17 MAR 2025
rubriche

Il Mondo a pezzi. Intervista a Paolo Guerrieri Paleotti

RUBRICA | di Ada Pagliarulo - RADIO - 11:04 Durata: 19 min 56 sec
A cura di Delfina Steri
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Le politiche protezioniste e i dazi verso l'Ue decisi da Donald Trump spingono la presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen sul percorso di una diversificazione dei rapporti commerciali: si profila un riavvicinamento con la Cina e si riaprono spazi di intesa dopo le tensioni degli ultimi anni, durante i quali è stata considerata un 'rivale strategico' e tenuta a distanza per via del sostegno fornito alla Russia nell'agggressione all'Ucraina.

Cina e Ue condividono ora la difesa del multilateralismo e dell'aperrura dei mercati, ma anche l'impegno sulla transizione green.

Il
modello di sviluppo cinese, però, non prevede un'inversione sul terreno della crescita dei consumi interni: ciò comporta che l'eccedenza di produzione potrebbe continuare a riversarsi sui mercati europei, aggravata dalle chiusure protezioniste statunitensi.

Pericoloso sarebbe aumentare la nostra dipendenza dalla Cina su prodotti legati a tecnologie verdi come pannelli fotovoltaici, veicoli elettrici o anche nuove tecnologie, big data o intelligenza artificiale.

Serve con la Cina il recupero di un rapporto funzionale ai nostri interessi, esigendo reciprocità nelle possibilità di investimenti europei nel Paese.

Non si può evitare il confronto con la seconda pootenza mondiale, una relazione funzionale è indispensabile, anche perché non si può escludere che Donald Trump decida di giungere ad un accordo diretto con la Cina: a pagarne le conseguenze sarebbe proprio l'economia europea.

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