Rassegna stampa estera

Un giorno gli ascoltatori di radio radicale sabato sette ottobre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura
Oggi la politica americana la destituzione di Kevin McCarthy da speaker della Camera dei rappresentanti un'operazione condotta da una piccola minoranza
Tram pista che ha ripercussioni che vanno ben oltre il Partito repubblicano e vanno anche oltre caos istituzionale che prevale negli Stati Uniti
La l'episodio in qualche modo
Ha implicazioni anche per il sostegno americano all'Ucraina lo vedremo leggendo un editoriale dal Financial Times
La brutale l'escursione della cacciata di McCarthy e poi un altro commento pubblicato dall'Economist
I giacobini conservatori la cacciata di McCartney è un male per l'America ed
Molto peggio per l'Ucraina secondo il settimanale britannico
Il successore di McCarthy dovrebbe cercare sostegno bipartisan per mantenere gli aiuti all'Ucraina parleremo poi del conflitto della guerra della Russia e soprattutto dei suoi orrori
Questo è il titolo di un editoriale pubblicato ieri da Libération nell'ambito di un più ampio dossier dedicato i crimini di guerra commessi dalle forze di Vladimir Putin
L'ultimo dei quali l'altro giorno vicino a Kharkiv più di cinquanta persone sono state uccise da un attacco contro un negozio di alimentari e chiuderemo con l'Unione europea
Tema migrazioni anche l'Italia o meglio soprattutto l'Italia e le posizioni adottate da Giorgia Meloni durante i due vertici che ci sono stati anche Renata negli ultimi due giorni
Quello di ieri il consiglio europeo informale
Si è chiuso con il veto di Polonia Ungheria alle conclusioni sulle migrazioni conclusioni
Che in qualche modo dovevano sancire l'Europa fortezza ma queste sono le contraddizioni interne anche al campo populista
Leggeremo un articolo che uscito ieri sul mondo ma rimane attuale a firma Pablo su anzi Hess
Meloni impone il dibattito migratorio a Granada chiede accordi con i Paesi di origine ma El Mundo sottolinea che ci sono problemi roventi già con il primo accordo che è stato sottoscritto nell'era Meloni cioè il memorandum con la Tunisia cominciamo però da dagli Stati Uniti e dalla brutale lezione della cacciata di McCarthy questo il titolo dell'editoriale di ieri del Financial Times
Non c'è niente da guadagnare nel fare compromessi con i repubblicani estremisti scrive il quotidiano della City
Kevin McCarthy ni non è mai stato esattamente un figlio della rivoluzione ma anche America America il prete che in ma l'ex speaker della Camera dei rappresentanti di aveva fatto numerose concessioni ai membri più estremisti del suo partito quello repubblicano per ingraziarsi gli a tempo debito i membri più estremisti del partito repubblicano lo hanno distrutto
McCarthy era stato letto speaker dopo quindici votazioni alla Camera dei Rappresentanti è rimasto in carica solo duecentosessantanove giorni
Il suo è stato il mandato più breve come speaker della Camera inoltre centoquarant'anni
L'ascesa e la caduta ingloriosa di McCarthy insegnano un'importante lezione su cosa significhi stringere accordi con gli estremisti manga e con il loro leader Donal Trump questi accordi sono inutili
Qualsiasi repubblicano che sia interessato a far funzionare effettivamente le istituzioni invece di distruggerle dovrebbe imparare la lezione da questo episodio e i deputati stile ma perché quello che ha avviato la destituzione di McCarthy devono essere affrontati ed emarginati non accontentati
Considerata la scarsa maggioranza dei repubblicani alla Camera questo significa che un candidato responsabile a succedere a McCarthy
Non ha bisogno di alcuni voti da parte anche dei democratici per essere eletto e questo mette un carico di responsabilità anche sul Partito Democratico che deve considerare quali compromessi è disposto a fare per mantenere in funzione le istituzioni degli Stati Uniti
La posta in gioco per gli Stati Uniti e il mondo è molto alta
Il proseguimento delle operazioni del governo federale e la capacità dell'Ucraina di sostenere la sua lotta contro l'invasione russa potrebbero dipendere dal fatto che il Congresso approvi o meno un bilancio che duri più dei qualche settimana affinché questo accada la Camera dei Rappresentanti avrà bisogno di uno speaker responsabile
Capace di mettere insieme i due partiti
Il caos al Congresso secondo Fortune Times parte di una più ampia disintegrazione del sistema politico americano Donal Trump rimane il favorito per la nomination
Del partito repubblicano nonostante si trovi ad affrontare quattro processi penali e la possibile perdita di gran parte del suo impero economico in una causa per frode civile
Contratto come uno dei due principali candidati le elezioni presidenziali americane saranno caotiche un congresso senza leader incapace di approvare un bilancio approfondì Rebel Buconero in cui sta precipitando il sistema politico americano
Ma quali compromessi potrebbero ragionevolmente fare i democratici alla ricerca di un nuovo speaker i due favoriti attuali per la successione di McCarthy cioè Jim Jordan estivo Scalise anche se con gradazioni diverso e sono dei tre alpinisti Central dei venissero respinti allora altri repubblicani meno irresponsabili potrebbero farsi avanti
La soluzione migliore sarebbe che il prossimo speaker venisse letto e portasse avanti il suo mandato con il sostegno dei moderati di entrambi i partiti se emergesse un repubblicano centrista disposto a affrontare il problema degli estremisti del manga
I democratici dovrebbero cogliere quest'occasione al volo
Il sistema politico americano sta flirtando con l'autodistruzione
Se dovesse superare il baratro il limite anche i membri del congresso non saranno immuni dalle conseguenze così il Financial Times in questo editoriale di ieri ci scusiamo sull'Economist uscito ieri nelle edicole europee e che aveva tra tra gli altri editoriali uno su su questo tema dal titolo abbastanza azzeccato i giacobini conservatori la cacciata di McCartney male per l'America peggio per l'Ucraina
E anche qui il messaggio che il successore di McCarthy dovrebbe cercare sostegno bipartisan in particolare per mantenere i finanziamenti per la la guerra permettere a Kiev di continuare a difendersi due mesi prima della rivoluzione francese del mille settecentottantanove il congresso americano si riunì per la prima volta nella Fedra holding miglior nei duecento trentaquattro anni successivi nessuno speaker della Camera dei rappresentanti ma è stato rimosso
Da una mozione di sfiducia fino a questa settimana quando un piccolo gruppo di repubblicani ha cacciato Kevin McCarthy mi che era in carica solo da gennaio in realtà però il partito repubblicano pensato di rivoluzione permanente tutti e tre gli ultimi speaker sono stati perseguitati dalla loro stessa fazione ma le conseguenze vanno ben oltre il campo repubblicano un sano sistema bipartitico dovrebbe incoraggiare accordi bipartisan
Alla Camera l'unico modo in cui McCarthy poteva assumere l'incarico di speaker dopo quindici umilianti tornate di votazioni era stato di fare una serie di promesse
Apparentemente contraddittorie membri del suo stesso partito e poi accettare una regola secondo la quale uno qualsiasi dei duecentoventidue repubblicani avrebbe potuto presentare una mozione per destituire sullo nel momento in cui ha fatto la cosa giusta cioè dialogare con i democratici per continuare a finanziare il governo federale McCarthy è stato licenziato il prossimo P speaker chiunque esso sia
Proverà a modificare questa regola che consenta un solo membro di innescare una crisi
Ma si troverà di fronte alla stessa dinamica una delle leggi non scritte della politica americana spiega l'economista che quando i repubblicani controllano la Camera il presidente alla Casa Bianca e democratico
Ne consegue il caos ci fu una chiusura del governo quando i repubblicani presero la Camera durante la presidenza di nel Clinton ci fu un altro showdown quando conquistarono la Camera durante la presidenza di Barack Obama
Una chiusura è stata evitata solo di poco con John Baida ma temporaneamente e questa volta proprio perché McCartney ha deciso di concludere
L'accordo con i democratici che poi gli è costato il posto questo modo di non governare
è dannoso per gli americani il rapporto debito PIL ha raggiunto il novantotto per cento in un momento in cui il costo del denaro è aumentato notevolmente affrontare questo problema richiederà difficili compromessi qualcosa di cui questo congresso non si occupa gli scioperi legislativi a Washington vanno benefici dei propagandisti del governo cinese i quali affermano che la democrazia non è un modo di governare un Paese serio
E questi scioperi legislativi rendono nervosi gli alleati dell'America perché perché viene messa in dubbio la capacità dei presidenti di mantenere la parola data
Tra questi alleati l'Ucraina è la più preoccupata sottolinea l'Economist
I fondi per la guerra probabilmente finiranno prima della fine dell'anno l'unico modo per la Camera di approvare un'estensione di bilancio di quarantacinque giorni ed evitare una chiusura del governo federale
Era quella di abbandonare un nuovo pacchetto di aiuti per TM
Ciò avviene in un momento in cui la Polonia uno dei più fedeli alleati dell'Ucraina minaccia di bloccare alcune forniture militari a causa di un conflitto sulle esportazioni di grano in Slovacchia un altro alleato che aveva sostenuto con fermezza l'Ucraina potrebbe emergere un governo guidato da Robert schizzo cioè un leader solidale con la Russia per contrastare l'impressione che l'Occidente stia vacillando il prossimo speaker dovrebbe portare subito la questione dei finanziamenti all'ordine del giorno e consentire il voto da parte della maggioranza trasversale della Camera
Che in realtà sostiene l'Ucraina
La convenzione secondo cui solo una legge sostenuta dalla maggioranza dalla maggioranza può arrivare in Aula è inutile dovrebbe essere abbandonata questo renderebbe più difficile per un piccolo gruppo di nichilisti impedire a qualcun altro di approvare della delle leggi ma c'è un altro risultato che è più probabile secondo l'economista ed è che il Congresso continui a fare le stesse cose allo stesso modo
Alla fine la Camera troverà più soldi per l'Ucraina ma non prima della fine dell'anno quando arriverà una gigantesca fattura di speso e prima della pausa natalizia
Questo inutile ritardo minerale ha credibilità americana incoraggiare Vladimir Putin ad aspettare che il sostegno dell'Occidente si esaurisca potrebbe anche costare vite umane all'Ucraina così tra l'altro l'economista e allora ecco c'è l'Ucraina
E i crimini di Vladimir Putin a cui Libération ieri dedicava un lungo dossier e
L'editoriale
Dal titolo orrori tra qualche anno quando torneremo a freddo sulla realtà quotidiana della guerra dichiarata dalla Russia contro l'Ucraina il ventiquattro febbraio due mila e ventidue
Rimarremo senza dubbio disgustati dalla portate dalla realtà degli orrori commessi in questi lunghi mesi in questo Paese dell'est del continente mentre l'Europa occidentale continuava a condurre una vita normale
Ed è soprattutto grazie alle migliaia di volontari schierati da ONG e associazioni in tutte le zone del Paese prese di mira dalle forze di Vladimir Putin
Che potremmo scoprire nel Complesso nei dettagli ciò che sono i crimini di guerra della Russia
Non che oggi ignoriamo i media di tutto il mondo o quasi tutti documentano gli attentati gli omicidi stupri commessi dalle forze russe contro la popolazione civile ucraina sin dal primo giorno dell'invasione
Abbiamo tutti in mente le terribili immagini del massacro di buccia dell'aprile due mila e ventidue
Quando la popolazione civile subito omicidi a sangue freddo torture e stupri
Abbiamo in mente le immagini di Kirk son due furono scoperte stanze di tortura ma
Ce ne sono così tanti di crimini di guerra giovedì più di cinquanta persone sono stati uccisa da un attacco russo contro un negozio di alimentari vicino a Carlo chi va che le organizzazioni internazionali da sole non possono coprire tutto senza tutti quelli che vengono spontaneamente offrire il loro aiuto avvocati giornalisti specialisti informatici ricercatori insegnanti molte prove scomparirebbe ero lasciando le vittime e le loro famiglie in un angoscia aggravata dalla possibile impunità dei loro carnefici
Lo scorso anno il premio Nobel per la pace era andato a Alexandra Mattevi Ciuk tra gli altri che gestisce il centro per le libertà civili in cui volontari instancabilmente raccolgono prove di crimini di guerra
Per lei e per loro ogni crimine conta così
Leader massimo a proposito la fine del tema molto molto importante dell'impunità
Sembra proposito dell'Ucraina ma torniamo per un attimo gli Stati Uniti la l'apertura di le mondo oggi a questo titolo
Il timore la paura del disimpegno americano è la paura soprattutto degli alleati europei che ha trovato
Un forte ecco durante la due giorni di Granada
Questa paura di veder Washington ridurre il suo aiuto l'Ucraina è stata al cuore del vertice della comunità politica europea di giovedì
Venuto a chiedere rassicurazioni sul fatto che i ventisette non lo abbandoneranno il presidente ucraino Volodymyr Zaleski
Non ha potuto che constatare la loro inquietudine gli europei sarebbero incapaci di supplire a un ritiro degli Stati Uniti dove una parte dei repubblicani si interroga sull'interesse di aiutare
L'Ucraina questa la sintesi di le Monde abbiamo citato un premio Nobel Grazia Di Blasio e allora non possiamo non citare il premio Nobel che è stato
Attribuito ieri Nobel per la pace
Alla militante iraniana Nardi essa Mohammadi
Per la sua lotta contro l'oppressione delle donne in Iran e per promuovere di diritti umani gli articoli ritrovate
Su tutti o quasi i giornali internazionali ma anche su su quelli italiani lasciamo stampa e regime manca Mariano Giustino poi durante il notiziario il compito di
Di approfondire questa questa notizia per chiudere torniamo a Granata e al tema che in qualche modo ha declassato l'Ucraina dalle priorità quello delle migrazioni articolo di El Mundo Pablo su anzi ex Meloni impone il dibattito migratorio a Granada
Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha un piano Italia un problema enorme
In tutte le sue dimensioni possibili arrivo dei rifugiati naufraghi centinaia di morti gestione le domande d'asilo reazione politica interna
Di conseguenza ha portato la questione davanti al Consiglio europeo e lo farà ogni volta che riterrà necessario
La scorsa settimana Meloni aveva inviato una richiesta scritta al premier spagnolo Pedro Sanchez al Presidente del Consiglio europeo Jean-Michel chiedendo che il leader dei ventisette affrontassero la questione durante il loro incontro
A Granada ieri per un consiglio europeo informale richieste è stata ascoltata e accolta è stato uno dei punti all'ordine del giorno ma in più Meloni ha radicalizzato il tema anche giovedì convocando una piccola riunione che ha finito per includere
Alcuni dei pesi massimi del continente ed è una iniziativa che non è piaciuta molto al governo spagnolo
Padrone di calza
Il mondo poi spiega appunto questo incontro che c'è stato con il premier britannico Richie su una h a cui hanno partecipato anche Ursula von der Lai nel Presidente francese Emmanuel
Macro dall'incontro non è emerso nulla di concreto ma parlare di migrazioni è diventato inevitabile
Da un lato dopo l'accordo che è stato raggiunto mercoledì su provvedimento del nuovo patto su migrazioni asilo
Ma anche perché
Ungheria e Polonia hanno messo il veto ieri su sulle conclusioni del Consiglio europeo
Informale con tra l'altro Viktor Orban lo diciamo in uno scrive al mondo che ha usato questa frase
Molto violenta l'Ungheria e la Polonia vengono stuprate dal punto di vista giuridico con il via libera che in realtà è previsto dai Trattati maggioranza qualificata del nuovo patto su migrazioni asilo
Per il mondo aggiunge la questione rovente Italia crede ancora di non ricevere sufficiente aiuti e solidarietà e vuole
Promuovere accordi come quello raggiunto nel due mila e sedici con la Turchia oggi è stato sottoscritto con la Tunisia più soldi per il blocco delle partenze anche a costo di chiudere gli occhi sui diritti umani le derive autoritarie
Problema questi accordi oltre ad essere pericolosi difficilmente difendibili dal punto di vista morale sono anche molto instabili lo dimostra cosa il commissario europeo Oliver Barelli che è responsabile
Per il vicinato
Giovedì attaccato su Twitter il governo tunisino invitandolo a restituire ai sessanta milioni di euro appena ricevuti se non è soddisfatto delle cose che deve firmare sono toni sorprendenti da parte della commissione nel secondo giorno di Granada i ventisette si sono scontrati sulle parole della dichiarazione finale attorno a cui ruotano i prossimi passi di una lotta che dura da dieci anni ci fermiamo David Carretta una buona giornata con Radio Radicale