"Un futuro sicuro per l'Italia" II Congresso Nazionale del Partito Democratico della Sinistra Odg: Dibattito generale (Fiera di Roma, 6-8 luglio)

O con il dibattito sulla relazione di D'Alema è iscritto a parlare Pier Luigi Scognamiglio si prega di prendere posto e si prepari Enzo la barra
In
Si ricorda che la durata massima di ogni intervento e di dieci minuti
Si prega Pierluigi Scognamiglio di prendere posto per il primo intervento
Con prego reduci Scognamiglio
Diamo la parola che dodici Scognamiglio per il primo intervento
Allora innanzitutto il mio saluto al congresso
L'altra settimana ho partecipato al congresso provinciale di Reggio Emilia ecco il mio grande rammarico ho ascoltato poco o quasi nulla e così anche ieri
Nella relazione di D'Alema
Ripeto poco quasi nulla in merito a lavoro
Ho la netta sensazione
Per quello che una volta elevate di partito dei lavoratori oggi dimentichi le sue radici
è sottovalutata i segnali preoccupanti di dissenso
Provenienti dal basso e città
Di tradizione operaia
Cerchiamo di non commettere nel mezzo in nove ore di adagiati sugli allori
Abbiamo di recente ha notato
Le più Bolton
Qui siamo in presenza di un elettorato fluttuante
Io ormai incidenti vuole scegliere
Sarebbe a quando controproducente dimenticarci della parte attiva del nostro Paese
Di chi produce
E sollecita la ripresa economica e cioè della parte più ampia compassata alle lavoratrici e dei lavoratori
Sono giovane metalmeccanico
Ne ha assunto di una grossa azienda di Reggio Emilia
Ve l'assicuro
Che gli umori che si respirano nel nostro settore
Non sono dei più felici
C'è una norma di una norma difficoltà nell'identificarsi in una sinistra che sta perdendo di vista il mondo del lavoro
Quest'ultimo è in piena trasformazione
Le aziende suonava strano ricerca della qualità competitività quantità dimenticandosi del lavoratore semmai se ne ricordata
Dobbiamo ridare dignità dispetto nel senso al lavoro dell'industria dove va a parare o non si riconosce
Rendendone spesso le distanze in una funzione difensiva causata dal percepire le potenzialità frustranti connessi alla rete pare alla realtà lavorativa
E di non è coinvolto non viene investita di responsabilità
La sua opera passionalità non conta più
Basta saper schiacciare un bottone tacere
Dobbiamo poi essere consapevoli che lavora dell'industria ma sta scomparendo Manzi la sua trasformazione porta a galla le evidenti contraddizioni tra capitale e lavoro
Evitiamo di commettere l'errore l'errore di non riconoscere più il lavoro magari cancellando lo con un'operazione ideologica del tipo gli operai non esistono più
Ci sono di operaie ce ne sono tantissimi è evidente che bisogna intervenire sulla nuova condizione di lavoro sul salario sull'orario i diritti violati convincendo ACI che non sono vecchie litanie
Ma nuovi sforzi per una sinistra che non badi solo al cosiddetto ceto medio contro cui non intendiamo scagliarsi ma al quale chiediamo un impegno lega leale e paritetico
Insieme a questi aspetti
Oggi si affianca l'ennesimo flusso immigratorio dal Sud verso il Nord
Tutti con un titolo di studio no
Raggiungono questa città dell'oro dove la fanno da padrone atto tenore di vita e tranquillità lavoro e organizzazione
Ancora una volta il Mezzogiorno
Veda privarsi della sua parte migliore ancora una volta vittima eccellente
Delle politiche estere idea di tamponamento
Quindi a questi giovani
Si aggiungono problemi di inserimento in società volta tolleranti a volte insofferente
Rischiano di ultimi risparmi
Per affitti da capogiro per iniziare a vivere
Per continuare a sperare
Si aggrappano a primo lavoro che trovano lo difendono coi denti spesso accontentandosi di modeste paghe vedi quello dei metalmeccanici è quando non ci riesco no arrotondano con lavoro nero è questo la per la gioia di chi incentiva tali fenomeni dimenticando di favorire Rimini criminalità organizzata e non
Addirittura i più deboli saranno vittime della ghettizzazione
In merito a questo ennesimo fenomeno liberatorio vorrei prendere ad esempio essa da certi che non lo faccio per un motivo di campanilismo
Il comune di Napoli
Amministrata da sembra più elogiata Antonio Bassolino dove voglio ricordarvi le farà funzionare già solo un semaforo in quella città è di per sé è un grande risultato
Quanto all'affermazione non intende in nessun modo sminuire ne conquista la capacità di Antonio anzi ha avuto il grande merito
Di arredi sbagliate negli amministrativi il senso della legalità del vivere civile
Dando ampia dimostrazione a tutti
Che chi proviene da un passato politico di lealtà e onestà di trasparenza di attaccamento ai problemi del cittadino inviato senso della solidarietà della tolleranza e del sacrificio personale
Può subire qualsiasi mutamento
Inerente al modo di fare politica può accettare qualsiasi cambiamento del simbolo del proprio partito ma mai dico mai perderà quei valori che grande fece nel Partito Comunista Chioggia crescono consente al partito democratico della sinistra
Ma pure avendo tutte queste doti nulla
Potrà fare anzi nulla potranno fare i nostri amministratori al sud
Se non ricevono essa assegnati una politica nazionale che mira a valorizzare il territorio che si pongono come obiettivo la nascita di solide strutture turistiche atta a volare a valorizzare le enormi ricchezze naturali e artistiche
Culturali e folcloristiche che questa terra posseggono
Con tali risorse pensate risulti difficile a creare occupazione abita una difficile intuire e dove c'è il lavoro diventa meno problematico sconfiggere avanti stava dalla sofferenza
Un esempio per tutti Amanda catini Terme in provincia di Pistoia
Ho qualche attimo d'acqua termale Ana edificato un impero economico a Castellammare di Stabia
Il verso Sorrento olio diventi divida acqua lo stabilimento termale allo sfascio presumibilmente nelle mani della camorra
Quindi è ormai palese che dobbiamo drasticamente abbandonare la teoria dei grossi complessi industriali delle cattedrali nel deserto ma bisogna nel gigante mirare allo sfruttamento in senso positivo diciamo che il territorio può facilmente offrire ad avere AMACI affinché questi nostri amministratori sia non rieletti perché hanno fatto bene Pepe che hanno avuto il modo di fare bene
E quindi il rammarico e chiudo
Sul fatto che sono d'accordo sull'emergenza delle regole dell'Antitrust della legge elettorale mai programmi dove sono e quali sono
Ma gente lavoratori hanno bisogno di risposte concrete decifrabili
Evitiamo di raccogliere consensi sono perché l'elettorato ci vede come il male minore
Cosa risponde partito e lavoratori sulla questione succitate cosa propone a questi giovani in cerca d'occupazione cosa proporre rispetto a queste affetti nel campo dell'occupazione effetti postumi a un continuo sviluppo del nord est del nostro Paese dove le aziende non riescono a trovare manodopera e nel frattempo il Sud si spopola strangolato dalla disoccupazione
Confrontiamoci sì con la destra si programmi naso cercare il dialogo soltanto o sullo spettacolo
Programmi cadevano diventare fonte di una politica seria efficace e duratura dobbiamo raccogliere le adesioni degli alleati intorno ai programmi e non costruire l'alleanza e poi fare programmi siamo o non siamo il maggior partito della Sinistra e tocca a noi
Dare delle indicazioni ben precise anche per la tradizione della nostra cultura politica
In merito ai lavoratori in merito alla sua Borgward dello stato sociale a sostegno di tutti quei principi sataniche sono i cardini della sinistra chi ci ha votato aspetto ancora una risposta
Chi ci ha votato contro per protesta
Aspetta con ansia di ritornare tra le nostre file non deroghiamo grazie buon proseguimento dei lavori
Grazie Scognamiglio alla parola ora Enzo lavarla si preparino poi nell'ordine Mario Tronti e Nicola Rossi
Di invito siccome la sala dispersiva e difficile per chi parla poiché appunto concentrarsi si sente molto rumore quindi invito i delegati gli invitati alta
A fare più attenzione
Con la nostra proposta
Per il governo dell'Italia
Con l'incontro di culture democratiche
Su cui essa si fonda
Noi intendiamo rispondere ad una domanda di fondo della società italiana
Una domanda di sviluppo economico
Di stabilità delle sue istituzioni politiche e credo soprattutto di una nuova coesione nazionale
Non siamo di fronte a un mutamento di ciclo politico puro e semplice
Siamo invece di fronte ad un passaggio inedito della nostra esperienza repubblicana e dobbiamo concorrere
Come facciamo con questo congresso insieme ad altri
Alla definizione di un nuovo sistema di regole democratiche
Per superare una lunga e difficile transizione e aiutare l'Italia ad incamminarsi verso l'approdo maturo dell'alternanza democratica nello stesso tempo noi ci assumiamo la responsabilità di una proposta di governo in grado di guidare la modernizzazione dell'Italia ancorandola a principi di equità e di solidarietà
Finora nel breve Periodo del governo del centrodestra
Nell'economia come nella politica
Ci si è affidati alla logica del più forte
E questo allontanato l'Italia dell'Europa ha aggravato i suoi squilibri economici sociali e territoriale
Io credo che la proposta del centrosinistra e innanzitutto la risposta al fallimento di quella politica e di quella stagione
Punto cruciale di questa nostra proposta innanzitutto una nuova riforma dello Stato e delle sue istituzioni un nuovo patto fra l'italiano
Nei nostri temi nella relazione di D'Alema
è posto con grande nettezza
Un punto di Scelta strategico che io considero fondamentale
Quello di intendere e praticare la riforma istituzionale dello Stato in senso coerentemente federalista
E credo che sia anche molto convincente
Che nella relazione questa scelta strategica
E ancora più concretamente collegata ai processi di integrazione europea
Ormai in atto
Io credo che questa scelta deve essere di tutto il Paese
E su questa scelta dobbiamo esprimere un pronunciamento chiaro e forte soprattutto dal Mezzogiorno d'Italia
Come sappiamo nel Mezzogiorno
Questo tema è particolarmente arduo è complessa
è stato agitato all'inizio dalla lega e dalla sua propaganda
Come sinonimo di separazione dal paese
Perderà lirismo come sinonimo di antimeridionalismo
E allora nel Mezzogiorno innanzitutto
Il nostro sforzo la nostra iniziativa
Deve concentrarsi sul bisogno di sottolineare
Che il federalismo e nella nostra visione una politica di riequilibrio dei poteri dal centro alla periferia
La base di una nuova coesione nazionale
Di un nuovo patto come dice la sua origine etimologica Appelius lo strumento di autogoverno delle comunità
Lo strumento della responsabilità delle classi dirigenti locali
Ma tutto questo nel nostro dibattito io credo che manca ancora
Una sottolineatura importante per spiegare e per coinvolgere nel Mezzogiorno una nuova classe dirigente su questa nuova frontiera
Deve essere per noi è chiaro
Che l'autogoverno
Non cancella nel Mezzogiorno
Anzi sviluppa gli standard universali dei diritti di cittadinanza
Sappiamo che in tema di legalità
Di sicurezza
Di efficienza della pubblica amministrazione
E più in generale in tema di opportunità di lavoro e di vita per tutti
Nel Mezzogiorno ci angora un grande svantaggio dunque nel passaggio dallo Stato centralistico al decentramento federalistico non si può trascurare
L'implicazione di questo processo
Sui diritti che il compromesso democratico
Che lo Stato debba complicano aveva riconosciuti nel Mezzogiorno
Della nostra visione dal federalismo
Dunque deve essere più chiara
La necessità di risposte credibili
Ad un'esigenza di equilibrio fra diritto all'autogoverno del Mezzogiorno e diritti di cittadinanza
In questo senso certamente il primo passo la scelta più coraggiose ed impegnativa deve venire dal Mezzogiorno
Dalle sue nuove classi dirigenti dalla Rete democratica dei comuni e degli enti locali amministrati dai democratici dalle potenze organizzate come il sindacato del lavoro ebbe le professioni
Debbono dunque compiere una scelta chiara innanzitutto nel Mezzogiorno
Per scongiurare un ruolo periferico del Mezzogiorno nella nuova contrattazione nazionale per scongiurare cioè il rischio che le regioni forti contratti non l'integrazione è un Europa lasciando al Mezzogiorno una Cantù rotazione residuale con uno stato ancora governato in modo appunto centralistico
Io credo che per questa scommessa
Nel Mezzogiorno vi siano grandi possibilità
Un nuovo favorevole dato ambientale
La modernità visti certi suoi punti di eccellenza nella produzione e nel commercio nella ricerca in università
Le opportunità nuove per gruppi sociali e per individui che propone anche nel Sud la strada dei nuovi servizi telematici
Nel Mezzogiorno dunque è maturo
Più di ieri l'incontro con l'Europa e questo rende possibile questa scommessa
Credo però e mi avvio alla conclusione
E a questa sfida
Degli uomini e delle donne del Mezzogiorno
A questa scommessa deve corrispondere una responsabilità una scelta solidale delle parti più avanzati e più forti del paese
Delle regioni del nord di questo Paese
Delle istituzioni pubbliche dell'associazionismo economico
Delle porte della cultura e della ricerca che debbono comprendere che è più forte l'integrazione in Europa se si svolge insieme a tutto il Paese e a tutto il Mezzogiorno
Io ho fiducia in questo grado di solidarietà e di reciproca responsabilità
Voglio riferirmi per esempio a quanto già tempo fa a proposito di un punto cruciale di questo rapporto fra regioni del nord e del sud nel Paese affermò il sindaco di Bologna Walter vitali
La necessità cioè di un'equa distribuzione
Delle risorse
Di intendere la solidarietà
Come negazione dell'idea secondo la quale tutto il gettito fiscale rimane nel territorio che lo ha prodotto
In questo senso dunque
Il federalismo non è la confederazione di Stati sovrani
Ma un nuovo principio ordinatore dello Stato unitario
Nel Mezzogiorno naturalmente dobbiamo i fari i conti con chi si oppone a questa prospettiva
Compì vuole continuare il comando politico dello Stato centrale in modo particolare con una destra Canon n moderna e né per l'appunto europea
Noi possiamo sfidare questa destra
Sapendo che lo il nostro spazio non deriva soltanto dalle contraddizioni contingenti nel nuovo sistema di governo come per esempio nella nostra recente esperienza in Puglia
Che all'esordio di governo ha rivelato l'incapacità del centrodestra di trasformarsi da Alleanza poi elettorale insolita alleanza politica
La nostra capacità deve essere quella di agire su uno scenario più ampio sullo scenario della modernizzazione
Per rompere quel meccanismo di dipendenza e di integrazione con lo Stato centrale e proporre la frontiera
I programmi di riforme di valori di solidarietà
Che guidano la modernità nel Mezzogiorno
Anche nel Mezzogiorno verso la crescita economica verso nuove opportunità di lavoro
Di studio di tempo liberato per gli uomini per le donne per i giovani e per le ragazze si parla tanto di nuovo questo è il nuovo che noi intendiamo perché misura effettivamente anche per il Mezzogiorno il passaggio ad un altro stadio della nostra civiltà democratica
Ricordo ai compagni che interverranno nel dibattito che possono rivolgersi all'ufficio atti presso il padiglione ventidue la trascrizione dovrà intervento
Poiché quest'anno si sta cercando di dare massima diffusione al dibattito di questo nostro congresso tematico utilizzando internet e le nuove tecnologie delle comunicazioni e dell'informazione vi preghiamo di curare la redazione dei vostri interventi e la loro successiva correzione
Prego Mario Tronti di intervenire si prepari poi Nicola Rossi e di seguito Maria Maniscalco
La parola Mario Tronti
Ritorno
Alla politica
Mi sembra questa la cifra che definisce il discorso che ieri il segretario ci ha fatto in quest'aula
Dobbiamo chiederci se ritorno alla politica comporti anche ritorno al partito
è una domanda è un problema
Io credo che si possa intanto dire così
Il PDS oggi è per metà
Una nuova formazione politica per l'altra metà quello che si dice un vecchio partito
Questo forse anche nella composizione degli iscritti e nella composizione dei consensi
Forse qualche sondaggio d'opinione in meno e qualche ricerca sociologica in più uccello confermerebbe
Inviterei però a non dividere con un giudizio di valore queste due partite
La nuova formazione il bene il vecchio partito il male
Lasciamo questo esercizio all'ultima a mio parere devastante forma dell'ideologia italiana
Quella del nuovo che avanza ho visto ieri con piacere un accenno polemico di D'Alema verso il nuovismo
Anche perché questa ideologia ha in Europa una versione più nobile e diciamo anche più radicale
Quella che fa una sorta di demonizzazione della storia ci troviamo di fronte a grandi racconti storico ideologici quelli di fioretto di Nolte quelli ed io secondo me più vicino a noi
E questo attiene al giudizio sul Secolo
Un grande secolo della politica anzi un secolo il secolo della grande politica non è il secolo socialdemocratico come ha detto Dahrendorf ma il secolo democratico
Con due grandi processi al centro di questo secolo
La macchina è una liberazione delle masse
Che ha attraversato le esperienze totalitarie sia in Occidente che in linea in Oriente io credo che forse anche il socialismo staliniano possa in qualche misura definirsi una forma di nazionalizzazione delle masse ma lì è un problema tutto da studiare nazionalizzazione delle masse da un lato dall'altro democratizzazione delle masse
Dal mi ritiro in caso del piano al laburismo ai fronti popolari all'Italia del secondo dopoguerra
Qui sia il PG che la DC sono stati in forme diverse per parti diverse della società vettori di democratizzazione delle masse
Nell'uno e nell'altro caso abbiamo due soggetti le masse e il partito no lo Stato nemmeno lo Stato sociale è stato questo grande soggette
E nemmeno quindi lo Stato moderno e quindi le formule che sono state elaborate in produzione dalle masse nello Stato attraverso il partito
Oppure di partito come democrazia che si organizza non erano solo formuleranno politiche erano strategie praticamente perseguite e poi attuale ora dietro di noi c'è tutta questa storia che a sua volta aveva un passato nell'altrettanto importante percorso americana europeo dell'Ottocento
E ha intrecciato una storia lunga delle lotte tra movimento operaio iniziativa capitalistica ora è dubbio e qui è il dubbio che esprimo che tutto questa storia sia stata azzerata
Dall'irruzione diciamo di Tangentopoli dalla irruzione del pool di Mani pulite dall'irruzione della della lirica impossibilità
Mi pare che se noi ci lasciamo chiudere dentro questa storia Breve dentro questa piccola storia non riusciamo ad avere né aspiro necessarie per rilanciare le grandi idee forza da cui veniamo e che verso cui dobbiamo anche andare se c'è una grande politica c'è anche una grande storia e dietro di noi c'è anche questa grande sto aver subito
Passivamente la polemica cosiddetta anti partitocratica senza mostrare capacità di reazione è stato un limite vistoso di battaglia culturale
è stata una subalternità subita oltre che un manifesto una manifesta debolezza di ceto politico nostro anche perché abbiamo visto che rispetto alle forme di organizzazione politica del partito non è venuto fuori in questi anni nessuna seria alternativi
Dagli anni Sessanta ad oggi c'è stata molta sperimentazione sì
Ma in movimento i gruppi le associazioni se sono stati elementi di critica della politica in questo in senso buono non sono stati poi costruttori di politica
Se non in via provvisoria saltuaria contingenti
Che io sappia solo il movimento delle donne forse ha lasciato sul campo una cultura un punto di vista un orizzonte di senso dotati di forza autonoma
Perché il punto è questo come organizzare forze ora noi possiamo organizzare le forze anche con la mitezza
E io credo che l'organizzazione della forza con la mitezza è stata una grande idea della non violenza la vera idea giusto
Ora come organizzare però stabilmente quotidianamente efficacemente questa forza
Come avverrebbe in quella risorsa attiva accumulate in continuo ricambio interno capace di dire sì sì no no dentro i conflitti sociale
Io la vedo così di in tempi di beni immateriali di saperi comunicativi di realtà virtuali
Non diminuisce ma aumenta la necessità di organizzare collettivamente individui e persone in carne ed ossa in un progetto di comune liberazione anzi questo solo fatto diventa per sé alternativo al modo di pensare dominante questo fatto in sé è un valore e come tale noi dobbiamo esprime Arno e organizzare per noi il mezzo non è il messaggio satellite dei veri cavo sono strumenti le donne e gli uomini sono soggette questa discriminazione è importante che vale anche per lo strumento partiti destra e sinistra si dice sì
Dividono
Per quanto ci riguarda noi che veniamo dal movimento operaio per l'idea di eguaglianza per quanto riguarda chi viene dal cattolicesimo democratico per l'idea di solidarietà o di solidarismo ma si dividono anche per un'altra essenziale cosa la destra ha bisogno di chic far scendere in campo un uomo la sinistra ha bisogno di far scendere in campo milioni di donne e di uomini e nulla presidenzialismo che sarà la prossima battaglia politica Happy Orrico politica che dovremo fare
Bisogna mettere in campo questo discorso di valore non è un problema soltanto di tecnica istituzionale ma è un problema di scelta grandi di valori
Concludo dicendo che è esattamente questa la funzione cui a assolto la forma del partito in un secondo e mezzo di storia
Certo in questa forma bisogna su questa forma bisogna lavorare mettendo a frutto il passaggio anche di crisi dei partiti
E qui voglio dire una cosa
Non partito coalizione come si comincia a dire
Ma partito nella coalizione
Lo spirito di coalizione e il senso di appartenenza a un partito non sono in contraddizione e dobbiamo stare attenti a non mettermi in contraddizione noi
Su questa base voi si apre il tema grande della riforma del partito dei di qui al prossimo congresso dovremmo sviluppare articolazione organizzativa federa attività territoriale tematica pluralismo culturale spirito politico di impresa moderna pratica quindi di Pansa Faustus conclude
Il grande partito unitario dalla sinistra europea in Italia diventa a questo punto una scommessa e una sfida se mai al suo interno Parri proposta un'alternativa storica che c'era anche nelle prime socialdemocrazie tra la legge dell'oligarchia come diceva Vinti al sei e la legge interna democrazia
Il problema è di ricostruire un corpo politico di soggettività autonomi
Un punto solo sul tema
Rivoluzione libera
Discutiamone
Acquisendo il termine ad una condizione
Che questo non significhi soltanto Rieti pare con Micromega il libro di Gobetti nel riesumare la salma del liberalsocialismo ma significhi qualcosa di più significhi rimettere al centro il grande individuo moderno che forse la persona cristiana moderna al centro di un grande progetto di ricomposizioni sociale e possibilmente anche comunitaria in questo senso io credo che noi dobbiamo riprenderci le nostre ambizioni che forse nell'ultimo periodo abbiamo troppo lasciati in disparte grazie
Grazie Mario Tronti ha ora la parola Nicola Rossi si prepari Maria Maniscalco e di seguito Daniela Bellitti
Ritornare alla politica significa prima di ogni altra cosa ritornare a immaginare il futuro per governarlo
Sotto questo aspetto il Paese ad un passaggio importante
Ferma restando la necessità di mantenere la rotta del risanamento finanziario si può e si deve aprire una stagione di riforme che non è più rinviabile
Inviarle significa impedire al Paese di catturare le straordinarie opportunità di crescita che i nuovi scenari economici mondiali ci prospettano e di affrontare i rischi che ad esse sono associati
L'impressione che spesso si abbia scarsa consapevolezza del fatto che la transizione in corso investe l'intero sistema di regolazione dei rapporti economici e sociali che operato nei decenni scorsi
Con cambiamenti che per ampiezza e profondità sono paragonabili solo a quelli che hanno segnato l'avvento della produzione industriale di massa sta cambiando anni anzitutto il paradigma tecnologico di base
E con esso l'insieme dei prodotti e dei consumi trainanti sta cambiando l'organizzazione del lavoro e delle attività d'impresa che sempre più assumono una configurazione a Rete e sempre più richiedono flessibilità e intelligenza a tutti i livelli della scala gerarchica
Sta mutando la domanda delle famiglie che si orienta in misura crescente verso servizi ad alto contenuto relazionale nel campo dell'istruzione della sanità dell'assistenza
Salutando i cicli di vita degli individui e quindi i loro rapporti con il mercato del lavoro
Anche in questo caso generando una nuova domanda di servizio una crescente pressione sul welfare
Ma cambiamenti altrettanto vistosi se non ancora più vistosi sono quelle che si verificano nel campo della competizione internazionale
Alla competizione sul mercato dei prodotti si è sovrapposta alla competizione sui mercati finanziari e la competizione sempre più passa attraverso le decisioni di investimento internazionale prima ancora perché gli scambi di merci
In questo contesto gli Stati nazionali finiscono per subire piuttosto che per condizionare le scelte dei mercati
Di stati entrano in concorrenza fra loro per sfruttare le occasioni di occlusione di occupazione offerti dalla crescente internazionalizzazione delle scelte delle imprese
E queste opportunità derivano naturalmente dalle scelte di localizzazione delle imprese ma ancor più dall'accesso che è possibile ottenere alle fonti della conoscenza e alla sua applicazione tecnologica
Tutto questo implica affrontare la competizione internazionale puntando sui settori che richiedono professionalità più elevate
Piuttosto che in negativo rinunciando a qualcosa l'economia deve allora operare un aggiustamento in positivo ridefinendo la propria posizione nella divisione internazionale del lavoro e privilegiando le attività a maggior valore aggiunto
In una situazione come questa la capacità e la capacità di produrre innovazione di accumulare sfruttare conoscenze che rappresenta il fattore primario di successo
Questo fatto può riaprire a sinistra
Un nuovo orizzonte alla condizione che la sinistra stessa esca dei vecchi schemi e collochi la sfida ad un nuovo livello di conflitti
Un livello per cui ciò che decide non sono più soltanto le risorse finanziarie ma l'insieme delle relazioni che consentono l'integrazione tra imprese le istituzioni che presiedono alla ricerca dei e al che alla formazione di capitale umano
Le istituzioni che devono offrire le necessarie infrastrutture
Ebbene però sapere che alle opportunità si associano i rischi
I beni servizi che stanno sul mercato internazionale offriranno in futuro opportunità di occupazione minori che in passato quello che alcuni hanno chiamato il corpo di battaglia tecnologico sembra destinato a restare un'area ristretta del mercato del lavoro comunque più ristretta di quella occupata fino a poco tempo fa dai lavoratori impiegati nella produzione industriale di stampo fordista
E difficile perciò immaginare che il settore esposto alla concorrenza internazionale possa costituire il punto di riferimento esclusivo della ricostruzione dell'intera struttura sociale lo sviluppo dualistico per questa via può anche perpetuarsi
E con questo problema che la sinistra deve misurarsi chiedendosi in sostanza sette Nendo fermo il vincolo estero e quello della competitività il problema di un diverso sviluppo sociale capace di garantire più uguaglianza intesa soprattutto come pari opportunità non si riproponga sia pure in forme nuove
Bisogna chiedersi in altri termini sia al centro di un programma per l'Italia non debba porsi la necessità di compiere uno sforzo di ricostituzione non solo del capitale fisico
Ma anche di quello umano e sociale di proporzioni e caratteristiche inusitate
Basta ricordare qui che l'Italia del mille novecentonovantacinque vanta per così dire un milione di analfabeti cui si aggiungono quattro milioni di analfabeti di fatto
La destra non è in grado anche per la sua arretratezza culturale di guidare un simile cambiamento essa si è nutrita e si è fatta forte di un'idea che proprio alla luce delle nuove sfide della competitività è proprio è profondamente sbagliata
Si tratta del luogo comune secondo cui equità ed efficienza sarebbero in contraddizione
In quanto la giustizia sociale avrebbe ineluttabilmente un prezzo in termini di crescita economica per cui politiche sociali e performances dell'economia sarebbero alternative
Di qui l'attacco allo stato sociale e l'indifferenza di fronte al dramma dell'occupazione
Ciò che il codice culturale della destra non riesce a comprendere e che la disuguaglianza in primo luogo inefficiente dal punto di vista economico
E ciò perché in un mondo contrassegnato dalla globalizzazione dei mercati e dominato dal peso della competizione tra economia e post industriali la discriminazione sociale non paga
La risposta alla fase di transizione da un vecchia uno paradigma tecnico nomi quei altrove
Sta lì dove è possibile ritrovare l'identità della sinistra italiana ed europea nell'affermazione che una maggiore giustizia sociale può non solo convivere con una maggiore crescita economica ma esserne il motore
La risposta sta nella ridefinizione ex novo delle politiche redistributive affinché emerga il nesso tra esigenze individuali e responsabilità collettive
Perché la giustizia sociale si ispiri ad un criterio di uguaglianza delle opportunità di accesso piuttosto che di uguaglianza dei punti di arrivo
Perseguire alla seconda dimenticando la prima come spesso ha colpevolmente fatto la sinistra italiana di operazione non solo mio bene ma anche profondamente iniqua
Che fa pagare soprattutto i giovani e uguaglianza delle opportunità significa prima di ogni altra cosa strutture istituzionali in grado di allocare efficientemente ed efficacemente il capitale fisico e quello umano
Banco di prova di una strategia volta a porre il sistema italiano su nuove basi e a garantire una forte coesione sociale e territoriale senza perpetuare l'assenza del l'assistenzialismo essenza parlerei essenzialmente sulla spesa pubblica
è la trasformazione dello stato sociale darete di risarcimento dei drammi sociali un fonte di opportunità
Non non più dunque uno strumento di protezione disegnato per una società di lavoratori dipendenti maschi capifamiglia di nuclei monoreddito ma strumento inteso invece a semplificare la vita di nuclei familiari
Caratterizzati da strutture necessità diverse in fasi diverse del loro ciclo vitale un welfare disegnato per rendere più agevole il passaggio di donne e uomini da un'attività all'altra dentro o fuori il nucleo familiare da un lavoro all'altro autonomo dipendente
Mentre deve ridisegnare sugli ambiti tradizionali sanità assistenza previdenza tenda soprattutto a combattere i nuovi fattori di ingiustizia ed esclusione sociale
E quindi ponga al centro i problemi dell'istruzione dalla formazione della casa del mercato del lavoro e delle politiche per la famiglia
Non più un insieme di normative che carichino il sistema economico di vincoli e limiti ma un insieme di strumenti antichi
Che esaltino le possibilità di scelte individuali non più una rete burocratica in cui rimanere impigliati spesso ma un'istituzione intelligente capace di seguire prevenire e non solo di assistere un welfare disegnato per incidere sulla distribuzione del reddito prima delle imposte e dei trasferimenti a non dopo
E quindi un sistema di imposte benefici semplice e può decentrato che estenda il concetto di capacità contributiva oltre i confini del reddito che distingua fra Malik beni colpendo i primi per esempio le attività inquinanti premiando i secondi per esempio la formazione di attività ogni capitale umano e trattando equamente le altre situazioni prime fra tutte le decisioni di partecipazione al mercato del lavoro e quelle che riguardano la maturità
E questo quello che il cespi chiama un patto per competere
E non si può competere se non facendo leva sul ruolo positivo del mercato come meccanismo di produzione e diffusione di beni e servizi sotto questo profilo quello che altrove nel mondo occidentale apparirebbe Obiora sei meno in Italia in quest'ultimo caso infatti affermare il ruolo del mercato significa anche affermare un'esigenza di giustizia e di democrazia economica a lungo negata dal peculiare modo di essere del capitalismo italiano
Questo non significa affatto ignorare
Che i mercati non sono in grado di generare i livelli di investimento in infrastrutture in capitale umano di ricerca e sviluppo necessari per garantire la capacità competitive la crescita questo non significa affatto dimenticare che i mercati non sono in grado spesso di risolvere i problemi di coordinamento necessari per sfruttare le nuove opportunità di crescita
Lasciati a se stessi spesso i mercati possono condurre a cui a soluzioni su botti mali per tutti
Ne segue che la rivoluzione liberale include contempla un ruolo specifico per lo Stato uno Stato che riconosce sana i fallimenti del mercato ma al tempo stesso ammette senza rimpianti propri fallimenti
Uno Stato che cessa di produrre latte acciaio passando per il credito per occuparsi di ricerca e distruzione uno Stato non produttore ma regolatore
Uno Stato che promuove soluzioni cooperative alle questioni del nostro tempo incentivando comportamenti che pur basati su obiettivi individuali riconoscono che questi sono perseguibili meglio con il concorso al Tour
Ma l'adozione di comportamenti cooperativi richiede fra tante cose che si guardi al mercato sì ma in primo luogo che si guardi al mercato come strumento il luogo di democrazia economica
Si tratta allora questo vale in particolare per i mercati che regolano l'acquisizione del capitale fisico
Allocazione della proprietà
Del capitale umano istruzione formazione di quello finanziario si tratta quindi di determinare le condizioni perché tutti possano effettivamente cogliere le opportunità future
Questo equivale da un lato a ribadire il ruolo centrale dell'istruzione e della formazione non solo come fattore di competitività ma anche come strumenti di redistribuzione delle opportunità sociale
Sistema scolastico non svolge infatti solo una funzione strettamente educativa di trasmissione di un insieme di norme comportamentali minime di trasformazione dei giovani in cittadini
Al sistema scolastico non si chiede solo di diffondere la conoscenza scientifica e tecnologica
La centralità del sistema scolastico dipende anche dalla sua capacità di proporsi come canale essenziale di mobilità sociale a questa funzione contribuisce in maniera essenziale
Distruzione gratuito obbligatorio quando essa sia effettivamente omogenea sul territorio
E d'altro canto secondo obiettivo in questa direzione è il il acquisire il senso della transustanziazione attualmente in corso nel Paese sul versante degli assetti proprietari
Una transizione ancora incerta e contrastata da una finanza pubblica informale ad una finanza finalmente privata e auspicabilmente trasparente
Ebbene il principale obiettivo in questa direzione e il completamento di questo processo di transizione per affermare un modello di democrazia diffusa si tratta di difendere gli spazi di mercato
Così faticosamente creati dalla presenza di nuovi è spesso ancora più pericolosi Monopoli per evitare che la ridefinizione degli assetti proprietari si riduca ad un'appropriazione privata di risorse pubbliche
In questo quadro sarà possibile offrire forse e soprattutto al Mezzogiorno occasioni credibili per crescere sfruttando i propri punti di forza uscendo finalmente dall'attuale prospettiva di un'economia protetta negli esiti
E abbandonata nelle opportunità facendo saltare gli equilibri assistiti oggi prevalenti e offrendo le possibilità di affermazione di una nuova classe dirigente
Abbiamo passato gran parte degli ultimi mesi a domandarci che cosa fosse la sinistra e la risposta l'abbiamo avuta giorno per giorno nell'ultimo anno
Volontà di accettare le sfide indisponibilità ad accettare il mondo come un dato immutabile impegno per renderlo più giusto e libero
Capacità di immaginare il futuro governarlo per tutto questo gli anni che vengono avranno grande bisogno di noi grazie
Ha ora la parola Maria Maniscalco si prepari Daniela Bellitti e di seguito Maria Vincenzi
La parola Maria Maniscalco
Compagne e compagni
Tra il novantatré e il novantaquattro
In Sicilia è accaduto un fatto veramente straordinario
Più del sessanta per cento dei sindaci eletti con la nuova legge
Sono progressisti
O addirittura del PDS
Molti di questi sindaci sono donne
La più alta percentuale di tutte le regioni italiane
Questo fatto è la dimostrazione lampante di una grandissima volontà di cambiamento
Dei siciliani
Una grande volontà di cambiamento che si è manifestata ancora più forte nei paesi dove c'è
Un condizionamento mafioso molto antico
Eppure di fronte a questa grande
E comunque certa volontà di cambiamento
Ci sono delle contraddizioni
Prima fra tutte queste contraddizioni il voto del ventisette marzo del mille novecentonovantaquattro
Anche se pure in quel vuoto si era espresso la volontà di cambiare del popolo siciliano
Bene in tutti questi comuni che venivano da storie decennali di amministrazioni
Di dell'allora centrosinistra ammanco o comunque fortemente segnati dalla presenza della Democrazia Cristiana
Abbiamo trovato situazioni veramente paradossali
Sicuramente molto difficili
Perché è difficile soprattutto fare capire alla gente che i diritti sono diritti e non favorì
E difficile fare capire alla gente che le tasse si deve pagare si devono pagare a cominciare per esempio da quelle tasse mi riferisco in particolare a quella sui rifiuti o ad altre tasse che hanno come corrispettivo dei servizi che però funzionano male
Abbiamo trovato anche centinaia di milioni non spesi Fondi di avanzi di amministrazione che non venivano toccati perché magari non si mettevano d'accordo su come dovevano essere spesi quei soldi
Ebbene noi stiamo cercando di operare una vera e propria inversione di tendenza
Innanzitutto stiamo cercando di affermare la legalità in quel contesto così difficile
E credetemi compagne e compagni non è facile affermare la legalità fare capire
Che la legalità paga che la democrazia è qualcosa che garantisce tutti
Abbiamo cercato stiamo cercando innanzitutto di migliorare i servizi ma la cosa fondamentale e di natura più politica e più culturale
L'obiettivo nostre quello di ripristinare una condizione di fiducia tra la gente e la pubblica amministrazione
Fare capire che da un rapporto nuovo tra la gente
E gli amministratori e possibile insieme costruire veramente qualcosa di nuovo e mettere le premesse per un cambiamento anche economico oltre che sociale nelle nostre realtà
Ma in questo lavoro
Ci troviamo in mezzo a moltissime difficoltà
Dovute innanzitutto a un sistema legislativo antiquato funzionale al vecchio sistema di potere
E che è poco duttile per dare le condizioni minime di agibilità politica per potere effettivamente applicare i programmi che ci siamo prefissi
E per i quali siamo stati votati nelle campagne
Elettorali
In questo non ci aiuta sicuramente il governo regionale
Anche l'ultimo governo che si è costituito alla Regione Siciliana è un governo più volto al passato che al presente meno che mai al futuro
E volto al passato e ripropone vecchi strumenti che già l'opinione pubblica aveva condannato
è un Governo distante dal nuovo che c'è in Sicilia
E che punta quasi esclusivamente alla sopravvivenza di un vecchio ceto politico
Ebbene compagni
Questa voglia di rinnovamento che si è manifestata con le elezioni comunali e provinciali
Ha scatenato
Da parte delle forze mafiose
E da quanti più o meno sono vicine alle forze mafiose una controffensiva che soltanto nel secondo dopoguerra c'è stato in Sicilia
Controffensiva che pulmino con la strage di Portella delle Ginestre
Prima di quella stragi c'era stato uno stillicidio di attacchi contro sindacalisti contro capipopolo
Adesso sta vedendo la stessa cosa contro gli amministratori contro i sindaci progressisti
Si sono scatenati con attentati con minacce
E accanto a questo la difficoltà appunto di fare affermare il nuovo perché le leggi non ce lo consentono e tre un primo fra tutti il sistema dei controlli a cominciare dal Coreco
Il PDS secondo me deve capire
Che l'impegno nei Comuni nelle amministrazioni locali
Specialmente nel suo bel è un impegno sicuramente prioritario
E in qualche modo decisivo per la sua battaglia
E soprattutto nel Sud ma non solo nel Sud
Lo so per dire per averci confrontato con tanti amministratori anche di altre regioni italiane che in fondo ci dibattiamo sugli stessi problemi
Ci misuriamo con le stesse cose quotidianamente e principalmente con il fatto che abbiamo poca possibilità di azione
Ma nel Sud e tutto ciò è aggravato
E aggravato e molto dagli sviluppi del per gli sviluppi della situazione dipende dal cambiamento del quadro politico
Nazionale
Cambiamento del quadro politico ma anche della situazione economica
Ancora ieri leggevamo del mini bomba
Tutti ci siamo confortati meno male che c'è la ripresa ma guardate che se nel resto d'Italia e d'altra parte anche i giornali mettevano in evidenza questo fatto
Cioè che la gente se ne accorge poco di questa di di questo successo in campo economico
Nel Sud è ancora peggio
Io non voglio fare qui le solite lagne o le solite lamentele
Che di solito vengono rappresentati in queste sedi
Però è un dato che mentre in qualche modo c'è una ripresa nel Nord nel sud di questa ripresa è lontanissima
Ancora di più è grave la disoccupazione che piuttosto che regredire aumenta
E questo dramma della disoccupazione
è uno dei problemi è una delle tre
Geniere della Sicilia è una delle tragedie perché alla vecchia disoccupazione che in qualche modo era consolidata
Cioè la disoccupazione giovanile drammatica
Si aggiunge adesso la disoccupazione di tanti padri di famiglia che vengo e madre di famiglia che vengono espulse
Espulsi dai luoghi di lavoro
Una situazione veramente drammatica da cui poco si intravvede la via d'uscita
Anche se molti ci stiamo adoperando anche negli enti locali perché la spesa possa essere produttiva e possa essere finalizzata anche alla creazione di posti di lavoro
E la situazione nel Sud come è notorio e aggravato
Dalla presenza mafiosa e un'altra precondizione perché si possa veramente cambiare
E la lotta alla mafia la lotta alla mafia portata fino in fondo fino alla sconfitta definitiva della mafia
Bisogna insisterà ancora sul fatto che la mafia non è folklore
Come qualcuno ancora indulge a ritenere
In particolare voglio per inciso ricordare la questi come è stata affrontata la questione delle donne
è bella loro posizione delle donne diciamo dei dei pentiti e della loro posizione
Nella reazione contro questi pentiti stessi
Ci sono drammi dietro drammi familiari sia una cultura ma c'è anche un potere e la mafia gestisce
E comunque la mafia non è non è solo Riina o Bagarella o Brusca o quant'altri di questi personaggi che vengono portati giustamente nei processi o alla ribalta
Quello è il braccio militare della mafia terribile terrificante mai solo il braccio militare nel senso che la mafia
Sì poi si diventa forte la si fa forte per le collusioni
Che ci sono origine i tanti anche dentro gli apparati dello Stato che li sostengono
Per questo noi non possiamo avere tentennamenti non possiamo dare neanche l'impressione di prendere le distanze dalla magistratura questione errore compagni un errore che si può pagare anche a Taborre a caro prezzo e bene ha fatto il compagno D'Alema a ribadire
Questa cosa
Quindi garantismo si ma stiamo attenti a non dare l'impressione che noi in qualche modo vogliamo prendere le distanze
Dai magistrati
L'ultima cosa e chiudo compagni scusate se prendo due minuti ancora io condivido
Lo spirito di fondo della relazione del compagno D'Alema quando dice normalità
Però attenzione da qui al Sud e sembra molto lontano
Normalità non può essere il fatto che tanti sindaci debbano dovere camminare con la scorta
è sbagliato compagni allora vogliamo una normalità vera per questo ci dobbiamo battere per questo con tutte le forze e dobbiamo fare in modo che il quadro politico nazionale cambi e che il PDS progressisti vadano a governare
Grazie a Maria Maniscalco
Ci è pervenuto un bellissimo messaggio del compagno Francesco De Martino
Prego di fare attenzione mi darei lettura
Cari compagni ed amici sento l'obbligo di far pervenire al vostro congresso i più fraterno saluto e un augurio pieno di speranza
Nelle precedenti circostanze storiche il PDS se non il solo è il più importante erede del patrimonio di valori costituito dalle lotte di più d'un secolo per il socialismo e la liberazione dell'uomo da qualsiasi asservimento le conquiste realizzati hanno richiesto immensi sacrifici e molte vittime
Sono gli oscuri eroi d'una storia che si vorrebbe abolire ma per loro il socialismo è stato la sola grande speranza d'una vita più umana
La resistenza al fascismo e la lotta di liberazione non sono stato monopolio delle sinistre ma SD hanno dato un contributo decisivo che nessun revisionismo potrà cancellare
Purtroppo in passato il movimento di ispirazione socialista si è diviso in correnti e partiti contrapposti commettendo errori di prospettiva storica o di sterile massimalismo
Ma sarebbe contraria alla verità negare spesso ha dato un impulso grandissimo all'avanzamento civile del Paese
Per quanto riguarda specificatamente i comunisti in Italia essi hanno avuto una funzione positiva della ricostruzione democratica già prima della caduta del muro di Berlino e si allora affermato l'adorato l'unica dal comunismo sovietico
Trasformate si durissime burocratico poliziesco che nulla aveva di comune con le speranze suscitate dalla Rivoluzione d'ottobre
A queste affermazioni l'autonomia è legato il nome di Enrico Berlinguer coloro che sono stati comunisti non hanno quindi bisogno che qualcuno conferisca loro una legittimazione democratica
Il socialismo democratico dell'Europa occidentale rivela chiaramente la sua vitalità e la capacità di rinnovarsi e di porsi come alternativo alle destre
In Italia molte sirene talvolta anche fastidioso e cornacchie Gracchi anti esorta dal PDS a convertirsi finalmente alla democrazia e lasciar perdere i vessilli sterili ed ingombranti del socialismo
A me pare che il suo compito sia oggi più alto quel che occorre non è di celebrare la vittoria storica la disuguaglianza magari cerca di una sintesi equilibrata la libertà ed uguaglianza
E questa anche dare risposte originarie Problemi dei mutamenti che stiamo vivendo
Occorre battersi per una soluzione originale che indirizzi le conquiste del genio umano verso il bene di tutti e di specie verso i più deboli
Attualmente il PDS impegnato nella costruzione di un'alleanza con forze di centro cattoliche laiche ed in questo senso sostiene con ragione le scelte del professor Prodi come disegnato la Presidenza del Consiglio
A mio parere occorre fare il possibile perché l'alleanza sia la più forte possibile senza esclusioni pregiudiziali
Lavorando per un programma realizzabile concreto che sia espressione dell'identità dell'alleanza che si contrappone alla destra
Quanto più si esprimeranno la specificità dei singoli soggetti da Alleanza
Tanto più sarà possibile superare le difficoltà e conseguire l'intento D'Alema ha formulato la proposta di una federazione nel primo passo per ulteriori sviluppi
è una buona proposta e corrisponde allo stato presente dei rapporti politici
Se essa si costituisce sano pronto a dare la mia adesione sono molto avanti negli anni la natura è stata molto benigna verso di me spero e continua ad esserlo per rendere possibile di vedere la vittoria
Queste è possibile se tutti sapranno anteporre l'interesse comune a quello di parte credetemi vostro Francesco De Martino
Sono sicura di interpretare tutti voi ringraziando con commozione e riconoscenza il compagno Francesco De Martino
Grazie la tua lucidità generosità e forza avremo bisogno di tutte le tue qualità perché finalmente il mondo del lavoro per la prima volta nella storia del Paese possa affrontare unito
Sfide inedite di modernità e giustizia sociale e Possa unito insieme ad altre forze governare il Paese grazie
Ha ora la parola Daniela Bellitti si prepari Marta Vincenzi
Così
Cari compagni cari compagni
Questo congresso
Ha rappresentato un'occasione utile e opportuna per misurare la nostra capacità di proposta e la nostra consapevolezza politica di fronte alle sfide che ci attendono
Esso ha registrato in generale ma tengo a sottolineare in tutte le federazioni della Toscana
Una unità di intenti e una condivisione di idee a livelli forse mai raggiunti prima d'ora nel nostro partito
E ci dotata di una forza che tutti noi una volta usciti da qui dobbiamo sapere valorizzare e tradurre in grande azione politica
Chi non coglie l'importanza di questo dato sbaglia non fa un buon servizio al Partito democratico della sinistra né alla sinistra italiana tutta
L'unità non era scontata
Per il travaglio difficile e anche doloroso che accompagnò la nascita del PDS e per le differenze che pure lo hanno attraversato nel breve corso della sua attività
Oggi questo largo consenso ad una prospettiva strategica
Che schiude orizzonti del tutto inediti alla sinistra italiana
Dimostra che il PDS è riuscito in questi anni ad esprimere e sviluppare il principio di fondo la sua costituzione
Un partito pluralista aperto e democratico che vede nelle differenze un motivo di arricchimento e non di divisione e di contrapposizioni interni un partito che discute e pensa in collettivo
Il modo con cui è stata accolta l'idea del confronto tra una sinistra moderna e di governo ed un centro democratico e riformatore
Alla guida di un uomo moderato ma autorevole e aperto all'ascolto come Romano Prodi
Non è l'accettazione acritica e passiva di chi non vede alternative
Ma è la piena convinzione verso un Progetto di sviluppo e di trasformazione del quale noi siamo soggetti protagonisti
Con questa alleanza tra le forze migliori della società non solo i partiti ma anche realtà economiche sociali culturali
Non proponiamo un semplice compromesso o una fusione indifferenziata di identità a danno dei valori e delle memorie storiche
Bensì una sintesi feconda tra concezioni Diversi ma di grande dignità politica della società
Tratti è più sensibile alla giustizia sociale e al di qua gli anziani e chi più attento ai principi della libertà
Un'alleanza che non costringe nessuno a rimuovere le proprie radici
Ma converge in un programma non contraddittorio e non conflittuale con le rispettive convinzioni
Sappiamo che l'omogeneità e la cui visione sono condizioni essenziali
Ma la coalizione dei democratici sarà tanto più vincente quanto più riuscita a rendere visibile l'autonomia delle sue componenti
Se ci sarà una sinistra che spara alla sinistra e un centro che farà c'è
Proprio per questo
La centralità dei programmi non è un richiamo rituale dietro il quale camuffare Merisi gente di schieramento
Bensì la condizione di partenza e la vera discriminante politica per rendere credibile e affidabile una proposta di governo
Forse ancora poco il centro sinistra ha discusso di programmi e lo stesso dibattito preparatorio del nostro congresso a troppo di sfuggita approntato nodi cruciali
Su questo terreno dobbiamo recuperare rapidamente ponendo chiari obiettivi programmatici
Alcuni temi sono già indicati nella declinazione del messaggio di fondo un futuro sicuro per l'Italia
Ecco io penso che la sicurezza una categoria in gran parte nuova ed inusitata il lessico politico della sinistra debba contenere precise opzioni di programma
In primo luogo la sicurezza comune
Ho apprezzato molto nella relazione l'attenzione prestata ai problemi internazionali della pace e della cooperazione tra i popoli
Su cui troppo a lungo si è taciuto con le nefaste conseguenze che ciascuno di noi può vedere ai nostri più vicini confini
Ma soprattutto perché è la politica di pace la condizioni indispensabile per le altre dimensioni di una condizione sicura della vita
A partire dalla sicurezza economica e quindi dal grande tema del lavoro e dell'occupazione
Il lavoro è il più grave problema in Italia e in Europa
Vorrei che il PDS della sinistra si facessero promotori di una grande iniziativa a sostegno della proposta della riduzione dell'orario di lavoro
Sulla base di una nuova qualità della vita e dello sviluppo
Che con le politiche sociali della solidarietà e dell'ambiente supera da una carte il mercato capitalistico e dall'altra il modello questa registico dello Stato
è con queste idee di profonda trasformazione che possiamo rispondere ha problemi strutturali
Non dobbiamo dimenticarci che accanto alla gravità della disoccupazione e del lavoro precario sta esplodendo una nuova questione salariale a fronte di un rialzo dell'inflazione
Non dobbiamo dimenticarci che i lavoratori si sono assunti responsabilità di non poco tu conto pagando di persona così come noi le abbiamo assunte sul piano politico istituzionale
Dagli accordi sul costo del lavoro alla riforma delle pensioni
Ma non saremmo più rappresentativi
Voteremo la nostra natura di partito di sinistra se non rilancia stimo con forza e convinzione un'iniziativa contro l'evasione e per il varo di un sistema fiscale più giusto ed ecco che chieda tutti di contribuire secondo le proprie possibilità a risanamento del Paese
Così come dobbiamo chiedere più coraggio e Investimenti alle nostre imprevisti
Ai poteri economici e finanziari per non vanificare gli ultimi sforzi sostenuti dal mondo del lavoro
E c'è bisogno di una nuova politica industriale
Che in prima una svolta allo sviluppo del nostro Paese
Nella mia città Pistoia viviamo lo scotto di un'assenza prolungata di indirizzi precisi
Il gruppo Brenta azienda di costruzione di trasporti ad alta tecnologia
Attende da anni il varo di un polo nazionale ferroviario per dimostrare appieno le sue capacità produttive
Dopo aver già subito un processo di ristrutturazione con tagli all'occupazione
Rischia di perdere competitività e mercato
Solo perché non si trova accordo sul futuro assetto societario e sul passaggio in Finmeccanica
Secondo quanto prevedeva l'impegno legato all'operazione di liquidazione vendesi
Chiediamo già questo governo di dire chiaramente se riteniamo fondamentale investire nazionalmente nessun progetto di alta tecnologia e di forte valenza di sviluppo come i trasporti
Oppure senza svendere le nostre competenze a grandi gruppi all'estero
Condannando ci anche in questo settore ad un ruolo subalterno nel mercato
La scelta di obiettivi strategici come questi dati di un'industria nazionale dei trasporti dovrà essere il ruolo dello Stato quaestor il primato della politica sull'economia
Noi che raccogliamo la sfida del mercato anche nelle politiche dello Stato sociale
Dobbiamo saper ridefinire le regole e l'intervento dello Stato
Come soggetto programmatore e non gestore garante degli interessi collettivi e dei diritti di cittadinanza credo che il federalismo costituisca l'asse strategico per una riforma dello Stato
E lo sfondo di riferimento su cui sviluppare le autonomie
Nel governo locale nella scuola e nella ricerca nei servizi e dovremmo sostennero con più coraggio e applicarlo in quelle città e in quelle regioni che governiamo
è da questi temi che possiamo ricostruire una nuova identità della sinistra
La federazione sarà un momento importante sì solo se il preludio ad un grande partito della sinistra europea che rilancia a partire dai luoghi di lavoro o meglio dei lavori
I principi della giustizia e dell'eguaglianza della solidarietà e li declina in prassi politica avanzata l'evoluzione del PDS fino alle ultime scelte politiche denota che già parte di questo percorso è stato compiuto si tratta di andare oltre di dare una forma adeguata questi nuovi contenuti
Perché possano meglio penetrare crescere realizzarsi si tratta di costruire un nuovo partito gli appunti a se stesso i principi che proponiamo per il cambiamento della società un partito federalista delle autonomie e delle pari opportunità
Un partito in cui gli iscritti pesano di più sulle scelte da compiere un partito che si anche il nuovo di produzione di cultura
Un partito di massa
Ho colto la sottolineatura del segretario su questo punto non banale ma Buffon perché riflette una precisa concezione della democrazia che distingue una forza della sinistra da una forza di destra
E che proprio per questo dovrebbe costituire oggetto di profonda riflessione in un momento in cui mutano le regole della democrazia i ruoli in soggetti politici
Questa Assise dovrà aprire un percorso in questo senso chiamando il mondo dei saperi e delle culture che scesero in campo in occasione della svolta dell'ottantanove
Per mettere a disposizione strumenti e chiavi nuove di lettura e di pensiero
Perché la spinta dell'ottantanove non è esaurita ma potrà conoscere la sua fase suprema se al e con la sinistra che il fuori da noi sapremo prospettare Nuovi Orizzonti
Assumiamo quindi un impegno la convocazione di un congresso tutto intero sul seguente ordini del giorno la creazione di una forza unitaria della sinistra
A questo nuovo appuntamento cari compagni cari compagni dovremo presentarci ancora una volta e ancora di più tutti uniti
Sono previsti ancora nella mattinata molti interventi
Marta Vincenzi a cui cedo subito la parola Rodolfo Zich Crucianelli Carlo Ripa di Meana Petruccioli
Busquin Fischer Jospin Napolitano Gerardo Bianco Valdo Spini Mario Segni quindi la mattinata ancora molto intensa è una parola Marta Vincenzi
Grazie
Io condivido il senso della proposta politica
Contenuta di relazione di Massimo D'Alema
Lo condivido perché mi pare colga la complessità del cambiamento necessario al nostro paese
Per me le esigenze prioritarie sono due
Intercettare tale complessità e dare però anche concretezza ha un'idea strategica
In modo che si possa guardare oltre oltre l'imperativo contingente oltre l'urgenza della sopravvivenza
Ora a me pare che un'idea strategica sia vincente almeno potenzialmente se si confronta con il dato di realtà senza prescinderne
Anche così non è detto che vinca quanto meno linearmente perché le azioni poi successive le variabili non controllate fin dall'inizio
Le capacità dei gruppi dirigenti influiscono grandemente e tuttavia è dalla capacità di interpretare del reale a cui occorre da cui occorre partire a cui occorre affidarsi in prima istanza
A capire a capire il divenire dei bisogni e delle aspirazioni
Mi pare serba hanno non tanto o non solo le analisi quantitative sondaggi a cui ci siamo abituati ma soprattutto il far ricorso al punto di vista delle comunità e dei gruppi e al loro comportamento concreto
Allora per cogliere questo divenire mi sembra le bussole sono molte il dibattito probabilmente mi esplorerà tante
Una e secondo me a partire dalla mia esperienza il monitoraggio delle evoluzioni all'interno del governo locale a partire dalle giunte progressiste che formava mobile il novantatré
Quelle del novantatré perché perché un anno e mezzo fa per qualcuno due anni
Noi partivamo al Nord soprattutto da una situazione di alleanze e di schieramenti riversa più ingessata più riconducibile al lo schema difensivo dei cartelli elettorali
C'era in primissimo piano
Il bisogno serio reale di una trasformazione
Che desse visibilità ha rapporti nuovi tra eletti e partiti tra dirigenti e amministratori e partiti e questo fu intercettato un po'da tutti da destra e da sinistra
E in primissimo piano c'era la necessità di dare attuazione ha una buona legge elettorale garanzia di stabilità e di governabilità
Queste due condizioni sono due condizioni da cui oggi non si può più prescindere in realtà però precondizioni e non sostanza di un vero progetto politico
I programmi molte diverse le cose che diceva la compagna parlando della Sicilia nella mia esperienza al nord e in Liguria in sostanza nel novantatré i segni interni di reali distinzione non erano mica tanti a parte appelli più o meno svolazzanti alle più insistiti al solidarismo e all'ambiente da un lato un po'più all'efficienza dall'altro
Molti frazionamenti molti candidati al ballottaggio noi e la lega in quasi tutti i Comuni e le Province del Nord
La vittoria ai progressisti per una evidente maggiore capacità di aggregazione ma anche per il nostro radicamento storico e per la credibilità delle persone
Il primo imperativo allora è stato di costruire una base democratica comune io non so se questa esperienza sia così sentita o Chiara anche nelle ed altri parti del Paese ma a noi è capitato di sentire molto che tra le macerie tra gli entusiasmi di una cosa nuova che bisognava fare e le grida di una campagna elettorale molto puntata sugli scontri tra persone
Con molta pazienza ci sembrava di dover reinventare tutto daccapo
Il rapporto tra esecutivi e assemblee elettive i rapporti tra maggioranza e minoranze i rapporti fra eletti che territorio
Anche queste nelle situazioni normali la normalità di cui ieri parlava D'Alema sarebbe una precondizione
Ma a fronte di quei problemi nuovi che l'applicazione per la prima volta che su base locale di un sistema maggioritario quei problemi che questa applicazione poneva è diventata urgenza di statuto fondativo nelle relazioni politiche
Ed era necessario è stato necessario convenire che molti sono gli strappi da fare a sinistra ma non solo
Alle culture dell'egemonia perché nessuno si consideri titolare di una condizione privilegiata anche se ha vinto anche se è forte o sottratto comunque all'accettazione dell'alterità e della diversità
La convergenza sui metodi e sulle regole l'apertura all'esterno
Creano nella vita di un organismo democratico una tensione positiva che porta davvero a scompaginare l'asfissia degli schieramenti precostituiti e così è stato
E però il dibattito vero la nuova di composizione delle forze politiche ha coinciso con la discussione conseguente alla legge finanziaria novantaquattro
Perché lì si è usciti dalle secche di una contrapposizione ormai isterie tra nuovo vecchio ricerca di identità conseguenti alla caduta dell'ideologia del dente
Quote significative di condivisioni politica ha determinato convergenze con i gruppi del centro ai quali noi oggi siamo in grado di allargare la maggioranza e questo anche se mi pare fondamentalmente interpretabile come la consapevolezza ma acquisita sul campo
Che non esistono meccanismi automatici che possano garantire di Percy l'efficienza di un ente pubblico
E che il problema è certamente il risanamento ma questo comporta intervento sulle entrate e sulle uscite altrimenti significa arraffare dove si può e che non è possibile citare grossolanamente l'Europa e nastri
Come faceva il documento di programmazione economico finanziaria del governo Berlusconi per invocare i freni al disavanzo pubblico perché la cosa è più complicata i freni vanno certamente posti
Ma non significa no automaticamente limiti a qualsiasi forma di spesa sociale se questa è sostenuta non erogando
Ma dando ad alcuni togliendo ad altri certamente oggi ma a chi eccome non è cosa indifferente e che la correzioni del sistema pensionistico va sicuramente fatta ma va fatta anche quella del sistema delle tariffe e dei preti e dell'evasione fiscale
E che le a riduzioni del costo delle spese di personale nella pubblica amministrazione
O porta al conflitto drammatico tra cittadini utenti e cittadini lavoratori o si accompagna a politiche mirate all'innovazione e alla qualificazione delle risorse umane
Senza sfuggire al confronto con le parti sociali
Insomma la differenza nel considerare le conseguenze di un governo di destra sulla finanza locale a quel punto è passata
Tra chi riteneva possibile il risanamento del debito pubblico senza modificare i vincoli e chi lo pensava legato alla necessità di investire per migliorare la qualità della vita essendo questo il suo obiettivo strategico si può davvero aumentare la produttività spremendo solo se non si ingrandisce contestualmente il mercato
E allora la nei servizi pubblici non diventa piuttosto il problema di come creare un terziario funzionante pubblico o privato che sia domani diverso è diverso da quelle che ciascuno di noi si era posto prima
Allo stesso modo a formula ha funzionato come assi di riorientamento
La costruzione non astratta di un'ipotesi di conciliazione tra ambiente e lavoro
A Genova significa do per recuperare un enorme bisogno di qualità della vita prendendo atto della fine delle partecipazioni statali e del modello incentrato sul polo industriale capire e facilitare la transizione
Cogliere le opportunità del passaggio significa tra l'altro mettere in discussione molte verità storiche
Abbandonare Monopoli culturali non ultimo quello secondo cui l'ambiente dei verdi e la difesa dell'occupazione della sinistra e accettare anche sacrifici
Una strategia di conversione concreta che affronti il passaggio da strutture produttive etero dirette commesso erano quelle legati alla partecipazioni statali a un mercato del lavoro frammentato deve tener conto di tantissime cose e tutte queste cose la promozione di alleanze la riconversione del patrimonio tecnologico il ruolo della formazione non si possono fare solo con delle formule si possono fare in una logica di Processo nel quale le comunità locali e ritrovi non nuovo senso di appartenenza e ne riconoscono la convenienza ed è ed è per questo che abbiamo bisogno di federalismo come stamattina tante volte è stato invocato e non solo in nome dell'autonomia e certamente non per erigere steccati
Ma perché ci vogliono poteri strumenti risorse flessibilità per promuovere occasioni di Investimenti articolati superiorità condivise formazione continua come ponte tra scuola e lavoro e infrastrutture di sviluppo da far nascere confidenza ardenti privata i bagni pubblici e nasce da qui
L'esigenza di sicurezza e fiducia e diventa giustamente una parola chiave
E così si giustifica l'esigenza della riforma della forma stato che però contenga anche i piano di modernizzazione della pubblica amministrazione
Ecco noi abbiamo lavorato su tutte queste cose in questi anni riaggregare nido abbiamo colto con grande interesse le proposte di prova di il suo impegno la necessità di promuovere una nuova etica pubblica in verità prestando pochissima attenzione alla questione relativa alle dimensioni degli alberi e dei cespugli non che questo non sia un problema ma spettante bussole locali sono orientate a risolverlo
Non pare proprio lecito andare a cercare la stella polare da un'altra parte
Grazie Marta Vincenzi ora la parola Rodolfo Zich rettore del Politecnico di Torino
Vi è una grande esigenza di impegno politico nella società civile alla quale bisogno offrire un approdo culturale
E necessario finalizzare questo impegno verso obiettivi progetti chiari condivisi e praticabili se si vuole vincere la sfida dello sviluppo Inoue quadro di compatibilità e di riforma del sistema socio economico
Vorrei cogliere l'opportunità che mi è stata data di questo ringrazio il PDS
Per porre alcune questioni di rilievo che riguardano il tema della formazione della ricerca non solo perché me ne sono occupato lungo come rettore del Politecnico rime come docente
Il tema della formazione e della ricerca e cruciale per due ragioni
Da un lato esso appare come uno snodo sul quale si giocano in buona misura le prospettive di crescita culturale e di occupazione qualificata dei giovani e sul quale gli Stati competono nel mercato dei prodotti e dei servizi più innovativi
Dall'altro lato il tema è rilevante per la sua trasversalità perché consente di individuare obiettivi in grado di coinvolgere uno schieramento ampio e di praticare una politica delle alleanze che può a sua volta generare convergenze di carattere più generale sociali e generazionali
L'area della formazione della ricerca e di tale complessità forza evolutiva impatto sulla società da costituire un'enorme opportunità del rinnovamento e di qualificazione
Costituisce terreno su cui si misurano le attese dei giovani
E devono trovare speranze motivazioni nella prospettiva di partecipare all'attività economica e di trarre benefici dalla società in cui vivono
è indispensabile assicurare i nostri giovani le stesse opportunità di crescita culturale di formazione Offerte nei paesi e maggiore sviluppo
Abbiamo oggi la necessità di consigliare gli obiettivi di riforma sociale lavoro come fattore di sviluppo di integrazione pari opportunità
Con le esigenze dell'economia competizione internazionale e adeguamento delle professionalità creazione di posti di lavoro
Tramite una politica nazionale compatibile proponibile come il quadro internazionale
La spinta all'internazionalizzazione promuove processi di crescita delle dimensioni di impresa attraverso un'intensa attività di trasformazioni acquisizioni da alleanze che comportano crescente utilizzo di professionalità di alto livello
In funzione di tali esigenze il sistema formativo italiano deve assumere una dimensione europea sul piano dell'organizzazione e della qualità della formazione della ricerca
Sullo sfondo c'è l'esigenza non solo al nostro Paese in tutta l'Europa come distrazioni per il Giappone
Di promuovere un processo di crescita globale della formazione superiore secondo politiche che colleghino strettamente le scelte in campo formativo le strategie di sviluppo l'obiettivo dei livelli di occupazione socialmente proponibili
C'è la necessità di considerare la formazione superiore nel suo complesso e promuovere mera crescita in una continuità di schemi formativi che vanno da quelle immediata professionalità a quelli tipici dell'Università intese ad assicurare assieme alla professionalizzazione un impianto culturali donne o conferire capacità autonomo di rinnovamento delle conoscenze
Quanto alla ricerca il processo evolutivo in atto ne ipotizza il ruolo Enea cresce la domanda per ogni tipologia Como oneri crescenti e sempre più difficili da sostenere entro gli attuali livelli di finanziamento nazionale comunitario
In questo contesto l'università deve crescere e può farlo a costi accettabili
L'università può crescere apporti socialmente accettabili se non ripiega sull'esistente ma sviluppo una strategia di differenziazione sull'offerta didattica e diventa attore impegnato nel mercato dalla formazione con una ricchezza di schemi che per ora non è accolta a pieno né dagli operatori né dei decisori politici
Lo sviluppo del Paese e la sua indispensabile apertura confronto internazionale oggi tende ad essere ostacolato da limitazioni di ordine amministrativo che occorre eliminare proprio nello spirito del del relazione di D'Alema quando pone come questione di fondo la necessità di un nuovo modello di organizzazione che è stato
Bisogna contemperare l'esigenza di contenere riqualificare la spesa pubblica con il perseguimento di una convinta politica di modernizzazione e potenziamento dei settori vitali per lo sviluppo a partire dalla formazione
Il sistema formativo italiano potrà svolgere una funzione essenziale nello sviluppo nel ripristino della competitività dei livelli di occupazione socialmente proponibili ma lo farà unicamente se sarà fortemente indirizzato a farlo
Affinché l'opera di adeguamento del nostro sistema agli standard europei via risultati soddisfacenti non è sufficiente anche se necessario accrescere i fondi pubblici occorre procedere ad una politica di redistribuzione delle risorse a favore di quelle azioni che consentono le trasformazioni necessarie al processo di europeizzazione rompendo ogni resistenza nei suoi confronti
Negli anni scorsi abbiamo spesso ripetuto che uno schema moderno praticabile quindi proponibile per il governo dell'università e della ricerca
Si basa sull'interconnessione i tre punti essenziali autonomia politiche di distribuzione delle risorse pubbliche valutazione dei risultati ottenuti
Una corretta impostazione degli ambiti di autonomia da lasciare sin d'ora teme presuppone un'idea chiara su quali sono i compiti dello Stato il fatto di istruzione universitaria di ricerca scientifica
Di fronte al nuovo contesto è necessaria una revisione dal ruolo del ministero
Occorre in tal senso una riforma del morto e ne riduca i compiti di mera gestione
Ed esalti quelli di indirizzo e di monitoraggio del sistema nel suo complesso
Il ministero deve avere la capacità di progettare scenari per le decisioni politiche relativamente all'istituzione delle risorse e all'attuazione di tali decisioni
Un sistema di valutazione dei risultati e delle strutture e la leva fondamentale perché l'autonomia sia gestita nell'interesse del Paese come stimolo la gestione innovativa dei programmi di sviluppo delle azioni di miglioramento delle strutture didattiche e delle imprese scientifiche intraprese dai singoli atenei
Altro nodo fondamentale che va affrontato e rapporto con il pubblico impiego
La sfida sull'innovazione oggi non si gioca solo sull'accumulazione costante delle conoscenze e delle competenze ma soprattutto sulla rapidità nei processi di cambiamento
L'università seppure accreditata di una particolare autonomia peraltro in buona misura inespressa e parte del pubblico impiego della caduta di immagine di questo in buona misura colpita anch'essa un assetto organizzativo pubblico che non sia in grado di reggere la sfida dell'innovazione rappresenta un elemento di forte debolezza nella risposta può essere una privatizzazione selvaggia
Appare del tutto evidente l'urgenza di adeguare la struttura pubblica ad una maggiore flessibilità ad un innalzamento del livello di qualità
In termini di esperienza personale a partire dalla legge centosessantotto dello ottantanove che è seguito il ministero dell'Università e della ricerca scientifica e tecnologica
Abbiamo come Atene ho perseguito una politica convinta tesa a valorizzare gli spazi di autonomia aperti dal buco un testo legislativo abbiamo imboccato con convinzione la strada all'autonomia anche perché intendevamo intendiamo lavorare per affermare la dignità degli operatori dell'istituzione del suo complesso di vita ed efficace che devono essere recuperati anche nel resto del pubblico impiego ma che sono irrinunciabili e fondamentali in università che voglia assolvere compiutamente i propri compiti istituzionale
Non penso che l'Università posso aspettare che il Pubblico impiego nel suo insieme tra nuove normative decreti regolamenti nuove leggi finanziarie evolva recuperando efficienza immagini dignità
Allora è necessario che l'autonomia universitaria costituisca per l'università uno stato speciale all'interno del pubblico impiego con riconoscimento esplicito della potenzialità da parte degli statuti degli atenei individuare in termini complementare rispetto alla legge normative calibrate sulla specificità al fine di rendere effettivamente possibile indirizzare l'azione amministrativa secondo principi di efficienza ed essiccata
Dell'attuale normativa i tempi per definire nuovi profili formativi sono inaccettabili rispetto alla rapidità di evoluzione della domanda
L'università deve poter attivare con procedure snelle nuovi curricula sia per rispondere alle sollecitazioni del sistema socio economico sia per cogliere appieno le opportunità di collaborazione in ambito europeo
Il cammino iniziato con tanta determinazione nell'ottantanove dal ministero Ruberti e ben lungi dall'essere completato
Tuttavia pure in un periodo di restrizioni finanziarie e con le difficoltà derivanti da un'insufficiente consapevolezza nelle comunità accademica dei cambiamenti intercorsi delle prospettive
Alcune cose sono state fatte almeno in alcune realtà ed alcune cose si stanno
Inoltre una maggiore responsabilizzazione dell'uso delle risorse indotte dalla budgetizzazione del rapporto atenei ministero sta promuovendo una crescente partecipazione se pur con molte contraddizioni ai vari livelli decisionali
Il processo di trasformazione e più incisiva rapito di quanto anche gli stessi addetti abbiano consapevolezza le leve del cambiamento aprono importanti opportunità
Il lavoro programmatico di questi mesi è svolto in ambito di Aurora che ha trovato a Bologna la sua sintesi nell'approvazione del documento di Ragone
Individua con chiarezza le azioni era rilanciare l'economia reinventare i percorsi della formazione in particolare nella fascia tra i quindici e ventidue anni dove fortissimo nostro ritardo in Europa
Investire sui giovani
Realizzare un'effettiva azione pubblica per la ricerca e l'innovazione
Abbiamo nei confronti della formazione della ricerca è una grande responsabilità
Che è strettamente connessa alla sfida per lo sviluppo e l'occupazione e che anzi nella parte più rilevante la condizione perché si possa reggere la competizione internazionale
Riconoscersi in un disegno politico riformatore avviato partecipazione significa indirizzare il cambiamento rispondere agli enormi problemi del nostro tempo
Sapendo esprimere una capacità di governo solida e continuativa che offra soprattutto ai giovani la possibilità di inventare costruire vivere positivamente il futuro grazie
Ringrazio Rodolfo Zich
Vorrei richiamare la vostra attenzione
Che il brusio accoppiato all'auto e di questa sala rende pressoché impossibili a moltissimi delegati e invitati di seguire il dibattito quindi vi prego di rimanere vostri posti chi non ha intenzione di seguire allontanarsi e consentire però a coloro che vogliono seguire il dibattito di poterlo fare con calma grazie
Ha ora la parola Famiano Crucianelli dei Comunisti unitari lo invitò a parlare con piacere
Ma care compagne è cari compagni
Noi abbiamo posto non da oggi la necessità di ricostruire un tessuto unitario forte tra le diverse culture e diversi soggetti della sinistra
E se su questo altare abbiamo sacrificato la nostra stessa appartenenza Rifondazione Comunista
Se siamo giunti a spezzare un vincolo di disciplina quando abbiamo votato la fiducia al governo Dini
Voi come sapete quanto questo sia decisivo in una organizzazione comunista
Lo abbiamo fatto perché siamo assolutamente convinti delle implicazioni strategiche decisive e questa scelta unitaria a per il futuro del nostro Paese
L'unità a sinistra delle sue diverse storie e culture
è il passaggio obbligato se si vuole dare una risposta solida e profonda ai problemi che la crisi durante questi ultimi dieci anni ha prodotto in Italia e non solo in Italia
In secondo luogo è una condizione essenziale non solo per andare all'incontro con le forze democratiche del centro senza subirne i ricatti
Ma anche e soprattutto per mobilitare l'insieme del popolo di sinistra oggi per vincere le elezioni e domani per dare una base solida non precaria al governo e alla coalizione democratica
Ora la proposta che qui è stata avanzata nella relazione un patto federativo per elezioni è una costituente per una futura federazione può essere il percorso giusto se si sfugge a due errori e a una condizione politica
Noi abbiamo due sponde da evitare
Il rischio di ripetere un'esperienza già fatta quella di tavoli trattative permanenti e risorse fra partiti e partitini
Una sorta di guerra dei Balcani entro un ceto politico inteso fondamentalmente a tutelare se stessi se così fosse evidente e tale progetto non produrrebbe alcuna suggestione non mobilita erede quella straordinaria Energia diffusa chi è il vero fertilizzante per un progetto ambizioso
La seconda sponda da evitare accuratamente è la tentazione pure possibile di definire un processo chiuso una sorta di scorciatoia per un improvvisato partito unico
Con l'intento esplicito di semplificare risolvere burocraticamente le diversità che vi sono nel campo massa della sinistra
Ora se riusciamo a non incagliarsi su questi due argini
Noi possiamo mettere mano a un grande problema che la sinistra continua a trascinarsi dietro
Un grande problema che ha due facce ambedue essenziali
In primo luogo la necessità vitale di mettere in comunicazione di collegare permanentemente di fare interagire strati sociali Soggetti bisogni culture
E diversamente come la storia e l'esperienza quotidiana ci insegna nella loro unilateralità finiscono per distorcere le stesse verità parziali di cui sono portatori
La seconda potenzialità che può accompagnare che è propria di un processo federativo
E rivoluziona mento della stessa forma partito ovvero la possibilità di superare tanto l'antico centralismo burocratico dei partiti quanto l'attuale tendenza plebiscitaria che non risparmia nessuno
Ma dicevo all'inizio che vi è una condizione politica essenziale perché il processo federativo abbia un senso e un futuro diverso
Ovvero il suo impianto la sua vocazione culturale politica e programmatica debbono essere chiaramente a sinistra
Badate non è un'ovvietà
Solo apparente
Perché vi è una tendenza una corrente forte respinge culturalmente il nome delle stesse opportunità politiche in nome del realismo e di calcoli per me illusori verso il centro come perno esclusivo della politica voglio essere molto franco e molto chiaro
Vi è un aspetto della relazione e io sento di dover sollevare
Ora a me pare diversamente da alcuni interlocutori interessati futuri alleati
Che D'Alema di fronte alla crisi dello statalismo e di fronte ad un mercato alterato dalle concentrazione del Monopoli
Non è il feticcio del mercato e dei suoi otto Matisse ma cerca una risposta più complessa entro la quale il mercato si combina con un ruolo attivo dei versi poteri pubblici
Badate io trovo singolare altamente provinciale che nel nostro Paese il dibattito debba essere dominato dall'alternativa fra liberismo monopolista e liberismo puro
Sono ormai delle rarità quelli che in Europa di fronte a vere e proprie grandi obiettivi quali la strutturalità della disoccupazione la sovversione dell'ambiente o anche il dominio dell'economia finanziaria sull'economia reale
Uniti Roma evocare liberi automatici meccanismi del mercato
Non solo sospesa ma lo stesso si dica
è stato costretto a promettere a mettere in campo una politica attiva del lavoro
Tutto questo
Io metto un vuoto troppo spesso nella discussione a sinistra e anche nell'introduzione di D'Alema che non è sociologico ma è politico e rilevante
Vi è una sorta di dissolvenza del mondo del lavoro dei lavoratori delle classi più disagiati dei loro problemi delle soluzioni non astratte le generiche che bisogna mettere in campo
è giusto polemizzare con Rifondazione comunista il suo ostruzionismo i più di noi per polemizzare nel dibattito interno a Rifondazione contro la linea distruttiva del compromesso governo sindacati
Siamo stati indicati al pubblico disprezzo delle masse però cari compagni e Onno un grande problema il quarantadue per cento dei lavoratori ha votato contro l'accordo
è vero o no e dentro quel voto si è concentrato un grande legittimo disagio facciale
Vi è una verità indiscutibile
In questi ultimi quindici anni vi è stata una possente ristrutturazione dentro le fabbriche con aumenti straordinari di produttività
Si è avviato con Amato Ciampi allo stesso Dini una politica di risanamento del debito pubblico bene sia i prezzi della ristrutturazione sia il punto del risanamento è stato a carico dei lavoratori
E ancora oggi di fronte al momento del prodotto interno lordo del quattro per cento non abbiamo alcun vantaggio sul versante dell'occupazione e continua perdita del potere d'acquisto dei salari
è assolutamente evidente
Le uno dei tratti caratterizzanti nostre io mi apro della stessa coalizione sia proprio quello di porre fine a questa iniqua ridistribuzione del reddito e al pari tempo
Si dica altrettanto chiaramente dell'occupazione e la stessa soluzione del debito pubblico non possono essere solo delle variabili dipendenti dei tassi di interesse
Ieri D'Alema ricordava l'opera meritoria della lega di noi tutti nella crisi del governo Berlusconi è sicuramente vero
Ma noi dobbiamo ricordare per ragioni politiche non solo e quella crisi in Parlamento alla sua radice profonda in quel milione e mezzo di persone che manifestare una Roma
Ora quello è un patrimonio umano politico decisivo non solo per vincere le elezioni ma per vincere domani la sfida del governo contro la destra
E questo diviene ancor più vero se noi osserviamo le novità che stanno maturando a destra e che singolarmente vengono sistematicamente ignorati
Sul documento di programmazione economica sulle privatizzazioni sulla riforma delle pensioni che è una lacerazione verticale nel Polo
Non solo una distinzione di voti ma una rottura clamorosa nei comportamenti parlamentari mi riferisco agli ostruzionismi parlamentari di Alleanza Nazionale sia sulle privatizzazioni come sulle concessioni
Qualcosa a destra sta in cui bando che non è la semplice gestione capitalizzazione della classica rivolte protesta è qualcosa di più complesso che sarebbe importante e porvi una particolare attenzione
Cari compagni mi sono permesso di avanzare un ragionamento senza impicci venti sulle questioni che sono al centro di questo dibattito congressuale
Per elementare ragione che i risultati del vostro dibattito riguardano direttamente voi noi tutta la sinistra il destino del nostro Paese
Ma anche perché in questi nostri tempi in gioco qualcosa di ancor più decisivo
Ieri in quest'aula parlava il sindaco di tutela
Ed era la rappresentazione vivente delle angosce della sofferenza dei grandi rischi della nostra epoca
Ed ha parlato nella quasi totale disinteresse di qui il mercato dell'informazione ossessivamente concentrato intorno ai protagonisti della nostra politica nazionale
Com'è evidente non era responsabilità né dei fotografi né decine operatori né dei giornalisti il problema è più di fondo e che rischiano di scomparire le ragioni vere le passioni autentica profondità morale della politica
Vedete se noi abbiamo per le prime in tempi lontani sollevato la questione morale
Se abbiamo attraversato praticamente indenni lei era di Tangentopoli se abbiamo potuto sostenere ieri come oggi quei magistrati che si sono battuti contro l'inquinamento del sistema
Questo è stato possibile perché la politica per noi ha sempre abitato nei piani alti dei valori dei sentimenti e della ragione
E forse è questa l'eredità migliore della nostra storia è un prezioso capitale del futuro democratico e per la nostra civiltà grazie e buon lavoro
Ringraziamo Famiano Crucianelli per il suo contributo
Ricordo che in sala è vietato fumare quindi vi prego di non farlo Anna Maria dedicò atti inaspettata al palco al lato sinistro dalla presidenza ora la parola l'amico Carlo Ripa di mediana portavoce della Federazione dei Verdi
L'altro ieri
Ho ricevuto questo messaggio di D'Alema
Sono profondamente turbato e commosso per la tragica scomparsa viale ex Banca
La scelta terribile misteriosa
Inquietante di togliersi la vita
Da parte di un uomo che è stato un protagonista intelligente appassionato come all'ex
Ci colpisce
E ci interroga anche
Sul senso della nostra vita e del nostro impegno
Queste parole
Che ho riportato a Valeria ai fratelli di all'ex
Ai verdi Italianieuropei e a tutti i suoi tantissimi amici
Sono ancora più vere
E rappresentano
Le stesse domande
Che ci stiamo ponendo in questi giorni
Le riflessioni sulla politica
Dopo
Le
Pensioni delle speranze
Dopo Tangentopoli
La politica sembra essersi ridotta ah improvvisazione schermaglia tatticismo
E la politica così
è veramente una insopportabile routing
Sorvolo
Che vi sia una mancanza di Progetto
Un venir meno di una visione per il futuro
E proprio questa visione
Profeti
Si debba
Pragmatica
Che all'ex la ha cercato te proposto fino alle sue ultime ore
Non è morto un un utopista ma è morto un artefice di progetti politici concreti
Per questo
In verità
Senza presunzione con molta umiltà
La dimensione a cui vogliono spendere interni
Non
O non solo lo specialismo di settore ambientale ma
O anche e soprattutto
Una visione del mondo
Dei rapporti tra i popoli
Con le nostre proposte di Eco pacifismo
Nei rapporti fra le persone
Tra le persone e il mondo circostante e i suoi equilibri
Questa in definitiva
La nostra originalità
Quella che pretendeva da noi all'ex
E che alla ex voleva sperava che fosse riconosciuta ai movimenti verdi in Italia e in Europa
Non dunque calcoli
Piccini
Da piccolo cespuglio
Che sembra essere invece
L'analisi Tigra e banale
Di alcuni commentatori
Questi erano ad esempio le ultime battaglie verdi
Che all'ex interpretava
Arrivando trovato sulla sedia
Un documento della Sinistra giovanile del PDS dedicato all'esperienza di Tuzla ecco sì quei tentativi quel dialogo cercato tra i colpi di mortaio
In Bosnia
Ecco sì la battaglia partita in assoluta minoranza nel Parlamento europeo per fermare la direttiva sulle Dio tecnologie che avrebbe spalancato
In nome degli interessi dei grandi gruppi farmaceutici
Le mani al manipolazioni sulla vita
Russi
Il lavoro di preparazione per la sera
Del quattordici luglio per la festa della Bastiglia in piazza Farnese dove saremo tutti insieme
Per protestare R. spingere in modo lieto
Ma pugnace
Il tentativo di riaprire
Il nucleare militare
Avviato il responsabilmente
Con gli otto esperimenti nucleari militari in Polinesia
Dal presidente Jacques Chirac
Dunque all'ex come non un utopista invecchiato
Ma un artefice di progetti politici concreti
Vedete
In queste ore
Tutto il sistema dell'informazione politico corre dietro
Lo psicodramma
Di Bossi
Si distanzia da Petrini Petrini contrapposto a Gnutti
Non si toglie la politicità dell'esperienza di vita e di lotta viale ex langue
Quella vicenda R. legata alle pagine della cronaca pagina quattordici quindici sedici
Così vedete
Non si
Cambia pagina si voltano solo e si sfogliano le pagine dei quotidiani
Il verde
Apprezza hanno la relazione di Massimo D'Alema
Lei dove in particolare
Sì insiste
Sulla necessità di non demonizzare l'avversario
Anche i Verdi la pensano così
E la pensiamo così proprio perché siamo e siamo stati rigidi
Su alcuni passaggi su alcuni principi
Eravamo contrari all'incarico
Di Presidente del Consiglio a Silvio Berlusconi non perché negassimo l'evidenza dei fatti i risultati elettorali ma perché intravede vanno quel conflitto insanabile di interessi che ha tormentato e tormenta la società italiana
Dopo un anno ormai
Sì
Certo
Noi vogliamo un Paese un'Italia normale
Ho proviamo questa speranza per questo ha proposto malissimo
Pensiamo che vi si possa arrivare solo con un forte cambiamento
Proprio perché i due schieramenti
Si devono reciprocamente legittimare occorre che emergano chiarissime le grandi diversità
Vediamo per esempio sulla questione
Internazionale nucleare
Noi
Siamo molto critici
Venanzio allora quel tizio iniziò il silenzio
Del governo di Lamberto Dini
O a fronte del di una decisione umido al prevalere solitario
Del presidente francese ho assunto apre un buco dubbi più nel corso della presidenza di turno della Francia dell'Unione Europea
Chiediamo per l'Italia resta valorizza h
Tre poi o hanno posto ovvio il convento e la questione
Lo ha fatto l'Austria lo ha fatto l'Olanda lo ha fatto
La Svezia
E poi
Lo hanno illustrato efficacemente
H formalmente
La Danimarca la Spagna e la Grecia
Il silenzio il tal giorno ci riferisce
E lo consideriamo inaccettabile
Vedete
Su cosa potremmo contare
Se
Vado all'estero
Si trovasse
A guidare di nuovo il l'Italia
Su questo punto Fini
è d'accordo poi gli esperimenti nucleari come ha spiegato
E
Forza Italia
Al Parlamento di Strasburgo ha stabilito un accordo politico e organizzativo con i gollisti di Chirac quale autonomia quale ruolo quale voce dell'Italia potrebbero costoro esprime
I Verdi dunque non saranno assolutamente l'anima litigiosa della quali Tione dei democratici
Basso l'annuncio perché una mobilitazione Banin proprio perché è un bel questioni non violenta Cirilli
Per le libertà sociali Bermejo porci
Dunque
Della collezione ebrei democratici
Non solo le due grandi
Cioè ambientalista ecologista libertaria
Penso che sia anche interesse
Della nuova Federazione della sinistra
A cui vanno
I nostri sentimenti affettuosi ai nostri auguri di lavoro
Signora però proprio l'approvazione quello sinistro per questa dimensione nostra sia un cromosoma visibili
Dopo
Le pensioni
Si profila la fine del governo tecnico
Ma
Per il futuro
Noi pensiamo che non bastino
Le buone parole
Dello amnistia politica se non sono appoggio al problema delle proprio il Regolamento sono purtroppo il più delle volte sprovviste del sull'acqua
Noi pensiamo
Che per l'antitrust per la par condicio
Per le garanzie costituzionali si debba puntare a dei risultati
Immodificabile non a degli auspici
Noi dal resto
Pensiamo
Che la proposta avanzata del presidenzialismo
Non sia convincente corro
Se mi date ancora due minuti di attenzione
Su questo spiegare
Noi pensiamo piuttosto gravi sia uno sforzo
Non lasciare cadere o metterà le prova le intenzioni e questo spazio sia rappresentato dà la possibilità di lavorare sulla base dell'esperienza tedesca all'ipotesi
Di una introduzione nel nostro sistema
Della l'esperienza della figura del cancelliere eletto come in Germania all'inizio di legislatura dai due rami del Parlamento insostituibile con un voto che elegga un altro cancelliere col potere di nominare e sostituire i ministri è in grado di garantire governabilità e stabilità dell'esecutivo per la durata della legislatura la proposta di cancelliere comporta modifiche costituzionali limitate poiché non stravolge la natura parlamentare della Repubblica
A cui i verdi si sentono
Fortemente legato e consente di evitare il rischio di una doppia maggioranza una in Parlamento e una diversa che elegge il presidente il presidenzialismo con l'elezione diretta del capo dello Stato anche del Presidente del Consiglio richiede una riscrittura ampia della nostra Costituzione
Non realizzabile in questo Parlamento
E con le procedure dell'articolo centotrentotto della Costituzione
L'elezione di retta comporta il rischio di maggioranza e di verze del premier e del Parlamento e contiene
Non poche insidie
Per una democrazia in una difficile fase di transizione come quella italiana insidie di plebiscitarie Isma'antidemocratica
Le destre di Berlusconi e di Fini alzano la bandiera del presidenzialismo per ragioni che noi riteniamo propagandistica è con l'intento di scardinare la repubblica parlamentare e la nostra Costituzione
I verdi
A questo proposito non condividono l'entusiasmo di Mario Segni per questa proposta
Insieme proposta rischiosa e non praticabile con l'attuale Parlamento il paragone che è stato indicato con l'elezione diretta dei sindaci supersindaci non sta in piedi si tratta in quel caso di amministratori non di legislatori l'ambito territoriale limitato e consente un rapporto diretto con i cittadini
Il sistema in quel caso è sostanzialmente proporzionale con premio di maggioranza ecco qual è il nostro punto di vista del tutto esplicito
E fra
Voi
Ascolterete Silvio Berlusconi
Che io considero
Persona dotata di charme anche simpatico un vero incantatore di serpenti
Ma da diversità sono grandi le diversità devono rimanere grandi
Con questo saluto vi ringrazio per la vostra attenzione
Grazie cambiarli Carmine
Grazie
Di di carta Sina mister anche inizi Cutter secca posti è stata investita da né pronta anche con anche anche grazie ai Castelli resterà anche dal proprio cliente no ancora hanja nega ogni sì si è chiusa Carmine che rappresenta signor Raponi sine politica degli ordini del giorno e dopo menti
Ha ora l'apparato Praga per Rosario
Se dovessi dare un tema per questo congresso tematico care compagne e compagni lo indicherà i corsi
Le istituzioni e le regole e aggiungerei finalmente
Penso infatti che sia venuto il momento nel quale non è più possibile né conveniente nel saggio continuare a credere o fingere di credere che i problemi della crisi italiana possono essere affrontati e risolti secondo la logica
Della politica Dabo con la politica tutto
Al fondo di tutto la politica
Cioè i movimenti delle forze i rapporti di forza
Che pure sono importanti
Ma quando una crisi nazionale e potrei aggiungere internazionale giunge a investire lo Stato il suo funzionamento
Le sue istituzioni
E addirittura la concezione la giustificazione stessa dello Stato allora la politica non può evitare di compiere le sue scelte esattamente a proposito di regole ed istituzioni
Tanto per fare un esempio
Che ci riguarda direttamente
Sono convinto che il Partito Democratico che la sinistra trovi la forza e la vitalità che oggi sperimentiamo e verifichiamo
Forse vitalità non solo per se stesso ma per tutto l'ampio campo delle forze democratiche e per gli svolgimenti della stessa crisi nazionale sono convinto dicevo che trovi questa forza e vitalità nelle motivazioni nei fondamenti che hanno indotto è determinato la sua nascita motivazioni e fondamenti che riguardano non solo i caratteri gli obiettivi di ruolo come si dice di una forza politica
Ma anche e direi soprattutto a una concezione della democrazia
Una idea della sua organizzazione
Della sua istituzionalizzazione per far fronte e dare soluzione
Democratica la crisi italiana
E in conseguenza al fondo Dip
E a una concezione della organizzazione
Della riforma dell'intero sistema politico e della politica stessa
E per parlare non Dinoi adesso ma di vicende che interessano tutto il Paese
Quanto avvenuto con le elezioni dal marzo dell'anno scorso e dopo quelle elezioni rinvia allo stesso problema le regole le istituzioni appunto
Si è parlato di falsa partenza cioè di esiti diversi da quelli appesi e auspicati
Per quell'appuntamento elettorale
è vero se falsa partenza è stata le ragioni sono di due ordini
Quelle politiche in quanto si è preteso che accordi dettati da convenienze elettorale fondarsi ad una maggioranza di governo
è la pretesa che hanno avuto gli altri il Polo delle libertà
Ho la pretesa di unire in una maggioranza di governo
Dopo le elezioni ciò che si offriva diviso agli elettori ed è stata la pretesa l'errore in cui siamo caduti noi e il centro in virtù di una legge elettorale che è quell'ancora in vigore è che non si vuol sottomettere a critiche a revisione
Che vorrei tutti i ricordi no quanto è stata deformante e deviante proprio ai fini della rappresentanza e della trasmissione effettiva sul terreno del Governo della volontà degli elettori
Dicevo che oltre a queste ragioni politiche però ci sono quelle concernenti le istituzioni e l'assetto del sistema politico spesso considero illusorio pensare e tentare di risolvere i problemi politici aggirando se non ignorando la necessità delle scelte sull'assetto delle istituzioni e sulla riforma del sistema politico spesso le difficoltà le incognite incombenti e quotidianamente riproposta era la nostra attenzione lo dimostrano nel modo più chiaro
è evidente che le incertezze e le ambiguità presenti nella situazione politica italiana
Sono immediatamente collegata alle risposte da dare alla crisi del sistema stato e alle difformità ancora presenti nelle risposte che si danno dalle diverse parti
La lega e ancora renitente a collocarsi nella logica bipolare
Sia pure come forza centrale e potenzialmente decisiva e questo è il motivo della sua incertezza e non possiamo certo vincerlo parlando d'altro
Come pure
Dell'importantissima questione del federalismo ma anche nell'ambito dei nostri alleati lo abbiamo sentito qui anche da Ripa di Meana pochi minuti fa
Le scelte strategiche non sono ancora chiare perdura un'incertezza io condivido e apprezzo la nettezza con cui D'Alema indicato nella relazione di ieri e motivato la nostra posizione strategica sul bipolarismo
Non è stato sempre così e fra noi questo è stato un tema di discussione
In realtà non abbiamo polemizzato sul ruolo la funzione del centro ma esattamente su bipolarismo cioè se il centro dovesse o meno
Permanere come terzo pollo
In un'intervista pubblicata sull'Espresso una settimana fa il compagno D'Alema
Usa una frase molto netta e forte
Per costruire il bipolarismo nel nostro Paese bisogna perseguire con molta nettezza
Al centro non credo e lo capisco che è un concetto del genere sia stato espresso un anno fa quando discutevamo con Buttiglione irrealtà dunque
Fra di noi sono sembrano discussioni ormai superate queste risolte ma non così con altri anche il Partito Popolare è importante che il Partito Popolare
Si muova nella logica del centro che sceglie ma con quale motivazione
Una non convincente motivazione io la vedo proprio nelle forze più consapevoli e vicine a noi quelle della ex sinistra democristiana Galloni ad esempio che individuano un'alleanza con noi secondo uno schema che chiamerei dal CLN
Contro una destra pericolosa poi eliminato questo pericolo
Allora si riapre una normale dialettica e quel centro diventa alternativo alla sinistra
Io credo che su queste questioni noi dobbiamo sviluppare una discussione un chiarimento non possono esserci tutti i giochi delle parti fosse lasciato nel vago
Ripeto è convincente
E convince me
Il modo come la questione è stata posta aveva respinto il relazione da lei da da D'Alema e come ne ha fatto scaturire
La proposta la scelta nostra bella responsabilità costituente dei due poli quello di centrosinistra è quello di centrodestra
Non potrei dire meglio di quanto ha fatto lui ieri questo concetto e me ne compiaccio anche perché almeno nove degli ultimi dodici mesi io per parte mia li ho trascorsi a sostenere fra le altre cose questa necessità
E ho dovuto sentirmi dire purtroppo più di una volta che questo discorso non si poteva fare con la destra italiana e che l'Italia non è l'Inghilterra
Sia ben chiaro io vedo i vizi e le aporie della destra con la quale dobbiamo fare i conti e che si esprime in questo Paese
Ma sono sempre stato convinto e sono convinto e di questo vedo un segno positivo nella relazione di D'Alema che nell'azione politica ci si deve prendere la res
Un stabilità di dire dove noi consideriamo giusto andare poi se non ci si arriva del tutto
Per indisponibilità o responsabilità altrui se ne deve prendere atto si lotta e si denuncia ma non si rinuncia in partenza quindi bene
Ebbene anche l'allarme che ha segnato D'Alema le elezioni ha detto possono coincidere con un collasso istituzionale ho usato più volte l'espressione a questa vicina della falla costituzionale
Che c'è nel nostro Paese allora è necessario eliminare o ridurre drasticamente questo rischio che le elezioni possano dice coincidere con un collasso istituzionale è questa la priorità
Questo allora noi dobbiamo volere e perseguire noi coi vetri vediamo se ci riusciremo e se è così allora e termino anche il problema del governo va collegato a questa necessità
Il governo è una variabile interna funzionale a questo obiettivo se questo è l'obiettivo che noi consideriamo essenziale in questa fase della crisi nazionale e qui un chiarimento io sento ancora è necessario anche dopo le argomentazioni della relazione di ieri
Nel senso che non è risultato almeno a me è chiaro che cosa significhi governo stabile autorevole non perché questo non sia giusto anzi è giustissimo
Ma per l'appunto qual è il criterio di stabilità e autorevolezza di un governo che noi indichiamo in questo momento
è o non è come io ritengo esattamente in funzione
Di eliminare quel rischio di collasso istituzionale che la priorità che noi indichiamo
Credo che su questo si debba essere chiari per dire appunto come ci collochiamo in questa fase della crisi nazionale e ciò comporta anche pronunciarsi nel merito della riforma certo le regole certi il federalismo ma anche ormai chiaramente
La riforma costituzionale il riassetto dei poteri e degli organi e io credo che su questo punto
L'ipotesi di un doppio turno uninominale collegato alla designazione del premier col voto debba essere un tema sul quale noi apriamo una discussione una verifica concrete e comunque anche se il sole se non si condivide questa posizione
Non è saggio nel responsabile continuare ad eludere questa questione della riforma costituzionale perché altrimenti concludiamo questo congresso tematico con un vuoto tematico su un punto essenziale della battaglia e della prospettiva del paese e neppure rinviare a dopo le elezioni questa questione mi sembra saggia ma un eccesso di tattica che può andare al tatticismo dunque istituzioni e regole anche per il processo a sinistra
Vorrei che la sistemazione finale
Che c'è nella relazione di D'Alema per quanto riguarda la svolta
Quello che abbiamo alle spalle quello che abbiamo di fronte restasse acquisita in modo definitivo per noi
La condivido mi appare giusta ed esatta
La svolta le radici le innovazioni culturali l'Internazionale socialista la nascita di qualcosa di nuovo storicamente maturo è necessario e poi la ripresa della Costituente
Non un'altra svolta
Ma la realizzazione della svolta originaria non realizzata
Sono d'accordo e posso dirlo perché l'ho detto già in passato
Non mi importa da polemica sul passato ieri cari compagni c'è stato un forte applauso di questo congresso quando il compagno D'Alema ha parlato del nuovismo e ha polemizzato
Bene sono d'accordo nel polemizzare con il nuovismo sento anch'io tutta l'importanza in questo momento della sicurezza della serietà Della metodicità il rifiuto dell'improvvisazione ma attenzione hanno scindere la sinistra dal nuovo e non lasciare il nuovo nelle mani incerto non molto adatte della destra il problema della sinistra europea in tutta Europa è quello di aver perso il contatto il controllo la capacità di elaborazione di proposta e di confronto con il nuovo termino
Termino per dire che anche per quanto riguarda noi
La nostra organizzazione io credo che abbiamo da affrontare un problema di regole è un problema di istituzioni non credo che sia utile la discussione che per esempio mi è stata riproposta anche dalla lettura massimo della recente tua Biografia
Sull'o pietismo su Golia Ardis mo'sull'azionismo di ritorno tra l'altro quest'ultima non mi sembra un'accusa
Molto grave in un periodo in cui si propugna la rivoluzione liberale ho terminato ho terminato
Non voglio polemizzare e non voglio quindi contrapporre a queste considerazioni sul passato eventuali spiriti di Ariccia non mi importa davvero
Quel che conta è trovarsi d'accordo sulle motivazioni e sui contenuti originari sulla volontà di realizzarli e di portarli a compimento qui allora chiediamoci perché non ci siamo ancora riusciti non so perché su questo dobbiamo ancora riflettere certa non è bastato pensare volere la svolta perché bisogna anche agire coerentemente importante adesso però anche per il patto federativo per la nuova formazione politica cui vogliamo dar vita siamo chiamati a dar vita entro un anno
è che noi affrontiamo il tema delle regole delle istituzioni della democraticità e responsabilità della decisione anche ai fini dell'efficienza della nostra organizzazione politica la verità e che superata la vecchia forma partito noi ancora non abbiamo risolto questo problema e oscilliamo fra il dirigismo l'Anarchia e il conformismo questo problema ed affrontare con consapevolezza modesti e pazienza ed anche su un capitolo importante per dare senso forza vitalità alla nostra battaglia democratica
Soldi
Compagne e compagni diamo inizio agli interventi di alcuni dirigenti di grandi partiti socialisti e socialdemocratici europei
Philippe Busquin anche strisce e gli oneri sono Spagna però non inizieremo questa discussione se voi non vi sedete e non fate silenzio anche perché alcuni di questi interventi saranno tradotti direttamente dalle cabine diffusi in aula e penso che se c'è rumore non potremmo ascoltarli di prego dunque di sedervi vedo troppi compagni in piedi
Ho detto interventi perché la presidenza del Congresso a trasformata in questo modo la prevista tavola rotonda una ricerca in corso in tutta la sinistra europea qui da noi in Francia come dire altro spara in Inghilterra dove il il per fare un esempio il labour abolito l'articolo quattro e modificato il rapporto con le Trade Unions in altri partiti una ricerca sui modi di essere della sinistra e sulle forze da rappresentare in società strutturalmente mutate e anche sulle nuove sfide comuni a tutti della disoccupazione strutturale della società dell'informazione
Dell'allargamento ma anche dell'approfondimento dell'Unione Europea di un nuovo rapporto tra nazionalità e sovranazionalità qui ci sono alcuni protagonisti di questa ricerca noi li ringraziamo vivamente
Tra essi doveva esserci anche Achille Occhetto che ha dato un contributo fondamentale non solo alla sinistra italiana come ha ricordato D'Alema nella relazione ma quella europea
Che con la fondazione del PDS ha visto risolversi un nodo storico politico rilevante
Quello dell'esistenza e il più grande originale Partito comunista d'Occidente del suo rapporto con la sinistra europea socialista e socialdemocratico
Possiamo dire come ha detto ieri il compagno Moro qua presidente dell'Internazionale socialista
Che alla sinistra europea abbiamo portato e portiamo un contributo impegnato e originale
Anche in questo congresso discutiamo dalla Federazione alla carovana come si diceva qualche tempo fa proposte politiche avanzate da Occhetto e tuttavia Occhetto ha deciso di non partecipare con un atto di dissenso politico questo per noi è un problema
E io credo che spetti a noi al partito che lui ha fondato di creare le condizioni perché possa contribuire allo sviluppo del lavoro che ha iniziato
Prima di dare la parola Busquin dirò semplicemente che egli è un dirigente che lavora intensamente
Per rilanciare l'immagine dei socialisti in Belgio dopo una crisi seria e lo fa con successo visti i risultati delle ultime elezioni regionali la parola a Philippe Busquin
Cerca ma fare
Cari compagni
Vi ringrazio vanno per avermi invitato
Effettive vi ringrazio Massimo trenta elementi avete avuto perché l'idea di organizzare una dibattito
Sul problema
Della sinistra in Europa
Oggi e vi ringrazio
Capirete invitato l'occasione
Anche sono infelice i gatti perché però dittatura di leggermente patrimoni ventitré punti
Da innanzitutto in primo luogo lo spazio politico dell'Europa che indispensabile e in secondo luogo il fatto che sinistra ma ovunque in Europa possa accettare in ogni Stato stimolante impossibili è sulla insomma porzioni di difensiva rispetto alla mercato unico oggi affinché improntato a libere bisogni eccessivo e infine
Interni mettersi ultimo luogo corretti tutto
Quello che penso che sia necessario necessità assoluta posti il partito socialista europeo forte Campana capace oggi Isherwood riflesso considera
In Europa
Foggia primo
Gambe
Dopo vostro rapporto avete indicato complesso quadro come scelta di fondo dai tempi azione integrazione europea
Se va male ed è normale Vizzini oggi Italia qui in Italia Italy italiana barche è stata la base dell'Europa dopo la guerra strettamente dopo
Dato che la trattato Roma è stato l'atto fondamentale dell'Unione Europea
Ma oggi questo spazio politico
Sì chi assume troppo fino lo spazio unicamente economico
E quindi sì l'Europa di oggi
E necessaria e insufficiente
Assolutamente insufficiente poiché non è abbastanza politica e sociale
Ecco perché
La sinistra
E questo è il mio secondo punto dieci flessioni
Deve oggi più che mai
Essere a la testa della lotta europea
Poi che ci troviamo nella situazione seguente
Vincoli economici il Trattato di Maastricht il situazione dell'Italia
Possono essere molto ben confrontati a quello di un piccolo paese come il Belgio ma il problema i problemi sono comunque gli stessi
Per il momento
C'è un triangolo
Uno triangolo infernali per la sinistra il triangolo del risanamento delle finanze pubbliche della politica telelavoro e del mantenimento del previdenza sociale degli approdi sociale
E il problema delle retribuzioni del finanza e inutilmente di il club della politica dei posti di lavoro non può essere gestito individualmente il paese per il Paese e qui non facciamo e se non facciamo un'unione politica più forte
Due ognuno di noi partito sinistra in ognuno dei nostri Paesi assumeremo più o meno delle politiche di vera e propria regressione sociale
Quindi ci troviamo in una situazione piuttosto comparabile
All'inizio alla nascita dei nostri
Partiti al momento cioè per rivoluzioni industriali quando cercavamo Acri contribuire a creare una forza politica partendo da rivendicazioni di lavoratori di varie regioni e cerchiamo cercavamo impedisce pensare sulle scelte politiche che i nostri Stati a quell'epoca in quel momento la scelta politica
Era basata sulle grandi decisioni politiche fatte a livello nazionale oggi invece in Europa
Qualsiasi sia l'ampiezza la grandezza di un Paese non vi sono soluzioni nazionali
Ci sono soluzioni sul piano europeo
E forse
Questo è un vantaggio notevole ma noi riteniamo che per la sinistra
Non c'è
Una grande urgenza cioè un'urgenza
Molto grande
Sul punto cioè che si ritorni al concetto federale dell'Europa e quindi
Il occorre introdurre delle politiche comincia credo
Aveva già definito sul piano europeo introdurre i negoziati tra i i i partner sociali sul piano sociale europeo
Ecco che c'è chi
E questo è il mio ultimo punto
è importante per la sinistra
Venne che ad infiltrarsi
Nell'ambito di un partito forte che il Partito Socialista europeo
Di qui il PDS è un membro attivo e che si possa a quel livello
Intervenire tutti nuovi insieme in quanto forza politica in modo tale
Che che si possa essere da una parte
Un vero e proprio scontro
Nei confronti dei perché per i diritti sociali e come quelli che egli ha
Delle pensioni della salute educazione e nel contempo
Quello che io ritengo essere una necessità essenziale per la società di domani
è un dei difensori dei valori della sinistra
Sia per quanto riguarda l'eguaglianza fra uomo e donna
O che sia nell'ambito del le ecologico scritte lo sviluppo
Sostenibile
O che sia sul principio dei diritti democratici
Fondamentali e del rispetto delle persone
Senza parlare beninteso e la politica rispetto a
Gli ex Paesi dell'Est e della del Mediterraneo
Il partito socialista europeo
Comincia a costruire quindi le sue politiche
Gazzette di sinistra
A lavoro del Parlamento europeo
Del
Ma occorre sapere che la Conferenza intergovernativa
Del novantasei
Sarà
Decisiva determinante a questo proposito
Ho diventeremo
Capace di condurre una politica sociale europea oppure
Ritorneremo
Verso un declino sociale di tutta la sinistra e che la sinistra non può accettare ecco perché vorrei terminando presso l'intervento
Salutare l'iniziativa adottata dal PDS di dare la
Parola a altri leader europei a loro congresso penso che l'Europa tutte dovrà essere democratica e quindi fra i nostri partiti dovremo con i nostri cittadini fra i nostri cieli e stabilire creare utenza elettrica noti politici sull'Europa perché l'Europa sia capita ammise che sia una politica un'Europa di e stilista che e si crede e per questo bisogna fare atti concreti e il Partito socialista del vecchio a un'istanza dirigente nel suo comitato esecutivo
A un membro del vostro partito il vostro rappresentante in Belgio e cioè perché ogni giorno
Partecipa alle nostre istanze dirigenti e credo che domani occorrerà moltiplicare questo tipo di contatti e mi scuso per non aver parlato in italiano purtroppo la mia conoscenza di questa chiunque non è abbastanza buona ma grazie molto a tutti voi e spero di avere una sinistra
Per d'Europa negli anni due mila grazie
Sì Philippe Busquin grazie
Adesso diamo la parola Heinz Fischer presidente del Parlamento spiega il vicepresidente del partito
Socialista austriaco un partito che e impegnato
Confrontarsi con insorgenza di una nuova destra con caratteri inediti e anche la loro ricerca ci interessa da vicino io vi prego compagni di stare seduti perché c'è anche qualche difficoltà di audio
Per cui per favore sedete lì età cede anche Luiss
Care compagne e cari compagni
E c'è solo il socialista austriaco autodisciplina
Europeo europea e sono orgoglioso già ambedue le cose
Sono molto lieto di poter portarvi i saluti dall'Austria per questo vostro congresso nazionale
Molte cose ci accomunano
Particolarmente il fatto
Che siamo convinti che per il futuro dell'Europa
Sia importante che sono i socialisti e socialdemocratici che caratterizzano questo futuro come loro idea
Disistima
Perché questa Europa
E tutti gli stati in Europa
Positivo
Non possono avere un futuro pacifico interessante attraente
Richiede il ticket
Senza giustizia senza libertà solitari senza solidarietà
Il PD tetti distruzione dei è senza i il valore che la socialdemocrazia ha donato all'Europa
Tutti i ciclisti hanno dispositivo
E il futuro non può essere positivo
E il turismo foliage sempre dominante l'egoismo
Nazionalismo sconveniente essendo amena e la la nazionalismo al prezzo cosicché tutti nonché la disoccupazione e la non speranza in un futuro si diffondono tendenza solidaristici e noi siamo tutti per la solidarietà e la giustizia che tendenza che avete notiamo insieme contro la disoccupazione e contro l'egoismo
Ricade casting tissutali evidenti e in queste giorni di nuovo ho letto la vecchio rarissima Faenza prossimi Monza oggettivamente soluzioni della dichiarazione fondamentale per la
In sede internazionale socialista che è stata elaborato a suo tempo da vili Brant
Sia mi i testi individuazione diritti Silvia rafforzato nella mia convenzione di sostenere i principi giusto il dieci Axis e adesso per quanto riguarda la pratica ritiene e comunale il merito lottiamo
Dichiaro su livello comunale
I risultati
Grazie
E sono stato molto contento del risultato e che voi avete ottenuti nelle ultime elezioni amministrative
Che emigrazione poi lottiamo anche sul livello nazionale
Troppo virtuoso
E quindi siamo molto interessati a vedere come le cose si svolgeranno in Italia di posizione
Vedi è anche a la posizione raggiunta del PDS ci interessa moltissimo
Mia madre listino traduttrice
E in ultimo lavoriamo anche sul livello europeo insieme
Bisogna di indicò apertamente
Immensa che soltanto sforzandoci adoperandoci insieme
Dice che si e cioè tutte le forze democratiche devono lavorare insieme per edificare l'Europa perché Anticristo interni
Su tutti
E quindi questo riguarda anche i democratici cristiani e liberali
Il sistema
Di bisonte Francesco è sottilissimo però questa Europa ha bisogno dell'impronta del tutto particolare dei socialisti vinculis Darling e anche l'imporsi della sinistra sono fondamentale di piante sociale
Nonché i valori della socialdemocrazia
è il mio lavoro dette civilissimo perché è un'Europa del thatcherismo
In Europa dove singolo viene visto solo come un fattore di coste
L'industria
è un Europa di chi è il più forte della legge del più forte
Notizie questo non può essere attraente e non può neanche durare nel tempo
Guardi insignito giuste
E quindi su davanti a questo sfondo vedo i vostri compete
Molti anni precedente
Per esempio a riuscirà a fermare un ruolo moderno e positivo della donna nella società
Sì Gigi per esempio farà fermare una nozione complessa e chiara di sicurezza
Che abbia FAS non spesi che riguarda di più della semplice sicurezza sul piano militare
Non si esce organismo sì parte questo di cui non abbiamo bisogno sono armi nucleare
Possibile o anche test nucleare malvisti Breda TP spinti dentro ciclismo
E per questo ero d'accordissimo con l'oratore che qualche minuto fa ha parlato appunto su questo punto mi spieghi tipici
Sì se dobbiamo sviluppare una cultura politica che assicura
Niente di economici che questo si ha fatto e fa sì che i problemi non vengano risolti con la forza e con la violenza celeste
Mi spiego
E per chiudere vorrei dire qualche parola per quanto riguarda l'Europa dell'Est
Nella partito socialista europeo noi condividiamo
Il punto che i Paesi ex comunisti quindi
Specifiche
Devono avere una vera e propria prospettiva
Quindi schermi
Sì e quindi non possiamo fare le cose a metà
Fisicità perché in quell'estate dell'Europa dell'Est creare suscitare delle speranze
Pezzetti
Quindi e contemporaneamente magari suscita in Occidente anche delle perplessità
Lo screening
E poi dopo non succede niente questo non ce lo possiamo permettere vissuti dobbiamo creare dei ponti che comunicano per esempio tra Vienna e Praga
Ho tra Roma e Budapest
Il venti e tra tutti coloro che pensano e non senza europeista tantissimi mobili antichi e che vogliono contribuire a questa opera di edificazione
Ai sensi di però adesso speriamo che le cose vadano avanti in Italia assegni
Convinti e ospiti che è una prospettive a sinistra si faccia forte in Italia
Sprechi a fare
In altre abbiamo dell'esperienza per quanto riguarda i governi di coalizione divisi sugli sappiamo che può funzionare mi disse precisa
E sappiamo che funziona meglio soprattutto
Sì
Sì sì che intensificare su questo piano la collaborazione
Per vivere appunto il momento e in cui non soltanto la Svezia e la Finlandia e l'Austria
E la Danimarca sta soluzione socialisti dice il ministro esiti altre star hanno un Presidente del Consiglio socialdemocratico socialista ma anche in Italia c'è tendeva è logoro dei tutto cuore è tanto è cosa
Grazie grazie ad anche viscere grazie per il suo augurio adesso darò la parola Lionel agli onere Jospin protagonista di una tenace e straordinaria
Rimonta dei socialisti e della sinistra in Francia tanto più interessante per noi perché realizzata con un programma chiaro e distinto nettamente da quello della destra
Coraggioso su punti controversi e difficili
Come quello della riduzione dell'orario di lavoro adesso
Si prepara a proporre ai socialisti francesi un nuovo partito come lui ha detto e dunque affronta temi e problemi simili ai nostri la parola aliene Jospin
Grazie
Care compagne cari compagni
Cari amici
Sono felice ed onorato di essere stato invitato a parlare al vostro congresso nazionale
La mia ammirazione è la mia passione per la cultura italiana
Il sentimento di amicizia che da sempre mi lega Alitalia e dal suo popolo
I legami crescenti fra il Partito socialista francese e il PDS prendono la mia presenza a cui un Verro che accedere
Non ho dimenticato
Che il venti tre aprire e il sette maggio data delle elezioni amministrative italiane e delle elezioni presidenziali francesi abbiamo dimostrato in un dei saggio Politi concorra dominato dalla destra
Che è la ricostituzione dal potenziale politico del sinistra italiana e della sinistra francese erra già come incerta
In contesti politici insieme vicini e diversi
I nostri due partiti sono impegnati inutili di nudi movimento Dini
Di Rifondazione
Questo movimento ed ai voi molto profondo
Perché è partito da una riflessione sull'esperienza del comunismo e dello stalinismo ormai esorbita
In horror vacui e di conduce a un cumbia mento voti Matteo Ricci se storica
Il movimento
E meno sostanziale per noi Sossi allestiti francesi ma e ne Sassari o perché non siamo uccidi indenni dalla nostra esperienza di quattordici anni di potere esperienza che non si era mai verificata prima per la sinistra francese
Abbiamo in comune gli stessi obiettivi
Re di fine ree la nostra identità politica poiché molti nostre riferimenti politici ideologici sono cambiati e lavorare un progetto ti governo realistico operativo ma al tempo stesso capace di ridare equilibrio alle nostre esso si è stato socialmente e culturalmente danneggiate
Ritrovare al tempo stesso un legame solido con una parte degli strati popolari attirati dai messaggi semplicistici ai populisti e dell'estrema destra
Per seguire il rinnovamento e lo sviluppo tra i nostri due movimenti politici parte essi fare al costruzione e io raggruppamenti di sinistra e disse entro sinistra che sono capaci di rappresentare una nel Terna attiva e di esercitare il potere in modo durato tutto questo si deve fare nel quadro di un movimento socialista auro Peo
Che si sia diversificato e voi ne siete un esempio rafforzato ma che essi interrotti GA
Sulla adattabilità del suo modello il modello Orso sì al democratico
Alla nuova epoca e che e composto da partiti che tutti stentano a definire la strada che li porti al governo e il il loro l'oggetto Tissot sia essa
A questo o interverrà interrogativo
Su noi stessi si aggiunge l'impiego reattivo sul loro Pasteur Sass questo dubbio questa esitazione che sembra afferrarne l'unione europea riguarda i non si tutto i problemi che essa deve affrontare
Il dibattito istituzionale dell'anno mille novecentonovantasei il salto nella moneta unica lì inserti utenze dell'hard Armento o dell'Unione Europea
Il problema perché ci Vibrio fra nord e il sud nello spazio europeo
La difficoltà di lavorare una politica estera e di difesa comune come cruda mente testimonia la nostra impotenza nei riguardi della Bosnia
Infine e soprattutto la crisi di questo modello storico auguro Peo fatto di efficienza economica e di giustizia Sozzi ha queste difficoltà Bigard danno anche i protagonisti
La fine del mondato doti giaggiolo che Pier dieci anni è stato un eccezionale presidente della Commissione europea
La nuova spinta Rossetti Ca'del governo britannico
Incertezza sulla futura politica del nuovo presidente francese l'età un dazio ogni attribuite alla nuova Germania
La Poli rate la Polygram la folla Risatti Orbetello forse politica italiane Tare dizionari mente horror veri sui problemi interni del vostro Paese
Tutto questo pone il problema di sapere sì ci sarà nell'Unione a un rock Beha una volontà politica sufficiente ed un disegno storico abbastanza fermo
Due grandi interrogativi io ritengo ci si pongano
Eh sì rinnova riuniscono la politica interna e quella est estera
Il futuro del la delle nostre Sossi età e l'avvenire nostro movimento internazionale
Primo
La urlo qua no Lou roba non è votata al liberissimo
Noi tutti accettiamo la superiorità del mercato rispetto all'attribuzione amministrativa delle risorse e degli impegni e dei servizi
E quel la del libero scambio rispetto al protesta protezionismo
Ma noi non lo non accettammo il fonti ornamento anarchico della economia mondiale ed in particolare dei mercati finanziari e monetari internazionali
Vogliamo
Ricreare delle discipline
Non vogliamo ridurre l'Unione europea ad una Simplicio zona di libero scambio
Doppia molto dunque darle un contenuto ad una un milione Auro Beha che difenda i suoi impegni arresti e affermi la sua presenza sulla Senna mondiale affronti con decisioni e problemi della disoccupazione disoccupazione e dell'esclusione
Dia forza alle sue politiche comuni era i consiglieri l'efficienza economica e la giustizia Sozzi Ale
So punto
Europa non significa dimenticare la nazione
Non so se questi problemi siamo sentiti con uguale intensità in Italia e in Francia
Le nostre unità nazionali ci sono create in momenti storici molto diversi e io rapporti fra Stato esosi età non sono gli stessi lei due Paesi
Ma
In un'epoca in cui la mondializzazione conduce all'uniformità
In cui ci sono sgretolato tele solidarietà di classe
L'internazionalizzazione dell'economia e la consultazione auro Pee a pone al tempo stesso un problema di identità particolarmente sensibile negli strati popolari un problema di democrazia perché la democrazia figli affermata nel quadro nazionale ed è un problema tipo terre nel momento in cui mostri popoli hanno l'impressione che le istituzioni democratiche e lo Stato nazionale non abbiano più un trompe-l'solo sulle evoluzioni economiche esso assiali
E lasci indotti Luís il re la comunità dei Testini che ogni popolo va presa unta
Dobbiamo dunque
Chiarire i legami fra gli stati e l'unione europea dimostrata re che la costruzione Auro Beha significa un non mente dopodiché forzati identità e di speranze dentro spesso essa a parare oggi Comuna minaccia è una perdita di sostanza
Bisogna affermare l'esistenza di un modello Oro Peo specialmente in una di non sia un e culturale e di Mons trarre la capacità del Porro Paddy pensare appositamente su Wind destini del mondo
Sui tutti questi problemi
Che ho trattato troppo schematicamente abbiamo bisogno
Per esperienza per vitalità nel creatività per la ricreazione originale del partito democratico della sinistra della sinistra italiana
è un po'per questo e sono venuto qui
Saluto fraternamente Massimo D'Alema e tutti e voi giudizi auguro buona fortuna al vostro congresso ed al vostro partito grazie
Classico pugno nello schema
Grazie tante ai nostri compagni ospiti che hanno arricchito nostro congresso e dato a tutti voi l'idea della intensa sforzo di elaborazione che è in corso nella sinistra europea e del grande lavoro di collaborazione proficuo che possiamo avere con ognuno di questi partiti adesso darò la parola Giorgio Napolitano poi seguiranno Gerardo Bianco Valdo Spini e Mario segni e chiuderemo allora interventi vi prego come sempre di stare seduti
Di fare silenzio e di ascoltare questi interventi che dobbiamo fare questa mattina perché i lavori del congresso sono molto intensi la parola a Giorgio Napolitano
Ho ascoltato
Ho ascoltato con grande attenzione come tutti voi
Interventi
Degli amici dei compagni di scherno Fischer Jospin ci hanno dato un contributo sobrio
Parlando cedere loro esperienze
Dei valori e delle prospettive del socialismo europeo della sinistra europea e su ciò vorrò dire più avanti qualcosa
Non ci hanno posto
Domande imbarazzanti sull'Italia
Ma è un fatto
E i socialisti e i democratici europei
Si interrogano sul futuro
Sul prossimo futuro della democrazia italiana
Per quel che ciò significa anche sotto il profilo del ruolo dell'Italia
E la politica europea e internazionale si interno no
Con ansietà e il noi dobbiamo loro una risposta
Le forme clamorose che ha assunto in Italia con le elezioni del novantaquattro la crisi della politica
Sono apparse per altri paesi europei un precedente inquietante
E ci si chiede se l'Italia potrà uscire da questa crisi
E dalla connessa crisi istituzionale
Dobbiamo sapere
Che il dubbio l'incertezza sulle posizioni e sulla capacità di contributo per il nostro Paese rispetto alla costruzione dell'Unione europea a cominciare dal prossimo semestre di presidenza italiana
E rispetto a un'effettiva politica estera e di sicurezza comune
Questo dubbio questa incertezza
Già stanno pesando negativamente sugli equilibri europei
Occorre essere diciamo particolarmente consapevoli come forze di sinistra e come coalizione di sinistra e spenderci su questi temi
Più di quanto mi si permetta di dirlo anche a Prodi e Veltroni più di quanto non si stia facendo
Occorre sviluppare e valorizzare una tradizione europeisti che hai una visione mondiale di cui in Italia la destra e priva
Ma solitaria si potrà contare in Europa io credo che anche se non ce lo hanno detto
Lo pensano i nostri amici socialisti europei
Sull'Italia si potrà contare in Europa solo quando si sia delineato un assestamento su basi rinnovate
Del sistema politico istituzionale a conclusione di un processo di transizione di riforma avviato nel novantadue novantatré nel pieno di una crisi convulsiva ma bruscamente bloccato dopo le elezioni del novantaquattro la questione il rischio non credo di indulgere a un eccessivo pessimismo e non credo che D'Alema abbia detto qualcosa di molto diverso
La questione il rischio di cui dobbiamo quindi saper raccogliere tutta la gravità si chiama impotenza a riformare
Impotenza riformare intanto le istituzioni e la macchina amministrativa dovunque lo Stato del che militaria
Ha bisogno più di qualsiasi altro Paese democratico europeo per quanto in questo momento anche in Francia ci si ponga qualche problema
Di riforma istituzionale
Molto importante non vorrei che ci fossero dubbi in proposito perché penso e il compiere oggi scelte coraggiose decise e Cerea proposte dalla tribuna D'Alema per un cambiamento di clima e di rapporti sul piano politico
Per il superamento di contrapposizioni totali e di demonizzazione i licei reciproche che hanno fatto della competizione in Italia un caso singolare rispetto alla norma dell'Europa democratica questo significa diventare un Paese normale poi forse i nostri invitati si sono stupiti che già così rapidamente rispetto a queste demonizzazione di reciproche si sia prodotto un evento di una partecipazione dei massimi rappresentanti di tutte le forze politiche a questo congresso
Ma chiaramente ciò non basta
E anche le garanzie minime
Di cui si discute in questi giorni le regole nuove che si impongono in campi come quello della tutela del pluralismo nella radiotelevisione le opportune revisioni della legge elettorale tutti i temi sui quali peraltro persistono pesanti resistenze e reticenze debbono collocarsi in un contesto più ampio e organico di riforma istituzionale
Riforma in senso federalista dell'assetto statuale e su questo la relazione è stata assai metta riforma sia dell'esecutivo sia del Parlamento ben oltre la questione dell'elezione diretta del primo ministro
Sia dell'esecutivo sia del Parlamento per garantire stabilità ed efficacia di decisioni al primo reale che ha cresciuto potere di indirizzo e di controllo al secondo
Infine il rafforzamento del riforma dell'intero sistema di garanzie nel nuovo contesto maggioritario vedete la necessità di una simile riforma è stata riconosciuta e ha formato oggetto di proposte già da oltre dieci hanno ci si è andati vicini col Progetto definito dalla commissione bicamerale nel gennaio novantaquattro
Progetto però poi largamente ignorato e sostanzialmente accantonato ed è molto difficile non ce lo nascondiamo recuperare il tempo perduto evitare che questa legislatura si concluda sotto questo profilo con un nulla di fatto
L'impotenza riformare e il vicolo cieco in cui si rischia di essere stretti fra tentazioni e tentativi che hanno caratterizzato la destra uscita vincente dalle elezioni del novantaquattro di stravolgimento di fatto degli assetti costituzionali e di affermazione distorta prevarica Doria del principio maggioritario e dall'altro lato diciamolo pure
Riflessi difensori flussi difensivi
Timidezze e incertezze se non arroccamenti nello schieramento di centrosinistra
Per evitare questo rischio è indispensabile fare quello che da tutte le parti non sia affatto fin dall'inizio di questa legislatura tenere distinte il binario del confronto e dello scontro tra linee alternative di governo e il binario del dialogo e della ricerca di intese per la riforma delle istituzioni e terrecotte delle regole del giuoco
E questo un banco di prova decisivo per tutti
Un banco di prova della responsabilità democratica nazionale di ciascuno il centrosinistra deve mostrarsi convinto di questa necessità la sinistra in particolare se vuole essere una sinistra autenticamente riformista
Deve avere per sue bandiere il riformismo istituzionale insieme con quel riformismo sociale con quelle politiche di sviluppo nella solidarietà e nella giustizia che dovranno essere oggetto
In altra sede occasione se no in questo congresso di verifica e di dibattito e che dovranno dare l'impronta a un comune programma di governo e vengo per concludere alle questioni più specifiche
Relative alla sinistra europea
E al Partito democratico della sinistra con i maggiori partiti del socialismo europeo ci conosciamo da molto tempo
Quando nel marzo del mille novecentonovanta
Al diciannovesimo congresso del PC si decise di dar vita a una nuova formazione politica di sinistra si decise nello stesso tempo di chiederne l'ammissione all'Internazionale socialista
Ma già prima della svolta
Da cui sarebbe nato il PDS
E cioè proprio all'inizio di novembre del mille novecentottantanove in un lungo incontro per me indimenticabile compì liberando si era concretamente parlato del nostro cammino verso l'Internazionale socialista
D'Alema ha ragione sottolineare che la svolta promossa da Occhetto segno ma nascita di qualcosa di nuovo
Questo vuole essere sempre più è diventato il PDS che tuttavia non nacque dal nulla
E anche nel rapporto con socialismo democratico poter giovarsi del patrimonio di esperienze di prestigio accumulato dal pc attraverso una faticosa evoluzione in revisione culminata negli anni ottanta
Culminato a nello strappo dall'Unione Sovietica e dal movimento comunista nel dialogo di Enrico Berlinguer con le grandi figure vibranti palme di Krajicek si dividerà
Nella
Nella tessitura isteria e relazioni con i partiti socialisti e socialdemocratici europei per citare un nostro
Importante ospite di questa mattina
Fu nel marzo del mille novecentottantadue che gli oneri sospetti
Guido in qualità di segretario
Una delegazione del Partito socialista francese in impegnativi colloqui a Parigi con una delegazione diretta da Berlinguer
Peraltro divenne indispensabile
Per i temi il PDS andare oltre i limiti e ambiguità che avevano ancora inciso sui rapporti del PC
Con il socialismo democratico divenne per il PDS indispensabile collocarsi decisamente Symbol prima nascere come qualcosa di nuovo
Nell'area dell'Internazionale socialista ieri D'Alema ha fatto in Congresso affermazioni in equivoche su questa collocazione sull'arco di forze internazionali e sull'ispirazione ideale in cui il PDS si riconosce
Proprio in questo senso io ritengo deve compiersi pienamente coerentemente la svolta da cui trasse origine il PDS vada per talmente contestata ogni residua influenza di atteggiamenti di presunzione e politica
O di sufficienza e provincialismo intellettuale
Tendenti a svalutare la storia del movimento socialista laburista socialdemocratico
O a decretarne di rimediabile declino e perdita di vitalità soltanto insieme con quelle forze partecipando a una comune ricerca innovativa il PDS potrà contribuire al superamento delle difficoltà gravi della sinistra di certo non nascoste esci negli interventi che a vite appena ascoltato solo così si può sollecitare uno sviluppo nuovo un nuovo orizzonte strategico della sinistra come tornato a insistere in un bell'articolo pochi giorni fa Giorgio Ruffolo un nuovo orizzonte strategico
Dinanzi agli straordinari cambiamenti strutturali tecnologici sociali del nostro tempo all'acuirsi di problemi globali di disuguaglianze drammatiche di disuguaglianze drammatiche sul Fabiano mondiale le radici e le ragioni sempre vive della sinistra di ispirazione socialista si sono manifestate già dossier ricordato in un pur contraddittorio contesto europeo con lo straordinario rilancio del partito laburista inglese o col magnifico sussulto della campagna presidenziale di Jospin in Francia
W operare perché un segno forte di vitalità e di rilancio venga egualmente dà vita ed esso può venire
Purché il PDS questo mi pare sia stato lo spirito della relazione di D'Alema
Purché il PDS non conti solo su se stesso per la crescita di una sinistra rinnovato
Purché si riesca a garantire un più ricco e unitario apporto di sinistra a quell'ampia e credibile coalizione di centro sinistra che vogliamo presentare alla sfida per il governo del Paese
Di qui la proposta di un patto federativo che vedo essere molto controversa
Ma anche l'idea di una più profonda Penn maturata convergenza di valide esperienze storiche di preziose risorse culturali di forze ancora separate e di energie potenziali
In una formazione politica non riducibile al PDS per quanto e sono già sia così diverso dal pc occorrerà lavorarci seriamente
Discuterne nel modo più aperto e traendone tutte le conseguenze nel PDS impegnarsi con tutti i gruppi rappresentativi della più genuina tradizione socialista italiana
In un'opera di chiarificazione e di recupero sul piano storico e culturale e in uno sforzo di moderna
Elaborazione riformista
Vedete
è sorprendente che qualcuno si chieda di accaduto qualche giorno fa su un importante quotidiano
Se una simile formazione
Possa nascere per partenogenesi dal P DS e sorprendente fa sorridere se si pensa che nel mille novecento ottantadue
Norberto Bobbio si chiedeva semplici fosse già diventato un partito socialista allora il PC non rispose
E quella speranza di Bobbio risultò prematura ma che oggi
Neppure un partito come il PDS da anni membro a pieno titolo dell'Internazionale socialista possa diventare parte promotrice essenziale
Di un più ritmico e conseguente partito socialdemocratico mi pare francamente assurdo e risibile si deve andare avanti senza impacci su questa strada con convinzione e compassione
Grazie e compagni prima di dare la parola
Agli ospiti i rappresentanti di importanti partiti italiani devo avvertirvi che oggi pomeriggio la seduta riprenderà alle ore quindici precise sin dal primissimo pomeriggio nel corso di tutta la seduta sono previsti gli interventi numerosi rappresentanti dei partiti Fausto Bertinotti Pierre Carniti Silvio Berlusconi Gianfranco s'Gian Franco Schietroma Enrico Boselli Franco Passuello
Comunico anche che i primi iscritti a parlare oggi pomeriggio sono i compagni Gianni Farina
Alberta De Simone Giulio Calvisi Lionello Cosentino adesso do la parola Gerardo Bianco segretario dei Popolari di ricordo che noi siamo stati accolti molto bene al loro congresso e ritengo che vogliamo fare altrettanto
Non non cumulate tutti insieme di ventisette applausi che abbiamo tributato al al collega D'Alema
Signora
Signor presidente cari delegati caro Segretario
Io penso che voi abbiate corso
Come ricordava Amico Colajanni un serio rischio
Quello di perdere il vostro segretario perché i Popolari lo volevano rapire ma poi le cose sono andate come sono andate ciascuno è rimasto al proprio posto proprio per costruire insieme ai il futuro di questo Paese
Io vi porto il saluto dei popolari italiani del Partito Popolare Italiano nel nostro recente congresso abbiamo imboccato senza equivoci la strada di una coalizione di centrosinistra vorrei chiarire
Vorrei essere brevissimo ma consentitemi di dire per intero alcuni pulmini vi ringrazio vorrei chiarire che c'è innanzitutto un no alla testa per ragioni che ho cercato di spiegare per motivi profondi che attengono alla natura stessa della storia politica dei democratici dei cattolici democratici italiani
Ma vorrei dire che la scelta di centrosinistra non nasce dal no alla destra nasce da un sì da una consapevolezza dall'idea che nella situazione attuale del nostro Paese e delle democrazie occidentali c'è la necessità di mettere insieme delle forze che siano in grado di affrontare la crisi profonda
Io mi permetto solo di fare l'osservazione la crisi del nostro Paese non è solo una crisi di rapporto con una destra che ha praticamente alimentato la cultura soltanto dello spettacolo della fiaba
Di quella tendenza alla spettacolarizzazione che è di per se stesso un timbro della dance
La crisi del nostro Paese al di là del giusto
Della giusta esigenza chiare per dir così attraversato tutta la relazione di D'Alema di portare ad un livello di corretto rapporto di la coalizione di centrosinistra con la coalizione da destra non va dimenticata che la crisi della democrazia italiana come delle democrazie occidentali e molto più profonda attiene stessa attiene alla perdita stessa dei fondamenti di criteri di fondo che non consentono oggi ai cittadini di ritrovare un senso del perché ritrovarsi all'interno delle democrazie contemporanee
Credo che partiti
Che provengono da forti tradizioni popolari come appunto la tradizione del vostro partito è quella gloriosa della storia del popolarismo non possono ignorare questi aspetti che sono profonde
è ha detto D'Alema un'alleanza inedita
E questo deve essere tenuto presente
Questa alleanza inedita comporta indubbiamente alcuni elementi fondanti per poterla costruire positivamente una chiarezza sui programmi una individuazione esatta di quelli che sono i punti di approdo delle collaborazioni per dare risposte di giustizia e di equità e di libertà al nostro Paese
Sono esigenze che impongono anche coerenza delle alleanze
Non possiamo immaginare di creare un'alleanza di governo che non abbiamo proprio interno una forte coesione una capacità appunto di mantenere in coerenza il progetto politico che noi vogliamo portare avanti dobbiamo coltivare l'Ulivo ognuno porterà la propria competenza l'olivo è una pianta dei climi temperati e mi pare che ieri di moderazione per filo di una parola noi cara se ne ce n'è stata in abbondanza nella relazione di D'Alema parlo della parola mitezza questo clima vogliamo creare ciascuno per la propria parte
Portando dentro per intero il senso delle proprie tradizioni io ritengo che il nostro ruolo eh e permane
Secondo la nostra storia un ruolo di partito di centro
Io vi confesso lo dico con molta franchezza rispetto ai timori che sono diffusi di diventare il cespuglio di io non ho complessi di inferiorità
Non temo diventare cespuglio perché sento forte la tradizione che noi rappresentiamo le temo
Ne temo di trovarmi con partner spero che anche voi lo saremo che siano sleali nel loro rapporto non temo le gambe in testa non quindi non temiamo di passare neppure quando sarà necessario
Sotto la Quercia ma l'Ulivo ha bisogno di essere in campo aperto non può stare sottoponeste o alberi ha bisogno di sole per maturare noi porteremo la nostra parte
Una alleanza inedita che ha radici e noi credo che possiamo essere una delle grandi radici di questo forte albero della tradizione e delle piantagioni mediterranea
Vorrei dire un'ultima cosa
Che riprende un concetto iniziale abbiamo bisogno di valori per costruire una democrazia solida io ho visto che voi avete messo nel vostro congresso una immagine simbolo che è molto bella
Quella dei due bambini so che avete anche con pudore coperto però alcune cose e credo che la innocenza invece poteva essere dispiegata largamente non ho problemi di questo genere ma
Quello che quello che invece penso debba essere concluso lo dico dal mio punto di vista anche per le scelte che dobbiamo operare e quei bambini anche perché ne abbiamo tanti gli orfani non possano essere su io immagino un uomo è una donna che mettano la mano sulla testa di questi bambini insieme possiamo costruire un avvenire per il Paese
Ringraziamo Verardo bianco adesso
Adesso diamo la parola al compagno Valdo Spini leader della Federazione laburista
Care compagne e cari compagni
Innanzitutto direi che Gerardo Bianco sta vivendo una seconda giovinezza si vede che l'alleanza fra popolari e socialisti fa bene
E in secondo luogo vorrei comunicarvi una via mio sentimento
è la prima volta che io prendo la parola in un vostro congresso per portarvi un saluto forse meglio per fare un intervento e anche questo forse è segno dei tempi prima non vi era stato mai possibile
Ebbene
Io porto un saluto compie un intervento a nome di una forza nuova che nata per unire e non per dividere la federazione laburista
Ma mi sia permesso di dire che forse faccio questo saluto e questo intervento anche a nome di un'area più ampia e più vasta
Cioè di quella di tutti coloro che in questi anni hanno combattuto serie battaglie democratiche
Nell'aria e nel partito socialista e che cercano oggi un luogo di aggregazione e di riferimento per riprendere in pieno e con grande dignità queste battaglie
Battaglie credo
Che come chiedeva anche Giorgio Napolitano la storia probabilmente chiamata anche a sottolineare nuovamente
Battaglie fra le quali non ultima credo in importanza
è stata quella anche se sfortunata per la trasparenza del finanziamento dei partiti delle campagne elettorali per una moralizzazione che le forze politiche devono compiere S prima che arrivasse invece Tangentopoli e l'azione giudiziaria
Ebbene noi sappiamo molto bene che certamente questa vicenda verso la quale voi siete si pone l'ha fatto Massimo D'Alema e lo hanno fatto così bene gli interventi di Brusca indici o spendi Fischer sotto il segno dell'Europa
E io so che i problemi che si pongono in Italia in Europa sono così forti che bisogna parlare dell'attualità e del futuro
Però un solo ricordo storico forse me lo permetterete
Non sempre il movimento operaio italiano è stato favorevole all'Europa all'inizio non lo era
Il primo segnale di apertura e di consenso verso la costruzione europea
Venne nel mille novecentocinquantasette dall'astensione
è un uomo un grande compagno pronunciò in Parlamento sul Trattato istitutivo del mercato comune quest'uomo questo compagno era Riccardo Lombardi credo che sia giusto oggi che parliamo di Europa ricordarlo
E lo stesso Lombardi mi raccontava come quando si costituì il primo embrione di Parlamento europeo e si faceva in modo indiretto con nomine dei vari Parlamenti il partito comunista di allora fu all'inizio discriminato non fu ammessa a farne parte
Ma allora egli e gli altri socialisti scienza una strada di non partecipare nemmeno loro aspettando ed attendendo che entrambi fossero legittimati forse anche questa pagina di storia ebbene ed è giusto raccontare
Ebbene certamente voi avete posto questo congresso sotto il segno di una democrazia dell'alternanza
Questo discorso delle regole
Questo discorso del rispetto reciproco fra i contendenti politici
Ha una radice molto profonda in una democrazia dell'alternanza si sa che si può vincere
Si sa che si può fare bene e allora il nostro problema di problema che poniamo di fronte al Paese e che dobbiamo porre oggi di fronte a Berlusconi quando parlerà è che il maggioritario non può essere non deve significare sintomo di evoluzione autoritaria della vita del Paese e dobbiamo ricercare tutti insieme quei meccanismi che facciano sì che il nostro Paese possa conoscere una democrazia dell'alternanza
Conquistare la normalità ha detto D'Alema e per il nostro Paese però conquistare la normalità non è una cosa né facile né semplice è una battaglia politica
Non è normale credo per il nostro Paese avere una criminalità organizzata che fa settanta mila miliardi di fatturato non è normalità avere cinque sequestrati in mano l'anonima sequestri
Non è normalità Adele del Mezzogiorno venti ventidue per cento di disoccupati
Non è normalità quello che ci ha detto lista perché alla fine del novantaquattro i non occupati hanno superato nel nostro Paese gli occupati non è normalità la corruzione ma non è nemmeno normalità che la pena in Italia venga approvata prima del profit
Significa sanare le vecchie piaghe del nostro Paese
Questa battaglia la deve fare la coalizione di centro sinistra
Guidata da Romano Prodi a cui riconfermiamo un consenso ed un appoggio schietto e leale non saremo un cespuglio rissoso ma una corrente politica ideale e dà un contributo verso l'intera maggioranza di centro sinistra
Ma questa battaglia la deve affrontare la sinistra italiana E qui cento naturalmente io vorrei sottolineare il grande valore della scelta del vostro congresso per il socialismo internazionale ed europeo
Questa scelta c'era già naturalmente al momento dell'ingresso del PDS nell'internazionale e del Partito dei socialisti europei ma oggi mi sia permesso di sottolinearlo c'è qualcosa di più c'è la volontà contenuta nella relazione introduttiva
Di andare oltre lo stesso PDS di costruire non da soli ma insieme ad altre formazioni politiche ad ambienti sociali e culturali che hanno lo stesso riferimento ideale una nuova grande forza della sinistra italiana capace di andare ancorati urlai conquistare altri però guardi
Ebbene certamente il ruolo del socialismo europeo internazionale
è chiaro quando vediamo il ruolo che hanno giocato importanti leaders e stanno per giocare per anche Scharping del socialismo europeo in questo congresso
Ed allora per chi si al socialismo europeo si è riferito per un socialista italiano di vecchia data ci sono due possibili scelte o quella di dire siccome il PDS diventato chiaramente socialista allora io divento centrista pur di non stare mai insieme al PDS oppure vari dire sono e rimango un socialista europeo
Ed olio contributo perché sorga un partito veramente serio e importante in questa direzione
Noi
Certamente abbiamo scelto questa questa impostazione
Siamo fieri di essere stati socialisti prima della caduta del muro di Berlino ben prima che l'accusa di Berlino e siamo fieri di essere lì oggi
Ma certamente questa capacità di potere dare vita a qualcosa di nuovo dipende certamente da noi e da voi da noi vorrei sottolineare un attimo la vostra attenzione sul fatto che noi ci siamo comportati con grande dignità ci siamo presentati alle politiche dei progressisti
Ma quando alle regionali il PDS ha ritenuto di fare una sua lista come partito democratico della sinistra
Abbiamo avuto il coraggio e credo anche la giustezza politica di affrontare dove potevamo la battaglia politica da soli con un simbolo ed un nome che si riferiva al socialismo europeo
Lo abbiamo fatto proprio per dimostrare che quando si arriva e si arriverà si deve arrivare
Ad un grande appuntamento unitario non si arriva per cooptazione opera assorbimento di singoli ma si arriva per la convergenza di grandi filoni e la storia culturale ideale della nostra nazione ebbene io credo certamente che noi abbiamo quindi il problema di dare le gambe a questa federazione
Io non capisco molto o forse non ho capito bene
Il problema se la Federazione deve essere chiusa o aperta alla società civile movimenti culturali ma siamo la facciamo aperta alla società civile movimenti culturali che la facciamo a fare questa federazione è ovvio che deve essere aperta alle società civile movimenti culturali
Ma non vorrei che sotto questo aspetto in qualche modo venisse fuori il vecchio discorso di farsela da soli la federazione se si fa si fa in una pluralità di soggetti e io però penso che la Federazione debba essere in grado di non annacquare di non offuscare il valore della vostra svolta nei confronti del socialismo internazionale ed europeo
Penso che la Federazione debba riferirsi esplicitamente al socialismo europeo nell'ancoraggio trovare il modo di riferirsi nel nome nel simbolo e anche del modello di partito che viene giustamente ricercato modello federativo ampio e capace questo sì
Di aprirsi davvero alla società civile alle sue ampie ed articolate elaborazioni
Io so che nell'Internazionale socialista sta per entrare solennemente Nelson Mandela credo che anche qualche caro compagno ed amico di casa nostra non dovrebbe aver problemi a ritrovarsi anche lì con Nelson Mandela dell'Internazionale socialista di domani ebbene dico questo perché come dicevo prima l'operazione è importante anche per il suo sbocco cioè per la costruzione di un soggetto politico nuovo e quindi lo dobbiamo fare bene certo è vero il PDS è già nei sondaggi una forza che compete il primo posto a Forza Italia
Ma se noi sapremo dare una visibilità ed una concretezza
A questo concetto di nuovo soggetto del socialismo europeo in Italia sono convinto che sapremo aggregare forze elettorali e sociali della dispersa area socialista che consentiranno di fare lo scatto ed essa di gran lunga il primo partito d'Italia
Vedete c'è differenza certo con quello che avviene in Francia allora Mitterrand si avvicinò un partito così a lista che era stremato
E che era ridotto numericamente a termini molto bassi e gli disse di porterò sulla strada che li porterà ad essere il primo partito di Francia
Voi siete in condizioni diverse perché siete già forti e consistenti
Ma dovete credo proprio per questo afferrare il dato quantitativo si ma anche qualitativo che voi vi poniamo Massimo Walter voi eravate dirigenti della Federazione giovanile
Comunista quando noi eravamo dirigenti della Federazione giovanile socialista ma il compito che la nostra generazione è di andare oltre perché esperienze e di dare veramente alla sinistra italiana qualcosa di nuovo ed è più avanzato e capace di competere a livello europeo
E allora
Io credo che se queste la concezione perché non prendere noi in mano
Il tema scelto dell'apertura alle società civile ma della riforma dei partiti della loro trasparenza delle regole che devono avvenire dei partiti
Io so che se c'è una diffidenza dei cittadini rispetto al tavolo le regole e che molti cittadini pensano
Queste sono le regole che si fanno i partiti e la politica per loro e tra di loro
Allora quindi è importante che non siano solo regole della politica ma che siano anche regole per la politica perché abbiamo dimostrato in questi anni in questo periodo che senza soggetti politici senza partiti senza forze politiche la democrazia italiana è debole
Jospin si poneva tre problemi a livello europeo l'identità europea la democrazia i Poteri
Tutti e tre questi problemi vanno essere affrontati al Besta dice che nei primi del primo semestre dell'anno prossimo affronterà la verifica degli accordi di Maastricht
E sarà responsabilità italiana di guidare e di presiedere questo vertice domando a voi lo potrà fare un governo tecnico
è in grado un governo tecnico di realizzare una cosa di questo genere no ottobre-novembre dobbiamo tirare le fila o si fa un governo realmente politico oppure credo che devono essere le elezioni a dire chi deve guidare l'Italia su questa strada e su questa prospettiva
E noi dobbiamo prepararci su questo ambito e di lavoro che stiamo facendo e facciamo sia nell'Ulivo e sia perché all'interno dell'Ulivo si ricompongono le forze politiche
Attraverso anche la formazione di questa federazione io penso che sia veramente quello importante quello positivo che vada nel senso di quello che chiede la gente
La gente chiede ai partiti alle forze politiche di sapersi raggruppare di sapere convergere non solo momenti di ambiguità o su momenti di potere ma su capacità di aprirsi ed espandersi adesioni reali della nostra società
Democrazia dell'alternanza significa offrire prodotti in concorrenza
Ed ecco allora perché lo dobbiamo fare un bilancio di questi due tormentati anni quando il centro sinistra
Si è offerto in positivo pensiamo alle regionali amministrative
Dicendo quello che voleva e che cosa proponeva ha vinto quando il centrosinistra si è offerto solo in negativo come dei referendum dicendo soltanto male l'avversario non ce l'ha fatta ecco perché noi dobbiamo allora fare seguire a queste iniziative queste indicazione una serrata precisa iniziativa programmatica e sull'occupazione che si decide se la sinistra batte o meno la destra
E noi su questo problema dobbiamo dare un messaggio di speranza ed indicazione al nostro Paese bene care compagne cari compagni si è fatto tardi e qualcuno naturalmente me lo ha ricordato
Ed è giusto che sia così
Ma vorrei in conclusione rivolgervi un appello ed un invito noi abbiamo fatto la settimana scorsa un nostro congresso per dare un mandato chiaro di dibattere e di poter verificare i termini di questa federazione della sinistra
Abbiamo anche detto perché questa federazione la Sinistra democratica
Non potrebbe chiamarsi Federazione della sinistra democratica e socialista o federazione a sinistra democratica e laburista perché non potrebbe comprendere tutto l'ampio spettro delle forze italiana internazionali
Che si rivolgono in questo campo
Bene io spero e mi auguro che voi dibattere che a fondo questi temi e questa tematica
E spero e mi auguro che anche dal vostro congresso emerga un mandato chiaro e preciso per dar vita a questa nuova iniziativa politica e per darle quel respiro e quelle possibilità che ne facciano realmente un grande fatto nuovo nella politica italiana
Grazie a Valdo Spini per l'ultimo intervento per favore la parola a Mario segni leader del patto Segni
L'Ulivo è nato per dare all'Italia una politica moderna liberale
Modera
Per riprendere il cammino delle riforme interrotto nella primavera dell'anno scorso
Per conciliare le regole del mercato
Con i grandi problemi sociali d'Italia
L'occupazione il Mezzogiorno
Sono un cattolico liberale
E sono il primo a rallegrarmi e dell'invito che Massimo D'Alema ha fatto ieri alla moderazione e alla mitezza
Ma la moderazione non deve mai essere scambiata
Per arrendevolezza sui grandi principi
E noi non dobbiamo dimenticare che sull'informazione
Sul conflitto di interessi
Sul rispetto delle autonomie dei diversi organi dello Stato
Si gioca una battaglia di libertà e di democrazia
Che il centro si è unito alla sinistra proprio su questi
Sul dovere di dare all'Italia del Duemila regole che impedissero Monopoli e restrizioni alla piena libertà di espressione
Che la battaglia che abbiamo fatto assieme su questo terreno non solo è legittima mai doverosa è sacrosanta
Legittimare Berlusconi non significa legittimare le sue pretese
E se il nostro dovere riconoscere la legittimità della destra
La sua forza
La sua rappresentatività di una larga parte del Paese
E altrettanto doveroso essere inflessibili
Nel pretendere che l'informazione sia di tutti
Che le regole di tutti i Paesi europei sul pluralismo siano le nostre non vergogniamoci mai di questa battaglia ricordiamoci piuttosto che il traguardo è ancora lontana
Che sinora abbiamo tenuto poco su questo campo sono alla legge imperfetta e temporanea come la par condicio
Qualcuno e mi pare Gianfranco Fini per essere esatti
Ha scambiato questa battaglia per estremismi dicendo
è un po'curioso
Che la qualifica di estremista viene proprio da chi viene tanto lontano
Sulla strada della moderazione
Ma per una battaglia che è fatta per la libertà
Per una battaglia sui principi per una battaglia di questo genere vale la pena di prendersi questo è ben altri epiteti perché queste sacche la nostra battaglia di libertà e di democrazia
Andiamo invece con coraggio verso la strada delle riforme delle grandi riforme
La nuova Italia nasce anche e forse soprattutto dal movimento referendario
In tutte le sue fasi il movimento referendario ha sempre avuto in voi
Nel partito democratico della sinistra
Un appoggio costante
Convinto essenziale
Noi siamo gli eredi del movimento referendario
E tutti noi dell'Ulivo siamo i rappresentanti legittimi e gli eredi di quella forza non lasciamo a Fini e a Berlusconi il compito di completare quel cammino è un compito che tocca a noi
Il movimento referendario è nato dalle battaglie per l'elezione diretta del sindaco dalla battaglia chi ha dato all'Italia la riforma più avanzata che abbiamo oggi quella che ha portato uomini nuovi alla guida di centinaia di città italiane
Si tratta ora di portare quella riforma al vertice dello Stato
Non fermiamoci mediazioni confusa e pasticciata e che non ci darebbero nella governabilità nella chiarezza
ANDI
Amos rispediti al cuore del problema all'elezione diretta del capo del
Andiamoci con coraggio ma senza esitare Antimo
Nel pretendere che la grande riforma deve essere accompagnata la le garanzie di tutti i Paesi
Sul terreno del rispetto delle minoranze
Del pluralismo
Dell'informazione
Non è una famiglia grande ed eterogenee con uomini e culture diverse ha due grandi
Una derivante dalla sinistra del PDS
L'altra liberale
Con anime diverse
La
Cattolica socialista
Non spaventiamo
Ne delle diversità
Ed era la dialettica e neanche delle polemiche che ogni tanto ci sono
Possono essere una ricchezza quello che non dobbiamo mai per
E il coraggio
E il rispetto reciproco
Se li avremo sempre
Noi possiamo vincere
Grazio molto
I lavori di questa mattina sono conclusi riprenderanno alle ore quindici
I primi
Libri
Già l'onorevole Fini ha notato c'è qualche intoppo organizzativo
Sino al recente passato
La politica della sinistra verso i nostri connazionali all'estero verso l'immigrazione
è stata una grande politica
Essa ha saputo riscattare per decenni la dignità di milioni e milioni di cittadini italiani all'estero gli aiutati a riscattare la dignità essa oggi ha bisogno tuttavia di un significativo aggiornamento
Gli italiani residenti all'estero infatti non guarda non più un se non eccezionalmente ad un eventuale ritorno in patria
Bensì ad una piena ed effettiva integrazione nel Paese di residenza integrazione come diritto al multiculturalismo come diritto alla pari dignità
Come diritto a dare tutto se stessi per la crescita civile sociale e politica del Paese in cui risiedono
Per molti di loro però l'integrazione sociale economica politica nei Paesi di residenza è un obiettivo ancora lontano non raggiunto da conquistare da adottare per raggiungere per le donne inoltre i processi di integrazione in Europa nel mondo sono ancora più difficili
Più difficili da raggiungere più difficili da conquistare
Moltissimi nostri connazionali in Europa e nel mondo non godono insomma tutto loro tuttora di una pieno diritto di cittadinanza e qui apro una parentesi
Facciamo in modo che anche l'Italia
Che è sempre stata un paese di emigrazione tratti immigrati in Italia che oggi sono milioni ritratti da cittadini intendi li inserisca nel contesto sociale e politico di questo Paese per farli anch'essi protagonisti dalla trasformazione dell'Italia
Lo Stato italiano deve sostenere i processi di integrazione aiutando soprattutto i cittadini residenti all'estero più svantaggiati a vivere con serenità e con dignità
Dall'altra parte sono uomini e donne pienamente integrati
Non solo uomini e donne pienamente integrati possono costituire una risorsa vera per l'economia italiana e per il prestigio dal nostro Paese e dalla sua lingua e della sua coltura
Le problematiche sono naturalmente diverso al secondo di continente di paese in paese e qui quindi occorrono politiche differenziate audaci
Alla luce di attenti analisi della situazione in ogni Paese
Noi siamo impegnati come militanti del PDS a costruire movimenti politici che si propongono sei anche noi
Di fare leggi era Romano Prodi alla presidenza del consiglio dei ministri alle prossime elezioni politiche
Per quanto riguarda l'Europa siamo impegnati a raggruppare i cittadini democratici laici socialisti
In un progetto di governo che aiuti l'Italia a trasformarsi in un Paese ordinato civile con istituzioni adeguate alla necessità dal due mila alle necessità dell'Europa
Siamo impegnati in Europa raggruppare a informare affare partecipare
Tutti gli italiani che hanno il diritto al voto a canalizzare verso l'Italia lesto pendenze provenienti da tutta l'Europa e da tutto il mondo
Il recente convegno dall'informazione a Berlino ha dimostrato come le potenzialità alle professionalità acquisita all'estero da tanti connazionali possano essere decisivi anche nel processo di trasformazione dal nostro Paese
L'unificazione dell'Europa politica è un grande obiettivo e mi fa piacere che ieri Massimo D'Alema
Abbia aperto il congresso è dedicando all'Europa al suo processo unitario così tanta attenzione
è un processo
Prioritario a cui tutti noi pensiamo e quindi riteniamo essenziale collaborare con tutte le forze politiche europee che si pongono gli stessi obiettivi e soprattutto all'interno del parco e del Partito del socialismo europeo
Il Comet il Comitato i movimenti che sia perché stiamo costituendo
Devono Q stanno curando una maggior diffusione dell'informazione e della correttezza dall'informazione e dall'Italia e per l'Europa
Siamo impegnati a valorizzare il lavoro italiano all'estero il lavoro di tanti connazionali che si stanno facendo onore che sono protagonisti dopo lo sviluppo sociale economico dei Paesi europei
Siamo impegnati a tutelarli nei loro diritti previdenziali e pensionistici con le nostre organizzazioni sindacali e del patronato quali di Inca CGIL
Siamo impegnati a tutelare l'ira valorizzarli come lavoratori tout-court
Siamo impegnati a valorizzare il mondo dell'imprenditoria italiano il mondo dall'incontro prenditori è italiano che può essere una grande risorsa per il nostro Paese
Siamo impegnati a scambi di carattere culturali Bishop Mittal studenti TAR giovani dall'Italia e per l'Europa dall'Europa per l'Italia e per il mondo
Siamo impegnati nella battaglia per i diritti di noi chiediamo al partito un impegno forte leggo in questi giorni ho letto in questi giorni una proposta forte di legge
E di cambia di legge che impone naturalmente una revisione costituzionale
Per dare finalmente la possibilità dell'esercizio del diritto di voto agli italiani all'estero del loro diritto di voto attivo e passivo
E lei di scegliere essere eletti essere eletti non per vanità non per avere cinque posti dieci venti in Parlamento
Ma essere eletti pare portare al di in Italia in Parlamento nelle istituzioni un soffio al nuovo il soffio bella cultura europea e dalle tradizioni forte ai di quale tradizione in cui noi stiamo entrando nel processo di costruzione dell'Europa unitaria
Coperchio
Noi siamo impegnati e chiediamo al partito un impegno forte in parlamento una collaborazione forte con le poche forze progressiste democratiche
Del centro sinistra perché questa prospettiva sia vincente negli interessi dei nostri connazionali all'estero e negli interessi dall'Italia siamo impegnati a difendere i diritti dei nostri connazionali in Europa e nel mondo
Il diritto a essere eletti a eleggere sul piano amministrativo locale i nostri rappresentanti nei posti di lavoro dove noi operiamo stiamo con Salvatori produttori siamo impegnati nel processo sociale economico di questo Paese tutto ciò è in implica un grande sforzo da parte del partito uno sforzo sul piano organizzativo sul piano finanziario
Vogliamo essere anche noi una parte una piccola parte di questo partito che ha saputo opporsi con coraggio
Con decisione il problema dalla sua trasformazione del suo cambiamento e il problema dalla prospettiva dal rinnovamento dal nostro paese e del lavoro
Ha la parola
Alberta De Simone
Seguirà Giulio Calvisi si prepari Lionello Cosentino
Questo nostro congresso è un appuntamento di enorme importanza per il futuro del nostro Paese partito della sinistra dell'Italia
La relazione del segretario nazionale indica la però do
Non più una sinistra bella e inutile ma una forza nuova affidabile intelligente
Capace di rispondere al desiderio di serenità che esprime oggi il Paese e di candidarsi a governare nel risanamento morale e finanziario
Non più una sinistra divisa e dispersa in mille sigle ma una federazione unitaria rinnovata nelle idee e nei programmi che sceglie e persegue chiaramente una prospettiva la coalizione con il centro laico e cattolico
Non un patto elettorale ma un Progetto che nasce dalla condivisione di valori civili di principi di libertà dà un'idea solidale dello sviluppo economico
I nodi drammatici del Paese non sono solo di bilancio al debito pubblico si affianca la disoccupazione che nel Mezzogiorno rende davvero disperata la vita di tanti giovani e di tante famiglie
Governare la qualità delle politiche di ripresa restituire una speranza di futuro ai giovani disoccupati intervenire nel Mezzogiorno sono questioni che domandano una sinistra di governo molto è già cambiato e il Mezzogiorno ad esempio non è rappresentato più dal vecchio ceto politico ma dà i nuovi sindaci è nata una spinta che ci ha portato alla guida dei comuni e delle città popolazioni abituate all'assistenzialismo alla passività si sono rese protagoniste di una trasformazione notevole ma non tutto è risolto
Questo Periodo coincide con un disimpegno dello Stato con un abbandono ingiustificato
C'è ancora il blocco dei finanziamenti delle principali leggi dispensa le nuove amministrazioni vivono sotto il peso dei vecchi debiti e dei nuovi Tahiti e sotto un peso forse eccessivo dei controlli burocratici
L'Italia esce da una crisi morale profondissima Tangentopoli ha svelato al mondo a quale livello era arrivata la corruzione di un ceto politico
E tuttavia il nostro paese è fondato su una tradizione democratica e su una carta costituzionale esemplari
Sì è corrotta la condotta degli uomini non i concetti democratici che sono a fondamento del nostro Stato
All'indomani della vittoria della destra invece venivano con disinvoltura travolti quei concetti
Venivano corrotti i principi del rispetto reciproco dei ruoli di maggioranza e minoranza dell'equilibrio tra le parti e sostituiti da un'idea proprietaria dello Stato da una nuova regola tutto a chi vince
Queste sono le ragioni che rendono quanto mai apprezzabile l'intento del segretario D'Alema di lavorare per regole comuni per un tavolo delle regole
Il dialogo col pollo serve a preservare la civiltà democratica i diritti delle minoranze a stabilire un quadro di garanzie contro i pericoli del maggioritario
Solo in un quadro di garanzia la competizione tra la nostra coalizione e la loro sarà basata sui contenuti ma il centrosinistra deve rispondere ai bisogni di un Paese convalescente
Un Paese che vuole tuttavia guarire e salvare nello stesso tempo le ragioni e i valori che ne fanno una comunità per questo non basta un'idea dell'alleanza col centro come una necessità
Stiamo vivendo invece per la prima volta nella storia di questo nostro Paese una grandissima opportunità
Auspicata già da Berlinguer e da Moro e impedita per lungo tempo dalla guerra fredda sono per la prima volta insieme la forza straordinaria del solidarismo cattolico
La capacità e la generosità di questo nostro popolo di sinistra del movimento operaio italiano è stato educato al culto del dare e non del possedere alla lotta di liberazione all'affermazione di importantissime conquiste sociali e sindacato
Sono due grandissime forse insieme
Posso do contrapporre all'idea brutale della concorrenza tra forti l'idea di portare l'intero Paese al traguardo all'egoismo individuale una nuova frontiera democratica e solidale
La destra offre induzioni tutte giocate sul consumo di beni e comportamenti spetta al centrosinistra riaprire fortemente lo spazio della politica delineare una società solidale
Ci sono conflitti etnici e delitti in inenarrabili nell'orto di casa
Le stesse innovazioni tecnologiche anziché strumento di dominio devono essere arricchimento delle possibilità umane
Si domanda una nuova e diversa più qualificata direzione del Paese è affidata a personale politico ricco di tensione etica capace di coniugare modernità e idealità il centrosinistra potrà farlo
Potrà farlo se avrà un Annemasse avrà una forza attrattiva non se sarà semplice sommatoria di sigle
Anche le donne sono chiamate a rinnovare contenuti e politiche
Anche noi dobbiamo misurarci con il qui e l'ora la nostra politica non può ridursi ad essere la ripetizione del già detto Necci possiamo chiudere sulla difensiva soltanto perché il giardino che finora abbiamo abitato ci pare più rassicurante della campagna aperta il porto più sicuro del male
Dobbiamo anche noi varcare quel traguardo da donne destinate all'opposizione a donne che possono governare questo Paese perché hanno la capacità e le conoscenze per farlo
è un passaggio non una svendita non si tratta di deflettere dalle nostre conquiste di libertà per favorire l'accordo con le donne del centro invece si tratta di ampliare un orizzonte che è fattore di arricchimento
Dobbiamo farlo aprendo una discussione schietta tra noi e segnata da stima reciproca e rispetto intellettuale
Le donne escluse dalla polis
Hanno avuto nelle loro mani la cultura del governo delle persone hanno governato le famiglie i conflitti con i figli le tensioni tra i padri figli tra i figli e i loro amici sodo maestre di dialogo e di buon senso
Noi donne della sinistra abbiamo avuto grandi meriti abbiamo guidato e vinto fondamentali battaglie di libertà abbiamo migliorato la condizione femminile nel lavoro nella maternità
Poniamo oggi alla politica una questione di eccezionale rilevanza quella di di una diversa organizzazione del tempo dei tempi di vita dei tempi di lavoro
Alcune di noi hanno elaborato e diffuso nei centri nei collettivi il pensiero della differenza sessuale che ha aperto uno squarcio significativo sul mondo
Tutto questo patrimonio di cui andiamo orgogliose ci porta a sentirci però un po'speciale e crea qualche difficoltà
Nella relazione con le tantissime donne della vita quotidiana
Agire in un contesto ampio parlare alle donne italiane confrontarci con altre culture con le donne del centro vuol dire superare il limite della sinistra che sono anche nostri
Sappiamo che su tante questioni ci sarà una spinta in avanti su altre le posizioni resteranno diverse e distanti ma anche su queste il confronto porterà arricchimento l'autodeterminazione per esempio un principio per noi intoccabile
Lo è in quanto il principio di una nuova etica riconoscimento del soggetto donna rimozione di un'immoralità della nostra società che considerava appunto la donna oggetto non significa ciascuna faccia tutto ciò che le aggrada così quando si dice che su alcune questioni delicatissime spetta alle donne la prima e l'ultima parola si dice anche che la seconda la terza e la penultima spettano all'uomo
E che l'obiettivo rimane comunque il dialogo la crescita comune la relazione ho finito già della carta scrivemmo società umana come luogo in cui la donna titolare di diritti non cancellano quelli altrui
Donne che possono governare significa donne capaci di ricercare la sintesi di compiere il passaggio dal dire al fare lo stiamo sperimentando felicemente su un tema che ormai gli appariva impossibile quello di assicurare al Paese una buona do legge
Contro la violenza sessuale
L'emissione di un'auto non li a Siena ho finito delle donne parlamentari il coraggio di affrontare le questioni più difficili senza illudermi alcune ci hanno consentito di giungere per la prima volta a scrivere un testo unitario il cui iter legislativo procede spedito la collocazione del reato contro la persona la procedibilità a querela di parte
L'attenzione a coniugare accertamento della verità e tutela della privacy sono i punti più qualificanti di una proposta che certo non è perfetta
Ma che sta a dire che le donne possono molto sono certamente determinanti per assicurare a questa nostra Italia un governo di centrosinistra
Grazie ha ora la parola Giulio Calvisi coordinatore della sinistra giovanile credo che possiamo fare a nome di tutto il congresso un affettuoso augurio al compagno Calvisi per il nuovo importante incarico che ha assunto seguirà Lionello Cosentino si prepari Gloria Buffo
Io
Compagni condivido molto compagnie
La relazione di di D'Alema per cui non mi soffermo sulle questioni politiche che venivano sollevate dentro di approfondire solo alcune cose che riguardano il termine che anche lo slogan con cui si apre questo congresso un futuro sicuro per dell'Italia però due cose politiche le voglio dire
La prima riguarda la coalizione schema Pizzo brutalmente
A me pare che rimanga aperto il problema di far vivere in questa fase agli occhi dei cittadini delle cittadine italiane l'idea della coalizione e non tanto l'idea delle singole forze che la compongono è un problema questo non nuovo è stato già sollevato però che rimane sempre aperti
E che mi fa chiedere
E che ci dovrebbe far chiedere a tutti
Come sostanzialmente dentro questa grande prospettiva di cambiamento di riforma della politica italiana trovano spazio soggette associazioni gruppi singoli individui che si riconoscono in questa prospettiva come trovano la possibilità di contare di pensare di decidere di condizionare le scelte e su questo penso che il PDS debba svolgere un utile ruolo forza perché almeno interessi di rendite di posizione rispetto rispetto ad altri a chiamare a raccolta le grandi energie che è una prospettiva di centrosinistra di una coalizione che parla direttamente al Paese attraverso i suoi leader
Che si pone in relazione in sintonia con il corpo vivo di questa società italiane secondo problema la sinistra democratica il patto federativo e la fase costituente
Io condivido tutto
Pongo solo un problema questa prospettiva non dovrebbe servire secondo me il sole è bene chiarirsi e lo da subito ad aggregare diverse aree culturali diverse tradizioni sensibilità ma potrebbe anche servire anzi deve servire a sperimentare nuove forme di partecipazione alla politica nuove forme di coinvolgimento dei cittadini alla politica in una società che cambia che cerca una forma partito adeguata a rispondere
Ad esigenze partecipazioni diverso che questo partito non garantisce più a livello periferico e ce ne siamo accorti porsi anche nel dibattito che stiamo facendo in questi due giorni
Il tema della forma partito che in questo congresso in parte è stato rimosso perché per dedicarsi ad altri temi forse anche giustamente
Nel prossimo congresso non potrà non essere sciolto abbiamo bisogno di una seria riflessione dentro questo partito di come si organizza il partito del del due mila e evitando quanto più possibile che il prossimo grande partito della sinistra italiana ed europea sia il partito solo delle componenti ma invece sia un partito dei cittadini c'è il partito di quelle persone che in questo Paese si dichiarano genericamente di sinistra
Io penso a quei a quei ragazzi e quelle ragazze che hanno visto la politica dopo il crollo del muro di Berlino dopo la Bolognina car magari hanno preso la tessera il PDS adesso o che non sono magari iscritta al PDS che però potrebbero essere future aderente alla futura formazione politica questi lo si può offrire una proposta politica che parla solo di componenti di rispetto delle sensibilità occorre dare voce invece è contare e prevedere degli spazi di partecipazione
Solo così secondo me è possibile avviare davvero un progetto che parli che che che crei una politica una politica nuova che opera una speranza
Non con un modello di società
E D'Alema questo lo lo ha detto molto bene lo Vattolo descritto molto bene la sua relazione no con il sol dell'avvenire come si diceva in passato ma con una con sì continua tensione ideale verso anche una cosa di cui la politica non si occupa che la felicità di cittadini insomma
Una continua proiezione verso verso quelle che sono le ricchezze le potenzialità del Duemila spesso girando dei congressi insomma
Ricorreva questo termine Sinistra del Duemila ma una riflessione seria su quello che sarà il Duemila sui problemi sulle contraddizioni vale forse dovremmo iniziare a farla non limitarci all'aspetto emozionale di dei problemi che vedremo nel due mila ieri era l'Amazzonia oggi magari nucleare francese
Domani sarà qualche disastro dell'ingegneria genetica ma fare su questo un approfondimento una riflessione quali saranno le contraddizioni che questa generazione e precede magari le fa adesso
Una classe dirigente che appartiene ad una generazione ma e qui i costi e pagherà un'altra generazione che verrà dopo il problema demografico l'esaurimento delle risorse naturali la diversità delle culture la disoccupazione strutturale
Insomma su queste è possibile chiamare a raccolta le grandi energie della tecnica della scienza della della ricerca se non si darà una risposta su questo a livello europeo e anche a livello mondiale
Io penso che continuerà questa insicurezza quest'onda di insicurezza di cui parlava D'Alema nella sua relazione che deriva proprio da queste dall'incapacità della politica di dare risposte sul terreno della proiezione futura delle proprie centri spesso ci si è chiesti in passato ma perché i giovani sono lontani dalla sinistra non votano segreto anche dopo il ventisette marzo sbagliando in parte perché poi tanti giovani hanno votato i candidati dei progressisti
Perché questa parte una generazione un posto sfortunata noi saremo la generazione che pagherà le conseguenze del debito pubblico che altre che un'altra classe dirigente ha imposto e di cui adesso il Paese sta pagando i conti coste risanamento cadranno in parte su un'altra generazione rispetto a quella che sta vivendo
Rispetto a quelle che vivono che non trovano il lavoro perché il lavoro non c'è e quando lo trovano lo trovano in forme flessibili sottopagate
Non tutelate senza sindacato batte noi non siamo la generazione del posto fisso questo ce lo togliamo dalla testa noi siamo entrati tutti nell'ottica che bisogna cambiare più di una volta nella vita lavoro ma per fare per avere questa opportunità necessario avere anche un sistema di formazione che ti permetta di fare questa di fare questa cosa
Cosa che non c'è in questo Paese non c'è nessun legame fra quello che succede nel mondo del lavoro il mondo della scuola il mondo delle dell'impresa e queste ancora un Paese in cui una madre che uccide il figlio come è successo a pescare in questi giorni può dire senza essere smentita che se quel figlio l'avesse avuto avrebbe perso il posto di lavoro e questa è drammatico
In un Paese che vuole essere civile volesse democratico essere normale come diceva D'Alema ieri ribatte che queste una tendenza che sta continuando il turnover che si sta avverando nell'industria
Prevede una sostituzione sempre maggiore fra contratti a tempo indeterminato ecco con contratti a tempo determinato
Ha un contratto a tempo determinato e che vuol dire è sostanzialmente dopo che finisce tempo determinato un giovane secondo le statistiche secondo le medici mete alte tre anni per trovare lavoro per trovare un'altra occupazione e nel frattempo sta casa sta fermo non può fare altro non può sviluppare un percorso di formazione che gli permette di riqualificare se stesso e riqualificare la propria porre personalità insomma il vero rischio è che in questo Paese ci sia una generazione che conosca il lavoro in forme diverse dalla generazione che l'ha preceduta
E questa è una cosa drammatica una cosa che non ha precedenti che avrà conseguenze su quello che sarà l'assetto futuro dello stato sociale problema su cui le democrazie lo diceva anche oggi Jospin intervenendo problema su cui tutte le democrazie occidentali si devono confrontare e cioè come riformare lo Stato sociale l'altra cosa è la scuola noi abbiamo una scuola italiana che ci penalizza sostanzia dispetto ai nostri coetanei europei e i nostri coetanei europei che sono più bravi agiranno con noi nello stesso mercato perché sarà perché sarà unico è quello perché insuccesso queste cose perché succede questa cosa della scuola emblematica
Noi oggi investiamo e risorse per la scuola meno di di quanto investivano nel mille novecentosessanta la spesa sociale per la scuola è passata dal dice dal diciannove per cento al diciassette per cento questo vuol dire che una classe dirigente di questo Paese non ha pensato al futuro non ha pensato alle conseguenze e oggi non investire sulla formazione come ripete Prodi non è una cosa che riguarda soltanto il benessere generico culturale dei cittadini italiani ma è una cosa che riguarda interessi materiali di vita la capacità e la possibilità di questo paese di trovare le forme per riuscire ad affermarsi nel futuro contesto mondiale delle nazioni industrializzate
Allora qui sta la sfida della sinistra io vado e non parlo di condizione giovanile drammatica che questa una lettura vecchia probabilmente ma parlo comunque di una generazione che per la prima volta del dopoguerra
Mette nel conto la possibilità di avere meno scelte meno opportunità meno possibilità di cambiare occupazione di Tor di di trovare un futuro
Meno possibilità di usufruire del sistema di garanzie che per una generazione precedente Ouzou di quella generazione precedente ha usufruito e questo è la drammaticità della cosa questo genera ansia e incertezza sul futuro
E allora la sfida davvero può essere quella del di un futuro sicuro per l'Italia si questa può essere la sfida però non costano Sipos sto finendo non si può
Comprendere il senso di questa sfida se non si dà vitalità forza Vigone a quello che si muove oggi nel mondo giovanile italiano
Oggi ci sono giovani che già militano in questo partito anche la presenza la fisica nella sala son tanti ragazzi e ragazze iscritto alla Sinistra giovanile sono più dell'altro congresso le faccio anche i giovani questa volta sono ragazzi che si cimentano con la letteratura i giovani autori italiani dieci anni fa non c'erano questi stavano zitti c'è una generazione che stava zitta esso c'è una voglia di comunicare di parlare
Ci sono giovani che in silenzio di fronte al fallimento della comunità internazionali ieri ce lo ricordava il Sindaco di tutta la del plagio dice hanno scelto in silenzio senza gli i riflettori accesi delle tv
E quant'altro di rischiare la propria vita per portare la loro solidarietà
Ci sono giovani amministratori in sedici mila consiglieri comunali del PDS cioè sono mille duecento che sono giovani sono ragazzi e ragazze
E sanno l'inglese che sarà utilizzato il computer e sanno che cos'è il lavoro flessibile e sono mediamente secondo me più preparati anche di amministratori di generazioni precedenti
Allora questa non è una grande risorsa a disposizione della sinistra non è una cosa che la sinistra
Può coinvolgere un grande progetto di cambiamento di trasformazione
Io penso
Che la sinistra
E il PDS che oggi accetta questa sfida di rimettere in discussione stesse esto insieme agli altri possa vincere questa sfida se il PDS la sinistra
Mai saranno per i CPT agli occhi delle giovani generazioni come nuovi moderati nuovi gestori dell'esistente ma saranno gestiti invece come quelle che si battono per un Paese delle pari opportunità per un grande progetto di trasformazione tanti cittadini e tanti ragazzi e ragazze possono essere appassionati da questo progetto la forza più grandi più europea se saprà anche scaldare i cuori se saprà anche scaldare le passioni
Sì adesso si potrà aderire non solo con l'austerità della preferenza ma anche con l'entusiasmo della partecipazione
Alla parola Lionello Cosentino anche a Luís gli auguri per il nuovo incarico di vicepresidente della giunta dalla Regione Lazio seguirà Gloria buffa
Dopo un annuncio la commissione verifica dei Poteri si riunisce nella sua sede dietro il palco alle ore sedici
Ricordo che fanno parte della Commissione Maurizio Chiocchetti Giovanni Matteoli Giorgio Mele Andrea Orlando
Massimo Paolucci Anna Maria Riviello Scalvenzi Giglia Tedesco Doriana Valente dice a Perelli grazie prego consentite
Vogliamo un'Italia normale
Mi sono chiesto se questo slogan è giusto
E non nel senso di una possibile equivoco
Tra normale normalizzato che è una cosa non vera
Ma se uno slogan di questo genere può dare il senso della passione
Dell'attenzione necessaria
Per chiamare
Alla campagna la battaglia elettorale e politica quella grande parte dell'Italia
Che vogliamo con noi
Nei prossimi mesi e nella battaglia elettorale
L'incarico che ho assunto da un paio di settimane di assessore regionale qui nel Lazio la sanità mi sta rapidamente convincendo che questo slogan è giusto
Sui giornali di oggi c'è la notizia di un ragazzo colpito dall'AIDS
Che minaccia di questi minaccia di portarlo fuori dall'ospedale Spallanzani
Di rimandarlo a casa
E il dramma di questo ospedale costato centosessanta centosettanta miliardi
Pronto da molto tempo
Con duecento posti letto ed alta tecnologia destinati alla cura dei malati di AIDS
Che non si apre
Monumento al modo come hanno governato nel passato in questa regione
Ma ancora pochi giorni fa
Una signora anziana nell'ospedale di Frascati
Atteso per nove ore
Che ci fosse in tutto il Lazio un posto letto di rianimazione libero perché era necessario un intervento urgente
Dopo nove ore per disperazione ai sanitari di Frascati l'hanno messa sull'ambulanza verso Terni
Dove il posto letto c'era ma è morta
Per via il figlio mi ha chiesto perché succede questo
Perché nella capitale d'Italia e nella Regione Lazio non c'è un posto letto disponibile nella rianimazione
Vedete io comincio a capire che la normalità di cui ha parlato D'Alema ieri
Ed è riuscire finalmente a pensare un Paese più civile
Più ordinato
Dove si possa finalmente avere certezza dei propri diritti quando è in ballo la sanità la salute la casa il lavoro
E credo davvero che dobbiamo forse riuscire a fare entrare di più
I problemi
I programmi le scelte il misurarsi faticoso con lui governò
Nella nostra discussione politica generale
C'è un dato
In questa Regione nazionali oggi governiamo il Comune di Roma la regione Lazio la Provincia di Roma molte altre province moltissimi altri comuni
C'è una nuova schiera di amministratori di assessori di compagnie dei compagni che si stanno cimentando misurando in queste settimane con un compito che è difficilissimo
Perché proprio dai Comuni e dalle Regioni dipende poi la domanda diretta dei cittadini guardate ci giudicheranno fra qualche mese molto per le strategie politiche e moltissimo
Per come cambia la vita un governo onesto efficiente capace di un comune di una provincia di una regione
è una sfida di grandissima difficoltà
Ed è una sfida che per vincere occorre
Avere chiaro che abbiamo davanti due problemi molto grandi
Il primo il federalismo non può essere una cosa che si scrive nei documenti
Io chiedo che i nostri gruppi parlamentari nella discussione che si avvia sulla legge finanziaria e in generale nei comportamenti parlamentari
Tengano conto che non è possibile più a vere leggi finanziarie in cui viene stabilito tutto fin nelle virgole dei comportamenti che devono poi avere gli amministratori regionali provinciali e comunali
Lasciando a questi solo il compito o dell'ordinaria amministrazione
Ho di essere gli esecutori delle strette finanziarie che sono lasciateci libertà di scelta in rappresentanza dei cittadini che noi rappresentiamo e governiamo
Diteci che ci sono dei tagli necessari nella finanza lasciateci la possibilità di poter disporre delle risorse che abbiamo per poter selezionare scegliere ieri D'Alema diceva occorre ritornare alla politica sì occorre ritornare alla politica anche nei comuni nelle province nelle regioni l'alternativa è fatta di scelte la seconda è l'ultima considerazione che voglio fare
E che questo meccanismo elettorale delle Regioni acconsentito
Anche il formarsi di una nuova classe dirigente
Presidente della Giunta regionale Piero Badaloni vi è una squadra di assessori Giovanni omogenea
Vi è un grande entusiasmo la grande voglia di lavorare
Ecco la politica e della seconda cosa che io dico deve significare che lo spirito di questa campagna elettorale che ci ha consentito di vincere anche qui nel Lazio contro tutte le previsioni
E nel fatto che ciascuno di noi supera un po'se stesso e che questa coalizione nel Lazio molto larga e il centrosinistra ma vi partecipa a pieno titolo anche Rifondazione comunista
Questa coalizione deve essere qualcosa di più di una somma di partiti grandi o piccoli questa coalizione può e deve essere davvero l'idea di una voglia di modificare di una svolta vera nei modi di governare
Credo che dobbiamo decidere tutti che conta un po'di meno l'ammissibilità di ciascuno di noi e conta un po'di più la capacità di rispondere ai problemi da questo punto di vista il mio auspicio
E che l'alleanza che noi proponiamo al paese per il governo dei prossimi anni per l'Italia dei prossimi anni sia davvero una cosa nuova
Una capacità di scendere in campo di nuove energie politiche intellettuali e umane e sociali da questo punto di vista la federazione non è secondo me soltanto una techne tentativo di costruire un'alleanza tra forze politiche diverse ma cerca di rispondere a un bisogno che io sento molto forte con le persone che incontro con la gente che incontro un nuovo modo di fare politica qui nell'Italia di oggi
Allora ha la parola
Gloria Buffo della segreteria nazionale del partito democratico della sinistra dopo di lei parlerà il primo degli ospiti di questa sera Fausto Bertinotti
è giusto che la sinistra anche nel nostro Paese si candidi a governare ma la vera domanda se vogliamo parlare davvero alleanze i bisogni di questo paese è un'altra
Perché cosa la sinistra vuole governare cosa porta in dote e dove trae la sua legittimità
Se noi non lo diremo a chiare lettere se gli italiani non ci identifichi Aranno con un cambiamento coraggioso e vantaggioso
Noi potremmo anche vincere le elezioni e trovarci a governare l'esistente
Oppure perderle e avere in mano una politica debole una debole ragione
Se non è la sola precisa di Palazzo Chigi
Che sostituisce la presa del Palazzo d'inverno ad animarci allora solo due cose
Di cui la sinistra non può fare a meno e che io nella relazione non ho trovato sufficientemente sviluppato
Anzitutto ci occorre un ancora fortissima che Cile di alla realtà i desideri bisogni profondi della società italiana
è impressionante quanto abbiamo sottovalutato la potenza e la forza dell'immaginario come leva di mobilitazione orientamento sociale eppure questa forza nella società e nella politica di oggi queste idee che parlano i desideri è enorme conta più di ieri
Quanti lavoratori pensateci quanti pensionati quanti casalinghe
Hanno votato per Berlusconi contro il loro interesse immediato o lo hanno sostenuto anche dopo che ha proposto di tagliare le pensioni e lo hanno fatto in forza di un mondo alla Berlusconi
Nella speranza di essere inclusi
Di condividere un'identità l'immaginario della destra italiana affatto premio anche sugli interessi che andava a colpire e dobbiamo ricordarcelo perché questo una leva strategica nelle nostre società
Non si tratta di una dimensione che noi possiamo lasciare agli altri e non è saggio lo voglio dire ricordarsi che Iva Zanicchi e Mike Bongiorno hanno presi fra quando si parla di referendum
Forse ha ragione D'Alema sono uno strumento inadeguato per riformare il sistema televisivo ma dovremo pur aggiungere che sono quindici anni che il Parlamento italiano non riesce a mettere in mano al problema televisivo che è un grande problema di libertà
Allora Iva Zanicchi Mike Buongiorno hanno Presa quando si tratta dei referendum ma non possiamo dimenticarci che quell'appresa vale più in generale e alla sinistra non basta più
Dare per scontato di avere il proprio mondo e il proprio referente sociale
Se non vede quanti iscritti alla CGIL hanno votato per la lega e poi per altri partiti
Se non vede il distacco maturato tra settori popolari e ragioni della sinistra come diceva bene stamattina Jospin ecco perché la sinistra deve trovare la sua legittimità a governare prima ancora che nella coalizione ingiusta che naturalmente cosa importantissima nella proposta di un cambiamento della società civile né i vantaggi di una proposta culturale e sociale per chi è garantito e per chi non lo è mai stato con il mondo alla Berlusconi
Si compete se si ha un'idea della società più giusta più libera che dà benessere forse non solo con l'idea della normalità
Una società normale dubito che basti se guardo l'ingiustizia incassa che attraversano altri Paesi europei normali e ti impegnano la miglior ricerca della sinistra europea
Giuste allora le regole da ricercare insieme ma se non c'è riforma della società civile del modello economico sociale come diceva Trentin qualche giorno fa e difficile riformare anche lo Stato
Una società più giusta quindi non solo più solidale don Ciotti dice una cosa importante
Che il novanta per cento delle questioni che noi etichettiamo come questioni di solidarietà in realtà sono questioni di giustizia il Sud la questione giovanile l'esclusione non basterà ridurre il danno a posteriori
Ma occorre rovesciare la priorità le priorità della politica e qui c'è l'altro tema che a mio avviso ma rafforzato in questo congresso l'abbiamo chiamata tante volte questione sociale ma l'abbiamo distinta troppo dalla politica
Un abbiamo ridotta al problema delle condizioni di vita e di lavoro intendiamoci c'è un problema di condizioni di vita e di lavoro
Perché si allargano i diritti ma crescono anche le ingiustizie la forbice tra chi è escluso o chi è punito dal meccanismo salariale e tutti gli altri
Il lavoro sempre più spesso diventa un peso di cui liberarsi al più presto un miraggio per chi non ce la ma questa non è solo una questione sociale è una grande questione politica
Quanto conta chi lavora ce lo chiedeva Carniti qualche tempo fa sull'Unità c'è una domanda di potere e di dignità di libertà il
Pezzi in senso classico
Basta davvero l'orizzonte liberale per rispondere a questa domanda oppure dire come spesso ha fatto la sinistra che dobbiamo genericamente porci la questione sociale io penso di no
Ridurre l'orario di lavoro ad esempio indicherebbe già una direzione di marcia per cominciare a rimettere in ordine diverso e io credo più moderno la questione del lavoro l'uso del tempo e la convivenza sociale sembra che in Italia io tengo a dire questo ci sia un impaccio a sinistra come se noi nella sinistra europea fossimo condannati a collocarci nella parte più a destra più moderata perché si dice che viviamo in un Paese difficile fragile arretrato
Questi idea non mi convince
Al contrario una sinistra italiana che restasse inchiodata al dibattito di sempre
Il debito o la crescita del PD contribuirebbe a un ritardo dell'Italia annoia chiesta quindi certe intelligenza ma anche coraggio e ricerca che in altri Paesi si fanno strada
è finita l'epoca della Ragioneria di Stato pur necessarie bisogna cominciare una fase di sviluppo
L'Italia ha bisogno urgente anche di aprire una nuova stagione delle libertà sul lavoro nel rapporto tra diritti sociali e libertà direttrici in America propone di tagliare lo so i finanziamenti dello Stato alle ragazze madri perché si comportano male pur in corto circuito
Tra questioni del restringimento della cittadinanza e questioni della norma sociale e anche c'è bisogno di una stagione di libertà nel rapporto tra diritto e spera della responsabilità dell'individuo
Sarebbe sbagliato tacere ciò che ci ha anche diviso in questo partito ovvero il peso che la libertà e la responsabilità femminile di generare devono avere di fronte alla legge e alla norma sociale
è una discussione che continuerà e la sinistra su questo ha bisogno al più presto di superare una timidezza
Che la società e la sua coscienza più alta io credo abbiano superato io voglio chiudere
Dicendo una foto sulla mia generazione noi la conosciamo questa generazione attraverso Nanni Moretti l'Archibugi Baricco Gad Lerner beh c'è una parte di questa generazione
Essa e vuole fare politica nel PDS nella sinistra siamo diversi da noi c'è chi è che ne indiano lo conoscete il più famoso ci tieni parato dal femminismo c'è chi si è formato su cultura libertaria e chi ha fatto il sindacato
Non c'è solo la schiera dei venditori trentenni di Publitalia nel ricambio generazionale della politica italiana
Questa nostra generazione ha però una responsabilità fa rincontrare le anime diverse della sinistra il primo e il quarto partito come diceva D'Alema italiani entrambi rifinita hanno sì tanti voti ma dobbiamo fare in modo che siano politicamente sommabili perché se ci sarà un fossato non basterà assommare quei voti e poi noi quelli della mia generazione che abbiamo conosciuto la critica alla politica degli anni settanta e del femminismo e siamo cresciuti contemporaneamente dell'epoca della televisione delle comunicazioni di massa
Siamo noi che dobbiamo chiudere definitivamente con la stagione dei partiti centralisti
E siamo noi che possiamo evitare che quella chiusura coincida con l'apertura della stagione dei partiti plebiscitario
Ecco perché è importante la federazione mi ha parlato bene D'Alema ci vuole un altro principio per stare insieme in una formazione politica che non sia né quello centralistico né quello plebiscitario non vorremmo io credo che i miei coetanei siano d'accordo essere moderni per i consumi culturali agli stili di vita ma anche per la pratica della libertà che abbiamo imparato in questi anni
E per un modo nuovo di fare un partito di litigarsi dentro di discutere di rendere però davvero la politica un piacere efficace perse e anche per gli altri
Allora interverrà adesso per Rifondazione comunista l'onorevole Fausto Bertinotti seguirà Claudia Mancina
Compagne e compagni
Vi ringrazio per a nome di Rifondazione Comunista
Per la cortesia dell'invito e soprattutto per la possibilità di esercitare un confronto nel vostro congresso
Credo sia utile per tutti
Effettuare questo confronto non occultando il dissenso
E anzi tentando di ricerca nell'estate dell'unità
A partire da questo
Non sarei sincero se non dis cessi che il dissenso e di fondo
Ai guarda l'analisi della cresce la città italiana ed europea la risposta da dare dunque le opzioni strategiche dalla politica
Viviamo certamente una fase di transizione in cui cambia molto quasi tutto
Da anni ci interroghiamo su quale sia il segno dei tempi
Su cosa produca questa gigantesca modernizzazione
A un primo risultato io credo avremo dovuto giungere che non è possibile guardare alla in termini rassicuranti come portatrice di una realtà dedicata c'è la mondializzazione dell'economia ma si aggravano i problemi del Sud del mondo
Lo studio più cocente l'organizzazione mondiale la sanità dice che è l'estrema povertà oggi il killer dell'umanità diversamente a dieci anni fa
C'è la ristrutturazione dell'economia
La competitività totale una frusta che può Duce dinamica crescita
Si modifica il rapporto tra la finanza d'impresa il mercato
Ma non un estremista un conservatore come Chirac ci avverte che la libera circolazione dei capitali può diventare l'AIDS e delle economie nazionali e regionali
L'Europa per la prima volta il dopoguerra vive una disoccupazione chi è strutturale e di massa nell'Europa è in discussione il livello di civiltà così come in discussione quello che abbiamo chiamato il caso italiano
Ed è in discussione perché questo modello di sviluppo fondato sull'assolutizzazione del paradigma
Del mercato dell'impresa offre alle classi dirigenti il testo per un'offensiva da destra contro il compromesso sociale realizzato in questo cinquant'anni e contro il compromesso democratico realizzato nel dopoguerra
Questa è la fase la fase quella contrassegnata da un attacco delle classi dirigenti al nostro sociale al potere contrattuale i lavoratori e alla democrazia di massa
Anche la democrazia di massa
Quanti milioni di cittadini ormai risultano sospinti fuori dal recinto in cui si va a includendovi persino il suffragio universale in realtà è aperto una forbice che può diventare drammatica tra l'economia e la società
Al benessere economia spesso corrisponde il malessere della società
Una crisi sociale una crisi di identità l'attacco le soggettività più ricche come ci testimoniano le donne
Questa è la normalità di questo tipo di sviluppo
Questa normalità e quella che punta a realizzare un'omologazione dell'Italia e dell'Europa a un modello di sviluppo in cui è il mercato che si fa politica
Oggi in Italia e normale
Che da un lato c'è la crescita aumenta la produzione quasi a livelli record mondiale ma dall'altro la disoccupazione resta sostanzialmente intatta e nel Mezzogiorno d'Italia raggiunge punte distruttive della stessa convivenza civile da un lato c'era incrementato la produttività forte intenso e dall'altra ci sono i salari reali che diminuiscono al punto che rinasce in Italia una vera e propria questione salariale
Da un lato c'è una rivoluzione industriale non solo tecnologica espunto il toyotismo
E dall'altra ci sono a Brindisi venti ragazze tra i dodici e i Ventura hanno costrette a lavorare quattordici ore al giorno per quattordici mila lire in una condizione che non era solo ma che soltanto la punta di un iceberg
C'è la disoccupazione di massa e strutturale ma l'orario medio ed età lavorativa aumenta
C'è alle porte
Una società dell'informazione e della comunicazione ma il sapere l'informazione e la formazione si privatizza no e delle comunicazioni di massa vengono avanti giganteschi processi oligopolistico ci mondiali
Che fanno rinascere i rischi di nuove forme di colonialismo culturale
C'è un bisogno diffuso di sapere critico di valorizzazione delle esperienze e c'è sopra invece l'arrivo di un pensiero unico
Allora no compagne e compagni secondo noi la risposta non state la normalità la normalità è oggi la separazione fra economia società e la modernizzazione e quella che la produce
Nasce da qui
L'attualità di un'istanza radicale di trasformazione oggi c'è bisogno di prospettare un più radicale programma di cambiamento anche per soltanto per difendere le conquiste nel mondo del lavoro di questo mezzo secolo c'è bisogno di una grande riforma di una modifica segnala porti poteva tra le classi di nuove forme di organizzazione del lavoro e la scelta anche per difendere le conquiste oggi Italia c'è la ripresa c'è l'inflazione
Perdono i salari
è la prima volta nel dopoguerra che non avviene neanche una politica distributiva nei confronti del lavoro
E c'è una un riconoscimento da parte della borghesia imprenditoriale no
Che anzi vuole portare tutto questo surplus in profitto anzi in profitto era in vita in questo modello le conquiste i lavoratori vengono mangiate ma in questo modello non c'è spazio neanche più alla Giunta gli elementi qualitativi sì ci si dice tanto ambiente ma poi basta una stretta dalla competitività per fare introduco ai condoni edilizi
Le grandi opere l'alta velocità no viene alla luce un nucleo duro io rinviabile
Siamo di fronte secondo noi di Rifondazione Comunista compagne e compagni a una crisi materiale e soggettiva delle ipotesi riformisti questo atto una divaricazione nelle risposte anche a sinistra in Italia e in Europa
Si tratta di scegliere
A tentare una risposta in terra ma questi processi modalità azione
Con dei correttivi con degli emendamenti oppure mette all'ordine del giorno come noi cadiamo l'esigenza di un processo di trasformazione che parte dalla valorizzazione del conflitto sociale e che riproponga la politica in primo luogo come rappresentanza degli interessi colpiti dalla i Toto azione dalla classe operaia D'Alema sulla volata ICE peggio voli degli studenti
C'è bisogno di una nuova scelta
La linea dei governi Amato Ciampi Dini
E solo il temperamento di una linea liberista
Risulta risulterà sempre di più funzionale
Come sapete funzionale un regime di alternanza tra schieramenti che accettino questo nucleo della ristrutturazione capitalistica al suo sviluppo
Da qui compagne e compagni non li prospettiamo una diversa opzione strategica
Da cui prende corpo il dissenso anche sulla vicenda delle pensioni
Che non è il frutto di una nostra rigidità di un nostro estremismo penalista
E non è solo la tua esistenza e corrispondenza
Con un'area di dissenso che non può essere sottovalutata piatti ai guarda i luoghi della grande concentrazione del mondo del lavoro perché hai guadava maggioranza i lavoratori metalmeccanici perché hai guarda panta parte di questo mondo del lavoro no è una cosa in più
E l'idea che bisogna riaprire evita che il capitolo del jet che sociale e l'idea che bisogna partire dalla difesa di conquiste importanti come le pensioni di anzianità per riaprire una prospettiva ecco questa è la strada che noi proponiamo
Una strada diversa
E se qui finisse il nostro ragionamento
Tra Rifondazione comunista e il PDS ci sarebbe come si vede la strada del confronto della competizione e anche della ricerca delle convergenze possibili fu in ogni senso strategico per portare avanti obiettivi comuni
Penso grandi obiettivi propone la riduzione dell'orario di lavoro necessario se finisce qui
E se finisce qui a nostro ragionamento ci sarebbe anche la possibilità di dire serenamente e pacatamente
Della nostra impraticabilità della proposta dalla Federazione della Sinistra
Proposta suggestiva come sempre sono tutte le proposte che parlano il linguaggio dell'unità
Ma che oggi invece si rivelerebbe un elemento di coercizione una riduzione ad uno di una sinistra che invece è plurale e soltanto dalla sua priorità può fare valere le proprie ragioni in un confronto che può essere unitario se finisce qui
Ma qui non finisce invece il ragionamento
Perché questi stessi processi che abbiamo indicato
Questi stessi processi ci propongono un rischio grave per il Paese e che ha tanta parte dell'Europa
Il rischio di una destra che in Europa negli Stati Uniti d'America in Giappone e in particolare qui in Italia risulta pericolosa e insidiosa l'abbiamo vista all'opera con la coalizione di Berlusconi di cui abbiamo indicato il pericolo nella costruzione di un regime minuto ritaglio di massa pericolo che non è scomparso
E allora queste diverse sinistre i democratici le componenti moderate democratica di questo Paese
Pure nella diversità delle opzioni strategiche hanno un compito comune il non prevale il punto di queste forze della destra
Ed è per questo che noi proponiamo quindi l'esigenza di un'alleanza politica elettorale di tutte le forze del centrosinistra con Rifondazione comunista in un confronto anche con la lega per abbattere le forze di destra
è possibile con queste convergenze sì è possibile persino mettendole a frutto se non è soltanto un elemento difensivo
Se non è soltanto la somma di chi non è d'accordo con la destra se è qualche cosa di più
E noi proponiamo
Che sia qualche cosa di più una piattaforma democratica una piattaforma per lo sblocco della democrazia in Italia capace di parlare di Grande Riforma come l'Antitrust e le pari opportunità
Per i diversi soggetti politici nella nella politica Perahia organizzazione democratica dello Stato con le Stato-Regioni
Con la democratizzazione dei corpi intermedi al sistema dell'autonomia valorizzate con la democratizzazione del sindacato con la proposta e una legge elettorale capoarea su una sua componente proporzionale consente ai partiti
Di presentarsi al Paese per guadagnare il consenso all'OPA getti e che dall'altra con una componente maggioritaria consenta di affrontare contestualmente imporrà del governo ed è la governabilità a cui noi non siamo disinteressata è possibile è possibile
è possibile ed è una necessità in cui noi ci sentiamo impegnati in un passaggio storico nella storia dalla pubblica
Massimo D'Alema nella sua relazione ha proposto il problema della ritorno in grande della politica sono d'accordo
Ma non credo che questo termine grande della politica possa coniugarsi soltanto con la questione del governo che pure e questione importante
La politica non si può esaurire qui
Ha bisogno di altre parole di altri termini
Io siccome ne vorrei usare una ambiziosa
Mi Coppo dietro l'autorità di un grande intellettuale della storia democratica e comunista di questo Paese
Franco Rodano
Diceva nel mille novecentosessantanove quando albeggiare una grande riscossa democratica di massa
Che la politica la politica il grande quando acquisisce la nozione di rivoluzione
Certo non come come colpo
Come scorciatoia
Come golpe ma invece come grande orizzonte di passaggio epocale lasciata bene noi sentiamo qua in questa società capitalistica il la politica deve tornare alla grande idea appunto richiede la trasformazione de la possibilità cioè di compiere un cammino di liberazione
Quel cammino che appunto Franco Rodano indicava in queste poche parole
Fuori dal concetto di rivoluzione
Il discorso politico o si snatura di Sociologia
Ovvero si riporta al suo livello iniziale
Cioè appunto a livello in cui lo vediamo svolto nel Principe di Machiavelli
è chiaro che non appaiono sui giornali cronache come quelle sul modo in cui il duca Valentino
Ammazzò Vitellozzo Vitelli
Ma leggendo attentamente i cosiddetti pastoni politici se non ci trovate la crudezza e la drammaticità di certi capitoli del principe ci troverete però il dipanarsi di un gioco di potere assai simile a quello descritto dallo stesso Machiavelli
Noi crediamo che sia giunto il tempo perché la politica i faccia la sua parte pompa questa prigione e togliere mass
Grazie a Bertinotti la parola a Claudia Mancina della segreteria nazionale del partito democratico dalla sinistra seguirà l'onorevole Pierre Carniti
Questo congresso non è una svolta neanche una contro svolta ma prosegue sviluppa certa in condizioni molto diverso è la svolta dell'ottantanove
La relazione di D'Alema ha fatto giustizia di una lettura distorta basata su una ricostruzione falsa delle vicende che ci hanno portato sin qui
Ciò non vuol dire certamente che l'attuale partito corrisponda al Progetto che fu elaborato tra l'ottantanove e il novanta quel progetto rimasto incompiuto come già da tempo sappiamo
Ma nasce proprio qui l'interesse della questione
Il progetto è rimasto incompiuto ma il PDS non è tornato indietro anzi è andato avanti fino alla scadenza che oggi ci riunisce qui e che io considero di grande importanza
Non facciamo l'errore di considerarlo solo momento spettacolare o solo la conquista di un diverso stile politico come i giornali hanno sottolineato stamattina c'è molto di più
In questo passaggio di questo congresso noi stiamo operando una vera e propria ricollocazione del PDS
Rispetto agli ultimi anni
La collocazione nella coalizione dei democratici infatti ha un peso politico e culturale che non può essere sottovalutato
Come è potuto avvenire che siamo arrivati fin qui
La risposta non può fare riferimento soltanto al patrimonio del Partito comunista
In realtà il PDS è andato avanti
E riuscendo in questo modo a salvare una grandissima parte del patrimonio del PC proprio perché aveva deciso di cambiare sta qui il merito della svolta che nessuno oggi può ignorare e lo sottolineava D'Alema ieri
Non si può non vedere che la molla del cambiamento è stata anche contro le intenzioni di molti la trasformazione del sistema politico che abbiamo vissuto
La necessità rappresentata dai rapidi processi storici nei quali in questi anni ci siamo trovati
La riforma elettorale maggioritaria la scomparsa di alcuni partiti la nascita di nuove aggregazioni hanno esercitato una spinta fortissima
Accelerata dalla sconfitta elettorale del ventisette marzo
Questa sconfitta ha messo il partito all'intera sinistra di fronte a problemi relativi alla gestione dello Stato al ruolo delle istituzioni ai quali non sempre si è saputo rispondere con con prontezza
Ma che ci hanno spinto ad una rapida acquisizione di cultura di governo
Il fattore principale dell'accelerazione dei processi è stata la netta spinta la di polarizzazione che solo negli ultimi mesi si è sviluppata in modo deciso e inequivocabile
Per questo farei molta attenzione a tornare a sistemi elettorali di ispirazione proporzionalisti Ca'che potrebbero perfino invertire i processi politici in corso
Possiamo dire dunque che il partito il PDS ha ripreso il cammino della svolta sì no
Sì se si guarda l'allontanamento dall'identità comunista alla collocazione internazionale tra i partiti socialisti e socialdemocratici allo spostamento al centro alla caratterizzazione di governo che comportano di fatto una rottura sostanziale con culture linguaggi della sinistra storica del nostro Paese e ne abbiamo la testimonianza io credo anche in questo dibattito
Su questa strada si è fatto di più nell'ultimo anno che nel periodo precedente
D'altra parte siamo ormai in un contesto politico radicalmente diverso da quello in cui maturò la svolta e quindi anche i suoi temi principali
L'anticipo della svolta rispetto al cambiamento del sistema politico
Che era del resto il suo obiettivo principale
Costituì perfino uno svantaggio in una certa fase apparve a qualcuno come una fuga in avanti avventurista
Oggi sappiamo che quell'anticipo ci ha salvati ha salvato la prospettiva politica di un grande partito della sinistra
Rendendo possibile al PDS collocarsi con forza in un panorama politico radicalmente mutato
Ma gli appuntamenti storici mancati allora pensano sulla configurazione attuale del partito e del contesto politico in cui ci muoviamo
Penso anzitutto alla mancata costituente del novanta poteva essere una grande operazione di recupero di energia alla politica e quindi di riforma della politica e anche di rinnovamento del ceto politico della sinistra
Il fallimento di quell'operazione ha avuto l'effetto di marginalizzare quelle energie
Di radicalizzare una critica ai partiti che rischia talvolta di essere un ostacolo alla politica
Mentre sulla sinistra democratica pesa l'assenza di un vero rinnovamento di ceto politico
Credo che se si vuol parlare di ritorno della politica e se si fa una critica al nuovismo che io condivido non si possano però ignorare questi problemi
E quindi affrontarli prima o poi torniamo ora parlare di costituente in un senso molto diverso certamente ma con lo stesso obiettivo
Che è quello di allargare la base dei gruppi dirigenti del PDS oltre l'origine comunista il terremoto che è avvenuto nel sistema politico italiano renderà forse più facile oggi quello che non è riuscito ieri
Oggi è necessario un bilancio una messa a punto dell'approdo raggiunto e della cultura politica guadagnata in questo rapido e terribile percorso
E questo l'obiettivo che abbiamo di fronte e che la relazione del segretario ha trattato con ampiezza il rapporto tra Stato società e mercato e precisamente l'obiettivo che sta al cuore della richiesta di innovazione che viene dalla società e alla quale il centrodestra ha saputo dare nelle elezioni del marzo mille novecentonovantaquattro una prima risposta
Che quindi non bande addebitata soltanto all'immaginario starei attenta a fare questa semplificazione
Su questo nodo è impegnata la riflessione di tutta la sinistra europea come ci hanno ricordato i nostri ospiti in particolare stamattina Lionello sta su questo nodo si misura anche la nostra capacità di innovazione culturale ed è qui che come in tutta la sinistra europea
E in questo senso non c'è contraddizione con l'adesione all'Internazionale socialista
Si rende necessario un innesto di temi liberali
Non come aggiunta ideologica ma come ampiamente o delle capacità di comprensione e quindi di azione politica nella società postindustriale nella quale la questione centrale cioè la questione strategica dal punto di vista della struttura di questa società e delle sue possibilità di sviluppo e quella della cittadinanza cioè della possibilità di governare democraticamente l'inclusione di nuovi soggetti e nuove culture
Quali sono nella nostra società le istituzioni atte a governare la molteplicità degli interessi e la pluralità delle differenti forme di vita
Con l'obiettivo di massimizzare le opportunità individuali e insieme di rafforzare il tessuto collettivo queste la questione
Non sono temi astratti si tratta di quale fisco quale previdenza quale mercato del lavoro quale scuola
Lavorare su questi punti problematici è qualcosa che non riguarda solo l'identità del PDS e nemmeno soltanto la costruzione di una nuova sinistra democratica
Ma riguarda in primo luogo ed essenzialmente la costruzione della coalizione di centrosinistra se questa non deve essere solo un cartello elettorale ma come noi tutti pensiamo una prospettiva strategica capace di aprire nuove vie al paese ad un Paese vissuto per quarantacinque anni non solo in una democrazia bloccata
Ma perfino in una specie di divisione etnica
Allora deve misurarsi sulla definizione non di una cultura omogenea ma di un terreno comune di valori condivisi di impostazioni problematiche che siano capaci di andare oltre i vecchi steccati e di guardare al futuro
Sul mercato sullo Stato sociale sulla scuola sulla bioetica sull'etica pubblica
E possibile un incontro tra culture diverse che non è uno scambio sui principi ma è la ricerca comune di una nuova frontiera
La nuova frontiera sulla quale è possibile trovare il consenso maggioritario in un Paese che ha bisogno di risposte chiare e innovative per liberare tutte le sue energie le sue risorse la sua intelligenza
Ma ora la parola all'onorevole Pierre Carniti che rappresenta qui il movimento dei cristiano sociali seguirà Piero Badaloni
Mentre si avvicina il nostro amico Carniti vorrei rivolgere due preghiere i presenti prima di stare attenti al fatto che il brusio disturba sia l'oratore che coloro che vogliono ascoltare che sono la grande maggioranza dei presenti
In secondo luogo che c'è un settore della sala che quello subito qui vicino alla mia sinistra che è riservato agli invitati stranieri
I delegati sono pregati di accomodarsi al loro posto perché altrimenti facciamo la brutta figura che arrivarono invitati stranieri e non trovano il posto su cui sedersi la parola Pierre Carniti
Cari amici e compagni
Vi ringrazio a nome dei cristiano sociali
Per l'opportunità che il mio prete
Di prendere brevemente la parola in questo vostro congresso
Siamo per generale riconoscimento
In una fase delicata
Di passaggio
Della vita politica nazionale
E
Come in tutte le fasi di passaggio
Grandi potenzialità si aprono
Ma non meno grande il rischio che passi indietro siano compiuti
Persino la libertà si può perdere
Ed il nostro Paese la perduta e riconquistata con molto dolore e molto sani oggi
Fortunatamente le cose non sono a questo punto
Ma le insidie le difficoltà per la democrazia ci sono
E sono grato per pronte Giare con successo questa situazione
Dobbiamo sapere scongiurare un duplice rischio
Dobbiamo saper evitare tanto l'ottimismo impotente che il pessimismo paralizzante
Dobbiamo quindi vedere con chiarezza i termini della situazione della posta in gioco
La relazione di D'Alema a questo riguardo
Un contributo importante e largamente condivisibile
Per parte mia mi limito qui ad indicare alcuni elementi sui quali ritengo utile un supplemento di discussione
D'Alema ha giustamente insistito
Sulla necessità
Che l'Italia diventi politicamente parlando s'intende
Un Paese normale
Anziché come oggi largamente una esotica anomalia
Non c'è dubbio che la strada per arrivare a questa normalità
Passa per l'adozione di regole condivise
Tuttavia vorrei che fosse chiaro
Che sognare un Paese normale
Non significa immaginare un paese appiattito
Omologato
Un mediocre amalgama di posizioni particolari un Paese abulico
E quindi esorcizza il completo
L'idea di democrazia critica e pluralista
Giustamente sottolineata da D'Alema
Presuppone infatti non solo una pluralità nelle istituzioni
Ma una pluralità di istituzioni Dio ordinamenti e di potere
In questa prospettiva quindi il problema non è incompleto
Ma semmai quello di dare al conflitto canali di interlocuzione di soluzione
Altrimenti il rischio è quello di avere il conflitto senza nemmeno la convenzione di Ginevra altrimenti come giustamente ha ieri ricordato D'Alema
Diventa quello che al posto del conflitto sia solo la rissa ora cari amici e compagni è merito dell'umanesimo europeo
Ed è la cultura liberaldemocratica aver trasposto il conflitto politico e sociale dal piano dalla violenza distruttiva al piano della dialettica
Ponendo la giustizia in alternativa alla prepotenza
Alla luce della più avvertita coscienza europea dunque ciò che da rifiutare
è l'arrivo gestione rissosa dei conflitti
Non l'emergere di spontaneo e in quello civile dei conflitti politici e sociale
In una parola quelli che ci contraddistingue dalla destra
è la gestione non violenta
E perciò democratica dei conflitti
In uno spirito di generale equità e pacatezza
Il che naturalmente non significa affatto anestetizzare o peggio nascondere le tensioni che sono portatrici di rinnovamento e di miglioramento politico e socia
La seconda osservazione che vorrei fare relativo alla proposta dalla Federazione
I cristiano sociali hanno dichiarato fin dall'inizio
Non solo il loro interesse anche e soprattutto la loro disponibilità a collaborare alla costruzione di una federazione della sinistra democratica
Come passo utile al consolidamento della coalizione democratica
Perderà azione quindi delle sinistre democratica
Così come si sono espresse nella vicenda politica italiana
Sinistre democratiche
Che decidono
Di manifestarsi di proporsi
In una nuova organizzazione unitaria e plurale
E perciò naturalmente ha per
A culture i coinvolgimenti gli altri soggetti politici della coalizione oggi indisponibile
Questo significa che la Federazione deve essere una struttura nella quale indipendentemente dal diverso peso quantitativo che non è naturalmente in discussione
Siano riconoscibili sia riconoscibile e visibili
La cooperazione e l'interazione delle componenti e delle diverse culture della sinistra democratica
Da quella socialista e socialdemocratica a quell'ambientalista
A quella cristiano sociale cristiano democratica
La cultura socialdemocratica e socialista è stata ed è straordinariamente importante
Ma in euro
E soprattutto in Italia non è la sola cultura la sola esperienza politica della sinistra democratica
Non è la sola esperienza politica che ha saputo parlare Pertini non aveva voce
Che ha fatto corpo comune con le battaglie di libertà e di democrazia
Che ha posto ineludibili problemi di equità e di eguaglianza
La natura dalla Federazione e quindi non separabile dal ruolo che essa intende assolvere
C'è a questo riguardo un punto importante che esige di essere chiarito e io sono convinto che lo sarà per parte nostra c'è l'impegno a costruire la proposta di un'organizzazione appunto unitaria e plurale
E deve quindi eliminare la frammentazione
Ma non il pluralismo delle culture belle esperienze perché questo sarebbe inaccettabile non per alcuni ma un panno e un impoverimento per l'intera sinistra democratica Italia infine consentitemi una rapidissima annotazione
Sulla necessità di una ridefinizione imposta giustamente comportata D'Alema
Una rete finzione dei rapporti Stato Società mercato
Voglio dire solo che il mercato è sicuramente essenziale
La storia si è incaricato di dimostrare
Che le economie senza mercato distruggono anziché produrre ricchezza ma la storia anche dimostrato che ci sono problemi a incominciare dalla povertà e di lavoro che il mercato da solo non sa e non può risolvere
Questo
Da questo punto di vista tocca a tutti inoltre
Dire in modo chiaro
Che in Italia ci sono Problemi di assetti politici ed istituzionali
Che vanno affrontati e risolti ma sono aperti
E in alcuni casi stanno divenendo più acuti
Problemi sociali
A cui la coalizione democratica deve dare risposte persuasive per ricostruire non solo un Paese normale ma per ricostruire la speranza CP
Voglio concludere
Dicendo che l'idea di progresso
Che dobbiamo proporre agli italiani
Non ha niente a che fare con una interpretazione passiva
Ed ottimistica del procedere della storia umana
Come un percorso irreversibile e di limitato di avanzamenti
Che in qualche misura si sporge e si sviluppa sopra la testa dei singoli uomini
La nostra idea di progresso esprime
Sul lato più limitato ma io credo anche più rassicurante
Una concezione meno illuministi
E poi forse un po'più biblica
Noi concepiamo il progresso come dovere di vivere con speranza
In un mondo che spesso sembra scoraggiare la speranza
Questo significa in concreto
Impegno a lavorare ad un futuro che non è predeterminato da un destino
Ma che il risultato dalle nostre scelte morali ed intellettuali e perciò in primo luogo il risultato delle nostre scelte politiche
Vi ringrazio cari amici
Ha ora la parola Piero Badaloni presidente della giunta dalla Regione Lazio seguirà Aldo Tortorella
Ora grazie avermi dato la parola la mia vuole essere solo una breve testimonianza
Che parte da un ricordo di quattro mesi fa quando comincia una sfida che sembrava impossibile vincere e cioè quello quella di battere il polo di centrodestra nella Regione Lazio oggi da quindici giorni quella speranza quel sogno è una realtà ed è una realtà anche soprattutto grazie a voi
In questa quali passione che governa da quindici giorni la Regione Lazio il PDS e partito di maggioranza relativa
E quindi mi sembra un omaggio che non è solo un dovere un piacere fare il rendere al vostro congresso però vorrei anche ricordare che insieme a questo partito di maggioranza relativa in questa coalizione che mi ha portato a diventare ovviamente il presidente di tutti i cittadini del Lazio
In questa coalizione ci sono anche altre forze ci sono i Verdi ci sono i popolari e democratici ci sono i repubblicani laburisti socialdemocratici c'è anche la lega e c'è anche Rifondazione Comunista
E
Tutte queste forze sono presenti con pari dignità e nella responsabilità della Giunta e nelle responsabilità
Del Consiglio regionale
Vorrei sottolineare se mi lasciate trenta secondi di riflessione il fatto che nessuna di queste forze di questa coalizione ha perso il proprio peso elettorale il ventitré aprile scorso anzi tutte insieme hanno consentito di recuperare quindici punti rispetto a quello che era il sondaggio da cui si partiva ad un mese dalle elezioni e di raggiungere sia pure in modo sofferto ma forse proprio per questo più bello una vittoria per oltre cinque mila voti di distanza e vorrei anche sottolineare che non ci sentiamo affatto delegittimati anche se c'è un ricorso da parte di chi non accetta le regole della democrazia e vorrei anche sottolineare che oltre a queste forze politiche non ci sono stati in più oltre duecento mila elettori
Che non hanno fatto un passo completo di fiducia delle forze politiche di questa coalizione
Ma hanno comunque creduto che da questa parte ci fosse una reale volontà dividere in modo nuovo la politica
Quanto meno questi duecento mila e passa cittadini elettori non credono più alla favola idiota dei comunisti che mangiano i bambini ed è già un primo passo
Ora
Io credo che sia giusto riflettere sull'importanza di consolidare la fiducia anche di questi cittadini elettori
Questa fiducia è stata conquistata con un confronto diretto costante costruttivo con gli elettori
Fatto sui problemi concreti sugli impegni concreti di risposta questi bisogni un confronto fatto alla luce della forza della ragione quello era il nostro slogan e della voglia di ascoltare per capire un altro degli slogan e infine della cultura della partecipazione al bene comune dall'altra parte si è cercato di ricorrere ad una demagogica propaganda che andava bene negli anni Cinquanta ma che certamente non è un segno di novità
I cittadini hanno capito tutto questo
Adesso la domanda è è un'utopia sperare che sia proiettarli le intermini nazionale il risultato delle elezioni regionali del Lazio ecco la mia testimonianza vuole essere solo quella di dire che qui ci stiamo riuscendo qui forze diverse in questa coalizione hanno saputo trovare far prevalere le cose che li univano rispetto a quelle che li dividevano hanno saputo far prevalere la ricerca di un bene comune al servizio dei cittadini e anche questo secondo me è importante sottolinearlo
Ciò che unisce queste forze di questa coalizione è un patto su un programma costruito con il contributo di tutte le forze politiche ma anche vorrei ricordarlo di tutti i soggetti sociali
Che devono interloquire con l'istituzione Regione
Innanzitutto dà la priorità assoluta il problema della disoccupazione
E poi il tentativo di dare finalmente dei servizi efficienti sul piano della salute a cittadini che pagano e pagano salato il conto della spesa pubblica
Infine l'obiettivo di dare efficienza amministrativa ad un'istituzione che finora non l'ha avuta
Decentrando la gestione agli enti locali riappropriandosi di quella che è la funzione primaria della Regione e cioè un ruolo propositivo di programmazione avvicinando finalmente la Regione Lazio all'Europa tutto questo è possibile perché per la prima volta c'è una stabilità di cinque anni questo aumento anche le nostre responsabilità ne siamo perfettamente consapevoli ma ci pone di fronte ad una straordinaria occasione per andare a a tappe forzate all'attuazione di quello che prevede la costituzione e cioè un ruolo sempre più importante delle regioni nel governo nella nostra nazione
Io non so se ce la faremo la sfida è molto dura però il mio sogno è che fra cinque anni
Questa Giunta con il suo presidente possa essere ricordata con una Giunta che ha operato bene al servizio di tutti i cittadini lasciando un mondo migliore di come l'ha trovato questo per me è un modo nuovo di vivere la politica grazie
La parola ad Aldo Tortorella seguirà Mario Pinna
Mentre il compagno Tortorella si avvicinava Don breve annuncio i delegati e gli invitati della Sinistra giovanile
E gli altri giovani del PDS si riuniscono domani mattina alle ore nove e trenta nella sala a fianco della segreteria del congresso
Care compagne e compagni cari amici
La costruzione di una coalizione tra le forze della sinistra e quelle del Centro democratico
La linea qui esposto da D'Alema che anche io ho difeso e difendo dopo questo congresso dovrà affrontare la prova più difficile che è quella della identificazione di un programma
Nessun passaggio di quest'ultimo anno è stato facile dalla lotta sulle pensioni alla crisi di governo al sostegno del governo Dini alla tappa elettorale ognuno di questi passaggi è stato superato tanto meglio quanto più nel partito e fuori di esso si è cercata la più ampia unità nel partito perché il reciproco ascolto non può che essere utile
Fuori di esso perché la gara con il centrodestra e quanto mai incerta e vi è bisogno del contributo di tutti
Nelle regionali dove la linea della coalizione tra sinistra e centro è stata vista in modo restrittivo o verso il centro o verso la sinistra
Si è perso quando si poteva vincere così come si è vinto come abbiamo sentito adesso nel Lazio con Badaloni e nell'Abruzzo le due regioni che hanno fatto pesare la bilancia a favore della coalizione democratica
Ma la prova del programma per il Governo nazionale è la più difficile se si vuole costruire la più ampia unità proprio perché rivendicazioni sono così grandi come sappiamo naturalmente ho ben presente che il programma di una coalizione deve essere il risultato di un lavoro comune
E mi pare ovvio che il partito i quali alla maggiore al maggiore peso numerico nella coalizione deve essere attento a non pensare per il proprio punto di vista sia quello decisivo
Tutto questo però non solo non impedisce ma obbliga alla enunciazione di una proposta
Quanto più sarà chiaro davanti alla opinione pubblica
Che la coalizione si costruisce in una discussione aperta sui problemi reali della vita dei cittadini e della nazione tanto più si darà il segno che non si vuole costruire un accordo motivato solo da esigenze di potere ho inquinato da contraddizioni profonde come è accaduto alla destra
E certo importante far capire come anche la relazione affatto che la sinistra si rende ben conto che è necessario garantire la governabilità del sistema
Ed è giusto cercare il dialogo sulle regole cosa oggi resa possibile anche perché l'esperienza di questo anno e mezzo ha consigliato un avviso diverso anche al centrodestra Mammano
Che si avvicina la sfida di governo però bisogna chiarire per quali obiettivi si chiede il consenso se non si vogliono ripetere drammatici errori già sperimentati quando la governabilità diventò un fine in se stesso
E infatti la relazione ha espresso opinioni chiave su alcuni degli indirizzi essenziali per la costruzione di un programma di governo
Ma non ho ascoltato un rifornimento di merito e una risposta a quel tema di fondo che pure D'Alema ha giustamente posto verso il termine della sua relazione
La sinistra e gli ha detto e tutti i congressisti hanno applaudito ci sarà assente perché vi sarà una società che produce ingiustizia
Ma questo chiede dunque il riferimento di merito e il tentativo di risposta alle ingiustizie presenti ai dati sociali che precedono il spiega do il muoversi delle opinioni politiche
Anche se queste opinioni come tutti sappiamo non sono meccanicamente riducibili a quei dati
Dal Consiglio nazionale che convocò questo congresso sino ad oggi si ha avuto la conferma di un malessere sociale diffuso che a varie cause
Ma è certo riferibile ad una constatazione di fondo
Ed essa è che i fuori di ogni dubbio e ricaduta sui lavoratori dipendenti
E sui ceti meno difesi il peso assolutamente prevalente dello sforzo per il risanamento dei conti pubblici ottiche dei conti di molte grandi imprese in difficoltà
Lo sviluppo lo sappiamo non crea più automaticamente occupazione cresce contemporaneamente l'avviso privato la mole dei bisogni sociali insoddisfatti e la quantità di lavoro lasciata disoccupata
Le distanze tra nord e sud e si sono aggravate si sono allargate quelle tra ceti diversi il venti per cento più ricco della società in tutti i Paesi dell'Occidente a fino all'ottanta per cento del patrimonio e fino al cinquanta per cento del reddito prodotto
C'è una modificazione del lavoro e dei lavori che è costata prezzi altissimi a grandi masse di lavoratori
In Italia il cinquanta per cento degli occupati lavora in aziende con meno di dieci dipendenti gli ha dunque una fragilissima o inesistente tutela sindacale
Una politica della sinistra ispirata ad un pieno senso di responsabilità democratica e che voglio esprimere un disegno generale per l'avvenire del Paese
Deve interpretare questa realtà
Noi combattemmo a suo tempo la tesi sbagliata secondo cui l'attribuzione del lavoro potesse essere considerata l'unica variabile economica indipendente ma ora dobbiamo combattere l'idea che le retribuzioni siano l'unica variabile economica dipendente dispetto alla vendita e approfitto
Non c'è solo da muove della rivendicazione economica c'è da contrastare il ruolo marginale fatto al lavoro dentro la società
C'è la questione del posto che spetta ai lavoratori nelle in palese
C'è il tema degli orari di lavoro c'è il problema di una più giusta ripartizione dei sacrifici la sinistra non si può permettere di rischiare che il malessere sociale prenda la via della pura protesta o venga intercettata dal populismo di destra
Ma dopo gli occhi ha più sostenuto come me che non ci deve essere contraddizione fra la più ampia coalizione democratica e l'unità della sinistra avverte come un rischio grave una specie di divisione dei compiti
Tra chi per la sua stessa dimensione come noi ha l'obbligo di essere responsabile a qualsiasi prezzo e chi sente solo l'obbligo della denuncia e della protesta
Capire il malessere interpretarlo responsabilmente è un dovere di tutti
Ed è dovere di tutti vorrei dire al caro compagno Bertinotti se si vuole veramente contrastare la destra farsi carico delle responsabilità di una politica per il Governo di questo Paese ci spiegano
Molti nuovi maestri però
Che la sinistra descrive della questione sociale dentro il tema della cittadinanza e cioè che il problema e del modo di essere di funzionare e delle istituzioni
Al fine di garantire le opportunità individuali e al tempo stesso la tenuta dell'insieme
Ma questo in ogni modo vi porta alle politiche dal mercato del lavoro al fisco dalla previdenza alla salute dalla istruzione alla informazione
E dunque il problema rinasce poiché ritroviamo la questione sociale e cioè il potere ingiustizia
In ciascuno dei campi di intervento
E in ciascuno di essi ritroviamo vale esigenza della distinzione fra destra e sinistra
In termini di tendenza alla giustizia sociale e alla consapevolezza critica da una parte o di spinta al darwinismo sociale dall'altra parte
Così dovrebbe essere anche sulla questione istituzionale
Come dice Tremonti se la destra e per un uomo solo che comanda la sinistra dovrebbe essere per la responsabilità dei molti perché questo mi pare va chiarito meglio il liberismo non è per l'oggetto di libertà ma dominio del più forte
E per questo motivo che in tutti i Paesi occidentali
Alle legislazioni liberali seguono quelle democratiche
Che introducono proprio a partire dagli Stati Uniti norme per garantire la libertà medesima del mercato rispetto soffocamento dei monopoli attraverso vincoli contro le concentrati Consoli concentrazioni
In Italia la sinistra fu forse meno statalista di altre e non solo per la sua politica il vecchio pc se me lo consentono
I compagni del partito laburista non ha mai avuto nel suo statuto una causa come quella che il clamore ha superato ora e che indicava come scopo finale la proprietà sociale dei mezzi di produzione di scambio
E giusto dunque sottolineare che la sinistra non vuole essere quella dei lacci e dei lacciuoli
Ma delle regole e del diritto certamente vuole e deve esserlo
Perché questo nostro Paese non cessa di essere uno di quelli in cui è più forte che altrove non solo la furberia illegale
Così che non si considera beato corrompere i fini anzi ieri perché si dice lo fanno tutti ma persino l'economia criminale e mafiosa
Dico qui in parentesi che anche per questo occorre stare attenti ai messaggi che si lanciano in materia di giustizia
Bisogna sempre ricordare che mentre noi cerchiamo la normalità altri pensano e agiscono per la normalizzazione
E cioè per ribadire le cose come stanno
La Domnita e comunque in Europa una sinistra di ispirazione socialista come ha sottolineato D'Alema
Per il cambiamento con un forte insediamento sociale tra i lavoratori con un travaglio profondo che ha comunque al suo centro la lotta contro la disoccupazione
L'idea dello sviluppo sostenibile la ricerca di una maggiore equità come abbiamo anche qui ascoltato
E bisognerebbe che non accadesse più che la cultura di ispirazione socialista venisse sospesa dal nuovo pensiero come accadde per il pensiero nuovo delle donne sua differenza o per quello della riflessione ecologista
Io qui mi fermo
Ho partecipato come era mio dovere a congresso
Ho cercato di darle qui un contributo anche unendomi ad altri in una proposta scritta per le politiche economiche sociali
Dunque non sono d'accordo con il gesto di Occhetto ma questo non significa tacere sul fatto che anche a mio parere ma questo non significa tacere sul fatto che anche a mio parere un problema di democrazia interna esistente non perché vi sia tra di noi una piena per non perché non vi sia tra di noi una piena libertà ma perché sento il bisogno di un principio fondativo per un pluralismo più produttivo e più vitto
Sento tanto più il bisogno di dirlo quanto più sono stato distante giusto o sbagliato che fosse da un modo di concepire una svolta che in ogni modo era certo necessaria e che perciò ho accettato da una posizione non facile di minoranza che ha voluto proporre e non protestare
Anche durante la segreteria di Occhetto avvertivo lui medesimo problema di democrazia interna
Avvertivo e lo dissi problemi risolti dentro quella che allora era la maggioranza avvertivo il nascere di un partito del leader in parte dovuto alle modificazioni oggettive in parte per scelta
E forse è logico che la destra segua questo modello fino al punto della personalizzazione assoluta di una formazione politica come sappiamo a sinistra no
C'era c'era e c'è sicuramente il bisogno qui di autorevolezza ma la differenza dovrebbe stare nella richiesta di partecipazione anche allora mi pareva necessario un congresso che non ci fu purtroppo né quello ordinario né quello tematico ora un congresso c'è anche se lo avrei preferito con la piena partecipazione degli iscritti e cioè ordinario
Ma vedo ancora presenti almeno alcuni di quei problemi e sento che permane un dato davvero logoro e rischioso
Ci può essere e normale che vi sia una maggioranza e una minoranza e chi è minoranza deve sapere stare al suo posto
Ma l'avanzo della vecchia mentalità era in parte ancora che la maggioranza si consideri il partito mentre gli altri sono i dissenzienti abbiamo imparato a nostre spese quanto questo principio sia sbagliato
Siamo tutti i dissenzienti da qualcun altro e tutti insieme siamo il partito e se la minoranza non viene
E se la minoranza non viene considerata come uno stimolo a pensare allora no Jean non l'unità ma il conformismo ma per ciò mi sembra di grande rilievo
Sia il patto federativo proposto da D'Alema sia la proposta di un principio federativo per cultura e per sensibilità per esperienze sociali per identità diverse e tutte egualmente e reciprocamente rispettate
La costruzione di una comune tavola di valori
Di regole condivise di programmi temporalmente definiti
Non saranno solo un rimedio contro la diaspora ma un sostegno decisivo per la coalizione dei democratici anche a meno di interessa alcuna polemica sul passato
O la ricerca del perché se questo era il progetto originario non si sia realizzato
Ciò che mi parrebbe essenziale e che si possa guardare avanti ciascuno essendo se stesso perché le differenze possano stimolare il coraggio della unità
Ha la parola Mario Pinna segretario allora regionale per la Sardegna seguirà l'onorevole Silvio Berlusconi
Compagne e compagni
Condivido l'analisi proposta dal compagno D'Alema sulla crisi del vecchio Stato centralista
Due sono le possibili via d'uscita da tali crisi
Ho
Le forme neo centralistiche perseguita dalla destra
O attraverso una inedita originale riforma della Repubblica in senso federale
Il centralismo ed ha sempre privilegiato dai poteri forti nel nostro Paese
Perché riduce fino ad annullarla la possibilità di controllo e di condizionamento democratico delle condivide le decisioni da parte degli altri livelli istituzionali e dei cittadini
Il centralismo e il sistema che meglio si presta a sminuire il peso della sovranità popolare
E a deluderla
Il centralismo ha prodotto in Italia subalternità dipendenza mantenimento degli squilibri nello sviluppo franare
Politica di scambio fra centro e periferia finalizzata a perpetuare un dominio durato tanto a lungo
L'arretratezza del Mezzogiorno ha radici proprio in questo antico rapporto di subalternità ed insieme di complementarietà tra gruppi dirigenti centrali del nostro Paese e gruppi dirigenti locali
L'organizzazione federale dello Stato non solo corrisponde meglio ai processi di integrazione con l'Europa ma è anche la via per lasciarsi alle spalle quell'organizzazione statuale che ha mortificato i diritti di cittadinanza arreso asfittica la partecipazione dei poteri locali al governo del Paese ha impedito il dispiegarsi delle identità positive delle varie realtà regionali
Ma soprattutto il centralismo ha favorito le degenerazioni dalla vita pubblica e la crisi della politica alla base del fallimento della cosiddetta Prima Repubblica
Dunque è bene che noi come partito democratico della sinistra lavoriamo in modo convinto in direzione del federalismo noi come Partito Democratico della Sinistra Unione autonoma della sinistra sarda da diversi anni siamo impegnati ad approfondire la nostra elaborazione riguardo al federalismo
E in quanto regioni a statuto speciale caratterizzata da una forte identità etnica culturale e storica riteniamo necessaria ed ineludibile una evoluzione dello Stato in senso federalista
Come condizione stessa di una più alta e moderna unità nazionale
E tuttavia compagne e compagni
Siamo anche fortemente preoccupate per le forme che il federalismo potrà concretamente assumere nel nostro Paese credo sia a tutti noi chiaro che la forma che lo Stato federale potrà assumere in futuro
Il suo tasso di solidarietà e anche di competitività come dice il compagno D'Alema non saranno l'esito di dibattiti accademici o di ricerche universitarie ma di una lotta politica che potrebbe risultare nel prossimo futuro anche molto aspra nel nostro Paese
E necessario allora precisare innanzitutto fra noi
Quale federalismo quali caratteri il federalismo deve avere quale quali per quale percorso per conseguirlo
Intorno al federalismo infatti si confrontano con obiettivi concezioni progetti politici diversi e talvolta assai distanti
Mi domando ad esempio se una diversa ridislocazione della sovranità e dei Poteri attualmente attribuiti al centro implica o no per il Partito democratico della sinistra una sostanziale modifica dell'articolo centodiciassette della Costituzione
Modifica nel senso che tutti i poteri dovrebbero essere attribuiti per principio all'entità federate salvo quelli esplicitamente riservati allo Stato federato
Ossia politica estera interno difesa sicurezza giustizia e così via
Sono convinto di sì diversamente non si spezzerà il centralismo e proseguirà l'opera di elusione dei poteri da parte degli organi centrali a danno della realtà federate
Sono anche fermamente convinto che non può essere di federalismo solidale senza il mantenimento di una funzione equilibrate dice dello Stato centrale che deve mantenere a questo scopo la titolarità di una parte delle risorse
Allo stesso modo sono convinto che il federalismo non può risolversi in un superamento o nell'omologazione delle auto attuali autonomie speciali
E necessaria infine una progressiva responsabilizzazione delle Regioni sia sul fronte delle entrate che su quello della spesa
Tuttavia fra questi punti a mio giudizio ne manca uno che considero cruciale
Così come l'introduzione del sistema elettorale maggioritario prende indispensabile ridefinire le garanzie costituzionali le fondamentali regole a presidio dei diritti delle opposizioni oltre che della maggioranza
Alla stessa stregua non si non ci può essere federalismo forte e solidale senza le garanzie che solo la ridefinizione delle funzioni e delle competenze dei cosiddetti rami alti dell'ordinamento costituzionale può assicurare
Dobbiamo avere chiaro che le regioni federate risulterebbero rapidamente prive di poteri effettivi sei due rami del Parlamento e dovessero conservare l'attuale espressione della centralità statuale
Di qui l'esigenza di trasformare una delle due Camere in Camera delle Regioni come espressione diretta della sovranità regionale e come garanzia nella sua stessa composizione del vincolo solidaristico
E quali considerazioni di rivisitazione della carta costituzionale
In senso federalista possono valere per la composizione del collegio che esente elegge il Presidente della Repubblica e per la stessa composizione della Corte costituzionale
Senza tale contrappesi è alto il rischio di un federalismo fragile e caratterizzato da forti spinte egoistiche
Foriero
Di conflittualità pericolose per la stessa unità del paese
Ancor più dopo lo splendido voto amministrativo occorre accelerare nell'ambito delle regioni l'attuazione del cosiddetto federalismo interno
Potere di risorse umane e finanziarie non essenziali a livello regionale vanno largamente trascritte agli enti locali o sia a livello più prossimo ai cittadini
Dentro una tale cornice di riassetto dei poteri e di garanzie costituzionali è del tutto fondata e convincente la sfida che D'Alema pone la sfida cioè del federalismo come occasione per la formazione di una nuova classe dirigente meridionale indipendente responsabile e del Mezzogiorno come grande risorsa e opportunità di sviluppo per l'intero Paese
Noi in Sardegna oggi ci misuriamo proprio con questa non facile sfida la coalizione di centro sinistra che questo congresso vuole costruire sul piano nazionale ed a noi una realtà ed è al governo della Regione da o da circa un anno
L'esito positivo del voto amministrativo la consolidata e la resa strategica
Puntiamo ad una regione agile che mantiene i poteri essenziali di coordinamento e di indirizzo e trasferisce tutto il resto agli enti locali che Solti ce la foresta degli enti Poli serata nei decenni passati
Vogliamo insieme alla coalizione di centro sinistra che governa la Regione un utilizzo più riso rigoroso delle risorse vogliamo promuovere una nuova fase di sviluppo integrato auto propulsivo non più dipendente aperto all'Italia e all'Europa
Vogliamo cioè diventare una regione competitiva come dice D'Alema
Ma è a tutti evidente compagne e compagni che a nessuna realtà debole è possibile passare d'improvviso dallo sviluppo dipendente era assistito che ha caratterizzato finora il Mezzogiorno ad uno sviluppo competitivo
La transizione è in corso ma in questa difficilissima sfida la solidarietà dello Stato sancita peraltro dallo statuto di autonomia per quanto riguarda la Sardegna è una solidarietà indispensabile
La solidarietà è certo fatta anche di risorse finanziarie
Ma la solidarietà è anche altro e anche molto altro e solidarietà ad esempio l'energico intelligente sistematico intervento dello Stato per prevenire per contrastare in una regione come la Sardegna l'opera devastante dei sequestri di persona
è un fenomeno quello del sequestro che non solo offende d'umilia una comunità regionale è un fenomeno che determina un vero e proprio blocco allo sviluppo e il rischio della desertificazione economica di un'intera realtà regionale
Su un aspetto così delicato vorremmo non essere lasciati soli compagni nel confronto con lo Stato
La lotta ai sequestri non è solo questione di ordine pubblico essa investe la questione stessa dello sviluppo materiale e culturale della realtà regionale ed investe la stessa credibilità delle istituzioni
Vorremmo su questa questione vitale come un olio Unione autonoma del partito democratico della sinistra sarda sentire vicino e solidale l'intero PDS
Ha ora la parola Silvio Berlusconi che ringraziamo sinceramente per aver accettato il nostro invito a partecipare ai lavori del nostro congresso
Signor presidente
Onorevole D'Alema
Signore e signori delega quando mi avete gentilmente invitato a parlare al vostro congresso
Cosa di cui vi ringrazio cordialmente
Ho pensato in un primo momento di trovarmi di fronte ad un'ennesima anomalia italiana
Come voi sapete non è d'uso comune che alle convenzioni o ai congressi dei grandi partiti occidentali dall'America all'Inghilterra dalla Germania alla Francia parlino i leader del partito alternativo o duella coalizioni di partiti alternativa
Il dialogo in questi Paesi si svolge tutto all'interno delle istituzioni e mai o quasi mai tra i vertici dei partiti
Solo da noi
Solo in Italia è stata quest'altra la pratica corrente di un intero cinquantennio nel vecchio sistema politico parlamentare
Figlio della legge elettorale proporzionale e del patto costituzionale dell'immediato dopoguerra il ruolo dei partiti politici assorbiva quello delle istituzioni rappresentative
E nel peggiore dei casi le fagocitata
I partiti e i loro congressi comprese le riunioni di corrente erano il primo motore della vita repubblicana si rendeva così necessario offrire al dialogo la tribuna di partito in un confronto diretto ed esclusivo tra leader elettorali di apparato che costituivano l'ossatura della vita politica
In quell'epoca come voi sapete bene come ha ricordato ieri anche l'onorevole D'Alema
Non esisteva alcuna concreta realistica possibilità di un'alternanza di forze diverse alla guida dello Stato i partiti di governo una volta stabilito che estrema sinistra ed estrema destra dovevano restare all'opposizione
Vivevano di distinzioni sottigliezze sfumature dissensi anche Ascoli ma sempre riconducibili a una mediazione talvolta felice talvolta al ribasso di maniera
I congressi erano di grande teatro in cui si svolgeva la recita di un sistema politico che non cambiava mai
In cui un centro unico i professionisti della politica si scambiava moniti e rassicurazioni impegno ieri di programmi e discorsi retorici
L'opposizione veniva ghettizzata o cooptata in Parlamento attraverso la prassi della consociazione politica
E il sistema dei partiti viveva al sicuro riparato da questa corazza di parole e di buone maniere
Da questo punto di vista se Dio vuole le cose sono cambiati
In Italia e credo di aver lavorato di buona lena e in buona fede per rendere possibile questa nuova situazione
Sta muovendo i suoi primi passi un nuovo sistema politico il sistema maggioritario al centro di questo nuovo sistema deve stare il principio per cui le forze politiche elaborano programmi alternativi tra loro ed esprimono classi dirigenti alternative
Il dialogo e sulle regole del gioco ed è in questo dialogo che si sperimentano valori condivisi e convergenze
Mentre nella concreta vita politica non c'è più spazio per la tela di ragno soffocante della mediazione consociativa
Chi vince le elezioni governo chi le perde esercita il potere di controllo dall'opposizione
In questo si realizza una reciproca legittimazione un contesto di civiltà e di rispetto che è poi in sale della democrazia
Io spero davvero
Che il tributo da voi portato a questo nuovo sistema non sia formale e spero condividiate la considerazione che la mia discesa in campo è stata necessaria direi anzi indispensabile per dotare l'Italia di una coalizione di centro destra una convergenza di moderati di riformatori che è il presupposto altrettanto indispensabile per la formazione di un'area progressista di centro sinistra
Il fatto è che fino ad ora
Di questo nuovo sistema sono state costruite le premesse e cioè due poni Bluey leader cinque e due programmi in competizione per la maggioranza dei seggi in Parlamento ma niente altro che le premesse il dialogo e dunque il benvenuto
Anche nei rapporti diretti tra le coalizioni di partiti
Nella speranza di arrivare al momento in cui il dialogo non sarà più l'evento o l'eccezione bensì la norma istituzionale e anche per questa ragione che non appena eletto segretario del vostro partito l'onorevole D'Alema iscrissi una lettera per sollecitare una discussione comune sulle regole del nuovo sistema maggioritari
Signori delegati la base della nuova vita civile
Che il nostro Paese si esce sta con il referendum del diciotto aprile del novantatré e con le elezioni del ventisette marzo del novantaquattro mi pare sia e debba essere la schiettezza lo spirito di verità il libero giuoco delle diverse identità in competizione
Cioè il contrario di quei rituali ossequiosi e i sinceri che caratterizzano le democrazie immatura
Dobbiamo avere il coraggio di dirci serenamente quello che ci divide
E in questa scelta limpida in questo sapere essere alternativi senza paura consiste il terreno che ci unisce ci divide prima di tutto la nostra storia
Lo dico senza alcuna superbia senza la minima intenzione di offendere valori genuinamente sentiti
E perfino nella consapevolezza che la storia distribuisce le colpe le assoluzioni con una qualche capricciosa mutevolezza
Ma sarebbe del tutto in sincero negare che il lascito storico del Novecento è diverso per i suoi diversi protagonisti
La storia delle istituzioni liberaldemocratiche dei loro partiti si svolge sotto un segno diverso da quello sotto cui si sviluppa la storia del movimento comunista internazionale
Non è questa la sede per entrare nel merito e nei particolari
So bene che voi rivendicate autonomia e originalità di impostazione del vostro movimento
Di queste cose d'altra parte ho cercato di discutere serenamente per via epistolare con l'onorevole Petruccioli che ha avuto l'amabilità di rivolgersi a me in un momento devo dire molto difficile delle nostre relazioni politiche
Mi limito piuttosto a suggerire
Cerco di trovare in cerco di trovare in questo orecchie attente che nella diversità del passato hanno radice tante difficoltà di dialogo e tante incomprensioni del nostro presente
Quando noi diciamo parole comuni
Come libertà di impresa o come libertà della persona partiamo sempre da presupposti diversi da una sensibilità che non è storicamente comune
Anche se nel presente ci sforziamo di dare a quelle formule un significato univoco chiaro per tutti
Quando noi parliamo della funzione fiscale dello Stato
Dello spazio della società civile del peso dell'individuo nel costruire il sistema delle libertà e delle regole collettive
Quando parliamo del mercato del lavoro del movimento sindacale dell'autonomia delle istituzioni e del ruolo della magistratura
Noi ci esprimiamo con un linguaggio che ha qualcosa di comune e qualcosa di diverso per irriducibile diversità di radici di origini e dunque di lessico e di sintassi politica
Il passaggio
E non potrebbe essere altrimenti esercita una sottile tirannia sul presente ma non è saggio consentirgli di prevaricare sulle novità e di soffocare le speranze soprattutto non è saggio ignorare il futuro
Escludere cioè che vengo un giorno in cui davvero i significati che noi attribuiamo alle parole della politica e del vivere civile diventino perfettamente chiari
Perfettamente limpidi perfettamente univoci e quindi perfettamente comunicabili
Ma per il momento dobbiamo accontentarci di un certo grado d'intesa e di dialogo e dobbiamo contare sulla libera esplicazione delle nostre differenze
La differenza più evidente e allarmante
Sebbene qualche segno indichi la possibilità di un'attenuazione
Riguarda le garanzie per l'individuo
I diritti della persona e i problemi della giustizia una differenza resa tanto più evidente dal silenzio del vostro segretario su questi temi neppure sfiorati della più ampia relazione dire
Lo smantellamento di un sistema di finanziamento illegale della politica ha portato con sé purtroppo un ampliamento smisurato dei poteri di fatto della pubblica accusa
Una parte dell'opinione pubblica smarrita è stata tratta per alcuni anni nell'orbita del cosiddetto giustizialismo
In una idea del fare giustizia che ha qualcosa di sommario di sbrigativo e perfino vi inumano
Come ha ricordato il professor Panebianco in un'eccellente articolo di fondo del Corriere della Sera
In molti hanno disertato dal dovere di limitare o arginare di affetti anche inconsapevoli dello strapotere di alcuni settori della magistratura inquirente
Giuristi intellettuali opinion makers partiti e parlamentari hanno troppo spesso dimenticato la loro funzioni di guida della nazione
E si sono accodati plaudenti all'ultimo avviso di garanzia all'ultimo arresto eccellente all'ultimo detenzione preventiva illustre
Configurando così un clima da ultima spiaggia e da astro conflitto politico fin dentro le aule di giustizia
La norma che è il fondamento dello stato di diritto è diventata via via sempre più una variabile dipendente dalle simpatie e antipatie politiche
Da considerazioni istituzionali di ordine politico che hanno condotto l'ordinamento giuridico sull'orlo del collasso e lo Stato di diritto a una crisi appunta di credibilità magistrati che ricusa né i ministri guardia sigilli degli ultimi quattro governi magistrati che respingono leggi e propongono leggi in sostituzione di un diritto di un dovere del parlamento magistrati che ammoniscono e alludono in pubbliche interviste usando di un potere di esternazione che dovrebbe essere rigorosamente precluso a chi amministra la giustizia penale
In questi fenomeni e attorno a loro si è sviluppato un deficit di giustizia un deficit limpida e Serena lotta politica che è tra i mali oscuri di cui soffre oggi l'Italia in un'occasione recente l'onorevole D'Alema ha detto ed ha ribadito ieri che occorre restituire alla politica con la P maiuscola il suo primato
Permettetemi di dirvi che sono d'accordo ma che prima ancora del primato della politica con la P maiuscola occorre ristabilire la certezza del diritto del diritto con la di maiuscola
E ripristinare le garanzie violate dall'uso e dal costume della rivoluzione giustizialista
Fare pulizia è un conto travolgere gli individui è un altro
Colpire neanche un conto passare come schiacciasassi sui diritti del cittadino è un altro conto su questi precetti basilari non c'è in Europa tra moderati e forze di sinistra alcun conflitto anche perché la questione delle garanzie è un tipico cavallo di battaglia delle sinistre e liberali in tutto il mondo
E permettetemi anche di confermare con il massimo rispetto per le vostre idee la mia opinione molto netta su qualcosa che ci ha diviso e ci divide
Esigere le dimissioni di un ministro guardasigilli solo perché ha fatto il suo dovere è un grave errore dal punto di vista culturale politico e civile
La giustizia italiana ha bisogno di grandi riforme ordinamentali
Di un nuovo slancio legislativo che abbia per fine il rapido svolgimento dei processi in un quadro di garanzia ricostruite per il cittadino queste riforme possono e debbono essere il prodotto di uno sforzo comune ci sarà una maggioranza parlamentare che si assumerà le sue responsabilità e deciderà ma senza un dialogo preventivo qualunque decisione risulterà debole e va il dialogo in una democrazia coerentemente maggioritaria non sostituisce mai la decisione di una maggioranza che potrà essere cambiata alle successioni Sire elezioni politiche ma rende questa decisione possibile e in qualche modo la integra entrando a farne parte sul tema della giustizia e su altri grandi temi quel dialogo tra diversi tra forze alternative e anche radicalmente alternative
Indispensabile
Un'altra grande questione sulla quale ci si divide
Malgrado la progressiva un'informazione del vocabolario
E quella della libertà economica
Apparentemente su questo piano opera una convergenza evidente dal momento in cui il vostro movimento ha intrapreso una marcia di avvicinamento alla cultura politica liberale fino a parlare di una vera e propria rivoluzione libera
Non esiste in Italia
Un partito del liberismo cosiddetto selvaggio e se esiste quel partito non siamo noi pensiamo che il mercato debba essere regolare che lo slancio imprenditoriale misurato dal profitto
Debba contempera arsi con l'esigenza della solidarietà sociale con i doveri dello Stato a cui corrispondono ormai effettivi diritti del cittadino allo studio alla formazione all'accesso al mercato del lavoro alla salute
All'attenzione alla tutela della sicurezza e della dignità personale
Ma la società moderna ha bisogno che queste funzioni vitali sì o no assolte da uno stato leggero e neutrale
Uno Stato che non abbia mai incline azioni o pretese vessatorie
Organo di alta amministrazione al servizio del cittadino
E a questo Stato corrisponde una concezione Alpa ma leggera della politica una politica senza esorcismi e senza demoni senza manicheismi e senza attacchi alla persona
Una politica degna di questa fine di secolo piena di apprensioni ma anche di speranza
è in atto d'altra parte una convergenza significativa tra di noi
E quella sul tema del federalismo dove per federalismo intendiamo qualcosa di molto diverso
Dal separatismo strisciante dei Parlamenti farsa e di altre iniziative secessioniste un federalismo possibile che sia fondato sul sistema delle autonomie regionali e sulla riforma dell'imposizione fiscale accentrato
Sapete bene che uno dei grandi motti della cultura liberale dice che lo Stato invadente e quello in cui è vietato tutto quello che non è espressamente consentito mentre lo Stato giusto e libero e quello in cui è consentito tutto quello che non è espressamente vietato
Non è di oggi e non è solo nostra
La polemica contro la logica dei vincoli dei lacci degli impedimenti e di altre diavolerie stataliste e centraliste che abbiamo ereditato da una vecchia è superata cultura dello Stato
Le regole che sono uno strumento prezioso di vita per qualsiasi comunità
Vanno però distinti e dalla diffidenza verso verso il privato
Dall'intolleranza verso l'autonomia del cittadino dalle briglie troppo corte con cui uno Stato ingiusto costringe al suo passo lento la società civile qui sta probabilmente il dissenso tra noi
In linea di principio voi riconoscete le libertà economiche quanto noi riconosciamo la necessità di un mercato regolato
Ma poi nei vostri concreti comportamenti si ravvisa un sedimento della vecchia ostilità ideologica nei confronti dell'impresa
E voglio spiegarmi bene ancora una volta con una sua digerita che spero possa ben ripagare il vostro invito a parlare in questo congresso
La libertà di intraprendere di possedere e di investire di creare lavoro e profitto non è una libertà occasionali
Intorno a questa libertà fondamentale e ai suoi decisivi complementi l'habeas corpus i diritti della persona le lezioni dividere i parlamenti gira l'intero sistema delle libertà
L'esercizio di questo diritto naturale
Confermato e consolidato dal diritto positivo e dalla nostra carta costituzionale
Deve perciò essere tutelato dall'invadenza naturale dello Stato
Dalla tendenza dei poteri pubblici a sconfinare fatalmente dal loro territorio creando guasti che corrompono e corrodono il modello di sviluppo di un paese a economia avanzata e il nostro se vogliamo ricordare un'anomalia italiana nel panorama europeo
è un Paese il più del cinquanta per cento delle attività economiche e ancora nelle mani dello Stato sotto questo profilo noi non parliamo ancora lo stesso linguaggio
I fatti recenti dicono che il contributo di un imprenditore alla politica del Paese in un momento di grande difficoltà del suo sistema politico
è stato accolto con una dose di diffidenza e di pregiudizio che ha condotto una serie lunghissima di atti ostili
Molto al di là del fisiologico confronto fra una maggioranza una opposizione e ieri l'onorevole D'Alema la riconosciuto non voglio dire che non esistano colpe ed errori anche da parte di chi vi parla
Ma è certo che il programma liberale di ridurre la fiscalità e la spesa pubblica ristrutturando il modo di essere accentratore pesante dello Stato italiano
è stato accolto da una lunga serie di no di atteggiamenti positivi a parole ma negativi nei fatti
Insomma sulla funzione dell'impresa come centro del capitale e del lavoro
Sul ruolo dello Stato e sul modo di ridurre il debito pubblico su questi tre temi integrati e interdipendenti si è manifestata nei fatti
Una distanza che sono il tempo e un nuovo clima civile potrà accorcia e non è un caso che lo scontro più aspro nel periodo del governo da me presieduto sia arrivato precisamente sul tema del riequilibrio dei rapporti tra accusa e difesa nel processo penale
Con la riduzione del potere discrezionale di incarcerare i cittadini da parte del pubblico ministero e sulla grande riforma del sistema pensionistico una necessità nella prospettiva della difesa della previdenza dei nostri figli è il genere delle generazioni avvenire signori delegati troppo spesso non si riflette sul fatto che se foste stati voi vincitori
Delle elezioni del ventisette marzo avreste trovati parati davanti a voi gli stessi problemi che noi abbiamo dovuto affrontare le soluzioni possono essere diverse
Ma i problemi del nostro Paese sono chiaramente identificabili il centro della questione
La possibilità di governare
La possibilità di governare cioè la possibilità di scegliere di decidere e di incidere una volta deciso che cosa fare
La vischiosità dei nostri meccanismi istituzionali rende difficile la realizzazione della scienza verso cui si è orientati e che è stata formalizzata
Al termine del percorso di una legge o di un atto amministrativo ci si accorge che le responsabilità della sua mancata traduzione in pratica sono molteplici
Per una parte dipendono dai regolamenti parlamentari
Che sono concepiti come garanzia di un potere di interdizione piuttosto che di un potere di controllo
In parte da atteggiamenti della pubblica amministrazione centrale regionale il cui rapporto con lo Stato e più improntato al concetto di impiego che a quello di pubblico servizio
Inoltre all'origine della difficoltà di governare ci sono fattori squisitamente politici che solo la politica può mutare la breve durata media dei governi una insufficiente definizione costituzionale di quello che lo spazio di azione del potere esecutivo e del suo capo
Oggi dotato soltanto di un debole potere di indirizzo e di coordinamento tormentoso gli annosi problemi nei rapporti tra poteri costituzionali diversi dalla magistratura penale e civile alla Suprema Corte
Noi
Come ho confermato stamane alla Convenzione per la riforma liberale siamo ormai convinti che il malessere istituzionale del Paese debba essere curato attraverso il metodo maggioritario rendendo sempre più preciso il suo funzionamento a tutti i livelli della vita dello Stato
Su questo tema abbiamo tutti peccato di leggerezza
Abbiamo sottovalutato l'entità e la radicalità delle riforme che sono necessarie Verlust destituire all'Italia vero buongoverno
Per restituire all'Italia la possibilità di essere governata per davvero per questo noi siamo convinti che per costruire un effettivo equilibrio dei poteri per rendere possibile la decisione politica della maggioranza e un vero controllo da parte dell'opposizione
Occorre che l'esecutivo e il Parlamento ricevano entrambi una legittimazione popolare diretto l'elezione diretta del capo dell'esecutivo è ovviamente parte di un processo di riforma costituzionale
Il quale dovrebbe ridefinire i poteri e il modo di lavorare del Parlamento i poteri della Corte costituzionale
La struttura complessiva del vertice dello Stato oggi diviso in due figure il presidente dalla Repubblica e il presidente del consiglio dei ministri entrambi di origine parlamentare
Siamo quindi convinti che qualunque cambiamento della legge elettorale non potranno non derivare per non sembrare
Una escort citazione occasionale a fini di parte che da questo mutato contesto istituzionale
Signori delega
Io ringrazio per l'attenzione che mi avete dedica l'onorevole D'Alema
Dopo tante aspre polemiche si è rivolto a noi con estrema cortesia e con uno stile politico che rappresenta di per sé una importante e benvenuta novità
L'onorevole D'Alema sembra preoccupato di garantire all'onorevole Prodi un esplicito riconoscimento di leadership fa da parte degli interlocutori
Capisco bene questa preoccupazione
Voglio anche aspra assicurato sul fatto che come è già accaduto nelle precedenti elezioni noi considereremo con rispetto tutti coloro che saranno candidati nella coalizione a noi alternativo
Ma l'onorevole D'Alema mi consenta di aggiungere qualcosa che egli d'altra parte sa benissimo la leadership politica si conquista sul campo
Ritiene essere il frutto di intelligenza di fatica e di riconoscimento e ad essa deve corrispondere un'autonoma forza elettorale politica
Non escludo che nel futuro l'onorevole Prodi possa trovarsi in questa felice situazioni diverse per ora mi sembra di no
L'importante è che prosegua e si consolida al di là di ogni formalismo il dialogo tra le forze che animano le due coalizioni la relazione dell'onorevole D'Alema questo congresso mi è sembrata un serio contributo in questo senso
La ricerca di un migliore equilibrio politico di una proposta vostra più convincente per i settori centrali dell'elettorato tutto questo non ci spaventa Hans anche questo è il segno che c'è un nuovo clima nel Paese e che ormai vicina la via d'uscita alla crisi apertasi con la formazione per la prima volta nella storia della repubblica di un governo di tecnici non parlamentare
Fra tanti disaccordo
Che ho doverosamente citato anche perché la cortesia di un dialogo non offusca as il carattere alternativo delle nostre formazioni politiche permettetemi ora di citare quello che sembra essere sempre di più un punto di convergenza l'onorevole D'Alema ha spesso ricordato in questi giorni che non è possibile oggi ridare un governo politico al Paese un governo fondato su una maggioranza nessun programma senza un nuovo passaggio elettorale
Su questo esiste una convergenza significativa che deve trovare una convalida nel rapporto con tutti gli altri interlocutori della vita politica italiana
Ma intorno a questo comune sentire indice di una comune sensibilità democratica che si può consolidare il clima nuovo che si respira nel Paese vi auguro buon lavoro e vi ringrazio
L'attenzione con cui il Congresso ha seguito il suo discorso onorevole Berlusconi non è dovuta solo per ragioni di cortesia
Qualità che pure non fa male alla politica
Ma di sincero interesse per le cose che ha creduto di venire a dirci nel suo discorso ha certamente per dissentire o consentire sarà oggetto di riflessione ulteriore del nostro congresso quindi a nome della presidenza di tutti i delegati torno a ringraziarla delle raccolte il nostro invito
La parola ora l'onorevole Gian Franco Schietroma accompagna Schietroma segretario del Partito socialista democratico italiano segue Walter Veltroni
Care compagne care compagne e cari compagni
Sono davvero lieto di portargli il saluto del partito di Giuseppe Saragat
Il Partito socialista democratico italiano
Che dopo il congresso di Bologna
Si trova ricollocato nella sua posizione naturale all'interno della sinistra riformista credo che la stessa soddisfazione la proverebbe anche il fondatore del nostro partito
Di fronte ad un progetto
Che si propone di aggregare tutta la Sinistra democratica
In un grande partito ancorato al socialismo democratico europeo
Noi cari compagni
Parteciperemo con slancio a questo progetto
Che costituisce la realizzazione di quanto Saragat aveva previsto già nel mille novecentoquarantasette a Palazzo Barberini
Ringraziamo vivamente Massimo D'Alema
Per aver riconosciuto al socialismo democratico
Il merito di aver far
O vivere una sinistra antitotalitaria
Che ha garantito in questa parte più avanzata e civile del mondo
Lo sviluppo della democrazia e di una più elevata cittadinanza sociale queste affermazioni del vostro leader costituiscono il miglior inizio verso l'attuazione della proposta di patto federativo tra le forze della sinistra
Un patto federativo
Che ha come riferimento naturale l'Internazionale socialista
Il Partito socialista europeo e l'Europa
Che giustamente costituisce il punto cardine del programma di governo del nostro candidato professor Romano Prodi e della coalizione di centrosinistra che legittimamente si propone alla guida del paese
Un patto federativo che deve avere come obiettivi principali la stabilità di governo la difesa delle regole democratiche e della pluralità dell'informazione
La costruzione di un nuovo stato sociale la difesa dei diritti dei cittadini dei lavoratori e dei ceti più deboli
La lotta alla criminalità o meglio come sostiene Toni Blair la lotta ai malesseri sociali che la determinano e quindi la lotta alla disoccupazione alla droga e ad altri rilevanti fenomeni della nostra società
La difesa dell'ambiente non solo per la tutela della qualità della vita ma anche come veicolo di rilancio occupazionale
Il rilancio della scuola ed un suo miglior collegamento con il mondo del lavoro
La realizzazione finalmente di una politica complessiva di valorizzazione turistico culturale del Paese
Sia per non tradire nella storia e le tradizioni sia per non sciupare importanti possibilità di occupazione per i nostri giovani Pułtusk dietro noi vogliamo una scuola preoccupazione
Non possiamo mischiare che questo patto federativo fallisca e cioè si risolva soltanto in un'operazione dei vertici nazionali per questo mi permetto di rivolgere un appello ai segretari regionali a quelli provinciali indicato a tutti voi a quegli ospiti a sedersi e andare in mandare magari qualche commento un qua e là perché il dibattito continua le parole che vengono pronunciate sono importanti quindi vi prego di
Dicevo per questo mi permetto di rivolgere un appello ai segretari regionali a quelli provinciali
A tutti voi affinché nelle varie realtà locali
Sì ricerche con tenacia il dialogo tra i rappresentanti delle forze che aderiranno al patto federativo
Dobbiamo ricercare la massima partecipazione e quella collaborazione che è indispensabile tra di noi per garantire il successo di questo progetto storico
Care compagne e cari compagni noi siamo convinti della grande portata di questa iniziativa e saremo al vostro fianco con grande entusiasmo e con grande determinazione buon lavoro
La parola accompagna Walter Veltroni acque credo debba andare un particolare augurio di buon lavoro da parte dei tutto e congressi
Gli altri Paesi
In altri Paesi
Come ha ricordato l'onorevole Berlusconi
L'evento che oggi qui stiamo celebrando
Probabilmente non sarebbe avvenuto
Non è prassi infatti
Che repubblicani e democratici si scambino delegazioni alle rispettive convenzioni non è prassi
Che la destra francese i socialisti francesi si scambino
Presenze nelle loro Assisi più rappresentative
Se questo avviene
Perché dunque lo stato delle relazioni tra le forze politiche italiane e così determinato
Ed è da qui che dobbiamo prendere le mosse
L'obiettivo che noi ci proponevano
L'obiettivo della relazione di Massimo D'Alema l'obiettivo di questo congresso è quello di far fare a questo Paese come D'Alema ha detto un passo in avanti nel senso della conquista della normalità
Tendiamo a creare una condizione nella quale il dialogo il confronto lo scontro tra le forze politiche Possa Benigni re in un regime
Di civiltà
A questo ha corrisposto l'intervento dell'onorevole Berlusconi anche se devo dire con la stessa schiettezza e con la stessa sincerità
Che dal nostro punto di vista il tono che gli ha usato è migliore dei contenuti che ha illustrato
E dunque
E dunque noi ora
Faremo
Noi ora faremo come egli stesso ha fatto
Applichiamo dunque la par condicio
Faremo come il timone d'Atene di Shakespeare che dava una volta assassini è una volta pietre preziose e cominciamo da una pietra preziosa sicuramente
Alla destra italiana
A lei onorevole Berlusconi
All'onorevole Fini deve essere riconosciuto
Di aver raggiunto nella storia di quel movimento di quella cultura un risultato politico di dimensione storica
Voi avete restituito orgoglio
E identità
Alla destra italiana
E per anni per molti anni in questo Paese ha avuto persino difficoltà a dichiararsi e a manifestarsi una volta rotti i vecchi partiti una volta usciti dai poi dal porto della Prima Repubblica
Ciascuno
è andato dove lo ha portato il cuore e una parte consistente del voto che si era espresso per i partiti dal Caf negli anni ottanta è andato a destra attraverso un'opera di riconoscimento che ha il merito
Storico che nella destra italiana l'onorevole Fini e l'onorevole Berlusconi possono avvenire
Ma la domanda che noi ci poniamo e ce la poniamo davvero con lo spirito di un confronto in un confronto chiaro a confronto politico
E qual è il collante di questa band
Cioè qual è il cemento politico culturale e programmatico che tiene insieme le diverse culture alle diverse anime della del criterio lei ci ha richiamato qui
Ad una differenza che finché è differenza di politiche essa onorevole Berlusconi le confermo esisti
Ma se lei parlando del problema del rapporto
Tra l'individuo e il mercato tra le regole e il mercato
Voleva fare intendere che su questo si scrive una differenza una distinzione tra chi crede nei valori liberali e chi non ci crede in questo caso io temo che lei abbia torto
Perché il mercato
In una società capitalista il mercato una società democratica
è insieme regole e libertà non solo l'uno non solo l'altro regole e libertà
Il mercato
Il mercato senza regole
Il mercato senza regole finisce col travolgere la libertà e in primo luogo la libertà di intrapresa
Il mercato senza regole
Finisce col divorare la concorrenza il mercato senza regole finisce col creare condizioni di monopolio di trust perché in tutti i Paesi democratici del mondo vengono considerati contrastante con i principi e i valori del mercato
Poi vede
Quali vede
Lei è un uomo concreto e anche oggi nel suo intervento che ha dato dimostrazione dunque credo che nessuno meglio di lei possa misurare il rapporto stretto sempre più intimo che deve esistere
Tra le parole che si pronunciano e comportamenti politici
Io la potrei invitare a misurare
Il contenuto di questa parte del suo intervento con i comportamenti politici di alcune delle forze che fanno riferimento al suo schieramento
E troverà delle singolari contraddizioni ad esempio nell'atteggiamento assunto in Parlamento da una parte dalla destra sulla questione delle authorities e sulla collegata questione delle privatizzazioni
Se io dovessi dire ma sinceramente
Qual è il punto forte è quello che aveva definito all'alba degli anni Ottanta in America l'identità politica di un fenomeno come re gravissimo che certo nasceva da una contrapposizione forte di tipo politico ideologico ma aveva dentro di sé una cultura di un'esperienza di elaborazione quali quella di Milton Friedman del di un certo tipo di liberalismo economico americano se io dovessi trovare qualcosa di simile Della vicenda travestita di Alassio dovessi nella memoria cercare un punto di programma e quando dico programma mi riferisco non come dire le proposte ma un a un punto di programma qualificante che faccia intendere qual è la direzione di marcia che la destra italiana vuole proporre al Paese io sinceramente davvero sinceramente non lo trovo
E anche se penso ad uno dei punti che è stato indicato penso all'esperienza fatta dall'ex ministro degli esteri dall'onorevole Martino
E cioè una linea di sostanziale sganciamento dell'Italia da una prospettiva di unificazione europea io avverto in questo Manning questo caso non da uomo di sinistra avverto per il Paese per il mio Paese se questo avvenisse un rischio molto serio
Di uscire dall'area dei paesi che contano che pesa no
C'è stato
C'è stato un collante porte
E non vi è chi non lo veda
E questo collante è stato qualcosa che si è nutrito in un problema della vita italiana un problema che abbiamo avvertito noi stessi un problema che è stato dentro le nostre riflessioni vorrei dire dentro i nostri mutamenti un problema che è stato dentro il percorso di cambiamento che abbiamo credo coraggiosamente fatto
La destra italiana
Ha fatto appello ad una preoccupazione di tipo politico
Ideologico
A nel corso dei mesi passati io le sono grato se non a rievocato questa dimensione nella discussione di oggi se non sotto la specie dei contenuti a
In mezzo diciamo così nel tempo nel quale questo confronto politico è stato più aspre cioè gli anni Cinquanta la guerra fredda
Ha immerso per ritrovare ragioni queste sì culturalmente politicamente determinate che potessero costituire il riferimento fondamentale la ragione della convergenza attorno ad uno schieramento di destra
Io ho l'impressione che questo abbia funzionato il ventisette marzo
Anche per difetti nostro
Ma ho l'impressione che come succede talvolta in politica gli argomenti si consuma
E ho l'impressione che riutilizzare oggi quell'elemento di coesione per tenere insieme la destra
Sia una carta consunte e la destra italiana rischi di fare come quella figura biblica che a forza di guardare indietro si trasformava in una statua di sale
L'Italia
Ha un grande bisogno di ricostruire ha un grande bisogno di guardare avanti
E lo dico questo anche pensando a noi
Pensando alla sinistra i democratici di questo Paese
Agli errori che abbiamo fatto alle sfide che non abbiamo avuto la forza ho il coraggio di accettare
Quando non abbiamo avuto
Non abbiamo avuto il coraggio ripeto questa parola che in politica una parola importante né in termini di programma né in termini schieramento
Di assumere su di noi pienamente la sfida del governo
C'è capitato di dire più no che di avanzare proposte concrete c'è capitato più spesso di rinchiuderci piuttosto che di cercare in mare aperto la possibilità di una prospettiva di governo
Una cosa posso dirle onorevole Berlusconi
Non so se questo la debba rassicurare o no
Mi auguro di sì
Una cosa le posso dire
Noi non faremo più
Un'alleanza contro Berlusconi e contro la destra noi faremo un'alleanza per governare l'Italia e per cambiare questo Paese
Vede noi
In questi giorni siamo impegnati insieme
Il Polo della libertà
Le forze che sono raccolte attorno all'Ulivo
In un dialogo con la lega e con Rifondazione Comunista
E con i Comunisti unitari siamo impegnati a cercare di definire le regole del gioco
Le regole del gioco democratico quelle alle quali lei giustamente ha fatto riferimento
E che costituiscono anche per noi
Una preoccupazione è un obiettivo
Lo vogliamo scrivere le righe dal campo
In modo tale che poi si possa disputare la sfida all'interno di queste righe senza che ogni volta debba essere come è stato dal ventisette marzo in poi
In contestazione dove finisce il campo dove inizia l'area di rigore quando c'è Palma quando non ci
Noi vogliamo fare le regole del gioco
Noi vogliamo costruire la normalità italiana e questa normalità è fatta del combinato disposto di due elementi uno appartiene a noi
Appartiene a coloro i quali hanno responsabilità politica a coloro i quali dirigono i partiti italiani
Ed è il reciproco riconoscersi di legittimità politica
L'avere la consapevolezza che se vince l'uno schieramento se vince l'altro non sono in gioco le ragioni e il destino della nazione bisogna partire da qui per fare un Paese normale
Ma la seconda cosa che non è nella nostra disponibilità
La seconda cosa che riguarda solo in parte noi
Ma che riguarda tutte le forze politiche che riguarda il Parlamento dalla Repubblica è lo sforzo che dobbiamo fare per scrivere le regole
Per fare in modo vale qui lo stesso discorso che facevamo sul mercato per fare in modo che vi siano regimi d'incertezza nella vita democratica di questo Paese
E io non posso non dirle c'è un punto del suo intervento di oggi
Merita una risposta
Una risposta attenta ma una risposta
Vede
Non c'è dubbio che in Italia c'è stato un ricorso eccessivo alla custodia cautelare
Che troppe persone sono andato in galera che troppo spesso è capitato di vedere e talvolta è capitato anche a noi
Mi consenta qui di ricordare una persona che non c'è più e che ha pagato un prezzo alto che si chiama Marcello Stefanini
Ma vede
Io
Io ricordo
Io ricordo di aver parlato
Io ricordo di aver parlato volta a volta con Marcello
Io ricordo di aver parlato molte volte con Marcello
Marcello non ne faceva carico la magistratura sapeva che la magistratura indagava
E che la magistratura doveva accertare la verità e che poteva capitare anche se in qualche caso non doveva capitare di potersi trovare nell'occhio di un ciclo nelle quali non si voleva non ci doveva essere
Ciò che Marcello ha più sentito e lo stesso vale per uomini della parte avversa sia chiaro sia chiaro
E l'utilizzazione strumentale
Che la politica ha fatto in questi anni delle vicende delle indagini giudiziarie ed è bene che tutto questo finisca una volta per tutta la storia italiana
C'è stato
Un eccesso di custodia cautelare lo abbiamo più volte dichiarato discusso abbiamo discussa una legge al Senato l'abbiamo votata però io le voglio dire con molta sincerità
Che se guardiamo a questi quindici anni di storia italiana
Dietro le spalle noi
Non abbiamo un eccesso di legalità abbiamo un eccesso di legalità ed è quello il problema alla quale dobbiamo partire
La politica e la magistratura
La politica la magistratura devono separare il loro cammino
La politica deve fare il suo mestiere
Il suo mestiere fare quello che in Italia non c'è mai stato e cioè una politica per la giustizia e cioè aiutare i tribunali a funzionare i cittadini ad essere garantiti e dall'altra parte
La magistratura deve continuare ad operare
Senza la pretesa di sconfinare nella politica ma con il rispetto dalla politica e la salvaguardia di un principio fondamentale che è l'autonomia della magistratura dal potere politico
Noi dobbiamo uscire da Tangentopoli
Dobbiamo uscirne e sono venute dagli stessi giudici proposte
E indicazioni utili per uscirne e sia una cosa ci dobbiamo dire
E che la cosa più grave di tutta questa discussione che tre anni dopo l'esplosione di Tangentopoli in Italia
Noi non abbiamo ancora approvato quel sistema di norme per la trasparenza della vita pubblica che impedisca il ripetersi del fenomeno di Tangentopoli è questo qualcosa su cui insieme possiamo lavorare
Lei ha detto
Che non condivide la posizione che abbiamo assunto sul ministro Mancuso lei ha detto il ministro Mancuso ha fatto il suo dovere
Io non voglio entrare nel merito però penso ai comportamenti che abbiamo registrato
Ministro Mancuso ha disatteso gli indirizzi votate in Parlamento
Il ministro Mancuso entrato in conflitto esplicito con il Presidente della Repubblica e con il Presidente del Consiglio io non credo che in un Paese democratico questo possa essere considerato il dovere di un ministro
C'è un altro punto
Lei
E la destra ho ascoltato anche ieri sera in televisione l'onorevole Pini
Avete scelto il PDS per dialogare di questo non possiamo che essere di grande
Mi permetterà però di rievocare nella memoria cose abbastanza recenti per considerarle Della loro giusto stregua
Battute
Polemiche alle quali nessuno di noi si è sottratto tuttavia lei credo che possa registrare lo schieramento di destra può registrare da molti mesi un atteggiamento di serietà di responsabilità di preoccupazione da parte dello schieramento di centro sinistra
L'impressione che lei
Scelga questo dialogo
Un poco l'obiettivo di evitare un dialogo più imbarazzante
Un poco l'obiettivo di cercare ancora di evocare qualcosa che qui non ha evocato ma che recentemente avvocato
è capitato a me una conferenza stampa a lei per dimostrare che il centro sinistra e ancora fatto di comunisti ha detto basta entrare nella stanza di Veltroni e si trova il ritratto di Togliatti
Poi Gianni Letta che
Lei era vicino alla che tirata per la giacca e l'ha detto non è Togliatti e Berlinguer
E lei
E lei ha detto va be'Togliatti Berlinguer tutti comunisti
Vede
Io penso che lei si debba fare come tanti altri come tutti noi di fronte ai fatti la politica una semplice domanda che forse ci aiuta anche a guardare alla storia passata
Come vede nessuno di noi ha interesse abbiamo chiuso questo capitolo a rivangare la storia politica del passato però io una cosa ci ci tengo a dirlo in questo caso
Lei si è mai chiesto perché
Quando il capo del Partito Comunista italiani Enrico Berlinguer morì
Quando Enrico Berlinguer morì
In tutta Italia di Fo un'onda di dolore che attraverso gli schieramenti politici non riguardava solo i suoi compagni ma riguardava anche i suoi avversari
Perché i Berlinguer riconoscevano due cose
Due cose importanti
Due cose delle quali vi ancora bisogna oggi il coraggio politico e il senso dello Stato
Qualcosa di cui tutti abbiamo ancora bisogno
Ecco perché sarà un bene per tutti noi
Entrare nel tempo in cui il confronto della politica e confronto di programmi di ragioni di schieramenti e di valori
Non ha più senso lo dicevo per noi
Fare gli schieramenti conto
Non si sta in un Paese in politica contro qualcuno ma si sta per qualcosa
Lei ha detto qui e lo ha detto ancora ieri sera Fini
Che Prodi non è ancora pronto
Per essere
L'avversario che lei riconosce onorevole Fini ha detto ancora di più ha detto è un leader virtuale
In ragione del fatto che non è il segretario di un partito
E che comunque non detiene la maggioranza dei voti di quel partito
Affermazione che mi ha fatto pensare
Alle reazioni una volta preso il suo contenuto
Dell'onorevole Pier Ferdinando Casini od onorevole Rocco Buttiglione i quali credo non si sentiranno pienamente considerate dentro questa alleanza e mi ha fatto ancora di più pensare alla filosofia che vi è dietro dunque
Secondo questa filosofia il premier di uno schieramento è il capo del partito
Che ha più volte in quello schieramento
E dunque l'onorevole Fini ci ha in qualche misura annunciato che se dovesse avvenire
Un sorpasso alle lezioni tra Alleanza Nazionale e Forza Italia automaticamente l'onorevole Fini diventerebbe il premier candidato dello schieramento di destra
L'Ulivo
L'Ulivo
Non è una somma di partiti
L'Ulivo è una coalizione
E vorrei ricordare che i partiti che ne fanno parte
E che raccolgono un consenso quantificabile attorno al quarantadue per cento del Paese
Hanno scelto e vorrei dire persino con i loro congressi stanno comparendo sovranità
Ad una leadership
Voi non potete avere una singolare pretesa dovremo giocare non so quando
La finale d'un grande torneo
E non vi potete scegliere l'avversario
Vostra avversaria se ai leader dello schieramento dell'Ulivo e il capo dello schieramento di centrosinistra si chiama Romano Prodi ed è con voi dovrete fare i conti
Noi stiamo insieme insieme
Noi stiamo insieme cercando
Di scrive le regole del gioco
Di fare quelle righe del campo di creare le condizioni di una fisiologia democratica voglio dire ancora qui non mi sentirei in pace con la mia coscienza se non ripetessi quello che Massimo D'Alema ha detto la sua relazione
Che c'è una precondizione
Per lo svolgimento di una competizione elettorale tra sei mesi tra un anno tra cinque anni
E quella precondizione riguarda
Una categoria
In tema
Che lei nel suo intervento non ha neanche mai citato
Immagino per discrezione
E cioè la parola che peraltro vedere essere carente qualche misura ben conosciuta televisione
Ci vogliono regole
Regole per affrontare una competizione elettorale
Regole che consentano una gara a tutte e due ori tre partecipanti alla gara di partire dagli stessi piloti di porto di partenza di poter dimostrare se hanno la forza le idee e la capacità di vincere o meno
Non c'entra il consociativismo
Il consociativismo c'è quando non ci sono le regole
Il nostro lavoro è un lavoro che corrisponde ad un'altra cosa che lei questo caso giustamente ha detto
E cioè l'esigenza di entrare in un paese nel quale vi sia certezza è la preoccupazione del presidente della Repubblica di andare ad elezioni in qualche misura risolutive della crisi italiana e cioè avere un governo che governa
E lo al governo del Paese
Noi pensiamo che ci sia uno strumento adatto
E questo strumento è il doppio turno
Io ho ascoltato come lei ha detto circa il presidenzialismo ma vorrei ricordare che l'esigenza di governo e di controllo
E garantito
Nella stragrande maggioranza dei casi dei Paesi occidentali attraverso altri sistemi
E penso da questo punto di vista più il doppio turno possa essere lo strumento necessario non credo di essere da solo le leggo una citazione
Io sono favorevole al doppio turno cioè una scelta più meditata ragionevole che consente agli elettori di rendersi ben conto al momento del voto quali sono le forze in campo il loro programma e i loro alleati e di capire dove si andrà a finire si vince l'uno o l'altro schieramento precisamente un sistema a doppio turno con il ballottaggio basterebbe applicare alle elezioni politiche le stesse norme delle amministrative che regolano il ballottaggio
Io onorevole Berlusconi sotto a questa frase che lei ha pronunciato ci metto la firma e se vogliamo ci mettiamo d'accordo subito e produciamo una legge corrisponde
Noi vogliamo un Paese normale un Paese in cui la destra il centro sinistra si scontrino in cui si confrontino in ragione delle loro idee vogliamo creare una decongestione della vita politica italiana per ciò che riguarda la preoccupazione circa l'esito democratico di alcune lezioni
Vogliamo trovare la possibilità
Di confrontare i programmi e le idee ancora ieri sera ho ascoltato a questo proposito l'onorevole Fini dire di essere favorevole all'esperimento nucleare francese nell'isola di Mururoa noi siamo contrari e chiediamo al governo francese di sospenderle al più presto
Ma ora se mi consentite prima di concludere vorrei dire questo
E al Paese che dobbiamo guardare
E a questo nostro Paese se usciamo di qui se andiamo fuori da questa sala se proviamo a sentire il respiro collettivo del Paese perché un Paese è un respiro collettivo oggi non lo sentiamo affannato
Ci sono tanti indicatori positivi nell'economia ancora oggi i dati
Del gettito tributario sono dati positivi ma noi abbiamo grandi problemi il dodici per cento della disoccupazione
Ci sono alcune regioni italiane in condizioni di emergenza in Campania il sessanta per cento dei ragazzi non ha lavoro
Abbiamo il più basso tasso di occupazione femminile arretratezza tecnologica e abbiamo soprattutto un grado di sapere di questo Paese che non è adeguato al ruolo e all'identità dell'Italia
Il cinquantasei per cento delle famiglie Italia e gli italiani
Ha in casa meno di venticinque libri il ventitré per cento non ne ha nessuno
Solo il venticinque per cento degli italiani ha più della licenza media solo il sei per cento ha più della laurea
Noi diplomi hanno quaranta giovani su cento in Svezia e diploma no ottanta su cento qui si gioca la grande riforma più ci sono a conoscenza più ci sarà lì per lavoro e in più ci sarà ricchezza
E così ci sarà più giustizia sociale in molti hanno fatto riferimento a quei due bambini
Io ho provato mentre se ne parlava a immaginare il prosieguo della vita di quei due bambini a immaginare che quei due bambini vengano da due ceti sociali diversi da due famiglie diverse da due zone d Italia diverso
Probabilmente pochi anni dopo questo gioco che stanno facendo già la vita li separa
Già sono in condizione di non poter giocare la partita della propria esistenza in condizioni di pari dignità di pari opportunità che è la parola chiave della relazione di D'Alema la parola chiave dell'identità e delle scelte politiche dello schieramento al centrosinistra
Noi dobbiamo cercare di tra l'altro di tradurre un programma di crescita giusta in governo ci sono molte esperienze alle quali si può attingere e d'altra parte questa è l'ispirazione la ragione di fondo l'identità di questo schieramento di centro sinistra
Quando immagina morì proponemmo il centrosinistra non pensavamo che saremmo arrivati fin qui
Questo schieramento vincerà se sarà la somma degli orgogli delle forze che lo compongono
Se le forze di centro come ha detto giustamente Gerardo Bianco ha ripetuto Mario Segni dipenderanno la loro identità di forze di centro e se noi forza della sinistra difenderemo la nostra identità politica i nostri valori di donne e uomini della sinistra italiana
Noi ci poniamo il problema di uscire da una condizione di incertezza e di stanchezza del Paese il Paese vuole risposte
E non vuole chiacchiere
Vuole programmi idee vuole che si guardino avanti che si immagini cosa sarà l'Italia nel futuro
A cavallo del prossimo secolo
E noi non abbiamo fatto chiacchiere
Ha fatto bene D'Alema ricordarlo noi abbiamo compiuto gesti
Politicamente impegnativi
Vorrei dire che se questo Paese sta in piedi se questo Paese ha superato la turbolenza economica di questi anni lo si deve al senso di responsabilità in primo luogo dei sindacati dei lavoratori italiani
E dei governi tecnici come sono stati definiti il Governo Ciampi al governo Dini
Nell'accordo sul costo del lavoro il senso di responsabilità delle associazioni imprenditoriali
Noi abbiamo dimostrato nei fatti
Di essere una forza di governo
E ora ora siamo impegnati a dar vita a questa grande novità de la vita politica italiana la coalizione dell'Ulivo un fatto nuovo
Che cresce ce lo dicono i sondaggi ce lo dicono le manifestazioni la gente che vediamo intorno a noi e dobbiamo sentire quanto l'Ulivo stia crescendo c'è un detto ebraico che dice l'ultima cosa che un pesce vede l'acqua noi dobbiamo sentire tutta intera la domanda la tesi della fiducia che c'è nei nostri confronti
Quando vado alle nostre manifestazioni alle manifestazioni dell'Ulivo
E vedo le persone che sono davanti cerco di immaginare la loro storia
Penso alla ripresa di iniziativa che c'è tra le donne e sono le donne che hanno combattuto battaglie importanti nel settantaquattro per affermare la legge sul divorzio e poi per difendere quella legge che ha sconfitto la piaga dell'aborto clandestino
E vedo nelle nostre manifestazioni tante donne e tanti uomini cattolici quelle donne e quegli uomini che credono in valori che praticano nella loro vita quotidiana quel principio in base al quale aiutare una persona e come aiutare il mondo intero
E vedo donne e uomini estrazione laico socialista o i ragazzi impegnati nel movimento ambientalista
Ho ritrovò tante persone che avevo perduto
Persone che si erano impegnate nella vita pubblica in Italia che da ragazzi avevano partecipato a grandi movimenti che avevano dentro di sé grandi speranze grandi sogni
Quelli ai quali Alex Langer si è rivolto nell'ultima riga della sua ultima lettera quando gli ha detto e ha detto a tutti noi
Non siate tristi
Continuate in ciò che era giusto
Non sono loro ad aver lasciato la politica
è la politica che ha lasciato loro
E la politica che ha compiuto una sorta di strage delle illusioni
Ma oggi è il tempo
Di restituire bellezza la politica c'è una buona politica quella che in Italia non abbiamo mai sperimentato
Quella fatta dalla concretezza dei programmi e dell'ambizione dei valori
Questo è il nostro lavoro
Mettiamoci in cammino
Noi per forza democratica di questo Paese lo schieramento di centro sinistra restituiamo speranza Alitalia qualcosa sta cambiando la Nuova Italia sta già cominciando
Sono stati momenti molto appassionante intensi del nostro dibattito il nostro congresso che continua io richiamo
La vostra attenzione sui prossimi oratori la parola ora del compagno Salvatore Buglio lavoratore della Diberti di Torino seguirà Pierangelo Ferrari
Diciamo che è un po'difficile parlare dopo un intervento così bello e appassionato
Dimostra che abbiamo un gruppo dirigente pronto a prepara preparato per governare il Paese questo è indubbio
Ci proverò sapendo che l'attenzione dei delegati un po'sfumata va comunque
Io penso
Che la relazione del compagno D'Alema
Sia stata seria e puntuale
Però da parte mia vorrei sottolineare una questione che è stata trascurata sia nella relazione sia negli interventi anche dei maggiori leader del nostro partito
Voglio fare una parente se io non sono lo spot pubblicitario dopo dopo un bel film io immagino che l'agenda la teste per ragionare poi decidete voi se volete
Ascoltare o meno o andare a prendere un caffè fate voi
Dicevo queste o che è stato trascurato un problema serio che la questione del lavoro
La sua qualità
La sua creazione la sua dignità
Compagni le compagnie o noi siamo capaci di dare impulso e voce a questi problemi
Come tendono di fare tutte le forze politiche serie Europa o la Terna di IVA e regalare agli estremismi di sinistra e di destra
Forse in mente
Che saranno sottratte al governo del paese
Vorrei affrontare alcune questioni
Difficile Manzo
Dalla nascita del PdL si quante volte ci siamo detti
Che la diversità di opinioni è una ricchezza
Il rispetto per chi la pensa diversamente
Io prego la Presidenza di dire se non hanno voglia di uscire non aveva non avevo LG lavoro anche uscire ancora ecco che i compagni delegati gli ospiti sono pregati che vuole uscire di uscire gli altri di sedersi e di ascoltare l'intervento del compagno buio
Dicevo la diversità come ricchezza dico questo perché non si accede non accetto
Che per esempio sulla questione della riforma il previdenziale e ve lo dice uno chi ha votato sì convinto che ha perso cinque anni e in pratica andrà cinque anni dopo
A a far come dire pensionato Proglio ricordare questa diversità perché ci sono stati persone nel nostro partito che legittimamente hanno votato contro bene io non classifico queste persone questi compagni
Come chi ha una visione manichea come rifondatori con Ecopass e via di questo passo stiamo attenti compagni perché perdiamo un pezzo importante di questo partito questa è la nostra gente
E pur tuttavia devo dire che sulle pensioni
Possiamo dire molto pacatamente che chi ha votato no lo dicevo prima non bisogna essere demonizzato possiamo affermare
Il sì e no hanno in comune la voglia d'una riforma
Che non penalizzi il lavoro
Dell'industria
Quel mondo dei dirla papale papale come direbbero a Roma che è stato ed è l'arma vincente del sindacato del partito del Paese
è che oggi insieme a tutti i lavoratori dell'industria si sentono emarginati
Pensate la questione del salario qui se ne parla poco ma la questione importante fondamentale
Pensate come finiva all'interno delle fabbriche
Ai ritmi di lavoro
Ormai anche nella società vengono considerati come cosiddetti panchinari della società
Compagni si può fare della facile ironia su queste osservazioni
Dire ecco riemerge l'opera Isma'
No non è così
Voglio ricordare
Orobie o per le questioni che diceva Walter Veltroni ed era nel documento del compagno D'Alema che le pare opportunità non si dicono si fanno
Gli operai il mondo della produzione devono avere quella pare opportunità che tale da lei ma sottolinea dentro e fuori il partito
Dentro io ricorda che compagno Berlinguer diceva
Chi è dirigente che vengono dal mondo delle fabbriche quando si formano quel dirigente l'orgoglio di tutto il partito devo dire con amarezza che quest'oggi si vede poco
Sono esperienze fatica intelligenze da usare cari compagni
Fuori il lavoro
Dobbiamo lavorare discutere sulla questione che riguarda la scuola e la formazione la formazione professionale la mia esperienza è un'esperienza devastante io quarant'anni sono operaio non ho una struttura professionale forte
E mi ritrovo troppo giovane per andare in pensione e non ci voglio andare sia chiaro e troppo vecchio per essere nel mondo del lavoro questo un problema che partito deve assolutamente affrontare
Altro che politica spettacolo
La pura individuale del lavoratore cosa che avviene nel Paese più civile dal nostro la Francia la Svezia
Parlavo di fuori nelle istituzioni nove sarà il partito che abbiamo due-tre operai del mondo della produzione che sono parlamentare
è una rappresentanza scarsa che denota secondo me qui non si vuole fare la questione del dei numeri non mi interessa
Io sono convinto e nelle amministrazione comunale se queste provato che ci sono capacità e competenze anche tali all'interno delle monde do produzione
Ti dà un essere rappresentanti rappresentati nel comitato Prodi oltre le regole oltre le riforme istituzionale deve porsi a carico questo problema
Dicevo prima
Che questo non è opera Isma'
Se in questo Paese voglio ricordare a qualcuno che ha la memoria corta
E mi dispiace che l'onorevole Berlusconi è andato via se in questo Paese si è potuto fare la politica dei redditi se in questo Paese dal novantatré dia un patto sociale
Che si basa sulla moderazione salariale ottenuta grazie all'accordo sul costo del lavoro lo dice anche l'Unione Europea nonni bolscevichi di casa nostra
Il risanamento della finanza pubblica e bene quei lavoratori ne sono stati i responsabili protagonisti
Non vorrei che improvvisamente gli stessi venissero additati come pericolosi sovversivi attenti più al loro particulare che ai problemi del Paese
Compagne e compagni ripeto non è vittimismo
Ma guardate che ne corriamo un grosso pericolo
Regalare a lei francese gli estremisti quale indifferenza centinaia di migliaia di lavoratori
è un pericolo reale
O diamo voce e poteri come dicevo è sottolineavo prima a questa nostra gente
O la deriva di destra di questo Paese sarà prorompente
Ecco perché era dobbiamo approfittare di questo congresso tematico
Per mettere al primo punto il lavoro
Riportare il lavoro politicamente e culturalmente e socialmente accendo delle nostre azioni
E bisogna indirizzare le risorse perché c'è un altro problema
Qui quando si parla di tassare l'arrivo la ricchezza si grida allo scandalo in Francia un governo di destra con Chirac ha prelevato quindici mila miliardi e per le questioni che riguardano l'occupazione bene qui bisogna che noi abbiamo più coraggio perché non è possibile che ci possiamo far superare anche in questo senso allora bisogna indirizzare risorse come dicevo prima a livello nazionale regionale comunale
Nelle scuole nelle formazione serie nella ricerca
Cioè come diceva qualche compagno
Di quel capitale sociale delle generazioni viventi e le future
Che solo può qualificare uno Stato ed una sinistra moderna
Bisogna operare per una ulteriore discesa dei tassi di interesse e questo è un problema che dobbiamo porci ovviamente
Con queste coste di denaro l'impiego speculativo e favorito ed è del tutto evidente che ha scoraggiato l'investimento
Ma non basta c'è dell'altro
Vediamo che una legge dell'economia ormai superata
Dove si diceva sviluppo uguale occupazione
Le nuove tecnologie hanno cambiato tutto portasse che risponde allo sviluppo una maggiore disoccupazione
Questo vuol dire che nel prossimo futuro la questione centrale che avremo di fronte dunque questa redistribuire il lavoro
Ridurrei a riorganizzare gli orari questo l'ha detto Dell'Orto per cui credo che abbiamo già un'altra una traccia lavorativa
In questa Europa si sta discutendo di questi problemi
E noi cari compagni padovano dire con amarezza qualche volta siamo degli assenti ingiustificati
E in questa assenza ne approfittano gli altri mentre noi discutiamo
Le forze politiche
Sociale culturale di destra
Mentre noi discutiamo hanno già una risposta pronta
E riguarda la massima flessibilità della forza lavoro la cosiddetta nuova giungla
E bloccare salari e stipendi queste una cosa che è stata già andando avanti o noi ci attrezziamo culturalmente per affrontarli
O sarà difficile contrastare questa linea culturale
Possiamo ancora contrastare secondo me questa linea
Per dire con tutta forza
Che in questo benedetto Paese bisogna fare quello che fanno
Ho tendono di fare le sinistre europee
Ed è questa la prima regola da fare altro che storia è questa la prima regola spostare il carico fiscale
Da lavoro e dalla produzione
Pur
Alla rendita e alla ricchezza immobilizzata
E
Con la no
Le alleanze e compagnia
Con gli altri devono partire da queste indicazione
Allora tutto diventa teatrino della politica
Ci dicono che questa società sempre più ricche non possono permettersi di assicurare lavoro a tutt'chi ha un destino
Non possono ridurre la povertà non possono proteggere l'ambiente sviluppare l'educazione
Io ho l'impressione che invece questa sinistra ancora adesso
Fiaccata dal crollo delle ideologie e impressionata dall'assalto neoliberista allo stato del benessere questa sinistra ha finito di essere una forza di cambiamento per diventare una forza di stabilizzazione
Più che un'alternativa alla destra rischiamo come diceva qualcuno
Di diventare una sua variante umanistica
La sinistra deve allargare la sua visione politica
Offrire un'idea praticabile di società
Definire una sua strategia di cambiamento e questo non può ridursi Simi optando la destra
All'impegno della crescita
Occorre un'operazione di redistribuzione seria del reddito
Dai più ai meno avvantaggiati non si può vivere con un milione trecento mila lire non si può vivere aspettare lavorò per molti anni questo che dobbiamo metterci in testa
Spostamento delle risorse dicevo
Dai beni privati ai beni sociali
Per far questo ci vuole consenso per accumularne occorre imprimere all'azione politica un senso che la rende comprensibile mobili tante ecco perché cari compagni non basta la marcia virtuosa verso la stabilizzazione non basta la stabilizzazione del debito del rientro nel sistema monetario europeo
Occorre dare un'idea del tipo di società che si persegue
Definendo la mappa dei grandi problemi
La disoccupazione la povertà l'angoscia che procura quaestor
E determinando per ciascuno di essi indicatore traguardi intermedi
Sto per finire queste cose non sono fuori dalla portata delle società più ricchi e dalla storia ben altre Sprite hanno dovuto superare nel passato società molto più cuore S ricordate disponevano di scarse tecniche
Dice Ruffolo e io sono convinto di questi il rischio vero non è che i problemi siano diventati troppo grandi
E che gli uomini talvolta cari compagni pensando solo al traguardo immediato dipendono troppo piccoli
Chiedo alla sinistra per finire al PdL
Al mio partito
L'orgoglio di essere se stessa
Dire affidarsi a ciò che Berlinguer chiamava i pensieri lunghi le grandi idealità che non si esauriscono nella professionalità della politica
Ed è l'amministrazione nel puro tatticismo
La sinistra non può andare al governo camuffa andò si può farlo a patto di rinnovarsi fino in fondo
E riaffermare con gli scritti quelle scritte nel suo così codice genetico l'equità e la solidarietà non dimenticando compagne e compagni che noi siamo sempre stati arrestiamo il partito che difende i diritti dei lavoratori degli operai la loro dignità e il loro benessere grazie
La parola compagnia Pierangelo Ferrari segretario regionale del PDS la Lombardia segue Gino Giugni
Se il tema centrale
Di questo congresso alla candidatura del PDS e della coalizione dei democratici al governo del paese
è opportuno ricordare che la questione dal Governo coincide largamente con la cosiddetta questione settentrionale
Cioè con quell'intreccio di sviluppo economico e di arretratezza politica di crisi della rappresentanza sindacale e di successi amministrativi che caratterizza le regioni del Nord
La via del governo passa anche e soprattutto per il nord del Paese
Passa dalla soluzione dei nodi politici irrisolti nell'area più avanzata d'Italia
Innanzitutto per il peso eloquente delle cifre
Pochi ricorderanno che la sconfitta subita nel marzo dello scorso anno
Fu determinata dalla Caporetto subita in Veneto e in Lombardia in Veneto conquistammo uno solo dei trentacinque collegi uninominali in Lombardia uno solo dei cento nove scorporati i risultati elettorali delle due grandi regioni del Nord
La gioiosa macchina da guerra avrebbe vinto la sfida elettorale dunque non esiste la possibilità di una vittoria elettorale nazionale se non si modificano i rapporti di forza nel Nord
Il quale nord
Nel suo complesso sia detto per inciso veleggia quasi la metà del Parlamento nazionale c'è un passaggio a Nord Est dunque
Che va percorso c'è uno sforzo determinante che va prodotto lì
E non solo per la logica brutale delle cifre e non soltanto perché nel nord opera con le classi dirigenti economico finanziaria del Paese
Il nodo politico essenziale che va acquisito alla intelligenza politica del PDS i della coalizione dei democratici
è il fatto che il rilancio del modello di sviluppo e la riforma federalista dello Stato devono passare dentro i ceti produttivi del Nord
Devono rispondere alle esigenze delle imprese e alle attese dei lavoratori dell'area economica strategica della nazione
Nella scolpito nel marzo dello scorso anno ha contato in misura determinante il fatto che al miraggio neoliberista berlusconiano la denuncia dei vincoli statalisti ICI dell'oppressione fiscale amministrativa
Quel modello che è stato definito della innovazione senza regole
A quel modello la sinistra non ha saputo contrapporre un modello credibile di sviluppo del Paese caratterizzandosi invece per quella immagine difensiva che è stata definita delle regole senza innovazione il nord produttivo
Il sistema dell'impresa che deve reggere la sfida dei mercati internazionali
La rete diffusa della piccola e media impresa i bisogni e le attese del lavoro anti dei lavori che hanno sopportato in questi anni il peso del risanamento questo petto d'Italia
Cerca una guida politica che garantisca da un lato la difesa dei livelli conquistati e dall'altro che indichi realisticamente un rilancio del modello di sviluppo
Ciò che è riuscita a fare a destra lo scorso anno pur ricorrendo a reticente a mistificazioni
Ciò è chiamata a fare oggi lavora la coalizione dei democratici attraverso una limpida e onesta assunzione di responsabilità sui nodi della crisi e sulla prospettiva del sistema Italia
Questa assunzione di responsabilità nazionale
Passa certamente e preliminarmente attraverso la costruzione di una credibile qualità di governo e su questo la relazione di D'Alema ci consegna un disegno politico è una agenda di lavoro all'altezza della prospettiva che vogliamo perseguire ma alla definizione la costruzione della coalizione non basteranno di per sé di sicuro non basteranno per le regioni del Settentrione
Non sarà sufficiente la proposta di una nuova coalizione politica per rimettere per rimontare la sconfitta bruciante lo scorso anno neppure basterà rinnovazione delle regole
Su cui si è opportunamente soffermato D'Alema nella sua relazione
Serve l'innovazione del modello di sviluppo che parli alle imprese e al lavoro
Serve un progetto chiaro e comprensibile di rinnovamento dello Stato che renda visibile la riforma della pubblica amministrazione e la scenetta del federalismo fiscale
Queste è l'Italia nella quale di proponiamo di vivere queste Alitalia così fatta questo deve emergere con nettezza e in concreto
Deve uscire il modello nelle nostre proposte di un Paese risanato e civile visto dal punto di osservazione del cittadino utente del cittadino imprenditore e cittadino lavoratore dipendente dal punto di osservazione delle famiglie delle donne e dei giovani DiVersi
Ciascuno per attese per i bisogni a cui vanno concrete diverse risposte e assolutamente condivisibile la fermezza con cui D'Alema ha difeso la riforma del sistema pensionistico
Accettata e dunque voluta dai lavoratori italiani attraverso la consultazione senza precedenti per la dimensione dal confronto e per la passione civile che lo animata tuttavia per tornare al nord
Occorre ricordare che la maggioranza dei lavoratori occupati
Delle grandi regioni industriali del Settentrione ha respinto l'ipotesi di riforma segnalando in questo modo un disagio che va ben oltre il merito dell'intesa governo sindacati e che chiama in causa anche noi stessi
Nella misura in cui contiene il messaggio di una incertezza sul futuro proprio e dei propri figli e di un disagio sulla loro rappresentanza sindacale e politica
A questo disagio noi dobbiamo saper dare una risposta se non vogliamo che passi la risposta di Bertinotti se non si sentirà la nostra voce
Se non arriveranno i nostri punti di vista
Punti di vista che non ci mancano davvero sul rilancio del modello produttivo sulla riforma fiscale sulle politiche per l'occupazione sulla tutela della dignità del lavoro
Se non si sentiranno i nostri punti di vista si sentiranno sole facili semplificate e inefficaci proteste della sinistra gli opposizione
Noi abbiamo una grande carta nelle nostre mani
La fermezza con cui vogliamo portare la tutela degli interessi dei lavoratori a livello a cui viene si possono essere più credibilmente tutelati quello dal governo del paese
Una sinistra
Che si proponga di presidiare per l'eternità
Il fronte dell'opposizione persegue interessi perfettamente compatibili con quelle di una destra che voglia riservarsi il monopolio del governo dall'economia e il controllo politico del Paese
Attorno al progetto di governo noi siamo in grado dunque restando in voi stessi
Di mobilitare vasti consensi sociali interessi convergenti
Una sinistra che non si occupi soltanto del naturale compito attorno alla distribuzione della ricchezza
Ma che scenda anzi che salga sul terreno dalla produzione della ricchezza nazionale che dia risposta ai nodi intricati di uno sviluppo inceppato che sa che a lavorare una riforma dello Stato
è una sinistra che si rende credibile
Presso tutti i ceti sociali ma che soprattutto si accredita con maggior forza presso il campo storico della propria rappresentanza sociale perché nessuno ha più dei percettori di reddito fisso ha bisogno di stabilità di sviluppo di uno Stato efficiente e D'Amico
Nel nord del Paese
Nell'area della grande sconfitta politica dello scorso anno
Ed è la cocente sconfitta alle elezioni regionali di aprile la partita non è chiusa è questo il messaggio che vorrei dare la partita non è chiusa c'è un elettorato inattesa
Di una nuova guida politica dello sviluppo era elettorato che ha votato lega nel novantatré e Forza Italia lo scorso anno
Pochi hanno notato che alle elezioni regionali la destra che pure ha vinto in Piemonte in Lombardia e nel Veneto non è andata mediamente oltre il quaranta per cento ed è minoranza anche nel nord del Paese
C'è da un lato un elettorato laico ex socialista ed ex pubblica hanno e dall'altro un elettorato popolare ex leghista in libertà
Per il fallimento avvilente delle prove di governo della Lega a cui la coalizione dei democratici deve sapere rivolgersi con un progetto convincente
Perché ha riempito di proposte concrete e perché sostenuto da uomini e da don affidabili
La coalizione di centrosinistra non ce la farà infine se sarà solo la somma del patrimonio politico ed elettorale conferito da ciascun contraente l'alleanza
Tocca a Prodi conferire un prezioso valore aggiunto tanto più prezioso nel nord del Paese laddove fanno rimontati svantaggiosi rapporti elettorali
La partita e aperta anche nelle nostre regioni è tuttora aperta è tuttora aperta la sfida per la successione alla ruppe pluridecennale centralità democristiano e socialista
Devo dire con chiarezza concludendo che a tutt'oggi l'Ulivo non si è ancora sufficientemente credibilmente candidato a tale successione certo sono nati centinaia di comitati del nome del leader della coalizione certo
Non sono mancate iniziative interessanti e inedite disponibilità ma non ci siamo ancora la posta in gioco è altissima e si gioca soprattutto lì
Prodi deve muoversi
Con determinazione all'altezza di questa sfida puntando con forza soprattutto nelle aree metropolitane del Nord allo sfondamento nell'elettorato moderato e liberaldemocratico deve mettere a punto rapidamente
Un'offerta politica competitiva che pare di uno Stato amico di un mercato regolato più lavoro tutelato di un futuro sicuro solo così
C'è la potremo fare
Ricordi il professor Prodi ricordi la lezione del marzo dello scorso anno ricordi che non esiste la possibilità di una vittoria nazionale che metta in conto una sconfitta nel nord del Paese
Nel dare la parola compagni a Gino Giugni per i Socialisti italiani comunico che la commissione politica si riunirà stasera alle ore ventuno presso la direzione del partito a Botteghe Oscure
Dopo Giugni Umberto Ranieri
Compagni e compagne
Grazie per questo applauso invitando
In Effeti quello che intendo portare in questa sede e qualche cosa di più di un saluto
Perché vedete
Nonostante alterne diverse vicende politiche io non vi ho mai avvertiti come estranei
E al di là di ogni ragione politica o storica
Ne abbiamo anche una solida di carattere istituzionale voi e noi apparteniamo a pieno titolo all'Internazionale socialista e al Partito socialista europeo
A volte
Molte volte anzi siamo stati avversari è vero in tempi lontani
L'essere avversari due effetto di una scelta che portò anche meno allora molto giovane
A scegliere disputare sulla sponda dell'anticomunismo per la libertà
Quella le cui validità positive sono state riconosciute autorevolmente anche in questa sede
Ci furono anche battaglie più recenti che ci videro divise
Sul piano politico non sul piano ideologico io ne voglio ricordare una perché o desiderio di esternare con la massima sincerità quello che avverto dentro
Ci fu undici anni or sono una dura battaglia intorno al tema della scala mobile del relativo decreto è e del relativo referendum
Fu in compagnia buoni cui in compagnia di Pierre Carniti ci trovammo schierati su fronti contrapposti ma l'intelligenza della guida del nostro movimento sindacale
Feci essi che questa frattura non fosse definitiva
Che il cammino comune potesse essere ripreso e portare anche a quei grandi sostanziosi importanti risultati che riscuotono interesse curiosità anche a l'estero che sono stati segnati dal ben noto accordò protocollo del luglio del mille novecentonovantatré
Non vi avvertiva io come avversari al momento degli avvenimenti del mille novecentottanta no
Quando una dirigenza del Partito Socialista Italiano ormai in fase di stagnazione
Non riuscì a capire di immensa portata di novità dell'avvenimento
Forse non capì
Forse non volle
Forse come avvenimenti successivi hanno portato alla luce
Forse se riflettiamo sui significati del dopo non poteva non era in grado di capire o di far seguire alla comprensione intellettuale le azioni conseguenti e coerenti
Oggi ci presentiamo a voi e a tutti gli italiani
Uguali
E diverso rispetto alla nostra storia
Ci presentiamo uguali perché siamo quelli del Partito Socialista Italiano quelli che non hanno avuto né ritegno né vergogna a continuare a chiamarsi socialista
Quelli di Pietro Nenni e di Riccardo Lombardi
Quelli che hanno incontrano oggi anche qualche difficoltà
A difendersi dal terribile e sempre più aggressivo virus che colpisce tutte le formazioni minori e che il virus della disgregazione
Siamo diversi perché abbiamo attraversato volontariamente per scelta nostra un processo di radicale pulizia interni che qualche volta forse se guardiamo al tenta alla quantità di differenza
E andato anche oltre il segno del necessario
La stragrande maggioranza dei socialisti di oggi
Ma guardate compagni anche di quelli era il ve lo posso dire col cuore in mano erano e sono persone perbene
E se oggi noi manteniamo ferma
Una coscienza e una volontà politica fortemente garantista
è anche perché possiamo dirlo senza il timore che qualcuno si consideri parte in causa abbiamo sentito da questa tribune da questo pulpito
Un lancio di accusa in termini di difesa dei principi garantisti che siamo ben pronti a sottoscrivere svolto però da autorevole personaggio politico che da questo punto di vista come da tanti altri ha dimenticato la necessità di separare sempre in politica
Che o ha preso un giudizio di riconoscimento della validità della Storia del socialismo italiano
Ma alla fin dei conti fino al mille novecentoventuno questa storia del socialismo italiano fu anche la vostra storia
Abbiamo una traccia di un lungo periodo il periodo in cui si pongono le tradizioni in cui si giunge a maturità
Che è un periodo Historia che si svolta in comune forse anche il momento e mi pare che qualcuno l'abbia intuito e detto anche con chiarezza e con coraggio
Di ammettere che la scissione di Livorno del mille novecentoventuno su un fatale errore che costò alla classe operare italiana
Ma anche alla democrazia italiana una sequenza di tremende sconfitte
A fronte di questi riconoscimenti
Potremmo forse anche dire con tutta la schiettezza
Ripercorrendo una frase che molti di noi impararono al liceo chi è in anni più lontani in anni più recenti
Che Grecia Cattafi era un pittore Buzzetti
La Grecia catturata
Catturò il fiero vincitore
E forse è vero forse ci troviamo di fronte ad un fenomeno sia eterogenesi dei fini della storia che ha portato nelle vostre file i valori in cui abbiamo creduto insieme in un primo tempo
Noi separatamente in una seconda e tragica farsa
Se così fosse se così fosse credo che non avvertiremmo nessun senso di mortificazione
Non ne saremmo minimamente turbato chi crede nei valori per chi crede in determinati valori è del tutto secondario chi ne sia il portatore
Se un grande partito incorpora i valori del socialismo europeo questo è bene per tutti ed è bene soprattutto per i socialisti ed è bene per l'Italia
Io
Leggo noi leggiamo con soddisfazione nella relazione del segretario del PDS ascoltata ieri
Un autentico proclama di adesione ai principi della socialdemocrazia europea
Tutto ciò non può non creare una traccia di importante fattivo lavoro comune al quale abbiamo intenzione di offrire la nostra collaborazione la nostra scelta di schieramento è un po'diversa forse non abbiamo in proposito di aderire a un patto federativo anche se poi devo dire
Che questo patto federativo non risulta ancora formalmente proposto né strutturato né delineato in tutte le sue caratterizza
Noi aderimmo che abbiamo condotto una positiva campagna elettorale
Nell'ambito del Patto dei democratici che come sapete ci ha uniti commi Patto Segni ECCOM Alleanza democratica
Non è stata certamente e non ha nessuna intenzione di essere una strategia concorrenti semmai può essere a pieno titolo una strategia complementare e non è neppure una strategia di centro come affiancata una strategia di sinistra
Che la definizione di centro ricca di per sé di profondi equivoci deve essere per lo meno corretta
E sottolineata nel senso sempre e comunque di appartenenza allo schieramento di centro sinistra
è uno stesso obiettivo è una spessa stazione d'arrivo anche se il percorso si svolge su binari paralleli
E dovete considerare che la fecondità del nostro rapporto
Separato ma sul binario parallelo
Può essere intravista anche e soprattutto nella potenzialità di un recupero di quote di un elettorato perduto
Di quote di un elettorato che è sbandato
E in gran parte ha in gran parte varcato il confine dall'altra parte dello schieramento politico e col quale abbiamo più facilità di interloquire noi in chiave e di impresa dire
Ed è la necessità di recuperare recupero di generosi militanti molti dei quali da prete conosciuti e coi quali avrete condotto nelle amministrazioni locali e nel sindacato battaglie comuni
Un recupero al quale poniamo solo una condizione dura e inflessibile
Per quanti hanno passato la frontiera non abbiamo nessuna intenzione di concedere il visto di ritorno
Io ho sentito dire
In commenta
Alla relazione del segretario e in vari evenienze politiche
Che noi o alcuni di noi
Non aderiranno mai al Partito democratico della sinistra
Vedete raccolgo questa provocazione
Neanch'io aderivo mai al Partito democratico della sinistra
Ma se voi e noi riusciamo a dar vita nei tempi e nei modi giusti ad un soggetto politico nuovo
A un soggetto politico che essi medesimi in antiche e recenti tradizioni che si fonda sulla linea scavata da anni e dieci di riformismo socialista
Da hanno che ancor più numerosi decenni di lotte del lavoro e di realizzazioni sindacali
Che tenda ricongiungere ciò che fu diviso e che tanto ci costò beh allora io devo dire
Perché dire di no a priori a una tale prospettiva
Se ripeto sia regolata nel tempo e nei modi giusti
Abbiamo dinanzi un periodo politico faticoso
Pericoloso
Un periodo che richiederà anche un difficile assestamento istituzionale e che anche a seguito dell'assestamento istituzionale porterà probabilmente a fasi di forte mobilità tra gli schieramenti politici
Nulla possiamo prevedere come esiti a medio e meno che mai a lungo termine
Ma lasciamo lungo termine pensiamo al medio pensiamo a scadenze che si sfilano nella dimensione di uno o di pochi anni
Oggi e così permettetemi di concludere
Oggi siamo qui come ospitanti
Buoni eccome ospiti noi mi è caro concludere questo breve intervento di saluto perché no
Perché mitomani non potremmo ritrovarci come abitanti di un pianeta politico nuovo
Ringraziamo il compagno Gino Giugni per il suo intervento e per il contributo che ha portato al nostro congresso la parola compagni Umberto Ranieri si prepari Piero Fassino
Con il Congresso intendiamo avviare D'Alema mi sembra sia stato esplicito su questo punto
Un lavoro teso a condurre verso una nuova formazione della sinistra
Dai tratti compiutamente i socialisti e liberali
Ha ragione Norberto Bobbio
Ancora una volta interlocutore esigente di una sinistra
Alle prese con il tempestoso svolgimento dei fatti
La realtà dei rapporti di forza consegna
Nel corso di un tale processo una particolare responsabilità al Partito democratico della sinistra
La nascita del PDS condusse fuori dalla vicenda politica comunista
E tuttavia qui l'incompiutezza
Non consegnò all'Italia una sinistra potenzialmente maggioritaria
Verrebbe da chiedersi riflettendo su quel passaggio
Quanto abbia pesato l'illusione che la trasformazione del PC potesse avvenire in una direzione diversa da quella cui la storia la politica
La stessa esperienza dei Comunisti Italiani obbligavano
La costruzione di una forza della sinistra
Collocata nel solco del socialismo democratico
In fondo in questo consisteva la residua ambiguità della nuova formazione nata a Rimini
E non a caso intorno a questo nodo si svolse un confronto politico nel partito
Una discussione difficile non una disputa filosofica
Una discussione
Tra chi indulge va ad un'alternativa liberale radicale e chi sostenne la ripresa critica del riformismo socialdemocratico
Come unica via per riannodare i fili della sinistra italiana
Per ridare un senso alla sua presenza nella storia civile del Paese
Oggi abbiamo una nuova fase del processo di autoriforma della sinistra
E lo facciamo lungo una direzione di marcia che guarda i caratteri che alla sinistra in Europa alle sfide con cui essa si misura
A chi obietta che la scelta socialdemocratica ripercorre vecchia strade indichiamo ad aprire gli occhi sulla realtà
In Europa il collasso della socialdemocrazia non c'è stato
Certo occorrerà una forte iniziativa culturale per ridare un senso appieno alle idealità socialiste nella società contemporanea
Si affollano nuove contraddizioni
E sconvolgenti novità distinguo nel nostro tempo
Dobbiamo saperlo non è cosa da poco
E certo c'è bisogno in quest'impresa costituente che abbiamo di andare oltre i nostri confini oltre la somma di piccole identità litigiose
Illy evito di questa operazione potrà essere solo un grande sforzo progettuale culturale creativo
C'è un aspetto che considero essenziale su cui dovrà impegnarsi la sinistra italiana
Oggi per la prima volta rispetto alla storia di questo secolo si può individuare nella socialdemocrazia moderna
La potenzialità di una nuova esperienza mondiale non più ristretta al novero dei Paesi avanzati
Ma capace di affermare un principio universale di cooperazione come regola dei rapporti internazionali
E la grande idea di Bobbio di una inedita estensione Cosimo politica dei diritti di cittadinanza
E altro cimento per la socialdemocrazia è mostrarsi capace nella complessa società del nostro tempo
Intrisa di sapere scientifico e innovazioni di non smarrire la dimensione dei conflitti di interesse la capacità di interpretazione della realtà sociale non sarà semplice tuttavia le società europea alla fine del ventesimo secolo sono dinnanzi a sfide che richiamano l'attualità di una tradizione politica
E di un'ispirazione sociale di una tensione correttiva degli spontanei ismi del mercato universale
è essenziale che la ricerca intorno a queste tematiche conduca ad un po'filo programmatico
Di cui siano evidente i caratteri anti burocratici l'aderenza alle esigenze di autonomia individuale centrali nel nostro tempo
Ecco perché abbiamo sottolineato e da questo punto di vista la relazione segna un cambiamento netto la caratteristica liberale del riformismo socialista di cui intendiamo rappresentare le ragioni certo la socialdemocrazia deve disporsi a ricercare soluzioni inediti alle sfide
Ma nel suo codice genetico
è impresso quello specifico rapporto tra esigenze di giustizia sociale e conquista della civiltà liberale che fa di essa la forza che meglio di altre
Può raccogliere la sfida neo conservatrice ecco perché è un'ottica non provinciale ripropone la funzione di una ispirazione socialista e liberale nella sinistra italiana
Una finestra con tali caratteri e parte integrante di un'alleanza con il Centro democratico laico e cattolico e si candida al governo del paese
Veltroni ha fatto coraggiosi affermazioni su questo punto
Ma occorre guardare in faccia il problema che dinnanzi al centrosinistra
Da un lato c'è la necessità di estendere i confini dell'alleanza
Dall'altro
C'è la necessità di costruire una coalizione con un grado sufficiente di coesione e di stabilità
Una semplice alleanza
Puramente elettorale
Magari con una lega Nord turbolenta e rissosa non risolverebbe questo problema
La verità è che per il centrosinistra è essenziale sprigionare una capacità di retta di conquista di elettori moderati al nord e al sud
Ma per consentire che si sviluppi questa capacità espansiva del centrosinistra
Diciamo la verità
Occorre che più convincente emerga il profilo
Programmatico della coalizione
L'alleanza tra sinistra il Centro democratico non può essere un'operazione difensiva di piccolo cabotaggio
Essa deve nutrirsi di una forte ambizione programmatica culturale
Indicare il piano di riforme per l'Italia
Questa alleanza deve essere sorretta da un impegno intellettuale non inferiore e certamente a quella stagione di risveglio del riformismo socialista e cattolico che si ebbe agli inizi degli anni sessanta all'avvio di un'altra stagione politica
L'idea della programmazione di riforme economiche e civili di nuove politiche per ridurre il divario furono i cardini di una politica che si affermò perché aveva vinto il retroterra intellettuale e culturale
Ecco c'è quindi vorrei dire a Walter un processo politico programmatico dati completare da portare innanzi così come si deve uscire dal clima di radicalizzazione dello scontro politico di questi mesi
A questo punto di vista l'avvio di un dialogo tra i due schieramenti politici è il vero evento politico degli ultimi tempi
Troppo a lungo
Ha prevalso anche in parte della sinistra
Un'analisi del centrodestra italiano ridotto ad un insostenibile anomalia
Risultato della fascinazione televisiva
Smarra indole ragioni non effimere del centrodestra di cui vediamo altri segni in Europa e nel mondo
A ciò sia contrapposto a un centrodestra prigioniero di una visione della sinistra italiana lontana anni luce dalla realtà
Occorre superare questa dialettica insana rovinosa
Andare oltre quella sorta di indisponibilità al compromesso
Quell'assenza di riconoscimento reciproco tra centro destra e sinistra che hanno rallentato la piena evoluzione della politica italiana verso una dialettica dell'alternanza
E la direzione verso cui da tempo correva muovere ora occorre stringere i tempi
Fare sul serio consapevoli che se questa occasione viene persa nessuno ne ricaverà vantaggi
Ne servirà granché attribuire la responsabilità della rottura all'uno o all'altro il prezzo sarà elevatissimo per entrambi gli schieramenti
Il confronto deve quindi segnare un passaggio di fase nella politica italiana
Il problema dinnanzi a noi non è solo o tanto la data delle elezioni anticipate il problema vero è il clima in cui si giungerà al punto ci sono due principi da affermare
L'Italia ha bisogno di serenità e normalità ha bisogno di stabilità e il secondo principio c'è bisogno di un metodo per le riforme
Ecco probabilmente il tempo non basterà
Per tali complesse questioni probabilmente saremo chiamati ad una nuova prova elettorale anticipata ma se la ricerca tra centrodestra e centrosinistra andrà avanti
Se si giungerà ad un'assunzione comune di responsabilità circa il metodo per decidere le regole
Vorrà dire che avremo scelto la strada giusta
Avremo definito una base di rispetto ed una maggiore comprensione tra gli schieramenti diversi ci solare Emad operati all'ora per il bene dell'Italia è questo il nostro compito e il nostro dovere
Devo leggere alcune comunicazioni
Iva Zanicchi ringrazia per l'invito si scusa per l'assenza augura buon lavoro al congresso
Mariangela
Bogliacino si associa iniziative per la pace non ex Jugoslavia sono giunti messaggi dall'Unione comunale del PDS di Corsico e dalla FILT-CGIL di Piombino
Onorevole Vittorio Dotti si scusa per l'assenza e augura buon lavoro
Do la parola a Piero Fassino
Gli aerei
Impegna la relazione di D'Alema che io condivido ha collocato la vicenda politica italiana e le sue prospettive entro lo scenario europeo e internazionale
Io vorrei sottolineare cui ai compagni delegati e questa scelta è assolutamente essenziale e strategico viviamo nell'epoca dell'interdipendenza tra sovranazionalità dell'integrazione
Non c'è un solo problema del presente e del futuro del nostro Paese
Dal lavoro all'ambiente
Dalla lotta alla criminalità la riforma del welfare state
Dall'immigrazione alla politica energetica che possa oggi essere risolto soltanto su base nazionale
Tutte le queste questioni
Ognuna di esse richiede un rapporto sempre più stretto tra dimensione nazionale dimensione internazionale
E ciò rende evidente perché avere una politica estera non è una possibilità ma è un'assoluta è stringente necessità
è un senso comune io lo ritrovo spesso nelle discussioni che faccio in giro per l'Italia su questo tema
è un senso comune ampiamente diffuso dire che l'Italia non abbia mai avuto una politica estera nella che la posta vero
Io penso che sia un'affermazione sbrigativa
Pur con i vincoli dati dall'essere parte integrante di uno dei due blocchi e con i limiti di una classe dirigente molto provinciale l'Italia una sua politica estera l'ha avuta
La scelta atlantica la scelta europea ad esempio furono negli anni cinquanta e sessanta duo pozioni strategiche che hanno guidato la politica estera italiana nella lunga epoca bipolare
Eppure se quel senso comune sia diffuso
Se in genere si pensa che l'Italia non abbia e non posso avere politica estera una ragione evidente c'è ed è che le classi dirigenti italiane in primo luogo proprio la classe politica
Hanno considerato la politica estera non già come un tema strategico per la vita il futuro del Paese ma come un tema aggiuntivo importante solo in funzione di una legittimazione nella politica interna si andava a Washington o a Londra o a bordo non tanto per discutere con quei governanti dei temi all'ordine del giorno nell'agenda internazionale ma perché quella visita conferiva legittimità e autorevolezza in Italia
Naturalmente tutto ciò non è avvenuto per caso
Il fatto ad esempio che l'Italia abbia soltanto poco più di cento anni di unità nazionale alle spalle
A differenza di paesi come la Francia la Gran Bretagna la Spagna l'Austria di ben più lunga storia nazionale
I titolari per secoli di grandi imperi continentali spiega perché nel nostro Paese non vi sia l'abitudine nel background culturale a pensare su scala mondiale
Così il fatto che una delle poche fasi di presenza internazionale dell'Italia abbia coinciso con il fascismo e le sue avventure spiega ma non giustifica perché nelle classi dirigenti democratiche si sia fermato un senso di colpa e di rimozione del tema politica estera e peraltro l'essere l'Italia uno degli sconfitti della seconda guerra mondiale ha ulteriormente accresciuto questo rifuggire dalle classi dirigenti dalla dimensione internazionale
E naturalmente la divisione dell'Europa e del mondo in blocchi contrapposti l'appartenenza ad uno di essi dell'Italia ha per lungo periodo fornito l'alibi di una delega ad altri della tutela degli interessi nazionali del Paese
Un'anziana autorevole diplomatico
Destini alcuni anni fa la politica estera italiana la strategia della sedia
Volendo con ciò dire che i governanti italiani si preoccupavano essenzialmente che nelle diverse sedi internazionali ci fosse il posto per l'Italia se poi chi andava a sedersi su quella sedia non sapeva cosa dire ciò era considerato marginale o ininfluente
L'importante era esserci e ciò era considerato sufficiente a ritenere che il Paese avesse una politica estera
Il punto è che oggi quella strategia non basta più
Che si rischia la marginalità
E un danno molto grave per il Paese per i suoi interessi
L'Italia una stringente necessità di avere una politica estera
Anzi io credo che noi dobbiamo dire di più
L'Italia è nelle condizioni di fare di avere una politica estera
L'Italia pur con tutti i suoi guai è pur sempre il quinto il sesto Paese industriale del mondo che può giocare un ruolo attivo in un contesto internazionale segnato peraltro da grande dinamicità e da nuove opportunità
L'Italia è partecipe anzi è uno dei fondatori dell'Unione Europea
è chiamata oggi a misurarsi con le molte sfida di un processo che non solo è ineluttabile perché tutti i processi finanziari economici sociali culturali politici vanno in quella direzione
Ma un processo che richiederà nei prossimi anni decisioni e coerente impegnativa
Se si guarda a destra l'Italia tra i Paesi dell'Unione europea più direttamente contigue a quell'area
Che non è soltanto teatro della tragedia jugoslava ma è investita da una gigantesca transizione politica ed economica che offre straordinarie opportunità di cooperazione al nostro Paese
Già oggi il nostro Paese cosa che quasi nessuno sa
è il secondo partner commerciale ed economico di tutti i Paesi quella in alcuni casi nel caso per esempio di un grande Paese come la Polonia l'Italia il primo Paese investitore prima davanti alla stessa Germania e non è davvero avventato prospettare per l'Italia un ruolo strategico di ponte tra l'Unione europea l'Europa centrale a sud
L'Italia e profondamente proiettata nel bacino mediterraneo aree investita da processi dalle travagliate dinamica del processo di pace in Medio Oriente al diffondersi del fondamentalismo islamico alla crisi algerina all'esplosione demografica migratoria
Ha problemi che tutti investono direttamente all'Europa il suo futuro è ancor più direttamente coinvolgono i Paesi come l'Italia che sono più geograficamente contigui in quell'area
Da qualche mese l'Italia membro del Consiglio di sicurezza dell'ONU è membro permanente del design del G7 e partecipe di sistemi come la NATO la UEO di sicurezza europea
è presente in Mozambico in altri quattordici Paesi del mondo per missioni ONU dal primo gennaio
Assumerà la presidenza dell'Unione europea sono tutti impegni che comportano necessariamente avere una politica avere una strategia che consente all'Italia di essere attore di un processo particolarmente dinamico della vita internazionale
Ma qui il punto politico non è vero che la politica estera italiana sarà la spessa chiunque governi il Paese
Anzi proprio la vicenda dei mesi scorsi ha dimostrato quanta differenza di possa essere tra una politica estera di centro destra e una di centro sinistra
L'antieuropeismo thatcheriano di Martino
I veti contro l'europeizzazione della Slovenia la colpevole distrazione verso ciò che accadeva nel Mediterraneo sono solo alcuni esempi che indicano quali rischi di marginalità accorso e ancora poco dall'Italia
In questo io credo che noi non l'abbiamo sottolineato abbastanza
Vi è una novità rispetto al passato ieri era la destra rassicurare la comunità internazionale la sinistra inquietano oggi è esattamente il contrario
E la destra che rischia di essere un fattore di isolamento di marginalità di destabilizzazione e la sinistra e il centro sinistra che può dare alla comunità internazionale
Le garanzie che l'Italia sta dentro i processi di integrazione che nel mondo matura
Ma proprio per questo se è così
Non è davvero indifferente
Non solo quale centro sinistra ma anche quale sinistra avrà questo Paese
Anzi proprio la necessità di offrire agli italiani un centro sinistra credibile anche in politica estera richiede a maggior ragione che in quella coalizione la sinistra stia in modo credibile
Non vi è contraddizione tra il volere come noi vogliamo lo ha richiamato stasera con grande forza Walter come noi vogliamo con grande determinazione una coalizione di centro sinistra
E al tempo stesso operare per un rilancio delle idealità dei valori del socialismo riformista ed europea e lavorare per un processo di ricomposizione delle porte che avesse si ispirano come condizione per tenere l'Italia
Dentro i grandi processi di riorganizzazione politica internazionale
D'altra parte lo ha richiamato Gino Giugni poco fa le ragioni storiche e ideologiche politiche di una lunga discussione
Che ci ha diviso per decenni non sussistono più
Sussiste invece a maggior ragione l'esigenza che la sinistra sia capace di darsi le forme la politica per rappresentare quella vasta area di opinione pubblica che vota a sinistra si considera si sinistra ma che non si sente pienamente rappresentata da come la sinistra è oggi mettere in moto un processo di ricomposizione unitario significa mi pare realizzare allora due condizioni
La prima e il rifiuto di logiche annessionistico integralisti
Vedete per anni la sinistra italiana è stata minata da un male oscuro
La pretesa di ciascuna forza di sinistra di rappresentare da sola l'intera sinistra
Una presunzione che abbiamo pagato caro l'abbiamo pagata non l'hanno pagata
E oggi è proprio necessario mettere in campo un processo di ricomposizione unitaria partendo dall'idea che un'identità nuova che superi le attuali identità deve essere costruita facendo concorre tutti i soggetti politici e culturali della sinistra
Per questo abbiamo proposto e proponiamo un patto federativo
è una scelta ambiziosa cerca
Ma del tutto coerente con la stessa decisione di dare vita al PDS
Quando nell'ottantanove considerammo esaurita l'esperienza del PC
Ci mettemmo in cammino con un obiettivo dare vita a una nuova formazione politica capace di unire diverse culture diverse esperienze della sinistra e inscritta nell'orizzonte ideale politico del socialismo europeo internazionale
Per questo scegliemmo nel congresso di fondazione l'adesione all'Internazionale socialista volendo con ciò dire che per noi quella collocazione è un tratto fondamentale delle identità del PDS
In questi anni abbiamo radicato il PDS in quella famiglia nell'Internazionale nel partito europeo nel gruppo al Parlamento europeo abbiamo come ci ha ricordato ieri Pier Moro qua
Un ruolo e ci ha riconosciuto
Una funzione nel socialismo europeo internazionale
E la stessa presenza qui di tantissimi partiti e tantissimi dirigenti del socialismo europeo internazionale la dimostrazione di come oggi si guarda al PDS e come si consideri nostro partito una forza decisiva per le prospettive del nostro Paese
E tuttavia nonostante questo tutti avvertiamo che occorre compiere ulteriori passi nella ricomposizione unitaria nell'opera di riorganizzazione della sinistra
Oggi si tratta di andare ancora avanti
Mettendo in moto un processo più complessa in più direzioni ci sono ben quattro formazioni politiche che oggi si riconoscono all'Internazionale socialista in Italia
Ci sono componenti cattoliche che si ispirano al socialismo cristiano di dello c'è una vasta area di mondo sindacale che avverte l'esigenza di una collocazione politica progressista più definito c'è soprattutto una porzione ampia
Di Società Civile di elettorato democratico che in attesa di studi un segnale
Forse abbiamo rimosso troppo in fretta che ancora nel novantadue tre anni fa il Psi raccolse più di cinque milioni di voti e sarebbe un errore non vedere che in quel che quell'area pone a noi una domanda di rappresentante noi dobbiamo essere in grado di costruire una casa in cui nessuno di quei compagni viva con imbarazzo e con disagio
Non solo ma la crisi del privé i partiti laici la stessa crisi dalla DC ha messo in libertà energie che non si sono ricollocate a cui noi godiamo offrire una concreta possibilità e la seconda condizione e la necessità di far maturare questa ricomposizione unitaria su un progetto di governo credibile e convincente
Il fallimento dei regimi comunisti lo ricordava ieri D'Alema con forza ha dimostrato la superiorità e l'esperienza culturale politica e di governo delle socialdemocrazie
Ma proprio perché sentono tutta la responsabilità di corrispondono alle spetti dire che salgono da tanti uomini tutto il mondo sono oggi i grandi partiti socialdemocratici
Essi stessi ad avvertire l'esigenza di andare oltre la loro esperienza
La ISPI della Spd ha riscritto il proprio programma fondamentale il labor parte ha rinnovato in un decennio la propria identità politica e programmatica e non a caso partendo da una sconfitta la lotta dei minatori maturata dentro un grande processo di ristrutturazione sociale
Jospin ce lo ha ricordato oggi ha riconquistato milioni di elettori delusi proponendo una piattaforma radicalmente nuova
E perseguire questo obiettivo significa riferirsi non solo al patrimonio di acquisizioni civili e di progresso realizzato dalle socialdemocrazie
Ma allargare l'orizzonte ad altre correnti di pensiero liberaldemocratiche liberal socialiste d'ispirazione cristiana ecologista i cui valori e idee non sono meno essenziali per una nuova egemonia culturale della sinistra in Europa e nel mondo
è il e il luogo di una tale forza e oggi entro l'orizzonte lo spazio del socialismo europeo e internazionale non per una scelta ideologica ma perché lì che oggi si riorganizza in tutto il mondo la Sinistra democratica e di governo
Ecco ho concluso serve anche in Italia una grande forza politica analoga a quella che sono oggi i laburisti in Inghilterra i socialdemocratici in Germania una forza che unifichi era presente il pensiero socialdemocratico europeo in Italia che si presenti con un programma è un progetto credibile che indichi chiaramente la prospettiva di un new deal per questo fine se una Sforza che per i suoi legami internazionali ancori saldamente l'Italia alle scelte di integrazione le permetta di stare da protagonista nei processi di riorganizzazione degli assetti del mondo
Penso che ci siano enormi potenzialità il nostro compito e farla scendere in campo
All'inizio degli anni settanta e ho chiuso davvero
Alla vigilia della più forte affermazione elettorale dell'Spd un giornalista dello Spiegel intervistando Willy Brandt di Credit chiese se credeva che davvero riposte in Germania
Una maggioranza socialdemocratica
Cui riprende rispose non so se se
So che se gli offriremo si offriremo ai tedeschi un progetto per cui valga la pena di spendersi quella maggioranza si sarà a quella lezione mi pare ci dobbiamo ispirare anche noi
Ringrazio Piero Fassino annunciò che la commissione politica si riunisce questa sera alle ore ventuno presso botteghe oscure do la parola al presidente dalla giunta regionale dell'Emilia Romagna Pier Luigi Bersani
Cari compagni
Quando il centrosinistra si alzerà in piedi
E si rivolgerà al Paese
Dovrà dire delle parole molto semplici convincenti di sicuro ma parole di cambiamento
Perché mentre la transizione continua ai grandi problemi del Paese sono sostanzialmente ancora lì pressoché tutti
Noi non diventeremo un Paese normale senza delle difficili riforme e senza la solidità e il ritmo sicuro di una grande linea politica e di governo
Mi pare questo dei concetti di fondo della relazione di ieri di D'Alema ora penso che questa linea politica di governo posso organizzarmi sia attorno ad alcune discriminanti alcuni obiettivi positivi che possono essere anche resi evidenti
Io provo a pronunciarli così primo portare più potere alla porta di casa dei cittadini secondo rendere più aperto il mercato
E cioè a riformare lo Stato e riformare il mercato come istituzione io non voglio e semplificare ma non c'è progetto positivo non c'è riforma non c'è atto di governo non c'è azione sociale che possano avere un effetto duraturo è vero senza affrontare questi fronti di cambiamento
Quei soldi che si tengono nei fatti e che devono tenersi anche nella politica se vogliamo dare un carattere davvero espansivo alla nostra alleanza verso una larga area democratica
Il monopolio centralista dei poteri pubblici e dico il circuito fiscale le normative le procedure i controlli
Viaggia di conserva con i presidi oligarchici del mercato che stanno anche in questa fase frenando enormi risorse e hanno un loro progetto anche in questa fase e tutto questo prescinde dalla natura formalmente pubblica o privata dell'azienda della società della banca
O della galassia di volta in volta in questione
Quando il privato e senza concorrenza e il pubblico organizzato in sentieri stretti di comando allora non c'è differenza non c'è più né pubblico ne è priva c'è una specie di Blob vischioso
E un po'di questo Blob è in giro oggi in questa transizione ci sono forze autarchiche e oligarchie nella struttura del mercato dello Stato che tendono a cercarsi organizzarsi lo stanno facendo lo faranno attorno ad una destra illiberale o un centrodestra falsamente libera
E più in generale in questa fase di transizione ci sono mondi nello Stato e del mercato che non sento non stanno sentendo le redini della politica
Né per fortuna di una politica che si impiccia come era quello d'una volta
Ma purtroppo neanche di una politica che genera direzione di marcia condizionamento dei poteri forti moltiplicazione delle chance e dei soggetti ora noi non possiamo per così dire affrontare per vie interne questo problema
Che riguarda attenzione la struttura reale del potere in questo Paese sui fattori fondamentali
L'informazione delle comunicazioni la formazione l'Energia l'internazionalizzazione le infrastrutture il credito il rapporto banca impresa e così via dicendo
Questi problemi richiedono una rottura richiedono delle riforme e quindi una spinta politica ed elettorale sufficiente per affrontare questo rotture questa riforma e noi dobbiamo predisporci ad avere questa spinta
Si parli di federalismo e cioè di riarticolazione democratica delle responsabilità del potere si parli di Authority si parli di antitrust si parli di apertura reale non verbale reale
Alla sfida selettiva che propone l'unione europea si parli di intreccio fa economia
Potere politico e criminalità e quindi cultura politica battaglia politica riforme con un obiettivo chiaro
Più soggetti responsabili in campo nella democrazia e nello Stato
Più soggetti responsabili in campo nell'economia e nel mercato io autogoverno più concorrenza più regole
Più strumenti perché sia possibile fra soggetti diversi plurali pubblici e privati
Fare assieme le cose che vanno fatte assieme che in tutti i Paesi moderni si fanno assieme che nessuno può fare da solo ma strumenti per far le cose assieme laddove le cose si possono fare sue nel territorio
Nel territorio che oggi è soggetto di competizione
Nel territorio dove economie su gettarsi tendono la mano si danno la mano e comprendono le reciproche convenienza
Dove sorga Lizzano le vocazioni dove si possono ottimizzare le risorse dove si possono risvegliare le inerzie nel territorio
Dove le culture democratiche partecipative le nostre culture di sinistra di centro democratico si muovono con maggiore agilità
Noi abbiamo vinto cari compagni molti luoghi nelle nostre città nel nostra Regione ma non mi piace pensare che tutto questo questa vittoria sia una specie di riscaldamento muscolare
Per lo scalino superiore per Roma questa sarebbe una sciocchezza
Foriera di nuove delusioni
Spero che avremo programmi tali e così chiari che la vittoria nazionale del centrosinistra sarà di nuovo la vittoria delle nostre città e delle nostre regioni
Venga percepita cioè come l'avvio di un regionalismo ispirato modelli federali e concepito come moltiplicatore di tutti i livelli di auto-governo e come chiave l'abbiamo visto possibile a Salerno pochi giorni fa di una nuova presa di coscienza meridionalista di tutto il Paese fondato su base presupposti nuove perché Prodi e Veltroni
Non convocano rapidamente una convenzione aperta lega Rifondazione
Per produrre un manifesto programmatico federalista
Ci sono ormai le proposte sui poteri la fiscalità è soprattutto sui due punti cruciali della questioni rapporto nord-sud e riporto fa a livello regionale livello locale
Due punti che meritano un grande patto politico e culturale fra diverse aree del Paese che nasca dal basso e solo il centro sinistra in Italia nella dimensione nazionale può suscitare questo fatto nessun'altro
Pensiamoci dunque non vedo perché rispendere questa opportunità
Compagni quando il centro sinistra si rivolgerà agli italiani avrà alle spalle un governo tecnico sul quale il giudizio di D'Alema ieri è stato doverosamente generoso
Temo tuttavia che questo governo si consegni assieme a qualche risultato anche qualche rilevante questione ad esempio lo dico anche ai nostri economisti le politiche di bilancio risanamento finanziario
Io credo che una certa ottimizzazione delle risorse verrà dal federalismo dal decentramento dei poteri legge cui di Tiscali ma nel frattempo ci sarà qualche misura un po'più sofisticata che non quella di procedere a colpi di cinquanta sessanta ottanta mila miliardi all'anno di avanzo primario
Io non credo che cose del genere si veda nel resto del mondo ecco questo non so se porti davvero credibili
Pronunciarsi sulla questione sociale
Stimolare una ripresa di iniziativa sull'allargamento della politica di tutti i redditi su un approfondimento dei fenomeni redistributivi che sono impetuosi in questa fase sulle politiche passionali sulle strategie di bilancio sue sulla selezione degli investimenti per l'occupazione e sul funzionamento dei grandi servizi e qui pronuncia una parola sola la sanità la sanità infine chiudo Company con una nota a margine che parte dall'esperienza dell'Emilia Romagna e forse si può dire dalle regioni rosse
Comincia a saldarsi e questo congresso ne è una prova
Lo scarto che la sinistra nel nostro Paese ha sempre vissuto tra la propria esperienza reale di governo in città e regioni
E sostanza della linea e della proposta politica
C'è stata possiamo dirlo adesso quasi una
Dissociazione quasi una doppia verità un'esperienza di governo importante ma condotta ricondotta a patto esemplificativo
Esemplare risultato
Una politica di sinistra in Italia spesso debole nella cultura di governo ed un'esperienza di governo che non è stato e non è riuscita ad essere Matrix di forte indicazione politica
Ora la forbice si sta chiudendo in questa transizione mentre si approssima la grande questione del governo del Paese e la sinistra stavolta vuole prendersi le sue responsabilità
Sua ma dunque una campana nuova anche per noi in Emilia Romagna
Una cosa che vogliamo da tempo che desideriamo da tempo alle spalle il modello davanti a noi una nuova avventura una sfida nazionale alla quale vogliamo contribuire serto con la nostra identità il nostro volto le nostre esperienze anche con l'orgoglio dei risultati che abbiamo raggiunto ma senza più vetrine senza più recenti e riti o miti particole ma queste è una bella novità credo che sia una novità vincente ma sicuramente è una novità senza ritorno
Ringrazio Pier Luigi Bersani e do la parola a Franco Passuello presidente nazionale delle ACLI
Si prepari Luigi Berlinguer
A questo ora in queste condizioni mi limiterò a un rapido saluto e a due promemoria rinviando ad altra occasione un confronto più nel merito il se lutto e rapido ma non per questo meno forte meno sincero credo sia difficile sopravvalutare il senso di quello che è avvenuto qui oggi
Un reciproco riconoscersi e legittimarsi di una centro sinistra democratico e di una centro destra democratico siamo alla chiusura di un'epoca l'epoca della democrazia incompiuta è bloccata
Siamo all'inizio di una vera democrazia dell'alternanza
C'è
Una grande fretta per mettere in campo una democrazia regolata nel nostro Paese
Perché i problemi di cui soffrono oggi le democrazie dell'Occidente non sono solo problemi di regole sono
Direi
Problemi di orizzonte problemi di progetto politico di programma e sembra a me che c'è una gran fu retta anche per la coalizione dei democratici italiani di entrare un po'più nel merito su questo punto
Oggi giustamente
La politica dei partiti si è presa una rivincita
Ma
Lo ha detto nell'ultima parte del suo intervento è proprio chi mi ha proceduto
Bisogna stare attenti che la politica oggi non è soltanto manovra di schieramento non è soltanto capacità di raccogliere consensi elettorali non è soltanto capacità di manovra delle leve del governo è anche e soprattutto capacità di riportare i cittadini ad un rapporto diverso con la democrazia presto il primo dei pro memoria che io voglio portare c'è una inedita questione sociale che si presenta in tutto l'Occidente che sta rapidamente diventando questione della democrazia
è vero che la competizione si gioca al centro che al centro si tratta di conquistare soprattutto il consenso di una parte della lunga catena dei c'e ti medi del nostro Paese ma è altrettanto vero che se la democrazia è anche il suo programma c'è il problema di coniugare in termini nuovi il rapporto tra libertà e giustizia sociale ma più ancora e prima ancora il rapporto tra crescita economica modello di sviluppo e qualità sociali dello sviluppo
Siamo alla fine dell'epoca keynesiana
Non potrà tornare secondo me qui c'è qualche non basta dire oggi siamo socialdemocratici bisogna forse riapprofondire questo tema D'Alema nella sua bellissima relazione ha solo accennato al tema ma di un welfare delle opportunità di una società dei servizi per Rossi spero si apra presto il momento in cui si entra nel merito di questo tema che non è solo questione di politiche sociali è questione proprio di punto lui l'orientamento perché nel momento in cui la maggioranza della popolazione appartenne accenti intermedi che hanno da difendere qualcosa di più delle proprie catene il rischio di una Marge la vita stabile di una cittadinanza di serie B per un vasti strati di cittadini quei cinque milioni di italiani forse anche un po'sottostimati di cui parlava D'Alema il problema è un problema e che non si risolve sul versante soltanto delle politiche si deve risolvere sul versante di una nuova cultura politica di un nuovo matrimonio tra opzioni etiche e opzioni politiche
Qui naturalmente credo ci sia il titolo per il quale io più direttamente io posso parlare in un'assemblea come questa oggi
Appartengo alle anche lì che sono un'associazione di lavoratori cristiani da sempre impegnata sul versante della cittadinanza sociale
Non vediamo ancora ad oggi nell'ambito di un centro sinistra ancora tutto preso dalle mette dalle dinamiche in heavy abiti e giuste di schieramento non vediamo ancora come dire profilarsi una prospettiva strategica convincente su questo versante della questione sociale
Per quel che ci riguarda come ACLI insieme a altre duecento associazioni abbiamo contribuito a costituire del l'autunno scorso il forum permanente del del terzo settore e se Ambra noi che i temi che abbiamo lì avanzato meritano un'attenzione diversa da parte sia della sinistra democratica che si sta ripresentando al Paese sia dell'acqua coalizione del centro sinistra
In particolare credo che la sinistra democratica non possa rinunciare a dire su questo parole molto chiare e molto forti
Questo il primo promemoria secondo più rapido lo faccio invece a partire dalla specificità della mia associazione siamo un'associazione di cattolici da sempre chi era atti sul versante su quella frontiera difficilissima del confronto con le altre correnti del movimento operaio e sociale italiano
Finalmente si è preso atto della realtà italiana che non esiste più un'unità politica dei cattolici che c'è una presenza ormai articolata dei cattolici in tutto l'arco dello schieramento
C'è bisogno e avrei preferito sentire qualche parola in più a questo proposito sia nelle relazione di D'Alema sia e gli altri interventi c'è bisogno di come dire affrontare il tema della presenza dei cattolici dentro lo schieramento di centro sinistra
Un po'come dire più in profondità rispetto a una pura logica di schieramento
Noi assistiamo oggi in Italia una rincorsa dei diversi schieramenti
Nei confronti del consenso dei cattolici c'è chi agita una parte del patrimonio di valori e di cultura del cattolicesimo democratico e preferisce mettere l'accento sulle questioni dell'etica della vita
Ci sono altri che affondando a attingendo ad un altro momento importante quello al quale anche noi apparteniamo della tre c'è un del cattolicesimo democratico e del cattolicesimo sociale mette la l'accento sulle questioni della giustizia sociale
Il rischio è che in questo modo
Si pensi finisce sempre con non riconoscere nella sua globalità la soggettività del cattolicesimo democratico
Noi siamo come dire qui a proporre che su queste che queste due aree questi due temi fortemente intrecciati fra loro siano oggetto di un dialogo forte e sincero
Dentro anche la cortesia nella Sinistra democratica in cui ci sono componenti cristiano sociali sia della coalizione di centro sinistra
Perché soltanto se il cattolicesimo democratico viene assunto come interlocutore con l'interezza della sua cultura dei suoi valori si potrà andare oltre un semplice logica di schieramento di alleanza di schiere mento e andare verso quella fase positiva di riconoscimento e di contaminazione di valori e di culture e sembra noi i indispensabile per fare uscire il Paese delle sue difficoltà attuali grazie buonasera
Grazie a Franco Passuello non mancheranno senz'altro le occasioni di cui ci ha parlato per un approfondimento dei temi che ci ha proposto che comunque saranno all'attenzione del nostro congresso grazie ancora
Allora la parola Luigi Berlinguer si prepari Diego Novelli
L'Italia sta attraversando una transizione profonda democratica e drammatica
Sono spariti interi partiti ne sono nati di nuove
Il sistema politico tutto in via di cambiamento
Condizione del suo sblocco
Che dopo quasi quarant'anni è un vero bipolarismo timidamente ora si affaccia
La vagamente nell'economia declino dell'industria distratto assetti finanziari regime fiscale politica dei redditi disegnano mutazioni di rilevante consistenza
Tutto ciò è avvenuto con soggetti politici non pronti o inesistenti o informazione acceleratissimo
Ancora un anno fa lo schieramento alternativo alla destra registrava la rivalità fra progressisti e popolari
Negli ultimi tempi il quadro è venuto ancora mutando
E progredendo ma restano tutte le incognite connessi rischi tutti interi aggravanti dalle condizioni della finanza pubblica
E in fasi di transizione così drammatiche che non siano governate i pericoli per la democrazia sono sempre assai concreti è grave
Non dimentichiamolo
Se permane o si riaccende osserva si riaccende un clima di rissa di egoismi politici
Come quello ad esempio intorno al cosiddetto ribaltone il rischio permane grave
La transizione in questi anni non è stata gestito dalla destra
Come talvolta è successo altrove
Ma da un'esperienza politicamente e costituzionalmente originale quella di quegli alti commissari collegiali deputati a governare il Paese
Quali sono stati i governi tecnici o quasi i tecnici di Amato Ciampi e Dini
E contemporaneamente vastissime supplenze di altre istanze rispetto alla politica
Supplenza giudiziaria sindacali di altre istituzioni
Alcune delle quali hanno esse stesse contribuito al cambiamento o a gestirne il passaggio
Ma questa eccezionalità anche a seconda
Questa sospensione della democrazia politica compiuta non può durare troppo a lungo
Perché essa der responsabilizza e rischia di degenerare
Sono molto d'accordo bisogna tornare alla normalità
La destra ha provato a gestire questo passaggio
Ed ha fallito clamorosamente
Sembra che gli osservatori dimenticano che la destra al Governo ha fallito e occorre dirlo e ripete
Perché non è apparsa in grado di governare
A
La sua incapacità ed inaffidabilità sono ormai note anche fuori d'Italia
Abbiamo dimenticato come nei raggi dei mercati dopo il ventitré di aprile con segni di speranza e di fiducia e poi il tonfo della lira dopo il successo di Berlusconi e il referendum televisivi
Ma la destra fallito anche perché non è apparsa credibile come coalizione artificiosa e presto sgretolata adesso
In questi giorni in Parlamento stiamo assistendo in diretta ad esempio ad AN che servitù fa del vecchio Movimento Sociale
Ostruzionismo demagogia che tuttora tratta opposizioni pregiudiziali
Rivelando assente assenza totale di cultura di governo
Abbiamo riflettuto su ciò che ha significato del resto dopo quel fallimento la delega che gli italiani hanno dato al centrosinistra il ventitré di aprile assegnandoci l'oneroso compito di gestire questa fase
Nelle amministrazioni locali e regionali
Oneroso perché fra un po'ci presenteranno il conto per i risultati
Ed è questa anche un'apertura di credito futuro siamo pronti cioè
Lo è l'Alleanza democratica per il centrosinistra
Voglio dire due cose in proposito una sui contenuti una sull'assetto
Il PIL è cresciuto in questi mesi del quattro per cento
C'è una parte d'Italia in cui l'economia tira
Ma qual è la qualità di questa ripresa
Quanto delle nostre esportazioni e Saia Space e di prodotti fondati su alta tecnologia quanto regge essa sul fronte della qualità e quindi
Quanto durerà
Su mille lavoratori in Italia ci sono tre ricercatori ingegneri in Germania ce ne sono sei in Olanda cinque
Su cento diciottenni in Germania cento hanno il diploma in Italia sono quarantatré
Nel nostro Paese la classe dirigente non crede alla qualità dello sviluppo ha relegato la questione dell'innovazione agli addetti ai lavori
Non la considera una grande questione politica
I giornali si appassionano alle indagini su Di Pietro su Cusani
Ho parlato di Murdoch o dello sceicco Al Maliki importantissime cose Dio mio certamente importanti
Ma le grandi mente di una società moderna competitiva evoluta gli interessi di milioni di persone che lavorano o si spostano si ammalano studiano e che attendono soluzioni ai loro problemi non fanno notizia
Anche per questa sottovalutazione
E diventato così difficile cambiare superare resistenze corpo era corporative pigrizie culturali grovigli di interessi che bloccano ogni innovazione e modernizzazione riforme
Guardate la ritualità con cui si ripete che questa amministrazione pubblica
Non ci lascerà entrare in Europa
Le angherie quotidiane che ogni cittadino dico ogni cittadino subisce da un'amministrazione borbonica neanche più Subalpina
Il disinteresse quando non il sabotaggio che incontrano gli uffici pubblici tutti coloro che vogliono lavorare costruire qualcosa condurre un'azienda intraprendere un'iniziativa questa è la prima e la grande riforma dello Stato e non può farsi senza decentramento anti ministeriale senza federalismo un federalismo concreto che diventi da subito gradualmente operativo
Il centralismo il burocratismo hanno una forza di resistenza enorme tentacoli difficili da recidere non so compagni se il centrosinistra da solo
Senza la forza dirompente della lega nord ce la farà a vincere tutte le resistenze a realizzare agevolmente un favo dà ritmo solidaristico dobbiamo confessare
Ma so per certo caro Bossi che tu da solo il federalismo non ce la farai mai a realizzarlo
Potrai solo contra Marlon
Ma per farlo puoi farlo certo non con Alleanza Nazionale ma solo con noi è una scelta anche per te il rinviabile
Il centrosinistra per essere quello che deve essere
E cioè il new deal di questo Paese prima di tutto al primo posto del suo programma dico al primo posto deve dire agli italiani che esso sarà la stagione in cui tutti ragazzi otterranno a diciott'anni un diploma ma e con esso una preparazione nuova moderna ed usciranno così armati per contribuire allo sviluppo in un'economia che per effetto della qualità dell'innovazione posso offrire loro un lavoro una voi ho sempre più tecnologicamente qualificato è una grande parola d'ordine altro che un milione di posti di lavoro in un'impresa ardua che non è un'avventura spietatamente perfidamente selettiva che semina troppi cadaveri ma al contrario in un processo duro competitivo ma umano formazione innovazione lavoro ecco la base del programma la prima base
Del programma del centrosinistra
E sarà anche la stagione federalista ed antiburocratica in cui compito degli uffici pubblici sarà quello di sostenere e servire i cittadini
Una stagione soprattutto per i giovani per un avvenire del sistema il paese in cui i giovani si stiano al centro e risuona troppo poco questa sensibilità nel centro si Mistral al centro dell'attenzione ma anche del motore dell'economia spinti ad essere protagonisti di se stessi nella propria auto impediti vita
Per i quali i pubblici poteri costituiscano una rete un sostegno un servizio per valorizzarli e difendere le difficoltà
E le sofferenze
Sono molto orgoglioso che sia stato anche per l'elaborazione la proposta dei nostri gruppi parlamentari che oggi possiamo avere una riforma pensionistica che vuole salvaguardare il diritto per chi ha faticato tutta la vita
Di avere una vecchiaia sicura ma che ha anche pensato quella riforma al futuro a chi oggi è giovane ed era stato cancellato dalle precedenti riforme per dare anche a luglio sicurezza del domani
Una riforma che solo la cultura del no del nichilismo della negazione vuol far saltare senza mai nulla cambiare
Ma io ho fiducia compagni che passeremo alla Camera con la prima difficile importante riforma dello stato sociale
è la prova del fuoco di questo Parlamento del governo Dini ma soprattutto del centro sinistra sui contenuti sul programma la pensione e non su formule o spartizioni di posti e di potere
E vuol dire qui vorrei dire qui un'ultima cosa il centrosinistra è un'alleanza una coalizione per far fra parti differenti
Ci si deve abituare alla coalizione
Alla sua cultura al suo costume ai suoi comportamenti siamo tutti ancora troppa proporzionalisti troppo ognuno dentro se stesso la sua storia i suoi interessi di gruppo i suoi egoismi
Le tentazioni le vocazioni all'autosufficienza sono ricorrenti e frequentissimo
La cultura i rischi le responsabilità di preparare convenire concordare coordinare presentare poi tutto questo insieme come coalizione questo il senso dell'alleanza e questo dobbiamo fare
Non dire in mano nella mano come detto Mururoa perché mi sembra forse troppo ma certa con un occhio alla tenuta della coalizione attenti e ai sospetti che la minano dall'interno non solo bizze ma anche alla necessità necessaria composizione dei diversi interessi
Soprattutto attenti a chi ci guarda
L'Italia guarderà la coalizione la vuole vedere si aspetta che ci sia e che non si sgretola
Che sia più di ora simboleggiato da leader in tutti i momenti politici meno episodicamente di ora e che abbia Caffa e che sia che appaia capace di aprile Zahra l'ambizioso programma di legislatura
E cioè il New Deal italiano col centrosinistra
Ringrazio Luigi Berlinguer prima di dare la parola a Diego Novelli
Alcune comunicazioni che riguardano la seduta di domani
Inizierà alle ore nove i primi iscritti a parlare sono sia nella Kilar doti Angelo quel raggio della Rete Raffaello Morelli della Federazione dei liberali Luciano Violante Sergio Cofferati
Successivamente avranno la parola Rudolf Scharping e Romano Prodi a fine mattinata sarà concluso il dibattito da Massimo D'Alema e successivamente si passerà alla votazione del documento finale
Do ora la parola Diego Novelli vicepresidente del gruppo progressista federativo della Camera
Cari compagni e compagni di ruberò pochissimi minuti
Lavorare per costruire un Paese normale
è stato l'obiettivo politico che Massimo D'Alema
A posto al centro di questo congresso
Mi pare un obiettivo giusto necessario onesto
Che dovrebbe interessare non soltanto le sinistre
Ma tutte le forze politiche che si riconoscono nei valori e nei principi democratici
Ma la domanda che sorge immediatamente è questa perché l'Italia non è un paese normale
O meglio ancora se riferito all'obiettivo politico da perseguire che si deve fare per e se re normali
Io non credo che la normalità italica sia determinata soltanto dal clima di rissosità che contraddistingue la nostra vita politica
è un aspetto che non va trascurato ma destinato col tempo a stemperarsi almeno agli occhi dell'opinione pubblica ormai stanca dei patetici campioni della rissa nazionale
La nostra anormalità la normalità dell'Italia
A mio avviso evidenziata da altri fattori sui quali è bene discutere soprattutto a sinistra soprattutto tra progressisti
Pochi dati credo siano sufficienti per chiarire il concetto
Alcuni li ha citati giustamente Veltroni nel suo intervento undici milioni di italiani per sbarcare il lunario sono costretti a fare lavoro nero sette milioni di cittadini di questo Paese hanno il doppio lavoro mentre circa tre milioni sono disoccupati
Un terzo delle famiglie italiane negli ultimi dieci anni ha peggiorato le proprie condizioni di vita
Le famiglie con un reddito superiore ai settanta milioni di lire annue detengono un ammontare di ricchezza finanziaria pari a quattro volte il livello medio
Le famiglie che spendono più di tre milioni di lire al mese per consumi individuali costituiscono poco più del trenta per cento della totalità ma incidono per i Sessa da per cento sulla spesa globale dei consumi stiamo quindi passando dalla cosiddetta Società dei due terzi teorizzata a suo tempo dal tedesco Peter Colozzi a quella del terzo
Nell'ultimo rapporto dell'Eurispes viene indicato non nuova tipologia di italiani definita quella degli acrobati
A questa categoria appartiene il trentotto virgola otto per cento delle famiglie italiane nelle quali entra un solo stipendio
Le quali per arrivare alla fine del mese sono costrette a fare i salti mortali
Un operaio della FIAT o di un'altra grande industria di terzo livello guadagna un milione quattro un milione e cinquecento mila lire il mese e nell'ultimo anno si è vista alleggerita la sua capacità di acquisto a causa dell'inflazione di circa novanta mila lire
La normalità dell'Italia infine ci è fornita da una serie di primati poco esaltanti tra i Paesi dell'Unione europea il più basso tasso di scolarità media superiore come ci ha ricordato poc'anzi Berlinguer il più basso tasso di occupazione femminile uno dei più alti tassi di disoccupazione giovanile la maggiore in mobilità sociale intergenerazionale
Tutto questo si manifesta mentre le risorse considerate meno di mercato cioè il tempo la salute i servizi sociali solo distribuiti in modo sperequato a tutto vantaggio dei ceti più forti economicamente
I modelli culturali portatori di altri valori oltre a quelli del mercato sono soccombenti in una realtà debole culturalmente vulnerabile ed esposta facilmente alle manipolazioni
Possiamo dimenticare
Che di fatto l'Italia è un Paese di semi analfabeti infatti il ventuno per cento della popolazione non ha conseguito nemmeno la licenza di scuola elementare mentre il quarantadue per cento non è andato oltre il che significa che il sessantatré per cento dei cittadini italiani non ha completato nemmeno la scuola dell'obbligo
Quando si parla di giustizia non possiamo dimenticare che oggi nelle carceri italiane sono stipate oltre cinquanta mila persone in strutture che potrebbero ospitarle meno della metà
Ebbene evidenziare questi aspetti non significa abbandonarsi ad un'analisi che qualche stolto potrebbe definire vetero classista ma semplicemente rilevare come in sede politica non ci abbia scienza che si è ormai largamente superata la soglia critica oltre la quale la disuguaglianza diventa un fattore di inefficienza del sistema economico e produttivo nazionale
La politica è assente i politici anche a sinistra spesso sono assenti c'è chi distribuisce sorrisi e lustrini televisivi a buon mercato
E chi e questo sarebbe grave
Temendo di non essere legittimato a governare preferisce tacere su queste scottanti questioni in questi ultimi tempi le uniche parole chiare che su questi temi abbiamo sentito solo venute guardate un po'dal governatore della Banca d'Italia il quale più volte ha richiamato
No l'attenzione sui rischi che possono determinare le nuove povertà oppure da qualche vescovo ancora sintonizzato col Concilio Vaticano secondo e sensibile a questioni sociali
E invece a mio avviso drammaticamente urgente avviare interventi redistributivi volti a documentare l'uguaglianza tra i cittadini al fine di migliorare l'efficienza dell'intero sistema
I costi che il funzionamento di quella che viene enfaticamente chiamata zia Invitalia fondata sul dualismo territoriale nord e sud e sugli scompensi distributivi e sui privilegi sociali sono infatti pesantissimi rispetto agli altri Paesi europei
Faccio un solo esempio per tutti e concludo
Un sistema formativo fortemente selettivo sul piano sociale
E dalla produttività molto bassa in termini di laureati e diplomati come può alle soglie del Duemila
Garantire una forza lavoro adeguata alla qualificazione necessaria per affrontare la competizione a livello mondiale
Un operaio tedesco in misura dell'ottantacinque per cento completa il ciclo della scuola dell'obbligo in quel Paese raggiunge il diciottesimo anno di età
Fare dell'Italia un Paese normale vuol dire prima di tutto mettere mano con coraggio a questi problemi
Una classe dirigente sorda e cieca di fronte a questa realtà
Non è in grado di garantire un futuro alla nazione e si vede rivelerebbe per usare un'espressione gramsciana una classe dominante e non una classe dirigente
Io credo che il nostro gruppo parlamentare
Dei progressisti federativi che in questo anno di vita anche con momenti di tensione ma di grande ricchezza e di grande coinvolgimento
Possa dare un serio contributo per fare dell'Italia un Paese normale ma soprattutto la sinistra o meglio se credete le sinistre
Nello schieramento dell'Ulivo deve portare il suo contributo per la formulazione di un programma di governo capace veramente di fare dell'Italia un Paese normale
Democratico socialmente progredito culturalmente segnato da i valori della solidarietà grazie
Ringrazio Diego Novelli ringrazio tutti i congressisti che si sono doverosamente trattenuti fino ad ora dichiaro chiusa la seduta a domani mattina alle no
Comunque
Comunque
Quindi