Pietro Ingrao. Il compagno disarmato

Il
Adriano
Come diciamo
Buonasera sì
Un attimo di silenzio e così cominciamo
Questo incontro
Sull'occasione l'occasione la presentazione del libro di Antonio Galdo
Pietro Ingrao il compagno disarmato abbiamo come potete vedere degli ospiti
Grandissimo prestigio
Presidente della Regione Campania Antonio Bassolino seguita alla CGIL Guglielmo Epifani
Paolo Franchi alla mia sinistra editorialista del Corriere della Sera che l'autore del libro Antonio Galdo
Il tema titolo della dell'incontro di oggi
è che cosa resta del comunismo parola diciamo domanda abbastanza impegnativa tanto che poco fa anche un articolo che ha scritto ieri diceva ricordava questo proposito di un grande mandarino comunista che chiamato un giorno esprimere un giudizio sulla Rivoluzione francese
Rispose sono passati appena due secoli e troppo presto quindi diciamo immaginate risponde a questa domanda quindi diciamo io di varia no divario però di varie però o da dal titolo appena appena violino dal titolo ma non prima di aver trasmesso a voi i saluti
A voi che siete intervenuti a tutti napoletani agli ospiti
Che sono qui con noi i saluti di Pietro Ingrao
Pietro Ingrao che ama ripetere
Di non aver mai perso il senso del pudore in un mondo che lui definisce di spudorati con un'immagine credo molto efficace e quindi come dire
Il motivo per cui lunedì non è qui c'è un'icona ma non ama presenziare
Quando si parla di libri a lui dedicati in questo caso è un diciamo in conversazione incontro intervista con con Antonio Galdo
Detto questo
Io mi farò aiutare molto da Paolo Franchi che conosce bene asso del patio come se conosce molto bene la sua Di Pietro Ingrao
E quindi potevano stare su questa diciamo questa domanda che sarebbe qui la risposta diciamo sarebbe troppo lunga scatta
Quale partirà un piccolo dettaglio che dato spunto a Paolo per poi allargarsi sulla figura di Ingrao che sugli la figura controversa di Ingrao che diciamo possiamo dire con la semplificazione non ne ha indovinata e tante forse non è indovinato nessuno nella sua lunga carriera peraltro il grande impegno di grande coerenza ed è questa diciamo e la data in cui Togliatti
A proposito di la feroce repressione sovietica l'evoluzione ungherese Togliatti gli rispose che quei due lupi non li aveva su questa su questo intervento e che quel giorno aveva bevuto un bicchiere di vino in più proprio per
Salutare con
Soddisfazione l'avvenimento ebbene nel libro di Antonio Galdo in grado a contare anche questa frase fu pronunciata da Togliatti il tre novembre del cinquantasei
In altre
Interviste anche radiofoniche in gara o da altre date ventiquattro ottobre trentotto ubriaca punto l'ultima tre novembre
Paolo Paolo Franchi è
è sempre lo stesso bicchiere voi tagliate
Ora però cosa anche oggi si può dire che c'è anche una quarta una quarta data forse e da questo che lo sia possa partire siamo cinquantasei possa partire un po'l'analisi sulla figura di Pietro Ingrao come esce da questo titolo eccome ne diciamo nella storia politica del comunismo e del
La Repubblica grazie grazie se mi passa intanto quella cosa che ho scritto sarò io mi dimentico le date no ma adesso questa storia delle date
Messa così è un pezzo insomma è una questione assolutamente di dettaglio ma siccome io faccio sul Magazine del Corriere anche una rubrica che si chiama dettagli di storia e e i dettagli come dire
Il veleno è nei dettagli del delle vicende mi mi appassionò invece questa storia al di là del suo rilievo voi la dico eh è di particolare forse insomma di particolare interesse ci aiuta a ragionare un po'di Pietro Ingrao sostanzialmente per due motivi
Il primo è che è una storia che si situa nel come per usare una celebre espressione di Ingrao nel cuore dell'indimenticabile mille novecento cinquantasei Ranno
Del ventesimo congresso del partito comunista dell'Unione Sovietica della bionda la destalinizzazione della denuncia
Krusciov Viana dei crimini di Stalin mancheranno
E soprattutto verrebbe da dire da questo punto di vista l'hanno l'anno dell'Ungheria
Ingrao è direttore dell'Unità in quel momento un direttore dell'Unità che fa parte di una generazione che è uno degli esponenti forse più di spicco forse l'esponente più di spicco di una generazione
Come dire promossa sul campo da Togliatti dopo dopo la Liberazione con la costruzione del partito nuovo e da lì che Ingrao scrive un articolo Celebre che è passato alla storia e di cui Ingrao intanto eh l'unico dirigente comunista del quale in un'intervista al diritto nel mille novecentottantasei nel trentennale dell'Ungheria comincio a dirlo un'intervista a Paolo Mieli che allora lavorava
Alla stampa quello è stato cosa che poi mi dice in questo bel libro di caldo e spiega e spiega anche di più e spiegato in profondità quello è stato il più terribile
Rumore della mia ritardare scritto quel ad aver preso quella posizione che si esprimeva in quell'editoriale
Da una parte della barricata io mi ricordo che in quei giorni sull'onda di quell'intervista nel trentesimo dell'Ungheria
Fui mandato a intervistare Giancarlo Paietta c'erano grandi odi insomma certo Ingrao e paglietta non si volevano non si volevano bene anche se c'era un costume una disciplina che insomma queste cose più o meno le tenevano sotto però c'era questo aspetto e mi ricordo che Pajetta gridò questa intervista comparsa sul Corriere e Pajetta gridò contro Ingrao che si pentirà Negredo
Di tutti i colori e disse scritto anche questo siamo nel mille novecentottantasei che comunque Luís sarebbe Luigi han Carlo paglietta sarebbe sempre stato dalla parte dove stava
L'Armata Rossa questo per dire intanto le differenze stava nel cinquantasei ci sarebbe stato
A vita finché ci fosse stato lui che ci fosse stata l'Armata Rossa
Bene in grado di questo è pentito quindi questo è il primo aspetto l'anno il momento particolare Pietro Ingrao il secondo aspetto che rende la vicenda interessante sono i tormenti Di Pietro Ingrao perché di tutti i dirigenti comunisti che ho conosciuta forse non solo comunisti Ingrao
Ed esce anche bene in questo in questo libro questa lunga cavalcata nella sua vita che poi è una cavalcata nel Novecento Ingrao è alle soglie dei novant'anni come del del mille novecentoquindici
Insomma questo è forse il tutti i dirigenti politici che io ho conosciuto per definizione il più tormentato si diceva anche in forma di battuta così cattiva quando ero giovane cosa fa Ingrao ma al momento si tormenta e poi i vediamo dice al quale il quale quale posizione prenda e il mila novecentocinquantasei quei giorni sono giorni sta insomma in cui c'è sicuramente di che tormentarsi questo dibattito sulle date intanto qual è la questione che Ingrao dice
Io ero stato insomma in linea di massima quella era la mia posizione
Da una parte della barricata sbagliata però era quello
Tuttavia a un certo punto quando si profila l'intervento
La repressione sanguinosa insomma della
De della rivoluzione sebbene anche chiamarla così insomma non dire la verità della rivoluzione
Della rivoluzione ungherese e mi tormento mia Rovello vado vado da togli attivato da Togliatti che invece mi dice ma diretti a Rovelli le cose stanno così anzi
Io su questa cosa come ricordavi tu prima mi sono bevuto o un bicchiere di vino in più che da quasi un elemento intanto costruisce una ma la leggenda di Togliatti bevitore perché ne beve uno in più quindi bisogna vedere quanti ne aveva bevuti in in precedenza e in secondo luogo da quasi con il contratto di particolare cattiveria insomma l'uomo perché non era
Insomma può prenderne atto puoi farlo voi sostenete ma
E qui nasce però la questione la questione delle date perché a essendo sempre presente che Pietro Ingrao e sulla soglia dei novant'anni sui giorni avrei delle difficoltà io a dire in che giorno
Ho fatto una determinata cosa e mi sembra normale però insomma Galdo dice
Che lui ci andò il tre novembre cioè quando c'era il secondo il risolutivo intervento
Sovietico a questo punto non nasce su questa vicenda nasce un piccolo caso perché un vecchio compagno ed amico di a di Di Pietro Ingrao che Alfredo Reichlin dice no ma quel giorno sono andato anch'io
Con con Ingrao da Togliatti
Beh che devo dire
In questa storia del bicchiere divino proprio non me la ricordo e mi avrebbe colpito Reichlin e poi io tutti questi tormenti dirà di Ingrao non me li ricordo nemmeno precipitare anzi ricordare si fosse tutti d'accordo allora a questo punto c'è un terzo passaggio un altro vecchio compagno ed amico che Adriano Adriano Guerra riceverò insomma la memoria fa dei brutti scherzi
Forse gli incontri sono stati due il primo e c'era anche Reichlin il ventiquattro ottobre cioè il giorno in cui Ingrao scriveva
Da un prima che Ingrao si mettesse materialmente scrivere nell'editoriale da una parte della barricata il secondo senza Reichlin
Il tre novembre cioè il giorno dell'ultimo risolutivo intervento sovietico
Voi dite chi se ne importa quasi cinquant'anni dopo e invece sono de del giorno esatto invece sono i dieci giorni che sconvolgono i comuni il comunismo quelli quindi i giorni e la questione del giorno e diventa diventa di grande interesse a questo punto si scopre io scopro devo dire del tutto per caso perché faccio una trasmissione alla radio che si chiama Radio tre mondo parlo di questa cosa è una mia collaboratrice una che lavora una collega che lavora in redazione molto brava che si chiama Anna Maria Giordano disse no io ho intervistato Ingrao alcuni anni fa su questa su questa vicenda andiamo a risentire perché a me pare di ricordare tutto uguale il bicchiere di vino Rovello le cose però mi pare di ricordare un'altra data
Il trenta ottobre allora io scrivo una cosa in cui dico va be'sembrano tre giorni qualsiasi invece è molto importante stabilire che giorno mettiamoci d'accordo perché il ventiquattro ottobre intervento sovietico risolutivo è ancora di là da venire e quindi ha un senso scrivere quest'articolo il tre ottobre i carri armati sovietici sono a Budapest quindi a un altro senso il trenta ottobre un terzo senso ancora non faccio in tempo a scriverlo che mi telefona Adriano Guerra che era quello che aveva proposto diciamo la via delle due dei due
Dei due incontri e mi dice no guarda che il trenta ottobre
La data per impossibile del creato perché un giorno storico anche quello è il giorno in cui la direzione del partito comunista italiano processo praticamente di Vittorio segretario generale della CGIL che era quello reo di essersi esposto più di tutti dalla parte degli degli ungheresi continui Sovietici seduta
Drammatica terribile l'umiliazione di Vitoria questa una lunga e complicata storia dico tra parentesi che di Vittorio su cui Antonio Carioti ha scritto di recente un bel libro in tanti empi ti riformisti diciamo della della sinistra italiana sarebbe personaggio figura su cui lavorare scavare molto di più di quanto
Di quanto fin qui sia stata fatto chiudo
Rapidissimamente la parentesi del tutto impossibile che al termine di quella serata dopo che Di Vittorio è stato processato per aver detto per essere stato dalla parte ungherese Ingrao si rechi a casa di Togliatti a dirgli ma che facciamo
Per dare una mano agli inglesi comunque questa questa è la storia vedremo se come quando si risolverà la uso come
Insomma è interessante unicamente perché è la narrazione di un rovello e di un e di un tormento di Pietro Ingrao il primo passaggio fondamentale però è che a parte Pajetta che era un caso limite
Pietro Ingrao tra i dirigenti comunisti della sua generazione è stato il primo a dire e a dire con grande serietà che il cinquantasei fu las più straordinaria se vogliamo usare questa espressione che un'espressione sbagliata ma serve per capirci
La più straordinaria occasione perduta non il mille novecentosessantotto la Cecoslovacchia quelle son tutte cose a seguire diciamo così ma che il mille novecentocinquantasei fu il la vera grande occasione perduta e a esprimere diciamo senza giustificarsi
Perché
Anche questo è un aspetto importante della questione a dire sì io
Ho sbagliato io ho sbagliato in in primissima in primissima persona è quell'orrore me lo sono portato appresso per tutta la vita è una delle cose belle e importanti
Che dice Antonio Galdo
Ingrao Ingrao in questo libro questo credo che sia un passaggio da considerare tu dicevi prima va be Pietro Ingrao è uno che in sostanza che un bel tempo bel caso insomma un grande sconfitto è un grande sconfitto che però ha tuttora un fascino straordinario chiunque io prendo la penna e a scrivere
Mi dispiace personalmente scrivere un'annotazione
Non saprei non non Loverso altre i personaggi di politici va a fare un'annotazione critica una non è una cosa anche molto difficile da spiegare al di là del fascino però ci provo come a dire
E c'è un elemento straordinario di di fascino del del personaggio c'è un elemento che è molto forte perché l'elemento di chi è uno di di di un dirigente comunista che da una parte e rivendica di essere stato tutto dentro una vicenda una storia e però dentro questa vicenda e questo è vero ha mantenuto
Un suo filo di ricerca personale e di di critica e e ha su questo piano e di ripensamento permanente della dell'esperienza che via via si faceva a volte prendendoci a volte no molto spesso non prendendo circa però chiunque Antonio Bassolino ricorderà ricorda come me è molto meglio è molto meglio di me quelle cose Duilio dico dodici il sindacato ma io ti dico quale sindacato tu dici il partito medico quale partito
Tu dici movimento di massa ma io ti dico quale movimento di massa insomma quella o scavare detta così sembra una barzelletta ma quel verbo per esempio che che Ingrao che è un classico del dell'India Isma'come Roma ci sono il cimento come sostantivo il cemento il rovello il tormento ma meno è il cimento diciamo la vera questione e il verbo e e il verbo è scavare ora logicamente per chi non aveva lo dico come uno che ha militato nel partito comunista lungo periti e che poi proprio dalle posizioni di Ingrao è anni luce
Si è ritrovato anni luce lontana però per chi proprio non aveva spirito conformistico
Ortogonalmente insomma una visione autorevoli non ortodossa delle cose l'elemento per cui questo verbo spiegare verbo praticato per davvero spiega tante cose e credo del del fascino come tante cose per chi lo ha frequentato personalmente da ragazzo e questo è molto bello nel libro di di Galdo è questa straordinaria
Famiglia questa Laura questa questa casa
Dietro piazza Borgna questa vita Bannon testimonianza nel senso testimonianza vera non nel senso retorico retorico l'ultima volta che sono andate a intervistare Ingrao lavorare ancora
Viva non stava bene eccetera eccetera
E e per la prima volta c'erano compare una filippina a casa di Ingrao che ci porta il caffè Ingrao è stato mezz'ora già ottanta cinque M. all'epoca
Mezz'ora a giustificarsi con me del fatto che non stando per nulla bene Laura le cose eccetera c'era
La domestica c'era la domestica filippina ma vi giuro non con spirito peloso non so come
Non so come spiegarmi insomma credo di essermi e tutte queste sono cose che contano e lo dico lo dico non non retoricamente l'intellettuale che faceva il comizio si mangiava pane e cipolla con gli edili con cui aveva fatto il comizio
è una cosa che continuo dei ricordi voglio mio una campagna elettorale in Calabria
Mi ricordo la manifestazione sembrava la Corea del Nord segue raffigurazioni appiedati scene
Paesi paese della presi la seduce una manifestazione con Ingrao con tutta la gente che scendeva dalle montagne a dorso passiamo alla metà degli anni Settanta parlo e non nel quarantasei
E tutte le cose che non so quale altro quale altro dirigente comunista avrebbe avrebbe evocato e ne spendo ancora una però Ingrao perché tutto questo non è pura chiacchiera insomma nel undicesimo congresso del partito
Comunista italiano c'è una notazione bellissima che c'è nel libro di Galdo Kent parla di un mondo che dice che mentre Luís scriveva il suo intervento per correggimi Antonino se sbaglio ma cito a mente nella notte con Lucio Magri qui su questo mi posso anche avanzare venire dei dubbi ma ritengo ma ritengo da parte non voglio è una penna scherzo e è però in grado a un certo punto io ogni tanto mentre scriveva una notte questo intervento io ogni tanto andavo sul balcone
Un po'per prendere aria come normale quando facciamo tutti quando scriviamo di notte lavoriamo di notte eccetera
E un po'perché io c'avevo quest'idea che c'era una spia della segreteria del partito appostata da qualche parte ora questa eventuale spia non si sapeva bene voli stava a casa a scrivere un intervento che cosa anche se ci fosse stata avrebbe potuto spiare avrebbe potuto fare dove si sarebbe potuta allocare vista anche la la modesta possibilità tecnologiche insomma che c'erano
Nel mille nove di cui poteva disporre Botteghe Oscure nel mille novecentocinquantasei però non mi sembra un elemento di una mania di Ingrao mi sembra espressione di un cliente comunque il Ingrao pone un problema il dissenso la democrazia eccetera eccetera
Tutti quelli che poi abbiamo conosciuto come i socialdemocratici del PC diciamocela con durezza la verità e chiaramente e si rivelano all'epoca i più stalinisti della comitiva ovverosia negano la
Non solo negano la chance
Che la cosa offre che non vuol dire stare sulle posizioni di Ingrao ma dire che c'è una maggioranza che c'è una minoranza che si apre
Che si apre una dialettica e una dinamica politica che si comincia a fuoriuscire ma non solo non dicono queste poi c'è sempre la giustificazione storica ma in quel contesto come facevano anche se poi alla fine fare troppe contestualizzazione si rischia sempre di finire nel giustificazionismo però detto ciò invece fanno l'esatto opposto iniziano
è una fase buia oscura che è quella che succede all'undicesimo congresso della vita della vita del del partito del Partito Comunista Italiano credo che questo fatto di aver la cosa più dannata non era essere Ingrao era essere degli ingrati gli anni credo perché perché era un destino pessimo perché Ingrao voi
In un mondo di gente dura era abbastanza una Mammoletta diciamo nel difendere i propri uomini le proprie forze
I propri quadri ci sono e sono ve la faccio breve sta parlando troppo ma insomma c'è un'infinità di biografie anche non lontane
Da messo a questo a questo tavolo e devo dire che che che parlano che parlano in questo sta ecco questo è tutto quello che parla in favore di Pietro Ingrao se mi è consentito perché un'ultima trenta secondi perché l'ho scritto sul Corriere del Mezzogiorno lo penso lo penso davvero Ingrao fa una riflessione molto importante perché lui dice
La doppia cosa io sono stato con i tanti dice Ingrao e quindi con un movimento di emancipazione con un movimento che ha cambiato la vita insomma si batterà perché la gente
Come dice Luis diritto di mangiare crescere istruirsi quella che è la storia vera di emancipazione del movimento però la parte in cui ero io mentre faceva questo si portava dentro
No una cosa che nel suo atto fondativo che non è il tradimento dell'atto
Dell'atto dell'atto fondativo per dirla con una formula ma rapida per capirci Stalin già stava dentro la Henin
Il nodo della violenza non è solo la violenza con i conti verso i conti o farà affermazioni molto
Molto importante di questi tempi le fa anche Bertinotti mi pare che Ingrao le faccio in modo più ricco e più più vissuto anche anche per ovvi motivi di biografia generazionali eccetera di quanto faccia anche Bertinotti che pure fa una riflessione importante che io non non sottovaluterei tutto questo secondo me è importantissimo io
Mantengo ma qui questo non c'entra niente come sia fatto un neo comunismo gandhiano io fatico a a immagina ma forse perché modesta la mia
Strumentazione intellettuale non so come sia fatto
Però questo può essere un problema mio che non ha alcune alcun alcun rilievo la discussione mi chiedo una sola cosa una sola cosa che è quella che chiedo lui dice ripercorre lì il suo addio insomma no me la ricordo quella riunione alle Frattocchie lui lascia i DS qui non c'è più nulla da fare non aderisce neanche a Rifondazione e così via eh
Un addio che in realtà implicito era fin dai primi atti della svolta credo che sia andato Antonio con Reichlin Alario porto vi era in Spagna quando Occhetto annunciò la svolta
A cercare di convincerlo eccetera io mi chiedo se tutte queste riflessioni questo tormento questo scavo eccetera eccetera
Pietro Ingrao anziché trarne
Diciamola il motivo per dire per ritrarsi non ritrarsi dall'attività intellettuale non ritrarsi dalla politica perché non ha mai fatto non lo farà finché vive questo Pietro Ingrao ma l'avesse messo non perché quello che sa essere la parte dominante ma con un aspetto forte importante
Della avesse messo come dire a a disposizione politica attiva
Del suo partito della della sinistra italiana ecco io che s'non sono d'accordo quasi su nulla non vorrei che il mio ragionamento avesse fosse fuorviante su questo aspetto con le cose che dice che dice Ingrao da giovane lo sono stato insomma non è questo il punto
Beh se queste cose fossero state messe
Dentro questa la svolta e poi tutto quello che gli ha fatto seguito io credo che forse la storia della sinistra italiana che diciamo la verità molto stentata politicamente e culturalmente non apro questo capitolo che a tutti credo
è abbastanza noto forse forse avrebbe potuto essere
Diverso da
Migliore la finisco qui vi ringrazio
Ringraziamo ringraziamo Paolo Franchi anche perché mi ha rubato la domanda che io mi preparavo a fare non voleva al presidente Bassolino perché non aveva benissimo perché abbiamo parlato di dare do Prado cinquantasette ha fatto riferimento anche sessantotto ci vorrebbe cinque non è presentabile ci sono varie validate importanti nella storia
Personale e politica di Ingrao c'è una che risponde all'otto novembre mille novecentottantanove quando come ricordato tu
Antonio Bassolino Alfredo Reichlin inviati da Occhetto si presentavano porto dove arrivava Ingrao reduce da un viaggio in Spagna
Ma per questo fatto che c'è sempre RAI quindi mezzo errori se valga per forse complicata dice scusa scusa non ho mai
E i per convincerlo a Ò a fare gol poi confessionale pidiellino epici diventa PDS in grado ha già fatto sapere che non avrebbe aderito era un ultimo estremo tentativo di convincerlo
Che non riuscì come Ando presidente
Forse questo su altri sono loro mentre sta tirando viene aspettano non sa fino a quando rimasto
Sì io vorrei
Innanzitutto prima di esprimere una opinione
Sulla vicenda
Della svolta di Occhetto
Fare anch'io qualche considerazione su Pietro Ingrao ed in primo luogo ringraziare davvero molto Antonio Galdo per
Per questo libero
Che ha scritto
E
La prima cosa che mi chi mi viene il in mente di dire con il cuore che la domanda che Antonio Galdo rivolge un attimo fa Paolo fra che
Che cosa c'era e c'è di tanto singolare in Pietro Ingrao
Io rispondo per esempio il tuo libro
Una personalità tale ecco adesso
E
Che stimola
Antonio Galdo a fare una cosa come dire
Di questi tempi apparentemente fru fru loro fuori moda se vogliamo dirlo in questo modo no Pietro
In via appartato quasi novant'anni
Perché viene questa curiosità
Perché il fascino è davvero molto grave
Il fascino che prendeva e ha preso molti giovani per intere generazioni
Il fascino che prende anche chi non è più giovane e che magari su tante questioni la pensa in modo anche
Diverso da Pietro Ingrao
A ripercorrere una vicenda in qualche modo straordinario ed io di questo voglio davvero il printer razziare a Antonio Galdo illiberale Uhl è un lungo viaggio
Un viaggio nel Novecento nel PC nella vita e nell'azione Di Pietro Ingrao
E perché non lo alle letto ancora il libero
Per me è di grande interesse anche perché sotto forma di dialogo non N e un'intervista con Pietro Ingrao né una biografia scritta dalle sta lo e anche singolare la forma
Ed io su in grado voglio fare in modo anch'io molto essenziale come già fatto a Paolo Franchi alcune considerazioni
Soprattutto anche per chi essendo giovane molto giovane
Ha conosciuto poco Pietro Ingrao nel corso dei decenni che ormai sono alle nostre spalle ma la prima cosa che mi ha colpito Sempre e mi colpisce ancora
Pietro Ingrao è stato ancora ma è stato quando faceva politica attiva
Uno dei dirigenti più impopolari della sinistra italiana più straordinariamente popolare
E certo
Adesso che si discute molto di primarie di elezioni dirette se nel PTCP allora
Si fosse si fosse ci fosse stata una elezione diretta e popolare del segretario del partito
Per non dire se ci fosse stata una direzione del segretario aperta anche ai non iscritti cioè primaria ICI
Per dire
Che è stato uno dei dirigenti più popolare
E per chi lo ha sentito mai
Uno dei dirigenti più straordinari in piazza
E credo che tanti hanno cercato di imparare
La passione uno o c'era dentro essa esprimerà o non ce la fa ma la tecnica oratoria
In piazza
Nelle grandi assemblea Pietro Ingrao e è stato un
Un maestro straordinari da questo punto di vista tanto che
In alcune situazioni delicatissime
Fosse e infortunò oppure fosse in disgrazia nel PC
Era Pietro Ingrao
Che
Veniva mandato Reggio Calabria parlare in piazza dopo i moti di destra
Solo lui poteva andare
Era Pietro Ingrao che veniva mandato all'Aquila in una straordinari manifestazioni di piazza dopo la rivolta della Regione sulla sede della del la peggiore
Rapinatore in grave chiamavamo
Da queste parti in alcuni momenti delicatissimi della vita e dell'Italsider
Ora tanto
Se c'era un grande problema operaio
Straordinario il dirigente popolare
E con alcune
Caratteristiche parliamo oggi di un'Italia che non c'è più
Ma ma insomma
Caratteristiche straordinari è un grande punto di riferimento dirigente molto popolare
E di uno scrupolo
Impensabile per chi non lo ha conosciuto non c'è da guaio più grande lo dico scherzosamente
Guai più grande che
Invitarlo
Avvenire Annapolis o in Campania per chi era come me all'ore per lunghi anni dirigente segretario del partito
Perché significava
Oltre che come era costume nostro allora interessarsi delle più minute questioni organizzative ma significava sobbarcarsi al vederlo un due tre volte
A mandargli uno due-tre appunti e poi scavando
A Aida approfondire sempre di più le questioni a discutere
La preparazione di un discorso di un un intervento Di Pietro Ingrao
Era una costruzione
Impegnativa culturalmente intellettualmente
Molto anche formativa e impegnati
Infine sono molto d'accordo con una e mi fa molto piacere che sia stato Paolo Franchi innanzitutto a farla
Infine dirigente popolare Grande Punto di sia riferimento serietà incredibile
Infine io questo sì e dove si ma Pietro Ingrao e è stato
Per tutta una lunga parte della sua lunga vita politica
Un grande innovatore
Io così quello vissuto
Nella Sintonia
E poi nelle differenze che si sono venute ha creato
E anche le differenze perché
Anni io avviso siamo discutendo e e dissidi
Discuterebbe discutiamo a distanza in questo caso ancora meglio sì sei Pietro fosse qui ma poi io so come come fatto bisognerà informarlo puntualmente di Tocai marce so bene
Di tutta la discussione che abbiamo qui di modo da continuarla per riprenderla in tante forme Elia in tanti modi per Ingrao è stato un grande innovatore
In primo luogo dal pur in un punto delicatissimo per un partito comunista
Sulla libertà discussione subisse città
Undicesimo congresso
Mille novecentosessantasei
Undicesimo congresso del PC quando cioè ora insomma quando ora ma allora era
Inimmaginabile ma forse se posso fare un esempio successivo si capisce meglio
Mille novecentosettantotto
Parlo
Dire dodici anni dopo tre persone Claudio Petruccioli chi parla
E Bruno Ferrero
Petruccioli
All'Unità
Io segretario regionale del Pci qui
Bruno Ferrero segretario regionale del Pci in Piemonte fanno tre interviste a Giampaolo Pansa a Repubblica la mia sì intitolava maggioranze e minoranze dentro il PC
Convocazione di urgenza della direzione del PC allargata ai segretari regionali e messa sotto accusa come se fossimo ancora
Hai gli anni cinquanta dei tre dirigenti
Mi fermo qui risparmio a me stesso le modalità alla riunione come come si svolse
E dico solo che io cercai di dire all'amico Bruno Ferrero
Che
Non veniva dal pc e che quindi conosceva nemmeno i meccanismi interni che si si trovò sbarre strato cerca di di di gli
Non fare assolutamente l'autocritica che sei fottuto cinque minuti
Bruno non ce la fece a sentire il mio consiglio e mentre io non cambiai di una virgola l'intervista e anzi ebbi perfino un atteggiamento quasi disfida
Verso chi pronunciava all'atto di accusa nei nei confronti vostri Del Gaudio morire
Mi sentivo anche rispetto a Bruno più forte di un rapporto consolidato con il battito qui Bruno si fece l'autocritica e pochi giorni dopo non era più segretario regionale ci
Perché i furbi immediatamente subito dopo destituito sul campo sto parlando di mille novecentosettantotto quindi in si immagini
Cosa vuole dire in quel congresso quando uno dei dirigenti più popolari e più amati del PCC si alzò a dire quelle parole poche parole
Che fecero scandalo
Quindi grande merito anche serie
Pietro Ingrao a mio avviso poi sbaglio
Quando ci fu la vicenda del Manifesto
A non essere come lui stesso riconosce coerente con quella battaglia fatta nel mille novecento sessantasei e voto a favore
Della radiazione del Manifesto parliamo ora al di là
Delle questioni di merito
Ma a parte parliamo però di un grandissimo tema
Quello della libertà interno e perfino del diritto di organizzarsi in un partito anche in un partito comunista grandissimo tema allora e però Pietro Ingrao
è stato il primo
A dare battaglia su questo
Pietro Ingrao è stato anche tra i primi
Allora
Pensare molto sui temi della riforma dello Stato in delle istituzione ora io sottolinea col alcune di di queste questioni perché al di là delle differenze che ci sono oggi dobbiamo stare attenti a non fare un corto circuito con il passato
Pietro Ingrao ha avuto importanti elaborazione sulla riforma dello Stato e delle istituzioni
Regioni per unire
Scriveva su critica marxista alla fine degli anni sessanta è stato il primo esponente del PC a diventare Presidente della Camera
E a fare il presidente della Camera
Garante nelle opposizioni e spesso a litigare
Con la maggioranza che lo aveva espresso per stile istituzionale perché il presidente della Camera dovesse il Presidente di tutti ed in primo luogo essere garante delle opposizione mi permetto via
Ricordare
Alcune
Di queste questioni come
Sui temi anche del rapporto come Lei socialdemocrazia poi Pietro secondo me su questo ha avuto un andamento alterno e negli anni successivi
Si è e spesso anche in tutt'altro modo quando
C'è stata la vicenda di superamento del PC
Ma il centro riforma dello Stato Di Pietro ingrato era quello che aveva iniziato un dialogo internazionale alcuni centri studi delle principali socialdemocrazie europee
Allora sottolineo perché a a me sembra doveroso e per comprendere meglio io e tutti quanti di del perché di un fascino straordinarie di uno straordinario punto di riferimento infine i problemi i limiti e gli errori
Da dire a mio avviso proprio per il rispetto e per quello che mi riguarda l'affetto
Che si deve e che continua a Pietro Ingrao
Il cinquantasei
E e l'errore in maiuscolo come
Dice Pietro
E al tempo stesso il coraggio e la forza di dire anni dopo sì anni dopo
Io ho sbagliato il grande errore della mia vita
Non badiamo non
Allora il contesto è fatale
Amanda almeno ora ma la stessa persona io sono più dell'interpretazione di Adriano Guerra
La stessa persona che scrive
Anch'io penso che è un secondo incontro conto gli atti
Il e dopo quello che era già successo per giorni e Johnny e dopo avere scritto perché quando si scrive da una da una parte della barricata
E si scrive da una parte della barricata in quel momento si scrive anche
Con convinzione
Tanto che perciò dopo il dolore e più grande l'errore è più grande ma e Pietro Ingrao che parla del cinquantasei dice io ho sbagliato il grande errore della mia vita
Non cerca giustificazioni il mondo di allora
Posso ricordare un altro episodio e lo faccio con la persone diversissime rispetta Ingrao
Va bene in tanti anni dopo neppure sessantotto
Ma io ero giovane membro della direzione del PC
Ho avuto per me è per me quello che ho consigliato allora un un fatto straordinario di entrare giovanissimo in direzione e di sedere a c'erano posti fissi allora la di direzione quando entrai tanti anni fa
Era di diciannove più due membri di diritto in ventuno
Non le assemblee popolari che poi ci sono state anni è i anni gli alti e anni dopo io quando sono entrato sedevo tra Umberto Terracini e Paolo Buffa
Ed era ancora la direzione nella quale c'erano da Luigi Longo a Colombo a tutti tutti tutti i tutti i grandi vecchi ancore
Da Annan Agostino Novella a tutti bene
Parlo dell'Afghanistan
Siamo o
Nel settantanove
E io intervengo in modo anche astro
E ancora nel settantanove autorevolissimi dirigenti
Del PC
Di matrice molto diversa da Pietro Ingrao
Direttissime i sul piano delle politiche economiche e sociale e delle riforme internet in Italia si alzavano gli sbattendo il pugno sul tavolo migliaia e migliaia e miglia potevano dire caro possono io il mondo era diviso in due non da una parte della della Barilla indurre
E o si sta da una parte o si sta dall'altra parte noi stiamo dalla parte dell'Unione Sovietica
Se non sia giorno sulla straordinario rinnovazione per per la per tante per tanti aspetti e che su queste questioni della collocazione internazionale per ragioni di generazione istoriati agli
Dissidio però so parlando
Della della fine degli anni Settanta dell'Afghanistan per dire come
Come è complessa la storia di un grande organismo come il PC
E di non finire ed infine per la verità
Quando andammo io ed Alfredo in questa sapevamo già impossibile missione
Decisioni già prese avrebbe lui sta lui stava lui stava in Spagna perché io e Alfredo
Eravamo amici storici dichiara di via io Alfredo Bruno Da Rin Tin leggiamo insieme come siamo propellente di Occhetto insistette no piegate bel dire sempre come l'ha fatto
A stava in Spagna Occhetto gli telefono il ticinese di non esprimersi prima di rientrare in in Italia Pietro Ingrao rispetto questo mi disse una parola in Spagna quando veniva quando quando civile
Era già incalzato nei nemmeno ecco noi mantenga la solita gentilezza argomentando eccetera
Siamo stati alla all'aeroporto lì poi disse ci penserò ci aveva già pensato ovviamente continua continuo a pensarci avrà visto li prime dichiarazioni di Occhetto il primo illa illa primo testo e li fece quello che io penso che oltre che una scelta politica o più che una scelta politica Estate il cui fondamentalmente una scelta insiste inizia lo dico di in questo modo
Tali esistenziale
Sì sì sia sia potrebbe usare in questo caso la frase di suo grande in Taboni antagonista interno al pc fece soprattutto una scelta di vita
In qualche modo sul nodo del superamento del PC
E credo che il Luís conto molto anche il modo in cui era avvenuto e per
Però io penso che dobbiamo sapere
Che per come era fatto coda tipici
Per come era fatto il PCR ora qui abbiamo hutu opinioni differenti e lei ha lei lei passioni
Si sentono ancora su quel nodo ma è evidente che le le di
Anche qui pregi e di fare ma insomma
Uno come Achille Occhetto ecco che poteva
Poteva fare una operazione
Come quella
Questo per quello che i migliori Chi Minh Via che mi riguarda ludico non in termini critici indicativi verso
Penso che dobbiamo abituarci tutti a sapere ha pagato un prezzo un prezzo pesante enorme anche law ecco ma dice io io penso ci sia stata molto in Pietro anche questa città infine davvero e concludo tra i motivi del suo fascino è indubbio hanno contato anch'l'assoluto disinteresse personale
Essere essere essere ingrati anonimi in giro ha sempre significato sapere
Che sarebbero successi why
Essere in realtà incide nei diversi livelli
Una famiglia straordinaria
Una famiglia straordinaria Laura le figlie il figlio straordinaria
Uno stile di vita
Per chi è stato in quella casa di via Ugo Balzani numero sei
Dietro piazza Bologna
E poi la persona
Lui il suo modo di essere la sua generosità il suo aprissi agli altri ecco sono
Tutte queste e tante tante ragioni che consentono di allora vedere nei limiti e errori indubbi ma di riconoscerne il valore straordinario e di guardare all'uso sempre per quello che mi riguarda con grandissimo affetto
Antonio Antonio che il mettete in quanto come devo fare una domanda fa esce al presidente
No siccome
Chi sono debitore di questa domanda perché hai parlato con grande passione ovviamente lo hai fatto innanzitutto per Pietro Ingrao ma credo che l'hai fatto anche in omaggio Chiti ascoltato e siccome ai molti difetti ma non ti appartiene alla categoria dall'opportunismo sei un un uomo politico che ti sei sempre speso con grandissima limpidezza e con grande aperture grande generosità avvolto lo posso chiedere
Se tu fossi rimasto in Graja hanno saresti diventato quello che se io oggi un grande dirigente dalla sinistra italiana
Io sono grato ad
Per tante cose che ho imparato capitolina
Adesso dico qualcosa
Io personale insomma
Penso ad un certo punto
Di aver imparato anche a parlare in piazza a parlare in piazza diciamo non male
Di essere stato
E di essere uno dei dirigenti del PC prima e che la sinistra italiana oggi
Carey e può parlare in una grande piazza
Sono sono grato a Pietro di di questo per me è stato tra l'altro anche dal punto di vista personale una grande scuola è stato un modo per vincere qualche problema che ho avuto
Fin da bambino che a volte
Mi scatta ancora il parlare in pubblico il parlare in piazza il e il parlare in in un certo modo premi è stato una grandissima scuola
Da Pietro Ingrao io ho imparato ragazzino a essere il critico
Verso l'Unione Sovietica e i Paesi dell'Est
Tanto che uno dei punti di differenza se posso dirlo io non sono mai stato un Corbascio Uliano
Ma per la semplice ragione che ho sempre pensato che il treno fosse già passato
Molti anni
Io ho sempre pensato
Che ci fosse
Lo facevo da sinistra
Ma una il riforma abilità di quelle esperienza
Del regime sovietico ed il regime dei paesi dell'Est
Da da Pietro Ingrao ho cercato dire imparare quello che secondo me è un è un fatto molto i importante una insomma il cercare di sapere vide un rapporto popolare
Popolare
Oggi Massa di massa ecco quello che Di Pietro dice io questo lo avverto su di me io non potrei mai stare
Io in un piccolo partitino
Solo costituzionalmente refrattario
Non poté faccio io ognuno recidive io sono sempre stato nel PC e poi in quello che è nato dal pc non avrei mai potuto stare in un in gruppo
In un gruppo estremista anche nel mille novecentosessantanove quando a differenza di Pietro a Roma io a Napoli il Petrali il partito potato contro la radiazione del Manifesto
Si poneva il problema
Se è uscire
Dal pc farsi cacciare
Ho restare dentro personalmente non ho mai avuto alcun dubbio
Sul restare nel PC facendo battaglia proprio che bisognava stare con i tanti e i tanti e per me sarebbe stato inimmaginabile stare fuori di un grande partito popolare e di massa
Con
Un piccolo gruppo
Quindi mai nessun dubbio su questo poi secondo me
Pongo dico per quello che mi riguarda con con l'affetto che ho detto dopo la vicenda di nel superamento del PC
Pietro a politicamente come riguardato
Alla sua esperienza
E non si è posto più comprensibilmente il problema che si era posto per tanti anni e tante volte di essere anche dentro il PC secondo me più con tutti i limiti di radio ma più avanti gli attori nella elaborazione nell'inoltrarsi su terreni nuovi
E qui
Ci sono state e ci sono differenze il percorso di opinione di elaborazione
Non Mutolo per quello che mi riguarda
In me e penso che in Pietro di un milligrammo un rapporto fatto anche di grande effetto
Grazie ancora Bassolino rimasero in parte inevasa la domanda che ha fatto fra anche su
Se Ingrao ed altri come Ingrao si fossero sporcati demanio sarebbe cambiato in questi ultimi quindici anni la storia la sinistra italiana primo meglio di adesso sta resiste meglio adesso
Sì rito chilometro mentre segretario Epifani
Quanto all'epilogo del libro ce lo conserviamo alla fine
Intanto credo che valga la pena di di osservare che sono pochi personaggi politici che invita sono oggetto di una biografia anzi io ne ricordo praticamente altri due
Questo cosa vuol dire che non solo si tratta di un personaggio importante ma si tratta di un personaggio sul quale si ritiene di potere già oggettivare il suo contributo dato alla storia del proprio partito del movimento operaio della sinistra italiana
E in più che si tratta di un personaggio importante
E aggiungerei di un personaggio molto amato
Io ho ancora negli occhi nella credo penultima grande manifestazione sulla pace che facemmo a Roma
Quando in grado su un motorino
Viene accompagnato
Davanti allo stadio
Di Caracalla dove si svolgeva l'atto finale di questa manifestazione lui viene portato sul palco
Viene accolto da un applauso infinito e se guardavi il suo volto vedevi il volto di una persona che ritornava quasi bambino nella sua straordinarie innocenza
Divisione del pacifismo integrale contento
Come se da quella folla lui ricevesse non soltanto un segno di rispetto ma anche di consenso a quello che l'UI soprattutto negli ultimi anni sul terreno del rifiuto dalla non violenza è venuto costruendo
Se però si guarda la sua vita un po'dal di fuori come per esempio posso farlo io
Io devo dire che la cosa più caratteristica
E poi ci deve portare a una risposta
E come si concilia un apparente paradosso
Con la forza dell'amore che quest'uomo rappresentato e rappresenta per milioni di persone nel nostro Paese
Perché dico paradosso perché se si guarda la sua vita dall'inizio
Della sua realtà i primi anni della sua milizia politica e giornalistica
Il suo arrivo nella direzione nel vertice del PC le sue battaglie fatte dopo si scoprirà che Sam c'è un paradosso apparentemente inspiegabile
Perché è un uomo di grandi paradossi nella storia anche del gruppo dirigente di PC nelle biografie personali non c'è un'altra persona
Che su di sé assuma il Complesso degli elementi paradossali che a prima vista sembrano quelli determinare io ho provato a scriverne qualcuno per per provare a spiegare che cosa voglio dire
Innanzitutto
Ingrao nasce in una realtà
Della provincia laziale
Sostanzialmente segnata dalla piccola e piccolissima proprietà contadina un mondo totalmente diverso dalle fabbriche dalla classe operaia e anche dalle lotte braccianti si forma in una famiglia di piccola borghesia
E i suoi primi interessi sono sostanzialmente di carattere umanistico
Il cinema una parte della letteratura più ancora cioè dell'impegno politico se posso dire un impegno civile attraverso questi grandi amori che poi lo accompagneranno in tutta la propria vita
Matura le sue scelte politiche soprattutto dopo la guerra di Spagna in modo particolare
Approda alla sua scelta durante gli anni della Resistenza ma non è del gruppo dei dirigenti comunisti di Roma e del Lazio uno di quelli che ha fatto la Resistenza in maniera forte in maniera esplicita
Si trova solo trent'anni a dirigere l'unità
E quindi come tale ad essere immediatamente chiamato nel vertice del Partito Comunista Italiano
Senza avere alle spalle ne ha una preparazione politica storica ne ha un rapporto con le masse o con la Resistenza che altri suoi compagni e compagne di avventura invece avevano
Lui diventa un punto molto presto di riferimento delle masse operaie
Lui e Amato
Se io penso alla storia della della funzione dell'in gravissimo della sinistra sindacale in CGIL Bruno Trentin e Sergio Garavini solo per dirne due
Che richiamo una realtà soprattutto di presenza operaia forte che vedi l'Ingrao nelle sue battaglie un punto di riferimento
Ma lui veniva invece da quell'altra esperienza
Non solo non certo punto sembra un grande teorico ma se guardiamo quello che ha scritto lui ha scritto relativamente poco
Anche su campo teorico storiografico o di approfondimento dottrinario sì c'è un libro importante primo grazie ma se ce n'è un altro sulla terza via riguardate come curioso riferimento la terza via quando lo usava Luís
Era la terza via tra comunismo e socialdemocrazia oggi che si usa terza via invece una terza via tra socialdemocrazia e modello democratico
Non solo
Lui e un uomo sicuramente che piace alle masse al popolo che parla bene in piazza e il meglio di se lo da su uno scranno istituzionale su questo credo credo le cose che dice Antonio sono assolutamente corrette
Il suo ruolo di presidente della Camera è un modello secondo me insuperato di capacità di gestione di uno dei grandi rami dei due rami del Parlamento sia nello scrupolo e attenzione alle forme che vuol dire quanto aveva poi incamerato di procedure rispetto della democrazia formale sia per quanto riguarda il rispetto che si deve alle minoranze di volta in volta che si formano in Parlamento
Non solo
Lui è l'uomo dello strappo dell'undicesimo congresso
Ma come è stato detto nel cinquantasei scrive
Con quell'articolo da una parte della barricata dove ognuno pensando Ingrao oggi pensa che la barricata di cui lui fa riferimento sia quella degli insorti che lottavano per la propria libertà autodeterminazione non quella del più forte
Lui contribuisce alla radiazione del manifesto poi dopo dirà sono grandi errori
Ma guardate l'uomo del dissenso che rivendica orgogliosamente il pluralismo il dibattito libero delle idee in due passaggi cruciali lo fa questa scelta non solo ma c'è qualcosa anche dopo perché Luís esalta la rivoluzione khomeinista
E la esalta naturalmente contrapponendo la al peso avuto dall'imperialismo americano ma non cogliendo già all'inizio quei grandi difetti che aveva la rivoluzione khomeinista
Soprattutto per quanto riguarda rispetto delle libertà individuale col sistema di parità tra tra uomo e donna oppure l'assenza di laicità dello Stato teocratico che si andava
Che si andava a costituire
Lui è l'uomo che fa anche qui è stato detto giustamente una scelta di vita del primato dell'impegno tutto politico
Però contemporaneamente tra i dirigenti della sinistra comunista e Novo e l'uomo che ha più spazi anche per scelta personale nella sfera del privato
Il suo amore per la poesia non è un amore astratto
Pietro Ingrao scrive e ha scritto continua a scrivere poesie
Ha un'idea della sfera intima sentimentale delle scelte delle soggettività delle persone come pochi dirigenti di quella tradizione di quel e di quel portato culturale hanno avuto dentro di sé
Quindi se si guarda così dal di fuori questa storia si vede come una storia costellata da parenti contraddizione apparenti paradossi che naturalmente scandiscono i momenti della sua vita che ha che accompagnano un secolo le sue scelte
Fra qui mi pare che si ponga la questione
Di fronte a questi
Curiosi paradossi come
Che questa figura si staglia con questa forza
Com'è che così amato com'è che visto come punto di riferimento come e così rispettato dagli avversari com'è che ha lasciato così tanto
Che cos'è che segna la forza di questo personaggio la sua unicità
Io penso d'avere una risposta non pretendo che sia naturalmente quella giusta ma la mia impressione è che la forza derivi sostanzialmente dal modo con il quale Ingrao attraversato questa storia e con le caratteristiche che ne hanno segnato il suo ruolo e anche lo sviluppo delle sue idee
In sostanza l'un l'attraversato come come uomo solo
Come uomo che fa le scelte
Che capaci di riconoscere se anche dopo gli errori come uomo che non è un uomo di apparato non è neanche un uomo di corrente anche se molti si rifanno a lui da questo punto di vista assomiglia un po'anche a un altro grande personaggio della sinistra italiana Riccardo Lombardi un altro grande personalità
Che ha amato e stimato sia pure diverso naturalmente per formazioni origine caratteristiche che però è stato sempre stimato dei per il suo contributo personale individuale libero
Dagli schemi dalle convenzioni e dalle convenienze
E dalle opportunità del momento
Non solo
Ma lui ha individuato come l'uomo che ha resta fedele a una bandiera
Un uomo che fa del comunismo quasi dei secolarizzato idolo e degli storici Zandonà una bandiera che si eleva a religione assoluta
Ha grande obiettivo dei figli grande tema vorrei dire quasi religioso metà religioso in cui incorpora quasi un bisogno di una verità assoluta di un fine assoluto
E allora quest'uomo che attraversa così solitario nelle grandi scelte anche nei grandi battaglie nelle grandi passioni questa storia
Che lei affronta che fa errori che riconosce questi errori che però mantiene questa diciamo fiducia quasi vorrei dire
Anche oltre la logica e oltre il giusto in questa storia tolta e spogliata da tutto quello che di questa storia se internato nei processi politici e storici di questo dopoguerra
Acquista il valore di una persona in qualche modo molto particolare e molto unica nel panorama italiano e qui secondo me si trova una parte consistente del perché malgrado questi paradossi l'uomo rappresenta così tanto per molto
In più e bisogna dirlo con forza accanto agli errori
Ingrao ha fatto e ha ha contribuito in maniera molto molto importante nello scegliere alcune grandi questioni che ancora oggi sono parzialmente risolto
Io credo ad esempio che il suo lavoro il suo contributo i temi della riforma istituzionale della sua importanza
Nella vita del Paese solo oggi a distanza di tanti anni si possono cogliere nella loro importanza
Non solo per le cose che diceva Antonio ma anche per una cosa in più perché per Luís
La riforma istituzionale il rafforzamento della vita democratica del Paese della partecipazione della costruzione dal basso della difesa di queste forme di autorganizzazione si saldano e diventano probabilmente se ci si riflette la cosa più moderna il contributo più moderno che Ingrao danno alla storia della sinistra soltanto che Ingrao dalla storia della democrazia italiana
Alla storia della Repubblica italiana questo è il terreno sul quale Luís uomo di parte di grandi passioni per le cose che dicevo prima quasi metafisiche diventa invece una persona che da alla storia dei problemi dei processi da transizione democratica
Una grandissima contributo e anche la stessa idea del governo costituente che pure si è prestato si presta ha tantissima obiezioni se la si legge bene in realtà è una proposta di una forza straordinaria
Perché è evidente che il Parlamento e l'Assemblea costituente lo strumento principale ma nel governo costituente c'era per lui l'idea che bisognasse fare in maniera by partisan
Le riforme istituzionali e il sigillo di questo veniva raffigurato dal patto di governo che legava le grandi forze di maggioranza e di opposizione quei grandi filoni di rappresentanza politica e storica
Dei processi politici italiani da questo punto di vista c'è davvero una modernità che non invecchia c'è qualcosa che parla anche problemi che abbiamo oggi
Così come non c'è dubbio che parla dei problemi che abbiamo oggi il rapporto tra partito partiti istituzioni e movimenti
Ora spogliato anche qui da tutte le ingenuità di cui si possono cogliere ancora oggi gli echi o le conseguenze non c'è dubbio che l'idea di un movimento
C'è elemento vitale anche nei suoi schemi di rottura per la vita delle grandi forze politiche per la vita delle istituzioni è un tema anche qui non usuale
Nel percorso di una parte della sinistra tradizionale quale che fosse la propria ispirazione e questo mi sembra l'altro grande contributo che lui da a questa vicenda
Infine il tema della pace
Ora anche spogliando l'anche qui da qualche apparente ingenuità di fondo
L'ispirazione gandhiano in un mondo come oggi
Il rifiuto di qualsiasi forma
Di intervento anche di quello che può avere una giustificazione
Un pacifismo cioè temperato ad esempio dalla nostra costituzione o dalla Carta dell'ONU ma anche in questo lui coglie una parte di verità importante cioè la funzione della guerra nel mondo di oggi
Un tema sul quale forse e per una parte anche la riflessione della sinistra è stato una riflessione che si è fermata una soglia e da questo punto di vista io credo che lui lasci un contributo assolutamente importante
Per ultimo ho trovato anche
Diciamo una singolare coincidenza
Tra questo paradosso questa vicenda il libro che lui ama di più
E mi sono convinto che c'è un rapporto il libro che lui ama di più lo dice esplicitamente Antonio Galdo poi Pietro Ingrao ne parla spesso e morbidi
In fondo mobili dica che così
E la lotta permanente tra un cacciatore che uno è una balena che sfugge continuamente e la lotta tra i mezzi dell'uomo che non si rassegna e qualcosa che sembra soprannaturale non lasciarsi mai afferrare
E l'idea di una sfida permanente che non si ferma ma anche di un di un oggetto di un obiettivo di di di un qualcosa che non riesce mai ad afferrare mai a prendere
Se ci si legge bene
Esattamente la metafora della sua vita
Tra un uomo che incessantemente si persegue un obiettivo
E non riesce a raggiungere quell'obiettivo perché questo molto più forte degli sforzi dei propositi dei suoi ideali e dei rischi che competono gli sfugge continuamente trovo qui davvero
La sintesi se posso dire tra la forza della sua vita la forza diciamo della passione morale politica e civile e il fatto che poi malgrado questa passione
Questo grande ideale questo grande obiettivo non si riesca a conseguire
Ringraziamo ringraziamo di fare adesso per concludere
Do la parola oppure il libro Antonio Galdo negli argomenti tutto quello no no ma la dote più farne su quel re pace la violenza so che diciamo voleva parlare anche di questo tema
No dei mille argomenti ne userò soltanto due perché altrimenti abuserete la vostra pazienza e vi prometto che lo farò in pochissimi minuti ringraziandovi di essere qui da tanto tempo ma credetemi innanzitutto dobbiamo tutti ringraziare i presenti non lo faccio per ritualità chi mi conosce sa che so anche essere poco educato lo faccio perché
Ho ascoltato cose molto interessante lo ascoltate da Paolo Franchi e non avevo dubbi perché Paolo e assolutamente il giornalista sappiatelo che più di tutti conosce questa storia la conosce dalla alla Z
In parte la anche la traversata l'ha vissuta c'è stato dentro
C'è stato dentro come militante c'è stato dentro come giornalista insomma è veramente la persona che con equilibrio con sano distacco ma anche con grande partecipazione questa storia c'era tutta dentro di sé
Ho ascoltato Antonio Bassolino con il quale mi è capitato anche in altre occasioni di discutere anche privatamente di questa sua straordinaria esperienza di militanza e devo dire che ancora una volta mi ha colpito ovviamente positivamente
La passione con la quale Antonio ha vissuto questo lunghissimo periodo
Di vita e di militanza politica e con cui oggi si trova a essere un dirigente che ha dentro di sé quel bagaglio però sa che Pietro Ingrao come dire e un'icona che resta sullo sfondo di una battaglia politica e poi con grande sintesi ho ascoltato le cose che ha detto il segretario nazionale della CGIL
E che francamente la citazione di mobili che credetemi è quanto di più pertinente possa esserci rispetto alla metafora letteraria di Ingrao è un grande libro magari comprato lo dopo il mio ma è un grande che
Le due cose che volevo dirvi sono queste ovviamente ringrazio molto Mario che ha avuto la cortesia la dirigenza e il tempo di coordinare questo incontro
In grado come avete capito rappresenta un romanzo questo libro potete leggerlo come un romanzo e la vita di un signore che voleva fare il poeta
Voleva fare il cinema sappiate che Pietro Ingrao ha firmato la sceneggiatura del film ossessione di Luchino Visconti
Sappiatelo
Voleva era un grande giocatore di tennis
Mi ha detto testualmente che una delle sue ambizioni era di diventare campione di tennis
Con la politica non c'entrava assolutamente nulla
Questo ragazzo a trent'anni
Viene letteralmente preso a calci dalla politica queste sono le sue parole siamo negli anni Trenta
Siamo in uno di quei tanti bar romani dove si perde tempo si parla di donne si di cinema di letteratura tra intellettuali
Di quel Periodo
A un certo punto Antonio Amendola il fratello di Giorgio si alza e dice amici cari
Io vengo qui solo per un motivo per cospirare
Non mi chiamate più se volete continuare a perdere tempo siamo negli anni Trenta c'è l'incubo il nazismo il fascismo arriverà la guerra di Spagna il disastro della seconda guerra mondiale per Ingrao con quella frasetta la vita cambia
E per Luís cospirare significava
Iscriversi entrare nella militanza devo Partito Comunista fare quella che poi diventerà una scelta totalizzante della sua vita lo avete capito tutto il mondo di Ingrao e dentro questa scelta di una scelta che poi lo porterà tutte le tappe che sono ricostruite nel libro è attraverso gli interventi alle sue dolorosissima e sconfitte lo porterà a una confessione che lui fa in questo libro che vi segnalo
Ed è la seguente mi ha detto testualmente che ha pensato di farsi monaco
Badate bene che una cosa del genere dette da Pietro Ingrao per il quale Antonio lo sa bene Epifani altrettanto fa anche per fare tutti la categoria dall'opportunismo non è una categoria conosciuta Ingrao
Costituzionalmente una persona incompatibile con l'opportunismo con la furbizia con se sbaglia sbaglia in grande voglio dire non non attraverso questi meccanismi diciamo di secondo piano
Lui ha sentito e secondo me ha ragione Antonio cioè anche sotto la spinta di una sconfitta esistenziale ha sentito questa straordinaria attrazione
Per la vita monacale con l'ennesimo paradosso della poetico dalla sua vita perché quando poi gli ho detto beh ma per farsi monaco
Ti devi lei si deve prima convertire ah no
Ah no
Io non sono un convertito io non credo che dopo ci sia qualcosa la vita finisce per me
Quelli che mi mancano a cominciare dalla moglie che è scomparsa soltanto un anno fa so che non li li incontrerò più io non credo
Però però il ricordo per me infinita però io ho avuto nella mia vita una grande attrazione per la vita monacale ho pensato di farmi monaco
E sappiate che in questo suo straordinario salotto medio borghesi di di di via Ugo Balzani tra tanti quadri di artisti comunisti di quegli anni che di firmavano questi meravigliosi quadri con dediche imbarazzanti perché
Immaginate che significava regalare un quadro Pietro Ingrao il minimo era scrivere con riverenza
Al grande compagno Pietro
Ed erano i grandi artisti diciamo di area comunista di quegli anni
In mezzo a questi quadri alle fotografie di una straordinaria famiglia mogli figli eccetera non c'è nulla di politico in quel salotto è un'altra cosa che mi ha molto colpito
C'è una fotografia
Di un monaco
Un monaco che abbraccia Pietro Ingrao
E ovviamente un monaco con il quale parlano discutono di pace a Camaldoli ma è un monaco rispetto al quale quando io gli ho chiesto scusi cosa ci fa questa fotografia in questo salotto in mezzo a queste opere dice visto che me lo chiede quello è il vero santo
Questo è un vero santo
Ecco vedete come dentro diciamo un mondo assolutamente Complesso apparentemente così contraddittorio c'è secondo me una straordinarietà una singolarità una unici tira nella storia non solo della sinistra Italia
Poi c'è l'Ingrao di oggi
Io non vorrei che qui ve ne andaste con l'idea che questo è un libro di Amarcord
Questo è un libro che io suggerisco molto ai giovani
Sono contento che molti giovani lo hanno apprezzato questo libro c'è un Ingrao contemporaneo che hanno vantando ni dà una lezione alla sinistra italiana
A per la chiarezza la limpidezza Allione è stata con la quale regola i conti con il passato senza se e senza ma
Riconoscendo esplicitamente gli errori Antonio Epifani quanti dirigenti del partito comunista ex e posto possono fare la stessa cosa o hanno fatto la stessa cosa
Temo pochi temo troppo poco
La seconda cosa dicevo e l'attualità perché dentro questo messaggio che evoca una vita di sconfitte guardate che a novant'anni ricostruire un'esistenza di sconfitte non so
Quanto deve costare quanto deve pensare quanto chi deve scorti care l'andare indietro ricostruire uno per uno i tasselli di questa sconfitta
Quest'uomo ancora la forza di dare un messaggio chiaro esplicito ai giovani alla sinistra italiana a quel pezzo della sinistra che sicuramente è un pezzo minoritario della sinistra Epifani è un pezzo minoritario
Ma è un pezzo che esiste nella sinistra perché gli espropri proletari ci sono ancora
Perché un certo tipo di violenza di linguaggio
Un certo tipo di violenza di comportamenti che evoca anche secondo alcuni il clima degli anni Settanta forse queste una seggiola Tione c'è è ancora ed è quella che Ingrao definisce la maledetta tentazione
La maledetta seduzione della violenza come strumento della conquista del potere come strumento della campagna
Della battaglia politica e e attivista violenza che Ingrao dice no no no
Perché l'ingrato pacifista sul quale ovviamente c'è tanto da discutere fino a domani mattina in fondo già tutti lo sapevamo da un pacifismo
Ben motivato da un uomo che in questo libro mi dice io sono stato guerrafondaio perché io volevo combattere Hitler e pensavo che contro i poveri ci volesse la guerra quindi io sono stato nella mia vita
Dalla parte di quelli che volevano la guerra ma da dieci anni vent'anni da quando lui si è espresso su questo sono un pacifista assoluto chapeau
Chapeau
Questo pacifismo nuovo
Che viene fuori dal libro e quello che Ingrao rivolge ai pezzi della sinistra italiana che ancora sono ripeto sono pezzi fortunatamente minoritari nella zona Dumb era nella zona a rischio
Nella zona dove dice Ingrao noi ci siamo cullati mi ha raccontato questo episodio che vi è chiarissimo nella sua semplicità
Mia moglie Antonio l'ha conosciuta bene sa di chi parla donna straordinaria donna straordinaria ovviamente comunista anche a lei
Mia moglie era la donna più mite del mondo ma voleva vere nella stanza da letto un manifesto di Che Guevara perché riteneva che alla fine quel passaggio
Cioè la violenza la lotta armata per la conquista del potere nel nome dei deboli degli oppressi dovevamo farlo capite il dramma di quest'uomo che oggi ha novanta anni e dice a noi a voi ai più giovani non fate lo stesso errore
Il potere si conquista con i giochi e le regole della democrazia
E in Italia nonostante tutto c'è una democrazia
E infine e infine spero di essermi attenuto ai tempi stretti
Fatemi dire un'ultimissima cosa non so se qui c'è qualcuno di Rifondazione
Ma insomma il cantiere della sinistra lo sapete tutti è un cantiere il cui titolo è lavori in corso
Auguriamoci nell'interesse di tutti di tutti questi lavori in corso non siano infiniti che si arrivi poi alla fine a definire un soggetto politico ben strutturato solido visibile eccetera
Dentro questo cantiere c'è una variabile
Di chi è Pietro Ingrao questa domandina qui come dire
Non la possiamo evitare cioè questo personaggio che ha esercitato fascino e interesse curiosità per generazioni di comunisti e di post comunisti oggi di chi è
è dei DS è di Rifondazione perché Ingrao non è iscritto a nessun partito o meglio non mi risulta iscritto a nessun partito so perché voto forse lo dico all'uso l'obolo poi credo che voti per Rifondazione mi pare no Antonio budello di fondazioni Ingrao credo no corso dolosa io non lo so
Tu lo sai
Allora allora dico non per non lo so
Bene lo vorrei dire veramente con grande semplicità
Io l'ho saputo Mario tu sai che il Corriere della Sera è un giornale molto autorevole attenta Paolo ci scrive sopra quindi il Corriere della Sera lo ha scritto
Pietro Ingrao è stato candidato qualche settimana fa a essere senatore a vita della Repubblica italiana io non so se lo avrebbe mai accettato
Per quanto lo lo conosco poco lo escludo però c'è stata questa ipotesi
C'è stato il fascicolo Ingrao all'attenzione della presidenza del Consiglio come uno dei possibili nuovi senatori a vita dalla Repubblica italiana
Poi il fascicolo è stato archiviato hanno fatto il poeta Luzi ottima persona ottima scelta fine della discussione probabilmente questa discussione non si riaprirà più uno lo so ma veniamo al dunque di chi è in grado bene
Non facciamo l'errore di considerare Ingrao anche perché gli faremo il più grande porto del mondo
Soggetto e pezzo di una piccola parte
Io ritengo e spero che questo libro un po'diciamo contenga questo elemento questo romanzo di una vita questo romanzo di una ditta
Io credo che Pietro Ingrao appartenga sicuramente alla storia della sinistra italiana di tutta la sinistra italiana
Con i suoi errori con le sue grandissime passioni
Ma sono convinto convintissimo che la storia di Pietro Ingrao appartiene alla democrazia di questo Paese quindi a tutti grazie