"I Cavaliere del Lavoro per l'Italia nell'Europa che cambia" - convegno nazionale promosso dal Gruppo Centrale della Federazione Nazionale dell'Associazione Cavalieri del Lavoro presso la Sala Giulio Cesare del Campidoglio

Via questo nostro congresso nazionale
Ha ripreso volete sedervi per favore
Benvenuti a questo nostro congresso nazionale dichiaro aperto questo in questo momento
L'attuale Congresso di quest'anno desidero prima di tutto ringraziare gli oratori che si sono gentilmente dichiarati disponibili ad essere qui con noi e in particolare il direttore Scalfari che con molta gentilezza e con molto slancio ha accettato di presiedere questo nostro convegno prima di dare la parola al padrone di casa desidero leggervi il telegramma del messaggio che il capo dello Stato ha voluto farci pervenire in questa occasione
La ringrazio e Jeffrey Greggio Presidente per il gentile invito a partecipare al convegno nazionale i Cavalieri del lavoro
Per l'Italia nell'Europa che cambiano promosso a Roma dal gruppo centrale della Federazione nazionale dei Cavalieri del lavoro
Nell'impossibilità di essere presente desidero far giungere all'importante assise il mio vivo apprezzamento per la felice scelta dei temi da dibattere quale l'ammodernamento della pubblica amministrazione
La formazione delle giovani generazioni
Attraverso un sistema scolastico sempre più rispondente alle esigenze di una società in rapida evoluzione l'inserimento a pieno titolo del Mezzogiorno nel processo di sviluppo dell'Italia
Tutti argomenti di rilevante interesse di grande attualità ai fini dell'equilibrato e duraturo progresso economico e sociale dell'Italia
Invio all'egregio Presidente ai relatori ai partecipanti a tutti i presenti un saluto cordialissimo e fervidi auguri di buon lavoro Carlo Azeglio Ciampi
Grazie a questo punto passo la parola l'assessore Gentiloni quale padrone di casa grazie
Sì buongiorno
Presidente il Senato Federici tutti voi
Lavoro naturalmente noi siamo molto adesso è arrivato anche volumi siamo molto onorati io lo faccio a nome del sindaco Francesco Rutelli in questi giorni negli Stati Uniti di accogliere il vostro convegno che in Campidoglio di farlo in questa a una Digilio sessi deve il suo nome all'inserimento della statua del Giulio Cesare che alle mie spalle qui di fronte a voi l'aula del consiglio comunale che è un po'il cuore non solo politico ma anche il monumentale diciamo così del Campidoglio
Ha anche una acustica discreta quindi non perfetta per ragioni ovvie di sovrintendenza ma discrete quindi credo spero che questo Possa consentirvi dei lavori utili lavori ai quali credo che anche l'amministrazione comunale di Roma ha un suo interesse diretto perché come ricordava adesso il messaggio del presidente Repubblica tra i temi che convegno dei Cavalieri del lavoro affronterà c'è anche quello della riforma e dell'ammodernamento della amministrazione pubblica e quindi anche noi amministratori di Roma più grande comune d'Italia con i suoi oltre trenta mila dipendenti i suoi venti mila miliardi di fatturato allargato per così dire se consideriamo il Comune
E le aziende collegate siamo ovviamente molto molto coinvolti da questo tema un tema che forse vede
Tutte le amministrazioni centrali e locali in una fase di transizione non credo almeno se devo dare una mia testimonianza personale che si possa dire che siamo al punto originario abbiamo fatto dei passi di riforma negli ultimi anni anche grazie all'azione di alcune delle personalità che sono qui presenti mai passi la strada da fare
Per raggiungere gli altri Paesi europei ancora molto lunga
E quindi anche per un interesse diretto alla nostra attività che con particolarissimo piacere
Io vi ringrazio di essere qui presenti e vi auguro un buon lavoro scusandomi se dovrò presto raggiungere nella stanza accanto alla sala delle bandiere i lavori della giunta comunale grazie e buona mattinata
Dice
Effettivamente convegno il Presidente della sia consentito
Ringraziare a mia volta
Di in molti in molti le molte autorità qui presenti
Dote particolare
L'amico onorevole Presidente del Senato
Di molti cavalieri del lavoro che sono venuti da tutte le parti d'Italia
Perché sono tutti ansiosi di ascoltare questo staff di relatori che davvero di di grande importanza di grande rilevanza e quindi non vorrei sottrarre assolutamente tempo a loro però mi corre dopo l'obbligo anche di ricordare
A a noi stessi
Che questi Cavalieri del lavoro hanno tutto sommato rappresentato nell'Europa che cambia gli atti degli artefici gli attori principali
Stiamo ripercorrendo attraverso i profili dei due mila quattrocento e due cavalieri del lavoro che sono stati fatti
Nel secolo di vita della nostra fedele della nostra associazione la cavaliere del lavoro nascano con decreto reale all'epoca nel mille novecentouno quindi siamo alla vigilia del centenario e sono due mila quattrocento due oggi il venticinque giugno verranno fatti evidentemente il due giugno verranno fatti di nuovi venticinque Cavalieri del lavoro questi cavalieri del lavoro dei quali abbiamo ripercorso la storia assieme al professor Castronuovo si può dire davvero che hanno fatto
In Miracolo dell'industrializzazione del nostro Paese
All'inizio erano prevalentemente miei colleghi erano prevalentemente agricoli e la sede dell'ordine era presso il ministero dell'agricoltura poi evidentemente l'Italia ha grazie al loro è cambiata è diventato un paese industrializzato a livello europeo e e e siamo evidentemente oggi sono sempre più sempre più difficile trovare il cavaliere del lavoro dell'agricoltura sempre maggiori sarà è il numero di cavalieri del lavoro viceversa del settore industriale dei servizi degli altri settori è una bella storia
Vi assicuro che è una storia che meriterà di essere raccontate di essere e di essere letta perché questi profili di questi cavalli fra questi profili Cavalieri del lavoro ve ne sono alcuni davvero straordinari e interessantissimi e credo che bisogna dare atto che sono questi gli artefici del miracolo del miracolo italiano
Il nostro impegno per un'amministrazione sempre più efficiente all'altezza di un Paese che che è cambiato e che deve continuare a cambiare in un'Europa che cambia
E da tempo presente nell'ultimo ancora nell'ultimo convegno all'ultimo Forum che si è tenuta a Milano nel mese di novembre si è discusso di quest'argomento e ne ha parlato anche con molta opportunità e con molta efficacia il ministro Bassanini la via Cavalieri lavoro sono interessati a questo discorso sebbene la macchina amministrativa se l'azienda Italia funziona funziona anche le nostre aziende
Viceversa se la macchina amministrativa non dovesse in incepparsi anche le nostre aziende ne soffrirebbero quindi non è una invasioni di campo e strettamente legato alla nostra attività all'interesse delle nostre aziende
E poi la formazione di giovani in questo campo credo che possiamo dire di aprire ha fatto anche qualche cosa
Forse troppo poco abbiamo una residenza universitaria come sapete qui in Roma ospita settanta ragazzi da trent'anni abbiamo laureato dei ragazzi straordinari
Che occupano posizioni di rilievo nel mondo dell'amministrazione pubblica ve ne sono anche al Senato alcune funzionano molto bene
Il presidente Mancino annualmente li li riceve li accoglie nel suo studio sono davvero delle realtà importanti è un contributo anche questo che i Cavalieri del lavoro hanno dato Alitalia che cambia credo che anche noi abbiamo il diritto dovere di dare una mano alla alla formazione dei giovani quelli che come voi come i Cavalieri del lavoro hanno avuto successi hanno avuto fortuna hanno evidentemente qualche qualche dovere nei confronti della società mi pare che la parabola dei talenti dice chi ha avuto di più
Anche qualche dovere di più nei confronti della della società equestre i Cavalieri del lavoro cercano di assolvere formando la una classe dirigente per il domani si dice è un una goccia dell'acqua sì è un lievito diciamo più che una goccia dell'acqua lieviti sono sempre piccole quantità
Però son quelli che servono a fare maturare la massa ecco dai risultati dopo questi primi trent'anni troviamo questi nostri giovani imposti portanti in posti di di grande responsabilità ci dice che tutto sommato in questo campo abbiamo seminato bene
E dovremo continuare a seminare alcuni dei giovani della residenza sono presenti qui in sala credo che davvero ecco è un'opera che va continuata e va fatta richiede sforzo chiede impegno richiede evidentemente i finanziamenti ma un'opera meritoria ed è un contributo che noi vogliamo e possiamo dare all'Europa che
Io vi ringrazio ancora auguro Miglio successa di questa importante assemblea grazie
Presso spetta a me dire poche cose di introduzione alle relazioni che come sapete sono tre
I relatori sono qui a questo tavolo poi alla fine dirò in quale ordine e su quali temi ma questo già lo sapete
I relatori passo vent'anni
A me spetta il compito di dare qualche cenno al problema generale in cui questo dibattito questo convegno s'inquadra e cioè alla globalizzazione del del lavoro della società del mondo
Che in atto
Allora
Io direi
Quali siano gli aspetti positivi
E anche qualcuno negativo di questo processo
Mi pare infine inutile ricordare perché voi è materia del vostro lavoro quotidiano quello di confrontarci con un'apertura mondiale quindi globale dei mercati della finanza delle monete della loro tutto insieme dal luogo a quella parola
Onnicomprensiva che la competitività di ciascuna impresa nei confronti di tutte le altre di ciascun settore nei confronti di tutti gli altri
Quello su cui vorrei soffermarmi una lettura
Poco critica della parola globalizzazione non critica al contenuto che noi diamo la parola ma critica quanto ai limiti tre anni di questa globalizzazione
Se voi andate per un momento
A quella che è stata la società
E quando dico la società piccola società occidentale perché poi altre società erano tuttora sono fuori tra questi processi con la speranza che si integrino gradualmente ma per ora soltanto una speranza allora
Qual era lo stato dell'arte civiltà chiamiamola e volumi
Che poi la parola occidentale specie a quell'epoca era pressoché sinonimi ma rilievo tra voi trovate che le caratteristiche fondamentali di quella che noi oggi chiamiamo globalizzazione alla quale diamo un significato di attualità rivoluzionaria rispetto al passato
Questi elementi fondamentali
C'erano tutti
C'era la moneta unica
Perché tutto il periodo il lungo periodo di ancoraggio all'oro delle singole monete faceva sicché il cambio
Realmente forse unico
Con degli aggiustamenti che derivavano dalla comparazione dei costi il dagli sbilanciati del commercio estero e quindi dei della bilancia dei pagamenti i quali favorendo o l'uscita Di Iorio o l'entrata di Orio manteneva in perfetto equilibrio con arbitraggi minimi
Sulla moneta di base imperfetti equilibrio il cambio delle monete quindi per tutto il periodo che va direi dalla metà dell'Ottocento fino alla
Fino al ventinove in realtà fino al ventinove
E comunque in modo assoluto fino al quattordici è una fase di monete ogni
Questa
Moneta unica si accompagnò all'epoca
Ad un flusso migratorio di proporzione gigantesco
Perché partivano non soltanto dall'Italia
Dall'America Latina che allora tutte le zone povere del mondo e contadine del mondo partivano verso le metropoli in parte quelle della propria nazione del proprio Paese quindi cominciato del fenomeno dell'urbanesimo e in parte verso la metropoli le metropoli del mondo che in quel momento erano soprattutto gli Stati Uniti
Quindi anche questa non posso nemmeno definirla mucche Russ
Migratori
Fallito dal mondo povero col mondo ricco sono una realtà massiccia no marginale massiccia di quel
La tecnologia
In un ambiente che come ho ricordato era improntato ad una
Moneta sostanzialmente unica
La tecnologia circolo ma naturalmente tutte queste cose all'epoca avvenivano con
Un tempo
Un tempo tecnico che era
Notevolmente più lento di adesso
Adesso si dice poi tra il dire e il fare voi lo sapete meglio di me si dice che tutto avviene in tempo reale non è vero
Non è affatto vero che attiene in tempo reale certo avviene con un tempo più veloce se non altro perché i mezzi di comunicazione mezzi di trasporto sono tecnicamente molto più veloce di un tempo ma
La tecnologia lo scambio dei brevetti il lusso dei brevetti
Fu una delle
La realtà
Che stanno alla base di quel grande processo di industrializzazione che investiti
Tutto l'Occidente appunto nella seconda metà del diciannovesimo tende Primo
Primo ventennio
Del ventesimo
E poi c'era un problema che era il problema
Dell'applicazione di queste tecnologie che è appena il caso di ricordare presidente Diana l'ha ricordato dicendo che insiste dall'inizio del secolo due mila qualche cosa
Che e tre acquisti due mila e qualche cosa ci sono sicuramente coloro che crearono
L'industria elettrica in questo Paese cioè l'uso dell'energia elettrica crearono l'uso dell'automobile tenuto mobile crearono l'uso dell'aeroplano
Quindi vedete che in quanto tecnologia
Quel Periodo non è che così
Meno importante di quello che avviene adesso
C'era un po'meno liberismo
Specie nei paesi di nuova formazione industriale tra i quali il nostro
Su questo se permettete ad un
Ad una persona che non fa parte del nostro mondo
Presidente lei giustamente ricordato prima che i Cavalieri del lavoro quei due mila e non ricordo quanti sono quelli che hanno fatto questa Italia ecco mi permetterei di dire ma credo di interpretare la sua intenzione che oltre a questi due mila c'erano tante altre persone che hanno contribuito
Ma indipendentemente da questo
Non so se da questi due mila ma certamente anche da questi due mila vennero ostacoli molto seri
Molto difficili da superare contro il libero scambisti
è noto a tutti
Che l'industrializzazione del Paese avvenne in un clima di polemiche molto vivaci che del resto c'erano state anche in altri Paesi Inghilterra c'erano stati un secolo prima
Era libero scambisti
E protezionisti
In Inghilterra la cosa curiosa è che tre libero scambisti c'erano gli agrari e tra c'erano Pardo tra il libero scambisti c'erano gli industriali che i testi soprattutto che tra i protezionisti c'erano gli agrari e ne qui da noi ci fu un blocco abbastanza coeso di agraria ed industriali che cercarono in tutti i modi di rallentare il libero scambio
Perché ritenevano che le loro produzioni non erano in grado di affrontare la concorrenza ancorché il livello dei salari all'epoca fosse estremamente basso quindi in quel caso non si poteva imboccare il costo del lavoro come una delle cause di questa differenza competitività io credo che sia bene ogni tanto riandare alla storia appena
Demistificare un po'alcuni miti e e anche per trarne qualche insegnamento
Per il presidente e per il futuro
Allora dicevo conclude
Io ho la sensazione che molte delle del molti degli elementi di banca che per definizione sono costitutivi di questa enorme rivoluzione globale siano
Certo non inventati ma in qualche misura sopravvalutare
Perché
C'erano già quasi tutt'
Quasi tutti
Si può dire che allora non c'era l'armonizzazione fiscale tra i vari paesi e non c'è neppure adesso
Si può dire che allora non c'era un'autorità politica unica a presidio della moneta che invece era uno e non c'è neppure adesso questa autorità politica Ulrich
Quindi come vedete questa è sì una rivoluzione nel senso che si vale di tecnologie più veloci
Più usati
Ma nei contenuti io non vedo niente di particolarmente nuovo
Allora mi sorge
Un dubbio
Per quale motivo tutti adesso si riparano dietro
Questo
Si è si diceva un tempo un fantasma si aggira per l'Europa e allora ci si riferiva sappiamo che cosa
Ma questore anche questo un fantasma meno meno terrorizzante forse il più pieno di potenzialità creative positive anche se alcune alcuni aspetti inducono a preoccupazione specie certe zone del mondo certe certi gruppi sociali del mondo ma complessivamente una visione positiva ma si aggirerà e che cos'è di fatto
Che consiglio
è certamente l'unificazione dei mercati finanziari
Su questo non c'è il minimo dubbio
Questo e la bassa
E poi che cosa
Le fiscalità sono diverse l'autorità politica centrale non c'è neppure in Europa figuriamoci in tutto il mondo
La delocalizzazione dell'impresa di cui adesso si diceva adesso le imprese si possono spostare laddove c'è minore
Costo dalla manodopera ma
Le imprese si sono senta delocalizzate
Se no non non esisterebbero le multinazionali che cosa sono multinazionali se non una costellazione di impresa delocalizzata che rispondono ad un unico centro di comando che sta in un posto piuttosto che in un altro e la delocalizzazione delle imprese di cui mi pare che uno degli esempi preclari in questo periodo recente l'amico Merloni che e qui tra noi
E certo la politica la fa lui vale maschio dovunque siano le sue filiali e le sue sfide
Allora ripeto e concludo non vorrei ma lo chiedo
Tutti voi ve lo chiedo soprattutto ai nostri
Relatori non vorrei che
E infatti usando la parola
Globalizzazione
Si volessero ottenete alcune cose specifiche che con la globalizzazione c'entrano relativamente poco vorrei un esame di coscienza sì è così perché se è così è bene dirlo
Grazie mille e le vele i relatori si si sta alterneranno in questa sequenza abbiamo pensato di
Andare adottare una logica in questo avvicendarsi partendo dal tema più generale e pian piano arrivando a quello più specifico allora il tema più generale certamente il tema della formazione e della scuola e quindi parlerà primo il professor Rumi
Poi viene quello della pubblica amministrazione che dopo la formazione e quello ancora più generale che ne parleranno amico Cassese e viene poi un tema specifico particolare ma enorme importanza
Per questo Paese che il mezzogiorno e ne parla il professor Kappa stupendi do la parola
Una fortunata storia d'Italia la persiana
Illustrava la copertina con una Lucerna da carabiniere dal regolamentare pennacchio rosso e blu
Il messaggio era chiarissimo
E allora deve i limiti della soluzione risorgimentale del problema italiano
Chi voleva poteva aggiungessi la rivoluzione mancata la distribuzione delle terre che non ci fu
Ho vedervi la ruvida mano dello Stato liberale che aveva la ITC Zappa il Paese e teneva virgolette prigioniero il Papa ma a buon diritto se si voleva mettere in evidenza un altro carattere dell'Italia unita e liberale
Si sarebbe potuto rappresentare un'aula scolastica
Con i duri banchi di legno scuro la lavagna la cattedra
Certo l'effetto sarebbe stato minore ma non meno veritiero
Il posto il ruolo della scuola nella costruzione di quel Regno d'Italia
Che con i limiti e i difetti che sappiamo resta l'unica patria realizzata sulla lunga sequenza di quindici secoli non è entrata nella coscienza civile
Per rimanere privilegi o di rari specialisti
Capitolo poco eccitante e redditizio dalla storia nazionale degli ultimi duecento
La rimozione sostanziale di quella vicenda della scuola e giustificata dal nodo di sentimenti e risentimenti che sottende come la sanità pubblica o la leva militare mostra il Paese quale è
Con gli altissimi livelli di analfabetismo i maestri intellettuali poverissimi maltrattati le separatezze di classe che la vincano sulla comune condizione giovanile
E poi peso di contenuti
Contenuti estranei ai nostalgici del Paese integralmente cattolico
Penosamente insufficienti per le schiere dei volti alla palingenesi sia quella supero mistico retorica sia quella insurrezionale e barricadera
Da Casati è gentile i margini di intervento non erano stati peraltro estesi
Bisogna estendere Lanza detti situazioni portando l'Italia da livelli mediterranea quelli tipici dell'Europa centro-occidentale
Bisognava formare quel tanto di classe dirigente di cui il Paese aveva bisogno
Medici aperti e l'avanzamento delle scienze ingegneri capaci di costruire Leo rudimentali infrastrutture necessarie l'industrializzazione
Giuristi utilizzabili nell'amministrazione pubblica
Umanisti per le scuole normali i regi licei e Ginnasi le università
Su su per li rami di un'Italia in crescita nonostante le divisioni politico ideali e le separatezze nello sviluppo
Il trionfo della scuola dell'unità
Fu il ceto degli ufficiali di complemento della prima guerra mondiale
Questo ha detto di Adolfo Omodeo
E di Carlo Emilio Gadda di Raffaele Mattioli e di Primo Mazzolari che seppe condurre le masse popolari un obiettivo comune
C'è apportare noi gli ultimi arrivati a costituirsi intatta nazionale sul proscenio europeo neppure la dittatura fascista poté distruggere le strutture portanti dell'organizzazione scolastica e tantomeno sfigurare irreparabilmente qui gli elementi divinità civile preciso dell'Italia dell'unità dello Statuto
Poi le vie sono tornate dirigersi in mancanza di un progetto condiviso per il Paese capace di infondere disse la scuola
C'erano i conservatori timorosi che il veloce sviluppo italiano tra volgesse quel tanto di ordine intellettuale consacrato da un secco
C'erano i super cattolici i dialoganti gli ecumenici di partecipazioni chiusi trasformare la scuola in un'anticipazione della città celeste
C'erano gli insurrezionali immaginari fautore di un happening comunicativo ricco di esiti l'UDC ma irrilevante
Ai grandi numeri fu dato in pasto alla cosiddetta liberalizzazione
Che rovesciò sull'università un'onda di marea di aspirazioni soddisfatte
Il legislatore si comportò come se desse dinanzi l'esempio negativo di Luigi sedici
Nel mille settecentottantanove sarebbe stato meglio assai meglio concedere la la nobiltà a quel tale avvocato Robespierre che stante l'intera chiede
Arrestato surriscaldamento di tanti piccoli borghesi si propose la farmacia del partecipazioni insomma
Di classe di corso d'istituto distretto
E quant'altro ambito territoriale si potesse inventare
Soprattutto un'overdose di un femminismo i Traci mo'spazzando via assieme ai vetusti rigori della meritocrazia un possesso ossessiva di quella che si chiama ingiustamente l'Italietta liberale
I residui legami con la realtà effettuale
Siamo arrivati al punto che oggi la seleziona le cattedre universitarie non si chiama più come voleva disarticolato novantasette della Costituzione repubblicana concorso ma valutazione comparativa per la copertura del posto di con il salto di qualità che tutti possono immaginare
Eppure nomina sunt o sequenza rerum e non a caso vanno scomparendo voti concorsi il sei e avviamento al lavoro in una marmellata modulare di buoni sentimenti gli antichi risentimenti
Di suoi pedagogici e di resistenze sindacali
Ma la realtà trova le sue vie per imporsi comunque
Si chiama se con la ditta
Globalizzazione
Merito intrapresa e cioè per noi euro
Non quelle Renica e suadente dell'abolizione formale delle sbarre di confine ma quella delle cose e delle relazioni che emergono confortata dalla quotidianità
Nessuna chiesa nessuno ideologia pretende oggi nel vecchio mondo di porsi come dominante
E neppure egemone
La scuola lungi dall'essere più istrumento Moreni c'è un ausilio del potere stabilito come l'esercito e la polizia il tesoro i simili dipartimenti attraverso attraverso cui si sesto l'autorità si fa servizio alla società sulla base di una blanda condivisione di valori comuni di solito iscritti in un patto costituzionale
Non c'è ragione di imporre o anche solo mantenere una situazione di monopolio
Lo Stato non appartiene più a una dinastia ho una oligarchia di possidenti
La democrazia ha vinto almeno su due sponde dell'Atlantico
Ed è la sua stessa natura richiedere anzi imporre una scuola plurale conforme l'articolazione di una società sempre più insofferente di eterno direzione
E tanto meno di una gestione burocratica del Tesoro forse più prezioso i suoi figli
Frutto di sacrifici diversi da quelli sopportati dalle generazioni che ci hanno preceduto ma non per questo meno pesanti ed esistenziali mente meno costose
Una scuola di Stato
O della Regione o della Chiesa o di qualche o di altra qualsivoglia istituzioni
Lo stato di cose
Le cause
La prima e più evidente e l'immobilismo amministrativo
Ora l'immobilismo amministrativo
E in realtà stato un fattore di compensazione per tutta la storia italiana
Della turbolenza politica
Stabilità durata inerzia delle burocrazie hanno fatto da contrappeso a instabilità e breve durata dei governi
Per cui dobbiamo confessare che per una lunga parte della storia italiana
Lentezza e bizantinismo delle burocrazie hanno acquistato persino dei connotati positivi
Paradossalmente perché servivano
H compensare questa instabilità dei governi ricordiamoci che tolta la parentesi del fascismo l'Italia dall'unificazione ha avuto in media un governo ogni circa nove mentre
Non appena però si è cercato di stabilizzare gli esecutivi sindaco Presidenza della Regione Presidente della Provincia e in parte Primo Ministro
Sono emersi subito con chiarezza gli aspetti negativi dell'immobilismo amministrativo
In secondo luogo l'immobilismo amministrativo ha dato un valore straordinario alla regola della anzianità
Nella amministrazione
Si procede secondo i ruoli e i ruoli si formano sulla base dell'anzianità chi c'è da più tempo precede chi c'è da meno tempo
Leggi e norme recenti hanno addirittura bloccato interamente l'accesso dall'esterno alle amministrazioni e previsto
Carriere rapide con
Triplice quadrupli salti di posizioni e di ruoli indipendentemente dal titoli e dal merito
Questa codificazione di una sorta di sindacalizzazione corporativa
Ha condotto le amministrazioni pubbliche in un crescente divario rispetto alla società perché la società e l'economia premiano sempre di più il merito le capacità i talenti le virtù come si diceva nella Francia del Settecento
A danno dell'anzianità
Il terzo aspetto e quello dell'immobilismo amministrativo che produce un certo grado di primitivismo organizzativo
Negli uffici pubblici non si procede secondo razionalità ma come diceva un grande statistico agli inizi del ventesimo secolo assentimento
Perché le strutture son costruiti a pezzi e bocconi si lasciano crescere spontaneamente le procedure
E anche quando come in tempi recenti
Sì provveduto a semplificare
La quantità di complicazioni nuove introdotte rispetto alle semplificazioni introdotte è sempre superiore sicché lo stock di complicazioni aumenta sempre nonostante i tentativi di semplificazione
Ecco quindi i motivi politici i motivi sociali i motivi tecnici per cui l'amministrazione va per una parte da una strada e dall'altra la società e l'economia vanno da un'altra strada
Quali sono gli affetti di questa situazione dopo aver esaminato le cause gli effetti sono sostanzialmente un vuoto di progettazione pubblica che ha riempito soltanto dal formalismo della nostra burocrazia
Un aumento incessante delle complicazioni procedurali costi crescenti per le imprese
Voglio prendere come indice di tutto questo un solo elemento l'impatto degli investimenti diretti esteri in Italia
Agli inizi degli anni novanta l'Italia non era una buona posizione tra i quindici Paesi europei
Era agli inizi degli anni novanta ottava nella classifica dei quindici Paesi europei in base al numero alla quantità degli investimenti esteri diretti in Italia secondo una valutazione docente dell'Istituto di studi e analisi economica e ora arrivato al fondo della classifica cioè e buona quindicesimo
Le imprese estere sono spaventate dal contesto istituzionale dalla politica fiscale dalla burocrazia ma secondo una valutazione compiuta recentemente da Business International
Su trentadue imprese multinazionali la burocrazia spaventa le multinazionali che vogliono investire in Italia due volte più del fisco
Quattro volte più del costo del lavoro e dieci volte più dei problemi della sicurezza
Quindi il problema della burocrazia è un problema veramente determinante ai fini di questa quota importante della
Degli investimenti che si fanno in Italia cioè gli investimenti che vengono direttamente dall'estero
Avendo illustrato brevemente naturalmente cause ed effetti
Quali possono essere i rimedi
Questo capitolo vedete e più complesso e richiede che io lo esamini distinguendo i rimedi che si sperimentano fuori d'Italia
I rimedi che si stanno sperimentando oggi in Italia e infine i rimedi che io ritengo auspicabili oggi in Italia
Fuori d'Italia
Nonostante che le amministrazioni costituiscono un peso molto inferiore rispetto all'economia alla società
Fuori d'Italia si è ormai sviluppato
Un vero e proprio cassetto degli attrezzi per riordinare riformare razionalizzare le burocrazie
Aumentarne il prodotto e diminuirne i costi
E questo deriva da molte esigenze
I cittadini vorrebbero sperimentare la libertà amministrativa anche accanto alla libertà politiche la libertà cioè di avere una concessione o un'autorizzazione per l'immissione sul commercio di un farmaco in tempi che non siano i due o tre anni che un'azienda farmaceutica deve attendere in Italia
Le imprese si sono liberate di un concorrente privilegiato
Perché quasi dovunque le imprese pubbliche sono in corso di estinzione
Ma non riescono a liberarsi di un peso ulteriore posto dalle cosiddette regolazioni statali che costituiscono una forma nuova di quell'istituto del diritto feudale che si chiama il dominio eminente dello Stato sulla proprietà privata
E poi c'è un bisogno delle stesse amministrazioni pubbliche che sono cresciute a dismisura
E che hanno visto
Crescere le funzioni loro affidate ma che riescono a svolgere queste funzioni in modo sempre più costoso e sono sempre più impacciata da queste da queste nuove funzioni eccoli qui quella scatola degli attrezzi che citavo prima trovo deve incarnare solo un indice riduzione delle funzioni amministrative
Che viene evocato con un'espressione inglese outsourcing o contratti a oggi
Oppure riduzione delle dimensioni amministrative che viene evocato con quell'espressione inglese brutta anche in inglese e ancor più brutta se tradotto in italiano agenzia Ifi casual
Ridisegno delle processo di decisione quello che gli inglesi chiamano promosso qui engineering introduzione del calcolo economico nelle pubbliche amministrazioni e della valutazione e comparazione dei costi
Quello che gli inglesi semplici semplificando chiamano Valium formali valore per danaro e infine accollo a privati di compiti pubblici
Quello che gli inglesi chiamano public Chávez cacciarci
Rispetto a questa scatola degli attrezzi che cosa si è fatto Editalia
Primo
Si è affrontato ogni problema amministrativo in termini legislativi quindi l'accento è stato posto sempre sulla preparazione e sul disegno
Poi i risultati tardano a venire e quindi producono un circolo vizioso
Di aspettative e disillusioni
Per cui alla fine la questione amministrativa
Perché come dice la parola una questione fondamentalmente gestionale
Si perde proprio sul campo dalla gestione e cioè finisce per diventare una montagna di promesse legislative
Noi abbiamo redatto negli ultimi vent'anni almeno quattro complessi normativi tutti in vigore per la riforma della pubblica amministrazione
Si è sostituito all'immobilismo amministrativo l'attivismo legislativo improduttivo inconcludente anzi produttivo di disillusioni che fa aumentare lo scetticismo sulle possibilità di agire
Secondo problema in Italia l'accento e caduto sulla dislocazione dei poteri più alla periferia meno al centro
E quindi fondamentalmente sulla allocazione delle funzioni
Senta invece considerare se non marginalmente il problema più importante che è quello del processo di decisione della sua rapidità del costo dell'amministrazione
A questo sia giunto il fatto che
La progettazione e la regia delle riforme amministrative
Provengono da tutti i posti possibili eccetto che dall'amministrazione
La voce dell'amministrazione
O non si è fatta sentire o non è stata mai ascoltata nel corso del processo di riforma amministrativa
Per cui come voi potete immaginare
La riforma amministrativa rimane come dire in un po'sopra al mondo non attecchisce sul terreno dove dovrebbe agire che è il terreno concreto dell'amministrazione
La conseguenza e che se si passa dagli obiettivi ai disegni dai disegni ai Progetti dai Progetti alle realizzazioni c'è sempre un décalage si voleva raggiungere cento sì
Promette sessant'sì realizza dieci i disegni erano sul larga scala di risultati sono su scala ancora minore
Tutto questo con due difetti uno di origine e uno di realizzazione
Quello di origine dovuto al penso preponderante dei tre sindacati nelle pubbliche amministrazioni che condiziona ogni disegno e ogni azione e uno di realizzazione e cioè quello costituito dal fatto che questo grande quantità di leggi alla fine
Rimane nelle mani della burocrazia
E poiché la burocrazia è costituita dai padroni delle leggi da coloro che sanno far parlare delle leggi naturalmente viene volta a beneficio di quella stessa burocrazia o di quel burocratismo cioè di quell'aspetto negativo dalla burocrazia che si vorrebbe eliminare vorrei concludere illustrando quattro linee di azione molto semplici
Sulle quali si potrebbe intervenire
Primo
Ridare all'amministrazione capacità di progettazione perché un'amministrazione che non sa progettare badate non ci sono progetti di opere fisiche di lavori pubblici ma qualunque specie di Progetto
Dicevo un'amministrazione che non sa progettare è un'amministrazione destinata arrestare al rimorchio di altri
Che sono il corpo politico i gruppi di pressione
L'economia nel senso peggiore della parola
Per fare questo c'è un esempio che quello francese
I francesi hanno costituito grandi scuole grande scuola dei ponti e delle strade hanno costituito grandi corpi il Corpo degli ingegneri
Prendere esempio da questo per ridare capacità di progettazione all'amministrazione
Secondo
Portare le regole e i principi dell'economia nell'amministrazione
L'amministrazione non può più vivere senza i conti e senza un governo razionale
Grande sociologo Max Weber scrivendo agli inizi del ventesimo secolo aveva visto nell'amministrazione il prototipo del potere legale razionale come lo chiamava
Ma ci può essere un potere legale razionale in un'amministrazione che non fa l'analisi dei costi e dei benefici
Che non studia i tempi che non misura la produttività che non rileva la soddisfazione degli utenti dell'amministrazione
La Corte dei conti sarebbe l'organo adatto a questo fine
Ma a condizione che rinasca dalle sue ceneri cioè che venga distrutta ricostruita daccapo
Terzo
Riportare in merito negli uffici pubblici scegliendo i migliori e senza timore di dare privilegi
Perché e furono i grandi filosofi francesi del Settecento che lo spiegarono
Il privilegio se fondato sui talenti non è privilegio e il giusto riconoscimento del merito
Quindi bisogna di aprire le porte dell'amministrazione
Che oggi sono chiuse
E farlo e per farlo bisogna ricominciare a fare concorsi aperti a tutti
Premiando i migliori assicurando una migliore carriera ai migliori
E tenendoli naturalmente sott'occhio sempre nell'amministrazione come d'altra parte oggi in un'azienda privata
Gli esami non debbono finire mai neanche per i professori ordinari di università della mia età
Quarto sottoporre ogni ufficio a verifiche periodiche dei risultati
Scuole università aziende sanitarie commissariati di polizia
Capitanerie di Porto uffici tecnici erariali intendente di finanza
Tribunali andrebbero misurati e la loro produttività andrebbe comparata periodicamente
Premiando i migliori e sanzionando naturalmente i peggiori
Ultima suggerimento considerato che l'arretrato enorme
Bisogna fare nei confronti dell'arretrato amministrativo quello che è stato fatto nei confronti dell'arretrato finanziario
Che si chiama come il nostro debito
Come si è avviato a soluzione il problema del debito facendosi che ogni anno vi sia un avanzo primario
Che viene annualmente a colmare il debito che sia andato accumulato
E solo bisogna creare D'Avanzo primario amministrativo
Se non si crea questo anche gli sforzi di semplificazione degli ultimi governi sono assolutamente impari rispetto al bisogno perché come ho accennato prima
Il numero dei procedimenti che viene semplificato ogni anno
è sempre inferiore qui ci sono delle statistiche molto preciso e fatte per gli ultimi cinque anni è stato sempre inferiore al numero di ulteriori complicazioni che sono stati aggiunti e quindi il saldo rimane tre a favore delle complicazioni
Sono queste le poche cose che volevo dirvi sulle molte cose che bisogna fare
Parlare
Grazie a nome di tutti come
Il professor Rumi il
Professor Cassese che ha dato un quadro
Terribile perduti
Posso chiedere
L'uso che se fosse stato ministro
Del di pubblica amministrazione
Quali resistenze perché
Leo le sue idee sono chiarissime sull'argomento non da oggi non da oggi da molti anni
Ecco quasi l'esistenza ha incontrato per cui questa opera di riforma anche lui
Ha tentato di varare
Avrà dato qualche risultato ma come lui diceva prima il saldo non è positivo
Sì
Cinque minuti o anche dieci
Risposta ma abbiamo fatto subito il tempo l'abbiamo
Le resistenze sono che ho incontrato sono primo
Quelle dei sindacati
Che ormai sono parte della pubblica amministrazione
L'ordinamento attuale del lavoro pubblico sarebbe teoricamente copiato su quello del lavoro privato
Con una piccola differenza che nel lavoro privato c'è una parte è una controparte la controparte
Pubblica il datore di lavoro non esiste più nel settore pubblico
Perché i sindacati giocano ambedue i ruoli
E quindi sono praticamente padroni della situazione è molto semplice
Avendo annullato la dialettica datore di lavoro lavoratore
Sono diventati praticamente i padroni del lavoro pubblico la prova eh
Che in questi giorni
I sindacati tentano di imporre un contratto collettivo
Da essi stipulato
Alla dirigenza alla massima diligenza dello Stato
Sarebbe come dire che CGIL CISL e UIL vogliono contrattare le condizioni di lavoro
Del dottor Cantarella alla FIAT
Fino a prova contraria e il datore di lavoro e quindi non è possibile questa commistione di ruoli
La seconda resistenza
Era non lo è più
Quella del
Dei corpi amministrativi e in particolare di
Qui maggiori corpi amministrativi
Che si sono che hanno svolto sempre nella storia il ruolo di difensori della burocrazia e delle regole che ho appena illustrato anzianità immobilismo e così via
Debbo aggiungere
Perché il quadro non sarebbe completo
Che accanto alle resistenze c'è anche la senza di una cultura dell'impresa applicata all'amministrazione
Dobbiamo riconoscere con franchezza
Che nella cultura universitaria italiana da un lato ma anche nella cultura dell'impresa privata italiana non è stato mai coltivato il fiore della efficienza amministrativa
E questo è un peccato di cui come dire
Dobbiamo prender contro un giorno noi studiosi ma debbono rendere conto anche
Il mondo dell'impresa italiana non ha dedicato sufficiente attenzione fino a tempi recentissimi al problema dell'efficienza amministrativa
Queste resistenze ma anche asset
Un minuto
No dirci farle venir fuori tutto il suo sapere
Adesso lei ha detto queste resistenze dei grandi corti amministrativi che adesso sono venute meno che vuol dire
E no interessante se sono venute bene
Con un interlocutore come Eugenio Scalfari bisogna proprio pensarle tutte le parole Bettino interessati
Poi ha detto anche visto che ci sono e faccio un'altra ha detto anche i sindacati e ho sentito ma anche dei giusti applausi quali
Comincio dalla risposta più facile quella dei sindacati
I sindacati diciamo i tre sindacati principali perché in realtà negli ultimi vent'anni è accaduto processo importante e cioè che il sindacalismo autonomo
Come era diffuso trent'anni fa della pubblica amministrazione è scomparso c'è ancora molto in alcuni settori limitati dei di ferrovie
Che peraltro non sono più pubblica amministrazione
Ma vi è stato un crescente sviluppo del numero degli iscritti e dei votanti di CGIL CISL e umile
E quindi si è registrato in questo ventennio un fenomeno come dire
Di sviluppo del sindacalismo confederale nel pubblico impiego che prima non esisteva
E quindi di una come dire rispecchiamento tra sindacati confederali e pubblico impiego una sorta di immedesimazione dell'uno nell'altro
Quelle istituzioni che prima erano presenti ora non lo sono faccio un esempio
La ragioneria generale dello Stato la ragioneria generale dello Stato è stata per il bene e per il male grande difensore della burocrazia italiana
Negli ultimi anni la sua voce è stata totalmente
La ragioneria generale dello Stato che una volta non avrebbe
Più non avrebbe bollinato termine di gergo burocratico per indicare un certo timbro che mette sugli atti non avrebbe bollinato i provvedimenti che si sono succeduti negli ultimi tempi ha praticamente chiuso tutte e due gli occhi
Che ha dovuto chiudere
Allora la parola professor Capaldo su un tema mezzogiorno
All'inizio
Del ventunesimo secolo la questione meridionale è ancora attuale
Il Mezzogiorno anzi e più che mai una questione di vitale importanza per l'equilibrato progresso
Economico e civile del nostro Paese per la competitività come si dice del nostro Paese
Certamente la situazione è diversa da quella che avevano di fronte ai grandi meridionalisti del passato molta strada è stata fatta
E forse ci stiamo lasciando alle spalle il tratto più impervio
Ad un certo ottimismo ad un moderato ottimismo inducono alcune constatazioni
Innanzitutto le condizioni di vita
Non c'è dubbio che le condizioni di vita del Sud sono enormemente migliorate e non solo per effetto dei cospicui trasferimenti pubblici che ci sono state
Il Sud poi
Nella sua
Chiarezza non è più una realtà omogenea
Direi compattando il suo sottosviluppo
Qua e là vi sono aree
In cui sembrano essere presenti tutti gli elementi per uno sviluppo auto propulsivo
Inoltre si moltiplicano i casi di imprese di successo
Di imprese cioè che hanno raggiunto una posizione di assoluto rilievo nei rispettivi settori di attività
E talora si tratta di settori fortemente aperti alla concorrenza
Ma su tutto secondo medie una cosa che colpisce favorevolmente ed è la crescente consapevolezza degli uomini del Sud dalla gente del Sud che lo sviluppo non dipende non dipende unicamente dalla generosità dello stato ma è affidata innanzitutto a loro al loro spirito d'iniziativa
Alla loro capacità di intraprendere
Probabilmente questo è l'effetto di una scelta che all'inizio degli anni Novanta fu molto discussa mi riferisco alla gente la chiusura dell'agenzia per il Mezzogiorno
Per il modo in cui fu realizzata
La chiusura dell'agenzia ed effetti immediati molto gravi sull'economia del
Tra mezzogiorno e sollevò polemiche molto vivace
Ma a distanza di di alcuni anni si deve forse ammettere che quella scelta fu giusta si come sempre era riuscita a scuotere la gente tessuto
Soprattutto tra i giovani questo mutato atteggiamento è sempre più diffuso è palese
E si vanno abbandonando quella sorta di fatalismo in operoso che aveva caratterizzato le generazioni precedenti anche quella immediatamente precedente
Devo dire però costato anche di persona fino a qualche tempo fa le richieste che mi venivano dai giovani meridionali riguardavano quasi sempre l'aiuto
A trovare un posto famoso posto fisso un posto che fosse ben retribuito entro possibilmente vicino casa ecco oggi invece sono sempre più numerosi
I giovani che magari mi chiedono un consiglio su come mettersi in proprio oppure un aiuto per vagliare una loro idea imprenditoriale
Quindi il quadro è certamente cambiato
Eppure nonostante questo nonostante questi segnali incoraggianti il Sud perde terreno rispetto al Nord
La sua capacità di attrarre investimenti permane molto bassa e ciò quantunque per un verso il Mezzogiorno sia ormai interessante mercato di sbocco e per altro verso alcune aree del Nord sono caratterizzate da congestione e Pino occupazione nonostante questo Sutor cresce
Ora se questa è la situazione se ne deve dedurre che quelli che noi comunemente chiamiamo gli incentivi alle imprese non funzionano o comunque non sono sufficienti a colmare il divario
E quindi non riescono a ribaltare la naturale direi convenienza ad investire hanno
è necessario dunque modificare questo stato di cose
E per farlo secondo me occorrono due ordini di interventi
Un primo ordine d'intervento deve essere volto a rendere più efficaci incentivi che attualmente sono previsti per le imprese
Un secondo ordine di interventi di tipo infrastrutturale si tratta di interventi volti al ridurre il divario tra le condizioni di fondo utile tra i quadri di riferimento tra i contesti in cui operano le aziende al nord al sud
I due tipi di interventi quelli che agiscono sulle imprese quelli che agiscono sulle infrastrutture è chiaro che sono tra loro intercambiabili
Sicché ed attivando opportunamente Tosatti e proprio dalla direi dalla efficacia dalla sapienza di questo dosaggio dipendono i costi e i tempi di riequilibrio territoriale
Vedete se non passa in rassegna gli incentivi in atto in favore delle imprese meridionali constatiamo che ci sono molto numerosi probabilmente sono molti sono troppo numerosi sono anche abbastanza variegati individualmente considerati questi incentivi sono anche ben fatti perché effettivamente mirano a rimuovere delle condizioni di difficoltà e a soddisfare le esigenze che effettivamente avverto le imprese che vogliono per su
Ecco ma tutto questo viene largamente vanificato dalle procedure per la loro concessione procedure che sono sempre più farraginose
E quindi scoraggianti predestinata
A parte la complessità dell'iter
Perché nuoce di più all'efficacia degli incentivi e l'incertezza intorno al cioè se verranno di fatto nel fatto concreto accordati alquanto verranno corrisposti che alla misura nella quale verranno corrisposti insomma c'è un'incertezza assoluta sul sì su quanto e su quanto
E tutto questo rende difficile fare programmi inattendibile trarre programmi attendibili quindi costruire ipotesi di impresa che possono avere una una politica equity fatalmente allontana la gente Tarsu
A questo punto il discorso dovrebbe spostarsi un po'sulla pubblica amministrazione sui metodi e sulle sue inefficienze e ancora io aggiungerei sui rischi soprattutto per il Sud
Che a mio parere si annidano nel previsto trasferimento di sempre nuove funzioni dall'amministrazione centrale all'amministrazione periferica
Senza voler dare delle pagelle ma insomma mediamente le regioni a sud sono meno efficienti delle regioni del Nord e quindi e probabile che riversando nuovi compiti alle Regioni mentre al nord
Avremo uno snellimento e una maggiore efficienza del tutto al sud un ottimo che avremo peggioramento comunque
Questo è un problema
Io non tocco evidentemente il problema della pubblica amministrazione perché dopo le cose che ci ha detto il professor Cassese non sappiamo abbastanza quinto inutile
Stare qui a sottolineare le firme
Certo la prima cosa che viene in mente nel diamo le procedure delle procedure per d'incentivazione anziché la cosa più semplice la cosa più ovvia ma anche secondo me la cosa più complicata la cosa più difficile
Quindi lavoriamo anche per snellire le le procedure attraverso la razionalizzazione della pubblica amministrazione ma intanto intanto affrontiamo pragmaticamente i problemi secondo me bisogna puntare il più possibile su incentivi automatici
E quindi su incentivi che possono essere calcolati dalle stesse imprese beneficiarie
Sulla base di chiari ed oggettivi parametri in altre parole qui si tratta di muoversi in una logica inversa a quella dell'autotassazione è così come lo Stato chiede all'impresa di calcolare le imposte poi versarla di calcolare l'imposta dei propri dipendenti e poi versarla ecco lo stato qua che consentirà alle imprese
I calcoli che opera risulti che si tratta degli incentivi e ne tengano conto nella loro dichiarazione dei redditi o quanto debbono chiedere un rimborso un rimborso di imposte
In verità qualche timido esempio di incentivi automatici noi lo troviamo dalla nostra normativa
Ma molto timido a verità e che occorre vincere la sfiducia dello Stato nei confronti del cittadino
Occorre che la pubblica amministrazione e non so se ci si può mettere anche questo né i mali della pubblica amministrazione cioè rinunci a considerare cittadino comune controparte della quale si deve sempre e comunque diffidati
Quindi è chiaro che se non si fa questo se c'è sempre questo questo sospetto della pubblica amministrazione rispetto al cittadino ecco anche incentivi più semplici di dentro
Diventano inevitabilmente complicati nella loro attuazione
Dobbiamo dunque puntare sugli incentivi automatici
Prontamente e oggettivamente definibili dallo stesso beneficiario una volta evidentemente che ci sia stato il decreto
E questi incentivi automatici dici da dovranno essere accompagnati da sanzioni severe sia di tipo pecuniario sia di tipo intercetti io francamente qui non credo molto Allegranzi senza forti sanzioni penali
Perché la su quali mancano sale un po'sulla carta credo molto di più sanzioni di tipo pecuniario per soluzioni di tipo interdittivo nel senso che un imprenditore che fa le cose scorrette
Chi ha bussato e la fiducia che ha ricevuto ecco per cinque anni non può fare il Polo imprenditore molto più efficace ecco di una qualunque minaccia di galera
Ecco io propongo alcuni esempi di incentivo automatico
Ne propongo uno che ribalta completamente
Sono le propongo uno che ribalta completamente direi la nostra prassi
Ecco io vedo un incentivo articolato così riconoscere un credito d'imposta per un certo numero di anni
Pari al ad una certa percentuale dei ricavi conseguiti dall'impresa e quindi non più l'incentivo rapportato agli investimenti l'incentivo rapportata i costi ma un incentivo rapportato come dire al giro d'affari rapportate Riccardi
Sotto forma di credito d'imposta questo credito d'imposta andrebbe portato in diminuzione delle imposte dovute OCSE cedente entre per rapidamente rimborsato
La percentuale di questo credito d'imposta evidentemente dovrebbe variare da settore a settore perché in qualche caso un credito d'imposta pari al due per cento del fatturato può essere tantissimo e in qualche altro caso ce ne vorrà magari nel vento del venticinque per cento
Quindi
Percentuale variabile da settore a settore e dare agraria del Sud perché vissuto sotto questo aspetto come dicevo prima non è più omogeneo
Per le nuove intrise l'incentivo potrebbe ripetersi era applicato a tutto il fatturato dei casi di ampliamento potrebbe essere applicato ai Delta gli incrementi di fatturato
La percentuale poi potrebbe essere fissata una tanto da per tutto l'arco di tempo poniamo cinque anni sei anni sette anni oppure potrebbe essere decrescente PPI maggiore del primo anno ieri a decrescere nell'arco di sei o sette anni
Insomma come si vede uno strumento molto flessibile
E che consente di calibrare opportunamente l'intensità del sostegno che si ritiene di dover dare l'impresa con la possibilità dell'impresa stizza di fare concerti i propri conti e i propri preventivi pentiti
Un primo importanti incentivo automatico lo vedrete appunto rapportato calibrato sulla base del giro d'affari piuttosto che sulla base dei costi
Certo di incentivi basato sui costi se si ritiene si possano anche mantenere renderli sempre più automatici quelli basati sugli investimenti quelli basato sulla sull'occupazione
Però io inclino per l'agganciamento dell'incentivo ai ricavi perché l'agganciamento dei ricavi a una maggiore attitudine i ricavi hanno una maggiore attitudine accogliere direi a ricondurre ad unità
Tutte le molteplici cause intervento Rollo operare assunto più un eroso diciamo che l'opera nord soprattutto ecco se noi badiamo al fatto che l'attività d'impresa richiede sempre meno investimenti fissi quindi tradizionali incentivi basati sulla dimensione degli investimenti son sempre meno efficace cioè crescono gli investimenti materiali
è difficile trovare incentivi basati sui costi in materiali molto meglio loro un incentivo che dia rilievo ai ricavi che l'impresa poi via via conseguirà
Accanto a questi incentivi a favore dell'impresa io vedrei anche degli incentivi sempre automatici a favore di coloro che investono capitare nell'impresa
Quindi incentivi all'impresa in quanto tale incentiva gli investitori e che cosa vedremo
Quindi date sempre la formula del credito d'imposta
Riconoscere ai soggetti che sottoscrivono quote di partecipazione al capitale di rischio di imprese del Sud più indietro sottili imprese del Sud
Un credito d'imposta rapportato al capitale sottoscritto
Oppure la deducibilità fiscale entro certi limiti di di un accantonamento da rapportare sempre alla dimensione dell'investimento effettuato nell'impresa e quindi questo è un modo per attrarre gli investitori
Ne vedo un altro
Consentire alle banche di effettuare sui crediti verso le imprese del Sud accantonamenti a fondo rischi più elevati di quelli normali
Per questa via si potrebbe attenuare il divario del costo del danaro tra nord e sud divario che intendiamoci bene e giustificato giustificato dal diverso rischio che le imprese presentano al nord e al sud
E
Con questo tema con questa tecnica questo meccanismo si potrebbe anche attenuare una certa riottosità
Anche questo giustificata diciamo la verità che si nota ecco delle banche quanto di buono finanziare e sostenere imprese del Sud ed io credo che con questi meccanismi incentivanti
Incentivanti a favore di coloro che investono capitale al sud o sotto forma di capitale di rischio o sotto forma di finanziamento bancario ci dovrebbe appunto cambiare qualcosa
Ora questi incentivi se di adeguata dimensione è chiaro che un posto nel senso in pubblicità e presente incentivi che lasciano il segno
Qui centilitri di adeguata dimensione
Potrebbero questi incentivi rivelarsi molto efficaci
Tra l'altro questo tipo di incentivi soprattutto l'incentivo rapportato all'investimento in capitale di rischio d'impresa potrebbe risvegliare
L'interesse di molti operatori nazionali e internazionali specializzati nel finanziamento delle nuove iniziative
Se infine specializzati lo Startac come si dice
Potrebbe spingere
Ad accostarsi a sud ed anche ad orientare verso il Sud imprenditori voi spera o aspiranti imprenditori che si rivolgono a queste istituzioni finanziarie perché si appunto finanziata quindi un'azione direi
Da due lati
Incidere direttamente sui conti economici delle imprese incidere sulle convenienze di coloro che all'impresa debbono fornire i capitali il tutto con meccanismi di tipo con meccanismi di tipo automatico
Resta il problema
Della compatibilità di questi meccanismi
Con le norme comunitarie
Ma io da una
Analisi debbo dire Numb molto approfondito che ho potuto fare contratto il convincimento che siano compatibili o quanto meno non ci sia contrasto con le norme comunitarie
Ad ogni modo e sì al Polo fossero credo che la questione dovrà essere posta poi
In sede politica dovrà essere opportunamente poste in sede politica
Perché per il futuro dell'Europa su questo punto occorre fare chiarezza
Non possiamo
Limitarsi semplicemente ai profili amministrativi pioggia vedere politicamente che cosa si deve fare per quelle aree e non e non solo l'Italia questi anche per quelle aree deboli all'interno dei vari Paesi
Non c'è non esiste solo come saltare il Mezzogiorno d'Italia ma la Francia problemi analoghi la Spagna problemi analoghi appositi equity se ci fossero ma non credo
Problemi di compatibilità con le norme comunitarie
In questo campo nel Sud c'è molto da fare la dotazione infrastrutturale del Mezzogiorno è largamente insufficiente
In base ad alcuni
Complessi indicatori che tengono conto di varie categorie di infrastrutture trasporti comunicazioni sanità scuole quanto altro è stato calcolato qui fatto pari a cento la dotazione infrastrutturale dell'Italia il mezzogiorno e a quota sessantasette e il Nord nel suo insieme e centoventi oscillando tra un centodiciotto in centoventiquattro centoventicinque comunque cento d'Italia sessantasette vissuto mediamente centoventi e nove
Si può discutere quanto si vuole certamente sulla significatività di questi indicatori ma evidente la debolezza infrastrutturale del Mezzogiorno comunque la giriamo è chiaro
In particolare che posso colpisce in questa debolezza Khonsu colpisce il fatto che la carenza non riguarda solo le infrastrutture in materiali e cioè la sicurezza distruzione la cultura e così via
Ma riguarda anche le più elementari infrastrutture fisiche a cominciare dalle vie di comunicazione
Perché dico che la cosa stupisce che la cose strane e strana perché mentre le infrastrutture fisiche sono di agevole realizzazioni e quindi si potrebbero fare
E le infrastrutture immateriali effettivamente sono più complicate da realizzare e chiaro che altrove costruire anche una grandissima autostrada
E altra cosa è per esempio diffondere e radicare una vera cultura dell'alle legalità in una determinata area o elevare il il livello medio distruzione di un'intera popolazione sono così diversi quindi mentre si comprende il ritardo sulle infrastrutture immateriale luci comprende un po'meno sulla infrastrutture materiali
E perché per le infrastrutture in materiali il termine più lungo
Perché lì di loro di norma la loro crescita non è indipendente dal processo di sviluppo del sistema
Le infrastrutture materiali non precedono lo sviluppo ma si intrecciano con esso
Nel senso che il quadro di riferimento il contesto complessivo migliore via via che avanza omicidi
In questo senso dico e
Strano che ci siano addirittura infrazione carenze di infrastrutture materiali
Ecco perché la carenza delle infrastrutture immateriali passo va direi superata con l'azione congiunta di forti interventi diretti dallo Stato e con una forte con un forte sistema di incentivazione alle imprese
Vi dicevo diverso il discorso invece delle infrastrutture fittizie
Qui si deve intervenire subito si deve intervenire subito perché le infrastrutture fisiche sono una precondizione dello sviluppo
Le carenze son tante le conosciamo tutti dalle strade e dalle
L'acqua dell'energia elettrica e trasporto e come io mi voglio fermare solo su quella che a me meno appare la carenza più vistoso sempre in tema di infrastrutture materiali
Il Mezzogiorno il ricco disastrate forse anche troppo ricco di strade e stradine locali
Ma è privo almeno per quanto concerne
La Calabria e la Sicilia dei grandi ed efficienti linee di comunicazione
E questo rende come molti di noi sanno un viaggio da Napoli in giù soprattutto i in alcuni periodi dell'anno poco meno che un'avventura
E allora mi domando perché non pensare ad un grande progetto
E così per usare uno slogan potremmo dire un grande progetto per accorciare l'Italia
Un progetto che si centri su treni ad alta velocità da Napoli a Palermo analogamente del resto a quanto sia pure
Faticosamente si sta facendo di tutto il resto del Paese
Poi puntare su una vera autostrada Napoli Reggio Calabria con un tracciato completamente diverso da quello attuale il ponte sullo Stretto
E poi il potenziamento degli aeroporti e eventualmente anche visite dico navigazione marittima non credo che occorre spiegare che cosa significherebbero questi opere per il Mezzogiorno
Quali interessanti prospettive e si aprirebbero soprattutto per l'agricoltura e il turismo che sono in ogni caso si attori fondamentali per lo sviluppo del Sud
Credo invece che occorre spendere qualche parola sulle prevedibili obiezioni al progetto
E quali obiezioni io mi aspetto e mi aspetto obiezioni di carattere ambientalistico obiezione di carattere come
Beh alle obiezioni di carattere ambientalistico risponderei così non è vero
E la realizzazione di queste opere deve necessariamente creare nuovi guasti ad Antonio
Al contrario
La realizzazione di queste opere potrebbe essere la grande occasione per cominciare ad affrontare con metodo il problema della sistemazione idrogeologica del territorio meridionale
Quindi potrebbe essere proprio l'occasione per mettere le mani in via definitiva a problemi storici mezzogiorno da questo punto di vista
Le obiezioni economiche e le obiezioni economiche l'evento di due tipi qualcuno potrà dire non ci sono soldi
Qualche altro potrà dire ma quand'anche i soldi ci fossero
Non si capisce per quale ragione bisognerebbe spente le mezzogiorno e spendere per fare questo
Ecco a questa seconda obiezione di principio questo punto c soldi ci sono ma non si debbono spendere fare quelle cose che quelle cose non ci convincono e a queste obiezioni io
Posso rispondere poco nel senso che l'obiezione opinabile così come evidentemente è materia opinabile mia proposta
Quindi io non posso dimostrare in modo inoppugnabile la validità della mia proposta e chi nega validità non lo può non la può evidentemente dimostrare in modo inoppugnabile estiva si può approfondire da studi che io ho potuto fare ritengo che sia altamente utile sia per gli effetti diretti sia per gli effetti indotti un progetto un progetto di questo tipo ed ecco invece all'altro dizione
Economica non ci sono soldi troppi dico subito che non è vero che non ci sono soldi perché intanto
La nei prossimi anni
Ci sarà un corrente cospicuo di fondi comunitari
Nel in sei anni che vanno dal due mila al due mila e cinque ci sarà una forte corrente ma cospicua superiore a quello che c'è già stato di fondi comunitari per il Mezzogiorno
E quindi in ogni caso facciamo un po'di conti proviamo a fare un po'di conti per vedere cioè che anche la sostenibilità finanziaria del progetto e relativamente dimostrati
Dunque per fare queste opere che vi ho accennato sto a questo quindi per accorciare nel modo che ho detto l'Italia
Tutta calcoli fatti occorrono tra i quarantacinque e i cinquanta mila miliardi di investimenti mi chiamo anche cinquanta facciamo cifrato intatte questo l'ottimistica
Che debbono essere può in dieci anni perché sono lavori che richiedono questo non significa che bisogna porre a carico dello Stato cinquanta mila miliardi dunque cinque mila miliardi all'anno assolutamente no
Perché si tratta di investimenti e di opere capaci di generare ricavi anche se non sufficiente alla copertura di tutti i costi e quindi si tratta di opere che il larga parte sono finanziabili con capitali privati
La realizzazione e la gestione di queste opere dunque andrebbe affidata in concessione evidentemente a consorzi di grandi imprese
Industriali riceve costruzioni imprese finanziarie nazionali e internazionali
Adottando anche la tecnica del project financing di cui tanto si parla nel nostro Paese anche tra i politici ma del di cui tecnica della quale non si vede ancora un concreto esempio questo potrebbe essere l'occasione trattandosi di investimenti a redditività
Inferiore al costo del capitale lo Stato dovrebbe intervenire a favore di consolarci ma dovrebbe intervenire la misura arrendere appunto l'operazione fattibile dunque a titolo orientativo abito proprio qualche dato
Ho compiuto calcolato che questi investimenti per il cinquanta per cento potrebbero essere coperti da capitali privati
Quindi per il cinquanta per cento avrebbero bisogno di un contributo pubblico quindi un contributo pubblico tra i due mila due mila e cinquecento miliardi l'anno per i prossimi dieci anni
Anche qui vedete
Non significa che lo Stato necessariamente coniando deve pagare il due mila e cinquecento miliardi lo si può fare in altro modo potrebbe per esempio
Fare degli alleggerimenti fiscali ai ai concessionari quindi promette loro consente loro di non pagare le imposte per tutti il perito della concessione evidentemente da un contributo Miloro addirittura lo nega
Potrebbe studiare un'altra tecnica per cui differisce il carico del contributo da dare a questi privati quanto entrò in esercizio le opere Quintero differisce sì oggi ci sono problemi di bilancio in altri termini sappiamo tutti
Sappiamo tutti che la tecnica finanziaria
Conosce tanti strumenti tante
Tanti meccanismi a volte anche suffissi calati in acqua abbastanza semplici da carità comprendere per armonizzare le esigenze della pubblica amministrazione in tema di bilancio con le aspettative
Di coloro che realizzassero queste opere che sono evidentemente aspettative di aprire il rientro del capitale con una concorrente moderazione quindi non mi pare che un progetto come quello che io qui sommariamente delineato possa essere accantonato perché mancano i soldi o sì sì sì preferisce non può essere accantonato per ragioni di bilancio quindi si metta vogliamo lo studio un progetto di questo tipo e semmai lo si accantoni per altre ragioni ma non certamente perché mancano malconcio
Ed ecco un ultimo punto in questa fase
Ricordato anche non su moderatore questa fase caratterizzata dei fenomeni della globalizzazione della new economy un discorso sullo sviluppo del Sud non può eludere una domanda e questo
Considerato che la globalizzazione accentuerà sempre più
Quello che potremmo chiamare il processo di specializzazione mondiale del lavoro
Ecco c'è da domandarsi quali sono se ci sono i settori nei quali il Mezzogiorno potrebbe operare con successo
E sui quali converrebbe concentrare disposti evidentemente lo sviluppo del Sud viene affidato come dire alla logica di mercato viene affidata al mercato viene affidato all'iniziativa individuale corso se sta questo è vero ma è anche vero che i in un'epoca come queste forse porsi la domanda sì esistano al sud dei settori dei quali conviene concentrare gli sforzi di dicevo porsi questa domanda è utile ora a mio parere un settore
Su tutti viene ed è il turismo cui aggiungerei per logica integrazione l'agricoltura l'artigianato e un senso nato il made in Italy
Ora il Mezzogiorno sembra avere tutte le condizioni di base per di base per conseguire nel settore turistico
Un durevole vantaggio competitivo come si dice un vantaggio competitivo capace di creare stabilmente sviluppo e occupazione
Ed è Rita tutto il paese tutto il nostro Paese dovrebbe guardare con maggiore attenzione al turismo
In questo settore infatti ne possiamo ancora sperare di raggiungere
Nella competizione internazionale un posto di rilievo cioè punto un vantaggio competitivo come dicevo prima che invece in altri grandi settori appare decisamente compromesso
Del resto pochissimi Paesi sono in grado di offrire quello che in grado di offrire di offrire l'Italia
Quando io dico sviluppo del turismo
Io preciso subito che lo sviluppo del turismo va visto in uno con la tutela del nostro immenso patrimonio artistico e monumentale e dei tanti beni e valori culturali che vanno da certi tessuti urbani alla alla archeologia industriale dalle pratiche produttive ai metodi di coltivazione dall'artigianato alla cucina e così via
Una utilizzazione turistica
E produttiva ben con tutta non danneggia i beni culturali
Al contrario di valorizza e ne consente una sopravvivenza attività occorre dunque operare perché il i beni culturali commenta continuino ad essere come dire praticati frequentati utilizzati e non si riducano ad essere semplici tracce in un parco naturale un museo e troppe grafico dell'artigianato delle arti
Così se per esemplificare
La produzione di un certo tipo di frutta l'artigianato del ferro o certe tecniche particolare della cucina
Sono caratteristiche di un determinato territorio
E l'esperienza l'esperienza ci dice che il solo metodo efficace di conservare questi beni e trovare loro un mercato sufficiente l'esperienza dimostra il peculiare spesso coincide con le Cellino e che tecniche prodotti che magari hanno provvisoriamente perso capacità di attrazione locale a causa magari di una super di una modernizzazione un po'superficiale trovano facilmente un mercato altrove e spesso un grande apprezzamento internazionale iniziando la possibilità di farsi conoscere
Vedete per sviluppare il turismo in questa logica in una logica che voglia come dire integrare il mare con il sole con le bellezze naturali col patrimonio artistico e monumentale con la cultura e le tradizioni non bastano incentivi all'impresa come quelli che abbiamo visto prima né basta qualche infrastruttura fisica occorre di più
Occorre una pluralità di interventi ben coordinati
Volti a rendere l'ambiente intanto più ricettivo e più ospitale diciamolo pure soprattutto per il Sud
A migliorare la nostra capacità di accoglienza con introduzione di standard sulla qualità dei servizi ah censiti a presentare nel modo migliore i nostri beni culturali
A realizzare itinerario turistico culturali a sviluppare una specifica formazione professionale
A promuovere soprattutto all'estero e meglio di quanto sia stato fin qui il viaggio in Italia e soprattutto l'immagine dell'Italia
Occorre insomma anche qui un grande progetto
Un progetto che riguardi non solo il Mezzogiorno ma l'intero Paese
Un progetto che deve deve muovere dal diffuso convincimento che il turismo può diventare uno dei principali settori produttivi del nostro Paese
Un settore capace al tempo stesso di sviluppare reti tutti equazione di auto aiutarci a conservare il nostro patrimonio artistico e a migliorare le nostre condizioni di vita come tutti i progetti però
Questo progetto dovrebbe porre precisi obiettivi e sviluppare una puntuale strumentazione operativa
Dovrebbe indicare le cose da fare chi le deve fare avendo cura di definire anche le tecniche e debbono essere tecniche che per quanto è possibile vedano lo Stato in funzione di sostegno non come operatori attivo
Chi potrebbe costruire questo progetto
Allora mentre siamo in attesa che l'auspicio del professor Cassese sul
Sul
Dire sulla ritrovata efficienza nella pubblica amministrazione con questi auspici si si attuino io credo che un progetto di questo tipo
Non può essere affidata allo Stato oggi
Un progetto di questo tipo
Dovrebbe essere realizzato così si deve lanciare un grande concorso è certamente un pancione stato la pubblica amministrazione
Un grande concorso per un progetto che chiamerei Italia Turismo
Aperto a grandi intrisi associazioni professionali qualcosa più a raggruppamenti di imprese associazioni professionali nazionali e internazionali
In grado di mettere insieme le migliori competenze presenti in Italia e all'estero sulle diverse problematiche poste da un progetto di questo tipo
Problematiche che sono molto complesse come potete immaginare
Tanto più che poi ci si deve spingere fino a rendere questo progetto praticamente esecutivo credo che la formula come dire dell'appalto concorso concorso pubblico possa funzionare anche perché la pubblica amministrazione ha ormai gli strumenti per fare qualcosa del genere
Ecco il gruppo vincitore di questo concorso Italia Turismo
Oltre a ricevere un congruo premio che io stimo nell'ordine delle decine e decine di miliardi perché realtà più più prende si tratterebbe poi di un modo per coprire i costi enormi di un progetto di questo tipo
Gruppo vincitore poi stimolerebbe potrebbe stipulare un contratto di programma con la pubblica amministrazione terapie e poi gli alcune fasi ecco del progetto medesimo
Per concludere
Ecco per concludere
Io sono convinto che non esistono per il Mezzogiorno come dire ricette miracolose sarà lavorare continuamente tenacemente fare diverse sperimentare diverse vie
E forse
La strada in qualche modo nella polvere IMO anche se rimane ancora lunga che rimane ancora con qualche tratto difficile
Sono convinto di tutto questo ma sono anche convinto che
Queste cose io ho prospettato cioè incentivi automatici alle imprese
Basate anche sul rinnovato rapporto dello Stato rispetto al cittadino queste fondamentali insomma dare fiducia al cittadino per punirlo sui abuso diciamo
Quindi incentivi automatici alle imprese incentivi automatici a coloro che investono nelle imprese del Sud anche operatori stranieri
Un grande progetto per accorciare l'Italia soprattutto nel tratto calato in Sicilia perché non è un caso secondo me che altre parti del Mezzogiorno dove il sistema di comunicazioni migliore e tornando quel grado di sottosviluppo che alla calato in particolare
Il suo grande progetto di accorciamento dell'Italia e questo grande progetto di Italia Turismo possono dare un
Contributo apprezzabile a colmare il divario che ci separa il Mezzogiorno dal resto del Paese quindi a ridurre come dire la dimensione di questa palla al piede del Mezzogiorno rispetto a tutto il resto del paese grazie
Siamo perfettamente nei tempi previsti
Forse il professor Capaldo la misura dell'India del
Sull'investimento in
Infrastrutture materiali lei ha parlato che lei ha detto a metà
Circa metà del cifra globale prevedibile in cinquanta mila miliardi dovrebbe andare alle imperiese poi quindi venticinque mila diciamo grosso modo poi però ha aggiunto che ci dovrebbe essere un un incentivo un
Dello stato di due mila e cinquecento per dieci anni cioè lo Stato in paga tutto
Settecentododici
Un solo venticinque
No venticinque più due mila e cinquecento per dieci è sempre lo stesso venticinque
La scusa signor Matarrese finisce la domanda torna sono tanto che in quegli stessi fare hanno destato le chiarisco subito il dottor Scalfari mi diceva ma
Dietro
Se tu dici che che lo Stato deve intervenire con venticinque mila mente le opere costano cinquanta mila miliardi e lo Stato deve intervenire con venticinque e poi contro i mille cinquecento l'anno per dieci anni
Adesso se c'è stato un equivoco evidentemente io dico ho detto io dico questo delle opere
Costano tutti intorno ai cinquanta mila miliardi
E per venticinque minimi la miliardi possono essere fatti con capitali privati perché i frutti che queste opere possono generare sono in grado di remunerare i venticinque mila miliardi
Gli altri venticinque mila miliardi debbono essere dati sotto forma di contributo da parte dello Stato
Cioè che e può essere dato o in dieci anni due mila e cinquecento miliardi l'anno o potrebbe essere anche allontanato ma compensato con sgravi fiscali ancora maggiori tipo non paghi le tasse per tutti e tre della concessione perché non ti do nulla
Grazie
Allora
No o forse voleva aggiungere una cosa se prego su questo no su questo il tempo adesso comincerà adesso non c'è
Allora
Adesso parla il vostro presidente
Centrale
Presidente Federici e poi chiuderà tutta questa manifestazione presidente del senato che sarà fessure considerazioni che fosse
Quando abbiamo immaginato questo convegno avevamo pensato di poi esprimere una mozione finale
A conclusione dei lavori una mozione che fosse da parte di tutti noi vi do i Cavalieri del lavoro e quindi io vado avanti su quel programma stabilito e ve la leggo
Negli anni trascorsi sia pure tra ritardi e contraddizioni abbiamo visto crescere il nostro Paese ed è nostro interesse
Abbiamo compiuto un lungo tragitto di esperienze di lavoro abbiamo visto che lo sviluppo dell'Italia è indissolubilmente legato allo sviluppo dell'Europa
E oggi siamo preoccupati vediamo il Paese l'Europa in difficoltà rispetto alla velocità dei mutamenti che stanno cambiando il mondo sotto i nostri occhi cambia il modo di produrre e quello di pensare cambiano i bisogni e perfino le speranze delle persone
Dopo la caduta dell'ideologia delle utopie che hanno tormentato gran parte del secolo sembrano spente anche le passioni e le ragioni che inducevano a discutere da riflettere
Eppure passione e ragione servono più che mai gli ora per capire e per governare i cambiamenti per cogliere le opportunità che offrono e per evitare le insidie che comportano ci siamo come cavalieri assegnato il compito di contribuire a questa riflessione da questa discussione proprio per questo abbiamo deciso di raccogliere le principali indicazioni dei nostri relatori in una breve mozione è un modo per non disperdere quello che è stato detto ed ecco un modo per dire che sentiamo il dovere di esserci per dare una mano al nostro paese in questa fase difficile
E vi leggo la mozione
La competizione sui mercati mondiali si svolge solo in parte tra le imprese essa coinvolge i paesi e i loro sistemi in una parola le condizioni generali nelle quale si sviluppa la produzione
Vantaggi o svantaggi competitivi rilevanti deriva dall'impresa e dallo sviluppo raggiunto nella ricerca scientifica nella qualità della scuola della formazione professionale nell'efficienza della burocrazia
In questi settori sono evidenti gravi ritardi accumulati dall'Europa e non a caso i pessimisti già parlano di un'Europa Sclero pizza ante e decadente
Eppure l'Europa non ha perso la partita alle risorse necessarie per recuperare tutto il terreno perduto
Ma anche a un progetto comune ai Paesi europei
Pesa sempre più l'assenza di un disegno di una politica idonee a fronteggiare i cambiamenti
Gli europei possono farcela ma il tempo a loro disposizione poco perciò devono riprendere speditamente il cammino dell'integrazione unire le loro forze e le loro risorse per vincere le difficoltà
Per questi motivi noi vediamo con favore la proposta del governo tedesco volto ad accelerare L'Unità politica tra i Paesi che sono disponibili ad imboccare questa strada
Una Oropa due velocità e meglio di un'Europa ferma
Del resto i Paesi che hanno dato il via vita all'euro avvertono ormai la necessità di garantire ai mercati che la con moneta comune ha alle spalle politiche comuni
Così auspichiamo che il Parlamento e il governo del nostro Paese si adoperino con convinzione perché la proposta tedesca diventa anche la proposta italiana le difficoltà dell'Europa stanno accentuando le difficoltà dell'Italia ne siamo convinti che lo sviluppo del nostro Paese è inscindibilmente legato allo sviluppo dell'Europa
E tuttavia c'è una specifica crisi italiana che tocca a noi risolvere essa investe in primo luogo il Mezzogiorno dove la disoccupazione ha superato la soglia dell'emergenza
Tuttavia nelle regioni meridionali non c'è sono felici
Una cultura nuova avvinto sull'antica rassegnazione
Sta emergendo una generazione di imprenditori pronti ad accogliere le innovazioni ad affrontare la competizione ci sono più di ieri le condizioni per una stagione di sviluppo
Esistono ostacoli che richiedono interventi di lungo periodo ed altri che possono essere superati rapidamente
Tra questi ultimi vi è la carenza delle infrastrutture e il costo degli investimenti
E possibile è possibile adottare meccanismi fiscali Doni
Ad attrarre capitale e a renderne conveniente l'impiego nella realizzazione delle strutture che mancano al Mezzogiorno e che però ricordiamoci servono all'intero sistema paese
L'idea che le opere di pubblica utilità debbono essere utilizzati solo con capitali pubblici visivo di una sub cultura statalista nella quale si annida il tarlo dell'assistenzialismo e degli sprechi
I capitali privati possono concorrere a realizzare le grandi opere di pubblica utilità
Ed è questa la strada più rapida e sicura per accorciare il mezzogiorno e renderlo più vicino all'Europa
Naturalmente serve una politica degli ingenti incentivi e dagli investimenti ma questi incentivi devono essere automatici
Altrimenti si ripiomba nei tempi lunghi imposti dalla burocrazia e perciò nella impossibilità dell'imprese a calcolare il costo effettivo dei loro investimenti
Il secondo elemento di crisi che vogliamo segnalare oggi
Riguarda i diritti mi ottocenteschi che ancora caratterizza dicono caratterizzano i tempi della pubblica amministrazione italiana rispetto alle esigenze dei cittadini e soprattutto delle imprese
è ormai accertato che la macchinosità delle nostre procedure scoraggia gli investimenti esteri nel Mezzogiorno e nel resto d'Italia assai più del fisco e della criminalità
Semplificare rapidamente le procedure è possibile ed è urgente
Così come è possibile ed urgente misurare la produttività della pubblica amministrazione e determinare su questa base la retribuzione e la carriera dei loro addetti dei suoi addetti
Si può fare cominciando proprio ridare all'amministrazione capacità di progettazione perché come dicevano prima un'amministrazione che non sa progettare destinata a rimorchio o a fare da freno
C'è infine in questa sorta di Trilogia dei ritardi del dolore la scuola
Noi chiediamo alle persone ragionevoli di sottrarsi alla disputa ideologica su scuola private scuola statale
Al Paese serve una scuola efficiente in grado di promuovere la cultura e la formazione professionale fra le nuove generazioni
E una scuola efficiente si può ottenere anche creando le condizioni per una sana competitività fra pubblico e privato
Lo diciamo con dolore ma la realtà è che la nostra scuola non sembra in grado di preparare i giovani né al lavoro né all'università
è come se avessimo rinunciato all'investimento più importante per l'Italia l'investimento sul capitale umano che è alla base sulla quale si costruisce il futuro di un Paese
Per l'insieme di queste ragioni auspichiamo che si apra una discussione ed una riflessione la più ampia possibile
Perché le forze politiche non si attardi no esclusivamente sui problemi legati agli schieramenti o ai o ai fatti convincenti ma entrino nei contenuti della crisi italiana con le loro idee e soprattutto con le loro proposte grazie
Presidente Mancino
Preferisce
Piccolo
Ma l'occasione di questo convegno
Di approfondimento di studi anche di proposte concrete
E mi offre la possibilità di una qualche riflessione
Sul piano generale
Io ho ascoltato con
Attenzione le
Relazioni che sono state
Svolte da Rumi
Sulla scuola
Da Cassese
Sull'amministrazione e da Capaldo
Sullo sviluppo le tre cose non stanno
Distinte tra di loro
Si interseca noi hanno bisogno
Di armonizzazione
Io sottolineo alcune linee tendenziali ma anche
Alcune difficoltà che si sono
Incontrate durante
Diciamo gli ultimi quindici anni anche venti
C'è stata molta resistenza da parte
Dell'amministrazione centrale ma anche da parte del governo e del Parlamento dei governi e del Parlamento
Nel prendere atto che realtà istituzionali nuove come le regioni
Andavano rafforzate immediatamente senza
Centellinare
Distribuzioni di funzioni
E senza mai valutare complessivamente
Una strategia che riguardasse soprattutto il ruolo
Il ruolo competenze e funzioni
Si sono avute nel tempo ma con molta lentezza questo
Ha rappresentato un grosso impedimento anche per ammodernare
Il settore pubblico a Puebla anche la pubblica amministrazione
E di con le il mille novecentosettantadue alcune funzioni
Attribuiti alle Regioni per consentire alle stesse di legiferare
Altre funzioni si diceva per settori organici nel mille novecentosettantasette
Per fare avanzare l'istituto regionale secondo le competenze erano state
Loro riconosciute dall'articolo centodiciassette della Costituzione
Possiamo dire in questa legislatura
Con una accentuazione gli ulteriori trasferimenti
Che
Segnano
Una demarcazione molto rilevante
E la leggi Bassanini e una serie di
Competenze amministrative e di funzioni amministrative allocate in testa alle realtà periferiche soprattutto alle realtà delle istituzioni territoriali
Non credo che il disegno complessivo
Abbia portato a compimento quella che doveva essere una vera e propria rivoluzione
L'abbandono delle centralismo e la esaltazione del ruolo delle istituzioni territoriali
C'era bisogno
Diciamo di una chiusura
E la chiusura era tanta
Da una
Sanzione costituzionale con modifiche dalla Carta costituzionale
Perché io ho seguito con molta attenzione la riflessione
Prevalentemente critica che mi trova concorde
Del professore Cassese
Noi abbiamo
Nell'Europa
Diciamo che cambia che camminare abbiamo la più lenta amministrazione i un Paese fortemente industrializzato quale d'Italia
E l'amministrazione ha giocato il giuoco giocherà un ruolo
Nei prossimi anni anche sulla qualità dello sviluppo
Sì l'amministrazione e lenta
Ne
Patiscono le conseguenze non solo i cittadini
Ma tutte le attività produttive
Noi dobbiamo pensare che un salto di qualità è possibile
E se noi guardiamo all'impianto della Carta costituzione garantista
Con la Costituzione vigente inevitabilmente garantista
Ma caratterizzata da una
Serie di riserva di legge
Che armerebbero rimosso andrebbero quanto meno rivista
E io
Durante
L'ultimo periodo
Sollecitato dal Ministro degli
Ecco ho chiesto al Parlamento di approvare
Un impegno distesa
Perché i nostri prodotti potessero essere esposti ad Hannover aveva bisogno
Di una legge
E mi sono chiesto anche di fronte alle necessità resistenze che c'erano
Da parte di alcuni gruppi parlamentari ma possiamo noi continuare a governare il Paese attraverso leggi e leggine che devono autorizzare nientepopodimeno
Pochi miliardi di spesa ad un governo che deve esaltare la fantasia la produttività la capacità
Competitiva sul mercato dei nostri prodotti interni uno dei problemi è certamente questo cioè noi abbiamo bisogno di rimuovere le riserve di legge
Sapendo bene che quelle condizionò anche la qualità dell'amministrazione ma non basta io credo che sarebbe semplicistico sottolineare
Le difficoltà di tipo normativo senza affondare
E il bisturi nella
Analisi dell'amministrazione nella lentezza della dell'amministrazione
E nella relazione Cassese e voi trovate una sorta di spartiacque anche nel rapporto cioè mentre l'amministrazione centra
E meno sollecita
Le amministrazione lui fa riferimento a quelle comunali e delle camere di commercio
Sono più attente più sollecita
A sul piano più generale potremmo dire
E credo di
Non essere parziale
Se sei Noemi
Attribuiamo una serie di procedure intesta i livelli istituzionali territoriali e abbiamo portato un notevole contributo allo snellimento delle procedure ma anche alla dell'uscita del processo
Perché
Credo che sul processo amministrativo c'è bisogno di fare una riflessione noi abbiamo troppi gli atti compromessi
Che
Per legge diventano inevitabili ai fini della
Produzione dell'atto finale
Che l'autorizzazione che è il provvedimento di carattere generale
Bassanini ha più volte il ministro Bassanini non ha più volte evidenziato però non siamo riusciti
Sul piano normativo
A inserire all'interno
Di una attività complessa una serie di adempimenti che provengono anche da parte delle altre amministrazioni
Cioè se noi per procedimenti complessi abbiamo bisogno di una serie di autorizzazioni o di parenti da altri amministrazioni pubbliche
Ma unificare la presenza di tutte queste amministrazione all'interno del complesso procedimento è un un aiuto che si dava anche allo snellimento delle procedure e alla celerità del del provvedimento da da emanare Emanuele probabilmente
Avremo bisogno di molto tempo forse anni
Per arrivi per arrivare a questo
Perché non si tratta tanto di individuare la cultura quanto di fronteggiare una serie di resistenze che provengono proprio all'interno della pubblica amministrazione vista complessivamente
E se
Il professore Cassese parlare
Diciamo di natura conservativa dell'amministrazione io ne comprendo tutto il senso
Ma anche la portata della denuncia
Che i centri di potere
Solo più presenti all'interno dell'amministrazione che non all'interno del potere politico sul piano generale cioè molto più potente e resistente alla pubblica amministrazione anche rispetto al Parlamento rispetto al governo
Ma questo
è responsabilità certo delle forze politiche se non hanno individuato la strada più idonea
Per rendere l'amministrazione trasparente e sotto il diretto controllo del dell'utente per utente chiamando
Qualunque cittadino intendendosi intendendosi qualunque cittadino
Questa è una delle difficoltà che noi abbiamo rispetto agli altri Paesi cioè se la competitività sul piano europeo ci mette a confronto con due Paesi a tradizione burocratica buona parlo della Francia come della Germania
E noi dobbiamo incidere su questo versante rendere competitiva l'attività in Terna rispetta questi Paesi significa affrontare e risolvere al più presto le difficoltà che noi che noi incontriamo certo è più facile dirlo che operarlo
E noi abbiamo
In Italia una scuola della pubblica amministrazione
Ma la scuola della pubblica amministrazione non è certamente competitiva a dispetto allena che è la scuola per eccellenza dove si forma la classe dirigente francese
Ed è una questione che dovremmo esaminare al al più presto perché noi siamo all'interno io lo vorrei dire al direttore Scalfari
Noi siamo all'interno di questa parola magica
Che globalizzazione ma la globalizzazione
Un fatto
Nessuno l'ha scelta
Ma
Diciamo il frutto di una condizione generale della mercato
Con la quale bisogna fare i conti anche noi dobbiamo fare dobbiamo fare i conti ma tra la globalizzazione
E il potere della politica e il ruolo della politica
C'è bisogno di una relazione di Autonomie
Cioè la politica non può essere subalterna alla agli affetti del mercato a volte anche perversi cioè la politica non si può adagiare
Rispetto alle conseguenze di una competitività internazionale che mette a rischio anche alcune condizioni diverse
Dare la targa da nord e assurda da Paesi che si riaffacciano con una forte domanda di integrazione all'interno dell'unione dell'Unione Europea
Per resto la linea tendenziale è da una parte la grande battaglia vinta anche dal nostro Paese ma soprattutto dal nostro Paese per come era partito
Moneta unica europea
Alla grande battaglia è questa linea tendenziale ad integrare verso il centro Este dell'Europa con le condizioni economiche sono molto diverse da area a dare al e le condizioni
Soprattutto in termini di costo del lavoro
In alcuni di questi Paesi sono condizioni che debbono far riflettere le classi dirigenti soprattutto le forze politiche presenti presenti sul piano sul piano parlamentare
Per quando ci riguarda più direttamente
è io vorrei sottolineare noi abbiamo il trattato di Barcellona
Che invita soprattutto i Paesi che direttamente visiva facciano a tenere conto delle condizioni di sviluppo del mercato nell'aria Euro mediterranea
Che riguarda il Portogallo la Spagna la Francia l'Italia la Grecia ma che riguarda dall'altra parte paesi che s'spingono verso l'immigrazione al nostro al nostro interno
La la tendenza è quella di guardare al centro est siamo troppo deboli per far valere anche quel trattato che pure è stato sottoscritto a Barcellona da parte di tutti e di tutti i Paesi che oggi fanno parte anche della della moneta della moneta unica
Io
Di fronte alla osservazione che condivido è un fatto che noi siamo deboli
Noi siamo deboli sul piano internazionale
E siamo condizionati dal forte sviluppo economico che caratterizza la vita del degli Stati Uniti
Ma dall'altra parte siamo troppo condizionati
Da una
Preferenza economicistica monetari Istica che è il dato dell'unione europea di oggi avremmo bisogno
Per dire poco di un ministro dell'economia che politicamente governi questi processi
Ma e abbia viso è ancora troppo lontano per noi è ancora un desiderio ma soltanto un desiderio quello di vedere fortemente politicizzata l'unione europea per un lavoro che solo la politica deve fare ma una politica di profilo alto non debole come debole la politica all'interno all'interno del nostro dal nostro Paese
Vorrei trattare per ultimo una questione che
Dovrebbe essere offerta a mio avviso alla considerazione del ministro dell'industria del ministro del ministro del lavoro credo anche del ministro del ministro del Tesoro pregevole la relazione la relazione del professore del professore Capaldo
Pregevole sotto vari aspetti
Invade il campo di Cassese ma inevitabilmente un'invasione pare un'invasione pacifica
Perché nel Mezzogiorno per potere avviare cioè per potere accentuare il processo di ammodernamento di quell'area
C'è bisogno
Del di un'amministrazione che funzioni molto di più di quanto non funzioni non funzioni oggi
Ma dico del ministro del ministro del tesoro perché
Ho l'impressione
Che ed
Avendo operato il risanamento dal lontano mille e novecento novantadue con i provvedimenti
Del governo Amato
E avendo preso atto probabilmente più sotto l'influsso
Sotto l'influenza di un referendum
Preso atto che bisognava
Di muovere la presenza di una agenzia qual era
La Cassa per il Mezzogiorno e da allora siamo stati un po'fermi
Cioè Investimenti non ce ne sono stati
E quando io
Parlando due anni fa a Rimini di questi problemi mi sono poi sentito scrivere
Che tornava all'assistenzialismo io mi sono sempre chiesto che cosa distingue l'assistenzialismo dall'investimento produttivo
E addio a Pasqua o verso la fine di agosto che c'è
Un ingorgo di quaranta chilometri a Lagonegro e poi parlare di sviluppo del turismo in Calabria
Se noi vogliamo fare i conti con una complessa realtà a mio avviso dobbiamo riprendere sia pure gradualmente senza eccedere
Ha speso ma dovremmo riprendere gli investimenti produttivi nelle aree del Mezzogiorno
C'è un compito della mano pubblica non delegabili dagli altri ma c'è un compito della mano pubblica che posso a coinvolgere anche che debba coinvolgere anche la sfera privata perché non chiedere alla ministra
Azione pubblica di potere mettere su iniziative con capitale pubblico privato che posso affrontare
Alcune questioni globali che riguardano le infrastrutture dell'aria dell'aria meridionale certo c'è il problema dell'ambiente certo c'è il problema dell'agricoltura dell'agriturismo dell'accentuazione dell'interesse
Gli itinerari turistici verso i beni culturali ma io credo che un'Italia meridionale che non faccio i conti anch'
Con le medie industrie che possono sorgere agevolate da Investimenti di carattere produttivo e sì
Resta un un grosso problema almeno resta un grosso problema io credo che mi trovo cioè credo mi trovi in presenza
Di persone che hanno dato il meglio di se stesso che hanno prodotto
E sono state apprezzate all'interno del nostro Paese se il numero dei Cavalieri del lavoro solo se il numero è alto
E questo è dovuto anche ad una crescita del nostro Paese e dell'economia del nostro Paese grazie
Ad una capacità
Di Imp
Di cui voi avete avete dato prova ecco io questo volevo volevo dire
Pecco concludere
Con una chiusura finale noi abbiamo molti nomadi quello dell'amministrazione si potrebbe risolvere più agevolmente gli altri
Il nodo del sistema politico che non è in grado
A favore di a vere governo innesta
Proprio il ruolo centrale del Parlamento questo è affidato alla politica
Ma la politica oggi vive una fase
Diciamo di
Stanchezza che data da
Scarsa fantasia ma anche mancante
La mancanza di sostegno culturale
Io mi auguro che questa posso riprendere perché il problema vero è il
E cupo erode la fiducia della gente in un'opera di coinvolgimento della stessa
Una loro a fare
Sviluppo e di ammodernamento del nostro Paese del resto quando si chiede al cittadino tu che cosa vorresti
Un servizio qualitativamente apprezzare
E prontamente o fare
Ho una discussione di carattere generale la gente dice voglio la prima cosa però senza la seconda cosa difficilmente noi possiamo realizzare queste io questo risultato cioè
Perisce
Separare l'amministrazione dal contesto generale ma se non c'è il con
Questo generale l'in condizione di creare le condizioni
Di una efficiente amministrazione noi siamo di fronte ad una fase di immobilismo che quella che mi sembra caratterizzi l'attuale momento politico in una in
Punibilità al colloquio noi siamo in Parlamento per confrontarci ma in Parlamento diciamo che non ci dobbiamo confrontare perché ci sono altre sedi
Per il confronto magari anche allontanando la gente dalla partecipazione alla vita politica grazie
Tutti i loro questa riunione per spero che sia stata produttiva di effetti
Ettore è terminata