Rapporto sulla competitività dei settori produttivi - Edizione 2025

Buongiorno a tutti
Sono morì circa figlia segretario generale della Camera come ci girava
Insieme al nostro presidente Luigi Attanasio che qua con voi Sting prima fila vi porto il saluto della nostra giunta
Per me un grande onore vere va il presidente dell'Istat Mara il momento in cui viene presentato il rapporto sulla competitività dei settori produttivi
è molto importante perché il nostro ente USA questi strumenti quotidianamente
Perché noi dobbiamo sempre avere proiezioni statistiche previsioni
Il sistema camerale lavora su dei numeri lavora su dei dati e il principe dei dati che noi usiamo solo i dati vista continuamente noi abbiamo anche un sistema statistico che importante nel campo dell'occupazione
Questo progetto si chiama cessione e fede le Camere di Comercio analizzare quelle che sono le previsioni di inserimento nel mercato del lavoro da parte delle imprese la grande soddisfazione nostra
Gli amici dell'Istat mi capiranno e che noi facciamo le previsioni tre sei mesi prima e poi chiediamo di fare il confronto dei tre grafici e cioè quello che ha è stato previsto e quello che si è realizzato credetemi c'è sempre la stessa derivata non c'è esatta sovrapposizione ma la stessa derivata e un'ottima approssimazioni di quelli che sono i numeri e questo per noi
Un motivo di orgoglio
Genova a una sua storia e pensate che le Camere commercio che nascono ai tempi di Napoleone hanno già fatto degli studi su quelle che erano le prospettive del territorio con una al tempo dei francesi addirittura studi che noi conserviamo qua in francese e di quella che era l'economia del primo ottocento
Ecco siamo convinti che dare sempre più importanza questi numeri sia importante e soprattutto utilizzare i numeri in tempi come quelli attuali è fondamentale
Voi sapete parliamo tutti l'intelligenza artificiale parliamo tutti DBT data il combinato disposto di queste due cose cambierà la vita di tutti
Non voglio dire in peggio ma cambierà radicalmente e ci saranno quindi dei grandi scostamenti
Per questi grandi scostamenti ne abbiamo bisogno che i dati che andiamo a mettere in questa incredibile frullatore siano il più affidabili possibile il più giusto possibili per poter dare le informazioni migliori
Quindi per noi il fatto di poter ospitare
Istat è
Veramente importante ho avuto anche modo con il direttore de riuscire a fare uno scambio di idee su quello che sta facendo a livello nazionale come sistema camerale e Istat e devo dirvi che per noi questo motivo di orgoglio
Ma noi quotidianamente abbiam bisogno dell'Istat
Facevo un esempio al direttore
Che noi nel numero delle impresa del nostro territorio abbiamo un paio di aziende che spostano quindici mila dipendenti tra un settore all'altro nell'arco di un annualità e per noi è importante capire
Che queste siano cose fatte nel modo più rigoroso possibile
Vedi ringrazio ancora
Chiedo al professor Cheli di poterci fare nella sua presentazione grazie a tutti
Signore e signori care colleghe cari colleghi è un piacere essere che a Genova oggi per la presentazione della tredicesima edizione del rapporto sulla competitività dei settori produttivi
Voglio prima di tutto ringraziare la Camera di Commercio di Genova in particolare il presidente Attanasio il dottor Maurizio caviglia per l'ospitalità
Questo posto è davvero molto molto bello ringrazia proprio ospita nel senso anche della bellezza saluto e ringrazio anche i partecipanti alla tavola rotonda che seguirà la presentazione direttore dell'Istituto di economia internazionale della Camera di Commercio di Genova il professor Giovanni Battista
Pittaluga e la vicepresidente per il Centro Studi Confindustria Lucia alle ortiche
Non posso può iniziare questa breve introduzione senza dire grazie le ricercatrici ai ricercatori e a tutti coloro che in diversi modi hanno contribuito alla redazione di questo rapporto che rappresenta ormai uno dei principali prodotti di ricerca del nostro istituto
Dopo l'edizione del due mila ventitré presentata al Politecnico di Milano
E quella dell'anno scorso al salone d'onore del Castello del Valentino del Valentino di Torino Genova è stata per noi una scelta quasi naturale
La città che ci ospita è stato ed è tuttora parte integrante della storia della modernizzazione del nostro Paese e del suo sviluppo industriale
Il rapporto competitività giunto come ricordavo alla tredicesimo inizio edizione avuto d'altronde sin dall'inizio l'ambizione di raccontare i cambiamenti del nostro sistema produttivo
Guardando attraverso le lenti del nostro istituto che sono poi quelle dei dati che produciamo
Questa l'abbiamo deciso di concentrarci sugli andamenti più recente del commercio con l'estero ed in particolare di fornire una valutazione dei possibili elementi di vulnerabilità
Che il sistema delle imprese è e sarà chiamato ad affrontare alla luce dell'evoluzione della domanda e dell'offerta esteri
Come potete immaginare si tratta di un tema di stretta attualità e al centro del dibattito corrente
Il rapporto si confronta del resto con eventi che nei mesi a venire appaiono in grado di incidere significativamente sulla tenuta competitiva e sulle strategie delle imprese esportatrici
Primo tra tutti il contrasto tra i Paesi sulle politiche commerciali con il nuovo orientamento impresso negli Stati Uniti
Ma anche le attuali difficoltà dell'economia tedesca che resta è bene ricordarlo il primo cliente fornitore del nostro Paese
In un contesto che sappiamo e reso ancora più complicato dal perdurare di tensioni di natura geopolitica e dall'incertezza che questi fattori insieme possono alimentare
Il rapporto come d'abitudine si sviluppa lungo tre capitoli dedicati rispettivamente a tre piani di analisi macro economico settoriale microeconomico
Mai come quest'anno probabilmente l'adozione di una pluralità di punti di vista si è rivelata appropriata per affrontare un tema così complesso
Le nostre analisi fanno come sempre ampio uso del nostro bagaglio di fonti e strumenti
E del resto nella stessa natura del rapporto competitività scrutare appieno le potenzialità offerte dall'integrazione dei dati per approfondire nuove chiavi nuove chiavi di lettura come l'appartenenza delle imprese alle filiere produttive
Rilevata nell'ultima edizione del Censimento permanente nelle imprese
Proporre nuove misure micro fondate del sistema produttivo come gli indicatori di vulnerabilità dell'ESP all'export e all'importo che presentiamo per la prima volta in questo rapporto
E che sono calcolati sulla base del diverso grado di concentrazione merceologiche geografica delle transazioni sui mercati esteri e sulla intensità dell'apertura al commercio internazionale
I risultati danno conto della cresciuta polarizzazione delle relazioni commerciali attorno a Stati Uniti e Cina la relativa marginalizzazione delle economie europee
La rilevanza reciproca tra l'Italia dei principali mercati europei e mondiali
E mostrano come la vulnerabilità all'export e all'import così come definita nel rapporto investa in modo differenziato impresa settori in territorio e filiere produttive
Le nostre analisi circoscrivono la vulnerabilità a un numero contenuto di unità economiche più numerose nel caso della vulnerabilità la domanda estera che all'offerta
In particolare si individuano circa ventitré mila imprese vulnerabili all'export e circa quattro mila seicento all'import il loro peso economico e occupazionale appare però non irrilevante
Le imprese vulnerabili all'export impiegano quattrocentoquindici mila detti generano il tre virgola cinque per cento del valore aggiunto nazionale e rappresentano il sedici virgola cinque per cento delle esportazioni complessive
Quelle all'importo e circa quattrocento mila addetti il cinque virgola sette per cento del valore aggiunto e il ventitré virgola otto per cento delle importazioni
Il rapporto conferma anche come nel due mila ventiquattro l'Italia abbia registrato una performances complessivamente positiva sui mercati internazionali
Con valori record nell'avanzo commerciale al netto dei prodotti energetici e una tenuta della quota di mercato sul commercio mondiale
E tuttavia
Nelle mutate condizioni Geocall nomi gli attuali sottolinea anche come quegli stessi fattori che in passato avevano fornito uno stimolo alla crescita economica del Paese
In primo luogo una integrazione sempre più intensa di reti commerciali produttive internazionali possano ora quegli stessi fattori divenire una vulnerabilità
Voglio concludere questa introduzione lasciare spazio alla presentazione dei risultati con un'ultima riflessione
Negli ultimi anni le imprese italiane attive sui mercati internazionali hanno fronteggiato con successo un contesto non facile
Reagendo a choc che si sono alternati in rapida successione
Emergenza sanitaria crisi energetica inflazione guerra in Ucraina tensioni geopolitiche potenziali conflitti commerciali
Riguardo a questi ultimi peraltro l'unione europea presentava nel due mila ventitré un grado di apertura commerciale
Quasi quattro volte superiore a quello degli Stati Uniti il che le espone a maggiori rischi dovuti al nuovo orientamento della politica commerciale statunitense
Si tratta in generale di fattori che nessun Paese europeo è in grado di affrontare contrastare pienamente da solo
E che richiederebbero interventi di rilancio strutturale della competitività dell'industria locale
Più coordinati tra i Paesi un messaggio questo che abbiamo voluto esprimere in modo chiaro nel nostro rapporto
Come vedete sono molti gli elementi di riflessione spero con questa breve introduzione di aver suscitato il vostro interesse ma potete rispondere a tutte le domande sfogliando il nostro rapporto che uscirà durante quest'incontro sarà già pubblicato sul sito sul nostro sito vi ringrazio cedo la parola articolato
Quindi
Chiediamo al dottor Stefano Costa
Noi quindi alla prima stazione la presentazione al pubblico i nomi invero abbiamo invertito rotta offerto il dottor Claudio Vigorelli del Dipartimento per le statistiche economiche ambientali e conti nazionali di Stato
Buongiorno a tutti grazie ancora non è nostro per l'ospitalità veramente un piacere presentare oggi qui rapporto ispiratrice dimensione rapporto sarà completa
L'accusa anticipa al presidente ma permettetemi anche a nome di Stefano psicologo di ringraziare tutti i colleghi che hanno contribuito alla realizzazione questo rapporto in maniera determinante lavorando
Con la consueta professionalità e anche entusiasmo il tema ogni anno cerchiamo di affrontare un tema differente quest'anno stava già accennato al presidente il tema riguarda la vulnerabilità del nostro paese dei nostri settori produttive le nostre imprese alla domanda e all'offerta essere quindi un tema di stretta attualità
è già stato accennato che i piani di analisi sono sono tre a ciascuno di essi corrisponde un capitolo quindi il capitolo una dedicata all'analisi macroeconomiche il capitolo due analisi settoriale capitolo tre alle mani sì micro economiche la mia presentazione si incentra sui primi due capitoli e quindi su alcune delle evidenze già peraltro annunciata e dalla dal Presidente che troverete i primi due Stefano la presentazione che seguirà invece si concentra esclusivamente sugli aspetti
Micro economici quindi vulnerabilità della delle nostre imprese del nostro sistema produttivo
Funziona
Rose
Ho sbagliato il verso scusate
Non possiamo però non prima di parlare di Italia non comincia a parlare il contesto internazionale
E analizzando non solo gli andamenti di breve periodo ma soprattutto quelli di più lungo periodo perché aprire quali sono i grandi cambiamenti a cui stiamo assistendo in questi in questi decenni interni relazioni economica internazionale
Partiamo diciamo dai dai tempi recenti del due mila ventiquattro abbiamo assistito a una accelerazione Padellaro il tasso di crescita del commercio mondiale fondo monetario sino allo scorso anno ma cresce del tre quattro per cento l'anno precedente
Era bello zero otto per cento
Quali sono le aree del Mondiale che hanno più contribuito a questa performances essenzialmente i Paesi asiatici quindi inclusa
La Cina mentre l'Europa anche nel ventiquattro così come del ventitré ha continuato a fornire invece un contributo negativo alla Trichet il commercio internazionale sappiamo più o meno quali sono quali sono le cause in Europa Simona sicuramente diciamo gravano diciamo aspetti
Importanti come appunto la la guerra tra Russia Ucraina e soprattutto fattori congiunturali già accennati
Nel ventiquattro la Germania per il secondo anno consecutivo ha registrato un una contrazione del prodotto interno lordo quindi una recessione che dura due anni in Germania inseriamo parecchio tempo
E come già sappiamo tutti quanti stando la Germania mercato rilevante le nostre esportazioni chiaramente questa contrazione la domanda tedesca non poteva non avere
Un effetto
Nella rapporto c'è un box in cui riproponiamo un esercizio già procurano già proposto lo scorso anno l'esercizio di simulazione con il nostro modello fatto con il nostro modello ma trigonometrico abbiamo stimato qual è stata l'impatto delle tessere tedesca sul più italiano nel ventitré nel ventiquattro risultato è quello che vedete
Abbiamo stimato due decimi di punto di in meno di chi l'italiano
In ciascuno dei due anni determinato appunto dalla caduta della domanda
Tedesca
Quindi una crescita il commercio internazionale ventiquattro ma che in realtà diciamo si è sviluppata in un clima di crescente incertezza
Tesa non sicuramente le tensioni geopolitiche ma pesano soprattutto come sappiamo gli annunci da parte o no Miss sensuali danze l'imposizione di dazi questi immigrati sono abbastanza indicativi sono due indicatori di incertezza la politica incertezza commerciale è abbastanza evidente come diciamo dalla fine della Domina ventiquattro io avessi indicatori segnano assaliti notevolmente
Sappiamo perfettamente dalla letteratura sapeva perfettamente anche da quello che abbiamo visto negli ultimi anni che i dazi hanno una serie di effetti negativi
Scoraggiano gli investimenti dicono efficienza del mercato distacco gli scambi commerciali creano vincoli alle catene disse distribuzione in questo contesto tuttavia secondo me ci sono degli elementi che potrebbero ancor di più aggravare gli effetti negativi sui sui volumi il primo è in divenire perché ogni giorno leggiamo sul giornale quali sono quali dovrebbero essere le categorie di prodotti oggetto di razzie da parte degli Stati Uniti ci sembra appunto che il trend sia quella di che però applicato su un numero molto molto elevato di prodotti
Il fatto che se negli Stati Uniti a a diciamo
Utilizzare questo tipo di di strumento ancora più preoccupante visto il ruolo rilevante di questo Paese all'interno delle catene globali del valore in questo rapporto questo aspetto particolarmente trattato vedremo anche qualche slide Franco questo cosa significa significa probabilmente che anche dei cambiamenti molto marginali nella Ligue des potrebbero effetto potrebbero determinare degli effetti ampi in termini di punto effetti negativi sui sui volumi di commercio internazionale poi ultimo numero importante sicuramente quella cui stiamo assistendo l'imposizione di dazi saggia provocando delle reazioni quindi sono griffati ritorsione sono già stati annunciati a parte gli altri paesi quindi si sta profilando all'orizzonte una guerra commerciale tutti quei fatti sarà difficile stimare nell'età
Ora
I razzi realtà appunto l'imposizione di dazi non era solo notizia notizia recente se allarghiamo nostre giunte temporale ci rendiamo conto perché già dalla fine diciamo della del decennio scorso all'inizio del decennio scorso
C'è stato un crescente un crescente ma incremento del delle misure di questo tipo tanto che come potete vedere al grafico la percentuale delle importazioni mondiali sottoposte a questo tipo di di di regime è andato crescendo
Nel due mila ventiquattro da brutti o ha stimato che le misure restrittive sul primi su le le importazioni sottoposte a misure restrittive a morte ammontavano a quasi tre mila miliardi di dollari equivalgono all'undici otto per cento delle importazioni mondiali quindi un fenomeno ormai di medio-lungo termine
Che cosa è successo che tipo di reazioni hanno avuto i Paesi abbiamo visto anche nel decennio scorso abbiamo assistito a Martello grazie ai processi produttivi in paesi oggi graficamente più vicini Mila Schon Ringo oppure più vicino al punto di vista politico Franciolini
Nel rapporto tutti questi eventi diciamo hanno ci hanno indotto a stimare una elasticità al commercio mondiale pillola e abbiamo verificato che se nella
Decennio Novanta novantanove questa missiva era le due due per cento negli ultimi anni è scesa all'uno per cento come effetto diretto i diritti di tutti questi eventi di cui stiamo parlando
Ora passiamo dal dall'Europa a dallo al mondo la roba e poi dall'Europa all'Italia come si è comportata però che in questi anni nel rapporto richiamiamo una ma recente lavoro del Fondo monetario è stato anche
Citato a Mario Draghi nel suo nel suo discorso alla al Parlamento europeo poco poche settimane pochi giorni fa
E in questo studio praticamente si si valuta il fatto che all'intermedio europea la manifattura ad oggi ancora
Diciamo subisce barriti con un tariffario rilevanti soprattutto se il nostro benchmark mercato statunitense quindi la manifattura questo tipo di barriere risultano tre volte superiori rispetto a quella della manifattura statunitense quindi cosa ci dice questo dato il mercato unico europeo forse non è così unico almeno se il nostro benchmark sono gli Stati Uniti
E come hanno reagito diventerebbe in questi anni c'è stato una ricerca cioè c'è stato un incremento della quota di esportazioni extra UE quindi i paesi europei hanno ha cercato al di fuori dei confini
Dell'Europa mercati di sbocco delle proprie esportazioni e questo è
Pale palese se andiamo a guardare l'indicatore
Consueto il grado di apertura commerciale che ricordo essere dato dalla somma del valore di importo di export Sottil
Nella riunione enti tre lui Tropea aveva un indicato questi indicatori ci diceva che la nostra apertura commerciale la del novantacinque sette per cento
Chiaramente attacca a fronte di una di meno il venticinque per cento degli Stati Uniti e del trentasette tre per cento in Cina
E se fine analizzare il trentun corale di questo indicatore notiamo che dalla crisi finanziaria due mila otto per il due mila nove
L'apertura commerciale europea è andato a crescere quindi questo indicatore cresciuto diciassette punti mentre invece diminuiva sia negli Stati Uniti che in Cina quindi lettera altri termini
Sicuramente il commercio internazionale un peso più rilevante per l'Europa di quanto non lo abbia
Per Cina Stati Uniti
Come si comporta l'Italia su questo grafico è abbastanza eloquente questa del due mila ventiquattro l'Italia era il quarto Paese con la quota più elevata di commercio extra UE in Europa prima di cui solamente Cipro
Irlanda e Malta quindi tutto quello che ho detto maggior ragione vale
Per l'Italia
Nel rapporto se nel capitolo meno al capitolo duecento
Ampia documentazione Rita di di di di come l'Italia e come paese come i nostri settori sono esposti rispetta i principali mercati
Qui ho riportato appunto una tavola che relativamente primi undici mesi al ventiquattro gennaio periodo gennaio novembre riporta sia il peso dell'export dell'Italia e dei principali competitor nei mercati spetti a me capirebbe più in colonne sia il relativo saldo commerciale
Innanzitutto se guardiamo alla dinamica del commercio negli ultimi anni tradiscono il ventitré abbiamo visto sappiamo che gli Stati Uniti hanno assunto un peso sempre crescente prevosto esportazioni flussi di asporto verso gli Stati Uniti son cresciuti per quarantasette cinque per cento in questo pericolo c'è stato un rintracciamento il ventiquattro ma insomma il trend Imerio perito e questo e se andiamo a guardare le quote possiamo vedere che nel ventiquattro gli Stati Uniti assorbirono invece tre per cento di tutte le esportazioni italiane che una quota rilevante
Se la paragoniamo a quella tedesca più o meno simile invece quattro per cento del superiore
A quella della media europea
Questo ha determinato chiaramente un avanzo commerciale
Dell'italiano fra gli Stati Uniti apparecchio rilevante ce la sogniamo all'avanzo commerciale tedesco verso gli Stati Uniti con l'ottantacinque otto arriviamo stanziamento a circa settanta per cento di tutto l'avanzo commerciale degli Stati della dell'unità europea nei confronti degli Stati Uniti
La Cina come mercato di esportazione sicuramente ha un peso molto minore rispetto agli Stati Uniti ma anche nel confronto con i nostri partner come vedete la quota più bassa
La Cina invece un po'mercato rilevante dal punto di vista delle importazione meno forni è un Paese molto rilevante per le forniture nostre forniture e questo spiega il fatto
Che io con la Cina abbiamo un deficit commerciale abbastanza abbastanza importante
Nel secondo capitolo pace anche molto dettaglio rispetto quali sono i settori italiani che contribuiscono a questi avanti questi disavanzi nei confronti degli Stati Uniti abbiamo avanzo rilevante che proviene da parte del settori della meccanica
Dell'alimentari bevande e tabacco nella testi avvitamento pelle dei mezzi di trasporto
Al contrario di far disavanzi commerciali col Germania diciamo al al disavanzo commerciale con con la Germania contribuiscono in primis i settori e macchinari gli autoveicoli computer apparecchi elettrici
E farmaceutica
Siamo entrati ancora più in dettaglio quindi oltre siamo andati oltre i settori siamo andati appare guardare i segni ai beni categorie di beni e quindi questa tavola che vide che riporta la
Composizione i primi dieci gruppi di beni esportati negli Stati Uniti e in Germania con relative quote quindi per esempio gli Stati Uniti potete vedere che esportiamo nel ventiquattro mi asportato prevalentemente medici ma medicinali e altre pratiche farmaceutici macchine di vario tipo autoveicoli e bevande
All'interno dei quali il vino ama una quota una quota considerevole
Se guardate però seconda colonna di questa tavola queste quote sono ancora più rilevanti perché per esempio nel caso nella farmaceutica delle bevande delle navi dell'imbarcazioni
Gli Stati Uniti assorbono il venti per cento di tutte le esportazioni mondiali di queste categorie di prodotti
Quindi diciamo veramente un mercato rilevante il quindici per cento del caso di commilitoni quindi questa l'indicazione di quali sono i settori che possono sempre di più in caso di imposizione di posizioni tantissimo
Nella parte destra tabella del la composizione merceologica nostro insorto verso la Germania abbiamo come noto a quote rilevanti di asporto di macchine
Di macchinari impiego generale utopico le loro parti e prodotti farmaceutici
Un'ultima considerazione su questa tavola se appunto sommiamo queste Binaghi segreterie dei beni
Troviamo una maggiore concentrazione d'esportazione nei confronti degli Stati Uniti perché queste dieci categorie negli Stati Uniti pensano cinquantadue otto per cento di tutto l'export verso questo Paese la quota maggiore al di qua di quanto i primi dieci bene sporta in Germania Pisano sul totale dell'export tedesco quarantadue due
Ora se nel secondo capitolo ancora c'era parecchia dettaglio su quali sono
Qual è l'esposizione nei nostri settori all'export e all'improvviso principali mercati di di destinazione e di origine delle importazioni questo grafico a cui siamo molto affezionati le autrici lo chiamano fai familiarmente il termosifone
Lo riproponiamo ogni anno e realtà o sembra un po'ostico ma poi guardandolo bene anche molto informativo come vedete
Innella se l'ascesa ci sono i settori manifattura la sigla dei settori manifattura Vitaliani ci sono duecento grammi per ogni settore una relativo al diciannove un altro ventiquattro e questo questi istogramma a delle barre
Dei segmenti di colore diverso ciascuno corrisponde appunto la quota di export il settore destinata al Paese la Reggiana ripresi da vedere
In alto
Allora se consideriamo solamente Germania Stati Uniti e Francia questi tre Paesi assorbono nel complesso un terzo di tutto l'export italiano quindi sono sicuramente iter mercati più rilevanti
E dal punto di vista della dinamica nel periodici o no il ventiquattro ritorna quanto abbiamo detto prima cioè gli Stati Uniti in questo rito sono diventati un mercato molto rilevante
Per esportazioni italiane la quota degli Stati Uniti col mercato destinazione crescere in quattordici settori su ventidue la Germania lo sappiamo rimane comunque il nostro principale al mercato di destinazione soprattutto per settori rilevanti del nostro modello di specializzazione detto veicoli elementari le appartenente che spiega perché dura Letteria
Questo stesso termosifone lo trova nel rapporto anche lavato importante quindi sempre considerando USA Germania Francia questi tre Paesi assorbono il quaranta per cento del totale dell'imposta della manifattura e dal punto di vista la dinamica qui invece troviamo
In questi anni una crescita del ruolo della Cina è anche diventato fornitore rilevante del diversi settori
Chimica elettronica apparecchiature elettriche macchinari e rimane predominante nei cosiddetti settori tradizionali quindi sono il tessile l'abbigliamento
Pelli e mobili
Ora passiamo alle tendenze di lungo periodo non vi fate spaventare da da questa figura adesso entriamo dentro e distribuiamo questa matassa
Perché a dire quali sono stati i cambiamenti diciamo di di medio lungo periodo nella relazioni commerciali internazionali abbiamo fatto uso di questo strumento grafico della social network analysis questi graffiti
Diciamo che si leggono in questo modo
Di palline scusatemi il termine poco poco scientifico rappresentano ciascuno un paese come vedete l'abbiamo colorati in modo diverso quelli di color grigio sono Paesi extraeuropei quelle arancioni son paesi europei
La dimensione di questo si trovano detenzione di questo nodo è direttamente proporzionale alla rilevanza del Paese nel commercio internazionale quindi tanto più ampia diamolo tanto più quel Paese rilevante
E come vedete questi signori sono connessi tra tra loro da queste linee che si chiamano atti e che rappresentano il valore delle transazioni bilaterali tra Paesi e anche qui lo spessore un significato conto che spesso questo questo arco tanto maggiore
è il valore transazioni bilaterali tra i due Paesi
Ancora questi atti sono colorati in modo diverso quindi quelli grigi
Rappresentano le transazioni tra Paesi extra-europei e quelle arancioni tra Paesi europei e dei Paesi europei nei confronti dei Paesi extra europei quindi come di
è l'area di scambio dei paesi dei paesi europei
Ho date le coordinate per leggere questo grafico appare abbastanza chiaro il primo dato che appare chiaro è che l'arancia disastrosamente ristretta
Tra il due mila sette due mila diciannove quindi cosa significa significa in questo periodo abbiamo sostanzialmente assistito a una regionalizzazione degli scambi e quindi l'area di passatemi il termine influenza commerciale di relazioni commerciali Europa si è ristretta
Ma i paesi europei sono comunque rimasti legati asilo stretto agli Stati Uniti
Il secondo elemento è quello diciamo dei due che riguarda i due player fondamentali sanità e Cina questa
Era il nodo che rappresentava la posizione degli Stati Uniti nel due mila sette e questi sono gli Stati Uniti nel due mila diciannove
Quindi abbastanza chiara come sia stato e sia stato un ridimensionamento dell'importanza di questo Paese negli scambi internazionali a tutto vantaggio di chi
Della Cina questa era la Cina nel due mila sette
E questa è la Cina nel due mila diciannove quindi non solo la Cina aumenta la propria rilevanza
Ma come vedete si apposta prove al centro della rete degli scambi
E se se vedete rappresentano Satta discriminano sorta di confine tra la relazione Ranci né quelle grigie
Quindi questo significa che mentre da un lato ha continuato commerciale Maria rilevante con i Paesi europei dall'altra tirato verso inserire il commercio tardi
Di molti Paesi extraeuropei
E per capire quest'ultimo aspetto basta seguire presentando negli attori di due Paesi une Taiwan questa è la posizione di Taiwan nel due mila sette quindi come vedete a connessi ai rilevanti si arancioni che dirige quindi sia per i Paesi europei e con i Paesi extra Rubei e questa è la posizione di Tucuman nel due mila diciannove quindi diciamo marginale se vuole in questa Revelli Scanno soprattutto
Da questo nodo partono esclusivamente relazioni grigia
Ok
A non ho fatto una premessa importante che per avere questi visualizzazioni dobbiamo porre necessariamente delle soglie
Alle transazioni bilaterali quindi chiaramente qui stiamo considerando transazioni bilaterali sopra una certa soglia altrimenti non sarebbe possibile progressivamente
Rappresentare
Tutte le transazioni bilaterali tra Paesi del mondo
Quindi queste sono sostanzialmente le a a scusate l'altro esempio rilevante questi è questo
Questa è la posizione dell'Australia
L'Australia o consideriamo un Paese occidentale
E un paese di prima industrializzazione se vogliamo
Quindi nel due mila sette diciamo a questo tipo di relazioni commerciali e la sua posizione nell'arrivo degli scambi nel due mila diciannove è questa quindi sino a quel tempo en qualche modo abbiamo
Tagliato come Europa e per le relazioni commerciali rilevanti anche con un Paese come l'Australia
Queste sono le tendenze di lungo periodo a questo punto diciamo tutto questo contesto internazionale arriviamo finalmente a passare di di di d'Italia e e quindi introduciamo concetti dipendenza e di vulnerabilità
Litigano le dipendenze l'abbiamo già presentato nel rapporto dello scorso anno avevamo calcolato a livello Paese arrivano in Italia quest'anno lo riproponiamo lo calcoliamo anche a livello di settore
Cosa intendiamo verrà dipendenza accusa indicato l'indipendenza l'indicatore che misura il grado di dipendenza dei processi produttivi di un paese o di un settore dall'importo di materie prime e di beni intermedi
Gli atti penso di altri settori sono indicatori che sono
Calcolati utilizzando i dati del matrici imputato internazionali in particolare di fonte OCSE
E vi sono diversi diversi graffi su questo rapporto soprattutto nel capitolo due
Questo dibattito un po'un grafico di riassunto è una amata di calore una x ma come si legge qui come vedete ci sono delle gradazioni diverse di colori che vanno dal verde a rosso e
I
Passando al verde rosso passiamo sostanzialmente a un da gravi da bassi in termini di dipendenza ad elevati gradi di pendenza
In colonna ci sono le sigle dei settori manifatturieri italiani io spiega ci sono i settori manifatturieri manifatturieri esseri quindi questa
è una matrice stranamente che cita una mappa
Di quali sono e di qualche Dioguardi somme legami dipendenza dei settori dare anche a quelli esteri
Lineare che abbiamo evidenziato con questi a rettangoli di color nero quindi evidenza lo stanziamento di tre gruppi di relazioni primo gruppo e quello che vede la diagonale di questa matrice quindi sostanzialmente le reazioni dipendenza tra un settore italiano nello stesso settore Estero
Un'altra
Ecco il rettangolo di grande al centro invece evidenzia relazione che c'entra
I settori manifatturieri città cimentarci ventidue che sono rispettivamente chimica farmaceutica eccome plastica questi tre settori dipenda in maniera importante da raffineria dalla chimica dalla farmaceutica
Estere
E infine questo rettangolo più lungo ci dice che numero elevato di settori italiani che sono minerali metalli metallurgia elettroniche apparecchi elettrici macchinari autoveicoli e mezzi di trasporto dipendono tutti
In maniera con grazie più o meno ampia dalla metallurgia essa nel settore Cib ventiquattro che vedete irrigate diversi club
Dalla vulnerabilità poi dalla dipendenza passino poi la vulnerabilità
L'abbiamo calcolata se a livello macro se a livello settoriale cosa intendiamo per vulnerabilità diciamo se al questi indicatori dipendenza abbia appena visto sommiamo indicatori di concentrazione geografica allora otteniamo indicatore di vulnerabilità
Questo il grafico che riporta indicatore per l'Italia Cina Germania e Stati Uniti
Queste indicatori così come quello settoriale sono indicatori relativi quindi è possibile fare un confronto tra queste tra settori ma la convalida in senso assoluto è quella che vi racconterà fra poco Stefano abbiamo calcolato a livello micro
Ma i temi relativi possiamo dire che nel due talenti la vulnerabilità dell'Italia era maggiore di quella vicina
Germanista Dignity e in dinamica
Possiamo dire che dal due mila sette il trenta di questa vulnerabilità reame in crescita costante
Questi saliscendi che vedete così come è la linea Ribéry già grigio chiaro che la Germania mentre invece il trend chiaramente decrescente per Stati Uniti e Cina
Questo indicatori vulnerabilità per i settori manifatturieri la definizione è la stessa
Perché ha appena detto a livello a livello macro
E anche qui è possibile fare confronti relativi questo grafico ci dice che il settore del cockpit raffinazione in Italia cinque volte più vulnerabile rispetto alla chimica che è il secondo
Diciamo più vulnerabile e come vedete indicatore dinamica nel due mila tre al due mila sette due mila diciannove mostra come per alcuni settori questa vulnerabilità sia diminuita particolare per farmaceutica
Autoveicoli prodotti in metallo per altri aumentata tessile altri mezzi di trasporto ed elettronica
Fin qui io sostanzialmente parlato solo di manifattura perché perché i servizi sono un mondo a parte servizi hanno ma dipendenze una concentrazione quindi una volta ero guida sicuramente più bassa della media s'del sistema produttivo
E questo è l'elemento coerente con il nodo fatto che anche molto concentrandosi esteri
Sono quelli son tutti settori manifatturieri quelli son tutti settori manifatturieri i servizi sono quelli che nel grafo trovate nella parte più più a sinistra verso a testimonianza della dello Stato appena
Grazie l'attenzione di presentazione finisce qui passo
Buongiorno a tutti allora prima di tutto ribadisco i ringraziamenti da parte mia che Claudio cortesemente anticipato da chiunque ha reso possibile
Cereda i contributori il rapporto che questa presentazione
Una presentazione che mostra adesso il terzo piano di analisi come anticipava il presidente Chelli del del rapporto nel riguardo alla vulnerabilità del sistema produttivo italiano alla domanda e all'offerta dall'estero e in particolare vista la delicatezza del
Del tema come anticipava Claudio abbiamo cercato di sviluppare delle misure in termini assoluti e quindi per vedere quali imprese effettivamente fossero vulnerabili perché di fronte a una caduta della domanda o delle forniture
L'esposizione all'estero provoca ovviamente sofferenza quindi sono tante quelle che soffrono a quelle realmente vulnerabili
Allora ci sembrava utile evidenziare alle e quindi ottenere degli indicatori
In questa direzione per poi andare a vedere
Quale influenza queste stesse imprese quale peso potessero avere nel contesto in cui operano a cominciare dalle filiere chiede ai territori
E quindi
Un aspetto rilevante cosa intendiamo per impresa vulnerabile come dicevo non è sufficiente
Per essere almeno per per quanto per la metodologia di analisi che abbiamo adottato per essere vulnerabile ad esempio la domanda estera non è sufficiente esportare
è necessario che quell'esportazioni dipendano da un numero relativamente limitato di prodotti siano concentrate anche sul piano geografico quindi dipendano da un numero relativamente limitato di Paesi e anche che l'impresa
In questione dipenda dalla domanda estera per una quota sostanziale del proprio del proprio fatturato
I dettagli chiaramente sono indicati nel rapporto per quanto riguarda la vulnerabilità all'offre alle forniture estere
E solo in parte simmetrica a quella nei confronti de la domanda perché oltre a una concentrazione merceologica e geografica delle importazioni
E oltre al fatto di una
Propensione all'importo diciamo cioè un peso rilevante dell'importazione dei ben intermedio delle materie prime sui costi dell'impresa
Abbiamo ritenuto necessario che tra le importazioni dell'impresa assicurassero prodotti che il dibattito la letteratura corrente stanno individuando come chiamano come foro indipendente sa dipendenti dall'estero
E che in sostanza siano
Per il sistema produttivo italiano relativamente scarsi che poco sostituibili
E con queste premesse nell'utilizzo delle basi di microdati a nostra disposizione abbiamo individuato come anticipa il presidente Carelli un
Sistema con un numero di imprese vulnerabili relativamente contenuto stiamo parlando di poco più di ventitré mila imprese vulnerabili all'export che anche qui Presidente l'anticipava hanno un peso non trascurabile sul sistema produttivo
Sviluppano appunto impiegano oltre quaranta quattrocentoquindici mila detti le vulnerabile alla domanda estera
Hanno un valore aggiunto del diciotto per cento degli esportatori quindi tutti gli esportatori in caso di dazi di recessione della domanda tedesca tutti esportato negli Stati Uniti e Germania soffrono il diciotto per cento
Soffre
Molto
In quali settori si trovano per quanto riguarda la manifattura che l'ultimo eloquente grafo mostrato da Claudio
Evidenzia come la il segmento produttivo più legato alla ai processi produttivi esteri
Beh le imprese una rapida all'export da troviamo relativamente più numerose
In un settore che tra l'altro nel nel due mila ventiquattro dimenticavo questi sono dati riferiti a ventidue l'ultimo anno utile per questo tipo di analisi
Ma nel due mila ventiquattro il settore che qui si chiama di altre industrie manifatturiere guidato soprattutto per quanto riguarda commercio estero da dai preziosi gioielli a
A nel due mila ventiquattro dicevo ha avuto un notevole aumento
E qui troviamo anche imprese vulnerabili e soprattutto in comparti nel nostro modello di specializzazione nazionale né quindi mezzi di trasporto per gli autoveicoli mattine macchinari
Sono rilevanti anche nel
Altri comparti rilevanti uno dei più in cui le imprese sono più numerose quello delle dei prodotti in metallo
C'è anche
Binasco
Toccato
Un aspetto critici
Che teniamo sottolineare e nel rapporto mostrato sia relativamente
Dal due mila ventidue come in questo grafico sia nel rispetta le variazioni bolzanina diciannove
La
La composizione geografica cioè verso quali Paesi quelle ventitré mila imprese sono effettivamente vulnerabili quali sono i principali mercati di destinazione di quelle enti tre mila la maggioranza ha come primo mercato di destinazione gli Stati Uniti
Ancora conferma delle tendenze che Claudio mostrava
Circa la rilevanza dei mercati extra UE per il nostro sistema che termini gli Stati del l'aumento degli Stati Uniti negli ultimi anni in particolare
Stiamo parlando di dieci miliardi di export vulnerabile nei confronti degli Stati Uniti
E composto soprattutto di prodotti farmaceutici meccanici nel rapporto questo
La composizione merceologica viene mostrata un livello di dettaglio tutt'
Sto fine perché parliamo appunto di Turgot Prof propulsori per esempio
E beni alimentari in particolare i vini e oli e mobili
Secondo la Germania stiamo parlando di quasi tre mila imprese vulnerabile alla alla domanda estera che hanno come primo mercato di destinazione la Germania
Di esportano di più rispetto alla quello che succede confronti gli Stati Uniti l'asporto vulnerabile verso la Germania di quasi tredici miliardi e mezzo di euro ed è composto soprattutto da componenti perché Automotive
Ma anche materiale elettrico e da ultimo prodotti in metallo e alluminio
Questo non andiamo in dettaglio su un aspetto che questo tipo di risultati però un po'evoca cioè la possibilità che
Davanti a darsi su prodotti in a che contengono alluminio acciaio
Le nostre imprese possano essere colpire non solo direttamente
Perché direttamente esportatrice di questi prodotti negli Stati Uniti ma anche indirettamente il momento in cui si è sportivo in Germania questo tipo di prodotti e da lì
Le imprese tedesche le porte non nel portiamo gli Stati Uniti
Per quanto riguarda invece
L'identikit delle imprese vulnerabili alle forniture estere sono ancora meno sono quattro mila seicento lo zero virgola uno per cento del totale però hanno un peso economico superiore a quello delle vulnerabile alla domanda estera
Un'occupazione quasi quasi analoga che in un valore aggiunto di quarantasette miliardi e mezzo di euro
Centosedici miliardi di importazioni complessive quindi quasi un quarto delle importazioni di beni intermedi del sistema produttivo italiano risulta annui cui era abile fra l'altro alle forniture
Anche in questo caso c'è un'esposizione individuale nei confronti del della tutte l'approvvigionamento dall'estero piuttosto importante perché oltre la metà dei costi intermedi dipendono
Da in media in media dalla dall'importazione di tutti materie prime beni intermedi
In quali settori si trovano non sorprendentemente in
Settori
Che importano benissimamente specifici titola farmaceutica o in comparti che stanno tendenzialmente a monte dei dei delle filiere produttive
Quali legno
Cook raffinati o chimica
Nella farmaceutica ad esempio sente un si riscontra un peso occupazionale da parte delle
Imprese vulnerabile alle forniture essere piuttosto rilevante stiamo parlando di un terzo degli addetti del settore
Né i mezzi di trasporto
Questi mezzi di trasporto sono esclusi gli autoveicoli qui stiamo parlando di navi Ray
Altri mezzi di trasporto non non autoveicoli dice anche qui aspetto geografico
Non ci sono gli Stati Uniti coerentemente con le evidenze macro le imprese vulnerabili alle forniture non è non ci sono gli Stati Uniti nei primi Paesi
Stanno piuttosto indietro prima erano il primo mercato di destinazione per le il maggior numero di imprese una rapina all'estero
Nel caso dell'importo
Le imprese vulnerabile alle alle forniture estere sono circa novecento quelle che hanno come primo nel mercato di destinazione come primo mercato di origine chiedo scusa la Germania
è un terzo dell'importo sviluppano un terzo dell'importo totale dalla Germania venticinque miliardi
E soprattutto da questo Paese cioè ci sono dei grafici piuttosto eloquenti nel nel rapporto proviene
La maggior parte dei
Quelli è un Ettore Filippi fora Independent Products sono legati soprattutto a prodotti di farmaceutica Automotive metallurgia
Il secondo
Paese per rilevanza sulla
Sulle forniture delle imprese vulnerabili all'import dalla Cina primo Paese extra UE per questo tipo di di vulnerabilità
Sono cinque miliardi di euro che sviluppano però cioè pesano per il quale insieme oltre il sedici per cento dell'import dalla Cina e la Cina è il primo fornitore di prodotti SDP
Non appartenenti all'UE per quanto riguarda l'Italia
Si tratta soprattutto di poter prodotti meccanici affilati
Come dicevo queste
Analisi hanno anche sono presentate anche forma prospettica e notiamo che era rispetto al due mila diciannove anche su sul piano micro si trovano si confermano evidenze che Claudio già in parte mostrato c'è una maggiore concentrazione
Dalle forniture provenienti da dall'unione europea ancora regionalizzazione più accentuata
Una sostituzione del ruolo del Regno Unito ha seguito dalla Breaks Seat con degli Stati Uniti
Un maggior peso di Cina e India
Dicevo questo è l'identikit delle imprese vulnerabili alla domanda l'offerta estere il loro peso sul sistema produttivo comincia ad dovrei dovrebbe dare indicazioni su una vulnerabilità in termini più estesi
Come Ticino ancora nel presidente Chelli
I dati del censimento permanente dell'impresa e permettono poi di collocare imprese vulnerabili che noi vi abbiamo individuato come vulnerabile alla domanda l'offerta estere dentro un certo numero predefinito di filiere
Mi in cui c'è una certa diffusione di
Unità che operano all'estero in quasi tutte le filiere almeno un quarto quindi in ogni filiera oltre il venticinque per cento delle spie dell'impresa avrà all'estero gravi in alcuni casi come le infrastrutture per il trasporto aereo si arriva oltre quasi a due terzi circa sessanta per cento al cinquanta sessanta per cento su
Sulle imprese sulle sedere che viene indicata e dei trasporti
Su rotaia qua energica farmaceutica
Il un aspetto che possiamo sottolineare che
Le esportazioni vulnerabili in percentuale sono più elevate né in cui nelle quattro filiere credete indicate
Quindi si tratta delle infrastrutture di telecomunicazione ma anche alcune che sono al centro del dibattito attuale quale darà spazio a difesa
Ho
Ma anche la la farmaceutica le cure
Lato importo e quindi il grafico mostra solo la vulnerabilità alla domanda ce n'è uno analogo per quanto riguarda la vulnerabilità alle forniture estere da un lato importa invece abbiamo che
Quote di importazioni
Potenzialmente insofferenza in caso di
Venuta meno delle delle delle forniture sono i mezzi di trasporto su acqua
La farmaceutica ed infrastrutture per il trasporto aereo
Dicevamo siamo alla ricerca di affetti
Diciamo indiretti comunque l'estensione degli effetti sul sul sistema produttivo in questo grafico sull'asse orizzontale si misura la quota di imprese vulnerabili sull'asse verticale la quota di export vulnerabile
Di ogni Fichera all'interno di ogni filiera la dimensione delle bolle
Ogni buona indica una filiera la dimensione indica il peso della filiera sul totale dell'export
Del sistema produttivo
Questo
Quindi ci dice che ad esempio se possiamo concentrare sulle le filiere diciamo più vulnerabili sono quelle che si trovano nel quadrante in alto a destra che ha
Rispetta la media complessiva del sistema una quota di imprese vulnerabili alla domanda estera pirata di una quota di export vulnerabile più elevato
Chiaramente tutto questo
Porta a concentrarsi per esempio su aerospazio e difesa farmaceutica eppure anche i preziosi ma la dimensione relativa molto relativamente contenuta del loro
Della bolla indica che quei gli effetti indiretti sul sistema produttivo sul l'export nel se siamo cotti o in questo caso
Sono limitati da questo tipo da questo tipo di
Di caratteristica cosa che
Per altri aspetti non avviene nel caso dei mezzi di trasporto su gomma che annulla il secondo peso più rilevante sulla scorta del sistema produttivo e una quota di imprese un era abile decisamente superiore alla media
Dal lato importa
Questo stesso grafico che qui non ho riportato mostra iconiche i condizionamenti maggiori possono provenire da una fiera anche in questo caso molto dibattuta
Nelle sedi istituzionali che è quella dell'energia
Ma anche da ancora da
La filiera dei mezzi di trasporto su gomma che quindi si conferma centrale per gli scambi e dell'interdipendenza con l'estro del sistema produttivo che la meccanica me qui è indicato meccanica generica perché significa non specifica di alcuna figlie
Alt che sebbene altri affetti
Diciamo indiretti per vedere l'estensione la vulnerabilità sul sistema produttivo sono quelli territoriali
In questo modo per fare questo ne abbiamo utilizzato le unità locali delle imprese
Perché un'impresa può avere quinta locali dislocati in territori diversi
Dall'alto export troviamo conferma che la la vulnerabilità
Numericamente circoscritta in nessuna regione la quota di unità locali vulnerabili
Diciamo a malapena raggiunge l'uno per cento
Giusto in Toscana in alcune regioni del nord dove anche c'è una maggiore quota di di esportatrici
La quota di valore aggiunto vulnerabile alla domanda estera è un po'più superiore in Abruzzo Piemonte Veneto e Friuli
E poi abbiamo situazioni di questo tipo per cui la quota di export un era abile in in assoluto il più elevata in regioni del Sud come Puglia e Calabria
Dove supera il trenta per cento vale a dire quasi un terzo delle esportazioni di queste regioni
Generato da imprese vulnerabili tuttavia
Tuttavia il peso
Per queste regioni hanno un propensione all'export tra i più limitate
Di tutte quindi anche in questo caso
Abbiamo sarebbe
Il l'export regionale soffrirebbe più dell'export complessivo del sistema da questo punto di vista una vulnerabilità
Che necessita di maggiore monitoraggio per quanto riguarda la un'era nella la domanda estera e quella di Abruzzo Toscana
Bolzano in cui la combinazione io ex Porto vulnerabile è dipeso dall'export sul fatturato complessivo delle regioni
Più elevata
Ancora stesso esercizio dal lato delle importazioni
Cioè maggiore eterogeneità sappiamo che le vulnerabili alle forniture estere sono in meno in nessuna regione si arriva allo zero sia dello zero cinque per cento quindi ancora molto circoscritta la vulnerabilità
La quota di occupazione regionale vulnerabile raggiungere quattro per cento in Val d'Aosta e in tre regioni circa il tre quindi siamo su valori
Percentualmente contenuti in assoluto
Non non non tanto non non trascurabili
Tuttavia
Stiamo
Dicendo che le unità però locali vulnerabili c'erano quasi un quarto delle importazioni totali una quota che raggiunge i tre quarti in Val d'Aosta
Tuttavia sempre messa nella stessa prospettiva di prima quei tre quarti
Sarebbero una sofferenza di un locale sistemica diciamo Salem il termine perché il peso dell'import delle importazioni delle unità locali
Complessive sui costi intermedi complessivi dell'impresa valdostane
Molto contenuto
Al sole come prima una combinazione se vediamo la combinazione più diciamo preoccupante delle
Della vulnerabilità all'importo allora l'attenzione si sposta su provincia autonoma di Bolzano veneto ma anche
La Sicilia
Ci sono il ulteriori analisi che vengono riportate nel rapporto io qui ho dato solo una
Prima impressione per poter poi
Arrivare a una conclusione che
Dovrebbe Tevere insieme i risultati dei tre piani di analisi che dicevamo
La conclusione che
Lo scenario l'abbiamo visto è tutt'altro che facile
è un problema nel momento in cui
Quello che era stato un acceleratore diventa
Un potenziale freno parlano non alla crescita
Soprattutto quando questo questo elemento
Qualcosa di difficilmente correggibile come integrazione di processi produttivi internazionali in questi in questi casi provvedimenti di tariffari
Di restrizioni al commercio possono essere piuttosto piuttosto dolorosi e noi siamo andati allora cercare quali segmenti del sistema produttivo possono essere più in sofferenza davanti a questo tipo di sviluppi
Troviamo nel complesso una vulnerabilità molto limitata
Ma che essi distribuisce generalmente in maniera diversa su filiere produttive territori e quindi nel rapporto abbiamo voluto anche evidenziare quali di questi sentimenti potessero necessitare di un attenzione un po'più
Mirata
E questo
Professore
Ma
A è prescritto
Buongiorno a tutti proseguiamo
Proseguiamo con la tavola rotonda che è prevista di concludere questa presentazione della tredicesimo rapporto competitività
Io sono Davide Colombo sono la responsabile dell'ufficio stampa delle relazioni esterne dell'istituto siamo abbiamo con noi il professore Giovanni Battista Pittalunga
Professore della dell'università degli studi di Genova professore ordinario di economia politica
Professore che ha prodotto più dal punto di vista scientifico dei lavori importanti materie di economia monetaria io quand'ero giovane ho studiato su un suo manuale di economia munita
Volevo dirlo così per dire che per me un grande piacere avere avere il professore al nostro al nostro tavolo abbiamo in collegamento
La dottoressa Lucia Aleotti che e vicepresidente di Confindustria con responsabilità per il centro studi dovrebbe essere collegata sì mi dicono di sì la salutiamo la ringraziamo
A sua volta per essere per essere con noi la dottoressa Aleotti
Dicevo vicepresidente di Confindustria membro del consiglio d'amministrazione di una importante azienda farmaceutica che il gruppo Menarini che tutti conosciamo
E da diversi anni anche nella Giunta di Farmindustria che ancora grazie restate per essere con noi a questo questa edizione del rapporto come avete visto dall'estrazione dei colleghi a focalizzato in particolare
Delle dimensioni delle misure di dimensione di vulnerabilità dell'impresa Greater nazionalizzate più esposte
All'attrito
Quindi al commercio l'importazione e l'esportazione ricordo qualche anno fa in analogo rapporto il focus era su la capacità di resilienza dell'impresa emergeva che proprio le imprese più internazionalizzate facciano parte del cosiddetto gruppo più forte ciotole più resistenti alla crisi più capaci di
Reagire agli shock
Che non linearità che abbiamo vissuto con la pandemia ma prima ancora con i grandi crisi finanziarie hanno messo approva l'amico nostra economia ecco ora nel contesto in cui ci troviamo la misura la la come dire la riflessione offerta sulla base di questa produzione di ricerca amico fondata su ok queste forti che vulnerabilità hanno quando succede qualcosa sul lato della domanda o piuttosto che sulla sua conferma
E a partire da qui per chiedere al al professor Pittaluga una una sua lettura del lavoro che abbiamo proposto e quanto un lavoro di questo tipo può
Proporre una risposta alla domanda che tipicamente viene fatta cioè dopo lunghi periodi di crisi che in progress semplificatrice restano battutista strutturale sulle unità produttive del nostro Paese prego professore gratis
Grazie dottor Colombo innanzitutto un ringraziamento all'Istat per avermi invitato a commentare questo rapporto
Come diceva il dottor Colombo io mi sono occupato soprattutto ecco dobbiamo letterarie ma è stato interessantissimo leggere questo rapporto che ricco
Di di Tatti ma ricco anche di suggestioni e dia indicazione
Un dato in particolare è stato messo in evidenza siano una relazione delle dottor Vicarelli che in quella del dottor Costa
Le mie parte esposizione all'estero dell'Europa e all'interno all'Europa dell'economia italiana
E credo che questo sia il primo punto da qui bisogna partire cioè un'esposizione che è stato detto anche dell'introduzione del professor che egli è quattro volte quella della Cina e degli Stati Uniti
L'esposizione all'estero così rilevante
Da un punto di vista economico espone un sistema
Al alle variazioni cicliche del commercio internazionale
Espone il sistema europeo a grossi rischi di natura geopolitica
Lo stesso in Giappone a un'apertura all'estero estremamente limitata
E credo che pesta situazione come se ricorda in questo rapporto Marco ma come è presente nel rapporto tra maghi debba indurre a un modifiche negli indirizzi di politica economica dell'Europa
C'è stato un punto nella relazione del dottor Vicarelli che ha mostrato come le
Barriere non tariffarie all'interno
Dell'Europa a ventisette siano estremamente rilevanti
Credo che questo sì è un altro punto di pollice da affrontare per sviluppare maggiormente il coperchio interno noi abbiamo costituito l'unione monetaria europea per sviluppare il commercio all'interno di quest'area che tuttavia ci troviamo in una situazione
Di forte esposizione all'andamento del coperchio esterno
Ovviamente questa situazione
Impone delle riflessioni anche su quello che è stato fatto nel recente passato
Io personalmente ritengo che come è stata affrontata la crisi del debito soprano sia stato un errore politico piuttosto rilevanti
Nel senso che quella non mi era una crisi di debito pubblico ma come ha rilevato più volte roba era una crisi di disavanzi dei conti di parte corrente dei paesi del sud dell'euro
Si era verificato una situazione dicotomica in quei Paesi del Nord abbiamo forti a base di parte corrente
E i paesi del Sud forti disavanzi di parte corrente la Spagna non aveva un problema di debito pubblico perché aveva un debito pubblico sul PIL interiora la Germania ma avevo un forte disavanzo di parte corrente
La medicina che è stata imposta è stata quella dell'otto austerità fiscale
Fra i Paesi del Sud e questi Paesi hanno dovuto orientarsi maggiormente all'export sostanzialmente di quanto avveniva in passato nello stesso tempo la Germania ha continuato dei paesi del Nord hanno continuato ad avere forti a un panzer di parte corrente
Questo oralmente stato rischioso dal punto di vista politico perché ha indotto i paesi del Sud a fare manovre io stento a fiscale particolarmente rilevanti
E ha ha rischiato la frattura dell'area dell'euro frattura che è stata composta grazie alla politica monetaria dalla Banca centrale europea ha condotto
Da tre in quel periodo
In questo scenario che è stato messo in evidenza nel rapporto come si colloca l'Italia come ha reagito all'Italia a questa situazione di forte o sterilità fiscale
E qui si vede che l'Italia naturalmente a come sapete un problema di competitività dato dall'andamento dalla sua produttività appunto con la crescita dalla porti unità del lavoro tra il due mila e due mila ventidue la vedete nel nostro Paese molto contenuta
Rispetto a quella degli altri principali paesi europei
Ovviamente non stiamo qua
Ad analizzare perché l'Italia questa crescita contenuta la produttività del lavoro ovviamente la crescita contenuta produttività del lavoro se ripenso la dinamica salariale perché senza varia deve corrispondere opportunità
Ma recitata e del lavoro è chiaro che crescerà poco anche il salario è un Paese di questo tipo
Ma nell'ambito di questo andamento che debba dal due mila al due mila ventidue c'è una frattura la frattura è quella sostanzialmente tra il periodo precedente al due mila quattordici
Quanto la crisi dovuta allo sterilità Pescante raggiunge il suo punto di Fassino e il periodo successivo al due mila quattordici
Sostanzialmente nel periodo successivo al due mila quattordici la proattività la crescita produttività nel nostro Paese le acque il diritto al lavoro e sostanzialmente analoga a quella degli altri paesi dell'area dell'euro
Come
Quali sono le componenti che hanno consentito questa crescita della produttività del lavoro nel periodo più recente abbastanza allineata col resto negli altri principali Paesi vedete che
Sostanzialmente
Mentre tra il due mila e due mila quattordici si accresce la produttività annua era a sostanzialmente lo zero virgola nove per cento
Nel per il due mila quattordici a villa ventidue e sostanzialmente al naso con con la Spagna interiora con la Germania ma superiore alla Francia
La crescita
Da fragilità al lavoro in Italia si associata ad una significativa precedenti profitti d'impresa il periodo successive al due mila quattordici le nostre imprese che avevano avuto permette di conto economico significative lo vedete in questo grafico che sostanzialmente rappresenta i profitti sul valore aggiunto
Sostanzialmente mostrano a partire dal quattordici una forte ripresa
Della profittevole Za del fare impresa
E questa profittevole essa di fare impresa e guidato soprattutto da due aspetti l'accresce gli investimenti
Si accompagna scusate a due fattore la cresce gli investimenti
Ma anche sostanzialmente all'uscita dal mercato d'impresa meno efficienti o perlomeno impresa e che in un qualche modo non riuscivano sostanzialmente più a stare sul mercato
Questo accresce gli investimenti son si vede sostanzialmente guardando i dati spezzati tra il due mila quattordici e due mila diciannove vedete l'Italia quindi a una crescita molto superiore sostanzialmente allineata
Con gli altri Paesi della degli degli investimenti delle industrie sono cresciute del tre cinquantanove in quel periodo erano diminuiti tra il due mila sette due mila quattrocentotré sessantacinque e questa cresce sostanzialmente allineata con quella dei Germania Francia e in inferiore a quella Spagna ma graficamente
Mostrando un ulteriore
Periodo che è quello che va dal diciannove al ventidue si vede che l'Italia converge la linea verde
Sta convergendo come cresce agli investimenti verso la media de Paesi principali
L'altro aspetto che ha consentito sostanzialmente all'impresa e di migliorava proprie efficienza e dovuto al fatto che una crisi del due mila otto ancor più quella del debito sovrano il tasso di default alle imprese questo Paese è stato particolarmente elevato guardate
Il tasso di default dall'impresa è stato particolarmente forte è presumibile che siano riuscite dal mercato le imprese meno efficienti o anche quelle che sostanzialmente operavano nel settore dei non crede cioè non esposte alla concorrenza internazionale in presenza di una caduta non lo manda in terra molto forte
In questo periodo valve mille ottocento due mila a ottobre mila quattordici assistito una marcata riduzione del peso delle microimprese che sono quelli che hanno rapporti rito del lavoro più basso
Questa produttività e cerca tre volte inferiore a quella del grande impresa manifattura e due volte nel commercio
Nel comparto manifatturiero l'acqua per il lavoro impiegato alle micro impresa esce è sceso di circa cinque punti percentuali a vantaggio delle aziende con almeno duecentocinquanta addetti
Nel commercio e diminuite di dieci punti a propormi quelle con almeno venti addetti
Quindi sostanzialmente qui c'è un recupero gli infortuni di produttività dovuto al ridimensionamento dalla quota delle piccole imprese
Naturalmente
Nicola nonostante i guadagni di efficienza del sistema di impresa dopo la crisi finanziaria globale quando il sovrano restano ampi margini di miglioramento di competitività in diversi ambiti un prima di questi ambiti
E costituito dal costo dell'energia e per il Patto per l'Italia rispetto a quella dei principali Paesi da dare l'errore questo
Dipende ovviamente
Dai ritardi nel Paese nelle rinnovabili dalle scelte fatte in passato no
La Pentax salto sul nucleare sostanzialmente
Quindi costo dell'energia vedete prezzi all'ingrosso delle tre i l'elettricità la linea azzurra per il nostro Paese e significativamente più elevato
Per i principali altri paesi europei
Il grado di vicino agli azione alle nostre imprese ha avuto un forte impulso durante la crisi dalla pandemia
Ma si colloca comunque sotto la media l'Europa ventisette lo vedete qui in questo grafico vedete che l'Italia si collocano a fasce interiore alla media come dici dagli azionari prese certamente la struttura produttiva orientata alla piccola impresa del nostro sistema non favorisce questi processi però vi è stato un a forte progresso Pro tutte in determinati ambiti tipo appunto la Claudia la fatturazione elettronica dalle nostre imprese ovviamente gradisce la situazione aumenta all'aumentare la dimensione dell'impresa e lo vedete in questo grafico sostanzialmente la linea rossa mostra che c'è una relazione positiva tra dimensione dell'impresa e digitalizzazione dell'impresa in però e maggior ritardi tuttavia si verificano soprattutto nello spostamento dei big ripete dell'intelligenza artificiale da parte nostra prese
A re in cui sostanzialmente comunque tutti gli scampi membri dell'Unione europea hanno ritardi cioè
Segue guardate alla crescita degli Stati Uniti negli ultimi vent'anni no
è imparagonabile a quella dell'Europa ma è guidata in larga misura dalle applicazioni dalla intelligenza artificiale della digitalizzazione
La diffusione dell'intelligenza artificiale resta limitata quasi all'ottanta per cento aziende non pianifica di utilizzarlo nell'immediato futuro
La robotica rimane concentrata in alcuni specifici comparti manifatturieri come il metalmeccanico alimentarla consentì come plastica qui vedete sostanzialmente che anche in quest'ambito o l'Italia che sostanzialmente la linea nera si trova distante da quella che è la media europea
Nel grafico di peso tre del dette che la posizione migliore se si considera se si esclude la moto motorizzazione dopo alla robotica
E chiaramente prevalente e quindi sostanzialmente in questo caso la situazione dell'Italia in termini competitivi migliora significativamente
La minore in testa di utilizzo di rapporti in Italia largamente riconducibile diversa specializzazione settoriale l'elevato livello automazione di Germania e Spagna ascrivibilità ruolo prevalente che in questi paesi ripesca il comparto automobilistico
La prevalenza di imprese piccole dimensione incide negativamente sulla spesa di ricerca e sviluppo del settore privato
Ma bassa e anche la spesa in ricerca e sviluppo nel settore pubblico
Sostanzialmente qui vedete settore pubblico nel settore privato e ancora una volta l'Italia che la linea nera vedete che si trova in fondo rispetto agli altri Paesi principali
Naturalmente
Avere un sistema produttivo orientato alla piccola impresa
Indurre imporrebbe di a vere un maggior rapporto del settore pubblico nella ricerca e sviluppo
Ma abbiamo una spesa in ricerca e sviluppo anche via parte pubblica molto contenuto sostanza poi vi sono altri problemi per quanto riguarda la ricerca in ambito universitario
Che spesso mancano i collegamenti con l'impresa e quindi sostanzialmente non è detto che questa ricerca abbia poi degli spocchia applicativi
La corte di brevetti al nostro Paese a livello mondiale modestissima
E è sorprendente come la capacità
Di introdurre innovazioni sia a ma molto elevata invece nei Paesi del Sud-Est asiatico appunto come emergeva dalla nuova configurazione del commercio internazionale parte in
Nel grafico dal dottor Vicarelli vedete che sostanzialmente solo Corea del Sud per esempio
Un Paese preminente per quanto riguarda il numero di brevetti
Creati oltre agli Stati Uniti
E l'Italia purtroppo se trova in una zona periferica di questo di questo grafico quindi abbiamo una bassa capacità di creare start up una bassa capacità di introdurre prevede
Conclusioni e chiudo qua gli aspetti di debolezza illustrati non possono indurre ad a salutare misure di policy possono porre rimedio
è chiaro che occorre un'accelerazione processi e tradizione energetiche è chiaro che occorrono forme di sostegno pubblico alla vigilanza in dall'impresa all'uso da parte di esse di intelligenza artificiale
Occorrono misure volte a rafforzare la spesa pubblica e privata in ricerca e sviluppo e a migliorarne l'efficacia questo sempre secondo me
Nell'ambito tuttavia di una prospettiva europea dove ripeto il punto cruciale secondo me dell'Europa oggi e qui si trovò a fronte d'Europa oggi è o mentale la domanda interna e ridurre la sua esposizione alla commercio estero alle pur una rapidità che abbiamo visto dalle relazioni
Nello Tor coste dottor alcuni carrelli che espongono l'Europa e il nostro Paese grazie
A appena ultima slide che ha proposto il professore faceva riferimento a una lavorazione del Centro Studi Confindustria quindi diciamo viene naturale
Ora sentire le riflessioni della dottoressa Pinotti sono appuntato un paio di cose ma molto velocemente la questione della dipendenza energetica
A la questione il robot prende a questo punto dovremmo fare un censimento dei robot oltre che delle imprese presidente
Perché diventa una delle dimensioni che qualifica
La capacità evidentemente di un sistema a punti resta in campo cura transizione digitali a ma nel suo esordio richiamato uno dei passaggi della presentazione del rapporto professore e cioè questa questione della forte apertura della economia continentale europea quattro volte più aperta di rispetto a quella statunitense
Virtù Ugo cinese
Chiedo se la dottoressa Viotti ritiene di partire da qui con le sue riflessioni cioè la questione di un'economia
Così forte così aperta e ma anche aperta dei rischi di vulnerabilità noi in questo momento ancora non sappiamo quello che avverrà sappiamo che la prima mostra della nuova amministrazione statunitense è stata è quella di aumentare i taxi su alluminio e acciaio e per punto noi
Abbiamo cominciato il percorso comunitario poi unitario oppone la Comunità del carbone e dell'acciaio ora ora siamo arrivati a un punto che era veramente inaspettato e e dobbiamo però fare i conti con questo in questo contesto che cosa ci dice dottoressa reo
Allora io partirei diciamo da alcuni elementi un attimo che diano circa il quadro dell'economia italiana perché devo dire che
Su lilla struttura del nostro Paese
Economica del nostro Paese o una missione anche come Confindustria i in parte divergente da quella del professore cioè
L'economia italiana ha fatto un salto straordinario dal due mila quattordici ad oggi
E tutta la debolezza che è stata descritta dal professore non potrebbe spiegare
Com'è che negli ultimi vent'anni l'Italia è uno dei pochissimi Paesi che riesce ad essere con un saldo primario positivo
Che è mediamente pari al all'una e mezzo uno e quattro per cento camping quindi il nostro Paese è un paese che è in grado diciamo di competere attraverso una selezione darwiniana e questo è vero delle proprie imperiese è in grado di competere e di affermarsi sui mercati in test internazionali non dimentichiamo giochiamo qui siamo testa a testa con il Giappone ci giochiamo il ruolo di quarto Paese esportatore a livello mondiale con una differenza però che il Giappone al doppio degli abitanti dell'Italia
E quindi credo che sia anche necessario rendere merito alle prese italiane di quello che hanno fatto negli ultimi anni cambiando completamente
La faccia del Paese cioè esportazioni italiani erano concentrate
E circa dieci anni fa ancora su dai settori non ad altissimo valore aggiunto oggi l'Italia ad esempio esporta cinquantasei miliardi di euro
Di farmaci che un numero impressionante si tratta di splendidi beni ad altissimo valore aggiunto
In cui il contenuto
Di di diciamo di di tecnologia anni per le relative produttive produzioni è alto e quindi ad altissimo compito contenuto ad esempio giubbotti inflazione
L'Italia è uno dei Paesi a più alto tasso di robot utilizzazione volevo globale e questo se voi vedete
è anche dovuto al fatto che l'Italia è un Paese che ha un trend demografico non favorevole e che quindi si è portato diciamo avanti per tempo nell'affrontare questo tema
E a una una portata più ampia quindi anche dal centro studi di Confindustria si sottolinea che ci sarà necessario anche di lavoratori stranieri che però dovranno essere lavoratori stranieri con qualifiche quindi
Il fatto stesso che si riceve fino sì ricerche personale qualificato
Credo che dia l'idea della tipologia de manifatturiera quindi diciamo questa la fotografia di una Italia che è cambiata nel tempo ma che guarda con grandissima preoccupazione oggi a quello che sta succedendo
Se ci mettiamo un attimo da da come dire Chamot anche dall'orgoglio credo legittimo del Paese guardiamo quello che sta accadendo a livello globale
Dobbiamo lanciare un dirigendo Dall'Armi che peraltro stiamo già lanciando da tempo su quello che l'Europa fa o meglio non fa perché l'Europa sta perdendo progressivamente un suo ruolo globale da almeno dieci anni
Abbiamo visto le politiche di diversi presidenti americani degli ultimi almeno negli ultimi tre mandati con toni diversi
Però con un obiettivo unico chi attraverso i dazi chi attraverso grandi programmi massicci programmi di investimento riportare in patria riproduzioni
Abbiamo visto la Cina che nel due mila quindici annunciato il programma investì in China Twenty Twenty Five va
E che ha lo stesso obiettivo obiettivi che in qualche modo sembrano pienamente raggiunti in particolare era impressionante
Vedere come la Cina sia riuscita a diventare veramente insieme agli Stati Uniti il fulcro del commercio mondiale il primo esportatore
Gol prima non Paese manifatturiero a livello internazionale e l'Europa in qualche modo invece ha continuato a non risolve i problemi del suo mercato interno ma soprattutto azzardo a continuare a zavorrare le proprie imprese
Con oneri che gli altri due blocchi non hanno allora come si può per
Pare che poi gli prese europee riescano ad essere competitive con quelle cinesi con quelle americane sì sì sono obbligate a portarsi dietro zavorre di compliance di linee guida da seguire di oneri pensiamo a come è stato affrontato ad esempio il tema della decarbonizzazione a livello europeo ponendo obblighi mentre altri Paesi hanno spinto molto di più sugli incentivi alle proprie imprese
Allora in pochi sanno che ad esempio l'Italia ha investito duecento
Miliardi negli ultimi dieci anni sulle energie rinnovabili quindi il tema del rinnovamento energetico e del percorso fatto nella direzione di una maggiore autonomia energetica è un percorso importante
Però pensare immaginari si possano forzare certe età cancellando ad esempio l'utilizzo di altri carburanti dalla dalla dalla faccia della nuova Europa
è irrealistico e e anche dannoso per per le nostre imprese
Seppur se consideriamo ad esempio
Più un valore che non mente che è il valore il il valore degli investimenti diretti esteri cioè
Gli investitori globali dove decidono di investire fino al due mila diciotto in qualche modo l'Europa era il primo continente a livello globale
Per attrazione degli investimenti
Questo significa che le imprese in Europa erano grado di soddisfare investitori con la loro capacità di restituire in maniera più soddisfatto facendo spetta a quelle americane quelli cinesi
Di dare dei rendimenti
Allora da trecentosessantacinque miliardi di euro del fino al due mila diciotto l'Italia l'Europa scusate si ritrova fuori cento miliardi di euro
Viceversa la Cina si trova oggi a duecento miliardi di euro e gli Stati Uniti a trecentocinquanta
Quindi abbiamo di fronte un divario che entra nel sia un anti la potremmo dire la fuga dall'Europa allora di fronte a questo come prese noi chiediamo una scorsa ma una scorsa importante imponente che dal passato passare attraverso veramente una revisione ad udì quelle che sono state le politiche europee indirizzate alle proprie impresa tutto queste aggravato oggi dal tema di dazi
E sicuramente il tema vera dei dazi
Ci come dice appunto il il presidente Draghi ci darebbe mettere di fronte in maniera più comunità alle nostre fragilità l'Europa assente non riesce a reagire e a capire che poiché le proprie dipendenze non ci sono solo sui temi della difesa ma sono su tanti altri temi che in un mercato chili
Globali che non è più così tanto un mondo di pace ma in cui si cominciano a creare dei dei muri
L'Europa deve essere in grado di fare crescere lì propri intense
E e questo è l'appello che veramente non ci sentiamo di fare all'Europa perché in primis tolga
Tutti egli onere la burocrazia agli obblighi le certificazioni che ha imposto e stai continuando a imporre le proprie imprese
E perché si faccia dire dalle impellenze quelle che sono le politiche che servono e non
Dai burocrati sono bravi a fare tante cose ma la politica industriale va fatta fare alle industrie
Grazie
C'è un problema tra i vari di policy mix evidentemente
L'Europa dobbiamo cercare di affrontare a io la ringrazio veramente di questo intervento e passo la parola Stefano quindi nero che il capo del dipartimento per la produzione delle statistiche economiche
E Vicky appunto
Ci fa una sua considerazione in coppia in conclusione di questo lavoro che ricordo sono appunto nella presentazione di uno dei nostri rapporti principali apre la stagione di presentazione dei rapporti dell'istituto paté Schifano tre operazioni grazie Eugenio tutti scusate non la voce un pochino Balsamo provano a fare Del mio meglio l'amore anzitutto diciamo evidenziare qual è il posizionamento
Del rapporto sulla comproprietà rispetto alla produzione dei dati dell'Istat come ha detto il segretario generale Caviglia Rinaldi commerciale sono quelli più utilizzati
Non solo a livello nazionale ma anche a livello territoriale sono anche quelli più tempestivi i dati sui scambia extra UE escono diciamo prima di tutti gli altri indicatori congiunturali Pola purtroppo sono dati vecchi cioè fondamentalmente il mondo sta cambiando quindi quello che è il messaggio
Principale che ci viene fornito oggi rapporto sulla completa che è stata appunto costruito in modo rigoroso
Sulla base dei dati della statistica ufficiale attenzione che tutto quello che avete visto
Fino ad oggi non sarà così nel futuro quindi è un messaggio di appunto consapevolezza basata sui numeri questo ce lo dicono anche i comunicati stampa abbiamo chiuso l'anno
Due mila ventiquattro con un export che avuto una performances diciamo
Di chiamiamo di difesa della linea quindi diciamo lesbo negli ultimi due anni e non è cresciuto in valore ma ha mantenuto le quote di mercato Cimarelli rispetto alle prime ai principali Hammer commerciali che invece come Francia
E Germania hanno perso abbiamo registrato un grandissimo lancio commerciale che è aumentato quindi diciamo i media comunicano la dinamica dall'asma
Italiano estremamente favorevole Marco legato stampa di gennaio già ci dice che il saldo commerciale negativo quindi fondamentalmente siamo a un punto di svolta
In questo punto di svolta dobbiamo saper cogliere i segnali saper guardare al futuro
E quindi la possibilità cita una prospettiva di lettura molto approfondita che non è la somma dei comunicati stampa della lista ma è una capacità di analisi approfondita e quantitativa di quello che ci potrebbe aspettare come alcuni dei punti di forza
Nel futuro potrebbero diventare dei punti che appunto
Debolezza un tema importante è che noi siamo sempre stato geneticamente un Paese esportatore
La bellezza di questa di questa stanza è dovuta al fatto che qualcuno a Genova commerciava e come stava con gli altri Paesi quindi geneticamente abbiamo esportato la bellezza e
Sport possiamo anche discutere se le repubbliche marinare erano quattro erano cinque c'era anche Ancona ma questo lascia uccidere al presidente che in questo potrebbe essere di parte
Oltre eh lo so per è una tristezza però diciamo cioè la ricchezza la bellezza di questo Paese è costruita sulla esporvi nel capire
Come questo è sport commutare
A fronte di cambiamenti degli scenari globali di dazi sono imminenti quindi bisogna capire quale sarà il riposizionamento ora la domanda è
Chi si deve riposizionare il sistema produttivo sicuramente ma i segnali che che vengono anche da altri Paesi come la Germania Minias un paese è stato
Esporre ed ha trascinato la crescita dell'Italia e della Germania e sorprese aspra lei ha detto in questo momento ci rende non più vulnerabili ma insomma rende la nostra crescita interna più incerta e voi sapete la crescita del PIL dipende dalla componente interna e la domanda estera netta domanda estraneità finora c'era aiutato nel futuro su questo che è un punto diciamo interrogativo quindi il vero
La vera domanda è come continuare a essere un Paese generi geneticamente esportatore potenzialmente bello diciamo con le sfide che ci che ci attendono e a questo punto nelle conclusioni non ne aveva
Del rapporto la vera domande
Qual è la dimensione di scala efficiente per mantenere un'industria
Manifatturiere possibile continuare ad essere un Paese manifatturiero come imprese italiane imprese tedesche imprese francese ognuno isolati questo sono i tedeschi stessi che l'hanno capito hanno detto ci sentiamo un po'come voi italiani
Perché fondamentalmente economia tedesca era il cuore no diciamo era uno degli AB che della crescita mondiale l'Europa sta diventando periferica e quindi da questo punto di vista il riposizionamento va trovato
Un po'tutti insieme come diceva la dottoressa Aleotti quindi in uso alcuni segnali interessanti
Anche sull'argomento la professione degli investimenti in qualche modo ingiusta quattro punto zero ha comunque funzionato è stata una delle delle iniziative che ha consentito un minimo di chiamano in transizione
Diciamo upgrading tecnologico che un altro punto importante che tutto quello che è stato l'allargamento ad Est
Dell'Europa una propria fatto Draghi quindi aver creato un mercato più aperto non ha completamente funzionato no quindi fondamentalmente non siamo troppo proiettati
Sui mercati extra UE perché non riusciamo a sviluppare diciamo il nostro potenziale commerciale e produttivo a livello europeo e segnalo che
è vero che sulla produttività non andiamo bene crede diciamo metaforico che non andiamo bene
Ma risulta non andiamo male c'è purtroppo noi abbiamo un gruppo che ci rende abbastanza competitivi lo stiamo pagando in termini di costi del lavoro contenuti mentre il modello tedesco moderno invece in cui si punta più sulla produttività e in parte su il costo lavoro qualcuno stampe finito non si può più parlare più moda l'italiano il modello tedesco pisana parlare di un modello europeo quindi definire strategie a livello europeo di questo e diciamo pure molte domande troverete risposta nel rapporto annuale
Visto che si aprono scenari grazie
Ringrazio tutti ringrazio i tanti che ci hanno seguito fin qui avevamo oltre cinquecento
Persone collegate per seguire i lavori di presentazione di questo rapporto in streaming
Quindi anche grazie a loro grazie dottoressa Diotti grazie professor vita lunga e grazie a tutti voi e hanno prossima edizione del rapporto competitività arrivederci e grazie