Democratici liberali, repubblicani, socialisti, socialdemocratici e laburisti uniti nel proporzionale per far vincere l'Ulivo

Sì in questa Sava
Io comincerei comunque nessuno intanto che come dire la sala si riempia come speriamo dando lettura di una documento che è stato sottoscritto dai movimenti giovanili di Alleanza democratica dalla Federazione dei liberali
Della Federazione Giovanile Repubblicana e del Federazione giovanile socialista
Cioè come do lettura
Insieme per dare corpo all'area liberale socialista laica riformista
Lavoriamo perché nasca un soggetto politico nuovo che faccia crescere nel Paese le culture liberale socialista riformista repubblicana che sono a fondamento della tradizione democratica europea
Siamo espressione e vogliamo essere parte attiva di generazioni che devono diventare protagoniste di un'autentica rivoluzione democratica
Siamo convinti della esistenza di un deficit democratico che individuiamo nell'assenza di un effettivo ricambio generazionale all'interno delle classi dirigenti
Per troppo tempo il dibattito politico si è nutrito solo di formule comportamenti figli di meccanismi di pura gestione perdendo l'indispensabile collegamento con i bisogni le speranze di cui la società civile naturale portatrice
Ne è conseguito un disinteresse nei giovani che ha di fatto bloccato ogni possibilità di presenza creativa
è un appello a questo rivolto ai nostri coetanei alle organizzazioni giovanili dei partiti di questa area politica
Per superare diffidenze personalizzazioni e diventare presenza unitario ed attiva all'interno di un dibattito politico che ci veda finalmente Soggetti
Da giovani democratici ci impegniamo lontani da sterili velleitarismi a costruire insieme con sentimento di aggregazione con spirito coesivo un percorso comune fondato sui valori propri della nostra tradizione laica liberale socialista repubblicana socialdemocratica laburista dalla difesa dei diritti civili e di cittadinanza al rispetto della differenza dalla qualità sociale ambientale al federalismo europeo persona Società aperta
Firmatari Marco Di Lello segretario nazionale dei giovani del sì
Alessandra villa responsabile nazionale politiche giovanili di Alleanza democratica Greta massa della Federazione a giorni repubblicana sottoscritto Gianfranco Passalacqua del coordinamento alla segreteria nazionale della Federazione dei liberali
Credo che sia una contributo che la nostra generazione doveva dare l'ha dato speriamo che in qualche modo venga raccolto l'appello tanto dai coetanei quanto da chi oggi cercherà in qualche modo di fare quello sforzo che da tempo aspettiamo di una a aggregazione di un'area che ha bisogno di una rappresentanza che altrimenti non fa non potrebbe avere
Vedo che in pratica c'è stata una sistemazione ormai pressoché totale quindi lascerei la parola abile Harbor donne presidente del gruppo dei Democratici alla Camera e coordinatore del gruppo del Ciocco ormai definito così
Cari Amici
Quando
Domenica a mezzogiorno
Abbiamo chiuso
Il seminario
Culturale politico del Ciocco
E abbiamo
Nelle ore seguenti
Visto l'evolversi della situazione
Deciso
Di fare
Questa iniziativa pubblica
Soltanto
Qualche giorno dopo
Non avendo noi come è evidente
A disposizione
Le grandi organizzazioni
Dei maggiori partiti
Qualcuno ci disse
Eravamo dei folli dei matti
Che non saremmo mai riusciti
Ad avere
Un sufficiente
Afflusso
Vi cittadini
Soprattutto in fine settimana con un lavoro che praticamente è durato quarantotto settantadue ore
Senza un solo annuncio sui giornali né appagamento né gratuitamente ma soltanto con qualche manifesto e invece mi pare di poter dire perché per davvero siamo riusciti ad esserci ci siamo lo voglio dire perché in queste ore
In queste ore sono
Avvenuti i fatti
Di grande novità
E giustamente gli amici e colleghi della stampa
La prima cosa che mi hanno chiesto che ci hanno chiesto
Era qual era la nostra opinione rispetto a questi avvenimenti ed in particolare ovviamente
Rispetto alla discesa in campo come ormai comunemente si dice
Del presidente Dini
Ovviamente il nostro è un giudizio che non cambia
Noi siamo tra quelle persone a dir la verità
Non mi innumerevoli purtroppo
Che non modificano il loro giudizio
Di giorno in giorno che hanno una coerenza di comportamento
E allora noi abbiamo espresso prima e dopo innanzitutto un giudizio positivo sull'uomo di governo
E abbiamo sempre detto che aveva tutto il diritto di candidarsi alle elezioni
Lo aveva da due punti di vista
Il primo perché è normale in qualsiasi
Contrada del mondo
Che ogni cittadino
Abbia garantito il suo diritto non solo all'elettorato passivo ma anche a quello attivo
Ma lo abbiamo detto anche perché
Non ci siamo mai nascosti che ci poteva essere un problema
Se questo fosse stato un governo di garanzia
Ci poteva essere come dire una sorta di gentlemen agreement
Che
Impediva a chi ricopriva ruoli di garanzia di essere poi protagonista da una parte nella campagna elettorale
Ma il governo Dini che pure era nato come governo di garanzia non dimentichiamolo che il suo nome fu fatto al Presidente della Repubblica dal cavalier Silvio Berlusconi
E diventato per scelta del Polo nel momento in cui via proposto la mozione di sfiducia
Già ad ottobre un governo che ha avuto bisogno per sostenersi di una maggioranza politica e questa maggioranza politica è stata quella di centro sinistra e quindi io credo che non soltanto il presidente Dini a questo punto avesse pieno diritto come avviene appunto in tutti i Paesi del mondo
Di
Rivolgersi ai cittadini anche per dare un giudizio sull'esperienza di governo ma non potesse che scegliere
Stando sicuramente in una collocazione che lo veda alleato con il centro sinistra mai quindi non possiamo che dare di questa scelta un giudizio positivo
E chiaro
Che questo pone però una seconda riflessione
E la seconda riflessione riguarda il sistema che faticosamente ci siamo conquistati
Lo dico in particolare a Mario Segni che fu leader referendario
Abbiamo lavorato e abbiamo lottato perché finalmente l'Italia diventasse una democrazia compiuta con un sistema cioè che avesse in sé i germi dell'alternanza
Abbiamo lavorato perché questo sistema fosse quindi un sistema bipolare
E allora io devo dire che pur comprendendo che noi italiani
Abbiamo una straordinaria fantasia
Particolarmente poi quando l'applichiamo la politica
Allora io mi domando
Se in un sistema bipolare pur con tutta la fantasia di noi italiani possa consentire un terzo polo a me non sembra io non vorrei lo dico con franchezza
Che per la seconda volta in due anni
Mario Segni che fu il nostro leader referendario come tesse l'errore che già fece due anni fa di starsene al centro fuori cioè dalla battaglia della democrazia dell'alternanza
Io spero e potrei dire sono certo
Che non sarà così
Nasce dunque
Una nuova forza politica
Come dicevo
Io credo certamente alleata al centro sinistra
Nasce però
E questo è un dato ormai visibilmente acquisito
Come forza politica che si autodefinisce di centro moderato anche se aggiunge poi riformista
è un dato anche questo positivo
Perché c'è un'intera parte della popolazione
Che giustamente cerca riferimenti di centro moderato e perfino potrei dire di centro conservatore diversi da quelli che oggi vengono proposti
Dallo schieramento di Silvio Berlusconi uno schieramento che ormai può anche con difficoltà
Essere definito uno schieramento di centro destra perché evidente che a questo punto in quello schieramento
Ci potrà anche essere come dire io non voglio entrare in queste questioni
Un candidato alla guida del governo come Silvio Berlusconi ma è evidente che un c'è un solo comandante o se mi permettete per dirla in latino c'è un solo Duce e questo è Gianfranco Fini mi pare indubbio quindi
Che oggi quello è uno schieramento di destra
E avendo in prima fila
Un uomo che rappresenta
Per storia personale per cultura
Più di ogni altro in questo Paese la vera tradizione liberale come Valerio Zanone quello è uno schieramento di destra liberale non voglio dire anche perché sento
Eleggo purtroppo
Anche persone
Di cui io
Buona opinione
Come il presidente del Senato Carlo Scognamiglio
Che dopo aver parlato male
Privatamente e pubblicamente quindi come dire non svelo nulla di privato
Del polo di cui faceva parte due anni fa
Ritorna oggi a riproporci una cosa che ormai francamente inammissibile e cioè quella di tapparsi il naso
E di candidarsi comunque con il Polo della libertà
Una cosa torno a dire che poteva essere comprensibile quando l'Italia
Aveva un sistema bloccato
C'era la conventio ad excludendum nei confronti delle forze comuniste c'era il muro di Berlino
E allora anche molti cittadini democratici
E che certo non avrebbero altrimenti votato per la Democrazia cristiana votavano
Per quella scelta perché ritenevano prevalenti le ragioni di schieramento internazionale di difesa della libertà Moggi tutto questo non esiste più
E quindi mi permetto di dire a Carlo Scognamiglio
E alle altri che certamente condividono con noi la cultura liberaldemocratica
Che oggi molto meno di due anni fa nel Polo della libertà
Io non vedo traccia di cultura liberaldemocratica mi permetto di dire che i liberali in Italia gli unici quelli organizzati dalla Federazione di Zanone di Morelli gli unici ad avere l'accredito internazionale dell'Internazionale liberale stanno qui con noi sono oggi presenti in questa sala
L'arresto
Devo dire che non avrei nemmeno bisogno di dirlo io
In questi due anni di esperienza
Ho conosciuto
Donne e uomini
Di grande valore
Anche nello schieramento avverso
Faccio due nomi per tutti
Giuliano urbani
Raffaele Della Valle
Uomini
Che hanno faticato che hanno sofferto li abbiamo visti vero Pepino quante volte
A stare in uno schieramento in cui prevalevano le tendenze estremistiche
Quelli liberali
In cui non vi era traccia cioè della moderna cultura liberale democratica
Ebbene
Sarà un caso
O forse non è un caso che tre giorni fa Giuliano Urbani abbia detto
Che forse non si candiderà più con il Polo della libertà
Sarà un caso forse non sarà un caso non lo credo che questa mattina come avete preso dei giornali anche Raffaella Della Valle abbia detto che a questo punto non intende più ricandidarsi
Io faccio un appello quindi pubblico da questa sala
Dove oggi possiamo dire convenuta
La cultura liberale di questo Paese
Perché gli uomini di cultura liberaldemocratica come Giuliano Urbani Raffaele Della Valle non solo
Si candidino ma si candidò con lo schieramento che noi stiamo formando perché c'è bisogno anche di loro se vogliamo dare una svolta davvero liberale davvero democratica davvero riformista a questo nostro Paese
E poi
Voglio aggiungere un'altra cosa per chiarezza
Io ho udito
Con le mie orecchie
Due anni fa un anno e mezzo fa
In un giorno molto difficile
Molto teso
Nei locali del centro congressi della Fiera di Roma
Quando Ottaviano Del Turco ed Enrico Boselli
E Gino Giugni
Pensavano
Dino disperdere definitivamente
La grande tradizione del socialismo italiano ci sono molti amici che Roma in quella sala in quel giorno
E dettero vita
Ad una prima Assemblea congressuale che poi sarebbe sfoggiato nella vera e propria assemblea congressuale dell'EUR
Ho sentito in quel momento
Tutto l'orgoglio di un uomo della storia di Ottaviano Del Turco che al microfono di fronte ai tentativi
Di qualcuno
Di accreditare quella storia
Con il Polo di Silvio Berlusconi dire ci sono tanti socialisti nel mondo tanti socialismo i nel mondo ma non si è mai visto un partito socialista stare a destra
Ebbene io
Voglio anche dire Ottaviano con tutto l'affetto che ho che non ho mai visto però nemmeno un partito socialista stare in un centro moderato
Non voglio dire
Perché
C'è un problema nessuno lo può nascondere
Ed è quello di due poli
Che non sono equilibrati
Ma c'è un problema che va risolto nell'unico modo possibile in un paese in cui si voglia per davvero
Continuare a perseguire la democrazia dell'alternanza
E cioè quello di lavorare all'interno dei due poli per riequilibrare né verso il centro verso la cultura riformista verso la cultura temperate moderata
La situazione che oggi si può presentare si presenta probabilmente in maniera ancora troppo di equilibrare
E c'è da questo punto di vista altrimenti non avremmo fatto l'iniziativa del Ciocco e non ci saremmo trovati oggi in tanti qui al Capranica
Cioè il problema di rendere sempre più evidente
Che l'Ulivo
Non è soltanto il PDS
E questo mi pare che negli ultimi tempi
Anche mi permetto di dire grazie alle nostre iniziative
Ci sono stati dei cambiamenti significativi
Nella stessa leadership di Romano Prodi
Ma nello stesso tempo c'è il problema di far capire a tutti
Che l'Ulivo non è nemmeno la sommatoria del PDS più Partito popolare di Gerardo Bianco
C'è quindi un problema
Ma attenzione lo ridico
Agli amici
Del Turco e Boselli
Attenzione
Noi che pure abbiamo condiviso assieme
Il Patto dei democratici
Che oggi evidentemente si interrompe e non certo per colpa nostra
Noi che abbiamo condiviso assieme le critiche
Ad un percorso dell'Ulivo che ci sembrava schiacciato
Nei confronti del PDS e del PPI
Noi che abbiamo condiviso
Alcune anche dure
Critiche alcuni
Impietosi i rimproveri allo stesso Romano Prodi per alcuni suoi errori
Con altrettanta franchezza e chiarezza
Vogliamo dirli che non si sfugge però
A questo problema
Abbandonando il campo
Non si sfugge a questo problema rinunciando a presentare nelle prossime elezioni in quanto tale bandiera dei Socialisti italiani non si sfugge a questo problema andando a nascondere queste bandiere sotto altri simboli
Noi
Quindi riteniamo
Che quattro siano le culture
Quattro
Vedete c'è uno un rischio in tutta questa vicenda
Ed è un rischio che a me pare proprio di un periodo come dire
Ancora
Non del tutto consolidato di questa trasformazione italiana
Ed è quello
Di rendere come dire
Indifferenti i soggetti politici
Dai contenuti che dovrebbero esprimere
Come se stare in uno schieramento di centro sinistra e dissi di sinistra moderata sia la stessa cosa che stare in uno schieramento di centro di silice entro moderato
Come se il problema
Che sta di fronte
Fosse soltanto quello
Di eleggere qualche parlamentare
E non fosse come deve essere in ogni democrazia matura
Di continuare a rappresentare idee culture contenuti e programmi e su quelli di chiedere i voti
Un amico giornalista prima mi diceva
Ma se voi ci sarete della quota proporzionale chi sarà il capo
Ecco io le ho fatto un sacco di nomi
Ho detto Giorgio Benvenuto detto Gino Giugni ho detto Valerio Zanone ho detto Giuseppe Ayala reputo dire tantissimi altri
Ma ho anche aggiunto
Che vedo anche in questo
Un elemento come dire un po'singolare della politica italiana
E cioè di una politica che evidentemente ancora un po'malata
Se si preoccupa prima di chi sono i campi e poi se c'è la gente
Se si preoccupa come dire di costruire prima il cappello e poi di metterci sotto le teste
Se ha ribaltato la logica che dovrebbe presiedere ad ogni scelta politica che è quella di dire prima di tutto ed era la cosa che noi volevamo vedere questa mattina se ci sono ancora cittadini liberali repubblicani socialdemocratici socialisti democratici e riformisti
Che hanno la voglia l'orgoglio l'intelligenza la forza di rappresentarsi da sé e di non farsi rappresentare né dal PDS né dell'Api e nemmeno da Lamberto Dini questa è il problema che abbiamo di fronte
Perché torno a dire quattro sono le culture c'è la cultura cattolica democratica
Che oggi rappresentato nel centro sinistra
Dal Partito popolare Gerardo Bianco
C'è la cultura ambientalista
Che oggi rappresentata nel centro sinistra dalla Federazione dei Verdi Di Carlo Ripa di Meana c'è la cultura
Di una parte importantissima
Della sinistra storica
Della parte della tradizione comunista che ha scelto con la svolta di essere sinistra di governo e che oggi è rappresentata dal partito democratico della sinistra di Massimo D'Alema ma c'è con tutta evidenza un'altra ed è dare delle culture liberali repubblicane socialiste socialdemocratiche e questa area oggi
Evidentemente deve decidere
Deve decidere
Se
Può farsi rappresentare
Da uno di questi soggetti politici
E non è un problema vedete
Che riguarda soltanto la campagna elettorale io lo dissi già al Ciocco smettiamola finiamola
Con questa ossessione del quattro per cento
So benissimo
Che il problema esiste
Sono anche benissimo che sarebbe gravissimo
Se lo schieramento di centro sinistra disperdesse
Come disperse
Due anni fa
Più di un milione di voti
Nel proporzionale senza
Portare dei parlamentari che avrebbero magari potuto sicuramente potuto forse riequilibrare diversamente le sorti
Del parlamento
Sono che esiste questo problema
Ma so anche che in questo momento forse e prevalente un'altra questione
Se gli elettori dell'area a cui facciamo riferimento
Che è un'area che aveva il venticinque per cento quattro anni fa non duecentocinquanta anni fa che cento sappiamo tutti
è stata attraversata
Io non dico più di ogni altra
In arte più di ogni altra
In parte come ogni altra
Da Tangentopoli
E più di ogni altra però ha pagato anche perché più di ogni altra in quest'area
C'è alto il senso
Del dovere civico della cultura di governo quindi il tradimento di questi ideali più di ogni altra area viene giustamente punito
So che questi esiste
Ma mi domando
Se ancora oggi
Non c'è come c'è inevitabilmente un elettorato che a queste culture si è formato che si è sentito tradito
Ma chi ha queste culture si è formato e mi domando
Come potrebbe questo elettorato ritrovarsi
In uno schieramento di centro sinistra in cui le parole liberale
E socialista ma anche quella repubblicane le altre parole della tradizione laica e socialista fossero totalmente scomparsi
Io credo
Lo dissi al Ciocco perché ne ero convinto
Che
Di questa tradizione probabilmente non rimane più traccia
E in quel caso sarebbe giusto
Perché la storia come sapete da degli appuntamenti
Ai quali come ci insegna per l'appunto la storia
O si è presenti oppure
Ovviamente si scompare
E quindi oggi
Noi dobbiamo
Rispetto a questa vicenda
Riflettere con attenzione
Noi sapete al Ciocco attendevamo semplicemente di avere una prima risposta
Da parte dei cittadini
Avevamo ipotizzato una strada principale
Che era quella di presentarci
Di esserci
Nella quota proporzionale nell'Ulivo ovviamente
Avevamo poi
Detto
Che avremmo potuto prendere in considerazione
Ipotesi subordinate
Solamente se queste ipotesi avessero rispettato l'impianto che poco prima vi avevo tracciato
Avevamo detto cioè che guardavamo con grande attenzione al tentativo di Antonio Maccanico
Avevamo però detto pubblicamente e ripetutamente ad Antonio Maccanico
Che perché quel tentativo andasse in porto
Era necessario che ci fosse un vero e proprio Big Bang di carattere politico
Cioè si aprissero
Davvero
E fino in fondo le novità della politica
E si rappresentasse un'inedita Unione democratica
Che mettesse assieme informa rinnovata le tradizioni cattoliche quelle laiche quelle socialiste ma senza ovviamente umiliare nessuna di queste culture rendendole effettivamente visibili
E attraverso il nome a Traversetolo dirigenti attraverso anche quei dirigenti che ne rappresentano simbolicamente la storia e la cultura
Non abbiamo invece mai pensato possibile mai
Quando altri
Che adesso hanno scelto la strada di Dini pensavano che fosse questa l'unica strada possibile
Non abbiamo mai ritenuto possibile invece
Un patto puramente elettorale
Tra il partito popolare con il suo simbolo e quest'area
Non l'abbiamo mai ritenuto possibile
Perché una scelta di questo tipo per l'appunto
Probabilmente non sarebbe utile all'Ulivo
Danneggerebbe la tradizione cattolica
Che non avrebbe la forza di rappresentarsi in quanto tale e danneggerebbe come è stato dimostrato ripetutamente dall'esperienza sicuramente la tradizione laica e quella socialista in questo caso uno più uno
Dice il mio amico e Enzo Bianco farebbe uno
Io voglio essere come dire più generoso dico uno e mezzo ma certamente non due
E assolutamente non due e mezzo non ci sarebbe cioè alcun valore aggiunto che invece è indispensabile noi dobbiamo avere il coraggio di rivolgersi ai tanti elettori liberali
Repubblicani e Socialisti
Che come Della Valle urbani e tanti altri hanno ritenuto due anni fa
Che la tradizione laica
La tradizione di innovazione referendaria
La tradizione socialista liberalsocialista fossero rappresentate da Silvio Berlusconi e che oggi io credo hanno qualche dubbio in più se non altro perché come dire Silvio Berlusconi
Può ancora
Bravo come di rappresentarsi
Nascondere alcune realtà ma francamente pensare che qualcuno possa ritenere che la tradizione liberale quella repubblicane quella socialista sono rappresentate a Gianfranco Fini mi sembra assolutamente impensabile ed imposti
Allora loro allora noi dobbiamo rivolgerci non soltanto a quegli elettori a questo punto devo dire quasi senza casa e sono tanti che si trovano svalutati da dirigenti delle formazioni politiche che si richiamano alla tradizione laica e socialista alcuni dei quali corrono a Botteghe Oscure
Altri a Piazza del Gesù e altri rinunciano ad andare con la faccia propria per Indro tarsi per l'appunto sperando magari di avere qualche posto in più al Governo domani dopo le elezioni
Noi dobbiamo essere in grado quindi di esserci e di rappresentarci
Ho già detto
Che abbiamo preso in considerazione
L'ipotesi Maccanico
Ma nello stesso tempo l'abbiamo considerata solo all'interno
Di questi paletti ben visibili
Io credo
E nello stesso tempo
In questi giorni finita questa manifestazione
Dovremmo valutare
Anche altre possibili soluzioni se vi saranno
Ma sempre sulla base della chiarezza
Con la quale stiamo ragionando pubblicamente
La chiarezza con la quale io concludo questa mia introduzione
Per poi dare la parola ai tanti altri amici
Che si succederanno brevemente sul palco rappresentare le culture dell'area che noi rappresentiamo
La chiarezza è la seguente
Noi oggi
Alla fine di questa manifestazione
Daremo vita ufficialmente
Ad un coordinamento provvisorio
Di un'area che si è ritrovata al Ciocco
Ma che oggi
Visto che piacciono questi termini scende ufficialmente in campo
Noi daremo vita oggi quindi ad un coordinamento politico di una cosa che ancora vogliamo però
Non chiudere
Se
In poche ore
Siamo riusciti a riempire la sala del Capranica
Senza torno a dire praticamente strutture senza
Messaggi né televisivi nei giornalistici
Soltanto con un po'di passa parole di tanta
E ovvio
Che organizzati
Potremmo riferirci ai tantissimi alcuni dei quali non possono essere già oggi con voi che ci hanno scritto o telefonato dandosi la loro solidarietà potremmo riferirci a questi tantissimi
Perché vere in queste ore in questi giorni
Di darci la loro Energia loro vitalità il loro entusiasmo discendere con noi potremmo riferirci ai tantissimi
Ex parlamentari e dirigenti e parlamentari di questi partiti potremmo rivolgersi soprattutto ai tanti cittadini
Di oggi si sentono diciamolo con chiarezza in parte Trani potremmo rivolgersi a questi dirigenti
Per dire loro che il nostro è un inizio non chiediamo niente per questo
Abbiamo ritirato fuori
Un'espressione verso Perry
Oggi dicendo
Ha inizio l'unione dei democratici dei liberali e dei socialisti cento e un verso quell'unione il comitato promotore verso quell'unione perché speriamo per l'appunto che molti altri aderiscono a questa iniziativa l'iniziativa per creare finalmente in Italia nuovamente una moderna forza liberale e riformista democratica e socialista io credo
Che dovremmo essere in grado possiamo essere in grado di guardare con speranza a questa prospettiva
Io
Voglio portarvi
Per ultimo
Le parole di affetto
E di sostegno
Di colori
Che al Ciocco
Abbiamo nominato
Presidente di quell'iniziativa
E cioè Gino Giugni
Fino
Come voi potete capire ha sofferto moltissimo
In questi giorni in queste ore per le scelte che non ha compreso
Del suo partito
Gino non è oggi qui perché per sua decisione abbiamo voluto non dare prima questa notizia
Quattro giorni fa
è stato ricoverato in ospedale
E ancora oggi vi si trova
Per fortuna dopo un primo momento di spavento piuttosto forte da parte di tutti noi
Sembra che il decorso sia
Più positivo
E proprio per questo
Io che andrò a trovarlo lunedì vorrei portarli non soltanto tutto il vostro affetto
Ma anche vorrei dire
Per quanto ci riguarda
Deve sentirsi sostenuto
Non soltanto da noi ma da voi perché noi siamo tra quelli che quando prendono una decisione hanno una sola parola e noi non torneremo indietro
Finita questa manifestazione poi
Io andrò anche da Antonio Maccanico
A cui
Dirò
Quelle che saranno le conclusioni
Che trarremmo
Dopo questa nostra manifestazione riflessione
A me pare
Però
Di poterli
Già in questo momento
Prima che altri intervengano
Dirli una cosa
Che
è una cosa chiara torno a dire non è una decisione di Bordon modi Zanone o di Ayala o di Morelli o di non o di Averardi Vittorelli di tanti altri amici che hanno scelto di stare Magda Cornacchione in questa nostra iniziativa
C'è un fatto questo fatto e nella realtà
Della storia di questo Paese
Le culture di questo Paese nel centrosinistra sono quattro
E tra queste c'è quella laica e quella socialista
Non è un'invenzione di nessuno
Questa cultura e questa presenza politica esistono si tratta di decidere a questo punto
Se e come rappresentarlo
E chiederò quindi ad Antonio Maccanico di essere con noi a rappresentarlo
Anche perché vedete
C'è
Un tempo che quello
Della discussione
Della riflessione
E c'è un tempo
Che quello delle decisioni e delle scelte
Con questa manifestazione
Noi dobbiamo decidere
Decidere
E lo decidiamo oggi
E poi certo decideranno
Le varie organizzazioni di partito
Se vorranno affiancarci in questa iniziativa
Lo decidiamo oggi
Se
Nelle forme che ci consentiranno evidentemente di non sprecare un patrimonio
La tradizione laica quella liberale quella repubblicane quella socialista
Potranno essere visibili in quanto tali
Nell'Ulivo nel proporzionale
Questa è la decisione che oggi dobbiamo prendere
Come dicevo è venuto il momento di sciogliere ogni incertezza in ogni dubbio
Mi pare
Che non vi sia come dire nessuna possibilità di equivoco per quanto riguarda la mia opinione personale
Io ritengo che questa scelta vada fatta lo ripeto
Noi abbiamo oggi
Nelle nostre mani
Non soltanto un problema elettorale
Come tristemente qualcuno ha inteso trasformare
La battaglia politica e culturale in questo Paese le lezioni sono importanti sono decisive ma quello che abbiamo nelle nostre mani oggi e qualcosa di più importante
è il mantenimento di valori di contenuti che sono insiti nella cultura liberale in quella liberal socialista queste culture questi valori questi programmi devono ritornare ad essere la bandiera del rinnovamento riformista in questo Paese ecco perché dicevo c'è un momento della discussione e c'è un momento della società oggi è il momento delle scelte grazie
Va la parola adesso a Giovannino né
Cari amici e consentitemelo cari compagni perché ne vedo tanti in questa sala stamattina
E quando abbiamo deciso di andare al Ciocco non c'era una vigilia elettorale imminente
E pensavamo che con due anni di stabilità di governo si potesse avviare questa riflessione che non si era avviata in questi anni di elezione in elezione che consentisse
Attraverso un seminario ed una riflessione successiva
Di lì rappresentare di restituire visibilità di ricollocare nello scenario politico
Quella cultura che definimmo cultura assente in questi anni e che tanta parte è stata invece della storia d'Italia dal Risorgimento fino al privato moderno
Ve l'ha detto Bordon la cultura dei liberaldemocratici e la cultura delle socialismo riformista
Le disgrazie del socialismo
Sono vicine e sono sotto gli occhi di tutti
E abbiamo detto che in tutte le sedi che hanno riguardato il
Non può esistere che riguardano quel corpo di militanti quel corpo di questo Paese
Che fino a pochi anni fa rappresentava il quindici per cento dell'elettorato italiano
E che era stato un elemento di grande novità
Va ricordato insieme a quella parte di storia che va invece cancellata
Della fase recente va ricordato perché non può esistere
Che si possa ricostruire una storia di cent'anni dimenticando le cose buone che pure vi sono state anche in mezzo ai fenomeni degenerativi
Di questi ultimi anni
è iniziata
La diaspora socialista alcuni anni fa
E compagni i militanti dirigenti i parlamentari gli ex parlamentari sono tornati a casa
Perché non hanno trovato nelle diverse espressioni che cercavano di rappresentarli
Una rappresentazione sufficiente
Che rendesse visibile quella cultura che rendesse visibile la tradizione politica del riformismo socialista delle cooperative dei sindacati delle case del popolo della prima solidarietà
Nei modi e nelle istituzioni in cui si è sviluppata
In questo Paese
Che è stata l'elemento di novità della sinistra italiana
In questa fase recente vi era una sinistra nella quale non vi erano socialisti vi erano dei riformisti o dei riformatori
Nella quale nei nei quali mancavano i socialisti
Il gioco quindi ha voluto essere l'affermazione di una volontà di sottolineare l'importanza di queste culture mancanti di queste lingue tagliate che hanno fatto la storia
Lungo il secolo di questo Paese
Per riportare al centro della discussione politica la cultura dei socialisti la Kultur
Da dei liberali la cultura delle democratici avanti ad altre culture senza lasciare in questo Paese solamente la cultura del post comunismo
La cultura cattolica la cultura di una destra che diventa sempre più grande sempre più pericolosa e la cultura di un raggruppamento assai confuso che ha messo insieme tanti italiani
In questi anni che li ha governati in questi ultimi anni che di anche governati
Per un anno intero e che io non saprei ancora se voglio giudicarla con le categorie culturali dove collocarla e come chiamarla se non per il momento una cultura dove esiste
La speranza in pari misura della confusione
E allora dopo Bordoni che in qualche modo ce la presenta tutti e bene che qui le componenti che hanno dato luogo all'incontro del Ciocco
Pallino e lanciò un appello a coloro che sono rimasti a casa
E io lo faccio in particolare rappresentando un'organizzazione che si è formata in questi anni
E che è stata l'unica che ha lavorato in modo continuativo senza perdere per un minuto la speranza di ricostruire un percorso comune della per la diaspora socialista un'associazione di cultura politica una rivista costituente aperta per il socialismo per la quale vanno ringraziate soprattutto per i compagni per gli amici che sono impegnati in questi anni Averardi Vittorelli nei livelli per citare solamente se mi consentite i più anziani per non andare a ricordare tutti quelli che sono presenti in questa sala
E che hanno
Nell'ottobre dello scorso anno riunito al Palazzo dei Congressi dell'euro un migliaio di quadri dirigenti che stavano a casa che non si riconosce e non esclude espressioni che pretendevano di rappresentare la cultura socialista
Quell'incontro dell'Eur fu a essa è significativo
E credo in quell'incontro dell'Euro andrà ripetuto e verrà ripetuto verrà ripetuto dei socialisti
Di costituente aperta
Rivolgendosi agli altri socialisti ai laburisti
Ai socialisti del si
Ma rivolgendosi oggi presto
Un elemento di grande novità a voi c'è un appuntamento che dovremo ripetere il trentuno marzo vorrei che hanno tassate questa data noi con voi
Noi socialisti con voi liberali e democratici tutti insieme per ridare vita a questa cultura a questa voce che venuta meno nel dibattito politico italiano in questo momento non credo che noi incontreremo
Grandi questioni sul terreno problematico è inutile qui rifare la storia lontana ma anche nella storia recente
Il rigore sulla finanza pubblica la politica internazionale
L'orgoglio anche
Di andare verso una grande dimensione europea pur restando molto legati alle con grande attenzione
Alla politica mediterranea perché ricordiamoci che lo sforzo che noi faremo per andare in Europa e quindi anche sul rigore per la spesa pubblica per la nostra posizione per la nostra storia
Recente lontana non potrà mai essere slegata da un ancoraggio forte alla cultura mediterranea
Oggi abbiamo registrato un fatto di cui Bordon ha parlato a lungo
La scelta del Presidente del Consiglio di dar luogo ad un partito del Presidente del Consiglio
Debbo dire che nonostante l'apprezzamento che io verso il presidente Dini che ha governato il Paese in un momento di grande difficoltà bene con determinazione e anche con risultati quindi benvenuta questa gente nel campo della politica non posso non condivide in una dichiarazione che ho sentito ieri sera rientrando a casa in televisione da Bertinotti
Che qui si è fatta la critica ai partiti perché i partiti facevano i Governi ma i partiti fuori dalla loro degenerazione sono stati nella Costituzione anche la rappresentanza della democrazia francamente quando i governi fanno i partiti diventa una cosa che noi guardiamo con molto interesse ma può diventare anche cosa pericolosa
E dovremmo seguire con attenzione ma allo stesso tempo vigilare su questa esperienza politica con tutti gli apprezzamenti per l'uomo e per gli uomini che ve ne fanno parte a me interessa dire una cosa sola in questa vicenda
Che Dini e Mario Segni si incontrano bene più di quanto Mario Segni me lo consenta non si incontrasse con bordo più di quanto Mario Segni non si incontrarsi compresenti Mario Segni e Dini io li conosco entrambi si incontrano bene ma voglio dire anche ma cosa c'entrano
I socialisti
Che cosa c'entra il tentativo di ricreare un luogo
Per quelle migliaia
Per cui i milioni di cittadini italiani che in questa storia e nella cultura socialista di questo secolo e anche di questi ultimi anni si sono ritrovati
Non riusciamo a comprenderlo
Abbiamo detto sempre
Rispetto alla discussione che c'è nel movimento socialista che il socialismo se rinasce non può che rinascere nella sinistra non può che essere componente essenziale della sinistra per la ricchezza della sinistra
Abbiamo detto
Che la sinistra
Oltre che il Paese non ho bisogno di una cultura socialista per andare verso il cinquantuno per cento
Ed essere riconoscibili
E poiché la cultura socialista sia fortemente incredulo intrecciata in questi ultimi anni
Nel dibattito politico nell'elaborazione recenti con la cultura liberaldemocratica le essere insieme oggi consente comunque
Partendo dal Risorgimento
Dalla Resistenza dalla Repubblica dalla politica è più recente dal ricordo di uomini come Gobetti occorre Salvemini come i fratelli Rosselli
A come Calogero come l'esperienza di Pannunzio degli amici del Mondo
Come la fase recente del riformismo socialista come gli intellettuali che hanno scritto su Mondo operaio prevedendo da tutta l'aria culturale liberaldemocratica ci consente di essere
E di sentirci in dovere di Rillo rappresentare quella cultura che è stata assente in questi pochi anni
Io non farò
Appelli
Di carattere elettorale
Perché sono andato al Ciocco e vengo questa riunione in modo molto riflessivo e direi anche come per altri con elementi di sofferenza
In un lavoro
Che hanno fatto soprattutto coloro che hanno dato vita costituente aperta
In un lavoro
Che vede tanta gente a casa non partecipare
Per Scelta per mancanza di un luogo in cui se rappresenti uno alla vita politica in questo Paese che hanno deciso di tornare che hanno deciso di tornare non tanto e non solo per cercare seggi in Parlamento
Abbiamo detto anzi con chiarezza che il quattro per cento quando si sarà battaglia va perseguito va perseguito con forza e con determinazione
Ma che per noi esiste un altro problema che prescinde dal quattro per cento
Quello che questa cultura si mette insieme e incominci un percorso che vale non per le prossime elezioni
Che vale per le altre che vale per le altre ancora prevale per far continuare insieme questi filoni culturali perché sono ricchezza per la democrazia di questo Paese perché sono una voce che troppo si era affievolita e che deve riacquistare volume
E cadere arredi un ruolo protagonista nel vuoto della politica chili è stato in questi anni
Ritornare alla politica ritornando alla cultura politica
Andando a scoprire le nostre radici per cercare di disegnare il futuro
Senza elementi di discontinuità mantenendo tutto quelli quello che di buono insieme abbiamo fatto ed eliminando tutto quello di cattivo è accaduto in questi anni perché non aumenti la distanza
Tra il ceto politico e il Paese ma per noi questo è un dovere imprescindibile
Quindi
Cari amici io vorrei concludere
Questo intervento
Riassumendo lo con tre battute
Siamo interessati
Al fatto che il Presidente del Consiglio abbia deciso di impegnarsi in politica
Direttamente è un elemento di ulteriore ricchezza anche perché come è stato già detto non potrà
Non dare una mano alla centro sinistra
Secondo i socialisti
Sono informazioni diverse
I laburisti indiretta verso il PDS alcuni andranno nel partito di Dini io ritengo che la grande parte dei socialisti
Quelli che non hanno conosciuto onori e carriere ma che sono stati e sono l'ossatura di quello che è stato un grande partito di massa sceglieranno di stare con noi con la cultura liberaldemocratica e con la cultura socialista
Volevo concludere ancora ringraziando in particolare compagni di cui ho parlato prima i compagni di costituente aperta perché hanno tenuto in questi anni una speranza
In modo quasi clandestino ma costante quotidiano che va sempre più allargandosi di raggruppare intorno a sé
Questa cultura che rischiava di disperdersi e che sta tornando orgogliosamente oggi nel Paese
E di ringraziare ricordare fare gli auguri in conclusione non posso farlo come lo ha fatto Bordon a Gino Giugni
Che prima di giudice invitato ad andare al Ciocco a discutere a riflettere quando non c'erano le elezioni quindi a discutere a riflettere liberamente perché oggi non ha potuto essere con noi per via di questa malattia affinché con me
Ha presieduto il nostro incontro del Ciocco possa presiedere con noi con voi l'incontro che faremo all'Eur al Palazzo dei Congressi il prossimo trentuno marzo grazie
Dovrebbe essere ecco è una Giuseppe Ayala
E allora come
Ho detto al Ciocco
Ripeto oggi io credo molto in questo progetto
Credo molto in questo progetto perché se c'è una cosa che mi capita di frequente ma quando faccio politica
E quella di girare molto il Paese e quindi penso senza presunzione di avere una certa sensibilità ormai nel cogliere gli umori gli orientamenti e anche i desideri dell'elettorato italiano credo che tutti quegli elettori che hanno creduto a mio giudizio giustamente per molti anni in quello che era partito repubblicano il Partito socialista il Partito liberale tutta quest'area dualità socialista sia l'aria che ha dei riferimenti dal mille novecentonovantadue in poi più disastrati rispetto a quello che il quadro politico che sia pure con evoluzioni sussulti continui si è venuto delineando e sono elettori che hanno una loro caratterizzazione forte
Anche l'Italia per certi versi che nella sua di questi partiti forse è stata la spiegazione dei non grandi vedono non grandi messe di consensi che riportavano però è un'area che è presente nel Paese e che cerca un riferimento adesso io penso che
Quello che abbiamo avviato al Ciocco e stiamo oggi confermando in ogni caso lo ha già detto di il io lo condivido integralmente
Non deve riguardare soltanto la prospettiva elettorale che tra l'altro purtroppo è vicinissima e i tempi voi sapete meglio di me che in politica hanno lavoro grande importanza
Questo è un qualcosa che stiamo mettendo assieme che abbiamo messo assieme e che dobbiamo continuare comunque
A consolidare però
Non mi nascondo
Che quello che credo che ci accomuni sicuramente tutti oggi qui è l'obiettivo di poter vincere queste elezioni mi pare che questo sia assolutamente direi quasi ovvio dirlo ma visto che c'è questa scadenza elettorale visto che gareggi eremo in questa competizione è chiaro che l'obiettivo deve essere quella di vincerlo
Ma è un obiettivo che ma sentito particolarmente io credo perché dopo l'esperienza di questi due anni
Io credo che c'è già un cemento che ci tiene tutti assieme
E questo cemento è quello di che si pone un preciso risultato davanti impedire la vittoria della destra questo è assolutamente
Primario rispetto a qualunque altra
Possibilità di intravedere un futuro di questo Paese perché io credo che la vittoria della destra e come credo che siamo tutti convinti di questo metterebbe in discussione non tanto la sconfitta o a sinistra metterebbe in discussione la tenuta democratica di questo Paese se noi abbiamo ben presente questo rischio
Che io non voglio evocare per un drammatizzare la situazione ha fatto chi mi conosce sa che caratterialmente sono tutt'altro che portato a drammatizzare ma non sono certamente portato non sapermi guardare attorno alla guardandomi attorno e ricordando certi momenti di questa esperienza della dodicesima legislatura tra il novantadue e novantaquattro io credo che noi specialmente in Parlamento ma l'abbiamo toccato con mano come si suol dire
Il comportamento il modo d'essere di atteggiarsi e di operare di uno schieramento che aveva ben poco a che fare con uno spessore di democrazia cui questo Paese abituale
Allora questo va impedito
In questo quadro io voglio essere molto sintetico perché non ho la presunzione di di denudati particolarmente rilevante rispetto alle osservazioni che ha già fatto vivere con cui malgrado la distanza geografica che ci separa un triestino è un siciliano figurati
Marciano assieme da circa quattr'anni ormai e c'è questa incredibile comunanza di vedute che forza anche molto sa rinsaldato la nostra amicizia personale prima ancora che i nostri comportamenti politici
Quindi non ho la presunzione di aggiungere nulla voglio soltanto fare due osservazioni queste si ripeto mettendo da parte per un momento quello che già vi ho detto di sottolinea ancora una volta che questo progetto comunque l'ha portato avanti a prescindere anche da quello che poi decideremo di fare nelle prossime elezioni
Perché un bene prezioso che bisogna assolutamente tutti assieme consolidare e credo che questo ci vedrà per molto tempo per il tempo necessario per farlo tutti uniti e speriamo primo dopo anche per assieme festeggiare un successo
Detto questo torniamo però lo scenario attuale perché elezione ci sono e nessuno può pensare che come dire se ne possa fare a meno di tenerne conto
La novità non c'è dubbio che l'ingresso in politica di Dini
La notizia è di ieri sera io ieri a Roma una manifestazione ad Ancona tornavo in macchina a Roma e proprio per telefono da ville l'ho saputo di questa novità perché non avevo non vedevo del giornale non novello agenzie per le mani e quindi in questo viaggio abbastanza lungo
Avendo anche il vantaggio di non guidare e quindi di poter pensare ha fatto delle riflessioni che vi sottopongo
A caldo perché era un po'la repressione dalle prossime ore nei prossimi giorni ci consentirà di approfondire forse meglio la situazione
Io guardo favorevolmente all'iniziativa di Dini lo dico subito
Perché vedo un effetto sicuro di questa iniziativa
Il rientro in questo nuovo partito di buona parte dell'elettorato moderato che ha commesso un errore tremendo dal novantaquattro votando per Forza Italia che se ne è pentito e che cercavamo con riferimento visibilmente moderato e centrista
è una bella botta per Forza Italia questo giardino rende felici
Perché era ormai evidente sono stati felicissimi gli esempi di Giuliano Urbani con cui per la verità in questi giorni non ho parlato mai Raffaele Della Valle con cui invece da tempo parlo perché abbiamo anche molto lavorato assieme a un prato a stimarlo come persona veramente di livello
Intellettuale notevole anche se diciamo Avossa amicizia è nata provenendo da schieramenti opposti lo fa l'avvocato io faccio il Pubblico ministero quindi lasciamo avversari leali e corretti che MD siamo ritrovati a lavorare assieme e credo che sì è stata reciproca la nascita di questa simpatia anche di questa stima
E conosco da quanti mesi non voglio sperare nulla di privato anche perché ormai c'è una dichiarazione pubblica sua stamattina altrimenti non lo dire quello che sto dicendo ma da quanti mesi viveva un fortissimo disagio proprio per le ragioni anche se esplicitamente per la verità del duo ma le ha mai detto di scoprire assieme a tanti altri colleghi di Forza Italia sicuro sono diversi deputati di Forza Italia
Che Mammano che si andava avanti si rendevano conto di militare in quello che è lo schieramento
Che si riconosce in un vero leader che Gianfranco Fini e non è Silvio Berlusconi alla molta gente non ha disposto avendo scelto questo schieramento proprio per dar corpo ad un la scelta diciamo di tipo moderato
Questa lettorato secondo me
E anche forse qualche deputato comincio a pensare
Nell'iniziativa di Dini ci crederà e siamo è bene farà perché probabilmente per chi a questo tipo di vocazione moderata centrista quello è una cosa che mi pare più seria è forse con prospettiva anche più significative
Questo è la analisi
Della scesa in campo di Dini usiamo questo termine ormai non non è più un termine berlusconiano di uso comune Bindo posso usare liberamente pure io al mi consenta ancora non ci sono arrivato ma o possiamo accusare
Questa è l'analisi
Dell'effetto Dini chiamiamolo così per quanto concerne lo schieramento a noi avverso
Il problema che dobbiamo porci è analizzare l'effetto Dini sullo schieramento al Parma facciamo parte
Perché questo è essenziale
Noi abbiamo delle certezze
E non guasta alle primo crediamo nell'Ulivo sino a questo momento siamo nell'Ulivo e ci rimarremo questo è pacifico
Dini si colloca fuori dall'Ulivo
E io mi auguro che nasca un qualche collegamento
Troveremo come la formula perché mi sembra veramente impensabile che possa esservi commesso l'errore del novantaquattro con il Patto per l'Italia c'è come un terzo schieramento autonomo da quello del centrodestra di quello di centrosinistra chiuso fa un danno enorme
Se ha qualche cosa nella vita serbo gli errori vediamo una che è fondamentale quello che insegna la fa di tutto per non ripeterli quindi io non vedo la possibilità né i maggioritari di ritrovarci nei vari collegi
Un candidato del centrodestra un candidato dall'Ulivo che deve de roba test con un candidato del partito diciamo di di mi sembra che questo parla comunque ricaduti morì
Spezzo una lancia la speranza sono convinto che così non sarà
La presentazione con la sua visibilità politica autonomo schieramento di di e certamente avverrà una proporzionale
Ora il nostro
Serbatoio chiamiamolo così potenziale dal punto di vista elettorale e un serbatoio che non ha nessuna disponibilità a votare per il centrodestra
Queste sono le caratteristiche non si riconosce nel PDS e nel Partito popolare che secondo me quello che però pagherà dalla scesa in campo di
E che ha bisogno di un riferimento che sia convocato al centrosinistra ma visibilmente autonomo sia dal PDS e dal Partito popolare questo salto è un servizio che noi possiamo se riuscire possiamo renderà lui col suo complesso perché tutto deve apparire deve essere l'Ulivo tranne che un'alleanza tra il PDS fattivo quale che ha schiacciato le forze intermedie tutta questa nobilissima tradizione laico repubblicana e socialista
Questo spazio in termini di potenzialità elettorale prima
Esiste ancora malgrado la scesa in campo di questa terza forza moderata e centrista io credo assolutamente sì perché è un elettorato tradizionalmente basti dire come Ugo la Malfa definire partito Repubblica ho chiamato l'altra sinistra
Quindi è una collocazione un di un centro moderato riformista autonomo dall'Ulivo che certamente lo colloco collocandolo fuori dall'Ulivo non interessa chi ha guardato sempre a sostanzialmente alla sinistra anche se non portato di cultura di tipo postcomunista o comunque l'astista quindi secondo me il potenziale elettorale cioè sicuramente
Il problema è riuscita la gregario per costruire una visibilità politica ma non soltanto come appeal elettorale come visibilità di uno componente lo schema introduttivo che rivitalizza il rapporto dei grandi valori e do la grande cultura le forze di cui ho detto
Quindi questa operazione se non lo è ancora oggi non non perdiamo di vista diciamo la realtà e ancora oggi realizzabile il Ciocco continua e deve continuare
Lo diceva lo ripeto in prospettiva sicuramente ma anche con una importante decisione è una preceduta da un'importante di persone con riferimento alle prossime elezioni del ventuno aprile
Antonio Maccanico adesso con Miller Andrea parlare
è uno che di politica ne mastica se ne intende non mastica solo di quell'orrore conosce anche i meccanismi istituzionali in maniera direi encomiabile invidiabile questa riflessione la volevo fare nei prossimi giorni perché i tempi incalzano però io credo che ci sia ancora una volta un'occasione che non vada perduta
L'occasione quella di impedire la dispersione verso approdi in qualche maniera approdi nel senso di non saper sarà proprio non vuole che la parola
Verso porti diciamo verso mente che poi alla fine come dire sono sempre soluzioni che questo tipo di elettorato in qualche maniera adotterà ma senza avere e ritrovare e rivivere la gioia la convinzione di votare per uno schieramento nel quale completamente a riconoscersi continua conteneva mancare questo riferimento per l'elettorato finirebbe può fare le sue scelte ciascuna delle quali rispettabilissima ma sicuramente non tale da comportare un pieno riconoscimento alla proposta la persona da parte di queste donne di questi uomini che hanno al alle spalle quel tipo di scelta elettorale quindi io sono convinto che la nostra idea cominciata al Ciocco e continuata oggi è un'idea che deve andare avanti anche perché a parte la gran buona volontà
L'impegno direi l'entusiasmo che tutti noi abbiamo è un'idea forte perché è un'idea nobile e le dei nobili primo dopo vincono e questo bisogna farla vincere grazie
Valerio Conone si prepari Adriana Ceci
Abbasso un po'
Il mio cari amici non è un discorso ma un telegramma un telegramma di poche parole
Per ringraziare anzitutto Villar bordeaux
Di ciò che ha detto stamane di ciò che ha fatto in questi giorni per un grande obiettivo
Ayala detto poc'anzi che si tratta di un obiettivo di lunga portata che va anche oltre la data delle ormai imminenti elezioni lo credo anch'io se finalmente prenderà con Rocco e sostanza
L'unione dei laici l'Unione dei democratici di tradizione liberale e socialista
Vorrà dire che ognuno di noi restando se stesso
è riuscito in una finalità che in tanti anni abbiamo più volte ricercata senza mai riuscire a conquistarla fino in fondo perché fino ad oggi
Come si diceva al Ciocco è stato un poco il il prologo in Cielo di questa prima manifestazione pubblica
Fino ad oggi i laici hanno avuto come denominatore comune soltanto il denominatore negativo ciò che non siamo e ciò che non vogliamo è incerto mai sappiamo bene cosa tutte insieme non siamo e cosa tutte insieme non voglia
Non siamo totalitari non siamo dogmatici non siamo confessionali non siamo superstiziosi il fatto stesso di riunirci stamattina in una sala che da come spettacolo un film che si intitola vite spazzate dimostra che non siamo per niente al suo partito
Però da questo denominatore negativo dobbiamo passare a un denominatore positivo ad una linea di azione comune e dobbiamo farlo
Distinguendo ci dalla diciamo dalla consuetudine politica oggi molto diffusa
Del camuffamento del mascheramento e della Amnesia verso il proprio passato io credo che liberale socialisti
Repubblicani laici possono essere costitutivi di un soggetto nuovo senza che questo comporti l'umiliante necessità di fingere M di dimenticarsi di quello che siamo stati
E della tradizione a cui apparteniamo perché se ci dimenticassimo di quella non avremo più nulla da offrire questo nuovo soggetto che vogliamo costituire insieme io per esempio gara vizi sono liberale albo antichi può e o cominciato diciamo la mia vicenda di politica attiva
Un luogo imprecisato di anni fa in polemica con l'allora leader dei liberali cui rimproveravo tribuna quel tempo una linea troppo conservatrice che si chiamava Giovanni Malagodi grande uomo un grande personaggio che ha visto con lungimiranza straordinaria alcuni tratti che oggi sono comunemente condivisi che allora erano molto osteggiati
Io divenne il Segretario del Partito liberale in contrapposizione e in critica alla linea di Malagodi
Ora potete devo immaginare che uno che ha cominciato a occuparsi di politica in polemica con Malagodi sia disposto a finirlo va facendo parte dei del corteo dei seguaci di Fini è vero che da un paio d'anni non è più del tutto obbligatorio fare il saluto romano però un liberale come me nei cortei di Fini non ci potrebbe andare
Danno ragione quelli che a a bordo e non Ayala l'hanno già detto e questo polo che si chiama un po'fra diciamo un po'fraudolentemente delle libertà e in realtà o è una pura operazione di cosmetica di pubblicità
O se ha un'anima politica come tutto sommato io credo e se quindi alla fine svelerà improprio sostanziale profilo la propria identità più vera che esista soltanto adesso delineando sarà immagino
Qualcosa di molto simile alla nuova destra americana
Noi stiamo diciamo assistendo alla incubazione di un libro che è la italiano questo è il polo al quale dobbiamo contrapporci insieme liberali socialisti laici
Ho una sola
Richiesta da fare a bordo e a tutti coloro che si occuperanno Dell'organizzazione di questa formazione politica del suo nuovo dentro il suo luogo del suo simbolo scegliete la pianta che mi piace di più visto che ormai la botanica divaga su tutti i fronti ricordatevi solo per piacere iscriversi da qualche parte la parola liberale non dimenticata delle perché è una pagina di storia che noi non possiamo dimenticare
Adriana cessi sì prepari Fabio Ciani
A me pare evidente che quello che si apre tutta stiamo esprimendo qui questa mattina
All'interno di quella che è la nostra scelta nostra fede Anna è una forte voglia di partecipazione
Essersi da protagonisti in un momento elettorale che si preannuncia difficile ed impegnativo
Mi direte non c'è niente di strano in tutt'Italia dal Nord al Sud da oggi parte sicuramente un albero mobilitazione attiva e una voglia di partecipare alle prossime elezioni
Bene allora io dico che dobbiamo fare emergere con grande evidenza la qualità specifica del nostro esserci l'obiettivo e i valori su cui c'entriamo una presenza che nostra e non è di altri
E vorrei cominciare ad individuare all'interno di questo qual è la nostra specificità
Bene io penso che se penso alla qualità se guardo alla qualità dico che la qualità oggi in questa primo incontro e l'unione
Sì l'Unione né diciamo più forti di qui se riusciamo a fare un passo avanti rispetto a quello che abbiamo già espresso al Ciocco
Noi siamo più forti di questi oggi incominciamo ad essere un soggetto collettivo che mette insieme speranze Progetti capacità di interpretabili
E con questo si propone nella competizione elettorale
Io penso che è nostra qualità specifica
Che non possiamo svendere a nessuno la voglia di integrazione guardate l'Ulivo nasce per integrare ma noi siamo gli integratori ebbene eccellenza
Quelli che davvero non riescono a mettere in comune le culture che provengono da diverse espressioni da diverse esperienze politiche e personali
Ma vi lancia un segnale questa voglia di integrazione che lo leva sicuramente a ancora oggi in molti passi avanti da fare
Non è certamente compiuta l'integrazione di donne e di uomini nella politica
Non è certamente compiuta l'integrazione di generazioni è in questo diamolo forte al Paese il segnale di avere avuto oggi nove giorni apre tiene nella nostra prima riunione del Sacco e avendo avuto un giovane liberale Gianfranco Passalacqua a fare da moderatore in questa nostra riunione di oggi
L'obiettivo cento anche l'obiettivo il condiviso che io oggi nel centrosinistra non si sta impegnando a battere la destra
Noi abbiamo aggiunto è sottolineato ebbene abbiamo fatto che è volto a quella destra oggi il volto illiberale di alleanza nazionale battere la destra batterie Fini e voglio aggiungere con grande chiarezza non è più il tempo di trasversali mi gli abbracci fotografici tra la Melandri e la Mussolini tonfa Onda Rossa o no il Paese non è questo il momento disegni Ali che non sono più i segnali del colloquio ed è la capacità del confronto
Sono i segnali di chi non è impegnato fermamente fortemente nel raggiungimento di quell'unico obiettivo tenere la destra di Fini fuori dal governo
E ancora i valori io credo oggi di Valeria esprimere un valore sopra gli altri i valori della lealtà
E lo leggo a diversi livelli
C'è un valore della realtà che abbiamo espresso e stiamo esperimento nei confronti del Libano su cui abbiamo deciso di far convergere tutte le nostre forze
Abbiamo messo alla prova di Anna abbiamo un solo premier non cerchiamo di sostituirlo con altri tutte le nostre energie sono convogliate per la vittoria di quel palladiana e di quel premier
Ma ci sono ancora altri livelli di espressione di lealtà nella politica
C'è una realtà che da esprimere nei confronti di battaglie che vengono da lontano
C'è la battaglia che qui ha rivendicato pardon dello spirito referendario che ha portato a volte di noi a dire che la politica come oggi la stiamo vivendo c'è la scelta di una riforma istituzionale sul cui tragitto oggi Mario Segni pone obiettivamente è una il segno
E c'è una lealtà ancora più profonda e più importante e quella verso l'elettorato che intendiamo rappresentare se noi usciamo dalla scena politica noi laici liberali socialisti e repubblicani quello elettorale otto non anche due scelte
Hanno negare all'interno dei grandi contenitori Partito popolare e il Partito democratico della sinistra Ospol starsi verso un centro che lo dico senza indi infingimenti rischia di favorire la vittoria della destra
Ecco allora la nostra realtà deve esprimersi verso questo bacino elettorale
Verso quella parte di una società che complessa e la società che si proietta nel due mila in Europa la terzietà che non si riconosce più nei semplici contenitori dei partiti storici
E la società che va alla ricerca di programmi di intese è di rappresentanze ecco perché il rischio della decisione di Dini decostruire che è un centro che era un per questa ricerca unitaria di una nodo io lo lo rilanciò con grande inquietudine
Perché il rischio o meno che questo mondo Complesso di valori dipendenti economici e produttivi ma soprattutto formativi e culturali è Sky e abbandoni il centro sinistra
Questo è il nostro vero compito tenere nel centro sinistra teme che nell'Ulivo questo complessa non diventi partiti ora di schegge impazzite dei vecchi partiti
Ma de culture di realtà operative ed i cittadini che intendono con noi costruire il futuro questo è l'impegno che io sento nei confronti dei cittadini e degli elettori rappresentare nell'Ulivo impedire che tutto questo vada fuori dall'Ulivo quelle culture e quegli interessi
Ed è qui solo di qui può avvenire fuori il valore aggiunto di una falsa come la nostra
Questo è il senso della nostra specifica battaglia questi tagli perché lottiamo che in quanto varia che si riconosce in quei valori per la vittoria di Prodi e dell'Ulivo
Fa bresciani e si prepari per concludere poi Raffaello Morelli
L'Inter l'incontro di oggi è tra quelle parti della politica
Che non hanno bisogno
Gli uomini della del destino che hanno sempre ragionato di politica
Che non credono nella necessità che di volta in volta un nuovo Messia si aggiunga al panorama politico italiano
Noi abbiamo una parte di politica che sembra avere sempre bisogno di un uomo che ci porti fuori da qualcosa che ci guidi verso qualche obiettivo
Una volta e Di Pietro ma volte Berlusconi una volta e di una volta Maccanico una volta sono altri noi siamo abituati a ragionare siamo abituati a portare avanti idee a confrontarci con i cittadini
A rappresentare in stanze a rappresentare settori di società
Siamo abituati a pensare che la politica debba avere un primato sugli altri aspetti della società che ci circonda siamo abituati a pensare
Che solo la politica possa mediare i vari interessi che emergono dalla società siamo abituati a confrontarci con i poteri forti alla pari senza sudditanza e pensando di dover guidare la nostra società
Verso una una setto di giustizia sociale di giustizia distributiva di giustizia fiscale su queste cose che siamo abituati a ragionare è per questo che siamo coerenti con la nostra storia è per questo che siamo coerenti con le nostre idee e per questo che difficilmente ci facciamo trascinare da facili entusiasmi del momento
Questo nel l'incontro del Ciocco della scorsa settimana
L'incontro pubblico di oggi vuole rappresentare questo vuole rivolgersi a quella parte di Società italiana
Che è stata travolta da eventi straordinari gli ordinamenti che abbiamo vissuto negli ultimi quattro cinque anni nel nostro Paese che è stata tradita da personaggi che hanno fatto dell'illusionismo loro modo di entrare in politica che hanno illuso
Aspettative e che oggi sono delusi sono alla ricerca di un ancoraggio serio di un ancoraggio vero di un ancoraggio che possa portare fuori da false illusioni evita obiettivi difficilmente realizzati ecco questa è la strada
Per la quale noi siamo nati e sulla quale intendiamo andare avanti è per questo che la nostra coerenza ci porta oggi a mantenerci in questa area politica è per questo che la nostra coerenza ci porta oggi a cercare di riportare insieme chi è abituato a ragionare in politica in questa maniera
L'unico errore che potremmo fare è quello di dare nuovamente la sensazione che quest'incontro che questa unione che questo modo di pensare la politica sia solo un fatto legato alle prossime elezioni
Noi dobbiamo dire con forza che è un progetto che il nostro è un progetto politico che il nostro è un progetto politico che era nato prima che si parlasse di elezioni anzi che era nato proprio quando le elezioni sembrava che non ci fossero più proprio per dare per costruire qualcosa di stabile qualche riferimento stabile a quel settore della società che questi riferimenti nona
Questo è l'unico limite in questo momento di questo nostro ragionamento la la possibilità che questo nostro cammino
Venga interpretato dall'elettorato soltanto come un fatto di aggregazione elettorale bene diceva
Bordeaux quando
Chiaramente facendo i conti con una realtà che era quella di raggiungimento del quattro per cento nel proporzionale diceva che questo comunque non deve essere l'unico aspetto da sottolineare e l'unico obiettivo da realizzare l'obiettivo deve essere di prospettiva l'obiettivo deve essere quello di costruire finalmente un'aria politica stabile un'area politica stabile
Ecco io solo questo volevo aggiungere alle cose che qui sono state dette la speranza e che molto presto si possa concretizzare questo percorso che possa essere reso ancora più visibili il e che poi tutti insieme si possa contribuire alla affermazione di questi valori non solo certamente la sconfitta della destra nel nostro Paese è fondamentale ma la affermazione di questo modo di fare politica di questa
Di questa serietà di con di di continuità di comportamenti all'interno della politica credo sia l'aspetto più in anche che noi dobbiamo porre e che dobbiamo proporre in questa campagna elettorale grazie
Però Morelli è caro di
O per ringraziare e salutare tutti a nome il Bordon una che appunto lascia Mapelli le conclusioni in questo momento
Cari amici
Concludendo
Ho rapidamente questa riunione ha avuto un successo superiore anche alla messa alle aspettative che avevamo
Devo dire che non credo di essere imprudente nel sostenere che leggendo il comunicato del Presidente Consiglio ieri sera dell'onore del dottor Brini via brutalmente l'immagine del bollettino della vittoria di di azione quando
Applicato non gli austriaci ma Forza Italia qua lo diceva che stanno risalendo disfatte e scompaginate le valli che avevano disceso Dick José trionfante io credo che ieri con lasci scesa in campo di Dini si sia chiuso il Periodo di Forza Italia come illusione di massa per trasformare in senso liberale dicevano loro questo paese gli episodi richiamati di urbani stamane Della Valle non fanno altro che confermare che non si può cercare di far posto
Di far crescere l'albero della libertà nel deserto della libertà Forza Italia aveva come i suoi caratteri genetici sì il rifiuto di alcuni caratteri fondamentali della liberaldemocrazia e come tale non poteva altro che produrre il deserto della liberaldemocrazia
Noi che abbiamo fatto la scelta di non essere con Berlusconi non prima che si palesarsi questo tipo di genetica berlusconiana ma cioè quando hanno fatto un programma ma che a parole poteva anche tornare
Ma proprio quando Berlusconi vittorioso anche perché si
è contribuito a a leggere risultava il sette marzo con una vita non è che in realtà non avevo avuto come coerenza programmatica e politica ma comunque quando nell'aprile del novantaquattro maggio del novantaquattro Berlusconi vincente cominciò a snocciolare dell'Italia di Program non corrispondevano le potevano corrispondere a quelli bisogni del nostro paese in tale democrazia e di libertà allora abbiamo scelto abbiamo allora capito come andavano le cose e da allora con grande difficoltà abbiamo cercato come tutti da altre parti mando in particolare attaccati perché liberale disconosciuti abbiamo cercato di mantenere alta in Italia la bandiera del liberalismo secondo quelli che sono gli standard internazionale oggi nel Pai
E se c'è un nuovo clima e nel momento in cui come da han da un anno almeno tutte le forze del le centrosinistra andavano chiedendo si è cominciato a discutere di riforme possibili si è subito anche visto la incapacità da parte dello stesso onorevole Berlusconi che pure aveva aperto questa stagione di concluderla
Con ciò imponendo una scelta diversa a quella che l'onorevole Fini nella sua logica di testuggine della destra che si va trasformando in un gollismo che ancor lontanissimo dai riti democratico
Utili per il nostro Paese gli imponeva e quindi abbiamo subito visto uno
Ho ancora volta che la politica misurata sui fatti si può fare solo in Italia ancora oggi facendo la scelta che l'Ulivo vi chiede di fare e ci chiede di fare su dei propri
Mi specifici per stabilire scegliere come si intende organizzare la convivenza civile ecco allora
Il senso profondo del richiamo del Ciocco delle delle parole di Willer Bordon degli amici che mi hanno preceduto
Par l'orgoglio di una identità laica repubblicana socialista liberale e democratica sociale
Ka di una identità che mantiene i suoi caratteri al contempo sapendo aggregare
Anzi
Di una identità che si basa su quella caratteristica fondamentale della vita democratica che cioè è quella di a vere dei cittadini delle persone che in
Anzitutto prima di chiedere ad altri di rappresentarli deciderà rappresentarsi improprio perché la democrazia si basa sulla volontà del cittadino di non delegare a nessuno
Su tutto e per sempre quelle che sono le scelte della propria convivenza ecco perché noi dobbiamo mantenere questa nostra iniziativa del Ciocco ecco perché
Penso che dobbiamo fare tutti gli sforzi per dare le concreta attuazione nei modi che saranno possibili dicevo all'inizio che il caso Dini è positivo
Per i motivi che accennavo ma anche perché da una voce ad un centro moderato che stan
Andò agli iscritti non vuole essere un terzo polo che essi ha sede fra le due proposte prevede preliminari e finisce come la sua di Buridano per Flagellazione fare morire nella mancanza di scelta a quanto sembra questo Polo vuol scegliere vuol costruire questa alternativa delle riforme praticabile possibili e se sarà così
Io credo che sarà possibilissimo anzi utile e necessario collaborare senza dimenticare che in prospettiva delle ditte Henze si colgono ma io credo che in quest'area tradizione socialista democratica liberale repubblicana le differenze sono il sale della nostra esistenza verifica
Henze potenziali con con il centro moderato di Dini ci sono
Perché può darsi che si
Vada delinea andò quel la tendenza tipica di tutta la tradizione Das ottant'anni fa e del posto Giolitti Isma'del governare senza
Riformare ma credo che queste siano delle ombre ancora lontanissime perché oggi è invece importa
Ha detto rilevare che il gran
Di quadri delle strutture pubbliche finanziari del Paese cominciano a porre più attenzione alla città di riformare con il centro sinistra ed è questo l'importante per chi come noi in
Esce rappresenta la area di chi vive la politica come capacità continua di trasformazione civile e il Governo come sto
Momento per fare le riforme per migliorare la convivenza quindi oggi oggi le riforme ci accomunano
Al comportamento del del gruppo Dini Civè no non lo ha collaborazione utile e possibile degree mo'i modi ma credo che noi dobbiamo organizzarci ed è qui la proposta che mi sembra giustissima fatta inizialmente da Bordon di costituire come Comitato aperto per andare verso l'unione dei liberali democratici repubblicani socialisti socialdemocratici Lab visti perché oggi bisogna organizzarsi per mantenere viva questa prospettiva poi se i prossimi giorni a livello tecnico pro apriranno discuteranno altresì possibili soluzioni vedremo ma l'importante è comunque continuare ha da fare avanzare un Progetto tra noi in comune delle identità che si aggregano delle identità di quella ragione laica che come diceva und Grande politologo liberale scomparso ormai più di trent'anni fa di quella ragione laica che non si scompone stanca mai di combattere per l'avanzamento della democrazia e la libertà queste la nostra caratteristica genetica questo è il motivo per cui dov'Gautieri reali italiani che invece di chiedere di crediti dir rifarsi alla ricerca di grandi uomini il destino si guardino intorno si rimbocca Necchi le maniche e insieme diano
Voce a chi crede in un'Italia basata sulle scelte quotidiane cittadini io credo che questo sia il migliore augurio che può partire oggi dal Capranica per un'Italia tempo governarsi
I tassi di ringrazio
No