"Aids e carcere"

Bongiorno allora se siete d'accordo diamo il via i nostri lavori
Ieri abbiamo avuto una giornata particolarmente intensa abbiamo avuto dei lavori che hanno interessato molto i partecipanti
Il tema è che oggetto di questa conferenza è stato affrontato specialmente dal punto di vista medico ma con riferimento anche alle linee di politico operativa seguite dall'amministrazione penitenziaria e anche a quelle suggerite nelle sedi internazionali competenti
Oggi l'ottica si amplierà perché il problema verrà considerato anche dal punto di vista etico psicologico e giuridico quindi abbiamo davanti un una giornata interessante densa in conviene che procediamo senz'altro
Mi limiterò soltanto avvertirvi di qualche piccola variazione del programma
Come sapete i professori Fornari e nervi hanno svolto ieri la loro relazione al loro posto sì inserita quindi il dottor Cangemi che anticiperà la sua relazione già prevista per il pomeriggio
Nel pomeriggio potremmo avere qualche altro intervento di cui vi informeremo successivamente mentre sicuramente la seduta del pomeriggio verrà conclusa dal direttore generale del professor Nicolò Amato
Allora procediamo senz'altro con i nostri lavori dando il via la prima relazione che sugli aspetti di prevenzione delle infezioni da HIV negli istituti penitenziari sarà svolta dal professor Gatti Gaetano Maria farà anche ordinario di igiene all'università la sapienza di Roma lo prego di prendere la parola sarà dopo sì se preferisce
Non avendo potuto partecipare per motivi i di istituto alle alla giornata di ieri
Chiedo scusa fin d'ora se dovessi toccare qualche aspetto che il fosse già stato affrontato è senz'altro il siccome il problema del venti Dione è il problema chiave di tutta l'azione in ambito carcerario contro l'infezione da HIV i immagino anche conoscendo i titoli della giornata di ieri che qualche spunto e magari anche qualche polemica sia Zanata in proposito
In effetti dal punto di vista della prevenzione
Si risolverà il problema dell'AIDS perché tutti gli sforzi di via di natura clinica la messa a disposizione di strutture assistenziali che pure è doverosa non diminuisce di un caso né lei DSM altre malattie
Effettivamente il carcere è una situazione particolare e non solo nel nostro Paese per il problema dell'AIDS proprio perché nel carcere esiste una sopra la presentazione di tossicodipendenti rispetto alla popolazione aperta e questo sia perché in molti Paesi
Già il possesso e l'uso di droga è considerato un crimine questo non è il nostro caso ma è il caso di altri paesi
Poi perché i tossicodipendenti per procurarsi la droga diventano sovente spacciatori e lo spaccio anche del nostro Paese considerato un crimine quindi viene punito
In terzo luogo molti tossicodipendenti si danno da attività genericamente considerate criminali per procurarsi il denaro per acquistare la deroga
E infine anche se su questo notizie ufficiali non esistono e non possono esistere in carcere si attivano a volte meccanismi di diffusione della droga anche più intensi che nella popolazione libera
In secondo luogo nel carcere si verifica fatalmente anche una sovrarappresentazione della omosessualità maschile
Per anche perché in carcere possono venire fenomeni di violenza legati al fatto che le attività eterosessuale sono di regola vietate all'interno della struttura carceraria
Sì è vero come è vero che in Italia la situazione dei casi dei DS vede tra di loro massimamente rappresentati tossicodipendenti e questo a differenza di altri paesi è anche vero che fra i tossicodipendenti la sieropositività estremamente elevata anche se c'è qualche tendenza recente
A notare una riduzione del tasso di positività azione fra i tossicodipendenti di nuovo reclutamento
Ora in carcere
La possibilità che circoli possa circolare con questi meccanismi va ricordato il virus dell'AIDS e il carcere funzioni quindi da moltiplicatore del rischio è un problema effettivo c'è da dire inoltre che la situazione carceraria
è una situazione che voi certamente conoscete molto meglio di me ma non potrete non concordare sul fatto che le voci timori la diffidenza nei cantieri si sviluppano con particolare intensità quando manca l'informazione
E che il la preoccupazione del infezione da Caridi
è pari nella carenza d'informazione fra personale e fra detenuti
E in effetti l'impatto che ha avuto nella popolazione liberare i DS con fenomeni addirittura di terrore chiaramente non può non ripercuotersi all'interno della situazione carceraria
Il problema del controllo cioè della prevenzione e della eliminazione dell'infezione in ambito carcerario e doppiamente doveroso perché ci insegna la nostra giurisprudenza che nel carcere il detenuto e privato unicamente della libertà non degli altri diritti e la Costituzione garantisce fra tutti i diritti quello alla salute come un diritto privilegiato di ciascun cittadino
Ora si pongono alcune domande passando alla decisione alle decisioni operative circa i tentativi di eliminare la trasmissione della infezione da cavi nel carcere e interrogativi che si dibattono in tutto il mondo sia fuori che dentro il carcere cioè è opportuno un controllo siano logico di tutti i detenuti sia esso un controllo di tipo volontario o di tipo obbligatorio in secondo luogo fatto eventualmente questo controllo cosa si deve fare dei soggetti sieropositivi
Esiste in effetti un rischio di trasmissione agli altri carcerati e al personale di custodia e in questo caso se si rispondesse dissi io parzialmente di sì quali sono le misure preventive da adottare per tutelare queste persone
E in fondo un'altra domanda che in molti porti si dibatte conoscendo i meccanismi di blocco della trasmissione
Del nuda parte dell'uso di siringhe sterili e di profilattici è legittimo fornire ai carcerati o almeno ai carcerati più a rischio degli altri profilattici e siringhe gratuitamente
In effetti nelle linee di prevenzione possiamo riconoscere tre punti
Sulle quali mano a mano che si avanza la concordia si riduce progressivamente il primo punto è raccomandare l'astensione della promiscuità sessuale e dall'uso della droga
Il secondo distribuire Gracchi gratuitamente profilattici e siringhe sterili
Il terzo inseguire il tema identificazione della sieropositività
Se nessuno discordia sul primo punto cioè la fase educativa e propositiva già sulla discussione se disporre gratuitamente di profilattici e siringhe la polemica per e la polemica rovente e mi pare che sia già esplode un poco ieri se eseguire obbligatoriamente o facoltativamente il testo identificazione della sieropositività su tutti quelli che vengono associati alle carte
Vorrei analizzare brevemente nel tempo che ci è concesso i diversi punte che ho toccato intanto è utile opportuno identificare i detenuti infetti
E va premesso che quando il teste se si fa risulta negativo
E questo non significa nulla per il futuro perché un soggetto a parte il fatto che può essere in incubazione potrebbe continuare nelle sue comportamenti a rischio diventare positivo successivamente
Può avere valore se il risultato è positivo uno valore diciamo definitivo ma in questo caso se il soggetto ha deciso spontaneamente di sottoporsi al test questo dimostra già l'efficacia della convenzione da parte di chi gli ha parlato e anche una certa presa di coscienza da parte dell'interessato
Solo in questi soggetti presumibilmente sono in grado dopo di adottare dei comportamenti che da un lato non mettano a rischio i loro colleghi e dall'altro lato che non mettono neanche a rischio se stessi perché è noto che il continuare esporsi alle sorgenti di infezioni può peggiorare la prognosi della infezione spessa
Qualcuno invece si domanda se tutto questo denaro che si vorrebbe si minaccia di spende in alcuni Paesi lo si è detto molto chiaramente come negli Stati Uniti tutto questo denaro che si minaccia di spendere tutto questo problema che certamente i colleghi ieri hanno prospettato
Di come si comporta il risultato di un test di screening quando la sensibilità e la specificità dei testi non sono ideali sintesi a che fare con i falsi positivi e falsi negativi
Tutto questo denaro è giustificato da spendere
Alcuni sostengono di no
E
Oltretutto alcuni sostengono che assolutamente la dia alla il teste obbligatorio non può sortire grandi risultati anche perché a un certo punto
Ci si domanda cosa fare una volta discriminati sia pure con una certa sicurezza i positivi che in negativo
In effetti numerose sono le ragioni che adducono i sostenitori delle due strategie cioè della scrigni obbligatorio o dello screening facoltativo
E non è questa la sede per discutere le dato gli infiniti dibattiti che si sono già verificato che hanno messo le carte in tavola
Quello che conta è una strategia che integri il rispetto dei diritti dell'uomo con gli imperativi della salute collettiva alla luce delle conoscenze scientifiche attuali e che si in armonia con il comportamenti adottati negli altri Paesi dal momento che lei DS non è solo un problema del nostro la maggioranza degli esperti oggi non è favorevole all'obbligatorietà né tra la popolazione né nelle carceri
E ciò anzitutto perché i soggetti a rischio risultati negativi continuano i loro comportamenti a rischio
E poi perché in effetti al reperto di positività non fa riscontro la possibilità di sostanziali interventi che giustifichino l'imposizione ad esempio non c'è ancora se lo fosse allora si potrebbe riconsiderare la cosa
Di bonifiche non c'è la possibilità di bonificare il soggetto sieropositivo cioè di toglierlo dalla situazione di portatore di possibile contagio attore
In alcune realtà carceraria in altri paesi ai fini della profilassi ci si comporta verso tutti i carcerati come fossero tutti positivi
In altri si eseguite solo sui soggetti presunti a rischio magari reiterando nel tempo se negativo
In altre ancora si esaminano tutti i carcerati all'ingresso nell'istituzione oppure l'indagine eseguita solo su richiesta dell'interessato o su prescrizione per motivi assistenziali del medico
Ovunque però nella realtà penitenziari europee si ritiene che il teste debba recepire prima il consenso informato ciò può essere preceduto da un colloquio esplicativo al termine del quale va rispettata la decisione del detenuto di rifiutarsi
Quindi sostanza la posizione personale che sostengo ma sono pronto a qualunque dibattito è che in questo momento con le armi che abbiamo di intervento
Dopo aver saputo l'informazione circa la situazione del carcerato tenendo conto che solo chi si e sottopone volontariamente convintamente al teste anche in grado poi di mantenere certe promesse di comportamenti e di stili di vita
Sosterrei che la quello che finora è stato fatto cioè la non obbligatorietà del test sia ancora la strada maestra unita ad altre che vedremo d'altra parte il Consiglio superiore di sanità in una seduta non poi tanto antica si è pronunciato unanimemente contro una eventuale possibilità del testo obbligatorio in tutte le carceri italiane
E da questo che abbiamo detto sì sì c'è nella seconda considerazione cioè utile separare i sieropositivi dagli altri carcerati
Non c'è nessun motivo oggi che debba costringere i sieropositivi a starsene separati dagli altri e collegati diciamo insieme tra di loro oltre i motivi etici morali culturali psicologici di cui io non sono certamente l'esperto i motivi sanitari non depongono a favore di questa soluzione
C'è da dire però che sarebbe opportuno e questo non solo per motivi dei DS che anche le carceri italiane diventassero di posti che non creano più tensioni di coabitazione fra i soggetti che vi sono reclusi
E abbiano spazio sufficiente a della possibilità per ciascuno dei carcerati di svolgeva le proprie attività di igiene personale in più di toilette personale che sono considerate a rischio dello scambio di sangue
In condizioni di assoluta autonomia ecco
Direi che certe riforme se portati avanti come sono state iniziate danno come prodotto collaterale anche una effetto positivo nella prevenzione dell'AIDS piuttosto c'è da considerare un altro discorso
Che spesso si dimentica che il soggetto non proprio semplicemente sieropositivo ma già avviato verso un'evoluzione della malattia più che rappresentare un rischio per gli altri sono gli altri che rappresentano un rischio per lui è il soggetto che tende a essere verso portato verso l'immunodepressione e i contatti igienicamente non adatti illa confusione del all'affollamento della cella la promiscuità sono pericolosi per luglio e quello che si fa in fondo per tutti i soggetti immunodepressi che anche negli ospedali vengono ricoverati in quello che si chiama l'isolamento protettivo
La terza domanda è utile che opportuno rendere disponibili gratuitamente profilattici e siringhe
Sterili per l'uso dei carcerati mi sembra che la nostra giurisprudenza non sia orientata in questa in questa direzione
E d'altra parte mancherebbe se venisse adottato una cosa del genere mancherebbe la coerenza con la scelta fatta dal nostro Paese di una politica del trattamento carcerario che tende a valorizzare le relazioni con l'ambiente esterno incoraggiando il reinserimento nella vita sociale
Accettare la pure esistente sia pure non diffuso come qualcuno dice pratica dell'omosessualità strumentale in carcere altra cosa della omosessualità di Scelta delle persone
è un modo di vita non è una adattamento certe necessità
Limitandosi a combattere nelle conseguenze infettive collaterali sarebbe una illogicità e rappresenterebbe un'operazione ambigua cioè da un lato si tenta di abbattere le pareri le barriere fra carcere società esterna dall'altro si accetterebbero di fatto comportamenti legati alla separatezza e alle diversità del carcere in alcune realtà e di altri Paesi
Si è ricorsi a un éscamotage cioè profilattici e siringhe vengono messi a disposizione del detenuto su indicazione del medico di carcere
Questo è un éscamotage che in quei Paesi supera la situazione di reato
Che rappresenta l'omosessualità in carcere
D'altra parte c'è da dire che rendere disponibile non significa mettere a disposizione in modo istituzionale potrebbero essere essere semplicemente il non impedire che queste persone acquistasse Rossi facessero portare dei loro familiari
Questi materiali
Venissero praticamente tornerà ciechi obiettori giustamente che non concedendo questi materiali si corre un altro rischio cioè che le abitudini presi in carcere della droga o dell'omosessualità
Venissero continuamente mantenuto in condizioni di non sicurezze quindi il carcere divinis in questo caso non proteggendo questi tipi di rapporti che pur non devono essere accettati
Non proteggendo nell'assicura
Certamente la il problema estremamente Complesso e anche se oggi la posizione sembra da parte dei nostri magistrati piuttosto piuttosto netta
Nel mondo della scienza dei comportamenti non ci si deve mai cristallizzare il dibattito è quello che guida e che può portare successivamente una revisione
Delle delle scene
Nei paesi in cui le carceri ammettono la visita del familiare anche con i con ammissione di intimità è chiaro che il problema della omosessualità in carcere tende a essere meno drammatica purtroppo questa non è ancora la realtà del nostro Paese anche se come ho ricordato prima il nostro Paese viceversa favorisce un rapporto sempre più ampio del carcerato con il mondo esterno
Veniamo all'ultimo punto spero di rimanere anzi certamente rimarrò nei tempi che è quello della informazione ed educazione sanitaria dei carcerati e degli operatori penitenziari o meglio degli operatori penitenziari e dei carcerati
Questo è certamente sulla lunga distanza il punto il punto critico e forse il punto vincente non dimentichiamo che nel mondo esterno le attività di informazioni e di educazione sanitaria svolte nei confronti di omosessuali e di tossicodipendenti non hanno non hanno non lasciato traccia
Chi oggi osserva il mondo degli omosessuali osserva che le cautele prese nei confronti del rischio di infezione sono concrete
E i versetti anche quel mondo che apparentemente sembrava disperato dei tossicodipendenti
In cui si diceva quasi ritualmente che non avrebbero mai preso precauzioni oggi si nota da alcune parti viceversa una maggiore attenzione a evitare il contatto ecco se in un mondo aperto così difficile
Si è riusciti a incidere con informazione ed educazione non c'è motivo di pensare che nel carcere questo non possa venire
Anche perché nel carcere si può contare ai fini di Forlì di educazione informazione
Anche sulla collaborazione preziosa di del personale di custodia e del personale sanitario medici e infermieri
L'educazione sanitaria e non quella che qualcuno chiama l'educazione alla salute è un compito che è innato proprio nella figura del medico e dell'infermiere
E il fatto che molti di loro siano accorsi qui numerosi e perché desidero avere magari degli strumenti maggiori per svolgere una scelta è un'azione che già hanno deciso deciso di svolge in pratica non vorrei discutere sugli strumenti della educazione dell'informazione sanitaria ma quello che conta è l'obiettivo l'obiettivo è responsabilizzare i comportamenti delle persone
L'educazione sanitaria fallisce se solo informazione vince quando i comportamenti si modificano
E chiaramente i comportamenti delle persone in carcere non sono poi estranei ai futuri comportamenti di queste stesse persone quando dal carcere saranno uscite perché ricordiamoci che responsabilizzare le persone incarichi significa anche lavorare per queste stesse persone e i loro familiari e i loro colleghi nel mondo estende in conclusione ed è riaffermare
Una cosa che vorrei qui vorrei meritassero i gli organizzatori questo convegno occorre ormai anche se qualche Regione si è già mossa per prendere accordi organici sulle strategie da utilizzare con le autorità carcerarie attive in quella regione ormai credo maturo il tempo di una accordo globale a livello nazionale fra Ministero di Grazia e Giustizia e Ministero della Sanità per adottare delle dei comportamenti uniformi e egualmente intensi su tutto il territorio nazionale limitatamente ai compiti di prevenzione delle infezioni da HIV in carcere
E aggiungo
Per concludere che per motivi etici e pratici il controllo dell'AIDS nell'ambiente carcerario deve allinearsi sulle strategie usate nel mondo esterno
Anche per ecco questo il motivo per cui occorre questo accordo a livello ministeriale
La politica che ho detto implica un approccio basato sulla responsabilizzazione individuale sulla base della quale ogni carcerato e trattato come un essere autonome personalmente responsabile della propria salute e delle conseguenze dei suoi comportamenti
I carcerati devono essere informati sui rischi e i DS e deve esser loro offerta la possibilità di assumere misure di prevenzione personale
La più antica politica di concentrare la prevenzione sui consigli da dare solo ai sieropositivi o solo i soggetti a rischio non è più adeguata
Tutti i carcerati sono potenzialmente a rischio e devono ricevere suggerimenti che siano vale di non solo per la durata della carcerazione ma anche per la loro vita successiva al di fuori e speriamo definitivamente dal carcere grazie
Ringraziamo noi professor fare anche andato in effetti risposte argomentate equilibrate seria interrogativi che ieri erano affiorati in qualche volta erano stati posti anche in maniera piuttosto vivace
Pregherei il dottor Cangemi che tra i relatori di questa mattina di raggiungerci al tavolo della Presidenza
Il professor Bertini è arrivato
Allora magari proseguiamo oltre
Diamo il via la relazione sugli aspetti etico giuridici delle problematiche le problematiche dell'AIDS parlerà il professor Sergio cotta che ordinario
Di Filosofia del diritto all'Università la Sapienza di Roma prego
Lodo non devono aspettarsi da questo è un mio intervento una indicazione precisa di ciò che si deve fare ma piuttosto un inquadramento ciò che si deve fare è già stato toccato ora dal punto di vista scientifico dal professor Fara
In un certo senso mi esime da giustamente dall'entrare in merito di questioni del genere
Mentre invece ritengo che sia un possibile non tanto per ed è per
Determinare misure precise ma per eliminare direi equivoci sopra la possibilità di prendere o non prendere misure che devono invece può essere valutate da un punto di vista medico e clinico eccetera ci
Allora il pedofilo etico giuridico
Sotto il quale va interpretato il problema della salute in genere Dellai particolare e con specifico riguardo alla situazione di detenzione va l'ha desunto per ovvie ragioni sistematico giuridiche
Dalla nostra Costituzione ma anche sotto considerandolo sotto il profilo etico poiché indiscutibilmente nella sua parte fondamentale la nostra Costituzione a un preciso significato etico e allora cercherò di presentare un quadro Breve tanto i limiti di tempo ma sufficientemente chiaro anche perché non tutto il pubblico giustamente diciamo informato oppure a a a chiaro il disegno della Costituzione pur conoscendo la Gaetano voglio prendere sul ma quadro sistematico di principio di quello che la Costituzione CD ci dice in generale
E progressivamente in particolare per quello che ci riguarda
In primo luogo vanno ricordati qui due articoli della Costituzione che sono iscritti in quel capitolo della Costituzione chiamato principi fondamentali ossia quei principi
Beh quelle norme giuridiche preso proprie norme giuridiche sia pure di carattere speciale
Che informano tutta la struttura dell'ordinamento
Principi fondamentali non è non sono né ad Assago istituzione dei principi così di ragione di ragione come usa a USA in altre carte costituzionali che fanno
Premette un preambolo alla Costituzione indicando degli orientamenti di cultura e Cesena epicentro andai ai costituzioni sono vere e proprie no principi generali di diritto ai quali devono essere informate poi tutte le successive disposizioni
Anche è un carattere particolarmente forte che la nostra Costituzione ha dato a questi principi fondamentali carte normativo particolarmente forte
Non entra in dettagli maggiori che i giuristi che i presenti conoscono benissimo e intanto per il pubblico generale questo può essere sufficiente
E allora in primo luogo l'articolo due non lo cito nella sua interezza rogito per quello che ci può riguardare più specificamente la Repubblica riconosce e garantisce i diritti sito il teste aveva i diritti inviolabili dell'uomo salta alcuni passi e richiede l'adempimento dei doveri
Riconosce i diritti anche riconosce riempirci diritti e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica economica e sociale
Articolo tre tutti i cittadini tutti hanno pari dignità sociale
E sono uguali eguali davanti alla legge senza distinzione anche qui ometto di razza di sei società che ha poca importanza per noi ma all'importanza in altri settori del di condizione senza distinzioni di condizioni per personale in
Sottolineo la parola personale e sociali
Per quanto riguarda il nostro problema specifico cioè quello dei detenuti
Dei detenuti vanno ricordati altri due articoli che non fanno più parte dei principi fondamentali ma sono nella nella prima parte costituzione
Che dei precedenti sono una conseguenza e si rivolgevano direttamente alla pala all'apparato stesso dello Stato
L'articolo tredici
è punita ogni violenza fisica e morale fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizione di libertà a disposizione larghissima va anche oltre diciamo il
La situazione è grave carceraria propriamente detti
E l'articolo ventisette
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere al rieducazione del condannato
Allora nella loro no logo logico coordinamento e direi di più nella loro unità dissenso
I primi due articoli enunciano cerco di essere schematico vero anche se dico cose comprensibili già comprensibili di per sé da tutti da quanto ha letto enunciano in primo luogo
Il diritto fondamentale dell'individuo specifica specifico mai alla vita racchiuso quanto tuttora
Diritti dell'uomo sono una un aspetto molto più vasto che ma il diritto fondamentale è quello certamente alla vite
E quindi il dovere di tutti degli ognuno e perciò dello stato spesso di rispettare la vita di ognuno nell'ottica del solidarietà un ma
Secondo punto la pari dignità
La pari dignità al di là delle condizioni delle differente condizioni personali
Comporta nel nostro caso parità riconoscimento si capisce della qualità nella dignità umana del sano e del malato
Del Libano e del detenuto
Questa pari dignità e
La fonte
Degli articoli lavarsi o come dicono i giuristi da fonte degli articoli citati sulle pene tredici e il ventisette
Terzo il dovere di solidarietà investe tutti dall'uovo alla responsabilità di tutti
La cui assunzione di questo è un dovere di solidarietà vera e propria dello Stato e vigilata da esso nei confronti tanto della pubblica amministrazione quanto dei cittadini
Per quanto riguarda i cittadini sto doveri di solidarietà che ha imposto dall'articolo due vedo vicinato e come si è detto deve essere lo se l'adempimento è compiti l'osservanza di adempimento è compito dello Stato
Per quanto riguarda i cittadini la solidarietà si esprime in un doppio senso
Riguardo al nostro problema dal sanno verso il malato
Da comprendere non abbandonare si tratta di familiari eccetera eccetera e aiutare fenomeno del volontariato risponde proprio a questo grande appello della Costituzione
Del sano dicevo verso il malato e del malato verso sale
Questo è un punto anche da non dimenticare cioè il malato a un dovere per solidarietà
O per rispetto anche la libertà dell'altro di non procurare danno armi alza
Queste disposizioni costituzionali nel cabinet trovano la loro coerente confermi l'esplicitazione all'articolo trentadue della Costituzione nei quali in il
Ingenerare in Generali Generali diritto alla vita alla vita viene specificato nel diritto alla salute
è un passaggio molto dance molto molto forte
L'articolo primo articolo trentadue Costituzione dice la repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività
Nessuno poi il salto nella nessuno può essere obbligato a mantenere alto trattamento sanitario se non per disposizione di legge la legge però non può in nessun caso violare i limiti rispetto alla persona amata
Sì ok disposizione di legge quindi una disposizione generale generale attualmente secondo le categorie a cui la la legge si si rivolge
La questa la legge per esempio che disponesse obbligatorietà di un trattamento sanitario
Porto uno uno un'altra questione ma che disponesse l'obbligatorietà ad un trattamento sanitario sin qua dovrebbe si legittimerebbe costituzionalmente entro il generale dovere di solidarietà umana
Che riguardo alla salute viene assunto a interesse della collettività e quindi al dovete specifico dello stato di tutela della salute di ognuno
Queste disposizioni giuridiche ecco arrivo appunto interessa sottolineare hanno un preciso significato etico
Lasciamo perdere la grossa questione CAF a affannare ivi filosofi del diritto se se il diritto abbia un nome rapporto con la morale eccetera eccetera quindi non possiamo possiamo benissimo trascurando avverte
Ma qui nel nostro caso adesso siamo dire che queste disposizioni giuridiche hanno una precisa valenza etica infatti non sono l'espressione di un pur lodevole con lodevole volontà del legislatore ma una volontà contingente e così via ma si basano come hai detto esplicitamente costituzione sul riconoscimento che a fondamento della convivenza umana giuridica e politica
Sta la persona umana
Nella sua unitaria individualità
Psicosomatica biologico spirituale unità che Vezza precisata proprio nell'articolo primo della legge sul servizio sanitario
Quelle norme dunque hanno un chiaro fondamento antropologico che conferisce loro qualità etica e rispetto dell'uomo così come è
è ecco e permette quindi di qualificare la collettività ossia cosiddetto stato persona come una comunità di persone
E non come un ente astratto asse
Pertanto si può affermare che nel loro coerente insieme codeste norme costituzionali hanno piena capacità giuridica forza giuridica di di fa di incidere sulla coscienza del soggetti
E quindi di obbligarli perché hanno questa valenza e
Dalla Costituzione passiamo brevissimamente alla legge ottocentotrentatré settantotto servizio sanitario nazionale l'articolo uno dei ceppi esce
Tempo concorre
L'articolo uno recepisce com'era doveroso ed esplicita il il l'insieme normativo sopra individuato
Ed affida servizio sanitario nazionale il compito cito della promozione mantenimento e recupero della salute rispetto lo tutti lo sanno meglio di me
La salute fisica e psichica ecco questa importante del tutta la popolazione di tutta la popolazione e questi compiti e non assicura sugo dandogli uguaglianza dei cittadini nei confronti del servizio
Allora i compiti sono tre promozione mantenimento e recupero ai quali fanno corrispondenza dei precisi mezzi sono stati meglio illustrati da me vedete che da me dai predicatori presidente grazie a rispetto al al
Alla promozione sarà tutta l'attività informativo educativa rispetto a al mantenimento istante tutte le misure igieniche anche credo si possa dire così i trattamenti di sostegno e porta alla recupero proprio e il il trattamento sanitario propriamente detto
Ora tutti questi questi sì questi compiti è queste i mezzi che sono loro necessari per esercitarli devono essere esercitati proprio nel rispetto generale nelle finalità generali del di quel corpus normativo che costituzionale che ho appena indica
Allora vediamo principalmente le conseguente
Principe le conseguenze principali del direttive di quello che delle disposizioni normative che io cita il principio del rispetto della persona umana che formulazione proprio l'articolo trentadue comporta nei confronti del malato primo da parte dello Stato ed ex nei suoi organi il dovere era di rispettare la sua libertà esempio diritto a dare il proprio consenso a provvedimenti conoscitivi a misure sanitarie
E di rispetto della dignità sempre la sua dignità nato diritto ad essere informato alla riservatezza la non discriminazione eccetera sociale eccetera
Però da parte dell'individuo su cui incombe anche questo rispetta la persona umana di di ogni individuo sano male intervenuti il dovere di rispetto della libertà e dignità di ogni altro altra persona e quindi l'assunzione di responsabilità dei propri atti nei confronti degli altri in particolare di coloro
Con cui si hanno consuetudini di vita familiari eccetera eccetera
E questo responsabilità dei propri atti veniva in senso a stencil go nuove Cardano e in senso attivo solidarietà nel possibile aiuto
Terzo punto
Di nuovo da parte dello Stato fatti indicati questi due punti
In quanto comunità di persone coronamento dei precedenti doveri l'obbligo di farli ad enti nel quadro appunto solidaristico dell'interesse del collettività
Ponendo come si è detto agli eventuali gli eventuali limiti alla libertà riservatezza eccetera che si rendano necessario realmente alla tutela della salute generale
E veri e individuare questo è diciamo il principio che pur nel rispetto di questi diritti e doveri tra eccetera viene a a a coronare a dare un senso generale alla questione
Veniamo allora brevissimamente perché punto questo il campo in cui io sono meno competente alla questione del detenuto
Queste misure
Normative quest'insieme di non misure normative fondamentali obiettivi principe si estendono ovviamente anche al detenuto come ho già accennato in principio ed investe una responsabilità specifica dell'amministrazione carceraria
E acquistiamo un partito con uno specifico rilievo e una problematica tutta particolare data la condizione coatta El mono sessuale monouso insomma
Non può dire omosessuale nel significato ormai dalla Polonia della popolazione carceraria che come è stato detto bene qui posso Porceddu rapidamente favorisce
A non so situazioni di rischio anche in coloro che non sono già gruppo a rischio ecco situazioni di rischio per appunto diffusione della droga eccetera
Uso promiscuo di siringhe e punto ma come osserva il sessualità che generale violenta
Allora rendono necessaria una specifica una specifica e mirata opera in primo luogo opera di informazione mirata né Schiaffini immediati di prevenzione
Ma chiese e esige il più in profondo e mi pare che è stato detto bene impresso fa poco fa una un'opera di educazione non soltanto di informazione per evitare ma un'opera di educazione all'ISPI personale al rispetto della propria integrità di uomo
E della propria salute ovviamente e alla solidarietà verso gli altri non in quanto detenuti credo ci siano già tante forme di solidarietà interne fra i detenuti di altro genere io non sono un esperto
Ma di una solidarietà in quanto uomini sia all'interno stesso del carcere sia in vista del loro rientro nella società in secondo luogo queste esigono l'amministrazione carceraria deve assolvere questo compito esigono una oculata opera di prevenzione e vigilanza
Nei riguardi dell'insorgere del contagio di AIDS vigilanza sull'introduzione di siringhe di sostanze allucinogene droga eccetera eccetera e così via questo dove lo sanno meglio di me in mente eventuali ecco anche però l'eventuale separazione
L'eventuale separazione né nel caso o ha detto isolamento dato che non esistono carceri credo attrezza carceri speciali prezzati
Sezione ospedaliera attrezzata per
Eventuale separazione anche per classi di età onde evitare certi orrende meno facili fenomeni di di omosessualità cioè
O di sera o anche per condizioni personali appunto sieropositivi eccetera ci
Ora
Dal punto di vista della legittimità posizione giuridica su questo punto qui non c'è dubbio possibile
La questione è rimandata in un certo senso alla alla competenza tecnica per sapere quali sono le misure più efficaci ma dal punto di vista del dovere dello Stato assicurare la salute che in mi nei casi di sieropositivi e dei Sanniti nei due sensi perché si tratta anche di tutelare il sieropositivo da possibili acquisizioni di altre malattie come è stato detto bene
E dei Sanniti estesa non c'è dubbio che in linea di principio queste disposizioni sono
Senz'altro legittime è da vedere se sono efficaci questo è un altro discorso che non compete più tra al diciamo al al giurista ma compete alle
Ma invita a ricordare però per conclude che insomma appunto del base della della costituzione nostra Stade riconoscimento della persona userei un'espressione famosa di Rosmini che diritto sussistente detto sussistente in sé e nei suoi rapporti di solidarietà coniugale
L'educazione al riconoscimento di questo diritto personale nel quadro appunto così nettamente etico solidaristico segretamente indicato dalla Costituzione
è il compito fondamentale non so solo dell'amministrazione carceraria ma di tutta la la comunità di persone che voglia essere autenticamente fedele al al suo significato compito difficile ma che non può essere pretermesso grazie
Ma grazie al professor Cotta e che ha esaminato
I limiti e gli spazi che sono consentiti
Agli interventi sia legislativi che operativi ci ha offerto per così dire la cornice all'interno della quale ci si può muovere per risolvere i problemi di cui ci stiamo occupando utilizzo
No ma è stato però stata perfetta spese perfetta situato è che adesso se prima parlare invece dei profili penalistici ce ne parlerà il professor Angelo Raffaele l'ha cambiata che ordinario di diritto penale all'Università la Sapienza di Roma
Nella logica dei nostro del nostro incontro di oggi
E c'è una specie di coerenza nella successione degli argomenti la trattazione che ha fatto il professore cotta illustrandoci i principi fondamentali che la nostra Costituzione fissa
Per la tutela di quel bene anch'esso fondamentale che la salute di tutti
E dice apre la via all'ulteriore approfondimento di questo delicato senza dubbio drammatico problema
Il problema che coinvolge principi costituzionali apparentemente confliggenti tra loro
Il principio è indubbio della tutela della salute abbiamo visto che ci sono delle norme nella nostra questi nel nostro testo costituzionale che esplicitamente richiamano questo dovere potere dello Stato di intervenire e di apprezzare le misure più opportune
Per garantire la tutela della salute di tutti e su questo termine tutti
Giustamente l'amico professor Cotta si è soffermato perché non è qualcosa di illimitato al singolo
Ma è un bene che appartiene appunto alla collettività appartiene a tutti senza differenze
Ma non è solo la salute l'unico valore di livello costituzionale che la nostra il nostro ordinamento ha il dovere e il potere di di tutela di tutelare vi sono altri principi e il professor Cotta ce ne ha ricordato qualcuno non ultimo tra i quali la tutela della dignità della persona questo valore fondamentale
Della nostra il nostro ordinamento democratico il la tutela della persona in quanto tale la persona che ha un valore in quanto individuo senza differenza senza possibilità di operare distinzioni all'interno di questo problema
La mia a breve trattazione riguarda come questi valori devono essere debbano essere recepiti nell'ordinamento penalistico perché a un certo momento dopo le interessanti relazioni che ci sono stati ieri purtroppo non ne ho potute sentire direttamente a di Hong guardate dagli iscritti
E dopo gli interventi di oggi si pone questo problema ma il penalista il il l'ordinamento penale che deve fare di fronte a queste esigenze mediche qual è il l'atteggiamento che il giurista deve giurista interessato i problemi ai profili penali deve assumere
Nella lotta a questa allenare terribile malattia che lei di essere
Perché io primo che in una conferenza del tipo come nella nostra ci si soffermi soprattutto sull'aspetto della prevenzione e si trascuri invece altri profili ugualmente importanti ugualmente spesso drammatici che riguardano invece la repressione
Prima di incontrarmi con voi ho avuto modo di scambiare qualche parola con importante rappresentante dell'ordine giudiziario che mi ricordava un episodio veramente emblematico di i
E di violenza
Di violenza connessa con l'infezione da AIDS
Il una violenza esercitata da detenuti su un altro detenuto che ha portato a conseguenze drammatiche al suicidio addirittura della vittima della della violenza stessa
Questo episodio specifico mi è sempre parso particolarmente importante perché e sta a significare proprio questo che lei
è stato di di sofferenza per coloro che ne sono portatori ma diventare addirittura strumento di violenza ai danni di altri
E da questo punto di vista ciò che ci ha detto Sergio Cotta sulla necessità di non dissociare le due facce del problema
La tutela propria e la tutela degli altri rispetto degli altri mi pare oltremodo opportuno quindi il profilo che non dobbiamo trascurare e che lei DS può diventare strumento e strumento di violenza ai danni di altri
E alla luce di questa di questo principio non possiamo risolvere tutti i gli angosciosi problemi che si pongono nella nella trattamento di questi detenuti
Perché e proprio nello stato di detenzione commerci abbiamo appreso come del resto e intuitivo e che si esasperano i lei situazioni che vengono evidenziate da questa da questa infezione da AIDS
E qui il profilo dell'interesse del penalista sì i si orienta su varie su varie posizioni innanzitutto sul significato che il contagio dai DS può avere come forma di violenza verso gli altri
E quindi sulla importanza che questo contagio o acquista nella dinamica di delitti contro la vita e l'incolumità personale
Nella qualificazione di questi delitti come lesioni gravissime nella importo nella determinazione del nesso di causalità
Iniziale nella struttura di questi reati con evento con evento materiale
E quindi e una serie di profili di problemi che si pongono ai giudici per stabilire come da un'infezione dai DS eventualmente dolosa o anche colposa possa scaturire una responsabilità penale precisa
Per colui che si lasciano andare a determinati comportamenti
Questo non significa naturalmente
Che il soggetto debba essere per usare un'espressione ghettizzato
Che debba essere rinchiuso in uno stabilimento o a sé stante che debba essere estromesso dalla complesso delle relazioni tra gli uomini e e abbiamo visto come la nostra Costituzione si preoccupi
Anche nell'esecuzione della pena di garantire questo principio di emenda questo principio di recupero dello stesso soggetto detenuto
E quindi a questa regola costituzionale non può deflettere nemmeno il trattamento nei confronti degli eredi della e degli affetti da AIDS costoro dunque devono essere curati per quello che la scienza consente abbiamo visto che purtroppo le possibilità della scienza sono alquanto ridotte alquanto ristrette almeno allo stato attuale e quindi e devono essere curati assistiti resi in resi no innocui Ray posti nelle condizioni di istruzione di conoscenza da non nuocere
Ai loro o prossimi cioè e opera di informazione capillare opera di consiglio che deve raggiungere tutti perché e sappiano e possano usare gli strumenti opportuni per limitare questa terribile
Esperienza del comparaggio
A questo proposito ritorna quella il la questione
Bisogna diffondere all'interno del la popolazione carceraria le siringhe bisogna procedere alla distribuzione gratuita dei profilattici
E questo da un punto di vista moralistico sembra un o un voler incrementare un'attività certo non moralmente apprezzabile però dal punto di vista della utilità del rispetto del della dignità della persona mi pare
Che debba essere una un'opera utile dello Stato e quindi io personalmente sono favorevole all'atteggiamento seguito in alcuni Stati
Che appunto hanno consentito la distribuzione la popolazione carceraria di siringhe e di profilattici
Perché non è un incentivo al crimine non è a mio avviso se non partendo da uno schema puramente formalistico della morale non è uno stimolo ad attività poco onorevoli ma diventa la prudenza necessaria per impedire che si diffonda
Questo terribile morbo
Un profilo particolarmente delicato mi pare quello del teste obbligatorio o facoltativo
Ed è il teste a mio avviso del vede essere può e deve essere obbligatorio perché non c'è nessuna norma che si opponga alla obbligatorietà di questo accertamento la stessa costituzione a cui il bene o male dobbiamo fare riferimento prevede la possibilità di accertamenti no per motivo sanitario perché e di fronte al diritto della alla salute gli accertamenti e le ispezioni sono senz'altro consentiti
E allora io penso che e l'accertamento del attraverso i test e e in non solo legittimo costituzionalmente ma anche opportuno anche da diffondere
Perché in in questo accertamento c'è nel contempo la difesa del dello stesso malato e la protezione di coloro che ancora malati non sono come mi è parso di capire in questa in questa problematica si annida una serie di temi tutti attinenti alla ditta nella collettiva di soggetti particolarmente esposti e allora il profilo la prospettiva che a mio avviso si apre per il futuro legislatore perché bene o male ci vorrà un'attività normativa in questo senso
La prospettiva di Civo e di contemperare le esigenze della cura le esigenze della protezione di colui che è affetto dalla terribile morbo
Con la tutela del di chi e in contatto con costoro e nel contempo qui interviene il profilo strettamente penalistico di
Di retribuire di i punire qualsiasi utilizzazione sia essa dolosa o se essa colposa comunque imputabile alla persona di i comportamenti che approfittino che strumentalizzi non la malattia del soggetto per arrestare violenza a coloro che gli sono vicini
Io mi chiedo scusa per questa mia relazione mi rendo conto un tantino disorganica
Che è stata determinata purtroppo da una serie di problemi ma conto e questo è un impegno nei confronti soprattutto dell'amico consigliere Mozzi di fare una relazione organica su questi i profili che mi sembrano veramente meritevoli di ogni considerazione grazie
Bene grazie al polso la tagliata che ha ampliato lo spettro diciamo che le nostre abbiamo i nostri considerazioni con riferimento appunto ai profili penalistici del problema
Adesso facciamo un breve intervallo di dieci minuti un quarto d'ora
Alla ripresa ascolteremo le alterazioni la mattina vorrei raccomandare a chi pensa di intervenire e di cominciare a prenotarsi gli ho già qualche indicazione grazie
Ovviamente per quel che riguarda la riflessione attenta su sulla vicina Rai della psicologia occorrerebbe molto tempo vedere quali sono
Le possibilità che la Psicologia a di inserirsi nella discussione ex patto genetica cioè nella discussione che riguarda il la causalità dell'evento morboso e la patogenesi è chiaro che sappiamo bene qual è il il che terminato il biologico che innesca questa patologia ma è altrettanto chiaro che nella concausalità dei fattori che intervengono nella presenza attuale la malattia si inserisce anche con argomentazioni molto specifiche il fattore psicologico legato in particolare alle conoscenze che si hanno in animo non regia moderna
Sulla rapporto che c'è fra depressione immunitaria eventi stressanti
Risonanze precedenti a livello di timida al livello e tutta l'amico a livello dei con dico grave controlla la componente neuro endocrino logica della di fiori immunitari io ti avrei molte molte cose che ovviamente non tratto ho una partecipò a una relazione che riguarda questi aspetti generali eventualmente dopo la somma vorrei soffermarmi più sugli aspetti di carattere
Specifico
Dico la componente eziologica il decorso dalla malattia e il decorso e i fenomeni psicologici che riguardano gruppi al rischio o gruppi cosiddetti dell'aria grigia
I sieropositivi
Sono molte le tematiche in questo settore che poi una volta affrontato in profondità hanno delle ripercussioni importanti specifiche nell'ambito dell'intervento ma c'è un aspetto molto più importante che credo che abbia pure di rivalsa pratica assoluta ed eccezionale re quello della prevenzione
Io qui vorrei richiamare l'attenzione di tutti
Non solo la vostra ma credo che sia il tempo di iniziare richiamare l'attenzione anche di competenze
Che vanno al di sci al di là di queste sulla rilevanza che hanno i fenomeni comportamentali
Nel unica
L'unico strumento che oggi abbiamo a disposizione per controllare il la malattia e su un appunto delle competenze che si muovono in un ambito che troppo spesso le affrontato in termini generici ed esorta attivi
E due di rendersi conto come del resto nonché il seguente alla sanità stanno facendo ma credo parlando un po'nel vuoto per quel che riguarda le realtà nazionali di convincerci che certe Fenomenologia e comportamentali hanno delle leggi che vanno conosciute compensi e tenute conto al momento l'intervento se si può far sì che questa aspirazione preventiva posso tradursi in concretezza applicative questo è un ambito vicino assolutamente ha un forte una forte preminenza nella riflessione
Psicologica su questa tematica ovviamente un altro ambito di grande rilievo e quello dell'impegno e della ricerca c'è una inadeguatezza
Delle competenze delle capacità di analisi scientifica dei fenomeni comportamentali specifici per quel che riguarda questa patologia che va colmata in fretta
Nell'ambito degli interventi anche questi richiedono del di lei conoscenze
Molto più puntuali molto più precise
Per quel che riguarda la possibilità che la lo psicologo a di Afro
Tare risolvere certi problemi di prevenzione e successivamente di gestione della degli eventi patologici
E veniamo invece al problema più specifico che riguarda istituti penitenziari
Qui ovviamente
Il campo diventa
Molti interessi molto più diretto ma richiederebbe
Molto più tempo
Credo di aver già consumato cinque minuti
Io ho letto le relazioni preliminari fatte da
Operatori degli istituti di pena
E mi sono reso conto
Che questa problematica e profondamente sentita
Cioè in tutti questi documenti la chiara
Consapevolezza che il problema non è uno di quei problemi che si enunciano per dovere o corollario di certe relazioni
Tra via insieme a questa manifestazione di un bisogno
Gli strumenti per muoversi in questo settore c'è una altrettanta chiara consapevolezza disagio di un impotenza di muoversi in modo appropriato in questo settore
Ora io credo che visibile a fare un attimo di attenzione il carcere è una situazione particolarissima
Dove
Si creano delle problematiche molto forti che riguardano gli operatori riguardo ai detenuti e riguarda il mondo circostante la società entro la quale ci sarà proprio lo scambio di questi detenuti
Da peculiarità di una situazione in cui si svolgono
Dei fenomeni drammatici per quel riguarda questo problema rispetto ad altre istituzioni
Perché c'è una concentrazione indubbia
Del fenomeno certamente questo convegno e espressione di questa
Una concentrazione del fenomeno
Con o presenza di gruppi a rischio
E un'esposizione al problema
Molto forte
è un istituto che tra l'altro ha caratteristiche
Del tutto particolari
In qualche modo costrittive rispetto anche ha un problema di emarginazione che i gruppi rischio hanno allora di fronte a questa intensità di problematica e alla sfida che in qualche modo viene fatta sull'operatore sostituzione cacciare proprio rispetto a quelli
Linee motivazionali profonde migliori dell'istituzione stessa di riabilitazione
E se volete poi di prevenzione della diffusione all'esterno e c'era sia molto forte con strumenti che sono molto deboli inadeguati per affrontarli
E allora io mi domando
Che cosa è possibile fare
E mi domando anche perché al di là della dramma che viene vissuto all'interno dal punto di vista psicologico
Da ma ripeto
Su tutte le sponde non solo quelle del detenuto ma di chi opera
Cosa ha detto c'è il fatto che è un'occasione rilevata anche da vari organismi internazionali probabilmente unica di affrontare delle ha possibilità di scambio di contatto con gruppi
A rischio in questa in questa con quindi la possibilità di fare un esercizio di prevenzione molto dirette molto molto precisa ma evidentemente tutto questo deve passare attraverso consapevolezza che mi direzioni tecniche di cui ancora io non vedo
Io scorgo presente azione di molti un generico riferimento ai fattori di carattere psicologico comportamentale che per lo più ripeto non come dire una una visione un po'crepuscolare della Sea non c'è una penetrazione psicologica moderna non ha responsabilità ovviamente di chi opera all'interno
Sì è vero che in prospettiva di supporto i sostegni come se fosse una un'esigenza di consolazione qui occorre diventare un pochino giusto tecnici nel senso tecnico scientifico del e avere consapevolezza di una responsabilità che è enorme
Noi dobbiamo prendere atto di una realtà che è riconosciuto quando voi leggete documenti pensate per esempio a quello che c'è il credo che gli avete anche nei vostri quello che è un briefing della assemblea generale delle Nazioni Unite
Ottobre ottantasette al riguardo B per fortuna dice questo bisogna aprire se fosse successo cinque ettari fanno ci dovremmo disarmati non avendo le possibilità di soluzione medica del problema per fortuna abbiamo tre fattori
Che ci aiutano moltissimo oggi è uno il prefatore Grella
Le infrastrutture
Per quel che riguarda l'intervento primario Salt climatici secondo fattore e lo sviluppo della scienza
Moderna sociale e comportamentale questa grande arma che abbiamo a disposizione
Io vorrei far notare il paradosso che c'è fra la incongruenza vinti dispiegamento di energie e di risorse
In questo fattore che stabilmente l'unica arma che in questo momento abbiamo a disposizione non avendo il rimedio
Ecco la sproporzione che c'è fra il l'arma che abbiamo potenzialmente a disposizione e il non uso
Che facciamo di questo ed ha richiamato da vari documenti io vi credo che sia importante tenerne conto e cominciare a lavorare ripeto il mio obiettivo è quello di segnalare un dato
Che ovviamente non può essere risolto semplicisticamente io mi rendo anche conto che c'è un inadeguatezza di risposta teorica oltre che pratica delle scienze comportamentali in questa fase ma soprattutto in Italia
Se voi quarantun poi i documenti i programmi che si stanno preparando in certe altre nazioni anche in questo settore Calamo delle competenze delle conoscenze articolate e precise che rendono l'intervento psico sociale non così
Pre Tesco scusate non ci si fra fatta o un riciclaggio di vecchie esortazioni missionari perché gli operatori di stavano male
E non possono fidarsi più di interventi psicologici così del tutto generici io credo che questo problema richieda un salto di qualità
Allora qua il non si può
A Vieri rispetto a questa responsabilità primaria della nazione le strutture in particolare istituzione carceraria che mi sembra mostri questa sensibilità io sono venuto qui vi assicuro con molta difficoltà personale sto andando in Francia e Stati Uniti ho delle responsabilità di tipo diverso e non volevo venire Prodi lo però rispetto a questa
Insistenza dell'istituzione mi son reso conto che veramente voi avete messo a fuoco il problema però volete chiarezza di risposte e concretizza di risposte questo Terracciano insieme stimolando CIPE reciprocamente
Anche nei rami attuale responsabilità di presidente degli psicologi italiani posso darvi tutto il il supporto
Di come come dire di di di di stimolo accesso non è questo il mio settore specifico di ricerca per portare avanti un discorso se mi si concede altri tre minuti non so quanti
Venticinque allora
Volere alcune accendi perché dico la risposta deve essere precisa responsabile
Oggi parlando in ambito di prevenzione e quindi di affrontare la tematica sul sul versante psicologico comportamentale B il primo grande elemento che balza risorse che balza agli occhi di tutti è la formazione informazione e formazione ma anche questi sono discorsi generici
Perché vi assicuro che parlare di
Informazioni e formazione in una situazione in cui i livelli riescono i saltando evento sono minime
Voi avete a che fare con gruppi a rischio in cui il processo di cambiamento estremamente difficile pensati come per esempio la dia un fumatore di smettere di fumare ed è già una cosa no
Pensate di modificare dei comportamenti quando poi hanno delle aggravanti
Nell'ambito della istituzionali sospetta è un problema di estrema complessità non si può risolvere il tutto dando un messaggio x y sarebbe come se in campo medico lodo volesse affrontare dei modelli di intervento con delle delle cose del mille novecento e uno c'è tutta una tecnologia che è andata avanti dal mille novecento fino ad oggi che certamente sarebbe sciocco non considerare allora in campo psicologico anche se ripeto che voi avete ragioni la scienza psicologiche
I giovani ma esistono già una serie di conoscenze articolate e precise che vanno
Acquisiti
Il trasferita lì dietro prima che il morale delle persone che lavora lì dentro si scoraggi completamente
La formazione per vedere se credono impostazione nell'ambito dei problemi del carcere di carattere centrale io adesso
Credo che occorra una una riflessione molto seria attenta su che cosa significa fare informazione informazione
Modalità tempi di intervento chi la credibilità dell'istituzione che lo fa se deve esserci un rapporto con le strade l'interno eccome
Potrei fare il mille indicatori di questo però ci vuole un cervello centrale che operi su questo e poi dopo venga portato nella concretezza delle istituzioni
Particolari dove si opera
Pensando che anche lì ci sono dei livelli che non possono essere saltati di coinvolgimento partecipativo perché il discorso abbia ad e significato inutile pensare di aver risolto il problema dimenticando quali sono le articolazioni della dinamica psicologica
Non è che altri lui essere una pillola si prendi questa questa pasticca e portarono c'è una modalità che tecniche non è perché che mi fa che non può essere saltata
E allora il passaggio all'interno del della singola istituzione carceraria prevede un rapporto con io che ha un cervello di di di di di di riflessione centrale nel quale quindi si coinvolgono anche le possibilità di recezione dall'estero dall'esterno di
Esperienze già fatte che hanno senso non hanno senso
La
L'intervento
Entro una una scusi istituzione specifica
Rimanendo nell'ambito del del della formazione deve essere articolata rispetto alle fasce deve essere intervento mirato sui detenuti di questo intervento mirato sullo staff e all'interno ci sono delle operatività diversi pensate per esempio adesso alla formazione di psicologi che lavorano lì
Io chi vuole aprire un'per carità un capitolo serve molto doloroso
Come ve in che in che situazione versa la psicosi italiana in assenza di di di di una legge che ne enorme la professione sono siccome ci sono costretti loro malgrado a fare delle cose assurde rispetto a una deontologia professionale seria
E che non è la colpa di nessuno però ciò di cui il fa testo a cambiare la situazione altrimenti altrimenti proprio noi perdiamo anche in questo settore delle armi molto forti
E la formazione degli psicologi in questo settore io la vedrei molto specifica
Esistono delle conoscenze specifiche il rilievo dello stress nell'ambito della evoluzione anche dal quadro sieropositivo ci sono delle del delle delle conoscenze che si hanno lo si può far più l'intervento di supporto generico
Il problema del comportamento l'usare o non usare a scambiarsi dei che dire il gettito e Lezzi vivevano asserì prontuari comportamenti che avesse fatti o
Peggio ancora la siringa
Da non è che uno possa affrontate così genericamente presente c'è la ricerca e l'Inghilterra lo dimostra chiaramente come cambia io l'approccio se nelle problema dentro dei drogati ci si pone come obiettivo la diminuzione o l'abolizione del con dell'assunzione di droga oppure semplicemente ci sicure collettivo
La la riduzione dello scambio della siringa il che prevede presenti un approccio di tipo cognitivo-comportamentale fatto in un certo modo con scale eccetera pensando sempre in prospettiva quanto è ampia la possibilità di incidere attraverso
Anche il sistema delle visite rapporti foresteria
Di su gruppi che hanno molto molto presento un molto forte questa prospettiva
I giocatori hanno bisogno di conoscere anche i non non si collusi quali sono le dinamiche si tor capire per esempio che il il problema del
Isolamento dei sieropositivi eccetera è un problema che l'ha vista che sul piano tecnico qual è l'obiettivo l'obiettivo e la diffusione e l'anno di fusione bene allora è molto meglio che non siano separati perché questo sul piano della prevenzione sappiamo che negativo questo a che dice Sergio M. S. lo fanno rilevare ma capirne le articolazioni comportamentali di questo di questo di questo evento Cosimo e capire
Quali sono gli imbarazzi blocchi decisionali nell'ambito di queste istituzioni Cida il preservativo non si dà ma il problema non è nota cioè io vedo che non si conoscono quali sono i meccanismi decisionali e i conflitti che si stabiliscono per esempio
Se è un'istituzione si blocca sul fatto dire io devo fare questo non fare questo dal preservativo pro c'è un inconveniente che si diffonde si incentiva in qualche modo la devianza se non lo so però c'è maggiore rischio eccetera
Di fronte a un a un conflitto di tipo e voi danze voi Tanzi in termini tecnici qual è il risultato
Se uno c'ha ma non dentro vuol dare al dentista perché ha paura di far male però se rimane il tenente il dente sicario qual è il risultato comportamentale che voi potete quasi quantificare terrificante rimandare
Questo lo saltati estubazione analisi di qualunque conflittualità di tipo e voi non si può essere vada ed è l'unica cosa da non fare per non perdere nell'incertezza un senso di e allora la scelta decisionale a semplice un aereo obiettivo primario dell'intervento di chi chiarificato istruzioni
Ripeto io l'ho portato i molti esempi ma non voglio abusare veramente credo che il il il
Coordinatore abbia già segnalato il tempo mi sembra però che
In questo mio così veloce appello io posso trarne una conclusione che è la seguente
Ecco noi ci troviamo tutti
Parlo
Operatori che in qualche modo hanno a che fare con questo problema nelle carceri il centro convegni ci troviamo di fronte ad una situazione che ha molte sfaccettature molto più complessa che di quanto appaia
è un dramma
Di cui bisogna valutare bene gli strumenti a disposizione
Quelli che teoricamente potremmo a vere e quelli che concretamente potremmo avere io credo che nessuno oggi questo sarebbe credo che sia il bersaglio vorrei discutono se qualcuno obietta ma
Nessuno può obiettare sulla
Sull'importanza
Teorica e pratica di un intervento delle scienze comportamentali in questo settore massivo ed è in questo momento
Al di là dell'utilità della Psicologia per dei singoli casi
Ovviamente per la qualità della vita di chi sta male che sempre norme obiettivo ma in questo momento eh l'arma più forte che abbiamo a disposizione diciamo la parte veramente la ricerca biomedica per la soluzione del problema in questo momento
Questo è una prima commissione però
Non possiamo nemmeno nasconderci dietro a questo obiettivo che di fatto in pratica secondo me oggi non c'è la traduzione pratica vorrei essere confermato e vi prego se c'è qualche intervento Mita delle del una visione il più realista più più più positiva se c'è già secondo voi di un intervento dentro l'istituzione carceraria
In grado di fronteggiare questo grosso problema
Bene
Se invece non c'è io credo che tra il volere aspettare
Un'evoluzione
Dall'altro il poema e il fare qualche cosa ci sono dei ci son dei tassi da fare siccome ci sono dei tassi per fare che fa questo occorre rimboccarci le maniche
Io credo che gli psicologi pur nella loro modesti attuale spesso a tutta l'Italia sono disponibile a un dialogo in questa direzione e per quanto è possibile ad una cooperazione produttiva per tutto
Grazie al professor Bertini il cui intervento si è saldato molto mi pare
Con la relazione del professor Fara che ha sviluppato molte per la prevenzione
E il professor Bertini han mostrato come la riflessione delle scienze comportamentali può inserirsi in questo impegno di prevenzione che allo stato come egli sottolineava eventi particolare importanza adesso il dottor Cangemi suo malgrado dovrà venire al banco della presidenza perché finora non ha voluto ma peraltro direttore dottor Cangemi e direttore della casa circondariale San Vittore di Milano
E svolgerà una relazione sul tema di azione sul tema il problema ai DS nella gestione di un istituto penitenziario e tutti sappiamo che cos'è San Vittore e quindi tutti potremo apprezzare importato dall'esperienza del dottor Cangemi
Non sono un buon parlatore
E allora mi sono deciso a scrivere una relazione per cercare di content compendiare qui
Le esperienze che sono state fatte nella istituto penitenziario affidata alla mia responsabilità
Una rapida rassegna rapida e sintetica dei problemi che vi sono stati riscontrati in ordine allo specifico
E io dissi
E dei tentativi di soluzione
Che abbiamo ipotizzato
Do lettura la relazione
Nel carcere di San Vittore il problema dell'Edis comincia a porsi intorno alla prima metà del mille novecentottantacinque
A causa del martellare della stampa e degli altri media sul nuovo fenomeno epidemiologico
Si creò nell'ambito penitenziario milanese di riflesso a quella Nalon una sviluppata se all'esterno tra la popolazione
Una grave situazione di allarme che ha notevolmente preoccupato
I detenuti e non soltanto loro
Si guardavano l'un l'altro con sospetto e diffidenza
Il timore si ricorda si leggeva chiaramente nel volto di tutti
E si temette che la campagna di allarme potesse sfociare in un clima di dagli all'untore
Preoccupante non meno che lo stesso fenomeno che gli stava dando causa
Si ritenne allora di comune accordo con la direzione sanitaria di diramare alcune informazioni quelle di cui all'epoca si disponeva
Formazione sulle modalità diffusive del contagio così da far da contraltare alla dilagante totale ignoranza e quindi bloccare la spirale psicotica che andava in escandescenze
L'iniziativa che non fu sola perché fu fatta accompagnato da interventi a carattere individuale da parte del personale sanitario da quello dell'aria pedagogica e di quell'assistenziale sortì l'effetto sperato
La tensione comincia infatti a calare e proseguì nella curva discendente fino a raggiungere dimensioni accettabili e comunque compatibili con l'ordine e la sicurezza
Sia chiaro però che si trattò solo di un'attenuazione della psicosi non della sua scomparsa
Rimaneva pur sempre elevata tra i detenuti l'angoscia di dover di e di contrarre il contagio consci come erano di dover convivere in una comunità densa di presenze ma molto povera di spazi
Giunsero frattanto le direttive ministeriali con la moto circolare del giugno ottantacinque
E le misure profilati e con essa raccomandate vennero rese sollecitamente operative con la pistola gli ordinò locare la sanità pubblica
E la collaborazione strutture specialistiche dal territorio
Dopo alcuni mesi fu avvertita l'esigenza di rivedere l'apparato sanitario per contrastare più efficacemente il pericolo diffuso dall'infezione
Sorse infatti alcuni alcune difficoltà legate alla vastità della struttura e all'ampiezza del fenomeno
Che consigliano di relazioni Zare potenziare l'organizzazione attraverso l'affidamento ad un solo operatore sanitario specializzato delle mansioni di coordinamento a fianco e sotto la direzione del dirigente sanitario
Di collegamento con l'esterno per veicolarla all'interno il flusso di informazioni aggiornamento
E di consulenza e sostegno tecnici al personale medico
Si fece la relativa proposta la direzione generale che autorizzò
Eh sì hotel nel contempo la desumo del responsabile la sanità pubblica
Fu così che si potevano organizzare gli interventi ma era più organiche poco più computer
Come risultato di un evidente miglioramento del servizio nel suo complesso
Dell'acquisizione della maggiore fiducia da parte degli utenti e della scomparsa degli isterismi collettivi che avevano caratterizzato il periodo del primo manifestarsi della malattia nel carcere
Venditto dottor loro nuovo medico
Che assunse nell'ambito dei compiti di coordinamento la responsabilità di curare la prevenzione e l'educazione sanitaria nelle quali furono individuati
E milita terapeutiche gli strumenti fondamentali per combattere l'ex
Oggi per i compiti sono svolte da un medico specializzando infettivologo
Che opera anche all'interno della clinica delle malattie infettive l'università presso l'ospedale Sacco nota struttura sanitaria milanese specializzate nel trattamento delle malattie infettive
Questo consente al servizio sanitario del carcere di uniformare i propri interventi Antei disse
A quelli praticata la struttura più specializzate più all'avanguardia del territorio
Gli stretti collegamenti poi con il responsabile locale la sanità pubblica in particolare con l'Ufficio di igiene del Comune mediate dallo stesso medico
Con sé
Per le conoscenze e l'acquisizione di ogni nuovo disperso normativa mentre quelli con il laboratorio per Richard igiene profilassi assicura il regolare e continuo svolgimento e certamente ematochimici di sieropositività
L'attività di prevenzione svolta e incardinata sull'informazione e sull'educazione sanitaria
E quella di controllo l'evoluzione l'infezione sul rapporto diretto e permanente dei sanitari con i detenuti riscontrati sieropositivo
Educazione informazione sono conseguiti attraverso distribuzione di depliant in lingua italiana e lingue estere lingue straniere
Nella realtà penitenziale milanese il fenomeno dei detenuti stranieri e molto rilevante
Essi ammontano a circa il ventidue per cento del totale la popolazione con un'alta rappresentanza di detenuti di lingua araba
Dunque educazione informazione sono conseguite attraverso distribuzione del Pian di lingua italiana eroico lingue straniere Nesta disposto dal Comune dove gioca circa un anno in qua
Ma già preceduto e collaborato approntato e ciclostilato a cura del Servizio sanitario del carcere
è stato distribuito è stato mandato anche all'ispettore distrettuale che lo ha inviato agli altri istituti del distretto perché se applicabile in quelle altre realtà potesse essere adottato
E mediante alcune conferenze tenute da specialisti dell'ufficio d'igiene che una volta l'anno si recò in istituto e illustrano quanto è necessario conoscere per tutelarsi dal pericolo di contrarre l'infezione
Non se ne semplici elementare accessibile a tutti e che hanno interessato però l'auditorio provocando improvvisati quanto spontanei dibattiti in seno alle stesse conferenza per quest'anno le prevediamo
Durante il mese di giugno
Il controllo delle volo solo l'infezione e ottenuto attraverso la registrazione di unità tutte le in un'apposita scheda predisposta per ogni detenuto riscontrato sieropositivo ed allegata alla cartella clinica
Oltre che mediante viste periodiche a cure dei medici di reparto
Il riscontro in tale sede della comparsa di segno di sintomi che possono far pensare ad un'evoluzione verso forme intermedie la malattia provoca l'intervento del medico coordinatore per l'approfondimento degli accertamenti e per quant'altro necessario
Questo una rapida rassegna dell'organizzazione e sanitaria specifica per e il fenomeno e vediamo ciò che stiamo iniziando
I detenuti che sottopongono al teste il siero diagnosi lo fanno su base assolutamente volontaria
Il medico che visita i nuovi giunti offre a tutti ed in particolare i soggetti risultanti apparteneva a categorie a rischio l'opportunità di sottoporsi all'accertamento
L'eventuale adesione e fatta dichiarare per iscritto
E chiaro che si tratta però di una forma di sorveglianza epidemiologica incomplete
Ma lo stato dell'attuale legislazione possibile fare di più
Resto ovviamente margini incontrollati detenuti
E questo in una realtà compressa da una situazione di sovraffollamento cronica
Tende a potenziare il rischio anche se in concreto a tutt'oggi non è stato riscontrato alcun caso di siero conversione positive
Problema aspro angolo corso e quello dell'integrazione dei detenuti sieropositivi nella comunità penitenziaria
Problema tanto più avvertito ove si consideri che pur non essendovi alcun obbligo normativo di isolamento ed anzi essendo stato questo sconsigliato dalla stessa organizzazione mondiale della sanità
Vi è tuttavia un rifiuti insuperabile dei detenuti a convivere nella stessa cella con quelli sieropositivi
Per la verità il rifiuto è duplice
E diretta prima verso il tossicodipendente e poi ancor più essendo avesse circoscritto il fenomeno la sieropositività a quelli di essi che versano in tale condizione
Nella massa si è radicata la convinzione che Allo stato di tossicodipendenza e comunque sempre associato un elevato rischio di contagio
E quindi non mi tossiche del dipendente anche se è risultato negativo al teste si era dinastico
E individuato una fonte di pericolo
E questo fa sì che nessuno dei sieropositivi e sia accettato dagli altri tant'è che il problema loro collocazione in una struttura peraltro & equamente affollate come quella di San Vittore ha in passato rappresentato realmente alla quadratura del circolo
Per fortuna esso ha riguardato soltanto quei tossicodipendenti che per rifiuto di cure o perché ritenute più bisognosi di esso non più bisognosi di esse o semplicemente perché è stato necessario far posto ai nuovi arrivati che versavano in stato di maggior bisogno
Dovrà essere dimesso dal reparto ad essi destinato e dislocati negli altri Ranci
Il problema pur quantitativamente contenuto non è stato per questo meno acuto
Ha rappresentato fonte di disagio per i detenuti ma anche per gli operatori e non sempre stato felicemente risolto nella maniera più opportuna
Sì allora sperimentato una soluzione
Che è parsa compatibile con il bisogno di tali detenuti di non essere né di avvertirci in stato di emarginazione
E che ha evitato la costituzione di un ghetto
In concreto sono state destinato ad accoglierli alcune celle non più di due o tre per ogni piano di Raggio così che anche se separati dagli altri e tra di loro conviventi non sono state tutte lì enucleati dal contesto dei rapaci
Si rende conto che non Tegra azione così ottenuto può apparire solo formale
Ma francamente non si è riuscito a far di più senza correre rischi di turbamenti all'ordine e alla tranquillità dell'istituto
Lo stesso problemi invece non si è presentato in un reparto destinate ai tossicodipendenti
E se si accettano vicendevolmente a prescindere dallo stato di sieropositività di quelli di essi che verso in tale condizione
La citazione è sempre stata senza riserve e la tolleranza dimostrata dalle questi detenuti hanno tormentati volati compì degli operatori che non hanno mai dovuto cimentarsi con problemi di allocazione diverse da quelle provocate dall'affollamento
Tale promiscuità certo può comporto comportare qualche rischio
Ma i detenuti sono consapevoli un po'per cultura ormai acquisita
E un po'per le informazioni ricevute all'ingresso in istituto
Delle modalità di trasmissione dell'infezione e quindi sono ben in grado di evitarla con la sola scrupolosa osservanza del decalogo igienico messo a loro disposizione
D'altra parte ripete sì
Non se ne è avuto occasione verificare alcun caso di siero conversione
STET positive
Un altro problema
Che può aprire secondario ma che nel carcere non è trascurabile attiene alla possibilità di accesso dei detenuti sieropositivi ad attività lavorative che comporta il contatto con alimenti
Date le modalità di trasmissione dell'infezione tale problema non dovrebbe avere ragione di essere
E tuttavia e così intensamente avvertito dai detenuti dei detenuti da provocare se ignorato puntuale le azioni di protesta
Ed è strano come a nulla servono le assicurazioni sull'inutilità di ogni timore
E sull'inesistenza di pericoli perché immancabilmente l'utilizzazione anche provvisoria dei soggetti l'argomento in attività contatto con cibi fa scattare la molla dell'irrazionale collettivo
E sono trovare la catena delle proteste
Sì allora adottata la linea di condotta di includere tra gli accertamenti sanitari obbligatori per i detenuti da metterà svolgerà attività lavorativa a contatto con gli alimenti anche il teste se la diagnosi
E di esclude dalla stessa attività quante siano state riscontrate sieropositivo
Tali soggetti sono ovviamente degli stati verso altre attività lavorative
Non è da sottacere come anche il personale sia in preda della stessa irragionevole paura
Per cui si è stabilito che i detenuti aspirante a svolgere attività lavorativa presso la mensa delle guardie
Devono anche sottoporsi preventivamente al testo in parola oltre che consente a certamente sanitario
Certo trattasi di cautela oggettivamente ingiustificate
Ma rappresenta la soluzione di un problema penitenziario fosse di natura diversa da quella per la quale nominalmente adottate
Si è posta ancora il problema del trattamento da riservare ai soggetti affetti dalla malattia in forma conclamata
Non si allude tanto al trattamento sanitario che allo stato attuale le conoscenze professori intatto soltanto verso la cura delle affezioni opportunistica
Ma quelle provvidenze Stra sanitarie consentita l'ordinamento dispensa bile chi riconosciuto colpevole già condannato
O imputato è un è ancora sub iudice ero mai condannato ad una sorte inappellabile
Tali soggetti vanno più nulla da sperare il loro destino assegnate le stime sono ampiamente consapevoli tenerle quindi ulteriormente in carcere e per essi estremamente doloroso ma è anche notevolmente star tanto stressante per la struttura che deve assisterlo
Le risorse di cui si dispone infatti non sempre sono sufficienti e quindi esso venti ed evitabile ricorso ai presidi ospedalieri i quali a loro volta non sempre hanno il posto letto pronto quando non sorgono problemi di disponibilità delle scorte per i piantonamenti
Che fare allora
Il problema lo sia affrontato segnalando alla magistratura procedente o a quella di sorveglianza l'incompatibilità delle condizioni di salute del malato con il regime detentivo allo scopo di stimolare provvedimenti liberatori o di detenzione attenuata
Libertà provvisoria arresto domiciliare lo questo non di cura degli imputati detenzione domiciliare differimento ed escusso la pena per i definitivamente condannati
Del resto osservare che come sino ad oggi questa strada si è dimostrata non solo percorribile ma anche fruttuosa
La magistratura infatti informata per tempo e dunque responsabilizzata
Ha risposto positivamente per tutti i casi prospettati
E la così sollevato la direzione penitenziaria da grosse preoccupazioni e da pesanti inutili oneri nutrivano John per cui si pensa di poter proseguire in questa direzione
Purtroppo però può capitare che come in un paio di casi verificatesi in questi ultimi tempi
Taluno dei detenuti beneficiare di una di queste provvidenze si entrati in casa sia rientrato in carcere per commissione di nuovi reati o per inosservanza di obblighi imposti orbene per tali soggetti si ripropongono paritari gli stessi problemi anteriore a loro di carcerazione perché è chiaro che il magistrato competente anche se ulteriormente investito del problema non ricordo non ricalcherà di certo il precedente provvedimento
In tali casi quindi non rimarrà che inviare al momento opportuno in ospedale il malato sotto buona scorta confidando nella pronta disponibilità del posto letto nell'altrettanto pronto intervento della scorta per il piantonamento
Motivo di preoccupazione infine e concludo
E il problema costituito da un rischio di contagio per il personale
E non solo per quello sanitario palesate parasanitario maggiormente esposto per il tipo di mansione svolta al contatto con il sangue dei detenuti infetti
Ma anche per quello di custodia quando è chiamata ad eseguire le perquisizioni sulla persona qua di interferire per soccorre gli Autore cena sionisti o
Il giudizio di responsabile la sanità pubblica
Materiale a perdere camici guanti eccetera e a raccomandare la massima circospezione circo Personal raccomandata attraverso un decalogo
Messo a disposizione dal dirigente sanitario che lo ha elaborato ad hoc
Al personale di custodia in servizio di vigilanza sono stati compiuti fornite solo guanti monouso
Da utilizzare per l'appunto in ogni poco si in cui sussista la possibilità di entrare a contatto con sangue e nel corso delle perquisizioni sia sulla persona che sulle cose
Fino ad oggi queste copie hanno prodotto gli effetti voluti
Non si è verificato alcun caso di contagio
Sono stati evitati ipotizzabile resistenze al compimento di operazioni di servizio e sono stato allontanato allarmismi paura e psicosi faccia originario sia diffondesse tra quante devono operare in ambiente ristretti densamente popolate
Grazie
Grazie al dottor Cangemi che ci ha mostrato quanta cura si pongano il suo istituto per svolgere quell'opera appunto di prevenzione sulla quale si è già insistito da parte di alcuni allevatori questa mattina
Adesso interviene abbiamo una relazione sul problema della coscienza il valore della responsabilità di fronte all'AIDS
Questa relazione di don Mario Picchi che però non è potuto intervenire verrà Quintet verrà se verrà quindi letta dal signor Luigi Pagliaro per conto di don Picchi
Mi trovo di fronte a tre difficoltà
Una primaria è quella che sono l'ultimo a parlare di conseguenza Coco Giano in qualche segno di stanchezza tre presenti giustamente le relazioni sono stati impegnative Ax molto interessanti un'altra difficoltà il tempo per qui dovrà essere abbastanza ristretto e ho tagliato qualche parte della relazione
E una terza difficoltà che non sono don Mario Picchi per cui certamente questo credo che in qualche modo
Indebolisca un po'la cosa comunque credo che gli interessi ugualmente questo contributo e Possa aiutare un po'questa conferenza nel suo nel suo sviluppo
Io volevo fare una prima rimessa che era questa
Mi sembra che a volte sia trascurato un concetto
Che non esista persona per quanto disperate abbruttita dalla sofferenza anche se posso al di fuori della comunità civile presso comportamenti criminosi
Che in un servizio di un anelito a riscatto alla reperite animali abiti meditazione ed alla riconciliazione
Saper cogliere questa passione per quanto fragile impercettibile possa essere è fondamentale se si vuole avere un rispetto pieno senza pregiudizi e senza distinguo dell'uomo che si ha di fronte
Noi operatori del centro Italia in solidarietà siamo stati in qualche modo investiti
Appunto occupandosi di problemi legati ai tossicodipendenti dal problema i DS
E quindi credo che questo
Che di poter dare un piccolo un piccolo contributo negli ultimi anni la coscienza della propria si requisiti di sieropositività per il teste anti HIV ha creati alcuni dei nostri giorni residenti un forte livello di Anzio
Lo stato di incertezza è il primo che rende qualitativamente diverso l'atteggiamento degli utenti sieropositivi condizionando parzialmente il processo terapeutica
Lo stato di sieropositività e spesso infatti oggetto di naturale rimozione creando così un pericoloso presupposto per futuri nuovi atteggiamenti autodistruttivi
O più spesso la consapevolezza di poter sviluppare la malattia viene utilizzata con una scusa psicologica alla difficoltà di smettere di usare droga o di stringere relazioni in maniera affettive
In alcuni casi ecco entrati in crisi la programmazione del futuro ed è stata messa in discussione persino la motivazione al cambiamento
Poiché essere etichettati come gruppo a rischio o peggio categoria contagiata significa al di là di qualsiasi spiegazione scientifica sentirsi condannati ai margini di una normale esistenza
In alcuni sieropositivi e pertanto cresciuta la resistenza al cambiamento al di là dell'onestà e della limpidezza
Rischia di subentrare Larini si vita come se il futuro avesse per loro un'importanza relativa
Il tarlo sottile dello stato di diversità può insinuarsi in persone che stavo cercando di normalizzare la loro vita
I messaggi sociali discriminanti gli episodi di intolleranza e di emarginazione
Lo stato diffuso di paura e di diffidenza è il caso di sottolinearlo ancora una volta rendono molto più difficile da utilizzare l'opportunità di vita necessaria la crescita individuale
La prevenzione basata sull'informazione che in linea generale si limita al tentativo di contenere i danni senza proporre messaggi alternativi e realizzabili rischia di creare una pericolosa emarginazione di questi gruppi soprattutto a livello esistenziale
In un mare di dubbi irrisolti e di incertezze che ogni giorno ci interrogano alcuni punti ci sembrano tuttavia ormai acquisiti
Il primo un programma terapeutico come il nostro non può e non deve assumersi responsabilità di tipo medico
La sua funzione è quella di offrire un supporto ai giovani attraverso una corretta e completa informazione e di aiutarli ridendo a non drammatizzare e a non usare la paura dell'AIDS come scusa per rinuncia al programma terapeutico
Secondo
è necessario un continuo aggiornamento scientifico che al Centro italiano di solidarietà abbiamo affidato in particolare ai direttori del programma
Sia per indicare in modo preciso le modalità di trasmissione del virus a che il blu e le precauzioni per evitare il progredire della malattia
Sia per neutralizzare i messaggi sociali conseguenti al disinformazione e per comunicare eventuali novità sul piano della ricerca in questo compito cerchiamo di porre in ma la massima attenzione a non alimentari nuovi timori ingiustificati né ottimismo troppo facile
A partire da risultati parziali ottenuti da singoli ricercatori o riportati con enfasi eccessiva da parte dei mass media
Terzo punto dobbiamo essere costantemente pronti ad ampliare il programma terapeutico per le nuove richieste che a partire dalle questioni correlate alle i DS si vengono a determinare su questo abbiamo avviato da quasi quattro anni una discussione aperta abbiamo già messo in atto nuovi strumenti terapeutici per affrontare singoli casi di sieropositivi o di giovani con sintomi associati alle cosiddette Sindoni pre ai DS
C'è anche un quarto punto molto importante che vorrei sottolineare
Il clima sereno e il grande senso di responsabilità che ci sogna che ci sforziamo di far regnare all'interno del Progetto uomo costituiscono già di per se stessi un primo successo
E si consente di fatti di non farsi travolgere da ondate emotive di essere scevri da pregiudizi di desiderare di conoscere di possedere già una buona fuori formazione di base
D'altra parte alla malattia e ancor più il semplice è stato di sieropositività presentato una presentano una componente somatica
Reagire nel comportamento e nella volontà costituisce una straordinaria forma forma di salvaguardia e perfino un inatteso successo a livello clinico
La necessità quindi di assumere un atteggiamento diverso nei confronti della propria vita se fatti tradotta in alcuni giovani compromessi nella salute fisica da sindromi correlate all'AIDS nella scelta di utilizzare positivamente la propria sofferenza offrendo parte del tempo libero all'attività di volontariato nel programma terapeutico
In tal modo il sì hanno superato le indica e hanno dato l'impronta dell'utilità e del servizio alla propria esistenza
Abbiamo inoltre iniziato un lavoro serrato sulle famiglie puntando in tre direzioni l'informazione la sensibilizzazione e la drammatizzazione abbiamo scoperto quanto sia importante un coinvolgimento serio di familiari le cui taluni Paure e di cui pregiudizi se non si interviene efficacemente possono compromettere il cammino terapeutico dei loro cari
Un grosso carico dinanzi al problema i DS e sieropositività tocca ovviamente agli operatori ai quali oltre ad un'informazione particolarmente corretta sono chiesti gesti comportamenti senza pregiudizi di alcun tipo
Oggi nel programma terapeutico si può dire che tutto lo staff lo fa per caso se un giovane sieropositivo meno a parte l'invito a sottoporsi a regolari controlli clinici e diagnostici ed osservare con rigore le regole dell'igiene personale
Ma ancora una volta il vero protagonista rimane l'uomo
Deve essere il giovane a prendere in mano la sua salute ricorre le strutture esistenti chiedere i risultati ai medici assumersi la responsabilità di ciò che gli verrà detto
Gli operatori dovranno sostenerlo consigliarlo incoraggiarlo mai decidere al suo posto altrimenti sarebbe alterata la finalità stessa del programma terapeutico
L'esperienza dunque ci ha confermato che il supporto psicologico fa parte integrante sia della cultura degli eventuali ammalati sia della prevenzione
Perché situazioni o fasi di rischio non preluda no alla malattia vera e propria ma possono essere evitate o frenate certamente la situazione di un programma terapeutico al quale liberamente si accede e da cui altrettanto liberamente ci si può allontanare
Non è la stessa che si vive all'interno di un istituto di pena
Se è vero che l'evoluzione delle sindromi correlate alla i DS o della semplici positività sono le carte sono legate alle intenzioni allo stress emotivo al maggior o minor rispetto del proprio corpo riferisca igiene alimentazione sesso
è doveroso chiedersi se quando e come il carcere offra situazioni che possono opporsi a questa evoluzione la i DS e i complessi fenomeni che accompagnano questa malattia hanno posto un problema in più anche nel rapporto fra magistratura istituti di pena e programmi terapeutici per tossicodipendenti un rischio in più ma anche una riflessione non rimandabile su come utilizzare al meglio le leggi vigenti o farne di nuove che favoriscano le alternative al carcere
Purché non venga meno rispetto per l'autonomia le regole terapeutiche dei centri esterni
Infatti è necessario che le persone siano motivate a partecipare a pieno titolo al percorso di recupero perché non danneggino ulteriormente se stesse non costituiscano un ostacolo anche per i compagni di cammino
Concludo lei DS è una provocazione forte per tutti e lo è anche per gli operatori della giustizia
Al buonsenso la fantasia e dell'intraprendenza dei quali e oggi affidato dalla storia e dalla Società un compito delicato importante
Quello di creare operando sia a livello personale a livello di personale impegnato con i detenuti sia a livello di strutture eventualmente più agile più aperte alla comunità esterna i presupposti perché la dignità e rispetto dell'uomo a maggior ragione del più fragile del più esposti ai rischi per la salute fisica e psichica non vengano mai meno grazie
Grazie ad oggi Pagliaro che ci ha verrà presentata in maniera efficace mi sembra quella che l'impostazione del Progetto uomo e lo ha fatto anche con grande rapidità capacità di sintesi veramente apprezzabile
Adesso abbiamo un certo tempo che possiamo dichiarare gli interventi ho già delle prenotazioni il primo che mi ha chiesto intervenire il signor Nastasio il dottor Nastasio
Forse è opportuno che ciascuno nel cominciare si presenti
Non sono direttore del centro
Scusate di Brescia io volevo fare due domande una al professor Bertini
E un attraverso la tagliata
Questa è la prima attraverso Bettini e la ringrazio per la sua
Così richiesta di centri decisionali siamo operatori dobbiamo fare comunque delle scelte e quello ha parlato della formazione
Nell'interventi da ieri e si è sentito più volte parlare di un ricorso alle misure alternative come alternativa detenzione primati di essi io le parlo per la mia esperienza personale
Allora come operatore sociale non posso che essere d'accordo
Della ricorso alle misure alternative però mi chiedo
Se abbiamo pensato al dopo
Allora riguardo alle
Allo stato della malattia rigore prezzi riferiti alle tre persone ne abbiamo i terminali terminali vale in ospedale abbiamo risolto il problema
Abbiamo quelli nella fase intermedia fase intermedia
Ebbe allora
Abbiamo pensato lungodegenti
Però anche qui in i contatti con l'ente pubblico lungodegenti si ripercorre un'idea tipicamente assistenziale c'è sanitarie medica mentale mentre l'aspetto psicologico psichiatrico e di sociale e completamente abbandonata
Il problema che poi riguarda
Noi come operatori sono quelli che sono in una fase iniziale
Ci troviamo di fronte a delle famiglie non in grado di sopportare la malattia o dall'altra privi di nucleo familiare
Direi che nei contatti con gli enti locali e con i privati perché poi l'ente locale demanda al privato dicendo specie chi fa il privato con in mano il progetto cerchiamo di quantificare a livello economico quanto costa questo progetto
Beh e su questo punto direi che io ho trovato dei muri di resistenza enormi
Concetto di solidarietà io credo che sia abbastanza inesistente quindi io chiedo al però se Albertini se ha esperienze in merito e come è riuscito a eventualmente a risolvere questo muro
Di
Di non volontario di forni non volontà ad affrontare il problema o per lo meno Dino affrontarli rispettando termini di riso relativi alla persone
E a un minimo di socialità e non darli come persone ormai morte e quindi da scartare già in partenza
Il secondo scuola domanda relativa al prossimo la tagliata cioè non ho capito molto il suo intervento mi dice
Preservativi sì siringhe si all'interno del carcere
Per quanto riguarda i preservativi mi sembra che il problema sia di ordine più etico morale funzionale che non giuridico e qui non vorrei esprimermi lascio agli altri risposte
Mi sei mila e si dà una risposta per quanto riguarda la siringa
E l'avrei ricordato sarà tagliata che il reato cioè che la pena una diffusione della pena è quella di interrompere un processo per la formazione del reato
Allora e mi chiedo
Se diamo e siringa vuol dire che qualcuno deve dalla droga
Chi dà allora in carcere Grassi
Penso che convenga sentire anche da altre persone che hanno chiesto di intervenire perché alcuni hanno preannunciato acquisiti agli stessi relatori e poi magari relatori risponderanno o insieme tutti insieme
Il professor Aiuti gli ha chiesto di porre quesito al polso l'ha cambiata posso costa
Dunque nel mio intervento riguarda una domanda presso la tagliata è una considerazione
Che mi ero utilmente a proposito del rischio di contrarre infezioni il carcere a considerazione la seguente
Abbiamo il cinque per cento circa dei portatori di lega anche PSG cioè il portatore del virus dell'epatite B
Che sono nei luoghi di detenzione pena
E per i quali viene fatto il teste all'ingresso
La domanda è che cosa viene fatto una volta che il soggetto risultato positivo per la Ca'dei seggi
Che a detta degli scienziati è dalle sedici alle venti volte più
C'è più possibilità di essere trasmesso anche addirittura per via casuale rispetto al virus dell'AIDS e quali sono appunto le precauzioni che vengono indicate nei portatori del racket dei seggi secondo mi domando perché per questa infezione che può essere oggi prevenuta con una vaccinazione
E che viene fatta quasi io dilatoria in tutti gli operatori sanitari negli ospedali mi domando perché mimetici nei tre ausiliari e gli agenti di custodia non viene fatta dallo Stato
Una recitazione obbligatoria per l'epatite vinco per aver applicato per lo meno promossa una campagna mi risulta che da oltre un anno alcuni medici
Istituti penitenziari hanno richiesto il vaccino alle unità sanitarie amministrare la sanità e questo non è stato dato pesa una gravissima lacuna
Che deve essere assolutamente colmato è vero questo è un convegno per l'AIDS però è un convegno per ai DS per le malattie trasmesse con il sangue con il rapporto sessuale
Sappiamo che ci sono otto mila morti all'anno per i partiti si sono quattrocento mila casi di epatite C sono due milioni di portatori gli operatori che lavorano in carcere sono sicuramente a rischio terrazza cedere partiti c'è un vaccino facciamo questa era considerazione
E per me un vaccino che fino a tre anni fa si diceva beh c'è prima del costo costa ottanta mila lire cento mila lire oggi
Lo MSI nella persona del dottor Torregiani ha dichiarato pubblicamente sette giorni fa
In un congresso scientifico e alla stampa italiana era presentati ministro della sanità che questo vaccino in tre dosi col DNA ricombinante costa quattro mila cinquecento lire
Quindi ritengo che è una vergogna che questa questo nuovo vaccino che costa quattro mila cinquecento lire non venga fatto a tutti gli operatori sanitari dentro e fuori del carcere la domanda presso la targa che qui sta il punto di vista giuridico mi domando
Un cittadino fuori del carcere concittadino che sta in carcere in attesa di giudizio dovrebbe avere gli stessi diritti
Gli stessi doveri se noi facciamo il teste obbligatorio per coloro che entrano in carcere non è questa una discriminazione rispetto a quelli che stanno fuori non sarebbe meglio invece che
Si facesse quello che avviene fuori per esempio negli ospedali negli ambulatori in cui è il medico che di volta in volta decide l'esecuzione del test sulla base dell'anamnesi sulla base del riscontro obiettivo sulla base dei dati epidemiologici
La nostra esperienza è che negli ospedali negli ambulatori
Tutte le volte che nelle persone ricoverate offrendo l'ambulatorio non c'è stato mai un rifiuto per l'esecuzione del test cioè se si proponesse che e il medico che di volta in volta aggiunge questo testa già altri divo fatto parlando con il la persona che viene inquinamenti incarcerata penso che potrebbe essere una soluzione diciamo così forse transitoria
Perché ritengo che questo passo posticipata rapinare ma forse tra qualche mese o qualche anno non subito cioè sarebbe una soluzione transitoria ridare al medico la responsabilità richiede il teste
Questa è la domanda persone tagliate grazie
Grazie anche il professor Di Raimondo voleva porre un quesito mi sembra
Io che ho acquisito un commento generale a questo punto
L'ultimo arrivato la parola sul l'effetto indotto
Che laico dovrebbe avere per rilanciare una campagna più generalizzata contro le norme a rischio del sommerso dal virus della pre delle partite vinte lo ringrazio vivamente di questo che ha fatto perché veramente per il bene comune
E volevo soltanto sottolineare questo
Come membro dalla Commissione tredici prima al ministero che mi pare che è emerso in modo più chiaro di ieri l'urgenza che l'approccio a quella che io chiamo volutamente alla vicenda disse nella vita della gente sia un approccio politici Pinar sempre perché la materia è di ambito e di caratteristiche interdisciplinare di fatto riflettiamo per la prima volta nella storia delle malattie umane
Le persone interessate di coinvolti e gli operatori di altre discipline sono costretti sia pure in maniera qualche volta difficoltosa ad acquisire Lessico chiave di lettura proprie delle categorie mediche per la prima volta la gente costretta a parlare quando mai un giurista avrei parlato di sieropositività
Quando mai che un un operatore carcerario e costretto a capo a capire qualche cosa vende carismi immunologici di difesa eccetera e a a usare queste categorie
E così noi medici
Quelli coinvolti e quelli no abbiamo e e dovremmo sempre di più capire parlare con concetti terminologie di tipo psico sociale
Il medico non può più impegnarsi efficacemente l'assistenza ai sieropositivi e malati di Arezzo ignorando questa componente tutto l'umano che non è strettamente biologico
Occorre però e qui che il messaggio grosso il lavoro che la commissione secondo me deve fare
Per dare materiale
Di lavoro agli operatori penitenziari un grosso movimento culturale che privilegi il comunicare su un informare
E comunicare significa ascoltare per capire e parlare facendosi capire e facendosi coinvolgere quindi un comunicare
Che sappia sviluppare soprattutto valenza educative
Cioè realizzare una pedagogia che susciti tre atteggiamenti nell'aspra in colui che che viene coinvolto in questo movimento pedagogico cioè il detenuto
Essere consapevole
Pienamente dalla vicenda e X acquisire senso di responsabilità verso se stesso e gli altri rendersi disponibile a cambiare comportamenti acquisendo stili di vita non più a rischio perse o di rischio per altri ma un stili di vita che siano promotori di soldi progetti concreti di salute
E qui quindi e urgente
E che vengono approntati per esempio dalla nostra Commissione un insieme organico di modelli conoscitivi ed educativi preventivi a trecentosessanta gradi organici e coerenti a uno visione integrata del soggetto colpito dall'intuizione evolutivi Nice
Cioè dura visione integrata psico socio biologica mi pare che questa Conferenza pone con chiarezza questa esigenza e prospetta la necessità di muoversi nella direzione insomma
Grazie il dottor gambo psicologo presso la casa circondariale di Torino annuncia un breve il punto di vista dall'interno sulla obbligatorietà del testo
Sono dottor Gallo sono Torino
Io ho pensato di intervenire perché
Da un due tre mesi a questa parte il ministero c'era abbastanza coinvolti nel
Nell'ambito del caso all'interno del carcere faccio vedere che noi fino alla fine di gennaio facevamo solo gli esperti
Facciamo l'osservazione del trattamento ma praticamente ci limitavamo a quelle che erano le misure alternative insomma
Adesso con la costituzione del così detto presidio psicologico
Cosa molto importante
Dicono ci siamo noi venuti a trovare almeno la maggior parte di noi di botto così all'interno di quello che sono le dinamiche poi le vere dinamiche interno del carcere
Io volevo esprimere un mio pensiero rispetto alla al testa l'obbligatorietà o meno del teste
Indubbiamente obbligare le persone a sottoporsi al teste diventa impopolare
E a forse anche antidemocratica
E qui e alcuni relatori hanno stamattina si sono c'hanno letto qualche articolo la Costituzione su rispetto anche la sorvegliata
Io dico che noi dobbiamo considerare che ci muoviamo all'interno di Alonso una struttura chiusa
Dove comunque siamo obbligati a rispettare il portatore di della malattia e a rispettare anche quelli che non sono malati sono situazione coatte
Sono convivenze coatte per cui ricco non obblighi Anto tutti al teste secondo me nonno rispettiamo la salute non ci sentiamo la salute per gli altri per cui io personalmente sarei del parere che comunque per lo meno per alcuni anni visto che noi conosciamo quello che è successo negli ultimi anni sulla fenomenale dis perché per alcuni anni forse potremmo
Decidere di rendere obbligatorio il test
Rispettando ovviamente tutta una serie di condizioni
Dico che credo che questo che sia sia importante tra l'altro volevo dire che a me personalmente non risulta comunque che ci siano delle persone che si rifiutano dei di effettuare il test di effettuare l'esame
Chi ha detto che eventualmente di dare al medico questa questo compito e credo che forse se noi diamo il compito qualcuno qualcuno per reazione all'istituzione decide che di non farlo
Però io dico che comunque se noi
Ne facciamo una prassi e credo che nessuno comunque a me non risulta che ci sia qualcuno che si rifiuta di effettuare il test quelli che sono tutti più o meno interessate alla propria salute
Per cui tutti secondo me si sottopongono volontariamente soci se ci sarà qualcuno a precedere così il minimo che secondo me non è in quest'ambito non è rilevante
O di un'altra cosa per quanto riguarda la informazione
Per esempio la Regione Piemonte distribuito un questionario io un depliant di sulle sulle dis io credo che essa se noi questo dei piani magari tradotto per Milano in anche in altre lingue l'inglese
Potremmo farlo diventare prassi cioè consegnarla tutti e a tutto il personale e detenuto alla custodia in modo che tutti vengono documentate sul su questo consumo sul fatto Eris
Un altro problema che qui mi pare che non sia stato posto
Ho non è stato posto sufficientemente
è quello dell'anonimato
Cioè è stato posto ieri prevale l'anonimato ma credo che comunque nell'ambito nostro almeno dall'interno fosse bisogna fare dei correttivi
Credo che sia notorio a tutti che più o meno quasi tutti vengono a sapere se uno è tossicodipendente anche per la tossicodipendenza la legge dice che bisognasse bisogna conservare l'anonimato
Noi utilizziamo nel nelle Infermeria nelle matricole utilizziamo personale detenuto
Io credo che per mantenere l'anonimato forse dovremmo fare a meno di questo di queste persone che sono utilissime quindi anche perché c'è una carenza di personale spaventosa
Ma se non vogliamo anche mantenere l'anonimato io credo che comunque dico non non dovremmo utilizzare queste persone
L'altro problema che invece è stato trattato molto quello della formazione dell'informazione io credo del personale
Di custodiamo vada opportunamente formato informato
Perché sono le persone che costantemente sono a a contatto con con il detenuto
E credo che sia importantissimo io sia irrinunciabile che essi vengano poi vengono prese delle misure opportune e su questo versante
Rispetto invece alle ai test ai soggetti che sono risultati sieropositivi io vi assicuro dall'interno
Che sono costi persone estremamente sensibile Richter ricettive
Non sono persone che rifiutano le terapie rifiutano di cura sono vi assicuro che da una situazione di tossicodipendenza che vedi
Caselli reattiva rispetto alla società nel momento in cui questi soggetti vengono a conoscenza prendono coscienza di essere sieropositivi vi assicuro che sono persone che hanno estrinsecano una un'umanità che voglio dire che noi magari non ci aspettiamo
Credo di aver terminato vi chiedo scusa del rubato questo tempo prezioso ma sentivo dovere dire queste cose grazie
La dottoressa cognitivo credo che intende intervenire sullo stesso argomento
Sì per esempio che
Sono Daniela Cognetti esso non direttore penitenziario anch'io volevo porre un problema rispetto all'obbligatorietà del teste
E nicchiato e volevo chiedere al professor Cotta il professor la tagliata se non si passa intravvedere una discriminazione come diceva punto prima il professor Aiuti tra il cittadino libero e il cittadino detenuto nel momento in cui l'ingresso cioè le occasioni l'occasionalità di un ingresso in carcere
Diventa un momento per effettuare obbligatoriamente un teste che non è richiesto all'esterno
Io credo che da questo punto di vista se ci fossero delle possibilità per cui l'accertamento della sieropositività
Implichi poi con trattamento sanitario particolare o comunque all'interno delle istituzioni si decida per esempio perché la scienza medica e dice
Che chi ha riscontrato sieropositivo per esempio ha bisogno di una maggiore una di una migliore qualità di cibo o comunque una serie di interventi per cui diciamo c'è un richiamo al discorso della tutela della salute e della persona questa cosa potrebbe al limite essere giustificata io ho paura che nel momento in cui si attua questa discriminazione si faccia sulla base di una di un discorso che ha come presupposto un pregiudizio di utilizzo pericoloso della sieropositività da parte della persona che effettivamente venga riscontrata sieropositiva
E allora non può farne a meno fare a meno di venirmi in mente per esempio la la legge ottocentotrenta Atri per quanto riguarda il discorso del trattamento sanitario obbligatorio nei malati di mente
E e anche lì ci sarebbe secondo me è un discorso da fare rispetto ad un richiamo ne è per certi aspetti anche forzato riguardo all'articolo trentadue della Costituzione perché c'è un discorso che praticamente dice in presenza di alterazioni psichiche tali da e non specifica le alterazioni psichiche tali però quanto meno c'è un duro richiamo ad aspettare il trattamenti sanitari urgenti quindi The trattamenti terapeutici urgenti richiamo che mi sembra non possa essere ugualmente considerato per quanto riguarda il discorso del sieropositivo perché non ci sono trattamenti sanitari urgenti da effettuare nei suoi confronti e quindi ho paura che nei confronti di chi del sieropositivo ci sia questo pregiudizio diciamo di uso
Violento della propria sieropositività che implica poi che l'istituzione effettui questa questo prelievo obbligatorio e quindi del delle separazioni che sarebbe a questo punto inimitabili allora io mi chiedo se questo discorso non possa essere invece smontato e corretto appunto con un discorso di informazione con capillare con un discorso di educazione di capillare e come un discorso praticamente che richiami ad una responsabilità dei comportamenti da parte dei detenuti che stanno all'interno che non è detto che è perché sono detenuti debbano essere violenti o addirittura utilizzare in maniera violenta la loro sieropositività oltretutto mi chiedo se da parte dell'istituzione penitenziaria non sia forse più utile fare in modo che le strutture penitenziarie possano attuare quelle separazioni previste dalla leggi
Beh lei dalle leggi penitenziarie stesse che richiedono una separazione per esempio dalle a delle persone che entrano in carcere per il per la prima volta dalle persone che in carcere sono già state pelli danza dei soggetti diciamo più giovani rispetto ai soggetti più anziani eccetera grazie
Grazie ho qui un appunto firmato dal dall'infermiere Mangione non non è chiaro se è una richiesta di intervento o no
Sì
Innanzitutto mi scuso la mia espressione adesso perché mi sento un po'emotivo
Sui temi della casa discografica eccetera
Tutelare data di fatti dell'anno ottantasette in ordine abbiamo dato sul centottanta tossicodipendenti nell'istituto
E o e sul risultati sieropositivi all'HIV al all'HIV ottantaquattro la crew U
Quindi
Su ottocento detenuti rientrati dal dalla libertà
Quindi è una mia e pochi si vuole chiedere soltanto a voi che siete più esperti
Di ben
Non ho aiutati dalla libertà
Quindi voglio affermare e assicurare che noi a Lecce pratichiamo a tutti i detenuti tutto dalla libertà a tutti la latini diciamo gli accertamenti quanto riguarda l'HIV
Quindi nessuna di colta nei confronti tra i detenuti
Il personale militare o infermieristico o o altra gente
E e ci troviamo diciamo hanno Faggin si lavora perfettamente bene con le strutture interne anche esterno con Camassa e Paolo Pasini
Quindi è una mia ipotesi
Se
Forse solo sto sbagliando la liberazione della droga
Se la liberazione della droga ci darebbe la ridò sonoro che in Italia non lo so
Se effettivamente i vari ragionavo casi si avrebbe meno positività all'HIV meno positiva in quanto è chiaro che un tossicodipendente si passa la signora uno con l'altro
Quindi è una mia esperienza così forte sorvoliamo
Oppure
Poi ci vuole molte educazione morale effettivamente l'educazione morale e quella che è che ce la possono dare gli altri operatori di poi educatori assistenti sociali e compagni
Che effettivamente non alle ce li li consideriamo molto molto utili non è niente vero che le entrate di cui di queste persone dentro gli istituti
Non siano state accettato oppure possiamo stare effettivamente
Diciamo
Presi in considerazione non l'abbiamo presa molto in considerazione ci vado veramente una mano tutti quanti
Come anche voglio affermare almeno sette una mia ipotesi da da infermiere
Quindi vuole affermare che il tossicodipendente e tossicodipendente qualsiasi cittadino o detenuto o non detenuto e Castro cittadino normale e un predisposto altrimenti non fa uso di droga
Se non è predisposto a quella cosa non va a diciamo incontra fa a a drogarsi
Quindi la liberazione della droga forse potrebbe aiutare o dare la possibilità di avere meno per cento per cento meno la percentuale quanto riguarda i positive all'HIV visto che si sta parlando di questo
Niente poi ci sono tante cos'altro dire che adesso non mi stanno venendo ma effettivamente la conclusione questa che noi a Lecce
Noi li pratichiamo tutti quanti come ha detto quel signore ieri il dottore lo so quel viottolo chiara gli approdi
Nove richiamo a tutti indistintamente anche a coloro che vengono dagli arresti domiciliari al degli arresti domiciliari cioè la volta dall'esondare che volete li fanno rientrare per motivi di giustizia
E quindi noi adesso istituto visti o con gli istituti non sono più istituti carcerari ma bensì sui casi rari
Ospedalieri vediamo quindi bisogna cambiato Chietino le la questione mentalità dell'agente di custodia e in genere e poi infermieri eccetera
Però
La difficoltà che io non superiore alla nostra Dan io ne ho veramente apprezzare il nostro direttore di Lecce come no in quello che chiediamo Cis ci viene dato quel ponte che chiediamo non è che possiamo che chiedere quello che è impossibile perché ci sarà ci sono degli articoli che ci impediscono di chiedere tante di quelle cose e igiene
Però il direttore di Lecce farglielo affidatarie quello che gli si dà nelle lo nelle nelle possibilità delle dell'elegia interne
Ci viene dato ancora sia essa non aveva
Basta io ho finito bene grazie grazie
Il dottor il dottorando Ajax Siconolfo ha chiesto di intervenire nel quale
Io sono Andreatta psicologo di Venezia e avrei così qualche domanda o c'è una domanda da fare professore Bertini
Ecco noi ci troviamo ci qui abbiamo visto abbiamo rilevato che sostanzialmente
L'intervento preventivo è un intervento di natura psicologica per cui deve essere senz'altro coinvolto uno psicologo o o
Psicologica nel senso che l'informazione ed educazione è un intervento di natura diciamo dove la psicologia e la conoscenza dei meccanismi psicologici hanno una una forte rilevanza e valenza
Ecco
Noi psicologici o io mi trovo spesso di fronte sieropositivo
E voglio mi interessa accertare sedia Chiara la coscienza della sua situazione essendo siccome ho uscì e si rende responsabile dei comportamenti che deve evitare delle cautele che deve adottare
Né i rapporti omosessuali eterosessuali e in genere con le altre persone
Ecco ecco questa è una grossissima difficoltà
Che alcune volte in relazione al soggetto
Mi rende libero di parlare altre volte mi blocca perché ritengo che l'intervento posso avere come effetto contrario
Sono perfettamente d'accordo che l'esortazione non serve assolutamente a nulla perché di esortazioni siamo bombardati continuamente e sono bombardati tutti allora io chiedo il professor Bertini sa farmi dei casi delle ipotesi ipotizzando certi soggetti o certe caratteristiche in cui ci sono debiti particolari modalità di intervento
E in particolare moda modalità di intervento a breve termine dove si può risolvere il problema attraverso un incontro due incontri al massimo o invece modalità di intervento più lunghe
No dove occorre proprio acquisire uno a un certo rapporto con il soggetto entrare di un rapporto terapeutico il vicentino per cui avviene questa tipo di rapporto particolare che c'è questa possibilità di scambio no
Di indicazioni di sapere attraverso cui attraverso quali forme o direttamente o o attraverso delle metà prego
Io vorrei proprio se edilizia la possibilità di ti Zara ed ipotizzare certe situazioni grado Kondo che il problema è complesso ma se edito appunto a questa possibilità già è un'indicazione che poi noi possiamo o adattare a seconda del residuo le circostanze do volentieri
Il Pizza se una situazione specifica e vedesse in quale maniera è possibile l'intervento e quali sono le caratteristiche fondamentali per raggiungere l'obiettivo
Di conoscere e di sapere se il soggetto che avevamo davanti a noi preparato assimilato quelle cautele che dà a tutti sono richieste per l'evitare il diffondersi
Dell'infezione grazie
Grazie
Allora sono già intervenuti tutti coloro che avevano chiesto di farlo
Se non ci sono altre
Il dottor Biondi
Psicologo membro della commissione pre tossicodipendenze del ministero di grazia e giustizia in questa veste di osservatore che sono qui
Estremamente interessato anche perché come è emerso la correlazione fra tossicodipendenze I DS estremamente presente
Mi sembrava che vi fossero oggi alla fine un po'di tutto quello che abbiamo ascoltato in questi prima giornata in mezza alcune considerazioni che mi sembrano estremamente importanti ma che vorrei un attimo confrontare con i relatori di questa mattina
La prima cosa mi sembra che sempre più emerge l'importanza di la possibilità di avere dei protocolli interdisciplinari che possano essere verificati e verificabili all'interno delle varie situazioni carcerarie perché lo sappiamo bene che la variabile
Affollamento spazio riduce poi delle possibilità operative però anche sappiamo che in alcune carceri italiane è possibile fare una serie di esperienze ipotesi solamente diverse presente nei grandi indicarci delle grandi città
Però mi sembra che ci sia un equivoco e riguarda la frammentazione degli interventi mi rifaccio sia all'intervento dell'educatrice di ieri pomeriggio quando ha parlato dello psicologo si vede uno o due volte e secondo me questo problema reale
E sia quanto emerso stamattina anche nell'intervento del professor Bertini io credo che per poter fare un ed esperienza di una persona che ha lavorato in carcere con i tossicodipendenti per più di quattro anni
Per poter fare della prevenzione all'interno del carcere sia con i detenuti e sia con il personale occorre continuità e competenza
Ossia non è possibile immaginare che questo possano essere risolto con interventi sporadici e di ai lati nel tempo
Allora e possiamo e dobbiamo dare anche la possibilità specialmente al personale penitenziario di potersi confrontare nell'esperienza ne sappiamo perfettamente questo personale
Fa delle esperienze le rielabora ma molte volte non può valersi di strumenti di persone che abbia una competenza che gli permetta di rielaborare in termini positivi e non solo in termini negativi esperienza anche negative che vengono o che vengono vissute all'interno dalla realtà carceraria il secondo problema che secondo me estremamente importante quanto ha evidenziato tutto Cangemi
Ossia credo che non stiamo affrontando problema da realtà carcere e dei problemi di meccanismi di gruppo che sono presenti una realtà a caccia quando io ho iniziato a trattare i tossicodipendenti nel mille novecentosettantaquattro
La realtà che io osservavo era che la popolazione carceraria
Chiamiamo la normale c'è quella che non utilizzava e abusava di tossicodipendenza e immaginava i tossicodipendenti in quanto questi non venivano compresi per i loro proprio per il loro tipo di comportamento sia dai detenuti e sia dal personale
Oggi ho l'impressione che questo meccanismo stia avvenendo anche per i sieropositivi
Così esistono una serie di meccanismi di gruppo l'interno dalla struttura carceraria che faranno sì e questo è già stato segnalato da alcuni direttori di direttore rappresentanti distruttivi penitenziari stranieri che esistono problemi di emarginazione chiamiamolo comunque di distacco
Voti di essere sanno
Questo chi fa capire come il problema di una informazione e di una prevenzione deve essere fatto molto in profondità perché non è sufficiente
è un discorso che ha bisogno di paziente ha bisogno di continuità non è possibile pensare che noi possiamo convincere dei detenuti ma anche il personale con interventi sporadici a superare una serie di paure
Perché io non ho difficoltà di pensare che abbiamo tutti noi poi se andiamo a selvaggi in termini meno tecnici ma più di profondo nostro sia la via se qualcosa che mette paura ognuno di noi
Poi abbiamo gli strumenti tecnici abbiamo degli elementi che di confronto che ci permettono di superare queste paure ma non tutti hanno queste possibilità e non tutti hanno avuto la possibilità di confrontarsi ecco perché io credo che e sicuramente oggi pomeriggio avremo ancora più contributi rispetto a questo perché avremo le esperienze dei singole situazioni quindi tre o più nel vivo del dei problemi ma a me è sembrato molto interessante ma ritenuto Cangemi perché mi sembra uno spaccato di una realtà
Che si può tener conto di quanto gli viene suggerito
Dai tecnici dagli esperti ma si deve confrontare poi con la realtà operativa che estremamente diversa e ha bisogno di un'organizzazione che riduca le tensioni che riduca le ante che sono già presenti proprio che lo stato di detenzione di sovraffollamento di mancanza di spazi grazie
Grazie
Bene forse dopo questa ampia serie di interventi possiamo restituire la parola rivelatori io comincerei proprio dalla mia sinistra perché tutto sommato mi pare che venga bene il partire dal Psicologia dalla medicina per poi arrivare al diritto
Dal professor Bertini è stato più volte chiamati in causa
Allora la prima domanda
Ho positivi intervento che è stato rivolto a me come psicologo riguardava e l'accennata l'ho fatto alla crema delle scelte
Decisionali evidente che sono molti
Molti problemi decisionali nell'ambito dell'istituzione carceraria in particolare in questo settore
Mi chiedeva anche l'intervenuto se io ho esperienze personale al riguardo no purtroppo non ho esperienze dirette con questa problematica nelle carceri e quindi non posso portare questo contributo di esperienza ma quello che a me sembra di poter rilevare è che
In questo ambito
Emergono due aspetti della del decisioni e due funzioni che la Psicologia può avere in questo settore
Che una un aspetto e quello che c'era prima della dinamica decisionale mi spiego meglio molte volte non solo nell'istituzione carcerarie ma in molti ambiti istituzionali molti gruppi nella famiglia
Finiti i processi
Di decisione
Sono in qualche modo bloccati tutti quanti sono d'accordo non d'accordo per fare certe cose o comunque ci potrebbe essere a convincersi però non c'è capacità decide qualcuno rimanda al tuo fa finta di non sentire e così si va avanti allora io credo che emerga un un ruolo una funzione psicologica che deve e può esser fatta però in un modo più appropriato dall'esterno dell'istituzione
Attraverso una corretta analisi istituzionale come si chiama oggi io mi meraviglio che
In certi settori per esempio nell'industria dove la produzione importante si sia capito molto bene esigenza di questi di queste competenze mente così difficile a camminare là dove non c'è una produzione per esempio nell'ambito sanitario dove sarebbe così importante o anche in queste in questo caso l'ambito istituzionale cioè non è un ruolo pleonastico questo l'intervento che dall'esterno possano far sì che lui istituzioni si interroghi quelle quell'istituto Caceres interni sul perché
Non vengono portate avanti certe decisioni o certe scelte allora però per far questo è un tipo di di di approcci è un altro discorso
è che come lei giustamente sottolineava all'interno di queste decisioni vanno contenutistica mente
Deve pensare anche il fattore psicologico
Cioè se io devo decidere per esempio si fa il la diagnosi a tutti quelli che o non si fa
Ecco io credo che nell'ambito di un di una scelta già decisione devono pesare vari fattori ma non può essere assente il fattore psicologico per far questo io credo che sia importante sia stata striato che ci sia una continuità di lavoro psicologico all'interno cioè di o di una presenza per il fatto stesso di esserci un ruolo che però sia un ruolo dignitosamente
Rispettata anche nelle sue esigenze di operatività tecnica
La sua presenza fa sì che nel concerto degli elementi che contribuiscono alla Presa di decisione le fornisca anche una riflessione specifica sul piano psicologico
E molto spesso purtroppo si vede che le decisioni sono prosciugati di riflessioni di presenza di intervento mio specifico senza naturalmente sovrapposizioni o prevaricazioni d'importanza di ruolo ma semplicemente contribuendo
Nell'ambito di Cina allora o chiarire questo discorso è è molto importante e che le che che nell'ambito di di di istituzioni ci sia una possibilità ti va di agire
Non manchi la contribuzione di riflessione della componente psicologica e ci sia una possibilità in qualche momento di una analisi del funzionamento istituzionale attraverso l'intervento esterno all'istituzione in io volevo anch'io osservare in margine mi ha stimolato l'intervento del professor Aiuti quando parlava del del dei provvedimenti nel campo dell'epatite guardati che drammatico riflettere Anna
Diversità psicologica con cui ci muoviamo tutti quanti di fronte ad un pericolo rispetto all'altro ma io ho sentito delle cifre
Otto mila morti all'anno
Ecco adesso io sodo medico di base ma come faceva purtroppo lasciato da molto tempo quindi non è che abbia conoscenza diretta ma io vorrei chiedere
Il mezzo quello che mi consta così adesso il mezzo di la possibilità di trasmissione dell'epatite è uguale a quella dell'Hayez o sbaglio
Signori miei vogliamo riflettere su questo
Cioè per capire l'incidenza del fattore psicologico e dei fantasmi che si elaborano dentro le istituzioni
Quando morì mo'sono otto mila morti quanti ne sono morti di AIDS l'anno scorso
Certamente io non voglio per carità trascurare la curva le possibilità di incremento ma io parlo in termini di analisi concreta delle paure dei vissuti fanta asmatici che poi contribuiscono nello sfondo appresta decisionali che prevarica con la razionalità
Qui abbiamo di fronte a delle situazioni che io mi domando vengono fatte le prove
Sulle le partite virale into di quelli che entrano in carcere perché io ve lo domando perché sì
Ho bravissimi
E
No
No io Dumas fa tornare a tutti quelli che tu venne fatto un test che costa quattro mila lire sulle partite per vedere se sono
Ci se hanno Lella la la possibilità di trasmettere le l'epatite virale non dappertutto non appena ok
Allora questo questo problema dell'in del del del del marchio che venne posto ad un certo tipo di problema per l'altro ha delle ripercussioni io mi domando Presidente sieropositività
Come e comizi col logo io no il compito di doveri sola come nessun operatore però di contribuire allora la mia domanda è questa si sono studiate le ripercussioni le complicazioni sul versante psicologico di questo tipo di intervento
L'altra domanda che pongo in qualche modo quale è l'utilizzazione ed è stato anche il l'utilizzazione che poi viene fatto di questo di questo screening ecco qual è l'obiettivo e si sono considerate le ripercussioni psicologiche non solo in tre psichiche ma per quel che riguarda la prevenzione del contagio
Si sono studiati sì sì me lo dite va benissimo io faccio un rilievo per esempio
La cosa è molto complessa ma io mi domando che cosa poi come viene utilizzato questo questa cosa e per esempio
Ho qui il documento di di San Francisco dove loro dicono che non fanno assolutamente mica ci San Francisco sappiamo come sono non fanno nessun tipo di di analisi perché non serve a niente secondo loro
Perché non ha nessun poi ecco allora mentre ci sono altre posizioni gli ho presente Savini dove invece si fanno queste ma io vorrei che Fini che tipo di analisi
Viene fatto a questa tematica guardate che potremo divertirci a vedere quali sono le conclusioni e le conseguenze a Lecce mi ha detto che tutto va bene le fatiche tutto perfetto
Ok
Va be'
Bene va bene va bene e poi quando l'avete fatte tappeto che ecco che la mia domanda è questa che cosa fate quando l'avete esaminati quadretti risultati
Chiedo scusa momento chiave gli scambi così al di fuori del microfono non non sono utili portare registrazione e fra l'altro che creano anche un po'di confusione nella nell'esposizione nel dibattito va be'il premier la la domanda sul ho un'altra l'altro aspetto che in più specifico che mi ha rivolto a come domanda sull'intervento tecnico da farsi nel caso della prevenzione del comportamento del signor positivo nei confronti dell'ambiente fa
Io credo che se noi prendiamo
Quel
Quello che lei ha descritto non solo nel carcere anima che altrove Nobel sieropositivo che si ferisce per poi dopo per poi risultare pericoloso agli sentivo storie allestire tampone emblema la metafora di quello che può essere il problema della dell'atteggiamento del serbo sentivo nel cuore e quindi la crescita che può emergere un po'non emerge nei confronti del mondo come e giocare in questo ma io credo che
Una risposta
Circoscritta non abbia molto senso e la prima la prima grande domanda che un credo lo psicologo deve porsi e l'analisi del setting in cui opera per potere cioè vedere quali sono le possibilità
Di lavorare in senso psicologico voglio dire che se io vi Visco restrizione carceraria io devo capire se si è creato un'atmosfera
In cui è reso possibile l'intervento psicologico che se questo non c'è inutile che io mi sforzi a usare strumenti che poi non funzionano quindi lì va visto in qualche modo il rapporto che c'è fra una formazione esterna ed interna continuativa e l'emergenza di una potenzialità di lavoro in campo psicologi se voi mi chiedete di lavorare come chirurgo in un in una situazione impossibile vi dico no mi dispiace ma rancio Roma i risultati saranno molto molto scarsi
Qui c'è l'analisi specifica del setting che dal punto di vista della possibilità d'intervento psicologico molto
Particolare precisa deve essere fatta l'altra parte il successivamente uno deve considerare che il l'intervento in questo settore
A degli de de delle conoscenze cioè noi sappiamo o più o meno sì si presume di sapere alcune a quei cose quali sono gli aspetti IP vanno toccati
Della persona tipi di difese delle possibilità del modo con cui viene affrontato il Coppini cioè l'affrontare il problema
Nel con tono dello stress ci sono dei ma molte indicazioni che possono essere molto interessanti per i sieropositivi così come le informazioni che si hanno su l'importanza che ha la una rete sociale strutturata intorno come anche prognosi positiva rispetto a certi certi aggravamenti delle sindromi che hanno un'origine unitaria comunque sia ecco il tutto
Legato a Positano interventi previo mirati la scelte per scelta tecnica anziché di un'altra deve essere commisurata fondamentalmente alla al al sette e alla disponibilità del setting
Credo che un altro errore che si fa spesso e di commisurare il bisogno della persona rispetto all'esperienza
Lo psicologo se uno ha una certa formazione portata a far sempre quello sia una un'altra formazione
Fa sempre senza rendersi conto che esiste invece costretto rapporto verrà cioè dimensione della del del bisogno nelle nel bisogni nella nella caratteristica che viene presentato
Va bene grazie signor Pagliara intenzione intervenire
Li dovrei pregare di essere possibilmente
Concisi
Molto brevemente volevo semplicemente individuare le difficoltà dell'Ice che ci sono una prima è la diffusione è un'altra è il problema di coloro che già hanno hanno contratto questo male all'interno del carcere questo è un problema certamente più evidente e più forte per la diffusione per sì per la prevenzione ha già parlato ampiamente professor fa mentre invece penso che per le persone che sono già malate si sta facendo poco o niente
E credo che sia importante invece sottolineare questo questo aspetto
Un primo punto sicuramente potrebbe esser quello di cercare di rendere le carceri giustamente dello che più abitabili De'Longhi più a dimensione umana non dimentichiamoci che siamo di fronte a persone non stiamo parlando extraterrestri
Questo non vorrei che fosse trascurato un altro problema è l'apporto il sostegno di queste persone la nostra esperienza ha rivelato che
Ci sono stati dei risultati positivi
Proprio perché i soggetti che sono ai quali sempre usciti a dare un sostegno morale il sostegno qualche volta anche psicologico c'è siamo Shen qualche modo coinvolgerli a darle un senso alla loro vita
Far riscoprire il senso della loro vita al di là di questa seconda e drammatica realtà
Tante volte si sono trovati che erano riusciti a sconfiggere il problema della possibile intensa e poi di nuovo a ricadere nel problema della morte perché c'era l'AIDS
E partire ragazzi Tosi di benefici sono in carcere
C'è quindi la necessità di formare degli operatori che siano degli operatori veramente pronti a sostenere queste persone non ce la dobbiamo dimenticare
Credo che ecco posso concludere con questa ringraziarvi grazie professor Fara qualcosa regole
Non ho avuto domande specifiche me ne stupisco un po'però vorrei porre qualche domanda rapidamente ai colleghi che ancora devono parlare e fare altro
Alcune affermazioni filtrano personalmente contrario all'obbligatorietà del teste per parecchi motivi il primo motivo ed è stato anche detto quando si sa se un soggetto è positivo in fondo non gli si dà nulla in cambio per cui quel miliardo che seguirebbe ogni anno a fare il teste nuovi entra io ritengo dovrebbe essere usato più utilmente per risarcire i danni delle vaccinazioni obbligatorie per i quali non è stato ancora trovato in finanziaria un miliardo e la legge pronta da tre anni
In secondo luogo perché quando la non è garantita la volontarietà della partecipazione al teste non ci sarà neanche volontarietà da parte dell'interessato nel avere comportamenti che potrebbero essere utili per sé e per gli altri in futuro terzo se il soggetto risulta positivo risulta positivo ammesso che non sia un falso positivo ma se risulta negativo non vuol dir nulla perché se i suoi comportamenti rimango disteso può diventa positivo un magari addirittura in incubazione per cui si innesca un meccanismo di testo e ripetuti che non finiscono mai quarto la struttura volto Telara sì
Perché se il soggetto è positivo chiaramente
La ma l'infezione la presa fuori e non l'ha presa dentro però se si ripetono i teste diventa positivo sarà un qualcosa che si può ritorcere contro la struttura perché sarà una discussione continua a fare il ministero egli ha poca atti del detenuto per dire se quella era in incubazione se è stato in incubazione breve lunga se ce le prese in carcere o non se l'è presa in carcere e non si finirebbe più secondo luogo il discorso delle siringhe dei
Hai dei profeti preservativi dei profilattici è stato detto che questo potrebbe presentare anche dei problemi da un punto di vista giuridico ma c'è anche da dire una cosa insomma o si fanno delle scelte di civiltà come ha fatto la struttura penitenze
Italiana cioè quello di rimandare la persona il più possibile verso una vita a norma oppure si fa la scelta di accettare dei comportamenti che in parte sono devianti è in atti nella struttura e che sono il tuo è in contrasto con lo stile che si è scelto con la politica che si esce terza cosa invece sì a migliorare le condizioni igieniche del della vita in carcere Ada da dare a chi lo desidera la cella singola dove può fare attività igienica personale senza esporsi a rischi con gli altri e poi sia anche a favorire i rapporti familiari coi partner anche all'interno della struttura carceraria per quale motivo dobbiamo favorire comportamenti anomali quando viceversa ci sono le strade già in parte battute per favorire comportamenti i comportamenti normali e infine se non ci si mette d'accordo su queste scelte allora io faccio una proposta sperimentiamo infondo le esperienze degli altri non sono sempre facilmente portabili nel nostro Paese voi diamo decidere chi ha ragione sperimentiamo in qualche carcere un tipo di comportamento un altro tipo di una una un tipo di politico un altro tipo di politica in modo scientifico e poi vediamo chi chi ha ragione perché in fondo nessuno può pretendere unicamente col proprio parere di aver fatto delle scelte felici ultime due cose brevissime il professor Aiuti sì il vaccino a quattro mila cinquecento lire contro le patito le mense dice che ci sarà però quello che stanno registrando in Italia non costerà quattro mila cinquecento lire
Potrà scendere a questa cifra e scenderà se si farà una politica di larga vaccinazione magari anche vaccinazione di massa io non sono contrario perché dirle di devono ancora recuperare le spese di di i di messa a punto di questo vaccino e oggi non possiamo pensare di avere il vaccino di cui si parlerà in un congresso fra qualche giorno all'Istituto Superiore di Sanità Roma l'undici maggio il bacino a ricombinanti a quella cifra
E l'ultima cosa che vorrei dire al professor Bertini
Ecco io da medico come medico è l'unica ad aver capito riconosco che la preparazione dei medici in campo psicologico è disastrosa mentre invece per affrontare i problemi e non solo in carcere di Piove di DS noi dovremmo essere forti e operati ivi da questo punto di vista e vi dico la tabella diciotto che riforma la facoltà di Medicina dare le grosse possibilità di correggere questo questo errore di formazione gli chiedo visto che alla Sapienza ci stiamo in parecchi dei relatori qua cerchiamo di sperimentare qualcosa in
Sì me nell'ambito e la tabella diciotto perché il medico ha bisogno assolutamente di imparare di di Psicologia ma a livello di operatività non di
Semplice formazione generica siamo tutti carenti sia noi nell'università sia quelli che stanno a livello dell'operatività sul territorio grazie
Grazie il professor Lantella tagliata
Posso parlare interi qui
Anzitutto devo ringraziare gli in in coloro che sono intervenuti per la puntualità delle loro osservazioni che certamente arricchiscono il tema che abbiamo prospettato nelle nostre brevi relazioni
Il poi che un settore e quindi coincidenza con quello del professore cotta io cercherò di individuare innanzitutto il tema che mi sembra sia stato riproposto con maggiore frequenza cioè quello della Aubry Gatto Rita o della mera facoltatività discrezionalità anzi
Della degli accertamenti preventivi della quindi dei test
Di di testa cui sottoporre i detenuti
La linea fondamentale delle obiezioni
E che creano una una disparità di trattamento una discriminazione
Tra alla popolazione carceraria e e coloro che invece ancora non sono dei ancora che non sono detenuti siamo tutti in libertà siamo tutti in libertà provvisoria ma comunque coloro che non sono detenuti
Ora indubbiamente di fatto una discriminazione si crea però questa discriminazione non è questa discriminazione che urta contro il disposto dell'articolo tre della Costituzione secondo cui tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge
Perché come insegnamento della corte costituzionale oramai acquisito la non si richiede una uniformità di trattamento per tutti ma si richiede che ciascuno abbia un trattamento uguale a parità di condizione
Ora e innegabile i tra chi è detenuto ho custodito cautelarmente per usare il termine attuale
E chi invece non lo è una differenza ci sia e quindi questa differenza è tale a mio avviso
Naturalmente il legislatore positivo che dovrà stabilire questo e tale da giustificare un'eventuale disparità di trattamento tra l'obbligatorietà del teste e la non obbligatorietà
C'è poi il profilo della della concessione ai detenuti di siringhe e preservativi
Non che si tratti di un argomento uniforme perché indubbiamente c'è possibilità di distinguere tra la concessione del del l'uso del preservativo e la concessione dell'uso della siringa
E a questo punto è stato posto da uno degli interventori in maniera acuta e forse un tantino provocatoria
La domanda ma chi è che porta la la droga in carcere che bisogno c'è della della siringa vuol dire che c'è qualcuno che porta la droga in carcere
E è un problema indubbiamente delicatissimo
Ma non è in questi termini che si risolve il profilo di quello che l'amministrazione deve fare una volta che
E ha accertato che la droga in carcere circola
Perché è un male una situazione che il l'amministrazione deve affrontare allo stato della realtà
E quindi se si tratta e se è questa la realtà se la droga in una maniera o nell'altra finisce per circolare tra i detenuti e ecco che a mio avviso si rende opportuno l'intervento dell'amministrazione per facilitare e che l'acquisizione l'assunzione di questa droga senza i pericoli che sono connessi alla i DS il
Per il resto io penso che meglio di Matthew autorevolmente di me potrà a rispondere il professore cotta grazie prova grazie professor
Ma io ho pochissimo ho da dire perché in definitiva l'accusa nei momenti un pochino di stile la questione la questione che ente in qualche modo riguardava la mia relazione quella appunto della direttrice scusi mi è sfuggito il nome ecco nei ai fondi e e e anche indici e quella di del collega aiuti insomma ecco che era quella della discriminazione che ha già detto il professore la cagliata vorrei ancora precisare una cosa questo è più Polito dunque detto appunto che non non c'è discriminazione per la obbligatorietà del testo rispetta chi è fuori chiedete perché le situazioni sono profondamente diverse le situazioni sono diverse uno uno è libero
è e l'altra in una situazione coatta la quale aggrava aggrava comporta degli altri rischi ecco quindi non c'è dubbio che si po'
Quello che gli avevo cercato di mostrare era questo che nella nonché Seat e che si debba fare la il il testo obbligatorio perché questo è certamente legittimo questo è il punto da cui partire da cui partire è certamente legittimo e io aggiungerei che in casi ben precisi può essere anche doveroso
Doveroso perché ripeto
La preoccupazione della discriminazione fra gli uni e gli altri
è una provocazione giusta per carità da da tener presente ma che non può essere tale se non si effettuasse una differenza a sì provocherebbe un danno più generale questo è il punto da da disco in questi casi dovrebbe essere doveroso ora io non so perché non sono un competente nasce competenti dire questo comunque mi ha colpito molto l'intervento del dottor Gallo perché effettivamente ha mi ha fatto riflettere che un testo obbligatorio fatto immediatamente o non so insomma subito insomma senza
Non ha non suscita nei in negli nei detenuti il sospetto che qualcuno sia sia
Diciamo da da tenere lontano tutti lo devono fare
Le nulla da parte l'indicazione del medico invece individua già rispetto all'altra popolazione carceraria quello che da sola da sospettare e abbiamo sentito da tutti
I titoli centoventidue retorici quale meccanismo di difesa spesso assolutamente diciamo immaginario suscita nel nei nei sani rispetto a questo quindi da questo punto di vista qui mi pare che anche mia tener conto di queste osservazioni concrete
E poi aggiungo una cosa che non si può prendere la questione del teste isolata non è che si dice si fa solo il teste
Ma si fa e l'educazione del teste ha già un'idea di cosa nasi poi isolare il problema ripeto è certamente legittimo e secondo la posizione può diventare doveroso nel caso che e però non isoliamo lo mai per questo nessuno ha mai detto di isolarlo da tutto il resto e le altre attività piuttosto come è giusto di idee eh al teste ha ripetuto il monitoraggio eccetera dovrebbero seguire tante altre cose cioè condizioni particolari per per ottenerne per per su queste persone e per difenderlo stesse dagli altri che possono provocare quella crisi per immunodeficienza e e e per e per verso dal parte loro verso i sani non credo di Condove da aggiungere altro grazie
Grazie per la verità le relazioni dell'ampio dibattito che è seguito
Mi hanno portato una serie di sollecitazioni tempietti ascoltando aveva notato una serie di cose che guardando le ora appaiono hanno l'aspetto un po'di implica lo schema d'intervento ma allora nello stato di
Pochi dice nemico che ci accomuna mi inducono a rinunciare quindi sono convinto che con questa rinuncia guadagnano più meriti di critiche posso aver guadagnato moderati dalla discussione
Grato del consenso ringrazia i relatori partecipa anche dopo un tormento tutti alle quindici
Vedete su in alto parliamo di siero conversione in dieci soggetti
E tengo a precisare che detta Siro conversione si è avuta in soggetti che sono hanno avuto contatti e quindi hanno avuto un incremento nel rischio all'esterno della dell'ambiente penitenziario
Avanti con la prossima per cortesia
Abbiamo sul totale delle sieropositive
L'abbiamo inserite
Nelle varie classi riferendoci sempre alla classificazione del sì dissi abbiamo visto come alla prima classe cioè quella cui si fa riverito riferimento ai soggetti con infezione acuta simil mononucleosi Ca'non appartiene nessuna delle pazienti sieropositive
Alla classe seconda invece e cioè quelle con sieropositività ma sintomatiche appartiene il cinquantuno virgola cinquantasette per cento
Così novantasette casi ritroviamo nella classe terza e cioè in quelle pazienti che manifestano già un all'Info adenopatia sistemica
Una piccola percentuale che il cinque per cento e invece la categoria cui si riferisce
E cioè all'acché praticamente questi soggetti il cinque per cento del del totale delle sieropositive manifestava già Unaids de l'État Complex avanti con la prossima per favore
Abbiamo poi cosa più interessante osservato il passaggio di categorie nel periodo di osservazione e abbiamo visto come alla prima osservazione
Erano sicuramente superiori in numero le pazienti in classe seconda e cioè Siro positive asintomatiche
Alla fine dell'osservazione si sono ridotte per incrementare invece la classe delle linfoadenopatia persistenti un lieve incremento l'abbiamo visto anche nella classe dell'Arca
E abbiamo visto poi a alla alla anche la comparsa di tre casi di AIDS che sono stati ovviamente immediatamente ospedalizzata
I strutture specializzato
Anzi vi dirò di più un altro caso
Sarebbe da aggiungere a questa casistica ma i dati i risultati le comunicazioni le abbiamo avute di recenti quindi non c'è stato possibile Inzerillo in questo contesto avanti con la prossima
Siamo andati a verificare anche in relazione a quello che si diceva proprio ieri
Quando il professor di Raimondo il professor Aiuti parlavano dell'importanza di verificare più che la fase conclamata della malattia le fasi intermedie della stessa e poter avere l'opportunità con dei dati di laboratorio minimi e cioè un esame emocromo citometrico al fine di valutare un all'Info premia una piastrinopenia una elettroforesi proteica al fine di errori di valutare una iper gammaglobuline mia
E soprattutto come vedremo questa è una diapositiva che dimostra la cui esistenza di infezione da HPV
E quindi dalla possibilità di verificare come vedete quante volte in quanti casi abbiamo una coesistenza di infezione da epatite virale con infezione da h i d avanti con la prossima per favore
La iper gammaglobuline mia se ne è parlato anche ieri
E noi siamo andati proprio a vedere come mai per le gammaglobuline mia poteva esser dovuta ad un danno del parenchima epatico dovuto ad un insulto virale di altra natura che non quella quello da H da HIV
Infatti i miei soggetti con i perdiamo globuline mia vediamo che molti di essi hanno una coesistenza con infezione da HPV e siamo andati proprio a verificare
Quanti soggetti avevano la iper gammaglobuline mia dovuta ad un'epatopatia cronica da i patite virale quanti invece l'avessero come manifestazione di evoluzione dell'andamento clinico invece dell'infezione
Data ivi la prossima per favore
Ecco i dati riferibile alla linfa Banja piastrinopenia nelle varie classi
è inutile che vi dica
Il i valori che sono ben visibili ci tengo piuttosto a far rilevare come nella classe terza eccede i soggetti ripeto con linfoadenopatia
Persistente vediamo una assenza della linfomi dato che sicuramente è da riferire alla fasi per plastica linfonodale cui questi soggetti vanno incontro nella terza classe
Della della casa e conto la classificazione del sì dissi avanti con la prossima per favore
Gli skin testis cutanei ai fini come dicevo precedentemente dalla valutazione di deficit della ipersensibilità ritardata altro indice importante nella poter svelare l'evoluzione della infezione vediamo come in classe terza in classe terza sempre soggetti con linfoadenopatia
Info adenopatia persistente vediamo una aumento di soggetti con questi Screen tests cutanei negativi possiamo andare avanti per favore
Diciamo che la
Il monitoraggio clinico che noi abbiamo previsto all'interno dalla casa circondariale femminile
L'organizzazione di quest'ultimo
Prevede la possibilità di controlli successivi e cioè quando la detenuta ottiene la libertà e questo mi sembra diciamo un momento fondamentale e che va a chiudere discretamente tutto il lavoro fatto all'interno di ogni istituto penitenziario
è stata concepita in accordo con i colleghi dell'università degli studi di Roma delle malattie infettive
La preparazione di una lettera che contenga notizie cliniche che contenga particolari riferiti anche al numero di di indagini effettuate circa la siano positività
Che ma lettera di accompagnamento dunque che corredata di tutte queste notizie
Consente alla paziente di esser seguita
Presso gli ambulatori universitari senza difficoltà di prenotazione e di raccolta dati grazie proprio al ponte di informazioni che abbiamo istituito con i colleghi dell'università
Analoga analogo approccio informativo abbiamo avuto con la Clinica ostetrica e ginecologica dell'Università degli studi di Roma dove inviamo le detenute
Anzi l'ex detenute
O meglio dire dei pazienti
E in gravidanza sieropositive affinché possano continuare e possano avere un espletamento del parto in condizioni e seguito soprattutto in ambiente altamente specializzato
Così pure abbiamo instaurato un rapporto di collaborazione grazie alla alla squisite Izzo e del professor Guzzanti che è stato sempre disponibile per i problemi relativi ai bambini del nostro istituto
Al affinché gli stessi siano quando nati da da bambini da madri scusatemi sieropositive possono essere seguiti per il monitoraggio dell'infezione all'interno di una struttura specializzata
Io concludo
Questa mia Breve relazione
Auspicando che le varie indagini effettuate negli istituti penitenziari italiani
Si erano riunite in protocolli sovrapponibili se non in un unico protocollo d'indagine che dia la possibilità di ottenere dati comparabili ed afferenti ad una casistica nazionale
Ovvero sia un campione di vaste proporzioni che consenta di ottenere indicazioni e verifiche più significative
Tutto ciò non dimenticando che nella maggior parte dei casi la patologia oggetto di questa riuscitissimo conferenza
è una manifestazione secondaria di un tumore primitivo ben noto la tossicodipendenza
Senza controllo della quale sarà sicuramente poco efficace la cura dei del suo focolaio metastatico che appunto la lei DS quindi come ultima cosa ha da dire combattiamo pure la i DS ma difendiamo ci sicuramente dalla tossicodipendenza grazie per l'attenzione
Ringrazio il dottor Bevere per questa chiarissima esposizione e documentatissimo esposizione e adesso vorrei dar la parola al dottor Sergio Fazioli
C'è il dottor Sergio faccio
Grazie
Che parlerà sul problema ai DS nell'istituto maschile Nuovo Complesso di Roma Rebibbia
Signor presidente gentili signore e signori prima di dare inizio alla relazione ritengo opportuno mettere in evidenza che l'associazione dei medici penitenziari Amati
Già in occasione del congresso nazionale di Favignana del maggio mille novecentottantacinque prima ancora che del problema delle sezioni passero le pubbliche amministrazioni
Ha sentito il dovere di richiamare l'attenzione degli organi competenti del Ministero di Grazia e Giustizia
Sulla necessità di istituire all'interno delle carceri un servizio d'indagine studia diffusione delle informazioni in maniera corretta e non allarmistica al fine di prevenire in tempo utile i pericoli derivanti dall'infezione da Enzo
Il problema della diffusione dell'infezione da http nelle comunità quale ad esempio quella carceraria è un problema di notevole interesse
è evidente che l'esiguità degli spazi a disposizione l'uso promiscuo degli oggetti e servizi l'età dei detenuti che è generalmente compresa nella fascia dell'attività sessuale
La pratica del tatuaggio la frequenza dei traumi e ferite da taglio l'alta percentuale di tossicodipendenti Ramos della omosessualità possono favorire enormemente la circolazione del dio sa che il vino all'interno del carcere
Questi problemi sono stati affrontati differentemente nei vari istituti penali secondo caratteristiche non solo relative manca ambientali
Questo comportamento preventivo si basa sul pestaggio volontario dei detenuti sull'informazione relativa al problema della sieropositività e sulla sorveglianza clinica con relativi consigli atti a responsabilizzare il comportamento di vita
Come tutti gli operatori sanitari saranno è necessario per la prevenzione della diffusione dell'infezione anche di negli istituti carcerari adottare tutte le misure idonee già rese note a suo tempo con il bollettino dell'Osservatorio epidemiologico della Regione Lazio
E cioè a dire prego diapositiva numero uno
Sorveglianza clinica
Provvedere a fornire consigli individuali e riservati
Provvedere ad attuare le misure necessarie ad evitare che i soggetti sieropositivi abbiano comportamento
Comportamenti fonte di rischio per altri detenuti o che questi ultimi si sottopongano vengano sottoposti a pratiche o comportamenti rischiosi
Diffondere informazioni corrette sul problema
Sensibilizzare i distretti sull'importanza della prevenzione
Per quanto riguarda il nostro istituto va precisato innanzitutto che sia un grosso istituto giudiziario di concezione e costruzione moderna che accoglie mediamente mille trecento detenuti con un movimento annuale di circa quattro mila nuovi giunti
In esso sono compresi nove reparti con circa settecento celle ciascuna dotata di servizi igienici ed una sezione di degenza per malattie infettive
E positiva due per favore
Alcuni dei reparti hanno caratteristiche uniche in quanto comprendono un presidio di osservazione psichiatrica
Uno per transessuali e omosessuali ed uno di massima sicurezza con cellule singole è presente anche un reparto penale mentre gli altri hanno le caratteristiche proprie dei carceri giudiziarie
Questa situazione fa sì che nei confronti dell'infezione siano compresi in unica ambiente tutte le caratteristiche proprie di singoli istituti e non va sottaciuta nemmeno la frequente mobilità intramuraria dei singoli distretti per i numerosi problemi legati allo stato detentivo
Di appositi a numero tre per
Fin dal mille novecentoventi ottantacinque è stato iniziato il pestaggio per la ricerca sia logica anche ai tempi sui distretti che sono sottoposti volontariamente
Nello stesso tempo si è provveduto alla diffusione a tutti gli interessati detenuti ed operatori di informazioni relative al problema della sieropositività
E ad istaurare colloqui sia individuali e sia con i rappresentanti dei vari reparti questo per evitare comportamenti a rischio e per sensibilizzare i detenuti sull'importanza della prevenzione
Successivamente l'informazione è stata arricchita con la distribuzione di un opuscolo dell'Associazione nazionale per la lotta contro l'AIDS in ogni singola cella con l'introduzione di un libro sull'argomento per ogni biblioteca di reparto
E con la distribuzione di un foglio notizia di facile lettura ad ogni detenuto nuovo giunto inoltre i sanitari dell'istituto hanno seguito l'evoluzione clinica dell'est della Sindone detenuti sieropositivi
Con l'ausilio di appositi modelli elaborati in collaborazione con la Cattedra di allergologia di mono Legia clinica per l'università la Sapienza di Roma diretta dal professor Aiuti
Ogni volta che si è presentata la necessità di approfondire lo studio Moggi pro ci si è avvalsi della collaborazione del sopracitato istituto universitario
Recentemente coordina fattivamente la sorveglianza clinica ed epidemiologica di questa sindrome uno specialista infettivologo della carta di malattie infettive di Università la Sapienza di Roma diretta dal professor sorge che ha aggiornato il protocollo di osservazione clinica e di laboratorio al fine di seguire di facilmente la eventuale evoluzione dell'infezione
E che ci garantisce il collegamento dei detenuti con le strutture pubbliche specializzate all'atto della scarcerazione
E così via scissione
Questi e così via si evidenziano i dati anamnestici cioè la prima pagina dell'osservazione clinica
La successiva
Quest'altra si evidenzia in metodi osservazione clinica e di laboratorio seguito periodicamente
Nel periodo compreso fra il primo giugno mille novecentottantacinque il trentuno dicembre mille novecentottantasette avanti per cortesia
Abbiamo esaminato mille centootto persone per complessive mille centosessantadue determinazioni siano logiche dell'Ansa chili
Inviate con codice segreto presso la Cattedra di allergologia e immunologia clinica dell'Università la Sapienza di Roma utilizzando metodi Dellai sa eventualmente contesta di conferma questa lotta
Sono stati riconosciuti sieropositivi trecentotrentotto detenuti per la percentuale reale del trenta virgola cinque per cento
Per valutare il rischio di siero conversione correlata alla condizione dello stato detentivo è stato ripetuto un test di screening in media dopo sei mesi su trecentottantuno soggetti si era negativo
Dall'analisi dei dati risulta che la sera conversione è stata di zero casi la quasi totalità della popolazione proveniva da pregresse esperienze Ius entrare in uso di stupefacenti
Per quanto riguarda le categorie di appartenenza dei soggetti esaminati quattrocentosettantatré sono risultati i tossicodipendenti cinquantuno omosessuali transessuali cinquecentottantaquattro senza categoria di appartenenza
Con la percentuale quindi del cinquantasette per cento per quanto riguarda i tossicodipendenti e del trentasette transessuale un'ossessione
La stessa metodologia è stata usata per i dati riferiti al solo anno mille novecentottantasette deposita successi
Qui rappresentata percentuale che varia da del venticinque virgola tre per cento nei sieropositivi settanta virgola nove tossicodipendenti abbiamo messo in evidenza altresì i dati riferiti al giorno trentuno dodici milione settantasette nella media mediata
Tabelle successivi
Anche qui si vede che le percentuali sono diverse ma grossomodo rispettano quelle dell'anno
Erano centottantasette
La successiva
Ecco qui si vede che chiaramente
Presenti al trentuno dicembre sintomatici sessantotto per cento terzo gruppo las ventotto per cento quarto gruppo a due virgola dieci per cento
Dei trecentotrentotto sieropositivi in base all'attuale classificazione clinica del sedici di Atalanta duecentodiciotto appartengono al secondo gruppo tabella successiva
Duecentodiciotto appartengono al secondo gruppo centosedici appartengono anche il suo gruppo las e quattro al quarto gruppo qua successiva si vede meglio
Quanto detto
Evoluzione clinica di sieropositivi
Diapositiva dodici
Agli stessi soggetti sono state praticate analisi di routine emocromo conta piastrine best transaminasi gamma GT elettroforesi proteica dosaggio dell'immunoglobuline ma che separi vitale inoltre Muti teste medie che non hanno evidenziato grossolane variazioni rispetta la norma nei casi appartenenti al terzo gruppo non così invece si è verificato nei soggetti appartenenti al quarto gruppo tre Sezze in cui si è riscontrata con Muti teste anergico cutanea
Segno di deficit immunologico confermato da successivi esami presso la Cattedra di allergologia e immunologia clinica all'Università la Sapienza di Roma
è stata riscontrata all'Info Penia e piastrinopenia nella quasi totalità dei soggetti appartenenti al quarto gruppo piastrinopenia grave in due casi seguiti specificatamente presso la cattedra di ematologia dell'Università la Sapienza di Roma diretta dal professor Mandelli
Da notare la frequenta associazione della positività avanti a che di con altre patologie trasmesse per via sessuale sifilide gonorrea ivi compresa l'epatite virale di tipo B
Inoltre nei casi dissero così da esaminati depositi hashish
Si è provveduto ad eseguire controlli clinici visita dermatologica teologica neurologica chirurgica oculistica con l'esame del fondo su onde valutare il gruppo di appartenenza e l'eventuale evoluzione della sindrome clinica nel tempo
Si fa presente che tutti i dati riportati si riferiscono i detenuti che si sono sottoposti volontariamente alle ricerche si logiche e che costituiscono il nostro istituto meno del venti per cento della reale popolazione fluttuante annualmente in particolare nell'anno mille novecentottantasette sul tre mila novecentonovanta detenuti nuovi giunti soltanto il diciotto virgola sessantadue per cento settecentoquarantatré soggetta
Si è sottoposto volontariamente a questa indagine geologica
In conclusione da questo discorso importante sottolineare che tutti i nostri sforzi sono tesi non solo al monitoraggio di laboratorio ed all'assistenza sanitaria dei detenuti sieropositivi
Ma anche alla informazione chieda all'educazione degli altri distretti e di tutti gli operatori civili e militari
Quanto sopra al fine di responsabilizzare ciascuno nel suo comportamento di vita in una comunità chiusa così particolare qual è quella carceraria
Comunico compiacimento si rende noto che gli stessi venuti nel nostro istituto si sono fatti promotori di alcune iniziative che dimostrano l'acquisizione delle informazioni a loro fornite avendo sottoposta alla direzione sanitaria
Alcune bozze di articoli che riguardano tale argomento da pubblicare sul giornale interno di prossima edizione
Ringrazio l'organizzazione questa convegno la vostra cortese attenzione che mi ha dato l'opportunità di rappresentare i dati ed esperienze sul problema insieme sullo maschile nuovo complesso Rebibbia
Stazione di casa sua limpida relazione
Adesso vorrei dare la parola la signora la Monica
Se
Prego
Che parlerà sul problema i DS e trattamento penitenziario
Allora io vorrei premettere una cosa sono un'educatrice
Trattare del problema del trattamento penitenziario in senso lato
Sul discorso aizza
Mi è stato molto difficile
E devo dire che è stato di aiuto gli incontri che abbiamo avuto sede di Commissione con gli altri istituti e anche perché in questa relazione avrei finito per
Così dargli le mie esperienze nell'istituto penitenziario in cui l'opera quindi
Io vi pregherei di e considerarle così considerazioni che sono scaturite appunto sia dagli incontri che dalla mia esperienza nell'istituto in cui lavoro
Allora la diffusione del problema è stata vissuta nella struttura carceraria con maggiore tensione che all'esterno
In quanto l'informazione non sempre corretta da parte dei mass media ha causato nell'istituzione chiusa una particolare risonanza
Verificando tra l'altro una situazione di emarginazione dei soggetti sieropositivi con interventi a volte indiscriminati che hanno portato all'allontanamento di questi soggetti dalle attività lavorative ed in comune
In effetti se nei confronti di altre malattie peraltro frequenti nella comunità
La popolazione detenuta e gli operatori reagiscono con una sorta di adattamento nei confronti della se si ha manifestato un vero allarme
Provocando da una parte ansie ed apprensioni con continue ricerche di rassicurazioni e di informazioni e dall'altra una Carla Caccia alle streghe e la ricerca della identificazione del sieropositivo
Negli istituti penitenziari rappresentata Pratali prevalentemente dai tossicodipendenti proprio per i reati collegati alla tossicodipendenza
E qui vorrei aggiungere che discorso per esempio nel nostro istituto e penso che almeno nei grossi istituti la prevalenza diciamo la presenza del tossicodipendente raggiunge quasi il trenta quaranta per cento
Il rilevante appare il numero dei sieropositivi appartenenti ad altra categoria a rischio che è rappresentata dagli omosessuali
Peraltro l'omosessualità prodotta dal istituzionalizzazione circoscritta nel periodo di detenzione non è facilmente identificabile ne è manifestata soprattutto per motivi di opportunità negli istituti maschili al fine di individuare le opportune misure di igiene e profilassi molti istituti si sono tenuti incontri consegnando con sanitaria esperti del problema
Che in parte hanno chiarito quesiti posti sia dagli operatori che dai detenuti puntualizzando in particolare le modalità di trasmissione del virus e chiarendo che un soggetto
Risultante positivo all'infezione da HIV non vuol dire sia malato dialisi oltretutto oggi il soggetto detenuto
Con Heinz conclamato
Per disposizioni ministeriali viene inserito nella struttura pubblica ospedaliera anche se con notevoli difficoltà soprattutto per quei detenuti in attesa di giudizio che necessitano delle opportune autorizzazioni da parte delle autorità competenti
Spesso non abbastanza sensibilizzate sulla gravità del problema e sulle difficoltà anche la permanenza del malato comporta in una struttura penitenziaria
Che non è certamente idonee le opportune terapie
A tutt'oggi è mia impressione che nell'istituzione carcere si sia affrontato il problema in un ottica particolarmente medicale
Senza integrarsi con l'aspetto trattamentale che questo lo dice la legge teso anche attraverso i contatti con l'ambiente esterno al reinserimento sociale dei detenuti
In mancanza di direttive precise circa la gestione del problema dal punto di vista del trattamento penitenziario e dovendo gestire nel modo migliore equilibri interni al fine di non creare tensioni
In alcuni istituti si sono costituiti sezioni ove ubicare i soggetti sieropositivi individuati attraverso il teste su base volontaria in particolare per il motivo che qui dicevo prima tra i tossicodipendenti e qui vorrei aprire così una parentesi sul discorso di volontario in carcere
A proprio perché appunto in carcere dove c'è un per forza di cosa diciamo i rapporti di forza esistono anche rapporto con l'autorità ecco io mi mi sono posta il problema della volontarietà investito incarcerati questa separazione oltre ad emarginare una parte di detenuti escludendole dell'attività trattamentali dalle lavorativa le culturale arrivederci creative
Rischia di ghettizzare il tossicodipendente che non è detto sia positivo all'infezione da HIV
A questo proposito è da rilevare comunque la discriminazione tra il cittadino libero tossicodipendente ed il cittadino detenuto tossicodipendente discriminazione
Che conseguenti all'azione al problema dell'accertamento della sieropositività e quindi dalle inevitabili ripercussioni per quanto concerne le difficoltà del rapporto con l'esterno
L'occasionalità dell'ingresso del tossicodipendente in carcere finisce proprio perché sul carcere per l'elevata presenza di questa categoria a rischio si concentra l'attenzione sociale e quindi sanitaria
Finisce dicevo per essere altamente negativa Ejghiti Zante per chi sia pure volontariamente si sottopone al test viene riscontrato sieropositivo
L'accertamento della sieropositività in carcere un problema non solo a livello di gestione del trattamento interno ma per l'impossibilità del detenuto di gestire in prima persona i propri rapporti con le sterno filtrati necessariamente dagli operatori
Anche e soprattutto a livello di inserimento nel sociale
In questo senso i programmi di intervento per agevolare il re ingresso a pieno titolo del detenuto tossicodipendente all'esterno rischiano di incontrare pesanti ostacoli alla piena attuazione
In quanto direi una sorta di meccanismo perverso lavora contro il recupero del tossicodipendente
La evidente contraddizione sta nel fatto che se da una parte si continua ad affrontare il discorso
Che il carcere non può essere la risposta la tossicodipendenza tanto che in quest'ottica ed in quella della politica penitenziaria in molti istituti si sono favoriti incontri con le varie comunità terapeutiche
Al fine di incoraggiare ed educare il tossicodipendente a scelte di vita che possono in qualche modo aiutarlo ad uscire dalla spirale della droga
E qui formulando di concerto con gli operatori interni programmi mirati di intervento dall'altra parte invece si sta rischiando la ghettizzazione l'isolamento sociale del tossicodipendente che viene additato come untore
L'aspetto trattamentale inteso come una serie di interventi mirati che vari operatori penitenziari attraverso gli strumenti che la legge penitenziaria offre hanno attuato ed attuano nei confronti di tutta la popolazione detenuta per favorire il graduale reinserimento
Appare nello specifico ancora più rilevante
Altresì l'integrazione dei vari interventi sanitari psico socio educativi e custodiali devono promuovere l'inserimento nel contesto relazionale del soggetto sieropositivo
La partecipazione alle varie attività trattamentali culturali ricreative lavorative possono essere considerati strumenti attraverso i quali organizzare una sorta di socialità
Laddove si possono argomentare attraverso discussioni mirate non solamente le tematiche relative al problema a x ma tutto ciò che riguarda la salute del soggetto l'igiene e la profilassi contestualizzando le nell'ambiente attuale
Insomma educazione d'informazione puntando sulla responsabilizzazione dei comportamenti e sulla partecipazione consapevole alla vita di relazione
Mi sembrano questi gli aspetti fondamentali della prevenzione e della diffusione della malattia e di una gestione trattamentale del problema in carcere
Direi a questo punto che non sia così distanti dai principi legislativi in tema penitenziario
Utile è auspicabile sarebbe che da questa conferenza scaturisse ero linee di intervento comuni a tutti gli istituti
Ad esempio in materia di lavoro punto da chiarire e il fatto che per opportunità non sono ammessi detenuti sieropositivi ad attività lavorative che riguardano la manipolazione dei generi victoire i prassi oramai consolidate d'accertata in parte anche dagli stessi detenuti
Non è forse anche questo un emarginare il serio positivo che vista la carenza di lavoro negli istituti lavoro poi soprattutto domestico
Si trova spesso oltre che in precarie condizioni economiche ad Orsi are a volte ad aggravare la già particolare condizione psicologica in cui si trova
Altro aspetto da non sottovalutare sono le angosce le ansie le difficoltà che il soggetto sieropositivo vive allorché dimesso dall'istituto misure alternative arresti domiciliari eccetera
Allorché dimesso all'istituto deve inserirsi nel contesto relazionale Esterno la famiglia gli amici parte del datore di lavoro in particolar modo i soggetti che sono venuti a conoscenza della malattia all'interno dell'istituto carcerario
Il più delle volte il sieropositivo nasconde la sua condizione alla famiglia al partner che disinformati del problema potrebbero essere incapaci di gestirlo
Il timore di non essere più accettato di perdere un posto di lavoro Fassi che il soggetto non comunica il proprio stato che oltretutto lo porterebbe ad una doppia marginazione in quanto detenuto sieropositivo
E talvolta qualora accettato finisce poi per esorcizzare il problema
In affetti da esperienze dirette e queste sono non sono poi tanti soggetti che una volta usciti dal carcere si reggono ad esempio presso i presidi sanitari pubblici per sottoporsi a controlli netto e poi il rifiuto di parlare a persone estranee
E strane e dico dell'ambiente penitenziario della condizione di sieropositivo è capitato nel carcere femminile appunto di Rebibbia che la RAI voleva affrontare il discorso della sieropositività
Non c'è stata nessuna detenuta che ha voluto parlare della propria condizione di sieropositiva ancor più cauti sono poi nei confronti dei probabili lavori di datori di lavoro a dire il vero quest'ultimi sempre in minoranza
Direi come se nel carcere si fosse creata una sorta di convivenza pacifica con il problema
è come se la struttura li facesse sentire protetti
E in qualche paradossalmente poi fuori cioè il vuoto l'isolamento come ho potuto evincere oltretutto da colloqui anche con ex detenuti all'esterno è la scarsa informazione sul problema che le spaventa
Nell'ambito di una politica e pratica penitenziaria che tendono ad abbattere le barriere tra il carcere e la società esterna che dovrebbe essere preparata ad accogliere i soggetti cosiddetti emarginati che dovrebbe oltretutto proiettarsi nell'istituzione
Il carcere trova ancora mal si trova ancora una volta ad essere un buco nero all'interno della società
La risposta volti inadeguata problemi che la Società incapace il più delle volte di affrontare un Osservatorio di criminalità di emarginazione e forse di Epidemiologia travalicando quelli che sono poi i problemi dell'inserimento
Ringrazio la signora la Monica e adesso dovrei dare la parola al consigliere la greca che ha chiesto di intervenire prego
Stamattina ho detto che rinunciavo a sviluppare qualche appunto che avevo preso durante la discussione per ragioni di tempo dopodiché in più di una persona mi ha invitato invece a svolgere questi appunti allora non posso lasciare
Eseguì uditorio con una curiosità che avrei detto chissà quali cose importanti
Perciò quello che ha da dire quello che c'era negli appunti non svolgono rapidamente
Mi pare che da questo convegno la questa conferenza sia venuto intanto un un qualche cosa di confortante per quanto attiene allo stato della riflessione medita su questo problema tutti noi credo siamo rimasti impressionati dalla quantità
Di nazioni che si sono raccolte su questa malattia che pure così docente e per età siamo rimasti molto impressionati anche dalla capacità didattica
Dei professori che hanno parlato e che hanno sono stati così capaci di farci capire cose che sono lontane dalla nostra esperienza dalla nostra preparazione
Certo
Dovendo sintetizzare diciamo la l'atteggiamento dei medici che hanno parlato io direi mi è parso un atteggiamento di preoccupazioni di attenzione ma non di allarme non di allarme perché se ho ben capito ci sono delle modalità trasmissive della malattia che sono abbastanza difficili
E questo tutto sommato può limitare vi danno complessivo di questo non hanno questo mi pare il messaggio che il loro c'hanno dato anche se per la verità da molti da alcuni suoi discorsi si capisce anche che non tutto è chiaro
E da quel pochissimo che ha letto anche non tutte condivise olio mi viene in mente una cosa che ho letto casualmente due obiezioni mosse alle ad orientamenti prevalenti per esempio da da da Peter di Usberti ad università di Berkeley
Che mi pare sia su una linea abbastanza diversa lamenti una certa sottovalutazione di fattori con causali dicendo ancora non ben conosciuti
Comunque mi pare che in effetti viene fuori che c'è una un quadro non uso grafico abbastanza definito definita abbastanza ed eziologia in particolare le modalità di trasmissione da malattia sono abbastanza identificate
Noi credo dobbiamo accettare il portato nella scienza medica non possiamo non fare non regolarci così
Sono loro che studiano questo problema né i mezzi culturali per affrontare questo problema non dobbiamo accettare quello che loro ci dicono
Anche se da parte nostra convenire l'auspicio
Che l'attenzione veramente notevole che hanno portato a questo problema finora
Resti rigide e l'impegno resti costante
Perché si completi il quadro conoscitivo
Perché si trovino mezzi terapeutici
Perché si segua quell'evoluzione che il professor Di Anzaldi anziani Biava a terra scontata e che potrebbe prendere la linea che indicava lui stesso che potrebbe prendere anche altre altre linee eventualmente ora in questo in questa situazione in questo quadro nella giornata di oggi durante le sessioni mi sono occupato è stato introdotto il discorso giuridico
Cosa può fare la norma e c'era una certa aspettativa in in relazione a questo perché molte domande si erano dirette appunto in questa direzione
Ora a me pare che siano venute delle risposte abbastanza chiare dal dalle relazioni del professor Cotta e del professor la tagliata
Cioè
Noi abbiamo come primo riferimento la costituzione di nella Costituzione son tante cose importanti il diritto alla vita il diritto alla salute il diritto di libertà e via dicendo
Però credo che in relazione al problema di cui ci occupiamo
Fosse
Ebbene tener presente ci sono due filoni molto importanti la nostra costituzione che solo uno il filone personalistico direi cioè di importanza che la nostra Carta fondamentale dalla persona umana in se stessa per quello che essa è ciascuna nella sua individualità e nelle sue potenzialità di sviluppo
Ma l'altro è il filone solidaristico
Non
Una persona non può
Pensare a se stessa e regolarsi come una monade
è una persona nel in un contesto sociale e la sua libertà è suo diritto il suo essere persona deve trovare limiti nella del nell'interesse nel della della società nel suo complesso
Ora questi due valori che sono presenti dicevo nella nostra normativa costituzionale ma poi anche trovano una quantità di riferimenti nella normativa ordinaria possono evidentemente trovare contemperamenti diversi
E questi contemperamenti sono evidentemente legati alla importanza che ciascun problema ciascuna situazione può avvenire per la singola persona o per la società
Io credo che in relazione a questo problema ci troviamo proprio su questo discrimine
Cioè quello che la scienza medica
Ci può dire in ordine ai pericoli per la persona alle modalità diffusive di questa di questa malattia eccetera non possono non influenzare
Le scelte che poi si fanno sul piano dell'ordinamento quello che mi sembra chiaro andando da apporto che ci hanno dato che sono tagliato che sul cotta e che in realtà queste possibilità di intervento
Anche aspetto abbastanza largo ci sono consentite dall'ordinamento possono muoversi sul piano penale sul piano civile sul piano amministrative solo che come dicevo il giurista e legislatore
In questa materia non possono dare altro che un quadro complessivo di riferimento possono dire cosa si può fare o cosa non si può fare con lo strumento normativo come lo strumento normativo può intervenire ma poi dà sostanza al merito dei problemi deve venire da altri
Scienze
Ora
Allo stato attuale stato attuale mi pare che l'opinione prevalente
Sia per nella direzione che c'è una possibilità di controllo
Mediante una serie di accorgimenti mediante uno sboom un'attenzione di carattere preventivo diciamo ecco su questo i medici sono stati risoluti ma hanno avuto molti riscontri anche da parte di operatori di direttori di strutture e di operatori ad altro diventa
Prevenzione sul piano naturalmente igienico mi pare che l'intervento del professor Fara stamattina si abbastanza chiaro sul piano organizzativo ma poi anche sul piano dello studio del comportamento e delle motivazioni del comportamento quindi attenzione a visto che questo è un problema che si impasta tanto gli aspetti medici gli aspetti psicologici
Attenzione ciò che determina il comportamento delle persone
Quindi messaggio che io ho recepito sorse questo corrisponda per gli altri e che in questo momento questa natia può essere controllata
In in questo in questo modo
Certo però la situazione può cambiare c'è un curva di crescita piuttosto importante
Credo che sia difficile prevedere che cosa succederà quello che succederà non potrà non influenzare le scelte ecco perché dicevo coso particolarmente importanti questo mito forse ed attenzione
L'osservazione del fenomeno e la preparazione seppure in termini di ipotesi di possibilità di intervento
Anche se limitare si debba inserire
Non
Sollecitazione di riflessione per quanto concerne la specificità che il problema assume all'interno della situazione carceraria in termini oggettivi
Per in quelle condizioni di vicinanza di promiscuità di cui si è parlato anche per ragioni soggettive che poi fanno anche se parte dalla realtà e cioè per come reagiscono
I detenuti per come possono reagire degli operatori all'interno di queste situazioni in organismi che sono così grossi così complessi ma anche così delicati dai dirigere da governare
Quindi dicevo la situazione Po può cambiare va osservata e con prontezza con attitudine a modificare se c'è qualcosa da modificare
Quello che mi sembra importante è che de precauzioni che sono suggerite che possono essere attuate fin d'ora
Devono essere sempre dello periferico con delle precauzioni
Secondo me omogenei rispetto al sistema complessivo di gestione dell'istituto alla non distoniche rispetto al modo come gli operatori sono in chiamati ad operare alcune di queste modalità secondo me non possono rientrare tanto in questo questi questo criterio
Si può parlare di distribuzione di non so dissi di impiego di profilattici io mi chiedo se questo sia omogeneo rispetto al modo come bisogna cercare di impostare il lavoro all'interno degli scritti anche perché io credo che la coerenza dei comportamenti degli atteggiamenti nei confronti delle persone di cui ci si occupa sono la coerenza in definitiva appagante
è molto pagante specialmente se si pensa al punto come dicevo prima alla importanza che riveste in questa malattia l'aspetto comportamentale
E all'importanza che nel comportamento
Riveste il profilo psicologica
E con questo secondo me si ricade permessi ricade in temi
Così mi sono cari nel senso che io vedo per certi versi chiedi proporsi in questa nuova occasione
Ditemi gli antichi perché adesso siamo di fronte ad un problema nuovo
Ce ne sono stati altri passati di problemi nuovi
Nel così nella nella gestione di istituti di comunità di persone e nel comportamento delle singole persone
Ce ne saranno anche nel futuro venire perché la società cambia gli individui evolvono siamo sempre di fronte a problemi nuovi
Quello che è importante avere un atteggiamento giusto di fronte acquisto come di fronte agli altri problemi a questo atteggiamento giusto secondo me
Non può non fondarsi quando ci si occupa appunto di comunità di persone quando si vuole intendono intervenire nei confronti di problemi che hanno una tale commistioni
Medica psicologica sociali di cui dicevo
Ciò che è importante è a vere conservare permanentemente l'attitudine a riflettere sul comportamento umano su che cosa su che cosa non muove
E questo riconduce al al solito problema per mio conto del degli operatori
Della loro
Capacità della loro attitudine
Della loro utilizzazione e valorizzazione in questo sforzo
Di riflessioni e di affinamento della loro operatività grazie
Ringrazio il consigliere la greca per questa sua completezza Oriente ed equilibrata relazione che ha veramente della quale veramente non potevamo fare a meno perché ha integrato quello che è stato detto personalmente in maniera molto meno precisa stamattina
Ora facciamo un intervallo o e poi lo cioè l'assessore come preferisce non sa assessore Nicolini che abbiamo il piacere di avere tra noi
Come preferisce lei
Radicale i professore matto concludiamo parte perciò fino all'intervallo con la discutono una breve discussione facciamo per l'aveva allora siamo tutti desiderosi di sentire i
Presso due sembra un cessò di onore
Io intanto devo esprimere un ringraziamento un ringraziamento assieme un fare anche delle scuse vuole classamento per essere stati invitati come regione Emilia Romagna
Io voglio dare questo invito il significato non soltanto di invitare la Regione ospitante perché territorialmente ospitante Anna
Un segnale di quella collaborazione che anche negli anni passati assegnati i rapporti fra l'amministrazione penitenziaria e la nostra regione con me credo abbia anticamente sottolineato l'intervento che il presidente della regione a cui purtroppo anche Luís dovuto inviare perché siamo stati entrambi costretti a non poter partecipare a tutti i lavori di questo seminario di questo convegno come se come seconda cosa ha detto dove devo esprimere delle scuse per non aver potuto partecipare come avrei voluto e come avevo programmato a tutti i lavori di questo congresso al quale non abbiamo tanto solo delle cose da dire quanto volevamo e vogliamo apprendere e a vere delle e le sollecitazioni anche per il nostro per il nostro lavoro anche perché come regione dottor Amato lo ricorderà noi abbiamo tante volte stimolato una riflessione di questo genere a livello nazionale a livello dei diversi ministeri
Del ministero di grazia e giustizia ma anche del ministero della Sanità
Sulla ricusa riflessione sul questo nodo così drammatico che rappresenta il carcere nei confronti della diffuse nella più dell'epidemia dell'AIDS
Nodo drammatico che nella difficilmente risolvibile che queste nella realtà italiana una specificità particolare
Per questa correlazione connessione ancor più stretta che in altri Paesi fra tossicodipendenze criminalità e per una connessione eventi ancora più stretta fra tossicodipendenza e ai DS non siamo uno dei paesi come certamente noto in un convegno di specialisti
In cui la categoria maggiormente a rischio al al contrario che in altre realtà è appunto quella dei tossicodipendenti e quindi questo intreccio perverso che fa del carcere un punto nevralgico e un possibile volano
Di diffusione dell'epidemia una situazione sicuramente accentuata
Dalle condizioni
Che sono tutti noi notte di delle nostre carceri italiane condizioni di super affollamento che peraltro pare destinato ad aumentare per l'aumento progressivo della popolazione carceraria e per la
E per la qui condizioni igienico-sanitarie della maggioranza negli istituti penitenziari italiani
E quindi io credo che l'emergenza dell'AIDS metta clamorosamente in luce anche una disattenzione antica della classe politica italiana
E naturalmente con prevalenza perché detenuto il potere ecco anche se naturalmente tutti hanno delle responsabilità
Ma una disattenzione nei confronti della situazione complessiva penitenziaria della nostra
Nel nostro Paese
E oggi noi io credo ci troviamo di fronte ad una situazione che difficilmente possiamo aggredire con degli interventi organizzativi in qualche modo una una situazione che difficilmente possiamo risolvere
Cercando arrabattando ci si cercando delle soluzioni a posteriori che sono un po'come così inediti ville gli anti nevralgici che non risolvono le patologie ma attengono soltanto il dolore
La Ibs l'emergenza AIDS così come imporrà per tutti credo purtroppo
E per tutti i settori della vita pubblica e per tutte le istituzioni un ripensamento delle proprie strategie così come sta imponendo ripensamento delle strategie sanitarie così come sta
Proponendo una riflessione sulle caratteristiche addirittura etiche della convivenza civile
Così imporrà ai di impone anche al sistema penale e penitenziario italiano di un'accelerazione di
Ammodernamento
Io credo che il problema di fondo sia quello che l'AIDS mette in luce ma che non soltanto l'AIDS mette in luce ovvero ai DS è appunto il catalizzatore
Pragmatico ed in esplosivo di una situazione che però è antica che il problema di fondo e diminuire la popolazione carceraria nel nostro hanno anche in modo anomalo
Così
Gonfiate nel nostro Paese rispetto ad altre realtà
Un europee ed extraeuropee e quindi tutto il tema che qui sicuramente Esperti molto più di me avranno affrontato della depenalizzazione del nostro sistema di leggi di de degli eterni decretazione del nostro sistema e di De carceri trazione il problema delle delle pene sostitutive io credo sia più importante e prioritario di quello delle misure alternative
Perché anche se senza questo prioritario riorientamento del nostro sistema penale anche le leggi più avanzate io credo che le leggi penitenziarie italiane siano legge avanzatissime non soltanto alla legge Gozzini ma la stessa legge di riforma del settantacinque una delle leggi più avanzate dei sistemi penitenziari
Mondiali ma se non affrontiamo questo problema a monte io credo che anche queste queste leggi siano vanificate lo vediamo nella realtà quotidiana come facciamo
A togliere i tossicodipendenti dal carcere che questo è un altro uno dei problemi fondamentali le leggi oggi in parte ci aiutano le misure
Le misure alternative ma se poi aumentiamo le penne per e tosse col dipendente nello stesso tempo quindi impediamo l'accesso alle misure alternative allora è un cane che si morde la coda
Ed è una classe politica e Greta schizofrenica perché non sappiamo dove vogliamo andare quali risultati di civiltà complessiva vogliamo ottenere che Prezzi vogliamo pagare e che cose
D'altra parte vogliamo tenere quindi io credo che la riflessione sia molto più debba andare col bisturi molto più a fondo
Nel nostro sistema e poi le misure alternative hip un tossico dipendenti dal carcere lo le leggi ci sono in parte ma non ci sono le strutture noi nella nostra regione che è una delle regioni credo
Credo anche più avanti in questo nella nell'aver aggredito il problema delle tossicodipendenze anche con una collaborazione
Fra pubblico e privato molto avanzata abbiamo siamo la Regione che ha più comunità terapeutiche d'Italia in corpi incompleto
Beh la la possibilità di collocare in queste strutture con me io le in alternativa alla carcerazione tossicodipendente ha innestato una posseduta difficile anche in questa realtà e le strutture pubbliche non esistono non ci sono i mezzi non ci sono
Non ci sono
Nelle gli strumenti reali per farle allora anche qui dobbiamo chiedere io credo con forza una coerenza di fondo
Alla alla alla nostra organizzazione la nostra organizzazione sociale e dello Stato
E poi un altro problema è sicuramente a voi tutti note ci dibatte ritenuto di più il quanto non arriviamo noi da come istituzioni che affrontiamo il problema in qualche modo marginalmente e come in come competenza non certo come impegno ed interesse
Che quello dell'adeguamento delle nostre strutture carcerarie perché noi facciamo un gran parlare io credevo perché lo facciamo fuori dall'ambiente carcerario quindi suppongo che nell'ambiente carcerario si faccia fa sì se ne parli ancora di più
Il problema dell'isolamento un meno del detenuto all'interno del carcere certo è un problema che diventa angoscioso quando le strutture igienico-sanitarie delle nostre carceri sono quelle che sono sarebbe sicuramente un problema
Molto diverso e forse è un problema molto diverso in quelle strutture penitenziarie le cui condizioni complessive igienico-sanitarie
Sono più avanzate e quindi anche lì le leggi ci sono e bisogna andare avanti Pisogne sollecitare tutte le istituzioni che sono impegnate per andare avanti e qui io colgo l'occasione è un piccolo un dettaglio per per introdurre uno dei concetti su cui la nostra regione si è molto sempre più Spesal nelle varie occasioni
In cui ha potuto esprimere la propria opinione nella materia per quanto riguarda l'edilizia carceraria sulla differenziazione delle strutture penitenziarie in relazione al alle pene abbiamo purtroppo veniamo dagli anni di piombo e da abbiamo i retaggi
Dei carceri di massima sicurezza non sono certo forse la modellistica edilizia migliore per affrontare il problema della del fine degli ammalati e dei sieropositivi all'interno delle carceri ma io mi rendo conto di aver parlato fino adesso chiusi deve intanto de iure condendo e di interventi politici a monte che devono venire e intanto il problema degli interventi immediati qui adesso nelle carceri di oggi così come sono e con le strutture che possiamo urge si impone per tutti gli operatori e per tutti quelli che hanno delle delle responsabilità e quindi mentre non dobbiamo però illuderci di che possiamo con interventi palliativi risolvere il problema
E quindi non dimenticare l'impegno generale complessivo dobbiamo anche con molto realismo affrontare
I problemi di oggi e qui c'è un altro nodo immediato che si pone il rapporto fra sanità carceraria e sanità pubblica nessuna pena venuta dal convegno di San Marino
Cioè stranamente in concomitanza a questo convegno sulla medicina penitenziaria e anche lì ho espresso quella che è sempre stata l'opinione di questa Regione
Della Regione che rappresento la opzione della che dà ragione per presento per un'estensione del se della sanità pubblica all'interno delle carceri con tutte le necessarie normative adeguamenti eccetera che questo propone nonostante questo ed è un'opzione
Che è uno opinione naturalmente non crediamo che sia di avere la verità in tasca ne vogliamo pensiamo questa è una nostra opinione ma ci siamo sempre confrontati con le con le opinioni diverse abbiamo adesso anche la nostra norma normativa un po'confusa devo dire italiana è stata confermata da questa sentenza del Consiglio di Stato che chiarisce in qualche modo nelle confusione delle norme la la posizione legislativa
E comunque anche in questa in questa situazione si conferma quella che è una necessità pratica prima ancora che teorica o opzionale Oku quella di una stretta intesa integrazione fra le strutture
E le gli interventi della medicina penitenziaria di strutturali interventi del servizio sanitario nazionale che nell'uno e nell'altro sono in grado da soli di affrontare e risolvere anche questo problema
Da tempo questa Regione è andata su questa strada della della ricerca di una integrazione di una collaborazione
Fra le strutture penitenziari e le strutture sanitarie e credo che noi che abbiamo ha già un retroterra abbiamo raggi
Unto superato steccati abbiamo una collaborazione reale attiva in questa regione che credo sia un grosso patrimonio al quale teniamo al quale teniamo molto
L'abbiamo firmato questo protocollo d'intesa col ministero di Grazia e Giustizia per che in fondo
Non fa che sottolineare la necessità di una estensione di un impegno maggiore delle strutture sanitarie pubbliche all'interno delle carceri e in questi anni
Per quanto abbiamo potuto abbiamo lavorato anche per il problema dell'AIDS siamo stati credo la prima Regione non so se non è così Presidente Amato Nikon tradirà che abbiamo inviato tutte le nostre età sanitario locale una circolare in cui abbiamo ha affermato che la profilassi nelle carceri ai DS era di competenza delle Unità sanitarie locali senza nessun onere per l'amministrazione penitenziaria e comunque non non avrà neanche sapere di oneri finanziari
La profilassi doveva comunque essere fatta abbiamo lavorato per l'educazione sanitaria i nostri servizi che soprattutto i servizi per la tosse costretto Sico dipendenza abbiamo anche qui una fortuna in più che abbiamo dei servizi attivi e funzionanti
Con tutti i loro limiti io non voglio mai Penske che che si pensi che non siamo così bravi c'abbiamo abbiamo tanti limiti anche noi però i servizi
Li abbiamo e abbiamo hanno lavorato molto in questi anni insieme con le amministrazioni penitenziarie per l'educazione sanitaria nelle carceri opuscoli
Mirati specifici per la popolazione detenuta
Mostre abbiamo inviato circolare tutte le nostre divisioni di infettivologia perché tenessero conferenze all'interno delle carte ieri perché e questo è stato fatto e questo denota una collaborazione attiva fra anche dell'amministrazione penitenziaria che ha richiesto e voluto
Questi interventi
Ma credo che sia ancora poco
Questi interventi sicuramente vanno potenziati e vanno generalizzati non abbiamo votato proprio proprio due giorni fa in Consiglio regionale una legge sull'AIDS è una legge quadro nel senso che dice che la Regione deve entro un determinato tempo presentare un programma su questi su alcuni punti fondamentali di appunti a aggressione del problema intanto l'educazione sanitaria sia della popolazione in generale che della popolazione a rischio e quindi ovviamente popolazione a rischio eh
In anche la popolazione carceraria
La
Un sistema regionale di informazione e controllo perché l'attenzione continua il controllo sono la condizione fondamentale e qui abbiamo anche qui un altra fortuna che abbiamo in questa collaborazione col ministero di Grazia e Giustizia stipulato questa convenzione per cui le notizie fra noi
Riguarda la nostra popolazione detenuta fra le istituzioni pubbliche erano in stazione penitenziarie sono notizie che circolano ci permettono anche di avere una la possibilità della vigilanza epidemiologica del problema
E poi il potenziamento dei servizi sanitari introspezione dire ed extra ospedalieri ma anche e noi riteniamo che questo sia un punto fondamentale dei servizi sociali
Abbiamo indicato l'attuazione di specifici interventi presso gli istituti penitenziari proprio come punto specifico di questa legge naturalmente previa intesa con i competenti organi dell'amministrazione qui noi abbiamo una commissione consultiva
Per fra la le amministrazioni penitenziarie la Regione
Lavoreremo anche e per potenziare generalizzare rendere più incisivi gli interventi della della sanità pubblica all'interno delle carcere però qualcosa
Vorrei dire se mi è permesso sono sto prendendo troppo tempo sul problema delle siringhe dei profilattici perché siamo stati investiti anche noi con tanta a volte anche virulenza su questo problema distribuire siringhe profilattici a parte che ha sempre detto che non ci competeva che poi non era depositari Falco che ci pareva ma è chiaro e credo che sia stato discusso qua che non è così semplice pieno indizi puliamo una siringa pulita
Il problema perché la siringa da pulita diventa sporca subito e questo non soltanto nella nella popolazione detenuta ma nella popolazione
Tossicodipendente generale purtroppo non sappiamo se fosse così semplice risolvere il problema
Avremmo già fatto e problema dei profilattici qui ho un piccolo un piccolo dettaglio senza stare a fare una grossa discussione una volta apparve su quanto un giornale voglio smentire la notizia che non era vera che è l'assessore
Regionale
Chi sono io avrebbe avrebbe proposto la diffusione generalizzata dei profilattici nelle carceri
Non era vero ma mi è arrivata una lettera offesi sì ma di un gruppo di detenuti che sono firmati hanno dichiarato la loro assoluta
Rifiuto di questa proposta che vedeva la loro dignità questo ci deve fare riflettere sul fatto che non è così semplice come pare ma credo che sia stato discusso però il problema esiste
E allora come fare io mi rendo conto che è una cosa d'difficilissima drammatica da risolvere
E pure qualche idea anche proprio di come dire di di di reale politica bisogna e che ci venga perché non possiamo continuare in questo modo io penso che occorra molto puntare sull'educazione sanitaria certamente noi avevamo lanciato un'idea già in altre occasioni anche direttore generale dottor Amato l'aveva colta che era quella di realizzare consultori permanenti le avevamo definiti poli di sanità pubblica nelle carceri
Specie di A. Poli Hamburg ambulatori con la presenza non soltanto di medici infettivologi specie specialisti ma anche di psicologi assistenti sociali in naturalmente ad integrazione con le con il personale penitenziario la presenza dello psicologo io credo l'avete dibattuta sicuramente la ritengo così importante per la concentrazione di depressione che deriva da sì ero positività Po in aggiunta alla detenzione ma
Abbiamo anche provato ed è una cosa molto difficile molto difficile anche devo ammetterlo con molta tranquillità per la resistenza della sanità pubblica Adda assumersi questo ulteriore onere e questa ed era è poco indice di quella separatezza antica difficile da superare
Ma se a livello nazionale i diversi ministeri interessati a questo problema invece di mandarci come fanno circolari del tutto opposte fra di loro che alla fine dobbiamo chiedere
Delle interpretazioni autentiche da che dal ministero della Sanità ci dicono di fare una cosa
Da altri ministri si dico di farne un'altra se questo problema venisse aggredito anche a livello nazionale questa impostazione il Ministero di Grazia e Giustizia assieme al Ministero della Sanità si potesse aggiunge anche il ministero della Difesa che per conto suo
Fa altre altre iniziative in ordine alla appunto alla profilassi e alla alle misure anti AIDS io credo che questa potrebbe essere un'idea su cui lavorare io la ripropongo in questa sede consapevole che solo dalla nostra Regione difficilmente riusciremo a realizzarla però prometto che ci proveremo ma credo che anche questo sia un discorso cade affrontato per ultimo credo proprio che senti che il coordinamento dei ministeri interessati a livello nazionale si un problema ineludibile
Questa Commissione presso il Ministero della Sanità che giustamente è stata costituita credo che debba porsi fra i suoi problemi e debba essere integrata anche per problemi del dell'AIDS nelle carceri
Perché credo che il problema sia unico e debba essere aggredito con una strategia unitarie grazie
Ringrazio l'assessore Nicolini per il suo prezioso intervento che dimostra da un lato l'interesse della regione Emilia Romagna per questo convegno ma anche dall'altro lato l'impegno che questa regione ha svolto e svolge da tempo
Al per nella lotta contro Lions e mi permetto di sottolineare che certamente come ha detto bene l'assessore Nicolini
Non bastano le misure organizzative l'aumento della popolazione carceraria inquietante o inquietante particolarmente pelle persa possibilità di ulteriore diffusione della esercito eccetera
E quindi mi sia permesso di dire di porre una domanda se ditta di fronte a questi problemi nome interlocuzione carceraria
Difficoltà di risolvere anche perché l'istruzione e l'educazione deve sono successi
A lungo andare non ci sia dietro proprio anche qualche cosa di più profondo del resto mi pare che l'assessore lo ha accennato sia pur rapidamente
Ci sia un problema di fatto di diffondersi anche nella cultura comune oltre che alta certe volte
Di un un indirizzo morale che porta hanno a trascurare gli altri hanno una morale direi dell'auto soddisfazione è un interrogativo che non sono certo solo io a porre ma è direi proprio anche molto un di recente è stato impostato presentato anche sui grandi quotidiani
Bennato mete non è che noi possiamo risolvere questo problema ma ebbe un tetto un invito a tenerne conto perché senza senza questo l'impegno solidaristico che non celato così bene nostra costituzione
Difficilmente potrebbe essere tradotto in un impegno serio e una convinzione profonda potrebbe restare soltanto un enunciato sopra una carta
Venerabile sotto questi aspetti veramente di altissimo valore ma dimenticata dopo quarant'anni
Vorrei sapere se c'è qualcuno che intende prendere vuole porre qualche domanda se no facciamo un parlare direttamente il direttore generale professor Nicolò Amato c'è qualcuno che desidera intervenire
Io non vedo altre no
All'intervento dovrebbe essere brevissimo perché l'ora è tarda due minuti
Dovrebbe dire il suo nome ma non fa altro non può farci nulla porta glielo chiedo scusa ovviamente nessuno interviene civile nella casa circondariale di Cassino
E cioè non io credo che con due minuti una una persona che vive in un carcere che praticamente sta sempre gomito a gomito con detenuto non posso dire tutta anche perché è importante recepire il messaggio di un infermiere
Perché forse magari più di tanti qui bene anche stamattina all'interno infermieri intervenuto estesi no indubbiamente però io credo che due minuti poste a fronte di un intervento di quindici mila persone che lo stanno ha raccontato valoriale asiatica e cioè io più ecco mi son messo qualcosa per iscritto qui per evitare che l'emozione veramente gioca brutti scherzi
Ora e quindi passo avanti all'argomento
Associandomi a quanti sostengono che l'uso ufficializzato della siringa nel carcere implichi l'accettazione dell'uso dell'urina con con conseguenti contraddizioni di vario genere
Io nel merito della presenza di Dio omosessuali nelle carceri e dell'incentivazione che ne deriverebbe come effetto secondario indesiderato
Dall'uso del profilattico mi chiedo se poi sia da tollerare l'omosessualità negli istituti di pena o se si debba fare di tutto per evitarla anche perché la possibilità che l'ONU l'omosessuale possano trovare appagamento dei sensi
è discriminatoria nei confronti di quanti per un rapporto sessuale preferiscono l'altro sesso
In fin dei conti l'astinenza sessuale non fa parte di quelle privazioni
Non fa parte di quelle motivazioni che fanno di una carcerazione una pena
Perché
Perché con il consenso Tacito si deve favorire il deviato a discapito del detenuto sessualmente Colletto alimentando i rischi dell'Ajax
Propongo io così come proposta mia
Che molto probabilmente potrà essere usata
Che l'omosessualità nel carcere venga perseguita come reato in modo che venga
E io io lo dico così come perché dall'alto il vero solo quel è il modo per debellare l'emolumento salita del carcere io la dico così che gli altri la possono recepire o meno violare io vorrei che venisse considerata comuni era un ragazzo avessero condito dalle comunità e hanno già bisogna stare all'impiego ecco adesso se il cinquanta per cento del venticinque dieci facendogli accettare come tale va bene che pace cosa sa delle contraddizioni su perfettamente d'accordo che salire dalle apposta per buono tutto io dico lenire con la speranza che vengono recepiti o
Andiamo avanti
Chiedo scusa
Allora
Andando avanti nell'esposizione dei problemi da persona da persona perfettamente consapevoli dei problemi che che esiste all'interno di una realtà carceraria
Io dico che è un manifesto con lo slogan il tuo compagno di cella potrebbe essere sieropositivo composta di come se lo fosse
Affissi in tutte le sezioni in tutti i luoghi frequentati dai detenuti insieme a un decalogo che poi potrebbe essere pure undici leggi quindici e cinquanta
Ecco di comportamento ed un controllo più qualificati sull'abitudine del detenuto sarebbero sufficienti ad inibire abitudini rischiose ad inibire abitudine rischiosi
Ed andrebbero perfettamente inutile uno screening generalizzato non vi maritata di interventi utili terapeutici questo è quello che penso io e quindi o va bene la ringrazio
No no non ha finito in ecco conclude chiedo scusa veramente ma io aspetto da ridona la vita per dire la mia contrarietà
Grazie
Cioè non è che stiamo né né noi restiamo nei luoghi di lavoro molto spesso chiediamo al ministero delle cose parallelismo stanno già arrivano pure dal dono sei voli se permettere certe occasioni ne approfitta
Onte allora in merito all'asserzione in merito alla stazione
Regalare un po'di silenzio
Allora
Invece è certa
La ringrazio latino latina prendendo non Venegas maleducato io lo sto cercando di comporta anche con la correttezza più estrema
In merito all'assegnazione un buon nuova nell'ambiente carcerario del fatto che sulla base di orientamenti legislativi il detenuto si possa ritenere un po'diverso davanti alla legge
Come un relatore questa mattina faceva osservare
Mi chiedo se un tale orientamento non Boston boh
Essere considerato rivoluzionario nel sistema di gestione di realtà penitenziari con conseguenze disastrose questo lo dico perché noi conosciamo il caso e sappiamo che
Dalla dal fatto che sia anche a dire che il detenuto è un po'inferiore rispetto alla persona onesta poi rimossi Escadrille marimba bastonate oppure così io dico semplicemente cioè a continuare il paradosso però dico magari quello che che potrebbe scaturire da tutto questo
Ho Volley
Vuole concludere affermando che legarsi stanno diventando le case delle case di cure alternative in un grasso con cento detenuti si usano più
Farmaci che in un ospedale con lo stesso numero di degenti
E se le carceri
Sono sempre state rifugio peccatorum
Ma ora stanno diventando la soluzione al problema della tossicodipendenza
Del Boca abbordaggio della disoccupazione degli stranieri in mano agli stranieri mi permetto di dire la mia ma dico quanto spendiamo per tenere gli stranieri in caso di Ilaria ma gli stessi soldi destiniamo realtà a sto mondo egli ha facciamo si rivela quasi io io non vorrei
Non vorrei non vorrei essere tacciato di di xenofobia e perché non lo sono io questi stranieri richiamo continuo Problemi condotto Ludovisi colta ma vengono da noi non tanto banale non basta undici Carboni rimandiamo la carne di custodiscono meglio e io via destiniamo questi soldi al Terzo Mondo ma lasciamoli a casa questi qui proprio vivo gli vogliamo di più come stranieri magari diamo di volere delle degli incentivi per grande diamogli un albergo grazie Madonna della casa caos
La ringrazio
Non si nata come un attimo solo e finisco perché
Però
Allora poi ecco conclude che questa la parte molle abbastanza importante
Sapete Forest Enzio
Allora poi diciamo così poiché remava diventi perché adesso tutti quelli che prima fruivano di un manicomio per adesso vendute nei casi mandiamoli lì eccependo
Ho allora poi dicevo io l'istituzione all'interno dei luoghi di pena di un servizio altamente qualificato per la i diessini a fronte di talune garantire come l'anonimato ai tempi celeri
Costituirebbero forse la spiaggia più comoda del quegli individui a rischio che non sa nemmeno Giovanni meglio per la loro assistente di Dario Fo Sloan inscindibile incentivare dura delinque dicevo dobbiamo andare in caso di Capaci controllare un roveto faceva di screening virtuale della della via
Sostengono che le soluzioni a problemi così grandi dovrebbero essere adottati per tutti e in data e in ambito nazionale
E che solo dopo con o contemporaneamente dovrebbero trovare applicazione degli istituti di pena perché l'istituto di meno non è un pianeta steste sta medie è in Italia e quindi prima si mette una regola valida per la nazione e poi per l'istituto di pena oppure in in contemporanea
Questa quello la band dedichiamo di livello c'è allora ne approfitto per chiedere a quanti gli spetterebbe per chiedere che a quanti rischiano maggiormente il contagio
Per la peculiarità delle loro prestazioni venga indennità di rischio così come peraltro contemplato da
Dalle leggi operanti già questo la cosa che per quale magari ci muoviamo singolarmente facciamo salire richieste che però quelli dei conti i ministeri ignora completamente
Lo dico per tutti quelli che gli danno evidentemente sono esposti al contagio maggiore io ringrazio il
Ringrazio tutti per la pazienza e spero che diede di asfalto
Ringrazio locatore che ha vivacizzato l'Assemblea e vorrei sapere se c'è qualche d'un altro che vuole intervenire un po'più brevemente però adesso lei si
Vuol dire poi il suo nome per favore
L'assistente sociale mi chiamo Wanda Scarpelli era anche recente servizio sociale di Perugia volevo fare una domanda al lettore
Bene vere voleva sapere se c'è stata una verifica colonna le strutture territoriali dopo la dimissione delle detenute dal carcere eventuali sulla l'efficacia o meno del ponte che lei ha chiamata da sé
E eventualmente anche se
Ho visto che c'è scritto nella relazione c'è stata partecipazione del Santerno in questo programma eventualmente se avete fatto una verifica con i servizi assistenza a tossicodipendenti dopo la dimissione delle ritenute
Sulle modificazioni del comportamento quindi eventuali modificazioni positive o negative si sono state riscontrate queste cose grazie
Grazie della sua verità sei non c'è nessun altro intervento dai subito ha prodotto beve per la risposta forse meglio subito
Io ringrazio l'assistente sociale anzi la psicologa mi sembra assistente sociale perché questa osservazione mi è utile anche per una ulteriore precisazione
Vale a dire io ho messo nella mia relazione in fondo di parlare di quelli che sono stati poi i risultati di questo ponte di informazioni come io l'ho definito con le strutture extra murali
Purtroppo devo dire che i risultati non sono stati troppo efficienti ma allo stesso tempo abbiamo avuto modo comunque di osservare le stesse pazienti perché purtroppo la recidività
Delle della condizione legata alla condizione di tossicodipendenza è così elevata che ci ha consentito immediatamente purtroppo per le detenute di ripristinare i controlli intra murali anche se c'è stata una una immediata
Riduzione appena uscite libertà devo dire che il trenta per cento delle detenute in cui noi abbiamo fornito una la lettera di accompagnamento della clinica per malattie infettive si è sottoposta ai controlli successivi libertà
Il settanta per cento non si è viste negli ambulatori delle malattie infettive vi chiedo scusa sono rimasto seduto ma poi si è vista dopo breve tempo nel nel carcere
Scusi qual era l'altra
Mi scusi può essere un po'più preciso
Certamente la presenza del Sutter nell'organigramma del nel monitoraggio anche clinico del del infezione nel nostro istituto più che noi non è che abbiamo abbiamo coinvolto nello studio clinico l'équipe Sato ovviamente l'abbiamo coinvolta in quanto
Conoscono più a fondo e seguono più a fondo quello che è la storia naturale delle tossicodipendenti che entra in istituto e quindi ecco nella fase più delicata del trattamento e della del follow up che quella propria l'atto delle dimissioni quando la struttura impegnata in un aumento delle informazioni che deve dare una detenuta al fine di sensibilizzare la per poter strutture sfruttare le risorse esterne in quel momento entra in gioco le chi pensate che ha sicuramente un rapporto più diretto e più di conoscenza diretta delle problematiche di ogni ristretta tossicodipendente
Lei voleva dire
Vuol dire anche il nome Verona concorso amiche qua qualifica sono il consulente patologo gli studi penitenziarie Bibbia grazie
No volevo compiacermi molto per il lavoro della casa circondariale femminile mi pare che posso rappresentare un punto di riferimento non volevo farlo passare sotto silenzio ma volevo di una un'altra cosa stamane sembravamo tutti molto sollevati quando abbiamo sentito dati da Venezia che sulla
Scomparirà con cui tutti si sottoponevano al prelievo per l'HIV
Tanto da ritenere quasi superflua un certo punto la disputa se renderlo obbligatorio o meno viventi ma sono rimasto molto sorpreso oggi pomeriggio dal dai dati del Nuovo Complesso dove abbiamo sentito che soltanto il diciotto per cento enigmi istituto così frequentato si sono volontariamente sottoposta al teste quindi questo ci dà da pensare è un problema che va risolto e CC forse può anche domandare perché differenze così sostanzialità al cento per cento di Venezia al diciotto per cento di una
Circondariale grazie queste osservazione è stata mente pertinente grazie mi allora non c'è nessun altro se non c'è nessun altro di facciamo ombre dovrebbe dovrebbe prevederebbe intervallo di dieci minuti
E ha fatto una ottima sintesi cui mi permetto di ringraziarlo dei lavori di questa mattina ecco se mi ma vorrei fissare un solo punto nella io sono un Esterno tanto all'ambiente medico che all'ambiente carcerario come lo sanno hanno sentito il mio mestiere è un altro quello di insegnare Filosofia del diritto il che proprio del tutto
Fuori campo non è allora vorrei ribadire un punto proprio perché della mia breve esperienza nella Commissione Gilneas ministeriale del della lotta contro l'AIDS e poi per questa partecipazione ai lavori a preparazione questo convento ho notato che molto spesso anche se anche oggi si è sentito questo
A la tutela della salute che uno dei doveri massimi dello Stato ma si è prevalentemente intesa così immediatamente come tutela della salute del malato
E che invece la tutela salute di tutti quindi è la conservazione anche la preservazione dei sani dalle possibilità di malattia cioè è un a un doppio senso come una doppia direzione tutte le disposizioni tutti i problemi vanno visti in questa duplice direzione
Non soltanto nella direzione doverosi sì ma difficilissima che deve impegnare tutti gli sforzi eterogeneità delle della cura del malato e qui si sa che la cura del malato è quasi impossibile per ora almeno credo ma già ma è è anche la tutela la dell'sanno del preservarlo dalla possibilità di perdere questo bene
Fondamentale che perché dire diritto alla vita come ho detto io in principio stamattina è una cosa fondamentale ma dà vita si esplica non non è né in un solo momento e in tutta la durata vero della nostra esistenza venti
La salute è la esplicitazione diritto alla salute l'esplicitazione fondamentale del perché di te la vita non rimanga un enunciato
Puramente astratta quindi a questo punto di vista mi permetterei di di lasciare soltanto questo a non so come nemmeno chiamato ma già questo ricordo ai partecipanti a questo convegno il dovere dello Stato di nel tutelare la salute è a doppio senso
E quindi la responsabilità è a doppio senso dei dei degli uomo dei cittadini delle persone e a doppio senso
C'è la disputa responsabilità di aiutare chi è malato ma c'è la responsabilità del malato di non danneggiata e l'altro
E quindi l'amministrazione a te a questo compito di tenere insieme questi due fondamentali direzioni che si hanno lo stesso principio e mi scuso di aver abusato del tempo e Dosso Obito la parola al professor Nicolò Amato
Direttore generale come loro tutti sanno arredo del dire invenzione se il penitenziario del mister ma Giusi Grazia e giustizia che concluderà i nostri lavori e che ringrazio mi sia permesso per essere stato colui che ha all'anche che ha voluto questo convegno la parola lei penso
Io vi ringrazio molto
Ringrazio gli organizzatori del convegno i membri della Commissione nazionale sull'AIDS
Vi ringrazio per averci aiutato a organizzare questo convegno vi ringrazio per la loro presenza per i contributi d al alto contenuto scientifico che ci hanno offerto
Ringrazio molto la Regione Emilia Romagna che ancora una volta ci ha dato
Che concretamente i segni della sua attenzione della sua sensibilità ringrazio l'assessore Nicolini oggi qui presente significativamente tra di noi
E ringrazio devo dire tutti voi che siete intervenuti
Vi ringrazio perché questa iniziativa
E nata
Per voi e per gli operatori penitenziari
E nata dallo sforzo dal tentativo
Di fornire
A tutti voi
Ispettori direttori assistenti sociali educatori infermieri medici
Agenti di custodia vigile attrici
Tutti voi non vorrei elencarli tutti per non dimenticare qualcuno che ogni giorno siete impegnati
Ma era molto pesante
Dentro il carcere potervi quindi dare come dire strumenti operativi più efficienti migliori più efficaci
Per consentirvi doverosamente di affrontare nel modo migliore la difficoltà i rischi del vostro lavoro
Io devo dire che da questo convegno non solo da questo convegno ad a questo convegno come tappa di un cammino ormai lungo che abbiamo intrapreso da diversi anni
Esce rafforzato
Consentitemi di dire ve lo dico
Con un qualche compiacimento
Esce rafforzato il volto di una amministrazione nuova
Di un'amministrazione come dire che non si limita più ad affrontare la molteplicità dei suoi problemi dei suoi compiti delle sue difficoltà
Abbandonando ogni operatore a se stesso in un'empirica di impegno non illuminata da riflessioni non illuminata dal possesso di strumenti professionali di strumenti operativi efficaci
Ma il volto di un'amministrazione che si riunisce
A Rimini oggi come altre volte in altre città come faremo anche in avvenire
Per interrogarsi per riflette
Sulle proprie difficoltà sui propri problemi
Chiamando
Ad aiutarlo gli esperti del settore
In questo incontro che mi è sembrato molto significativo della scienza medica
E giuridica
Su questi temi
Con la testimonianza direi
Che io ho sentito liberare in maniera molto sincera molto appassionata negli interventi di molti Diego i nella testimonianza di un impegno
Che in una paragoni possibili
Per la difficoltà dei rischi
Per la entità
De lei sofferenze umane che bisogna ogni giorno fronteggiare per i problemi che si sviluppano che si moltiplicano per le tensioni per le inquietudini per le ansie per le preoccupazioni che ognuno di voi vive ogni giorno dentro le carceri nelle sezioni nelle celle a contatto con i detenuti
Preoccupazioni e tensioni inquietudini che non lascia sul posto di lavoro quando l'orario è finito ma si porta a casa con un asse sorta di un rovello interiore che qualche volta non fa dormire
Tiene alta costantemente la preoccupazione
Io devo dire che abbiamo sentito abbiamo visto che i dati indicano una un mento non irrilevante
Di questo terribile fenomeno dentro le carceri
Aumentano i sieropositivi aumentano i detenuti affetti Dallas affetti dark affetti da AIDS in forma conclamata
Vediamo che aumentano i tossicodipendenti dentro le carceri
Siamo passati dal dieci per cento di qualche anno fa al quindici per cento circa
E io indico una media che non dà la misura della drammaticità del fenomeno perché sappiamo tutti quanti che a istituti dove il fenomeno praticamente non esiste
Corrispondono i grossi circondariali di Roma di Milano di Torino dove le punte della presenza di tossicodipendenti arriva al settanta settantacinque ottanta per cento
Elío vedo voglio dire
Io sono molto preoccupata
Sono preoccupato
Perché mi rendo conto che questa realtà trainati
Rappresenta una grande sfida
Per le capacità della ministra
Sono preoccupato per i detenuti
Perché avverto in maniera molto forte la necessità
Che questa amministrazione si è in grado di tutelare la loro salute
Io dicevo qualche volta ma voglio ripeterlo
Perché sono convinto dicendo questo di interpretare il pensiero
Di ciascuno di voi se ogni cittadino ha diritto alla tutela della propria salute lo dice la Costituzione lo dice prima che la Costituzione fosse alla nostra coscienza civile
è vero che il detenuto a due volte il diritto alla tutela della salute
Due volte perché non lo prendiamo come Stato come Società della libertà
Lo preghiamo della possibilità di provvedere a se stesso assumiamo noi da questo punto di vista il dovere di fare quel che serve perché la sua tutela la tutela della sua salute sia assicurata nel modo migliore ma è un diritto doppio anche per la ragione che inevitabilmente nonostante ogni sforzo e l'impegno
La sorte la privazione la libertà è una misura grande di sofferenza
E il carcere inevitabilmente un posto dove i disagi i malesseri le tensioni le inquietudini
Nascono se non nascono si accentuano
E allora noi avvertiamo come dire questo grosso senso di responsabilità allora che l'amministrazione sia all'altezza di questa grande sfida
Ma io sono preoccupato molto anche per il personale penitenziario sono preoccupato per voi
Per la ragione che ho detto prima ma lo ripeto
I problemi dei detenuti diventano i problemi del personale
E il personale che deve affrontare
Non nella freddezza di una comunicazione scientifica
Norme nella freddezza di una teoria di India diapositive pure utilissime
Oggi una riflessione scientifica
Ma deve affrontare nella quotidianità di ogni giorno
Non lei malattie ma gli uomini ammalati che è una cosa diversa
Io mi rendo conto avverto
Come questo crei dei problemi
Dei rischi per la salute
Ma anche un nesso fra carico di tensioni di preoccupazioni di inquietudini noi abbiamo questo dovere questa sfida doppia e con lo scopo di questo convegno di altre iniziative che noi cercheremo di prendere in questa direzione ed io devo dire
Che è una cosa mi ha fatto piacere mi ha confortato
Il notare
Attraverso gli interventi che si sono succeduti
Due rappresentati di tutte le categorie professionali
Un livello clip professionalità che si scade il santo
Un livello di coscienza civile di coscienza sociale di coscienza dei problemi che si sta alzando
Come la richiesta che io sento venire da tutte le categorie professionali senza nessuna distinzione la richiesta il bisogno
Di possedere di conoscere
Di a vere questi strumenti di maggiore professionalità questi strumenti operativi più raffinati
Che ci diano possibilità di risposte più soddisfacente
Bene
Noi pubblicheremo gli atti di questo convegno Novelli pubblicheremo e li diffonderemo
Li diffonderemo dentro tutti gli istituti
Ma li diffonderemo anche fuori degli istituti
Credo che gli atti di questo convegno dovranno essere conosciuti anche
A livello politico
A livello di ambienti di competenza legislativa
Perché essi dovranno porre con forza
All'attenzione della Società la necessità di una riflessione di un impegno a cui nessuno può sottrarsi
Io credo che noi abbiamo davanti a noi
Due linee di impegno molto forte
La prima riuscire infine coinvolgere
In questi problemi la società estere
Dico le strutture sociosanitarie del territorio di con le regioni di con gli enti locali dico la società nel suo nella sua accezione più ampia più vasta
Noi siamo ancora
In un momento storico nel quale nonostante i progressi che sono stati fatti nonostante le attenzioni che crescono non lo stanti nonostante l'oasi di grande civiltà come la regione dell'Emilia Romagna noi troviamo ancora zone di larga indifferenza verso i problemi del carcere
Questo non deve essere dimenticato
La società ancora adesso in larga misura rifiuta il carcere
Ancora lo pensa come una cosa diverso avverse lo disconosce
Non si riconosce nei problemi del carcere non è un caso
Che non riusciamo a costruire dei nuovi istituti in zone che sono sempre più di decentrate che sono sempre più disagiate sempre più sorride
Di servizi pubblici
Questo non è un caso
Perché la gente magari vuole il tribunale o vuole la pretura vicino alla propria abitazione ma non vuole il carcere o non lo vuole vicino
Perché c'è ancora questa vecchia radicata
Convinzione
Che i problemi del carcere sono problemi di un mondo diverso nel quale non ci si riconosce
Nel quale non ci si vuole riconoscere che si si illude di poter allontanare da sé alla ricerca di una tranquillità
Di una serenità che non sia turbata dalle angosce
Dalle preoccupazioni e dalle tensioni dei rischi
Che voi ogni giorno divelte
La battaglia di civiltà che bisogna fare è che le preoccupazioni
Che le tensioni che le inquietudini
Che i rischi che ciascuno di voi ogni giorno affronta Elide
Diventi no un problema un patrimonio nel quale la società nel suo complesso si riconosca
Se noi non riusciamo a vincere questa battaglia
Se no non riusciamo a coinvolgere la gente la società nel suo ambito più ampio
In questa problematica in questo mondo preoccupato
Nel quale viviamo non siamo ancora lontani da una soluzione possibile dei problemi
Non è un caso
Che in un paese
Nel quale le formule della retorica e della demagogia si insegue ossessivamente
Nel quale noi vediamo ogni giorno alzarsi intorno alle nostre carceri pulpiti molto alti
Dai quali predicatori più o meno improvvisati
Ci fanno lezioni di umanità di democrazia di civiltà
Insegnando ci ogni giorno quel che dobbiamo fare
E rivendicando i meriti non difficili
Di chi può parlare senza avere il dovere di fare
Sicché io credo che la tentazione molto forte
Sarebbe quella che ad un certo punto dicessi
A qualcuno di questi predicatori
Che poi gli ha per un attimo rinunciare alla infallibilità un po'arrogante delle parole
Per conoscere il potere sentire sulla propria pelle la fallibilità molto sofferta dei gesti
Di chi non può dire agli altri che cosa fare ma deve farlo in qualche modo
E devi ogni giorno risolvere
Entro il carcere
Ai vari livelli della vostra responsabilità
Problemi
Per i quali quegli insegnamenti che si sentono ripetere non offrono grosse
Utilità
Ha in questo Paese in cui ripeto la demagogia insegue la retorica
In cui sembra che ci sia questa corsa sfrenata
A trovare
Belle parole gli alibi delle proprie inquietudini delle proprie ansie in questo Paese
Noi non riusciamo
A far portare un detenuto che abbia bisogno di essere curato dal carcere in un ospedale
Questa è la realtà
Non ci riusciamo
Perché succede a Roma ma succede anche in altre città
Che i direttori che hanno il detenuto ammalato a cui il medico dice giustamente a questo deve andar fuori
Telefonano ai vari ospedali
E nessuno ha un posto disponibile o quando si trova un posto guarda caso quel posto non offre sufficienti garanzie di sicurezza
Perché i nostri cugini della polizia o dei carabinieri possono prestarsi a piantonare il detenuto in quelle strutture
Questa è la realtà non riusciamo la realtà è quella di Torino
Dove noi abbiamo ricevuto indietro
Due detenuti affetti da AIDS in forma conclamata
Io credo che queste cose dovrebbero essere dette dovrebbero essere urlate anche
L'avessero urlate perché questo non è tollerabile questo non è possibile
Se questa prima battaglia noi non riusciamo a superare saremo sempre molto lontani da
Soluzioni accettabili dei nostri problemi
C'è poi una seconda
Linea di impegno che dobbiamo tener presente ed è
La necessità
Che certamente si profila per esempio in tema di ai DS
Di una qualche riflessione di un qualche intervento normativo
E quando i problemi sociali acquistano dimensioni una rilevanza come quella che questa malattia che questo flagello ormai gli ha assunto
Gli schemi normativi
Precedenti mostrano l'usura impongono la necessità
Di una qualche riflessione non è possibile
Che ci si lasci a fronteggiare fatti così così clamorosi
Così nuovi con strumenti vecchi innati per altre situazioni non
Non sufficienti ad affrontare le nuove emergenze vi riferisco innanzitutto al problema
Dell'eventuale obbligatorietà dell'analisi dello screening per legge sì io sono molto rammaricato che sia presente nessuno degli illustri relatori di ieri
Quali hanno mi pare quasi unanimemente sostenuto la
La loro opinione contraria a qualunque obbligatorietà dell'analisi per l'AIDS ma io vorrei dire
Che in via avendo certamente conto
Che il problema è delicato che il problema è difficile
Ma io faccio alcune constatazioni
Io avrei voluto che lo avessero sentito la prima è che di fatto solo una piccola parte dei detenuti si sottopone volontariamente dallo scrivente
Che questa percentuale tende a diminuire
Perché esattamente nella paura di quella emarginazione
In ragione dell'attuale molti sono contrari alla obbligatorietà dell'analisi dissuade i detenuti dal sottoporsi allo screening perché evidentemente in un regime nel quale l'analisi non è obbligatoria
La preoccupazione e chiedere di essere sottoposto ad analisi sia la indicazione di un proprio personale il dubbio che ingenera negli altri la convinzione che allora quella persona è presumibilmente affetta
Dal vero solo da qualche forma di malattie che ne deriva
Io tremo Amici miei ricordi onestamente terremo
Di fronte alla ostinazione
Con la quale molti anche il Novus seri studiosi persone di scienza persone arrivi voglio dire sono prodiga di un impegno molto generoso molto apprezzabile sul piano sociale si rifiutano
Di varcare anche solo idealmente la porta del carcere
Per conoscere e capire la diversità della realtà umana che c'è e al di là di quelle mura
La realtà è che proprio la facoltatività dell'analisi
Dissuade dal sottoporsi all'aria
Ed io al professor Moroni che ieri chiedeva
Ma allora qual è l'utilità sociale
Di una obbligatorietà dell'analisi avrei volentieri ha risposto vuole che egli sapesse questa nostra questa mia opinioni innanzitutto noi abbiamo il diritto
Di sapere ma è un diritto che è anche un dovere che non è soltanto nostro come gestori del carcere ma della società nel suo complesso
Il diritto e il dovere di sapere se il carcere riceve questa malattia dall'esterno o se in ragione di situazioni che allora vi sarebbe il dovere di eliminare esso possa produrre questa malattia al suo interno
Fino a quando noi non avremo la possibilità di un accertamento serio e generalizzato noi saremo esposti fatalmente io lo dico con grande preoccupazione
Noi saremo esposti al ricatto psicologico
Di chi di qui a sei mesi o di qui ad un anno di birra di avere contratto l'AIDS dentro il carcere
Noi abbiamo il diritto di sapere
Se questo è possibile se questo accade
Perché non vogliamo essere esposti anche a questo ricatto
Mentre per altro verso noi vogliamo essere messi in grado di combattere contro determinate situazioni patologiche che in ipotesi veramente potessero generare la malattia dentro il carcere
L'utilità sociale
Manici
La cura del soggetto che ha l'infezione
Ma la protezione degli altri detenuti
Ma alla tutela della salute e del personale
Accetti di custodia vigile attrici quanti altri stanno a contatto diretto quotidiano con i detenuti
Come non capire
Che la realtà della società esterna è profondamente diversa dalla realtà della comunità carcerarie
Perché al di fuori delle mura del carcere ciascuno sceglie le sue frequentazioni
Ciascuno sceglie i propri rischi
Ma dentro il carcere dove il sovraffollamento dove le condizioni di difficoltà che tutti conosciamo
Impongono di mettere in una cella di dieci quindici metri quadrati dieci quindici venti o venticinque detenuti dove gli umori dove il sudore
Dove i corpi si stanno a contatto stretto tra di loro
Con la inevitabile propagazione della sporcizia delle infezioni
Che da ciascuno possono passare a ciascuno degli altri
Nella necessità di una di un uso promiscuo dei servizi igienici
L'uso promiscuo di una quantità di oggetti che sono lì lo spazio ristretto in cui non c'è la distinzione tra il mio ed il tuo in cui non c'è riservatezza in cui non c'è intimità in cui queste condizioni non sono soltanto dei detenuti
Ma sono anche del personale
Questo il punto sono anche del personale
Non è come nell'ospedale
E questa è un'altra delle mistificazioni che dobbiamo combattere non è come nell'ospedale
Dove il contatto del medico col paziente
E limitato a pochi minuti nel corso di una giornata
O di più giornate sono momenti errare fatti momenti circondati ciascuno delle sue attenzioni e delle sue cautele
Dentro il carcere i contatti sono centinaia di migliaia e innumerevoli ogni giorno sono i contatti di una intimità alcune volte imposta dolorosamente
Io penso all'agente di custodia che soccorre il detenuto che si è tagliato le vene
Io penso alla vigilati dice che soccorre la detenuta che si è tagliata le vene occorre fare immaginare che questo sia la realtà dell'ospedale
O la realtà di un asse etica situazione
E in cui vi sia tempo per le cautele per le precauzioni
Per le attese
Noi siamo nella necessità assai spesso dentro il cane
Di interventi d'emergenza rapidi solleciti immediati in cui non c'è tempo
Altro che per fare subito
Quello che poi determina inevitabilmente oppure a determinare il contagio ma se non determina il contagio determina
Un inammissibile sovraccarico di preoccupazione di tensioni che non è giusto
Non è che tollerabile di caricare sulle spalle dei nostri operatori penitenziari Chuck così cariche di preoccupazioni di responsabilità e di tensioni non possiamo dire quel che pure è stato detto
Trattiamo i detenuti tutti quanti commesse
E si fossero tossico se fossero sieropositivi questo non possiamo dirlo
Non possiamo immaginare i fantasmi di questi nostri operatori che girano per le sezioni con i guanti o con le mascherina sul volto
Non possiamo accettare questo
Perché la nostra concezione della pena detentiva del carcere altra
E la concezione
Nella quale crediamo profondamente con tutte le nostre forze
Di una rieducazione di un recupero di un rapporto umano
Che non è illimitato a quei momenti in cui si riuniscono lei Titti e di per la osservazione
Ma io ho una mia personale concezione della rieducazione forse anche un pochino rivoluzionaria rispetto ai contenuti anche della resa del settantacinque ma sono profondamente convinto che la parte più importante più seria e più consistente della rieducazione
E proprio nella nostra capacità all'interno delle carceri di ristabilire
Cominciando dagli agenti di custodia dalle vigile attrici con i detenuti quella infinita molteplicità di rapporti o se volete anche di micro rapporti
Tra il personale di detenuti
Accompagnare un detenuto al passeggio al colloquio in un atto di rieducazione se deve essere dato di rieducazione
Se non riusciamo a compiere questa grande rivoluzione che quella che abbiamo come grande obiettivo la rivoluzione di ricordi sostituire infine ma abbiamo già cominciato a farlo
Di sostituire nella molteplicità di questi rapporti tra il personale i detenuti alla vecchia subcultura della diffidenza della ostilità del dubbio del sospetto della incomprensione o una cultura nuova
Che è cultura della comprensione che cultura di una fiducia possibile
Che voglio dire la cultura che sostituisce
E in questa infinita di rapporti
Alla al vecchio contenuto
Di una limita di un alterità in componibile il contenuto nuovo
Del riconoscimento di una comune umanità io sono grato profondamente ai nostri agenti di custodia dalle nostre vigile attrice io apprezzo molto
Che prima della riforma che noi vogliamo fare e che ci pesa tanto di non essere ancora riusciti a fare ma prima di questa riforma
A conferma forte che non sono le leggi che fanno le riforme
Ma le riforme le fanno gli uomini
Quando hanno come dire incorporato nelle loro coscienza i valori di civiltà che poi le leggi proclamano formalmente sono grato ai nostri agenti dalle nostre vigile attrici
Che hanno già largamente rimossa dal pure vigile attici ieri sono intervenute
E devo dire che ho molto apprezzato spontaneità di questo intervento il grido di ribellione di questa cultura nuova
Non ancora riconosciuta alla quale non si può dire
Il tuo problema è soltanto di metterti una mascherina dimetterti dei guanti per andare nelle sezioni in mezzo ai detenuti una cultura nuova che gli agenti e legislativi ci sono già stati capaci di di avvertire biglietti realizzare contribuendo a dare come noi speriamo di potere dare sempre di più
L'immagine così di una amministrazione nuova di un'Amministrazione che naturalmente si rende conto di quanto ancora da fare
E tuttavia riesce forse con qualche incertezza
Ma con qualche perplessità se volete ma anche con molta fede con molta ostinazione a intravedere una strada possibile per andare avanti
Quindi questa riflessione sull'obbligatorietà dell'analisi che non è molto facile
E che probabilmente si è fatta bene garantirebbe l'anonimato assai meglio
Di quanto lo garantisca la facoltatività dell'analisi lo garantirebbe assai meglio ma in fondo voglio dire e coi e chiudere il senso di questo problema dicendo
Noi abbiamo bisogno di sapere quali detenuti sono sieropositivi
L'abbiamo già di sapere quali detenuti sono ammalati o possono ammalarsi di I di esso delle forme preliminari all'AIDS comprano dobbiamo sapere dobbiamo saperlo per i detenuti dobbiamo saperlo anche per il personale
E allora non ci si può dire
No alla narice obbligatorio sei non ci si dice che c'è un altro strumento possibile per trovare risposta a questa domanda alla quale una risposta è assolutamente necessaria
C'è un
Secondo problema
Un secondo problema
Molto importante
E anche qui che il
Il convegno e un momento importante ne dovranno seguire degli altri su questa strada
è una domanda che noi facciamo alla scienza medica
E dobbiamo riflettere molto su questo
Perché pur nell'incertezza di talune conclusioni mediche di talune conclusioni scientifiche
Che hanno avvertito militare che non c'è una assoluta uniformità di opinioni su questo su questa malattia
Bene ma tuttavia noi dobbiamo riuscire a sapere
Fino a quale momento il detenuto affetto da questo filo russo può essere tenuto dentro il carcere
Voi ricorderete credo che una delle prime circolari che io ho fatto su quest'argomento
Riportava la opinione del ministero della Sanità e della organizzazione mondiale della sanità
Secondo cui il detenuto affetto dal virus fino alla presenza di forme di malattia come il las
Non deve essere isolato dal resto della popolazione carceraria e può essere tenuto dentro il canale
Noi abbiamo bisogno adesso di sapere con precisione
Se su questo punto ci sono
C'è una evoluzione delle opinioni della opinione Magic
Noi abbiamo bisogno di sapere di fronte alla un mento
Di questa infezione
Noi abbiamo bisogno di saperlo adesso non dobbiamo saperlo fra due anni o fra tre anni dobbiamo saperlo adesso
Perché adesso che la società deve trovare una risposta a questo problema drammatico non ci nascondiamo potrebbe sconvolgere
Profondamente anche
La situazione
Del sistema giudiziario e del sistema penitenziario
Qual è il momento
Nel quale un soggetto sieropositivo nel quale un soggetto affetto da questo vino rosso
Deve essere isolato
Non può essere tenuto in compagnia degli altri detenuti non può essere tenuto a stretto diretto contatto con il personale qual è questo momento
Perché
Se questa necessità di isolamento
Se questa necessita di un'assistenza sanitaria
Particolarmente efficiente in condizioni del tutto particolari
Riguardasse o riguarderà
Un numero alto di detenuti
Bisogna che si sappia che il carcere non è oggettivamente in grado di praticare forme di isolamento così generalizzati io vi dirò di più
Questo è un problema drammatico
Io vi dirò di più
E qui forse la drammaticità del problema risalta ancora di più
Io mi batterò contro tutti con tutte le mie forze voglio dirlo subito
Io mi batterò con tutte le mie forze contro qualunque tentativo di trasformare le carceri lebbrosario
Mi batterò con tutte le mie forze contro di questo il rimpatrio con tutte le mie forze perché sia chiaro
E se è un detenuto ha bisogno di cure
In condizioni di isolamento
Se è un detenuto è una persona che può trasmettere una infezione un contagio
Questa persona non può e non deve stare dentro il carcere
Noi non saremmo oggettivamente in grado di far questo
I direttori più presenti potrebbero certamente confermarlo
Noi isoliamo
Devo dire anche molto dolorosamente
Le persone che alcune volte per ordine dell'autorità giudiziaria devono essere isolati
Io non vi nascondo che ho personalmente
Molte perplessità su questo
Fatto anche delle circolari su questo punto convinto come sono
Che l'isolamento anche l'isolamento giudiziario deve essere ridotto al minimo indispensabile perché l'isolamento aumenta accresce la sofferenza il trauma dell'arresto
E quanti atti di autolesionismo sono commessi proprio nei primi giorni quando il soggetto e isolato spesso senza una grossa necessità
Io mi batterò contro
La necessità di un isolamento sanitario questo deve essere chiaro
Il carcere non può essere trasformato in un luogo dove si tratti il su scala più o meno ridotta un isolamento per ragioni sanitarie
Perché il carcere non è una struttura di questo tipo non vede esso
Non può esserlo se non tradendo la funzione alta sociale che esso deve adempiere
Se non con il rischio contro il quale noi ci batteremo con molta convinzione e con rischio di trasformare veramente
Nostre carceri in lebbrosario perché non ci si dedica un certo giorno non ci si dica
Che si è a Rebibbia ci sono trecento detenuti con l'AIDS
E duecento sono a Milano e quattrocento solo a Napoli
Non ci si dica di prendere un carcere di mille posti e di metterci questi novecento detenuti che vengono da Roma da Milano e da Napoli perché noi questo crediamo sia veramente contrario
Alla funzione che l'amministrazione che il carcere deve esercitare nella società
E allora ecco la necessità di una riflessione
E con la necessità di un coinvolgimento della società
La necessità che si capisca
Come sul tema dell'AIDS
Anche su tutti gli altri temi
L'unica soluzione possibile una riappropriazione dei problemi del carcere da parte della società
Il problema dell'AIDS non è un problema solo del carcere è un problema della società noi dovremo batterci perché questo sia molto chiaro
E allora
Quale
Una possibile conclusione
Usando questa parola in un senso anche molto approssimativa
Ma vedete
Noi faremo uno di questi giorni
Io lo sto pensando da molto tempo urne
Convegno dell'amministrazione penitenziaria
Che si ponga
Come tema una risposta seria a questa domanda di cui la retorica la demagogia e si sono da tempo impossessati
In che cosa consisteva realmente
La rieducazione dico recupero dei detenuti
Potremmo continuare a immaginare che questo recupero è questa rieducazione debbano rimanere affidati ad una sorta di pedagogia delle parole
A questo tentativo che ossessivamente si ripete di convincere in qualche modo i detenuti a non delinquere più
Non avvertendo invece che l'unica strada possibile per dare a questo alto ideale della rieducazione del recupero
Un contenuto di concretezza e una pedagogia dei gesti che offra ai detenuti non parole intenzioni ma la opportunità concreta di scelte diverso
Io devo dire con molta franchezza che a coloro i quali tanto spesso parlano di rieducazione di recupero dei detenuti
Vorrei rivolge l'invito di girare per le carceri
E di chiedere ai detenuti che stanno per uscire dal carcere
Che cosa faranno una volta che saranno usciti dal carcere
Che cosa troveranno fuori del carcere
Chi ha mai fatto ai detenuti questa domanda
Chi si è mai preoccupato di fare detti tutti questa domanda
Io devo dirvi che va fatta Saint
E ho ricevuto quasi sempre
Perché non parlo naturalmente del mafioso dei terroristi
Io parlo della gente che commette un delitto asse spesso spinta in tutto o in parte da condizioni di bisogno di emarginazione di solitudine di disperazione di tossicodipendenza
Di schiavitù dall'alcol di malattia nell'avvento del corpo di una condizione di fragilità fisica o psichica
Ma quante volte gli ho domandato a queste persone che cosa farai una volta che sarà di uscito dal carcere
Chi troverai chi ti aspetterà
Io ho ricevuto quasi sempre una risposta agghiacciante che la confessione anticipata di un delitto
Perché se uno che esce dal carcere non ha una famiglia non ha un affetto un lavoro una casa ma cosa volete che faccia fatalmente ripercorrerà la via della delinquenza e della criminalità ecco la grande mistificazione che c'è
In questo mito
Di una rieducazione affidata alla suggestione soltanto delle parole
Allora la rieducazione significa
Che si offre al detenuto una possibilità di inserirsi nella società
Dicevo fu un lavoro gli si offrono a qualificazione professionale
Il suo fu un ruolo sociale un posto nella società una identità sociale
O continueremo come stiamo facendo da anni a questa parte
A vedere scaricare sul carcere tutti i problemi che la società non sa non può o non vuole risolvere cominciando da quello della tossicodipendenza
Perché assai bizzarro questo tipo di meccanismo
Questo tipo di meccanismo e diventato un meccanismo sociale
Per cui si crea questo circolo vizioso perverso
E cariche il carcere che carica tutti noi i problemi che non sono non possono essere nostri
Il circolo vizioso di problemi sociali di trasgressioni sociali
Che nascono da situazioni di un disagio sociale
Che ha le sue cause fuori del carcere come la tossicodipendenza
Che però si cerca di risolvere
Mettendo il tossicodipendente dentro il carcere
è veramente assurdo la conseguenza di questo ente
E questo tipo dico retorica mistificatoria
Ha poi pronta all'ultima menzogna che è la più crudele che il carcere
Nella più salde menzogna che si possa dire
Non è il carcere che crea recidiva
Perché crea recidiva e l'uso che del carcere si fa
Quando il carcere non è altro che una emarginazione
Che punisce un'altra emarginazione
E quando al disagio da cui tante volte la trasgressione nasce non si trova una soluzione nella società ma si trova una soluzione allontanando ancora di più la persona dalla società
Allora voglio dire su questo rifletteremo quel che noi possiamo e dobbiamo fare subito
Ed è un impegno molto forte quale credo nessuno di noi può sottrarsi
E di riuscire
A disegnare a realizzare in concreto una detenzione che sia quanto più umana quanto più civile possibile
Voglio dire una detenzione la quale al di là di ogni illusione
Riescano a ridurre per quanto possibile la sofferenza lei sofferenze della privazione della libertà bene
Io devo dirvi che
Noi abbiamo fra il mille altri questo problema
Della violenza degli atti di autorizzazione degli atti di Heather oppressivo
Sui quali non si è mai riflettuto abbastanza
E allora io qui pongo un attimo
Un problema del quale qualcuno accenna a quel dal quale qualcuno accenna ma che io mi ero permesso di sollevare anche pubblicamente qualche tempo fa
Problema del quale naturalmente avverto la delicatezza
Ora su quale non ho delle risposte molto facile
è un problema che io ho ritenuto in qualche modo di sottoporre ad una
Riflessioni ad una responsabilità sociale dico del problema dell'affettività Inca
è un problema voglio dire molto delicato
Prima che però ci impone di riflette
Perché è uno di quei problemi
Questo forse dovrebbe essere molto chiara
Sui quali noi non giochiamo semplicemente il senso dei nostri ideali o delle nostre opinioni o delle nostre filosofie
Problema della fertilità in carcere non è soltanto il problema filosofico il problema sociale
Di chi si chiede ma anche il chiede agli altri
In un problema che sollecita una risposta da ciascun
Non è soltanto il problema ripeto di chi
Si interroga ed interroga
Su questo nodo
Che sta alla base di questo meccanismo sociale di questo rapporto fra il diritto alla pena
Si interroga su questo punto
Se cioè è vero che la pena è inevitabilmente una sofferenza è il carcere e misura grande di sofferenza
Che senso oscene
Al di là di questo
Di non eliminare da questa misura grande di sofferenza le sofferenze in più che non sono necessarie
è sempre molto molto molto grave
Cioè per quale ragione dobbiamo sempre condannarci
Ad inseguire la giustizia sulla strada del patimento della sofferenza
Come se in qualche modo fossimo condannati a dover credere
Che qualunque
Di sofferenza noi togliamo alla pena la togliamo alla giustizia della pena
Era opinione
Pochino pesante
Da accettare come realtà sociale ma molto più diffusa di quanto non si creda
La quale al di là della privazione della libertà misura quanto bene sono trattati detenuti commesse
Il trattare bene i detenuti
Misurasse non già la civiltà della pena ma misurasse la giustizia
Della stessa pena
Voglio dire su questo tema anche su altri noi
Vediamo venire in discussione il il senso profondo di queste nostre opinioni di queste nostre
Idea di questi nostri ideali
Ma c'è al di là di questo aspetto ideale di quest'aspetto filosofico sociale se volete
Sul quale ciascuno ha poi il diritto di avere le opinioni che crede
Che è un aspetto essenzialmente parate
Allora io
Vorrei dire
Chi volesse in qualche modo
Impegnarsi a riflettere su questo tema e su altri che sono connesse a questo te
Io vorrei dire
Caro amico io che posso non condividere le tue idee ma che le Rispetto
Come diceva
Questo il fisico te un grande flusso del diritto lo sa se è meglio di me io non condivido le tue idee ma darei la mia vita perché tu possa continuare
Ha professato
Io io vorrei dire
Mi sta anche bene che tu dica di no
Mi sta anche bene che tu voglia condannarci ad inseguire ripeto
La giustizia della pena sulla entità della soffre
Ma bisogna che tu apra gli occhi
Su quelle che sono anche le conseguenze pratiche di questo
Perché c'è un aspetto pratico
Che non si vuole vedere
Che si fa finta di non vedere come spesso succede per i problemi del carcere
Perché il molto più
Riposante molto più tranquillo molto più appagante non turba la coscienza il far finta di non vedere il far finta di non sapere
Allora c'è il problema dell'omosessualità dentro le case
Sono cose che non sia spesso il coraggio di dire forse bisognerà che venga il momento in cui lo si dica
C'è il problema di una violenza possibile
Che nasce
Proprio da una soddisfacimento pervertito
Di questo istinto
Cioè io vorrei dire al di là delle opinioni vi sono distinti che sono nella natura degli uomini
E non è possibile cover cinereo sopprimere Ofcom primera aldilà di un certo limite
Perché se
Come dire la legge degli uomini fa violenza alle leggi della natura
La natura si venti
Non subisce
La natura si vendica attraverso una rinunciarci nella espressione di una patologia
O si vendica attraverso un soddisfacimento pervertito
Di quell'istinto io tremo quando per le carceri gira e vedo quella Teoria incredibile di immagine porno grazie
Affissi alle pareti e devo dire
Che dire trentotto e fanno togliere per poi ritrovarsi alle subito dopo
Io come dire
Non posso far finta di non sapere o di non immaginare quello che temo possa avvenire in quelle celle
Nelle ore in cui nessuno di voi può vedere può sapere può sentire può scorge o si può intervenire
Nora bisogna che si sappia quaestor
Allora si può anche rispondere di no
Ma lo si può fare soltanto se si prende coscienza se si prende consapevolezza di quelli che sono le conseguenze i rischi
Che si legano ad una determinata soluzione di questi problemi
Io immagino che questo sforzo grande che stiamo cercando di fare io
Sono lieto di vedere che il personale ventotto le categorie di operatori sono ormai fortemente partecipi di questa cultura nuova di questa cultura scorre molto positiva
Lo sforzo di una
Concreta possibile civilizzazione della detenzione umanizzazione della detenzione
In cui la tutela della salute e quindi la lotta contro questi fenomeni di Este droga
Una parte essenziale
Io vorrei chiudere con una considerazione
Queste
Che di fronte
A questi problemi
Problemi vecchi problemi nuovi
Queste tragedie che emergono questi flagelli dai DS la droga che aumenti
Quando come dire
Le previsioni non vorrei dire pessimistiche ma realistiche
Che proiettano
Questi dati nel futuro
Ci fanno ottenne
Delle conseguenze assai negative
Delle conseguenze magari tragiche
Delle conseguenze
Che in questo momento no in ci rifiutiamo di immaginari
Allora c'è da parte nostra di tutti noi
Il dovere
Di un'attenzione di una riflessione di un impegno
Che non conosca incertezze tentennamenti che non conosca tiepidezza
C'è il dovere di urlare forte forte forte
Perché la società si accorga di queste a Praga e gli occhi
E assuma le sue responsabilità perché non ci succeda
Questa è la mia più grande paura
Perché non ci succeda che
Se fra qualche anno
Si verificheranno alcune di queste conseguenze
Se gli sviluppi di questa malattia o di altre situazioni
Ci porranno di fronte a vere generalizzate tragedie umane perché non succeda
Da qualche anno che ripensando ai giorni
Che stiamo adesso vivendo debba
Io in chi sta intorno al
E nella società sorge no russo dico perché avremmo potuto fare per impedire quel che è accaduto e non siamo stati capaci di fare questo credo sia poi al limite la più grande preoccupazione
Per la ragione che io
Immagino c'è in ciascuno di
Poiché spesso ci viene
Che
In altre sedi c'è la consapevolezza di questo divario
Ante tra le nostre aspirazioni non scriveva
Mete che vorremmo raggiungere
La
Tati poi riusciamo a produrre la concretezza dei gesti dettaglio riusciamo ad esprimere
Mare i nostri ideali e le nostre fedi e le nostre opinioni c'è certamente questo divario il divario credo a cui l'umanità e condanne
Uomo proprio per la sua condizione un
Anna
Di questo necessario divario tra il volere il potere
Ma presto che già tormenta che già amareggia è sopportabile
Modesta consapevolezza
Che ciascuno tuttavia pur con le difficoltà fa quel che può
Are perché magari non possiamo fare tutto certo ma dobbiamo fare tutto quel che possiamo
Quel che però non la radio credo che nessuno di noi se lo potrebbe perdonare
Nella società nessuno potrebbe perdonarsi dello
Sarebbe pensare fra due anni o fra tre anni o fra tre sì che a fare in modo G. potuto fare qualcosa che non è
Ho fatto questo sarebbe intollerabile ecco quindi la necessità di questa di questo impegno collettivo io sono veramente felice di vedere tanti operatori
Stare insieme
Avvertendo che questo destino dell'amministrazione appartiene a ciascuno di voi ma appartiene a tutti noi insieme l'impegno di ciascuno di
Che un impegno che ciascuno Dino
Le anche fuori delle mura del carcere perché la Società ripeto la società questo è molto importante
Perché la società gli occhi si accorga che questi problemi
Moro si assuma tutte intere
Le sue responsabili
Io vi ringrazio molto vi do appuntamento ad un'altra iniziativa che faremo di questo stesso genere quanto prima proprio sul tema
Un della tossicodipendenza in carcere vi ringrazio Dio
Vederci appresso
Canados
Vale e l'applauso così caloroso dell'Assemblea di tutti noi le dice come il suo discorso appassionato impegnativo perché è è assegnato gli impegni non solo suoi mandi tutto all'amministrazione carceraria segreto severo contro la demagogia se ve do contro le parole che danno l'illusione ma se vedo anche per le nostre coscienze soprattutto Dinoi se siamo qui è che siamo Esterni amica l'amministrazione carceraria questo suo discorso veramente segni una diretti IVA fondamentale per l'attività presente e futura di quegli istituti che lei così
Con quote così generoso e con così grande intelligenza DDT grazie a tutti quelli che sono intervenuti sia mi sia permessa ancora di ringraziare dato che chiudo perché sono il più vecchio solo per questo per
Il Comitato organizzatore il caro consigliere Muzzi che a fatica pertanto il consigliere targa dottor Barbati Galia e aiuti che ha stroncato
Sì del
Macchina vorrei ricordo dare la cena alle venti e trenta delle più e con il discorso del signor direttore generale il con la conferenza e chiusa grazie