Per una democrazia di qualità

Sto non lo sto facendo per voi eh sto facendo per per la radio perché guardiamo con la diretta streaming per e quindi da questo momento saluto oltre a voi che siete qui
Insieme a insieme a noi anche chi si collega su sui social media nostri e potrà seguire quindi il gli interventi della nostra tavola rotonda prima prima di di iniziare la tavola rotonda quindi gli interventi programmati vorrei però intanto a salutare prefetto Giovanna Iurato che con noi
E le altre persone che che sono che sono qui che che hanno scelto di passare questo questo pomeriggio non fresco pochissimo ecco insieme a noi ed è importante esserci
E in
Lascerei la parola alla la nostra Presidente la Presidente della Fondazione Centro culturale valdese la bruna pelo che che ci porterà un saluto i e poi farò la stessa cosa con presidente della Federazione delle Chiese evangeliche
Terrei per cominciare questa giornata facendo
Portare i saluti da da chi è il promotore di questa settimana che che stiamo vivendo
Grazie Davide direttore del sprofonda della Fondazione Centro culturale valdese
E grazie a voi tutti come
Pronto
Saluto tutti e tutte si sente ok senatrice Finocchiaro presidente Spini professor Vellano presidente dell'ordine dei giornalisti del Piemonte
Dal prefetto Iurato
Altre autorità politiche presenti
Ringrazio della vostra presenza perché questa giornata conclusiva
è particolarmente simbolica perché non è un finale
è semplicemente un passaggio di una sfida molto grande che abbiamo usato lanciare noi piccoli enti potremmo dire
A questo mondo un po'difficile una sfida che viene dalle valli valdesi dove in altri momenti storici sono state lanciate delle sfide importanti politicamente
Che ci hanno incoraggiato perché come diciamo spesso il passato ci sta davanti ci guida verso quello che dobbiamo fare
Ci dà degli ideali da realizzare certo con spirito in modalità differenti ma come dire ancora ad alimentare attraverso le generazioni per esempio la resistenza
Per esempio la partecipazione per esempio l'atteggiamento e la convinzione profonda democratica perché come si vede da questa Sala
Qui si ritrova il Parlamento protestante il Pronto il il Parlamento valdese e metodista ogni anno detto sino dopo in cui i suoi deputati perché così si dicono
E le le deputate ovviamente discutono di questioni sia teologiche che politiche quindi questo è il cuore della gestione amministrativo teologica
In particolare dei valdesi e dei metodisti ma è anche un riferimento imprescindibile per tutto il protestantesimo italiano quindi Benvenuti in quest'aula sinodale
Dicevo questa sfida è a un passaggio non è al suo finale anche se questa onorevole tavola rotonda la conclude in maniera direi veramente grandiosa
E questa sfida è cominciata con un pensionamento e cioè l'idea di offrire degli spazi di pensiero critico laddove noi possiamo offrirli e quest'aula queste valli questo spazio era no
E di qua abbiamo cominciato a ragionare su che cosa potesse significare un progetto di scuola per la democrazia
E direi che questa sfida si è sviluppata in questa intensissima
Settimana in cui abbiamo lavorato la mattina con lezioni frontali e il pomeriggio con laboratori dove appunto la partecipazione ricomprendeva anche l'esperienza dei dei vari scritti e delle scritte ecco e questo questo addestramento intensissimo settimanale
Sia portati a capire come la democrazia per esempio
Non potrà non possa essere data per scontata democrazia non è qualche cosa che si è ottenuto ma è qualcosa che si conquista sta sempre davanti anche questa nella pensione che ogni cittadino recuperando la propria cittadinanza mette in moto
E direi che sono stati coinvolti come protagonisti in questa sfida chiamiamole così tre categorie allora i politici molti di voi sono ancora qui oggi degli agli amministratori che sono comunque una una fascia una rappresentazione intermedia dello Stato
Gli accademici neanche qui oggi abbiamo con una loro rappresentanza ma abbiamo anche avuto come col partner la la Sapienza Università di Roma quindi è un cammino che abbiamo abbiamo fatto insieme e infine la Società Civile quindi questi soggetti partecipanti sono quelli che si spera continueranno il cammino con noi
Un cammino che appunto non si ferma oggi lo ripeto costantemente perché anche dai riscontri che cominciano ad arrivare ci si chiede la domanda la prima domanda che almeno viene postale e come pensate di continuare e quindi pensiamo lo insieme come e come si può così come si può continuare
Questa sfida dunque adesso la rimando a voi ringraziandovi ancora della presenza come la speranza che appunto i tempi non proprio rosari che stiamo vivendo ci permettano di essere comunque e a prescindere protagonisti della nostra cittadinanza
Grazie adesso
Lascio la parola Pastore Daniele Garrone che il presidente della Federazione chiese evangeliche in Italia perché perché la federazione con il collegio valdese o liceo valdese meglio il è la Sapienza l'università è stato già detto
Fanno parte di questo progetto che cominciato
Qui una settimana fa ma
Andrà avanti ma soprattutto ricchi ha richiesto un lavoro preparatorio abbastanza lungo ecco prego le sue
Allora grazie dell'invito
Un saluto caloroso dalla Federazione io purtroppo non ho potuto seguire il corso questa sennò mi avrebbe interessato molto di più delle cose che ho dovuto fare questa settimana qui siamo vengo da privatista quelli che arrivano
Vorrei condividere con voi tre pensieri per esprimere quella della federazione ma anche alla mia persona personale gioia perché si sta una settimana
A studiare le cose come quelle che avete studiato il primo punto me lo ha rubato buona per i loro
Tra quaranta giorni in quest'aula siederanno dei deputati e delle deputate e una volta c'era il professor pericolo ordinario di diritto
E Crazy Astico di altre cose in altri atenei ma la nostra facoltà che ci spiegava
Che cos'è un deputato o una deputata
Cioè non è delegato all'Assemblea del condominio
Un deputato
L'UE non usava questo termine ma lo uso io e capirete subito la stoccata
E qualcuno che ha ragione discute e decide senza vincoli di mandato
C'è qualcuno a cui i suoi elettori l'Assemblea che lo ha mandato conferisce questa responsabilità di giungere a una decisione non presa prima
Ma elaborata responsabilmente attraverso la dialettica politica la considerazione dei fatti
Poi se non gli va bene non lo eleggono la prossima volta allora voi capite quali fenomeni tipo l'orticaria prendono assalgono un vecchio frequentatore di quest'aula quando sente seriamente come se parlare come se fosse una cosa seria
Che bisogna andare in Parlamento mettendo in discussione il senza vincoli di mandato
Un fremito
Qui naturalmente la cosa si complica ma non riguarda i parlamentari presenti
Perché senza vincolo di mandato oltre alla dialettica politica la razionalità dei ragionamenti e dei fatti all'idea
Che noi ci sentiamo responsabili di fronte al Padreterno
è un di più
Ma il resto è tutto uguale infatti questo sembra un Parlamento britannico secondo pensiero vado velocissimo
La democrazia quella di cui parliamo noi
Cioè la moderna democrazia che non dimentichiamolo io penso sempre all'Italia la Germania perché per varie ragioni sono legato questi due Paesi di uno su un cittadino insomma sono arrivate alla democrazia
Dopo che uno dei grandi prodotti del made in Italy cioè il fascismo era stato qui inventato e ha colto esportato diciamo poi la seconda versione con modifiche tecniche che lo hanno migliorato in Germania allora le democrazie
Che abbiamo per esempio in Italia insieme si basano su dei cittadini
E invece noi in questi giorni dobbiamo sopportare
Questi intollerabili di scosse in cui sembra che l'estensione della cittadinanza sia la concessione di un privilegio e non un interesse della nazione
Allora credo che sia compito nostro anche vista questa storia e questa esperienza di far capire che era l'estensione del cioè avere in Italia solo dei cittadini è un interesse della nazione
Perché la nazione non ha bisogno di clientes non ha bisogno di sudditi non ha bisogno di regolari legali che tra l'altro socio vengono prodotti naturalmente quando turbata sbraita i che bisogna chiudere le frontiere e poi non ne mandi via nessuno può Ducci
Appunto
Un sottoproletariato che va a lavorare per chi per dei cittadini italiani
Perché chi li fa lavorare in nero in genere una cittadina italiano allora bisogna anche spiegare
Fin da bambini e ragazzi qual è la postura del cittadino
E io ieri sera guardando la televisione mi sono quasi commosso
Hanno intervistato uno dei tanti una ragazza che parlava uno splendido italiana
Usano dei congiuntivi eletto e posizioni
Quando il sì telegiornale prima e dopo l'ho sentito dei giornalisti che sbagliavano le preposizioni questa due lauree
E non è cittadina italiana
Poi prendete un autobus e vedete dei bianchi possiamo fare l'esperimento a Bricherasio o sulla metropolitana di Roma
Dole si volgari mi sono cittadini italiani
Ai quali viene spiegato che dobbiamo difendere l'identità della nazione
Contro il pericolo rappresentato dagli immigrati insomma la cittadinanza come interesse ad Anzio l'ultima cosa
Di recente sono stato in Germania parlare di corridoi umanitari eccetera con un politologo tavola rotonda e mi sono letto tutta una serie di articoli diretti cisti protestanti
Che è di battevano su etica della responsabilità
Etica della coscienza riprendendo la dialettica la formula inventata da Max Weber e qualcuno
Dei miei dei nostri protestanti
Sosteneva che in politica c'è solo l'etica della responsabilità è uguale se la intendiamo come la intendiamo noi va bene ma contrapposta all'etica
E che il politico è responsabile principalmente e anzi forse unicamente nei confronti del spillando sporgersi la volontà del popolo
Ecco credo che anche qui noi abbiamo qualcosa da dire perché ormai è chiaro quello che può fare la volontà del popolo e tanto più in un'epoca di di dei dei nuovi media dove sembra che certa politica semplicemente cercare di intercettare quello che sfoglia nella pancia del popolo
Sintonizzarsi e alimentarlo ma le nostre democrazie l'Italia la Germania non sono semplicemente la volontà del popolo
Sono la volontà del popolo con alcuni principi sovraordinati
Che costituiscono il quadro della cittadinanza della dialettica politica e di tutto quanto allora credo che questo abc delle nostre democrazie
Guarda spiegato
Che vada anche studiato per spiegarlo bisogna studiarlo
E quindi siccome
Tutto questo in questa estate a assolata del ventidue può sembrare appunto Accademia alcuni per fortuna molti giovani non solo vecchie idee nella nostra generazione ma che si interessano queste questioni ecco tra un anno un anno e mezzo
Credo che sarà sotto gli occhi di tutti che ragionare di queste cose non è semplicemente un bel tema accademico per una summer schools sarà la drammatica urgenza delle nostre giornate
Grazie anche Pastore Garrone
Il presidente Garrone
Allora il tema della nostra tavola rotonda
E per una democrazia di qualità arriva questa tavola rotonda dopo
Una settimana dal
Sabato anzi da domenica quindi siamo ancora al sesto giorno potremo ancora farne uno domani
Sei giorni di di incontri alla mattina la la presidente Bruna la l'ha detto prima insomma alla mattina si veniva in quest'aula o quella di là
E sì ascoltavano delle delle lezioni frontali lo dico per chi non non c'era giusto per per ricostruire un po'questa settimana poi al pomeriggio
Laboratori tre giorni di laboratori in cui ci si confrontava
Sono le persone più giovani ma non per altro perché era hanno ce lo siamo detti stamattina conclusioni abbiamo fatto tirato un po'le somme
Però era notevole che alla mattina ci fossero trenta più di trenta persone avvolta durante la settimana in in un momento non di ferie
A Torre Pellice che non è centralissimo rispetto all'Italia vuol dire che l'interesse c'era e questo questo ci fa piacere feci sembra ci sembra importante mi veniva in mente pensando a quelle due parole due che dovrebbe che devo dire per introdurre voi e poi lascio parlare solo più loro
Che
Non mi ricordo se era nel novantanove una cosa del genere scrissi un un articoletto per gioventù evangelica in cui dicevo e il tema era la globalizzazione cui tra le altre cose
Dicevo che bisogna ogni tanto prendersi del tempo cioè fermarsi
E provare a riflettere provare a hip non era una gran novità non era una gran cosa ero ragazzino e non è che poi
Il Franco già piccoli per la Federazione scrisse un libro
Che aveva tutto un altro peso rispetto al mio articoletto però quel teca Brecht in Rush cioè prenditi il tuo tempo nella corsa era un qualcosa che mi sembrava importante
Questa settimana in qualche modo non abbiamo fatto quello ma non possiamo fermarci qui lo ha detto bene Bruna dobbiamo andare avanti dobbiamo continuare questa riflessione provare a coinvolgere altri nella nostra riflessione provare a direi centri culturale protestanti ma anche le scuole ma anche gli amministratori anche tanti altri possono lavorarci su questo stiamo lavorando come gruppo stiamo provando ad andare avanti
Adesso siamo qui
E ci serve a vere
Una prospettiva
Su una democrazia di qualità
Da
Sono quattro dovevano essere cinque purtroppo Giorgio come non può essere con noi perché e una delle persone colpite dal dal comico
Che dovevano fare parte non c'è solo lui ce ne sono anche altre segno che la pandemia non è finita due dobbiamo fare tutti attenzione
Non è un invito esplicito a mettere la mascherina ma se lo fatte
Keller insomma
Però sono quattro persone con esperienze e un passato e un presente differente quindi possono darci una prospettiva diversa sulla democrazia immagino che molte cose finiranno per sovrapporsi per sommarsi
Per dialogare fra di loro per avere una pluralità
Vide
Che è quello che penso io da quel che veniva fuori durante questa settimana
E l'anima della nostra della nostra democrazia
Quindi io andrei in ordine così come li abbiamo messi giù nel nel programma comincerei da da Anna Finocchiaro magistrato ministra per le Pari opportunità nel governo Prodi
Quindi persona
Perché ha una grande esperienza
Politica
Ma che è anche un magistrato e quindi ci può portare le due le due anime del di della democrazia che fanno riferimento a questo lascio subito la parola così
Il tema della qualità della democrazia un tema che è rimasto del tutto assente
Poi è chiaro che il tema della qualità della democrazia un tema che ieri è saltato del tutto assente nel dibattito pubblico degli ultimi anni
Mentre è un tema sul quale costituenti come dire aveva le idee molto chiare che adesso vi faccio delle piccolissime citazioni soltanto per capire
Nell'articolo che riguarda il diritto al lavoro come noi normalmente lo definiamo
Ovviamente esiste anche l'altra faccia che è quella del dovere
Di contribuire al progresso
Materiale e spirituale del Paese
Dunque i costituenti pensano ad un Paese che cresce e non solo
Nella sua economia
Non solo nel suo apparato produttivo
E non solo nel benessere materiale ma anche in quello spirituale esige cioè già da subito dei propri cittadini
Il fatto di tenere insieme nella propria opera quotidiana della propria esperienza di vita l'idea che il progresso l'apporto che loro
Daranno con la loro Opera
Deve avere riguardo al progresso materiale al pregresso spirituale è anche particolarmente interessante
Perché una delle letture disse che chi lavora
Contribuisce a far crescere il proprio Paese nelle forme che può
Quindi con un lavoro materiale o con un lavoro intellettuale ma entrambe le esperienze recano Henze il segno di una innalzamento della qualità
Del Paese cioè della qualità
Del compimento del progetto costituzionale perché la Costituzione non è un insieme di enunciati
è un progetto è un progetto per una società giusta
E per una società che per seguendo giusta in sella qualità di un sistema che istituzionale ma che anche il sistema creato dalla partecipazione alla vita collettiva che mira ai innalzare la qualità della convivenza
Ai dipendenti pubblici si chiede disciplina e onore
Dunque costituenti pensavano ad una rappresentanza dello Stato perché queste sono nei di impiegati pubblici i pubblici funzionari rappresentano lo Stato sono assistendo alla assunzione come tutti noi e ovviamente con favore molti concorsi che si stanno facendo per la pubblica amministrazione per un ricambio che è assolutamente necessario anche dallo slancio che il Paese
Dovrebbe ricevere in questa fase di rilancio appunto
Dalla una pubblica amministrazione efficiente ed efficace
E dicevo proprio l'altro giorno al ministro Brunetta
Sicuramente le sarete formando li formerà Heather io non dubito ma arriveranno centinaia e centinaia di ragazzi che non sono passati magari dalle aule universitarie che sono informatici che sono geometrici che sono già ragionieri ma glielo volete spiegare che saranno lo stato che quindi quell'impiego non sarà l'impiego sicuro che per tutta la vita ti mette al riparo
Ma saranno dietro quella scrivania o dietro quel vetro lo sportello o in una stanza in cui non hanno rapporti con il pubblico lo stato io penso che i costituenti a questo pensassero quando scrissero che i dipendenti pubblici
Devono adempiere con disciplina e onore una disciplina e un onore che ovviamente attengono al riflesso
Che sia sugli utenti sui cittadini di un funzionamento della pubblica amministrazione e dunque di uno Stato
Onorevole
Dignitoso
Capace di corrispondere alla domanda che viene dai cittadini
Poc'anzi qualcuno citava la libertà di mandato il presidente
Anche lì si nasconde un'idea della qualità della democrazia beh non si nasconde affatto direi realtà abbastanza palese
Perché l'esercizio della libertà di mandato richiede una qualità
Straordinaria del soggetto che viene ad esercitare il mandato pubblico di eletto dal popolo
Deputato osservatore che sia la libertà esige qualità
Perché esige la capacità di di di di fare scrutinio della decisione da prendere di essere in grado di maturare la liberamente questa decisione di rifiutare il diktat
Del partito di appartenenza o del tra virgolette potere dal quale in qualche modo il quale in qualche modo sei legato
Anche questo guardate un'idea della qualità della democrazia
Uno vale uno o una valle una e una sciocchezza ma non è solo una sciocchezza innocua è una sciocchezza dannosa
Ma non perché si abbia un'idea elitaria della politica lungi da me beh io vengo dal partito comunista quindi diciamo potete immaginare quanto posso avere un'idea elitaria della politica mi sono formata lì poi ovviamente ci sono state l'evoluzione l'esercizio critico la libertà di giudizio ma non è un'idea elitaria e l'idea che se devi rappresenta devi avere la capacità di farlo senza gradimento delle ragioni per le quali se è stato scelto
Che sono a ragioni di un affidamento nei confronti delle letto
E che presuppongono che l'eletto come dire sappia di che diavolo stia parlando cosa che non capita sempre
Allora perché dico questo perché io penso che oggi per esempio la democrazia su italiana soffra
Del fatto che non esistono più meccanismi di formazione selezione delle classi dirigenti non occasionali diciamo
Perché certo ci sono occasioni come queste ce ne sono tantissime fortunatamente nel Paese
Scuole di democrazia che io con la mia associazione faccio scuole di cittadinanza scuole di democrazia a scuola di politiche pubbliche c'ero più che fare
Che organizzare ma mi rendo conto che viene non viene considerata più come compito essenziale diciamo strutturale di costruzione e strutturale
Della formazione della selezione delle classi
Dirigenti
E credo che questo corre il rischio di danneggiare le istituzioni
E quindi di impoverire la qualità della democrazia così come si impoverisce la qualità della democrazia nel momento in cui le istituzioni non sono in grado
Di svolgerle efficacemente
E in maniera efficiente il proprio ruolo
Io penso per esempio che noi
Ci siamo rifiutati negli ultimi anni di guardare con attenzione al fatto che quello che il cuore del nostro sistema costituzionale cioè il parlamento
Soffra oggi di una crisi che viene tanto declamata ci si parla di crisi del Parlamento ovunque nei talk show né c'è una specie di formula di rito ormai di una come dire
Uscita impressi IVA diciamo no che fa impressione però non si scende a ragionare io penso che la qualità dell'agire del Parlamento
Stia non solo nel fatto che
Resti il luogo in cui si produce la legge anche perché oggi la legge si produce anche da altre parti ovviamente
C'è una disciplina che viene dall'Europa ai sotto forma di regolamenti a utopica Attilio sotto forma di direttive che naturalmente e lei caso mai io vedo una crisi della qualità democratica di quel sistema visto che dall'Europa gli atti che vengono sono di origine tra virgolette intergovernativa no
Le decisioni politiche maturano in un sistema in cui sono rappresentati i governi non i popoli attraverso i parlamenti e non nel Parlamento europeo
Che non è un Parlamento nell'accezione che ben conosciamo nella nostra tradizione costituzionale
Italia fanno a leggi le regioni
Ma saranno regole le autorità in un c'è un ruolo predominante nell'attività legislativa dei governi
Quante volte si dice ormai ci sono solo decreti legge venti sono solo decreti legge innanzitutto perché quando si attraversano situazioni di grave difficoltà e di grave crisi il decreto legge diventa il sistema per ma anche perché abbiamo un sistema istituzionale che rallenta grandemente la decisione la discussione alla decisione delle leggi il bicameralismo perfetto e non c'è stemma moderno non garantisce l'efficacia e l'efficienza e la rapidità del decidere
E poi ci sono anche altre ragioni calata drammaticamente l'iniziativa parlamentare
E l'iniziativa parlamentare calla quando la rappresentanza parlamentare
Non è in grado di esprimere diciamo un una grande forza riformatrice e propositiva appunto
Sul piano legislativo però non è che c'è da disperarsi al contrario c'è solo da guardare
E da cominciare a capire come rimettere in movimento un meccanismo esigente della qualità democratica
è un grande ruolo hanno i cittadini in tutto questo
E io credo che
Sia in questo poi questa visione che che percorre l'intera Costituzione
In cui il cittadino sovrano
E il popolo sovrano nelle forme e nei limiti della Costituzione naturalmente
E l'altro pezzo del motore democratico e lo e attraverso la partecipazione naturalmente
Che
Come dire si deprime articoli della Costituzione e
Il cuore della della questione
Già dall'articolo due no la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità
Mi dice questo riconoscimento no e le formazioni sociali come agenti
Nel Processo di svolgimento della personalità di ciascuno formazione sociale anche il carcere
Lo diceva Guido Neppi Modona negli anni ottanta è stato mio maestro peraltro e su questo fatto la tesi di laurea sul sul diritto penitenziario
E dall'altra parte dice
E richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica economica e sociale
Nel momento in cui la Costituzione enuncia i doveri inderogabili di solidarietà politica economica e sociale
Allude non hanno alcun agire individuale ma ad un agire collettivo a un sistema di partecipazione
Che poi si declina negli articoli seguenti perché
Io ricordavo poc'anzi il dovere di partecipare al progresso materiale o spirituale del Paese no ma anche il dovere di di frequentare la scuola la scuola è aperta a tutti ma è obbligatoria fino a un certo grado
Il rito dovere questo dovere che comincia a manifestarsi Sindel PPE articoli nella Costituzione
Non è com'era nel sistema liberale soggiacere al comando no ho il dovere di obbedire no no no è un dovere Ketti implica una ex pugile
Contribuire al progresso materiale e contribuire al progresso spirituale della della comunità e allevamento della sua qualità studiando frequentando la scuola
è ma potrei citarne mille altri di questi esempi il dovere di pagare le tasse ma non perché dice l'occhiuto esattore ma perché se pago le tasse contribuisco a un sistema di Welfare
Che garantisce i diritti fondamentali la salute l'istruzione eccetera e potrei continuare
Allora capite come davvero i costituenti pensarono a un progetto che si compiva attraverso la partecipazione su questa partecipazione bisogna lavorare perché questo è un modo di lavorare sulla qualità della democrazia
Quindi non sono non spegnere ma attizzare i fuochi della partecipazione continuamente
E fare sentire ciascun cittadino
Non solo di fronte
Parlo di questa rappresentazione che tanto di così corrente sui social non se il cittadino solo e vessato di fronte al potere cieco
Sei parte di una comunità
Con la quale nella quale tu puoi essere come dire un soggetto attivo
Ma per farlo deve essere un soggetto attivo consapevole e che agisca nel verso della Costituzione
No contro la Costituzione e nel verso della Costituzione significa per esempio che la libertà di mandato per resistere puntano già discussa
Avvarranno anzi mette neanche e discussione allora io credo visto che siamo in tanti di dovere chiudere perché forse ho parlato anche troppo però quello che volevo dire e che
Trovo
Per lasciar riposare un termine duro inaccettabile
Che
Ci si esprima sempre in termini denigratori nei confronti dell'istituzione nei confronti della qualità democratica il Paese bisogna vederlo
Il guasto ma bisogna sentirsi soggetto attivo nel ripararlo ciascuno con le proprie forze
Studiando di più sapendo di più leggendo di più incontrando di più discutendo di più confrontandosi di più esige dei propri diritti ma riconoscendo che per primi i propri doveri
Sentirsi in qualche modo quel pezzo che forse difetta perché la qualità della democrazia Possa espandersi
Ma certi limiti alla democrazia e ci sono qualcuno citava poc'anzi la questione del e il diritto di cittadinanza ancora il presidente altri limiti li vediamo
Certo sfruttamento del lavoro sarda imbattuta adesso in una vicenda tragica che riguarda la riduzione in schiavitù delle donne
Non solo che vengono che non vengono soltanto dall'Africa dal Medio Oriente ma anche da qualche Paese dell'Est nei campi
C'è però una riduzione schermi schiavitù femminile queste donne lavorano separate dalla famiglia talvolta dei figli che vengono usate come arma di ricatto sottoposte
A
Ricatti sessuali continuamente violenze insomma
Vediamo anche quest'anno leggiamo anche di dove non è bella da vedere la realtà perché noi possiamo essere un straordinario va e questa cosa farla capire eh ragazzi
Non sono soli sono parte di un Progetto che già disegnato che sta scritto in Costituzione
Che va riletto ogni giorno perché la Costituzione è onnipotente ogni giorno potrei trovare dentro la Costituzione un nuovo fine collettivo
Nuovo pensate adesso si è regolato il diritto all'ambiente no ma non esisteva la parola ambiente non esisteva in Costituzione ma la Corte costituzionale l'aveva trovata perché davvero la Costituzione onnipotente come quelle cellule onnipotenti no che si riporta
Ed è anche inesauribile
Quindi lavora che persuade o lavora molto importante molto importante bisogna risse minare l'urlo altrove costa fatica a D'altronde a questo dovere di solidarietà
Politica sociale e non solo economica siamo tenuti tutti
Grazie mi
Appunto io non commento perché vado IPAB lo facciamo dopo aver invece deve fare un secondo giro poi
Lascio la parola Valdo Spini lo conoscete immagino tutti così come non ho presentato ulteriormente Anna Finocchiaro che molto conosciuta
Baldo però è qui certo come persona che ha un impegno politico da tantissimi anni ma soprattutto come presidente dell'associazione delle istituzioni culturali italiane quindi è una prospettiva un pochino diversa forse non lo so
Oggi
Molte grazie immaginate tutti quanto sia contento di questo invito
Siccome ho presieduto l'ultimo Sinodo valdese l'anno scorso il fatto che mi si lascia ancora entrare vuol dire che tutto sommato Walter sabato
La seconda riflessione diciamo un po'domestica che vorrei fare come è noto una parte centrale della nostra liturgia nel culto l'invio
è una cosa che ci contraddistingue avvolte Quistini sono anche un po'a volte questi inni sono anche un po'ingenui
E però io mi sono fisse e me ne sono ha notato uno contro ogni malte l'uomo non Locanto è perché non è il caso manca quindi dirò solo i versi contro ogni malte l'uomo travagli all'opera o voi che amate il vero il bello il venti Sochi per il regno del signor sa d'opera al Signore appartiene
Voglio dire carta di identità non è possibile che un credente evangelico si sottragga alla necessità e alla vocazione voi per di partecipazione
Se mi aveste invitato qualche anno fa probabilmente avrei dedicato il mio intervento a dire guardate non basta votare guardate non basta partecipare alle dita dei partiti bisogna partecipare giorno per giorno alla vita sociale e civile
Ma purtroppo oggi forse siamo un passo indietro che conviene
Non per perdere la speranza al contrario ma conviene forse sottolineare
Capisco che la situazione attuale particolare sia a livello interno che internazionale
Ma nel secondo turno delle ultimi ballottaggi delle ultime elezioni amministrative per la prima volta siamo scesi sotto il cinquanta per cento di partecipazione
Sarà la guerra sarà il coprite tutto quello che volete ma guardiamo il tende delle amministrative che pure dovrebbero essere le più vicine
Due mila quindici sessantaquattro il nove per cento
E nelle parziali del due mila sedici sessantuno e uno del venti ventuno cinquantaquattro e sette al primo turno di quest'anno venti ventidue cinquantaquattro e undici ma al secondo turno quarantadue sedici
Intendiamoci non è un fenomeno solo italiano
Più o meno vicino nel tempo a Parigi si votava per il sindaco hanno Hidalgo al primo turno cinquantatré cinque per cento al secondo turno quarantotto il cinque
Quindi non è un fatto solo italiana
Allora oltre che diciamo parlare della necessità di una partecipazione piena credo che sia giusto oggi porsi il problema di questa crisi
Delle strutture istituzionali e delle strutture elettorali a cui siamo abituati
E cui dobbiamo fronteggiare e ai modi in cui la possiamo superare quindi da questo punto di vista noi dobbiamo fare come diceva giustamente Anna Finocchiaro smetterla con questa specie di denigrazione sistematica di partiti ideologiche di istituzioni e quant'altro
Da questo punto di vista quando si è indurre sia più avuto molta indulgenza verso lo slogan della rottamazione
Non ci si è resi conto che oltre al mutamento di classe dirigente questo fa parte della della politica tutti noi da Giove ne abbiamo contestato in qualche modo gli anziani anche se non era necessario parlarne male automaticamente
Ma quello che ha capito la gente era che insieme ai personaggi andavano rottamati i partiti i valori i principi a cui questi si erano ispirate e sì che abbiamo assistito a una perdere identità
Naturalmente in modo differenziato è ovvio ma un aperti e l'identità delle forze politiche
Oppure qualche volta la crescita di identità pericolose populismi sovrani ismi e quant'altro che hanno un'origine diciamo strutturale abbastanza comprensibile
Ma parliamo un po'in casa diciamo progressista del centro sinistra
Quando si è netto quello che catalizza un certo partito alla sua vocazione maggioritaria
Auguri perché se ce l'hai la maggioranza tutto va bene ma se non ce l'hai ti sei
Ecco credo che questo sia il punto fondamentale e su questo credo che non ci possa dare anche un contributo cioè risvegliare la necessità ovviamente nell'aggiornamento nel continuo mutamento di una identità
Di valori di principi delle forze politiche
Quando io ero giovane avevo giurato che non avrei mai detto ai miei tempi perché quando lo diceva a me proprio mi mandava a fare una lira
Però qualche volta mi scappa oggi cosa voglio dire con queste serve vecchia
Ai nostri tempi ecco perché la per la prefazione se non avevi un minimo di infarinatura qui chiamo anche Giorgio Merlo in campo se non avevi un minimo di infarinatura nella cultura del tuo partito non passata in se non ce l'avevi io vi fartela e sieri magari venivi da classi popolari addirittura era organizzato questo fatto facevano scuola
Cioè in altre parole sieri cattolico più o meno la dottrina sociale della Chiesa dove riconoscerla seri comunista Gramsci dovrei averlo frequentato seri socialista Bobbio tanto per dare qualche nome
Siamo passati invece una situazione in cui era di moda dire non conosco
Non ho studiato sono lavagna bianca e proprio perché siamo lavagna bianca sono più adatto a fronteggiare la situazione
Qui credo che certamente un risveglio culturale quindi un risveglio della formazione sia assolutamente decisivo
Però c'è anche un problema di riforma
Figuratevi se io non vado a votare ma se non cambiano il sistema elettorale
Le prossime elezioni chi va a votare come del resto nelle scorse si trovò una unica lista una unica un'unica scheda
In cui in realtà vota per due cose diverse
Il candidato del collegio
E poi votare anche solo quello automaticamente ci dividono il tuo voto nelle liste proporzionali in rapporto a quello che hanno preso quando qualcuno le ha indicate
Quindi magari io non blocco non lo so ma votando il signor X Y o la signora YZ per il collegio io do il mio voto a tutti i partiti che sono in qualche modo viceversa a me magari quel candidato di collegio proprio non mi va ma se io ho votato una delle forze politiche come faccio a non votare una forza politica devo votare sia votato del automaticamente il voto minivan ma vi sembra una cosa che attiri a votare
A me sembra di no
Quindi se da questa si potesse lanciare un appello a tutte le forze politiche attenzione state sul sottile strato di ghiaccio perché la partecipazione sta diminuendo
Cercate di fare del vostro meglio per mi su tanti piani ovviamente quello politico sociale economico e decisivo ma anche quello istituzionale per migliorare le occasioni di partecipazione
A me sembra veramente importante
Tra l'altro in questo sistema che c'è oggi
C'è questo usbergo del del collegio uninominale ma la realtà è che i due testi sono nominati con le liste bloccate
E le liste bloccate sono state devastanti sono uno dei motivi del distacco dalla partecipazione
Io sono fiorentino e quindi o verso i Pratesi un atteggiamento campanilistico
Ma ricordo che nelle ultime elezioni
Adesso parlo del centrosinistra perché presumo ma forse sbaglio che sia l'argomento un po'più di diciamo di interesse collettivo
Venne mandato per via della coalizione perché c'è la signora coalizione oggi
Il che deresponsabilizza i partiti da fare
Beh viene mandato un personaggio di un partito piuttosto piccolo ma che doveva a tutti i costi passare questo personaggio ovviamente si fanno i nomi del del si fa il nome del peccato non del peccatore interrogato dei giornalisti su quali fossero le sue idee per Prato sapete Curzio Malaparte io son di Prato voglio essere rispettato cede eccetera risponde ma io sono un personaggio nazionale queste cose Mary direte voi sul posto
Risultato è stato bocciato perché c'è anche la Provvidenza alla fine ma vi assicuro bocciato da un altro senza bocciato al allora sì ma non da un candidato
Sì diciamo da un Leonardo da vinci dando onesto personaggio ma vi assicuro non vi assicuro non di spicco
E allora cosa voglio dire io non sono uno diciamo attaccato fanatica mente un sistema un altro anche se mi rendo conto che la Costituzione non l'ha detto ma aveva come substrato il proporzionale
Vi ricordate tutti che in costituente il deputato allora del PC Antonio Giolitti presentò un ordine del giorno per costituzionalizzare il proporzionale questo ordine del giorno passo ma poi per vie misteriose la cosa non è stata fatta
Per carità io non sono un fanatico non ci possono essere sistemi maggioritari che funzionano bene
Ma credo che oggi si vuole rianimare una partecipazione dovresti riavere il proporzionale
Con o un sistema tipo regionale al Senato con tutti i collegi uninominali o le tanto malfamate preferenze sì no al condono problemi a dirlo
Forse sarà interesse privato in atti d'ufficio perché sino alle ore preferenze non tornava alla Camera nell'ottantasette manomessa numero tredici ma grazie al cielo mi appellavo elettorato eccetera e ce la feci
Non voglio generalizzare un'esperienza che può essere diciamo così particolare
Ma se vogliamo riaccendere una partecipazione dei veri accendere un rapporto diretto fra gli elettori ed eletti anche perché questa diminuzione dei parlamentari incrementa i difetti
Prima nell'uninominale
Virtuoso quello di Mattarella che è stato veramente un sistema virtuoso
Avevi un collegio di circa cento mila abitanti
Che era una cosa un po'all'inglese infatti
Faceva il Deportivo Chieti era serio faceva deputata all'inglese
Oggi con questa diminuzione di parlamentari vai sui quattrocento mila
Quindi sostanzialmente un rapporto
Pensate alle periferie pensata e quelli che verranno davvero a Torre Pellice fare la campagna elettorale insomma si magari questi viene perché Torre Pellice che verranno in paesi più piccoli o ma quale sarà la rappresentanza territoriale
Come si articolerà sul territorio il combinato disposto di questo sistema che si deve all'onorevole Rosato e
Non dico il nome perché oggi si dice il nome latinizzato nodi proponenti dei sistemi elettorali
Ma perché Violante mio mi bloccò perché è una volta che io stavo facendo queste considerazioni un intervento mi disse interruppe
Lui non è in genere diciamo vialone ma devo dire in quell'occasione fu molto ironico
Il mi disse fortuna che non è mai toccata lei onorevole Spini se no avremmo avuto lo spinello ma allora di fronte a questa di fronte a questa cosa io di fronte a questa cosa che mi sono superate molte Altivole
Dicevo il combinato disposto fra il sistema dell'onorevole Rosato e la diminuzione dei parlamentari farà diminuire di molto la rappresentatività del territorio
Allora io so che in questi giorni si sta cercando di fare qualcosa non è detto che si vada nel senso giusto ma si sta cercando
Io credo che ci vorrebbe davvero
Un forte appello e qui devo dire bisognava muoversi anche un po'prima
Perché la cosa che ti farà sbattuta in faccia e non si può far le cose all'ultimo momento cioè bisognava muoversi occorre
Ma di fronte a questo io credo che un sistema elettorale
Che dia maggior potere agli elettori secondo me sarebbe con correrebbe a rianimare una partecipazione e credo che non dobbiamo avere il problema di dirlo in questi giorni vedere se in qualche modo questo messaggio arrivasse in qualche modo diventa qualcosa
Concordo pienamente con Daniele Garrone che ha fatto una spiegazione giustissima della funzione del sistema parlamentare che è poi implicitamente anche una smentita dell'idea della piattaforma
Russo aveva aveva concepito la sua democrazia diretta per i cantoni svizzeri
L'idea che si potesse usare lo stesso sistema per le scelte italiane sostanzialmente le piattaforme sermone un gruppo dirigente centrale per dire volete biancoblù ritenere la gente risponde bianconero ma non non crea
E la risposta che invece spetta ai parlamentari
E su questo sono assolutamente concorde
Ma diciamo la verità il nostro sistema è in profonda crisi se vogliamo dircelo fino in fondo non siamo orgogliosi di essere una repubblica parlamentare
Quando qualcuno propone l'elezione diretta del presidente Repubblica diciamo vade retro Satana
Giustamente per carità perché noi siamo una Repubblica parlamentare bene negli ultimi anni otto presidenti del Consiglio al momento della nomina non erano stati eletti in Parlamento
Se volete mettere Monti senatore a vita sono sette
Al momento in questo sport magari lo sono diventati nel momento in cui sono illuminanti ora fossimo in Francia
Con sei presenze ed è normale il presidente Bubbico nomina che vuole eletto direttamente nominati ma vi sembra normale in un sistema parlamentare vuol dire che c'è un elemento di profonda ci siamo ingarbuglia
Con delle responsabilità ovviamente differenziate perché devo dire che non c'è un sistema perfetto per carità non esiste
E nessun Paese insieme perfetto ma devo dire Mattarella tutto sommato era un sistema che ha prodotto due alternanze che ha prodotto comunque una possibilità di scelta
E devo dire c'è chi ha voluto dei sistemi che auto definiti porcellum perché se le auto definiti
Ma non è che si è andati in piazza contro questi cioè non si è avuto la la percezione e la pericolosità
Non è che si si si è votato ma non si è protestato quanto bisogna evidentemente per quindi io credo che da seminari Ida come questi debba uscire anche un incitamento forte diciamo a intervenire in questa situazione
A modificare le cose
Anche perché diciamo chi è più di bocca buona che è più esigente e certamente l'elettorato che non si muove in rapporto alla pancia diciamo all'impulso del momento
Ma che è più sofisticato e che guarda diciamo così all'andamento di persone partite è chiaro che questo poiché elettorato che è più facile che si astensionista
Perché molti studi io non sono per carità del mestiere hanno smentito l'idea per astensionista sia chi sta male automaticamente no c'è anche l'astensionista che sta bene
E questo probabilmente non trovo un'offerta politica corrispondente e poi in Italia c'è stato questo rovesciamento assoluto
Ultime lezioni a Roma il centro sinistra vince solo ai Parioli
Che non sono proprio una borgata diciamo e perde in tutti gli altri collegi
Oh Dio mio
Vuol dire qualcosa
Allora quando l'Istat l'altro giorno ti fa una fotografia così dura della situazione
Sociale italiana veramente dura
Per la mia formazione
Mi viene da dire forse per una situazione sociale italiana di questo genere ci vorrebbe più socialismo però è una parola impronunciabile e quindi mi accontenterei di un riformismo un po'durò un po'ho presente un po'forte diciamo così
Ecco allora che nel mondo e con questo termino non è un momento facile per la democrazia
Il fatto stesso che dopo la vicenda afgana la Russia si sia sentita
Nelle possibilità di fare quel che ha fatto in Ucraina
Il fatto che la Cina in tutto sommato non non non ha particolari morsi di avere represso Tienanmen e dite di aver tenuto al potere quel sistema
E potrei continuare di questo passo
Certamente fa sì che oggi in questo momento il tema Democracy è un tema globale è una sfida
Ma questa sfida si può affrontare se democrazie sono forti sono forti del consenso sono partecipate e quant'altro
E quindi questo tema che è stato posto che la qualità
Che a me avrebbe prosciutto tanto declinare tutto in termine Gaber la libertà è partecipazione la democrazia senza partecipazione nella libertà e così via forse oggi è anche riforma dei meccanismi di partecipazione forse anche fatto istituzionale perché questo campanello d'allarme di pochi giorni fa del ventisei giugno io lo prenderei sul serio poi magari diremo è scampato pericolo tanto meglio ma lo prenderei assolutamente sul serio
Ok adesso grazie intanto passiamo all'altro lato del tavolo me continuiamo il nostro giro
Lascio la parola Michele Vellano che
Accademico direi invece su questo lato magistratura politica qua accademico diritto diritto internazionale ma anche impegnato del Movimento federalista quindi un'altra prospettiva un'altra un altro sguardo alla qualità della democrazia
Grazie la parola grazie sul c.t. dell'invito mi ha fatto molto piacere come già ho avuto modo di di un altro occasione quando vengo a Torre Pellice gioco in casa in questa in quest'aula ci venni quando avevo
Tra i sette e gli otto anni accompagnato dalla nonna Paola insonne che ci metteva la tra il pubblico ascoltare riscossioni del Sinodo
Ricordo qui momenti ovviamente non comprendendo i magari contenuti delle discussioni però gli interventi dicono Piroddi Giorgio bruciare di Franco Gianpiccoli tanti altri
In qualche modo mi davano questa sensazione della democrazia della capacità di
Di discutere dei temi importanti e di farlo anche con grande proprietà di conoscenza di linguaggi e anche in questo senso la qualità era veramente molto alta
Cambio di prospettiva ma anche direi in prendendo il testimone proprio dalla dall'ultima considerazione che abbiamo ascoltato da Valdo Spini cioè il tema riporterò diciamo in una prospettiva che guarda le cose dal di fuori dell'Italia nel senso che la democrazia in chiave contemporanea
Non è più o non può essere soltanto più una questione Interna lo Stato questo è diciamo quello che vivo proporrò in termini diciamo di proposta di condivisione d'altra parte come ci siamo detti all'inizio
Queste occasioni sono occasioni
Per ragionare per proporre magari anche andando un po'oltre quella che è la realtà in questo senso con qualche elemento di azzardo con qualche elemento di proposta
Che può magari anticipare quello che ci aspetta
Allora il tema della democrazia di qualità
Dalla prospettiva di chi studia appunto il diritto internazionale il diritto dell'Unione Europea
E un tema ovviamente che costituisce una sfida perché portare la democrazia fuori dall'ordinamento statale e qualche cosa di estremamente difficile estremamente difficile perché la democrazia
Intrinseca all'organizzazione dello Stato nazionale quindi esportare la democrazia nella comunità internazionale appare quasi un controsenso se vogliamo da questo punto di vista
D'altra parte però è indubbio e direi assolutamente pacifico che in chiave contemporanea negli anni che stiamo vivendo
è a tutti evidente che i problemi più impellenti per certi versi e anche tra i più gravi hanno una portata globale una portata che il singolo stato non è nelle condizioni di poter risolvere da solo
Pensate al cambiamento climatico
Pensate alla vicenda della pandemia
Ma pensate semplicemente anche tutte quelle vicende che riguardano gli aspetti economici
Quindi la crisi energetica il fenomeno di inflazione per cui tutte situazioni che vediamo nascere magari da qualche parte nel mondo
E poi regolarmente si espandono si diffondono molto ma molto più rapidamente di quello che accadeva in passato cioè in altre parole un'accelerazione dei fenomeni e dei problemi che portano con sé a cui noi non eravamo abituati
Per certi versi è stato notato i vantaggi della globalizzazione di cui tutti abbiamo goduto e che ritenevamo assolutamente premianti possono diventare in realtà in nemico più infido per così dire
Per la società moderna pensa che la diffusione ad esempio della pandemia facilitata tali trasporti dalla comunicazione e quant'altro
Pensate al tema delle catene di produzione per cui se manca la produzione di un tale materiale da qualche parte nel mondo si blocca tutta la produzione
In tutti gli altri Paesi siamo interconnessi e quindi da questo punto di vista dico l'ovvio dicendo che i problemi
Non ragionevolmente non possono che essere risolti
In una sede che è una sede appunto globale
Se le cose stanno così però
Ci troviamo di fronte a un grande problema e qual è questo grande problema è un problema innanzitutto di carattere organizzativo storico giuridico
Che anche una data di inizio se volete che sostanzialmente individuate in maniera un po'come dire episodica ma poi in realtà pacifica nella pace di Westfalia e nella creazione del i principi degli Stati moderni che degli Stati sovrani
Qui senza appunto addentrarci in questioni interessanti ma per certi versi anche abbastanza note
Possiamo dire che a grandi linee quei principi reali relativi alla riservato dominio degli Stati alla non ingerenza negli affari interni
All'idea che gli Stati debbano essere considerati tutti formalmente uguali indipendentemente dalle loro dimensioni dalla loro popolazione e quant'altro
Sono i principi che ancora oggi troviamo sostanzialmente osservati sostanzialmente praticati nella comunità internazionale
Questi principi però hanno chiaramente un limite che è quello di portare sostanzialmente la decisione nel contesto della comunità internazionale degli Stati a livello di governo lo diceva anche la senatrice prima
A questo riguardo quindi lì oggettivamente l'espressione a cui noi siamo abituati a confrontarci cioè quella parlamentare e sostanzialmente assente e poi c'è un altro problema su cui vi invito a riflettere che molto per certi versi tendiamo un po'a rimuovere
Ed è quello ed è questa circostanza cioè che attualmente la comunità internazionale composto da centonovantacinque sta centonovantatré sono i membri delle Nazioni Unite
Ma in quei centonovantacinque Stati ci sono circa sette virgola nove miliardi i individui
Distribuiti in maniera molto differenziata molto differenziato tanto è vero che un dato se vogliamo puramente statistico ci dice
Che attualmente
Ventuno persone su cento
Nel mondo facendo la proporzione sono cinesi
Diciannove sono cittadini dell'India
E via via di scendiamo quindi vuol dire che tra questi due Paesi il quaranta per cento la popolazione mondiale e in quella situazione
Ora voi capite che poiché come dire interessante vedere come poi la distribuzione negli altri Paesi molto diversificata ma c'è questo questo elemento ci pone un problema un problema del tutto teorico ma pur sempre un problema di dire ma se i problemi sono globali
Clima cono mia e quant'altro
Se i problemi vanno decisi in sede all'ordinamento nazionale secondo un principio democratico che accusa in tre quello della rappresentanza basata su dei collegi elettorali quant'altro ma comunque collegate dato numerico come la mettiamo con il fatto che in realtà invece
I problemi globali vengono decisi da una minoranza di Stati che rappresentano una micro minoranza della popolazione mondiale
Quindi da questo punto di vista c'è come capite una questione non di poco conto che non possiamo risolvere oggi pomeriggio evidentemente ma può essere interessante mettere diciamo sul tavolo
E allora la risplenda a questa diciamo constatazioni di problemi che possibilità di soluzioni prospettiamo in termini di proposte
Ma allora è chiaro che il trasferimento delle degli apparato di democrazia dal sistema dal sistema ordinamentale nazionale statale a un sistema sovranazionale
Appunto una ipotesi abbastanza fantascientifica al nella idea che possiamo prospettare che pure qualcuno molto tempo il Papa aveva ipotizzato e mi riferisco ai Manuel tanto in particolare
E i suoi scritti che immaginavano una sorta di super federazione a livello mondiale che tra le altre cose avrebbe eliminato il problema della guerra o avrebbe contribuito eliminare il problema della guerra
Se questa strada però non è percorribile e qui sembra in effetti difficile ipotizzarlo in questo in questi termini
Quale altre strade sono invece prospettabili beh sicuramente Sissi e poi si è proposto si è cercato di agire su quella
Questi stemma ordinamentale organizzato degli stati che sono le organizzazioni internazionali fondamentalmente
E questo organizza internazionali che
Notare universale di queste ovviamente quella delle Nazioni Unite
Potrebbero invece accogliere delle soluzioni che le rendano appunto
Più democratiche di quanto non siano o non funzionino in questo momento
Capite bene che però queste introduzioni di democrazia in questi contesti e quanto mai laboriosa e difficoltosa ma non impossibile tanto lavoro per i giuristi per così dire ma anche tanta complicazione e diciamo anche spesso anche inefficienza e inefficacia delle soluzioni che vengono trovate perché sono soluzioni di mediazione come se voi mi sforzarsi di fare entrare dentro un recipiente qualcosa che non è nato per quel recipiente
E quindi per forza c'è una sorta di spinta di il sacrificio e non è detto che il risultato sia ottimale da questo punto di vista ma verrebbe da dire probabilmente è ineludibile che questo avvenga perché altrimenti viviamo in una finzione cioè una finzione per cui noi pensiamo che in Italia tutti problemi ce li ritroviamo in Italia in Francia i francesi pensano di risolversi problemi in Francia e via e via dicendo ma non è più così
Non è più così
I grandi problemi evocati in precedenza lo dimostrano
E poi e da questo punto di vista mi avvio anche le conclusioni in realtà un esperimento sostanzialmente riuscito ce l'abbiamo
Con cui confrontarci ed è l'Unione europea perché l'Unione europea nasce tipicamente come organizzazione internazionale sulla base di trattati internazionali per la cooperazione tra Stati sovrani
Resta sostanzialmente ancora un'organizzazione internazionale ma ha saputo nel tempo
Evolvere anche dal punto di vista della democrazia
Come diceva prima la senatrice Finocchiaro appunto il Parlamento europeo e qualcosa di profondamente diverso dal parlamenti nazionali
Ma e pur sempre l'istituzione i cui membri sono eletti a suffragio universale diretto quindi da tutti i cittadini
Degli stati membri dell'Unione europea
E la cui deliberazione e indispensabile per approvare gli atti che produrranno effetti negli ordinamenti nazionali cioè vale a dire regolamenti direttive in una condizione pariordinata a quella del Consiglio dei ministri dove siedono i rappresentanti dei governi quindi il Parlamento nona ancora il primato ma a una sorta diciamo di condivisione Daria vedete le due dimensioni
Di rappresentanza dei cittadini e di rappresentanza dei governi e quindi degli interessi nazionali che intendono a compensare allora da questo punto di vista volendo fare un appunto abbia mie conclusioni con qualche forma un po'di semplificazioni di slogan il tema è che la democrazia di qualità
Non può più essere solo e soltanto deve anche essere quello come abbiamo ascoltato evidentemente
Una democrazia di qualità a livello nazionale ma deve essere una democrazia e quindi un esercizio di partecipazioni che ci ricordavano entrambi i relatori prima attiva non soltanto nella prospettiva nazionale non soltanto nella Costituzione italiana
Ma anche nella prospettiva europea sulla base dei trattati europei perché oltre a essere cittadini italiani tutti noi che siamo in quest'aula siamo anche cittadini dell'Unione Europea
E le due cose non sono in contraddizione né una sostituisce l'altra ma una arricchisce l'altra la cittadinanza dell'Unione Europea arricchisce la cittadinanza italiana e quello che abbiamo in comune coi cittadini francesi concittadini tedeschi e quant'altro
Quindi è un elemento se vogliamo di complicazione dei meccanismi di democrazia ma è anche come dire in questo senso un elemento di qualità un elemento di arricchimento di cui tenere conto se poi tutto questo posta ancora come dire veicolare sia un livello ulteriore cioè non più continentale mali due addirittura globale è un qualche cosa che davvero e sulla dalla possibilità di prevederlo oggi se non in termini del tutto ipotetici ma non è in effetti totalmente da escludere perché a un dato momento ripeto quando poi sarà a tutti evidente ancor più evidente che i problemi devono cercare di essere risolti a livello generale qualche lieve diciamo progresso in quella direzione sono sicuro che verrà fatto
Grazie d'attenzione
Adesso veniamo al all'ultimo intervento del primo giro coi
Credo che dovremmo riuscì perché democraticamente siete stati tutti stupidi nei tempi quindi dovremmo farcela fare una seconda tornata
Stefano otto allinea giornalista una delle particolarità di questa scuola per la democrazia i
E che abbiamo avuto due giornate in cui i giornalisti sono venuti a patti
A far formazione e questa è la terza
Ed è ed è una bella cosa perché parlando di democrazia provando a vedere le varie sfaccettature della democrazia avvera i giornalisti che vengono a seguire hanno la possibilità hanno avuto la possibilità nel
Negli altri giorni che dove era più laboratoriale si poteva interloquire di intervenire ma
è stato positivo allora io adesso lascio la parola al presidente dell'ordine dei giornalisti del Piemonte Stefano Galli anch'per vedere l'anno dalla sua prospettiva la qualità nella
Grazie e buon pomeriggio a tutti e tutti e intanto orgoglio di essere questo la qualità di questo dibattito le cose che sono state dette fino a questo momento mi confortano della decisione presa dal dal mio ordine di accreditare per la formazione queste questi incontri questa scuola di democrazia e di patrocinare questo questo evento
Beh ovviamente l'informazione è un tassello fondamentale indispensabile per definire quella che la qualità dell'informazione
E so bene di incontrare sicuramente in questa sede orecchie attente rispetto a quello che dirò e che insomma
Qualche volta come presidente dell'ordine dei giornalisti ma prima ancora nella precedente vita sono stato anche segretario del sindacato dei giornalisti Uto qualche difficoltà nello nello spiegare
Perché vedete
Il
Lei usciamo da usciamo insomma
Ci abbiamo perso uscita anche se come ricordiamo il mito la pandemia è non ancora non può essere ancora lasciata costellata comunque romano del del passato comunque da un periodo particolarmente difficile per per tutto il Paese
Un periodo difficile che arrivato in un momento nel quale se voi insomma riavvolgiamo il nastro della nostra memoria e pensiamo ai ragionamenti che venivano fatti relativamente all'informazione esterno affermate alcune idee un piuttosto bizzarro no
Quali l'esempio dell'informazione potesse essere diciamo così un qualcosa un bene dispensato da chiunque
Si diceva
Era l'uno vale uno diciamo così applicato al sistema del dell'informazione favorito naturalmente da un certo tipo
Di diffusione diffusione tecnologica i soci al Milia
Si era affermato anche in parte questo tuttora è vigente un modello di disintermediazione della comunicazione in particolare della comunicazione politica dicendo mano mano le utile il ruolo del il ruolo del giornalista
Parlo io direttamente mio
Mi rivolgo io direttamente al mio Almiento scavalcando i corpi intermedi devo dire questo in un ragionamento diciamo così che riguardava più complessivamente la Società hanno di attacco i corpi intermedi non solo gli ordini professionali ma le organizzazioni sindacali tutto ciò che appunto svolge questa funzione di mediazione all'interno della società
Ecco almeno Red attivamente al sistema dell'informazione
La pandemia c'è invece ricordato quanto sia invece importante e decisivo il valore dell'informazione professionale anche la tenuta democratica di un Paese in una situazione di difficoltà come quello della pandemia eccome
Può essere eccome naturalmente questa nei quali invece purtroppo la guerra e tornata a riaffacciarsi a toccarci anche là vicino anche se devo ricordare che ad in questa sede che purtroppo la guerra in Europa anche in anni recenti c'è stata riguardato anche paesi hanno in molto vicini come la ex jugoslavi e quindi purtroppo non è
Non è una novità e forse devono anche tenere presente ciò che è accaduto nella nostra storia recente allora dicevo quindi
Torna a essere o diciamo così e forse più semplice affermare quanto importante avere un informazione che viene fatta da professionisti da professionisti formati per per farlo
Ciò nondimeno però le difficoltà restano sul restano sul terreno per se c'è qualche collega qua in in platea conosceva bene le difficoltà del mondo l'informazione la profonda crisi che ha al interessato negli ultimi dodici anni sistema dell'informazione italiana
Dovendo fare un paragoni che giovanissimo sono una categoria enorme da un punto di vista numerico ma nell'esiste nessuna
Est è stata la categoria che percentualmente ha perso più posti di lavoro stabili nel tant'è vero che gli studi previdenza dei giornalisti che hanno vissuto in presenza autonomo è stato da pochi giorni inglobato nell'INPS come effetto diretto di questa di questa crisi ora questo evidentemente sono sono cose che conosciamo conosciamo noi ma la crisi la crisi del settore e evidente la perizia delle copie
Dei giornali è chiara perché cosa sta avvenendo
Un fenomeno che sarebbe sbagliato e sarebbe scorretto demonizzare quella cosiddetta transizione digitale cioè la gente si informa sempre di più attraverso i attraverso la rete attraverso i social media e anche questo non è un problema qual è il problema del quale però credo sia importante che si prenda consapevolezza e cioè che questo ha determinato uno spostamento enorme di risorse da quelli che sono i produttori di contenuti cioè i giornali a quelli che distribuiscono i contenuti che sono due o tre piattaforme a livello mondiale che hanno realizzato una enorme concentrazione nella diffusione della diffusione di contenuti
Questo ha portato ovviamente le testate quelle che poi fan devono fare investimenti a essere in difficoltà a ridurre i loro i loro organici adesso io per carità mi sono confrontato per molti anni come come sindacalista dei giornalisti con le controparti ma è innegabile che questa crisi ci sia ci sia stata e allora se noi pensiamo che l'informazione sia un bene comune da difendere un bene fondamentale per la per la democrazia beh dobbiamo in qualche maniera intervenire è stata recepita in Italia ancora timidamente quella direttiva europea che costringe i distributori le grandi petti piattaforme a riversare una parte nodo i propri dei propri introiti pubblicitari alle alle testate ma prudente e questo non è ancora sufficiente necessario che delle difficoltà della crisi dell'informazione
Ci sia una assunzione di a responsabilità collettiva siamo qua a Torre Pellice ci sono importanti giornali e radio locali che svolgono un ruolo importante per per questo territorio
E queste sono state le prime testate a pagare a pagare il prezzo il conto di di questa crisi aspra ricordo
Mo'qualche volta insomma è capitato anche di Como di confrontarmi la difficoltà di fare afferrare questi di far afferrare quanto magari una crisi che riguarda un giornale che riguarda una radio non coinvolge numericamente molte persone ma dove si spegne un giornale dove Citti Donadi una televisione sì che era una ferita in un territorio che va molto al di là di quelle che sono di quelle che sono le ricadute occupazionali e non è questa una questione che riguarda solamente chi svolge questa professione una questione che riguarda l'intera società perché appunto a direttamente a che vedere con la qualità della della nostra democrazia cioè formazione e garantita costituzionalmente non a caso è stata inserita dai nostri padri costituenti all'interno all'interno del della Costituzione però forse diciamo così da un punto di vista generale bisognerebbe avere uno sguardo di maggiore attenzione a quelli che sono a quelli che sono questi problemi come uno sguardo di maggiore attenzione mi permetto
Si è parlato del del contesto internazionale
Vada posto anche a quello che accade al di fuori dei nostri confini erano diciamo così se se era se l'informazione e uno dei degli indicatori della qualità della democrazia io credo che da questo punto di vista anche l'intero i confini dell'Europa non ce la passiamo molto bene e dovremmo dovremmo accendere anche di più i riflettori su quello che accade anche in Paesi che stanno all'interno dello spazio dello spazio europeo
Si è molto parlato per molti anni di quelli che sono o di quelli che sono in legittimi parametri economici necessari per far parte del del nel nostro unione beh però ci sono anche altri parametri che dovrebbero pesare di più
Io credo che quello che accade in Paesi come l'Ungheria ad esempio nella limitazione delle del delle libertà d'informazione sia non sia accettabile ma anche a quello che accade in paesi che si stanno avvicinando ad entrare all'Unione europea come la Croazia debba essere tenuto sotto osservazione
Mi permetto di dire visto che si è molto parlato di Turchia in queste settimane per varie ragioni voglio ricordare in questa sede che nelle carceri turche ci sono ancora cento giornalisti che sono incarcerati dal aver svolto il loro il loro mestiere ed è una di quelle cose delle quali bisogna tenere conto quando credo quando si troppo timidamente credo si ricorda perché vedete quando chiudiamo gli occhi su quello che accade nel sistema dell'informazione
In realtà poi
Il conto ci viene ci viene presentato
Scusatemi se lo ricordo ma la guerra in Cecenia e le denunce di Anna Politkovskaja datano più di quindici anni allora quello quello che succede non è che a un certo punto voglio dire ci si è svegliati ci si è accorti che i russi accaloro cioè e cambiato qualcosa in Russia no purtroppo non è cambiato nulla semplicemente abbiamo deciso di non osservare
Quello che succedeva all'interno di quel Paese questo e quello che è accaduto come oggi stiamo decidendo di non osservare quello che accade
Quello che accade in Turchia sul terreno dell'informazione ma mi permetto di dire anche sulle questioni legate ai migranti le denunce che sono state fatte delle organizzazioni umanitarie per quello che accade con quelli migranti che sono in Turchia allora
La democrazia è un valore
Ma dobbiamo avere la forza il coraggio e anche la fatica di guardarla ovunque con gli stessi occhi perché se no rischiamo veramente di perdere di perdere la bussola io credo che occasioni come queste siano occasioni interazioni importanti preziose fondamentali sicuramente
Sarebbe importante portale anche diciamo così portarle anche al altrove per quello che mi riguarda come presidente dell'ordine giornalisti non mancherà mai mio
Sostegno a momenti di riflessione come come questi perché ripeto ci arricchiscono arricchiscono la qualità la democrazia e purtroppo dobbiamo anche dirci che sono abbastanza rari nella nella crisi della Società che riguarda la crisi della politica che purtroppo tutti noi conosciamo
Bene a questo punto
Se non dico nulla io avete più o meno sette minuti testa per poi cominciare il giro a me in realtà avevo provato a mettere giù ogni tanto lo faccio qualche parola chiave rispetto a quello che avete detto no provare a tirare un po'le fila ho proprio come spesso mi capitò finito il quaderno e quindi non con riesco a me tese però mi pare che alcune parole sono ritornate spesso guardo in questa direzione ma in realtà anche di qua il la parola partecipazione la parola
Diritti fosse stato citato una volta sola al diritto però lunghi in un solo un intervento però però è chiave non è un qualcosa di di marginale
Parlando di del di partecipazione poi il parlando di democrazia e poi c'era questo tema della globalizzazione che invece era un po'più trasversale c'è c'era un po'dappertutto mi è parso
Globalizzazione che vuol dire confrontarsi con con l'individuo con il territorio con con chi sul territorio poi fa informazione da un lato oppure attività politica
E chi è al problema della partecipazione dell'esserci del parlare con chi sta loro intorno ma anche salendo
Il i livelli e quindi di doversi confrontare con una dimensione che al di là del del locale macché deve fare
Riferimento al locale
Una cosa non l'hai detto mi pare che siano vent'anni
Del dell'articolo ventuno giusto
Dell'associazione articolo ventuno
Ti chiederà ai poli di di dire due cose su quello è una domanda specifica ma essendo diciamo colleghi mi appassiona e mi interessa rispetto a questo tema quella io lascerei liberi voi
Di dire
Qualcosa rispetto a quello che avete sentito e di provare a fare tavola rotonda veramente
Devo dire
Ascoltando
Interventi ascoltando gli ultimi due interventi mi venuto in mente un articolo che Maurizio Maggiani lo scrittore ha pubblicato sulla Stampa del ventisette giugno se non l'avete vista andata lo cercare Maggiani comincia dicendo che in una notte di questa primavera per caso era fuori in campagna e ha visto una scia di puntini luminosi che si muoveva nel cielo
E ha pensato ovviamente agli UFO alla chiamati figli le cose che si fanno quando c'è in campagna si guarda il cielo e si vede qualcosa che no corrisponde ha preso il giorno dopo che quelle del primo lancio di un complessivo lancio di dodici mila satelliti
Di maschera Elon Mask che è l'uomo più ricco del mondo
Il quale appunto avrà una flotta di dodici mila satelliti la agli Stati Uniti d'America ne hanno circa la metà con il quale assicurerà la banda larga l'intero pianeta
Belli Maurizio Maggiani parte per una riflessione sullo Stato nazione e dice ne siamo affezionati al lo Stato-nazione ampiamente come dire
Talmente affezionati che facciamo fatica a pensarsi come Stato o federale come parte di una federazione di Stati o addirittura come parte di una
Più grande
Associazione distante
Su questo guidò una comune chi Chetta
Andate a leggere l'intervento di Vittorio Emanuele Orlando che aveva ottantatré anni alla seduta finale di approvazione della Costituzione il ventitré dicembre del quarantasette
Terracini che presiedeva devo avere dato la parola ovviamente a Meuccio Ruini ampiamente ad Alcide De Gasperi avere letto il messaggio di Enrico De Nicola
Si era convenuto che non ci fossero altri interventi perché bisognava approvarla questa carta che infatti venne approvata
Dalla parola al decano che Vittorio Emanuele Orlando e Vittorio Emanuele Orlando vecchio liberale ottantatré anni fa un discorso e in cui dice noi qua oggi celebriamo la come dire sovranità dello Stato-nazione
Di questo Paese che ha ritrovato la pace e con la Costituzione trova la democrazia
Sì ma se domani accadesse
Per esempio che non lo so si formassero federazione di Stati e l'Italia appartenesse a questa federazione magari dovesse cedere una parte della propria sovranità
L'abbiate paura
Perché questo sarà come dire un'altra forma di espressione della democrazia d'altronde nella storia dell'uomo prima c'è stata la famiglia quella tribù poi lo Stato forse questo allentato i vincoli all'interno della famiglia all'interno della tribù
Al di là del fatto che un uomo di ottantatré anni
Di di di
Di di quella formazione politica facesse l'intervento di questo genere essendo chiamato a sorpresa dal presidente dell'Assemblea in un momento così solenne ha dell'incredibile
Però perché ve l'ho citato perché ogni tanto dovremmo pensarci che come dire dietro di noi c'è una storia di pensiero e anche di speranza legata al fatto che la nostra democrazia possano restare là democrazia
Del singolo Stato dello Stato nazione ma come dire rafforzarsi nella cooperazione con altri Paesi
Ma torno a Maggiani il quale diceva che siamo stati abituati a lo Stato-nazione e pensiamo che nello Stato nazione lo Stato-nazione fare leggi
Esigere tributi amministra la giustizia
Punisce quindi limita la libertà dei soggetti quando accede a limitarla ci marcia ma
Ci pensiamo al fatto che c'è un mondo parallelo che non vogliamo guardare che sta sopra in questo momento di noi come quei satelliti
In cui le monete degli Stati vengono sostituite dei Bitcoin
Le regole con le quali agiscono alle grandi piattaforme sono regole elaborate delle stesse grande piattaforme che poi ti dicono anche come risolvano le eventuali controversie Conte
Questi pagano le tasse se come dove e quando gli conviene
Si ricordi che il a
Questo lo aggiungo io non lo dice Maggiani Facebook si permette di oscurare il Presidente degli Stati Uniti che è una persona dalla quale mi come dire separarla dissero
Ma che sia facebook o Twitter ad oscurare
Il Presidente degli Stati Uniti e a levargli la parola Earth censurarlo francamente mi pare assai diciamo no un fuor d'opera e perché mi pare assai perché non c'è controllo democratico
Perché non è un'espressione di uno Stato che organizzato secondo regole democratiche e perché è un sistema in cui non esiste il senso dei limite
Che governa l'intero impianto della democrazia
La Repubblica italiana fondata sul lavoro il popolo è sovrano nelle forme e nei limiti della Costituzione la mia libertà ha un limite
Il mio diritto di parola si è esercitato fuori e ha un limite e
Perché perché si sia il diritto dell'altro
E perché il mio diritto vivente i quarto o ha in sé
Quella necessarietà del dovere di cui parlavamo prima
Io sono libero per garantire e ho il dovere di garantire la libertà dell'altro io posso parlare io ho il dovere di garantire che l'altro possa dire anche una cosa che non me piace per niente
Allora quando ragioniamo sui della democrazia
A proposito di quel modo un poco ripetitivo Quero uno no di essere auto dei migratoria ammacca non funziona niente quello no funzione che disastro che cerchiamo di guardare la questione ed anzitutto così come cambia nel tempo
Europa
La possibilità di altre organizzazioni sovranazionali il fatto che nel frattempo stiano crescendo forme come quelle che ci descrive Maurizio Maggiani
E cerchiamo di pensare come tutto questo possa essere ricondotta ragione una regolazione condivisa da tutti i Paesi del mondo il fatto che questi le tasse le devono pagare
Il fatto che le loro camere di conciliazione non si possono sostituire i tribunali
Degli Stati nazionali il fatto che le transazioni commerciali detto ecuadoregni devono essere controllate altro che solo Bitcoin d'aver gentile Venezuela dove non mi ricordo più
Non so se mi sono spiegata
Quindi la qualità della democrazia esige che dobbiamo a stare con gli occhi aperti e le orecchie si direbbe in Sicilia Pizza Tecce a perno Thea sentire quello che succede vigili se vendi no depressi non la guardi Rossi
Non come dire rivendica attivi senza se senz'anima
Dobbiamo essere svegli attenti pronti vedere capire e cercare nel bagaglio che abbiamo degli strumenti della democrazia quelli vecchi e quelli nuovi che ci possiamo inventare
Come fare perché il mondo sia più giusto
Niente di più giusto
Visto che questo è un corso di formazione
Mi inserisco sulla linea di Anna Finocchiaro
L'intrigo un libro da leggere parlare in Parlamento di Vittorio Emanuele Orlando perché non solo ottantatré anni ha pronunciato quel discorso ma è campato più di novanta e quindi del cinquantuno su richiesta di Piero Calamandrei
Pubblico quel trattato che credo sia veramente importante del twist della funzione parlamentare
Ma volevo riferirmi agli ultimi concetti che Anna Finocchiaro esprimeva non abbiamo pagato in questo periodo di avere affidato non affidato avere lasciato che la diciamo l'internazionalizzazione dei nostri rapporti si svolgesse dal punto di vista economico dalla cosiddetta globalizzazione
La globalizzazione l'abolizione degli intervalli di spazio e di tempo ne processi economici
E abbiamo assistito quest'anno invece al risveglio delle nazionalità
Perché la guerra scatenato dalla Russia e l'Ucraina non hanno giustificazione ideologica come ai vecchi tempi hanno giudizio Ignazio nazionale la Russia diritto un'area di espansione più grossa il il passato ci dava il ciak ma comunque non ha alcuna giustificazione di carattere ideologico come era il vecchio confronto Est Ovest e così via ma un confronto del tutto nazionale
E una guerra di questo genere in un'era che sembrava caratterizzata dalla globalizzazione ahimè possibile con tutti i guai le conseguenze che ci sta portando cioè abbiamo pagato anche qui un processo di mancato sviluppo della politica e di avere lasciato tutto sommato svolge questo processo di internazionalizzazione secondo i binari dell'economia secondo quel processo che si chiama di globalizzazione
E che oggi verrà interrotto
Quanto quanto tempo non si sa ma certo noi pagheremo anche sulla nostra pelle l'interruzione del gas e petrolio dei debiti questa orientamento il grano di questo orientamento dell'economia
In questo senso certamente allora cosa vuol dire che avremmo dovuto fare più attenzione all'atto politico dei rapporti internazionali e quindi all'atto democratico il fatto che le Nazioni Unite oggi siano ridotte
Non dico che alla coda della vicenda dunque non abbiano veramente influenza sulla vicenda
Credo che la dica lunga rispetto alla necessità invece che le Nazioni Unite diventassero davvero il luogo e l'istituzione che riusciva a dare le le regole a questo mondo globalizzato
Tutto sommato regge sembra aver retto l'Europa e questo è già un fatto molto positivo che noi dobbiamo assolutamente coltivare
E in questo quadro dell'Unione europea anche vedere il ruolo dell'Italia perché diciamo la verità
Sì non ci fosse stato il il
Next Generation il europei European Union con noi tradotto in piena RR ma che cosa sarebbe stato della compattezza del nostro Stato che cosa sarebbe stato della compattezza delle istituzioni italiane
Credo che noi ci siamo appoggiati moltissimo a questa ripresa europea che ci ha consentito anche una ripresa delle nostre istituzioni del loro prestigio coi va be'è arrivata la guerra questo pone tutto un altro ordine di problemi
Questo aspetto dell'unione europea è un po'l'ultimo treno credo che noi abbiamo altri dobbiamo assolutamente prendere perché gli Stati Uniti sono spaccati in due
Non è detto che le prossime elezioni di mezzo termine del parlamento del Congresso americano
Non segnino purtroppo un'inversione di tendenza in questa direzione
Questa sviluppo della dimensione politica europea mi sembra sia veramente poi il treno che dobbiamo assolutamente prendere
Anche se magari non piace sentirselo dire anche quello della difesa europea che peraltro oggi estremamente scavalcata dalla vicenda dell'evolversi degli avvenimenti
Quindi siccome so benissimo che verrà celebrato a Torre Pellice il primo l'anniversario del primo discorso pubblico di Altiero Spinelli
Appena liberato da Ventotene credo che sia importante ribadire quest'aspetto però non voglio deludere
Nostro moderato e Davide Rosso et ma devi parlare dell'Aci onestamente
Confesso ho parlato di politica chissà perché no non so perché ma però due parole lo voglio dire su questa esperienza del tutto diversa diciamo così che sto facendo
Alla presidente dell'associazione delle istituzioni culturali italiane
Noi abbiamo pensato che questo retaggio collettivo delle culture della Repubblica
Questo retaggio complessivo delle nostre radici
Trovasse un vantaggio reciproco estremamente importante dell'essere coltivato ovviamente dell'autonomia delle varie fondazioni ma anche in una capacità di sinergia anche utilizzando certamente gli strumenti nuovi della tecnologia
Perché oggi un'associazione non si può limitare a mandare delle circolari se non ha un buon portale se in questo portale i suoi soci non comunicano se in questo portale non ci si arricchisce
Far guardiamo anche all'ospedale un tempo noi avremmo considerato una conferenza una riuscita ora non so le varie città fa anche un cinquanta sessanta persone Bot successe
Oggi se non fai accanto a questa presenza non colleghi il remoto
Un bel numero di persone da qualsiasi parte dell'Italia o magari anche fuori d'Italia non riesce ad avere un non hai la sensazione di aver fatto qualcosa che posso influenzare che possa sfondare
Nel passato delle riviste con pochi abbonati influenzava all'opinione pubblica
Oggi anche qui le riviste se non hanno una parte che va sul sito va on line non riescono in Francia come noi dobbiamo per quel poco che si può naturalmente re approva appropriarci di questi strumenti
E sviluppare anche qui la capacità di potere
Utilizzarle fino in fondo ecco laici ha avuto successo dal punto di vista di dimostrare che una rete nazionale ma se possibile ancora aperti faremo delle cose in questo senso
è la ricetta giusta è il modo giusto di affrontare è il modo giusto di affrontare queste cose
Ed è stato anche il modo giusto di reagire a un problema che ci riguardava e poi la la la sopravvivenza durante la crisi del due mila sette due mila otto vi ricordate c'era un ministro delle Finanze che diceva
La cultura non si mangia quindi il modestissimo fondo che i beni culturali dedicavano nel loro complesso le fondazioni istituti si era dimezzato
E noi abbiamo pensato che invece di piangere miseria conveniva fare delle grandi conferenze nazionali in cui si spiegava all'opinione pubblica che cosa si stava facendo
All'inizio il ministro veniva invitato ma trova sempre la scusa per non venire alla fine convinto a non solo riportato i contributi generali al periodo precedente al due mila otto ma le ha raddoppia
Ed è venuto alle nostre questo credo che sia il metodo giusto
Di rispondere e abbiamo risposto che la cultura non solo si mangia manco un buon sapore in genere ha un buon sapore
E anche questo fa parte un po'della tematica e infatti non a caso dalle ossa una bandiera sollecitato e cioè che rispetto a questo tentativo di
Attenuare uno biliare le nostre radici culturali questo è il modo giusto di reagire io sono sicuro si sospetta valdese che da questo si sospetta ebbene durante la mia presidenza aderito alla ICI centro di gesuiti di San Fedele
Cosa devo dire di più cioè che il pluralismo il confronto è qualcosa che oggi è necessario che paga e non si può stare chiusi in se stessi
E quindi ho l'orgoglio in questo momento di presiedere un'organizzazione se vogliamo dire così di Società Civile ma nessuno ci crede che sia Società civile li considerano sempre un politico e quindi dovrò continuare a fare un po'di tempo il presidente della
Grazie anche per avermi dato la soddisfazione di sentire il presidente dell'AICE
Sì assoluto proprio una battuta
Di riflesso per così dire le cose che mi ascolta atto
Mi è piaciuto molto della anche il riferimento all'idea che la sovranità può evolvere
E e che in fondo c'è già scritto tutto della Costituzione come si diceva all'inizio l'articolo undici della Costituzione là dove dice che l'Italia consente limitazioni la propria sovranità
Purché a condizioni di reciprocità quindi già avevano in mente i padri costituenti che questa potesse essere una linea evolutiva
Ed è una linea evolutiva
Straordinaria a ben vedere in cui l'Italia ha avuto l'intuizione fin dall'origine perché in fondo è stato uno dei sei Paesi fondatori di questo percorso settanta anni fa e che ha
A mio modo di vedere lo dico da studioso un po'rivoluzionato appunto il concetto classico della sovranità ma in bene non in male perché ha diciamo così conservato
Molti degli aspetti positivi dell'identità statale ma anche lasciato intendere che le sovranità nazionali non devono entrare in concorrenza tra di loro per sopraffare uno all'altra ma stare insieme in fondo
Alcuni anche di studiosi preferivano la vecchia dicitura comunità europea anziché non Unione europea perché c'era questa idea della comunità dello stare in comunità
E e riferito agli Stati da da pensare svegliarci il ventiquattro febbraio con questo riscoperte invece della pretesa nazionalista fa ci fa riflettere ci fa riflettere sul fatto che quanto meno con tutti i suoi difetti l'Unione europea almeno la condizione di pace la garantita nel tempo
Che però come la democrazia anche il superamento di quell'idea di nazionalità out sovranità esasperata non sia mai una conquista definitiva
Ce lo ricorda se non altro la vicenda della Breaks perché di fronte un percorso che è sempre stato quello di accrescere i numeri dei partecipanti a questa esperienza che da sei sono diventati ventisette ventotto cioè per un caso che c'ha detto il contrario
Quindi l'idea della democrazia come partecipazione attenta consapevole preparata
Io la sposa in pieno
Con questo elemento in più non solo guardando a quello che accade
In Italia ma contestualizzando l'appunto nel contesto europeo dove per molti versi è ancor più difficile un po'perché più lontano un po'perché è più complicato
Ma sapere i meccanismi di funzionamento della democrazia in seno all'Unione Europea è un qualche cosa di fondamentale per anche apprezzarne i vantaggi
Insieme anche le sue spigoli solita quelle sue rigidità a quelli scuri aspetti che mal digerite AMMO perché lì reputiamo essere sostanzialmente tecnocrati o quant'altro
Però nel complesso mi sembra che il bilancio sia positivo
E non diamo però sempre
Sicuro è scontato perché non lo è certamente e non aggiungerei altro se non punto notando che poi in realtà nella vicenda più vicino a noi che la crisi che tutti conosciamo avete visto tutti come un punto saliente fosse proprio quello di entrare nell'Unione Europea
Entrare in un contesto democratico garantisca quello che non è solo l'aggressione dall'estero ma anche quello che può succedere dentro costa
Grazie
Grazie io forse sono sono un po'meno ottimista perché non dimentico che nel nostro dibattito pubblico anche nel dibattito pubblico del nostro Paese adesso come dire ci siamo ci siamo un po'distratti ma alcune parole d'ordine no prima gli italiani ne cito una una cosa della quale abbiamo se ce ne abbiamo lungamente discusso ci siamo lungamente confrontati io proprio riflettendo sui nazionalismi parlando di altre di altre questioni ciò procurate che nella storia quando un signore inserire prima gli uni prima novità alto iniziativa prima noi nella storia a decidere chi debba passare prima è sempre stata è sempre stata la guerra la vicenda è stata diversamente però insomma io penso che su questi temi sia veramente importante non distrarsi mai e far prestare sempre il massimo della dell'attenzione
Aggiungo solo una cosa sia articolo ventuno è un'associazione che svolge un ruolo molto molto importante
Che è quello di portare i temi dell'informazione le cose che io ad esempio prima ho provato a dire al di fuori del nostro mondo purtroppo giornalisti tendono molte volte ad essere autoreferenziali non nel nel porre discutere dei gol dei loro problemi articolo ventuno a questa grande questa grande capacità portare a fattor comune del dibattito pubblico i temi del dell'informazione io a chiusura volevo prima offrono programmi questioni le cose che diceva fino a che la prima a proposito di dirlo maschi mi suggeriscono un'altra riflessione che voglio lasciare ai ai colleghi sulla trasformazione del lavoro
Giornalista quando iniziato a fare questo mestiere purtroppo per me ormai una trentina di anni fa uno dei leit motiv sera bisogna consumare le suole delle scarpe bisogna saper andare mezzo restare trovarne notizia eccetera questo è e vero e continua ad essere vero però oggi purtroppo questo non è sufficiente cioè se noi non abbiamo la capacità di comprendere come di notizie si diffondono all'interno del della Rete non capire qual è l'infrastruttura tecnologica che presiede che presiede alla diffusione si socio il mille notizie noi il nostro mestiere non lo sappiamo fare abbiamo discusso di questo di questo tema
Ad esempio in occasione dell'apertura del Master di giornalismo di Torino con alcuni colleghi che secondo me sbagliando continuano a pensare che conoscere ad esempio gli algoritmi
Conoscere il segno cioè la politica la politica attraverso cui diciamo così contenuti vengono diffusi reti l'utilizzo delle parole che consentono ai contenuti fondersi rete sia una cosa che non ci riguarda tutto sommato io mi occupavo di sapere che strada facesse il pullman che portava il giornale alle all'edicola allora alcuni colleghi pensano che sia semplicemente questo non è così non è così perché oggi Isso Cher media gli algoritmi determinano anche il le parole che noi utilizziamo per diffondono un certo tipo di e di contenuto ed è fondamentale perché se la iscriviamo ma questi contenuti non si diffondono invece dall'altra parte ci sono invece le cosiddette centrali della disinformazione quelle che abbiamo visto operare anche nel nostro Paese quelle che hanno tentato quanto meno di operare nel nostro nel nostro Paese che hanno operato anche negli Stati Uniti ed è stato testimoniato sono invece centrali che quei meccanismi di conoscono molto bene egli manipolano molto bene allora o oggi
La professione di fare fare il giornalista fare bene il giornalista significa conoscere questo
Significa saper consultare le fonti aperte in rete si trovano tantissime notizie il problema è che molte volte non si sa come andavo lecco mandarle a rintracciare ma l'utilizzo delle fonti aperte
Oggi decisivo per una persona che voglia fare bene questa questa professione su questo faremo faremo ancora altri corsi di formazione ne avremo già fatti e ne e ne proporremo ancora perché sono elementi decisivi cioè la democrazia si difende
Con i principi con i valori cambiano gli strumenti quelli devono restare serve e saldi però dobbiamo anche conoscervi strumenti tecnici attraverso i quali non riusciamo a difenderla questa democrazia perché se no ne saremo scavalcati a superati
Bene siamo arrivati alle sei e mezza
Io vorrei però chiederà ancora
A voi
Cinque dieci minuti e a Paolo Naso il professor Paolo Naso che parte del del nostro progetto come Università la Sapienza che me l'aveva chiesto prima giustamente io ho dato la parola anche agli altri ma mi sembra interessante sentire oggi un il in questo momento lassù il suo intervento e poi chiediamo
Bene io non è un intervento tanto meno è richiesto indelicato chiedere piuttosto le grazie al vento
Nel senso che siamo alla fine di un percorso complicato faticoso nel quale sono state coinvolte circa venti persone in qualità di relatori che ha avuto complessivamente centinaia di presenze
Ai vari livelli in cui ciò legalizzato e la prima volta che si scommetteva su un format di questo genere forse vale la pena diretti reciprocamente grazie
E mi fa piacere che questo esperimento perché così nasce sia accaduto a Torre Pellice e non a Bolzano o a Ostuni forse sarebbe stato più divertente Ostuni
è invece accaduto a Torre Pellice e io rivendico il fatto che farlo qui a Torre Pellice abbia dato fin dall'ingresso dei vari partecipanti in questa sede il senso di una peculiarità
Cioè il filtro attraverso il quale noi abbiamo visto da Rizzato discusso è il frutto è il filtro di una storia di una storia particolare di una storia di minoranze prima storia di sofferenze
Di negazione di libertà fondamentali ma è anche una storia dissemina della democrazia di affermazione della democrazia ecco quindi Torre Pellice non è una cornice neutra
Chi pensava di venire qui pensando di potere bypassare
I riferimenti al tema della libertà religiosa delle minoranze e dei diritti fondamentali si è sbagliato è rimasto deluso
Perché dal primo momento è chiaro che il luogo ha dato anche il senso illa al coro che abbiamo cercato di interpretare bene
Alla fine di questo percorso mi vengono come dire in mente semplicemente alcune parole
Che voglio condividere con voi che sono parole dette da voi da chi ha fatto questa scuola la prima che la democrazia si costruisce c'è una logica discorsiva progressiva della democrazia e quindi come ogni costruzione è chiaro che si richiede aggiornamento si richiede preparazione di strumenti definizione di strumenti
La democrazia si pensa
Scusate Mannella furia anti intellettualismo dica in cui tutto diventa affare e ancor più tutto diventa comunicare forse il fermarsi un attimo a pensare i contenuti
Che si vogliono comunicare diventa fondamentale è stato molto interessante stamattina che quando facevamo un bilancio di che cosa qualcuno si porta a casa
Uno di noi ha detto
Forse anche niente
è legittimo ragionando di democrazia non portarsi a casa niente ma avere compiuto l'esercizio collettivo di riflessione
E poi mi spiace dirlo ma forse la democrazia si difende anche con rigore
Si difende e si difende con rigore molto apprezzato le parole riferimenti internazionali
Le virtù democratiche in casa nostra però poi gli accordi si possono fare anche con i non democratici
Ci sono delle deroghe ci sono delle condizioni politiche internazionali che impongono accordi scellerati con democrat Tura con regimi autoritari e la logica della politica Benvenuti al club ecco invece forse un richiamo al rigore della democrazia è importante
è per tornare invece a quello che forse ci sta di fronte mi sembra che ci siano tre questioni la prima la democrazia come luogo certamente dei doveri però anche come strumento dei diritti vi rimando alla prolusione di Luigi Manconi
Anche in questa legislatura abbiamo l'impressione che il dio il tempo dei diritti sia dopo
La prossima volta la prossima volta il fine vita la prossima volta lo giusto Scole
La prossima volta i diritti perché le logiche della politica ai tempi della politica
Sono altri da politico ovviamente quella grande e quella con la P maiuscola quella delle alleanze quella delle costruzioni delle alleanze e invece abbiamo richiamato una politica intesa anche come luogo e spaccio dei diritti
La politica e lo dico al presidente dell'ordine come linguaggio perché la corruzione del linguaggio produce corruzione della democrazia
E se il linguaggio diventa linguaggio dell'invettiva
E dell'arroganza come purtroppo come dire registriamo la cifra della comunicazione politica è chiaro che la dei la politica la democrazia che derivano da questo dibattito pubblico ad esattamente queste caratteristiche negative quindi la democrazia come esercizio di linguaggio infine apre
Prezzo molto a quello che ci ha detto il professor Bellato richiamando riflessioni anche di euro parlamentari che si sono avvicendati in quest'aula
E cioè pensare la democrazia nel tempo della crisi dei modelli nazionali della costruzione delle alleanze sovranazionali ed è la democrazia globale
L'articolo di Maggiani di cui si parlava è una sfida enorme che davvero fa tremare fa tremare i polsi questi sono i temi che probabilmente se ci sarà una seconda edizione saranno sul tappeto
Ma tutto questo si fa si dovrà fare se c'è una
Cultura della democrazia
La democrazia come rito la democrazia come metodo la metà la la democrazia come modello politico la moda la democrazia come forma istituzionale
Però o cioè qualcosa dentro che vibra
Chiamiamolo patto Spy chiamava cultura preferisco calmarla cultura io ho l'impressione che senza questa dimensione della coscienza che vibra non avremo né buona politica né buona democrazia davvero batte tutti
Allora io
Ovviamente non pensavo di offendere il professor Nasko dicendo che aveva chiesto la parola l'avevo chiamato per questo perché facesse questi intervento che in qualche modo ci chiudesse questa giornata riassumendo la settimana
è importante quello che che ha detto profuso quell'anno che ha ripetuto anche naso che ci siamo detti
Durante la settimana la democrazia non è reversibile
Può anche tornare indietro e quindi avere momenti come questi avete momenti in cui ci diciamo
Che siamo democratici ma ci diciamo anche come lo siamo cosa facciamo per esserlo perché per un giornalista importante come l'eticità e cose non solo sedici le cose non le dice
Ma non vale solo per i giornalisti questo vale per tutti vale per i politici vale per la società civile vale per l'Accademia vale per tutti noi che siamo qua e che siamo insieme
Allora se non riusciamo a fare questo riusciamo ad avere delle settimane come questa ma riusciamo ad avere quello che si stava preparando a fare cioè avere dei
Delle proposte laboratoriali che vadano ai centri propongo ai centri protestanti ma non solo i centri protestanti alle scuole ai centri culturali in generale che vada in Italia come minimo poi ha ragione sempre Michele bisognerebbe guardare anche all'Europa vi sarebbe allargarsi un pochino ogni tanto
Ma se riusciamo a farlo in Italia è già tanto è già tanta roba
Io voglio solo ringraziare Anna Finocchiaro perché ha detto una parola giusta la speranza
Noi dobbiamo avere la speranza è questa settimana io ringrazio Paolo Naso per una peso Alessia Passarelli
Roberto Kanu sto citando le persone che erano nel gruppo di lavoro che ha lavorato per costruire questa giornata se non riusciamo a continuare così a a continuare a lavorare se questo gruppo cresce
Con le persone che c'erano
In che c'erano durante questa settimana ma se ne aggiungeranno altri
O forse riusciamo a coltivare quella speranza che che ci fa guardare più tranquillamente al futuro grazie grazie di averci seguito grazie a chi ci ha seguito anche da casa