3° Conferenza Nazionale sul Commercio con l'Estero

Buongiorno e benvenuti a tutti i presenti
Desidero rivolgere un saluto alla autorità qui convenute ed un ringraziamento per aver voluto condividere con noi
Questa esperienza di confronto sui temi del commercio estero e della internazionalizzazione del sistema Italia
Un ringraziamento fermi trova anche a Fiera Milano che ha condiviso con noi l'idea di far svolgere la conferenza in un ambiente che idealmente abbraccia tutto lo spazio espositivo quasi a voler sottolineare il contributo che il made in Italy
Danno a tutti i settori dell'economia italiana
L'istituzione fieristica ha messo a disposizione questo grande atrio che affaccia sui padiglioni permettendo così a tutta la Fiera di Milano di essere parte di questa conferenza
Ecco con questi sentimenti do la parola al presidente della Fiera di Milano dottor Perini
Buongiorno a tutti e benvenuti Fiera Milano
Sono orgoglioso
Di a vere la terza conferenza nazionale sul commercio con l'estero
Proprio qui a Milano e proprio in Fiera Milano ringrazio quindi coloro che hanno voluto fortemente utilizzare questa lo crescevano che voi potete vedere chi è nata in un tempo record sotto la regia del nostro presidente Roberto Formigoni chi è stato il grande pivot lotta di quest'opera con la mano operativa della Fondazione e con la spada che un'azienda quotata
Noi siamo quotati alla Borsa di Milano abbiamo quindi l'onere e l'onore di rispettare gli investitori che hanno creduto in Fiera Milano
Manifestazioni come questo questa importante sono anche uno strumento di riflessione per come la nostra industria può rispondere alle aspettative dei mercati internazionali e come sistema fieristico può accompagnarle
Nella loro espansione e nella loro capacità di essere presenti sui mercati nazionale
Quindi quello che voglio
Dire quest'opera che è un buon contenitore ancora qualche messa a punto a ancora qualche problemino di viabilità ma che sicuramente nel giro di qualche mese sarà risolto la gente aveva in Fiera utilizzando la metropolitana quindi utilizzando i mezzi pubblici potete stamattina abbiamo avuto anche una spruzzata di neve
E quindi abbiamo voluto dare un tocco di Poesia a tutto questo ma quello che voglio dirvi al di là del contenitore e che in questi tre giorni in cui dice a dibattuto e ha fatto incontrare i propri responsabili delle se desse retta e in tre giorni di colloqui di come possiamo dire anche di conoscenza perché alcuni non si conoscevano o di persona
Siamo riusciti a mettere un pochino di cuore ed è la cosa importante Aem plaudo Stiffi tali e quindi sono orgoglioso di essere italiano sono orgoglioso di appartenere a liti e sono orgoglioso di appartenere al sistema italiano e questo sistema è un sistema che ha bisogno però di grosse spinte
Non ci non nascondiamoci che abbiamo davanti delle difficoltà non nascondiamoci che la competizione sta anche all'interno dell'Europa sta tra paese e paese
Il made in Italy di uno strumento importante per la valorizzazione del sistema produttivo italiano non è solo una vetrina dentro ci dove sta il contenuto industriali questo la nostra impresa lo può fare
Gli accordi che sono stati firmati tra più attori in questi giorni attori pubblici dimostrano che è possibile riportare a un a un coordinamento a livello nazionale le attività che in questo momento sono ancora a troppo frastagliate e volte sovrapposte
Io credo che in questi giorni abbiamo avuto la capacità di capire anche dove si sbaglia e dove si sbaglia bisogna poter mettere rimedio ma soprattutto siamo riusciti a capire in quale direzione dobbiamo andare
Io
Ringrazio
Il ministro degli esteri Fini gli estremi questa mattina
Ringrazio perfetto signor prefetto signor questore i sindaci di Milano per
Dirò
E tutti coloro che hanno permesso che questa riflessione chiamiamola così perché questa conferenza vuole essere uno strumento di partenza per il rilancio del made in Italy possa essere davvero quello sprone quello strumento che permette a tutti i soggetti di dire d'Italia ancora la capacità di dire qualcosa del mondo e io ci credo grazie
Grazie grazie
Troppo dalla professoressa Paola Pessina sindaco Dino
Sono particolarmente lieta di salutare tutti i partecipanti alla terza conferenza nazionale sul commercio con l'estero organizzata dal ministero delle Attività produttive qui a però nelle strutture del nuovo polo esterno di Fiera Milano e auguro il massimo successo al lavoro di questa mattina e all'attività che ciascuno svolge nel proprio ruolo nel proprio specifico campo
Dopo di me rivolgere al suo indirizzo di saluto il sindaco di Milano della grande metropoli in cui Fiera Milano è nata e cresciuta fino alla sua attuale dimensione di assoluto rilievo internazionale
Però mi pare significativo che a porgere il benvenuto sia un sindaco come me
Sindaco di uno dei comuni di ben più contenute dimensioni che attorno a Milano e insieme a Milano peraltro costituiscono il tessuto vivo e pulsante di quest'area del nostro Paese e direi dell'Italia intera che è costituita da una rete di più di ottomila comuni
La scelta dirò era nella consapevolezza e nella volontà di chi ha deciso di collocare questo avveniristico nuovo quartiere espositivo in una posizione strategica
Proprio per la sua vocazione agli incontri agli incroci di uomini e di beni
Agli scambi di sapere agli scambi di risorse e di tecniche e noi crediamo anche agli scambi di culture e di valori
Che sono la ricchezza dei era a patto che sia condivisa
Una conferenza nazionale sul commercio con l'estero rappresenta direi nella sostanza ma non soltanto anche a livello simbolico la realizzazione di questa vocazione del nuovo polo espositivo e del territorio tutto che lo sostiene
E sottolinea la peculiarità del sistema Italia
Chiamato a fare da ponte tra l'Europa continentale e i Paesi del Mediterraneo
E peraltro a fare da cerniera tra le economie europee occidentali Paesi dell'Est
Con tutto il carico che questo comporta in termini di percorsi nuovi da disegnare equilibri nuovi da costruire
In una realtà già oggi potentemente in movimento e che ci rimette in discussione tutti se c'è un territorio chiamato a confrontarsi oggi con questa realtà
Che ormai molti definiscono locale cioè frutto di una combinazione tutt'altro che semplice ma ineludibile di globale e di locale e questo territorio è il nostro questa città infinita come qualcuno l'ha definita che è l'intera Pianura Padana
E la nostra gente va detto a un po'nel suo DNA questo destino perché qui si sono sovrapposte nel corso del Novecento diverse ondate migratorie da tutte le altre regioni d'Italia
E si sono collocati una miriade di imprese manifatturiere industriali dalla piccola dimensione artigianale alla grande produzione internazionale
Costituendo occasioni di sviluppo e di benessere in una delle aree indubbiamente riconosciute come più produttive di tutta l'Europa
Si propone oggi a quest'area una pagina ulteriore nuove sfide
Assegnando l'orizzonte che ancora non è definito ma che certamente a nel terziario e nel terziario avanzato una direttrice fondamentale
E che chiama qui soggetti non più solo italiani
Abitare qui nella quotidianità e vedere crescere qui fuori dalla porta di casa il futuro che ci viene incontro con i suoi interrogativi e con le sue opportunità è un'esperienza unica ed impegno straordinario che le comunità locali
E però qui le rappresenta tutte stanno reggendo Conte in acciaio
E con speranza
Dimostrando una volta di più che la forza di un Paese la sua risorsa più preziosa
Da coltivare con la massima cura da parte di chi amministra di chi governa chi decide è la capacità di lavoro della sua gente
La capacità di mettersi in gioco nella relazione con l'altro in una logica di scambio
E nella ricerca del vantaggio reciproco nella ricerca dell'interesse del benessere
Condiviso
E tra l'altro questo è l'antidoto migliore il più concreto alla chiusura all'intolleranza al fanatismo alla violenza che sono l'altra faccia della medaglia
Delle nostre singole comunità locali esattamente tanto quanto di quelli villaggio comune che abitiamo tutti insieme e che ormai è grande come l'intero pianeta
Per cui benvenuti a Fiera Milano e benvenuti ARO
Grazie professoressa Pessina con vivo piacere invitò il proprio il sindaco di Milano l'onorevole Albertini
Vice presidente Fini autorità presenti e graditi ospiti
I lavori di questa mattina costituiscono un giusto punto di riflessione sui contenuti emersi negli scorsi giorni durante la convention ICE un bilancio delle finora intraprese politiche di internazionalizzazione e di quelle future
Ripercorro alcune tematiche
Più che mai attuali per lo sviluppo del nostro sistema Italia in relazione ai rapporti con l'estero che ho toccato
Nell'indirizzo di saluto due giorni fa
Grazie alle riforme del Governo in tema di sburocratizzazione di potenziamento infrastrutturale
Potremmo nel medio termine scorgere un netto miglioramento a vantaggio della capacità di competere delle nostre imprese
Nel frattempo
Nuovi quanti disfida sono in attesa di essere raccolti
Aumenta costantemente il grado di difficoltà
Perché deve dirigere le variabili macro economiche del Paese l'interdipendenza degli scacchieri internazionali e i numerosi vincoli ricordo come l'euro storica conquistati ha cementato la nostra stabilità in campo di politica monetaria ma al contempo lei mito l'impatto della crescente bolletta petrolifera
Al Grand beneficio si sono tuttavia susseguiti ingiustificati spostamenti di ricche Capra categorie sociali rincari incontrollati calo dell'effettivo valore dei salari crisi da aziende che faticano a venderlo
I nuovi dieci Stati dell'Unione europea due anni or sono hanno realizzato le aspirazioni di molti nel vedere finalmente un'Europa affrancata dagli spettri della passata litigiosità tutte Landucci dalla crescente forza di mercato di Cina India Russia Brasile
Avvertiamo anche il peso di questa scelta lungimirante
Non è sempre facile spiegarne il perché al cittadino e all'impresa
A chi però potrebbe far notare più lati negativi che positivi
Tengo a precisare come la strenua azione del Governo e Dinoi parlamentari europei italiani abbia recentemente garantito numerosi migliorie rispetto al lo schema distributivo precedente nell'allocazione dei fondi strutturali due mila e sette due mila tredici
I numerosi segnali ci fanno quindi più pensare di essere davanti ad una fase di riassestamento piuttosto che di crisi
Insieme ai cittadini informazioni Investimenti danno luce a De uno Europa attrezzata per competere
I fattori & oggi né a cui prima facevo menzione quali la perdita di potere d'acquisto dei salari e il processo di rinnovamento infrastrutturale sono evidenti credo che all'ordine del dibattito odierno debba occupare spazio anche lo sbilanciamento del nostro modello energetico verso il petrolio quest'ultimo pesa come un macigno sulla nostra capacità di crescere e di liberare le nostre energie di creatività
Vedo come un traguardo
Come traguardo ultimo
Un saldo a Parodi o alle tecnologie del ventunesimo secolo quelle dell'idrogeno e delle fonti rinnovabili sopperendo alle necessità correnti tramite la messa in opera di nuovi impianti rigassificatori ed auspicabilmente di un nucleare sicuro
è giunto il momento di rompere gli indugi e di liberarci dall'onere delle speculazioni sul costo del petrolio spesso dovute all'instabilità politica dei territori d'origine
Tutto ciò in un crescente rispetto di quell'ambiente che non possiamo consegnare alle future generazioni guastato irrimediabilmente
Mi immagino dunque un'Italia che sappia ridiventare leader tecnologico come negli anni sessanta eravamo all'avanguardia nel nucleare giace ora sul tavolo l'opportunità per riconquistare autorevolezza scientifica tramite avanzate soluzioni nel campo del rinnovabili
Giungo anche al tema dei fattori esotico
L'inarrestabile concorrenza di Stati che si avvalgono di costi risibili de di uno sfruttamento delle forze lavoro non accettabile per i nostri standard di civiltà ci minaccia costantemente si parla molto di un'equa difesa della proprietà intellettuale non credo che da sola possa bastare
Bisogna concentrarsi su ciò che realmente genera valore aggiunto per il consumatore penso che sia illusorio
Credere di far fronte alle cementate pratiche di dumping puntando esclusivamente su strumenti quali procedimenti nei tribunali Codazzi crescenti
E solo lui diventando protagonisti ed anche partner se necessario che non si cade nel gioco delle merci scadenti riferiti a quelle di qualità ma perciò costosi la flessibilità nel capire e soddisfare i bisogni del consumatore la carta segreta che ci ha contraddistinto sino ad oggi e non dovrà mancare per il futuro
Per la promozione della competitività anche il modello locale milanese lombardo può fornire spunti se ben coniugato ad una politica nazionale
Al pari di grandi città come ad esempio Shangai la formula vincente e quella di saper attrarre investimenti privati
Negli ultimi otto anni e mezzo l'ex capitale manifatturiera italiana si è completamente ripensato ad esempio rigenerando interamente nove milioni di metri quadrati di aree dismesse
Milano conservando i successi ereditato ha saputo amplificare le proprie capacità e possibilità proponendo un profilo al passo con i tempi
In tutto il mondo ci conoscono per la moda il design e questa moderna fiera in cui oggi ci troviamo la finanza la tecnologia la ricerca l'editoria la cultura per poter continuare a garantire questo successo e tuttavia sostanziale muoversi insieme Regione comuni Camere di Commercio Fiera associazione industriale di eccellenze culturali per radicarsi nei più ricchi mercati esteri devono sostenere attivamente le proprie reti di relazioni internazionali e di promozione interagendo il più possibile di comune accordo
Motivati da taluni primi segni di ripresa nel nostro sistema economico nazionale dobbiamo perseverare con la continuità nelle cose che noi italiani sappiamo fare bene non che insistere nel proporci insieme potenziando il sodalizio tra pubblico e privato fattore critico di successi bisogna ricorrere più spesso al concetto dell'Italian style piuttosto a quello del made in Italy
Litania stai rappresenta la sintesi che noi sappiamo fare bene e non eccetto ricopiati le in un'etichetta alle crescenti quantità a prezzi stracciati anti poniamo il cliente i suoi bisogni i suoi desideri proponendo i nostri sogni il nostro stanno stili di vita la nostra passione e tradizione
Questi sono i valori che cerca di clienti all'estero e questi sono i valori in cui si riconoscono colori quali acquisto né i nostri grandi marchi il nostro appunto Italian style
Occorre pertanto fornire alle nostre imprese le opportunità per operare in tal senso auguro ai relatori di oggi di aggiungere utili indicazioni in queste direzioni
Le istituzioni che noi rappresentiamo dovranno realizzare ancora più intensamente quell'unità di intenti tanto auspicata dal nostro Presidente nel rilancio del sistema Italia
Grazie per l'attenzione e buon lavoro
Azienda
I rappresentanti cartella regione Lombardia siamo al podio l'assessore Massimo Buscemi alla protezione civile
Grazie
Signor vicepresidente
Fini
Signori sindaci presidente Perini autorità presenti
è il secondo appuntamento in due giorni che vede impegnata la Regione Lombardia sui temi della competitività del nostro Paese
Beh le prospettive dei nostri rapporti internazionali
Dell'andamento del nostro sistema economico proprio ieri si è conclusa infatti in questa stessa sede la convention dell'Istituto nazionale per il Commercio Estero
Un appuntamento al quale il presidente Formigoni ha partecipato con una grande interesse e dal quale credo siano usciti spunti molto importante l'auspicio è che quanto si è detto in questi giorni di lavoro sul sistema produttivo italiano
Sui suoi punti di forza sulla sua competitività e quanto uscirà dal confronto odierno venga esportato poi all'estero
Se qua cioè il modello della struttura che ci ospita la nuova Fiera di Rho Pero luogo emblematico di un aspro spetti va aperta al mondo e di una volontà di competere sui mercati mondiali
Queste infatti una nostra comune necessità una necessità che diventa innanzitutto prospettiva culturale e quindi una prospettiva economica e sociale
Il motore dello sviluppo per essere tale non può non reagire alle sfide della storia
Per questo non abbiamo bisogno di chiuderci di tagliare pontini di arroccarci su qualità consolidate che rischiano però di sgretolarsi
Non possiamo cioè difenderci dalla globalizzazione
Dobbiamo affrontare le opportunità della globalizzazione puntando ancor di più e con maggiore decisione sugli elementi di forza che caratterizzano il nostro Paese e che possono rilanciarne lo sviluppo
Tre i punti che vorrei trattare brevemente oggi il primo riaffermare i punti di forza del Paese
In particolare sul fronte della presenza del sistema Italia e del sistema lombardo all'estero
Le nostre imprese devono tornare ad avere il gusto del rischio
E la voglia di crescere l'imprenditorialità è rischio non è ordinaria amministrazione e gestione
Ricerca di nuovi prodotti ricerca di nuovi servizi a valore aggiunto e ricerca di nuovi mercati
E interpretazione previsione della domanda e dei bisogni
Non si spaventi lo dunque le nostre imprese della concorrenza indiana e cinese
Si interroghino piuttosto sul come fare a conquistare almeno una piccola quota di questo nuovo mercato
C'è un mercato di quasi due miliardi di persone
Dobbiamo ricordare prima noi stessi e poi ai nostri imprenditori che l'intraprendenza dei nostri mercanti fin dal Medioevo portò gli italiani in tutto il mondo
E la loro importanza di condusse ad essere creditori della corona inglese per un valore pari all'intero regno noi non abbiamo perso quella capacità di essere relazioni affari che ha lasciato traccia nella toponomastica di Parigi e di Londra
Guarda caso il Lombard Street perché spesso gli italiani erano accomunati al nome dei lombardi
E nemmeno la capacità di penetrazione sui mercati testimonianza dalle rotte che fin dal Trecento ci hanno portato in tutto il Mediterraneo inseguito verso l'India e verso la Cina dobbiamo recuperare questa competitività dobbiamo li attualizza Harlan
E l'atteggiamento mentale il metodo di quell'impresa Risiera pavese che letteralmente in uscita a vendere il riso ai cinesi
La nostra politica estera si deve far carico di deve accompagnare la ripresa dell'aggressività commerciale di tutte le nostre imprese
L'integrazione tra la politica e l'economia va perseguita con grande determinazione sullo scacchiere mondiale
In cui l'immagine dell'Italia non è certo trattata con sufficienza come in qualche caso avviene per i nostri partners europei
Sono convinto che si debba insistere sulle rotte strategiche di cui molte imprese istituzioni italiane si sono già incamminate da tempo un protagonismo Maggiora nel Mediterraneo sulla via dell'India e della Cina e dell'America latina
Porto la testimonianza della regione Lombardia in questi quasi undici anni di governo Formigoni in questi dieci e più anni di governo regionale ha partecipato il presidente ha partecipato accompagnato dal sistema produttivo lombardo a oltre venti missioni istituzionali ha visitato tutti e cinque i continenti ha incontrato più di duecento personalità straniere tra cui venti capi di Stato
L'ultima dismissione risale proprio a una decina di giorni fa in Marocco dove la Lombardia è stata accolta con grande interesse non solo agli operatori economici ma anche dal governo marocchino
All'estero non dobbiamo portare solo interessi economici ma anche la nostra cultura il nostro modo di vivere di essere che non è inferiore ad altri modi di vivere d'essere come quelli per esempio tedeschi francesi o inglesi
è semplicemente diverso abbiamo due mila anni di storia di arte di cultura oltre duecento anni di produzione da testimoniare
La Lombardia ha cercato di farlo e il successo è stato straordinario
In Brasile abbiamo esportato il modello distrettuale delle nostre piccole e medie imprese in Cina abbiamo portato l'Arlecchino del Piccolo Teatro
Come ambasciatore dalla cultura lombarda e italiana degli Stati Uniti il Caravaggio e ovunque andiamo gli Australia in Africa nella stessa Europa noi portiamo lo spirito lombardo di intraprendenza economica
La cultura creativa e la concretezza sperimentale che ci fa apprezzare in tutto il mondo
Il secondo punto costruire alla competitività all'interno del nostro Paese
Una forte presenza dell'Italia all'estero non la si costruisce solo all'estero deve essere costruita anche nel nostro Paese
Dobbiamo essere convinti che più cooperazione e meno conflittualità avvantaggiano tutto il Paese
C'è un bene comune che si sostanzia nel nostro caso in una presenza autorevole e riconosciuta dell'Italia sui mercati esteri che ci impone a ricercare unità e strategie positive
Anche in questo caso ad esempio di Porto l'esempio tutto lombardo dell'iniziativa adottata dal governo Formigoni con l'istituzione del comitato strategico per la competitività
Nato per coinvolgere i protagonisti dell'economia e avvalersi delle loro idee ed esperienze e alimentare le sedi di confronto abituale e l'intero lavoro del Governo regionale
A metà febbraio si terrà il terzo incontro di questo comitato e benché ogni singolo componente abbia una propria storia economica una propria storia politica benché spesso sia diretto competitore
Di qualche altro competitore imprenditore seduto allo stesso tavolo sta lavorando insieme agli altri con una forte condivisione di obiettivi
Solo per ricordare un paio di spunti interessanti usciti da quest'incontro di cito l'idea di lanciare un voucher per l'internazionalizzazione o quella di introdurre forme premiali per attrarre investimenti esterni
Qui non Bardi abbiamo ben capito che il campionato lo si vince solo quando c'è una squadra una squadra che sa far giocare insieme talenti diversi
Lo stesso dovrebbe avvenire sempre più anche a livello nazionale la presenza del sistema italiano sui mercati esteri avrà tanto più successo quanto più si riescono a valorizzare e a far dialogare venti sistemi di Regione italiani
Quando si sceglie di fare rete sì consigliere li perdoni la prego di sedute che siamo un po'con i tempi stretti anzi grazie grazie assessore quando si sceglie di fare rete si costruisce una dinamica unitaria come positivo incontro dividersi in cui ognuno possa valorizzare il proprio fattore trainante
A beneficio di tutti e qui vorrei ringraziare il presidente Montezemolo non solo come presidente di Confindustria ma soprattutto come presidente della FIAT perché questa ritrovata competitività ritrovata aggressività e anche e innovazione tecnologica con i nuovi modelli parassite certamente FIAT diventi ancor più forte nel mercato italiano ma soprattutto nel mercato estero e questo per noi è importante
Perché FIAT è patrimonio di tutti noi italiani
Nel Pluto
Dicendo che per noi queste sono la priorità di come una regione molto attiva sul mercato estero e molto vicino ai bisogni degli imprenditori
E queste sono le tematiche che credo debbano essere approfondite i primi segnali che ci rinfaccia arrivano dal World Economic Forum di Davos vanno in questa stessa direzione
Che su segnali come questi che dobbiamo orientare le nostre politiche ed è questa Regione è pronta a mettere a disposizione l'esperienza virtuosa di questi dieci anni
Di politica sul commercio estero che il presidente Formigoni ha saputo ben attuare ed attivare nessuno i suoi due governi grazie
A questo punto o il piacere e l'onore di chiedi Tiki era aria perché i lavori della terza conferenza nazionale sul commercio con l'estero che si fregia
Dell'alto patronato del Presidente della Repubblica al quale va il nostro deferente saluto
Leggo il messaggio che il capo dello Stato ha inviato al ministro delle Attività Produttive onorevole Scajola
La terza Conferenza nazionale del commercio con l'estero organizzata dal ministero per le Attività produttive è un momento di confronto e di riflessione fra gli esponenti dei principali settori
Del nostro sistema produttivo e le istituzioni
Il made in Italy ha offerto alla nazione un apporto decisivo di crescita e di progresso per dimensioni creatività articolazione
Ha promosso in tutto il mondo un modello unico e inimitabile di stile e di qualità capace di coniugare la nostra preziosa tradizione artigianale con le moderne tecnologie della produzione industriale
Occorre rafforzare l'azione congiunta fra istituzioni nazionali ed europee
Mondo del lavoro e finanza per sostenere la proiezione internazionale del nostro sistema produttivo attraverso il rilancio degli scambi e delle esportazione nella certezza che dal convegno scaturiranno utili contributi
Invio a lei egregio ministro agli illustri relatori alle autorità e a tutti i presenti un cordiale augurio di buon lavoro Carlo Azeglio Ciampi
Nell'attuale contesto competitivo il tradizionale modello di produrre per esportare non è più sufficiente a reggere la sfida del mercato globale in passato questa forma di internazionalizzazione primaria ha costituito acconsentita molte imprese italiane di affermarsi sui mercati esteri ma oggi una serie di fattori tra cui la ventata concorrenzialità di alcune economie richiedono la presenza diretta tramite insediamenti produttivi
Le imprese italiane vitali e creative stanno rispondendo a questa sfida attraverso la creazione di piccole multinazionali date data la soglia dimensionale minima che spesso le caratterizza tuttavia tuttavia i processi di crescita all'estero comportano difficoltà e impedimenti proprio per le imprese minori
Molti fattori interagiscono nel rendere complessa e rischiosa la scelta di internazionalizzarsi a carenza di risorse finanziarie i costi per la raccolta delle informazioni la riorganizzazione delle funzioni aziendali la logistica eccetera
Le istituzioni sono chiamate a dare una risposta a questa domanda dato che la competizione globale non investe solo i singoli attori economici mai sistemi Paese
Nuovi sostegni all'impresa potenziamento degli strumenti agevolativi esistenti facilitazione dei processi di internazionalizzazione collegamenti con le università e dei centri di ricerca concentrazione delle risorse pubbliche
Nei settori e nelle aree geografiche di maggior potenziale sono alcuni degli interventi sui quali si concentra l'azione dell'Amministrazione
In questo ambito si inserisce la terza conferenza nazionale sul commercio estero per introdurre nuovi temi e creare le premesse per stimolare riflessioni attorno a problematiche di tali per i destini del Paese
Do la parola quindi al presidente dalla Confindustria Cavalieri del lavoro Luca Cordero di Montezemolo
Signor vicepresidente del Consiglio
Viceministro Urso autorità
Colleghi e amici imprenditori
Io sono particolarmente lieto oggi di essere qui
Per affrontare insieme
Uno dei temi più importanti più urgenti ma anche per altri aspetti più affascinanti
Che abbiamo di fronte nei prossimi mesi e nei prossimi anni
Quello dell'internazionalizzazione dei mercati e quello di una competitività del sistema Italia sottolineo del sistema Italia
Che si trova oggi di fronte ad una sfida
Ineludibile
Fondamentale ma una sfida che come tutte le sfide che si rispettano a concorrenti concorrenti forte concorrenti agguerriti che non sono solo in prese non sono solo associazioni di impresa sono soprattutto sistemi Paese
E mi fa piacere di vedere oggi insieme il Governo
Gli enti per l'internazionalizzazione le associazioni imprenditoriali nel suo complesso
E le Camere di commercio il sistema paese
E mi fa anche anche molto piacere vedere quanti sono in questa sala quegli imprenditori che con i loro marchi
La loro attività i loro prodotti tengono alto nel mondo il nome dell'Italia
Ora vedete su questo discorso della globalizzazione si parla molto
Si vede la globalizzazione come un pericolo Kim la vede come un'opportunità noi imprenditori
La dobbiamo vedere come un'opportunità perché è una sfida la sfida dei mercati la concorrenza la qualità del prodotto il marketing la comunicazione il sapere vincere sui mercati
Però dicevo comunque la vediamo è una sfida non solo ormai clamorosamente in atto in tutto il mondo m'è una sfida che come imprenditori come italiani come cittadini
Siamo chiamati ad affrontare cercando di metterci ognuno del proprio ecco perché
Non voglio
Così dare ulteriori battute a Striscia la notizia ho sempre detto
Che mai come in questi momenti l'Italia deve rappresentare una forte squadra in cui ognuno nel suo ruolo dà un contributo cercando di fare bene il proprio mestiere di farlo con onestà e di essere giudicato per quello che fa e per come lo fa
Io credo
Che è una economia come la nostra dal dopoguerra ad oggi è sempre stata fortemente legata alla capacità di saper imporre i propri prodotti sui mercati internazionali
Le nostre imprese si sono sempre confrontate con opportunità e minacce provenienti dall'estero gli imprenditori italiani piccoli piccolissimi meno di e grandi hanno saputo con coraggio con propensione al rischio con creatività nell'immediato dopoguerra ENI decenni successivi affrontare i mercati mondiali
Oggi
Il made in Italy e lo sottolinea sempre il Presidente della Repubblica
è un valore un marchio urina garanzia ai nostri brand che dobbiamo utilizzare sempre meglio non
Basandosi sui successi del passato ma pensando che attraverso il nostro lavoro innovare
Rischiare conquistare fa parte della passione ed è l'elemento più bello che caratterizza l'imprenditore propensione al rischio e passione
Oggi le cose sono più difficili
Sono più difficili perché abbiamo mercati lontani abbiamo mercati con sistemi Paese molto competitivi e non mi riferisco sempre solo all'India o alla Cina mi riferisco al Medio Oriente mi riferisco a ai Paesi emergenti del Mediterraneo mi riferisco al Brasile mi mi riferisco a tanti Paesi dell'Estremo Oriente
Mentre negli anni scorsi nei dei venti anni dopo del dopoguerra ci siamo abituati a confrontarci fondamentalmente con Giappone e Stati Uniti a parte i mercati europei
Allora cerchiamo perché convegni come questi sono interessanti non solo per ascoltare delle parole ma anche per avere chiarezza di dove siamo e di dove dobbiamo essere
Noi oggi ce lo dobbiamo dire con franchezza come Paese stiamo perdendo molti corti
Sono problemi che vengono da lontano sono problemi che derivano da troppi anni di non scelte su quelli che sono gli elementi fondamentali della competitività di un Paese
Guardiamo tre parametri che mi preoccupano che ci preoccupano e con i quali ci dobbiamo confrontare non chiudendoci gli occhi non dividendo Cina sul assurde
Litigi Oddo guardare di chi è la colpa o parlare sempre del passato guardiamo avanti ma oggi noi abbiamo un Paese che sta perdendo clamorosamente la capacità di attrazione attrazione di investimenti attrazione di turisti attrazione di studenti attrazione di professori attrazione di ricercatori il Paese sta perdendo la capacità di attrazione e se l'Inter gli investimenti esteri sono ridotti al lumicino in Italia e molte aziende abbandonando l'Italia un motivo ci sarà
Vuol dire che tutti noi anche noi imprenditori non abbiamo fatto abbastanza per il nostro Paese e siamo chiamati con senso di responsabilità
Ha un impegno straordinario numero uno
Stiamo perdendo capacità di attrazione
Nel secondo punto che ci preoccupa come Paese come imprenditore Vito credo che prima di ogni altra cosa abbiam parlare come cittadini noi stiamo perdendo continuamente da dieci anni a questa parte
Quota di mercato nel mondo
è come se la nostra azienda
Vede erodersi le quote di mercato
Noi ci confrontiamo con i problemi sarà un problema di qualità sarà un problema di prezzo sarà un problema di competitività del prodotto sarà un problema di non capacità promozionale la verità e che nel nostro mestiere c'è la concorrenza
E noi dobbiamo confrontarci con questo secondo punto stiamo perdendo quote di mercato
Io vedo due cifre nel novantacinque la quota di mercato dell'Italia era del quattro virgola sette per cento
Nella prima metà del due mila e cinque e Veltroni tre virgola otto per cento ma attenzione
Queste quota decrescente
Si deve confrontare sempre con la quota dei paesi concorrenti e parliamo dei Paesi europei noi abbiamo Paesi che stanno prodigiosamente crescendo e non cito solo il caso della Spagna cito l'inversione di tendenza in atto in Germania
E sul sito una serie di iniziative che la Francia sta prendendo per rendere più competitivo il mercato del lavoro e la tecnologia all'interno del sistema Paese la Germania oggi una quota mondiale del dieci per cento che mantiene la Francia alla quota del quattro per cento che mantiene i Paesi Bassi nel loro complesso hanno ormai nel mondo quasi la stessa quota dell'Italia
E se l'apprezzamento dell'euro negli ultimi tre anni può forse costituire una ragione di tale Carlo la comparazione però con le altre economie europee quelle che hanno Neuro come noi suggerisce l'esistenza di cause tutte italiane che vengono da lontano ma che dobbiamo affrontare
La competitività del prezzo dei prodotti italiani è peggiorata complessivamente nel corso degli ultimi anni di oltre il venticinque per cento
E nonostante la stabilizzazione del cambio dell'euro su livelli più favorevoli non vi è stata nel due mila e cinque una chiara inversione di tendenza
I comparti tradizionali del tessile e dell'abbigliamento così come l'industria calzaturiera fortemente danneggiata dal dumping cinese vietnamita mostrano ulteriore battuta d'arresto
E c'è da dire una cosa oltre il sessanta per cento dell'interscambio commerciale italiano avviene con i paesi europei dell'Europa a venticinque Germania e Francia Paesi più maturi che crescono molto meno di Cina India da sola rappresentano quasi il ventotto per cento delle nostre esportazioni
Quindi ci rendiamo conto che noi siamo fortemente dipendenti oggi dall'Europa ma ci rendiamo anche conto che i nostri partners europei si trovano in una situazione migliore
Dal punto di vista degli investimenti la situazione non è migliore in Italia lo stock di Investimenti
Ester i in entrata in uscita in percentuale del PIL ammonta rispettivamente in entrata al tredici per cento in uscita al diciassette in Francia le stesse percentuali sono del ventisei e del trentanove per cento in Germania del tredici e del trentuno per cento
Queste sono cifre non sono opinioni con cui dobbiamo tutti sottolineo tutti confrontarci
E come dicevo quello che però cupa e la sempre diminuita capacità di attrarre investimenti e qui non cito per amor di patria i dati della Gran Bretagna
E qui dico attrarre investimenti
Non non è solo un flusso di risorse finanziarie e umane
Di conoscenza di interscambio subito di manageriali pensate a industrie straniere coi loro managed color modo di lavorare quanto peggio sbarchi si può fare ma introduce piume più stimoli alla concorrenza
Gli investimenti stranieri in Italia arricchiscono il nostro Paese
Solo raggiungendo un equilibrio tra attrazione di investimenti in settori ad alta intensità tecnologica e Dino Fava e investimenti all'estero in settori a basso livello di notavo
Possiamo pensare di volgere a nostro vantaggio i cambiamenti derivanti dalla globalizzazione dell'economia
Certamente grazie a Dio dobbiamo anche cogliere i segnali positivi
E i segnali positivi vuole dire il rafforzamento della nostra presenza dei Balcani alcuni paesi del Mediterraneo e i segnali forti di un incremento delle esportazioni verso Turchia India e Cina
L'aumento degli investimenti in Asia qualcuno potrà dire partivamo da quasi a zero e quindi ma è importante questa notevole inversione di tendenza
Ma non possiamo non vedere che l'Italia sta perdendo peso a livello di commercio io a livello economico internazionale paradossalmente in un momento in cui mai come oggi dal dopoguerra
Il commercio è florido le economie sono in crescita e quindi abbiamo un mercato mondiale in questo momento che rappresenta un'opportunità straordinaria
Dobbiamo uscire da questa situazione dobbiamo porci in maniera diversa nei confronti delle sfide competitive che le trasformazioni in atto nel mondo non solo implicano ma obbligano qui c'è da dire una prima cosa prima di tutto in Italia dobbiamo renderci conto che se questa è la situazione dobbiamo dare il via a quelle riforme indispensabile per modernizzare il nostro Paese quelle riforme che tra oltre vent'anni non sono attuate
E abbiamo bisogno di renderci conto che il problema è un problema di Offerta non è un problema di domanda lo rispetta e spesso il presidente
Della repubblica abbiamo bisogno
Di prodotti più competitivi abbiamo bisogno di minor peso
Su chi produce esporta e compete e non crea e non crea occupazione e non crea business al riparo della concorrenza
E solo all'interno delle tariffe abbiamo bisogno di essere vicino all'impresa di qualunque dimensione che vanno nel mercato mondiale affrontano la concorrenza spesso con grandi difficoltà
Quali sono le infrastrutture le le riforme che prima di tutto come cittadini
Riteniamo indispensabile
E che ci permetteranno di essere più competitivi del mondo meno burocrazia non possiamo avere un Paese in cui ogni passaggio burocratico passa attraverso Circoscrizione Comune Provincia Regione Stato Europa comunità montane non è possibile perché questo è un impossibilità di essere competitivi dalle prima di tutto il cittadino e poi l'impresa meno burocrazia
Più concorrenza non possiamo aprire una soffocante presenza dello Stato nell'economia non possiamo avvenire un localismo che ci uccide
Con enti locali che spesso invece di dismettere investono in attività produttive concorrenziale all'economia privata e alla libera concorrenza abbiamo bisogno di sprigionare energie in questo Paese
Qui abbiamo bisogno di ritrovare quello spirito a cominciare da noi imprenditori
Perché attenzione
Attenzione se stiamo perdendo quote di mercato e anche un problema nostro
Ed è un problema che con cui ci dobbiamo confrontare investire di più rischiare di più dare più spazio ai giovani ritrovare quello spirito che ha contraddistinto l'imprenditoria italiana
Io ringrazio l'assessore che ha voluto citare il caso della FIAT la l'esempio della FIAT che si si sta sollevando senza l'aiuto di nessuno
Come quella di oggi giusto di un imprenditore rinnovando i prodotti lavorando sulla Rete cercando di andare a fare contratti all'estero come quelli in India in Cina
Deve essere l'esempio di questo Paese
Deve essere l'esempio di un Paese che ha le risorse per reagire ritrovare l'orgoglio di una volta
Questo è un fatto che accomuna l'imprenditoria italiana
Però io non sono d'accordo
Nel pensare che il problemino siano sempre al di fuori delle aziende siano del governo siano del sindacato
Siano dell'euro abbiamo bisogno di guardare prima di tutto in casa nostra e vedo con piacere che di fronte alla crisi di fronte ai problemi di fronte alla globalizzazione
Di fronte alla concorrenza sleale
Di fronte anche alle opportunità il mondo dell'impresa sta reagendo sta reagendo lo dimostra l'attivismo sull'internazionalizzazione
E quindi il primo punto nel richiamare la necessità di reazione riguarda il mondo dell'impresa
E quindi la nostra competitività si si difende andando ad incrementare la presenza sui mercati e qui voglio ringraziare
Il ministro degli esteri il viceministro per il commercio con l'estero il governo il Presidente della Repubblica
Perché devo dire che quello che è stato fatto in quest'ultimo anno e mezzo in termini di strategia di
Internazionalizzazione ha dato una bella dimostrazione di sistema Italia e si stanno vedendo i risultati io credo che su questo dobbiamo riflettere insieme e lo diremo alla fine
Ora tornando al tema degli imprenditori noi non dobbiamo chiudere fabbriche in Italia per andare aprirle in India in Cina e Russia dobbiamo provare ad aprire nuove fabbriche o stringere nuove partnership
Joint ventures finito iniziative comune nei Paesi più promettenti
Dobbiamo lavorare moltissimo noi imprenditori per rafforzare o in alcuni casi costruire reti distributivi e di assistenza
Perché nel momento in cui vediamo un prodotto ai nostri clienti noi abbiamo delle responsabilità anche di assistenza di altra barca di afta senza dobbiamo presidiare i mercati
L'unica vera reale praticabile scelte quella di espanderci di competere e di rafforzare la nostra presenza sui mercati esteri
Non esiste alcuna
Possibilità amici imprenditori di mantenere posizioni non parliamo di guadagnarne rimanendo fermi e rifiutando di fare evolvere le nostre imprese in giro per il mondo
Sono convinto che lo dicevo prima di una grande reazione i dati lo dimostrano degli imprenditori italiani di fronte alla sfida in questo anno
Più di tre mila imprese hanno partecipato ad attività organizzati in tutto il mondo da Confindustria insieme al governo e Alice in Cina in India in Turchia in Bulgaria in Serbia e in Thailandia con una strategia precisa di Paesi più lontani più vicini
Impresa e talvolta piccolissime hanno dimostrato di saper affrontare con grande coraggio una competizione internazionale
E di questo lo ripeto voglio ringraziare un rinnovato rapporto di collaborazione e l'infaticabile
L'infaticabile azione del Presidente della Repubblica insieme al nostro governo e agli enti di promozione
Ma se come imprenditori dobbiamo li abbiamo chiare le nostre responsabilità nella sfida dell'internazionalizzazione dobbiamo tener conto del ruolo dell'Unione Europea
Che tra le pochissime competenze si competenze reali che ha a quella della politica commerciale
Che deve essere efficace non solo nella promozione non solo nel guardare avanti ma anche nel tutelare i nostri interessi
Dobbiamo essere sicuri che su due dossier cruciali come il marchio di origine la reciprocità nei rapporti commerciali l'accesso ai mercati la lotta alla contraffazione e più in generale le azioni a tutela di un corretto svolgimento delle relazioni commerciali
Gli organi dell'Unione prendano iniziative chiare e decise noi abbiamo scelto come imprenditori la sfida del mercato una sfida che seleziona una sfida che come tutte le sfide lascia sul campo vincitori eviti però abbiamo bisogno di giocare ad armi pari con regole chiare correggi fra città e con concorrenza leale
Essere a favore di uno con o non economia basata sul libero scambio non vuole e non può dire subire passivamente su
Comportamenti scorretti da parte dei nostri concorrenti internazionali e penso in modo particolare al dumping che colpisce settori come le calzature in cui il nostro Paese e leader indiscusso nel mondo
Non vogliamo protezioni non invochiamo barriere ma pretendiamo il rispetto delle regole del gioco
Chiediamo a tutto il Governo italiano ministro Fini di sostenere il lavoro del ministro Scajola e del ministro e del vice ministro Urso rinnovando con forza le nostre richieste prima fra tutte l'approvazione definitiva
Del Regolamento sul marchio d'origine
Dobbiamo anche contare di più in Europa non è accettabile ad esempio che la Francia abbia avuto centocinquantadue visite di commissari europei nel due mila e cinque contro le nostre ventisette questo dato è un chiaro indicatore di troppa distanza del nostro Paese dobbiamo tutti insieme a cominciare da noi imprenditori pretendere maggiore attenzione
Ma infine voglio soffermarmi sull'ultimo aspetto abbiamo parlato degli imprenditori del ruolo delle responsabilità abbiamo parlato della politica commerciale europea ma non possiamo non toccare
E approfondire in questa sede proprio in questa sede per uscire mi auguro da questa sala con idee obiettivi orgoglio fiducia e voglia di fare comune
Dicevo l'aspetto delle politiche di promozione internazionale del nostro sistema produttivo della nostra economia delle nostre aziende delle nostre associazioni in un Paese come l'Italia in cui sentite questo dato perché è significativo cinquecento quarant'su qua cinque centoquaranta mila industrie solo mille cinquecento di queste cinquecentoquaranta hanno più di duecentocinquanta dipendenti
Voi capite cosa vuol dire questo vuol dire
Cioè le politiche di supporto all'internazionalizzazione dell'impresa
Sono assolutamente fondamentali come possiamo chiedere ad aziende che hanno cinque sette otto dipendenti di andare in Cina in India da sole
Abbiamo delle aziende troppo piccole abbiamo delle aziende che non crescono un po'per cultura dell'imprenditore un po'per saper accettare strumenti finanziari innovativi Private è critica Venture Capital un top perché abbiamo bisogno di un sistema bancario ancora più innovativo nel supportare la crescita dell'impresa e un po'abbiamo bisogno
Di strumenti fiscali che faciliti l'infusione concentrazione di piccole imprese ma detto questo è fondamentale il ruolo del sostegno all'export e qui viene un altro tema vi ministro Fini spesso con giuste considerazioni sottolineo giuste si dice gli imprenditori italiani investono troppo poco in ricerca attenzione e qui viene di nuovo la dimensione dell'impresa se pensiamo che le grandi cosiddette impresa FIAT Pirelli rappresentano ENI l'uno per cento del sistema delle imprese italiane bene questo uno per cento rappresentato da queste aziende bene
Significa il settanta per cento delle spese di ricerca del sistema imprenditoriale privato italiano
Come si può chiedere ad aziende di cinque sette dipendenti
Di investire massicciamente in ricerca ecco che in un Paese moderno dobbiamo tutti sforzarci nel facilitare il rapporto tra impresa e università
Il ruolo dei distretti o apprezzo nella finanziaria l'attenzione che il ministro Tremonti ha posto ad una rinnovata attenzione nei confronti dei distretti è un tema essenziale che caratterizza il nostro sistema produttivo però attenzione
Noi abbiamo bisogno di aiuti alla promozione
E quindi credo che come abbiamo affrontato i mercati esteri con i cornice governo sia stato molto bene abbiamo però
Insieme a queste grandi visioni di sistema la necessità che un minuto dopo il rientro da questi viaggi inizi un grande lavoro di follow up di seguito per
Per ora averi frutti di quello che si è seminato
E stanno e li stiamo vedendo questi frutti appunto con quelle crescita di interscambio di quote di mercato in India io sarò sabato a Davos con il governo cinese ha la grande giornata dell'India proprio perché si stanno incrementando rapporti che due o tre anni fa non c'erano grazie a queste visite di sistema
E sono misurabili questi riscontri questi risultati appunto nell'interscambio commerciale e negli investimenti
Avremo a Palermo un du e l'inizio di un due mila e sei importante insieme al ministero degli esteri insieme attività produttive insieme Alice incontreremo i Paesi del Nord mediterraneo poi andremo a fine marzo con una grande visita di sistema in Brasile
Poi negli Emirati Arabi e in in e a maggio avremo la più grande delegazione di imprenditori indiani mai venuti in Italia a incontrarsi con gli imprenditori Italia
Ma in uno scenario così complesso e arrivo alla fine i meccanismi di promozione lo ripeto sono fondamentali anche per le dimensioni delle imprese ma devono essere sempre di più mirati e coerente
So che lo diciamo da tanto tempo
Ma è arrivato finalmente il momento non solo di ragionare ma dici da decidere sul ruolo e sull'assetto delle tante troppe istituzioni che sono
Volte nel supporto all'internazionalizzazione dell'impresa
La nostra presenza sui mercati italiani e ancora sui mercati internazionali e ancora caotica
Troppe missioni di piccole e piccolissime dimensioni troppa confusione troppi attori poche pochissime risorse troppo dispendio di iniziative di risorse la competenza delle Regioni in tema di internazionalizzazione e utile e insostituibile sei capace ad attrarre fattorini internazionalizzazione studenti stranieri investimenti produttivi
Verso il proprio territorio ma non deve invece generare confusione tra i nostri interlocutori stranieri spesso vessati da una miriade di cosiddette missioni che si accavallano nel giro di poco tempo tra ambasciate uffici consolari uffici ICE uffici delle Regioni delle camere di commercio
Dell'Enit abbiamo all'estero circa cinquecento sessanta strutture che a vario titolo si occupano di supportare l'impresa occorre dar vita
Ad un processo di Rezza di razionalizzazione che deve valorizzare da un lato le ambasciate italiane i cui organici e mezzi finanziari vanno enormemente rafforzate con risorse che possono essere reperite anche attraverso la chiusura di quei consolati e sono molti che non hanno più ragione di esistere
Tanto per fare un esempio in India l'ambasciata italiana in India può contare in termini di risorse umane e finanziarie su circa un terzo delle risorse disponibile nell'ambasciata tedesca
La situazione in Cina e ancora peggiore in compenso in Svizzera abbiamo dodici uffici consolari
Occorre poi completare l'accorpamento degli uffici dice con gli uffici commerciali delle ambasciate in sportelli unici sportelli unici che però devono sempre rappresentare una semplificazione e mai una duplicazione non abbiamo bisogno di nuovi enti che si sovrappongono a quelli troppi già esistenti
Pretendendo magari di sviluppare dal nulla contatti relazioni che ben difficilmente si improvvisano dalla mattina alla sera
L'istituto al commercio al colesterolo che deve essere riformato in senso privatistico cioè il costume enti privati
Deve svolgere un ruolo insostituibile di agenzia unica per la promozione del sistema economico italiano sui mercati internazionali
Abbiamo anche bisogno che non ci sia solo razionalizzazione forma giuridica cambiare per dare ma anche dare spazio a criteri di gestione del personale veramente meritocratici
Abbiamo bisogno nella concorrenza di parlare di meritocrazia abbiamo bisogno di proprio era premiare i migliori in Italia e all'estero e quindi abbiamo bisogno di ripensare con urgenza
Con identità di vedute eco ognuno dando un contributo alla presenza degli enti di promozioni in Italia Italiani all'Estero dando all'ambasciate Alice il ruolo divide
Questo chiedono gli imprenditori italiani sapendo quanto sia importante oggi nel mondo poter contare su contatti aperture di porte lotti e su questo auspico una maggiore internazionalizzazione delle banche italiane perché abbiamo visto quando siamo andati in Bulgaria dove la banca più importante del Paese era italiana
Quanto beneficio interni di assistenza di apertura di porte di lobby di opportunità di business c'era per i produttori Italia
Io credo che se noi partiamo dal presupposto che la situazione difficile le cifre parlano che abbiamo bisogno di condividere ma di attuare decisioni importanti che se a vediamo come stiamo vedendo una forte reazione degli imprenditori che hanno responsabilità forti però io vedo in giro per il mondo dall'agroalimentare alla moda dalla meccanica all'automobile
Dal dal tessile al calzaturiero in queste missioni una grande forza una grande voglia di reazione è una grande capacità di innovare nelle proprie aziende questo sta avvenendo deve avvenire sempre di più
Lo spirito di sistema con cui si sta lavorando con il Governo con gli enti di promozione sta dando buoni risultati nelle missioni che abbiamo fatto in quelle fondamentali che faremo nel due mila e sei
Io credo che sarebbe importante uscire da questo interessante convegno con poche chiare e condivisibili priorità sapendo che per uscire da una situazione che è difficile di fronte ai concorrenti ognuno ci deve mettere del proprio noi imprenditori su questo ci siamo sappiamo le nostre responsabilità
Se qualcuno di tanto in passato si è un po'distratto è tornato a concentrarsi sui propri uomini sui propri prodotti sui propri clienti ce la metteremo tutta e ci auguriamo che dalla squadra che emerge qui emerga lo stesso spirito la stessa condivisione la stessa concentrazione su quello che ci aspetta buon lavoro e grazie a tutti
Grazie presidente Montezemolo Fitto sollecitamente alla regia a proiettare un filmato istituzionale chi è presente alle attività svolte nel corso della legislatura sul tema della internazionalizzazione e della tutela del made in Italy
Mentre un'espressione inglese che indica in tutto il mondo quanto di più italiano ci può essere creatività buongusto stile di un patrimonio storico e artistico senza
Il terzo millennio sta rivelando quali sono le grandi opportunità e le insidie che possono riguardare
Opportunità in siti che si presentano come le tue tracce di musica nera chiamata globalizzazione
Il sistema Italia ha dovuto in questi ultimi anni bruciare le tappe per poter affrontare realmente uno scenario fatto di nuovi importanti mercati affascinati dalle mille sfaccettature dello stile di vita italiano ma anche popolato da concorrenti a cui ben organizzata i rapporti anche decisamente spie
Conferenza nazionale sul commercio estero si colloca in un momento particolarmente significativo siamo alla fine della legislatura e quindi si può trarre bilancio di questa esperienza nuova di e gli ho particolare in un'economia globalizzata
Del nostro commercio come sono andate le riprese italiane nel mondo i dati ci dicono cose positive ma sappiamo anche che l'impegno deve essere ancora più forti significa avere ancora più promozione nel dobbiamo essere più forti così nostro marocchino devi vitali dobbiamo essere ancora più Contship dell'importanza della nostra creatività del nostro gusto del nostro stile di vita dobbiamo puntare sempre di più sulla qualità dei nostri prodotti ma per vincere la sfida della globalizzazione l'Italia non può limitarsi a farlo rizzare il proprio immenso patrimonio ci sono infatti anche alcuni limiti strutturali che richiedono più per essere affrontati e superati abbiamo un'altra in corso dell'energia che ci rende meno competitive abbiamo divari nel costo del lavoro fra l'Europa nei Paesi emergenti che ancora queste sono le sfide dei prossimi anni
Ma queste sfide le vogliamo insieme combattere con i nostri imprenditori compiti che facendo squadra faremo successo per i nostri prodotti
E soprattutto le piccole e medie imprese una delle caratteristiche principali del nostro sistema economico a cui si deve la forte crescita del made in Italy nella seconda metà del ventesimo secolo su nulla di fronte ad una sfida non facile
La globalizzazione costringe infatti grandi e piccoli gli operatori a perseguire l'eccellenza non più in singoli mercati esteri ma in un unico mercato globalizzato dove la concorrenza e non sono ospitate ma anche se leale
Sono le cosiddette economie emergenti soprattutto quelle asiatiche ad insidiare il meglio ma secondo i nostri imprenditori sbarcare all'estero per un'impresa italiana è reso complicato da un mix di fattori che comprende anche alcuni nodi strutturali della nostra economia
Per gli imprenditori italiani sono questi i principali ostacoli alla competitività del made in Italy
Eccoli in ordine di importanza
L'elevato costo dell'avvocato la concorrenza dell'economia emergente l'eccessiva pressione fiscale
Gli altri costi di energia e materie prime una battuta divertente sa lei troppo forte rispetto alle politiche dei Paesi concorrenti
La contraffazione di prodotti ma
Ma nonostante tutte queste difficoltà implichi l'Inter ha trovato il modo di andare comunque avanti
Globalizzazione significa internazionalizzazione e per uno Stato che voglia aiutare i propri imprenditori ad affermarsi sui mercati esteri tutto questo vuol dire mettere a disposizione delle imprese italiane ogni strumento utile a fare squadra
Una squadra dove sono chiamati a giocare i soggetti pubblici e privati istituzionali i di categoria
Siamo riusciti finalmente se non era certo facile da realizzare insiste metà in cui tutte le istituzioni ministeri le regioni gli enti preposti all'internazionalizzazione dice la Sace la Siemens insieme alle associazioni di categorie d'impresa
E alle camere di commercio parteciperò a supportare nell'interesse della sfida importante e decisiva della gamba destra
Una delle principali novità offerte dal sistema Italia alle imprese che ci sia sbarcare sui mercati esteri è stata senza dubbio la sinergia che si è creata tra le tradizionali strutture diplomatiche e la vite internazionale degli uffici dell'Istituto per il commercio estero
Lì c'è Italia due grandi punti di forza da un lato ma pensiamo
Che hanno straordinaria capacità di affrontare nuovo
Investire in nuovi casi
Anche proprio l'estradizione sono certo sibila e dall'altro questa creatività e capacità
Produrre cose che hanno acquisito nel mondo un po'la reputazione di essere leggendario mitiche
Affianca questo esistono due reti
All'estero di uffici estremamente importanti per gli imprenditori italiani
Da un lato gli uffici cioè sono centodieci e ottanta Paesi
E le rappresentanze diplomatiche e consolari
Queste due reti lavorano molto benissimo
E lavoreranno in maniera sempre più Synergy
Dobbiamo fare in modo che i nostri imprenditori si senta affiancato dal momento in cui arriva in un mercato o già presente vuole espandere ulteriormente la propria grazie proprio alla oggi al sostegno questi due grandi certo non mancano i concorrenti anche in Italia forti e io sono convinto che riusciremo insieme ad allargare sempre di più la nostra presenza dei mercati interni e a migliorare sempre di più la nostra Kirk
Buon lavoro
In questi ultimi anni infine il made in Italy ha potuto contare anche sull'appoggio di altri attori come litri l'Istituto per la promozione industriale la Siemens il saccente
Il sistema produttivo di un paese come l'Italia perché internazionalizzarsi deve esportare i propri prodotti ma verrà anche radicarsi nei Paesi esteri
Attraverso il trasferimento tecnologico la formulazione e la creazione di strutture produttive
Per aiutare le imprese italiane sono due mondi il primo il più noto è un azione di spinta di pusher dall'Italia
Ci sono agenzie governative che lo fa il secondo modo un po'più originali e quello di apparati le riprese dal paese estero quindi con un'azione di pubblica e qui entra in gioco l'IIT Istituto per la promozione industriale che fa consulenza alla pubblica amministrazione non soltanto italiana nel sette regioni e province ma anche governi esteri
E lo fa soprattutto sulla trasferimento del Poggibonsi veri allora i governi estere aiutati da Lippi attratto soprattutto le piccole e medie imprese italiane che non avrebbero la capacità organizzativa fare uno sforzo autonomo a internazionalizzarsi ad
Su richiesta in questi anni ha sviluppato in qualità e quantità servizio offerti dall'impresa di a sostegno del del processo d'internazionalizzazione delle stesse in particolar modo vorrei segnalare l'importanza che hanno avuto il fondo di venture capital che stilisti gestisce per conto del ministero delle attività produttive che consente alle imprese italiane di competere ad armi pari con i propri concorrenti godendo di agevolazioni l'impegno finanziario particolarmente
Made in Italy vuol dire anche coscienza in difesa di un'identità culturale e storica senza eguali
A questa difesa concorrono con sempre maggiore consapevolezza tanto le associazioni degli imprenditori grandi e piccoli quanto i rappresentanti del mondo artigiano che custodiscono una tradizione manufatturiera che affonda le proprie radici nei secoli passati
L'espansione italiana sui mercati esteri sì e quindi accompagnato ad una crescente tutela della proprietà intellettuale della qualità del made in Italy a difesa del consumatore finale i per la lotta alla contraffazione
No diventa diventa nella percezione del mondo
Il marchio di eccellenza della produzione
E noi lo valorizzando il tuteliamo meglio una serie di iniziative l'estrema importanza soprattutto a quella l'abbiamo raggiunto recentemente in segreteria con il Regolamento sulle politiche stabilità azionaria dei prodotti importati nei loro perché finalmente il made in Italy sarà distinguibile da coloro che verranno concorrenza sleale Alberto addirittura contraffazione
Incentivi economici consulenza dinanzi difesa della qualità della critica
Il sistema Italia ha lavorato e lavora a più livelli per sostenere e promuovere i mezzi ma molti sforzi sarebbero va se tutto questo non avvenisse in un contesto di regole certi valide per tutti
Il PIL reale reciprocità delle condizioni gli scambi una recente conferenza mondiale costruttiva chiunque entri siamo riusciti a fare un significativo passo in avanti per quanto riguarda la riforma globale regole del commercio mondiale
E l'obiettivo che in Italia si tratta il due zero un mondo con meno da eccome non meno barriere non tariffarie è ormai a portata di ma le leggi non sono cambiate solo in campo internazionale anche l'Italia ha rivisto alcune norme per aiutare riformare il settore del commercio estero il testo della nuova riforma costituzionale riporta la promozione dell'economia italiana nel mondo alla competenza statale questo permetteranno di avere finalmente sistema nel promuovere le nostre aziende e le nostre imprese
Credo quindi che ci saranno opportunità più forte per rilanciare il made in Italy per rilanciare la nostra creatività il nostro buon gusto il nostro stile di vita la qualità dei nostri questo è stato l'impegno del governo e dell'impegno
All'eccesso rispetto all'Italia ci consente di realizzare in Regione un aspetto del unico un castello di ingresso di un'autostrada dell'internazionalizzazione che avrà in ogni Paese del mondo appunto lo sport l'Italia in cui tutte le istituzioni va be'insieme a supportare l'internazionalizzazione delle imprese dell'economia italiana
Giudice citando forza marchingegno
Il nostro espropriativo la nostra passione
IVA vita
Siamo in notevole ritardo rispetto alla tempistica per cui chiedo al presidente del dice gli ambasciatore Vattani di fare un breve saluto Matic tre minuti grazie presidente
Buongiorno a tutti lì c'è festeggia quest'anno un suo anniversario ottant'anni di creatività al servizio del Paese delle sue imprese piccole medie delle realtà territoriali di quanti vedono
Negli scambi lo strumento più poderoso per lo sviluppo dell'economia
Povera di materie prime
Costretta ad acquistare all'estero il necessario per vivere per produrre l'economia italiana ha usato la leva del commercio
Per raggiungere dopo appena trent'anni il più straordinario successo
L'ingresso del gruppo delle economie più industrializzate e forti del mondo
A Rambouillet e nel G7 diventato ora G otto l'Italia siede accanto a Stati Uniti Francia Gran Bretagna Germania Giappone Canada legge per parte sua accompagnato con sintonia e continuità questo sviluppo
Ha agito come una doppia lente specchianti proiettando verso l'esterno la straordinaria per Formenti
Dei settori produttivi italiani e riflettendo verso l'interno del Paese quanto di più interessante si produceva altrove
L'espressione Italian designers
Non nasce negli anni Sessanta perché le usa per la prima volta gli dice
In alcune mostre organizzate all'estero insieme alla rivista Domus
Questo nuovo modo di definire il prodotto italiano sia affermato prima in Europa e pochi anni dopo ha conquistato gli Stati Uniti
Oggi l'Italian design'simbolo di qualità ed eccellenza si estende a tutti i campi della produzione e diventato per dirlo con Michelangelo Pistoletto il tratto distintivo dell'Italia in persona
Occorre però difenderlo e proprio per questo motivo ieri insieme al sottosegretario Roberto Cota
Abbiamo presentato una guida pratica
Indirizzata a tutti gli industriali per prevenire segnalare come intervenire nei casi di contraffazione di violazione della proprietà intellettuale
La convention che si è tenuta in questi giorni proprio sotto la cupola di Fuksas voluta fortemente dal ministro Scajola e dal viceministro Urso ha riunito i dirigenti dice della sede centrale degli uffici all'estero della Rete Italia insieme i funzionari del ministero degli Esteri
Tutti insieme ci siamo confrontati con i protagonisti del sistema Paese
Per definire il nuovo ruolo dell'ICE davanti alle sfide del mondo di oggi perché la globalizzazione se da un lato rappresenta delle opportunità comporta anche dei rischi in particolare per l'occupazione
Ci siamo interrogato su come lavorare insieme perché creare le condizioni per cogliere le opportunità e minimizzare i rischi di dispersione delle nostre energie
Il più stretto rapporto tra le due grandi reti di cui dispone il Paese
Quella diplomatico-consolare e quella dell'ICE auspicata con forza dal preside dice Presidente del Consiglio e ministro degli Esteri onorevole Gianfranco Fini sia in quest'ultimo anno consolidato lavoriamo a stretto contatto a Vancouver come Johannes Burg a Mosca come a Shanghai a Nuova Delhi come a San Paolo
Un primo risultato scaturito dalla convention è un messaggio al quale crediamo tutti
Le risorse sono scarse
Utilizziamoli al meglio senza dissipare le iniziative di corto respiro
Un secondo importantissimo risultato e l'intesa sottoscritta da ENI saccente Simest Sviluppo Italia tipica e Buonitalia
Cioè dagli enti pubblici preposti all'internazionalizzazione dell'impresa sono orgoglioso così come lo sono i miei colleghi di aver preso l'impegno che porterà a una semplificazione delle informazioni indirizzati all'impresa e e alle informazioni sull'accesso ai servizi che ciascuno di questi enti offre questa è una prima fase alla quale seguirà una seconda perché questa intesa dovrebbe estendersi al sistema associativo imprenditoriali al sistema finanziario e bancario e al sistema camerale dobbiamo trovare le modalità più efficaci per lavorare insieme perché in questo campo i nostri obiettivi collimano far sì che l'Italia sia più forte nel mondo ma anche rafforzare i fattori di attrattività per gli investimenti esteri il terzo risultato della convention promettente per le prospettive che apre e aver constatato la forte attrazione
Che l'ICE gli organismi pubblici il mondo dell'economia esercita nel confronto dei giovani degli architetti degli artisti degli artigiani del mondo delle d'informazione dell'editoria del cinema dello sport tutti protagonisti attivi della nostra società che intende rafforzare all'estero la propria posizione
Vorrei aggiungere che il mito dell'Italia e concludo con questo nacque nella prima metà del Cinquecento quando li allora grandi potenze la Spagna e la Francia facevano scorribande scorribande nel nostro territorio trovando soltanto Stati e staterelli eppure quelle orde di Lanzichenecchi rimasero stupiti attoniti di fronte al primato dell'intelligenza dei nostri tessitori dei nostri Fabbri dei nostri sarti pittori architetti giardinieri e gioiellieri ebbene anche oggi questo mito dell'Italia e forte nel mondo certo è destino che un Paese di sessanta milioni di abitanti si trova a confrontarsi
Con Paesi Stati che hanno le dimensioni addirittura di continenti ma è anche vero per usare un detto inglese che cui lie to pancetta al bar a unguenti e cioè che non abbiamo paura anzi ci battiamo volentieri nella categoria superiore la presenza qui oggi di tanti protagonisti della nostra vita nazionale della politica dell'economia del mondo delle idee e la più chiara e inequivocabile dimostrazione di questa volontà grazie di
Grazie
Ahimè il tempo è tiranno dobbiamo privarci degli interventi degli enti e quindi ringrazio i presidenti di Lanna Carlotta Angeloni ed il vicepresidente strenne S e velocemente do la parola al vicepresidente del Consiglio e il ministro degli esteri onorevole Gianfranco Fini
Questa terza conferenza nazionale sul made in Italy consente certamente a chi ha come me come il ministro Scajola Commenda viceministro Urso responsabilità istituzionali
Di partire con alcune considerazioni relative
A quello che è accaduto
Nel corso dell'anno che ci separa dalla precedente conferenza sul made in Italy
Ma credo renda in qualche modo anche doveroso tentare una bilancia di quella che è stata l'azione del Governo nel corso della legislatura che sta volgendo al termine
Ritengo che sia non soltanto doveroso ma per certi aspetti mi auguro mostrato importante ripercorre per l'appunto quello che ad avviso del Governo il livello di competitività delle nostre imprese ma anche ed in particolar modo di quelle che sono le oggettive difficoltà che come emerso chiaramente non poteva essere altrimenti anche dalla relazione del presidente di Confindustria Montezemolo affrontano le imprese nel momento in cui si confrontano su scala globale con mercati sempre più competitivi
E in questo tentativo di analisi
Voglio iniziare con una premessa che credo doverosa e al tempo stesso scontata ma non per questo da tutti almeno nel dibattito politico sottoscritti
Credo che sia onestà intellettuale esordire ricordando che è innegabile che le aspettative che avevamo almeno sul fronte dell'economia nel momento in cui è iniziata l'esperienza di governo del centrodestra non si sono avverate
O meglio per essere più precise non si sono avverate per intero
Le difficoltà che ha conosciuto tutta l'economia europea non soltanto l'economia italiana in questi anni sono difficoltà certamente notte sono state ribadite in molte circostanze e credo che sia inutile sottolinearlo anche in questa sede
Va però ricordato che si tratta di difficoltà di fronte alle quali la capacità di intervento de i governi nazionali era in alcuni casi molto limitata in altri casi addirittura nulla
E uso volutamente il plurale dei governi nazionali
Perché è doveroso comparare la realtà economica italiana la realtà anche di altri partner europei
In un contesto quello della globalizzazione della mondializzazione dell'economia che non consente più né in positivo né in negativo prospettive mio Pippo addirittura Outta
Sia ben chiaro lo dico subito che non sto invocando allibiti sorta
Anzi
Proprio perché è un esame di coscienza si impone lo dobbiamo svolgere con onestà intellettuale
E da questo punto di vista anche con doverosa autocritica
Dobbiamo riconoscere ad esempio che quando una superpotenza economica in prepotente ascesa come la Cina aderì all'Organizzazione mondiale del commercio salutammo tutti tutti non ricordo voci dissonanti in
L'apertura al commercio internazionale di quell'enorme mercato
Ma pochi forse nessuno colse per tempo la portata epocale e per un Paese con la nostra specializzazione produttiva anche la minaccia immediata della competizione con la manifattura mente incide non solo salutammo tutti celebrammo tutti con soddisfazione l'ingresso dell'Italia nell'Unione monetaria e nell'Unione economica europea
Ma non tutti si resero conto
Delle conseguenze della partecipazione alla moneta unica per la competitività di un'economia come la nostra
Abituata nei decenni passati a riguadagnare terreno anche grazie ad uno strumento la leva del cambio che con l'euro veniva del tutto me
Uso volutamente la prima persona plurale perché è chiaro che gli storici ferendo valutazioni e decisioni che furono largamente condivise e che risalgono però nel tempo ad un'epoca in cui altri erano i governi alla guida della Repubblica
Ma sì anche ben chiaro che non si può e non intendo farlo addossare ai nostri predecessori responsabilità esclusi venti difficoltà presente
Desidero invece sottolineare forse con un artificio dialettico due cose da una parte che sarebbe semplicistico
Per usare un femminismo lo femminismo che devo usare il capo della diplomazia
Individuare nel governo e nella maggioranza attuale i responsabili di una crisi di competitività che è innegabile ma che
Da tempo uno dei problemi di fronte al quale si confronta l'intero sistema Paese ho avuto modo di dire scherzando e con quella cordialità di rapporti che ci caratterizza al presidente Montezemolo dopo il suo intervento
Che è certamente giusto ricordare
Che la FIAT si sta sollevando da sola negli ultimi due anni ma è altrettanto doveroso ricordare che ci sono stati altri momenti perché la continuità vale non soltanto dalla gestione istituzionale ma anche nella guida delle aziende
In cui la FIAT era solita socializzare le perdite e privatizzare
Dopo l'estate si chiede al governo debba essere rivista che il Governo chiede alle ma secondo aspetto e che gli affetti che voglio sottolineare il secondo aspetto e che gli effetti di un determinato indirizzo economico
In particolar modo in un terreno complesso quale quello dell'economia ormai globale
Determinando i risultati nel tempo ed è la ragione per la quale credo che si possa e si debba dire che se non è responsabilità esclusiva di chi oggi governa la crisi di competitività
Non sarà certo merito esclusivo dei futuri governi quale che sia la maggioranza che comporranno
I risultati positivi che anche alcune rifornimenti governo attuale ha varato determinando nel complesso dell'economia
Non sta a me lo faranno con maggior capacità e conoscenza della questione miei colleghi Scajola Urso illustrare nel dettaglio alcuni provvedimenti
Quando però rapidamente ricordare che quando si chiede giustamente di intervenire attraverso la guida della cosa pubblica quindi attraverso la politica
In quelli che sono i nodi strutturali che rendono scarsamente competitivo un'economia come la nostra si fa giustamente riferimento a quelle riforme che negli ultimi tempi pur fra mille difficoltà il governo ha varato perché è innegabile da questo punto di vista che sì è giusto oggi chiedere meno burocrazia è altrettanto giusto prendere atto che in questa legislatura è stata finalmente portata a compimento quella riforma strutturale del mercato del lavoro
Che sempre veniva indicata nel passato come una delle priorità vitali per rendere competitive le nostre imprese
Ad un'assemblea come la vostra non credo che vi sia la necessità di sottolineare
Che se la competitività necessariamente comporta aggressività e capacità di stare sui mercati
Se il mercato del lavoro interno ingessato com'era fissato in precedenza né in qualche modo si parte con un'antica sulle spalle che rende quasi impossibile una competizione vince
Così come
Nell'ambito delle riforme che sono state fatte
Credo che vada ricordato che e ringrazio Montezemolo da questo punto di vista d'averlo messo in evidenza anche quella riforma della Università che giustamente era stato spiccata tante volte proprio dal mondo dell'impresa oggi non è un obiettivo qui tendere
Ma è un obiettivo raggiunto perché per davvero non aveva e non ha senso continuare a parlare giustamente di società della conoscenza ripetere che l'istruzione un fattore primario di competitività e poi in qualche modo tenere confinata alla nostra università nell'aula ristretto mondo dell'accademia in una sorta di campana di vetro priva di contatti con l'economia reale riforma governa varate certamente da questo punto di vista una riforma innovativa è una riforma che va in una direzione di apertura al mercato è una riforma che permetterà nel tempo
Perché nessuno ha la bacchetta magica né in economia nella guida della cosa pubblica permetterà nel tempo di attrarre non soltanto investimenti ma di attrarre quelle risorse intellettuali di cui il nostro Paese ha bisogno
Perché in una realtà complessa quale quella che stiamo vivendo e giusta vere un occhio di riguardo al tema dell'economia ma è altrettanto giusto ricordare che forse l'antica per maggiori di cui l'Italia rischia di soffrire in prospettiva nella competizione con altri è
L'impoverimento
Culturale impoverimento generazionale impoverimento anagrafico
Chiamatelo come lo volete chiamare ma uno dei punti fondamentali del problema Italia e che siamo un Paese tremendamente vecchio che si confronta con Paesi in cui mi sono Indies sì di natalità molto molto maggiori e quindi vi sono anche capacità di investire sul sapere dei giovani che vanno molto al di là di quella che è la possibilità di cui attualmente l'Italia dispone
Evitare la fuga dei cervelli
O se volete riportare l'Italia ad essere come era nel passato punto di riferimento per le sue eccellenze universitarie culturali di intelligenze europeo mondiali diventa un Progetto di lunga scadenza
Che può e deve essere perseguito
Così come rapidamente credo che vada ricordato che nel corso di questa legislatura quello che ritiene giustamente richiesto come interventi incentivante per favorire
Il Consorzio dell'impresa per favorire la crescita della nostra dimensione medio produttiva non è stata certo tema insensibili all'azione del governo
Poi qui hanno ragione gli amici che hanno parlato prima di me ognuno deve fare la sua parte
Se il nanismo delle imprese italiane rappresenta da un certo punto di vista una capacità di muoversi agilmente nel mercato ma al tempo stesso rappresenta però un'antica PIN competizione con altri sistemi è compito della politica
E mettere a disposizione delle imprese strumenti per le quali Chissi buoni da consorziale chi vuol crescere che si vuole aggregare abbia la possibilità di farlo senza averne danni che avendone in molti casi dei vantaggi ma poi non si può pena l'accusa che sarebbe per davvero giusta di dirigismo addirittura di statalismo pretendere che sia la bacchetta magica per la politica a far crescere per dimensioni quelle aziende che in molti casi sono ancora convinti che piccolo sia bello
Non voglio polemizzare perché lo stimo con De Rita che teorizzò questa formula
Ma piccolo può essere bello soltanto in determinate condizioni e in un'economia globale di mercato in una competizione sempre più serrata quale quella in cui ci troviamo dobbiamo essere coscienti che esseri piccoli può essere sì
Bello da un certo punto di vista ma come sistema Paese non possiamo accontentarci di a vere aziende leader in settori di nicchia nello stesso momento in cui al contrario le grandi potenze industriali grandi paesi
Agiscono in una dimensione che sembra preclusa l'Italia c'è la consapevolezza del governo della politica da questo punto di vista
E credo che occasioni come queste
Se non anche buone occasioni di confronto
E in questo caso con l'altro cappello quello del ministro degli Esteri credo che sia giusto ricordare
Che
In questi anni da parte della Farnesina
E non soltanto da parte di chi ha l'onore e l'onere di dirigerla da un anno e mezzo a questa parte perché riferimento pale anche per i miei predecessori
Beta in questi anni alla Farnesina che è stata chiaro la consapevolezza che un Paese come il nostro non dispone poi di grandi vede per sviluppare una politica estera che sia all'altezza non tanto delle tradizioni quanto per le necessità nel nostro Paese
Saremo velleitarie se pensassimo di essere una grande potenza
Ma disponiamo di mente che abbiamo esercitato in questi anni
Non mi riferisco soltanto a quell'assunzione di responsabilità nella politica di difesa e nella politica militare che ha fatto oggi dell'Italia un Paese rispettato nel mondo
Perché lasciatemelo dire con una punta d'orgoglio siamo un Paese che dopo tanti anni quando prende un impegno dimostra di saperlo onorare anche se costa sacrifici
Accanto a questo c'è stata
Perlomeno il tentativo che in molti casi però è riuscito di polarizzare sulla cosiddetta diplomazia economica l'altra leva che fa di un paese come l'Italia un player nel mercato internazionale ingrato
Competere per lo meno con quelli che sono Paesi partono da condizioni un morto
Alla Farnesina Palazzo Chigi nel governo è ben chiaro
Che l'Italia deve valorizzare le azioni della sua economia e che definitivamente archiviata la fase in cui l'ambasciatore e console poteva dire ma il mio compito non è quello di fare affari così come certamente archiviata la fase in cui l'imprenditore pensava di poter andare per il mondo prescindendo totalmente dal supporto delle istituzioni istituzioni che devono sempre di più agire in quella logica di squadre
Che
Anche qui trova oggi una sua evidente realizzazione se è vero come è vero
Che non soltanto l'Istituto per il commercio con l'estero
Non soltanto la Sace non soltanto la Farnesina il ministero delle Attività produttive tutte quelle che sono in qualche modo le articolazioni istituzionali sono non solo attorno al tavolo Manzi sconvolto sola precisa strategia poi è evidente
Che c'è ancora molto da fare
Credo anch'io che il problema della nostra rappresentanza diplomatica nel mondo vada posto essendo innegabile che il sempre maggior protagonismo dell'Unione Europea
Comporterà anche una ridefinizione di quelle che sono le strutture di tipo diplomatico consolare innegabile che oggi dobbiamo avere più attenzione per Paesi che aprono dei mercati che possono determinare ritorni positivi per l'economia e dobbiamo renderci conto che siamo pienamente integrati in una Unione Europea
Che rende indispensabile una riscrittura della mappa consola
è uno degli obiettivi che certamente abbiamo ben chiare in futuro così come mio personale parere
Credo che sia arrivato il momento di discuterne
Ritengo che il commercio con l'estero
Debba tornare ad essere quella leva attraverso il quale si sviluppa da parte della ministero degli Esteri quella proiezione al di fuori dei confini nazionali che fa sì che vi sia non soltanto univocità di direzione ma vi sia in qualche modo cabina di regia io immagino
Un ministro degli Esteri nel futuro
Che disponga di due grandi strutture di proiezione Sterne il commercio con l'estero e la cooperazione internazionale perché se vogliamo far squadra se vogliamo giocare tutti la sta sa partita dobbiamo anche renderci conto che è arrivato il momento di di via di definire una politica di cooperazione internazionale che lo voglio dire con chiarezza in alcuni casi è stata più utile ai cooperanti
Che a coloro che dovevano ricevere i sussidi e magari travi Benetti
Gli investimenti perché la politica italiana determinava con le varie leggi finanziarie quindi da questo punto di vista c'è piena disponibilità al confronto
Perché c'è consapevolezza del fatto che in un contesto come questo o per davvero si cerca di remare tutti nella stessa direzione oppure il rischio quello di perdere non tanto energie quanto di non stare al passo con e per tener fede all'impegno di nonna esaminare quindi nel dettaglio provvedimenti di cui è giusto padrino coloro che in qualche modo si sono resi protagonisti
Montezemolo ha ricordato e ha fatto bene a farlo che da qualche tempo a questa parte c'è maggior consapevolezza in Italia non merito del governo merito del sistema Paese della necessità di tutelare l'originalità
Di tutelare la Zegna Anita italiani di tutelare quello che in qualche modo il valore aggiunto
Io non so se è vero quello che oggi alcuni giornali scrivono circa il dibattito in corso a Davos sulla originalità italiana non credo che si possa dire che all'Italia è rimasto soltanto un po'di calcio un po'di cibo
I tagli a ben altro in termini di qualità di valore aggiunto di potenzialità e di competitività non certo sul piano della produzione quantitativa quanto sul piano della x le essa qualitativa è evidente che se non avessimo avuto la consapevolezza prima e poi la capacità politica di ottenere forme di salvaguardia per e di tutela della
Del del marchio
Della originalità del medio in saremmo stati non soltanto alle prese col problema della concorrenza sleale della contraffazione
Saremmo stati in molti casi alle prese con il problema dell'autentica invasione da parte di chi avendo meno originalità ma certamente potendo disporre costi del lavoro infinitamente minori rispetto al nostro tendeva ad invadere il mercato
Credo che
Adolfo Urso in particolar modo ministro Scajola nell'ultimo tempo
Possano e debbano essere considerate da questo punto di vista non solo come coloro che prima di alta hanno visto la necessità di tutelare la produzione nazionale perché quello che è accaduto nell'Unione Europea
Per iniziative italiane è un punto di riferimento oggi che deve far sentire la nostra impresa chi opera al di fuori dei confini nazionali consapevole del fatto che forse qualche volta non riusciamo a fare tutto quello che abbiamo ben chiaro ma chi si
è evidente almeno la volontà di provarci questo e documentato non solo dalle parole ma dagli impegni presi perché se la Commissione europea ha finalmente ha deciso che va riconosciuta con l'etichettatura la produzione in atti Nale beh non è perché dal cielo è arrivato questo omaggio alla realtà italiana è perché il governo alla fine è riuscito a imporre quello che era in qualche modo nell'interesse nazionale e quindi nell'interesse di tutte le categorie produttive ecco da questo punto di vista
Certi
Si debba essere consapevoli che molto c'è da fare si debba essere intellettualmente onesti si debba fare appello non per retorica ma perché è esigenza vera per si debba fare appello a deporre certi campagna elettorale difficile Mate porri pregiudizi ad esporre in qualche modo gli schematismi precostituiti
Perché quale che sia la maggioranza che governerà il Paese i problemi sono ben chiare e sono problemi di fronte ai quali possono e devono essere date delle risposte che chiamano da un lato la politica ad assunzioni di responsabilità e anche a posizioni che siano univoche perché da questo punto di vista di sono troppe linee di contraddizione
Non mi riferisco soltanto le contraddizioni che esistono tra le due coalizioni sono delle qua delle contraddizioni all'interno degli coalizioni che lasciatemelo dire rendono certamente almeno dal mio punto di vista di gran lunga preferibile la continuazione di un'esperienza
Piuttosto che un cambio di maggioranza che da questo punto di vista determinerebbe Papin ordinata alcune delle riforme strutturali fatte un pericoloso regresso
Non ho alcuna difficoltà nel dire che se si applaude amici miei
La riforma del mercato del lavoro perché la si considera finalmente una riforma flessibile in sintonia con le esigenze del mondo dell'impresa basta guardare a quel che sta accadendo nel centrosinistra
Su questo tema anche in queste ore per avere ben chiaro che noi abbiamo mille difetti certamente non abbiamo fatto tutto quello che forse potevamo fare ma alcuni segnali ben precisi li abbiamo dati altri che contestano la riforma del mercato del lavoro che contestano la riforma dell'università che contestano gli interventi che abbiamo adottato in sede comunitaria per da
E competitività anche i distretti aziendali beh altri da questo punto di vista non credo che possano dare garanzie maggiori di quello che ha dato il governo Inca
I problemi sono problemi complessi ognuno faccia la sua parte ognuno si assuma le sue responsabilità noi siamo grati all'impresa che si sono assunti le loro responsabilità non pretendiamo gratitudine
Perché in politica la gratitudine sempre il sentimento della vigilia ma proprio perché abbiamo la coscienza a posto confidiamo nella capacità di valutare e di scegliere della corpo elettorale quando sarà del mondo dell'impresa in questa circostanza
A questo momento chiamo al podio la signora Laura Biagiotti
Che ne siamo sicuri
Vinto e minuti sia da quest'altra parte signora la prego
In tre minuti
Porterà la testimonianza di una dei settori più caratterizzanti il made in Italy il sistema moda
Altra Rita Nishi anni grazie dell'attenzione mezzo minuto alla già persa perché ha sbagliato alla Scala per arrivare a questo poi quindi Burton è testimonianza del made in Italy vissuta sulla pelle è una testimonianza generazionale e che la nostra azienda è stata fondata da mia madre adesso mia figlia proseguirà immagina con altrettante successe le nostre sorti da parte non è testimonianza soprattutto come presidente del Comitato Leonardo che ha l'onore di presiedere
Che riconosce riunisce le eccellenze di quello che noi chiamiamo Sistema Qualità Italia non è soltanto alla manifattura italiana ma secondo me quel grande valore aggiunto che si coniuga così bene con il nostro Paese con la sua qualità intellettuale con la sua cultura con la sua storia
Che ci permette di affrontare sfide molto difficili sul piano del costo del lavoro sul piano della globalizzazione tutte parole che abbiamo sentito tante volte
Ma
Vorrei ricordare che la moda in questi anni appagato molte bollette energetiche con i nostri vestiti con le nostre scarpe con le nostre creazioni abbiamo compensato a tante volte la bilancia dei pagamenti
Quindi dobbiamo ritenere questo nostro sistema integrativo un'opportunità di valore aggiunto che va al di là della tecnologia sulla quale certamente esiste un data nel nostro Paese che va compensato però noi vendiamo anche nel mondo un qui del materiale
Che è quella legata al Prealpino al nostro assaltano anche nelle nostre culture
Alla nostra capacità di inventare uno stile di vita che secondo me ancora vincente nel mondo
Vorrei ricordare una frase molto significativa del presidente Jean antiche ha detto durante il nostro premier Leonardo interinale
Il mondo ha bisogno di più in Italia ecco io credo che tutti noi dobbiamo vedere questo il bagno questa determinazione e queste scelte iniziali
Che il mondo ha bisogno di noi e che noi possiamo fare molto nella qualità della vita non soltanto in termini di prodotti
Ma anche proprio per quell'eleganza intellettuale che accompagna da sempre le nostre direzioni grazie dell'attenzione
Grazie
Marchese Frescobaldi
Anche a me tocca una testimonianza
La voce di un produttore quello che abbiamo un po'fatto ma specialmente quello che vorremmo fare per costruire insieme il sistema Italia cioè essere propositi pensate al futuro
La nostra azienda e specializzata in gestioni di tenute agricole attenuti agricole ognuna di queste tenuta e grazie indicata è da dedicata a produrre vini di qualità specialmente in Toscana e nel corridoio la Toscana e estremamente vocata per queste produzioni noi forse abbiamo il attesi tedio
In ognuna di queste prove palazzone di fare il meglio ma collegato alla tradizione del territorio apportare quelle caratteristiche che il territorio normalmente
La nostra agenda oramai da tanti anni sintetica anche all'esportazione l'esportazione per noi questione di vita
Noi esportiamo normalmente dal trenta al quaranta percento nota sessanta al settanta per cento il trenta e quaranta ricorda al sessanta settanta per cento il prodotti fuori all'estero
Obiettivo però di questo convegno e di capire che cosa noi possiamo fare per aiutare il sistema Italia evidentemente il mondo è cambiato alla liberazione dei mercati
C'ha creato e sta creando un'impellente necessità di maggiore efficienza perciò fare bisogna produrre sempre meglio l'innovazione è un una è una costante del nostro del nostro lavoro e con attenzione ai prezzi il consumatore e specialmente il consumatore internazionale sempre più coscienti
E richiede più valore per i suoi soldi
Noi abbiamo creduto nella qualità capiamo che è una filiera completa
Abbiamo sempre pensato di lavorare partendo dalla base cosa vuol dire che invia il caso nostro
In fondo poi ci sono il vigneti i silenziosi autori della qualità se non si parte da quello credo che la grande qualità di questi ma castelli di perché tenute degli Sheraton come alcova non si possono costruire le aziende agricole però sono state costrette a cambiare noi praticamente siamo approdati velocemente dal fa ammenda al cosiddetto apripista mescola vuol dire altri business
Vuol dire praticamente che noi dobbiamo realizzare degli agenti e specializzate costruirci sopra valore aggiunto non solo condizionare il prodotto ma fare anche una vera e propria politica del Brenta azioni che praticamente noi dobbiamo in continuazione fare ma non è necessario ci c'è bisogno anche di impostare una grossa organizzazione commerciale quando si fa qualità poi il grosso salto e farla percepire questa qualità e questo si può fare con del una buona organizzazione commerciale sappiamo benissimo che produrrei una cosa molto molto importante poi bisogna anche vendere l'Europa ha sofferto tanti anni fa di tanti su plus le aziende producevano ma non riuscivano ha vinto ed è i loro prodotti
Perciò il tema è dunque come affermarci su questi mercati
Si impone lasciatemelo dire una prima considerazione e mi pare anche il è già stato detto da altri ma le nostre aziende sono strutturate per affrontare questi mercati internazionali
Questo una cosa che dovremmo praticamente farci una pensiero nuovi imprenditori perché ritengo che non abbiamo quella dimensione che altri hanno perciò prima di tutto
Ed è stato detto l'imprenditore deve capire che lo sforzo ce lo deve fare per conto suo lui non può pensare che l'individualismo come diceva il Piccolo è bello però può funzionare in un mercato globale questo qui non funziona
Però noi siamo qui in un convegno pubblico e mi chiedo lo Stato
Dovrebbe cosa potrebbe fare per incentivare questo crescere delle aziende anche il
Vicepresidente del Consiglio ha detto e le agende bisogna crescere e allora io son sempre molto qual è la terapia la terapia forse ci potrebbero essere delle agevolazioni fiscali per le unioni traccia aziende c'erano delle agevolazioni agli investimenti questi innovazione che ha bisogno in continuazione di crescere l'equiparazione per esempio dei regimi fiscali ci sono le aziende per esempio le persone fisiche che pagano sui redditi catastali alle aziende invece di capitale pagano a bilancio le cooperative hanno un altro eppure tutti noi facciamo lo stesso lavoro e ci sono queste continua a differenze di trattamento quando sappiamo che si è poi dovremmo uniti lei aziende praticamente lo strumento della società di capitale è stato lo strumento da anni che permette lo sviluppo
Voglio però tornare
Al prego notare perché se la prego di concludere la prego di concludere
Attorno però al tema principale come si può aiutare le aziende ad essere più presenti sui mercati esteri
L'azione degli ICE l'azione le camere di commercio
Le missioni esce alle fiere eccetera eccetera sono indispensabili non voglio assolutamente ricco però quando stiamo all'estero noi sappiamo benissimo
Che ogni azienda vive a Vieri una continua presenza sul mercato
La struttura di vinti tra la struttura degli educazione degli educatori che spiego no ai vari importatori di cadetti listi dei nostri prodotti è un qualcosa che deve essere fatto
Giorno per giorno con delle strutture adeguate
Allora io mi chiedo
Per chi come
A suo tempo ci fa un progetto di una fabbrica e lo Stato dà un contributo se venissero fatti dei progetti di organizzazioni commerciali forse un piccolo contributo
Però potrebbe essere utile questo porterebbe due cose prima di tutto
Che le persone buona parte le aziende devono pagare quel loro denari perciò ci pensano veramente il contributo dello Stato è qualche cosa in più sì non è se non sono sicuri praticamente il contributo non non è quotato però questo qui può essere veramente importante lo dico questo perché non è una mia invenzione viene fatto anche da altri Stati
E qui poi volitivo lasciatemi pediatra concludere proprio la testimonianza
Cioè questa legge chieda trecento quattro temi della novanta che dava alle aziende che facevano dei progetti precisi dei contributi e io ci sono passato avuto per esempio che negli USA novantadue fece un Progetto mi fu accettate ringrazio sempre dice di aver fatto questo per mettere su un piccolo ufficio a imponga con delle persone che dovevano crearci in questi mercati che noi non si faceva nulla
Le di potere esportare
Il contributo è stato mi pare di circa centocinquanta mila euro Noemi adesso in queste zone facciamo più di quattro milioni di euro ogni anno di fatturato
Sì ci facciamo il calcolo perché centocinquanta mila euro inni indotto che viene da Artaud allo Stato italiano è molto molto di più perciò io mi chiedo che ha fatto veramente un affare
Beh l'abbiano fatto tutto
Anche lo Stato italiano ha fatto un affare a farci sviluppare questo vuol dire fare il sistema cioè noi bisogna mettere il succo la nostra intelligenza delitti reattive che fanno sviluppare le aziende e insieme creare la ricchezza del sistema Italia grazie
Grazie alle attese Frescobaldi adesso è la volta del viceministro per le Attività produttive onorevole Adolfo Urso grazie
Scusatemi ma
Cercherò di fare una parte che
Non mi è abituale
Piuttosto che parlare con me facciamo i politici
Cercherò di evidenziare
In alcune slide
I dati di quello che è successo di quello che sta accadendo di quello che accadrà
Cercando di far capire a noi stessi
In questa terza conferenza nazionale sul commercio con l'estero
Qual è lo scenario
Dell'internazionalizzazione dell'economia italiana
E cosa ha fatto il Governo perché di questo si parla in questi anni soprattutto in questo ultimo anno
E la terza conferenza nazionale sul commercio con l'estero
Vuol dire che ve ne sono state altre due prima
Una circa quindici anni fa
Poi una lunga assenza appunto di quindici anni
E poi la seconda che abbiamo promosso noi il mister Death da produttive lo scorso anno
A Roma
Con la seconda conferenza nazionale sul commercio con l'estro di fatto queste la seconda conferenza
Nel secondo anno
Lo faremo ogni anno ogni anno all'inizio dell'anno faremo un rapporto
Con voi e con le associazioni di impresa con le categorie interessate con gli enti per l'internazionalizzazione con le Camere di commercio
Faremo un rapporto del sistema Italia
Per capire insieme la strada che abbiamo fatto gli errori che abbiamo commesso e quindi cosa fare per migliorare e allora io credo che sia giusto innanzitutto dirci con la prima slide quello che abbiamo fatto in questi dodici mesi
Un anno fa il mistero personalmente l'allora ministro evidenti gli abbiamo detto che avremmo fatto qualche cosa
Cosa abbiamo fatto in questo anno non cosa vorremmo fare ma cosa abbiamo fatto scatole ecco la prima slide di cosa abbiamo fatto in questo anno lo dico anche ovviamente all'amico
Presidente della Confindustria Montezemolo gli altri rappresentanti del socio di categoria con cui abbiamo lavorato insieme
Lo dico anche alle regioni che sono soggetti importante del commercio internazionale cosa abbiamo fatto in questo anno
La prima cosa abbiamo cambiato la Carta costituzionale
Importante la riforma dell'anno due mila che noi abbiamo dovuto attuare perché la carta costituzionale chiunque la cambi allora al governo della sinistra è legge dello Stato ha frammentato le competenze
Se le Regioni si muovono in ordine sparso
Se trovate delegazioni e uffici ovunque nel mondo con grande dispersione di risorse
Se tutto quello che voi ci avete detti anche in questi tre giorni di conferenza preparatoria e vero questo non è dovuto
Alla ma la volontà degli enti che lavorano e dovuto ha una carta costituzionale che aveva devoluto le competenze del turismo totalmente alle regioni del commercio con l'estero a legislazione concorrente prima cosa abbiamo cambiato la Carta costituzionale la nuova carta costituzionale prevede che la promozione internazionale torna a capo dello Stato comma a articolo centodiciassette promozioni internazionali l'immagine del Paese tra la difesa e la
Egli esteri
Fatto
Abbiamo varato la legge sugli sportelli unici all'estero c'avete detto lavorati insieme le amministrazioni c'avete detto lavoriamo insieme con i soggetti ci avete detto non disperdete la rappresentanza pubblica
Fatto
La legge cinquantasei appunto del due mila e cinque
Hanno ha creato gli sportelli unici all'estero gli sportelli regionali unici in ogni regione
Ci avete detto lo scorso anno evitiamo la fuga dell'impresa evitiamo di schiantare l'impresa dal nostro paese
Anche in questo caso abbiamo lavorato nel decreto legge sulla competitività appunto della primavera dell'anno scorso abbiamo all'articolo uno nuove norme che
Sconsiglio non scoraggiano la fuga dell'impresa e premiando le imprese che investono all'estero rimanendo in Italia
Tutte le risorse pubbliche sono da quella legge cioè dal giugno due mila e cinque
Ad oggi e poi domani destinate è esclusivamente alle imprese che investono all'estero ma rimanendo in Italia assomma positive
C'avete detto un anno fa più severità nella lotta alla contraffazione
Leggi più giuste e più efficaci
Abbiamo fatto
Vi sono nuove norme che l'otto la contraffazione che hanno permesso per esempio la scorsa estate
Di multare con sanzioni amministrative elevatissime coloro che acquistano in Italia prodotti contraffatti puniscono in maniera severa con la reclusione
Raddoppio delle norme e delle pene coloro che producono e commercializzano prodotti contraffatti
Oggi in Italia e il Paese modello in Europa e nel mondo per la lotta alla contraffazione e infatti il commissario Franco Frattini lode a Frattini
Ha presentato nell'ambito e la sua competenza un Regolamento europeo che armonizza le norme europee per la lotta alla contraffazione rendendole più severe in tutte e venticinque Paesi europei grazie al modello italiano
Fatto
C'avete detto di essere più
Forti dell'impegno in Europa
Oggi per quanto riguarda la politica commerciale in Italia non segue l'Europa l'Italia segna il percorso europeo
Ci avete detto
Di difendere il tessile l'abbigliamento la scadenza l'accordo molti fibre è stato il primo gennaio due mila e cinque
In pochi mesi in Italia imposto all'Europa l'accordo tra l'europea e la Cina sulla limitazione dell'importazione del tessile abbigliamento in Europa fino all'anno due mila sette
Siamo stati più efficaci più forti più tempestivi de terzino degli Stati Uniti
Ci hanno fatto lo stesso accordo ma sei mesi dopo nel dicembre cioè poche settimane fa hanno seguito l'Italia e loro
Ci avete detto evidenziato il made in Italy ci siamo riusciti
La Commissione europea ha presentato nel dicembre dell'anno scorso un mese e mezzo fa il Regolamento europeo per l'etichettatura obbligatoria sui prodotti importati nell'Unione Europea
Finalmente il consumatore europeo potrà distinguere un prodotto italiano da un prodotto realizzato in Cina in India negli Stati Uniti ovunque nel mondo
è una grande battaglia che evidenzia e dà valore aggiunto al made in Italy in quello che è e resta e sarà sempre il più grande mercato per le nostre piccole e medie imprese il grande mercato dell'unione
C'avete detto iniziate più incisivi in Europa per quanto riguarda l'anti Dumpty la lotta alla concorrenza sleale fatto
Abbiamo cambiato le norme europee per realizzare l'anti dumping abbiamo cambiato le procedure
Ci avete detto di pensare di più per quanto riguarda davanti Dante di fatto penso che nessuno tra voi sappia
Che le misure anti dumping che tutti erano le imprese europee nei confronti di coloro che praticano concorrenza sleale realizzati in questi o ultimi mesi sono ormai oltre sessanta la gran parte nei confronti di prodotti cinesi ebbene tra tutte le imprese europee
Tra tutte le economie europee
Quella che è stata più Pietralata come numero di norme anti dumping e come ammontare del valore complessivo non è stata la forte Germania
E nemmeno la forte Francia è stata l'Italia Italia oggi le imprese italiane hanno oggi nel quadro europeo la maggior parte di misure anti dumping di Kelley proteggono dalla concorrenza sleale
E lo dico ai calzaturieri
Dobbiamo vincere anche la battaglia sull'anti da ambiti per quanto riguarda le calzature nei confronti della concorrenza sleale che ormai è documentata che proviene dalla Cina
E dall'India e sarà ove scusate dalla Cina dal Vietnam e sarà ove
Gli scisti ma in questo obiettivo la più grande misura anti dumping mai realizzata nella storia del Double trio dell'Organizzazione per il commercio mondiale
E di questo e l'appuntamento di Hong Kongo ultimo punto di questa sarà riassuntiva o un conto poche settimane fa con il ministro Scajola siamo riusciti a imporre nelle tematiche di questo accordo parziale quelli che sono gli interessi vitali del nostro paese ma un conto è una tappa intermedia
Il round negoziale del da brutti o che Stari scrivendo le regole del commercio mondiale che
Entreranno in vigore io credo entro la fine di quest'anno perché per quella data dovrà concludersi Ramundo per motivi che riguardi i negoziatori internazionali
Non faranno per pochi mesi o per una legislatura varranno per decenni prima che ci sia un altro round negoziale ci vorrà qualche altro decennio per questo è importante che in questi mesi che nei prossimi mesi chiunque governi questo Paese lo decideranno gli elettori
Completi la battaglia all'interno del round negoziale per ottenere quelle misure che sono necessarie vitali per le imprese italiane
Per garantire condizioni di effettiva reciprocità
Che significa tutela delle denominazioni d'origine
Che significa tutela del diritto di proprietà intellettuale che significa un mondo più aperto e più libero con meno taxi è meno protezione soprattutto per quei mercati
Emergente in via di sviluppo penso alla Cina all'India l'Egitto ma anche agli a Stati Uniti che proteggono in misura eccessiva i loro mercati dai prodotti europei cioè dai prodotti italiani ebbene altre cose sicuramente vi sono da fare io tenterò di saltare molte Sly Tel per arrivare a quello che credo che sia unita conti per accentuare la ripresa in atto
Montezemolo ha citato dei dati ministro Scajola ha citato dei reati parziali
Ha citati lei dati del bicchiere mezzo vuoto io cito
Gli stessi dati e vi faccio vedere per dimostrare che qualche ufficio studi sbaglia
E cito i dati che non è che appartengono all'Italia sono i dati dell'Eurostat appartengono all'Europa e vi faccio vedere una Sly
In cui mostra l'andamento delle esportazione delle centottanta mila aziende esportatrici italiane
Ebbene
Guardiamo i dati e ci rendiamo conto come danno parte l'anno novantanove due mila se vedete il grafico che riguarda l'Italia vedete che nell'anno due mila e cinque l'ultimo anno notate l'ultimo anno
Le esportazioni italiane non lo diciamo noi lo dice l'Eurostat le esportazioni italiane vanno meglio
Dell'esportazione degli altri Paesi europei
L'Italia è in blu gli altri Paesi hanno gli altri colori da Germania andata molto meglio di noi nel due mila e quattro ma noi siamo migliorati
Siamo migliorati e notevolmente e i dati di dicembre diffusi questa mattina sulle esportazioni extra europea vedono che via Italia cresce del dieci virgola sette per cento come esportazioni extra UE in dicembre
Questi che vedete sono invece i dati complessivi sugli anni
E quindi la quantità delle esportazioni dal due mila in poi
La prima slide tre in alto vede come la Germania vada meglio della Francia e meglio dell'Italia sono i dati sulle esportazioni in quantità
E vero in questi dieci anni siamo passati nella quota del commercio mondiale dal quattro e sette altre e otto e il vero abbiamo perso quota di commercio mondiale quota di commercio non esportazioni
Quota non esportazione
Quota significa che altri soggetti sono entrati nell'economia del mondo entrata all'India entrata la Cina sono entrati il Brasile e Sudafrica quindi anche loro hanno la loro quota
Gli altri Paesi come sono andati Montezemolo ha detto sono andati meglio di noi li posso leggere i dati i dati dicono che l'Italia ha perso dal quattro e quattro altre otto è vero zero sei punti in meno bene
La percentuale della Francia e di meno zero virgola nove del Regno Unito di meno zero virgola nove degli Stati Uniti di meno due virgola nove del Giappone di meno tre
Chi è andato meglio invece diciamo la verità
è andato meglio la Spagna più zero virgola due più zero virgola due la Germania più zero virgola uno più zero virgola uno di quota è andata meglio la Cina più tre virgola sette degli altri paesi in via di sviluppo
Ma la seconda slide che ci dice dove invece stiamo andando ed è importante se noi perdiamo quota di commercio mondiale certamente non esportazione che comunque crescono
In volume
Dall'anno due mila in poi non perdiamo più quota in commercio mondiale in valore
Che significa questo perché dall'anno due mila in poi noi perdiamo ancora quote del commercio mondiale in volume ma non più in valore
Là dove vedete anzi in valore andiamo meglio degli altri paesi
Perché e diamone atto le nostre imprese
Che si stanno ristrutturando noi vendiamo sempre più prodotti ad alto valore anche ad alto valore aggiunto anche prodotti compiuto ecologia diciamolo francamente noi vendiamo meno prodotti finali
Meno tessile abbigliamento meno calzature e vendiamo più
Macchine che fanno calzature più macchine che fanno tessile quando quindi esportiamo più prodotti ad alta tecnologia per questo le nostre esportazioni in valore vanno meglio di quello di altri Paesi europei e vanno meglio delle esportazioni in volume queste una trasformazione in atto più valore aggiunto più qualità per poter vincere la sfida della globalizzazione
Secondo elemento dell'internazionalizzazione e mi avvio alla conclusione ma il dovere di preparare anche l'intervento del ministro Scajola che ovviamente sarà più politico quello sugli investimenti esteri
Il presente la Confindustria e un po'
Diciamo anche un po'nostra euro top stereotipo dice che l'Italia ha tra i meno idee il vero
Guardiamo i dati dell'UNCTAD delle Nazioni Unite dati diffusi pochi mesi fa è vero che l'Italia investe meno siamo all'estero invero che l'Italia attrae meno capitali dall'estero secondo i dati delle Nazioni Unite non è vero
Secondo i dati dell'UNCTAD non è vero
Certo noi partiamo molto più bassi da altri Paesi
Noi siamo per tradizione un Paese che investe poco all'estro siamo per tradizione un Paese che ha tra i pochi capitali dall'estero
Ma in questi anni questo e soprattutto in questa legislatura e andato peggio quei andato meglio rispetto agli anni passati e andato peggio o è andato meglio rispetto agli altri Paesi europei rispetto agli altri Paesi occidentali
Comunemente gli stereotipi dicono è andata peggio no i dati delle Nazioni Unite dicono che è andata meglio
E questi dati le Nazioni che ci dicono che l'indice di performance degli investimenti esteri in entrata no questi all'estro fa abbiamo da quello degli Esteri allora
Degli all'estro significa gli indici degli investimenti esteri
Dell'impresa italiana all'estero e aumentato e quelle grafico sono aumentati
Con chiarezza anche le imprese estere partecipate vedete il grafico in salita
E le imprese italiane partecipanti il dato ancora più significativo che il dato della Straight successiva e quello sugli idee in entrata investimenti esteri in Italia
Ebbene l'Italia preti giornalisti prendere nota e l'unico paese del mondo occidentale in cui in questi anni lo dite cono le Nazioni Unite nel rapporto
Nel rapporto tra il leader gli investimenti estere e il prodotto interno lordo perché questo all'indice le nazioni di rapporto tra leader il prodotto interno lordo nel rapporto tra lì del prodotto interno lordo l'Italia è l'unico Paese che in questi anni mentre gli investimenti crescono inevitabilmente nei paesi in via di sviluppo molto più investimenti in Cina in India molto più investimenti
In Brasile molto più in Sudafrica in investimenti capitali vanno nei Paesi in via di sviluppo e l'unico paese nel mondo occidentale che scavalca le posizioni
In questi cinque anni tali è salita di diciotto posizioni nella classifica graduatoria delle nazioni unite
Nel rapporto tra investimenti esteri in entrata e prodotto interno lordo abbiamo scavalcato nel rapporto però nel rapporto non è il dato assoluto nel rapporto abbiamo scavalcato persino la Germania che ha perso ventotto posizioni
Ma nel rapporto attenzione nel rapporto tra i dal prodotto interno lordo
Dato importante possiamo dobbiamo fare molto di più non poco di più molto di più perché abbiamo molto da fare per aprire il nostro Paese agli investimenti estere e per aumentare gli investimenti esteri in Italia
Ci dicono
Anche la bilancia commerciale dell'Italia nel due mila e cinque sarà passiva sarà passiva
Sarà passiva e lo sarà anche nei prossimi anni e lo sarà sempre di più grosso ma perché passiva Laura Biagiotti prima l'ha detto
Perché è passiva perché voi esportate di meno perché siete meno bravi no
Perché è passiva perché il made in Italy
E meno in attivo no il made in Italy grandemente inattivo perché passiva perché non esportiamo Macchi l'utenza di no perché passiva perché Novissima band abbastanza elicotteri e la Casa Bianca li abbiamo venduti non solo la Casa Bianca
Perché è in passivo la bilancia commerciale
Diciamo ai Verdi diciamo la chi si oppone a dare a questo Paese un'autonomia energetica la bilancia commerciale in passivo solo perché aumenta in modo drammatico il passivo della bilancia energetica
Se non ci fosse stato
Se non ci fosse stato non dico il passivo ma l'aumento del passivo
Se qui nel due mila e cinque depuriamo dalla bilancia commerciale
L'aumento del passivo energetico dovuto all'aumento del costo del petrolio e del gas nel due mila e cinque noi saremmo largamente in attivo saremmo in attivo nella bilancia commerciale basta depurare l'aumento del passivo non il passivo l'aumento del passivo
Della bilancia commerciale il che ci dice cosa dobbiamo fare in poi
Bene vado in conclusione abbiamo lavorato sicuramente abbiamo imparato adesso una squadra non è vero che dobbiamo diventare una squadra siamo diventati una squadra non è vero che dobbiamo insegnare agli enti certi di più ancora non è vero che dobbiamo insegnare l'impresso certo di più e ancora
Ma è altrettanto vero che abbiamo fatto questa squadra se siamo riusciti a creare una mentalità in questo Paese in cui tutti ormai lavoro insieme all'estero creando missioni commerciali che hanno trovato il momento culmine
Nella grande attività
Lode lode lode al Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi
Queste perché tutti il Paese ormai in questi anni sta lavorando nell'emissione commerciali come una squadra con le impresse con gli Enti pubblici con la Rete dell'internazionalizzazione
Con la Farnesina che finalmente dico si è messi in moto con gli ambasciatori che finalmente si sono tolti i guanti bianchi per sporcarsi ancora e loro le mani
E gli enti prima gli enti non hanno potuto parlare non c'era tempo ho il dovere di dirlo io in questi Sly il lavoro della Simest
Gli aumenti
Per quanto riguarda gli investimenti in questi anni tre centocinquanta operazioni di investimento in quinquennio guardato un po'
La prima il primo Paese qual è
Leggete un attimo il primo Paese qual è e la Cina
I nostri investimenti esteri anche la partecipazione Simest e qui in sala del direttore d'aiuto il presidente Lanna
Sono aumentati grazie al traino degli investimenti e della partecipazione si resti in Cina e ovviamente anche in Romania
Ma guardate questo altro dato importante per un ente pubblico a maggioranza pubblica
Questi lavoro è stato fatto e migliorato l'efficacia è stato fatto soprattutto e maggiormente con le piccole e medie imprese guardate otto milioni di euro di utili
La Simest realizza utili
Non grava sul bilancio dello Stato
Realizza utili otto milioni di euro utili con un aumento dell'attività non credo che sia facile per un'azienda pubblica a maggioranza pubblica seconda sarai te la Sace è stata riformata
La Sace è stata riformata per quest'oggi è più attiva per questo oggi può operare meglio come capitale a rischio soprattutto per quanto riguarda il rischio privato ebbene vedete i dati grafici sono chiari
Sono menta di nettamente gli impegni assunti sono mandati di impegni sono aumentati gli utili della Sace
Non solo la Stasi è diventata più attiva non so agisce di più e meglio con le piccole e medie imprese non sono agisce di più e meglio nel mondo ma
Sono aumentati gli utili sono stati nel due mila e cinque ai cinquecentocinquanta milioni di euro di utili
Società a capitale interamente pubblico
Infine altro lavoro sa Cessalto la slide
Quello che abbiamo realizzato ormai lo sapete Veloso indiviso compete parole oltre al portale unico Italie internazionale la maggiore fluidità dell'ICE il testo unico sul commercio con l'estero la creazione di fondi Venture capitale per investire all'estero
è un lavoro un lavoro serio per la protezione della proprietà intellettuale dei brevetti dei marchi è stata abolita la tassa Silla deposito sulla registrazione dei marchi e dei provetti dal primo gennaio di quest'anno non si paga una lira per depositare i marchi e brevetti è stato fatto
E stato romana dato un ruolo importante ai distretti industriali
Che hanno avuto finalmente un riconoscimento giuridico e fiscale lavorate insieme
Presentate Progetti per i Bondo industriali dei distretti
Presentate progetti per quanto riguarda il concordato fiscale oggi un distretto industriale lo può fare insieme presentate Progetti per l'estero
Avrete il settantacinque per cento delle della partecipazione del capitale pubblico
Finiamo queste su RAI tre
Con quello che abbiamo fatto sull'etichettatura obbligatorio dicevo prima per la lotta alla contraffazione per l'apertura dei mercati soprattutto Euromed e balcaniche quindi
Quello che dobbiamo fare
Fare sistema questa conferenza è stata aperta da trenta da tre giorni dell'ICE a cui hanno partecipato gli altri enti
è un modo per far sistema per lavorare insieme per capire in un laboratorio comune quello che si può fare di meglio come esponenti
Di un sistema Italia grazie grazie grazie ai direttori dell'ICE qui presenti per lavoro che fanno in giro per il mondo agli addetti commerciale delle ambasciate certamente soprattutto all'impresa
Ebbene cosa possiamo fare cosa dobbiamo fare per quanto riguarda
Quello che faremo io me lo auguro quello che presenteremo agli elettori per i prossimi anni ne parlerà certamente meglio di me il ministro Scajola io in maniera sintetica vorrei dirvi soltanto poche cose e riguarda innanzitutto le grandi riforme che sono in campo e che dobbiamo completare
Dobbiamo fare di più
Per rimuovere i detti
Che esistono gli egoismi i localismi i particolarismi che impediscono opere la lenta no la realizzazione delle grandi infrastrutture questa è una grande belle infrastruttura e la più grande fiera
Europa uno strumento importante per l'internazionalizzazione
Ma dobbiamo creare agli lasse della TAV dei treni ad alta velocità dobbiamo spiegarlo a chi ancora oggi si oppone se l'Italia hanno realizzato queste grandi Aba infrastrutturali noi non riusciremo mai a rendere competitivo il nostro sistema industriale spieghiamolo ai nostri figli e ai nostri non spieghiamo a chi ancora non ha capito che l'Italia indietro che l'Italia deve rimuovere la politica dei veti per fare per fare per fare
Dobbiamo fare di più
Nel campo energetico io lo dico perché ne sono convinto il ministro Scajola se ne è fatto alfiere dobbiamo fare anche qui in Italia anche nel nostro territorio lei centrali nutre Ari
Dobbiamo farlo come fanno gli altri paesi europei dobbiamo farlo come lo fanno gli altri paesi industriali noi abbiamo in questo momento centrali nucleari a duecento chilometri da questa fiera al nord mi spiegate cosa cambia se li abbiamo duecento chilometri a sud
Cosa ci cambia per noi averli a duecento chilometri a nord più sotto che assoluto averli a ottanta chilometri a di ad Ovest di Torino piuttosto che ad est averli a trenta chilometri a Oriente da Trieste piuttosto che a occidente cambia solo che diventeremo un Paese maturo civile e responsabile e cancelleremo l'ipocrisia di coloro che non vogliono farci crescere
Dobbiamo fare di più innovazione ricerca
Montezemolo ha detto giusto troppo piccole imprese italiane io allora nella prossima legislatura e me lo auguro che ci sia questo secondo mandato e questo secondo tempo grandi progetti di ricerca
Finanziati dalla mano pubblica dieci grandi progetti di ricerca in cui il pubblico e il privato insieme
Possono riprendere la strada di una politica industriale in questo Paese progetti di ricerca su quello sa che serve
Sulle biomasse sui nuovi materiali sull'aereo spazio su quello che da un forte valore aggiunto all'attività di questo Paese all'attività delle imprese italiane
Dobbiamo fare certamente ancora di meglio nel nostro campo
Nel campo dell'internazionalizzazione
Completando un processo che è nato
Riformata la Carta costituzionale riformata la legge sull'attività del
Degli amministrazioni con gli sportelli unici certamente dovremo anche riformare gli enti la delega c'è stata conferita non siamo stati in condizione di esercitarle in pochi mesi finale di legislatura
Con una riforma che riguarderà licenze e gli altri enti
Perché are una grande agenzia per l'internazionalizzazione che accorpi quello che è stato fatto in un lavoro comune in una comune regia perché il commercio estero è sicuramente un evento importante
Ma l'internazionalizzazione dell'economia gli investimenti in entrata e in uscita
Solo l'altro braccio sempre più significativo dell'internazionalizzazione e il turismo è il terzo braccio specifico di questo Paese tutto questi insieme
Di una grande agenzia per l'internazionalizzazione un lavoro che iniziato io credo un lavoro che abbiamo compiuto un lavoro che dobbiamo completare
E che dobbiamo trasferire al nostro sistema Italia un sistema forte e concludo una sola immagine che deve rendersi conto di quanto sono diventati forti
E anche rispettati e anche invidiati nel mondo dieci anni fa l'Italia era considerato nel mondo il principale Paese contraffattore c'è in noi dieci anni fa ci consideravamo belli ma copiava amo gli altri noi copiamo gli altri noi eravamo coloro che copiamo non gli altri eravamo i principali contraffattori del mondo talvolta avvantaggiandosi nelle nostre esportazioni
E in questi anni cosa siamo diventati
Siamo diventati coloro che gli altri copiano di più il paese che ha i prodotti i più imitati e più contraffatti nel mondo e come mai una persona diventa in qualche misura da contraffattore a colui che viene contraffatto
Perché nel mondo ormai l'immagine del prodotto italiano è talmente forte che tutti se ne vogliono appropriare anche coloro che non ne hanno diritto copiando lo imitando lo contrastando
Questo è il segnale migliore che abbiamo vinto una grande battaglia l'immagine del nostro Paese e diventata un'immagine vincente
Dobbiamo esserne orgogliosi innanzi a tutti noi noi che siamo italiani che siamo gli eredi di una cultura tumuli millenaria che siamo in qualche misura i facitori di questo straordinario medi in Italia
Conclude la terza conferenza nazionale sul commercio estero il ministro delle Attività produttive onorevole Claudio Scajola
Signore e signori
Questa
Conferenza nazionale giunta alla sua terza edizione
Rappresenta un'occasione certamente importante
Di confronto su un tema fandom in tale come lo sviluppo per lo sviluppo della nostra economia come all'interscambio commerciale con l'estero
è infatti dallo scambio di beni e servizi con il resto del mondo
Sulla base di mercati concorrenziali che scaturisce la possibilità di assicurare un elevato impiego alle risorse del Paese
E di soddisfare nel modo migliore le esigenze della nostra società
Sul ruolo del commercio con l'estero oggi è necessario riflettere per il peso che esso ha nella particolare fase che attraversiamo sul nostro sistema produttivo
L'anno che si è appena concluso
Mostra chiaramente le conseguenze che il brusco rialzo dei prezzi petroliferi
E la forte concorrenza dei Paesi emergenti hanno sulla bilancia commerciale dell'Italia e di riflesso sulla crescita economica
Su questi versanti
Il paese si trova a fronteggiare due grandi svantaggi
Da un lato subisce la gravi o derivante del quaranta per cento dei prezzi del petrolio e del ventinove per cento dell'insieme delle materie prime ed entrambi nello spazio di un solo anno
Dall'altro si confronta con la perdurante forza dell'euro che rende più arduo ai nostri produttori affermarsi sui mercati mondiali soprattutto nei confronti dei Paesi che aggiungono ai vantaggi via il mio Nord costo del lavoro quello di una moneta sottovalutata
Non è facile quindi superare questi ostacoli
Proprio per la loro natura di eventi di notevole intensità al di fuori della nostra sfera di influenza e che sono persistenti
Tuttavia
Le nostre impresa
Con il supporto costante del Governo stanno reagendo e già possono presentare alcuni positivi risultati
Dopo due anni di stagnazione
Le esportazioni di beni hanno ripreso accrescere
Aumentando nei primi dieci mesi del due mila cinque del trenta virgola sei per cento uno aumento che coinvolge molti settori da quello dei prodotti alimentari agli apparecchi di precisione ai prodotti chimici
Ed ancora di più
Con i Paesi extra Unione europea l'export registrate un dato di ieri
Un balzo in avanti nel due mila cinque del sette virgola cinque per cento
Ancor più significativo
è che prosegue la tendenza iniziata nel due mila tre all'espansione dei delle vendite dei prodotti ad alta tecnologia con incrementi superiori nell'insieme delle esportazioni segno che il sistema si muove per accorciare la distanza dai nostri partner europei nella intensità tecnologica delle nostre produzioni
Per altro verso negli stessi comparti in maggiore difficoltà
Del medi iniziali osserviamo che negli ultimi mesi dell'ultimo trimestre del due mila cinque si è attenuato il declino delle vendite
Sappiamo bene
Che vi è ancora molta strada da percorrere
Per ritornare a fare del commercio estero un motore della nostra crescita economica
è sicuramente una strada irta di sfide
Tre in particolare impongono a mio parere una decisa strategia di attacco
La prima è il rilancio della competitività del sistema delle imprese
La seconda il riposizionamento del sistema industriale nei mercati e nei settori Laterza
L'internazionalizzazione delle imprese soprattutto per quelle di piccola dimensione che rappresentano come sappiamo la stragrande maggioranza della nostra industria
Sul versante della competitività a debolezze strutturali retaggio di lunga data si è aggiunto nell'ultimo quadriennio il rallentamento della produttività con il risultato che in termini di costi unitari del lavoro
La posizione dell'industria manifatturiera è peggiorata rispetto ai principali Paesi europei
Un recupero quindi di produttività è urgente e si impone
Questo richiede profonde riorganizzazioni aziendali
Per incorporare al meglio le nuove tecnologie
E le realizzazioni di comparti produttivi le razionalizzazioni per concentrarsi sugli effettivi vantaggi su cui si può far leva
E quindi riorganizzazioni e razionalizzazioni
Vanno viste anche come parte essenziale di quel riposizionamento competitivo di cui necessità il sistema industriale di fronte ai cambiamenti intervenuti nella divisione del lavoro tra i paesi sviluppati e quelli emergente
Se questi ultimi Paesi emergenti
Hanno acquisito importanti quote del mercato mondiale nei settori a minore intensità tecnologica i nostri produttori che si vedono spiazzati non hanno migliore alternativa se non spostarsi verso i segmenti più pregiati della filiera del valore
Al tempo stesso
Devono rientrare si verso i nuovi settori che sono quelli in maggiore espansione
Ne è conferma
Il comportamento di quelle impresa e che negli ultimi ultimissimi anni
Con la qualità e la distinzione dei loro prodotti hanno saputo conquistarsi un potere di mercato
Tale da poter elevare i loro prezzi
Senza accusare perdite di valore nella quota di mercato
L'esempio più evidente
Si coglie nei comparti del made in Italy che mostrano capacità di tenere molto bene in testa alla concorrenza estera
Ma come
Già più volte e sempre ognuno di noi ribadisce la chiave di questo successo sta nelle innovazione continua nel far ricerca
Nel puntare sulla qualità sul Designs sullo stile su quelle caratteristiche che sono inimitabili e che fanno la distinzione dalla concorrenza
Questi comparti di successo
Costituiscono come dicevamo ieri alla convention dell'ICE solo la metà
Del made in Italy
Occorre quindi estendere l'ampiezza del settore
Valorizzando nuovi comparti oltre a quelli tradizionali facendo leva sul patrimonio di creatività di conoscenza e di impegno che contraddistingue l'impresa italiana
Questo è possibile perché anche in sé che menti tecnologici d'avanguardia come l'aeronautica e lo spazio
Le imprese italiane stanno mostrando capacità di acquisire posizioni di eccellenza e di dare un contributo crescente all'industria manifatturiera
Nella medesima prospettiva e a Porta è importante quindi che accanto al made in Italy e qui è un discorso difficile ma che deve essere ben compreso
Si espandono quelle attività
Che nel piano triennale di politica industriale abbiamo indicato come l'Italia in causa e l'Italian style
L'una e l'altra
Sono modi di dare valore alla creatività alla ricerca alla qualità e all'ostile che sono propri del sistema italiano
Sono strumenti per sviluppare un nuovo terziario avanzato
Che permetta al Paese di divenire il laboratorio di concezione e sperimentazione per i prodotti delle imprese globali
Per generare valore con prodotti che incorpori no i tratti distintivi della nostra cultura diritto
Condizione necessaria per raggiungere questi traguardi è una proiezione di tutte le componenti del sistema impresa
Verso la ricerca l'innovazione l'investimento dei mercati esteri
Su questi fronti al contrario
è scarsamente presente
La componente maggioritaria del sistema la piccola impresa e questo a causa della fragilità delle sue strutture
Ma dobbiamo essere convinti
Che questo ostacolo della piccola dimensione non è insormontabile
Può essere superato
Ricercando attivamente le aggregazione di impresa inserendo Signoretti filiere produttive partecipando ai distretti produttivi
Il modello dei distretti
Nonostante le difficoltà incontrate in alcune zone si dimostra ancora vincente quando è orientato all'esportazione alla competizione sui mercati internazionali
Anche la stessa media impresa
Che rappresenta la componente come sappiamo più dinamica del nostro sistema industriale e nelle sporto può svolgere un importante ruolo di cerniera tra la piccola piccolissima impresa e di mercati globali
L'obiettivo deve essere in ogni caso sviluppare una presenza stabile sui mercati internazionali
Che non sia soltanto per la promozione commerciale ma anche in funzione della integrazione nel tessuto produttivo di altri paesi
Si tratta per le imprese
Di partecipare
Ai processi di riorganizzazione dell'industria su base globale
Di ricercare cooperazione ad ampio raggio industriale tecnologica col mondo della ricerca di investire nelle strutture di marketing e di assistenza post-vendita
La competitività si difende in particolare presidiando direttamente ai mercati esteri e beneficiando quindi delle ricadute di innovazione di conoscenze e di competenze che ne discendono
In questa strategia
Non vi è da temere
E ne sono fermamente convinto la delocalizzazione all'estero di alcune attività perché essa serve a rafforzare la base produttiva e la creazione di valore all'interno del Paese
Non va guardato
Con preoccupazione il fatto che le vendite delle filiali all'estero di imprese italiane attualmente crescono di più
Delle nostre esportazioni
Bisogna invece tranne stimolo per concentrare le risorse disponibili del paese sulla parte di maggior pregio della produzione di valore riorganizzando le aziende il loro capitale umano per portarli all'altezza del compito di sfida
Queste sono le linee di intervento a mio parere necessarie per il rilancio del nostro sistema e in questo senso si è sviluppata l'azione del governo Berlusconi in particolare del mio ministero Colli staccabile azione del viceministro Urso
Per dare organicità
A questa azione
Abbiamo definito appunto il primo unico piano triennale di politica industriale di questo Paese
E vi abbiamo dato seguito con misure concrete che sono anche inserite nel Piano nazionale di Lisbona
L'attenzione è rivolta in modo prioritario
All'esigenza di assistere alle imprese con particolare enfasi sulle piccole e le medie che sono meno attrezzate per il comparto
Abbiamo programmato è già avviato molte misure
Nuovi sostegni alle imprese che si sono che si presentano sui mercati esteri facendo sistema potenziamento degli strumenti di agevolazione finanziaria esistenti
Facilitazioni per i processi di internazionalizzazione
Aiuti per stabilire collegamenti con le università i diversi centri di ricerca
Concentrazione delle risorse pubbliche nei mercati geografici e negli interventi dal maggiore potenziale
Vanno nello stesso senso le misure a favore dei distretti industriali
Per sviluppare sinergie ed efficienza nell'assistenza all'estero
Si sta costruendo la rete degli sportelli Italia
Mentre sul nostro territorio si investe negli sportelli regionali per l'internazionalizzazione
Questi ultimi devono costituire realmente uno strumento per ottenere sul campo una convergenza di azioni un raccordo fra i diversi soggetti interessati di cui si parla tanto si parla troppo e si fa poco
Sia essi pubblici che privati
Dalle regioni
Alle associazioni di categoria
è infatti essenziale
Superare la frammentazione degli interventi dare coerenza all'azione ed eliminare molti sprechi di risorse per offrire invece alle imprese una rete di sostegno che in Italia come all'estero sia adeguata bene integrata assolutamente efficiente
Più in particolare dobbiamo realizzare grandi sinergie tra tutte le istituzioni che possono contribuire alla competitività delle imprese dalle banche
Che sono chiamati a finanziare le imprese all'estero agli enti di assicurazione
Alla diplomazia economica agli enti di tutela dei nostri prodotti
Guardando alle prossime realizzazioni
Si avvicinano alcuni importanti traguardi
è in via di ultimazione
Il nuovo Testo unico sul commercio con l'estero che razionalizza era la complessa normativa esistente semplificandola ed accrescendo non efficace
Stiamo portando a termine la delega legislativa per il riordino dei diversi enti pubblici che operano per l'internazionalizzazione
In parallelo va avanti l'azione governativa per semplificare le procedure di accesso ai finanziamenti agevolati e questo fino all'ultimo giorno utile dell'attività parlamentare e dell'attività governativa
Sul piano degli aiuti alle imprese
Posso annunciare che il prossimo mese fra pochi giorni
Sarà emanato un nuovo bando per agevolazioni indirizzate verso due dei più rilevanti obiettivi che ho menzionato nel mio intervento
Favorire l'aggregazione delle imprese nelle operazioni di internazionalizzazione
E sostenere la collaborazione tra impresa università e centri di ricerche per dare uno sbocco di mercato a nuove invenzioni tecnologica
Ma il contributo del Governo vuole proiettarsi più in là
Investe anche il settore del turismo che è una fonte importante di esportazione di servizi a questo settore
Sono stati dati un nuovo assetto di coordinamento delle politiche sul territorio per una effettiva promozione
E fondi aggiuntivi
Per il potenziamento dell'attività della nuova ENIT che porterà nelle prossime settimane per la prima volta dopo vent'anni ad una campagna di promozione Italia sui media dei paesi più interessanti
L'azione governativa si è rivolta pure a tutelare lo ha accennato Urso
Le produzioni italiane dalle contraffazioni e delle pratiche commerciali sleali
Ne sono prova la costituzione dell'alto commissario per la lotta alla contraffazione
Dal ventinove fra pochi giorni incomincerà una importante significativa campagna sui media contro la contraffazione
E direi fondamentale importante l'essere riusciti a fare accettare alla commissione europea il principio della obbligati retta dell'indicazione del Paese di provenienza per i prodotti extra comunitari
Attendiamo con ansia la definizione di questo dossier
La tutela del made in Italy si è sviluppata anche sul fronte della politica commerciale verso l'estero che è di competenza dell'insieme dell'Unione Europea
Il governo si è impegnato attivamente nel portare avanti in quella sede e ancora qui voglio citare il viceministro Urso per il suo impegno e nel contesto dei negoziati commerciali internazionali per contrastare la concorrenza sleale e il dumping
Non consentiremo e deve essere chiaro come Amanda insomma abbiamo ripetuto qualche giorno fa a Roma non consentiremo che sul piano comunitario chi siano cedimenti su questi punti
Al contrario intendiamo intensificare il nostro impegno perché si rafforzino le tutele e si estendono ai prodotti con denominazione geografica di origine
In conclusione
Nei decenni il nostro paese ha saputo costruire una gran parte del suo benessere economico attraverso la conquista di posizioni
Di grande rilievo sui mercati mondiali
Queste sono il risultato
Delle grandi doti di creatività
Del sapere delle imprenditorialità di cui Erwitt che Alitalia come pure della capacità di far tesoro delle sue tradizioni e della sua cultura
Di questo immenso patrimonio che ci scorre nel sangue vi è particolare il bisogno oggi per far fronte ai profondi e rapidi mutamenti che sono intervenuti molto velocemente
Sulla scena mondiale
E si rappresentano una sfida di aggiustamento e di rilancio a cui il Paese non può sottrarsi trincerandosi nel protezionismo sia esso palese che occulto
Dobbiamo accettare questa sfida avendo il coraggio di riorganizzare le risorse di investire maggiormente dei punti di forza
Di competere con determinazione
Questi traguardi sono assolutamente raggiungibili
I primi indicatori ci fanno dire che questa è la strada giusta
Ma c'è una condizione fondamentale
Che tutte le parti
Mostre no unità di intenti
Grande impegno
Non particolarismi ma spirito di collaborazione
Questo
è il mio auspicio per il bene dell'impresa italiana questo è il mio auspicio per il bene dell'Italia vi ringrazio
Strappò il microfono direttore distrarsi perché davvero sento il dovere di ringraziare innanzitutto il ministro Scajola non tanto per le parole che ha detto grazie ma soprattutto per il lavoro che mi ha consentito di fare grazie
Di ringraziare i tre direttori generali del dipartimento il direttore di Stasi il direttore caprioli e conoscete molto bene per le a promozione il direttore Teti che ha reso efficiente Napoli da commerciale
Ringrazia il mio staff davvero bravo
E voi che non siete un pubblico ma che si degli attori dell'internazionalizzazione per il lavoro fatto in questi cinque anni insieme grazie
A conclusione dell'intervento del ministro Scajola e delle belle parole delle vice ministro Urso anche nei confronti dei direttori generali
Desidero ringraziare tutti i presenti per aver voluto partecipare a questo momento importante di confronto tra il mondo imprenditoriale e le istituzioni
è stata anche un'occasione di riflessione su quanto è stato realizzato
E quanto ancora bisogna fare dall'incontro di oggi emersa chiaramente la volontà di tutti di adoperarsi per promuovere il nostro sistema paese ma i lavori della conferenza non si fermeranno qui
Il nostro impegno è quello di proseguire sulla strada della tutela del made in Italy della promozione delle nostre imprese sui mercati esteri del sostegno finanziario alla internazionalizzazione produttiva il nostro impegno il nostro lavoro e quello di non lasciare le imprese italiane da sole ad affrontare le difficili condizioni di competitività che oggi come tutti sappiamo caratterizzano il mercato globale
Questa è la sfida che intendiamo raccogliere con la collaborazione del mondo imprenditoriale degli altri soggetti istituzionali e di tutti i cittadini grazie di cuore