Il futuro è la nostra storia - 3° Convegno Nazionale di Quarta Fase

Tizio ai nostri adesso il nostro convegno intanto più di ogni più che in ogni altra occasione ringraziando davvero tutti
Per
Aver trovato il modo di essere qui
Ci siamo interrogati a lungo in questa occasione se mantenere
Questo appuntamento tradizionale vista la coincidenza con una fase interna di partito che è già iniziata visto di impegni
Che in molte delle località del nostro Paese già tengono lontane alcuni amici
Eccetto ci rendiamo conto della difficoltà
Ma c'era parso davvero troppo singolare
Che proprio
Alla vigilia anzi all'inizio di questa fase congressuale
Così importante così decisiva all'inizio di una stagione politica così importante così carica l'innovazione
Che ci ha visto protagonisti che ci ha visto capace di determinarla che proprio noi non trovassimo il modo il momento per condividere insieme le mozioni le idee ma anche gli impegni
Per questa fase ed è per questo motivo sostanzialmente sia pure in questa forma come dire così sobria rispetto ad altri anni
Abbiamo preferito mantenere questo appuntamento
Che però è un appuntamento tradizionale solo nel luogo
Nel periodo in cui si svolge in realtà è carico è già stato detto presentandolo di molti elementi nuovi e innovativi
Si apre ne siamo tutti consapevoli
Una nuova grande importante stagione politica e noi siamo non solo consapevoli morbo vogliosi
Di aver concorso a determinarla noi sappiamo che una nuova stagione politica impone a tutti noi per primi
Il lo slogan che abbiamo scelto lo dice con chiarezza
Dire definire gli strumenti dell'azione politica di ridefinire i modi dell'azione politica e di guardare avanti che davvero lo spirito che ci ha mosso fin dall'inizio
Quindi
Un incontro più contenuto nei tempi in un periodo certamente in cui ci sono già altri impegni ma
Più incarico forse che in ogni altro anno della necessità di una riflessione politica tra tutti noi e della condivisione esatta di questa fase quarta fase
è nata per accompagnare
In questa esperienza politica la nostra cultura verso il grande appuntamento del Partito Democratico un Partito Democratico senza subordina
Senza declinazioni intermedie senza nostalgie
Capace di interpretare il futuro di parlare al cuore delle nuove generazioni e proprio in questo momento io credo debba riflettere a lungo su come
Noi
Ci attrezziamo per essere interpreti del futuro di questa nuova stagione così come lo siamo stati
Esattamente della fase alle nostre spalle
Ai nostri lavori partecipa arrivano in questo momento il
Segretario generale della CISL Raffaele Bonanni che salutiamo e che ringraziamo di essere qui sarà protagonista del dibattito subito dopo la relazione
Del di Beppe Fioroni che darà inizio ai nostri lavori oltre alla Segretario della CISL Raffaele Bonanni io credo sia doveroso aprire i nostri lavori con un saluto
A un amico che però salutiamo come candidato alla Segreteria nazionale del PdL che Dario Franceschini
Che è segretario nazionale
E per quanto ci riguarda
Si candida avendo dimostrato
Che si può da segretario nazionale del Pd non rinunciare a trovare una sintesi fra letta ante culture fra le tante sensibilità alle tante anime del PD si può farlo davvero questo partito si può uscire dal guado
Si può guardare avanti e forte della responsabilità dell'esperienza di questi mesi
Si candida con una mozione il coordinatore nazionale ne siamo tutti orgogliosi è qui con noi Del Piero Fassino
Che ringraziamo della sua presenza del suo impegno e della sua generosità
Credo allora
Si debba dare inizio ai nostri lavori con nella relazione introduttiva dei Beppe Fioroni
Care amiche cari amici
Siamo convinti che questo congresso e queste primarie costituiscano uno spartiacque per il nostro partito
In precedenza con Prodi e con Veltroni siamo andati alla verifica di un consenso prevedibilmente ampio attorno a una proposta di leadership naturale e persino scontata
Stavolta come sappiamo e come andiamo ripetendo la competizione è reale non solo tra candidati diversi ben identificati ma anche tra linee politiche che indicano ipotesi alternative
Può essere una grande occasione la nostra grande occasione la grande occasione del Partito Democratico ma può rappresentare anche una difficoltà
Per la questione stessa della nostra compagine
Riformista
Perché dico può rappresentare una difficoltà perché viviamo in un Paese singolare
Vedete come viene rappresentato il nostro congresso nel Paese dai mezzi di comunicazione
Sembra che si stia celebrando questo nostro dibattito interno come
Una disputa tra Orazi e Curiazi
Come una lunga ed eterna notte di San Valentino così non è
Noi abbiamo soltanto la convinzione profonda che chiamare i nostri iscritti i nostri militanti i nostri cittadini
A un confronto e un dibattito sia un elemento indispensabile per ridare slancio per fare le scelte importanti di linea di Progetto di programma di gruppo dirigente dei segretari nazionali e regionali
Ma questo capita perché c'è un'unica grande anomalia in questo Paese
L'anomalia che è rappresentata dall'unica teocrazia non iraniana
Tutta italiana che quello del partito più grande il Popolo delle Libertà che ha scelto che pensi uno solo parli a strapparle uno solo decida per tutti e tutti gli altri sono chiamate applaudire questa non è la nostra cultura questa all'inizio
Di un lento degrado della democrazia e non può sembrare una lunga lotta soltanto quel partito che sostiene ancora pensare che congressi le decisioni le scelte degli uomini e delle donne chiamate
A indirizzare la nostra linea politica debbano essere assunte insieme
Con un dibattito vero e non un dibattito nascosto anzi credo che questo nostro dibattito debba ancora migliorare credo
Che possiamo andando avanti evitare di inseguire qualche titolo di giornale qualche titolo di giornali meno e qualche dibattito più approfondito
Sui temi che riguardano il Paese
Forse ci potrebbe dare
Un po'di attenzione da dosso ma ci dà l'opportunità di far capire ai nostri concittadini che questo congresso serve
All'Italia non serve a fare la nostra conta in Terna e quanto più il dibattito sui temi sarà vero anche astro
Anche duro qualche volta più spazio Remo via quegli unanimismo ipocriti e ventisei ottobre quando avremo eletto il nuovo segretario nazionale del Partito Democratico sarà il Segretario di tutti perché si farà carico dei dati
A vere e di guidare un partito unitario sugli scopi e sui progetti che vogliamo realizzare dopo aver fatto una sintesi adeguata tra le posizioni che nel congresso ci sono confrontati
Credo che questa e la ragione vera del nostro congresso nessuno dei candidati alla segreteria nazionale sicuramente non è per Dario sicuramente non è per i nostri candidati alla segreteria regionale sanno bene di essere concorrenti
Sanno bene di concorrere coloro sforzo con il loro
Servizio individuale con la loro proposte coloro Progetto a rafforzare il Progetto di Partito Democratico rafforzarne il radicamento a cercare di dare a questa forza politica la capisco sa di vincere nel Paese
Sappiamo tutti noi lo sappiamo e ne siamo fatti parte di
Un impegno pregnante anche in questo ultimo periodo della fase
Di congresso ne sappiamo bene che gli avversari e i nemici del Partito Democratico stanno fuori dal Partito Democratico
Nessuno dei candidati alla segreteria è un nostro nemico nessun candidato alla segreteria è un nostro avversario dal ventisei lavoreremo comunque tutti insieme
Voi
Intendiamo portare il contributo delle nostre idee
Sapendo che il dibattito interno si svolge in un contesto sociale e politico pieno di tensioni di paura
Quelle paure che si apre sono ancora di più né ceti popolari e più deboli della nostra società anche se la crisi economica lascia intravedere i primi deboli segnali di ripresa dobbiamo ancora tenerci pronti a bloccare ad arrestare un'ipotetica recessione
L'economia italiana dimostra di avere potenzialità però i cambiamenti intervenuti nei mercati internazionali impongono riforme coraggiose
La gente e il Paese chiedono stabilità perché forte e la preoccupazione che conflitti interni alle istituzioni rappresenti in un danno per il Paese
Forse è proprio questa la ragione che ritarda l'inclusione dell'attuale di maggioranza di Governo anche se segnali significativi di avvertiamo ogni giorno di più
E scusatemi sul siamo al termine offre mistico nel dire segnali significativi credo che basta guardare la faccia di Fini di questi ultimi giorni per renderci conto che lungo questa strada siamo molto avanti
Benché screditato Berlusconi invece conserva pressoché inalterata la fiducia del suo elettorato non è escluso che a tutto ciò contribuisca anche l'enfatizzazione di una polemica antiberlusconiana in apparenza prima di sbocchi politici immediati
Alla fine si confondono le responsabilità e scatta un meccanismo psicologico collettivo che fa del vittimismo lo spazio per rivendicare il diritto all'autocertificazione del Presidente del Consiglio
Berlusconi ha parlato come parlata la sua maggioranza e il tempo farà il resto
Il tempo e la sua arroganza e senza precedenti la strategia della rappresaglia mediatica infondate strumentale che ammesso in atto contro Boffo
Che ha messo in atto contro i suoi avversari interni che ha messo in atto contro chiunque ha avuto l'ardire di protestare o di criticare il suo operato e i suoi comportamenti
Questa rappresaglia mediatica non ha nulla a che vedere con la libertà di stampa non ha nulla a che vedere con la politica ma soltanto con un degrado inesorabile della politica e con la vittoria dalla barbarie su ogni forma di rispetto della dignità dell'uomo
è sbagliato pensare
Che il problema sia unicamente quello di una condotta disordinata e disinvolta tale da provocare comunque una ferma reazione del giudizio politico dei cittadini
Invece l'indignazione principale
Dovremmo
Evidenziarla dovremmo viverla nella patologia inclinazione del principe a mescolare verità e menzogna gettando un'ombra sulla funzione che esercita in termini di rappresentanza e di guida politica
In realtà lo scandalo prima di tutto è proprio qui in questa mescolare verità e menzogne in questa manifestazione di estraneità verso le regole e vincoli della democrazia
Questo per me il fatto più grave sotto questo profilo potremmo sostenere che un lungo ciclo inaugurato all'insegna del ripudio dei mali della Prima Repubblica si avvia a conclusione con una replica ingigantita deformata di ciò che si intendeva superba mente annientare
Non bisogna buttare la verità al Paese il Paese deve aprire gli occhi di fronte ai fallimenti di una classe dirigente di destra anti partitica e antipolitica
Una classe dirigente di destra tenuta in piedi anche dopo la caduta del muro di Berlino
Con l'ossessione la presunzione di proseguire specialmente in Italia
Nella difesa del campo della libertà un artificio vergognoso da guerra fredda trasformati in obiettivo da realizzare co il concorso alla saldatura di tutte le anime del moderatismo non senza però raschiare fino in fondo l'indistinto elettorato di destra
Questo è stato il miracolo di Berlusconi questo è il miracolo berlusconiano in Italia
è un fallimento che si racchiude anche nelle aride cifre del debito pubblico tornata le stesse cifre del mille novecentonovantatré un risultato che si commenta da solo c'è
Su di esso ha influito il caso della finanza internazionale
E l'impianto di una politica economica immaginifica ed oscillante non c'è una strategia lucida nel governo Berlusconi non c'è un progetto
Non c'è un avranno gamma azione che sposi rigore cambiamento come i Governi di centrosinistra dell'Ulivo avevano avviato di tutto è sostituito soltanto da una lunga continua
Persistente propaganda
La sfida liberale e liberista con cui si erano presentati è andata in soffitta
L'ultimo Tremonti folgorato sulla via di Damasco plaude alle virtù dell'intervento pubblico l'opposto di quanto sosteneva una volta allorché si trattava di colpire la fantasia di una società in preda a un desiderio di ribellione
Assecondato allora
Da più mercato e meno controlli meno regole meno politica riproponendo al Paese una B riedizione della parabola del classe Furone
Che doveva consentire i ricchi di diventare ancora più ricchi perché con le briciole avrebbero spalmato i tanti poveretti sotto aspettava tutto questo non è accaduto tutto questo non si è realizzato
Il segno e che per la destra si cambia per corrispondere al diverso sentire del tempo l'unica cosa che non si cambia e la confusione tra i propri interessi e il bene comune
E va a cena anche in questo contesto l'attacco parolaio e solo parolaio di Tremonti alle banche
In questa crisi le uniche risorse vere
Già date che già spese sono stati dati agli istituti di credito
Sono stati dati agli istituti di credito per difendere i piccoli finanziatori e per dare linfa di ossigeno alla piccola e media impresa
Ma non è successo nulla nulla è cambiato nella politica del credito Sortino hanno le nostre banche ad essere forti con i deboli e deboli con i forti
Tutti sono restati al loro posto Presidenti consigliere di amministrazione amministratori delegati elettori generali
Nessuno ha pagato per gli sbagli che hanno danneggiato milioni e milioni di italiani milioni in via di di cittadini nel mondo nessuno ha sbagliato nessuno appagato hanno pagato solo i cittadini
Tanto meno ha sbagliato Tremonti che per rivendicare a sé un surplus di intelligenza e lungimiranza
Dietro
Questa politica c'è però un pensiero
Che è molto preoccupante quello della svaluta azione della politica come esercizio di responsabilità di questa responsabilità invece della politica e nella gestione del potere pubblico il Paese l'Italia ha bisogno
La forza di questa maggioranza va detto e ripetuto e di non aver avuto oggi di non aver avuto ieri confini a destra si è trasformata ogni anno ogni giorno ogni mese geneticamente diventando altro che una maggioranza di centrodestra
Non ha avuto questi confini come esistono in tutte le altre democrazie europee perché serviva a dare l'idea di un margine ampio di consenso da usare in modo collettivo per rafforzare l'idea di forza dei vari Governi
Oggi però assorbita ed inglobata in larga misura l'eredità di destra nostalgica
Arrenderanno mano il caso italiano e soprattutto il ruolo di un partito come la lega Nord
Capace di condizionare l'azione di governo anche su atteggiamenti xenofobi e di divisione protratta del Paese
Il leghismo
è una sorta di eresia democratica
Ha tra i più del prodotto perché fornisce l'idea di una politica del territorio legata alla rappresentanza degli interessi popolari diffusi
Ha copiato però nessun modello originale ha copiato i nostri modelli quando eravamo con le nostre sezioni presenti in ogni Comune e sul piano pre-politica o eravamo in grado di incrociare le attese le speranze
Le paure le sofferenze dei nostri cittadini e dare a loro risposte contro l'angoscia e contro la solitudine hanno copiato anche un'idea di partito di massa
Proponendosi come una forza sana e vitale una forza che decide peccato che dentro questo Governo e una forza che impone ma è una forza che in realtà manipola il codice genetico della democrazia
Vedete all'anno nell'escalation delle dichiarazioni ma vedete la giorno dopo giorno negli indirizzi
Di politiche di governo che porta avanti è sempre più allergica alle mediazioni e al confronto e a ritrovare sintesi all'interno dello stesso confronto Cocchi la pensa diversamente
Il messaggio leghista si incentra in una rivendicazione di autonomia non come esaltazione di pluralità ma contro la comune esperienza di nazione
In realtà è un'autonomia che si fonda su una separazione solo bisogno di separazione ma nascosto il malcelato da un Paese dipinto come comma nemico della comunità locale
In questo pensiero ditemi voi qual è l'idea di Stato
Qual è l'idea di Italia non è facile capirlo nella visione leghista c'è un'irrimediabile pregiudiziale antistatalista e anti Paese
Tutta penso a contrapporre la comunità nazionale alla comunità locale
A dipingere la solidarietà nazionale comuni diritti e doveri dei cittadini come ma una minaccia di oppressione insomma in questo miscuglio si anima la speranza di coloro che ancora coltivano da piccole lite la secessione di questo Paese
Ma la politica cari amici non è forse sempre un discorso sullo Stato
Quando non gli ha più con le questo collegamento essenziale qual è la politica che sopravvive in sostanza se il leghismo inoculato nel centrodestra il veleno dell'anti statalismo in che modo si commuove si mantiene un comune sentire
Che sia la base di un progetto per una convivenza democratica
Tutto diventa molto nebuloso e questo spiega anche le ragioni e i problemi profondi di un dialogo e di un confronto politico serio fra gli opposti schieramenti
In materia di riforma comunque una riflessione sulla lega dobbiamo farla dobbiamo farla perché io non vorrei che al netto del nostro dibattito delle Christie aspre critiche aspre che facciamo alla lega scatti noi
La convinzione che loro sono barbari e noi siamo l'impero romano pieno della nostra saggezza della nostra civiltà della nostra cultura chiamate al di là di tutto a salvare il mondo
Ecco se da tutto questo ne deve scaturire un'idea di partito e di politica
Che ci richiama gli atteggiamenti snobbati salottieri noi non vinceremo più in questo Paese credo che dobbiamo sub toglierci da torno un po'di snobismo e qualche salotti meno per ritornare tra la gente
A incarnano i problemi bisogna dare delle risposte
Perché soltanto in questo modo
Saremmo in grado
Di vincere da lega e di sconfiggere la destra nel due mila undici festeggeremo l'Unità d'Italia
Forse non sarà l'occasione che spera Berlusconi quello di festeggiarlo come migliore Presidente del Consiglio degli ultimi centocinquanta anni poi perché settecentocinquanta non qualcuno
Piuttosto saranno metto per riprendere il discorso sulle numerose questioni che hanno lottato intorno al risarcimento un'eredità complessa e talvolta le ceramiche e su tutti ma reali di storia le contrapposizioni tra Chiesa e Stato dopo Porta Pia
Il velo d'ombra dalla conquista piemontese le polemiche anti papale
I cattolici che furono relegati uscire legare un all'opposizione ha dietro tutto questo appare una fragilità della vita pubblica nazionale
Che forse ha riguardato l'escussione di vasti ceti popolari dal processo di formazione dello Stato liberale e forse ancora oggi sanguinano alcune di quelle ferite
Ma le iniziali contrapposizioni sono state completamente assorbite né rivolgimenti nel Novecento
Però nonostante tutto questo oggi siamo di fronte a un mondo diverso ora più che mai bisognoso di riscoprire la forza e la nobiltà della politica
Parlando di ciò che è stato il sogno di patrioti dell'ottocento
E guardando alla crisi dell'Italia di questo inizio di nuovo secolo e anche l'inizio di un nuovo millennio
Dovremmo avvertire tutti quanti il bisogno di un possibile nuovo Risorgimento
Inteso come un nuovo inizio carico di tensioni di ideali di valori di passione di volontà di volontà di cambiare di innovare di migliorare il nostro Paese non è forse questa l'unica cosa che ha nell'Alitalia
Ci sono problemi
Che pensavamo archiviati e che invece torna a pesare sulle spalle degli italiani mentre l'America di Obama avvia la riforma sanitaria contro tutto le lobby per cercare di togliere una profonda patina di giustizia all'interno della
L'azione più potente del pianeta il nostro Paese grazie alla lirica e portata a chiudersi nella cecità degli egoismi geografici e settoriali regioni più rischio è che rischiano di ignorare che il perdurare squilibrio nell'economia mere
Nazionale con un meridione strutturalmente debole è un male destinato a colpire le stesse roccaforti del benessere
Bisogna invertire la rotta mettendo all'ordine del giorno lo sviluppo del Sud
Se no di qui a pochi anni saremo in presenza di un'ulteriore crescita dei flussi migratori dal sud al nord proprio laddove specialmente penso a Lombardo Veneto continuerà prodursi maggiore offerta di lavoro
In assenza di interventi
Il malessere del nord sarà destinato ad accrescere e anche la crisi meridionale si farà più acuta
E nessuno può illudersi che manifesti dirò ora ladrona come le suggestioni del partito del sud possano scongiurare la parabola del declino che a quel punto riguarderà l'intero Paese
Anche solo l'esigenza di mantenere in equilibrio i conti pubblici della nostra previdenza sociale ha bisogno dell'apertura agli immigrati
L'economia nazionale se non vuole perdere prodotto interno lordo ancora per un ciclo molto lungo avrà bisogno di più di centocinquanta mila lavoratori ogni anno e allora detto questi squilibri anche previdenziali guardiamoci
Se siamo tutti interessati a questo federalismo fiscale tanto sbandierato e tanto hanno dato i conti
Sulla previdenza ad esempio scorporando le cifre per grandi ambiti regionali
Mostrano come la spesa pensionistica conosce già oggi il massimo squilibrio nel Settentrione e uno squilibrio che giorno dopo giorno mese dove anno dopo anno si andrà ad aggravare i palermitani
Per scavare nel paradosso oggi pagano le attuali tensioni dei milanesi
Queste sono le note di verità che dobbiamo squadre al mare non in una logica di contrapposizione sud nord ma per capire che questa questione settentrionale e meridionale
E la questione del nostro Paese e a centocinquanta anni dell'Unità d'Italia è la questione dell'Italia se non vogliamo ritornarci ogni volta in un terribile luogo gioco dell'oca che si riparte e si inizia da capo
Noi riformisti dobbiamo convincere gli italiani che occorre una nuova politica di solita vieta e di sviluppo
Basta
Allora con una legislazione straccione
Tesa a coprire gli istinti della paura fino a contrarre un debito permanente con ogni forma di minimo ideale di umanità e di rispetto civile
Verso i poveri che premono le frontiere dell'Occidente ma verso i poveri anche che premono quotidianamente del nostro Paese basta con misure di sicurezza con le quali si chiudono gli occhi sulle cause che generano disordine e malessere
E si danno vita ad inutili dannose
E variopinte iniziative come quelle delle ronde a discapito di ogni forma di sicurezza vera che toglie risorse alle forze dell'ordine e toglie tranquillità alle nostre famiglie
Basta soprattutto con questo vezzo manipolatori che sottomette agli interessi di parte i mezzi e le risorse del bene pubblico come se la democrazia fosse al servizio presso che esclusivo di chi detiene il futuro di chi detiene il potere
Basta
Perché la ragione della forza
Non è la forza della ragione perché quel che serve tutt'altro serve la prontezza del confronto leale e costruttivo la forza della collaborazione necessarie
Anche quando si agisce su fronti di responsabilità differenti ma non per questo non impossibilitati a cooperare per una finalità comune come in tutti i Paesi del mondo fanno di fronte a questa straordinaria crisi
Può darsi che sia troppo enfatico in riferimento a un nuovo Risorgimento e guai se la retorica surroga se la politica eppure di fronte alla crisi dobbiamo ricordarci del lungo cammino dell'Europa verso la liberazione umana
E nella storia più di ogni violenza fu il dialogo fu il colloquio fu anche quel colloquio tra liberalismo e cristianesimo
Ad avviare riflessioni serie su parole come libertà uguaglianza fraternità che furono vari de durante dopo la Rivoluzione francese anche al di fuori di ogni schema di tipo illuminista e anticlericale
è cresciuta da allora
Nella storia di questo pensiero
Una evoluzione un'inedita censibili da che è stata tutta giocata in un gigantesco movimento di popolo indirizzato verso una meta di libertà e democrazia nelle quali tanti pensieri politici hanno contribuito tante forze politiche hanno contribuito
Ma per le quali hanno contribuito in questo Paese anche l'impegno dei cattolici democratici democratici cristiani
Tutto questo ci guida
Su una riflessione per i giorni nostri
Addominale oggi è la preoccupazione di estendere ed è giusto sempre i diritti del cittadino per questo poniamo l'accento sull'esigenza di garantire uno Statuto di laicità rigoroso ai meccanismi di formazione delle lecci
Ma non vogliamo perdere però la suggestione di quella laicità che premiava le iniziali esperienze costituzionali
In questi giorni un amico mi ha fatto leggere
Un capitolo dei doveri della Costituzione della Repubblica Cisalpina del mille settecentonovantasette
Questo capitolo dei doveri pensate se lo scrivessimo oggi o se sono oggi lo pensassimo recitava va tenuto nel debito conto che nessuno è buon cittadino se non è Buonfiglio buon padre
Bon fratello buon amico e buono sposo
Figuriamoci se buon Presidente del Consiglio se non certo
è un'osservazione
è un'affermazione che ci sorprende e domandiamoci ma perché questa affermazione
Della Costituzione del mille novecento del mila settecentonovantasette ci sorprende
Perché non siamo più a
Abituati a contemplare l'argomento secondo cui esiste un nesso tra la moralità pubblica e la moralità privata un nesso che rimanda l'uno all'altro e viceversa
Certo
Sarebbe sbagliato ed inutile
Fissare lo sguardo su questa analisi retrospettiva nessuno ignora oggi come sia essenziale il primato dell'individuo egli invalida avvilita degli stili di vita però
Dobbiamo riscoprire il rapporto di reciprocità tra diritti e doveri del cittadino
Perché se non riscopriamo questo diritto di reciprocità tra diritti e doveri sarà difficile avviare una nuova sintesi di laicità
La dimensione laica della politica è innanzitutto consapevolezza e il rispetto del limite presente in ogni azione che scaturisce dalle mani dell'uomo
Esistono confine del potere di autodeterminazione e dentro questo confine l'uomo sperimenta tutto ciò che rientra nell'ambito delle proprie prerogative di Berta per questa ragione parliamo di autonomia e responsabilità della persona
Intendendo che ciò l'attività della sua coscienza nell'adottare i mezzi più idonei per conseguire obiettivi specie quelli di natura politica
L'accordo laicità consiste essenzialmente nel tenere insieme il senso del limite e la responsabilità del potere umano
Credo che questa idea di sposare insieme il senso del limite la responsabilità del potere sia qualcosa che può aiutare anche lo dico senza nessuna vena polemica
A una riflessione che ha fatto Pier Luigi Bersani sui cattolici che mi ha molto colpito
Quando ha detto che voleva sapere Dalla Chiesa qual era il tasso di autonomia concesso I politica serve politici cattolici
Ha sbagliato indirizzo non lo deve chiedere la Chiesa lo deve chiedere a noi che nell'antro tosto libero arbitrio siamo in grado di scegliere ciò che bene per il bene comune
Perciò credo
I problemi
I problemi si affacciano piuttosto ogni volta che la coscienza di credenti e non credenti è chiamata a dirimere il contenzioso sui grandi temi etici
In un modo o nell'altro il salto della biopolitica fa fare un salto anche agli stessi canoni di laicità
Non è la stessa cosa rivendicare l'autonomia nelle alleanze o rivendicare invece stabilire qual è il grado accettabili di manipolazione della vita umana anche in questo caso parliamo di mettere un limite
Però la difficoltà e di gran lunga maggiore
Quale condotta seguire permettere questo limite come intendere
Un divieto nel terzo millennio non sono domande per solo cattolici non sono provocazione i danni da recita ma ci riguardano tutti interpellano fino in fondo la coscienza di ogni cittadino italiano
E la risposta a questa domanda può essere quello del liberismo totalizzante che vorrebbe unire nelle
Analisi e nelle proposte ciò che si fa con l'etica con ciò che si fa con l'economia la Chiesa né diffidente
Ecco perché denuncio il connotato troppo relativista delle nostre società contemporanea
Ma siamo sicuri che questa domanda non posso incontrare la sensibilità di tutti delle i cittadini i democratici americani sono tornati al potere
Ma hanno ripreso a includere considerare nel loro discorso politico anche le propensioni e le sensibilità di una visione religiosa della vita
In Italia
Possiamo tenere aperto Novi noi del Partito Democratico
L'ambiente e dei riformisti a una sincera e onesta valutazione di quel che emerge dall'insegnamento complessivo dalla dottrina sociale della Chiesa
E smetterla con fare un franchising per dire un giorno bene e un giorno male e valutarla complessivamente senza strumentalizzazioni e senza opportunismi come fa la destra ma anche senza pregiudizi come spesso di troppo qualche volta abbiamo fatto anche noi
Non c'è il silenzio dei cattolici democratici
Chi ne parla e orfano di una contrapposizione soprattutto di quella contrapposizione mediatica di cui abbiamo abusato ma che non ha dato nessuna capacità di sintesi e neanche ha favorito mai nessuna retro cc reciprocità di riconoscimenti
La realtà e che la traversata del deserto si è conclusa ma non sappiamo ancora se di fronte abbiamo la terra promessa
A prenderci non è la nostalgica semmai è l'ansia di appartenenza al luogo della politica che ancora non ha preso la definitiva
Forma secondo le aspettative della lunga vigilia se c'è un silenzio e perché dopo tanto cercare è il momento di tirare le somme
Per noi la risposta a queste somme si riflette nell'esperienza del Partito Democratico che stiamo costruendo e soprattutto nel Partito Democratico che uscirà da questo congresso il ventisei di ottobre
Stiamo attenti avevamo pensato a un partito aperto innanzitutto aperto al futuro
Non vorremmo scontare una grande disillusione scoprendo e lo dico io che è tutto dire
Che il dibattito
Sul partito solido non è altro che un'anticipazione per ritornare al partito solito ovvero l'andirivieni scontato di circuito di una storia che al momento non ci sembra venire alcun futuro
Vedete cari amici
Pier Luigi
Pier Luigi Bersani
Ha scelto un motto
Che sto faccio all'insegna del fatto che sui temi dobbiamo esse pure un po'aspri quindi la dico proprio come la penso speriamo che nessuno veda in questo nulla che non ci consenta domani di poter cooperare una volta chiarite civile ha scelto un motto per dare un senso a questa storia
Berzo verso successivo la canzone di Vasco Rossi dice
Per dare un senso a questa storia un senso storia che ha un senso a bocciarla
Ecco io credo che sia un lapsus freudiano
Noi non possiamo aver fondato dopo quindici anni di storia comune il Partito Democratico per coprire che abbiamo fatto una cosa senza senso e che il senso lo dobbiamo trovare delle storie da cui proveniamo non avremmo più
Non avremmo chiuso i Democratici di Sinistra
Nella Margherita nelle altre esperienze politiche se fossimo stati convinti che il senso di quelle storie fosse stato in grado ancora di
Prendere consensi da cittadini rispondere veri bisogni del Paese farci ritornare al Governo dell'Italia abbiamo capito con forza che quel senso di quelle storie che abbiamo amato che abbiamo amato profondamente
Che nessuno di noi vorrà mai rinnegare avevano perso però la capacità di dare risposta agli italiani che avvertivano solo giorno dopo giorno l'inesorabile passare del tempo su quella storia e sul loro senso allora credo che dobbiamo fare uno sforzo
Non possiamo pretendere che il senso della storia del Partito Democratico
Dobbiamo continuare sulla dare nell'ossessione di rispondere una sola domanda da dove veniamo siamo il partito degli ex perché non abbiamo avuto ancora la gioia di metterci insieme
Per costruire nel futuro quel senso comune quella identità che ci possa dare il nuovo senso del Partito Democratico
Vede il Partito Democratico ci ha meno di due anni
Ma se noi torniamo a casa e troviamo il nostro nipotino di due anni al nostro figlio di due anni ma c'è qualcuno che mi viene in mente di dire
Che il futuro di quel bambino sarà tutto chiuso delimitato circoscritto è bloccato nell'esperienza dei propri genitori e dei propri nomi se ci fosse qualcuno che dice
Questa al proprio figlio o al proprio nipote e qualcuno che non gli vuole bene che li vuole impedire di crescere e di volare alto noi non abbiamo fatto il Partito Democratico perché le storie da cui proveniamo
Ci impediscono di volare la dove sappiamo di potere
Andare c'è
Cioè
Sappiamo tutti la crisi genera paura e genera preoccupazione
Lo genera negli imprenditori lo genere gli individui lo genere persone logge nella famiglia lo genera una politica e lo genera pure dei leader politici ma se ci facciamo prendere dalla paura
Dentro la crisi e mente costruiamo il Partito Democratico la reazione alla paura e quella di rifare sempre quello che abbiamo già fatto
Il cordone ombelicale ci dà l'idea
Che siamo più tranquilli siamo più sereni
Ma mentre cita quella sta apparente serenità di rivivere il déjà vu abbiamo però messo un limite alle nostre ambizioni perché torneremo a fare una delle tante cose che in questo Paese non ci ha fatto mai governare e rinunceremo ad essere
Il governo di questo Paese pesce di ancora una volta di essere un grande partito di opposizione io credo che nessuno di noi c'è in testa di fare questo quando ha fatto il Partito Democratico e poi
Attenzione
Dare un senso a questa storia
E come l'annuncio dell'effetto Bibenda
Perché si riapre quella terribile contrapposizione culturale che ha caratterizzato sessant'anni di vita democratica del Paese io
Sono convinto che la mia storia
Ha un grande senso e se la metto in competizione posso pensare che abbia un senso più significativo e più importante di quella che ha avuto Pier Luigi Bersani o di quella che ha avuto Giovanni e di quello che ha avuto Nicola si diventa dare un senso
Al Partito Democratico una gara tra le storie che ciascuno di noi ha vissuto noi non costruiamo il Partito Democratico ma mettiamo in via in piedi la più grande diaspora
Ci dividiamo subito dopo averlo fondato e questo è un rischio che dobbiamo a tutti i costi
Dove
Evitarlo
E allora diciamoci la verità
Allora diciamoci la verità la contrapposizione in questo partito non è tra chi è vecchio e chi è nuovo tra il vecchio e chi è giovane che è ridicola che ci fa sorridere c'è una contrapposizione legittima tra chi legittimamente ritiene
Che il modo migliore
Per andare avanti e governare questo Paese e anche per il Partito Democratico e quella di essere conservatori di conservare le precedenti esperienze di Ricardo le di riprodurre di Fatih magari un po'di lifting
E di non avere il coraggio di essere riformatori che vogliono innovare e cambiare anche alla costruzione di questo partito io credo che il confronto sia tra questi denti partito
Tra un Pd che specchio di chi vuole conservare e tra un PD che vuole cambiare e che vuole fare un processo riformatore noi abbiamo scelto questo secondo tipo di Partito Democratico
Un'altra cosa se no non mi sentirei sereno se non la dico e non la dico perché anche tra di noi spesso ci dimentichiamo di cosa
Sono passati cinque mesi poco più poco meno da quando Walter Veltroni si è dimesso
Già segretario del partito
Io sono da coloro che non hanno condiviso quella scelta ma è questo un dibattito consegnato alla storia
Però siccome stiamo facendo il primo profondo dibattito congressuale all'interno del Partito Democratico non impegno lo dobbiamo prendere
Lo dobbiamo prendere perché dentro questo partito se ne vada per sempre un virus è una patologia che c'era avvelenato dal mille novecentonovantasei e forse anche da prima
Domandiamoci ma Veltroni e i tanti Veltroni che ci sono stati nella storia del centrosinistra italiano e delle forze che hanno dato vita al partito democratico se ne sono andati spontaneamente o se ne sono andati spontaneamente
Se la risposta è che sono andate spinta mia mente allora diciamocelo non è possibile che ogni volta che scegliamo un segretario osserviamo un leader in questo partito prima ancora che si verifichi che gli elettori lo mandano a casa che le opposizioni lo sconfitti hanno
Partono gli anticorpi interni alla nostra parte politica
Iniziano a logorare allora
Lo abbiamo eletto
In piedi anche
Come farlo mandare a casa
Questo è un percorso
Questo è un percorso è un progetto che non ci possiamo più permettere Dario non ha chiesto di fare il segretario
Dario gliel'abbiamo chiesto tutti di fare il segretario
Io ragiono politicamente in un altro modo
Io se faccio una battaglia politica contro un segretario e il Segretario spinta mia mente ma a casa io credo che in quel momento
Era il tempo perché chi non condivideva l'operato di Veltroni prendesse la guida del partito si presentasse alle elezioni europee si presentasse elezioni amministrative e dimostrasse sul tappeto quello che valeva e quello che riusciva a fare
Ma siccome l'idea molto probabilmente
Era che si sarebbe potuto sviluppare un processo più basse Segretario che da segretario da liquidatore di una storia politica allora si è pensato bene come spesso capita che era bene mettere altre facce
Per passare la nottata e poi passata la nottata magari a qualcuno di poteri in mente che l'ora di far tornare i soliti noti ecco
Io non credo che danno un senso a questa storia significa interpretare le nostre vicende interne in questo modo perché qui a questo modo noi non andremo da nessuna parte
L'ultimo
Un'altra considerazione
Riguarda il termine di rinnovamento
E lo dico pensando a me stesso no Ernesto partito quando parli di rinnovamento sembra che voi caccia qualcuno io impediti parlano gli preclude il futuro i sogni dell'avvenire
Io credo che non possiamo neanche essere il partito democratico l'unico partito dove e quando si parla di rinnovamento l'unica tipologia che è prevista e che io parlo da questa parte rinnovi voi
Perché io sono unico sono insostituibili sono eterno sono l'immortale dalla politica questo non può essere
Credo che ciascuno di noi deve entrare nell'ottica di rete il rinnovamento un verbo anche riflessivo che ci riguarda tutti e che quando abbiamo finito le fasi
Della nostra varie forme di vita politica possiamo rimanere a servizio di questo partito e del nostro Paese anche non avendo gradita colonnello dal generale
Da Ministro fu da Primo Ministro perché se no
Non si va e non si mette in piedi niente
Di diverso e dico tutti in questo Paese poi c'è
Il rinnovamento lo dobbiamo fare con il merito
Ci mancherebbe altro a diciamoci la verità farlo con merito lo chiediamo nella vita
Lo chiediamo nella scuola procediamo nella politica per questo occorre dare a tutti l'opportunità di poter partecipare e quando ci si rinnova non è un problema di carta di identità
è un problema di capacità di dare di progetti e di autorevolezza io non vedo l'ora che arrivi una grande classe dirigente dalla
Periferia di quel partito di territorio che tutti noi vogliamo che si realizzi che sia in grado di consentire a ciascuno di noi di poter dare il proprio contributo lasciando il passo a chi meglio di noi può anche andare i segni dei tempi
Ieri
Una giornalista mi ha chiesto ma
Perché non commenta questi dati visto che ormai è chiaro che Bersani ha vinto il congresso
Allora
Io le ho fatto una riflessione da prima e che forse non siamo ancora stati in grado di spiegare a noi stessi che stiamo facendo il girone delle qualificazioni
La gara la facciamo il venticinque ottobre
La seconda cosa che mi diceva appunto ma il congresso l'ha vinto e che io vengo una città che ha dato per la prima volta
Ha usato il termine conclave per l'elezione del Papa
E c'è un motto che si adegua bene quando si parla dei conclavi che solitamente è una storia Dalla Chiesa si dice che quando uno in conclave entra papa c'è il rischio che non esce Marco cardinale questo vale per il conclave ma vale anche per fatti avvenuti
L'altro aspetto
è che questa partita la faremo il venticinque ottobre
Però c'è una cosa che non mi quadra ma se uno è certo di aver vinto il congresso pie ma perché tutti i giorni ci devono fare la riflessione in ogni dibattito
Ma che succede
Se gli iscritti qualificano primo per andare alle primarie un segretario e alle primarie esce un altro Segretario perché così verrebbe meno la sovranità degli iscritti io ragiono in altro modo io penso che se un gruppo dirigente
Qualifica alle primarie come primo un segretario e gli elettori di quel partito decidono che il Segretario un altro chi è messa in discussione non è la sovranità degli elettori ma è quel gruppo dirigente che va mandata a casa
Perché l'unica cosa che in democrazia non si può fare
L'unica cosa che in democrazia non si può fare
E che se non ci piace il risultato cambiamo gli elettori questa l'unica cosa che in democrazia non è possibile fare
E di certo
Gli elettori delle primarie non saranno credo neanche condizionati e mi auguro tantomeno inviati da tutti i supporter perché questa è un'altra chiarisco un'altra polemica che come ho fatto una battuta perché ogni giorno
Leggevo tutti questi supporter che Pier Luigi anni la destra
Come ricordate neanche gli elenco perché se no ne dimenticherei dell'uno due che non sono ancora espressi
Ma io sono
Anno per essere trama voi siete preoccupati no io credo che gli elettori delle primarie non siano influenzati
Dai consensi della destra sui nostri candidati segretari né tanto meno saranno inviati dai supporter della destra però una riflessione tra di noi dobbiamo farla
In politica
Non vale la massima di più Coubertin che l'importante è partecipare in politica l'importante è vincere
E non c'è avversario al mondo che se può scegliersi l'avversario non si sceglie quello più facile da sconfiggere e quello che sicuramente lo fa vince lo farei io ne sceglie il Capo del centrodestra figuriamoci del centrodestra non lo fa conosce il nostro
Dunque insieme vogliamo stare in un partito fossile
O in un partito flessibile capace di insediarsi accento degli interessi di una società dinamica
Si pone insomma il nostro partito democratico in uno schema degli ultimi duecento anni o in un percorso del domani o del dopodomani
E ancora un PD che rispetta la creatività e l'autonomia dei gruppi sociali vogliamo delle funzioni territoriale professionali delle organizzazioni rappresentative dei sindacati o viceversa vogliamo un modello pretenziosa è falso
Che richiede il dispositivo di una guida dall'alto centralista e burocratica
Bersani l'altra sera i giovani di Atreju
Spero valido conciato bene se non la Merloni seria da abbia
Ha fatto la lezione sindacati dov'era affetta fatto scuola attenta Bonanno
Epifani Angeletti ha spiegato a tutti quello che devono fare i sindacati
Io credo che questa sia l'unica cosa che Dario quando sarà il Segretario non dovrà fare
Il Partito Democratico non è chiamato a dare lezioni a nessuno tanto meno è chiamato a dare la linea I sindacati dicendogli che cosa devono fare e come la devono fare perché la tentazione forte
Di concepire un sindacato che quando siamo al Governo è buono e quando siamo alle opposizioni riempie le piazze questo fa comodo a noi
Ma non fa comodo ai sindacati che devono sicuramente
Rappresentare i lavoratori
Bisogna crederci in questa autonomia dei corpi intermedi
Bisogna crederci perché il Partito Democratico deve ambire avere un'interlocuzione
Non soltanto
Con questa o quella forza sociale ma deve ambire avere un'interlocuzione con la complessità del Paese
E nel periodo di crisi saper mantenere insieme in un rapporto fecondo di unità o di unità di Fini senza divisione dipendente l'imprenditore
La piccola impresa la grande impresa è uno sforzo che noi dovremmo quotidianamente assecondare certa siamo all'interno forse
Dalla crisi più brutta che l'Italia ha mai vissuto
E che il mondo ha mai vissuto
Stanno emergendo segni di ripresa lo ricordavamo prima ma io ho una grande preoccupazione anche qui che questa coda finale della crisi economica
Che sarà bella lunga
Vada danneggiare in maniera determinante la spina dorsale del nostro Paese
Vado a danneggiare quella piccola e media impresa che fino ad oggi dentro questa crisi ha stretto la cinghia
A licenziare il meno possibile una licenziato nessuno
Perché i propri dipendenti sono anche la ragione sociale della qualità della propria impresa della propria prospettiva
Hanno preso i soldi hanno preso i risparmi hanno reinvestito su mantenere l'azienda sperando che i consumi interni riprendano che ci sia la possibilità di un rilancio dell'economia
Ma se questo rilancio dell'economia a terra tra sette otto mesi noi rischiamo che tra settembre e il massimo del marzo del prossimo anno
La piccola e media impresa italiana per la prima volta rischi notti licenziare ma rischi di chiudere e dopo di chiudere rischi di non poter più aprire
Allora per evitare questo terremoto dell'economia
Noi dobbiamo insistere sul Governo non possiamo continuare a dire
Che diamo una mano alle con un alla piccola e media impresa ma dobbiamo prendere qualche intervento straordinario dovremmo incominciare a prendere in considerazione se non è il caso
Di provare a posticipare se si entra in crisi veramente e si incominciano veramente Chini a chiudere a posticipare Igor
I contributi a posticipare le tasse anche di sei mesi per poi recuperarle nel triennio successivo quanto basta perché non si mette in ginocchio la più grande risorsa italiana che non ha avuto possibilità ed ossigeno da parte di nessuno fino ad oggi
Ma credo che ci sia anche
La necessità
Di dovere
Fare un'altra riflessione che riguarda l'aiuto alla famiglia non abbiamo fatto una battaglia significativa ed importante degli ammortizzatori sociali per l'indennità di disoccupazione per l'assegno di disoccupazione
Però stiamo attenti che questo Governo mentre da uno agli individui e alle persone toglie mille alla famiglia
Badate bene quello che sta facendo nel welfare nella scuola e nella sanità non è la lotta allo spreco
E prelevare dalle tasche degli italiani facendoli pagare quella rete di protezione sociale che soprattutto i ceti popolari e più bassi più deboli fino a oggi avevano
E allora lo dobbiamo aprire gli occhi perché non si verifichi che da una parte diamo uno e dall'altra togliamo mille alle nostre famiglie ma poi abbiamo anche la necessità di cambiare il modello di sviluppo
E anche qui consentitemi di dire una cosa in questo
Stucchevole dibattito congressuale che abbiamo fatto fino ad oggi io sono certa
Sarà vero come dicono molti che tutte le colpe del parte che il Partito Democratico non vince al nord saranno sicuramente di Veltroni e come dice la Bindi di Franceschini colpevoli assestato il vice di Veltroni
Però io non mi ricordo di questi clamorosi soggetti successi al nord dal novantasei ad oggi
E gli uomini del nord dal novantasei ad oggi e responsabili economici da Ministro o di partito dal novantasei ad oggi sono sempre stati e rigore Pierluigi le colpe saranno pure le loro ma loro non erano certi in vacanza allora credo che molto probabilmente dobbiamo interloquire pensando che c'è la necessità di cambiare anche una parte di modello di sviluppo economico abbiamo fatto un dibattito costa e fanno le prime Piemonte perché sarà una cosa simpatica
Da un certo punto un rappresentante del di Confartigianato ha detto ma
Forse ora che voi lo cambiata e sta modello di sviluppo
Ebbene io oltre che
I modelli
Che hanno fatto grande che sono stati modelli splendidi hanno Susan partiti dall'Emilia fine anni Settanta sono andati avanti che non ha presentato una parte della crescita di questo Paese
Però possono anche essere rinnovati cambiati e modificati perché con la caccia al carrello e la movida abbiamo vissuto bene venti anni ma forse per il futuro sarebbe qualcos'altro e allora credo che queste sfide che Dario nella mozione ammesso
Dalla competizione sui costi energetici dalla competizione sui costi
Delle infrastrutture e io aggiungo dalla competizione sulla ricerca l'innovazione la formazione e l'istruzione il danno fatto alla nostra impresa del nostro sistema produttivo smantellando università ricerca
E si scuola è un danno e formazione personale è un danno che ricadrà per intero sulle imprese che nel momento di crisi si troveranno
A non avere soldi che possono aiutarli a fare la ricerca e l'innovazione e a non avere soldi individuali per metterli in gioco né poteva sostituire allora credo
Che sia importante lo dica Dario fare partecipare a questa straordinaria mobilitazione per l'informazione il diciannove di settembre
Però l'informazione fatta di televisioni ed è fatta di giornali
Ed è vitale fare questa battaglia credo che però alla fine di settembre noi dovremmo fare una straordinaria campagna di mobilitazione a difesa dell'istruzione e della formazione in questo Paese perché per capire i titoli dei giornali
E per ascoltare i telegiornali
Noi abbiamo la necessità che i nostri ragazzi siano liberi dall'ignoranza e qui ci troviamo in presenza di un Governo che richiede che siano che ritiene che sia molto più utile
Per i lucani mio figlio la televisione che lo fa consumatore ubbidiente invece che un maestro che gli dà il senso critico allora dopo la mobilitazione per l'informazione
Facciamo una mobilitazione a difesa del futuro dei nostri figli che rappresentato anche dalla capacità di istruirli di formarli e di educati
E credo
Che l'altro punto
Importante sia anche
Una battaglia sul credito
Non è solo cambiare la linea di indirizzo politico
Ma se per la prima volta non abbiamo visto che una minoranza è riuscita a fare fortuna e milioni di miliardi di euro sul lavoro degli altri perché abbiamo inventato una finanza che senza lavoro ha prodotto reddito e ha prodotto business
Credo che questa storia non vogliamo più che si ripete
E abbiamo visto che tutti restano al proprio posto che nessuno paga
Allora noi il tema della democrazia economica
Negli istituti di credito nella finanza come
Possibilità di organi più attenti di indirizzo e di verifica che contengano dentro le parti sociali garantendo equità e giustizia e non sempre a tutela degli interessi dei singoli sia una battaglia che dobbiamo fare fino in fondo insieme con quella che già tanti amici senatori del Pd stanno portando avanti
Per la partecipazione
L'Italia agli utili di impresa al Senato e per questo credo
Che l'iniziativa che abbiamo messo in piedi e che ringrazio l'appello che ha dato la propria disponibilità a partecipare a Milano il dodici di ottobre proprio sui temi della democrazia economica dalla partecipazione all'utile di impresa sia un contributo che ci aiuta a guardare al domani
Di questo Paese iniziando a cambiare anche alle radici il modello di sviluppo
Ecco per questo noi abbiamo scelto di cambiare e non di conservare ci attende il compito più difficile quello di preparare un'alternativa ad offrire al giudizio degli italiani
E può darsi che tempi siano stretti ci serve tutto il nostro coraggio e tutto il nostro orgoglio di democratici
Per indicare al Paese uno scenario politico nuovo uno scenario fatto di responsabilità concretezza e realismo
Perché c'è bisogno di allargare gli spazi di collaborazione di convergenza per immaginare un Governo all'altezza dei problemi difficili che abbiamo di fronte e qui si apre il capitolo delle alleanze
Ma contiamo una volta per tutte in maniera seria all'interno del Partito Democratico il capitolo delle alleanze
Non facciamo più questi dibattiti ridicoli se il maggioritario significa che noi
Non ci vogliamo alleare con nessuno e che quindi la mozione Franceschini cedere alla torre eburnea
Della splendida solitudine chi lo dice c'è solo la torre eburnea della propria idiozia dove sappiamo bene invece un'altra cosa
Che essere seri significa non poter mettere in piedi
Dentro questo partito la consacrazione dell'uno nessuno cento mila
Non è possibile passare la mattina a spiegarci che l'UDC el sol dell'avvenire solo l'alleanza storia con l'UDC ci farà vincere
E scriverci anche uno splendido libro la cattedrale come segno di ispirazione divina per vincere le prossime elezioni il giorno dopo spiegarci che Di Pietro è più né mi a nostro di Berlusconi e poi apro il telegiornale al Palalido è vero che lo stesso che mi scrive la cattedrale mi beati via Di Pietro come il futuro del Partito Democratico ecco tutta questa idea
Di non essere serio su come ci vogliamo comportare
Da più l'idea di chi ci si vuole contrapporre
Non con un'idea di alleanza ma di chi ci vuole contrapporre dando l'idea che c'è chi ha Fastello e chi non ha Fastello io sulle anzi a ciò
Una idea sole molto chiara
Io condivido quello che ha scritto Prodi nella lettera del quindici agosto al Messaggero
Ha detto i Governi di centrosinistra non sono stati all'altezza delle aspettative del Paese perché hanno fatto tanto buon governo quotidiano e abbiamo faticato a fa pure quello
E non abbiamo avuto la capacità di fare le i cambiamenti prospettici
Di riforme di innovazione di quel Paese aveva bisogno perfetta come analisi ma ci vogliamo dire perché
Io ho vissuto l'esperienza del secondo governo Prodi ma mi ricordo anche quelli precedenti vogliamo dirci la verità la mattina quando ci incontravamo
Mi diciassette gruppi di maggioranza non era neanche sempre chiaro che la parola buongiorno fosse il termine approva appropriato per potersi salutare tra di noi allora sia chiara una cosa
Quando si sta all'opposizione la ragione sociale dell'opposizione e fare l'opposizione a Berlusconi senza se e senza ma senza sconti aprire gli occhi al Paese sui danni che questo Governo ci sta facendo
Ma se vogliamo mettere in piedi un'alleanza
Che nel due mila tredici governa il Paese la ragione sociale e spiegare agli italiani quali sono le soluzioni diverse da quelle di Berlusconi credibili e autorevoli per risolvere i loro problemi in maniera certa è diverso da quello che sta facendo la destra
Se ancora una volta li proponiamo l'idea
Che la nostra alleanza e mettere insieme tutti quelli che sono contro di Berlusconi
Prescindendo dal fatto se condividiamo qualche cosa o non ne condividiamo nessuna stato attento gli italiani non hanno paura di Berlusconi hanno più paura di un'armata Brancaleone che rischia di ritornare al Governo dove dice una cosa ne pensa un'altra metà ancora un'altra noi dobbiamo avere la capacità
Di presentarci con un progetto e un programma chiaro
Condiviso da tutte quelle forze politiche e di cui il Partito Democratico in virtù dei consensi che ha
Ne assume la centralità nel garantire agli italiani che quel programma si fa e si realizza d'altronde lo schema di gioco qualche volta va cambiato
Non possiamo giocare sempre con lo stesso schema di gioco dal novantasei a oggi sembra una maledizione non poterlo mai cambiare
E allora che l'abbiamo fatta fasto Partito Democratico se tutte le volte in questo dibattito sulle alleanze io mi devo sentire come quello che viene spinto a dire che so pure pesante
Perché demanda fa qualche altra cosa di centro così che ci si possa unire co qualche altra cosa che di sinistra democratica che poi c'è una sinistra un pochino più radicale e poi c'è una sinistra anta sta che ma scaviamo Pocetti cento diventa più grande chiameremo il nipote di vini per farlo più piccoli il cugino di Mastella fratello di mansione la suocera di bordo basta l'abbiamo già visto
Con questo film nel Paese non siamo mai riusciti
A vincere ma è riuscito a governare noi dovremmo avere l'ambizione di fare delle alleanze chiare e trasparenti
Che ci consentano di essere credibili che se andiamo al Governo abbiamo l'opportunità nei prossimi cinque anni di poter governare senza se e senza ma avendo anche la certezza
Che gli italiani possano apprezzare che un Governo di centrosinistra non fa solo la quotidianità ma cambia anche profondamente parte del Paese e ridicola per quest'oggi
A Francesco Rutelli che forse anche interpretato male la battuta sull'Ansa
Che le alleanze in questa logica proprio possiamo farla con tutti coloro
Che condivido non solo l'essere contro Berlusconi ma come cambiare e modificare il Paese
Ma è un'altra cosa è dire che Fini è un alleato corretto leale
E che sul comune sentire democratico appunti che ci possono
Facilitare anche il dibattito altra cosa e che tout-court Cofiri domani mattina ci facciamo un Governo io perlomeno non sono in grado di potercela fare
Altra cosa
Altra cosa e anche pensare che mentre facciamo il Governo dico facciamo il Congresso per costruire il nuovo Partito Democratico incominciamo da subito a rifare il gioco dell'oca e creiamo un altro contenitore che ancora una
Fazio prende l'obbligo di prendere i consensi dei moderati degli scontenti di Berlusconi noi abbiamo fatto il Partito Democratico perché non ci fosse c'era destinato a fare
Il recupero affogati e chi era destinata a recuperare
Quelli che stanno a sinistra non abbiamo fatto il Partito Democratico perché abbiamo l'ambizione di voler parlare alla complessità del Paese recuperare insieme compiere un tutti gli altri i voti moderati con i voti di quella sinistra che potrebbero essere scontenti
Tutto questo
Già pubblicati che lo faremo lo faremo corretto e di forte di uscita del cinque ottobre lo faremo con Dario che sarà il Segretario del Partito
Democratico faremo conflitti
Seguire un'idea giusta
è un'idea buona per questo Paese lo facciamo con questa ambizione lo faremo insieme perché questa nostra
Quarta fase oggi si apre e si ritrova in un'aria più ampio
Più larga e più coesa
Che ci porta oltre e ci fa credere insieme con Piero con Paolo Gentiloni
Con Deborah serra Chiani ecco di tanti altri che stanno all'interno di questa
Nostra mozione che tutti insieme lo faremo meglio e lo faremo bene e lo faremo bene facendo guidare il Partito d'orario
Grazie primati chi
Grazie veniva io pregherei
Giampiero Bocci e come splende dover quel verde il padrone di casa non solo per la bellezza dei luoghi ma anche per l'amicizia della cordialità per le persone di prendere la parola
No io sarò
Brevissimo
Vorrei soltanto
Dire due cose la prima ha ricordato Antonello Chini a giugno luglio più volte ci siamo chiesti
Se fosse il caso
Deve proporre l'appuntamento di Assisi
Alla fine abbiamo maturato la
Convenzione che non solo era necessario Beha diventava indispensabile
E credo non tanto per le vicende congressuali assi si è indipendente autonomo da ogni congresso Assisi
è stata pensato è stato realizzato tre anni fa perché sentivamo il bisogno che di fronte alle tante incertezze della Società la precarietà ci fosse bisogno di
Storia importante come quella dei cattolici democratici e credo che i tre anni di Assisi hanno dimostrato la qualità il contributo
L'importanza degli interventi che ci sono stati di tanti nostri
Amici a cominciare da Pierluigi Castagnetti che in questi anni allo sempre con coerenza e serietà testimoniato la storia dei cattolici democratici e poi
Credo che
C'è la necessità
Di politica di discutere di confrontarsi
E in una
Società come quella di oggi dove le sta mente si discute poco non abbiamo avvertito sempre il bisogno
Di incontrarci per parlare per elaborare
Per di attualizzare pensieri che vengo da lontano e che hanno segnato il nostro percorso politico
Oggi
La discussione domani la discussione sarà un contributo importante in questa direzione
Indipendentemente dal Congresso ma sicuramente dentro la sfida del Partito Democratico per dare un senso oggi alla nostra storia per dare un senza partito democratico
E per creare le prospettive migliori così come ricordava Peppe nel suo intervento ecco io voglio ringraziare per la generosità di sempre
Che mette dentro ad ogni iniziativa ad ogni occasione
E credo che anche questa è la testimonianza di come prendiamo seriamente le cose
Concludo dicendo
Una semplice
Una semplice cosa permettetemi e lo faccio io che Dario lo sa
Non sono mai stato tra coloro che hanno
Pensato che la decisione di questo di quell'altro
Ad una mozione fosse determinante per la prospettiva
Credo che in politica come la vita ogni tanto bisogna avere la capacità e l'umiltà di ripensare le cose che dobbiamo un grande forte
Testimonianze gradito da Piero Fassino
Guardate ve lo dice uno che vive
In una regione come l'Umbria dove c'è una storia
Importante della sinistra
Io credo che se Piero Fassino non avesse scelto con la consapevolezza
E con la convinzione con la quale ha lo ha fatto
Di stare e sostenere la mozione Franceschini lo è oggi probabilmente
Saremo nelle condizioni di mettere a rischio Progetto il Partito Democratico
è un
Guardate è un
Testimonianza non per essere
Ospitali nei confronti di Piero Fassino
Nemmeno il gesto perché in questo mese e mezzo avendolo notato accompagnato ascoltato
Nelle argomentazioni che in tantissimi incontri che ci sono state
Sono state argomentazione le pressioni che hanno convinto il popolo del Partito Democratico che sicuramente dentro la mozione di Dario Franceschini cioè il PD vero il PD che vogliamo costruire e PD che vogliamo consegnare Alitalia italiani
Per questo prima rilasciargli
La parola io voglio ringraziare le chiedo in questo di testimoniare i sentimenti di ciascuno di voi
Il pensiero
Grasselli presta
Occasione
Se mi davvero gradito non solo nella mia
Teste temporanee fino a venticinque otto il coordinatore della mozione ma
Per il percorso
Politico e anche umano mi riferisco anche al modo con cui lo ha affrontato bocci
Che stiamo compiendo insieme in questi in questi mesi
Io non voglio
Prendere troppo tempo alla vostra discussione e poi mi scuso se
Meno Stato più di tanto perché vado a Gubbio fare una manifestazione ovviamente
Un calendario molto intenso come abbiamo tutti di sostegno Dario nella mozione
Vorrei richiamare tre temi sintonia con le considerazione che faceva better nella sua introduzione
La prima riguarda il passaggio delicato che sta di fronte al Paese
E che carica nostro congresso di una particolare responsabilità
Noi siamo di fronte ad una situazione che l'Italia peraltro già conosciuto in altri periodi
Che può diventare davvero molto
Difficile da gestire da un lato c'è una maggioranza di Governo che ai numeri
E l'apparente solidità politica per assicurare una guida al Paese
Una maggioranza di cento deputati di più se cinquanta senatori di più
Una dialettica interna fortemente coartata sovrastata dalla
Da un leader che non
Sette non subisce nessuna forma dialettica
Quindi apparentemente una maggioranza ampia e solida che dovrebbe dare al Paese quella guida di cui il Paese tanto più una fase di crisi
Decessi
La realtà però poi non è questa
E noi stiamo progressivamente assistendo su molti fronti
A ad un processo di
Siamo
Indebolimento della forza dell'autorevolezza e del credito di questa maggioranza
Sul
Di fronte alla crisi economica e sociale evidente lo scarto
Tra l'acutezza della crisi e
La risposta che il Governo mette in campo
Ci potrebbero essere molti argomenti per dimostrarlo ma ce n'è uno di questi ultimi giorni che mi pare significativo noi sappiamo con quanto rigore attenzione e precisione il Presidente della Repubblica prende la parola
E se il Presidente della Repubblica sia ritenuto di dover richiamare l'attenzione di tutti sulla criticità della situazione economica e sull'impatto che in particolare questa criticità a nei confronti del lavoro e di milioni di lavoratori di persone di questo Paese
Mi pare che questa sia una spia più che significativa del fatto che
C'è una evidente scarto tra la criticità della situazione e la capacità di risposta del Governo
C'è un modo di
Gestire delicati problemi penso quello che sta accadendo nel mondo della scuola che
Accresce che
Aggrava una condizione di disordine l'incertezza di insicurezza e di instabilità
In un punto fondamentale della vita dell'organizzazione sociale e di milioni e milioni di
Persone di famiglie
E c'è un modo di gestire quotidianamente il potere di cui il Presidente del Consiglio e questa maggioranza dispone che tende all'azionare la società anziché unire e poi questo il tutto
Ora il Presidente del Consiglio è ossessionato dal dall'avere dal vedere nemici dappertutto ma appunto questa ossessione ha una conseguenza
Al di là delle manifestazioni più o meno folcloristica cui dà luogo al Presidente del Consiglio questa ossessione sta producendo una costante e continua e quotidiana
L'accelerazione della società perché
Una volta la polemica frontale con i magistrati e una volta l'attacco alla funzione della stampa e al suo esercizio critico altra volta e la polemica frontale con l'opposizione altra volte la delegittimazione dell'istituzione parlamentare
Poi la volta dei commissari europee insomma notti e tutto quello che è accaduto
Che
Tutto questo che non trasmette al Paese
Assolutamente la sensazione che il Paese abbia una guida solida forte di cui fidarsi che trasmetta fiducia questo il punto
Noi questa estate abbiamo avuto il dibattito politico scandito da due proposte che hanno per settimane diciamo
Tenuto banco due
Proposte che in realtà sono due facce della stessa medaglia quelle che io chiamo l'esasperazione leghiste al nord e il Partito del Sud
E a ben vedere queste due proposte politiche sono mosse esattamente la stessa ispirazione
E cioè che di fronte a una crisi che non si vede governata alla illusione che di mettersi in proprio una illusione che facendosi più piccolo chiudendosi nel proprio giardino mettendo se all'ombra del proprio campanile sia più facile uscirne no
Insomma Nesci meglio solo che non affidandoti ad un'auto comunità più larga che in una guida questo il punto
Perché quand'è che in un Paese prendono spinte prendono piede spinte centrifughe quando il Paese la società ha la sensazione che chi la deve guidare non la tiene in mano nulla unisce e non la guida non ha la capacità di tirarla fuori dalla crisi
E questo è esattamente il punto secondo
Noi abbiamo messo nella
Nel progetto di rimozione abbiamo messo come prima parola-chiave per declinare questo progetto la parola fiducia e non l'abbiamo messa diciamo a caso
Perché al di là di ogni altra considerazione si esce da un Paese esce dalla crisi sia prima di tutto la fiducia di poterlo fare e la responsabilità di chi lo guida e trasmetta di esattamente questa fiducia
L'Italia è un grande Paese non è soltanto un bel Paese come ogni italiano definisce l'Italia un grande Paese perché sappiamo che il nostro
è un un Paese che è un patrimonio straordinario di sapere di competenza di lavoro di professione d'impresa di ricerche tutto quello che volete ma un Paese che ha tutto e noi abbiamo tutto per affrontare la crisi
Ha bisogno che ci sia chi tutto questo mette a frutto tutto questo mobilità
Ha bisogno di una di un di un comando che sia capace di dare il senso di uno sforzo collettivo che sia capace di chiamare a raccolta le energie del Paese che sia capace di determinare uno sforzo Obama ha vinto così
Obama ha vinto perché ha trasmesso due parole d'ordine che trasmettevano fiducia
Ha detto week-end retoriche
Ha detto noi possiamo tutti insieme no nomi
E noi possiamo se ci uniamo io mi candido unire la nazione ciò ha trasmesso no due sentimenti no che
Trasmettevano due parole d'ordine che trasmettevano fiducia che davano il senso di uno scatto d'altra parte se noi guardiamo alla storia
Quanti sono ogni qualvolta un Paese di fronte a un passaggio critico a un guado critico
Ne è uscito perché ha trovato una classe dirigente e un leader capace di dargli questo diciamo di interpretare questo ruolo
L'Italia e la Germania dell'immediato dopo che erano due Paesi devastate materialmente dalla guerra e moralmente dal nazismo e dal fascismo
Divennero nel giro di pochi anni due grandi nazioni perché la classe dirigente di quel momento ebbe la capacità di dare il senso di uno scatto di una mobilitazione che mobilitò il Paese ente
La Francia scopre con la decolonizzazione la guerra d'Algeria dopo dieci secoli che non è più un impero si apre una crisi di identità
Culturale politica drammatica che si produce in una crisi dalla Quarta Repubblica c'è un uomo intorno all'una classe dirigente del ruolo che in tal senso no può essere un po'osservatore può essere un progressista che assolve questo ruolo non necessariamente è solo un uomo progressista
Però
Il senso di una mobilità zio
No
Penso alle a cosa che forse noi abbiamo un certo punto archiviato tutto in fretta penso al ruolo giocato da Prodi da Ciampi dall'Ulivo nel novantasei
Quando abbiamo preso in mano un Paese che era devastato da Tangentopoli con una totale delegittimazione del sistema politico agli occhi dei cittadini con un'inflazione che era tre volte con la Germania Francia con un debito pubblico era il più alto d'Europa
Con un deficit
Di Bilancio che era anche quello che a volte voi Francia Germania e noi abbiamo detto portiamo il Paese nella euro tutti ci hanno detto ma dove andate
In queste condizioni
E però se l'abbiam portato perché perché abbiamo indicato quello non con un obiettivo non come una moneta non con l'obiettivo soltanto economico ma come
Il simbolo di un paese che aveva la necessità di lasciarsi alle spalle tutte le fragilità le precarietà le incertezze di riacquisire una condizione di stabilità in cui ciascuno potesse ritrovare il senso anche dei propri del proprio destino
E ce l'abbiamo fatta tanto è vero
Che il primo gennaio del novantanove quando l'euro è entrato in vigore non trovate un'Italia che non pensasse che è anche merito suo
Perché in questo nuovo determinato no il senso di uno sforzo no
Quello che manca oggi è questa io penso che noi dobbiamo vederlo perché questo ci mette nelle condizioni
Ci mette davanti un grande rischio che il Paese nel e questo periodo può durare anche parecchio perché siccome Berlusconi appunto ha una maggioranza parlamentare larga
E personalmente non ho nessuna intenzione
Fare un passo indietro
Noi possiamo trovare se anche è una situazione che dura un certo periodo di tempo che una situazione come dire di lenta agonia del Paese in cui chi lo dirige e lì
Inamovibile ma non ha la forza l'autorevolezza la capacità di corrispondere domande del Paese e in questa contraddizione che il Paese rischia in blocco allora io qui vedo ruolo del PD
E vedo l'importanza del nostro congresso
Perché noi dobbiamo dire chiaramente agli italiani che questo è il rischio e che il PD si candida esattamente a colmare questo scarto colmare questo vuoto colmare questo buco
Se
Per usare una parola che ogni tanto noi usiamo che
Molto nobile anche molto ambiziosa se il PD ha una missione è questo
C'è il PD è una missione Nemo né proprio come dire
Nel essere capace di lanciare al Paese un messaggio di fiducia quella fiducia che Berlusconi non li trasmette nel proporre un progetto per uscirne che in questo momento la destra non è in grado di proporre
Per indicare come dire
Una una via intorno a cui mobilità le energie del Paese insomma dare il senso appunto che in questa situazione c'è un soggetto politico che si fa carico
Di indicare la nazione è una prospettiva e
Di costruirla
Per far sì che il Paese dalla crisi ed io penso che il congresso da questo punto di vista ad avere un commesso importante in questo senso Amx il significato di una parola che usiamo spesso in queste settimane quando andiamo in giro di dire al comma al centro del congresso non ci siamo noi c'è il Paese ha questo significato
Se il Paese perché abbiamo il dovere noi di indicare una strada di indicare una soluzione di dare speranza di trasmettere fiducia di determinare appunto
Come dire la possibilità che il Paese torni a credere in se stesso più di quanto non accada Conconi comunque ogni messaggi e il discorso che gli offre la testa è questa la prima considerazione volevo fare la seconda
Se il PTA questo compito io penso che abbia questo compito
Beh allora non è indifferente quale PD
è questo il punto per congresso
Perché assolve a questa missione di
Una grande forza che
Si fa carico di indicare una strada e ricostruirla eredi parlare è un Paese intero anno nazione intera per appunto
Dare il senso di uno sforzo collettivo che
Sia di rinascita del Paese
Pieroni ha parlato
Partendo dalle questioni centocinquantesimo
Aversa di unità d'Italia di nuovo Risorgimento benissimo se l'obiettivo questo ambizioso ma ma questo
Lo fa soltanto un partito che abbia la capacità di rappresentare come dire di dubbia che abbia una
Una rapina capacità di rappresentanza molto larga
Lo fa un partito capace di parlare una nazione intera lo fa un partito capace di
Di rivolgersi a un Paese da questo punto di vista io credo che dobbiamo
Siccome faremo tanti congressi nelle prossime settimane dire una cosa chiara vocazione maggioritaria non è una percentuale
Vocazione maggioritaria non significa la l'auto isolato dalla solitudine nessuna così sciocco da pensare che non ci vogliono le alleanze perché
Può pensare che non ha bisogno alleanze soltanto chi pensa che può avere il cinquantun per cento dei voti e siccome in Italia non ci sono solo due partiti perché cinquantun per cento c'è solo
Certamente quando la dialettica tra due
Da tre in poi cinquantuno e più automatico e siccome l'Italia un Paese che in quei partiti non sono hanno mai due per quanto si possa semplificare nessuna Codice approach occorra pensare che non ci voglio alleanze quindi non ci dividiamo tra quelli che voglio alleanze quelli che non lo vogliono tutti sappiamo che le alleanze ci vogliono
Semmai il problema è come costruirle non se averle
Locazione maggioritaria un altro concetto è un Paese che è un partito che si come dire si propone di parlare appunto alla nazione intera di costruire un messaggio che parli al Paese che indica una prospettiva per il Paese intero e chiedo è una prospettiva di Casieri nascita che vale per chi ti voterai anche perché non ti voterà questa la vocazione maggioritaria del concetto politico casermaggio
No però un partito così è un particolare
è un partito plurale
Raccoglie i milioni di voti come mai abbiamo già raccolto dodici nel due mila otto no otto nel due mila nove e di più ancora perché sui battere Berlusconi non ti bastano
Se sei un partito lardo nel tuo profilo nella tua configurazione nella tua capacità di rappresentanza
Questo è il tema fondamentale che avverte intorno anche al Segretario che dobbiamo scegliere
Perché
è abbastanza evidente che a livello in cui siamo non è che stiamo discutendo se
Franceschini e capace Bersani ma incapace o viceversa se Bersani no sono dirigenti politici sperimentati il problema non è la qualità personale che sono in dubbio il problema è un altro qual è il messaggio che noi lanciamo al Paese
E qual è il segretario che trasmette meglio il messaggio che noi vogliamo proseguire sulla strada che ha ci ha portato la costruzione del PD lungo l'ispirazione che la motivato per la quale abbiamo lavorato in questi due anni
Questo è il tempo
Noi abbiamo noi abbiamo deciso di costruire un partito democratico che fosse
Con un obiettivo ambizioso quello di tenere in un unico grande partito donne e uomini che venivano da storie e culture esperienze diverse
E che senza
Chiedere a ciascuno di mettere in causa o peggio peggio del peggio ancora di rinnegare il percorso la sua storia fosse però capace di costruire le condizioni di una di un incontro di una contaminazione reciproca di un reciproco riconoscimento di una fusione delle nostre storie che ci consentisse di andare oltre storie ciascuno di noi questo è quello che abbiamo fatto
E non l'abbiamo
Messo in campo sulla base soltanto di un di un'idea ma sulla base di un'esperienza
Perché noi abbiamo potuto ha potuto fare Partito Democratico perché prima del paiono pratico abbiamo avuto l'esperienza dell'Ulivo che è già stato il luogo nel quale non avevamo costruito
L'incontro Torino avevamo già li sperimentato che donne e uomini che venivano storie diverse potevano riconoscersi e costruire una storia comune è un progetto nel quale identificarsi insieme e forti del fatto che quel progetto
Tutte le volte che l'abbiamo presentato agli elettori le europee due mila quattro regionali due mila cinque politiche due mila sei è stato premiato dagli elettori perché tutte e tre le volte abbia preso un terzo dei voti del fare sì
Abbiamo pensato dopo il due mila sei che si potesse
Fare il passo più impegnativo e cioè trasformare con l'esperienza in un unico grande partito ma quel partito
L'abbiamo pensato così e assolve alla funzione che noi vogliamo se
Mantiene quel profilo lì se mantiene quella caratterizzazione di essere un partito largo aperto plurale
Che vivere l'apporto di diverse storie che si fondono per costruire una storia comune che va oltre quella di ciascuno di noi questo è il punto per questo io vedete
Che ho fatto per sette anni segretario dei Democratici mista ho scelto di sostenere Franceschi perché la scelta è questa
E come me tanti dei DS emanò mani che andiamo avanti si allarga il numero di quelli che venendo dalla mia storia
Se
Se dovesse scattare riflesso condizionato per cui chi viene dai DS no no e portato a pensare che non può che leggere un segno a tali o che appartiene alla sua storia e quindi tutti votano Pier Luigi e tutti quelli che vengono dalla storia che sono qui
Democrazia cristiana popolare magliette pensano che non possono che votare un segretario della loro stessa storia che votano tutti Dario noi abbiamo buttato al vento anni di lavoro e abbiamo persino forse compromesso la possibilità stessa di dare una prospettiva al Partito Democratico perché noi in questo modo
Sceglieremo
C'era sceglieremo il segretario non il nome del progetto che abbiamo in testa ma il nome del del delle storie da cui veniamo torneremmo alle case da cui siamo usciti per costruire una casa comune insieme
Torniamo a separare quello che abbiamo faticosamente cercato di unire diffondere
Come la
Detto bene un
Un compagno di Empoli credo
Ormai questo ad esempio si fa il giro d'Italia ma è molto significativo compagno di Empoli che viene dal piede PC PDS DS un artigiano che si è fatto venti serve a fare il pizzaiolo volontario la festa del Partito Democratico via incrocia con tutto come dire il curriculum giusto
Del militante dell'attivista e che ha detto già avuto una discussione guardate io faccio valere se devo votare guardando se devo scegliere guardando da dove vengo dovrei scegliere Bersani ma se scelgo guardando dove voglio andare io scelgo francesi
La terremo doppia
No
Di un uomo
Una lunga
Non vi è spessa storia lunga espressa storie di militanza nella sinistra nel partito nel principale partito a sinistra e che è orgoglioso di quella storia ma che guarda in avanti e guarda al progetto che abbiamo costruito guardate qualche giorno come è capitato un esempio assolutamente analogo vado
A Savona presenta la mozione viene
Compagno
Conosco bene di Vado Ligure che un comune vicino
Che cosa mi dicesse l'altra sera cosa curiosa anche queste
Stasera c'erano le due mozioni che tutte e due si presenta alla stessa ora le due mozioni si presentavano al pubblico un po'curioso insomma per
Curioso perché ciascuno avrebbe interesse avere il massimo rigore assoluto avrebbe dovuto fare la stessa si era fatto e c'era appunto in una sala presenta una mozione Bersani un'altra sala presentare la mozione Franceschini eletto mia racconta cessa io ero indeciso
Sono uscito di casa con in testa di andare da versare
E poi passando andando avanti ho detto ma le cose più nuove si sentono dall'altra parte ed è andata la Regione dalla mozione Franceschini cioè ragionamento è così
C'è chi guarda il progetto non può non vedere no che
Il progetto sta in piedi in quanto noi proseguiamo rafforziamo il consolidiamo ancora di più la contaminazione l'intreccio il rimescola per usare la parola che piazza del sanzioni no costruire le condizioni
Per cui costruiamo davvero un'identità nuova
Che va oltre le nostre identità nostre storie e che per questo
Può parlare a una
Società intera e può raccogliere un consenso largo perché anche questo forse va detto in modo esplicito non è che
Sì qui il PD può continuare a chiamarsi PD anche cambiando
Come dire segretario e modo di essere concepito ma non prenderà sempre gli stessi voti perché prende il trentatré per cento un tipo di PD
Non è che qualsiasi PD prende il trentatré per cento c'è una funzione c'è una relazione tra la larghezza del consenso elettorale che raccoglie e il profilo che tu offre al paese
E le modalità con cui hai costruito il futuro il rapporto con il Paese
E quindi io penso che questa sia
Diciamo la cosa che dobbiamo mettere in evidenza mi congressi e questo ci porta anche scusate poi ho finito davvero
A non avere un atteggiamento difensivo su un tema del dibattito sessuale che è un tema sentito più diciamo da coloro che vengono da un'esperienza di militanza attiva che il tema del partito
Per cui anche qui c'è spesso una rappresentazione assolutamente fasulla
In cui si rappresenta come dire una mozione sarebbe quella di Bersani attenta all'esigenza di costruire un partito vero radicato solido nella mozione Franceschini che sarebbe un differente o addirittura come dire
Condizionata darle la suggestione del partito leggero ora parte il fatto che
Chi mi conosce tutti credo che possa dubitare che io pensi che si debba fare un partito leggero vista la mia storia ma a parte questo
Non è così
Anche noi vogliamo un partito
E se vogliamo dircelo chiaramente questo bisogna dirlo perché se no nel dibattito il dibattito se se è vero che
E sincero deve dire il terreno su cui il PD nella sua costruzione dei primi due anni marcato il maggiore deficit esattamente nella costruzione della sua forma partito e questo spiega perché
Una parte di coloro che sono frustrati delusi dall'insufficienza dall'insufficiente capacità di costruire un partito nove pensa che se torniamo fare quello che eravamo prima forse ce la faccia io non penso che sia così
Io penso che noi dobbiamo dire che il partito noi lo vogliamo
E quindi non essere difensivi su questo tema
Io voglio un partito un partito è una base associativa riscritti larga un partito è un partito che ha radici solide in un territorio che diventa punto di riferimento di dei cittadini un partito ha un'attività politica
Quotidiana perché i cittadini i problemi li hanno trecentosessantacinque giorni all'anno e non soltanto in campagna elettorale un partito deve essere capace di avere un'elaborazione programmatica culturale per affrontare i problemi del Paese un partito
Seleziona una classe dirigente la offre Paese negli incarichi di governo locale o nazionale un partito questa roba qua qui siamo in Umbria si sa cosa in parti
Noi vogliamo essere un partito ma c'è un punto e questo è l'elemento di diversità che noi dobbiamo rivendicare rispetto ad altre mozioni
Nella società mobile fluida dinamica aperta di oggi un partito a la necessità per la sua stessa influenza per la sua stessa capacità
Di raccogliere consenso di far giocare tutti i giorni un ruolo attivo a quel pezzo di società che in anche nel partito già si riconosce che sono i suoi elettori questo il punto
Mai abbiamo preso dodici milioni otto milioni abbiamo otto centoventi mila iscritti che sono una grande quantità con ottocento ventenni aspetti sempre più grande partito europeo in termini di organizzazione e questo non è una cosa di poco conto
Ma abbiamo dieci volte tanto di elettori
Che non sono un elettorato amorfo che non sono lettorato indistinto che non sono un elettorato anonimo sono milioni di persone che sono andati a l'urna e a Sonate Reading in cabina che hanno
Fatto l'altro c'è sulla scheda il PD che hanno scelto di votare per il monocratico che si sono che hanno dichiarato così di voler sarà presente e non sono quelli che si incassano con noi perché pensano che lo facciamo abbastanza sono
Il nostro elettorato alle nostre attuato non può essere consigliato qualcosa di estraneo al partito
Gli elettori che un partito su una parte costitutiva di quel partito e farli contare farli pesare è un elemento decisivo della influenza della forza della qualità del messaggio che il partito lancia al Paese noi andremo a votare venticinque ottobre
Beh ma io mi auguro che venticinque a tale mancata altissima gente perché più gente viene
Più sarà forte che larga la fonte di legittimazione del leader del PD e quanto più larga sarà la fonte di legittimazione del PD tanto più che vi sarà il segretario del PD sarà autore ora non solo per noi ma per il Paese per la società perché si è detto da milioni di persone sarà riconosciuto rispettato e ascoltato e in misura maggiore quindi
Diciamo noi dobbiamo rivendicare questo fatto e quindi le primarie altre forme di partecipazione non sono una ginnastica come dire democratici istiga
Sono lo strumento con cui noi costruiamo un rapporto di costante e continuo coinvolgimento nella vita del nostro partito di quel pezzo fondamentale di partito che sono i nostri elettori
Anche perché forse bisognerebbe mai dimenticare che i partiti nascono esattamente per raccogliere consenso
E che quindi l'elettorato però di un partito non è un problema
L'elettorato di un partito la sua ricchezza i suoi elettori sono la sua forza sono i suoi errori
Le della legittimazione nella società
Ecco io ho finito davvero chiedo scusa volevo parlare di meno però mi sembrava di contribuirà discussione affrontando questi temi ecco io dico questo non sta facendo un'esperienza straordinaria
Che tra l'altro credo che sia l'esperienza di tutti ma non hanno che aveva avanti raccoglie un consenso sempre più largo
Io penso che
Il Congresso un congresso assolutamente attento un congresso che due mesi fa sa Andrea sembrava come dire
Già risolto scontato non lo è
è un congresso vero un congresso in cui si confrontano personalità significative piattaforme politiche che naturalmente hanno un
Un largo terreno comune perché apparteniamo tutti allo stesso partito e però anche
Significative
Differenze su cui è giusto andare ad un confronto aperto sincero libero nel partito
Io penso che noi abbiamo la possibilità di farsi ci sono tutte le condizioni per poter ce la fa
E lo dicono i primi congressi che si sono svolte che ci sta e stimoliamo ancorché numerosi ancora limitato di un quindi un andamento congressuale nei congressi dei circoli prima ancora di arrivare alle primarie in cui
Diciamo la partita e del tutto aperti
E io penso che la forza nostra sta proprio nel fatto che noi ci presentiamo come la mozione che più rappresenta anche in termini di configurazione di composizione di messaggio il PD che vogliamo costruire
Cioè la mozione che di più è caratterizzata
No dall'intreccio dall'incrocio di storie di culture ed esperienze diverse tra di noi ecco questa esperienza che è un'esperienza di straordinario valore non solo politico anche umano percorre quello che rappresenta
Che la prima volta che parlo una platea così grande dirigenti appunto popolare che vengono dalla storia nonché la democrazia cristiana non come diciamo rappresentante di un altro partito ho parlato molte volte ma come che di un comune di un Comune partito e già questo mi pare che sia significativo questa esperienza guardate segna un salto in avanti da cui non potremo più tornare indietro
Questo dobbiamo tenercelo presente
Perché se noi crediamo in un Pd che davvero
Mescola le storie dobbiamo sapere che stiamo facendo un passo molto forte in quella direzione e che questo è la vera ricchezza la vera forza di questa mozione di quelli che credono davvero
Che bisogna andare oltre le storie di ciascuno di noi per scriverne ENEA trarne una nuova insieme grazie
Ringraziamo Piero Fassino
Però lasciamo libero perché darsi di sì a Gubbio chilometro i chilometri non sono tanti libero causato dai
Lo
Il chilometro il chilometro non sono tanti però le curve alla badante agli anziani non le
Va bene
Allora adesso la volta di Mariapia Garavaglia alla quale
Ci diamo il compito nei sette otto minuti di fare alcune considerazioni
Grazie sono quelle cose per cui siamo qui se siamo qui per servire serviamo anche
Rompendo agli accesa cento l'alternanza
Maschio o femmina grazie di avermi dato la parola
Se mi consentite grazie e a tutti noi di essere così tanti
Proprio perché è stato detto all'inizio che si era
Riflettuto perfino sul fare o non fare questo incontro la nostra la nostra numerosa presenza dice che i nostri dirigenti
Hanno colto che non si deve mai lasciar perdere qualche cosa che diventa tradizionale
Oggi qui sono state evocate quelle parole che hanno a che fare con conservazione tradizione eccetera la tradizione
è la costruzione
Quotidiana di ciò che diventa fondamento per il futuro
Non voglio prendere tanto tempo perché chiamata all'improvviso rischio di non essere abbastanza riflessiva ma certo ciascuno di noi tutti i giorni anche andando in giro presentare le mozioni alla fine dobbiamo riflettere quindi
Dirò che cosa
Mi sta a cuore e che stava dentro l'introduzione di Fioroni e nelle commento di Fassino e che l'anima
Della mozione Franceschini
Dario si era posto un problema che era anche nostro come si fa a pensare al PD con una parola perché è un'offesa al federalismo e la lega pensata altre parole e viene in mente Forza Italia e Berlusconi il PD
Attraverso una delle occasioni più difficili e che sembrano anche quelle che dividono di più un partito il Congresso ne stiamo dicendo parole al Paese
Per farlo ci identifica
Che cosa mancare il Paese la fiducia non solo nell'ideare nel futuro in se stessi
Avete visto che in altri paesi ci sono suicidi
A catena perché hanno paura del futuro in Francia in diciotto mesi venticinque persone sono suicidati
Nel nostro Paese non accade questo forse a causa anche in quella cultura umanistica forse a causa anche di quel plafond di religiosità per cui riusciamo anche a far sperare nel futuro
Ma chi sostiene il futuro le istituzioni
Franceschini a legato alla fiducia le regole
Alle regole l'uguaglianza all'uguaglianza il merito al merito la qualità cioè
C'è una istituzione lo Stato che diventa amico del cittadino italiano
La politica non possiamo farla mare gratis come a mare la politica
Se è lo strumento che deve
Creare le condizioni di vita civile la politica serve a costruire i contenuti delle istituzioni
Non si chiama la politica perché queste istituzioni cosa stanno facendo per il
Duecentocinquanta mila precari della scuola le istituzioni cosa stanno facendo rispetto ai pensionati alle tasse sulle pensioni
Le istituzioni cosa stanno facendo per potenziare la ricerca università e la scuola le istituzioni cosa stanno facendo per fare che chi ha problemi in famiglia di malattie gravi di cronicità di non autosufficienza
A dalle istituzioni
Quindi questo nostro congresso ha bisogno di essere declinato con i contenuti
Ecco perché le battute diventano simpatiche accettiamo pure le battute da Bersani ma Bersani dobbiamo contrapporre una concezione delle istituzioni per domani e dopodomani ecco riguardare alto in alto poco fa Fassino ha ricordato il novantanove Ciampi
E Amato a Bruxelles non erano in grado di garantire uno dei parametri negli altri parametri per entrare nell'euro ce la facevamo sul debito no
Ciampi
Ha impegnato la fiducia di cui
Era in grado di essere testimone da tanti anni dalla Banca d'Italia in poi dal suo Governo in poi
E ha detto noi in undici anni undici anni ha detto non undici giorni undici mesi noi in undici anni rientreremo anche nel debito e a Bruxelles si sono fidati di luglio
La fiducia e non è una parola
Non è un sentimento non è un valore etereo la fiducia anche in economia è esattamente uno strumento che costruisce la realtà
Io ho avuto la fortuna di essere Ministro con Ciampi tutte e in tutti i Consigli dei Ministri veniva a darci i dati economici
Che erano fondati sulla fiducia e io non ero così capaci allora di capire perché è questa parola aveva un valore materiale concreto diventava borsa diventava rating diventava la a più uno
Delle varie società che analizzavano l'Italia quindi Franceschini ha individuato
Parole
Che però noi dobbiamo spiegare se noi parleremo solo con slogan nere di iscrizione della mozione Franceschini non riusciremo a far sapere
A che Paese stiamo pensando il Congresso
Questa volta è praticamente anche un programma elettorale ecco la forza della vocazione maggioritaria almeno questa espressione
Walter Veltroni è riuscita lasciato in eredità
La vocazione maggioritaria e che questo congresso di questo partito sta presentando al Paese
L'immagine del Paese che dobbiamo essere
Quindi abbiamo bisogno noi per primi che andare a spiegare queste cose
Se ci sarà uno Stato che diventa amico perché rimuove gli ostacoli
Franceschini quando ha giurato sulla costituzione
A qualcuno credo abbia fatto torce arriverà a breve un sorriso di sufficienza
è andato alle radici di ciò che dobbiamo essere perché la Repubblica rimuovere gli ostacoli la Parolo uguaglianza non è una parola qualsiasi con la scuola si rimuovono gli ostacoli
L'uguaglianza significa mettere le persone sullo stesso piede di partenza poi ognuno farà la sua corsa ecco perché non è egualitarismo
Noi abbiamo bisogno di fare in modo che il cittadino torni anche in sé
Ad essere padrone del proprio destino ma padrone parla destino se noi diamo loro l'occasione ogni cittadino di avere gli strumenti che servono a realizzare i propri diritti
La scuola è un diritto di tutti
Ed è un dovere per il Paese offrire il diritto perché altrimenti al Paese mancheranno poi talenti mancherà la qualità vedete che tutte le parole di Franceschini sono parole che realizzano l'unitarietà
Della protagonismo del cittadino sono parole che nessuno più ci raccontava
La Costituzione stessa anche noi forse non avevamo neanche più riletta
L'impegno sulla scuola su università sulla ricerca lo consideravamo fatto per alcuni ceti della società e non che fosse un tesoro per tutti senza scuola non c'è domani
C'è
La selezione
La selezione delle classi dirigenti ci sarà la scuola privata
La sanità privata l'università privata nessuna ricerca niente ammortizzatori sociali per i precari
Cioè avremo una società che si impoverisce e che aiuta solo i ceti più elevati la Confindustria ci ha detto che gli ultimi quindici anni
Quindici anni e vogliono dire tanto in termini di governo
L'ascensore sociale quello per cui un ragazzo figlio di contadino ho finito operaio sei laureato
L'ascensore sociale è valso solo per il quindici per cento del Paese nel possiamo sprecare così tante risorse possiamo non metterci alla pari degli altri Paesi europei
Il nostro congresso è un congresso che gioca il futuro nel senso vero del
Della parola rendere l'Italia competitiva invece stiamo
Giocando su altre parole sulla laicità se c'è qualcuno che sa cos'è la recita era siamo onori
Eramo che veniamo da un partito che è stato laico lentissimo senza doverlo spiegare continuamente noi sappiamo che ci sono modalità
Per interpretare la politica la politica e costruire istituzioni che serve una dignità del cittadino senza istituzione i poveri sono più poveri
Ai ricchi può anche darsi fastidio l'istituzione a chi ha molta comunicazione può dar fastidio distruzione e quindi l'altra parola eccezionale che deve informare nostra vita per primi
Sono le regole e l'altra quinta parola perché la regola non sminuisce nessuno
La regola ci mette tutti alla pari e tutti in alto non in basso
Perché è la regola fasi che ciascuno indegno alla stessa maniera il Presidente del Consiglio come il singolo cittadino il malato come insano il vecchio come il giovane eppure sono parole che noi non abbiamo usato più
E voi capite come queste parole
Negli anni
Per creare anche economica
Una cittadinanza vissuta che assume responsabilità assumendosi responsabità partecipa e se partecipa cambia vita politica perciò e partecipazione la nostra per primi partecipazione ai nostri
Convegni territoriali partecipazione circoli partecipazione al Congresso e far partecipare gli elettori
La sfida delle primarie cari amici care amiche ed amici è la sfida davvero su queste parole
Perché se i cittadini vedranno che siamo seri che a queste parole corrisponde i nostri comportamenti letterato l'elettorato sarà con noi e questo elettorato sarà quello che ricostruisce il Paese io a sono purtroppo retta al Nord Est
E non è stata una bella gusto andare in giro nei Paesi del Nord Est deve invece di parlare decise di italiani dovevo parlare del dialetto
Del dialetto e ieri ho dovuto vedere l'ampolla dell'acqua del fiume sacro sacro l'ha chiamato l'ampolla cioè un rito pagano
Vediamo quelle cinque parole che sono sulla dignità inviolabile della persona loro hanno in mente i diritti localizzati
Del localismo peggiore il localismo che divide non il localismo che unisce il mondo si sta aprendo per i nostri bambini Barnaba imparare le lingue nel mondo in Italia devono venire da squadre il dialetto in Italia si deve chiudere nella propria Regione
In Italia e non si può pensare rispendere
Finanziamenti per una scuola più ricca compiute Infocom più insegnanti i vostri bambini ricorra per i quando la Gelmini dirà che hanno più
Tempo lungo che il pomeriggio non c'è e scuola
Perché la scuola legale qua delle ventiquattro ore della mattina
Al pomeriggio e dopo scuola
Quindi chiamare ogni cosa col suo nome spiegarla e la fatica della partecipazione
Ma noi forse siamo qui perché qualcuno la fatica per noi l'ha fatta adesso tocca a noi fare questa fatica perché attraverso la partecipazione c'è la città di danza attraverso la cittadinanza cioè l'implementazione dell'istituzioni senza istituzione non c'è libertà le istituzioni su il servizio più alto
Al singolo cittadino e istruzioni sono soprattutto al servizio dei più poveri dei più deboli e mi pare che questa sia nostro connotato
Grazie
Maria Pia
Ricca
Sì di valori come sempre adesso
Tra qualche secondo sarà la volta di Sergio D'Antoni però prima vorrei fare due comunicazioni e c'è un
Noto vettura
Fiat
Con una targa ci come Como zeta sei nove sette
ZZ che sta qua all'ingresso della della Cittadella che dà fastidio e che va quindi rimossa altrimenti la rimuovono
I vigili del Comune di Assisi consigliabile prevenire in questi casi piuttosto
Che subire la seconda notizia informazione che domani mattina alle nove e trenta
Quasi sempre la cittadella ci sarà la Santa Messa chi sarà celebrata da monsignor Paglia vescovo di Terni ma come dire fondatore della Comunità di Sant'Egidio
E quindi amico che anche di di tantissimi non voi e ogni anno la Santa Messa viene puntualmente celebrata da monsignor Paglia Sergio
Grazie
Io dirò brevi brevi cose diciamo
Due tre considerazioni la prima
Ci sono già
Sono già intrattenuti sia Fioroni sia Fassino assunti
Questo punto perché nasce il Partito Democratico
Io penso che bisognerebbe
Ciò per capire poi quello che sta avvenendo nel congresso e per capire il nostro ruolo
Il ruolo di chi si riferisce a quarta fase dei cattolici democratici del della funzione di questa chiamiamola così componente comunque di di
Di questa espressione plurale come qui è stato detto
Per noi dobbiamo partire dalla dalle motivazione dalla nascita le motivazioni alla nascita sono il
Il fatto che culture
Diverso è si incontrano formano uno stesso partito per dare
Una solidità forti ad alcuna idee forza che servano a fare uscire
Il nostro Paese dal pantano in cui è stato ridotto e per farlo queste culture sono al loro interno
Pluralisticamente sufficienti a garantire una proposta di governo
Perché questo è il cuore diciamo poiché si è tradotta nell'espressione un partito a vocazione maggioritaria però partito a vocazione maggioritaria significa questo
Noi abbiamo messo insieme culture di provenienza diverse riformiste cattoliche cristianamente solidali e cioè perché perché facciamo una proposta al Paese in grado se riscuote il consenso necessario deve governare
Perché è per questo che partecipiamo a questo atto fondativo e siamo dentro il Pd perché riteniamo che il PD sia questo
Se qualcun altro storia una storia mi vuole proporre uno schema nel quale il pettine diventa una cosa riveduta e corretta dalla socialdemocrazia per cui per governare poi ci vuole il centro EMI deve riportare da Casini quelli critici sarò tengano io non ho che farne perché mi hanno spiegato per rondine anni che non c'era alternativa al bipolarismo e che dovevamo contare su un'impostazione che venisse
Chiara agli italiani tra due proposta esplicite di governo e ora ne spiegano gli stessi che mi hanno spiegato che non c'era spazio per il bipolarismo fuori dal bipolarismo a me spiegare invece che abbiamo ricomincia da capo
E no scusate daccapo e non si ricomincia
Daccapo e questo è il PD la sua vocazione maggioritaria il centro del PD per garantire i moderati e il centro siamo noi a voi non c'è bisogno di qualcun altro
Perché se così non è e allora perché l'abbiamo fatto perché mi hanno messo in pista
Perché mi hanno approvato questo risultato e questa è la vera differenza
Per questo la candidatura Franceschini e il futuro e la candidatura Bersani è qualcosa di nostalgico perché noi vogliamo un partito che prende il quaranta per cento
E possa governare il Paese e fin quando non lo piglia dobbiamo lavora sarà perché lo prenda
E fin quando non lo prende dobbiamo insistere perché lo prenda se invece ci arrendiamo è dobbiamo trovare la necessità di mettere insieme un altro cartello per arrivare al cinquantuno noi siamo tornati indietro
Che non significa non l'ha detto Fassino chiaramente essere autosufficienti non voler alle alleanze questa questa cosa che si ricorda no no le alleanze su di me
Oggi c'è un'intervista di un dirigente del Pd giapponese sulla Stampa di Torino che andrebbe letta
Il PD giapponese asportato cinquantaquattro anni
Per vincere e governare
Ecco dove vogliamo aspettare togliendo il cinque o quattro anni
Ma quattro bisogna aspettare
Perché si è perso una cosa del puntare a vincere la prossima e quando gli chiedono a questo dirigente il numero due del PD giapponese
Il sei chiamato PD propri limitazione di quelli italiani no
Dice il PD sotto la guida e aveva questa strategia vocazione maggioritaria per tentare di vincere le elezioni senza alleanze
Ora ci sta ripensando è un errore risponde lui non mi sento di dare indicazioni anche se penso che la cosa migliore da farsi per forza politica affini sia diffondersi in un unico forte partito guida e fin qui ci siamo
Ma se poi nell'attuare la politica di riferimento rimangono attivi piccoli partiti se non c'è modo di unificarsi o di fare accordi molto stringenti non resta che competere con questi piccoli partiti
E aggiunge ed eventualmente schiacciarlo io non arriva
Però questa lezione
Da parte di chi si misura
Con una atteggiamento come dire con una storia
Vera di una Paese
Per liberare il quale ha dovuto faticare ha dovuto mettere insieme e c'è riuscita e allora io penso e lo dico con assoluta franchezza diciamo e qui sta la vera
Diciamo la vera
Grande forzata la candidatura Franceschini comunque finisca
Perché comunque riesca secondo me vinciamo ma Comont fornisca infondo vero è che senza questa cultura che si incontrano il PD non ha futuro con Franceschini a futuro questa è la garanzia
Ed è su questo
Che noi dobbiamo ripartire se vogliamo che la nostra componente sia decisiva guardare in questo aspetto lei parole che ha detto Fassino sono il contributo
Ma noi vogliamo che in questo partito questa nostra cultura
Sia vincente ci sono due argomenti che la crisi ci propone in maniera forte uno negativo propositiva
In cui la nostra cultura può diventare vincente
Quello negativo è
Che intimai come
Nella storia del nostro Paese
In questo momento noi abbiamo una condizione di profonda divisione
Ce ne abbiamo una situazione veramente pesante
Tra i garantite non garantiti tra nord e sud tra Blair varie forti
Tra chiedendo perché fuori mai
Noi abbiamo avuto una situazione così pesantemente ad escludere
Cioè c'è una condizione reale
In cui il rischio che la crisi aggrava le differenza che c'erano prima
Che erano già pesanti e che ci portiamo dietro storicamente e che la crisi fa vedere in maniera formidabile io credo che siano davanti agli occhi di tutti
Qui è in gioco come dire non l'unità del Paese intesa come l'unità che abbiamo conosciuto in gioco la vera unità
Cioè la sua coesione il suo modo di stare insieme cioè la sua capacità di uscirà dalla crisi in positivo cioè il suo modo di concepire poi un rapporto vero nella competizione europea e globale
Di un grande Paese perché sei invece si divide se invece essi frantuma il rischio è che complessivamente come Paese non ce la faccio
E qui che sta qui cioè qui sa che il vero punto di questa maggioranza che non è in grado di unificare il Paese
Non ce la fa per come è fatta per le sue contraddizioni ieri è stata una giornata da questo punto di vista illuminante Napolitano ha fatto all'inizio dalla giornata un appello dicendo guardate c'è un problema
Di redditi bassi e in particolare delle zone povere del Paese la risposta due ore dopo della lega di Bossi è stata e pertanto ci vogliono le gabbie salariali
Cioè che l'esatto opposto
Con un'ignoranza assoluta qui abbiamo la fortuna di avere Raffaele Bonanni della assetto contrattuale assetto contrattuale e
A
Delle parti sociali e deve restare tale
E del patrimonio indiscusso che sessant'anni di democrazia noi saremo sentiti nella i guai a toccare ma l'autonomia contrattuale l'autonomia delle parti sociali perché questo significherebbe non aver capito nulla dell'Italia
E se è proprio su questo si innesca un meccanismo come quello di ieri voi vi rendete conto che il messaggio è di separazione
Un giorno rinnovo un giorno dialetti un giorno se ne rendano quello che vogliono e poi c'è il Presidente che gli dice massima lo fa perché parla i suoi
Come se i suoi fossero baluba
I suoi sono cittadini italiani come tutti gli altri e semantico questi messaggi sono messaggi devastanti
Sono messaggi che non funzionano allora sento modelli riordinare ecco qui la proposta la nostra funzione
Noi siamo quelli della solidarietà dove siamo quelli della questione
Noi siamo quelli che possono fare una proposta vera al Paese per uscire dalla crisi partendo dagli ultimi partendo da chi non ce la fa partendo da chi è in condizioni più difficili ad affrontare la crisi
Perché si uscirà dalla crisi il problema se fila meglio o peggio di come ci siamo
Quindi non siamo i catastrofisti noi siamo quelli che fanno l'elenco delle cose che non vanno il problema è diverso tutto politico è tutto di sfida
In quest'anno hanno fatto una politica assolutamente devastante hanno preso i soldi da indebolita finanziare tutto
E fin quando si va a finanziare cose nobili tutto sommato
Poteva essere anche accettabile tipo la ricostruzione all'Abruzzo
Tipo gli ammortizzatori sociali
Ma ci hanno finanziato anche con i soldi e deboli cosa vergognosa
Come l'abolizione dell'ICI delle case di lusso al nord come l'abolizione delle volte delle quote latte degli agricoltori che non rispettavano le leggi europee cioè di questo si tratta
E tutto questo noi dobbiamo farlo diventare una politica al nord come al sud come al centro una politica nazionale noi noi sì un grande partito acquisita la risposta
Alla separazione da un lato al partito del sud e ridicola l'altro lato tutti dentro il PdL questa vicenda noi dobbiamo farlo più avanti solo un grande partito nazionale come il Partito Democratico
Che fa dalla questione meridionale l'assoluta priorità può risolvere i problemi dal nord del centro e del sud questo è il punto
Ed è su questo cari amici care amiche che noi dobbiamo insistere ed è su questo che dobbiamo portare a una grande spinta l'altra e ultima cosa è
Questo è un elemento positivo alla crisi e che ci dà una grande sfida sul nuovo capitalismo
Dove c'è uno scarso dibattito allo sport
Se la crisi è il frutto di una voglio fare
Lunga quindi di tutte le le le le
Le vicende non non non
Dalle dal liberismo sfrenato alla finanza e cioè dalla distribuzione cattiva la ricchezza e di un capitalismo che non ha funzionato il problema non è
E dal capitalismo possiamo passare ad un altro sistema perché il capitalismo ai secoli contati come dice qualcuno
Il problema è quale capitalisti
Con quale rapporto capitale democrazia con quale rapporto capitale lavoro acquista la questione
Decisiva per noi dalla nostra cultura
Le possiamo dare un grande contributo grande contro
Rispettando l'autonomia delle parti perché si avvii nel nostro Paese una vera grande battaglia politica culturale
Per avere un rapporto di democrazia economica tra capitale tra capitale e lavoro per avere la partecipazione agli utili che non possono essere
Partecipazione senza il controllo senza il consiglio di sorveglianza senza un assetto cioè che dia l'idea di una vera nuova democrazia
Vedete ve lo dico come mezzo e poi chiudo
Un giorno si incontrarono
Un maiale una gallina
E se guardarla lungamente negli occhi
E alla fine
La gallina vista abbaiare guardano e dove possiamo fare grandi cose
Il maiale guardo a Lissa guarda ma che vuole fare
Saragat e a pensarci
Potremmo fare qua ho approfittato
E magari se è vero non ci hanno pensato però
Ma tornando nelle sue
Nella sua stalla pensa bene questo patto non mi conviene uno dei due finisce a fette
Ed è quello che abbiamo avuto il capitalismo che abbiamo avuto uno dei due finiva affetti
E l'antagonismo che è stato nell'ENEL nell'impresa è è che è stato anche nel mondo del lavoro bisogna dare atto ad una battaglia storica
Che la CISL ha fatto e io l'ho qui pubblicamente a Bonanni che sta facendo in queste ore in queste giornate pubblicamente bisogna darle atto del fatto
Per fare una battaglia per la democrazia economica in questo Paese significa fare una battaglia contro la destra contro la sinistra tradizionale perché oggi Tremonti Scò ho presto Loewenthal trenta e questo porto perché sa che adesso fa scoppiare la contraddizione tra la CGIL alla parte convengo sto dall'altro lato per farle ritrovare insieme
Ed ecco qual è il nostro ruolo un grande partito che elabora il dodici di ottobre questa iniziativa va molto bene nel pieno dalla vicenda contrattuale perché è un grande partito che elabora una strategia di democrazia economica
E che vede i cattolici democratici portare il loro grande contributo significa dare la garanzia al Paese
Che lo vogliamo governarlo diversamente da come è stato tuttora e da come è stato nel passato ecco qui
Cioè cosa semplici e forti
Vocazione maggioritaria perché noi siamo la garanzia della pluralità
Coesione per superare la questione meridionale a dare una risposta alla questione settentrionale perso una grande partita di democrazia economica che sia in grado di dare al Paese un capitalismo serio con maggiore giustizia sociale ecco
Se tutte queste cose si incarnano assi incartamenti alla storia qui sì
Ma soprattutto in chi guarda avanti
Questa nostra scommessa questa scommessa che Franceschini equestre il nostro mondo di concepire la politica battersi per queste idee e fare esattamente sempre
Corrispondere a quello che si dice quello che si fa
Nella mozione Franceschini Franceschini noi ritroviamo tutto questo e io sono convinto che ritrovando allo noi avremo grande successo nella nostra battaglia congressuale grazie
Grazie Sergio
Senatore Lucio D'Ubaldo
Dopodiché il senatore Daniele Bosone
E poi ci sarà il turno del Segretario generale della CISL Bonanni
Ma io
Aderisco
Non è difficile allo sforzo che stiamo
Sintetizzando anche qui stasera
Che è quello di di mettere al centro
Del dibattito dell'iniziativa congressuale
Un impegno strategico che consiste fondamentalmente
Il questo slogan perché stiamo
Tutti ripetendo non guardiamo indietro
Guardiamo avanti cerchiamo di saltare
Tutte le ragioni che sentiamo dentro i bisogni che individuiamo su un percorso che non sia la ripetizione dicevo che eravamo ieri
Però un dibattito come questo tra di noi tra persone che hanno uno stesso linguaggio
Deve essere capace anche di individuare
I punti che rappresentano
Grandi potenzialità ma anche grandi
Problematicità
Perché è vero che se rivedessimo qui
Che ne so
C'è l'esigenza del centro cominciassimo a declinare come c'è capitato in altri passaggi in altre poche in altri contesti
Se declinarsi può questa esigenza che pure esiste nel sistema politico nazionale
Noi ci perderemmo immediatamente
Perché quando le esigenze sono altre
L'operazione più sbagliata è quella di cambiare inquadratura
Preavviso nato a sé
Che non possono essere derubricate
A noi che siamo in testa l'esigenza di stare in politica con
Lo statuto della laicità per noi è una questione essenziale
Però non possiamo neanche cancellare il fatto che la laicità contempla l'esigenza
Di mediare culturalmente un'ispirazione
E l'istigazione in questo caso per noi che siamo impegnati in politica da cattolici
Consiste nelle riflettere attorno alle grandi questioni che la Chiesa nel suo magistero con il suo magistero indica non soltanto noi fedeli ma indica tutto il mondo
A me ha colpito per esempio che
L'ultima enciclica
Molto bella
Ripropone dopo anni di silenzio un una fraseologia
Di tipo ma ditemi hanno il nuovo umanesimo ricorre più volte nelle incivile
E c'è quindi
La preoccupazione in questo pontefice
Di aprire nuovi squarci di riflessione inserirsi
Con
Grande determinazione nella crisi di questo nostro tempo di questi nostri giorni
E però a recuperare anche delle intuizioni che negli ultimi tempi noi per primi noi laici impegnati politica avevamo cancellato quante volte abbiamo detto in questi ultimi anni
Che Bari intende un grande pensatore era ormai alle nostre spalle abbiamo fatto sul terreno del pensiero quello che abbiamo fatto sul terreno della politica abbiamo detto una stagione si è chiusa oggi
Questo pontificie
Riparla un linguaggio dentro una sua riflessione originalissima che riporta in auge queste parole nuovo umanesimo la nuova sintassi democratica addirittura c'è un passaggio di questo genere
Che facciamo voi che facciamo noi di fronte a questa nuova interrogazione noi come riproponiamo questa
Sensibilizzando i che siamo credenti dentro un partito che non è fatto solo di credenti e non è un partito di ispirazione cristiana
Rimane un problema
Che non si risolve così aggirandolo cioè dicendo va bene questa è una riflessione che non appartenendo a tutti non investe e il partito nel suo complesso
Invece c'è una questione che investe il partito nel suo complesso
E che riguarda anche noi cioè riguarda la nostra capacità di rendere tutto intero il partito sensibile
Non alla sintassi del nostro ragionamento mai valori che dentro quella sintassi comunque esistano e che comunque costituiscono un problema per tutta
La Società italiano per tutta l'umanità e in genere
Quando la Chiesa dopo la caduta del muro di Berlino
Ansa la bandiera della contestazione
Del rapporto stretto del rapporto angusto senza respiro tra democrazia con i suoi valori e relativa relativismo culturale ecco di fronte a questa battaglia
Di fronte a questo monito della Chiesa Loizzi esercizio di mediazione culturale e politica facciamo
Cioè di fronte al fatto che esiste un qualcosa
Che alle nostre spalle l'autorità religiosa immorale ci indica come un pericolo il nuovo pericolo per l'umanità noi politicamente cosa possiamo dire
E quando poi ci rivolgiamo a tutti i nostri amici di partito e poniamo
Quei problemi che ogni tanto ci stringono nell'attività parlamentare l'abbiamo visto sul testamento biologico negli ultimi tempi e cioè il fatto
Che trovandoci di fronte a questioni inedite inviati dei perché la potenza della Tecnost senza
E i cambiamenti che esistono giorno dopo giorno ci mettono di fronte
Ha una difficoltà che prima non avevamo ed è chiaro che una volta la laicità consisteva nel dire io voglio essere
Sul terreno politico autonomo di decidere se fare il Governo con i socialisti o senza i socialisti se fare il centrosinistra uno farlo se aprire al confronto con il Partito Comunista cose di questo genere
Oggi è diverso perché la laicità si confronta con questioni che attengono
A quello che ha detto
Il
L'amico Peppe Fioroni all'inizio cioè il limite il limite della politica cioè di fronte ad una potenza della scienza così
Incontrollabile quale la responsabilità della politica che cosa facciamo alziamo le mani allora io credo
Che è una riflessione nostra non deve essere vissuta come una roba
Per dire sì stiamo in questo partito
Ma mostriamo la nostra insoddisfazione perché sarebbe non solo una nostra irresponsabilità ma anche un errore politico
Perché noi stiamo dimostrando proprio con
L'esperienza della Segreteria Franceschini ed ha duramente con la candidatura
Fra da qui al venticinque ottobre della Segreteria Franceschini che siamo in grado di avere una visione generale di questo partito
E siamo in grado anche di indicare una prospettiva di lungo tratto per coloro i quali venendo da esperienze diverse noi ed altri possiamo insieme a collaborare per realizzare un sogno nuovo tuttavia e qui concludo
Se non richiamiamo tutto intero il partito
Al fatto che non da qualche parte isolatamente ma nell'esperienza straordinaria di Obama
è consistita proprio nel
Cambiare la linea del Partito Democratico nel modificare una sul punto essenziale perché nei quattro anni
Della Presidenza della seconda Presidenza Bush
Il Partito Democratico ha compiuto una profonda meditazione sul fatto che nella società americana in sorgeva un bisogno legato all'ispirazione
E allo stile di vita informato ad una qualche spiegazione religiosa
E ne ha fatto oggetto di una sua meditazione politica
E Obama si è presentato come il Presidente della speranza
Nella quale speranza c'era anche una motivazione attenta all'ispirazione religiosa se questo dunque è successo in America gli ha fatto sì che Vincenzo papà perché noi non dobbiamo proporlo come un qualcosa che dovrebbe portare il Partito Democratico a uscire da questo angolo secondo il quale per il quale ogni volta se c'è un problema
Etico noi siamo dogmaticamente dall'altra parte senza porsi un problema che sia quello della mediazione dell'intesa delle riflessioni per armonizzare bugie diversi
Per capire se tutto quello che viene detto come allarme circa il rischio che l'uomo con i suoi mezzi vada oltre
Che farà sondini i suoi confini di potere naturale non sia e io credo che non si appunto una cosa diverse inaccettabile è invece un monito giusto
E quindi la responsabilità è quella di riportarla dentro questa tematica
Finisco dicendo che e attraverso
Questa sensibilità attraverso questo modo diverso di concepire
Il percorso politico di una forza progressista
Che noi possiamo anche immaginare
Che in termini diversi si guardi alla questione del centro
Cioè è una questione che riguarda quell'elettorato che non si lascerà Moumaji prendere da una radicalizzazione né da una radicalizzazione di tipo politico né da una radicalizzazione di tipo culturale
Se il Partito Democratico vuole arrivare al quaranta per cento come dice D'Antoni dobbiamo essere un partito che non si lascia catturare da una radicalizzazione
E se non si riesce a catturare da una radicalizzazione allora deve guardare con spirito più aperto con una sensibilità più matura e con un senso di responsabilità più alta
In grado di rappresentare istanze diverse da quelle che finora si sono trovate all'interno del nostro recinto elettorale
Grazie Lucio Daniele Bosone senatore Daniele Bosone
Devo dire che
Il
Nostri amici che che vengono alla nostra storia
E che in questo congresso hanno fatto una scelta diversa
Si prodigano spesso di scrivere documenti in cui
Cercavo di spiegare il perché di quella scelta
E più io leggo questi documenti
E più mi rendo conto che invece noi abbiamo fatto la scelta giusta
Perché
Non ci riescono mica spiegare il perché di qua le scelte e questo mi convince sempre di più che
L'esperienza che ne abbiamo iniziato a fare con Dario che stiamo portando avanti con Piero Fassino è la vera stabilizzazione del Partito Democratico non solo me la vera scelta politica che guarda al futuro
E noi come cristiani non possiamo abbiamo il dovere
Per la nostra storia e per quanti crediamo di giocare fino in fondo i nostri talenti ecco io penso che qui i nostri amici che
Appoggio in questo mento la mozione Bersani abbiano rinunciato giocare fino in fondo i propri talenti abbiano fatto scelte per altri motivi
Magari nobili magari no ma io non noto nelle loro nelle loro motivazioni
Una
Come dire una convinzione forte
Io penso che una come cristiani sempre i nostri talenti dobbiamo giocarli per guardare al futuro e siccome noi abbiamo questo momento difficile da governare nel Paese nell'Europa nella società
Lo sanno i sindacalisti non solo la fase economica l'economia è solo un aspetto della della fase delicata di questa città ma la coesione sociale ed integrazione siamo tutti in quella fase di
Modernità liquida di Bauman che dobbiamo
Cui dobbiamo riuscire a dare una risposta con riformismo solido ora questo riformismo solido noi non possiamo non possiamo ricreare lo guardando come dire semplicemente rintanato Cina la comodità
Di una di un passato
Ci sono e accenno attimino alla questione del nord
C'è anche un mio collega del nord che diedero pecca un po'di sudditanza rispetto la lega Nord ogni tanto che l'altro giorno articolo sul foglio ha detto che
Che Dario Franceschini non è non rappresenta nord non rappresenta la Lombardia
E che il vero rappresentante Lombardia e Bersani
Ora ha ragione better io devo dire venendo la Lombardia come in tanti amici qua presenti
Non abbiamo notato che in questi anni il voti Lombardi e si sia particolarmente espanso
E segno quindi che anche lì è necessaria una forte correzione di rotta in Lombardia in Veneto nel Nord come nel Paese è necessaria una forte inversione di rotta
E guardate che non è che l'inversione di rotta
La sostenga mostrando sudditanza i poteri forti
Noi al contrario dobbiamo liberare delle energie che nel nostro Paese ci sono al nord come al sud e ci sono tante energie che vanno liberate
E i poteri forti nessuno probabilmente connotazione diversa nord al sud ma ci sono e vanno rotti non abbiamo questo compito come partiamo Crati essere liberi dalle categorie dei poteri forti liberi in questo momento anche
Le potentati economici io penso che noi
Con Dario siamo più liberi rispetto a questo aspetto rispetto questi poteri possiamo liberare meglio per il futuro le energie del Paese e soprattutto per il nord guardate l'idea che in Lombardia la competizione la competitività
Si inizia a chi arriva per primo al trentaduesimo piano del Pirellone cioè il piano in cui abita il Presidente Formigoni ed io penso che questa c'è una complicità falsa io penso che il tema della merito e della competitività in Lombardia deve esser è tutto tutto da rifare tutto da rivedere allora io penso che noi in questo un ruolo le spezzare il legame che ci sono denso nel riproporre in Lombardia un modello di coesione sociale nuovo sia un compito forte che abbiamo io so che la Lombardia un po'come nostro giapponesi hanno aspettato cinquantaquattro anni noi magari insomma
Io penso che se dovesse cambiare qualcosa mi sicuramente cambierebbe qualcosa molto nel Paese probabilmente anche non ROPPA quindi
Ritengo che il Partito Democratico abbia lì abbia in questo tema del sociale nel suo complesso quindi i rapporti fra famiglia lavoro impresa in un lo fondamentale su cui lavorare nei prossimi dei prossimi in questi giorni di campagna in Campania e Dario devo uscire noi insieme tutti dobbiamo far capire
Che il riformismo solidale che ne vogliamo portare avanti un riformismo serio volati quando io ho pensato quando tutti ma abbiamo pensato di fare il Partito Democratico pensando che riformismo di
Origine cattolica questo senso dell'uomo della solidarietà
Si dovesse unire all'Guelfa radio origine socialista
Il passaggio dal collettivismo del comunismo laiche Air vi ricordate non c'è più chiaro del congresso di Torino che passava con questa mia un passaggio importante io minimi mi occupo delle altre persone come singoli come persone come uomini
Questo era presupposto perché si creasse davvero quest'idea di riformismo voi solidale ha ragione D'Ubaldo richiamare l'enciclica del Papa perché nell'incipit ca che uscita si richiama quelle possiamo trovare veramente tantissimi spunti per riempire nostro la nostra azione politica in questi limiti
In questi giorni
Io penso che il nodo
Starà proprio linee ritirare quindi nuovi modi di coesione e modelli di coesione lo dico anche rispetto di migrazione e poi chiudo immigrazione è un altro tema su cui noi
Come per democratico diamo dire una parola più chiara
Non dobbiamo assolutamente confondere
Il tema immigrazione con quello del buonismo tema immigrazione e tutto
Non è una parte della Società riguarda il futuro di tutta la nostra società perché non è più legato alla sicurezza inteso come criminalità o microcriminalità oramai tema di immigrazione toccati dal mondo del lavoro in modo dalla casa al mondo della scuola
Ci attraversa trasversalmente e li dobbiamo vere dobbiamo dire parole chiare doveva dire che l'immigrazione quella clandestina va controllata
Dobbiamo dire che va controllata nei Paesi d'origine dobbiamo dire quindi richiamare fortemente il fatto che comunque noi dobbiamo impegnarci fortemente lì a controllare i campi profughi in Libia da dove gli immigrati arrivano e qui fare una politica vero dove la sicurezza sia la certezza che chi arriva in Italia venga davvero per potersi integrare per poter lavorare
Questo è un grande tema su cui io penso che dovremmo esprimerci nei prossimi giorni perché è uno dei tasselli che a noi come Partito Democratico al nord interessi più ma penso che anche in generale siamo molto esposti in Italia
Quindi amici siamo
Come dire all'alba veramente io penso di una sfida nuova
è vero che se vincerà Dario
Noi saremo più certi che il futuro di questo partito potrà potrà continuare ma guardate che non sarà sul futuro del nostro partito sarà anche il futuro di questa società immaginate domani se Berlusconi questo Governo dovesse andare a casa ma quale Forza
Ca può davvero e seriamente mettersi a pensare di governare il Paese quale altra forza politica noi siamo solo noi allora noi abbiamo questa responsabilità in più e come cattolici dobbiamo senz'se la pienamente di chiudere questa fase congressuale con una seria proposta progettuale con una seria proposta per l'Italia con la capacità di stare uniti per governare il futuro grazie
Grazie Daniele ancora ci sarebbe dovuto essere il confronto tra
Bonanni e Guerrini Segretario generale della CISL al Presidente di Confartigianato
Per sopraggiunti motivi Guerrini interverrà domani mattina ora noi diamo la parola al Segretario generale della CISL
Dopo avergli detto grazie per i continui stimoli che ci propone e anche per l'assidua presenza
Sempre molto affettuosa alle nostre convention
Sì grazie a voi mi dispiace aver perso
Chiti il mio interlocutore
Però
Mi trovo bianche dalla vostra discussione più generale
Perché molti davvero moltissimi
Le mie i singoli dirigenti in tutta Italia
Hanno gli stessi sentimenti
E pare che vogliono anche impegnarsi
Moltissimo
Per questa battaglia perché
Perché
Oltre a un forte sociale organizzato che in verità abbiamo anzi bisogna rafforzarlo
E avendolo anche più unito e più consapevole più responsabile
C'è bisogno anche
Di un partito riformatore solido
E che sappia come detto Beppe
Ho voluto sentirlo dall'inizio
E che sappia essere crogiolo
Delle migliori
Culture tradizioni del Novecento che hanno costruito l'Italia democratica
E che hanno assicurato al nostro Paese il benessere
Che noi stiamo facendo di tutto per difendere e per consolidare
E per traghettare anche
In questo nuovo secolo sapendo che l'economia sarà un'altra cosa sempre più un'altra cosa sapendo che il sociale dovrà riconfigurare assi
Nelle sue forme di rappresentanza ma anche
Nei disegni che dovrà
Perseguire e anche
L'economia
Dopo il disastro appunto che tutti quanti siamo
Commenta
Quindi
Molti dei miei dirigenti hanno questa esigenza questa forte esigenza di avere un partito riformatore ma anche
Sapendo i guai che abbiamo nel mondo sindacale
Perché è inutile nasconderselo c'è una divisione
Che riguarda
La prospettiva
Del movimento sindacale dentro una società nuova se procede bene si consolida si rafforza
Questo strumento che unifica appunto queste culture così vitale così importanti
Lo stesso movimento sindacale sarà più il nuovo sarà più forte sarà più capace
Vi svolge la sua funzione distinta dalla politica ma
è inutile dirlo
Per le esigenze che il sociale prospetta
Di cui abbisogna bisogno davvero di solide basi politiche riformatrici ecco perché solo per questo
Abbiamo questo grande grande interesse
Però se mi permettete io ho trovato degli spunti in ciò che diceva Beppe dall'inizio io le voglio appunto ripercorrere
Cercare di declinarlo dal punto di vista
Del sociale io ho l'impressione
Che la crisi dei delle realtà di riforma del nostro Paese dipende
Dal non essere usciti definitivamente
Questa condizione
Di subalternità di fatto in cui è caduto al momento in cui
La realtà populiste
E di destra
Hanno assunto l'egemonia nel campo della politica la società italiana
Tant'è questo un problema
Perché si vede a occhio nudo da diverso tempo in verità
Che l'unica politica che si sa prospettare quell'appunto dell'essere contro
E anche momenti di crisi come questi dove la gente di buonsenso ritiene che
Per uscirne bisogna collaborare tutti decima si collabora dal Governo io ripeto ogni volta che
E nella divisione che escono fuori le realtà peggiori
E invece non la cooperazione che si distinguono le persone e le realtà migliori
E siccome la gente quando ha
Impellenze da risolvere e
Le rappresentanze e noi coltiviamo
Ahi noi hanno più urgenza degli altri è chiaro che le persone sono molto molto attenta a questo
E invece riproporre costantemente
Una contrapposizione del tipo che dicevo
Non solo non ci permette non permette nessuno di agganciarsi
Coi veri sentimenti molto diffusi nel Paese ma addirittura
Si rischia
E io voglio fare l'avvocato del diavolo di andare attingere persino la farina del diavolo
Nessuno di voi può sfuggire
Che i giornali vivendo su sempre di più
Partiti che se lo diventano mi ha molto impressionato una lettera molto acuta che il senatore spera ha indirizzato al foglio l'altro ieri
E lui sottolineava questo aspetto e diceva giustamente
Più i giornali diventano partito
E più partiti
Non sono partiti
E se vediamo
I fatti
Più salienti dalla vita economica sociale nel nostro Paese hanno risentito moltissimo
Di questo aspetto
Però e chiaro che se noi dovessimo andare
A vedere chi sono coloro che possiedono questi giornali
Per noi è molto facile capire della distanza che c'è
Tra i loro interessi e le realtà
Riformatrici e le realtà che hanno un legame con gli interessi
Popolari io ritengo
Che istintivamente molte persone molti lavoratori molti cittadini in questo Paese istinto da me indistintamente istintivamente capiscono
Le contraddizioni presenti appunto nella politica del nostro Paese e oggi più che mai
In un Paese come gli Stati Uniti d'America sono andati sotto accusa
Meno aggiornando i media gergo guadagnano centinaia e centinaia di volte di più
In quel Paese
Si è tentata una
Della della davanti alla cattedrale appunto il liberismo Obama acquistato perfino le banche private per tentare di fare concorrenza a quelle pubbliche riportarla appunto un livello accettabile
Di governo giacché si sa non per decreto
Si fa mercato e si può far mercato ancora di più in
In Europa si è tentato di tutto in altre parti qui il dibattito non esiste
Ed è un problema
Ed è un problema non solo per come affrontiamo la crisi
E per Como ciascuno di noi attento ha in odio la crisi che riguardo alle persone ma quello che è ancora più importante
E come ne usciamo dalla crisi e qual è la strada che presentiamo all'italiani
Per uscire da questa crisi che è morale che sociale che economiche che anche politica questo non è un punto qualsiasi
Non è un punto qualsiasi questo nodo
Ecco perché
Il ventennio che ci ha regalato una cultura che affida ai singoli
Una cultura che ha verticalizzato il potere prima appunto la finanza e poi in politica ha bisogno di un solo antico la sua regia quella la partecipazione a tutti i livelli
A tutti livelli
Per quel che ci riguarda il nostro Paese nessuno nessuno può negare che nella sanità nella sanità abbiamo delle colpe tutti gravissimo
Ma può essere la politica l'altra Omega dal Governo dalla sanità la politica indirizzo e controllo e distinzione tra chi la gestisce chi la controlla indirizza
Molte volte scusate la brutalità
E soprattutto dove c'è un c'è un'economia solida
Prego di una regione rappresenti la sanità mi fai quello che vuoi
E il fare politica con i potentati economici che si annidano appunto in questi interessi e di qui la non credibilità la partecipazione è stata diventa nella sanità
Dove andrà a finire ogni sforzo degli anni ottanta dove cittadini i rappresentanti degli enti locali e così via avendo sfasciato la mutuo da una parte che tutto sommato ti diceva perché venti giorni di degenza ce ne vogliono dodici
Tu che fa il medico
O anche otto e perché perché quelle attrezzature poi utilizzare anche altre non c'è nessuno che cura l'interesse generale e si è addirittura poi e l'Assessore
Che a premio anche perfino su un supermanager largamente pagato e inutilmente impiegato ma è chiaro che quello che succede quello e quello che vediamo ma è la partecipazione appunto la medicina
Per risolvere
Problemi di questo tipo la scuola lo stesso non c'è più partecipazione ecco perché il messaggio mediatico populistico dalla signora Gelmini fa premio su tutto il resto grembiulino il pioppo
E abbiamo avuto difficoltà davvero a riportare quel poco di ragione una discussione con pazienza con molta pazienza e ce ne vorrà ancora
E così in ogni luogo che riguarda i servizi universali del nostro Paese
Quindi è la partecipazione lì ma la partecipazione a tutti i livelli anche dell'economia
Io ringrazio Beppe per avere sollevato suo problema gli ho avuto un colloquio anche con me perché negarlo
Perché non ricordare
Con Dario chiedendogli appunto una
Una discussione più forte su questo aspetto che non è
Oggi soprattutto un aspetto qualsiasi
Taluni dicono ma perché elementi democrazia economica adesso perché discutere la ripartizione degli utili adesso
C'è crisi poi vediamo devo dire la verità e la stessa discussione che io ho sentito quando bisognava riformare il sistema contrattuale decrepito e vi ringrazio per l'attenzione che molti amici qua dentro
Ci hanno garantito
Dandoci fiducia e dandoci anche forza non è stato un apporto qualsiasi perché l'isolamento
L'isolamento può essere per noi un fatto molto molto pesante giacché inizia davo più ragionata
Perché li vogliono ribelli stili vogliono antagonisti perché è una società fatta solo di ribellismo di antagonismo è una società dominata dai poteri forti
E il sistema contrattuale che abbiamo proposto va in scontro con alcune culture perché propone la partecipazione il luogo dell'antagonismo ecco perché è stata così duramente colpito
Ed ecco perché così straordinariamente
Incoerente
Il mio collega che io spero cammini di nuovo insieme a noi prima dato il via libera
A un sistema partecipativo e poi se la rimangia
è ora vi assicuro ad un adulto le categorie di quella di un'importante organizzazione non più grande alla CISL
Va assicuro io almeno gli attivi non più grande la CISL stanno venendo a uno a uno
Dicevo un amico mio sindacalista non ti preoccupare tanto più saremo rigorose e coerenti noi tanto più saremo uniti dopo
E credo che questa metafora valga anche
Per la organizzazione di un partito così importante ri formatori
E quello è un elemento di grande partecipazione perché scavalca l'idea che rissa variato e quello che solamente urla e non ha nulla a che fare con la sua azienda
Cioè c'è a che fare solamente quando l'azienda sua in difficoltà
Quando va bene
Guadagna solo in
Il visti il datore di lavoro quando va male chi paga le conseguenze e lavoratore ma al di là di questo aspetto la questione essenziale
Che se ritorniamo verso Società che avranno fortuna
Per quello che sapranno fare per l'innovazione che saranno innescare e mettere in piedi per fare nuovi prodotti di qualità e così via non esiste alternativa alla cooperazione tra
Il lavoratore e la sua impresa
Non certe poi sono interessi distinti ma non c'è alternativa
Non c'è alternativa e non c'è alternativa anche per il sistema democratico perché di solito chi si prende le sue responsabilità chi è abituato e sistemi sussidiari e padrone disse
Del suo contesto ed ha pure all'arresto e aiuta anche la politica le persone sì
Formano di più
Formula propria personalità si danno più forza alimento l'appunto un flusso che l'esatto contrario del populismo che noi
Subiamo
Quintali in ogni messaggio che viene da più parti nella società italiana quindi messo un punto importante
Noi attraverso riforme stima contrattuale e sta andando bene non credete ai giornali e tante che la domenica si dice non so che si torna indietro e poi lunedì
Si fa tutt'altra tutt'altra cosa proprio per quella ragione che vi dicevo bisogna continuare su questo aspetto
Noi stiamo premendo moltissimo grazie a tante persone
Anche presenti qui dentro a partire da tre euro ed altri che hanno fatto disegni di legge
Che ci hanno permesso di unire
Realtà del centrosinistra anche con alcune persone interessate del centrodestra per fare proposte
Cosiddette bipartisan che hanno messo al centro il problema a partecipazioni hanno permesso a noi di fare forte lobbying
E ci stiamo riuscendo sta crescendo moltissimo e importante
Che tutti noi tiriamo da una sola parte qual è il disegno che abbiamo io non so quale sarà il risultato finale so però che comunque il risultato ci sarà
Quello che la ripartizione degli utili
Che non è in alternativa con secondo livello di contrattazione perché sono due questioni distinte
La Marcegaglia dice giustamente non deve essere imposta certo le parti
Autonomamente e liberamente
Trovano conveniente a fare così come abbiamo fatto già l'anno scorso e qualcuno già lavati lava dimenticato subito con Alitalia e vi ricordo cari italiani per l'annuncio e di solito piangono miseria di AMISOM allegati privati
Sabelli annunciato che al fine di questo mese l'Alitalia ha cominciato a fare
Utili
E noi avremo l'otto per cento su cui gli utili
Oltre il secondo livello di contrattazione
Noi riteniamo dia vere
Questo risultato e il Governo dovrà assicurarci il taglio delle tasse
Sulla ripartizione degli utili a cui noi miriamo ma noi miriamo anche
Arrendere collettiva reazioni
Come sanno molti amici impegnati qui Treu appunto Baretta e altre ancora Adragna e altro ancora che ci ha dato una mano su questa battaglia
Noi vogliamo che i lavoratori possano
Mettere insieme le relazioni e farle valere
Parlavo punte ecco l'altro ieri che forse la soluzione migliore attraverso una fondazione si trovi qual sia il sistema basta che i lavoratori possono assommare relazioni farle valere e basta che il Governo anche lì
Favorisca la consegno agli azione attraverso incentivi fiscali
E il Governo permetta l'affidamento di azioni doveva molte azioni in molte azioni in molte aziende importanti dando così l'esempio
E ancor più
Ho sentito Beppe che diceva giustamente a Tremonti
Che parla bene e razzola male io spero che parli bene e razzoli pure bene
Io ho incontrato l'altra settimana
Ci credo se non ci credessi non potrei fare accordi siccome voglio fare solo accordi io ci devo credere assolutamente per convincere tutti però attraversa argomenti stringenti
Parlavo di Obama
Tutte le banche sono stato tutte vendute mi deve dire il signor Tremonti come fa arginare questo accorato appello che di volta in volta al Governatore fa
Che le banche devono abbassare i costi
E lui sa che un accorato appello che non potrà essere risolto con un decreto perché il decreto non si può fare
E neanche con l'autoregolazione perché Daouda erogazione in relazione alle visto che è successo nel mondo e anche in Italia perché lo ripeto le tariffe italiane delle banche sono le più alte d'Europa
A Tremonti io ho detto pubblicamente lo dico anche qui
Che lui anche la una banca una possibile banca per fare concorrenza ci alle Poste
Di cui possiede ogni azione
E che non ha potuto mai ricevere l'autorizzazione a fare banding dalla Banca d'Italia
Se le poste divento anche banche
Quattordici mila punti
Costerà molto di meno le banche o si adeguano
O perderanno i clienti a favore del posto
Quello su cui inchiodarlo daremo il Governo
Perché lo ripeteremo ogni giorno
E poi riteniamo
Che nell'indirizzo e controllo delle banche delle aziende di Stato dove c'erano le azioni e così via e in quelli che liberamente voglio contrario raccordi con noi con incentivi fiscali anche l'indirizzo e controllo
Fare una cosa del genere con la contrattazione nuova
Nella scuola e nella sanità e in tutto ciò
Che vita civile da organizzare in tutto ciò che è sussidiarietà noi in questo modo costruiamo una nuova Italia altrimenti
Ci affideremo i giornali
Ai cosiddetti capitale industriale non ne vedo tanti per la verità
Se non quelli che sono diventati importanti per l'esodo lo Stato
Oppure i direttori dei giornali
Che hanno
Solo il compito
Diventare più importanti i loro giornali e non credo che abbiamo molto interesse verso i ceti popolari non foss'altro che loro proprietari sono le stesse banche e gli stessi Capitani per
E questo non è un punto così
Quindi io spero che si apre una discussione forte su questo
Cioè una forza tranquilla sociale ma anche una forza riformatrice tranquilla no a politica
Che sappia indicare quella che D'Ubaldo esso diceva
Quello quando parlava del nuova lesivo del lavoro che è stato lo slogan che abbiamo usato nel nostro congresso e che vogliamo abbiamo ritrovato pari pari nelle in cicli Ca'di Papa Benedetto
Ciascuno di noi deve dare
Quello che serve a se stesso e agli altri perché in questo modo qua cresce se stesso e agli altri ma per fare questo noi lo dobbiamo chiedere niente più nessuno dobbiamo chiedere a noi stessi
Perché la società evolve se c'è più responsabilità da parte dei
Di noi stessi
Perché altrimenti accade quello che è successo in questo oppressivo ventennio
Ci siamo affidati solo a coloro che ci promettevano attraverso da loro capacità taumaturgiche
Di essere alta Omega di tutti i nostri problemi e a me bastava stare davanti al televisore ascoltarli
E naturalmente ci hanno detto un sacco di fregnacce
E naturalmente anche oggi stesso non sanno indicarci quale strada dobbiamo d'altronde per quale motivo dal lo fa
Se il loro potere risiede esclusivamente in poteri esclusivi e assolutamente assolutamente lontani da quelli popolari
Quindi come vedete
Ci possono essere importanti base di discussione
E la mia organizzazione e davvero molto interessata a questo
è una
Una cultura
Che per la verità e la stessa cultura tutti dandovi molti di voi riconosco venite dalla stessa parte venda le stesse esperienze
Anche dallo stesso modo di pensare bisogna unificare queste bisogna punto come si diceva utilizzarli questi talenti così importanti anche così originario la mai ma chi fa proposte del genere in questo Paese
Perché Schito farsa proposta tutti propongono di abbattere l'altro però non sa quando Abbate cosiddetto la via d'uscita cedesse sembra riuscito qual è la riuscita di chi chiede di abbattere l'uno e poi quando abbattere uno e c'è l'altro che fa quell'altro
C'è qualcuno che l'ha detto
Ecco io credo che le persone più avvertite dal sociale è una politica lo devono dire
E con molta forza e se lo dico in modo convincente con persone convincenti secondo me costruiamo d'Italia nuovo io vi ringrazio davvero con tutto il cuore e assicuro Beppe
Che ci sono anche l'altra volta se ritenete appunto utile nostro contributo grazie
Grazie
Dell'azione
Ora
Sono le diciotto e quarantacinque
Glielo do la parola al senatore Paolo Giaretta
Dopo di lui Antonio Jana Morelli alle diciannove
Fioroni tenta sempre di suggerire
Cambiano idea alle diciannove
Parla Dario Franceschini
Cari amici sappiamo perché siamo qui né belle relazioni di Fioroni e di Fassino ce l'hanno ricordato
Siamo qui per esserci nel congresso per combattere una battaglia giusta
Per l'affermazione di Dario
Per tanti motivi non solo perché abbiamo fatto
Un bel pezzo di strada insieme
Non solo perché si è preso una croce che nessuno voleva e c'è qualche d'uno di quelli che ha rifiutato che ha avuto l'impudenza di imputare a lui la perdita dei voti del PD
Non solo perché dobbiamo smetterla con questa
Tradizione perversa della sinistra che ha appena
Nasce una leadership bisogna distruggerla ma soprattutto siamo con Dario perché abbiamo fatto il PD
Per risposte nuove a domande nuove della società
è per questo indietro non vogliamo tornare ma c'è un congresso è stato detto io qui c'è anche una specificità perché ci siamo e mi sembra che dobbiamo cercare di dare una risposta due grandi questioni che io avverto in modo drammatico
Il primo è il il rischio dell'irrilevanza del cattolicesimo democratico nella
Panorama politico italiano siamo stretti tra due opposte nostalgie è una strategia di un partito di cattolici in una società italiana che
Cristiani risata
Ma anche la nostalgica di un laicismo Bettio stantio come reazione al
A un clericalismo opportunista che c'è nella società italiana ecco queste due questioni lei dobbiamo approntare la seconda questione eh
Da laici cosa possiamo fare per la nostra Chiesa italiana
Per la Chiesa di cui ci sentiamo quindi per la Chiesa a cui vogliamo bene e che vediamo troppo spesso spaventata di fronte i cambiamenti così radicali della Società italiana
E che vediamo in alcuni suoi settori essere prigionieri di una tentazione opportunistica di ridursi in un recinto deboli o di una sorta di lobby etico morale
Le due questioni si tengono insieme
Pier Luigi Castagnetti ci ha ricordato tante volte che
Il cattolicesimo democratico è stata l'ambizione e deve essere anche oggi l'ambizione di
Un modo di concepire la democrazia
Di illuminarla e arricchirla della tradizione umanistica personalistica cristiana questo è stato e deve essere il cattolicesimo democratico perché vedete
Quello che certi nostri compagni di strada non percepiscono è che c'è nella società italiana una forte domanda di senso
La società chiede alla politica
Ma questa politica è capace di parlare al popolo per dargli Energia vitale per affrontare le sfide della vita perché se la politica non sa fare questo
La strada guardate quella necessariamente del populismo
Beh c'è noi dobbiamo avere quella ambizione non mi sembra strano che un dittatore tra virgolette dei secoli passati Napoleone abbia lasciato scritto che non si governa un popolo se non gli si mostra un avvenire
Il compito questo nostro in questo e guardate
Non c'è tempo e quindi cito solo come
Cartina di tornasole tre grandi aspetti su cui l'umanesimo cristiano a parole di verità da dire per il futuro il tema economico lo ha detto benissimo Bonanni
Non c'è niente da fare sui grandi temi della libertà economica della produzione necessaria di beni pubblici
Della redistribuzione della ricchezza l'umanesimo cristiano a parole di verità molto più vere e seguiamo con attenzione l'elaborazione della CISL delle ACLI che su questo piano c'è hanno hanno prodotto l'innovazione porticina pensiamo a tutto il capitolo della bioetica
Ma come possiamo ho letto l'ultimo libro di Ignazio Marino che si intitola nelle tue mani
Ma come possiamo pensare che sia solo nelle mani dell'individuo il potere enorme della tecnologia Enza nella società futura che sia solo un problema di un individuo
Per cui io non posso fare il contratto con la badante come lo voglio io
Ma potrei agire sui grandi temi del confine della vita della morta senza regole ma tutta la storia tutta la storia del progresso dell'un Anita è stata limiti al potere del più forte regole per consentire al più debole di avere cittadinanza
E pensiamo al grande tema della pace che non è una convenienza politica ma è un sistema di pensiero diverso e anche qui
Quante verità ci sono nell'elaborazione del pensiero ecco
Guardate che questo
Capacità di agire nella società italiana con questa forza ideare anche il modo migliore per aiutare la nostra Chiesa
Per liberarla da questa tentazione così evidente di un intervento diretto nella società che la compromette tela compromette guardate molti di voi ricorderanno queste parole
I tanti secoli fa di Ilario Di Poitier che scriveva
Contro l'imperatore che cercava di legittimare il puntello del cristianesimo per tenere in piedi l'impero combattiamo un nemico insidioso un nemico che lusinga
Non compì Sky beni per darci la vita ma ci arriva
E arricchisce per darci la morte non ci spinge verso la libertà gettandosi in prigione ma verso la schiavitù onorando ci nel suo palazzo
è la storia di oggi e guardate che la risposta è tutta scritta nel Concilio
Hai vescovi la parola I laici cristiani l'azione stanno voglia essere all'altezza di questa sfida
Grazie
Paolo
Antonio glielo volevo in poi
Segretario nazionale del PD Dario Franceschini
Beh
Mi avete dato una responsabilità che non
Non mi sarei
Mai atteso ma come
Sono solito fare
Come è solito fare come sono solito fare non mi tiro indietro anche perché io credo che
La nuova generazione del Partito Democratico e la nuova generazione che sta qui in questa nostra storia in questo nostro presente
Sia uno dei motori principali del perché Dario Franceschini il ventisei ottobre sarà ancora è di nuovo il segretario nazionale del Partito Democratico
Perché
Ci sono tanti ragazzi nati negli anni settanta ottanta e anche novanta che hanno deciso
Di aderire al Partito Democratico di scegliere una storia e di un'avventura nuova e quando mi chiedono ma perché sospendendo Dario Franceschini io la prima
Cosa che dico è perché
Che la mozione
Franceschini e la più simile a quello che il Partito Democratico che vorrei
è una mozione dove c'è il vento tutta la storia del del Partito Democratico e quando noi la pronunciamo non la pronunciamo con una certo senso di nostalgica con
Un quel briciolo di rancore quasi con quella supponenza per dire
Ci dobbiamo pensare noi a dare un senso a questa storia perché voi non ne siete stati capaci no non lo diciamo in un altro modo vennero lo dici lo dico lo diciamo dico di Linando il senso positivo che
Il Cattoli c'è stimo democratico la Sinistra Democratica l'ambientalismo le esperienze del socialismo ma anche le tantissime
Presenze della società civile
Un
Un mondo sindacale che si sa confrontare con la necessità del futuro le associazione il terzo settore possano stare insieme in una cosa nuova che non sia solo un partito formale è una federazione una sommatoria di fatto ma che sappia immaginare
Il futuro che verrà
Come
Una propria nuova identità
E in questa nuova identità che sappia per esempio declinare e sfidare un nuovo significato della parola laicità come ha fatto Barack Obama
Guardate che il
Parlare della laicità in termini del confronto scontro tra laici e cattolici è una cosa di un secolo scorso oggi in Italia
C'è
Da porsi il problema del rapporto dello Stato con le fedi
E allora di fronte al sistema di valori o meglio di disvalori che propone la destra al Governo e Berlusconi come leader del PdL io credo che noi dobbiamo rilanciare in un nuovo ecumenismo civile il ragionamento e attorno alla parola laicità sul confronto tra le fedi e lo spero il loro rapporto con lo Stato
Rifuggendo la trappola che ci viene posta essendo noi stesso di stimolo al mondo cattolico perché si torni a confrontare con
Con altri mondi perché torni a dare linfa un dibattito positivo a me non appassiona molto io a me non appassiona molto
La sorte del del direttore dell'Avvenire non considero quello il punto della nostro rapporto col mondo cattolico
Io credo che noi dobbiamo esserci
All'interno del programma che Dario Franceschini propone per governare il partito e poi il Paese
Sui temi della presenza delle nuove generazioni sulla la ripartizione delle risorse tra garantiti e non garantiti
Sulla gestione di una politica che sviluppa l'ambiente sapendo che questo non significa conservatorismo ma progressismo vero su queste tematiche sull'immigrazione non si può accettare no e non si può non rifiutare le impostazioni di chi ci dice che dobbiamo accettare quello che dicono i vescovi
Sul testamento biologico o su altre materie eticamente sensibile poi non li dobbiamo Ascom non vanno ascoltati quando invece parlano della immigrazione io credo che la posizione di quarta fase
E di chi ha una ispirazione religiosa nel proprio fare politica debba saper poter riportare al centro i contenuti di questo dibattito noi come
Generazione abbiamo in provato iniziare a farlo nel mese di luglio in una bellissima iniziativa
E lo facciamo nei congressi che si stanno svolgendo sapendo che
Come ha detto Fioroni queste sole qualificazioni
E quindi a me noi non ci fa non ci facciamo non accettiamo di cadere nella trappola che poi dovrà portare un
Qualche giornale un po'troppo amico di Bersani o di quella parte là per altre ragioni non politica a dire sta avanti
Noi sappiamo che la nostra sfida e il venticinque di ottobre
E che
Con la forza del cambiamento che noi porteremo in campo senza incrostazioni con fantasia con generosità e con la dinamismo incredibile della forza dei cattolici stimo democratico stando nei luoghi dove stanno le nuove generazioni utilizzando gli intimò vi strumenti della comunicazione ma stando anche in mezzo alla gente col nostro Porta a Porta
Facendo liste fatte bene forti e innovative porteremo Dario Franceschini ad essere nuovamente Segretario del Partito Democratico il ventisei di ottobre
è una nuova generazione insieme agli amici di quarta fase a Peppe a Genova che hanno miracolosamente voluto e organizzato anche quest'anno e giustamente egli va fatto un grande applauso perché è stato fatto in dieci giorni questa
Bellissima
Questa bellissima iniziativa daremo sapremo dare la svolta che serve alla politica italiana in bocca al lupo a tutti noi forza viva Dario che Franceschini segretario del Partito Democratico
Grazie Antonio
Secondo i programmi alle diciannove
Perché anche gli orari sono importanti Dario Franceschini Segretario nazionale del Partito Democratico
Finora gioca
Grazie
Grazie davvero
Grazie
A tutti voi per per questa iniziativa
Ed è ed è bene che continui perché
Da quando
Fu quarta fase sono iniziati gli incontri di essi sono sempre state occasione di
Di riflessione l'incontro molto utili per tutte le decisioni e le i passaggi importanti che abbiamo dovuto affrontare questa storia così breve del Partito Democratico ma così piena di
Momenti in cui abbiamo come ad un bivio dovuto decidere quale strada imboccare quindi iniziative importante ringrazio Beppe per la sua relazione
E condivido che
è stata esaustiva credo ri assunto bene uno stato d'animo che
Largamente condiviso e peraltro queste iniziative il taglio del dibattito ma no assolutamente
Confermato nell'idea
Sì abbiamo fatto bene a fare il Congresso
Non erano se non era soltanto una questione di
Problemi formali statutari che rendevano difficile anche la scelta del rinvio che pure c'erano
Penso che abbiamo fatto bene a scegliere di fare il Congresso
Non ascoltando le pressioni di chi immaginava che fondo sarebbe stato meglio andare più avanti
Perché avremmo lasciato il partito
In una situazione di indeterminatezza
Avremmo lasciato in una situazione in cui
Il rinvio del Congresso avrebbe semplicemente allungato quelle fasi indeterminate nella forza neanche nella anche la forza della leadership
Non facendo bene a noi stessi e al Paese ed è partito
E peraltro girando come punto molti di voi in nelle feste nel nell'inaugurazione dei comitati a sostegno della della della mia candidatura di perplessità regionali dappertutto si trova moltissima gente
Si trovò agente fin da io ho ricominciato a girare il ventiquattro di agosto questa hanno fatto delle vacanze molto brevi mangiano ventiquattro agosto trovato gente dappertutto prima iniziativa è stata Genova
E poi in tutte le feste in giro per l'Italia molta gente molta gente mescolate ieri sera c'era una
O le norme alla festa di Torino
Persone che hanno capito che il passaggio che abbiamo davanti un passaggio che riguarda qualche cosa di più che il futuro solo del partito e la possibilità di cominciare il percorso per battere la destra
Ricostruire il nostro il nostro campo sono hanno capito che è una battaglia che riguarda il futuro loro e per questa si sentono già dentro questo processo decisionale siamo ancora lontani dal venticinque ottobre
Io in qualche assemblea ho fatto anche votare
Ho chiesto quanti di voi
Sono non iscritti
Piano in tutte le sembravano quel cui ho fatto stavano scherzando avevo assaporavano più di metà
Perché già adesso c'è questo mescolamento iscritti e quelli che non sono iscritti ma vogliono essere parte del project
E non parliamo dei comitati che sostengono le candidature
La candidatura mia dappertutto c'è questo mescolamento di ne abbiamo fatto bene a fare il Congresso dobbiamo naturalmente perché al congresso diventi quello che deve essere
Il percorso verso le primarie può cominciare a chiamarlo così perché il Congresso induce un po'in confusione perché ce li dei congressi decidono sempre qualche cosa legge come ha detto bene
Beh per la sua introduzione
La fase del degli scritti che è importantissima perché è una grande fase di confronto politico
Ma serve per stabilire i tre che andranno alle primarie
Quindi essendo tre non credo che ci sono delle sorprese straordinarie
Però
Noi dobbiamo
Noi dobbiamo
Garantire tutti
Che in questa fase
Avremo presente sempre due cose
La prima è che
Il ventisei di ottobre
Chiunque vincerà tra di noi avrà il sostegno leale di tutti gli altri
La seconda la seconda è che anche in questi questo mese e mezzo ormai che abbiamo davanti
Dobbiamo riuscire a tenere distinto assolutamente il
La franchista e la chiarezza del dibattito congressuale
Dalla rappresentanza esterna
Perché abbiamo bisogno di un dibattito vero
Basato più sulla chiarezza che sulle ipocrisie
Dicendo le cose che vanno dette perché questo dibattito serve a costruire la base su cui poi chi guiderà un partito ma tutti gli altri dovranno cominciare il lavoro dei prossimi anni non dobbiamo dimenticare che lavoro del Partito Democratico appena cominciato
è l'immagine del bambino di due anni che va benissimo
E appena cominciato deve va bene altri novantotto davanti
L'essere il partito dei nostri nipoti e l'approdo dalla nostra tradizione delle nostre vite individuali anche della nostra vita collettiva perché se guardiamo indietro ai quindici anni ormai da da dal dal mise gli anni Novanta la transizione che abbiamo attraversato
è ci accorgiamo che tutti i soggetti politici che abbiamo attraversato
Dalla fine dei grandi partiti sommi quella che brutalmente viene chiamata Seconda Repubblica tutti i partiti che abbiamo attraversato ognuno di noi erano tappe
Quando lei mi avevamo magari non lo non l'avevamo questa consapevolezza
Ma erano tante non percorso sapevamo comunque che c'era qualcosa che ci aspettava non sapevano i tempi la forma
Il Partito Democratico e la Procura della tradizione italiana il partito che deve durare per il futuro non è che c'è qualcosa dopo c'è un passaggio successivo e quindi il lavoro che abbiamo fatto in questi due anni ed è stata la partenza nell'emergenza
Abbiamo fatto come avviene sempre e come succederà sempre cose giuste cose vere ed errori
Avremo sempre sconfitte vittorie ma questo è l'approdo della nostra transizione quindi il lavoro il lavoro di questo e la chiarezza del confronto deve servire a creare la base per far lavoro degli anni successivi
Però questo dibattito interno non deve in nessun modo danneggiare il primo dovere che abbiamo che quello di dare una rappresentanza all'e sterno sui problemi del Paese in Parlamento sulla crisi parlando con la stessa voce
E l'impegno che io ho chiesto appena sono diventato Segretario
A tutti
Ho detto che non avrei più accettato quell'abitudine per cui il nostro dibattito avveniva tutto sui giornali
E non c'è nessun bisogna che noi occupiamo i giornali per lo scontro tra di noi lo possiamo farci in casa e poi fuori provare uscire con una voce sola ed è quello che ha funzionato perché
è quello che ha funzionato ha funzionato durante la campagna elettorale io l'ho riconosciuta non ho nessuna difficoltà ha avuto grande solidarietà di tutto il gruppo dirigente
Nella campagna elettorale
Che sia un po'incrinata quando devono essere ricandidato ma quest'anno siamo uomini di mondo che non ci scandalizziamo però
Dobbiamo imparare a fare così
Perché il danno che ha fatto al nostro campo prima del dagli devasta il PD ancora l'Ulivo il centrosinistra questa continua litigiosità cioè la visibilità ricercata nello scontro interno
A scapito dell'esigenza di parlare dei problemi del Paese uno delle cose che ci ha allontanato Preside opinione pubblica
E quindi anche questo mese e mezzo dobbiamo riuscire in questo equilibrio delicato ma che con un po'di buona volontà politica di buona volontà e di libri editi di
Politica possiamo assolutamente riuscire a fare
Sapendo che il mese e mezzo che abbiamo davanti e dopo naturalmente ma questo mese e mezzo che ci separa dal venticinque ottobre sarà un momento difficile per il Paese e nessuno capirebbe se di fronte a famiglia persone che
Non ce la fanno
L'opposizione
Assiste lo spettacolo dono presa perché concentrata soltanto sulle vicende congressuale non ci capirebbe sarebbero un terreno lontanamente quindi questo equilibrio ancora più importante perché non abbiamo il dovere di continuare a parlare di quelle persone
Perché i nodi sempre se non vengono risolti vengono al pettine
Se non vengono sciolti ed è quello che sta avvenendo
E quello che sta avvenendo non avere accettato quello che hanno chiesto tutte le parti sociali sindacati sa bene Raffaele no la le le parti sociali Confindustria l'opposizione
C'è la richiesta che è sempre stata fatta dal da quando esplose la crisi che anche il in Italia la politica il Governo il Parlamento mettessero in campo
La la l'avvio delle riforme strutturali e comunque del
La ricerca di risposte globali a
Problemi sovranazionali ma mettesse in campo anche misure per fronteggiare l'emergenza ormai i numeri non sono contestabili
Gli ultimi numeri che abbiamo visto del Fondo monetario internazionale sono molto chiari siamo a meno della meta
Della media dei Paesi del G venti in misure in risorse aggiuntive per fronteggiare l'emergenza perché la linea è stata un'altra dall'inizio
E continua a essere questa coperta dal messaggio comunicativo la crisi non c'è la crisi negata e poi la crisi come fatto psicologico e poi la crisi alle spalle e ogni volta che c'è un dato macroeconomico
Che ci dice
Per fortuna forse nel due mila dieci che ricomincerà a crescere il PIL di mezzo punto il peggio della crisi il picco negativo della crisi alle spalle però tutti questi elementi ma che economici che sono importantissimi
Però nord servono a risolvere i problemi di persone di imprese che non ce la possono fare ad aspettarla ripresa non ce la possono fare vallate che quelli che sono saliti sulle gru o sui tetti dei provveditorati
L'hanno fatto
Prima ragione perché spingere perché venga risolto i loro problema
Ma la seconda ragione che la più paradossale l'hanno fatto perché qualcuno si accorga che esistano perché il controllo dell'informazione il controllo dell'informazione
Il controllo dell'informazione significa accendere i riflettori quando fa comodo e spegnerli e spegnere
E allora siamo finiti in questo meccanismo che pericolose che lo squalo dobbiamo vigilare
Bisogna impedire che la crisi diventino ancora dopo un anno e mezzo un fatto di percezione collettiva deve restare limitati segmenti della società
E quando c'è un problema che non si riesce più a coprire perché qualcuno è salito sui tetti ci dà una risposta ad effetto perché c'è questo sempre questo doppio binario
Che l'applicazione più distorta
De de de del meccanismo mediatico per cui il messaggio che Tito o attraverso un annuncio o attraverso un'altra soluzione oltre su qualsiasi cosa copre la realtà dei fatti ma al nostro dovere di opposizione
Rispetto al Governo non confrontarsi o scontrarci sul gli annunci va contarci sulle leggi sui provvedimenti punto per questo penso che noi dobbiamo
Voglio parla di quest'oggi ma noi dobbiamo continuare in causare il Governo come proposta come abbiamo cercato di fare in questi mesi
Da tutti d'accordo ma la prima cosa che ho cercato di fare diventato Segretario è stata quella di rifiutare quel principio per cui di fronte a una proposta che l'opposizione quasi sempre ignorata dalla grande comunicazione quinte reso molto di più appunto del
Il dibattito interno tra di noi però di la proposta veniva liquidata o da una dichiarazione d'un ministro in una compressa stampa o ignorata
Abbiamo note deciso di portarle in Aula
E abbiamo portato in Aula l'assegno mensile disoccupazione il sostegno per le piccole imprese sulla sostegno alle povertà solo hotel la proposta per i cento mila giovani diplomati del Mezzogiorno e li abbiamo portati a un voto all'anno bocciate
Non c'è stato forse un grande rilievo mediatico per questo perché
Comunicazioni questi mesi è stata coperta
è stata coperta da altro come sappiamo però dobbiamo esattamente continuano a far così perché una una una
Grande forza riformista
Con cultura di governo deve cercare di mettere in campo delle soluzioni reali hai problemi in questo caso ai problemi
Delle persone che
Che
Che hanno bisogno di sostegno dallo Stato per riuscire ad aspetta alla fine la crisi abbiamo il dovere di mettere in campo quando siamo l'opposizione
E davamo dov'è l'incalzare il Governo dicendo se le nostre proposte non vanno bene mettere in campo altre
Ma guardate che segue se non arriva qualche cosa le tensioni sociali cresceranno e noi siamo i primi a lavorare perché le tensioni sociali non crescano ma quando una persona che ha incontrato due precari della scuola
Il giorno stesso Stato Benevento a Salerno mi aspettavano Davanzo devono fecero uomini mi aspettavo domande convegno Sermonti precaria manca proibito parlato con loro e in mezzo a loro sono venuti marito e moglie
E mi hanno detto guardi noi siamo quelli che voi chiamate precari
Per precari vi immaginate che lavoriamo da tre mesi da sei mesi noi
Tutti e due marito e moglie lavoriamo da diciotto anni nella scuola
Sono diciotto anni che aspettiamo la stabilizzazione che ci avete promesso abbiamo vissuto questi diciotto anni nell'instabilità totale psicologica per invito tutto quando non sei sicura abbiamo due figli abbiamo una casa
Da oggi siamo a zero euro perché non c'è nessuna forma di ammortizzatore sociale per noi
Allora o i problemi si risolvono e non e non è sufficiente dire che non esistono coprire oppure le tensioni sociali cresceranno allora la nostra disponibilità anche di forza di opposizione deve essere quella di incassare perché problemi vengano risolti
Facendo delle proposte ma è anche quella di denunciare quando le cose non vanno
Qui c'è l'ipocrisia che noi dobbiamo togliere di mezzo questo ritornello per cui ho appena noi critichiamo il governo ho appena contestiamo delle frasi del Presidente del Consiglio Cenci la materia
Qualsiasi cosa venga a parte il ritornello che non è solo dei nostri avversari anche di molti illustri politologi
Che dicono ecco il solito antiberlusconismo senza proposte perché riguarda le nostre proposte non hanno tempo o li ha passione
Cito due la presentazione della mia mozione congressuale ma potrei dire la stessa cosa di Bersani i cui l'ottanta per cento era dedicato i contenuti alle proposte non è uscito una riga non ne cito una riga
Decide così di farla stampare liberissima di farlo però poi non ci scrivano che l'opera di contenuti
E non ci dicano che il solito antiberlusconismo quando facciamo quello che l'opposizione fa in tutte le parti del mondo e si chiama così non a caso in tutte le parti del mondo si oppone non facciamoci condizionare dalle timidezze
Dalle paure dal condizionamento psicologico o anche una grande forza riformista quando deve farsi sentire o per tutelare persone che non ce la fanno
O per denunciare quello cui stiamo assistendo parlo per la libertà di informazione il di lui e il disprezzo nei confronti del Parlamento
Questi via di fondo
Perché tutti viviamo noi ridiamo
Ma
Non so fino a che punto c'è da ridere quando in modo assolutamente serio il Presidente Consiglio dice sono Emilio Presidente Consiglio degli ultimi centocinquanta anni gli ho anche risposto con una battuta perché credevo fosse una battuta poi l'ho vista la faccia e ho capito che non è una battuta
Allora quando quando si vede che una persona avendo vinto le elezioni
Pensa non di essere chiamata a governare il Paese per cinque anni come è giusto ma pensa di essere diventata padrona dello Stato e quindi ogni tutto ciò che dà fastidio
è un indotto che sia il Parlamento che se di ruolo di garanzia che siano i magistrati che sia la stampa in tutt'un ingombro che dà fastidio allora di fronte a queste cose ma abbiamo il dovere di farsi sentire
E anche l'onda è un dovere politico e morale
Perché guardate che nel due mila e nove non è retorica le libertà è chiaro che non si non si e intaccano come sinta cavano nel secolo scorso sessanta settanta anni fa c'è un modo più sofisticato le salvaguardo punto di vista formale e lei ha svolto dal punto di vista sostanziale
E trasformò la società qui vengo alcune cose che ha detto da fare e trasforma la Società da una società di cittadini in una società di consumatori e Tele utenti
Privi di di dividi responsabilità di protagonismo addormento
La bombardò guardate che le auto soluzione il Presidente Consiglio che a noi possono sembrare strani ma arrivano presto di opinione pubblica
Il codice sono innocente non ho fatto questo Sonia Migliore arrivano
Perché noi abbiamo addormentato questa è la cosa più grave di questi vent'anni anche prima della discesa in campo perché c'è un modello occidentale del modello che che che è cominciato dopo la fine dei grandi da oggi e cioè il mercato il culto del mercato la competizione sfrenata
L'idea
Che la competizione sfrenata aiutasse la crescita il bel portasse benessere uguaglianza per tutto perché è andata a sbattere con la crisi del settembre scorso ma dentro questo sistema e il sistema mediatico c'è una distorsione italiana che lo aggrava
E non deriva solo conflitto d'interessi
Anche se deriva anche dal conflitto di interessi ma i quel modello di televisione ci potrebbe se è stato anche senza conflitto di interessi
Cioè che spegni spegne la società
Trasforma tutti in soggetti passivi non soggetti attivi allora penso che qui ci sia la prima battaglia culturale da fare
Che è un pezzo di quella battaglia generale che noi dobbiamo fare cogliendo le opportunità della crisi perché la crisi che che ha conseguenze drammatiche nella vita delle persone dell'economia e delle imprese ma offre anche alla politica delle praterie nuove sconfinate
Prima abbiamo lavorato da quando è finito il mondo divisi ideologia abbiamo lavorato dentro modello unico e ci hanno quasi convinto che era un modello unico che ormai Ilie il sistema capelli tipo di capitalismo che abbiamo conosciuto in questi vent'anni forse il sistema
Non solo vincente definitivo
E quindi dentro quel sistema definitivo ste scattavano inevitabilmente dei meccanismi virtuosi
Perché il mercato che porta alla crescita benessere e democrazia addirittura se pensiamo ai Paesi dell'est c'è stata più attenzione ad esportare primi mercato che non i principi democratici perché si immaginava che arrivati mercato sarebbe arrivata la democrazia l'ha visto che non è così
Ma c'è la Cina pure dimostrarlo quindi non c'è bisogno del PD teorizzando
Questo modello vincente che in data appunto a sbattere così indirettamente e che dimostra che le società civili non possa essere regolate solo dalle regole del mercato
Ma l'ho bisogno di anticorpi di valori offre delle praterie sconfinate al confronto tra come li vogliamo chiamare centrosinistra e centrodestra progressisti e mode e conservatori chiamiamoli come vogliamo i due campi ci sono e la globalizzazione
A ci ha fatto capire che quella sciocchezza cui pensavamo tutti all'inizio degli anni Novanta e cioè che finite le ideologie ormai del distinzioni sarebbero state
Marginali
Si immaginava che non ci sarebbe stata neanche più la passione della politica che ci ha mai svolto non c'è più non c'è più un mondo diviso in blocchi su quel ci dividiamo e invece lo stiamo vedendo adesso
Lo stiamo vedendo che c'è una linea che divide si capisce con chiarezza che da una parte che dall'alto in ogni Paese del mondo poi ognuno questa parte la coniugata secondo la sua storia nazionale
Ma siamo tutti da questa parte
Ed ecco e c'è uno spazio enorme che deve interrogarsi anche sul perché cosa abbiamo sbagliato perché in Europa
è arrivato questo vento di destra dopo l'esplosione della crisi perché nelle aree le due più grandi democrazie del mondo
Cioè gli Stati Uniti e l'India dopo l'esplosione dopo il settembre due mila otto hanno vinto i progressisti Obama
E il Partito del Congresso di Sonia Gandhi perché sono riusciti a fare un'operazione Giappone un'altra storia
Sono riusciti a fare un'opposizione che è stata quella di portare la sfida sui valori
Dopo avere tante per tanto tempo
In seguito a destra
Insomma la cosa più profonda di Obama e non è lui so qui stiamo spietati arrivi Obama non non si fa così è che lui ha vinto rovesciando la gerarchia dei valori
E poi e poi traducendo in pratica vediamo la battaglia che sta facendo sulla riforma sanitaria il mondo multilaterale ha cambiato anche lei si era archi e nei comportamenti
Parlate non vi è stato negli Stati Uniti sembra un altro Paese anche nei comportamenti individuali perché il meccanismo mediatico
Che ha a delle distorsioni ma rende anche molto più veloci cambiamenti se arrivi il messaggio
E quando il messaggio arriva sui temi ambientali sui temi del su tutti i temi che conoscete uno stop alle letto e li ha vinto
In Europa i riformismi da vent'anni seguono la destra
Non hanno il coraggio di fare una battaglia di cambiamento perché è un vostro legati al peso delle proprie storie
Un po'non hanno saputo ingranare si sono limitati la destra dice una cosa dalla corre convochino ci metto un po'di giustizia sociale
Qualche valore qualche volta basta un po'di buonsenso così non si vince così non si vince
Tra l'originale e l'originale corretta seria originale
Non si capisce mio perché serie allora noi dobbiamo ripartire da lì accettare queste IRPEG Trento queste praterie dentro questa grande opportunità insomma di fare delle battaglie di cambiamento profondo anche rimettendo in discussione delle cose che
Che scritti sono che ci appartengono sulle quali ci siamo seduti se è vero che il Partito Democratico ha come missione quella del Senato per cambiare il Paese
Non è
Una sigla per affrontare le elezioni
E qualche cosa di più profondo se deve durare tutto questo tempo siamo uniti riformismi e per cambiare il Paese e per cambiare il Paese bisogna cominciare a dire delle cose
E a chi a confrontarsi tra di noi
Riprendo un concetto che ha detto che ha detto bene chiari in cui ho fatto riferimento Bonanni per una parte
Se non è vero mi sono di risvegliare il senso di una cittadinanza attiva
In cui si ci sia un senso di responsabilità delle persone per scuotere questo meccanismo che i cittadini ormai sono solo consumatori utente le utenti bisogna svegliarli e svegliarli come avviene coinvolgendoli
Coinvolgendoli nelle scelte nel senso di responsabilità
E ci sono dei modi sì ci sono i modi presente la partecipazione dei lavoratori agli utili dell'impresa
E discutiamo anche della gestione dell'impresa perché c'è un articolo della nostra Costituzione inattuato uno degli articoli inattuati che dice a dimostrazione di come l'avevano lavorato nessuna costituente che dice prevede esattamente la partecipazione della Val per la gestione di impresa
Inattuato per sette sessanta anni quindi c'è anche un riferimento costituzionale perché la Costituzione certo ceduta non è che ci son dei testi
Io penso che questo sia un meccanismo di democrazia economica che può avere vari modi di essere applicata II della dimensione dell'azienda sempre attraverso scelte di concertazione
Non c'è dubbio non imposte con una legge sembra dalla società di concertazione ma è un meccanismo anche quello per fare i cittadini responsabili
Perché nei servizi pubblici dopo aver inseguito il culto della liberalizzazione come soluzioni tutti male
Noi abbiamo fatto una cosa abbiamo preso
Non è che andasse tutto bene prima ma gestivano dei servizi pubblici e io penso che la natura di un'azienda che gestisce un servizio pubblico l'acqua il gas cioè servizi essenziali nella vita la ragione sociale di quell'azienda sia fornire un buon servizio
E fornirla tutti i cittadini
Non semplicemente fare utili da dare o l'ente proprietario o privato non è soltanto questo cambia la natura
Allora io penso che per esempio nel settore dei servizi pubblici locali immaginare lì delle forme di presenza dei cittadini che sono anche gli utenti
Nelle nella partecipazione agli stalli servo meccanismo di democrazia economica che responsabilizza che faccia insomma svegli un po'questa società li rende protagonisti
E si potrebbe si poteva proseguire nell'elenco
Penso che noi dobbiamo
Fare una battaglia
Qui è la e la è la più dura contro la vestita Aliano a destra italiana nel novantaquattro offerto una proposta di cambiamento sbagliata falsa in tutto quel che sappiamo però uno votava Berlusconi perché essi rispetta da dove si veniva diciamo vediamo
Questa proposta di cambiamento se funziona queste visto di no ma è un altro discorso adesso la destra italiana non può non far più nessuna forma di cambiamento e tutta conservazione e tutta professione alimenta le paure di tutti i tipi
Per il lavoro per gli immigrati per lo si compie per tutti i tipi alimento le paure e ti offro la proposta di protezione
Non c'è più nessuno forte cambiamento per forza non faranno le riforme e non è fra nomi alcune di riforma vera in nel corso di questa legislatura perché contraddice esattamente questo meccanismo le riforme significa cambiare
A meno che non siano proclami o o o riforme finte
Noi dobbiamo incidere lì
La prima cosa che dobbiamo fare e ricostruire il senso di una missione collettiva perché una parte di questa scelta di alimentare le paure emettere tutti contro tutti
Mettere i testi territorio gli uni contro gli altri le categorie le une contro le altre spaventare tutti voi avrete protezione
E questa porta una sosta impaurite mobilio ho già detto altre volte a quando sono diventato capogruppo dell'Ulivo
Di maggioranza
Ero curiosa di vedere finalmente lobbismo parlamentare singolo parlamentare della poche lo facevo poi insomma e quindi ho accettato tutti gli incontri le richieste di incontro che arrivano
Luigi lo sa che arrivano
Categorie in prese perché volevo minima spettavano dirimente il modello americano ti vengono estratti in America sana anche l'elenco di quelli che ti sostengono
Ti vengono a chiedere qualcosa a norma un provvedimento di rilancio
Tutti quelli che sono venuti nessuno mi ha chiesto approva questo emendamento fai questa legge mi hanno tutti chiesto per carità non apro ma se questo emendamento non fate questa legge non toccate questo settore per carità non è nata questa cosa c'è una società immobili ma non cambia nulla
Allora qui non è che noi vinciamo prendo un po'più di protezione della destra mettiamo ferendo una proposta di cambiamento radicale cambiando mucchio di cose vinciamo dicendo
Vinciamo
Vinciamo offrendo
Per come dire
Riuscendo a catturare l'opportunità che la crisi da perché la crisi va infatti da questo modello ed è la linea della destra quando non approva misure per l'emerge sta cioè
Mette tutti contro tutti ancora di più perché se il meccanismo e si salvi chi può è chiaro che mette addirittura le povertà leone contro le altre
Le difficoltà allevamento contro le altrimenti le imprese con dei lavoratori il su incontri non rispetti gli sgravi ancora di più tessuto sociale
Noi dobbiamo invece capire in parte sta venendo spontaneamente
Dentro le piccole comunità locali dentro le famiglie che sono la prima il primo ammortizzatore sociale che c'è in questo Paese sta avvenendo meccanismo per cui invece nelle difficoltà come ci hanno consegnato
Le generazioni precedenti scattano dei meccanismi di solidarietà
Al di là dell'intervento legislativo ci si aiuta a vicenda
Allora lì è quello su cui noi culturalmente dobbiamo lavorare recuperare il senso di una missione collettiva dove identità nazionale facendo in ogni campo ogni cosa che può servire per evitare di mettere gli uni contro gli altri
Abbiamo detto che la mozione congressuale il mondo bisogna dirlo nel mondo del lavoro non è che gli imprenditori se rispettano le regole sono nostri amici però per anni Cinquanta
Gli imprenditori e i lavoratori sono due testi allo stesso modo dal mondo del lavoro si aiuta l'impresa salvi i posti di lavoro
Se salvi i posti di lavoro oltre a fare una cosa giusta aumenti consumi aiuti le prese
Io parto tutto quello che serve per evitare di mente gli uni contro gli altri superando la tentazione dall'antagonismo io sono assolutamente d'accordo con Raffaele mentre parlava mi veniva in mente perché c'è anche la lotta non storico sindacalista c'è il momento in cui serve la durezza della lotta per avere la conquista non si discute
Ma c'è anche il risultato che devi cerca di ottenere con il tuo impegno soprattutto in un momento di difficoltà
Non non ottenere niente perché ti alimenta molto la protesta
Mi veniva in mente che rimane nella mia terra io sono occupato di storia del movimento contadino Cioccio sto scritto anche prima la tesi poi un libro e nella era Ferrara mi era la pianura padana
C'è stato un momento nel nel primo dopoguerra in cui c'erano le grandi masse braccianti tutte condannate alla precarietà allo sfruttamento a un certo punto c'è stata la possibilità di trasformare una parte di quelle basse percentili in piccoli proprietari cioè dare ognuno metta
Due ettari
E ci fu una parte del del del mondo sindacale di allora che si oppose duramente perché quella titoli era la forza d'urto no no questa è un'altra parte del discorso per cui noi dobbiamo cercare di evitare di mettere i testi gli uni contro gli altri
E di costruire dei piccoli passi riconquista che responsabilizza raffiche che ricostruisca proprio questo senso della comunità nazionale si possono fare tante cose questa direzione nel rapporto tra sud e nord tra imprese e lavoratori
Questo io soltanto anche positivamente il fatto sono segnali insieme che ci sia stato l'avvicinamento tra uno dei sindacati e Confindustria e crediamo attualmente ISPA si devono essere reciproci per poter portare dei risultati sua siccome aspettano momenti difficili penso che noi
Bonanni lo sa benissimo l'impegno del Partito democratico deve essere quello di aiutare il più possibile di spingere più possibile verso condizioni di unità e poi di dialogo con la controparte non come fa la destra tutte le volte che arriva a governare che il primo obiettivo sembra seduti spacca tutto
Quindi se io riesco anche spaccare le categorie e sindacati ottenuto un risultato non si capisce cosa serva
Poi un'altra grande riforma
E investire sul merito
Che una delle cinque parole della mozione congressuale che è un'altra parola che noi abbiamo lasciato molte troppo a destra
Perché
Siamo stati contagiati importante dove qualità risma
E io sono investire non solo perché è giusto
Non so perché è giusto ma perché è la condizione di competitività dell'economia italiana perché nel mondo globalizzato ed è per questo gridano ancora più vendetta le misure di diritti contro la scuola italiana scuola gli insegnanti perché quelle settori su quello dovremo investire di più
Perché per essere competitivi nel mondo dei ministri sul capitale umano
Che l'intelligenza dei nostri ragazzi la creatività le cose che nei secoli di storia italiana hanno sempre portato avanti il nostro Paese non solo nel Rinascimento investire lì punti di eccellenza la qualità l'intelligenza di cervelli
E invece c'è la in questo campo la mortificazione totale
Perché dovunque vada a me mi
Mi mettono in tasca un curriculum o mi arriva ad Amelia
E o di un padre o di un ragazzo o di uno che racconta la propria storia e sono tutte storie
Di
Talenti straordinari
E quasi tutti devono andar via o vivono nella frustrazione o devono andare all'estero e appena arrivano maestro diventano i punti di eccellenza perché così sono fatti i ragazzi italiani
E da noi dopo avere mortificato il sistema formativo vengono mortificati nella loro vita perché l'Italia
è diventata in questo meccanismo di protezioni un Paese
Fatto di caste
Otto sei dentro una rete di relazioni che ti protegge
Sociale sindacali politiche familiari associative più o meno trasparenti o sei lì dentro o hai sempre qualcuno che ti passa davanti poi avere il più grande curricolo del mondo mai sembra il figlio del professore universitario ferimento provvisoria che Luigi
Può essere poi avere un'idea formidabile ma il figlio dell'imprenditore che si apre un'impresa devono
Ho la prima cosa che noi dovevamo fare rompere questo sistema di protezione
Perché rompere andando a contributi riportati non guardando in faccia nessuno non facendoci condizionare tutto quello che serve ma è la prima riforma che dobbiamo fare perché queste sprigiona energie formidabili per la riprese anche per
E anche complessivamente per la società
E poi
Come il tema emerso ed è un tema che ci tocca direttamente la nostra
Presenza all'interno del Partito Democratico
Un altro un altro uno dei luoghi su cui non bisogna costruire barriere protettive e proprio il tema è proprio il tema dei de delle norme o delle regole sui temi eticamente sensibili
Che guardate se noi ragioniamo sono così delicati e difficili prevalentemente perché sono nuovi
Se torniamo indietro di vent'anni una discussione civile c'era solo la famiglia non parlo di cinquecento anni fa parlo di trent'anni fa
Le politiche a favore della famiglia e dice la sussidiarietà c'erano tanti temi non eticamente sensibili su cui c'era molta differenze cosa è successo facendo l'opposizione insieme governando insieme si sono avvicinate molte posizioni
E in molti casi sono vicine a quelle che facevano parte
Una volta solo di un pezzo solo del cattolicesimo democratico
Sui criteri eticamente sensibili son tutti nuovi e io ammiro le certezze e quando sento parlare
Per il PD fino a due anni fa il confine tra accanimento terapeutico eutanasia fuori dalla comunità scientifica quindi non parlo non parlo a me
Ma fuori dalla comunità scientifica
Chi chi conosceva questa distinzione o la differenza tra l'alimentazione e idratazione e terapia di mantenimento chi le conosceva
Allora noi ci siamo trovati di colpo di fronte a temi assolutamente nuovi su cui eravamo tutti preparati e anziché affrontarli con il meccanismo del dialogo siamo partiti costruendo un muro cattolici di qua e là e ci dirà
E passare il dell'unico dibattito è cominciasse a vicenda allora io penso che una delle sfide più importanti che se vinciamo nel Partito Democratico
Si vince la società si abbatterlo quel muro
Ascoltarsi dialogare cercare di costruire il terreno comune fare assumere una posizione partite poi naturalmente rispettarla posizione di chi non se
Non se la sente di condivida ci sono dei temi su cui la fedeltà alla coscienza e punto più fedeltà
è molto più forte rispetto la fetta contenitore ma questo è il lavoro che noi dobbiamo fare
Questo è il modo di applicare nel la lezione che abbiamo avuto da da da da centocinquanta anni sull'autonomia delle scelte politiche sulla laicità dello Stato sulla difesa del ruolo della Chiesa perché qua perché anche in casa nostra
C'è questo meccanismo che sarebbe da studiare per cui se la Chiesa o i vescovi ti dicono una cosa sgradita
Sui temi eticamente sensibili è un'interferenza se il giorno dopo gli stessi persone fisiche attaccano le norme sull'immigrazione un applauso allora un'interferenza sembravano interferenza
Io penso che però questa sia una una delle parti è una delle parti più difficili sì è uno dei partiti difficili ma è una delle parti più
Entusiasmanti e anche una parte del nostro compito perché se i cristiani sono sale della terra è bene che questo sale vadano la terra non venga chiusi in un contenitore con un balafon soffre conta posso
Somma dobbiamo far molte cose dobbiamo che fare in modo che questi temi siano dentro il dibattito sul partito poi dicendo anche alcune cose sul partito siccome le condividiamo e condivido quelle che ha detto
Beppe nella relazione
Dico soltanto i titoli
Che possono essere ricondotti ad un'unica affermazione
Non tornano indietro
Non si può chiudere con una parentesi la storia del Partito Democratico appena nato
Era appena cominciato
Quando si quando fra trent'anni scriverà costa del Partito Democratico sarà due pagine dedicato all'inizio
Poi ci sarà il resto della storia che abbiamo davanti
Allora penso che noi dobbiamo chiuderla come una parentesi consapevolmente o inconsapevolmente invece rischiamo di tornare indietro su una serie di argomenti io penso che non si debba tornare indietro rispetto alla scelta del bipolarismo e dell'alternanza di governo
Che è una e l'unica cosa che abbiamo condiviso con i nostri avversari e quando è votare touche il partito dovresti anche sceglie le persone e dovremo tornarci Celli
Ma sei anche
Sei anche qual è la coalizione che governa e chi la guida
Tornare attraverso la scomposizione tra al centro e la sinistra attraverso un cambio di legge elettorale al meccanismo in cui tutto è rinviato a dopo ma a danno dell'economia italiana vadano del fatto che siamo finalmente diventati un Paese europeo torna tutto mobile
E io penso che questa non si debba destino si debba
Cercarlo anzi bisogna cercare che non avvenga
Anche per questo trovo abbastanza stucchevole questo dibattito che riemerge con una periodicità costante sul centro che nasce o son vent'anni ce ne sarà uno Stato almeno venti volte in cui doveva essere grande centro perché uno ci basta che ci aggiunga la parola grande ha risolto il suo problema
Che poi dopo gli elettori confermino se grande o piccolo interesse intanto del grande ceto e di quanti siamo
Allora
Io penso che di dentro questo ci sia anche un tema che riguarda il Partito Democratico perché una cosa è costruire delle alleanze
E lo dovrà per vincere dovremo costruire l'alleanza e nessuno ha mai pensato che il PD prende il cinquantun per cento da solo io non ho mai conosciuto nessuno né prima né adesso né dopo da Ragusa a Bolzano che pensi nemici quanto questo costruire le alleanze si
Tornare a quelle robe di prima no venti partiti litigiose frammentate unico collante contro l'avversario magari vinci può e non riesce a governare io penso che lei quelle cose che abbiamo visto da Diliberto o Mastella da Dini Pecoraro Scanio abbiamo già dato Pelino dobbiamo tornare
Costruire le alleanze allargare il campo allargare il nostro campo sì vedere in che situazioni è possibile avere un rapporto con l'UDC sì ma l'idea
Che sia necessario costruire un nuovo contenitore di centro
Il laboratorio perché il Partito Democratico non avrebbe capacità di espansione nell'altro pezzo d'Italia significa avere dichiarato fallito il progetto del Partito Democratico significa legge ha scritto
L'ha scritto
Ha scritto molto bene Panebianco partito molto bene Panebianco qualche giorno fa
Cioè c'è un riflesso condizionato per cui si pensa che le capacità espansive dei partiti siano come nella stagione dell'immobilità quando in Italia le vittorie i trionfi erano più tre per cento e i tracolli le sconfitte erano meno tre
Non è così e non ci siamo già dentro quella situazione ci andate a guardare cosa è successo alle europee non l'abbiamo citato perché se no sarebbe sembrato un alibi rispetto al nostro risultato negativo delle europee ma perché sia diventato il primo partito del campo progressista
Con il ventisei per cento che abbiamo preso le europee perché i grandi partiti socialisti com'è capitato tutte le altre volte vanno dal trentacinque al ventuno
E poi vanno dal ventidue al quaranta perché le capacità espansive se convinci se fare è un Paese se recuperi sementi chiamo basilica di villa capacità espansive non vanno auto limitate non si può appaltare ad altri la funzione che è quella del Partito Democratico
Che conquistare consensi in tutte le direzioni bisogna che ci togliamo dalla testa che sono assegnati degli spazi non è più il vecchio centro mobile
Come è stato anche all'inizio di questa tradizione ci sono milioni di persone che in un mondo che non ha più le appartenenze ideologiche perenni T-shirt fanno di volta in volta guardarsi sei convincente se sei credibile come governato
I programmi che mette in campo e quindi le alleanze certo ma non per limitare la capacità espansiva del Partito Democratico
Quindi non tornare indietro non tornare indietro rispetto all'idea del partito aperto
L'idea di un partito in cui si mescola forza straordinaria degli scritti a quella degli elettori
Mi ha detto bene Fassino ma se il venticinque non so quanti iscritti voteranno saltiamo da cento mila quanti voteranno so vedere ci per seicento mila e cinquecento mila non lo so speriamo il più possibile
Perché anche questo stile dibattito in circolo una cosa molto utile e la forza dei nostri clienti è una cosa che va tutelata
Non è che c'è il dibattito liquido o solido e non non ho trovato ancora un anno in questo caso con le parti poi liquidato io penso che se un partito solido se un partito radicato con i circoli con i militanti con la forza degli iscritti cogente che fa politica tutto l'anno
Non solo nelle campagne elettorali come molti altri Paesi quello è un patrimonio che va abbiamo ricevuto e va insegnata le nuove generazioni però ci sono anche mille altri modi di fare politica oggi novanta descrive via un partitari solo quello
Anche quando ero ragazzo io quando eravamo ragazzi noi
Adesso ce ne sono mille
La Rete l'Uep i comitati locali grandi temi globali le associazioni movimenti lo fai per tre mesi e poi ci metti poi torni a farlo quando c'è un altro tema che da passione ma perché dobbiamo avere paura di aprire partito di chi abbiamo paura dei nostri elettori che sono i nostri azionisti
Ma se il venticinque
Se il venticinque ottobre il venticinque ottobre siamo contenti se viene molta più gente degli iscritti o preferiremmo che ne venisse un po'di meno perché su questo neanche venirci io penso che ne dobbiamo fornire il più possibile
Che si aggiunge agli iscritti
Qui che non tornare indietro rispetto a questo modello
E poi non tornare indietro rispetto al partito e qui concludo al partito
Basato sulla diversità
Abbiamo scelto di fare un grande partito perché quella era la spinta
Ma perché avevamo visto vanno dallo dal novantadue in poi
Che con i partiti identitari magari custodi gloriosi di grande tradizione del Novecento ma i partiti identitari cioè partiti in cui tutti sono d'accordo su tutto andavano dall'uno per cento al massimo quindici sedici per cento
Senza capacità espansiva e quindi abbiamo scelto sulla spinta del proprio del popolo delle primarie
Dell'opinione pubblica runner mi ha fatto questa scelta consapevole fare un grande partito un grande partito vive e cresce come in tutto il mondo sono se rispetta le diversità
Sia dentro la sinistra ma c'è anche un pezzo di centro se ai socialisti e i cattolici i laici gli ambientalisti i liberali i moderati se a questa pluralità di posizioni
Che la richiesta queste queste cose che hanno sempre costruito divisione tra di noi possa diventare modi per per arricchire un percorso comune e quindi queste diversità vanno coltivate
Non bisogna mai che ci sia un'identità qualsiasi siano le nostre a prevalere sulle altre perché non sarebbe più vissuta come la casa di tutti
Questa queste la vera sfida per questa importante che la
La la nostra mozione congressuale abbia questa pluralità di opinioni che si è guidata da Piero Fassino e dovunque vado credo che questa è già avvenuto un po'meno nei gruppi dirigenti ma molto di più nella gente che ti guarda esattamente come
Come ha detto il pizzaiolo a Piero Fassino e come ha detto a me non fra sei bellissima
Nella piazza di Gallipoli venticinque agosto terapia risente
Cioè al due mila persone c'era gente
Si è avvicinato un signore mi ha abbracciato in mezzo alla folla mi ha detto io voto sono l'ultimo segretario
L'ha detto con orgoglio giustamente sono l'ultimo segretario del Partito Comunista di Gallipoli ma voterò per te perché non mi interessa dove viene interessato e voi andare che mi pare il meccanismo migliore per sé
Nessuno ha chiesto nessuno nel Partito Democratico di una portato la sua storia l'orgoglio la propria organizzazione proprie mondi di riferimento però bisogna che vengano vissuti così come la diversità nonché cambi la natura
Questo è quello che noi dobbiamo fare dell'impegno che abbiamo davanti sono dobbiamo
Farlo siamo anche in salute per farlo in questo caso non parlo da segretario parlo
Da
Cattolico democratico
E
E vorrei soltanto questo siamo in salute per cominciare che questa battaglia
E non è che
Stava scritto da qualche parte
Da dal dalla dal mille novecentonovantadue ad oggi è successo di tutto poteva esserci la diaspora totale
Come è successo nella destra perché la destra non c'è più una tradizione che fa riferimento ai valori del cattolicesimo politico c'è qualcheduno anche molto emarginato è ininfluente
Non è che stava scritto da qualche parte questo è avvenuto per il lavoro che abbiamo fatto per il lavoro che ha fatto
Prima di tutto alcuni tra di noi ha cominciato a Franco Marini da Pierluigi Castagnetti che nei momenti delle bufere della transizione cambiavano i partiti cambiavano i contenitori c'era la centrale alleanze siamo sempre riusciti anche qualche volta non andando d'accordo tra di noi
Che era la cosa che potevamo permetterci quando eravamo da soli
In una piccola casa
Poi abbiamo capito che siccome abbiamo un'eredità
Che non è nostra
è un'eredità che abbiamo provvisoriamente le nostre mani che dobbiamo tramandare un futuro perché il cattolicesimo democratico non è un pezzo della storia italiana non è neanche una cosa che appartiene più solo i cattolici
Perché dopo centocinquant'anni o in un filone culturale in un patrimonio di idee di valori si possono riconoscere anche persone che condividono quelle senza aver fatto una scelta di fede
Per comma è un filone è un filone del ero uno dei filoni del riformismo italiano e lo resterà allora noi ci siamo arrivati in forza
Siamo un'altra volta avendo una grande
Operazione di svolta di cambiamento ne siamo protagonisti penso che tutte queste forze come sta scritto qui alle spalle le dobbiamo utilizzare non solo per rivendicare l'orgoglio di una storia male dobbiamo utilizzare per costruire uno straordinario nuovo futuro comune grazie
Domani mattina alle nove e mezza
Monsignor Vincenzo Paglia il vescovo di Terni
Qui alla cittadella celebra la messa
Dopodiché alle dieci si riprende con gli interventi di Pierluigi Castagnetti Franco Marini
Paolo Gentiloni altri amici che interverranno e per le tredici si conclude con una
Breve riflessione di Beppe Fioroni