Credenti «in bilico» tra pandemia, fede e fratture

Un saluto da Giorgio Zanchini
Nei giorni scorsi si è svolto un incontro una riflessione più che una presentazione era attorno a un libro credenti in bilico la fede di fronte alle fratture l'esistenza di Sabina barare Alberto corsari ma è stato ad più l'occasione di riflessione comune attorno a un saggio a mio avviso molto importante che anche una struttura molto originale con una parte introduttiva dei due autori Barale corsari che ci pone in maniera diretta e anche a mio avviso molto accurata molto attenta
Le sfide del presente vi leggo i titoli dei paragrafi della lunga introduzione il nostro silenzio sul vivo tra il nulla e l'addio nostalgie di Dio oltre la tragedia la forza del negativo autobiografia ed empatia
Vengono elencate già in questi sinteticissimo ma Elenco di paragrafi
E scrive che l'uomo contemporaneo affronta diciamo nella nella modernità e che sono particolarmente urgenti in questo periodo
La parola della scienza come la scienza fatta arretrare diciamo una lettura spirituale religiosa del del reale
I drammi del presente il Comité solo solo l'ultimo di una lunga teoria di di domande e di eventi che hanno fatto risuonare ancora una volta il tema del perché il mare del senso dell'esistenza ma anche la fine
Delle grandi narrazioni e quindi la fine delle grandi ideologie grandi spiegazioni del mondo ecco di fronte a queste a queste sfide del presente qual è la proposta la risposta del pensiero religioso in questo caso del pensiero protestante
Che corre peraltro un rischio è innegabile
E il mondo protestante abbia risposto ma anche il mondo cattolico
Nell'incontro si è parlato anche di Bergoglio
Di dare una risposta in termini di impegno
Attivissimo risposta ai problemi sociali
Degli esclusi dei marginalizzati dei poveri
All'altezza delle sfide e però resta una domanda
Attorno alla quale secondo me
Ruota anche con genialità di questo saggio
Al di là di questo impegno abbiamo forse qui cito testuale rinunciato a confessare la nostra fede
Dichiara niente
Chi siamo e ciò in cui crediamo
Ecco anche di questo abbiamo parlato ovviamente con gli ospiti che fra poco
Elencherò ma prima vorrei dare la parola
Tutti Ivo al pastore valdese Eugenio Bernardini che il presidente della Claudiana perché l'incontro è stato promosso dalla Candiana e dalla rivista Riforma
Che è stato anche moderatore della Tavola valdese
Ringrazio tutti i nostri ospiti per l'opportunità che date alla Claudiana l'editrice Claudiana di presentare questo liberò di riflessione collettiva guidato da Sabina Barale Alberto Colzani che porta un sottotitolo scrittore credenti bilico com'è stato
Ricordato ma il sottotitolo la fede di fronte alle fratture dell'esistenza
Il libro uscito alla fine di gennaio quando è stato progettato e pubblicato nessuno pensava a quello che poi avremmo vissuto
Successivamente cioè la pandemia corride diciannove una grande frattura una frattura nell'esistenza di milioni di persone in tutto il mondo Tora fratture esistenziale culturale e che richiede anche dal punto di vista teologico e spirituale una riflessione su quello che abbiamo costruito come modello di vita in questo tempo e su ciò che sarebbe necessario cambiare ringrazio di di nuovo tutti con questo saluto
Ecco dicevo dei partecipanti all'incontro alcuni peraltro
Intervistati quindi interlocutori dei due autori in quei dialoghi ai quali facevo riferimento come Eraldo Affinati
Come
Gianni scendi come due ateo hanno mandato dei video
Che ci vedremo altri erano presenti in questo incontro che c'è stato su Di Summa trasmesso anche su Facebook Life
Alcuni estratti dei loro interventi
Saranno oggetto per l'ascolto della visione che vedrete tra poco e mi riferisco a Marino Sinibaldi Gabriella cara
Buona visione
Credenti in bilico volume a cura di Sabrina varante Alberto Colzani pubblicato dalla Claudiana territori nessuno di noi di coloro fra coloro che avevano partecipato a questo testo rispondendo alle domande che i curatori ci hanno posto poteva immaginare che il libro sarebbe uscito in una in un periodo così difficile come quello della pandemia
Questa sospensione che c'è stata detto di tutte le attività i morti purtroppo dobbiamo scrutinare però probabilmente questo rende paradossalmente ancora più attuale il libro rispetto a quando venne concepito la fede di fronte alle fratture dell'esistenza oggi
Cioè questa frattura inutile negarlo io ho cercato di raccontare delle nel mio piccolo la storia che mi ha guidato di scrittore insegnante
Dal momento in cui esordì ormai primi anni novanta con un libro sottoposto in veglia d'armi fino all'ultimo libro via dalla pazza classe dedicato all'esperienza della scuola per lui il tono illustrato
Quindi la mia duplice attività di scrittore insegnante
La Città dei ragazzi biblico dedicato a don Milani a di tribuna of
Soprattutto guidato da questo da questa riflessione sul tema della fragilità che in fondo illustra questo questo libro più giù a più voci
La fragilità vale a dire momento della ferita la consapevolezza della coralità chiede di assumere e oggi tutti in Italia e nel mondo in Europa possiamo sperimentando e mi è capitato di dire fra le varie cose
Che dico spesso non soltanto i deboli hanno bisogno di forti anche i forti hanno bisogno dei deboli
Questa riflessione sul tema della fragilità quindi mi sembra che oggi paradossalmente sia veramente ancora più luminosa più importante rispetto l'acqua a quello che voi stessi pensavamo quindi vi auguro di leggere questo libro anche in una prospettiva resa ancora più inquietante ma
Importante dalla condizione che stiamo vivendo
Dopo con giovani germi sino a citazione bellissima che che che loro hanno recuperato
Che la realtà umana si oscura quando vi piomba sopra il cappello dell'assoluto ma a differenza di loro credo che questo valga per qualunque assoluto anche quello con la maiuscola che loro invece vorrebbero escludere da questo effetto di oscurare
La realtà umana mi fermo qui perché ovviamente ho sottolineato questo elemento per aiutare il due Autori a proseguire questa loro questa loro operazione con l'elemento appunto anche di rivendicazione che ho molto apprezzato che tant'è talmente apprezzato che mi permetto come vedete rimettono in discussione
Nel dare la parola per trovare le prime risposte da Sabina Barale Alberto Consonni
Aggiungo tre notazione un po'più leggere Sinibaldi
Ovviamente messo in luce la riattribuzione germanica a uno scrittore francese il primo dato il secondo rimanda al concetto di limite e cioè Marino diceva una cosa secondo me molto importante perché non credente in realtà crede nella vita degli altri cioè nel mondo che lascerà quando lui
La appunto la vita degli altri quando lui lascerà questo mondo mi si vede suo Cosimo terzo gruppo intende tratta il tanti dialoghi tra ammette il mio ex direttore Sinibaldi la differenza fra un non credente socialista è un non credente individualista
Perché non esprime la posizione concrete socialista la posizione competitiva distacco in assoluto solitaria che peggiore presidio sulla terra devo dire che chi è come me è cresciuto in una al giorno in un contesto più che cattolico diciamo Stracca tonico
E quindi ha passato la vita a scansare i sensi di colpa immediatamente Sinibaldi dia fatti rientrare dalla finestra con quella condanna kantiana dei poveri l'Hummer che sono in questi in questi tre mesi passati anche lì e siccome io sono uno che può andare a correre i vostri Boldi ha fatto dico tornare in mente quelle tremende
Quelle tremendi sensi di colpa della compagnia tutta la vita euro al di là di questi aspetti più leggeri credo che sia affidati sia Gabriella sia Marino abbiamo dato delle vetture molto attente profonde del Dosso saggio quindi Sabino Reda corrotti
Sì buonasera tutti intanto grazie a voi grazie Zanchini Ankara Molesini validi per l'attenzione che avete dedicato a questo libro
E alle vostre parole meditate in tempo in cui le amore sono sempre più svilita e manipolate
Io non lo sanno bene poi rispondevano prometta Gabriella perché la la la domanda esso Mannini come dire anche i proprietari però però ripensando a questo libro in vista appunto di questa presentazione evidentemente in mente anche a me come a Gabriela la parola coraggio
Mi piace pensare che sia coraggio ad averci spinto a scrivere questo libro coraggio di sostare di fronte alle fatture dell'esistenza come appunto recita il sottotitolo
Frattura stesso rimossi sottaciute che appunto la pandemia noi questo non potevamo saperlo a cui scoperchiato in tutta la loro evidenza
Un coraggio dico subito che a differenza della mia fede che entusiasta e coraggiosa e anche orgogliosa sì non annullare i trionfali in questo caso parleremo coraggiose Ester furtivo
Ma che c'ha suonato a ricercare il senso
Laddove ci sono fragilità precarietà dolore atomizzazione
E credo che ci voglia coraggio che assume realmente le situazioni che abbiamo di fronte e Caravita né finalmente ci vuole coraggio per fare posto alla vita e non sfuggire alle situazioni date
Userei l'espressione osare l'esistenza che è una grande sfida
Ma credo che sia anche l'unico modo per assumere la davvero questa ritardi esplorando Aberdeen dentro
E questo coraggio voi capite quanto mai attuali evidente coraggio di chi per esempio rinuncia alla propria autosufficienza perché diciamo siamo tutti stranieri su questa terra Chigi vicentine lutto
E sa mettere in comune la propria fragilità con quella degli altri
E in questo credo che la Bibbia possa venire in nostro soccorso non solo per questo ma perché la Bindi è piena di disastri umani di cui Dio si è servito nel corso della storia biblica
E oggi io credo più che mai dobbiamo ripartire dagli scarpinare immagini dalle frontiere nelle tante periferie esistenziali del nostro tempo
E anche la trilogia oserei dire
Deve passivi più un attimo logica dell'ascolto più che una tipologia che la programmazione se c'è una lezione Chechi sottraendo da questa pandemia e talvolta non esistono delle vie di mezzo
Ho assumiamo puntualizziamo le situazioni che ci vengono date senza far finta di poter procedere come se nulla fosse accaduto o di ripartire come prima oppure ne saremmo vinti
Cioè o piano che in questa anche mia rappresenta una CISL Bonanni account a un prima e un dopo ottici genera quindi di compiere una trasformazione nostre nelle nostre vite o ne saremo vittime
Quindi secondo me la la discussione Cantoni usciremo milioni peggiore dice ma si tratta proprio di capire che questo tempo di sospensione a assunto indagato per uscirne rinnovati
Allora io credo che questo sia il momento per fare quello che noi abbiamo provato a fare molto modestamente anche se convintamente
Con questo libro ed abbiamo provato a fare punto una serie di compagni di viaggio che abbiamo scelto come interlocutore creando una sorta di di di Symphonia e che cosa abbiamo fatto
Abbia se siamo abbiamo cercato di sosta ancora spetta alle negativo pianeta le nostre vite
Cercando di non considerarlo come il male assoluto perché talvolta si guadagna anche garantendo questa è una lezione che ho imparato da grande psichiatra Eugenio Borgna e credo che in questa sera siamo qui con noi che ci fa per questo un grande regalo e consono così possiamo secondo me ritrovando sguardo interiore capaci di valorizzare in tanti modi con cui ciascuno di noi gestisce la propria quotidianità
Personalmente nulla mi appassiona eccome comprendere incanti strategie emotive che quotidianamente ciascuno di noi mette in atto preliminare per cercare di protezione queste queste verità fondamentali e non farli di degli oggetti consumarli Ignazi Alberto Colzani
Ecco allora
Io vorrei dedicare una brevissima precisazione sulla cronologia del del libero perché in effetti il libro è riuscito a essere stampato e pubblicato eravamo però in febbraio quindi diciamo che si sono perse poi le occasioni di poterlo pubblicizzare nipote poterlo promuovere è vero che è stato ideato iscritto con i tempi che che ciò ha richiesto senza che si potesse immaginare quel che poi è successo ma è vero che quanto successo sta fornendo una riprova di alcune cose che si dicono di alcune cose che alcuni interlocutori di questo libro stanno dicendo sono poi troviamo delle conferme
Ad alcune ipotesi in quello che potrei dire che unisca le le varie interviste realizzate di cui si si stava parlando
E di tratto che che forse le unifica e che i personaggi loro fanno riferimento a dei particolari usi della parola e di dico proprio della parola e non delle parole se non non si tratta quindi parlare di Lessico o di terminologia
Si tratta di parlare di uno utilizzo della parola che serve in qualche modo a cambiare le persone
Perché sia la parola narrativa peire Agazzi raccontati da Eraldo Affinati ragazzi di borgata o ragazzi stranieri che vi vengono abitare in borgate quindi fanno intrecciare il rapporto della vita di borgata
Con quella dell'immigrato
Già soltanto i loro racconti costituiscono una specie di tentativo di affrancarsi da una situazione di marginalità e possono essere de di esempio di sostegno Perkin viva eventualmente altri casi di marginalità la parola poetica abbiamo con noi nel libro un'autrice di un tipo esile indubbiamente
Sovverte le logiche più didascaliche delle parole che usiamo quotidianamente le fa risuonare in maniera nuova
Stanno in Belgio sia in un con una disposizione particolare proprio perché quel lavorìo serve a trasformare la nostra il nostro modo di vedere le cose gli oggetti i sentimenti
Ne è stato citato più volte Massimo Recalcati certamente la parola
Della psicanalisi e la la parola che cura dunque sono tutti i tipi di parola nono che non si limitano alla descrizione ma cercano di incidere cambiare le vite delle persone questo per noi a un antecedente
Fondamentale che noi riconosciamo come portante della nostra formazione che abbiamo che abbiamo ricevuto cioè la parola biblica
Perché se c'è una parola che è fatta per cambiare la vita delle persone questo tipo di parola che può essere lirica può essere narrativa può essere visionaria nel nella parti profetiche
Può essere
Di di compressione come può essere in Giobbe né i salmi o nella preghiera sacerdotale di di Gesù nel Getsemani
Una parola che testimonia
Le modalità che cambiano le persone e cerca di far cambiare chi le legge soprattutto una parola questo librone sconfinato che la Bibbia io ricordo
Scusate l'apparente ma ricordo un bellissimo convegno a Genova dove il il decano dei critici cinematografici RAI
Claudio G. Fava diceva che per fortuna non esisteva ancora la SIAE all'Étoile perché se tutti i registi di cinema avessero dovuto pagare i diritti d'autore alla Bibbia non se ne sarebbe più uscite dunque diciamo questo libro dei libri è quello che più di altri
Ed è una cosa utile in questi tempi per i motivi che avete detto voi
Stabilisce un un rapporto nuovo tra quelli che sono i destini individuali destini dei singoli e i destini delle collettività questa nostra epoca lo diciamo più volte nel libero
Non ha più le illusioni
Di cambiare la società abbiamo visto dove questo è finito
Con le nostre sole forze con la nostra sulla progettualità cioè quella progettualità molto bella teoricamente ma dei demoni devi Dostoevskij per cui vince Sato of vivere e non vivere è la stessa cosa in questa prospettiva teorica naturalmente una cosa avvilente non ci sogniamo più di avere questo quadro riferimenti riferimento
è già un successo quando riusciamo a mettere delle toppe alle sofferenze che che ci attraversano non è un programma da poco però
Riconoscere che
In destini delle nostre piccole sofferenze come sono quelle del singolo credente la cui vita
La quinta si modella su quella dei racconti dei racconti di guarigione
Cioè dal la parola che per noi e il racconto del della vita in Cristo è una parola di guarigione che serve a stabilire nuovi rapporti sociali oltre che sanare le infermità
Ma quello stesso Dio che che muove queste cose quello che si era scelto un popolo perché la sua parola venisse testimoniata dunque si tratta di riequilibrare questa cosa al giorno d'oggi molto squilibrata
Che sono i rapporti tra i destini individuali e le battaglie collettive l'avete detto voi prima il senso di responsabilità nel nel osservare o non osservare delle norme di comportamento
Oppure l'insistenza di molta politica sulle battaglie per i diritti individuali a scapito delle battaglie il gruppo di parlare di classe non è non è più molto attuale ma insomma istanze collettive e non soltanto il mio piccolo diritto che poi rischia di confliggere con quello di un altro
Tutto questo necessita di una quadratura
Dal nostro punto di vista che parziale e di cui riconosciamo un certo limite e che sta diventando un punto di vista di una minoranza poi i protestanti Italia sono minoranza all'interno di una minoranza ma chi davvero decide di di parlare da credente ai suoi compagni di di strade di treno e di di lavoro
E è un po'questa scommessa qua provare a dire che qualcuno ha cercato di mettere insieme queste due queste due polarità
Tante altre istanze non le vediamo naturalmente andiamo a fianco di altri nella consapevolezza ce lo dice molto bene Stefano levi Della Torre
Che quando la quando la parola biblica ci chiede di esprimere un giudizio e questo avviene ci chiede di fare delle scelte ben precise
Io metto davanti a te la vita il bene la morte il male sceglie la vita affinché tu viva quella col progenie sono parole del dottor Antonio
E non sappiamo però con Stefano che il bene che noi sceglieremo sarà sempre un impasto di bene e di male non non riusciamo non non saremmo noi a poter dire gli aderenti affermato il il bene
Soprattutto non da soli e qui che vale il discorso del saldo tra del saltatore con l'asta
Che ha bisogno di appoggiarsi in un punto molto molto ristretto lui raccontava Michel quel ferrovie un pastore svizzero per la revoca
E vuol dire un punto di appoggio esterno a noi per noi non lo troviamo naturalmente il mio troviamo nella testimonianza che che vendiamo Gesù Cristo al lo trovano in elementi assolutamente umani
E con cui più che mai necessario entrare in dialogo io lasciare qui la prima parte
Poi talmente tanti sono gli stimoli c'avete consegnato che credo sia Gabriella Poggio San Marino vogliono tornare su le primissime rispose disabile Adalberto Colbert chiudeva questo incontro come dicevo all'inizio due degli interlocutori dei curatori e cioè dura Perù Gianni genere c'hanno mandato un video credo sia un bidone il qualche vedremo tra pochissimo del quale i due interventi si susseguiranno coloro
Una delle domande più importanti che particolarmente cerca di Sabina banale e Alberto Colzani e la necessità di un'interpretazione nella nostra esistenza in particolare gli ingredienti protestanti
Più equilibrata française bene Tiffany
Perché aumenta ma coscienza veicoli in transito evidente ormai tramite vissuta ideologia sequestro si debbano non si vengono appartiene nostrane fragilità né a bene timonieri rischiare la fede nelle fratture della nostra esistenza
Cosa significa questo significa Mannino punto di vista anche l'interiorità più che mai una questione politica perché vivere in modo sano la propria individualità e già un congenito
Anna socialità positiva del nostro mondo
L'individuo con il sorgere della democrazia è diventato infatti un nuovo sovrano sociale che ha portato con sé minimo audizioni oggi tuttavia molto esasperata inutile indicazioni spesso sono personalistiche
Occorre quindi un grande progetto educativo per ribaltare l'impressione ad accettare il limite di essere solo uno fra noi chi paradossalmente il coronavirus ci obbliga a ripensare il proprio in queste ore perché ci fa pensare semplicemente con i specie no come impongono non comicità in linea Manconi minaccia la nostra specie
Ecco tutta andiamo bene nella nostra storia di cittadinanza perché dobbiamo assegni Mentana dentro la nostra interiorità
Ognuna cioè può essere un punto di equilibrio fra il diritto dovere di essere cittadino e la propria inconsapevolezza inesistente improprio io particolari questo equilibrio che io ho definito cittadinanza interiore ha bisogno costruirsi sedimenti Marzi
Di momenti anche i morti e di silenzi affinché troppe voci non diventino un rumore fastidioso e troppo silenzio non diventi soltanto un avvio
Il libro curato stabilì la Barale Alberto colossali
Si intitola che eventi in bilico
Guarda caso esce proprio nel momento in cui inizia questa pandemia nessuno di noi vorrebbe neanche lontanamente immaginato di vivere un tempo così difficile così doloroso anche per chi spera di potersi definire aspirante credente utilizza un'espressione molto conosciuta disorienti credo e anche un po'la mia aspirazione è quella di poter essere riconosciuto un giorno come aspirante credente in realtà il mio contributo parla della sede
La fede non è una concreta non è un possesso non è una virtù non è un privilegio questa almeno è stata la mia esperienza ma credo di essere in buona compagnia insieme a molti personaggi biblici
A cominciare da Abramo
Che raccoglie la favola di un di uno straniero che gli dice esci dal tuo Paese verso una terra che non conosci dove riceverai una promessa partirono omesso una cosa molto impegnativa e poi si passa a Mont Saint che dice no per favore Dio mio Shelley mio fratello che sa parlare bene e io sono balbuziente poi passiamo azione poi passiamo geniale il più tragico dei potenti
Che poi passiamo all'apostolo Paolo che ho un persecutore della Chiesa certamente dapprima Chiesa cristiana e diventa il più importante diciamo così degli apostoli di Gesù Cristo insomma la fede con lei è una nostra scelta noi siamo scelti
Non è un qualcosa che ci appartiene e non è una nostra proprietà
Eventualmente siamo noi che apparteniamo a questo dico che chi sequestra letteralmente ci sequestra battete dunque non è qualcosa che io la fede qualcosa di cui io avverto la mancanza e una inquietudine è una ferita una ferita che non si infetta gli utilizzo questa espressione e una ferita che rimane dentro di me e che mi impedisce di essere Tranquillo sono necessariamente una persona che si interroga su ciò che succede a me anzitutto certamente ma anche su ciò che succede
Attorno e so che in questo cambino non sono solo sono accompagnato da tanti luoghi da tanti uomini da tante donne che hanno vissuto la mia stessa esperienza nel passato l'ineluttabilità
Della fede io credo davvero
Di non potere rilevato
Gli interventi di trova di Gianni Gebbia mi sembravano assolutamente coerente come disposto ovviamente con le domande i punti fermi
Su quale do cominciato a ragionare e che solo l'introduzione da parte introduttiva di credenti in bilico ora credo nella qualche difficoltà apolidi sintetizzare tutto quello che è stato detto e provare a dare le risposte operazione sostanzialmente impossibile unico salvo serviva da Alberto però credo che Gabriella voglio aggiungere qualcosa Capello
Sì certe un po'difficile perché le cose sono tanti ma insomma e soprattutto quest'ultimo intervento di di Gianni ce l'aveva
Sì c'è spiazza un po'ma solo fino a un certo punto no la cosa che che io mi chiedo anche le cose che sono state dette prima anche da Marino il limite la libertà la spiritualità
Sono dimensioni che appartengono fu chi sia che si viva dentro una fede come hanno raccontato anche Maradona in questi anni sia che si viva fuori naturalmente una vita vissuta si spera consapevolmente
Così come ossia oggi nei confronti di una fede
Beh e inevitabile passare attraverso l'ambiguità la solitudine il rischio dicono a un certo punto i due i due autori
Un è già importante passare dal dolore alla pietà
Ecco se la fede aiutato a fare questo è già qualcosa e poi dicono a un certo punto che non c'era Chiuro mi ricordo più chi lo dica se loro o qualcun altro
Che non c'è più una grande narrazione capace di tenere dentro l'esperienza della sede e questo è vero perché sì c'era grande narrazione biblica ma oggi non è più la grande narrazione esclusiva
Esistono delle piccole narrazioni e anche dentro la narrazione biblica come dire quello che accogliamo sono le piccole narrazioni in quello che diceva adesso Sharp
Abramo un Geremia apostolo Paolo sono piccole narrazioni arsenali se vogliamo
Allora io mi chiedo questo
Capisco che è difficile un po'mi mancano le parole per perché non vorrei come dire esprimermi in maniera brutale ma questa centratura della sede su Gesù di Nazareth certamente un cristiano è un fedele di Gesù di Nazareth
Ma circolò invece tradurre nell'accoglienza di una narrazione senza bisogno di insistere su questa su questa su questa finire che non si capisce più che cosa vuol dire a questo punto perché è una narrazione tramitante emanazione molto forti che certamente implica una scelta una decisione
Ma non implica un credere implica forse un corrispondere cercare dentro un continuare a cercare tutte quelle cose che mi mettono e li mettono in contatto con le altre esperienze dell'umanità
Allora Dio che muove il mondo come diceva prima Colzani oppure la fede in Gesù
Ecco di nuovo queste sono le parole che fosse sulla quale forse voi voi stessi dubitare Steno giro che muove il mondo allora non possiamo pensare diversamente che il mondo è mosso ma qualcosa d'altro
E forse qualcosa come dire viene chiamato Dio dentro una certa tradizione ecco allora mi chiedo se non sia legittima oltre l'ambiguità al rischio alla solitudine anche una decostruzione
Capisco che poi in casa protestante è un po'azzardato dire queste cose però se voi siete così inquieti
Forse e anche perché dico stringente dentro una narrazione che a a sua volta una sua storia e che quindi non possiamo prendere con una reazione ferma immobile
Ma alla quale avessi bisogno voi stessi di ricorrere con parole nuove con pensieri nuovi come peraltro tutto il libro dimostra e lo di cosa apparenze sì che anche a me ha fatto impressione quella sfilza di maiuscole dentro uno degli interventi rende libero cioè appunto non è cristiano
Cristianesimo nasce come minoritaria e appunto Bergoglio a volte richiama a questa
Quest'idea della minoritarie tutte queste nostalgiche che hanno multi della Chiesa potente della Chiesa nel mondo a Chiesa che si afferma
E sono veramente anticristiani mi sembra che cristiana sia appunto le l'esperienza della minorità
Ecco allora mi chiedo se accettando semplicemente questa esperienza un po'più parziale capisco che allora viene meno in quell'adesione della ma anche nelle parole che ha detto adesso ce l'hanno
Il beh insomma sincero c'è la sosta cioè la sua gioia c'è la sua mi dice e sentirmi accompagnato da uomini e donne del mio tempo ecco non è sufficiente questo accompagnamento nel solco naturalmente di questa grande tradizione però prescindendo da quell'apparato di dottrina che la rende impacciato ante credo per non gli altri e i forse un pochino anche per voi
Io ho scoperto Paola Sabina Adalberto potrei aggiungere rosso sembra di no voglio dire qualcosa Marino
Rava farsi nella nell'in sarebbe l'imbarazzo di aggiungere qualcosa quello che sto Gabriella perché ha posto una questione sarà sarà per me molto interessante
Sistemata la questione dovrebbero forte diciamo che la deroga è lei l'unico cattolico fatto bene l'unico vero cattolico romano ospitato qua e ha fatto una figuraccia e va be con tutte le maiuscole vengo alle dieci ci stanno ove è lasciata la questione è quel prega vedrete mai molto interessante il resto con quello verso il vivo solo l'altro imbarazzo e capire come si pronuncia alcuni dei cognomi Valsesia milanesi abbiamo anche questo problema Gebre Oggiaro chiedo o pero
Allora ero sottili cioè tutti perché alla radio di serviva informare per intervistarlo poveri umili prestatori di casuali rischiamo Falck però sappiamo di chi parliamo ecco almeno penso
Ora questa l'altra è il tema però qui non è non c'è polemica per cui sarei più intensa ascoltare cose Gabriella
E quello che appunto devo davvero otto però diceva su una cosa che veramente attualissima che è quella di Kohl noi oggi abbiamo bisogno di cura adesso riapre se la pandemia sta finendo adesso vedere i dati e lo sta finendo un senso forse troppo lentamente per finire e c'è tempo va in cura di di di di terapia e di terapie
E capisco Sabina che teme che diciamo così torna tutto come prima ma secondo me e persino un timore non c'è problema si può torna come prima anche più si può ottenere la restaurazione perché c'è un elemento c'è un paesaggio di rovine autentico adesso fuori e dentro per cui quelle questo problema della della della costituire la romana interiorità come questione politica è veramente umana grande intuizione di questo libro
Prima di sentire loro dicendo l'ultima cosa
Stupida o amichevolmente scherzosa devo dire effettivamente questo libro che trova in media una risonanza talmente forte che il non credente comincia a dubitare che qualcuno dall'alto ha dato una mano perché perché l pensionante in quanto tutti tecniche avete stiamo trattando verso via via che ci ripenso sono letteralmente esplosi in questi in sessanta giorni
Sabina ma allora io provenienti distinguere sono molto d'accordo con Gabriella quando dice non è più possibile una sistematica una grande nazione a Ripartiamo dalle piccole narrazioni dal nomadismo chitarra entranti tipico di una trilogia latina
A cui con il Chiesa diciamo noi siamo facciamo parte appunto del dell'Europa io dove dove l'archeologia non è quella sistematica del mondo tesi come neanche quella pragmatica del mondo
Anglosassone e quindi Dio lo trovi forse più negli interstizi
Appunto le immagini nelle nelle frontiere insiste sale un pensiero diciamo di sbieco e anche trasversale diverse discipline io sono una prima serata chi pensa che la pulizia possano assolutamente contaminare l'archeologia
Dopodiché questo però
Come dire io sono entusiasta orgogliosa nella mia figlia e e poi di testimoniare in questa finché non sono tifare a cui tutti sono ricettivi nella nostra società in quando si sa che quello che conta e fare del bene
Ma il discorso su Dio dove come questa cosa appassionati vicina qui cattolici come Bruno Forte di Tarantino
Ci siamo fermamente in attenuanti sono d'accordo con le loro posizioni negli anni Chiesa se quanto mai urgente riaffermare una sana cristologia
Noi l'abbiamo voluto quel quel tipo di cristologia radio chiesta una forte perché negli anni ci sono abbiamo compiuto nel corso ecumenico così rilevante
Che ci sembrava quasi ovvio diciamo di di di di poter facilitare una sala cristologia da un cattolico però come dire lati estrogeni forte qui non si parla un'idea un concetto astratto ma di una persona un uomo che ha detto io sono una chiare caricati
Cioè si crei mediante un atto di affinamento in questi testimoni di un incontro che ci ha cambiato la vita io di questo voglio rendere conto e e con l'unità si mette in atto diciamo un'obbedienza che la sede che non ha nulla a che fare con l'ideologia o con la superbia chiudere io formule stereotipate e cioè la loro perché questa difficoltà
Questa
Nato in Mesagne di si è questa questa sicurezza
Lei queste queste noi diciamo rendiamo conto di DDT possiede più insicurezza del del mondo anche propri stand ricaviamo intorno a noi non non credo che sia Forsyth Antonielli Alberto quanto più del del mondo a cui noi apparteniamo anche Carla Borsano solitamente molto interni molto organici ecco e quindi chi è un disagio che avvertiamo molto anche intorno a noi e non solo dentro di noi
Affiderei le conclusioni anche ovviamente le risposte vuole dare da ultimo il direttore di riforma Alberto corsa
Sì
Dire anch'io qualcosa sul a sulla dialettica tra piccole grandi narrazioni ma anche qualcosina sulla nostra sulla tradizione protestante di cui siamo filiere di non c'è dubbio che una tradizione che quindi chiede con una delle vie che portano alla modernità
Nel sedicesimo secolo non l'unica
C'era l'umanesimo ci sono state altre cose ma una delle vie che porta alla modernità e l'affinamento la messa a punto degli strumenti critici che alla fine rischiano di ritorcersi contro chi li stava usando perché come dire la parentesi per critica la pars destruens si diceva una volta alla fine è fortissima sviluppati sì ma è un setaccio
A maglie strettissime la capacità di costruire qualcosa di nuovo invece si sta crollando intorno perché è crollata per tutte le altre idealità al discorso che facevamo prima e allora il il il discorso credo che non sia da porre tra piccole e grandi narrazioni anche se con queste veniamo in contatto il la dialettica interessate secondo me sta nel rapporto tra la l'enormità degli scopi ideali
E la loro realizzazione nel testo biblico evidentemente assume dei connotati poco realistici poco meno inverosimile insomma il mare che si apre
O il il roveto ardente sono delle delle modalità con cui difficilmente possiamo andare a a sostenere dialettica in ambito scientifico
Quello che conta è l'incidenza che queste che questa narrazione non solo enorme ma è fuori dalla realtà tanto è enorme
Quelli incidenza che in questa narrazione provoca nella nella vita delle persone perché le trasforma
Il fatto è che questa roba qua a un certo punto ho ce l'hai o non ce l'hai stiamo diventando minoranza perché da tempo questa così questa minoranza
E più sensibile e si è estesa anche in chi pensava di essere maggioranza ben prima di Bergoglio
Nella metà degli anni novanta il cardinale Ruini al Convegno ecclesiale della Chiesa cattolica tenuto a Palermo
Aveva detto apertis verbis ai signori quelli di noi veramente praticanti sono il ventisei per cento della popolazione del nostro Paese allora cosa deve essere orgoglio oppure paura di essere gli ultimi sopravvissuti non lo sappiamo
Non non credo che si sappia ancora bene che ci sia ancora una percezione precisa in casa cattolica non credo che ce l'abbiamo
Molto precisa in casa nostra c'è nonché il mondo protestante è fatto a cavallo di continenti la crisi che noi stiamo vivendo nell'Europa occidentale non è la stessa cosa di quello che avviene in altri in altri Paesi penso in particolare la la Corea del Sud per esempio
E quindi non sappiamo ancora bene che cosa saremo quello che sappiamo anche le motivazioni per cui ci troviamo a fianco a fianco con compagni di strada
Nell'impegno sociale e politico per noi sono di un certo tipo le abbiamo noi riteniamo con questo libro che se li abbiamo e le riconosciamo sia giusto e doveroso dirle
Interlocutori sono quelli con cui facciamo dei pezzi di strada nel lavoro concreto e sono stati anche questi nove amici amiche con cui abbiamo inteso sollevare un po'di di polverone
Se siamo in chiusura però vorrei ancora dire cogliendo nel cappello
Del Copa autore
Di uno dei con due coautori di questo libro rimettendosi istante quello del direttore mi informava vorrei dire che questo era il primo evento abbiamo pensato in questo tipo di forma non avevamo ancora realizzati quindi vorrei semplicemente esprimere la la mia gratitudine dai suoi gli ospiti di nuovo dei compagni di strada Giorgio Gabriele Marino che abbiamo avuto questa sera e anche però tutti i i colleghi che hanno accettato di fare questo piccolo salto nel buio Gian Mario Giglio per la ideazione che ha richiesto un certo tempo che andava avanti da lungo Pietro Romeo per la la messa a punto tecnica che è stata davvero davvero importante e di tutto questo io ieri grazie
Alberto mi ha tolto le parole di bocca anch'io volevo ringraziare Giammario Pietro tutti voi che avete partecipato a questo incontro tutti coloro che ci hanno seguito da casa non scordate chiaro
Alice collegato soltanto nel tratto finale di questo strada che è possibile riascoltarlo rivederlo perché radio radicale registrato Puppo de cosa abbiamo parlato dopo la cui credenti in bilico la fede di fronte alle strutture dell'esistenza scritto curato la Sabina parallele Alberto corsari grazie davvero o tutti e ci rivediamo