Celebrazione del Cinquantenario delle 4 giornate di Napoli nell'ambito delle manifestazioni per il Cinquantenario della guerra di Liberazione

Signor presidente della Camera
Autorità
E con grande onore e commozione che mi accingo quale rappresentante della città
A porgere il saluto di Napoli ed il ringraziamento per aver voluto essere qui questo oggi a manifestare la vostra testimonianza
Per la celebrazione del cinquantesimo anniversario delle quattro giornate di Napoli
Il popolo napoletano fu il grande protagonista di quelle evento storico che ciottolato fondamenta per la costruzione di un avvenire di pace e di democrazia
Chi prese parte a quell'avvenimento deve essere ricordato e commemorato dalla città
Perché i suoi caduti civili e militari seppero con il loro sacrificio ed il loro martirio riscattare Napoli nel nome della libertà contribuendo alla realizzazione di un grande progetto di rinnovamento
Ed è questo fattore importante che accomuna la lotta di ieri e la situazione attuale
Quella volontà cioè verificare qualcosa di nuovo attraverso l'intensificazione di uno sforzo comune puntuale
Indispensabile necessità per un futuro non più carico di incertezze e di precarietà
Napoli
Il suo popolo la sua gente vogliono anche ora essere protagonisti di un nuovo grande periodo storico
Napoli anche oggi combatte la sua lotta non cruenta per fortuna ma altrettanta carica di pathos partecipativo
Ed è una battaglia contro l'indifferenza condono la logica dall'assistenzialismo
Si batte per l'affermazione del riscatto civile e morale
Conosceva delle difficoltà di un cambino che deve intraprendere sì da sola basandosi sulle proprie energie ma con l'attenzione doverosa dell'intera nazione
Le forze positive i fermenti intellettuali e culturali che attraversano Napoli sono ben vive e la constatazione viene da chi
Solo da poco tempo è stato chiamato al difficile compito di indirizzo e di coordinamento amministrativo della città e quindi ha potuto verificare che il bisogno di tessere un discorso comune
Per il raggiungimento di obiettivi unitari validi per l'intera collettività e ben presente nella coscienza di ognuno e come la volontà di iniziative che tendano a non dividere gli sforzi sia ben radicata
Tutto ciò assume signori una grande importanza
E la vostra presenza costituisce un sicuro e porte esempio di unità ed indica la strada del richiamo alla partecipazione attiva alla realtà democratica in ogni settore della vita associata
Il patrimonio storico delle quattro giornate appartiene non solo a Napoli
Ma tutto il Paese e di un ricordo di quella lotta spontanea popolare non va cancellato
Bensì è saltato soprattutto nei confronti delle giovani generazioni affinché si diffonda il sentimento ed il convincimento che bisogna operare in senso positivo contro l'indifferenza
Occorre appunto sconfiggere l'indifferenza l'apatia riaffermando il senso del dovere
E non si possono accampare più scuse ognuno deve attivamente fare la sua parte
La logica perversa dell'attesa è stata definitivamente battuta dalla realtà e dagli eventi storici
E questo che le quattro giornate a mio sommesso avviso già cinquant'anni fa indicarono quale via da percorrere ed è verso questa strada che bisogna incamminarsi senza alcun indugio
Napoli ed i suoi cittadini sapranno trarre grande insegnamento dalla commemorazione del cinquantesimo anniversario dalla lotta di liberazione di questa città
Che non vuole dimenticare perché con la memoria storica che un popolo costruisce un futuro diverso e migliore perse e per le nuove generazioni
Grazie signori per Napoli e per questa nostra Patria che
è una è resterà una
La parola l'onorevole tira Anselmi
Signor presidente della Camera autorità cittadini vi devo ringraziare per questo invito che mi avete rivolto di essere io partigiana del Nord qui con voi oggi accelerare le quattro giornate di Napoli
Le giornate che hanno visto il popolo giustamente protagonista di una lotta di una battaglia per ridare la libertà al nostro Paese
Perché ovunque i cittadini hanno voluto essere protagonisti di questa battaglia per la libertà
La loro presenza ha voluto sottolineare l'esigenza che la libertà ieri come oggi non sia un dono che aspettiamo da altri ma sia una conquista che rinnoviamo giorno per giorno perché il popolo attraverso la sua sovranità sia padrone del suo destino
Mi pare che giustamente le celebrazioni che si danno svolgendo in tutto il Paese sottolineano questa verità
La libertà
Non è mai una conquista definitiva
E va perciò rinnovato ogni giorno il nostro impegno non tanto certo oggi in termini militari di guerra di lotta
Ma certamente oggi ancor più di ieri in termini pacifici civili ma non per questo meno determinati meno forti
Abbiamo bisogno di riscoprire
I valori sui quali cinquant'anni fa
è iniziato il cammino del nostro paese per riscoprire per ritrovare una vita democratica una vita cioè affidata alla nostra personale responsabilità affidata alla responsabilità di tutto il paese
Certo le condizioni di oggi non sono quelle di ieri
Ma credo valga la pena di ricordare l'ammonimento di un giovane studente Giacomoni
Fucilato a diciotto anni
A Modena
Perché partigiano
Prima diresse il pugilato Giacco Molinelli ha scritto una lettera ai suoi compagni di scuola
Ha raccontato perché aveva scelto di estrarre un partigiano
Margini alla lettera dicendo
Vi devo lasciare
Perché tra pochi minuti sarò fucilato
Ma pregava i suoi compagni di scuola
Non consideratemi un errore
Ci vuole meno a morire per un'idea che non vivere ogni giorno per quella idea
Ecco forse oggi abbiamo bisogno tutti
Deve ritrovare per i quali l'idea
Vale la pena
Di partecipare
Di costruire il tessuto morale e civile politico del nostro Paese
Su quali valori
Immaginiamo di poter saldare il nuovo che viene avanti la domanda di novità di cambiamento
Per le cose che devono essere cancellate ma soprattutto per le cose nuove che dobbiamo costruire e allora io credo che soprattutto ai giovani oggi
Vada rivolto una bello
Un appello a non lasciarsi frastornata da chi li usa
Un appello perché rifiutino
Le false prediche di chi vorrebbe vedere un Paese solo di corruzione anziché un Paese
Certo a da cancellare
Episodi di corruzione ma che per cancellarli ha bisogno che i giovani scoprano
Altre motivazioni
Per poter partecipare
Alla vita del Paese perché la vita non vale tanto e soprattutto
Per quello che ci viene dato la vita il senso del nostro impegno lo ritroviamo laddove cogliamo un valore per il quale spendere la nostra vita ieri come oggi bisogna spendere
Nostro entusiasmo la nostra volontà la nostra capacità di rimanere protagonisti della vita del Paese tanto più c'è bisogno che siamo protagonisti quanto più è vero che è il momento che viviamo è un momento di cambiamento
Ma il cambiamento se vogliamo guidarlo nel segno della libertà e della pace è un cambiamento che ha bisogno che una classe dirigente scommetteva sul nuovo da costruire e i giovani non possono essere ai margini di questo impegno stiamo attenti a chi dice
Che tutto è guasto per convincerci a stare a casa non si deve andare a casa
Tanto più gravi e impegnative sono le nostre responsabilità tanto più dobbiamo esserci perché il cambiamento sia un momento di crescita della democrazia
E la democrazia cresceva se cresce la nostra partecipazione se c'è il nostro impegno
Se il popolo non va a casa per lasciare a pochi e spenti di decidere del paese se il popolo rimane protagonista delle vicende del nostro Paese perché queste vicende Conte in meno quei valori quelli ideali quelle scelte che cinquant'anni fa hanno visto unito il Paese il Sud come il Nord domenica
Ero a Gaggio nella Appennino Emiliano nella lapide che ricordava l'eccidio commesso verso quella popolazione c'erano giovani c'erano i nomi di giovani meridionali
Che dopo l'otto settembre non erano riusciti a passare fronte e tornare alle loro famiglie quei giovani sono rimasti lassù nelle nostre montagne
E hanno combattuto con noi la battaglia per la libertà per la libertà di tutto il Paese per novità di tutto il Paese
Questa battaglia non è oggi finita questa battaglia continua e noi dobbiamo sentire intorno a questi valori comuni la esigenza la necessità l'impegno ad esserci perché niente è perduto fin quando il popolo
Rimane sovrano anni le sue mani la possibilità di decidere del suo futuro certo è un futuro
Ricco di speranze ma anche con tanti punti interrogativi perché ciò che sta cambiando coinvolge tutto il mondo ciò che sta cambiando apre ed esige impegni diversi e non nel passato se è vero come è vero e i più grandi problemi che sfidano oggi l'umanità
Sono problemi in qualche modo planetari come costruire una pace diversa dall'equilibrio delle grandi potenze
Come ridistribuire la ricchezza perché non ci sia più un mondo dove la ricchezza è eccessiva ma dove le aree di miseria si allargano
Come salvare l'ambiente
Quanti problemi sono davanti a noi e questi problemi noi stiamo ogni giorno di più scoprendo e proprio perché sono planetari
In qualche modo esigono una maggiore capacità di essere fra di noi solidali
Dobbiamo affrontarli insieme questi problemi altrimenti la risposta l'assoluzione non sarà idonea all'alta domanda
E questo cambiamento pone
Dobbiamo quindi essere oggi più capaci di solidarietà che noi ieri solidali nelle nostre città
Per ridare per costruirle secondo un volto più umano dobbiamo essere solidali fra i popoli
Non discriminando nessuno perché là dove c'è un uomo lite ad esserci il nostro impegno per l'umanità non importa
Di quale razza di quale ed Enea di quale cultura di quale religione esso sia e l'uomo
E noi abbiamo scoperto
Con il suo valore con la sua dignità
Ed è per questo uomo per questa umanità e noi dobbiamo oggi rinnovare un impegno di presenza di iniziativa di lotta ecco io credo che solo così
Le commemorazioni e in questi mesi faremo in tutta Italia della Resistenza di questa battaglia per la libertà non saranno rievocazioni solo perché ha vissuto quegli anni certo chi li ha vissuti sente dentro di sé propongono
L'esigenza della fedeltà ai valori e allora ci hanno animato ma questi valori oggi sono di tutti sono di tanti
E noi dobbiamo impegnarci perché su questi valori il nostro Paese
L'umanità affronti questa grande svolta ed è davanti a noi sapendo e se noi non tra diremo
Il sacrificio l'impegno i valori di quanti hanno combattuta cinquant'anni fa
La battaglia per la liberazione ebbene e nella nostra fedeltà ai valori e noi possiamo portare dentro di noi la speranza che il futuro sarà degno di questo passato
Prendere la parola il presidente della Camera onorevole Giorgio va pulito
Cittadini di Napoli a voi tutti alle autorità civili religiose e militari
Ai rappresentanti delle associazioni partigiane combattentistiche ai familiari dei caduti delle quattro giornate
Porgo il saluto del presidente della Repubblica insieme con l'espressione del suo vivissimo rammarico comunicato appena qualche ora fa e non poter essere presente impedito da un improvviso appunto accesso febbrile
Per non poter essere presente come aveva deciso con particolare convincimento e calore eppure essendo impegnato a tornare nella nostra città di chi a un mese
Essere presente qui per rendere onore ai combattenti delle quattro giornate e alle forze armate
Per rendere omaggio a chi allora sacrificò la propria vita per la libertà e per la patria
E a dire la sua vicinanza e solidarietà al popolo e alla città di Napoli
Certo cittadini
è una grande occasione quella che ci offre anche a Napoli il cinquantenario della Resistenza dai drammatici giorni del settembre mille novecentoquarantatré ai gloriosi momenti dell'aprile mille novecentoquarantacinque
Una grande occasione per tornare alle origini della Repubblica per attingere a un patrimonio insostituibile di esperienze e di valori nazionali ideali e morali
Si deve ripartire di di di non si può partire da zero nello sforzo in cui oggi siamo impegnati
Nello sforzo volto a dare nuova credibilità alle istituzioni repubblicane nuova vitalità al sistema democratico
E dunque ci servono non celebrazioni retoriche formali ma rievocazioni capaci di restituire agli italiani di tutte le generazioni e specialmente ai giovani il filo della nostra storia migliore le ragioni profonde di una convivenza unitaria
Napoli è dentro quella storia la resistenza e con essa la Nuova Italia democratica nascono proprio cinquanta anni fa
In quelle settimane sconvolgenti che culminarono a Napoli nel motor liberatorio consacrato in questo monumento fu allora che si toccò il fondo e che si cominciò a risalire
Le giornate che seguirono l'otto settembre
Furono le più gravi che l'Italia abbia attraversato da quando esiste come Paese unito così scrisse poco dopo nell'ottobre uno straordinario intellettuale e patriota jaime Pintor
Che da Napoli avrebbe poi tentato di passare le linee per raggiungere le formazioni partigiane nei territori occupati e avrebbe trovato la morte in quel tentativo ucciso da una mina tedesca
Furono giornate egli così lady Fini di vero e proprio disfacimento della compagine italiana
Sì pagarono a caro prezzo l'ambiguità con cui si era ricercato e concluso l'armistizio con gli alleati l'assenza di ogni volontà e capacità di prepararsi a fronteggiare la reazione tedesca
Ma quelle giornate
Videro anche i primi germi della riscossa dividerò a Porta San Paolo a Roma a Piombino a Cefalonia e in altri luoghi ancora e infine a Napoli
Scattarono così del mondo le animatrici di quel che sarebbe nei mesi successivi cresciuto come movimento partigiano come guerra di liberazione
L'impulso di libertà e di dignità la volontà di non subire il sopruso e il servo maggio da parte dello straniero il bisogno di pace per curare le ferite della guerra
In ciascuno di quei primi episodi di resistenza si espressero sentimenti e valori essenziali si espressero d'impeto spontaneamente irresistibilmente
Più tardi in quella parte d'Italia che rimase più a lungo occupata si sarebbero espressi informe meglio organizzate e consapevoli
Le testimonianze sulle quattro giornate cittadini di Napoli
Testimonianze che arrestano consegnate agli storici sono sufficientemente ricche puntuali da non temere tentativi tardivi e calcolati di grossolana svalutazione
Di manifesta manipolazione della verità
La portata e il significato
Di quella sollevazione contro le forze naziste non possono nemmeno costringersi in rappresentazioni di maniera che concedano al mito via o fondi comuni
Si trattò di una prova drammatica per le migliaia di cittadini e soldati
Che costò più di duecento caduti e feriti che beh i suoi epicentri in diversi quartieri che si diede i suoi campi che si propose conseguì risultati liberando ostaggi e impedendo distruzioni che costrinse le truppe tedesche a cominciare dal famigerato colonnello show ad abbandonare la città le medaglie d'oro al valor militare hanno unito in un solo simbolico omaggio Napoli e i suoi più giovani eroi Giovanni Capuozzo Pasquale Formisano Filippo illuminato Mario Menichini
Insieme ad essi furono tanti i meno giovani che combatterono organizzarono caddero gente semplice e uomini dell'antifascismo militante
Non fu istintivo ribellismo popolare fu risposta prorompente a un nemico che si era dolorosamente imparato a conoscere a identificare come tale
Il fascismo
Da regime di oppressione
Che aveva avuto anche a Napoli nella classe operaia come nei circoli intellettuali i suoi oppositori combattivi e tenaci si era tramutato in regime di guerra e aveva aperto la strada al dominio dello straniero nazista
Nei venti i terribili giorni che separavano l'annuncio dell'armistizio dall'inizio della sollevazione armata
Il popolo napoletano conobbe il terrore
E la barbarie nazista l'orrore dei rastrellamenti dei saccheggi delle rappresaglie degli eccidi spietati come quello del marinaio
Fucilato il dodici settembre in cima alle scale dell'università come quello a cui furono condannati in quello stesso giorno quattordici carabinieri poi trascinati fuori di Napoli per l'esecuzione
E cd e devastazioni nella lapide dettata dal rettore Adolfo Omodeo
Per l'atroce episodio del dodici settembre si sarebbe ricordato che su quella soglia
Della casa della scienza la ferocia tedesca uccideva un marinaio italiano per simulare un pretesto al meditato incendio dell'università
Sette volte gloriosa nei secoli
E la più sinistra di quelle settimane
Cittadini la più sinistra sintesi di quelle settimane cittadini di Napoli restano i proclami del colonnello show dal primo con cui si impone lo stato d'assedio il coprifuoco e si annuncia che verrà immediatamente passato per le armi
Chiunque agisca contro le forze armate germaniche o venga trovato in possesso di qualsiasi arma essi ammonisce che ogni soldato germanico ferito o trucidato verrà vendicato cento volte
Il luogo del fatto e i dintorni immediati verranno distrutti e ridotti a rovine
Al proclama successivo con cui si promette una ricompensa di lire mille e viveri a chi collaborerà col comando germanico per l'arresto di prigionieri di guerra scappati
A quello con cui si istituisce il servizio obbligatorio del lavoro per tutti gli appartenenti alle classi dal mille novecentodieci al mille novecentoventicinque
E a quello di poco successivo con cui constatato il fallimento della precettazione si minaccia la fucilazione senza indugio degli inadempienti da parte delle ronde cui capiti di fermarli
Al proclama infine con cui si impone l'esodo della popolazione dalla fascia costiera
Si giunse così alle quattro giornate che non possono essere comprese
Se non si rivive il terrore nazista dei venti giorni precedenti se non si apprezza il valore di un'esperienza di massa e di una resistenza passiva diffusa che si proiettano ma poiché l'azione armata condotta da una coraggiosa rappresentativa avanguardia tra il ventotto settembre il primo ottobre
Non venne consegnato ai tedeschi nessun prigioniero di guerra o reati
Dei trenta mila napoletani precettati per il servizio obbligatorio del lavoro se ne presentarono centocinquanta
Le quotidiani
Brutali nasce e violenze
I rastrellamenti e quindi le deportazioni di giovani le distruzioni e i piani di distruzione in particolare dell'apparato produttivo fecero crescere nella popolazione
Un'esasperazione incomprimibile contro lo straniero capace di tanta oppressione il repressione e fu quel sempre più forte sentimento popolare
A spingere a una ricerca delle armi a muovere e sorreggere
I patrioti delle quattro giornate
Ma queste non possono pienamente comprendersi se non si rivive anche tutto intero l'orrore della guerra
In cui il fascismo aveva trascinato il Paese mi si consenta di Rillo di ricordare anche come esperienza personale e familiare
L'esperienza del popolo napoletano tra l'agosto e il quarantadue e il settembre del quarantatré quei tredici mesi
Di bombardamenti massicci spaventosamente distruttivi quegli oltre cento bombardamenti che ti trascinavano nel cuore della notte a precipizio
Nella profondità dei ricoveri
Ricavati da quelle spettrali capita di tufo che sono come il ventre della nostra città
Una città che si ridusse allo stremo affamata alla fine senza luce e senz'acqua senza nemmeno più sirene funzionanti per dare l'allarme del bombardamento imminente
E che cosa che era quell'umanità abbruttita misera da sempre io ora anche condannata a una esperienza di inaudito terrore
Nella quale si ritrovava mescolata
Al riparo di quella stessa nuda Grotta di tufo con gente d'ogni ceto
E che cos'erano le distruzioni che ci attendevamo tutti senza distinzioni quando tornavamo a rivedere Lanucci
Le quattro giornate cittadini di Napoli furono estremo sussulto liberatorio al termine di una terribile esperienza collettiva e furono solo l'inizio
Di una difficilissima mai conclusa ricostruzione anche se sono passati cinquant'anni
E anche se da allora Napoli ha attraversato tanti alti e bassi e dunque anche periodi e fenomeni di indubbio sviluppo e di progresso
Non si dimentichi neppure oggi che questa fu in Italia la città più distrutta e sconvolta dalla guerra
E la stessa ripresa iniziò nel modo più convulso in quell'inverno quarantatré quarantaquattro che fu vissuto tra persistenti durezze e privazioni nell'ebbrezza
Della liberazione e dell'occupazione da parte degli alleati con un carico dirompente di energie vitali protesi a cercare per le vie più disperate o più spregiudicate
L'uscita dal tunnel della guerra e delle sue conseguenze
Tutto quel che allora accadde si rispecchiava nella condizione dei bambini
In una delle cronache anglo americane di quel periodo Piura tornano a circolare si legge la frase Napoli e il più vasto vivaio di bambini nel mondo
Sì
Fu lunga da passare quella nottata
Vale la pena di ricordarlo in un momento come quello attuale così difficile per il Paese e in modo particolare per Napoli abbiamo conosciuto e abbiamo saputo superare i momenti ben più drammatici
Anche se nella vostra città non tutte le ferite di cinquant'anni fa vennero rimarginate pure di ciò continuiamo a pagare il prezzo nessun confronto dunque possibile tra questi allora significò
Prima di operazione e poi ricostruzione e quel che stiamo affrontando oggi
Ci stiamo liberando oggi dobbiamo liberarci in un sistema di libertà e di democrazia che è rimasto da allora conquista essenziale e discriminante
Dalle degenerazioni che hanno via via deviato il cammino dalla strada aperta con la Resistenza è tracciata con la Costituzione dobbiamo Rispoli costruire un sistema di valori e di comportamento
Dire ore e di impegni condivisi che favorisca il superamento di una fase critica per l'economia e la società italiana une coloro un'economia una società tanto cresciuta
Incomparabilmente più ricche e avanzate
Nel loro complesso di cinquant'anni fa
Ma segnate da troppe distorsioni e da troppi squilibri di cui il Mezzogiorno una gran parte di esso la città e l'aria di Napoli risentono ormai insopportabilmente attendiamo in questo spirito
Cittadini di Napoli all'esperienza umana e al patrimonio ideale e morale che attraverso i bagliori delle quattro giornate giunsero a prendere piena luce nel più lungo percorso della Resistenza
Quell'esperienza maturata e sofferta negli anni della guerra fascista e dinanzi al repentino scatenarsi a cominciare da Napoli del terrore nazista
Quell'esperienza e quel patrimonio di valori furono unificando tutti per la nazione italiana
Ciò non fu chiaro a tutti nella nostra città tra il quarantatré e il quarantacinque e ancora dopo ci fu qui un aumenta e tormentata evoluzione democratica
Ma il senso di un ritrovato comune impegno e destino nazionale fu ben chiaro agli spiriti più illuminati
Ai cittadini più consapevoli mentre l'Italia come scrisse il più illustre di essi Benedetto Croce era tagliata in dunque e fu da quella penna
Che venne vergato l'appello affisso il Napoli il dieci ottobre ad arruolarsi per cooperare con le armate angloamericane nello scacciare dal suolo italiano il comune nemico
Già il nostro popolo diceva quell'appello
In ogni parte d'Italia nei più vari modi combatte e contrasta e uomini donne e fanciulli di Napoli
Hanno dimostrato pur come scarse armi che sono riusciti a procurarsi quel cuore e quello spirito pugnace e quello spontaneo eroismo che in passato di forse in famose difese della nostra città contro gli stranieri
Noi dobbiamo raccogliere in guerra per l'onore d'Italia per l'Avvenire d'Italia tutte le nostre forze accettare per essa tutti i dolori tutte le rinunzie tutti i sacrifici questa è veramente
Lura dell'Italia
Così così come ci dicono queste parole
Di Benedetto Croce tendeva ad unirsi l'Italia quando era Pagliata in due ad unirsi
E la battaglia per l'onore e la dignità l'indipendenza della nazione della patria finché non è fosse liberato al centro e poi al nord l'intero territorio
Ad unirsi nell'azione volta a costruire innanzitutto nel Mezzogiorno già liberato le basi di una rinnovata più salda e partecipata democrazia la resistenza ma rivissuta così
Essa fu anche ricerca di un nuovo legame tra forze politiche e popolo
Fu anche affermazione di un nuovo rapporto tra popolo e forze armate nella fedeltà ai principi e ai valori della democrazia e se è vero che assunsero la guida di questo processo al sud come al Nord i partiti democratici appena risolti a vita legale o ancora operanti nella clandestinità
Si deve dire che sia assolsero allora un grande luogo nazionale unità le degenerazioni più o meno recenti e così gravi
Nell'esercizio della funzione politica in del potere non possono cancellare quel merito storico ma debbono indurre al recupero di quei tratti originari
Perché allora
Si riuscì a far rivivere la politica come dovere civico
Come identificazione di ciascuno con la vita pubblica si ritrovò il senso della politica come inseparabile in tal senso dello Stato e a ciò si teme e si può ritornare
Così
Sarà più agevole anche rinnovare quel patto nazionale di convivenza unitaria che condizione di ogni ulteriore progresso del Paese
Nella prospettiva di un'Europa sempre più integrata e di un mondo sempre più interdipendente
Per rinnovare quel patto occorre procedere sulla via del risanamento e delle riforme
Sulla via del risanamento politico e morale anche sono reagendo con i mezzi necessari il corso dalla giustizia
Sulla via delle riforme come si è cominciato a fare rispettando la costituzione ed è leggi anche nel proporsi di modificarle nessun cambiamento può essere perseguito o minacciato
Fuori dei binari costituzionali
Anche da una riforma in senso coerentemente airbag giornalistico dello Stato occorre far scaturire non una separazione
Ma un effettivo avvicinamento tra regioni del nord e del sud nelle condizioni di vita
Nelle opportunità di sviluppo nei presupposti di illegalità e di costume civico indispensabili per ogni reale progresso
è responsabilità di tutti riuscire
In primo luogo ma non solo di chi governa il Paese e anche responsabilità di quanti sono chiamati in questa Napoli così travagliata
Tutti i cittadini
A dare prove di una nuova capacità propositiva e ricostruttiva di una nuova capacità di autogoverno in risposta a problemi drammatici di civiltà e di lavoro di chi era valorizzazione delle risorse umane di cui disponiamo
Siamo sorretti
Da una forte consapevolezza nazionale unitaria e il Presidente della Repubblica aveva inteso darcene testimonianza ancora una volta oggi con la sua presenza
Ma ci deve animare cittadini di Napoli anche la stessa passione speranza e volontà di riscatto di cinquant'anni fa
Venduto l'esilio luglio perduti con la deposizione e coloro che il presidente della candelabri del tutto