I congresso di fondazione dell'ARCOD

Dall'altra c'è il rischio opposto
Quello di credere che per il solo fatto di essere d'accordo su alcuni obiettivi e nella critica ai partiti al sistema dei partiti esistano già le condizioni di una costituente democratica
Galassie di individui e di gruppi che si riconoscono in posizioni critiche che perciò spesso possono costituire la costituente democratica
Una Costituente fatta da tutti ben intenzionati che si riconoscono in alcune riforme
Questo secondo rischio mi appare ancora più grave del primo perché comporta una semplificazione della realtà anzi ha in sé l'illusione di una scorciatoia che può portarci soltanto o a una riedizione in forma caricaturale
Della sinistra indipendente o il a una riedizione altrettanto caricaturale del Partito Radicale
Io credo invece qui esprimo una mia convinzione personale ma assai profonda e tenace
Che dovremmo tutti insieme costituire un movimento che la Costituzione costituente democratica capace di rivolgersi agli interlocutori partitici
Per coinvolgerli dei nostri nei nostri obiettivi di riforma per spingerli al cambiamento e alle sette democratica che sono necessarie
E costruire attraverso questa iniziativa un rapporto di forza a favore delle proposte riformatrici
Insomma vorrei fare politica e farla attraverso il dialogo e il crescere di convergenze costruttive che attraversino i partiti e solo se necessario
E solo quando fosse necessario ma nascendo da un rapporto di forze dallo scontro politico e dal rapporto di forze
Che si instaura ripartiti intorno alle proposte riformatrici
Lo scontro
Meno che mai
Attraverso la rottura preventiva
Io non credo che può essere solo la risultante di un confronto negativo con i partiti
E questo significa che solo al dialogo solo al confronto solo a ricercare forzata dentro e fuori i partiti che possiamo
Cambiarli
Indurli al cambiamento o rompere
Ora compiere situazione le incrostazioni che suppongono al cambiamento
è per questo che se questo primo convegno di mangio ad Ambra abbiam andrà Brehme
Proporremo due ulteriori scadenze
Un lavoro impegnativo
Per costituire subito nelle diverse città nelle regioni
Comitati per la costituente democratica
In vista di un grande appuntamento nella seconda scadenza
Una sorta di convenzione i di congresso per la costituente democratica
Da tenersi
Nel novembre del mille novecentonovantuno
Contemporaneamente sia all'interno delle iniziative rivolte a costituire un più vasto movimento per una costituente democratica
Sia nel dialogo con le forze politiche
Non intendiamo riprendere riproporre la riforma elettorale
Uninominale e maggioritaria
Con una parziale correzione proporzionale
Così come
Era stata precisata era venuta fuori
Dalla formulazione del referendum
Sul Senato della Repubblica
Che aveva costituito un punto di incontro fra persone ricordo Scoppola ricordo Pasquino ricordo Barbera che erano state fino a quel punto fino a quel momento
Fautori di sistemi elettorali diversi
A differenza di altri sistemi misti come quello del doppio turno in Francia o come quello del doppio voto tedesco
Questa proposta ci pare avere l'indiscutibile vantaggio i sommare i vantaggi anziché gli svantaggi del sistema uninominale
Anglosassone e del sistema proporzionale continentale
Assicurando in una certa misura il pluralismo partitico della proporzionale nel contempo spingendo a scegliere e assicurando maggioranze di governo
E cancellando invece gli effetti negativi che sono nel sistema proporzionale la lottizzazione spesso l'ingovernabilità e nell'uninominale una eccessiva semplificazione della vita politica della rappresentanza parlamentare
All'interno del comitato per il referendum si trattò di un complemento soprusi tv e creativo non fu soltanto un éscamotage
Di carattere tecnico elettorale
Nei mesi successivi
Siamo stati confortati in questa convinzione dalla posizione che ha assunto Dahrendorf che va in questa stessa direzione
O dalle proposte di alcuni riformatori inglesi che preoccupati dell'aspetto semplifica Touré del l'uninominale anglosassone propongono soluzioni simili cioè una correzione proporzionale nel sistema inglese senza Lumezzane
La logica uni nominalistica
Intendiamo quindi riprenderlo e riproporlo
Non soltanto in forma referendaria ma anche lo informa di Progetto di legge d'iniziativa popolare e non soltanto per il Senato ma anche per la Camera
Il problema infatti che avremo subito nei prossimi mesi
Sarà in quello di impedire che il dibattito sulle riforme istituzionali si polarizzati fra conservatori del sistema attuale
E quanti apparentemente si propongono come Riformatori e in realtà non vogliono vere riforme ma propongono rimedi che si riveli rivelerebbero peggiori del male
A partire da una nostra chiara proposta riformatrice
Noi non ci vorremo limiti
E non avremo preclusioni
Nel dialogo con i partiti sulle riforme istituzionali
Il presidenzialismo socialista
Non sarebbe di per sé un ostacolo a questo dialogo
Se la riferma voli presidenziale
Vuole davvero essere una profonda e radicale riforma del sistema politico e del sistema dei partiti in Italia in questo caso pur essendo tendenzialmente molti di noi più favorevoli è una forma di governo parlamentare come quella della Gran Bretagna
Non ci trarremmo indietro di fronte a una ipotesi realmente riformatrice di Repubblica presidenziale
Per quanto ci riguarda anzi si tratterebbe solo di riprendere il colloquio che con Craxi e Martelli era stato avviato a questo riguardo e che fu inopinatamente interrotto nel mille novecentottantotto
Allora avevamo detto che noi saremmo stati per una repubblica presidenziale
Se contestualmente il PSI fosse stato disposto a barare un sistema elettorale uninominale e maggioritario che è proprio delle democrazie anglosassoni
Non solo quella parlamentare inglese ma anche quella presidenziale degli Stati Uniti
In questi anni invece si è agitata come istituzione miracolistica di tutti i problemi non la repubblica presidenziale
Nulla riformare il sistema politico e dei partiti
Ma la elezione diretta del capo dello Stato e cioè la riforma di un solo istituto che lascia intatti il Complesso del degli istituti e dei compiti dell'equilibrio dei poteri dello Stato e della società
In un dibattito agitatori io che ha nascosto due precise caratteristiche contro riformisti che anziché realmente riformatrici di questa proposta
Da una parte sta non tocca in alcun modo il sistema dei partiti con le sue leggi degenerazioni lottizzatore e partitocratiche dall'altra indica come responsabile di tutti i mali
Di questa del jet della democrazia italiana il Parlamento con le sue lentezze e la sua incapacità di decidere
Mentre in realtà il Parlamento è la prima vittima di questo sistema partitocratico che neanche in gran parte espropriato lei caratteristiche le prerogative di indirizzo e di controllo
Ai socialisti del resto noi possiamo dare una garanzia
Non siamo stati mai fautori di sistemi elettorali bipolari o bipolaristi che costruiscono intorno a due poli obbligati coalizioni di governo noi siamo per il bipartitismo
Per reali alternative democratiche e non per il bipolarismo
Siamo per un sistema che spinga a creare grandi partiti di coalizione di interessi intorno a valori obiettivi programmatici
E non siamo assoluto e siamo assolutamente contrari al mantenimento di coalizioni di partiti
Se si dovesse chiamare in Paesi a scegliere anziché intorno a grandi nuove aggregazioni partitiche
Intorno alle vecchie coalizioni come propone De Mita
O questo come ditta di tanto in tanto sembra ancora volere il PDS
Non vediamo quale vantaggio il Paese ne trarrebbe visto che per trent'anni con questo sistema parlamentare è stato governato dalle stesse coalizioni
Nell'ambiguità che ha sin qui caratterizzato la posizione socialista
Fra una politica di reale riforma democratica e una soluzione pericolosa
Come io la giudico come non la giudichiamo per la vita delle nostre istituzioni
Che richiama le caratteristiche negative della repubblica di Weimar
Finora ha prevalso la seconda
Noi non disperiamo che possa alla fine prevalere la prima
E opereremo per questo
Del resto quando non ci troviamo di fronte a posizioni di inerzia conservatrice
Come sono quelli della seconda segreteria democristiana o quella repubblicana ci troviamo di fronte analoghe ambiguità anche da parte degli altri che invece avrebbero tutto l'interesse almeno riteniamo a perseguire la strada di vere riforme
In questi mesi abbiamo visto il PPI DS ondeggiare fra le aperture a Craxi e gli ammiccamenti a Democrazia Cristiana
Fra l'intesa riformatrice di sinistra e il governissimo di garanzia
Ciò che è stato difficile capire era succosa
Di volta in volta sì perseguirono e si proponevano queste alleanze e per quali riforme insomma quel che era difficile capire è difficile capire quale la linea politica riformatrice di Occhetto del PDS
Se è vero che ci troviamo ormai alla vigilia di una nuova stagione costituente
è necessario predisporre gli ancoraggi riformatori e democratico
è necessario costruire una soluzione realmente riformatrice realmente democratica la crisi da Repubblica
è per questo che proponiamo
Ed abbiamo e citazione a farlo perché sappiamo quanto sia difficile quanto sia i improbo quanto sia costoso
E quanto sia rischioso
In questo regime che ha travolto ogni certezza del diritto
Ma proponiamo di riprende la strada dei referendum
Di non accontentarsi per la sconfitta che durante la guerra del Golfo
Quella cupola partitocratica me la definisce Pannella
A cui si che si a cui si è ridotta essere la Corte costituzionale
A cancellato due dei più significativi referendum che se oggi avessimo costringerebbe avrebbero costretto
Il sistema politico a ben altre scelte e a ben altre soluzioni di quelle che abbiamo visto in questi giorni praticare in questa crisi di governo
Naturalmente riprende referendum e non è cosa che possiamo fare da noi
Noi sappiamo che non è all'altezza delle responsabilità ed era forse per i soli radicale
Non lo è oggi
Con il partito radicale che ha fatto queste scelte non lo è certamente a maggior ragione di questa componente del partito radicale
Aperta non radicali
Ad aderenti non radicali che questa associazione
Ma non lo so non lo era già alcuni anni fa
Lo sapevamo dicemmo che non ci sarebbe stato referendum sulla giustizia senza un sistema d'alleanza
E che non ci sarebbe stato un referendum sul nucleare senza un sistema di alleanze
Quindi potremo farlo soltanto se nei prossimi mesi questo sì questo forse nelle nostre possibilità sì abbiamo da radicali intenzione di tornare a fare politica su questo terreno
Possiamo ricostruite
Un sistema di alleanze
Uno schieramento
Un'aggregazione di forze disponibili a riprendere questo rischioso tentativo
E allora la domanda che ci poniamo che poniamo agli altri fin da questo congresso è è possibile raccogliere le firme da ottobre a dicembre
Calderisi lo ha già scritto sul giornale che abbiamo fatto e vi abbiamo mandato nel convocare questa associazione
Sul piano giuridico
E costituzionale nessuna questione
è possibile il problema quindi si svolge si trasferisce interrogativo si trasferisce il terreno pratico organizzativo della volontà politica delle considerazioni di opportunità
Se le elezioni saranno a primavera prossima qualora l'accogliessimo le firme da ottobre a dicembre
La prossima legislatura
Quella che vogliono sia la nuova legislatura costituente nella Seconda Repubblica
Si troverebbe subito
La proprio l'inizio
Di fronte a questa scadenza dell'indizione a pochi mesi di distanza a poche settimane di distanza dei referendum
Ecco un modo concreto
Per dei radicali per dei democratici per dei riformatori
Di aprire la stagione costituente
Ma anche se malauguratamente un incidente di percorso facesse cadere l'appena costituito Governo Andreotti settimo Giulio settimo
E si andasse alle elezioni in autunno
Potremmo raccogliere era firme la prossima primavera per andare comunque a votare sui referendum
Nella primavera nel novantatré
E possibile allora riprendere la strada rischiosa costosa Improta dei referendum
è una domanda che rivolgiamo hanno gli stessi innanzitutto ma poi a tutti coloro che hanno fatto con noi precedente comitato di referendum
A Mario Segni innanzitutto
Con cui abbiamo fatto un tratto di strada insieme molto importante
E che nel momento della crisi referendum dopo la sentenza Corte costituzionale
Avevamo in qualche misura con la nostra fiducia investito del compito di trasformare il comitato per il referendum che si scioglieva normali
In un movimento per la riforma
Ci rivolgiamo
A quei cinquanta deputati cattolici
Cattolici liberali cattolici riformisti che con noi hanno raccolto hanno fatto la prima raccolta delle firme
E che da quella esperienza hanno tratto la forza per riunirsi
Anch'essi in un'associazione che hanno denominato Popolari per la riforma in singolare assonanza
Con
Il titolo del nostro Joe del giornale con cui abbiamo convocato questa Assemblea che era anch'esso radicali per la riforma
Io mi auguro che sia possibile
Da subito di nuovo una convergenza un costoro e che il loro movimento all'interno dello grazie cristiana dove forse sta crescendo la consapevolezza che non si può rispondere alla crisi da Repubblica con l'inerzia conservatrice di Forlani
E io credo che questo sia l'unico segno possibile significato possibile via scelta di Martinazzoli per riforme istituzionali che tutti hanno dichiarato di abbandonare e di non volere evidentemente non può essere stato messo a riempire una casella vuota
La democrazia cristiana dal suo interno ha scelto l'uomo che forse il più disponibile e più capaci di dare una risposta non solo il inerte statica conservatrice a la situazione che si che che si sta delineando
E io spero che se questa scelta da parte dei Popolari per la riforma sarà
Immediata rapida siano anche qui risolta e invece delle cose delle degli accenni di ambiguità che quando stagna l'iniziativa riformatrice poi finiscono per risucchiare anche i riformatori
Io nel proprio momento della Costituzione popolare la riforma ho sentito una giusta apertura presidenzialismo craxiano da parte di Mario Segni non dissimile da quella che faccio io
Ma anche un pericoloso cedimento
Il ritorno all'illusione del doppio turno francese che in Italia sarebbe un disastro e che poi come punto di partenza significa che si parte da chiedere il francese e poi alla fine avremo la soglia del quattro per cento avremo avremo avremo come sempre in Italia la la distruzione di forme ecco io vorrei che Mario si guardasse da queste illusioni tattici Stich che non portano da nessuna parte
Così come ho sentito qualche accenno magari disperato di alcuni di questi cattolici arrivi al problemi minimalisti di riforma di di ristrutturare i collegi con il sistema attuale
Analoghi a quelli illusori che vedevano nella riduzione una sola preferenza
Il più l'unico sbocco e lo sbocco significativo del movimento per la riforma
Ci rivolgiamo naturalmente
Anche
A
Le forze dell'associazionismo laico e cattolico
Io ricordo le ACLI ricordo al fucile
In particolare che hanno dato un grande contributo alla prima raccolta delle firme
Ma io voglio allargare il discorso
A tutti coloro che dopo gli ultimi avvenimenti forse hanno maturato la convinzione
Che bisogna costruire urgentemente una risposta democratica la crisi da Repubblica
Fra questi possono esservi e io spero che questa volta ci siano i socialisti
Se fra essi e nel loro liti nel loro leader
Prego prevalessero le volontà riformatrici sulle suggestioni populiste e qualche volta anche peronista
E sulle preoccupazioni tattiche
E si potrebbero rendersi conto
Che se si è davvero riformatori se si vogliono riforme si vogliono delle riforme
I loro natura naturali alleati
Sono proprio nei radicali nella riforma nei Popolari per la riforma in quei comunisti in quei laici cinque lire Beraldo democratici costituente con costituente democratica
Non hanno rinunciato a questo obiettivo ma intendono riprendere e percorrere una reale strada riformatrice
Proponiamo per questo i radicali che si trovano nella costituzione dell'arco do subito
Ecco questo forse alla nostra portata
Non sarà facile neppure questo
Una grande campagna di informazione di dialogo da realizzarsi subito
E che nelle nostre intenzioni dovrebbe culminare in un grande appuntamento a giugno
Noi speriamo con Dahrendorf con Montanelli
Consegni con Pannella
Con bianchi delle ACLI e io spero con tanti altri
Con quanti non si rassegnano alla lenta agonia di questo regime
E qui finisce
La mia relazione
Non tocco altri temi ho voluto illustrare quello che un programma politico che ci ha visto uniti
Subì altri temi interverrò
Come iscritto all'arco
Mi limito qui per quanto mi riguarda
A dire tre cose
La prima cosa è c'è sempre la tentazione a quanto si fa un associazione come questa di metterci dentro
Tante cose
No questa è un'associazione in cui ci troviamo insieme
Per porsi l'obiettivo delle regole
Le regole della nuova forma partito che vogliamo costruire regole della nuova repubblica democratica che vogliamo costruire come uscita dalla partitocrazia
Perché di questo dobbiamo essere convinti
Qualsiasi riforma amministrativa
Ambientalista
Sanitaria
Anche la più sacrosante la più giusta o qualsiasi riforma regionalista per esempio
Noi affidassimo a questo sistema così come essa è esattamente come le USL e come tutto il resto questa riformasse finirebbe presto in macerie di lottizzazione partitocratica
Sarebbe una nuova forma di occupazione di potere una nuova occasione di spoliazione
Le risorse del Paese
Quindi il presupposto oggi per dei democratici
E la riforma delle regole la riforma del sistema
Il secondo punto queste un'associazione radicale di metodo radicale che si pone degli obiettivi
Non è e non vuole essere una corrente del partito radicale
Radio radicale non ci ho mai stati corretti
Ma se ci fossero devono bisogna andare a costituire nel Partito radicale
Non siano una componente Accord del partito radicale perché su questo ci divideremo
Avremo probabilmente posizioni diverse
Questa è l'associazione
Di tutti i radicali e siccome radicale del partito ai Carafa e dei non radicali che vi aderiscono cioè degli iscritti al partito radicale degli aderenti non radicale
E infine dulcis in fundo cioè il problema
Delle elezioni
Aleggiano sospetti
Ed aleggiano tentazioni anche fra di noi
Potevano esserci se le crisi andava male le elezioni adesso
Che avremmo fatto con quali strumenti saremmo andati
E quale sarebbe bastata fra un mese
La risponda voce della democrazia del diritto di fronte alle proposte dir ricostituente o di nuova costituzione era alle quali si candidava no India autori ai responsabili della crisi la Prima Repubblica
Quindi non c'è da irridere sulle questioni elettorale
è un problema che ci che ci riguarda e non porno riguardarci
Che ci investe che non possiamo non può non possiamo non porti
Questa abbiamo detto che non vuole essere non sarà
Un'associazione elettorale non vuole essere non sarà un surrogato delle liste radicali
Però intendiamo essere
E da questo punto di vista potrei assicurare potete essere sicuri che per quanto mi riguarda
Io non farei parte di un'associazione che intendesse esser questo
Ma noi avremo strada facendo
E lo avremo tanto più se riusciremo a far politica su questa iniziativa riformatrice
Problemi
Anche da questo punto di vista
E allora questo dovrà essere
Un terreno di confronto
Serio su questo problema
Un confronto fra i radicali
Ma confronto anche fra il Nord alcuni non radicali
Che hanno problema analogo cioè il problema della inadeguatezza degli strumenti politici ed elettorali
Attuali tutti tutti nessuno escluso
Di fronte alla crisi della Repubblica
Associazione radicale quindi associazione di radicali
E non radicali
Iscritti
A partito al PDS per esempio ce ne sono
Iscritti al partito liberale
Iscritti
Alle liste verdi
E impegnati
Non è ancora che non è associazione elettorale il partito politico
Ma è associazione da spartire dica impegnati invece nelle liste antiproibizioniste
E credo che questo confronto ci riguarderà tutti
Così come non può non riguardare tutti i radicali confronto ha ragione Adelaide e io sono lieto mi dispiace molto la sua mancanza e la ringrazio però del fatto che ha voluto marcare esprimere un giudizio sul progetto sull'imporre su importante programma e progetto che ora con lo strato che abbiamo voluto tradurre in un documento
Io devo dire ho saputo io spero che venga a dircelo Francesco Rutelli che c'è stato una lamenta una lamentela perché abbiamo detto
Noi ci preoccupiamo del vuoto che è rappresentato anche elettorale che ha rappresentato la crisi comunista
Sta finendo la Prima Repubblica anche per questo perché crollano vacillano i due perni della Prima Repubblica del bipolarismo da prima Repubblica
C'è la crisi comunista
Che il PDS non riesce a tamponare e c'è l'aggressione delle leghe a democrazia cristiana cioè c'è la perdi hai consenso soprattutto una parte più produttiva del potere da parte a democrazia cristiana
Che rispetto a queste cose
Rispetto a queste due crisi il vuoto di cui mi preoccupo non è quello evidente di ciò che queste due crisi possono portare in termini di avventura di contraccolpi pericolosi per la Repubblica per andare al peggio e non al meglio nella vita politica del Paese
Ciò di cui mi preoccupa è la mancanza di risposte riformatrici serie all'altezza della situazione rispetto a queste crisi
Mancanza di risposte
Da parte del padre PSI
Da parte
Dei laici dei laici di quello che resta dei laici impegnati
Che al massimo le risposte sanno cercarle nella rissa sui ministeri e nel passaggio l'opposizione
Come è avvenuto nel Partito repubblicano non le trovano affatto si preoccupano soltanto di a captare il maggior numero possibile di consiglieri d'amministrazione
Come accade purtroppo nel partito liberale
Ma anche inadeguatezza in mancanza di risposte riformatrici rispetto euro nel Paese che ci vengono
Dall'ambiente del decoro ci sta
Ciò che Francesco si è lamentato che abbiamo parlato di questo vuoto di proposta riformatrice da parte dei vertici
Io credo che fa male a lamentarsi spero che ciò venga a dire
Io credo che abbiamo contribuito a spingere i Verdi ad affrontare questo problema ne è nato un debba anche con una lettera di Calderisi un paio di settimane fa né nato un dibattito per la prima volta
Su cui non hanno votato forse hanno fatto bene ma almeno hanno cominciato a dibattere e discutere
E proprio perché sono amico dei vertici proprio perché sono che oggi la riforma la politica riformatrice ha bisogno delle dei dei grandi de de di grandi del grande contributo
Di riforma delle regole ma abbiamo anche voi il problema della riforma dei contenuti della politica
Siamo non a caso antiproibizionisti siamo noi stessi siamo stati i primi ambientalisti e Verdi di questo Paese proprio per questo
Devo dire che per poter
Per perché il PIL più la riforma dei contenuti della politica possa avere successo occorre investirci è la responsabilità di dare tutti insieme una risposta adeguata alla crisi a Repubblica grazie
Grazie a Gianfranco Spadaccia per questa fatica che ha fatto di esporci nella relazione introduttiva i termini
Sui quali dobbiamo discutere in questi giorni
Vorrei salutare Emma Bonino Presidente del nostro partito qui presente
La ringraziamo
E anche mi pare di averlo visto intravista non so poi dove sia ora anche Francesco Rutelli la cui presenza e qui un'altra presenza a nostro avviso significativa
Così come vorrei salutare Ilaria Orsini
Che è una discrete amica e compagna che ormai è una presenza costante nelle nostre battaglie politiche nel nostro dialogo politico ormai da molti anni
Prima che prenda la parola Giovanni Negri per illustrare il documento di entrata per leggere per leggere il documento pardon
Sergio Stanzani vorrebbe portare un saluto al nostro congresso con ringraziandolo ancora una volta della sua presenza gli do la parola
Ma io non so se il mio saluto
Io vi saluto risoluto molto volentieri con molto affetto
Ma se prendo la parola eh non posso mica dimenticare che sono il segretario del partito radicale quindi è evidente che non vi potete aspettare da me
Se non alcune cose che riguardano il partito visto che
Questa è un'associazione radicale e quindi siamo sia pure essendo lei Assessore radicali fin dal primo momento associazioni aperti tre
Che tendono naturalmente ad acquisire acconsentire l'adesione alla partecipazione al loro lavoro e alla loro iniziativa a chi non ritenga di iscriversi ma però con divida
Quelle che sono appunto le iniziative è il lavoro che i radicali associati intendo non va bene intraprendere
Dicevo dico questa è un'astrazione radicale
E io vi devo dire la verità sono veramente sincero
Nel dire che la costituzione di questa associazione
è per me motivo veramente di speranza per il partito
E compagni sanno
Che quando sì costituirsi costituita bene già da tempo il kora
Altra associazione radicale
Io ma così per una mia scelta personale
Non ritenne di scrivermi
Perché mi trovavo come segretario del partito di fronte a un fatto unico
E quindi forse esagerando nella mia interpretazione vi si poteva vedere la coincidenza
Della iscrizione del segretario del partito all'unica associazione vennero radicale
E quindi mi è sembrato meno è opportuno farlo
Quando ho avuto la certezza che sarebbe costituita
Per la una seconda successione radicale io mi sono iscritto ancora e sono anche scritto a questa associazione dicevo perché
Effettivamente la costituzione di questa associazione in alimenta le speranze
Anche le mie speranze di segretario
Di un partito che oggi è partito transnazionale e tra spartiti dico
Di un partito che sia pure con difficoltà necessariamente prende le distanze da quella che è la sua Radice italiano
E deve prendere queste distanze sempre con maggior forza
E con maggiore impegno e con maggiori difficoltà
Direi pervenne che la Costituzione vere di queste associazioni radicali
Mi riporta e credo che il Gianfranco qualchedun altro l'abbia detto anche in vista di un seminario che il partito terrà alla fine della prossima settimana a Rimini
E che ha per tema la forma partito
La formata partito in rapporto a quella che è da un lato la crisi dalla forma partito dei partiti non solo in Italia
Ma anche nelle democrazie reali
E con preoccupanti indicazioni già anche si manifesta bene
Almeno dal nostro punto di vista secondo le nostre analisi
Incardinamento i pericolosi
Nei primi passi nei primi tentativi di affermazione di forme democratiche di lotta politica nei Paesi va bene dall'estero
Nei paesi che sono stati per decenni assoggettati alla dittatura
Ma chiamiamola con il nome proprio del socialismo reale
Dicevo quindi in vista anche di questo seminario che pone il problema della crisi del partito della forma partito bene diciamo quanto meno diciamo in Europa e non solo in Europa però con un riferimento
Che è inevitabile anche a quella che è la situazione italiana ma soprattutto quello che la storia del partito radicale è il partito radicale
Ha potuto
Dare come forma
E come indicazione
Come soluzione innovativa al nostro Paese fin dall'atto costituzione
Del partito radicale con lo statuto del sessantasei
E questi ritorni
Questo recupero
Di dati essenziali costitutivi della nostra storia
Mi hanno portato va bene ancora più indietro
Nella preistoria radicale
E oggi io credo che
Alcune di quelle che erano le intuizioni che già
I prossimi futuri radicali
Avevano avuto per esempio nel periodo immediatamente successivo
Alla fine della guerra
Nei movimenti universitario formazione del siparietto ritrovo la distanza di tempo
Una verifica che assoluto
La prima di queste verifiche
E quello che veniva riassunto da noi in uno slogan che poi il partito ha ripreso in alcune circostanze
E chiami a mio avviso oggi è ancora l'espressione più valida
In sintesi
Del significato
Dalla nostra storia
Unita laica delle forze
Non unità delle forze laiche
Io credo che all'origine
Ancora oggi
E non ho ritrovato nel discorso lo nella relazione di Gianfranco il problema
Che noi abbiamo avvertito che ancora
Domina
L'Associazione italiana e queste
Allora c'era un'altra espressione
Che noi portavamo avanti
Ed era quella di essere contro l'unità politica dei cattolici
E che cos'era allora l'unità politica dei cattolici come si è giustificata perché allora indubbiamente la lotta politica in Italia e non solo in Italia era imperniata
E giustamente in una contrapposizione ideologica
Ora queste contrapposizioni
Da tempo si sa che erano i dovevano venir meno
Ma la crisi del partito comunista e la crisi va bene del comunismo va ben indubbiamente anche in Italia introducano a mio avviso ripropongono in maniera va bene assolutamente attuale questo va bene
Venir meno e quindi anche per quanto riguarda i cattolici e io ritengo che sempre più mette in evidenza questo residuo
Dell'unità politica dei cattolici che allora aveva una profonda e aveva profonde ragioni oggi mette in evidenza come la Democrazia Cristiana sia effettivamente solo ed esclusivamente l'espressione della gestione del potere
Del potere politico in Italia e quindi ancora la contrapposizione alla Democrazia Cristiana riacquista al mio viso in prospettiva un valore essenziale di liberazione anche non più e solo va bene dei cittadini italiani che per anni e anni sono stati egemonizzata i dal partito comunista ma anche di quei cittadini italiani che essendo cattolici hanno il diritto come cittadini
Di partecipare alla lotta e alla vita politica in Italia a prescindere da questo dai camicia di nesso
Della Democrazia Cristiana
Va bene che in fondo di vuole asservire
Ha un regime di governo del potere del pre potere che con una grandissima parte di cittadini italiani cattolici sono nulla a che vedere
Sono quindi degli elementi a mio avviso che nella loro essenzialità ritornano di profonda attualità e che noi cerchiamo i radicali ancora una volta e io credo che la strada sia quella giusta
Tendono venerdì riproporre di riproporre anche in termini non mi i innovativi avendo anzitutto anche il compito di innovare se stessi
Di fronte a questa scelta
Che più passa il tempo più credo essere stata la scelta giusta quanto più ne vedo le difficoltà di essere partito transnazionale partito trasportistico
Ora dove il punto di speranza e di fiducia
E qui io mi ricollego con quello che è stato i era il lo Statuto del partito radicale del mille novecentosessantasette
Molti di noi sanno che quando varammo quello Statuto lo varammo nella consapevolezza
Di tentare di dare una forma di organizzazione politica alla sinistra in Italia
Di rompere di spezzare attraverso quella proposta
Quello che era in questo era avevamo indubbiamente degli utopisti eravamo veramente ma ne eravamo consapevoli dispensare quella che era l'egemonia che sulla sinistra il Partito Comunista esercitava
Ebbene di fatto e in maniera indiscussa e indiscutibile
E la struttura
Di quello Statuto
So cosa faceva forza e su cosa appare secondo me fa ancora fortissima
Sulla necessità
Di organizzare le diversità
Ma non solo nel rispetto ovvio che ogni individuo è diverso dall'altro
Ma che anche nell'ambito di un'unica forza politica se questa forza politica voleva essere strumento di sviluppo e di apporto democratico doveva prevedere al suo interno
Delle modalità per cui le diversità non veri sono soffocate soffocante
Ma veri sono alimentate
Venissero consentite le possibilità di confronto venissero consentite le possibilità di scelte scelte che non potevano essere non erano per noi certamente ideologiche
Ma che erano quanto mai va bene operative limitato nel tempo e qui congresso annuale
Il fatto va bene che al congresso dovesse scegliere
Fra le varie proposte che l'organizzazione teorica prevista dallo statuto
Veniva da Leporale proprio attraverso le associazioni radicali nel corso della quotidianità e che venivano a confrontarsi nel congresso e il congresso con maggioranza di tre quarti sceglieva fra quelle che erano le iniziative che autonomamente ciascuna un associazione portava avanti quella che doveva diventare vincolante per un periodo di un anno per tutti
Ecco L'Unità laica delle forze e no L'Unità delle forze armate
Ecco l'apertura
Laica
Anche a chi per scelte individuali
Ritiene di dover fare di avere a base della propria esistenza scelte religioso
Ecco io credo perché tutti questi termini oggi in mezzo alla confusione pretestuosa
Che si fa sulle questioni costituzionali e istituzionali dove nel nostro Paese ove anche qui la nostra individuazione è stata va bene
Io credo che nessun pienamente puntuale
Poi il tempo da ragioni
Aver accentuato fin dall'inizio che il problema della crisi del sistema politico
La il problema della carenza di agibilità democratica in Italia si accentra sul sistema elettorale
Io spero bene che Massimo non abbia ragione
In una cosa va bene che se ricordo bene disse
Alla riunione
Per la costituzione di questa successione
Perché ne finiti Eva il problema è un problema che praticamente in contraddizione tali da proporsi va bene come irrisolvibile quasi
E cioè che in definitiva se è vero che la riforma del sistema politico
Esige la riforma delle forze politiche dei partiti
E se è vero che la proposta uninominale secca l'elemento che effettivamente scardina il sistema dei partiti è in sé è assurdo pensare che possono essere impartiti assi esistenti partiti attuali va bene che siano in grado che siano capaci di determinare di sancire la morte di se stessi
Perché questo bene anche per delle forme organizzate non solo per gli individui diciamo in un certo senso ecco
Nel derby il benvenuto non avevamo intenzione di cominciare puntualissimi evidentemente la la pioggia e le condizioni di questa città di Roma impediscono hai molti amici cani annunziarle se presenti di essere puntuali
Aspettiamo Gianfranco Spadaccia che deve fare la relazione introduttiva quindi diciamo fra cinque minuti o dieci minuti all'Massimo iniziamo sperando che nel frattempo tempo permettendo si è arrivato Spadaccia ecco comunque la nostra intenzione era quella di essere puntuali credo che le condizioni di funzionamento e la città impediscono
A molti di di essere a loro volta puntuali comunque fra cinque minuti dovremmo comincia
Allora io penso che il caso di cominciare anche se Gianfranco Spadaccia ancora non è arrivato ma immagino che sia per strada quindi invito tutti quanti gli amici
Gli altri che sono all'ingresso di di prendere posto
Dunque apriamo questo congresso costitutivo della associazione radicale per la costituente democratica e per la riforma politica
Che come voi sapete è un'associazione radicale
Che si è costituita
Sulla scorta di una iniziativa appresa da alcuni Dinoi
Di presentare all'ultimo congresso italiano del Partito Radicale
Un documento per la costituente democratica che ognuno di voi conosce
Qual è il significato di questa associazione io devo soltanto non introdurre cosa che sarà fatto in seguito nella relazione introduttiva ma voglio soltanto dire
Due battute
Per sottolineare la il significato di questo congresso
Il significato di questo congresso
è quello di essere non soltanto un luogo di discussione
E quindi di analisi dell'attuale situazione e di quello che occorre fare l'attuale situazione o di quello che vogliamo fare nell'attuale situazione
Ma anche un congresso in cui intendiamo
Stabilire una specie di contratto fra quanti aderiscono a questa associazione e un contratto per decidere
Le cose che riteniamo opportuno mettere in cantiere
Cioè noi vogliamo dare a questo congresso e a questa associazione il carattere di una strumento operativo di intervento politico sulla scena politica italiana
Quindi in questi due giorni noi e non solo
Dibatteremo in termini di analisi e di valutazione
Ma decideremo su quello che dovremo fare in questo senso
Abbiamo voluto anche innovare rispetto a una tradizione presentando già un documento una bozza di documento che voi troverete all'ingresso
Bozza di documento che non solo è un documento di analisi ma è un documento di un Progetto di lavoro politico voi troverete questo documento all'ingresso al nella un l'ultima parte vi sono indicati per punti schematici le vasi operativa
In secondo luogo credo che la significato particolare di questa nostra associazione e di questo congresso che dà avvio i lavori di questa associazione
è quello di Voeller mettere appunto uno strumento di intervento comune
Di quelli che aderiscono associazione cioè dei radicali che si riconoscono la situazione e non solo dei radicali noi speriamo per a fare avere uno strumento di intervento e un progetto di lavoro politico comune cioè non affidato alla iniziativa individuale di ciascuno ma con qualcosa che ci lega un certo numero di persone alcune decine alcune centinaia speriamo alcune migliaia di persone verso degli obiettivi specifici credo che questo sia io la caratteristica specifica di questo nostro congresso di questo strumento di questo utensile in questo senso secondo una tradizione che è una tradizione politica laica laica non solo e non tanto in termini di laicismo quanto uno strumento politico che serve
Le persone che vi si riconoscono che vi aderiscono che serve per ottenere per raggiungere un determinato Udine e in questo caso il nostro determinato fine sono alcune atti relativi alla riforma politica riforma istituzionale in questo paese io non devo dire oltre queste due cose che mi che mi pareva importante sottolineare in termini di metodo all'apertura di questo congresso
Questo nostro congresso
Ha un voi troverete all'ingresso una proposta di ordine dei lavori è una proposta di Regolamento
Innanzitutto vorrei e insediare la presidenza diciamo per ora una presidenza temporanea nel senso che molti altri amici non sono ancora arrivati e poi potranno farne parte
E alla presidenza io vorrei chiamare oltre ai promotori che come voi sapete siamo Calderisi Giovannini Gianfranco Spadaccia Lorenzo Street Rivers
Io stesso e e Bruno Zevi io vorrei e che facessero parte della presidenza magari alternandosi anche per ragioni organizzative e logistiche qui al tavolo anche gli amici Angelo Pezzana Alessandro Litti
Letta Antonio Lalli Sofia Ventura Paola cara Paggi Gaetano Cau Quagliarello baby Podda
Mario Baldi salvo altri amici che nel frattempo arriveranno si congiungerà nel nuovi nel corso dei lavori
Insediata la la presidenza
Vorrei dare lettura della proposta dell'ordine dei lavori tenendo presente che si tratta di un ordine dei lavori che manteniamo abbastanza elastico quindi diciamo indicativo salvo rivederlo aggiustarlo nel corso
Generale porzioni finestra verso quel mondo iscritti a parlare della partecipazione
Do
Riprendiamo dal primo gennaio non soltanto mattina scadono i termini per la presentazione delle Nazioni invertire la proporzione è strettamente
Va bene denuncia dovremmo chiudere il dibattito generale passare all'alimentazione e idratazione delle minacce facilmente azionabile premiato a questo punto educazione maggiormente statutarie
Però ripeto indicazione avere di massima
Nel senso che se perdiamo azione avrà giù
Partecipazione di quattro in questo momento è possibile prevedere eventualmente proviamo a vedere domattina
Primissimo pomeriggio nella prima sessione che vada avanti quattordici
Quindici prima preoccupazione di consentire a tutti John per le prospettive simili
Il reclutamento del congresso che incline a disposizione verso gli organismi premetto veramente semplificato produce conseguenti regolarmente assemblea
Congressi radicali
Quindi se non ci saranno obiezioni approvato l'ordine del giorno Regolamento presente certamente pertanto trova per quanto riguarda bisognerebbe che si tratta di una proposta indicativo ad Atene possibile questo non ci sono obiezioni Semien sottolinea come questa provocazione possiamo passare grazie
Successiva corretto riserva
Probabilmente zone previste a hanno scritto alla parlare nel dibattito sono intervenuti se interventi esterni
L'intervento amici abbiamo lavorato presente tutt'intorno alle procure della Repubblica politica progetto ripetutamente burocratica nella
Nella nell'invito che verranno saranno inseriti dibattito il ministro previsti degli interventi esponente di una forza politica in particolare vorrei sapere Claudio Martelli Giorgio veramente Ciampi Petruccioli ce l'hanno assicurato ma presente naturalmente spiega simmetrie Rizzoli corso dei nostri lavori
Ha chiesto la parola insanabili
No
No Angelo ma anche per registrazioni sei sì
Sì
Sì accertamento
Essendo questo emendamento propone
Consapevole nella mente dell'assemblea incombenze Carlo dando per scontata la sollecitazione è una provocazione siccome se presto scortato intervento Z aspettiamo
Targhetta eventuali appunto sul tracce l'aspetto varia prova provata eventuali proposte di modifica alla parola dominazione
Martedì scorso
In piazza di Montecitorio
Nel serve però esposto al sole il vincitore era lui
Rinero
Gedda la sua lunga vita segnata dal laicismo e sembrava opporsi alla folla di autorità Chicca venivano il palco e che salvo occulte eccezioni
Forse non più diventi di laico non aveva niente
Il rapporto coro Andolfo Pacciardi è stato sempre basato su contrasti insuperabili
In Spagna sul fronte di Madrid alleato con i comunisti
Fu l'antitesi Dick di quel che era stato Carlo Rosselli sul fronte della Catalogna
Negli Stati Uniti durante l'ultima guerra voleva una lì giorno italiana anzi come la denominava una religione dell'Italia del popolo
Mentre noi di Giustizia e Libertà volevamo che gli alleati sostenessero la lotta clandestina antifascista la cospirazione che si sviluppavano il Paese
Poi gli scontri sul Partito d'Azione
Temi di detestava
E sulla Repubblica presidenziali di o Rizzo gollista che noi avevamo malgrado tutto questo martedì scorso al momento di fare i conti Pacciardi vinceva in virtù della sua penalizzanti per il suo intento laico
Non ho ancora letto il recente libro di Bernard-Henri Lévy delle avventure della libertà mani conoscevamo l'intreccio e le tesi
Dal quattordici gennaio mille e ottocentonovantotto
Quando ciò che il cuore non solo pubblica sul giornale il lavoro una clamorosa protesta a favore dell'il capitano ebreo tra i flash condannato per alto tradimento
Si configura l'intellettuale
Il manifesto degli intellettuali
Il nuovo degli intellettuali che al di là della meschina cattedra universitaria e della mano studio professionale
In calo non una causa morale civile politica laico religiosa
Ebbene a detta di Bernard
E a rilievi oggi
Non esistono più scrittori che siano anche Mystery di pensiero
è un giudizio discutibilissimo ma che merita bissare alla radice di questo congresso
Veniamo al dunque
Una precisa ragione ci ha spinto a convocare il congresso
A chiedere la vostra presenza e partecipazione e possibilmente la vostra adesione all'associazione radicale per la costituente democratici
Il motivo sostanziale e questa
Vogliamo rilanciare l'azione il messaggio radicale perché abbiamo l'impressione che nonostante la lettore di iniziative agitatori e che ci bombardano
Stiamo scivolando lentamente nella palude
In un fare e non fare stanco becchino anacronistico e in fondo reazionario
Un non fare
Al cui ultimo spettacolo abbiamo assistito ieri pomeriggio alla Camera dei deputati
Per evitare malintesi cominciamo subito a mettere sotto processo noi radicali
Come tutti sanno il partito radicale ASS piccato il volo verso la transnazionalità e la trance party le città noi siamo interamente d'accordo su questo indennizzo qualche è fin troppo ovvio che nessun problema può essere affrontato e risolto a livello nazionale e nell'ambito egoistico chiuso estetico bipartitico
Ma un impegno di lotta radicale in Italia permane
Lo ha messo in rilievo lo stesso quadro lunga irato
Che regge oggi il partito radicale quando ha sentito il bisogno di convocare un congresso italiano dei radicali cui segue un seminario indetto per la prossima settimana avrei
Noi fondiamo la Code
Anche per venire incontro all'indicazione di Sergio Stanzani Emma Bonino Marco Pannella è Paolo il vigevano
Per evitare che il nostro raggruppamento viva a singhiozzo tra un congresso e l'altro
E per pilotare di interventi radicali che spesso sembrano eccessivamente personalizzati e frammentati
Sgombriamo il campo da un equivoco
Nello statuto della da Robert che sarà proposto si legge che non è nelle nostre intenzioni presentare viste elettorali
Questo non significa che ci disinteressiamo delle elezioni al contrario
Riteniamo che l'avanzo debba impegnare tutte le sue forze a promuovere schemi di riforma programmi di governo nove ivi liste elettorali radicali laiche vero gli antiproibizioniste liberaldemocratiche e liberalsocialista
Noi siamo e saremmo c'erano altamente coinvolti in tutte le fasi e le pieghe della politica italiana
Nel settimo Governo Cittiglio Andreotti nelle virilità inglesi senza riformatrici
Nelle tendenze consociative ciclicamente Ria affioranti negli attacchi chi paranoici e maniacali dei nostri leaders negli umori del Presidente della Repubblica di Craxi e delle figlie
Ma l'obiettivo fondamentale della comma va oltre la sua ispirazione la sua Genesi poetica
Il suo slancio
Appartengono ad un altro livello apparentemente più vago e invece è pressante ed urgente quello della cultura laica
Esiste ancora
Una cultura laica in questo Paese
Una cultura intrinsecamente di verza da quella non dico cattolica ma vaticana
Il filone culturale e spirituale che va da Croce a Salvemini Rosselli da Gobetti e Gramsci a Primo levi
Che hanno resistito anche all'oscurantismo fascista sembra dissecato
Esaurito è diventato e m'affido non con la con la più
Legifera sul tutto
La predicazione che da San Pietro spara contro la Bordeaux la libertà sessuale
L'eutanasia l'insegnamento del editore inedita nell'Indiana inscì durante le ore dei pasti familiari le condanna ogni idea moderna ogni costo da moderno invischiato andò e sta imparando
Hans a assorbendo e SMI lento il pacifismo captando e corrompendo ogni moto liberale
Immaginiamo per mera ipotesi che un Enzo Biagi svolga un programma televisivo sui dieci comandamenti mosaici
Cosa fa cosa fa per rendere questi dieci comandamenti all'italiana
Un mondo il signore
Domina le trasmissioni dall'inizio alle figlie interviene ogni quattro secondi sentenzia assolve e condanna parla di Gesù Cristo non come un profeta ebreo erede di Mosè
Ma quasi come l'autore de I dieci comandamenti
Di questa situazione bacata pochissimi anche tra noi si rendono conto anche nel mondo degli intellettuali degli artisti pochissimi
Sono conoscenti di questo spessore invidioso e sporco chi inquina la nostra produzione creativa
Che appiattisce e s'vertebra la letteratura la pittura un po'meno la musica molto l'architettura e l'urbanistica
Le finalità riformisti che e programmatiche dell'accordo saranno illustrate i dei promotori della situazione gli anzitutto da Gianfranco Spadaccia e Massimo Teodori
Ma un obiettivo implicito
E quello di rivitalizzare una controcultura laica
Riprendendo il cammino che fu dei moti ricerca risorgimentali del Partito d'azione nella Resistenza di unità popolare contro la legge truffa e del Partito Radicale
Il nostro appello
E quindi è diretto agli uomini di cultura
Contro i managers dell'industria culturale specialmente dell'industria culturale universitaria
Nell'altra pizzata
A critica spaventosamente dispendiosa e inutile
L'altro è un possiede ed offre un plusvalore è un punto d'incontro sicuro di riferimento della riscossa laica in Italia
Forte
O debole questo dipenderanno
Grazie a Bruno Zevi vorrei tra i tanti amici che sono presenti e salutare innanzitutto ringraziare Sergio Stanzani della sua presenza qui evitarlo
Per invitarlo alla presidenza
Vorrei e e Paolo vigevano come Sergio ringraziarla anche lui della presenza invitarlo cui vorrei anche in particolare fra i tanti io potrei nominare ringraziare alcune presenze vorrei cominciare con il nostro amico Berti probabilmente
Non so quanti di voi conoscono Operti Gobetti forse è il decano
Dei radicali che ecco noi da tantissimi anni e credo che in questo metro sia anche presidente della Giordano Bruno
Della Giordano ecco arrivare a
Per ringraziarlo grazie ringraziarlo per la sua ha voluto essere presenti significando una continuità Da Rin che venendo da Genova ringraziare anche Marco Taradash per euro parlamentare antiproibizionista e segretario del Cora per la sua presenza e partecipazione ai nostri ai nostri
Lavori e tra gli altri e i nostri ormai consueti amici e compagni politici credo
Professor Ferrari ex già membro della Corte costituzionale che un aderente all'arco e naturalmente il vecchio amico di battaglie politiche Antonio Baslini
Prima di dare la parola a a Gianfranco Spadaccia vorrei leggere perché mi pare significativa una lettere un saluto che c'è inviato Adelaide Aglietta
Carissimi
Con estremo dispiacere non potrò essere a Roma sabato e domenica per il primo congresso della Code
Voi sapete che sono stata da subito convinta della necessità di dar vita ad uno strumento che va forte del patrimonio di analisi di proposte e di lotte radicali
Sapesse e potesse essere un motore efficace di una aggregazione la più vasta possibile
Capace di dar corpo di dar voce e corpo alle esigenze di riforma del sistema politico italiano sottraendolo a alla spirale ormai immortale ed estremamente pericolosa
In cui gli anni di regime partitocratico lo hanno precipitato
Ho letto il documento primavera novantuno primavera novantadue le ragioni il percorso della riforma democratica lo condivido pienamente nelle analisi nella nelle proposte ambiziose e in un certo senso azzardate
Mi pare che disegnino un quadro un percorso adeguati alla sfida che vi siete e ci siamo posti e che è pienamente consona alla storia radicale
Non potevamo mancare oggi che la situazione impone di agire e di agire rapidamente con forza se vogliamo evitare al nostro Paese una svolta che potrebbe essere grave e drammatica
Analisi e proposte la cui eversivi ITA rispetto al sistema attuale possono offrire una risposta seria è un motivo di impegno
A tutti coloro che consegnati alla disperazione alla rabbia del regime dei partiti rischiano di essere spinti verso una deriva di ribellione confusa e pericolosa
Queste poche righe per dirvi che vi ringrazio perché avete tirato e tirate la carretta di questa baracca di cui personalmente e politicamente sentivo e sento il bisogno e per dirvi non formalmente che si sia pure con alcuni limiti che dovrebbero nei prossimi mesi un poco alleggerirsi ci sono anch'io nell'unico modo in cui sono esserci
Pronta a tirarmi sulle maniche per dare il mio contributo
Un saluto a tutti i compagni degli amici che mi auguro numerosi sappiamo tutti quanto una volta di più sarebbe necessario oggi al Paese un miracolo radicale vi abbraccio buon lavoro Adelaide Aglietta
Ancora vedo in sala che un altro vecchio compagno e tra di noi Franco Roccella che salutiamo con amicizia con calore
Dovevamo dare per approvato o emendare la proposta di Regolamento se vi sono delle proposte
Che nel frattempo avete avuto la possibilità di leggere il Regolamento prego di formularle Angiolo tu avevi qualche proposta
Allora se non vi sono proposte di modifiche allora darei per approvato la proposta di regolamento di questo nostro congresso
Ha ora la parola Gianfranco Spadaccia per la relazione introduttiva
Ma io
Ringrazio innanzitutto tutti voi che sfidando un po'la pioggia e le difficoltà dell'impresa
Che ci accingiamo a costituire e ad iniziare partecipate a questo appuntamento e ringrazio per la fiducia che mi hanno dato per la seconda volta
I promotori di questa associazione che
Mi hanno dato il l'incarico
Di
Introdurne i lavori con una relazione
Poi mi scuserete
Sì da questa associazione da questa relazione sarà quasi completamente assente
Un elaborato lavoro di analisi per la situazione politica e istituzionale
Voi mi consentirete
Di fra noi dare per scontato
Che abbiamo analisi comuni
E mi consentirete anche di
Sottrarmi al disgusto che provo
Ogni volta che vedo cadere sempre più basso in basso è sempre più degradare
Questa Repubblica e le sue istituzioni politica
Non solo
Ma le prassi costituzionali anche quelle già in precedenza stravolte anche ai vertici della Repubblica
E gli usi e i costumi di questa classe politica partitocratica la cui protervia spesso è solo pari
Alla propria incapacità di rinnovamento e di risposte democratiche al problema
D'altra parte noi siamo abituati ormai a leggere sui giornali scambiata Tipper analisi
Delle lamentele spesso che spesso diventano qualunquisti che perché non sono più nobili anzi sono soltanto più complicate e meno e meno vive
Delle proteine le giustificate proteste edere giustificate
Rivolte dell'opinione pubblica e del cittadino
Io credo invece
Che il nostro compito oggi nel momento stesso in cui costituiamo un'associazione che si chiama a raccolta e che quindi ha voluto proviene Giare uno dei due termini del
Delle proprie caratterizzazione politica che sono costituente democratica cioè la Costituente di una forza democratica di alternativa se riusciremo
A perseguire questo ambizioso intento e la riforma del PRA politica cioè del sistema politico
E nel momento in cui
Costituiamo un associazione come questa che però come primo aggettivo quella di radicale
Dobbiamo da laici da radicali credo
Mettere nel conto
Le nostre differenze
Perché nel nostro piccolo siamo sempre stati un partito di diversi
E le nostre differenze anche fra loro i sono notevoli
Sono naturali come nella vita
Ma l'hai talmente radicalmente avere la capacità di trovare
Un momento d'unità
Un momento di raccordo
Un momento di incontro e di azione comune
Intorno
Ha un progetto politico
Ha un percorso comune
Intorno
A tal alcuni obiettivi e tempi
Di un delimitato programma politico
Questa è
Lo sforzo che io vorrei tentare di fare
In questa relazione
Adelaide ha già nella sua lettera accennato
Al documento che abbiamo in voluto introdurre
A base di questo dibattito
E che io vorrei che nella sua parte finale nel suo dispositivo
Molto scarno in sette punti
Valutati gli emendamenti che ci potranno pervenire fosse poi
Ma i suoi voti e approvato
Per dar vita
Per tentare
Di procedere insieme nei prossimi mesi lungo questo percorso
Abbiamo voluto dare come sbocco di questo percorso
Di questo difficile esperimento poi parlerò del perché di queste delle delle sue difficoltà
L'espressione costituente democratica
Riprendendo esplicitamente un tema
Un obiettivo politico
Che ricorso due volte ad opera di soggetti diversi nell'ultimi due anni
A questa espressione a questo tema questo sbocco politico hanno fatto ricorso lo ricordate
Repubblicani Liberali quei radicali quelli indipendenti
Che per una brevissimo tempo quello che precedette le elezioni europee
Si ritrovarono nella cosiddetta federazione laica e liberaldemocratica
Il cui scopo era doveva essere appunto
Quello di dar vita alla costituente democratica e attraverso di essa alla costituzione del Partito Democratico in luogo della frammentazione dei partitini liberaldemocratici repubblicani
Radicali che caratterizzano lo schieramento politico italiano
Alla stessa espressione non ricordo più neppure se fu prima o dopo ma fu dopo
Fu dopo le elezioni europee
E il ricorso Achille Occhetto
Quando ha dovuto indicare uno sbocco alla svolta che annunciò alla Romanina dopo il crollo dei regimi comunisti dell'Est
Nelle intenzioni di Occhetto il superamento dell'esperienza storica e politica del nome e del simbolo del vecchio Pci
Sarebbe dovuto avvenire nella loro confluenza
In una più ampia costituente di forze democratiche
Ma se vado più indietro il tempo non tanto ma di un anno o due
Posso ricordare che con espressioni e proposte diverse ma con scopi analoghi
Anche da parte socialista e non solo radicale
Secco sembrò cultivar sì la strada di una federazione di forze riformatrici socialiste radicali socialdemocratiche ambientaliste nel quadro di una più vasta alleanza con le forze laiche con i Verdi
Iniziative diverse
Con le quali si è ugualmente tentato di mettere in moto processi di autoriforma del dei partiti
Di superamento della loro frammentazione di uscita dai condizionamenti e dalla vischiosità del regime partitocratico
Per dar vita in forma nuova a soggetti e parti politiche nuove e più articolate che fossero capaci di candidarsi non a gestioni o sotto gestioni spartizioni occupazioni del potere
Ma al Governo nel Paese e a costituire
La candidatura di una forza di alternativa Nemo pratica a questo sistema
Se riprendiamo oggi nel titolo spesso che la nostra associazione
Il tema è l'obiettivo di una costituente democratica e perché non intendiamo rassegnarci
A queste sconfitte e a questi fallimenti
Siamo stati assolutamente convinti
Che se uno solo di quei tentativi
Invece di essere subito abbandonato
Ho impedito
Ho distrutto
Da coloro stessi che in un primo tempo lo avevano prospettato e avevano mostrato di crederci
Fosse stato invece perseguito con coraggio e fino in fondo
Il suo successo si sarebbe ripercorso poi positivamente anche sul resto dello schieramento politico
E forse a oggi avremmo di già una risposta democratica alla crisi istituzionale e politica della Repubblica
Anziché lo squallido conservò talismano di un esistenti ormai indefinito indifendibile
Che deve fare i conti o con il velleitarismo
La demagogia la protesta di seconde repubbliche dai condona dai connotati avventurista ICI
O deve fare i conti con la protesta delle leghe che sono la legna alternativa che questa partitocrazia si è alimentata
E si è preparato
Nei prossimi mesi intendiamo affrontare
Un esperimento dicevo che sappiamo difficile
Che ha qualche possibilità di successo
E molti rischi l'insuccesso
Ma che ci appare mi appare necessario
Intendiamo cercare di delineare un percorso politico di perseguire un progetto
Che può apparire non solo arduo ma velleitario
Fissando cit i tempi e gli obiettivi di un programma realizzare
Al primo punto di questo programma
C'è un convegno a cui stiamo lavorando
Già come promotori dell'accordo
Insieme agli amici
Che si sono raccolti
Intorno a Forum a Forum dei democratici
Insieme alla sinistra dei trenta
Ad alcuni parlamentari
Cioè la sinistra indipendente
Alla sinistra liberale
Al Movimento federativo democratico
Un appuntamento che dovrebbe svolgersi entro il mese di maggio
Per delineare una piattaforma di aggregazione di quanti non intendono rinunciare all'obiettivo di una costituente democratica
Il convegno era naturale prosecuzione del primo confronto che su iniziativa di Marco Pannella venimmo in una tavola rotonda del recente congresso italiano del Partito Radicale
E a cui parteciparono Toni Muzi Falcone della sinistra dei club Biondi e Morelli per la componente liberale Massimo Severo Giannini per forma dei democratici alcuni di noi come radicali
Ada Becchi della Sinistra indipendente
Biagio De Giovanni del PDS
E forse dimentico qualche altro qualche altro nome
Abbiamo concordato
Fra molte difficoltà
Perché come potete comprendere si tratta di gruppi deboli e sfiduciati quale poi possiamo rischiamo di essere anche noi in questa situazione difficile in cui si tratta di sperimentare nuovi strumenti di azione politica di tentare nuove strade
E deboli e sfiduciati e di e in cui le differenze pesano e anche le diffidenze pensano ma abbiamo concordato
E io spero che questo su questo riusciremo andare avanti
Di porre al centro di questo incontro confronto di questo primo appuntamento due temi riforma delle istituzioni riforma dei partiti
Per tentare di dare
Sulla questione delle regole e sulla questione del modello del partito
Di creare le discriminanti
Di queste di un di questa aggregazione
E per tentare
Di
A partire da questa aggregazione rimettere un moto
Un movimento di costituente democratica
Io credo che dobbiamo arrivarci da una parte apprendo da subito un confronto fra le forze riformatrici e interne ed esterne ai partiti
E fra i promotori del referendum della scorsa primavera
Su un nesso inscindibile fra riforma istituzionale e riforma elettorale
E dall'altra
Prendo lo dalla nostra esperienza teorica e pratica
Noi dovremmo dare sulla questione della forma partito del modello di partito il contributo di una proposta radicale
Di partito laico e non ideologico democratico e libertario e non partitocratico e burocratico di partito federalista
E se concretamente federativo nelle sue forme organizzative e non centralista
Se come noi speriamo al convegno andrà in porto esso si impone articolerà in due sessioni su ciascuno di questi due temi
Noi siamo consapevoli di rivolgersi
E di stare operando in questa fase in consonanza con gruppi e individui con una piccola galassia di gruppi e individui che hanno posizioni indipendenti e critiche nei confronti dei partiti
Senza avere la forza di metterli in crisi
Siamo anche consapevoli che venendo da esperienze diverse accanto ad alcuni elementi di convergenza vi sono elementi di dissenso di divergenza
Non è tuttavia questo l'importante se l'hai cadente sapremo trovare una volontà politica comune su alcuni obiettivi davvero significativo
I rischi mia appaiono altri
Da una parte c'è il rischio di ritrarsi di aver paura
E quindi ben venga
La possibilità di intraprendere la riproposta del referendum
Che è stato ignominiosamente
Bocciato dalla corte
Costituzionale
Ma
Lasciando completamente all'autonomia
Di ciascuna organizzazione radicale l'affrontare il portare avanti queste proposte
Io volevo già da oggi
Mettere in evidenza
Come due cose
Come in effetti questi radicali
Che con le decisioni e il travaglio che il partito attraversato è stata la versando
Sono stati quasi sospinti
A una diaspora mi ricordo bene Bruno
E che quindi a un certo punto quasi con
Avversione accaduta da parte di alcuni con atteggiamenti direi così out di
L'Edison disinvolta
Considerazione questi radicali
Che tanto in questo momento sono stati sospinti vengono sospinti ai essere loro che fanno politica
Per quanto i cittadini italiani quanto meno in Italia perché il partito non fa più politica in Italia io credo che le che oggi incominciamo a intravedere nel i risultati
Perché io credo che veramente questa sia la strada la strada che deve trovare una sua forma organizzativa
E alla quale il partito anche per quanto può e deve deve venire incontro e allora lo strumento dell'organizzazione radicale
Per associazioni va bene che siano di temi e soprattutto va bene di temi che sono i temi che in gran parte poi fanno parte di quello che è il patrimonio del partito
Io credo che sia oggi effettivamente una proposta che non viene incontro non solo alle esigenze va bene dalla crisi del partito
Ma che viene incontro a quelle che sono le esigenze per risolvere contribuire a risolvere ad affrontare la crisi democratica bene del nostro Paese
E come radicale mi sembra che stiamo già facendo molto
Certo come sempre
Va bene incontrando difficoltà come sempre con esperienze che quanto più sono e acquistano autonomia
Possono anche bene avere bene espressioni e manifestazioni di diversità e di differenze che alle volte possono anche mettere in evidenza elementi di contraddizione ma noi oggi oltre al Cora
Che alimenta Lino una grande iniziativa quell'antiproibizionista
Oltre va bene Alarcon che ha indubbiamente affronta uno di quelli che sono gli elementi chiavi della situazione italiana ma qui subito voglio farvi un un richiamo attenzione che noi commetteremmo io credo un errore seppur come giustamente rivolgiamo la nostra attenzione a quella che è la situazione della crisi del sistema politico in Italia
Non affrontassimo contemporaneamente largo Don si organizzasse in modo tale di avere sempre presente quello che è una verità
Poi virgolette messi in evidenza dal Partito radicale e cioè che la dimensione nazionale
è una dimensione che è assolutamente inadeguata per risolvere quelli che sono i problemi mondiali per quelli che sono i problemi della vita dell'esistenza del cittadino del mondo
E quindi ecco come per esempio io riterrei che l'arco debba anche per esempio affrontare in maniera più puntuale in meno in maniera più approfondita in maniera più determinata quello che appunto è il problema
Della crisi della democrazia ed alla forma partito negli altri premi paesi perché questo è un compito che è una associazione radicale può affrontare affrontare con serietà
E lo può affrontare in maniera estremamente più efficace più profonde e più seria di quello che non possa fare il partito
E allora qui cominciamo a individuare anche incominciamo con fatica va bene a costruire quella che potrà essere che dovrà essere la nuova forma organizzativa
Del partito radicale transnazionale tra spartiti go se questo impegno che è veramente un impegno enorme va bene noi riusciremo e lo potremmo portare avanti va bene con successo
Ma oltre al colore ora l'arco d'io non posso va bene qui riproporre non certo in questa sede ma riproporre ai radicali
Il problema è la ripresa in forma organizzata del problema della giustizia il problema delle carceri
è di questi giorni e un'altra iniziativa assunta Dahan compagni me ne radicali Andreani e credo anche Maria Teresa Di lascia nel campo delle medicine alternative
Vi è una associazione che non so già si si è costituita ebbene nel senso che già ha avuto ha fatto va bene la domanda per richiesto del riconoscimento per esempio degli esperantisti
Quindi io credo che veramente se si riuscisse se i radicali riuscissero a dare vita a questa molteplicità organizzativo
Va be in cui momento per momento
Vi può essere quell'iniziativa che ha più essere più attuale quella che può acquista nel momento anche preminenza sulle altre e che quindi qui il partito trova il suo momento godere di unità
Ecco io credo che cominceremo a costruire va bene in Italia quello che è il modello quello che è la prospettiva del portico transnazionale tra spartiti go perché io illusioni non me ne faccio
Se noi vogliamo veramente affrontare il problema dell'incardinamento del partito al di fuori va be'nel nostro Paese indubbiamente potremo individuare come crediamo di aver individuato un progetto che sia promotore di questo processo
Ma il territorio il terreno sperimentale che noi siamo sempre stati va bene molto attenti a questo aspetto è inevitabilmente quello che maggiormente si presta quello italiano
Perché non possiamo ignorare che in Italia siamo nati e che oggi tentiamo dall'Italia va bene di entrare come partito va bene negli altri luoghi e negate posti e quindi dall'Italia e credo che giustamente il partito possa e debba attendersi anche dei supporti sperimentati significativi importanti
Va bene che sia un elemento va bene per lo meno di proposta elemento di confronto anche nelle altre bene situazioni
E quindi ecco perché io credo di vedere in questo primo congresso di questa associazione nuova associazione radicale un elemento che per quanto mi riguarda va bene è uno un elemento di estremo me ne conforto
Sempre che è come già di circa il due sottolineammo nella ripresa riunione di costituzione
Anche quei in questo e in qui soprattutto credo che sia poi un punto particolarmente importante Gianfranco lo sottolineava
Va bene in un'associazione che si pone come proprio come elemento caratterizzante
Quello della Costituente va bene democratica quella dell'ipotesi bene di un nuovo partito che sia il partito democratico cioè il nuovo partito veramente della democrazia
Della praticabilità democratica in Italia che è indubbiamente causa ma tu potrai essere anche dovrà essere necessariamente Effetto
Va bene di un successo e di un risultato va bene che tenda a infrangere
Quello va bene che ebbe nella morsa dalla partitocrazia in Italia indubbiamente con questo compito
L'accusa il collegamento che se se ne sta fuori a me sembra essere uno di quelli più diretti e più efficaci con quelle che sono le situazioni al di fuori dei confini dal nostro Paese il collegamento e più difficile
Perché è indubbiamente va bene la attualità
La importanza la drammaticità che questo va bene aspetto a in Italia è molto facilmente tale da distrarre
Da sottrarre quell'attenzione che secondo me è dovuta per un'associazione radicale a far sì che dalla propria esperienza del proprio prodotto della propria attività
Ne venga al partito in quanto entità transnazionale trasportistica un supporto che sia valido anche per l'azione che il partito va bene svolge al di fuori di quelli che sono gli ambiti nazionali
è una materia che andrà rivista è una materia che va pensata ma è una materia che è sempre più mi rendo conto che non possa che sia difficilissimo che possono avere una sua organizzazione in termini minimi astratti
Diciamo a tavolino
è una materia che va alimentata da supporti da sperimenti da tentativi è un po'il discorso va bene io non so se qualcuno di voi lo ricorda va bene che io ho fatto nel mio intervento
Conclusivo al Congresso dove in italiano all'ultimo congresso italiano riferendomi all'intervento di Adelaide Aglietta
Abbiamo dei compagni che hanno fatto una scelta che è per me coerente con l'esigenza che il partito a cioè di essere altro in se stesso e nei confronti degli altri hanno fatto la scelta verde è una scelta che per certi aspetti indubbiamente a a mio avviso maggiori prospettive ma nello stesso tempo anche maggiori difficoltà
E quindi anche ai compagni che operano nell'ambito verde
Bisogna che pensi pensi come e in che modo io so che qui un un argomento questo delicatissimo ma indubbiamente questo problema non può essere va bene estraneo anche a loro e non può anche essere estraneo a tutti noi
Cioè noi dobbiamo riuscire come siamo riusciti in passato
A essere diversi organizzati in maniera diversi
Per raggiungere maggiore efficacia e forza
Nel momento in cui e necessaria l'azione unitaria del Partito Radicale che ha deciso di essere transnazionale tra spartiti go è che io credo che trovi proprio in queste manifestazioni
In questi assioni in queste costituzioni non è elementi di contraddizioni ma elementi positivi di risoluzione
Quindi io vi ringrazio
E quindi io ritengo ed era inevitabile che io parlassi open tassi di parlare bene del partito anche perché poi e l'unico discorso politico che credo in tutti i miei anni di militanza dentro al partito radicale sappia fare
La politica e lo dico senza va bene
Eccessive ironia col Kappa è sempre stato va bene campo che tutti gli alti e moltissimi altri dei compagni hanno saputo affrontare sono affrontare con maggiori capacità e con maggiori problemi determinazione di quella che non ha più il un'ultima ve ne ultimissima considerazione
Che volevo fare è che o anticipato va bene a questa mattina questo mio intervento che in imprudenza e saggezza forse avrebbe voluto che io me ne rimette essi in un momento va bene successivo anche perché o direi soprattutto perché
Va bene purtroppo fare il segretario del Partito Radicale vuol dire non avere neanche il tempo
Va bene per poter seguire con quel distacco comunque la calma con quella serenità necessaria anche elementi fa avvenimenti importanti come questo
Io oggi e domani va bene con i pochissimi compagni
Che insieme a me tentano di tenere in piedi e porta far progredire il discorso
E l'impegno che ci siamo assunti di essere forza transnazionale trasportistica siamo impegnati
E questo lo dico con buona pace del esimio giornalista Biagi certo a un certo punto e difficile va be'tentare di far fronte all'uno e l'altro
Due vani a un certo punto dovrebbe anche pensare va bene quali sono i tempi di riposo che ha e dovrebbe anche pensare gli atti parlamentari probabilmente hanno tempi riposo che i radicali non si sono mai concessi e non ho mai avuto
Grazie Sergio io credo che ancora una volta non occorre sottolineare quanto sia per tutti noi
E per questo tentativo
Di organizzare un utensile politico quanto sia importante la sua presenza il le parole che ci ha indirizzato ora alla Giovanni Negri leggera il documento che è alla base della discussione di questo congresso riteniamo importante leggerlo forse qualcuno lo avrà già fatto
Perché vorremmo che il dibattito che i subito dopo si apriva e vi sono già dell'iscrizione a parlare
Sia molto centrato sulla parte politico operativa della della nostra dei nostri problemi sarà
Per iscriversi a parlare e vi siamo già da iscrizioni si prega di dare il nome al tavolino all'ingresso della all'ingresso della nostra sala
Alla parola Giovanni Negri per leggere il documento
E non so se volete esche che lo legga tutto perché credo che non è che siamo qui in tanti è stato distribuito a ognuno una copia e quindi ha una ragione credo più essenzialmente radiofonica fosse questa lettura non so se volete che lo leghi integralmente tuttora sì sì no no no no poi credo essenziale sia importante perché come diceva Sergio anche poco fa al di là delle sigle cose eccetera mi pare in discussione sia la proposta di un preciso percorso politico che quello che conta
Allora crisi mondiale crisi italiana si intrecciano come non mai
E come non mai si confermano alcune intuizioni radicali la straordinaria necessità della presenza oggi di una forza transnazionale non violenta e democratica la priorità federalista europea e in Italia il conflitto fra partitocrazia e democrazia
Nel nostro Paese l'illegalità fatta legge ha cassato la sfida dei referendum elettorali
La scomparsa di questo strumento forte di grande riforma democratica aperto la strada alla contesa sulle riforme istituzionale
Senza tuttavia sfiorare il punto centrale dell'effettiva funzione Dei partiti
Così come il venticinque luglio mille novecentoquarantatré il potere si svegliò antifascista
In questa primavera risveglio il potere riformista
I poteri dell'economia dell'industria della pubblica amministrazione del sindacato della cultura e dell'informazione
Chierici sempre più indistinti dei consensi degli assetti del regime danno mostra di grande zelo proponendosi ad un tempo come promotori attori e garanti del nuovo Stato
Oggi come allora hanno fretta
La stessa continuità che garantì una Prima Repubblica antifascista si ma che contenere in sé tutti i germi corporativi clericali e clientelari io ora invocata a tutela della nuova fase e della vecchia classe dirigente
Oggi non ce la pressione esterna di una catastrofe bellica ma tutta l'ansia di un mondo nuovo nel quale spicca l'unicità del caso Italia
E della sua crisi
Più che mai dopo la caduta del muro
Unico paese del Nord del mondo a non aver vissuti in cinquant'anni ne mutazioni di sistema neri cambio di Governo
L'apprensione della nomenclatura dilaga insieme la consapevolezza della propria delle città delegittimazione la coscienza di milioni di cittadini
Le parole seconda Repubblica e riforma solo in tal modo gonfiate trasformati in strumenti del vecchio regina
Il polverone di poteri costituenti ingegneri istituzionali e commissioni non riuscirà tuttavia occultare il paradosso nella realtà
Il nuovo governo qua emesso tra virgolette e guidato non da un figlio o un prodotto dalla Prima Repubblica ma dall'uomo che più semplicemente e la Prima Repubblica
A sigillo della novità l'evento politico dell'ultimo ventennio una legislatura scadenza naturale senza elezioni anticipate
Il sistema dei partiti ho avuto paura forse a un passo dal burrone tenterà un intento era un improbabile autoriforma
L'undicesima legislatura il prossimo Parlamento saranno allora la sede il grande confronto per la riscrittura delle regole dello Stato del nuovo patto di cittadinanza
Ma tutti induce a ritenere che sarà negato il vero nodo è la questione lo status quo partitico con i suoi codici non scritti ossia la demolizione di una certezza del diritto
Il problema per i democratici è quello di contrastare ribaltare questo corso delle cose
Dinnanzi al fiorire degli riformismi l'alternativa vera e fra una riforma per passare dalla partitocrazia la democrazia di diritto da una parte e il disegno di un diverso assetto del sistema partitocratico
Occorre questo è il nostro problema politico conquistare la forza per imporre questi termini di scontro per chiamare la gente e le forze politiche a misurarsi sul vero discrimine
La loro seconda Repubblica rischia di essere peggiore della prima
La sinistra in tutte le sue componenti ha trascinato nel suo fallimento ideale politico le speranze di alternative di rinnovamento
Ma le ragioni della riforma di una rivoluzione liberale democratiche di diritto in Italia solo oggi forti necessari come non mai
Occorre perciò affermare che non c'è riforma senza conquista della certezza della legge del diritto senza sostituzione di questa classe dirigente ovvero senza la messa in mora di questo sistema dei partiti
Dinanzi alla sfida di un Parlamento cui si assegna un ruolo costituente perciò necessario che riformatori si dia un itinerario un progetto al di fuori dei quali vi sono solo astrazioni o rendite marginale
Noi misuriamo tutta la difficoltà di condurre con efficacia vincente la battaglia politica in questa direzione ma misuriamo anche tutta l'impotenza di ogni altra strada
Per questo tanto più alla luce dell'esito della crisi di governo a tutti coloro che dichiarano di condividere obiettivi di grande riforma nei prossimi mesi proponiamo con ogni energia la necessità di dar vita subito
A uno schieramento a una parte politica che abbia le dimensioni la forza gli strumenti adeguati a imporre vero scontro politico
E non per testimoniare la giustezza di una posizione minoritaria
Ma per fare esprimere una maggioranza per conquistare la riforma
E questo significato della costituente democratica la Costituente della grande forza democratica
Proposta i singoli gruppi ma anche ai partiti che mutando radicalmente se stessi vogliono ritrovare le ragioni del proprio esistere come parte politica democratica
Ciascuno deve essere messo davanti alle proprie responsabilità da ciò dipende il segno sotto il quale nasceranno la prossima legislatura costituente e il confronto sulla riforma
Noi vogliamo dare un nome un cammino alla riforma e assicurare un impegno una coerenza il nome è quello dei Democratici intesi come quante prescinde dalla provenienza intendono fare della transizione dalla partitocrazia la democrazia la ragione del proprio impegno pubblico
Il cammino è quello dei prossimi dodici mesi per dare alla riforma Democratic iniziativa nel Paese in forza del Parlamento e nella legislatura costituente
L'impegno è quello di chi come militante radicale ha dato vita sia ad un modello di partito antitetico al mondo partiti Isma'spartitorie consociativo della Prima Repubblica
Che ad un patrimonio di lotte civili che hanno trasformato e democratizzare tu la società italiana
La coerenza infine quella delle scelte elettorali del Partito Radicale
Prima ancora di aver abbandonato per la scelta tra nazionale la presenza elettorale in Italia avevamo indicato tutti i limiti ai quali eravamo condannati insieme ad ogni autentico laica democratica a causa della frammentazione in piccoli raggruppamenti anche per questo abbiamo scelto di mettere pienamente in gioco tutto il nostro patrimonio di averi politico organizzativi elettorale
Può apparire velleitario ma in realtà è velleitario chi non comprende che occorre costruire in questi mesi una risposta democratica la crisi della Repubblica facendo della riforma un progetto politico sul quale chiedere consenso al Paese
Occorre subordinare a questa priorità tempi e abitudini militanze partitiche e gruppi parlamentari ed affermare con chiarezza i contenuti della riforma
La riforma per noi poggia su due grandi pilastri indispensabili l'uno all'altro
Sistema elettorale anglosassone e liberazione della cosa pubblica dall'occupazione partitica
Il primo non come bacchetta magica ma perché unica efficace misura per scomporre questo sistema partitico consentire scelte dunque sovranità agli elettori
Imporre la formazione di un sistema tendenzialmente di otri partitico di partiti nuovi alternativi e di governo
Quanto alla seconda misura la sua importanza inversamente proporzionale all'attenzione riservatamente nel corso di questa crisi
Tanto è causa di profonda rivolta civile quanto oggetto di totale rimozione persino nelle parole del capo dello Stato che pure ha dovuto darle voci
Non sono riforma ma inganno controriforme mille tentativi di metter mano alle regole istituzionali senza colpire la reale funzione dei partiti della Prima Repubblica
Ciò vale in particolare per la repubblica presidenziale se disancorata da un sistema elettorale maggioritario o per i sistemi tedesco uninominale che mantiene la proporzionale o francese con un mercato partitico fra i due turni elettorali
Che nella realtà italiana significherebbe una definitiva spinta al degrado e al malaffare
Il tema delle elezioni politiche per l'undicesima legislatura cui si assegna una funzione costituente non può infine essere eluso
Ma è proprio in relazione alla gravissima crisi politica istituzionale della Repubblica e alla necessità di assicurare la più forte risposta democratiche di diritto in luogo dell'attuale sommatoria di debolezze e di assenza
Che appaiono velleitari quanti meccanicamente preparano simbolo candidati liste tanto scontati quanto inadeguati ad affrontare il cuore della crisi italiana
Ogni se l'iniziativa elettorale volta dare voce e rappresentanza l'istanza di democrazia di riforma dell'undicesima legislatura
Non può oggi che derivare d'essere correlata la concreta capacità di iniziativa politica
E ai risultati che essa saprà conquistare nei prossimi mesi nel suo confronto e la sua sfida con il sistema dei partiti ecco fin qua
L'analisi veniamo poi al punto finale che abbiamo voluto connotare come quello attorno al quale concretamente in queste poche ore che abbiamo a disposizione
Dibattere scegli anche perché questo comporterebbe del conseguenze operative direi quasi immediati
Sulla base di queste considerazioni proponiamo a quanti intendono operare per la riforma il seguente tracciato iniziativa politica per i prossimi dodici mesi che noi siamo pronti a percorrere nel Paese e in parlamento Primo
Promuovere entro maggio
Insieme a Forum dei Democratici sinistra di club Sinistra indipendente Sinistra liberale Movimento federativo democratico il convegno su riforme l'istituzione riforma dei partiti
Per delineare la piattaforma l'aggregazione e la costituente democratica affinché riprendano le mosse i progetti annunciati e poi abbandonati quindi con un confronto però con questo partiti in questa legislatura sia dai partiti laici che dal pc PDS così come nella precedente legislatura era stato lanciato e poi abbandonato il progetto di una nuova forza politica riformatrice da parte del PSI
Due sulla base di tale piattaforma procede in ogni regione alla formazione dei comitati per la costituente democratica tre giunge entro la fine del mille novecentonovantuno ad una prima convenzione per la costituente democratica
Punto quattro promuovere sin d'ora la campagna per il sistema elettorale maggioritario uninominale ad un turno con una correzione proporzionale come indicato sia dal quesito referendario sul Senato che da Dahrendorf
E dall'Ansa scuro con la disponibilità ad accettare in questo quadro le ipotesi di Repubblica presidenziale
Tale campagna la sola dei quattro ad imporre al sistema dei partiti un vero confronto sulla riforma
Né i residui mesi della decima
E nella undicesima legislatura qua mi permetto solamente di aggiunge rispetto a quanto già con grande precisione ha detto prima Spadaccia che in assenza di promozione in questi termini e date di questa iniziativa
Avremo i primi due anni della cosiddetta legislatura costituente privati di punto di riferimento riformatore di questo gente
Punto quinto la campagna per la riforma si articolerà ai un manifesto appello di personalità del mondo politico economico culturale da promuoversi entro maggio quindi parliamo di ora be la una manifestazione di lancio entro giugno sì raccolte le firme per il referendum popolare nel periodo ottobre novantuno gennaio novantadue punto sei sostenere le iniziative legislative volte a liberare l'amministrazione pubblica dall'occupazione partitica anche alla luce del nuovo Rapporto Giannini
Punto sette lavorare sul modello federalista libertario laico
Una proposta statutaria di partito democratico da sottoporre a tutti gli interlocutori della Costituente siano essi gruppi o partiti tradizionali ecco questo è il testo del documento
Grazie Giovanni allora vorrei ribadire che noi andiamo avanti con i nostri lavori fino alle ore quattordici adesso sono le tredici e venti e poi alle quattordici interromperemo un'ora quindi vi preghiamo di rimanere fino alle quattordici anche perché sta arrivando Claudio Martelli a cui daremo subito la parola e credo che sia interessante per tutti quanti a vere ascoltare questo contributo come un contributo sulle questioni che stiamo dibattendo
Ribadisco che per iscriversi al parlare sì prego di dare il proprio nome all'ingresso ha ora la parola
Debenedetti c'è la signora De Benetti che era qui davanti poco fa forse è andata via allora aveva chiesto la parola o Berti
Anche gli però un breve intervento anche Uberti è andato via allora Roccella
Vorrei pregare all'ingresso che ci sono altri iscritti di comunicare Meli
Franco ci sei sinistra
Cari compagni
Debbo dire che
Aderisco con entusiasmo se debbo dire che aderisco con entusiasmo e ottimismo a questa iniziativa mentì Ray
Entusiasmi relativo pessimismo è molto tuttavia
Una
è difficile vincere la tentazione
Della politica quando la politica non offre
Scelte erano state scelte entusiasmante
Mi premeva però dire alcune cose innanzitutto
Il sfatare questa finzione
Al cui annetto molta importanza
Starà
Il partito radicale associazioni radicali
Ma abbiate pazienza leggo sul radicale della riforma riprendere e rilanciare il grande patrimonio di lei di lotte radicali per la riforma della politica dei partiti
Per conquistare un'alternativa di democrazia di legalità di delitto alla crisi della partitocrazia
Non vedo la differenza
Tutto questo
Del l'assunto
Del partito radicale
Il quale com'è noto
Coglie la sua identità e la differenzia nei dati della transnazionalità
Come sempre in questo io vedo un grosso pericolo un grosso rischio una grossa mi mistificazione
Tipica della cultura radicale negli ultimi tempi
Vale a dire la transnazionalità d'accordo tutto quello che volete
La trasmissione da
Ma
La politica è un fatto storicizzato
Pregiudizialmente storicizzato culturalmente sto indiziata si fa politica in un dato posto in situazioni date e in certe condizioni non si fa politica geneticamente
E le condizioni dell'Italia fra l'altro sono tale da configurare una situazione così particolare così identificabile
Così poco comune con le situazioni degli altri paesi da giustificare
Una
Esaltazione addirittura della storicizzazione del nostro impegno politico qui in Italia
Bruno Zevi ha fatto appello ha ricordato
Il Partito d'Azione Salvemini
Cioè cosa ha ricordato una storia che non è facilmente ripetibile leggermente esportabile facilmente riscontrabile altrove
Abbiamo parlato di partitocrazia parliamo di partitocrazia ne parliamo da quando io mi ricordo che ne cominciamo a parlare solitari
Anzi mi correggo e qui devo fare una parentesi
Solitario
Ai tempi di Maranini quando dare ragione Maranini significava affrontare il rischio di essere accusati di fascismo
Né più nemmeno
Ora
A questo recita noi dobbiamo richiamarci se questo convegno a questo impegno questa iniziativa un richiamo un ritorno alla storicità del nostro impegno politico e va bene se no diventa una ennesima finzione e come tutte le finzioni mistificazione dice
Non dimentichiamoci che nel nostro paese
Io da quanto lo ripeto
Per circa cinquant'anni i partiti ci sono
Sono in crisi c'era rotto sono stati travolti dalla partitocrazia
I partiti hanno prodotto il questo Paese
Ma ci sono e sono i veicoli dell'azione politica per la prima volta devo trovarmi d'accordo dopo tanti anni devo trovarmi d'accordo con Spadaccia
In questo nel configurare questo tentativo di passare attraverso i partiti
Per un'azione come quello che ci proponiamo
E principalmente attraverso il partito socialista non scandalizzatevi non scandalizziamo circa la proposta socialista per quanto possa essere viziata
Per quanto possa essere discutibile
E una proposta ben precisa bisogna ecco ed è la sola proposta
Che a mio avviso circola
Nella dibattito politico accusate la di quello che volete ma con una proposta Lovari
La repubblica presidenziale un punto di partenza mancherà
Dei di ferimenti relative alla riforma elettorale benissimo discutiamone parliamone
Ma di spingerla perché
Non c'è nessun motivo
è un appiglio casomai
Nel nella peggiore delle ipotesi ben utilizziamo questo appiglio cioè facciamo un politica dalla situazione storica che si è data
E nella situazione data e in questo Spadaccia ha ragione e credo la prima cosa sensata che i radicali dicono da molto tempo a questa a questa parte rischia grosso perché non bisogna attraversare soltanto la zona dei partiti
C'è nata la Charanga ragione dalla Società non dimenticate che tra partiti e società
C'è un connubio che è un colloquio molto strana e molto difficile
Da traversare
Perché passo non è che c'è da una parte la società civile buona e dall'altra società politica cattiva
E le due cose si intrecciano come è sempre accaduto nella storia si intrecciano intimamente vale a dire abbiamo una società che al tempo stesso contestatrice complice
Con De Felice e corrotta
E abbiamo dei partiti che sono altrettanto
In crisi
E complici Roccella voglio dire parliamo del fenomeno della lega per esempio delle leghe
Beh secondo me c'è una super fingeva il giudizio notevole perché il fenomeno delle leghe vedete nonostante tutto nonostante lo dice il titolo vizi le sciocchezze che dicono e la prima costituzione in politica della società civile
Ha un segno preciso della rivalsa contro la politica sotto lo stesso segno identico
Si scrive l'altro fenomeno del sud diverso perché è diverso il tipo di società perché siamo in una società assistita e parassitaria nel primo caso innocentista industrializzata
Sono giunco dal CID voto di scambio si sfila sotto lo stesso segno badate
Le famiglie si mettono assieme raccolgono un certo numero di voti
I scambiano ne fanno oggetto di scambio c'è portano all'estrema conseguenza i vizi interiori della partitocrazia infido fenomeni si scrivono sotto lo stesso disegno pur essendo due manifestazioni radicalmente
Largamente diverse
Quindi va be'affrontiamo pure questa
Avventura che certamente positiva sgombriamo tutto
Dalle mitizzazione i che difetto che io ho sempre
Rimproverato al partito
Radicale
La prima di queste mistificazioni è e di queste mitizzazione i compreso quello dei valori mi riferisco anche alla mitizzazione dei valori però non si mi Tizzano perché il momento in cui si mitizzato tradiscono si falsificano
Signor formano smettono di essere valori e diventano un'altra cosa diventano tensioni religiose io non ho mai creduto alla religiosità
Della politica valori sono valori sono valori
Compatibili con impegno civile configurabili nell'impegno civile dell'impegno morale se volete certamente mai dell'impegno
Non religioso
Certamente il Paese è arrivato a un punto limite su questo non c'è nessun dubbio
Un punto limite tale
Da far pensare
Sull'onda dello memoria storica
Che non sia possibile una correzione se non attraverso un rivolgimento
Profondo che non so da dove possa venire vero c'è una contraddizione obiettiva di quella dei partitiche
In partitocrazia dovrebbero correggere cioè dovrebbero fregare se stessi per correggere il sistema un sistema badate che cultura Rizzato che è diventato cultura c'è modo di pensare in modo da essere il modo di comportarsi in modo di gestire modo di stare assieme modo di pensare
Il che
Non sarà assolutamente
Facile volevo per non utilizzare eccessivamente
Primo tempo interrompete ma al quarto d'ora per cortesia
Essere a questo punto chiarire una cosa che francamente personalmente mi irrita
Mi irrita notevolmente cioè tutte le volte figlio radicali parlano
Tentano di
Riappropriarsi della propria identità originaria Kitano quel vecchio slogan non la politica delle forze laiche ma la politica laica delle forze dicendo a noi noi noi noi
Noi dove e e mi girai alla dove eravate
E non c'eravate per lo svago è nato nella mente un disgraziato che si chiama Franco Roccella solitario che faceva Lugi e non il partito radicale
E è stato
Ereditato dal Partito radicale ma probabilmente c'è un equivoco io intendevo un'altra cosa
Non intendevo quello che avete inteso voi non intendevo questo processo di ripeto idonei già mentre mitizzazione di valori di forme di formule che sistematicamente può il partito radicale
Ha realizzato intendevo tutt'altra cosa
Intendevo anche l'abc del laicismo che in crisi come tutti coloro in crisi con i greci socialismo inglese come il riso il liberalismo inglesi come invece tutta la società moderna che sta diventando non sappiamo che cosa quindi emise nei migliorato se di questo lo slogan era il teste un uso meno inflazionato
E anche un po'più pudico scusate la mia reazione che una reazione il personale
Noi ci accingiamo a realizzare questo programma
Che è un programma tipicamente di azione politica nient'altro teniamo presente visto quello che ho detto che in questo Paese non basta e non basta perché ragione viscere ricordate
Nel secondo terzo volume non mi ricordo più sulla Rivoluzione francese sia come l'evoluzione di se fallite perché gli è mancata la rivoluzione sociale la rivoluzione culturale
La rivoluzione religiose cioè il mito in questo caso per quanto ci riguarda il mito
Laico che non esiste più che non c'è
Beh cerchiamo di tenerli presente queste cose perché amico Zeevi
Il laicismo ricordi odori amico sua Grazia e innanzitutto e prima di ogni altra cosa intelligenza critica dei fenomeni prima di essere qualunque altra cosa come atteggiamento culturale innanzi tutto e intelligenza critica dei fenomeni cioè capire quello che ci sta succedendo attorno e quali sono i punti di riferimento per un'azione politica quello che ci sta succedendo attorno
Non è una cosa semplice è una cosa estremamente
Complessa il primo tributo questa complessità lo stiamo pagando questa Cedar riconoscendo che bisogna attraversare il territorio dei partiti non ci sono Santi in questo Paese
L'alternativa e ripeto una rivoluzione di cui non vedo i termini
Ne vedo le possibilità
O peggio un rivolgimento liguri non vedo assolutamente i connotati messo prevede
Quale figura possa
Assumere bisogna attraversare il territorio dei partiti in questo territorio io insisto in questo da quanti anni da moltissimi anni credo
Da cinquant'anni forse in questo territorio c'è il partito socialista e per ragioni storiche culturali
Ha una sua
Vocazione
Una sua Houghton proposta per una politica di questo genere per un tentativo di questo genere ce ne dobbiamo persuadere non ci sono Santi e Christie sessantotto compagnie finito
Le contestazioni sono finite
Il partito radicale e qui questo è quanto resta del Partito Radicale
Per gli organi vado avanti il resto del partito
Verrai a dire
Fin
Perché tu mi conosci le proprie da quando vi conoscete
Ma così sei a quindici minuti e quindi
Io sono lentissimo che qualcuno mi conosca perché se qualcuno mi conosce almeno l'onestà della memoria non dovrebbe tra via Pola
Dico quello da memorie cioè ricordi storici non per il resto
Bene queste quando tutto quello che volevo dirle quindici io sono abbastanza d'accordo con la relazione
Di Spadaccia ecco il programma
Letto qui da
Giovanni nega
Non sono molto ottimista contano molto entusiasta
Ma sono ripeto abbastanza d'accordo
A differenza del
Protagonista di Sartre
Sono disponibile
Grazie Franco ora la parola Claudio Martelli che vorrei salutare
Direi in maniera molto amichevole molto calorose ringraziarlo di esser venuto qui tra noi
Nel visto ringraziarlo nel salutarlo
Io credo che noi dobbiamo ricordare
Che Claudio Martelli è stato per noi radicali
Credo una importante punto di riferimento nel dialogo che c'è stato fra radicali e socialisti
E credo forse che posso dire che noi siamo stati per Claudio
Ai tempi dell'intesa un altrettanto punto di riferimento di dialogo politico di una stagione importanti
E in particolare Claudio la stagione della promozione dei referendum la stagione del tentativo di formare uno schieramento riformatorio riformista tra l'ottantasei e l'ottantasette a partire dal le diverse forze
è stata una cosa importante che purtroppo si è interrotta
E credo che ci sia la volontà oggi da parte nostra perlomeno di riprendere quel cammino e anche l'associazione che noi oggi promuoviamo
è un tentativo di riprendere quel cammino
Quel cammino verso la costituzione di uno schieramento democratico di cui in cui siamo sicuri che non possiamo fare a meno dei socialisti e della forza socialista non so come non so in che mentre in maniera ma certamente non viene Costituzione lo schieramento democratico riformatore nuovo senza i socialisti
E questo riguarda il futuro
Ma nel dire queste cose io vorrei ricordare anche a Claudio
Che probabilmente uno schierato ore uno schieramento riformatore e democratico o riformista e democratico chiamatelo come volete oggi non può fare a meno del patrimonio radicale
Di quello che noi abbiamo rappresentato e rappresentiamo e abbiamo rappresentato rappresentiamo prima ancora che sul piano delle idee o delle enunciazioni sul piano di quello che rappresenta la storia dei nostri comportamenti era sulla storia del nostro essere credo che io non ci sto possa essere una risposta democratica alla crisi della Repubblica senza che il nostro patrimonio insieme a quello di tanti altri e io ripeto in primo luogo i socialisti
Possano fondersi in qualcosa di nuovo capace di essere non un travestimento di cose vecchie ma la creazione di cose nuove ed effettivamente democratiche
Ed è con questo augurio che io di nuovo rinnovo il benvenuto a Claudio e gli dà la parola
Confesso che sono stato preso un po'alla sprovvista ieri alla Camera
Da Calderisi che mi ha invitato al nostro convegno perché francamente non ne sapevo nulla
E però l'annuncio di una iniziativa da parte dei radicali ho solo fatto che
Parlamentari e dirigenti e militanti radicali si dessero convegno
Era per me motivo di interesse
Costituiva un'attrazione
A quale difficilmente potevo resistere innanzitutto quindi questa è la prima
Considerazione che voglio trasmettervi
In qualche modo una felicità armi
Del fatto che nella fase finale di questa legislatura
Si veda una ripresa di proposta di iniziativa dei radicali
E confermare che questo solo fatto è già sufficiente
Non dico per metterci dietro le spalle una legislatura che è stata segnata più da polemiche che non dà incontri
Ma per stimolare anche noi
Riflessioni
E se possibile messe a fuoco messi a punto
Delle nostre proposte
Che odore ha avuto la bontà di ricordare
Una passato per la vita
Non lontano non remoto
Di battaglie comuni non soltanto sul terreno referendario penso in particolare al tema della responsabilità civile
Dei magistrati
Che ebbe poi per la verità
C'è una
Sì
Un'alternanza di Energia mi pare in questione
Ma oltre al gli impegni comuni per la battaglia sulla giustizia giusta per la difesa del referendum sul nucleare che noi non promuove in modo ma di qui difenderemo credo con tenace con qualche successo
La legittimità il diritto e il dovere che venisse celebrato ma come è noto insomma la precedente legislatura si concluse anche con un accordo politico-elettorale
E poi mentre se l'interruzione non fosse sopravvenuta avremmo avuto tempo in quell'ultimo anno
Della nona legislatura
Di dare all'intesa politica elettorale un respiro ben maggiore
Di promuoverla di propagandare al di là di Carla quindi nel Paese
E quindi di creare le condizioni per un successo maggiore di quello che poi è stato e che comunque non è trascurabile
In rapporto alle esperienze di alleanza elettorale tra partiti politici del nostro Paese credo che quello rimanga comunque un esperimento coronato da qualche successo a fronte di esperimenti coronati soltanto da insuccessi
Io non sto qui adesso distribuire delle responsabilità ma sarei ipocrita
Se non ricordassi che
La decima legislatura ha poi segnato una divaricazione
E sui temi e anche sulle prospettive politiche tra socialisti radicali sui temi basta ricordare la legge
Sulla droga
O per nascondermi dietro il dito di polemiche
Nelle quali io né una posizione
Infelice
Potrei citare l'esempio di una divaricazione su un tema nel quale porto intera io la responsabilità
Di una divaricazione come è stato il recente decreto
In materia di lotta alla criminalità
La più grave delle distanze
Tematiche sono state quelle di prospettiva politica
Per un verso il patrimonio radicale passo anche a noi anche ammette radicale non sono ma che sono sicuramente è sempre stato rimango amico dei radicali convinto della necessità di muoversi insieme
Non ho potuto non assistere con preoccupazione in qualche caso con dolore alla sensazione di una dispersione di una diaspora
Su troppi fronti
E poi è un tentativo di
Orientare la storia radicale in un senso tra virgolette laicista
A parere mio in netto contrasto con l'idea di ispirazione dell'Unità laica
Delle forze e viceversa tutto immerso nella illusione
Dell'unione delle forze laiche
Con l'esito elettorale
Misurato nelle consultazioni europee
Che credo ancora brucia
Non solo i radicali ma anche ai liberali i repubblicani per altro verso noi socialisti ci siamo
Incardinati per una parte negli obblighi
E dei privilegi della governabilità
E per altro verso mano mano che maturava la crisi comunista ci siamo concentrati sul tema dell'unità socialista
Ma credo che nell'assieme non abbiamo tradito l'impostazione di fondo dei nostri due ultimi congressi
Quello di promuovere insieme un processo politico e un processo di riforma istituzionale
Un processo politico di rassemblement delle forze riformatrici
Certo
Intorno al tema dell'Unità socialista ma non limitata
Non limitato questo la samba emanare solo i socialisti o alle famiglie
Che in qualche modo si richiamano a questa storia questo tragitto più che secolare ma aperto al concorso di forze radicali liberali e democratiche ecologisti anche voi poi vedo dei documenti le dichiarazioni distinguete nell'ambito dei Verdi
Componenti o tendenze con le quali ritenete possibile avviare e promuovere incontri collaborazioni comuni prospettive dalle impostazioni
Più tasse Etta
Che vanno sotto il nome di fondamentalismo
Non so se questa classificazione dei veri italiani sia ancora attuale
Cioè per un verso l'impressione che scusa se il troppo vicino al microfono non troppo non lontanissime quindi battere segua Boselli
Benissimo
Lo so dicevo se questa classificazioni delle italiani sia ancora attuale
Dopo quanto è accaduto negli ultimi tempi da loro unificazione
Che mi pare molto più corrispondente all'esigenza al bisogno di
Un riparo un tetto
Per un certo numero di rispettabilissimi qualificati professionisti della politica maturati in altre esperienze
Che non in una radicamento in una dilatazione della cultura
Ecologista ma a parte questa questione
Non vi è dubbio insomma che i percorsi di questa legislatura sia sui temi sia sulle prospettive politiche se non dati piuttosto di barricandosi tra socialisti radicali che non avvicinandosi neppure mantenendo quella forte impronta unitaria collaborativa cooperativa che vi era stata nel periodo precedente ecco perché un'occasione come quella che voi avete il mito di aver ricreato questa di oggi
Non poteva essere né trascurata né sottovalutata da parte nostra o in ogni caso da parte mia ma credo che anche il segretario mio partito abbia dato recentemente testimonianza con la partecipazione al vostro congresso
Di un rinnovato interesse di una rinnovata disponibilità
Si è appena conclusa si sta concludendo in questi momenti questi minuti al Senato la crisi di governo crisi singolare
Era cominciata con l'idea di un semplice rimpasto lungo la strada sembrava che addirittura dovesse sfociare nella nascita di una nuova repubblica
Si è poi assestata su un risultato
Imprevisto e mediano imprevisto
Poi che l'imprevista utilizzazione dell'articolo novantadue
E quindi delle prerogative del presidente del Consiglio nella scelta in questo caso per la vita non dei ministri ma dei ministeri o dell'assegnazione misteri a i partiti nell'ambito di un governo di coalizione ha fatto scattare
Una rigetto e un rifiuto da parte repubblicana sì che ne è derivata una maggioranza comunque diversa se non nuova
Più ridotta certamente che non allargata rispetto a quella precedente esito
Da tutti credo ampiamente imprevisto fosse qui ha ragione onorevole ammiccando nei suoi aforismi osserva che del conflitto tra irrazionalità e razionalità in politica quasi sempre prevale l'irrazionalità
Ma a parte questo aspetto
Ciò che conta qui rilevare discutere
E come mai la crisi che ha esordito con un tentativo di semplice rimpasto e nel corso del suo svolgimento e per l'intuizione del presidente a Repubblica e per la volontà dei socialisti sembrava poter conseguire almeno in termini di proposta una Soglia importante di impegno di riforma istituzionale si è poi viceversa proprio sulle questioni istituzionali più rilevanti arenata
Io non sopporto affatto gli impegni di riforma del bicameralismo o di un stadio più avanzato di decentramento regionalistica o di un regionalismo che Scott confini quasi con il federalismo e tuttavia non vi è dubbio che l'obiettivo più che ci si era posti quello di avviare una procedura di revisione costituzionale sia stato mancato e mi piace discutere con voi del perché e chiarire questo punto che altrimenti rimarrebbe oscuro della crisi perché credo che poi ci serba
Nelle riflessioni relative anche al vostro programma programma dell'associazione che oggi lanciate
Modificare la Costituzione secondo le attuali procedure previste dall'articolo centotrentotto come sapete richiede tempi lunghi e procedure abbastanza complessa doppie letture
Tra Camera e Senato
Rinvio di tre mesi per le deliberazioni fondamentali richiesta di maggioranza qualificata possibilità di ricorso referendario ma unicamente ancora in termini abrogativi
Nel caso in cui un quinto dei parlamentari o
Cinque Consigli regionali ritengono di poter muovere un referendum abrogativo di un'eventuale revisione legge di revisione costituzionale
Mettendo mano a questo meccanismo
Mi sono accorto che il mio partito proprio nella discussione istituzionale stava compiendo un errore di fondo
Quale errore un errore politico non un errore di contenuto l'errore politico di aderire a un'impostazione che in buona sostanza snellendo le procedure previste dall'articolo centotrentotto tuttavia veniva a confermare un'impostazione che lo sia inaccettabile non solo i socialisti non solo i radicali ma chiunque nutre seri propositi riformatori
E concepisca l'idea che una la riforma della Repubblica l'avvio di una nuova repubblica di una diversa Repubblica fondata su un diverso regime istituzionale su un diverso regime elettorale
Non può nascere
O non può affidarsi esclusivamente a un percorso interno al Parlamento
E consentire che la sola proposta
Che polvere cittadinanza per essere poi ratificata o rigettata da un referendum abrogativo e quindi confermato respinta da un referendum abrogativo e quella che ottiene la maggioranza semplice dei consensi nell'ambito del Parlamento di una Commissione parlamentare a questo scopo delegata
Questo dall'errore che si stava compiendo una vera e propria trappola perché è una trappola perché del tutto evidente che se questo è lo schema vi sarà una sola proposta
E di sacrificio e cioè vi sarà una sola proposta che verrà elaborato da in ambito parlamentare ed eventualmente sottoposto al giudizio degli elettori ci troveremo di fronte alla proposta consociativa ha una proposta mediana
Ha una proposta che dovrà soddisfare innanzitutto le possibilità alle vocazioni disponibilità al compromesso tra la democrazia cristiana
Il partito democratico da sinistra
O eventualmente anche aperta ad altri contributi concorsi di partiti minori anche del nostro ma in ogni caso verrebbe esclusa tanto un'ipotesi di fondo di riforma elettorale in senso maggioritario quanto un'ipotesi di fondo di riforma istituzionale in senso presidenziale
Ecco perché il tema della riforma costituzionale
Che doveva caratterizzare questa fase finale della legislatura è stato accantonato perché ci si è trovati di fronte a questo impasto da una parte i socialisti che chiedevano
Che riformando le procedure previste l'articolo centotrentotto
Sì
Immaginasse un percorso di riforma che consentisse alla fine di sottoporre al giudizio degli elettori
Non una ma almeno due proposte di revisione costituzionale di riforma della Repubblica
E dall'altra parte l'impostazione democristiana ma anche repubblicana i repubblicani erano ben presenti e attivi se loro segretario onorevole la Malfa al tavolo di questo negoziato
Che e viceversa proprio questo intendevano escludere
Voi capite bene che si tratta di dare un peso
Diciamo pari a uno o pari a cento in questa diversa prospettiva alla consultazione popolare alla voce dei cittadini
Se l'unica proposta che potrebbe essere sottoposta a referendum e quella che ha ottenuto la maggioranza dei voti parlamentari e le altre proposte non possono esistere di fronte al giudizio dei cittadini
è evidente che ci si sarebbe avventurato in un percorso
Io sto più di insidie di trabocchetti e di rischi
E il rischio maggiore sarebbe stato quello che con tutta pietà sarebbe poi è prevalsa
Una ipotesi come ho detto consociativa mediana una blanda riforma magari l'ipotesi repubblicana quella di una semplice elezione del Presidente del Consiglio da parte delle Camere riunite e della sfiducia corretto costruttiva
Tutte ipotesi anche di un qualche buon senso ma assolutamente impari rispetto al bisogno di rinnovamento che vi pare insieme avvertiamo ci saremmo trovati di fronte a questa sola proposta e noi socialisti voi radicali ci saremmo trovati in questa condizione
O di aderire subire un'impostazione così riduttiva
Oppure alimentare muovere un referendum
Per distruggere quelle ipotesi riduttiva
Mediana consociativa compromissoria
E quindi per tenersi in definitiva questa vecchia Repubblica questo vecchio sistema e da questa trappola
Che siamo usciti riproponendo nella sua interezza
Alla discussione politica
Extra governo extra maggioranza
Nel Parlamento e nel Paese il tema dei forme istituzionali anche evitando un ulteriore rischio che c'era in quella procedura che stranamente nessuno ha rilevato la singolare pretesa presunzione di un Parlamento agli sgoccioli del suo mandato di vincolare il prossimo Parlamento
Era di questo anche che si stava discutendo con un metodo francamente molte eccepibile dal punto di vista democratico come si può accettare l'idea che un Parlamento allo scadere del suo mandato con questi determinati rapporti di forza
Certamente anche consunti dal fatto semplice sono passati più di quattro anni dalla sua elezione
Possa vincolare negli obiettivi e nelle procedure il prossimo Parlamento che avrà con tutta probabilità diversi rapporti di forza una diversa ispirazione un diverso legame con il Paese
Ma tolto di mezzo iperico alla trappola non bisogna commettere errori di togliere di mezzo la prospettiva insieme con l'avere eliminato il rischio di una procedura
Che avrebbe
Parlamentari Zagato e consociativi Zagato daccapo il tema delle riforme istituzionali escludendo l'ipotesi appunto di proposte alternative da sottoporre al giudizio elettorale che viceversa la nostra impostazione e chiedo che vada riaffermato e mi pare che se non è detto esplicitamente
Implicitamente il documento che ho letto non può non riferirsi alla necessità di un referendum
Usciamo dalla dubbio dalla divaricazione referendum abrogativo propositivo consuntivo e quant'altro qui si tratta di un referendum istitutivo
Pari a quello che fu fatto nel mille novecentoquarantasei e se mai le procedure vanno rovesciate come è giusto che siano e vanno seguite
Nelle nei tempi nelle modalità le procedure allora seguite e quindi non prima la commissione parlamentare la costituente parlamentare e poi dei eventualmente dei referendum
Ma prima dei referendum istitutivi orientativi su quello che è il grande modello di riferimento al quale verso il quale ci si vuole muovere e poi un'assemblea costituente che lavora in base alla mandato ricevuto dei cittadini per questo tipo di Repubblica o per un diverso tipo di Repubblica
Sento anch'io basta d'arresto poi aprire
La televisione
Soprattutto se ci si sintonizza sulla Rete tre
Per
Cogliere ondate di contestazione anti partitica come si preferisce dire invalso dire anti partitocratica
Io non so se
I comunisti compagni del PDS stiano ben calcolando quello che stanno mettendo in moto io ho l'impressione che stimo ripetendo su scala nazionale
Il tragico errore e il tragico suicidio che già hanno compiuto a Palermo nel mille novecento da parti dal mille novecentottantasette
Nel senso che quando si anima una contestazione così violenta
Del sistema partitico
Così a aspra così ingenerosa così senza
Salvare nulla di questi quarant'anni di esperienza democratica
Il rischio molto concreto non è quello poiché il beneficiario sarà il partito dell'opposizione costituzionale
E cioè il PDS con tutti i suoi problemi suoi drammi le sue crisi
Il rischio vero che il PDS i suoi strumenti di comunicazione di propaganda di promozione
Stiano tutti agendo servizio delle leghe
Il PDS si troverà dopo questa sperimentata già sperimentata prassi alla proprio suicidio già sperimentata a Palermo il culto di Leoluca Orlando ha portato il Partito Comunista Palermo al sette per cento
E a nulla sono state sono valse le raccomandazioni che ho fatto nel corso di questi anni di cessare da quella impostazione folle
Di perseguire
Speranza o l'illusione
Di conquistare una posizione di forza politica utilizzando gli argomenti e armi di un'opposizione anti-sistema
E di confidare la forza d'opposizione di anti sistema al uno dei leader in questo caso dal sindaco democristiano della città di Palermo
Rischio
Il rischio che corre il PDS non è solo quello di un calo elettorale
Continuando a sviluppare questo tipo di impostazione politica
Ma è molto maggiore e quello di un azzeramento del suo ruolo politico poi che l'opposizione a quel punto non sarà più il PDS l'opposizione saranno le leghe non avremo più una dominante dell'opposizione di sinistra avremo una nuova dominante un'opposizione di destra
Un'opposizione di sistema un'opposizione istituzionale un'opposizione addirittura con qualche connotato di rifiuto e di rigetto
Della storia unitaria che è anche la storia politica democratica di questo Paese con i suoi limiti sui difetti suoi palude lamenti le sue ipocrisie le sue generosità ed era una storia decente vivibile in nome di contrapposizioni
Addirittura con venature
è qui che o etnocentrici
Possiamo
In quest'anno che ci separa dalla
Dalle elezioni politiche
Rimettere a fuoco gli obiettivi
E tornare a fare agire le armi
Della politica
E quanto rimane e a parer mio non è poi così poco di ragioni politiche anche nell'esperienza dei nostri partiti e non dico soltanto di socialisti radicali ma più in generale dei partiti democratici che hanno animato
La scena politica in questi quarant'anni
è molto difficile
Ma non è impossibile
Ho letto con particolare piacere questo passaggio del vostro documento in cui si abbinano
Sistema elettorale maggioritario uninominale ad un turno
Con correzione proporzionale
E la disponibilità ad accettare in questo quadro le ipotesi di Repubblica presidenziale
Qui c'è solo come dire una differenza di azzerano il nuovo questa non è nuovo
Non è nuova io beh non la disponibilità non è così antica per altro verso
Mille novecentottantasette
Accetto Mazza quattro anni scorsi da allora come ho detto insomma hanno visto una divaricazione e sui temi e sulla prospettiva politica richiamare anche questo aspetto dei nostri rapporti di quattro anni fa
Allora ho arrivati molto avanti nell'elaborazione di non lo so bene non l'ho dimenticato
Riprenderla al punto più alto in cui eravamo arrivati
Mi pare segno di una volontà molto molto costruttiva che sono qui appunto a raccogliere
Dicevo che la sua differenza può essere nella
Nelle priorità che si assegna no
A me pare del tutto evidente
E lo è credo anche al mio amico e compagno Giuliano Amato che la repubblica presidenziale trascina inesorabilmente con sé un sistema maggioritario poi si può decidere se sarà a due turni a un turno
Potremmo su questo
Discutere e magari litigare ma magari fossimo al punto in cui discutere litigare perché ci dividiamo se il sistema maggioritario debba essere a un turno o a due turni vorrebbe dire che avremmo generalizzato il novanta per cento della convergenza
Nella prospettiva di fondo
Quindi noi poniamo innanzitutto il tema di un presidente a Repubblica eletto dai cittadini
E dentro questo
Come necessaria
Come conseguenza il tema di una riforma elettorale in senso maggioritario voi ponete prima questa esigenza
E la aperta disponibilità
Alla Repubblica presidenziale purché fondata su questo sistema elettorale mi pare che le distanze siano assai minori di quanto appaia a meno che
A meno che
Non prevalga poi come dire l'ossessione del particolare del dettaglio
E ciò che a tutti i costi deve essere a un turno il sistema maggioritario uninominale o in casa socialista che a tutti i costi si sta discutendo e si deve discutere solo di un Presidente da Repubblica eletto dal popolo ma di tipo francese
Si dice che il nostro è un partito
Monolitico
è sicuramente un partito molto unito e molto consapevole del tragitto che ha già compiuto di quello che vuole compiere per fortuna che c'è questo partito unito
Ma non è privo anche su questi questioni di una dialettica interna
Io insisto
E lo faccio per ragioni di principio per ragioni politiche sull'idea di un Presidente della Repubblica lo dico per semplificare con molta grossolanità all'americana
Cioè del capo dell'esecutivo
A differenza di miei compagni che insistono viceversa sull'idea di un presidente Repubblica alla francese che quindi ha compiti esecutivi ma che svolge attraverso una delega a un primo ministro coordinatore del Governo
Sarebbe lungo interessante discutere della diversità culturale profonda che c'è in realtà tra i due modelli
Ma questo è uno spazio
Di discussione interna al PSI
Che credo sia
Occasione non per interferenze ma per allargare la discussione anche all'esterno del PSI
è del tutto evidente che un presidente Repubblica eletto dal popolo
Vedrebbe consolidati gli attuali poteri anche senza dargliene altri in più
Si troverebbe io l'ho detto osservando i comportamenti di Pertini di Cossiga
Che eravamo già quasi entrati in un sistema semipresidenziale perché se un presidente pubblica intende sul serio in questa costituzione in questo sistema esercitare i poteri che la Costituzione gli conferisce beh ci troveremo di fronte un presidente Repubblica
Che per l'appunto
Respinge le leggi i decreti legge di leggi del Parlamento i decreti legge del governo
Che nomina il Presidente del Consiglio dei pini dei ministri
Chi firma non firma la nomina di questo o quel ministro di questo o quel sottosegretario
Che a capo delle forze armate
Che a capo della magistratura
Che può sciogliere le Camere
Sì conosco bene quando Cossiga ha fatto questa osservazione subito ci sono stati
Costituzionalisti che hanno eccepito dice no perché la costruzione dice che nessun atto presenta Repubblica è valido se non è controfirmato da un ministro
A parte il fatto che un ministro pronto a firmare gli atti presentati pubbliche non governi correzione si troverebbe sempre
E che quindi non mi pare una grande obiezione di fatto in temi di principio la Costituzione non dice affatto
Che anche l'atto di scioglimento delle Camere debba essere controfirmato dal ministro e quindi poteri già conferiti da questa Costituzione presenta Repubblica sono tutt'altro che trascurabili
E se esercitati con determinazione e se soprattutto fondati nella elezione diretta del Presidente ci porterebbe inesorabilmente verso un modello di tipo francese
In questo senso non soltanto Pera antica consuetudine tradizione da Napoleone in poi
Fanno sì che la Francia sia il Paese ritenuto politicamente e culturalmente il più vicino o il meno lontano
E quindi si sommerebbe lo insieme
La spinta dovuta a un disegno razionale
E la spinta dovuta al realismo che fa ritenere come il più prossimo il più affine il più facilmente adottabile in termini di forma il modello francese che non quello della democrazia anglosassone le due varianti
Tra di loro assai diverse
Della democrazia diciamo all'inglese o britannica ed a democrazia americana
Io ricordo l'ho ricordato in una
Discussione proprio Giuliano Amato che sosteneva il modello francese
Polemica come che sosteneva quello di tipo americano
Che il più grande scrittore politico e costituzione francese Tocqueville
Per l'appunto preferiva di gran lunga la democrazia americana agli esempi democrazia offerti alla Francia che sono in realtà un'altalena continua
O di ed archi assemblea riviste in alcune fasi o di monarchie
Meglio o peggio camuffata
Questi un po'i temi sui quali e utile è bene ricordare ho visto e segnalato e segnalo
Gli al riavvicinamento sulla prospettiva
Istituzionale
Che ricavo dal vostro documento
Non ho ben capito che punto è la proposta istituzionale del PDS
A un certo punto il segretario Occhetto lancio l'idea di un premier di un primo ministro
Eletto direttamente dal popolo
Ma non ha poi avuto la vogliamo la possibilità di sostenere questa ipotesi al congresso del suo partito quindi non è chiaro se questa sia la proposta del PDS o se sia un ballon d'essai
Del segretario
è del tutto evidente che se questa fosse la proposta del PDS
Come dire tra virgolette si potrebbe aprire cantieri ci si potrebbe lavorare sopra
Poiché anche qui evidente che la distanza tra
Un'ipotesi maggioritaria uninominale
Inserita in un'ipotesi di Repubblica presidenziale è un'ipotesi di elezione diretta del premier
Beh sono
Distanze minime
Che possono essere facilmente rapidamente colma
Quando l'Occhetto Occhetto lancia per la proposta di osservare che
Non era chiaro se o pietra consapevole
Che l'elezione diretta del premier
Che per la vita così come detta non esiste nessuna parte al mondo o si intende elezione diretta di un presidente Repubblica capo dell'esecutivo allora un conto se non Lezzi diretta del premier deriva come conseguenza dal sistema uninominale ma non è che è questa la regola o il fondamento costituzionale che Possa scritto in una Costituzione
Ma supponendo che si tratti della prima ipotesi cioè di un presidente a Repubblica con capo del governo e quindi l'ipotesi assai vicina a quella della democrazia americana
Osservavo doppietto questo ma ti sei reso conto che
Promuovere l'idea
Di un'elezione diretta del presidente Repubblica capo del governo trascina inesorabilmente con sé
Il tema dell'unità socialista
E lo trascina molto ma molto di più di quanto non lo trascini il tema dell'elezione di un presidente della Repubblica arbitro della vita dei governi ma non capo dell'esecutivo come dimostra l'esempio francese
Può perfettamente sopravvivere un sistema multipartitico
In regime presidenziale se il Presidente a Repubblica è arbitro della vita dei governi ma governa attraverso un premier che Luís nomina viceversa se il Presidente da Repubblica è capo dell'esecutivo se in definitiva quindi quello che si legge il capo del governo
Allora è perfetto inesorabile quello non di una convivenza o a coabitazione di partiti ma quello di una tendenziale unione unificazione infusione
Di partiti prossimi affini perché questi patiti prossimi a Fini non hanno più lo spazio
Più o meno ampio
Loro garantito da un sistema presidenziale che vede in capo a tutte le istituzioni un presidente pubblicato al popolo ma che poi lascia la vita dei governi anche in balìa delle coalizioni e la vita parlamentare in balìa di tanti diversi gruppi
Un sistema come quello americano trascina
IMI elezione diretta quindi del premier in senso proprio trascina inesorabilmente con sé
Innanzitutto il tema dell'unità socialista
Ma questa come precondizione
Di per sé poi insufficiente dal punto di vista politico ed elettorale ad assicurare una base maggioritaria al candidato presidenziale
Bene dunque che si riprende a discutere di questi temi di fondo che si torni a pensare ad una prospettiva ad un tempo politica ed istituzionale che cosa si nutriva oltre che di argomenti istituzionali un processo politico di riavvicinamento di diverso meglio fondato magari meno ingenuo
Meno inesperto di quanto fu quello che guida mo'
Giovanni Negri e Dio
Processo di avvicinamento tra socialista di Carlin ma non certamente ridotto come del resto sempre anche a di Calino detto ai soli radicali e solo i socialisti
A volta tanto Poggiolini che ci racconta la sua esperienza nel di in termini non frettolosi e polemici come ha fatto
Da ultimo perché penso che quando si compie un'esperienza di quella natura
Che non era certo un'esperienza in parti Poussin fidelium perché siamo tutti infedeli sotto questo profilo
Sarebbe un peccato poi non metterne
Il significato a disposizione di tutti degli stessi socialdemocratici nostro e dei radicali non credo fosse uno scherzo una o una libera uscita
Di Giovanni Negri credo che corrispondesse a un disegno a un tentativo disseminare la posizione radicale su più fronti e in più direzioni
Perché potesse lì
Germinare degli affetti delle possibilità aprire a un incontro più ampio in una fase successiva
Ci sono i due grandi temi sul tappeto
Che ingombrano
Qualunque discussione seria che sono il tema della criminalità il tema del debito pubblico
Per quel che riguarda la criminalità
Con molto piacere riprenderei come facemmo nel passato su temi limitati
Una discussione comune per capire innanzitutto
A che cosa esattamente siamo di fronte oggi nell'Italia contemporanea
Io talvolta l'impressione che si parli di una archeologia mafiosa camorristica
Però non sono neanche rassicurato dalla
Dagli atteggiamenti iper garantistici mi spiace che non se qui ma dal resto lo
L'ho detto io in faccia come si dice in Parlamento amico Mellini
Ma è un po'sorprendente però scambiare
Enzo Tortora Michele Papa
Insomma il garantismo
Non può a sua volta diventare una specie di dopo un'Audi fissazione che ci disarma completamente consente che stuoli di centinaia di avvocati che vivono solo di quel tipo di professionalità si facciano beffe dello stato e del diritto
Ma a me piacciono i garantisti che sollevano il caso di una di un cittadino inerme innocente e mi convincono molto di più
Perché non i garantisti
Che sono a Marte intere di studi professionali
In difesa del capo simbolico della mafia del suo tesoriere dei suoi colonnelli dei suoi Killers due volte condannati all'ergastolo per cui omicidi e traffico internazionale di stupefacenti
Non possiamo senza avvilirsi reciprocamente
Mettere sullo stesso piano le due situazioni e due condizioni di fatto
Potrei dire al ministro della Giustizia di me lo consente che forse i maxiprocessi non devono può fornire quello stuolo di alleati a a quello stuolo di avvocati lo strumento per fallire la lotta famiglie erano
Nostro garantismo che non è certamente garantismo minimi termini mafiosi perché no io dico non un omino ormai per l'amor del cielo non non sono tipo da fare insinuazioni
Domani ma è bene che ne discutiamo
Però è bene che ne discutiamo di questi mali fatte dica per cortesia no la massima Valente no perché non mi pare che il voglio dire tutti vado Capozza presa il tuo intervenuto il grado di forte contenuto e allora non è su sul piano della della battuta di noi possiamo onorare il dialogo che Claudio Martelli ci sta portando qui ma siccome è un tema sul quale ci siamo appassionati insieme
Su quale abbiamo avviato delle campagne politiche d'opinione pubblica referendarie insieme e sarebbe per me grave insomma che su questo si segnasse una distanza nati Valentino divaricazione
Io penso semplicemente che
Non possiamo ignorare le condizioni di fatto in cui si esercita la giurisdizione in alcune Province del nostro Paese in alcune province del mezzogiorno e non possiamo come dire
Con un atteggiamento un po'pilatesco nasconderci dietro
Diessina
Nasconderci dietro
Un insomma
Ma appunto mi paiono casi profondamente diversi mi pare difficilmente equipara
Vive innanzi ad ora cominciamo a chiarire un punto non esiste nessuna
Legislazione e giurisdizione al mondo in nessun Paese liberaldemocratico in cui esistano tre grati di giudizio non c'è nessun altro esempio al mondo benissimo questo un dato di fatto
I tre gradi di giudizio tutta di ritagli erano perfettamente giustifica
Ti fintanto che esisteva un rito
Che era il rito inquisitorio negata la parità tra
USA difesa una singolare figura di giudice poliziotto che era il pm arbitro della vita dei cittadini della loro dignità
Anche la loro libertà personale ma il nuovo Codice introdotto delle novità sostanziali sotto questo profilo
Anche se
Per completarlo realizzarlo sul serio occorra porre ma ah no all'ordinamento giudiziario perché fintanto che il pm sta incardinato nel medesimo ordinamento la stessa carriera stesse prospettive con gli altri giudici e allora è difficile che esso sia fa Ari alla difesa e non viceversa portato sentirsi pari rispetto al giudice terzo chiarito questo punto tuttavia una volta che si è
Al di ori del vecchio rito inquisitorio e quindi dell'onnipotenza del magistrato e si entra in un rito di tipo accusatorio con la cross examination un rito insomma di tipo anglosassone francamente
L'idea stessa che l'input atto è presunto innocente sino al terzo grado di giudizio comincia a suonare abbastanza schizofrenica come si può francamente ritenere che un imputato che è stato condanne nato in Corte d'Assise e con condanna conforme Errico onda nato in Corte d'Appello noi dobbiamo considera presunto innocente ma allora vuol dire che siamo di fronte a una ma
Che la giustizia che in principio non ha alcun significato alcun senso se il lavoro di giudici di tribunali di avvocati tutti coloro che è una gran piacevolezza di giustizia eh in principio negato nella sua
Nel suo valore nel suo significato credo che ci troviamo in un pasticcio petto questo e insieme a questo io sarei prontissimo rivedere per ridurli ulteriormente rispetto a quanto fatto nuovo codice dei termini di custodia cautelare
Poiché in Italia c'è questa duplice perversione del diritto che si sta in galera fintanto che si è innocenti ancora non condannati quando sei condannati generalmente si esce di galera o perché il processo nel frattempo si è e va a lui si è dissolto o perché si è scontata già parte della pena o per altri infiniti motivi ma una situazione della giustizia in cui l'innocente sta in carcere in attesa di giudizio e del cinquantatré per cento di notte detenuti e i quarant'otto per cento dei ritenuti non vede esecuzione di pena non è spia la pena dopo una doppia sentenza conforme di condanna questo mi
Pare che francamente sia perverso e su questo si debba insieme agire torno sul tema
Del garantismo per dire che appare mio esiste una differenza profonda alla quale dobbiamo riflettere chiedo agli amici radicali con la loro sensibilità garantista di riflettere su questo punto che non mi par
Fare che si possa omologa
Are solo dietro un istmo in questo caso il garantismo le norme l'abissale differenza che esiste tra il caso del singolo inerme innocente cittadino nel maglia di una disavventura giudiziaria e la situazione del più potente organizzato crimine che vi sia
Non soltanto in Italia ma in Europa preso in mente in tanta parte del mondo con tutte le potenzialità e le capacità di intimidazione guardate che magistrato libertino non è che è stato ammazzato per
Per una qualche perché era un eroe
Non era un errore si limitava a fare il suo lavoro con un certo scrupolo
Solo per questo è stato ammazzato e se noi facciamo finta
Di non sapere quali sono le effettive condizioni della giurisdizione a Palermo a Catania a Gela ma naturalmente questo
Nulla toglie alla contestazione dei maxi processi all'illusione che si possono perseguire crimini crimine ali attraverso labili indizi di connessione o attraverso il gigantismo attraverso l'errore
Anche che si possa processare non il mafioso che si deve processare ma il fenomeno mafia che in processabile perché ho fatto metafisico il fenomeno mafia mentre i mafiosi ci sono top
E gli errori sono stati compiuti non possono avere giustificazione ma non si pone pure far finta di non vedere a quale realtà effettiva ne siamo di fronte e cioè un fenomeno che contempla mente pena
Ale sociale perché la cagnetta Alitalia differenza in altri Paesi non è opera di qualche attore criminale ha un fondamento una diffusione sociale di ma
Sa questa tragedia reale
Nella quale viviamo e questo è il grande rischio che compiamo che abbiamo di fronte anche nella marcia di integrazione a livello europeo perché sono questi i due macigni che ci verranno rovesciati addosso l'indice del debito indice di criminali su questo agirà una contestazione del ruolo dell'Italia a livello europeo a livello internazionale non per escluderci che non è possibile all'Europa appunto per toglierci il fai Poleni a tripla il qualifica di Ignazio pone di un certo rango di un certo livello e quindi collocarci in una condizione di inferiorità o di minore influenza nello sviluppo delle relazioni intra europeo ed anche di carattere internazionale più vasto e quindi su queste due Baccin dobbiamo lavorare il tema della criminalità che nessuno può pensare tanto meno io di risolvere con un decreto con una legge
E non è soltanto insistono detto apposta questione penale è questione socia
All'economica enorme gigantesca se soltanto si pensa quale l'Abba
Asse di massa la manovalanza non solo da dogma del contrabbando del semplice contrabbando in alcune regioni d'Italia in particolare in Campania ci serve la quale accidente di problema siamo di fronte se poi si pensa che dobbiamo affrontare questo problema
Non so con l'illusoria lotta del PM personalizzato il Pubblico ministero che da solo agisce in punta di penna in punto di diritto per lottare contro la camorra in campagna o la mafia in Sicilia ma e s'
Mo'seriamente che si possa affrontare il presente a parte il fatto che il trentaquattro per cento dei posti delle sedi calde è vacante il trenta
Per cento perché i magistrati non ci voglio andare e possono non andarci appellandosi al principio degli anni inamovibilità sancito la Costituzione la Repubblica a parte il fatto che i posti dei carabinieri PS nei punti più caldi c'è una sete via telefonica per cui se uno è aggredito risponde non il pronto intervento una segheria telefonica in queste condizioni e pensiamo di poter affrontare il proprio della criminalità io penso che siamo lontani mille miglia
Da poterlo affrontare naturalmente competono la giustizia non è soltanto quello di affrontare il tema capire criminalità ma mi parrebbe stupefacente sorprendente che si espunge se dai doveri del ministro della Giustizia delle Commissioni giustizia di Camera e se
Atto
Il compito di delineare delle strategie anticrimine non per piegare il diritto a questi scopi a queste funzioni ma perché l'amministrazione della giustizia non può tollerare che vi siano a
Are così a anche così estese e dove così intensamente cenno Salt
Tutto rifiuto o impossibilità dello Stato ma c'è un'aperta contestazione lo Stato c'è un aperto dominio di forze anti statali quanto al debito non è certo
In finale di legislatura che si potrà affrontare una partita di questa entità e non vi è dubbio però che noi abbiamo anche qui una doppia perversione da una parte un livello di tratte che è di un terzo inferiore alla media dei Paesi europei con i quali ci misuriamo il che significa che c'è un'evasione standard nel nostro Paese nell'ordine cento mila miliardi all'anno non sono le cifre che da qualche istituto sovversivo ma su indicazione da Banca d'Italia
Che sono quelle che si ricavano da qualunque confronto macro economico con i Paesi con i quali collaboriamo e competiamo
Oltre questo abbiamo Trust affrontato i problemi del nostro sviluppo del nostro stato sociale
Finanziando noi il debito perché il novanta per cento del disavanzo
Hanno o che si cumula sullo stock di un milione trecento mila miliardi di debito già accumulato e prodotto ma è per il novanta per cento dagli interessi sul debito quindi prendere appetibile il prestito che il cittadino fa lo Stato lo Stato garantisce al cittadino che li presta il denaro un livello tale di remunerazione che poi strangola lo stato e questo meccanismo non può resta are inalterato allungo senza compromettere definitivamente e drammaticamente ogni possibilità di risanamento e quindi di
Imparare risorse da impiegarsi per scopi produttivi o anche come necessario in tanti e diversi settori per impieghi sociali illudersi che si possano contenere questo disavanzo mortifica do ulteriormente che so al sistema scolastico il sistema giustizia o anche il sistema sanitario mi pare francamente una strada da non percorre e da scoraggiare in stessi e in altri
Mi sono un po'se dilungato troppo anzi sicuramente troppo entrando nel merito di questioni che ci appassionano che ci hanno unito nel passato che forse ci hanno allontanato in una stagione più recente ma che vedo con grande piacere tornano a essere al centro dell'attenzione comune e di nuovo vi ringrazio per aver creato quest'occasione
Si è a Claudio Marco mi pare che io debba dire soltanto questo che il suo intervento tutto il merito è stato una conferma l'antico dialogo e a il nuovo dialogo e questo ci conforta molto e ci aiuta molto anch'lavori grazie di nuovo la seduta sospese e lei siamo alle ore quindici per quindici
Quindici e trenta alle quindici e trenta precise
Ma
Bisognerebbe riprendere i lavori disse quelli che sono in attesa all'ingresso c'era la fanno tornano in sala perché se non utilizziamo il tempo rischiamo già siamo
Fuori dalla dalla
Sì sì
Siamo già fuori dal tempo
Quindi riapriamo i lavori e ci sono già molti iscritti a parlare Tanzi vorrei pregare Antonio se ci sono altri iscritti a parlare nel frattempo così dobbiamo una un panorama completo
Allora Oberti diamo subito la parola prego
Poi
Quando
Si abbandona tutto bene quello che hanno deciso di fare lo facciamo anche noi anche nel senso che amici siano iscritti sottoscritto io questa Repubblica è nata male
Sapete dove è stato unito il primo Consiglio dei ministri
Nel Vaticano
Quindi il Presidente del Consiglio al tempo per era De Gasperi
Si è trasferito nel Vaticano li hanno fatto il con il primo Consiglio dei ministri della Repubblica italiana non mi pare luogo riparlo ecco
Però c'è stato uno che ha detto Andreotti ottimo elemento ha detto il Papa è infatti ce l'abbiamo da cinquant'anni io non discuto Praga Andreotti io ho letto il trattato di pace
Che ha scritto che ha affermato il signor De Gasperi
Su su come italiano non sono d'accordo come persona Porsche e mi serve per una piccola questione che riguarda però c'è una piccola cosa in questo trattato
C'è una piccolissima cosa che deve essere agli occhi di tutti
Noi abbiamo fermato queste noi dico perché siete voi altri che avete dei figli io non c'erano fortunatamente no non li lascio
Ma in questo trattato che è stato fermato dal signor De Gasperi a Parigi ed è scritto in francese che lasciata la legge amaro novello voi non potete leggerlo
Beh l'anno dopo il dito ai vostri governanti io domande neanche quante ed uno che è il Parlamento che non avevano che non lo devo paio perché avere guardavo e altri chieda
Se sono passati quarantacinque cinquant'anni che si possono vedere questo documento sui giornali
Che per lo meno lo sappiano i nostri perché Andreotti devo dire che si districa molto bene
Come ministro perché è un trattato che ci danneggia parecchio ma vedo accanto alla gestione ordini ciò Mario non troverai uno dei meglio di Luís però che riesce ancora a strappare o a non fare qualche cosa va be'le cose che siamo obbligati Ripa e che sono veramente pesanti
Questa è la situazione ora io ne ho ancora piccola considerazione
Ma dovette tenne a bere tenera per voi non è vero sono che noi continuiamo
A
Pagare
Con la nostra possibilità dei danni che è potevamo evitare di Paci perché De Gasperi ha firmato il trattato perché gli americani gli hanno detto vi diamo i soldi
Per il padre le ferrovie ora io mi domando se non si poteva trovare una situazione migliore e parziali facile però vi ed è proprio l'avevamo già fatta e noi e altri
Perché se arrivano a fare dagli americani e quali gli andato quattro soldi avete altre non so se son tutti i sorbetti e per l'Italia e poi intanto le ferrovie potevamo fare alle novità
Grazie
Forte
Senza
Una e
Campopiano
Ma io innanzitutto di porto il saluto dell'associazione di cui faccio parte associazioni operatori economici centro storico di Roma
E forse qualche d'uno di voi si meravigli era che un'associazione di operatori economici prenda parte
A un congresso del genere sia pure in persona o per la persona del proprio presidente
Non c'è niente di strano
Siamo stanchi come tanti altri milioni di cittadini italiani
Personalmente dove il sentito l'intervento del ministro della giustizia sono uscito questa sala angosciato
Angosciato così come doveva esserlo mio nonno la sera del ventisei luglio il quarantatré
Quando si è accorto che Louie Mussolini da soli erano i veri responsabili gli unici responsabili delle disgrazie in Italia
Ancora una volta un'intera classe politica si tira fuori nell'imminenza
Della Rovere
A Martelli avrei voluto chiedere chi per ventisette anni per questi ultimi ventisette anni ha partecipato al governo
Quando mi son sentito dire
Che due emergenze premono
L'emergenza criminalità
è l'emergenza debito pubblico non ho potuto fare a meno di pensare
Che io essendo nato il diciassette gennaio del quarantadue
Sono cresciuto democristiano
Corro il rischio di morire
Democristiano
E il regime democristiano non è solo all'insegna dello Scudocrociato
è stato all'insegna prima del centrodestra poi del centro sinistra
Hanno partecipato prima i liberali e repubblicani poi hanno preso parte all'amministrazione della cosa pubblica i socialdemocratici e socialisti
Oggi che si parla di crisi e non di crisi istituzionale ma di crisi di un sistema perché queste la crisi di fronte a cui ci troviamo
Tutti quanti con quell'abilità gattopardesca che Tomasi di Lampedusa
Ha immortalato nel suo libro si tirano fuori incominciò a dire bisogna cambiare tutto
Ma i responsabili
I conti con i responsabili quando li faremo
è inutile parlare di riforma costituzionale se non si fa prima il processo a un'intera classe dirigente per identificare quelli che sono stati i difetti di questa classe dirigente affinché le istituzioni nuovamente
Riorganizzate evitino che questi difetti si ripropongano in futuro
C'è poi una considerazione scusate la mia passionalità ma sono anni che pazienti
C'è poi una considerazione da fare
L'emergenza
E dal sessantotto io mi sento ripetere questo termine emergenza emergenza emergenza in nome dell'emergenza si è fatto di tutto e il contrario di tutto
L'emergenza ha dato vita ai decreti reale alle leggi reale
Alle leggi Cossiga
Ha stravolto i fondamenti dell'economia
Ci ha portato un fisco che tra il più vessatori
Nel mondo oggi si può dirlo la pressione fiscale tra dirette e indirette arriva dall'ottantadue per cento si calcola che un lavoratore dipendente lavori mediamente fino a luglio per pagare
Scusa per cortesia si può chiudere la porta di perché questa sala rimbomba particolarmente ci sono delle voci che rientro riteniamo chiuso la porta del preghiamo
Quelli che vogliono parlare magari di assentarsi ma c'è stata un'emergenza regina
Quella del terrorismo
Che servirà a consolidare
Il potere
Di una classe politica quella che oggi come dicevo prima vorrebbe chiamarsi fuori
E l'espediente viene riproposto nuovamente
L'emergenza criminalità
Temo
Servirà da pretesto per la militarizzazione del territorio presupposto prima per il controllo capillare del medesimo proprio ieri il Presidente del Consiglio ha detto una vergogna che in Italia
Nella metà dei comuni non ci sia una stazione dei carabinieri e lo viene a dire nuovi cittadini di una Repubblica che ha il più gran numero di forze di polizia
Di tutte le altre nazioni d'Europa
Perché forse il conto l'abbiamo perso ma dove abbiamo i carabinieri
Abbiamo la Polizia di Stato
Abbiamo la Guardia di Finanza
E abbiamo e sembra che vogliano recuperarla
Quella forza risibile oggi
Ma che si è recuperata come nei loro nelle loro intenzioni potrebbe non essere più risibile quella dei vigili urbani
Riforma costituzionale ma quale tipo di costituzione
Ancora una volta debbo dire che mentre parla Martelli ora brividi io
Perché ho sentito parlare in Repubblica presidenziale sul modello francese
E Luís con un'abilità che gli riconosco ne dava la colpa
Al Dottor Sottile ad Amato
Perché la Brisco perché ogni qual volta un'istituzione
Che si definisce liberale viene importata dalla Francia in questo Paese si rivela lunga un'istituzione autoritaria
Noi ancora oggi beneficiano di un Codice di diritto amministrativo e del mille ottocentosessantacinque di impronta napoleonica
Siamo uno dei tre Paesi al mondo in cui la pubblica amministrazione gode di un potere di predominio e di privilegio di una posizione di predominio di privilegio nei confronti del cittadino
Posizione che si riverbera in tutte le fasi della nostra vita dal momento in cui andiamo a chiedere un documento presso l'ultima delle circoscrizioni
Momento in cui decidiamo di denunciare un pubblico ufficiale o comunque un dipendente
Ma c'è un altro motivo
Per cui incomincia disperato
Ma che tutto sommato
Queste istituzioni
Che il sistema elettorale che ha portato a queste istituzioni come diceva Spadaccia
Non sia forse congeniale al nostro popolo
La necessità di dover mediare la necessità di dover mi sfugge il termine
Di dovere come Lizzani tutto
E forse nasce proprio dal dalla nostra indole
Mi auguro che così non sia
Perché altrimenti di riforma costituzionale è perfettamente inutile parlare
Grazie la parola lombardi
Grazie
Si parla di informazione allora in concreto io venendo qui da fuori accendendo si sente accendendo la radio sento radio radicale e sento anche naturalmente quello che dicono nel palazzo
Del come si vota per la fiducia
E come tutto e praticamente su dei binari che portano questo treno talmente lontano dall'opinione pubblica intesa come coscienza e di un popolo che si riconosce in strutture che danno lo spazio necessarie rapporti secondo una razionalità che quella che dovrebbe distinguere oggi il genere umano ecco che sentendo radio radicale sentendo quello che avviene all'interno dei palazzi e facevo delle riflessioni amare inutile rifare le analisi Soro quasi completamente d'accordo con quello che ha detto a spada ce non sono d'accordo con quello che diceva Claudio Martelli
Ma per quale motivo perché martedì a questo intelligente
Però è una persona che è entrata qui e volendo e non volendo apportato lega dei palazzi si è creato il silenzio sono arrivate è chiaro che noi dobbiamo all'autorità di uno stato che si un un rispetto nelle funzioni che esercita ma qui ho sentito che è entrato non per colpa di Claudio Martelli ma evidentemente ormai del sistema quella ventata che ha frenato completamente la possibilità di incontri tra i plebei come diciamo noi e le istituzioni che si sono articolate sopra i plebei naturalmente i preteso di più ignoranti ma chi è che devi insegnare plebei qualche cosa quelli che ne sanno di più
Quelli che sovrintendono i meccanismi di questo sistema
Che noi oggi possiamo ecco la cultura laica
Possiamo ecco una questione temporale e spaziale qui nel concreto oggi vedere attraverso delle regole che sono esattamente quelle che abbiamo recepito dalla scienza per per esempio tornando all'informazione a tutte queste tecnologie che ci permettono gli scambi
Reali in tempore irreali per donne in tempi reali ed in più a livello planetario
Ecco quindi la necessità del partito transnazionale ecco quindi la necessità però che nel villaggio locale cioè anche in questo spazio ci riconosciamo come esseri umani con i nostri le nostre proiezioni di volontà comuni per costituire la riforma della politica
Martelli
Parlava giustamente dal suo punto di vista e noi sappiamo che i punti di vista sono del tutto personali e spesso non coincidono quando non sono
In una disponibilità di colloquio e probabilmente l'Unione messo in una disponibilità di colloquio perché e nel palazzo come un ariete in funzione di tutto quello che sta avvenendo forse la sua coscienza di uomo l'ha portato qui a quest'incontro ma questo non toglie che la struttura stessa dei rapporti deve essere per una società articolata in un altro modo quindi
Per impartendo parlava di diverse funzionalità parlava della giustizia parlava del tutto male della giustizia perché parlava male dalla giustizia perché è innegabile che il grosso problema
Che si è creato
Colleghi Superbowl con il problema dei termini di carcerazione che sono stati superati da una card da un'impotenza data sentenze fatte male da tutti quei ritardi e conosciamo
Evidentemente aveva permesso che fuoriuscissero da questo grande contenitore malato che è la società i mafiosi che avevano già il marchio di mafiosi
Ma io mi ero permesso venendo appunto qui in macchina di scrivere il motivo per cui il discorso che poi ha fatto Martelli era inesatto
Perché io vorrei dire
In questi giorni
Con gli stessi materiali sembra da come si è proceduto con le stesse regole motivi campi motivi motiva anti con gli stessi equilibri
Sì
Con gli stessi pardon ufficio alla luce il ministro volevo legge una frase
Allora ecco gli stessi equilibri interni alle interrelazioni di potere cristallizzato tra Parlamento governo al Presidente della Repubblica si modella la macchina governativa
Come un computo un computer forma attizzato autorità ricatto
L'opinione pubblica cioè i cittadini negli plebei per come sono stati emarginati
Ai confini di una di una democrazia divenuto spesso solo formale sono sempre più assenti alla rappresentazione tragicomica dei politici dei palazzi
Diciamo nuovi palazzinari
Che in un'astuta e falsa dinamica di autoriforma imbellettare o la facciata del sistema squilibra andò ancora di più i rapporti con il resto del Paese cioè con la coscienza sociale
Nella riforma elettorale abbiamo visto che passo un referendum come provocazione apparente che può essere facilmente riassorbita dai palazzinari
Nei problemi della giustizia e qui mi avvicino a quello scenario che aveva rappresentato Martelli il nuovo codice di procedura penale naviga con più di cinquanta novelle rettifiche in meno di un anno mentre sono mancati i quadri e le risorse economiche per un reale impegno di una nuova giustizia la farraginosità dei ritardi tamponati con leggi e decreti ha toccato il culmine
A mo'd'esempio dico col decreto sui termini di carcerazione che sovrappone ecco questo è il punto sostanziali e formali iniquità per ranghi John per ragioni di necessità emerse per colpevoli ritardi del sistema
è inutile piangere come si dice sull'attraversato
E tutta la procedura del sistema che ci ha portato dopo quarant'anni a vedere che questo sistema è ingovernabile per tutti gli effetti conseguenti
E quindi rimanere a fare un discorso all'interno del giardino come faceva Claudio Martelli è un discorso che non serve più
Assolutamente
è un discorso che invece devi si deve allargare allargare a che cosa
Alla possibilità di riagganciare l'opinione pubblica cioè di quei cittadini che fanno politica non facendo politica come mestiere risentire quindi questo contatto diretto che motivo una società umana
E il principio elementare modesto di tutte le società noi biologicamente siamo uniti in un colloquio via del suo verbale con voi e voi mi capite perché c'è questo diritto biologica attraverso il quale le comunichiamo
Se questa comunicazione viene stravolta con effetti del tutto opposta a quella che è la realtà biologica dell'uomo vorrebbe cioè una solidarietà concreta sui fatti
E oggi noi sappiamo che questa si può verificare attraverso strumenti che di cui abbiamo a disposizione ecco che crolla il sistema
Perché crolla
Crolla perché qualsiasi cosa questo fondo dopo quarant'anni va cambiata senza fare grandi voli pindarici
Un giovane che si fa l'appartamento con i mobili stile svedese dopo vent'anni vuole cambiare rientrare natura delle dinamiche delle cose
Applichiamo questi principi modestissimi è solo prove della natura dell'interesse della fiducia del luogo nelle cose che a mano a mano
Non do consuma mentre noi dovremmo dire in utilizza in funzione di quel grosso problema ecologico e che oggi c'è rappresentato proprio dal consumo che è stato fatto in tutte le qualità positive dell'uomo perché le dinamiche di vita non consumano utilizzano modificano rigenera
In questa situazione anche la riforma della politica anche questo congresso ha un suo significato
E ha il significato di doversi riagganciare al problema generale di fondo che il problema dell'integrazione umana dei rapporti umani
Presto
Sono diciamo i cardini confini del quadro entro i quali debbono avvenire nello specifico i progetti che si debbono a realizzare gli strumenti e l'abbiamo detto tutti quali sono oggi e si parla di referendum oggi si parla di sistema federativo
Ma tutto questo perché corrisponda la volontà di democrazia o la democrazia reale dei istituisce a ciascuno lo spazio di responsabilità come diritto di avere un governo di partecipazione oppure rimane un gioco di giardino dove ognuno va per la sua strada
Le conseguenze di questa situazione evidentemente sono quelle che tutti conosciamo c'era il
L'oratore che parlava prima dire sentire parlare di vigili urbani esso non ho afferrato esattamente la connotazione della sua logica verrà perché il problema è nasce proprio dal traffico alla mobilità dei nostri rapporti umani o meno
Su questa linea io vorrei dire
Che praticamente necessario quindi che nella nostra nel nostro congresso noi si abbia un occhio fuori del Palazzo perché i cittadini non si sentono più plebei
Perché c'è stato uno spreco di energie e di risorse che emarginati i cittadini più deboli in una cultura che si è sviluppato nell'egoismo sociale
Ad esempio la funzione sanitaria negli anziani e tutti ne parlano adesso io avrà la la radio e settore tutti vanno degli anziani dei malati eccetera
Si vedono gli effetti più drammatici di questa realtà perché poi le ricadute delle disfunzioni ricadono sull'uomo sull'individuo che vive attraverso le sue emozioni questo fatto vita diciamo così allora che cosa succede che nascono tutti questi tentativi di recupero dal basso e le stesse formazioni partitiche
Più o meno in buona fede in alcune strutture cerca un orizzonte i in cui si ritrovi la vera linfa di una società che vive il presente ed il futuro
Con un'altra dignità di rapporti nel rispetto e nella difesa dei diritti umani e civili e per la difesa delle presenti diciamo noi le future generazioni e del nostro unico pianeta terra
Sappiamo tutti dove è arrivato lo squilibrio e da chi è causato quindi come partecipe di movimenti cittadini come la lega Arcobaleno contro le barriere
Che ha delle motivazioni reali concreti divani di persone anziani handicappati persone che sono emarginati per il solo fatto che sono esclude dal sono escluse
Da una cultura in che non cultura Itza
Io ricordo come questo ne sia necessaria questa operazione che stiamo facendo qui
E deve essere pronta in tutte quelle persone più attenta a queste realtà globali che permettono una realtà che può svilupparsi in positivo nel futuro questa correlazione esatta di rapporti umani con tutti
Diciamo i più deboli ed emarginati
Questo lo dico anche come fondatore del suo e de Stati Uniti ecologici d'Europa
Perché è molto importante che è quello che noi svolgiamo a livello locale che noi facciamo qui nello specifico della riforma elettorale nella scelta del sistema o Orsini l'americano simili inglese o anglosassone
Noi portiamo l'intelligenza della possibilità di mantenere qui un contatto umano come voi mi insegnate che si deve avere come io quando tornai a Budapest e fu fondato il partito transnazionale mi resi conto che la realtà umana e molto più vivibile se esibire in questo modo che pieno di significati che dobbiamo decifrare nel futuro delle nostre azioni
E quindi questa nostra specificità che deve essere risolta nelle competenze specifiche di ciascuno però deve avere anche l'altezza dell'ampiezza di considerare come tutto
Il nostro pianeta terra e raccolto in questa capacità di trasformazione che dobbiamo portare in positivo grazie
Grazie alla parola Baslini vorrei dare il benvenuto in assoluto Claudio Petruccioli che ringraziamo in una giornata tra l'altro in cui il partito proprio di sinistra in impegnato in una grande manifestazione essere qui tra noi Claudio un altro dei cugini che hanno sempre dialogato con i radicali
Allo stesso modo in cui sta mattina abbiamo avuto ospite Claudio Martelli
Sono anche tra noi tre
Amici compagni di avventura non so come chiamarli
Toni Muzi Falcone della sinistra del codardo Giacomo Marramao e Ada Becchi presidente del gruppo della Sinistra indipendente che prenderanno la parola non ha prima Lori terranno opportuno glielo chiederanno la parola Antonio Baslini
Grazie io innanzitutto vi ringrazio per l'invito a partecipare a questo congresso
Mi sono di costituzione dell'arco da al quale mi sono iscritto in quanto ritengo di portare no l'aiuto che possono dare a tutte le associazioni che perseguono questo fine di arrivare alla costituente democratica una riforma dalla politica
Vorrei solo dire a queste l'intervento di questa mattina mi hanno sempre più convinto che il nostro compito è anche l'intervento di Martelli è quasi impossibile perché remare controcorrente è difficilissimo e io volevo fare un suggerimento ai privati a chi sarà il segretario dall'accordo secondo me noi dovremmo scindere il tema della riforma Marino ballare della riforma elettorale
Dalla riforma delle istituzioni perché sono due cose completamente diverse e una e difficilissima da perseguire se la riforma delle istituzioni bisogna modificare la Costituzione doppia lettura tre metri di distanza
Curava dei quorum altissime mentre la riforma elettorale è prevista la nostra Costituzione come legge ordinaria
Ora noi dovremmo a mio avviso perché parlare sempre di tutto e non riuscire a ottenere niente sono anni che si fa questo si perde anche di credibilità nell'opinione pubblica chi ha letto la commissione Bozzi vede che a un certo momento nei primi capitoli si dice che siccome sono molti anni che si parla di riforma delle situazioni a rischio si è ritenuto opportuno costituire una Commissione parlamentare per arrivare a queste queste all'inizio l'altra legislatura in quell'occasione io avevo presentato alla Camera una proposta di legge per a a una legge uninominale a doppio turno che Spadaccia all'Avana
E poi ho anche scritto un libro su questo ora effettivamente bisognerebbe pensare a portare avanti a mio avviso questa battaglia pre che cos'è il disegno della classe politica italiana attualmente a mio avviso è di andare prossima elezione più tardi possibile con questa legge
Elettorale arrivare a una strana maggioranza di così di grande coalizione Democrazia Cristiana PSI PDS e in quella sede arrivare
Fare queste riforme ora non lo so se per tutte anche sempre le forze laiche è una cosa è una cosa cosa migliore non sarebbe
Si riuscirà a niente ma non sarebbe il caso di di leader completamente le due cose a cambiare la legge elettorale è una cosa che i Paesi democratici si fa normalmente in Italia
Dal mille ottocentosettantanove centotredici si è cambiata la legge elettorale cinque volte senza cambiare la Costituzione
è previsto e siccome modifica modificare la legge elettorale e la cosa che al Consiglio si ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo sarebbe già difficile arrivarci ma non è così impossibile non è così impossibile come modificare la Costituzione
Anche stamattina quando Martelli si parlava l'acqua il nocciolo poi l'avevo letto sui giornali è stato come su come si riesce ad arrivare a modificare a modificare la Costituzione
Quindi senza evidentemente dimenticare quelli che sono i figli ai quali dobbiamo arrivare io mi chiedo se non sarebbe il caso di batterci per questo di dire venisse abbiamo un anno di tempo cominciamo a fare una modifica non sarà definitiva a fare una modica arrivare alle prossime elezioni con la legge con la legge elettorale diversa perché anche se non si arriva all'ottimale
Forse qualche cosa in quote neve questo era quello che volevo dire per non ripetere ragazze
Grazie al calcolo così perché è sempre assolutamente conciso ma essenziale rigoroso alla parola Bartolomucci
Grazie forse non mi crederete ma sicuramente sentiti
Volevo ricordare che noi Martelli è stato colto di sorpresa quando gli è stato chiesto di venire qui che c'era questa riunione questo congresso
E io mi chiedo ma allora i nostri organizzatori si sono dimenticati di informare la stampa informare agenzie di stampa di forma e televisioni oppure oppure continua nei nostri riguardi sempre quell'azione
Di silenzio
Che tutti conosciamo sia a col massimo rispetto a Martelli a Franco non c'è lavoro ricordare che hanno parlato di Repubblica presidenziale ma a non hanno fatto alcun accenno al fatto che il partito socialista non ci ha dato nessun aiuto anzi si è dimostrato contrario all'elezione diretta dei sindaci che poteva essere un primo passo per capire certe situazioni anche a livello istituzionale
Comunque vengo subito adesso all'argomento che volevo trattare voi sapete io sono un sindacalista della scuola mi preoccupo di questioni sindacali e vorrei che la nostra associazione si occupasse un poco anche della rappresentatività sindacale e quindi della lotta alla sindacato Grazia
Sindacato Grazia che tutti paghiamo specialmente se siamo i lavoratori dipendenti forse i nostri organizzatori nome tengono conto perché non sono lavoratori dipendenti mentre la maggior parte di noi che fa parte appunto a carico dei lavoratori dipendenti e voglio ricordare che i lavoratori dipendenti per la legge centonovanta il mio centottantacinque che i sindacati vogliono ignorare si dividono in operai impiegati quadri e dirigenti
Ora non capisco perché si debba continuare sempre ad appoggiare un sistema di sindacato che vuole
Ex unificare queste categorie in senso verticale non in senso orizzontale per cui abbiamo l'operaio che deve mettere il naso in quello che è il contratto del dirigente o del direttivo Old direttivo che deve fare il contratto per l'operaio o il vitello che deve far contratto per il professore o il professore debba far contratto per il bidello quando ogni nuovo deve pensare al proprio contratto
Comunque l'argomento vorrei appunto che venisse tenuto in considerazione noi usciremo
Da questo congresso con un documento che mi auguro sia un documento unitario e vorrei che ci fosse almeno un accenno al problema della rappresentatività sindacale della lira e delle libertà sindacali
La cosa come ripeto torno a dire molto importante perché molti onori ignora oppure dimenticano che ad esempio il governo Parri cadde perché Degasperi riuscì bene a sfruttare il movimento sindacale controparti
E ancora potrei ricordare
La
Il discorso la riduzione dell'orario di lavoro che fu fatto dei sindacati quando la congiuntura favorevole e allora fu detto ma adesso al momento opportuno c'abbiamo il problema della competitività possiamo sfondare possiamo davanti il problema della riduzione lavoro ne riparleremo quando ci saranno da fare dei sacrifici quando non ci sarà
La situazione favorevole allora cercheremo di ridurre l'orario di lavoro così possiamo favorire anche altri lavoratori che dovrebbero perdere il posto oggi che ci troviamo in questa situazione degli si dice tutto il contrario dice no non si può fare riduzione d'orario loro perché altrimenti da definisce la nostra competitività eccetera eccetera insomma si finisce sempre fare
Il gli interessi del padrone e mai di quelli dei lavoratori
Così che voglio ricordare che siamo stati fatti gli scioperi alla FIAT quando la FIAT e non vedeva macchina è un parco macchine pieno e non riusciva a vendere all'Oasi paghiamo gli scioperi regalando miliardi alla famiglia Agnelli così alla fatine lavoratori hanno fatto sciopero
E riducendo quindi nell'arco del quinquennio e la loro busta paga in modo tale che poi con la colt prepensionamento sono andati in pensione dovendo rinunciare a centinaia e migliaia l'hanno ma potrei ancora dirne altre ma non importa io vuole insistere anche sul fatto in questo documento che potrebbe portare un accenno alla rappresentatività sindacale e popolo ricordare che la maggior parte dei nostri ascoltatori
Sono gli ascoltatori radio radicale e la maggior parte potrebbe non capire quello che noi diciamo quindi molte volte
Sarebbe
Il caso di semplificare un pochettino i nostri argomenti perché la maggior parte degli ai nostri ascoltatori radio radicale potrebbe non seguirci Grazia
Grazie approvato De Benedetti
Segue bambine
Desiderano fare di due una premessa che una domanda al presidente di questa questa Assemblea cioè Massimo Teodori
La la prima la premessa che io sono d'accordo completamente con l'onorevole Baslini
Di dare la precedenza assoluta nel più breve tempo possibile a una campagna per la riforma elettorale perché mi sembra che questa sia la la come si dice la la con la condizione pregiudiziale per potere alle fra un anno alle alle elezioni andare a eleggere un Parlamento che corrisponde al più ai desideri alla volontà del popolo italiano
La la la la domanda che i avrei voluto svolge presentare
Già al congresso italiano del partito radicale non mi è stato possibile proporre è questa
Vorrei mi dispiace che non ci sia Stanzani mi sembra che non ci sia perché vorrei avrei voluto chiedere a Luís e ha il quadro un veri in generale
Quale che mi dia una giustificazione una spiegazione che non sono ancora riuscita a capire e convincermi del fatto che il partito radicale debba essere transnazionale trance per tipica e quale sia la ragione che in perdente direbbe a un partito radicale come quello che io ho conosciuto da quando facevo parte della lega del divorzio e che ha avuto tanti risultati
Quale sia la ragione per cui un partito radicale diciamo storico non potrebbe avere sue sezioni all'estero per occuparsi anche dei dei problemi internazionali
Cioè per presentare proposte di legge o o farsi o farsi parte diligente verso presso i vari Parlamenti di tutto il mondo per fare delle leggi tipo per esempio
Non sono la
L'abolizione della pena di morte no io premetto che per l'abolizione della pena di morte per esempio per il problema problemi anale analoghi ci sono varie istituzioni internazionali anche per esempio Ernest International non capisco perché il partito radicale non possa continuare a occuparsi degli affari italiani
Di cui il popolo italiano ha un'estrema necessità noi siamo andando incontro io sono anziana e sono diciamo all'opposizione
Del fascismo fin da quando avevo quindici anni per istinto perché nessuno me l'aveva detto ma io non non volendomi scrivere alle regioni italiane allora
La penso come adesso cioè io vedo un ritorno di una cappa di piombo di un di un invece che un pentapartito arresto quando il partito
Di un quadri partito di nuovo fascista non capisco perché noi in il radicale dobbiamo abbandonarci a queste ma queste disquisizioni perché dobbiamo essere soltanto non violenti vale io sono non violento io adesso per esempio sono antiproibizionista voto anti previsti sia perché non trova un altro un altro candidato che si presenti sotto la foto sotto il il il la la denominazione radicale ma io prima una tavolo Teodori Negri adesso votato Taradash perché non non c'erano in quelle in quelle occasioni non c'era Teodorico neri
No dunque
Io io dopo sospetti a andando a mandate odori che mi spieghi se lui è riuscita a capirlo perché noi dobbiamo rinunciare a essere presenti in Parlamento io io e noi abbiamo lottato tutta la vita per essere di nuovo avere una repubblica parlamentare perché mai non dobbiamo avere nostri rappresentanti radicali in parlamento qual è questo motivo
Chi chi me lo spiega
Ecco io non vorrei che il quadro ungheresi sono messi in mente questa cosa l'ultimo congresso ha votato questo
Nell'ultimo congresso a Budapest non c'erano tutti i radicali c'erano quelli che hanno potuto andare a Budapest io presento SEPA se mi fate un congresso in Russia in Polonia non ci posso andare quindi la mia madre la mia volontà di radicale
Non può essere espressa
Io chiedo adesso presenterà una mozione spero che ci siano dieci fra di voi
Iscritti che me la sottoscrivano perché altrimenti non è valida non posso correggere io adesso spirò dirò brevemente quale la mia idea
Dunque
Il partito radicale deve fare un congresso ordinario immediato perché noi siamo in una situazione di emergenza di pericolo
Beh e va bene no no dalle mi pare che il pensiero delle persone possesso all'Espresso non puoi non puoi Spadaccia a dirmi che non è la sede perché io parlo come radicali
Va be va be allora presso poi mi spiegherà etto perché perché no questo non si può fare in ogni modo
E noi siamo centoquaranta scusa centosettanta non so
E siamo già pochi radicali sono già pochi due mila settecento per prendere in mano una una situazione del genere il partito radicale deve presentarsi al Paese non a agli amici dei vari partiti che fino adesso purtroppo Lele proposte di associazione laica
Eccetera del del piede PDS per per un per una unione per la riforma
Non è non è andata avanti
Io ho paura facendo questo programma di maggio di fare i convegni convegni son bellissime cose ma di fronte alla gente non non se ne importa niente dei convegni non viene anche a sapere ma perché non leggono i giornali
Purtroppo noi i nostri convegni non vanno alla televisione non vanno alla radio soltanto quei pochi che sentono radio dal radicale sapranno che c'è un convegno quindi invece il partito radicale in prima persona deve dire io intendo promuovere la creazione la fondazione di un partito democratico che abbia queste e questi progetti e queste queste idee
Che possano e gente comune capirlo
Che possano agente comune sapere che fra un anno un Partito Democratico che Cocche
Che che che che possa chiamare a sé tutti i veri democratici
Di questo Paese che si sono nei vari partiti ci sono ancora nel partito socialista i veri socialisti ci sono ancora
Nel partito liberale Liberali come Baslini e come Biondi ci sono tutti quelli che credono nelle che lì anche l'Italia del possa essere un Paese democratico e avere un Parlamento che funziona
è un Governo che funziona io vi ringrazio
Grazie la parola Bandinelli poi prenderà la parola Claudio Petruccioli
Alcune brevi osservazioni appunti più che un intervento perché spero che il dibattito sia ampi
Con osservazioni appunti
Perché a me pare che sia difficile non cadere in una situazione come questa con la relazione tra di noi abbiamo avuto questa mattina e gli interventi di questa mattina
Di non cadere nel banale uno lo scontato
Devo dire come premessa però che devo anche giustificare alcune Dario a cui i dati del rapporto mio con l'arco d'quando Wonka congresso radicale fu presentato il documento al quale fu chiesto alla firma e buona parte dei congresso
Lo firmo io non aderì non firmai
Per un motivo molto semplice
Politico
Perché ritenevo che il problema di quel congresso fosse di riconfermare in termini assoluti la scelta transnazionale tra spartiti tra e mi pareva che ci potesse essere quanto meno l'equivoco in coloro che firmavano o in parte di coloro che fermavano e non era lo stesso indifferente che si potesse vedere la nascita dell'arco dosi la Rifondazione democratico della questa iniziativa sulla rifondazione democratica come un dato alternativo o che in qualche modo venisse a controbilanciare una scelta tra spartiti che anche molti non condividevano interamente c'era questo rischio per quello che mi riguardava non volevo parlarlo
E quindi mi sono astenuto dal firmare il documento e sono contento che invece questo è un fatto importante di questo dibattito che stamattina il segretario del partito Stanzani a chiaramente
Affermato che non vedi non c'è questa dato questo il rischio di contraddizione che il partito radicale guarda con estrema attenzione a non nasce di queste realtà il kora e l'arco d'appunto
Questo è un fatto una chiarificazione molto importante e credo anche se in parte rischiosa e in parte non tale da assolvere o da diciamo così da mettere Dardo Ballon tarare alcuni alcune perplessità e alcuni problemi alcune indicazioni io vorrei darle su questo
Dicevo all'inizio che
Che c'è il rischio in queste situazioni un tipo di gomma di congresso come questo con le relazioni questa mattina c'è il rischio di essere banali o eccessivi banali perché perché non si può non concordare con le analisi
Lo ha detto stamattina nella sua introduzione Spadaccia
Analisi in qualche modo la condividiamo arte non scontata nella sua generalità
Diciamo così condivisa
Da tutti
Non si può non concordare con gli obiettivi perché sono presentati con estrema precisione una serie di scadenze che vanno in una direzione
Che noi conosciamo già come si potrà sviluppare nel bene e nel male potrà riuscirono ma diciamo c'è uno scadenzario preciso
Spada ci ha detto l'analisi da ometto perché ci è comune poi è venuto Roccella ed è venuto Martelli e ci hanno detto attenzione non è che così chiara
Non è così scontata l'analisi Roccella ci ha ricordato
Che l'arco di
Dovrà passare attraverso i partiti i partiti ci sono sono dati essenziali
Del dibattito politico
La demonizzazione dei partiti il rischio di arrivare l'opposizione di assoluta demonizzazione e presente e dunque stiamo attenti anche sull'analisi che faremo su questo problema questa analisi potrebbe essere fuorviante rispetto alla possibilità del dialogo con i partiti
Martelli
CIA per esempio
Dato un'analisi la politica di Occhetto del partito
Democratico della sinistra
Di qualche interesse quando ha detto badate che il rischio del PDS quello di favorire in realtà con la sua opposizione esiste di sistema
Alla politica attuale rischia di favorire l'insorgenza delle leggi è il Ciardi è l'avallo alla validità della politica delle e anche questo è un giudizio importa
Mi di rifondazione democratica di costituente democratica una tensione quindi l'analisi e vedete che
Non è poi così scontata
E anche ci ha ricordato Martelli che è venuto a fare Martelli interventi degli unico di grande importanza
Perché ci ha portato ci ha proposto ci ha fatto balenare un nuovo approccio
Del dialogo del confronto con i radicali e noi fino a ieri e nel documento anche preparatorio in pista il PSI lo vedevamo come elemento
Invece completamente riversato in una logica quello su proposte politiche istituzionali in una logica contraria alla iniziativa dell'arco
Dunque
Tutto può rientrare in discussione tutto in discussione tutto è sempre in discussione compreso
L'iniziativa dell'arco compreso le fondamenta dell'iniziativa dell'arco d'compreso il processo il programma il cammino dell'arco
Ed è in discussione anche ce lo ha ricordato con molta molto garbo Stanzani
In discussione anche il rapporto accolta Partito Radicale
L'ha detto Zevi lo ha ripetuto anche in parte Stanzani l'arco di un fondo ha il merito di
Ereditare sul piano della politica italiana
Alcune grande o le grandi motivazioni
Del partito radicale diventato transnazionale e quindi si è ti tiene fuori sia portato fuori del dibattito nazionale dunque in qualche modo
Il partito radicale dalla Val all'Arco
Ok altri volesse organizzare il telaio della politica radicale
Nel Paese in Italia è un'indicazione in fondo vecchia del partito radicale quella di create movimenti create strutture federate l'arto do non so se questo io non la vedo ancora questo per
Sarebbe troppo lungo spiegarlo ma insomma diciamo cioè una specie di Patro nasce del Partito Radicale all'iniziativa dell'arco
In campo nazionale ma è così semplice a me per esempio venati una domanda forse banale forse ciocca però
Quello per quel che vale
Parco per esempio
Organizzato entro maggio insieme una serie di forze che non nomino ma che sono elencate immagino dettagliatamente compiutamente nel documento
A organizzare del Maggi il convegno
Per la riforma dell'istituzione la riforma dei partiti
Tra tutti questi inviti non ha invitato il partito radicale
Come componente dialogante
E certo dal punto di vista della correttezza
Delle i rapporti tra arco del Partito Radicale
Cioè sarebbe contraddizione si può vedere una contravvenzione fatta con Associazione federata
L'associazione federata invita
Il partito radicale di cui è federata
A un dibattito a un convegno e che ha queste così dubbio c'è questo problema
Però amici a questo convegno che porterà la voce l'intervento l'iniziativa politica del Partito Radicale
Nella sua autonomia non in quanto i radicali della raccolta che sono altra cosa volutamente giustamente sta inoltriamo giusta come scritto quindi non c'è problema teniamo giustamente a destra altra cosa ma badate non è credo poi tanto peregrina questa domanda
Perché il partito radicale
Se apporto a fondamento della sua nuova formula o formula transnazionale tra partitica
Quella del fatto le il riconoscimento che non è possibile fare le grandi riforme democratiche in Occidente te non a partire da una analisi da una iniziativa transnazionale
Se questa posizione così intransigente così assoluta per quel partito radicale quasi della lega all'Arco della una rappresentanza serale
Ma questa posizione o è posizione politica forte per cui anche all'interno di questo dibattito delle riforme si pone e si presenta con la sua autonomia rispetto anche
Alla posizione diversa nell'arco oppure qualcuno mi deve spiegare se non c'è contraddizione
Che si facciano le riforme costituzionale dei partiti in Italia senza la tagliola se volete del partito radicale che dice questa iniziativa non può decollare se non ha una prospettiva una forza un dialogo una presenza una realtà transnazionale che incide i chiedo agli altri di accettare questa posizione
Nel dialogo sempre non informe ultimativa
Questo è un primo mi pare che ci sia un dato per lo meno in discussione o discutibile
Cioè un altro nodo
Io vedete presento diciamolo
Osservazioni su alcuni punti
Perché ripeto è difficile non essere d'accordo su quanto ci ben tenuto esponendo stamattina sia stato esposto stamattina nei suoi termini generale
Una contraddizione un punto osservare di riflessione
L'arco d'
In che rapporto si pone rispetto alla costituente democratica che dovrebbe nascere dal lavoro nell'arco di una certa serie di scadenze
Previste per la fine del mille novecentonovantuno
In che rapporto anche in vista nella prospettiva delle elezioni anticipate o dello turno della primavera prossima
Dovrà estri gestore
Della politica
Di questa rifondazione democratica di questo cartello di questa iniziativa la contro con la nuova costituente democratica che uscirà dalla dal convegno dalla Borsa
Cioè ci sarà qualcosa ristrutturato e sarà questa che gestirà come dato più ampio il problema delle elezioni Olla raccordo
Per conto suo mi pare questo è un'altra cosa che potrebbe essere degna di qualche attenzione
E vi sono poi anche altri problemi a mio avviso che mi limito qui appunto dare in maniera piana possibile il rapporto per esempio con il Partito Socialista
Tarantino Martelli ci ha fatto un discorso
Di grande forza
Credo che abbia colpito tutti
Per la durata ma non era solo un dato di tempo maturata di contenuti
Io così cercando di capire quale fosse questa il perché di questo intervento così forte di Martelli era un discorso di fine legislatura
Con quello che tutto quello che può implicare
Un discorso di questo genere
Mi ricordo un altro intervento di Martelli un'altra congresso radicale che mi pare fosse anche quello un discorso di fine legislatura
Fatto di un un problema di forse gli equivoci di promesse di attenzione ma diciamo una certa strumentalità di potrebbe essere riconosciuto
Era un discorso come stamattina poi commentando con alcuni amici è venuto fuori il discorso d'una personalità politica dell'interno al suo partito dall'interno del suo partito chiede una sponda di dialogo
Ad altri fuori del suo partito importante anche questo sarebbe perché ci dimostrerebbe un dato di possibile
Diciamo così di all'utilità più profonda di quanto non pensiamo all'interno di un partito come il Partito Socialista Italiano che tutti tacciono di moltissimo e altruista attraverso un discorso importante
A me pare comunque che nella sua presentazione al di là di questi possibili interpretazioni marginali forse
Mi pare che il discorso di Martelli forse un discorso del Partito Socialista Italiano
Fatto il nome del Partito Socialista Italiano ufficialmente non poteva fare che questo ministro
Importante personalità numero due o tre non fa bene alla nomenklatura socialista che Martello
Dunque
Il Partito Socialista
Attraversa Martelli sembra chiedere un discorso con il Partito Socialista
Noi abbiamo sempre parlato
Di sinistra liberale addirittura mi pare nel documento
Di componenti dei partiti
No nel documento che centrista liberale cosa succede
L'arco d'apre un discorso in prima persona con il Partito Socialista
La costituente democratica
O l'appello il richiamo di Martelli era al partito radicale
E anche questo è un nodo
Importante perché che domani si riaprisse un discorso del partito socialista e non lo escluderei per tanti motivi non lo vedo forse una probabile forse una mera fantasia
Potrebbe essere non esclude non da escludere parla fa il partito radicale una persona Constanze anni dialoga con il Partito socialista nell'arco del cioè vedete è uno scenario compresso
Di fattori politici
E di analisi
Che l'arco del genere attentamente e valutare
Perché sono
Senta sentieri
Vari su cui il suo camminare
Arrampicarsi
Può venire a trovarsi in difficoltà
Credo di non avere molto altro da dire ripeto erano osservazioni
Io vorrei però se mi consentite anche qui stamattina un caro amico
Io la vena di storicizzare
E storicizza un pochino apre questa volta un appuntino se me lo consentite
Per ragioni di lavoro in questo periodo sto consultando un vecchio volume del mille novecentosettantotto che fu edito da Giuffré in cui c'era
Il resoconto completo di un grande dibattito
Sul Parlamento italiano alla settima legislatura molti di voi lo ricorderanno
Fu un momento alto dibattito nel partito
E in questo dibattito
Basta guardare i nomi prestigiosi dei grandi maestri del diritto costituzionalisti
Tosi la relazione generale contro l'ultima come giudice
Via elencando che meglio non si poteva è meglio non si può ebbene leggendo questo sfogliando questo documento così importante
Io mi sono
A corto il resoconto che quel documento era una prefigurazione perfino di quello che facciamo oggi nel tentativo di raccogliere pasti settore questo l'importante dell'intellighenzia italiana della cultura della politologi era la scienza giuridica per indirizzarli verso un programma di riforme
Sono passati tredici anni dodici anni da allora tredici anni bene quel dibattito
Prevedeva la possibilità contemplare auspicava la possibilità di un movimento verso la riforma tutto in positivo
I convocati
Offrivano un contributo di ricerca che se adesso il costo fosse stato raccolti in una griglia di proposte in una forza politica e in un cammino di una certa continuità ideale e politica avrebbe portato alla riforma delle istituzioni variare del Parlamento primo luogo l'appello di Pannella l'intervento di Pannella che cos'è il deputato non corrono i gruppi questa è la sintesi profonda di quel dibattito ebbene
Noi avremmo avuto una riforma in positivo c'è un cammino politico verso la riforma
Oggi noi ci troviamo qui con forza estremamente più inferiore
Estremamente più debole in una situazione che è completamente l'opposto
Cioè la riforma in negativo
Noi dobbiamo salvarci dal baratro non dobbiamo proseguire un processo continuativo che va dalla fine della guerra la Costituzione dalla Costituente fino a Punta settantotto per procedere oltre riforme istituzionali stiamo andando a trecento in cui tutto è concluso e noi con le nostre forze dobbiamo cercare di dare una risposta in queste condizioni
Tempo e scatti ecco
Un'ultimissima considerazione io credo che il tanto parlare di riforme comprese quello socialista
Un primo luogo quello socialista di riforme istituzionali non abbia nessunissima nessunissima volontà soggettiva di arrivare a definizione di questo tipo
Questa richiesta di riforme o la presenza stessa breve che sono metafore scusatemi questo linguaggio non può
Ovvio ai dibattiti politici sono metafore
Sono costruzioni metaforiche che servono a parlare a un certo tipo di pubblico coi grandi pubblici in maniera da soddisfare alcuni dati anche istintuale anche peggiori
O anche reali della riduzione del Paese in cui la gente chiede cose impossibili che vengono date risposte di questo di questo tipo
Cosa impossibile perché come artefice detto stamattina che soltanto per modificare l'articolo centotrentotto non ci si riesce perché questo rischia di mettere in corsa il partito democratico socialista il Partito democratico della sinistra bene quando Martelli ci dice questo e dice per questo non abbiamo accettato quel tipo di proposta e dopodiché cosa a Falluja
Fa una proposta di rottura costituzionale
Perché in chiede qualche cosa che è una rottura istituzionale e costituzionale invece da accertare l'unico dato costituzionale che aveva davanti a sé i pro la la la la proposta referendaria di tipo radicale la tradizionale proposta referendaria che anche ultimamente è stata uccisa per evitare che si facessero le riforme quindi la mia impressione è che in realtà o si chiede la riprova rottura della Costituzione mi pare addirittura assurdo pensare questa perché manca la logica anche se volete totalitaria non c'è Resnais proponente perché manca l'istituzione la struttura anteriore di questo tipo
E manca la possibilità di riformare idee democratiche preaccordo democratiche lo modifica del centotrentotto
La il problema istituzionale la la la possibilità di riforma istituzionale quest'forse il quadro in cui ci troviamo e questi quadri in cui mi auguro che l'arco possa dare il suo contributo costruttivo grazie
Grazia Bandinelli è una parola Claudio Petruccioli che ancora una volta ringraziamo di se è venuto qui a dialogare
Cosa assolutamente essenziale per noi e ci auguriamo anche per il PDS
Grazie
Spero che non anzi vi chiedo di non valutare nell'interesse che porta agli argomenti qui discussi
Ne l'attenzione e l'interesse per l'iniziativa nell'arco del
Dal lunghezza del mio intervento perché non ho nessuna intenzione evidentemente
Di eccedere
D'altro canto ringrazio anche Bandinelli perché
Nel suo intervento mi almeno in parte
Consentito di superare il gatto dovuto all'assenza stamattina al momento dell'intervento di Martelli in quanto mi sembra che abbia riferito alcuni punti salienti alcuni dei quali di notevolissimo interesse
Anzi se la citazione di Bandinelli io non ho nessun motivo per dubitarne
è esatta
Nella parte conclusiva
Del suo discorso di adesso
Beh dal mio ringraziamento si estende anche a Martelli perché l'aver detto chiaramente che a un certo punto nel corso della crisi di governo
Lo slancio riformista del Partito Socialista Italiano a proposito di riforme istituzionali è stato frenato
Dalla preoccupazione di mettere in gioco il Partito democratico della sinistra cosa che io ritengo che effettivamente abbia operato nel corso di questa crisi di governo fa onore alla sincerità di Martelli e e da d'altro canto offre a ciascuno di noi
Un elemento politico sul quale occorre meditare perché è un problema che bisogna cercare di rimuovere per muovere per realizzare quelle la ovvero se ho ben capito scrupolo filologico mi sembra di aver io lo comprenda
Bertelli ha detto ci siamo accordati che si stava mettendo in campo delle soluzioni di carattere consociativo che avrebbero rimesso in gioco PDS ma in sostituzione di carattere consociativo
Questo mi pare di aver compreso nello spirito della lettera
Che un po'diversa da quanto diciamo no no ma io infatti mi riferivo alla citazione di Bandinelli le come si sa anche nell'archivistica quando neanche relativistica quando si copia un Codice può scappare una qualche
Diciamo suggestione del del trascrittore ma
Se per con non so a questo punto sarebbe interessante discutere ma riprenderò poi rapidamente questo tema in termini più seri
Sarebbe interessante discutere con Martelli del significato di consociativismo
Perché io credo e qui anche sono d'accordo con Bandinelli
Che quando si parla di funzione di responsabilità di governo di funzionamento del sistema politico e di rapporti fra i partiti sia giusto
Elevare un allarme e su proporsi di superare il consociativismo cioè quella forma specifica di coinvolgimento e di bilanciamento
Nei rapporti fra istituzioni poteri e forze politiche così come si è determinato nel sistema politico italiano oggi
Credo che abbia ragione Bandinelli quando dice che
Sul campo delle riforme istituzionali le vie son due
Ho la ricerca non del consociativismo ma di un confronto e di un accordo ovvero la rottura
E l'introduzione di un elemento che in qualche modo diciamo rappresenta una fuoriuscita dalla quadro parlamentare costituzionale attuale con la prevalenza delle iniziativa di un qualche soggetto per ora non definibile perché anche ipotesi del ricorso al referendum
Anche nella forma in cui la propone il partito socialista o chiunque altro è chiaro che per essere prevista con una certa accettabile e obbligatoria basse
Di e garanzia non può non prende avvio da una qualche decisione di carattere parlamentare se non altro che in Troqe indù che indica questo referendum no e non invece da un'autorità
Priva di ogni legittimazione nell'assemblea allo stato attuale
Comunque io
Riprenderò molto rapidamente qualcuno di questi temi per dire
Che io sono del tutto d'accordo e qui è l'interesse l'interesse costante il rinnovato è particolarmente forte adesso con quelle indicazioni Keo trovato nella relazione di Spadaccia e che del resto sono
Alla base del mio della costituzione stessa della dell'accordo
Costituente democratica riforma dei partiti riformare la politica questo ambito di problemi sui quali impegnarsi
Il nostro impegno su questo terreno è totale
E qui c'è una prima discriminante e c'è anche un primo problema politico
Io dico la prima discriminante qual è fra coloro che ritengono che in questo Paese sia necessario
Avviare un processo costituente cioè una ridefinizione anche di carattere costituzionale
Per determinare un nuovo rapporto fra cittadini e politica un un rapporto fra i poteri una riforma dei partiti ed politica
Noi siamo decisamente da questa parte
E consideriamo questa prima discriminante una discrimine la discriminante che in questo momento deve politicamente agire più di qualunque altro
Sappiamo che poi all'interno di coloro che danno una risposta positiva che assume un atteggiamento positivo di fronte a questa discriminante ci sono risposte di merito soluzioni proposte diverso talvolta anche molto diverse
Sulle quali è necessario un approfondimento un confronto uno sforzo di unificazione
Ma io credo che sarebbe sbagliato e comunque non è questo il nostro atteggiamento
Far prevalere la diversità delle proposte di merito che ci sono sull'impegno comune per unirsi intorno all'obiettivo di avviare un processo costituente
Mi sembra che questo sia un punto significativo di convergenza fra quelli che sono i vostri propositi e quelle che sono le nostre valutazioni Rossi giudice
Anche perché ancora la battaglia mi sembra essere la battaglia politica di attualità quell'aperta e non risolta
Sì essere appunto intorno alla domanda se riconoscere la necessità di aprire un processo costituente
Se aprirlo effettivamente la storia della crisi di governo è stata la storia di uno scontro intorno a questa ipotesi che si è conclusa
Con il prevalere ancora una volta della risposta conservatrice non sia si continua a dire che si deve aprire ma non si è aperta non sia perché
C'è una renitenza all'impegno reale ad avviare un processo di riforma
Delle istituzioni con carattere costituente e io sono d'accordo non è la prima volta sono d'accordo con l'intervento che ha preceduto ancora
Quello di Bandinelli quando è stato ricordato quello che è avvenuto un anno e poco più fatti in Parlamento a proposito delle leggi di riforma elettorale sugli enti locali
Il Governo ha posto la fiducia per impedire che la legge di riforma degli enti locali
All'attenzione del Parlamento venisse corredata dall'esame anche delle proposte di riforma elettorale di riassetto dei poteri compresa l'elezione diretta del sindaco
E ci fu una specifica ed esplicita richiesta non lo dico per accusare lo dico per individuare bene i problemi che abbiamo di fronte
Una specifica ed esplicita
Azione del Partito socialista per chiedere che venisse posta il voto di fiducia da parte del governo per impedire che le votazioni
Sulle proposte di riforma elettorale degli enti locali e sulla proposta di elezione diretta del sindaco venissero prese in esame dal Parlamento
Quindi è un esempio preciso di renitenza e di rifiuto
C'è un conservatorismo in dubbio che raccoglie quelli che non vogliono affrontare questo problema che non sentono rifiutano non dico non sentono l'esigenza rifiutano di misurarsi con questa esigenza di riforma e su questo conservatorismo funghi scene
Dentro i vincoli del pentapartito un'azione agitatorio propagandistica inconcludente
Questo è lo stato di fatto che abbiamo di fronte e che si è rivelato ancora nel corso di questa crisi di governo
E che è preoccupante perché
è preoccupante a nostro avviso è stato questo anche il senso dell'intervento in dichiarazione di voto di ieri in Parlamento del segretario del nostro partito
E assai preoccupante perché creandosi fra conservatorismo e Propagandhi ISMU
In competizione complementare fra di loro
Come sito la paralisi e l'immobilismo noi rischiamo di vedere che va avanti il processo
Di ulteriore accentuazione accelerazione della crisi senza nessuna iniziativa positiva capace di assumere la responsabilità
Di dare delle risposte di misurare la validità delle risposte così che si può arrivare alla situazione per cui l'intervento di riforma costituzionale istituzionale e affidato ai Poteri meno legittimamente legittimati democraticamente più forti nel Paese e al di fuori delle possibilità di intervento consapevole meditato dei cittadini quindi con un segno che un segno non democratico
Non voglio aprire la discussione se noi siamo
Fautori delle cose col portatori d'acqua al mulino delle leghe altra accusa che mi sembra sia stata fatta da c'è stata data Marte
Certo qui potrei dire parlare non dico un'ora ma dieci minuti sicuramente su questo argomento
Noi siamo noi noi pezzo della sinistra italiana grande composizioni diverse vorrei ricordare al Martelli che noi siamo testimoni
Protagonisti alcuni a sostegno altri contro per esempio lì ci fu lo scontro in particolare fra comunisti radicali
E anche fra comunisti e socialisti bisogna dire alle
Siamo stati tutti i protagonisti testimoni di una fase molto impegnativa
E molto travagliata
Che affidava il superamento della crisi italiana
Come si può dire alla allo sforzo solidale di tutte le forze politiche la fase dell'unità nazionale tattico
Per dirla con chiarezza quando era molto decise molto forte la critica la la denuncia da parte nostra tutte le iniziative anche dei radicali
E anche dei socialisti bisogna dire in quel momento per essere del tutto Nesti
Che ci sembravano destabilizzare per usare un termine dell'epoca no
Ora io non credo che adesso io debba fare una riflessione su tutta quella s'è quel quel periodo lì
Tuttavia credo che saremo d'accordo se dico due cose che quello fu un tentativo uno sforzo di rispondere alla crisi italiana che anche chi allora contrasto e non condivise deve riconoscere fu uno sforzo poderoso
Ancorché lo posso ritenere sbagliato altra cosa che bisogna riconoscere che quello sforzo non ha dato esito positivo non fu raggiunto gli obiettivi che si proponeva
Così che mi sembra del tutto evidente che se la sinistra e comunque le forze riformatrici nel senso della riforma democratica dello Stato di una nuova
Di un processo di ridefinizione costituente
Oggi dovessero pensare di farsi qui paralizzata dal ricatto della destabilizzazione secondo me siamo finiti e che cos'è altro quella osservazione se è stata ben citata chiedo scusa
Ovviamente di Martelli di stamattina che noi per il fatto che critichiamo
Questa maggioranza questo governo questa coalizione coatta che da dieci anni caratterizza la vita nazionale saremmo destabilizzato Uri
E quindi in fin dei conti porteremo acqua al mulino delle leghe che cos'è se non la riproposizione se mi si consente a un livello più basso
E meno drammatico
Di quello che fu la solidarietà nazionale
La riproposizione dello stesso fallimentare discorso
Questa la domanda che ci siamo fatti hanno e abbiamo risposto
Pagando anche dei prezzi aprendo un dibattito politico dentro di noi
Essendo sottoposti ad attacchi ma fiduciosi nella sintonia di questa riflessione con i processi profondi della vita nazionale comunque discuteremo di questo con Martelli io sono convinto che la cosa peggiore che la sinistra può fare o le forze democratiche le forze riformatrici
Che Muni che mirano a un nuovo assetto costituzionale una riforma delle istituzioni in questo Paese sarebbe quello di lasciare il campo libero dalla protesta contro la situazione attuale alle sono alle sole leghe questo sì sarebbe secondo me la cosa peggiore
Bisogna dare un'alternativa
Nettamente distinta nettamente polemica denunciando il fatto che le leghe non sono null'altro che un'area di parcheggio
Una raccolta delle scorie della protesta scogli e purtroppo crescenti messe lì e pronte alla utilizzazione di chissà quale disegno e prospettiva politica istituzionale
Quindi questo deve essere molto chiaro mentre l'ambizione nostra dovrebbe essere quella ed è quella di dare le risposte a livelli in cui devono essere date cioè a livello dello Stato dei suoi assetti e della sua direzione certamente ma non si può certo oggi rispolverare riproporre la Teoria della destabilizzazione
Per coloro che rivolgo una critica l'attuale sistema politico istituzionale perché altrimenti i maggiori de stabilizzatori si dovrebbe dire sono gli stessi socialisti i quali per certi versi giustamente invece rivendicano e hanno rivendicato ancora nel corso del dibattito di queste di questi giorni di essere stati i primi dieci anni fa ha parlato dell'esigenza di grande riforma allora loro sono dieci anni che destabilizzano
Insomma una delle due
Se si vuole rivendicare quel primato allora è il momento adesso divenire alla prova
Non si capisce quale sia la nostra proposta
Ma noi abbiamo fatto un abbiamo avanzato l'iniziativa che si sbaglia se si considera anche rischiosa intendiamoci
Che si sbaglia se si considera puramente propagandistica
Perché la vera avanzato una proposta chiara
Di avvio di un processo costituente
Un processo costituente con una certezza di avvio e di conclusione
Perché questo noi abbiamo proposto e con un equilibrio di responsabilità e di funzioni fra Parlamento e ricorso alle consultazioni dirette l'aver proposto questa che è una proposta concreta di ridefinizione delle procedure di revisione costituzionale non coincidenti con l'attuale centotrentotto questo mi sembra del tutto evidente
è stata una mossa
Una iniziativa ripeto doverosa ritengo ma certamente anche rischiosa anche rischiosa soprattutto tenendo conto rischiosa voglio dire per quanto riguarda noi il nostro partito che ecco se riferito ai partiti
Figuriamoci io sono del tutto convinto che sarebbe sbagliata data la storia e la realtà d'Italia
Della quale evidentemente bisogna tener conto anche proprio nel momento in cui si vogliono introdurre le più forti riforme sarebbe sbagliato qualunque assetto costituzionale istituzionale che pensi di cancellare i partiti dalla vita della nazione e dalla dinamica democratica
Lo considero assolutamente sbagliato per tante ragioni storiche e attuali
C'è bisogno del connettivo del tessuto connettivo dei partiti che agiscono nella società in un paese in cui ci sono tante difformità e disparità e in cui è così problematica la identificazione nazionale sia per ragioni storiche sia per ragioni attuale il motivo per cui uno dei motivi per cui ad esempio io sono più contrario all'ipotesi presidenzialista del presidenzialismo nel senso vero cioè del governo presidenziale
E che temo che nell'Italia di oggi nell'Italia che si che è obbligata a misurarsi con l'Europa un potere presidenzialista possano essere rispetto all'unità nazionale non un potere forte non potere debole
E che sotto un potere un governo presidenzialista possano determinarsi una situazione per cui con due secoli di ritardo l'Italia
Diventa secondo la definizione di Metternich null'altro che un'espressione geografica
Questo per esempio è una mia personale valutazione credo questo per dire quanto sono convinto quanto sono convinto del complicato ma la nostra proposta
Di procedura per avviare e concludere il processo costituente che cos'è altro se non una sfida ma anche una offerta ai partiti
Ma questi partiti storicamente dati nelle condizioni in cui sono come possono rilegittimarsi di fronte al paese se non dimostrando di essere capaci non in modo esclusivo ma in modo totale per quello che mi riguarda
Di coinvolgersi e di calarsi fino in fondo dentro un processo di definizione costituzionale ecco la qual è la via è il dire parla Mentor ricorso al popolo e ridefinizione sulla base di questo ricco ricorso al popolo e ridefinizione sulla base degli esiti di questo ricorso del quadro costituzionale dai insieme l'occasione di rilegittimazione per le forze politiche nel nostro Paese e appare alla possibilità dell'intervento arbitrale o risolutivo dello stesso dello stesso corpo elettorale
Altro quindi che occhieggia area leghismo cose di questo genere ma questo voi lo valuterete siete i di di gli arbitri in questo senso delle posizioni che vengono esposte nel corso di questi lavori
Cioè il merito coi delle posizioni delle proposte
Di riforma istituzionale
Tuttavia io su questo in armonia con la premessa
Secondo cui penso che in questo momento il fronte vero sia fra riformisti anti riformisti sul tappeto costa poi discuteremo delle sul merito io non voglio farla molto lunga ma anche qui se si dice che non si capisce ma noi abbiamo una scelta molto netta cioè noi crediamo che al momento del voto i poteri devo debba essere riconosciuto ai cittadini elettori il potere di determinare con il voto direttamente
La formazione e l'indirizzo del Governo
E il programma scegliendo fra i programmi e le proposte in campo questo è quello che diciamo si può poi definire molte altre cose stabilire l'età eccetto questa è una opzione di fondo ma è quella che ha detto l'altra sera nel dibattito per esempio Andrea Manzella nel dibattito televisivo più o meno negli stessi termini quindi consentite a me di essere
Non più di non dover avere un onere di dimostrazione maggiore in questa sede di quanto abbiamo anzi della che è uomo sicuramente competente in materia
Più di quanto possa essere e possano essere io voglio terminare con un riferimento
Al tema del referendum del nove di giugno
Quello c'è quel referendum c'è certo lo sappia
Quel referendum era soltanto era una gamba di un tavolo a tre gambe che avevamo messo su insieme no per giungere ora quel due due di queste gambe sono state segate
Nel corso del del
Del
Del tempo sappiamo come sola ognuno conosce i fatti questo referendum c'è che cosa pensiamo di fare referendum per la riduzione delle preferenze a una per quanto ci riguarda la nostra posizione molto netta noi crediamo che sia un'occasione assolutamente da non perdere e sarebbe grave per lo schieramento delle riforme se perdesse questa occasione
Sia per quel che riguarda la vittoria
Del sì nel referendum sia per quanto riguarda l'esito del referendum cioè che il referendum non venga vanificato per nove per il mancato raggiungimento del quorum
Perché questo referendum può essere sia per ragioni specifiche sia per ragioni più generali
Un primo passo
Per l'avvio della riforma e per segnalare la necessità della riforma su un punto limitato lo sappiamo ma non incoerente
Con i propositi anche diversi di riforma che ciascuno propone perché ad esempio io ritengo che la vittoria la la introduzione di una norma che vincola una sola preferenza debba poi essere inevitabilmente accompagnata e questa sarà un'iniziativa che credo sarà presa anche in sede parlamentare
Una iniziativa di legge che può agire già nell'occasione del dell'elezione del prossimo Parlamento coerente con questa premessa che riduca di molto la dimensione dei collegi che crei salvando la proporzionale un collegio unico nazionale
Che consenta quindi di a vere un Parlamento che senza rappresentare diciamo la grande riforma sia però un Parlamento assai più predisposto a considerare positivamente l'avvio di un processo costituente di un Parlamento che fosse invece che fosse invece eletto secondo i sistemi attuali io credo che questo impegno comunque è un'informazione che dopo sarebbe bene che sarebbe che fosse assunto dall'insieme delle forze che propugnava la riforma della Costituzione perché sono per una costituente democratica questa è la nostra valutazione questo sarà il nostro impegno grazie
Grazie Claudio Petruccioli io credo che se non altro
Questo congresso questa nostra riunione
Sta dimostrando
Che affrontare decisamente le questioni relative alla riforma politica la costituente democratica e oggi il vero terreno di incontro e di scontro di dialogo e non di dialogo tra quanti sono preoccupati come noi siamo di questo fronte e le forze politiche che attraverso ora anche Claudio Petruccioli si sono manifestate qui
Io vorrei solo aggiungere una cosa
Caro Claudio tu hai ben detto che oggi la divisione
Ma domani sa se se se se mi consentono gli ha gli amici a sei consentono grazie
Claudio Petruccioli ha detto a mio avviso giustamente
Che oggi la divisione fra i riformisti e i non riformisti ed è vero chiamiamoli come li vogliamo quelli che hanno volontà di e quelli che invece hanno soltanto parvenza di ma allora quel tavolo a tre gambe che tu ricordavi
E che in realtà non era un tavolo a tre gambe
Ma era un tavolo con una grande gamba e con due gambette
E di cui ci hanno lasciato soltanto una gambetta io credo che nelle prossime settimane nei prossimi mesi
Ed è anche per questo che noi siamo qui
La divisione fra veri riformisti e falsi riformisti si misurerà assunti vorrà tentare di ripristinare quella grande gamba del tavolo a tre gambe non accontentandosi non accontentandosi devo fare della Gambetta surrogato della grande gamba
E questo se vogliamo mettere i piedi sul piatto
Non già di un'architettura ideale non già di un'architettura ideale delle riforme
Ma del modo attraverso il quale della leva attraverso il quale si possono provocare dei processi che siano effettivamente processi portatori di vere riforme
Comunque grazie di nuova horror ora la parola Gaetano Quagliariello
Raggiungendo oggi la sala dove svolgiamo i nostri lavori
Un antico amico un compagno mi ricordava che la stessa strada era stata Daloui percorso negli anni settanta
Quando si trattava di raggiungere questa sala per una suggestione per molti versi analoga a quella di oggi e cioè per quando qui si celebravano i lavori dell'Ara
Che anche allora erano presieduti da Massimo
Combattere
E questa questa suggestione in qualche modo sì
Ritrovava nelle parole di Angiolo Bandinelli quando ci diceva ci ammoniva
Badate bene che qua non si fa niente di nuovo che tutto sommato un percorso di questo tipo se leggiamo gli atti della settima legislatura di Giuffrè pubblicati da Giuffrè lo ritroviamo abbastanza chiaramente e lo ritroviamo in una situazione nella quale possedeva maggiore forza e sicuramente la situazione Esterna offriva anche maggiori possibilità
Offriva una valenza maggiormente positiva nella
Probabilità
No c'è appunto chi queste cose le ho solamente studiare ho visto quei libretti viola con le scritte bianche chi invece
Comunque
Io dico subito che una delle ragioni che poi mi ha spinto affare per la prima volta questo percorso per quel che mi riguarda è proprio la considerazione
Della negatività di questa della presente situazione politica che io trovo un dato di forza della nostra iniziativa è senz'altro non un dato di debolezza se trovo una ragione di speranza tra le tante di perplessità che una prospettiva così ardua può suscitare
Mi nasce proprio dalla considerazione di quanto la situazione sia in realtà compromessa ricordandomi tutto sommato che dal punto di vista storico la quinta Repubblica in Francia non l'avremmo mai avuta nonostante dei gol godesse di una legittimazione di riserva rispetto ai partiti che in Italia nessun altro soggetto politico avuto dalla Resistenza ma che la quinta Repubblica senza l'Algeria non ci sarebbe mai stata
E se noi con una suggestione
Cerchiamo
Di interpretare ideali risultati elettorali di immaginarie elezioni anticipate
Dovremmo constatare che con ogni probabilità se diamo fede ai sondaggi e a quello che ognuno di noi sente intorno a sé
La sinistra in questo Paese
Dopo più di quarant'anni la sinistra non stalinista
Avrebbe raggiunto a queste elezioni più o meno le stesse cifre forse qualcosa in meno non qualcosa in più che la sinistra stalinista raggiunse nel mille novecentoquarantuno
E quella sconfitta badate fu certamente il segno di una svolta
Di una svolta nella quale furono ovviamente recuperati dei percorsi che erano già iscritti nella elaborazione Mattei che da quella sconfitta uscirono potenziati
La via italiano al socialismo per semplificare il recupero del percorso di Gramsci
All'interno della strategia togliattiana sicuramente già iscritti in precedenza si rafforza
Perché il quarantotto è quella sconfitta significare o no la fine di una prospettiva e la necessità di inaugurare un'altra strada basata all'esterno anche qui con una semplificazione storica
Sulla ricerca di consociazione e all'interno sulla costruzione di un partito che ha questa ricerca di consociazione rispondeva che era appunto il partito di integrazione sociale il moderno partito Dimas
Allora esisteva
Un filone in qualche modo minoritario
Liberale e socialista che da questa storia è uscito completamente schiacciato è completamente marginalizzato
Ed era un filone che partendo da alcune suggestioni presenti in Sociologia politica passi
Libertà ed arriva fino al lo Statuto del Partito Radicale perché quello Statuto non è certo un'invenzione ma è semplicemente la il consolidamento la statuizione di un percorso ben preciso di riflessione di una corrente ideale che si faceva poi forte anche di alcune proposte sul terreno concreto è sotto questo aspetto le leghe Salvemini Anio Giustizia e Libertà
Che sicuramente appunto uscirono sconfitti e massacrati impone a contatto con la proposta marxista che si avvaleva fa il punto di vista organizzativo del modello del un partito del partito di massa del Partito d'integrazione socio e su questo badate bene
Che quello fosse un modello che in qualche modo in personificata un progetto ben preciso era un'intuizione presente un'intuizione presente nella nostra storia non so quanti di voi
Ma chi appunto poi ha avuto un'interruzione poi è tornato ad avere un contatto queste cose le ha ben presenti
Ricorda il congresso della tenda quello che appunto si giocosa su tematiche di questo tipo fu allora il momento in cui Marco Pannella
Disse che quel modello doveva esser ceduto
Doveva esser dato alla sinistra tutta intera perché il partito radicale non era in grado per le sue forze di sostenerlo
E all'interno di questa proposta ci poteva essere
Un errore nella concezione dei tempi della proposta certamente una errore nella concezione del logoramento della situazione politica ma c'era anche l'intuizione di avere in quel documento consolidato
Una linea alternativa che in qualche modo era stato una linea minoritarie rafforzata una linea sconfitta da un percorso differente che la sinistra aveva assunto
Ebbene se la situazione è quella che abbiamo detto se ci sta nella sinistra un ritorno a quella situazione di sconfitta del quarantotto questo e non quello può essere il momento in cui quella nostra elaborazione torna ad avere un'insperata
Centralità questo e non quello il momento
Nel quale bisogna fare uno sforzo e bisogna trovare il percorso per esportare quel modello e per poterlo donare a una sinistra che oggi priva di strategie e di mode
Io credo che questi due anni di congresso straordinario del PDS sono sotto questo aspetto una una conferma di quanto di quanto affermato ma credo che questo sia vero anche se si guarda in casa socialista
L'intervento di Martelli di oggi è stato secondo me
Un intervento importante perché in fondo a chi sapeva leggere dietro le righe
Era anche in parte una richiesta di aiuto
Martelli c'è venuto a chiedere una sponda e a dirci che la situazione all'interno del suo partito poi non è così omologata ed omogenea di come come o apparire all'Est
E che dunque in qualche modo un elemento ed una sponda e necessari per cercare disancorare quella che sicuramente è costituita ed è stata storicamente un punto debole nel processo di consociazione di questi quarant'anni
La forza socialista è sicuramente la forza socialista di Craxi
In qualche modo dal punto di vista storico questo verrà riconosciuto ma che oggi rischia appunto di non avere la forza per svolgere quel ruolo di anello debole della catena che in un momento in cui la catena si sta spezzando deve trarre la sua autonomia dagli altri anelli e dagli altri ingranaggi
Perché badate bene
E rispetto a questo credo che il documento la relazione di Gianfranco Spadaccia consente contengono delle indicazioni importanti Martelli cosa ci è venuto a ricco a a raccontare sull'articolo centotrentotto
Che in realtà c'è stato un tentativo di forzatura socialista su questo aspetto pensando di poter mettere in piedi in questo modo un processo riformatore
Ma che questo tentativo è abortito detto ornato indietro
Per paura che all'interno di questa dimensione potesse innestarsi una logica di consociazione
Parte del patto che forse sarebbe giusto
Fare anche un'analisi di che cosa di come sono cambiate le dinamiche di consociazione perché è una categoria che è possibile molto più usare oggi in analisi della in in un'analisi storica che non in analisi attuale
Credo che questo che Martelli ci è venuto a raccontare anche con molto dando ore io l'ho trovato per alcuni aspetti un intervento candido quello di Martelli
E la fotografia di quella che è una situazione di impotenza nella quale il PSI è da un po'di tempo invischiato quello di cercare di forzare ma nello stesso tempo di risultare poi nei fatti
Di fermarsi nei fatti
A una tutela dell'esistente
Di quello che oggi di non riuscire a dare alla propria azione per paura di un tentativo tra virgolette controriformista la spinta necessaria di costituirsi nei fatti
Come il cane da guardia di questo regime quella che è una sensazione diffusa obiettivamente e probabilmente per certi versi ingiuste e guardate che il progetto di presidenzialismo cioè quello che dovrebbe essere l'elemento di maggior dinamica della politica socialista in questi anni all'interno di questa di questa materia non è stato altro che questo fino ad oggi
è stato in realtà un un Progetto che ha assunto la valenza dell'ostruzionismo
Che ha perso ogni significato di dinamismo e di cambiamento per diventare semplicemente un elemento di contrapposizione a qualsiasi ipotesi di cambiamento suoni e piano in questo senso è stato giocato contro la riforma istituzionale e se è dunque vero questo è se è vero quello che è possibile immaginare dalla intervento di Martelli e cioè il il il dibattito interno che poi in qualche modo in qualche modo e per qualche viatico sotterraneo esiste così come esiste la divisione lì all'interno di quella di di di quel di quella dimensione una divisione insospettata certo che esistesse un dibattito su che cosa questo presidenzialismo socialista dovesse essere e che c'era una divisione tra modello francese modello americano
Tramato interprete di un modello francese poi badate bene il modello francese innanzitutto un modello antiparlamentare prima di essere un modello presidenzialista non si capisce il modello francese se non si capisce l'inversione che esso ha portato nella gerarchia delle fonti o la riserva di legge
Non si capisce il modello francese se non si capisce l'altra norma fondamentale
Quella di aver posto la in la in la impossibilità di essere contemporaneamente parlamentari e deputati questi sono stati i cardini del modello francese del cinquantotto il presidenzialismo è sicuramente un aspetto minore hard all'interno di quello che è stato l'esperimento storico della quinta rete
Dicevo tutte queste cose le abbiamo apprese oggi ma se è vero questo capiamo bene allora che cos'è quella intuizione che è contenuta nel nostro documento
Di accoppiare per la prima volta presidenzialismo e riforma elettorale
è un modo innanzitutto per ridare dinamicità ad una proposta che fino ad oggi è stata usata solamente in chiave di ostruzionismo
è un invito ad un dialogo con una forza che obiettivamente è stata storicamente un anello debole all'interno del progetto il regime su un progetto preciso un invito preciso a precisare la la proposta del presidenzialismo e a ridargli dinamicità e questo appunto lo vedremo nei prossimi mesi così come l'altro passaggio fondamentale che io trovo all'interno di questo documento
E su cui invito alla riflessione
E il passaggio che riguarda i partiti
E in particolare l'ammissione che è una proposta di questo tipo
Deve per forza passare all'interno dei partiti esistenti come dato storico e che solamente da una contrapposizione drammatica con i partiti può assumere la forza necessaria per prospettarsi in maniera otto
Ebbene io rispetto a questo leggo sì un elemento di realismo e di storicità così come ha sottolineato Roccella nel suo intervento ma nell'intervento di Spadaccia c'era anche altro
C'era un invito a rivedere in qualche modo le nostre analisi rispetto ad un tema ricorrente nella fraseologia radicale
è cioè rispetto alla partitocrazia che certamente non si possono ripresentare negli stessi termini in cui ce ne presentava Maranini o in cui si presentava all'indomani
Della Costituente negli anni Cinquanta o negli anni Sessanta perché oggi la categoria
Esatta non è quella della partitocrazia ma è quella della crisi della partitocrazia un processo nel quale i partiti sono nello stesso tempo vittime e carnefici se vogliamo un processo nel quale i partiti
Hanno un elemento di debolezza strutturale e sono tutto sommato un punto di tenuta
E vittima di un processo innestato da essi stessi e che in qualche modo è sfuggito di mano e non sono stati in grado di governare
Io credo che appunto il proporre una riflessione su questo è il proporre evidentemente alla nostra cultura anche alla nostra cultura politica
Temi di grande respiro e temi che in qualche modo si rifanno molto di più guardano molto di più al futuro piuttosto al passato io ritengo Gaetano serio ovvero l'ultima coordinati io ritengo sotto questo aspetto che chi ha voluto vedere in questo tentativo non si è trattato di un tentativo la riproposizione di vecchie nostalgie
So che circola una battuta che in realtà questa associazione più che accorse dovrebbe chiamare amarcord ma io ritengo appunto che le ragioni e molti settantuno visto molti di noi venire qui o sono ragioni che nascono dalla contingenza del momento dalla comprensione che in realtà ci sono elementi che ci chiamano ad uno sforzo di innovazione ad un lungo cammino che a una possibilità
Estremamente flebile di arrivare in porto ma evidentemente questa possibilità va sicuramente scritte
Alla parola Giacomo Marramao Giacomo Marramao come probabilmente voi tutti saprete
è uno dei degli amici dei compagni e che oltre a essere un noto intellettuale è oggi impegnato nel in questo tentativo in questo progetto di costituente democratica insieme alcuni a tanti altri Dinoi
Il progetto che a cui la la stessa code in una certa misura
Finalizzata la parola Giacoma rana ma io sono sempre più impegnato in questo progetto
E ritengo
Che quanto è accaduto
Negli ultimi tempi solida con ferma
Della giustezza delle ipotesi degli amici che mi sono raccolti attorno alla Costituente democratica
E aggiungerei proprio da conferma clamorosa
Delle ipotesi attorno alle quali noi ci siamo raccolti
Se vi eccovi vorrei invitare tutti a
A una riflessione a voce alta a fare in qualche modo a partecipare con me è una riflessione in qualche modo ad alta voce
Sono
Molto giuste le considerazioni
Che tendono a giustificare la linea di riforma istituzionale di riforma dei partiti che non abbiamo abbracciato alla luce della storia politica nazionale recente non soltanto recente
E tuttavia io vi vorrei invitare un attimo proprio per misurare la drammaticità dei problemi che abbiamo dinanzi a contestualizzare
La nostra situazione italiana
Cioè a vederla nel contesto di alcune trasformazioni mondiali della democrazia
Perché è del tutto evidente che tutte le democrazie oggi vivono una situazione di grande difficoltà
E sono gravate di nuovi pesi di nuovi Paesi soprattutto dopo il crollo dei muri soprattutto dopo la riunificazione effettiva del mondo che si è avuto dopo il crollo del Muro
E qual è il risultato che non abbiamo dinamici bel risultato che abbiamo dinanzi
Lo dico con un'espressione molto drastica e ritengo che un'espressione che si posso adottare
Pur anche senza dover necessariamente condivide
Il punto di vista di di un di un Romiti ad esempio
Io ritengo che noi assistiamo oggi a un allargamento sempre maggiore della forbice
Fra
La democrazia italiana e i problemi delle altre democrazie
Proprio insisterei molto su questo fatto
Si sta paurosamente allargando la forbice tra la nostra democrazia e leale
Ho ascoltato per gli interventi di oggi pomeriggio che in qualche modo recavano lecco
Del lungo intervento di Martelli che aveva avuto modo purtroppo di ascoltare
Ho letto non ho potuto ascoltarlo evidentemente ma ho letto attentamente e l'intervento dell'amico Spadaccia
E per economia proprio dirò che mi riconosco il linea di massima delle cose che sono contenute all'interno della sua introduzione
E mi riconosco anche dell'esigenze che sono state portate da vari amici come come Baldini come Bandinelli come Petruccioli
Il problema però perché poi e questo
è una questione alla quale siamo stati sollecitati
Da molti il problema che dobbiamo porci se vogliamo che la nostra ipotesi tocchi terra
Dal punto di vista politico e chi è il nemico chi è chi è il nostro avversario
Dove sta
La linea avversaria
Molti amici appunto ripeto ci hanno invitato a valore sia vorrei pregare anche dei carissimi amici come Bruno Zevi Franco Roccella e questa è una sala che non amo perché in questo modo seguita da una sala che non con serie se
Dei capannelli Grassi secche come strutturata rimbomba terribilmente e non si ascolta quindi dobbiamo fare questo sacrificio di di stare in silenzio
Sì sia delle impellenti necessità di conferire meglio che trova già fuori dall'aula scusatemi ma proprio la Cocco rosa conformazione fisica scusami già sotto di nulla
No credo si debba rispondere finalmente alla sollecitazione a alla quale siamo stati invitati da molti chi è il nemico è e qui io credo che bisogna essere molto chiari cioè come
E trasversale la natura dell'aggregazione
E cerchiamo di realizzare di portare avanti allo stesso modo e trasversale anche il nemico che dobbiamo affrontare
Cioè il nemico che consiste in quella rendita politica che si annida in tutti i partiti e in tutte le aggregazioni politiche italiane
Ivi compreso io ritengo il partito in cui io stesso Milito come cittadino oltre che come intellettuale che il PDS
Io ritengo allora che se incominciamo a dire questo ha un senso molto più definito
L'idea della riforma del rilancio riformista che noi vogliamo in qualche modo portare avanti e prospettare
Io credo che il termine riformismo oggi vada radicalmente riclassificato non possiamo più parlare del riformismo
Così come ne parlavamo ancora fino a pochi anni fa
Proprio per ragioni che sono strettamente connesse alla alla contestualizzazione dei problemi che la democrazia su scala internazionale
Il riformismo oggi per il caso italiano coincide con quella che lo abbiamo chiamato riforma della politica
E questa riforma della politica
E io ritengo che qui sia molto valido il progetto di convegno che dovrebbe
Costituire l'uscita pubblica della Costituente Edem democratica la riforma della politica si articola in due voci ben precise
Che poi sono i due lati di una stessa medaglia
La riforma delle istituzioni la riforma dei partiti
Qui però io ritengo che ci si debba liberare una volta per tutte da un'espressione che io ho sentito riproporre da alcuni interventi e che ricorre anche se non mi sbaglio nella introduzione dell'amico Spadaccia autoriforma io sono assolutamente convinto che l'autoriforma è una chimera cioè i partiti non si non possono autoriformarsi in quanto tali allo stesso modo in cui un individuo non posso levare SS stesso aggrappandosi impedì propri Cappelli
E e mi pare molto giusto quanto invece in
Qual in incerti dopo docu menti è venuto fuori anche documenti della costituente democratica e cioè che
Non accadrà nulla se non se non si riesce ad operare
Come come reagente chimico creando un'aggregazione
è uno choc per così dire esterno ai partiti ora che cosa intendo con esterno ai partiti ognuno di noi abbiamo visto impegnato in partiti e impegnati in aggregazioni
Il problema è che però coloro che si sono aggregati che ci stanno aggregando attorno alla costituente democratica non si riconosce e insoddisfatto profondamente insoddisfatto della logica che prevale
All'interno dell'operare politico dei partiti anche all'interno della loro cultura
E allora il nesso di cui noi dobbiamo renderci conto
E che poi è il nesso che forma il
Il blocco quello che è stato più volte richiamato come il blocco del sistema politico italiano
E un nesso fra la autoreferenzialità
Del sistema dei partiti
Cioè di quel sistema che
Gli amici radicali chiamano partitocratico
E tendenze centrifughe
Della società italiana
Io ritengo che sia del decisivo centrare questo nodo
Vi è un nesso strettissimo fra autoreferenzialità del sistema dei partiti e tendenze alla frantumazione alla frammentazione del tessuto da tutta Italia
E quindi il problema dei problemi oggi e costituito da quella che potrei chiamare
Una sorta di complessità perversa vi sono tanti elogi della complessità della cultura italiana di oggi io ritengo che si debba incominciare a parlare di una complessità perversa
Di un arco complessità che che si sta raccogliendo atti attorno a centri dipoli Caracci sia informale che minacciano a mio parere è la stessa unità nazionale con una battuta si potrebbe dire che se i partiti hanno in questi anni cooperato alla distruzione dello Stato perché di questo si tratta
E non credo che siamo reazionaria dire questo i partiti hanno cooperato a distruggerlo nuovo Stato italiano
E propagandistica mentre oggi propongono delle riforme
Come parolacce per potere risanare questa frattura
Oggi invece le leghe ci promettono di distruggere assieme allo Stato anche il Paese
Io ritengo che su questo punto occorre essere molto fermi e precisi
Se assumiamo quindi come dato di come punto di riferimento della nostra analisi
Questa complessità perversa io ritengo che la nostra parola d'ordine ripeto qui quello che ho detto in varie riunioni ecco gli amici della costituente democratica
La nostra parola d'ordine deve essere una un'azione riformatrice improntata a una semplificazione democratica del sistema politico italiano proprio ripeto non dobbiamo avere paura di usare il termine semplificazione una semplificazione democratica del sistema politico italiano
E io credo che il vero nucleo centrale della riforma dei partiti che noi proponiamo stia proprio qui
Noi intendiamo promuovere e il passaggio da partiti come macchine per l'aggregazione del consenso
E per l'occupazione del potere
Partiti che tendono al loro interno a frantumarsi in micro partiti che poi sono le correnti no
E che tendono poi a proliferare a determinare proliferazione di liste in qualche modo che ingenerano una pauroso appunto fusione nell'orientamento dei cittadini italiani noi dobbiamo andare a partiti come grandi aggregazioni politico ideali grandi aggregazioni politico ideali
Questo proprio l'orizzonte
Che e poi è delimitato dal grande obiettivo della costruzione di un partito democratico italiano
Che è proprio il naturale sbocco della costituente come noi la intendiamo
Io ritengo che sia molto rilevante
L'intervento del mio amico e compagno Claudio Claudio Petruccioli in questa sede
In quanto ha richiamato inserendola in questo contesto inserendola proprio Poppi chiarendo in questo contesto anche la politica dei Comunisti italiani ora del PDS la storia nazionale venne
La storia nazionale come abbiamo anche anche se titolo dall'ultimo intervento
è segnata e pesantemente segnata
Dal fallimento
Di quei progetti di alternativa laica e democratica
Che vanno sotto il nome un po'generico ma tanto per intenderci lo possiamo adoperare di terza forza Sismondi
E qui io credo che nel fallimento del terzo foro razzismo occorra condurre ecco per spiegare questo tipo di fallimento corra condurre una diagnosi molto più profonda di quanto non si sia fatto finora
L'alternativa laica e democratica in Italia è fallita
Perché no perché abbiamo avuto nel nostro Paese
Una lunga egemonia io direi proprio a partire dall'unità nazionale o comunque a partire dall'epoca giolittiana e attraverso il fascismo fino a regime democristiano abbiamo avuto un'egemonia mista e incrociata di populismo e trasformismo
E dentro questa egemonia incrociata di populismo e trasformismo si è adagiata a mio parere la cultura della sinistra
Quindi e importantissimo sottolineare le pesanti responsabilità della cultura si della sinistra
Ma al tempo stesso è necessario io ritengo andare a vedere i limiti e le insufficienze di quella cultura laica anche di quella cultura azionista che prima è stata evocata che non è riuscita a Mai cari amici a toccare terra ma agli affari attrito sul sul terreno mai veramente a produrre delle proposte di effettiva riforma della politica e delle istituzioni
E qui io credo che e qui vengo al problema proprio della proposta alla questione relativa alla proposta
Del convegno e e poi diciamo al nucleo centrale attorno a cui si raccoglie la Costituente democratica
L'introduzione di Spadaccia
Apposto molto correttamente questo nucleo centrale come nesso inscindibile
Tra riforma delle istituzioni e riforma del sistema elettorale
Bene io ritengo che questa sia la via giusta
Cioè l'affermare la rigorosa contestualità di questi due aspetti e momenti
Quale quale conditio sine qua non quale condizione imprescindibile
Perché la riforma
Di cui oggi tanto si parla propagandistica mentre non assuma le sembianze e gli effetti di una controriforma
Perché non è affatto detto né scontato
Che una riforma della politica sia effettivamente una innovazione può benissimo essere una controriforma cioè un marchingegno che perpetua i difetti dell'attuale sistema partitocratico
Dell'attuale autoreferenza consociativa senza riuscire minimamente a bloccare la dinamica del sistema politico
E io ritengo allora che
L'invito che dobbiamo fare a tutti coloro soprattutto che nell'ambito socialista oggi vengono a parlare di presidenzialismo
E richiedere immediatamente di esibirci quale sia il coerente quadro di regole
Il rigoroso quadro di garanzie e cioè di bilanciamenti e di contro bilanciamenti all'interno del quale la proposta di riforma dell'esecutivo si inserisce in questo senso mi pare
Non ho nulla da aggiungere all'intervento di Spadaccia l'introduzione di Spadaccia salvo una un rincarare la dose della critica riguardo al mondo occasionali spicco in cui da parte socialista il problema della riforma istituzionale è stato prospettato per l'ennesima volta
Spesse volte parlo con amici e compagni socialisti come Giuliano Amato che stimo molto che apprezzo molto moltissimo i quali dicono a b
Sai com'è andata no e io già più di un decennio fa ho provato a proporre la piattaforma di riforma costituzionale poi questa questa proposta è rientrata perché sai come le cose sono andate il PSI partito ha ripiegato invece sull'obiettivo
Della dell'assunzione di piena responsabilità di governo appuntato sulla Presidenza del Consiglio Craxi come fatto nuovo innovativo e quindi in qualche modo l'analisi
Dei progetti della riforma costituzionale in qualche modo son passati in secondo piano ora è venuto il momento di riprenderli bene io ritengo che
Che questo modo di affrontare il problema è un modo appunto occasionali distico e ritengo che noi dopo abbiamo chiedere a questi amici e compagni che oggi proprio fanno propaganda riguardo alla riforma di dirci qual è il retroterra di analisi qual è il retroterra culturale su cui Lovo poggiano queste loro proposte
E io ritengo che la la costituente democratica oggi abbia proprio la funzione di superare questa tendenza occasionali speaker propagandistica con una cultura della riforma che non può essere altro ripeto che è una che una cultura volta alla semplificazione democratica è positiva semplificazione del sistema democratico italiano
Le cui voci e i cui momenti sono quelli che noi abbiamo già più volte indicato
Quelli ripeto proprio molto sommariamente dico in modo da avere delle coordinate ed io di orientamento il più possibile chiare elette
Una riforma elettorale
Il senso uninominale maggioritario
Opportunamente corretta in senso proporzionale come indicato da Spadaccia nella sua introduzione
Una riforma dei partiti
Tale da favorire ripeto il passaggio a partiti intesi come grandi aggregazioni politico ideali e in terzo luogo ecco aggiungo
Quella riforma del Parlamento
Cioè quel potenziamento della funzione del Parlamento senza la quale a mio parere e inimmaginabile un potenziamento dell'esecutivo
Io gli credo che la che le disfunzioni la disfunzionalità del Parlamento italiano
Vada assunta come uno uno dei due lati della medaglia otto rispetto alla quale la riforma dell'esecutivo appare assolutamente contestuale
E io credo che allora l'obiettivo politico e ideale all'interno del quale il nostro Progetto la nostra proposta riformatrice si colloca debba essere dichiarato nella maniera più netta ed esplicita immaginabile cioè
Io ritengo che oggi non si possono attuare una riforma cioè non si possa come dire introdurre un elemento per così dire decisioni spiccò nel corpo della democrazia italiana senza coniugare insieme in modo intimo in modo molto stretto il momento della libertà il momento della responsabilità
Ciò che
Il vero male della democrazia italiana e costituito dall'assenza di libertà e dalla deresponsabilizzazione spesse volte in Italia
Si confonde la libertà con la deresponsabilizzazione
Già mentre siccome abbiamo problemi di tempo tutto non ai limiti di tempo però si essendo venti minuti no no volevo segnala erano erano erano erano per l'appunto le battute conclusive del mio intervento
Io ritengo allora che una riforma e veramente innovativa col che una riforma istituzionale una riforma della politica effettivamente normativa
Quando punta all'obiettivo di delimitare la sfera del potere
E di ampliare la sfera della cittadinanza altrimenti io ritengo che il il fantasma della Controriforma non sarà più un fantasma ma ma rischia di costituire un pericolo reale
Grazie
Grazie alla parola alla parola Sofia Ventura e poi segue Toni Muzi Falconi mentre si avvia al podio vorrei leggere la lettera che ci ha inviato Alfredo Biondi
Carissimo Giovanni è indirizzato a Giovanni Negri ai cari amici dell'accordo
L'invito prevede anche il mio intervento non potrò effettuarlo perché impegnato a Genova con il Presidente Cossiga per motivi di rappresentanza istituzionale
Desidero però confermare tutta la mia disponibilità ad un'iniziativa che persegue il fine
Al di là di differenti valutazioni di ordine politico partitico anzi fuori è sopra di esse
Di dar vita ad una convenzione aperta ad ogni apporto per una costituente democratica che io leggerei più volentieri liberaldemocratica
Non entro ora nel merito degli strumenti anche di ordine elettorale da adottare
Ma credo che ciò che è scritto al punto quattro del nostro documento possa costituire un utile punto di partenza e di riferimento
Il tema delle riforme istituzionali e l'uso dagli accordi di governo può essere assunto come una piattaforma di lavoro tra chi converrà dentro e fuori del Parlamento sul manifesto appello previsto per concretizzarle le finalità e i contenuti
Come partecipe del Forum dei democratici e come liberale
Sono anche pienamente disponibile ad ogni iniziativa parlamentare e non volta a liberare l'amministrazione politica dall'occupazione partitica alla luce del nuovo Rapporto Giannini
Mi mancherà certamente e me ne dolgo il piacere e l'utilità del dibattito con gli amici ma confido che vorrai tenerne né informato firmato tuo Alfredo Biondi
La parola Sofia Ventura
Ecco allora finalmente in questo congresso vediamo che sta prendendo forma momento propositivo dopo l'analisi che si è fatta fino a questo momento di quello che non va quindi l'analisi della degenerazione partitocratica analisi necessaria
E nel documento che ci è stato consegnato sono stati individuati alcuni alcuni punti propositivi e su questi vorrei su alcuni di questi fare alcune riflessioni innanzitutto il convegno questo convegno che si deve tenere entro maggio dal titolo riforma delle istituzioni e riforma dei partiti
Questo convegno che vede Diversi interlocutori ed è molto importante molto importante innanzitutto perché crea nuovamente come è stato creato ogni volta in occasioni simili quello spazio politico per agire politicamente per creare un'azione politica che in un primo momento al momento di questo convegno sarà un'azione di confronto di confronto tra chi si presume intenda impegnarsi per una radicale è reale riformare le istituzioni
Però
Sono i terreni di microfono
Il titolo dice riforma delle istituzioni riforma dei partiti ecco su questo vorrei fare una breve riflessione riforma delle istituzioni sicuramente
Senza dubbio attraverso anche la riforma elettorale riforma dei partiti mi lascia un po'perplessa
Non perché non sia auspicabile una riforma della forma partito così come si è sviluppata nel nostro Paese con tutte le degenerazioni che ha portato ma non soltanto nel nostro Paese
Ma perché non possiamo aspettarci una riforma del nostro sistema politico a mio avviso da una riforma dei partiti questo perché perché e tutti conosciamo quelli che sono i processi di istituzionalizzazione dei partiti che portò alla cosiddetta trasposizione dei fini per cui il fine iniziali per cui nato il partito viene perso
Nel suo procedere e l'organizzazione diventa fine a se stessa il partito sopravvive perché deve sopravvivere l'organizzazione
A mio avviso altrimenti non si potrebbe spiegare la sopravvivenza di alcuni partiti nel panorama politico italiano è per questo che credo che prima di tutto
Interlocutori debbono essere individui gruppi chiaramente anche interne ai partiti ma non i partiti come soggetto politico unitario difficilmente le segreterie porteranno ad una riforma nel nostro sistema proprio per questa vischiosità propria delle organizzazioni partitiche non per una malvagità
Delle stesse o degli uomini ma per una natura dei partiti stessi quindi come primo punto penso che dobbiamo sempre tenere presente questo problema come deficit mente riusciremo a sviluppare una riforma se i nostri interlocutori privilegiati saranno dentro i partiti come soggetto unitario
Un altro problema legato a questo è che è vero che oggi in Italia ci si divide tra coloro che vogliono riformare e coloro che vogliono conservare ma non è sufficiente voleva riformare non sono d'accordo quando si dice va be'mettiamoci comunque d'accordo tra riformatori poi vedremo poi discuteremo sul merito no sul merito bisogna discutere subito
E questo perché perché se perdiamo di vista certe regole serie perdiamo di vista certi aspetti formali beh allora rischiamo di creare delle riforme molto pericolose
Mi viene in mente ad esempio la proposta che è stata Nicola Matteucci
E questo documento non ne ha fatto menzione non so fino a che punto sia proponibile però pone l'accento su alcune questioni molto importanti ma ti uccide come penso tutti saprete ha proposto una costituente
Nella della quale non facciano parte né gli attuali
Deputati né coloro che sarebbero nella Seconda Repubblica candidati ora al di là della fattibilità di questa proposta comunque secondo me interessante su cui si potrebbe riflettere è molto importante capire quali sono i presupposti principi
Sui quali questa proposta stessa si basa e cioè un ritorno alle regole del costituzionalismo non dobbiamo mai perdere di vista quando parliamo di riforme non dobbiamo mai perdere di vista il momento formale perché è è quel momento assolutamente necessario per sviluppare voi una una riforma sostanziale
La liberaldemocrazia è stato molto spesso accusata di essere formalista specie negli anni passati dalle sinistre quando si anteponeva alla libertà formale la libertà sostanziale ma senza libertà formale senza regole formali non abbiamo la sostanza poi dei del sistema funzionante di sistema liberaldemocratico
E questo discorso nella c'è l'altro punto molto importante cioè quello del sistema elettorale anche qui mi sembra che nell'ambito dell'arco del la direzione sia verso il sistema uninominale all'inglese il così detto sistema dove chi vince prende tutto
Io sono pienamente d'accordo
Su questo ma non si tratta anche perché non si tratta di una questione puramente tecnica una questione formale e quindi in un secondo momento sostanziale
Però quello che mi lascia un po'perplessa del documento che ci è stato dato è l'apertura al presidenzialismo
Mi lascia perplessa perché sistema un omino uninominale a un turno più sistema presidenziale uguale sistema americano se non altro per quanto riguarda la il panorama internazionale non mi sembra che ci siano esenti e differenti nel realtà empirica dei sistemi politici
L'onorevole Martelli ha detto appunto di di di preferire questo sistema il sistema presidenziale all'americana con un presidente e capo dell'esecutivo e addirittura voluto citare Alexis de Tocqueville per dare forza diciamo alla sua posizione ora non mi sembra il caso di scomodare addirittura Tocqueville però osservare come il sistema americano
Sia stato molto più stabile rispetto al sistema francese che ha conosciuto cinque repubbliche più vari intervalli dittatoriali il problema è che detto qui il ha detto anche qualcos'altro che l'onorevole Martelli in una ricordato ad esempio che gli Stati Uniti conoscono un tipo di democrazia che chiamata democrazia sociale
Che si tratti di un di un modo di essere diciamo del popolo americano detto molto semplicemente che non è il modo di essere dei francesi cui guardava in modo comparato Tocqueville e tanto meno degli italiani in quanto credo che come ha detto più volte giustamente Angelo Panebianco
L'Italia studia sia una democrazia suo malgrado la democrazia c'è stata grazie a Dio imposta però data la più le culture dominanti nel nostro Paese difficilmente ci saremmo arrivati da soli
Il sistema americano mi lascia molto perplessa perché perché non funziona poi così bene come tutti quanti credono in tempo fa ci fu un'intervista molto interessante a Sartori che è uno tra i più eminenti politologi non solo italiani ma anche internazionali
Che notava appunto come il sistema presidenziale americano crearsi dei grossi problemi di impasto tra l'azione del Presidente e il Congresso
E è ancor più vero che se questa impasse riesce in parte ad essere superata
Vice pare perché i partiti americani sono ben diversi dettati italiani sono dei partiti estremamente eterogenei all'interno e per di più sono i partiti non fortemente strutturati potremo anzi dire non strutturati la cui unità
è il Comitato un non le sezioni come nei nostri partiti di massa
Dunque la comparazione così sbrigativa che viene fatta col modello americano lascia molto
Il tempo che trova perché quando bisogna Facco quando facciamo delle comparazioni dobbiamo cercare di analizzare tutti gli elementi tutte le variabili che entrano in gioco e quindi è un po'superficiale
Cercare delle Tana c'è per il nostro sistema andando a compararlo con sistemi totalmente diverso dal punto di vista culturale politico e istituzionale
Anche perché nel caso italiano un sistema presidenziale sarebbe ancor più bloccato visto che non abbiamo dei partiti così aperti come sono i partiti americani difficilmente un presidente Capo dell'esecutivo riuscirebbe a trovare le sue maggioranze così come riesce il Presidente degli Stati Uniti attraversando i due partitico democratico e repubblicano qui si tratterebbe continuamente di trattare con le segreterie e sfido chiunque a a sostenere che questo è un sistema funzionante
E poi perché perché il capo dell'esecutivo presidente capo dell'esecutivo mi sembra che i socialisti non se non conosci te spiegarlo molto bene perché questa loro richiesta se non altro sul piano politologi come non politico
Perché se il problema è quello di un governo forte noi non siamo in questo momento di fronte a un Parlamento forte che sovrasta il governo siamo di fronte a un governo un Parlamento impotenti
Impotenti palo perché neutralizzati dai partiti dalla degenerazione partitocratica il problema ecco di un governo responsabile ma un governo responsabile sia quando chi sbaglia
Sa che poi dovrà pagare e questo è quello che accade nel caso inglese si potrebbe obiettare che l'Inghilterra non Alitalia l'Italia ora l'Inghilterra è vero certo è che
Partito a quella americana sicuramente i partiti inglesi conoscono un maggiore pragmatismo una minore polarizzazione ideologica minore velleitarismo però è molto probabile
Che un cambiamento istituzionale
Un cambiamento del sistema elettorale potrebbe spingere in offrì per TT a questo maggiore pragmatismo a una minore polarizzazione a una minore bellezza velleitarismo in parole povere ad una
Responsabili responsabilizzazione una responsabilità che deriva dal governare o dalla probabile
è appesa della del governare
Quindi concludendo questo punto
Dico stiamo attenti a queste aperture alla presidenzialismo perché non so dove possono portare è importante fare le riforme
Ma non basta dire riforniamo comunque sia importante cantante voleva riformare guardiamo anche le questioni di merito e le questioni delle regolette non perde di vista questi sono puntati dicevo citando Matteucci i principi propri della del costituzionalismo e un ultimo punto avvistata tra Brenna delle regole io credo che con le associazioni radicali Nearco onde dovremmo anche opporsi senza non assoluto a questi proposta di referendum propositivo o referendum consultivo cui purtroppo si è accodata anche quello che è aspetta sempre purtroppo il mio segretario è nata altissimo
Quando appunto lui stesso ha deciso che insieme al presidenzialismo poteva essere una cosa positiva l'adozione di referendum consultivi ora sia referendum propositivo che referendum consultivo ha delle forti connotazioni plebiscitarie anche referendum consultivo anche se potrebbe parere che non lui di poca importanza in fondo non è vincolante ma ovviamente una sera un referendum consultivo con una risultato positivo costruttivo si intuisce per un leader un forte strumento di di pressione specialmente per un un leader demagogico questi credo che questo tipo di referendum è stato utilizzato in Francia però
Ricordiamo che i nostri Linda era non sono invita i francesi Craxi ma dico
Un altro punto sempre dei cinque mi sembra enucleati nel documento è quello del manifesto appello che dovrebbe in qualche modo utile intellettuali imprenditori e così via ma io credo che questo sia una questione essenziale importantissima importantissima proprio perché nella realtà in cui vivo ad esempio Bologna mi sono resa conto
Che sono molti gli intellettuali molti imprenditori molti coloro che contano nella vita cittadina
Chi ha vendano di fare politica di partecipare massaie politica non più in modo squallido purtroppo in cui sia costretta a fine i partiti
E dunque penso che un'azione anche a livello locale degli aderenti alla Code sarebbe molto importante per individuare le diverse risorse intellettuali e non è per sfruttarle
Per sfruttarle al meglio in questo modo chiaramente si potrebbe anche creare un clima estremamente favorevole per quello che poi sarà si spera la raccolta di firme
Per il referendum che a sua volta in tale clima potrebbe innestare ulteriori processi di aggregazione e di diffusione del consenso quindi molto importante è un'azione capillare l'arco non non deve lavorare soltanto a Roma della bella volare appunto a livello regionale infatti mi sembra appunto che nei vari punti si sia posto l'accento su questo problema
Ecco quindi ho concluso il punto quindi importante è questo tipo di azione che non deve essere estremamente capillare per cercare anche chi ha voglia in questo momento di agire politicamente
Grazie Sophia alla parola Toni Muzi Falcone tot Toni Muzi Falcone il
Falconi
è il coordinatore credo uno dei organizzatori politici del dei clubber di sinistra che poi in parte i cui appartenenti parte sono entrati nel PDS in parte non sono entrati nel PDS oggi
Toni è tra coloro i quali mi pare lo posso dire sono impegnati affondo
Nel progetto di costituente democratica come una delle componenti di questo Progetto ancora in fieri ma che dovrebbe presto sbocciare
Grazie
Do che si noi siamo
Venuto Marco Boato senatore del gruppo federalista europea ecologista nostro vecchio amico e compagno e anche lui benvenuto se ha voglia poi intervenire ce lo fa sapere
La parola torni sì dunque ti ringrazio ringrazio varco per i promotori dell'arco per avermi invitato io sono qui insieme a Cesare De Ferrari Pier Luigi Bruno cioè tre quarti del coordinamento nazionale della sinistra dei club che si è riunito stamattina
E dove abbiamo anche discusso evidentemente di questa iniziativa dalla costituente democratica sulla quale siamo pienamente impegnati intendiamo impegnarci siamo un frutto della del Capranica del febbraio scorso non siamo professionisti della politica molti di noi di quei pochi rimasti
Prima di Rimini del congresso di Rimini molti sono entrati nel PDS altri sono rimasti fuori
Complessivamente il grado di insoddisfazione abbastanza generalizzato fra gli uni e gli altri e abbiamo deciso con di continuare con volontà impegno a maggior ragione oggi dopo l'esito di queste ultime settimane delle vicende nazionali a lavorare dentro e fuori Partito Democratico dalla sinistra per la riforma della politica che per l'alternativa a questo sistema dei partiti di governo sono obiettivi
Almeno parzialmente realizzabili solo se sarà possibile fare una riforma elettorale se sarà possibile fare una riforma dall'amministrazione pubblica istituzionale in questo quindi egli gli obiettivi coincidono pienamente io
Entrato sono interessato a sia quello che ha detto Baslini e sia quello che ha detto Marramao prima perché ha detto cose esattamente opposte se ho capito bene
Baldini dice separiamo la riforma elettorale che non ha bisogno di una revisione della Costituzione poniamocelo come obiettivo prioritario perché almeno ipoteticamente realizzabile anche presto mentre invece poi mettendo insieme riforma istituzionale tra viale elettorale andiamo a complicarci la vita
Marramao dice le due cose sono assolutamente inestricabile legate fra loro sarebbe interessante capire meglio io non non ha una competenza specifica in questo e con accordi vogliamo non solo dialogare è ovvio ma vogliamo lavorare insieme del verso questa che secondo me è ancora più importante di costituente democratica come obiettivo che la convenzione democratica che vorremmo fare entro la fine dell'anno
Naturalmente le partenze sono ovviamente diverso e
Ma non escludono comunque un percorso comune di lavoro e possibilmente sbocchi comuni o sbocchi diversi dopo poi si vedrà noi guardiamo molto ancora con qualche attorno legato gli errori che abbiamo fatto nel passato ci proponiamo ancora di coinvolgere di compromettere diciamo così in questo progetto di costituente democratica il partito democratico della sinistra perché noi siamo nati e non possiamo non non ricordarcelo sulla base di una proposta che è la proposta la riforma politica che faceva il segretario di un partito che allora rappresentava il venticinque per cento dei voti
E poi le cose sono andate diversamente da come molti di noi speravano ma comunque non penso non solo perché molti di noi sono dentro ma anche perché che Speziano che non tutto sia perduto perché bene o male congresso di Rimini si è chiuso con un ipotesi di riapertura la costituente almeno fino appunto a novembre dicembre quindi una delle nostre parti sarà anche quello di cercare di compromettere il Partito democratico della sinistra ora che poi sia ripartito nel suo insieme o singole personalità come diceva
L'oratore che mi ha preceduto questo lo si vedrà ma io penso che se vogliamo e se un po'provocatorie vorrei insieme a voi insieme a tutti gli altri e con con un cognome nostra senese per costituire un nuovo grande
Tito in cui il partito democratico la sinistra sia uno per usare un'espressione o che ti hanno dei cofondatori cioè rovesciamo
Magari reparti confluisca il Partito democratico della sinistra insieme ad altri evidentemente nel nuovo partito
Democratico della sinistra ancora una volta io credo che sia fondamentale per evitare il rischio che questa operazione si sia un'altra
Non è inutile ma comunque un'altra operazione di ceto politico muoverci sul territorio cioè evitare come peraltro viene detto anche nel vostro documento evitare che questa cosa finisca sostanzialmente presso un'interlocuzione prevalentemente romana
E in questo senso
Quella forza ormai relativa costituito alla sinistra dei club si mette a disposizione anzi si attivano e vorremmo insieme a voi costituire in tutte le città ove abbiamo una minima di presenza dei Comitati per la costituente democratica che si mobilitino subito
Se faremo questo convegno come io mi auguro si parlava del venti maggio ventidue maggio quello che sarà il giorno dopo si parte in tutte le città dove ci sono disponibilità metterci insieme non necessariamente fotocopiando le sigle le forze ma cercando in tutti i partiti e soprattutto fuori dai partiti fra le forze sociali
E fra gli imprenditori e sindacato eccetera eccetera i commercianti perché non gli artigiani professionisti cercando tutte quelle individualità disponibile quei gruppi disponibile a lavorare con noi su un progetto
Una ipotesi aggiuntiva io credo che sia assolutamente possibile mobilitare cioè fare degli accordi con per esempio i quotidiani locali dovunque questi esistono e sono ormai quasi dappertutto vere chiede a nome della società civile e naturalmente evitando che ci scrivano ci scrive al ceto politico ma facendo per scrive personaggi rappresentativi delle città delle colonne che siano magari mensile ordinanza ovvero ogni cinque sei settimane su il problema della riforma visto dal punto di vista di chi è non so
Avvocato di chi è commercialista di chi fa un altro mestiere e si trova comunque di fronte ad un Paese che ingabbiato in una degenerazione complessiva che si può credo risolve solamente se si comincia a parlare seriamente di una riforma anzitutto elettorale e poi presto io credo che noi vogliamo fondare dar vita ad un movimento che acceleri di riforme che accede della formazione di un nuovo schieramento uno schieramento democratico cui ripeto entri anche il Partito democratico dalla sinistra
E vogliamo operare in una forma partito in cui i principi siano un po'quelli che abbiamo almeno per quello che ci riguarda cercato di elaborare nei mesi di discussione con la segreteria e la direzione del PDS del vecchio Pci e anzi arrivare
Ad uno statuto che non ha soddisfatto nessuno ma che abbia almeno due grossi Cardini c'è un partito di servizio
Quindi un partito di ascolto innanzitutto è un partito limite a un partito come diceva lo stesso segretario del vecchio Pci un partito meno partito degli altri dove vi sia una netta separazione tendenziale evidentemente fra funzionari e dirigenti
Politici dove vi possano essere adesioni forti ma anche adesioni deboli su tematiche specifiche su Catania issue
Do cose che voi radicali conoscete assai meglio di noi cose dove vi siano le primarie per la definizione delle liste elettorali deliberanti nell'esito dove vi siano elezioni dirette degli organi esecutivi dove vi siano soprattutto e questa è un'altra vostra battaglia
Bilanci certificati e consolidati che ha
E che attraverso anche una riforma del finanziamento pubblico dei partiti da qui a novembre intendiamo lavorare con voi su questo speriamo con qualche risultato positivo e poi vedremo dopo novembre
Che cosa ci riserva il futuro grazie
Grazie a Toni ora la parola Fabio feudo Fabio feudo e della direzione del Movimento federativo democratico Giovanni Moro doveva essere con noi credo che sia malato quindi ringraziamo
Feudo del la sua presenza qui per il Movimento federativo democratico
Sì appunto Giovanni Moro era al malato dove intervenire si scusa per la per l'assenza di mandare il suo saluto naturalmente
Io ho tolto glielo pochi minuti a questo interessantissimo dibattito
E penso che comunque a dibattiti questo genere sia importante che partecipano partecipino esponenti di forze come dire che non come la nostra che non che non fanno parte del del del sistema dei partiti che non sono appunto in parlamento che non sono nei consigli regionali né nei Consigli provinciali che fanno di queste in un certo senso una una una una una peculiarità una un punto di forza in un certo senso
Una bandiera
E che invece l'altra parte si impegnano nella nella società
Come noi facciamo già da alcuni anni
Alla radici dell'alle radici dell'erba della democrazia come diciamo noi per come dire tutelare i diritti dei cittadini
Al di fuori dei partiti
E per costruire quindi una rete di di rappresentanza sociale una secondo polo della della democrazia su questo tema della tutelare i diritti dei cittadini abbiamo trovato effettivamente un punto di accordo molto importante con il l'esperienza dei radicali
Che in questo sono maestri
Anche se il nostro rapporto diciamo può essere considerato abbastanza recente
è importante per l'appunto che anche forse come noi partecipino dall'esterno a questo dibattito
Perché come diceva amici e compagni radicali Marramao io sono profondamente d'accordo è difficile che si possa parlare di una riforma del sistema dei partiti una riforma dell'istituzione dall'interno del sistema dei partiti
Si diceva recentemente ha matrice delle frittelle visiva nei stiamo vivendo un una sorta di paradosso cioè al momento in cui il sistema istituzionale si rende conto della propria della necessità di di una riforma diciamo completa a meno la farcela che la capacità di riformarsi e questo è un punto che ne dobbiamo tenere bene presente
Quindi son venuto soprattutto e portare un messaggio di augurio a questa associazione nascente e ad esprimere la nostra intenzione di porci come interlocutori Esterni a questa associazione come lo abbiamo fatto
Come continuano a farlo per i partiti per tutti i partiti con i quali discutiamo di riforme istituzionali e con i quali ci confrontiamo la nostra presenza come come dire organizzatori della della della della dell'assemblea che si terrà è stata annunciata a maggio
La dovremo discutere penso sicuramente che parteciperemo non so in quale forma se come organizzatori come interlocutori esterni però senz'altro anche quello è una unico anche quelle un'iniziativa che ci che che hanno che noi guardiamo con molto interesse
Vorrei a questo punto esprimere una perplessità ed è diciamo l'unico contributo che mi permetto di portare a questo dibattito una perplessità se volete segnalare anche un rischio
Che potrebbe esserci che il nostro paese sta vivendo in questo momento
La perplessità riferita alla al al tipo di dibattito che si sta aprendo sulle riforme istituzionali che si legge sui giornali che ha caratterizzato la vita del nostro Paese la anche l'esperienza dei referendum elettorali nei quali noi abbiamo
Che ci hanno visto protagonisti sanate forse il comitato elettorale per i referendum e cioè che tra
La presidente questa e cioè che tra una
Sì in una riflessione tra la la tra chi appunto propugna la necessità di una della elezione diretta del Presidente della Repubblica e chi ritiene che sia prioritaria la riforma elettorale
Si rischia di lasciare fuori
Da questo dibattito questa riflessione il tema del cittadino comune in quanto tale questo è il tema che se ci avete chiamato a parlare noi siamo come dire tenuti a a a dire
Ed è il cittadino comune in quanto tale cioè si rischia praticamente di Consip continuare a considerare il cittadino solo nella sua funzione di elettore
Importantissima figuriamoci siamo noi i primi ripeto che abbiamo preso come nostro uno come nostra battaglia con una deliberazione della nostra direzione
Il
La la riforma del sistema il Tora all'interno del comitato elettorale dei referendum ma secondo noi c'è il rischio appunto di lasciare fuori un altro aspetto una nuova dimensione della cittadinanza che sta sempre di più prendendo piede nel nostro Paese quella che noi chiamiamo la cittadinanza attiva
E questa dimensione secondo noi deve trovare cittadinanza è un gioco di parole deve trovare diciamo spazio all'interno del dibattito sulle riforme sulle riforme istituzionali
Altrimenti c'è il rischio come ci capita spesso di dire che dopo il crollo del muro di Berlino si possa verificare anche da noi una come dire una ottantanove occidentale contro il sistema dei partiti
Anche se ovviamente questa è una espressione forte però ritengo che l'affermarsi delle leghe sia un esempio di questo e quindi
E penso che questa tema della cittadinanza attiva non è una una una una come dire un parlare d'altro ne abbiamo molti esempi di questa espressione di di nuova cittadinanza che stanno fermando la nostra società che è visibile fortemente alito al nostro Paese e vorrei dire che questa cittadinanza attiva l'affermarsi di questa cittadinanza
Va anche come dire ha scritto al Successo che è stato conseguito dai partiti tra i tanti sbagli sosta dico più di questi quaranta indica democratica
Perché il fatto appunto si siano affermati nuovi diritti ha portato sì ha fatto sì che cittadino acquisisse sempre maggiore consapevolezza della della della della importanza che rivestiva anche al di là del della funzione elettorale
Questo riprendendo anche un tema che è stato trattato questa mattina la Martelli l'urlo di Chen polemica lo fate pigliasse non non c'entra niente per noi
Non vogliamo farlo dovete sono paga mi sembra giusto sottolinea il fatto che questo sistema dei partiti ha compiuto dei fatti positivi questi quarant'anni e uno di questi fatti è quello di aver fatto in modo che i cittadini acquisissero una maggiore consapevolezza dei propri diritti che secondo noi va considerata in un momento in cui noi ci accingiamo a riformare le nostre istituzioni l'esempio è noi l'esempio di questa cittadinanza attiva non lo vediamo ogni giorno nella nostra vita che conduciamo appunto nostra vita Polia conduciamo alle radici dell'erba della democrazia recentemente abbiamo svolto un una un stiamo svolgendo un rapporto sullo stato dei diritti dei cittadini al sistema sanitario nazionale che ha visto impegnati nelle in trecento strutture sanitarie più di mille ottocento gruppi di cittadini più i singoli cittadini ovviamente i militanti del Movimento federativo tante organizzazioni non necessariamente che facevano riferimento ad una ad un universo come dire legato alla sanità anche di altro tipo sono impegnate sono entrate negli ospedali per controllare per prendere informazioni per assumere informazioni
Circa la condizione di vita del cittadino nei servizi sanitari del nostro Paese questo mi sembra un esempio molto forte di cittadinanza attiva che deve essere sfruttato che deve essere considerato nel momento in cui ci non ci accingiamo a riforme a riformare le nostre istituzioni noi pensiamo appunto che questa cittadinanza attiva o Sesto potere come intendiamo chiamarla debba essere in qualche modo trova integrato con gli altri poteri che son quelli tradizionali primo il secondo il terzo il quarto quello della stampa il quinto quello della televisione
Faccio un altro esempio abbiamo un'occasione di fronte a noi per far sì che questi poteri possano essere integrati ed è la attuazione della capo terzo della legge centoquarantadue relativo alla riforma del degli enti locali che a parte le critiche possono essere espresse su questa su questa riforma ci dà la possibilità appunto in quella squilla parte relativa alla ai alla partecipazione di riti cittadini di come dire di di porre al in maniera forte questa volta e questo potere autonomo dei cittadini in occasione della risalto quarantadue noi abbiamo tra l'altro insieme a un ventaglio di tredici proposte che abbiamo formulato
D'accordo con il sindacato fatto la proposta della elezione diretta dei difensori di difensori civici
Se vogliamo un po'provocatoriamente ma contando proprio su queste forme di tutela che già esistono sul territorio nazionale alle quali questi difensori civici potrebbero fare riferimento per tutelare diritti cittadini ma soprattutto affermando un principio mi sembra fondamentale
Che è quello che deve trovare spazio all'interno della riforma delle delle istituzioni del nostro Paese
E quindi deve essere sancito anche per legge il fatto che esiste un potere autonomo dei cittadini che non deve necessariamente provenire dai partiti quella proposta appunto della elezione diretta il difensore civico
Di una figura cioè esternare Bertino nominata i partiti non vincolata alle logiche dei partiti
Ho fatto due esempi appunto quello del rapporto con gli stabili comunali
Per concludere dicevo gravare rubato pochi minuti e quindi concludo io rinnovo il saluto a questa nascente organizzazione con la quale sta spero che avremo altre occasioni per interloquire
Penso come ultima cosa che questa che che che ho detto insomma quella della della della necessità di di valutare il tema del cittadino comune sia una strada imprescindibile
Appunto da percorrere per uno rileggi civili legittimare i partiti che penso che non abbiano nessun'altra forma per rilegittimarsi se non quella di ricorrere a questo a questa a questa questione e per avviare una riforma seria delle istituzioni
Quindi se vogliamo io affermo questa priorità questa la priorità che ci sentiamo i sogni di segnalare e divora questo interessante dibattito ed è la strada secondo noi attraverso la quale è possibile
Attuare dei carri come dire rinnovare un legame nuovo tra cittadini e democrazia nel nostro Paese dopodiché potremo discutere dei vari assetti istituzionali grazie grazie farà
Ora la parola Ada Becchi Vorrei chiarire alcune cose
La lista degli scritti così come è stata consegnata dal dalla segreteria
Dorme da un po'di tempo ed alcuni amici iscritti all'accordo si lamentano del fatto di non di non prendere la la parola
Tutti coloro che hanno parlato in questo periodo sono tutti quanti degli ospiti invitati che non li abbiamo invitati espressamente a venire qui non essendo membri dell'arco di perché per ragioni ovvie politiche avevamo interesse con i quali avevamo interesse a dialogare
Io me ne scuso con con quelli che don soltanto è impossibile
Che tutti quanti parlino fra alle quattro e mezza e le sei e mezza perché poi in realtà sì agli ospizi agli interni noi abbiamo divario che va avanti fino a questa sera alle alle ventidue e trenta
Quindi un po'dobbiamo conciliare questi interessi di far parlare gli ospiti invitati che hanno l'esigenza di andar via e via di seguito e di inframezzate con con i membri io purtroppo in cui sono delle esigenze che che sacrificio ora io vi proporrei questa soluzione Ada Becchi
Avrei voglia intenso di parlare io se pensate dopo Ada Becchi parlo e poi riprendiamo
L'elenco degli scritti così come sono elencati nel in questa in questo elenco se voi consentite se non poté dire io ho Spongano mia intervengo più tardi e non è un problema Ada Becchi no ecco voglio dico ho esposto pubblicamente quali sono poi i criteri ma quello che vuole quel cioè tu quello che vorrei dirvi è che no purtroppo questo non non è un dibattito di in due ore concitate ribadito che dobbiamo under mandare avanti fino abbia è previsto fino alle ore ventidue e trenta di questa sera quindi voglio dire e poi e poi domani quindi tutti quanti sicuramente avranno possibilità di parlare anche se scaglionati nel tempo Ada vecchi oltre a essere neo presidente del gruppo de la Sinistra indipendente alla Camera è la coordinatrice
Della tu del comitato promotore di costituente democratica così come è uscito
Dalla tavola rotonda in occasione del congresso radicale come poi voluto nel corso dei lavori preparatori infatti in questi mesi quindi ascoltiamo con particolare attenzione credo le parole di Ada
Che sono direi strettamente integrati con i propositi i Progetti le risoluzioni che dovremmo che dovranno venire fuori da questo nostro congresso
L'arte amorose grazie
Sì da tre mesi ormai stiamo lavorando sia pure con qualche difficoltà sul nostro cammino ma del resto le difficoltà mi pare che emergano in modo evidente anche dal dibattito di oggi pomeriggio
Per qui in questa sede per costruire questa ipotesi trasversale di costituente democratica
Io vorrei parlare con voi oggi di quelle che a me paiono essere le questioni più delicate più difficili che ci ritroviamo sul tappeto ma vorrei nello stesso tempo anche per interpretare un po'pro domo mea
Il
Il riferimento che Massimo prima ha fatto all'andamento del dibattito ispirarmi il più possibile all'esempio Baslini e quindi essere Breve per cui andrò per affermazioni un po'radicali nel senso del trust
Allora la io se ero convinta che ha ragione Quagliariello noi non siamo di fronte a una si sta situazione che risulta insopportabile perché connotata da una forte marca partitocratica siamo di fronte a una situazione che risulta insopportabile perché la crisi della partitocrazia e tale da non far capire da non lasciare prevedere dove si sta andando e quindi c'è una crisi di prospettive
Che colpisce soggetti collettivi e soggetti individuali singoli e gruppi partiti è impresa emise un po'tutti i soggetti che si muovono nella società questa crisi partitocratica a risale io ci pensavo sentendo alcuni degli interventi di oggi pomeriggio a questa famosa incapacità italiana di darsi nella fase della rendita politica derivata dalla grande lotte su dalle grandi lotte sociali a cavallo tra la fine degli anni sessanta e l'inizio degli anni settanta un sistema di regolazione che allora tutti chiamavano ormai non se ne parla più ma allora tutti chiamavano neo corporativa
Ricordo nel mille novecento settantasette un sociologo politico americano allora notissimo proprio perché si occupava di regolazione neo corporativa
Venne in Italia fece un seminario a cui spiegò a tutti gli astanti che erano tutti italiani salvo Luís
Che eravamo di fronte a una finalmente alla però dove in Italia un sistema di regolazione neo corporativa di si spiegò che non era così che era solo un sistema di partitocrazia consociativa e non di regolazione corporativa e lui se ne andò convinto di aver ragione Luís solo cinque anni dopo ha scritto che in queste Minari aveva imparato
S'cioè si era rifiutato di imparare ma avrebbe dovuto avere imparato che la regolazione
Neo corporativa in Italia era impossibile io cito quell'episodio quest'esempio perché i radicali all'epoca erano i grandi nemici
Sia della partitocrazia consociativa che anche dell'ipotesi teorica della regolazione neo corporativa
Furono
Sostanza non fu merito loro se da una soluzione si passò all'altra
Ma loro ostilità per ambedue queste formule non riuscì allora ad essere incisiva così come non Lori uscì quell'all'opposizione l'ostilità di altri cani sciolti
Indipendenti o meno che erano anche loro contrari a questa ipotesi potrei citare molti convegni molte conferenze un po'meno congressi perché il gioco delle scatole cinesi per cui inventiamo ogni giorno una sigla allora Rosada ma insomma potrei citare molte conferenze convegni
Come il congresso di oggi in cui si diceva non va bene non a un aiuta le prospettive dalla democrazia italiana ma le deprime
Ecco cito tutto questo perché ci succede il rischio oggi che noi ci ritroviamo in una soluzione simile a quella di allora
Vediamo
I rischi del gioco in corso
Cerchiamo anche di vedere con una non trascurabile chiarezza qualche volta le possibili prospettive
E ma siamo troppo pochi troppo dispersi e troppo deboli per poter contare
Ecco io credo che questo sia bene dirlo perché l'impegno che si deve mettere in una iniziativa ASS quando si emessa la posta sul sul tavolo e si sa di che pasta si tratta deve essere commisurato a quella posta altrimenti è un gioco velleitario
E d'altra parte io credo che in qualche modo ora come allora noi siamo ancora sia sebbene consapevoli siamo ancora dominati da un
Un privilegio per le riforme contro una minore attenzione una minore tensione forse minori capacità di vent'di invenzione
Nei confronti delle riforme però quando si parla delle riforme promosse da finire sempre su una ricetta tecnicistica
Di ingegneria istituzionale
E mi pare qui faccio anche un piccolo appunto la relazione Spadaccia
Che in quasi tutti i casi forse perché lo si dà per scontato non lo so
Si identificano nel modello tecnico
Dei pregi che restano criticamente identificati che non solo fino in fondo chiari di cui non sono messe in luce tutte le interconnessioni e tutti significa con un risultato che che a far che ha raccolto le firme col correrlo sa che la partecipazione popolare a questi temi è è molto bassa
Che la l'entusiasmo che la gente
Riserva il famoso cittadino comune in quanto tale che dici ma altri diceva prima feudo che la gente riserva queste proposte
E mode e Modesto che insomma la Presa Diretta funzionale e a me pare giusto che funzioni male perché proprio le proposte non sono congegnate in maniera tale non c'è solo che siamo molto ignoranti perché e i partiti tra l'altro il loro monopolio del potere era tale che hanno anche ritenuto che il cittadino comune dovesse sapere come funzionava il potere ma al di là di questo mi sembra che ci sia propone incapacità di prefigurare uno scenario che identifichi in modo chiaro e contenuti di democrazia delle proposte non in modo criptico
Lo dico anche per perché penso che alcune delle formule che sono appunto delle varie formule son tantissime che sono venute fuori nel dibattito dell'ultimo periodo
Quelle che hanno maggiori contenuti in tema di democrazia diretta solo tipo l'elezione diretta del sindaco sono delle scorciatoie pericolose che non
Rendono più semplice ma più complesso il cammino una partecipazione popolare vera sulle questioni che noi riteniamo gravi e che noi riteniamo aperte oggi ora è vero ha ragione Marramao che ci sono gli amici e i nemici delle riforme in tutte le forze
Politiche in tutti i partiti costituiti
E ci sono a tal punto e di nuovo ritorno sull'esperienza dei referendum
Che la vicenda del Corelli del Comitato ve lo ricordate no più o meno credo che tutti le qui l'abbiamo bazzicato il comitato per la villetta famose tre riforme elettorali
Si è risolta poi in una specie di diaspora perché di questo mi pare si tratti oggi perché ciascuno presente in quel in quella anche allora in quello lo schieramento trasversale a al momento in cui le scelte sono diventate ardue scelto di giocare all'interno del proprio partito quindi non c'è non è solo che ci sono dentro e tutti i partiti gli amici e i nemici e anche che almeno finora
Al punto in cui occorre decidere se la priorità sono le riforme da sole per la priorità al proprio potere dentro il proprio partito la scelta è stata per il proprio potere dentro al proprio partito
E questo fa sì che mentre le i nemici sono sicuramente robusti gli amici mi sembra un po'evanescenti anche qui se è vero che la posta in gioco è una posta che richiede grossi investimenti di questa vicenda bisogna essere memori dove cominciamo Brasini dice cominciamo
Dalle riforme letto la elettorali Marramao dice cominciamo dalla semplificazione della politica
Non trovo francamente che le due cose siano apposte io però poi Cretone Muzzi Falconi diceva sono poste io penso di no
Però ambedue e non è colpa loro mi hanno fatto venire in mente una cosa che Cossiga ha detto almeno a Cavazzuti nella seconda fase delle consultazioni per la formazione del governo Andreotti sette alla fine della consultazione ci ha detto una cosa è certa questo sistema politico rende improponibili riforme del sistema elettorale e riforme che modifichino il numero dei parlamentari
Questa cosa non io sono tra quelli che non pensano che così chiamato devo dire comunque questa questa cosa che mi sembra sia pienamente confermata dal modo in cui si è svolta la vicenda della crisi di governo significa che probabilmente Baslini è ottimista e che occorre cominciare su tutti su un fronte di proposte collegate che siano che siano capaci di persuadere la gente io credo che la gente non si persuade facilmente sulla base di soltanto due una riforma del sistema elettorale perché si sente dire bisogna impedire ai partiti di fare politica così e confonde il comitato che raccoglie le firme con le leghe così almeno è stato in molta parte dell'esperienza di raccolta delle firme per i referendum elettorali
Vengo alla questione del nove giugno e chiudo
Il referendum del nove giugno non mi risulta che al Senato sia successo nulla di nuovo rispetto a quello che è successo alla Camera l'altro ieri probabilmente resterà in piedi
Io rispetto le opinioni di coloro questo al poi questo referendum i risultati di questo referendum a me sembrano molto ambigui
Ci sono aspetti positivi e negativi è difficilissimo capire il saldo di che segno almeno questa è la mia opinione personale
Ciò nonostante ritengo che se quel referendum si terrà e in quel referendum non si raggiungerà il quorum questa sarà una sconfitta per l'arco d'per la costituente democratica per il futuro delle riforme e potrei aggiungere molti altri fronti su cui comunque a prescindere dal ceo dal no la la e il non raggiungimento del quorum segnerà una tragica sconfitta per tutti noi vi ringrazio
Molte grazie a Ada De chi adesso prima di dare la parola a Massimo Teodori diamo la parola Vincenzo unità
Un militante dirigente del partito repubblicano a Mila no e poi punta Teodori come cioè L'Unità
Non ruberò certamente molto tempo a Massimo Teodori
Cari amici
E in queste occasioni
Per un rappresentante di un'altra forza politica come me
Spesso è prassi esternare considerazioni di circostanza
O rivendicare meriti abbiamo sentito fare pure oggi in questa sala
Al fine di sviluppare rapporti politici di buona vicinanza
Ma non è questo il mio intendimento
E con il mio intervento apporto
La convinta adesione della componente di minoranza del partito repubblicano lombardo
Di diversità repubblicana
Al vostro progetto della costituente democratica
E prima ancora la porto l'adesione ad una necessità
Fuori dal politichese
La necessità che gli uomini di buona volontà
Sommino
I propri sforzi per salvaguardare la democrazia sostanziale in questo Paese
E la criticità dello stato del Paese e certamente è saltata
Dall'inesorabile tramonto di quel sistema
Che ha trovato nei partiti legati per molti aspetti ad una logica consociativa un momento di equilibrio
Ma siamo in presenza di una crisi
Che pone in discussione la legittimità stessa del sistema
Il distacco che si avverte ad una politica di tipo politicante
Da una situazione cioè in cui si parla e si opera
Solo per conto di ristretti gruppi
è sempre minore
E sempre meno ridotta dall'erogazione
Di benefici
Partito caro eticamente diffusi
E non è pensabile colmare questo distacco
Cambiando simboli o nomi
O riducendo semanticamente la presenza dei partiti
Ne sviluppando alleanze o contrapposizioni
Spesso sterili artificiose
Utili solo ad esaltare la presenza e la collocazione dei partiti o frazioni di essi senza fornire nessun'altra ragione
Dell'operare politico oltre a quello interno alla politica sesso
E i soggetti politici tradizionali individuano
Iniziando dal mio partito
In una nuova stagione di regionalismo
E dell'autonomia locale il perno strategico della risposta al fenomeno delle leghe è alla esasperazioni localistiche Cisi Lube
Il livello della crisi politico istituzionale impone scelte fondamentali e coerenti
E come minoranza repubblicana abbiamo auspicato
La costituzione di un polo di attrazione
A cominciare dalla sede parlamentare
Di un polo quale vivace propulsore politico
Per la nascita di un patto dicevamo di rifondazione democratica di questo Paese al di là e al di sopra di obsolete formule di schieramento
Che superi gli interessi partitocratiche
E per il quale dovremmo essere disponibili
A superamento delle stesse connotazioni partitiche
Sicuramente disponibili al superamento delle diffuse concezioni che della politica si hanno la politica certo quale dibattito quale potere di orientamento di Scelta
Mai come strumento di gestione
E certamente il funzionamento istituzionale è una riforma della politica passano attraverso una riforma del sistema elettorale
Che trova nell'introduzione del collegio uninominale il campione una battaglia politica da perseguire con forza
Così come
L'elezione diretta di un presidente alla Repubblica costituirebbe la legittimazione popolare di un potere forse in grado di frenare l'occupazione partitocratica delle istituzioni
Lo diceva qualcuno prima di me e oggi
Anche la riduzione al cinquanta per cento numeri parlamentari avanzata anche dal PDS
E unitamente alla diversificazione delle competenze durame dal Parlamento l'introduzione di un tetto al numero dei mandati parlamentari sono le menti di novazione necessari in direzione anche di un contenimento della politica vissuta quale professione
E in quest'ottica si impone allora anche la diversificazione delle funzioni e ruoli delle assemblee consiliari
Rispetto a quello delle giunte
Prevedendo l'incompatibilità tra la posizione di consigliere quella di assessore
Tra la posizione di ministri e quello di parlamentare questo non significa essere
Antiparlamentare
Anche in questo Paese bisogna anche smetterla
Spesso chi i controllori sono i controllati se stessi
Ma è anche sul versante dei rapporti economici che si gioca la partita della rifondazione dello Stato e della politica
Il processo di statalizzazione dei partiti
Trova il suo apice nell'occupazione appropriazione degli enti pubblici
Sia di livello nazionale che locale
Il controllo politico di vasti settori finanziari ed industriali con la conseguente gestione di cospicue risorse
Sono contemporaneamente causa ed Effetto di scampi OP Andena clientelare e di malaffare politico
E perenti
Grossi enti nazionali e simili
ENI va avviato davvero un processo di privatizzazione
Nell'ambito di un progetto funzionale sia la riduzione del debito pubblico
L'ha richiamato più volte Martelli stamattina poi andato via non ci ha detto come pensava di ridurlo
Sia l'arretramento dei partiti dalla gestione risorse pubbliche
Così come delle società municipalizzate
E le S.p.A. di proprietà regionale comunale
Dove più marcata la presenza politica si impone l'urgenza di sciogliere l'intreccio tra interessi partitici malaffare e inefficienza
Vi sono settori da privatizzare certi servizi acceso anche altri da sciogliere
Perché del tutto ridondanti rispetto alle opportunità offerte dal mercato
E la cui esistenza spesso si giustifica solo perché operano nel mio il regime protette monopolistico
E mi avvio alla conclusione del non rubare altro tempo sentivo prima Teodori per mancanza di tempo degli amici aderenti alla non è più tempo però amici di
Denunciare lottizzazioni e poi parteciparvi
Non è più tempo di denunciare sempre l'onnipresenza dei partiti e poi non arretrare mai
Non è più tempo di invocare privatizzazioni
Efficienza e poi continuare ad essere a sedere nei consigli amministrazioni sempre comunque e dovunque
è tempo di operare
Per coagulare forze ed energie al di là delle singole appartenenza
In quest'ottica che ho proposto presenti oggi a Giovanni Negri da un convegno da farsi entro giugno a Milano su questi temi
è un convegno di riflessioni e come minoranza repubblicana lombarda siamo disponibili per quanto ci riguarda
Nella nostra regione ovviamente ad avviare insieme a voi
Il processo di confronto di ricomposizione di tutte quelle forze che sono convinta
Basti possa salvare la democrazia sostanziale in questo paese grazie
Grazie a Vincenzo da adesso la parola Massimo Teodori
Dopo Teodori polpacci
Il che Remigi e io ho un senso di
Di malessere
Perché credo che non ci sia stato negli ultimi tempi nella nostra area nella nostra famiglia una riunione un congresso di così alto livello è così intenso come quello che stiamo vivendo
Basta ricordare i due interventi di Martelli di Petruccioli non perché perché sono stati degli interventi di merito cioè di persone che è venuto qui per per dialogare per dire qualcosa non per fare dei saluti basta ricordare la partecipazione vera dei nostri amici con i quali questo difficile progetto di costituente democratica
Sta stiamo riflettendo Ada Becchi Giacomo Marramao Toni Muzi Falcone Antonio Basini e gli altri però ho la sensazione
Che non abbiamo messo i piedi sul piatto
Cioè ho la sensazione che
Son dette con cose di estremo interesse di estremo dialogo
Ma che in realtà non abbiamo incardinato il dibattito fra di noi e con i nostri ospiti
Sulle questioni cruciali sulle questioni sulle quali noi siamo qui non per fare un convegno di riflessione su quali riforme istituzionali quale riforme politiche ma siamo qui in un congresso
Di un movimento di un organismo di un'associazione che vuole decidere di fare politica e decidere di fare azione politica
E allora
Noi tutti che pure abbiamo delle idee
Abbastanza precisi e abbastanza definite su che tipo di riforme istituzionali perché queste non quelle su che tipo di riforma elettorali perché queste non quelle
E lo so qui a ripeterle
In realtà
Non abbiamo affrontato almeno come clima collettivo e come tensione come passione collettiva non abbiamo affrontato invece la questione che è la questione
Come noi possiamo fare una qualsiasi di queste cose perché il problema del punto rito italiano che poi ci invade anche a noi
Non è tanto un dibattito fra due modelli o sette quello che viene prima e quello che viene dopo per riformare la politica per riformare le istituzioni
Ma eccome con quali forze con quali leve con quali punto di attacco noi possiamo muovere la situazione
Questo è è l'angoscia
Vera quaestor è il problema vero per cui noi per cui noi siamo qui
E siamo qui
Perché abbiamo un'altra angoscia
Ed è quella
Di radicali i quali negli ultimi anni
Siamo stati sparsi dispersi
E non siamo riusciti
A trovare
Degli strumenti di azione e di concretezza politica
Capaci di causare dei piccoli passi avanti anche se piccoli ma dei passi avanti e di muovere la situazione come N la nostra storia e perché siamo stati dispersi e siamo dispersi e non abbiano questi strumenti
E allora
L'arco del allora questo tentativo nostro è il trovare il come di queste cose
Non è di fare un un dibattito interessantissimo
Su quali delle cose sono necessarie per affrontare la crisi del recupero
La risposta alla crisi della Repubblica oggi
Non è tanto è soltanto sistema presidenziale più sistema uninominale maggioritario pesi e contrappesi bilance architettura quanto
Come noi inneschiamo questo processo ed è di questo di cui nelle prossime ore noi dobbiamo concentrare la nostra attenzione
Perché altrimenti finiremmo
Per fare un ulteriore convegno lo ripeto di estremo interesse e di altissimo interesse
Mai in una certa misura che non coglie l'obiettivo che è l'obiettivo che ci siamo dati e non per nulla nella volontà dei promotori siamo entrati in questo congresso
Già con un documento che è un documento non solo di valutazioni ma è anche un documento di proposta di azione proposta di strumenti
Le cose sono difficilissimo le cose sono difficilissime
E lo sono per i socialisti
Lo sono per i pidiessini lo sono per tutti
Figuriamoci per noi che siamo
Senza potere senza forza senza forza organizzata
Forti di alcune idee ma le quali idee se non si danno la possibilità di camminare sulle proprie gambe
Rimangono lì come sono rimaste lì in questi anni in questi decenni tante idee importanti
A me pare che in questa ricerca
Degli strumenti di azione cioè di fare un movimento politico movimento politico
Non è soltanto movimento ideale ma il movimento diventa politico da ideale nel momento in cui si dà gli strumenti di muovere qualcosa di mettere in moto qualcosa
Però a me pare che noi abbiamo la possibilità difficilissima
Ardua
Su due binari su due questioni su due problemi accoppiando l'individuazione giusta del problema con lo strumento per agire su quel problema
Il primo e la legge elettorale consentitemi amici io sono un appassionato di legge elettorale di sistemi elettorali potrei disquisire a non finire sulle bontà sui vizi e le virtù la storicità gli obiettivi meglio questo o quel e
Ma non è questo
Sulla legge elettorale noi sappiamo che oggi sicuramente
La legge elettorale ha ragione
Antonio Baslini quando dice la legge elettorale non ha bisogno di revisione costituzionale
E che qua e quindi ha bisogno soltanto di maggioranze semplici e quindi è più facile modificare le leggi elettorali che non modificare la Costituzione ma è altrettanto vero Antonio
Ed è forse più vero e più forte che proprio perché
E la legge elettorale che è lo strumento di auto perpetuazione del regime partitocratico chiamiamolo così che il punto di resistenza maggiore
Del regime
Perché sappiamo che se andiamo a toccare gli equilibri della legge elettorale cioè andiamo a toccare il sistema proporzionale che sistema proporzionale dal Parlamento all'ultima elezione di circoscrizione
Noi andiamo a toccare gli equilibri di potere sappiamo come gli equilibri di potere si tengano tutti quanti insieme non si potrà neppure fare il passaggio da duecentosessantotto collegi al Senato a trecentoquindici quando sono i posti da distribuire perché un minimo movimento della legge elettorale
Mette in gioco tutti quanti gli equilibri assestati di potere che si tengono insieme
Allora è vero che la legge elettorale la cosa più facile in termini di quorum di maggioranze per la revisione ma è anche vero che il bastione più duro ad essere attaccato
Un po'd'acqua perché il bastione su cui si regge l'attuale regime se crollasse quel bastione
Non direi che ci sarebbe una trasforma il passaggio con una formula dalla partitocrazia democrazia perché queste sono banalità esemplificazioni non vere ma certamente un bastione un punto di attacco di auto perpetuazione del sistema cadrebbe
Ma allora il problema non è la difficoltà o la DC la facoltà la facilità o la difficoltà di cambiare la legge elettorale
Una volta individuato che nel sistema uninominale sicuramente quello che colpisce più al cuore il potere dei partiti perché li colpisce nel senso che le candidature individui per i partiti non avranno più il monopolio della candidatura e della candidatura nella lista e via di seguito
Ma il problema è un altro
Ed è il problema che oggi noi disponiamo Rispetto al sistema elettorale
Del referendum che è l'unica arma
E l'unico strumento che noi abbiano
Il resto sono francamente delle disquisizioni che sono al di fuori della portata
Di noi dieci cento mille radicali amici dei radicali della Costituente democratica che vogliono questo quella perché al di fuori dalla nostra portata al di fuori della nostra influenza in crisi impossibile avere alcun
Costume influenza su queste cose ma noi abbiamo il referendum e non per niente ce l'hanno tolto
E non per niente hanno capito che quello era era il era una cosa da far fuori perché quello mette in moto un meccanismo che è un meccaniche non è
Come nel Barone di Münchausen
Il sistema politico che cerca di tirarsi su attraverso i propri capelli ma è un un ma è una gru che quando ha acchiappa la cosa va va avanti a meno che non sia fatta fuori spezzata come ha fatto con la corte costituzionale
Ora noi dobbiamo discutere
Dobbiamo discutere di queste una cosa enorme
Una cosa di portata organizzativa politica finanziaria
Come riproporre il referendum per riproporre i referendum
A breve a breve scadenza e nella nostra portata possiamo fare questa scommessa posti amo fare questa sfida possiamo trovare delle alleanze possiamo organizzare noi stessi e ridare fiato ai radicali ai radicali che sono dispersi
Possiamo intorno a un progetto concreto che è un progetto che allora si entra nella crisi
Perché entrare nella crisi
Che evolverà probabilmente nella maniera
Peggiore
Se noi non ci saremo
Non con la forza delle nostre buone volontà ideali ma se non ci saremmo con qualcosa che sta dentro noi non ci saremo nella crisi saremo spazzati via
E allora di questo noi dobbiamo discute è possibile nei prossimi tre-quattro mesi organizzare una grande campagna
è giusto farlo abbiamo altri strumenti chi ci sta farlo con noi che cosa possiamo fare possiamo chiamare esigere dal Partito radicale che ci sia una concentrazione di forze di energie su questo progetto perché il progetto attraverso il quale noi siamo presenti
Nella crisi della Repubblica e diamo non la risposta generale perfetta
Ma diamo il punto di partenza col quando dovranno fare i conti perché a quel punto ci dovranno fare i conti se non li buttiamo in mezzo ai piedi un altro referendum che farà che potranno far fuori
Come hanno forti attorno fatto fuori quello precedente ma non stiamo a discutere
Delle sorti del referendum sulla preferenza perché dovrebbe discuteremo di cose minimali a.d. marginali di cose che caro questo io credo che sia un problema
Noi oggi l'unico strumento che può essere a nostra portata difficilissimo è quello del referente
Secondo problema problema
Della riforma dei partiti
Essenziale
Coi sensi Ale a quello dalla riforma delle istituzioni e alla riforma della della legge elettorale come parte di riforma delle istituzioni
Secondo problema che cosa noi abbiamo in mano
Abbiamo in mano la proposizione del modello ideale del partito
Possiamo averlo
Possiamo approfondirlo possiamo dire tante cose
Certamente
Possiamo pensare
Che vi sia una
Riaggregazione di partiti i nuovi schieramenti come noi vorremmo
Non secondo le botte cucce che ormai sono soltanto le botte cucce che amministrano i propri interessi e invece secondo grandi opzioni politico ideali possiamo sperare tutto questo ma questo possiamo scrivere possiamo di segnare
Ma anche anche questa è una pura buona volontà che lascia il tempo che trova
Perché la questione dello stile della riformulazione Larry riallineamento delle forze politiche cioè la riaggregazione in grandi schemi politico ideale rispetto all'attuale frammentazione
Esattamente come l'uovo e la gallina rispetto alla legge elettorale queste dei sistemi elettorali hanno dato questo hanno consolidato questo sistema dei partiti
E finché c'è questo sistema elettorale questo sistema dei partiti rimarrà tale e quale lo sappiamo abbiamo tentato in questi anni abbiamo tentato l'aggregazione socialista riformista nel mille novecentottantasette l'aggregazione laica
Nel mille novecentottantanove la costituente comunista nel mille novecentonovanta abbiamo visto
Che per forza di cose tutte queste cose sono fallite ma non sono fallite perché i partiti sono cattivi
Non perché sono cattivi ma perché per forza di cose la logica del potere la dinamica in teme tale che fin quando c'è questo sistema elettorale questo sistema complessivo politico e di potere le cose rimangono come sta
E allora
Come arrivare a una riformulazione l'uovo e la gallina dicevo a a una legge elettorale a un sistema elettorale corrispondeva un sistema di partiti
Io sono convinto tra l'altro che l'unico sciocca che potrebbero avere i partiti per riformarsi di aggregarsi riallinearsi secondo degli altri schieramenti magari è una legge una controriforma elettorale perché al limite
Ma anche una controriforma elettorale con magari soglia di sbarramento che quello che noi vogliamo che peggiore rintracciare costringerebbe quella che Giacomo Marramao Krizia chiamerebbe
La semplificazione non democratica la semplificazione autoritaria cioè sei costretto per sopravvivere a questo punto aria pregarti ma non è questo che vogliamo e allora che cosa noi possiamo fare oltre che cosa noi possiamo fare per tutto questo
Io francamente non credo neppure che
Dei partiti
Dei grandi partiti
Come il PDS come per altri versi il mondo cattolico dentro al quale oggi sicuramente esistono delle tensioni di riforme delle pensioni di conservazione come lo esistono all'interno gli altri partiti come abbiamo sentito che esistono addirittura all'interno del partito socialista
Ma queste tensioni
A mio avviso stante la situazione come queste tensioni non si mettono in in moto non agiscono ero a che cosa possiamo fare
Quale arma e noi abbiamo perché sente di questo di cui si tratta quale arma abbiamo noi duecento radicali o costituenti democratici che siamo qui o domani che saremo due mila uno o o saremo dieci mila che cosa possiamo fare
Bene io credo che questa storia della costituente democratica
è qualcosa che è uno strumento non è uno strumento forte come quello del referendum rispetto alla legge elettorale ma rispetto allo schieramento dei partiti quello di cos'è democratica è l'unica Progetto l'unica possibilità l'unico strumento che noi possiamo attivare è uno strumento difficilmente applicabile
Come si uno strumento difficilmente attivabile perché mettere insieme
Una galassia di persone è una cosa molto difficile ognuno le sue WBE
E
Mettere insieme colgo delle su qualcosa senza esserne costretto da dei sistemi elettorali a bocce ferme in una certa misura come oggi noi siamo a bocce ferme
è una cosa assai difficile è questo sì un progetto che ha un qualche un qualcosa di idealistico e e gli utopisti
Ma noi dobbiamo ragionare rispetto allo costituente democratica dicendo
Ecco qua
Oggi noi non possiamo fare grande partito democratico perché grande bagliore vocativo verrà soltanto quando ci sarà una legge elettorale di diversa che costringerà alla revisione dei partiti però in mezzo alla crisi dove siamo
La nostra risposta è quello di prepararci a questo momento
è quello di costituire un embrione di persone le quali ritengono di aggregarsi intorno a qualcosa di prioritario in questo caso il qualcosa di prioritario
E a sua volta la spesso mutamento della legge elettorale e certe riforme politiche e istituzionali
Nel senso di di di maggiore efficace di maggiore democrazie di semplificazione democratica come sempre usa già Giacoma Roma noi queste persone noi oggi ci mettiamo insieme allora
Mettendosi assieme noi possiamo costituire un una qualche misura una minaccia
Agli equilibri Placidi dei partiti ma perché credete che Claudio Martelli
Eh sì per e Claudio Petruccioli sono venuti qui oggi
Claudio Martelli Claudio Petruccioli
Sono venuti possono essere stati al amicizia Simpatia per i radicali per questo o per quello interessa e dire ma sono venuti qui oggi
Essenzialmente spinti da una ragione perché hanno sentito qui ci sono quattro cani sciolti che alcuni vengono dei radicali altri vengono sono entrati nel PDS altri vengono dal mondo laico liberali i quali vogliono fare una cosa di questo tipo
E allora fare una cosa di questo tipo è comunque una minaccia una minaccia nel senso buono del dialogo
Con i nostri parti che mette in crisi i nostri partiti perché noi possiamo mettere in crisi le anime buone dei socialisti le anime buone de dei pidiessini
E o di quelle cattolico disegni soltanto se abbiamo uno strumento il quale oggi non può diventare lo strumento del grande partito democratico ma può diventare una minaccia è uno strumento di dialogo con i partiti che li mette in mora perché è presente politicamente nel Paese
Ecco cari amici e cari compagni
Tante cose volevo dire però richiamarmi a questo
Richiamarmi a discutere
Quali sono gli strumenti erano stazione politica e non fare soltanto quali sono le giuste
Soluzioni per la riforma politica elettorale istituzionale che a me sembra che i due volani che sono a portata di mano e sui quali questo congresso di questa associazione deve decidere perché decidere significa un impegno per centinaia e migliaia di persone nelle prossime settimane
Non può essere una decisione sulla carta ma è un impegno è un patto è un contratto che noi possiamo fare di impegnarci a fondo su questo
E state sicuri che se noi mettiamo in moto questi due volani questi due volani potranno esisti essere presenti nella crisi
Della repubblica e magari fare non la grande soluzione ma qualche passo avanti nel senso di quella democrazia che sono tanti anni che sogniamo grazie
Grazie a Massimo Teodori adesso riprendiamo con l'elenco anche degli degli scritti dei militanti dell'arco di iscritti a parlare ci saranno
Credo voluto domani alcuni altri interventi di invitati il cui contributo ci interessa ci saranno particolare Novelli e Zanone che lo è annunciata devo fra poco il produttore arrivo di Marco Pannella che non so se interverrà stasera o domani mattina e la parola intanto a Gabriele Paci poi dopo di lui Cantone
Paci
Ma io credo che così come
Possiamo dare per
Per acquisite per assodate le cose che ci diceva questa mattina c'è di Spadaccia
Così credo che comunque occorra partire
Da quello con cui apriva e chiudeva Massimo
Quali è che il problema è di individuare stante un'analisi
Uno strumento ma io aggiungerei anche un metodo di lavoro
Ma sarà che io più passa il tempo di proprio a un dato
Epidermico di viscere
Non riesco più a vivere all'interno della struttura della ordinarietà della normalità il mio rapporto rispetto alla politica i politici e alla classe politica attuale sarà che avrà un rifiuto un rifiuto di viscere dell'attuale dei politici e in parte forse anche maggiore dei giornalisti con voi qualche decina di cessioni di amici di persone rispettabili eccetera
E soprattutto non ritengo più di potere e che possiamo per un per un termine proprio di economia di tempo di tempo e di vita
Rapportarci rispetto alle cose che succedono che accadono
In termini di ordinarietà e di normalità cioè non possiamo più rapportarsi rispetto quello che sta succedendo
Nel Paese
E e e rispetto quello che come radicali possiamo dobbiamo vogliamo fare
Come se fossero due anni fa
Da un lato ripeto ricordo per chi non ci fossero alcune cose che dicevo che altri dicevano all'assemblea dell'arco di no fatto tra Argentina
Ma rispetto anche alle cose che nel Paese sono successe
Sono successi in questi anni
Da un lato col proseguimento del degrado della vita pubblica dall'altro col fatto grosso fatto nuovo l'unico fatto oggettivo grosso modo di questi due anni che sono lascia delle
Fatto orribile da una parte fatto quasi provvidenziale dalla
Ma io sono rimasto molto colpito da una cosa che ho incontrato gli ho dato professionalmente in in questi giorni abbiamo un debito pubblico di
Un milione trecento mila miliardi le cifre quando vanno oltre il miliardo la fino a un miliardo due a tre riusciamo a rappresentarsi riusciamo a capire cosa sono tre miliardi è al centro di Roma una bella villa
Milioni trecento mila miliardi riusciamo a capire cos'è comunque per capirci e tutto quello che il gli Stati Uniti hanno speso nell'intera Seconda guerra mondiale per fare l'intera seconda guerra mondiale
Cifre di questo genere ci possono sembrare così
Lontane da noi ma in realtà queste poi le paghiamo nella quotidianità del
Nella qualità delle tasse e eccetera eccetera eccetera
Le paghiamo dell'inefficienza dei servizi
Ecco questo non non vuole essere un'analisi perché indiana ce ne ho fatte tante però dire quali saranno le conseguenze le conseguenze saranno che nel novantatré
E ancora non ce ne siamo accorti noi saremo quasi certamente con grandissima abilità fuori dalla dal trend europeo fuori dal mondo moderno
Così come uso appositamente questa parola eccessiva fuori dal mondo moderno è chiaro non stanno esattamente in questi termini
Così come esattamente Saddam
Ha fatto fuori dal mondo moderno dal ventesimo secolo l'Iraq
Con la guerra in quale si impegnate quindi provocato terminate le azioni
E se essa così come Saddam
Ha usato le armi chimiche le armi più potenti che aveva non verso il nemico per cui era pure che il nemico gli faceva malate contro i suoi contro quelli di Bassora che si ribellano contro i curdi
Così Saddam italiani di cui oggi abbiamo avuto anche qui
Alcuni rappresentanti perché con tutto il rispetto con tutto l'affetto no spettano non tutta qui anche la stima che c'è stata e che forse c'è ancora oggi
Per Claudio Martelli
Che probabilmente sarà stante le condizioni dimostra di essere un buonismo giustizia io penso decreti
Anche se ha stravolto delle procedure che sono contento se Michele Greco rientra in carcere giusto per tornare su quella cosa
Rimango un po'preoccupato quando per far rientrare in carcere Michele Greco vengono violate
Delle norme diverse perché si sa come sempre mi sa dove si comincia non si sa dove finisce
E comunque Claudio Martelli
Ministro della giustizia di un partito il cui segretario Bettino Craxi ha ripetuto più e più volte Acerbo non in pubblico nei comizi non in Parlamento dal Parlamento non ci va quindi dopo averlo detto
Che Luigi alla giustizia sono e Cluj scuse delle leggi ce n'è forte
Potrei citare i fatti testimone queste
Insomma i Saddam che hanno distrutto il nostro Paese
Adesso di fronte al fatto che di esercito gli eserciti stanno per arrivare e stanno per tentare il cambio del gruppo dirigente in questo momento
Stanno pensando solo come Saddam iracheno a cambiare magari Presidente del Consiglio o in qualche altra cosa per preservare
Comunque proprio potere
L'esercito straniero elezione mite sta arrivando sono le leghe
Noi rimuoviamo in qualche modo io l'analisi che Fazio non mi ricordo se Martello Petruccioli o entrambi
Mi ricorda molto quello che l'ex direttore del Giornale d'Italia
Osservano grata al chiosco del secolo d'Italia chiedo scusa al mio amico Damato se lo confuso ma era nella foga l'esposizione Giano Accame
Per cui quando immediatamente dopo grossa fermato ed amministrative ed al televisore dirà che schifo quest'anno sono dei residui delle cose marginali che ci portano
Era Petruccioli
Eh no signora
Devo dire provato personalmente se c'è un un'unica cosa non non accetto non Taulant ontologia lo comunico tipo di persone della vita del dialogo coi razzisti e purtroppo le le leghe hanno dei dati reali di razzismo io ottimi amici fascisti coi quali vado molto d'accordo quota anche più di alcuni che dovrebbe essere teoricamente più vicini a me
Come ottimi amici comunisti anarchici ceda perché poi sentire va al di là delle etichette io non tollero razzismo è il dato pesante orribile delle lei che cosa vuol dire attivo mito dell'altro
Però se se c'è un fatto che può cambiare
Credo che in qualche modo analogo a quello che è stato il partito radicale negli anni settanta
Analogo come come effetti potenziali certo non come spinta ideale che ahimè dico eh
Inquieta e in qualche ometto è veramente orribile
E questo fatto è questa reazione mi diceva questa mattina una
Compagna violetta
Mi faceva pensare a una cosa che che poi qualcuno ci pensi bene ovvio però proprio le cose ovvie non ci riflettiamo mai quindi riflettendo
In realtà le leghe rappresentano al nord la stessa identica risposta che al Sud in Sicilia ha rappresentato da un secolo due secoli la mafia
Lo Stato non funzionario mi difendo creando la mia chiudendo di trame creando un contro Stato creando contrastato mafioso il rapporto fra nove al nord c'è questa cultura dell'esternazione quindi non la Camari la con iniziativa politica perché poi Bossi un ottimo politico
E qui si crea questo dato comunque tagliamo corto con questa analisi
Cioè questo dato del si salvi chi può e quindi al di là io
Parte che la lezione costituzionale di Martelli non oltre un certo punto non lo seguite più di tanto non so voi
Però c'è questo clima
Da ultima ora o da penultima ora per cui il problema è quello di salvare il salvabile di fronte i cinquanta e i cento leghisti che l'anno prossimo entrano in Parlamento il primo problema
Rispetto a riforme istituzionali e costituzionali o quello che sia è quello di tutelare alcuni posti
Anita del Parlamento
E dal parlamento nel quale debbo dire oltretutto è giusto che alcuni se ne vadano a casa perché quando scopro che
Ci sono assenze per lamentare con assenza del settanta ottanta novanta per cento delle volte ogni parlamentare ci costa cadauno un miliardo e novantatré milioni l'anno e non va neanche fare il parlamentare votando bene o male non mi importa francamente forse la gente lo sapesse li prenderebbe a calci nel sedere fino a che non scompare oltre l'orizzonte a parte questo
Siamo in questo clima appunto da ultima
Da ultima spiaggia e quindi ecco io io le dicevo in controluce e anche da alcune cose a difendere perché quando
Petruccioli viene a dire certe cose adesso mi peggioriamo serio tassa andini in televisione
Certo noto dopo che tassando indice sulla Rizzoli e sul pc è vero sicuramente buona parte sì
E infatti non a caso il PC su queste cose sta buono perché sotto scopa sa che come cala la carta di massa
E so questa non è una classe politica di innocenti
Questo lo sappiamo così come sappiamo questa è stata credo mi ha colpito in qualche modo la la genialità di pane di sederti rizzare anche il peggio in fondo di questa classe politica per realizzare su delle operazioni negli anni tra il sud e l'operatività buone
Per coinvolgerli in sfida su dei dati di riforma
Sulla giustizia studiato solo che poi future ma anche di avere
Come come Stalin chiedeva quante divisioni al Papa forse a un certo punto anche quante divisioni ha il partito radicale da fare pesare in certi momenti forse dove ci sono mancati oltre la forza delle idee della causa di coinvolgimento di altre le divisioni da far pesare
Sul tavolo della politica
Chiuso chiuso con questa con questo dato io vengo vengo al concreto comedoni poi concretizzano in
Uno due proposte di emendamento Hallo
Allo stato di cui parleremo domani con sono anche alcuni dati tecnici per articolo al punto cinque due
Che forse nella fretta non sono stati previsti ad esempio arrivo cinque due fossero previsto anche le sale del Consiglio da parte del Congresso e non sull'articolo osceno che sono atti formali questo anche alcuni dati sostanziali di cui però credo che discuteremo domani quindi non vi faccio perdere tempo ora e anche invece una piccola mozione particolare logo su alcune proposte concrete sulle quali muoversi come dice Hamas
Ma ripeto se sulla mai siamo d'accordo con il problema è come sempre il metodo di strumenti
E qui francamente qualche perplessità ce l'ho
Dicevo risposta adeguata al momento volare alto eccetera ma sin qui sono parole belle o brutte che posso dire io con cui viene qualche d'un altro
Io personalmente le perplessità e questo
Ripeto rendo pubblico così un ragionamento che che ho fatto più percorso fra me
In questi giorni in queste ore poi video anche la conclusione di questo ragionamento
Francamente non so bisogna se mi sono chiesto ecco diciamo giustamente
Se in questo momento lo strumento giusto rispetto una cosa di questo genere
Rispetto all'eccezionalità del momento quindi Esterno uno rispetto dato radicale due quindi le scene pratica giuste o sbagliate ripeto ha fatto in questi anni che comunque sono dati che nessuno cambi perché sono successi si può cambiare d'ora in poi ma quello che è successo comunque successo
Se lo strumento fosse una sottrazione radicale
Per la Costituente democratico per il corpo perché alto per qualsiasi altra cosa
Lo dico dopo nel momento in cui fossero come dato personale io mi sento più radicale che mai con l'orgoglio di rivendicare
L'essere radicale più che mai
Io quando ho cominciato anni fa a dirigere l'agenzia quotidiana Notizie Radicali mi ricordo che per otto nove mesi non era iscritto al partito radicale
Un po'per gioco ad anni passati un po'un po'così quindi utile questo fu questa anche un grande atto di libertà da parte di chi ha permesso concesso presto e poi è stato anche un andare al fondo delle mie ragioni dress radicali così come credo forse in qualche modo nel correggimi streak se sbaglio quando è stata la chiusura nel sessantatré la chiusura del partito radicale di di Pannunzio così come alcuni nel sessantatré
Sessantadue sì a quell'arco di hanno ritenuto Pannella streak Spadaccia non so se mi rimise sera sono queste Bellini e tutti quanti hanno ritenuto di dovere salvaguardare certe complice
Così in questo momento di crisi quindi Crisis in greco significa passaggio mento di passaggio pilotato
L'esempio personalmente ho riscoperto l'orgoglio l'appartenenza di essere radicale ha maggiormente in questo momento in cui ad esempio il dato è affidato singolarmente e personalmente più che mai come sempre almeno teoricamente è stato però come di fatto molto di più ha in questo momento
Ciao Marco quattro a se siamo accorti
Grazie comunque che comunque questa appartenenza questo dato di essere di responsabilità personale dell'essere radicale sarà poi anche per scelte personali e per dati personali perché
Poi la mia vita professionale ad esempio non dipende più anche con unicamente al Polito radicale in realtà non ha mai di peso per oltre il quaranta cinquanta per cento pubblico anche per dati questione quindi permettono maggiore libertà e quindi maggiore possibilità discesista e di
E di qui e attaccamento a ciò che siamo e ciò che si crede di poter costruito qui lo per questo la preoccupazione credo la riflessione che tentò di fare il punto di Paresce
Lo strumento
Può essere può partire da un fra di noi ma deve essere comunque un fra di noi che va oltre
E quindi il problema è così come è stato formidabile pratici
Dica di dare l'assalto di tentare l'assalto al palazzo della politica e non eventualmente ad altri palazzi
Tenendo presente l'eccezionalità del momento tendente che i tempi sono brevi
Tenendo presente che non possiamo rifare
E però come dato mio cose che abbiamo già fatto
La presente che abbiamo le capacità di politica e non solo e non tanto dialettica politica anche perché la dialettica politica presuppone degli interlocutori io francamente sarà come dato di rifiuto personale ma poi come dato proprio di di fine di regime questi interlocutori forse ma mano che passa il tempo non ci sono più
Tre minuti che ho finito che l'assiste
E quindi lo per questi dati attraverso questa riflessione io sono d'accordo quello che c'era Massimo che oggi processato momento di chiarimento
Fra di noi di chiarimento anche quelli delle obiezioni che ho rispetto un cammino che ho delle perplessità detta da un cammino che è stato tentati di reato
E quindi comunque io personalmente rispetto a questo prescritta
Credo di risolverle
Nel senso che comunque una strumento una struttura da provare ad andare su questo cammino sui tempi e sulle cose
Che indicavamo o che indicheremo che vedremo domani e Tempio questa cosa la risolvo adesso andandomi ad iscrivere al
E scriverà l'arco d'cosa sulla quale ho avuto qualche perplessità imprese dentro per i motivi che dicevo e poi vedremo domani quando sarà il momento se poi candidarmi far parte meno del consiglio ma la cosa che
La cosa che drammaticamente per me e per noi è avvertito
E la necessità di di non di andare oltre ciò che siamo stati personalmente e politicamente
Cogliendo il senso di ciò che è passato
Come esperienza radicale che quindi sarebbe sbagliato riprodurre in quanto tale ori scimmiottare in quanto tale e soprattutto non fosse per questo è interventi di Martelli o di Petruccioli che devo essere sincero mi davano fastidio
Pure la loro intelligenza pur dentro dall'impedita credo anche di non nell'innocenza mi se qualcuno ma nella bontà di intenzioni forse ma delle strade
Di buone intenzioni lastricato son lastricate sta dell'inferno dicevo dei tre metodi Martello
Però rispetto a quello mi davano il senso nella loro apparente
Compostezza
Del di quanto fuori sta succedendo il tempo che passa e rispetto al quale abbiamo e sull'attrezzati allora se questa struttura può esso una struttura che un po'ci va a fare un passo in questa direzione
Ben venga proviamo ben venga proviamo ad operare concretamente ma con tempi urgenti
In questa direzione in questo senso
Grazie Gabriele facile e io vorrei mentre si prepara a parlare Cantone vorrei raccogliere uno spunto ultimo dell'intervento di Gabriele
Che ci annunciato e dopo mi di documentazione può anche aver ascoltato partecipando al dibattito ha preso la decisione di iscriversi
Lui già iscritto al partito radicale di iscriversi di promuovere con noi questa associazione di pomodoro con voi l'arco e io appunto vorrei indicare tutti quelli sono numerosi i presenti in sala che sono iscritti al partito radicale prudente stanno ragionando se iscriversi anche all'Arco se promuovere l'arco da compiere anch'essi questo gesto perché credo mi pare sia chiaro dagli interventi
Da come lui il dibattito fa cogliendo che qui noi ci stiamo costruendo uno strumento che dobbiamo inventare insieme
Dobbiamo costruirci e quindi credo che l'apporto di ciascuno è non solo possibile ma necessario e possibile perché necessarie in qualche modo quindi la parola a Cantone dovuti in un cavallo
Stamattina Massimo Teodori nell'apertura dei lavori ha detto che queste un congresso per fare un contratto tra gli aderenti
Per creare uno strumento politico di intervento presso i gli obiettivi specifici da raggiungere
Nella sua relazione aggiunto fare politica e azione politica
Io credo di aveva un'idea diversa della politica
Devo dire che non sono capace di fare discorsi astratti
Perché ritengo che in politica bisogna essere realista
Perseguire degli obiettivi
Che rimuovono quegli ostacoli che di fatto bloccano l'emancipazione e il progresso dei cittadini
Personalmente credo che l'adesione ad una organizzazione politica o associativa che sia
Debba avvenire sulla base di un programma chiaro
Che indica con precisione gli obiettivi reali che l'organizzazione intende perseguire
E di indicare anche
In maniera articolata la soluzione dei problemi che intende risolvere
In modo da instaurare un rapporto di solidarietà reciproca su delle motivazioni che ci uniscano e ci rafforza
Il programma di cui parlo
Deve mirare essenzialmente alla salvaguardia della dignità umana
Al benessere sociale
E alla sicurezza individuale
Esso deve corrispondere alle esigenze reali dei cittadini
In modo che essi possano identificarsi nell'organizzazione
è sostenere quelle lotte finalizzate alla risoluzione di quei problemi
Che in vario modo bloccano la civiltà il progresso e il benessere di tutti i cittadini
Perché parlare
Di riforme istituzionali
Di maggiore giustizia sociale di diritti umani e civili
Senza specificare quali problemi reali saranno risolti per i cittadini
Vuol dire che noi sottovalutiamo l'intelligenza altrui
E non diamo alcun contributo concreto all'organizzazione
Per cui quando si parla di diritti sarebbe opportuno entrare nel merito del diritto e fare una distinzione netta
Tra i diritti naturali i diritti individuali i diritti sociali e così via
In modo da dire con chiarezza quali sono i diritti che l'organizzazione considera legittimo per i cittadini e non restare sul vago e generico
Per me le idee di giustizia di fratellanza e di benessere per tutti non devono essere più oggetto di strumentalizzazione politica o religiosa
Ma devono tramutarsi nel realtà concrete
Mediante la ricerca e l'attuazione continua di nuove norme di legge che regolamenti non la vita dei cittadini
Tenendo presente che sono le leggi che riconoscono e garantiscono i diritti dei cittadini e non altro
E dopo Nendo la verità oggettiva
Contro qualsiasi privilegio assurdo dettato dall'egoismo del singolo o di categorie che sia
Certamente un programma fondato sulla risoluzione dei problemi reali
E sulla conquista di alcuni diritti primari per i cittadini
E incontrava dei grossi ostacoli
Anche tre componenti della stessa organizzazione
A causa dei punti di vista diversi
Ed anche a causa di una cultura assuefatta al sistema
Che tiene in scarsa considerazione i bisogni dei cittadini meno abbienti
E che fa guardare con sospetto e diffidenza
Tutte le proposte innovative che rompano con gli schemi tradizionali e che propongono nuove tematiche e nuove norme per la risoluzione dei problemi
Per quanto riguarda il programma da sviluppare
Credo che possa dare un contributo abbastanza consistente per la realizzazione dello stesso
Perché sono anni che studia i problemi sociali
E credo di aver acquisito una discreta conoscenza
Dei problemi che in vario modo angosciano l'esistenza umana
Ma anche perché ho già scritto la carta della sicurezza sociale per il Partito progressista che dopo lasciano alla presidenza
Nella quale sono stati analizzati i maggiori problemi che bloccano l'emancipazione dei cittadini
è trovato anche alla soluzione
Finanziaria per risolvere
Non esponga i principi di questa carta e i suoi contenuti per non rubare tempo all'Assemblea
E North veti ritengo che sarebbe controproducente per l'organizzazione
Polemizzare con le altre organizzazioni
Per non sprecare le nostre energie intellettive sull'operato degli altri
Perché a queste cose i cittadini non fanno più casa
Ed anche perché ormai
Sono quasi tutti consapevoli che noi siamo governati da affaristi e non da politici
I quali si servono della politica per legittimare il loro potere è per gestire al meglio i loro affari
E il nostro compito
è quello di sviluppare una cultura poco positiva
Una cultura che crea una mentalità vincente
Per capire che le leggi le fanno gli uomini asseconda gli interessi che se vogliono difendere non il Padreterno
Che esse possono essere cambiate se i cittadini imparino a mobilitarsi
Per la rivendicazione di quei diritti che essi considerano legittime
In pratica si tratta di sviluppare un linguaggio politico chiaro e comprensibile a tutti
Che faccia comprendere con chiarezza gli scopi che l'organizzazione intende raggiungere
Per quanto riguarda la mia adesione alla costituente democratica
Devo dire che sarei molto lieto di aderire per dare il mio contributo attivo all'organizzazione sei promotori mi facesse l'ho l'onore di invitarmi a far parte dei componenti addetti alla stesura del programma politico da sviluppare
Perché se dovesse aderire senza alcuna motivazione che mi spinga
Alla risoluzione dei problemi reali
Ma solo per stare insieme
Preferisco continuare a lottare per le cose in cui credo
Piuttosto che diventare un essere passivo in un'altra organizzazione
E credo che la presidenza fino ad ora che è stata letta da Massimo Teodori
Non ha rispettato la dignità degli aderenti a questa Assemblea
Perché se è vero che ci sono degli ospiti è vanno rispettato io penso che vanno rispettato vanno rispettate
Anche le persone che sono qui da stamattina è che loro avevano intenzione di dare un proprio contributo alla costituente democratica grazie
Grazie adesso la parola cavallo voglio ricordare credo che sia chiaro a tutti che un servizio per il nostro dibattito il tipo di contributi è un è un notevole servizio tipo di contributi che abbiamo potuto avere in testa giornata dopo cavallo poi si prepara Ferrari
Poi io voglio dare così un contributo alla stanchezza delle assemblee e chiedo di essere interrotto a dieci minuti dal dall'inizio
O parlare di morte della Prima Repubblica ad un congresso Battesimo come quello dell'accordo
Posso mare forze lugubre di cattivo gusto però credo che se Forum democratico forme i democratici era così nato dalla dalla costola laica del movimento delle riforme è d'accordo
Una mamma mi pare evidente non ce la facciamo infatti delle zie però a dei dei padri nobili che certamente sono consapevoli gli mette al mondo così una creatura
Che certamente nasce in un momento disastrato disposti quale quello attuale che quindi sono convinto agenzie degli anticorpi
Per affrontare una realtà certo
Come quella attuale certo non che non che non apre il cuore a immagini così ottimistiche troppo ottimisti
Però appunto io credo che sia un servizio anche che si fa l'accordo seggi ci si ricorda se sì appunto quelli sono i rischi e i pericoli che ci che sono davanti a questa neonata associazione
Ora scriveva Pietro Gobetti nella rivoluzione liberale
Che senza conservatori e senza rivoluzionari d'Italia è diventata la patria naturale del costume demagogico
E chiedo che appunto uno dei primi rischi uno dei primi pericoli dell'arco sì anche quello di sfuggire alla demagogia convinto come sono della giustezza di questa analisi della sua attualità
Io personalmente mi non mi spavento non mi meraviglio che oggi si parli
Di crisi della Prima Repubblica sia ospiti dal punto si proclami la morte della Prima Repubblica
Magari badate facendo riferimento a quei sacri principi della democrazia
Auto investendo sì parlando
Come espressione di una sovranità popolare che i periti dei radicali sanno bene troppo spesso è stata calpestata
Quindi io personalmente non mi meraviglio se oggi assistiamo ci si non c'è risparmiato di vedere improbabili imbonitori
Che con secondo me con impudenza davvero singolare si affannano su questa piazza del villaggio globale
Piazza della quale in fondo loro sono anche i controllori
Aveva solo trovare idolo bravi progetti di ingegneria costituzionale
Senza chiedersi neppure per un istante t o cosa abbia spinto il Paese caratteristiche davanti agli occhi di tutti che ormai così evidente crisi economica ambientale morale che ormai non si può più
Ignorare
Ma quello che più personalmente mi preoccupa
E che non solo fondo non ci si stupisce di di questo ma invece non ci si indigni di tutto questo
Che forse può sembrare la comparizione con quanto appena detto
Però quando sento parlare di
Di un potere di un di un'oligarchia
Di una democrazia non effettiva una democrazia non reale
Io ritengo che si tratti di Ivy provocazioni
Intelligenti suggestive ma pur sempre le provocazioni
E mi spiego meglio non sarò certo io
A sminuire certe denunce di fenomeni tipo di voto di brogli elettorali o rischi di voti di scambio di partitocrazia di di di di di cordate
Da fari
Però io sono le ha solo intimamente convinto anche la giustezza che in fondo ogni paese ha il governo che si merita Delio rischio e mi pare che è già stato detto autorevolmente certamente più autorevolmente di me
Bisogna incominciare a fare anche un po'di analisi storica cioè senza qui ci sono evocati si è parlato di populismo trasformismo e quindi se ci sono certamente questi fenomeni di voti clientelari di collusioni con mafia e politica
Credo però che si fa un analisi mio perché se non se non siamo d'intelligenza dei problemi a quali vittime si chiamava anche Roccella
Se non si approfondisce ecco cioè privi di fenomeno se non non si comprende che il forse questo tipo di sistema politico e anche figlio di un certo costume di Concetta abitudini un individualismo tutto italiano di una rassegnazione
Di un di un delegare di una di una logica del tanto meglio tanto peggio del del chiudersi tapparsi il naso e fondate quindi un certo tipo di sistema che appunto assicura comodità
In maniera sempre più ampia
E diffusa
Spesso bisogna questa consapevolezza deve venire che non ci si può fasciare la testa
Lamentarsi prendersela col destini destino cinico e baro
Ho dicendo la nostra proposta non è stata compresa
Io credo che deve accompagnarsi
Una consapevolezza
Bisogna entrarono in questa sala bastano poche persone che parlano e diventa sale un brusio che rende difficilissimo lavorerò Calaiò anche per questo poi veramente vado a concludere
Io dico che minimi sanno bene scendendo su concreto le proposte che sono state fatte qui stamattina giustamente credo che ci sia anche un problema di selezione di amici e nemici della riforma cioè diceva prima di odori ci sono dei dei dei canali su cui avviarsi dei dei frutti in qualche modo da da da aprire referendum
Delle scelte dei problemi elettorale le scadenze elettorali darsi delle gambe su cui camminare però io credo che se si apre un discorso tutto interno in fondo al sistema
E si trascurano invece appunto questi collegamenti credo che questo è veramente importante se mi è consentito a me che non sono iscritto la ricade questo per esempio segnalava martedì importanza di una ripresa di un'attività politica
Perché ripeto azione e se è una grande intuizione quella del partito radicale dell'importanza del transnazionale che certi problemi non potevo illusorio che si possono risolvere in una dimensione tutta interna al nostro Paese
Però
Credo che la l'accordo nasce anche da una necessità di dare una risposta a certi tipi di problemi se vogliamo provinciali interni che pure che pure ci sono io credo settimo se mi è consentito dire
Davide da uno che non forse non è ha dentro alla alle segrete cose o comunque invece non se crede comunque alle vicende la dica che sei ore se ripeto queste sono però semplice ma se non si è riusciti in in cinque mila indici Mib davanti in due mila a cambiare questo tipo di realtà
Da una realtà italiana dove non ci sono dei dei problemi di lingua di di di di di di atti di fondo di fondi di dialogo di di di di accesso
E credo che sia forse anche utopico
Concepire dei Progetti che io sarei rifinire anche dalla a Sant'Ignazio di Loyola pensare che ripeto io lo dico
Per carità senza criticarli voglio dire sono delle scelte se vogliamo anche in tre incendi nel momento in cui io non riesco a colloquiare non ho il potere non vengo soffocato e può essere anche mi una un in un'idea intelligente quella di by passare certe forme e cercare rivolgersi direttamente alle classi politiche alle classi dirigenti dei vari Paesi però ecco io dico che le due cose non sono incompatibili cioè se noi dobbiamo ben vengano le utopie sei bis si estinse sono essenziali
Cullare dei sogni però anche non sia di per sé incompatibili anche degli impegni e mentre invece io sarei preoccupato
Se queste necessarie scelte di tipo istituzionale delle delle strutture
E mi sembra che di sia molto importante questo aspetto dell'apertura al dialogo questa trasversalità del passare di di cercare il contributo di tutti però e sono convinto che certamente questi pericoli varco d'saprà evitare avrei paura anche ad un ad un discorso che si del tutto interno a Palazzo che non che non si apra anche invece ai contributi di quanto ripeto è stato già detto qui autorevolmente sfiduciati sono rimaste ai margini a guardare
Non hanno non hanno trovato nelle risposte
A delle delle strutture trasparenti e credo che Pozzi in fondo i radicali invece questo abbiamo anche una una capacità non loro dignità nel momento in cui anni salvato delle prassi nuove e certamente non non comparabili con quelle di altre forze politiche penso a rotazione certamente non hanno compromissione interno e dell'usura
E non non hanno problemi di poltrone da difendere però aveva il ripeto sì al dialogo però stiamo attenti
A a selezionare bene appunto gli amici nemici della riforma cioè che qui è stato detto dopo il fascismo io credo che bisogna fare anche un po'di selezione per carità tutti i contributi devono essere bene accetto però non si può in qualche modo poi omologarsi o comunque ci perdere un una una propria identità e ad andare voglio dire se a un un dialogo all'incontro
A tutti i costi essenza anche in qualche modo confrontarsi sui sui problemi so benissimo ripeto la danza diamo per letta mi avvio a concludere
Che vi sono ripeto sono anche d'accordo che si possa accettare il presidenzialismo se non è il solo fine a se stesso se Duni se non è l'unica l'unica proposta che si propone che si va ad accettare però credo che proprio una forza democratica e storicamente di minoranza
E qui concludo perché tocco così brevemente un tema che mi è caro deve porsi effettivamente anche un problema di garanzia per cui mi rendo conto che non è questo il tema il tempo opportuna per affrontare vent'anni dettagli però dico
Si può discutere anche nelle forme riprese presidenzialismo io personalmente operò del mondo e la giustizia però guarderei con estremo scetticismo e oserei dire diffidenza a progetti quali ad esempio del del Pubblico ministero
Alle dirette dipendenze dell'esecutivo cioè anche nelle riforme istituzionali dobbiamo prestare se non è un'attenzione già creare dei punti di contatto ben precisi anche quelli appunto di tutela delle regole del gioco che che ci che speriamo tutti e qui concludo che finalmente possono cambiare grazie
Grazie a cavallo per il suo contributo adesso la parola a Vincenzo Ferrari
Ma venendo venendo qua confidavo a Massimo Teodori
In un certo modo un sentimento di imbarazzo son molti anni che mi sono accuratamente tenuto lontano da da eventi politici ho partecipato credo nell'ottanta al mio ultimo congresso radicale
L'unico intervento che ho fatto dopo di allora è stato una cosa che ho sentito come doverosa su un gentile invito di Gianfranco Spadaccia di andare a prendere la parola quando si discuteva
Dell'arresto di Toni Negri dopo le elezioni del mille novecentottantatré pur non avendo quel tempo condiviso quella candidatura mi pare opportuno prenderne le difese
Dico di più non vengo da fuori nel senso proprio da fuori del Palazzo non dico che i radicali facciano parte del Palazzo
Però ne fanno più parte di me mi sono tenuto accuratamente fuori dal Palazzo perché più che mai in questi anni ho avuto la sensazione che da fuori una grande maggioranza della popolazione italiana percepisca quello che è oggi il sistema dei partiti
E lo dico con amarezza perché è un sistema di partiti indispensabile in democrazia però lo percepisca sempre più come mi è capitato di dire altre volte
Come qualche cosa di analogo di omologo alla corte di Luigi quindicesimo Nobile probabilmente ricca di eleganza ma di sostanzialmente inutile tale quindi da indurci a chiedere se non sia il caso di offrire loro un patto sociale
Offrire loro in fondo una super tangente e riservarci il diritto di decidere sui problemi che ci stanno di fronte che ci coinvolgono un mondo che si ha la sensazione capisca ben poco di quello che avviene fuori
Di quelle mura con alcune evidentemente eccezioni fra cui quella dei compagni radicali
Ora io una sottile preoccupazione anche qui e che anche questo movimento come del resto altri che lo hanno preceduto si ponga in certo qual modo all'interno di questa di questa corte anziché dall'esterno
Parli cioè della riforma di alcune regole assolutamente importante cioè nessuno vuole negarlo e tanto meno lo negherà un liberale per il quale il i mezzi giustificano i fini per il quale la primaria età del metodo è un fatto fondamentale direi filosofico però senza collegarvi costantemente strettamente il problema dell'regolato cioè il problema della sostanza
E ponga quindi le basi per perdersi un poco nel vaniloquio in cui il sì il regime politico ha finito per il re TIR ci un po'tutti io vorrei che avessimo tutti la coscienza del fatto
Che la cortina di ferro o il muro di Berlino di cui abbiamo sentito parlare oggi è sostanzialmente calato fra il palazzo e la società che sta fuori e la popolazione la cittadinanza chiamiamola secondo la nostra scelta filosofica come preferiamo
Ora porsi da fuori significa capire e farsi carico di alcune esigenze
Che chiaramente vengono esposte talora anche in modo qualunquisti Coop per esempio dalle leghe
E significa farsene carico perché limitare l'attenzione soltanto il problema del regolante prescindendo dal regolato rischia di farci perdere dei contatti e qui ha ragione a Tavecchio molto apprezzato il suo intervento intervento lucidissimo
Problemi come quelli che ci appassionano perché sono oggettivamente fondamentali rischiano di non essere sufficientemente comprese
Ora io sono venuto qui mosso da profondissime preoccupazioni di sostanza
Che Elenco in disordine brevissimamente non perché non le conosciate il partito radicale è stato antesignano nel proporre molte di queste all'attenzione e nel risolvere alcune di queste negli anni trascorsi
Ma solamente per dire qual è in fondo l'angoscia che spione ma sottilmente insomma occupa l'animo di chi sta fuori dalle mura
Primo il diritto e la giustizia
Il diritto e la giustizia lo dico perché qui si misura in modo profondo
Direi che teorico teoretico il fossato che ci separa di contro ad un diritto dei privati
Che si uniforma dei modelli che sono oramai sostanzialmente standardizzati e pressoché automatici tanto da indurre un illustre giurista il collega
Francesco Galgano a parlare di una lex Mercatore via Universalis che regola sostanzialmente le transazioni economiche in tutto il mondo e alla quali esempi imprenditori economici aderiscono in modo
Pressoché automatico dovunque sta un diritto dello Stato che è diventato a tal punto oscuro incerto ambiguo incomprensibile da far dire agli stessi specialisti di ciascun singolo settore che non è più conoscibile
Provate a interrogare oggi
Un cultore di Diritto tributario in questo Paese e vi sentirete dire che il diritto tributario non soltanto per la sua oltraggiosa oppressi vita perché siamo il paese che impone il maggior carico tributario in tutto l'Occidente non solo per questo ma per la sua straordinaria imprevedibilità poiché ogni giorno il patrio governo emana dicono tre provvedimenti tributari
Al giorno che modificano sostanzialmente il sistema è diventato tale da rendere impossibile ogni diciamo calcolo serio
Sulle proprie intraprese economica di di fronte a questo Giurì diritto dello Stato che risponde quindi a delle esigenze di simboli d'azione di apparenza
Quasi EP fenomeni che come mi è capitato di dire in alcuni casi sta necessariamente una giustizia che non c'è più qui io mi dicono i colleghi che che si occupano in pratica nel diritto penale
La giustizia non c'è più nello spirito si ha la sensazione di valvolare in un mondo vuoto
Non soltanto per i tempi non soltanto per gli spazi non soltanto per gli uffici vuoti non soltanto per le riforme non fatte
Ma perché la gente ha da Tito dentro di sé las la consapevolezza che quella è una via inutile al punto che quando mi capita di parlare con colleghi di altri paesi
Tante volte
Duro fatica convincerli che per esempio nel giudizio civile italiano
Il giudizio civile è uno strumento che serve di più al debitore che al creditore cioè chi instaura la causa civile
Lo fa per non pagare perché sa benissimo che quello è uno strumento che ritarderà indefinitamente la il sito finale della controversia potrei citare dei casi paradossali da questo punto di vista secondo la contaminazione fra criminalità e politica Dio mio sono banalità le leggiamo tutti i giorni sui giornali lo dico perché la sensazione di chi sta fuori dalle mura è che siamo prossimi alla situazione colombiana
In cui diciamo si misura la contaminazione la compromissione fra criminalità e potere politico il rapporto quindi tra potere
E denaro lo si misura dal numero degli omicidi che sono certo numero affettivamente diciamo ogni giorno tre quattro cinque non so quanti sono nell'arco del territorio
Nazionale il che è ovvio perché e qui sia merito eterno al partito radicale di avere per prima e nel silenzio
Portato l'attenzione su questo problema con la lega anti proibizionista è del tutto ovvio che un business che garantisce il diciotto mila per cento
Di profitti ha molte probabilità di trasformarsi in denaro che evidentemente viene utilizzato da una classe politica che crede di avere bisogno di sostanze
Straordinaria per potere sopra sì
Terzo l'arretratezza amministrative tecnologica che è dovuta sostanzialmente alla colossale gabbia
Burocratica che non è la gabbia di ferro di cui parlava Max Weber ma che è proprio una gabbia molto più povera molto più modesta molto più come dire artigianale
Che si
Soffoca e ci soffoca esclusivamente a beneficio di una classe intermedia che fa da filtro impermeabile fra il palazzo e la società
Come moltiplicazione assolutamente straordinaria dei costi a me capita recentemente frequentemente di andare in Spagna io vorrei che voi visita sta in questo Paese
E lo frequentate a fondo questo Paese che dieci anni fa è uscito da una dittatura questo Paese che era incontestabilmente arretrato rispetto al nostro
E vedrete quale livello di sviluppo a la Spagna negli ultimi tre o quattro anni raggiunto al punto che si dice ormai comunemente che sotto molti profili sotto molti profili e in molti settori ci ha tranquillamente separato superato primo fra tutti il problema il settore agricolo di cui quasi si finisce per non parlare mai ma che ma che sostanziale
Altro punto la scadenza del novantadue anche di questo si è parlato sempre ma io ne parlo perché già scaduta
Non è che il filo che ci apprestiamo a così a dirci quanto siamo preoccupati perché l'anno venturo avremo un mercato unico che abolirà una serie di barriere no il problema si è già verificato lo si misura per esempio
Nella presenza quotidiana di grossi in prese di grosse banche di interventi stranieri di studi professionali che stanno su come dire ristrutturando sì d'improvviso e che avrà tutto questo
Avranno come dire modificheranno il quadro al quale siamo abituati
Alla scadenza del novantadue non non ci possiamo approssimare
E ormai ripete una scadenza già scaduta con mostri giuridici come quello della legislazione vincolistica dell'equo canone che impedisce sostanzialmente a una metà della popolazione italiana di trovare casa
E che ha favorito negli ultimi dieci anni la più colossale speculazione certo non apro delle classi meno abbienti
Ed è qui incredibile desolante constatare come per esempio la sinistra o quello che rimane della sinistra non si sia ancora a corto di quest'inganno
Assolutamente prodigioso e continui a difendere questo mostro giuridico che era stato vessillo e vanto dei governi di unità nazionale
E cito ancora e poi finisco veramente molto molto alla svelta la desolante incapacità della classe politica di risolvere qualsiasi problema da parte da da parte della Silver di qualsiasi problema che si ponga sul tappeto ora io dico tutti noi abbiamo
Assistito con un certo grado di incredulità allo svolgimento
Della crisi di governo nella quale siamo partiti con uno scontro fra le massime autorità dello Stato si discuteva
Dei massimi sistemi di una grande riforma istituzionale e alla fine ci siamo sentiti dire che era stato aumentata la tassa sul salmone o la tassa sui gamberetti sostanzialmente quanto di nuove è stato detto dal governo Andreotti nei giorni scorsi è e questo e ancora la miriade la il paradosso la contraddizione che che io riscontro sempre da giurista e da giurista Nye forse come sono diventato fra questa miriade di regole vuote che ci governa perché sono cento centocinquanta mila le disposizioni di legge mi diceva un collega tributarista che c'è un po'che c'è una una legge tributaria che si compone di un certo numero di parti così non so quanti un articolo che occupa da solo venticinque pagine della Gazzetta Ufficiale uno e in questo articolo un comma è suddiviso in settantuno sotto commi
Praticamente praticamente inconoscibile se non altro per la noia mortale che presente nel momento stesso in cui lo si apre bene c'è questa straordinaria miriade di norme per cui potremmo dire la nostra è una società iper regolata ma di fatto è una società fondamentalmente dei regolata io vivo tutti i giorni problemi di diritto del lavoro
Nel campo dell'editoria del giornalismo il lavoro nero in una società il per regolante nel campo del lavoro e assolutamente e spaventosamente dilagante sarà colpa probabilmente di norme antiquate però il problema ce lo dobbiamo pure porre l'ordine dei giornalisti di Milano
è andato a scavare nel lavoro nero giornalistico ha scoperto una realtà assolutamente incredibile sono decine e decine centinaia le persone che svolgono lavoro assolutamente al di fuori delle regole della del diritto del lavoro
E tutto questo o aggiungo se non altro per non perdere l'abitudine la come dire l'amarezza che si che si trova nel constatare che di contro a questo impoverimento perché è una lotta politica che oramai prescinde sostanzialmente dai valori si erga come valore alternativo soltanto quello di un integralismo cattolico Rinascente e che io credo che in fondo diciamo
Un pochino di attenzione ai nostri tradizionali problemi de laicismo un pochino di rivendicazione della nobiltà dell'etica laica dell'etica senza verità cioè dell'etica senza una verità precostituita dell'etica della tolleranza di contro a questa straordinario
Avanzata dell'etica invece dell'intolleranza che fa tanto pensare all'odore di bruciato ancora si trova in Campo dei Fiori ed è insomma sarebbe il caso di di riscoprirlo
Ora tutto questo ANEI preoccupa per la semplice ragione che
Che si rischia che si rischia di sacrificare quelli che sono stati degli indubbi successi c'è nessuno vuole colpire questo sistema con le critiche per rivendicare un sistema chiaramente non partitico sistema partitico
Fondato su dei partiti politici come filtro diciamo
Fra i vari livelli della società è inevitabile non possiamo mica come diceva Gobetti per scegliere la teocrazia non possiamo mica eccetera il partito unico dobbiamo riformare questo sistema evidentemente però si rischia fortemente fortemente
Di
Di rischia si rischia fortemente di sacrificare quello che si è quello che si è
Conquistato
E si rischia sostanzialmente una sorta di implosione del del sistema dei partiti più o meno come nel mille e novecentoventidue io ho citato questi questi problemi ce ne sono mille altri l'ecologia eccetera ma li ho citati
Per per pregarli sostanzialmente per pregare tutti noi perché certamente io cercherò di rimanere in contatto
Con con con questo movimento di non trascurare il collegamento costante tra mezzi e fini tra sostanza regolata i norme regolanti
E
Soprattutto per segnalare l'urgenza qui il discorso di Teodori mi è parso particolarmente
Calzante effettivamente non è che possiamo discutere a lungo
Su su gli strumenti problemi sono assolutamente urgenti e quindi ha problemi urgenti deve corrispondere evidentemente una serie di scelte immediate
Sulle quali lascio il partito radicale i radicali assolutamente libere di decidere perché la Fantasia che loro hanno dimostrato in questi trent'anni è stata sotto questo profilo straordinaria e devo dire guardate da quello che è accaduto in questi anni santo cielo quante ragioni avevamo perché quando si diceva fin da vent'anni fa
Che una sinistra o è sinistra liberale tra virgolette o non è cioè che la sinistra italiana difettava del fattore L difettava di quella elemento di liberalismo al di là del quale diventa sinistra volta a volta giacobino comunque di maniera non nei casi peggiori stalinista beh insomma credo che i fatti abbiano dimostrato che un po'di ragione
Ce l'avevamo e i radicali sono stati in fondo gli unici interpreti in Italia abbiano saputo modificare un tantino il quadro di un sistema di oggi hanno diritto e il dovere purtroppo di essere ancora i protagonisti
Ringrazio molto Enzo Ferrari per questo suo intervento che è stato il contributo non soltanto di antico militante delle nostre battaglie libertà ma vorrei ricordarlo a tutti gli amici di uno dei più autorevoli studiosi esponenti oggi della Sociologia del diritto e abbiamo sentito la ricchezza di questo tipo di questo tali contributo anche per i nostri valori ha ora la parola Sandro Tessari dopo di lui si prepara sì Attinà vorrei fare un attimo scusando il punto dei nostri lavori voglio voglio ricordare che secondo l'ordine dei lavori che abbiamo approvato proseguiamo stasera fino alle dieci e mezza
Entro intenti impossibile interrompere per poi riprendere sappiamo bene s'interrompe stimo non riusciremo a riprendere stasera domani mattina riprendiamo poi puntualmente alle nove ricordo che per domani mattina
Sono previsti gli interventi fra gli altri di Marco Pannella di Giorgio Napolitano di Rino Formica di altri di altri di Valerio Zanone
Di Diego Novelli oltre che naturalmente i nostri interventi perché questo dibattito punto con tv continua domani ancora in tutta la sua attenzione importanti la parola sanno scherzare allora
Brevemente questo annuncio fatto da altri che non può che confortarci
Il fatto che in questa zattera non siamo quattro gatti e probabilmente anche se incerto l'orizzonte o la destinazione da su cui puntiamo ecco il fatto che ci sia tanta tensione attorno a questa iniziativa
Ci fa pensare che forse ecco non siamo imbarcati io ma brutta avventura io voglio dire brevissimamente allora che ringrazia i compagni i pochi che all'inizio hanno messo in moto questa macchina io mi sono iscritto alla soggezione
Sono convinto che i compagni abbiano soprattutto i primi che hanno ha avuto il coraggio in mezzo a mille difficoltà diffidenze ironie di ogni tipo
Pensare che forse non era inutile ecco varare questo strumento però però consentiti mi ecco di dare per scontato il quadro fatto dalla relazione di Spadaccia e di collegarmi direttamente l'intervento che mi è piaciuto moltissimo di Massimo Teodori
Della concretezza non vogliamo fare un ennesimo convegno vogliamo individuare uno strumento e allora vi faccio una riflessione a voce alta su una questione che mista particolarmente a cuore
Ecco io credo che se noi ci fermassimo ecco all'individuazione degli strumenti qual è la formula qual è la modifica del quadro di comando per una società che sia democratica eccetera
Tutto questo fa benissimo se non ma stiamo attenti però a non incappare in una mina anche purtroppo è trapelato come paura come rimosso in ciascuno dagli interventi di questa sera
E cioè la Nina delle legge se noi per motivo ma siamo abbiamo varato oggi al Senato il settimo governo Andreotti ma avremmo potuto benissimo andare alle urne
Fra qualche mese se gli Accordi e disaccordi
Fossero andati in altro modo probabilmente saremo andati ad elezione
Quale sarebbe stato il prossimo il prossimo il nuovo Parlamento quello che sarà probabilmente nel novantadue
Io non so se con il prossimo Parlamento che dovesse ratificare cinquanta ottanta novanta leghisti
E un Presidente della Repubblica che già decide quale lo stile leghista in
Sintonia appunto con questo Paese televisivo al quale ormai Cossiga parla direttamente scavalcando tutte le istituzioni rapporto Parlamento cittadini eccetera
Ecco io ho l'impressione che noi se non facciamo una riflessione su questo specifico problema corriamo il rischio di non essere in grado di avere quella serenità per valutare che cosa è più importante quale delle leggi elettorali di sistema costituzionali
è importante varare
Io credo una cosa che la classe politica ha un difetto e questo difetto gioca a favore del leghismo e cioè che noi tutti vogliamo conservare un certo assetto non parliamo di privilegi un massetto cioè la cittadella del potere così come può essere emendata ma non messa sostanzialmente in discussione
Questo rende forte Bossi età ai tutti i cittadini che hanno mille motivi più diversi di sparare contro questo sistema di dire affidiamo a Bossi
La nostra protesta e oggi voi sapete che voteranno Bossi a destra al centro e a sinistra e sarà penalizzata l'intera classe politica perché questo è il termine della discussione la classe politica allora io dico
Perché non possiamo fare una riflessione diversa e dire perché dobbiamo ogni volta arroccarci e inventare meccanismi che Ray distribuiscano una sicurezza che noi abbiamo già acquisito
La riflessione su questo io con alcuni amici soprattutto democristiani ora buttato giù una bozza di proposta di legge della non l'ho presentata non rappresentano probabilmente perché se non la firma di tutti i gruppi parlamentari
Essendo di modifica costituzionale non andrebbe mai discussione ma il problema mi interessa sollevare con voi ed è questo
Io ritengo che fino a quando noi sì difendiamo da Bossi siamo vulnerabili simile
E allora bisogna avere il coraggio di mettersi in diretto contatto con il Paese quel Paese che si esprime attraverso le mille forme della disaffezione che oggi da noi sono l'astensione il voto bianco il voto nullo oppure il voto a Bossi o a chi per esso
Allora io dico perché noi non abbiamo il coraggio di inventare qualche cosa che dica al cittadino al Paese sì noi classe politica che diciamo di voler rifondare la politica eccetera ci mettiamo
In sintonia con voi da cerchiamo anche questo giudizio questa sospensione di fiducia che voi esprimete con la disaffezione ma diamo peso di rilevanza costituzionale a questa disaffezione nel senso di dire per esempio questa ipotesi di questa leggina
E dire la scheda bianca che non ha mai avuto grande successo in dieci legislature perché non ha mai superato il due quattro per cento che è un segmento particolarmente qualificato della disaffezione fra chi va a pescare UDC sputa dentro la schiena schierati anche affida
Appunto una schiera senza fiducia in nessuno dei partiti dare peso costituzionale la scheda bianca e dire la scheda bianca avuto valido concorre hanno un assegnare seggi per il peso percentuale che essa come se fosse una lista di partito concorre alla distribuzione dei seggi quando tocca il turno della scheda bianca Sidis assegna un seggio
Qual è il risultato sto per azione
Che in Parlamento probabilmente avremo Sheva enti trenta bossiani però Remo cinquanta seggi vuoti che sono un indice puntato contro il sistema dei partiti
E chi era presente a questo cittadino questo Paese che non si riconosce in nessuno dei partiti è un indice silenzioso certo che potrebbe anche aumentare
Andrò ottima detto preoccupato ma e se fossero più decimata partito sarebbe come dire che se Bossi mandato trecentocinquanta deputati ne possiamo andare a spasso perché è finita non la Prima Repubblica ma probabilmente la possibilità stessa di fare la Seconda Repubblica
E allora certo possiamo stabilire anche norme di garanzia e dire che se i cittadini italiani votassero per più del cinquanta per cento bianca vuol dire che la sfiducia è tale che si ripetono le elezioni ma questo non interessa questo meccanismo mi interessa
Dire che noi dobbiamo mettere in discussione anche questo tipo di diritto esclusivo alla rappresentanza totale del Paese qualcuno mi ha detto
In America Paese civile non va a votare il settanta per cento è il congresso non è risente certo perché un Paese civile nostro non è un paese civile il nostro è un Paese in cui il dissenso anzi si può sparare contro il palazzo per portare a casa
Seggi nel palazzo
E così farà Bossi e allora se c'è questa anomalia Italia bisogna dare una risposta anomala a questo fenomeno proprio perché
Questo discorso che noi stiamo gettando Luigi e chiamo le basi di cui tentiamo di definire i connotati generali possa andare avanti senza questa variabile impazzita che sarà questa presenza
Dissonante disarmonica ma destabilizzante
A cui certamente sì attaccheranno anche molti segmenti della nostra società pensate
A tutti le civetterie che la Confindustria molti settori della professionalità hanno già attivato con questo personaggio con quello che lui può rappresentare all'olio di cocco questo potrebbe essere una riflessione che io sottopongo
Non entra nel merito non è più vicina al presidenzialismo avanti presidenzialismo è semplicemente per sgombrare il campo da una variabile che nessuno più controlla
E nel far questo certamente io ho trovato consensi tutti i gruppi mi dispiace che nel gruppo presente del PDS non ho trovato consensi con motivazioni un po'
Per
Anche nel gruppo federalista Corrado trovato tutti i dissensi leggo cosa resta come ricorda Peppino Calderisi
Ma non mi sono scoraggiato come veniva davanti e Nando il gruppo del PDS e l'argomento è questo
No e le il gruppo del PDS mi ha detto questo che si in teoria sarebbe anche interessato a una proposta di questo tipo se solo che lei in realtà colpiscono la DC quindi hanno e non ci disturba molto ecco
Se il PDS vale elezioni con questa ipotesi ecco non so quali saranno i risultati io credo ecco che bisogna fare una riflessione io non voglio enfatizzare ecco questo che è una provocazione intellettuale che sottopongo alla vostra riflessione alla nostra riflessione ma
è certamente una cosa di cui dobbiamo che dobbiamo togliersi dai piedi somma non possiamo continuare a fare queste riflessioni però ogni tanto dire però se la lega no ormai questo diventato una costante e quindi dobbiamo avere il coraggio anche con gli amici dei degli schieramenti più lontani da noi che però sono disponibili come hanno dimostrato anche settori e lo ricordava bene Spadaccia del mondo cattolico del mondo democristiano a fare battaglie referendaria con noi proprio per mettere in discussione l'assetto attuale
Bene questo mondo ampia e quindi non
Ai nostri amici o dei nostri simili ma anche ai nostri dissimili dobbiamo fare gol su questo discorso
E credo di trovare che dobbiamo trovare un denominatore comune che ci consenta di gettare le basi per un confronto costruttivo nel senso che noi
Vogliamo con fondando questa citazione lanciando questo appello a tutte le forze politiche
Questa soluzione di questo problema secondo me è propedeutico a tante altre questioni vi ringrazio
Allora per fare la parola appena
C'è finanziario
No allora c'è lo schiavo
C'ero schiava
Dopo lo schiavo si prepara Del Grosso
Allora vorrei fare concorda innanzitutto su quel documento su sul quale dovremmo discutere su tutti i punti tranne qualche vorrei fare un paio di di di osservazione per magari una proposta
Per quanto riguarda le osservazioni la prima riguarda una mancanza che mi sembra elemento che non compare fra quei punti è una questione che era già stata proposta ventilata nel dell'incontro precedente e che adesso mi pare che è rispuntata anche nella relazione introduttiva di Spadaccia
Quella di una eventuale candidatura di questa associazione in future elezioni politiche è un problema importante come diceva Spadaccia quindi non vedo perché non se ne debba parlare e prendere una decisione adesso
Sì che appunto perché non decidiamo se ancora un problema se non
Non ne ha parlato nessuno fino adesso
Cioè
Ma comunque questa è una cosa mi sembrava mancasse soprattutto nella discussione un secondo
Una seconda perplessità
Riguarda il il punto numero quattro
è stato già rilevato a proposito di quella apertura a una forma istituzionale di tipo presidenzialista questo lo trovo un po'così incerto
Mi piacerebbe ci fossero un po'più di chiarezza mi spiego meglio quando è intervenuto stamattina Franco Roccella
Ha indicato il Partito socialista come quel partito che più chiaramente di tutti aveva fatto una proposta di riforma vera e propria
Ora io questa proposta di riforma vera e propria non la vedo io vedo piuttosto una formula abbastanza convincente capace di di di suscitare l'entusiasmo comunque le simpatie dell'opinione pubblica ma di una vera proposta secondo me non si tratta proprio per quei motivi cui alludeva Spadaccia stamattina
Una Repubblica di tipo presidenziale vuol dire
Una riforma in grande non il semplice cambiamento del modo di elezione diretto o indiretto del capo dello Stato è qualcosa di più
I socialisti avrebbero dovuto accompagnare questa loro proposta se fosse stata una proposta seria magari spiegando in che modo volevano raccordare per esempio il l'esecutivo con il potere della magistratura oppure come pensavano di salvaguardare il la libertà dei mezzi di comunicazione di massa cosa di questo genere che mi pare che non siano usciti dal partito socialista quindi quella apertura che si fa
Di per sé è un'apertura che vuol dire che non ci sono preclusioni verso una Repubblica di tipo presidenziale però secondo me è bene aver chiaro che una cosa e la repubblica presidenziale una cosa è quello che propongono i socialisti
Su questo bisognerebbe che noi stessi avessimo chiarezza vogliamo l'una cosa o vogliamo l'altra
Questo è un un osservazione per quanto poi riguarda questa associazione radicale a me sembra che il lo scopo di questa associazione dovrebbe essere quindi primariamente quello di individuare con una maggiore chiarezza di quanto finora non sia stato fatto il modello istituzionale che si vuole proporre che si vuole sostenere magari anche con il referendum
Essere un po'più precisi magari nei dettagli va bene uninominale secca all'inglese ma questo non basta bisognerebbe vedere anche i passaggi successivi
Come e chi dovrebbe scegliere per esempio i candidati va be'ma questo in tutte questioni particolari e me
Sottolineerei appunto l'esigenze una maggiore chiarezza perché maggiore chiarezza maggiore chiarezza perché piuttosto che partire come mi sembra si parta da un compromesso per arrivare a un altro compromesso che non può essere altro che peggiore
A me premerebbe parte
Questo scendere a compromessi partire già da dalla una rinuncia mi sembra controproducente alla lunga si rischia di fare un buco nell'acqua insomma o meglio ancora di farsi aggrovigliare in quella in quel gioco strano che viene fatto da più parti per cui la riforma è questa la riforma quell'altro e poi non si fa nessuna di forma
Quindi direi elaborare un modello il più possibile chiaro che su questo coagulare altre forze per poi magari arrivare un compromesso coagulare altre forze ecco qui mi viene un'altra un'altra osservazione fino adesso mi sembra che il il il referente primo siano stati i partiti o le altre organizzazioni politiche si è dimenticato secondo me
Che il non solo i destinatari ma anche i primi artefici di una qualunque riforma istituzionale devono essere i cittadini ora perché i cittadini si Sentino artefici oltre che destinatari di una di una riforma di questo tipo bisogna che siano anche preparati da questo di Bach Tito sono totalmente assenti come si fa però a preparare i cittadini vogliamo fare una riforma delle istituzioni verso istituzioni di tipo anglosassone dobbiamo preparare la società e quindi i cittadini
A vivere la politica in modo anglosassone una cultura politica di tipo anglosassone del nostro Paese è totalmente assente da sempre
Questo è forse un po'un un obiettivo ancora più tu più improbo ancora più impossibile di quanto non fosse quello di modificare in qualche punto le istituzioni però io credo che se non si tenta anche questa strada
Dicevo anche per
C'è scritto contemporaneamente insomma la strada delle riforme istituzionali va perseguita quest'altra via almeno il tentativo va fatto perché se no si rischia magari un domani di aver vinto la battaglia di fare referendaria di essere riusciti a modificare in qualche punto la nostra così mozione la legge elettorale o qualcos'altro e poi di avere invece una società impreparata a fare uso di queste istituzioni anche la Costituzione così com'è adesso così come è stata fatta dei costituenti e non è fatta male ha dei difetti però poteva funzionare
Molto meglio di quanto non ha funzionato in realtà perché non ha funzionato perché secondo me i cittadini non erano preparati avvalersene in tutte le sue possibili valenze non si sono appropriati tutti quegli strumenti che pure la carta così Senales ci sono e non possono mai aspettare che siano i partiti a mettergli in mano questi strumenti e lo stesso credo avverrebbe se non peggio in un sistema uninominale che è un sistema che richiede una grande maturità da parte dei cittadini
Ora un'ultima proposta mi rendo conto appunto che questo l'obiettivo
Il possibile uno strumento io proporrei ma anche per per ricollegarmi a quello che che diceva Teodori uno strumento potrebbe essere una rivista di questa associazione una rivista che che sia un punto di ritrovo un punto i discussi un punto dibattito ma soprattutto di informazione e di riflessione su alcuni temi che sono scomparsi lo Stato di diritto
Le lo Stato laico il bene comune e via dicendo di questi argomenti io non me lo posso ricordare perché ero troppo piccolo ma c'era e se ne sente ancora la mancanza un giornale che era il Mondo di Pannunzio
A me raccontano e io rimango con tanto d'occhi delle discussioni che attorno a quel giornale si nascevano anche veniamo stimolate e che avevano un po'la funzione quella funzione che cercava di di
Così di far sì che divenisse proprio di questa associazione mi pare l'intervento di Teodori cioè di stimolo ma soprattutto di minaccia minaccia contro chi le istituzioni le governa uno strumento di questo tipo secondo me potrebbe potrebbe aiutare questa questa strada grazie
Grazie la parola Del Grosso e dopo Del Grosso si prepara rasta
Sono iscritto al partito radicale da qualche anno i ho deciso ho deciso poche ore fa di scrivermi anche all'Arco il motivo della mia Rizzo al partito radicale in questi anni è stato il vedere in questo partito anche il mezzo come veicolare Farr entrare in questo Paese che secondo me ne ne ha bisogno una sorta una sorta di cambiamento culturale profondo una sorta di rivoluzione democratica anche se la parola può sembrare retorica
Ed è stato quindi per me è naturale decide mi anche di iscrivermi all'accordo che poco che pone al primo posto questo problema della riforma politiche della riforma delle istituzioni
Lo dico anche se può sembrare Dorigo perché condivido totalmente quello che disse Massimo gli odori nella riunione introduttiva di questa associazione che si tratta di un compito difficile probabilmente disse impossibile
L'Italia si dice spesso lo dicono gli storici non ha subito quelle grandi rivoluzioni civili che hanno cambiato gli Stati della dell'epoca moderna che hanno creato lo stato e la politica moderna dalla rivoluzione di Cromwell del quattrocento alla rivoluzione francese passando per la rivoluzione americana
Tuttavia l'Italia è totalmente inserita nell'Europa e totalmente inserita in quello che chiamiamo il mondo occidentale i giornali esteri se ne meravigliano l'altro giorno l'economista scriveva che nonostante la continua assenza del governo l'Italia un Paese bello dove ci si vive bene dove si sta bene ricco e prospero
Una dinamica quindi in questo Paese c'è stata in questi anni una dinamica profonda che ha permesso all'Italia nonostante tutto di stare al passo con l'Europa
Io sono meridionale anche se vivo da qualche anno a Roma per motivi di lavoro sono in contatto con con la realtà meridionale sono nato vissuto fatto i miei studi evitare in una regione in un anno Zona la zona Sanni Italy Spina che ha dato che ha visto sorgere quello che fino che qualche mese fa Marco Pannella chiamava il clan degli avi gli inizi ho assistito alla nascita di questo di questa vicenda politica e i quando Repubblica quando il giornale Repubblica dava dei media e a Mastella la pagina di liberal io non sapevo se ridere o piangere vecchio c'è perché so benissimo su quale ho ho vissuto la villa vicino diciamo al momento in cui questo gruppo a questo gruppo cresceva politicamente con i mezzi il cliente l'aria borbonici che sono tipici della del modo di far politica nel Sud da parte di tutti i partiti gli effetti il Sud secondo me è un osservatorio privilegiato per per studiare le degenerazioni che il sistema politico italiano ha prodotto ormai secondo me dappertutto all'osservatorio privilegiato perché lì è possibile vedere in in vitro quello strano i intreccio tra assolutismo paternalistico di marca papalino borbonica e un arrembaggio che De Mita osato chiamare democratico un una vere e proprie arrembaggio ai soldi del pubblico denaro da parte di nuovi ceti perché bisogna camalli chiamarli nuovi ceti
E difatti alcuni sociologi se ne sono accorti incominciano c'è stato una recente statistica che ha fatto vedere come si calcola che circa settecento mila italiani quasi un milione di italiani vivono vivono proprio di di prebende vivono però proprio del Messia
E del fare e del fare politica nuovi ceti che si sono appunto costruiti facendo politica facendo il mestiere del politico che ricevo da questo da questo mestiere non solo entrate prebende ma quel lo chiede grande uno status è un modo di pensare per cui al mio paese c'è il sindaco l'esempio che pensa ha come tramandare il suo potere ai figli non dico cose penso aveva come tramanda di padre in figlio
Un potere reale che fatto di di soldi che fatto di gestione del pubblico denaro
D'altra parte però siccome è una questione di mentalità io penso che col solo con la con la solita fiducia radicale che abbiamo nella capacità delle persone di evolversi dobbiamo puntare anche a questo ceto perché altrimenti ce lo troveremo sempre questo ceto cosiddetto politico che e che ce lo troveremo se no altrimenti sempre contro e fra la resistenza accaniti Sima o sembrare la cosa paradossale ma se abbiamo vinto la battaglia del divorzio che secondo me resta la battaglia che ha prodotto voi delle conseguenze politiche che si sono che sono arrivate fino ai giorni d'oggi fino a fino a questa fase politica secondo me tutt'
La fase politica che finisce adesso dirò una cosa strana però Sada iniziata dalla sale iniziata la battaglia del divorzio
Paradossalmente dicevo allo stesso modo che Pannella si rivolgeva ai cattolici ai fascisti noi diremmo dovendo rivolgersi rivolge ci anche a coloro che i da consiglieri comunali fino che ne so alle massime cariche dello Stato incomincia a sentire il disagio di questa situazione
Anche a Cossiga perché no
Quando
In fondo la battaglia del divorzio se non è stata è stata vinta proprio perché attraverso di essa non si voleva fare quella rivoluzione laica di cui ci sarebbe stato bisogno dell'Italia l'Ottocento che per colpa dei radicali di allora non fu fatta ma perché a un certo punto attraverso quella battaglia si faceva passare si poi veicolava un messaggio che si rivolgeva tutto gli astuti che si volgerà Agathe dodici che si volgeva i socialisti che si rivolgeva noi laici
E qui la difficoltà come riuscire a parlare
Anche a queste persone che adesso sentono per così dire le ristrettezze di questa situazione di questa situazione del ruolo e del loro ruolo politico
Perché secondo me i questa difficoltà è la possibilità forse di affermare un tipo di discorso del genere
Perché la difficoltà la postura e ha fermato perché il discorso potrebbe sembrare più semplice se si dicesse va be'c'è un ceto politico che partitocratico che vive i politica che fa la politica partitica e poi c'è l'Italia onesta che invece non lo fa e noi ci mettiamo a rappresentare questi dagli onesta il discorso non è così semplice perché lo lo vedo nel Meridione ma credo che sia un discorso mai valido per tutta l'Italia perché c'è un rapporto perverso che lega questo ceto partitocratico alla società un rapporto direi Cipro Castro metanizzazione se c'è questo se c'è la partitocrazia è perché noi perché questa perché i meccanismi di questa società ce la fanno stare
In questo senso ritengo pure che bisogna prendere in seria considerazione secondo me il rapporto coi socialisti io ritengo che dopotutto sia ancora valida l'analisi che si faceva qualche anno fa del Partito socialista come anello debole
Del sistema dei partiti così come si è creato attualmente in Italia
E in questo ambito secondo me anche a dare a anche secondo me prendere atto che l'ipotesi presidenzialista con la forte capacità di convincere le persone con la forte capacità di per di presentarsi semplice
Allo stesso modo dei quesiti referendari che i quesiti referendari sui diritti civili di presentarsi semplice alla portata di tutti voi dunque presidente la repubblica sia eletto dal popolo secondo me ha una portata visto i socialisti per bocca di Martelli affermano che loro non vogliono il Presidente della Repubblica orpello e garanzia di questo sistema qua ma ha detto Martelli stamattina che vogliono il Presidente della Repubblica
Che eletto dal popolo metta in crisi questo assetto di potere fondato sulle segreterie dei partiti allora io dico siccome la battaglia non la possiamo fare da soli prendiamo lei prendiamoli alla lettera andiamo a verificare veramente se così e andiamo avanti
Perché dico adegua con la cosa già vi pare che se a voi la cosa sia molto semplice se ad un certo punto il Partito socialista vuole solo l'elezione del Presidente della Repubblica in maniera diretta allora il discorso cambia però sei come pare come si pentirà arrivi anche a proporre l'elezione del Presidente della Giunta regionale lezione del sindaco se riusciamo a portare premio socialista su questa posizione
Eletto il sindaco a maggioranza eletto il presidente della Giunta regionale a maggio a maggioranza eletto il Presidente della Repubblica ad un certo punto il discorso se sanno già di Dario secondo me cadrebbe in secondo piano perché si Issa volerebbe un meccanismo un meccanismo che diverse porterebbe ad una semplificazione dei sistemi politici
In Francia nonostante tutti i tentativi delle burocrazie partitocratiche di resistere
La destra la divisione in destra e sinistra desse sinistra resiste e la destra sta studiando addirittura una maniera di di una maniera di di meccanismo di elezioni primarie per scegliere il candidato la Repubblica alla Repubblica alla di il candidato alla Presidenza della Repubblica
Quindi credo che questo sia riti che potrebbe essere c'erano degli avanzo l'ipotesi potrebbe essere una cosa che ci semplificherebbe di molto i problemi cioè ci sembrerebbe rivolto in chiave teorica perché
Perché poi bisognerebbe passare all'azione trovare evidentemente anche col Partito socialista un momento di incontro e di analisi più approfondita con abbia fatto io adesso su queste su questa tematica qua
Grazie
Grazie a Del Grosso alla parola raspa arabo il marchese basta c'era
Ma
Non c'è Marchese c'è
Dopo Marchese para Locci
Vediamo
E dopo Locci Aricò
Ci sono voci Enrico oggi cioè carico incidere
Affiniamo guardo
Sei
Con gli ultimi due interventi poi c'è misure che però mi pare che lo si apprende comunque iscritto vediamo se ci saranno le
Allora
Marchesi in una società democratica IPA
PT politici dovrebbero essere un centro di raccolta del consenso popolare dovrebbero elaborare concezioni e programmi politici dovrebbero consentire al corpo elettorale di fare le proprie scelte politiche e di eleggere le persone destinate a ricoprire le cariche pubbliche e hard esercitare in piena autonomia le funzioni nell'interesse generale
Nella partitocrazia come oggi accade i partiti assumono direttamente o più spesso in accordo tra loro il controllo delle cariche pubbliche elettive e mediante particolari tecniche
Dette di sottogoverno e di lottizzazione assumono il controllo o si ingeriscono nella gestione delle strutture amministrative dello Stato e delle stesse strutture economiche sociali culturali informative della società civile con tale sistema i partiti esercitano in modo politicamente il responsabile funzioni pubbliche su Chailly che non sono di loro competenza apportando vantaggi nona ai cittadini ma ai loro gruppi dirigenti e alle loro clientele l'elettore dopo aver votato viene escluso
Dall'esercizio del potere che resta in mano alle segreterie di partito
Gli eletti dal popolo in Parlamento il più delle volte si battono per affermare non la volontà del del corpo eletto alé male decisioni prese all'interno del proprio partito il voto segreto che in una società democratica non dovrebbe esistere da noi è da considerarsi addirittura positivo
Poiché permette all'eletto di sottrarsi una volta tanto alla sudditanza nei confronti del partito e di poter votare senza vincoli ed in piena libertà i governi vengono form madri all'interno delle segreterie di partito che determinano anche la durata del governo stesso nelle
Dunque accade spesso che l'accettazione del programma spostò dal Presidente incaricato e subordinata al numero dei ministeri che i partiti della coalizione possono occupare Saint dopo vari patteggiamenti il conto dei ministeri assegnati in non torna il partito che si sente ingannato esce dalla coalizione indipendentemente dalla validità del programma politico esposto dal Presidente del Consiglio incaricati pure l'articolo numero uno della Costituzione al secondo comma afferma che la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione
Nel nostro Paese i partiti si sono appropriati in modo anticostituzionale della sovranità che per costituzione appartiene al popolo i referendum elettorali che avrebbero voluto restituire in aumenta al popolo la sovranità concessa dalla Costituzione vengono dichiarati anticostituzionali la partitocrazia che si può definire la degente la degenerazione del sistema democratico parlamentare di una società pluralistica è stata in gran parte favorita dal sistema dal sistema proporzionale tale sistema che era nato per difendere le varie rappresentanze col passare degli anni ne esce sempre più sconfitto
Il rapporto affettivo tre il cittadino ed il sistema politico si raffredda sempre di più la maggior parte della gente di fidata ai partiti e ciò e dimostrabile dalla continua ascesa del leghismo dal numero delle astensioni e dalle schede bianche o nulle la la proposta radicale e che vorrebbe l'introduzione di un sistema maggioritario ad un solo turno e non solo una scelta intelligente ma anche una scelta coraggiosa a differenza delle proposte di sbarramento non da ne è già i partiti laici minori ma al contrario li costringe ad alleggerire i contrasti e a dare vita ad uno schieramento politico unitario totalmente diverso dalle alleanze elettoralistiche
Se avrebbe cioè la famosa Unione laica delle forze e non dalla Unione delle forze laiche se si perde se si segue questa strada probabilmente il laicismo potrà riemergere ed uscire
Dal vuoto nel quale si è volontariamente cacciato da diversi anni la proposta radicale della maggioritario ad un solo turno tra tutte le altre proposte e anche la più anti partitocratica poiché mi era a ridimensionare il partito di apparato burocratico a vantaggio del partito parlamentare e del sapete salta il ruolo dei candidati dei parlamentari a scapito delle organizzazioni di partito
Le proposte proporzionalisti che al contrario per dirla con Angelo Panebianco esaltano la supremazia delle organizzazioni di partito sui candidati e privilegiano il Ra otto elettori partito a svantaggio del rapporto elettori eletto poiché i partiti si sono dimostrati spesso refrattari agli stimoli della società civile e quindi non potranno mai Autori formarsi è d'obbligo la domanda in che modo passare dalla partitocrazia alla democrazia l'unico sistema è quello di portare fuori da queste quattro mura i concetti che assicureranno in questo Cong sono in modo da poter agire sull'opinione pubblica e creare una coscienza diffusa tra i numerosi cittadini che sono sensibili ad una riforma elettorale della politica
E qui sorge il problema
Poiché ci troveremo di fronte ad un muro vergognoso costituito in parte da organi di informazione controllati da partiti e in parte da una televisione di Stato lottizzata dai partiti io fra che ha mentre non so risolvere questo problema poiché non ho mai ricoperto cariche pubbliche elettive non sono mai stato messa però mai un politico anche se nella mia farmaci alle pendici del monte Amiata faccio politica quasi a tempo pieno
Mi auguro che all'interno di questa associazione venga costituito un gruppo di lavoro che sfruttando la fantasia la caparbietà la testardaggine e le capacità che contraddistinguono il radicale possa risolvere almeno in parte questo problema vorrei inoltre che tutti coloro che saranno eletti in questa associazione sappiano responsabilizzare gli iscritti in modo da trasformarle da semplici i finanziatori in me militanti attivi capaci di fare una politica di informazione a tutti i livelli bisogna adoperarsi affinché l'iscritto sappia usare perfettamente lo strumento di là Oro rappresentato da questa associazione e sappia adoperarlo nel migliore dei modi il Martello cari compagni è uno strumento di lavoro in dispensa bile in molti mestieri ma se non si è capaci di adoperarlo letto martellate invece di colpire il chiodo colpiscono le dita grazie
Grazie Market la parola a Locci si prepara a ricco
Cioè ricordo
Cari compagni e compagne mai come in questo momento lo sfascio del sistema partitocratico è stato così evidente anche il cittadino più sprovveduto si sta rendendo conto che con l'attuale regime parte tocca attico non c'è possibilità di cambiamento e che occorre una riforma inno fatti fattale da permettere una scelta tra due colori politici difesi e quindi un'alternanza riforma che è possibile solo con un sistema maggioritario unicamerale ecco il collegio elettorali chiuso sul tipo di quello anglo sassone solo questo tipo di riforma potrà provocare cambiamenti l'elezione diretta del capo dello Stato e mi avvio so non è un contrasto con questo progetto anzi secondo me sarebbe assai strano un sistema politico maggioritario comunque o dello Stato non eletto dal popolo così come sarebbe strano un sistema politico col capo dello Stato eletto dal popolo
Ma con un Parlamento degradato e partitocratico come quello attuale in Parlamento che lo stesso Craxi ha definito più volte secondo me giustamente
Incapaci di legiferare secondo le esigenze reali del Paese purtroppo si rifà atterrata la teoria secondo la quale l'alternanza era resa impossibile dalla presenza in Italia dell'ex partito comunista oggi al porto al posto di partito comunista ci sono per partitiche non sono minaccia per la democrazia mamma Carroccio in Italia continua correlato sono partito cioè la democrazia cristiana
Di fatto per formare questo sistema occorre l'unità di tutte le forze laiche e riformiste compresi compreso il PSI altrimenti la riforma sarà solo una parola al vento buona solo per farsi belli agli occhi del popolo
Serve l'unità perché l'apparato parassitario creato e dalla partitocrazia è talmente potente da potersi opporre al nostro progetto di riforma la stessa strategia delle emergenze è stata creata da questo apparato che di emergenza ha bisogno per giustificare la sua sopravvivenza la stessa strategia della tensione con le stragi connesse è stata voluta da questo apparato partitocratico spesso senza informare
Addirittura in contrasto con i suoi padroni ormai incapaci di controllarlo con questo apparato dovremo fare i conti e perciò dobbiamo lavorare come non mai per l'unità di tutte le forze laiche e di sinistra
Compito arduo difficile perché mai coniugi la sinistra è stata così divisa occorre quindi cercare l'unità a dispetto dell'efficienza soprattutto la fugando che tu getti a medio e a lungo termine
Massivi fu ministri continueranno ad essere così divisi niente cambierà perché la partitocrazia dovrebbe Autocar starsi l'acquisite i tecnocrati caput mundi dovrà metter e tre sui fini l'unità della sinistra delle forze progressiste ingenuità se amiamo la libertà perché questo non è un regime di libero senza cambiamento non c'è libertà sarebbe giunto quindi il momento una volta attraversato il deserto di affrontare il generico simbolo del corrotto e corruttori sistema partitocratico che abbiamo davanti non sarà facile massicci ricordiamo che siamo radicali e non ci lasciamo Hakkar Re dalla trappola di pensare che per risolvere i problemi basta fare il potere vedremmo crollare Lingurar ma Cilenti di questo sistema prima che sia troppo tardi
Cose cioè
Prima che informarlo non c'è ricco di suo non c'è elettronico per non ce n'è che lui allora a questo punto sono esauriti gli scritti a parlare questa sera
E io ricordo che domani mattina
Apriamo puntualmente alle nove il dibattito che in una
Una mattinata una vedremo se riusciremo a fare termine mattinata molto intensa di dibattito quindi è importante essere
Presto impegni e presto iscriversi a parlare chi intende parlare domani ricordo che domani nel mattinata di domani prenderanno la parola Marco Pannella
E autorevoli esponenti di altre forze politiche come Giorgio Napolitano Rino Formica Valerio Zanone e Diego Novelli
Nella mattinata di domani dovremo poi giungere a alle conclusioni del nostro lavoro di votare anche Balducci Casini mi pare sia è stato annunciato che parte oggi per Dini dovremo giungere ad approvare lo statuto ad approvare la mozione o le mozioni impegnativa c'è il lavoro dell'anno dovremo eleggere gli organi di questa associazioni che si costituisce
Quindi Hill invito che io rivolgo ai presenti e a quanti seguono attraverso radio radicale e domani mattina essere presenti puntualmente alle nove per la ripresa dei lavori
Vorrei proporre se siete d'accordo una modifica all'ordine i lavori che ricordo era stata adottata con l'intesa di una certa elasticità avevo previsto per le nove per presentazione delle mozioni degli emendamenti e poi alle dieci agli emendamenti allo Statuto era il dieci la presentazione per le migliori delle mozioni io proporrei mi pare più pulite dei ritmi di lavoro di spostare di un'ora questi due termini cioè alle dieci la tentazione delle mozioni degli emendamenti allo Statuto e alle undici il termine per la presentazione agli emendamenti alle mozioni se non ci sono obiezioni Rocco rimane stabilito allora chiudiamo la sessione di oggi ricordo per domani mattina puntualmente alle nove la fine dei lavori che vedranno ricordo ancora anche per chi ci ascolta
Sarà più radicale la presenza l'intervento di Marco Pannella oltre che di Giorgio Napolitano Rino Formica Diego Novelli Valerio Zanone Bartolucci Cardini forse anche altri ospiti che sono stati invitati riservati di intervenire oltre che appunto credo di tutti noi grazie arrivederci al mattino alle nove fu