Più libri più liberi 2018 - Conversazione con Francesco Saraceno sul suo libro "La scienza inutile. Tutto quello che non abbiamo voluto imparare dall'economia" (Luiss University Press)

Radio radicale ancora più libri più liberi in compagnia di Francesco Saraceno benvenuto radio radicale anzitutto grazie allora siamo qui per parlare della scienza è inutile tutto quello che non abbiamo voluto imparare dall'economia edito da lui sperasse con un saggio
Molto interessante di Martin Wolf allora innanzitutto raccontiamo ai nostri radioascoltatori che cos'è
La scienza inutile qual è l'assenza di facesse inutile l'economia grazie ovviamente essendo io un economista come può immaginare il titolo è una provocazione
Perché la tesi del libro e che bisogna conoscerle economia perché se si conosce l'economia non la la si rende non inutile cioè il fatto che
è inutile dovuta al fatto che troppi
Mi trattano troppi discutono e troppi la applicano senza veramente conoscerne quindi fanno dei disastri ecco la scienza inutile in qualche modo ci conduce all'interno
Del del mondo dell'economia con una chiave di lettura molto interessante ovvero quel nostro motto del conoscere per deliberare Chezzi ripete
Conoscere per deliberare perché ovviamente oggi come oggi l'economia alcuni termini economici la tenuta delle Borse lo spread tutto quanto quello che si vuole intorno a agli agli Stati si muove attraverso l'economia e sull'economia vengono giocate campagne elettorali
Paure pubbliche
Vizzini efficienze virtù ma
A suo avviso quanto l'economia in qualche modo fa comodo che rimanga una scienza oscura perché leggendo questo libro diciamo
Lei si è messo anche a spiegare ad illustrare alcuni procedimenti alcuni passaggi però questo avviene raramente insomma all'interno del dibattito pubblico perché mi viene in mente c'è solamente sulle reti Rai dottore il professor Cottarelli che diciamo da Fazio fa un quarto d'ora cercando di di scommettere raccontare un po'quello che è avvenuto nella settimana però
Diciamo c'è veramente pochissimo di pubblica divulgazione è una domanda molto complicata
No perché va al nodo della relazione fra economia e politica cioè si potrebbe pensare si c'è chi sostiene che la che la politica che ai suoi interessi ci selezione lettere che gli servono e quindi poi le altre le scarta proprio perché è meglio che non si conoscano
Io sono piuttosto che l'opposto e cioè che che in sé disse tanti anni fa nel trentasei che ogni ogni uomo politico è schiavo di qualche economista defunto o vivente io sono convinto che effettivamente la
La la
Le teorie economiche influenzino il Polesine che le faccio un esempio molto semplice negli anni per gli amici quaranta e gli anni Cinquanta Latteri economica dominante dice cinquanta sessanta anche diceva che lo Stato deve regolare l'economia
E che quindi l'economia da sola non sia autorevole che ci serve che serve quindi una una regolamentazione da parte dello Stato
Questa cosa era così
Dominante pensiero economico che si trasferiva la politica e quindi che tu fossi un partito socialdemocratico o un partito cristiano sociale quindi moderata dice no la nostra democrazia cristiana entrambi questi patti di condividevano quest'idea che lo Stato dovesse regolari l'economia
Al contrario oggi per fare terrebbero per arrivare a cose più recenti
Al contrario oggi che tu sia un partito socialdemocratico un partito di destra moderata entrambi questi partiti aderiscono a un a un modello del mondo Onida del mondo che è quella che io nel libro chiamo del nuovo consenso che dice che no che lo Stato non deve intervenire che fa come sappiamo questa questa
Consonanza di teorie economiche fra fra la destra e la sinistra che poi ci ha portato ai populismi se andiamo a Trump quel break SIP Salvini da noi e così via
Ecco c'è una citazione molto interessante riviste un Churchill del mille novecentoventinove all'epoca era non era ancora primo ministro ma era cancelliere dello Scacchiere insomma una sorta
Il ministro plenipotenziario dell'Economia potremmo chiamarlo in questo modo
Priva del Esatri Umbria però c'era anche mi pare il dicastero dell'agricoltura di legato allo scacchiere
Il dogma ortodosso del Tesoro che qui è sostenuto con fermezza e che nonostante quelli che potrebbero essere i vantaggi politici o sociali di una variazione di regola generale indebitamento dello Stato la spesa pubblica può creare ben pochi posti di lavoro aggiuntivi di cui nessuno permanente quando il governo e di depressi sul mercato monetario entri in concorrenza con l'industria e assorbe per se stesso risorse che altrimenti sarebbero state utilizzate dall'ingegno privato che così facendo aumento del prezzo del denaro per tutti quelli che ne hanno bisogno
Questa mille centoventinove sembra scritto sembra poter esaudire sollecitava Borsarelli queste la cosiddetta delle dello spiazzamento cioè che non cerca
Che non c'è uno spazio per la per l'azione pubblica perché l'azione pubblica se se il governo entra nell'economia
Scaccia fuori
Il l'iniziativa privata questa materia che ai suoi meriti se l'economia in piena occupazione se lo sapesse i mercati sono in grado di Prodi di far sì che ci sia una domanda sufficiente di beni per coprire la produzione e quindi e quindi le l'economia in una sezione chiamiamola ottimale anche schermi e che a me non piace molto
è ovvio che un intervento pubblico se se tutti i frigoriferi son domandati dal da dai consumatori sego se il governo domando un altro sito ritrova Sophie pericolo lo lo toglierà un consumatore oppure ne farà aumentare il prezzo il problema è che questa stessa teoria viene a volte applicata quando l'economia è molto al di sotto del potenziale quindi quando oggi mi viene detto
Attenzione lo Stato non dovrebbe in termini all'economia perché spiazza la spesa privata io può quale spesa privata dove la spesa privata che stiamo scherzando se abbiamo un dieci per cento di disoccupazione si aprisse abbiamo le fabbriche chiudere qui e quindi è un po'la tesi del libro ogni momento ogni congiuntura storica alla sua teoria che si applica e il problema che troppo spesso e questo ha reso l'economia la scienza inutile troppo spesso ci sono applicate le le teorie in maniera acritica
Oggi dire che lo Stato non ha un ruolo gioca economia con un tasso di occupazione al al dieci per cento
Mi permette mi consenta il termine una scemenza
Negli anni Settanta fare politiche keynesiane quando c'era un problema invece dell'offerta che tra il prezzo del petrolio che era troppo alto era una scemenza ogni fase storica ogni congiuntura a il suo alla sua politico nomi e quello che prova a fare un questo piccolo Liber quale dire
Sì è tutt'pubblico torniamo alla domanda sua divulgazione che mi faceva lei se tu pubblico vuoi capire di cosa stanno discutendo Cottarelli e bagna i per fare due nomi perché sono nel dibattito pubblico
Devi sapere da dove vengono sia Cottarelli che bagna e perché se tu capisci quali sono lì lì
Diciamo il quadro teorico anche se seppur semplificate divulgativo di questi due ore di questi due economisti capisci meglio coi suoi termina questione e puoi farti un'idea e forse non fatti poi
Fino alle diciamo da dai profeti vari ed eventuali ecco
Siamo quasi in chiusura questo spazio approfondimento interessante vedere come questo libro ovviamente rientra anche all'interno del dibattito pubblico che attraversiamo perché ovviamente diciamo i cosiddetti corsi e ricorsi storici di dichiarare in Oria non attraversano solamente di fatti storici insieme a soprattutto il fatto economico è un fatto storico e già di questo spesso diciamo ce ne dimentichiamo perché vediamo l'economia staccata dal processo storico
Ecco a suo avviso questa proiezione che stiamo avendo in tutte le economie europee tutti e l'economia degli Stati europei
Quali processi storici causerà sul medio sul lungo periodo perché l'idea è che quando si parla l'economia di di tutto quanto quello appunto di cui abbiamo accennato adesso
Al di là della della poca conoscenza sia anche la la percezione che tutto questo sia un fenomeno temporaneo passeggero invece è realtà incide quanto un processo di mutazione
Storica come una rivoluzione vera assolutamente serio
Lei vi sarà una domanda più difficile cioè quale sarà l'eredità della crisi che stiamo vivendo in Europa e non solo in Europa peraltro dimentichiamo tram previste sei del fare
Questa domanda estremamente complessa io non lo so l'ultimo capitolo si chiama Sat pare con richiamo
Mi richiamo Legnini andrà a distanza
E la risposta che do è che io non so dove andare come credo che chiunque sia onesto non posso dire dove andrà l'economia e quindi dove andrà il nostro la nostra comprensione della realtà
Quello che però dire dove non dovrebbe andare fieri penso che quello che dovremmo noi aver imparato dalla crisi e che bisogna che gli economisti siano umili
E che le solo di che ogni soluzione semplice sia vagliata perché l'economia storia compresa in un mondo globale ancora più pensi soltanto a questa domanda che le faccio in cui di cui io non ho una risposta ma che in qualche modo mio il mio programma di ricerca
Quale socialdemocrazia in una società globale in cui lo Stato sovrano perde quote
O si ritorna allo Stato sovrano che tutta la tesi dei sovrani stile sia di destra o di sinistra oppure si deve immaginare un ruolo per lo Stato regolatore nell'economia globale pensi
L'ampiezza di questa domande la complessità di questa domanda chi viene e ti dice
Ah sì io passai chiudono le frontiere agli immigrati ha risolto tutti i problemi
O o chi d'altra parte dice io faccio spesa keynesiana come se come se possibile Milano centoquaranta ovviamente non ha risposto pochi dice lascia tutto in mano i mercati riduco il debito perché l'unica cosa che conta non ha la risposta giusta perché il mondo è molto più complessa di così quindi quello che quello che io ritengo che la crisi abbia aperto una fase storica estremamente interessante dal punto di vista intellettuale al prezzo di una devastazione sociale ricchezza sotto i nostri occhi e che però
Occorre gente di buona volontà in qualche modo c'è occorre che gli economisti e i policy makers
Facciamo sfoggio di umiltà
E purtroppo io vedo mancare quasi ovunque in Italia e non soltanto io vivo in Francia nutre l'abbiamo data a Orlandini anzi in questi giorni ce lo mostra la Francia non sta molto meglio in termini di disagio sociale sotto di incapacità
Delle élite di comprendere cosa sta succedendo
Francesco Saraceno grazie per essere stato con noi la scienza inutile tutto quello che non abbiamo voluto imparare dall'economia aiutarmi sprazzi grazie ancora per aspettiamo il destino
Grazie a voi cioè l'ho ascoltato seguito fino a questo momento rimanete come perché continuano le trasmissioni di Radio Radicale