Cinema&cinema: "Il mio giardino persiano" di Maryam Maghaddam e Behtash Sanaeeha
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10:30 Durata: 3 min 20 sec
Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
Capita a volte che anche in un film Reality stinco che rispetta il principio della verosimiglianza
Si avvertono atmosferico situazioni fantastiche quando per esempio i fatti che si raccontano appaiono straordinari agli stessi protagonisti
Questa sensazione espresse al culmine della storia di un film italiano uscito in Italia con il titolo il mio giardino persiano ma il titolo originale era la mia torta preferita
Per realizzarlo due registi una donna e un uomo che si chiamano Maria Magadan del Beth OSCE Savoia
La protagonista è una donna rimasta vedova che sembra ormai rassegnata alla propria solitudine Sophia emigrata all'estero con la propria famiglia e ha da poco e a poco tempo da dedicare alle anche soltanto per telefono
A riscuoterla dalla sua routine
è una delle consuete riunioni con le sue vecchie amiche quando una di costoro raccontando di un'avventura che avrebbe avuto con un uomo invita le altre uscire più spesso di casa e soprattutto a guardarsi in turno
A non ignorare i segnali che il mondo esterno potrebbe inviati la donna raccoglie l'invito e riesce infine a realizzare quell'incontro con un uomo che da tempo vanamente desiderava
E proprio da quel momento che il racconto si tinge di Toni fantastici per l'atmosfera un po'incantata del giardino di casa in cui quell'incontro sentimentale in gran parte si svolge perché è un incontro proibito che costituisce una sfida alle norme della società iraniana per la quale una donna non dovrebbe prendere iniziative tanto audaci e soprattutto restare da sola in casa con un uomo con cui non è sposata
E pertanto quell'incontro appare quasi assurdo
E perché contravviene a una rassegnazione ormai inveterata divenuta per entrambi i personaggi come una loro seconda natura
E poi i caratteri quasi onirico sognante dell'episodio evidenziato per contrasto da un successivo risveglio alla realtà
Quella magica serata che costituisce il corpo centrale del racconto
E resa dagli autori senza gli artifici del sentimentalismo e l'umorismo di cui il racconto dell'episodio è intessuto non diventa mai divisione nei confronti dei personaggi il più riuscito dei due è forse quello dell'avido va interpretata molto bene da lì farà pure
Che vediamo persuasiva mente rifiorire ringiovanire sotto i nostri occhi
Ma nel quale anche la felicità si accompagna sempre a un senso di impianto
Preparare una torta da far assaggiare al suo ospite o indossare per lui un abito più elegante sono atti del presente narrativo ma appaiono in lei visibilmente anche come i richiami di un tempo perduto
Il film era stato presentato al Festival di Berlino dove gli Autori non erano stati autorizzati a partecipare dal regime iraniano si tratta di un film da vedere il mio giardino persiano i ma diamo Gardaland e Bertossi Savoia
Un saluto da Gianfranco Cercone
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