Questa registrazione non è ancora stata digitalizzata.
Per le risposte alle domande frequenti puoi leggere le FAQ.
"Io non so" - ha detto D'Elia - "con quale diritto il parlamento chiede che vengano rispettate le leggi, soprattutto nei confronti di quei 60 mila detenuti che fanno fatica a comprendere il senso della loro punizione nel momento in cui vedono che coloro che li hanno condannati sono i primi a non rispettare le leggi, anzi la legge fondamentale come la Costituzione"."Ci sono detenuti" - ha aggiunto il segretario parlando dei carcerati che aderiscono all'iniziativa di Marco Pannella - "che non stanno aderendo ad un satyagraha che riguarda le loro condizioni di detenzione.
Sono detenuti per cui sono stati aboliti diritti perché sono troppi e per un numero così alto nessuna legge penitenziaria può essere applicata".L'illegalità, dai seggi della camera ai rubinetti di casa"La questione dell'illegalità" - ha spiegato Daniele Capezzone, segretario di Radicali Italiani - "è talmente centrale e collegata a tutto che parte dal numero mancante dei seggi della camera e scende giù lungo i rubinetti di quei cittadini di 7 o 8 regioni, addirittura, italiane che hanno problemi idrici".
Problemi, ha aggiunto il segretario, di cui ci si occupa male e tardi e con conseguenze che, ha sottolineato, in autunno alla ripresa delle piogge potrebbero addirittura aggravarsi.In vista del congresso poi, Capezzone ha ricordato come due siano i punti su cui a suo avviso bisognerebbe impostare i lavori futuri: "Rafforzare la lotta per poter parlare al 100% dei cittadini", e quindi poter arrivare a far conoscere le iniziative al maggior numero possibile di persone e poi "ricostruire una qualche struttura di partito", che possa permettere di svolgere le battaglie per la legalità che il segretario si è augurato "possano essere tante, lì dove ognuno potrà scegliere di fare la propria, nella propria zona, coi propri tempi modi e priorità".
leggi tutto
riduci