La cantante cara al Cremlino, decorata da Putin, membro del partito Russia Unita e supporter della prima ora dell'invasione in Ucraina, è stata oggetto di una dura contestazione.
Dopo esser stata contattata da truffatori spacciatisi per agenti del servizio segreto che l'hanno spinta a vendere il suo lussuoso appartamento, era riuscita ad ottenere da un tribunale di Mosca di riaverlo.
A scapito di un'acquirente che non aveva né la sua notorietà, né le sue amicizie altolocate.
I russi hanno reagito contestandola, i suoi concerti sono stati annullati, … il Burger King si è rifiutato di farle consegne, sui social è montata la protesta.
La portavoce del Ministero degli Esteri Maria Zakharova ha difeso la cantante, accusando i 'nemici stranieri' di aver sfruttato lo scandalo.
Ma la Corte Suprema ha ribaltato la decisione del tribunale, Larisa Dolina ha dovuto lasciare l'appartamento all'acquirente e i russi si sono commossi: 'la giustizia ha trionfato'.
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