Conferenza stampa al termine della riunione del Consiglio dei Ministri

Voglio aggiungere soltanto prima due piccole
Due particolare due questioni la prima
Il consiglio dei ministri ha varato la dichiarazione lo stato di emergenza del territorio della provincia di Vibo Valentia rispetto all'emergenza dei giorni scorsi e l'altro tema più tardi nel pomeriggio lo stiamo predisponendo uscirà un comunicato congiunto della Presidenza del Consiglio e della regione
Sardegna per quello che riguarda il percorso comune che abbiamo stabilito per arrivare all'intesa istituzionale di programma tra il Governo nazionale regione Sardegna che toccherà varie questioni tra cui anche quelle fiscali che fanno parte e hanno fatto parte anche della discussione al Consiglio di oggi troverete poi sul comunicato congiunto tutti i particolari di questa vicenda che appunto il Governo e la Regione di comune accordo stanno affrontando ovviamente
Riscossione più importante consiglio ministri la avuta sul tema del DPEF
Il ministro Padoa Schioppa
Buongiorno non vi nascondo che
è stata una riunione di di grande importanza che io ho sentito in modo particolare
Essendo nuovo a questa funzione
Il governo ha approvato il DPF ve ne dirò gli elementi essenziali e nello stesso tempo posso dirvi che non c'è nulla di veramente
Sostanziale che voi già non conoscesse credo che la comunicazione di queste ultime settimane
E abbia non solo preparato a questo DPEF ma abbia anche di fatto rivelato i contenuti
La novità è che questi contenuti sono
Argomentati in modo articolato e organico e sono diventati un documento del governo
E il documento attraverso il quale il Governo si impegna sul profilo di finanza pubblica per gli anni a venire
La
Due diciamo due notazioni due qualificazioni iniziali
Il DPEF si propone di argomentare in modo completo quello che è stato il leit motiv della maniera che a questo governo ha di pensare la politica economica
E cioè costruito intorno a questi tre concetti della dello sviluppo dell'equilibrio dei conti dell'equità che sono ormai un chiaro leit motiv FLI ricordo che questi tre concetti hanno un'origine nella letteratura economica nella filosofia politica quindi non sono un'invenzione del governo fatta all'ultimo minuto per creare un una sorta di sintesi delle componenti che lo sostengono ma attinge a un antica nobile tradizione di pensiero i tre valori si tratta di valori che sorreggono questa impostazione sono l'efficienza perché l'economia è un una materia di efficienza cioè di uso
Efficace delle risorse
è la stabilità perché se non c'è stabilità l'efficienza stessa viene meno viene il momento in cui i debiti vanno pagati in cui lei
Gli squilibri fra le entrate e le uscite vanno corretti e dell'equità perché soprattutto nella società europea l'equità non è più quella solidarietà non è più solo un valore privato è un valore pubblico
Quindi questi sono i tre concetti di base nel caso dell'Italia di oggi
Il concetto che prevale su questi o quello che addirittura li riunisce eh
è il fatto che l'economia italiana ha praticamente cessato di crescere da una decina d'anni
Per quelli di voi che son più giovani questo rappresenta quasi il clima nel quale sono cresciuti per una persona della mia età è un fatto assolutamente nuovo perché l'Italia e nel paese europeo che cresceva più di tutti
Era la Cina dell'Europa negli anni cinquanta l'Italia era un Paese poverissimo dove mancavano
Gli appartamenti con il bagno delle medicine elementari la mia generazione la visto raggiungere i livelli di benessere della Svizzera della Svezia che sembravano un miraggio molto lontano bene questa crescita fortissima dell'economia italiana è cessata una decina d'anni fa
E questo a a aggravato sia le tematiche di efficienza sia le tematiche di stabilità sia le tematiche di equità allora il DPEF contiene questa argomentazione sia sull'analisi che fa degli ultimi dieci quindici anni sia nell'impostare il percorso dei prossimi anni
Questa è la prima notazione la seconda notazione e che per quanto riguarda particolarmente i conti pubblici perché poi ai fini della procedura di Bilancio il DPEF è quel documento che dopo la discussione parlamentare si tramuta in un ordine del giorno parlamentare che fissa il saldo di bilancio che costituisce un vincolo per la preparazione della finanziaria questa è la parte operativa del DPF quella che ne fa un passaggio fondamentale della procedura di bilancio senza il quale la legge finanziaria non avrebbe diciamo i muri maestri che non avrebbe il fondamento su cui la si può costruire
Bene
A questo fine il DPEF con ferma un una presentazione che ho già fatto più volte e cioè che e lo stato dei conti pubblici richiede una correzione
Che si conferma nel di PS del DPEF essere di due punti del prodotto interno lordo la stima è la stessa che fa la Banca d'Italia per scendere sotto il tre per cento ci mancano due punti
E
Ha bisogno di una manovra complessiva di un punto in più di tre punti per poter aiutare alla realizzazione
Di programmi che sono nel programma del governo e che sono nelle esigenze fondamentali dell'economia italiana sia per ragioni di poi di crescita quindi infrastrutture ricerca
Eccetera sia per motivi di equità e di e necessità di venire incontro a situazioni di di disagio sociale
Quindi la cifra di una manovra complessiva di tre punti del prodotto interno lordo tre punti lordi per due punti inetti è confermata nel documento bene il DPEF da quel dal punto di vista dei conti pubblici si propone di argomentare
Tre affermazioni
La prima è quella che ho appena fatto cioè che l'ordine di grandezza della manovra è quello che voi già conoscevate e che nel DPEF viene documentato in maniera più ampia
La seconda e che questo tipo di correzione dei Pooh conti pubblici non può essere fatto senza interventi May quattro grandi comparti della spesa pubblica i quattro grandi comparti della spesa pubblica sono innanzitutto le funzioni delle pubbliche amministrazioni centrali le funzioni dello Stato
Erroneamente si va se le simile
Le si vanno le si passano sotto il nome di pubblico impiego in realtà sono funzioni dello Stato sono il modo in cui funziona la macchina dello Stato naturalmente questa è una macchina che è fondata sul lavoro delle persone ma il problema della spesa qui è un problema inerente al modo in cui elette organizzato l'esercizio di queste funzioni in più che al numero di persone o alle retribuzioni delle persone si possono immaginare modi di organizzare queste funzioni che richiedano
Apparati meno pesanti e quindi che minore spesa
In secondo luogo la spesa previdenziale
In terzo luogo la spesa sanitaria in quarto luogo la finanza degli enti territoriali il Complesso della spesa pubblica che si indirizza verso questi quattro grandi comparti è superiore all'ottanta per cento del totale della spesa pubblica
Quindi la seconda argomentazione del DPF è che non si compie un risanamento dei conti che di anche risorse nuove da spendere nello sviluppo nell'equità se non si interviene in questi quattro grandi comparti
La terza
Affermazione la terza argomentazione del DPEF è che in questi comparti è possibile intervenire senza snaturare nelle funzioni fondamentali perché ci sono squilibri ci sono inefficienze ci sono miglioramenti organizzativi che permettono di intervenire
Senza privare questi queste funzioni dello stato della loro diciamo funzione essenziale
A cui qui si ferma il DPF cioè non non dice
Quale sarà l'intervento in ciascuno di questi settori anche se e si sta lavorando già da settimane si sta sia lavorando sul piano tecnico sia sta lavorando con le parti interessate per esempio con i rappresentanti degli enti territoriali
Sulla sanità sapete che è in corso un lavoro per la definizione di un nuovo punk solo io ho avuto già almeno quattro o cinque incontri con i rappresentanti degli enti territoriali per quanto riguarda
La loro parte anche al a prescindere dalla sanità
Ci sono offre Cooper frequenti incontri con le parti sindacali su questioni di previdenza quindi il lavoro avviato però il DPEF non poteva diciamo strozzare questo lavoro e farli produrre in questo momento una indicazione precisa di quello che si farà
Sia perché il lavoro tecnico non è compiuto sia perché la concertazione deve continuare e d'altra parte non non è richiesto che sia il DPEF non è mai stato il caso negli anni passati che il DPEF contenesse i provvedimenti attraverso i quali si conseguirà il saldo che costituisce la facciamo l'espressione chiave del Di Pietro
Ancora forse qualche osservazione innanzitutto il motivo per cui la costruzione Cuesta e che sia la natura dello squilibrio dei conti sia
Sia una natura della soluzione debbono oggi essere strutturali quindi gli interventi devono essere interventi strutturali non possono essere manovre cosiddette una tantum
Secondo il DPEF si articolo a su tutto il quinquennio della legislatura quindi va oltre i tre anni che costituirebbero diciamo il minimo dovuto per questo tipo di documento
è evidente da quello che ho detto che non c'è strategia dei due tempi nel senso che
Quindi ci sono c'è una strada tre corsie piuttosto che una strategia dei due tempi le tre corsie sono quelle che ho detto all'inizio
La
L'anno di rientro
Del disavanzo al di sotto del tre per cento è il due mila e sette
Il DPEF poi contiene una frase in cui si dice che è solo quando gli interventi saranno definiti in materia in maniera articolata si potrà vedere con certezza se questo può essere l'anno di rientro no
Per ragioni tecniche per ragioni politiche evidente che il DPEF doveva essere costruito stando dentro i limiti della raccomandazione a cui l'Italia vincolata in questo momento sarebbe stato
Un passo falso diciamo così di usare questo documento per mandare il messaggio che noi rompiamo i nostri impegni con Bruxelles prima ancora di dire come interverremo e con un documento che di per sé non è un documento operativo un documento di impostazione della manovra di bilancio quindi c'è stata la scelta di muoversi entro la raccomandazione esistente
E so che misure strutturali più le misure sono strutturali
Più
Tempo è richiesto per la loro effettiva entrata a regime
Sono il primo a a sapere che solo quando avremo l'articolazione precisa di queste misure vedremo quale sarà la tempistica della loro entrata a regime per quanto mi riguarda
Difendere la serietà la
E quel e il carattere strutturale di quello che faremo è più importante che fare qualche cosa che sia come la colla presa rapida che se uno poi ha sbagliato mettere le parti non non riesce più a staccarle
E l'ultimo punto riguarda l'inflazione programmata
Su questo i
I rappresentanti sindacali e con il quale ho avuto un lungo colloquio ieri a conclusione di tutto una serie di colloqui
Potranno senz'altro
Notare con soddisfazione che
Non sempre ma
Ci sono casi nei quali la concertazione porta esattamente a risultati che erano desiderabili per loro perché non erano nelle mie intenzioni il tasso di inflazione programmata che indichiamo è del due per cento
Quindi ci discostiamo nettamente dalle scelte degli ultimi decreti di programmazione economica e finanziaria si fa un passo deciso verso il realismo la convinzione
Dei
Responsabili delle organizzazioni sindacali con i quali ne ho parlato a lungo è che questo passo verso il realismo
Sia una premessa di realismo anche nell'uso che poi viene fatto di questa cifra e questo è molto importante sono sicuro che lo verificheremo
Quindi direi che
Da un certo lato il DPEF si chiude
Al punto a cui è arrivato
Il nostro lavoro la nostra riflessione
E anche la concertazione che abbiamo cominciato
Subito dopo la formazione del governo
Est e Giada addirittura dei risultati di questa concertazione per esempio per e per quest'ultima cifra che gli ho detto e da un altro lato la base da cui partirà e il lavoro tecnico e la concertazione nelle prossime settimane
Forse chiudo con una osservazione un po'più generale
Mi pare che nella discussione che c'è stata nel governo fosse come anche in quella diciamo anticipatrice che abbiamo avuto in questi ultimi giorni sia con le parti sociali sia con i rappresentanti degli enti territoriali
Ci fosse una consapevolezza molto forte che
Che si del del
Del fatto che si è impegnati in qualche cosa di di grande portata
è di grande portata la manovra che si deve fare ma è anche di grande portata l'ambizione con cui la si fa che è quella di mettere l'economia nuovamente su un sentiero di crescita con dei conti in ordine
Il fatto che pur dovendo fare
Una correzione forte per riportare i conti in equilibrio si preferisce pensare più in grande e quindi pensare a tre punti anziché due per poter avere fin da subito
Risorse da spendere in campi che sono prioritari secondo me dalla misura della ambizione con cui si affronta la sfida che c'è per l'economia italiana
Adesso questo documento
Passerà alla discussione dell'opinione pubblica e in Parlamento e vedremo come come continuerà una notazione logistica naturalmente la la disco
La discussione in Consiglio dei ministri che è durata quattro ore
E che ha approvato il testo
Porta a una serie di interventi redazionali che sono ancora in corso quindi il testo finale sarà distribuito verso la fine del pomeriggio
Bene come vedete quello di oggi il secondo tempo di una azione dei primi sei mesi della vita del Governo in campo economico il primo tempo è quello avvenuto venerdì scorso questo il secondo tempo il terzo tempo sarà quello della legge finanziaria è ovvio che da oggi fino alla momento in cui la legge finanziaria verrà messa a punto ci sarà un lavoro nel quale la concertazione con le parti sociali prenderà poi un ritmo che si andrà a occupare sia dei tavoli settoriali sia delle questioni complessive quello che è importante situare il DPF tra il primo tempo avvenuto la settimana scorsa con la manovra e con il decreto
Sulla concorrenza fora dei consumatori e la legge finanziaria che a fine settembre approveremmo e che in autunno presenteremo al Parlamento
Ci sono domande
Un microfono
Volevo chiedere quindi le preoccupazioni espresse lasciare trapelare dei sindacati legificate un po'prematura e forse insomma io credo che il l'esito della discussione di oggi è un esito che dimostra come il Governo vuole tenere in conto
Le preoccupazione dei sindacati e in generale le parti sociali è ovvio che siamo all'inizio di questa discussione nel definire questo passo come il secondo di tre tempi
Di una cooperazione economica semestrale che il Governo si è incaricato di mettere in campo bisogna sapere che appunto siamo dentro questo percorso questo percorso continuerà nelle prossime settimane con discussioni nelle quali ovviamente il dialogo con le parti sociali sarà una parte fondamentale che consentirà poi dovranno di assumere nell'autonomia le sue decisioni
Dunque volevo fare due domande la prima se ci sono state obiezioni a questo documento in consiglio dei ministri Ossezia farà una baro unanime insomma al documento e la seconda io capisco che e il documento si fonda su principini
Su principi no ispiratori della politica economica del governo di centrosinistra volevo capire se rispetto a queste quattro aree che ci ha indicato indicato si sono anche singolarmente gli obiettivi di risparmio indicati
E no alla sua seconda domanda la risposta è che non c'è una distribuzione diciamo dei tre punti
Tra comparti neppure c'è una distribuzione tra entrate e spese
Del resto non c'è stata in nessuno dei DPEF che io ho guardato degli anni passati e quindi non non abbiamo omesso nulla rispetto alla tradizione
Il motivo è che anche questa distribuzione non si può fare a priori deve essere il risultato del lavoro che si sta facendo
In ognuno di questi campi
Per quanto riguarda la sua prima domanda
La
La discussione è stata molto ampia ha toccato ossia l'impostazione quello che nella discussione di oggi è stato chiamato l'impianto del documento sia alcuni punti specifici
Di una certa rilevanza cioè per esempio questo punto del due per cento che vi ho detto
Un momento fa quanto in che termini parlare di federalismo fiscale come presentare esattamente la concertazione cioè è stata una vera e propria discussione
Di quelle da cui vien fuori un risultato che è qualcosa di più e di diverso da quello che ognuno poteva avere in mente prima che la discussione cominciasse e poi anche una serie di
Di miglioramenti testuali di piccole integrazioni eccetera per questo c'è ancora un lavoro di di parecchie ore a quello che diceva lei vorrei aggiungere che anch'io son preoccupato come potrei non esser preoccupato a
Diciamo avendo davanti a me davanti a noi nei prossimi due o tre mesi un compito più di estrema difficoltà quello di riuscire
A ottenere questi risultati contabili
Dietro i quali ci sono vite umane bisogni della gente
Organizzazioni e diritti e il in modo che non faccia della necessità di risanare i conti qualche cosa di completamente
E freddo spersonalizzare atto che ignora queste realtà
Quindi i
Il fatto che anche i sindacati siano preoccupati
Rassicurante vorrei dire è un segno del fatto che questa sfida sentita io non ci vedo nulla di di ostile nulla di conflittuale è un compito che deve coinvolgere
Tutte le componenti responsabili della società italiana quelle componenti che fossero totalmente prive di preoccupazione vorrebbe dire anche che non avvertono la l'importanza di quello che si sta cercando di fare
Sì insomma Paterniti del TG tre ministro volevo chiederle sei stato confermato intanto il taglio se confermato il taglio del cuneo fiscale
E nelle in che è anche diciamo si sono stati definiti anche i criteri con cui poi viene operato dunque diciamo dove va a incidere
E e se avete calcolato anche l'impatto che potrebbe avere sulla crescita economica perché mi pare di capire che per il prossimo anno
E prevista per l'uno e due per cento dunque significa che insomma c'è una crisi di sistema che parecchio profonda insomma se anche nonostante i cinque punti
Non si vedono subito agli affetti
Ma
Lei troverà un un paragrafo sul cuneo fiscale che conferma innanzitutto che il taglio avverrà
Conferma che la copertura di questo taglio sarà e la destinazione di questo taglio saranno ripartite che non si toccherà il sistema dei contributi pensionistici
Non c'è la diciamo la norma precisa perché anche su questo il DPEF dice quello che siamo in condizione di dire a questo punto che non è non è poco e le sostanzialmente quello che le ho detto per quanto riguarda la crescita
Tutte le cifre della crescita sono cifre serie
C'è una lunga tradizione lunga di
Di come dire di facilitazione della creazione di queste tabelle del DPEF attraverso ipotesi di crescita molto ottimistica
è la cosa che fa quadrare il cerchio perché se c'è più crescita ci sono più entrate c'è meno disavanzo tutto tutto è più facile se uno dovesse fare la somma dei tassi di crescita
Previsti per l'anno per gli anni prossimi dagli ultimi DPEF avrebbe un'economia che che sta benissimo purtroppo sono abbastanza diversi da quelli che si sono realizzati e non parlo solo del della legislatura passata non parlo nemmeno solo dell'Italia è una l'abitudine che abbiamo visto in moltissimi Paesi qui ci sono cifre sobrie sulla crescita e si riconosce il fatto che
Nel la crescita tendenziale nel due mila e sette
E e superiore alla crescita
Programmatica nel due mila e sette
Nessun economista che anche solo fatto tre Misiti un corso accelerato di economia passerebbe un proiezione in cui non avviene quello che ho appena detto
Nello stesso tempo lei vedrà che negli anni successivi
La crescita del programmatico è superiore alla crescita del tendenziale il motivo è che un'economia che ha i conti a posto e l'economia che cresce meglio che le specie nel settore
Che promuove la ricerca che cominciano già da questo primo anno danno i loro frutti il cuneo è una delle operazioni che contribuiscono in questo senso
Buongiorno ministro Colombo del Riformista
Due domande la prima la preoccupazione che anche lei richiamava dei sindacati sembra serpeggiare soprattutto sul fatto che e il taglio del cuneo venga coperto con tagli alla spesa
Per cui disposta su questo la seconda lei prima nella sua esposizione sembrava boh forse ho capito male io non essere d'accordo sul tasso d'inflazione programmata al due per cento cioè lei magari chiedeva un po'meno
Ma guardino cominciando da questa seconda cosa se io non fossi d'accordo col due per cento non ci sarebbe il due per cento quindi il fatto che ci sia dimostra che sono d'accordo ero io stesso abbastanza incerto
La cifra era tenuta era stata tenuta così bassa
Nel DPF degli anni passati che avevo qualche preoccupazione a fare un aggiustamento molto forte in un anno solo perché sappiamo che questa cifra poi è usata come riferimento
In sede di contrattazione
No no no non posso assolutamente dire che sono scontento di questa cifra
Per quanto riguarda
Cosa mi chiedeva lei scusi sì no il cuneo fiscale
Il cuneo fiscale è un come dire non c'è una finanza del cuneo fiscale c'è una manovra complessiva che deve tra le altre cose coprire e questo taglio del cuneo fiscale
Quindi non non si può dire che il cuneo fiscale e e il taglio del cuneo fiscale
Finanziato con tagli di spesa vedremo alla fine quando avremo la manovra complessiva quanto
Di quei tre punti vengono da risparmi distese quanti di quei tre punti vengono da maggiori entrate e nel Complesso di queste di queste voci ci sarà anche la parte del cuneo fiscale
Il suo buon giorno sono Marinaro dall'agenzia Radiocor volevo chiederle che tanti il Governo si è dato per la discesa sotto il cento per cento del rapporto debito PIL e se intendete farlo attraverso ulteriori privatizzazioni e quali serena sono eventualmente le società interessate
E quindi così come è fatta la proiezione che voi troverete nel DPEF porta alla fine del quinquennio il rapporto fra il debito pubblico e il PIL leggermente al di sotto del cento per cento
Che
Io mi auguro essere un risultato che si potrà raggiungere si potrà fare anche di meglio forse con per il motivo che le dirò adesso
E per me sarebbe un fatto altrettanto significativo di come è stato vedere finalmente negli anni Novanta l'inflazione scendere di nuovo sotto il tre per cento per una cosa che non si vedeva da da venticinque anni
Di privatizzazioni alle privatizzazioni sono dedicate poche righe per dire che il programma intende continuare
Ma che non si è non non essendosi ereditato un piano di privatizzazioni
E preciso dal governo precedente non si può fare riferimento a quello e non c'è ancora una indicazione precisa di quali saranno le
Le priorità in taxi però il l'impegno a continuare questa politica espresso chiaramente dicevo che
Sul debito sul rapporto fra debito il PIL si potrebbe fare di meglio proprio perché se ci sono privatizzazione il cui ricavato è destinato a ridurre il debito questi sono diciamo degli scalini in discesa che accelerano il passaggio della soglia del cento per cento
Ministero mi riallaccio alla domanda della collega mentre ha riunito il Consiglio dei ministri da parte di Rifondazione Comunista dei Verdi non è il capogruppo di Rifondazione quindi figura virile alla rappresentativa veniva annunciato che i ministri Rifondazione dei Verdi avrebbero dato battaglia sul DPEF lei ha accennato a una discussione ampia
Ma volevo chiederle c'è stato un atteggiamento molto critico ci sono stati dei ministri che hanno differenziato molto le loro posizioni che questa cosa la preoccupa e per l'impatto in Parlamento
Ma guardi
Non non mi posso sostituire alle
Fonti che lei ha citato bene che interroghi quelle se vuole sapere esattamente il loro pensiero io sono dell'opinione che una discussione è ricca quando i punti di vista son diversi
E il risultato viene migliorato da questa confronto fra punti di vista e la volontà di cercare un accordo esiste tutti questi elementi c'erano il DPEF è stato approvato ci sarà poi la discussione parlamentare Emma io credo anche che questa costruzione sui che ho chiamato la strada a tre corsie che non non recito sia già di per sé una un'integrazione di di culture politiche che sono presenti nel governo quindi ci siano tutti gli elementi perché questo questo crogiolo opere in maniera in maniera positiva
Su quello che ho chiamato l'impianto che è poi la cosa fondamentale
E cioè i tre punti che abbiamo cercato di argomentare la dimensione della manovra la necessità di intervenire nei grandi
Comparti della spesa pubblica la possibilità di intervenire quindi su questo che l'impianto e di fatto di
Volare alto di avere una visione ambiziosa di quello che la l'economia italiana è la società italiana possono andare quindi pensare a una manovra che non sia lo stretto indispensabile
Per mettere a posto i conti questo impianto è stato totalmente condiviso non non è stato in quanto tale l'oggetto degli scambi e dighe diciamo più
In cui erano i punti di vista potevano essere diverso
Del resto non era nuovo perché nel governo ce n'eravamo già già detto più volte
Buongiorno sono Giffoni del Messaggero volevo chiederle
Per capire se ho se ho capito bene lei ha detto
Sulla crescita che nel due mila sette il il programmatico sarà inferiore al tendenziale
E quindi se capisco bene questo e gli anni dopo invece sarà al contrario questo vuol dire che le diciamo il risanamento avrà un minimo di effetto depressivo o come lo vogliamo chiamare questa è la prima domanda è la seconda sul debito pubblico
E se ho capito bene ha detto che le privatizzazioni possono aiutare è una discesa più marcata quindi questo sotto il cento per cento di fine legislatura e solo in forza di avanzo primario questo se sì sì proprio perché non ci sono operazioni sul debito in questo in questo sistema del resto appunto non dicendo cose precise sulle privatizzazioni non si potrebbe neanche non ci sono cartolarizzazioni non ci sono non c'è ingegneria finanziaria in generale
E per quanto riguarda la crescita si lei ripete quello che ho detto
La la crescita complessivamente sul quinquennio eh
Tolto il primo anno che è l'anno del maggiore impatto è una crescita costantemente superiore nel programmatico me che nel tendenziale e a tassi che da uno e cinque poi salgono nel sei uno e sette
Talmente
La crescita è un fenomeno difficile da prevedere
Che spesso è inatteso riserva sorprese buone sorprese cattive qui il modello è costruito secondo quello che il meglio della la scienza economica ci permette di fare sapendo che come per la meteorologia e forse anche più che per la meteorologia ci sono poi i fattori
Non non previsti che possono alterare in meglio o in peggio però non si può che operare in base alle conoscenze economiche che abbiamo e questa è questo è un quadro di crescita
Direi come ho detto prima e lavorato con sobrietà senza senza promettere miracoli
Posso
Il due mila e sei la stima che si fa del
Per la finanza pubblica e del meno quattro per cento come rapporto indebitamento PIL per spegnere andare a un due otto nel due mila e sette che corregge un tendenziale che altrimenti sarebbe D quattro D uno
A un due e due nel due mila otto che corregge un tendenziale che altrimenti sarebbe di quattro a uno
Nel due mila otto e così via non le cito tutte le cifre forse le può interessare invece sapere che si ricostituisce un saldo primario
Che la variabile che da diciamo la certezza che il rapporto fra il debito pubblico il prodotto lordo continuerà a diluire negli anni a venire
L'obiettivo di avanzo primario guardi il le tavole che lei vedrà danno un avanzo primario superiore al quattro per cento nel due mila e undici tenga conto che queste tabelle sono costruite ancora una volta stando nelle disposizioni del patto di stabilità e della raccomandazione all'Italia che impegna l'Italia a fare correzioni strutturali di mezzo punto all'anno anche negli anni a venire
Un'ultima domanda sorprese del mattino volevo chiedere
Alla luce del punto di partenza del due mila e sei quindi con i tecnici che le quattro per cento e calcolando anche la manovrina bis che avrà un effetto di trascinamento anche l'anno prossimo a quanto ammonterà la finanziaria due mila sette è possibile avere
Una stima più precise la seconda cosa che lo chiede riguarda il cuneo fiscale si è parlato di un intervento selettivo
Che è oppure più l'intervento diciamo più generalizzato qual è l'orientamento del governo c'è nel DPEF unificazione sì un elemento di selettività
Che è già indicato nel DPEF non non è detto che sarà l'unico ma indicato nel DPEF e che ci sia una selettività a favore del lavoro a tempo indeterminato
Per quanto riguarda la sua prima domanda le posso leggere le
Quattro righe che sono nel DPEF
La legge finanziaria per il due mila e sette disporrà interventi il cui importo complessivo viene quantificato in circa venti miliardi di euro
Uno virgola tre per cento del prodotto interno lordo al netto di nuove estese volte obiettivi di sviluppo e di equità spesi e che si stimano in circa quindici miliardi di euro cioè un punto del PIL
L'ammontare lordo di risorse da reperire e dunque dell'ordine
Scusate dunque dell'ordine di trentacinque miliardi di euro e del due virgola tre per cento del prodotto interno lordo
Voleva
Ci sono altre
L'ultima
Ultima
Sono Steve Scherer di Bloomberg volevo chiedere ci può confermare che c'è stato cioè ci sarà un rialzo delle rendite finanziarie come cioè e che fa parte della copertura quanto costituisce diciamo della copertura e a che livello viene rialza
Non no non entro su questo punto del resto il DPEF non entra su questo punto
è importante sottolineare come delle cose che abbiamo detto oggi e che sono contenute nel DPEF il DPEF
Prefigura una legge finanziaria nella quale un punto di PIL quindi dodici tredici miliardi di euro sono dedicati alla crescita allo sviluppo questo lo sottolinea va sottolineato perché crescita e sviluppo sono l'obiettivo fondamentale la parte di Risanamento è ovviamente dovuta all'eredità che noi abbiamo trovato e agli impegni con l'Unione europea la parte di sviluppo è una parte che comprenderà e lo trovate nel capitolo crescita del DPEF
Sia gli investimenti in ricerca in capitale umano che sono una parte importante del DPEF sia sulla parte legata al Mezzogiorno lo dico perché nel DPEF compreso un capitolo intero sul Mezzogiorno questo capitolo sul Mezzogiorno individua un Obiettivo di lungo periodo importante lo voglio citare
A macro cifre di riallocazione dell'investimento pubblico sul Mezzogiorno rispetto a quanto capita oggi a quanto è capitato oggi
E quindi di passaggio da un investimento sul Mezzogiorno farlo della spesa in conto capitale sul PIL
In Italia che oggi è del trentotto virgola sette per cento meglio è stato il trentotto virgola sette per cento in questo sessennio
E che negli obiettivi che non ci diamo passerà al quarantadue virgola tre per cento nel prossimo
Questo è legato ha un obiettivo mezzogiorno che il Governo si è dato fin dall'inizio e che rappresenta uno dei motivi per i quali crediamo che il tema crescita siano dei temi fondamentali
Per quanto riguarda la prossima legge finanziaria ovviamente su questo tema come sugli altri temi apriremo dei tavoli di confronto con le parti sociali perché questo obiettivo crescita nel Mezzogiorno che per noi rappresenta uno dei pilastri della legge finanziaria dobbiamo poi costruirlo nel merito nel dialogo appunto con gli enti locali nel dialogo con le parti sociali stesse
Grazie
Ma vorrei sapere no volevo sapere se il documento alla fine è stato approvato all'unanimità e sì eventualmente ci sono state
Osservazioni a verbale fatta mettere da qualche ministro tutto qui ci sono ovviamente state ampia discussione e anche ampio osservazioni che stanno nella redazione finale continuando
In questo momento ma crediamo che questa discussione sia stata una discussione
Molto utile positiva perché ha consentito di uscire dall'ambiguità su molte questioni da andare poi nel merito quindi siamo soddisfatti di questa conclusione