salire una forte domanda di Stato e di modernità case servizi infrastrutture questo qua ci parlerà immagino Bruno Bonomo nel suo intervento ho questa semplificazione dello scontro politico favorisce però due dinamiche
In parte intrecciate la prima è l'adesione di molti intellettuali progressisti a una retorica d'ispirazione illuminista
Programmaticamente costruita in quegli anni dal Pci togliattiano
Negli anni della guerra fredda culturale
C'è anche il saggio su Volterra di Togliatti che in qualche modo paradigmatico di questa tendenza che è una è una come dire un'ispirazione particolarmente adatta infatti Zagari il carattere socialmente reperivo
E culturalmente oscurantista questo ovviamente nella retorica degli intellettuali dell'egemonia
Cattolica clericale ottimo cristiana poi gli si confondeva un po'troppo corretta rappresentazione
Paolo queste cose le ha studiate essa con a cosa che mi riferisco la seconda dinamica e il prevalere
Cinque minuti ce la faccia sempre e comunque corri
Il prevalere a sinistra di un discorso dei predicatorio moralistico su Roma che indugia nello stereotipo della città immobile levantina
Feudale mancando però a mio avviso di cogliere alcuni chiari segni di trasformazione della città
Che avvengono sotto l'azione delle maggioranze democristiane manca anche di cogliere un aspetto secondo me la complessità che questo antico ammasso consuetudinario dell'Urbe
Comporta per qualsiasi con qualsivoglia progetto di radicale ammodernamento della città utilizziamo questo termine così in modo ancora abbastanza
Insomma rifacendo i classici a una ben nota metafora di Garda la Roma del dopoguerra resta dopotutto la città dello gnomo Merola recita il gomitolo la matassa inestricabile di dite di culture di appartenenze
Stratificazioni sociali politiche difficilmente Glass Mabilia attraverso un astratto e razionale
Esercizio di potestà trasformati IVA a meno che lo ricordava Maurizio oggi non hai alle spalle era l'armatura di una dittatura ecco allora in quel caso forse la questione può assumere un altro un altro rilievo non è superfluo notare di passaggio come questo discorso dei predicatorio sulla città
Sia in larga parte legato negli anni cinquanta sessanta all'egemonia culturale
A sinistra di un'élite intellettuale particolarmente in show influenti attiva nel contesto romano e mi riferisco in particolare al gruppo del mondo
E anche al gruppo dell'Espresso le cui battaglie si leveranno poi alcuni dei più efficacemente astici slogan di una certa antiromanità il sacco di Roma
La capitale infetta e naturalmente qua ci sono anche delle personalità che legano attraverso propri scritti romanzi interventi pubblici o che hanno colpito ma in qualche modo contribuito a fissare sia pure offrendo un una un'angolatura sociale riversa l'immagine di una città neghittoso e immutabile sempre uguale a se stesse da dissoluta avvolta in una l'atmosfera ammorbante e dal punto di vista etico Mazzola reggiano molti romanzi morali agli alzammo oramai la Storia di Elsa Morante
Lo stesso Pasolini sono adesso non ci possiamo soffermare fino a insomma magari con uno sguardo più ironico e beffardo un Ennio Flaiano nel suo Marziano a Roma un ritratto dissacrante
Di una città agnostica indifferente a tutto in cui i giovani hanno quasi tutti il coraggio delle opinioni altrui
Ultimo punto questa appunto questa Haas depreca teoria che con punte più o meno elevate
Viene assumendo mentre nel tempo i tratti di una vera e propria liturgia finirà però col sottovalutare alcuni elementi significativi
Di novità di un disegno di un di ammodernamento urbanistico che non può e forse non è giusto ridurre soltanto una componente speculativa e affaristica e che pur fra mille contraddizioni episodi di mala gestione
Compromessi che ogni sorta prende a delinearsi già dei primi anni Cinquanta per poi proseguire con più decisione nei nei primi anni del centro
Nel centro sinistra un disegno con una è stato detto anche appunto Sutter lo studio che ho ricordato prima
Di porre un disegno di matrice di chi marcato dal con una marcata caratterizzazione tecnocratica
Avviata sì in parte già con una all'arrivo delle risorse del Piano Marshall
Come nel caso del Piano INA-Casa ispirata quindi una visione ispirata anche da urbanisti architetti manager pubblici cooptati dentro un sistema di potere che già quello Fanfani hanno più autonome centralizzato sul territorio meno subalterno al vecchio
Partito romano pronto a supportare la visione strategico culturale di una città che io definii ecco Posse potremmo definire in modo sintesi una città a misura del ceto medio che è un progetto culturale
Forte che non è solo di London Romano altro cioè gli Stati Uniti costruito su questo
La loro identità non è il del loro americano quei OLAF quindi è qualcosa che va e ed è una città per misurare il ceto medio organizzata intorno al capitale pubblico alla leva gestionale
Degli enti creditizi e di gestione a un sistema di comunicazione in parte nuovo pensiamo anche soltanto alla RAI di Bernabei
O alla creazione dell'evento Olimpiadi e che è stato diciamo
Importante per l'impatto che ha prodotto nelle immagini di Roma livelli internazionali
Con indubbi elementi di novità e che ha lasciato tracce non effimere come solo mi piace ricordare l'ha sottolineato molto bene Antonio e Vittorio Vidotto impagina
Gli straordinari efficace
Tracce non effimere di una qualificata riprogettazione delle linee di sviluppo del tessuto urbano
E concludo
Che il passaggio da questa egemonia democristiana a una nuova forma di predominio culturale sulla cultura di governo della città da parte della sinistra guidata dal pc del dal pc dal Partito comunista dovrà
Consumarsi attraverso un processo
Abbastanza travagliato di secolarizzazione del potere dei partiti
Dal quale risulti sortirà hanno la volta degli anni settanta nuove sfide culturali sul piano cittadino per esempio il cattolicesimo
Il dissenso decisa incalzare le gerarchie politiche ed ecclesiastiche sui temi della macchina della marginalità sociale
La sociologia d'ispirazione neo industriale intente a ripensare il conflitto di classe come prodotto dei processi di periferia stazione della capitale Ferrarotti richiama Ferrarotti
Ed oblio ma soprattutto la galassia dei movimenti con la sua capacità di sperimentare nuovi linguaggi nel contesto dei nuovi media della comunicazione
Della cultura di massa
Fuori dalla visione dogmatica ufficiale del Partito comunista ma anche fuori dallo spazio istituzionale ufficiale forse non è un caso se il rapporto
Tra cultura e politica a partire da questo momento quindi tra anni sessanta e settanta finirà per accompagnarsi alle polemiche anche dentro la sinistra sull'effimero
Su quell'esperienza l'Estate Romana appunto sulla quale è stato costruito come adesso ci racconterà invece Mattia il mito fondativo di una nuova classe di governo scusami ma aveva sorpreso tanto si come da
Una relazione diciamo così densissima anche soprattutto in chiave di diciamo di pluralità di rappresentazione della città che immagino verso costituito appunto di questo coi
Titti vorrà fare una non so se avremo tempo insomma una domanda sul proprio quanto detto
Prego prediletti Mattia Diletti così col punto dall'azione talora grazie io sarò brevissimo il sarò brevissima mi scuso non essere stato presente questa mattina purtroppo per
Motivi infausti ma
Allora
Lulli nel ramo più insieme a un altro convegno più o meno quaranta giorni fa io comincio sempre la stessa moglie modo dicendo che non solo storico dice questa prima cosa quindi metto le mani avanti rispetto a quello che io ho queste fiaccola Sarkozy con lo storico e quando abbiamo idee e ho toccato questo tema della degli studi che riguardano la città in realtà in un modo un po'comuni e peculiare perché ormai dieci anni fa questo materiale mi è stato utile come avvio per
Lavorare sull'intervento di oggi che ovviamente è tutt'altro che concluso perché si dice sempre così quando si fa la prima presentazione il il materiale che la disposizione era quello di una ricerca appunto peculiare che svolgendo con Fabrizio Barca forse qualcuno ricorderà facemmo un lavoro sul Partito democratico attraverso cento interviste
Che coordiniamo io lui e altre due persone cento interviste segretario di partito il Partito democratico nei cosiddetti anni di quella che all'epoca poi si cambia nome
Si chiama ma se capitale preceduto da queste interviste ne facemmo delle interviste in profondità nel tempo molto breve a quattordici figure apicali
Del insomma da classe dirigente politica del del PGT ex democristiani ed ex comunisti per la maggior parte interviste che non abbiamo mai più utilizzato che gli abbiamo questo materiale Suma avevamo anche un rapporto con committente all'epoca diciamo e lolite esime devoluti niente perché in questa intervista in profondità noi decidemmo di cercare di capire che idea di Roma avessero queste classi dirigenti non solo però interviste come dire molto lunghe cercate di due ore
In cui cerchiamo di capire non solo che cosa secondo loro aveva portato la crisi del Trio due mila tredici due mila quindici ma anche capire insomma come collocavano la fine del cosiddetto Modello Roma nel due mila otto cos'era successo e mi sono tornati in mente non solo perché ce li avevo H index era un buon inizio per cominciare ma perché in nel la mia impressione era che da quell'intervista emergesse
Una sorta di come dire un interpretazione mitologica del modello lombardo che si legava poi un'altra interpretazione mitologica Peppino di governo descrisse a Roma che vada settantasei ottantacinque
In questa in in costruzione dell'idea di Roma
Diciamo il passaggio che mi piacerebbe costruire che accenna adesso è quello in cui si cerca di osservare quali idee
Hanno continuato ad alimentare fra quella prima fase nel settantasei ottantacinque
Hanno conti ad alimentare poi l'azione di governo e le idee come dire di amministrazione ma anche di Wengen archi Romano conciata influenzali poi il la classe dirigente del periodo che la classe dirigente che diventa passa di livello locale dal novantatré in poi c'è questo secondo le volevo capire sì ma cercare di capire quali quali fossero illegale
L'impressione generale che che emerge vanta è che
Il modello Roma modello Roma
Pertanto una una definizione delle proprie cioè possiamo dire qualcosa questo modello Roma se pensiamo dello romano in Cina le vediamo non certo punto la classe dirigente romana comincia a riferirsi al modello Roma come modello in cui la città raggiunge alcuni livelli di modernità richiesti diciamo di avvicinamento
Ai contesti le altri capitali europee per cui con la finalmente con l'arrivo in città di alcune infrastrutture che vengono completate completate vengono completate grazie agli interventi del Giubileo del Duemila cioè l'infrastruttura culturale simbolo dell'Auditorium ci sono come di una serie di simboli dell'ammodernamento della città che rappresento il la costruzione di questo modello Roma e anche alcuni elementi che riguardano l'economia della città per poi forse come dire dopo la crisi del due mila sette due mila otto
Potremmo cominciare a vedere con altri occhi nel senso che probabilmente anche lì ci fu un'apparenza c'era un la classe dirigente romana quell'epoca si vantava di aver costruito un no una città che portare avanti
Produce la più ricchezza di Milano sta con brevi periodi in cui questo questo accadeva bisognerebbe andare a vedere esattamente cosa è successo poi ci sono stati degli impoverimento della città ci sono state una serie di esternalizzazione delle funzioni l'amministrazione pubblica che hanno creato
Ricchezza all'interno della città hanno creato quindi un po'di movimento ma ci sono state poi delle di passaggio anche l'impoverimento della tessuto economico della città romana più una banca sua ci sono stati dei trasferimenti aziende adesso Milano insomma
è stato quello sì probabilmente un passaggio più effimero questo costruzione di questo modello romano ma su questa idea del modello Roma poi si incentrava anche un'idea che era molto legata soprattutto negli anni novanta
Ad una sorta di ideologia del buongoverno cioè l'idea sostanzialmente deve costruire una classe dirigente che era in grado di grazie anche la nuova riforma del elezione diretta del sindaco le trasformazioni amministrative che ne conseguirono
Era in grado anche scusate
Di manager dializzati l'amministrazione pubblica di adeguare la città anche lo completiamo la competizione internazionale
Di farla stare dentro un ambito appunto di nuove economia globale che prendeva qui serviva una maggiore efficienza e capacità di atterraggi attirare
Capacità un certo tipo di lavoro cognitivo un certo tipo di impresa eccetera eccetera
Con un passaggio appunto con ideologie del buon governo che mancava diciamo marasma di un regime non leggere un'ideologia del buongoverno che era adatta a quegli anni novantadue mila unità di managerializzazione
Forse pochi ricorderanno forse con un certo punto
Negli anni Novanta l'amministrazione romana piromane chiama Mortillaro dalla FIAT per cercare di gestire lattante che era una un manager come dire una fama
Con una fama di duro per l'ho pochissimi mesi ce lo show la parte dopo pochi mesi era anche l'epoca in cui c'era un conflitto fra questa nuova politica e sindacati all'interno della dell'amministrazione dell'amministrazione pubblica
Walter Tocci dell'epoca il vicesindaco che si occupava delle grane per conto di Francesco Rutelli con sparsi nella città veniva definito dai dai sindacati del dell'amministrazione pubblica Walter Tocci per sottolineare come dire l'approccio aggressivo rapporto corna con l'amministrazione pubblica quindici anche questa idea cioè la figura di Pietro Barrera per esempio che tenta come dire la una delle figure che si occupa dell'efficientamento della della macchina amministrativa insomma ci sono tutta una serie di novità in questo senso che quelli che sono comprensibili agli anni Novanta ovviamente erano assenti nell'epoca precedente
La cosa che mi colpiva di queste interviste però è che mi diceva sempre sostanzialmente c'erano due
Grandi temi quando si passano al tema dell'ITEA di Groupama c'erano due grandi figure che venivano sempre richiamate su una sulla quale c'era una sorta di unanimità totale ed assoluta della Cederna che Cederna rimane come di una sorta di mito fondativo Paini di come dire rimbalzano Cambiasso di mito fondativo
Dell'approccio al di una certa idea della della città di Koopman ritornava e l'altro diventerà anche Renato Nicolini
Elica dell'Estate Romana la cosa interessante o no con ciò lavorato a sufficienza andrebbe fatta una sorta come dire agli analisi di come queste classi dirigenti
Piegano cambiano registrano come dire questi miti a volte mi sembra quasi che ci sia come di una difficoltà trovarne altri
Per cui in qualche modo i miti fondativi sono i miti che tengono insieme
Un pezzo di classe dirigente una parte di classe intellettuale che si ricorda con affetto di quella stagione una parte dell'elettorato siti ricordate la prima azione amministrativa di Ignazio Marino nel due mila sedici e quella di pedonalizzare e di anzi di chiude al traffico privato come adesso via dei Fori Imperiali no che una cosa che richiama lui stesso nel richiama richiama Cederna per giustificare quella quell'azione di una cosa come dire che immediatamente accende delle sinapsi nel due mila tredici scatenamento mia sedici accende delle sinapsi nella nei lettori di sinistra di una certa età soprattutto lo stesso accade adesso c'è questo intervento intorno alla zona del Parco del Colosseo che di nuovo richiama Cederna recentissima nel due mila ventuno si acquisiscono dei del dei terreni in Regione per collegare i Castelli a al circo al Circo Massimo e la grande idea di cedere e anche lì che richiama quello quello di Cederna
Mentì sul Nicolini c'è una
Cioè secondo me è una sorta come dire di rilevava una sorte curiosa presidii di colpa o di conflitto o di
Discussione che riguardava la insomma al la la la funzione come dire che la cultura nel appunto nella insomma era stata la grande invenzione quella della del della delle giunte di Argan la
E della dell'Estate Romana di di Nicolini ma Nicolini stesso può era stata ancora attore nel Periodo diciamo del degli anni Novanta l'attore che aveva interagito rispetto a quell'idea di nacque l'idea di
All'Italia interpretazione e al ritorno che si dava di quella
Di quella stagione c'è un testo di di Bologna che è stato insieme ad altri a Carlo Fuortes grossi Zacconi prodotti
Che scrive una scrive un testo nel due mila otto Borgna diventa è assessore alla cultura dal novantatré al due mila sei mi sostanzialmente favorevoli un periodo molto lungo di no ci fu un periodo molto lungo di continuo di governo della città nel settore della cultura del della cultura e alla fine della di questo periodo esce questo volume che si intitola appunto capitale di cultura in cui sembra che il dialogo è sempre proprio con lo stesso Nicolini
Quasi a giustificare una sorta di conflitto tra li effimero come movimenti come si politiche sì ma come esempio di politica pubblica ma anche di un movimento culturale accompagnato della città che doveva uscire dagli anni bui del terrorismo eccetera
E in qualche modo Borgna subisce le critiche di Nicolini di essere stato dove l'istituzionalizzato rinforzato
Di alcune scelte di allora come se alcune scelte della politica culturale di creazione anche di un c'era di materie l'approccio dell'economia della cultura e dell'uso delle città per le attività culturali che cioè Nicolini Nicolini critica debole sembra difendersi ancora rispetto a quella questa figura così ingombrante come quella di prima come quella di Nicolini
Su uno insomma la cosa interessante che mi sembrava che tutti riportavano in questa intervista che in qualche modo quando si cercava di costruire proprio il lo nel il tempo lungo del modello Roma dal novantatré
Al due mila otto tutti appunto sembravano voglia in qualche modo rivendicare rivendicare la bontà che viene ripreso quell'esperienza di governo che va dal settantasei da settantasei ottantacinque
è interessante ci sono anche delle figure per esempio all'epoca intervistiamo Goffredo Bettini ci sono anche delle figure che sono figure politiche che hanno attraversato rielaborato la fase della sconfitta dell'ottantacinque e hanno dovuto ragionare proprio su come ricostruire nel novantatré una continuità con con quell'esperienza
Il
Fu insomma il
Il l'periodo Smile
Scusate nel nostro io stamattina sono funerale sono un pochino come dire
Un pochino
E allora scusate ma
Per non ho mai è stata una giornata parecchio come dire impegnativa
Allora il allora la rielaborazione volevo concludere su queste alla rielaborazione che viene fatta il primo dal insomma dal dalle classi dirigenti che acquisiscono di nuovo
Potere nel novantatré che quindi come dice novantatré che è quello di cercare di ragionare su quali furono come dire
Gli errori e le mancanza del periodo della ottantacinque su perché era avvenuta con la sconfitta
Nelle interviste che facevamo si aprì una discussione sul modello Roma su quanto appunto fosse legato a quel a quel periodo storico l'intervista di alcuni che criticavano l'approccio del pene diciamo il la pax si costruita novanta del due mila sei ci sono alcune figure politiche sostengono che il modello Roma via del novantatré due mila sei rompere con una la capacità d'innovazione del pino settanta settantacinque perché in qualche modo c'è una viene sussunto delle classi dirigenti e viene sterilizzata con il De Hadeln del
Insomma quell'idea di Roma gravano costi docet Cederna Nicolini viene sterilizzata
Perché si considera Roma governabile solo attraverso un patto di trasversalità in qualche modo come dire la c'è una né discussione che nel nelle interviste che facemmo a quell'epoca
Registriamo questa storia questa mancanza anche in quella di rielaborazione di cosa è stato del
Il modello Roma avventura conflittualità che riguarda proprio come dire chi poteva prendere la torcia di quel periodo il
La trasversalità era con l'idea che sostanzialmente si apprende che quella sconfitta ottantacinque registra il fatto che non sta a Roma non si può vincere se non riesco non si riesce a gestire relazioni con alcuni poteri
Io volevo farvi vedere questo video as much fondati dubbi è un questo è un vecchio video del dell'ottantuno che rappresenta la campagna son quasi mezzo erogabili a due metri e mezzo quasi mezz'ora di rappresentazione di quello che le amministrazioni Argan e Petroselli avevano fatto per la città
In cui viene costruito e ne
Mostrato il ruolo delle viene mostrato il ruolo delle
Della cultura cioè dal cielo Citti e dette Ninetto Davoli che vanno a cercare il fratello di Ninetto Davoli che si è diretto da Olivier si è perso paraffine li hai trovato al
Ai Fori Romani che sta seguendo la lezione gratuita
Di un professore di archeologia perché finalmente si è il il l'amministrazione ha messo a disposizione del
Del Popolo il la messa a disposizione del popolo uno spazio quella fine vanno a parlare con Petroselli piena passò a villa Torlonia
E il PC è fortemente for della Cassa di gente che c'è fermamente convinta del fatto che tutte queste innovazioni si di carattere urbanistico le infrastrutture le fogne le case popolari sia queste questa idea di Roma che è stata costruita presso le politiche culturali avrebbero garantito l'ottantacinque la vittoria la vittoria invece viene non arriva all'ottantacinque la
La classe il periodo successivo una sorta di ferita per la città ottantacinque novantatré sono sindacature vi Signorello
Giubilo Carraro
Signorello è un sindaco intellettuale all'altro sposato a una delle Busiri vici diciamo famosa famiglia di architetti romani è una delle è un sindaco come dire a faccia perbene che la democrazia cristiana di allora mentre l'azzardo
E poi come dire si dimette per far spazio la figura di giubilo direttamente collegata sparute la
Il
Successivamente sarà Carraro che governa con molta difficoltà perché ci sono tre giunte che si succedono
E la seconda travolta dalla dagli scandali
In sostanza il non la stanza ma il novantatré diventa la possibilità di ricostruire le politiche culturali degli Roma era stata costruita nell'ottantacinque Nobel settantasei ottantacinque e poi il conflitto che nasce proprio sull'interpretazione di quell'idea di Lombardo e
Il
Insomma il
La critica che ne abbiamo osservato insomma il conflitto che abbiamo osservato aspettano interno nel cast dirigenti destini al proprio
Idea che sostanzialmente dall'ottantacinque al novanta tre qualcuno avesse deciso avessi immaginato che l'unico modo per cui Anna era sussumere una parte dei modelli come dire di gestione
Consociativi del detti ottantacinque novantatré che fosse in qualche modo inevitabile nonostante la la valanga di di Mani pulite scusate insomma la confusione ma Satollo c'è stato un calo un po'emotivo che di solito uno scusa
Ecco dall'inizio incerto
Allora grazie grazie tramite alla fine avete preso tempi di ciascuna relazione cosa fossero due quindi con diciamo consideriamo il fatto che ci siamo comunque mantenuti su venti una persona anche se questa dovrà essere un po'più breve
Solo sono una cosa velocissima prima appunto di passare la parola al successivo all'attrice che insomma mi mi pare che emerga intanto munite appunto in un pluralismo ricchissimo di rappresentazioni di Roma che trasversale nel nel tempo anche in qualche maniera
Anzi
Cambia radicalmente se se vogliamo passiamo dalla dal mito di Roma richiamato questa mattina più volte in più relazioni al mito dell'idea di Roma che ha tutt'altra cosa e anche tutt'altro mito c'è tutt'altra concezione di che cos'è un Mylo mi sposo due due declinazioni diverse dalla stessa parola
Ma una cosa invece che ingegneri chiamato il ruolo prima nell'autorelazione che è stata ampiamente
Evocata questa mattina se questa questione che Roma non è fucina di classe dirigente ma in qualche maniera diciamo il luogo doveva
A ricadere in qualche maniera una classe dirigente già formata anche questo sarebbe interessante vederlo nel tempo
Perché all'inizio sia bene nella cosa secondo me molto ambivalente perché spesso per esempio alla formazione della classe dirigente cattolica
Che fucina commenta laureati è proprio romana chiaramente nazionale ma dove Roma e assolutamente il centro di formazione e se oggi per esempio ci diceva i sindaci di Roma all'inizio non sono romani
Il primo sindaco di Roma dell'Iran diciamo così dell'Italia Rebecchini è a Roma non è soltanto Roma perché nato a Roma ma tra romanzi come dire comincerà Andreotti è esattamente la rappresentazione del generone romano perfetta rappresentazione generone romano
Quindi diciamo così un po'nelle gli aspetti sono come sempre ovviamente ambivalenti
Sono ricchi e belli anche per cui stressanti quantomeno
Ho detto passo la parola ecco uno dei tratti caratteristici questo convegno che mi sembra giusto valorizzare anche nella pluralità delle figure che vengono che sono state condotte qui passiamo alla figura artistica diciamo così formazione e di professionalità secondo me è secondi si un rapporto con punto con gli storici e non è la casa di tutte le parla del Quirinale il capo dello Stato e che dall'archivio storico dalla presidenza la Repubblica
Grazie buonasera grazie ringrazio gli organizzatori dell'invito e appunto come è stato detto prima da qualcun'altro non sono uno storico Sona chissà e quindi in base a un intervento appunto commentando
Illustrando Briceag brevissimamente tutta una serie di slide che attraverso appunto fotografie documenti conservati all'Archivio storico Presidenza della Repubblica e il vogliono insomma indicare naturalmente in modo molto molto breve interventi dei presidenti della Repubblica
Diciamo sul Palazzo del Quirinale quindi le i vari e modifiche ammodernamenti che sono stati fatti dalla quarantotto il boy e il rapporto tra il Palazzo del Quirinale e la città di Roma
Che appunto oggi dagli ultimi residenti ha definito casa degli italiani vedremo come gradualmente appunto questo palazzo
Si apre alla cittadinanza inizio con Enrico De Nicola
Capo provvisorio dello Stato eletto dall'assemblea costituente primo luglio quarantasei che nell'anno e mezzo di attività dell'Assemblea costituente fino alla firma della Costituzione che avverrà il ventisette dicembre mille novecentoquarantasette a Palazzo Giustiniani
Per l'appunto rimane a Palazzo Giustiniani e rimane Palazzo Giustiniani anche quando il primo gennaio mille novecentoquarantotto la Costituzione entra in vigore quindi dei ricorrenti diventa a tutti gli effetti Presidente della Repubblica
Ma preferisce che al Quirinale entri il primo presidente eletto dal Parlamento riunito in seduta comune a norma della Costituzione e che sarà poi Einaudi nel quarantotto
Come le tende da questo comunicato relativo alla seduta straordinaria della del consiglio dei ministri del primo gennaio si dice che il Quirinale
è la sede ufficiale del Presidente della Repubblica quindi riferisce dandomi anche ad alcuni Cini fatti stamattina
In realtà questo non era stata una decisione scontata perché all'interno dell'Assemblea costituente c'erano due posizioni contrapposte chi preferiva che ci fosse un taglio netto con il passato per la nuova Italia repubblicana e chi invece essendo stato il Quirinale da sempre la sede del più alto potere della della Roma cioè di papi e poi ieri e poi anche i rilievi e i capi delle due repubbliche romane e
Fosse del tutto ovvio e scontato che fosse anche la sede delle Presidente della Repubblica prevalse ovviamente evidentemente questo ultima posizione e quindi appunto Einaudi entrerà Quirinale il Maggio quarantotto in quell'anno e mezzo di intermezzo diciamo in cui a Palazzo c'erano pochi
Impiegati e funzionari diciamo verrebbe contrizione del palazzo come vedete da questo documento il palazzo veniva prestato per alcuni set cinematografici
Vedete per esempio citati la Certosa di Parma o i miserabili Omnia il diavolo bianco qui dico che poi dopo quei primi anni questa abitudine si interruppe perché pare che durante ed appare c'è un documento non ricordo di quale film
O sue diede in escandescenze probabilmente ubriaco e quindi fece dei danni e quindi si interruppe questa questa abitudine tranne una un episodio nell'ottantuno che di molte che vi dirò fra poco ed edicola però diede il via avviò delle cerimonie e degli eventi che poi sono entrati nel calendario civile degli italiani
Per esempio questa è una bella bella foto del due giugno quarantasette quindi gli atti al l'anno seguente si celebra fu subito la festa della Repubblica qui vedete tecnico una che macchina pub Montecitorio dove si tiene la celebrazione scortato vedete dai carabinieri e non dei corazzieri a cavallo in altre riforme perché la regolazione ed erano stati sciolti dal giuramento di fedeltà alla monarchia
Da Umberto secondo al momento della partenza dell'esilio il tredici giugno quarantasei e furono poi riconfermati diciamo con una guardia del presidente da Einaudi
Nel quarantotto vedete per esempio l'inaugurazione dell'anno giudiziario la festa dei carabinieri
La crisi del Pontefice il trentuno luglio quarantasei appena un mese dalla sua elezione a capo provvisorio dello Stato De Nicola come poi faranno tutti i presidenti della Repubblica ma in Vaticano a rendere omaggio occhio dolcissimo
Luigi Einaudi quarantotto cinquantacinque piemontese governatore della Banca d'Italia liberale economista grandissima figura di intellettuale
Partita al Quirinale con la moglie donna Ida Pellegrini questo non lo dico casualmente perché non tutti i presidenti hanno abitato al Quirinale e
Come vedete il Quirinale
Viene è possibile visitarlo come vedete un comunicato dello stesso quarantotto
Visita al Palazzo del Quirinale dalle ore quindici alle ore diciotto in tutti i giovedì del mese quindi comunque c'è una piccola apertura che merende comunque accetta di avvicinare i di aprire il palazzo alla cittadinanza
Dunque il due giugno quarantotto Einaudi non c'è la la rivista che ci sarà solo l'anno seguente Einaudi depone una corona d'alloro all'Altare della Patria poi danno a Napoli per visitare che la sua abitazione privata Enrico De Nicola
E per poi incontrare Benedetto Croce a Palazzo Filomarino invece il due giugno mille novecentoquarantanove abbiamo la prima rivista militare come vedete questa bellissima immagine ai Fori Imperiali Laden modi invitati i sindaci di tutt'Italia e c'è e l'inaugurazione del monumento a Giuseppe Mazzini no Mazzini all'Aventino
Nello stesso quarantanove si celebrerà il quattro novembre la festa delle Forze Armate anche quella un rito che si ripeterà poi sempre dei presidenti della Repubblica la visita a Pio dodicesimo
E inaudite rispetto alle tragiche condizioni economiche niente in cui l'Italia è uscita dalla guerra non compirà viaggio all'estero ma naturalmente a ricevere Capi di Stato questa è una bella immagine conosciamo Saba levi di ambiti illustrerò dopo con altre due immagini come la visita degli arrestati avessero intatti nella città di Roma e due eventi importanti per la città Einaudi partecipa qui il venti dicembre cinquanta all'inaugurazione della stazione Termini il nove gennaio cinquantacinque la prima linea della metropolitana quella verso lei ora
Giovanni Gronchi cinquantacinque sessantadue primo democristiano
Alla presidenza da repubblicano personalità molto più prorompente vitale presenzialista Dina udì ecco con queste due immagini vedete l'arrivo del presidente in questo caso il presidente dell'Indonesia Sukarno
In visita di Stato in Italia i presidenti di capi di Stato esteri venivano accolti all'aeroporto di Ciampino
Spesso quasi sempre Presidente da Repubblica o aveva un suo rappresentante e poi attraverso nella macchina che allora era ancora questa poi ci sarà la famosa famiglia che ancora oggi usata alterati attraversavano la che antica e i Fori Imperiali per arrivare a Palazzo quindi vedete come sia i capi di Stato estero riceveva da questa immagine meravigliosa
Vive della della città e ma anche i cittadini se si va avanti a lungo le strade per vedere passare questi personaggi famosi quindi anche questo è un modo insomma di interfacciarsi tra appunto il Quirinale e e la città e i cittadini
Presidenza Gronchi durevoli come l'Italia ospita d'Olimpia di quelli invernali di Cortina quelle estive del sessanta illumini angolazione dello stadio olimpico qui grandi lavori ai cita in occasione di queste Olimpiadi appunto vediamo il presidente Ratti ci pare all'inaugurazione dello stadio olimpico e poi visitare ammette che insomma viene posato un plastico Dario Porto di Fiumicino e plastico del Palasport
Antonio Segni Segni sessantadue sessantaquattro vedete un biennio perché l'unico presidente che non ha concluso il mandato quanto nell'agosto sessantaquattro fu colpito da un grave malore poi nel dicembre riuscì a dare le dimissioni Filippo e sulla sarà eletto Saragat
E ecco dimostra una bella immagine dell'ex di amento perché la cerimonia della insediamento dei residenti si svolge senta ancora oggi allo stesso identico modo se avete avuto ricordate lei recentissimo insomma gli inserimenti Mattarella le foto autografi a dalla presa chiaramente da Palazzo del Quirinale è identica quindi residenti da Repubblica dopo avere giurato fedeltà alla Costituzione pronunciato il discorso di insediamento a Montecitorio
Appunto si recano sulla Flaminia scoperta a piazza Venezia
Dove a partire da Pertini c'è la la deposizione di una corona d'alloro all'Altare della Patria
Vengono accolti e salutati dal sindaco di Roma e poi scortati dai corazzieri a cavallo in alta uniforme altro meraviglioso simbolo della Repubblica percorrendo via quattro novembre ventiquattro maggio e attivano appunto alla al Quirinale
Iniziate il due giugno la ricevimento delle Antille corpo diplomatico ed è al le alte cariche nei giardini del Palazzo
E vedete ecco questa bella immagine che ho messo per nella prima Giovanni ventitreesimo undici maggio sessantatré prima visita di un pontefice al Quirinale repubblicana quindi è diciamo la definitiva
A citazione formalizzazione insomma dei rapporti tra Vaticano e Quirinale e ma diciamo questa fotografia e anche il emozionante perché pensate che Giovanni ventitreesimo morirà il tre giugno cioè praticamente venti giorni dopo e proprio per questo vedete da questo documento che il primo giugno sessantatré si comunica che sarà annullato ricevimento previsto per oggi si dice proprio perché si ha notizia di queste gravissime condizioni di salute del Pontefice che infatti morirà dopo due giorni
Durante la presidenza segni si mette mano a cominciare a ripulire un pochino il palazzo questo è e impalcature sul cortile interno dilatata Elia
Mentre all'esterno ecco si pongono due mesi due vengono collegate collocate due nuove cariche di travertino ai fianchi del portone principale sulla piazza fortune del Bernini
Giuseppe Saragat sessantaquattro settantuno primo presidente dell'aria della socialdemocrazia ecco vi dicevo dunque dire bronchi Einaudi abitata Palazzo Gronchi no mantenne l'abitazione privata del quartiere Nomentano mentre sia Segni che sana gatte abiteranno a Palazzo segni con la moglie Sarah carte era vedovo quindi con la moglie con la figlia Ernestina la sua famiglia la figlia svolgeva le quando necessario le funzioni di first lady importantissimo nel sessantacinque come simbolo della Repubblica la creazione del soldato presidenziale
Fino ad allora alla presenza del presidente a Palazzo in giro per Roma io a Roma o in Italia era diciamo caratterizzata dal dal tricolore diciamo che sventolava
Mi dica posto sulla macchina sul tuo congiunto Rino sulla macchina uno dei luoghi dove andava su suggerimento dei sessantacinque dell'allora ministro della difesa Andreotti si crea un nuovo vessillo diciamo che e identificasse la presenza del Presidente della Repubblica
Il primo fu appunto questo con fondo azzurro culture delle forze armate saperi
Il Presidente della Repubblica e capo delle forze armate e l'emblema dello Stato al centro molto grande tutto Oro anche se naturalmente l'originale invece ai danni di querce ed Ulivo verdi il cattivo sotto russo
Sessantacinque sessantasei si svolgono dei potentissimi lavori di ristrutturazione del Torrino che come vedete alle impalcature quindi il tricolore e lo stendardo che sventolano su Torino per verranno posti sul portone principale
A seguito di questi lavori viene anche costruita su
Torino la sala del Belvedere che la sala da pranzo ad alta di Roma con una chiaramente spettacolare veduta su tutta la città che verrà inaugurata nel mille novecentosessantasette per una colazione esperta in onore del presidente francese decolla
E nel sessantasette sempre con Saragat in un punto nevralgico del palazzo perché è un passaggio detto che vada la scala del Mascarino al cortile d'onore viene posta
Una lapide che ricorda i caduti del Quirinale nelle due guerre quindi anche questo un un simbolo diciamo della della della valorizzazione insomma dei valori patriottici nazionali a all'interno di equità alle nelle settennato Saragat cade il primo centenario di Roma Capitale
Credo non si svolgono però
Diciamo cerimonie a palazzo bensì come vedete nell'aula di Montecitorio
è questa l'immagine che ho messo perché poi si lega al discorso successivo nel mille novecentosettanta settembre settanta visita di Nixon a Roma vedete che la la eh l'elicottero presidenziale a terra sulla piazza che devo dire insomma un po'è un po'sconcertante ne fosse per questo quadrato agli anni dopo si prenderà un'altra decisione che adesso vi dirò Giovanni leone settantuno settantotto napoletano grande penalista
Docente universitario abita a Palazzo con la moglie Donna vittoria e i tre figli qui visita pontefice Paolo sesto ecco
Nel settantacinque durante il settennato Leone forse per evitare quello che era accaduto qualche anno prima viene creato un eliporto nei naturalmente centrando insomma distruggendo una parte dei giardini ma insomma le dico l'eliporto all'interno del palazzo e quindi quel cerimoniale molto bello ma anche molto impegnativo per la città
Della arrivo dei capi di Stato da Ciampino e viene modificato perché molti non tutti sia perché come da tutti i Presidenti usano l'elicottero perché alcuni hanno paura
Comunque chi molti presidenti di questo caso Sadat il presidente egiziano vengono presi a Ciampino e portati con
L'elicottero
Atterrando direttamente sull'eliporto
Altri lavori al Quirinale vedete nel cortile dell'arteria viene abbattuta la Cavallerizza era stata edificata nel mille novecentootto dei Savoia perché non più corrente quindi il cortile datati avviene ampliato ed alimentato insomma viene favorito anche questa faccio
Sulla città nella settantasette come vedete da questo punto non c'è non si svolge la Rivista militare ma in realtà in questi anni c'erano state molte cambiamenti perché perché già nel settantasei la Rivista militare non si svolse per rispetto alle vittime del terremoto del Friuli e in quel caso il Presidente leone ricevette al Quirinale i rappresentanti delle forze armate
E l'anno successivo come vedete lo stesso non si svolgeva già siamo in pieno clima di austerity quindi intanto con una legge del settantasette si era da politiche nei giorni festivi del due giugno e ed il quattro novembre quindi erano spostati alla prima domenica successiva
Alla prima domenica del mese di giugno che di novembre e mi in realtà poi nel settantasette settantotto si svolgono solo delle cerimonie statiche a piazza Venezia sempre per ragioni di risparmio in realtà quindi la Rivista militare quindi la para ma sui Fori Imperiali viene sospesa e verrà ripresa soltanto nel mille novecentottantasei con il presidente Alessandro Pertini appunto letto settantotto ottantacinque no ma ovviamente non c'è bisogno di descrivere il personaggio Pertini Pertini nel febbraio settantanove
Partecipa alla centotrentesimo anniversario della Repubblica romana in Campidoglio vedete coda saluto del tale Carla camerieri discorsi di Alatri e di Spadolini
Poi disciplina progressiva apertura del palazzo cittadini Pertini prosegue l'abitudine che aveva avuto come presidente della Camera
Di ricevere ogni giorno al Quirinale ogni volta che era appunto in sede e gli studenti si calcola che alla fine del mandato avrà ricevuto circa cinquecento mila studenti dalle elementari alle superiori
Altre cerimonie in questo caso è come di rapporto con il Vaticano fino alla riforma del Concordato dell'ottantaquattro i vescovi di nuova nomina dovevano giurare fedeltà allo Stato italiano al Quirinale questa obbligo fu abolito appunto dalla riforma delle concordato ecco vi dicevo prima un'eccezione alla
Dall'altra il sito del Quirinale come sante cinematografico si invece per il marchese del Grillo nel mille novecentottantuno comunque si concessero pochissimi spazi ed e pochissime ripristino
Altra cosa importante sia apre con si inizia con Pertini la stagione delle grandi mostre al Quirinale un'altra cosa che apre moltissimo il palazzo alla alla popolazione in questo caso nell'ottantuno
La mossa dei Bronzi di Riace vedete una bella foto di Frattini che visita
Appunto l'allestimento prima della inaugurazione di la borsa e un'altra mossa nell'ottantatré di carrozze di gala sedie librerie sempre all'interno del Quirinale ricevo nell'ottantatré viene ripristinata la Rivista militare in questo caso essendo l'anniversario del quarantennale della guerra della di liberazione la Rivista militare si svolge a Porta San Paolo
E poi nella nell'ottantaquattro si farà ai Fori Imperiali e poiché l'ottantacinque per il quarantesimo della liberazione si svolgerà tra via dei Cerchi e le Terme di Caracalla
Nell'ottantaquattro altro rito che insomma cerimonia che inizia in questa occasione che unisce molto il Quirinale alla città
Il cambio della guardia si stabilisce come vedete che da domenica prossima una volta al mese la guardia montante smontante si scambieranno le consegne sulla piazza del Quirinale
Per esplicitamente detto potrà diventare anche a Roma come in altre capitali europee un'attrattiva turistica
E grandi lavori nei giardini importanti avrei già attivi durante la presidenza Pertini con Cossiga non ci sono grandi interventi a Palazzo tranne la posizione di questa lapide nel quarantennale del due giugno quarantasei che appunto ricorda
La la vittoria della della Repubblica l'elezione dei membri dell'Assemblea costituente
Un attimo che stop a sorvegliare i presidenti chiedo chiedo perdono Ernie è importante perché vi ho parlato della aste stendardo presidenziale che presidenti possono accettare o cambiare nel mille novecentonovanta il nuovo stendardo presidenziale di Cossiga come vedete Bondo azzurro più ristretto e tricolore alla al centro vedete la consegnava i corazzieri quindi a una una fotografia veramente simbolica perché raccoglie molti dei simboli della Repubblica scusate ho sbagliato ma si era stata ripetuta due volte Oscar Luigi Scalfaro novantadue novantanove nel novantatré apertura dei giardini al pubblico il pomeriggio del due giugno quindi un'altra
Passo verso l'apertura di questa casa degli italiani alla cittadinanza e nel novantasei cadono i cinquant'anni della repubblica quindi la parata militare
Particolarmente solenne ma soprattutto messo questa fotografia perché sulla Flaminia vedete il nuovo stendardo presidenziale di Scalfaro che appena eletto lo cambia
Quindi praticamente ripropone riprende quello di Saragat ma con lo sfondo azzurro più grande con l'emblema dello Stato più piccolo
Va bene questa data inaugurazione anche dell'Archivio storico della Presidenza della Repubblica al due giugno quarantasei omaggio alle Fosse Ardeatine questo diciamo da Scattolin pare tutti i presenti voi lo faranno tutti gli anni menti precedenti precedenti erano andati ad alcuni volti a Venezia nato Einaudi nel cinquantaquattro per il decennale grandi lavori all'interno del palazzo vedete impalcature sul torrino e su tutta
Tutto il cortile d'onore e le grandi mostre ricordiamo Brogi di Riace ma in realtà basta fare un po'voi ce ne saranno molte
Scalfaro e Ciampi soprattutto
Ce ne saranno molte molto belle vedetela ma dove la Dama con l'ermellino di Leonardo e e e poi appunto con Ciampi questa abitudine prosegue Ciampi che il presidente che ha più cercato di rinvigorire i sentimenti patriottici il tricolore i no eccetera e infatti ecco altra fotografia sempre la parata ma l'ho messa perché vedete sulla macchina ennesimo Stendardo cambiato e Ciampi riprende addirittura la bandiera della Repubblica Romana del due cinque e italiana scusate
Proprio per col creare questo legame con il Risorgimento però vi tranquillizzo perché da allora in poi sia Napolitano che Mattarella hanno confermato lo stendardo presidenziale quindi è ancora quello ecco sempre in questa politica di Ciampi e abbiamo i concerti del sale delle fine annotata in piazza
Trentuno dicembre novantanove e e in questa occasione
Ciampi fa mettere ed allora ci sono in modo fisso la bandiera italiana la bandiera europea io se dato presidenziale qui il trittico sul portone principale ho messo vicino queste due fotografie per mostrarvi il colore del Quirinale
Perché durante la presidenza Ciampi viene completamente rifatto il Palazzo e e con questo colore che fu definito color dell'aria corrotta Aventino che suscitò moltissime polemiche
In realtà vi dico che c'è e nella sala delle fabbriche di Paolo quinto all'interno del Palazzo un affresco del mille seicentoventitré che mostra il palazzo di questo colore e quindi è assolutamente questo il colore originale
Grandi mostre proseguendo la Madonna Litta bene pressata dall'Ermitage erede del presidente Putin
E vi ho detto prima non c'è più il giuramento di fedeltà alla alla stato dei vescovi di nuova nomina mai presidenti ricevono i cardinali italiani di nuova nomina e qui vedete appunto al belvedere del Torino
E quindi vedete meravigliosa immagina legami proprio della decide residenti con la città e inaugurazione della nel del di questa opera il ricordo delle vittime del bombardamento del di San Lorenzo quindi nel due mila tre
Inaugurazione dell'anno scolastico il Presidente Ciampi la fa al vittoriano
Mentre il Presidente Giorgio Napolitano
Nel cui settennato cadono i centocinquant'anni dell'Unità d'Italia quindi la la locuzione a Montecitorio
L'inaugurazione del monumento alla alle ora delle vittime sul lavoro una tematica molto caro al presidente Napolitano il conferimento della cittadinanza onoraria di Roma al presidente Napolitano
L'inaugurazione dell'anno scolastico all'interno del cortile d'onore per tutto il settennato con la trasmissione in diretta su RAI uno
Tutti a scuola
L'istituzione del due mila dieci delega l'onorificenza ferita Repubblica P. ragazzi minorenni particolarmente distintisi Ina opere di coraggio meritorie grandi mostre questa fu una bellissima
Degli arazzi del Cosimo de'Medici ordinati da Cosimo de'Medici nel mille cinquecento
Brasile Salbiati che furono riuniti tutti e venti al Quirinale mentre e in genere due ruote hanno dieci a Palazzo Vecchio e dieci al Quirinale
Presidente Mattarella
Ma ovviamente rischiano Francesco il discorso di fine anno che il presidente Daniel Buren Mattarella pronuncia ogni anno in un locale diverso del Quirinale i ricevimento dei ragazzi
E il è importantissimo ultime due cose il palazzo Sanfelice che su progetto dell'architetto Mario Botta diventerà un polo museale per la sede della Biblioteca di Storia dell'arte di archeologia di piazza Venezia e con il la partecipazione di piste presidente Mattarella al Teatro dell'Opera per i centocinquanta di Roma Capitale
Con questo chiudo presta era appunto di avere illustrato attraverso queste immagini appunto questa progressiva apertura del palazzo della casa degli italiani alla città e a tutti noi attraverso l'attività dei presidenti della Repubblica grazie
Allora grazie mille nella risposta sulle sul tempo a parte punto che evidentemente non riesco ad incutere neanche il minimo di paura perché diciamo rispetto al tempo
Sempre complicatissimo
Mai fatto che abbia risposto non posso tagliare i residenti a Repubblica penso che sia quello che sia l'unico già la l'ultima parte di massa di sacralizzazione delle istituzioni nome giustissima è giustissimo penso l'ultimo episodio diciamo così
Va bene sciocchezze a parte prego Camilla Zucchi che ci parla invece di dell'Università di Pisa che ci parlerà di l'odonomastica Orban al tempo della Repubblica
E
E allora come non so no cioè cerchiamo di risolvere
Preferisco
Ciò
Sono andiamo a dismisura mi chiederei chiedo scusa e ma ci sono
No no va bene facciamo allora due relazioni tasso sempre due relazioni uomo fare di di seri posso chiede l'anticipazione Paolo Massari venire
Così riprendiamo l'ordine dopo torneremo appunto alla relazione di Camilla Zucchi
Senta
Roberto numero due giustamente si dice nel senso che un ordine del Senato un ordine va rispettato anche
Vediamo
A
Ho
Intanto grazie gli offrono grazie
Grazie agli organizzatori grazie attutire che sono intervenuti prima perché hanno offerto delle suggestioni interessantissime senza metterci d'accordo effettivamente torneranno questi discorsi allora io
Hanno cercato di affrontare questo argomento
Non era auspicabilmente originario specialmente interessante anche perché l'argomento studiato da urbanisti studiato da storici un argomento molto delicato e ovviamente anche per la Camera per il Parlamento
Diciamo diventa un elemento diciamo di Guidi di interesse di sviluppo e mi fa molto piacere che si torni a parlare di Roma ecco finalmente insomma di Roma in tutte le sue componenti
Allora io diciamo vorrei dare delle suggestioni perché il tempo a disposizione ovviamente abbastanza
Ristretto e quindi dire che questo racconto ecco lo farei personalmente inizia qui no non c'entra tanto con la Repubblica ma c'entra con la cultura retrostante a questo intervento che qui ecco la fotografia e mi è piaciuta perché
Più che il monumento di Palazzo Montecitorio Anpi siamo quasi diciamo prima dell'inaugurazione dove c'è meno centodiciotto ma riguarda come dire Lalli ambienti circostanti
Quella cultura che c'è dietro a questa immagine che ci racconta questa immagine ecco in un convegno al settantotto cui parteciparono urbanisti storici privi addirittura sì uso il riferimento una cultura sopra fattiva è una cultura urbanistica sopra fattiva
Ed effettivamente la spiegazione di tutto questo sta sul soffitto della Sala della Lupa Roma ci siamo e ci resteremo questo è un periodo molto particolare
Che è cominciato con la presenza dello Stato unitario a Roma Stato unitario mal digerito ma percepito vissuto come Stato massonico laico eccetera ed è un periodo che urbanisticamente
è caratterizzato da una serie di monumenti che come dire danno corpo a questo ci siamo e ci resteremo nel momento Giordano Bruno Campo dei Fiori unica piazza di Roma senza chiese Calderini emerge come palle al Palazzo di Giustizia mila ottocentosettantacinque Basile e mille novecentotré mila centoventotto
E poi la Fontana delle Naiadi di Ettore Rotelli no quindi con tutte significa regine nottetempo andasse a vedere tutto questo con Paul no ecco quindi dalla Scandone da Roma perbenista
Effettivamente anche Ernesto Basile ecco fa questa operazione qui sul vecchio palazzo Ludovisi inserisce questo questo disco volante occupano Levante
Nelle aree che vedete intorno a questa slide operando una serie di demolizioni
Perché perché bisognava affermare un tempo nuovo ecco in questo racconto ci saranno diversi momenti scanditi da un tempo nuovo questo tempo nuovo
Che lascia questo grande buco dopo la fine delle demolizioni di Ernesto Basile
Lascia anche come se sono parole di un urbanista che scrive nel due mila diciotto lascia anche un relitto rubano un boom boh su un qualcosa di incompiuto a fianco di questo pesante Palazzo che viene realizzato da da Basile
E io ve lo faccio vedere questo vulnus perché sta ancora lì
C'è quindi il ma diciamo attualmente utilizzato a parcheggio era tradizionalmente utilizzata parcheggio
E come dire è rimasto un buco vuoto perché perché attraverso le diverse fasi e a tre metri che che che diciamo supera questa questo racconto
La Camera ha provato ancora un riferimento culturale a riempire questo buco però come dire lo ha fatto in diversi tempi confrontandosi con diverse TEM personalità con diverse culture che adesso andiamo piano piano ad esplorare la prima esigenza culturale addirittura avverte il fascismo che fa degli slittamenti e quindi inizialmente del ventisette come dire vuole ad assegnare a quello che era un architetto o di regime all'epoca Florestano Di Fausto un progetto di costruzione di un edificio che però era destinato al ministro degli Esteri
C'è quindi la relazione con la città che ha il fascismo
Sono saltati vocalismo interamente eccetera a quello stesso ecco quello stesso personaggio diciamo qui dentro c'è una ma fontane Montecitorio mi sa che abbiamo saltato qualche slide vediamo un po'eccolo qua subito dopo il Rio de la Repubblica subentra un tempo nuovo e cioè l'esigenza di affermare la differenziazione della Repubblica rispetto al regno
è sottolineata prevalentemente da iniziative politiche le prime Commissioni d'inchiesta la miseria alla disoccupazione la condizione dei lavoratori sono convinto commissioni di inchiesta
Sociali Ludovico Montini vicepresidente della commissione di inchiesta sulla miseria dirà ci siamo seduti accanto alla miseria
Perché bisogna far vedere soprattutto ma non solo al Paese intero assoluta quelle dieci milioni persone che siano riconosciute la monarchia che le istituzioni repubblicane sono vicine ai bisogni del Paese
La democrazia delle funzionale ecco c'è una preoccupazione di efficientamento della democrazia e per funzionare il Parlamento è il cuore con la democrazia veniva venivamo dal perito del re ignoriamo del periodo dell'assolutismo del totalitarismo e quindi adesso la rappresentanza democratica in questo la Camera bassa diciamo tende non evocare maestro a Trigoria del parlamentarismo inglese indubbiamente cassa di risonanza molto più vivace tendenzialmente almeno per tradizione di quanto non sia la Camera alta il presidente della Camera e che Giovanni Gronchi all'epoca spendi prima di diventare centrale pubblica effettivamente nel quarantanove siamo appena un anno dall'entrata in vigore diciamo della Costituzione fa presente al Ministero dei lavori pubblici che è opportuno come dire disporre dotare la Camera di strutture che consentano ai parlamentari disporre il cavo di scrittura di studi quindi qui comincia per certi aspetti
Un procedimento di allargamento di ampliamento degli spazi della Giorgio ora si degli spazi e tra l'altro nell'ultimo inciso di questo piccolo documento dice ma guardate se volete tenerne conto sappiate che adesso nella composizione della Camera c'è un deputato della prima legislatura la democrazia cristiana che è proprio Florestano Di Fausto è un architetto e che in qualche modo se n'è occupato già di un progetto al riguardo se lo volete consultare
Tenetene conto gli risponde all'esito di una riunione un direttore generale
Del ministero dei lavori pubblici dice guarda questa non abbiamo i soldi c'è però in qualche maniera proprio presente questa richiesta e magari faccio uno stanziamento nel bilancio dell'anno prossimo e vediamo come va
Vediamo come va
Ma così tre cioè un verbale di una riunione presso il ministero dei lavori pubblici in cui dice guarda in realtà noi non siamo in grado di sopraelevare Montecitorio perché si era pensato anche questo però dovresti prendere in considerazione l'idea di costruire in quel buco in quel vuoto che abbiamo visto prima un edificio la cosa curiosa questo uno degli attivisti a parte il contenuto di questo documento conservato l'archivio storico della Camera
è quella annotazione che vedete qui di lato io adesso ho provato a interpretarla c'era Prodi francamente non ho capito bene c'è qualche paleografo ma comunque e penso che sia in mano del presidente Gronchi
Ma se è così perché non farlo cinque sei anni fa no quindi abbiamo proceduto Paese uscito dalla guerra ancora ci ricordiamo le carte della Costituente in cui c'era la sola stampigliatura Assemblea costituente sulla carta della Camera dei Fasci e corporazioni insomma
C'era altro di cui occuparsi no che bisognava dare un segno tangibile al Paese
Questa cosa ecco più o meno vi faccio vedere quale sarebbe stato il Progetto almeno ma questa è una una planimetria non datata una carta non datata per il progetto di Florestano Di Fausto di costruire questo edificio siamo ancora nella cultura della urbanistica invasiva
Adesso la priorità è che la democrazia funzioni che funzioni il Parlamento e quindi in per poter dotare il Parlamento gli uffici del Parlamento i deputati
Anche di strumenti diciamo utili dal punto di vista degli ambienti gli organi del Parlamento presa o di plauso propone di costruire questo questo edificio ovviamente il tempo passa evolverà politica conoscete bene tutte le gli sviluppi fa ingresso il centrosinistra
E in qualche maniera matura la sensibilità è stata evocata precedentemente la sensibilità verso i centri storici verso l'ambientalismo verso la tutela dei beni culturali questa prerogativa tipica oltre al cambio diciamo che la cultura di governo con il centrosinistra
Nasce l'azione l'associazione nazionale dei centri storici
Poi viene istituita la famosa Commissione Franceschini questo non è un momento interessante perché attorno è una commissione istituita dal governo la qua Pillon deputato la quale come dire sì per i capelli dare delle definizioni sia la prima definizione di centro storico che cose meritevoli di tutela come come si deve trattare questo quindi è una nuova consapevolezza e poi ovviamente a metà degli anni sessanta
Interviene sempre da quella classe dirigente democristiana un'esigenza di efficientamento procedurale non c'è ancora la di ma dei regolamenti parlamentari che arriva nel settantuno ed è contenuta una cultura diversa di apertura del Parlamento Naruto e verrà dopo con l'ingresso di presidenze comunista adesso c'è la riforma Cosentino ecco pur molti non erano sette operai sono volo segretario generale personaggio brevissimamente diciamo efficiente se avete controverso anche nel sessantaquattro fa approvare una riforma evidenziando prima nucleo culturale adesso non ve la faccio lunga un primo nucleo culturale che il rafforzamento latita e documentazione
Il Parlamento deve essere messo in condizione di contendere al Governo il Polo proprio del sapere non si deve bere tutto quello del governo io racconta
Demente questa cosa aveva declinata poi dalle presidenze comuniste in maniera molto applicata anche grazie ad evoluzione tecnologica
Nasce l'informatizzazione nascono queste cose qua nasce l'esigenza di spazzino più solo per i deputati ma anche presente per il centro elaborazione dati
Epiche battaglie ma questo riguarda gli anni molto successivi per l'accesso presenterà la banca dati della Ragioneria dello Stato perché poi alla fine i grandi discorsi progettuali indubbiamente sono importanti adesso rivedremo però poi è il denaro che si fa questo e quindi per gestire il bilancio il governo fa una proposta che devote potere Céline con in condizione di verificare le coperture di proporre eventualmente un'alternativa questa la tematica su cui chi era stato fino al settantasei almeno diciamo
Prevalentemente diciamo culturalmente all'opposizione anche dura dopo la fine degli anni sessanta e molto sensibili a questa tematica e poi qui racconta documentazione definisce e poi la biblioteca rivedere una cosa particolare ce l'ho messa quasi vestito partigiano perché perché quando stava a Montecitorio adesso forse molti di voi hanno visitata non sta più a Montecitorio
All'ultimo piano e non c'è un problema oltre che tutto quello che ho detto finora di statica
Vedete capienza pesa molto gravi lega siamo più da più di un milione di volumi
E all'epoca stando dentro Montecitorio non era accessibile al pubblico e quindi avete visto tramite il Quirinale un itinerario interessante la graduale apertura al pubblico e alla città
Tre con l'acqua questa relazione tra cui è andato a Montecitorio la sala del Mappamondo questo era come era prima la sala del Mappamondo
Cioè tasso io vado veloce per rispettare i tempi allora che succede alla fine degli anni sessanta e molti di voi lo ricorderanno la Camera bandisce un concorso alla fine diciamo siti riesce a trovare un consenso per questa operazione
E dopo questo molto particolare
Vuole riempire quel vuoto che abbiamo visto
E enucleato una serie di esigenze di funzionamento del Parlamento adesso io qui verde snocciola un po'rapidamente ma voi potete ben vedere cedono spostare la biblioteca ci devo fare
Cinquecento postazioni scrittore deputati poi direttore distinguo già cose che io destino ufficiale dato accesso uffici deputati e personale
E cose che invece a cui accedono solo i deputati sul personale dentro ci voglio mettere due appartamenti di rappresentanza ci voglio mettere
Un garage sotterraneo settecento posti
Ma
La Barbieri esservi cioè voglio dire devo fare una struttura in cui dislocare tutto quello che il Palazzo Basile non contiene più nella sua solennità e forse anche un segno di dire è venuto un tempo nuovo rispetto a quello di Basilea
Addirittura il concorso del nuovo palazzo e
Ci mette dentro va bene le anticamere gli spogliatoi i locali di servizio e o dopo un e questa interessante un armonico inserimento nel centro storico
La preoccupazione significativa di andare incontro alle culture che stavano matura maturando in quel tempo e poi diciamo se qualcuno lo volesse
Teme volesse tener conto il ripristino della fontana barocca di Montecitorio quest'altra storiella PIL minuta l'abbiamo vista prima deve essere spostata la slide dentro Montecitorio come puramente sapere c'era una fontana
è questa qui secco secco era il cortile interno di Montecitorio prima di Basile radice se qualcuno di questi progettisti vuole inserire Progetto una reminiscenza di questa cosa se
Punge vaghezza di servire a Roma dove sta sta sotto l'Aventino fatta a pezzi compresa diciamo la la grande lapide di Innocenzo dodicesimo questo però è un'altra storia vera tutto un'altra volta
E come vedete qualcuno aveva ben pensato di inserire anche la un richiamo alla fontana questo uno dei Progetti presentati a questo concorso questo concorso si misura il fior fiore dell'architettura italiana
E anche l'architettura culturale cinque minuti faccio subito mi faccio vedere un po'di progetti ma qui dentro c'è la cultura di un tempo la cultura della fine degli anni sessanta
Ne indico solo uno adesso vi faccio vedere in sequenza un po'di progetti anche perché per alcuni forse direte meno male che non l'hanno realizzato e qualche altro dice però è un'occasione perduta cito solo uno che chiuse presa Monad Giuseppe Samonà un intellettuale prima che un architetto di grande rilievo inserisce un richiamo interessante sul progetto che è la meno Huerta Dieter corposi la mano aperta non contiene un'arma un richiamo al pacifismo mi fa un una diciamo progettazione urbanistica merita indiana dove inserisce di cui poi questa mano aperte diventano in sicurezza ripropongono questo tipo di stilemi architettonici anche come simbolo per il Parlamento italiano il Parlamento della Repubblica
E nell'interazione con Roma con la cultura romana con gli intellettuali
Degli italiani dell'epoca senso vi snocciola un po'di progetti ecco l'editoriale di Montecitorio e alcuni propongono queste cose qua
Adesso io non vi ho mai messo dettagli per non ecco alcune hanno un sapore un pochino più come dire invasivo altre un pochino più leggero confesso che o una piccola passione questo è anni settanta puro
Ecco questo chi ha visto il Guggenheim di Bilbao si rende conto che un architetto italiano al sessantasette ha pensato questo è un architetto credo spagnolo forse una gruppo di architetti e realizzato trent'anni dopo no
E poi il Bosco verticale forse non è inventato granché c'è qualcuno che pensa di mettere a fianco di Montecitorio una bella piramide con tutte le intersezioni vegetali il tempo nuovo e la cultura che si muove e quindi sono proposte progettuali
Allora le reazioni quasi inutile che io ve le dica a voce perché se vedete questa immagine e guardate bene la firma perché qui ci sono due persone emessa mostrano è stata evocata di Antonio Cederna
E e l'altro Italo Insolera è stato evocato anche quello ma insomma c'è un fronte di reazione notevole
Un fuori diciamo per quella che sarebbe diventata successivamente la tematica principale la stesa ma soprattutto per la tutela dell'ambiente addirittura qui c'è un telegramma della sezione romana di Italia Nostra che insomma si impegna in un primo in in prima linea su questo tipo di cose tanto
Allora per fare un bilancio di questa prima prima fase vado molto rapidamente vengono presentati sessantaquattro progetti vengono premiati diciotto progetti non se ne fa nulla
Sostanzialmente il risultato è un nulla di fatto meno di fatto estremamente significativo perché in architettura come voi sapete si leggono i piedi pone archivistica Vasile quanti vuoti
Cioè di quello che c'è ma anche quello che non c'è
E le ragioni sono ovviamente un conflitto sociale è una tensione morale alla fine degli anni Sessanta indubbiamente il Partito comunista è stato tre grandi protagonisti di questa stagione forse addirittura un certo momento ha temuto che sfuggisse di mano a un certo punto le le le famose lettere di Berlinguer sul compromesso storico dopo il golpe Borghese dopo i fatti cileni sono il settantatré quindi siamo in quell'epoca li sta maturando quella cultura
C'è però ma anche un un clima di grande tensione morale se ci si sente responsabile di una progettualità ci si attende che la politica cambi le cose
Inserimento e la modernità dei centri storici questo è un discorso complicatissimo da urbanisti vi ho messo qui una pennellata ma è un discorso non da poco a ruba il passato pesa molto un po'di modernità si è venuta creando anche di recente però insomma condizionamenti del passato sono forti
E poi il dissidio tra cultura e politica isolato temono che meriterà forse un prossimo convegno diciamo così adesso lascio perdere così c'è un vincitore morale ecco questo un'idea mia della propongo la pongo alla vostra intelligenza la vostra cultura ecco chi è il vincitore morale se non è Italo Insolera perché perché lui cosa fa presenta un antico progetto e cioè anziché costruire un nuovo palazzo dice restauro ricavate questi spazi io sono d'accordo che la democrazia parlamentare deve funzionare
Ma non deve andare a danno dei centri storici del patrimonio artistico del del patrimonio paesaggistico ed ambientale e quindi ricavate all'interno di edifici esistenti gli spazi che mi segua
Un messaggio mai la linea perché da questo punto in poi iperteso mi è sembrato di poterlo definire un vincitore morale no da questo punto in poi ecco cambia la cultura vado anche qui rapidamente qui si crea una triangolazione la la la citerà Bruno Zevi questo convegno tra l'ergastolano Pertini
L'uomo di cultura e lo il militante diciamo intellettuale organico per lascio a voi la parola e Giulio Carlo Argan
Ma Pietro Ingrao Presidente della Camera nel settantasei ecco quindi si crea una una cultura per cui non è più possibile e praticabile il concorso dimostra che non è più praticabile la cultura della sopraffazione urbanistica ma bisogna dialogare
E allora
La Camera istituisce una commissione consultiva urbanistica ci sono dentro fiordi o archivi di urbanisti dentro Cemmo Nino cioè Franco Borsi Bruno Zevi e così ci unisce Fiore delle degli intellettiva pensati
Che rappresentano tutte le componenti e gli orientamenti ma che sono tutti quanti permeati approda da questa sensibilità da questa tensione morale che cerca per certi aspetti un Rinnovamento dello spirito costituente quell'assemblea come sapete bene c'era tutto e alla fine riesce a trovare tutte le difficoltà ce n'è una qualche sintesi
Qui
Diciamo una sintesi costruttiva non si trova si trova però indubbiamente una chiave non più come le istituzioni possono rientrare a far parte della storia nazionale come possono contribuire a stelle re l'opinione negativa l'opinione antiparlamentari l'opinione sbrigativa perché se non sono cose sbrigative
E come dire se ci sono delle difficoltà vanno sicuramente risolte vanno sicuramente criticate ma queste sono le imprese senza democrazia perché diciamo proprio finisco subito presidente mezzo proprio su questi temi e diciamo si confrontano Rhodesia abbiamo citati va bene presidenza Ingrao che al cosa fa alla Camera la Camera comincia anzitutto a restaurare acquisisce cose dal demanio no
Cose che sono aperti al pubblico attenzione questa un elemento interessante un tempo il parlamentarismo inglese manteneva le proprie qualcuno le ha definite i lanci di te e procedure per la funzione di garanzia no quindi all'interno della Sacra aula parlamentare non sono ammessi interferenze qui nel settantuno come insegnano punto it benissimo punto parlamentare colleghi del Senato le procedure si aprono le Commissioni hanno la sede politica fanno le audizioni comincia l'interazione con il Paese
Si vede poco forse diventa materia di rapporto con i tecnici ma è una cosa estremamente importante allora la Camera si vede assegnare al demanio alcuni complessi due in particolare vicolo Valdina
Un vecchio monastero e Palazzo San Macuto Palazzo del Seminario restano invece richiesta scorro rapidamente come erano e come sono certe sarà sì dall'altra archivista di Roma per quindi vediamo la sede ecco che poi qui c'è dentro una piccola cappella
Questo è un primo restauro mi piaceva molto di più col prato dentro poi l'ultimo restaurando pronto il prato
Qui dibattiti archivi urbanisti come era come non era il colore tutto quello che trovano nella Cascioli perfettamente freddamente ritorna in quel palazzo del seminario
Palazzo del Seminario abbiamo piena distinta signora che inaugura la biblioteca della Camera
Questa è la sala Galileo come tutto aperto al pubblico quindi chi vuole entra come un qualsiasi cittadino al cittadino qualsiasi qualsiasi biblioteca pubblica però non sta più a Palazzo Montecitorio ed è come dire un patrimonio
Che ha offerto non solo alla città ma come dire al mondo intero che ci accetti prego oggi con la all'informatizzazione parliamo
Quindi la saga video come era
E la saga e o come
Nilde Iotti procura su questo argomento perché ovviamente l'efficientamento della democrazia è una sul tema l'impegno ma ovviamente più che tanto non riesce a fare qui c'è l'inaugurazione dell'Archivio Storico sempre a Palazzo San Macuto
Cioè presidente addirittura partecipe Presidente della Repubblica ho presente il Senato presente alla Camera insomma perfino perché torneranno e questo com'era tante pitture nel dopolavoro dei Postelegrafonici perché diceva mi dicevo le cose che ci facevano la Befana dei Postelegrafonici
Questa sala di studio era e come sempre ripeto accessibile al pubblico visitabile visitabile utilizzabile
Inizia la diversificazione delle sedi io mi sono imporci il velato su quale termine utilizzare ho fatto un po'il funzionario parlamentare nel senso c'è dato il teme che mi è venuto più neutro perché su questo allargamento ampliamento rapina alla stampa la conoscete no
E quindi vengono acquisiti questi palazzi e ovviamente non è tanto sulle acquisizioni dal Demanio e sulle locazioni che si scatena la polemica quanto spendete il costo della politica c'era e c'è questo accompagna mi avvio alla conclusione
E accompagna
Itinerario degli anni novanta quindi ci sono dei fattori di crisi e i fattori di crisi devo dire che gran parte ci ricordiamo nuove istanze politiche però qui diciamo comincia ad andare oltre tra la città e l'impatto sulla città di cose che stanno tra il tenente fuori la Lega si federa tra l'ottantanove e novantuno quindi Roma ladrona ricordate tutti gli schemi richieste giudiziarie Tangentopoli sia novantuno dove c'ho messo il titolo di un capitolo molto furbo e un palazzo di quarantasei palazzi chi non ricorda il volume di Stella e Rizzo la casta
In realtà non è la camera non è il padre la termine del palazzo era stato coniato da Pasolini no che vedeva l'immagine di un potere sopra fattivo non democratico Quadrino è pilota questi quarantasei palazzi ammesso che loro li abbiano votati bene
Assumerebbero tutti i palazzi di tutte le istituzioni non è solo la Camera ecco però voi capite bene che il messaggio che passa e quello più basso questa è una sede di cultura di libero pensiero di riflessione ma fuori
Non è detto che si è sempre così e quindi l'idea il ruolo dell'intellettuale il ruolo pedagogico degli intellettuali è determinante
Lo dico io lo dice Bagge otto Giuseppe si ripeta nel mille ottocentosessantasette
Va bene allora
Nel due mila diciotto nasce un nuovo come dire una nuova iniziativa dalla facoltà di Architettura proprio di Roma con quattro temi cioè come deve essere se vogliamo fare un nuovo palazzo e queste sono un po'le specifiche quindi dev'essere un palazzo dialogante ad essere un palazzo aperto deve essere un palazzo che evidenzia in qualche maniera il rapporto tra città politica e città tout-court no
Allodi finisce
Nel convegno settantotto c'è un visionario chi è non lo dico alla fine
Che a due due profezie no ecco va bene l'idea che la città politica cioè la città democratica ripeto è una grande responsabilità perché se qualcuno non interpreta come dovrebbe questa cosa giustamente c'è no in una in regime democratico il diritto e il dovere di criticare protesta politica venga riconosciuta come un valore collettivo
E poi ecco fa queste cose noi dice ma io vedo Roma con un auditorio ma vedo Roma con una metropolitana civile
Vedo Roma con Università dell'aria pensata dopo il Comité pensate all'insegnamento telematico no
Di tutte queste cose l'unica cosa che non si è avverata è un centro pur forse c'è un maxi che però non è un boccone fatto nel centro di Roma
Non so se sarà mai possibile però qualora fosse possibile mi auguro che avvenga in una sintesi fatta qua dentro grazie mi scuso per i temi
Tutti sinora qualcuno però risiede si adempie One se io e voi norma due due ecco tutte e due diciamo così le relazioni di di taglio archivistico interessantissime che entrando in qualche maniera mi sembra in modo diverso ma insomma tratteggia una sorta di passaggio di diciamo istituzioni sacre
Che si aprono alla partecipazione democratica ma alle richieste partecipazione democratica in qualche maniera di sacralizzazione arrivare ad una sorta di delegittimazione progressiva delle istituzioni
Che non è un esito lineare sia sia chiaro ma che in qualche maniera riprende i temi cioè vedere che Cederna dominano centosessantasei e la perché no vuol sessantasette corretto sessantasei su cui sto bene del documento
Si lamenta delle spese eccessive della politica nel rifare insomma tema che mi ha in qualche maniera ne ha colpito erede ovviamente uno dei temi che ritorna da insomma in quanto tempo Rodio su quanto alla politica spende per generare mantenere se stesse
Ed è uno dei temi
Principe diciamo così del populismo come lo si voglia chiamare era più raffinato senza ombra di dubbio l'Est Cederna era senz'altro più raffinato diciamo così
Nel comunismo dire Roma
Posso tesissimo nell'androne sistema no o dimenticanze ben questi binario la convenzione del mille novecentosessantacinque firmata del saggista intesa anche a te con il Comune di Roma per la cessione di un ampio tratto di spiaggia
A Castelporziano quella che diventa ed è quella che siano i cancelli linee molto ridotta il tratto della tenuta di Castelporziano terra appunto a darla alla cittadinanza e poi ovviamente la natura dovuta presidente Mattarella data due mila quindici cinque giorni su sette del Palazzo del Quirinale primavera e autunno sia di Castelporziano Pedivigliano svegli apertura corna ingresso
Duilio si paga solo nel cinquanta prenotazione e anche da alcuni anni e l'uso della tenuta di Castelporziano sulla quale anche questa polemica e cose
Cedere eccetera per soggiorni estivi pere anziani disabili quindi insomma soprattutto presenti materia insomma
Particolarmente sensibile a queste tematiche sociali reazioni disabilità o certe categorie disagiate quindi però questo processo sempre più meritorie di inclusivo sì appunto di apertura alla cittadinanza soprattutto le categorie più sfortunate solido aumento mi interessa che il carattere violento noti questa norma inclusività una partecipazione democratica cui propongo risponde processo invece un verso un terzo in più un processo di segno diverso
Che pure le istruzioni sono come noi
Siamo insomma è come noi in questo senso sì sì vi è un spero nel caso ovviamente semplice solitario quando si non per la vita per o che ci siamo perfetto cioè l'orologio di pregio che abbiamo presentato prima quindi non mi ripeto prego
Buonasera a tutti buonasera gli organizzatori grazie alla coordinatrice dell'organizzazione per l'impegno e per aver messo a punto tutti d'accordo anche con i tempi e i luoghi allora oggi vorrei parlare di un argomento un po'desueto ma non per questo meno importante e che grazie agli studi di Maurizio Ridolfi di Marcello ravveduto ha conosciuto negli ultimi anni un aumento della sua presenza in termini scientifici e in termini di importanza
Quindi l'odonomastica urbana al tempo della Repubblica ovviamente l'odonomastica capitolino
Questo intervento fa parte di un progetto di tesi dottorato che ho appena presentato un progetto di lungo periodo ma ovviamente in questo caso ci concentreremo del periodo repubblicano
Va bene lo stesso farò una carrellata di esempi che tirano che diano l'idea di come sono cambiate la mentalità le sensibilità e le percezioni allora intanto il quadro legislativo le due leggi che normano l'odonomastica camuno mentalisti Khan sanzionato risalgono al ventitré al ventisette
La prima su proposta del ministro Giovanni Gentile
La seconda su proposta del ministro dell'Interno Luigi sette persone e del senatore Corrado Ricci quindi si parla del del regio decreto legge del dieci ma Gio mille novecentoventitré numero undici cinquantotto e la legge ventitré giugno del ventisette numero undici ottantotto di regio decreto legge del ventitré vincolata e vincola ancora il cambio di nome di vie storiche all'autorizzazione del ministro della pubblica istruzione
La legge del ventisette invece introdusse l'intervallo temporale di dieci anni dalla morte prima di dedicare un luogo pubblico a qualcuno
Ma non alle persone della famiglia reale né ai caduti in guerra o caduti per la causa nazionale
Oppure i benemeriti della nazione quest'ultimi previo benestare del ministero dell'interno dal mille no dal mille novecentonovantadue basterà il benestare del prefetto le leggi sono rimaste le stesse
Allora i soggetti coinvolti nell'ambito dell'odonomastica e quindi in senso lato della fondamentalisti Ka sono il consiglio comunale che può avanzare proposte in merito personalità degno di un'intitolazione dagli anni novanta in poi il compito spetta alla Giunta nella legge del ventisette si parla anche delle Deputazione di storia patria cui eventualmente rivolgersi per notizie storiche e quindi si tratta di una consulenze eventuale quindi non vincolante ogni comune inoltre può e poteva nominare una propria commissione consultiva di toponomastica
Con cui discutere dell'opportunità dell'intestazione odonomastica e del luogo migliore in cui inserirla per esempio a Roma alla fine dell'Ottocento negli anni Ottanta dell'ottocento era la Commissione statistica
Che decideva e poi dopo viene creata una autonoma Commissione di toponomastica che sarà diciamo in qualche modo normata dal sindaco Ernesto Nathan agli inizi del Novecento
Però una capitale Palcoscenico della nazione in che senso allora comparire tra i nomi presenti nelle targhe viale della capitale significa essere una gloria patria per questo sono numerose le richieste che giungono in tal senso alla commissione consultiva di toponomastica per tramite dell'ufficio toponomastica capitolino che colgo l'occasione di ringraziare perché è grazie documenti che loro hanno che ho potuto non solo fare catechesi ma anche fare questo intervento
L'odonomastica romana può essere dunque una prospettiva da cui osservare la storia recente d'Italia e per sommi capi provare a ricostruirne i momenti salienti
Di seguito infatti ho selezionato alcune iniziative significative in grado di restituire andamento il mutamento delle percezioni della nostra società quindi il prisma della capitale per ricostruire la storia nazionale
Velardi come National tra mille novecentoquarantaquattro mille novecentoquarantacinque
Lo era già nell'agosto del quarantatré viale Martiri fascisti Dl ufficiosamente il privato dell'aggettivo finali quindi diventa viale Martiri
E in questo senso
Ovviamente non ci si riferisce non si non ci si riferisce più ai martiri fascisti e questo lo riporta il Corriere si ribattezza le strade di Roma se agosto quarantatré il dieci giugno del quarantaquattro a pochi giorni quindi dalla liberazione della città
Una commemorazione spontanea e partecipata raggiunse il lungotevere ad una Arnaldo da Brescia
Decretando a furor di popolo
La rendita un'azione del ponte Vittorio al grande martire dell'antifascismo Giacomo Matteotti lire e li li rapito e ucciso
Questo cambiamento venne ratificato sei mesi dopo e qui si nota come il significante sia profondamente legato al significato quindi si vuole dare l'indicazione che Matteotti fosse stato rapito lì vicino senza modificare il nome del lungotevere che deve rimanere tale
Anticipando la circolare del ministro arrangio Ruiz del ventiquattro luglio del quarantacinque la Giunta capitolina senza interpellare il Consiglio
E la commissione approvata nel febbraio del quarantacinque molti cambiamenti e Dominici
Di cui i più interessanti sono presenti e piazza Costanzo Ciano era stata modificata così nel trentanove dopo la morte del gerarca torna a piazza Montecitorio
Viali Italo Balbo ditte ritorna viale vittoriano viali mica le bianche ritorna viale del Policlinico via Giovanni Berta che ricordava il grande martire del fascismo a Ferentino diventa via Arco del Monte largo Duilio guarda Bassine
Di Aneri integrato nella via Goffredo Mameli
Foro Mussolini torna largo della Farnesina viale dei Martiri fascisti viene intitolato a un martire dell'antifascismo che viale Bruno Buozzi
Piazzale dei martiri fascisti un altro martire dell'antifascismo piazzale Don Minzoni piazzale Adolf Hitler diventa piazzale dei Partigiani
C'era anche viale Adolf l'iter ma preferivo ricordare queste pale a vento perché c'è sulla sulla contrapposizione tra i tre dei partigiani
Via dei legionari diventa via Antonio Gramsci
Via Santander e diventa qui a Fratelli Rosselli perché Santander fa parte di quel gruppo di toponimi che vengono introdotti dopo la guerra civile spagnola quindi abbiamo Santander e Guadalajara
Via dell'intero diventa via dei Fori Imperiali
Quindi la lati come mo'adesso ne è stata importante incisiva a Roma
E nell'ambito appunto dell'elezione della Repubblica ho scritto Italia i repubblicani dove trovarli quindi in quello stesso e Risorgimento Eretico erratico inteso come Risorgimento ripubblicato Risorgimento inizialmente sconfitto
Dove aveva attinto a piene mani in regime
Sì siti ad esempio la l'elezione dell'assalto ad Anita Garibaldi sul Gianicolo oppure
Tutta quella campagna propone propagandistica ai tempi della RSI con cui nelle nel territorio della RSI i Reggi della il fascismo repubblicano era sotto il solito Erin titolare luoghi prima intitolati ai monarchi
Così a cent'anni dalla Repubblica romana nel quarantanove Diani enti inaugurata la stato Mazzini dibattute dagli anni ottanta dell'Ottocento
Il piazzale dove tutt'oggi sorge nel mille novecentottanta per volere del sindaco comunista Luigi Petroselli
Mutò il nome dall'uomo darò moderno a Ugo la Malfa è una canzone repubblicana lui dice per appunto per similarità ideali
Nel mille mille novecentoquarantotto proprio poco prima della dell'inaugurazione a Stato Mazzini debuttano l'odonomastica capitolina sia Maria Drago Mazzini sia Carlo Pisacane
Che erano due idoli repubblicani una in Cointreau madre l'altro in quanto repubblicano martire repubblicano che mancavano nelle reticolato urbano capitolino
Passiamo poi al mille novecentosessantuno siamo prossimi al centenario dell'Unità e quindi tra mille novecentosessanta e mille novecentosessantuno dalla capitale
Si trova a dover recuperare personaggi che non avevano ancora trovato spazio nel suo reticolato urbano debuttano molte medaglie d'oro al valor militare della prima e della seconda guerra mondiale quindi anche della guerra da quaranta a quarantatré
Spesso le vicine capitolina e finalmente si vedono grandi patrioti ottocenteschi quali Pietro Maroncelli Santorre di Santarosa Giovanni Battista Falcone Enrico Cernuschi e Ippolito Nievo
Passiamo poi a un altro Periodo quindi parlando di alcuni casi nel mille novecentosettantotto Aldo Moro
In quegli anni Roma era divenuta la capitale del terrorismo quindi inaugurano l'anno i morti di Acca Larentia in un crescendo di terrore si arriva prima rapimento
E poi l'omicidio di Moro per commemorarlo il sindaco delle sinistre Carlo Argan penso assessore competente piatto il Consiglio Alessandro chiesero
Alla commissione toponomastica l'individuazione di un'aurea di un'area commisurate all'importanza del personaggio queste per per la citazione
Facendo attenzione a evitare il fastidio del cambio di indirizzo dei sui documenti quindi se io riempito lo una strada devo prima chiedere al al Ministro dell'istruzione e poi far cambiare i documenti a tutti i residenti
Decisero di ricavare un piazzale antistante all'università la Sapienza
Ottenuto il via libera dal ministero dell'Interno nonostante il parere negativo della Società di Storia Patria
Si ebbe il voto all'unanimità del consiglio comunale sono nella seconda metà del maggio mille novecentosettantanove mancando così l'occasione
Nel primo anniversario per appunto svelare la targa e commemorarlo di fronte all'università dove insegnava passiamo poi al decennio successivo quindi nel mille novecentottantatré la la politica è cambiata quindi il fallimento del compromesso storico aveva spalancato le porte a un altro tipo di politica quindi e siamo di fronte a quella che è l'uccisione di Carlo Alberto Dalla Chiesa la strage di via Carini
L'enorme risonanza quindi che ebbero non solo la sua uccisione ma anche la lunga storia che Carlo Alberto Dalla Chiesa aveva maturato come servitore dello Stato prima
Appunto per indagare i fatti di terrorismo poi per arginare il fenomeno della mafia sono visibili dalla tempestività con cui la Commissione di toponomastica Sidonia Roma a soli tre mesi e mezzo dalla sua morte siamo nel gennaio dell'ottantatré
E senza aspettare il decennio provvide a intitolargli una strada di bere anche lunghezza nel rione Prati
Tra il viale Giulio Cesare e viale delle inizia andando a sostituire il lodo Loddoni mole ignaro che così entrava meglio d'ogni mi Da Rin titolare altrettanto veloce fu l'ottenimento da parte del ministero dell'interno della deroga per procedere all'intitolazione del luogo e questo è importante perché questo significa che dalla Chiesa non era percepito come un caduto per la causa nazionale era percepito come una persona cave aveva bene meritato della nazione
Quindi siamo già nell'era della vittima cervellone
è un servitore dello Stato ma descritto contrari vittima Marie infatti viene allegata la sua biografia viene descritto come generoso e fedele servitore dello Stato
Passando poi Sante nel decennio degli anni ottanta al mille novecentottantotto si affacciano per la prima volta delle questioni di genere
Quindi è sì affaccia anche la necessità di formare un gruppo toponomastico che citazione o mangiasse personaggi del movimento femminile nazionale internazionale che si erano distinti in vari campi
Così la commissione consultiva di toponomastica presieduta dall'assessore Tortosa affidò l'incarico di individuare figure di donne meritevoli quindi italiane e non solo e redigerne diede il via grazie al professor Giuseppe Tamburrano cara presidente e fondatore della Fondazione Pietro Nenni
Molte di loro vennero inserite nel reticolato della zona Gianicolense altre nel quartiere giura Giuliano Dalmata o nella zona e le Ottavia tra queste le più famose sono Anna Franca Cristina Trivulzio di Belgiojoso Vittoria Nenni
Anna Kuliscioff Anna Maria Mozzoni Maria Callas Ada Gobetti Mary Jolie
E la data della festa delle donne che all'otto marzo quindi qui si affaccia per la prima volta in quella che potremmo definire accomuna memoria collettiva di stampo femminista che erede delle lotte per i diritti degli anni settanta
Passiamo poi a
Quella che diciamo che canonicamente viene chiamammo il pile di crisi della Prima Repubblica
In cui anche ci sono e le stragi di capace di via D'Amelio e promesso anche Livatino perché in quel momento nel momento in cui si passa quindi a intitolare a Falcone e Borsellino delle zone delle vie della città si recupera anche la memoria di Livatino
Quindi sotto l'amministrazione il socialista Carraro fu tempestivo all'inseguimento
Dei nomi dei giudici Falcone Borsellino dopo la loro morte vanno quasi sempre in coppia
Il quattordici ottobre novantadue la Giunta annunciava di ribattezzare l'inizio del viale dei quartieri dei Cavalieri di Vittorio Veneto nel quartiere Della vittoria ai nomi dei defunti magistrati che contestualmente
Di inoltrare la suddetta delibera il ministero dell'Interno per ottenere la deroga anche loro vengono descritti come benemeriti della nazione non come caduti per la causa nazionale
A distanza di poco meno di un anno
Nella riunione del sei ottobre mille novecentonovantatré la Commissione decise intitola d'intitolare stavolta Rosario Livatino un largo presso la città giudiziaria vicino al viale che ricorda i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Ottenuta la medesima deroga stavolta dal prefetto perché era cambiata era stata era passata una circolare la proposta fu approvata dal commissario straordinario
Ed eccone Livatino Falcone Borsellino che debutta il gruppo toponomastico di magistrati e Vito magistrati vittime di mafia
Nel mille novecentonovantasei è la volta di un'altra memoria collettiva quindi risale a questo anno è un clima distensivo alla ricerca di una pacificazione politica
L'intitolazione alle vittime delle foibe avvenuta sotto la giunta di centrosinistra guidata da Francesco Rutelli caldeggiata dal consigliare del movimento sociale italiano Destra nazionale
Pierluigi Fioretti a dimostrazione di un interesse acceso della destra ex neofascista per la tematica fu accettata subito sia dall'assessore Borgna sa dalla commissione
Borgna poi con il plauso della commissione suggerisce di prendere in considerazione la richiesta proveniente proprio dall'associazione Giuliano Dalmata
Che prevede la denominazione nel largo prospiciente il boschetto che nel mille ottocentosessantadue mille novecentosessantadue
Accolti i profughi stilistiche Anile allora baraccopoli che si è poi trasformata nel quartiere Giuliano Dalmata
Due mila cinque abile debutta il il toponimo connotano collettivo vittime tutte le mafie udì ultimo in ordine di tempo come ultima anche è stata l'introduzione di una giornata in memoria delle vittime delle mafie con la legge del due mila diciassette
La giornata la prima edizione si svolse al Campidoglio nel novantasei per iniziativa dell'associazione Libera e poi è stata l'armata con la legge del due mila diciassette
Quindi abbiamo il battesimo di una via collettiva a loro dedicata risalente al marzo due mila cinque fu sollecitata dal capo segreteria del sindaco di centrosinistra Walter Veltroni Walter Verini
E fu anche per la vita qui da tutta la Commissione fu collocata nel quartiere Trieste
In una posizione particolare all'interno di villa Paganini in prossimità cioè del viale Giuseppe Impastato quindi dialetto telematiche interseca viale Giuseppe in passato che a sua volta era una vittima della mafia
Venne subito ratificata e resa operativa dalla delibera del nove marzo successivo
L'odonomastica oggi un bilancio quindi la memoria culturale
Appare sempre più orientata a rendere giustizia alle vittime e quindi a ridar loro una rappresentanza la visibilità pubbliche
Seguendo quindi dei percorsi scanditi da anniversari o del bene ma mostra come è stato per esempio per l'assassinio di Aldo Moro o di Falcone e Borsellino di dalla Chiesa che in poco tempo furono inseriti nel reticolato urbano così anche l'odonomastica diventa un mezzo per attuare un risarcimento pubblico e collettivo a chi lo Stato non era stato in grado di difendere questo processo ha visto un'accelerazione come abbiamo visto a partire dagli anni ottanta per stabilizzarsi poi negli anni novanta le memorie frammentate sono oggi le protagoniste principali dell'attività dei richiesta di inserimento di nuovi sicure
I nuovi luoghi non luoghi cioè per non chiedere l'autorizzazione al ministero dell'Istruzione si ricavano rotonde si intitolano può anche piste ciclabili Spiazzi laghi parchi
Qualsiasi qualsiasi luogo il buono per essere intitolata a qualcuno che richiedono attestazione
Terza media finita
Perfettamente nei tempi grazie non benissimo
Interessantissimo avete nebbia mi colpisce
Meramente tantissimo per questioni che riguardano i miei studi la statua ammazzi e meno centoquarantanove il centenario la Repubblica romana io ricordo ad esempio governo democristiano Alcide De Gasperi Roma governata da Rebecchini centenario della Repubblica romana che un problemino nella cultura cattolica diciamo così già avuta che pure fa parte di un processo di norme di recupero di ripensamento di Mazzini steso dentro la logica appunto di una reinterpretazione del Risorgimento che cosa interessantissima questo era stato è un'ennesima diciamo così dimostrazione di questo di questo tipo di di di elaborazione
Interessante anche le diverbio fissi davvero ma i diversi esiti anche diversi diciamo così pro intercorsi su Norrito perché cioè nome quest'idea del mondo funerale sull'omicidio Moro comuni com'era la Repubblica
è veramente sempre di più chiaramente una valutazione ex-post perché in quel momento forse percezione che fosse esattamente un punto di svolta Marsilio pubblica ma che fosse così
Precisa diciamo credo nei contemporanea molto molto interessante così come la Russia di Petroselli che da comunista intitolò una via Ugo la Malfa richiamando una sorta di affinità culturalpolitica provando arma vediamo che i voli per Roma sul senso mitico regio
Grazie grazie mille allora io di chiedere semplicemente una pausa brevissima pausa perché l'abbiamo bisogno per evidenti ragioni dieci minuti non di più perché se no andiamo veramente troppo troppo potranno grazie
Allora ricominciamo
E cedo subito la parola velocissimamente a Christian Di Bella che anche numeri Giuseppe ripeta farà una relazione sul Senato nella Roma fuggitiva prego
Buonasera grazie questo intervento che ho l'onore e l'onere di presentare questa sera fatto a quattro mani assieme all'amico Giuseppe si ripeta
Visto da dal sottoscritto dal punto di vista di un tecnico e dal dall'amico Giuseppe dal punto di vista indoor è un costituzionalista quindi abbiamo cercato di miscelare le varie Telecom i vari aspetti quindi il rapporto della città di Roma con il Senato della Repubblica attraverso questo ottant'anni è stato diciamo un un percorso abbastanza semplice dal punto di vista dell'organizzazione
Della della struttura perché perché a differenza forse della Camera il assennato senato del regno se vogliamo la Camera alta
Era già ben strutturata tre palazzi erano diciamo costituivano il Senato in questa slide che vi proponiamo vedete benissimo Palazzo Giustiniani e scusate nel palazzo Madama che si trova prossimo a al Circo agonale piazza Navona
Abbiamo Palazzo Carpegna e Palazzo Giustiniani Palazzo Madama ormai è noto nell'immaginario collettivo viene sempre ripreso durante i servizi televisivi
è la facciata principale del Cardi del Cigoli che rimanda insomma a un palazzo cinquecentesco è sede della del risiede Laura legislativa e l'adiacente Palazzo Carpegna ricevuto la infine la metà degli anni Trenta con lo spostamento dalla città universitaria attuale cede il posto a dalla Sapienza indenne ceduto dal governo il governo dà al al Senato
Perché proprio in quegli anni vengono venne istituito questo palazzo delle Commissione che allora si chiamavano uffici e sono intimamente connessi da un da un sovrappasso pedonale che viene ancora battezzato corridoio dei Busti perché diciamo è costellato di questi busti di presidenti che si sono succeduti nel periodo monarchico alle spalle troviamo il Palazzo Giustiniani che come ricordava chi mi ha preceduto
è importante perché oltre essere stato luogo della della firma della Costituzione dei padri costituenti è anche la sede rappresentanza del presidente del senato quindi dopo il famoso piccone risanatore negli anni venti e trenta il Senato era ben informato sono tre edifici che sono i diciamo quasi intimamente connessi non lo sapete ma Palazzo Madama e Palazzo Giustiniani ma anche Palazzo Carpegna sono collegati attraverso dei sottopassi sottopassi che hanno una ragion d'essere perché per poter fruire rapidamente
Di di queste di queste sedi che sono intimamente connesse dialogo costantemente fra di loro
Negli anni Trenta si è pensato di non deturpare la facciata di Palazzo Giustiniani con quella di retrostante di Palazzo Madama
Se ciò fosse successo con un sovrappasso pedonale
L'assale la firma chissà dove sarebbe cioè fosse collocata perché questo in collegamento sarebbe giunto poco direttamente in questa sala famosa quindi il tema l'abbiamo voluto intitolare il senato della Roma fuggitiva un tema c'è un questo questo aggettivo questo questo termine fuggitiva
è stato tratto da un da uno scritto di Carlo Redi proprio perché la la consigliera fuggitiva intesa come una continua mutevolezza della città non solo dal suo assetto urbano urbanistico ma anche quello che la sua anima
Luís citava in un suo scritto che tutto cambia colore ci dà del tempo nel tempo fermo di Roma
Effettivamente per la Roma Roma eterna nel passaggio dalla dalla per il diciamo dalla dal perito monarca quello repubblicano si viene a trovare sottoposto a una serie di modifiche modifiche che non riguarderanno vedremo
Gli aspetti di ampliamento ma una una concentrazione policentrica delle sedi al nel centro storico
Sotto diciamo salto alcuni passaggi perché chi mi ha preceduto in maniera esauriente
Avuto modo diciamo di di rappresentare quindi non vorrei tediarvi ma nel primo decennio repubblicano più del centrismo anche nella seconda fase dove il Senato era un assieme alla Camera un un luogo dove c'era un aspro confronto tra la DC e l'opposizione di sinistra il Parlamento comunque era al centro del sistema istituzionale e per due ragioni intanto perché la legge era lo strumento normativo per eccellenza
E in secondo ordine siccome socialisti associa al comunisti era negata la legittimazione di governare quindi il PC e il PSI di allora facevano telecamere o un luogo sostanzialmente di critica di controllo delle continue attività governative
In questo in questo frangente in questo per i lo storico ci piace vedere un po'la città di Roma rievocando un firma
Che forse molti di voi hanno già visto Ladri di biciclette di Vittorio De Sica del quarantotto in cui e ci immaginiamo come era il fermento di quella città nel post guerra nel dopoguerra praticamente molte molti venivano nel nel centro per cercare di di sbarcare il lunario e trovare un lavoro Nuku porzione cercare di avere quel tozzo di pane qualcuno andava al Monte di Pietà per dare qualcosa per per per la per andare avanti per portare avanti una famiglia ci sono anche problematiche relative a alla questo grosso afflusso dalle campagne dell'Agro Pontino anche dalla vicino Abruzzo
Cioè non richiedono un una riforma dal punto di vista dello sviluppo del dell'abitazione e quindi successivamente nascerà la esigenza di creare are destinata all'edilizia economica e popolare
Per quanto riguarda diciamo la figlia di questi anni cinquanta sessanta
Il ruolo della diciamo delle delle assemblee parlamentari si diciamo si rafforza con quello delle delle commissioni diciamo in realtà in questo in questo periodo storico
A ruolo di come dicevo delle delle assemblee le commissioni avrà una cortina di esaminare quelle leggine che servivano in qualche modo per tre mediare gli interessi delle delle coalizioni e questo ovviamente cominciava a sovrapporsi un pochino alla rappresentanza politica
Citiamo questo perché in questo discorso vedremo che la fine
Le due Camere perderanno purtroppo un pochino la funzione cioè diciamo
Portata avanti dai padri fondatori in quanto il governo in qualche modo cerca di prendere il sopravvento un sopravvento che lo vedremo in varie fasi basta ricordare intanto che negli anni Sessanta abbiamo il primo piano regolatore dopo quello degli anni Trenta
Che in qualche modo cerca di riordinare un po'il centro storico cercano di centrifugare fuori dal centro urbano
Tutte le di situazione test diciamo del terziario e anche quelle direzionale quindi si parli col famoso sistema direzionale orientale che in qualche modo doveva supplire a questa a questa esigenza
Anche perché il centro storico lampo pensato come un un elemento da conservare l'arco da salvaguardare e quindi nascono anche dei piani particolareggiati per il centro storico tra cui anche uno quello che cercavo di mantenere
I giusti rapporti tra contesto urbano e le sedi parlamentari tante o poco più che purtroppo il Sistema direzionale orientale non non riuscì a prendere corpo solamente se vogliamo le urrà
Può essere cosa convola propaggine sud di questo sistema tanto che se ricordiamo come precedentemente si diceva dei giochi olimpici
I Fori diciamo il Mou
A nord con il Foro Italico e a sud con l'euro erano due poli che che pero stati utilizzati per questa manifestazione questo evento solamente l'euro ha presse diciamo sviluppo perché la maggior parte degli immobili di proprietà dello Stato con il Foro utilizzati per allocarvi i vari dicasteri
Non solo ma come era stato già detto nel mille novecentocinquantacinque la metropolitana la linea Viggiano era completata per cui l'asse nord-sud praticamente era ben diciamo delineato
Ma
Successivamente passiamo agli anni settanta negli anni del dopo all'inizio degli anni la contestazione studentesca
Le pratiche politiche cominciano un pochino a cambiare ci sono nuovi fermenti ci sono le contestazioni e tutto questo è un certo punto
Impone delle modifiche a regolamenti parlamentari una fan nuova stagione questo è un riconoscimento che da una parte rafforza un po'il ruolo del parlamento e dall'altro per venire incontro alle istanze di questi momenti collettivi era necessario conoscere le problematiche quindi le Commissione le procedure conoscitive dovevano essere in qualche modo sviluppare ma in che modo innanzitutto sequestro Fassi che l'amministrazione del Senato si doti di ulteriori immobili come vedremo che saranno Palazzo Cenci Maccarani che si trova in piazza Sant'Eustachio
Tesini una porzione di del palazzo di Sant'Ivo alla Sapienza perché la a palazzo stati Cenci Maccarani verrà collocato il Servizio del Bilancio
E il servizio studi e quello del le dei regolamenti viene collocato a Sant'Ivo alla Sapienza Santino la sapienza diciamo possiamo così ho messo un condominio perché oltre alla Chiesa abbiamo l'Archivio di Stato e una porzione del ramo codici o di sinistra
Sono a collocare gli studi del del Senato
Per quanto riguarda andando avanti scusate se cerco di sintetizzare ma facile ottanta anni di storia pubblica Anna arriviamo agli anni del terrorismo in cui ovviamente le misure di sicurezza si fanno più stringenti quindi cioè una necessità di rafforzare queste questi servizi di di di di protezione e questo nonostante tutto non altera e rapporti con il Senato con la città
Perlomeno ancora diciamo non ci saranno delle misure così restrittive che vedremo successivamente
All'inizio del del due mila con all'attentato alle Torri Gemelle
Quindi in questo senso siccome servizio studi e servizio Bilancio comincia avere un suo peso a suo uso e con la sua peso una sua valenza si cerca anche più spazi per i senatori propri collaboratori
E quindi a quel punto negli anni Ottanta vengono presi ulteriori immobili
E qui
Qui abbiamo sapienza e Palazzo Cenci come vede sono molto vicini
Successivamente
Abbiamo Palazzo Beni Spagnoli che si trova di fronte la chiesa di San Luigi dei Francesi
E sono collocati come dicevo degli gli studi per i senatori anche un Muccio successivamente l'ex hotel Bologna viene utilizzato per allocare i i senatori il proprio personale
Adesso era stato preso in affitto il palazzo del bene scusate l'hotel Bologna ma stato retrocesso Stato riutilizzato per crearci sempre un'altra attività
Un altro tele che stiamo Tel Pantheon andando avanti in questo excursus il il Senato comincia a vedere come potete vedere dalla dalla slide una configurazione policentrica cioè quasi sembrerebbe rappresentare un un un sistema planetario il centro Palazzo Madama Palazzo Carpegna e poi i gli altri difficile piano piano a macchia d'olio si si aprono nel nel centro
Questo andando avanti con
Anni novanta abbiamo la tempesta di Mani pulite abbiamo il Paese dei cedri del perbene che si contrappongono con quello dei parlamentari inquisiti
L'eliminazione del voto di preferenza il Governo a questo punto troviamo governi tecnici o governi del leader mediatico che utilizzano questo decreto di della decretazione d'urgenza come
Uno strumento ordinario e che ricordiamo nell'ad undici essendo dodicesima e tredicesima legislatura
Abbiamo circa cinquecento decreti legge guasti centotré che per legge a salva ad anno insomma
Nel novantasei la Corte Costituzionale blocca la Plast la prassi dei decreti legge ma se da una parte abbiamo la riduzione dall'altra abbiamo la prassi dei decreti omnibus e quelli multi settoriali e oppure abbiamo leggi di delega in bianco in questo modo c'è anche la prassi dei voti sistematici di fiducia
Questo fa sì che il parlamento perda un po'la sua la sua funzione e diventa quasi ha vinto assume un ruolo quasi di ratificato ore delle decisioni di governo questo cambiamento se vogliamo
Ah che vediamo al punto di vista politico ci permette di di vedere al punto vista topografico un nuovo palazzo che non molto distante dalla Camera Senato Palazzo Grazioli convincesse il centro attenzione
Della della vita politica che in qualche modo persona diciamo e i trovandoci sì il Dini un presidente del Governo che ammette catalizza l'attenzione è un Governo mediatico se vogliamo
E quindi l'famoso Palazzo Montecitorio di Montecitorio e Palazzo Madama vengono un pochino a perdere loro smalto loro visibilità
E quindi nell'immaginario della popolazione collettivo palazzo Grazioli diventa un po'la sede della del potere
Molto Rove dolcemente oltre a questi palazzi se ne aggiungono altri arriviamo al due mila
All'inizio del due mila abbiamo Palazzo della Minerva e le vedute che se avesse parlato da biblioteca della Camera
Che la biblioteca si trova all'interno di Palazzo Madama era precluso l'utilizzo se non hai parlamentare dipendenti olistico con gli studiosi su su richiesta da parte magari se proprio dalle facoltà degli studi di ricerca nel due mila e tre grazie alla lungimiranza del presidente allora Pera la la biblioteca viene trasferito a Palazzo Della Minerva Palazzo che viene restaurato e aperto direttamente al pubblico quindi questo contenitore di importanti documenti non solo mente legislativi
Ma anche il ricordo la la collezione
Della degli statuti periodo medievale forse la più importante d'Italia
è possibile quindi fruirne
E quindi gli studenti attualmente possono fruire della del Palazzo per studi per per i convegni che vengono di volta in volta diciamo organizzati arrivo al Piano regolatore del due mila tre
Che nasce in un periodo
Prosperò per quanto riguarda l'edilizia che aveva detto presupposti di una in uno sviluppo importante ma poi con
La crisi del due mila sette due mila otto accordiamo e crack Lehman Prada poi successivamente il code zero e se vogliamo anche da ultimo la guerra c'è più cioè tra Russia e Ucraina ovviamente il
I finanziamenti non non non sono un poi così statico più si prepara dare attuazione al piano regolatore ma la cosa importante in questo di questo piano reputo rispetto alla sessantadue
Non c'è più la netta separazione tra il centro storico la città moderna ma c'è uno sul morosità queste micro città che vengono in qualche modo costituite come loro funzionalità con loro
Sviluppo ma sono interconnesse fra di loro quindi centro continua a vivere ma si relaziona con i centri di questo nel contesto diciamo
Del della periferica
Vorrei chiudere con una piccola riflessione come dicevo prima venendo meno un po'la la funzione politica per
Per il il peso che sta prendendo da ultimo il Governo per i motivi che dicevo per le ratifiche decreti legge che vengono poi convertiti con voto di fiducia
Esso merita una riflessione di capi d'sapere cosa succederà nei prossimi anni grande asta avvenire
Proprio per questa per questa inversione no di tendenza
Catherine che stavo pubblicabile operano preannunciato ma in ultimo aggiungerei con la riforma costituzionale era lì e la riduzione importante dei numero dei parlamentari è quindi ci siamo ridotti a un terzo
Che cosa succederà delle sedi del Senato e della Camera vi ringrazio
Benissimo grazie mille grazie anche per come dire lo lo sforzo di sintetizzare restavo lungo questa lunga carrellata in pochissimo tempo
Tempo che non voglio per l'appunto rovescio pare io quindi cedo la parola Francesco Bartoli nelle l'università di Macerata
Che ci fa invece una relazione su
Tema interessantissimo anche questo all'ombra della nazione Roma vista dal del Campidoglio prego grazie grazie per l'invito mi atterrò un testo scritto per tentare di stare più compatto svolto
Se è vero che nel corso dei secoli Roma è sempre stata capitale e ovviamente altrettanto vero che è sempre esistito un potere civico irriducibile a questo ruolo
Ovvero l'autorità locale simboleggiata dal Campidoglio destinata a vivere prima all'ombra della Chiesa e poi dello Stato nazionale
Interprete di una soggettività politica spesso oscurata dalle retoriche dell'universalismo e del nazionalismo ma decisiva nell'evoluzione storica della città
Questo accade anche durante il periodo repubblicano nel corso degli ultimi ottant'anni quando il Comune di Roma svolge un ruolo significativo nella storia politica nazionale
A prima vista non sembrerebbe così e infatti consueto insistere sulla persistente debolezza del potere civico romano sul Campidoglio alto sulla città ma per lo più isolato e dunque ininfluente
Eppure anche questa marginalità del Comune innegabile in alcune fasi risulta per alcuni aspetti funzionale a quel processo di rielaborazione del profilo della capitale nazionale che comincia con la nasce dalla Repubblica senza considerare inoltre come in Campidoglio debole posso aver contribuito anche evitare una rata radicalizzazione dei municipalismi nell'Italia postfascista
Di fatto dopo un ventennio di propaganda sui primati dell'Urbe diviene urgente un'operazione di demitizzazione di Roma come premessa per ripensare nel ruolo di capitale di uno Stato democratico
Dunque nessuna tentazione di risuscitare uno statuto amministrativo speciale sulla scia del governatorato mussoliniano né di accrescerne la visibilità come simbolo politico
Piuttosto un impegno a confrontarsi con la fisionomia reale della città una città bisognosa di un'amministrazione capace di modernizzare e migliorare le condizioni di vita dei suoi abitanti
Certo nel dopoguerra qualcosa sopravvive dei progetti di monumentalizzazione urbana Abbiati dal fascismo
Ma non è in discussione l'intento condiviso da pressoché l'intera classe politica di accantonare l'ambizione qualsiasi spettacolarizzazione del governo della città a favore di una maggior di un maggior pragmatismo amministrativo
Comincia così una fase durata circa un trentennio dominata dai democristiani in cui l'amministrazione municipale sorretta da maggioranze politiche più o meno simile a quella dei governi nazionali sembra operare per così dire all'ombra della Repubblica
In altre parole il Campidoglio rinuncia un protagonismo politico e persegue un'agenda dettata in gran parte dalle priorità dello Stato
Sempre però all'insegna di una vicinanza con la Chiesa ovvero di una sostanziale continuità con il passato liberale fascista quando persino nelle fasi più forte conflittualità tra laici e cattolici
Il potere clericale quasi sempre riuscito a mantenere un controllo un'influenza sull'amministrazione romana
Dopo la Liberazione infatti il Comune continua a essere diretto da personalità in sintonia con il mondo cattolico il Vaticano prova il sindaco della giunta provvisoria Filippo Andrea Doria Pamphili allo saranno i sette sindaci la democrazia cristiana
Da Salvatore Rebecchini a Clelio Darida che si avvicenderanno alla guida del Campidoglio dal quarantasette al settantasei
Sarebbe però fuorviante interpretare questo trentenne di dominio cattolico soltanto come un riflesso dell'egemonia democristiana su scala nazionale
In Campidoglio contorno molto anche alcune declinazioni locali della politica nazionale a cominciare dall'esistenza del cosiddetto partito romano costituito da settori più conservatori dalla curia pontificia più volte evocato che oggi che non manca di entrare in conflitto con i leader nazionali della democrazia cristiana per difendere il carattere sacro della città da qualsiasi minaccia di contaminazione ateo e comunista
Oppure su un altro versante lo scetticismo di alcuni settori della sinistra capitolina sulla vocazione progressista le classi lavoratrici romani che inevitabilmente condiziona anche il confronto politico nazionale
Pesa in particolare l'assenza di un consistente proletariato industriale che soprattutto a giudizio dei comunisti rappresenterebbe un limite per il progresso della città
Al riguardo negli anni Cinquanta e Sessanta la ripresa del dibattito sulla Roma industriale già avviato agli inizi del Novecento è emblematica della cristallizzazione il due opposte visioni sulla natura della città
Da una parte la maggioranza della DC romana si oppone all'idea di industrializzare la capitale soprattutto perché come sostiene Rebecchini cito Roma un suo proprio molto una sua tradizione che devono essere rispettati
Dall'altra il PC capitolino con l'appoggio indiretto di alcuni democristiani legati al mondo imprenditoriale giudica invece l'industrializzazione come il prerequisito indispensabile per trasformare Roma in una vera città moderna
A queste dispute sull'industrializzazione connessa per alcuni aspetti anche l'altra grande questione che incombe su molte discussioni in consiglio comunale durante questo trentennio ovvero lo sviluppo della speculazione edilizia per alcuni il business più caratteristico delle città è un tema quest'ultimo che progressivamente diviene il principale criterio di giudizio sull'operato dell'amministrazione
Fin dagli inizi degli anni Cinquanta comuniste liberal democratici progressisti cominciano a denunciare scandali episodi sospetti di affarismo edilizio
Per mettere sotto accusa due aspetti dello sviluppo della capitale la concentrazione della proprietà fondiaria assai più accentuata rispetto a quella delle altre grandi città della penisola
E la persistenza di forti interessi del Vaticano sul mercato immobiliare
Ciò che invece al di là delle divisioni culturali ideologiche unisce in questo periodo la classe politica in Campidoglio e la preoccupazione per lo stato delle casse comunali appesantite da un crescente debito determinato anche dall'esercizio delle funzioni di Capitale Nazionale
Qui gran parte dei democristiani dei comunisti romani si ritrovano insieme a invocare un intervento dello Stato che in sintonia con una tradizione risalente all'età liberale si traduce nella richiesta di una legge speciale
Nel mille novecentocinquantatré e il Parlamento decide di approvare su proposta del governo quello che dovrebbe essere soltanto un provvedimento transitorio la cosiddetta legge Pella che stanzia contributi statali garantisce i mutui agevolati al comune per un triennio
Due anni più tardi proprio per tentare di arrivare una norma risolutiva il governo elabora un nuovo progetto e poco dopo anche il Partito Comunista presenta una sua proposta
Si tenta allora di trovare una mediazione tra i due disegni nasce quindi l'esigenza di istituire una commissione che tuttavia non porta nessun risultato pratico trasformando così questo primo dibattito repubblicano su una legge speciale per Roma in un lungo e inconcludente esercizio retorico
Non serve a rilanciarlo neanche la mobilitazione per le Olimpiadi del mille novecentosessanta nei due anni dopo la costituzione della prima delle giunte di centrosinistra
Che per quasi un quindicennio continuano a governare la città insistendo molto sulla modernizzazione dei servizi delle infrastrutture in particolare per quanto riguarda i trasporti
Senza tuttavia riuscire a migliorare nell'efficacia amministrativa nella visibilità stessa del Campidoglio
Bisogna attendere il mille novecentosettantasei per cogliere una prima una prima vera discontinuità nella storia amministrativa romana destinata poi a consolidarsi nell'ultimo decennio del secolo
Ossia l'ascesa del Comune come potere autonomo o quanto meno come istituzione che rivendica una sua capacità di iniziativa fuori dall'orbita dei governi nazionali
Non sorprende che l'avvento al potere della sinistra in Campidoglio malgrado si anche riflesso di un'evoluzione politica nazionale appaia Roma un evento rivoluzionario per la prima volta la città non è governata dai democristiani ma da una giunta rossa
E e sulla poltrona di sindaco non siede un cattolico ma un intellettuale di sinistra Argan
La sua figura tra l'altro e richiama inevitabilmente quella di Ernesto Nathan l'ultimo e l'unico sindaco non cattolico della capitale sebbene lo stesso Argan respinga il paragone
Perché a suo giudizio il predecessore più che laico era Teo e soprattutto anticlericale
Argan si rivela piuttosto un interprete fedele della strategia del compromesso storico che in quegli anni spira ovviamente la politica nazionale del PC
Non perde occasione per denunciare i guasti ereditati dalle precedenti giunte democristiane ma non manca mai anche di tributare omaggi ai valori spirituali del cattolicesimo
Tanto che saltare insieme nel suo primo discorso da sindaco la città delle catacombe e la città delle Fosse Ardeatine ovvero il martirio religiose quell'antifascista
Con l'insediamento della sua Giunta comincia una nuova stagione politica per Roma che attraverso le successive amministrazioni di Luigi Petroselli e Ugo Vetere si concluderà nella primavera del mille novecentottantacinque
Le parole chiave del nuovo corso sono Risanamento che unificazione i due rimedi giudicati indispensabili per rigenerare una città raffigurata come degradate divisa
I risultati più efficaci arrivano dal recupero delle periferie dal risveglio delle attività culturali dopo decenni di due
Non c'è su speculazioni abusivi Rizzi si assiste alla demolizione di migliaia di baracche all'urbanizzazione di interi quartieri fino allora dimenticati alla progettazione e realizzazione di grandi complessi residenziali
Che pur tra giudizi discordanti sul loro valore architettonico urbanistico assicurano comunque l'alloggio a migliaia di senza tetto
Ancor più riuscita per molti aspetti l'esperienza dell'Estate Romana al di là delle polemiche sull'eccessiva spettacolarizzazione di queste iniziative
Le giunte di sinistra riescono infatti a vivacizzare democratizzare il profilo culturale di Roma a ridimensionare le immagini di capitale dell'antiquaria e dell'intellettualità burocratizzato
All'opposto però risalta l'impotenza delle amministrazioni rosse a portare a compimento i progetti di modernizzazione della città
Interventi più innovativi sul sistema urbano continuano a restare sulla carta a cominciare dal Sistema direzionale orientale che rimane comunque il punto di partenza di ogni riflessione sulla Roma del futuro
Per finire con il parco archeologico che avrebbe dovuto rivoluzionare il centro il settore sud-orientale della città estendendosi all'aria dall'aria dei Fori fine resti dell'Appia Antica sulle pendici dei dei Castelli
In generale resta irrisolto il problema di far convivere le esigenze della romantica con quelle della Roma moderna
Alla metà degli anni Ottanta l'amministrazione rossa sembrano ormai aver perduto dinamismo e capacità di iniziativa le missioni comunali dell'ottantacinque come ci ricordava anche precedentemente
Sanciscono l'esaurimento di queste esperienze pongono le premesse per l'avvio della stagione del pentapartito che dura fino al mille novecentonovantatré
Ad amministrare la città sono giunte composte dagli stessi partiti che formano il governo nazionale si ristabilisce così una sintonia tra Campidoglio e Palazzo Chigi ma questa affinità politica non si trasforma in nuove forme di collaborazione tra la città e lo Stato
Anzi molte delle annose questioni sullo status di Roma continuano a riproporsi con monotona il risolutezza lasciando l'impressione di inutilità di ogni dibattito sulla città
Nel rinnovamento della DC romana guidato da una nuova generazione di leader e sostenuta da un'organizzazione intraprendente come Comunione e Liberazione riesce a esprimere un'amministrazione più efficiente
Nella primavera mille novecentonovantatré si scioglie l'ultima giunta di pentapartito quella guidata dal socialista Franco Carraro le inchieste giudiziarie contro la corruzione travolgono insistano politico capitolino il Comune viene commissariato si fissano nuove elezioni
In palio il governo del Campidoglio ma l'evento tiene in apprensione l'intera nazione e infatti il primo importante test elettorale dopo il terremoto politico provocato da Tangentopoli
Si vota con la nuova legge approvato nello stesso anno che prevede l'elezione diretta del sindaco e a sfidarsi pur tra diversi candidati sono due leader emergenti dalla parte il verde Francesco Rutelli e dall'altro il missino Gianfranco Fini
I due duellano anche in televisione in uno dei primi confronti all'americana della storia politica italiana
Al ballottaggio prevale Rutelli e per la sinistra è una vittoria storica fra virgolette innanzitutto perché pone definitivamente fino all'egemonia democristiana poi perché sventa la minaccia di un ritorno della Roma fascista
Infine perché appare come una straordinaria opportunità per riprendere rianimare l'eredità delle giunte rosse o addirittura dell'amministrazione nata e pure Rutelli è molto diverso da Nathan Argan non è anticlericale a differenza del primo ed è lontano dalla tradizione ideologico comunista al contrario del secondo
Sì argano subito dopo la nomina a sindaco aveva voluto visitare la tomba di Antonio Gramsci Rutelli ambientalista militante per i diritti civili va invece a fare un giro al Policlinico Umberto primo tra i malati allettati in corsia fatiscenti quasi a voler sottolineare la sua vocazione amministrativa pragmatica
è difficile però negare il legame tra le amministrazioni rosse quelle centrosinistra di Rutelli e poi di Walter Veltroni soprattutto in relazione a un aspetto l'affermazione di un protagonismo politico del Campidoglio e la rielaborazione della sua immagine nel contesto nazionale
Le nuove amministrazioni si presentano con obiettivi ambiziosi che dovrebbero rivoluzionare la fisionomia della città
Dal rafforzamento dell'economia dei servizi del turismo e della cultura come strumenti di modernizzazione urbana al risanamento delle finanze comunali al rinnovamento della programmazione urbanistica Rutelli in particolare consapevole che una parte consistente del futuro di Roma si gioca nella dimensione rappresentativa
Nel tentativo di convincere l'opinione pubblica locale nazionale che la città può davvero diventare una capitale moderna e un simbolo riconosciuto dell'intero Paese
A riguardo non perde occasione per rivendicare l'importanza shinto dei progetti con una valenza simbolica capaci di suscitare continua a citare un sentimento di riscatto civico per lunghi anni sopito
In altre parole altra citazione anche per mettere mano ai suoi drammi più minuti Roma deve pensare in grande
Non è sorprendente allora che la comunicazione assume un ruolo strategico riuscirà infatti a parlare alla città accreditando il sindaco uno il principale mediatore tra le istituzioni romane di piani di per sé un obiettivo di straordinaria importanza all'interno del nuovo progetto politico
E a questo scopo appare decisiva anche la capacità del Campidoglio di stavo rare un dialogo con quelli che tradizionalmente vengono definiti i poteri forti della locali ovvero la Camera di Commercio le associazioni dei costruttori e il vicariato
Questi ultimi non più considerati soltanto come rappresentanti d'interessi settoriali
Da arginare a difesa del bene comune ma anche come interprete di necessità esteta attive diffuse tra i romani
A sua volta anche Veltroni insiste sullo sull'importanza della concertazione come strumento di governo della città sottolineando l'urgenza di coniugare le politiche per lo sviluppo con quelle del welfare
Per oltre un decennio tra mille novecentonovantatré due mila e sei risultati alle urne sembrano sancire un solido consenso per l'amministrazione di centrosinistra
Tuttavia non sono certo mancate critiche resistenze contro Rutelli e Veltroni basti pensare alle polemiche sulle privatizzazioni alcune aziende municipalizzate giudicate nei partiti più radicali di di destra e di sinistra
Comunque reazioni dirigistiche di svendita del patrimonio pubblico a favore di imprenditori spregiudicati o alle divisioni sull'opportunità di contrastare gli interessi corporativi di alcune categorie come quella dei dipendenti comunali o dei tassisti
Considerate dai liberali più oltranzisti come inaccettabili visibili gli ordinamenti del passato
Ma quello che viene soprattutto imputata Rutelli e Veltroni e di aver messo in scena una grandiosa operazione di restyling dell'immagine della città senza però aver conseguito alcun miglioramento sosta stanziale della vita quotidiana in Romania
Anzi secondo alcuni dietro questa veri lucidatura del Campidoglio si nasconderebbe una realtà di degrado e sottosviluppo rubano perfino peggiora quella della Roma degli anni Cinquanta
Ecco così che l'idea stessa dell'esistenza di un modello Roma di cui prima parlavamo celebrato dalle giunte di centrosinistra come una formula di successo per governare no metropoli postmoderna
Viene ribaltato dagli oppositori di un'icona del fallimento dalla nuova politica progressista
Resta in dubbio tuttavia che la figura del sindaco della capitale abbia acquisito un'inedita rilevanza sulla scena politica nazionale trasformandosi talvolta in un trampolino di lancio per la candidatura a Palazzo Chigi
Sarebbe infatti difficile immaginare sia la designazione di Rutelli come leader dell'Ulivo alle elezioni del due mila uno
Sì all'investitura di Veltroni alla guida del neonato Partito Democratico nel due mila e sette alle successive elezioni del due mila otto senza le loro precedenti esperienze in Campidoglio sono inoltre anni in cui si discuta molto a Roma sul rapporto da instaurare con il governo nazionale causa di continue diatribe su poteri finanziamenti speciali promessi e mai concessi
In realtà il dibattito si è rianimato già la metà degli anni ottanta quando la Camera i deputati aveva votato quasi all'unanimità una mozione in cui si impegnava il governo a collaborare con Regione Comune Provincia per fare di Roma una moderna capitale cito una grande metropoli europea cerniera tra nord e sud del mondo
Gli obiettivi indicati erano il Sistema direzionale orientale la città giudiziaria al Polo dell'industria lo spettacolo della comunicazione strade servizi università da progettare realizzare attraverso il coordinamento di un organismo composto da rappresentanti dei ministeri degli enti locali
Nel mille novecentonovanta era stata approvata la legge per Roma Capitale il primo provvedimento organico dell'Italia repubblicana a favore della città
Quindi la legge erano ripresi gran parte degli obiettivi individuati nella mozione parlamentare con in più l'esplicita menzione del parte archeologico dei Fori e dell'Appia antica ma è solo nel due mila uno con la riforma costituzionale che riconosce lo status di Roma come capitale della Repubblica che la ridefinizione dell'ordinamento amministrativo della città diviene un'urgenza politica in un compito non più eludibile delegato alla legge statale
Comincia così quel processo di ristrutturazione delle istituzioni locali ancora in corso che si intreccia con le vicende politiche amministrative degli ultimi due decenni di cui è forse ancora prematuro una lettura storica
Dal due mila otto ai nostri giorni con la successione delle giunte di Alemanno Marino raggi e Gualtieri
Si è registrata in sintonia con il contesto nazionale un'accelerazione dell'evoluzione della politica romana
Talvolta assai poco decifrabile con ribaltamenti degli equilibri di potere da un'elezione all'altra che hanno determinato discontinuità nella programmazione amministrativa e nelle strategie di intervento
Soprattutto in relazione a quelle che sono apparsi come le due principali emergenze del Campidoglio in questi anni lo smaltimento dei rifiuti e la gestione del traffico
A riguardo soltanto la Giunta Gualtieri ha rivendicato un percorso di continuità con le amministrazioni di centrosinistra di inizio secco
Quello che però più colpisce in una prospettiva storica è l'incapacità di portare a compimento la riforma dell'ordinamento amministrativo della città e di conseguenza la ridefinizione del suo rapporto con lo Stato nazionale
Nel due mila e nove all'interno della legge sull'attuazione dell'articolo centodiciannove della Costituzione sono stati approvati due articoli sull'ordinamento di Roma Capitale nuovo ordine
Nuovo ente territoriale che qui in Cile con il Comune e con la città metropolitana
Quest'ultima a sua volta coincidente con la Provincia è stata istituita cinque anni dopo nel due mila quattordici insieme alle altre città metropolitane distribuito lungo la penisola resta tuttavia incompleta la costruzione del nuovo ordinamento amministrativo di Roma Capitale
Che costituisce a giudizio di molti osservatori il prerequisito irrinunciabile per migliorare il governo della città l'esercizio delle sue funzioni di Capitale
Soprattutto in relazione all'urgenza di introdurre norme per una speciale autonomia finanziaria rimodulare le relazioni tra le tipologie di potere in materia d'intervento ripensare la cui esistenza di Roma Capitale con un Lazio senza Roma
Secondo il costituzionalista Alessandro Sterpa
Queste difficoltà di attuazione nascerebbero dall'indeterminatezza del modello adottato con la riforma del Titolo quinto nel due mila uno
Perché allora cito il legislatore costituzionale introdusse le norme su Roma Capitale quasi a voler compensare un eccesso di potenziale differenziazione territoriale e frammentazione politica con il rafforzamento del simbolo dell'unità della Repubblica la capitale
Ma a giudizio di Sterpa quest'ingresso e cito il nome in Costituzione sembra comunque essere arrivato fuori tempo massimo rispetto alle logiche dello Stato nazione ma ancora non in linea con lo sviluppo dei sistemi autonomistici postmoderno
E sì insomma è avvenuto quando da un lato stava venendo meno al ruolo della capitale del tradizionale è stato nazione e dall'altro era iniziato senza essersi concretizzato un incerto cammino verso una maggiore autonomia regionale e locale
Chiudo dicendo che credo che quest'osservazione sia per molti aspetti condivisibile
Ma qualora dotarsi in una più ampia prospettiva storica dovremo anche constatare la sopravvivenza di difficoltà ideologiche e culturali risalenti agli inizi dell'Ottocento a pensare Roma come le altre capitali europee
In una dimensione sia nazionale sia municipale non a caso evidente come ancora oggi il dibattito sullo status politico amministrativo della città rifletta echi negli scorsi rappresentazioni che hanno accompagnato la genesi stessa dello Stato nazionale
In gioco per molti aspetti resta la compatibilità tra la Città eterna e la città nel tempo ovvero la città prese grazie
Grazie grazie mille anche lui era tempo pressoché perfetto interessantissimo da un'importante questione ovviamente che non è che non posso richiamare
Mi limito semplicemente a dire che recuperata nel processo numero con un diciamo una delle uno dei paradigmi che ha caratterizzato la storia sono Roma che oggi non è stato richiamato forse l'unico che non è stato richiamato che era uscita sacra riferisco ovviamente giustamente facilmente partito romano
Lo stesso storico ha scritto partito mano scrive per l'appunto se non sbaglio negli anni settanta questo libro su Roma città sacre ovviamente mi riferisco ad Andrea Riccardi insomma una categoria in realtà è stata evocata in diversi in diversi modi ma non ma non messa a fuoco precisamente grazie allora io chiamare per l'appunto adesso Massimiliano Boni nella Corte costituzionale sobriamente i palazzi di giustizia e della Consulta quindi torniamo
Su un'altra figura che non è di diciamo così uno storico ma pesce ci offre una lettura in continuità diciamo così con le analisi istituzionali che abbiamo visto alternarsi con con le storiche prego
Buonasera a tutti grazie agli organizzatori dell'invidia grazie presenti e la pazienza perché stavo calcolando che da stamattina pause comprese siamo entrati nel no non è la nona ora di di convegno del Tevere additata come in mezzo al mare devo dire che non hanno la bella prova
Io sono stato invitato a parlare come voi vedete del palazzo di giustizia e della del Palazzo della Consulta ma anche qua devo vincere l'imbarazzo iniziale perché e io non sono non sono roba Nista non sono un architetto non sono uno storico un sociologo quindi certo punto mi sono anche chiesto perché è stata pensata Medea per per colmare diciamo questa questa parte del convegno
Ho preso alcuni appunti ora proverò iscrivervi quello che chessò
Di entrambi i palazzi per cercare di capire di come come ne starmi insomma all'interno di questa doppia giornata di i convegno
In qualche modo effettivamente
Di architettura forse parlerò ma ovviamente non in senso legato all'edilizia e l'urbanistica piuttosto di architettura costituzionale ecco questo è quello che posso offrire io
Come contributo
Sto convegno perché perché parlare di questi due palazzi e soprattutto degli uomini e da ultimo delle donne che lo che lo abitano è anche un modo secondo me per comprendere come lo Stato si è formato e sia quello liberale sia quello fascista e da ultimo quello in cui per fortuna ce l'abbiamo tutti cioè quello democratico e repubblicano
Si tratta di palazzi che hanno storie particolari
Sia questa volta davvero da un punto di vista architettonico ma soprattutto da un punto di vista della funzione e direi con un aggettivo un po'particolare che forse meriterebbe di essere spiegato visto che parliamo di due magistrature per l'interesse politico che essi hanno sempre attirato o Espresso tuttora
Ma stabile i giornali di questi giorni e di stamattina per renderci conto sì come da sempre in Italia e il tema della giustizia è
Inevitabilmente attorcigliato con quello con quello della politica
Ma insomma parte anche da questa piccola annotazione che me lo dà in mente cercando su Google
Questa mattina
Maps da una distanza di circa due chilometri fra i due palazzi Palazzo la Consulta sapete sul colle più alto di Roma
Sul come del Quirinale il palazzo di giustizia si tratta si trova invece dall'altra parte del del Tevere non lontane realtà da Palazzo Madama degli altri palazzi di cui abbiamo sentito questo pomeriggio sono due chilometri che si possono percorrere dice Max in quaranta minuti probabilmente anche meno
Da un punto di vista storico giuridico e politico questi due chilometri a seconda delle epoche
Sono stati molti o io molti di meno ma anche molti di più perché questi due Palazzi proverò adesso dire nella parte finale della del mio intervento
Si sono sempre confrontati l'uno con l'altro
Con fasi diverse fasi storiche diverse ma insomma fino all'introduzione io comincerei a parlare del palazzo che conosco meno che il palazzo di giustizia dove oggi risiede come sede della Corte di Cassazione la voragine della Cassazione
è un palazzo tre più recenti fra quelli del potere
Del nostro ordinamento
è un palazzo che viene che hanno lunga storia probabilmente almeno verrebbe da dire una storia molto molto italiana perché tutte le vicende che riguardano questo palazzo mettono in luce dei caratteri un po'tipici
Del genio italico in tutti i sensi voglio dire che quando romeno unificata sapete che si innesta nella nella città eterna
Questa nuova classe dirigente che potremmo definire piemontese che si rende subito conto che ha problemi di spazi enormi problemi di spazi c'è una nuova classe burocratica che scende ci sono nuovi
Noi esigenze per uno Stato unitario che una di queste esigenze appunto quello di dare uno spazio adeguato e che sia fisicamente anche ben visibile all'amministrazione della giustizia e Roma in precedenza si era già pensato a questo
C'è un'ottima legge del mille ottocentosettantacinque che individua la necessità di dare una composizione unitaria ai palazzi che amministrano la giustizia
Nel nuovo Stato temporaneamente si va a Palazzo Corsini dodici al Consiglio di Stato
E poi sotto soprattutto l'impulso di Giuseppe Zanardelli che sarà presente il Consiglio mista giustizia anche visto e lavori pubblici si decide di costruire un nuovo edificio viene individuata l'aria viene individuata l'aria al nord di Roma Prati Castello
Dall'altra parte del Tevere chissà se anche questa è una scelta quello di dividere l'amministrazione della giustizia nei palazzi della politica anche se per la verità poi si è molto vicino a un altro palazzo che a un ruolo politico non è di poco conto perché voi tutti sapete che il palazzo della giustizia poco distante dal Vaticano in realtà ora perché dico con lastre dagli anni a questa perché per costruire a questo palazzo ci si mettono ventidue anni
Si impiegano oltre mille operai si si sventolano clima non soltanto l'importo tra Roma in quei in quei decenni Li Vigni che c'erano in quella parte della della città si edifica sotto le fondamenta degli orti Domiziana e quindi con un collegamento anche alla alla storia di Roma
Questi ventidue anni vengono preceduti da circa cinque anni di lungaggini amministrative
Ma soprattutto il l'edificio non è ancora terminato che già a Roma si vocifera di motivi che hanno portato a questo scandalo a questo ritardo si parla di scandali
Se ne parla così fortemente che nel mille novecento dodici dopo una prima commissione amministrativa che non era non ha non aveva portato il tight soddisfacenti il Parlamento costituisce una commissione d'inchiesta che la commissione d'inchiesta si affida per l'inchiesta appunto a in uno dei più importanti giuristi dell'epoca e non soltanto delle rughe Ludovico Mortara lo dico Mortara in quell'in quel momento è da un paio d'anni senatore nominato dal re ed è anche il procuratore generale della Cassazione
Somma questi due ruoli quello politico quello magistratuale e soprattutto uno dei più importanti giuristi dell'epoca ora qui ovviamente non non tracce Rolle la biografia di Mortara ma dirò che e Lou inflessibili mente in un tempo record sorprendente per chi non conosce la figura in tre mesi pur lamentando che l'Avvocatura dello Stato gli aveva restituito dei faldoni estremamente compromessi disordinati
Avvia l'istruttoria la chiude anche con una relazione che se voi leggete i geni del tempo dell'epoca occupa per il mimesi le prime pagine dei giornali
Perché Mortara completamente in linea col suo col suo spirito non fa sconti a nessuno e praticamente
Individua le cause di questi ritardi e soprattutto dei costi di cui non ho detto ma c'è chi dice che originariamente erano previsti otto milioni di lire di spesa qualcun'altro dice sedici il risultato è che comunque se ne spenderanno circa quaranta
Tutti questi ritardi e questi costi derivano da una cattiva gestione sia nella scelta del committente sia nell'amministrazione dei soldi pubblici sia soprattutto sull'aspetto molto tecnico e cioè che come avviene da allora e in avanti le opere pubbliche terminano o comunque danno vita delle liti fra il committente il il concessionario
E lì si decise di fare non di percorre la la magistratura ordinaria di ordinari massiccio di lodi arbitrali per una decina di lodi arbitrali quasi tutti dietro torto alla parte pubblica ha ragione
A all'impresa privata uno che sembrava desse ragione a di dalla parte pubblica poi fu ribaltato insomma
Mortara fa capire che dietro c'è ci sono case di malaffare probabilmente di corruzione fa anche i nomi il risultato di questa relazione e dello scandalo che ne deriva e che la discussione la relazione viene portata in Parlamento
Dura circa sei mesi gli esami in entrambe le Camere
Del Parlamento di questa relazione Mortara assolta subisce una forma di processo da parte dei parlamentari che erano stati citati nella sua relazione
Bluey attacca il Genio Civile il consiglio i lavori pubblici tra la Cassazione
L'avvocatura dello Stato fa nomi e cognomi le le in gli atti parlamentari sono molto chiari nelle far comprendere quello scontro ma alla fine la sua relazione passa praticamente all'unanimità quindi perché dico che il palazzo della cassazione
è un po'l'emblema
Di una storia molto italiana perché qui troviamo un po'tutto troviamo la la volontà di un Paese che vuole offrirsi alla nazione non soltanto a nazione come un soggetto nuovo che poi in realtà le lungaggini li compromessi la malagiustizia la corruzione
Eccetera ma questo forse stavo mi stavo dicendo stavo chiedendo se questo e anche di uno dei motivi per cui a Roma come sapete il questo edificio che voi vedete non è indicato come il palazzo di giustizia
Con l'irriverenza tipica dei romani Delfino semplicemente il Palazzaccio ecco
Forse il Palazzaccio perché da un punto di vista architettonico io qui non mi permetto di esprimere giudizio perché o premesso che non ho competenze ma insomma forse a Roma cedimenti io
Tra i palazzi che esprimono
Il potere dello Stato
Il Palazzaccio forse anche per gli scandali che segnarono la sua nascita da quel tempo non hanno più abbandonata
C'è anche un problema di fondamenta come voi sapete questo edificio che a distanza di anni a portarne apportato la necessità di ulteriori interventi di ristrutturazione di ulteriori spese denaro pubblico ma forse Palazzaccio anche perché è un palazzo del potere
Perché qui siede in origine si devono tutti gli uffici giudiziari quindi la Cassazione ma anche le Corti d'Assise le Corti d'Appello
Poi
La gli uffici si si espanse a tal punto che attualmente la mappa giudiziaria degli uffici giudiziari romani è dislocata non lontano da lì ma in altre parti quindi è rimasta la Cassazione il tribunale le acque pubbliche la procura generale
E ma se ci soffermiamo sulla Cassazione e la Cassazione è sicuramente un potere dello Stato molto articolato al suo interno soprattutto non fece popolo della Cassazione
In origine le Cassazioni erano cinque nel nel Regno d'Italia poi si arriva una progressiva reductio ad unum prima sul piano penale a Roma poi per le sezioni unite a Roma infine mille novecentoventitré col fascismo
Un'unica Cassazione che però è anche lo strumento che al fascismo per la prima grande epurazione dentro dalla magistratura
Quel Ludovico Mortara che avevamo visto nel mille novecentododici inflessibile censore della malamministrazione
Che aveva portato all'edificazione di questo di questo palazzo era presi primo presidente della Cassazione romana e con l'unificazione del ventitré viene epurato lui e il proprio dovere generali denota di Stefani
A quel punto c'è la grande la lunga stagione di D'Amelio e la Cassazione sia perché diventa garante del del potere fascista
Sia perché per legge ancora oggi ha una funzione di come si dice di non fila chi ha cioè detta l'interpretazione delle norme a tutto il resto della magistratura
E sia perché come vedremo
Avrà anche una funzione di supplenza e la Corte costituzionale per circa un decennio
Dal mille duecentoquarantasei in avanti la cassazione è effettivamente un potere dello Stato
Un potere dello Stato che ha sempre tenuto a ribadire questo ruolo e a rivendicarlo seppure nelle forme diciamo
Felpate
Rivestite di quanti come ancora oggi i giudici della Cassazione si presento la prima colazione dell'anno giudiziario con le doghe di ermellino eccetera
Dunque questo per quel che riguarda il palazzo di giustizia pace e l'altro il Palazzo della Consulta invece qui cambiamo completamente scenario detto e ci uniamo sul colle più alto di Roma stenda la definisce la piazza del Quirinale la piazza è più bella di Roma e del mondo effettivamente stata
Da sempre uno dei posti più ambiti per per vivere perché e in origine sul Colle
Venivano edificati Dini che venivano utilizzati dai cardinali del loro famiglie perché l'aria lariani era la più salubre della della città il famoso ponentino ancora oggi spira soprattutto dopo mezzogiorno
Sul Quirinale si può che si può avvertire bene il Palazzo della Consulta nasce alla fine del diciottesimo secolo viene edificato viene edificato per mezzo di Fernando fuga una architetto fiorentino
Chiamato da un pub fiorentino da Corsini a a Roma
Lo edifica in cinque anni voi paragona dei cinque anni della fine del Settecento con i ventidue ventisei del palazzo era giusto di giustizia di Roma capite già che c'abbiamo una certa differenza tra l'altro un'opera complicatissima da un punto di vista ingegneristico perché sotto c'erano le falde acquifere che vanno completamente prosciugate
Viene risistemata tutta la piazza perché a quell'epoca si chiamava Monte Cavallo i Dioscuri che oggi guardano al Quirinale sono presi da io orti di Costantino che stanno a fianco del del palazzo indiano altri orti imperiali
E viene adibito a Palazzo che servirà ad amministrare la giustizia dello Stato della Chiesa
Anche qua è un palazzo molto politico fin dalle origini
è politico perché perché ospita non in un solo ufficio ma due uffici due cardinali che hanno lo stesso rango e quindi in fuga in inventa questo doppio Scalone completamente simmetrico che si incrocia che può essere visitato nelle occasioni in cui la Corte si apre al pubblico
Perché tutto deve essere bilanciato
Scaloni i palazzi gli appartamenti privati dei cardinali sono il cardinale dei Brevi pratica sarebbe una sorta di cancelleria e il cardinale della Consulta appunto che aveva Deschamps una funzione prettamente giurisdizionale
Il palazzo negli anni che nelle poche subisce
Avvicendamenti quindi
Sarà sede del Dipartimento romano sotto l'amministrazione napoleonica sarà sede del triumvirato sotto la Repubblica romana sarà sede del ministero degli Esteri nell'Italia liberale tranne una parentesi in cui ospita gli appartamenti privati del principe Umberto di sua moglie Margherita
Sarà ospiterà la poi il Ministero delle colonie infine dell'Africa orientale dal trentasette in poi
Finito il fascismo il passo la Consulta conosce anche il momento più buio della sua storia perché nella totale confusione del del di l'epoca di transizione viene praticamente occupato
Così come molte Carbotti difficile vengono occupati da sfollati anche il passo consulta di fatto viene occupato da uffici vari soprattutto dall'Intendenza del della finanza
La Corte costituzionale fatica molti anni prima di riaprire la totale disponibilità dell'edificio tant'è che addirittura vengono messe delle grate fra un paio fra un piano e l'altro per evitare una commistione fra fra amministrazioni diverse
Viene deciso di adibire infine il Palazzo della Consulta asse della Corte costituzionale anche questa non è una scelta neutra non è una scelta facile perché se le discutiamo le cronache dell'epoca ci rendiamo conto che si era pensato altri edifici ci ha pensato ad esempio a Palazzo Venezia pare che sia De Nicola primo presidente della Corte a scoraggiare questa scelta un'altra possibilità è villa Lubin dentro villa Borghese ma anche questa viene scartata perché troppo lontana dalla politica
Si è pensato anche a Palazzo dei Marescialli attuale se del CSM la fine viene tiene individuato il passo della Consulta non c'è una motivazione ufficiale ma forse si può comprendere
Il palazzo la Consulta dialoga con il Quirinale dei due palazzi si si guardano uno al con l'altro fuga tra l'altro mi sembrano anche una parte aria moderno in parte isterie del Palazzo del Quirinale quindi le due magistrature che Autonomie più imparziali della Repubblica che nascevano vengono a un certo punto sistemate nel nella stessa parte nello stesso nella stessa parte della città
Visto che vedrebbe praticamente scaduto l'ultimo l'ultimo l'ultima cosa che volevo dire che questo rapporto fra cassazione Corte costituzionale è un rapporto diverso
All'inizio possiamo dire quasi di ammonimento
Fin dal quarantasei ci sono magistrati della Cassazione nel momento in cui entra nella mi riferisco a detenere zeri di presidente di Corte d'appello ma consigliere di Cassazione viene messo nella Commissione forti che comincia a ipotizzare una bozza di costituzione e Luisa degli interventi in cui nega recisamente che ci sia bisogno nel nostro ordinamento di creare una magistratura nuova perché perché sostiene che la Cassazione in la magistratura che dovrà svolgere una funzione di controllo
Di legittimità costituzionale sulle norme ma nel cinquantasei quando finalmente la Corte Costituzionale nasce c'è una lo stesso giorno in cui la Corte si riunisce nella sua prima riunione a gennaio del cinquantasei ciò ridurrebbe sulla stampa pubblicato dal primo presidente da cassazione Ernesto Eula che è uno praticamente un ammonimento sia la magistratura ordinaria
Sì alla Corte Costituzionale insomma è una in poche parole dice
Non penso non pensino i giudici ordinari di scavalcare la Cassazione ricorrendo ora al alla corte costituzionale con gli incidenti di costituzionalità perché dovrà essere un utilizzo parco quello che bisogna fare della corte costituzionale
Questa ammonimento
Può anche essere una sorta di osmosi in alcune fasi
Sapete che dei quindici giudici costituzionali tre vengono eletti dalla dalla dalla costa dalla dalla Cassazione nel primo collegio diritto sono quattro perché oltre ai tre nominate dalla cassazione c'è il quarto che Azzariti che verrà scelto
Da Gronchi
E certo infine lo scontro ecco l'ultima cosa che voglio dire questo preso un periodo preciso nella storia della corte costituzionale
Che è il quadriennio che va tra il il triennio realtà tra il sessantaquattro e il il sessantasei sessantasette in cui c'è un fortissimo scontro
Che emerge chiaramente perché occupa anche qui per mesi per anni seppur periodicamente le prime pagine dei giornali che interessa anche il Parlamento perché è anche frutto dell'inerzia del Parlamento e mi riferisco a un aspetto molto preciso se si possa estendere alla al processo ordinario penale o meglio se le garanzie della difesa previste per il processo ordinario penale
Possono essere esteso a una forma di processo che allora c'era col vecchio codice fascista pure dell'istruttoria sommaria sommaria perché in quel caso i difensori no al non arrivano diritto a conoscere nulla fino a quando si arrivava direttamente a processo con una chiarissima
Violazione dei diritti di difesa anche per casi gravissimi puniti con l'ergastolo
A un certo punto c'è una legge che prevede le garanzie per il processo ordinario si deve capire se la norma del Codice di procedura penale
Che che li prevede possa essere estesa anche l'istruttoria su sommaria la Cassazione a Sezioni nel cinquantotto dice di no difendendo lo status quo la Corte costituzionale nel sessantaquattro
Fa una prima sentenza interpretativa di rigetto in cui salva la norma perché lei interpreta il senso che si le garanzie per il processo ordinario vanno estesi anche al processo sommario la Cassazione
Rigetta completamente questa interpretazione la respinge
Obbligando la Corte costituzionale a fare una seconda sentenza questa volta interpretativa di accoglimento cioè rimuove la norma estendendo le garanzie a tutti e due i tipi di processi
La corte corte di cassazione respinge anche questa interpretazione perché perché a sezioni unite afferma che la sentenza varrà soltanto per il futuro ma non vale per il passato quindi nega retroattività alla decisione della Corte
Questo obbligherà la Corte costituzionale ha un terzo passaggio in cui nel mille novecento sessantasei dichiarerà sarà costretta a dichiarare espressamente che le proprie sentenze hanno efficacia retroattiva
O presidente Fidel quindi non non racconterò come fino alla storia la Cassazione si opporrà anche a questa interpretazione insomma la composizione arriverà soltanto nel nel sessantotto quindi questo il modo con cui proprio raccontarvi la storia di questi due palazzine secondo me racconta bene seppure in un angolo
Da una prospettiva particolare anche un buona parte della storia di questo tris grazie
Mickey stanno appassionando diciamo così a questo rimbalzo tra Corte costituzionale consono è veramente molto interessato alla passo subito la parola perché chiedo che l'ultimo sforzo di gli ultimi due sforzi di pazienza
Pubblico da allora e ai relatori e allora Paola Salvatori trasformare di Pisa ci fa una relazione su processo all'Altare della Patria pseudo monoposto di una di un monumento prego
Si dirà che avete anche con PowerPoint dunque ringrazio innanzitutto Andrea bisogna Maurizio Ridolfi per l'organizzazione di questo convegno ringrazio molto
Paolo Acanfora per la presidenza della sessione i colleghi il pubblico che sono arrivati fino a questa a tarda ora
Al quarantesimo Festival di Cannes del mille novecentottantasette il dieci maggio su presentato in concorso il film di Peter Greenaway debba anarchica Acta
L'opera una coproduzione britannico italiana è un dizionario omaggio all'architetto neoclassico francese e che a lui brulle
Che nella ricostruzione del firma è l'oggetto di una mostra anche il protagonista un architetto statunitense deve allestire a Roma negli spazi immensi e silenziosi del vittoriano
La realizzazione dei bozzetti e delle scenografie della finta esposizione fu affidata a all'architetto Costantino Dardi
Il quale nella sua brevissima vita morto infatti nel mille novecentonovantuno a soli cinquantacinque anni ha quindi se insomma si nella sua breve vita è morto a soli cinquantacinque anni a causa di un incidente stradale
è stato un un prolifico progettista e curatore per esempio ha partecipato alla Biennale di Venezia e alla Triennale di Milano
Oltre a essere tra i protagonisti dei restauri romani della Palazzo delle Esposizioni della Galleria nazionale d'arte moderna e di Palazzo Massimo alle terme
Tra i vari pregi di questa sofisticata opera divina Wei viene quello di aver esportato la visione e l'idea di un monumento precipuamente italiano ma visivamente radicato nella figurazione di Roma
Roma come mito antico come capitale moderna e come centro di potere reale insieme immaginato
è il vittoriano infatti il principale punto di osservazione sulla città rappresentata nei film
E dal ventre del vittoriano che si propaga come sotto l'effetto di un diapason la percezione dell'importanza del centro nell'esperienza sia privata sia pubblica degli uomini
Il ventre del protagonista che convinto di essere stato avvelenato come l'imperatore Augusto ma in realtà è malato di cancro all'intestino
Quello che la moglie incinta e poi il ventre del monumento della città Roma ed elitaria
Come ha scritto il critico e produttore cinematografico Marco Müller interpelli orfana citata l'Altare della Patria assume inquietanti valenze funebri
Nel meglio fanatica è tante cose insieme è prima di tutto un film sull'architettura è un film sulla morte sulla decadenza fisica e spirituale
è a suo modo un film politico con i suoi riferimenti all'ideologia e sottese all'architettura fascista e con la sua critica sottile a un certo edonismo anni ottanta
è un fiume su una città Roma e sul rapporto di fascinazione morboso e distruttivo che il protagonista instaura con essa
E infine una straordinaria opera estetica curata fino allo spasimo
Ma quello di fino a domenica e soprattutto un film chiesta nel clima ideale e culturale negli anni in cui è stato prodotto e girato in affetti accade molto spesso che un'opera d'arte letteraria cinematografica pittorica comunque di finzione
Però colga lo spirito dei tempi precorrendo accompagnando o intercettando so che la realtà sta indagando
Un caso eclatante è stato quello delle dimissioni di Josef Ratzinger da papà annunciate al mondo l'undici febbraio del due mila e tredici e in qualche modo preannunciate da due film dedicati alla riflessione
Sulla capacità psicologica di un uomo di sopportare il fardello di un ruolo pubblico
Il primo Deakin spicciola diretto da computer uscito nel due mila dieci dedicato alla storia dell'Ambasciatori balbuziente Giorgio sesto effettivamente vissuto il secondo habemus Papam ma diretto da Nanni Moretti uscito nel due mila undici incredibilmente incentrato su una vicenda fittizia ma quasi del tutto sovrapponibile a quella di Benedetto sedicesimo
Nel caso del film di Greenaway l'opera in una temporalmente previsto un accadimento reale ma certamente applique amplificato l'attenzione per un momento
Il vittoriano appunto Altare della Patria per sineddoche
Che proprio in quegli anni era tornato essere oggetto di un dibattito politico pubblico e artistico
Circa un anno prima dell'uscita di tabelle orfano architetta il ventisette gennaio del mille novecentottantasei si svolse a Roma nella sala delle fatiche di Ercole di Palazzo Venezia un processo all'Altare della Patria
Promosso e organizzato dal Mediocredito del Lazio con la consulenza tecnico-scientifica del centro di ricerche di mercato
Ovviamente si trattò di un dibattito pubblico ma il presidente del Mediocredito Gianfranco Imperatori decise di svolgerlo con un reale processo
Vi fu quindi una un presidente della corte cioè il democristiano Franco Piga all'epoca presidente della Consob
Vi fu un'accusa rappresentata da Giovanni Klaus Koenig professore ordinario di Storia dell'Architettura all'Università di Firenze e dall'architetto storico e critico dell'architettura Bruno Zevi
Vi fu una difesa affidata Claudia Conforti nel dipartimento di stare dell'architettura il restauro dell'Università di Firenze e a Paolo Portoghesi ordinario di Storia dell'Architettura la Sapienza oltre che presidente della Biennale di Venezia
Consulenti tecnici erano Guido Landi presidente onorario del Consiglio di Stato oltre che presidente della Commissione tributaria centrale
Guglielmo bilancio Coni all'epoca ricercatore presso la Facoltà di Architettura della Sapienza e l'architetto Giancarlo Busiri vici
Parteciparono come testimoni Giulio Andreotti ministro per gli affari esteri il senatore e storico dell'arte Giulio Carlo Argan Anna il presidente nazionale del WWF Fulco Pratesi il ministro per la difesa Giovanni Spadolini
Presidente della giuria era l'Assessore alla cultura del Comune di Roma Ludovico Gatto della giuria facevano parte il consigliere della Pretura di Roma ad Alberto Albamonte
Dante Bernini soprintendente ai Beni culturali e storici di Roma il direttore dell'Istituto per il restauro Michele Cordaro Carlo Cresti ordinario di architettura il direttore del dipartimento di Storia dell'architettura in Restauro di Firenze
Vezio De Lucia direttore generale del ministero dei lavori pubblici Vittorio Emiliani direttore del Messaggero Gianni Letta direttore del tempo l'inviato speciale del TG due Antonio Cuba
Ah no il direttore del Centro di ricerche di mercato Roberto Mostarda cinque e infine Carlo Oderisio ingegnare e presidente degli Stati euro
Ho voluto citare tutti i partecipanti al processo non per un gusto dell'elencazione ma perché fosse chiaro che a quell'evento presero parte alcuni tra i più importanti architetti urbanistico intellettuali e uomini politici dell'Italia repubblicana
Che si riunirono per decidere se abbattere in movimento spostarlo modificarlo un mantenerlo
Si trattò chiude il primo è l'unico caso di processo mutamento che sia mai stato organizzato in Italia
L'evento fu introdotto e seguito da articoli e riflessioni apparsi nei giorni precedenti e successivi sui più importanti quotidiani che rotocalchi nazionali
La RAI registra un intero processo e nei giorni successivi mandò in onda su tutte e tre le reti le parti più salienti
Nella mia intenzione questa relazione avrebbe dovuto avere una tecnologia più ampia
Si sarebbe dovuta aprire con una riflessione su quanto accadde il dodici dicembre del mille novecentosessantanove quando quasi in concomitanza con la strage di piazza Fontana a Milano l'Altare della Patria fu oggetto di due attentati dinamitardi
E avrebbe dovuto includere un'analisi del film di Roberto Benigni del mille novecentottantatré che intitolato Tu mi turbi
Costituito da quattro episodi l'ultimo dei quali è un surreale dialogo tra due militari di guardia al milite ignoto
Data l'esiguità del tempo a disposizione mi riservo di tornare su questi aspetti in sede di atti così come non mi è possibile analizzare ovviamente gli interventi le partecipanti al processo
Che evocano questioni storiche artistica architettoniche urbanistiche tecniche e simbolica
Voglio però ricordare due interventi quello di Giulio Andreotti che affermo cito io lascerei le cose come stanno
Credo che ormai monumento sia qualcosa di definitivo e non mi pare il caso di modificarne l'aspetto esteriore abbiamo tali e tanti problemi nella città di Roma che non mi pare opportuno aggiungere altre complicazioni
E l'intervento di Giovanni Spadolini che da storico ragiono sul significato appunto storico del vittoriano
Il monumento e la trasfigurazione di unito quello del Risorgimento che era stato limitato i ceti dominanti del paese che non era mai stato mito di popolo
E che quindi deve colpire la fantasia della gente deve dominare in qualche modo con quella piazza con quell'altezza con quella retorica se vogliamo
Ma contrapporsi alla Roma classica alla Roma attonita
è la romana il campionato ma unitaria che mi monumento trova un suo simbolo è inutile discutere ora dal punto di vista estetico è parte essenziale della storia italiana e io amo quindi erano ancora con il simbolo di una Italia giolittiana dove prevalevano i valori di probità e di integrità e dove quindi quello squarcio su un futuro immaginato era piuttosto fedeltà a retaggio risorgimentale che non presentimento d'impresa imperiali
Il processo finì con l'assoluzione dell'Altare della Patria il verdetto sulle neanche fortuna diremmo il verdetto folletto del presidente della giuria Ludovico Gatto che pronuncia queste parole
Devo rilevare che la maggior parte dei componenti della giuria concordano su due punti il monumento è brutto non è il caso però di abbatterlo
Poiché non ci sono dubbi circa la estrema mediocrità artistica del vittoriano il giudizio finale deve tener conto di alcune variabili innanzitutto contiene distruggere o quanto meno spostare il monumento per porre un altro diverso al suo posto
Si direbbe di no anche perché non si può essere sicuri circa il valore artistico di un secondo momento
In secondo luogo il vittoriano rappresenta un'epoca ed è storicamente giusto che i posteri possano continuare a esprimere dal vivo giudizi su quell'epoca e sui danni che essa ha prodotto in ogni settore della vita pubblica
In terzo luogo i romani si sono ormai abituati a vederselo tra i piedi così come i parigini si sono abituati alla vista della Tour Eiffel e potrebbero persino essere portati a rimpiangerlo
Il processo ebbe un successo di pubblico oltre che una risonanza culturale imprevedibili e straordinari la storica dell'arte Isabella Patti
Ha ben evidenziato come tutta la circostanza del processo all'Altare della Patria ebbe dal principio una dimensioni pubblica perché era nelle stesse intenzioni degli organizzatori che il processo fosse di interesse pubblico e che portasse al pubblico
Una questione da sempre confinata nei limiti del confronto o dello scontro intellettuale
Si pensi alla celebre invettiva di Papini contro il bianco ed enorme bisogno di Rousseau che però si svolse nel chiuso di un teatro e nell'ambito di un meeting futurista
Ho sbagliato condotta sì vi ho fatto uno spot sushi saltata la slide purtroppo la vicenda del processo all'Altare della Patria proprio per questa sua importante dimensione pubblica invita a mettere in discussione una categoria che alimenta il dibattito molto interessante ma a mio avviso non sempre adeguato attorno a una questione delle politiche monumentali
Mi riferisco al concetto di difficoltà ferite leggere ultimamente molto utilizzato
Hanno diverso è necessario chiedersi se si può ricorrere alla categoria della difficoltà per analizzare e interpretare processi storici e politici Complessi
E l'arte l'urbanistica l'architettura non mente monumentali gestita sono fenomeni storici e politici da sempre sin dall'antichità
E ce l'ha dimostrato già nel mille novecentottantotto Paolo Zanca rende il suo splendido libro Augusto il potere delle immagini
Quello del difficoltà che heritage è un concetto involontariamente ho ingenuamente insidioso anche perché evoca un altro concetto più ampio e altrettanto delicato cioè quello delle radici nella storia di un popolo che come ha bene evidenziato Andrea Giardina richiamando che anche mosse altro non è che è una forma di eugenetiche alla retrospettiva applicata alla storia
Bisognerebbe inoltre dire esplicitamente che l'idea di un monumento costituisca un difficoltà Heritage implica una relazione con un qualcosa di statico di uno nitidamente definito e scelto come tale
Indica insomma una difficoltà il riferimento a una identità stabilità e prestabilita e anche questo è un ragionamento molto insidioso
La storia ce lo ricorda ancora una volta Andrea Giardina in una importante intervista rilasciata pochi giorni fa Simonetta Fiori su Repubblica la storia movimento non è l'identità è complicazione non è semplificazione
Si è detto anche dell'Altare della Patria che costituisce in difficoltà heritage
Ma in realtà questo momento Comit processo del mille novecentottantasei che ha dimostrato costituisce uno dei casi più eclatanti e plasticamente concreti della stratigrafia di storie diverse magari dissonanti tra loro
Macché Sempre compongono la storia di tutti i monumenti e quindi la storia di una nazione
Credo sia molto utile continuare a studiare la storia delle rappresentazioni di questo movimento così come la storia di mutamenti dell'immaginazione collettiva per lo riguardano perché il vittoriano costituisce un caso studio esemplare di Comi monumenti cioè gli esiti estetici della politica e quindi della storia
Non sono mai il fenomeno definibile in se stesso e non possano quindi essere analizzati ricorrendo alla percezione collettiva di una difficoltà che ha una percezione percezione tra l'altro sempre mutevole
Mi avvio a conclusione
In un libro del mille novecentonovantotto dedicato all'Altare della Patria
Ancora oggi un classico sul tema Bruno Tobia ha chiuso la sua riflessione analizzando la trasformazione tardo novecentesca di quel monumento in una sorta di quinta estetica
A beneficio soprattutto dei turisti una quinta poco sentimentalmente avvertita sia da chi a Roma viene appunto per turismo sia da chi a Roma civile Tobia parla di un'aria di tariffazione che si è fatta da tempo attorno al vittoriano
Evidenzia come svaniti completamente i fantasmi retorici del regime cito l'amore sembra virare compiere del tutto questo suo destino di progressivo svuotamento simbolico e quindi dipartita delle ragioni della sua corporeità
Ricorda come il più forte rituale politico repubblicano cioè pure delle organizzazioni politiche e sindacali si svolga altrove in altre piazze di Roma
Infine riferendosi al percorso dei funerali di Palmiro Togliatti e di Enrico Berlinguer era passati entrambi davanti al monumento ma senza sostare di poiché entrambi la metà conclusiva era piazza San Giovanni Tobia afferma cito il detto gli hanno si avvia alla sua trasfigurazione ultima metamorfosi in puro e assoluto elemento scenografico
Questo libro lo ripeto è del mille novecentonovantotto sarebbe troppo scontato ricordare che solo un anno dopo
Il nuovo presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi avrebbe stravolto la retorica celebrativa dell'Italia repubblicana inserendo tra l'altro il vittoriano nella pedagogia monumentali Istica e iconografica del Paese
Voglio chiudere invece con un altro riferimento a un altro presidente della Repubblica quello attuale il quale ha avviato un processo di rinnovamento di messaggi che ci provengono dall'Altare della Patria
Arricchendoli con il risalto della centralità di un patriottismo civile che potremmo definire il primato della appartenenza solidale
Nel settantacinquesimo anniversario della Liberazione il venticinque aprile del due mila e denti quando il mondo era democraticamente sconvolto da una delle più gravi e mortifere pandemia dell'età contemporanea
Il presidente Sergio Mattarella è stato un minuto eppure risonante protagonista di una immagine la cui straordinaria forza i comitati abilitato la ritualità dell'evento
Nel salire la scalinata verso il sacello del Milite ignoto in una assoluta inusuale solitudine Mattarella ha rimesso al centro della narrazione e patriottica italiana il dialogo in questo momento
La cui storia centenaria accompagnato la storia di un intero Paese
Modificando la prospettiva fotografica di una città entrando nell'immaginazione collettiva e filmica internazionale
Fondendo le dimensioni monarchica e repubblicana superando un processo pubblico che non è stato un banale esperimento pudico e recuperando infine un ruolo attivo nella questione nazionale più recente grazie
Grazie Paola in veramente duri personalmente ho trovato interessantissimo costi ma processo onestamente non non l'avevo mai messo a fuoco né un processo non solo diciamo così architettonica documento al momento come come il ben chiarito ma processo Risorgimento processo alla nazione vent'dormo molto molto molto interessante
Last but not least siamo arrivati finalmente diciamo così alla tappa finale Paolo Carusi che si aggiunge diciamo così perché siano biscotti senza mangiare carne al fuoco di questa sessione che fa una relazione invece citando scusate non me lo permetta da solo una delle personale mette più antipatico palcoscenico musicale italiano arrivo subito che Roma capoccia del mondo infame la rappresentazione dalla capitale nella Poplar Mui Music
Non lo so la gestione ma cosa velocissima perché altrimenti non avremo il dibattito che è una semplice senza
Barak ex ragazze genuine
Grazie prego dentro una sede a tutti grazie dell'invito e scusate se Dio scelgo questa relazione a quest'ora ma purtroppo domani era impossibili per impegni universitari essere qui con voi
Anch'io vado sul testo nuovo per stare nel nel tempo che mi è stato assegnato allora agli albori della popular music e l'immagine di Roma veicolata alla prima forma canzone che rispecchiava
La visione ampiamente diffusa nell'opinione pubblica nazionale della capitale del regno
Quella di una città arretrata intimano ad antichi aristocrazie chi viveva solo suo perde gli sfregi portati dalla sua disposti rubato si dopo il mille ottocentosettanta
La canzone romana tra fine ottocento e primo novecento si articola in tre generi principali rasserenata lo stornello la canzone drammatica
Specie in queste due ultime categorie Roma veniva narrata quindi come una città dolente nella quale il popolo conduceva una vita misera e sofferente
In quegli anni la città era ancora molto piccola
E il popolino romano era in maggioranza colui che abitava a riva destra del Tevere
Questa umanità degradata amplificano la propria voce a partire dal mille novecentodieci quando il più noto i suoi cantori provo Balzani riusciva ad entrare al Salone Margherita il teatro di Ettore Petrolini
Da quei palcoscenici tale narrazione avrebbe assunto spessore tanto da mantenersi viva nel periodo della Grande Guerra spingendosi fino agli anni dei regimi fascista
Ancora nel mille novecentoventisei ad esempio appariva un gran un brano che conosciuti tutti destinato a un grande successo barcarolo romano
Scritto proprio il cui testo scritto proprio da Balzani nel quale il popolo trasteverino veniva descritto come una povera umanità destinato a una vita misera e alla quale neanche i più nobili dei sentimenti lavori poteva offrire un riscatto ancora nei primi anni Trenta la visione questa visione rimaneva
Molto forte violentata nei suoi rioni storici dall'affarismo della classe dirigente liberale in affari con la nobiltà capitolina la città veniva ora sceneggiata proprio nella sua parte popolare
La Roma del popolo così veniva sfigurata è sacrificata sull'altare della conciliazione voluta dal regime fascista
Nel mille novecentotrentaquattro ad esempio la celeberrima casetta di trascrivere raccontava del tumore di popolani di fronte dispensa Mincio urbanistici che in quegli anni stavano cambiando il volto del loro rione
Casetta de Trastevere casa de mamma miglia tu ma che porti via la vita presso atti tutti i sogni caschino mattone per mattone e mezzo polverone Giannotte vedo più fai pianura dopo quel piccone Mazzone opera non verrà dico tutta proprio a partire da quel mille novecentotrentaquattro però il regime avvertendo la pericolosità di una canzone popolare capaci di divenire veicolo di sentimenti antigovernativi
Mettere al lavoro risolutori migliori a cominciare dai campioni della canzone Bixio e Cherubini incaricandolo di scrivere brani che dessero un'altra immagine di Roma
Ai parolieri veniva chiesto di narrare un'altra città Roma doveva divenire bella e incantata un'immagine da cartolina da affiancare a quella marziale che la Roma ormai prossima a diventare nuovamente imperiale
Giocatori di regime non tardavano a mettersi all'opera Gianco lo stesso trentaquattro infatti Bruno Cherubini sfornava il testo di chitarra romana
Un brano di grandissimo successo nel quale sparivano il popolino sventramenti e tutti i simboli di una capitale arretrata e dolente e si raffigurava invece la loro meravigliosa e seducente orgoglio dei suoi abitanti e del paese intero
Nello stesso anno Cesare Andrea Bixio scrive nel testo di quanto sei bella Roma riprendendo la medesima narrazione quanto sei bella Roma Primavera il Tevere deserte da cintura San Pietro al Campidoglio da lettiera
Questi drammi segnavano un tornante avviavano un trend destinato a una lunga durata
Per molti anni seguendo il modello dei telefoni bianchi cinematografici Romanino allo scenario incantato della bellezza e dell'amore
Penso tra le tante alla Romanina del trentasette Cantatore Carlo Buti o nello stesso anno a com'è bello far l'amore quando è sera interpretata dal trio Martelli
Dopo il conflitto mondiale l'immagine di Roma dei collassata la propria musica si manteneva in buona parte immutata restavano la bellezza e l'incanto ma questi venivano cantati nel quadro della politica europeista e atlantista degasperiana
Ove meraviglie da offrire principalmente al turista
Straniero e nominata cittadino operoso
Anch'io di questa rappresentazione può essere considerata arrivederci Roma pubblicata da Renato Rascel nel cinquantaquattro nella quale Roma veniva descritta come il prescelto incantato
Nel quale turista straniero poteva vivere un'avventura indimenticabile ti invidio turista che arrivi temibili ride fogliette scavi poi tutto a un tratto te trovi all'epoca non oggi Fontana referente tutta vetri questa narrazione si sarebbe mantenuta viva a lungo e con crescente fortuna nel cinquantasei Nilla Pizzi pubblicava un settantotto giri intitolato Memorie sono pronti contenente quattro canzoni sulle bellezze romane destinato ad un pubblico anglofono e quattro anni più tardi Nicola Arigliano interpretava Roma di notte
Nella quale si dava una visione tutta positiva e l'affascinante vita mondana che Roma sapeva offrire i suoi facoltosi ricicla pure
Ai cittadini romani restava la capitale del passato forse non funzionale e moderna ma capaci di costituire lo scenario perfetto per l'amore romantico dei propri abitanti
Era questa la visione incarnata da Roma nun fa la stupida stasera fortunatissimo brano scritto da Trovajoli con Garinei e Giovannini per la pièce teatrali Rugantino andata in scena per la prima volta nel dicembre del sessantatré si può dire che questo brano fosse l'ultima grande narrazione musicale ispirato al cliché per la città incantata le contraddizioni del miracolo economico infatti stavano innescando nuove rappresentazioni della nostra città
In altri campi si affianca agli altri ambiti artistici di fatti Roma aveva cominciato ad assumere contorni diversi dopo nel dicembre cinquantacinque lascerebbe l'inchiesta dell'Espresso vi ha rinunciato il vento speculativo che soffiava sulla capitale
Una parte significativa del cinema e della letteratura aveva concorso a corroborare la visione critica che qui l'inchiesta aveva i figli ascendente diffuso nell'opinione pubblica
Si può obiettare che quelle opere provenivano generalmente da uomini fortemente partissi scusate fortemente politicizzati verso sinistra
Ma direi più efficace Buonanno che l'immagine della decadenza di Roma venisse in quella fase in quegli anni da un film ben poco politico ovviamente mi riferisco alla Dolce vita del mille novecentosessanta
In quella pellicola come ben sapete si raccontava di come nella nostra città alcuni minuti come la nobiltà la cultura la religione andassero sgretolando sì
Il film ebbe risonanza enorme non solo in termini strettamente commerciali ma suscitò come sapete un'infinità di polemiche che non fecero che accrescerne la fama
In diversi campi questa dissacrante narrazione di Roma influenzo artisti e intellettuali ciò non avvenne però immediatamente in ambito musicale
In quegli anni andava prendendo piede la prima canzone d'autore italiana grazie alla cosiddetta scuola genovese ma quel cenacolo di artisti era composto da soli Ultori settentrionali che non avevo con Roma un rapporto diretto di lì a poco però anche nella capitale sarebbe apparso un laboratorio di canzone d'autore mi riferisco al Folkstudio
Nato nel mille novecentosessantuno questo piccolo locale di tasti si sarebbe sviluppato nel corso del decennio fino a divenire nel sessantotto sessantanove un vero e proprio punto di riferimento per la canzone d'autore capitolino
Grazie agli artisti gravitanti intorno Folkstudio anche nell'ambito musicale l'immaginifico ma perdeva i contorni dello scenario incantato e tornava ad assumere quelli della citato lentamente bella e insofferente il per gli sfregi subiti
La prima voce incarnare questa polemica contro rappresentazione era quella di un ragazzo calabrese da dieci anni trapiantato a Roma Rino Gaetano
Nel settanta Gaetano presentava la piccola platea del Folkstudio con la ballata di Renzo
In questa si raccontava di un uomo investito da un'auto e portato in Libano in diversi pronto soccorso ma cito testualmente
All'ospedale San Camillo non lo vollero per l'orario a San Giovanni non lo accettarono per lo sciopero al Policlinico lo respinsero perché mancava il vicecapo e quindi Renzo si trovava al cimitero dove non si riusciva neanche lì a trovargli posto
Si trattava di una denuncia ben poco politicizzata anche per i tratti farsi sì chi conferiti da Gaetano la propria esibizione ma non per questo poco politicamente avvertita Roma veniva rappresentata come l'emblema delle contraddizioni della nuova Italia uscita dal miracolo una visione che ben presto sarebbe stata fatta propria anche fra gli artisti più politicizzati
Il testimone infatti veniva immediatamente raccolto da un giovane studente in giurisprudenza Antonello Venditti il quale faceva di Roma un tema ricorrente delle proprie composizioni
In cui si adottavano Twiggy Street uno più strettamente politico è uno che descriveva una città che per quanto profondamente amata poteva rappresentare la capitale di tutte le brutture e le storture per l'umanità
Capofila questo secondo filone era la celeberrima Roma capoccia del settantadue
Perfetto esempio del primo invece può considerarsi Sora Rosa dello stesso anno
Nella quale Venditti assumeva toni maggiormente i politicizzati e che si e si scagliava con toni violenti contro tra voi speculatori palazzinari considerati come gli emblemi della deplorevole condizione della Roma nei primi anni Settanta
Sora Rosa cioè ancora pezzi della vergogna di questa terra che non mantenuta mai che questa gente che ti sputa in faccia che non ha mai preso una falce in mano che si distingue vena cravatta
Me ne voglia matta suo paese marcio che c'ha dei buchi al posto del cervello che Romagna sull'ossa di chi soffre che pensa solo al posto dei propri Arpe
Andiamo via tenendosi per mano c'è solo questo devi Rocroi per chi spera che forse un giorno ti Magna troppo adesso posta sputa le ossa che son Sante
Nello stesso periodo i medesimi temi si potevano incontrare e questo mi pare più significativo ancora di quello che ti ho detto finora anche nelle canzoni più squisitamente pop e in quella più tipicamente politica
Senta nel settantadue un giovane Franco Califano scriveva per il gruppo dei Vianello un brano anche questo immagino lo conosciate
Siamo gente de borgata nel quale pure in un contesto sostanzialmente leggero si metteva al centro della narrazione la drammatica condizione del sottoproletariato romano affitto da endemici problemi di povertà e di disagio abitativo
La stanzetta in affitto e trovata del momento va bene siamo gente de borgata non potevo paga da domani comincia il calvario non c'è altro ma fa
Non molto diversa è la narrazione elaborata da un esponente della canzone folk Giannini più sì che nel settantatré pubblicava ma che razza di città
In questa Roma veniva descritta come lamenta un più dei corsisti maggio il proletariato affamato che cercava nella capitale un riscatto che non sarebbe mai arrivato
E c'era il nono per fame da lontano perché Roma porti la capitale Mambor Gata per strada ad imbuto Roma lordi soltanto sei fottuto sei fottuto e poco che pure tu capire avanti dei giorni che li fanno con lo stampo
E la sera complemento dei castagni primeggia sede ettari trovi Appiani
A cavallo degli anni settanta ottanta l'immagine della città diffusa dalla propria musica restava immutata una piccola eccezione poteva essere rappresentava un brano di Lucio Dalla
Nel quale ne ha parlato prima Francesco Bartolini si accennava la città vivificata dalle stare romana
Ma il topos della città sfregiata però stentava appeal sovversivi e tanto della canzone d'autore quanto in quella pop immagini di Roma restava ancorata alla spoliazione della prostata bellezza compiuta il nome di un presunto progresso
Paradigma di questa vettura al principio degli anni Ottanta può essere considerata Roma spogliata di Luca Barbarossa
Nella quale si riproponeva lo schema narrativo della RIM dichiara Roma capoccia e cioè una canzone d'amore per una città vittima degli offesi reca eletta al processo ed al progresso borghese
Roma spogliata dei suoi tanti amori dei suoi vecchi fiorirono venduta per due soldi a una vecchia americana Roma svampita calze a rete tacchi a spillo un po'di vita Roma spogliata lasciati cantare una serenata
Allo stesso modo un paio d'anni più tardi il gruppo pop Matia Bazar pubblicava Vacanze romane nella quale la capitale veniva descritta come una città opprimenti incapaci di raccogliere i propri cittadini
Roma dove sei ed i comuni oggi in prigione tu prigioniera in giugno romantica città ora vecchia realtà non ti accorgi di me e non sai che pena mi fai
Dalla metà degli anni ottanta le narrazioni cantate della città cominciavano di curarsi dei toni più polemici e a diventare dolcemente nostalgici
Tale fenomeno vera così pervasivo da influenzare anche coloro che come l'indice Barbarossa fino a pochi anni prima aveva usato toni molto aspri per descrivere la nostra città
Ancora del novanta un brano presentato da Mia Martini al Festival di Sanremo scritto peraltro da Franco Califano narrava di una Roma incantata ormai sparita un ricordo che generava Nostalgia ma non più rabbia o indignazione
Roma era finta candida tuta pulita in uscita la più vista così che tempi quelli di lì a poco però con l'emergere delle inchieste di Tangentopoli avrebbe fatto riemergere allora la rabbia subita la polemica politica tornava a comparire nei testi delle canzoni e anche quelle dedicate a Roma non sfuggivano a tale tendenza
Paradigma di questa nuova datazione cantata di Roma può considerarsi senza dubbio viaggi ghiacci pubblicato da Francesco De Gregori nel novantadue non so se la ricorda tema
In questa si campava andiamo a cena la cui svincoli musicali o a Firenze cui sui turisti internazionali oppure a Roma che sembra una cagna in mezzo ai maiali
Questa immagine fortemente critica della nostra città si sarebbe mantenuta della canzone degli anni successivi mi abbiamo esempi in Roma di Edoardo Bennato nel novantotto e in Roma di notte del due mila dimentichi del gruppo Tiromancino
Nella quale si parlava apertamente di decisivo della partita
Mi avvio a conclusione alla metà degli anni novanta nuove narrazioni di Roma venivano stimolate dallo sbarco degli pop nel nostro Paese questa cultura immagino sappiate aveva fin dai suoi albori statunitensi sempre fatto dell'appartenenza di quartiere un motivo di orgoglio più e dunque un tema ricorrente nelle proprie nicchie
In linea con questa impostazione dunque nella cascina nascente scusate canzoni pop romana il centro della narrazione di venivano le verifiche e non più la città avendo esaurito il tempo a mia disposizione mi limito a menzionare i pionieri degli anni novanta i più agile sedi corte erano dovute Piotta o gli assalti frontali
E il gioco anche una soluzione che non è solo quella che più nota
E i più affermati interpreti parlo a chi è più giovane nella generazione successiva Kitana Borghetti Franco centoventisei non ricordo e molto stato molto bravo anche molto noto ed è anche figlio di una nostra collega
Giusto
Dopo che nei primi anni dieci la tratta ha monopolizzato dalla scena musicale italiana sull'apparsi artisti come cicoria noi su Marcos sale a un volo e l'unico che forse vi è noto Toni FI di cui si è parlato pareggio di recente con questo passaggio come immagino sappiate il lato più buio della nostra città entrato prepotentemente nei testi delle canzoni droga violenza degrado delle periferie sono divenuti il centro della narrazione
è un capitolo ancora tutto da scrivere per quali mi riservo di parlare se ce ne sono modo negli atti di questo convegno vi ringrazio tutti scusate se vi ho fatto fare tardi grazie
Grazie mille
Sì io per
Sempre se volete rispondo condominio allunga diciamo c'è una certa produzione
Tappe pop di cui ancora avrei dovuto parlare da Daniele Fabbri lo stesso Ligabue indelicato insomma c'erano altre cose ma ho cercato di San ingenuamente creduto che la Regione una selezione va bene grazie mille io niente saluto non so se esiliò all'organizzatore devo cosa domani c'è un'altra
Domani alle nove benissimo inoltrarsi nella sua infatti per la resistenza in queste lunghe ore niente ci vediamo domani
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