Il centro-sinistra di Aldo Moro e i cattolici democratici oggi: a cinquant'anni dal congresso Dc di Napoli

Marco
Noi sapevamo che alle quattro e mezza e non è un orario
Propizio quindi stiamo riascoltando qualche minuto
Che dice
Alle farmacie abbiamo detto
Hai avuto insieme
Buttiglione
Relatore venire ritorneremo
Diciamo che finisce nella fila
Dalla prima fila massima
C'è un meccanismo diverso
Cortesia
Io non c'ha ottenuto il giudizio
Tre ore
Il profitto
Deve chiudere
Va bene ho capito
Dunque
Gruppo
Io vorrei dire daccapo
Corte del pubblico comunque
Tutti i continenti ti faccio c'era
Chiaro
Quindi tutto
Sul punto
Ovviamente
Torino giusti qua
Tutti i presenti sui
Buongiorno signor giudice
Il signor
Quando
Scusate
Sì
Andiamo avanti
Voi
Mi sono riletto penso
Sulla storia
Come
Certo
Tale
A luglio
Proprio
Quindi fluttuazioni
Ripristiniamo il modo che da quello stamattina
Facemmo allora queste conviene
Ed allora già oggi
Piacere
Rocco
Perché mi congiuntamente così quando avviarsi così mettere
Faccia
No no no è la
No no ma le regole la regola
Allora direi però
Voi
Se voi consentite
Possiamo gradualmente cominciare nel senso che il graduale sta a significare che attendiamo il
Il il mini l'ex Ministro Fioroni che essi
Si avvicini al tavolo sta facendo una breve dichiarazione
Con una comunicazione
In ordine ai nostri lavori
Noi modificheremo questo programma con
Un accordo ovviamente dei relatori
Procedendo in questa maniera per esigenze connesse
Al suo ruolo di vice Presidente della Camera
Il professor onorevole Buttiglione parlerà alle cinque grossomodo quindi abbiamo adesso quarto d'ora per dare l'avvio ai nostri lavori
E la relazione introduttiva di film del professor Malgieri verrà svolta subito dopo quindi ai fini della nostra
Costruzione degli atti per i successivi a questo convegno
Iscriviamo l'intervento del professor Buttiglione come saluto d'apertura I lavori del nostro seminario che ha una caratteristica
Beh nota ormai a tutti coloro che sono qui presenti
è una riflessione seminariale abbiamo voluto compiere una scelta
Più di ordine
Come posso dire
Appunto di riflessione non
Giocando la carta
Della semplificazione dello slogan potevamo utilizzare la scadenza peraltro dimenticata dei cinquant'anni
Di dal Congresso della DC di Napoli
Invece abbiamo voluto cogliere questa occasione per approfondire alcuni aspetti non per fare
Semplicemente o prevalentemente un'opera di ricostruzione storica che pure faremo con
Il professor Malgieri ma per estrarre da quella vicenda alcune sollecitazioni alcuni inviti
Che possono essere importanti per noi oggi
Essenzialmente come cattolici democratici perché questo dice
Il nostro programma
Ma naturalmente la riflessione viene estesa alla comunità politica nel suo insieme
Il congresso di Napoli è
L'occasione nella quale
Il gruppo dirigente
Democratico cristiano compie una svolta
Si passa al centro-sinistra e questa svolta orienterà
A fasi alterne con una diversa graduazione
Passando anche attraverso la
Acerba stagione della solidarietà nazionale
Tutta la fase
Che possiamo dire porta alla conclusione della prima Repubblica quindi trent'anni grosso modo
Di vita democratica imperniata su questa scelta della collaborazione
A carattere strategico tra i cattolici e socialisti come si disse all'inizio tra i democratici cristiani e i socialisti ma con il contributo essenziale delle forse l'AIA
Noi possiamo dire
Che di fronte
All'intelligenza
Soprattutto all'intelligenza e ha la pazienza di Moro che seppe costruire questo passaggio
Con una perizia che dimostra come in quel momento il prestigio che gli raccolse
Probabilmente non fu più eguagliato nel corso della sua lunga carriera
Prestigio che può essere fotografato nel fatto
Che nella conclusione del Congresso spetto a luglio al segretario che pure aveva
Con tutto questo partito a compiere un passaggio così impegnativo di rivedere tutte le questioni anche di ordine organizzativo del presidente Colombo e qui sicuramente potrebbe
Dettagliare
Quello che sta dicendo ma insomma in quel congresso Moro esercito un magistero possiamo dire così che non fu solo di ordine generale ma concretamente politico fu il punto di equilibrio della Democrazia Cristiana e da quel momento
Indico una strada sulla quale sì ritrovo tutto il gruppo dirigente salvo
Il personaggi in segno della tradizione popolare Mario Scelba che rimase
Unico fuori dal Governo che successivamente pochi giorni dopo poche settimane dopo la conclusione del Congresso porto al governo fa al nuovo Governo Fanfani
Io penso che noi dobbiamo ridurre e qui finisco la mia introduzione
Possiamo ridurre il nostro ragionamento ad una sintesi che orienti il dibattito
Se Moro e se la Democrazia Cristiana e se i cattolici democratici arrivarono
Nel passaggio dagli anni Cinquanta agli anni Sessanta a identificare la necessità di costruire un equilibrio politico nuovo
Capace di dare stabilità al quadro politico ma anche a fornire le condizioni perché attraverso l'allargamento delle basi democratiche dello Stato fosse possibile
Organizzare un grande processo di cambiamento
Dirà fra un attimo Gero leggendo Gero Grassi leggendo il comunicato che ci ha mandato il messaggio il Presidente della Repubblica come
Lo stesso Napolitano riconosca oggi come il Capo dello Stato ricordando quel passaggio quale fosse il carico di ambizioni del centrosinistra se tutto quello venne
In una stagione che necessitava di un riordino
Di una grande capacità di ripresa del Paese dopo una stagione tumultuosa del boom economico degli anni Cinquanta bene io credo che oggi la domanda ce la possiamo e ce la dobbiamo riproporre
In che misura oggi Cattolici democratici ma più in generale tutti democratici hanno necessità
E come possono adempiere a questa domanda come possono rispondere a questa domanda qual è l'equilibrio fondamentale che il Paese deve trovare
Qual è secondo noi secondo la rivista che promuove questo dibattito il domani d'Italia gloriosa testata fondata nel mille novecento da Romolo Murri
Il motivo fondante un nuovo centrosinistra come si caratterizza o si può caratterizzare un nuovo centralismo centrosinistra
E quali sono le condizioni e le forme di contenuti per dare
A questo nuovo centro sinistra le basi sufficienti per
A costruire
Una ripresa delle condizioni di sviluppo del nostro Paese
Io mi fermerei qui
E se è d'accordo vicepresidente Buttiglione noi abbiamo lo spazio per
Un intervento
Del
Quell'amico Gero Grassi
Tra l'altro comunico che abbiamo unitamente
Alla riviste in quanto tale costituito anche la casa editrice
Della stessa della stessa rivista il domani d'Italia
E il Presidente di questa cooperativa editoriale quindi sono cariche importanti
E la Presidenza spetta all'amico Gero Grassi è uno dei provvedimenti che ha imposto per l'oggi e quello di dotarci di uno spazio riservato qui alle spalle della nostra sanità per raccogliere i numerosi abbonamenti che sicuramente oggi verranno a seguito di questo nostro dibattito
Io finire qua e ti darei la parola Gero
Grazie
Io credo
Di dover
Soltanto
Cercare di enunciare alcuni di quelli che furono i temi
Che indussero Moro a fare il centro sinistra
Da barese io faccio riferimento
Ai discorsi
Di
Apertura
Della Fiera del levante che come presidente Colombo sa
All'epoca era hanno
L'avvio dell'anno politico
E alla Fiera del Levante quando Moro è stato Presidente del Consiglio sessantatré sessantaquattro sessantacinque sessantasei sessantasette settantacinque
Lui ha tracciato la politica economica alla politica sociale la politica culturale del Governo
Se io dovessi rappresentare a un giovane attuale quelle che furono le caratteristiche dell'impegno di Moro
Direi con pochissime parole allargare
Sempre più
L'area del consenso e la partecipazione dei cittadini
Lui secondo la migliore tradizione Degasperi Anna intuì che il centrosinistra degli anni Sessanta
Dovesse avere un compito
Lui disse testualmente inserire nel circuito del potere quelli che ne sono ancora esclusi
E si rivolgeva al Partito Socialista
Perché faccio riferimento De Gasperi perché Degasperi ci aveva insegnato che non si governa da soli nemmeno quando si ha la maggioranza e Moro volle portando i socialisti all'interno del Governo allargare
Io Rizzon TIR non solo culturali della democrazia cristiana
Se dovessi dire in tre parole
Alcuni dei risultati del Governo di centrosinistra citerei la obbligatorietà della scuola media
Che per Moro era la scuola per Moro era ascensore sociale ed era possibilità per i giovani non abbienti di poter arrivare lì dove non serve il danaro diceva
Ma il merito e lo studio
L'altro provvedimento molto significativo
La creazione ma
Nazionalizzazione di tutta quella miriade di impresa e che gestivano
L'elettricità e che era un freno allo sviluppo soprattutto delle aree degradate del Paese
Dove i prezzi dell'elettricità diversificare vano a secondo dei padroni e dei luoghi ma soprattutto dove non esisteva un diritto all'elettricità
Perché il padrone di turno decideva se come darla quando danno e a che prezzo darla la nazionalizzazione in quegli anni determino un volano perché tutti attraverso lavoraccio
Potete lo sviluppare l'impresa l'altra cosa che non fu
Un provvedimento ma fu un gesto fortemente significativo Fula inaugurazione dell'autostrada
Milano Napoli morosi rifiuto di inaugurare una a Milano pretese di inaugurarlo a Napoli non per ragioni campanilistiche ma perché disse
Hai gestori dell'autostrada che si inizia dalla parte più debole del Paese e non da quella più potenti
Credo che
Che rileggendo quei discorsi
Dove lui parla di mondo dell'impresa di cultura di sindacato di ridistribuzione del reddito
Di proprietà privata che deve essere salvaguardata ma deve avere come dice la Costituzione una funzione sociale di un profitto che deve ritornare alla società leggendo quei discorsi degli anni Sessanta
Sembra quasi che quelle profezie
Siano state inascoltate e inattuate da tutti quelli che c'erano e da quanti sono venuti dopo
C'è un passaggio nel quale lui dice quando c'è recessione e quando c'è crisi
Non bisogna guardare a ieri ma a domani
Non bisogna rinchiudersi ma aprirsi
Non bisogna far prevalere gli egoismi
Ma la solidarietà e la ridistribuzione della ricchezza
Recessione degli anni Sessanta ahimè
Molto attuale anche oggi lui dice l'Europa
Se vuol fronteggiare con gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica deve essere un'Europa umidità non soltanto geograficamente e politicamente
Perché soltanto l'Europa unita può competere con i due colossi esistenti a quel tempo
E poi dice alle imprese
Che per guardare al futuro bisogna puntare sul fattore umano
D'altra parte dice questo
In perfetta continuità con quello che aveva scritto sulla rassegna firmando si M. R. nel mille novecentoquarantatré a Bari
Quando intitolò un articolo che secondo me nel titolo poteva considerarsi concluso scrivendo ogni persona è un universo
Quindi nei discorsi della Fiera del levante di Moro ci sono delle
Significative dei significativi riferimenti alla situazione che viviamo voi immaginate che ai sindacati
Parlo della fino amante del sessantatré e Luigi diceva io parlo da Bari all'Italia e al mondo
Perché quello di Bari non era un discorso a Bari e un discorso all'Italia al mondo ricordo
Per i minori i più giovani che nel sessanta per la RAI aveva soltanto un canale bianconero è che il discorso inaugurale azione levante era
Mandato in tutt'Italia e la mattina non c'erano programmi quindi schierava tesa che il Presidente del Consiglio
Svilupparsi e temi di politica economica e sociale alla Fioravanti lui I sindacati nel sessantatré lì invito a non perseguire
Interessi di parte Smarra aprendo le esigenze generali dell'economia
E disse sempre ai sindacati che loro non sono terzi rispetto ai processi economici ma sono parte dei processi economici
Quindi poi rivolgendosi all'impresa diceva anche di non considerare i sindacati e i lavoratori come controparte
Perché sono parte di un tutt'uno
Voglio concludere
Leggendo cinque righe
Di un suo passaggio del discorso del mille novecentosessantacinque
Quando dice la battaglia contro la recessione richiede un lavoro coordinato di amministrazioni
Governi locali
Tecnici in prese e sarà perseguita con quello spirito di tensione e di mobilitazione che gli eccezionali pericoli del momento impongono al Paese sembra scritta oggi
Questo intervento aveva questo titolo recuperare contro la crisi il senso del dovere
Da sessantacinque al settantotto e qui concludo nel settantotto sto Moro scrive questo Paese non si salverà
La stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera se non sorgerà in Italia un nuovo senso del dovere
La coniugazione dei diritti e dei doveri per Moro inscindibile
Io credo
Che il centrosinistra la necessità oggi di parlarne
Non sia una formula asettica e vuota ma l'insegnamento di Moro sia dalla parte dei discorsi siano nella parte degli obiettivi enunciati raggiunti
Ci indichi un voto di guardare la società
Grazie
Intanto vorrei dire che come
Se stessi per una ora di università se il professor Buttiglione è d'accordo che crede si può mettere anche qui è l'ATI insomma che c'è qualche
Difficoltà insomma se si crede insomma si può approfittare di qualche spazio qui dati intanto vorrei
Però prima di
Ogni altra con
Ad ogni altro adempimento fare un po'un saluto soprattutto a chi ci ha
Onorato della presenza quindi ripeto saluto cordiale deferente al Presidente Emilio Colombo che
Con la sua presenza diciamo ci aiuta proprio a stabilire anche un legame esistenziale
Quell'esperienza
E anche se all'epoca era più giovane insomma ma fu già protagonista
Come come come come dirigente della sinistra democristiana la persona cui io debbo molto nella mia vita politica l'amico onorevole Giovanni Galloni
Adesso comincia a fare le brutte figure perché qualche qualche amico complice la mia miopia me lo dimenticherò però vorrei salutare i colleghi della Camera onorevole genovese
Pepe
Froner Rubinato Fogliardi Benamati
Ginoble Farinone e Luciana Pedoto
E i colleghi del Senato Adragna
Bosone e Fioroni datano confondersi con Peppe Fioroni ma con
Anna Rita Fioroni che non vedo in queste stanze eccola lì ecco
Allora grosso modo stando dentro guasti rigidamente i nostri parametri io passerei subito la parola alle vicepresidente della Camera onorevole Buttiglione
Grazie
Io mi scuso per aver imposto un qualche cambiamento dell'ordine non naturale dei lavori ma voi sapete se non c'è uno che dice onorevole ne do la parola onorevole le tolgo la parola i il Parlamento non può funzionare meglio dalle cinque meta cioè fra mezz'ora devo assunti meno di mezzo devo assumere questa piccola ma essenziale funzione
Sono un po'in imbarazzo perché non ho ascoltato la relazione
Francesco Malgeri
Ma io leggo gli scritti di Francesco ieri da molti anni quindi una qualche idea di quello che mi può dire
Forse il cielo ma non
Tenterò di anticiparlo non sarebbe corretto mi limiterò allora a qualche ricordo e qualche considerazione non ricordi sul
Congresso di Napoli no non potete chiedermi questua
Non c'ero
Ma ricordi sordo morosi signora il contratto nel settantadue settantatré
In un momento particolare della sua vita io ero un giovanissimo assistente di storia delle delle dottrine politiche alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Roma
Chi conosce la Facoltà di Scienze Politiche sa che
Al l'ultimo piano cioè l'istituto di storia politica dove c'ero io
Al piano di sotto c'è l'istituto di diritto dove c'era appunto Aldo Moro e
Ci trovavamo sulle scale deve arrivava circondato da un nugolo di gente che io non conoscevo ma gli ambasciatori per la scorta
Il maresciallo Leonardi sul serio poi ambasciatori
Italiani e stranieri vogliono tornare immagino dirigenti della DC periferici volevo proporre di lì qualche cosa e UIL procederà tranquillo con questo codazzo vigente e
I giovani non immaginano così all'università di allora gli assistenti erano come i servi della gleba proprio uno circolava ha cercato di non farsi vedere io curo molto giovane quindi ancora peggio o camminavo
Ricorso di cura per il giudice dopo adesso comandano loro logica allora allora io camminavo rasente i muri per non farvi vedere che sullo stile con le firme e nessuno si accorgeva di me tra le due persone voleva giovani Bacelle e l'altra Lo Moro
Aldo Moro appena arrivata puntare su di me per cominciare a fare ma lei chi è
Sono il nuovo assistente di stalle inutile politiche
Ha concluso dello sponsor che sta facendo sta scrivendo con l'articolo sta preparando un libro appunto sta facendo un'esercitazione dicono i giovani che pensano che succede lei che pensa di questo ne che pensa di quel
Io ero terrorizzato che
Un uomo politico di grandissime straordinario prestigio avesse voglia
Professor maggiori si ricorda perché penso che sono capitati anche voi cosa del genere un po'più vecchio di me se ricordo bene se posso tradire questo segreto ma più o meno allora
E si chiama a parlare a lungo
E poi ti invita
E nascevano dei rapporti l'altro motivo è che io ero nel movimento di Comunione e Liberazione lo seguirà con grande interesse
Venne al nostro primo convegno al Palalido ricordo e
E veniva la nostra messa
E aveva una grande voglia di
Parlare con i giovani di capire i giovani
Si capiva che in quel momento aveva deluso dalla politica lui pensava
A un'alternativa al sistema politico
Il tema della terza fase ma pensiamo anche a un'alternativa dentro la Democrazia Cristiana nel tra la necessità di mobilitare nuove energie per cambiare il partito e per ristabilire un rapporto vivo tra il partito è la realtà giovanile cattolica
Pensava che queste forze potessero servire a rinnovare il partito e anche la politica
Italiana
Allora tutti ci dicevano che eravamo degli integralisti
E non ci ha fatto affannavano
A di tra l'altro
Un altro professore molto importante che sta
Al Piano di Sopra insieme come flusso Scoppola e Lucia che invece fa davamo dire no non è vero Verona e Mori che ci diceva no ma voi siete integralisti almeno un po'ma non vi preoccupate perché è una malattia di gioventù da cui si guarisce troppo proprio sempre troppo presto e quando uno non è un po'integralista da giovane
Quando diventa vecchio
Non diventa maturo rischia di diventare cinico
Esisteva una amicizia che si vedeva che lui era interessato I giovani vedendo il loro
La possibilità di ridare forza ad antichi ideali
A vedere la contestazione giovanile non semplicemente come un movimento in qualche modo di sinistra extraparlamentare ma vedere in alcune punte della contestazione giovanile la traduzione sbagliata
Ma di una impulso di una domanda di liberazione di autenticità di vita di solidarietà fondamentalmente giusta che andava
Orientata corretta
Incanalata
In modo che potesse acquisire il realismo senza perdere la forza della
Per ideare credo che allora almeno così
Follini ricorribili pensasse anche ad una fondazione che avrebbe dovuto agire come elemento intermedio tra la politica il mondo della cultura e le realtà giovanili
Poi
Voi poi dopo che il settantatré venne settantaquattro
Verità certissima anche Husserl la considero deve Cuneo comune verità fa politica
E e la dice previsione di cui
E allora
Lui era scisso fra
La volontà di qualcosa che guardasse molto lontano
è la necessità di attendere invece ad un momento in cui c'era molto bisogno delle sue idee della sua presenza all'interno della
Della politica quotidiana
Ripensando a quei tempi e occorra corra cosa vedo
A me sembra che oggi noi abbiamo una
Eguale esigenza di ristabilire tra la politica e il mondo della cultura e il mondo dell'impegno dei cristiani un rapporto vivo
Che allora era in crisi
Potentemente poi dopo venuto a mancare quasi del tutto
E
Mi sembra che
I movimenti più recenti che vediamo lettera cattolica
Penso al convegno di Todi ma penso anche a tutto il lavoro di preparazione che in un modo o nell'altro ci ha condotti sugli oratori ci rimettano esattamente nella prospettiva nella quale pensava il ruolo del settantadue
Settantatré
Non la creazione di un nuovo partito fila creazione di un movimento di movimenti
Capace di interloquire con la politica spingendo la cambia capaci di entrare in dialogo con i partiti in un dialogo fattivo concreto scusate la parola politico
Mondo cattolico avuto sta una terribile paura dà la parola politica si è rifugiato del prezzo politico
Ma il pre politico corre
O è capace di stabilire un rapporto con il politico oppure il politico non incide sul politico non puoi
Spostare una cosa senza toccarla con le tue mani la latterie cinesi non non riesce e allora del
Sporca esserci l'atto che con le mani può darsi che un po'le mani trasporti è possibile non è detto ma è possibile
Allora c'è il problema di ristabilire un rapporto vivo un movimento di movimenti capace di interloquire con le realtà politiche
Indipendente da tutti non equidistante da tutti un movimento che equidistante da tutti è un movimento che non
Non non è politico perché e politico se capace di dirti bravo meriti mi approccio Fioroni sei bravo tutti vuoto opero ve lo dirò ai miei che esse in uno di quelli da votare ecco se non proprio su quello specifico così lontano
Ma se
Un movimento non in grado di dire questo non interloquisce efficacemente
Con la polizia i movimenti che interloquiscono con la politica sono luoghi di elaborazione di cultura politica ma anche voi capaci di offrire
Alle idee anche il supporto
Di un consenso perché la politica si fa col consenso
Credo che verso questo in qualche modo noi ci stiamo
Avviando vedo del Governo alcuni ministri che vengono da quel movimento vedo che c'è un dialogo crescente fra
Il PD o almeno una parte del PD l'UDC
Vedo che molte persone sono attratte da questa realtà all'interno del Popolo delle Libertà
Vedo che c'è
Qualcosa che Moro aspettava ma che non è accaduta della vita di Moro anche perché le ha lavorato per impedirlo perché lo temeva perché pensava che non fossimo preparati ad affrontarlo
Non che oggi siamo molto più preparati però sta succedendo a cui dobbiamo cercare di farvi fronte e si tratta di questo ricordo che una volta parlando come si diceva si parla di Machiavelli
E anche di Carl Schmitt e di politica ordinaria e di politica straordinaria in tempi ordinari la politica il consenso fluisce lungo canali prestabiliti predeterminati
Basta sostanzialmente ripetere aggiornando ad alcune scelte di fondo del passato per aggregare il consenso per proseguire lungo un cammino
De Gasperi via fissato alcune linee fondamentali la DC ha ripetuto quelle fondamentali con il centrosinistra
Parzialmente il corso è stato
Cambiato ma OSCE proseguiti lungo quel cammino con la grande crisi in cui Moro ha perso la vita Moro stesso di nuovo ha dato un
Ne si è andati avanti così
Oggi né però viviamo non un periodo di
Salutiamo Beppe Pisanu
Che
è un amico di Moro ma sta in parte dietro anche alcune delle cose che ho letto ma non li dirò quali
E
Viviamo un tempo di politica straordinaria il consenso sta uscendo dai canali predeterminati
Non che io
Abbia la revisione dei sondaggi però i sondaggi ci dicono che metà degli italiani non sanno perché votare
Hanno chiara soltanto una cosa che non vogliono votare di nuovo quelli che hanno votato la volta scorsa e che non vogliono votare mi nemmeno quelli contro cui hanno votato contro scorsa
Ma a parte questo non sanno perché vota quindi consenso sta uscendo dai canali tradizionale
Perché
Emergono domande nuove a cui necessario dare risposte nuove questo è un tempo in cui politica cultura movimenti sociali devono collegarsi fra di loro per costruire le forme di una politica nuova
Credo che dovremmo pensare
Il tema del sistema elettorale fuori dei vecchi schematismi
Bipolarismo o non bipolarismo una lingua la lingua un mezzo non è un fine perché cosa
Per quale finalità per quale
Aggregazione di forze sociali per quali idee sostenuto era quali forze sociali questo è il primo ad affrontare prima poi vediamo se ci sia l'unipolarismo oggi fare un'altra cosa
Credo che prima di pensare una riforma dei partiti magari anche una legge di riforma dei partiti
Perché non c'è democrazia senza partiti
Ma ci sono partiti senza democrazia
Se i partiti non funzionano come canali di partecipazione
Ossia i canali sono inquinati forse i canali sono costruiti il sistema fa fatica
Io dico sempre vescovi le scuole di politica servono a poco la politica si impara facendola e come vuole riparano tale senza buttarsi in acqua e in genere assentono penso così uno però mi ha detto è sì crea ragione masse l'acqua inquinata
Che faccio che indico i giovani buttate lì anche se la cui inquinata dovremo essere capaci di garantire che si può fare politica senza perdere l'anima che l'acqua della politica non è
Un'acqua inquinante come
Nuotare senso Beppe e ma è difficile del Delta del vicino bisognerebbe anche
E così gli ho chiesto io darò ma bisogna anche anche ridurre il tasso di tossicità
Di questa
Di quest'acqua
Della politica
Vedo che arrivano tempi nuovi e che c'è bisogno
Di
Affrontarli con
La forza delle idee
Delle convinzioni ed una passione per il bene comune
Ad Aldo Moro
Va il pensiero
Davanti alle difficoltà del presente con un'avvertenza
Io avuto della vita molti grandi maestri
Il pensiero di un grande maestro non va ripetuto
Va ripensato
Deve diventare il criterio con il quale per fare le corse del presente
Mentre la ripetizione
Inutile rischia di essere fuorviante
Davanti ai
Problemi di oggi
Con i medesimi criteri con
La medesima previsione di fondo dell'uomo e della società con la medesima diciamolo con la medesima fede cristiana che è diventata cultura concreta e popolare come nel caso di Moro
Noi dobbiamo
Affrontare queste
Nuove
Questioni
Davanti alle quali
Mi sembra che tutte le costruzioni politica del passato ormai siano
Caduca
Bisogna avere
Il coraggio
Delle cose nuove
Scusate mi scrive annoiato
Comunque vi devo lasciare non ho la possibilità ritardi la possibilità di spiegarmi tutte le cose
In cui ho sbagliato perché devo andare a presiedere la seduta dalla Camera grazie
Grazie all'onorevole Buttiglione
Siamo
Interamente brave stiamo marciando con il rispetto della nostra scaletta
Vorrei salutare anche
L'onorevole Giuseppe Gargani che ci ha raggiunto
E il mio Presidente di Commissione di Commissione Mario Baldassarre che egualmente saluto con viva cordialità
A questo punto se
Siamo d'accordo leggerei il messaggio invitando intanto il professor Malgieri al tavolo della presidenza
Il messaggio che ci ha inviato il Presidente della Repubblica
Saluto cordialmente i partecipanti al seminario
Ed esprimo il mio più apprezzamento per aver promosso questa significativa e per più versi attuale riflessione
Su una stagione politica che ha contrassegnato in modo significativo la storia del nostro Paese
Sulla base delle conclusioni del convegno di studi di San Pellegrino del mille novecentosessantuno
Il congresso di Napoli dell'anno successivo pose le basi per l'apertura della Democrazia Cristiana al Partito Socialista e per una nuova collaborazione democratica di centrosinistra
Di cui al dopo orafo protagonista ed artefice
In quegli anni si diede così impulso ad una stagione di profondo rinnovamento
E ad un imponente pre e a un imponente programma di riforme nel campo istituzionale e culturale economico e sociale
Per rafforzare il processo di crescita e di sviluppo del Paese in un quadro di stabilità democratica
Anche oggi la tradizione cattolica democratica costituisce una ripresa fondamentale per lo sviluppo del quadro politico italiano
Al fine di contribuire a creare le condizioni necessarie per un corretto funzionamento delle istituzioni e per un confronto politico più costruttivo ed attento al bene comune
Anche in una logica di semplificazione della rappresentanza e di alternanza al Governo di schieramenti in competizione tra loro
Con questo spirito invio a tutti i partecipanti al seminario di studi i miei auguri sinceri di buon lavoro
Io penso che possiamo ringraziare
Il Presidente della Repubblica anche perché se lo possiamo può rileggere con calma facciamo qualche fotocopia anche a beneficio dei degli amici della stampa che ringrazio per delle televisioni per
La loro presenza è un messaggio non formale mi pare un messaggio
Puntuale anche una sollecitazione molto importante allora adesso diamo la parola
Professor Francesco Malgeri Aldo Moro parlò sei ore a Napoli per spiegare qual era la strategia del centrosinistra credo che il professor Malgieri farà altrettanto insomma in questa circostanza
No il il mio intervento sarà molto più limitato
Diciamo tende soprattutto a
Il Consiglio ricostruire un po'il clima l'ambiente e
Le linee che caratterizzano questa svolta questa svolta politica
Quando Moro sale sul podio della del Teatro San Carlo di Napoli per pronunciare il suo discorso aveva da due anni in mano le redini del partito era stato
Nominato Segretario politico in quel convulso consiglio nazionale dell'atomo smarrire del mille novecentocinquantanove
Dove era avvenuta la defenestrazione di Fanfani élite diciamo così la nascita del doroteismo
E alla guida del partito certamente aveva sostituito il modello attivisti co di Fanfani con una
Immagine di partito più duttile più agile nemmeno
Preoccupato potremmo dire dei contenuti organizzativi e della formazione dei quadri ma assai più attento al rapporto con le istituzioni dall'alto e con la società civile dall'altro
E tuttavia la sua linea non era estranea alla propone proposte politiche di Fanfani all'esigenza di modificare il quadro politico orientando lo verso l'apertura a sinistra
Questo processo fuoco come è noto lungo laborioso segnato
Da anche da vicende complesse drammatiche come quelle del Luglio sessanta da forti resistenze dubbi in seno al partito della Democrazia cristiana ma anche in seno
Al Partito Socialista
Potremmo dire che soltanto negli ultimi mesi del sessantuno maturano le condizioni per avviare
Il confronto e l'intesa tra i due partiti
Il congresso di Napoli infatti preceduto da alcuni significativi momenti in primo luogo il congresso socialista di Milano del marzo del sessantuno che al
Visto prevalere sia pure
Diciamo di stretta misura la linea di Nenni favorevole al sostegno socialista dunque Berno aperto a sinistra
Ma dal tredici al sedici settembre sessantuno si era volto si era svolto anche quel congresso di San Pellegrino il primo congresso di San Pellegrino
Voluto proprio da Moro sui fondamenti ideologici e storici della democrazia cristiana
E non a caso il convegno si aprì con la relazione di Gabriele De Rosa che ripercorse
La storia del movimento cattolico la storia del popolarismo Sturzio hanno sottolineandone la ferma intransigenza opposizione al fascismo
Una fisionomia estranea clerico moderatismo animate invece da un'intensa vocazione di libertà
Successivamente Moro intervenendo al congresso provinciale di Bari il diciannove novembre sessantuno
All'indicata una necessità esercito di impostare un'opera di governo sensibile alle esigenze di libertà e di progresso fondamentalmente orientata a promuovere ogni forma di sviluppo democratico nella società italiana
E tre giorni dopo nel corso di una tribuna politica
Rispose a Vittorio vorrei siano della stampa che gli chiedeva se fosse possibile per la DC contrarre alleanze anche con forze politiche della destra rispose
Ritengo che ci sia un'opinione comune nel partito che c'è veramente una chiusura a destra
Ecco gli orientamenti del Segretario politico erano quindi ormai chiari
Andavano tuttavia sottoposto dei quadri del partito sulla base di un discorso organico offrendo un'ampia articolata analisi dei problemi e delle esigenze politiche economiche sociali e del del Paese e della funzione che i cattolici impegnati in politica dovevano assumere
Delle nuove prospettive che e si aprivano per offrire
Una piena dimensione della democrazia
Stato già ricordato come il discorso di Moro duro
Se io ore diviso in due in due parti comincio alle undici sospese poi il suo discorso alle quattordici lavori vennero ripresi alle diciassette e trenta e poi prosegui
Parlando fino alle venti e quarantacinque quindi
Calcolando questi questi dati diciamo che superò forse anche le sei le sei ore
Le affrontò otto questo discorso potremmo dire tutti gli aspetti della vita politica il ruolo svolto
Dei partiti i problemi internazionali gli aspetti economici sociali e sociali analizzo i problemi del Governo il programma è la finalità della democrazia cristiana
Potremmo dire che è un discorso di eccezionale ampiezza
Tutto attraversato però da una esigenza l'esigenza di far capire
Ai congressisti e i suoi amici di partito la necessità di una svolta politica che appariva Luigi
Inderogabile in qualche modo necessaria per il Paese e per lo stesso né per la stessa democrazia cristiana
Un discorso che evidenziava anche l'esigenza di essere convincente di evitare traumi e fratture che avrebbero compromesso l'unità del partito
In sostanza Moro mirava a far maturare nel partito la convinzione che soltanto una soluzione
Unitaria senza fratture insanabili avrebbe consentito alla DC di presentarsi all'incontro
Con i socialisti con la sua forza con la sua credibilità
Una credibilità sorretta secondo secondo Moro dalla natura stessa della democrazia cristiana con la sua vocazione sociale
Con il suo interessamento disse alle posizioni più deboli e più esposte
Per rispondere alle esigenze di programma economico di sviluppo sociale di concreta affermazione di dignità di garantita libertà politica e civile
Di piena occupazione i beni della vita del benessere dal benessere alla cultura
Delle masse di popolo che emergono sempre più come protagoniste della storia
Insomma vorrei Po volle porre l'accento come disse su coloro che devono salire di acquistare più peso nella vita sociale idea giunse
Delineando la fisionomia del suo partito se non siamo un partito di classe stiano però un partito del popolo schierato non con i pochi ma con i molti è pronto sempre a porre in essere i correttivi a fissare i limiti
A favorire gli interventi che svolgono a vantaggio di tutta la vita economica e sociale del Paese rendono impossibili le ingiustizie dei detentori del potere economico anche sul terreno sociale e politico
Ecco poi in questo discorso passa in rassegna le diverse forze presenti nel quadro politico nazionale e si sofferma e quindi particolarmente sui socialisti affermando
Che esistevano fatti indiscutibili che davano ragione alla indubbia rilevanza di questo partito per la vita e l'avvenire della democrazia cristiana
Precisando che occorreva comunque ben valutare questo problema storico correva un'attenzione seria disse una profonda consapevolezza un senso teso il vigile di responsabilità
In vista di tutto quello che può arricchire consolidare o invece fare intristisce
E lasciare debole e indifesa la democrazia e di tutti cristiana è quindi Moro non nega la complessità della sua proposta politica
Aggiunse questo senso di responsabilità si riflette da un lato nella visione nitida e lontana delle ragioni che sospinto o no nella direzione dell'allungamento come si dice dell'Area democratica
Dall'altra nella valutazione seria ed equilibrata dei rischi che lo conosce l'operazione comporta
Della gradualità che si deve adottare
Dei modi più cauti secondo i quali
Essa può essere proposta dei prezzi che possono essere pagati ma anche degli insuperabili ostacoli che possono condurre ad una rinunzia
Per tener fede i valori personali e sociali essi si veramente irrinunciabili
Insomma Moro si poneva nei confronti dei socialisti con un atteggiamento disponibile ma con un'attenzione particolare
La sua disponibilità era anche diretta potremmo dire ad evitare che nel mio e del suo partito si chiudessero in una sorta di sterile
Massimalismo
Impedendo in cui l'incontro tra le due forze politiche e l'ultima parte della relazione
Volle dedicarla alla DCA la sua storia la sua ideologia
In qualche modo
Invito il suo partito
Nell'autonomia e nella integrità
Come diciamo
Punto reale e duraturo di riferimento nello sviluppo di civiltà e nell'evoluzione storica del Paese e concluse
Chiedendo al suo partito addirittura chiarezza e coraggio ecco il dibattito sulla relazione di Moro fu
Molto vivace
Ci furono delle voci autorevoli che qui contestarono la sua linea penso in particolare a Gonella Andreotti e Scelba che già è stato
Ricordato mentre in appoggio la tesi di Moro intervennero tra gli altri
Il è qui presente Presidente Colombo rumor Taviani Bobo Scoca aveva cui Pastore e lo stesso Fanfani
E la mozione conclusiva presentata da Scalia sa lezioni e Forlani che erano presentavano diciamo così erano
Esponenti della lista Moro Fanfani ebbe l'appoggio di rinnovamento della base venne approvata grandissima maggioranza dei Comuni del Congresso
E si chiedeva che fosse esperito a fondo con prudenza ma anche con fiducioso impegno ed in piena fedeltà agli ideali la formazione di un Governo che in ragione del suo forte contenuto programmatico
Potesse avere un appoggio diretto e indiretto del Partito Socialista
Ecco nei giorni immediatamente successivi
A questo discorso giunsero a Moro non poche lettere messaggi che io ho rintracciato tra le carte
Della segreteria politica di Moro le carte della della democrazia cristiana
Sono messaggi da parte di suoi colleghi di partito ma soprattutto suscitano un certo interesse le lettere che gli giungono da cittadini da elettori democratici cristiani che nella loro
Potremmo dire quasi totalità manifestano dubbi incertezze paure dissenso
Ne mentre le lettere e dei suoi amici di partito chiedono garanzie raccomandano prudenza le lettere degli elettori
Appaiono spesso animate da una viva preoccupazione per un passo giudicato rischioso
Per un passo giudicato estraneo alla tradizione e alla cultura del partito un passo che avrebbe favorito favorito una pericolosa avanzata socio al comunista
C'è chi parla di suicidio chi di
Il tradimento chi lo accusa di volere impunemente sfidare Dio
Ecco a queste lettere Moro rispose con particolari cura ed attenzione
Con quel suo straordinario tonno persuasivo attento accogliere i giudizi le contestazioni
Le ragioni degli altri ma cercando di chiarire dispiegare di indicare le motivazioni che erano alla base della sua proposta politica
Secondo Moro la democrazia cristiana non andava incontro a un suicidio ma ricercava la via di un allargamento dell'area democratica
Il suo sforzo non mirava a cambiare le sue impostazioni di fondo ma era indirizzato a rendere più sicura e stabile la vita del nostro Paese
Era scriveva doveroso non lasciare intentata alcuna possibilità di allargamento dei consensi democratici alla vita dello Stato
E non verificare il tentativo socialista e di autonomia nei confronti del Partito comunista sarebbe stato un segno di debolezza della Democrazia Cristiana
Precisava inoltre che non vi era motivo di temere una svolta irreparabile perché non sarà tolto nessuno nulla di quanto è dovuto
E sarà dato nella misura del possibile a ciascuno quanto ha diritto di pretendere in un ordinamento che sia veramente libero e giusto
E aggiungeva a chi lo aveva accusato di aver sfidato Dio
Permette che le dica infine e che non mi pare giusto parlare di sfida Dio
Noi ci muoviamo sul terreno politico che terreno contingente con un vivo richiamo a quei valori religiosi e morali che non rinnega eremo perché costituiscono il titolo e la Regione stessa nella nostra battaglia politica
Come noto gli esiti del Congresso di Napoli portarono poi alla costituzione del marzo sessantadue del Governo presieduto da Fanfani sulla base
Di una coalizione tra democristiani socialdemocratici repubblicani con l'astensione socialista non siamo quindi ancora agli centrosinistra cosiddetto organico ma se ne pongono certamente le premesse e le basi
Ma a Moro non sfuggivano le difficoltà di trovare
Un pieno consenso alla sua formula di governo in seno al mondo cattolico
Temeva insidie che potevano arrivare dalla possibile opposizione anche da parte della gerarchia ecclesiastica
Nel suo discorso di Napoli aveva sottolineato
Diciamola laici il la laicità della politica è come la
La DC si muovesse all'interno di questa di questa ottica aveva sottolineato che i valori morali e religiosi
Ai quali la DC si ispira e che essa vuole tradurre in atto il più possibile della realtà sociale e politica sono destinati ad affermarsi nella vita democratica del Paese nel quale la DC insieme nella quale essa riporta
Ma questo ruolo della democrazia cristiana doveva essere esercitato in una linea di autonomia politica
E aggiunse un
Una frase che spesso ricordata per non impegnare l'autorità spirituale della Chiesa in
La vicenda è estremamente difficile rischiosa c'è l'autonomia dei cattolici impegnati nella vita pubblica l'autonomia e la nostra assunzione di responsabilità
è il nostro correre da soli il nostro rischio il nostro modo personale di rendere un servizio di dare se possibile una testimonianza di valori cristiani nella vita sociale
Ma non erano mancati interventi che sembravano disattendere questo richiamo all'autonomia anche prese di posizione da parte di vescovi che noi condividevano le scelte del del partito
Penso in particolare a Giuseppe Siri arcivescovo di Genova che era anche il Presidente della Conferenza episcopale italiana
Che appariva tradirli più irriducibili avversari della politica di Moro e delle sue aperture
E si comprende quindi come Moro volesse correre ai ripari scavalcando il presidente della CEI e cercando di
Coinvolgere e responsabilizzare gran parte dell'episcopato italiano per suscitare
Se non un consenso almeno un atteggiamento non ostile o di fiduciosa attesa
Sulla base di un'interessante documentazione qualche anno fa
Augusto D'Angelo a diciamo ricostruito una sorta di consultazione promossa da Moro presso l'episcopato italiano
Per verificare cosa pensavano i vescovi delle Diocesi italiane
A dell'apertura a sinistra del e del Governo Fanfani che era stato informato nel marzo del sessantadue
Moro per conoscere le opinioni dei vescovi affido il sul punto di cinque pagine a cinquantasette personalità politica di sua fiducia e tra questi c'erano anche cinque ministri e quindici sottosegretari
Personaggi che erano collegati per un vari motivi al territorio ed erano vicino anche i vescovi che sarebbero andati a a consultare
Ecco da questa documentazione emergono poi posizioni
Diverse dell'episcopato italiano monsignor Galeazzi vescovo di Grosseto che farlo di un senso di riacquistata fiducia da parte della povera gente
Verso gli uomini della DC si contrapponeva l'arcivescovo di Palermo cartina Ruffini che scrivendo a Moro
Affermava che la decisione non era stata presa in armonia con il pensiero dei vescovi e prevedeva che nelle successive elezioni sociali comunisti sarebbero diventati partito di maggioranza
Con tutte le tristi conseguenze che si possono immaginare
Comunque tenda un calcolo sia pure approssimativo potremmo dire che circa il sessanta per cento dei vescovi italiani non appare pregiudizi
Pregiudizialmente ostile all'operazione pur evidenziandone
I rischi ecco si apriva quindi una nuova fase della storia politica del Paese il quadro
Politico italiano conosceva una svolta destinata ad aprire scenari nuovi
Si chiudeva una pagina della storia della Repubblica che se ne apriva un'altra si chiude si chiudeva la stagione del centrismo una stagione
Che aveva visto la ricostruzione ero inserimento dell'Italia nel quadro internazionale la crescita e lo sviluppo di una società che era ormai avviata verso
Un eccezionale processo di modernizzazione
Aldo Moro riesce a condurre il partito ad una scelta politica
Di particolare rilievo perché per la prima volta troviamo protagoniste della politica nazionale due forze che a lungo per decenni per L'Unità alla prima guerra mondiale erano rimaste escluse dalla direzione del Paese
Che per motivi diversi avevano assunto nei confronti
Delle soluzioni
Adottate
Dalla classe dirigente liberale accenti critici critici di dissenso e che tuttavia tra Ottocento e Novecento erano emerse come espressione della maggioranza del Paese
Del paese reale nei confronti del Paese legale
Queste forze che lungo erano state tra loro in conflitto che si ispiravano a culture politiche diverse a volte contrapposte rappresentavano però per molti aspetti l'articolata realtà sociale
Del nostro Paese esprimevano il mondo del lavoro nelle fabbriche nelle campagne nell'artigianato
Nella piccola e media attività industriale nelle professioni nella cultura avevano svolto un ruolo di primo piano nelle amministrazioni locali riflettevano la complessa realtà e le diverse esigenze della nostra società
Nel disegno politico di Moro c'è anche la convinzione che lo Stato democratico avrebbe trovato una sua effettiva saldezza soltanto con il riconoscimento piene di tutti i cittadini con la loro accettazione
Dei principi fondamentali che reggevano la democrazia basata sui valori della libertà della solidarietà del rispetto della persona
E c'è infine la convinzione che solo attraverso questa accettazione
Si potesse dire concluso in lungo e travagliato processo di unificazione nazionale
Ecco concludendo direi che anche se non si può negare che nel giro di alcuni anni
Vennero meno molto molte delle attese e delle speranze che avevano accompagnato la via l'avvio della nuova formula di governo è indubbio che e il centrosinistra ebbe il merito di allargare la base sociale dello Stato
E aprire il Paese a nuovi spazi di libertà e ad un più intenso e convinto respiro democratico vi ringrazio
Grazie doppiamente perché è stato un affresco completo bello
E ha fatto uno sforzo
Straordinaria perché è rimasta al di sotto delle sei ore
Che hanno
Accompagnata una relazione hanno assegnata alla scandita la relazione del di Aldo Moro
E a quella potenziamo in una fase diciamo meno a storica più politica inevitabilmente e giustamente
Intanto saluto l'onorevole Stefano Graziano che ci ha raggiunto e soprattutto
Visto che è relatore non per sminuire collega Graziano il Segretario generale la CISL è che è fra noi come relatore
E che tra un po'prenderà la parola Raffaele Bonanni
A questo potrà dare la parola a Marco Follini lo pregherei di accomodarsi inquilini
E preannuncia rei per a dare una
Certa movenze al nostro dibattito che a voi non sfuggirà
Preannuncerà e l'intervento del Senatore Pisanu no perché Follini Pisano fossero
Moratelli entrambi ma perché attualmente
Banda rappresentano a sensibilità diverse orientamenti politici diversi e quindi hanno da dire qualcosa
Che sarà fatalmente un po'diverso e forse anche lo vedremo un possibile rispetta i problemi politici che abbiamo di fronte
Dunque intanto
Preciso che è che
Pisano ed io eravamo Moro Teti sano ed io siamo Moro te facciamo anche una certa fatica a trovare
Delle differenze tra di noi adesso vediamo se
La serata consente riemergere ma ho qualche dubbio
Vorrei ringraziare innanzitutto Lucio che fa un lavoro prezioso di
Di scavo nella storia del partito di raccordo tra
Opinioni sensibilità ragionamenti diversi
E che ci costringe a uno straordinario tuffo passato quanto mai attuale ora
Stato già notato che la relazione di Moro durata dalle sei alle sette ore
Io ho scoperto che si trattava di centocinquanta mila caratteri
E per noi che siamo abituati a Twitter e quindi dobbiamo riassumere il nostro pensiero in centoquaranta caratteri
Considerata la la la differenza
Dietro questa
Quantità Cera
Una grande qualità
Grande
Cura del dettaglio del particolare
Un'idea paziente dalla politica una
Straordinari attitudine all'approfondimento
Che per un verso
Ci ricorda come erano le cose in passato
Come difficilmente torneranno ad essere
Per un altro
Ci induce a
A riflettere su sul fatto che a me sembra cruciale cioè
Che una grande svolta come quella del centrosinistra di allora aveva bisogno di un retroterra di pensiero di riflessione di argomentazione
Senza di cui probabilmente non si sarebbe fatto niente
Di quello che poi invece si riuscì a fare
Il contesto lo ha raccontato prima
Malgieri
C'era stato nel sessanta il Governo Tambroni
Nel sessantuno era stato costruito il muro di Berlino
Tutta la relazione è segnata da una straordinaria preoccupazione per il contesto internazionale che per un verso
Accennava alla eventualità della distensione c'è un saluto particolarmente caloroso al nuovo Presidente americano che ne richiede molto a che vedere con il destino del centrosinistra italiano
E per un altro però c'era la preoccupazione di uno statista che si muoveva dentro
I confini non non proprio sicuri e per qualche verso inquietanti della guerra fredda
Ora in quella relazione
Cioè il punto d'incontro di due
Autonomia
La svolta politica avverrà perché il Partito Socialista si svincola
Dal fronte ISMU
Prende le distanze dal Partito Comunista
Entra in un gioco democratico che si allargava con molta fatica e con molta difficoltà
E per un altro verso
C'è una democrazia cristiana che a sua volta rivendica la propria autonomia la propria libertà
Dico una parola forte della propria indisciplina
Rispetto
Alla
Linea politica che una parte significativa della gerarchia ecclesiastica aveva
Maturato e non perdeva occasione di ribadire c'era stato nel nel maggio sessanta un editoriale dell'Osservatore Romano punti fermi che
Oggetto politico la disputa
Storiografica successiva ASS su
Se fino a che punto fosse
Una voce ufficiale come dire se fino a che punto ci fosse una sorta di scomunica della politica democristiana e in questo contesto Moro dice la cosa forse più importante e anche spiritualmente più ricca
Nella relazione
Quando avverte
Così grande l'impegno anche perché vi sono tali remore riserva
Anche per non impegnare in una vicenda estremamente difficile e rischiosa l'autorità spirituale della Chiesa c'è l'autonomia dei cattolici impegnati nella via pubblica
Chiamati a vivere libero confronto Della vita democratica in un contatto senza discriminazioni
L'autonomia e la nostra assunzione di responsabilità e il nostro correre da soli nostro rischio è il nostro modo personale di rendere un servizio evitare se possibile una testimonianza ai valori cristiani nella vita sociale
Ora
Io trovo come dire questa considerazione molto ricca dal punto di vista spirituale se così posso dire
Ma non sfugge
A nessuno soprattutto se si ragiona con le categorie di di quegli anni e in un mondo appunto che era
Segnato da le diffidenze delle paura i limiti propri della guerra fredda che si tratta appunto di un'affermazione straordinariamente coraggiosa
Moro insiste molto sulla unità del partito questo argomento ricorre all'inizio alla fine
Della sua relazione né in qualche modo il filo conduttore quanto più il partito si muoveva quanto più doveva disancorare assi
Dalla politica che aveva seguito negli anni precedenti tanto più
La sua preoccupazione era di garantire che
A quello a quell'approdo arrivasse il partito tutto intero
è molto ferma è molto forte la chiusura a destra c'è un'eco del del sessanta per per il Governo Tambroni
Moro parla di una destra retriva diffidente del nuovo minacciosa spinta costantemente ad assumere posizioni estreme di involutive
E ancora un'intesa a destra toglierebbe alla DC se non la volontà almeno la possibilità obiettiva di valorizzare tutti gli elementi utili allo scopo democratico del Paese di guidare con autorità e mediante una efficace azione positiva il fronte della Resistenza della lotta al comunismo
Un'intesa destra renderebbe impossibile al nostro partito di assolvere in modo persuasivo ed efficace
La sua funzione di garanzia democratica e precluderebbe adesso la prospettiva di essere
Come è stato finora la fortunata alternativa democratica alla spirale fatale rovinosa della rivoluzione ed è la reazione del comunismo e del fascismo
è fermo il richiamo all'anticomunismo ma è e prospettato in una chiave non
Ideologica ferma ma non troppo assertiva
L'anticomunismo della DC non è più come ho avuto già occasione di sottolineare un anticomunismo di tipo conservatore né sul terreno sociale né sul terreno politico
Non intende trasformarsi in regime nel combattere la battaglia per la libertà con mezzi che non siano quelli della libertà
E infine
C'è una considerazione che ricorrerà nel nel ragionamento di Moro in tutti gli anni successivi e che in qualche modo dà conto anche
Delle ultime
Battute quelle del settantasette settantotto
E cioè il riferimento all'obbligo della DC a governare condizione che Moro viveva con qualche disagio e di cui però era lucidamente realisticamente consapevole
Anche qui
Rubo lui le parole
La verità è che mentre non abbiamo mai considerato possibile l'esercizio del potere a qualunque costo l'esercizio del potere per il potere
E non abbiamo mai lasciato deformare il volto della DC e mai trascurato anche a costo della instabilità governativa di cercare sempre soluzioni nuove se non perfette certo più adeguate e ci sia ho trovati però e possiamo trovarci anche in avvenire in situazioni nelle quali
Una volta salve le cose essenziali si sia costretti a prendere non l'ottimo che in quella situazione inattivo agibile
Ma il buono o anche il mediocre per cercare di migliorarlo valorizzarlo
Per così dire ravvivato con la nostra fede
La verità e che non siamo tutto che dipendiamo in qualche misura dalla volontà altrui che ci condiziona il ragionamento che porterà
Nel settantasei settantasette a inaugurare la politica di solidarietà nazionale a convincere
Una classe dirigente democristiana che anche allora aveva qualche remora rispetto a questa
Politica della necessità di intraprendere una strada in qualche modo considerata rischiosa
C'è rispetto per il
Travaglio del Partito Socialista
C'è l'attenzione a
Come dire favorire un'evoluzione che non sembri dettata né da una forzatura né da una furbizia
Moro dice
Non comporta l'imprigiona mento del Partito Socialista in una qualsiasi maggioranza di comodo la deformazione delle linee essenziali della funzione di quel partito il che tra l'altro non gioverebbe alla democrazia italiana
Tutto questo per
Per dire che
Ci sono molti modi di dire raccontare la svolta su cui Lucio CIA è chiamato a ragionare che oggi
E uno dei modi che erano ricorrenti anche allora
Era
Per così dire tattico
Indicava progressivo esaurirsi dei numeri del centrismo in Parlamento e nel Paese
E immaginava che il Partito Socialista potesse
Concorrere a rinsaldare una maggioranza che cominciava a non esserci più
E immaginava di giocare anche con qualche spregiudicatezza il Partito Socialista contro il partito comunista
E quel modo sicuramente ha contribuito a convincere una parte del mondo democristiano della svolta che si produsse
Ma c'è un altro modo più
Profondo che quale alludeva prima Gero Grassi e cioè
L'idea di un progressivo allargamento dell'area democratica all'idea che una democrazia nella quale era così forte
Il contrasto tra
Le passioni qualche volta violente estreme radicali e la debolezza delle strutture di governo e in quel contesto appunto occorreva
Chiamare
Il popolo italiano anche quella parte del popolo che era
Attestata su una radicale trincea di opposizione non soltanto alla DC ma in qualche modo allo Stato
Chiamare quella parte del popolo italiano dentro le istituzioni chiamarla concorrere alla crescita della democrazia
Quel problema è rimasto per qualche verso insoluto perché c'è sempre una parte
Del popolo italiano
Che ha qualche difficoltà a riconoscersi a rispecchiare si dentro le istituzioni e dentro le forme della politica
Moro comincia a Napoli un percorso
E quel percorso si snoda in tutti gli anni successivi passa attraverso una serie di vicissitudini anche molto travagliate molto combattuto il rapporto tra Moro la democrazia cristiana
Come sanno bene tutti Moro teiere un rapporto difficile controverso è un rapporto in cui Moro mette tutta la sua pazienza la sua diplomazia suo amore per il proprio partito e nello stesso tempo soffre
Di tutte le in sofferenza e di tutte le incomprensioni di tutte le difficoltà
Che corrono tra lui e il suo partito
Curiosamente c'è questo dato che ricorre siamo nella nella storia democristiana ma che forse
Da un'idea di come dovrebbero essere le stagioni politiche quando dentro i partiti ci si combatte anche con una certa asprezza ma ci si
Riconosce e infine ci si ritrova
Tutto questo per dire concludo che
Congresso di Napoli concorre ad una grande svolta strategica del Paese
E concorre a formare un asse di governo che ha coinciso con negli anni più felici di sviluppo e di modernizzazione del nostro Paese
Se guardiamo indietro alle tante stagioni che abbiamo alle spalle forse quegli anni gli anni Sessanta sono quelli nei quali
La democrazia la libertà il benessere crescono di più e crescono di più perché hanno un quadro politico che favorisce quella
Evoluzione
Ora
Questo ci riporta alloggi
Il tema del
La riflessione
E come si fa centrosinistra nuovo come si ricostruisce un asse strategico che abbia altre tanto respiro e altrettanta capacità di dare impulso alla modernizzazione del Paese io naturalmente su questo
Mi dispongo più che
Altro ad ascoltare quelli che parleranno dopo di me ma c'è una cosa che sento di dire cioè
Che tutte le grandi svolte
Debbono avere dietro di sé magari non una relazione di sette ore ma
Un pensiero lungo denso profondo una capacità
Di ascolto del Paese e di elaborazione dei temi politici che da allora in poi si è largamente perduta naturalmente la cronaca ci offrirà mille occasioni perché poi
Le circostanze della vita impongono sempre
Dei cambiamenti offrono delle opportunità ma io credo che se non avremo
Questa capacità tra nuovi di farci un esame di coscienza e di ragionare sui destino del Paese con la cura la
Profondità l'impegno che
Stanno dentro questa relazione dentro la svolta che Moro impresse al suo partito
E dentro la dialettica di cui Moro fu capace interpretando anche qualche volta posizioni straordinariamente solitarie qualche volta posizioni perfino impopolari se mancherà tutto questo io credo difficile che si realizzi
Una simile svolta mentre forse è la cosa di cui il nostro Paese avrebbe più bisogno grazie
Grazie a Marco Follini allora Beppe Pisanu se si accomoda
Bene
Dunque devo felicità armi con i nostri amici perché siamo veramente puntuali e quindi allora la Pisana cercherò di esserlo
Ma io provvedo
A
Sviluppare
L'intervento Di Marco Follini che va da sé condivido totalmente
Raccogliendo l'esortazione di Rocco Buttiglione a rileggere in maniera non pedissequa ma
In termini di attualità
La grande lezione morale e politica di Aldo Moro
Io penso che
I momenti più alti di questa esperienza si registrano in corrispondenza dei passaggi cruciali della nostra vita democratica
Dalla secondo dopoguerra fino
Al mille novecento
Settantotto
E penso che la lezione di Moro si proietta ben al di là
Della sua morte
E da quel momento in poi va riletta seppur meditando la la luce degli anni di giorno in cui si è compiuta
Io credo che i passaggi cruciali diciamo così dell'esperienza Moro Thea sono tre il primo è sicuramente la Costituente
è il lavoro nella Commissione dei settantacinque nella quale Moro e tra i protagonisti insieme i professorini
Di un memorabile confronto culturale e politico con otto gli atti Lelio Basso Nilde Iotti e così via
Confronto nel quale escono dal quale escono affermati e sanciti nella Carta costituzionale
Le grandi opzioni
Di Camaldoli
Le intuizioni fondamentali della cultura cattolica più avanzata del tempo l'umanesimo integrare la rivoluzione personalista e comunitaria
Un collega insospettabile come Franco Bassanini ha scritto che la Costituzione italiana e personalista e comunitaria ed è vero e lo è Grazia Dossetti Lazzati a Fanfani la Pira ad Aldo Moro
Il secondo passaggio decisivo quello che qui
è stato o più volte ripetutamente richiamato
Della nascita del centro-sinistra forse sarebbe più corretto dire del superamento della drammatica esperienza del Governo tram Tambroni
Ed è la nascita del primo Governo dal Governo Fanfani il con l'asse prima estinzione dei socialisti
Condivido le cose che sono state dette sulla lunghissima relazione
Io credo che essa sia anche
La prova della percezione drammatica che Moro Abeba del passaggio che si stava
Compiendo della svolta storica che si stava
Imprimendo
Il terzo drammatico momento drammatico momento e quello del passaggio alla solidarietà nazionale e la progettazione della terza fase della partita politica italiana
In effetti è
Credo che tutti possiamo convenire nulle e nelle fasi di transizione
Lungo le
I tornanti della storia che emergono le grandi qualità politiche dei veri liberi com'era Aldo Moro
E cioè la capacità di leggere correttamente segni dei tempi
E il coraggio come direbbe il Moro
Di scegliere le cose nuove che nascono senza indugiare più di tanto sulle vecchie cose che muoiono anche se sono più certe comprensibili e siccome
Dunque
Lungo il cammino che si snoda
Dalla centrismo
Al centrosinistra alla solidarietà nazionale
Il pensiero dominante di Aldo Moro e quello
Di ampliare
E consolidare la democrazia italiana sulle fondamenta Comuni della nostra Costituzione
Allo stesso tempo
Bisognava
Ridurre il distacco tra la società civile il sistema parlamentare dei partiti distacco che lo Stato liberale pre fascista ci aveva lasciato in eredità
Ampliate le basi della democrazia
Ridotto quelle distacco sarebbe stato finalmente possibile arrivare alla democrazia compiuta dell'alternanza una democrazia cioè
Nella quale
Partiti io schieramenti tra loro naturalmente alternativi
Si sarebbero potuti per l'appunto alternare alla guida del Paese senza nessun rischio illiberale prego la nostra democrazia
Io vorrei qui sottolineare ripensando sempre al Presidente
Temo loro non prese mai neppure in considerazione dell'associazione indiscriminata al potere di forze diverse tra loro
Respinse Giovanni Galloni lo ricorda benissimo anche perché lui fu l'artefice del gran lavoro che
Inter partitico che fu fatto fu fatto in preparazione del
Della politica di solidarietà nazionale Moro respinse lucidamente l'espressione le stesse all'idea di compromesso storico tra DC e Piccin uno ne voleva neppur sentir parlare
Parlo invece di solidarietà nazionale è concepibile quella formula di governo come una formula di carattere esclusivamente transitorio
Che sarebbe durata per il tanto che latte risibile emergenza economica sociale ed istituzionale del Paese richiedeva
Una emergenza lo ricordo en passant ma perché non
Non si trascuri la portata dei fatti allora segnata da un'impressione da un'inflazione che abbracciava al venti per cento
Da una caduta del PIL a meno quattro per cento il doppio della recessione presente
Dalle stragi e dal terrorismo Pili sanguinavano il Paese
Ma cessata l'emergenza DCE P.C.I. sarebbero tornati questo era il progetto della terza fase
Davanti agli elettori per una sorta di nuovo quarantotto come partiti tra loro naturalmente alternativa
Questo e non altro era il senso politico della terza farsi
Ora avvenendo
Molto
Adesso vediamo il ministro Riccardi numericamente
Venendo alla attualità e il ministro giunge al momento giusto
Quindi non ci sono fasce non ti sei perso nulla finora
Adesso a meno che non perda
Allora ragionando in maniera molto schematica e anche approssimativa
Forse oggi noi possiamo dire
Perché
A sedici anni dalla morte di Moro il suo disegno ha trovato una qualche realizzazione
Con noi la nascita delle così detto bipolarismo
Tutto sommato il dopo il bipolarismo apprezzo
Crea le condizioni
Per una democrazia dell'alternanza
Non bisogna dargli il carattere di un'operazione Moro appena perché non ce l'ha per niente il bipolarismo essi nella migliore delle ipotesi come dire l'hardware
Non il software di una democrazia matura dell'alternanza lo scheletro non l'intelligenza e
Il cuore
Questo bipolarismo sarebbe stato
Come dire quello che abbiamo conosciuto sarebbe stato Moro Teo
Se
Ah beh se alimentato il confronto e non lo scontro fra i due schieramenti
Se
Avesse sospinto alla convergenza
Le diverse forze politiche sulle questioni cruciali del bene comune invece di produrre come ha prodotto divergenza
Se
Avesse unito invece di dividere il Paese
Facendo affidamento sulla forza uniti IVA della costituzione
Non
è il caso di insistere oltre che su questo bipolarismo che tra l'altro silente così
Irrimediabilmente guastato che mi pare difficile poterlo
Ora
Ricostruire e correggere
Per nostra fortuna
Però
Al posto di questo bipolarismo non è rimasto nulla
Salvo lecco
Dei vecchi scontri delle beghe delle risse
Di questi anni
E infatti che cos'è accaduto
Che è accaduto che
Il PdL il PD e il terzo polo
Sono andati ciascuno per conto proprio a formare una maggioranza numerica ma non politica
Anzi preoccupandosi di parlare salta la loro soltanto attraverso la mediazione del governo dei tecnici
E addirittura prima della nascita del Governo
Gli stessi partiti avevano intanto alzato le mani di fronte ai drammatici problemi del Paese
Delegando quasi tutto
Il lavoro da farsi io non dirò lavoro sporco lavoro pesante semmai
Ai tecnici e rinunziando così singolarmente al primato
Della politica
La lega è andata all'opposizione come dicono loro per farsi la verginità
L'Italia dei Valori non si sa bene perché ma c'è andata anch'essa entrambi sicuramente molto probabilmente si sono fatti oppositori per lucrare voti sullo
Prevedibile malcontento o popolare a seguito di una incisività azione riformatrice
Insomma il sistema dei partiti e politicamente desertificato
E sopravvive soltanto al traino del governo dei tecnici
A me sembra così
E mi chiedo e vi chiedo ma
Fino
A quando durerà
Sergio
Se il gioco regge fino al due mila e tredici non più in là
E poi
Come andranno i partiti alle successive elezioni politico
In ordine sparso
Col vecchio assetto bipolare che già
Travolto
Al traino dei tecnici
Mi paiono tutte e tre le ipotesi improponibili o assai improbabile
E allora e e qui viene
Come dire
Al Petti me un nodo
Che Moro avrebbe sicuramente affrontato alla maniera del congresso del mille novecentosessanta dunque
E allora e di vitale importanza che i partiti
Approfittino
Della
Occasione
Del del Governo dei tempi chimici
Ricostruire
Prima che il loro ruolo la loro fisionomia politica
E per
Conquistare la fiducia dei cittadini che oggi è al lumicino nei confronti dei partiti come attesta no dal primo all'ultimo tutti i sondaggi
E che fare
Beh io credo che i partiti debbano finalmente finalmente uscire dai vecchi schei centro sinistra centrodestra laici cattolici tutti
Tutto è il vecchio e cose che muoiono
E cercare invece le cose nuove
Nei segni dei tempi nei grandi problemi del nostro Paese
Li conosciamo tutti
Li accenno soltanto
E concludo la riconquista della nostra dimensione europea quella che fu di De Gasperi
E di Altiero Spinelli
La recessione che bisogna fermare la crescita che bisogna promuovere le riforme che bisogna fare a cominciare dalla legge elettorale
E allora
Ecco quello che io vorrei dire
A tutti gli amici soprattutto quelli del mondo cattolico che ragionano intorno a questi cuocere cose
Lasciamo stare la lega nord dell'Italia dei Valori che si sono messi ai bordi del campo mentre l'Italia sta giocando
La partita storica più importante dei questo inizio di millennio
Ma noi
P.D.L. PD Terzo Polo
La giochiamo o no questa partita
E come la giochiamo come possiamo giocarla se non sostenendo lealmente che vuol dire criticamente anche il Governo Monti
Se non confrontandoci sui problemi e magari il competente o sulle soluzioni vincerà la competizione si troverà la soluzione migliore
Se non giocheremo questa partita
Il Governo di tecnici che finora è stata la nostra salvezza la salvezza dei partiti in maggiore e del terzo livello
Finirà per essere la loro rovina
Sei i partiti si presentassero se le elezioni fossero domani in questa condizione i partiti non saprebbero cosa dire
Al paese
E comunque non sarebbero ascoltati
Invece a me sembra assai improbabile
Per se si sviluppa un confronto a viso aperto e a tutto campo
Sui problemi lo ripeto della crisi generale e delle riforme istituzionali
Si verificheranno inevitabilmente le divergenze e le convergenze
Che sono necessarie per dare
Un nuovo assento politico parlamentare al nostro sistema
Se no il nuovo non nasce se non si rompono leu nuova non si fanno le frittate nella migliore delle ipotesi possono fare uova sode e basta
Fino a ieri e io sono stato uno dei primi a riportare in auge questa espressione
Noi abbiamo parlato di scomposizione e ricomposizione del sistema politico
Ma i fatti sono già andati più in là
Il sistema è già scomposto
Si è bloccato e sia pure ammutolito
Il problema non è più della fase destro insistiamo nella fase construens bisogna costruirlo
Prima immaginarlo
Questo assetto nuovo
Prefigurare lo con una riflessione culturale
E politica
Adeguare
Ora
La cosa più importante da fare rianimare
Al più presto e rimettere in movimento i partitini chiede dimostrano di avere maggior senso di responsabilità
E per farlo non c'è altro modo o un rinnovato confronto democratico senza più vecchi ischemie vecchi pregiudizi
L'esigenza è
Come ci ha insegnato Moro
Di dominare infatti con l'intelligenza e di cercare di guidarli
Verso infine del bene comune
Vedremo come
Nel far questo si comporteranno le diverse forze su quella base novanta sulla base dei vecchi pregiudizi delle cose morte
Ci regoleremo
Se non facciamo questi
Tutti insieme centrodestra e centrosinistra laici cattolici
Direbbe
Cesare Pavese
Scende Remo nel gorgo Mutti
Grazie pensano
Saluto la collega
Donatella Ferranti ha raggiunto il nostro seminario
E direi che adesso ci avviciniamo alla fase che
Ci porterà alla conclusione del nostro lavoro se avessimo svolto il seminario questo seminario qualche mese fa avrei potuto dire che
A questo punto la parola passava la società civile
Cioè al Segretario generale della CISL Bonanni che invito al tavolo
E poi al fondatore di Sant'Egidio
Andrea Riccardi e se no che è un incidente nella storia
Impedisce di dare completezza questo dibattito perché uno dei due rappresentanti della società civile società incivile ora dei rappresentanti della società civile e svolge un altro offro ufficio molto importante in questa fase politica Presidente ed era Segretario generale a te la parola sì grazie sono contento di stare qui
Mi chiedevo da
Da via Po qui che non ho avuto tempo
Vengo da un esecutivo organizzazione estenuante sui tanti problemi che abbiamo di fronte
Cosa potesse suscitare
Quale analogia quale indicazione potesse suscitare
Quello è un tema congresso del Democrazia Cristiana le motivazioni
Che usciva da quell'importante congresso per
Dar risposta al
Acqua alla realtà di quello di quel tempo cosa potesse suscitare
In un momento come questo
Sì si è detto si voleva ricomporre una spaccatura esistente dalla Società Italiana per andare verso equilibri più avanzati a chi appunto la politica potesse essere
Un elemento di
Trasformazione da segretare la seduta bisogna ricordarlo a quell'epoca che spingeva molto in avanti
Era eravamo in pieno boom economico e c'erano
Certi soprattutto
Succede che riguardava appunto il lavoro dipendente che spingevano molto più
Di come un spinto fino ad ora volevo essere
Non solo
Maggiormente del benessere ma volevo contare di più
Andavamo doverosa in quel tempo la
Fare pressione per le riforme di struttura e voi magari
Era un ingrediente ho letto anche o per i documenti tempo addietro
Che si mettevano per ogni ogni Salza ma c'è una società che appunto spingeva credo e quel congresso
Volle appunto sanare una frattura forte e c'era stata appunto tra la realtà democratiche e riformiste e il Partito Socialista lo era senz'altro ma anche per assicurare più
Più avere un'abilità per dare appunto più autorevolezza più forza e rafforzare la fiducia tra
Un'ampia parte del popolo italiano verso appunto la politica verso
Le istituzioni
Ora cosa si suggerisce questo mi son posto in questi pochi minuti di trasferimento da via Po replica
Allora
Le forze politiche
Avevamo molto ascendente sulla gente
è stato detto illustre così ha detto all'amico che ha preceduto
Le forze politiche la democrazia cristiana ma anche gli altri con rapporti solidissimo con le grandi associazioni le associazioni
Dei lavoratori le associazioni autonome
Del del commercio dell'artigianato e così via allo rapporti forti con i professionale rapporti forti con tutte le realtà
Organizza con i contadini con le associazioni contadine un rapporto molto forte di fiducia e questo crea un grande equilibrio credo che
Moro volesse proprio fare questo assommare appunto a quella realtà già
Così solida per riduzioni maggiore solidità
Perché credo che intuì se che stava andando però in quel momento di grande svolta insomma tanto è vero negli anni successivi la svolta fu non solo italiana fu fu almeno nel mondo occidentale molto molto molto molto molto forte
Ma allora c'è un rapporto fiduciario c'è un legame fortissimo ora noi dobbiamo fare i conti e credo alla luce di quello che abbiamo di fronte dobbiamo
Saper guardare quello che accade
E ricercare nuovi equilibri certamente per rendere la politica più capace di reggere istituzioni democratiche per evolvere la democrazia per
Anche in questo momento così insicuro e quindi
E quindi d'
Dare la politica quel criterio e quel requisito
Di garanzia indispensabile per i cittadini per l'evoluzione stessa dicevo del democrazia oggi i partiti hanno indebolito fortemente il rapporto
Con la gente non c'è lo stesso clima non c'è la stessa dirigenza non c'è la stessa ricerca di rapporto con tutte le realtà vive della società civile organizzato va
Non c'è ci sono
Sono stati divelte appunto i legami è questo e questo sotto gli occhi di tutti quindi con quelle rappresentanze la rappresentanza tout-court politiche sarà molto molto debilitata
Parliamoci chiaro questo è un punto non qualsiasi per ricominciare qualsiasi cammino
L'attuale criterio dalla rappresentanza politica secondo me è un criterio truffaldino non solo perché perché non si sceglie
Non si chiede da parte del cittadino il proprio datore e il proprio deputato non solo
Non solo per questo e già questo è davvero molto molto grave si sceglie un criterio per la rappresentanza che taglia le gambe
Alla radice
Di un rapporto fluido dinamico forte
Proprio
Con le realtà organizzate dalla società civile perché è chiaro che il
Che la l'attuale sistema elettorale
Penalizza fortemente
Stempera fortemente la forza che può
Che può venire che promana appunto dalle realtà organizzate che contano e che possono
Appunto dare anche stabilità
Nei fatti appunto a un a un sistema elettorale che produce una rappresentanza vera è quindi un rapporto di fiducia è molto importante e tutto ciò avviene anche
In un momento ancora
Di più forte cambiamento rispetto a quella a quell'anno a quell'epoca agli anni ai primi anni Sessanta nel momento in cui
La politica perde il dominio sull'economia
Lo perde qui lo per l'Europa lo perde nel mondo che non è un fatto di poco conto quindi si presenta debolissima
Debolissime ecco perché alcuni di noi che si sono riuniti spesse volte negli ultimi tempi e anche Antolini che tutte hanno celebrato e così via ma si diceva l'altra settimana
Con Andrea Tosi ha avuto l'unico merito che poi non è stato nulla di sconvolgente ha avuto l'unico merito di dire pochissime cose che stavano che sa di tutti
E tant'è vero l'abbiamo detto come come
Almeno tre che ci riguarda come si di Confucio solisti riconfigurare cattolici per esempio per una buona politica nostro Paese così dei confini
Con
Cioè facendola
Un'Assemblea assemblando appunto le persone facendo un'opera di potere e così via se dovessimo fare così Sezione se fare così si farebbe un altro partito uguale partiti che noi abbiamo
Quindi non è questo il problema
Il problema è di una maggiore profondità il problema di tornare alla radice di quelle questioni che hanno fatto della democrazia cristiana un grande partito come gli altri partiti popolari appunto nel Paese di altre culture avviato l'orientamento
Di altro dell'altra missione problema propri ricostruire un rapporto con la gente a ricostruire un rapporto con le associazioni ricostruire il rapporto solido con tutto quell'entroterra
Di quelle realtà che già embrionali a nell'i primi anni del Novecento hanno dato la possibilità ai partiti popolare di ogni di ogni evento culturale appunto di costruirsi e vidiri Jersey verso
Prima e poi dopo il fascismo verso appunto una democrazia più avanzato e questo non è un punto un punto qualsiasi quindi si tratta di un processo senz'altro importante lungo ma si tratta di un processo indispensabile
Non solo per raggiungere con la autorevolezza ma anche per dare speranza a che
Non si ci si rassegna a un dominio così prepotente della finanza
Sulle comunità senza che la politica potesse svolge davvero il proprio compito e lo potrà fare alla sola condizione di ricostruire base ancora più solide se allora per molte ragioni rapporto fiduciario poteva
Costruirsi su elementi molto più blandi
Perché forte era la emotività delle persone che comunque erano state condotte in democrazie al benessere da pochi lustri
Ora ci vuole un qualcosa in più un legame molto più soldi con quelle realtà e poi e ci vuole qualcosa in più
Per edificare appunto una democrazia ordinata e responsabile che è tale se favorisce
La partecipazione che noi cattolici
Vorremmo sapere meglio forse degli altri come si fa attraverso il sussidiario
Attraverso quel qualcosa che completa appunto
L'azione dalla realtà pubblica gestita appunto restituzioni orientata
Dalla politica che
In una realtà complessa
Composita evoluta come quella italiana è quello occidentale
Ha bisogno sì senz'altro l'intervento pubblico ma di una rapporto con ventrale forte per sussidiari non solo per arrivare a tutte le domande che ci sono molteplici fasce di
Di di esigenze che si esprimono lealtà evolute ma anche per
Riuscire
A costruire un realtà una realtà partecipativa
In grado di fare esprime a ciascuno la propria idea
Ed a far Barack ciascuno il proprio apporto nella costruzione stesse di un processo di di di questo di questo tipo che produce appunto una persona più responsabile che produce una persona
Capace di essere responsabile perché dentro tutti i gangli
No
Della di ciò che serve a organizzare la propria comunità la la cui dalla comunità più
Minuta alla comunità più complesse e tanto è la forza e la responsabilità di quel punto riuscire anche a ridarci a ritirarsi
Il dominio sulla realtà che è sfuggita certo così da attraverso
Istituzioni
Alla pari
Della del dal dal potere globale che esprime
La finanza e quindi un discorso sull'Europa che i propri assegnabile per chiunque come noi I interessa appunto arrivare alla politica arrivare il ruolo appunto che
Che merita e che che è indispensabile per la libertà di ciascuno a livello l'Orfeo a livello mondiale ma questa forza
Chi la verità se non appunto un qualcosa che si riorganizza nel profondo è utopistico è indispensabile non era utopia alla fine dell'ottocento e i primi anni del secolo scorso ma perché non dovrebbe essere ora
Credo che siamo
Di fronte allo stesso bivio
è forse più drammatico oggi e più drammatico perché i nostri nonni e bisnonni tutto sommato andava ricerca del maggiore benessere
E quindi magari avevano anche più entusiasmo noi ci troviamo di fronte a una a una una gestione di un benessere che rischia di tentare un benessere passato e quindi
Ha bisogno di ricambio maggiore forza dello maggior chiarezza azione che la maggiore profondità la ricerca di tutto ciò che ci può unire io credo che
Per uscire fuori da
Stava se i cattolici a Nardò volta svolge ancora un ruolo nel nostro Paese devo dire che cosa penso
Non so sia dalla rappresentanza politica dei criteri per raggiungerla e sia di come far funzionare come dare ruolo ai corpi intermedi di quale ruolo ha ognuno di noi e ci viene in soccorso senz'altro
L'ultima enciclica
Di quale ruolo ogni cittadino ogni persona deve avere
L'ambito del lavoro dell'ambito apre la comunità del proprio quartiere dalla propria città quale ruolo degli svolgendo dobbiamo saper dire cosa
Come il popolo europeo appunto esce da questa a partire da questa situazione imbarazzante
Che rischia di distruggere l'Europa ma rischia di sfugge anche qualsiasi possibilità di nuovo libro con Dario non vedo un equilibrio positivo mondiale nuovo senza un'Europa che peggiora dizioni chiesi riedificare e vi partecipa
Mi sono questioni
Molto importanti cattolici possono fare certo bisogna lo dice
Pisa
Ci sarà
Bisogna rompere le uova fra la frittata
Si ha il coraggio di comporre queste uova
Io penso che non sia scenario
Il rombo alcune uova per fare
Una frittata di come punto metto insieme poi tutto sommato tante persone che provengono dalla stessa posizione che prevede provengono dallo stesso modo di di pensare che hanno la stessa cultura
Secondo me lo devo fare anche perché non perderebbero nulla avevano solo da guadagnarci
Perché la situazione politica la fiducia dei cittadini verso la politica generale mai raggiunto come è stato detto livelli così bassi
Come sarà mal pagata per esempio
Sarà ma pagato diceva Andreotti sarà molto al paga
Questo cinismo dei partiti
Hanno prodotto
Io voglio bene Andrea molti molti tecnici è stato del Governo
Un cinismo incredibile che ha prodotto ciò che io nessuno di noi ha mai visto nel mondo oltre l'Italia
Un Governo interamente di tecnici la mia organizzazione seria espresse voleva
Un una grossa coalizione voleva una larghe intese e voleva dei tecnici a partire da Monti e altri ma ci vogliono anche politici non si è visto in nessun posto del mondo un guinness il guinness degli inglesi un Governo solamente di tecnici
Se non ci fosse già sul vostro generalisti dire qualcosa in più ma non voglio scandalizzare nessuno
Sulle alcuni casi vanno governi dei tecnici di quel tipo e e questo sarà una grande difficoltà ma è colpa dei partiti non è colpa né di Monte negli altri che hanno voluto appunto
Riservarsi la possibilità penso no di contenere il risultato il consenso elettorale senza sporcarsi le mani in un momento così difficile difficile quindi
Mai raggiunto la politica un livello così spinte errata Giusi slegato dall'agenda e così via quindi non costerebbe niente per esempio rompere le uova e fare
Una importante
Frittata grazie
Grazie
Bonanni per questa intensa
Testimonianza
A questo punto senza troppi indugi darei la parola al ministro Andrea Riccardi che però credo dal dal da dalle cartelle che ha davanti
Parlerà da professore non da ministra vorrei dire che l'avesse scritto
Stamattina io vorrei dire questo siccome io ho esitato accettare l'invito del domani di Lucio D'Ubaldo
E del nostro amico Fioroni perché ogni volta che esco su questi temi alternativamente mi dicono o che voglio rifondare la Democrazia Cristiana o che voglio diventare Sindaco di Roma ma questo è il Sindaco di Roma è una storia
Più vecchia e quindi
Mi sono detto
La mia riflessione deve essere una riflessione da storico e non avendo l'esecutivo io infuocato che a Raffaele Bonanni ho preparato una riflessione da storico perché io credo che
Dalla lezione del centro sinistra noi abbiamo da apprendere molto quindi piuttosto che sul culinario uova da rompere e frittata da fare anche perché caro Raffaele
Questo discorso io lo sento fare da mesi ma vedo le uova e non vedo la frittata
Ma più che tenermi
Quindi
Più che tenermi sul culinario io vorrei
Provare attenermi sulla memoria e sulla riflessione storica
E vorrei dire
Vorrei dire che secondo me ci sono cinque lezioni che io traggo dal centro sinistra la prima eh il disegno politico e strategico
Cioè quel centro sinistra è stata l'ultima forma di governo
Della prima fase repubblicana ma forse oltre espressiva di una coalizione politica e non solo di una maggioranza parlamentare lo era stato il centrismo De Gasperi hanno
In seguito
Nella solidarietà nazionale della fine degli anni Settanta nei
Penta Partito dei logorante gli anni ottanta io qualche volta direi degli sprecati anni ottanta
Possono essere paragonati al centrismo e al centro-sinistra
Ci troviamo dinanzi a maggioranze parlamentari
Non
A coalizioni politiche Pietro Scoppola parlava
Di un rapporto di una continuazione chat tracce intrisi MO Degasperi hanno e centro sinistra basati entrambi sulla qualità si onere tra cattolici e laici e delimitati a sinistra
Allora
L'assenza dopo la fine del centrosinistra di maggioranze politiche unite da un disegno strategico non riguarda solo la prima fase dell'Italia repubblicana ma anche la seconda Repubblica
E vengo alle riflessioni che Pisanu
E Raffaele facevano
Il sistema bipolare che sia affermato
Ha obbligato i partiti a unirsi in cartelli molto eterogenei
Per usufruire dei premi di maggioranza e il confronto con il centrosinistra oggi ci aiuta a riconsiderare la possibilità di tornare a progettare disegni strategici politici diverso da meri cartelli elettorali o da maggioranze parlamentari disegni strategici
Che hanno bisogno di una visione
Io credo che più aumentano le difficoltà del Paese
Più sono intense le transizioni e quegli anni Sessanta
Erano un'intensa transizione tanto che negli anni Sessanta sono gli anni
Della prima uscita del Partito comunista
Da una certa condizione sono gli anni del Concilio sono gli anni che portano a sessantotto sono gli anni della fine del cupo Flint del cupo prima della guerra fredda quegli anni per pilotare l'Italia
Fuori
Dalle prime secche della Repubblica ebbero bisogno di un disegno politico strategico
Io cito sempre questo verso di Wojtyla che ormai è diventato l'uomo soffre per mancanza di visione le società spesso soffrono per mancanza di visione
E oggi noi viviamo una transizione così delicata che è la crisi economica ma è la transizione epocale
Di un declino dell'Europa che può essere un riaggiustamento su nuove misure e dimensioni un rapido declino nel quadro di un'economia mondiale che va verso Oriente allora
La prima grande lezione il primato di un disegno politico strategico
La seconda grande lezione
è l'abbiamo detto io credo
Che da par suo Francesco Malgeri l'avrà sottolineato e l'alleanza tra laici
E cattolici come un momento non solo di gestione del potere ma un momento creativo
Le premesse del centro-sinistra maturare uno nei primi anni Cinquanta
Quando apparve evidente che quella straordinaria maggioranza della DC del quarantotto non si sarebbe più ripetuta
E negli anni dopo il quarantotto De Gasperi fronte gioco quelle spinte cattoliche anche cattoliche
Verso la creazione di uno Stato cattolico o verso il mettere fuorilegge i comunisti
E De Gasperi era consapevole
Che quella dici non era autosufficiente il fallimento della legge truffa nel cinquantatré evidenziò che neanche
L'alleanza centrista garantiva una solida maggioranza parlamentare e dopo quelle elezioni De Gasperi disse a Fanfani che si sarebbe dovuta sviluppare la collaborazione con le forze laiche apprendo ai socialisti
In quegli anni
Torniamo un po'a vedere il dibattito che si sviluppò
Nella DC e nel mondo cattolico c'è un valore dei dibattiti politici che i partiti italiani hanno vissuto in quegli anni su cui noi dobbiamo tornare
Perché Raffaele l'est
Le novità tu l'hai detto non nascono
Da il cartelli improvvisati
Ma c'è un bisogno di dibattito e i dibattiti di idee non hanno il valore solo per dire voi dopo che cosa fate
I dibattiti di idee servono affare scaturire visioni strategie decisioni che mai
Che magari diventeranno differenti
E non siamo un po'impoveriti a livello di dibattito di idea di idee che indagini dopo sull'attuale condizione storico-politica del nostro Paese sine lo scenario europeo e nello scenario mondiale
Allora quel dibattito l'alleanza con i laici
L'alleanza non avrebbe costretto la DC a rinunciare al suo programma
Su questo sfondo
All'inizio maturo la decisione di Dossetti e di Lazzati
Di ritirarsi dalla politica di rifiutare i cardini dell'Anteo antismog di l'anti comunismo ma non la pensano così Fanfani e la Pira
La Pira cui si deve l'idea di combattere il comunismo
Facendo concorrenza i comunisti sul piano ideale e internazionale
Quella pire quel Fanfani che concepire un grande piano dell'Italia nel mondo
Perché la Pira e Fanfani avevano una visione della collocazione di in quegli anni sessanta che erano gli anni di una trasformazione epocale era la nascita la nascita dei non allineati
Lo sviluppo dei non allineati e la decolonizzazione
Cioè
La Pira e Fanfani a modo loro avevano visto una collocazione dell'Italia in Europa e nel mondo
Come ho detto questo Progetto imponeva un incontro con i laici non in chiave subalterna
C'era la necessità di un incontro imposto da esigenze politiche parlamentari c'era la sensazione di un cattolicesimo che nel quarantotto aveva avuto
L'ebbrezza dell'onnipotenza in quello che ieri Moloch chiamava uno Stato più lei ricca alé ma c'era il senso nei più preveggenti di andare in minoranza
E allora
Il gruppo dirigente democristiano Fanfani Moro in primo luogo
Non intendevano rinunciare a guidare il Paese con una politica ispirazione cristiana
Il loro progetto nell'incontro con i laici permettetemi di usare questa parola mirava a rilanciare una egemonia cattolica
Una egemonia cattolica nel quadro della democrazia diversa da quella che tanti cattolici o molti cattolici volevano realizzare in quegli anni che era un controllo cattolico sullo stato la società perché
Perché questo desiderio o questo disegno in un certo senso
Maturava nell'incontro tra mondi diversi e tra tradizioni diverse
Consapevole che il pluralismo italiano era una realtà che doveva fondersi e articolarsi sul piano ideale
E allora
La terza lezione una nuova leadership cattolica
La scelta per il centrosinistra
Pisanu
Noi lo sappiamo ormai lo sappiamo non solo per memoria personale ma per storia
Fu contrastata da una parte consistente del mondo ecclesiastico e forse anche del mondo cattolico e ne conosciamo i motivi
Le obiezioni nei confronti del legame ideologico dei socialisti verso il marxismo
Le ambiguità stesse della cultura socialista il legame tra comunisti e socialisti
Nel gruppo dirigente democristiano era convinto che fosse possibile
Una grande operazione non un'operazione solo di potere ma una ri operazione di rinnovamento del quadro democratico io non vi voglio tediare
Non vi voglio tediare con la ricostruzione
Dei dettagli ma voglio solo dire
Che quella leadership politica del mondo cattolico ed è la capacità di fronte al mondo cattolico di prendersi le sue responsabilità
Discutendo con quel mondo cattolico che era contrario alle scelte così autorevole che era contrario alle scelte che la DC faceva
Non è
Quel partito della Chiesa fece scelte che la maggior parte della Chiesa non condivideva e le fece con la sua propria responsabilità ma le fece allo stesso tempo senza rottura
Questo
Non è un capolavoro bizantino ma è
La realtà di un mondo complesso in cui diverse sonore responsabilità
Cinquant'anni fa oggi lo ricordiamo
Il ventisette gennaio si aprì a Napoli il Congresso della DC io vorrei fare un cenno al famoso discorso fiume
Di Moro sei ore oggi nemmeno il fratello di Fidel Castro Raoul parla sei ore Fidel Castro ha superato le sei ore
Era una forma di bizantinismo era una forma di bizantinismo politico quello di Moro di
Scusa ma mi distrae era una forma di bizantinismo politico quello di Moro una forma di leader Rismondo certo quella lunghezza non è più adatte i nostri tempi se Fioroni ore in conclusione ci parlasse a Lloret
Si è anche la personale cortesia delle serie mi lascia neanche l'aveva già una regolare sia delle sedi ma io vorrei dire
Vorrei dire
C'è
Un senso e ritorno su questo tema che mi angustia c'è un senso del valore delle parole e delle idee e dello spiegare un disegno strategico
Alla propria gente
Ma oggi caro Raffaele
Chi spiega a chi alla propria gente alla base
Quali sono le mediazioni tra i partiti e la gente quali sono le reti c'è una grande funzione me lo chiedo pedagogica della politica
C'è una grande funzione di ascolto e di recezione della politica
E allora Moro disse bisogna operare per il rispetto delle tradizioni del nostro popolo dei valori morali e religiosi della sovranità della Chiesa nel proprio ordine della sua intangibile libertà
Non è solo un'esigenza proposta dal nostro elettorato ma una condizione della pace religiosa
Sono parole che in fondo forse i laici anche i grandi giornali di allora non capivano
Non è strumentale il rapporto con la tradizione religiosa del Paese ma è costitutiva
E costitutivo della pace religiosa e della struttura stessa dell'essere del Paese l'Italia disse abbraccia la sede del vertice della Chiesa
Spetta alla DC svolgere quell'animazione cristiana nella vita pubblica del Paese
Mille novecentosessantadue cinquant'anni dal centrosinistra ma cinquant'anni dal Concilio Vaticano II sono due e venti
Naturalmente di portata differenti ISSI ma ma che vanno letti insieme
Quello che mi colpisce
In Moro in quel discorso
è un'espressione piccole chiave è
Assunzione di responsabilità da parte di politici cattolici lo sottolineo assunzione di responsabilità
E volontà disse di non impegnare la Chiesa in una vicenda
In una vicenda estremamente difficile e rischiosa allora quella classe dirigente diciamolo espressione di un partito confessionale
Quella classe dirigente espressione di un partito della Chiesa che si reggeva su tanto consenso cattolico coltivò la cultura dell'assunzione di responsabilità che è differente
Caro Pisanu della cultura dell'interesse personale del politico
Che mi sembra tante volte prevalente nella nostra storia successiva perché se è vero come dice Raffaele in privato e anche in pubblico c'è in ogni politico il problema di sopravvivere
Come in ogni essere umano
Di sopravvivere politicamente in privato me lo dice non so se il pubblico
Ecco ma
Lì c'è una classe dirigente che ha la cultura di un'assunzione di responsabilità cioè Moro
Ebbene la capacità di incarnare in modo inedito
Una leadership sul mondo cattolico di staccandolo da una sostanziale subalternità alle posizioni di gruppi sociali economici e burocratici dominanti nella società italiana
Bisognerebbe dire quanto la svolta di Moro e l'orientamento di Moro abbia fatto crescere
Il mondo cattolico in quegli anni Sessanta
Perché non crediamo
Non crediamo che il nostro mondo cattolico sia sempre e solo l'avanguardia di tutti i processi chi lo ha mai lo conosce lo conosce nella sua forza ma nella sua necessita di aggiornamento
E allora e allora quello per Moro lo leggiamo nel memoriale
Scritto prigioniero delle Brigate Rosse quel passaggio fu lo dice nel settantotto il momento più difficile della storia della democrazia italiana
Mi sembra che la grande lezione e mi avvio a concludere la grande lezione di quella nuova leadership cattolica fu
Il rifiuto di un'attitudine subalterna
Dei cattolici
La grande operazione del centrosinistra fu liberare i cattolici da una deriva di subalternità
Verso la destra ovvero sull'illusione che l'anticomunismo fosse produttivo di una nuova politica
Cioè
La leadership cattolica ebbe una capacità di autonoma crea attività ebbene una capacità di assunzione di responsabilità caro Raffaele tu parlavi di uova da rompere
Ma per rompere le uova
Forse ci vuole una assunzione di responsabilità a meno che
Cioè se si pensa che rompere le uova sì atto di responsabilità ma questo da discutere anche con i cuochi credo
C'è
Però un'altra grande lezione secondo me tu parlavi di tecnici
Tu parlavi di tecnici c'è una grande lezione del centro sinistra secondo me perché il centro sinistra non è un'operazione
Non è un'operazione meramente politica ma è un'operazione politica politichese ma è un'operazione in cui si inserisce una grande carica di riformismo dei tecnici
Per il gruppo dirigente democristiano il centro sinistra avrebbe dovuto sviluppare un ampio programma riformistico per modernizzare l'Italia
In sintonia con i cambiamenti del quadro internazionale
Ma sempre nel solco di un ampio respiro ideale
Tra gli obiettivi del centrosinistra ci fu non a caso la riforma della scuola media anticipate in qualche modo anche da Moro
Penso all'introduzione pensate Moro l'introduzione delle locazioni e civica nel cinquantotto e via dicendo
Nel disegno del centrosinistra rientrava inoltre un'azione di governo qualificata sotto il profilo tecnico pensiamo pensiamo
Hai convegni di San Pellegrino promossi tra il sessantuno sessantatré pensiamo alla collaborazione di tecnici di altissima professionalità è il caso Di Pasquale Saraceno
Forse il principale ispiratore della politica economica del centrosinistra lontano da esasperazioni ideologiche di qualsiasi
Segno Saraceno considerava prioritaria la dimensione tecnica dei problemi che gli pareva però compatibile con il perseguimento di grandi obiettivi storici
Dallo schema
Vanno uni del cinquantacinque alla nota aggiuntiva di la Malfa presentata giusto
Giusto cinquant'anni fa sarà accenno fu il vero estensore dei principali documenti di politica
Economica di quegli anni
Ispirati al rispetto delle leggi del mercato questi documenti sottolineavano l'esigenza di una visione generale della economia italiana
è una lezione importante sulla forza del pensiero competente
Perché è vero Raffaele che questo è un Governo di tecnici
Ma
Io credo che la grande capacità di quella stagione politica e non so se di una nuova stagione politica eh l'integrazione
Tra la competenza e
Il senso della storia e il senso della storia politica e della mediazione politica
è una lezione importante quindi sulla forza del pensiero competente la lezione che io traggo eh
Il valore del riformismo dei tecnici in quella
Vicenda e concludo un'ultima lezione
Quale fu il più grande nemico del centrosinistra
Fu la paura
Fin dai primi passi il centro sinistra ha incontrato molti ostacoli
E presto addirittura al momento del suo esordio subito si cominciò a parlare di un fallimento il centro sinistra pagato un prezzo pesante alle resistenze
Che accompagnano l'esperienza è sempre nuove il grande nemico del centrosinistra fu la paura
Paura dei comunisti
Che ostacolare un Progetto rivelatore
Di tanta inconsistenza della loro propaganda paura dei socialisti di perdere la propria identità se rinunciavano a pezzi di un'ideologia obsoleta
Paura dei cattolici di accettare il dialogo con i laici
Paura della DC di perdere il proprio elettorato paura non solo dei grandi proprietari ma dei piccoli proprietari senza capire che il benessere di ciascuno dipende dalla crescita di tutti
Paura di tanti
La paura è sempre nemica del nuovo
E corrode sempre quella fiducia reciproca che è fondamentale in qualunque grande impresa collettiva questa è una lezione di grande attualità
Infatti la paura e oggi giustificata è giustificata dal tempo di crisi di transizione
E poca alé ma la paura è il vero nemico del nuovo
E paura
C'è non solo in Italia ma paura c'è in Europa e ci sono motivi per aver paura e forse la paura è uno dei sentimenti più umani
Ma
Con la paura non si costruisce nulla mentre si crede di operare almeno sulla difensiva
La lezione che ho tratto prendendomi tempo e ripercorrendo la storia del centrosinistra eh che se si vuole crescere non bisogna aver paura secondo me quella
è la lezione più forte di quel momento progettuale e la lezione di Aldo Moro che nella sua vita è diventata
Una testimonianza in quei terribili giorni di prigionia
Quando negozio
Fermamente lucidamente per lasciar per salvare la sua vita
Se si vuole crescere come Paese non bisogna avere paura
E la lucidità del pensiero e la speranza si liberano da quelle paure collettive ma anche esistenziale che come fantasmi si aggirano nelle nostre menti e nei nostri cuori
Il dovere
Della lucidità di pensiero il dovere della speranza
Ci viene da questa tradizione di esperienza storica di tanti cattolici e io
Mi congratulo con il domani che abbia voluto segnare questa
Questo anniversario che altrimenti sarebbe stato dimenticato perché è un anniversario così importante
Il dovere di un'intelligenza
Lucida di un pensiero lucido e di speranza ci viene dalla nostra storia dalle radici
Di una fede
è un dovere che va esercitato da un lato ricorda ricordando ma pensando al futuro
Oggi abbiamo uno sguardo troppo Ratta rapito rispetto al futuro allora ricordare decisivo
Per confermarci
Che le transizioni difficili sono possibili e che per viverle abbiamo bisogno di essere confortati dai nostri grandi del passato
Ma abbiamo anche bisogno di far crescere una cultura dell'intelligenza e della speranza degna della nostra storia
Della nostra storia e all'altezza delle sfide del futuro questa forse per me e la più grande lezione che ho tratto dalla rilettura di questa vicenda
Quella di una generazioni di uomini che ebbero il coraggio dell'intelligenza e la speranza senza aver paura grazie
Grazie
Io ho un dovere di scusare innanzitutto perché era nel programma era un nostro invitato a cui tenevamo molto l'europarlamentare
Presidente della delegazione del partito
Del Popolo delle Libertà
L'onorevole Mario Mauro il quale però all'ultimo momento ha avuto una difficoltà rimasto a Bruxelles e quindi se scusa veramente con noi e noi lo ringraziamo comunque per la sua attenzione e disponibilità
Mi corre anche all'obbligo si dice così ma ho il piacere invece di salutare i colleghi parlamentari Gigi Bobba ed Enrico Farinone che vedo qui presenti in sala vorrei anche salutare perché siamo nella sede dell'ANCI
Vediamo anche gli stemmi dei vari Comuni il mio amico Giacomo D'Arrigo che il presidente dei giovani amministratori all'interno del dell'ANCI
Il nostro amico Vito Santarsiero sindaco di Potenza
Permettetemi di salutare anche Corrado da colonne mio amico segretario generale della Fondazione Italia USA e il professor Roberto Papini segretario generale del dell'istituto Jacques Maritain poi rappresentanza
Di tutti gli amici amministratori locali qui romani che son passati alcuni son presenti se me lo consentite saluto le due
Rappresentanti della Giunta Zingaretti l'assessore Serena Visintin l'assessore Patrizia Prestipino adesso darei la parola
Alla persona che
Ha reso possibile politicamente questo nostro incontro perché
Tutti gli amici del domani d'Italia hanno dato un contributo prezioso il direttore responsabile
Peppe Sangiorgi caporedattore Gabriele Papini
Tutti gli altri amici però sicuramente la tessitura politica io la riconosco integralmente
All'amico Peppe Fioroni il quale viene da una piccola esperienza ospedaliera insomma diciamo così e quindi ha faticato un po'questo pomeriggio a a seguire passo passo tutto il nostro dibattito il suo volto sofferente
Non era legato
Alla intensità di questo dibattito ma alla sua difficoltà fisiche a lui la parola
Io sarò però essere telegrafico intanto ringrazio l'uso del domani in Italia ma ringrazio tutti
I relatori per esempio i contributi che hanno dato
Che non sono solo un percorso storico ma io credo
Che tramite la riflessione storica riusciamo anche a ricondurre alcuni spunti interessanti per la situazione che stiamo vivendo da io credo che cinquant'anni fa lo dico come battuta ma
Per definire anche lavoro che abbiamo fatto oggi
Si va dall'IVA dopo l'intervento di sei ore qualcosa di Moro
Andreotti che non era tra i più convinti sostenitori se non ho letto male commentò dicendo affatto una Bellen ciclica che potremmo chiamare cauti connubi
E io credo che oggi noi abbiamo
Provato a trovare un modo di generare in questo periodo complicato un cauto connubio tra noi
Per ritrovarsi a parlare di qualcosa che supera il contingente e supera anche la evanescenza delle tante riflessioni rapide per provare a dare una
Un contributo
Alla dignità della politica una dignità della politica che ritrova spessore nel momento in cui
Si riapre un confronto sulla cultura politica che abbiamo
Affondamento delle nostre esperienze su valori
Che hanno generato identità ma soprattutto quello che ha riguardato Pollini che ha ricordato Pisanu che è l'unico dato sostanzialmente tutti coloro
Che sono intervenuti una politica in grado di riaccendere non solo speranze
Ma che tramite le riflessioni genera anche la certezza
Di un approdo un futuro che insieme vogliamo tutti quanti
Costruire non usciamo da un'esperienza quella dalla Seconda Repubblica che molti di noi hanno vissuto più direttamente dove diciamo la verità più che cercare con occhio e pensiero lungo
Come ha detto Marco prima carico di
Contenuto l'approdo potuto ci siamo abituati a navigare a vista ci siamo negate abituati a navigare a vista e ad accontentarci dello stare insieme non domandandoci
Che cosa ci unità di cultura politica e di progetto politica ma avendo un'emergenza soprattutto è quella di avere un nemico da abbattere bene io credo
Che questa stagione
Da possiamo la dobbiamo superare e la dobbiamo superare l'ha detto Andrea Riccardi
Sospendo intervento avendo il coraggio
Di vincere le nostre paure e le nostre preoccupazioni Moro fece fare a un grande partito politico come la Democrazia Cristiana e contemporaneamente al Partito Socialista delle scelte lungimiranti e coraggiose
Che avevano un approdo che non era dopodomani e non era neanche due mesi di Governo per ritornare alle elezioni
Ma talmente lungimirante che ha caratterizzato quella formula politica la stagione più lungo di Governo del nostro
Paese la stagione più densa di crescita e di sviluppo
Ma credo che c'è anche un'altra particolarità di quel dibattito e ne chiedo scusa al presidente Colombo Giovanni Galloni se dirò cose non precise ma io la racconto così
Quando
Si fece la scelta di andare verso il primo Governo di centrosinistra dal sessantadue si votava nel mille novecentosessantatré diciamo guarda caso come oggi a un anno dalle elezioni
E allora ci fu un dibattito serio all'interno del gruppo dirigente la Democrazia Cristiana che si domandava va bene ma se abbiamo scelto di fare il centrosinistra andiamo al voto anticipato e chiediamo agli elettori in quel voto annunciando quello che vorremmo fare
Di dirci se ci premiano oppure no che era in parte anche quello che pensava segni quello che pensava Fanfani
Oppure molto probabilmente era meglio andare
Come Moro convinse il partito contanti altre
Andare al voto presentandoci agli elettori già con un
Seme che avrebbe fatto germogliare quel centro-sinistra perché il Governo Fanfani il Governo tripartito con l'astensione del Partito Socialista
Era già all'avvio di un percorso di chi esse assumeva con coraggio
La responsabilità di una scelta e andava agli elettori per chiedere la conferma di quella scelta di quel progetto e di quella prospettiva e credo che questo è qualcosa che dovremmo
Che dovremmo
Tenere presente sembrano tutti sommati
I giorni nostri siamo a un anno all'interno di un Governo di un governo dei tecnici
Che mentre
Sono sosteniamo per contribuire a salvare il Paese
Credo che dà anche una grande chance alla politica per ritornare al futuro e il primo elemento per ritornare al futuro
è che tutta insieme la politica italiana sappi darsi una bussola che indichi il cammino che dobbiamo fare prima Beppe Pisanu ha elencato
Una serie di punti che vanno dal merito delle situazioni di riforma economica quelle istituzionali a quella di legge elettorale ma anche io credo anche a quello di un quadro politico
Che deve essere rifondato dentro i Marosi che stiamo vivendo
La politica l'unica cosa che non può fare navigare senza bussola o peggio ancora come stiamo facendo oggi perché l'abbiamo detto in tanti modi maggioranza numerica maggioranza non politica siamo migliorati perché non ci incontriamo più passando
Per i sottopassaggi o dentro gli ascensori ma diciamo di fatto abbiamo scelto di essere presenti notando sott'acqua
E se pensiamo che la politica può notare sott'acqua fino a maggio del due mila tredici per poi ripresentarsi io ho la sensazione
Che non ci rendiamo conto che non solo nulla sarà più uguale
Ma quando la politica ri apparirà nel due mila tredici rischieremmo di dare l'idea di quei singolari zombie che avvolta ritornano non è detto che il ritorno sia gradito agli elettori e non è detto neanche che gli elettori trovino meno
Le necessarie motivazioni per poterci votare contro perché non sarà
Nulla più come prima
Grazie all'esperienza che possiamo vivendo credo che quel coraggio dalla paura che ha detto prima Andrea Riccardi
E chiari che ha dato anche con parole chiare
Raffaele debba farci fare delle scelte chiare noi oggi siamo in un Governo in cui c'è una maggioranza numerica ma non politica non usiamo il termine alleati non usiamo neanche il termine maggioranza e
Io non so più bene come potremmo aiutarci a definire
Ma se io penso al mio partito
Mi domando che la scelta di coraggio e di trasparenza
A meno un primo passaggio ce lo deve far compiere
Ma è possibile l'ha ricordato Marco Follini anche oggi in una serie di interventi
Ma è possibile che se non c'è una maggioranza politica c'è una maggioranza numerica ma comunque per senso di responsabilità ma io non voto solo perché sono obbligato voto perché sono convinto che quello che faccio serva al bene del Paese
Io credo che sia già un primo passo significativo in avanti che è difficile spiegare agli elettori
Che mentre sosteniamo Monti e lo facciamo perché ne siamo convinti ci prepariamo ad allearci con coloro che senza sei
E senza ma stanno all'opposizione di Monti pensando l'esatto contrario di quello che noi diciamo essere oggi l'inizio di un percorso di governo che vogliamo demolire domani con quelli che insieme con noi non condividono niente di quello che stiamo facendo
Credo che questo già sia un primo elemento di chiarezza fondamentale da dover chiarire perché altrimenti
Ho la sensazione
Che diamo presenta l'idea i nostri futuri
Elettori che non abbiamo né la certezza di un approdo scelto e se non c'è l'approdo certo non c'è forza politica che sappia sfruttare il venticello anche favorevole per andare avanti
Perché siamo i primi a dare l'idea che si sa soltanto realizzando
Qualcosa che è confuso oppure consentiremo ancora dire a Di Pietro a Vendola che stiamo facendo un inciucio
Vede oggi è stato più volte evocato c'è questa maggioranza che sostiene questo Governo che non è maggioranza ma numerica abbia CIG sistemiamo la così per opportunità
A me non preoccupa che c'è questa maggioranza a me preoccupa che non abbiamo il coraggio per definire quello che stiamo
Facendo e perché allora nel sessantadue fu fatta una scelta coraggiosa oggi
Noi
La viviamo come qualcosa di obbligato e Dino scelto penta abbiamo avere la chiarezza di assumerci le nostre sponsor verità
Oggi per dire quello che vorremmo fare domani e per definire la stagione
Che siamo vivendo e credo che questo sia un passaggio il nome indifferente perché altrimenti non potremo garantire nell'innovazione nella modernità di cui il Paese ha bisogno e io sono tra quelli che più convinto
Che il Governo Monti mentre
Speriamo raggiunga sempre più risultati concreti
L'unica cosa che farà e che non ci consentirà
Come è nello spirito di conservazione
Che è quasi di mantenimento della specie vive all'interno delle forze politiche che lo sostengono dentro il Parlamento che sono all'opposizione nel Parlamento o fuori le lancette dell'orologio all'indietro alla fine del Governo Monti
Nulla sarà come l'abbiamo trovato e il nulla prevede anche che questo copiando inclinato dove ogni giorno che passa la politica e le aspettative della gente della politica l'ha detto bene prima Beppe cambiano si modificano
Più stiamo immobili pensando di riuscire a fermare più le cose vanno avanti e saremo tutti travolti come birilli e ci sarà chi darà una risposta a quel cambiamento che non abbiamo rifiutato di cogliere nel segno dei tempi che si modificavano
Sapendo fare un passo indietro alle nostre aspettative per realizzare un qualcosa che riguarda tutti
L'altra considerazione e concludo veramente Lucio in un articolo che ha scritto ieri su Europa
Ha definito quella straordinaria tessitura fatta da Moro all'interno delle democrazie sia nel Paese con le altre forze politiche una sinfonia di consensi
E credo che noi su questa sinfonia di consensi faticosa ma costruita dobbiamo riflettere Moro mise la lungimiranza e l'intelligenza politica ma non rifiuto neanche faticoso lavoro da segretario dalla Democrazia Cristiana
Di saper costruire con umiltà ma con grande tenacia una rete di consenso di condivisione e di partecipazione che fu l'elemento che fece costruire il nuovo
Io credo che anche in questo noi oggi viviamo una terribile stagione che aggrava la paura perché non è solo
Aggiungo a quello che ha detto Andrea la paura che limita il coraggio delle scelte che dovremmo fare ma è anche la mancanza
Delle due doti fondamentali non solo la lungimiranza e l'intelligenza politica di cogliere il cambiamento che comunque avverrà potremmo non esserne partecipe ma potremmo essere semplicemente
Trascinati a vederlo realizzare ma anche quell'umiltà ditta per tessere e di realizzare il consenso alla condivisione senza far escludere nessuno
Che un leader ritmo che ha danneggiato la Seconda Repubblica fa pensare che si partecipa alle cose
Non perché si lavora in squadra e si dà ognuno il proprio contributo ma si fa pensare che sia artefice della costruzione a parte che io faccio il primo perché se non sono il primo la costruzione non c'ha senso
Io credo che da quell'esperienza di umiltà e di
Capacità di tessere che Balbo Moro credo che noi
Dovremmo pensare che quella Sinfonia corale oggi ha di tutto bisogna o meno che di tanti
Solisti che pensano di essere migliori ma la necessità di trovare
Un direttore d'orchestra che con umiltà sa nuotare
In tanti strumenti che possono darci quella Sinfonia che possa salvare d'Italia
è stata salvare gli italiani
Io credo che questo
Cioè beh io credo che capito questo
No Bedori meno Ambra bretone e non so se suona Beethoven ne manca
Io credo che già
Siccome tutte le volte l'ultima volta era abbiamo discusso mi sento spiegare che non c'è De Gasperi che non c'è questo non c'era
Perché hai acquisiamo tra Albo Usai e La Pira Nana
Però senza che ci preoccupiamo del bonsai appena Nana dove non ci aiuta l'altezza lo spessore ci aiuti a meno l'umiltà di saperci mettere a disposizione ed insieme per trovare ciò che serve con il coraggio che avremo nel sessantadue
Grazie io terminerei
Questa nostra riunione ringraziando veramente di cuore ancora una volta il Presidente abbia Emilio Colombo
E l'amico professor proprio
Né i galloni
Grazie a voi tutti per la partecipazione a presto
Sessanta
Faccio il vantaggio che emerge
Cosa
No