24 MAG 2006
dibattiti

«L'universo concentrazionario sovietico»

DIBATTITO | - TRENTO - 17:40 Durata: 1 ora 41 min
A cura di Valentina Pietrosanti
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Durante il fascismo, oppositori e comunisti attratti dall’utopia del comunismo fuggirono dall’Italia di Mussolini e ripararono in Unione Sovietica.

Dei 250-300 emigrati politici italiani, 160 finirono nelle prigioni o nei campi di concentramento di Stalin.

Dei circa quattromila italiani emigrati in Urss circa mille, uno su quattro, conobbero la stessa sorte.

Su questa vicenda, di questa pagina della storia del nostro paese, quella dei comunisti e antifascisti italiani nel Gulag sovietico, fanno luce due recenti volumi, quello di Francesca Gori e Elena Dundovich (Italiani nei lager di Stalin,
Laterza) e quello di Giancarlo Lehner (Carnefici e vittime, Mondadori), che si è avvalso della collaborazione di Francesco Bigazzi.

Sul Gulag in passato sono state pubblicate le testimonianze delle vittime, come l’Arcipleago Gulag di Aleksandr Solzhenitsyn, i Racconti della Kolyma di Varlam Shalamov e il recente Gulag di Anne Applebaum (Mondadori).

Lo storico Oleg Chlevnjuk, invece, per la sua Storia del Gulag (Einaudi), ha potuto avvalersi di una massa sterminata di documenti, divenuti accessibili con l’apertura degli archivi ex sovietici.

Un altro contributo, di taglio diverso, alla conoscenza dell’universo concentrazionario sovietico è dato dalla traduzione del Manuale del Gulag di Jacques Rossi.

Organizzato come un vero dizionario, il manuale spiega la realtà quotidiana del lager sovietico attraverso il gergo dei detenuti e la lingua “ufficiale” dei campi.

Sul tema il Centro Studi sulla Storia dell’Europa Orientale (CSSEO) ha organizzato i due incontri, il primo a Trento e il secondo a Bolzano.

(Roberta Jannuzzi) (Trento, 24/25 maggio 2006).

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