Rassegna stampa estera

Voi giovani ascoltatori di radio radicale giovedì diciassette ottobre questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta tra i temi di cui ci occuperemo quest'oggi innanzitutto l'Unione europea le politiche migratorie al centro del dibattito che ci sarà oggi tra i capi di Stato e di governo al consiglio europeo di Bruxelles leggeremo in particolare un editoriale di El Mundo che sostiene politiche migratorie più dure in controtendenza rispetto ad altri giornalini europei alcuni dei quali debbano proposto ieri poi torneremo sul Medio Oriente gli attacchi contro UNIFIL da parte di Israele leggermente articolare un editoriale del Wall Street Journal secondo il quale i peacekeeper delle Nazioni Unite sono i migliori amici di hezbollah e poi un commento dal Guardian un ti di linea opposta secondo il quale Israele vuole minare le Nazioni Unite che malgrado i loro difetti sono un'istituzione vitale infine le elezioni presidenziali americane il faro champagne INPS pubblica un commento di Edward virus Testa a testa Trump Harry's in un paese diviso in campi reciprocamente ostili non sembra probabile una
Facile risposta che
Risolva il problema della polarizzazione al di là di chi sarà il vincitore di queste elezioni scrive virus partiamo però da l'unione europea e dalle politiche migratorie con l'editoriale pubblicato ieri dal mondo
L'Europa ha bisogno di una politica migratoria unità ed efficace scrive questo quotidiano spagnolo in controtendenza rispetto alla linea adottata da gran parte dei giornali
Gli europei
Ursula von der Line cerca di mostrare la strada verso una politica migratoria unite sostenibile in Europa
Che permetta un'accoglienza regolamentata degli immigrati essenziale per sostenere lo stato sociale nel mezzo di un inverno demografico senza provocare tensioni nell'integrazione sociale
Per raggiungere questo obiettivo essenziale istituire un controllo efficace delle frontiere Esterne
Bloccare gli ingressi illegali
Si orienta in questa direzione la lettera che la presidente della Commissione inviato i capi di Stato e di governo alla vigilia di un vertice dell'Unione Europea segnato da una questione migratoria che diventata la cartina al tornasole della stabilità del continente
Fonda L'Aia non apre la porta alla possibilità di implementare il modello ombrelloni su scala europea
Creando centri di espulsione fuori dal territorio dell'Unione la misura non è priva di controversie solleva interrogativi su come garantire i diritti umani il club comunitario si fonda su valori non negoziabili che hanno al centro il rispetto della dignità umana ma secondo il mondo non c'è dubbio che la proposta si inquadra in un contesto di crescente pressione e preoccupazione sociale
Che costringe a cercare nuove soluzioni quindici Stati membri hanno chiesto fondarla in un cambio di paradigma che renda più efficaci i rimpatri
Una richiesta sostenuta da partiti di diverso orientamento tra cui i socialdemocratici tedeschi del cancelliere OLAF Scholz
E
I socialisti danesi della Premier mette Fredrik che non e questa visione condivisa anche da un altro leader del centro sinistra laburista
Britannico che star Marche è andato in Italia per studiare una strategia che è riuscita a ridurre del sessanta per cento gli arrivi
Clandestini
La difficoltà nel trovare consenso sulle questioni migratorie in Europa è palpabile bastarda ricordare che per il patto su immigrazione e asilo che entrerà in vigore a partire dal due mila e venticinque ci sono voluti
Dieci anni di negoziati in un clima di scontro e rifiuto delle quote
Di accoglienza e le capitali europee continuano nel frattempo imporre misure unilaterali per gestire i propri confini
Misure che rispondono spesso alla temperatura politica nel caso tedesco a meno di un anno dalle elezioni federali Scholes
Ha reintrodotto i controlli alle frontiere nel tentativo di fermare la l'ascesa dell'estrema destra
In Polonia Donald Tusken il premier che ha riportato il paese al cuore del progetto europeo dopo aver spodestato il partito populista legge e Giustizia scelto di sospendere temporaneamente il diritto d'asilo
In questo contesto di improvvisazione secondo il mondo è razionale che fondarla Ian apra un dibattito ma il dibattito è stato chiuso in anticipo un anticipo da Pedro Sanchez il premier spagnolo
Nonostante gli arrivi alle isole Canarie siano aumentate del centoventisei per cento
L'entità della crisi richiede una visione più ampia proprio per evitare che venga capitalizzata da correnti estremiste populiste perché in gioco non
La la necessità di a vere immigrati
Cosa cruciale per le circostanze demografiche per un'economia competitiva ma se questa emigrazione sia ordinata e regolamentata oppure incontrollata
E caotica così tra l'altro nel mondo e la chiave di politica interna aiuta in qualche modo a spiegare questa presa di posizione a favore del modello Giorgia Meloni perché il mondo parla di tensioni sociali ma alla fine si tratta soprattutto di tensioni elettorali
Che spingono i leader europei in quella di reazione
E forse
Ciò che ciò che manca è un approccio più razionale a tutta a tutta questa questione anche quando Ursula von der Lion sostiene la necessità di creare dei centri di rimpatrio di deportazione di migranti fuori dei confini dell'Unione europea
Ad ogni modo altro tema che rimane di stretta attualità evidentemente il Medio Oriente
E di le operazioni condotte da Israele
Nel sud del Libano altro tema che tra l'altro sarà discusso oggi dai leader al Consiglio europeo il Wall Street giornaliere vengono editoriale con questo titolo i peacekeeper delle Nazioni Unite sono i migliori amici di hezbollah UNIFIL ha lasciato che i terroristi si muovessero liberamente il Libano si è fatta notare solo quando Israele ha reagito scrive il quotidiano economico americano la forza di peacekeeping delle Nazioni Unite
Nota come UNIFIL aveva un solo compito teneri terroristi armati fuori dal Libano meridionale dove avrebbero potuto e in effetti hanno sparato contro Israele unici la fallito così clamorosamente che Israele ha dovuto andare in guerra per liberarci dei terroristi e cosa fa ora UNIFIL si rifiuta di combattere si rifiuta di spostarsi e dà la colpa Israele
Di mettere a rischio i suoi tra virgolette non peacekeeper
UNIFIL avrebbe dovuto tenere il nord di Israele al riparo dal pericolo terrorista invece nel corso degli anni ha permesso hezbollah di trincerarsi nel Libano meridionale
Di magari in USA in immagazzinare armi in
Case civili di costruire una rete di tunnel di attacco completamente riforniti
E di avere piccoli depositi di armi anche all'aperto in preparazione di un assalto in stile sette settembre
Le truppe israeliani hanno trovato un tunnel a circa cento metri da un avamposto UNIFIL per undici mesi il Small ha lanciato più di otto mila cinquecento razzi e missili contro Israele
Per lo più dal Libano meridionale sotto il naso di UNIFIL
L'aria che dovrebbe essere libera da milizie per ordine del Consiglio di sicurezza dell'ONU si è riempita di terroristi i migliori e i terroristi meglio armati del mondo scrive il giornale
Ma i peacekeeper hanno detto poco e fatto ancora meno
Le truppe israeliane sono entrate in Libano primo ottobre hanno chiesto più volte che UNIFIL si spostasse a nord lontano da eventuali pericoli ma i peacekeeper non si sposteranno
Anche se non c'è una pace da mantenere UNIFIL sembra però aver trovato finalmente la sua vocazione intralciare
Israele giorno hanno raccontato delle critiche
Espresse da UNIFIL dalle accuse che sono state lanciate diventata lo strumento del circo diplomatico per condannare Israele Francia Spagna Italia hanno espresso indignazione
Il capo della politica estera dell'Unione Europea condannato una grave violazione del diritto internazionale Reuter scrive di Israele che ha preso di mira la missione di mantenimento della pace delle nazioni unite
Morale per il giorno hezbollah non avrebbe potuto scrivere
Niente di meglio ma dov'era tutta questa energia diplomatica quando hezbollah dominava la zona e la usava per spopolare il nord di Israele
Messe in Aktion come l'UNIFIL
Così il Wall Street Journal il Guardian ieri invece aveva un editoriale dal titolo Israele delle Nazioni Unite minare un'istituzione vitale le Nazioni Unite dovrebbero essere al di sopra della mischia un arbitro e un facilitatore di soluzioni pacifiche o almeno un'istituzione per minimizzare i danni eppure nell'ultimo anno Israele
è stato ha considerato le Nazioni Unite
Nel migliori dell'ipotesi come un inconveniente un ostacolo nel peggiore come un avversario un nemico
Le forze di pace dell'ONU sono letteralmente nel mirino dell'offensiva di Israele in Libano le Forze di difesa israeliane sono entrate con la forza in una base hanno sparato sulle posizioni ferendo cinque soldati di UNIFIL e all'inizio di questo mese Israele ha dichiarato il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres come persona non grata la relazione da tempo e tesa Israele afferma di essere stato ingiustamente preso di mira dal gran numero di risoluzioni dell'Assemblea generale non vincolanti che lo criticano ma l'alleanza del Paese con gli Stati Uniti in realtà a ha fatto sì che il Consiglio di sicurezza abbiamo evitato grazie al diritto di Washington di condannare il più delle volte
Israele
Israele ha fatto allungo pressioni contro loro Rua opponendo sì al riconoscimento del diritto al ritorno per i rifugiati palestinesi loro discendenti e ora in procinto di vietarla come organizzazione terroristica
Il governo israeliano sapeva che il suo assalto totale Agasa avrebbe inevitabilmente portato a forte critiche all'ONU e dell'ONU i suoi attacchi al l'istituzione e all'uomo che la guida allo cercato di indebolire e delegittimare queste censure
L'ONU secondo il Guardian è un'istituzione assediata
Paralizzata i margini dei recenti grandi conflitti il Consiglio di sicurezza è stato ripetutamente bloccato con gli Stati Uniti Regno Unito la Francia da un lato la Russia e la Cina dall'altra
Questa debolezza e paralisi contribuiscono al declino dell'ordine internazionale basato
Sulle regole i Paesi che sostengono questo ordine internazionale basato sulle regole devono sfidare affrontare di petto i tentativi di Israele di indebolire l'organizzazione così tra l'altro il Guardian
Per chiudere un paio di minuti per le elezioni presidenziali americane il Financial Times Edward ius il testa a testa Trump arresti che qualcosa di più di un testa a testa
Meglio non scommettere sulle elezioni americane con risultati così incerti
Si rischierebbe di perdere molto denaro per un guadagno minimo ma si può scommettere e molto sul fatto che l'America sarà divisa dopo le elezioni tanto quanto prima che il vincitore sia Donal Trump Kamala Harris
L'incertezza di questa gara deriva dalla profonda polarizzazione dell'America una grande maggioranza di elettori americani
Camminare verso il bar Carboni ardenti pur di non votare per l'altro candidato metà del Paese pronto a trattare il vincitore come un imbroglione
Risultato dopo le elezioni si rischia il caos prescindere da chi vincerà
E poi ci sono gli scenari e Edward Youssou n'è traccia fondamentalmente quattro in termini di governance americana ritorno al vecchio stile sarebbe garantito da una vittoria di arresto
Ma anche dei democratici sia al Senato sia alla camera dei rappresentanti scenario
Improbabile fortemente improbabile
Il secondo è l'esito è arrischi conquista la presidenza i democratici che perdono il senato margine di manovra limitato il terzo dall'esito delle Trump che riconquista la Casa Bianca
Mentre i democratici prendono il controllo di capito al il
Alla fine
Potrebbe essere un freno ai piani più radicali di Trump e poi l'ultimo scenario è una tripletta repubblicana con il manga che mette le mani su Washington la domanda cosa potrebbe porre fine alla guerra fredda in Terna dell'America la maggior parte degli americani direbbe che l'unica soluzione che l'altra parte si arrenda
Trump gettato in prigione i liberal che si devono liberare dalla loro malattia mentale
E così via ma poi che ogni partito pensa al peggio dell'altro è difficile immaginare una facile vie d'uscita dall'impasse dell'America
La corsa del due mila e ventiquattro è un testa a testa tra due Americhe reciprocamente ostile ci fermiamo a David Carretta una buona giornata con Radio Radicale