15 luglio 1964: 60 anni fa la sentenza Costa - ENEL. Intervista al Professor Davide De Lungo

Radio radicale il quindici luglio del mille novecento sessanta qua carro sessanta anni fa la corte di giustizia europea emise una una sentenza molto importante per la Storia del diritto italiano e anche delle del diritto europeo che riguardava un contenzioso che si era creato tra un imprenditore che il settore dell'Energia Elettrica Flaminio
Costa e il e e lei nella seguito della nazionalizzazione delle delle dell'energia elettrica nel nostro paese noi vogliamo rievocare quelle quella sentenza per capire che impatto avuto sul sull'ordinamento italiano e lo vogliamo fare con da richiede lungo
Docente di diritto pubblico all'università Hassan Raffaele con quale vogliamo un po'fare un'analisi di di che cosa
Accadde nel mille novecento sessantaquattro e e che cosa è successo dopo quella quel pronunciamento allora professore De Luca ci vuole raccontare di che cosa si tratta e qual era la vicenda che ha portato coi ha prima al pronunciamento della Corte costituzionale poi italiana e della corte e poi successivamente Della Corte e di giustizia europea
Il buongiorno è in effetti come lei ricordava la sentenza costa contro ENEL del mille novecentosessantaquattro una sentenza che in qualche modo ha fatto scuole fatto storia per alcuni aspetti che subito vedremo
Polo qualche grado di contesto innanzitutto la vicenda come ricordava nasce dal ricorso di fronte al giudice conciliatore Milano Nicla nervosa che era un azionista un piccolo azionista di una delle società privati che erano state coinvolte dalla legge del mille novecentosessantadue sulla razionalizzazione del settore elettrico quella che poi ha istituito istituito l'ENEL
Il contesto storico è quello del della formazione del del centrosinistra siamo sotto il governo Fanfani quattro che nell'ultimo governo prima della formazione del centrosinistra organico e che è un Governo che a ruota comincia a dotare i giardini interventi politici
I maggiore intervento nell'economia proprio per spostare la piattaforma programmatica più verso gli obiettivi del centrosinistra
E tra questi interventi in economia abbia proprio questo di cui stiamo parlando cioè la razionalizzazione del settore nel settore elettrico
Il l'avvocato Costa come azionista di questa piccola società era ai soggetti maggiormente lesi
E sacrificate all'intervenuta razionalizzazione perché mentre i grandi novità nei grandi gruppi azionariato si erano visti riconoscere delle come indennizzo consistente anche di immagini decisionali significativi
I vincoli ai sensi si erano invece visti sostanzialmente di fronte allocazione di prendere o lasciare
Quindi i inutili ma unicamente molto acceso quelli di quegli anni che aveva suscitato una un acceso dibattito in sede politica fra i coloro che erano favorevoli a interventi
Di indirizzo
Molto consistente quasi programmi di viale Omero Luigi sessantadue che invece erano in un progresso soprattutto nell'ambito conservatore interventi dire dello Stato in economia in questo contesto appunto il il nostro propone nostro Costa propone ricorso al giudice conciliatore di Milano prospettando congiuntamente due risoluzioni cioè lui ritiene per quello che a noi interessa che la legge nazionalizzazione del settore fosse in contrasto parlato con quella illustri incostituzionalità non è l'articolo quarantatré che la disposizione costituzionale indennizzo consente dello Stato o legge possa avocare alla mano pubblica dei settori strategici che era quello che appunto lo Stato in questo caso sta valutando
E soprattutto invoca la violazione dell'articolo undici della Costituzione articolo undici che come sappiamo consente da parte della a in Italia a limitazioni che la sovranità in condizione di reciprocità per favorire organizzazioni internazionali con buona pace e la giustizia fra le nazioni
Quindi assumendo che questo articolo undici comprenda nel suo perimetro antica tali istitutivi delle comunità economiche europee e quindi viennesi sancito che quello che a me non interessa istituire all'indomani
Della sottoscrizione dei trattati nuovi monopoli di carattere commerciale quindi con questa doppia censura ricorrente costavano al giudice conciliatore di Milano
Proponendo al contempo giudice sia ieri che la Corte costituzionale per dichiarare l'illegittimità costituzionale
Nella legge del sessantadue sia contemporaneamente chiedendo eventualmente una previa sollevazione di una questione pregiudiziale alla Corte di giustizia per anni dell'interpretazione dei frattali e per aprire punto Chiesa sul fatto che in America pare potessero non potessero consentire un intervento quale Lorenzato dallo Stato
Italiano
Il tribunale eliminarli concedergli Milano non aderisce all'opzione del rinvio pregiudiziale ma investe la Corte costituzionale
La quale con una sentenza che appunto la quattordici del mille novecentosessantaquattro
Respinge entrambi dei questioni di costituzionalità sia quella relativa quarantatré che soprattutto quella sull'articolo undici per un motivo che è molto interessante questo lo vedremo subito
L'argomento giuridico questo cioè la Corte ritiene che poi trattarli europei sono stati ratificati eseguiti in Italia con una legge ordinaria
Si tratta anche tutto il diritto di Rivaldo hanno natura in regime di leggi ordinarie di fonti ordinarie anche se e quindi qualora successive leggi adottate dal legislatore sì Ossero posposti incontrastato
Con i trattati
Trattandosi di contrasto fra fonti legislative
Si dovessero applicare i comuni criteri di risoluzione delle antinomie quindi in questo caso il criterio cronologico perché la Corte ci dice
E si deve anche all'epoca il contrasto fra norme di diritto europeo e non internazionale andavano risolta alla stregua di antinomie tra legislativi interni allo stesso modo e che quindi in questo caso illecita dovrebbe potesse con una legge successiva abrogare derogare modificare un impegno assunto in sede europea e quindi in questo caso pare una deroga questo divieto di cui stiamo parlando di istituire nuovi colori di carattere commerciale
Dopo il beh il nostro ricorrente grossa fa un secondo propone un secondo giudizio
Re faceva ricorso rispetto a che cosa allega tende delle bollette le cartelle esattoriali delle bollette che l'ENEL
I puntualmente gli inviava e le contestava sostenendo che l'ENEL non fosse legalmente subentrata nel posto di fornitore dell'energia elettrica
Di fronte alla seconda cartella l'avvocato costare nostro ricorrente propone una seconda azione e questa seconda azione va si incammina verso una diversa sezione del giudice conciliatore di Milano
Ore e questa volta miglior successo nel senso che il giudice anziché andare alla corte costituzionale sera pronunciata poco prima nel segno contrario voglio spiegarlo apposta
Va alla corte di giustizia dell'Unione Europea
E questa anche sulla scorta mila pronunce della Corte costituzionale è molto preoccupata della sentenza della Corte costituzionale tenendo con un effetto domino
Nel sistema delle comunità economiche europee adottata via pregiudiziaria una soluzione del tutto diversa da quella indicato dalla Corte costituzionale
E ci dice che il volontario di trasferimento della sovranità determinare materia di stabilmente alla Comunità economica europea a costruita realizzando ordinamento sui generis cioè completamente diverso inizierà finora visti in ambito internazionale ed è un ordinamento che integrato all'interno degli ordinamenti degli Stati membri almeno per quelle materie nelle quali gli Stati membri hanno deciso di concordare gli apparati sia la visione alla all'Unione Europea
E in questi settori in cui l'ordinamento giuridico europeo si interessi innesta in quello degli stati membri
Lei Stati membri entro il diritto di adottare atti normativi e si pongano in contrasto ho diritto dell'Unione Europea
Questo perché altrimenti lo scopo stesso dell'integrazione europea
Non non era il vero senso verrebbe meno se si consentisse ai singoli Stati dopo avere accettabili condizioni di reciprocità gli arrivi al sistema di trattarle tutte diritto derivato vivesse consegue potessero poi veramente sottrarsi puntualmente volta per volta
Al ai singoli obblighi colleghi successive
Quindi chiarire una ricostruzione
Ventenni di integrazione degli ordinamenti di sovraordinazione almeno che le materie comuni da parte Vito europeo e impossibilità per gli stati di parte valide norme successive
Non solo anche un obbligo mi dice il principio di leale collaborazione per ciascun giudice per ciascun organo pubblico Elisa negare disattendere norme interne contrastanti
Quindi la sentenza costa contro ENEL da questo punto di vista non merita di essere ricordata direi per almeno Trieste il per primati
Innanzitutto primo aspetto quello costa contro ENEL la sentenza della Corte di giustizia ha un primato nel senso che essa discende da una Rivellini invii pregiudiziali in assoluto esperiti nel nostro ordinamento iniziano nel sessantaquattro
Ingannevole rinvio pregiudiziale era uno strumento quasi sconosciuto
Non ancora radicato considerare di primo rinvio pregiudiziale in assoluto nel Comunità europea era stato attivato solo pochi anni prima siamo nel sessantaquattro attiva in danni arrivato tre anni prima
Nel mille novecentosessantuno in Olanda
E quindi prima aspetti di rilievo è l'attivazione di questo strumento finora poco conosciuti rinvio pregiudiziale
Che però diventerà una pietra angolare di indizi sviluppi successivi del processo di integrazione europea
Secondo aspetto specie in questa sentenza facciamo bene a ricordarla oggi nel suo anniversario e cioè che la vicenda posta contro ENEL è stato il primo passo di quello che ormai notoriamente chiamato il cammino comunitario della corte costituzionale cioè un percorso certi casi lento tutt'altro che pagine di progressiva
E in qualche caso reciproca convergenza tra la stessa Corte costituzionale la Corte di giustizia dell'Unione Europea che ha ricostruito i rapporti fra nell'ordinamento europeo l'ordinamento nazionale problematiche nasce l'apparato tecnico ma molto ben comprensibile cioè in Italia al contrario di quanto avvenuto in altri Paesi
Alla tutto il processo di integrazione europea poggia su una legge ordinaria quella di adibire divinità tali non c'è stata una disposizione costituzionale esplicita piano copertura questo fenomeno come invece è avvenuto in altri ordinamenti diciamo delle problema lievi ordinamento coordinamenti fra i sistemi di produzione dei punti
E tra l'applicazione delle diverse norme che imponevano con Ivanovič dei problemi che poi è stata giurisprudenza dovrà sciogliere
Perciò aspetto che è interessante in questa vicenda visto non dalla della corte di giustizia ma dalla della corte costituzionale che per la prima volta la Corte costituzionale
Da una indicazione concreta all'articolo undici della Costituzione no almeno Sinibaldi è sempre molto presente l'articolo undici della Costituzione Dinoi sappiano storicamente dei lavori dell'Assemblea Costituente era stato immaginato come clausura Annibale pura
E come mezzo per rendere possibile la partecipazione dell'Italia all'Organizzazione delle Nazioni Unite
E invece la corte con uno sforzo interpretativo davvero pregevole
Lo utilizza per fare fondamento della visione d'Italia
A non solo a loro ma anche a organizzazioni che abbiano il finalità analoghe oppure a quelli dell'Unione europea in Quiliano questo elemento caratteristico della scissione Liguori di sovranità
Elemento dirimente
E ieri lei e l'articolo undici mini non solo consente questi queste cessioni di quote di sovranità ma lei consente senza di volta in volta dove coinvolgere la riforma costituzionale legislatore costituzionale ma anche sulla base di una semplice legge ordinaria
Quindi questi sono un po'i tre primati troppo i tre elementi caratterizzanti per cui la corsa contro ENEL Illinois decenni ha assunto un'importanza sempre sempre maggiore sempre ricordata
Dunque oggi sarebbe tecnicamente possibile invertire il principio del primato del diritto del nel dell'unione europea oggi siamo in un momento particolarmente praticamente opposto a quello del che si determinò collana assieme a ogni stazione dell'MV siamo da poco in un entrati in una nuova era nel nel sistema elettrico del nostro paese allora non paradossalmente sarebbe possibile una cosa del del genere
E
Ma allora muovendoci dal punto di vista strettamente tecnico un la sua domanda è potremmo sostanzialmente affermare contrario al principio di prevalenza di diritto nazionale rispetto al diritto europeo quello dopo cioè nel dibattito c'è nel dibattito non solo del nostro Paese
Ma c'è si registra in molti in molti Paesi europei non solo penso a
Paola più lontana
Per alcuni aspetti culturali Bologna ma un problema se posso nel corso degli anni anche in Francia in Germania se posso soprattutto allora non tanto di forse più o meno estreme ma nelle nelle tematiche nelle nelle questioni sollevate dalla stessa Corte Costituzionale tedesca non mi pensano a sentenza Lisbona o la sentenza sul quale Gary leasing dove c'è una stretta evocazione dei dei controlli negli cioè righi all'integrazione europea quindi il dibattito c'è sicuramente nella scorsa legislatura in Italia è stata presentata alla Camera una proposta di legge che voleva modificare sì all'articolo undici dell'articolo centodiciassette veri affermare
Per certi aspetti parzialmente la prevalenza del diritto nazionale quindi sicuramente pennarelli pone c'è in aleggia in tutta Europa ma per risponderle in un le rispondo vera nel senso potremmo prevedere una prevalenza generalizzata
Del diritto nazionale sul diritto dell'Unione Europea ma questo mi sembrerebbe innanzitutto visto ormai fondamento che Cennano nel nostro sistema costituzionale non solo nell'articolo undici
Ma soprattutto nell'articolo centodiciassette della Costituzione mi si dice
Questo disposizione introdotta dalla riforma costituzionale del due mila uno in cui si dice che la potestà legislativa sia dello Stato delle Regioni deve conformarsi ai vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario
Innanzitutto qualunque tentativo di riaffermazione della prevalenza delitto
Generalizzata soprattutto del diritto nazionale su quello europeo passati non è necessaria revisione costituzionale queste rimaste
Dicevamo voi avrebbe senso una prevalenza generalizzata nel senso del diritto interno prevale sempre sul diritto dell'Unione europea in questo secondo me senza arrivare alla a livello teorico già dal punto di vista pratico
Mi sembra che ebbe grossi problemi perché per ogni norma nazionale
Ci si dovrebbe porre nella situazione di verificare come accade per tutte le norme se questa sia o meno in contrasto con le norme del diritto dell'Unione Europea impedirebbe dissenso
Lo stesso lo stesso significato dell'avvenire a un sistema le i diritti e ancor prima a un mercato comune che si basa su una normativa umore indicherei veri problemi di incertezza
Di volatilità tali che a quel punto sarebbe meglio immaginare un'uscita nel nostro ordinamento dalla dal sistema dell'Unione Europea piuttosto che rendere così friabile come la base dell'integrazione giuridica e che la certezza del diritto che sarebbe un un aspetto sicuramente e valore della lesione al mercato unico europeo nell'ordinamento europeo quindi orribile rivolga per poi non so neanche gli altri stati come insomma potrebbero prende la perché questa disciplina appunto che in un sistema di incertezza operino reciprocità con gli altri Stati
Potremmo gravo la risposta invece prevenire una prevalenza solamente dei principi supremi dei principini ubbidienti dai principi di strutture incidono chiamiamoli come come vogliamo del nostro diritto nazionale del nostro ordinamento rispetto al diritto interno
Beh su questo non non vedo invece problemi che unici nel senso che la situazione non solo è è già così in Italia perché fin dal mille novecentosettantatré la nostra Corte costituzionale ciarlieri contro Rimini
Com'è arrivato chiaramente che limitazioni di sovranità consentire all'articolo undici della costituzione
Ho consentono appunto limitazioni di sovranità qui Fini di promozione della pace delle organizzazioni internazionali che si sono rivolti al Quirinale Ida può consentire invece la violazione dei limiti umani dei diritti fondamentali
O di quelle incivili strutture qualche modo sono queste celle tutti gli stati europei libricini supremi sono già disponibili per il diritto dell'Unione Europea
Qual è l'esito di un'europea dovesse arrivare a violare
Queste soglie
Si è tirerebbero questi controlli MIDI ad opera delle Corti costituzionali per cui in quell'enorme e minacciano di riunirci ridurre e interni dentro bloccare paralizzate e questo non è uno scenario inverosimile pensiamo famoso casomai dicono caso dai qui veniva in questione la possibilità che era stato in qualche modo il nome nato dalla Corte di giustizia dell'Unione Europea disapplicare le norme nazionali sulla prescrizione laddove ciò fosse necessario per garantire il recupero di risorse finanziarie dell'Unione Europea impronta di Veltroni
E qui la Corte costituzionale
Attivando questo dialogo con la corte di giustizia tramite il rinvio pregiudiziale riuscita sostanzialmente a comprende tra corpi giustizia e questa questo eventuale scenario si sarebbe posto in contrasto un principio dei principi fondamentali in materia penale del nostro ordinamento quello delle retroattività della legge penale
Della certezze tassatività delle fattispecie quindi e se si fosse andato avanti su quella strada la Corte costituzionale ha ritenuto ottimale controllano ecco quindi questi controlli nel nostro ordinamento operano già così come sono già presenti in altri ordinamenti costituzionali
Per esempio nella costituzione tedesca sono espressamente previsti
Dei controlli nell'articolo ventitré e la Costituzione e federale al primo comma risse esattamente che la il processo d'integrazione
Europea deve essere in linea quindi i principi fondamentali dell'ordinamento di Visco editore esplicitato della tutela dei diritti fondamentali in un euro garantisce deve essere almeno paragonabile sostanzialmente paragonabili a quelle della costituzione federale quindi anche in Germania questo è sulla carta da noi la giurisprudenza in Germania anche sulla carta
Anche il Consiglio costituzionale francese ha evocato una sorta di teoria dei controlli MIDI quindi il fatto che il il legislatore costituzionale italiano voglio esplicitare qui da noi questi limiti
Non molte formalizzare lui non sposterebbe molto perché da un lato già così dalla comunque sarebbe necessaria la mediazione dei del giudice costituzionale molto probabilmente per riempire di contenuto queste clausole che non possono che essere molto ampie
Dunque cos'altro si potrebbe fare anziché invertire questi questi principi che probabilmente formalizzati vorrei venire dare
Uno strumento il gol di forza al tavolo delle trattative fra gli stati probabilmente o alle stesse Corti costituzionali nel dialogo fra le corti
Per avere un'arma un'arma in più che posposta disperso rispetto a oggi
A mio avviso sarebbe importante una maggiore attenzione però da parte della classe politica la fase ascendente e discendente della formazione degli atti normativi europei
Su questo anche tramite gli strumenti che sono posti a disposizione dal protocollo sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e proporzionalità perché è ovvio che decisioni che possano creare problemi
Non arrivo alla soglia dei principi fondamentali penso prima e interessi strategici ed economici sociali più o meno vicine a quelle che si tengono esse le identità
Bene possano essere scongiurare o o Papi converge in un senso più favorevole verso quello dei singoli Stati qualora ci fosse una partecipazione maggiore
Si allarga scendenti nella fase discendente di quelle decisioni e su questo aspetto c'è una difficoltà tra le divisioni europee il ciclo della politica perché a volte c'è una distanza giovedì chiaramente il problema di ragionare su scala europea pone fatto che ci sia innanzitutto una una distanza geografica
Dal punto di vista della ricaduta nell'interesse degli pecco quindi la politica
E ancora su base nazionale alle volte non riesce a avere una lunghezza o comunque individuare per come problematico mostrare semplice interesse per decisioni al Portello ieri animali infetti geografici al di là ma senz'altro spesso anche al di qua nel bacino elettorale
L'altro problema psicoanalista caccino della politica quello temporale nel senso che le decisioni europee larghi si appigliano
A che si vede imprimere applicativo della televisione invernali quella norma europea qualche modo il risciacquo comunque passa molto tempo è molto distante e quindi a volte il rischio è che la politica guardi su un orizzonte temporale librerie di quello lungo del processo decisionale europeo e questo voterei passi che possa calare l'attenzione o si possano sottovalutare qual è l'impatto di quelle decisioni questo portando partecipare poi trovarsi troppo tardi a confrontarsi con o a subire le decisioni che quando sente povere orientale consigliere insomma inseparabili valori tale
Ho capito bene siamo abituati a questo purtroppo intanto circostanze io la ringrazio molto della sua disponibilità della Regione pronto o spiegato
Raccontato questa importante sentenza della Corte di giustizia europea del quindici luglio del mille novecentosessantaquattro la sentenza sosta nel alla quale si arrivo anche grazie a una bravissimo docente di diritto pubblico comincia anche il professor Gian Galeazzo stile stendardi grazie a Davide di Lugo docente di diritto pubblico all'università San Raffaele che ci ha raccontato
Ieri i retroscena e i controlli MIDI di questa di questa vicenda grazie professore
Grazie a voi