"Il lavoro e l'economia dopo il 2 maggio" convegno organizzato dalla CGIL 25-26 maggio 1998 presso il Centro Congressi

Prendiamo posto per cortesia
Bene allora possiamo cominciare
I lavori del nostro convegno il lavoro dell'economia nel nostro Paese
Dopo il due maggio
Svolge la relazione introduttiva Walter Cerfeda segretario confederale della CGIL
E e i compagni che sono in piedi
Sono pregati di sedersi in modo da per mettere una situazione ordinata e l'inizio della nostra discussione
Care compagne
Cari compagni
Siamo quello che si può definire
Nel mezzo di una vera e propria fase di passaggio
Poco più di venti giorni fa la sera del due maggio
Il nostro Paese è stato ammesso nei paesi di testa dell'unione monetaria europea
Dopo tanti sforzi tanti sacrifici
Quella data simbolicamente segnato
Che una fase si è detto spesso un tempo dalla vostra vita economica e sociale
è giunta a compimento
Noi sappiamo bene che in realtà le cose non stanno così
Sappiamo bene che sarebbe un errore
Quello di ritenere che ora la strada sia tutta in discesa
E che dal punto di vista delle politiche finanziarie sia possibile adesso abbassare la guardia
Ciò sarebbe un errore prima ancora che per vincoli dettati dal cosiddetto patto di stabilità
Quanto però molta consapevolezza della dimensione ancora enorme del macigno del debito pubblico che adesso vai eroso
Per concludere davvero quello che ci appare non soltanto un obbligo monetario ma anche una fase della vita dell'Italia
Ma sappiamo anche che questa montagna quello del debito ora è possibile scalare la meglio proprio perché il risanamento di bilancio che abbiamo realizzato in questi anni rende agli occhi dell'Europa e anche agli occhi nostri
Il nostro Paese come un Paese più solvibile e quindi anche più credibile rispetto agli obblighi che ci restano da affrontare
Come vedete usato fin qui il plurale e non intendo adesso metterci entra anzi più del necessario e tuttavia giusto ricordare che se il nostro Paese
Il due maggio ha potuto superare quegli esami ciò lo si deve in modo determinante ai sacrifici di cui si son fatti carico innanzitutto i lavoratori dipendenti
E di pensionati dal mille novecentonovantadue ad oggi
E farsi carico innanzitutto alla coerenza di una linea ferma di Risanamento
Che come sindacato abbiamo tenuto nonostante cinque governi in cinque anni e con un Paese mai dimenticarlo che la quasi giunto sull'orlo del bar
Ma che Risanamento di questi anni non sia di facciata
Ma si è andato in profondità e che per questo si possono già constatare i primi elementi solidi di un'altra fase
Di un altro tempo credo che sia incontrovertibile
Ce lo dice il rapporto debito PIL non soltanto come fotografia statica ma ancora di più come dire fotografia dinamica con un PIL che sta in progressiva crescita e un debito in progressivo declino ce lo dice la dinamica dei tassi di inflazione che sono ormai da tempo consistente sotto il due per cento anche in un periodo come questo di crescita economica e di ripresa dei consumi interni
Ce lo segnala la liberazione di risorse rilevanti che erano state investite nella rendita del debito pubblico e che ora in conseguenza della riduzione dei tassi di interesse si spostano a volte anche scomposta mente perché la struttura di Borsa non è in grado di riceverli correttamente verso impegni produttivi ce lo dice la forte riduzione dei tassi di interesse appunto
E anche una crescita che come ricordavo prima in atto ormai da più di dieci mesi una crescita che si fa sempre più solida sempre più stabile sia dalla domanda interna che di esportazione per questo ho detto che il Paese
E in bilico fra due fasi
E in bilico tra la fase del risanamento ed è in bilico tra la fase di crescita
E per questo insistiamo a dire a tutti attenzione a festeggiare in anticipo
Perché l'esito di questa fase non è dato e non è scontato
Pensare che la crescita in atto posta spontaneamente risolvere tutti i problemi di fondo dell'economia del nostro Paese sarebbe un errore Africa
Inoltre dobbiamo sapere che ora inizia ora
Una Pasi altrettanto dura
Con molestata quella del risanamento finanziario
Dura perché dall'esame finanziario passeremo all'esame dell'economia reale
Ovvero della capacità competitiva del nostro Paese in un mercato ha perso in un mercato aperto come quello che si avvia dopo appunto il due maggio
E se siamo entrati nei paesi di testa in Europa per le politiche monetarie non è affatto detto che ci rimarremo per l'economia
Per questo bisogna sapere esattamente qual è lo stato reale del nostro sistema produttivo e qual è la strategia di diritti contenuti e tempi
Di cui il Paese il governo si dota per rilanciare l'economia dopo aver avuto una strategia degli indirizzi dei contenuti e dei tempi
Per il risanamento finanziario
L'Italia ha due problemi di fondo
Dalla cui soluzione o meno dipenderà il carattere del sospetto futuro
I due problemi sono i seguenti
Il suo dualismo territoriale
E un progressivo impoverimento produttivo
Non sono questi i dati contestabili me possibile illudersi che la crescita in atto riposta ricordare anzi guardando al dualismo paradossalmente la crescita finisce per fare ancora più male della crisi
Perché allontana ancora di più le aree forti dalle aree deboli sia dal punto quantitativo che da quello qualitativo così come la crescita non risolve di per sé l'impoverimento industriale l'impoverimento produttivo
Se è vero come è vero che durante questa fase di crescita sono andati in crisi le filiere altre per la competitività come sono quelle dell'informatica delle produzioni di energia dello spazio della chi
Per questo occorre avere una politica è una strategia e gli accorda vede anche un luogo in luogo di governo
In grado di fissare le scelte di coordinare gli investimenti e di verificarne Mammano risultati
Non tocca a noi indicare la forma di questo luogo non ci compete non lo facciamo
Chiediamo però e rivendichiamo un luogo altrettanto autorevole coeso come è stato quello esercitato dal ministro del Tesoro e dal ministro Ciampi per le politiche di risanamento
L'assenza di questo luogo è un problema serio
Durante tutta la fase del confronto sulla verifica del Patto per il lavoro abbiamo potuto toccare con mano come la frantumazione delle competenze finisca realtà per determinare confusione approssimazione superficialità ritardi
Che in assenza di una forte capacità di sintesi finisce per dare spazio alle resistenze della burocrazia i cui effetti sono l'impantanamento della paralisi di tutti
Vestito critico insoddisfacente del confronto sul Mezzogiorno anche questo se alla fine di una lunga fase fatta di verifiche generali e specifiche la conclusione che se ne trae è questo
Il governo non riesce a dare risposte
Se non a malapena per i punti delle merci
Se si giudicano gli interventi per i contratti d'area e patti territoriali o il modo di come si intende
Ora affrontare i lavori socialmente utili
Dopo il colpevole lassismo del ministero del lavoro che mi ha consentito una crescita ad un numero talmente abnorme fino a farli diventare una vera e propria bomba sociale
Come si vede dai fatti di Napoli da quelle di Palermo oppure per le proroghe delle casse integrazioni in scadenza alla fine su queste emergenze territoriali sociali in un modo o nell'altro le risposte finiscono coll'arriva poi non è detto che sottoscritto un contratto un patto tutto si è risolto anzi
Guardando all'esperienza dei primi dodici patti territoriali e dei primi contatti Daria la realtà insopportabile che nuovamente la burocrazia rivince e blocca l'avvio reale delle intese
Così tutto finisce per restare sulla carta ingenerando pericoli
Di un clamoroso boomerang per le aspettative che nel frattempo si sono accese in tante aree del Mezzogiorno
Tuttavia
Gli atti almeno quelli normativi vengono compiuti e le risorse di casta magari diventa un po'di fili passivi vengono stanziati
Ma il Mezzogiorno pur corretto dinamica fortemente diverta patto interno a fascia adriatica quell'interno alla sponda Tirrenica
Quella insulare che hanno tutte fra di loro tassi di crescita differenziate non risolve complessivamente il suo dualismo con interventi che valgono solo
Perfetti del socio del suo territorio
Lo sviluppo e dal basso
Ma non può essere fatto a coriandoli anzi senza una politica generale i problemi interni del Mezzogiorno finiscono con il dilatarsi non può risolversi
Ed i tempi stringono
Stringono perché gli affetti della revisione dei criteri sostenga le aree deboli che deriveranno dai lavori di Agenda due mila ci danno uno spazio da qui al dicembre novantanove
Poco più di un anno e mezzo per tentare di rovesciare la situazione e di impostare quegli interventi strutturali in grado di far camminare in un mercato aperto con le proprie gambe l'economia meridionale
Anche per questo
Dopo due mesi il confronto con il Governo è andato per il momento in crisi
Loro sembrano avere un approccio politico di tipo millenarista dico per il Mezzogiorno
Noi combattiamo con l'orologio in mano con i giorni e con Leo
Per questo diciamo che vanno aggrediti i fattori strutturali del dualismo e che non basta più l'emergenza aggredire i nodi strutturali vuol dire che il Paese si deve dare un obiettivo straordinario
L'Italia deve decidere cioè quale sia l'arco di tempo necessario
E quanti anni servono affinché il Mezzogiorno possa raggiungere gli stessi standard e le stesse opportunità alle stesse condizioni del resto del Paese
Se non si determinano infatti le stesse pari opportunità e le stesse conveniente di competitività territoriale non si realizzano le condizioni le condizioni essenziali per attrarre investimenti a creare sviluppo gli stessi gemellaggi come si vede non vanno alla fine oltre la propaganda dei protocolli
Ma non una fabbrica fin qui aperto i propri cancelli
Nei territori del Mezzogiorno
Trasporti logistica delle merci riassetto ideologico del territorio Energia cablaggio acqua formazione credito criminalità
Questi sono gli ostacoli veri
Questo è il muro di Berlino che divide in due l'Italia sul piano economico che sul piano sociale
Sostenere come è stato fatto film muro fosse invece rappresentato dal contratto nazionale di lavoro ha rappresentato solo il segno di una sciocchezza culturale e di un grande impoverimento
Che la CDL non avete mai avuto vincoli meglio logici né sindacali
Ad adottare politiche di flessibilità contrattata dei fattori Bonnie astratto come una sorta di regalo stante
Ma per realizzare intese in presenza di investimenti concreti con nome e cognome
Rappresenta una politica che pratichiamo da anni da Melzi a Gioia Castrovillari ieri e oggi a Crotone ama pedoni a Castellammare a Sassari ottanta
Questo è un alibi che non c'è e non può nascondere più il vuoto di una politica
Sono gli interventi vedi che sono mancati
Quindi il buco oggi la competitività in un mercato aperto non avviene fra singoli prodotti avviene tra sistemi
Il prodotto perde valore se su di esso al di là della qualità ecologica incorporata grave no qui sopra costi di un sistema inefficiente
La politica delle reti non come risposta per creare lavoro momentaneo
Ma come condizione decisiva per abbattere gli svantaggi determinare le convenienze sono il fattore fondamentale per la competitività del sistema Italia
Senza del quale il peso delle aree arretrate del Mezzogiorno finisce per pesare e per fare arretrare tutta la complessività la la competitività complessiva del Paese
Per questo insistiamo occorre realizzare un piano dei loro per il Mezzogiorno
Realizzare un piano dei loro che non sono i duecentosessantacinque mila miliardi in dieci anni del volume redatto con diligenza
Dal ministro dei lavori pubblici
Di cifre impressionanti e di impegni poliennali non ne possiamo più
Vi vogliamo la realizzazione rivendichiamo l'avvio delle opere fondamentali
Subito l'avvio nell'anno corrente
I punti sono botti
Sono quelli strategici e non solo un elenco di opere sono i punti di un sistema
Quando parliamo di Gioia Tauro
Parliamo di un posto di un luogo non solo come porto
Ma come logistica creando non solo davanti a sé verso il mare ma dietro di sé
Le condizioni del suo radicamento del suo sviluppo
Con gli interventi stradali autostradali ferroviari con l'interporto per la prima lavorazione delle merci che sono poi le condizioni
Per non dover constatare amaramente fra qualche anno che Malta e Cipro di cui parla il ministro Pietro Ciampino lunga intervista oggi al Corriere della Sera alla fine sono ritornate ad essere più convenienti
Perché il vantaggio di stare in una penisola e non in un'isola è stato nel frattempo sta
Io vi confesso che provo un senso di ripulsa quasi di vergogna
A dover ricordare che ancora oggi
Dopo tre anni
Il collegamento ferroviario tra Gioia tavole di Vobarno sono otto chilometri
Avviene su binario unico
A scartamento ridotto che avendo anche l'ultimo tratto in salita spesso con la pioggia va fuori uso perché si impantana
Perché quando si arriva a Rosarno si trova una rete che fino a Salerno è una rete non ad alta
Ma basta veloci
L'altro punto la Salerno-Reggio Calabria
Dove oggi oltre alla bassa velocità si rischia anche la vita
Per le condizioni di abbandono
Poi la Messina-Palermo per la quale abbiamo scoperto che bisogna ricominciare da capo
Ed è ben curioso in questo nostro paese bizzarro che essendo questa la realtà del sistema dei trasporti ferroviari e stradali in Sicilia in Calabria
L'unica cosa invece di cui si discute e quello di realizzare il Ponte sullo Stretto
Che più correttamente andrebbe battezzato il ponte sul nulla
Poi il corridoio adriatico per sostenere la la dinamicità positiva in atto lungo quel fa pace nel Paese e per dare sostegno al rilancio del porto di Taranto di Brindisi
Una rete energetica efficiente
Perché oggi nemico interruzioni che avevamo denunciato come vi ricordate due anni fa Catania nostro convegno essendo nel rapporto limite interruzione di otto a uno tra Sud e Nord sono restate dopo due anni otto a uno
Ovvero che è un'azienda che scende di operare nel Sud rischia interruzione del flusso di energia otto volte superiore
Fece Viesti invece di investire al nord senza parlare dell'offesa di civiltà Epifani popolazione alle genti del Mezzogiorno
Noi non chiediamo nuove centrali
Ma di mettere mano con un programma serio la rete distributiva
Rete che fatiscente molti tratti e dalla cui dispersione si determina la caduta di tensione
Questo vale per la rete idrica e vale per il cablaggio quello delle aree industriali dei distretti delle città del Mezzogiorno
Perché solo il cablaggio produce il superamento delle distanze territoriali e geografiche e mette in collegamento in tempo reale il Mezzogiorno con il mercato
Mi fermo qui
Perché non si
Quali sono i vincoli che impediscono terminò questa paralisi
Noi diamo un giudizio preciso e vorremmo anche con questo convegno sapere se questo giudizio corrisponde o meno a quello del governo
E su questo giudizio diamo delle risposte proviamo come sindacato come ci chiede a dare delle risposte
E anche su queste risposte vorremmo sapere se corrispondono a meno a quella del governo
Lo vediamo tre vincoli da rimuovere
Un vincolo di procedure un vincolo di Investimenti un vincolo di scelte di aziende
Il primo con le procedure un vincolo che riguarda la progettazione ed esecuzione delle opere
Il deficit di progettazione impressionante
E riguarda tanto il centro che i poteri istituzionale del territorio
Il mancato pieno utilizzo delle sovvenzioni comunitarie per questi motivi
Grida vendetta
Per questo non sono almeno ammissibili lei accettava più di comportamenti che tanto spesso si ripropongono di bande territoriali nel Mezzogiorno
Tutte rivolte contro il governo centrale
Sul ciò sul ritardo della progettazione
Se colpevole Sagunto a volte lo è ancora di più di Roma
Perché se la Giunta regionale della Sicilia della Campania della Calabria non hanno un piano regionale dei trasporti
Della sanità dell'assetto del territorio
Non cito Sarno soltanto per
Un limite di dignità fra di noi se non solo capaci di pensare proporre allo sviluppo
Di per sé medesimi se vanno in crisi e si disfano con in Calabria ripetutamente come nelle peggiori abitudini da Prima Repubblica responsabile del centro che pure restano finiscano per non essere quelle decisive
Per questo bisogno come risposta
Come soluzione
Passare alla realizzazione delle intese di programma tra lo Stato e le Regioni
Affinché tra la programmazione centrale quella regionale inizia sintonia
Per questo proponiamo che venga convocata una riunione straordinaria
Tra lo Stato centrale la Conferenza delle Regioni e l'ANCI
Per andare a fondo e costruito le soluzioni anche il famoso tavolo a quattro che il governo intende aprire ha un senso si assume l'abbattimento delle procedure e rilancio da progettazione come il problema
In rete deve determinare il suo obiettivo fondamentale
Soluzioni che in carenza di volontari superati limiti definiti e condivisi di tempi
E chi si assegna devono questa è l'altra proposta
Poter automaticamente
Determinare la scelta di un potere soffi tutti
Che sia in grado di garantire l'esecuzione di quelle opere ritenute indispensabili non solo per quel territorio ma per l'economia dell'intero Paese
I vincoli procedurali burocratiche progettuali non possono essere più un alibi per non fare o per scrivere gli ennesimi di Bibbia
Il secondo vincolo riguarda il limite dei volumi di investimenti della capacità di spesa
Sappiamo bene che per opere rilevanti Hope per dimensione e complessità non tutto può essere caricato sulle casse dello Stato centrale oppure risolto con il partenariato comunitarie
Se così fosse opere con la Salerno-Reggio Calabria con le Poste attualmente stanziabili solo dal pubblico per forza dovrebbero numero intollerabile di anni
E ciò vale anche per i titoli
Per questo bisogna coinvolgere capitali privati nel concorso alla realizzazione delle opere
Non più pensate come singole opere pubbliche ma ciascuno come pezzo di un sistema e per questi in grado di generare valore aggiunto che ne deriva non dal termine dalla costruzione ma dalla sua gestione questa redditività il documento per realizzare quel project financing in cui l'Italia e rispetto al resto d'Europa in enorme né normalità
Penelope Visone
Vi sono dei sente cinquecento mila miliardi di risparmio bancario ed un rapporto depositi impieghi io ho diede sassi del sessantun percento nel Sud rispetto all'ottantanove per cento del Nord
Il che dimostra come beffardamente il risparmio finanziario del sud finisce per trasferirsi in Investimenti nelle al Centro-Nord del Paese
La risposta che diamo è quella della finanza di progetto allora
Sappiamo che su questo punto questa risposta e identica a quella che dal Governo
Ma se così è allora perché la legge che lo rende possibile e ancora ferma
Lunghissime lungaggine l'iter parlamentari e perché non si realizza immediatamente quel decreto presentato dal governo che consentirebbe rimettere in moto esperienze e modelli che dimostrino che in Italia
Come nel resto dell'Europa nei Paesi avanzati questo meccanismo può funzionare funzionare bene e non avere ruoli che sempre negativo che invece abbiamo avuto che quell'appunto dell'attacco
Il terzo vincolo riguarda le politiche dell'azienda
Qui c'è una rottura una rottura nuova che va vista e giudicata per quella che
I processi di liberalizzazione
Quelli di privatizzazione che sono in atto in tutti i settori di pubblica utilità
Ha determinato priorità diverse
Tra indirizzi e programmi di impresa e indirizzi e programma dico
Per questo può capitare che il Mezzogiorno abbia bisogno di essere cabrata
Era Telecom privatizzata decide invece di dismettere il piano Socrate al di là del giudizio tecnico
Perché giudica quel piano
Ha redditi a redditività incerta per le sue applicazioni in particolare nelle aree del Mezzogiorno
Per questo può capitare che noi diciamo che gli indici la rete distributiva divelti e del sud evidenze va Bizzoni interventi urgenti
Ma lei nell'afferma che complici fondamentale di elettrificazione del Paese sono stati compiuti e quindi tende a trasformare la propria azienda elettrica
In una logica di gruppo diversificando le scelte in altri campi a partire dalla scommessa della telefonia cellulare
è evidente che questo che se non si supera con un malinteso dirigismo né si possono sperare con un ritorno all'indietro
Nel dirigismo del ritorno all'indietro
Tuttavia ciò che non si può fare ma quello che in realtà avviene questo è solo allargare le braccia
Noi all'opposto stiamo per andare fino in fondo ad una logica e con una logica di mercato liberalizzato ed aperti
Per questo proponiamo davanti a scelte come quella del cablaggio o di opere nuove che vengono ritenute necessarie il governo deve non solo motivare queste scelte deve rendere nota la sua parte di concorso finanziario tra eventuali politiche d'incentivazione ma poi deve mettere a gara l'aggiudicazione Progetto
Senta rivolgersi necessariamente al monopolio preesistente
E a realizzare poi un contratto di programma con chi vince la gara fissando tempi e modi dalla sua realizzazione
Ciò si può fare per tutte quelle opere per le quali non ci si evidentemente un regime di concessione
Ma anche per queste non si deve rimanere disarmati
I regimi di concessione che cosa sono poi si concretizzano sempre attraverso specifici accordi di programma
Accordi che prevedono le opere da fare lì tante menti conseguente e giunto secondo me è il momento di fare una verifica puntigliosa
Accordo di programma per l'accordo di programma
Per misurare gli scarti tra ciò che era previsto e ciò che si è realizzato
Per capire le cause dei ritardi e quando non sono giustificabili pre vedere Olof Palme cioè la messa a gara vipera dell'opera
Con la revisione spessa nei casi più acuti del carattere ed è la modalità della concessione
Non si può più a bere lo diciamo la Telecom all'ENEL insieme liberalizzazione e posizione di Renzi
Ho fatto degli esempi delle proposte precise per cui sarebbe interessante già da questo convegno poter sentire qualche valutazione
Ovviamente una logica di competizione tra sistemi una politica delle reti non può essere circoscritta solo a mezzogiorno
Occorre avere una politica nazionale
Capace di fornire risposte non solo alle aree deboli ma anche a tutte le forzature ai ritardi presenti nel Paese
Se penso alla parte più dinamica dell'Italia alle anche all'economia del Nord del Nordest evidente che interi territori subiscono un contraccolpo negativo proprio dalla inefficienza che grava sulla produzione appena uscita dal carcere dell'impresa
I ritardi del decentramento effettivo di potere di strumenti
La semplificazione burocratica non ancora raggiunta nonostante la legge Bassanini
Inefficiente sistema penso in particolare alla formazione e all'innovazione passano in generale delle reti a partire da quella dei trasporti finiscono per rappresentare una vera e propria zavorra negativa
Per la capacità di competere
Per questo occorre accelerare i processi di riforma
La riforma la pubblica amministrazione ed il federalismo non solo un bisogno politico sono ancora prima una necessità economica
Rifissare rapidamente le coordinate generali
E ben vengano le conferenze previste nei nei settori dei trasporti energia stabilito bollando al ministro Bersani la formazione e la ricerca sono necessarie per ridare un respiro di progetto
E per selezionare le priorità da parte del governo ci sono interventi mirati che servono per far fare un salto di modernizzazione all'intero Paese
Senza questi interventi mirati il Mezzogiorno rischia di non riuscire ad est a restare agganciata al nord ma senza questi interventi anche lo stesso Nord rischia di non non rimanere a lungo agganciata all'Europa
Accelerare gli assi per velocizzare il traffico delle merci e delle persone non solo dal sud al nord ma anche da Ovest a destra guardando al futuro dell'alimentare dell'Europa
Non contrapporre mai
E aver paura degli investimenti
La Polini la polemica tra Fiumicino e Malpensa di questi giorni ci è sembrata largamente in senza
Perché se ne è discusso come se il risultato conclusivo fosse quello di dividere in due il traffico che c'è
Non quello che devi aumentare per tutto il sistema come conseguenza dell'investimento
L'investimento che semmai va potenziato per evitare il pericolo che ad ottobre l'aeroporto di Malpensa nasca in un deserto
Non in un sistema capace di collegarlo da una parte a Milano all'interporto dall'alto al Gottardo e l'Europa continentale così come l'ammodernamento la rete stradale in Veneto il passante di Mestre solo interventi indispensabili per alzare una competitività che non ha più la valutazione come l'unica valvola dispone
Una parte fondamentale del nostro sistema produttivo e proprio basato su una rete di piccole e medie imprese spesso legate da una logica il distretto che rappresentano il più delle volte in settori di punta la nostra economia
è un sistema che deve affrontare ora le sfide di un'economia aperta e che non può può essere statico ed autoreferente
Per questo come CGIL il trenta giugno realizzeremo potete distretti un'apposita iniziativa oggi nel mondo la scienza industriale studia il valore delle realtà locali come frutto di un sistema di relazioni di cooperazione economica e sociale di un territorio che finiscono per questo per renderlo dinamico
Il profilo industriale del nostro Paese nella realtà dei distretti è fortemente legata a produzioni tradizionali
Il comparto dall'abbigliamento all'ente alla meccanica continuano ad essere i settori di riferimento quasi esclusivo per le strategie di crescita locale
Del nostro Paese e cresciuto anche in virtù per la sua straordinaria capacità di innovare con continuità e dal di dentro settori che a prima vista appaiono
Tradizionale
Ma ora questo può non bastare più se i sistemi locali restano isolanti od operano in un'economia produttiva che nel frattempo regredisce e si impoverisce
L'ultima classifica di redditività di Mediobanca ratifica impressiona
Alla testa dell'economia italiana ci sono aziende quelle del settore tessile quello nel settore alimentare tutte le quindi e le altre dalla competizione spariscono
Tutte le tenere alte scivolano alla coda del sistema produttivo
Usciamo dall'informatica dalla farmaceutica
Regrediamo dello spazio nell'impiantistica nella chimica
Telecomunicazioni
Regge siti industria tradizionale
Reclutamento
La siderurgia
E poi in particolare l'auto la bomba e la Plastic ma sappiamo che questi ultimi sono settori che nel novantasette hanno avuto un sostegno virato ma anche un sostegno irripetibile alla produzione
Se si guarda questo fenomeno da un altro versante
Quello dell'OCSE si registra che l'Italia è scesa tra il novantaquattro novantasette dal dodicesimo al trentaseiesimo posto per capacità di innovazione tecnologica di prodotto
Gli investimenti ricerca invece Campria anzi si riducono in tutti i Paesi industriali avanzati le risorse destinate alla tecnologia sfiorano ormai il tre per cento del PIL la nostra quota e più basso della media europea e soprattutto a una quota in costante diminuzione
Dall'uno virgola tre per cento del PIL del novantatré siamo scesi all'uno virgola uno del novantasette
E il trend degli investimenti privati e anche esso in costante riduzione di aceto in tre anni dal cinquanta virgola uno al quarantatré virgola sette
I segni di controtendenza sono eccezioni Daris
Un'eccezione perché non ricordarlo e qua dalla microelettronica
Dove la SGS continua ad avere un ruolo di punta sui mercati mondiali ma grazie anche alla scelta di aumentare non ridurrà gli investimenti ricerca e l'innovazione
Il consiglio di amministrazione della SGS assunto alcuna decisione che riteniamo importante che è quella di rinunciare per i prossimi anni a pagare i dividendi agli azionisti per accrescere la quota di investimenti in ricerca e però mentale la capacità per
Ma sono appunto eccezioni
Semmai la tendenza in atto in punti importanti della struttura produttiva italiana non è quella di investire manifatturiero ma invece di punta di puntare progressivamente a investire nei servizi
Al posto del manifatturiero ritenuti quella dei servizi il mercato dei servizi mercato più certo e più redditizia
è una tendenza questa non aggiuntiva nella politica degli investimenti ma la tendenza di investimenti sostitutivi
Siamo rimasti soli a difendere la parte industriale di Olivetti e l'informatica
Conto la tendenza di quel gruppo tramutarsi solo in operatore dei servizi telefonici
Poco si è parlato dalla vendita di Montella da parte di Montedison
La scelta di investire ricavi dalla produzione chimica manifatturiera diviene regia e in particolare nel settore del gas
La stessa dinamica in atto nell'ENI
Poi dalle grandi stazioni all'altro grida le autostrade cresce la quota di investimenti l'Italia all'estero da parte di Benetton
E potrei continuare
Ma se letta così come tendenza in atto allora il primato i settori tessili ed alimentari non è un primato casuale
Ma configura una progressiva dislocazione industriale del nostro Paese
Parliamo di settori importanti
I settori che nel corso degli anni son riusciti a sorprendersi a sorprenderci per la loro capacità di innovazione
A parliamo però di settori che sul mercato aperto sono settori di nicchia e basati sulla instabilità come è tipico dei prodotti dei beni di consumo
In più segnano il cambiamento del nostro apparato produttivo
Da settori basati sul capitale intensi va a quelli fondati sull'abolite
Ma competere nei mercati aperti con settori labor intensive rappresenta una vera e propria scommessa
Perché vuol dire competere essenzialmente sui fattori di costo
Per questi fenomeni ossessivi della riduzione dei costi
Specie di costi fissi assume da noi in Italia un carattere che avvolta appare davvero patologico
Non è solo l'industria post fordista che evolve verso un'industria Rete
E anche una politica esasperata quando Bondi Santa di riduzione di tutte le dinamiche di costo
Posso affinché la politica spinte terziarizzazione di riguardava per il quale sono soltanto segmenti produttivi ma anche funzioni professionali con quel groviglio di consulenze quel groviglio di pulviscolo di cooperative di lavori dati in appalto
La riduzione all'osso degli organici il crescere di lavoro instabile precario contentissimo di seconda o terza volta di quarto livello
La delocalizzazione come minaccia permanente non dicono di un sistema dinamico
Dicono di un sistema in difficoltà
Di una involuzione che non possiamo guardare con ottime outing perché rischiamo di pagare questa dinamica al Nord una ma due tre quattro volte
Perché sistema competitivo il sistema contrattuale si tengono
L'attacco ai livelli ai diritti di contrattazione gli indici drammatici tutti i giorni della sicurezza
La resistenza esasperata ogni politica che intervenga sulla condizione di lavoro sui regimi di orario dicono di questa situazione
Per questo è giunto il momento di parlare ed esplicito e di dare un giudizio su ciò che sta avvenendo e su ciò che si è fatto per governare questa tendenza
Io credo lo sentiremo domani mattina
Il ministro Bersani abbia svolto fin qui bene proprio
In questi anni ha introdotto dopo un vuoto che si perpetua va da molti anni alcune scelte che si sono dimostrate efficaci penso a tutta la grande opera di semplificazione di procedure di certezza dei finanziamenti di abbattimento dei tempi
A quattrocentottantotto è un modello esemplare e per questo va rifinanziata per rispondere a una mola crescente o una mole crescente di domande
L'attenzione poi al sistema di piccola e media impresa con la Ossola e la Sabatini rilanciate
Il monitoraggio in settori importanti come la chimica il tessile con gli accordi di settore di stabilità
L'opera tenace ad affrontare i punti di crisi non come emergenze solo del lavoro ma innanzitutto come emergente industriali trovando con pazienza ogni volta a ricercare soluzioni e alleanze che potessero riaprire una poi
Questa è un'opera positiva e che va tenuta
Ma è un'opera però che non riesce a impedire può ostacolare l'impoverimento e crescente che Hina
Dalla crisi di Finmeccanica possiamo uscire con sistemo ulteriormente indebolito
E meno autonomo a secondo di come sarà il futuro di Alzetta balli secondo produttore al mondo di automazione e di come si conclude il processo di alianti internazionale allo spazio nella difesa rilevanza
Del mondo avvengono tutti i giorni straordinari processi di fusione di integrazione nella logica di diventare produttori globali capaci di rispondere ad un mercato e a una domanda globale
è un processo che da noi non può essere questo guidato soltanto da logiche da programmi di impresa
Siano esse logica programmi che ci portano a Wang o a dei Wu penso all'Olivetti o all'Ansaldo perché alla fine ne va della collocazione del ruolo del nostro Paese nella gerarchia del mondo
Occorre contrattare diritti di reciprocità
E cioè che se tu birraio mercato io ho il diritto di andare il tuo ed è occorre fissare criteri qualitativi e clausole economiche sociali in particolare per le multinazionali che subentrano impulso li dominanti
Tanto la farmaceutica alimentare nel nostro Paese
Occorre indirizzare alla ricerca e la produzione verso le nuove filiere la nuova industria abbia tecnologia sanitaria alimentare
La tecnologia della comunicazione per sapere su quali filiere contiamo su quali incentiviamo e lavoriamo offerto preservarne la loro logica per il furto serve non uno Stato produttore
A uno stato di Indirizzo non solo di accompagnamento e processi
Serve un progetto di politica per l'industria così come avviene in Germania in Francia negli Stati Uniti in Giappone ove operano apposite agenzie
Che studiano le tendenze
Ed è la prova indirizzi e prospettive che consentono all'impresa che lo volessero la loro libertà
Di orientarsi poi dinamiche di mercato
Serve un cervello un progetto che indirizzi e che coordina gli interventi serve legare la politica di incentivazione i trasferimenti agli obiettivi a criteri precisi
Penso ad esempio l'innovazione di prodotto e a rispetto dell'ambiente
Per evitare aiuti le sovvenzioni di cui non si verificano mai gli effetti qualitativi che poi le per
Dal governo centrale devono venire vincoli e indirizzi positivi non prescritti
Politiche di incentivo che accrescono il valore aggiunto del prodotto in un disegno di interessi generali
Penso allo sviluppo sostenibile
E quindi una politica che incentivi le trasformazioni ecocompatibile prodotti
Gentile quei prodotti che riducono effetti inquinanti o che siano energivori trasformando così puri aiuti come è stato all'esperienza alla rottamazione ha prodotto come noi non chiediamo quindi più stato
Ma stabilite vigente
Non è stato invasivo ma pervasivo
Evitando gli atti sbagliati come quelli che rischiano di far decidere allo stato le tecnologie da fare usare all'impresa
Come potrebbe accadere nel caso di Marghera con il provvedimento proposto al ministro Ronchi ma che sappia invece incentivare e disincentivare rendendo note pubbliche
E trasparenti le proprie
Su questo ritardo è grande
Nel testo manca la testa interlocutrice un Paese moderno non devi avere paura degli scheletri e una classe davvero dirigente non deve soffrire di una sorta di cattiva coscienza lo Stato che produceva panettoni è uno Stato che non ha di cui non abbiamo alcuna Nostalgia
Ma questo non vuol dire non dovere di precisare ruoli e funzioni
I settori delicati per la democrazia di un paese come le telecomunicazioni
Le scelte di alleanze internazionali Lele Cipro città non possono essere delegati esclusivamente a strategie di impresa
Così come nel campo dell'Energia o delle fonti di approvvigionamento la liberalizzazione deve introdurre nuovi equilibri e nuovi poteri per poter guidare i processi di privatizzazione conseguenti dentro una strategia industriale e non solo di fabbisogno economico
Non li cito mai fatte le contraddizioni sono quotidianamente in questi settori sotto gli occhi di tutti
Per questo
Bisogna rifuggire da tanta cattiva propaganda
Nei paesi ad economia avanzata la qualità
Non è stata e non è solo uno slogan
Lo slogan hanno rinunciato a mare Intino nel mille novecentottantotto e poi dimentica
Qualità intesa come qualità del prodotto e qualità del lavoro
Qualità derivato dalle politiche incessante di innovazione e di formazione
Se guardate la composizione dalla forza lavoro in Germania e Stati Uniti noterete il cambiamento del mix e di come in quei Paesi stiano accrescendoli assunzione di personale altamente qualificato e professionalità
Perché qualità e precariato sono termini in antitesi
No sinfonici
Perché soltanto il lavoro umano la sua responsabilità la sua consapevolezza può introdurre valore aggiunto nel prodotto
Ma si è consapevole responsabilità esista
Se si conosce il processo che sia formati se si è informati
Se la formazione diventa non un optional o un potere discrezionale dell'impresa ma un diritto che accompagna chi opera durante tutto l'arco della vita
Se si integra e non si spezza il tempo fa scuola formazione professionale poi secondarie così ripartita
Se la conoscenza del lavoro diventa a sua volta formazione unendo i non separando produzione formazione
Lavoro scienza
Il valore del lavoro non è un costo ma è un bisogno un valore aggiunto un fattore di competitività
La contrattazione valutazione del lavoro la prestazioni tra i titolari di orario non solo un vincolo ma un veicolo per governare l'impresa l'esigenza di flessibilità e per rispondere alle varianze del mercato
I regimi di orario la sua riduzione contrattata
Non solo un pericolo mortale del sor circolare
Da combattere magari con la clava referendaria
Solo lo strumento per consentire all'impresa di affrontare punte cadute picchia plessi lo scambio permanente tra produttività e flessibilità lo scambio negoziato e condivisi
Per questo la cosiddetta fase due non è solo fase politica ed economica neanche il padre sociale
Perché il progresso non si consolida sei governato solo dalla politica
Mentre la società cresce subalternità e subordinazione sociale
Per questo siamo in una fase di transizione in bilico non soltanto tra risanamento e crescita ma anche tra conservazione e progresso
La dipendenza e governo
Per non regredire occorre essere dotate di un'analisi il
Ovvero verificare che il lavoro la sua cultura il suo valore sono il potere protagonista fondamentale nel nostro futuro
Allora apre la discussione al nostro convegno Claudio Sabattini per il primo intervento segretario generale della FIOM
Vorrei concentrare questo intervento
Avendo in qualche modo partecipato
Alle discussioni che se l'hanno portato a questa iniziativa e dall'altra
Trovandomi in una situazione in cui settore dei metalmeccanici e al centro come non mai di grandi processi ulteriori di ristrutturazione di privatizzazione
Credo che valga la pena concentrare quest'argomento su due
Elementi fondamentali
Io ho apprezzato molto nella relazione
Fatta oggi da Cerfeda una las la nuova in qualche modo una definizione più esauriente
Per ciò che riguarda la politica generale nel Mezzogiorno continuando a considerare il Mezzogiorno
Pone un problema essenziale della società italiana ed europea e quindi non come fatto specifico
In una fase in cui in effetti si mostrano
Elementi in qualche modo difficili
Di grande difficoltà della situazione nel Mezzogiorno spesso e di precarietà nelle impossibili previsioni di sviluppo e di Cresci
Io credo che vada detta con tutta la forza necessaria
E questo è compito ovviamente di questo convegno di questa iniziativa
Vada letta con tutta la forza necessaria che noi ci troviamo di fronte a una questione non risolvibile nei attraverso misure di tipo tradizionale
Sia pure incentrate positivamente
Sulle questioni occupazionali
Esclusivamente con misure che in qualche modo ricerche non lavora attraverso attraverso allungamenti del processo
In realtà arte risolvano semplicemente e spesso tendono a risolversi impalpabili
In parte il no di crescita ma in parte direi
La questione del Mezzogiorno non è risolvibile attraverso semplicemente una crescita di reddito
Per le necessarie importante del mercato interno
Ci troviamo di fronte ad un intreccio essenziale
Da un lato che mezzo zone caratterizzato settore nel settore metalmeccanico di sostanzialmente da una logica di tipo manifatturiero
Dato che il figlio sostanziale la grande impresa nel Mezzogiorno
Della grande impresa del nord e del suo decentramento avvenuto negli anni sessanta e settanta
Il secondo punto che mi pare molto importante
E che il quadro complessivo di risorse
Umane e tecnologiche
I processi nuovi informati chi e di telecomunicazione
Di infrastrutture nel Complesso che portino il Mezzogiorno Abdel ad un livello sufficiente
Compete
Sui mercati europei internazionali e noi non possiamo dire altro che il Mezzogiorno ha un deficit strutturale di queste possibilità
E in queste condizioni non è in grado di competere ai livelli alti dalla competizione europea e internazionale
E che in queste condizioni occorrono misure strutturali
Di politica industriale senza le quali il Mezzogiorno tornerà ad essere ancora di più lontano dalle zone più importanti del nord Italia così come dell'euro
Cioè non è possibile in conclusione è una politica che Ponti semplicemente sull'occupazione pura assolutamente importante
La qualità dell'occupazione e quindi la qualità dei prodotti dalla tecnologia e dell'organizzazione diventano essenziali per potere produrre un salto di qualità vero e proprio nel confronto e per i mercati internazionali
E se non fosse così se questo salto non avvenisse nel donatore ad essere una dependance delle produzioni medie e medio parte delle situazione italiana ed europea e quindi in qualche modo continuerà a regredire la sua funzione industriale sociale oltre che economicamente complici
Credo che questo sia un punto nodale di confronto col governo
E proprio perché è un punto nodale proprio perché sentiamo pesantemente queste situazioni
E in una certa misura addirittura il riflesso di una situazione del genere
Le crisi industriali che sono avvenute in Italia a partire dall'Olivetti
E che stanno percorrendo grande parte dei processi di privatizzazione che stanno avvenendo nelle partecipazioni statali indicano con assoluta certezza
Che la liquidazione dell'informatica
è avvenuta in Italia proprio perché non vi è stata una capacità di competizione di prodotto e di processo per il mercato internazionale
L'Olivetti caduta prima sul mercato prima dietro impediva diventare una questione per così dire occupazionale
Ripete che al nostro mercato nel momento in cui abbassate il suo livello di qualità dei prodotti pur essendo stata per lungo tempo
Un'impresa seconda in Europa su questi su questi prodotti ed è caduta
Per la indennità di una ricerca tecnologica e organizzativa oltre che di prodotto
è stata invece scambiata con la conquista di pezzi di terreno sul piano del puro e semplice della pura e semplice comprensione dei salari e del polso della
Ma la cosa che ancora dicendo sull'informatica si aggiunge una seconda
Questione generale per esempio l'energia come del resto diceva la relazione l'hanno un paese come l'Italia
è un'impresa di tanta importanza come l'Ansaldo crolla proprio sul piano delle energie e quando nemmeno tra produzione e consumo avvengono protetti delle proprie ma nel frattempo si scopre e da un punto di vista tecnologico
L'Ansaldo era totalmente dipendente dalla FIT immense quindi in quanto dipendente produceva prodotti che erano certamente inferiori alle grandi multinazionali che si occupano di energia e di produzione di Venezia porta ad una considerazione di fondo non solo quindi un ritardo sul piano dell'innovazione tecnologica e di prodotto perché organizzativa ma anche una dipendenza tecnologica rispetta i settori più avanzati europei internazione
Io credo e credo che sia persino ovvio dirlo
Credo che quando rientrava di fronte a queste questioni ho parlato di e nel sia così come l'informatica potrei dire dei trasporti in termini generali
Siamo ritornati al Novecento nell'analisi ai primi del Novecento da analisi Prada Cerfeda sulla situazione strutturale dei trasporti nel Mezzogiorno per dire cioè che quando ci si trova di fronte a questi fatti
è molto difficile non comprendere che cosa siano le politiche industriali
è molto difficile non comprendere che senza ricerca
Senza analisi dello sviluppo senza capacità dei innovazione tecnologica non leggendo sul piano internazionale non si ragiona certamente sui mercati
E si diventerà totalmente dipendenti dai mercati interna e sempre più dipendenti
Vedi prende che oggi possono avvalere di cinque sei anni diventeranno di dieci di quindici anni
Se non c'è un'inversione di tendenza che concentri per l'appunto alla ricerca di prodotto e di Progetto l'altra è fondamentale di una politica industriale che abbia con rispettivamente
Una possibilità di inserirsi sulle grandi questioni dell'ENEL zia che sono poi la condizione essenziale per occuparsi seriamente di ambiente e per occuparsi seriamente di risanamento dei territori
Noi non siamo di fronte a un progetto di questo genere
Il governo italiano
E il lontano da un progetto di questo
Ora vedete la difficoltà di una discussione con l'influenza
Deriva proprio dal fatto che è difficile intervenire senza avere un progetto vero e proprio e di dice cioè pensare di risolvere pezzo per pezzo queste situazioni quando poi l'intervento del ministero dell'industria così come del governo ha alla fine inevitabilmente si riduce come collocare e servì esuberi né i lavoratori
E dove impiegati e tecnici quando alla fine la stringente logica
Del proteste del prodotto ti porta inevitabilmente ad avere ridimensionare in preda quando va bene a doverla venderà i competitori internazionali quando va meno bene
E in questo fatto io credo ed è per queste ragioni il dottore
Considerare quindi che la situazione attuale così come la vediamo e che caratterizza non a caso nelle sue dipendenze non solo il sud Italia ma anche il Nord che opporre proporsi inevitabilmente
Un confronto con il governo
E con le istituzioni che abbia da parte nostra
Un centro di verifica sulle scelte di prodotto di Progetto e sulle scelte un tempo si diceva
Settoriale e territoriale che diventa una poi l'anello inevitabile su cui intervenire con i servizi
Alcune tradizionali altre d'alto livello che sono alla condizione fondamentale per una ripresa e occorre anche dire naturalmente ma questo è un punto facilmente comprensibile che non si
Va a pensare di continuare a che e anche il sud abbia semplicemente settori manifatturieri o bilanciamenti manifatturieri mentre al nord cresce la possibilità escludeva la possibilità di progettazione di ricerca di cui il Sud sarà dipendente sul piano manifatturiero
Se non ci saranno interventi di innovazione tecnologica orientativa e soprattutto di imprese ad alta tecnologia nel Mezzogiorno da un sarà possibile in alcun modo colpa colmare una situazione tra Nord e Sud e presenta tutte le sue difficoltà
E tutta la sua pratica
Ora ha detto questo
Io credo che sia necessario approntare intride l'auto secondo problema molto importanti
Ipotesi di molte nel di molti nazionalizzazione
Ed è internazionale il titolare dell'Economia dei capitali portano inevitabilmente almeno nell'impresa metalmeccanica
è individuare il fatto che nell'impresa metalmeccanica il suo processo complessivo non ha più unita lei di tempo negli spazi
Nel senso cioè che le produzioni possono essere fatte in qualsiasi situazione
Al di là dell'impresa madre nel senso che possono essere parte contemporaneamente senza del bisogna rompendo definitivamente la logica sequenziale delle produzioni terroristiche provviste
Bisogna capire
In queste situazioni è che le produzioni più povere
Non terranno conto delle situazioni territoriali occupazionali e si svolgeranno laddove più computer e meno oneroso il sono determinate caratteristiche che si risolvono poi semplicemente l'importo della
Io credo che noi non ci troviamo più di fronte una fase industriale manifatturiera di decentramento frutti sì troviamo di fronte a un'impresa che organizzandosi erette diventa un'altra cosa
L'impresa che concentra le funzioni strategiche nel cuore del proprio processo e
Esternalizzati tutte le altre funzioni proprio perché e in grado di farlo dato che la centralizzazione finanziaria e di progettazione oltre che di martedì Marche fino alla fine del processo permette un controllo assoluto sui processi che avvengono anche se hanno un'estrema differenziazione di luogo e di tempo e che quindi non possono più essere necessariamente riassunti in uno stesso spazio in uno stesso tempo noi siamo di fronte ad un processo di questo genere
Che riguarda l'industria manifatturiera industria metalmeccanica
Per ciò che riguarda quelle Elettronica e delle telecomunicazione ciò avviene naturalmente e del resto nell'impresa meccanica ciò avviene proprio perché c'è l'informatica e le telecomunicazioni
Ora di fronte a questo patto
Di prodezze è una situazione che da un lato concentra e dall'altra esternalizza e ovviamente i grandi per la Befana anche positivamente basta pensare per frenare riduzione della notifica
Della FIAT al nord dove questo processo di esternalizzazione è avvenuto addirittura con un intervento ulteriore della FIAT di responsabilità rispetta il lavoratore che si esternalizza nonna grandi imprese come la clienti
Che proprio per essere una grande impresa mondiale a queste possibili
Ma voi pensate che nel Mezzogiorno succederà la stessa cosa
Quando le esternalizzazioni avverranno in gran in in generale in funzione esclusiva del costo del lavoro questa esternalizzazione saranno drammaticamente poverette nona risulteranno nelle loro quantità fondamentale di diventare lavoro nero lavoro precario e sulla base di cuento
Ed è sulla base proprio di una modifica radicale dalla sequenza dei baresi che è quindi del processo complessivo dell'industria italiana manifatturiera che occorre comprendere che il livello di contrattazione
Il livello di capacità di contrattazione di controllo stia su questi fenomeni sia sul tempo sui tempi della produzione
Ed è la fabbricazione diventano essenziali perché il sindacato può sapere una funzione Kendo riguarderà più semplicemente il Progetto industriale
Ma che riguarda soprattutto le falde implementazione
E riguarderà la necessaria valutazione
Che non è più possibile considerare che un processo nelle sue articolazioni nelle sue esternalizzazione debba avvenire necessariamente nel nostro Paese o della Venere mette seriamente in quella regione dove vi è il capo della impresa
Di fronte a questo patto quindi io credo che una dimensione europea del sindacato dirigenti assolutamente essenziale anche se sappiamo perfettamente quanti siano le difficoltà per arrivare ad una coesione politica e sindacale dei vari sindacati europei
Però dall'altro lato
E questa è la questione centrale
Io credo che il controllo il controllo sul tempo di lavoro
E quindi complessivamente sullo straordinario che è una delle componenti essenziali della condizione di lavoro della prestazione
Diventa davvero come dire il fondo di reperimento all'orizzonte entro il quale possono essere definite in modo preciso le strategie le strategie contrattuale
E per questa ragione che per ciò che riguarda i metalmeccanici e la loro dimensione possibile di contributo generale dentro questo quadro industriale
Credo che la questione dell'orario quindi del controllo dello straordinario per meglio dire della trasformazione dello straordinario
In lavoro e quindi lavori
E del controllo del tempo di lavoro come discriminante sostanziale della qualità della vita oltre che dell'occupazione eh compito nostro per dal progetto per la prospettiva non solo del presente
Ma anche del futuro
E vero
Come si dice che la riduzione d'orario di per sé non risolve tutti i problemi occupazionali
è altrettanto vero che il controllo sull'orario
Se in termine di straordinario sia in termini di riduzione d'orario
Meglio manifatturiero nell'impresa metalmeccanica può diventare immediatamente terreno di ricostruzione di un patto unitario tra lavoratori occupati e disoccupati e trasformarsi i livelli e in qualità occupati
Ora
Noi abbiamo a strade divelte ovviamente di fronte a noi me ne rendo conto
Non è la stessa cosa a ridurre l'orario di lavoro per i lavoratori che lavorano di secondo o terzo turno così come non è la stessa cosa per ridurre l'orario di lavoro delle impiegati amministrativi Order impiegati tecnici
Io risiedo sul patto è una strategia dell'orario nei settori metalmeccanico che non faccia il premio della riduzione d'orario nel quadro manifatturiera non produrrà se non verrà oggi
Ci proveremo a tranquillamente trasformati e non avremo nessuna capacità di controllo sulle incredibili flessibilità che oggi si propongono sul terreno della produzione e dei consumi
E in vista di questo patto che io non credo che questi problemi si risolvono tutti nella stessa maniera abbandonare la logica e tutti siamo uguali e ritornare ad una logica che solo nella solidarietà nelle quali Ansa
Possiamo a trovare la fonte dei nostri Da Ponte delle nostre strade via se consideriamo e l'eguaglianza non può più avvenire nella diversità cogliendo gli aspetti della diversità
E quindi io la forzando quelle posizioni più debole e più laboriose contro e in qualche modo non contro altre ma in alternativa ad altre posizioni quindi concentrando in questo senso la riduzione nel settore manifatturiero vero e proprio se ciò non avvenisse oggi
Saremmo nelle mani semplicemente delle flessibilità a quel punto necessariamente imposte dalle controparti padronale
Investa di questa
Analisi che noi pensiamo sia possibile andare verso una riduzione non uguale per tutti perché faccio il centro sulla prestazione e sulle sue condizioni
Insisto su questo fatto se non lo faremo oggi sarà difficile aspettarsi domani tra qualche anno
Che qualcuno risolva per noi questo problema e per questo ed è in questa logica che noi consideriamo il contratto nazionale una fonte necessaria di riduzione d'orario e di controllo sull'orario
Ha ora la parola Guido Abbadessa segretario generale della Filt parlerà poi il dottor Domenico Cempella no tradurre delegato dell'Alitalia
Ma non si può non essere d'accordo con la relazione che gli ha presentato Walter e io accetto la sfida di porre un ragionamento non per la congiuntura ma per la costruzione del tutto
Ecco quindi perché la costruzione di un ragionamento propositivo ma anche rivendicativo per quanto ci riguarda come sindaco
E parto dalla questione dal nodo che mi sembra
Centrale l'asse strategico della scelta che ha fatto Walter nella sua relazione che quello proprio di partire dalle questioni dal Patto per il lavoro ed alle questioni innovative che vi erano nel patto per il lavoro
Quando si diceva bisogna passare da prodotto assiste
Questa per me è la chiave
Di tutta la questione che noi poniamo innanzitutto per il rinnovamento dell'economia italiana ma innanzitutto per una proposta vera che riguarda il Mezzogiorno d'Italia l'economia del Mezzogiorno
Noi non possiamo far finta di non ho sapere che solo nel settore dei trasporti
Lei indica di qualsiasi cosa noi produciamo nel Mezzogiorno d'Italia e ha costo del prodotto finito intorno al dieci al quindici per cento
Non c'è quindi nessuna soluzione
Se non quella di rimuovere queste indicate quindi tutte le cause infrastrutturali per dare una prospettiva vera alle regioni del Mezzogiorno dita
Io insisto moltissimo su questa cosa queste forze la gli a parte molto meridionale di essere dirigente sindaco
Ma io vedo non c'è patto territoriale che tiene e se noi non creano nelle realtà del Mezzogiorno una questione
E soluzioni di questo tipo guardate nel nello stesso Norditalia se pensiamo ma
Sentenze poi abbondantemente dirà lui su questo
Noi non riusciamo a essere concorrenti dei prodotti ortofrutticoli nel mercato del nord Italia
Proprio per il costo che i prodotti ortofrutticoli tratti in Sicilia in Calabria in Puglia eccetera hanno nello stesso mercato nazionale allora
Il superamento di questo dualismo del dualismo delle due economie di questa situazione di questa forbice che sempre più si allarga come può avvenire partendo dalla consapevolezza di cui dicevamo prima ma se essa Deans assegnare linea libri dei sogni mia dice utopistici
Soluzioni della della questione io parto dal ciò che si può fare nelle Ferrovie dello Stato
Quello che bisogna abbattere innanzitutto per quanto riguarda il Mezzogiorno
E il fatto che solo il trentasette per cento delle linee ferroviarie sono fatte nel Mezzogiorno ma di questo trentasette per cento
Solo il ventisette per cento sono elettrificate e di questo trentasette per cento solo il diciannove per cento sono a doppio binario
Ossia una soluzione di questo problema
E quindi diventa un immediatamente esigibili quei pochi finanziamenti
Ma divento immediatamente esigibili quei pochi finanziamenti che ci sono per lo sviluppo del sistema ferroviario del Mezzogiorno
O se no quella forbice di cui parlava Walter nella sua relazione si allargherà sempre di più e bisogna capire allora oggi quali sono i motivi interni o esterni finanziario tecnico che impediscono il decollo di quei pochi finanziamenti
Che ci sono ma interroghiamoci ci sono stante l'attuale situazione degli interventi
Strumentali e organizzativi d'oggi
Possibili
E la cosa guardate non riguarda solo il sud del Paese ma riguarda lo stesso nord est ormai nel Nordeste
Si imbarcano le merci in Slovenia
E quando si fanno questo tipo di scelte poi si rimane le imprese rimangono insediate nei territori dove costa di meno e dove il servizio viene fatto in maniera efficiente
E perché succede questo perché non ci sono i cali perché non ci sono i locomotori perché c'è una manutenzione fortemente superata e non esiste più l'alibi della rigidità del contratto dei ferrovieri
Con il nuovo accordo come abbiamo fatto con il nuovo contratto nazionale di lavoro noi abbiamo fatto la nostra parte il problema è che oggi quelle flessibilità che sono state da
Nelle Ferrovie il problema è molto ben diverso dell'Inter
E poco fa Claudio ha fatto sulla questione dell'orario di lavoro li dobbiamo recuperare quantità di lavoro in più perché il problema dei ferrovieri
Non è il salario rispetto al ferroviere tedesco francese eccetera ma è un problema di produttività con il contratto noi lo abbiamo superato il problema è che oggi il sistema
Non risponde non è in grado di rispondere alle stesse scelte di natura contrattuale per produrre di più che noi abbiamo
E sempre legato alla questione delle ferrovie quale scelta quale intervento si riesce a fare rispetto a una questione che nel mondo dei trasporti può sembrare un miracolo ma che poi dirà comune alle sue ragioni
Che come le diamo un sistema ferroviario con la situazione portuale italiana
Io qui vogliono in lanciare sì veramente un grido d'allarme perché la prospettiva non è Gioia Tauro quanto
Gioia Tauro è diventato così grande così forte perché gli è stato uno straordinario è grande sacrificio da parte del mondo del lavoro
Ma ciò che viene oggi avanti a Cagliari con la scelta che ha fatto piglia il volo a Taranto con la scelta che fa evergreen a Brindisi con la scelta che Farmers
Be
O si creano le condizioni infrastrutturali
Per cui i grandi armatori
Che ha tavolino e per condizioni di latitudine e longitudine hanno scelto l'insediamento nella penisola
Italiana o creiamo le condizioni oggettive l'interesse per cui questo insediamento rimane
O se non vivremo anche qui una stagione una grande illusione di avere una miriade di forti di transhipment di grandi traffici ma poi
Tranquillamente cancellati appena nelle sedi di decisioni di Hong Kong di Singapore
O del Nord Europa si sceglie una convenienza di tipo diversa perché analizzare questi questi tra ecco allora perché
La scelta della programmazioni per della programmazione che crea le connessioni che crea l'interessi ma anche le scelte che devono fare prese a organizzarsi a offrire servizi essenziali
In questi territorio
Così come le questioni del cabotaggio che permea rimangono l'accusa
Il problema del Mezzogiorno e dell'economia italiana non può essere risolto solo risolvendo le questioni ferroviaria se non si sfruttano le due grandi autostrade del mare il Tirreno oggi
Io direi per fortuna
Facendo una forte revisione ideologica ma per fortuna appalto dei privati
E l'Adriatico appalto delle marinerie pirati Cipro
Grecia
E turchi
Qui non vi è una scelta del governo sulle questioni del capo
Vi è la subalternità
E attorno a questioni di questo genere ora nell'Adriatico in cui avvengono straordinari traffici commerciali e che nel medio periodo saranno sempre più grandi
Non può data non possiamo noi
Non insistere con il governo su una scelta che affronti che affronti queste questioni perché non possiamo e non accettiamo un patto scellerato che oggi eccetera gli armatori nel medica
Il Tirreno e di appalto dei gruppi armatoriali italiana l'Adriatico e l'appalto dei delle marinerie pirata di Cipro
Turchia e che
Per questo però mi sia permesso di dire rimanendo in termini delle questioni di cabotaggio
Che io concordo molto nella maniera lapidaria come Walter ha affrontato la questione illusoria del ponte sullo Stretto
Non è ciò che necessita per la continuità territoriale della nazione con la Sicilia la realizzazione di un'opera infrastrutturale così faraonica che costerebbe
Cifra ingenti
E la cui realizzazione sarebbe molto incerta non entro sulle questioni tecniche perché non è il mio mestiere meglio compito fare ma sicuramente
I tempi il modo di come tradizionalmente si sono fatte le cose nel Mezzogiorno non cinque
Perché invece non percorrere una strada molto più possibile
Fattibile immediatamente che quella di scoprire nelle relazioni tra l'Italia e la Sicilia un filone di business molto grande per le Ferrovie dello Stato
E mettere le Ferrovie dello Stato forse anche l'unico caso in cui li spingo fino a tanto pensando sì per questo sentimento una societarizzazione delle pietre delle Ferrovie dello Stato perché vorrei vedere proprio le Ferrovie
Stare nel mercato dei traffici dello Stretto dello Stretto di Messina al pari dei privati perché a differenza che in altre realtà qui ci troviamo in una situazione di traffico punti dodici mesi all'anno trecentosessantacinque giorni all'anno e non si capisce perché
C'è chi deve fortemente nucleare e chi come le Ferrovie dello Stato invece devono e penso al traffico pregiato penso al comma e questo può avvenire
Sgombrato il tavolo da qualsiasi situazione di privilegio che possono avere i cosiddetti fecondi perché così come abbiamo detto anche nel passato noi siamo per fare tabelle d'armamento al pari dei privati
Se abbiamo le condizioni e la tipologia di navi proprio come quella
Dei dei privati
E facendo questioni affrontando una questione di questo tipo non perché si possano prefigurare e Isso di espulsioni di manodopera no assolutamente no del patto
Che aumenti la quantità di offerta che risponde alla quantità di domanda che essa cioè
Per ultimo voglio affrontare una questione che la questione di Malpensa
E quanto mai sbagliato la guerra paesana che in queste settimane e avvenuta è stata alimentata dai sindaci e anche da un pseudo cartello dei sindaci del Mezzogiorno
Il problema è
Costruire le sinergie come diceva la cremazione tra Lab di Malpensa e l'abate di Fiumicino il problema Malpensa voglio essere chiaro non è un problema Alitalia
Ho la fortuna che dopo di me parlerà l'amministratore delegato dell'Alitalia quindi
Dirà Luca se conviene su questa cosa il problema Malpensa è un problema Italia il problema Malpensa e il problema Italia
E provo a motivare queste questioni primo
Il progetto Malpensa est è stato il primo progetto approvato dal Parlamento europeo con fondi comunitari secondo lo stesso piano di ristrutturazione dell'Alitalia bassa
Le scelte fondamentali per il rilancio di questa azienda sulle questioni sul labbro di Malpensa terzo Lab di Malpensa è ubicato l'ipotesi possono catturare ingenti quantità di traffico che oggi vanno a Francoforte che oggi vanno
A Zurigo e sarebbe gravissimo non cogliere queste queste potenzialità ciò non è assolutamente in contrasto con la quantità di aerei di gente di passeggeri che arrivano a Fiumicino
E lo dico non prendendo a pretesto ottativo proiezioni eccetera utilizzerò utilizzo nel dire questa cosa
Gli stessi dati che sono contenuti nel piano di impresa degli Aeroporti di Roma che hanno presentato
Incrementi di traffico nel novantasette di venticinque milioni di passeggeri nel Duemila di trenta milioni di passeggeri nel due mila cinque di trentacinque milioni di passeggeri
E allora di che stiamo discutere
Mi sembra che sia la guerra paesana di alcuni sindaci
E pensando ad alto trovando il motivo essere per mostrare la loro aggressività e a volte eccessiva spocchia attorno a questioni dipende
Ben più complessa ecco allora che la questione dello scontro dalla contrapposizione
Fiumicino Malpensa e fuor di luogo ecco perché la questione Malpensa non è una questione Lombardia non è una questione di Milano e una questione paese
Per ultimo a poche la relazione ha affrontato i problemi della privatizzazione
E i settori dei trasporti le privatizzazioni stanno conoscendo storie fasi molto diverse
C'è la vicenda poco esaltante sicuramente
Nonno da perseguire come quella della privatizzazione delle Autostrade ma ci sarà una mia questione di ordine ideologico che mi sembra molto strano come si possa privatizzare quello che è un monopolio naturale
C'è la questione della privatizzazione dell'Alitalia che su questo mi voglio soffermare la nostra scelta eh
Non perché siamo innamorati del privato il privato è bello eccetera perché è l'unica condizione indispensabile per cui si realizzi lo sviluppo della vita
E oggi sarebbe sciagurato non pensare
Per ciò che si è realizzato ad uscire dai vincoli di Bruxelles e non puntare fortemente sulla privatizzazione quindi sullo sviluppo sull'aumento della flotta dei posti di lavoro finalità
Ma di fronte alla globalizzazione del mercato
Di fronte all'Europa quale il sistema di relazioni sindacali scelti
Come fa a qualche amico e saltando eccessivamente il sistema delle relazioni sindacali dell'Alitalia
O come fa qualche altro meno amico e saltando
L'esperienza di gioia
Mi permetterete che in entrambi i casi credo che ci siano delle forti forzatura
L'esperienza dell'Alitalia e delle relazioni sindacali in Alitalia Burnett felice perché sia realizzato l'azionaria
Perché l'operaio il pilotò l'assistente di volo e dei piccola parte ora proprietario dell'anzi
La scelta è un altro
Le azioni da quattrocento lire a trentasei mila sorpreso ci sono andate perché tutti hanno fatto la loro parte ma moltissimo il lavoro e perché al centro della ristrutturazione hai messo il lavoro la dignità del lavoro
E il lavoro fondi e risorse questo è il punto
Questa è la chiave
Affronta la minaccia della perdita del posto di lavoro si è fatta questa scelta
Ed ecco perché oggi sul mercato dieci a proiettare certe
E una mistificazione è un mistificatoria e ti dice lira il cambiamento delle relazioni sindacali i avvenuto perché ci sono stati perché sono state distribuite le azioni non è assolutamente così passa per l'assunzione di responsabilità sindacato da parte di tutti del fatto che il lavoro è una che innanzitutto il lavoro è una risorsa
Così non posso come non possono essere le relazioni sindacali che ci sono a Gioia Tauro
Dove tutto viene passato sul fatto che per continuare a lavorare in questa realtà qualsiasi flessibilità niente armi
Il part-time il part-time né i contratti sporto sabato e domenica il raddoppio del turno detto un minuto prima eccetera eccetera Lunetta esca
Si è disponibili appare tutto ma il tutto deve essere contrattato all'interno dal patto che abbiamo assunto la questione del lavoro come
Come risorse ed ecco perché allora il problema societarizzazione terziarizzazione mie è un problema molto spesso fa sul molto spesso sollevato dalle aziende per dimostrare anche
L'incapacità
Affrontare certe certe questioni perché se si fanno processi di divisionalizzazione seri precisi ecco che si vede in molti settori dei trasporti dove la componente costo del lavoro non è la componente essenziale
Di quanto apposta il prodotto trasporto ma ciò che è essenziale l'organizzazione
Su quel
Per ultimo e ho concluso
Io voglio partire da questa esperienza che fa
Non è detto che la risposta alla globalizzazione e l'accettare la globalizzazione dei traffici sempre
Andare dove ci sono i salari più bassi guardate nel trasporto marittimo noi abbiamo l'esperienza diametralmente opposto
E il primo settore che serve regolamentato e dove gli è stata la globalizzazione
Totale
Ma se apre un confronto molto serio e innanzitutto le aziende lei rese scelgono segmenti di mercato qualificato e si è disponibile a riformare e a cambiare l'habitat delle questioni
Ecco che credo che una cosa che ci poi sembrava impossibile coniugare
Si può coniugare
L'aver fatto il secondo registro navale
Io so di parlare di una questione che interessa molto poco il mondo sindacale perché ma anche il mondo della politica italiana perché il marittimo girare per il mondo spesso non poca non scalda il cuore di nessuno però attenzione gente che vive nel Mezzogiorno d'Italia e la gente che vive a Torre del Greco ha riposto a Molfetta
E spesso è gente nostra
E in questi anni è andato sotto bandiera ombre senza nessuna assicurazione col fatto che dato il secondo registro dove innanzitutto il sindacato ha cambiato anche rispetto all'organizzazione del lavoro i contratti eccetera
Sissi defiscalizzato ma con le natiche riprendevamo la bandiera italiana la defiscalizzazione è stata abbondantemente pagata dalla sola Iva che pagano gli armatori
Beh
Il risultato è che a pochissimi metri dall'entrata in vigore del secondo registro
Noi stiamo avendo che a bordo delle navi italiani non solo in maniera retorica accopparli torna la bandiera italiana ma soprattutto la cosa che ci interessa a bordo delle navi
Hanno i lavoratori italiani chi a quel punto proprio perché si è scelto un segmento di mercato nonché porta la merce povera ma che porta la mia cioè la per c'è a merce pregiata a bordo di quelle navi intorno a esserci non solo come
Comandanti o direttori di Nanchino agli italiani ma anche come marinai come Nostromo
Come allievo eccetera eccetera ecco che allora alcune cose che sembrano impossibili possono diventare possibili c'è ci vuole il coraggio anche nel risolvere alcune contraddizioni
E nell'uscire da alcune nicchie che a volte anche il sindacato ma credo che questo abbiamo cominciamo ad avere le carte in regola
E in ogni caso la relazione che pigliamo
C'ha posto Walter ci obbliga a questo punto di lasciare se vogliamo sul serio guardare il futuro
Qualsiasi condizionino PC opposizione anche noi di nicchia di stare bene di navigare in mare aperto ma sulla base di un progetto molto più preciso potere portare risultati importanti per la nostra economia grazie
Ora la parola l'amministratore delegato dell'Alitalia dottor Domenico Cempella
Io ringrazio
Può partire da un da un punto perché mi pare che su questo siamo tutti d'accordo ma forse vale la pena ricordarlo due maggio cosa accade dopo il due maggio
Penso che tutti condividiamo il fatto che il due maggio non sia
Ahimè un punto di arrivo traguardo finale ma
Un punto di partenza
è come se superate tutte le fasi eliminatorie
Con molta fatica
Ci fossimo finalmente potuto iscrivere al vero torneo
Quello che nei prossimi anni dovrà stabilire quali Paesi
E quali economie conteranno veramente in un confronto planetario della sfida Roma
Che non sia un torneo facile quello della sfida globale ormai lo sappiamo perfettamente lo dimostrano
I grandi eventi economico-finanziari che condizionano il nostro quotidiano
Dalla crisi dei Paesi asiatici
Dal crollo del mito giapponese
Dalla ricerca di nuove identità europea
Dalle preoccupazioni Statunitensi per il nascituro Euro con il quale il dollaro dovrà poi fare i conti
L'effetto Euro e qui veniamo che cosa accadeva dopo il due maggio
Renderà la competizione termine evocato da tutti i quelli che mi hanno preceduto più accetta perché credo che in Europa non saranno più consentite o tollerate vie solitaria lo sviluppo
E non sarà più neanche possibile per capirci dico io utilizzare
Le scorciatoie tradizionali che noi conosciamo
Che in un modo o nell'altro hanno cementato
Qui da noi
Spesso le fragili e illusorie crescente
La dilatazione del debito pubblico nella logica del ripianamento acritico
Dei disastri figli dell'inefficienza
L'utilizzo talvolta spregiudicato della leva cambi
L'onnipresenza salvifica pervasiva
Dello Stato imprenditore
I finanziamenti a pioggia
Al di fuori logiche coordinate strategiche pragmatiche
Finalizzate più all'obiettivo del soccorso
Piuttosto che a quello di una piattaforma progettuale in grado di creare valore
Che è la cosa che più ci sei
Ed allora cosa accada
Dopo il due maggio accadrà che emergeranno i gap storici del sistema industriale del nostro Paese
E rischieranno di accentuarsi
Quegli squilibri apparentemente insanabili
Che dal dopoguerra ad oggi hanno condizionato lo sviluppo economico dello
Se tutto questo è vero in una chiave di lettura generale
L'UE ancora di più per il settore dei servizi
Un'area quella dei servizi a più alto rischio
Perché storicamente sono sempre stati gestiti da grandi monopoli
Perché vengono colti
Alla svolta di questo drammatico cambio culturale dell'euro
In una fase ancora incompiuta di percorso di trasformazione verso il mercato non siamo ancora riusciti
Appare la svolta
Anche se ci sono in corso tentativi nobili e seri per attuarlo
Perché nei servizi che si fa più immediato il confronto tra le attese dei bisogni
Di un cittadino consumatore sempre più esigente
è un lavoratore consumatore
Che ha dovuto rapidamente rimettere in discussione alcuni concerti guida del passato
Fondati sui principi di tutela e garanzia del proprio ruolo professionale
Se poi in questo gioco di progressivo approfondimento
Dagli scenari generali a quelli più particolari
Consideriamo le attività di servizio del trasporto allora possono emergere ancora con maggiore chiarezza idee tipici di questo settore
L'arretratezza delle infrastrutture
Il perdurare dei monopoli in parti significative del sistema dei trasporti
L'assenza di strategie dirette
La mancanza di una cultura di impresa e la criticità nelle relazioni in questi
Questi che non
Non vanno sottovalutati perché in ogni Paese
Il contributo che viene al sistema economico dalle attività dei trasporti è enorme
è importante
In positivo e negativo lo può condizionare o facilità
Il settore trasporti infatti ha un ruolo fondamentale come facilitatore e moltiplicatori di sviluppo dell'economia
E lo possiamo anche misurare il contributo di questo settore all'economia nazionale rilevantissimo
Ha un valore aggiunto tra il cinque e il sei per cento
Nell'ultimo decennio il tasso di crescita è stato intorno al quattro per cento le risorse impiegate nel settore dei trasporti nell'ultimo decennio è stato intorno all'otto per cento
Se abbiamo ancora un problema sociale gravissime risolto questo settore qualcosa
Verso la soluzione di quel problema
Credo che l'abbia fatto
Ma nonostante l'impone
Ma a mio giudizio occorreranno ancora anni per un vero allineamento alcuni partner europea
è giusto riconoscere non c'è pensavo che ci fosse che il ministro Burlando ha fatto tantissimo in questi due anni
Affrontato quasi tutti i temi
Ma il lavoro è ancora lungo siamo solamente all'inizio
Qualche considerazione sul trasporto aereo
Così mi trovo meglio
In questi anni si è spesso parlato delle difficoltà di Alitalia anche perché per troppi anni Alitalia era sinonimo di trasporto e non viceversa
Difficoltà di Alitalia competere con gli altri in Europa e nel mondo
In questa affermazione c'è una parte consistente di verità
Ma c'è anche un importante sottovalutazioni
Le condizioni in cui Alitalia e le altre aziende di questo Paese hanno dovuto e debbono confrontarsi condizioni che sotto l'aspetto into infrastrutturale sono fortemente penalizzanti
Prendiamo gli aeroporti
Però porti se inquadrati in una logica di sistema Rete
Possono costituire uno straordinario volano di sviluppo economico del territorio
E nel territorio
è questa una chiave interpretativa che assegna all'aeroporto un ruolo centrale come sistema
Completo di infrastrutture di trasporto
Reno gomma ero io passeggeri e per
Nonostante le straordinarie realtà e potenzialità economiche dell'Italia
La nostra situazione come Paese
Viene
Viene malissimo una graduatoria all'interno dell'Europa superati anche da chi ha cominciato molto
Molto dopo rispetto a me come la Spagna
Se è vero che Parigi in un anno movimento allo stesso numero i passeggeri dei trentanove aeroporti italiani ed unico da solo
A quasi la somma delle merci tra Roma e Milano
Allora ci domandiamo perché noi non stiamo crescendo perché non stiamo approfittando di questa cosa che si chiama sviluppo dei trasporti perché la nostra concezione qui è stata ricordata ed è ancora di attualità in questi giorni tra Roma e Milano è ancora la concezione del campanile la concezione del voglio tutto
La negazione di un sistema che sfrutti le potenzialità per far crescere il Paese
Tutte queste cose a noi
Ancora sono abbastanza poco chiaro
Giustamente Cerfeda Abbadessa parlavano Della situazione va a Roma Milano che fondamentalmente siamo più alla ricerca di Penati che alla soluzione di un problema unendo le forze
L'esistenza della
Così come ormai perché i giornali ne parlano in continuazione
E la logica di una Rete
Che si sia dovunque anche se esistono grandissimi hanno forti perché Air France sta sviluppando rione ma anche Parigi
Lufthansa sviluppato Mona come avviene Francoforte
In Spagna a Barcellona che non fa la guerra ma dritte Marco c'entrano le attività e far crescere il Paese
Alla fine poi tradotto in economia è anche in posti di lavoro dice che in Inghilterra
Ci sono cento milioni di passeggeri in Germania settanta milioni di passeggeri in Francia sessanta milioni di passeggeri
Noi ne abbiamo appena quaranta come il Paese che abbiamo
Ne abbiamo appena quaranta con il Paese che abbia e anziché pensare a come si fa arrivare a cento stiamo cercando di capire
Chi deve avere venti o più di venti e chi meno di venti
Se poi
Pensiamo un attimo ad alcune situazioni oggettive che sono peraltro alla base del nostro sviluppo perché io sono d'accordissimo con quanto ha detto poc'anzi Abbadessa non nel togliere i vincoli perché secondo avremo mai dovuti averli e non ci stanno penalizzando ma nel pensare fortissimamente allo sviluppo di Alitalia ancorché in un contesto liberalizzato
Questo è un Paese dove solamente il quattro per cento degli italiani vola contro il dieci per cento di Germania e Francia il quindici negli Stati Uniti vidi le potenzialità e di crescita in un sistema non più rigido per tariffe e numero di servizi ma liberalizzato sono veramente incredibili
L'essenziale è costruire le premesse sotto il profilo del funzionamento dell'integrazione delle infrastrutture perché si possano cogliere
Questo dico dei benefici
Che non sono primati da scrivere un agente sono alla base dello sviluppo economico e quindi anche un modo per risolvere i problemi dei nostri figli
Ha ragione
A vendere sia certo indaga badessa quando nella relazione di Cerfeda e più successivamente Abbadessa inserendosi nel lavoro e nella Roma degli anni dopo parlare perché ne parlano tutti quindi posso parlarne anch'io
Cerfeda l'ha descritta come una vicenda insensata fondata su ipotesi assurde di dividere il traffico che c'è ha perfettamente ragione qui il problema non è quello di capire
Dove è meglio che stia dei voli dell'Alitalia cosa che peraltro l'Alitalia deve deciderà da sola perché un'impresa e da un un obiettivo da raggiungere quindi metri voli laddove è maggiore la possibilità di riempirli
Ma il problema che ci dobbiamo porre come facciamo a recuperare quel traffico merci e passeggeri che oggi non va né a Roma né a Milano
E come facciamo a creare le condizioni perché arrivi a Roma e a Milano non necessariamente quelli che vanno a vedere il Papa
Ma come si fanno a costruire instradamento Italie per cui c'è più gente che arrivi in questo Paese come avviene in tutta Europa
Cioè la costruzione di una Rete che consenta alla compagnia più grande che siamo noi a tutte le altre compagnie che verranno in un mercato fortunatamente che andrà sempre più verso un'ulteriore spinta alla liberalizzazione e quindi chiunque verrà se ci sono le condizioni è secondo me il problema principale che dobbiamo viso se no
Probabilmente rimaniamo Nanni e hanno ragione
Queste organizzazioni filantropiche europee che ci stanno dicendo che sarebbe tanto bene
Non fare la Malpensa perché c'è già Londra Francoforte Parigi peccato che noi italiani questa cosa credo che non ci piace moltissimo però queste quello che dicono
E la cosa che trovo assolutamente pericolosa e che qualcuno a livello istituzionale ci crede pure
Che sia
Una grande cattiveria fare una cosa che ha senso è un aeroporto anziché andare in una pista
Dove appena sale a temperature nasce una pura si blocca il sistema dei trasporti di questo Paese con i riflessi non per l'Alitalia ma per il Paese
O ce l'avevano a bordo
è ricorrente l'accusa che si fa all'Alitalia anche in questi giorni di non essere ancora realmente entrata in un vero regime di
Mercato
Credo che sia una riflessione in parte giusta se ci si riferisce al processo di privatizzazione è stato sentito la mente avviato dovrà necessariamente arrivare alla sua conclusione e anche al più presto possibile
Ma non perché pubblica belle privato no perché ormai è una necessità se un'azienda ha posto le condizioni
D'accordo con il sindacato d'accordo con chi lavora in azienda per diventare un animale diverso
Non più
Un'azienda che vende servizio pubblico ma un'impresa che stando sul mercato sviluppa cose
A beneficio dell'azienda ma anche del paese dove sta questo deve essere può essere realizzato solamente in una totale libertà che
La liberalizzazione la privatizzazione totale può dare all'azienda
Noi stiamo andando come azienda con molte difficoltà e poi lo dirò perché molto spesso si parla di modello soluzione del problema
Un'altra cosa che voglio dire che non abbiamo chiaro in mente il percorso anche sotto il profilo della regolamentazione del sistema
Non sono ormai il mercato ampiamente liberalizzato ma siamo tra i fautori
Come azienda presso il governo
Di arrivare nei modi in cui sono arrivati gli altri Paesi europei quindi con giudizio ma velocemente ad una liberalizzazione totale per esempio della relazione Italia Stati Uniti diciannove Sky per noie
Un punto di forza e non un punto di debolezza la liberalizzazione viene vissuto in azienda con un'opportunità hanno convinto però attenzione anche qui dandosi parlarvi ove Scajola Sky sappiate che in Europa non c'è l'Inghilterra non c'è in Francia non c'è in Spagna c'è solamente in Germania quindi non è un fatto acquisito dovunque
Siamo stiamo cominciando a diventare un Paese che non è più di retroguardia che sta guardando al futuro in maniera norma
Però
Il trasporto aereo non è fatto solamente di Alitalia è fatto di altri fondamentali tasselli
Dove questo processo ahimè non è arrivato io credo che quando arriverà il ministro parlerà perché è un tema che condivide che spinge ma esistono ancora dei Monopoli di fatto o di diritto che penalizzano questo sviluppo di un sistema libero con prospettive di crescita ulteriori e questi sono gli hanno volti è questa l'azienda dell'assistenza albo
Nel novantanove ci sarà la prima liberalizzazione servizi aeroportuali è un'operazione che va fatta ovviamente con giudizio perché non si possono creare
Condizioni né di turbativa né di drammi per quanto riguarda chi lavora negli aeroporti ma è un'opportunità perché un ulteriore modo perché riesce
Era ricorso qui spesso la strategia di rete
E quindi l'assenza dico io di una cultura
Nelle strategiche
A partire dalla fine degli anni settanta si è andata diffondendo nel mondo dell'impresa il concetto di sviluppo del sistema secondo dell'oggi dire
Il concetto di reti applicata all'economia implica come nodo i seguenti principi
Interdipendenza tra le parti
Processi decisionali congiunti coordinamento aspettative reciproche
Identificazione dell'attore protagonista
Un sistema d'impresa che si muove secondo logiche di Rede è in grado di imprimere al processo di crescita tassi di sviluppo significativamente più accelerato
Con effetti positivi per l'impresa in termini flessibilità operativa
Riduzione dei costi valorizzazione delle competenze distintive
A questo proposito a titolo di esempio ricorderò che la Cargo City di Malpensa regime consentirà di abbattere i costi operativi del trasferimento delle merci di un quindici col dieci per cento al dieci al quindici per cento
Cioè uno dei
Per le finalità di un sistema di trasporto di efficienti è quello di contribuire
Al sistema dell'impresa e non gravare
Come oggi accade per l'assenza di un sistema che funziona
Gli elementi caratterizzanti di questo ruolo sola dimensione di impresa la centralità nell'ambito del processo la connettività nel contesto della relazione
Cioè ci vuole qualcuno che in questo sistema di vede che ha fatto di più soggetti e di più voci abbia in qualche modo non per primogenitura ma per
Come dire possibilità di arrivare velocemente alla meta una sorta di leadership
Non c'è dubbio che per quanto concerne il trasporto era in questo Paese noi riteniamo che questo ruolo debba spettare alla compagnia nazionale
Cui va anche l'onere di essere pertanto il riferimento principale
Dei bisogni collettivi in termini di netto di collegamenti servizi ero puntuale e infrastrutture
La polemica senza fine che ha investito il futuro di Malpensa e le nostre scelte di posta con evidenza che purtroppo questa cultura dei sistemi sistemi carri non esiste
E veniamo alle relazioni
Industriale rapporti tra il sindacato e l'azienda e alle esperienze che abbiamo fatto sono state richiamate da Guido Abbadessa avvocati
Il sindacato secondo me va riconosciuto almeno
Quella parte più responsabile che io ho trovato fortunatamente assai la maggioranza ha capito le nuove regole del gioco
La partita è mondiale non consente più vie solitarie
Allora sviluppo dell'impresa
Il valore vero da difendere all'impresa nelle sue capacità competitive complessive non la propria individuale collocazione all'interno dell'azienda
Lo scambio classico ore lavoro quantità può essere utilmente reinterpretato e riequilibrato
In uno scambio ore lavoro qualità
Dove a mio parere qua per qualità si intende maggiore responsabilità
E l'impresa che deve vincere e io devo aiutare
Maggiore coinvolgimento
Posso mettere un più nel mio lavoro
Maggiore disponibilità
Pressing dita per arricchire il contenuto dello dalla
Un'impresa vincente deve trovare il modo per remunerare adeguatamente le proprie risorse umane utilizzando anche strumenti innovativo
Io posso essere anche d'accordo Angelo sono certamente con la badessa quando dice che Alitalia non ha fatto il tam around
Perché abbiamo deciso che i dipendenti parteciperanno alle trivellazioni
Però il fatto che i dipendenti i vertici lei dell'azienda in un'azienda che ha perennemente bisogno di cambiarsi perché il mondo sta cambiando certamente aiuto
A un certo dubbio che se pure gli è stato secondo noi un salto di qualità significativo è decisivo
In termini di contributo al risanamento d'altra parte il sindacato e il manager dell'impresa
Non hanno ancora superato tutte le rispettive diffidenze
Queste due sponde speculari si confronta in un rapporto caratterizzato ancora dai nodi critici di potere rivendicazione conflitto
Non abbiamo iniziato un percorso innovativo nuovo
L'unico possibile perché l'alternativa era la chiusura dell'azienda se l'azienda non ha chiuso anzi
Però ci siamo imbarcati in un
Sorta di
Nuovo modo di intenderci mai sperimentato
Ed è solo grazie alla grandissima
Determinazione
Non volontà determinazione
Di alcuni pezzi del manager e del sindacato che questo processo va avanti ed deve continuare deve permeare tutti gli anni
Il modello Alitalia ne parlo perché
Spesso mi domandano cosa si Elio grossissime difficoltà rispondere che tutti lo conoscono io sto tentando di spiegarne il funzionamento e sottolinearne il il significa
La risposta non è
Secondo me è un è una formula né un sistema noi abbiamo con molta modestia grossa determinazione per le condizioni in cui versava quell'azienda
Prima ho sentito parlare di pericoli per quanto riguarda le aziende italiane di vendita o di beh credo che non certamente per merito mio ma soprattutto per merito di lavori in azienda e chi ha permesso che questa azienda potesse fare quel percorso credo che la vita dimostri che in questo Paese si può anche non vendere
In questo Paese si può anche lavorare perché l'azienda intanto non si vende
E perché magari cresca pure
E se noi supereremo fino in fondo
Non solamente a livello di vertici cui il nuovo intende dell'azienda
Beh secondo me avremmo dato un contributo anche un sistema di relazioni industriali che può aiutare anche altre
Non abbiamo fondato questo modello su cinque semplici parole discontinuità motivazione coinvolgimento responsabilità e remunerazione
Il nostro piano l'abbiamo proprio Succi queste cinque parole
Non è nella soluzione tutti i problemi è un modello da copiare per tutti ognuno decide la strada che deve percorrere secondo me in relazione ai problemi che deve risolvere alle possibilità che avviso però rappresenta probabilmente il tentativo più avanzato e io direi anche riuscito adesso
Di rendere compiuto un salto culturale
A cui accennavo poc'anzi e cioè il superamento della logica dei ruoli di potere contrapposti l'acquisizione di solidi valori su cui costruire il futuro dell'azienda
Credo che questa nostra esperienza possa essere mutuata probabilmente da qualche altra parte ma ripeto non sono modelli sono situazioni
Certo ed ha detto a un certo punto e concludo non più stato ma stato intelligente credo che abbia totalmente ragione
La partita del ruolo pubblico dello Stato in economia
è proprio questo sono perfettamente d'accordo
Per quanto ci riguarda infatti
Volevo fare un warning piano Alitalia e il suo modello di relazioni industriali hanno è vero consentito annui di vincere una sfida che sembrava impossibile
E realizzare forse uno dei più rapidità nera un declino però se impresa di questo qua e ma dopo il due maggio questa formula e questo modello da sola non basterà più
Non basterà perché il mondo cambia perché lo scenario ogni giorno è diverso
Per cui per noi discontinuità rispetto al passato vale anche per il futuro
Solo così secondo me sarà possibile risolvere
Lavorando ma non solamente
Leggendo delle relazioni superare il gap con cui sono partito all'inizio di questa relazione grazie
Incredula
Ha ora la parola Paolo Nerozzi segretario generale del sindacato dei lavoratori della funzione pubblica della City
Io credo
E abbiamo fatto bene figlie redazione di Walter a tentare di mettere insieme una serie di questioni esperto sono nella nostra discussione divise
E lo sono sicuramente nella pratica del Governo politica industriale politica renderlo giorno reti pubblica amministrazione
Formazione e ricerca
Io credo che sia utile ritorni incominciare a ridiscutere insieme e ci è utile proprio a tentare di porre prime elementi di piattaforma divertenti a vita rispetto come dicevo prima rete arrivare al governo sempre più frammentaria e tenta di vivere
E affrontare i problemi di modo spingono e anche all'iniziativa
Da parte di altre organizzazioni sindacali per sono più portati a partire dai logiche di schieramento o di affinità ideologica e a partire appunto dai problemi e dai contenuti delle singole questioni riflettere su questo
Rispetto a un mutamento che è già avvenuto l'entrata in Europa e a un mutamento che è in corso la costituzione di uno Stato a forma federale e sicuramente a forma decentrata con diverso potere del sistema dell'autonomia delle Regioni delle Province e dei Comuni
E quindi proprio questi due passaggi
Da un lato il passato europeo e quindi una dimensione popolare tonale e dall'altro lato il passaggio di deleghe competenza in materia al sistema delle autonomie prende i problemi del Teramo approntando ancora in qualche modo più complicato
Proprio questi due passaggi pongono la questione del dualismo
Se poteva fare pelo dell'acqua relazione tua ad una differenza sempre maggiore fa Norbert Huber pare del Paese è altre aree del Paese anche all'interno dell'Hotel conobbe sotto il throughput un elemento appunto di riflessione proprio rispetta i temi della riforma del decentramento del cambiamento dello stato della pubblica amministrazione
Questo dualismo che accomuna maggior significato proprio perché è proprio la pubblica amministrazione inviato in questo Paese a velocità riverse è proprio perché i problemi della sicurezza dei servizi non solo quelli pubblici ma anche quelli
Delle delle reti e delle infrastrutture forma fai diverso e se noi vogliamo in qualche modo pare una politica che riconosca i diritti uguali nell'insieme del territorio diritti alle persone ma divide anche l'impresa pre questa dualità questo dualismo questa differenza
Di velocità rischia di diventare ancora maggiore e rischia di Altare Maggiore proprio nel momento in cui il proprio come peraltro abbiamo avuto anche noi le riforme si muovono in un terzo di decentramento di federalismo
E allora questi Properties sia quelli aver avviati dalle riforme Bassanini la uno la due la tre e la quattro
Che i processi collegati ad essi e determinati a discussione che in Parlamento di facendo una Bicamerale nella costituzione di uno Stato modello federale
Pongo la bontà la questione verrà poco fa sistema centrale sistematico autonomia in maniera diverso è indubbio lo diceva Cerfeda per l'ambiente per le infrastrutture per i Comuni ma vale anche questo per l'attuale per la sanità
Che questi processi se non governati rischiano di rendere il Paese ancora più diviso
E anche i progetti stessi della Bassanini che noi abbiamo voluto che vogliamo e che si muovono in un si muovono nel senso di maggior potere al sistema dell'autonomia devono fare riflettere in maniera anche meno
Meno superficiale poche cose ardite ma le Autonomie oggi nel nostro Paese che cosa furono le Regioni le Province e i Comuni e ceffoni in grado di reggere un po'terzo polo di pochi profondo ecco allora che anche il ragionamento anche le riflessioni sulla struttura con del Governo sull'acqua modifica deve partire da queste considerazioni in primo luogo e mi pare che nel discorso sui ministeri cui l'accorpamento dei ministeri questo problema non sia stato sollevato quindi in fondo perfetta avranno le nuove politiche europee da un lato ed è il modello di Stato federale dall'altro rispetto alla nostra pubblica amministrazione all'azione di governo
Ora indubbiamente importante ragionare sulle questioni dell'ambiente del territorio delle più tutore
Per questo nelle attività e industriale è questione di ministeri che non hanno più senso da molto tempo per quello che sviluppo agricolo ma per altri aspetti probabilmente anche quello del commercio estero
Ma come tutto questo impatto come la struttura del governo che la porterà rispetto all'Europa da un lato e rispetto ai sette federaliste rapporto con le regioni da un l'altro impongono in qualche modo al governo nuove forme e nuove nuovi compiti
Nuovi compiti perché l'Europa da un da un lato pone un problema di più accorpamento delle materie e dall'altro lato la questione delle regioni anche nelle materie col delegate impongono un elemento di controllo un elemento di coordinamento un elemento che possa permettere eguali diritti nell'intero territorio nazionale
E credo che queste questioni assieme alle questioni diciamo più pratiche della Bassanini pone la questione la semplificazione degli atti e quindi una pubblica amministrazione che poi battuto nel lago giorno riesca a rendere più più servizi all'impresa riesca avendo Verga
Di porre quindi trenta essere in qualche modo più funzionale di quanto essa è oggi e guardate il problema delle regioni comuni provincia non è con un problema
Di poteri diversi ed i posteri nuovi che bisogna dare ma anche le mente vi è anche un elemento da un lato di controllo e dall'altro lato anche di aiutare i processi di riforma
Che in questi in questi enti non sono a mia dico soprattutto in alcune parti del paese ancora partiti
E a fianco a questo
Se affronta e credo sia utile affrontare sia per il pubblico che per i parà pubblico per quello che era pubblico le questioni della dirigenza le capacità nei l'energia reali
Io credo che noi come sindacato ma più in generale anche le forze politiche nel nostro Paese sia ma poca fatte poco attenta ai quartetti in questi anni sono aperti nel settore dirigenza e alla necessità di cambiare di modificare fortemente la dirigenza pubblica e dall'altro lato io credo che noi siamo poco attenti a un protetto che in proprio questi mezzi di nuova lottizzazione e nuova è un ritorno di pratiche antiche che proprio nella diventa fatale parastatale collegata sta avvenendo ora è indubbio che una parte dello buon funzionamento di questo Paese la pubblica amministrazione proprio rispetto alla dirigenza proprio sul terreno al capitolo della dirigenza
Bisognerebbe riflettere modificare dalla Bassanini opaco ligure che io considero importanti
Di privatizzazione del rapporto di possibilità discrezionale di intervento ma è pur vero che proprio rispetto a questi processi di riforma noi crediamo nella dirigenza statale regionale provinciale oggi il terreno più forte di resistenza pensiamo alle questioni dalla semplificazione da un lato ma non solo
Ora una modifica anche radicale libertà di neve anche con meccanismi che possono portare dall'eterno anche con nuove assunzioni con nuove con nuove entrate
Un bar nuova poco una nuova cultura di questa pubblica amministrazione a mio avviso necessaria mentre noi pensiamo a queste cose
Mentre parliamo Sagunto viene appresa
Io sono molto preoccupato dei processi che in queste settimane in questi mezzi nella dirigenza pubblica che stanno costruendo e non solo nella di evidenza pubblica poi trasporti settore partecipazione statali
Interessa ma altre categorie ma sarebbe utile verificare Pola sta procedendo
Credo che a volte ricordino
E su questo farebbe in terra a volte ritorno e ritorno con meccanismi e con modi francamente francamente discutibile
E proprio partire da qui porta
E vedete
Io ho seguito con qualche interessa è quello che è avvenuto venerdì al tabacco a Napoli
Beh per quello che riguarda la pubblica di evidenza presente in forze sono protetti che a mio avviso non vanno nel senso dell'innovazione poi forse sarebbe utile discuterne
Ma appunto insegni che si vedono sono pegni in qualche modo preoccupante fenomeno dobbiamo se noi dobbiamo andare proprio in controtendenza rispetto penso all'ambiente rispetto al lavoro rispetto alla ricerca la formazione beh con queste strutture credo dei protesti sia difficile portate e allora dell'ultimo tema che volevo sollevare e presenterà Bassanini la questione del lavoro
La questione del lavoro pubblico dell'acqua valorizzazione la questione dei processi che si sono aperti di privatizzazione del rapporto di lavoro
Di una diversa modello di organizzazione del lavoro
E gli ho vive poco del lavoro pubblico
Ora non aiutano le grida che ogni giorno appaiono sulla mobilità selvagge il problema non è di sapere se saranno cinquantacinque mila o cinquantaquattro mila o trentacinque mila i pubblici dipendenti che andranno in mobilità
Il problema è che bisogna cambiare il modo di lavorare di rapportarsi fra le amministrazioni nell'amministrazioni creare un circolo che oggi manca di partecipazione di ruolo indipendenti curdi questo è quello che è ma anche anche le grida mia Virgo offrono qualche volta interessate affinché nulla muti di quello che in qualche modo questo pretore ha fatto negli anni passa e allora organizzazione del lavoro vuol dire due livelli di contrattazione
Vuol dire l'applicazione come la ditta Bassanini della ventitré luglio in modo integrale nella pubblica amministrazione vuol dire responsabilizzare la dirigenza l'amministrazione vuol dire anche però nel momento in qualche nel modo che si responsabilizzati diventa che si avvia un nuovo mondo modello di lavoro in cui ci avviamo forme di flessibilità impensate
Nella pubblica amministrazione anche vedere come tipo ordinano e come si fanno a contare di più i saperi che stanno all'interno della pubblica amministrazione
E allora anche qui forme di codeterminazione di partecipazione vanno impari Papon protervo appunto per flessibilizzare da una diversa organizzazione del lavoro io credo cioè i protetti avviati piacque discuteremo generale
Dalla riforma Bassanini siano importanti in fondo le riforme di questo governo tutta tonda pubblica amministrazione
Rompono compassato su due questioni il rapporto col sistema dell'autonomia delle regioni e quindi lo smantellamento di uno Stato centralistico senza smantellare gli elementi di Uni di universalità che quel portato deve mantenere e la valorizzazione del lavoro pubblico io credo però che questi processi
Che vuol dire Investimenti che vuol dire formazione che vuol dire un diverso modo di lavorare avranno sempre avranno appunto
Un anno dimensione un effetto pratico sulla vita dei cittadini sequestri potersi saranno controllati e se il movimento sindacale avrà la capacità anche di abbandonare una parte di se stesso
Noi dobbiamo rompere con mappa per la nostra parte
Proprio perché quella parte non si seguirà e non ci può seguire il tetto un progetto di rinnovamento della pubblica amministrazione
Ma sappiamo anche che la maggioranza dei lavoratori poco disponibile a questo cambiamento è per noi avremmo la coerenza di andare più di fondo ci seguiranno
Diamo ora la parola per l'ultimo intervento di questa sezione al convegno allora ministro dell'Ambiente senatore Edo Ronchi
Sì la
Relazione questo convegno pone dei temi di ordine diciamo generali
Rispetto ai quali immagino piatta inviati una interlocuzione ravvicinato di governo ma mi capita di essere il primo sono sbaglio
A intervenire e quindi magari anche rispetto al vostro dibattito un po'fuori tema
Vi sono evidenti ritardi
E difficoltà nell'azione di governo
Ma la mia impressione per di di opinione anche sulla discussione generale
E che anche per parte vostra sì di almeno l'impressione di concepire la politica economica un po'troppo come politica a comando
Successi sopra valuti per certi versi la possibilità per l'azione di governo di innestare in tempi rapidi processi e sostanziale di cambiamento economico
Ci sono invece dei processi che sono molto lenti e non è solo un problema di ritardo di governo di difficoltà burocratiche proprio la struttura economica che non che non è facile da cambiare non è facile da convertire diciamo da un modello all'altro
Probabilmente è vero quanto voi sostenete
E cioè la ripresa economica intatto rischia di alle al aumentare la forbice fra sviluppo anche dall'occupazione al nord e in alcune aree del centro rispetto al Sud
Probabilmente è vero
Però io non sono convinto che diciamo sia automaticamente vero
E che ciò sia di carcere comunque un elemento negativo
Se la differenza certamente sì ma che ci sia in qualche modo nella struttura non solo del nostro Paese ma dei Paesi industriali una differenziazione territoriale dello sviluppo
Guardate che mi hanno raccontato che perfino il Giappone a differenze territoriali di sviluppo e anche il Nord sviluppato stamattina a Torino
Visitavano alcune aree della Piemonte dove ci sono livelli oppure della Toscana dove ci sono livelli venti disoccupazione meridionale
Ovvio che questo ragionamento estremizzato porta dei paradossi non è che io voglio fare dei paradossi
Tuttavia penso che lo sviluppo omogeneo territorialmente omogeneo non esista non è non è nemmeno detto che sia una cosa buona
All'interno di un territorio nazionale è normale che ci siano dislivelli
Ebbene probabilmente normale che
Una ripresa una forte ripresa economica riesca invece ad attenuare
Diciamo la disoccupazione ad attenuare la disoccupazione nel Mezzogiorno anche se non a ricondurla
Ai livelli dell'occupazione diciamo di piena occupazione che esiste in alcune regioni del nord Italia
Dopodiché restano diciamo molte delle osservazioni che voi fate mi permetto di aggiungere un'altra
Osservazione
Di come poco si rifletta sulla qualità dello sviluppo questo lo dico in relazione alla tendenziale sottovalutazione dalla tematica ambientale ancora fortissima
Più che la tematica occupazionale Nucara tematico occupazionale per almeno all'attenzione
Dell'opinione pubblica la questione ambientale come possibilità di qualificare uno sviluppo diverso e molto sullo sfondo
Moltissimo sullo sfondo
Per esempio quella riflessione sulla interpretare alcune fondazioni locali del Mezzogiorno soprattutto a forte valenza ambientale gli ordini neanche il discorso sento più
Cioè sento molto parlare di infrastrutturazione in e quando si parla di infrastrutturazione sono le reti autostradali le reti ferroviarie
Un po'di rete idrica
Ma l'idea che ad esempio la qualità territoriale e dell'agricoltura di qualità del Mezzogiorno la qualità ambientale dal recupero ambientale
Come patrimonio di una via diversa di sviluppo la sento non sento molto raramente praticamente
Il discorso è quasi scomparsa
Io ho in mente ho in mente quello che stiamo facendo adesso tornando più un tema diciamo nuova responsabilità più dirette
Dalla politica ambientale nel Mezzogiorno per quella parte di competenza dello Stato
Stiamo cercando di recuperare il ritardo nelle politiche ambientali
E gestiamo in regime di ordinanza di emergenza
La politica dei rifiuti in Campania in Calabria e in Puglia
Stiamo cercando con investendo e anche con progetti che sono operativi
Il sistema che si basava esclusivamente sulla discarica
Lo stiamo convertendo a un sistema di gestione integrata potenziando organizzando le raccolte differenziate anche direttamente quei commissari
Puntando per esempio fare piattaforme di compostaggio una per provincia
Puntando a costruire impianti per la produzione di combustibile da rifiuti in campagna
E per la produzione di energia integrando questo combustibile da rifiuti
La depurazione delle acque
C'è stato un piano straordinario poco citato che ha messo in movimento una serie di interventi nel Mezzogiorno
Si è parlato molto poco del si è parlato del saldo per l'alluvione ma il più grosso Progetto di depurazione del Mezzogiorno settecento miliardi impiegati quattrocento in appalto ai primi di di questo mese
Per quattro depuratori che modificano il sistema di depurazione dal dalla del Sarno
Sono un intervento secondo me molto importante ed è la prima volta che si tenta un Progetto Integrato di depurazione a livello di un bacino di un fiume meridionale
Complicatissimi sono i progetti di depurazione in Puglia
Per l'Orsato dalla situazione dei depuratori
Di c'è l'abitudine praticamente in tutti i depuratori esistenti a valle del depuratore di mandare le acque in falda perché la rete idrografica praticamente assente
Foglia nell'acqua dei depuratori dalle falde e innescare un ciclo di reciproco l'impiego di queste acque in agricoltura è contenuto nell'ordinanza emanata da noi ma è molto difficile perché si incontrano
Fortissime resistenze al riciclo di quest'acqua
Per gli impieghi agricoli
è in atto una politica di rafforzamento della rete dei parchi nazionali del Mezzogiorno
Con un aumento dalla dotazione finanziaria notevoli problema semmai che non riescono a spenderli tutti
Per il Parco del Gargano
I residui di cassa di questi patti sono proprio ormai Gargano a cinquanta miliardi di residui non spesi Pollino cinquantanove il Cilento la valle di di Aderbale degli hanno un'ottantina di miliardi
E stiamo riorganizzando la diciamo la Rete molto complicato perché questi parchi non spendono direttamente ma attraverso i Comuni le Province e le Regioni
Adesso stiamo cercando di supportare la progettazione in modo che spendono più direttamente anche se attribuendo la titolarità degli interventi formale ai comuni alla Regione ma in realtà il supporto alla progettazione dev'essere pieno perché altrimenti abbiamo orientato un aumento di risorse ma che provano
Ma difficoltà la la spesa da parte degli Enti locali nonostante il supporto degli enti parchi nazionali
Tuttavia anche lì ci sono dei progetti interessanti che sono maturi la il Progetto Pangea agricoltura naturale pulita per le zone interne e c'è un marchio di promozione di agricoltura nelle aree dei parchi e una rete di supporto alla commercializzazione di questa agricoltura ma la rete dei parchi
Un progetto di sostegno di supporto allo lo sviluppo del turismo partita dei parchi nazionali
E anche
L'attivazione anche noi non siamo
Molto contenti del l'impiego dei lavoratori in lavori socialmente utile perché centrato una seri problemi nei parchi
Nel Parco del Vesuvio molto grossi nel Parco del Cilento pura perché questi lavoratori chiedono poi lo sbocco occupazionale nel parco una volta che si sono attivati i lavori per farla sentieristica metta rapporto un po'di cartelloni
E la capacità di assorbimento di questi lavoratori nei bar sì e no un decimo del anche se un po'di cooperative sono state organizzate polveri
Occupazione conseguente ci sarà ma ripeto abbiamo avuto grossi problemi con minacce e occupazione delle sedi dei parchi per lo meno il silenzio del Vesuvio e non sappiamo alla scadenza della gran parte di questi lavoratori socialmente utili
Cosa si farà perché evidentemente i parchi non sono in grado di assorbirli tutti
Riguarda praticamente quasi tutti i parchi dal Mezzogiorno dove si sono attivati questi lavori socialmente
Ci sono tragedie possibilità che sono legati alle bonifiche delle aree inquinate lati la bonifica più importante in Borsa è quella di Bagnoli
E dove si è entrati in una fase operativa molto avanzata
Dove però mancheranno dall'anno prossimo la riporto per completare questa bonifica e metterà a disposizione circa metà dell'area metà destinata a parco del due milioni e mezzo di metri quadrati
Metà nuove attività produttive e quindi ci sarà un poema di completamento della bonifica dell'area di Bagnoli con risorse aggiuntive
Difficile da da insomma da evitare perché altrimenti la bonifica non si riesce a completare soprattutto la parte a mare
E si sta lavorando anche alla bonifica di Napoli orientale l'area dei depositi di carburante è un'area di grande potenzialità soprattutto diciamo di infrastrutture di terziario avanzato
Alla quale stiamo studiando che stiamo studiando dentro un Progetto Napoli ambiente che vede anche altri interventi di risanamento della città in particolare risanamento dalla rete fognaria
Di interventi per la mobilità sostenibile in città che vuol dire il potenziamento dei delle tranvie del di superficie
E della e delle auto e degli autobus elettrici e a metano
Questo progetto di Napoli ambiente cioè di interventi ambientali organiche in alcune città meridionali potrebbe essere esteso anche alle principali città metropolitane
Penso a Palermo bene meridionali volevo dire penso a Palermo penso a Catania presso a Bari
Ovviamente qui è un problema di risorse e di priorità
Le possibilità d'intervento ci sarebbero bisogna che si decida di destinare una quota delle risorse
No no a un generico il recupero delle periferie si parla in maniera molto generica ma degli interventi mirati e di qualità ambientale delle città metropolitane da metropolitani del Mezzogiorno
Ma ci stiamo lavorando per ora solo su Napoli perché questo ci consentono risorse disponibili ma penso che questo sia un tema che affronteremo nel prossimo anno se riusciremo ad avere una quota di risorse aggiuntive
Infine non in ordine di importanza c'è il tema della difesa del suolo dell'assetto idrogeologico in particolare del Mezzogiorno
Io penso che la ricomposizione degli aspetti di protezione naturalistica e ambientale e di protezione urbanistica e territoriale c'è un aspetto importante di una riqualificazione dalla politica dalla difesa del suolo
Noi abbiamo avuto un sistema dove da una parte e lavori pubblici era titolare della difesa del dissesto idrogeologico dall'altra l'ambiente era titolare della Difesa naturalistica ambientale del territorio attraverso la predisposizione alla carta dalla natura la linea riassetto di protezione naturalistica del territorio
Questi due aspetti vanno integrati
Perché così si riesce a gestire a livello di vaccino una prevenzione più efficace e probabilmente anche più mirata
Penso che bisogna attuare una riforma della legge centottantatré il governo ha cominciato a predisporre anche in sintonia con lo studio avanzato dalla commissione del treno al Senato diciamo le linee di fondo di questa riforma dalla centottantatré
Qui non è semplice affrontare questa riforma perché si confliggono due esigenze una è quella di mantenere un ottica di tutela integrata di bacino
L'altra è quella di avere una legge più snella più pratiche che produce iniziative e provvedimenti di tutela del territorio in maniera più efficace e rapida
Tenete conto che l'alluvione del novantaquattro del Piemonte e del Po
Le alluvioni in Friuli e in Versilia dal novantasei dissesti della penisola sorrentina fine novantasei inizio novantasette fino alle recenti frane per citare i fatti più rilevanti nessuno di questi fatti o di queste catastrofi è avvenuto a misure operante derivanti dalla legge centottantatré dal pantano
Sarà anche una buona legge ma se di fronte a tutti questi eventi non aveva predisposto alcuna misura preventiva in tutti questi eventi ritengono interno Midway conseguenti alla legge per la difesa del suolo che erano operanti sul territorio
è evidente che ci sono dei ritardi ma delle carenze significative ma la impostazione la centottantatré
Ma che devono pur sentirlo operatività più rapida e incisiva
Anche la stesa per la difesa del suolo e le sue capacità di attivare occupazione
è andata molto a rilento
Come sapete sondati recentemente resi noti dal ministero dei lavori pubblici dai due mila ottocento miliardi a disposizione
A vario titolo della duecentottantatré dalla sua degenza ne sono stati impegnati poco più di novecento
Io penso che riuscire a focalizzare diciamo priorità di intervento nelle aree a rischio e quindi individuare sia pure nel dentro l'orizzonte di una programmazione del territorio interventi mirati consente anche di accelerare di attivare effettivamente la spesa
Non riesco a immaginare al un altro meccanismo il piano di bacino del Po secondo me non ci sarà mai oppure ci sarà un piano di bacino del Po
E sarà talmente generico è talmente mattino nota esserino operante immaginato un solo piano
Che regola pianificazione di tutto il bacino del Po che qualche dall'alta Italia tutta l'Italia settentrionale ritengo che sia o impraticabile talmente generico
Tano procedure Fat
Quindi il governo è impegnato in questa svolta per la difesa del suolo non mente forse è una delle svolte più difficili
Perché si interviene in una realtà istituzionale molto complessa su una sistema normativo
Che richiede significative riforme e un sistema istituzionale dove non c'è più una unica regia ma c'è una regia multipla che stando alle Regioni nei comuni e in onda potere concorrente che quello rimasto lo Stato in questa materia
Quindi è giusto chiedere questa svolta io credo che l'integrazione ambiente e territorio sia un punto importante di questa svolta
Credo che richiederà però del tempo per produrre sette invisibile concreti a livello del territorio perché questa svolta richiederà una riforma della legge di riferimento di varietà dall'accento ottantatré
Infine
Cambiamenti climatici Kyoto anche questa tema che poco discusso nei questi ultimi mesi
Comporta un cambiamento dell'efficienza nella gestione dell'energia
Altrimenti non staremo nei parametri di Kyoto soprattutto nel settore dai trasporti e della produzione di energia elettrica
Anche qui una non è solo un vincolo mediante un'occasione una sfida quella di puntare su una ma modalità di trasporto sostenibile
Significa al potenziamento dalla ferrovia per il trasporto merci significa lo spostamento dal dall'ammontare della modalità dalla bomba al Sir Rocco in modo più consistente anche per i passeggeri
Significa dei cambiamenti e in parte sono innate in parte devono essere attivati rapidamente come stiamo cercando di fare
Qui io ritengo che una possibilità di convergenza con modelli ad alta intensità di occupazione stia nella riforma fiscale più
Come è scritto nel DPEF
Occorrente
Il mercato rifletta i costi reali e quindi anche i costi ambientali ciò non avviene spontaneamente
L'attuale sistema fiscale incentiva lo sfruttamento intensivo dal lavoro l'alta produttività del lavoro
E disincentiva l'alta produttività nel consumo delle risorse in particolare per l'efficienza energetica o dell'uso di materie prime
Io penso che sia indispensabile
Aumentare il prelievo sulle emissioni di CO due
E spingere quindi all'aumento dell'efficienza energetica e compensare questo aumento dal prelievo sulla CO due con una riduzione del prelievo fiscale sul lavoro in modo che si riducano
I costi del lavoro sì incentivi anche per quella via la possibilità di occupazione
Su questo io sinceramente ma spetta un'azione più forte anche da parte del del sindacato perché temo che la sola pressione ambientalista non sia sufficiente a ottenerne questa inversione
Dalla pressione fiscale dalla dalle risorta lavoro alle risorse e questa conversione ecologica e passa inevitabilmente da una riforma fiscale in senso ecologico che riduce il prelievo fiscale sull'occupazione lo aumenta sulle risorse stimolando l'intensificazione della produttività dell'efficienza delle risorse
Io come titolare dell'Ambiente la la mia battaglia la farò nel per questo indirizzo c'è ma ritengo che questa sia un grosso cambiamento che se non c'è anche una forte pressione diciamo sociale questo cambiamento non ci sarà
Entrerà invece in contrasto la riduzione della pressione fiscale con l'investimento sociale con la spesa sociale
Invece certo che la pressione fiscale va ridotta non sto dicendo che va mantenuto addirittura aumentata ma penso che sia inevitabile se non vogliamo che ci sia una ulteriore riduzione della pressione sul prelievo dalla spesa sociale test sia un prelievo sul consumo di risorse naturali e di energia quindi ci sia una orientamento ecologico della fiscalità
Infine è una piccola osservazione della sulla citazione dalla relazione di Cerfeda
Sul decreto per Marghera
Mi cita come esempio negativo
Perché leggo evitando gli atti sbagliati come quelli che rischiano di far decideva lo Stato le tecnologie da far usare alle imprese come potrebbe accadere nel caso di Marghera con il provvedimento proposto da Roma
E prenderei tale migliori tecnologie disponibili non è una un mio merito ma è una indirizzo presente in diverse direttive europee
E quando si indica come politica ambientale la migliore tecnologia disponibile si indica anche che l'autorità competente a valutarla o è un'autorità terza come nel caso della certificazione Emas o è un'autorità pubblica
Quindi può anche non essere statale ma è un'autorità pubblica nel caso di Marghera avevamo due alternative uno a fronte del fatto che cinque sostanze
Sono state individuate anche con indagini che hanno risvolti penali come sostanze che danno luogo a fenomeni di persistenza e di appunto nella laguna c'è una borsa in tema molto delicato con un ricambio limitato di Up
O si poteva proibire queste sostanze e quindi indicare un limite che era quello misurabile perché non ci può essere un carico aggiuntivo
Di queste sostanze tossiche e cancerogene persistenti nel dell'ecosistema già pesantemente colpito dalla curva
E allora invitare un limite vero o un limite misurabile è stata giudicata anche con una discussione con le forze sociali
Con imprenditori una diciamo una proposta non praticabile per la sola laguna di Venezia ma riteneva una riflessione di ordine generale abbiamo quindi ha colto
Questa non praticabilità del limite zero intendendo come limite misurabile portuale sono tante
E al e abbiamo adottato la strategia ambientale industriale di applicare a quelle soltanto donne un limite che è riuscita a raggiungere ma il limite che deriva dall'adozione nei processi produttivi edito epurazione tra in tutte e due dalle migliori tecnologie disponibili per quelle cinque sostanze
Non credo che sia un'impostazione né statalista e anomala vivi ripeto questa delle migliori tecnologie disponibili
Indeterminati tagli di rilevante impatto ambientale è una pratica per la infatti la definizione delle migliori tecnologie disponibili
E tratta dalle da una direttiva europea edilizia e le tecnologie che consentono ai migliori risultati ambientali economicamente compatibile con l'economia di mercato qualcosa del genere cioè nelle migliori tecnologie disponibili rientra sia la fattibilità economica sia il miglior il miglior risultato ambientale raggiungibili con questa con queste tecnologie
E a Udine ovviamente non è l'azienda e si autocertifica per certificare le migliori tecnologie disponibili interviene lo ripeto un'autorità terza cioè dei certificatori abilitati oppure un'autorità pubblica
E come il caso nostro il caso di di questo decreto quindi non vorrei che in questa polemica così diretto e richiamata in questa relazione in questa occasione
Si riproduca una con Pippo di confronto fra il sindacato e il ministero dall'ambiente o fra il sindacato e il mondo ambientalista e ritengo ormai superato cioè un tipo di confronto e credo dobbiamo lasciati alle spalle cioè quello in cui il sindacato si occupava solo per l'occupazione e la cultura ambientalista si occupava solo diciamo di una tutela ambientale che prescindeva dei posti di lavoro prescindeva diciamo dalle necessità dello sviluppo economico
Non non ci giova proprio riprodurrà la discussione in questi termini ancora meno in un punto delicato come quello di di Marghera pensiamo penso titolo dovessi dire in termini molto franchi come deve essere il nostro punto
Grazie al ministro Ronchi
Allora noi riprendiamo nostro convegno domani mattina vorrei richiamare per un momento se mi consentite
L'attenzione di tutti sul fatto che quella di domani è come già sappiamo una giornata molto impegnativa per i numerosi interventi di ospiti esterni importanti oltre a dirigenti della CGIL interverranno domani fare domani mattina in particolare interverranno Rossignolo Mincato integratori Carlino rosso dietro il vicepresidente della Confindustria con il quale abitualmente parliamo
Di
Patrizio Bianchi il ministro agosto il ministro Bersani che interverrà alle dieci
Quindi io inviterei tutti i compagni alla puntualità in particolare domani mattina e quindi essere presenti alle nove e mezzo nell'orario di apertura della discussione che era stato convenuto buonasera