Senza voce. Breve storia di un giornale - fenomeno: i testi e i fotomontaggi più belli

Vi ringrazio di essere venuti qui così numerosi stasera ed è questa non è la presentazione ma è una normale presentazione di un libro ma è l'abbiamo concepita come una festa natalizia da trascorre insieme a Indro Montanelli Indro Montanelli
Non ha bisogno di spendere parole per solo per raccontare chi è stato ma per neanche per dire l'importanza che ha avuto in questo secolo che ci siamo appena lasciati alle spalle per noi per il Corriere della Sera e ed quanto sia ancora tra noi ecco questa è la festa di Natale
Per Indro Montanelli che abbiamo voluto dedicare a un libro questo libro qui senza voce
Un libero che
è fatto da gioco di parole
Dedicato appunto alla voce l'ultima grande impresa la penultima perché poi la rubrica la stanza alla rubrica della posta con i lettori è stata una piccola grande impresa di Indro sul Corriere della Sera ma l'ultima opera compiuta è stata una delle più importanti sfortunata sotto il profilo sotto il profilo editoriale però è stata davvero importante nata dalla congiunzione fra Indro le persone che lo seguirono quando uscì dal giornale nuovo dopo vent'anni da quando l'aveva fondata nel mille novecentonovantaquattro
E il genio grafico di Vittorio Corona che è autore della postfazione di questo libro che ha dato a questa esperienza della voce del giornale la voce un impulso di modernità che di cui ci serviamo ancora oggi ancora noia oggi compiamo centra o andiamo a riguardare le cose che inventò numerosissime Corona per questo giornale e fu qualcosa di più che un un aiuto grafico ideativo per Indro Montanelli fu un'anima Lacco anni ma insieme a tutti coloro che diedero vita a questa esperienza della voce
Mentre stavo entrando qui per questa festa un amico comune un carissimo amico comune a Mary mi ha portato una foto della sera
Nella sera d'inaugurazione della voce la ricorda ancora io allora ero al direttore del Corriere della Sera
Ma ero legato all'indole da un rapporto indissolubile dire Indro doveva tornare al Corriere della Sera ha già subito dopo che era uscito dal giornale doveva tornarci come direttore il dottor Romiti che qui in sala ricorda quei momenti in cui tutti convinti gli offrimmo di tornare da noi e non dalla porta di servizio ma tornare come capo come guida come direttore io avrei ceduto
Volentieri insieme al mio posto l'intero non volle tornare per due motivi uno per dare una patria anche a tutti coloro che uscivano dal giornale quindi voleva a a fare un'impresa collettive secondo perché credeva davvero credeva davvero aveva ragione era un felice intuizione nella possibilità di fare un giornale un moderno
Così con uno spunto che non fosse solo di scrittura ma come ho detto prima grazia altamente Vittorio Corona grafico che parlasse a un nuovo tipo di lettori una destra
Dei lettori un una destra che non si riconosceva nel Montana nel Berlusconi appena sceso in campo ma che lui riteneva che aveva ragione ci fosse dopo di che i destini editoriali delle aziende non dipendono solo da felici intuizioni della felicità delle intuizioni resta resta a dispetto anche dei mancati successi o mancati pieni successi di un'impresa che Lindgren il giornalista e la voce brache il coraggio di non una volta che si accorsero che non c'era un mercato pieno invece di inseguire sovvenzioni finanziamenti che pure non sarebbero mancati o ne sono testimone di persone che si offrirono tarlo di chiuderla lì di non di non fare una cosa tirata per il collo che tutti o quasi i giornalisti della voce oggi posso dieci anni dopo possiamo dire che ci sono tutti
Hanno tutti trovato delle collocazioni all'altezza di questa esperienza nel giornale italiane
è un libero Abelli è un libro da leggere da guardare una delle cose centrale di questo libro da cui partiremo sono alcune interviste impossibili a un vecchio gioco quello dell'intervista è possibile un autore scrive un'intervista immaginaria
Come stremati un'intervista della sincerità con dei grandi personaggi suoi coevi o a volte con dei personaggi del passato la principale di queste interviste
Impossibili di queste interviste inventate Montanelli la dedico al senatore a vita Giulio Andreotti
Ed così con una qualche curiosità ed emozione che annuncio che Giulio Andreotti ha accettato di venire a fare la parte di se stesso leggere le risposte che secondo le intenzioni Montanelli avrebbe dato in questa intervista
E a fare invece la parte di Montanelli per non essere da meno abbiamo invitato ed è venuto qui con noi il più grande attore italiano Giorgio Albertazzi quindi due grandissimi
Personaggi che
Faranno poi anche le considerazioni che vorranno fare di leggeranno questo testo che Montanelli Andreotti che Albertazzi
Allora non sarebbe male secondo me scusate si senatore leggesse prima una
Pezzo insomma
Una sua
Pagina centosessanta cinque una sua lettera a breve a Montanelli
Sì perché Montanelli aveva fatto un articolo criticando una mia partecipazione
Televisione era andato rispondere ad un giornalista su una vicenda che
Stavo occupando e che poi e durata un paio di
Cinque anni moltiplicate fu
Due con i ritmi che ahimè hanno da noi le questioni di giudiziaria allora credeva affatto
Un articolo dicendo ma perché va in televisione
Porre
Queste risposte allora obbedisco allegorie mia risposta Caro Montanelli leggo il suo articolo e condivido con lei i dubbi dell'opportunità di dibattere pubblicamente fuori delle sedi proprie un argomento processuale
L'ideale sarebbe che si mantenesse la riservatezza anzi il segreto istruttorio
Come per legge qualunque riferimento di attualità e occasionale insomma sì ma poiché non è così devo cercare e anch'io di dare qualche informazione specie per correggere troppe disinformazioni
Copia del camion e di incartamenti è a disposizione di chi vuole leggerli
Ma non mi illudo di vedere la fila riguardo per fortuna due studenti ci faranno sopra la tesi di laurea e se su qualche punto lei vuole i dati o documenti sono qui con devota amicizia Giulio Andreotti
Le pagine erano un milione e trecento mila
Intanto il prete aggiungere un dato
Di cronaca e comunque bene adesso leggiamo l'intervista immaginaria
Di Montanelli ad Andreotti
E una volta in televisione sono state già diciamo interprete lettore di un'intervista impossibile quella volta era situata Umberto Eco e si riferiva al mio concittadino Machiavelli
Questa volta mi mi fa piacere
Fare Montanelli ex Honda
Senatore Andreotti sì
Voglio dire senatore Giulio Andreotti sì
L'ex presidente del consiglio anzi di una mezza dozzina di consigli l'ex ministro degli interni degli esteri della difesa eccetera ma perché mi scusi mi fa tante domande non mi riconosce finisci male prego ustioni non sono mai troppe
Fra i viventi si è sparsa la voce che a me noti non è morto ha finto di morire facendosi sostituire nella banda da un sosia e lei ci crede
No io non ci credo ma
Ma se venissero a scoprire che è vero non si deve aver egli avrebbe più di tanto e si rassicuri sono proprio io vede quella figurina di donne che si sta allontanando e mia moglie che anche lei conosce credo che vorrebbe trovare un sosia bene allora ci sta a fare la cheratina con me dal vivo
Non ne abbiamo mai fatte
Lei non me ne ha mai chiesto sapevo che era inutile
Ma ora forse era morto spero che qualcosa si decida di Hermada di chi di Rina
E perché mi dice questo scusi lei sa benissimo che non ci ho mai creduto l'ho anche scritto pari pari no no vorrei parlare di cose serie ce ne sono nella politica italiana
E quello che vorrei sapere da lei ce ne sono bisogna distinguere non lo sono mai Iossa una ma lo sono spesso anzi quasi sempre il crucifige
Non lo dico per ragioni personali io il mio curvi figlie lo ha meritato mi piace sentirglielo dire cominciamo a
Adesso chiudere l'armadio
Che armadio D'Amato quello degli scheletri no quello proprio non lo apro perché non darle una delusione quasi mi vergogno della mia povertà quattro ossicini e più amici che di nemici Leo McCarey meglio
Sì voglio dire che proprio per non sovraccaricare mi disse che metri io non ho fatto molto male ai miei nemici ma non ho fatto nemmeno molto bene ai miei amici ebbe sfido io
Visto il modo in cui sedici gliela
E chi altro avere potuto scegliere
Gli unici amici di cui ci si può fidare sono quelli che si possono ricattare
Cioè quelli che nell'ora armadio qualche scheletro ce l'hanno davvero non tutti però per esempio il povero e tanto bistrattate Evangelisti non ce l'aveva nessuno
Mi ha lasciato il suo sotto forma di rimorso per non avergli dato una mano nel momento del bisogno
Rimorso
Scusi senatore vanno non sapevo che lei ne fosse capace rimosso hanno infatti la prego di togliere questo passaggio dell'intervista rovine riebbe la mia immagine vuole ma la sua immagine usando un'amica una bella immagine agli occhi insomma
Lo so lo so ed è anche giusto che non lo sia prima di tutto perché io sono Giulio Andreotti io sono mezzo secolo di una politica condannata sommariamente senza facoltà di appello e che ha per lavoro che faccia e archi
De Gasperi risponderebbe al tempo perché a luglio il tempo dei ragione
Io al tempo ci credo meno ma ho una certa fiducia nei nostri successori come sarebbe a dire lei ha fiducia nei suoi successori quali successione allude forse atto
Sì sì alludo alludo a questo voi non me l'aspettavo nemmeno io me a aspettavo che lei fraintendesse così grossolanamente le mie parole cosa ha capito
H
Ho capito quello che lei ha detto no io ho detto esattamente il contrario ho fiducia ha detto che i nostri successori riusciranno se non proprio a farci rimpiangere per lo meno a è chiaro ora ora si vi sembra diventato un po'tardo Caro Montanelli eletta forse
Ma con lei mi è successo di sentirmi vecchio anche da giovane
Perché non riuscivo ad afferrare temo però che stavolta lei si faccia delle illusioni successori saranno quello che saranno anzi sono quello che sono ma voi li avete lasciato un tale patrimonio di di esecrazione i che ci possono campare sopra per anni e anni
Quanti anche noi morti abbiamo la televisione sa e con ciò
E la più grave colpa di Andreotti la più in spia bile è stata quella di restare al potere per quarant'anni allora erano quaranta essere un po'di più di uno dei più parole su due non vive da Tavaroli
Scusi l'immodestia sacrosante
Sacrosante ma sa io sono pontificio vengo delle scuole dei preti un prete quando è diventato cardinale lo rimane a vita è una deformazione lo riconosco o come si dice oggi una cultura certo se mi fossi rifatta i modelli laici avrei capito avrei capito che a Giolitti di anni di potere ne bastarono venti per diventare il Ministro della malavita
Passa cosa voleva dire sì volevo dire che i morti hanno molto tempo a disposizione ed io ne ho impiegato un affetto Lina conteggiare quante volte io e il mio successore
Siamo apparsi sul video cifre alla mano risulta che lui in quattro mesi acconto tra consumato più video dimmi in quarant'anni conclusa
No conclude a lei ma vorrebbe mettere scusi lui è giovane bello
Lo so lo so giovane e bello sedeva usare il cerone e si immagini se voglio mettermi in concorrenza però forse non conosce bene la televisione
Chirulli
Ma se il maestro della televisione
E certo ne conosce e sa usare come nessuno il potere promozionale si dice così sì la conosce come fabbrica di nicchie di idoli ma forse non ne calcola il suo giusto potere di logoramento
Cosa crede lei che abbia provocato la catastrofe della Prima Repubblica bar prima di tutto la corruzione anche
Poi l'inefficienza anche ma soprattutto il fatto che non cambiava mai le sue facce sempre quelle sempre le stesse
Italiani hanno la noia facile e dalla noia niente contribuisce quanto la televisione
Questo senatore il gancio a cui lei apprende le sue speranze di riabilitazione
No non l'Emilia e sul piano strettamente personale c'è poco di che riabilita mi anche perché penalmente c'è poco di cui accusarmi
Alla Pertini armadi e scheletri non ne hanno trovati hanno frugato nei miei conti e non ho trovato soldi l'unica accusa che ancora non mi hanno mosso e di cui non potrei mai venire assolto
E quella di essere io più di chiunque altro la Prima Repubblica con tutte le sue magagne le tangenti l'inconcludente il debito pubblico alla mafia la mafia
Allora anche lei riconosce
Non l'avrei mai disconosciuto cosa
Che invece di combattere la mafia ciò convissuto e e mi sono anche servito come sempre come tanti ma questo avrebbe richiesto un grave processo politico sia pure con me nelle vesti di maggiori imputato
Invece questi poveri sciolti hanno preferito inchiodano i sul bacio a Riina
Quanti impiegheranno gli italiani a rendersi conto che il processo alla Prima Repubblica
Fatto con le facce con gli spot con gli slogan della seconda è una solenne pagliacciata glielo dico io ci impiegheranno un tempo pari alla frequenza con cui il video diffonderà quelle facce quegli spot e quegli slogan
Ma lo sa che è molto strano
Senatore Andreotti un Andreotti così ottimista fiducioso negli uomini bisognava venite a cercarmi un cimitero
Qui ancora una volta si sbaglia nessuno ottimismo e meno ancora fiducia so benissimo che la storia lei si preoccupa della storia
Non quanto il suo povero amico Spadolini ma insomma penso che quando si occupa un proscenio politico per quarant'anni con la storia bisogna poi fare i conti intendiamoci
Io della storia come giudice nono un grande in una grande opinione tutti i suoi verdetti vengono regolarmente impugnati e cambiano secondo i tempi e le occasioni alla tentazione di incarna rimetto tutti i difetti e le perversioni della Prima Repubblica nessuno storico resisterà anche perché io ho fatto tutto il possibile per avallare questi identificazione ma bisogna vedere
Su quali parametri unici misurerà certo se si prendono le misure sulla taglia di De Gasperi dovranno infligge il miglior rogo in effigie
Ma se ne prenderanno su quella dei miei successori stamattina sono passati di qua due visitatori moglie marito probabilmente in cerca di qualche loro congiunto
Discutevano animatamente non ho capito bene di che cosa ho afferrato solo questa frase sai che dico ti dico che pur con tutti il male che si possa pensare di Luís e Dio solo sa se ce ne Andreotti questo non l'avrebbe fatto il soprattutto non sarebbe venuto a ripetercelo ogni sera
Naturalmente una voce non fa testo ma è sempre da una voce che prendono avvio i cori non mi guardi con quegli occhi sbarrati io seguito a non aver fiducia negli uomini
Ma nella loro stupidità sì
E e ne ho avuto una conferma proprio in questi ultimi giorni quando ho visto la stampa di opposizione insorgere contro gli spot televisivi del potere che imbecilli guardi che fra quelli imbecilli c'ero anch'io
Mi dispiace per lei ma come non capire che quegli spot non solo bisognava accettarli
Manzi chiederne la moltiplicazione ogni tanto mi mangio le mani di non poter fare io l'opposizione io che l'opposizione in quarant'anni di vita politica non ci sono mai stato
Volete distrarmi di questa maggioranza lasciatela parlare scusi senatore ma poi chiedono apre un ufficio di consulenza per i suoi vecchi amici
Che dà un'impressione di non sapere più dove sbattere la testa sono sicuro che da morto l'ascolterebbe lo seguirebbero molto più che da Bivona seguirebbero mi creda
Da morto temo che qui ci sia un equivoco vale privo
Ed è una deriva che lei non è morto e neanche per idea io faccio il morto perché parlare dall'aldilà fa molto più affetto
Ma sono vivo questo però non lo scriva anche per non far torto agli amici che sul fare retro hanno trovato il coraggio di dire qualche cosina di bene sul mio conto
Posso contare sulla sua discrezione accerto Senatore trenta agosto mille novecentonovantaquattro l'Inter
Una cosa
Davvero unica con la Perrelli fare da Emmanuel prevede per me dopo aver recitato con la Marini oggi con Albertazzi insomma
Allora io prima di lasciarli andare faccio
Avevano ciascuno lei se sia riconosciuto nel ruolo di Montanelli se la penso uguale se
Andrebbe fatto domande diverse Luisa si è riconosciuto nel ruolo di Andreotti
Dettata errori Andreotti se riconosciuto è il direi abbastanza nel senso che
Io penso di avere sia come difetti sia come in virtù una media di qui il degli italiani insomma con quelle componente abbastanza
Piacevole almeno per mi qui vibrante che è un po'il clima romanzo vedete voi
Che a minare siete bravissimi a Milano uno che costruisce palazzi si chiama operatore dell'edilizia a Roma sia la palazzina tutti quindi tutto questo
Abitua va a non fare drammi certo sopra da meno entusiasmi però poi
Si finisce correggere al tempo
Ringrazio il senatore anche se ha parlato di palazzinari in casa degli impiccati qui doveva però la perdono sarà case
The colpito questo è un modo
Regione diceva puntualità ma anche oggi abbiamo qui comincia ad un quarto d'ora di ritardo contro bene
C'è c'è ancora un po'di tempo io sì ho conosciuto Montanelli ovviamente soprattutto d'estate a Cortina si incontravano lui è fiorentino cioè di Fucecchio mi pare se noi fiorentini pericolose che sono già
Sono sono fuori Contador ronza come dire però in realtà lui è molto più fiorentino di me
Io c'ho il sangue di mio padre bolognese viene più ottimista lui era molto scabroso anche nel privato difficile da affrontare sempre pronto alla battuta ecco il gesto anche
Non so se qui mi sono riconosciuto si parte sì non avrei altre domande da fare al senatore Andreotti noi alcuna forse si nove di queste quando io ho inventato una frase che poi però
Andata a finire perfino alcune enciclopedie tutti penso che mi riferissi rapporti politici quando dico il potere logora chi non ce la
Io pensavo a Montanelli cioè la capacità sul serio intanto di saperi captare l'opinione pubblica e anche prevedere quelli che sarebbero
Dei momenti di evoluzione o di involuzione
E nello stesso tempo poi influenzare l'opinione pubblica è liberamente è stato un punto di riferimento ed tutt'oggi leggendo queste insomma oppure viva questa sua capacità di comunicativa
Io vorrei dire una cosa va be'io dove vorrei stare qui con voi nella purtroppo devo andare perché però prima di andare corre la generosità di lui perché devo recitare stasera a lecco
Le Memorie di Adriano di Marguerite userà qui devo andare però ho letto questo libro che è veramente divertente e anche molto illuminante per certi aspetti sul nostro tempo
Qui c'è un breve articolo di Montanelli scritto breve molto breve scritto nelle il trentuno dicembre del mille novecentonovantaquattro che si intitola in alto il calice
Il morale no
Stasera ci sarà il messaggio di Scalfaro
Ce lo auguriamo breve
Senza enfasi e tonificante perché di tono abbiamo bisogno almeno noi che della nella melassa della telenovele ci stiamo disagio Scalfaro grazie a Dio come ha dimostrato negli anticipi rilasciate alla stampa ieri mattina ha sufficiente coraggio per infondere neanche a noi almeno quanto vasta del genere infuriano la paura
Può contare lui sulla Madonna
Ed ha dalla sua una inossidabile fede nelle istituzioni anche ora che vengono buttate in battuto in breccia da una classe politica che dona con esse nessuna familiarità
Non vogliamo rubare la parola Scalfaro che del resto su questo argomento ma già pronunciata
E che nel momento in cui studieranno le bottiglie per le strade cominceranno a tamburo Giare i soliti inesorabili botti da festa del terzo mondo ci dirà certamente in termini si capisce molto più aulici e togati dei nostri che nel novantacinque l'Italia risolverà ossia avvierà a risolvere i suoi cioè i nostri problemi e noi nel momento in cui alziamo il bicchiere faremo del nostro meglio per crederci e Capodanno che al resto
Del resto qualche buon segno si vede anche se ancora non sappiamo cosa c'è dietro l'angolo sappiamo cosa non c'è un Berlusconi bis con nuove elezioni
Su questo capitale punto ci pare che Scalfaro non possa tornare indietro e per animare un brindisi ci basta il resto si vedrà anche se per vederlo dovremo aspettare la Befana e purtroppo la Befana dovrà passare più di una prima più di una volta
E l'Italia perché gli italici capiscano il repentaglio al cui si metterebbero accettando il modello di democrazia plebiscitaria una piazza un balcone moltiplicati da sei reti televisive che il Cavaliere gli propone o non smetterà mai di perseguire che l'uomo della strada stenti a rendersene conto
Si può anche comprenderlo ma che fingono di non vederlo certi professionisti della politica come i Casini Michelini
Che nella politica militare USA sempre ecco un caso che non possiamo chiamare di alto tradimento perché in questi giochi di alto non c'è nulla tutto basso
Ma scacciamo ora è tempo di Brindisi questi sconsolante pensieri anzi scacciano i pensieri tout-court visto che di consolanti se ne possono formulare ben pochi e l'abbiamo il bicchiere perché no anche al Cavaliere ma ad un patto
Che non si provi a propinarci dopo quello di Scalfaro anche un altro messaggio suo
Se glielo chiede fede fede un pretesto glielo trova anzi è capace di trovargli uno anche se il Cavaliere non lo chiede che la Madonna di scalzarlo saldi da questa tentazione euro una piccola confessione di ordine personale
Sagara sarà magari segno di cattivo carattere come sempre mi diceva la mia povera mamma mamme i climi di festa natalizia Capodanno esca invece che gioia procura una malinconia
Sconfinando dell'ipocondria aggravata nel caso specifico di un povero direttore di giornale dall'obbligo di scrivere un articolo di fondo intonato all'ottimismo di Prammatica tipo incipit vita Nova ed altre baggianate del genere mi ci sono provato dubito di esserci riuscito
Tramutare
Grazie
Economica Giulio Andreotti Giorgio Albertazzi nella sala Indro Montanelli in questa festa di Natale dedicata al grande Ivan
E adesso
Siamo sul palco due grandissimi amici di Indro Montanelli
Vittorio Corona che come vi ho detto gli fu al fianco in questa impresa che coautore di questo libero
I cui proventi almeno per la parte che riguarda una la nipote di indole diciamo i vizi andranno in beneficenza per l'Etiopia per popolazione splatter dell'Etiopia
è un grande direttore un grande direttore del Corriere della Sera un grande direttore del Sole ventiquattro Ore Ferruccio de Bortoli stasera la voce un po'bassa fare un silenzio di tomba quando parla lui
E io li condurrò Vittorio sei metri se
Allora dare prima la parola Vittorio a raccontare quello che ricorda di
Così sono sarò breve breve però leggo perché non sono un oratore poi devo dire che ancora a distanza di dieci anni pastore della voci di emozione abbastanza io non rinnego nulla per me la voce è stata subito un figlio questo era proprio il mio giornale sono in lutto io non ho mai avuto figli forse è stata una fortuna
Credo che se oggi fosse porto un figlio avrei sofferto di meno di quanto sofferto stamattina quando ho detto ai ragazzi della voce vi chiedo scusa E andata male
Queste parole sono naturalmente di Indro Montanelli facevano parte dell'intervista che la Stampa di Torino pubblico il giorno dopo la chiusura di quel quotidiano
Parole che non dovrebbero lasciare dubbi sul reale pensiero del direttore a proposito della sua ultima entusiasmante sfida professionale
Eppure
Eppure negli anni a seguire sembra perché quelle parole non le avesse mai pronunciato
E soprattutto è sembrato un che non fosse mai esistita la voce dimenticata rimossa negata come fosse un peccato Montanelli hanno cancellare così irriverente così spregiudicata e questo mondo un Taggì poi un errore da Pasco impari che la sua eccezionale percorso professionale ed umano
E così le frequenti ricordi convegni e tutti quanto gli viene giustamente dedicato dopo la sua morte la voce non è mai citata ma è ricordata non fosse mai sporcasse qualche salotto buono
Si può pensare beh
Il fondo è durata poco più di un anno no assolutamente vero che mai vita a così breve morte così spettacolare hanno inciso tanto profondamente nella pigra e nella parità di Trieste Aliano
Leggere in questo libro gli editoriali e i commenti le interviste immaginarie del Montanelli della voce è impressionante
Per la modernità la lucidità la chiaroveggenza di quegli scritti il fatto poi che i bersagli di allora sono praticamente gli stessi uomini ancora oggi decisivi la vita del paese
Indurla forse le sue vittime a rivolgersi inutilmente se quell'ombra proviene dal reale a qualche acchiappafantasmi per liberarsi di quello del terribile Indro che oggi tornato Barletta
Ancora oggi a più di dieci anni dalla chiusura diceva quasi mensilmente studenti provenienti un po'da tutta Italia alle prese con una tesi sulla voce
Ancora oggi il ricordo delle sue pagine infantile acquistavano leggevano è fortissimo
E mi sembra che persino il sorprendente successo netta e inatteso e immediato che la parziale raccolta di questo lavoro sta avendo in questi giorni in libreria né si è un'ulteriore dimostrazione
Io non voglio annoiarvi con cifre rilevamenti ufficiali che non posso non tingere di giallo
Anzi di nero la chiusura anzi l'uccisione della voce sono documenti a disposizione di chiunque voglia togliersi delle curiosità ormai storiche
Oggi non voglio fare alle deciso ogni voglia di all'editore di questo libro che gli sono grato l'aver voluto ricordare questa meteora editoriale decennale la sua scomparsa e un omaggio che credo di poter affermare Indro Montanelli avrebbe molto gradito
Così la pensa anche suo nipote decise poi si nostra tostissima colleghe in quell'avventura di allora e discreta materna ci sì ma anima di questo senza voce oggi il trentuno marzo del novantasette sul Corriere della Sera Indro Montanelli ha scritto
Allo specchio cioè al bilancio della propria vita prima poi ci si arriverà
E lo specchio non vi giudicata i successi che avete ottenuto nella corsa al danaro al potere agli onori non soltanto dalla causa che avete servito tenendo bene a mente il motto dell'Hidalgo spagnoli
La sconfitta e il blasone delle anime nobili grazie
Credo inevitabilmente la carico di perché voglio che tu ricordi
Il clima che c'era detto prima dalla foto che mi ha dato neri clima che c'era la sera in cui battezzando la voce tanti amici tanti versione sì eravamo in via Dante
C'era questa festa si aspettavano le copie le prime copie del debutto nessuno tranne io Montanelli ai colleghi che l'avvocato sapeva
Come si sarebbe presentato questo giornale cioè la sua eccezionalità il senso di diversità nella sua prima pagina nessuno degli ospiti tra cui Paolo e tanti altri
Beh quando sono arrivata alle corde è stata una festa straordinaria io ho visto Montanelli felice non capitava spessissimo devo dire perché per quanto Louis così di ottimo carattere aveva questo scopo infelicità più giusta in cui interiore
è francamente uno dei ricordi più belli della mia carriera giornalistica
La voce vendette per il primo mese oltre quattrocento mila copie
Poi ha avuto delle vicissitudini che appunto non sto qui a raccontarvi se se se nessuno proprio ci tiene a saperle
Comunque quando ha chiuso l'anno dopo vendeva ottanta ottantacinque mila copie
Una media che oggi viene definita giornale esistenti di grande successo
E molto più di quanto vendesse la Repubblica dopo il primo anno di vita Repubblica che poi con alcune iniziative editoriali
Una iniezione di capitali poco dopo spicco il Duomo
No storia breve
Affascinante per noi adesso credo qui tanti colleghi
Hanno partecipato però non è assolutamente indimenticabile di colleghi che hanno posti di grande responsabilità che quindi hanno altra emozioni altre soddisfazione nonostante questo credo che quell'esperienza non dimentichi nesso
Grazie
Ferruccio
Vorrei chiedere che ricorda perché nei pochi mesi fra l'uscita di Indro Montanelli dal
Un giornale che la nascita della voce Indro riprese avvenire al giornale ti ricordi ci fu una prima volta a scrivere per noi in qualche articolo il passaggio
Io credo che Indro abbia sempre saputo che un giorno sarebbe tornato Arcore la sera e lo dico senza iattanza anche perché c'erano lì persone come noi c'erano amici personali come
Cesare Romiti insomma c'era lui sentiva che era una famiglia che stava tentando una strada di cui era convinto al cento per cento
Ma a differenza di vent'anni prima quando era uscito dal Corriere sapeva che lire a casa sua che lui quando avrebbe voluto fra noi sarebbe tornato ecco io vorrei sentire da Ferruccio se
Lui sicuramente ricorda la prima volta che Montanelli rientrò al Corriere
Vent'anni dopo venti o ventuno anni dopo dobbiamo un patto di fotografia foriere di quel giorno reclute sale le scale poi lo facciamo entrare nella Sala Montanelli ma lascio a te la parola
Ma e soprattutto grazie a te e questo ritorno questa serie di immagini che conserviamo
Indelebili nella nostra memoria in particolare quando poi ritorno qui salì scale
Dopo tanti anni
Ricordiamo la mozione in quel giorno lo ricordiamo
Anche l'emozione di quell'intervista collettiva che tu dici testi di di fare a intacco con ospitando Enzo Biagi Gaetano Afeltra tutti i principali collaboratori che rivolsero attende una serie di domande sull'attualità
Fu una bellissima intervista
Collettiva
Intervista nella quale con il manteneva anche un ho un ricordo per la comunità
I colleghi del giornale per la esperienza che lo aveva portato settantaquattro
Affondare
Il giornale e poi ci fu questa breve stagione la voce che è stata una stagione qui vediamo
Raffigurata anche
Fotomontaggi di Vittorio Colonna
E qualche volta preso anche la mano
Allo stesso diretto nel senso che nella libertà così come esiste la libertà che il vignettista
Assolutamente incontrollabile ne accettava sempre prima Porteño però qualche volta insomma ovviamente in
Ecco questo per esempio credo che li abbia creato qualche problema ma comunque no
Però insomma questo fa parte diciamo della dialettica interna Silvia ogni ogni giorno
Quindi insomma questa fu una bellissima stagione dall'alto sui costi quando scrisse quegli articoli per per il Corriere prima di di fondare la voce con
Con tutti i colleghi che che tra l'altro sottolineo conservo di quel periodo qui ricordo bellissimo di una stagione di libertà pagata carissimo prezzo ma anche diciamo di una avventura professionale bellissima mi ricordo quella quel primo fondo passammo anzi vi leggemmo quaranta volte glielo vi leggemmo lui anche un po'indispettito dal fatto che continuassimo a chiamarlo perché ma veramente quelli questua veramente voleva è stato perché eravamo terrorizzati che ci fosse un refuso nel fondo di ritorno dopo tanti anni fortunatamente questo diffuso non c'è
Grazie anche a Ferruccio de Bortoli
Voglio rivolgere una seconda domanda feroce ma infonde strana perché tanti giornali c'erano stati gli esteri se li ricorda nella sua lunga vita di giornalista ridiventare parlamentare
Nessuno ha avuto un ricordo così forte guarda quante certo per il nome di Montanelli che vengono però la voce rimasta alla voce
La voce un giornale che ancora vivo nella nostra memoria
Come lo spieghi tu perché questo giornale il merito e in parte anche davvero di Vittorio non perché qui presente
Però la forma questa forma grafica era molto interessi molto moderna nel pagherà tutto il giornale era
Dirò alcune ipotesi me l'ha salvato uno perché era veramente un giornale fuori schema cioè un giornale molto fuori dalle parte non iscrivibile
Prescrivibile insomma ragionare sicuramente antiberlusconiano in modo feroce però non
Appiattito sulle tesi dei nemici di Berlusconi all'epoca anzi
Perché vedete c'è un
Mi perdo parte dello spettacolo insomma i rifaremo tutta la serata io mi siedo lì viveva grazie
Ricordo che uno dei momenti più tormentati
Di cui io sono stato testimone fu quando Montanelli fu invitato alla festa dell'Unità
Stando alla festa dell'Unità di Modena lo accompagna nei
Lui pensava di andare anzi sono colpevole io perché poi gli fu rimproverato come se fosse arrivato mi mi telefonava insomma che dice andiamo a vedere segnali
In qualsiasi parte rappresenta però dieci mila persone osannanti che lo portarono in trionfo una cosa
Unica veramente mi è restato della frazione da forse Togliatti aveva avuto un'accoglienza simile ed Eco con un applauso
Indro pensava di trovarsi di fronte ci fermammo a vendere sull'autostrada prima pensare grazie pronta quaranta persone invece trova un tripudio perché questa è una delle caratteristiche del degli oppositori che rimanesse che dimenticherà facilmente degli odi alzati fino al giorno prima danno dei tributi qua insomma lei pensa qualcosa poi arriviamo andavi odierna con grande tranquillità di passaggio Manelli nel giro di pochissimi mesi
Non tenendo era diventato un idolo non se l'aspettava Foote ripudiato gli fu rimproverato da tutto il
Popolo di destra che vinse ma come ti sei andato a consegnare i comunisti lui
Prova a dire timidamente ma me l'ha detto Paolo Mieli Giovanna edilizia io come faccio sempre scatta la via che appaiono ai via facilità di nulla
Andai rispettando rase dimori e Luigi rimase questa patata bollente cosa allora considerato ufficialmente un comune fu creata una comunista anche se Paolo gliene dissi tutti i colori
Che riguarda plaudito lui disse tutto quello che pensava anche di negativo della settore pataticolo Neue stessi dirigenti una platea di opere ma insomma quella è una tecnica ripeto non lo chiama la testimone
Giulio Andreotti promette le conosciamo quando ci serve uno fai finta di farsi dire qualsiasi cosa dice
Lo abbraccia e furono Acea stadio non l'ho mai visto in vita mia conosco quella testa partecipata ribatte emanata avevi migliaia di riso fiume umano che urlavano come se fosse stato John Lennon era una cosa lui era imbarazzato ma punto volevo chiedere a Ferruccio fuori queste divagazioni perché la voce Stato è rimasto un giornale così importante perché è possibile che
Uno beh forse per il motivo per cui tutti sono attratti da queste niente che poi io mi guarderò dal solo
Ma forse perché sulla Rock riduttivo quella giovanile in coscienza di un ottuagenario
Che fu una scelta che altri non avrebbero fatto in un momento in cui il tema della libertà di stampa era molto forte molto sentito
E e forse il il colloquio immaginario che pubblicato nel libro tra lui Prezzolini
Può essere una buona risposta insomma
Dice qui naturalmente vengo dopo il Bertazzi dura però dice
Eccomi qui da penitente voi la frusta chiede Indeco
Giudice lascia perdere la frusta vuole solo sapere che idea s'è venuto di rifare la mia voce
Ma sei tu che mi ha insegnato no tu sei Moggi su Koné quando vi compie con la zucca io me la fascia voto uno
Ottantacinque anni sia ancora povero Corbello une come lo io attenda quando feci la mia voce perché se questa risposta meglio probabilmente con questo
Vi ringrazio non è una presentazione del libro se volete comprato una lettura veramente deliziosa
Come le ho detto una festa di Natale per Indro Montanelli per il Corriere della Sera per noi che incontriamo foglio
Per cui Indro Montanelli Epitome grazie