"Diritto, delitto, carcere"

E
Buona sera signori e grazie di essere intervenuti
Alla presentazione di un libro e che di cui forse si parlerà molto
Per vari motivi per il contenuto ovviamente e soprattutto per il suo autore che dopo essere stato magistrato sul banco dell'accusa
Per alcuni anni
E diventato forse il migliore dei direttori dentisti di sui premi di prevenzione e pena
Il migliore in quanto ha portato nella nel suo nella sua funzione un in l'esperienza sia dell'accusatore ma anche quella dell'uomo dell'uomo
Comunque è certo una cosa
Che le carceri da quando sono dirette dal da Nicolò Amato sono di gran lunga migliore può darsi che sia stata una coincidenza fortunata
Ma certo che la spinta che lui ha tanto e tale che è riuscito a modificare molta della situazione preesistente che era assolutamente invece
Io sarò rapido perché il lungo il il parte di coloro che devono intervenire tra i quali il ministro della giustizia onorevole Giuliano Vassalli
Che il e poi tutti i rappresentanti dei dei Dipartimenti di giustizia dei vari partiti e di alcuni colleghi miei giornalisti che sono esperti questioni giudiziaria
L'unica cosa che debbo rimproverare in un certo senso al libro di Giuliano di Nicolò Amato
è che l'unica dedica tutto al Anna sottolineate le sofferenze dei detenuti
Di menti che a me è sembrato
Il la sofferenza di coloro che hanno subito i danni da qui dai detenuti
Adesso do la parola per primo all'onorevole giocano assieme
Però raccolgo un accenno di Guido Guidi nella sua introduzione
E comincia con l'osservare
Che questo triplice titolo del libero diritto delitto carcere sembra riassumere le tre esperienze dell'autore che oggi siamo vieti di salutare
Dice di citare qui tra noi
Diritto perché Nicolò Amato conseguì a Pisa nell'ultimo anno in cui ancora metteva in questo istituto alla libera docenza la libera docenza in filosofia del diritto
E la prima parte del volume sia pure limitata fungere da introduzione è indubbiamente una particolare visione di Teoria generale del diritto con particolare riferimento alla norma giuridica
Delitto
Perché di delitti Nicolò Amato ha conosciuto come magistrato
Specie attraverso la lunga impegnata esperienza nella procura di Roma ricordata poc'anzi da Guido Guidi
Carcere perché lì e non solo il direttore generale degli Istituti di prevenzione di pena del nostro Paese da oramai molti anni ma perché è un autentico cultore della scienza penitenziario meglio della materia penitenziaria non solo attraverso la la ricca pubblicistica
Collaborazione a quotidiani e a tutti nota con impegnati articoli sui problemi più scottanti del mondo penitenziario ma anche perché
E vi ha preso su questo fronte delle carceri effettivamente coraggiose e importanti iniziative attestate allo schema non solo da circolari che spaziano su tutti gli angoscianti angosciosi inquietanti difficili problemi dell'universo carcerario
Brevi parole dirò sulla introduzione appunto dedicata diritto
Anche perché immagino che la massima parte degli interventi il dibattito si porteranno sui temi del carcere o quanto meno su quelli della pena in generale che trovano la loro principale trattazione nella seconda parte del volume ma sono più volte ripresi nella terza che ha la più ricca ed appassionata quello appunto intitolata al cartoccio
Del diritto il libro di Amato espone ma in maniera tutt'altro che priva di spunti originali fortemente originali
Alcune tra le teorie più volte sulla norma giuridica che di raggruppa nella trilogia della concezioni descrittiva del diritto della sua concezione prescrittiva e in fondo e una sua concezione etica
La concezione descrittiva è quella del diritto come giudizio ipotetico
E descrive lega due comportamenti l'uno come conseguenza dell'altro la norma primaria quella che si è violata dal luogo alla norma sanzionatoria
Nonostante la larga sua diffusione che trova espressione anche in alcuni momenti di Kelsen questa cocente concezione a noi appare un poco restrittiva perché mutuata all'interno di Vito dallo schema penalisti
Comunque è quella questa della concezione descrittiva del diritto che l'autore sembra prediligere
Perché quando passa ad esposizione della seconda da Rui chiamata concezione prescrittivo precettiva che si identifica in fondo con la concezione imperativi Istica del diritto
Per l'attivista Ira attraverso un duplice un imperativo categorico oppure attraverso un imperativo condizionato dove comunque centrale il comportamento umano visto come trasgressione un imperativo
Egli denuncia di questa il carattere ideologico
Tendente a rafforzare l'efficacia del diritto a merce la qualificazione di determinati comportamenti come illeciti e non esita ad un certo punto a definirla questa concezione prescrittiva Micaletti visti che addirittura come una mosca mistificazione
Pagina trentasette così ha detto
Perché cerca cercherebbe di introdurre dentro le norme contrabbanda Handley come concetti come fenomeni oggettivi fenomeni che invece sono soggetti
Perché collocati nelle menti degli uomini che di volta in volta formulano la norma
Illusione sarebbe quella di poter costruire il dover essere il potere essere come vincoli oggettivi della volontà dei destinatari delle norme
Altro non essendo invece che la volontà o il desiderio di certi comportamenti da parte di coloro che detengono di volta in volta il potere ed è molto interessante sono interessanti questi squarci sulle di scetticismo sul potere detentori del potere le quali è facile riconoscere una affermata
Convinzione democratica e di
E quindi di di di critica di tutto ciò che possono comportare dittature come espositrici di no
Sotto questo profilo la concezione prescrittiva si avvicina dunque secondo Amato alla concezione etica del diritto che all'autore appare sia detto subito del tutto inaccettabile
Come inaccettabile per lui l'idea di un diritto naturale che in fondo ne è storicamente la principale configurazione
La morale
Non si presta ad alcune identificazione nessuna istanza con il diritto
Quest'ultimo essendo l'economia la prima autonomia una regola che vale solo per il soggetto individuale
Deciso attore e giudice di se medesima
Ciò che peraltro ciò peraltro non significa della norma giuridica non cerchi per accrescere la propria efficacia di ispirarsi a regole morali non è che un determinato un sistema giuridico non possa essere qualificato plastificato giudicato secondo me ormonale secondo un criterio morale
Se non ho visto male qualche spunto di questa visione contraria all'introduzione del giudizio morale né le esigenze definitoria del diritto
Si ritroverà anche nel modo con cui Nicolò Amato combatte ad un certo punto la concezione della pena come di educazione o meglio vede nella funzione del carcere e della pena in generale una possibile trasformazione possibilità auspicata insistentemente auspicata trasformazione
Dell'uomo in positivo senza pretesa peraltro di piegarlo ad una determinata concezione imposta dallo Stato o comunque che sia da un potere
Come già si è detto peraltro fondamentali sono le due restanti parti del volume
Quella sotto il titolo di Benito che dedicata prevalentemente alla pena
E quella dedicata alla pena detentiva e cioè al carcere
Per la Parte seconda
Dedicata
Secondo distinzioni più o meno consuete ai fini e agli affetti alle funzioni della pena
Amato privilegia la funzione di prevenzione generale che è quella oramai generalmente accettata anche si ebbe la sua principale precipitazione storica nonostante i facili riferimenti all'antichità
Dove pure si trova espressa
In foriero battibeccare indiani Romagnosi nell'Illuminismo qualche volta anche sotto il nome improprio di difesa sociale
Undici purezza sociali addirittura termini che poi nel corso delle cose sono passati piuttosto a indicare la prevenzione speciale
Ma della prevenzione generale
Per cui la pena rivolta a tutti gli uomini fargli astenere dal delinquente
Della prevenzione generale pone in luce soprattutto l'aspetto intimità attivo
Tanto che usando una locuzione recente di derivazione anglosassone anche se di uso molto largo oramai identifica la prevenzione generale con la cosiddetta deterrenza generale
E invece prevenzione generale come è noto è concetto privato per il quale nel non certo che ma amato questo non lo vedo per il quale si potrebbero mutuare alcune proposizioni iniziali di alcuni codici di paesi dell'est europeo
Nomino questi Paesi perché i nostri codici non dando in un sogno notare mai la definizione delle funzioni della pena secondo cui funzione della pena e prima ancora che minacciare indicare quali sono le regole alle quali deve ispirarsi un buon cittadino in che cosa consiste in sostanza la disciplina sociale anzi indicare soprattutto
Quali sono i beni meritevoli di protezione da parte dello Stato
Anche merce ricorso alla minaccia della pena per tutelarli e perché è necessario che da parte dei cittadini dei consociati questi beni siano rispettati
Come che sia l'opera di Amato si sofferma con inconsueta ampiezza
Che è molto comincia in questo momento di reminiscenza delle teorie sulla prevenzione generale in contrapposizione alla prevenzione speciale difesa sociale su alcuni principi particolari dell'opera penale di prevenzione generale
Quali
I rapporti tra il rigore delle pene e l'efficacia deterrente di queste i rapporti tra le varie spinte criminose di Corey varie spinte criminose perché lì si occupa un certo momento di varie categorie di delitti in relazione fondamento del ricorso alla pena la funzione stessa della pena i rapporti tra le varie spinte criminose era contro spinta Romagnosi hanno appunto foglie erba Fran
Un meccanismo psicologico di dissuasione rappresentato dalla comminatoria legale della pena i limiti insomma imposti alla deterrenza dalla necessità di un consenso sociale e dalla stessa tollerabilità aveva appena comminata ed inflitta al
In definitiva dalla razionalità di essa dai principi di ragione che pur debbono presiedere a questa funzione intimità attiva
In questa parte
Come del resto invariante
Amato si rifà ad alcune proposizioni immortale di Beccaria che uno dei suoi interlocutori preferiti poche citazioni nel libro Marco
Scelte tutte di altissimo livello
Di Beccaria aproposito della severità ed anzi dell'inutile ferocia di certe pene
E prende posizione contro la pena di morte anche sotto il profilo della sua asserita ma mai provata utilità
Scettico invece l'autore su quella che il richiamo alla deterrenza speciali la funzione cioè di trattenere il singolo colpito dalla condanna dal ricadere nel delitto ma è noto che la prevenzione speciale concetto estremamente complessa e non si riduce alla proiezione individuale della prevenzione generale su chi sia stato condannato
Interessante anche il breve capitolo sulla funzione riparatorio nella penisola
Una funzione che fu già sostenuta in passato e che oggi segna molti autori una certa e anche in certo legislazione una certa ripresa
Alcuni codici appartenenti a quella tipologia che ho già ricordato ad esempio l'articolo due comma secondo del Codice della Repubblica democratica tedesca
Del mille novecentosessantotto
Fanno espresso riferimento a questa funzione riparatoria sia pure come funzione collaterale ma tuttavia molto importante considerata anche rieducativa oltre che subito
Il tema della riparazione della pena come riparazione verrà poi ripreso dall'autore in un capitolo ulteriore dedicato appunto all'estensione all'ambito della riparazione
Un capitolo in cui Amato concluderà Kevin dei due uniche funzioni del diritto sottinteso del diritto penale ma forse non solo perché c'è un certo accenno anche alla funzione del risarcimento del danno
Sono la deterrenza e la riparazione
Centrale nell'opera e il capitolo dedicato a combattere non sembri ammissibile bisticcio la pena come punizione
Non è nuovo certo neanche questo mi vengono in mente
Alcune buone non so se vuole battaglie di quarant'anni fa quando nel tentare di fare il nuovo Codice Penale che poi non si è ancora mai fatto
Un illustre magistrato presidente di Cassazione illustre libero docente di diritto penale
Che con Biagio Petrocelli fornitore di quel progetto di nuovo codice penale del mille novecentoquarantanove che poi non trovò il consenso di gran parte dottrina penalistica mi voleva convincere
Ad accettare nell'indicazione di riscoprire la penna da inserirsi nel codice
Fatturando codici
La limitazione della rieducazione che era stato l'aveva introdotta all'articolo ventisette della Costituzione sotto il manto di questa proposizione iniziale
Entro i limiti della funzione punitiva e poi entrò nel Progetto questa formula entro i limiti della funzione punitiva le pene debbono tende alla rieducazione del condannato volendo quasi restringere con questo richiamo alla funzione punitiva
Il precetto costituzionale
Ora per funzione di punizione
Direi chiamati intenderà funzione retributiva o del Castiglione
La sofferenza del condannato è avvertita come un bene in sé stessa
Il mare un passioni ex per il male azione su
In essa ivi riconosce un modo di rivivere dell'antica idea di vendetta e quindi anche come tale decisamente la respinge
Oggi la dottrina penalistica salvo alcune scuole neo retribuzioni visti che
Tenga rispingere quest'idea di Castiglione ma prevalentemente per sostituire Vieri sia pure accanto alla innegabile che come sentite non è negata neanche da Amato anzi a questo il primo punto prevenzione generale la prevenzione speciali
Ora nella vecchia forma dell'emendamento oggi rieducazione può addirittura nella forma della sicurezza contro la pericolosità del soggetto
Amato ripudia invece
La prevenzione speciale e la pericolosità
Respinge l'idea rieducativa come imposizione di modelli a cui avvicinarsi e di riflesso anche l'idea di risocializzazione
E Riserve decisivi egli anche sull'idea diffusa in America della pena come controllo sociale
Di cui è espressione anche tra le tante la famosa incappa Citation
La neutralizzazione inabilitazione
Che subisce il soggetto per effetto della condanna
Per l'incapacità di scendere i manuali anglosassoni viene spesso indicata tra le funzioni alienabili o quanto meno tra gli effetti della spesa
E allora a questo punto
Rivolgo verso la fine
Sarebbe legittimo domandarsi come concilia Uzzone questa sua visione scettica anzi addirittura negativa direi contestativa
Sulla rieducazione sulla risocializzazione recupero sociale sullo stesso trattamento penitenziario come mezzo strumento dell'educazione e a destra tutto indirizzato
Con il fatto che viceversa questi concetti
Sono partite IVA e ripetuta non solo della nostra Costituzione ma delle leggi che hanno cercato di darvi attuazione dall'ordinamento del mille novecentosettantacinque alla sua fondamentale riforma dell'ottobre mille novecentottantasei
E
Del Regolamento del mille novecento settantasei e lì quello predisposto da tempo sulla base della legge dell'ottobre mille novecentottantasei e di altre norme ancora di questi ultimi anni
Ebbene Amato trova la soluzione
Della parte finale del suo interessante studio con particolare riguardo alla pena detentiva che ne costituisce come sappiamo l'oggetto principale
La rieducazione non può esser vista come un tentativo ambizioso di persuasione di conversione dei cattivi da parte dei buoni ne è una terapia un recupero di diverse la normalità
Ma bensì come offerta concreta di un ambiente
Ecco il legame col carcere di un ambiente di condizioni di vita caratterizzati da regole e valori migliori più umani di quelli proprio nelle condizioni di vita che hanno espresso il delitto
In modo che gli internati di scrivere impari non vedendolo praticare non solo sentendolo predicare il rispetto delle regole giuridiche e non delle regole dell'arbitrio dell'abuso della prepotenza
Non cura di nani negli aggiunge espressamente
Per la pena detentiva ma riguarda della dignità di uomini non retorica ma concreta pedagogia dei gesti
Non l'insegnamento di che cosa fare ad esempio di ciò che si fa sia offerta nei fatti disponibilità e opportunità la cui accettazione sia peraltro sempre rimessa alla scelta dei destinatari
Ma che rendano possibile tuttavia una scelta diversa da quella criminale
E siamo così gravi problemi del carcere
Che sono anche per la lunga esperienza dell'autore per la consapevolezza crescente e meditata con quegli affrontate relativi problemi la finalità essenziale del volume
La sua parte più viva un più ricca e poi che altri nonché siano poco dotte le altre ma certamente
Questa è la parte l'attuale fervente
Che poi che altri qui ampiamente di questo certamente Parreira io vorrei fermarmi a questo punto è solo eliminare con qualche fugace notazione
Dicevo all'inizio delle molteplici esperienze di riformato
E pensavo a quella riuscì immediatamente precedente a quella attuale a quella sua esperienza di magistrato della giudiziaria
E anche di magistrato indizi più o meno famosi comunque in giudizi
Egli osserva a pagina duecentotrentasette
E questo è veramente basilare
Ad introduzione della rilegittimazione del carcere comitiva chiama
Attraverso la sua crescente giurisdizioni Ruju l'indicizzazione egli osserva questo
Persino nello stato di diritto la giustizia sembra madre di due figli
Un figlio legittimo il processo
Che sia spenta nella sua civiltà talora nella sua sacralità
Ed un figlio illegittimo il carcere del quale ci si vergogna un poco e si fa in modo che se ne parli il meno possibile
Come se tutto finisse con la conclusione del procedimento nella quale il giudice paludato dei simboli del potere annuncia al popolo la sentenza con cui proclama la volontà della legge
E spenti i riflettori nessuno vuole più vedeva se vedere ascoltare sapere quello che accade oltre i muri della prigione dove pure quella sentenza ha condotto il colpevole
Ora questo passaggio dalla solennità del giudizio ad infinita devastazione del carcere
Amato lo ha compiuto
E ne è uscita un'opera meritoria
Le riflessioni ancora una volta su quel carcere come istituzione sul suo concreto significato nella storia nel presente con i suoi congegni
Che negli ultimi decenni hanno attratto l'attenzione di pensatori profondi basterebbe pensare a Fukuoka con cui pure Amato mamma dialogare nel suo libro come Baratta in altre scuole critiche della criminologia
Ed è la giustizia penale
Nel carcere Amato vede come appunto altri studiosi di questa epoca ma attraverso un'esperienza viva i quotidiana fatta di mille riflessioni innegabile valore una istituzione totale e si richiama note definizioni e distruzione totale sono state date a seconda delle funzioni a cui queste istituzioni totali assolvono dai collegi Adenauer Fattoria le piantagioni ai campi di lavoro
O a loro volta i conventi monasteri e abbazie o gli ospedali ospizi o i manicomi o ancora i campi per prigionieri di guerra nei campi di concentramento e considera il carcere una delle istituzioni totali più nocive dalle procedure di ammissione spesso degradanti
Alla mancanza di autonomia del condannato del detenuto sino alla ben nota efficacia criminalizza ante del carcere o come suol dirsi criminogena di cui pure tante volte si partiva negli sforzi che si fanno per ridurre la portata del carcere e ricorso a destra pur necessario da parte della società ma queste dure constatazioni durissime talora non portano lei alla negativa totale del carcere come secondo alcune scuole bensì ovviamente alla sua riduzione né ad una rassegnata accettazione di questi banchi
Bensì a quell'uscita dal labirinto che è rappresentata appunto dalla crescente giudici sensazione del carcere da quel complesso di regole di rispetto Brumana personalità di ciascuno
E dalla ricerca quotidiana per far corrispondere a questa visione la realtà
Perché appunto mentre nessuno può negare i grandi passi compiuti in molti paesi civili in Italia in particolare dalla legislazione penitenziaria
Lo sforzo sta tutto ed è sforzo grande continuo di difficile esito
Nell'adeguamento degli spazi del personale dell'educazione di questo delle strutture a quella visione
Perché non rimanga proposizione astratta
E soltanto parzialmente traducibile mi fa ma di ciò ripeto parleranno né altri presentatori del volume e a me basterà avere introdotto il discorso
Accennare all'importanza e al pregio di questo furgone
Grazie caro ministro grazie soprattutto perché dopo alcuni dopo questo con grosso intervallo politico tu sei giorni alla tua precedente attività quel professore ci ha fatto una lezione diritto penitenziario di cui ti siamo grati
Adesso do la parola a Sergio Zavoli
Che è una delle oltre che uno dei più cari amici è uno dei colleghi dei giornalisti più prestigiosi
Carta stampata ma soprattutto della radio e della televisione attenzione
Francamente mi chiedo e temo che ve lo chiediamo a Teramo stavolta a quale titolo io posso parlare di un libro così carico di dottrina
Guido Guidi nella sua presentazione iniziale non di queste perché tutta votata agli affetti
Mi ha messo temerario mentre nel novero degli addetti ai lavori e io sono del tutto estraneo a questa materia
Ho cominciato a frequentare una per una parte che dire
Quando
Insieme al collega della
Ad altri colleghi
In varie prestigiosi giornali italiani
Abbiamo pensato di tentare un'operazione molto delicata che richiede grande responsabilità
Che è quella di sistemare
Per quel tanto che giudichiamo possibile
Pensando ancora molto vicini a queste storie
Mi sistemare dicevo
La grave dicendo del terrorismo in Italia
Perché ci pare che questa vicenda sia ancora molto estranea
Non solo a un tentativo di sistemazione persino la stessa coscienza tutto
E allora è venuto naturale che gli obiettivi siano soltanto
Allora ministro Giuliano Vassalli
Ma anche il presidente e direttore generale
Nicolò
Ricevendo consigli molto preziosi
Con i dinieghi fermi qualche concessione ragionevoli
Cose delle quali io
Desidero ringraziarli anche a nome dei colleghi qui la notte della Repubblica questo sarà il titolo dell'inchiesta perché c'hanno orientato per il meglio
Non potendo che di parlarvi di questo libro io mi sono chiesto fondamentalmente come mai un sia pure illustra il responsabile alto funzionario dello Stato era diventato un uomo pubblico
E dall'attraversato con una storia così inquieta e inquietante come quella appunto che
Cui ho fatto riferimento poco fa
E con quanta autorevolezza tenga il canto
Tutte le volte che si parlano soltanto di carcere dei suoi abitatori ma per le ragioni per le quali il carcere è venuto così tristemente di moda
Che ai tempi che viviamo
Ho cominciato a leggere il libro dalle ultime pagine so che è un brutto vizio che non è un'abitudine dalla come andasse e tuttavia così sfogliandolo molto strettamente aveva notato che lì
Potevo stare un po'più in confidenza con le cose che vi erano scritte rispetto alla prima parte che mi sembrava invece molto più dottrina difficile almeno per da decifrare
E mi chiedevo se nella parte finale così a volte filosofica un po'sapienziale qualche verso anche le c'era che fosse proprio la la caratura del libro e la vocazione vera punti all'autore
Dovendomi persuadere poi Riondato alle prime pagine quelle seguivano
Dove dove persuadere che la natura di Nicolò Amato
E per ciò stesso io credo che si raccomandi
Sostanzialmente non solo con questo libro ma per tutta l'opera con il suo jet alla nostra considerazione e precisamente il contrario ce l'ho cioè quella di essere estremamente logico
Nel sessantanove già scriveva per una collana di pubblicazione nella facoltà di giurisprudenza all'Università di Pisa che ci ha ricordato passanti all'inizio del suo intervento un trattato molto originale
Di Filosofia del diritto che si chiamava logica simbolica correlata al diritto
E a pagina centotredici di questo libro che ho potuto leggere soltanto molto sentitamente più sveltamente possono aver fatto con quello che si nota molto in una qualche misura presenta a pagina centotredici ho notato che già
Amato andava ad esplorare quello spazio che gli è caro fra la logica imperativa che promana dal corpo ideologico della legge e da trasposizione pragmatica
Dall'anno nulla di eretico
Ma una premonizione di ciò che diventerà il nucleo del suo intervento nella grande questione del come applicare una norma rispetto al dettato dottrinario imperativi Sico ecco questo mi è parsa di coglierlo io chiedo scusa ai giuristi se
Mio vestito non Saccenti eticamente molto corretta
Ripeto o una una condizione molto vaghe impressionistica di queste questioni presentano così accoglierà alcuni aspetti anche dalla personalità umane dell'autore che mi paiono degni di attenzione e di interesse
L'ha già detto Vassalli Amato è stato Pubblico ministero di grandissimi inquietanti processi ricordiamo quello di a Chicago il primo morto in atto eccetera uomo cioè dall'applicazione della norma
E dopo cinque anni da quell'esperienza
E chi si trova nella singolare situazione
In qualche verso persino contraddittorio
Di dovere
Per così dire amministrare le pene richieste non tira l'altro ottenute
Ho capito quanto sia importante per un giudice che abbia rispetto pieno del suo ruolo ton soltanto alla consapevolezza di gestire l'equità della pena
Ma anche la storia umana che egli stesso genera nel momento stesso in cui chiedeva misure dell'espiazione questa grosso modo la risposta che devono
Posso quasi virgolettare a una domanda
Che mi premeva farli proprio
Con quella del in quelle due ore che abbiamo passato insieme permettere un pochino ordine delle mie idee
E aggiungeva una società civile deve sapere distinguere fra l'uomo dell'Egitto e l'uomo della pena
Ecco questa la bussola morale e giuridica ma anche in un certo senso l'ossessione umana di dicono a male
Vassalli ha colto questo aspetto dalla questione in termini dottrinari io cercherò di capirne il risvolto più più semplici più umana
Ecco dell'unione di queste due esperienze l'uomo
Ma che amministra perché gestisce la valutazione del delitto e quindi la misura della pena e la gestione voi di quell'istituzione totale come ricordava Bassanini d'aver letto nel libero
Che raccoglie il risultato di questo lavoro con Rizzo drammatico
Processo
Io non sono nella condizione di tacere di un aspetto della personalità di Amato
Che intriga tutti noi
Non lo sono per vari motivi perché sono un giornalista perché attraversiamo attraverso Amato una vicenda che ci inquieta
Oserei dire persino perché stasera mancano poche ore al compiersi di quei dieci anni che ci dividono
Dal sequestro di Aldo Moro
In un luogo che venne neppure fisicamente lontano dalla savana al quale ne stiamo parlando
E allora dico subito con chiarezza che io vorrei spendere due parole sulla questione del terrorismo
Così come Nicolò Amato l'ha interpretata
Nello svolge le sue funzioni delicata e difficile
Di questi ultimi cinque
L'avere conosciuto i terroristi impegnati
Su un fronte piega radicale irriducibilità
Ai tempi in cui chiedeva la pena
Probabilmente lo aiuta qualche appiglio per cui
Anche la natura radicale della loro difesa
Ciò quando si era ben lontana anni fa il fenomeno gradualmente vissuto e conquistato del cosiddetta dissociazione
Ecco fra questi due momenti c'è la storia dei grandi interventi di Amato sulla realtà carceraria
Le scriviamo solo perché lei è un uomo
La frase spunta da una lettera di un detenute a Nicolò Amato poi ve ne fecero qualche altro passo le scriviamo solo perché era in un uomo e la scoperta date le circostanze per l'unica possibile reciprocità fra un detenuto direttore istituti di pena
Ma è anche la prova che gli interventi di Amato lascia un segno
Consentitemi il viaggio di molto brevemente alcuni passi
Il due lettere che mi paiono molto
Esemplari
Per spiegare il rapporto che consapevolmente o meno amato avvenuto creando con la popolazione dei detenuti
Una lettera comincia citando a marzo e dice
Io credo un ammonimento possibile che quelle altre sbarre non seppelliscono uomini dividono i loro bisogni le loro speranze pudori invocazioni d'aiuto che nessun uomo deb Mai dire non ho più niente non sono più niente che definitivo uomo rimanga sempre
Ecco questa chiusa del suo articolo apparso sulla Repubblica scrive questa detenuta
Mi colpì profondissima mente una chiusa che sento portate dalla percezione della speranza il bisogno oggi di scriverne poco politico è molto personale
E come scriverà una persona che mi ha particolarmente colpito per un suo segno un suo scritto un atto che in qualche modo mi ha insegnato qualcosa ecco per questo perché in tutto ciò che lei sta compiendo per noi detenuti e davvero la stima non sarà mai abbastanza da quel che scrive da quel che rende pubblico io traggo una lezione di umanità mi insegna che può non essere vero quel passo
Di una canzone di Bennato che dice prenderò la mia sconfitta
A chi ha bisogno di sentirsi forte e comunque Aldo che sta in soffitta gli parlerò della mia cattiva sorte
Non di questo voglio parlare anche se il rischio di caderci perché ogni volta che penso a questa mia vita che per i due terzi ho trascorso sempre rinchiuso mi viene un nodo in gola che non posso ricacciare dica anche ore io voglio ancora credere fortemente che la vita è prendersi per mano dare voce alla speranza al trovarsi a parlare all'amore ai morti da ricordare alla musica e affrontare le situazioni perché poi dopo la fine non restino solo le parole
Questa lettera che è molto più lunga molto più articolato e in qualche tratto che denuncia anche uno stato di sofferenza strettamente esplicitamente correlato al senso di colpa per le azioni compiute questa lettera il segnale di qualcosa che nasce all'interno del carcere nei confronti di questo personaggio che porta nel rapporto col carcere un'idea nuova di respirazione
Ok un'altra lettera il brano che dà il titolo sarà più breve il motivo per cui scriviamo forse non è ben chiaro neppure a Napoli o forse sì
Perché da un lato non ci sono solo istanza da sottoporre e dall'altro sappiamo che però si è si richiesta individuale noi facessimo presenta un'eventuale declassificazione o riavvicinamento alle nostre famiglie eccetera eccetera rimarrebbe allo stato di fatto una pratica burocratica da archiviare o lettera morta
Due di noi hanno conosciuto lei nella veste di pubblico ministero durante quell'azionante e immane avvenimento che fu il processo Moro in fondo anche ore non stiamo scrivendo a un'istituzione dello Stato ma una persona appunto alle
Ecco di questi dialoghi sempre più numerosi e più fitti
Questi dialoghi
Nasce
Col tempo
Attraverso una considerazione del problema che comincerà a diventare anche di una natura politica nasce la costituzione delle cosiddette aree omogenee cioè di individuazione
Di spazi penitenziari a cui Amato assegna gruppi di detenuti politici che hanno in comune il proposito di superare e
Va sottolineato di rinnegare
Il capitolo della lotta armata per costruirsi una propria identità una nuova ragione di vita
Amato dice avverte
E questa chiarezza
Ecco il libero il campo da da molte polemiche che potremmo essere anche tentati di fare
Amato precisa rispetto di percorsi individuali che ciascuno di voi
Purché sappiate che tutto questo assenso se dietro c'è un atteggiamento intanto di lealtà
In questi incontri non c'è spazio per il compromesso dello Stato c'è spazio per verificare la possibilità di fare coincidere l'interesse single con quello collettivo
Non sono frasi testuali e il risultato quella conversazione che io ho dovuto convocato qualche giorno fa a quale rischio tutto questo
Certo era un in più un'intuizione intuizione fortunata cui premiata voglio dire dall'esperienza ma anche una grande grande scommessa
Ha inizio in quella fase una quantità enorme di incontri di questi detenuti con uomini politici con uomini della Chiesa uomini del sindacato con uomini del giornalismo col volontariato civile eccetera
Che attraverso questa socialità che Amato rende possibile questi suoi provvedimenti che si accrediti a via via
Il
Il fenomeno della dissociazione che poi è risultato storico dalla politica dirama e soffrendo e forma articolandosi in quattro stadi un primo stadio che è quello penitenziario
Le aree omogenee
Poi dello stadio giudiziario arriva nelle Aule conquista le prime attenuanti con lo stadio che è politico arriva in Parlamento pone un problema di interesse generale
Gestito il nome della collettività punto uno stadio ultimo che quello legislativo che provoca norme nuove determina effetti là da dove è partito cioè nello stesso ambito carceraria ecco un merito di ambrata avere reso credibile all'esterno
Cioè tra noi scettici preoccupati e diffidenti
Una logica già faticosamente realizzata all'interno dell'istituzione
Quando il disegno rischia di essere messo in discussione
In una vicenda che è del tutto estranea questo
Questa precaria in data appena fatta
Quando a Porto Azzurro di colpo
C'è questo soprassalto l'indo Civita e di violenza
Andava in crisi in quel momento il carcere della speranza onde
Con un'espressione occorre indica un possente c'è quasi da rotocalco si è voluto definire progetto se volete l'Utopia via Marsala che avessero davvero ragione gli oltranzisti della pena il carcerieri per vocazione ci si chiedeva non soltanto sui giornali
A Porto Azzurro in realtà non hanno corso dei rischi sono delle ditte umane
è stato sul punto d'essere mortificato un grande progetto di equità un forte impegno civile e politico
Un problema insieme teorico e pratico frainteso è andata tenuto in dall'ostinazione e dall'azzardo se vogliamo di uomini come Amato e dall'autorevolezza fiduciosa me lo consente
Basta di di maestri come lui
L'incontro con Vassalli
Vado a toccare una cosa privata io non conosco i rapporti tra queste due persone vita
Ma credo che si ripetesse in qualche modo qualcosa
Un grande professionista teorico e pratico del diritto approdato al pragmatismo dalla politica
A dover fare subito
Lavorando su un tavolo diverso con responsabilità diverse
Difensore di grande vaglia consapevole di dover c'era il la cultura quanto meno del sospetto sale fino al reddito massimo del potere e continua a misurarsi con la pena secondo il metro della tolleranza su quel capitolo c'è anche a marzo
E con l'amante c'è anche lo su Utopia
E Vassalli
è il primo che con molta prudenza nel grande responsabilità ma anche con un atteggiamento fiducioso che è il frutto della sua politica Torrente
E il primo farseli in qualche modo garante anche politica
Intorno al dibattito che riguarda il terrorismo
Insorge improvvisa una concitazione politica e giornalistica
Che per quanto frastornato e impedisce di avere chiariamo bene i contorni del problema è questo il momento topico
Del problema che mi premeva di affrontare dovendo di parlare e di questo tipo e di chi l'ha scritto
Qualcosa di allusivo come spesso accade quando le questioni sono mal posti ciascuno avrebbe tuttavia prevalere con il proprio giudizio finisce per impedirne la comprensione
Lo ricorderete in realtà il Paese sconcertato non capisce di continuo il ritorno all'occhio
Ha di fronte una tragedia dicono s'è spento ancora l'eco neppure alla propria coscienza e già si parla di perdono ma come è possibile conciliare queste due categorie queste dimensioni
Apparentemente contraria contraddittori di un'unica realtà
Ecco un soprassalto così disorganico ed estemporaneo
Poteva bocciare in un unico farò ciò che giusto perciò è iniquo e questo la gente lo capisce
Occorreva invece misure
Questo fra l'altro è bene ricordarlo il decennale dalla morte orrenda di Moro e della sua scorta
I terroristi stessi per primi non dovrebbero avere interesse ad alimentare direttamente o indirettamente un clima di emotività
Il rischio insomma
E che è un'esigenza di austera e proficua riflessione si trasformi in un vocio fuorviante e controproducente
Io insieme a grandi incontro il ministro di Grazia e Giustizia Vassalli nei giorni dalla concitazione
Credo di non fargli torto se il racconto
Una cosa d'altronde legittimo
Grandi dico gli chiediamo in buona sostanza il permesso di visitare nelle carceri
Alcuni terroristi soprattutto quelli storici
Per potere mettere
Nel carniere intanto le prime interviste da distribuire poi in questo grande disegno di queste laboriosi sì ma inchieste
E Vassalli ci dice di no
Un osservano non rancoroso non umorale
Non vendicativo non viscerale del mondo
Molto ragionato
è fatto di consapevolezza che bisogna recuperare in qualche modo nel momento dalla concitazione proprio il clima dell'austerità la fermezza
Perché il Paese non deve avere la sensazione che qualcosa in alto se scollato e per ciò stesso il vertice
Si dirige cioè la cosa pubblica posta anche carattere un briciolo di credibilità anche soltanto un principe
Il problema
Eppure il problema c'è
C'era ed era consapevole tant'è che il problema rimane
E lo dovremmo in qualche modo insomma
Perché qualcosa si è messo in moto
Anche dico a che nella misura in cui
Come posso dire ragionevole
Pirlo
Riconoscendo i contorni e anche anche per merito via mare
Un Paese che l'ha prodotto non può uscirne affidandolo perché la tragedia
Sembra placcate vogliamo credere che sia placata
Trafelato soltanto a una burocratica e distante espiazione carcerarie come se tutto parte messo ormai qualcosa di estraneo alla nostra storia proposta kosher
Non mi richiamo pagate dall'abusato
Declamatoria saggezza secondo la quale chi non sarà giudicare la propria storia e in qualche modo destinato a difficoltà dico soltanto che lo Stato laico ha il dovere anzitutto di essere frazionale
Va da sé che di fronte alla resa dei terroristi sarebbe a mio avviso poco razionale non sancire anche con il massimo di giustizia che lo Stato curva sulla società e con le sue istituzioni a di tutto questo è il solo con riconoscimento politico che emergerebbe dall'intera questione e che andrebbe nella direzione esattamente inversa al riconoscimento che indicatori di possibili revisioni processuali temono di dovere concede una legge e rivedesse non indiscriminatamente particolari criteri di colpe di pena svincolandosi dal contesto eccezionale degli anni di piombo sancirebbe esse stesse solennemente la presa d'atto da parte del terrorismo che lo Stato non solo ha vinto ma è capace di onorare il suo primato come meglio anche giuridicamente forse non si potrebbe
Solo così fatto salvo il preliminare rispetto di chi ha più pagato e qui il discorso sulle vittime non può essere un discorso di comodo fatto soltanto per mettere da parte per prevenire un obiezione di carattere sentimentale o soltanto ideologico ma perché va dato atto che su quel fronte
Vanno realizzate e gestite le prime vere riparazioni
Fatto salvo quindi il rispetto preliminare di tutte queste persone si uscirebbe
Dalla notte della Repubblica in nome della storia
La cui lezione varrebbe molto più a mio modesto avviso per le generazioni future di una Vittorio esclusivamente affidata ai rigori delle patrie galere
Le quali i loro mi in una misura che non dovrebbe risentire del carico neppure emotivo dell'emergenza resterebbero dovrebbero restare il luogo delle ispirazioni ancora dovute alle vittime allo Stato all'osso certamente sono in credo largamente condivisa da Nicola avvocato suscita si fa garante parte del suo lavoro
Io mi chiedo se sono e in che misura possono essere utopiche
No topi a una parola molto accreditata anche molto scredita ha una grande di origine filosofica poi è stata condannata sostituito dal consenso popolare ritenendo che Utopia per ciò stesso sia qualche cosa che non si può ottenere e quindi vada preliminarmente scrittura
Utopia e realtà e accettare che tutto possa essere o diventare diverso non in nome dell'ideologia che finisce quasi sempre per lo significare all'interno di criteri di tempo e di spazio al talune questioni dalla storia ma accettare proprio laicamente di mettere ogni giorno in discussione le nostre condizioni nell'ipotesi che il risultato migliore possa essere altro da quello che noi abbiamo così pervennero ossequio della teoria tenuto in conto agli inizi
Questo significa mettere insieme due questioni molto importanti che mi pare che stia molto a cuore a tutta la filosofia di di avvocato mettere cioè sullo stesso piano
La storia della sofferenza con la sofferenza dalla storia
E qui vorrei leggere una frase di quell'ultima parte quella che io ho chiamato ma non non me ne voglia Amato la più sapienziale insolito ma che anche per l'Olanda densa di echi di risonanze propone anche nel corpo umano
Per le cose semplici che abbiamo il il diritto di giudicare legittimo
Perché se la Società degli uomini reclusi non è parte della Società degli uomini liberi
La prima certo non sapeva nulla di più che è una società reclusa ma la seconda non sarà ancora una società
Ecco lo dicevo poco fa mancano poche ore al compiersi
I dieci anni dal sequestro di Moro
Abbiamo motivo di rimpiangere molte cose
Ma non poco nel frattempo anche per merito di Nicolò Amato abbiamo imparato
Grazie Zavoli che ho fatto bene a dire che il
Tu sei più esperto di tutti quanti noi
Adesso do la parola al direttore del tempo Gaspare Barbiellini
Io però mezzo cui trasparente una raccomandazione a tutti quanti quelli più intervenire si potessero ridurre io stavo dicendo che prometto che sarò rapidissimo anche perché loro mi scuseranno Omar devono tornare a fare il giornale la maleducazione non mi consentirà di poterlo ascoltare
E nel giornale che vado a fare una delle notizie permetterò di Spada come si dice noi in prima pagina domani mattina e il fatto che oggi pomeriggio negli Stati Uniti d'America in Florida
Dopo quattordici anni nel quale è stato ottenuto in una cella dei condannati a morte è stato portato fuori questa mattina
Un
Un condannato non so se è pentito nove sei ex terrorista no
Se non so il suo delitto
Credo che un paio d'ore fa sia stato ucciso
Mi fa molto piacere
Di potere brevemente parlare qua dopo aver letto un libro molto bello in un paese dove non si muore per quattordici anni tutti i giorni per poi morire un'ultima volta che forse sarà stata anche la meno dolorosa
Mi fa piacere vivere in un Paese dove non si parla di sciocchezze sulla privatizzazione delle carceri
Spesso può essere intesa esattamente nel modo in cui due mila tre mila anni fa inteso in modo di ottenere dei degli schiavi per far lavorare altro conto mi fa piacere vivere in un paese dà il senso della deregulation e che capisce che certe cose possono essere dei regolarizzato ma altre devono essere semplicemente umanizza
Attraverso la garanzia del nostro stand
In questo libro ho trovato una frase molto belle io mi domandavo nella presentazione di Guidi che diceva che avrebbero poi parlato alcuni esperti io come giornalista non sono esperto di queste cose allora mi dicevo si allarma abilità del presidente Amato mi aveva invitato come ordinario di Sociologia come direttore il giornale cercando di fare ancora una volta in trenta secondi le due parti ho cercato di ricordare dentro le mie letture ho i miei insegnamenti di sociologia per chi era l'autore che poteva ricordarmi di più lo stile di Nicola Manca
E anche le idee
E mi sono ricordato che Erving Goffman
Autore di un libro molto bello intitolato articoli ma oltre di una serie i libri che riguardano le istituzioni statali che riguardano il problema carcerario
Ha scritto meno bene una frase che ha detto molto meglio Mariotto che il crimine e il gesto non il marchio giorno uomo
Grossman ha dedicato tutto un libro a questo fatto questi brigatisti ma ma qui c'è la nozione del giurista che cosa è meglio del sociologo questo fatto
Non è soltanto il problema dello stigma come emarginazione come pena come segnale di altri verso fatto che c'è una confusione nella società contemporanea fra due filoni sui quali si basa nostro tiri
E in questa fase è chiamato questo confusione e riportata d'origine
Il crimine indigesto
Non è il marchio
Il crimine insistettero
Il gesto esiste
Il nostro compito e di eliminare nei tempi più brevi possibile
Il marchio dall'uomo
Non l'idea dalla società che è un crimine fatto
Dieci anni tu possa essere un po'meno crimini io non voglio entrare in merito
Ai ricordi e all'inaugurazione
Penso che di queste cose
Qualche volta si testimonia meno se ne parla
Le ha dette poi del resto per quello che era da dire molto bene anch'io dissento profondamente le alcune interpretazioni finali va molto bene già dette con molta nobiltà sì
Voglio ricordare comunque
Che non siamo anche il Paese
Non soltanto più uscito fuori dal terrorismo
Che certo deve a tutti lo sforzo di intelligenza che fu compiuto anche allora verrà definita salvando il nostro Paese pur dividendoci sui morti forse in alcuni momenti
Come nei giorni che vanno dal sedici marzo
Ad alcuni giorni a un mese e mezzo siamo anche il Paese
Che gli Air l'altro pomeriggio
Se non era per il gesto di responsabilità
Di due partiti dell'opposizione molto diversi fra di loro perché non si offenderà sì una volta li accomuna
Cioè il Partito comunista il movimento sociale
Circa tre milioni di italiani che avevano compiuto un piccolo teatro alcuni anni fa
E che avevano creduto andò parole d'onore dello stato dati in nove decreti
Stavano per trovarsi davanti al giudice penale per avere raccontato di avere aperto magari una finestrella
Su una loro casa di contadini odio per
è un vulnus anche questo
Abbastanza
Quando si ricordano gli anni di piombo beh ricorda bisogna anche ricordarsi che da alcuni anni grigi difesa del nostro diritto nella sua completezza non siamo per la verità del tutto ci riuscì
Negli ultimi due minuti voglio tornare
Anti Prodi Amato al di là di tutti questi stimoli che sopporta
Per dire che
Lei Presidente
A me è capitato di leggere il suo libro prima che vengono mandati
Di leggerlo non stampante
In quindici giorni di sole nella mia isola
Io sono il bando sono direttore di un giornale e mi è capitato all'avventura sventurati bruciare nei miei dieci dodici giorni non sono per tanti fronzoli vacanze
In quella piazzetta
E in quella piazzetta ai piedi quella carcere
Per dieci giorni vissuto un confronto concreto
Reale
Ma tre visioni non due
In cui si divide la nostra società
Non sono due sono tre
Coloro che volevano
Comunque
Che si chiudesse
Che non ci fosse nessun rischio di spargimento di sangue di violenza e che se ne andassero con l'elicottero dovunque
Quei rivolto e coloro che come sempre
Come anche nei giorni di Moro purtroppo
Non sognano altro che dimettersi un elmetto blindato in testa comunque comunque vada a finire
In mezzo c'era lo Stato porta sul uno Stato che ha ragionato con la su qualche
Con calma con fermezza
Uno Stato che ha capito che al posto giusto non si giocavano Soltan
Le vittime
Degli ostaggi
E le ricche di quegli uomini
Che per una volta anche fortemente nemici dello Stato sono state sempre considera fino all'ultimo momento persone come diciamo noi cattolici come
C'era di mezzo una terza cosa
Io non so perché ci vedo un po'meno bene ma mi sembra di vedere terza figlia
L'uomo persone dunque
Della legge che c'era di mezzo
Ma molte io ho conosciuto per la verità molti anni fa Corriere della Sera
E che non era deputato o senatore non so cosa sia adesso
Sì senatore probabilmente c'era di mezzo la legge Gozzini quella cosa che vent'anni fa discuteva si fantasticava in alcuni atti
E che l'UE realizza quella legge se non sbaglio me ne intendo poco
è stata salvata dal modo in cui il ministro ebbe avete
Gestito quella vicenda
Capendo
Che c'è una terza via
Io non mi voglio perdere sul fatto se dieci anni fa
C'era una terza via
E se fu percorsa una terza via
Una prima
La seconda ciò che voi avete percorso la terza
Lo Stato non è stato umiliato nessuno è scappato
Quella gente rimasta
E sia pure
Ancora con molta utopia si può sperare
Che le suite
Diventino pratica
Perdite
Che anche dentro un carcere ciascuno sia sempre considerato da tutti persone
Quanto il ministro Vassalli ha detto
Ha ricordato nel suo libro lei insiste con forza
Sul fatto che il momento della
Pene
Io non dico espiazione
Il momento della pelle sia momento come quello giuridico rilevanti del processo di pari dignità
Credo che
Mi spiegasse molto bene una cosa che noi cattolici diciamo con il concetto di Persico
Che un uomo anche quando esce il condannato dal Palazzo di Giustizia resta esattamente terzo bene quel giorno whisky che riuscì in quei giorni siete riusciti a fare
Qualche cosa
Di molto importante su questa storia
Chiudo con un pensatore che forse caro alletta entrambe che Pascale perché lei lo cita in una pagina del suo libro quando ricorda che il male non è mai fatto così completamente così bene come quando il fatto per una buona causa
Io credo che questo
Non può mai avvenire se invece di una buona parziale cause
Come può essere il perdonare
O il fuggire Hall arretrare o il mettersi l'elmetto della fermezza in testa
Quando si fa del bene per una persona anche se questa persona
Ha avuto la ventura di avere
Grazie direttore
Adesso vorrei sentire
Miriam Mafai
Chiedo scusa mi sento il non lieve stato confusionale a questo punto perché in realtà io troppo le cose che ho sentito
In questo senso io non sono un esperto di questioni mi giuridiche e penitenziale
E non sono una cattolica lo dico in quanto il mio amico Gaspare Barbiellini
A sottolineato questo atteggiamento questa natura cattolica di alcune affermazioni precisano i libri terzo album non immaginavo di trovarmi
All'interno di una discussione diciamo sui cinquantacinque giorni di Moro e tutto ciò che ne è seguito quindi mi scuserete sette all'interno di questo stato di confusione tiro proprio due tre cose molto
Molto bene io ho la prima cosa che come sempre quando si è in imbarazzo si ricorre a un espediente è un ricordo personale
Allora io con un finto Amato
La prima volta in in occasione di una iniziativa che si svolgeva appunto in un carcere io detesto carcere
Cioè né detesto l'idea mi turba mi mi coinvolge profondamente per una serie di motivi
Venni trascinata da un'amica da una collega ad una iniziativa che si svolgeva a Regina Coeli
Io credo che sia stata la prima iniziativa nella quale un gruppo di detenuti
Raccontava le tratte esperienze esprimeva le proprie rivendicazioni e faceva alcune proposte di carattere operativo
Per me molto importante anche perché per mia fortuna non erano detenuti politici
C'era uno era un ragazzo utile farne il nome CUS D'Amato ricorda
Che era un normale assassino
Dicono male nel senso che il nostro atteggiamento nei confronti del detenuto dell'assassino
O comunque diciamo di quello che ha sparato via is ripeto sono un po'rozza per motivi politici è sempre forse mosso da una maggiore comprensione e indulgenza invece questo era proprio uno che nel corso di una rapina in banca
Dico questo perché la mia emozione fu proprio per questo probabilmente più forte
Dalle cose che questo diceva degli amori che avevano fatto dalle ricerche che avevano messo in piedi su carcere appunto
A vedi veniva fuori un'immagine del carcere profondamente diversa da quella che io immaginavo
E debbo dire che da loro cominciato sia pure molto saltuariamente occuparmi di questi problemi a seguirli con un certo interesse
E debbo dire che qualche volta credo di essere stato a fianco di Amato in questo senso
Quando la pubblica opinione ha reagito come spesso reagisce in modo un pochino schizoide quando vede poiché uno di questi detenuti
Conte non di un qualche privilegio ma di un diritto che gli è stato concesso dalla legge hanno ricordava quando non so uscirono per il Natale eccetera e insorge
Ecco in quelle occasioni si sono verificate alcune volte io nella misura delle mie possibilità voglio dire ho spedito alcuni articoli per sottolineare detto quello che pensavo e cioè che se ne vogliamo una seria riforma del carcere il sistema penitenziario e se vogliamo che siano rispettate le riforme che abbiamo già approvato
Noi non possiamo la nostra pubblica opinione non può saltare in modo un po'schizofrenico dalla estrema indulgenza e commozione di fronte al terrorista o alla terrorista che scrive una splendida lettera
Al presidente Amato e poi indignarsi se
Quello spesso terrorista o un altro detenuto esce fecondare appunto a fare il Natale in famiglia positive
Ora io credo che noi dobbiamo uno degli elementi più difficili perché scrive dei giornali
E e per chi opera sulla pubblica opinione ancora più difficile naturalmente per uomini politici eccetera è di mantenere come dire abbastanza ferma la barra dell'emozione
E quindi non perché perché rischiamo sempre di scivolare
Come dire da una parte o dall'altra così come scivola ecco un mese l'emozione l'emozione dei singoli pronte a fatti che sono naturalmente molto dramma
E a questo punto voglio dire soltanto un'altra cosa io non lo so se Amato ecco io ho trovato la questione del cattolico io ho trovato alcune pagine di Amato straordinarie e le ottovolante straordinarie perché come dire animate da una concezione profondamente laica può darsi di no no no scusami no o quasi
Da una concezione profondamente la Cantelli insiste
E tende a dare appunto a insomma questo detenuto diritto e io ho trovato questo sancisce il diritto all'errore
Che non deve essere obbligato ad un'operazione di rieducazione che io l'atto localmente per me ha rappresentato un obbedire un fatto profondamente morale e straordinariamente il rispettoso degli uomini e delle donne commessi su cioè dobbiamo siccome Siris barlettano anche
Come dire consentendo loro di essere quello nessuno con i loro errori soprattutto cento con i loro turbamenti
Con il loro nuovo di e con le loro malvagità
Sì sì pur rispettabili anche così incerto creando una serie di condizioni perché apprezzino anche un altro motivo però rispettando su questo finito dicendo soltanto una cosa
Proprio questa concezione profondamente l'America
Perché io quando pupillo voi quando ci siamo opposti nel corso dei famosi cinquantacinque giorni
Ad una trattativa con coloro che aveva in mano l'onorevole Moro Secondo me lo abbiamo fatto perlomeno di occultismo interpretato anche a difesa della dignità
Di ognuno di noi
E
Poi viene
Coloro che avevano in mano l'onorevole Moro mi sembra sì vuol birmano concettualmente da tutta un'altro modo di pensare
Se oggi ci fosse uno di loro
Al posto del nostro amico a Mantova
Credo che la loro concezione del carcere per appena persino della rieducazione
Sarebbe profondamente diversa
Cioè non ci siamo non è una battuta non è otto come non è solo una battuta anche se detta così un po'in moto Folsom noi crediamo perlomeno io credo alla necessità dell'affermazione dei valori dai russi che abbiamo iscritti nella nostra Costituzione tra questi naturalmente c'è la possibilità e persino il diritto dice Amato all'errore
Ma fa parte credo che i nostri doveri anche non c'è eterea a coloro che avrebbero voluto introdurre nel nostro paese un modo di vivere di ragionare di giudicare di processare di condannare e di punire profondamente diverso appunto da quei valori e mi maligni crediamo
Grazie cara Miriam adesso vorrei dare la parola al all'onorevole Violante
Io credo che
Dovendo dedicare cinque minuti
Al ad un'analisi
Di un libro molto importante
Molto ispirato sotto certi aspetti anche molto complesso
Conviene non soffermarsi d'altra parte è stato già ha commentato soffermarsi sui particolari ma cercare probabilmente anche mettendo qualcosa di soggettivo
Di capire il filo conduttore
Che cosa l'autore voleva esprimere quale la connessione tra la prima la seconda la terza parte ammesso che ci siano tre pali
Io dico che e non è una battuta una profonda riflessione che chi non conoscesse Nicolò Amato leggessi il libro non immaginerebbe mai che ieri il direttore di pre della prevenzione attenta
Ho probabilmente il libro è stato scritto proprio perché Amato e il direttore generale della prevenzione pene
Le cose non sono in contraddizione
Credo che il libro esprima con angoscia la difficoltà di un uomo che deve sovraintendere questo settore della società e delle istituzioni degli crede che il carcere sia questo giustamente
Con la difficoltà di poter verificare quotidianamente giorno per giorno l'efficacia della penna la redenzione tutte le questioni
Sulla quale ci siamo nutriti per anni con la filosofia del diritto con il mero diritto processuale del diritto penale
E allora io peggio rispetto a questo ma probabilmente a questo scetticismo e alla difficoltà anche me lo consenta ma tutti poter individuare in maniera scientifica
Formare una possibile classificazione della penna e del carcere così come deve essere io vedo un filo conduttore tra la prima parte dell'ultima parte che a mio modo di vedere la seguente
Amato dice che l'efficacia della norma che il problema più importante veri e il problema importante del legislatore quindi è il problema dei cittadini
L'efficacia della norma e cresce o diminuisce a seconda che essa coincida o contrasti con altre regole morali
Forse lui non lo dice fino in fondo ma siccome in questa situazione sociale in cui viviamo nella realtà politiche economiche civile di questi anni questa coincidenza non c'è anzi tra la norma e la morale c'è un divario forse il più marcato rispetto tutte le altre epoche noi abbiamo la crisi del diritto alla crisi della norma
E siccome è un tema a me caro questo
Parliamo tanto di riforma istituzionale del voto segreto o di altre cose arzigogolate
La crisi istituzionale alla crisi che attraversiamo è la crisi della legge e la crisi della norma Latif colta la difficoltà di fare leggi che valgono per la moltitudine dei cittadini egli attribuisce a questa carenza questa difficoltà tutte le devianze che avvengono nella società e tutte le difficoltà di poter guardare alla norma come ad un faro che illumina la società nel suo complesso
E quindi il rapporto tra il diritto della morale e in un rapporto il più patologico possibile che viviamo le stiamo vivendo se il carcere quindi risente in tutto quello che avviene nella società perché il carcere società perché il carcere culture son tutte queste le teorie di Amato
Poi evidentemente non possiamo che conclude sullo scetticismo rispetto alla penne alla pratica della pena
E Amato qui glielo dico con un sorriso ma anche affettuosamente certamente scriverà un altro libro probabilmente quando non si occuperà più in maniera specifica delle carceri in maniera della gestione delle case in cui spiegherà in termini giuridici più corretti
Quale può essere una identificazione pratica del carcere nella società in una società che ha una sua consistenza e un suo valore morale fino in fondo acclarato è accertato
Una società che ha un diritto sostanziale
Buco molto chiaro
E il rapporto che Amato fa tra la necessità impellente violando accennava un minuto fa era ragione
Di modi delle modifiche del codice penale e del codice di procedura penale che sono non più rinviabile che sono il presupposto per poter avere un diritto penitenziario offerto a me pare che questa individuazione questa intuizione costituisca il punto vero probabilmente del libro sul quale il lettore al quale direttore del mio ispirata
Non c'è un sistema penitenziario giusto se non ci sta un sistema penale sostanziale e processuale anche su e giù
Io credo che tutto qui è il problema
Noi abbiamo un processo penale non più credibile non più unitario non più autentico quando Amato osserva che la metà dei detenuti in attesa di giudizio e la metà dei detenuti nel loro complesso hanno soltanto con mandati di catturarlo non obbligatorio ma facoltativo finiscono per essere poi innocente evidentemente la devianza rispetto a questa della organizzazione istituzionale carcere
Non poche in città Slobo che incidere all'estero
E se
La deterrenza della pena che la cosa cui Amato crede più di tutti non pretenda espiazione credo che il sistema preventivo dello Stato
Perché la pena può aver valore solo perché ha una deterrenza e deve essere proporzionata quando abbiamo esagerato Violante ragioni in questi ultimi anni evidentemente non abbiamo dato questo valore importante che la pena deve avere quindi abbiamo
Tal presto
Un rapporto equilibrato che ci deve essere all'interno dalla norma tra il precetto della sanzione
E loro a tutto questo porta a una a un pessimismo rispetto all'organizzazione del carcere così come alla difficoltà di poter avere una cultura reale allora difficoltà che tutto questo possa alla fine essere davvero un deterrente
Allora c'è un monito monito al legislatore credo dal libro un monito e cultore del diritto o riformiamo il processo o diamo una certezza la norma e certezza non ha
E la mancanza di certezza e la crisi vero dell'istituzione e allora noi cureremo dal suo come dice Amato
Anche il problema delle carceri problema dal carcere non si risolve dentro
Ma si risolve fuori si risolve con una norma io voglio dire che coincide quanto più possibile con la società e con la morale della società a me pare che questo se come ho inteso io leggendo il libro ho inteso che questo è il vero filo conduttore delle
Grazie
Onorevole niente
Mi pare che la la grandissima parte degli argomenti sia stata già non ampiamente e autorevolmente tra totale armato vorrei cogliere magari un frammento a cui è stato fatto cenno solo alla lontana
Io immagino che il presidente Amato
Proprio per l'impegno di cui si è detto finora in queste ultime settimane abbia avuto motivi per fare amare riflessioni più amare di quelle che ha descritto nel libro proponendo anche le soluzioni sono certo che a lui le carceri piacerebbero Thoreau
Se così si può dire veri detenuti e non veri costruttori corrotti e corruttori
E per i loro interlocutori nella politica
Così ancora non è le carceri sono Doro per chi le costruisce non perché gli abitanti
Lo dico non per facile amore di partita
Credo che Amato debba sentirsi profondamente ferito nel leggere nell'apprendere nel sapere
Che sull'arcipelago dietro le sbarre tra gli altri tanti mali si sono abbattuti anche gli effetti perversi delle tangenti
Infatti io ho una piccola teorie in proposito
Sostengo che gli effetti delle tangenti dello scandalo degli appalti da rifare si traducono il ritardi ulteriori nelle procedure burocratiche per i nuovi progetti e nell'esecuzione delle nuove opere
Si impantana di fatto non so di quanti posti cella seduta l'onorevole Aglietta si possa diminuire nel futuro spero di molti certo a Poggioreale stanno il sedici in una cella
Ecco quindi si impantana di fatto quella imponente ristrutturazione delle case di pena dell'intero sistema sedici che prende le mosse dalle leggi ma che poi riceve in allerta costruzione degli edifici
La verifica dell'intero progetto
Insomma
Sì sì o no io mi auguro che il numero dei componenti che diminuisca no non è che non sono ancora allora noi non son proprio l'errore
Avanti no non esistono le prove per cui sono condannati tant'è che dopo dieci giorni quindi stanno dentro un'altra volta va be'consente il medico non pensavo di meritare l'unica interruzione della serata per interesse ricchezza insomma io credo che questa bruttissima storia ricadrà per la massima parte proprio sui detenuti su coloro che le nuove carceri aspettavano nella speranza di poter vivere meglio la loro condizione di reclusi
E resterà un bruttissimo esempio non solo di come la politica e gli affari sappiano reciprocamente sporcarsi e screditare assi
Ma anche un esempio di come in queste vicende il prezzo più alto siano chiamati a pagarlo i più deboli
Non volevo certamente qui a bilanciare la polemica sulle carceri d'oro
Del desideravo soltanto a gettare una breve riflessione ad alta voce
Immaginare cioè quante sofferenze si sarebbero risparmiate quante situazioni di disagio personali e collettive si sarebbero risolte
Quanti benefici in più per l'amministrazione carceraria sarebbero derivati semplicemente da una corretta amministrazione che la questione delle carceri
Perché la pena del carcere sta anche nella fatiscenza delle case d'impegno che sono sovraffollamento promiscuità assenza spesso di qualsiasi privatezza e poiché non è stato ancora citato
Devo farlo io il problema dell'Aic nelle carceri temo e i Amato ce ne ha dato qualche dato proprio di recente temo che esploderà facendone un altro grandissimo crogiuolo di infezioni probabilmente
Difficilmente controllabile
Dunque anche uno spunto caldissimo di cronaca ci aiuta forse ad un approccio direi quasi più rispettoso del solenne verso chi alla perdita della libertà in tanti casi merita
In tanti casi meritata scusate deve però sommare in molti mali di un sistema strutturalmente vecchio antico e da abolire
Amato ha scritto Veggia diventato uno slogan l'hanno ricordato parecchi degli intervenuti prima di me
E la civiltà di un Paese si misura in maniera decisiva dai suoi tribunali e dalle sue prigioni in una parola dal suo modo di amministrare giustizia naturalmente sono d'accordo ma vorrei aggiungere che si misura anche dalla sua capacità quella del Paese di fare politica di amministrare il denaro pubblico di rispondere ai bisogni e alle aspettative della gente
Sì quella parte del Paese anche quella che è in carcere
E del resto dovrebbe far riflettere quel che ha detto il procuratore generale presso la Corte di Cassazione inaugurando l'anno giudiziario
Su duecento mila cittadini processati in ottanta mila sono stati assolti sia pure con le diverse formule se non ricordo male dai quattordici ai venti mila per non aver commesso il fatto perché il fatto non costituisce reato
Molti di questi per una ragione o per l'altra è stato citato il fatto che vengono spiccati gli ordini di cattura per dove anche i reati non li rendono obbligatori molti di questi per una ragione o per l'altra dicevo hanno patito la prigione
Ecco credo che il presidente Amato soprattutto a noi operatori dell'informazione abbia indicato
Questa realtà nei suoi cinque anni di direzione c'è aiutato a capire meglio che cosa significa stare rinchiusi c'ha fatto vedere dove stanno rinchiusi i reclusi di questo Paese
E quindi che cosa significa il carcere che consente le sue manifestazioni più evidenti ma anche in quelle più personali intime
Ed anche però quante potenzialità umane e quante risorse è potenzialmente in grado di sprigionare uso il verbo non a caso il il pianeta del carcere
Un tempo adeguare le carceri guadagnavano le colonne lasciatemi fare questa breve notazione
Guadagnavano le colonne dei giornali solo quando c'erano le rivolte ai detenuti sui tetti con i fazzoletti sul volto le bandiere agitate le tegole tirate di sotto
Qualcuno di noi si era addirittura specializzato in rivolte in evasioni le seguiva tutte ovunque avvenissero
Ma poi finita la protesta tornato il Silenzio dopo gli urli delle sirene poi spariva pure l'odore dei gas
Ecco dentro il carcere come fuori dal carcere calava il silenzio un grande silenzio e infatti non cambiava quasi mai nulla
Poi sono arrivate le riforme riforme coraggiose avanzate la legge Gozzini
Hanno segnato un traguardo di civiltà che molti ci invidiano anche all'estero
La classe politica con molti ritardi parecchie incertezze ha capito che il carcere andava cambiato e così sono cambiati anche i detenuti la dissociazione è stato ricordato più volte stasera dal terrorismo è nata prima in carcere che nelle proposte di legge nei dibattiti sui giornali e in televisione
E chissà quanti morti ci ha risparmiato
Si è capito che si doveva cessare di togliere ai detenuti assieme alla libertà anche la loro dignità di uomini questa maturo spiega maniera veramente straordinaria nel suo libro
Non so dire quanti passi avanti abbia compiuto questo processo e quanti ne Possa comune debba ancora compiere
Ma certo all'odore di una rivoluzione silenziosa si sente che cammina si vede anzi bar passo svelto
Amato oggi può parlare di carcere della speranza e nessuno di noi si mette a ridere qua sorridere
La sua è divenuta è stato detto da Zavoli anche da altri una utopia possibile
Prendere coscienza di tutto ciò o farne un obiettivo da raggiungere mi sembra un fatto di estrema rilevanza
Perché proprio da una presa di coscienza negata a se stessi in quanto soggetti dell'istituzione e poi negata alla collettività che chiaramente l'arcipelago delle carceri è rimasto muto senza voce
E la Società assurda incapace di ascoltare oggi intravediamo un carcere che rinunciai addirittura nega la sua vocazione di istituzione totale per rimuovere l'unica risposta che nei secoli
Abbia saputo dare repressione segregazione isolamento oggi si vuole aprire il carcere a nuovi spazi di libertà e di socializzazione anche i più scettici cominciano a credere che sia un fatto in divenire
Amato dice che occorre liberare il carcere dal carcere inutile occorre cioè lasciare dietro le sbarre solo chi ha commesso reati gravissimi che non può e non deve accedere in alto
A misure alternative perché è stato giustamente ricordato
Le vittime non anche le vittime legittime hanno almeno la loro dignità
Ma amato richiamati ci richiama anche a un altro dovere lancia un'esortazione precisa le responsabilità i problemi del carcere dice debbono in gran parte di esso essere risolti nella e dalla società
è una formula una richiesta di impegno quasi una chiamata a raccolta
Nel salutare la pubblicazione di diritto delitto del carcere i dobbiamo riconoscere il merito di aver dato un suo originale preziosissimo contributo all'idea di percorrere insieme il difficile cammino che collega la società civile con chi l'ha negata il mondo civile con chi sta in carcere grazie
Grazie
Do la parola Giuseppe Rossi
Ce l'abbia cose da leggere mi sono però hanno trovato in quattro asset qualcuno dicendo solo pochi sono rapide sono telegrafico
Mi sono annotato dura rotta
Che Niccolò Comazzo riportato nel suo libro
Dice a proposito di strutture edilizie sia anche moderne ben tenuti e accoglienti vivibili eccetera eccetera ma questo non lo tradisce un cappellano del penitenziario di San Quintino
Ha detto paradossale tra forse solo apparente
Che nessuna pressione dovrebbe essere costruito in modo tale da togliere del tutto e reclusi la speranza di evadere
Perché oggi recluso addirittura i suoi sogni che tengono sveglio la sua mente canonico Loyola leggendo questo nota mi sono chiesto se per caso
L'idea di scrivere questo stupendo libro dico stupendo con convinzione ironico giornalista giudiziario
Quindi ci sono invecchiato nelle aule del tribunale
Ho avuto la sensazione
Proprio pensato due libri
Una è la traduzione
A evadere
In un modo straordinario cioè a evocare nella nell'isola venti nella sua cella ma so don't quasi a materializzarsi un altro scorrono i fornai notti d'amore
E un altro libro che mi sembra costruirti ispirarsi vivo dal quale struttura trentuno uno splendido firme e il bacio della donna ragno
Dove detenuto evocate
Rincorrendo le trame dei film che avrei dovuto
Cioè voluta questa sensazione Marzotto grazie signor sbagliato
Che deve esserci ma sull'altra lentamente il comunque tutti non non molto cappellano di San Quintino vecchia di alcuni anni
Anche perché io qui non sono d'accordo con Sergio Zavoli
Quando ha deciso va be'piccola quattro sembrano esporrebbe è sembrato di capire Nicola nato avrebbe scoperto il carcere dopo un paio d'anni il giorno dopo un po'di tempo al ministero della giustizia
Negli occhi un appunto che ho tirato fuori non mio giornale ventidue dicembre mille novecentottantadue requisitoria del colono al o al processo per la strage di via Fani il sequestro e l'assassinio di Aldo Moro un tema del quale stasera si è parlato molto qui
Testualmente Nicola Marrazzo nel corso della sua requisitoria rivolte ai giudici dissidenti
Il carcere è ormai una polveriera
Bisogna disinnescare la miccia bisogna operare perché pensiamo al carcere dove giovare prepotenti dei pericolosi
Ma anche e soprattutto carceri più umane per tutelare la dignità dei che custodisce critichi è custodito
Ecco io credo che le ispirazioni di questo libro provengono da queste tre cose che ho citato non so se sbaglio autore gentilmente
Meletti Fichera io ho parlato di ispirazione
Volevo cura un'ultima osservazione
Scrive romanzi con molto
Umanità che la civiltà di un Paese che si misura in maniera decisiva delle sue tribunale dalle semplicemente forse io penso ci sia da aggiungere qualcosa d'altro più la civiltà di un Paese si misura anche dalle sue vecchi
Questo presumibilmente sottinteso nel libro di Miccoli la macchina ovvero io aggiungo che la civiltà di un Paese si misura in modo ancor più decisivo dalla sua classe dirigente Calore colore
Io su quali dovessero definito molto libera un atto di speranza
Non voglio certo introdurre elementi di provocazione temo però che molte speranze non possono contare molto sulle carceri dove
Grazie a Caselli io adesso il
è il turno di chi ambisce
Abbiamo cominciato con un venissero e concludiamo questa questo dibattito con il sottosegretario notevole Castiglioni ma anche
Io aggiungerò aitanti ricchi interventi sul libro di Nicolò Amato solo alcune notazioni affettuoso che nascono dalla comunanza di lavoro assieme nel libro di Niccolò Amato perché io ritrovo Nicolò Amato con cui ci si confronta con cui si discute con cui si affrontano i problemi del carcere dei detenuti e quindi l'impegno del libro nasce proprio da questa esperienza questa conoscenza altare tetto alle quale alla quale si intende intervenire prima il nostro presidente moderatore l'unico che ha affacciato un ma così una critica al libro retto mancare nel libro che che negli Nicolò Amato qualcosa che riguardi anche l'offeso del reato ma io non non direi che è un difetto perché proprio l'impegno totalizzante che Nicolò Amato ha dato in questo suo questa sua tematica sviluppata nel libro che non ci poteva essere dello spasimo socie saranno quelle poi un altro rivolo che Nicolò Amato ma la sua tesi visto che lui ci voleva dire ciò ciò che volevo rappresentare a questo in questo suo questo suo libro era la la coscienza verrà presa di coscienza per tutti noi che il vero problema del carcere del detenuto dell'uomo della sua dignità
E questo tema del carcere andare in almeno che che deve continuare a esistere ma deve essere diverso esistere il meno possibile a essere il più diverso impossibile da ciò che è stato fino ad oggi per preservare ecco la tesi di regola ma non non è la pena che recupera è e la dignità dell'uomo che va saprà cordata dalle condizioni in cui lo poniamo una rissa trovare in se stesso la forza del superamento dare cupo della crescita della Reconquista
Di una sua dignità e quindi un rientro nella Società delle questo tema del carcere è uno dei temi più importanti più profondi della nostra società moderna perché il carcere non solamente inciso ma il detenuto dalla società ma isola la società dai detenuti familiare dei parenti gli amici interrompe dei rapporti che poi dovranno ricostruire si creano stare attenti chiari nascano perché desideriamo e vogliamo che poi il detenuto rientri nella società e sono problemi complessi creare queste condizioni pari diversità ricordava qualche altro giornali contro la lista che prima è intervenuto la criminalità organizzata la pericolosità di certi detenuti la necessità di creare condizioni diversificata case perché ciascuno ci ha posto nelle condizioni di non essere condizionato da altri
Di essere nella massima costruita di libertà pertanto libertà possa esercitare interno di un carcere per poter esprimere tutto ciò che dalla sua personalità la solita i suoi diritti di devono essere consegno Titti pensate all'impatto ad esempio dei drogati nelle carceri sono il sedici per cento ormai della popolazione carceraria il traumi perché già dal primo ingresso possono nascere quindi come si doveva Front dare questi problemi come si deve collocare sì assieme si pensava prima e ne parlavamo con e con l'amato proprio giorni fa assieme ad altri detenuti e poi invece ci siamo resi conto che sento più circa fra chi volete fra sì questi subiscono invece il convenzionamento e noi togliamo libertà dichiariamo ulteriori problemi ecco sono tutte cose che richiedono evidentemente anche una particolare specializzazione e professionalità Di Chio
è operatore all'interno del gas miste questa continua ricerca che dobbiamo effettuare questa sforzo continuo di aggiornamento allora la proposta di Amato si è un'utopia ma rispetto alla quale giorno pur non lo possiamo fare e quant'cosa per cambiare per migliorare un impegno è profondo continuo rispetto al quale ci salgono sembra problemi nuovi ma si sia così una sicurezza una certezza dal modo come ci deve andare a anti dagli obiettivi a cui si deve pretendere ci riesce anche avere la capacità di trovare le soluzioni più giusto e o quanto meno di sbagliare il meno possibile ma grandi e piccole cose pensiamo ad esempio siamo arrivati ad importante
Con la riforma penitenziaria consentire anche a detenuti con gravissime pene o responsabili di gravissimi reati di avere i permessi e riuscire ma per i detenuti in attesa di giudizio non siamo stati capaci di impedire che sempre quando vanno e nella aule giudiziarie debbono arrivarci con le manette eccolo umiliazione che è un trauma dal passato e presente quando non esistono ragioni cautelare imporre manette cose che dovremmo fare che dovremmo cambiare problemi che dovremmo continuamente aver presenti perché c'è la possibilità di renderne carcere una condizione giorno per giorno migliore questo dipende dalle norme tali impegni dipende però dagli uomini che la ora no Nicolò Amato come altri operatori che vedo qui presenti e che conosco bene sono profonda garanzia di questo impegno di questa tensione morale perché una loro difficile futuro poco conosciuto poco
O forse apprezzato fuori ma di che mai sufficientemente a diciamo riconosciuto come ciò che vale e che perciò poi cambi
Un'ultima cosa vorrei dire per per mantenere la brevità necessaria dopo questa ampia presentazione
Il proprietario che affronta anche Nicolò Amato con fermezza della carcerazione preventiva
Noi dobbiamo arrivare c'è la riforma del Codice procedura penale che ha posto dei principi ma fortunatamente è proprio l'altro giorno al seno atto ha varato io mi auguro anche alla Camera alle dottrine di parlamentari qui vicino lo faccia rapidamente approvato il provento anticipatorio sul mandato di cattura
Dove non ci sono esigenze cautelari non va più giusto non è più è pensabile che si debba essere carcerazione preventiva spesso quando poi alla fine si conclude quel procedimento con una una dichiarazione di non colpevolezza
Odino responsabilità dobbiamo introdurre questi principi il più rapidamente possibile questa progetto provvedimento non abolisce anche la libertà provvisoria cosa vuol dire libertà provvisoria o c'è scesa a cautelare o c'è rimessione in libertà la riforma dice questo non è un semplice cambio terminologico ma è un modo profondo di attrezzarsi rispondo rispetti prevederà libertà personale
Del cittadino che non può essere soffocata cioè non pervenire esigenze cautelari del processo
O per esigenze dopo che è intervenuta condanna definitiva di espiazione di pena ma anche concludo arrivare a trovare laddove possibile forme sostitutive sia nella fase della carcerazione preventiva sia nella fase di espiazione di pena a quello che è il tradizionale in carcere
Dobbiamo andare avanti nell'approfondimento nella valutazione di tutte le forme che da un lato garantiscano rispetto delle norme e che le pene per quanto le nostre leggi prego continueranno a prevedere debbano essere applicate trovino attuazione ma che ciò avvenga nel rispetto massimo della Trinità dell'uomo della sua possibilità di ricostruirsi diciamo rispetto alle loro lo sbaglio che possa aver commesso una sua Renault alta presenza nella società senza sentirsi condizionato sentirsi quando ha pagato uguale a tutti rispettato come tutti cittadino come tutti è un obiettivo importante è uno doppia velocità così poi dobbiamo continuare a sperare di poterla costruire e contributo Nicolò Amato è importante e lo ringraziamo per questo perché aiuta a noi e anche altri a pensare
Un po'di più a questi problemi che sono importanti in questa nostra società
Grazie onorevole sottosegretario vorrei che anche però vi ricordate della società oltre il benvenuto che è molto importante ritengo
E adesso consentiamo consentiamo al al presidente Amato di di spiegare quali sono le sue impressioni da questo dibattito e perché partito questioni
Problemi
L'accusa
E devo dire
Pochino emozionato è un pochino commosso sono soprattutto profondamente grato tutti coloro che hanno voluto farmi l'onore di presentare questo libro ministro passa Sergio Zavoli a Guido Guidi Franco Castiglione ad Adelaide Aglietta Gargani e Violante a Rodotà che è stato trattenuto da un impegno improvviso milioni chiamare Rosselli da Barbiellini Amidei Gambescia Paolo grave magico che le loro parole hanno dato a questo libro un'importanza superiore a quella che esso merita io voglio dire solo pochissime cose oggi viene innanzitutto che questo libro non voleva e non vuole essere
Libero di dottrina anche perché forse non essere stato capace
Vuole essere soprattutto una sorta di testimonianza dall'interno una testimonianza un pochino inquieta un pochino sofferto nella convinzione che
Vado in giro per le carceri entrando dentro nelle celle
Che è una cosa molto diversa di quanto non sia legge del carcere o sentire del carcere par
Allargando non soltanto dei detenuti ma parlando con i detenuti io immagino si riescano forse se non mi illudo troppo su questo ad intravedere non vorrei dire allungabile Rita perché forse questa parole troppo ambizioso e non mi compete di USA
Almeno talune intuizioni che forse non appartengono neanche all'attivo in via Ovada una dottrina
Ma forse appartengono essenzialmente quel terreno profondamente i limiti che è stato dentro le coscienze di ciascuno di noi
Devo dire che avendo fatto per diversi decenni il giudice ho conosciuto il processo della sentenza Mauro scoperta un uso qua ma ho scoperto che la sentenza non chiude il capitolo della giustizia ma forse qualche volta si inclina accreditate che dopo di quel momento c'è in fondo una storia umana
Una che continua ci purtuttavia un tempo che deve essere in qualche modo misurato valuta otto
Che cioè non è possibile rinunciare a credo
Che non sono la stessa cosa al luogo del delitto e l'uomo del latte
Chi non è inaccettabile ulteriormente che si continua a fare come si è fatto però troppo tra in dispendio eroi percettore di visse perdere ogni attenzione al momento in cui la sentenza venga pronunciata come se quel che viene dopo quel momento oscuro ambiguo perché
L'esecuzione della pena appartenesse ad una dimensione della quale bisogna in qualche misura vergognarsi che quindi sia necessario dimenticare ignorare fa
Finta di non conoscere di non vedere di non sapere che si addice verso necessario accendere anche i riflettori dopo di quel momento vorrei qui parlare il Carpi va be'al diritto sostituendo l'intento del carcere alle regole della disciplina
Che non tutte sono del tutto confessabili le regole perché ha detto che sono invece le regole trasparenti e chiare e uguali per tutti
Ed io io ripeto come giudice Terron pochi decenni mio carissimo amico Rosselli pietosamente ricordata
Tempi non recenti in cui la nostra amicizia inquinante io che incombe giunge ho conosciuto la sofferenza del delitto io ho conosciuto la sofferenza di coloro che hanno subito il delitto Caro Guido ho sofferto assai spesso con le loro
Ho scoperto dopo ed è voglio dire quando questa intuizione la siccome non come un
La verità di dottrina ma come una acquisizioni inquietante della coscienza ho scoperto chissà vero ed è vero il delitto è sofferenza è vero che anche la pena il soffio e che non appartiene alla civiltà di nessun Paese ti nessuna giustizia immaginare che una sofferenza se è una sofferenza inutile possa cancellare il
Nome di una regola un'altra sofferenza che è pur sempre una sofferenza umani
La sofferenza e del delitto
La sofferenza della pena la convinzione che la privazione della libertà titoli sei è una misura in gran niente di sofferenza che quindi è necessario
Eliminare vessa i dipartimenti più dipartimenti non necessari patimenti non indispensabili perché un detenuto quei
Stava speranza se volete l'autopsia rimanga forse prego un cittadino con tutti i diritti un uomo con tutti i bisogni e l'esigenza che non sono strettamente l'incompatibilità con la privazione della libertà per bocca veramente al di là di ogni retorica di ogni illusione le mura del carcere nella loro ingombrante fisicità non acquistino anche un Paolo il simbolico di esclusione morale e lascino fuori definitivamente fuori latitante con i suoi colori con i suoi odori con i suoi saturi con le sue speranze i progetti con le
Sue gioie con il diritto il bisogno di ciascuno e di amare e di essere amati perché qualcuno lo ricorda sì perché è un uomo rimanga sentiremo
Perché se è vero vero età
Che questo vero
è intelligente un atto contro l'umanità e Unicredito ed è un atto che differisce l'umanità la pena non vede essere anche essa un atto contro l'umanità ma è un atto che si legittima si è un atto che recupera l'umanità se un atto che restaura l'umanità che il delitto ha offeso e devo dire che girando per le carceri ho vissuto
Ho constatato che ho condiviso le esigenze di giustizia le esigenze di sicurezza gli non rinunciabili certi di fronte ai delitti delle organizzazioni criminali di fronte ai delitti che scuotono le basi della convivenza civile che calpesta ogni valori primari della società che inquinano le istituzioni che dipingono e offendono gli interessi pubblici
Ma ho visto anche con sofferenze con inquietudine i frutti
Che per così dire Armani ridurle trarrà civili e chi aspetto per templi smisurata mente lunghi una sentenza che dedicasse almeno cento serie colpevole
Ho visto i funzionari le tragedie Dei delitti narcotizzata immaginazione dalla disoccupazione dal bisogno economico dalla solitudine dalla disperazione dalle malattie del corpo e dalla mente e dalla tossina
Dipendenza e sempre più mi sono convinto no come un'attività di dottrina ma come una inquietante scoperta della coscienza
Che non è possibile a rassegnarsi all'idea
E di fronte ad ogni altra situazione sociale l'unica risposta di cui la
Nostra fantasia ci rende capaci ed è la risposta della punizione della risposta della repressione
Però
Come dire
Sentito invece quanto sia necessario se interamente voglia al di là della retorica che talvolta ci lusinga o Cillo Udeur
Ci consola falsamente se veramente vogliamo spezzare la spirale perversa di talune criminalità che si è avvitato su se stesse è sempre peggiore
Dobbiamo avvertire che allora e necessario Occhetto prima del delitto
E prima del carcere ci sia realmente un impegno di prevenzione che rinnovò
No vale causa del delitto che impedisca il delitto che è necessario pur dopo che il delitto e commesso
Che invece del carcere
O insieme con il carcere ci sia
Anche una risposta che stia sul versante della cura sul versante dell'assistenza sul versante della solidarietà sociale se vogliamo e penso alla mia fede nella rieducazione sia vogliamo che le nostre speranze di offrire agli uomini non la persuasione del riscatto
Ma le occasioni di un riscatto possibile siano affidate enorme alla pedagogia Abu Botta e se il belle parole mal pedagogia concreta
Dei Jess
Do avvertito sempre di più come
Fra le risposte istituzionali dello Stato sia pur sempre la risposta più Carlo per il per la misura dei patimenti umana il che comporta
Per piccola
Costi economici che ecco un po'ed allora la necessità non rinunciabile che questa misura holding relazione dell'ordinamento costituito sia riservata soltanto alle tra creazioni sociali più gravi se non vogliamo fare un'altra rinuncia e non vogliamo consegnarci ad un'altra assegnazione senza possibilità di riscatto quella cioè di una società e passivamente continuano a scaricare sul carcere quasi cercando ossessivamente unanime impossibile la soluzione di problemi che essa al
Non sa non può o non vuole solo
Io desidero dedicare idealmente se mi è permesso presto libero
Questa riflessione acqua nel corso di questi anni duri e sanguinosi magistrati uomini politici avvocati
Carabinieri e agenti di polizia operatori penitenziari gli industriali operai sindacalisti giornalisti hanno pagato con la vita la loro fedeltà il loro servizio ai valori della libertà della democrazia del progresso sociale voglio dedicarlo a tutti i giorni realmente perché il loro sacrificio io ne sono profondamente convinto
è servito a difendere da salvare le nostre speranze di oggi e di domani è perché sono convinti che essi con il loro sacrificio ci hanno lasciato una lezione e l'altra che abbiamo raccolto
La lezione in ordine possibile immaginare c'è una lotta vera radicale decisiva conto le orme
L'ingresso è criminale politiche mafiose che hanno devastato chi ancora in sigaro la democrazia nel nostro Paese non è possibile che la lotta contro questa più sia consegnata unicamente all'impegno della polizia e della magistratura ma essa richiede se vogliamo veramente porci l'obiettivo di una Vittorio definitive risolutiva l'impegno di tutta la società un impegno che sia civile che sia culturale che sia politico ma che appartenga ciascuno ci hanno lasciato la le sì ore che la vittoria è possibile se il Paese riesce come è riuscito negli anni duri della lotta contro il terrorismo a ritrovare e tenta di trovare lau unite fra le istituzioni e la gente
Una unità per cui ciascuno si riconosca nei valori e negli obiettivi per i quali chi rappresenta le istituzioni si va che
Lavoro voglio dedicare questo libro
Ci che siamo al quindici di marzo dieci anni dall'eccidio negli affari in modo particolare gli ho
Uomini della scorta di Aldo Moro trucidati dieci anni orsono in via Fani voglio dedicarlo ad auto moto uomo gran
Il quale ha avuto io immagino ci riflettevo anche durante il processo un singolare tragico destino
Perché Luís uomo della tolleranza e del dialogo è stato vittima di un atroce sopraffazione criminale
Nuovo Titan Schumi è stato vittima di violenza omicida perché lui chiamata e si è battuto per la libertà è stato vittima più una oscena prigionia durante la quale colori pagarlo tre ESO di ergersi a suoi giudici Carrer etici risolto presentati con il volto mascherato Dio mi chiedevo durante il processo rete ancora mi chiedo di fronte agli
Ai rappresentanti di questa ideologia folle fianco ad un certo punto reti disfarsi alla fine di un volto nuovo e di una società più giusta mi chiedevo immagini
No che non ci sia una risposta questo cos'altro può essere ventisei non barbarie criminali criminale l'attore un giudice si pone nel Salento a colui che giudica con il volto coperto
Da una maschera va invece
Che vogliamo raccogliere
La testimonianza di civiltà definita che c'è nel sacrificio di Aldo Moro di coloro che sono stati compagni con lunghi in queste tragiche vicende
Noi vogliamo invece temi recare le antiche utopie
Alle quali continuiamo a credere che continueranno ad amare
L'utopia di una umanità che possano semmai potrà
Battersi è riuscire ad avere il nuovo diritto penale migliorerà qualcosa di meglio del diritto penale Kimura umanitario
Capace semmai potrà di esprimere una giorni una giustizia che non abbia più bisogno di tribunali indicarci
Ma sappiamo anche che ci appartiene e non è tecnica l'impegno
Che ci lega qui io Walter subito essenziali io senza possibilità di evitare Aldo l'impegno perché comunque anche un pochino la società che riusciremo a trasmetterà Heroes
Tre figli sia migliore più giusta di quella che i nostri padri ci hanno consegnato ci appartiene l'impegno non è inutili non eludibile di batterci per una giustizia che sia sempre di più ad un misura di uomo sempre più civile perché vero che la civiltà di un Paese Sinis
Dura essenzialmente dai suoi tribunali dalle sue carceri perché sappiamo
Ecco questo concludo questo mio saluto questo mio ringraziamento commosso perché sappiamo
E lo sappiamo guardiamo pagherà
Tu non poche volte dolorosamente il sulla nostra pelle e non senza soldi solitudine Houdini incomprensione che talvolta accompagna e mortifica le speranze degli impegni sappiamo
Sappiano che inevitabilmente forse perché a questo circo
Un danno alla nostra condizione di uomini le nostre ambizioni i nostri progetti le nostre speranze
Comunque quanto più al Tesoro quanto più incerta ero di portarci nessun verso traguardi lontani che cerchiamo di raggiungere armi messe inevitabilmente
Una misura di rischio ma sappiamo
E questo dobbiamo accettarlo fino a rischio ci appartiene come uomini che esso fa parte è il nostro destino umano perché in definitiva l'unico rischio
Che io immagino non gli uomini non possiamo correre e quello di non correre mai rischi grazie
Qua no
Mentre
Dello zio anch'io sarò molto breve cercherò di parlare
Del libro di Amato perché per regioni anche come dire di rapporti mi sembra o di violare la privacy parlando dell'amico piuttosto che i veri
Io trovo due ragioni di attualità di questo libro
La prima e che siamo in una fase in cui stiamo cercando di ricostruire un nuovo processo penale mi pare che le le righe che lui dedica al problema come dire di una a di un figlio Nobile e di un figlio spurio del sistema giuridico sia nobile processo il figlio spurio pena
Tutti noi che stiamo lavorando dalla commissione parlamentare dobbiamo tenerlo vere molto presente
Sarebbe assai discutibile se facessimo costruirsi mo'come dire un cristallino edificio del processo e dimenticassimo poiché tutto quello serve quell'applicare una certa cosa non certo appena
E quindi come dirò tra un attimo il libro ci aiuta a riportare al centro materiale delle discussioni quello a cui serve il processo di secondo tipo di attualità a mio avviso e che questo di però specie nella seconda e ultima parte
Da un po'una mano a coloro che stanno riflettendo sulla crisi della pena
Io credo che sia sotto gli occhi di tutti che gli interventi che abbiamo fatto negli ultimi cinque ossia in materia di pena sono o interventi iperbolici cioè che tendono ad aumentare la sanzione senza affrontarli con il merito
O interventi di fuga dalla sanzione
Latte penalizzazioni le sanzioni alternative la legge Gozzini
Dissociati amnistia indulto si guardano i provvedimenti fatti in questo periodo sono tutti quanti i provvedimenti che hanno cercato come dire di ridurre al massimo la sanzione ma che nessuno se nessuno sino dei provvedimenti che avevano assunto ha cercato poi di discutere va bene ma quello che non corre della dissociazione che non prenderà sanzioni alternative che non prendere penalizzazione che non becca la Gozzini non vuole l'amnistia poi che cosa succede
E questo che poiché è uno dei nodi tragici della esecuzione penale perché possiamo tagliare tutte le parti e poi un come dire una parte dura ostica da affrontare resta e la parte
E direi Ricci aiuta Amato in questo libro laddove affronta la materia dei diritti dei vecchi diritti dei detenuti diritto all'informazione e così via dato fondamentale
Perché lei non possiamo
Pretendere da qualcuno che egli rispetti i nostri diritti se non cominciamo a rispettare i suoi mi pare che questa sia una delle linee del libro fa
Due in uno stato di reclusione quando affidato allo Stato se la persona fidata lo Stato da questo affidamento non si vede un riconoscimento i propri diritti gli assai difficile che una volta che riesca comincia a riconoscere i diritti di quelli che stanno fuori
I ritiri familiari che un capitolo nuovo e delicato di questa mattina che va affrontata il detenuto non è una monade Linus oggetto legato dentro un sistema di rapporti affettivi spiega Amato e quindi quando si parla di cui bisogna parlarne anche nel Lazio tutti quelli che stanno con lui
E anche i nuovi diritti io voglio ricordare un provvedimento preso tempo fa quando ci fu un detenuto che c'
In sede di Consiglio e non potendo la tigre chiese l'autorizzazione all'inseminazione artificiale della moglie questa definizione imputata
Credo che fu un fatto anche questo di di nuova dimensione del carcere nuova civiltà
E Amato si trattiene a lungo per alcune pagine in questo libro su un altro aspetto di nuovi diritti delicato certamente che quello di relazioni sessuali
Che con grande ipocrisia né molto spesso nascondiamo ma affrontiamo ignorando quello che coi realmente succede nell'universo penitenziario
E affrontare da parte dei lettori generaliste di prevenzione di pieno questo problema non è cosa da poco mi pare questo sollecitano voi
Chiediamo responsabilità politiche ad affrontare in modo certamente pacato prudente questo problema di cominciare ad affrontarlo perché significa comincerà a riconoscere come dire la non totalità della pena se ne concesse questa espressione
Da funzione non totalizzante della pena nel senso che nel momento in cui la società è diventata più complessa i diritti si sono moltiplicate di conseguenza grazie rafforzamento l'avanzamento della democrazia dobbiamo ridiscutere la pena perché quello trent'anni fa era pura e semplice privazione la libertà personale perché non c'era altro che quello nel momento in cui si moltiplicano i diritti dobbiamo discutere che cosa è bene che cosa non lo è che cosa rientra in quella restrizione che cosa non lo è Edilpro in questo ci aiuta
C'è certamente come dire un passaggio a questo punto
E che quello degli operatori
Il contenuto della pena quello di quelli che restano in galera per capirci
Il contenuto della pena trascina con sé ineluttabilmente il problema di chi poi in carcere ci lavora delle sue condizioni di vita delle sue condizioni lavoro il suo statuto giuridico dei diede la sua qualificazione professionale tutte queste cose
Perché certamente se riconosciamo come sarebbe giusto il diritto del detenuto a relazioni su della detenuta relazioni sessuali e continuassimo a mantenere perché mancano uomini o mancano in
Anzi l'agente di custodia lontano dalla sua famiglia per un certo numero di giorni settimane o di mesi beh qui ci sarebbe certamente un
Uno stridore no una contraddizione
Voglio dire che la ridiscussione della pena comporta necessariamente le discussioni anche del ruolo tutti coloro che lavorano sulla pena in questo libro ci aiuta notevolmente come citato in altre occasioni chi l'ha scritto voglio ricordare la questione le aree omogenee qui si è molto qui di cui si è molto qui parlato beh che è stata dovuta alle iniziativa di chi ha cominciato a dialogare con i detenuti e credo anche l'altissimo senso di responsabilità di molte forze politiche
Che avrebbero potuto tagliare le radici sul nascere questa esperienza con una semplice provocazione con ampio che che invece sono state responsabilmente a guardare a seguire
E valutando Lidia positivamente quello che accadeva e consentendo che venisse
Ma questo anche per la stima e la fiducia che quel tipo di operazione che conduceva per la prudenza come dire la capacità con la quale tre gestita
Io ho finito voglio dire che prima qualcuno citava l'anniversario
Tragico che ricorre oggi mi pare che sia un fatto positivo che a dieci anni da quella tragedia né qui stiamo parlando non di vendetta ma di civiltà della pena
Onorevole io
Adesso la parola l'onorevole Giorgio
Grazie sarò anch'io brevissima per alcune cose sono state dette probabilmente moltissime sarebbero da dire ma non in questi tempi e credo e mi auguro e devo ringraziare innanzitutto presidente Amato perché
E serie credo sarebbe buona abitudine da parte degli impianti di chi amministra lo Stato a livelli di grosse responsabilità ogni Ethan in tutto fornire le proprie riflessioni la propria esperienza a noi tutti quindi alla Società politici eccetera
E in effetti questo è molto utile questo libro che scrive Amato
E se una
Volontà io il carcere non sono un giurista non sono professore di diritto
La consapevolezza che il carcere probabilmente lo specchio di una società cosa classe ci ha portati a portato noi radicali a frequentare molto nel carcere
E a frequentarla nei tempi diciamo prima del dell'epoca Amato quando le carceri erano
Luogo insopportabile un luogo di una durezza troverai il luogo dell'isolamento e della vendetta dell'associazione
E dove le persone quindi leggere oggi nel libro di Amato che si parla detenuti dei detenuti come soggetti di una serie di diritti ben precisi
Ed è questo certamente è un salto in avanti come un salto in avanti
Accantonare questo concetto di rieducazione e quindi come radicali io mi riconosco molto nella cultura della diversità anche quando la diversità
Aveva trasgredito la legge
E mi riconosco anche
Certa misura nell'utopia di questo libro così la chiama Amato l'utopia dettare del carcere che ancora oggi non è nonostante
Diciamo i progressi che ci sono stati in questi anni veramente una parte della società che non è estranea che non è segregata che assolutamente interconnessa con la società
E certo da questo siamo ancora lontani nonostante i passi avanti che si son fatti e in questo senso la sollecitazione che viene dal libero di Amato è importante devo dire importante innanzitutto per noi che poi dobbiamo fare le leggi perché poi alcune strade sono disegnati alcuni problemi vengono evidenziati alcune soluzioni sono anche diciamo disegnate in fondo
Io spesso parlando con il presidente Amato invece ieri quando Charlie scioperi della fame insomma
Ed è proprio nella carceri mi diceva ma siete voi che dovete fare le leggi siete voi che dovete depenalizzare siete voi che dovete ridurre le pene
Perché in effetti il problema oggi lo scandalo delle nuove carceri travi sono il problema nostro è di non costruire più carceri
Perché quelle che ci sono non sono più che sufficienti
Perché nonni attraverso la pena come vendetta commi espiazione come l'indicazione come togliere tutti i diritti non solo la libertà perché in carcere pessimo
E di salute perché in carcere si muore di tante cose nonostante i progressi che si sono fatti e quindi è ancora tutto un mondo da esplorare
Per altro verso io credo che ci sia anche una grossa
Responsabilità e una grossa e questo tratta Mato quindi io prendo solo degli spunti del libro di Amato
Una scusi cioè un fatto altrettanto importante cioè nell'indicare anche nella funzione del giudice
E nella funzione del giudice in quanto terzo il super partes e non del giudice corrucciato fra virgolette
Un passaggio molto importante
Proprio per
Diciamo alleggerire quella che è la sofferenza molto spesso inutile di tanti cittadini che passano transitano nelle nostre carceri come le cifre che ricordava prima il collega Gargani
E quindi io credo per concludere
Che ebbe tutta l'analisi che viene fatta a tutti i livelli beh certamente emerge una merce sa si son fatti dei passi avanti in questi anni io non lo dicevo di recente
Il problema dei sette ossia la forza
Veramente di fare un volo in avanti utopico o perché questo poi il mondo carcerario produce purtroppo
C'è il rischio che si rifiuta tutto rispetto alle diciamo alle tante conquiste che si sono ottenuti in questi anni ai tanti progressi che si sono fatti ecco io la speranza che mi può venire proprio dal fatto che il direttore generale carceri in fondo questa necessità
Detta certamente non così esplicitamente come le dico io ma esplicita nel suo libro
Ecco mi dà la speranza che poi con le forze politiche con le responsabilità che ad ognuno compete questo grosso salto si possa fare se no il rischio e che in realtà il processo di chiusura rapidissimo che qua avvenire rispetto alle aperture del carcere proceda e non vorremmo ritrovarci un'altra volta
Sperare che nuovamente
L'attività Utopia di Amato insieme a quella delle forze politiche e devo dire insieme a quella perché quando si parla che faccio ancora quest'ultima annotazione del processo della dissociazione e vero che forze politiche han ho contribuito mai nasce soprattutto da un fatto e cioè che Nicolò Amato ha saputo dialogare e togliere il dialogo che arrivava la richiesta di dialogo che veniva dal carcere praticarlo e che gli operatori carcerari anche e quindi dall'agente di custodia oltre che ovviamente dalle forze politiche da quanti se ne interessavano hanno nutrito questo dialogo portando poi
A questo che certamente è stato un grosso passo in avanti
Grazie onorevole detta
E adesso do la parola ha provocato
Io devo confessare una cosa
Che quando Nicolò Amato divenne direttore generale al ministero decisivo io non ero affatto convinto che ce l'avrebbe fatta
Mi sembrava troppo distante la funzione che andava svolgete da quella che aveva svolto
Ma soprattutto
Mi preoccupava una cosa
Cunicolo armato quasi mai siamo stati d'accordo nelle discussioni sempre però molto serene molto stimolanti e mi sembrava che un personaggio come lui così attento a quello che stava avvenendo nella nostra realtà
Così preoccupato del futuro è così diverso da una certa burocrazia ministeriale non me ne vogliano i dipendenti del ministero
Perché mi riferisco ovviamente
Al lato peggiore a quella dell'abitudine così distante da quella da quei funzionari che
Mi veniva appunto il dubbio che avrebbe mai potuto rompere delle incrostazioni anche perché
Voi sarete chi mi conosce lo sa io sono Franco e non non riesco a nascondere le cose che penso certi suoi predecessori non sono stati sempre degli esempi di grande rigore
E
Pensavo che avrebbe trovato delle grandissime difficoltà nel Cam
Inviare il modo di ragionare all'interno della direzione ero sicuro che non ce l'avrebbe fatta starà due anni e poi molla è invece gli anni sono passati
E Nicolò Amato questa è la cosa che dal punto di osservazione del giornalista forse più interessante
Non a caso credo abbia chiamato come dire dei testimoni sul campo gente che ha
Per professione segue gli avvenimenti che riguardano direttamente la sua direzione che Nicolò Amato ad un certo punto
Si sia reso conto che motiva rompere l'incrostazione e sia applicato diventando quei
Dov'è la cosa che mi premeva di un personaggio
Un personaggio però completamente diverso non solo dai suoi predecessori e questa era facile
Perché molti dieci i predecessori aveva avuto alcune disavventure di tipo giudiziario ma era diventato personaggio in positivo per una professione che tutto ho sommato fino allora era
Come dire una professione non solo non appetita ma una professione osteggiata vista in modo assolutamente negativo ha fatto diventare il direttore degli istituti di prevede non è pena un personaggio positivo a me sembra che questo sia un risultato straordinario al di là dei meriti
Che poi sono riassunti nel
Parlare di uno che svolge quel lavoro in termini positivi non solo da questa parte ma anche dall'altra parte mi sembra una cosa assolutamente straordinaria scusate se mi ripeto però è così
E straordinaria che è straordinario che gli operatori o coloro che si occupano della
Del carcere come informazione
Con
Sì Berlino il suo ruolo assolutamente positivo e stimolante ma è straordinario soprattutto che siano i detenuti a vedere in dico
Ho amato un interlocutore ovviamente Nicolò Amato la bacchetta magica non ce la e lasciamo perdere le carceri dopo
Però mi pare che
Molto sia riuscito a fare nel creare una nuova attenzione rispetto al problema carcere ma molto se mi permette mi permetti Nicolò molto bisogna fare perché io questa sera ho sentito dei discorsi
Bellissimi c'abbiamo messo dentro tutto ognuno ha portato le sue esperienze le sue
Utopie le sue i suoi punti di riferimento i suoi dissidenti però del problema carcere così come lo vediamo atto abbiamo parlato pochissimo
Molti hanno detto ad esempio del problema carcere come se fosse un problema esclusivo del rapporto tra l'istituzione il rapporto tra lo stato e un comparto i colare detenuto che è il detenuto per terrorismo ai caccia italiani mica sono solo carceri per per terrorista le carceri italiane sono le carceri dove finiscono come sottolinea bene ancora Amato il i piccoli delinquenti che non dovrebbero starci ma sono anche le carceri dove per via molto spesso e per grande parte la criminalità organizzata la fa ancora da padrone io sono uno che ha seguito fino a poco tempo fa tutti i grandi processi di mafia di camorra e vi assicuro che non è facile gestire la popolazione carceraria in presenza di un'organizzazione criminale che fa del carcere il suo punto di riferimento primo per fare le sue vendette per acquisire accoglienti per condizionare la vita di relazione se così si può dire di organizzazioni criminali
Il carcere è un punto di riferimento per la criminalità e questo non può essere ignorata e quindi quando si parla di carcere di Carceri Nuove di carceri differenziate non di carceri speciali
Di carceri dove sia possibile controllare chi deve essere controllato non si dice solo qualcosa che fa riferimento che ha come punto di riferimento l'umanizzazione del Carducci
Si dice qualcosa che ha come obiettivo finale il problema della criminalità e del modo di affrontare la criminalità
Ne abbiamo parlato troppo poco questa sera e fa facendo un torto ad Amato che questi problemi se li è posti se li pone continuamente
Con delle difficoltà che nascono non solo dalla dalle ristrettezze non solo dalla mancanza di adeguati strumenti ma ad esempio dalla mancanza di uomini preparati
Non lo dice solo lui lo dicono gli stessi operatori carcerari che vorrebbero essere più pronti attenti a cogliere le diversità tra i detenuti ad essere veramente l'occhio e lo Vecchio dello Stato in una organizzazione nella in una struttura nella quale spesso le organizzazioni criminali svolgono una funzione di primaria importanza esportando poi se così si può dire dal carcere est ieri Enzo uomini e obiettivi
E allora se parliamo di carcere parliamo nella sua complessità parliamo del carcere nella filosofia inquadrato nella filosofia di Amato che ovviamente condivido appieno ma ormai l'abbiamo detto tutti altrimenti non staremmo qui a parlare del libro di Hamas ma parliamo anche soprattutto dei problemi grandi accennato a che cosa rappresenta rappresenterà nel prossimo futuro immediato anzi credo che si possa parlare ormai di presente il problema dell'AIDS nelle nelle carceri ottanta mila detenuti circolano ogni a hanno nell'ultimo anno negli istituti penitenziari entrano ed essere tra quelli che entrano a quelli che escono su ottanta mila presenze
In un uno screening sul trentacinque mila detenuti dice che sedici mila sei sono sieropositivi o addirittura affetti da AIDS
Rendete conto che che bomba quanto tutta la noi che siamo fuori in quanto la il Paese quanto i cittadini che sono fuori debbano tenere in considerazione questa realtà
Che è una realtà che ci riguarda tutti il carcere e questa è una ulteriore dimostrazione semmai ce ne fosse bisogno non è una cosa diversa da noi
Non è qualcosa che può essere ignorata
O relegata nei brutti ricordi dei brutti sogni è purtroppo una realtà spesso necessaria sarebbe auspicabile che lo fosse sempre meno e che comunque lo fosse solo quando è necessario ma è un'area entrare la nostra realtà la realtà quotidiana e a mio avviso la cosa più interessante per i non addetti ai lavori del libro di Amato è proprio questo a a me per esempio ha fatto questa impressione alla fine della lettura la sensazione che mi è rimasta e questa non l'utopia la speranza
Mi è rimasta l'impressione che avevo parlato avevo letto cose delle quali parlo quotidianamente in un modo forse diverso
Ma come lo stimolo ad affrontare lo stesso problema che affronto tutti i giorni per il primo lavoro da un'altra angolazione
Pensando
All'uomo ma non solo all'uomo che sta dentro ma l'uomo che sta fuori
E questo
Devo devo ringraziare Amato di questa cosa perché la nostra professione spesso ci porta ad essere cinici spesso ci porta ad essere superficiali e Amato qua ne sa queste superficialità riconosce essere invece alla fine del libro riusciti ad essere un po'meno Bana ali rispetto a queste a questi problemi aver essere stato costretto a pensare in questi termini credo che per questo io debba o un grazie all'autore del libro