Conferenza stampa sulla lotta agli sprechi alimentari e sul recupero delle eccedenze alimenteri per solidarietà sociale

Conferenze stampa che dal due mila quindici ad oggi io organizzato qui alla Camera dei deputati su
Un tema che quello dello spreco alimentare o meglio del recupero delle eccedenze alimentari per solidarietà sociale nel due mila e sedici infatti è stata approvata in via definitiva la legge centosessantasei che né i fatti è la prima legge di economia circolare nel nostro Paese oggi un tema di cui si parla moltissimo
Non soltanto a livello nazionale ma anche nel mondo a livello comunitario successivamente poi anche a livello comunitario in atto il pacchetto sull'economia circolare
E perché dico che quella legge entra in questo ambito in questo mondo perché coniuga diverse esigenze l'impatto economico
L'impatto ambientale ma soprattutto l'impatto sociale del sistema e questo credo sia un punto
Molto rilevante che appunto la legge italiana ha inserito anche nel dibattito comunitario coniugare appunto alcuni mondi diversi che prima si sono parlati perché oggi più a questo tavolo abbiamo anche l'esperienza del Banco alimentare che non nasce ovviamente con la legge centosessantasei ha da poco festeggiato i suoi trent'anni così come tante altre associazioni del terzo settore che esistono e operano nel nostro Paese da decenni ma quella legge nel due mila e sedici avuto l'importanza di mettere a sistema delle buone pratiche e farle diventare modello soprattutto rendere più semplice
Quello che prima si faceva anche talvolta in modo spontaneo coordinando norme di tipo fiscale norme legate per esempio al rispetto delle corrette prassi igienico sanitarie e punto norme di tipo ordinamentale che procedure quando si ferma la responsabilità di chi Done quando inizia la responsabilità di chi riceve
Questo fare una frase semplice in realtà non lo è perché chi dona nel caso soprattutto di grandi aziende ma fare anche lo vedremo oggi anche per il pasticciere sotto casa
Perché i Donà deve essere molto chiaro
Qual è la filiera delle responsabilità e soprattutto chiudo su questo capire anche qual è la finalità infine vero del recupero la legge inserisce appunto nel dibattito anche del mondo perché questa legge è stata attenzionata anche da altri Paesi
L'aspetto sociale e quindi tutta la legge centosessantasei quota attorno al fatto che il cibo gli alimenti i farmaci prodotti diversi che sono inseriti nelle stesse disposizioni quindi non soltanto gli alimenti devono mantenere anche nel loro seconda vita che quella del dono della filiera del recupero quelle caratteristiche che continuano a a vedere
Alimenti buoni perfettamente divini perfettamente consumabili proprio perché il fine il recupero per solidarietà sociale
Consumo umano ovviamente là dove non è possibile anche il consumo animale e la legge inserisce addirittura una gerarchia il recupero e di donazione avere pensato di coniugare questi due aspetti questi due generatori di bisogni è fondamentale anche nell'impostazione tecnica che la legge ha avuto quindi la cura
E l'interesse nei confronti della professionalità nel recupero quindi la legge tra oltre i numeri le donazioni sono aumentate sul territorio nazionale con una media del il venti venticinque per cento con delle punte di eccellenza
Nel centro nord Italia e questo dipende da molti fattori dipende anche dalla presenza di di più aziende punti vendita ma dipende anche talvolta dalla presenza di un terzo settore più o meno strutturato quindi dalla capacità e quello che avviene dopo nella filiera del dono
Di recuperare perbene gli alimenti perché appunto le modalità di conservazione di gestione sono fondamentali
Anche in questo processo e oggi ci concentriamo
Su un aspetto di cui si parla talvolta nei media non vorrei entrare un po'più nel dettaglio perché la legge che di fatto non pone limiti ai generi alimentari che possono essere recuperati
E non pone limiti nemmeno ai punti della filiera produttiva in cui si possono recuperare
Il cittadino tende a pensare che lo spreco maggiore avvenga nella grande distribuzione
In realtà lo spreco avviene in tutta la filiera produttiva dal settore primario dall'agricoltura fino alla produzione trasformazione distribuzione e somministrazione degli alimenti
Il mondo della somministrazione il più vario include dalle mense scolastiche fino appunto
Al ai ristoranti al settore del fuori casa e poi ovviamente abbiamo anche l'altro aspetto che quello del consumo domestico quindi quanto avviene nelle nostre case
E di cui si ha spesso anche vergogna a parlare perché chiedendo a ciascun cittadino se si ritiene uno sprecone ecco talvolta la risposta è contraddittoria rispetto a quello che sono i numeri perché il cinquanta per cento dello spreco circa viene all'interno delle mura domestiche quindi non solo nella filiera produttiva e quindi quello che poi vedremo oggi nella parte finale della conferenza stampa quindi una classica
La firma di un protocollo d'intesa tra i soggetti seduti a questo tavolo serve anche per questo per a vere appunto per portare a termine un lavoro una collaborazione rispetto delle indicazioni operative da dare al ristoratore alla all'impresa che opera nel mondo del fuori casa rispetto a una corretta gestione
Degli alimenti anche in cucina perché il primo spreco che si deve evitare e quello che punto non deve essere fatto in cucina o a casa
E poi anche delle indicazioni rispetto a quello che deve avvenire nel rapporto con il cliente con il consumatore perché questa legge riguarda la filiera produttiva il terzo settore ma indirettamente è una mia esperienza personale di questi anni
Aver approvato questa legge ha inserito anche questo tema nel dibattito culturale e politico del Paese
E quindi anche i cittadini hanno iniziato a parlarne i progetti nelle scuole sono venuti di conseguenza e poi il comportamento del del cittadino del consumatore finale a assolutamente un effetto indiretto su quello che le imprese da un lato e il terzo settore dall'alto possono fare però falso con un esempio molto semplice se durante un banchetto di nozze un grande catering
Ci si riempie come dire il piatto e di quel piatto si consuma solo una parte quello che rimane nel nostro piatto non può essere donate recuperato perché è un rifiuto
Cosa può essere recuperato secondo la legge centosessantasei quanto non viene somministrato quanto viene correttamente gestito quello che l'eccedenza e quindi il nostro comportamento è prima di tutto come come cittadini
è fondamentale affinché chi produce chi distribuisce e chi qua e lo fa anche nella filiera del dono lo possa fare correttamente
Io mi fermo mi fermo qui perché oggi dobbiamo ascoltare i numeri le esperienze le ricerche conto mi permetto di ringraziare tutti voi per la presenza e ringrazio in particolare anche il crea che l'istituto un istituto governativo molto importante che ha effettuato una ricerca sullo spreco alimentare quindi questo è segno di come questo tema questa legge debba essere conosciuta le conferenze stampa servono anche per questo
Praticata
E loro le persone sedute al tavolo lo fanno tutti i giorni ma soprattutto studiata giorno per giorno perché dobbiamo fare nei passi in avanti e capire quali sono gli anelli deboli della filiera e trovare le relative soluzioni io lascerei la parola al professor farvi Eraldo ed università Sant'Anna di Pisa perché punto vorremmo capire oggi nell'indagine che avete effettuato appunto se davvero come ho detto non vorrei essere contraddetta
Il settore del fuori casa della ristorazione
E difficile da questo punto di vista come ha colto la legge la legge centosessantasei se la conosce innanzitutto
E poi appunto quali sono gli aspetti anche culturali
Che anche presso i cittadini dobbiamo vincere nel nostro Paese perché una cosa ho capito quando ha iniziato a studiare questo tema che le buone pratiche devono essere copiate
Noi siamo un modello per altri Paesi in Europa e dovremmo raccontarle dirlo molto di più ma ci sono anche delle esperienze piccole
Che in altri Paesi si fanno e che probabilmente sarebbe interessante importare per esempio
Avere a menu le porzioni ridotte che hanno ovviamente anche un prezzo ridotto e quindi questo è un piccolo passaggio per migliorare le cose anche in termini numerici perché goccia dopo goccia questi arriva alle migliaia di tonnellate che ogni anno vengono sprecati
Grazie
Grazie mille io tenterò di rimanere all'interno dei dieci minuti che mi sono sono stati assegnati cercando di delineare alcuni tratti a Buzzati del quadro che emerge dalla nostra indagine che potrei sintetizzare in una frase
Che diciamo riesce a racchiudere tutto quello che più interessante che abbiamo notato come esito di questa indagine ovvero il quadro racconta di una realtà della ristorazione italiana che è fatta anche come veniva ricordato di tanti piccoli esercizi
Che è sorprendentemente positivo e attento al tema dello spreco alimentare ma dall'altra parte molto timido nell'impegnarsi in iniziative che invece una nostra indagine parallela sul consumatore
Dice che sarebbero molto apprezzate dai clienti della grande ristorazione
Questo in estrema sintesi quello che emerge dall'indagine che cosa abbiamo diciamo raccolto in termini di evidenze empiriche per poter arrivare a dire ad affermare questo beh intanto abbiamo raccolto espressioni da parte dei ristoratori di tutta Italia
Che tenessero conto della percezione del problema ed il problema rassicuro immediatamente è ben percepito l'importanza del problema come problemi essenzialmente ambientale prima di tutto ma anche di spreco economico
è nella consapevolezza anche dei ristoratori più piccoli
E lo è a prescindere dalle realtà geografiche o dalla dimensione dell'esercizio commerciale all'interno del territorio nazionale e lo è perfino trasversalmente
Alla diciamo tipologia di esercizio la ristorazione nel senso che anche dieci Azizi più piccoli le pizzerie quelli normalmente con la clientela
Non collocata nella fascia altissima di qualità del mercato hanno ed esercitano questo tipo di sensibilità e questo è molto positivo perché dall'altra parte la nostra indagine speculare sul consumatore ha dimostrato che la sensibilità e altrettanto elevata
Ma veniamo alle iniziative concrete
La questa sensibilità e consapevolezza che c'è in termini abbozzati generali si traduce in azioni anti-spreco da parte della ristorazione italiana
Beh qui le iniziative dei risultati danno danno conto di iniziative molto più disomogenei per esempio abbiamo una cesura tra aree geografiche d Italia abbastanza evidente
Nel centro italiano soprattutto anche nel Sud Italia si produce molto più spreco alimentare rispetto al nord Italia questo è dovuto diciamo a diversi fattori che poi si evidenziano ma sono diciamo tratteggiati in modo più specifico nell'indagine ma sembra essere correlata un elemento fondamentale che è poi il vero risultato dell'indagine
E cioè che in quelle aree Centro e Sud Italia si adottavano meno iniziative per la lotta allo spreco e meno iniziative soprattutto rivolte al consumatore al cliente e alla tema delle delle donazioni delle eccedenze alimentari quindi qui sembra esserci una correlazione abbastanza netta tra quella che è
La capacità di tradurre la sensibilità e le azioni concrete e i risultati raggiunti ne abbiamo chiesto proprio ristoratore di misurare i sacchi di rifiuti che venivano inviati all'allo smaltimento e abbiamo visto che in alcune arie d'Italia e sono più significative e anche per alcune tipologie di esercizi della grande ristorazione ma veniamo rapidissimamente alle tipologie di azioni che sono più frequentemente adottate
Dagli esercizi della ristorazione
C'è una scala di di priorità molto evidente e le azioni che sono più frequentemente adottate
Fanno riferimento a quanto diceva l'onorevole Gadda poco fa con riferimento alle famiglie ovvero le azioni si concentrano soprattutto nella gestione degli approvvigionamenti delle scorte
E nella gestione delle attività di cucina
Queste sono le due tipologie di azioni che gli esercizi la ristorazione più frequentemente scelgono di improntare alla prevenzione dello spreco primo cercando di impostare gli approvvigionamenti per poter minimizzare le perdite in relazione alla domanda
Che ricevono dai loro clienti abitualmente anche se qui la pianificazione scorte è un po'dozzinale un po'artigianale ovviamente trattandosi di servizi molto piccoli
Secondo nell'ideare iniziative e azioni di prevenzione dello spreco quando si cucina quando si preparano i piatti quindi ottimizzando quello che si avvicina la scadenza per dire in termini molto brutali
Meno molto meno praticate sono invece quelle azioni che si rivolgono alla sala quindi diciamo al all'ospitare il cliente a servirgli il pranzo
E alla rivalorizzazione delle eccedenze degli scarti a fine vita qui ci sono ampi margini di miglioramento nel senso che la ristorazione italiana dimostra di non essere ancora completamente maturo
Dal punto di vista in particolare delle iniziative che possono essere adottate per poter diciamo minimizzare gli scarti e quindi valorizzare le eccedenze nel definire il menu
La possibilità di inserire piatti a porzione ridotta la possibilità di utilizzare le eccedenze o quelli che stanno per diventare scarti nella preparazione di piatti che magari vengono offerti come aperitivo di benvenuto
Occorre di cui diciamo il il consumatore viene omaggiato magari a fine a fine pasto per poterle asportare cui la ristorazione italiana è molto indietro
Ci sono alcune tipologie di esercizio e ristorazione tipicamente il ristorante quindi non la pizzeria non il ristorante etnico immaginiamo una fascia di mercato un pochino più alte più strutturata che questo tipo di iniziative le sta sviluppando non diciamo in modo eclatante ma ha intrapreso quella strada e il consumatore dimostra di apprezzarlo molto purché soprattutto con riferimento al porzionamento corrispondono a un prezzo ragionevolmente commisurato
La strada sicuramente da sottolineare poi c'è tutto il tema di ciò che sta per diventare scarto è che vorremmo evitare che lo diventasse comparti con la riferimento a due tipologie di potenziali sprechi
Lo scarto diciamo del pasto non ancora servito quindi quando si può intervenire in termini per esempio di donazione
E invece lo sto lo scarto che potrebbe diventare tale una volta che il pasto è servito al al consumatore
Sul primo fronte abbiamo diciamo un quadro che il classico bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno anzi un terzo pieno perché un terzo conosce le opportunità
Legate alla legge Gardel quindi alle donazioni due terzi vuoto perché due terzi non lo conosce ancora anche se giudica favorevolmente questo tipo di opportunità
è timido nell'adottare lo perché è come come densa
L'onorevole l'abbiam parlato molte volte è anche un pochino spaventato magari dai vincoli o dalle procedure che in realtà la legge esatto ha abbattuto notevolmente quindi sicuramente questo tema richiama la necessità di una più intensa attività di sensibilizzazione formazione informazione dei ristoratori in modo che si sentano più confortati nell'adottare queste misure dal punto di vista invece della possibilità di evitare lo spreco una volta che il pranzo è stato servito
C'è il tema diciamo noto della cosiddetta doppi beghe cioè della possibilità che il consumatore asporti
Una parte di ciò che non ha consumato alla tavola e diciamolo possa poi fare con comodo a casa propria da questo punto di vista anche qui abbiamo una medaglia a due facce piuttosto nette
I ristoratori italiani sono consapevoli dell'opportunità di farlo molti dicono di farlo ma soltanto su richiesta del cliente
E dall'altra parte diciamo sono ragionevolmente consapevoli che il cliente questo tipo di iniziative
Potrebbe apprezzarla non sono affatto sicuri però che questo non posso andare a discapito della percezione della qualità elevata del loro servizio dall'altra parte però l'indagine parallela che abbiamo fatto sui consumatori dimostra che la situazione è specularmente opposta
Ovvero il consumatore apprezza molto questo tipo di opportunità così come apprezza le porzioni ridotte così come apprezza le portate preparate con l'eccellenza è offerto eccetera
Ma a sua volta è imbarazzato nel chiederlo
E quindi c'è un problema di comunicazione tra l'esercizio commerciale cliente che di fatto in realtà potrebbero perseguire obiettivi simili ma non lo fanno perché vi è poca informazione questo tema della scarsa informazione
Emerge chiaramente nella percezione anche dei ristoratori che dicono
Di poter di essere in grado di fornire informazioni relative anche alle proprie iniziative per evitare lo spreco alimentare ma allo stesso tempo ammettono di non farlo di scegliere di non informare troppo su questo tema
Dall'altra parte abbiamo un consumatore che invece non solo apprezzerebbe ma chiede maggiori informazioni minime felice
Un ampio diciamo ambito che potrebbe essere colmato da questo tipo di iniziative in ultimo e chiudo sottolineo il tema della relazione tra queste iniziative e il gradimento da parte della clientela e quindi la sua lettura in termini di competitività o fidelizzazione al punto di ristorazione che adottò questo tipo di iniziative le comunica da parte dei ristoratori se voi chiedete ma il tuo cliente apprezza queste iniziative c'è una moderata consapevolezza diciamo che se volessimo sintetizzare e ristoratori dicono sì
Una buona metà dei miei clienti di fatto potrebbe essere contento se io razza cessi di più sul fronte della prevenzione dello spreco e glielo raccontassi dall'altra parte il consumatore dice si dichiara
Molto contento di poter tornare in un punto della ristorazione in una pizzeria in un ristorante
In relazione alla qualità e alla quantità di informazioni che riceve sulle azioni a favore dello spreco e soprattutto sulle donazioni che quel ristorante
Forse in grado eventualmente di mettere in atto di comunicare quindi anche qui c'è una sorta di discrasia
C'è un'occasione persa per molti esercizi della ristorazione che in questo momento pur consapevoli del tema dello spreco e del problema da esso rappresentato non scelgono di cogliere l'opportunità che potrebbe essere nascosta anzi non è neanche tanto che nascose abbastanza evidente nell'intraprendere iniziative e nel raccontarle in modo proattivo alla propria clientela che invece le gradirebbe
Ringrazio il professore il professore i Eraldo Binda l'occasione per puntualizzare un aspetto che non sempre chiaro la legge centosessantasei non parla e lo spreco in generale chiaramente la legge finalizza
A parte del recupero al tema della donazione per solidarietà sociale poi ovviamente le iniziative che vengono messi in campo
Incluse quelle che racconteremo questa mattina aggiungono un pezzo rispetto a quello che una legge dello Stato non può normare per esempio le iniziative che possono fare gli Enti locali rispetto a questo sono sempre maggiori e anche qui bisognerebbe anche fare
Punto rispetto agli enti locali sempre maggiore il numero soprattutto nel Centro-Nord Italia degli enti locali che fanno appunto quello che la legge nazionale non può fare
Per esempio lo sconto sulla tariffa rifiuti proporzionalmente a quanto viene donato e questo è un aspetto che devo dire viene apprezzato molto dei piccoli esercizi perché la legge con le sue circolazioni fiscali agisce sulle imposte dirette indirette
Il rende possibile donare
Quei prodotti che perdono valore commerciale per esempio prodotti prossimi alla data di scadenza e prodotti che hanno superato il TMC i prodotti che non sono più vendibili singolarmente per esempio pensiamo nella movimentazione all'interno di un esercizio
E scatole di pelati legate da un firma trasparente
Se ne rompe una e le altre due invece rimangono intatte ma quelle due intatte non sono più vendibili singolarmente e quindi rischiano di diventare spreco se non si instaura questo rapporto positivo tra chi può donare
E tra chi tra chi può ricevere e sugli adempimenti
So che a distanza di tre anni sembra strano ma non lo e
Si è stratificato in tutti soprattutto nei possibili donatori la comunicazione fatta in tanti anni cioè che la donazione era difficile
E si veniva multati si si davano delle eccedenze fatte in un certo modo questo non è più così per fare la donazione serve soltanto una bolla di consegna un documento che garantisca
La tracciabilità e il rapporto tra chi ha donato banalmente chi ha donato che cosa chi un foglio
Per le donazioni fra le singole cessioni sotto i quindici mila euro quindi significa
Chiaramente che poi se solo donazioni più grandi serve fare anche un'altra comunicazione all'Agenzia delle Entrate Marsilio ogni giorno dono per quattordici mila novecentonovantanove euro devo solo fare una bolla di consegna
Quindi
Oggi
Non si può più dire che la donazione complicata
è impossibile si deve attivare un percorso di collaborazione e per questo motivo lascerei la parola
Emilia panico ringraziando anche per la presenta per la presenza dissi io di mentre Italia Tania Cox proprio per sottolineare l'importanza di questa
Non soltanto di questa conferenza stampa ma anche l'importanza che l'intera azienda e tutto il gruppo adatto a questo tema che non fa parte del
De core business di un'impresa come questa ma sicuramente fa parte di tutte quelle attività che oggi i cittadini ritengono importanti rispetto al comportamento alla responsabilità sociale che un'impresa quando opera
In un determinato luogo quando opera sul mercato
E a miglia panico chiederei questo perché poi ha detto che la legge funziona
E vorrei anche chiedere se è possibile dare qualche numero rispetto al vostro impegno rispetto a quello che voi avete fatto in questi anni quanti numeri quante tonnellate e anche
Se possibile dare un valore per capire qual è l'entità oggi parliamo di un'azienda
Provate a pensare a quello che può essere per tante altre che ci sono sul nostro territorio
Buongiorno anche da parte mia ringrazio innanzitutto l'onorevole Maria Chiara Gadda per aver dato questa cornice così istituzionale ad un impegno che come mentre Italia
Portiamo avanti da diversi anni sulla lotta contro lo spreco alimentare
Perché lo facciamo perché appunto il tema dello spreco è una cosa che riguarda tutte Dinoi riguarda produttori distributori consumatori
Si stima in Italia che ogni anno ci sia un'eccedenza di cinque virgola sei milioni di tonnellate di cibo
E presto viene generato principalmente nella prima parte della filiera
Primi per il cinquantasette per cento dalla produzione alla distribuzione ma c'è ben un quarantatré per cento che viene generato nel consumo sia a casa che fuori casa
Ed ecco perché che come Metro Italia che siamo un distributore che si rivolge ai professionisti della ristorazione dell'ospitalità sentiamo di avere una duplice responsabilità innanzitutto come distributori cerchiamo di ridurre le nostre le eccedenze che generiamo come distributore
Pianificando nella maniera più corretta possibile gli approvvigionamenti ma sappiamo che questo non basta e quindi dal due mila quattordici abbiamo iniziato una collaborazione con Banco alimentare
Di cui stiamo che che ringraziamo tantissimo se qui oggi Marco Lucchini portiamo avanti dal due mila quattordici
Con grande impegno e passione sia dei nostri quarantanove punti vendita che dalle piattaforme logistiche e anche da un distributore di foot servì distribution che abbiamo a Milano un deposito
Dal due mila quattordici ad oggi abbiamo donato merce per un valore di dieci milioni di euro estendendo sempre di più le categorie merceologiche oggi dobbiamo anche ortofrutta ovviamente tutto garantito dalla filiera logistica che può offrirci Banco alimentare
E poi cerchiamo di fare qualcosa in più quindi al di là della donazione di eccedenze sappiamo che c'è poi una parte di spreco che si genera sia nella ristorazione
Che nel consumo e quindi dal da oltre cinque anni fa peraltro celtista ormai accompagnando il nostro accompagnando il nostro partner storico
Abbiamo questo osservatorio metronomo in collaborazione con l'Istituto Green Bocconi e con la scuola superiore Sant'Anna di Pisa
Con cui cerchiamo di andare ad analizzare sia l'evoluzione della percezione dello spreco alimentare nella ristorazione ma anche da parte dei consumatori sia di quelle che possono essere delle pratiche da mettere a punto
Perché è così difficile nella ristorazione in quelli che sono come diceva l'onorevole Gadda gli anelli più deboli di questa filiera
Perché il mercato dei consumi fuori casa innanzitutto braccato molto grande il terzo in Europa
Ed è un mercato che vale ottanta quattro miliardi di euro
Ed è frammentato inoltre trecentoventiquattro mila punti di consumo voi potete immaginare tutti aziende a conduzione familiare che non possono avere il tempo e le risorse per poter mettere appunto delle pratiche che siano efficaci per contrastare lo spreco alimentare
Ed è il motivo per cui come Metro Italia pensiamo che collaborando con due partner storici quindi l'università Sant'Anna di Pisa
E il Banco alimentare
Oggi a vogliamo fare un qualcosa in più e dire mettiamo insieme le nostre comuni esperienze giocando i nostri diversi ruoli con questo protocollo d'intesa per realizzare questo vademecum del ristoratore sostenibile
Grazie
Grazie le e
Passerei la parola a Marco Lucchini segretario generale della Fondazione Banco alimentare con cui ho collaborato tanto in questi anni soprattutto nella fase iniziale di scrittura della legge
Ma sarà io oserei dire di più negli anni successivi quando è stato necessario questa legge spiegarla agli operatori e spiegarla sul territorio
Con le sue diverse appunto complessità io ti farei questa domanda e mi do anche già parzialmente una risposta se l'abbondanza di per sé e qualcosa di negativo io mi son fatta l'idea in questi anni che l'abbondanza non è qualcosa di negativo
Perché innanzitutto consente a alle aziende di operare sul mercato e di dare occupazione e quest'ultimo nel nostro Paese si deve porre insomma
Cercare di capire come si dà una risposta al bisogno primario delle persone che quello del lavoro
E dall'altro lato quando si parla di scippo l'abbondanza è legato alla relazione al piacere di stare insieme piacere di essere comunità e anche a tessere vie di fare esperienze
Perché quando parlo di questa legge all'estero
Talvolta percepisco modo sottile che per voi in cibo ha una valenza in più rispetto a quella che si in altri Paesi cibo non è soltanto il soddisfacimento di un bisogno primario
è prima di tutto cultura
è un modo per stare insieme e quindi qual è l'elemento aggiuntivo che ha inserito la legge centosessantasei che non è fatta per recuperare delle cose e per non avere un un impatto ambientale quello è un effetto è uno dei tanti affetti che recupero porta con sé ma soprattutto di consentire alle persone di accedere come dice anche la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo a una dieta corretta sana ed equilibrata e questo dove passa
Non soltanto dal recupero delle scatolette di tonno
Perché questo non basta non basta recuperare il riso la pasta il tonno i prodotti cosiddetti a lunga conservazione
La legge serve ed è servita ed è testimonianza che avete appena sentito per ampliare la gamma la tipologia intanto dei punti di donazione di recupero
Quindi a anche La pasticceria
Perché sicuramente in una dieta sana equilibrata
Come dire
Non posso affermare che si debbano mangiare torte tutti i giorni ma per chi non ha potere di spesa sì non arriva alla fine del mese o chi vive in una casa famiglia è altrettanto importante poter gustare ogni tanto una buona torta
Del pollo fritto degli alimenti che tradizionalmente non non si possono consumare se magari appunto ti Cibin una mensa in una mensa solidale piuttosto che in una casa famiglia quindi la rilevanza e legata a questo e poi soprattutto quei prodotti che pur difficile recuperare
Che sono quelli che hanno una vita brevissima quindi alimenti cotti la frutta la verdura il pane non a caso la legge a un articolo specifico sul pane
E quindi lascerei su questo la parola Marco Lucchini che ha anche come Banco Alimentare un'esperienza rispetto al recupero ad esempio ne ingrandì catering nei banchetti di nozze dove appunto l'abbondanza è elemento caratteristico
Tra in un banchetto di nozze non può mancare l'abbondanza la domanda a cui risponde la legge centosessantasei
Che fine fa questa abbondanza
Se diventa rifiuto o se può diventare un bene per qualcun altro
Buongiorno a tutti grazie per l'invito la domanda che mi fa il suo abbondanza abbia fatto reagire un po'come Alberto Sordi davanti a quel piatto di pastasciutta o muove provochi e mo'te magno
Insiel direi che è un tema fondamentale per affrontare questo questo argomento perché l'abbondanza anche in un percorso storico che ha voluto fare perché applicare sia un fatto negativo un fattore positivo
Ho ritrovato dall'inizio dell'umanità ad oggi l'abbondanza sempre come un segno positivo giornalistiche a Roma c'era la dea dall'abbondanza la cornucopia
Tutte le feste ringraziamento dai nostri paesini fino agli Stati Uniti
è la festa del Ringraziamento dal raccolto già raccolto cosa dall'abbondanza del raccolto quindi l'abbondanza è sempre stata vissuta in termini positivi dall'uomo
Perché aveva una concezione che ciò che abbonda si condivida nel momento in cui invece l'uomo l'abbondanza diventavano oggetto di potere
Di pochi verso altre
Ha portato a soprusi guerre ha portato porto ancora tuttora a questo vorremmo fino a delle scelte tra virgolette di impresa o personali
Che il cibo Emilio e ne faccio quello che voglio quindi quando vogliono mangio con orgoglio lo butto tanto è il mio non ha più ha perso tutto questo concetto
Di non dico di solidarietà di vita umana perché come dire fin dai primi uomini chi cacciatore poi doveva pensava la propria famiglia e lo conditi vedeva con la propria famiglia l'agricoltore a uguale
Poi nasce il commerciante ricomincia a condividerlo con altri paesi vicini con altre comunità
L'abbondanza il miglioramento delle capacità agricole da soprattutto nel Medio Evo quelli benedettini in Italia e in Europa porta un'abbondanza di prodotti freschi ma l'intelligenza poi porta a scoprire che alcune muffe sono positive e proteggono esempi formaggi
Possono fare i salumi si possono fare la Peer si può fare la birra quindi oltre alla condivisione l'abbondanza porta anche a innovazione
Innovazione oggi chiameremmo tecnologica ma la maggior parte del cibo che ne mangiamo è frutto di un'abbondanza trasformata in qualcosa che fa prolungare nel tempo quello che Fresco non potrebbe essere consumato tutto
Quindi la risposta è molto per me è molto chiara sì l'abbondanza se è condivisione
Porta innovazione e a solidarietà umana se invece un oggetto di potere ci ha questo è mio porta invece a tutti i problemi che possiamo trovarci
Detto questo cercherò di raccontarvi quello che è stato per noi questi trent'anni appunto oramai siamo già nel trentunesimo anno
In Italia ma sono più di cinquanta nel mondo perché Banco Alimentare nasce negli Stati Uniti a Felix sessantasette
Quale che è stata questa esperienza
Appunto di condivisione
Qualche numero nel due mila diciannove Nansen del due nel mille novecentottantanove quando abbiamo ricominciato la prima cosa che abbiamo raccolto sono state delle bottiglie di Fernet Branca
Che uno dice avete dato prima digerire prima che dire da mangiare prova era quello che ci fu donato quel quel gennaio del novanta esattamente chiudendo il due mila diciannove diamo recuperato e distribuito più di noi l'abbiamo distribuito più di novanta mila tonnellate di alimenti di cui il cinquanta per cento circa recuperato dà all'Inter in tutta la filiera
Che sarebbe stato se essendo non venduto vendibile non non commestibile non vendibile sarebbe stato di fatto ho buttato o comunque non raggiungeva lo scopo di nutrire le persone
Di questo circa cinquanta mila tonnellate sedici mila tonnellate arrivano proprio dal mondo della Giglio ristorazione ristorazione collettivo ristorazione tradizionale io vorrei ringraziare anche qua pubblicamente metro proprio perché da quando abbiamo cominciato la collaborazione che prima veniva ricordata siamo riusciti a recuperare con loro con la loro pazienza anche nei nostri confronti da i cinquanta punti vendita se non sbaglio
Quasi tre mila tonnellate due mila settecento tonnellate
Dal dove sono andate a finire tutto questo cibo che uno dice boh dove l'avete messo abbiamo distribuito a più di sette mila cinquecento associazioni che si occupano di persone povere in Italia
Che in questo modo riescono a dare un contributo a più di un milione e mezzo di polveri sui cinque milioni che Istat documenta
Tutto questo lavoro è possibile anche a mille ottocento volontari accento per centottanta persone pagate dalla nostra organizzazione di cui molte di loro avevano perso sul lavoro hanno difficoltà a trovarlo quindi è stato un altro motivo di di solidarietà sociale in ventuno Magazzini
Ma in particolare per poter salvare questo cibo del mondo dalla ristorazione abbiamo bisogno di più di cinquanta furgoni più di cento mila vaschette d'alluminio di cui Donati mi ringrazio cookie ce ne regala più dalla meta
Termo box guanti quali per per salvaguardare i primi dirigente più di
Più di quindici mila quanti all'anno
Termometri per misurare la temperatura perché la temperatura ciò che ci dice se il prodotto è stato conservato o non è stato conservato bene gli abbattitore nelle cucine quindi questo lo dico perché dall'intenzione all'azione occorrono degli strumenti
E qui vorrei brevemente commentare alcune per per l'esperienza chiaramente per cui io ho letto con e vi ringrazio del lavoro che avete fatto di questa di questa Sarrail perché ci ha dato degli spunti molto interessanti
Ho preso alcune domande che sono state Chio ritrovato spesso nel lavoro di questi trent'anni essendo anche un fondatore dal banco in Italia ad esempio quando voi dite le iniziative anti-spreco spesso ristoratore nel dialogo che ha avuto con loro intendono iniziative anti-spreco qualcosa che è possibile comunicare no tema dalla comunicazione il che non vuol dire che non le facciano vuol dire che non le comunicano
Quindi bisogna aiutarli a comunicarle se lo desiderano
Perché qua non bisogna esasperare per forza perché avete tante cose ne fanno tra virgolette senza neanche dover comunicare ad esempio un esempio che io feci a un ristoratore atteggiato istituendi dice questo piatto è stato fatto con gli avanzi
Uno c'ha sempre l'idea che gli ha dato qualcosa di serie B settori dice invece questo qua il ricettario nostro che sono tutte ricette che abbiamo studiato e fatto
Quello per cioè hai negato la stessa identica cosa ma in fondo il cinquanta più del cinquanta per cento dei piatti che ne ordiniamo nei nostri ristoranti sono ricette di recupero ribollita risotto al salto le polpette cioè per cui è già così
è che bisogna vende all'anche in un certo modo
Secondo tema la famosa doglie bene che perdonatemi io non l'amo chiamare Doki bene perché ricorda un animale Noronha la preferisco chiamare serve anche a perché l'abbiamo i l'abbiamo fatta l'abbiamo proposto la proponiamo tutt'oggi e io vedo queste questi aspetti ad esempio ci dice la ricerca che nel sud i consumatori diciamo
Apprezzano il fatto di poter ricevere i ristoratori no
Quindi è un peccato perché l'apprensione proprio del sud io ho partecipato spesso a matrimonio mentre di questo genere qua
I chi l'organizza a proprio a cuore Hill ospite non solo durante la festa ma anche perché possa portare a casa un ricordo
E il coro e l'ha visto la Torah sempre favorito questo che oggi non è dire no non vorrei che ristoratore prenda un difetto del nord cioè di ridurre tutto a tempi stretti molto pragmatiche Sconcerti cose va bene in questo senso no
Riprendiamo impariamo non perdete questa tradizione chiara una posizione comune tra ristoratore e utente
Che era proprio un segno anche di generosità e di affetto riguardo a chi aveva partecipato alla festa al momento che tu avevi non è un segno di vergognosa o di Chiusa altro
Quindi non certo punto di vista anche qua bisogna fallo rizzare certe cose che invece oggi sembrano che siano l'abbondanza come dicevi prima è un fattore positivo
Il tema del costo questo è un altro tema che spesso invece i ristoratori tema però costa allora gli orari solo in questo modo
I non ha appeal seria qua a Roma all'interno del centro commerciale ma faccio correre perché sono un certo punto un ristoratore
Decide di mettere via da parte la la la la pizza la sera che avanzava al posto di buttarla via
E poi un giorno lo accompagniamo nella comunità che riceva aveva questa pizza che lui avanzata al di là delle lacrime che mi son venute però ma detto questa frase che ripeto testuale quindi prende tra con le virgolette
Vi ringrazio perché io prima impiegavano cinque minuti a buttare via la pizza mandavo a casa in Cazzato
Oggi l'impiego dieci ma sono soddisfatto
Allora il tema del costo bisogna cominciare va al tavolo con un tema di contributo se volete con parole grosse alla sostenibilità del mondo ognuno può dare un contributo cinque minuti sono un contributo non è poco
E qua mi collego a un altro tema che è quello del e ma non ho abbastanza cibo che era un'altra risposta
Allora qui dal punto di vista dipende perché è un panino per te può essere poco Tarna che magari quattro giorni che non mangio ti garantisco che tanto
In più faccio un altro ragionamento semplice che ho imparato dalla colletta alimentare
Immaginiamoci che un ogni dei quei trecentoventiquattro mila appunti di ristorazione che ci sono in Italia ognuno di loro avanzi al giorno sta un quantitativo pari al sei bustine di zucchero
Cioè trenta grammi
Trenta grammi al giorno per un anno
Per trecentoventiquattro mila sapete quanto fanno
Fa tre più di tre mila tonnellate in un anno
Quel poco che tu dicevi ma è poco ecco nettissima ad altri collabora condividi e diventa tanto
Allora anche lo spicco lo sforzo deve essere valorizzato perché sono col concerto che è poco tutti Butti la scelte tutti buttiamo via poco e non son mai tanto o tutti recuperiamo poco e la somma è tanto
Dobbiamo decidere che cosa fare la legge in questo senso ha favorito anche il tentativo anche il poco
E infatti
La cosa che mi colpiva anche l'anno scorso abbiamo recuperato esattamente otto mila tonnellate da questo mondo e quest'anno dice sedici mila come l'ho detto prima
Perché la legge ha raramente stimolato aiutato in questo senso
Un altro piccolo piccolo piccolo commento il tema della relax c'è il consumatore ha vergogna sempre serie Bega
Io credo ma esce anche la ricerca che uno dei temi più complicati in Italia sia la tipologia di menu che abbiamo nel senso che una mangiamo piatti complesse delicati non abbiamo dei meno di altri paesi un po'più essenziale più facili da gestire diciamola così
Una varietà anche una tradizione una cultura siamo i numeri uno nel mondo
Il tema più grave quale è che spesso se la ristorazione è quella del Mezzogiorno uno non sa dove portassero
Cioè uno fatto tutti questi ragiona la vergogna la Como nati uno dice Dordolo porto
Dove lo metto in tasca che poi dopo succede qualcosa sto male cioè non è pensabile
Quindi bisogna trovare su qua ci stiamo ragionando delle soluzioni anche di tra virgolette visto che la tecnologia cresce
Di questo tipo qua cioè di risolvere che io affido qual è la cosa lo posso portare via io trovo il modo di farlo con qualcun altro e qua mi collego all'ultimo punto
Che appunto l'altro tema delle dalle delle domande che sono gli strumenti tecnologici
Allora diciamo che negli ultimi dieci anni di Apani ho viste tantissime nascerà purtroppo partecipato anche a molti funerale
Però qualcuna grazie a Dio sta funzionando noi abbiamo messo in campo con la Fondazione Kessler di Trento
Un un atto che siamo aprite food che dal dalla è operativa dal due mila diciassette
Che cosa abbiamo notato tre cose fondamentali uno che le organizzazioni caritative che non aiuta abbiamo aiutato ricevono sempre più piccole donazioni sono facilitate nel ricevere quindi varietà anche di prodotto varietà di di di gusto
Secondo
Una delle obiezioni chiamo i piccoli ristoratori piccoli come ci anche alla procedura fiscale e burocratica bene questa per i soli anche questo problema
Quindi loro non hanno più questo problema ma hanno poi i vantaggi eventualmente sia del livello dell'IVA sì a livello della tassa dei rifiuti
E ultima cosa che sembra paradossale ma l'avevamo già riscontrata fino nelle aziende non ha grande distribuzione mandiamo riscontrare anche nella piccola media ristorazione commercio è che il donatore avendo ogni mese c'è il negoziante avendo ogni mese un report di quanto ha Donato interviene sulla sua gestione e quindi migliora la prevenzione
Questo era successo delle mega aziende che ci chiamavano dicevano a ci avete fatto capire delle cose che non neanche non avevamo e hanno miglior ci dovranno pagare di meno
Però hanno c'è meno spreco
Quindi tra fattore fondamentale
Più donazioni facilitare l'agevolazione nella nell'applicazione anche degli aspetti agevolatori fiscali e dall'altra parte migliore gestione quindi prevenzione
Chiudo con l'ultimo punto che la formazione sicuramente occorre formazione
E qui siamo in un mondo molto capillare un mondo fatto di di di di piccoli padroncini persone che magari è difficile
Però ritorno l'esempio del pizzaiolo non serve solo un avallo una formazione di tipo chiamiamolo nutrizionale ambientale ci serve una valorizza una formazione di tipo chiamiamola così di un'educazione valoriale
Cioè se non sia non si capisce che il cibo è una cosa fondamentale per l'uomo ma si considera al pari quasi si è altra cosa è chiaro che viene vissuta come un fastidio
Da qui io ho visto come quello pizzaiolo c'ha testimoniato che allora poi ci si appassiona anche a un'educazione igienico-sanitaria nuove tecnologie c'è disponibile a usati manuali di autocontrollo che ci sono che funzionano
Quindi questo è un fattore veramente di e spesso io la chiamo la testimonianza o l'esempio di un collega che è venuto a saperlo sa che è la stessa l'ha fatto sapere all'altro collega attiva magari invidia però non lo so funziona molto
Chiudo con questi due numeri appunto attraverso questa perché si apre l'Inter Foggia anche qua abbiamo notato che
Il diciassette e il diciotto al nei due anni Giuseppe diciotto abbiamo recuperato circa mille ottocento tonnellate all'anno quest'anno tre mila ottocento
Dal mondo le carte arringa solo però in quattro città Trento Trieste Genova il Padova sua stavo sviluppando speriamo anche in Europa
Dal mille novecentotré mila duecento nel mondo dalla piccola ristorazione e addirittura abbiamo per tutto il mondo degli hotel e abbiamo fatto ha recuperato mille ottocento qualcosa attorno all'arte
A questo vogliamo giungere alle navi crociera
E l'altro milione di porzione recuperato al mondo appunto degli eventi caratteri va a livello congressuale piuttosto che nozze feste addirittura il gioco abc parte quest'anno c'abbiamo potuto recuperare anche durante tutte le tappe del Jordi si parte
Quindi per concludere
Ho
Bisogna riconosce che ci sono delle leggi naturali la legge di mercato dalla domanda e l'offerta che piazza del prodotto ma altro lo lascia fuori
Ciò che non è vendibile non può rientrare in questa legge naturale dell'uomo atto occorre la legge del dono cioè nel momento in cui non riesco a vendere io te lo dono a quel punto qualcuno
Lo può utilizzare per sostenere queste due leggi naturale però coro delle leggi dello Stato così come si fa le leggi per l'imprenditoria per medio credito fate voi
Occorrono delle leggi la centosessantasei è questo che aiuti a favorire le leggi naturali positive e poi degli strumenti
E ad esempio il tavolo che sta di cui poi firmeremo anche un protocollo un momento fondamentale
Perché occorre un osservatorio nazionale come Corel crea ma poi occorrono i tavoli tematici la ristorazione ora cala piuttosto che l'ortofrutta piuttosto che altre cose
Manuali di autocontrollo realizzate anche dalle organizzazioni per dialogare con più sicurezza con chi dona
Sostegno economico spetta pubblica da privato perché sono senza furgoni vaschetta tutto questo è un'idea così l'ideologia e poi questo favorisce la collaborazione tra tutte credo che questo sia solo il percorso di questi trent'anni che grazie anche al contributo di un metro a è stato ancora reso più evidente grazie
Che ringrazio Marco Lucchini adesso con grande piacere farò da madrina la firma alla firma di questo accordo di collaborazione consentitemi di chiudere su questa cosa voi avete ascoltato delle esperienze che sono non desiderata ma dell'esperienza e dire che si che vengono fatte qui dei numeri
Che pesa no significativi e pesano su una legge questo so che dal punto di vista comunicativo e mediatico non passa molto su una legge che è di tipo volontario
Non è una legge di obblighi e di sanzioni so che in questo periodo storico è più comodo dire che si obbliga a donare e che ci sono le relative sanzioni collegate se non lo si fa
Il racconto che avete sentito questa mattina vi fa vedere che in realtà quel racconto Ria un po'semplicistico
è un po'per lavare la coscienza rispetto al fatto che in tema dello spreco alimentare polare non produce degli affetti che le legislazioni che hanno introdotto questo questo sistema non hanno portato molto di più in termini di recupero
Avete visto che il recupero è faticoso complesso articolato non c'è una ricetta unica visto che già parliamo di cibo
E quindi rendere più semplice il percorso è più difficile ed è stato per me anche in questi anni e raccontare la legge centosessantasei perché è una legge volontaria e rivendico questa scelta la difenderò per sempre
Anche se qualcuno volesse modificarla
Bisogna lavorare bisogna studiare i bisogna impegnarsi bisogna che delle le a sempre più persone aziende professionisti credano in questo percorso ognuno faccia la sua parte e la comunicazione una parte rilevantissima in questo in termini positivi perché se si raccontano dell'esperienza io faccio queste conferenze stampa per dire che è possibile
Se lo fa il pizzaiolo del centro commerciale che io non conosco di Roma
Lo può fare il pizzaiolo di qualsiasi città d'Italia se lo fa una nave da crociera che cinque mila persone ogni giorno che fanno colazione pranzo cena merenda aperitivo e quant'altro
Non c'è ragione per cui non lo posso fare metro non c'è ragione per cui non lo possa fare il negozio sotto casa o il mercato generale
è difficile
Certo perché così come perché abbiamo a che fare con alimenti delicati e sovrano alimenti che non finiscono ha come dire a fini energetici per creare energia
Finiscono sulla tavola di qualcun altro e quindi se io devo dire che deve essere recuperato bene in cibo che bisogna rispettare quel minimo di regole che significa avere quel numero di quanti le vaschette in cui mettere il cibo
Se si trasporta cibo testate ed è un alimento cotto un surgelato quarta gamma de forse se abbiamo un conto contenitore di polistirolo questo si richiede nel trasporto
Ebbene averlo non basta più quello che si faceva con buona volontà tanti anni fa caricare nella macchina del volontario la teglia così come non si può fare perché questa legge è una legge che guarda la dignità di chi riceve quel cibo che deve avere la stessa dignità
Che il vostro cliente quando viene nel negozio ad acquistare quel prodotto pretende in termini di rispetto delle corrette prassi genico sanitarie quindi detto questo oggi è una puntata delle tante che abbiamo fatto ce ne saranno delle altre
Però credo che oggi il momento più bello e significativo sia la firma per i quando si firma qualcosa lo si mette nero su bianco
Vuol dire che l'idea diventa un progetto che prosegue nel tempo io lascerei chiudere perché poi
Non è il nostro lavoro qua dentro e volutamente l'abbiamo organizzata la Camera perché questo è il luogo dove
Chiunque può condividere le sue esperienze ma soprattutto dove le esperienze se possibile devono diventare delle delle leggi dello Stato
La sera e la parola Tania Corps perché appunto credo sia importante lasciare l'ultima parola a chi ha colto un'opportunità
La legge c'è alla legge volontaria si poteva anche non coglierla emesse qualcun'altra ha deciso di di assumersi questa responsabilità
Grazie Ambrogio no Comas mettendo la lotta contro alla Specola dentaria e molto importante per il noleggio e Metro Italia perché e patente alla nostra identità e io non è un onore oggi fermare queste impegno con voi che sia cioè non sono Ali attivi su questo e Petralia piana dei tanto tempo
Sono sì cloro Segura che grazie alla nostra gettone nazione dei riusciremo a sensibilizzare sempre ed è più al mondo corretta perché anche i respiratori né al loro piccolo Positano
A vincere questa sfida grazie
Facciamo uno