Myanmar: i manifestanti sfidano il coprifuoco disposto dopo il colpo di stato militare del 1 febbraio. Collegamento con Francesco Radicioni per gli ultimi aggiornamenti sulla crisi

Siamo già in collegamento con la Francesco Radicioni che ci aggiorna sulla drammatica situazione in Myanmar laddove dal primo febbraio secondo i bilanci con lei agenzie con le notizie che abbiamo sarebbero già oltre cinquanta i manifestanti uccisi dalle forze dell'ordine ma su tutto questo che aggiorna Francesco Radicioni Buongiorno Francesco
Si fondono per loro morti Michele Bongiorno agli ascoltatori per la prima volta finale dalla colpo di Stato militare del primo febbraio in amara
Nella serata di ieri manifestanti anti molte hanno ossidato il coprifuoco notturno e che sono scelti era le strade dividersi quartieri di Yangon
Lunghe Ilvo tentare di distrarre le forze sicurezza che e da ore avevano appunto circondato il quartiere e Di Francia Aung propone il cuore che è la più importante città della Birmania e intrappolando all'interno centinaia manifestanti anticorpi chi poche ore prima un correvano
E del come fanno ormai da oltre un mese erano tornati Piera le strade della più importante città della Birmania è comiche nelle immagini circolate grazie grazie ieri ci sociale che arrivavano punto da quest'area
Di Yangon con i lampi Eib boati delle granate stordenti e delle armi da fuoco usate dalle forse armati e rientra appunto la Poli figlia
Minacciava perquisizioni casa per casa vera arrestare i manifestanti i i residenti che giravano invitavano rifugio praticamente quello che ci è arrivato appunto nella serata
Di ieri dal paese erano degli immagini di un vero e proprio film dell'orrore una situazione piedistalli di fortissima tensione che ha portato le rappresentanze diplomatiche di Stati Uniti Canada unione europea e Regno Unito in Myanmar appare di comunicati
Pubblici con un appello diretto alle Forze di Sicurezza pur affinché contenti Piero appunto a questi manifestanti in molti davvero giovanissimi di poter lasciare in sicurezza l'aria e tornare e tornare nelle proprie case ecco
Alla fine di questo lunghissimo assedio i Qassam c'è paura
Sono alcune che fine probabilmente si parla intorno alle cinquanta le persone che sono state arrestati appunto nella serata di ieri in quest'aria di Yangon
Anche se molti altri sono poi riusciti a fuggire praticamente all'alba di questa mattina dopo appunto che e le forze di sicurezza avevano postuma infine a questo lungo lo sul lunghissimo assedio di questo quartiere e di Yangon tutto questo tra l'altro Michele avvenuto alla termine di una
La giornata quella di ieri è segnato da un nuovo sciopero generale e convocato dalle principali sigle sindacali del Paese ma anche da nuove violenti e due manifestanti colpiti a morte anni inanella Birmania settentrionale e mentre un'altra vittima accettata
Sempre ieri in una città sul Brenta del fiume Irrawaddy praticamente
Ai tue estremi opposti questo ma in realtà
Nel nel Sud-Est asiatico insomma il totale sale a circa sessanta il
Numero per i morti e a oltre mille ottocento quello degli arrestati ex fin dal primo febbraio fin dal giorno in cui dilatato ma dopo
A rovesciato il governo della Lega nazionale per la democrazia mentre da domenica e meritavamo ci acconto per nella giornata di ieri circa ventiquattro ore fa
Le forze armate hanno appunto preso il controllo i ospedali campus universitari e Id ed edifici religiosi
In molte delle principali città
Del mio rimarrà invece che cosa si muove sul fronte sul fronte diplomatico ieri l'ambasciatore del Ciapponi Marra uno dei principali investitori nel Paese insieme a
Cina e e Singapore a incontrato il ministro degli esteri nominato della Giunta con una mossa a questa è stata fortemente criticata dalla movimento di disobbedienza civile mentre sempre ieri l'ambasciatore chiamano all'Londra si tratta di un diplomatico tipo lungo corso ha chiesto villa rilascio di a un sono sul cd i ha detto che la risposta a questa crisi e può esserci solo alla tavolo di dei negoziati nel frattempo quella di ieri è stata una la giornata davvero pesantissima anche per la libertà di espressione per la libertà di stampa Lina Mian Marra ieri la tv di Stato nella serata di ieri dati conquistato qua
Annunciato che cinque media indipendenti di Myanmar hanno avuto la indifferenza
Revocata la licenza e trasmetterà la licenza di dare informazioni revocata questo significa che di fatto comunque continueranno a trasmettere lo faranno in modo lo faranno in modo è illegale una decisione che tra l'altro arriva mentre già altri media di Myanmar hanno da alcuni giorni
Interrotto la diciamo così la divulgazione
Di notizie e mentre sono almeno sei i giornalisti formalmente incriminati dalla giunta militare e che rischiano fino a tre anni il carcere all'interno del Paese tutto questo tra l'altro Michele particolarmente importante da segnalare perché molte tende informazioni che noi abbiamo dall'interno del Myanmar ci arrivano proprio grazie a questi coraggiosi colleghi Birmania questi giornali indipendenti all'interno all'interno del paese anche perché per la stampa internazionale difficilissimo praticamente impossibile andare ingannare in questo momento mentre i confini sono letteralmente letteralmente sigillati
Alcuni di questi media di cinque medie ieri hanno avuto la licenza revocata hanno di solito comunque di sfidare i generali e di continuare a trasmettere lo stanno facendo per esempio il mi ama nato ma ma non solo stanno continuando a farmi sì ma e e altri lo stanno continuando appare appunto attraverso Canale di social network ed è appunto come dicevamo soprattutto grazie a loro che noi possiamo avere delle immagini praticamente indiretta
Di questa delle manifestazioni e che la brutale repressione i militari birmani per il momento da banco che tutto non è domande linea a Roma