Prima Repubblica - L’Italia e la Difesa - Conversazione con Stefano Silvestri

Stefano Silvestri è stato presidente dell'Istituto Affari Internazionali sottosegretario di Stato alla difesa dal gennaio novantacinque al maggio del novantasei consigliere del sottosegretario agli Esteri incaricato per gli affari europei nel settantacinque
Consulente della presidenza del Consiglio sotto diversi governi e giornalista professionista è stato inviato e notista del globo nel ottantadue membro del comitato direttivo dell'Europeo nel settantanove collaboratore di numerosi quotidiani nazionali sui temi di politica estera e di difesa come il sole ventiquattro ore
Ha insegnato sui problemi di sicurezza dell'area mediterranea benvenuto a radio radicale grazie questa replica ha per tema
La prima Repubblica cosa è stata per il nostro Paese guardandola soprattutto con gli occhiali diciamo della difesa visto il suo impegno come segretario appunto di Stato alla difesa
Che differenze particolari rispetto ad oggi quelli piccoli a ritardi
Ma diciamo che quel durante tutto il primo periodo gente labbra della Prima Repubblica diciamo così la la difesa
Era una qualcosa di abbastanza tranquillo
Che avveniva all'interno della NATO veniva garantito dagli Stati Uniti
Praticamente nel Mediterraneo il rapporto con la NATO era essenzialmente un rapporto con gli Stati Uniti più che con gli altri alleati
Gli Stati Uniti avevano rapporti specifici con l'Italia con la Grecia con la Turchia praticamente quasi separati gli uni dagli altri
Che e bellici il vigile e di e di seconda linea praticamente non senza prendersi grandi responsabilità internazionali
Le cose sono cominciate a cambiare con cambiamento del quadro internazionale
E direi il primo grosso mutamento è avvenuto proprio nel mille novecentonovanta
Con la prima operazione bellica
All'esterno delle frontiere condotta a dare nostre forze armate
Noi non la chiamo amo guerra il nostro governo cerca di evitare il termine guerra
Ma alabarda nostra partecipazione alla guerra del Golfo venne definita un'operazione di polizia internazionalizzare internazionale
A nostro Governo ma sono sostanzialmente i nostri aerei andarono con quegli altri dalla coalizione a bombardare le condizioni dell'IRAP
Di da allora è iniziato un nuovo Periodo
I molta maggiore internazionalizzazione della difesa e italiana
Chiamata a contribuire attivamente su vari scacchieri
Partì con i Balcani naturalmente
Ma anche in Medio Oriente poi successivamente anche in Afghanistan e così via
C'è c'è stato un mutamento un po'epocale se vogliamo
E qui siamo passati da una delle forze armate
Che erano concepite essenzialmente solo per la difesa territoriale e quindi praticamente viveva lì in caserma
Ed erano soprattutto delle forze armate di coscritti
A delle forze armate che valgano mandate in giro per il mondo
Che devono a volte prendere degli impegni militari anche difficili
Costosi e che richiedono un alto Picuno un molto più alto grandi professionalità tant'è vero che poi arriviamo anche la decisione della sospensione
La leva militare a favore di un modello sostanzialmente l'esercito volontario
Questi sono gli anni in cui inizia tutto questo grosso mutamento
Anni novanta
Nel biennio della sua presenza alla difesa ci sono stati tantissimi eventi direi storici che ci permettono un po'di conversare su temi che oggi poi come sentirete sono assolutamente d'attualità
Cominciamo da qualche settimana prima del suo incarico di sottosegretario di Stato alla difesa con il governo Dini Austria Svezia e Finlandia entrano nell'Unione Europea cos'era allora l'UE e come furono salutati questi interessi
Ma l'urea
E cominciamo ad allargare in questa maniera
A Paesi nuovi soprattutto tra i Paesi che dal punto di vista proprio dalla politica della difesa
Erano tre paesi non membri dell'Alleanza atlantica
Anzi l'Austria membra ISEE neutrale per trattato internazionale inizialmente
La Svezia per scelta la Finlandia per opportunità
Questo
Questa era già
Qualche cosa che in qualche maniera disallineata
La la Unione Europea dalla NATO
Allargando l'Unione europea al di là dei limiti della NATO in compenso non era entrato un paese nel Nord
La Norvegia
Che era un Paese membro del malato ma che il cui nei referendum interno non non ha non permise
A al governo né norvegese coi disabili di ratificare l'ingresso Euro non europea
Io non entro la Svizzera
Anzi sempre ancora una volta perché il voto popolare
Fu contrario ma già all'ingresso di questi tre Paesi inoltre spostava cominciamo cominciava a spostare
L'interesse non ancora l'asse ma l'interesse dell'Unione Europea
Più verso est
Una volta l'interesse e l'Unione europea verso est si concludeva con la Germania sostanzialmente
Già alla riunificazione tedesca
E avviene proprio in quegli anni
Spostava un po'più verso est
L'interesse l'interesse dell'Unione europea
E in un certo senso la Finlandia Svezia e l'Austria rafforzavano
Questo processo che poi vedrà
Il suo completamento con grande ingresso di tutti gli altri Paesi
L'ex Patto di Varsavia dell'ex comico
All'interno dello ione cioè dell'ex impero sovietico all'interrogatorio
Ci sono due eventi ad aprile del novantacinque che ci riportano come dicevo qualche minuto fa alla carta
E nel in cinque giorni insomma nello spazio di cinque giorni il due aprile un'esplosione a Gaza uccide otto persone tra cui uno dei leader di Hamas e il sette aprile ce la prima guerra cecena viene perpetrato
Nella prima guerra cecena viene perpetrato il massacro di Samassi chi da parte delle truppe russe ridono almeno cento tre civili e ne arrestano picchiano e torturano altri dunque a Massa e la Russia già protagonisti
Sì soprattutto anche inizio
Di quelle che saranno le guerre contro il terrorismo
Che sono un qualche cosa di molto ambiguo
Perché tu puoi combattere un'organizzazione terroristica ma non puoi realmente fare per la guerra al terrorismo
In quanto tecnica di uso della forza insomma
Che dice la la la
Però si è forte la tendenza
A usare queste occasioni come Lerner nel gioco anche nel gioco politico interno
In Israele
C'è in quel momento bisogna cambia ricordarsi
Che in quel momento si stava delineando raccordo
Rabin a Rafah tra
Che verrà interrotto dalla uccisione di Rabin da parte di un estremista
Di destra israeliano
E dalle che è qui che poi a crescere accrebbe
Le risultanze e la paura anche di Arafat a concludere quell'accordo
Per cui la cosa vista rimase binaria
Il la guerra cecena
Ora mi la piattaforma
Per rafforzamento rinvii di di Putin
Come delfino di Eltsin lei come nuovo presidente
La Russia
Sono quindi opera azioni in cui elemento con con doc al terrorismo
Si unisce in realtà con
Porti questioni politiche interne
Per i Paesi che lo stallo che lo stanno conducendo un'altra data importante suo BMW alla difesa
Il trenta di agosto del novantacinque negli Stati Uniti dopo diciotto anni viene ripristinata la pena di morte nello Stato di New York che ricordiamo di questo importante evento
Di una certa tristezza
Un arretramento Ivan per noi
Europei che siamo arrivati a cancellare tutti
La pena di morte dalla nostra delle nostre
Legislazioni
Per noi italiani che l'ho saputo cultura giuridica è ancora fondata
Non ricordo del Cesare Beccaria
Beh la pena di morte qualche cosa
Che non solo eccede la punizione che noi potrei dovremmo poter dare a chiunque
Ma è un enorme rischio
Che si assume la giustizia umana
Di fronte ha la possibilità anche di errori
Non solo perché la persona potrebbero aver commesso il fatto
Esserci stato un errore giudiziario
Perché anche se avesse commesso il fatto non è detto
Ragioni per cui viene decretata la pena di morte
Siano poi così solide
Quindi c'è in tutto questo una
Una tristezza forte
Che negli Stati Uniti ancora
Non si superi anzi
Vi siano dei segnali in questo caso di arretramento
Rispetto a questa misura
I civiltà giuridica
Che è l'abolizione della pena di morte
L'ho citato poco fa hanno la l'assassinio di di Rabin
A dire il quattro novembre di quell'anno atti l'avviso al premier israeliano assassinato da un estremista di destra contrario al processo di pace
Dov'era quel giorno cosa cosa ricorda eccome insomma fu vissuta anche al ministero no questo questo evento così ma io ero a Roma quel giorno però
Una molto triste nel senso che ci si rese conto immediatamente
Che questo punto probabilmente avrebbe
Impedito a quelli già difficilissimo process
Per cui Rabin e Arafat erano stati insigniti del premio Nobel per la pace tra l'altro
Che li aveva visti stringersi la mano con Clinton e c'è il grande guerra teatrale
Processo iniziato con il dialogo ad Oslo
Beh
E se posso permettermi un ricordo come si tutto fare internazionali
Anche un po'prima di Oslo con un dialogo che abbiamo organizzato noi
Tra leader palestinesi e israeliani
E che vende e che ebbe luogo
Ad Ariccia
Che ebbe un certo successo rimase segreto naturalmente
Il rettore ci si rese conto quasi immediatamente
Che uccisione di Rabin avrebbe potuto
Mettere in dubbio tutto il processo come poi in effetti è avvenuto
Aprendo quindi una situazione di non soluzione
La crisi arabo-israeliana palestinese e israeliana
Che dura tutt'oggi come vediamo insomma che oggi oggi
In piena tragedia
A Gaza in Libano era la stessa Israele
In Cisgiordania centro a proposito
Del conflitto israelo palestinese l'anno dopo il tre marzo del novantasei Israele nell'orto firmano l'accordo di Sharm el Sheikh che prevede il riconoscimento uno dello Stato di Israele il diritto ad uno Stato palestinese indipendente siamo ancora diceva firmerà sanità almeno dall'obiezione
Non c'era questa cosa
Ancora siamo andati avanti fino a quel punto però poi quando si è trattato di applicare
Concretamente sul terreno alla alla vicenda tutto venne bloccato
La resistenza reciproche
Poi alla fine venne mandato all'aria
Dall'insistenza di Arafat
Nella da della della di una sorta di legge del ritorno
Per tutti trovi per tutti i rifugiati palestinesi e le loro famiglie e i loro discendenti
Nelle terre della Palestina ma che non eccedeva
Nelle terre della Palestina il che non eccedeva
Le possibilità dello Stato palestinese
Anche nel caso più largo e quindi creato grossissimi problemi per Israele
Diciamo si è si è arrivati alla alla vigilia
D'accordo si è arrivati a firmare
Documenti importanti e poi dopo l'applicazione di quel di quelli dei quindi quei documenti lo sviluppo
Che doveva seguire quei documenti e non ha avuto luogo
E oggi ne paghiamo le conseguenze come come è evidente
Stesso mese stesso anno l'otto marzo novantasei la Cina inizia dei tester con dei missili terra-terra vicino alle coste di Taiwan
Gli Stati Uniti condannano quest'atto come provocatorio il governo di Taiwan e si prepara al contrattacco insomma la questione Taiwan hanno
Sera questione Taiwan
Risvegliata in qualche misura gli occhi cinesi anche dal fatto che
Si si veniva a termine
L'indipendenza di Hong Kong
Perché finiva il periodo di affitto
Dei territori cinesi che si aggiungevano Harlan club sia un congruo
Che di di dentro di proprietà britannica coloniale Recoba britannica
E quindi questo non lo è più permesso alla città di hongkonghesi sopravvivere
Per cui
Va be'ha un conto è ritorno alla Cina un con degli accordi che poi la Cina in gran parte ha disatteso
Ma ma quindi l'idea
Che era dietro alla alla alla raccordo di Hong Kong
E cioè
Un solo Stato due regimi politici
Doveva essere l'idea che reggeva l'equilibrio
Tra e Cino
E Hong Kong
Non venne ritenuta credibile dai taiwanesi
Si rivelò poi i versetti completamente disattesa dai cinesi nel caso di Hong Kong
E portò a un inasprimento da posizione al questo si aggiungeva il fasto
Che in quel periodo cominciava a delinearsi
Un'opinione pubblica taiwanese
Che a differenza del passato la differenza del periodo in con chiaro dominio
Per i governi a Taiwan e dei governi del Kuomintang cioè dei governi che discendevano da Chiang Kai Shek generalissimo cinese che si era rifugiato
A Taiwan
Anche per sfuggire alle pressioni
Del partito comunista cinese ed erede de di pause Together la lunga marcia
Per la prima volta cominciava a delinearsi nell'opinione pubblica taiwanese
Forti posizioni contrarie a identificare Taiwan con la Cina
Oggi come oggi ancora oggi One sostiene di essere indipendente ma sostiene di essere parte della Cina
Culturalmente e politicamente in maniera in maniera indiretta
Se cioè quando e dove essere dichiarare di non essere più Cina Taiwan
A Taiwan e basta
Questo metterebbe fine anche alla rivendicazioni cinesi sull'isola
E questo è per Pechino politicamente inaccettabile
Per cui molto spesso queste manifestazioni di lancio di missili
E di pressioni militari
Sono legato alla percezione cinese
Che aumentarla
La forza delle rivendicazioni indipendentiste
Una parte della popolazione
Vinta eguali nel governo Dini di cui lei appunto ha fatto parte il generale Domenico Corcione era ministro della Difesa lei sottosegretario che ricordo a terra del lavoro sì ma lui che ministro fu Domenico Corcione
Non posso non era un gentiluomo piemontese
Uno massimamente onesto è un militare
Aveva poca comprensione inglesi
In quelle che erano i rapporti con
La politica
Con il mondo dei civili
Ricordo una
Ricordo che mi chiese di organizzare una un pranzo
Con i parlamentari della Commissione difesa della Camera
Con cui normalmente trattavo io
Io glielo Cagliari Zahi naturalmente
E lui fa fu un cortesissimo ospite di questi parlamentari
Fino a quando il uno di questi parlamentari gli chiese
A cui diversi parlamentari erano interessati a difesa di tipo sindacale
Personale civile della difesa
E lui gli chiese che cosa può si poteva fare per il personale civile della difesa
E ancora ricordo con orrore
E il mio buon generale
Solitamente in piena se in piena senza nessuna idea cari cattiveria
Rispose che lui ancora non capiva che ci facevano dei civili al ministero dalla difesa
Cosa che naturalmente venne ben ricevuta
Per i nostri parlamentari
E ricorso poi al alcuno lungo periodo di recupero
Di crediti tra di loro
Il due novembre del novantacinque il Consiglio dei ministri approva la decisione di inviare militari italiani in Bosnia no nel quadro della missione NATO per garantire la pace nella regione che scelta è stata
Sala anche questa non è una scelta molto importante
Un po'sull'onda anche
In quella di quell'Arrigo l'UFO
Noi andavamo a Megan rientrava in una posizione la situazione
Di grande complessità
Entrammo insieme con gli altri Paesi NATO
In un quadro che non era più quello
Delle Nazioni Unite il comando relativo non era più affidato alle Nazioni Unite ma era affidato alla NATO
Quindi era un'operazione di alto profilo militare
Diciamo che
Lo facemmo anche io credo con un certo entusiasmo
Anche perché i Balcani e risultavano otto importanti per l'Italia ricordiamoci non solo i rapporti che abbiamo sempre avuto con l'Albania
Ma che benché noi abbiamo ottimi rapporti con la Slovenia e con la Croazia
Tradizione politica italiana
Come del resto quella francese lasciamo la coesione politica italiana
è quella di ottimi rapporti con la Serbia
Questa volta si trattava di limitare la Serbia per cui il fatto di intervenire direttamente
Non solo innovava rispetto alla politica italiana
Mai un certo senso veniva dall'ulivista accomuna possibilità
I rimanere interlocutori importanti per i serbi malgrado l'allineamento su posizioni contrarie
Per cui ci fu anche un certo ragionamento politico oltre che militare
Sì si poteva riuscire a bloccare
Minima la la la fazione estremista
L'ho portata al massacro
Che la discussione dei TAR dei serbi
Sì si poteva moderare l'elemento nazionalista serbo
Per noi fu una decisione di grande interesse
Proprio perché coinvolgeva tutti questi elementi si militari della NATO
Per la volontà di mettere fine ai massacri
I sospetti evidentemente di andare un po'ma anche mi mantenere dei rapporti diplomatici
Il più possibile positivi con la Serbia
E con gli altri attori della dei Balcani
Cioè dove volevamo restare attori importanti politici oltre che ai militari
Idee bancarie ritenevamo che presenza militare potesse assicurarci
Quattro anni dopo il ventiquattro marzo del novantanove lei
Non era al ministero della Difesa poco dopo le venti bombardieri NATO colpivano i primi obiettivi serbi a comincia così la guerra del Kosovo non la dichiararono i Paesi dell'Alleanza atlantica la Serbia
Per fermare la pulizia etnica praticata dal regime di Milosevic nella regione a maggioranza albanese per la seconda volta dal quarantacinque la prima la ricordata risorsa conversazione da Guerra del Golfo nel novantuno l'Italia partecipò con propri mezzi con le truppe è un'operazione militare offensiva lo fece per decisero di un governo di centrosinistra no fu una
Decisione insomma molto poi riesce difficile complicata per non eccedere tuttora un ex comunista esatto Massimo D'Alema anzi c'è Massimo D'Alema sostiene che se non ci fosse stato lui al governo
Probabilmente niente non saremmo riusciti appartati fa fare questo intervento
Perché ci sarebbe stata una maggior opposizione a sinistra
Cioè il fatto che ci fosse un governo di sinistra e quello che avrebbe permesso
Alitalia ad intervenire
Contro la Serbia e di di fare la guerra alla Serbia sostanzialmente
Perché probabilmente anche c'è c'è ci può essere un grano di verità in toto questa diciamo che si trattava essenzialmente l'obiettivo non era sconfiggere la Serbia
L'obiettivo era sconfiggere Milosevic era obbligare Milosevic ad andarsene
E questo fu l'obiettivo che vende e poi si vedrà e anche finalmente raggiunto
E che purtroppo costo
Circa quaranta giorni di guerra
Fu interessante perché anche in questo caso malgrado non ci fosse neanche
Una risoluzione delle Nazioni Unite che autorizzasse quest'intervento
Sono mica le americane approvato ex post
Ma Gitai enclavi non ci furono liberamente
Proteste o esitazioni da parte italiana
Non solo che la concessione delle basi ma anche per la partecipazione massiccia dovrà passare un'auto
E vero anche
Che il ministero della Difesa del governo
Non non resero nota in maniera chiara
La quantità e qualità della partecipazione italiana
Il fatto ad esempio che
Il numero di missioni aeree di bombardamenti
Condotte da quella visione né in quel numero totale
Al primo posto ci sono gli Stati Uniti ma al secondo posto c'è l'Italia
E questo non è non è mai stato veramente reclamizzato
Diciamo che i nostri governi hanno sempre preferito
Pare la guerra in sordina Cohen semplicemente una vecchia abitudine
Che abbiamo mantenuto negli anni tant'è vero che continuiamo
Ad approvare eccezioni
Leggi sulle missioni
Per cui mentre la nostra legge di guerra
Ma sul codice militare di guerra
Dice che deve essere automaticamente applicato
Quando le forze armate si trovano è una situazione bellica
Sia che vi partecipino sia che non vi parteciperò
Ma comunque si sono rimasto sarà bellica valigie
Il codice militare di guerra
Noi continuiamo a trovare delle delle leggi che eccepiscono a questo dicono che malgrado questo
Si fa eccezione per quella missione continuerà a valere il codice militare di pace
Questo perché non vogliamo mai dire di essere in guerra
Ma solo di essere militarmente impegnati
Una maniera un'ambiguità
Che a mio avviso contribuisce solamente alla disinformazione della nostra nel nostro della nostra del nostro elettorato
Ci sono due storie interessanti nella sua carriera una è una missione in Malesia però delle fregate che erano appartenute all'Iraq di Saddam Hussein di cosa parliamo
L'Iraq
Prima dell'invasione del Kuwait
Aveva ordinato una intera flotta
A Fincantieri
Flotta che era stata praticamente tutta costruita
Erano già stava a la Spezia
Doveva essere consegnata
Erano già arrivati i marinai d'iracheni che avrebbero dovuto accompagnare queste navi in Iraq
Quando Saddam Hussein invase il Kuwait
Per cui l'Italia
Realizzo questa vendita e schermo lo spostamento delle navi che già erano state vendute
Successivamente alla guerra anche l'Iraq rinuncio alla consegna
Però noi ci ritrovavamo così con una serie di navi
Ostruite funzionanti
Che erano inutili diciamo non non idoneo all'America non sapevamo che cosa farci
Uno dei problemi della difesa ha deluso dalla difesa da Marina e così via
Era quello di sbarazzarsi di queste navi vendendo le a qualcuno che potesse interessare
Uno dei paesi interessati fu e infatti mi compro poi una buona buona parte
Alla Malesia
Che aveva un problema crescente di
De de di di criminalità
Di pirateria
Nello Stretto di Malacca in intorno alle coste della Malesia
E quindi aveva bisogno di navi come erano queste relativamente leggera e va veloce
Le armate capaci di intervenire
Contro i pirati del Polo per il controllo
Vi è una di una via di di una via ed è una via marittima di transito
Il controllo e la protezione
E in quel viaggio fu un viaggio interlocutorio ma in cui praticamente
Per me espresso interesse iracheno questa qui ma l'arma malese
A questo acquisto
E poi venne venne
Perfezionato pochi mesi dopo
C'è un'altra storia abbia un suo articolo sul Sole ventiquattro Ore emise un po'nel mirino l'istituto affari internazionali nel mirino di un'organizzazione terroristica ricordo bene
Ma evitando avvengono queste cose da
Ci fu cioè quello che avvenne fu che
Alcune organizzazioni pensarono ma soprattutto dopo questo che l'impegno dell'Istituto affari internazionali
O se
Un elemento il dividend yield del dello stato del cosiddetto Stato delle multinazionali lo Stato diciamo che opprime
La classe operaia di cui parlano essenzialmente
Le complicazioni delle Brigate Rosse
Il la cosa curiosa fu porca anche in quel periodo
Anche quando le Brigate Rosse erano ormai negli larga misura in carcere
Volevano però continuare a elaborare le loro i loro appelli
E inviare una richiesta alcuni dei loro va in carcere
All'Istituto affari internazionali
Per il dei libri
Di documentazione e materiale di documentazione
Su un sistema internazionale
Cosa che decidemmo
Di mandarli e abbiamo abbiamo mandato l'intera biblioteca di diritto internazionale dei sulla faglia nazionali
In varie carceri che venne attenta che poi sappiamo scapito molto bene
E nel dell'età dalle dalle Brigate rosse ed altri perché
Hanno fatto poi delle pubblicazioni
In cui il maggior numero di citazioni è da opere dell'Istituto affari internazionali
Quindi interpretate naturalmente secondo l'ottica
Rigati sta io poi venne attaccato da un'altra organizzazione estremista
Però non di sinistra
Anzi di destra
Che mi accusava
Di essere un agente
Dell'Intelligence Service britannico
Non si è mai capito questo signore il cosiddetto Partito popolare
Italiano che era una piccola organizzazione
Non si è mai capito perché
E come fosse venuta fuori questa idea
Ma è un'idea che poi e vi ciccia tra varie volte
Sempre da questo tipo di ambiente
Cioè mentre la la sinistra li riteneva molto più reazionario
E la destra mi riteneva troppo anglosassone
In ultimo Marco Pannella fondatore della radio da cui parliamo nel suo ricordo particolare interazioni con Lou insomma quale Stato puri a suo avviso il suo contributo alla politica estera del nostro Paese
Beh io come Marco Pannella provento avuto lunghissimi trascorsi
Anche perché da giovane ero membro del Partito Radicale
Ho fatto varie cose con Marco Pannella
Anche se c'ha sempre diviso la sua concessione sul pacifismo io non sono mai stato pacifisti
Mi sono già idea pacifista che Pannella ha sviluppato
Più che altro la sulla seconda fase della sua della sua vita politica
Nonché il blocco severa con le persona non non era così gandhiano
Il e all'importanza di Marco Pannella dal Paraguay e l'ha avuto una una un certo rilievo secondo me
In Europa soprattutto nella rapporto con la tutta una certa parte della sinistra europea
Che riconosce in Marco Pannella uno europeo
Perché è uno europeista Marco Pannella sempre stato era era uno lo pensa
Ansia qualche punto a certi punti di vista addirittura uno Spinelli hanno
Ma nello stesso tempo
Un partecipante molto attivo
Per la del della sinistra
Non tanto extraparlamentare anzi piuttosto parlamentare
Ma molto
Qualificabile
Non come marxista ma appunto come estremamente liberale
Gli estremisti liberali
Che è sempre stato una cultura che mi affascinava questa per cui sono rimasto un po'in contatto Marco Pannella
Uno condividendone l'otto
Ma non sempre alcune sì nel tuo quella sul divorzio o sull'aborto sì
Ma altre meno
Io ritengo che tutto sommato la presenza di Pannella abbia contribuito
Ad accrescere non a diminuire
E il l'importanza del pensiero politico italiano sull'Europa
In ambienti anche diversi da quelli più più tradizionale
E quindi sia stato in costante sul pacifismo mi viene qualche dubbio insomma ho più volte sentito pronunciare da Pannella non la la famosa frase pacifisti leggevo
Una sua intervista al Corriere o dove diceva che insomma si rifletteva sui suoi discorsi fatti in congresso l'impegno di chi dirà perché tanta polemica contro il fascismo
E negli spazi perché i giovani sappiano i vecchi ricordino i successi di ingannare il pacifismo in questo secolo ha prodotto effetti catastrofici convergenti con quelli del nazismo e del comunismo se il comunismo e nazismo sono messi al bando il pacifismo merita di accompagnarli quindi non credo che ci fosse una grande simpatia di Marco per il pacifismo nuovo nome in quanto i pacifisti alla capiti diciamo
Però la non violenza sì
Alla violenza l'aveva sviluppata parecchio
è è non era e lui era un pacifista razionale
Tant'è vero che poi a volte quando parlavamo di equilibri internazionali
Era perfettamente
In grado di gestire anche questi argomenti
Con con assoluta tranquillità
Però rimaneva una sua apposizione
Il forte dubbio sulle sue politica di potenza sostanzialmente probabilmente in parte anche giustificate non è vero che la politica di potenza ha portato anche ad errori notevolissimi
Però io sostituirlo io ritenevo che non fosse possibile
Ho qui la o opportuno per l'Italia
Tenersi fuori
Dal gioco dalla politica di potenza
Per cercare di fare un altro gioco più raffinato
Di politica della razionalità
E della politica serali io vorrei questo
Quali le leggo che in realtà parlando può poteva permettersi
Qualsiasi tipo di posizione non certo senso
Se a ragionare in termini come io ragionavo
Di persona che deve consigliare un'azione di governo
Hai delle limitazioni più forti grazie davvero a Stefano Silvestri è stato un piacere averla con noi prego piace a voi arrivederci