War Room Books

Calice di Bono Vox bentornati alla vostra rubrica oggi parliamo della storia o meglio della controstoria della seconda Repubblica
Che è una storia di cambiamenti apparenti di un passo avanti e due indietro di movente riforme per nulla questo è il titolo del libro che vado a presentare uniche
Racconta questa singolare stagione della democrazia italiana in cui molte leggi ci sono fatte ma non hanno prodotto gli esiti che erano
Nelle intenzioni indichi quelle leggi Lea approvate o piuttosto molte leggi si sono fatte ma prima di poter potessero produrre i loro affetti sono state smontate
Penso pezzo dalla politica molte riforme per nulla edito da Marsilio editore una controstoria economica della Seconda Repubblica è stato scritto da due
Economisti e due intellettuali importanti originali e spesso in controtendenza
Nel nostro Paese Alberto sarà palle professori di diritto dell'unione europea all'Università di Padova
E stato tra i fondatori presidente di uno dei principali studi legali italiani ed è consigliere giuridico del sottosegretario per gli Affari europei
Componente del Comitato scientifico della presidenza del Consiglio sul futuro dell'Europa scrive Sully giornali il Corriere della Sera Repubblica il Foglio il sole Volsi journal
è ed è anche un saggista insieme a Carlo Stagnaro direttore delle ricerche dell'Istituto Bruno Leoni
Chi ha contribuito a fondare già capo della segreteria tecnica del ministro dello Sviluppo
Economico fa parte dell'Académica Domaso dei chancellor dell'istituto l'economic affairs e della redazione delle riviste energia e Aspenia
E fellow dell'Osservatorio italiano sulla povertà energetica e editorialista dei quotidiani il foglio il se dico il Secolo decimo nono anche noi ha scritto un sacco di libri
è insieme ad Alberto Serravalle ha pubblicato contro il separatismo economico sono tutti e due qui a un robusto io vi ringrazio di aver aderito il mio nido per discutere di questa
Singolare condizione del nostro Paese per cui le riforme si fanno non è che non si fanno e si vendono anche però
Il paradosso è che non producono l'effetto sperato e così professor Serravalle si così perché in realtà le riforme si limitano a un aspetto formale approvare la legge anziché cercare di ottenere il risultato non c'è
Mai stata una sufficiente
Convinzione nel realizzare le legge un po'come fare dei compiti e spesso fare dei compiti perché ce l'ha ordinato qualcuno e così non si può da nessuna parte
E con questo qualcuno e le e l'Europa spesso invocata come il cerbero che
Diciamo controlla l'autonomia politica e il processo riformatrice del Paese riformatore del Paese però c'è anche un altro aspetto che voi ponete in evidenza cioè le riforme si fanno col consenso
E si fanno anche spiegando i cittadini forte e chiaro che
Le riforme significa rinuncia qualcosa oggi per un investimento futuro questa pedagogia delle riforme Carlo Stagnaro e mancate manca perché
E mancata credo per due ragioni molto diverse ma convergenti
Una e che evidentemente i valori di riferimento dell'opinione pubblica italiana almeno in questa fase della nostra storia non sono valori di legati all'apertura alla concorrenza
All'al rigore dei conti pubblici e così via e questo dipende da da la mille ragioni dipende forse anche dal fatto che la politica spesso interpretato il suo ruolo più come quello di essere dei follow up dei dell'opinione pubblica e non come quello di essere invece dei leader diceva Margaret Thatcher che nessuno mai fatto la rivoluzione nel nome del consenso e dire che in Italia abbiamo avuto ampia dimostrazione ora la seconda ragione e che anche alla luce di questo il costo delle riforme e è diventato è stato percepito ed è stato raccontato non come un investimento da sostenere in nome di un beneficio
Futuro è stato raccontato come un cominciava in compito a casa
Paradossalmente il messaggio che dovevamo fare le riforme che sono brutte ma ahimè ci tocca prenderla come una medicina sgradita
Perché ce lo chiede l'Europa ha anche contribuito a delegittimare la classe politica italiana e forse ad alimentare il populismo del resto
E per dirla in maniera molto brutale perché dobbiamo eleggere tutti quelli lì se poi non fanno altro che eseguire tedeschi pedissequamente quello che gli dicono altri anzi che mettere in pratica quello che ci promettono quando li votiamo
Certo poi c'è il confronto il conflitto tra gli amici e nemici delle riforme e cioè i detentori delle rendite di posizione che le riforme vogliono evidentemente attaccare ridurre
E in beneficiari futuri delle riforme che sono molti di più dei primi solo i primi sono organizzati e hanno una voce i secondi invece non sono organizzati non hanno una voce
In questa misura in questa maniera professor sarà vale la democrazia e somiglia a una dittatura delle minoranze non protegge più le minoranze ma soggiace allora un potere di interdizione è un paradosso
In un certo senso sì il problema nasce dal fatto che le riforme di questo tipo quindi pronti promuovono la concorrenza hanno un effetto relativamente limitato su ciascuno di noi
Ciascuno di noi pagherà un pochino meno il notaio il taxi sta paga un po'meno per la spiaggia
Però non ha un così tanto per cui non c'è nessuno di noi riesce a percepire effettivamente il beneficio è il sistema che ne beneficia mentre le congregazioni si organizzano perché per loro la perdita di questi privilegi è significativa e hanno spesso una grande influenza
In particolare a livello locale peso i taxi stima anche a livello nazionale e quindi questo fa sì che la concorrenza non riesca a a prevalere e quindi alla fine siamo nel paese dove le le diverse piccole congregazioni i balneari terzisti per farne appunto due prevalgono ma non da ora da trent'anni
E con voi avete fatto un po'un un campionario ordini queste riforme non li avete indicante una una dove l'Italia ha fallito vediamo un po'di di andare a volo d'uccello su tutto quello che voi segnalate raccontate anche con molta chiarezza espositiva la giustizia civile per esempio incominciamo da questa perché mi ha colpito molto questo dato non solo dei due mila cinquecentosessantasei giorni cioè sette anni in cui dura mediamente una causa che vuol dire che alcune durano dieci dodici e altri cinque
Ma del fatto che il trentaquattro per cento dei giudizi d'appello contraddice quello di primo grado e il ventinove per cento del giudizio di Cassazione contraddice quello d'appello
Quindi viene meno la così detta prevedibilità delle decisioni che è uno del criterio fondante lo Stato di diritto cioè sapere se fai una cosa se la puoi fare oppure no e questo a un impatto economico
Disastroso così Carlo Stagnaro
Beh sì il il le le le una giustizia giusta prevedibile stabile
E una precondizioni inevitabile dell'attività economica soprattutto una precondizione inevitabile
Degli Investimenti che sono a loro volta al motore della crescita io non investono un rischio le mie risorse
Se penso che potrei essere truffato e non essere in grado di vedermi data ragione e in tempi ragionevoli o addirittura se penso che potrebbe essere lo Stato stesso che interpreta in maniera ambigua
Quanto stabilito dalle dalle norme facendo figli e figliastri il caso delle riforme della giustizia e davvero clamoroso nella prospettiva della difficoltà e anche della politicizzazione
Delle delle scelte in materia di riforma una delle tesi che sosteniamo in questo libro e che grande errore quello di vedere nelle riforme un mero fatto tecnico e non una scelta di campo politica
Nel caso della giustizia forse per certi versi e è vero comprare o meglio delle divisioni che nascono che hanno la loro di Radice
Non in una differenza di valori ma in posizioni in nero il posizionamento politico degli degli schieramenti
Ha trasformato dei fatti tecnici in in delle vere e proprie guerre di religione hanno reso questo settore così importante uno di quelli
Che hanno avuto un processo riformatore probabilmente meno efficace pure qualche risultato in alcuni ambiti che sia stato pagato spiegato Alberto nel linguaggio
Se se posso aggiungere una cosa su cui visto il problema della giustizia e che abbiamo sempre creduto di riformare la giustizia con delle piccole riforme del Codice civile mentre in realtà è un problema soprattutto organizzativo la giustizia non funziona anche perché i tribunali sono lenti perché non c'era la digitalizzazione perché i cancellieri non sono preparati un insieme di ragioni che effettivamente vanno al di là del fatto di avere il ricorso o l'atto di citazione o piccole modifiche di questo genere che poco aggiungono
E anche perché me lo faccia dire forse organizzata con una comunità politica è una comunità politica si regole sui rapporti di forza sulla parte di base degli accordi transattivi fra l'educazione in cui no sì si dispiega e invece forse dovrebbe essere una burocrazia gerarchica fondata sul merito
So che questa è una contraddizione costituzionale professor Serravalle
Ma in un certo senso sì cioè quello che è ma anche ma anche appunto proprio anche loro è una parte dell'organizzazione dello Stato deve essere gestita in maniera efficiente perché al servizio dei cittadini al servizio i clienti sono gli utenti della giustizia e quindi deve essere organizzate in maniera da rendere premiante i giudici che che premiare i giudici che sono più efficienti tribunali che sono più efficienti considerare questi elementi del percorso di carriera tutti elementi su cui c'è stata forte resistenza da parte sia dalla magistratura ma anche ieri gli avvocati in qualche modo si limitano a lamentarsi delle dei ritardi e non vedere
In che modo poi esistessi contribuiscono a questa situazione attraverso un pluralità di gran favorendo delle cause assolutamente inutili o o o o comunque che allungano i tempi della giustizia
Poi c'è una un anticorpo del nostro tempo cioè il fatto che le democrazie
Di fronte alle emergenze sviluppano alcune reazioni autoimmuni e accentuano alcune tendenze culturali per esempio quella dello statalismo
L'interventismo di Stato
è tornato in auge negli ultimi tre anni fra l'altro con anche una donazione una retorica molto forte che voi voi citate esplicitamente un riferimento ideologico che e Mariana Mazzucato economista che è stato un po'il punto di riferimento
Del governo Conte due scende al minimo nel momento di una serie di misure che hanno riportato dentro il perimetro dello Stato una parte delle delle attività private del Paese delle grandi impresse soprattutto lo spirito di orientare gli investimenti privati
Nei settori ritenuti prioritari con un dirigismo che sembrava sepolto e che altrove sarebbe assolutamente inaccettabile e una malattia incurabile Carlo Stagnaro questa
Ma se credessimo anche che che le malattie politiche sono malattie incurabili anziché scrivere libri Maigret avemmo prendo
Insiti scrive un libro in fondo lo fa perché pensa di aver qualcosa da dire e spera di convincere il lettore di qualcosa indubbiamente però è una malattia questa del del dello statalismo aggressivo del ritorno dello Stato in pre debole che ha puntato al nostro Paese si trova in uno stadio estremamente avanzato devo dire che l'ha contagiato anche perché ha trovato un terreno molto Fertile per per attecchire il diffondersi a noi piace pensare nel libro lo raccontiamo
Che nell'arco degli anni novanta c'è stata una grande rivoluzionaria la stagione di privatizzazioni e in parte è vero
Altrettanto vero però è che almeno alcune di queste prime abitazioni hanno mantenuto il piede dello Stato all'interno delle aziende partecipate e molte altre due casi su tutti Alitalia clima e autostrade terzo caso sono state poi rimessi in discussione negli anni nei più recenti dopodiché proprio le la vicenda l'esperienza della pandemia
Che ci ha segnati così tanto e che ha ha rappresentato indubbiamente in Italia e non solo una fase di nuova espansione del ruolo dello Stato imprenditore proprio questa fase ci ci ci conferma che la la soluzione sta nella concorrenza nel mercato noi stiamo uscendo a Dio piacendo dalla dall'incubo del corrente grazie ai vaccini che sono svenuta sviluppati dall'impresa in concorrenza sul mercato naturalmente anche con aiuti pubblici perché in quel caso ma molto spesso metterle mentre le esperienze dello stato vaccinato ore da quelle come dire in grande cinese russa cubana a quelle un po'più provinciale come il il nostro bacino italiano sono sono tutte andate come sono andate e non è un caso ecco
Un altro tema su cui ovviamente si misura questo passo del gambero nord leggi aperture e poi repentine chiusure quello del la flessibilità il lavoro e già usata è l'emblema di questa intermittenza di orientamenti primo perché nasce dentro un dispetto della politica o meglio non lascia si consuma dentro un dispetto della politica che voi citato il caso di D'Alema che da Presidenza del Consiglio
Contraddice una logica ovviamente
Di ipertutela del lavoro e difende una certa un certo spirito Della flessibilità poi quando si tratta di accompagnare il progetto di Matteo Renzi schiera tutti i cavalli dalla sinistra
Massimalista contro
E ci riesce fra l'altro anche con il contributo della corte costituzionale
E poi la pietra tombale la mente il governo Conte con il famoso decreto visibilità
Che ha prodotto uno scarto enorme fra la condizione dei giovani delle donne di via e dei garantiti dall'altra parte aprendo un crepaccio ancora più grande ecco oggi a che punto siamo e secondo lei verso Serravalle linea della flessibilità
Può farsi strada dentro la transizione del PNR e dentro la transizione anche che eccolo ecologica ed energetica che il Paese deve affrontare
Ma allora il pendolo è girato un po'dall'altra parte indubbiamente se vediamo come come se è stato al gioco al il processo di riforme chiaramente la possibilità fino ad ora era diventata una parola quasi da non usare più era vista come un qualche cosa di collegato al liberismo selvaggio anziché pensare invece all'ascensore sociale e alle opportunità che possono essere date i giovani in questo senso
Il pm RR potrebbe aprire delle porte epatite avvenuto lo diciamo alla fine del libro dicendo non è l'ultima spiaggia però certamente può aprire delle porte perché effettivamente ci sono nuovi Investimenti bisognerà confrontarsi con un una realtà delle realtà diverse c'è una visione del mondo in questo momento in al governo che è di maggiore apertura però solo questo però certamente il passi che erano stati fatti all'epoca sono stati poi cancellati e quindi prima che si ritorni a a sul piano legislativo ci vorrà del tempo io non so se nella mia Vita al futura rivedrò alcune delle riforme che abbiamo visto nel passato purtroppo non sono molto anziano però temo che il pendolo si è andato i troppo illa dopo delle aperture
Che che facevano bene sperare e questo un po'il leit motiv di molti temi anche le pensioni a l'avevamo quasi fatta e quelle cose non in in una primo momento pensavamo a un titolo che era diverso la tela di Penelope ci ricordava questo da questa delle cose fatte di giorno e disfatte di notte purtroppo
è un po'così lavoro è un esempio
E il lealmente un po'prese tutte queste questi passi del Gambero tranne uno farmi fare un po'le pulci al vostro libro ma non perché però però manca perché provo sintomatico e forse il più clamoroso e la riforma della scuola
Che il governo Renzi ha fatto e poi è stata completamente smontata pezzo pezzo
Ecco il il riformismo di Renzi storicamente che cosa ha rappresentato Carlo Stagnaro e e ed è una prospettiva anche qui e che può essere ripresa da qualcuno troverebbe consenso oggi nel Paese
Faccio anche lei un po'la stessa domanda che ho fatto sarà vale
Sì pazza faccio un passo indietro per spiegare come mai il tema della scuola non è affrontato nel libro ovviamente ci siamo interrogati se includerlo no
Poi la scelta e abbiamo fatto è stata quella di concentrarci sul su quei settori dove cantavamo una una maggiore conoscenza la maggiore competenza ma che comunque avessero un impatto diretto immediato dove le riforme avesse un impatto diretto immediato sull'attività economica sulla crescita economica le riforme della scuola che citiamo un certo punto nelle conclusioni scuola avversità formazione eccetera sono ovviamente per certi versi è alla base di tutto il resto ma sono anche in
Nei documenti
Setti nell'arco letteralmente di generazioni e e quindi in per una serie ragioni un po'eccentriche rispetto a quello che volevamo fosse il focus del nostro libro la la domanda più generale invece è una domanda molto seria l'esperienza del della scorsa legislatura del governo Renzi in particolare interessante da tanti punti di vista perché sotto molte prospettive è stato uno delle fasi più riformista della della storia degli ultimi trent'anni citato la scuola il lavoro l'abbiamo citato col col gioco sa in in materia di politica industriale ci sono stati dei tentativi di cambiare l'approccio prendendo una una direzione differente rispetto a quella del dello Stato imprenditore che citavo prima persino per citare un tema di estrema attualità in questi giorni per per fatti legati alla guerra persino dal punto di vista della detta pubblicamente etica e dello sfruttamento delle degli idrocarburi delle risorse nazionali c'è stato un tentativo di rompere di di cambiare rotta i di tornare a al sfruttare queste risorse con di cui oggi probabilmente avremmo bisogno in tutti questi casi almeno in alcuni in molti di questi casi certamente in volo della scuola certamente in quello del lavoro certamente in quello che ha appena citato lo sfruttamento delle delle risorse nazionali
Paradossalmente come dicono gli anglosassoni ci siamo trovati di fronte a Thomas prego tempi nel senso che la reazione è stata talmente feroce che poi ha ha innescato un una spinta controriformista che in parte si è tradotta Gian in atti concreti durante la stessa esperienza del governo Renzi durante la fase finale
Del suo governo durante l'epilogo dalla legislatura che ci ha portato non solo smontare volo che si era fatto ma addirittura trovarci in una situazione peggiore di quella di partenza
Noi siamo partiti con l'idea ci cito questo per quante mani enorme attualità oggi con l'idea di fare quello che all'epoca si chiamava sblocca trivelle
E ci siamo trovati con una legislatura una legislazione più restrittiva di quella di partenza che sta su cui è stata poi messa una pietra tombale pare
Dal Governo estive lo governi Conte con una moratoria sulla sullo sfruttamento delle risorse nazionali oggi siamo qua correre in maniera disperata per cercare di di di di di spremere qualche metro cubo in più di gas dal dal sottosuolo per far fronte all'emergenza ed avere una vicenda paradossale questa
Purtroppo questo paradosso e presenti in molti campi penso sulla giustizia per esempio alla una parabola della riforma dell'ergastolo ostativo la Corte costituzionale chiede la riforma dell'ergastolo statico perché in violazione del principio di un'educazione della pena il Parlamento dopo un anno prova una legge che non solo contraddiceva l'educazione la pena va in ma va indietro rispetto alla legge che la Cassazione aveva censurato
E anche la consulta chiedo scusa vedrà la censura penso ancora per tornare al vostro libro al reddito di cittadinanza perché e la riforma del reddito di cittadinanza era uno degli obiettivi anche di questo Governo però voi dite giustamente che il punto d'approdo del governo Draghi purtroppo non solo contraddice le aspettative
Ma nuovo quasi fa un passo indietro perché il reddito aumenta nella sua spesa pubblica il diventa un fattore di dissuasione da un lavoro non combatte la povertà e tuttavia resta in piedi così come e i controlli sono delle
Piccole moine e così professor sale ma credo che il il Governo abbia fatto delle scelte di come dire politica Politi Siena spesso si dice no che presidente Draghi è un tecnico se dove presero terra che un accordo politico
Porta avanti un'agenda nella quale sceglie lecco questioni sulle quali in c'è un impuntarsi porta quindi cercare di andare in fondo mettendo la fiducia auspichiamo che lo farà a con la concorrenza con la delega fiscale con alcune di queste tematiche importanti e su altre cose evidentemente accettato un compromesso per tenere in qualche modo insieme la maggioranza questo è uno dei compromessi su cui Carlo io siamo particolarmente critici però capiamo probabilmente la il contesto nel quale è stato fatto è una maggioranza sui generis queste sa assolutamente senza convinzione nella quale solo la sua leadership perché ti che fa da collante tutti aspettano libera tutti della legge di Bilancio per poveri arrivare alle elezioni
Il giudizio su Draghi è quaestor centrali si impunta sulle questioni che ritenevo chiave però poi traccheggia o cede su quelle che sono le le le fondano l'identità di un partitino
Però poi non c'è solo il pieno RR ci sono anche molte questioni che poi nel tempo sembrano delle bandierine ma delle bandierine non sono non c'è questo rischio che poi il processo riformatore di questa stagione risulti al di sotto delle aspettative Stagnaro
Un po'questo rischio c'è ed è inutile nascondersi che i fatti della guerra quindi questa nuova fase emergenziale che si sovrappone a quella precedente che neppure ancora finita
Amplifica sia l'entropia del processo decisionale e sia cambia le priorità evidente che in questo momento le le priorità politiche sono altrove
Credo che ci siano due rischi importanti di cui tener conto uno a che fare
Appunto con il cambiamento delle priorità e quindi con l'esigenza di limitare la conflittualità politica sua su alcuni punti che dove invece potrebbe essere resa serbata
Cosa che possibile porti ad accettare dei compromessi al al ribasso nel senso che diceva poco fa Alberto l'altro rischio che però è più importante perché CEE ci sarebbe a prescindere
E che il l'orizzonte temporale del PNR il piano che prevede soldi investimenti e riforme è un orizzonte di cinque anni due mila ventidue ventisei non è escluso che poi venga venga in qualche modo allungato anche per tener conto della nuova situazione che si è venuta a creare
E di questi cinque anni
Soltanto uno
Riccardo in qualche modo nella nella nel nella portata del governo Draghi in gran parte del PNR che certamente deve essere impostato oggi
Ma che poi deve essere attuato nell'arco dei prossimi dei prossimi anni gran parte del piano RR
Dovrà essere messo in pratiche delle riforme previste dal piano RR dovranno essere messe in pratica dopo le elezioni e cosa accadrà dopo le elezioni sia in termini politici di quale maggioranza emergerà dalle dalle urne sia in termini istituzionali cioè se se ci sarà una maggioranza chiara anche alla luce delle riforme del taglio dei parlamentari del e degli eventuali cambiamenti alla legge elettorale sono due questioni che gettano un'enorme incertezza su quello che accadrà e H tre
E si aggiunge anche che il giudizio che voi date delle piene averne e composito perché per esempio non censurate ma esprimere qualche dubbio sul fatto che il piano finanzi una quantità di misure già esistenti e quindi in qualche modo rinunci a un processo trasformati in Go autentico cioè questo rischio Serravalle
è un po'sei probabilmente è anche figlio del fatto che noi scontiamo dei limiti nella pubblica amministrazione limiti storici per cui negli nel tempi che avevamo diciamo di redazione del piano si è fatto qualche cosa ma però non non c'era diciamo una struttura di base che corre che aveva già impostato con una certa visione del futuro e che aveva quindi anche il coraggio di fare delle delle degli investimenti significativi è un'altra lato dello stesso problema il patto che noi disperdiamo attraverso tanti piccoli interventi i fondi a nostro sull'azione anziché magari focalizzarci
Su meno interventi ma per Rocco suscettibili di fare dei cambiamenti più radicali nel paese perché questa è un'occasione unica non possiamo pensare che ci sarà un'altra occasione simile
Magari si reitererà una facility simile per altri beni comuni forse la difesa comune forse altri ma però quello che viene fatta oggi su digitale e le transizioni ecologica
Eu è unico e irripetibile credo purtroppo cioè questo limite
E poi c'è il tema del fisco grande incompiuta e occasione mancata della democrazia italiana egli e anche grandi opportunità grande leva per favorire gli investimenti stranieri noi abbiamo voi scrivete rinunciato costruendo una fiscalità chili Suardi dall'investire in Italia soprattutto l'rilanciate e una parolina cioè rappresenta una delle battaglie dell'Istituto Bruno Leoni di cui lei Stagnaro il fondatore penzola fra Sparks una parolina che però è una voglio dire nel le nel nel contesto culturale in cui si racconta può apparire una mezza bestemmia perché è una parola che suscita reazioni ieri indignazioni e forse è stata raccontata male
Cioè forse non si è capito
Dico io ma vorrei sapere il suo punto di vista
Che la progressività fiscale e si può esercitare attraverso il delle il prelievo ma anche attraverso la diversa onerosità dei servizi per esempio
Facendo pagare alla classe dirigente servizi come la scuola la sanità no e quindi una scelta redistribuzione può avvenire in modo diverso però questo il Paese non l'ha capito
No e parto dal fondo continua a non capirlo ancora un esempio d'attualità che tangenziale mamma appartiene allo stesso filone di quello citato perdendo in maniera più esplicita la riforma fiscale
Negli ultimi nove mesi sono stati impegnati circa circa diciotto venti miliardi di euro per mitigare gli incrementi dei costi dell'energia cioè una cifra enorme quella e una volta avremmo detto una finanziaria
E in queste risorse sono state impegnate indiscriminatamente a favore di di persone di individui di famiglie con reddito medio-alto e persone con reddito me medio basso
Ecco io credo che questo sia proprio l'atteggiamento che va disinnescato nel costruire una via riformista alla alla progressività togliere duecento euro o trecento euro cinquecento euro dalla bolletta della luce del gas di alcune persone
Non è che gli cambia la vita ma ma vedono concretamente la differenza molte altre persone probabilmente neppure se ne accorgono
E non saper distinguere tra queste due tipologie di persone significa bruciare una quantità di risorse in un volume che il nostro Paese
Dovrebbe premente maneggiare con più cautela e questo ci porta al tema della progressività nel ridisegno dalla fiscalità dove ci sono vari aspetti
E sottolineo che tutti questi aspetti vanno visti nella loro dimensione tecnica più ancora nella loro dimensione politica
Un aspetto è quello diciamo relativo a ruolo dello Stato venerata quando lo Stato deve spendere e quindi quanto lo Stato deve prelevare vogliamo uno Stato che spende tanto come come nei Paesi del Nord Europa vogliamo uno Stato
Più più dinamico più mai tracce
La seconda domanda è come deve essere costruito il sistema fiscale sia dal punto di vista dei quali basi imponibili deve colpire inciampa d'essere la composizione del del mese colpire di più i reggini deve colpire di più patrimoni deve colpire di più consumi e così via
E un altro tema ancora è che tipo di rapporto deve instaurarsi tra il contribuente e diciamo così lo Stato esattore
Tutte queste domande né e torniamo al tema della leadership in bella espressione di un punto di vista sono state in realtà illuse
Non abbiamo avuto un un dibattito politico che si è concentrato intorno alle bandierine da un lato abbassare le tasse purché sia e dall'altro la progressività del progressività fiscale per sia il risultato paradossale e che i partiti che ci hanno promesso di abbassare le tasse in realtà hanno fatto deficit e quindi ci hanno lasciato in eredità il debito pubblico che come una sorta di enorme patrimoniale pendente sulle nostre sulle nostre spalle
I partiti che ci hanno raccontato che fanno promesso la progressività hanno approvato le norme più regressive che siano mai state viste ricamata previste nella storia italiana e probabilmente globale penso al al al al centodieci per cento
E e questo è il il risultato la risultante di di due forze che sono una la scarse elaborazione intellettuale che spesso Pedro dibattito politico quindi la scarsa qualità tecnica delle proposte
Ma dall'altro l'incapacità di calare le proposte tecniche dentro una prospettiva politica Margaret Thatcher quando diceva che doveva abbassare le tasse diceva
In maniera esplicita che questo implicava anche ripensare i servizi
E viceversa in in altre esperienze politiche penso alla alla ai diciamo al modello nordico Danimarca Svezia eccetera nessuno ha mai ingannato gli elettori dicendo di che potevano avere uno stato sociale
Sovrabbondante ma non pagare tasse anzi si è scelto di finanziare questo stato sociale così Grande così grosso anche così efficiente oggettivamente va detto incrementando la il prelievo sul reddito delle persone
Il limitandolo o sul reddito dell'impresa e perché l'idea era per far funzionare questa macchina bisogna ritassati tanto ma devo passare i gli individui le imprese le devo attirare anche quando abbiamo fatto il contrario
Ne abbiamo efficiente di politica è la è la prova anche che il bipolarismo in Italia non ha funzionato perché estremizza l'offerta cosiddetta operativa cioè promettere ciò che non si può mantenere evidentemente e soprattutto e estremizza anche il tratto ideologico dell'Offerta questa dinamica delle bandierine e ci avviamo alla conclusione con la guerra è diventata proprio il nei moti del del dibattito pubblico dentro la politica dentro anche l'intellighenzia sull'Accademia sui nei doc in maniera debordante provò contro
Putin oppure dove siamo per l'embargo e noi siamo contro l'embargo come se questa fosse un'opzione ideologica e non evidentemente
Una prospettiva da valutare insieme a tutte le ricadute gli effetti chiede tra questi però sviluppi da questa emergenza che la guerra impone c'è anche uno scatto all'Europa
Per l'assurda soluzione di una nuova Governance perché Fossa consentire effettivamente anche la piena integrazione economica e anche sul settori come la difesa e la politica estera se si fa un esercito presso Serravalle poi clone Lo Moro
Ma crolla Scholes al telefono lo vuole la bond all'Aja perché è un organo non elettivo o loro come il Parlamento europeo
E chi decide chi muove gli eserciti allora leghe professore di diritto delle europea crede che l'emergenza chiamerà l'Europa
Ha uno scatto
Federale o comunque a uno scatto ti supera l'intero governo attività dotandosi di una nuova governance oppure procederemo con le cooperazioni rafforzate
Così come peraltro piene erano espressione di una cooperazione ancorché virtuosa ma una cooperazione rafforzata
Ma credo che la crisi di è una grande opportunità perché obiettivamente ci siamo resi conto che determinate emergenze non solo quella sanitaria ma adesso anche da quelle migratorie quelle umanitarie quelle della difesa
Quella energetica
Richiedono uno sforzo congiunto e che peraltro ci sono dei beni comuni che devono essere acquisiti con fondi comuni perché i governi nazionali hanno dei bilancio ma è già troppo gravati
Dalla due anni di Rieti il pandemia il debito medio in Europa e ritorno al cento per cento
Questo direi che è passato abbiamo visto tre giorni fa un non pay per firmato da Spagna e Olanda Olanda cara al vertice dei Paesi frugali lire per i locali che Aprea delle modifiche del Patto di stabilità che prevedano dei target differenziati per Paesi dei rientri flessibili sono ancora parole aperte però credo quindi che su questa base si arriverà a nuovo si possano modificare anche i trattati perché era un tabù fino a qualche tempo fa
E quindi ci possono essere sia nuove regole dal punto di vista della governance economica
E dal punto di vista anche della reiterazione per determinati beni i programmi tipo quello dai Generation Yukon la copre l'esilio spazientiti
In particolare nel campo della difesa e dell'Energia per fare due esempi poi
Che
Si pensi che da questo si arrivi alla l'unione politica o altre diciamo pulsioni più federalista e no quello no però già questo sarebbe un cambiamento abbastanza significativo pensiamo a ciò che è successo dal due mila venti ad oggi
C'è ancora perché qua ci accontenteremmo di guasto e non ci accontenteremo antiche che la nostra classe dirigente leggesse questo libro
E si rendesse conto di quelle cosiddette conseguenze intenzionali o gli effetti paradosso che talvolta le riforme hanno nella storia del nostro Paese per far sì che in futuro
La storia non si ripeta
E molte riforme per nulla e il libro il mio presentato oggi ringrazio Carlo Stagnaro Alberto sarà vale di aver voluto condividere questa preziosa chiacchierata e cari amici di Moro Brooks non ci rivediamo venerdì prossimo per un'altra proposta buona giornata a tutti grazie