"Il Sud che vogliamo. Imprese e amministrazioni per accelerare lo sviluppo" - organizzato da Confindustria in collaborazione con ANCI e Conferenza Stato Regioni (presso il Teatro Massimo di Palermo, 8 - 9 marzo 2002)

Come il titolo il sud che vogliamo
Io sono Giovanni Pepi condirettore responsabile del Giornale di Sicilia e devo a voi un benvenuto come siciliano
E agli organizzatori del convegno agli amici della Confindustria un ringraziamento per avere voluto affidare a me e al mio giornale un punto di osservazione così importante
Di un convegno che è importante in un momento storico che è importante
Non credo di dover togliere nulla
Alle consigliere per il Mezzogiorno della Confindustria il dottore Francesco Rosario Averna che fra poco introdurrà i lavori
Dicendo che quando leggo come titolo del convegno il sud che vogliamo per noi sappiamo quale sud e vogliono gli industriali italiani perché lo dico da tempo
E qui c'è una grande assonanza col vissuto e che vuole un giornale come il mio
Un sordo che posa per il suo sviluppo avere nell'impresa privata il centro motore
Dopo anni di preminenza dell'amministrazione pubblica anche alla gestione industriale con risultati che non sono certamente entusiasmanti
è un momento importante dicevo perché non siamo più nel Mezzogiorno di dieci anni fa
Non siamo più nella Sicilia di dieci anni fa sotto questo profilo perché abbiamo tassi di sviluppo un po'più alti
Abbiamo un'occupazione che un po'conosciute ma soprattutto abbiamo un maggior numero di imprenditori privati che si rimboccano le maniche
E malgrado tutto vogliono andare avanti e vincere una scommessa e credo che oggi gli industriali italiani che operò nel Mezzogiorno chiedono soltanto di poter sbarre nasce l'interesse farle vivere farle crescere per far questo hanno bisogno di uno stato attento
E di amministrazioni locali consapevoli e partecipi e qui sarà Verna dire come e dove io dico soltanto una cosa da oggi nell'intervista che lui rilancia al mio giornale si rifà al famoso detto di Luther Clint
Martin Luther King ho fatto un io ho un sogno di vedere un Sud forte e produttivo è un suddetti è un sogno che si può condividere oggi un convegno come questo per il ruolo che svolgono quanti si alterneranno al podio e alle poltrone per intervenire discuterebbe possiamo avere delle indicazioni importanti almeno questo è un obiettivo che certamente raggiungeremo per raggiungerlo meglio
Adesso devo rientrare deve anche fare soltanto il moderatore chiedo a tutti di rispettare i tempi che sono rigorosi
Tra l'altro c'è uno strumento formidabile che mi hanno mostrato la prima volta che mi imbatto in questo marchingegno che efficientissimo e distribuisce il tempo in modo automatico e rigoroso non ci saranno quindi parzialità trasmesso
Io chiedo intanto al padrone di casa Pippo Puglisi che il presidente degli industriali siciliani di venire qui al podio rivolgere un saluto ai convegnisti Buongiorno precisi
Buon pomeriggio a tutti Benvenuti molti auguri a tutte le donne presenti visto che oggi è il giorno della loro festa
Un benvenuto particolare a tutti coloro che vengono da fuori Palermo
Certamente non è stato molto difficile per siamo molto ben collegati con tutto il resto del Paese e quindi il sacrificio è stato limitato ma di questo ne parleremo domani quando tratteremo le infrastrutture
Un ringraziamento a tutta la città di Palermo
Nella persona del suo Sindaco onorevole Diego Cammarata nel presente la Provincia onorevole Francesco Musotto e un ringraziamento particolare al sovrintendente del Teatro il dottor Francesco Giambrone che ancora una volta che ha dato l'opportunità di poter svolgere un convegno importante come quello di oggi in questa cornice meravigliosa del Teatro Massimo di Palermo
Un ringraziamento a tutte le autorità che hanno voluto assicurare la loro partecipazione a questo convegno alla Confindustria al comitato del Mezzogiorno per aver scelto la Sicilia
Per questo evento che ci permetterà di dibattere temi di grande attualità con l'auspicio di gettare le basi per un vero cambiamento di sviluppo del Sud
A tutti gli sponsor che hanno sostenuto questo evento è un ringraziamento particolare
A Giovanni Pepi e domani al coordinatore al dottor Napolitano che saranno impegnati nel coordinare queste due giornate di dibattito di questo convegno noi siamo convinti che i presupposti e gli ingredienti e gli ingredienti ci siano tutti per una vera svolta del Mezzogiorno proprio in questo teatro poco più di due anni fa il ventinove trenta ottobre del novantanove nella presentazione la mia relazione è un convegno che organizziamo sul tema Sicilia il Mezzogiorno verso il terzo millennio
Guido commentare l'ennesima crisi del governo regionale la quarta della legislatura devo anche dire che non furono stima perché la legislatura fosse penultima con cinque governi in un momento particolare delicato per le imminenti scadenze della sessione di bilancio della programmazione dei fondi strutturali e di molte altre emergenze anche oggi i nostri governanti sono insegnati ancora con la Finanziaria diciamo è in attesa anche del bilancio affermavamo che comunque noi imprenditori interessavano poco i colori di quei governi stilavamo stanno intanto non è un'abilità per valutare i risultati delle azioni dell'attività di governo e legislative volte a rimuovere con il freno sviluppo un primo nodo è stato sciolto oggi chi governa una grande responsabilità potendo contare sulla stabilità politica che il governo nazionale che i governatori delle Regioni hanno a disposizione un'intera legislature per l'attuazione dei programmi su cui hanno ottenuto il consenso degli elettori il Mezzogiorno a le risorse per compiere il salto di qualità occorre però mettere mano con decisione all'attuazione delle politiche di contesto fondamentali per l'attrazione di investimenti e per lo sviluppo e la competitività del territorio
Senza la rimozione dei fattori di carattere esterno che continuano a incidere pesantemente sulla competitività delle imprese del Mezzogiorno scoraggiano chi in quest'aria vuole insediarsi il salto di qualità non potrà esserci
Lo ribadiamo danni
Le azioni della soluzione strutturale dei fattori di contesto devono essere focalizzate su alcune priorità come il potenziamento delle infrastrutture economiche le intermodalità di trasporto il miglioramento delle condizioni di sicurezza
E soprattutto della legalità per i cittadini e per gli operatori economici che vivono e operano nel Mezzogiorno
Con interventi di controllo e di contrasto all'economia sommersa
Che nel Sud ha raggiunto livelli inaccettabili con un'incidenza del dato complessivo territoriale quasi tripla rispetto al Centro-Nord parliamo di un ventisette per cento contro il nove punto otto per cento
Con una semplificazione amministrativa e uno snellimento delle procedure dopo quattro Bassanini non ci sembra sia cambiato molto lo stesso ex ministro del resto riconosceva chi al di là delle leggi il cambiamento doveva essere culturale
Mentre l'attuale ministro della Funzione pubblica Frattini riconosce che il decentramento amministrativo di compiti e funzioni agli enti locali ha causato non pochi problemi in primo luogo dovuti alla mancata previsione di un periodo transitorio
Nell'applicazione delle nuove norme
Una mancata previsione di risorse finanziarie adeguate da attribuire agli enti locali per lo svolgimento delle nuove funzioni
Ecco perché spesso pur disponendo di buone leggi quando si passa all'attuazione si ricorre a farraginose procedure che ne vanificano l'efficace
Qualche esempio l'abbiamo in casa
In Sicilia infatti abbiamo una legge sugli sgravi degli oneri sociali integrativa di quella statale ma è come se non l'avessimo perché i tempi di risposta alle imprese oscillano fra i diciotto e i ventiquattro mesi
Il riferimento ad un'altra legge
Le imprese e non solo quelle del settore industriale
Hanno dovuto proporre una sorte di transazione accollandosi i costi per cartolarizzare i crediti visto che la Regione non era nella condizione di pagare i i contributi dovuti se non attraverso una rateizzazione con un impegno pluriennale di spesa
A queste condizioni gli incentivi e meglio non averli
Perché
Creano aspettative distorcono il mercato e creano seri problemi finanziari soprattutto alle piccole imprese che non hanno la capacità di autofinanziarsi
Quando gli incentivi sono automatici invece funzionano molto bene
Per esempio il credo che imposta la Tremonti bis oppure quando prevedono chiari i meccanismi selettivi come per la legge quattrocentottantotto costano molto meno all'amministrazione pubblica sotto l'aspetto della gestione
Il difficile lavoro che ci attende trova purtroppo riscontro in alcuni indicatori che rappresentano in modo significativo il Sud perché abbiamo il divario tra il sud e il resto del Paese oggi di quarantatré punti in termini di PIL pro-capite
Di chi produce solo il quattordici per cento del valore aggiunto manifatturiero
Solo l'undici per cento del lavoro dell'export italiano proviene dal meridione
Il tasso di occupazione di quarantatré punti dieci punti in meno della metà del Paese venti in meno nella media europea
Abbiamo però alcuni dati relativi che lasciano ben sperare per esempio la base occupazionale e cresciuta nel due mila uno più che nel resto del Paese confermando l'andamento positivo degli ultimi cinque anni
Il tasso di disoccupazione è sceso sotto il venti per cento nonostante l'aumento della forza lavoro
Nel due mila uno prima dell'undici settembre le presenze turistiche hanno fatto registrare un incremento superiore
A quello del resto del Paese confermando il trend anche qui degli ultimi cinque anni e parliamo di un più ventisei per cento contro il sedici per cento del resto del Paese
Sono segnali importanti che potevano essere ancora più significativi se la buona performance delle imprese del Sud fosse stata accompagnata da concrete azioni mirate a ridurre il gap ecco perché abbiamo voluto fare incontrare esponenti del Governo nazionale governatori delle Regioni del Mezzogiorno amministratori locali e parti sociali su due grandi temi come l'attrazione degli investimenti e le politiche di coesione e l'individuazione di una qualità l'azione della spessa finalizzata ai fondi strutturali per avviare un percorso che insieme deve portarci non a promuovere lo sviluppo ma realizzare lo sviluppo nelle nostre regioni meridionali a costruire insieme il sud che vogliamo
Sistemi infrastrutturali sistemi industriali con aree attrezzate sviluppo locale sistemi turistici messi necessitano di progettualità che le istituzioni devono poter rassicurare con percorsi operativi ben definiti
Una sessione del convegno sarà dedicata al federalismo Confindustria e per un federalismo solidale e competitivo
Attraverso forme di autogoverno e di responsabilità favorite dalla riforma del titolo quinto della Costituzione se pur con i necessari aggiustamenti
Potrebbero emergere potenzialità finora inespresse e spesso mortificate da forme di assistenzialismo
Una particolare attenzione sarà posta al tema del potenziamento della dotazione infrastrutturale del sistema trasportistico del sud della logistica
Ancor prima del reperimento delle risorse finanziare e una buona parte è già disponibile sarà indispensabile però poter disporre di efficienti meccanismi dispensa ma di questo vi parlerò domani
Attraverso questo convegno ci siamo proposti di riportare con forza al centro dell'attenzione del Paese il tema dello sviluppo del Mezzogiorno
Certo il sud che abbiamo non è più quello degli anni Cinquanta delle migrazioni di massa ma non è ancora il sud che vogliamo
E per raggiungere tale obiettivo dobbiamo far partire un processo di riconversione culturale che potrà essere ancora più incisivo di qualsiasi investimento materiale
Il lavoro e le sfide che ci attendono sono difficili
Ma siamo convinti che utilizzando il nostro patrimonio di conoscenze e di competenze le potenzialità inespresse potremmo offrire ai nostri giovani un futuro meno minaccioso di come oggi si presenta grazie buon lavoro grazie
Ringrazio Pippo Puglisi presidente degli industriali siciliani chiedo all'onorevole Diego Cammarata sindaco di Palermo di rivolgere Louis su invito il suo saluto ai convegnisti
Un ex Sindaco cinque
Fra le tante
Intanto buon pomeriggio a tutti
Non posso che associarmi al saluto del presidente pugliesi alle donne presenti al convegno e a tutte le donne cittadine di questa città
Un saluto va anche al autorità presenti al convegno ai vertici di Confindustria
Un ringraziamento particolare
Al consigliera Averna che ha contribuito alla scelta di questa città
Per ospitare questa prestigiosa e importante manifestazione
Un saluto un benvenuto a tutti i convegnisti
In questa città che lasciatemi dire con un pizzico di orgoglio io reputo una delle più belle città del mondo
Questa città
E appesa ad una grande sfida
L'apertura nel due mila dieci
Dell'Area di libero scambio tra l'Europa il Mediterraneo ovvero la creazione di un'unitaria il cui centro è destinato a diventare il punto nevralgico per la produzione dell'economia dell'euromediterraneo e quindi un punto di riferimento per l'economia internazionale
L'opportunità del due mila dieci
Ci offre la possibilità di trasformare la marginalità geografica della Sicilia che ha sinora penalizzato lo sviluppo economico sociale del territorio e mortificato le sue immense risorse
E trasformarlo nella centralità strategica del suo capoluogo nell'ambito di un'aria destinata ad incidere in maniera significativa nel sistema economico internazionale
Affinché però questa scadenza del due mila e dieci non si trasporti trasformi in una concreta opportunità per Palermo
E non resti un appuntamento mancato
Occorre però mettersi subito al lavoro
Per conseguire l'obiettivo di trasformare Palermo
Dal corridoio di connessione tra l'Europa ed il Mediterraneo
A centro strategico dell'euromediterraneo
Nel territorio del comune di Palermo
Dovrà essere quindi attivato un modello di programmazione integrata dello sviluppo
In grado di connettere tra loro tutti i punti di forza del territorio stesso la sua collocazione geografica il patrimonio culturale molti fattoriale e multietnico
La presenza sul territorio della dorsale mondiale delle telecomunicazioni e l'alta scolarizzazione delle forze non occupate
Dovrà essere inoltre attivato un tavolo comune di condivisione di obiettivi e strategie che colleghi stabilmente amministrazione della città e sistema imprenditoriale
Prendendo quindi possibile e sostenibile lo sviluppo del territorio
La sfida che deve vederci protagonisti
Consiste nel trasformare quindi la potenzialità geografica e culturale in una concreta opportunità di decollo sociale ed economico della città facendo assumere a Palermo il ruolo di calamità dello sviluppo euromediterraneo
L'evento del due mila dieci impone dunque l'urgenza di creare sul territorio le infrastrutture ed i sistemi necessari ad assegnare concretamente a Palermo questo ruolo
Questo potrà essere possibile soltanto attraverso l'affermazione di un nuovo modello di policy making
In grado di sviluppare il territorio trasformando quella che una potenzialità in un'opportunità in grado di incidere in maniera significativa sull'economia della città e della regione di cui è capoluogo ma fungendo altresì da catalizzatore di nuova economia per tutto il Mezzogiorno d'Italia
L'obiettivo di internazionalizzare Palermo deve prendere il via da una riorganizzazione funzionale della città già avviata con la presentazione del piano integrato del trasporto pubblico di massa
Finalizzata adottare il territorio urbano delle strutture ricettive e dei servizi
Questo consentirà l'accelerazione del processo di creazione dei fattori di contesto economico e sociale in grado di assicurare condizioni stabili di competitività per la città di Palermo
Dovremo sopportare la crescita della qualità del capitale umano e di conoscenza
Promuovere le forme di investimento privato dal project financing al Venture Capital e consolidare tutte le forme di partenariato utili a promuovere la cooperazione con il Mediterraneo
L'avvio di questo processo teso a dimezzare il tessuto produttivo a Palermo deve vedere amministrazione impresse in maniera sinergica unito l'innovazione che questo impegno implica deve essere reale delle cioè costituire un cambiamento intenzionale ovvero risultato consapevole di un percorso di riorganizzazione del sistema di intervento pubblico che miri a valorizzare questi punti di forza
Questo modello di sviluppo non può fare a meno del coinvolgimento attivo delle imprese
Nel processo di crescita e la città superando quelle debolezze di integrazione pubblico privato che hanno sinora caratterizzato il sistema di sviluppo locale
La realizzazione di questa sinergia il polo possibile solo attraverso un comune impegno di tutti i soggetti pubblici e privati che rappresentano le istanze di sviluppo dell'economia cittadina
Questa sinergia d'intervento prevede però non solo la condivisione delle scelte ma soprattutto la responsabilizzazione di ogni singolo attore
Del sistema di sviluppo sia con riferimento alle scelte programmatiche sia con riferimento all'attuazione delle scelte dalla tempistica l'intervento all'efficienza della gestione all'efficacia delle realizzazioni delle realizzazioni
Concludo
Dicendo che infatti in dubbio che di fronte all'opportunità del due mila dieci occorre dimostrarsi capaci di programmare lo sviluppo di sistemi in grado di promuovere l'economia del territorio e rendere soprattutto Palermo economicamente credibile per l'economia internazionale
Politica intrapresa devono quindi concorrere alla formazione di una nuova classe dirigente la cui nuova identità corrisponda la voglia di essere protagonista del proprio sviluppo
Una nuova classe dirigente che non si senta appagata dalla inesorabilità delle per la sconfitta del Meridione e voglio invece acquisire il principio della necessità dell'impegno
Questo obiettivo e forse particolarmente ambizioso io credo assolutamente di no
Lo ritengo possibile si amministrazione di impresa si faranno insieme parte attiva di questo processo la costituzione di un cluster Venture
In grado di promuovere l'investimento internazionale nel capitale di rischio del modello Palermo due mila e due
Grazie grazie
Grazie sindaco Cammarata invito adesso l'onorevole Francesco Musotto Presidente della Provincia Regionale di Palermo a rivolgere anche lui un invito ai partecipanti al convegno
Pure se da presidente
Signori ministri autorità anch'io voglio rivolgere il mio più caloroso saluto a tutti gli ospiti autorevoli presenti Redondo ringraziamento alla Confindustria
Per avere scelto ancora una volta la nostra citare il nostro la nostra regione e quindi il territorio provinciale come occasione di incontro
Per confrontare
Le nostre idee su ciò che vogliamo fare del sud Hussein su ciò che vogliamo fare della nostra regione siciliana con il concorso degli enti locali ma soprattutto con il ruolo fondamentale degli imprenditori
L'amico poi si ricordava il convegno di due anni fa a cui partecipammo con entusiasmo anche lì con dei progetti e degli impegni che abbiamo mantenute
E diceva correttamente in quell'occasione avevamo un handicap maggiore di quello che oggi non abbiamo la stabilità politica allora invoca Mona legge di riforma elettorale per l'elezione diretta del presidente della Regione che avvenne e quindi ci troviamo in una situazione di stabilità politica diverse dove la responsabilità degli enti locali del pubblico e maggiore ora non si possono trovare scuse bisogna mettere insieme le idee i progetti di tutti
In una situazione economica che
Vede lei piccoli passi avanti dei momenti di sviluppo e di crescita si registrano a livello lo statistico ma purtroppo drammaticamente
I livelli di disoccupazione sono sempre drammatici
Oggi si fanno gli auguri alle donne ma
Leggevamo giorni addietro che il tasso di disoccupazione
Nella fascia di età dei quindici e trent'anni femminili e del settanta per cento quindi al di là e del cinquantacinque per quello che riguarda i giovani gli uomini e quindi al di là degli auguri delle mimose dobbiamo impegnarci
Di più dobbiamo soprattutto fare in modo che questi tassi di disoccupazione non siano più la piaga della nostra società e della nostra situazione oggettiva dove ci troviamo ad amministrare adoperare tutti noi insieme
Dobbiamo trovare quelle che sono i modelli di sviluppo trovare nuovo occupazione dare lavoro e allora che fare il sud che vogliamo
Il primo obiettivo è Ilan collaborazione degli enti locali con nel ruolo dell'impresa con una situazione mondiale dove le leggi del mercato impongono nuova competitività nuove regole innovazione preparazione non più capacità e possibilità dipende perdere appuntamenti importanti
Ma non possiamo in mente immediatamente nel mercato nelle logiche del mercato una situazione fragile che ha avuto anche momenti di barriera di protezione come quella nostra
Locale non possiamo immettere in una realtà del mercato estremamente Conte impeditiva più vasta e difficile
Tutto ciò che di produttivo è presente dagli imprenditori da tutto ciò che sono le regole nuove del mercato abbisognano dello Bigica di concertazione il pubblico deve avere la possibilità sempre di dettare delle regole di stare vicino di mettere nelle condizioni di chi viene introdotto nelle logiche del mercato di avere pari e dignità di creare servizi e condizioni oggettivamente favorevoli perché gli imprenditori
Vengano in Sicilia investano trovano una situazione favorevole di chiarezza di trasparenza
Di legalità però che resti
Che il faccia l'economia che non rimangano soltanto per la Banelli periodi per sfruttare situazioni di defiscalizzazione di facilitazione di oneri sociali e poi immediatamente
Creare soltanto un lavoro precario per poco tempo devono rimanere in questo il pubblico le attività e gli enti locali devono insieme collaborare con gli imprenditori
è una grossa sfida le pubblica amministrazione devono indubbiamente facilitare quelli che sono i i percorsi burocratici in questo senso diceva giustamente pugliesi
La Bassanini non è sufficiente la Regione e su questa strada e gli enti locali per quanto ci è possibile e abbiamo le possibilità le capacità
E lo competenze cerchiamo di accelerare e dire creare quanto più trasparenza possibili nei percorsi burocratici nella dare concedere autorizzazione ho chiuso direttore immediatamente vorrei soltanto soffermarmi per ciò che riguarda l'Ale che vitalità
Non vorrei che la legalità si crei sempre una enfatizzazione chi opera sul territorio deve operare rispettare le regole
La legalità spetta alle istituzioni allo Stato per ciò che riguarda la repressione per ciò che riguarda la prevenzione
E in questo senso sono stati fatti passi da gigante la nostra realtà provinciale ha fatto passi da gigante lo Stato è presente
Chi amministra l'ente locale chi ogni giorno deve combattere con la quotidianità
Con la fame e ricerca del lavoro deve operare secondo percorsi che possono essere letti chiaramente dai cittadini per dare credibilità capacità di interlocuzione
Per essere presenti nel territorio ed essere credibili i giovani credono nello Stato se lo lo Stato mette tutti sullo stesso piano sulla stessa linea di partenza per trovare lavoro
Se il il lo Stato la Regione Siciliana gli enti locali dicono finalmente basta alla mala pianta del precariato
E se stabilizzino tutti precari che credo realmente lavoro e anche l'operatività delle società miste va rivista con l'intervento del pubblico ma sempre più con un intervento precipuo fu fattivo
Redditizio
Del privato e anche in questo senso abbiamo invocato l'altra volta ci trovavamo d'accordo con imprenditori una revisione totale delle leggi delle anzi che oggi come sono non servono più il problema della formazione che noi riteniamo debba essere affidata ai privati non si può sospende quattrocento miliardi per la formazione senza sapere quello che è il vero fabbisogno del mercato del lavoro degli imprenditori privati circa le professionalità
E che richiedono quindi un basso panorama di impegno
E di fronte allo stato nei non chiediamo così come all'Europa non chiediamo percorsi privilegiati
Basta col vittimismo l'abbiamo sempre detto noi vogliamo soltanto essere competitivi essere messi nelle condizioni di poter competere col questa nuova grande nazione europea che va verso l'allargamento senza privilegi essenza penalizzazione è il problema delle infrastrutture è uno dei problemi fondamentali
è stato detto
Ma per concludere l'unica vera grande nostra risorsa sono e siamo noi siciliani cinque milioni di abitanti siamo quanto alcune del dei paesi che sono all'interno della comunità europea dobbiamo avere questa Grande consapevolezza per il nostro patrimonio la nostra storia il nostro territorio come risorse e dobbiamo accogliere la sfida del futuro come la devono raccogliere imprenditori insieme a noi per poter costruire sempre con grande ottimismo e con grande slancio quello che un futuro migliore per tutti noi grazie
Grazie Presidente Musotto adesso se al momento centrale del convegno la relazione introduttiva
Il dottor Francesco Rosario Averna consigliere della Confindustria per i problemi del Mezzogiorno
Volessero consigliere
Poco fa
Dicevo al sindaco di Palermo che ringraziandolo
Per averci concesso questo stupendo teatro dicevo che
La riuscita del convegno era già fatta il cinquanta per cento perché il Sud che vogliamo basterebbe dire che vogliamo
Dopo tanti anni riuscire a fare
Delle delle opere come queste di questo livello di questo livello di qualità di questo livello di prestigio
Autorità cari amici e colleghi
Scegliere un titolo per un convegno sempre difficile
Perché bisogna sintetizzare in pochissime parole il motivo per cui si chiama a raccolta tante persone
Questa volta però non abbiamo avuto dubbi
Questo titolo è stato il primo a venir fuori
Lo abbiamo paragonato a molti altri malumori testardo riusciva sempre a vincere
E sapete perché
Perché abbiamo l'ambizione di parlar chiaro
E di dire alla classe dirigente di questo Paese
Di tutto il Paese badate non del solo Mezzogiorno quello che davvero vogliono gli imprenditori
Abbiamo chiamato a intervenire esponenti del Governo nazionale dell'opposizione tutti i presidenti delle regioni meridionali sindaci e presidenti di Province
Di grandi dirigenti del sindacato e ringrazio particolarmente Sergio Cofferati per essere qui con noi
Con imprenditori e manager con loro intendiamo dibattere i temi principali dello sviluppo del Sud
Con loro contiamo di trovare soluzioni chi accelerino la crescita dell'economia della società meridionale con loro vorremmo aveva arrivare alla fine di questo incontro
A stringere un'alleanza fare di questo sud
La nuova grande opportunità di sviluppo del Paese superare i vincoli che ancora ci sono far diventare il nostro Mezzogiorno la nuova frontiera della competitività italiana in Europa
Vi sembra un'utopia sognare un sub come questo
A noi imprenditori meridionali a noi Comitato Mezzogiorno di Confindustria no
Sembra davvero un obiettivo possibile
A condizione che tutta la classe dirigente del Paese governo nazionale governi regionali in testa
Metta finalmente il riequilibrio territoriale lo sviluppo del Mezzogiorno in testa alle priorità di intervento cosa che finora non è avvenuta
Vi dico di più
Noi sentiamo che il nuovo Sud sta già nascendo neo avvertiamo chiaramente segnali inequivocabili vogliamo che da questo incontro si pongono le basi
Per RAI celebrare il suo tasso di sviluppo assicurare il più benessere economico e più equità sociale insomma vogliamo mettere il turbo all'economia meridionale
Ma oggi a che punto è la situazione quali passi ha fatto negli ultimi anni il Mezzogiorno sulla via della competitività e cosa resta da fare per lanciarsi verso più ambiziosi traguardi
I dati in nostro possesso dimostrano che l'economia del Sud lungi dall'essere immobile da segnali forti di maggiore vitalità
Negli ultimi primo negli ultimi cinque anni il Mezzogiorno è cresciuto due punti più del Centro-Nord mentre nel quinquennio precedente era avvenuto il contrario
Secondo
Sempre negli ultimi cinque anni gli investimenti del Sud sono cresciuti del quattro virgola cinque per cento
Contro il quattro per cento del Centro-Nord ma ciò che è più significativo essi sono cresciuti il doppio dei consumi a testimonianza di una società più produttiva e meno assistita
Terzo
Per il quinto anno consecutivo il Mezzogiorno registra il primato della nascita di nuove impresse con no oltre quarantacinque mila unità contro le ventinove mila del Nord Ovest le venti mila del Nord Est e le venticinque mila del centro
Quarto
Le esportazioni delle regioni meridionali sono cresciute negli ultimi cinque anni dal sessantasette per cento contro la media nazionale del trentacinque per cento
Certo il punto di partenza era modesto e tuttavia questo trend dimostra che l'economia meridionale comincia a guardare ai mercati internazionali con maggiore interesse
Quinto anche il turismo ha fatto registrare tassi di crescita interessanti siamo al ventisette per cento di crescita
Contro una media nazionale del sedici per cento
Nonostante questi questi progressi ancora oggi la quota di mercato del Mezzogiorno raggiunge appena il venti per cento del totale quindi evidente l'enorme potenziale di sviluppo ancora possibile utilizzando appieno un mix di bellezze naturali di siti archeologici
E di attrattive culturali praticamente unico al mondo
Sesto
L'occupazione
Che dal novantadue novantasette aveva registrato nel Sud un continuo peggioramento ha invertito la tendenza superando la fine del due del due mila e uno i sei milioni di occupati e passando dal trentotto per cento al quarantadue per cento
Eppure eppure nonostante questi buoni dati noi non possiamo essere soddisfatti
Tutto questo non basta
Perché siamo ancora lontanissimi dall'obiettivo di riequilibrare il Mezzogiorno nel resto del Paese sia come reddito il PIL pro capite del Sud è ancora oggi solo il cinquantasei per cento rispetto a quello del Centro Nord
E sia come occupazione ci sono band diciotto punti tra i quarantadue del Sud dei sessanta del Centro-Nord che praticamente pari alla media europea
Obiettivo e non Uto utopia dicevo prima è che questo sia vero lo dimostra il fatto che diversi Paesi europei con un forte impegno della propria classe dirigente e con politiche adeguate
Hanno realizzato in pochi anni tassi di sviluppo straordinari qualche esempio
L'Irlanda dal novantacinque al due mila incrementato il PIL del sessanta per cento dell'occupazione del trentacinque per cento
La Spagna il PIL del venti per cento e l'occupazione del venti per cento il Portogallo il PIL del venti per cento e l'occupazione del dieci per cento
Sono paesi che in pochi anni hanno trasformato in maniera incredibile le loro economie superando ritardi di decenni o addirittura di secoli
Volete sapere come ci sono riusciti la risposta è semplice
Sostenendo il sistema delle imprese sia attraverso la crescita delle imprese esistenti sia attraverso tanti tanti nuovi Investimenti
E invece dobbiamo notare che proprio questo degli investimenti esterni è il punto più debole del nostro sistema economico pensate che nel solo due mila e arrivato nell'Unione europea o in un flusso di investimenti di ben seicento miliardi di dollari che vuol dire quasi settecento miliardi di euro e
Be'in
Lasciatemi passare questo tocco di Nostalgia un milione trecento trenta mila miliardi delle vecchie lire
Ebbene di questi seicento miliardi di dollari ben centottanta sono andati in Germania centotrenta in Gran Bretagna novanta in Belgio
Cinquantacinque in Olanda quarantacinque in Francia trentasei in Spagna sedici nella piccola Irlanda sapete quanti sono arrivati in Italia
Appena undici che significa un misero due per cento
E di questi noi stimiamo che meno del dieci per cento sia localizzato nelle regioni meridionali insomma nel Sud arrivano le briciole
Di un vero fiume di denaro che è assolutamente necessario per far cambiare marcia all'economia meridionale
Senza contare
Gli investimenti che possono realizzare i nostri colleghi del centro nord
Per moltiplicare il livello di investimenti verso il Mezzogiorno indispensabile a nostro avviso dare un forte commitment a Sviluppo Italia
Noi oggi abbiamo invitato e lo ringraziamo il nuovo vertice di questa società certo a pochi giorni dalla sua nomina non possiamo chiedergli ancora un programma dettagliato anche perché alcune decisioni spettano al Governo
E tuttavia possiamo dirgli
Quello che Confindustria vorrebbe ed è facile dopo le cifre che ho citato prima
Vogliamo che Sviluppo Italia diventi una grande agenzia per l'attrazione di investimenti dal centro nord dall'estero un vero e proprio sportello unico per le imprese che vogliono investire al Sud ma badate bene
Per far questo è necessario che Sviluppo Italia possa disporre direttamente l'erogazione degli incentivi l'assegnazione di aree attrezzate la definizione delle procedure localizzative
Ne possiamo dimenticarci altre due attività che a nostro avviso dovrebbero rientrare nella nuova mission di Sviluppo Italia supporto finanziario e tecnico per progetti di sviluppo integrato del territorio
E partecipazione a fondi chiusi al sistema bancario dedicati specificamente al Mezzogiorno
Nell'incontro di Catania del novantotto promosso dall'allora ministro del Tesoro Ciampi
Il Comitato Mezzogiorno di Confindustria di Confindustria guidato a quel tempo da Antonio D'Amato fisso quattro condizioni di base per lo sviluppo economico ed in particolare per migliorare la bassissima incidenza di investimenti esterni
Più sicurezza più infrastrutture un fisco più favorevole è un mercato del lavoro più flessibile
Compito del Governo nazionale di quelli regionali
Locali era di assicurare queste condizioni le parti sociali dovevano fare la loro parte garantendo posti favorevole maggior flessibilità al fattore lavoro le impresa impegnarsi in progetti di qualità
Con maggior contenuto di formazione ricerca e con un più elevato utilizzo di nuove tecnologie
Le conclusioni di quell'incontro chi Mangone attuali a nostro avviso ancora oggi per quanto riguarda il fisco nei mesi scorsi l'azione di Confindustria è consistita nel battersi a fondo per ottenere il cumulo tra Tremonti bis e credito d'imposta
Abbiamo contribuito in collaborazione con il Governo ad elaborare ipotesi tecnicamente e finanziariamente accettabili anche per l'Unione europea e siamo contenti
Di essere arrivati a una soluzione che se non è quella ottimale in quanto prevede l'agevolazione sempre al netto degli ammortamenti rappresenta comunque un notevole passo avanti
Il cumulo costituisce certamente
Un ottimo incentivo alla localizzazione delle imprese nei nostri territori perché primo di e privo di quelle lungaggini burocratiche che hanno frenato addirittura impedito tutti gli strumenti di incentivazione destinati al Sud la riforma fiscale attualmente all'esame del Parlamento offre nuovamente l'opportunità di operare un'anticipazione temporanea al Mezzogiorno delle riduzioni previste per tutto il Paese
Si tratta di una delle poche condizioni ammesse dalla normativa europea ed è stata confermata Confindustria da autorevoli giuristi
Un simile provvedimento seppur temporaneo garantirebbe al sud per alcuni anni un vantaggio significativo e si ripercuote Rebbe positivamente proprio sull'attrazione dei nuovi investimenti
Di sicurezza e di infrastrutture e quindi anche di fondi strutturali e di cui fondi comunitari parler parlerò domani parleremo con diversi amici domani nelle che sarà focalizzato su questi temi
Oggi assieme al fisco parliamo anche di costo e di flessibilità del lavoro bene
I problemi del fattore lavoro sono sostanzialmente due il costo della rigidità
è noto che il costo del lavoro per unità di prodotto del Mezzogiorno il più alto di quello del Centro-Nord a causa di un forte divario di produttività
Se a questo aggiungiamo la rigidità che nel Sud è più alta per cui perché qui ci sono meno alternative
Cioè il lavoratore sa bene che se lascia l'impresa difficilmente trova un'altra occupazione la conseguenza è un mercato del lavoro del tutto ingessato
Eppure e noto che la rigidità del mercato del lavoro è una delle maggiori remore alla localizzazione del nostro territorio degli investimenti internazionali
Noi riteniamo che per una seria riforma salariale si debba valutare l'introduzione del Mezzogiorno di forme flessibili
Che tengano conto dei livelli di produttività dell'impresa del costo della vita del territorio così come siamo convinti che sia urgente una riduzione degli oneri impropri che allargano in modo eccessivo la forbice salario lordo salario netto
Parimenti siamo convinti perché operiamo da sempre in questo territorio
Che misure volte alla liberalizzazione del mercato del lavoro unite a una seria riforma dei sostegni al reddito e alla mobilità favorirà ebbero la creazione di nuovi posti di lavoro e darebbero forte impulso I Nuovi Investimenti
La flessibilità del lavoro e tra l'altro un in un elemento fondamentale di una seria lotta al lavoro sommerso Confindustria si è impegnata a fondo su questo tema perché è convinta che un livello di sommerso doppio in Italia rispetto all'Europa
Distorce gravemente il normale funzionamento del mercato restringere la platea fiscale contributiva e soprattutto rende impossibile qualunque tutela dei lavoratori
Ma davvero il sindacato pensa di difendere gli interessi dei lavoratori lasciando che un posto di lavoro su tre nel Sud sia totalmente privo di qualunque tutela da quella sugli orari e sul salario a quella pensionistica e sanitaria
Ma davvero il sindacato spera in questo modo i di attirare i giovani le donne i disoccupati del Sud che col lavoro nero sono sottoposti alle forme più gravi di flessibilità ovviamente flessibilità tra virgolette
Noi qui oggi
Ribadiamo che non vogliamo la libertà di licenziare ma la libertà di assumere e auspichiamo
E auspichiamo che si arrivi ad una soluzione che faccia fare al Paese un passo avanti sulla via della flessibilità e al Mezzogiorno raggiunga l'obiettivo di aumentare l'occupazione e di ridurre drasticamente il fenomeno del sommerso
Per una strategia di rilancio del Mezzogiorno
Doni per occupato
L'esperienza della programmazione negoziata invece va sottoposta a una decisa rivisitazione complessivamente patti territoriali contratti dare ai contratti di programma hanno erogato appena il dodici per cento delle risorse assegnate
A nostro avviso occorre agire con pragmatismo distinguendo lei esperienze fruttuose che devono poter proseguire il loro cammino da quelle che non lo meritano in quanto disperdono risorse che possono essere destinate a strumenti più efficaci
Tale esperienze migliori dieci alto il caso di Manfredonia che pochi giorni fa è stato inaugurato alla presenza del Presidente del Consiglio del presidente di Confindustria
Il contratto d'area di Manfredonia portato investimenti per duecentoventi milioni di euro e nuova occupazione però oltre due mila unità
Ebbene per condurre in porto questo risultato ci sono voluti ben cinque anni
Nel nuovo quadro determinato dal recente passaggio di competenze alle Regioni patti territoriali e contratti d'area sono trasferiti alla competenza delle Regioni mentre i contratti di programma restano di competenza nazionale
Confindustria ha proposto recentemente al governo uno strumento più snello del contratto di programma per investimenti di taglio medio grande
E il contratto di investimento che può rappresentare un mezzo più rapido per attrarre nuovi investimenti produttivi nelle regioni meridionali
Passiamo al ruolo del sistema bancario
Una rissa una recente interni indagine di Confindustria ha rivelato che l'ottanta per cento delle imprese
Non ha ricevuto assistenza all'internazionalizzazione nella parte pubblica né da parte privata
La stessa ricerca ha posto in luce una tendenza alla restrizione del credito alle imprese locali a seguito delle operazioni di acquisizione
Pertanto il lungo e travagliato processo di ristrutturazione delle banche meridionali
Se da un lato ha migliorato e sull'efficienza operativa non ha cambiato il rapporto banca impresa né crediamo abbia ampliato in modo sostanziale la gamma dei servizi
In questo panorama non entusiasmante registriamo una positiva novità nelle scorse settimane
E nato con il nostro contributo e il primo fondo chiuso dedicato specificamente alle piccole e medie imprese meridionali
Il secondo è già in fase avanzata di preparazione e ci auguriamo che presto questi esempi vengano seguiti da altri
Quale che sia la proprietà delle banche operanti nel Mezzogiorno noi siamo certi che esse abbiano non tanto un dovere morale
Quanto un interesse economico preciso a impiegare i loro fondi nel nostro territorio a condizione che operino con una logica di mercato e che l'impresa metta da parte le antiche diffidenze
E accetti di instaurare con la banca ha un rapporto più continuo è basato sulla fiducia reciproca
Un saluto affettuoso al presidente la Confindustria Antonio D'Amato
Il processo di decentramento dei poteri dello Stato può rappresentare per il Mezzogiorno un'opportunità ma anche i gravi rischi
Confindustria è cosciente dei rischi di divaricazione del tra Regioni forti e regioni deboli
Ed ha più volte ribadito l'esigenza che la competizione tra territori si svolga nel rispetto dei principi di solidarietà sociale e di coesione economica
E in tal senso sta a orientando la sua azione anche sul tema del federalismo fiscale
Siamo convinti inoltre che il processo federalista debba svolgersi senza oneri aggiuntivi per le imprese quindi Snell endo le strutture centrali man mano che si realizza lo spostamento delle competenze
Sinora non vediamo segnali in questo senso anzi CIPE le occupano e molto gli aumenti dell'Irap effettuati da molte regioni che contraddicono questo principio
Parallelamente alla riforma federalista dovrebbe realizzarsi la riforma della pubblica amministrazione aspetto essenziale per l'efficacia di qualunque azione nel Mezzogiorno
Diciamo chiaramente che non siamo soddisfatti di questa riforma
Permangono forti resistenze sia di a ad accettare istituti come la certificazione il silenzio assenso il principio della responsabilità dei pubblici funzionari è inapplicato
La privatizzazione dei servizi è ancora del tutto marginale il processo di miglioramento delle tecnologie va molto a rilento
E infine gli sportelli unici nati con l'obiettivo di snellire e accelerare gli iter per l'iter burocratici per i Nuovi Investimenti o sono sulla carta oppure non possedendo alcun potere nei confronti delle amministrazioni
Rischiano comunque di non risolvere i problemi delle imprese
L'esigenza di accelerare lo sviluppo del Mezzogiorno è legata certamente anche al processo di allargamento in atto nell'Unione Europea
Questo avvenimento porta di straordinario rilievo porterà un forte aumento della competizione tra territori all'interno dello dell'Unione rispetto al quale il Sud deve recuperare velocemente capacità competitiva
Inoltre a partire dal due mila e sette il sostegno dei fondi comunitari è destinato a ridursi
Noi riteniamo indispensabile da qui al due mila e sei ripensare le istituzioni comunitarie in vista di un'unione a venticinque Paesi così come sta iniziando a fare la Convenzione presieduta da Giscard d'Estaing
Nello stesso tempo si dovranno rivedere i parametri di assegnazione dei fondi strutturali in quanto il semplice effetto statistico dell'ingresso di dieci Paesi
Con un PIL pro capite molto basso escluderebbe quasi completamente l'Italia così come la Spagna
Pochi giorni fa il DG il ventotto febbraio ad Istanbul è accaduto un evento straordinario che purtroppo pochi organi di informazione italiani hanno riportato le federazioni imprenditoriali di Algeria Marocco Tunisia Malta e Cipro
Egitto Giordania Libano Siria Turchia Israele e Palestina hanno firmato l'atto di nascita della unione dell'impresa del bacino del Mediterraneo
Sono fiero di dire che Confindustria all'interno dell'Unicef l'unione delle impresa europea ha avuto un ruolo di grande rilievo per questo risultato
Noi siamo convinti che il rilancio della cooperazione tra l'Unione europea e i Paesi del bacino mediterraneo sia indispensabile per prepararsi alla nascita dell'area di libero scambio decisa entro il due mila dieci
Già oggi del resto gli scambi commerciali con l'Unione rappresentano oltre il cinquanta per cento dell'import extra export di questi Paesi
A prima vista questo traguardo può sembrare irrealistico alla luce del drammatico inasprimento del conflitto in Medio Oriente noi pensiamo invece che sia necessario rafforzare gli interessi economico no per per queste o sia necessario rafforzare gli interessi economici che hanno bisogno di per svilupparsi di stabilità e di pace
Per contrapporgli lei agli interessi economici e politici di senso opposto
Cinquant'anni fa lo ha detto l'avvocato Agnelli qualche giorno fa lo ha scritto sulla stampa l'Europa usciva da una guerra disastrosa eppure dalla nascita della cieca cioè la Comunità del carbone e dell'acciaio nacque un processo di integrazione economica
Che ha portato oggi trecento milioni di euro pay ad avere in tasca la stessa moneta e a volere anche una maggiore integrazione politica
Ebbene il nostro Mezzogiorno è il ponte naturale verso i Paesi del Mediterraneo basta guardare una cartina geografica per rendersene conto
E nel momento in cui l'Europa giustamente apre le sue porte ai Paesi dell'Est il Progetto Euro Mediterraneo rappresenta per noi per noi gente del sud la grande opportunità di sviluppo e la conquista di una nuova centralità
Cari amici
Noi di Confindustria siamo convinti che una stagione di riforme sia necessaria per l'Italia ma addirittura urgente per il Mezzogiorno
Con questo livello di sicurezza di infrastrutture con questo peso fiscale contributivo con questa rigidità del mercato del lavoro con questi investimenti nella formazione nella ricerca
Con questa inefficienza dell'apparato pubblico l'Italia perde competitività nel confronto internazionale
E il sud non riesce ad accelerare la sua crescita per riequilibrare l'economia e la società italiana
Questa sfida possiamo vincerla solo con un grande impegno comune sarebbe bello uscire domani da questo magnifico teatro con maggiori speranze di dare al nostro Mezzogiorno più lavoro più benessere e più equità
Grazie
Grazie consigliere saperne allora vediamo un po'di fare un punto per introdurre il passo successivo di questo convegno Averna pone quattro problemi
Maggiore flessibilità del lavoro maggiore sicurezza del territorio un fisco più favorevole più infrastrutture e gestione più efficiente di quelle che esistono sono queste le quattro condizioni
Realizzando le cui ali il Mezzogiorno pur realizzare il sogno di cui parla
Nell'intervista di stamattina il consigliere Averna di vedere l'impresa privata al centro dello sviluppo del Mezzogiorno
Abbiamo una tavolo tondo in cui risposte importanti potranno venire su tutti e quattro i punti che il consigliere Averna posto e quindi invito nell'ordine a prendere posto qui in questo nostro salotto
Onorevole Mario Baldassarri viceministro dell'Economia
Sergio Cofferati segretario generale della CGIL
Massimo Caputi amministratore delegato di Sviluppo Italia dovesse
Troverà il suo posto
Nicola Tognana vicepresidente della Confindustria
Sergio Abramo sindaco di Catanzaro
Avete i costi troverete il cartellino
Se non sbaglio lei Cofferati e quindi
Abramo
Sindaco per amore varia Tognana se mi scusi in conto l'uso riconoscenza
Essere intanto ci orientiamo grosso modo una tavola rotonda diciamo su due livelli prego
E va be d'altronde non si può non fare una gaffe quando si va in diretta e questo conferma la regola Nello Musumeci che il presidente della Provincia Regionale di Catania tra l'altro anche mio caro amico quindi a maggior ragione discusso dalla gaffe
Comunque almeno la fortuna d'onore cerca il posto perché la poltrona vuota la tua
Il risultato prego
Allora dicevo questo tavolo tondo lo svolgiamo su due turni un primo turno in cui vi prego di rispettare degli sette degli otto minuti il tempo poi nella replica invece dovremo stringere
Io comincerei da Sergio Abramo sindaco di Catanzaro qualche mese fa mi ha molto colpito la battuta di un economista che diceva che i sindaci delle città del Sud devono saper essere piazzisti di se stessi
Piazzisti piazzisti devono saper vendere il loro prodotto trascorre del metà del loro tempo in ufficio mentre in giro per il mondo
A promuovere il proprio territorio come spazio di riferimento per gli investimenti industriali lei questo ruolo ci può svolgerlo cosa le manca per potere convince un investitore internazionale o anche nazionale a fare le sue
Realizzazioni recita come la sua Ciccio Suciu
Ma diciamo che le leve che abbiamo come amministratori
Come i sindaci ce li abbiamo
Ma come apparato burocratico no diciamocelo chiaramente perché altrimenti siamo stati chiamati oggi qui a questo convegno per rapportarci su quello che lo sviluppo sul nostro territorio
Ma io personalmente sono stato chiamato in quanto esperienza da imprenditore anche da sindaco
E devo dire onestamente che alla pubblica amministrazione non è mai stata al servizio del gli degli imprenditori
Non è stata mai assenze imprenditore perché ancora all'interno delle amministrazione si consumò nel i veleni di una politica secondo me sbagliata che si faceva nel passato
Avevamo come ANCI
Ha avuto una grande un grande momento quando c'era stata una legge dello Stato che permetteva agli amministratori di mettere con le spalle al muro anche i dirigenti della pubblica amministrazione ahimè quella legge poi è caduta
Per cui abbiamo avuto questa enorme difficoltà
Attraverso la burocrazia gli incentivi che possono esserci su un territorio possono derivare solamente da una politica di sviluppo bene che si fa sul territorio e per le politiche sviluppo Bernhard mi riferisco a un programma regionale a una programmazione regionale emergere nel meridione non c'è mai stata
Io vorrei avere l'onore
In futuro nella mia regione ma anche in altre regione meridionale di poter parlare con un assessore che ha la delega allo sviluppo
E non tanti assessori che si improvvisano lo sviluppo sul territorio
Ognuno per conto suo senza questa concertazione quindi con le parti sociali
Io porto solamente un esempio
Appena eletto sindaco
Sono stato invitato a una conferenza stampa
Per spiegare qual era la filosofia ha o meno lo studio che avrebbe portato alla Calabria
In un futuro ad avere sviluppo nel campo del turismo
Questa politiche era stata messa questo diciamo Progetto questo programma era stato scritte in una settimana dalla stessa ora che faceva la farmacista
Una settimana prima
Io Orla brivido quando ho sentito le politiche di sviluppo che volevano attuare sul territorio
Ora breve dito perché non ci si può improvvisare
La concertazione a questo serve
Significa con molta umiltà confrontarsi
Capire quale sono le peculiarità del territorio quindi l'evocazione del territorio e cercare di mettere diciamo tutto le agevolazioni che abbiamo oggi perché ne abbiamo anche avute
E ne continueremo ad avere metterle tutte insieme e decidere finalmente di fare sviluppo di dare risposta ai nostri concittadini perché è una cosa che volevo dire come sindaco perché lo registriamo tutti i giorni ci chiedono sicuramente abbellire non specificati dare più servizi
Più efficienti e meno costosi
Ma al Sud un partito ed in particolar modo le famiglie ci chiedono di dare una prospettiva per i loro giorni
E allora dire difficoltoso per un sindaco che vuole operare in questo modo poi confrontarsi col mondo politico che non sempre naturalmente fatto eccezione rispondono a logiche degli imprenditori che sono gli unici che in questo momento visto e considerato che ormai il pubblico non può dare più risposte che possono fare sviluppo sul territorio
Ma ahimè gli imprenditori hanno avuto tantissime difficoltà continuano ad averne molto spesso il sindaco si deve rapportare direttamente
Per cercare di fare di incentivare sul suo territorio questo ipotetico sviluppo lo ringrazio il signor Sindaco
Nello Musumeci il presidente della Provincia Regionale di Catania parlamentare europeo per il gruppo
è un deputato di Alleanza Nazionale lei ha gli stessi problemi di Abramo Into dico perché opera in una realtà diversa la provincia di Catania e una delle aree economiche più brillanti non solo dell'isola ma anche del Mezzogiorno dove ci sono stati anche sviluppi significativi ai valori dell'occupazione e dell'industrializzazione sono più alti rispetto alla media
Sì signor direttore il problema della pubblica amministrazione è un problema purtroppo diffuso
Che prima o poi deve essere affrontato perché costituisce una delle diseconomie di fronte alle quale ci dobbiamo spesso confrontare
Ma sostanzialmente Catania è un'isola felice lo dico con grande prudenza e nessuno può farsi illusioni in questo momento vero è che la Fondazione pure la da una parte l'Unione camere dall'altra
Un recente studio
Confermano essere quella di Catania la provincia più vivace da un punto di vista economico la più appetibile persino per gli investitori stranieri tutto questo ci lascia con i piedi a terra
C'è il concreto pericolo che si tratti di un momento contingente dovuto magari a un clima di ottimismo
Che abbiamo contribuito a realizzare tanto gli enti locali e dico ti tutte
Le formule centrodestra centrosinistra c'è un rinnovato impegno da parte degli enti locali dei sindaci e presidenti di province dall'altro lato c'è una maggiore consapevolezza da parte degli imprenditori
Piccoli medi e grandi imprenditori ma sostanzialmente il problema resta voglio dire che mentre a Catania cresce un poco tecnologico avanzato mentre a Catania abbiamo una ventina di aziende straniere che hanno investito negli ultimi anni
Mentre a Catania il manifatturiero si coniuga perfettamente con la tecnologia col comparto tecnologico
Non c'è dubbio che dobbiamo prendere atto del fatto che da soli gli enti locali non ce la possono fare arrendere duraturo questo elemento di novità
Malgrado l'ottimismo voglio dire che letto la realtà catanese quella siciliana in generale
Deve tenere conto che fra qualche anno
La competitività fra i territori si gioca su una scala internazionale e mondiale
O questo Sud questa Sicilia si dota della infrastrutturazione economica e sociale indispensabile
O rivediamo la politica del credito
O eliminiamo una grave diseconomia legata ai problemi della sicurezza
Ho
Consentiamo la celerità dei procedimenti burocratici
Altrimenti questa competitività resta soltanto l'illusione di una stagione io lo dico con grande serenità con la consapevolezza delle responsabili che deve avere un pubblico amministratore
Insomma fra qualche anno l'allargamento all'Unione Europea non potrà che porre ciascuno di noi meridionale di fronte alla domanda
Sarà utile sarà un giovamento sarà un limite per noi
Lì sotto ci porterebbe lontano
Questo è un Europa che era nata per essere policentrica
Era nata per garantire
Dopo il quarantacinque
Una coesione economica e sociale in questi cinquant'anni
La Sicilia e il Mezzogiorno d'Italia hanno pagato
Il binomio
Nel ride Mediterraneo uguale terra di frontiera non terra di confine
Il Mediterraneo ha voluto rappresentare per volontà di alcune lobby internazionale di alcune democrazie occidentali la linea di frontiera fra il terrorismo e la pace
Fra la tolleranza religiosa e l'intolleranza religiosa fra la mafia e la legalità sala stabilità e la instabilità
E chi ha pagato più di tutti è stata la Sicilia si pensi che soltanto il sette per cento degli investimenti stranieri abbiamo registrato nel Mezzogiorno d'Italia nel Meridione
Bene
Fino a quando il Mediterraneo non diventerà una terra di pace fino a quando noi non avremmo spento i fuochi nel Medioriente
Fino a quando questa terra non diventerà appetibile
In un contesto internazionale sarà difficile per noi ritagliarci un ruolo autonomo noi meridionali noi siciliano e Mezzogiorno d'Italia rispetto
Alle potenze che hanno consolidato la loro posizione economica nel continente europeo
Queste un Sud che da solo può benissimo avere una sua autonomia funzionale una sua autonomia di sviluppo a patto che la modernizzazione delle ferrovie non si fermi a Napoli
A patto che per completare un'autostrada non ci vogliono trentadue anni
A patto che per fare in treno Catania Palermo non si debbono impiegare tre ore e quarantacinque minuti
A patto che per fare il raddoppio Catania Messina non ci vogliono ventisette anni
Voglio dire che soltanto se riusciremo ad essere autonomi da un punto di vista infrastrutturale da un punto di vista dei servizi da un punto di vista degli incentivi riusciremo a diventare un territorio competitivo nel contesto internazionale e mondiale
E si sappia e concludo direttore che dal mio punto di vista il futuro del Mezzogiorno d'Italia si gioca nel Mediterraneo
Proprio a causa dell'allargamento dell'Unione Europea
Nel due mila dieci la Sicilia si trova al centro della zona di libero scambio a seguito dell'applicazione dei programmi Meda bene
O noi arriveremo puntuali a questo appuntamento parlo di aeroporti naturalmente parlo di porti attrezzati
Parlo di tariffe sociali
Parlo di terreno sufficientemente dotato per essere appetibile agli imprenditori o altrimenti noi perderemo la scommessa con il nostro futuro e ci resterà soltanto il ricordo di una stagione felice ma nient'altro che un ricordo per questo io ritengo che
Il rinnovato impegno degli enti locali delle Province del governo regionale dei comuni la concertazione dal basso i patti territoriali il Pitti da soli i contratti Daria laddove ci sono da soli non possono bastare
A rendere concreta la prospettiva di un futuro per la piccola per la media impresa in questa regione del sud Italia o aumentar attenzione del Governo nazionale
O riusciamo a trovare fonti finanziarie alternative o altrimenti resteremo indietro con noi stessi
E con la storia che ci offrirà a partire da domani appuntamenti importanti che dobbiamo sapere cogliere grazie presidente riuscire
Massimo Caputi amministratore delegato di Sviluppo Italia intanto mi associo alla considerazione che faceva il consigliere Averna leda poco
Però le CIACE l'istituzione del fondo aggiudica per l'azione di avrebbe un registro preciso posto diventerà questo dalla struttura un'agenzia
Per l'attrazione degli investimenti dall'estero nel Mezzogiorno raccordandosi
Con le amministrazioni è un ruolo in cui credo anche lei e possibile questo obiettivo ma guardi consigliere Averna ama avanzare le sfide
E quindi sfileranno raccolte quindici giorni fa a poche ore dall'insediamento ha chiesto di partecipare a questo convegno
Io devo dire ho cercato di sfilargli in tutti i modi dopodiché
Ho dovuto raccogliere la sfida
E la sfida infatti né affetti è un dato di sensibilità
Cioè lui con questa azione sta sollecitando ad attuare un modello che in Italia manca da decenni probabilmente
Ha citato un dato io lo riprendo volentieri
Ha citato un dato di investimenti nel nostro Paese non nostro Paese un fanalino di coda va bene c'è andata perché se prendiamo il rapporto di Business International del due mila e uno quindi recente recentissimo
Dove sono stati esaminati sessanta paesi mondiali e diciassette Paesi europei per l'attrattività degli investimenti la competizione l'attrattività degli investimenti
Noi vediamo in modo chiarissimo lo son portato dietro così non ci sono dubbi che su sessanta l'Italia al ventitreesimo posto ma in Europa su diciassette al quindicesimo posto
Quindi d'Italia
Quindi vuol dire che quando un soggetto decide di investire Scelli gli l'Italia dopo aver scartato quindici situazioni più favorevole alla nostra ovviamente questo rapporto non considera il Mezzogiorno Rossano probabilmente usciremo fuori graduatoria
Quindi questa è la prima considerazione poi oggi venendo in aereo ho letto financial Times pagina tredici dell'inserto
Dice
Testualmente
L'Italia è stata superata anzi realtà parla delle grandi aree è stata superata dalla Spagna in quanto in Italia non sia mai certezza di costi permessi e tempi di investimento giornale di oggi
Quindi noi cosa combattiamo combattiamo in una situazione di diciamo anche di svantaggio generale ma anche di pubblicità contro il Paese Italia
Questo dobbiamo tenerne conto ormai tutti i Paesi tentano di attrarre investimenti e la notizia dell'altro giorno e mi pare che in Romania abbiano fatto l'ultima agenzia concentrando tutte le possibilità di investimento
In pochi giorni dopo aver capito cose Sviluppo Italia o meglio cosa potrebbe essere Sviluppo Italia abbiamo già avviato un processo rapidissimo noi deteniamo circa mille cinquecento miliardi di partecipazioni che non sono a sistema ne parlavo giorni fa con il ministro dell'economia costo Baldassarre e non sono a sistema sono partecipazioni
Sono partecipazioni e diffuse
Le concentreremo nelle prossime settimane in un fondo mobiliare chiuse assolto schiusa sommando queste partecipazioni
Un eguale importo di capitale attratto da fondazioni e da banche
Questo da mettere a disposizione degli investimenti nel Mezzogiorno d'Italia
Ma in realtà che cosa vuole cosa ci chiede l'imprenditore io ne Rizzato che nel due mila e uno sviluppo Italia avuto centocinquantacinque richieste formali di assistenza per insediamento in Italia
Sembra dico sembra perché in pochi giorni ma è stato possibile accertarlo che ci siamo stati cinque risultati positivi
Gli esiti del pro quali sono i problemi
Prima di tutto affidabilità secondo certezza
Noi non siamo in grado di dare affidabilità e certezza Dalton per esempio di Manfredonia esempio positivo da molti punti di vista lo citava prima consigliere Averna ha comunque richiesto uno slittamento di tempi significativo
Questo anche perché le controparti non sono omogenei
Cioè c'è un Governo cioè un soggetto pubblico rispettabilissimo ma che non ha gli stessi tempi del soggetto imprenditoriale
Il business clan per un imprenditore per un ménage mente e un patto verso gli azionisti e verso il mercato
A volte una delibera CIPE i tempi per avere una cabine elettriche anche in tempi di crisi per aree uno degli innumerevoli permessi non permettono di rispettare i Business Plant e Bo imprenditori credo con la sabbia lo sappiate tutti
Quindi sostanzialmente le Azioni Sviluppo Italia che nei prossimi giorni verrà formalizzata in una proposta al governo e tesa fondamentalmente all'organizzazione valorizzazione di partecipazioni
Alla collaborazione con le regioni per la realizzazione delle infrastrutture a supporto dell'economia alla riorganizzazione delle politiche occupazionali giovanili questo ruolo importante di Sviluppo Italia avuto finora
Ma tutto per andare certezza e affidabilità al sistema delle imprese da insediare in Italia
La ringrazio e Sergio Cofferati segretario generale della CGIL nella sua relazione
Il consigliere averne ha posto una questione precisa
Nel Mezzogiorno il costo del lavoro è più alto
La sua organizzazione del mercato del lavoro è più rigido e questa è una condizione che scoraggia gli investimenti nel Sud ora io non sto chiederlo a lei cosa pensa dell'articolo diciotto perché sarebbe lei però Entella è otto perché mi è noto però credo voglio sapere per la CGIL la flessibilità in generale ma soprattutto nel Mezzogiorno
è una condizione che può attrarre nuovi investimenti o favorire nuovi investimenti
In mancanza di una riforma dell'articolo diciotto quali forme di flessibilità voi ritenete si possono introdurre
Intanto non bisognerebbe semplificare le cose che ha detto il consigliere Averna il consigliere aveva detto ai giornalisti semplici se lo so lo so ma qualche volta non aiuta non rendere
Sempre via il vostro lavoro ma non non il nostro il consigliere Averna ha detto che il costo del lavoro nel Mezzogiorno è più alto perché più bassa la produttività esserci
Se il problema come lui dice e come si può convenire quello della produttività che deve svilupparsi e deve avere le stesse dinamiche e gli stessi valori delle altre parti del Paese
Diventa automatico escludere come io penso si debba fare qualsiasi tentativo di riorganizzare nel senso di ridurre la struttura e la strumentazione contrattuale affacciare l'idea che ci possono essere un assetto contrattuale come in fondo fa lo stesso consigliere Averna e non sono d'accordo
Differenziato per il Mezzogiorno e ritornare all'antico riaffacciano idea di gabbie salariali che a mezzogiorno ha creato solo danni in un altro vantaggio
Poi il consigliere averne aggiunge la maggior rigidità del Mezzogiorno è legata al fatto che le persone non avendo altre occasioni restano più legate quasi abbarbicata al loro posto di lavoro
Il che dice implicitamente che non è vero come qualcuno ancora sostiene che non ci siano nel Mezzogiorno strumenti di flessibilità pari al resto del Paese anzi è vero l'opposto il Mezzogiorno ha una strumentazione più ricca pensata in un tempo in tempo passato e dunque disponibile
Per superare il vincolo la gita di cui parlava il consigliere Averna non si tratta di togliere diritti il caso dell'articolo diciotto o di alterare un sistema di protezioni che ha dato buona prova di sé
Ma semplicemente di creare nel Mezzogiorno nove così nel mio lavoro per mettere le persone in grado di poter scegliere io non credo che la via sia quella della estensione dell'allargamento delle forme di flessibilità penso che la strada sia un'altra in parte indicata
E proposito proprio questa strada vorrei sottolineare qualche aspetto perché le confessò qualche preoccupazione
Nelle discussioni di questi tempi di questi ultimi mesi se partiamo come credo sia giusto
Dall'esigenza di avere per il Mezzogiorno condizioni attrattive degli investimenti
C'è una sorta di venire progressivamente meno dell'attenzione relativa al tema della sicurezza mi fa piacere che se ne parli avverto però nel Paese nel Mezzogiorno una caduta di attenzione
Senza la legalità e senza promuovere la cultura della legalità il Mezzogiorno soffriva più di altri
Di condizioni disomogenee negative la legalità e contemporaneamente causa ed effetto del mancato investimento spesso in un territorio dunque tra le condizioni che sono fondamentali per attrarre investimenti io penso ci sia anche questo
Mi permetto di aggiungere un altro perché poi convengo che le infrastrutture la politica del credito sono aspetti importantissimi
Produrre qui per vendere in mercati lontani non avendo infrastrutture sufficienti è un danno per l'impresa aggiungo che anche un danno per le persone che vivono qui ma tra le condizioni di attrazione bisogna considerare la disponibilità delle persone soprattutto la valorizzazione delle loro risorse
Non considerare la scuola e la formazione come una sorta di priorità per il Mezzogiorno nella costruzione delle condizioni a tratti un errore
Il presidente sa che a Catania alcuni degli investimenti importanti fatte da aziende straniere sono stati fatti perché a Catania e ci sono gli ingegneri
Perché a Catania ci sono dei diplomati in grado di rispondere a quell'esigenza che le aziende straniere di Norman
Di avere già fin dall'inizio condizioni per una competizione alta la radice la qualità e il Mezzogiorno può e deve investire sull'idea di qualità d'altro canto se pensiamo alle nuove tecnologie
E ai nuovi linguaggi abbiamo davanti agli occhi delle condizioni che sono importanti perché possono generare risorse e investimenti senza aspettare l'infrastrutturazione pesante che pure bisogna fare
La connessione tra queste nuove tecnologie e le attività tradizionali dà risultati straordinari il Mezzogiorno alle persone da mettere in campo
La loro voglia la loro intelligenza ecco perché la formazione e la scuola io credo debbano essere considerate a pieno titolo come una delle condizioni principali per attrarre investimenti
Da ultimo io resto convinto che gli strumenti della programmazione negoziata non abbiano una realistica alternativa
Convengo che per alcuni di loro ci siamo trovati spesso tutti insieme di fronte a delle difficoltà a dei ritardi
Però vivaddio abbiamo introdotto con il consenso delle parti sociali
Pratiche regole strumenti che non avevano
Precedenti
Non avevano nessun'altra esempi a cui riferirsi nel passato
Dunque si è creata una condizione nuova con tutte le difficoltà tradizionale che ci sono in questo caso e poi anche con i ritardi dovuti ad alcuni fenomeni di instabilità amministrativa però Manfredonia non va preso come
Il il fiore nel deserto Manfredonia è un risultato positivo è costata tempo fatica ma conferma che quando c'è la volontà delle parti
Quando si vuole davvero realizzare un obiettivo con gli strumenti i dati gli accordi di programma che hanno dato funzione i patti territoriali e i contratti d'area il meccanismo si mette in movimento funzione dà risultati
Ma date che tutta la strumentazione la programmazione negoziata rappresenta oggettivamente per come è stata disegnata una sfida per tutti
Per il sindacato
Per le imprese e per le amministrazioni perché costringe a scegliere e a selezionare bisogna dire dei sì e bisogna dire dei no
Cosa che come lei sa non sempre nella situazione precedente anzi quasi mai stata fatta perché con il rimborso a piè di lista l'intervento straordinario che nulla
Prefigurava sul piano della verifica nemmeno a posteriori aveva permesso pratiche molto rilassante e negative
Con la strumentazione della programmazione negoziata secondo me con l'obbligo dalla civiltà dell'assunzione di responsabilità si può creare anche una classe dirigente
Non si può però cambiare il mondo
In un arco di poche settimane io resto convinto che non ci sia un'alternativa efficace a quella strumentazione per questo penso che andrebbe rifinanziata
è utilizzata con l'attenzione che ha avuto almeno nel caso di Manfredonia e siccome Manfredonia non è un posto straordinario ma è molto normale nel Mezzogiorno
Io credo che si possa ripetere con qualche risultato interessante anche per altri territori ellenico da Tognana
Prego
Nicola Tognana vicepresidente della Confindustria mi pare che è stato chiaro
Averne è stato chiarissimo Cofferati nella risposta per quanto riguarda il rapporto tra flessibilità come fattore di attrazione di nuovi investimenti e invece il ricorso di altri strumenti come per esempio quella della negoziazione di cui poi per la daremo peraltro in un dibattito in un'altra tavola rotonda comunque mi sembra sulla flessibilità vorrei il suo punto di vista è un fattore così importante trattare un investimento in assoluto
Ma io vorrei lasciarlo per ultimo se lei mi consente
Vorrei far ragionare il nostro pubblico e gli amministratori sul fatto che dopo la modifica della costituzione dello scorso anno c'è un forte cambiamento di responsabilità
Dal governo centrale nei confronti delle regioni oggi le regioni hanno la totalità della responsabilità insieme agli enti locali se vogliono devolvere delle loro funzioni nel fare del marketing territoriale quindi nell'avere capacità di attrarre Investimenti esteri ma anche italiani
Perché mi pare che siano più vicini di quelli esteri e quindi più facili da trarre è stata citato più volte oggi Manfredonia e li il più grossi problemi sono stati proprio quelli della mancanza di un interlocutore unico quelli di avere una molteplicità di soggetti che dovevano intervenire
Con dei tempi fissati addirittura per legge ma che venivano tranquillamente infranti anche da coloro che le leggi le avevano fatte e quindi in una logica kafkiana nella quale il ministero diceva entro trenta giorni daremo la risposta e poi lui stesso non era in grado di darla quindi lo snellire
Gli interlocutori e oggi questo trasferimento alla Regione
Aiuta certamente
Il presidiare fortemente la filiera di tutti i tempi amministrativi e avere un interlocutore che abbia che sia una sorta di commissario ad acta che Possa surrogare chi non resta nelle funzionalità
Nei tempi che gli sono stati assegnati diventerebbe un qualcosa di molto importante vicino a questo gli enti locali hanno poi la grande responsabilità di realizzare le infrastrutture
Di urbanizzazione primaria per gli insediamenti
Chi di voi è stato a Manfredonia all'inizio del mese
Ha visto che l'asfalto per il capannone che ospitava l'operazione era un asfalto fatto il giorno prima giusto per non fare arrivare il Presidente del Consiglio su una strada sterrata
E quindi anche qui
E devo dire assessore con grande trasparenza con grande positività
Ma io dico mentre lei parlava sembrava che tutte le cose dovessero essere fatte da altri io credo che a livello di territori bisogna rimboccarsi le maniche e farsi che in una sana competizione tra una regione e l'altra ci sia la capacità attraverso una buona amministrazione attraverso la tempestività di attrarre
Questa impresa
E quindi vuol dire che le regioni e i loro enti locali devono avere la capacità di pensare in grande ma anche di gestire un Progetto e quindi non solo ragionamenti molto alti legati a tutti
Gli asset positivi che ogni territorio magari a ma anche poi la capacità di gestire un Progetto
Io mi ritrovo sui ragionamenti che ha fatto Cofferati per quanto attiene la formazione e l'attenzione alle risorse umane perché sono una variabile importante i piani di insediamento professionale l'inserimento professionale hanno la necessità di essere rifinanziati non posso dimenticarlo e citarlo non per polemica ma semplicemente per capitalizzare l'esperienza e non farle più che i primi ci imponevano di far lavorare i ragazzi soltanto venti ore la settimana lontano da casa quando erano nelle imprese trevigiane
Ad imparare per poi andare a lavorare a Manfredonia perché si avessero lavorato più di venti ore probabilmente sarebbe stato una sorta di sfruttamento e questa mi pare la dice lunga nella logica nella quale ci si muove da questo punto di vista io credo l'ha detto prima Francesco Averna la vera logica per lavorare in maniera diversa e quella di smettere di finanziare l'offerta di formazione
Che è gestita nella logica di offrire quello che si sa e invece finanziare la domanda in maniera tale che sia l'Offerta riformatori che devono adeguare le loro capacità a quelle che sono le richieste in una situazione di continua evoluzione e di cambiamento
L'ultimo punto che volevo portare alla vostra attenzione è quello legato al ragionamento della sicurezza
La sicurezza
Un fattore fondamentale non soltanto per l'immagine magari molto semplificata che c'è in giro per l'Italia ma o anche purtroppo in altri Paesi sul fatto che il nostro paese sia insicuro che anche qui questi luoghi
Non diano sufficienti le garanzie io personalmente che ho stabilimenti nel Mezzogiorno devo dire che da anche in anni precedenti perché oggi qualcuno potrebbe dire
Lo lo sforzo che sto facendo a livello di impegno confindustriale potrebbe preservarne però devo dire che non ho mai avuto grandi problemi
Però la chiave che abbiamo sperimentato a Manfredonia che potrebbe superare questo tipo di problema
E quello di far andare le imprese a gruppi non da sole questo è un grande valore aggiunto perché consente agli imprenditori di sostenersi l'uno con l'altro
Di non avere tutte le preoccupazioni soprattutto in una filiera di piccole e medie imprese
Di trovare degli ostacoli e delle preoccupazioni che diventano molto difficile da superare quindi il fatto di andarci insieme con la propria associazione credo possa essere una ulteriore opportunità
Lei mi chiamava prima al tema della flessibilità
Ma io un po'di preoccupazione perché non vorrei che parlando di flessibilità qui con Sergio Cofferati con l'etichetta di Confindustria lui si alzasse dal tavolo e andasse via ma spero che non lo faccia
E credo di poter dire da di nuovo da imprenditore meridionale
Che noi dobbiamo trovare la maniera per dare più diritti ai lavoratori che operano in territori che non hanno le opportunità che abbiamo in Emilia che abbiamo in Lombardia che abbiamo nel Nord Est
In questi territori che li ho citati non servono tante regole tante
Superfetazioni perché le opportunità di posto di lavoro che ci sono sono tali che fanno sì che la situazione sia autoregolamentata
Diversa è la situazione nel Mezzogiorno dove per le ragioni che Francesco Averna ha spiegato molto bene
Anche per le ragioni che conoscete tutti perché lo sforzo che cerchiamo tutti di fare per dovremmo fare è proprio quello di svilupparlo di più queste opportunità non ci sono
E questo fa sì che la gente si rifugi nei sottoscala nel lavoro nero nei i lavori grigi dove non ci sono garanzie dove non c'è la possibilità di andare a far valere dei diritti
Questo ha un'altra però risponda un altro pezzo l'altro risvolto della medaglia e quello legato prese sane che invece pagare i contributi che sono emerso e che a causa di queste superfetazioni sono molto attente a mantenere il numero il più giusto possibile più ristretto possibile di collaboratori per evitare di trovarsi con un calo della domanda non saper come affrontare i problemi di ristrutturare l'impresa
Credo che queste considerazioni insieme alle altre che stiamo facendo debbano farsi riflettere
E io vorrei come ultimo Flash prima di lasciare al ministro Baldassarri
Io penso che lo sforzo che deve fare l'imprenditoria italiana oggi sia quella del Sud ma anche quella del Nord che può fare molto sia per riprendere un ragionamento che è stato fatto da Sergio Bellato a Manfredonia di saper
Sceglie
Professore Mario Baldassarri vice ministro e per l'economia il consigliere nella sua relazione al posto quattro punti in modo molto preciso può lo sviluppo delle imprese
Accrescere i suoi livelli se c'è una maggiore sicurezza un fisco più favorevole più infrastrutture e una maggiore flessibilità sono punti questi per la verità che ho visto figurare nel programma
Sei della casa della libertà e quindi come esponente di un governo sostenuto da quella maggioranza su questi quattro punti il Bilancio può ritenersi oggi positivo
E io non ho chiesto a Cofferati dicendo che le note un suo punto di vista sull'articolo diciotto però alla luce di quanto è successo
Nelle nelle ultime ore vorrei capire il governo ha definitivamente accantonato il progetto di riforma dell'articolo diciotto
Ma intanto
Forse è opportuno ricordare che il governo della Casa delle Libertà governa da sette mesi e mezzo lunga cinque anni
E forse dobbiamo cambiare un po'tutti mentalità perché il fatto nuovo di questa legislatura
Per la prima volta l'Italia ha dato un risultato elettorale di stabilità di governo
E credo che sia bene pubblico bene collettivo sia per la maggioranza che per l'opposizione
Avere per la prima volta cinque anni di governo il che vuol dire c'è un programma c'è un progetto i bilanci si fanno a fine legislatura
Però possiamo già fare un primo bilancio dei primi sette mesi
Tenendo conto di due date
La data dell'undici luglio
Che come confermato qualche giorno fa ufficialmente dall'Istat
A
Certificato che l'andamento della finanza pubblica che questo Governo ha ereditato non era in linea con quello che era stato detto e con i parametri del Patto di stabilità
L'Istat tre giorni fa quattro giorni fa certificato che questo Governo ha dovuto fronteggiare un taglio gli extra deficit pubblico di venticinque mila miliardi
Queste risorse destinate a rispettare nel concreto
L'europeismo il patto di stabilità
L'estero europeisti si dimostra nei numeri non solo nei salotti
Questo governo ha dimostrato di essere ovunque esista perché ha mantenuto
Impegni internazionali del patto di stabilità al punto da dovere slittare
Un punto centrale del suo programma che è la riforma fiscale avevamo preparato il primo modulo di riforma fiscale a partire dal due mila due
Per tappare quell'extra deficit nella responsabilità abbiamo dovuto di fatto rinviare al due mila tre l'inizio di questa riforma in senso forte
E poi non parlo dell'undici settembre del rallentamento dell'economia bene in questi sette mesi ma c'è scatenava dato quattro punti infrastrutture fisco sicurezza flessibilità del mercato del lavoro
Sul fisco ho già detto
Non abbiamo avuto la possibilità per responsabilità verso gli elettori i cittadini italiani è verso i partner europei
Di inserire il primo pacchetto di riforme strutturali IRPEF irreperibile IRAP
Nel due mila due
E stiamo chiedendo come tutti sanno Condemi lega al Parlamento la riforma fiscale che ovviamente non si fa nei sei mesi né in un anno ma si farà nell'arco della legislatura in tre o quattro moduli successivo
Ma chiediamo al Parlamento delega sin dal primo hanno
Sulle infrastrutture
è passata la legge obiettivo che vuol dire Laba lavori ad alta velocità
Come criterio ed è la per la parte procedurale
Abbiamo definito la lista di circa duecento quaranta opere infrastrutturali sul territorio nazionale affiancando alle
Ai progetti strategici nazionali i progetti di infrastrutture regionali concordati con tutte le regioni con le priorità indicate dalle regioni
Questo programma su dieci anni
è stimato per un costo di duecentoquaranta mila miliardi nel primo triennio sono circa cinquanta mila miliardi nella finanziaria abbiamo fatto l'inventario delle risorse già disponibili ed abbiamo aggiunto quindici mila miliardi
Nel triennio
Per la finanziaria due mila due circa cinque mila cinquecento miliardi in più
Il ventuno dicembre il CIPE ragione
Caputi prima dire che forse i tempi
Del CIPE nel passato sono stati molto lunghi avendo la responsabilità di segretario del CIPE abbiamo cercato di accelerare questi tempi
E soprattutto di introdurre qualche cosa di apparentemente banale ma concreto e cioè il CIPE si riunisce una volta al mese e il programma degli
Diciamo del del delle riunioni del CIPE è stabilito fino all'agosto di quest'anno
In modo che non sia un fatto accidentale o spinta neo a seconda dei progetti da far passare ma sia una normale routine di gestione della macchina
Amministrativa il ventuno dicembre il CIPE ha deliberato le duecentoquaranta opere il costo complessivo delle opere l'assegnazione dei fondi per il triennio due mila due due mila tre due mila quattro a ciascuna opera sia sul piano nazionale che sul piano regionale territoriale
A questo abbiamo aggiunto tre filoni di infrastrutture che non implicano costo per il bilancio pubblico ma che sono le la modernizzazione del Paese
Quelle delle comunicazioni con tutti i sistemi UMTS le nuove tecnologie quelli elettrici
Le le varie diciamo i progetti che anche se non implicano sforzo di bilancio pubblico entrano nella legge Obiettivo
La Laba lavori ad alta velocità
Teniamo alla flessibilità direttore mi permetto di
Chiarire un termine e soprattutto di che cosa stiamo parlando perché ho la sensazione che ovviamente nel dibattito molto acceso molti parlano ma non necessariamente
Tutti sanno di che cosa si sta parlando succede succede e allora ebbene forse questa occasione ringrazio anche Confindustria di questa opportunità che cade come si dice al mio paese a fagiolo
A
Negli ultimi anni
In Italia a partire dal pacchetto Treu e quindi credo di essere fuori di ogni sospetto se cito il mio amico precedente ministro nei precedenti governi Tiziano Treu
Si è introdotto
Si è introdotta una maggiore flessibilità introducendo diverse forme contrattuali cioè l'impresa può assumere il lavoratore in vari modi affianco dell'unico modo che esisteva prima
Sette cioè il contratto di lavoro normale a tempo indeterminato coperto dallo Statuto dei lavoratori articolo diciotto incluso per l'impresa e sopra quindici addetti
Accanto a questo il pacchetto Treu a a mio giudizio timidamente ma positivamente introdotto altre forme il lavoro interinale e che poi negli anni il tempo determinato primo atto del governo di recepimento del contratto europeo a tempo determinato varie forme
I co.co.co. e quant'altro allora questo si chiama flessibilità
Per facilitare l'accesso al lavoro che uno dei due grandi temi del nostro mercato del lavoro perché qui bisogna essere concreti non generici l'abbiamo due grandi sfide davanti la prima come fare entrare i giovani nel mercato del lavoro in un modo dignitoso
La seconda come in un certo senso riformare i quarantacinque enni cinquantenni
Che a causa dell'evoluzione della tecnologia di mercati che scompaiono non possono essere prepensionati non solo per un fatto economico ma per un fatto di dignità di civiltà
Questi sono i due pezzi grossi del mercato del lavoro dobbiamo guardare a queste due fasce allora abbiamo introdotto flessibilità
Ma se questa flessibilità rimane tale
Significa precarietà allora
Personalmente e come membro di governo chiedo di non confondere la flessibilità con la precarietà se non si fa questa confusione allora dovremmo essere d'accordo su un obiettivo comune poi discuteremo
Al tavolo tra le parti degli strumenti l'obiettivo è quello di dare un un predellino di accesso al lavoro al giovane che può essere contratto a tempo determinato il contratto il lavoro interinale apparsa a tempo parziale ma nell'arco di due o tre anni
Non dare a questo ragazzo un messaggio che lui sarà precario
E come un saltimbanco passerà da un precariato all'altro nel corso dei quarant'anni della sua vita lavorativa ma dopo un anno due anni tre anni ha un'opportunità di diventare normale
Cioè lavoratore con contratto a tempo indeterminato protetto come gli altri allora da questo punto di vista e chiudo sull'articolo diciotto
Non c'è nessuna proposta perché sappia leggere gli italiani
Se poi uno vuole leggere in altre lingue o vuole fare processi alle intenzioni è un'altra cosa ma non c'è nessuno proposta
Da parte del governo giacente in Parlamento nella bella idea che è stata chiesta di modifica dell'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori
Non c'è nessuna proposta di modificare e ridurre i diritti né lavoratori
Si tratta molto banalmente molto prudentemente di tre casi specifici
Sui quali siamo disposti a discutere di lavoratori che attualmente non hanno nello Statuto dei lavoratori né l'articolo diciotto
Lavoratori che passano dal tempo determinato e quindi scadrebbe il contratto e verrebbero mandati a casa a tempo indeterminato
Lavoratori che passano dal sommerso ed emergono lavoratori di quell'impresa e che avendo quattordici addetti il quindicesimo non lo assumono o lo fanno lavorare in nero questi tre casi questi lavoratori
Non hanno nessuna protezione non hanno nessun dignità non hanno nessuna copertura
Si tratta quindi di valutare è meglio con grande ipocrisia collettiva che questi tre ragazzi
Rimangano in questa condizione oppure diventi non lavoratori a tempo indeterminato con tutte le garanzie dello Statuto dei lavoratori compreso l'articolo diciotto con l'unica differenza per questi tre ragazzi che invece vero e integro
Che significa una pratica lunga giuridica di anni
Abbiano un equo indennizzo dal mio punto di vista un sindacato che fa sindacato e difende i diritti dei lavoratori deve difendere i diritti dei lavoratori che lavorano normalmente e allargare i diritti dei lavoratori che diritti non ne hanno e confrontare le due situazioni poi si può discutere avere opinioni diverse
Ma l'obiettivo eh estendere le protezione dopodiché se qualcuno ha altre proposte dato l'obiettivo dato l'obiettivo come trasformiamo questi precari
Che non possono essere precari a vita i lavoratori normali come tutti gli altri come possiamo farlo dov'erano ha indicato alcune specifiche molto modeste
Situazioni ripeto nomi parlando minimamente di modifica dell'articolo diciotto dello Statuto lavoratori per i milioni di lavoratori che oggi hanno un lavoro a tempo indeterminato e che quindi hanno questa protezione gli altri non ce la mi lasci citare una cosa scusate
Ora
Vorrei francamente poi c'è un secondo turno
Riesco subito vorrei francamente che con un insomma può più pacatezza forse
Faccio politica da troppo poco tempo per capire tutti i risvolti sottili della politica italiana ma con un po'più di concretezza che sì se ci si sedesse attorno a tavoli dovranno ha detto
Freni diamo l'iter della riff della proposta di legge delega in Parlamento invitiamo le parti sociali a ragionare e ci siamo impegnati a dire
Fra sessanta giorni o sessanta più trenta qualcuno allarme Garri unione con trentotto rappresenti rappresentanze sindacali e imprenditoriali ha detto ma se alla fine dei novanta giorni ce ne servono altri dieci
Va beh se ovviamente si è lì lì a concludere una trattativa anche altri dieci
Dovendo si impegna a recepire quello che è l'intento comune delle parti sociale
Cioè quella che la regola e la pratica che l'Europa ci chiede di perseguire l'Europa ci ha anche detto
E lo leggo
Sin dal vertice di Lisbona del ventitré e ventiquattro marzo due mila che il lavoratore il lavoro costituisce la migliore salvaguardia contro l'esclusione sociale
Devono essere eliminate le rigidità che obbligano le imprese al reintegro in caso di licenziamento
Ho caso dicono stiamo discutendo in questo momento se avessimo discusso della modifica dell'articolo diciotto per tutti di questo staremmo parla ma non ne stiamo parlando qui parla l'Europa
E che il reintegro deve essere sostituito da un indennizzo economico per il lavoratore
Questo è il documento preparatorio del vertice di Lisbona firmato dal capo del governo italiano e dal capo del governo inglese recepito nel vertice di Lisbona
Da dove abbiamo avuto l'invito di passare dal cinquantadue per cento di tasso di attività al sessantadue per cento il Presidente del Consiglio del governo italiano era Massimo D'Alema il primo ministro inglese era Toni Blair posso capire che in qualche aspetto alcuni della sinistra italiana non si riconoscono nei Massimo D'Alema né in Tony Blair è perfettamente legittimo ma prendere questa posizione rovesciare la mistificare la Belvedere che qui si tratta di attaccare i diritti dei lavoratori francamente con grande pacatezza non mi pare che risponde alle alla realtà del dibattito in corso
E in Italia né alla realtà di quello che è emerso nei precedenti vertici europei Gracci professor Baldassarri
Adesso rifacciamo il giro delle
Le repliche che vorrei fossero contenute
E comunque sono assolutamente libere per quanto riguarda ciascuno esprima le considerazioni sui punti che sono emersi in questo primo giro prego Sergio avranno
No gli interventi gli spunti sono interessanti
Certe come diceva Verna sui quattro punti risorse che da allora ha dato una risposta per quelle che saranno investimenti da parte dello Stato sulle infrastrutture
Però non ci poniamo il problema quando arriveranno queste infrastrutture quanto tempo impiegheremo ma soprattutto qual è la politica di sviluppo che il Governo attraverso delle cose che oggi Confindustria chiesto qual è questo programma quando la gara era il vicepresidente di Confindustria
Ha ricordato che mentre Manfredonia ci sono stati dei ritardi e no per la il contratto di aria io ricordo che in qualche nostro contratto dare come quello di Crotone ci sono ritardi ancora maggiore rispetto a quelle di Manfredonia ne siamo preoccupati come sindaci rispetto a questo problema
Preoccupatissimo perché allora non è solamente stanziare dei fondi da parte del governo alla Regione che risolve il problema
Per esempio sulla questione del riforma della pubblica amministrazione
Questo trasferimento di idee lega ieri lance abbandonato il tavolo di trattativa con le regioni
Perché è vero che il Governo sta trasferendo le darei alla Regione ma è vero che la Regione non altrettanto stanno facendo con gli enti locali si appresta a nove regioni ad approvare gli statuti
Negli statuti regionale non è compreso il trasferimento delle leve quindi il centododici si stanno apprestando solamente a fare le venti pagine dello Statuto che regola solamente l'ordinamento del Consiglio allora di queste siamo preoccupati
Ne stiamo parlando da troppo tempo
Sia sulle infrastrutture sia sul mercato dalla flessibilità quindi sul mercato del lavoro
Sia su quelli che sono gli incentivi anche per le aziende perché abbiamo posto anche un altro problema come sindaci
I fondi comunitari devono essere aggiuntivi per farla recuperare le regioni del Meridione
Ma la quattro otto otto adesso
E stata scivolata verso i finanziamenti della Regione del porto a me questo non sta bene
Perché sono risorse che verranno in meno
Sulla questione del federalismo anche solidale quello che è avvenuto nella sanità non ci sta bene perché le regioni del Meridione saranno maggiormente penalizzati
Allora mentre noi facciamo la battaglia per dire procuriamo gli incentivi per le aziende nessuno si è accorto per esempio che una Regione da una Calabria col trasferimento al venti per cento dell'Iran rispetta quello che il trasferimento prima dello Stato su sanità ha perso quattrocentocinquanta miliardi
Certo c'è il federalismo solidale per due-tre anni ci sarà questa camera di compensazione ma fra tre anni lo pagheremo tutto quel prezzo
Allora attenzione facciamo una vera politica di sviluppo del Mezzogiorno incentrato soprattutto su un accordo da fare sicuramente con la Regione ma guardando bene i dati perché altrimenti poi fra dieci anni ci ritroveremo a parlare sempre delle stesse cose
Questa è la paura anche dei sindaci ecco perché i Sindaci in questo momento particolare stanno cercando di intervenire laddove forse non hanno avuto neanche delega ancora da parte della Regione
Ma stiamo sostenendo
Su diversi settori una politica di sviluppo anche del territorio
Come dicevo prima per me è difficile ancora dire che i nostri territori sono appetibile
Il problema anche della criminalità non basta avere solo un piccolo territorio nella nostra regione a dire li può venire a fare investimenti ma c'è da parte di qualcuno
Una specie di sorveglianza per dire parlate di sviluppo la regione come la vostra diamo incentivi sulla quattro Totti ancora un avete le aree industriali
Chi si preoccupa
Se la burocrazia non mente mai condizione
Voi gli stessi enti locali ad avere le aree industriali chi si preoccupa di questi c'è qualcuno che ha il coraggio di dire quella regione di la commissaria
Commissariamo anche se per esempio non saranno spesi i fondi comunitari che è una grande opportunità
Ma lei percentuali che vengono indicata oggi
Di spese sui fondi comunitari e perché abbiamo consegnato no ai Comuni Progetti
E li hanno utilizzati con progetti sponda
Allora di queste o ci dobbiamo preoccupare
Soprattutto oggi c'è discutiamone facciamo questi bellissimi convenne
Ma poi mettiamoci insieme intorno a un tavolo perché poi dal centro e mi riferisco anche ai sindacati non sempre la politica indicate di sviluppo da loro a a livello nazionale
Risponde a quello che dicono queste legata a livello regionale
Molte volte c'è molte voci anche diversità ma sentiamo alcune interviste fatte dai leader a livello nazionale ma poi a livello locale ci scontriamo con realtà che è completamente diversa
Anche lì fare un piccolo accenno quindi al sindacato
Io credo di non non dover aggiungere nient'altro perché credo che in questo momento quello che ci interessa
In maniera prioritaria come dicevo all'inizio e dare risposte concrete la concretezza viene anche se la politica a un certo punto decide di contribuire la politica vicini contribuire facendo delle scelte ben precise
Le scelte che propongo io sono quelle che se vengono da parte alcuni Enti locale
Del dei suggerimenti
Perché ci sia un agenzia di sviluppo che sia Sviluppo Italia che sia qualcun'altra
Che possa supportare gli enti locali a fare programmazione sviluppo con grande competenza la politica deve fare in questo un passo indietro
Deve fare in modo che nei prossimi cinque sia nello sviluppo ci sia più altrimenti le regione meridionale sconteremo un prezzo ancora più alto
Quello di non potere più andare presso il Governo centrale perché non saremo più credibile
A chiedere niente e quindi queste la preoccupazione che abbiamo né i Sindaci questo peso ce lo sentiamo tutto addosso e vorremmo contribuire a fare
Sviluppo sul nostro territorio e per questo motivo oggi ringraziamo Confindustria ma ringrazieremo anche un futuro i governi regionale e il Governo nazionale se anche i sindaci potranno partecipare a questi tavoli concitazione e dire la loro grazie
Nello Musumeci presidente del Provincia Regionale di Catania
Direttore poi io non mi occupo di flessibilità qui ci sono autorevolissimi
Rappresentanti
Del mondo politico istituzionale che hanno già posto l'accento sul problema mi si consenta di fare alcune brevi considerazioni
La prima e quella legata alla osservazione che faceva il vicepresidente di Confindustria
Quando noi lamentiamo
L'assenza di medie e grandi infrastrutture
Diceva il Vicepresidente beh e come si dipendesse da altri certo che dipende da altri Marisa presidente che gli enti locali hanno una sfera di competenze assolutamente limitata sul piano della Rete infrastruttura
Gli enti locali debbono individuare gli obiettivi certo
Obiettivi
Risorse necessarie tempi necessari
Ma al di là della manutenzione alla rete stradale
E per quanto mi riguarda la provincia di Catania spesso seicentoquarantadue miliardi nell'ammodernamento della rete stradale della provincia di Catania e siamo stati per due anni la prima stazione appaltante
Dal centro sud al secondo posto c'era la Regione Lazio
Ecco
Mi pare di poter dire che al di là di questo non possiamo andare
Quando in Sicilia invochiamo un aeroporto intercontinentale in presenza di due scale di grande prestigio quello di Punta Raisi e quello di Fontanarossa
Ma punterà essi per la collocazione geografica Fontanarossa perché condannato al collasso da un punto di vista strutturale
Nell'uno e nell'altro a mio avviso potranno mai diventare lo scalo capaci di candidare la Sicilia un ruolo di centralità nel Mediterraneo
Bene io mi auguro che la Regione Siciliana addotti presto un piano regionale dei trasporti anche per mettere ordine alle tante alcune volte legittime ambizioni che provengono dal territorio
Qui in questo momento registriamo una richiesta vero porto ogni cinquanta chilometri
è chiaro che si dimentica che la gestione lo scalo aeroportuale e fortemente legate a a un criterio di costui e di ricavi voglio dire come si fa a non pensare che buona parte
Della economia della provincia di Messina è legata alla capacità di un rapido collegamento con Palermo eppure l'autostrada Messina-Palermo per decenni è rimasta quella che di fronte allo sguardo attonito sgomento indifferente di tanti caro Presidente ma non è competenza degli Enti locali
I quali ripeto sindaci di sinistra sindaci di centro e sindaci di destra si sono dati una mossa hanno avvertito sulla nuca il fiato della gente
Il fiato dei cittadini ognuno di noi si è preoccupato di realizzare il programma per il quale aveva chiesto è ottenuto è ottenuto fiducia e allora per arrivare la confusione visto che voglio rispettare i tempi come ho fatto nel primo turno
Va benissimo la formazione e quella sì dipende dagli enti locali
Nella mia provincia parlo perché vedo tanti ragazzi non la mia Provincia e distinta la Barghiero quattro anni fa cinque anni fa erano trecentocinquanta oggi sono due mila perché i ragazzi hanno intercettato l'opportunità di investire nel turismo come settore strategico per il futuro in una provincia in una regione che potrebbe fare turismo dodici mesi l'anno
L'università le tre università in Sicilia ne possono diventare punti di riferimento per gli Enti locali sul piano della formazione dell'alta formazione
Ma stiamo attenti la sicurezza non è soltanto il ladro
La sicurezza e l'usura dilagante la sicurezza il racket delle estorsioni la sicurezza significa la pretesa PRI i capi mastro di dovere controllare intere a zone dell'Asi
La sicurezza significa costringe un imprenditore a pagare senza doverlo mai confessare perché non ha non credo nella giustizia perché sa che l il responsabile dopo tre mesi solo ritrova e libertà sicurezza significa stare finalmente dalla parte degli imprenditori
Sicurezza significa rivedere la politica e l'usura per evitare che di fronte al diniego delle banche il cittadino l'imprenditore debba correre fra le braccia delle dello strozzino e allora per concludere dobbiamo pensare in grande e certo voglio pensare in grande
E noi abbiamo la ambizione di pensare in grande ma attenzione
Non possiamo alimentare illusioni nessuno soprattutto nei piccoli e né i medi imprenditori che sono la struttura portante della nostra economia
In Sicilia è mancato un modello di sviluppo altrimenti non staremmo a discutere dell'anice non staremo discutere di Priolo di Melilli non staremmo a discutere di Milazzo ecco
Se la Sicilia si fosse dato un modello di sviluppo avremmo capito che tutto aveva potuto collocare in Sicilia tranne che i colossi chimici e petrolchimici per carità fine
In zone in zone dove in zone dove il turismo poteva diventare davvero una grande risorsa adesso la concertazione matura dal basso fino a cinque anni fa il porre direttore East l'utilizzo dei fondi strutturali non passava attraverso gli Enti locali
Veniva deriva veniva concepito le nato a Palermo noi ricevevamo in periferia le scelte già fatte
Con un centralismo esasperato adesso il Por la concertazione matura dal basso gli enti locali dicono alla Regione col solito Betty rendendo ragion raggiungere in un quadro di programmazione che non può inevitabilmente non essere regionale quindi le condizioni ci sono l'inversione di tendenza c'è ma dobbiamo restare con i piedi a terra io non ripeto non mi stanco mai di dirlo l'entusiasmo dei sindaci l'entusiasmo dei presidenti di provincia di tutti e nove i presenti in Sicilia
La buona volontà di questa classe dirigente onesta e trasparente e quando parlo di onestà direttore mi riferisco anche a quei burocrati a quei dirigenti che guadagnano centoventi milioni l'anno
E che costringono gli imprenditori a quindici venti passaggi da altrettanti uffici per ottenere un visto e farlo passare poi per un privilegio quando invece è un diritto quando invece è un delitto ecco magari poi magari poi per chiedergli di fare assumere la figlia o il nipote allora anche questa è sicurezza anche questa è mafia
Con questa consapevolezza con questa consapevolezza io mi auguro che il tavolo della concertazione possa restare un patrimonio di tutti delle organizzazioni sindacali degli imprenditori degli enti locali purché residenti individui negli obiettivi
Le risorse alternative visto che nei bilanci degli enti locali non c'è più una lira
E il coinvolgimento dei privati ecco Sir usciamo a determinare questi tre momenti essenziali della programmazione la Sicilia potrà vincere la sfida con un'attenzione oculata da parte del governo regionale e con un'attenzione oculata da parte del governo nazionale
E soprattutto riscrivere le regole in Europa dove la politica soccombe rispetto alle lobby trasversali con questi obiettivi signor direttore cari amici e ringrazio l'amica Averno per avermi invitato a portare la voce delle Province in questo Sud noi possiamo con certezza nello spazio di cinque sei anni
Restituire ai giovani il diritto alla speranza grazie Massimo
Io dico che ringrazio Averna perché ma invitato per imparare oggi perché sento delle cose interessantissime
Ma emergono senza dubbio ormai dei dei concetti Chiarini nuovo papabili come diceva il Vicepresidente Confindustria serve un interlocutore unico l'ha detto prima il consigliere Averna serve un interlocutore unico a sostegno dello sviluppo
Serve un interlocutore unico come dicevo prima che abbia la responsabilità il coraggio in modo omogeneo dal punto di vista giuridico rispetto alla sua controparte di potersi assumere delle responsabilità
Noi non possiamo più pensare di attrarre investimenti come diceva Presidente Provincia medici attrarre investimenti
Infilando una serie di problematiche a cui io credo che molti di voi imprenditori siano passati e abbiano vissuto tutti
Un giorno mi diceva un mio amico industriale ci vogliono più autorizzazioni permessi visti per fare per ottenere il chico compresa per un'industria nel Mezzogiorno che per fare una centrale nucleare lui aveva calcolato diciotto uffici diversi con tutte le problematiche
Queste ruolo su cui oggi il Governo ritengo che cambi di Sviluppo Italia utilizzando quelle risorse già disponibili di cui parlavamo prima e che vanno messi a sistema torniamo sul concetto di sistema
Non mettiamo a sistema le esigenze quando sotto c'è una cosa ne manca sempre un altra se non riusciamo mai a vivere
In un pannello internazionale di quelli che sono i problemi per l'attrazione investimenti ci manca sempre qualcosa ci mancano i tempi se ci sono infrastrutture su Maicon infrastrutture ci manca il credito gli incentivi eccetera
Difficilmente mettiamo a sistema le opportunità cioè abbiamo una scarsissima attitudine a mettere a sistema le opportunità
Il comunismo vicepresidente Tognana lanciava un'idea quella di agire per gruppi per associazioni io dico agiamo anche per filiere una delle analisi che noi stiamo facendo come Sviluppo Italia abbiamo alcune decine di aziende agroalimentari con migliaia e migliaia di addetti
Site nel Mezzogiorno nessuno ne sa nulla nessuno le ha mai messe a sistema nessuno le ha mai sviluppate in modo omogeneo quindi io rilancio il discorso mettiamo a sistema in micro di stretti
Perché ormai il periodo dei grandi distretti industriali credo che sia superata mettiamo a sistema anche le opportunità
Su una cosa io vorrei tornare un attimo quello che diceva Cofferati il problema della formazione la vicinanza delle università
Però qui ritorniamo su un concetto da un'analisi abbastanza accurata fatta sulle esperienze da lei direi
Ed era da brividi ieri cioè le le due società per l'Irlanda e per il Galles escono che aziende diciamo della new economy vanno vicino all'uno alle università
Ma non tanto per un fatto di formazione ma perché riescono ad a vere studenti part-time e quindi flessibilità di lavoro quindi si collocano vicino all'università perché individuano dello studente universitario
Un potenziare anzi l'ottimale studi lavoratore con possibilità di flessibilità rispetto ad altri schemi più rigidi e questo lo dobbiamo tener presente
L'ultima cosa il credito
Forse si è parlato un uno a un po'poco del credito credito in due forme uno credito sotto forma di partecipazione al capitale è uno foto sotto forma di accesso ai finanziamenti in questi quindici giorni a Sviluppo Italia sono letteralmente assalito da gente che chiede credito
Partecipazione capitale
Finanziamenti di questi li devo dire che probabilmente due terzi sono ancora nella logica di tentare una piccola truffa ai danni dello Stato però probabilmente un terzo gente molto seria con business clan fatti bene con un supporto culturale molto interessante mai emerge fortissima una difficoltà di accesso all'equity e al finanziamento nel Mezzogiorno d'Italia
Mentre c'erano decine e decine di fondi mobiliari chiusi che hanno operato nella mi mai con i fondi Kiwi e assimilati nel nord Italia
Nel Sud Italia non ce ne sono e d'altronde basta fare una valutazione abbiamo il Mezzogiorno una sola azienda quotata in borsa in Molise se non sbaglio non mi pare che ce ne siano altre di aziende meridionali quotata in Borsa
Quindi ritornando a quello che ho detto anche prima cosa no cercheremo di dare come Sviluppo Italia ultima cosa
Esprime concetti affidabilità e certezze
Ma scambiando ricordando una vecchia frase di un economista meridionale passò Saraceno di incentivi si muore scambiando
Affidabilità certezze magari anche con gli incentivi rinunciando agli incentivi a favore di affidabilità e certezze del nostro intero sistema
Nicola Tognana vicepresidente di Confindustria
Sì molto rapidamente io credo che Sviluppo Italia posso fare un ruolo importante però personalmente io non credo che debba surrogare le responsabilità dei governi regionali dei governi provinciali
E delle responsabilità dei sindaci rosso perché il valore aggiunto che io trovo in questa riforma costituzionale di accorciare la catena di responsabilità e di portarla verso il basso
E quella di consentire ai cittadini di avere un interlocutore vicino al quale domandare conto della loro azione politica
Io non posso dimenticare che a Manfredonia con la gente attorno al municipio i sei giorni hanno dato le autorizzazioni edilizie poeta da quando si è trasferito tutto a Roma che la cosa sia inchiodata ed è rimasta lì semestri e semestri
Quindi secondo me non andiamo a creare nuovi meccanismi che allontanano la responsabilità in maniera tale da vere
Una possibilità di non sentirsi responsabile di avere qualcuno al quale dare poi la colpa
Io credo che ci si io sono un ottimista chi mi conosce sa che
è una valore che io mi porto dietro io trovo nella imprenditoria per lo meno quella che conosco io nel nostro Nord Est in quella emiliana una voglia di rispondere alla mancanza di risorse umane alla mancanza di territorio che abbiamo nel Nord dando un contributo importante al Mezzogiorno
Io credo che se il Mezzogiorno saprà diventare efficace nei tempi di risposta l'assessore ha sollevato giustamente prima il problema della burocrazia però se si vuole sia la possibilità di dire
Registriamo una pratica quando entra vediamo che giorno è entrata mettiamo una regola per Regolamento che entro sessanta giorni deve uscire se non esce la pubblica amministrazione non la fa l'ente locale però però assessore cerchiamo di tirar fuori un po'di creatività perché questi problemi vanno risolti in questa maniera
Io non credo e taccio poi perché non faccio l'amministratore pubblico per carità ma io credo che pensare che Sviluppo Italia riesca a dare la certezza di tempi su autorizzazioni che vengono da altri sarà una missione impossibile
Anche per lei quindi credo che ci voglia una forte responsabilizzazione anche per io credo molto
Nella nella capacità della gente poi di far capire quali sono i loro interessi
Ne abbiamo avuto un esempio qui in Sicilia a Gela hanno occupato hanno bloccato le strade se non avessero fatto così ma manco per idea usciva un decreto perché cambiava no ma sto facendo un ragionamento generale no non cambiava assolutamente nulla tutto si impantana Ava e si vedeva come andava a finire magari della
Quindi secondo me questa è la leva sulla quale possiamo ottenere dei risultati per rendere più efficace il più veloce l'azione della pubblica amministrazione
Grazie
Sergio Cofferati segretario CGIL
Sono due cose una perché mi sorprende il rumoroso silenzio che in questo convegno sul tema è calato siamo nel Mezzogiorno
Il governo con grande enfasi aveva lanciato tra le politiche dei cento giorni il tema dell'emersione
Nessuno tira un bilancio di cosa è stato l'effetto di quella norma
Noi l'abbiamo contestata perché cambiava il sistema precedente costruito con grande fatica ma che aveva cominciato a dare degli effetti visibili
Si è voluto prendere un'altra strada
Si è reiterato adesso il provvedimento e lo si è reiterato perché risultato è zero
Lo dico i meridionali si sappia
Le norme che sono state introdotte per risolvere uno dei problemi più gravi del Mezzogiorno sono senza efficacia forse converrà tornare rapidamente a quel passato che si è voluto contestare con delle novità prive di sostanza
La seconda osservazione è relativa all'articolo diciotto
Il professor Baldassarri dice che fa il politico da poco tempo però vedo che vizi gli ha già maturati tutti ha fatto una ricostruzione di pura fantasia
Il professore io non gliene voglio più di tanto perché lei si occupa di economia non direttamente di welfare dunque
Non è tenuto ad avere gli elementi di valutazione che dovrebbe avere un altro suo collega però guardi che le conclusioni di Lisbona non hanno recepito per nulla quello che lei qui Alletto quelle parti di un documento di due capi di governo non porta particolarmente vantaggio fare intese su questi temi con Tony Blair ma fate come volete
Lisbona non ha recepito quella norma l'Europa recepito un'altra cosa che anche la sua parte politica provata perché in Parlamento avete votato il mandato all'allora presidente Giuliano Amato per andare a Nizza a votare per conto di tutto il Parlamento la Carta dei diritti europei
è vero che il ministro Bossi aveva minacciato duecentocinquanta mila camicie verdi a Nizza poi anche all'epoca cambia idea e votaste l'articolo trenta dalla Carta dei diritti recita così in Europa è fatto divieto licenziare
Senza giustificazione
Secondo le normative comunitarie secondo la prassi e le norme nazionali siccome come Bell essa l'Europa prevede il non regresso nell'applicazione delle sue normative anche quando queste diventano direttiva quel secondo prassi e norme nazionali è la conferma integrale dell'articolo diciotto in quanto parte dello Statuto dei lavoratori
Poi lei può giocare con le parole quanto vuole
Sta di fatto che le tre fattispecie che lei ha citato di persone che lavorano quando mutano condizione oggi avrebbero la tutela prevista dall'articolo diciotto solo per lei è una condizione lei gliela toglie loro che oggi non mutano quella loro con lei
Non è assolutamente vero che uno non rilevata lavoratore a tempo indeterminato perché
Manca la possibilità di licenziare no non è il queste azioni vede c'è un problema che lei può anche sottovalutare poi non si sorprenda se gli italiani non la capiscono gli italiani mediamente sanno che essi si tocca quella norma si colpisce non semplicemente un diritto
Ma un diritto di civiltà perché non parliamo dei licenziamenti perché una persona che commette un atto grave in qualsiasi azienda
Verso l'azienda verso suo compagno di lavoro poi si è licenziato qui parliamo di licenziamenti senza giustificazione quelli che ledono la dignità di una persona ecco riflette un attimo su questa parola dignità
Grazie Sergio Cofferati professor Mario Baldassarri è vero faccio il politico da pochi mesi
Poco posso anche avere acquisito i difetti che Cofferati vede sui politici nei trent'anni precedenti ho fatto l'economista però mi pare di cogliere in quello che dice Cofferati di anche lui fa il politico da pochi mesi
Perché perché io avevo tentato di dire
Scusa Sergio lei mi ha dato delle non ci sarà un onore all'ordinario pubblicato trattate io avevo tentato sì e questo fa parte un po'di ipocrisia nazionali italiane ma
Ma
Ho tentato di dire questo francamente siamo d'accordo su un obiettivo che allarga quei diritti di cui tu parli
Diritti che quelle persone oggi non hanno negli ultimi tre anni l'aumento dell'occupazione al novanta per cento dato da quelle forme contrattuali che tutti noi chiamiamo precaria
Il lavoro a tempo indeterminato rappresenta una quota esigua allora il sindacato italiano e di fronte ad una scelta o fare come il sindacato spagnolo
Che ha aspettato che
Il totale dell'occupazione in Spagna fosse dato al trentaquattro per cento da contratti atipici e precari e dal sessantasei per cento da contratti a tempo indeterminato
Noi fortunatamente oggi siamo in una condizione migliore
Lo stock dei lavoratori con il contratto normale è molto più ampia anche perché i contratti atipici li abbiamo introdotti tra poco ma perché aspettare altri cinque dieci anni quelle condizioni in cui il precariato diventa normalità
è possibile ragionare insieme prima con tutte le garanzie e i diritti possibili da estende questa la domanda che pongo sugli strumenti le proposte si discute ad un tavolo se uno ha proposte migliori e più efficace più credibili questo è il messaggio del governo ha dato il governo ha I magi ha posto un obiettivo dobbiamo allargare le opportunità di occupazione normale tempo indeterminato con coperture di diritti di dignità ai lavoratori che oggi non lo non ce la il governo ha proposto qualche elemento molto modesto mio parere di introduzione abbiamo rallentato questo iter abbiamo chiesto alle parti sociali discutetene perché questo è il metodo europeo l'intento comune
Per favore prego tutti di prendere posto perché il convegno continua
Prego presidente
Buonasera a tutti
Autorità signore e signori amici imprenditori
Porto il saluto dei colleghi imprenditori calabresi e ringrazio il presidente del Comitato Mezzogiorno troveranno il presidente di Confindustria Sicilia contro Puglisi per aver organizzato l'incontro su un tema generale così importante
Quale il sud che vogliamo
Quel sub che vogliamo dovremmo sforzarci di farlo divenire realtà per il benessere futuro delle nostre famiglie dei nostri collaboratori di uno stesso
Vado a trattare brevemente l'argomento assegnato federalismo un'opportunità per il Sud
L'orientamento istituzionale federalista giunge a maturità in un momento storico innegabile logoramento del patto costituzionale che ha retto con successo il Paese però oltre un cinquantennio
Siamo in un punto nel quale i costi dalla non riforma risultano ormai insostenibili per le istituzioni e per tutti i soggetti che abbia perso titolo contribuiscono alla vita nazionale sostenendo il benessere dei cittadini e alle loro aspirazioni
Ad appartenere ad un Paese moderno e influente nello scenario della politica dall'economia globalizzata
Ecco perché la riforma dello Stato in senso federale che avrebbe dovuto rappresentare un'opportunità di razionalizzazione e di maggiore efficienza ed una concreta possibilità di avvicinare la gestione dalla cosa pubblica cittadini e divenuto negli anni una priorità dell'agenda politica italiana sia dalla maggioranza che dall'opposizione
Ma come ogni forma di organizzazione politica anche il federalismo e oggetto di interpretazioni contrastanti da parte degli studiosi e dei rappresentanti politici
Che divergono sulla valutazione dei pregi e dei difetti sulla concreta applicabilità di un determinato assetto federale ad un dato sistema politico in uno specifico momento storico
Dividerò le tesi della mia relazione in tre gruppi avendo particolare riguardo l'impatto che il processo ormai avviato avrà sulla regione meridionale
Alla zero Amabili zero velocemente dunque primo le ragioni di ordine le ragioni di natura fiscale dal match apriva le ragioni di natura socioculturali
Le ragioni di ordine quindi unità nazionale autonomia e l'appartenenza europea
Votazione di un ordinamento federale acqua la sua finalità primaria quella de rafforzare l'unità nazionale a condizione che parallelamente al processo di autonomia delle realtà regionali
Si affronti si definisca anche quello della riforma del sistema politico dalla forma di governo dei sistemi e l'organo di controllo nonché il rapporto tra il centro localismi
L'argomento classica a favore del fare federalismo riguarda la sua capacità di combinare unione con autonomia e di conciliare i vantaggi dalla piccola dimensione comunitaria con quelle della grande dimensione statuale
Una concezione organica solo dei principio federale dunque che assicuri una pratica voluta delle responsabilità di governo tipo cola dello sballo insalate
La coesistenza di due poteri sovrani in parte fa superare il principio dell'indivisibilità e a differenza degli Stati centralizzati permette a forme di autogoverno e sussidi di sussidiarietà
Che si esprimono attraverso la collaborazione tra soggetti locali e cento
Al quale va riconosciuto un ruolo di sintassi ad indirizzo complessivo
D'altra parte la diversità di scelte operate a livello regionale e congenita al concetto stesso di autonomia che nelle sue manifestazioni non può non tenere conto delle differenziazione di contesti e di situazioni
Un federalismo efficace inoltre metterà all'Italia nelle condizioni di esercitare al meglio un ruolo propulsivo nell'Unione Europea
Nell'Europa avanzata infatti i processi decisionali il significativo impatto sull'assetto economica sulla qualità dalla vita dei cittadini avvengono sempre più con il concorso progettuale delle unità regionale
Ciò è tra l'altro dimostrato dal successo di iniziative economiche all'insegna dalla cooperazione tra Regioni Prost frontalieri secondo punto
Le ragioni di natura fiscale quindi l'autonomia regionale lo Stato il federalismo fiscale
Confindustria da anni impegnato nel dibattito culturale politico ci temi dalla modernizzazione del sistema Paese di cui il rinnovamento delle istituzione dall'amministrazione rappresenta un capitolo fondamentale
Per Confindustria la modernizzazione passa anche attraverso una profonda revisione una profonda revisione dall'organizzazione istituzionale ed amministrativo dello Stato
Nell'ambito della quale la Regione diventerà soggetto portante di un processo di rinnovamento in senso federalista
L'autonomia regionale rappresenta lo strumento per la realizzazione dalla riforma dello Stato rinnovamento del patto costituzionale per la modernizzazione del Paese
In sostanza il federalismo deve avvicinare effettivamente restituzioni ai cittadini rendere più efficiente l'amministrazione dare più spazio alla società civile e al mercato
Non può risolversi in una maggiore burocrazia maggiore corti confusione di responsabilità fra diverse le belle dall'amministrazione
Il federalismo riforma lo Stato trasferendo competenze rivedendo i meccanismi di responsabilità valorizzando tramite la sussidiarietà la popolazione politica locale
In prospettiva il federalismo attivare politiche settoriali e le focalizzo sui bisogni del territorio la fiscalità locale reinveste risorse in un circuito che conferisce responsabilità medico autore e potere al cittadino lettore
Infatti un governo o giurisdizione a base regionale può rispondere con maggiore precisione ed adattabilità alle esigenze locali
Più di quanto posso fare il Governo centrale mediante l'offerta di un bene uniforme che comporterebbe la perdita del benessere per i membri delle diverse comunità
I vantaggi di tale sistema crescerebbero se si ipotizzasse una mobilità residenziale dei cittadini da una parte all'altra del Paese scegliendo quella giurisdizioni coprono il mix preferibile di beni pubblici i statunitense ignaro che dove ci sono giurisdizioni competizione ai cittadini ha dato la possibilità di manifestare la loro referenze tra virgolette votando con i piedi esprimere cioè il proprio dissenso trasferendosi
La scelta federalista trame del principio di sussidiarietà verticale deve contribuire a delineare un apparato burocratico più efficiente con eliminazione di duplicazioni e di sovrapposizione
Di intrecci delle pelli decisionali che non consentono una valutazione devozione degli amministratori pubblici in termini di efficacia e di responsabilità
Si tratta di aprire ad una puntura amministrativo del risultato
Che vede al cittadino e l'impresa come utente i clienti e non come soggetti su questa citare poteri e lei quando imporrebbe implementi formali spesso inutile gravosi
Terzo punto le ragioni di natura socio culturali cioè le specifiche culturale del processo di unificazione europea
Compiendo ceduto abbia cosciente dei rischi di divaricazione
Le differenziano socio economico tra regione e regione
Nell'ambito dello Statuto unitario e pertanto sottolinea l'esigenza che la competizione tra aree territoriali si svolga nell'ambito di un disegno equilibrato di sviluppo
Che investa l'intero territorio nazionale nel rispetto del principio della solidarietà sociale e della coesione economica
Non a caso il terzo ordine di argomenti favorevole al federalismo oltre alle regioni di migliore funzionamento del sistema politico di maggiore efficacia dello struttura di governo riguarda la garanzia delle Autonomie e delle specificità etniche e religiose e culturale della società
Maria formazione d'identità etiche neri religiosa e culturale costituisce uno dei principali se non il principale problema politico dalla nostra epoca
Ma dissoluzione dell'Unione Sovietica liberato identità etica R. le era regionali che spesso rivendicano l'indipendenza nazionale Campos suscitano come nel caso precedente conflitti Pordenone perché tutto il grazie
Terminato
L'adozione di un federalismo solidale e dunque non deve produsse meccanismi automatici dirigisti ci diverso Buziol del reddito ma deve avere come priorità la spinta allo sviluppo To propulsivo
Superando quindi logiche meramente assistenziale ragionamento di un effettivo e contestuale miglioramento
Delle condizioni nelle aree da due sviluppi
In conclusione
Come imprenditori ci auguriamo che il federalismo che nasce con la riforma del Titolo quinto la Costituzione cercando di contemperare unita alla diversità
Due esigenze opposte non finisca per compromettere l'unità una buona organizzazione politico federale funziona quando riesce conciliando unità diversità a sviluppare cultura del pluralismo
Che rispetti e valorizzi la differenza
Ad accrescere un sentimento associativo che si manifesti dell'impegno della negoziazione che sappia sacrificare il compromesso quando rimane l'unica risorsa per raggiungere il consenso un federalismo insomma che sappia amplificare a salvaguardare l'unità e l'integrità delle parti
Questo è il federalismo che ci ospitiamo di vedere applicato in Italia questo federalismo solidale quello che vorremmo contribuire a creare come imprenditori meridionali grazie grazie presidente
Grazie
Allora vediamo adesso di verificare due punti di vista sul federalismo quello dell'industriale
E quello del ministro per gli affari regionali esponente del Governo impegnato in un nuovo fra della la realizzazione di un nuovo federalismo rispetto quello approvato dalla nuova legislatura allora
Prego di salire qui sul palco Angelo Bozzetto presidente della Federazione degli Industriali della Puglia
Enrico la Loggia ministro per gli affari regionale
Succede anche questo presidente prego
Lì certo sono trazione leggendo le norme della riforma federale approvata negli anni della legislatura che precede l'attuale cioè a un certo punto
Una norma che prevede questo fondo di perequazione di solidarietà lo prevede ma hanno stabilisce come attraverso quali meccanismi soprattutto non si desume se non poi rinviata una legge quali debbano essere le quantità
Ecco lei invece è impegnato adesso nel mettere insieme norme per riformare quel federalismo per quanto riguarda per l'appunto il rapporto tra di perequazione tra regioni forse leggendo i deboli constaterà di più o di più preciso rispetto a quello che c'è ma la mia maltempo l'argomento che il mio posto facciamo cinque minuti ciascuno così ecco anche per essere sì
Per andare avanti per pezzi rispetto a questo argomento che è realmente tra i più complessi che in questo momento ci sono nel nostro Paese
Io parto sotto da una brevissima premessa e una formazione sostanzialmente una sorta di postulato
Le riforme si fanno per fare in modo che i cittadini vivano meglio
O meglio la intenzione di chi fa le riforme dovrebbe essere avvolta a questo risultato
Ebbene noi ci troviamo davanti ad una riforma votata da metà parlamento credo che nessuno debba dimenticare che stiamo parlando di una riforma costituzionale approvata nell'ultima parte della legislatura soltanto dalla maggioranza di allora con uno scarto di voti numero quattro quattro voti
Quindi metà Parlamento e avendo per evitare il quattro lei sa più e avendo pervicacemente rifiutato di prendere in considerazione qualunque proposta emendativa venisse proposta da noi nel disperato tentativo di fare in modo che diventasse una riforma volta a quel risultato di cui parlavo prima cioè il rendere migliore la vita dei cittadini e che cosa è accaduto è accaduto che in questo momento nel momento in cui stiamo parlando la vita dei cittadini invece si è complicata
Vi sono problemi in più
Vi sono rischi gravi di paralisi del sistema Paese credo che questo interessi soprattutto la classe imprenditoriale di questo Paese ma non solo ovviamente la classe imprenditoriale può a cadere
Che
Lei attività economiche possono avere un diminuzione o comunque un cavo o
Comunque una difficoltà in più
Per un paio di ragioni non fare un ragionamento troppo lungo e complicato mi limito soltanto due cose poi risponderò rapidamente sul fondo di perequazione ma per una prima parte poi ci dovremmo tornare dopo
Sono stati introdotti con la riforma costituzionale alcune innovazioni nel nostro ordinamento
La prima è grave innovazione e quella di avere esteso ad un numero eccessivo di batterie la cosiddetta legislazione concorrente
Io mi rendo conto ogni volta che parlo di questi gli argomenti
Che la gente Niguarda per dire ma questi sono argomenti da sola da seminario universitario sono argomenti da addetti ai lavori ma che cosa ci viene a raccontare
Poi cerco di fare qualche esempio concreto cominciano a comprendere che non stiamo parlando in filosofia stiamo parlando di fatti che finiscono con l'influire nella vita quotidiana di ciascuno di noi ma soprattutto insisto della classe imprenditoriale del nostro Paese
Allora faccio una affermazione
La legislazione concorrente è esattamente il contrario di quello che dovrebbe essere il percorso verso il federalismo
Perché credo che sia intuitivo per tutti anche quelli che non hanno mai studiato diritto costituzionale che federalismo debba corrispondere alla seguente
Impostazione lo Stato si libera di un certo numero di competenza e di materia di funzioni
Ne vengono rivestite di queste competenze e funzioni la Regione
Se fosse così e fosse così per tutte le materie ipoteticamente per tutte le materie noi avremmo un percorso abbastanza lineare dallo Stato centralista allo stato impostato secondo l'impostazione appunto di tipo reale
Invece che cosa è accaduto
è stato riscritto un articolo della Costituzione centodiciassette diviso in tre parti sostanzialmente viene fatta una elencazione delle materie di competenza legislativa esclusiva dello Stato
Poi viene fatto un lungo elenco di mantenere di
Legislazione concorrente tra Stato e regioni
E poi si fa un'affermazione generica secondo me con una grande dose di irresponsabilità nella quale c'è scritto e tutto quello che non è competenza dello Stato è di competenza delle regioni
Lasciando un punto interrogativo enorme su che cosa si intenda
Con quella restante che cos'è il restante tra l'altro
Si è aperta una lunga disquisizione per dire ma le materie di competenza esclusiva dello Stato sono soltanto quelle segnate in quest'articolo o anche tutte quelle segnate negli articoli precedenti
è ovvio che ci sono anche quelle segnate negli articoli precedenti ma non è scritto da nessuna parte che sia così
E allora questo è il primo limite nel senso che le compete in materia di competenza esclusiva regionale
Sono di numero e quantità incerta e Figo sviluppiamo questo argomento può essere tracciata arrotolato subito legislazione concorrente perché questo è il tema non so cosa proponete poi riguardi Sosa propongo io ma voglio dire qual è il problema lo dico proprio in pochi secondi legislazione concorrente in in una innumerevole
Quantità di materia
E lì c'è scritto allo stato compete alla determinazione dei principi fondamentali alle regioni la legislazione di settore materia per materia e che vuol dire
Vuol dire che c'è un confine estremamente esile tra le competenze dello Stato le competenze delle Regioni
Con un enorme
Come dire facilità possibilità di straripamento delle rispettive competenze tra Regione e lo Stato tra lo Stato le Regioni e quindi un'enorme quantità di ricorsi per affermare la propria competenza la Corte costituzionale OSCE e quindi il rischio della paralisi del sistema Paese arrivò lì speciali che volevo arrivare
Dopo questa premessa che mi auguro essere stata sufficientemente chiara
Mettiamo che una Regione faccia una determinata a norma con riferimento ad una determinata attività di impresa
Vuoi di tipo industriale commerciale artigianale nel settore dell'agricoltura una qualunque attività di impresa
Nell'ambito della competenza incerta
Tra la regione che potrebbe farlo e lo Stato che ancora mantiene una parte di competenza
E mettiamo che il Governo si convinca che quella regione nel fare quella determinata a norma abbia straripato rispetto alle proprie competenze e faccia ricorso alla Corte costituzionale
L'imprenditore che sulla base di quella legge regionale ha impostato la propria attività economica
Ha chiesto l'autorizzazione iniziare una nuova attività appresso dei locali o ha costruito un capannone affatto probabilmente anche qualche operazione di finanziamento per potere inizia come resta nella incertezza
Di sapere se le norme sulle quali ha impostato la propria attività saranno quelle definitive o non verranno per caso riconosciute come incostituzionali dalla Costituzione e quindi diverrà azzerato tutto
Quale imprenditore in questo momento può con serenità immaginare di intraprendere una nuova attività d'impresa sapendo che corre questo rischio allora qual è la nostra proposta
Liberiamoci da questo problema
In tre modi ne dico due che sono quelle di più immediata efficacia il primo facciamo il disegno di legge di attuazione di questa norma costituzionale
Segnando al meglio i paletti tra la competenza dello Stato la competenza delle regioni
E questa è la parte che possiamo fare come George in aria mi auguro da qui a qualche giorno Ramaj siamo in dirittura di arrivo di poter presentare in Consiglio dei ministri questo può disegno di legge
L'altra cosa è prepariamo la riforma dalla riforma restyling con l'abbiamo chiamato da riforma costituzionale tentando di eliminare per quanto più possibile le materie rigenerazione concorrente due tre ritorneranno allo Stato
Penso alla produzione al distribuzione nazionale della regia Renzo alla materia relativa alle comunicazioni penso alla materia relativa alla grande via di trasporto e di comunicazione le altre tutte le altre diamole pure alle regioni
Ma in questa maniera avremo una delimitazione netta precisa chiara
Di ciò che fa lo Stato di ciò che fa la Regione altre menti il cittadino non soltanto non avrà avuto un vantaggio
Avrà un incarico anche dispense e quindi temo anche l'imposizione fiscale diffuse a livello locale in più
Perché mentre lo Stato sarà costretto a mantenere gran parte della propria struttura
Le Regioni si dovranno costruire al lavoro e quindi più strutture e più uffici più personale più spesse esattamente il contrario di quello che i cittadini avevano voluto e vorrebbero ancora che noi realizzassimo
Questa è la riforma che ci siamo trovati
E queste sono in maniera molto elementare così diciamo proprio per un po'primissimo approccio al problema le nostre intenzioni per risolvere questa questione allora presidente Bozzetto Esiste questa difficoltà nella quale già chi come degli operai
Si trova e la proposta del di riforma appena annunciata dal ministro da convincere
Credo un passaggio obbligato visto che il federalismo così come è stato impostato è un vero disastro
E noi in Italia da un bisogno di tutto tranne che di sovrapposizioni di competenze e di poca chiarezza di in chi deve fare che cosa per cui credo che bisogna rapidamente le mentre domani a questa riforma in maniera tale che chi deve investire e chi fa l'imprenditore deve sapere con chi deve avere a che fare in quanto tempo dire avere delle risposte perché oggi il fattore tempo il fattore anche determinante per chi vuole realizzano impresa abbiamo visto prima
Alcuni esempi di tempi biblici che non hanno più motivo di esistere
Si parlava prima del contratto d'area di Manfredonia una esempio brillante di cinque anni di storia
Quell'imprenditore che ha il pensato al l'investimento cinque anni fa oggi forse deve ricambiare le sue strategie perché non è più colleghi del mercato così come posso evidenziare delle difficoltà di tempi quando su alcuni altri strumenti di incentivo parlo per esempio di un piccolo esempio ritarando un con un accordo di programma siglato nel mille novecento novantadue
Per le infrastrutture al servizio della di un'area PIP e anche di completamento strada da nessuno
Centosessantadue miliardi
Nel due mila due ancora non abbiamo speso una riga per cui se questi sono i tempi di realizzazione figuriamoci ecco momenti in cui c'è una sovrapposizione di responsabilità di competenze anche di come dire situazioni poco chiare tra lo stato le regioni e gli Enti locali c'è una grande confusione la confusione che non aiuta il Mezzogiorno un Mezzogiorno Kia grandissime opportunità che ha grandissime
Valore che ha un enorme potenziale di crescita e soprattutto una grande voglia di impresa lo dimostra lo hanno dimostrato nel negli ultimi anni il grande numero di imprenditori che hanno presentato domande
Di
Nuovi insediamenti produttivi per esempio la quattro otto otto negli ultimi anni ha visto mortificato il Comeglio questo patrimonio di nuove iniziative perché sono state finanziate soltanto il venti venticinque per cento delle dell'immenso patrimonio di imprese del Mezzogiorno il federalismo e l'impresa quale l'opportunità o qual è la difficoltà o quale può essere il punto di crisi del Mezzogiorno una cosa devo sottolineare che voglio dire lo è un è un concetto che era meno imprenditori soprattutto quelli del Mezzogiorno abbiamo come convincimento
Il federalismo grazie a Bossi a buttato giù una maschera che vedeva nel Mezzogiorno l'assistenzialismo soprattutto per quanto riguarda l'impresa e quindi se c'è il Sud che noi vogliamo come imprenditore è quello di buttare
Via quelle camicie di forza che hanno condizionato lo sviluppo del nostro paese della parte del Paese quello del Mezzogiorno che ripeto immense risorse da mettere in campo e quindi le camicie di forza che io reputo oramai dimenticate rappresentano punti nevralgici su cui dobbiamo intervenire con un senso di responsabilità di una classe dirigente del Mezzogiorno che non può più attendere perché le risposte che dobbiamo dare sono risposte
In termini come dire di Tempo reale oggi abbiamo un livello di occupazione
Nel Mezzogiorno che è pari al quaranta per cento del del del sistema rispetto ad un'aria media dell'Europa che intorno al settanta settantadue per cento
Abbiamo livelli di disoccupazione Inari e dinamiche come quelle della mia regione da Puglia che tocca punte del venti punto il venti venticinque per cento
Ripeto con una grande voglia di fare impresa ma soprattutto con una grande voglia di rischio d'impresa cioè parliamoci francamente cui gli imprenditori stanno rischiando del capitale proprio in un'area del Paese che ha grossi is grosse difficoltà
E quelle camicie di forza sono rappresentate da una da una mancanza di sicurezza quindi nella criminalità perché oggi investire nel Mezzogiorno
Soprattutto per multinazionali significa trovare l'accoglienza del territorio in momenti in cui parliamo di mezzogiorno o cercammo rocce macro c'è sacra corona unita o c'è qua o cioè la ci sono problemi come dire culturali per cui il federalismo
Va bene evidenzia questi aspetti di difficoltà sulla criminalità sulla mancanza di infrastrutture su una su una formazione non adeguata rispetto alle esigenze dell'impresa lei guardi rettore sarà un un un un controsenso per un molte aziende della mostrare hanno difficoltà a trovare giovani formati sulle nuove tecnologie sulle innovazioni per cui vuole i grandi temi del mezzogiorno e e come dire lo sblocco rispetto ad alcune ad alcuni momenti di difficoltà ma anche ad alcuni momenti come dire anche culturali che dovremmo e dovremmo cercare di eliminare possono mettere in campo
Energie straordinarie il Mezzogiorno
Ora io lo dice chi investe nel mezzo e chi rischia il capitale proprio a mezzogiorno è una miniera a cielo aperto
è una grande miniera ce l'aveva rappresentata da alcune punte di diamante i giovani i giovani del Mezzogiorno hanno una capacità di preparazione
Eccellente non riusciamo a valorizzare questo grande patrimonio deve dire che qui possiamo concludere questo primo livello del del discorso l'altro patrimoni che lo sulla come no no volontari Diamante è rappresentato da un panorama industriale
Che nonostante le grandi difficoltà
Io mi domando imprenditore
Per quale ragione al mondo l'impresa deve investire in un'aria
Dove ci sono delle grandi difficoltà in termini infrastrutturali in termini sicurezza in termini di flessibilità in termini sommerso perché qui parliamo dell'articolo diciotto
Ed un treno che oramai a son passato il Paese chiedo scusa no global conclusa lei non dovrei concludere rispetto ad una disoccupazione che vale il venticinque per cento media rispettano un sommerso che vale oltre il trenta per cento in il mare dinari domenica beh Signorini se discutiamo di una piccolezza
Che è rappresentato dall'articolo diciotto ma quando mai daremo risposte in tempo reale i giovani altrimenti qui corriamo il rischio che con questi tempi
Intere generazioni supereranno la fase diciamo della della prima occupazione dell'opportunità dell'insieme del mondo nuovo allora voli in questo contesto noi siamo i primi a rischiare
E a voler rischiare perché riteniamo questa parte del Paese la parte più dinamica e la parte più
Pronta accrescere a dare il contributo alla competenza del Paese
Ecco servono sennò servono a patto diciamo tra questa nuova classe dirigente che scrollato il
Il come dire questa camicia dello Stato imprenditore perché noi abbiamo avuto anche lì dei problemi culturali lo Stato che è stato imprenditore per cinquant'anni che ha dato assistenza che ha dato un po'di soldi a pioggia che ha dato un po'di di come dire di cassa per il Mezzogiorno cioè che abituato la gente le nostre generazione nostre famiglie a non
Impegnarsi nelle nuove imprese vere questo oramai alle nostre spalle abbiamo davanti a noi voglia di impresa voglia di crescere voglia di rischiare
Ecco creano insieme un nuovo modello di sviluppo del mezzo ecco ma ecco adesso cominciamo parliamo dall'alto problemi motori così poi ministro potrà rispondere concludere
Il problema che si pone il quale il rapporto tra regioni del nord e regioni del Sud nel momento in cui attraverso il federalismo
E attraverso quindi l'autonomia delle risorse le regioni forti rischiano di diventare più forti e quelle deboli di indebolirsi ulteriormente la sua proposta concreta quella villania proposta concreta è quella che le regioni del Mezzogiorno
Devono fare per quelle che sono le potenzialità delle regioni del Mezzogiorno
Guardi nessuno può pensare
Di ritardare le regioni del Nord che devono competere con regioni più importanti e più dinamiche d'Europa e del mondo per cui le Regioni devono venire la possibilità di crescere anche al Nord
Nel Mezzogiorno abbiamo bisogno d'impostare una nuova azione di come dire di consolidamento del panorama industriale che si desiste dobbiamo mettere nelle condizioni i nostri industriali di non servirsi delle autobotti per l'acqua del generatore per avere Energia del del di altri strumenti come dire che non che non aiutano o che almeno che mortificano chi vuole fare impresa
Dall'altra parte chiaramente però bisogno di una pubblica amministrazione qui
Il federalismo che capisca quanto è importante l'impresa quanto importante l'azienda oggi unico strumento dopo lo Stato imprenditore capaci di dare risposte a quei giovani che hanno
Nell'impresa momenti di difficoltà di approccio anche lì abbiamo bisogno di fare un salto culturale vedere l'azienda come patrimonio
Della della collettività e non come spesso accade lo vediamo anche spesso sui giornali anche qui venendo stamattina qui
Venivamo a come dire un po'fischiati un po'di qua un po'di là e gente che ha ragione perché viene mortificata perché non ha da vivere perché non ha un posto di lavoro ecco
Noi dall'altra parte vogliamo dare un contributo anzi dobbiamo siamo responsabili
Vogliamo costruire un nuovo percorso e vogliamo dare nuova speranza ai giovani del Mezzogiorno
Signor ministro lei perché così riprendiamo il discorso del rapporto tra regioni del nord le regioni del Sud che cosa c'era di più questa sua proposta di nuovo federalismo rispetto a quella alla riforma che il Parlamento ha approvato con la metà più quattro di voti per
Ma obiettivo come dicevo prima è quello di dare un servizio ai cittadini metterle nelle condizioni di poter vivere meglio
Cosa che oggi si nota maggiormente in Italia si nota una differenza di qualità della vita notevole tra la Regione del Nord alla regione del Sud in tante cosa in tanti settori
Io faccio sempre l'esempio più banale per noi che viviamo a Palermo non è quasi più un problema nel senso che ci siamo rassegnati
Ad avere il problema è la speranza finalmente di risolverlo e lo risolveremo so che si sta lavorando in questa direzione la nuova amministrazione comunale nuovo governo regionale non risolveremo Ramaj nel giro di un un certo numero di Messi
Ma quando fuori dalla Sicilia noi andiamo a raccontare che a Palermo anche nella casa diciamo più attrezzate di dalla gente che vive si fa per dire meglio
L'acqua arriva una volta ogni tre quattro giorni
Già cominciano a guardarti come dire ma che cosa stai dicendo è possibile mai
Bene si io confermo per tutti gli ospiti che qui sono fuori da questa di questa città e di questa regione che a casa mia ma penso anche a casa del direttore Giovanni Pepi tanti altri dei presenti l'acqua arriva mediamente tra due e tre giorni per un periodo non superiore a quattro ore
Per cui molti di noi
Che hanno abitano in case di una certa età
Hanno dovuto attrezzarsi con i recipienti da mettere nei garage e negli scantinati dove capita in maniera tale da poter avere comunque l'acqua sufficiente per i giorni nei quali l'acqua non arriva direttamente nei nostri rubinetti
Beh faccio questo esempio che può sembrare forse anche il più provocatorio
Per dire che tra Palermo Milano Torino Genova Bologna c'è una bella differenza
Poi vediamo altro tipo di parametro
Questa volta guardiamo i bambini alla dispersione scolastica
Bene nel mio collegio poi dirò anche qualche altro parametro che riguarda il mio collegio collegio che mia leggendo che sono stato eletto per tre volte in questa città la dispersione scolastica superato il ventisei per cento
Una cosa enorme
E dove sono questi bambini
Se i bambini spesso
Non vanno a scuola ovviamente stanno in mezzo alla strada stanno probabilmente preda anche di attività certo non da parrocchia
Sicuramente sono preda di criminalità voi organizzata voi anche di quella cosiddetta microcriminalità che come tutti sappiamo microcriminalità non è quelli che gli va meglio si fa per dire fanno i garzoni in qualche negozio
Mi capita di incontrare me molti di casi di questo genere
L'altro parametro per quello relativo alla disoccupazione
Bene in quel collegio la disoccupazione media dei giorni di vita di lavoro dai diciotto ai ventotto anni ha superato il cinquantaquattro per cento
Se facciamo lo stesso tipo di valutazione in età di lavoro e lo guardiamo al femminile
Arriviamo a un sessantasei per cento
Io comprendo che l'argomento lavoro è un argomento che riguarda tutte le regioni del nostro Paese
Ma a Varese a Bergamo a Belluno o a Sondrio
Non mi pare che ci siano problemi che possano essere comparati con quelli dei quali io sto parlando
Quando parliamo di esigenza di nuova manodopera che viene da fuori d'Italia o da fuori d'Europa come la viviamo in Sicilia è ben diverso da come è noto si può vivere nel Nord Est
Quando noi parliamo della necessità di costruire uno stato sociale che sia degno di questo nome lo vediamo in maniera diversa se l'Italia osservata da Lampedusa anziché da oste
Bene io invito tutti a fare questa riflessione perché centra il federalismo caro Giovan non dico che non c'entra con la proposta per la platea vediamo fa proposta però io vi abbiano il tempo di beni dovevo dare giù perché mentre a Palermo
è argomento che non vale la pena neanche di sottolineare perché lo conosciamo tutti appena usciamo fuori dalla Sicilia io stento a credere che tutti abbiamo la stessa consapevolezza e siccome invece dobbiamo avere tutti la stessa consapevolezza politici imprenditori sindacati tutti altrimenti non facciamo bene il nostro mestiere nessuno e io per quello che mi riguarda mi sono impegnato in questa attività politica nella speranza e ancora che ancora non ho perso di riuscire a modificare insieme con tutti gli altri naturalmente niente si modifica da solo questo stato di cose per quello che riguarda la terra la quando sono nato allora
In questa occasione mi pare utile importante sottolineare questo aspetto
Fondo di perequazione abbiamo letto
Fondo di perequazione solo dovessimo anche soltanto al soltanto lontanamente immaginare come una sorta di nuovo neo assistenzialismo o di meridionalismo vecchia maniera di quello piagnone
E clientelare noi avremmo probabilmente fallito oramai per i prossimi tre anni la nostra opera chiudiamo bottega non ne parliamo più
Il fondo di perequazione può essere interpretato a mio avviso ma per fortuna non sono da solo la mia parte politica su questo è totalmente d'accordo
Come opportunità da creare per le regioni del Mezzogiorno regioni meno fortunata dal nostro Paese attraverso che cosa non Europ
Ma le infrastrutture
Servizi
Qualità della vita
Se noi avessimo il doppio di infrastrutture che in questo momento abbiamo ne avremo ancora meno di quello che c'era la media d'Italia
Se noi avessimo il doppio di qualità della vita di quella che abbiamo in questo momento ne avremo ancora poco più dei due terzi della media del resto d'Italia
Allora il fondo di perequazione può andare bene andare è obbligatorio che vada solo ed esclusivamente in questa direzione
E abbiamo iniziato con questi quando abbiamo fatto la legge obiettivo
Perché poi non è che necessariamente si prende un pezzo dalla Costituzione si regge il fondo di perequazione pertanto gli si mette accanto una cifra un'opera e tutto l'insieme di un'attività di governo che porta poi a quel risultato
Compresa l'attuazione dell'articolo centodiciannove dalla nuova Costituzione quello a cui si fa riferimento con fondo di perequazione che stiamo per far partire ma tutto ovviamente compatibile con l'attuale situazione economica del nostro Paese ma qualcosa già è stato fatto
Io vorrei ricordare che nel novembre dall'anno scorso abbiamo firmato qui a Palermo un piano di programma tra il Governo nazionale il governo regionale per nuove opere pubbliche per infrastrutture di dieci mila seicento miliardi
Non sono proprio una sciocchezza
Che gli interventi che abbiamo operato per la emersione dal sommerso sono soprattutto orientati verso il Mezzogiorno d'Italia
Che è la Tremonti bis non appena sarà sposata col credito d'imposta
E sino dalla settimana prossima anche io amici mentre ero in questa difficile impresa a Bruxelles e a Strasburgo diventerà finalmente il volano attraverso il quale mettiamo in moto tutta una serie di opportunità
Di lavoro per attrarre nuova impresa nuove iniziative
Nelle zone del Mezzogiorno per quello che ci riguarda in questo momento ma maggiormente per quello che riguarda la Sicilia
Io vorrei anche aggiungere a questo proposito Giovanni perché mi sembra anche il momento giusto per farlo con riferimento l'argomento che stiamo ponendo io ho molto rispetto naturalmente chi può non averlo del mondo del lavoro del mondo come viene rappresentato egregiamente da un mondo sindacale
Una piccola notazione di tipo personale io sono stato a suo tempo iscritto alla CISL e ho fondato la Cina sono universitari a comprendo un po'anche quale può essere
Nell'ambito di un meccanismo di solidarietà nel nel reciproca in un certo senso rispettiva l'idea che il sindacato debba essere comunque qualche cosa che cammina quanto più possibile compatto non è un dogma
Può anche non esserlo compatto può anche succedere
Così come succede nella politica e come succede anche all'interno di un identico schieramento che ci siano sensibilità diverse decisione anche modi diversi di affrontare e risolvere lo stesso problema e non necessariamente litigando ma facendo anche
Notare le proprie differenze
Ma tutto il mondo che lavora senza che appaia mai
Lavora
A tutti coloro che in Sicilia da anni ma lo stesso nel Mezzogiorno d'Italia lavorano da anni senza aver mai visto
Mi ha bene mai sino ad ora la speranza di vedere
Un contratto di lavoro perché lavorano solo ed esclusivamente con un orario di lavoro da Negri della Louisiana del Settecento
Senza nessuna garanzia del contributiva né assicurativa né di speranza di poterlo avere senza nessuna tutela per la propria famiglia senza minimamente a sfiorare quel principio essenziale la nostra Costituzione e la retribuzione deve essere almeno quanto basta per garantire una vita libera e dignitosa diciamo nostra costituzione
A questi chi li rappresenta
Bene io mi devo dire con tutta franchezza la politica
E per quello che mi riguarda la mia parte politica e per quello che riguarda ancora più direttamente io stesso
Io ho il dovere di rappresentare questa gente che peraltro è così numerosa nella mia città e nel luogo che mi porta in Parlamento
Da farmi dire
Giusto garantire al massimo chi lavora
Giustissimo non mettere minimamente indubbio le garanzie di chi lavora
E peraltro nessuno di noi ci ha pensato mai ma forse ogni tanto vale la pena di ricordarlo rivela tremende magari nasce qualche equivoco
Ma noi abbiamo il sacrosanto dovere
Di cambiare la faccia dell'Italia
Dando dignità vita certezza possibilità di credere nel proprio futuro a milioni di persone tra chi lavora e le loro famiglie che sino a questo momento sono totalmente ignorate
Scusate mi amici del sindacato da tutti coloro i quali iscritti ad un sindacato lo fanno sulla base di un rapporto di lavoro e quegli altri non conosceranno mai
E allora se così
E allora l'invito ad una riflessione ulteriore sugli argomenti che in questi giorni stanno tanto appassionando nel nostro Paese chissà che non si trovi in sulla base di un punto di partenza diverso
Proviamo un attimo e il punto di partenza non è soltanto nella logica del ragionamento ma anche nel punto geografico Giovanni
Forse affrontare i problemi del mondo del lavoro visti dal Sud può in qualche modo aiutare a comprendere che bisogna fare un passo in avanti che non bisogna l'ha detto stamattina qualcheduno molto più autorevole di me il presidente del Consiglio né creare steccati nel far passi indietro ragionare però ragionare
Perché questo argomento oggi così come è stato sino a questo momento affrontato non è completo
Io mi dichiaro totalmente insoddisfatto da come sia stato trattato questo argomento sino a questo momento dai nostri amici del sindacato
Perché se i nostri amici del sindacato avessero altrettanto a cuore il destino dei lavoratori in nero rispetto al destino dei lavoratori che loro giustamente garantiscono e tutelano avremo fatto di già un enorme salto in avanti nostro Paese
E io ho quel che ho sentito questa sera in questa circostanza di dover ecco senatore la Loggia prego vuole fare una una battuta solo una battuta perché se con i tempi non ci mise in divenire signor ministro libertà e coraggio
Libertà di dare energia all'impresa la voglia d'impresa
E il coraggio il coraggio degli imprenditori quello lo facciamo né i fatti né non facciamo anche se siamo
In un bel teatro in un in uno dei casi più grandi
Più più importanti d'Italia che altri rifacciamo Investimenti il coraggio Colangelo chiedo anche a voi di agire di agire di intervenire laddove potete e dovete correggere le distorsioni che sono quelli del mondo del lavoro ma anche le interferenze che molto spesso la politica frappone all'economia molto si sta facendo però c'è ancora uno spazio di crescita che rappresentato dalla liberalizzazione e delle privatizzazioni non vorrei che domani
Ci fosse dal un passaggio dallo Stato imprenditore alle Regioni imprenditore quindi
Coraggio signor ministro noi saremo al fianco di questo governo bene riteniamo questo grazie uno scopo comune io vi ringrazio ringrazio il ministro che non ha dato solo risposto sul centodiciassette ma anche su diciotto una risposta in più comunque
è stato anche chiaro sul sui propositi di riforma dello Stato federale
E vi ringrazio
Presidente Pezzotta l'amante presidente Bozzetto
Un ultimo argomento oggetto di una un di un altra tavolo Toronto patti territoriali contratti Daria contratti di formazione insomma uno sviluppo integrato del territorio
Accenno alla relazione di Averna qualcosa non ha funzionato su quindici mila miliardi stanziati soltanto il tredici per cento sono stati spesi vediamo cosa non ha funzionato
Con gli interlocutori che caratterizzeranno questa ultima tavola rotonda prevista dalla giornata li chiamo qui a salire sul palco Filippo Bubbico
Giambattista Bufardeci sindaco di Siracusa
Paolo Agostinacchio presidente dell'ANCI assidua presidente scusi dell'Assemblea nazionale dell'ANCI presa elettrica
Gerardo giura tra porchetta presidente della Federazione industriale la Basilicata
Trovate i vostri nomi nel poltrone e occupate quella non una Marilena Samperi sindaco di Caltagirone
La signora Samperi
Eccola qui e Sciarrino Pezzotta segretario generale della CISL
Prego
Presidente della Federazione industria della Sardegna eccolo qui
Comincerei proprio da questo dato per morto fuori dalla relazione Averna e di dico che non possiamo fare purtroppo due turni di di di di intervento quindi ciascuno deve esaurire la risposta nei cinque sei minuti del suo dell'unico intervento disposizione
Patti territoriali contratti da diceva Averna quindici mila miliardi appena il dieci o il dodici per cento utilizzato
Eppure la grande il grande presupposto di questa operazione dello sviluppo integrato da quello di un buon diverso equilibrio tra le parti sociali che stavo lì insieme concordarono degli obiettivi le amministrazioni pubbliche lo Stato i sindaci e le forze sociali
Le le impresse ecco facciamo la domanda in questo quale parte non ha fatto la sua parte per tre la giunge a risultati che non sono così entusiasmanti dotto devoto che peraltro lei a Nuoro invece a quanto pare li avete raggiunto degli obiettivi significativi
Nuoro e Ottana
Prego
Sì sì funziona come no
Mi consenta prima di tutto di togliermi un piccolo sassolino dalla scarpa io prima ho sentito lei come lo è la meningite nei confronti del ministro del vice primo del viceministro Baldassare io gli ho voglio bene è venuto anche in Sardegna diverse volte
Ha parlato di due grandi isole Irlanda la Sicilia mi permetto di dirle che c'è anche una terza grande isola che la Sardegna
Forse siamo forse perché siamo troppo pochi non aveva farò io se io le mando io è chiaro ha fatto degli esempi di quantità ha detto no no perché non gli abitanti come scherzo naturalmente ma guardi lei era atteso che la Sardegna una grande regione del siciliano dico che ha ragione andiamo guardi lei ha accennato al al contratto d'area di Ottana alla programmazione negoziata in genere io credo posso dire che la Sardegna è stata un laboratorio della programmazione negoziata il sottoscritto è stato uno dei degli autori del insieme sindacati del contratto d'area di Ottana io quando sono stato eletto presidente della Confindustria
Mi son trovato di fronte ad una ad una regione dove c'era un alto tasso di disoccupazione e noi insieme sindacati abbiamo voluto o sfruttare quello che in quel momento lo Stato ci metteva a disposizione
Abbiamo lavorato abbiamo lavorato alacremente nel mille novecentonovantotto noi abbiamo firmato per il contratto d'area di Ottana era una una zona il il segretario della CISL Pezzotta conosce bene sicuramente la realtà di Ottana che proviene da una industriali ed una grande industria petrolifera che purtroppo storicamente è stata è stato un fallimento quindi abbiamo deciso di cambiare rotta e di intraprendere un percorso di piccole e medie imprese
Abbiamo lavorato bene noi sindacati gomito a gomito
Lasciando da parte se mai ce ne fossero i nostri campanilismi e siamo arrivati a a portare nella zona industriale di Ottana ventinove iniziative il cinquanta per cento locali e quindi questa la dice lunga sulla maturità dell'imprenditore sardo il cinquanta per cento dei imprenditori di fuori e quindi nuovi Investimenti
Abbiamo sopra abbiamo sottoscritto un interessante protocollo di flessibilità salariale abbiamo sottoscritto un protocollo di flessibilità amministrativa
Abbiamo e si per cui si è parlato di formazione
Abbiamo sottoscritto unno una formazione dei giovani chiedendo all'impresa e all'impresa che si andava insediare il suo Tana
Di che cosa avessero bisogno abbiamo modulato quel abbiamo abbiamo modulato il tutto in base alle loro esigenze
A oggi e il contratto è stato sottoscritto alla fine del novantanove siamo a un sessanta per cento di di erogazioni
E noi presumiamo che vada a buon fine quel conto il contratto d'aria adesso non possiamo ancora dare delle indicazioni ben precise perché i cantieri sono aperti
Quindi noi abbiamo lavorato abbiamo lavorato molto bene però io da questo punto mi voglio collegare a le frasi che sono state dette da dal segretario Cofferati e poi anche dal presidente della Provincia di Catania Musumeci Cofferati concordo
Concordo con ciò che dice a letto il compra il la programmazione negoziata ha bisogno di nuove regole cioè ci sono state nuove regole ci deve essere la volontà delle parti e quindi e una sfida e così abbiamo fatto certo
Se queste nuove regole vengono come successo diverse volte vengono cambiate le regole vengono cambiate durante il gioco beh allora le cose cambiano e faccio un esempio
Un non quando un sottosegretario la mattina si alza e vuole cambiare LeRoy vuol cambiare le regole sull'erogazione dei contributi da parte della Cassa depositi e prestiti li vuole non fare erogare da parte di altri soggetti beh allora i tempi si allungano e li li non funziona più
Comunque
Mi voglio collegare poi a ciò che ha detto Musumeci il presidente della Provincia di Catania non ci possono essere fatti territoriali e contratti d'aria se non ci sono infrastrutture al che io ho ascoltato apertamente ciò che aveva detto il presidente della Provincia di Catania sciorinando diciamo le diseconomie della Sicilia e e io fra me e me mi son detto beato lui parlava di di strade di strade di ferrovia carenti eccetera io posso dire che in Sardegna
La in ferrovia Cagliari Sassari ci si mette sette ore
Per arrivare a Nuoro bisogna arrivare in in una zona Macomer dove poi c'è la ferrovia a scartamento ridotto
L'arteria principale della Sardegna che la strada statale centotrentuno è un eterno cantiere
Le infrazioni le le Ferrovie dello Stato stanno dismettendo
La alla tratta marittima dei carri ferroviari da sei navi che trasportavano i carri ferroviari da e per il continente adesso c'è solamente una nave sola quindi mi domando e dico ancora due minuti
Sì no ecco mi domando e dico come un imprenditore può lavorare e ebbe può essere competitivo
Nella fattispecie nella nostra Sardegna quando mancano quelle queste infrastrutture che io mi ricollego a quello che aveva detto il consigliere incaricato averne quello che diverse volte aveva letto ha detto il nostro presidente
D'Amato ci sono delle condizioni perché l'impresa deve essere competitiva cioè prima di tutto la sicurezza
Attenzione alla sicurezza estremamente importante specialmente nell'ambito della programmazione negoziata perché chi viene ad investire sono dei piccoli imprenditori che forse hanno anche la loro abitazione sopra la fabbrica se non ci sono le condizioni dalla sicurezza non possono lavorare
Il credito
E in Sardegna noi paghiamo il danaro quattro cinque punti in più ci dicono che siamo degli imprenditori a rischio mi domando e dico che cosa si deve fare per non essere più degli imprenditori a rischio
Questo me lo devono dire
La flessibilità è stato detto e ne è stato detto fin troppo e poi le infrastrutture che e qui mi fermo perché ne ho parlato abbastanza grazie Giambattista Bufardeci sindaco di Siracusa i problemi sono gli stessi e che lui non mi pare certamente ha pure
Immigrati per grandi linee sono gli stessi non c'è dubbio che la situazione infrastrutturale della Sardegna non è che possiamo Todisco andava due della Sicilia dove anche qui i nostri treni la nostra ferrovia sostanzialmente ai tempi che accennava il presidente degli industriali sardi e il nostro tratto autostradale ancora non è completato si aspetta peraltro voi quella famosa dorsale che deve collegare la zona occidentale alla zona orientale si aspetta il comportamento del periodo della zona
Di Messina Palermo e si aspetta ancora il completamento per quanto riguarda proprio la zona sudorientale del tratto autostradale della zona di Siracusa e della zona di Gela che il tratto peraltro dove insiste il più grosso petrolchimico
Di tutto il Paese quindi non c'è dubbio che proprio di poltrone e ci sono però ricollegandomi al tema oggetto di questa tavola rotonda per quanto riguarda proprio la materia della concertazione sul territorio della integrazione io credo che i numeri che sono stati esplicitati alla relazione che sono purtroppo veri hanno per fortuna anche qualche oasi qualche zona in cui per fortuna tutto è andato molto meglio in alcuni casi è andata bene
Anche Siracusa in questo caso riveste una qualità positiva nel senso che i soldi del patto territoriale su fondi nazionali è stato quasi integralmente spesso siamo a modesta rimodulazioni però nonostante questo quando si dice che bisogna ripartire da una concertazione che sia riveduto dal punto di vista normativo credo lo dobbiamo dire anche tante altre cose
Perché lei ha posto una domanda quando diceva ma perché non è andato tutto bene posto che c'è qualche ora fa parte sotto la sua quale parte non ha fatto la sua parte allora diciamo che innanzitutto vi sono dei vizi di origine che io cercherò di dire magari in conclusione non ha fatto la sua parte il dato normativo che era pesante
Non ha fatto la sua parte una farraginosità che della burocrazia non ha fatto la sua parte il ritardo con cui sono stati erogati contributi
Non ha fatto la sua parte una serie di appesantimenti nei regolamenti che sono via via nel tempo intervenuti
Ma soprattutto dimentichiamo un dato che in tutti questi discorsi che abbiamo fatto credo che valga pure alla pena di essere valorizzato
Ed è un dato si può costruire si può fare impresa si può investire se vi è una chiarificazione del territorio
In Sicilia ma credo di potere dire per grande parte del nostro Mezzogiorno non esistono i piani regolatori regolarmente approvati o sono fermi a epoche assolutamente lontane di venticinque trent'anni o abbiamo una situazione che poi ha creato lo sfascio
Che noi abbiamo nel nostro territorio è un dato determinante
Abbiamo una normativa che sulla legge sull'appalto che a mio avviso va necessariamente rivista perché anche questa è portatrice di grandi contenziosi
E quindi questi io li metto anche come precondizioni della mancata riuscita di quegli strumenti strumenti che con questo non è che voglio dire che allora devono essere buttati a mare non dobbiamo più pensarci
Sono strumenti che devono essere rivisitati ma rivisitati proprio nell'ottica di quello che gli industriali di quello che il mondo dell'intrapresa anche oggi ci ha ricordato o di chi ha ricordato che ha bisogno di automatismo
Non ha bisogno di norme che poi si mettono in atto con grande difficoltà non ha bisogno certa della burocrazia che deve essere rivisitata
La Bassanini sicuramente un passo avanti rispetto al passato ma siamo ancora molto lontani rispetto uno snellimento vedo siamo ancora molto lontani rispetto a un processo di testo unico di delegificazione che ha comportato quei contenziosi
Per cui credo che partendo da quello che la categoria degli imprenditori ci richiedono e quindi certamente tutte le attività di automatismo le sono conseguente al periodo di imposta che sono conseguenti alla Tremonti bis che sono conseguenti poi alla quattro otto otto qua quant'altro ci viene richiesto questo lo devo farlo magari in un rapporto in cui l'amministrazione pubblica e in questo voglio portare un esempio della Città di Siracusa
Che è quello di avere promosso proprio su iniziativa dei gli imprenditori locali ma in piena sinergia con l'amministrazione comunale con il pubblico sta cercando di lavorare su un masterplan per creare un nuovo modello di sviluppo
In pratica gli imprenditori hanno detto bene ma abbiamo vissuto nella nostra città e nella nostra provincia forti di una presenza scusi significativa del mondo industriale del petrolchimico che comunque oggi necessita certamente di parallelismi né che sia di nuove forme di investimento né che sia di un nuovo modello di sviluppo la nostra città la nostra zona e a tutti noto e certamente culla
Di grandi risorse dal punto di vista Cologgi dovute Ale architettonico paesaggistico e allora la tanto declamata vocazione della nostra città per lo sviluppo turistico dobbiamo completarla
Di imprenditori insieme al pubblico ha predisposto un masterplan
Quindi io credo che la formula non possa essere che quella che gli imprenditori devono un po'chiedere quello che ritengono posso essere utile per quello sviluppo lo devono concertare con il pubblico e quindi con l'amministrazione
E dopodiché andare avanti per realizzare nell'ottica che certamente ha l'obiettivo deve essere quello di dire all'imprenditore che ha bisogno di quei tempi certi poi ha bisogno anche delle altre cose che sono state accennate
Ha bisogno sicuramente della sicurezza ha bisogno di tutti gli sgravi fiscali ai quali abbiamo fatto cenno poc'anzi voglio dogmatismi ha bisogno della flessibilità bene all'amministrazione posto che c'è un imprenditore che vuole investire
Ti dà la porta aperta e cerca di agevolati noi abbiamo cominciato a farlo abbiamo approvato in tempi assolutamente dal record un progetto che proprio riguardo lo sviluppo turistico la realizzazione di un grande villaggio
Lungo la nostra costa abbiamo già fatto una serie di i vari anti urbanistiche
In corso d'opera in corso al piano regolatore che porteremo in consiglio comunale per la sua approvazione definitiva entro l'estate
E tutto questo però mi conferma nel dato forte
Che la pianificazione del territorio degli elementi per i quali la Regione in questo caso si deve sicuramente attivare so che il governo regionale ha assolutamente attenzionata questa problematica vi sono delle norme di riordino sotto questo profilo però non c'è ombra di dubbio
Che la pianificazione tentare un elemento della crescita senza programmazione senza certezza di quello che si può fare noi stiamo andando avanti ma lo stiamo già facendo
In pieno concerto con quello che intendono operare gli imprenditori intendiamo andare avanti con delle varianti che sono però omogenee al quadro in linea di massima del piano regolatore
Se mi è consentita una brevissima battuta tutti hanno parlato all'articolo diciotto e mi sono posto la domanda
Che questa ma tutta la polemica che sorta forse non merita una domanda che queste forse chiesta lei poco fa ha parlato sindaco piazzista nel senso che la del marketing territoriale
Allora a proposito di questo forse se tutto veniva presentato come un mero allargamento dei contratti atipici che aveva quella fattispecie forse si ricordava meglio e forse questa polemica non l'avremmo avuta io mi auguro penso di sì io rispondo io penso di sì
Paolo Agostinacchio
Io desidero innanzitutto ringraziare
La Confindustria il suo presidente D'Amato il residente a Berna
Porgere il saluto al sindaco Cammarata tutte le autorità presenti
A nome dell'Anci presidente Dominici
Mancini che
Seggi si riunirà che il cui consiglio nazionale svolgerà i suoi lavori il giorno dodici a Napoli
Per discutere di questi problemi
Dei ritardi della necessità di individuare itinerari da percorrere per superare i ritardi che insistono
Che hanno determinato gli affetti che sono noti a tutti
Per definire
Il federalismo e stabilire le connessioni
Tra il federalismo attuato e ciò che bisogna fare
Io ho avuto la possibilità di ascoltare questa sera
Negli interventi estremamente interessanti
Sullo ruolo
Delle regioni dei comuni
E ad un certo punto mi è sembrato di
Recepire un concetto Espresso da un autorevolissimo
Rappresentante del mondo industriale
Un concetto riferito alle competenze dei comuni proprio con riferimento ai ritardi acciocché delle Autonomie locali all'azione che le Autonomie locali devono svolgere
Mi sono interrogato sulla conoscenza da parte di tutti la conoscenza cioè sulla interpretazione data
Al Titolo quinto della Costituzione
Che sia pure con i limiti ai quali faceva riferimento il ministro la Loggia che saluto con il quale ho possibilità di interlocuzione in conferenza unificata sia pure con i limiti esiste cioè la situazione giuridica dalla quale dobbiamo partire per tentare di pervenire a delle conclusioni per raggiungere degli obiettivi delle
Delle per realizzare delle strategie vi è una equiordinazione costituzionale che pare sfugga a tanti
La Repubblica si ripartiva ed in regioni province e comuni oggi
La Repubblica e composta dai Comuni dalle città metropolitane dalle Province e dalle Regioni e dallo Stato
Vi è una equiordinazione costituzionale mi si può chiedere qual è il nesso esistente
Tra una constatazione di questo genere che può essere riferibile ad un ambito dottrinale e l'argomento l'argomento in esame
Vi è una connessione
Perché nell'ottica di una sosta sussidiarietà che si concretizza con un'attribuzione di competenza esclusiva alle autonomie vale a dire la gestione e allora il nesso cioè ITO Tirindelli autonomie si delineano con riferimento alla gestione cioè le autonomie locali non possono essere destinatarie di attenzioni da parte della delle regioni che non le rappresenta
Sono il punto terminale la fase attuativa di leggi che sono varate a livello regionale a livello di Stato in definitiva nella fase di attuazione saldano le due entità coniugando le peculiarità con condanna esigenza della unità e l'indivisibilità della Repubblica che credo non possa essere messa non possa essere messa in discussione se così è perché ripetere attività che possono essere svolte in via esclusiva dalle Autonomie
Perché non ipotizzare una una collaborazione avrete delle Autonomie locali che sia esclusiva e che si concluda con un risultato che sia l'effetto di un'azione di programmazione
Cioè esistono può esistono momenti della programmazione momenti delegiferare momenti dall'attuazione ma quanto siamo costretti a porre in essere una serie di comportamenti che incontrano ostacoli di vario genere ma soprattutto ripetizione di competenze e induzione nelle attività che sono proprie delle Autonomie Locali evidentemente ritardi sono sono sono sono infetti ineludibili
Allora noi proponiamo il problema è lo porremmo a Napoli
Dove speriamo di varare un nuovo manifesto un manifesto dello straniero dello del federalismo e del Mezzogiorno da parte delle autonomie locali visto da realizzato dall'angolazione visuale delle città delle autonomie che io credo che questo sia uno dei motivi del ritardo il fatto che esistono livelli istituzionali che decidono ripetere
Realizzare una centralizzazione di potere che ci porta lontano distanti dalla democrazia la partecipazione lo vogliamo dire naturalmente ritorneremo su questa rotta
La ringrazio dottor Agosti calcio Gerardo giura trabocchetti alla parola dei presidente della Federazione degli industriali e la Basilicata
Beh io qui pensavo di partecipare a una tavola rotonda invece mi si chiede di partecipare a un processo dobbiamo dire che cosa non ha funzionato chi non ha fatto la sua parte hanno imprenditori questo interessa poco
Noi abbiamo bisogno di fatti concreti non ha funzionato questo strumento
Togliamo di mezzo sostituiamo lì questi strumenti con criteri più automatici
Che hanno funzionato come la quattro otto otto come il credito di imposta perché ci dobbiamo intestardite a fare progetti o processi su cose che non hanno funzionato
E mi viene così il dubbio che si voglia impegnare la gente a discutere a perdere tempo intanto il tempo passa e tutto va avanti
Beh noi invece imprenditori siamo legati al mercato le leggi del mercato e sono quelle che ci dominano perché se è una cosa è certa è che il mercato non fa prigionieri
Noi lo teniamo
Presente tutti i giorni che ci svegliava
Allora su questi piani lasciamo stare i processi
Andiamo su leggi più automatiche cambiamo le regole qui in Italia vogliamo normare tutto normiamo anche troppo
Lasciamo al mercato le regole del mercato valgono in tutto il mondo non solo in Italia
Non abbiamo bisogno di normare fino all'ultima cosa
Gli strumenti ecco che noi potremmo adoperare li abbiamo visti e ne ho detto qualcuno però se ce una una cosa che dobbiamo fare che io chiedo fortemente che questo governo faccia sono le riforme
Dobbiamo modificare il sistema autorizzativo
Perché non è pensabile assolutamente che noi celebriamo come un risultato positivo Manfredonia che ci ha messo cinque anni per decollare
Ma se questo è il target in cinque anni cambia il mondo in cinque anni un'impresa Moore nasce e rinasce di nuovo
Quindi andiamoci cauti
Normiamo di meno andiamo più store su strumenti automatici questo la proposta ci sono delle note lodevole eccezione nella faccenda di Patti e contratti
Ma fondamentalmente sono troppe le variabili da tenere sotto controllo perché questo strumento funzioni
E sono tutte lasciate immani diverse
Quindi a questo punto io credo che ci dobbiamo mettere uno stop definitivo e tombale
Grazie
Ma anch'io trovo che non sia fondata la supposta alternativa tra regimi d'incentivazione tipo quattro otto otto e le prassi concertative della programmazione negoziata
Peraltro il panorama dell'esperienze sin qui realizzate mette in evidenza casi di successo o l'insuccesso
Ma credo che tutte queste esperienze mettano in evidenza un grande deficit che deficit di selezione dei Progetti deficit di finalizzazione deficit di controllo
Io però vorrei fare un attimo un passo indietro e dire che questa iniziativa è stata costruita opportunamente all'insegna della
Dello slogan del Mezzogiorno che vogliamo
E per questo slogan è stato costruito proposto un manifesto su quale è necessario riflettere per quel che mi riguarda mi sento di sottoscrivere interamente il manifesto proposto dal consigliere Averna sia per il Mezzogiorno che vogliamo sia per il Mezzogiorno che non vogliamo
Ma noi non dobbiamo volere il Mezzogiorno degli alibi noi non dobbiamo non dobbiamo volere il Mezzogiorno delle delle responsabilità
Perché in Italia funziona molto bene uno sport nazionale che può essere riassunto nella espressione il problema è un altro
E le Bassanini esistono non vengono applicate ma ci poniamo il problema che non bastano che non sono sufficienti
Il federalismo viene proposto come eccessivo e quindi
Necessario di una rivisitazione per gli eccessi che espone ma al tempo stesso si ritiene di dover procedere
In maniera devo dire molto dura nella logica della devolution
Cos'è il federalismo il ragazzo di Palermo deve poter contare sulle stesse opportunità e sul gli stessi diritti del ragazzo di Milano
E perché possano contare sulle stesse opportunità nessun gli stessi diritti
Occorre un impianto unitario nell'ordinamento almeno una istruzione
Se invece l'istruzione viene finanziata con la fiscalità ha generata dal reddito prodotto in quella regione il divario tra la Sicilia e la Lombardia crescerà sempre di più e il Mezzogiorno ha bisogno di mettere in campo le proprie risorse umane questa è la più straordinaria delle risorse che abbiamo
Ed oggi noi non possiamo che mettere in evidenza da una parte la utilità
Dei meccanismi competitivi
Ma al tempo stesso la necessità di assicurare livelli di civiltà per tutti e nel mondo dell'università e della ricerca
C'era Tory devono valere i principi di premialità del risultato conseguito ma le università dal Mezzogiorno gli istituti di ricerca del Mezzogiorno che costituiscono punti di accumulazione dei saperi
Punti di distribuzione del senso civico di un nuovo spirito pubblico di una nuova coscienza di una nuova consapevolezza di una nuova fiducia nelle proprie risorse
Debbono poterne trovare elementi di sostegno dallo Stato unitario del Paese
Per questo io non sono convinto che il futuro del Paese ruota intorno a tre questioni fondamentali che sono a mezzogiorno Europa federalismo
è il Mezzogiorno in questi anni si è mosso non solo perché lo dicono gli indicatori richiamati dal consigliere Averna ma perché i divari interni a mezzogiorno sono cresciuti non abbiamo più il Mezzogiorno terra di perdizione indistinto nel quale tutto si perde nulla si mette in evidenza ma abbiamo tanti mezzo giorni che sono il frutto dell'impegno del sacrificio della determinazione di tanti imprenditori che talvolta hanno avuto successo talvolta hanno fallito perché le condizioni di contesto
Hanno determinato fallimenti e allora noi dobbiamo poterne contare da fiducia a quel mezzo giorno perché si possa animare la dialettica competizione coesione tra territori tra esperienze
Chiudo velocemente perché il Mezzogiorno possa mettersi in evidenza io voglio dire che non condivido la ipotesi richiamata nella relazione di Averna che per tutto il resto mi pare pregevole circa i poteri sostitutivi la logica dei commissariamenti nona dato mai risultati
è necessario invece affermare il principio della responsabilità che su un si gioca sui meccanismi di premialità di penalizzazione
E che mette in evidenza la individualità la volontà alla determinazione dei soggetti istituzionali e dei soggetti locali
Lo sviluppo locale sia anima si mette in evidenza se un territorio
Riesce ad autori con OSCE assi ad individuare nelle proprie risorse umane e naturali nella propria storia nella propria cultura nel proprio radicamento la leva fondamentale
Per la crescita e lo sviluppo e se riesce a riconoscersi in un elemento di reputazione
Che determina un elemento di orgoglio di appartenenza in una dinamica complessa ma molto ricca di locale e globale di sentirsi più siciliani e più europei
Tutta la Brezzi vieppiù italiani io credo che siano queste le leve sulle quali si deve agire
E per quel che mi riguarda
La Basilicata nel suo piccolo mette in evidenza piccoli segnali
Che partono da questo chiudo veramente pubblica amministrazione
Mi dispiace che il ministro la Loggia
Non sia qui
La pubblica amministrazione un fattore decisivo la Bassanini le Bassanini vanno prima applicate e modifichiamo le andiamo più avanti ma intanto applichiamole e commessi semplificano i procedimenti amministrativi si semplificano con i piani di governo mentre cioè con l'informatizzazione della pubblica amministrazione cosa accade oggi oggi accade che viene proposto un bando dotato di duecentocinquanta milioni di euro
Per i comuni e la logica di accesso a quelle risorse e tipo quattro otto otto si può chiedere Massimo il cinquanta per cento di contributo Krizia e del venti per cento sta in cima alla graduatoria
I Comuni del Mezzogiorno chiederanno il venti per cento oltre hanno la necessità di chiedere il cinquanta per cento eccome si movimenta questo nel soggiorno se non gli diamo gli strumenti per agire la Basilicata in questo settore comprò per risorse mobilità centocinquanta milioni di euro
E facile ho citato il dato per dare il senso di quanto sarebbe necessario investire in termini via aggiuntività come è stato già richiamato
Nelle regioni del Mezzogiorno perché si possa marciare con maggiore speditezza
Lo rileva sempre il sindaco di poter ridurre grazie
Prego io vorrei analizzare un dato prima di essere così liquidatori con strumenti che hanno inciso moltissimo se non nei risultati sicuramente nella cultura e non è poco del sud soprattutto della Sicilia
E credo che tutti gli strumenti di programmazione negoziata che sono stati attivati in questi anni abbiano sicuramente trasformato intanto soggetti abituati a sterili che rivendicazionismo mi ha portare avanti proposte a diventare i soggetti propositivi
La programmazione negoziata a abituato all'etica della responsabilità perché finalmente piano piano si è assunta consapevolezza delle risorse di questa terra enormi enormi la Sicilia
E la metafora del Mezzogiorno una terra enormemente ricca con livelli di disoccupazione gravissima e perché succede questo
Perché succede forse perché la Sicilia
Non ha avuto finanziamenti forse perché gli imprenditori negli anni passati con la Cassa per il Mezzogiorno non hanno potuto a bere Risorse Thorsen forse perché non ci sarebbero costo tutte costruire nelle infrastrutture utili
Esattamente per la per il PRI i motivi opposti proprio perché noi non avevamo consapevolezza dei nostri bisogni non sapevamo le cose che ci servivano non avevamo scale di priorità non avevamo piani di sviluppo non avevamo programmazione e pianificazione
Allora è qui che sta il problema
Non è tanto in buone leggi Cenerentola quattro otto e o la quattro otto otto è una buona legge ma il credito d'imposta la Tremonti bis è la quattro otto otto tesi asse non saranno d'aiuto agli imprenditori del Sud e soprattutto non aiuteranno il Sud a riemergere
A fare in fretta perché le cose di cui oggi qui si è parlato il divario che sta crescendo che rischia di essere deflagrante nell'istruzione nella sanità rispetto alle regioni del Nord
Non può che trovare una soluzione in un'accelerazione dei tempi dello sviluppo del Sud
E come si fa a quest'come si ottiene questa accelerazione dei tempi
Si ottiene soltanto attraverso il sistema il metodo della concertazione partecipata dell'assunzione di responsabilità
Della cultura che imprenditori pubbliche amministrazioni sindacati soggetti del terzo settore mondo del credito insieme devono acquisire
E devono crescere insieme questi soggetti avendo come mira avendo come occupazione centrale avendo come interesse centrale il territorio non gli interessi di parte
Il territorio nella sua integrità
Perché il territorio è la fonte delle della ricchezza per tutti
E allora io vi porto due dati e poi vediamo se questi strumenti non funzionano io vi do il dato è vero il dato degli dei patti territoriali italiani che del quindici per cento della spesa
Ma io vi do il dato anche dei patti europei per l'occupazione tutte e dieci I Tatti europea per l'occupazione noi facciamo parte
Quindi conosco bene ecco perché ne posso parlare con più cognizione di causa i dieci Tatti del per l'occupazione i patti europei per l'occupazione hanno raggiunto in due anni non in cinque anni come Manfredonia in due anni una erogazione della stesa
Dell'ottantacinque per cento su cento miliardi per patto ottantacinque miliardi sono stati impegnati gli interventi realizzati e gli accordi di programma stipulati le varianti urbanistiche date
E imprenditori hanno realizzati i loro investimenti
Gli enti pubblici hanno cominciato a pensare alle infrastrutture in funzione dei bisogni che le attività produttive richiedevano
E non in funzione dei finanziamenti che vagavano liberi nell'aria per cui magari siamo pieni di mercati ortofrutticoli che non servono a niente e nelle aree invece in cui servano non ce ne sono perché vent'anni fa così si procedeva
E adesso abbiamo un risultato perché chiuderemo entro giugno questi programmi e spenderemo e impegneremo il cento per cento
Con un impatto occupazionale che va da novecento anno mille trecento unità per patto
Questi sono risultati che in due anni di attività sono stati raggiunti allora invece di dire che questi sono strumenti che non servono a niente vogliamo chiederci perché alcuni alcune tipologie di di strumenti programmazione negoziata hanno funzionato e perché altre tipologie non hanno funzionato
Allora dall'esperienza del patto
Per l'occupazione io vi dico che i motivi per cui i patti europei hanno funzionato e quindi la concertazione in funzione con i patti europei non con i tanti italiani è stato soprattutto il fatto che con i dati europei i le agenzie di sviluppo locale che sono state create come soggetti intermediari soggetti responsabili dei patti
Hanno avuto la gestione delle risorse
E la gestione delle risorse era vicino ai territori questo ha fatto nascere la responsabilità dei soggetti che gestivano queste risorse
E io vi dico di più dai patti europei tutti i territori che hanno avuto il patto europeo hanno poi fatto programmi hanno costruito agenzie di sviluppo e da lì hanno preso risorse economiche Risorse umane senza chiedere più niente a nessuno
Hanno fatto programmi di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile gli hanno avuto finanziati hanno fatto urbane l'hanno avuto finanziata hanno fatto spendere proprio domande di sportello unico per le imprese e le hanno avute finanziate
Hanno ha fatto il Pittelli hanno avuti finanziati noi siamo Pete d'eccellenza la Regione Siciliana concorrerà con il nostro Pitta alla premialità
Questo non è ne è un segno del destino né un segno del caso questo è il frutto di procedure e regole di un processo di concertazione e trasparente di un nuovo linguaggio che abbiamo imparato insieme alle imprese pubbliche amministrazioni imprese insieme ai sindacati insieme al terzo settore
Che è fondamentale che e di cui quasi e taciuto
Insieme a un un complesso dei soggetti del territorio
Del territorio che il nostro questa scommessa grande
La ricostruzione della speranza per tanti giovani e questa terra
Che tante volte si lamenta per le cose che non ha avuto finalmente sta assumendo coscienza che queste cose se ne deve guadagnare ecco io credo che senza questo processo culturale senza questo profondo cambiamento di mentalità ci potranno essere enormi fiumi di finanziamento a invadere il Sud ma nel Sud non cambierà niente
Grazie
Se è vero che il sotto
Feroce
Il problema di carattere personale sono stato richiamato devo allontanare prego scusa a lei e a tutti i presenti
Dicendo soltanto una cosa
La la richiesta di poteri sostitutivi molto spesso deriva dalla nostra incapacità a risolvere autonomamente i problemi
Come accade per l'emergenza idrica nel Mezzogiorno d'Italia impunità e qualcosa sa il dottor pubblico grazie
Tra loro Savino Pezzotta Secrets ucciso ultimo intervento del lo solo lo
Ma io credo
Interessante la riflessione ma
Mi sa diverso sempre qualche qualche elemento di perplessità cioè almeno dalla dall'osservatorio nostro che cosa Gargano che dopo la Cassa del Mezzogiorno dopo un intervento straordinario
Lentamente ma progressivamente e la questione curdi questioni del Mezzogiorno
Che siano scivola che fuori dalla priorità delle politiche nazionali nel Mezzogiorno oggi non è più io parlo per il presidente dell'attuale Governo non ha come priorità l'intervento su un questo è il ruolo del giovane i problemi del Mezzogiorno non sono più problemi nazionali e credo che questo sia un nemico
Un limite grosso perché se noi non riuscire riportare le questioni del Mezzogiorno
Adesso le questioni nazionali sicuramente avremo elementi di sviluppo in modo d'oceano sicuramente avremo dei risultati ma non riusciremo a farci fare il salto di qualità questo è dal mio punto di vista riprende perché se non diventa una questione di priorità nazionale
Diventa anche difficile riuscire poi a fare alcuni processi perché io sono uomo del nord la vecchia difficile dalle mie parti per tanti motivi parlare del suo
Il sei non avviene che non dirige diventa chi non si può parlare su per motivi politici e per altri motivi io non è agli atti poi difficile ecco perché dico è necessario uno sforzo comune per fare in modo che nell'agenda del governo
Il Mezzogiorno torni a essere una priorità
Un la priorità del Paese soprattutto nella prospettiva dell'allargamento dell'Europa della nostra entrata
Soprattutto tenendo conto le cose che diceva che nella relazione il presidente Averna di questo ruolo che noi dovremmo tentare di giocare come Paese all'interno del Mediterraneo perché sennò nel Mediterraneo ci arriva qualcun altro
Se arriva per un'altra strada
Lo ha qualcuno che può scendere dai Balcani arriva giù e noi siamo tagliati fuori un'altra volta
Se non diventa questo io credo io divento importanti cominciare a ragionare se non è possibile
Costruire un patto per il suo o per lo meno partendo nei confronti di si sono avviati io ritengo anche in modo positivo con il Governo ultimamente sulla questione di assommare il credito d'imposta della Tremonti bis se non è possibile aprire un tavolo
A livello nazionale
Fra sindacato regioni imprenditori evoca per definire quali sono le priorità sulle quali queste parti assumono delle responsabilità
Allora questo sia la prima cosa che sarebbe proprio per far riassumere alla questione alle questioni dal Mezzogiorno del parlo al plurale perché bevuto non è più quello che era stato descritto una cosa totalmente diverso perché se non diventa così anche con i tentativi meritevoli interessanti di versione rischiano di rimanere dell'invito isolate non estendersi sull'insieme di un territorio
Certo questo richiede qui si ragioni con molta attenzione
Su come si governano le flessibilità mio nonno timore a ragionare dalla perseguito
Il mio problema è come la Rover e non la non la governo certo verde con con l'articolo diciotto che abbiamo discusso oggi per cui deposizione mio sono chiare e non vorrei neanche accentuarne dire tutto il male discuterlo
Però c'è la necessità comunque di un governo delle flessibilità di accompagnamento
Dell'incontro tra domanda e offerta dei processi formativi che consentono di rendere più appetibile il trasferimento delle imprese dalle aree congestionate
Alle aree meno congestionate perché esiste una questione settentrionale di cui non ne parliamo
E allo stress lo sviluppo che si vive dalle mie parti
Che altro perché sia dalla mia città per arrivare capoluogo regionale visto da quanti in quanto chilometri ci vuole un'ora e mezzo tutte le mattine probabilmente dal punto di vista dei costi sta diventando una cosa che non regge all'infinito
Per cui noi abbiamo bisogno di un rom processo che decongestione il Nord perché nello stesso tempo querele condizione che invece di spostarsi i dal creare dell'Europa le imprese trasferiscono verso il Mezzogiorno dolore questo sia
I nostri no di tutte le nostre opposizione ma cercando di vedere quali sono le situazioni la persona riguarda le somme
Io vedo che sul sommerso se ha deciso il governo
Se agisce solo Confindustria
Se non c'è un accordo generale tra le parti sociali il governo si farà Beppo
Le probabilmente dopo aver detto che la concertazione è finita prova emerga la mano andiamo avanti vediamo che su alcune questioni di tipo vitale se non ci sono elementi concertativi di governo comune i risultati non si ottengono non li otterrà Confindustria da sola
Non li ha ottenuti la legge bisogna verificare la che è stata fatta occorre veramente invece creare anche qui un concerto sui patti territoriali fatti dare al ma io continuo a pensare
Che sia stata una scelta importante vedi averli progettati emessi in in campo perché continua a pensare che in realtà conico del Mezzogiorno
Il mettere insieme tutte le risorse che stanno in un territorio per programmare elementi di sviluppo Paci possono anche impiegare cinque anni vediamo di far ripiegare meno tempo però io continuo a considerare l'esperimento di Manfredonia un esperimento positivo al di là dei cinque anni
Perché si è non c'era probabilmente non c'era niente mai nell'esperimento di Manfredonia non ha fatto solo crescere una questione di impresa
Fa crescere un ambiente una situazione e quando parliamo della sicurezza non è che la sicurezza la vinciamo sottrarre o con un utilizzo delle forze di polizia la vinciamo nella misura in cui la condizione dello sviluppo diventa una condizione condivisa in questo senso io dico
La diciamo la logica del Patto la logica dell'impegno
è una logica interessante importante perché mobilita un insieme di Rho sorse fa crescere delle responsabilità progetta poi verifichiamo partiamo monitoraggio di quello che è successo di te e di quello che si deve fare
E poi bisognerà determinare valido sono alcune politiche di vantaggio io credo che bisogna ragionare anche sul patto di stabilità europea deve proprio per capire quali sono le politiche di vantaggio che si possono creare per il Mezzogiorno ultima avvertenza le riforme
Qualsiasi tipo di riforma quando vanno a toccare alcuni elementi si fanno con il consenso e quando non c'è il consenso bisogna togliere ciò che non crea il consenso
Per creare le condizioni per poter fare delle riforme vere io credo che se invece di partire da un certo punto bisogna partire dalla modifica l'articolo diciotto fossimo partiti da una battaglia sul sommerso probabilmente oggi ci troveremmo a fare altri discorsi
Grazie Savino Pezzotta
Abbiamo proceduto all'ottobre
Adesso
Sfruttano utilizzate sono state
Signora Fischer no prego prego
Sì
Sì
C'è la conclusione di questa prima fase del convegno di Confindustria invito sul palco il ministro per le Attività produttive Antonio Marzano per il discorso conclusivo prego Ministro
Amici imprenditori
Mici amministratori colleghi di governo Signori sindacalisti o signor sindacalista non so
Buona sera a tutti
Per ragioni di governo questa mattina io non son potuto venire all'inizio del vostro convegno
E quindi non ho potuto ascoltare tutte le cose sicuramente interessanti che sono state dette
Io vorrei trattare
Rapidamente
I temi che sono stati però trattati cercando evitabile coordinati in cui noi al governo sentiamo
Di muoverci in questo
Lo farò per sommi capi perché altrimenti il discorso sarebbe lungo e d'altra parte già l'ora è tarda
Cominciando dal federalismo
Il Federico col federalismo è un principio liberale e liberista
Come economista appunto liberista io mi sento a favore della
Federalismo
Significa in sostanza che si ritiene noi riteniamo io ritengo che le istituzioni del governo locale
Non sto a dire se piuttosto le regioni che le province e qui comuni sottolinea però anche l'importanza dei comuni in tutto questo
Hanno una migliore conoscenza
Di quelle che sono le scale di priorità priorità del loro territorio
Il governo centrale più distanti e d'altra parte è sicuramente vero che le priorità
Che si avvertono in questa o in quella regione non sono le medesime
Le priorità della Sicilia non sono le stesse del Veneto
Quelle della Puglia non sono le stesse della Liguria le istituzioni locali conoscono meglio di quanto possa fare un governo centrale
Le scale di priorità
L'ordine delle preferenze dei cittadini diventi residenti quel territorio e il secondo punto importante secondo vantaggio del federalismo e che gli elettori possono contrari controllare meglio
Quello che stanno facendo le istituzioni vicine di quanto non possano fare rispetto alle istituzioni lontane
Ancora una volta il governo è abbastanza lontano
Da tante
Da tanti dei tanti punti di un territorio vasto
Spesso non si sa bene o spesso non si capisce bene che cosa il Governo stia nascendo voglia fare
Quando invece si tratta di un'istituzione locale
La si controlla meglio
E si decide meglio qualche cosa fare qui il principio è vado anzi vedo vedo pago
Voto
E questo è particolarmente efficace quanto più vicina e l'istituzione del governativa
Ma il federalismo di per sé può creare molti problemi se non si associa un altro principio fondamentale del pensiero liberale liberista
E questo principio fondamentale e la sussidiarietà
Il federalismo ma coniugato strettamente con la sussidiarietà
E la sussidiarietà significa rispondere a questa domanda fondamentalmente chi fa meglio che cosa
Lasciamo che le cose le facciano coloro che sono in condizione di farlo e me
E questa domanda secondo me deve essere la base alla base non solo della ripartizione delle competenze fra governo centrale e istituzioni locali di governo ma anche fra i governi nazionali e l'Europa
Anche in sede europea
Noi bisogna che arriviamo a quella che fa partendo come primi passi verso la Costituzione europea
Sul principio
Della sussidiarietà
Il che vuol dire che bisogna chiedersi se le Rocche cosa l'Europa possa fare meglio dei governi centrali io credo che possa fare meglio quelle cose che richiedono una massa critica politica estera politica dalla difesa bisogna arrivarci
Perché richiede una massa critica maggiore di quello che possano vivere i governi nazionali o anche la ricerca ci sono settori di ricerca in cui è richiesta la massa critica che tipicamente europea piuttosto che nazionale
Mentre per esempio credo che per quanto riguarda la politica di sviluppo regionale possono farlo meglio i governi centrali insieme alle istituzioni locali che non l'Europa
Ma d'Europa gli Stati centrali
I governi centrali i governi locali ma anche il principio di sussidiarietà dovrà essere essere alla base di ulteriori domande che cosa possono fare meglio le associazioni per esempio di categoria e anche infine i privati non dimentichiamo come di veristi i privati l'impresa le famiglie
Se il riparto la ripartizione delle competenze si fa in base al principio
No di sussidiarietà noi avremo un federalismo funzionante altrimenti poteva avere anche un federalismo ma sicuramente non sarà efficiente non sarà un federalismo che funziona parlo di federalismo
A livello europeo come a livello nazionale
In questo del sud può Adele dei moti Fici mi motivi specifici per contare sul decentramento sulla delocalizzazione dei Poteri chiamato la come volete perché perché non è detto che lei direttive che si formano in Europa
Vadano altrettanto bene per tutto il territorio europeo
Io credo che per esempio in quelle regioni in cui prevalgono le piccole e medie imprese
è più probabile che le direttive europee non siano adeguate perché in fondo molte di queste sono fatte a misura delle grandi imprese del centro nord Europa
E non è detto che la politica monetaria sia egualmente valida per tutti i punti del territorio europeo
Può essere adatta rispetto a una media di indicatori inflazionistici di tassi di interesse e così via ma dove sta scritto che la politica monetaria europea che poi è molto simile a quella a a cui era abituata la Germania vada altrettanto bene per esempio per la Sicilia
Allora da questo punto di vista se le istituzioni locali hanno una funzione rilevante possono anche concepire il tipo di ammortizzatori eventualmente necessario per contrastare infetti possibilmente negativi che nascono da decisioni prese a Brussel o comunque in Europa
Quindi se è vero che il Meridione ancora una struttura produttiva diversa da quella del resto del Paese e quindi anche molto diversa da quella del nord Europa
Questa è una ragione in più perché le istituzioni locali ambivano potere in materia economica perché saranno più spesso chiamati a contrastare effetti di misure eventualmente non positive e questa è una cosa importante l'altra cosa importante che però l'Italia vada in Europa
Con una precisa idea di quelli che sono gli interessi nazionali
E che vada in Europa rappresentare gli interessi nazionali e così esattamente così come fanno tranquillamente i francesi i tedeschi gli inglesi e tutti gli altri governi europei prendendo anche posizioni dialetticamente ho polemicamente
Definite c'è questo corrisponde all'interesse nazionale non è detto che si devono battere i pugni sul tavolo e dire o si fa così o no ma anche solo per trattare per discutere bisogna avere chiara l'idea di quali sono gli interessi del Paese
Altre forze politiche non si sono comportate così in Europa
Forse per complessi di inferiorità che nascono va una posizione storicamente anche europea sono state molto più a senzienti di quando gli interessi nazionali del Paese e richiede il gelo
Noi siamo ero questi ma concepiamo l'Europa in un modo diverso senza complessi di inferiorità e con l'idea di essere protagonisti in Europa
Questo per quanto riguarda il federalismo ed Europa
Io credo che però bisogna tener presente alcuni criteri di massima
A cui ispirarsi quando si discute di federalismo nazionale vi sono tre criteri che mi sembrano inconfutabili che devono essere alla base del riparto delle competenze certa se fatta la modifica della Costituzione è un dato di fatto e bisogna attenersi a destra però probabilmente occorrono delle leggi di attuazione nella nuova formulazione costituzionale
è sempre stato così ogni volta che si è introdotta la Costituzione si prevedono le norme cosiddette transitorie che guidò no alla sua realizzazione equi pure c'è qui
Se necessita i tre criteri a cui voglio fare riferimento sono questi primo
Esistono Moretti infraregionali
Nel campo per esempio idroelettrico delle terremoti telecomunicazione nel campo idrico
Quando ci sono dei problemi che si riferiscono Andretti
Ha problemi di Rete non può questo non possono questi problemi essere parcellizzati a livello regionale io ho in mente mentre dico questo soprattutto il problema delle energie
Ci sono dei delle regioni in cui c'è un eccesso nella disponibilità di energia altri in cui c'è un deficit quello che facciamo oggi di trasferire l'eccesso di alcune regioni a supplire il deficit delle altre
Come si vede questo è un problema che si pone a livello di rete nazionale dell'energia
Secondo criterio vi sono settori in cui è necessario fissare degli standard
Comuni non diversi da regione a regione prevede il caso delle professioni
Ma è pensabile che un ingegnere un avvocato sia considerato valido in grado di esercitare la sua professione in una regione e magari poi un'altra Regione usa criteri diversi e lì l'avvocato l'ingegnere non può più funzionare
Non può più operare standard minimi comuni ci guardano
E così anche dei processi di formazione i processi scolastici
Quindi anche il criterio degli standards comuni deve guidare nella ripartizione di competenze e poi c'è il terzo criterio il livello internazionale dei problemi
Ma scusate
Al WTO alle riunione del WTO vogliamo mandare tanti presidenti delle Regioni quante regione ce ne sono in Italia
E ingenerare il made in Italy
è un valore da conservare o dobbiamo conservare sostituirlo con made in Palermo made in Napoli Napoli e così via
E su queste cose bisogna interrogarsi livello internazionali certi problemi oppure pensate anche a un caso ma magari marginale la scelta del luogo in cui far svolgere le Olimpiadi
Turismo cioè
E possibile mandare lì tutti i presidenti delle Regioni che contendono l'uno all'altro
La scelta finale o deve essere il paese che va con i suoi rappresentanti nazionali a discutere con gli altri rappresentanti nazionali
Passo al secondo tema
Le politiche di integrazione territoriale elevare vedere per un attimo non più a livello nazionale come fino adesso ho fatto ma proprio a livello regionale io qui vorrei dare una segnalazione una raccomandazione se possibile
Su una cosa a cui credo molto io credo che a livello regionale
Bisogna fare di tutto per realizzare politiche di distretto
Badate che quando io vado all'estero ma è un terzo della tempo di ministro delle attività produttive rappresentato da incontri con governanti gli altri paesi o addirittura missioni all'estero uno degli effetti della globalizzazione
Una delle cose che colpiscono di più
Gli altri governi degli altri paesi sono questo straordinario fenomeno delle piccole imprese italiane quando sentono che abbiamo qua
Grosso modo cinque milioni d'impresa rimangono tutti con il con gli occhi spalancati ma la seconda cosa sono i distretti
Questo straordinario fenomeno sono stati misurati con criteri diversi quindi quanti distretti abbiamo in Italia non è ancora chiaro c'è chi dice oltre duecento
Il distretto ha un ruolo importantissimo nell'economia italiana poi potete anche chiamarlo con un altro nome c'è il distretto non mi piace ma insomma vide rimane
Perché è così importante
Perché ogni distretto è un sistema sinergico
In cui cioè
Si verificò interessantissimi fenomeni di integrazione orizzontale fra le imprese del del distretto
Queste integrazioni orizzontali alla poi varia natura si può trattare di filiere per esempio in molti casi oppure dissi semplicemente di i rapporti fra primario e indotto
Oppure ancora fenomeni importanti di outsourcing
Nel distretto si realizza al tempo stesso la il vantaggio della flessibilità tipica della piccola impresa ma si possono anche vantare verificare molte economie di scala
Che sono tipiche della grande impresa grazie proprio alle sinergie che si verificano nel distretto
E poi nel distretto più facile
Incentivare praticare una politica di relazioni fra i distretti stessi e i centri di ricerca è più facile i lotti lo faccia un distretto piuttosto che l'impresa singola lasciata a se stesso
Io penso che ci siano nel Meridione presupposti importanti per sviluppare una politica dei distretti
Per la formazione dei distretti e siccome ho sentito prima giustamente anche molte denunce sulle cose che ancora bisogna fare
Che mancano eccetera io vorrei anche dare
Un attimo un messaggio positivo
E cioè
Il secondo a in questo momento la più alta natalità di imprese c'è una gran voglia di fare sul una gran voglia di fare
Nel Sud cresce continuamente la propensione esportare
Più rapidamente di quanto non accada nel resto del Paese anche per motivi abbastanza ovvie banali e già elevata ecco difficile continua a crescere ma nel secondo dove si è sempre detto
Che c'era una forte propensione a importazioni nette ci salvi rubando da qualche tempo a questa parte una forte attitudine all'esportazione
Nel Sud c'è una disponibilità di forze di lavoro che non c'è nel resto del Paese
Foci lavoro preparata
Giovani che vogliono lavorare
Nel secondo c'è una posizione geografica particolarmente interessante tenuto conto è anche che grazie a internet il problema delle distanze
Rispetto ai mercati di sbocco di approvvigionamento è diventato un problema molto meno grave di non di una volta
Resta il fatto che la protezione geografica di un super bacino del Mediterraneo è può diventare un punto di forza e ho saputo anche che recentemente proprio ad opera degli industriali italiani
Mi pare verso la fine di febbraio si è costituita questa Unione industriale Edin prese Mediterraneo mi compiaccio di questo e segnalo che l'Italia e la Spagna hanno o un forte
Come dire feeling un forte una forte convergenza di opinioni nello sviluppare proprio questo tipo di politiche di iniziativa
Voglio anche ricordare che il Sud a prodotti di qualità molto importante da valorizzare ma c'è la qualità del prodotto e infine nel Sud ci sono anche centri di ricerca di eccellenza
Che sono un altro fattore fondamentale per il distretto per la formazione dei distretti
Quanto alla politica centrale del Governo centrale del terzo punto
Ci sono tante questioni da affrontare
Tra l'altro segnalo ancora una volta che non c'è un mercato del lavoro nazionale unitaria
Ci sono per lo meno due mercati del lavoro
Un mercato del lavoro in cui c'è praticamente la piena occupazione o quasi o o diciamo la disoccupazione fisiologica quella dovuta alla transizione da un posto di lavoro all'altro
Ma un altro in cui c'è ancora una forte disoccupazione nonostante che la creazione di posti di lavoro si stia accelerando anche nel suo
Il mercato del lavoro è un problema
E qui vorrei dire
Ai nostri sindacati
Che io penso proprio che non ci siamo capiti che ci sia stato un problema di difficoltà nella reciproca comprensione non ci siamo capiti
Vedete quando sento dire che lo sciopero generale
Non è contro il Governo
Allora subito dopo mi chiedo ma allora contro chi
E trovo una sola risposta
E contro i giovani che circola un lavoro e che vorrebbero
E che vorrebbero possibilmente contratti di lavoro più lunghi
Benché senza la clausola dell'intero
E contro i lavoratori del sommerso
Che non hanno garanzie di nessun genere
è contro i lavoratori di impresa è troppo piccole
è un'impresa troppo piccola significa un'impresa non competitiva a causa della sua dimensione che dovrebbe crescere e i lavoratori che stanno lì rischiano il posto di lavoro
Quindi qui si fanno scioperi contro costoro cioè contro le categoria di lavoro meno tutela
Naturalmente noi vogliamo mettere rimedio a questo e vogliamo arrivare a mantenere la pace sociale
Però cerchiamo di capirci perché il governo quello che vuol fare
E di tutelare gli interessi di categoria e che sono ai margini del mercato sono le più deboli è questo che vogliamo fare è un altro non solo non è un governo rosso che vuole fare colpi di mano
Pronti a discutere a cercare soluzioni soprattutto cercare di capirci perché io ho l'impressione che alla base di tutto questo ci sia un problema di reciproca incomprensione
Per adesso governo centrale cosa fa ci sono problemi di formazione problemi di semplificazione problemi di infrastrutture
Noi a volere Emo seicento leggi
Superflue o costosa
Rispetto ai benefici che da essi si sia spetta molte leggi erano giustificate quando sono state fatte ma poi col tempo le cose cambiano e diventano inutili
Dico sempre che mi sarebbe che i parlamentari italiani anziché misurare la propria produttività in base al numero di leggi per ha detto
Editore passerà alla storia con la legge Marzano uno Manzano due Manzano tre passassero alla storia grazie a leggi che hanno abolito per ogni legge nuova almeno una decina di quelle preesistenti se fosse questa la produttività
Fosse questa la produttività forse la classe politica italiana sarebbe un po'meno impopolare di quando qualche volta mi risulta essere
Vogliamo semplificare molto le procedure amministrative per quanto riguarda per esempio il ministero che io dirigo lo sportello unico per le attività produttive il registro elettronico degli adempimenti per le nuove imprese e così via
Vogliamo seguire di più su produttori piccoli in prese come sapete stiamo per nominare
Le Società di tutoraggio
Che vedono proprio seguire e consigliare far conoscere alle piccole imprese le possibilità le opportunità che il Governo c'è il problema della insufficienza infrastrutturale reti idriche telecomunicazioni Energia che stiamo affrontando sapete che ho varato un decreto legge noto come decreto sblocca centrali che sta camminando in Parlamento spero che vada in porto e che si propone anche attraverso un tetto alla capacità produttiva dell'ENEL
Di accrescere la concorrenza e di accrescere la capacità produttiva lei nella momento è l'unico che dice che non c'è un rischio di blackout fra tre quattro anni
Certo le previsioni possono essere difforme dall'uno all'altro nel caso della difformità dell'ENEL
Così l'unica rispetto alle previsioni del governo e anche del gestore della rete potrei trovare anche qualche motivo
Per cui sulle previsioni loro prevedono che non c'è nessun problema di blackout sia pure non in Mediaset naturalmente in prospettiva noi diciamo il contrario
E qui si sta facendo io spero una riforma
Ma importante nel settore dell'energia e ieri io non c'ero ma ho sentito che Mario Monti ha detto che la nostra politica energetica la nostra di questo governo
Molto più modernizzatrice di quanto possa cadere in altri Paesi non parliamo dalla Francia dalla Germania
Le infrastrutture sapete la legge obiettivo
Noi abbiamo un piano di infrastrutture che per il cinquanta per cento circa un po'meno per la verità del cinquanta per cento riguarda il Meridione
E questo è una cosa che interessa tutti
Perché i prodotti possono essere competitivi
Sino al cancello della fabbrica e diventare non più competitivi oltre il cancello se non c'è una rete viaria di trasporti ferroviari e così via
Per troppo tempo il simbolo ferrovie dello Stato vi ricordate Fss SS è sembrato piuttosto rappresentare la
Espressione ferraglia di Stato ecco anche lì bisogna che questo Paese moderno
Che si facciano i porti gli aeroporti noi abbiamo un piano importante a questo riguardo e lo realizzeremo
Stiamo procedendo ed è questo un compito tipico del mio ministero per il passaggio o per meglio dire non nel passaggio dalla Honda Manila economi perché non di questo si tratta considerati sostituire l'economia tradizionale con un altro tipo di economia
Si tratta di fare per far penetrare la new economy nella Old Economy
E in questo senso noi nel collegato alla Finanziaria io personalmente
Popoli e visto un articolato che soprattutto è rivolta a favorire questo fenomeno per le piccole
E media impresa
Poi c'è da dire che naturalmente il Governo
A
Una
Attenzione verso il Meridione anche nella forma degli incentivi delle agevolazioni
Io vi prego di credermi quando vi dico che in questo senso ho fatto sforzi
Straordinari per il Meridione che tra l'altro quella parte del Paese in cui si collocano la mia nascita insomma quindi Meridione io ce l'ho nel cuore sono il ministro di tutta Italia torna
Però il Meridione è quello a cui presto più attenzione da quando siamo al governo per le imprese del Mezzogiorno ci sono state agevolazioni
Per le imprese meridionali solo da parte del mio ministero perché poi i la l'onorevole Miccichè mi parlerà di quanto fa l'altro ministero
Pari a due mila novanta milioni
Di euro
Che è una cifra imponente
E di erogazioni per il mille cinquecentosettanta milioni di euro mi riferisco però a tutto l'assieme dell'agevolazione c'è qua dentro c'è la quattro otto otto ci sono i PON cella contrattazione la programmazione negoziata e così sia che è uno sforzo imponente
Noi non pensiamo che però
Si debbano usare misure assistenzialistiche sappiamo che gli imprenditori meridionali non richiedono più
Troppo a lungo hanno sperimentato che l'assistenzialismo perpetua la dipendenza
Non consente lo sviluppo a otto propulsivo e troppo a lungo hanno sperimentato che l'assistenzialismo è all'origine di molte forme di degradato della politica
Noi pensiamo che le agevolazioni e gli incentivi per il Meridione debbono essere giustificate o per compensare deficit rispetto al resto del Paese che sono tuttora
Molto consistenti oppure per stimolare l'innovazione tecnologica e la crescita dimensionale delle imprese
E infine vorrei fare un riferimento al politica della internazionalizzazione che è una politica che in questo modo ma in questo momento anche se sottoposta a analisi volte a riformarla
Il governo ritiene che non sia soddisfacente la politica di internazionalizzazione che si fa e che bisogna modificare riconosce
Anche realizzando l'ambizione maggiore sinergia fra ministeri come quello delle attività produttive e quello degli Affari Esteri perché una cosa è chiara
Milioni relazioni politiche con gli altri Paesi competenza del ministero degli affari esteri aiuto la migliori relazioni economiche
Competenza del mio ministero ma è anche vero che migliori relazioni economiche io sono stato di recente in Iran migliorano le relazioni politiche
E quindi una sinergia fra i due ministeri è necessario io sono favorevole a quella sono sono contrario abolire le specializzazioni reciproca perché perde
è una specializzazione sempre un danno secondo me la specializzazione un capitale lo diceva da monito da ricaricarlo e così via ma le sinergie sono necessarie
Noi siamo adesso progettando quella che vorrei chiamare un'autostrada dell'internazionalizzazione
Ai caselli di entrata c'è un sistema di sportelli unici regionali
E all'uscita ci sono i nostri uffici le nostre rappresentanze all'estero ma bisogna lavorare intensamente in queste cose perché ora come ora vi sono dei parametri che non non mi convincono
Non è possibile che un istituto come dice ampia residente in Italia un numero di dipendenti che un multiplo rispetto a quelle che sono all'estero quando invece i problemi si debbano trattare ad essere quindi stiamo riformando questo campo anche qui
Questa politica e soprattutto richiesta novità le imprese minori
E ancora più dalle imprese minori del Meridione
Del resto le imprese minori sono la struttura portante naturalmente in un Paese occorrono le imprese grandi
è ovvio certi tipi di problemi di concorrenza di competizione possono soltanto affrontare l'impresa Egan
Ma questo problema fatto di piccole imprese
E io ricordo il Veneto di alcuni decenni fa
Che era una regione povera
Nel Veneto io ricordo che molti camminavano scalzi e con le scarpe allacciati al collo per non consumare una oggi in Veneto è forse la regione più ricca d'Europa e chi ha fatta questa trasformazione
Non ha fatto i piccoli imprenditori i piccoli imprenditori del Veneto questo è il vero miracolo di questi ultimi decenni
Parliamo sempre del miracolo economico degli anni cinquanta ma il miracolo attuale decente peso qui
E il Veneto dimostra risolto che si può che non si nasce ricchi si diventa ricchi e si può diventare
E io penso che con questa imprenditoria meridionale che sta mostrando tanta vivacità con i vantaggi comparati comparati Dio Meridione che prima è numerata
E con una politica economica che spero di avervi fatto intravedere essere proprio a trecentosessanta gradi in questo momento in un paese
Questo forse può essere il momento magico del Meridione
Io credo che tutti insieme ce la possiamo fare
Grazie
Grazie prima che andiamo un momento prima che andiate lei ha visto che ho concluso dicendo ce la possiamo fare
Io vi ho parlato con una l'ottimismo e l'entusiasmo che di solito metto queste cose ma avevo dentro di me un po'di angoscia perché mi è arrivata una notizia
Che cioè il mio giovane sottotenente sottosegretario Giovanni Dell'Elce e precipitato con l'elicottero
E che adesso
è ricoverato in ospedale
Così come dicevo il Sud ce la può fare vorrei dire spero che Giovanni ce la posso fare però se potete quelli di voi che credano se possono aprire tra sé e sé una preghiera per Giovanni solo grazie
I lavori si chiudono qui stasera domani l'appuntamento è alle nove
Saranno coordinati dal mio collega Roberto Napolitano al Sole ventiquattro Ore conclusi poi nel pomeriggio da Antonio D'Amato presidente della Confindustria buonasera