"La spesa culturale e gli enti locali: decentramento e riqualificazione" seconda parte della tavola rotonda: "Politiche culturali e governo locale" organizzata dall'Unità di base di Pontassieve, dall'Unione di zona della Valdisieve, dall'Unione metropolitana fiorentina dei Democratici di Sinistra presso la Sala del Consiglio Comunale di Pontassieve, via Tanzini, 30

I nomi sono tanti hanno delle molte cose da dire che credo che sia opportuno darci il tempo necessario per ascoltarle
Io devo ringraziare tutti per essere venuti anche soprattutto le persone che hanno resistito già dalla parte pomeridiana del del convegno che va mentre non lo sfondo molto più più locale ma comunque c'ha offerto degli spunti e soprattutto le domande da fare questa sera io se intervenuti sono d'accordo vorrei provare a cercare e cercare di fare almeno due giri ed interventi per poterci chiarire
Alcuni argomenti di cui oggi avrà avuto modo soltanto diritti accennare però ovviamente come abbiamo detto all'inizio oggi pomeriggio
Un convegni che hanno come tema la cultura finiscono sempre per diventare un po'dei convegni di studio anche nel senso lato Ebola del termine soprattutto alla luce di quello che è stato detto allora io bisogna che vi dica chi sono le persone che sono qui stasera cioè Fabio Casini che il segretario dell'Unione insomma democratici di sinistra nella Val di Sieve Charlize Piero Farulli credo non ci sia bisogno di ulteriori presentazioni in poi abbiamo Roberto Grossi che viene dalla Federcultura Cispel un'esperienza che io vorrei ci spiegasse anche tecnicamente perché una delle chiavi
Rilettura di cui abbiamo parlato oggi ovvero Cispel l'organismo che riunisce le aziende di gestione degli enti locali quelle travolta dalle buone vecchie municipalizzate a tutte le forme abbiamo parlato
Oggi parlando della legge Bassanini la senatrice Anna Bucciarelli la quale devo dire a un po'una sorta di di posso definirla maledizione cioè ti devi occupare di cultura anche quando passiamo ad altre funzioni perché la tua esperienza ormai
Così lunga che continuano tutti continuano a chiederti presenza da questo punto di vista mi sembra assolutamente fondamentale Giorgio Van Straten sta per arrivare il professor Merlini che docente universitario molti di voi lo conoscono e che nel consiglio d'amministrazione per la Teatro Comunale costituenda formazione che di Fondazione di diritto privato anche di quest'oggi ma ha parlato a lungo
E nel consiglio d'amministrazione di Banca Toscana quindi ci troveremo piuttosto bene a parlare dedica scusato
Della Fondazione Montepaschi Comit quindi ci troveremo molto bene a parlare di queste forme di approccio al privato di cui avremo modo di discuterne io so che Casini a il compito introdurre che alcune un po'più pesante quando ci sono presagi rilevanti mentre lascio la parola
Ringrazio sarà Maggi
Per la sua presentazione che infetta appunto mi spetta Ron compito che non è è semplice cioè quello di presentare diciamo una maniera possibilmente chiara e comprensibile a tutti argomenti e problematiche che sono piuttosto complesse che ci siamo prefissi
Di affrontare in questa serata argomenti e poi saranno chiaramente molto più approfonditamente in maniera più profilo affrontati dagli altri relatori di stasera polemizzare con una breve analisi di quella che è la situazione attuale diciamo nel campo delle politiche culturali in Italia inizierei da questo cioè bisogna prendere atto innanzitutto di un atteggiamento diverso da parte del governo dell'Ulivo rispetto ai governi passati di fronte a certe questioni ad esempio l'importanza viene attribuita a tematiche quali in quelle del decentramento amministrativo delle politiche culturali
E l'interpretazione stessa che molto più ampia rispetto al passato del concetto stesso di cultura di cos'è che fa cultura non sono neanche lontanamente paragonabili con quanto avveniva precedentemente il Coni passati governi basti pensare riguardo in particolare al decentramento ai cambiamenti radicali alla vera e propria rivoluzione amministrativa che le leggi Bassanini stanno provocando in particolare per quanto ci riguarda
Stasera nel settore del decentramento del conferimento di nuove funzioni a Regioni ed enti locali anche per quanto riguarda diciamo il settore culturale che è quello che stasera affronteremo non soltanto queste però che sono detti diciamo ormai nozze a tutti ma specificatamente nel settore culturale ci sono molte altre iniziative che il governo in particolare il ministro Veltroni stanno assumendo
Se sta ha di fatto un po'anche procedendo a un riordino della legislazione del settore
Nell'arte Mina per la testata fornita ci sono alcuni di questi elementi possono permettere di capire del quello che stabilisce si pensi ad alcune leggi come la legge delega sulle disposizioni sistemi culturali che persegua un chiaro obiettivo di una maggiore attenzione alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali ed ambientali basti considerare ad esempio le norme fortemente innovative riguardanti l'area archeologica di Pompei
Si pensi poi ad altri provvedimenti quali la soppressione della tassa d'ingresso a musei statali che è stata sostituita da un nuovo sistema di vendita di biglietti indubbiamente più funzionale ed efficiente
Questo per sono alcuni esempi relative al settore dei beni culturali ci sono molte altre iniziative in realtà nel settore dello spettacolo guarda il disegno di legge sulla disciplina generale dell'attività musicale il disegno di legge quadro per il teatro di prosa la musica e la danza altre iniziative di questo tipo
Ci sono moltissime iniziative in un settore come quello dello spettacolo in realtà est sempre stato invece un po'trascura
L'aria nuova che si respira in tema di interesse governativo per le politiche culturali si avverte e però anche in altri provvedimenti diciamo non specificatamente legati alle tematiche culturali
Quale ad esempio la riforma generale della legislazione nazionale del turismo in cui si i riconosce la necessità di una forte interazione fra la risorsa turistica e quello che è il settore
Specifico dei servizi culturale al cittadino oppure anche lo stesso progetto di legge costituzionale emerso dalla Commissione bicamerale che per la prima volta nella Costituzione inserisce alcuni riferimenti operativi alla cultura
Ad esempio attribuendo alla potestà legislativa dello Stato la tutela dei beni culturali ambientali oppure affermando che lo Stato e le Regioni disciplinano con proprie leggi la promozione e l'organizzazione di attività cultura riferimenti che erano sinora assenti diciamo dalla Costituzione
Quindi si capisce un nuovo impegno del governo che si è capito soprattutto che la cultura può essere una delle risorse principali di questo Paese non un peso come invece talvolta ha dato l'impressione di essere avvertì
Per entrare in più nello specifico siamo delle problematiche la serata partire un attimo dal titolo perché è stato dato a questo
Questa tavola rotonda di stasera la spesa culturale gli enti locali decentramento e riqualificazione
Ma ce l'ha per ultime alcune considerazione alcune riflessioni più generali che mi ha suscitato una prima lettura dell'accostamento fra le parole diciamo di spesa culturale e enti locali
Iniziamo piuttosto vedere un po'cosa si intende per decentramento delle spese culturali
Senza chiaramente dilungarmi su cosa rappresentano le cosiddette leggi Bassanini
Per la riforma complessiva e l'amministrazione dello Stato ed in particolar modo per il decentramento di funzioni a Regioni ed enti locali perché credo che oramai se ne sia parlato molte tutti più o meno ne siano a conoscenza
Tuttavia credo sia necessario capire quanto questo possa comunque influire nel settore specifico dell'attività culturali lo meno però alcuni
Aspetto
La situazione precedente in questo campo era piuttosto confusa disordinata in particolare riguardo alle sfere di competenza fra i vari enti in settori culturali
Tant'è che negli anni passati spesso abbiamo assistito anche per questo motivo a nastri scarsa attività legislativa manca una scarsa negazione delle leggi più importanti in parte la relative proprio la ripartizione di competenze che responsabilità e questo ha provocato anche una certa generale mancanza di iniziativa
Credo sia indispensabile ripensare all'attività culturale in un ottica nuova profondamente decentrata che nasce allo stato quindi funzioni importanti funzioni irrinunciabili da cui lo Stato diciamo non può liberarsi ma limita c'
E tuttavia assolutamente irrinunciabile che in questo processo avvenga nel rispetto di alcuni principi il primo fra tutti una indispensabile collaborazione che ci deve comunque essere fra i vari enti e fra il centro e la periferia bisogna ripensare e caratterizzare le relative relazioni tra centro e periferie con una nuova flessibilità ed elasticità dei processi decisionali si tratta in sostanza di favorire diciamo una politica dinamica fatta di stimoli reciproci e di decisioni prese insieme tra diversi enti ed è necessario quindi un sistema che parta dal basso comunque e che lasci ai livelli superiori ciò che non può di fatto essere esercitato in sede periferica o da soggetti privati
Quindi realizzando un qualcosa che possa tremo definire un policentrismo culturale necessaria però che anche per realizzare davvero questo è necessario chiaramente che anche gli organi periferici dello Stato
Quali ad esempio le sovrintendenze possano avere una autonomia sufficiente per dialogare direttamente con gli enti territoriali
Tra l'altro c'è stato anche un recente decreto attuativo della Bassanini che ha ratificato da questo punto di vista una proposta di riordino in materia di beni culturali nose detta che li Veltroni
Che ha introdotto degli elementi innovativi innovativi in questo campo per quanto ancora si mantenga un certo equilibrio diciamo fra il centro e la periferia sarà compito soprattutto degli operatori degli amministratori e credo anche delle forze politiche intervenire per indirizzare le nuove riforme verso un decentramento cooperative ed efficiente
Sia rispettoso delle esigenze di armonia autonomia gestionale degli enti territoriali
Per quanto riguarda invece rispetto appunto sempre guardando al titolo diciamo così della serata la parola riqualificazione della spesa culturale
Però soltanto poche considerazioni è un tema diciamo che è stato affrontato un po'sia nel pomeriggio che lo sarà molto più approfonditamente affrontato anche stasera diciamo che la situazione attuale per quanto riguarda i fondi relativi alla spesa per i servizi culturali in particolare per quanto riguarda l'amministrazione decentrata quindi le spese dirette diciamo degli dei vari enti locali
Non non la si può dire propriamente Rose ha diciamo abbiamo un flusso stabile ma attratte si potrebbe dire anche regressiva o dal centro alla periferia il che è un dato di per sé e piuttosto preoccupante se si considera invece che alle regioni e agli enti locali
Sono affidate appunto anche nuove competenza
Tra l'altro possiamo e dobbiamo anche dire che l'incidenza della spesa complessiva per le attività culturali degli enti locali e territoriali ha comunque un'incidenza generale piuttosto ridotta rispetto alla spesa nazionale totale e anche rispetto al prodotto interno lordo ponendosi di fatto ben al di sotto della media europea
Tuttavia pur essendo di fronte diciamo da uno scenario fattivamente ottimistico dobbiamo riconoscere che gli enti locali si stanno adoperando per modificare sensibilmente alcune filosofie di intervento nei servizi culturali si stanno attivando credo si dovranno attivare sempre di più politiche più efficienti interventi razionalizzati sia per le attività di spettacolo che per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali
Si sono attivate politiche integrate e coordinate tra i settori della cultura del turismo dell'ambiente riuscendo a rendere più efficiente la spesa pubblica e più flessibile la distribuzione delle risorse
Questo credo sia un processo assolutamente già favorire da incentivare
Rifiuta comunque chiaramente restano molte non si può pensare che chiaramente in questo momento ad una politica finanziaria espansionistica in questo settore data ha necessità di rispettare alcuni standards economici che sono dettati dall'Unione eloquente all'adesione
Dell'Italia all'Unione Europea
D'altro canto è comunque necessario superare in particolare da parte di coloro che le politiche culturali diciamo se le fanno lei gestiscono le promuovono
Un po'a tutti i livelli una gestione bisogna superare diciamo una gestione di tipo settoriale con un che talvolta è guidata da una logica un po'assistenzialistica diciamo come se il problema della con della cultura fosse un problema di aiuti spezzina secondo un modello un po'diciamo mecenati unisco che concepisce quindi l'Aris la cultura non come risorsa in sé ma diciamo pure come una Spesal una spesa in più una spesa per darsi lustro una spesa un po'anche velleità questo va superato perché la cultura in realtà è una risorsa una risorsa importante per il nostro Paese e come tale va gestisca
è chiaro però che per avere una vera politica culturale attiva ed efficiente sono necessarie risorse finanziarie non indifferenti maggiori molto maggiori sicuramente rispetto a quelle impiegate sinora
Non scopro niente di nuovo a dire questo perciò per questo dell'Ulivo in particolare il governo dell'Ulivo sin dal suo programma elettorale si è posto ed anche il problema di un rapper del reperimento delle risorse per le spese culturali nel resto credo sarebbe stato assolutamente inutile parlare tanto di importanza di centralità della cultura senza preoccuparsi di reperire le risorse per che questo potesse avvenire
E quindi uno degli obiettivi fondamentali e questo governo si è posta è stato quello di reperire nuove risorse finanziarie anche aprendo all'utilizzazione di risorse private in questo campo
Apertura che vada al di là appunto di quelle forme di neo mecenatismo di gruppo accennavo prima cioè sponsorizzazioni defiscalizzazioni eccetera che pure rimangono importanti per carità però anche attraverso incentivi adibisca all'investimento nelle infrastrutture della produzione culturale
Indicativo di questa volontà e anche un documento progettuale è stato fermato fra il ministro Veltroni presidente della Confindustria Fossa che diciamo confermai un po'una volontà di collaborazione fra governo e e imprenditori privati da questo punto di vista
Mi avvio a concludere quindi con quello che aveva un po'latteo appunto lasciata all'inizio cioè quelle riferimento all'accostamento delle parole spese culturali ed enti locali
Che secondo me particolarmente indovinato
Da una prima lettura questo accostamento mi è immediatamente balzato agli occhi
Mi ha suscitato diciamo una riflessione
Cioè per quale motivo gli enti locali
Dovrebbero spendere ed investire nella cultura
In che modo la cultura è una risorsa per le amministrazioni locali
Chiaramente non intendo guidare una risposta esaustiva questi interrogativi anche perché credo che nella presenza di tutti voi vi dà per scontato che tutti fu ritenete un po'assodato questo concetto che giusto che questo avvenga
Però intendo ovunque fare alcune riflessioni
Di fronte a questo titolo io credo che si debba pensare il ruolo degli enti locali al di là della semplice gestione burocratica amministrativa e il ruolo della politica perché la politica devo occuparsi di cultura
Io credo si debba partire anche da una considerazione di fondo su quello che è lo scopo della politica e conseguentemente anche su quello che è il compito delle amministrazioni comunali delle amministrazioni locali comunali regionali eccetera
Sono guidate diciamo dalla politica
Lo scopo ultimo della politica e a mio giudizio quello di essere al servizio della società per migliorare la qualità della vita dei cittadini
In questo contesto vedo le politiche culturali siano di fondamentale importanza
Un'amministrazione può dirsi discreta quotisti non deficitaria se riesce a non far mancare i propri amministrati dei servizi che siano assolutamente indispensabili per la vita dei propri cittadini
Ma può definirsi buona una buona amministrazione soltanto se riesce ad andare oltre a cui
Soltanto se riesce ad offrire ai propri concittadini ai propri cittadine proprio amministrati una vera qualità della vita una migliore qualità della vita
Da questo punto di vista credo che le iniziative culturali le politiche culturali siano un elemento di fondamentale importanza
Per accrescere la qualità della vita la capacità di ciascuno di noi di comprendere di capire
Quindi credo siano veramente un grosso aiuto nella nel ben vivere di ciascuno di noi
Quindi chiudo diciamo così augurandomi che sempre di più le nostre amministrazioni sia locali che nazionali tengano conto di questo e si impegnino sempre di più come del resto credo
Si possono
Pensare seriamente questa volta che ci sia effettivamente questa intenzione e quindi si possano impegnare sempre di più nella promozione delle politiche culturali
Da parte mia mi impegno personalmente a nome dell'Unione di zona Val di Sieve dei Democratici di sinistra a riservare un posto di primo piano
Alle proposte in materia di politiche culturali che stanno emergendo e che emergeranno probabilmente anche dal dibattito di stasera da questo convegno in quello che sarà il progetto politico programmatico per la Val di Sieve che sarà presentato alla conferenza programmatica di zona del prossimo autunno
E che costituiva la base comune del programma elettorale dei Democratici di sinistra della Val di Sieve per le prossime elezioni amministrative ecco io credo che le politiche culturali le scelte che le amministrazioni che in linea la politica di questo territorio dovrà fare sulle politiche culturali
Dovrà essere un punto qualificante importante di questo Progetto che intendiamo fare per la nostra zona grazie
Allora grazie a farmi Casini io credo che quello che lui ha detto che quello che è emerso questo oggi da qui abbiamo discusso a lungo ci dica essenzialmente due cose che oltre l'assistenzialismo l'intervento corriamo già e dall'altra parte invece l'intervento pesantemente normativo sulla cultura il piccolo mistero la cultura popolare che in tante
L'amministrazione si cercava di realizzare anche con lei intenti magari positivi che poi male si realizzavano per superare questo stato di cose Lella quattro legislativo quello che ci dovrebbe aiutare a deliziare
Il nuovo cosiddetto e a metà perché abbiamo alcune leggi che sono già legge dello Stato abbiamo dei disegni di legge che sono a metà del il loro iter
Ma comunque abbiamo capito che questi strumenti e ci serviranno e da parte offrire cultura come servizio e quindi di cantore della qualità della vita e dall'altra parte cultura come motore di sviluppo quindi affaccio verso l'industria culturale
Certi strumenti i nuovi strumenti di gestione che abbiamo già e quello che vorremmo un po'discutere questa sera con i nostri con gli intervenuti soli strumenti famosi della legge Bassanini sono le aziende speciali sono le S.p.A. sono le istituzioni culturali di cui tra l'altro in Toscana ci sono i primi esempi in Italia sono stati analizzati molto molto vicino qui anche e tutti vedono devono vedere non è soltanto auspicato ma è scritto nelle leggi è storia che oggi la definitivo passaggio del decreto sulla trasformazione degli enti lirici in Fondazione ancora prima del del tempo previsto tutti prevedono l'intervento dei privati
Questi privati lo sono spesso fino a un certo punto perché spesso sono istituzioni bancarie fondazioni cioè ovvero altri enti che hanno forme giuridiche e posizioni sul mercato e economico e della cultura diverso allora io vorrei che questa sera ci aiutassero gli intervenuti a capire se questi meccanismi che la legge ci mette in grado di poter attuare hanno poi attualmente un riscontro di fattibilità nella realtà e quali sono i problemi che sono già nati spesso su istituzioni di piccolissima di di di di giovanissima età perché magari sono formate solo da pochi mesi io Rispetto perché per essere precisa quello che l'ordine del nostro programma stampato quindi sentirei
Prima Roberto grosse chiazze deterrente per cultura Cispel e chiedo a tutti per non restare lo so che è difficilissimo nei dieci minuti se si può così riusciamo a parlare tutti due volte
Io sono anche sui minuti anche perché la relazione scritta con tutta un esame della legislazione modelli possibili sui quali gli enti locali le Province le Regioni possono le scelte ve la consegno con tutti gli allegati statistici quadri sinottici eccetera quindi diciamo le diamo per le abbia dire che mi fa molto piacere che questo dibattito abbia subito un taglio molto interessante un taglio se vogliamo pragmatico perché vedete
Io stamattina ero a Lamezia Terme fino ai tre di oggi la mettermi a parlare col sindaco di Lamezia Terme la Giunta su questi stessi temi mi capita spesso di affrontare la diritti materie cosa si può fare per gestire in modo più efficiente migliore eccetera eccetera dei beni dei servizi culturali Palin capi spesso di per la neve mette in tutt'Italia in situazioni difformi l'una dall'altra a Venezia come la Murphy come a Fiuggi come a Marsala addirittura però la domanda è sempre quella e mi fa piacere che adesso subito il dibattito ha preso questa impostazione perché vedete molto spesso
Quando affrontiamo questi temi rischiamo di perderci Maselli problematiche di carattere generale no
Che il governo sia facendogli ottime cose
Anche il campo beni culturali io dovrei quasi per assodato anche se poi anche qui c'è un dibattito molto aperto con le regioni con i Comuni sul decentramento perché io qui il provvedimento che alla firma di Scalfaro proprio il capo quinto
Diciamo degli oli gite diva attuativo della Bassanini per quanto riguarda i beni e attività culturali be insomma anche qui le richieste delle Regioni dei Comuni sono state tenute conto solamente in piccola parte anche se ci sono delle portante aperture
Lasciamo da parte questo tema generale
Quello che occorre dire che oggi la legislazione dalla centoquarantadue in poi la centoquattro le come sapete la riforma delle Autonomie locali no il grande la grande riforma di rinnovamento che una riforma di principio non dimentichiamolo
La riforma di principi ai quali dovevano poi seguire al una serie di leggi ad hoc specifiche tra cui un una legge speciale per i servizi pubblici degli enti locali che avrebbe dovuto disciplinare anche nel settore della cultura del turismo i modelli gestionali
Con quella centoquarantadue previsto degli articoli un capo me degli articoli ventidue e ventitré in particolare
Che innovano le le le forme di gestione servizi pubblici locali introducendo per la prima volta la forma della in impresa pubblica locale cedere la S.p.A. a prevalente maggioranza pubblica attenzione prima innovazione e profonda
Seconda per la prima volta introdotto un altro modello che qui ci interessa molto per la cultura che quello delle istituzioni tra virgolette che la legge dice si applica nei servizi che non hanno una rilevanza economico industriale che non hanno come obiettivo la redditività
Ma che hanno come obiettivo
La socialità e quindi si apprestano nati dalla centoquarantadue oggi le trentotto in questo sono credo essere preciso quasi a all'unità trentotto istituzioni nate nel campo del delle biblioteche
Roma ha deliberato come sapete
L'anno scorso la nascita il sistema bibliotecario cittadino che è un'agenzia si chiami istituzione che raggruppa le trentasette biblioteche di Roma del comune delle circoscrizione cioè l'istituzione bibliotecaria di di di Cesena e ce ne sono molte altre e ci sono altre istituzioni nel campo della tossicodipendenza agenzie per per gli anziani eccetera eccetera quindi la centoquarantadue introdotto già delle degli strumenti nuovi che lanciatori pubblico potenziale ci ossari poi altri provvedimenti successivi la legge novantacinque novantacinque che ha previsto addirittura di poter fare le S.p.A. a maggioranza privata successivamente la Bassanini a Bristol rituali fare Lesser le S.r.l. per la Cesanese tutte ciò voglio dire ci sono sette modelli sul quale la missione pubblica può scegliere
La cosa importante da notare e questa si discute molto quale modello di riferimento adottare no modello anglosassone quello più improntato sulla managerialità quello che poi è richiamato nei teatri americani
Nei grandi teatri ma i cani in cui c'è un'esplosione temi manageriali esplosione del merchandising del marketing c'è c'è però alla fine alla fine non c'è solo delle cattedrali nel deserto in cui brillano molto di forma
E sono scarse di contenuti sono estranea al territorio passa il modello francese
Dal mi potrei fare i casi precisi ma non voglio il trenta il modello francese che poi è stato utilizzato anche in Olanda un po'in Germania eccetera è un centralistico ma un modello centralistico teorico allora il problema qual è in Italia non si può perseguire uno un modello ottimale non è possibile
Perché in Italia lo diceva benissimo Luini istruzione abbia un patrimonio tale così diffuso musei italiani sono mille cinquecento trentotto cedere quarantatré per cento di tutti i musei che esistono le biblioteche sono quattro mila ottocentocinquantadue quelle comunali quasi quindi più di una
Più del cinquanta per cento in ogni Comune c'è una biblioteca i piani sono cinquecentosettantaquattro il quaranta per cento di tutti i teatri e di altri comunali di proprietà comunale
Sono la Fenice il Mercadante di Napoli il Petruzzelli eccetera e cioè c'è teatri storici che hanno una un'importanza notevolissima
No bruciati eccede ma sono di proprietà comunale scelto deserti sotto occupando ma ho fatto ho fatto questo esempio perché sono esempi più noti purtroppo in negativo più noti negativo ma ci sono sono di proprietà comunale allora
Quindi abbiamo questo patrimonio diffuso quindi e il problema è che gli ha mai managerialità ed efficienza non devono essere nel nostro caso un fine ultimo
La domanda di beni e servizi culturali poi una domanda integrata su come questo lo verifichiamo chi va a teatro al cinema legge libri eccetera eccetera questo significa che
Chi consuma musei
Consuma tutta un'altra serie di di di di attività di beni di di di servizi che sono nel territorio la terza via
A oggi e vada di moda parlare di vi è una terza via italiana è quella proprio basata sull'originalità dell'esperienze questo è possibile perché la legislazione consente davvero all'ente locale di fare una di fare di adottare tutte le scelte possibili le aziende speciali che sono nate
Per gestire teatri comunali negli ultimi anni sono otto e nata da poco e anzi è stato insediato avete letto i giornali nell'ultimo mese a Roma l'azienda speciale quindi attende probità comunali però attenzione che ha personalità giuridica c'è un proprio consiglio di amministrazione
Che ha un proprio presidente che ha un proprio collegio revisori dei conti che ha un proprio bilancio programmatico eccetera eccetera Ennahda la l'azienda speciale della jeep per la cessione di Palazzo Esposizioni
A Fiesole c'è il sindaco di Firenze che tra l'altro è un componente della giunta esecutiva di fare cultura che l'azienda speciale la prima azienda teatrale indie italiana
Pubblica comunale è nata nel mille novecentosettantotto è una vecchia municipalizzata adesso trasformata in azienda speciale e Comune di Alessandro adesso sta affiancando all'originale gestione del teatro altre attività il cinema eccetera c'era e c'è quindi
Il problema è è semplicemente di scegliere però va fatto vanno fatti con analisi puntuali specifiche la forma di gestione migliore attenzione qualificare la spesa
è l'imperativo perché non illudiamoci la Spesal in campo culturale non sarà ampliata più di tanto né di pertinenza statale né quella del dei bilanci le mutazioni comunali provinciali perché comunque la cultura viene a ricaduta di tutta un'altra serie nel gente di amministratore pubblico questo lo sa benissimo quindi problema della spesa va posto in termini proprio di come si diceva poc'anzi di riqualificazioni riorganizzazione cioè spendere meglio quello che c'è
Spendere meglio quello che c'è e questo è possibile introducendo anche nel campo
Della cessione della cultura criteri innovativi che si misurano con l'economicità
Tre come non siano economicità qui finisco esso primo breve giro non può essere slegato dalla qualità la qualità è un qualcosa che però va ancora meglio definito tant'è che uno degli sforzi che stiamo facendo come fare cultura
E fare uno studio per definire gli standard di qualità
Perché sono cose precise che vanno più poi definite quali sono in stand di qualità nella gettoni beni dei servizi culturali e turistici quali per le biblioteche quali per i musei quelle qualità di palazzi disposizioni dice
Rispetto a quello si capisce allora qual è la responsabilità del soggetto gestore
Che devi essere autonomo
Pienamente responsabilizzato rispetto al soggetto proprietario
Che l'ente locale la caratteristica per quanto attiene il grande tema di servizi pubblicitari artistica dei della cultura è proprio quella che la cultura al novantanove virgola nove per cento è riprovo improvvida pubblica parte i beni ecclesiastici a Bach Noir novantanove per cento perché l'aria che oggi son dello stato e sovrintendenti dello Stato sono bloccati sonde funzionari che hanno un'estrazione i concorsi avete mai visto quale quale qual è il cliché
Delle dei concorsi pubblici o di tre bei solo per
Storici storici dell'arte
In ogni in Italia non ha un corso di laurea universitaria pubblica centrate sul brand management dell'organizzazione tutti i corsi di laurea che lo diciamo prima che pure esistono solo tre quattro quelli pubblici preparano chi preparano
Coloro che devono poi restaurati monumenti e quindi tecniche del restauro tecniche della conservazione eccetera eccetera
Quindi queste strutture che abbiamo radicata in tutto il nostro territorio da chi possono essere gestite meglio e qui e c'è poco da fare devi crescere una cultura d'impresa tra virgolette nel senso che l'impresa deve essere semplicemente come modello di razionalizzazione ed efficienza non certo come modello che deve vedere la redditività come obiettivo centrale io credo che questo oggi sia possibile occorre uno sforzo senz'altro da parte degli enti locali delle Province di raccordo con tutti i soggetti presenti nel territorio questo voglio dire senza alla fine cosiddetta filiera culturale cioè dire senza un raccolto un raccordo Daria cosa tutti i soggetti che hanno delle proprietà nel territorio perché lo stesso territorio incide la sovrintendenza archeologica il museo che è di proprietà della Provincia quel bene magari che è di competenza della Regione non è possibile pensare di sviluppare intorno alla cultura di chi di creare un circolo virtuoso se si interviene solamente sul sulla singola gestione del modello come fosse una monade no
Asse nel territorio bisogna fare lo sforzo questo richiede veramente una cultura e il legge sul decentramento sicuramente ci aiuta uno sforzo per raccordare i diversi soggetti che hanno responsabilità in questo campo
Grazie da tentazione di cominciare a parlare di Sapri carta di servizio da culture grossa però come già abbiamo avuto modo di dire altre volte su questo facciamo un altro convegno Giorgio Van Straten ha esperienza dura ormai da anni alla presidenza del consiglio d'amministrazione della Teatro Comunale di Firenze che ora appunto perché era un'altra forma prenderà un'altra forma la Biennale di Venezia l'Orchestra Regionale Toscana quindi credo che abbia molto da dirci
Signora intanto devo dire che la mia esperienza appunto riguarda tutto il versante chiamammo dello spettacolo
Anche se potevo dire un certo fastidio diciamo per la definizione spettacolo del dell'attività diciamo musicale Perosa eccetera che credo si è peraltro
Abbastanza diverso da quello dei beni culturali e quindi da questo punto di vista credo che anche i modelli il
Istituzionali le scelte del del dei due settori siano diciamo abbastanza distanti
Il mio prende un settore in cui io ritengo francamente
Sì è assolutamente necessario la prevalenza di un come posso dire identità di tipo a privatistico per le istituzioni
Che fanno musica appunto propose eccetera eccetera e che anche quindi gli strumenti previsti a centoquarantadue che magari sono molto efficace in termini di biblioteche tra come
Le istituzioni aziende speciali in questo caso sarebbero elementi limitanti però io vorrei soffermarmi solo su due aspetti in realtà una la questione le competenze essa
Stato Regioni enti locali l'altra punto e cosa intendo per privatizzazione degli enti ecco
Poi la prima questione se le competenze su cosa aveva competenza ci sono diciamo dei fatti nuovi molto recenti
Perché nel decreto legislativo Bassanini di cui si parlava è stata diciamo abbastanza all'ultimo momento ma esercitata la delega anche per quanto riguarda le competenze dello spettatore
E in questo decreto è stato sostanzialmente mantenuto un ruolo significativo diciamo almeno così dello Stato nel
Intervento diciamo e nell'indirizzo su lo spettacolo
Cosa peraltro presente anche nel testo della Bicamerale almeno ad oggi quando si dice regioni è stato ognuno nel proprio ambito ordine vociferano eccetera eccetera ordine
Era per il decreto legislativo sugli enti lirici apre un provvedimento diciamo in questo senso più specifico
Cosa emerge diciamo da questi provvedimenti adottati o in itinere l'idea che non è possibile e questo che francamente son d'accordo io so che passo questo un po'per centralista ma mi dispiace fra l'altro anzi
Per motivi anche ovvi di rimpasti di competenze di delega non ci sia stasera Mariolina Marcucci con cui amichevolmente abbiamo discusso su questa questione anche molta mi animatamente nell'ultimo anno ma
Qualcosa emerge emerge che non è possibile diciamo prendere la competenza al ma quanto riguardano spettano a questo in generale quello per la cultura e tagliarla a fette e dire questo pezzo e dello Stato questo pezzo delle regioni questo pezzo degli enti locali
E un classico diciamo settore in cui le competenza come si dice concorrente cioè
O ognuno nel proprio ordine diciamo così
Deve poter intervenire
Perché dico questo perché voglio dire la produzione musicale per dire quello che conosco meglio non può non confrontarsi su un terreno nazionali
E dall'altra parte perché è indubitabile che qualsiasi istituzione musicale a un forte ridotta dica mento nel proprio territorio
Faccio un esempio assurdo la Scala di Milano infatti tredici sempre la Scala di Milano
Ovviamente di Milano fortemente radicate in quel territorio
E svolge però una funzione ha un ruolo di natura nazionale o internazionale e su questo si confronta con gli interlocutori
Il Maggio Musicale Ferentino si chiama Ferentino che ce sta qui ma ambisce giustamente ad avere una funzione un ruolo e un confronto rinaturazione sovranazionale
Questo lo ritengo un punto molto importante e quindi ritengo positivo diciamo che l'orientamento prevalente oggi sia questo e non quello di dire sono dei soggetti che peserebbero riportati nettamente seria che son dello stato dei soggette son delle regioni più soggette sono di Como
Ci sono le funzioni diverse ci sono degli interventi diversi ma in qualche modo convergenti
Da questo punto di vista io credo che da una parte lo Stato abbia
Tutto una serie come posso dire di limiti di intoppi
Una legislazione molto burocratizzata e formale per esempio eccetera
Dall'altra parte però è vero che l'attività spesso molto positiva economicamente rilevante fatta da regioni ed enti locali
Negli ultimi anni e ovviamente soprattutto dell'ente regione dello per esempio di quello di cui in questi anni della Regione Toscana i comuni toscani o dell'Emilia Romagna via mentre il proprio a seconda delle zone del Paese cambia molto
E non a caso questo è stata come posso dire venata concerto volontarismo cioè laddove ci sono state amministrazioni governi che per loro sensibilità per politica e culturale hanno scelto di puntare su questo settore bene altrove
Diciamo c'è il deserto ma spesso queste differenze vanno anche da tra comunità e stanno uno accanto all'altro cioè che hanno storie anche simili ma che poi si sono scontrate su questo guardate questo un elemento rilevante perché si parla sempre del famoso FUS per quanto riguarda lo spettacolo cioè del fondo che finanzia lo spettacolo italiano quest'anno novecentotrenta miliardi ma tutti i calcoli fatti di quanto spendano per lo spettacolo regioni e comuni messi insieme supera questa cifra
E però a differenza di quello diciamo fa in un modo che
Non è sottoposta ad alcuna diciamo organicità complessiva
Io quindi credo che in primo luogo oggi ci sia necessità anche diciamo di una maggiore organicità della legislazione regionale sul tema dello spettacolo e della cultura più in generale e che dall'altro ci sia bisogno anche di una maggiore organicità delle attività dei Comuni da questo punto di vista secondo me cioè ripeto anche da imparare molto dalle esperienze fatte io penso una cosa
E lo dico con grande sincerità negli anni diciamo così del bond della iniziativa dei Comuni nei confronti della cultura in particolare lo spettacolo cioè quelli dopo il settantacinque
Il modello prevalente è stato quello dell'intervento diretto cioè io faccio rispettare ancora io faccio le programmazioni eccetera eccetera io francamente ritengo in questa strada sia non più perseguibile sia per motivi oggettivi di disponibilità economiche fra l'altro ma perché lo ritengo complessivamente un modello sbagliato
Io credo che si debbano invece individuare degli obiettivi che certo nascano dalla ricognizione dalla conoscenza del proprio territorio perché poi si studino gli strumenti per intervenire rispetto a questi obiettivi
Che però secondo me non sono mai non dovrebbero essere diciamo via via
Più l'intervento diretto ma
Tre diverse possibilità la prima quella di individuare delle riusciamo agenzie
Che con diverse caratteristiche punto nel caso di di certi beni culturali probabilmente direttamente collegate al Comune sia pure con una loro autonomia in altri casi sono ecco invece con una maggiore autonomia finale diciamo un'identità giuridica autonoma e privatistica
Il finanziamento diciamo ovviamente nei confronti delle istituzioni private in senso lato che svolgono questi funzioni e che in qualche modo possono contribuire a raggiungere questi obiettivi e terzo punto che io ritengo molto importante soprattutto a livello dei comuni attraverso i servizi
Cosa intendo per servizio intendo dire che
C'è una forma di espressione culturale
Professionale fece che riguarda per esempio giovani ma non solo i giovani tutta l'aria della come pose del dilettantismo che è un che è una cosa fondamentale diciamo così nella crescita culturale
Di una società
Beh tutto questo non è che chiede finanziamento sarà che uno costituisce un'associazione per fare un gruppo rock e poi chiede cinquecento mila lire per comprarsi la chitarra ovviamente
Però per lei perché dei servizi luoghi dove provare i luoghi dove fare concerti
E via discorrendo ecco questo tipo
è una è una cosa su cui ci sono già in molte esperienze in comuni
Anche della nostra regione e alcune devo dire più strutturate molto interessante nel Pavese nome l'Emilia Romagna ecco io credo che su questo sia un terzo elemento su cui lavorare perché perché i Comuni devono utilizzare la loro forza che ovviamente fatto di essere molto vicino al territorio senza che diventi una pole la debolezza qual è la debolezza quella di subire le pressioni del suo territorio
Ora io non ovviamente non voglio far differenziazione per l'amor di Dio di tipo
Geografico
Di questi tempi per rompere più mi rendo conto sono molte realtà meridionali in cui istituzioni anche molto forti e una tradizione che vengano indebolito dall'arrivo di un assessore che si inventa altre cinquantasette seduzioni a finanziare a detrimento di quella diciamo più strutture
Quindi
Va secondo me stabilito con un filtro dal presunto che diciamo nella direzione che che dice
Definire per fare il primo punto mi rendo conto sto da premetto un po'brutale ma il la necessità di essere breve ovviamente finisce per non articolare molti personalmente l'altro punto è cosa intendo per privatizzazione allora
Qui ovviamente c'è una mitologia che riguarda appunto soprattutto ipovedente lirici pesata con la conferire datato molto vittima storicamente molto ricchi ma in questo caso sono finiti proprio questo motivo come posso in prima linea
Ed è l'idea diciamo così che la privatizzazione consiste nel trovare ingenti risorse dei privati sulle attività cultura ora io verrò poi in parte a questo punto ma io non credo
Che si possano trovare
Interventi privati così ingenti d'essere sostitutivi di quelli pubblici
Io questo non l'ho capito che le possono essere aggiuntivi di quelli pubblici una situazione in cui è improbabile che quelli pubblici siano destinati a Cresci certo
Ma il vero ponte
Prima ancora della possibilità di avere finanziamenti da parte dei privati e che possono essere gestiti come enti privati
Su questo punto ci sono molti che sono terrorizzati da un'idea cioè che la gestione privatistica consista nel fatto che non si può più fare il Wozzeck ma vanno fatte tutte tra avviate
Che non si può fare più la ricerca ma si fa solamente le cose che il pubblico accorre a vedere io francamente non credo che questo sia il problema
Credo che invece sia molto positivo che si gestiscano certe strutture come posso dire
Con degli strumenti molto più agili come sono quelle di diritto privato rispetto a quelli di topo plico
E certo con un occhio molto attento ha come a come si fanno le cose non a cosa si fa su cui diciamo per l'amor di Dio la tutela dell'autonomia artistica della ricerca della della creazione è fondamentale ma come si fa
Io credo che ci sia molto da imparare ecco voglio dire e
E sono molto contento di essere ormai da tredici lunghi anni presidente di una fondazione
Per i credo che il lavoro positivo complessivamente che la Fondazione che frena Toscana fatto è nata dal fatto che era Fiandre c'è una fondazione
E che questo ci ha portato uno anche a sapere che nessuno sarebbe in linea di massima
Ripianato il deficit di bilancio se si facevano ma soprattutto diciamo il fatto di cercare sempre per l'operazione che avessero una loro congruità ma non perché la musica come la prosa come si può pagare tasse so non esiste
Ma perché i soldi pubblici che noi abbiamo ricevuto e continua se devono ricevere siano utilizzati nel modo migliore possibile che è una cosa diverso io non mi vergogno di dire che credo che in futuro certe tipo di cose come il merchandising come
Affittare il teatro a terzi eccetera giaceva cose che progressivamente certe andranno fatte
Lo ritengo né vergognose negli sbaglia credo che siano la base su cui poi uno fa anche l'altra parte perché oggi ha detto una cosa molto interessante finisco
A un certo punto sarà Maggi
Stabilendo una differenza diciamo fra industria culturale e produzione delle idee
Questa differenza è indubitabile quintuplicate
Ed è chiaro quindi che come posso del ci son delle iniziative
La produzione che per definizione diciamo così ha bisogno di sostegno però fra i due estremi fra la ricerca senza scopo immediato per prendere un'estrema e dall'altra parte il concerto di Madonna che sicuramente se viene fatto ha una sua congruità economica
C'è un grosso spazio nel mezzo in cui queste due cose differenti esentato molto differenti ma in parte devono convivere
Per esempio io ritengo che un istituzione come un ente lirico da oggi non si nota quando verrà pubblicato in pochi giorni dopo verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale
Fondazioni di diritto privato
Sia una realtà
Che ha più connotati sicuramente come posso dire di ente non commerciale non a caso dicendo
Previsto anche per leggere ci si possa definire così
Ma anche delle caratteristiche di
Industria diciamo così culturale Tardelli aspetti di produzione delle idee e ha degli aspetti di gestione economica
E tenere insieme questi due elementi diciamo la scommessa secondo me di chiunque gestisce un'istituzione culturale
Cioè la scommessa che non sia semplicemente una macchina che produce soldi perché a quel punto allora ripeto non si capisce perché lo Stato debba intervenire in qualsiasi ente pubblico e ma intervenire
E contemporaneamente si è anche una struttura che nel cercare di produrre idee
Di produrre cultura di produrre situazioni di crescita lo faccio sempre anche tenendo conto che sta gestendo un bilancio questo io credo sia la scommessa di tutti noi
Bene il maestro Farulli gli amministratori i politici e i privati non so se in questo ordine comunque li trova come interlocutori ormai entrava da molti anni nella sua lunga esperienza
Quindi sicuramente a come dire accumulato una considerazione di un certo tipo dalla quale vorremmo sapere qualcosa
Io veramente di esperienza
Abbastanza breve impegnativa per cui dico che delle volte vivo nel mondo e la politica ma devo per forza preoccuparmi di questa politica quindi io son dentro a questo
E non spiegano meglio dopo fondente a questo mondo e quindi vorrei spiegare fortunatamente vedo presenti molti musicisti che forse il linguaggio mio non sarà così ostile è ostico
Quindi l'ambito culturale che pur per tutta la vita ho frequentato quello musicale non posso dire abbia avuto in Italia nel dopoguerra ad oggi una grande fortuna tutt'altro
Se provassimo a stilare una graduatoria quantitativa e qualitativa dell'interventi dello Stato in materia di cultura
Potremmo senz'altro constatare che le risorse e l'impegno dedicati al settore musica occuperebbero senz'altro uno degli ultimi posti
La cultura ufficiale italiana proiettata da sempre nella direzione delle scienze umanistiche
Ha sempre riservato un ruolo secondario la musica ciò non significa che non vi siano state e non ci siano persone moltissime anche attente e interessate profondamente alla cultura musicale
Ma ciò che è venuta a mancare in misura sempre maggiore nel nostro Paese e proprio la consapevolezza dell'esistenza e dell'importanza di un patrimonio culturale di partita e ricchezza incommensurabili
Si badi bene non parlo di conoscenza specifica ma di una semplice cognizione dell'esistenza di Beethoven Bach Mozart e delle loro opere che oltre a che oltre passasse il numero del riempimento delle caselle del cruciverba
La musica vera insomma che è rimasta nascosta
Le uniche forme largamente diffuse nella società sono rimaste quelle popolari e di consumo
Il rock il folk la musica cosiddetta leggera
E il mio giudizio intorno a questi fatti musicali non può essere che è quello di una persona che ha dedicato l'intera vita al quartetto alla musica di Beethoven di Brahms
Di Schumann
Alla cultura musicale europea vorrei dire
E non è creazioni effimere
Che durano per rivolgere di una stagione per poi scomparire nel nulla
Da cosa dipenda bisogni Tione di arretratezza e per me è piuttosto evidente
La scuola italiana
Di ogni grado ha sempre ignorato la musica
In fatto di politica dell'istruzione musicale non si è fatto altro che sottrarre le discipline ad essere native al patrimonio didattico e pedagogico generale di tutti i giovani relegando ore esclusivamente in appositi istituti i conservatori a tutt'oggi organismo scolastico che soffre più di ogni altro di un penoso isolamento culturale
L'unico brandello rimasto nella scuola media a famigerata la famigerata ore di musica e quasi sempre costituito da uno stridore di Pifferi Sonata all'impazzata tutti
La consapevolezza di queste linguistiche situazione non è un fatto recente per me
Sin da quando è iniziata gira il mondo come violista del nel comune del Quartetto Italiano del quale ho fatto parte per trentadue anni ho sempre avuto cura di visitare le principali istituzioni didattiche di tutti i Paesi dei quali ogni volta mi trovavo nella sezione di e la sensazione di quei sopralluoghi è stata sempre la stessa un grande sconforto
Per l'inevitabile squilibrio che dovevo constatare dispetto alle corrispondenti situazione istituzioni italiana
Squilibrio che negli anni su centoventi susseguenti andato accentuando
Dal dal mille novecentosessantasei insieme ad un gruppo di illustri colleghi
Petrassi
Dalla piccola Massimo Mila e tantissimi altri
Cercammo con il comitato che sono musica e cultura di indagare la situazione italiana e produrre
Delle concrete proposte che sollecitasse ero la classe politica da avviare iniziative in questa direzione
Sin d'allora fu subito chiaro che il nodo principale è costituito dall'educazione musicale e dal fatto che una diffusione supporti efficace della cultura musicale
Non poteva limitarsi alla semplice narrazione dei fatti della storia della musica o dell'ascolto di brani sparsi qua e l'acqua
Ma la vera chiave di volta
è cantata alla pratica attiva della musica pratica attivate
Frequentare la musica
In sostanza ciò significa far conoscere da per davvero la musica attraverso la musica
E questo dovrebbe avvenire se ne ha sino dalla scuola elementare
Attraverso gli l'attività corale in altri termini come si insegna in quell'età i bambini a leggere e scrivere così si dovrebbe insegnare a leggere fare musica
Molti furono dal mille novecentosessantasei al mille novecentosettantatré i convegni del Comitato ma le istituzioni rimasero sorde ed immobili dinanzi alle nostre proposte
Eppure mi ero prodigato anche come membro del consiglio di direzione del conservatorio Cherubini affinché la scuola pubblica potesse recepire almeno in parte quei suggerimenti che ne avrebbero reso più dinamiche ed aperta tutta l'attività
Non se ne fece nulla
Stanco di aspettare mi rimboccare le maniche e decisi di agire in prima persona
Fu così che nel mille novecentosettantaquattro nacque il primo nucleo della Scuola di musica di Fiesole nella stanza molto modesta
Della banda
Di Fiesole
La scuola Di Pietro era sorta innanzitutto quale proposta
Per offrire a tutti i cittadini che hanno reso il desiderio la possibilità di entrare nel mondo della musica
Con questa scuola si è cercato di dare una risposta forse utopistica
Al fermento di questi ultimi anni alla grande quantità di persone che vogliono avvicinarsi alla musica
In questa ottica la linea pedagogica che la scuola presso sin dal suo inizio una direzione una dimensione ben precise
L'intento è sempre stato quello di creare una struttura che potesse accoglibile le esigenze didattiche culturali tutte le persone
Dei bambini di quattro cinque anni
Fino agli adulti di settanta
Insomma tutte le generazioni avrebbero dovuto poteva accedere ciascuna secondo il proprio livello di comprensione necessità al mondo vastissimo importantissimo della musica
Questa era la direttiva fondamentale di quel comitato di musica e cultura Fiesole
I conservatori per loro natura i conservatori per loro natura hanno una costituzione esclusiva che ignora sia bambini che gli adulti
E si concentrano ironicamente in una fascia di età che va dall'adolescenza la primissima maturità
Ma non si tratta solo di questo
Nonostante l'ambito ristretto anche la qualità
Della preparazione professionale
Che le strutture pubbliche impartiscono almeno nel campo musicale risente dell'immobilità dei programmi e dell'errore di impostazione fondamentale che mira a dare una preparazione quasi esclusivamente rivolta al solismo
In tal modo i diplomati si trovano in difficoltà praticamente insormontabili quando devono affrontare
I concorsi pubblici in orchestra o enti lirici
Quando devono affrontare questi questa livello altissimo nei quali viene loro richiesta una conoscenza del repertorio d'orchestra e cameristica
Nella crescita della scuola di musica dietro tenuto conto di tutto ciò ecco quindi che la scuola è parte bambini di quattro cinque anni che iniziano a far musica cantando in coro Palestrina
Nell'iter didattico ho inserito la musica da camera che in fin dei primi momenti la formazione strumentisti dire appare perché la disciplina di suonare insieme si acquista solo con una pratica continua ed assidua e solo grazie a questa impostazione istituzione Fiesolana può vantare gridi e quartetti composti da ragazzi di quattordici
E sedici anni che suonano Beethoven Mozart e Schumann in una sicurezza con una sicurezza davvero impressionante
La scuola inoltre come dicevo all'inizio si rivolge anche agli adulti i dimenticati
La domenica mattina ormai da molti anni si tiene il corso di introduzione a linguaggio musicale tenuti Demetrius Riccardo Luciani sono lezioni frequentatissima
Di carattere divulgativo nelle quali molte persone riescono finalmente ad avvicinare in modo critico e consapevole ciò che per una vita hanno amato nella musica senza però capirne a fondo le intime ragioni e il suo linguaggio peculiare
Istituzione fiesolana gestis
Inoltre assieme al Comune di Firenze all'assessorato alla cultura Ict direzione dedicati alla musica dell'inversa dell'età libera Signori quasi seicento iscritti
Seguono con attente Como Botta comma commovente compartecipazioni le elezioni conferenza di illustri docenti come Sandro Cappelletto Giorgio Spini è Riccardo Luciani
Nel suo indirizzo la scuola Di Pietro non si limita tuttavia soltanto all'istruzione in senso tecnico è specifico ma sempre in linea
Con gli ideali del Comitato musiche e culture e attenta in modo sostanziale alla dimensione sociale della musica
Dico la dimensione sociale della musica
Ecco il il il lavoro divulgativo Presolana a una mole impressionante
I concerti per gli amici ormai l'appuntamento consueta della domenica mattina pertanti Fiorio fiorentini Efeso anni hanno un calendario Vinchi ricchissimo di presenze prestigiose
Il programma musica e media destinata a portare nelle scuole e nelle scuole tra Toscana attraverso lezioni concerto il messaggio della musica tanti giovani e giovanissimi studenti
Infine festa della musica che da sedici anni
Viene proposta e fiorentini il ventiquattro giugno una kermesse musicale che si svolge nella sede della scuola video alla Torraccia e coinvolge tutti gli allievi e i loro docenti una festa musicale che dura in in un'intera giornata
Sono tre mila cinquecento le presenze ogni anno
Ma il panorama non siete riuscirvi dal mille novecentottanta la Scuola di Fiesole sono arrivati sono attivi corsi di qualificazione professionale per orchestra parlo dei corsi
Di qualificazione professionale per orchestra dei quali nasce l'Orchestra Giovanile Italiana il risultato più appariscente della linea didattica si somma l'idea di questi corsi ben inseguita la mia esperienza come il brand membro delle commissioni che presiedevano i concorsi e l'orchestra al Maggio Musicale Fiorentino
Stufo di sentire per anni le terribili sfogliate muti
E di fronte all'impreparazione spesso grossolana di molti candidati mi proponeva di denunciare ora questo ora quel direttore e docente di conservatori colpevoli di aver messo in circolazione i musicisti così impreparati
Nella ricerca di una soluzione trovare nelle pieghe della legge regionale per la qualificazione presa la possibilità di costruire un corso che fossi indirizzata la professionale alla preparazione professionale per musicisti l'orchestra
Anche in questo caso si trattava di colmare una lacuna della scuola pubblica che tra lasciava colpevolmente quel settore così importante per il futuro professionale di tanti giovani
Il corso fu da subito concepito per consentire a coloro che lo frequentavano di acquisire quelle basi culturale tecniche ed esecutive necessarie
Per il lavoro in orchestra
Un lavoro difficile
Quasi ignorate in questo nostro Paese
Dallo studio individuale della musica da camera alla figlia
Dorchester i la figlia d'orchestra vuol dire i primi violini studiano da se i secondi violini studiamo se io gli ho detto di no se gli occhiali abbiamo se dopodiché quando si è affinata questa cosa eccola la tecnica ecco la la severità vasche occorre signore perché il mondo è così è questo le orchestre americane sono formato da gente gente preparata così
Ieri e oggi interrompe la quando Abbado avvenuta a Firenze a Fiesole si è meravigliato
C'è una piccola scuola così potesse avere delle delle
Illuminazione così potenti perché questo il discorso è questa hai trovate egli da questi non scrive corsi poi nasce l'Orchestra Giovanile Italiana una compagine unica in Italia
Tutte le due nazioni europee
Hanno un'orchestra giovanile
Quando nel mille novecentosettantatré la signora pratica
Patrona della del orchestra europea a Venezia di fronte ai grandi politici italiani diceva che l'Italia un Paese da non considerarsi civile perché non aveva un'orchestra giovanile io facevo da tre anni i corsi di qualificazione per farlo sul serio
Un'azienda veramente amare già non sapere non conosce la realtà
Quindi ecco che nasce
Un'orchestra
Unica in Italia perché il suo ruolo principale proprio quello di scuola di scuola
Per i futuri orchestrali e l'attività concertistica svolte in Italia e in Europa sempre sotto la direzione di musicisti di livello internazionale e e quindi parlo di Sinopoli
Giulini in ballo Mutti eccetera eccetera aspettiamo Abbado
Per citare soltanto i primi che mi ricordo ha una funzione di tattica necessaria a completare la formazione di giovani strumentisti e non basta tra poco precisamente il venti otto aprile dovrebbe iniziare un nuovo corso di formazione professionale realizzato grazie al contributo che la Regione Toscana del fondo sociale europea e coordinato da due eccezionali musicisti che sono Roberto gabbiani direttore del Coro della Scala
E Joseph Louis basso direttore quello del mercato comunale
Il corso di riqualificazione professionale per artisti e le del corrotto ottiene Nale
è rivolto a giovani che abbiano superato il venticinque anno di età che abbiano già compiuto studi musicali e intendono intraprendere questa straordinaria carriera le possibilità di lavori in questo ambito sono molte vorrei dire moltissime
Soprattutto per le voci maschili se si pensa che AN il paese dei tenori il nostro gli enti lirici devono andare a cercare i coristi in Sudamerica e
Da questi accenni credo che ci si riesca a comprendere la scuola di Fiesole sempre lavorata al di sopra delle sue forze
Sebbene infatti in modo cospicuo dalla Regione Toscana dal Comune di Firenze da intimoriva primo di tutti gli enti del la Cassa di Risparmio svolgendo un'azione e una funzione di supplenza della scuola di Stato in campo musicale
Ma la supplenza che per forza di cose ridotta perché nonostante la dimensione internazionale dell'istituzione Fiesolana la sua reale alla prova reale presenza territoriale territoriale è limitata alla provincia di Firenze alla Toscana
Che cosa succede nelle altre regioni italiane poco o nulla si muove
Eppure sono fermamente convinto della bontà delle esperienze ed è la necessità che essa diventi un patrimonio pubblico nazionale e in questo senso credo che oggi ci sia una attenzione
Da parte dell'istituzione dei nostri confronti che è in continua
Le politiche culturali che finalmente con l'attuale governo di centro sinistra hanno avuto un importo significativa dovrebbero a mio avviso essere indirizzate in modo unitario
Attraverso precise proiezioni politiche nazionali
L'eccessivo decentramento delle poetiche che delle politiche di intervento rischierebbe a mio avviso di portare a da un'accentazione dei contrasti e delle differenze con zone più avanzate ed altre destinata svolge attività minori
Sì a De Bei insomma incontra il pericolo di una grave l'espressione del viso
In buona sostanza nella concezione delle linee fondamentali di un'iniziativa politica di carattere culturale non solo per la musica si troverà a mio avviso test conto di due fattori fondamentali l'educazione dei giovanissimi attraverso un rinnovamento delle prospettive didattiche e pedagogici e la necessità di imprimere un carattere unitario nazionale ad ogni azione affinché tutti i cittadini del nostro Paese possano avere stesse fosse grazie
Devo dire che il maestro Farulli non era presente oggi pomeriggio ma ha esemplificato con la sua storia quella della musica della Scuola di musica di Fiesole quello che lei dicevamo
In merito alla formazione della domanda e dell'offerta culturale ovvero anche quella della creazione del pubblico che noi oggi abbiamo creato abbiamo cercato che ripetuto così tante volte questa storia sembra assolutamente semplificativa che quello che abbiamo detto professor Mellini lei conosce tutte e due i termini del problema conosce quello dalla versante dell'istituzione culturale e dal versante legislative e un altro termine ancora che quello appunto del famigerato ormai privato o presunto tale
Il questi questi matrimoni hanno presentano delle difficoltà e delle possibilità non li conosciamo pro per ora soltanto in parte
Si getta arriverò arriverò proprio alla fine di quel che volevo dire al problema uno dei soggetti che fanno cultura
Permettetemi di dire però che il volevo anch'io come dire un po'rendere omaggio a quel che c'ha detto Piero Farulli al quale uniscono dieci anni di è stato il più isolana
E attualmente un mio bambino di cinque anni che fa il primo hanno il corso come si chiama di acculturazione generale per la musica per la scuola
Di musica di Fiesole ora Farulli ha dimostrato secondo me dei fatti la giustezza dell'impostazione dell'articolo nove della Costituzione e lui non lo sa ma Alletto bene ha letto bene nella sua vita l'articolo nove della Costituzione
Che che
Avrebbe
Dovuto costituire una svolta nel rapporto fra lo Stato gli enti pubblici e la cultura
Anche se ci accorgiamo che in realtà a questa svolta stiamo arrivando soltanto nel corso degli ultimi gli ultimissimi anni
Dunque e feroce fatta mi riprendere anche se molto rapidamente il discorso dall'inizio
E credo che occorra mantenere ferma una distinzione
Perché da un lato c'è la cultura dall'altro ci sono i beni artistici
E storici
Sono due cose profondamente diverso e l'articolo nove ne parla in interne parla nello stesso contesto però non a caso usando diverse parole per l'uno e per l'altro perché dice che lo Stato promuove la cultura incoraggiarla ricerca scientifica e tutela il patrimonio ha rotto il artistico e storico della nazione
Non a caso
Sì si usa nell'articolo nove una distinzione che secondo me è fondamentale
Perché e perché sia per quello che riguarda il problema dell'organizzazione sia per quello che riguarda il problema del finanziamento sia per quello che riguarda il problema dei rapporti fra Stato ed enti locali
Una cosa e parlare di patrimonio storico-artistico una cosa è parlare di attività culturali
Il patrimonio storico artistico eh la cultura storicizzata
E per tutelare la cultura storicizzata credo che sia giusto ed indispensabile usare strumenti pubblici che sono anzitutto strumenti di tutela
Quando nel decreto legislativo che è lì Veltroni si parla del tipo di attività che lo Stato dovrebbe fare insieme a gli enti locali a proposito del patrimonio storico artistico per queste sono le funzioni che vengono
E numerate
Compiti di valorizzazione compiti del miglioramento della conservazione fisica dei beni e della loro sicurezza
Miglioramento dell'accesso ai beni organizzazione di studi ricerche iniziative scientifico organizzazioni di attività di Dusty didattiche fino all'organizzazione di mostre e così via
E insomma sono delle attività rispetto alle quali lo Stato amministrazione lo Stato pubblica amministrazione funziona benissimo nella sua dimensione tradizionale perché non c'è il pericolo in questo tipo di attivi di beni culturali come dire di fare una cultura di Stato una cultura di regime
Il compito dello stato di tutto il sistema degli enti pubblici rispetto a questo tipo di beni è quello di tutelarli e di valorizzarli nei limiti del possibile
Non c'è in altre parole il rischio di una cultura di Stato
E una cultura storicizzata e la tutela storica di questa cultura può essere perseguita lo ripeto con un metodo ed una organizzazione tipicamente amministrativa
Allora da questo punto di vista come voi capite
I problemi sono casomai quello di dare una maggiore autonomia ai musei quello di far sì che i soprintendenti oltre oltre ad essere degli dei buoni come sono in genere studiosi di storia dell'arte beh imparino anche qualche tecnica così di me ne è talmente e e il problema potrà essere quello di di di far sì che questi soggetti invece che appartenere alla pubblica amministrazione in senso stretto possono diventare azienda e quindi avere una migliore autonomia di gestione ma insomma non c'è
Da
Privatizzare
In questo settore non c'è da privatizzare perché lo ripeto il ricorso alle normali tecniche amministrative anche se migliorate ed aggiornate
è quanto di meglio si possa si possa fare proprio ai fini di una compiuta e completa valorizzazione di questo tipo di cultura ma per quello che riguarda l'attività culturale quella della quale parla l'articolo nove della Costituzione quando parla di promozione della cultura il discorso è completamente diverso
Lì non a caso i costituenti hanno detto che lo Stato non fa cultura lo stato l'ha promuove non l'ha fatto direttamente
E se non la fa lo Stato ovviamente non la devono fare direttamente neppure gli altri enti pubblici nemmeno gli enti locali ha perfettamente ragione Giorgio Van Straten è stato un errore vuol dire determinato da condizioni storiche forse anche dalla facilità con la quale il danaro pubblico correva in quell'epoca ma è stato un errore
Negli anni Sessanta e Settanta di aver voluto pubblicizzare in senso soggettivo in maniera massiccia
L'attività di produzione della cultura
E perché questo ha portato non dico ad una cultura di regime perché per fortuna
La dialettica interna italiana era talmente accentuata talmente di verza
La promozione la la promozione la pubblicizzazione della cultura che si faceva a livello di Stato centrale e quella che si faceva a livello dei degli enti locali che c'è stato spazio per tutti ma ci rendiamo conto oggi
Che ecco questo tipo di organizzazione della cultura
E un'organizzazione della cultura che parte da presupposti sbagliati la cultura è un fatto dei cittadini ci sono altre costituzione europea ad esempio quella francese
Dove si dice che lo Stato aiuta i cittadini a far cultura direttamente
Ma e questo è il senso che bisogna recuperare del rapporto fra il potere pubblico lo Stato gli enti locali e la produzione della cultura allora rispetto alla natura dei soggetti culturali secondo me questo che cosa significa significa che l'ideale e l'ideale dal punto di vista della natura di questi dei soggetti che fanno cultura che questi soggetti siano dei soggetti laddove è possibile totalmente privati cioè associazioni sì è vero che in America ci sono le cattedrali nel deserto però la cultura e a parte il fatto che qui Farulli ha ragione nasce nella scuola l'esempio e la musica quello più straordinario ma la cultura viene fatta dalle innumerevoli dalle migliaia dalle centinaia di migliaia di associazioni private che essi costituiscono e fanno cultura in quanto associazioni private
Allora questo credo che come dire e il modo primario anche ai sensi dell'articolo nove della Costituzione o cinquantanove del progetto di riforma no per far cultura e però ci rendiamo conto che
La l'intervento diretto dei privati
Non sempre è possibile e ci sono dei settori ad esempio quello della musica quello del teatro di prosa dove è
Dove è antieconomico e non si può
Far musica niente non si può beh forse per la prosa se lo si può un pochino di più ma insomma non si può compiutamente fare se accanto alla attività dei privati non si pone il sostegno pubblico
Allora da questo punto di vista in questi settori dal punto di vista soggettivo concordo pienamente sulla ricchezza della centoquarantadue perché ci sono le le S.p.A.
Non vedrebbe nelle aziende in questo settore
Certamente però ci possono essere le fondazioni ecco le fondazioni costituiscono un altro esempio brillante di come piano piano si sia arrivati ad un rapporto più corretto
Anche dal punto di vista della soggettività fra l'attività di promozione pubblica e e e e l'iniziativa e l'iniziativa dei privati
Perché le fondazioni nelle ecco le fondazioni e aule fondazioni concorrono e partecipano e possono partecipare in misura che sono di verza rispetto al tipo di attività che si fa
I soggetti pubblici e lo stato e gli enti locali insieme ma anche soggetti che sono poi privati fino a un certo punto ad esempio le istituzioni bancarie finanziarie sulle quali tornerò un attimo alla fine la stessa cosa poco a capire nelle società per azioni che possono essere a capitale misto
Ecco questo problema della struttura della natura dei soggetti che ripeto dovrebbe essere sempre in via di principio per quello che riguarda le attività culturali
Aperta alla partecipazione dei privati anzi dirò di più promossa dai privati come è stato il caso della di Fiesta e no della Scuola di musica di Fiesole e mi porta però ovviamente a parlare subito del tema dei finanziamenti
Perché perché dicevo prima
Che a parte il dovere dello Stato di promuoverla la cultura sappiamo che ci sono delle attività culturali che non possono svilupparsi senza il sostegno pubblico allora di che tipo di sostegno pubblico si deve trattare questa domanda credo che ci dobbiamo fare perché anche qui anche qui
Le soluzioni possono essere diverse
Finora la soluzione
Comunemente praticata è stato quello dell'intervento pubblico attraverso il finanziamento diretto
è stato un bene o è stato un male
Beh è stato in parte un bene in parte un male in parte un bene perché ha consentito comunque a tante istituzioni soprattutto nel settore musicale di vivere di sopravvivere e qualche volta anche di prosperare è stato un male perché ha finito spesso per deresponsabilizzare
Questi soggetti che
Fanno cultura attraverso appunto lo ricordava anche questo se non sbaglio prima Van Straten il pagamento a piè di lista così dei deficit che venivano fatte è stato un male perché a volte ha consentito una anche se indiretto controllo da parte dello Stato dell'attività che si faceva in queste istituzioni
De per gli enti lirici ad esempio definiti formalmente enti autonomi Soggetti invece allo Stato al ministero per quello che riguarda non soltanto i bilanci ma anche l'approvazione dei programmi
è stato questo tipo di intervento quindi così ricco di luci ma anche ricco di ombre
Finché a un certo punto oggi
E ci si è resi conto che sia per ragioni come dire di spesa pubblica ma non soltanto per ragioni di spesa pubblica per ragioni più profonde
Ecco la l'intervento la promozione dell'attività culturale soltanto con il danaro pubblico rischia di creare appunto dei problemi che sono problemi proprio sul piano
Del rapporto fra direi fra lo Stato e la società civile
Piuttosto piuttosto gravi e allora sì e cercato e si cerca di inserire nel sistema italiano un altro modo di sì di promozione della attività culturale che invece prevalente in altri modelli
Si chiede l'intervento dei privati si chiede l'intervento dei privati ma dato che i privati debbono essere incoraggiati ad intervenire sì cioè i privati intervengono lo Stato in cambio detassati anche se in piccolissima parte per quello che riguarda il modello italiano l'intervento dei privati
Sì e boss e in altri sistemi ad esempio teatri americani ai quali prima si riferiva
Il grossi
Beh questo all'intervento in fondo pubblico prevalente lì la detassazione completa
Quando intervengono i privati in fondo è come se intervenissero Stato dobbiamo chiederci qual è la differenza fra l'intervento diretto e e quello indiretto lì si pensa che se intervengono i privati non si corre il rischio di assoggettare
Alloggi che da Minculpop pubblicistiche nel senso del Minculpop l'attività culturale
Beh e in parte è vero questo in no in parte in parte è vero
Questa forma di intervento formalmente privato sostanzialmente pubblico guardate che ha significato la creazione di una rete di solidarietà
Civile
Intorno ai teatri alle attività musicali
Assolutamente incomparabile Rispetto
Alla esperienza italiana
Perché i soldi non li danno soltanto i miliardari è vero che ci sono i miliardari che firmano assegni tranquillamente di sette milioni di dollari per fare il Rina Chicago è stato finanziato da una vecchia signora che ha tirato fuori il libretto degli assegni di fronte al mio allibito suocero egli ha firmato
Un assegno di sette milioni di dollari
Però è vero che accanto ai miliardari che firmano assegni di sette milioni di dollari ci sono migliaia di cittadini
Che partecipano magari con mille dollari magari con cinquecento con trecento al finanziamento dei loro teatri delle loro orchestre delle loro scuole ecco allora dobbiamo capire che insomma tutti i modelli di finanziamento hanno i loro vantaggi hanno i loro svantaggi certamente l'intervento finanziario pubblico
A il pregio di come dire di non può apparentemente almeno di non porre condizioni di lasciare totalmente liberi i soggetti gestori nelle loro scelte
E di il l'intervento da parte dei privati ha il pregio di creare una rapporto di partecipazione di solidarietà dei cittadini Rispetto alle istituzioni culturali che è molto profonda
E ripeto incomparabile rispetto alle tradizioni italiane
Ecco ci sono altri modi però di finanziare
Altri modi
Mi si è voluto spedire recentemente nella Fondazione Monte dei Paschi beh vi ricordo che le fondazioni bancarie
Hanno in Italia ed avranno ancor di più se appunto il disegno di legge
Ciampi sulle fondazioni andrà avanti a disposizione migliaia di miliardi per questo è il fine istituzionale delle fondazioni attività nel settore culturale dell'asse città assistenza sociale
Pubblica istruzione e ricerca scientifica
Per io credo che di fronte a fenomeni di questo tipo
Il sistema migliore sia quello di provare a mettere insieme un mix
Di interventi finanziari volti alla promozione della cultura
Perché è del tutto evidente che lo Stato non può e non potrà tirarsi fuori rispetto alla promozione della cultura non solo perché questo glielo impone la Costituzione finché questa costituzione cioè forse mi viene anche la tentazione di dire speriamo il più lungo possibile
Ma perché ma perché se mancasse l'intervento diretto dello Stato
Credo che
Correremmo il rischio di trovarci di fronte a una per lo meno immediata perdita di livello qualitativo
Però assicurato l'intervento dello Stato come intervento minimo di indispensabile
Ecco occorre occorre che gli altri sistemi di promozione della cultura vengano attivate vengano attivati tutti insieme ecco da questo punto di vista la riforma degli enti lirici è una grossa scommessa è una grossa scommessa perché costringe
A mettere insieme a mettere insieme la promozione pubblica in senso tradizionale con la ricerca di nuove forme di promozione accompagnate si spera da una profonda ristrutturazione anche dal punto di vista organizzativo di questi soggetti un'ultimissima annotazione ecco da questo punto di vista mi permetto di dire che non mi piace per niente
Il disegno di legge Veltroni per le attività culturali e laddove si privatizza in senso improprio ed inutile quel soggetto che dovrà avere il compito di distribuire finanziamenti pubblici
Io qui francamente spero che ci ripensi alte perché non vedo non riesco a capire il perché di questo tipo di privatizzazione la attività di erogazione dei fondi pubblici nella misura no in cui rimane è un'attività pubblica e ci mancherebbe altro che non fosse pubblica quella è un'attività pubblica che deve essere compiuta sulla base di
Dopo di tipo pubblicistico quindi si si chiede una una una certa qualità della programmazione se si e la deve stabilire questa lo lo Stato non può stabilirlo allo Stato il Parlamento ma comunque un soggetto pubblico si chiede accanto alla qualità il raggiungimento di certi dati quantitativi anche che riguardano la quantità di produzione la migliore economicità del della stessa
E ma insomma vuol dire questa è attività che non può essere affidata ad una società per azioni perché lo ripeto non ha nulla di privato questo tipo di attività
E e rimane del tutto pubblica e quindi deve continuare ad essere erogata da parte dello Stato e come dice l'articolo cinquantanove del Progetto di riforma della Costituzione in collaborazione con degli enti locali ciascuno nel proprio ordine questo lo dico perché anch'io sono per una una trasformazione in senso privatistico
Delli dei soggetti che fanno lo ripeto
Cultura intesa nel senso dell'articolo nove della della costituzione entro quindi niente a che vedere con la cultura storicizzata ma ecco si privatizza i laddove la natura privata del soggetto significa qualcosa perché altrimenti si rischia di fare in realtà molta confusione
Grazie professore credo che a questo punto sia opportuno fare chiedere ad Anna Bucciarelli che ha seguito come senatrice nella precedente nell'attuale legislatura molti disegni di legge alcuni diventati legge appunto che abbiamo citato più volte che ci riguardano direttamente
E quindi ce ne poco mi deve chiarire alcune finalità che spesso sfuggono anche per la non conoscenza della della storia della che vieti esso se pensiamo soltanto a quello che rappresentano saltare uscire dall'ambito dello spettacolo così chiamato impropriamente a quello dei beni culturali ruolo delle Soprintendenze ma questo è solo uno degli esempi si raccoglie sul ripensamento libero io
Anche in Prato grazie alla chiusura della serata cioè
No ma reali potrei dare corpo ai propri no no non mi ricordo una bellissima bellissima nel senso io non credo invece avendo pure parlata di molte leggi che si possa che io possa in questo momento
Dare una spiegazione su tutte queste leggi perché intanto per esempio dell'ultima di cui mi sono occupata
Ed è per l'appunto il decreto Bassanini dell'attribuzione le competenze tra Stato regioni autonomie locali soprattutto gli articoli che voi li avete messi in cartella li ha commentati
Com'era ne avete parlato un po'tutti e in ultimo in modo precipuo era stata Stefano Merlini io cantare aggiungere poco alle cose che lei ha detto oppure per quanto riguarda uno dei provvedimenti di cui io mi sono provata per l'espressione del Parini
Ed è quella delle fondazioni enti lirici prima testa il secondo testo gradini
Aggiornamenti correzioni tanto per capirci sono stata relatrice ma insomma mi sembra no io sono piuttosto questa si può sempre fare e poi probabilmente con le persone presenti a seconda dei settori posso interessare alcuni testi anziché anziché altri
E poiché tutti voi mi sembra sì arrestati qui da tanto tempo e quindi si mette a fare una cosa del genere chiedereste per tutta la vita e non mi chiamate più invece invece io non so per quale forma di fare pressione ci tengo molto a venire a queste cose ci tengo ci tengo molto perché Primo di tutte le cose che ha dovuto fare come perché che che ho fatto anche con piacere come pubblica amministratore diciamoci la verità occuparsi della cultura nella peggiore di cui ci si può sopra by ribadire io mi porta ancora dietro certamente per aver fatto da settantacinque all'ottanta attinenza assessore alla Sicurezza sociale
Ancora io ricevo telefonate per quelli che sono sfrattati io non so più assessore però oppure orizzonte essendo occupata dei lungodegenti quando uno c'ha un prato lungodegenti senta
No nome occorrerebbe lungodegenti a Firenze e però
Son problemi se uno sceglie di far politica di grande rilievo
Devo dire con tutte le questioni e cioè occuparsi di beni culturali
E di spettanza
In Toscana in Italia
Uno non può sentirsi annacquate cosa ma è capitato una volta no perché allora quindi io sono felice diciamo di anche se non sono più in settima Commissione sono nella prima Commissione del Senato di seguire queste cose perché sono cose importanti per son cose sono soprattutto molto curiosa perché invece molto insolito da tanto tempo a questa parte
Che ci sia una forza politica quella cui appartengo che organizza momenti di riflessione su queste su queste vicende
E non sa perché
Sono le monadi che si innamorano sono delle cose che stanno facendo l'onere ed è importante sia così perché sono quelle cose non esisterebbero però
Forse è come dire è un segno su cui riflettere politicamente che dopo tanto tempo
Io mi son trovata invitata a Rimini cassa guide varie vicende culturali quindici giorni fa ora qui c'è c'è un risveglio
Di un bisogno di ritrovare anche una progettualità politica quindi da parte di una forza politica per capire come bisogna essere presenti oggi sto e forse probabilmente lo si fa perché qui c'è un gruppo giovane che amministra un che governa il partito forse sono una persona o due che crede a questa scommessa e ha cominciato a lavorarci perché guardate poi molto spesso
Si va in giro Sakallah delusione la frustrazione e l'aveva però dal mondo della cultura si impara questo ognuno crede profondamente in una cosa basta una persona che ci crede profondamente
E dice io mi metto in gioco e la faccio
Che la possibilità poi di aggregazione attorno e di ricerca e di trovare energie grande altra
Io dico è importante che un partito partito che appartengo si ponga il problema anche di trovare qual è e il tono
Giusto perché poi alcuni piani appartengono alle amministrazioni probabilmente quando si andrà a fare i programmi elettorali per il rinnovo di un amministrazione non sarà soltanto e spero diciamo che ci si presenta con una coalizione la coalizione dell'Ulivo diciamo tanto per capirci quindi è la ricerca di punti programmatici e noi vogliamo rimettere nei governi dove noi ci siamo ed è anche qui una ricerca importante da fare perché c'è un punto anche che deve connotare la diversità tra l'avere al governo in una realtà locali due Regione o in un paese una realtà diciamo di centro sinistra e avere invece altre realtà
Qui che ha anche rispetto a questo fatto la cultura ora quindi io sono sono soddisfatta avesse dico anche questo sforzo di sistemazione che ha fatto Casini all'inizio io non ho sentito interventi il pomeriggio
Perché è uno sforzo di capire cosa fanno i vari soggetti cosa sarebbe e cominciare a lavorare
Allora io qui che cosa voglio poter invece siccome l'esperienza del governo dell'Ulivo che pure dà anche i risultati di grande rilievo
Ingresso in Europa e e non ne parlo però ogni Cantanna noti giro si sente eh sì però
Questa delusione cioè il no della si disse quando serviva Riva finalmente a governare insieme di non liberale a sufficienza tutti i valori in cui credeva
E poi però a volte si pardon quella strada che nel giro dovrebbe impegnarsi per liberare tanti di questi valori allora io voglio trasmettere questa sensazione
Questo mondo in in mezzo problematiche meraviglioso che è la cultura però diciamoci la verità con il governo dell'Ulivo è stata una grande scelta quelle si è fatto di avevi
E
Nel vicepresidente così ai ministri diciamo il ministro delegato per queste per queste materie
Perché poi non lo sappiamo noi che conosciamo e istituti culturali o il singolo museo e allora vai in un museo della Toscana minori e ci trovi lì
E quell'operatore che lo ama profondamente che lo conosce profondamente di fronte a ogni il setto che c'è in una bacheca responsabilità storia morte e miracoli ci bisognerebbe valorizzare però poi lo sente a volte un po'come suo e che cosa pur di valorizzare e e quindi eravamo in un settore un po'di marginalità diciamoci la verità allora io devo dire che il clima che ha e che si è instaurato cioè di questa maggiori diciamo presenza anche simile di questo ma soprattutto questi dati che non dipenderanno solamente al fatto Dedede delle vede alcune forze al governo del Paese ma probabilmente io amo credere che non è est e meschino che non sia del tutto estranei se non no siamo noi abbiamo avuto negli ultimi anni un aumento considerevole dei consumi culturali
Si potrebbe fare l'esempio del cinema non mi ricordo più chi di voi
Sessista perché se io forse è stato però si diceva o grosse sta palette c'è però molto spesso le entrare in contatto impattare uno dei dei dei degli eventi quota cioè significa voi anche a chi e gli altri scenari gli altri scenari c'è io vado al cinema forse non è l'esempio però sento Concetta ma mi viene anche in mente che forse non è e irrilevante capire che cosa c'è in quel museo se c'è un museo lì vicino allora questo momento secondo me niente cioè questa aver levato anche darla dorata ecco marginalità
E aver rimesso i piedi nel piatto diciamo del e proprio cioè che in primo luogo allora cultura deve incontrare un fatto che è
I cittadini i cittadini persone che che che che devono perché
è il primo meccanismo e palme di trovare modi e forme per incrementare le risorse perché certe non possiamo mettere nacque e se io non sto a ora perché diventerebbe lungo noioso e forse anche l'
Tutti a dire le fasi della nostra storia recente e meno recente ma cento diciamo secondo me se c'è il pozzo di San Patrizio a cui cielo o un bel progetto culturale o dall'assessore
Lo riporta essere il l'assessore che in alcuni casi precetto culturale era anche di un soggetto qualunque che lo proponeva dice però ci vorrebbero i soldi per
C'è stato anni in cui si poteva dare alle istituzioni e all'innovazione oggi noi abbiamo un problema serio perché per tutto ciò che esiste in questo Paese
E che in gran parte meritorio di attenzione ma corriamo il rischio siccome questo dilatazione di risorse pubbliche non può esserci cogliamo il RIS
Io per esempio che non c'è che niente di nuovo possa emergere a terra consumo culturale ma significa anche qual è la sponda per esempio la pasta
La formazione e poi lo dobbiamo che è fondamentale nella musica come in altre questioni perché quando mi si dice dei programmi nuovi comici di formativi è possibile che questi ragazzi non conosco nulla il linguaggio lo stato dell'arte
Fassino
Là sotto la cupola del Duomo o che passino diciamo lungo il fosso di Canale Macinante si sa sa niente di quella però c'è il problema poi è anche di avere una grande attenzione alla formazione delle nuove professionalità Cab che cos'è accaduto capire se in questo mondo diciamo non perché c'è qualcuno che paga ma perché si attiva un meccanismo diciamo in cui produrre cultura fare cultura consumare cultura fa parte anche diciamo dice di un ciclo diciamo in cui si può
Dignitosamente qualificata mente trovare occupazione pensare di Passariano la vita anche lavorativa nel fare questo
Allora per esempio
Io credo che aver cominciato a tirare fuori dalla marginalità perdere questo trend dei consumi che aumentano
Aver trovato mobili con un po'di soldi l'incremento delle risorse che io considero ancora insoddisfacenti perché sostanzialmente non c'è dubbio che la defiscalizzazione trottatore nelle
Che ci sia è insufficiente però è anche vero voi lo sentite perché poi quando usciamo di qui siamo anche cittadini noi siamo in un paese questo mette c'è una pressione fiscale spaventosa
E a mio avviso dobbiamo traghettare diciamo questa poc'anzi questo concetto è già dentro secondo me non solo diciamo parli giustamente dei dei provvedimenti Ciampi ma sono poi proprie cioè una linea organica secondo me questa eco perno c'è bisogno di un momento di traghettamento no diciamo per passa come ci sarà bisogno momenti traghettamento perché là dove sulle fondazioni tanto per fare un esempio degli enti lirici reclamo scritto il concorso private al dodici per cento io ho l'impressione che potrebbe appunto il certe del Saint cioè noi siamo anche una forza riformista tanto per capirci cioè bisogna capire che il sei è meglio lo zero sembra frasi ad Abano ma voglio dire siamo usciti da una visione diciamo come dire e e e che però diciamo non esiste più questa visione pubblicista per cui chiunque provo no e che quindi anche nella fiscalizzazione dobbiamo trovare un elemento che Livio con altre con altre cose perché questo aumento della pressione fiscale è una delle pesanti su cui si può spaccare una parte il Paese non lo so se che azzeccato perché adesso c'è
Allora le nuove leggi del governo attivate parlamentare approvato sono nomi adesso un po'in itinere
Sicuramente no non e
Ora c'è il microfono in mano vicino quindi il disturbo di e e io ritengo
Che presto Parlamento avrà delle difficoltà mentre su leggi più
Misura il decreto enti lirici riassetto
Competenze per ciò che abbiamo ormai scritta della cinquantanove per i tempi che ci sono perché ormai non esiste di lavoro e Parlamento esiste quaranta personaggi venti senatori e venti deputati io
Sono uno dei venti senatori che nel giro di un mese stanno sempre lì guarda ho tutti i provvedimenti Etiopia e allora si va avanti con i testi ma il Parlamento attuale
E qui mi consenta di dire non so che fine farà la riforma e la seconda parte della Costituzione Stefano altra parte quella nuova cioè la modifica all'articolo nove non è in discussione da parte di nessuno ci siamo perché la prima parte e la parte sui principi abbiamo detto no
Si modificano può per dire qua alla no ho capito ho capito però o per dire nel cinquantanove nella stesura attuale non si può certo pensa cioè è una setto che in sintonia con l'articolo nove e non ci piove
C'è eventualmente un problema di coerenza fra ciò che diciamo lì e e quelle diciamo nell'assetto federale dello Stato
Però io sono del paniere diciamo che sarebbe invece importante non ce la faremo probabilmente però io invece sei davvero orgogliosa di far parte di un Parlamento che via
Esce a rinnovare se stessi con le procedure previste perché ad oggi intendiamoci il ministro Veltroni i disegni di legge su Sanaa sul teatro l'ha fatto uscire oltre un anno fa
Lo stesso ministro ha fatto c'è esattamente un anno fa anche indegno di legge quando sulla sulla musica
Dove sono questi due disegni di legge o uno il teatro e alla Camera comitato ristretto ma ha fatto un testo e lì si è scatenato un nuovo gioco di opposizione e s'è sempre lì
Settecentoventotto il settecento emendamenti al testo è quella ed eri invece la musica e rilancia e dal nove al Senato dopo dopo circa un anno è stata fatta quindici giorni fa la relazione introduttiva
Comunico in via informale approfittando diciamo fatto
Ci saranno obiezioni perché finalmente il confronto è partita ci saranno le elezioni in giro ce ne sarà un anche importante mi sembra ben già deciso il comitato ristretto forse a Fiesole come era stato detto e Luca non seminari importante però intendiamoci
è passato un anno e siamo ancora qui in uno dei grandi io non lo so sinceramente se questa legislatura che io mi auguro al più lunga possibile cioè fino atte per tante ragioni e non solo grazie Intek cioè io non lo so se da questa Camera dei Deputati disegno legge quadro sul teatro ce la farà arrivare al Senato se quando al Senato non ci sarà una fibrillazione di una qualche cosa perché poi si rimanda alla Camera e probabilmente potremmo avere un governo che diciamo un anno dopo nemmeno essere stato insediato poneva colmano un vulnus che era quello della legge quadro di cui si parlava da vent'anni e non si presentava mai può piacere o non piacere figlio di legge quadro Veltroni musica e teatro però il governo dell'Ulivo dopo un anno una una una sua impostazione la dà per la ma da dal Parlamento dicano credo in questo Parlamento ce la farà a licenziare in tempi rapidi Soros ma se questo non avviene
E i monti che lavora nel lì attorno gli operatori stanno lì attorno
Invece di Estrada quindi io credo per chiudere questo lungo inciso che è una riforma della seconda parte della Costituzione rivedermi il bicameralismo sarebbe uno
Degli elementi importanti secondo me di riorganizzazione anche dello Stato delle cose di cui e lo dico che quel testo lo ha fatto bene rispetto è fatto bene eccetera e dice chi lo può far mangiare l'ha fatto bene capito no no no io mi son permessa questa lunga tirata perché tu sei troppo più bravo di me e troppo più informati mette a puro cotone su certe questioni passo altrimenti sono convinto che essa eccezionale però che quando tu mi fai quasi intravedere e che ci possesso la riforma sono vari che mette quasi a repentaglio una prima parte perché tu hai parlato mottetti prove diventa Albemarle
Se così
Sala io credo cioè che noi dovremmo avere il coraggio di capire siamo in una transizione ma dobbiamo avere anche il coraggio di capire siamo forse fortemente interessata all'innovazione certe bisogna fare le cose per bene però a mio avviso in questo come il rischio più grande eh le false innovazione salvo la falsa innovazione allora io ritengo che aver mantenuto la tutela dei beni culturali come responsabilità primaria dello Stato tanto per esserci
C'è se a cosa è andata così perpetua e va bene così grande valore che nelle prove l'organizzazione e sono anche qua perché questa declaratoria di questa seconda
Di questi articoli centoquarantatré centocinquanta del decreto Bassanini cioè quella delle definizioni accuse tutele accuse ambiente che cos'è valorizzazione
Cosa promozione
Abbiamo espresso un parere in alcuni punti correttivo relatori fra l'altro era Pistelli quindi per quando esprimiamo noi quelli della maggioranza abbiamo sempre l'attenzione di essere quindi inerente come dire idee di parlare con il Governo ecco di qua dal governo ma va bene perché se no non saremo maggioranza saremmo persone e girano a perdere tempo a far
Queste dagli altri e non andrebbe bene però c'è un punto che invece si è qui qualcuno tra i presenti esperte rimane contrario voglio segnalare
Una cosa è dire questo ma c'è per arrivare a un pool sesso vedo noi dobbiamo arrivare diciamo anche alla riforma dei ministeri
Allora una cosa è dire i la tutela grande valore nazionale tutelata dall'articolo nove e anche da una scelta delle leggi delle legislazione settoriale
Altra cosa sarebbe a mio avviso che in questo settore invece nell'organizzazione dei ministeri è dove diresse andasse è molto più verso una riorganizzazione che hanno a che vedere con direzioni generali meno agile e quant'altro quella dei manager tra l'altro non sono una categoria di cui se ne trova quantità svuotate nemmeno nella pubblica amministrazione so se voi avete trovate non è così io e pubblici giro nella Pubblica bis allora io credo che noi dobbiamo avere in questa fase mantenere una forte spinta anche all'innovazione allora qual è per dove sono questi beni avete detto tutti voi radicati disseminati in tutto territorio per cui da noi non si può andare organizzazione come altrove io non credo che si debba arrivare qui in di alla frantumazione di nessuna competenza massi terra per arrivare alla presenza statuale fortemente vicina dove ci sono le questure i problemi allora a mio avviso si vuole andare per esso modelli teorizza di riorganizzazione dei ministeri incentrati sulle direzioni generali e sulla verticalità o vogliamo pensare che in questi anni in questo Paese perché così è stato
Perché si sono rese autonome le università noi abbiamo avuto intanto diversità che autonomamente se sono date borse di studio e quant'altro un Fiorini di corsi di laurea in Beni culturali
Gente che ha fatto la media superiore e l'università alle Weber frazionamenti le specializzazioni e siccome c'è l'agricoltura tali strategie lo sviluppo Risorsa bene primario Paesi ed è tutto dice che cosa quello esce la scuola SOGAS perché voglio fare
Quelli che hanno fatto teatro altre cose Storace c'era già avanti padre quindi sono le stesse di quelle eccepisce bene cultura strategia dello sviluppo politica integra e via quali beni culturali d'altra parte gli atenei italiani c'erano questi corsi di laurea poi sta fatti tutti bene così
E sordità Euraceo circa qualche migliaio quello di una quindici mila quindici mila giovani giovani perché ormai abbiamo trattato molto l'accezione giovanile perfetto no no no no no no e Max no ma io mi permetto di fare questo discorso perché non sono in questo momento a rappresentare la settima Commissione Senato sono iniziativa politica promossa da un partito allora io devo capire cosa mi sta succedendo una società sempre posso permettere
E se membro perché so allora io non sto perché sarei curiosa perché molti dei presenti riconosco e ci si potrebbe raccontare come spia dei nostri vissuti no e loro sanno i miei io so il loro molti non li conosco radio chissà nel frattempo quanti giovani mi si sono iscritti beh a queste cose e gli ultimi funziona e gli ultimi dipendenti pubblici che lo dico bravi delle Soprintendenze code a considerare i giovani più o meno quelli della mia età
Se mi spiego cioè quelli ormai potrebbero essere terze nasce che hanno più di quarant'anni allora io dico qual è il punto vogliamo fare non è allora perché lo voglio io comune la competenza no perché secondo me hanno ragione a ragione Mellini ha ragione va a strati io ritengo che oggi bisogna scegliere i cittadini e quindi la massima semplicità e la libertà che a un ente pubblico qualunque ente pubblico delle forme di gestione prenderla sapendo bene che dobbiamo dare il massimo delle risorse perché a dire qualcosa ai cittadini che se le ragazze si vogliono formare dell'Abu si apre e quant'altro e che devono essere forme efficaci e trasparenti tra l'altro a livello centrale mi sembra il ministro Veltroni abbia scelto in gran parte le fondazioni in Toscana siamo stati tanti segnali delle fondazioni anche se come altre cose tre volte si è aperta una a dopo dieci anni quel non funziona più c'è ma il rispetto del nulla perché questo è stato un altro così è così è così perché conservatorismo è insito in ognuno di noi per di più più passano gli anni più che stretta osservatori perché si sa tutto il resto è la vita passa allora io dico invece la forza politica via su do non avrà adottato no non nessuno dei presenti nomi per me direi ma insomma cioè voglio dire non c'è no no no ma nel senso non è la Fondazione perché gli altri sto pensando Ciro una in media un però io poi le persone mi conoscono sanno io posso qualche esempio specifico cioè ma cioè voglio dire non lo faccio perché io sono il Signore ciò certo scrive e allora però fuori poi alla no ma io dico allora però per finire su questo concetto per ritornare al ruolo di una forza politica
Io non voglio allora entrare in questa querelle è nemmeno sui beni culturali è mio è tuo e il suo stato re ma io dico mi vuoi riaprire allora un problema in cui la questione vari cultura in questo Paese non può se ventiquattro mila dipendenti permise ai beni culturali di cui quasi venti mila sono custodi campione buono l'ok serali a me nel disegno di legge per cui per spostare per aprire musei al nord persona ci è parso dovrà fare decreti mobilità firmava lui edition ma scusi ministro nonché ma se lei è un Ministro delle firma un decreto su gusto ma come può funzionare lo Stato italiano
E poi dopo aver tolto perché prendo costato un trovare me la casa ci sia l'azienda è vasi da di Firenze sa quante altre già pronte per il gusto cioè voglio dire allora meno poiché anche da parte di una forza come la nostra casa presto impostate pubblicistica meno questi vizi che io ritengo ormai biologici sulla pubblicizzazione per cui costo perché tanto i custodi le forme più facile digestione
Perché non sia lui che si spende tutto il nostro apostrofa riaprire il pesce un problema d'ingresso di giovani leve veri
Ne ne nelle soprintendenze cercassero operatori cioè quelli che si occupa direttamente di un bene e che questi siano al servizio dello Stato e tutto e quindi lo Stato centrale ma anche lo Stato ente un bene culturale può essere ho saputo da lo Stato o un comune o un ente pubblico un ente ecclesiastico è un privato sebbene culturale ha diritto tutto alla tutte e allora perché non
Ecco perché siamo il discorso processualità e io credo che ognuno di noi debba fare uno sforzo per dire bella tutelarmi però guai a essere rigidi nelle forme pubbliche della gestione perché premettere ci attardiamo sa visione di conservazione non di novazione allarme diciamo questa parte del decreto legislativo cinquanta ove se alcune cose che sono state dette sulla riforma del ministero sono veri io credo che ci debba essere uno scatto di innovazione anche del ministro ai Beni culturali perché manteneva tutta RAI e perché oggi insieme a questo cittadino dobbiamo avere l'attenzione a agli sviluppi occupazionali a questa qualificazione agli operatori son formati e allora a mio avviso laddove si è operato bene nei comuni e non in prima persona ma sono cresciuti in questi anni anche nuove figure gli operatori culturali secondo me è importante che forse con io me la nostra rinnovi lo prese in più nei programmi questa scelta è la cultura che non è diciamo delle vacche grasse ma è tutto quello che abbiamo detto ma bianco un'attenzione grande essere punto di riferimento credibile per gli operatori esso Orban
Per gli operatori e son formati perché altrimenti non avrei rischiamo di buttar via delle esperienze importanti con questa diciamo attenzione dopodiché io ho finito non sa su quale leggi volevate più chiarezza se la volete sulla i Fondazione lo posso votazione sa però secondo me si può fare cose specifiche sulle singole leggi posso fare cosa scrive su singole leggi e io gli
Tengo però che vada mi dispiace e mi fa piacere M. viene Marcucci saputo mobilitare i che magari s'accontenta però credo
Cioè che sarebbe importante in questa fase
Come dire ragione bastare quando dice non voglio l'elenco nazionale perché le
Luoghi comuni ciascuno nel proprio ambito però bisogna avere anche la forza discendere insieme punti forza allora a mio avviso una Regione con il ministero c'è questa nuova fase si apre se ministero con le singole regioni localmente individua come ciascuno programmi proprio si fanno delle scelte condivise congiunti perché altrimenti in un momento di risorse incerte diciamo c'è qual è la strategia le fondazioni che già Fondazione come si fa cioè no capito allora io ritengo che se vogliamo fare bene anche la riforma della seconda parte della Costituzione e non vogliamo dire si crea astratte il federalismo e poi non nasconde niente oppure il recupero dei ministeri io credo che ci debba in questa seconda parte diciamo del mandato anche del governo ma anche come indirizzo nelle regioni di levarsi di mezzo da questi nominali Smith per cui questa è la mia competenza e propinata cinese avere competenze cioè io ritengo che occorra una giornata del ministero
Per la musica in Toscana della Regione Toscana che dice queste però sono i grandi punti forse perché se questo non viene fatto allora diciamo ognuno nel proprio ambito rimane il fatto che molte delle nostre struzzi Toni anche di rilievo e di valore diciamo sono costretti a destinare una parte cospicua delle loro risorse HP come farà trova le risorse invece a produrre cultura e quest'anno snaturamento e non è quello è proprio per attori questa disperazione c'era ormai da alcune istituzioni culturali secondo me editori il quale cervo delle norme l'incertezza dei finanziamenti porta ad avere più al bosco passi fatti del giorno
Dopo che a dire dice e dobbiamo incontrare le persone a Parma quindi io come dire vi ringrazio avermi indicato fatto come al solito la mia confusione e
Va be non le so e basta
Ci abbiamo messo del nostro impegno però ovviamente siamo andati fuori da e che ci eravamo dati credo che abbiamo materia per altri quattro convegni come minimo ringrazia formalmente normalmente chi stava da questa parte del tavolo che sta dall'altra parte e del diavolo io però vorrei ricordare una cosa che per quanto concerne democratici di sinistra c'è l'appuntamento con quello del congresso programmatico dell'area metropolitana un buon rendimento tre questioni di cui abbiamo parlato stasera dovranno essere decise non i soldati parole non so poco funzionali ma dovranno essere si devono fare delle scelte credo detto questo oggi quando abbiamo aperto questo convegno io devo però ringraziare veramente e in maniera non formale comitati di zona gravati insieme unità di base di Pontassieve e soprattutto devo dire Dario Nardella gitane laschi che si sono prodigati in una maniera che spesse volte nel luogo centrale si diceva oggi Benzi e non si osa più dire parole come centro e periferia riusciamo a fare sul perché non si debba fare io vi invito a organizzare un altro convegno