Critica e militanti

Buongiorno da critica militanti nell'autunno di trent'anni fa moriva Franco Fortini e in questa rubrica voglio ricordarlo nato nel mille novecentodiciassette a Firenze da padre ebreo e madre cattolica nel trentanove divenne valdese fu partigiano in Val d'Ossola redattore del Politecnico di Vittorini e ispiratore dei Quaderni piacentini
Lavorò alla Olivetti e dal mille novecentosettantuno insegno all'università di Siena
E la sua formazione ebbero un ruolo cruciale Giacomo Noventa e l'incontro con le tradizioni del marxismo critico oltre alle traduzioni dal tedesco dal francese di Fortini vanno ricordate le più note raccolte saggistica equamente suddivise tra analisi letterarie e politiche ad esempio dieci inverni verifica dei poteri questioni di frontiera
E naturalmente la parallela produzione poetica che vada i lapidari versi civili di foglio di via del mille novecentoquarantasei
Alle straziata e canzonette di composita sul Ventoux ore del novantaquattro passando per le allegorie era gelate di raccolte come poesia ed errore una volta per sempre questo muro e il paesaggio con serpente
All'incrocio tra poesia e saggistica si situano poi i notevoli epigrammi e corsivi di l'ospite ingrato
Fortini ci ha ricordato con parole memorabili e oggi impopolari proprio tra i suoi accademici adoratori
Cos'è la critica come moderna filosofia morale la sua funzione ha detto non è quella di mediare tra un'opera o un autore e un pubblico il che farebbe del critico sacerdote
Bensì di mediare tra zone diverse dell'esistenza umana e dell'esperienza umana ovvero tra un testo e ciò che quel testo non è esercitare la critica si legge in verifica dei poteri vuol dire poter parlare di tutto a proposito di una concreta e determinata occasione il critico allora esattamente dice Fortini il diverso dallo specialista
Dal filologo e dallo studioso di scienza della letteratura è la voce del senso comune
Come poeta Fortini castiga in sella sbrigata espressività
Romantico modernista il cui ultimo esito nell'ormai neutralizzato surrealismo di massa il risultato è un classicismo paradossale spettrale araldico plumbeo
Mani rivista che nella sua studiata in naturalezza
All'effetto di impedire ogni demagogica andata al popolo di impedire un'adesione immediata al testo adesione ingannevole secondo Fortini in una società neon capitalistica fluente in cui ognuno è un po'complice del sistema cito gli oppressi sono oppressi e tranquilli gli oppressori tranquilli parlano nei telefoni l'odio e cortese io stesso credo di non sapere più di chi è la colpa così recita
Una sua famosa poesia degli anni sessanta come il brand tra cui si intitola Fortini l'impresa riprende forme ben morte insomma strani alcuni luoghi solenni della tradizione letteraria tra le tracce più evidenti nei suoi versi spiccano appunto il Brecht da parabola cinese anche se un po'devitalizzato un seicento gelido
L'eloquenza perentoria della Bibbia e il grande depositò di Torquato Tasso con i suoi brividi gelidi e gli ossimori a cascata e soprattutto con il tentativo vano analogo a quello del letterato ideologo novecentesco di ridurre a unità
Un mondo scisso tra le ragioni contro contro riformisti che quelle sentimentali le imitazioni ai rifacimenti forti Miani
Implicano uno strenuo lavoro su metrica e sintassi in fortini
Di solito una canzonetta veicola Ossimo riccamente la descrizione dell'orrore mentre il verso frase percussivo scandito trasforma in giudizio la descrizione di una storia millenaria tutta dispiegata nella poesia come un quadro allegorico
Se dovessi dare un'idea delle lirica attraverso due soli versi sceglierei come primo e tutto ancora farà male madre
E come secondo non è vero che non siamo stati felici
Cioè da una parte una clausola della stagione estrema scolpita all'iter anche in cui spiccano il cupo motivo biologico e le doti EP grammatiche che su un registro differente fecero di Fortini un abile copywriter
Dall'altra parte invece un incipit della maturità in cui l'autore si inibisce la musica nel verso frase ma al tempo stesso abbandona la sua Mutria da profeta e si arrende alla ditta
Il saggista e poeta Fortini
Ha subito una dura anni mesi l'intellettuale che pretendeva di sottoporre anche la minima molecola del discorso alla verifica di compagni altrettanto intransigenti
Viene infatti oggi mitizzato da studiosi che invece ammirano la complicazione dei suoi libri come si ammira un geroglifico
Vendere venerabile proprio perché incomprensibile e che mentre si esaltano per certe sue astratte proposte di ideologo rimuovono istintivamente le domande del critico dell'ideologia Fortini ancorata al punto attuali da rischiare di compromettere il loro lavoro
Leggendo i suoi cultori del due mila venti sembra un po'che l'utopia e la rivoluzione siano quasi un ramo della comparatistico
Ebbe fatica la dialettica storica e oggi ci avvisa che Fortini è un autore troppo importante per lasciarla in mano ai fortini anni o forti misti peraltro in parte la colpe sue Luís al solito iper cosciente lo sapeva
Dice il piccolo sermone contenuto nell'ospite ingrato che dobbiamo ritorcere anche spesso contro di noi
Tu che lamenti i tempi non ci sono altri tempi perfette la vita che non sai vivere giustamente non c'è tu che lamenti gli uomini guardarli guarda note
Il vero che non sa eccetera giustamente non c'è a risentirci venerdì prossimo