Cento anni dopo: commemorazione della strage degli armeni e dei cristiani in Medio Oriente

Allora
Buona sera a tutti è il grazie innanzitutto di essere venuti
Abbiamo dei relatori molto autorevoli e quindi io
Cerco di non rubare a loro tempo
Spazio dico solo i motivi che
Mi sembra rendono attuale
E interessante la presentazione di questi due libri di Andrea Riccardi e Marco un pagliaccio
I motivi mi sembrano evidente a tutti noi
La presentazione di Cevo attuale interessante attuale siamo alla vigilia domani
Delle celebrazioni a ieri erano per ricordare cento anni del genocidio armeno
Materia che tutti sappiamo è tornata caldissima
Negli ultimi negli ultime settimane dopo le parole di Papa Francesco pronunciate domenica dodici aprile nella basilica vaticana
E dopo la relazione infuocata
Tutti voi conoscete del Governo turco interessante perché nonostante tutto la l'opinione pubblica conosce molto poco ancora
Di quello di questo episodio drammatico della storia del Novecento pensiamo soltanto e manuali scolastici credo che la maggior parte dei
Dei dei nostri figli e dei dei giovanissimi veramente a scuola impari
Pochissimo trovi poche righe al massimo non è nei libri di storia
Si conosce poco si conosce male
C'è un un dettaglio che che mi mi ha sempre colpito di questo genocidio il fatto che i responsabili politici la mente di questo genocidio
Non furono degli islamisti no religiosi ma
Il partito dei giovani turchi assolutamente ultra laico nazionalista giovani frequentatori di logge
Europee no
E questo per dire che spesso invece tutto finisce spesso il tema dei cristiani non è grande calderone della persecuzione islamista quindi importanza invece di ricerche serie come queste che ci
Che ci aiutano a capire la storia non come slogan ma come come approfondimento
Ovviamente non è soltanto una presentazione ma anche una commemorazione forse non a caso si svolge all'interno di questa chiesa antichissima di Roma bellissima dedicata a San Bartolomeo
Che forse anche pochi sanno ma contiene è diventata per volontà di papà punitivo lettera
In iniziativa della Comunità di Sant'Egidio un memoriale
Dei martiri del Novecento
Vedete questa icona bellissima le nostre spalle che ha dipinto
Una ragazza della come die Sant'Egidio
Che raccoglie un po'come in un appunto in un in un'icona le tante storie di questi Macrì spesso sconosciuti
Per me è stato scioccante alcuni anni fa proprio facendo una visita qui come gli amici della comunità scoprire che ad esempio raffigurati in alto a
Destra
Ci sono i martiri
Tra virgolette della Chiesa copta parliamo molto in questi giorni dei martiri cristiani della Chiesa copta sia in Egitto che mette in Etiopia uccisi dal diversa
E lì si ricorda una strage compiuta non da
Da islamisti ma
Dall'esercito italiano è il vero nel mille novecentotrentasette
In una
In una volta sola uccisero per rappresaglia oltre trecento religiosi Monaci Iaconi seminaristi quindi parliamo anche di bambini di quattordici anni senza alcun processo un atto di rappresaglia veramente brutale
Un episodio anch'esso
Ovviamente minore rispetto al grande genocidio armeno ma
Ugualmente raccapricciante
E anche se assolutamente rimosso dalla memoria storica
Che meriterebbe forse uno studio ci serio approfondito ma era solo per dire l'importanza anche
Del luogo in cui in cui i nostri amici hanno scelto di presentare questi due libri la strage dei cristiani di Riccardi e il martirio degli armeni rimarco intagliato
Ma
Sto parlando troppo subito dare la parola per primo
Ma mi dicono che c'è Radio Radicale che sta facendo la diretta di questa di questa presentazione quindi
Li ringrazio anche a nome degli organizzatori
Di questo incontro dare subito la parola cardinale Walter Kasper
E o luogo di fama tedesco non si occupa solo di divorziati risposati
Anche se forse ultimamente è diventato famoso soprattutto per quello
Veramente di cuore ed era inserita la stessa
Ovviamente
E è stato per tanti anni dal due mila uno al due mila e dieci accapo della Pontificio Consiglio della promozione dell'unione dei cristiani quindi credo che la vicenda degli armeni la conosca abbastanza da vicino
E quindi diamo subito la parola la parola a sua Eminenza
Grazie
La prima buona sera
Stasera vanno presentati quelli più ricche Palomba Pallotta il tema
Che tali stavo in città il Papa Giovanni Paolo secondo il tasso attesto tappa fan Cesco
E
Da un trattato e della comunità internazionale va chiamata il primo cedersi chiunque del Novecento
Testo e questo mi pare importante non è una parola a tutt'oggi io ma una favola idealità esula la verità ci fa i topi
Esattamente alle
Indomani saranno cento anni di sin dall'inizio votai Carosi massacri delle che postazioni
Per gli armeni cominciavano il venti quattro aprile mille novecentoquindici nel contesto della guerra mondiale
Per il tramonto dell'Impero ottomano e per la nascita successiva della Turchia repubblicana oggi
Sottoposto
Consecutivi Tiberius IPT Andrea ammiccante lasca accetta i cristiani e di Marco impaginazione
Il martirio degli armeni sì ci forniscono informazioni e Siria interessante eppure Tolosa e triste
I tulipani e raccontano una storia spesso ti metti cacca scacciata o a tiratura limitata e aprile ritratti Rizzato una storia
Che
è una tragedia o umana e cristiana
Che porto alla fine del mondo terroni niente
Sto ricco con la sua convivenza multe vuoi ci si è quello apre fra cristiani e musulmani i cristiani di diversissime tradizioni coalizione almeno azioni Diana ausilio varcare piega
Nel Medioevo una chiesa estesa finora intuiamo che Cina le chiesi orientali cattolici
Oggi stante e la Chiesa avrà mai calati tour attivi che finora ci paura o
Parlava appunto piuttosto la lingua di Gesù lava manico
Certo la convivenza non erano senza fatica non senza competizione e rivalità per lavoro erano un mondo ci ricchissima cultura anticipa che risale ai primi secoli cristiani
La prego CPA almeno
O come chi contro gli ambienti il grande male che infatti e a farla tracci sia di tutti i cristiani chi vende dello scoop fosse con lo scopo sotto il primo c'è Nuzzi più
Seguito di quello nazista è stato in vista
In cui l'umanità e il caffè Calcutta impalpabile che Topolino benissimo del Settecento sembravano impatti macinati
Che avevo del nostro secolo davanti i nostri occhi in Siria in via fax si continuano
Le stesse tragedie qualcuna totalità e atrocità identità
Che Ciccotto no di nuovo alcuna affiliativo il monito cristiano antichissimo ad Hamas uguale pone la Valentini vive e molti altri loro
In questa situazione drammatica i tuoi genitori sfa allo scarico fanno carico di una cultura della memoria che
In quanto oppositore vuole tale giustizia etichetta alle vittime chi allocati che mostrare la storia noi e quella ai vincitori ma quella delle vittime
Senza tale cultura fatti memoria mille ferrite sanguinose e io Ricotti traumatici possono acqua pdf
Ne un nuovo indizio una Picconcelli azione e una nuova prospettiva atti speranza saranno positivi
Tutto questo è il temo comune pitture litri in ciò che è sempre su tre aspetti mi limito sugli Potì Andrea Riccardi
Il suo schema calcolato con tre lotti ma pochi tagli azzardo e più scritto otto età d'altra parte anche più ampio
Esso e più in torto perché
è concentrato e focalizzato a una città in Turchia orientale vicino alla conciliarsi ossia e all'Iraq il nome ma alla Turchia
Posillipo occupato alla storia di allora da una prospettiva atti collare
E chi vi entra così come un primissima in cui tutte le vicende di cresta storiaccia inventa vanno Fischler tutte e che il ritorno concreto
Completi fisso emergono soffitti famiglie che uomini tonni e PAM Bindi speso orfani vescovi preti storie Chiti popolazioni torture e massacri scostamenti
Apprendenti identità ci togliete i bambini ridistribuzione di cancellazioni i monumenti edito commenti stoici
Che arco in mezzo tutti tale catastrofe umanità
Ma noi conta ricco accalca contratti anche senti umanità e di compassione tappa tutti giusti musulmani
Consiglieri pro e non è una accusati implacabile e una storiografia tali passo cioè
Dal punto di vista
Non per gli altri dirigenti e di loro oggetti ideologici politici ma una storia dal punto di vista delle
Vittime Andrea Riccardi città una frase
Attribuito a Stalin che nell'ASS pochi
Poc'anzi stalli su buona altri circa continuino e verrà
La mottetti uno uomo e una tragedia la morte in milioni e un statistica
Ma perché il testo è libero non e una statistica e pertanto beh è stato con il profano commovente e le cento gruppi sono molto commosso
Il ricco come tetto a una prospettiva articolate ma d'altra parte e questo è il si il conto aspetto e chi è una prospettiva ampia
Non Prata solo tale Storace per gli armeni ma e l'accessi all'orizzonte alla Storace dei cristiani in dialetto chiesti confessioni
E vale pure sono massacrati perché considerati non ASI Mapelli e accusati di azioni contro all'interno
Oltre agli armeni soprattutto gli otto posti sia
Si riaccende i cantieri riassegnati questi anni avrà mai Ucci
Gli armeni cattolici e si tracci cattolici conosciuto come mettiti e contrastanti
Consiglieri Potì applicati costrutto il tramonto io un monito e chi tutta una cultura cristiana io oggigiorno continua e si compie
Consiglieri poco è un invito urgente
E una spinta forte a un non più Tommaso alle spalle
Dalla sorte dai nostri fratelli cristiani e dalla persecuzione dei cristiani nei nostri giorni davanti i nostri occhi come purtroppo si fa spesso il oriente che
Talvolta fosse pur con complicità nel rimane più un minuto indifferente
La reazione da Coppa Tamberi e una delusione preoccupati inventi ca indica i suoi propri Patitucci e la sua responsabilità umana e cristiana
Vorrei terminare con un premio terzo e ultimo aspetto
Il Potì Antonio applicato e non si contenute con il racconto del tramonto traumatico ti una lunga epoca H usati un fanatismo politico nazionale dell'ICI un su anticristiano
Ma si conclude
Con una scintilla e con una piccolo piantati Sferrazza
Oggi
A Martini
Nulla e più come era una volta
E non si può PIT tornare al passato Antonio anzi si vieti ancora Liverpool linee e le macerie del passato e soprattutto si sente il Ricotti traumatici dal passato
Che arco
Ci sono assenti una
Per un ritorno
A un nuovo localismo di un nuovo filone insieme e dopo un lungo silenzio un solido più in futuro diverso
Alla fine della sua premessa comunque applicato città un giovane poeta almeno molto nelle stralci
E con questo attrazione vorrei terminare l'ambiente sensazioni
Nelle
Pirati del oriente sia facce sulla terra
Non più sessanta ma su tutto io poche ne venne Tate Ciampi
è alto coltellate campagna campana attivo ogni Paese sia un Cantù dipendenti dizioni
Grazie a cambiare casa perché ci ha
Trasmesso il comunicato anche l'umanità con cui ha Alletto queste pagine alla sua commozione oltre la
Intelligenza della
Di questa lettura è ora
Diamo la parola spallucce annunciò siamo come Caracciolo
Direttore della rivista di gioco l'ippica liberisti ci offre un punto di vista forse
Laico rispetto a quello della della cardinale ma
Sicuramente ugualmente interessante
Grazie Lucio buona sera
Sono
Molto felice di avere questa opportunità di discutere con voi questi squilibri
Guideri
Evidentemente
Paralleli direi sinergici
Che ci illuminano
Su un caso quello del massacro degli armeni che e in generale delle comunità cristiane
Nel
Ex Impero ottomano ci lumino dicevo chi in un modo particolarmente profondo e che spero possa permetterci di andare anche al di là delle celebrazioni
E quindi delle date da ricordare ma restare nella nostra memoria
Il libro di
Marco ci offre
Un inquadramento
Molto a a un tempo approfondito e agile
Di tutta la vicenda
Il libro di Andrea Riccardi invece come ha detto cardinale più focalizzato sul caso specifico di Martin e anche al di là
Degli armeni delle comunità cristiane di questa
Località dell'Anatolia sudorientale
Che sono
Questi eventi direi piuttosto parati tematici
Degli eventi che appunto nel periodi o che va
Più o meno dalla tarda primavera giugno mille novecentoquindici all'ottobre di quell'anno siamo quindi in piena prima guerra mondiale
Portarono
Alle deportazioni ai massacri alle marce della morte
E alla quasi
Totale scomparsa dei cristiani da quella città e purtroppo non solo da quella città
C'è un forte elemento biografico mi pare autobiografico anche perché Andrea raccolta dei suoi cari
Biagi in questa Regione e nella stessa Marvin se non sbaglio ci ricorda che attualmente i cristiani in quella città ne sono rimasti forse una decina insomma una
Una minima testimonianza di quello che era un tesoro religioso ma direi anche culturale
Che per secoli aveva arricchito quella parte essenziale dell'Impero ottomano
La questione quindi che ci si pone e che Andrea pone nel suo libro e quale sia
Il contesto storico in cui sono avvenuti questi massacri e queste deportazioni
Quali ne siano le origini le cause di lungo periodo ma anche quelle più occasionali
Che cosa abbia prodotto poi
E qui
Sono i danni che ne possiamo constatare ancora oggi impoverimento
Di quelle terre che non è un impoverimento solamente demografico ma è un impoverimento di umanità
Sì oggi ancora
In quelle terre non lontano da Marvin
Si massacra e non magari ce ne accorgiamo solamente quando vengono decapitati degli ostaggi occidentali ma quando non vengono massacrati duecentomila siriani la cosa fare ci lascia abbastanza differenti se questi eventi accadono ancora oggi
Evidentemente le radici sono piuttosto profonde
Piuttosto lontane nel tempo
Si tratta di libri di storia
Che ci parlano come dicevo di attualità il merito di entrambi i libri e quello di presentare
Nel modo più oggettivo possibile naturalmente con la passione del ricercatore con le idee di chi scrive
Di presentare nel modo più chiaro possibile vicende che oggi sono oggetto anche di polemiche e di strumentalizzazioni storiche
Il negazionismo turco ha radici lunghissime malgrado qualche tentativo anche recente
Di
Parlare liberamente di ciò che è accaduto al
Qualche libro di successo anche di
Fautori turchi ma sono veramente pochissimi
Ancora oggi in Turchia questo argomento tabù
Lo abbiamo riscoperto per chi ne potesse dubitare
Dalle reazioni del Governo turco di Erdogan e del suo ambiente al
Recente decisione di Papa Francesco di chiamare quei massacri genocidio
Che evidentemente implica una serie di rischi questo non bisogna nasconderselo cioè quello che
Appunto anziché storicizzare si usi la storia per delle polemiche politiche attuali questo credo che sia
Qualche cosa a cui noi dobbiamo essere molto attenti
Non bisogna avere paura delle parole bisogna però essere attenti all'uso che delle parole si fa per fini che non sono analitici che non sono esplicativi ma sono appunto di polemica politica ma tornando
Alla
Alla vicenda in sé
Vi sono alcuni aspetti che francamente non conoscevo abbiamo ce ne sono moltissimi ma è un
Paio in particolare mi hanno colpito in particolare
Nella descrizione nel racconto delle dei massacri delle deportazioni a Martin
Beh in particolare
Con lo quello che spingeva
Alcuni gruppi del nazionalismo turco che quel momento stavano
Cominciando
Rovesciare
Impero ottomano che poi sarebbe stato liquidato subito dopo la fine della Prima Guerra mondiale ma
Dopo altre guerre
Che ancora scosso della Turchia negli anni immediatamente successivi
E da cui realtà alla purché non sia mai rimessa Corallo lo spettro di server di quello che accade dopo la Prima guerra mondiale ancora aleggia da quelle parti
Dicevo una delle motivazioni storiche che possono contribuire a spiegare questi massacri il trauma delle guerre balcaniche
E io aggiungerei alle guerre balcaniche anche la guerra italo-turca di cui in Italia si parla troppo poco ma che è stata a mio avviso una televisivo grandi svolte della nostra storia contemporanea
Perché
Fu tentativo piuttosto se vogliamo anche patetico italiano di assurgere a grande potenza coloniale
Ai danni di un cadente declinante pressoché collassato Impero ottomano quindi la memoria delle potenze cristiane e la voglia di
Vendetta rispetto
Alle batoste subite in quelle guerre credo che abbia contribuito ad animare anche in parte almeno la ferocia di quel massaggio
Un altro aspetto interessante è la motivazione economica
Qui si trattava insieme a far valere
Delle ragioni tra virgolette di carattere politico ideologico religioso si trattava di appropriarsi di beni
Martin era una città commerciale
Relativamente fiorente
Con una forte prese presenza di
Attività mercantili era in buona parte evidentemente gestite anche da cristiani
E quindi si trattava anche di
Molto banalmente liquidare dei debiti e appropriarsi di alcune di alcuni beni
A scapito di chi veniva massacrato e quindi massacro aveva anche questa finalità quella di rovesciare con la forza con la violenza con i massacri un ordine economico i fissarne un altro
In questo modo veniva liquidata la questione cristiana secondo il metodo piuttosto spicci attivo che lasciava
Storicamente in questo caso alle alla comunità perseguitata la scelta tra la conversione la morte dove la conversione implicava
Fra l'altro il pagamento della tassa o se vogliamo dell'elemosina in senso islamico
Come conferma della propria condizione di indice ed i cittadini di seconda categoria in un contesto ancora relativamente multietnico
Il libro di Marco fra l'altro insiste su questo aspetto cioè sulla
Sul nazionalismo militante
Come fattore ideologico e politico determinante uno dei fattori determinanti quanto meno in queste vicende particolare
Nel massacro nel genocidio degli armeni la seconda che si voglia parlare con
Giovanni Paolo II con Francesco
Come unicamente Marco messo entrambi papi uno nel titolo l'altro un sottotitolo
Direi che questo è un aspetto fondamentale cioè la vera perdita che noi diamo subito
Nel lungo periodo oltre alla perdita delle vittime di quei massacri
Storicamente dati nel lungo periodo appunto la perdita del carattere multiculturale della convivenza
Tra fedi diverse tra gruppi etnici diversi tra gruppi linguistici diversi in un contesto di relativa sottolineo tre volte relativa pace
Credo che per concludere
Questi libri
Come anche altri perché ricordo un bel libro di Marco dirlo parecchia di farmelo ricordava del due mila
Una finestra sul massacro che spero magari l'editore Guerini se ci sente vorrà ristampare
Questi
O attraverso Radio Radicale magari
Dicevo questi libri
Sono
Diciamo
Relativamente rari nel nostro ambito culturale e pedagogico e io spero che possano servire ad arricchire anche i nostri programmi di educazione a livello nazionale perché
Non solo di questo tema per la verità ma di questo tema in particolare che riguarda molto da vicino anche la nostra storia di italiani
Bene o male anche del mondo in cui noi siamo immersi sappiamo veramente troppo poco e i nostri figli non sono praticamente nulla
Grazie
Grazie a Lucio Caracciolo adesso
Prende la parola
Franca Gian soldati giornalista vaticanista storico ormai de il Messaggero Vianello
Sette anni
E autrice recentissima che lei è di un di una ricerca di un libro
Sul genocidio Armeni Armenio né dell'Armenia che degli armeni scusate che si intitola vi accuso confuso perché cercavo il titolo esatto del libro che marcia senza ritorno il genocidio degli armeni
Buonasera
Ma non ho chiesto ma
Cui appena scritto un libro e fai la pubblicità ad altri due libri la risposta è
Sì
Sì perché
Più si parla di questo tema
E meglio è
La cosa che più mi ha colpito ecco su questo argomento sui fatti a venuti cent'anni fa che hanno portato alla morte di un milione e mezzo di persone
La conoscenza è scarsa la conoscenza e aperte a macchia di leopardo mi ha colpito fra l'altro recentemente un articolo che è uscito sul New York Times
Lo trovate sul duro su internet uscito una decina di giorni fa è un reportage veramente bello c'è un cronista che è andato in Turchia girato in lungo e largo il Paese
Terre verificare parlando con la gente faranno quei ragazzi parlando con gli insegnanti con i politici parlando quella classe dirigente con gli imprenditori per verificare il per misurare il il grado di negazionismo cioè a distanza di cento anni
Di negazionismo aumenta o diminuisce e il Bilancio che ne viene fatto è che
Il negazionismo è aumentato e e questo ci fa capire quanto questo tema
è difficile ma anche importante perché è vero che è accaduto cento anni fa ma sono fatti che interpellano anche noi europei anche noi italiani sono fatti che
Ci insegnano il valore della storia
Il fatto di a riuscire a raggiungere una memoria condivisa è importante anche per il futuro
E che sia un argomento appunto dinamite
Lo abbiamo visto anche il dodici aprile a San Pietro quando Francesco Pata Francesco durante una celebrazione liturgica
Ricordando appunto di questi
Le fonti morti ha parlato di genocidi ha utilizzato la parola tabù e da lì sapete sappiamo lui quanto si è innalzato anche il livello lo scontro
Diplomatici che insomma il diplomatico che è stato richiamato eccetera eccetera
Quindi
Di questa questione che se ne parla meglio è e anche in Italia e anche in Italia perché come non mi ricordo più chi chi glielo dicevo forse Caracciolo
E non ci sono proprio dei buchi a come si fosse un buco nella storia da colmare un po'di tempo fa sono stata invitata in onda liceo romano ha parlare di questi fatti
I ragazzini erano interessantissimi e però sapevano di quest'argomento come io posso sapere di cibernetica perché
Mi hanno spiegato sul sul loro programma storico e la questione del genocidio armeno cioè il primo genocidio del ventesimo secolo dal quale poi
Derivano tante altre cose
Anche oggi
Viene liquidato ridotto sintetizzato in quattro cinque righe
All'interno del del capitolo sulla prima guerra mondiale quindi
Più se ne parla più escono liberi fra l'altro liberi come questi sono veramente belli
Vorrei partire con il libro di Riccardi che ho letto tutto d'un fiato
La vicenda di Marvin nella conoscevo ma
La profondità veramente a a più livelli Marvin a da molti di noi non dice praticamente niente o dice ben poco perché è appunto questa cittadina che ottanta mila abitanti
Che è situata su un un altipiano a a mille cento metri domina
Tutta la pianura che che va verso la Siria e che confina anche sono un po'più in là con l'IRAP quindi una zona che è stata direttamente interessata alle famose marce della morte
Marce della morte che erano diciamo visti la soluzione finale che era stata pianificata nei minimi dettagli dal dal Governo dei giovani turchi
E quindi zone
Desertiche in cui ancora oggi si racconta che è possibile trovare fra menti umani perché morivano come mosche pensate migliaia e migliaia di di persone di bambini senza cibo senz'acqua costretti a camminare per quaranta cinquanta chilometri
Riccardi lo descrive anche bene questi alcuni di questi passaggi poi Mardi nel è stata teatro di un un eccidio
Particolarmente cruento che tocca da vicino la Chiesa cattolica
Illy è stato Marche Rizzato anche un vescovo che poi è stato appunto riconosciuto come martire morto in o di un FIBE Italia domani Paolo secondo
E
E e Marvin questa cittadina è stata teatro anche del mercato delle schiave
Le donne venivano vendute come schiave ed erano destinate negli harem erano destinate somma lei caravanserraglio e quant'altro era anche un mercato di bambini pensate
Bambini di dieci o undici anni che comunque potevano servire a terra dei lavori tipo verso
Governare le capre e quant'altro il costo di un bambino e era più o meno equivaleva a quello di un montone
I bambini più piccoli invece quelli attorno ai due anni poi Québec costava troppo crescerli in genere venivano uccisi io su questo però voglio dare direttamente la
Lasciare trapelare i documenti innanzitutto i documenti su questi
Aspetti terrificanti sono documenti diversi
Che si intersecano che sono ormai fruibili agli storici quindi
Negare continuare a negare secondo me diventa sempre più difficile
Sento uno scusate se rispondo ecco
Qui
Riccardi
Dalla parola a questo religioso che descrive come si trafficava sulla piazza gli schiavi in un'occasione si contarono più di quattromila bambini portatili per essere venduti
Nel corso delle mille novecentosedici vennero deportati due altri gruppi l'uno di seicento l'altro di duecento bambini
Non potendo essere venduti tutti con i rimanenti il Governo fece una scuola il mercato pubblico comincia il quindici agosto sotto gli occhi di funzionari ottomani
Altre volte Sicilia con i bambini che nettamente dalle carovane strappando lì alle madri come racconta Simona
Il prezzo di un bambino era come quello di una mia nello
Sembra che i bambini sotto i due anni fossero generalmente uccisi perché era impegnativo farli crescere questo aspetto qui quello dei bambini che appunto si erano troppo piccoli poi niente
Poi
Facevano una fine terrificante
Si coincide si interseca con un'altra testimonianza riportata a pagina quaranta
E si tratta di un un massacro l'ennesimo massacro qui in una cittadina vicina dove adesso non ci sono più cristiani
E qui racconta appunto che
I gendarmi spingevano la gente in chiesa egli radunavano in chiesa
E fecero innanzitutto uscire gli uomini la P dandone alcuni per strada massacrando né altri fuori d'appello armeno questo il nome della di questa cittadina
Nella chiesa erano rimasti ancora parecchi uomini donne e bambini e ci fu il massacro finale qualcosa di terribile i bambini furono decapitati sull'altare
Raccontano alcuni testimoni oculari
Che all'interno della Chiesa risuonava non grida strazianti molti poi furono
Assassinati fuori dalla chiesa alla fine
Somma racconto vivi sintetizzo si contano quattrocento cadaveri
Con
Insomma
Smembrata chi eccetera
E Marvin quindi e secondo me Riccardi ha fatto bene a prenderla come esempio perché è in piccolo è quello che è stato in grande
In piccolo margine racconta del martirio se lo vogliamo chiamare così comunque del massacro del di una minoranza che per secoli e secoli avevo vissuto lì
Ed era perfettamente integrata nell'Impero ottomano e poi ad un certo punto qualcosa si è spezzato si è rotto
E da allora per i cristiani lì a Martina e non c'è più stato posto però è paradigmatico perché e quello che poi
Da cent'anni in qua si ripercuote in tutto il Medioriente e cioè
I cristiani in Medio Oriente sono sempre meno ben accetti
Riccardi anche questo lo lo ripete in alcuni passaggi
E questo perché
Perché è vero che ci fu un disegno politico studiato a tavolino per diverse ragioni come ci ha fatto
Capire prima Caracciolo quindi è una vicenda politico la vicenda una spiegazione economica eccetera però
C'è anche un
Un particolare che tabù secondo me ed è il particolare religioso cioè dite
La guerra santa al Jihad non lo dico io lo dicono se si vanno a leggere i documenti dell'epoca che sono conservati in diversi archivi tra cui anche quelli del Vaticano
Ci sono diversi diverse voci che parlano appunto di guerra santa perché perché prima del mille novecentoquindici quindi si parla di sette otto mesi prima
In di versi in diverse moschee del dall'interno dell'intero inizio questa predicazione che portò a rompere quell'armonia
Porto a rompere quella con l'amicizia che c'era sempre stata
Chiaramente
E tolti oggi non è che si possono Ramires possano essere responsabili di quello che è accaduto cento fatti cent'anni fa
Però questi fatti comunque ebbene farli emergere bene parlarne in in ordine non non giova a nessuno nasconderli
E qui a questo punto voglio prendere il libro di Marco intagliato il quale ecco un fra l'altro l'altro il libro che trovi scritto alla fine si assuma fatta dove di fatto parlare soprattutto i documenti
Era molto efficace qui ha sintetizzato
Molte cose e niente
Condivido la parte finale vorrei leggerla lui dice il genocidio appartiene alla nostra storia
Averne consapevolezze studiarlo il primo modo per mantenere vigili le coscienze perché quello che si che accaduto non si ripeta
Perché quello che è accaduto non si ripeta
Significativo a mia
Colpito
Che Andrea
Riccardi crediti il suo libro
Altri amici
Che ho conosciuto anch'io perché soprattutto Gregorio s'frequentava tantissimo gli incontri di Sant'Egidio e andai anche a trovare una volta per per il TG due anteponeva
Ma se è una giornata intera con una persona veramente
Straordinaria
Parla italiano benissimo dedica
Questo libro ha tre amici appunto due vescovi ortodossi di Aleppo e a Paolo Dall'olio
E allora prima di darvi la parola volevo porvi due domande se se la sente
Uno appunto
Che il rapporto tra i fatti di allora e le persecuzioni di oggi
E poi la seconda che mi sembra ancor più cruciale l'accennava anche Lucio Caracciolo
Come evitare cioè che battersi per la verità storica no per di questi fatti riconoscimento dalla verità
Non sia poi strumentalizzato per altri fini per altri fini politici ideologici insomma come la memoria si può conciliare se
Si può conciliare
Con una
Con un'amicizia diciamo con un dialogo con il mondo islamico no perché questo insomma non sia non diventi anche questo motivo di per rinfocolare diciamo un o di un pregiudizio
Sì io nella verità
Sì grazie
Grazie a voi tutti grazie soprattutto
Al cardinal Kasper a Lucio Caracciolo
E a Franca già soldati che ha accettato di fare concorrenza a se stessa suo belli però
Io ringrazio voi che siete qui in particolare saluto l'ambasciatore d'Armenia oggi agli aerei panna è un giorno importante un giorno di memoria
E credo che il nostro contributo oggi ricordare
Ha detto molto giustamente Carrino al caso bene così comincio a rispondere a Lucio Brunelli il libro non è un'accusa implacabile ma una storiografia dal basso
Ringrazio anche
Giuseppe Laterza che mio editore di tanti libri che ha accettato questo libro un po'strano che forse andava bene in una collana di orientalista ICCA che in realtà
Tocca un tema di grande attualità perché questa è la storia contemporanea qualcosa che non passa passa e non passa
Vorrei dire
Perché ho scritto questo libro
Sergio Romano discutendone ha detto molto bene
Questa è una storiografia connessa a una ieri tasso a una
Passione
E la mia passione nasce
Per questo mondo ormai in anni lontani un mondo che io ho letto fin dal mille otto novecentottantasei stavo per dire ottocento mi faccio troppo vecchio
Ma sapete ci sono due civetteria quelle di farsi molto giovani o molto vecchi
E quindi fino dal mille novecentottantasei quando andai a Martina per me mattina non è certo tutta la storia del dramma armeno
Ma è la storia
è l'incarnazione il monumento dell'assurdo di quei massacri perché paradossalmente a Marvin non c'erano Armeni
C'erano solo Armeni cattolici che erano stati esentati dai massacri con garanzie
Agli ambasciatore all'ambasciatore d'Austria l'ambasciatore tedesco
E quindi
Non c'erano Armeni Elia Marvin il massacro degli armeni considerati ovunque terribili nazionalisti
Diventò il massacro dei cristiani e diventano un grande Sacco
Nell'illusione lo ha detto molto bene a Lucio Caracciolo
Che l'ingegneria è
Dica potesse creare un uomo nuovo è una società nuova e in realtà
All'asso
Atto un'eredità pesantissima un impoverimento demografico e di umanità che ancora resta in quelle terre
Sei segnava che natura non feci salto s'
La realtà storica
Nel Novecento si è creduto a lungo la si potesse manipolare i rimodellare il che non è così si paga un prezzo altissimo i si paga di generazione in generazione Marvin
Martin
Di
Un'autrice turca affinarsi elette un animo inquieto che ha lavorato tanto
Sulle tracce degli armeni in Turchia
Dice ogni pietra ogni edificio parlare anche quelli che non sanno leggere così è un po'Marvin come la Chiesa armeno cattolica che ha un
O di fendenti la porta della Chiesa greco cattolica che è il segno di un colpo di fendente di qui
E eleganti costruite da un architetto armeno
Sono gli edifici che parlano perché sia ancora oggi noi parliamo
Con la
La cristiana più autorevole di Marvin che è il vice Sindaco una Siria h e parliamo di quelle stragi lei dice sono vecchie cose di cui al meglio non parlare
Sono le pietre che parlano e sui documenti che parlano perché impressionante mente Suma Ardini e sulle zone vicine c'è un'enorme lasci tutto di memorie
Perché quelli che avevano vissuto quegli avvenimenti credono di avere
Toccato l'inferno e quindi credevano che
Passato l'inferno sarebbe
Ci sarebbe occupati facendo giustizia di quella vicenda realtà tutto è rimasto negli archivi polverosi
Archivi statali francesi archivi vaticani eccetera eccetera e tutto il larga parte e Stato dimenticato
Per me
Questo
Questa vicenda dei massacri degli armeni e l'inizio della fine
Noi stiamo assistendo a un ciclo che finisce
Cioè
La fine della convivenza in quelle terre
Perché quello che noi leggiamo della Piana di Ninive o quello che noi leggiamo della Siria o di Aleppo
è un pugno di chilometri più in là della frontiera quella frontiera
Tracciata brutalmente alle AIA che non è
Certo è stata provvidenziale per le popolazioni cristiane
La
Kenya
E così orientali quegli gli asili di sterminati oggi sono gli asili che sul sterminati sul monte
Già
Ora in Iraq sono gli asili che ospitarono i cristiani sul monte dei sinti già
E le difese però
Perché questa è storia
I cristiani agli atti come Muntoni alla morte è storia di amicizia e tenaci di giusti mussulmani
Ma è anche
Storia
Di casi di autodifesa perché in alcuni Paesi in alcuni luoghi i cristiani si difese
Franca già soldati ha citato il caso di Tell Armellin oggi il villaggio dite l'Armenia che fu svuotato nel mille novecentoquindici è inserito in una
Importanti su una media città turca
E infilando a un certo punto quando tu chiedi chi vigenti i miseri sì
Ti portano nel giardino di un turco dove c'è la sua rimessa di automobili e della Chiesa di cui tu parlavi due furono sterminati una parte di quella popolazione da Collina armena divenne e fu chiamata collina rossa
Perché poi lo sterminio
Degli uomini ha significato il cambiamento dei nomi la Turchia iniziazione dei nomi di tutta la zona e infine la RU
Tura della memoria che è stata anche il passaggio dalla scrittura in tour consumatori alla scrittura in caratteri latini
Nessuno può autonomamente ricostruire quella storia
Io
Concludendo su Bush super rispondere a Lucio e poi vorrei parlare del libro di Marco impari Gazzo tre cose vorrei
Sottolineare che mi hanno colpito nella ricerca le marce
Queste marce verso il nulla sono secondo me
Un po'il simbolo del Novecento le marce verso il nulla come
La distruzione
Ma anche
L'idea che ci si può liberare
Di una storia e di una vita che si è accumulata in certi ambienti sono le marce dei campi di sterminio negli ultimi anni
Del
Negli ultimi mesi del regime nazista e poi cantine
Qui noi già troviamo il campo di sterminio
Un campo di sterminio rudimentale ma esiste
E ne parlo e parlo di RAI Sallum che che è vicino a Martin dove venivano accumulati gli armeni
E dopo e dove per gioco strano della storia un armeno era
Messo a dirigere questo campo
E poi i bambini
Io ho provato
Ricordandomi da tempo
Di un'intuizione che ebbe
Una storica morta piuttosto giovane Maria Cristina giù tutela la quale parlava sempre della storia con gli occhi dei bambini come i bambini hanno vissuto tutta questa vicenda
E quando è stata la storia dei bambini trecento mila bambini sono stati rapiti trecento mila vittime rubate in questa terribile massacro vuol dire conversioni vuol dire a Sasso IMI tu lo dicevi
E questi bambini sono riemersi
Dal fondo della storia talvolta divenuti anziani ricordando la loro giovinezza Armenia
E infine le marce i campi bambini gli assassini
Perché ho voluto dedicare un capitolo
Cinzia Puca lo sa
A memoria ho voluto dedicare un capitolo
Al tema
Degli assassini e due particolari assassini sono legati a martedì
Uno e il governatore il valido della provincia del distretto che un medico una specie di Mengele turco il quale all'ideologia medica della pulizia etnica
E l'altro
E l'altrove
Go calcola l'ideologo dei giovani turchi
Il quale
Lui stesso teorizza la necessità di turchi Zare mussulmani e di eliminare i cristiani
Credo che anche gli assassini vadano visti perché
Vittime assassini formano una coppia
Complessa di questa storia per quello
Che riguarda il libro di Marco impari Gazzo che si intreccia con
Il mio non solo in una comunanza di interessi ma anche di lavoro io vorrei ricordare
La pubblicazione del libro di Marco nel due mila l'ha già fatto Lucio una finestra sull'Olocausto scusa franca
Anche Lucio tutte e due
E una filastrocca o sto che è stato il primo documento su Martin
Pubblicato tanto che
La storiografia francese che ora cominciato pubblicare i documenti in francese sui massacri degli armeni nota puntualmente con un po'di sciovinismo in ogni volume
Questo documento è stato pubblicato da un italiano
Come dire
è nostro ma pubblicato da un italiano io credo che da quel testo pubblicato da Marco è emerso
Uno spaccato tutto particolare di questa vicenda complicata
Con tante zone oscure ma che non è solo una vicenda di perseguitati e persecutori ma è una vicenda di complici di traditori di paurosi di giusti
Un vero
E terribile Teatro Romano e allora da quel libro così particolare Marco
è passato a un altro libro il martirio degli armeni il genocidio dimenticato in cui vendere
La questione in modo più globale
E quello che più particolarmente mi interessa
Lo vide nel senso della civiltà che allora rappresentava l'Impero ottomano la civiltà del vivere insieme tra diversi questa è la realtà la civiltà del vivere insieme tra diversi
Certo si potrà dire si potrà scrivere oggi che questa civiltà
Era una civiltà contante pecche un vivere insieme su base distrettuale un vivere insieme
In maniera indiscriminata perché le minoranze erano discriminate ma non dimentichiamoci che quando gli ebrei furono scacciati
Sul finire del Quattrocento dalla Spagna furono accolti dal mondo ottomana e nell'Europa cristiana non sopravviveva un musulmane mentre invece i cristiani sopra vivevano mentre invece i cristiani sopravviveva hanno nel mondo mussulmano
Una civiltà del vivere insieme Marco lo sottolinea in cui non c'erano solo cristiani e musulmani ma c'era una forte presenza ebraica
Il Milletti ebraico e qui lui fa notare ed è un aspetto di questo libro completo come
Il virus del nazionalismo Salza le basi di questa realtà non solo le scalza traino tra i turchi
Nelle altre comunità ma anche nei confronti del mondo ebraico
Inaugurando un antisemitismo che non c'era mai stato scrive emblematico la prima traduzione in arabo di pronto Colli dei saggi di cessione pubblicata al Cairo nel mille novecentoventisette e debbo dire che erano i cristiani in genere che facevano queste traduzioni
E non fa onore a loro
E poi aggiunge le comunità ebraiche vedevano con preoccupazione la fine di quel quadro che bene o male aveva consentito la loro sopravvivenza come minoranza dell'intero
Questa è la posizione secondo me giusta aveva consentito la sopravvivenza bene o male
E questa è una grande pagina è una grande pagina della storia la possibilità di sopravvivere
Poi
Il libro esamina
Il
Di soldi ad essi diciamo di questa convivenza durante la guerra mondiale sottolineando un fatto importante che durante la guerra l'orrore
è possibile più che durante la pace
Eccetto il caso cambogiano la maggior parte dei genocidi sono avvenuti pensiamo alla Shoah a mezzi EPR durante le guerre mondiali
E durante le guerre mondiali quando un utile logica folle
Ha ispirato la possibilità
Di
Rivendicare la storia dei popoli e allora
Qui ci sono una serie di a parte il libro contiene una serie di fotografie impressionanti ma descrizioni che sono fotografie questa per esempio
Di un americano direttore di un collegio che visitava i campi dice uomini turchi vi rivisita mai
E trovai qualcun altro che si aggirava tra loro uomini turchi e donne alla ricerca di schiavi le candidate erano numerosissime
Perché le vicissitudini del viaggio avevano spezzato il morale di molte donne e ragazze che pure avevano iniziato con grande coraggio e determinazione preferendo morire piuttosto che finire schiave
Talvolta questi cacciatori portavano via i bimbi ceduti liberamente dalle madri o altri che avendo già
Solo a mamma vi seguivano silenziose ignari verso nuove timore quante storie di questo tipo come le terribili decisioni delle madri durante i viaggi di scegliere quale figlio lasciare sopravvivere
Sono storie terribili e secondo me caro ambasciatore
Noi
Non dobbiamo cedere
Al rito della memoria
Ma noi dobbiamo continuare a scavare questa tragedia a raccontare e qui c'è un grande insegnamento vorrei dire rabbini ecco per ricordare bisogna raccontare e raccontare di nuovo e in modo diverso
E questo io penso
Possa essere il significato di questo centenario cioè un centenario che riapre al gusto e al dovere
Di ridire questa storia
Infine vorrei dire sul libro di Marco molte cose si potrebbero dire
L'ultima pagina
Riguardo il nazionalismo
Nel corso del Novecento nazionalismo è stato l'origine di guerre o pulizie etniche e ha provocato la distruzione di popolazioni che vivevano in minoranza
In queste pagine si è provato a descrivere l'impatto dirompente che il nazionalismo avuto sulla secolare coabitazione
Io credo
Che sia giusto
La storia del genocidio armeno è la storia di un impatto dirompente dura follia nazionale
E noi siamo in una stagione
Storica
In cui ricordare queste cose
Vuol dire affrontare la globalizzazione con un'altra coscienza
Perché nell'età della globalizzazione stanno lì sorgendo i nazionalismi e si stanno
Riproponendo pensiamo a tante vicende europee
Mediterraneo o di altri Paesi
Io credo che
Il testa la vita
Bene e delle relazioni turco armene che non sono solo relazioni tra due Stati ma sono relazioni tra due mondi tra due culture e due storie
Pongano con forza
Alcuni problemi attuali
Indubbiamente
Lo avete detto tutti con molto con molta comprensione di questa vicenda questa è la fine del vivere insieme ma non solo il vivere insieme
Finisce ma viene insegnato
Viene insegnato che non si può più vivere insieme
Per esempio una certa
Lucio
Ha sottolineato come
Da noi
Signori genocidio ma una certa rappresentazione della storia penso nell'insegnamento turco
Non è ignorare il genocidio ma indicare nell'armeno il nemico e dice giustamente Pinar se letta
Obbligare i bambini a scrivere e a leggere tali testi e mettere una spada nelle loro mani una spada che crescerà con loro
è
L'educazione e la predicazione dell'oggi
Io credo
Che se questo centenario ha un senso
E quello di ricominciare a discutere
Il
Primo Ministro turco dopo il popolo ha parlato di una giusta memoria io non credo molto alle Commissioni degli storici
Perché non credo che la ricerca si perché la storia come diceva Geremek
è un misto di scienza e di poesia quindi è difficile fare Commissioni chi può è Chieti scienziati
Ma credo un però
Alla sfida
Di narrare e di rovina rare questa storia e di non dimenticarla che storia del vivere insieme
Giustamente è stato ricordato che io ho dedicato questo libro a
Tre amici che vivevano in questo mondo e che sognavano il mondo della coabitazione
C'è un'altra grande figure
Che di cui parliamo sia io sia Marco
Ed è un armeno di Turchia Hrant Dink
Il quale
Ha vissuto la sua storia
Per
Ricordare la Shoah ai turchi scusate ricordare mezzi eterna i turchi e allo stesso tempo proporrei turchi un nuovo inizio per vivere insieme
Ed è stato ucciso
Ed è stato ucciso da un minorenne
E come diceva sua moglie
La morte di mio marito Hrant Dink pone il problema di come mai
Un bambino diventi un assassino
Ma questo bambino diventa un assassino perché cresce in un clima di questo tipo bene
Vorrei concludere allora con le parole di Hrant Dink che dice
Convivere
Non è una grazia che qualcuno concede dall'alto è una civiltà che i popoli che vivono nella realtà debbono produrre insieme
Io credo che ricordare mezzi eterna ricordare questo genocidio non è
Diciamo così puntare le armi contro qualcuno i turchi di oggi e gli armeni di oggi non sono quelli di cent'anni fa raccontare la storia vuol dire secondo me
Riprendere a scrivere una storia nuova oggi così credo grazie
Bene credo che possiamo concludere questo nostro incontro con l'intervento di Marcon pagliaccio che
Il cui libro il marchio degli armeni un genocidio dimenticato insieme con quello di Andrea si potrà acquistare secondo cioè la cosa più importante da fare alla fine alla fine della di questo incontro
All'uscita c'è un banchetto giù in fondo parte a sinistra
Perché veramente
Pensavo proprio
Mentre ascoltavo
I loro interventi dico per fortuna che ci sono gli storici
In questa società e non ci sono solo i giornalisti perché noi ormai veramente viviamo di nodi di notizie veloci rammentare che che non lasciano traccia per fortuna che c'è qualcuno che fa questo lavoro checché rimane ecco che lascia una traccia veramente
E
E tutta la cultura di oggi modo come siamo abituati a vivere
Contro questa
Tattica di prendere un libro e poi custodi spogliandomi apparenti no di
Di
Di cui citarlo di farlo proprio non lo siamo ormai sempre
Più allontanati da dalla lettura dei libri proprio dalla banche dal mondo di internet e e quindi ecco l'importanza proprio anche di
Di trovare i propri libri all'uscita e concludiamo quindi con
Comma sì grazie russo
Tra l'altro questo due parole sono
Dette nella giornata Mondiale del Libro penso che se non sbaglio è oggi
Nella giornata Mondiale del Libro abbiamo
Deciso
Tifare questa presentazione
Ma
Io ringrazio fu
Per le cose che sono state dette che mi hanno anche
Molto commosso per alcuni versi le cose che diceva il cardinale Luca quello che diceva citava Andrea Riccardi
Avete avuto la bontà anticipare il mio volume del due mila finestra sul massacro e devo dire che questa chiesa conserva le reliquie di un martire
Don Andrea Santoro morti in Turchia pochi anni fa il quale come ho appreso dal libro di Augusto D'Angelo su domanda Santoro teneva questo mio libro ossia quando passò parte del
Dei suoi anni in Turchia Vassalli urgenza sia attraverso
E quel libro rimasto
Ancora nella sua biblioteca di traverso
Per dire come diceva giustamente Lucio adesso che i libri resta non so sono qualcosa
Che costruiscono anche diciamo un
Un percorso nella vita delle persone
Io
Sono arrivato a scrivere questo volumetto diciamo non parlerei nemmeno di Libero sollecitato da un editore la scuola che voleva proprio rendere comprensibile
Un evento che come molti hanno detto non è conosciuto dai nostri studenti né delle scuole superiori
Un po'più all'università renderlo comprensibile anche a un mondo di di studenti di chi si avvia diciamo ecco
Agli studi agli studi superiori e quindi la differenza con quel tipo di quindici anni fa penso e molto molto in questa in queste idee anche dell'editore che ringrazio
Per avermi spinto a scrivere questo libro con questo Obiettivo
Devo dire vedo anche qui molti studenti della scuola di lingua della cultura italiana
Della Comunità di Sant'Egidio molti nuovi Rutelli che arricchiscono questa nuova questa nostra questa nostra serata
E
Se dovessi appunto parlare agli studenti direi che la giornata di oggi si racchiude forse in tre parole chiave
Martirio
Nazionalismo e genocidio
Martiri io
Ho scelto dimettere questo titolo molti miei colleghi storici forse renderanno o storcere hanno il naso su sul mettendo vedendo un titolo del genere sul libro di storia
Però l'ho fatto diciamo di proposito perché
E e spiego perché lo spiego anche nel libro perché
Nel discorso pubblico del Novecento il termine martire è stato usato soprattutto ma è stato usato ed è usato e che sono giorni in cui ricordiamo i sessant'anni della Resistenza
Il riferimento I caduti in guerra ma
è i martiri della Resistenza i martiri della liberazione
Quanto questa idea di martirio avuto spazio nella pedagogia civica del secondo dopoguerra con ricadute degli spazi pubblici
Ci sono piazze dedicate martire la resistenza in tutte le città e cittadine e paesi italiani
Luoghi in cui furono istituzionalizzati veri e propri rituali funebri
Per il culto patriottico la morte per la nazione la morte per la
Per la libertà assunto i caratteri del martirio
In un'osmosi direi tra le sicuri litigioso elastico nazionale che è tipico del
Contemporanea dunque trattando di questo genocidio iniziato appunto del ventiquattro aprile del mille novecentoquindici
Qui convivono elementi diversi
Do
Opportuno forse
L'intero popolo armeno
Convinzione
Beh la stessa sorte degli armeni durante la Prima guerra mondiale la subirono come ha detto Andrea Riccardi anche altre minoranze cristiane
Per questo mi pare che il martirio inserito in dinamiche socio-culturali geopolitica del mondo moderno
Aiuta questa categoria aiuta a comprendere i caratteri di elementi rilevanti non solo nella storia del cristianesimo ma anche
Della storia contemporanea
E noi siamo debitori a Giovanni Paolo secondo che tra l'alto ha voluto che fosse creata questa diciamo del
Dedicata queste chiese nuovi martiri
Ad aver ripreso in maniera così forte dello qua Ente per il Giubileo del due mila
Il tema del martirio
Secondo punto di cui già parlava Andrea è quello che il nazionalismo
Perché qual è l'ideologia il nazionalismo diciamo l'estremizzazione dei nazionalismi
Qual è l'ideologia che ha mosso il potere dello Stato ottomano diciamo ma anche altri pensiamo al al allo Stato nazionalsocialista ad attuare politiche genocidi dati
è stato un nazionalismo che poi
Si è intrecciato di razzismo e di altri elementi
E quindi è proprio l'affacciarsi di questa ideologia in Europa tra Otto e Novecento che ha messo in crisi non solo gli imperi multinazionali ma anche il diffuso fenomeno della coabitazione della convivenza
E
Qui diciamo l'esempio che Andrea fatte da cittadina di Marvin
Veramente emblematico della distruzione della messa in crisi di una
E
Di una
Coabitazione convivenza secolare questo è il dramma di Martini insieme naturalmente soprattutto in primo luogo per la morte di tantissime persone
E il nazionalismo rappresenta un enorme esperimento di ingegneria sociale
Che tende ad affermare una realtà
Inedita a livello statale qui sta l'importanza anche degli studi sul genocidio degli armeni fatti diciamo come sono stati spiegati oggi
La la realtà è inedita a livello statale l'omogeneità etnica e la purezza razziale per la creazione di una nuova comunità nazionale
Questa è l'aberrazione diciamo
Che mostra questa vicenda Armenia
Sul comune del denominatore del nazionalismo si sono innestate variabili il razzismo da una parte la rivoluzione sociale dall'altra ma
La questa costellazione ideologica unità diciamola brutalizzato azione della politica
Maturato
Come diceva Andrea giustamente nel corso della prima guerra mondiale poi della seconda con la Shoah ha dato vita a questi eventi Gino citati del
Del Novecento
Quindi quello che diciamo queste questa
Aver ricostruito questa storia mostra e che nazionalismi radicali senza correttivi
Hanno potenzialità genocidi Dario che la storia del Novecento ci ha confermato dal suo inizio
Alla alla sua fine per acquisto bisogna studiare il genocidio
Anche per questo non bisogna aver paura di parlare del genocidio
Però io
Per
Togliere tutte le potenzialità dicendo citare che potrebbero esserci o sorgere in una società questo il motivo
Non è certo quello di accusare un popolo come il popolo turco come dice
Giustamente Andrea nella conclusione del suo libro
E quindi un popolo dice Andrea e libero rispetto la sua storia
Tutto si spiega storicamente anche se non tutto si giustifica moralmente la premessa per vivere insieme comprendere la storia dice solo costi se ne può scrivere una nuova
Dunque
L'idea e quella
Di ricostruire queste vicende per dare la possibilità a chi verrà dopo di noi che ormai cominciamo anche avere una certa età
E a chi verranno dopo di noi di scrivere una una nuova storia questo è
Questo è il punto
Perché
E in più Taino hanno ancora paura questo il punto e quindi noi
Tra storiografia eppure
Schede
All'interno delle quali
Noi italiani siamo ci siamo insieme
Sul merito ad andar
Da sette in Italia a iniziato questo filone di studi di cui poi anch'io o giovato sulla sulla questione con sulla questione armena anche perché lui si rendeva conto
Che
Stava finendo la stagione dei testimoni praticamente a cent'anni dal dal genocidio la stagione
Dei testimoni
Praticamente finita sia esaurita e quindi
Il fatto che siamo usciti in questi anni tante memorie
Che alcune persone
Diciamo Armeni turchi Zaratti si siano ricordati della loro vicenda hanno più a abbiano parlato con i loro nipoti con i loro figli ecco che queste storie siano emerse
Pensate al grande romanzo anche di Antonio Aslam la masseria delle allodole ecco tutto questo ha fatto sì che oggi abbiamo più strumenti per trasmettere la memoria
Però
Devo anche constatare che negli ultimi quindici vent'anni la storiografia fatto dei grandissimi passi avanti e questo forse il merito più grande del libro di Andrea che è riuscito diciamo a con grande attenzione con grande
Studio
A ricostruire
La grande
Storiografia anglosassone soprattutto che
Entrata diciamo di forza
Su questo tema assieme ai nuovi ai agli studiosi turchi ancora pochi come diceva giustamente Lucio Caracciolo ma che cominciano a esistere
Perché comincio soprattutto dei turchi fuoriusciti che cominciano a pubblicare
Documenti anche perché loro hanno più facilità ad entrare negli archivi arriverà
Ma a decifrare la lingua voi sapete che dall'Impero ottomano la Turchia è cambiato anche l'alfabeto quindi c'è stato tutto tutta la questione degli archivi che sono saltati
Documenti rubati negli archivi turchi fatti scomparire quindi
è una vicenda diciamo anche complicata da ricostruire ma nonostante la complicazione anche grazie
Alla
All'apporto della fotografia terminerei altri fotografi dell'epoca che ci hanno lasciato anche i documenti fotografici
Oggi noi praticamente sappiamo quasi tutto
E allora
Giuridico di quello che è accaduto ecco allora
Lo sforzo diciamo che è stato fatto in queste
Con questi due volumi è proprio quello di
Di fare di far comprendere di dare la possibilità
Lo dico in maniera forse un po'in modesta ma di scrivere una storia nuova perché oggi la storia diciamo è sul tavolo
E
Forse di incoraggiare quel movimento di riconciliazione
Ancora molto agli inizi
Piccolo piccolo eccetera ma suscitato operante di in che da altri riconciliazione tra turchi Armeni che
Potrà
Dare anche una svolta diciamo a questa
A tutti a tutto quel quel tipo di negazionismo che ancora vive in Turchia
Anche perché
Poiché gli attuali dirigenti turchi non hanno appunto è assolutamente nulla a che vedere
Con i dirigenti dei giovani cosiddetti giovani turchi
Vengono da tutt'altra diciamo anche
Storia ideologia quindi diciamo non c'è nessun tipo di identificazione
Con loro
Quindi noi io spero spero anche molto vivamente che tutto questo aiuti e sostenga diciamo un movimento di novità come diceva molto bene il cardinale Kasper concludendo
Il suo intervento che oggi
Intravediamo molto da lontano ma che speriamo domani anche grazie a questi libri avrà più spazio nella storia grazie
Ringraziamo soltanto tutti i partecipanti
I relatori ovviamente credo conosciamo tutti quanti un po'più arricchiti da questo da questo incontro delle cose che abbiamo ascoltato
E buona lettura
Buonasera
Che