Intervista a Mario Pirani a margine del convegno su Giuseppe Di Vittorio

Radio radicale con Paolo Pirani al termine del Copaco affinché essi si scusi scusi
Con Mario Pirani al termine del convegno su
Di Vittorio qual è la lezione che possiamo trarre dal dal dati Vittorio la sindacalista e parlamentare quali furono i suoi rapporti con
Il Piccini e soprattutto con la Costituente
Ma
Una domanda che comprende dovrei fare una relazione
Possiamo dire che
Di Vittorio
Rau
Anzitutto un sindacalista
ICI poi
Siti col Partito Comunista imbatte in momenti fondamentali come l'Ungheria
Erano radicato in una visione
Nomine in vista del sindacato allora vigeva una visione
Tre organi cistica il partito
Della sinistra il Partito al centro le organizzazioni di massa
Come
Un abbraccio ed organizzativi ed influenza
Anche il sindacato ha inteso come tale comunisti
La cosiddetta cinghia di trasmissione
Tra partito e masse
Di Vittorio questo non lo credette mai sia perché la sua origine era diversa riscende Eva dalla narcosi didascalie si muove aderì al Partito Comunista tre anni dopo la sua fondazione
Sia perché sentiva profondamente l'autonomia l'indipendenza della
Movimento sindacale al partito
E vedeva
Questa
Autonomia soprattutto incentrato in un'idea di unità sindacale come
Un punto di arrivo della delle in degli interessi dei lavoratori
Quando nel mille novecentoquarantasette
La CGIL era ancora unitaria vi era la corrente democristiana dalla corrente comunista la correzione cioè c'era la CISL no c'erano quelle minori erano tutte nella stessa organizzazione
Nel cuore del quarantasette cala la cortina di ferro
Cioè
Come dire
La la guerra fredda comincia a delinearsi
In tutta la sua asprezza
Più dodici scomuniche comunisti
E comincia una forte pressione sia americana sia della Chiesa per la formazione di sindacati cattolici i socialdemocratici
A quel punto
Di Vittorio si trovò
All'alcuni del martello
E tentò un'ultima carta la cosa non viene mai ricordata tentò addirittura una modifica dello Statuto della CGIL d'accordo con un altro grande sindacalista socialista Fernando Santi
Per ammettere perché la discussione sullo sciopero politico
Per affermare nello Statuto quello sciopero politico si poteva fare solo
Per la difesa
Della costituzione della rete della repubblica delle libertà fondamentali ma soprattutto
Che chi non voleva deficit
Era libero di non aderire allo sciopero
E di motivare la propria opposizione
Vorrei lasciare come dire l'articolazione libera all'interno della CGIL
Contro questa posizione di Di Vittorio
Il Partito comunista Togliatti lungo tutta la dirigenza comunista si scaglia fortemente considera addirittura che questo può essere
Un'arma
Per un sindacato o giallo padronale è un'arma a difesa dei padroni si accusa addirittura di Vittorio dalle colonne di vie nuove che era il giornale ufficiale slitta il settimanale ufficiale diretto da Luigi Longo del PC
Si accusa di Vittorio di corre il pericolo di fare di mettersi al servizio del patronato
Dunque
Bisogna capire questa profondo dissidio che Polis sfuma perché
La cessione avviene lo stesso
Di Vittorio mantiene come dire l'afflato una politica unitaria ma la scissione eccetera già stata ecco
Qui però vediamo le radici di quella che sarà
Poi la sua posizione Sung Elia
Su infatti mi pose una
Cioè la sua sempre una posizione coerente con una visione molto autonomistica indipendente del sindacato
Io sui fatti tipo Ozon hanno trovato un resoconto parlamentare dell'olio del cinquantasei dove lui dice invita il Governo ad un inciso si negli affari polacchi
Criticando il fatto che l'Italia potesse rivolgersi agli Stati Uniti fu un errore quella diciamo quella posizione sul
Io questa non la ricordo non saprei dirle perché non ce l'ho sottomano io ricordo che il lunedì
E la CGIL espressero una prima protesta molto forte contro il Governo polacco per la repressione dei moti operaia prossima
Che sulla premessa poi di quella
Durissima presa di posizione contrordine la repressione ungherese dunque questa è la linea
Che ebbe Di Vittorio allora può darsi che nella
Che nella falda alla Camera giocasse una critica nei confronti
Debiti una politica dei Governi italiano
Troppo succube secondo lui per Regione vanno insomma non non c'entra niente al sindacato
Ultima un'ultima cosa prima di toglierò il disturbo
Oggi un un sindacalista che si è occupato della tutela dei dei braccianti arriverebbe ai vertici della Confederazione sindaca alle a livello a livello nazionale questo può essere considerato un po'il segno di un
Di un certo burocratismo del sindacato oggi
Ma
è un Craxi e cerotti diverse bracciante non ci sono quasi più
L'allora roncola dice godimento braccianti
Era un movimento di massa molto importante
Di Vittorio diventa capo del sindacato non solo perché per la sua figura il capo dei conti tra contadini del mezzogiorno ma anche
Per la sua lunga posizioni
Partite di partito talmente in ritardo in mille novecentoventiquattro
Che lui è nel Partito Comunista è nell'immigrazione è in carcere al confine dunque non arriva certo sulla base
Soltanto di
Di
Espressione
Di una grande categoria
Oggi
Oggi intanto
I partiti si sono staccati di Sindaco da
I sindacati sono staccati dei partiti i partiti non contano quasi più nulla
Però questo porta anche al fatto
Che l'all'interno del sindacato
I punti di riferimento si fanno perdendo e lei vede la FIOM che vada per conto suo la CGIL su un'altra posizione
Il grande tentativo unitario che fecero i metalmeccanici dopo il sessantotto sessantanove dello fluidificazione della federazione
De Anna FI l'MPA la Federazione dei metalmeccanici l'unica sia anche quello è anche quello fallito per cui oggi abbiamo delle rappresentanze sindacali
Abbastanza molto più deboli di prima abbastanza forte e rappresentativo
Ma fortemente
Come dire autoreferenziali
Sì
Sui gruppi dirigenti ci sono all'interno in una selezione che è una selezione
Come dire
Pergine in termine di gruppi bancari l'un contro l'altro contrapposti
Ma senza una grande
Partecipazione sociale
Ringrazio Mario Pirani