Il rovescio del diritto

La durezza davvero inedita della reazione della magistratura associata
Di fronte ai primi passi in verità pericolosamente tardivi del percorso di riforma costituzionale dell'ordinamento giudiziario verso la separazione delle carriere tra pubblici ministeri e giudici
Pone domande che esigono risposte serie credibili
Trascuro quindi affrontare il tema della legittimità dello strumento dello sciopero
Sebbene non sia possibile negare che qui si tratta non di cittadini che manifestano il proprio pensiero organizzando riconosciute forme di protesta
Ma di un potere dello Stato che incrocia le braccia contro le determinazioni di legittime di un altro potere dello Stato
Tema delicatissimo che merita tuttavia un autonomo approfondimento
Ciò che colpisce sono le motivazioni della protesta
Che vengono iscritte niente di meno che la difesa della Costituzione
Si tratta di una nobilitazione di una reazione corporativa
Davvero pretestuosa visto il non chiarissimo richiamo ai principi costituzionali che quel progetto di riforma andrebbe a violare
Salvo infatti a doversi ritenere contro ogni logica che qualsiasi riforma costituzionale debba intendersi come un sovvertimento insieme nella nostra Carta
Bisognerebbe indicare con serietà argomentativa che per il giurista addirittura doverosa dove esattamente si candiderebbe la soppressione
Che la protesta intende segnalare a tutti i cittadini
Al netto di fumisterie retoriche si continua infatti a sostenere o comunque ad alludere
Che il tema in questione sarebbe il principio di indipendenza della magistratura inquirente in questo caso da ogni austro potere
Senonché il disegno di legge governativo conferma esplicitamente nella nuova versione dell'articolo centoquattro
Che la magistratura sia inquirente che ovviamente giudicante
Virgolette e indipendente da ogni potere chiuse le virgolette
La incredibile mistificazione della protesta DNA di Anm ha dunque
Questa insostenibile pretesa e cioè che il divieto costituzionale di sottoposizione della magistratura inquirente una volta separata dalla giudicante
Ad ogni altro potere
Misteriosamente non sarebbe sufficiente a garantire l'ordinamento giudiziario
Da una compromissione che esplicitamente cioè testualmente la nuova norma costituzionale preclude possa determinarsi
Questa bizzarra teoria che viene argomentata con acrobatiche quanto fumose contorsioni logiche potrebbe dunque valere per ogni norma costituzionale
è vero che l'articolo tre della Costituzione sancisce il principio di uguaglianza ma questo non basta a garantire
è vero che l'articolo ventuno a firma solennemente la libertà di manifestazione del pensiero ma nulla ci garantisce
Che tale affermazione sia in concreto sufficiente a sopravvivere nel prossimo futuro
D'altro canto come stupirsi di undici mila sproposito da parte di chi pretende di sostenere pure a fronte di ripetuti ed inequivocabili iscritti ed interventi che mai Giovanni Falcone sostenne la necessità della separazione delle carriere perché nei colloqui privati egli sarebbe stato solito
Sostenere il contrario
Ed ancora come stupirsi di queste parole d'ordine da parte di chi imbocca una Costituzione
Che non esiste più cioè quella precedente alla riforma dell'articolo centoundici
Quella in all'ora in armonia con il modello processuale inquisitorio ereditato dal regime fascista
La verità è che la magistratura associata sta ingaggiando un durissimo scontro
In difesa non della Costituzione ma di un assetto del potere giudiziario ormai estraneo al modello processuale democraticamente riscritto in Costituzione oltre ventiquattro anni fa
Questa
è la vera partita in corso
Buona giornata a tutti