Claudio Napoleoni. Politica, economia, filosofia (sessione antimeridiana)

Diamo la vicepresidente del Senato Anna Rossomando che avendo rispettato rigorosamente il ritardo di un quarto d'ora accademico darei inizio a questa nostra iniziativa presentando il direttore della Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci Matteo D'Ambrosio
Buongiorno a tutti e tutti
Do il benvenuto chiamo la vice presidente del Senato la senatrice Anna Rossomando per i saluti del Senato grazie
Un giorno a tutti e do il tutti a tutte e do il benvenuto per questa giornata così dense così importante di riflessione su questa
Figura di grandissimo di rilievo che diciamo così anche per questo ci fa particolarmente piacere iniziare dal Senato a appunto ricoperto anche la carica di
Di senatore e e stiamo qui a cent'anni dalla nascita dicasi una Poletto indicato a prezzo di Claudio Napoleoni
Con un'iniziativa per dedicare una giornata di studio
Quale come dire ovviamente la motivazione è quella di una riflessione aggiornata sulla produzione di pensiero che assente ha saputo unire economia e filosofia
Nella persuasione che l'economia non fosse una questione di calcolo o un sistema chiuso in se stesso questo uomo
Dei dei punti dei tratti importanti e che la scienza economica fosse una parte della scienza umana e quindi dunque della politica del rapporto tra economia
Politica e un'altra delle
Notte che come dire attraversa tutto il pensiero la riflessione di Claudio Napoleoni una teoria economica più fu ovviamente il pane quotidiano in cui fu concepita come comprensione delle trasformazioni
Avvenute per poter pensare quelle possibili e cioè una modernità capace di non esaurire la propria forza liberatrice
Via via che si affermava
Ma con la funzione di costruire una concreta coincidenza tra libertà soggettiva e libertà oggettiva ora
Qui c'è un punto acquista secco a mio parere
Per chi non ne ha diciamo così strettamente addetto ai lavori o meglio perché non si occupa di scienze economiche cioè
No in questi ultimi anni discutiamo molto giustamente delle delle libertà Varese insomma abbiamo smesso di discuterne collegate invece diciamo al quadro economico e sociale a una riflessione
Sull'economia e ora sto per pronunciare una parola con la quale ovviamente questo pubblico così attenta molta familiarità ma che è scomparsa dal dibattito politico cioè la riflessione sul capitalismo
Sì ovviamente si è interrogato usando anche il termine sull'uscio quale uscita S uscita dal capitalismo Cagliero poligoni oggi e molto di attualità a mio avviso discutere ridiscutere
Del capitalismo di come si sta dentro fuori e del agli dico un'altra parola frase pesantissime rapporto tra capitale
Era uno scotto
E quindi
Un pensiero che si è continuamente ridefinito
Con una riflessione che è stata ininterrottamente rilanciata anche con alcuni ripensamenti a testimonianza a riprova di un continuo come dire contatto che alla cifra del vero intellettuale con
Con con la realtà
E intervenuto attivamente nel dibattito politico e culturale Singh ha ovviamente dagli anni delle del del dopoguerra ma anche ovviamente nella sua veste di parlamentare che fu eletto nelle liste del partito comunista
Una premessa era quella di combattere e qui oso citare Marx ogni visione animisti Ca'del capitalismo quindi senza attribuirli perciò virtù catartica ho altre come dire
RIM come dire rievocazioni o
Questioni come dire che rimangono Lima il filo conduttore che non è mai stato fatto decadere
è stato l'impegno per una teoria economica pensato connesso onesto per la dimensione sociale e e politica ho trovato molto interessante anche i lavori
Sempre dell'Istituto Gramsci che qui ovviamente con l'occasione ringrazio di
Riflessione sul discorso sull'economia
Politica confesso che qualche qualche spunto punto l'ho attinto anche dagli atti
Di quel convegno allora adesso molto brevemente alcuni titoli sulla lunga biografia i Napoleoni per appunto provare
A a introdurre un po'l'argomento naturalmente possiamo leggerlo come una mammografia dell'Italia del dopoguerra fino agli anni Ottanta
Ma anche come una proiezione di molti contenuti
Sull'oggi s'avevo fatto cenno alla questione della libertà
Del persone e oggi torniamo a riflettere
Dopo ormai disincanti sulla globalizzazione su che che cos'è questa libertà delle persone rispetto al loro posto nella società rispetto all'assetto economico rispetto diciamo così a un ordine
Economico che non è nazionale ma
Sovrannazionale qual è il ruolo degli Stati
Oggi stamattina abbiamo aperto i giornali è abbiamo letto quale sarà c'è l'aspetto della commissione
Europea insomma c'è chiaramente un orientamento nella scelta dei protagonisti di questa Commissione quindi direi che di nuovo stiamo
Provando a fare una riflessione prendo dei lavori che sono tutt'altro che
Accademici come dicevo è stato iscritto al Partito Comunista lavorato presso il Ministero della Costituente con Scoccimarro alle Finanze ha collaborato con Di Vittorio al Piano del lavoro della CGIL
Scritti SDI critica liberismo Einaudi hanno sostegni agli investimenti pubblici con il ruolo dello Stato per superare
Gli squilibri anche qui importanti riflessioni sul ruolo del pubblico e degli investimenti pubblici aprì sicuramente una riflessione sulla questione
Della qualità degli investimenti pubblici di nuovo un qualcosa
Di molto attuale oggi credo che sarebbe difficile negare la necessità la preponderanza della questione degli investimenti pubblici ma la questione ovviamente vera
E della qualità degli investimenti e la questione della programmazione
Economica e
La questione dicevo delle tecnologie che naturalmente
Nel momento di quelle riflessioni non non sono paragonabili alla misura con cui discutiamo oggi delle tecnologie ma sicuramente molto interessante è la questione che già si poneva di come la tecnologia libera o liberare il tempo del lavoro
Anche qui
Come dire imprudentemente mi addentro su termini che dall'ampio a come dire intellettuali della materia sicuramente un azzardo cioè la questione del rapporto tra salario
Retta reddito salario lavoro dove la tecnologia
Può spezzare questo rapporto ma in quale direzione e questo direi che oggi all'epoca delle piattaforme diciamo ma stiamo parlando esattamente di questo
Diciamo che forse la la novità perché ovviamente c'è un come dire un'esasperazione a un livello che non era pensabile al momento di quella riflessione
E che oggi la tecnologia sull'organizzazione del lavoro interviene ancora più diciamo direttamente sulla libertà sui luoghi di lavoro quindi non soltanto diciamo in una questione
Di
Di teoria economica allora accennavo la questione
Del del rapporto con la politica qui
Ovviamente
Mi è più comodo citare un po'alcune osservazioni di quel dibattito cui facevo riferimento sempre organizzato dall'Istituto Gramsci dove Massimo Amato si sofferma in particolar modo su questa questione del rapporto tra economia e politica particolarmente quello
Che interessa soprattutto
Pensiamo a come dire anali per azione della persona
Dell'individuo questo interroga che vedo soprattutto la sinistra quello che è stato alla sinistra negli ultimi decenni e e qui c'è tutta la riflessione sul fatto che è vero che come dire l'economia
Regola le questioni del mondo ma quello che è successo dei decenni passati e che le questioni economiche sono state spesso ridotte a una questione diciamo così di efficienza o comunque
Con non con l'orizzonte con l'obiettivo di cambiare l'esistente ma diciamo di renderlo più accettabile quello che viene tradotto sulla questione della tecnocrazia
E quindi in questo ragionamento l'affermazione in forte
E che in questo modo la politica anziché tecnocrati Zatta
E e possiamo dire questa era un'osservazione che nasceva da da da quelle da quelle riflessioni possiamo dire che oggi sì abbiamo superato questo punto oggi sappiamo che lo dobbiamo
Superare odioso abbiamo vogliamo superare oggi sappiamo che la programmazione economica fondamentale oggi sappiamo che appunto la dimensione
Della della politica e in quella di una dimensione che come dire che è capace di progettare il futuro di vedere
Per un rapporto di strumento e non ne di fine con il mercato e con diciamo così la teoria economicamente avvio rapidamente alle conclusioni perché naturalmente non tocca a me ma
Se devo come dire rifarmi a quelle cercate ancora sempre di Napoleone sulla questione fondamentale del
Dico cose del del rapporto il quale capitalismo quale modello di sviluppo quale lavoro
Se c'è già si ponevano il tema del rapporto tra rete lavoro e redistribuzione della ricchezza
E già come dire in allora l'interrogativo e la messa in discussione che la redistribuzione potesse dipendere soltanto ed esclusivamente dal lavoro intesa come occupazione ora se e che invece a questo punto la tecnologia può intervenire
Per come dire partecipare a questo a questo concetto è soprattutto la questione della distribuzione si guardiamo a questo tipo di riflessione ci rendiamo conto con quanta rozzezza abbiamo discusso in questi ultimi anni della questione che qui abbiamo chiamato reddito di cittadinanza che naturalmente non non voglio qui come dire esserne una sostenitrice senza se e senza ma dico soltanto
Che l'approccio nel dibattito pubblico e molto lontano da questo da questo tipo da questo tipo
Di riflessioni e una frase mi piace
Ricordare di Claudio Napoleoni quando dice che non si tratta di uscire
Dal capitalismo per entrare in un'altra cosa ma di allargare nella massima misura possibile la differenza tra società e capitalismo qui direi che sta diciamo così il nucleo di una riflessione di un ruolo
Della politica diciamo così
Ultime due affermazioni osservazioni non ultimo ovviamente per importanza e quell'importante dialogo che Claudio Napoleoni ha avuto con Carla
Ravaioli sulla questione femminile è calata sulla questione degli squilibri e di rapporti di potere economici e sulle e sul lavoro e e quindi
Sul problema di dello di uno sviluppo che crea disoccupazione o di uno sviluppo è un indirizzo che crea una qualità di lavoro e precaria e quindi
Più più debole e che sappiamo colpisce e ovviamente molto più le donne degli uomini che e il tema dei temi oggi anche oggi quando
Diciamo da ultimissimo si si esalta il fatto di un aumento dell'occupazione non possiamo ovviamente
Non interrogarci su quale occupazione tutto questo
In particolar modo per la sede in cui stiamo e per quello che rappresento ha molto a che vedere ovviamente con la questione della democrazia
E io sono d'accordo con Gianni Cuperlo quando sempre in quel convegno giustamente ha osservato che noi questi ultimi anni in particolar modo anche la sinistra ne abbiamo discusso molto
Di democrazia con riferimento all'architettura istituzionale giustamente al rapporto tra i poteri dello Stato
Oserei dire oggi il tema anche diciamo difenderne la separazione tra i poteri dello Stato ma questo ovviamente sarà un altro convegno del Ganci
Ma appunto la questione
Dello squilibrio di poteri che si determina nella società a e state diciamo così elusa sicuramente la grande questione del modello di sviluppo dei rapporti di potere
Per chi punto lavora o non lavora e quale e quale il tipo di lavoro dunque per concludere
Pensieroso di Napoleoni sulla questione del capitalismo naturalmente ho citato quella frase perché appunto evidente che già c'era una riflessione ovviamente non tanto di uscirne a capitalismo ma di come razionalizzarlo di come appunto spostare il baricentro gli equilibri di potere anche nel ragionamento
Che noi facciamo e ha scelto un terreno nuovo un terreno di riflessione principalmente culturale
Affermando che le sue non sono considerazioni povere di indicazioni politiche ma possono essere una possibile direzione nella riflessione sulla liberazione
E da questo punto di vista naturalmente molto rilevante la questione che nella riflessione
Sulla teoria economica sulla riflessione sul società entra con grande forza la questione degli d'Italia umanissimi che si incontrano che si confrontano ormai siamo abbastanza abituati a leggere l'economia o comunque le teorie economiche le proposte e l'idea di un di uno sviluppo come uno sviluppo che ha al centro un nuovo umanesimo
E e quindi dico per tutti questi motivi pare che non sono siano di grande attualità ama soprattutto la problematicità delle questioni
Che apposto il pensiero di Claudio napoleonici consegna un grande patrimonio una grande ricchezza ma soprattutto una grande occasione per pensare che
Un mondo migliore possibile e che forse potremmo essere protagonisti del cambiamento
Se solo ce ne assumessimo la responsabilità grazie buon lavoro
Fazio finalmente la vicepresidente Anna Rossomando chiamerei a parlare Matteo D'Ambrosio
Di nuovo buongiorno a tutti e tutti o o appunto la responsabilità e l'onore di portare i ringraziamenti della Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci della sua presidenza del consiglio di amministrazione
Soprattutto alla vice presidente Anna Rossomando per aver reso possibile
Questa questa iniziativa e per le parole che che che ha speso adesso in apertura che ci onorano pesce mozione non rafforzano le motivazioni per cui siamo qui oggi
Devo dire che
Come dire tutta la Fondazione oggi
E quindi con noi e via Claudio Napoleoni è stato per noi figura centrale filosofo economista senatore deputato della Repubblica ma anche parte attiva di quel comitato promotore che il quattro dicembre del mille novecentosettantaquattro quindi quasi cinquant'anni fa diede vita all'Istituto Gramsci di Torino assieme a Norberto Bobbio Ludovico Geymonat e tanti altri e tante altre
Da presenza attiva nei nostri organismi direttivi sino appunto dalla sua nascita
Napoleonica è diventato riferimento costante per la riflessione e la ricerca in campo
Politico economico grazie anche al fondo archivistiche bibliografico che si è costituito a partire dal mille novecentottantotto l'anno della sua scomparsa
A partire da quell'anno infatti gli allievi e gli allievi gli studiosi gli studiosi di economia che avevano lavorato con lui la famiglia hanno conferito all'istituto la documentazione proveniente dai suoi studi dalle sue abitazioni
E hanno otto per consentirne la concentrazione in un unico in un unico luogo le lezioni tenute all'università i carteggi la documentazione relativa alle sue pubblicazioni
Gli articoli pubblicati su riviste e quotidiani
La sua biblioteca economica personale con le prime edizioni delle sue opere
Questo ci ha consentito di pubblicare già nel mille novecento novantadue con il contributo della Regione Piemonte un primo catalogo che nel corso degli anni è diventato sempre più dettagliato e approfondito e da qui introduzione e opera del professor Ricardo Bello Fiore oggi con noi qui nella seconda parte della mattinata e parte di un gruppo di lavoro che ha realizzato scientificamente il convegno cito un ricordo personale perché in nel due mila e due da giovani di biotech Cario dell'Istituto Gramsci mi occupai personalmente di realizzare a partire da quel primo catalogo un ipertesto navigabile che consentisse all'epoca ricercatori e ricercatrici
Di orientarsi nelle descrizioni per raggiungere la documentazione utile alle ricerche
Dello stesso anno è un aggiornamento di quel catalogo dico grafico con introduzione di o grafica curata da Giancarlo Beltrame che è qui con noi oggi
Nel due mila e venti poi la direzione generale degli archivi del ministero della cultura sostenuto un lavoro di approfondimento sulle carte che consente oggi di consultare l'intero fondo
Le descrizioni dell'inventario sulla piattaforma nove centro che Lab per cui si accede per la consultazione delle risorse archivistiche dell'istituto e degli enti partner del Polo del Novecento
Numerose le ricerche pubblicate negli anni anche a partire da quel fondo cito qui le principali ma sono senz'altro meno rispetto a quelle reti realizzate
La passione la ragione scienza economica teoria critica in Claudio Napoleoni tutte di Riccardo Bello Fiore
Nel mille novecentonovantuno nel mille novecentonovantadue la critica in economia su Claudio Napoleoni
Con i contributi di Mariano D'Antonio Giorgio Lunghini Giorgio Rodano e Gian Luigi Vaccarino l'antologia curata da Gian Luigi Vaccarino nel novantadue dalla scienza all'utopia
Nel due mila e cinque Claudio Napoleoni ad Ancona lezioni di economia politica di Massimo Longobardi e Stefano Lucarelli
Il lavoro di Duccio Cavalieri del due mila e sei scienza economica umanesimo positivo Claudio Napoleoni la critica della ragion economica la pubblicazione curata dalla fondazione camera dei deputati nel due mila e nove cercate ancora la lezione di Claudio Napoleoni
Infine due ripubblicazione dei suoi testi lotta alle rendite Teoria e proposte di politica economica curata da Marcello Messori nel due mila e tredici pubblicata nella collana degli economisti abruzzesi
E il discorso dell'economia politica sull'economia politica curata da Massimo Amato e Stefano Lucarelli nel due mila diciannove la cui traduzione francese diede il contributo anche di Dominique Sage anch'un lavoro costante che ha portato alla Fondazione all'organizzazione di un primo convegno a dicembre del due mila venti economia e politica dopo la catastrofe di cui sono pubblicati gli atti accurati Dounia astrologo
Siamo alla giornata di oggi che è il punto di arrivo ma anche di partenza per riprendere gli studi a partire dalla costituzione del gruppo di lavoro appassionato
Condotto da Toni astrologo già direttrice del nostro istituto fino a dicembre due mila diciannove e oggi parte del nostro comitato scientifico
In questo gruppo di questo gruppo fanno parte Massimo Amato Riccardo Bello Fiore Giancarlo per il tram e Maria Grazia Dandini Giuliano puzzone Roberto marchio nati Valeria Mosca per la parte archivistica Luca Timpone lì Maria Grazia Turri cui vanno i ringraziamenti miei personali e della Fondazione per la curatela scientifica di questa iniziativa
Nel pomeriggio seguirà una tavola rotonda vedete che nel programma saremo alla Camera condotta da Marco Damilano e con la partecipazione di filosofi economisti politici che hanno conosciuto e lavorato con Claudio Napoleoni
Per un confronto che non sia visto la testimonianza ma come contributo a proseguire nelle sue riflessioni per il nostro futuro
Ringrazio pertanto tutte e tutti coloro che hanno diritto con entusiasmo a questa proposta
E alle persone agli enti che hanno contribuito alla sua realizzazione ripeto il Senato della Repubblica con il patrocinio la messa a disposizione straordinaria di questa sala la Camera dei deputati
E la direzione generale educazione ricerca istituti culturali del ministero della cultura in particolare il dottor Andrea De Pasquale che ha contribuito fattivamente fattivamente la redazione di questa iniziativa ringrazio anche lo staff della Fondazione senza cui questo non sarebbe possibile in particolare Anna Maria vasche Federica Thabo
Aggiungo scusate ma e doveroso e l'ultimo giorno del servizio civile universale di Schiranna fontane Alessandro Berti che avete visto all'accoglienza e qui in sala credo che non ci sia il miglior modo per concludere un servizio civile che essere qui è un anno di anniversari abbiamo detto i cent'anni della nascita di Claudio Napoleoni che l'occasione che fa sì che ci ritroviamo qui ragionare sul suo pensiero e sulla povera i cinquant'anni della nascita della Fondazione
E ahimè i dieci anni dalla scomparsa di Gian Luigi Vaccarino
Nostro presidente dal due mila uno due mila e quattordici economista allievo di Claudio Napoleoni tra i principali promotori della costituzione del fondo documentario ed è a Luís che vorremmo dedicare questa giornata
Grazie
Grazie Matteo
O i saluti il dovrebbe intervenire Mario Pianta avrebbe dovuto intervenire e Mario Pianta Presidente della Società Italiana di economia
Un contrattempo l'ha trattenuto ma ci ha mandato un un uno scritto che mi ha pregato di leggere prima di
Proseguire con i lavori
Claudio Napoleoni nato cento anni fa ma è stato un protagonista del pensiero economico e della politica italiana ed è con grande emozione che vorrei portare il saluto della Società italiana di economia di cui sono presidente al convegno che lo ricorda
Mi scuso davvero per l'impossibilità di essere presente dovute impegni di lavoro ringrazio agli organizzatori il Senato della Repubblica e la Camera dei deputati per l'opportunità di riflessione che ci offrono
Come argomenteranno le relazioni di oggi la lunga traiettoria di Claudio Napoleoni l'ha visto impegnato su questioni di grande rilievo teorico e di attualità politica
Dalla Svimez alla nota aggiuntiva dalle riflessioni sulla teoria del valore al rapporto tra produzioni e consumi collaborando con alcune delle esperienze più innovative degli studi economici e delle vicende politiche italiane
Un lavoro di suo che è stato importante per i suoi contemporanei e per i più giovani compresa la mia formazione e che ha lasciato il segno in una generazione di economisti
Nell'ambito dell'economia Claudio Napoleoni ha avuto la capacità di tenere insieme riflessione teorica e questioni concrete di politica economica che via via segnava segnavano lo sviluppo italiano
Sulla teoria del valore mi sembra significativo che dopo il riconoscimento dell'impasto concettuale che la caratterizza il punto di arrivo di Napoleoni negli anni ottanta la questione sia stata sostanzialmente abbandonata dagli studi economici
Lasciando disattesa una questione fondamentale per l'economia
Proprio in questi anni assistiamo a un ritorno di interesse sui fondamenti del valore in economia che tuttavia spesso mancano della profondità Offerta dal lavoro di napoleonico
Oggi saranno ricordate le intense attività politica di Claudio Napoleoni anche come deputato e senatore
Desidero ricordarle una in particolare forse meno nota
Quando da senatore della Sinistra indipendente fu il direttore con Luciana Castellina e Stefano Rodotà
Della rivista Pace e guerra che all'inizio degli anni ottanta portò in Italia il dibattito sui rischi del riarmo nucleare in Europa e l'esigenza di un impegno per la pace
Temi che oggi sono tornati drammaticamente di attualità
Un altro esempio dell'attualità del suo sguardo sull'economia ci viene da un brano del capitolo sull'economia mondiale nel volume il pensiero economico del Novecento del mille novecentosessantatré
Dove afferma
Nella situazione attuale quando le società ricche cominciano a manifestare segni di cedimento proprio sul terreno dei consumi il problema di una diversa utilizzazione mondiale della ricchezza che si produce nei Paesi più avanzati non può non riproporsi
E lo schema spesso che ha determinato il conseguimento dell'opulenza da un lato e il mantenimento del sottosviluppo dall'altro viene inevitabilmente messo in discussione
Il problema di un diverso utilizzo mondiale delle risorse investibili non il più almeno direttamente un problema alla scala delle convenienze private
Deve quindi necessariamente essere un problema di politica economica un problema cioè che impegni direttamente i pubblici poteri
Oggi diremmo che su questo come su altri temi Claudio Napoleoni pensava in grande e una capacità che forse dovremmo ritrovare grazie
Allora
Darò abbia questa mattinata densissima di venti come dire di di grande rilievo teorico oltre che di di grande come dire consistenza dal punto di vista del ricordo di quello che è stato per noi
Per molti di noi direttamente o indirettamente un maestro
Il perché l'Istituto Gramsci ceo occupi da da parecchio tempo e così approfonditamente di Claudio Napoleoni lo avete capito perfettamente
è stato uno dei nostri padri fondatori assieme a un gruppo di intellettuali non soltanto torinesi che nelle negli anni settanta con una desiderio che in quel momento molti intellettuali soprattutto dentro il tra lady di Area progressiste democratiche diremmo oggi avevano per la società cioè ritenendo che la scienza e soprattutto le scienze sociali non potessero e
Se le disgiunte da una conoscenza diretta dei fenomeni sociali di questi nuovi soggetti che stavano emergendo come come soggetti attivi degli studenti gli operai gli insegnanti e anche gli imprenditori di frontiera grandi cambiamenti organizzativi che in quel momento erano i bollenti nel nella società rendendosi conto questi intellettuali che solo un rapporto non intermediato con queste componenti potesse dare loro senso del loro ruolo e quindi appunto ci fu un momento in cui intellettuali
Politici sindacalisti ritennero che fosse arrivato il appunto il momento di creare un luogo di condivisione di incontro di contaminazione dirette a tratti acquisti soggetti e Claudio Napoleoni fu uno di quelli al momento era docente all'Università di Torino io
Ancora ricordo con emozione le sue lezioni incredibili seguite da Cinti posso dire centinaia e alcuni di voi possano confermarlo di cittadini non di studenti iscritti
Anche perché Claudio Napoleoni ha una capacità didattica che era assolutamente impareggiabile io non ho mai più incontrato docente che affrontasse tematiche così
Spesse così profonde con una chiarezza
E con una capacità di utilizzo del Lessico così
Incredibile va be questa un ricordo personale credo con un vi interessi più di tanto
Diciamo che Claudio Napoleoni è stato uno dei fondatori dell'Istituto Gramsci ci ha accompagnato per un lungo periodo fino a che è diventato appunto un membro di questi
Dette delle due Camere prima della della Camera dei deputati e poi del senato
La lezione che Lucha lasciato
Era la veramente la la sua capacità di dialettica nei confronti dei delle come dire dei compagni di partito diciamo così lui non aveva nessuna remora a
Come dire a criticare a entrare nel merito e nel merito a non ha accettare passivamente gli ordini di scuderia di all'epoca in quell'area erano piuttosto consistenti
La sua libertà di pensiero era nota era importante e edera
Un punto di riferimento appunto per noi ma poi su un altro elemento per cui Napoleoni Cecchi e c'è estremamente caro il fatto che lui era un vero intellettuale gran Shannon cioè non si è occupato soltanto di economia
Si è occupato molto di politica e di politica economica in particolare ma anche di filosofia
Affrontando con quello strumento analitico delle questioni di estrema importanza sono stati citate prima da Anna dall'onorevole Rossomando tendo che marziana va be marzo
Diciamo dal dal tema della alienazione del suo superamento alla questione della tecnica che per lui fu un tema cruciale
E alla sua potenzialità liberatorie rispetto al dominio del capitale e il tema della parità di genere ed è l'emancipazione femminile
Il tema della guerra e della pace non non così
Frequentemente appunto affrontato
Successivamente il problema della di una laicità che non ignorasse le questioni etiche morali dei credenti
Temi trattati che rivelavano una profondità spirituale particolare la sua capacità che ho sempre ammirato morto moltissimo di coltivare il dubbio senza farsene bloccare
Che dire basta non dico più nient'altro perché c'è chi meglio di me e più profondamente di me potrà dire a tutti quanti raccomando per per cortesia di restare abbastanza bene dentro i tempi poiché
Gli interventi sono
Consistenti e quindi incomincio subito a dare la parola a un giovane studioso lucchetti imponendo
Affronterà
Il tema di nel rapporto tra Claudio Napoleoni l'economia politica a
Buongiorno a tutti e tutti grazie davvero per l'accoglienza l'organizzazione la partecipazione a staccionata di studi e avvio subito
La mia relazione dedicata appunto al rapporto tra Napoleoni economia politica
E nel dare una presentazione inevitabilmente sommaria di questo confronto tra colori intrattiene per ben quattro decenni con incollati economica e difficile non prenderà le mosse da un tratto che sembra accomunare tutta la sua impresa intellettuale vale a dire il rigore concettuale
Se la scienza economica nel corso del Novecento se troppo spesso accontentata di un criterio meramente formale di rigore inteso come esclusiva Terenzio e consequenzialità rispetto agli assiomi di partenza del procedimento analitico
Napoleone ha insistito invece virtù rara tra gli economisti che si suole chiamare eterodossi non meno che tra gli economisti d'impostazione neoclassica affinché adesso si accompagnasse un attento scrutinio dei quali concettuali
Proprio in maniera esplicita o implicita le diverse teorie e insieme uno scrutinio del significato storico sociale e politico delle categorie da queste teorie adoperate
Si tratta di uno scrutinio ben diverso dalla caccia all'errore cui troppo spesso il confronto tra ed economiche tende a ridursi
E le uno scrutinio che porta Napoleoni non soltanto all'individuazione di punti ciechi interni rettili economiche che non sono meno gravi dei difetti di forma e lo conduce alla messa in questione dicotomie tuttora radicate nell'interpretazione della storia del pensiero economico
Ma che lo induce anche alla ricerca di un nocciolo razionale che le principali teorie merita di essere identificato e ove possibile preservato al di là delle incertezze o delle contraddizioni in cui possono ricadere i singoli autori economisti e scienziati
Questa serietà nell'interlocuzione troppo spesso superficiali San mente confusa travisata come eclettismo ripose Napoleoni sulla consapevolezza di una fondamentale duplicità che caratterizza l'economia politica
Da intendere contemporaneamente come scienza delle condizioni di riproduzione dispersione delle risorse
Un problema con cui ogni società ha dovuto e deve necessariamente confrontarsi
E insieme come analisi della forma specifica con cui questo processo si svolge nelle moderne società commerciali
In cui la produzione non è più per lo più direttamente orientata al consumo o dei produttori stessi o delle loro classi dominanti ma al mercato
La constatazione di questa duplicità di cui la riflessione economica è stata per napoleonica adeguatamente capace di farsi carico rimane centrale nel pensiero di questo autore a partire già negli anni cinquanta con l'edizione dell'economia politica
E rimarrà fino alla fase finale del suo pensiero affidata a discorso sull'economia politica delle novecentottantacinque gli ultimi ineludibilità del confronto delle collettività umane con la scarsità
Non esclude che diverse siano le modalità attraverso cui storicamente le società umane hanno fatto fronte a questo problema e che la forma capitalistica non sia sono inevitabilmente contraddittoria nonostante i tentativi di Marx dimostrarla tale comunque dispotica
Essa deve essere oggetto di critica e si possono e si devono cercare per Napoleoni le condizioni di emancipazione dei sui vincoli che sono incompatibili con la piena realizzazione delle capacità umane e con la liberazione di tutte e di tutti
Allo stesso modo i limiti strutturali del modo di produzione capitalistico così come la sua superiori super abilità non preconizzava in alcun modo la fine del problema economico per quanto ridotto possa diventare il tempo del lavoro rispetto al tempo della vita
Ma soltanto un diverso modo di affrontarlo al di fuori della subordinazione degli individui a un meccanismo sociale su cui non hanno più alcun controllo
Se entrambi questi momenti sono necessari per la comprensione del fenomeno economico storicamente essi sono stati unilateralmente imbracciato i rispettivamente dall'economia margini sta da un lato e dall'altro lato dalla critica marxiana dell'economia politica nello sviluppo di elementi propri dell'economia classica di cui però ha rifiutato la naturalizzazione della società di mercato
Come elemento decisivo l'interpretazione del fenomeno economico
Il valore nella misura in cui queste due teorie hanno assunto due appunto approcci antagonisti al valore e allora per buona parte del essere Codella solo il pensiero economico secondo Napoleoni principio cito dal testo valore di tutta la scienza economica
Da qui possiamo già cogliere due elementi dell'interpretazione che Napoleone opera dello stato del pensiero economico
In primo luogo immagina Rismondo rappresenta per lui una semplice reazione alle contraddizioni interne materia classica marziale valore lavoro ma nasce da un'esigenza che ho anche a in un aspetto della realtà economica la propria giustificazione
Dall'altro lato in secondo luogo la teoria marxiana malgrado talune incertezze proprio dello stesso Marx si concentra sull'analisi di una specifica forma sociale quella capitalistica così come su una specifica e peculiare forma di subordinazione gerarchica l'alienazione
Che è per Napoleoni irriducibile alle gerarchie pre capitalistiche contrapponevano padroni e schiavi signori esservi il secondo punto su cui Napoleoni concentra la propria attenzione nel corso degli anni settanta e alla radice di un vivo confronto con l'interpretazione ignori catene di Marx che sulla scia dell'opera di Sraffa erano state avanzate tra gli altri da Marco Lippi e da Pierangelo Carignani
Sette rispettivamente il Marsiglia invece il valore come costo sociale settantasei e la realtà dello sfruttamento del settantotto per citare i testi più rappresentativi
Lippi aveva avanzato un'interpretazione fisiologica delle del lavoro che Marx aveva individuato come sorgente del valore imputando a Marx un improprio residuo naturalistico incompatibile con la volontà da lui espresse organizzare non la produzione in generale ma le strutture fondamentali del solo modo di produzione capitalistico
Dato mia della società borghese non poteva prescindere sin dal primo momento dall'integrazione del capitale nell'analisi e dunque dalla presenza del saggio del profitto che Marx invece aveva preteso ritrattare come fenomeno derivato Garagnani invece aveva sostenuto che la rinuncia alla determinazione dei prezzi secondo il lavoro contenuto nelle merci nulla togliesse alla tre a Marziale lo sfruttamento
Che restava invece solida nella misura in cui il modello sappiano dimostrava l'emergere di un sovrappiù sul salario che non fosse imputabile ha prodotto marginale del capitale
Di fronte a questo progetto di preservare quel che si ritiene il nucleo delle analisi marxiana rinunciando però la sua tre del valore indicando la superba per lo scopo cui la cui Marx invece l'aveva invocata
Napoleoni risponde anzitutto contestando questa vettura fisiologica del lavoro astratto e sostenendo invece che ha come sull'abilità dei lavori non sia affatto un dato di natura dato la semplice dispendio metabolico di forza lavoro
Ma è risultato di un processo da un lato di separazione dei lavoratori dalle loro condizioni di esistenza vale a dire l'accesso dei mezzi di produzione alla terra
E dall'altro conseguenza della loro subordinazione alla produzione capitalistica
E nella misura in cui il consumo e la forza lavoro è in grado di dar luogo a un plusvalore per il capitalista indipendentemente dalla destinazione concreta di questo lavoro poco importa in altre parole che lavoro se ha svolto in fabbrica in cantiere in ufficio
Che lavoro si trasforma il lavoro tratto comparabile a quegli altri lavori quantificabile soltanto in base alla sua capacità di valorizzare il capitale anticipato ma tale processo di astrazione del lavoro dal suo contenuto concreto implica a sua volta subordinazione totale del processo produttivo agli imperativi della valorizzazione il lavoratore non decide più non solo dei fini della produzione ma anche dei procedimenti da mettere in atto che con l'introduzione del macchinario sfuggono integralmente il suo controllo
In questo e non è la semplice appropriazione di una quota di prodotto consiste per Napoleoni l'essenza dello sfruttamento secondo Marx
La distanza tra dominio capitalistico e sfruttamento per capitalistico non potrebbe essere più forte secondo Napoleoni se si tiene conto che non solo il lavoratore asservito a una forza sociale che subisce passivamente ma anche il capitalista e ridotto a funzione dell'accumulazione
Egli deve necessariamente investire il suo denaro nella rincorsa al profitto evitando al contempo di essere sopraffatto dei concorrenti in questo modo egli risulta altrettanto poco padrone delle proprie decisioni di quanto non lo sia i lavoratori
Diversamente il Signore per capitali sta conserva piena libertà di disporre del surplus di cui si appropria e può destinarlo liberamente al proprio consumo questo non significa che all'interno del capitalismo concreto le simmetrie dei rapporti di classe e con essi grado maggiore di arbitrio anche nelle nazionali tale le scelte di produzione di consumo scompaiano
Ma che da domani a piedi eliminazione che Napoleone identifica con la sostituzione della rendita come rimedio in chiave molto siamo insufficiente domanda che altrimenti si abbatterebbe sue funzioni capitalistica con un consumo regolato socialmente
Che appunto la loro eliminazione non comporta di per sé l'abolizione della subordinazione dispotismo della produzione di merci fatto che sembra testimoniato agli occhi napoleonica l'evoluzione delle società del blocco orientale
Trent'anni
Sono gli elementi rintracciabili in ex ai quali Napoleon in Prati pulisce importanza i pesi diverso a seconda delle diverse fasi la sua riflessione che devono essere prioritari per un discorso di liberazione
Anzitutto la riappropriazione del controllo sul proprio lavoro informa non più individuale ma collettiva il secondo punto in secondo luogo la salvaguardia del tempo non speso nel processo lavorativo che diventerà l'opzione centrale se non unica del discorso sull'economia politica e infine la trasformazione del lavoro stesso evidenziata nella chiusura di valore del la sua azione lavoro stesso da sacrificio fatica a sopportare in vista di altro a per usare l'espressione marziana primo bisogno della vita luogo di realizzazione delle attività creatrice umana al fianco di quella esercitata nel Marziano regno della libertà nel tempo libero
Se per Napoleoni la più importante conclusione che Marx sperava di trarre dalla catena del valore vale a dire nella dimostrazione dell'esistenza di una caduta del saggio del di no tendenziale caduta il saggio del profitto crebbe sposti sistema
è inevitabile sempre più forti crisi periodiche può essere abbandonata senza alcun tipo di impianto
L'analisi della di nazioni che abbiamo qui tratte
Data appare invece Napoleoni difficilmente separabile almeno come nucleo essenziale del sistema sociale che si intende scardinare dalla fine del valore lavoro don dei suoi sforzi negli anni settanta cercare di preservarla
Per una breve fase questo tentativo insisterà anche sulla dimensione quantitativa evidenziando la centralità del valore assoluto per il concetto di valorizzazione senza tuttavia mettere in questione le critiche che a partire almeno da porci dice erano state avanzate circa la possibilità derivare coerentemente i prezzi di produzione
I quali devono assicurare un medesimo saggio del profitto a tutti i settori della produzione
Circa l'impossibilità appunto di derivare tali pezzi partendo dal tempo di lavoro speso nella produzione stesso delle merci
Più a lungo Napoleoni cercherà di salvaguardare la pertinenza dell'analisi marxiana distinguendo tra un piano economico per usare le sue parole tra un piano di analisi verificato in cui le grandezze di prezzo possono essere determinato esclusivamente in base alla configurazione tecnologica
è un piano filosofico che ricostruisce il processo sociale che del dato economico e condizione
Il criterio di efficienza nell'impiego di risorse scarse poteva allora essere sintetizzato col universale all'idea di nazione in cui lavori altro non servono i cui lavoratori altro non servono che la moltiplicazione fine a se stessa della ricchezza
In cui capitalisti non hanno altra funzione investendo l'intero surplus che di essere funzionali del capitale attraverso situazione descritta dal modello di von Neumann
Questo esito poteva essere raggiunto tuttavia a prezzo di sacrificare imputando surplus alla configurazione tecnologica la specificità della Genesi marziale tous valore nel rapporto di capitale tramite il prolungamento delle Sonate lavorativa
Se la fragilità della contrapposizione tra economia e filosofia condurrà poi al rifiuto della prospettiva marziana non meno problematici ci sembrano gli approdi del discorso sull'economia politica in cui delineazione capitalistica cede il posto ha una forma più generale di dominio
Derivante dall'imposta Pippo statizzazione della sola dimensione della produzione a spese di tutte le altre sfere della vita
Di nuovo nemmeno qui si deve però pensare che l'attenzione all'antagonismo di classe sia completamente riassorbita da un funzionalismo che pure diventa sempre più marcato
Anche in una società caratterizzata dalla tendenza alla riduzione del lavoro necessario alla riproduzione sociale non viene però meno la tentazione del capitalista di sfruttare al massimo il lavoro di sempre meno persone condannano le altre
In un quadro che riecheggia il ventitresimo capitolo del primo divo del capitale arriso occupazione di massa
Tendenza di fronte alla quale una forza progressista deve saper rispondere imponendo un'equa distribuzione dei carichi di lavoro
Non solo ma Napoleoni ribadiva l'incompatibilità di Capitalia di capitalismo la cui logica esige l'investimento di intero sopra più e democrazia che invece esige una sua parziale destinazione al benessere e alla possibilità di elevazione dei lavoratori
Un'altra antinomia della riflessione economica di cui Polina Poloni mostrava come inseparabili e quella del rapporto tra produzione e consumo
L'autonomia del consumo ha come fine l'attività produttiva invocata da Vargas a difesa della sovranità delle decisioni individuali nella composizione Pruzzo sale e da tutt'altra ottica da Keynes anticipato in questo da molto se Sismondi per sostenere l'incapacità del sistema rigenerare spontaneamente un adeguato livello di domanda aggregata deve infatti scontrarsi con i limiti di espansione di sistema che sono invece dettati dalla struttura della produzione
Così la teoria varrà segnare la capitalizzazione si mostra incapace come già anticipato da Carignani di conciliare l'autonomia delle preferenze individuali con uniformità di un saggio di di di rendimento netto tra tutti i beni capitali l'equilibrio economico generale richiede allora per essere portato a coerenza come sarà nel modello di von Neumann il sacrificio delle funzioni di utilità
Se la teoria keynesiana sembra dall'altro lato aver riscosso miglior fortuna essendo riuscito a dimostrare con successo che la composizione dei salari monetari che la compressione dei salari monetari
Agendo negativamente sulla domanda non può restaurare l'equilibri per impiego ISO trionfo coincide tuttavia con il riconoscimento che le politiche di stabilizzazione della domanda aggregata hanno come esito ultimo la restaurazione del caso particolare previsto da latrina classica
Se questa interpretazione poteva apparire agli occhi di che aveva cercato di rivelare pienamente che in sé dalla marginalissimo come un forte indebolimento della sua posizione che risultava così schiacciata sulla sintesi neoclassica
Per Napoleoni Essa significava che non era il keynesismo risultare sconfitto dal processo inflazionistico che aveva investito il mondo occidentale alieni settanta
No riformismo che spingendo contemporaneamente per l'espansione dell'welfare e per più alti salari non aveva saputo riconoscere il limite imposto lo sarà il reale quando non adeguatamente compensato da rilevazioni tecnologica vincolo che esso imponeva all'accumulazione
Un rilancio su una base più consapevole di questo riformismo seppure non in grado di esaurire completamente il bisogno di liberazione delle masse di lavoratori consumatori resterà fino alla fine un punto centrale tra riflessioni di Napoleone
E d'altra parte per tornare al rapporto tra produzione e consumo se il modello di von Neumann sembrano tradita ricordo il consumo Napoleone argomentava come i prezzi di tale modello definendo solo un percorso di espansione ottimale del sistema economico
Nulla dicevano delle condizioni cara però portato l'effettivo raggiungimento di questo percorso
Privi di Arco riferimento così struttura concreta di mercato
Vale a dire a un meccanismo capace di coordinare effettivamente le scelte degli agenti economici e si apparivano più con un risultato ideale che poteva essere raggiunto e mantenuto soltanto con un'adeguata espansione della domanda l'investimento da parte dei pubblici poteri
A questo scopo il sistema lasciato a se stesso si mostrava del tutto inadeguato in assenza di una gestione sociale della domanda non potendone contare Nissan sui salari né in modo stabile sulle aspettative degli imprenditori per gli investimenti futuri
Allora volta influenzato è costato presenterà la domanda un capite un capitalismo non regolato non poche demandare il consumo una classe di redditi ieri
In questo modo una quota di risorse deve necessariamente essere adoperata in produttivamente a detrimento dell'accumulazione ingenerando potenzialmente un circolo vizioso in cui una crescita inferiore al percorso ottimale può incidere negativamente sull'aspettativa di domanda futura
Sì è razionalità economica in generale razionalità capitalistica da un lato produzione e consumo dall'altro rappresentano le categorie attorno alla quale il pensiero economico di Napoli si struttura Antin unicamente secondo Napoleoni
Bisogna infine considerare qual è il terreno sul quale l'interrelazione di queste polarità permette una sempre migliore chiarificazione dei loro rapporti
Per Napoleoni nonostante non manchino importanti considerazioni sull'analisi dello squilibrio tale terreno è in misura preponderante quello dell'equilibrio economico generale
Come scienza secondo Napoleoni cito l'economia bisogna ritagliare punti fermi sente Quaglia realtà non risulterebbe intelligibile così che se il prezzo non venisse considerato come prezzo di equilibrio ossia come ciò da cui si parte e qui si arriva di esso non potremmo dire nulla fine della citazione
E proprio la prospettiva dell'equilibrio economico generale che permette di mostrare i limiti tanto della Tri allargare la capitalizzazione e con essa genitori a marginale della distribuzione quanto della tre A marziale valori lavoro
E tuttavia è proprio l'attività richiede indicazione che l'analisi in termini più generale impone all'età all'economia politica a ridurne per Napoleoni progressivamente i contenuti che sia in grado di afferrare esprimere lo scrutinio della valore di Marx attraverso equazioni simultanei per come svolte le borchie vice costringe per Napoleone a consegnare lo sguardo esclusivamente filosofico l'analisi del processo di unificazione
Il passaggio dal parastato no e no espunge dal dominio dell'economia politica l'analisi dell'equilibrio come struttura di mercato lasciano i determinato il significato economico dei pezzi di equilibrio
Entrambi infine svuotano di significato alla ricerca di una causa del valore che renda pienamente intelligibile il fenomeno economico
Ma la progressiva autolimitazione della RAI della ragione economica non si ferma qui lo stesso modello di von Neumann preserva per Napoleone elemento arbitrario imponendo criteri di massimizzazione che non trova però giustificazione senza richiamo a finalità che l'economia politica deve assumere come date dall'esterno
L'unica rappresentazione della produzione Francesco rosa creazioni vuole andare via
Pone al termine della parabola di economia politica e allora lo schema proposto da Sraffa in Produzione di merci a mezzo di merci
Esso ponendo come dato le quantità di input output rinuncia a qualsiasi spiegazione sulla loro origine constatando esclusivamente l'assoluta circolarità del processo produttivo interpretazione questa che non potrebbe essere più lontana
Dalla lettura lo schema tra Fiano avanzata dagli stessi ricatti anni
Egualmente facendo piena piena attuazione del processo di formulazione tale schema nulla ci permette di dire sulla compatibilità di una medesima struttura produttiva diviene con diverse configurazioni distributive
In proprio e allora per napoleonica anche il suo uso per abilitare l'esistenza e la legittimità della lotta di classe quanto per rivendicare lo statuto le tasche salario come variabile indipendente
Questo è il suo discorso economico non poteva tuttavia lascia insoddisfatto napoleonica si trova ora al bivio tra ricercare esclusivamente all'infuori del campo propriamente economico ogni elemento di concreta storica e sociale oppure a ritrovare lo stesso schema di Sraffa una diversa interpretazione del processo economico
Entrambe le strade coesistono nell'ultimo periodo del riflesso dei Napoleoni dove cospicue l'apertura non solo alla filosofia ma anche l'antropologia l'interrogazione di teologica
In quest'acqua viene settimane in cui tra famiglia fetente rintracciato ciò che può restare delle due tradizioni economico in cui l'autore si pienamente confrontato
La scarsità e la natura circolare della produzione
Se queste due dimensioni da sempre al centro l'attenzione dell'autore riflettevano prima la distinzione tra riferimento tra storico astratto riferimento storico concreto dell'economia politica ora apparivano però entrambi questi anziani la natura stessa della produzione
Non permettendo altra rivelazione che la progressiva riduzione del peso della dimensione economica sulla vita di tutto e tutti
Se è vero che la sua progressiva apertura ad altri campi del sapere Napoleoni non rinunciava al contenuto verità attivo specifico l'economia politica
Pure egli applicava la possibilità di rintracciare all'interno dell'oggetto economico anche nella forma di una critica l'economia politica possibilità liberazione di una forma sociale diversa da quella presente
Ci si potrebbe allora chiede per concludere quanto questo approdo rappresenti lecito necessarie la riflessione che pur contenendo già negli anni Sessanta forte anticipazioni in questo senso
Non appare comunque predominante degli anni sessanta o se invece non derivi dall'applicazione di un criterio di verità e piste cinica quello dell'equilibrio economico generale che non necessariamente potrebbe essere il più adatto a cogliere la complessità del fenomeno economico come fisicamente legato come sottolineava già John Robinson
Alla dimensione del tempo
Diverse non cattura viene strette maglie dell'equazione simultanee
Sono ancora una volta frasi e con questo chiudo gli spunti dello stesso napoleonica suggerisce di considerare l'importanza del fattore tempo come alcuni contributi agli anni cinquanta e alcune considerazioni evocate nel settanta insieme la necessità di una tenere parole per trattare adeguatamente
Lasciando aperti piste che non risultano meno nell'interesse per il fatto che l'autore dopo aver ci suggerite alla ha lasciato alla fine non percorsa
Grazie lei ad associare la profondità della tua relazione ma per essere stato perfettamente nei tempi
Lascio la parola Giancarlo detterà
Che sarà altrettanto spero anzi vivi
Bene innanzitutto grazie per l'invito a partecipare a questa giornata dedicata a Claudio Napoleoni soprattutto in questi luoghi che sono rappresentativi del suo percorso di ricerca dato che come lui stesso ha scritto la politica ha sempre rappresentato non un campo di interessi ma il centro motore e la motivazione fondamentale di tutto il suo lavoro teorico e politica mentre come ha ricordato Lucio Magri condivise con lui impegno politico direzioni editoriali
Napoleone in tutte le fasi della sua riflessione che ruotano intorno ai temi che sono stati ricordati sia dalla vicepresidente del Senato che da tempo nelle nel suo intervento ecco tutte le fasi della sua in tutte le fasi della sua riflessione è sempre stato un comunista eterodosso e un rivoluzionario di professione
Tre qualificazioni che oggi a quasi quarant'anni dalla sua scomparsa e nell'attuale realtà politica italiana
Risuonano oltremodo inattuali
Ma che rimandano all'elaborazione di una sua proposta di politica economica che Aime mantiene la sua attualità a partire dalle criticità dello nello sviluppo in atto da Luís denunciate e tuttora irrisolte
Oltre che nell'urgenza di definire un diverso modello di sviluppo
Comunista quindi in quanto convinto che il movimento comunista ira o doveva essere il portatore necessaria di una trasformazione della società
Che realizzasse il superamento della società borghese per la liberazione dell'uomo dalla reificazione capitalistica generatrice da un lato di sfruttamento di alienazione e dall'altro di un dominio totalitario delle cose sull'uomo
Un superamento necessario per la realizzazione di un reale pieno sviluppo della sua umanità
Questa resterà sempre il fine ultimo rivoluzionario della sua proposta di politica economica
Un superamento della società borghese che nella fase della trimestrale che attraversa tutti gli anni sessanta è la fase in cui egli definisce la struttura portante permanente della sua proposta di politica economica ha come punto di partenza
La sostituzione della gestione borghese del capitale con la sua gestione proletaria
Allo scopo di porre in atto Lechero direzione della produzione cioè non più una produzione auto finalizzata indirizzata alla soddisfazione di una domanda interna di beni di consumo da essa stessa generata
Bensì una produzione rivolta Fini ed esterni
Costruiti sui consumi più pubblici e definiti attraverso una forte programmazione economica in cui i lavoratori sono protagonisti
Per il tramite dei partiti che li rappresentano investiti ovviamente in modo democratico della funzione di governo del paese
Uno dei motivi puramente per cui tra suo proposta è rimasta poi una proposta
Ruolo specifico all'interno della sua proposta di politica economica e poi attribuita da Napoleone sindacato in quegli anni artefice di importanti conquiste salariali che avevano messo a nudo la fragilità dello sviluppo italiano strutturato si sui caratteri tipici di una società opulenta
Sono gli anni in cui i governi di centrosinistra sono impegnati nella Borneo per l'elaborazione di proposte per una politica di programmazione economica che affronti i cronici e irrisolti squilibri dell'opera del paese
Tali proposte a cui contribuì lo stesso Napoleoni
Contemplavano un coinvolgimento diretto del sindacato nell'elaborazione del piano di programmazione
Al fine di ristabilire soprattutto garantire la complotti compatibilità tra aumenti delle retribuzioni nel perseguimento degli obiettivi del piano stesso
Coinvolgimento da cui Napoleoni prese subito le distanze o perlomeno deve avanzo dei distinguo fondamentali a salvaguardia del ruolo politico di controllo da lui attribuito al sindacato
Citandolo direttamente la partecipazione dei sindacati alla programmazione per essere per l'appunto sindacale
Dovrebbe esplicitamente consentire che i sindacati riprendono la loro piena libertà d'azione ogni volta che si possa ritenere che gli obiettivi del programma non vengono conseguiti per insufficienze nella bilico azione del programma stesso
Una piena libertà d'azione dei sindacati che nelle situazioni limite qual era quello italiano in quel momento ma anche successivamente di totale assenza di una programmazione economica si traduceva in rivendicazioni salariali slegate dall'andamento della produttività del lavoro
Compromessa da una gestione inefficiente della produzione dovuta appunto ai limiti dimostrati del sistema economico lasciato la spontaneità del mercato
Una piena libertà d'azione volta esercitare una pressione nei confronti della politica
Utilizzando quindi politicamente il salario come variabile indipendente cioè slegato dalle esigenze dell'accumulazione così come si era concretizzata
Una manifestazione del suo essere sempre stato nella sua analisi economica nelle sue proposte di politica economica appunto un rivoluzionario di professione
Per il quale ha sempre avuto un valore primario una riflessione costante profonda sul ruolo della rivoluzione proletaria
L'analisi del condotta sui problemi strutturali dell'economia italiana è sintetizzabile in modo molto schematico in tre punti
Incapacità della spontaneità del mercato di superare gli squilibri cronici del Paese eccesso di consumi privati opulenti rispetto all'assoluta scarsità di consumi pubblici
Presenza invasiva della rendita quale forma parassitaria di reddito diffusa tanto nel settore privato quanto nella pubblica amministrazione che condiziona la produttività del lavoro e conseguentemente l'intensità dell'accumulazione
A danno sia dei profitti taglieggiati dalla rendita sia dei salari penalizzati dalla bassa produttività del lavoro a sua volta causata dalla rendita ne discende per Napoleoni l'urgenza di un intervento correttivo dello Stato in termini di una programmazione economica forte che agisca efficacemente su tali principi criticità
Si tratta tuttavia per lui di un obiettivo di medio periodo che si configura propedeutico all'interno del suo personale Progetto di rivoluzione proletaria
Funzionale alla realizzazione nel lungo periodo del superamento del capitalismo con l'obiettivo di realizzare una diversa società di giusta più solidale che attente problemi problemi esistenziali dell'uomo che liberi di lavoro per sfruttamento Italia nazione e L'uomo dal dominio delle cose
Una condizione in cui l'uomo è costretto dalla subordinazione del consumo alla produzione responsabile della separazione tra lavoro e di sogni quale esito appunto della gestione borghese del capitale
Eterodosso tornando alle qualificazioni date da Lucio madre Napoleone
In quanto marxista critico per il quale è stato essenziale mantenere un'assoluta libertà intellettuale ma anche politica nel portare avanti la proposta propria di ricerca che non a caso e da lui condotta da autodidatta
Fu così già ai tempi dei suoi studi universitari in filosofia abbandonati dopo un'accesa discussione in sede d'esame con il docente è determinata da divergenze interpretative
Lo fu anche dopo l'avvio del suo impegno politico nel Partito comunista a cui si iscrisse al termine del conflitto mondiale ed Eva cui uscì definitivamente nel mille novecentocinquantuno
Al fine di dissociare una politica possible impossibile dei vincoli di un'ideologia dato che sarà possibile trovare i mezzi concettuali nuovi capaci di risolvere i problemi che ci stanno di fronte
Solo attraverso lo sforzo di un dialogo comune aperto a tutti e rispettoso di tutte le differenze
Così recita la presentazione della rivista culture e realtà da lui fondata nel mille novecentocinquanta con un gruppo dell'ex sinistra cristiana
E immediatamente Stroke mancata da Togliatti dalle pagine di rinascita
Si trattò per Napoleoni del primo punto di svolta promosso e condiviso tra gli altri con Felice Balbo e Franco Rodano
Che rimasero punti di riferimento essenziali tanto nella sua successiva riflessione teorica quanto nella definizione delle sue proposte di politica economica
Il suo interesse la sua partecipazione al dibattito sulla politica economica si manifestano sin dai suoi esordi con la direzione della realtà economica il bollettino quindicinale edito dall'agosto del quarantotto all'aprile del cinquanta per i consigli di gestione
Gli organismi di fabbrica che costituirono lo strumento con cui i partiti di sinistra tentarono
Come recita la sua presentazione del quindicinale lettori di democratizzare il processo produttivo rendendo tutti lavori part lavoratori participi consapevoli della vita e delle aziende e delle attività economica nazionale
E attuare le riforme di struttura necessarie per risolvere i problemi fondamentali della nostra economia ma è durante gli anni cinquanta che Napoleoni oltre ad aver imparato l'economia come egli stesso dichiarato matura esperienze determinanti per la definizione dei temi che resteranno centrali nella sua proposta di politica economica
Innanzitutto l'incontro già ricordato con Felice Balbo impegnati in quel periodo nell'elaborazione di una filosofia dell'essere che si poneva come punto di riferimento per la definizione del processo di rinnovamento della società
Un rinnovamento da lui fondato sul ruolo dell'atto umano come realizzazione dell'uomo e conseguentemente sulla centralità del lavoro in tale processo di realizzazione
Ciò rimanda i temi sui quali Napoleoni costruisce la sua proposta di politica economica incentrata sulla liberazione del lavoro e tesa al superamento del capitalismo attraverso la ricomposizione
Della separazione tra lavoro i bisogni che all'origine dell'alienazione
La seconda esperienza significativa fu l'incontro con Pasquale c'era Sara Jey nel gruppo della Svimez
Con i quali Napoleoni si dedica più specificamente ai fini della politica economica e che sfociarono nella nello schema Vanoni il primo tentativo di programmazione dello sviluppo italiano per il Decennio cinquantacinque sessantaquattro
Il contributo specifico di Napoleoni ha un'analisi del capitalismo in cui la sua attenzione è rivolta al peso rilevante assunto dalla rendita parassitaria danno dei redditi capitalistici sia i salari no sia profitto campale causa prima
Del perdurare degli squilibri e delle aree arretrate del Paese
La centralità della lotta alla rendita emerge in una serie di articoli pubblicati tra il cinquantaquattro e cinquantasette sul dibattito politico
In cui Napoleoni non identifica più la causa prima delle con della crisi dell'economia italiana nella sua evoluzione monopolistica come era premier negli anni quaranta bensì nell'incapacità del capitalismo a te di italiano di estendersi all'intera economia del paese
Uno in più per l'interpretazione in aperta polemica con le tesi sostenute in quella fase dal partito comunista che individuavano le cause della crisi proprio nell'involuzione patologiche monopolistica del capitalismo nella sua finanziarizzazione
A conferma del suo essere sempre stato un comunista eterodosso
La lotta alla rendita pone in primo piano i Napoleoni tema della piena realizzazione del capitalismo in termini di efficienza produttiva che confluisce negli obiettivi perseguiti con la sua proposta di politica economica strutturata siccome ricordato nel corso degli anni sessanta
E si e che si completa con le definizioni di un secondo pilastro costituito dalla riforma del consumo
Che in modo complementare alla lotta alla rendita persegue la realizzazione della piena efficienza capitalistica quale obiettivo di medio periodo e quale condizione propedeutica al perseguimento del fine ultimo che resta sempre quello della liberazione dell'uomo in una diversissimi diversa società la cui definizione tuttavia subordinata all'avvio delle riforme questo obiettivo di medio periodo comporta per Napoleone alcuni passaggi chiave
Legato alla sua interpretazione sullo stato di salute dell'economia italiana che risulta da un lato compromessa
Dall'aggravarsi di storici squilibri tra agricoltura e industria tra sud e nord del paese e dall'altro da dalla nascita di nuovi squilibri che da lunedì sono posti in primo piano
Squilibrio tra consumi privati spesso opulenti superflui
Indotti dal sistema delle imprese consumi pubblici
Relativi a importanti bisogni civili e sociali rimasti insoddisfatti a partire da istruzione assistenza sanitaria giustizia previdenza sociale trasporti edilizia popolare insomma
Tutti i temi di estrema ancora attualità
Squilibrio poi nella distribuzione dei redditi causata appunto dalla crescita del peso della rendita avranno come già ricordato dei entrambi di entrambi i redditi capitalistici
Ma rendite che se fino alla metà degli anni Cinquanta Napoleoni attribuito essenzialmente a residui di aree per i capitalisti che successivamente costituiscono in prevalenza il prodotto stesso dello sviluppo capitalistico
Affrontare contemporaneamente questi squilibri rendeva necessario un intervento di programmazione economica forte
Che Napoleoni non ha remore a definire in termini di pianificazione per il vello profondo del suo intervento che tuttavia avrebbe dovuto salvaguardare il ruolo del mercato
Essenziale
Ma pur ridimensionando una programmazione che si articola in tre punti essenziali
Perseguire appunto innanzitutto la piena efficienza del capitalismo attraverso questo realizzare l'inversione tra rapporto tra il re nel rapporto tra produzione e consumo
Per
Eliminare le linee l'alienazione all'interno del sistema e realizzare una gestione pubblica degli investimenti
Lotta alla rendita quindi rimuovendo le aree improduttive parassitarie che operano a danno della produttività del lavoro e prelevano redditi dal settore produttivo
Aree di rendita che operano nel settore privato editing identificabili prevalentemente seguendo il principio di prezzi che sono sproporzionati rispetto ai servizi resi alla produzione
Ma che operano anche nel settore pubblico in termini di inefficienza eccesso di burocrazia rapporti ti enterale clientelari corruzione
Una politica che nella sua prima formulazione gli anni Sessanta avrebbe permesso il superamento dello sfruttamento che nella sua riflessione teorica in questa fase e concentrata nella sola presenza della rendita
Invertire il rapporto tra produzione e consumo passa attraverso la riforma del consumo che da un lato sostituendo
E integrando i consumi privati con consumi pubblici evita il crollo
A cui sarebbe destinato il sistema capitalistico in assenza di rendita ma dall'altro determina in modo significativo la qualità dei consumi che è in grado sempre nella riflessione che li conduce negli anni sessanta di invertire la relazione produzione consumo così come si era determinata nella gestione borghese del capitale
Che nella sostituzione appunto attraverso la gestione proletaria del capitale permette al consumo
Che di cessare di essere un momento subordinato la produzione e quindi può non essere più quel consumo privati improduttivo e opulento che la produzione richiede per la propria realizzazione sul mercato
Ma diventa un fine a cui la produzione è ordinata politicamente per mezzo della programmazione economica e quindi in grado di eliminare l'alienazione attraverso la ricomposizione del rapporto lavoro bisogni e il terzo aspetto essenziale per affrontare e superare i cronici squilibri del paese è una politica di investimenti pubblici indirizzati a questo scopo
Che si affianca anche a un orientamento di quelli privati che sia coerente con gli obiettivi del piano
Quindi la politica economica non simili non è più un intesa da Napoleoni come un keynesiano sostegno e indirizzo indifferenziato alla domanda effettiva ma una programmazione dello sviluppo che ne orienti le finalità agendo anche sulla qualità della domanda
Nella cui composizione crescono i beni pubblici rispetto a quelli privati che rimangono ma dei quali vengono espunti i consumi
Opulenti
E definiti i contenuti della programmazione e poi ben chiaro Napoleoni che questa comporti anche una correlata politica dei redditi che coerentemente tuttavia coinvolte a tutti i redditi
Escludendo esplicitamente che riportare mantenere le dinamiche salariali allineati a quelli della produttività del lavoro possa porsi come una priorità gli squilibri economici
Conseguiti alle le conquiste salariali degli anni Sessanta infatti rappresentavano per Napoleoni la manifestazione della fragilità di uno sviluppo che si era basato sui consumi sulla crescita dei consumi opulenti
In tale contesto le conquiste salariali causa certo di inflazione di redistribuzione del reddito assumono la funzione di strumento politico a disposizione dei lavoratori
Per citando ancora Napoleoni indurre tutti a riconsiderare in modo il modo secondo cui il sistema economico funziona e diretto ed è gestito rendendo lo sviluppo in atto estraneo ai lavoratori
Dato che non c'è motivo di lasciarsi limitare nelle loro possibilità e capacità ride indicative del risultato di una inefficiente gestione del sistema della quale essi non sono responsabili
Tuttavia nel momento in cui venga avviata una programmazione che riesca a indirizzare lo sviluppo e
Un amico e sociale del Paese verso traguardi i quali comportino almeno un inizio di superamento della condizione di alienazione tale atteggiamento dei lavoratori e dei sindacati verso la politica dei redditi deve mutare per ripristinare un andamento dei salari correlato a quello della produttività del lavoro
Altrimenti come scriveva ancora nel mille novecentosettantasei se noi continuiamo a coprire queste deformazioni di struttura
In un modo qualsiasi quale può essere appunto il contenimento salariale
Allora questi problemi di riequilibrio territoriale tra consumi in pubblici e privati di incremento della produttività non essendo elementi di crisi immediata continuano ad essere rimandati all'infinito
Il lungo periodo se non comincia mai diventa un periodo indefinito
E chiudo brevissimamente
I Napoleoni momenti di svolta nella sua riflessione teorica hanno sempre comportati ricadute immediate anche sulla sua proposta di politica economica tuttavia non tanto sui suoi contenuti che ho qui si schematicamente delineato quanto sull'efficacia rispetto al fine ultimo di liberazione
Il tema noto insomma e non non ci torno vado solo alla a specificare quanto meno come nell'autocritica rispetto alle capacità della riforma del consumo e della lotta alla rendita
Inserite all'interno del funzionamento del sistema capitalistico potesse costituire il passo intermedio per passare una società diversa
Venga rivisto profondamente nella sotto critica autocriticamente settantadue che esclude la possibilità che il sì il meccanismo capitalistico sia un meccanismo neutro che può essere piegato affini diversi da quello della accumulazione e quindi dell'aut-aut realizzazione quindi in questa nuova fase la lotta alla rendita e la riforma del consumo che restano all'interno della sua proposta di politica economica
Si manifestano ora all'aspetto stregua dell'intervento keynesiano come un ricorso che il capitale fa alla mediazione pubblica per cercare di superare le difficoltà che ne ostacolano il cammino
Anche se danno luogo a mo'di chi civili di soddisfazione ripropongono e riproducono quella scissione tra lavoro e bisogno
L'uomo l'operaio resta separato dal lavoro e perciò dalla possibile realizzazione della sua umanità
Quindi è necessario per l'UI un avviare un nuovo percorso di ricerca durante il quale si attenua
La vigenza di avviare la fuoriuscita dal capitalismo che necessita nella sua rigorosa riflessione di una rifondazione teorica Kelly condotta negli anni del suo impegno parlamentare
Ma su questa ultima fase lascio la parola a Stefano Lucarelli
Grazie mille
Stefano Chiarelli
Io mi occupo proprio di del analisi della politica economica condotta da Claudio Napoleoni negli anni dell'impegno parlamentare cioè dal settantasei fino
All'ottantotto alla fine dei suoi giorni
Ora tutti coloro che si sono occupati del pensiero di Napoleoni sono concordi nel ritenere che nel corso degli anni settanta egli si sia dedicato un lavoro di autocritica profondo e questo è innegabile
E ha delle conseguenze anche sulle posizioni assunte nel dibattito di politica economica ma va anche notato che a partire dal mille novecentosettantasei quando entrò in Parlamento nelle file della sinistra indipendente
Egli sviluppò le sue riflessioni di politica economica
In contesti molto riversi soffermandosi sospetti distinti della materia a seconda dell'uditorio al quale si riferiva
I compagni della sinistra indipendente il Partito Comunista Italiano il sindacato l'intero Parlamento i lettori dei quotidiani con qua con i quali collaborava
Ciò ha dato ad alcuni impressione
Che atteggiamenti contrastanti addirittura opposti potessero coesistere in prese di posizioni e scritti quasi contemporanei ora io vorrei soffermarmi sul fatto che l'operazione di autocritica
Sicuramente fa emergere delle differenze su cui d'altro canto tanti si sono già espressi ma aiuta anche a far affiorare dei punti fermi
Delle invarianti estremamente significative
Proprio per riflettere sull'idea di politica economica
Che emerge dagli sforzi intellettuali di Napoleoni in un'epoca in cui i cambiamenti soprattutto del contesto politico e della politica interna questo Paese sono influenti
Ne emerge una politica economica che comporta una distinzione fra le prospettive politiche di medio periodo cioè quelle che non presuppongono una fuoriuscita dal modo di produzione capitalistico
E che più sono influenzate anche dalle contingenze politiche per esempio dalla situazione in cui versa il bilancio dello Stato
Ma anche dal giudizio che la Sinistra indipendente questo incredibile laboratorio che non ha eguali negli altri paesi europei perché non ci sono
Come ha sottolineato uscire in una bella monografia altri esempi di un partito politico cioè il PC che abbia messo a disposizione
Tra il dieci e il quindici per cento ritratto i seggi per le elezioni di candidati indipendenti che fungessero da pungolo anche per il PC stesso ecco
Quindi anche il giudizio della Sinistra indipendente le relazioni che sapeva con gli altri partiti
Impattano fortemente sul dibattito di politica economica di medio può io odio condotto da Claudio Napoleoni altro discorso in guardia invece riguardano le prospettive politiche di lungo periodo
Quelle che presuppongono una politica e una politica economica che promuova l'uscita
Da cosa
Ora se nei lavori su cui si è soffermato Giancarlo Beltrame è molto chiaro che si parla dell'uscita dal capitalismo
Negli anni successivi questo diventa più problematico e la polemizza parlare di uscita dalla società tecnocratica
Talvolta riprende la questione dell'uscita dal capitalismo si smarca però significativamente dall'idea che questo significhi la realizzazione di un socialismo reale perché come ha ricordato molto bene la vicepresidente del Senato
Non si tratta di uscire dal capitalismo scriveva Napoleoni ma di allargare nella massima misura possibile la differenza fra società e capitalismo cioè
Di allargare la zona di non identificazione dell'uomo con la soggettività capovolta che diviene in interventi più politici per esempio nella lettera ai comunisti
Stilata insieme Raniero la valle
Fuoriuscita dal sistema di guerra un sistema che condiziona interamente il dibattito di politica di politica economica e le scelte di bilancio pubblico
Dove la guerra e la militarizzazione diventa Gorno in qualche modo il punto di convergenza di tutto il resto
Queste e il grande pericolo che Napoleoni
Richiama soprattutto nel lavoro
Su Guerra e pace sulla rivista che è stata richiamata nei saluti di Mario Pianta
Io porrò l'attenzione su tre invarianti salta lette tra i tanti punti fermi comunque possano emergere e dato il tempo che ho a disposizione
Li affronterò in modo diseguale e brevi cenni a qualcosa e un approfondimento in particolare su un altro punto il primo punto è esiste un vincolo distributivo alla riproduzione del sistema capitalistico
Secondo punto il capitalismo comunque Ina poligoni mantiene una funzione storica la funzione storica di promuovere l'efficienza e lo sviluppo delle forze produttive
Anche se al contempo produce una situazione generale di alienazione
Terzo punto che una sorta di corollario a questi due presupposti occorre allora definire un disegno programmatico di lungo respiro
Che possa trasformare la società conducendola fuori dalla prospettiva produzione appropriazione dominazione
Ora dopo l'autocritica del mille novecentosettantadue se ci si riferisce l'articolo su Rinascita prima richiamato questo disegno programmatico non consiste più nella lotta alle rendite e al consumo improduttivo attraverso un intervento pubblico che programmi dei consumi volti a soddisfare collettivamente i bisogni rilevanti della società
Beh possiamo però al a uno di questi tre punti il vincolo distributivo
Il problema dei vincoli da porre alla distribuzione dei redditi rappresenta un tema particolarmente controverso nel dibattito di politica economica soprattutto nell'Italia della seconda metà degli anni settanta quando esso viene posto con molta forza
E aggiungerei con altrettanta malizia padronale il tema dell'inflazione da pressioni salariali
Nel periodo in cui Napoleoni svolge la sua funzione di parlamentare
Prima come deputato nella settima legislatura pari come senatore
Nell'ottava nona e decima legislatura egli non sia piatti mai su uno schema Nalini Chicco che io individua nelle rivendicazioni salariali uno strumento in grado di sostenere di terze
La domanda effettiva e attraverso questa una crescita economica più attenta alle esigenze della classe di lavoratori anzi questo schema è analitico che potremmo definire sarà Fiano keynesiano rappresentò per luglio un costante oggetto di riflessione critica
Che è ben sintetizzato in una frase che si ritrova nel discorso sull'economia politica dal fatto che una diminuzione del salario
Non serve ad aumentare l'occupazione e oggi dopo anni di stime econometriche possiamo dire che è proprio così
Da ciò non non si può desumere che la piena occupazione sia compatibile con qualsiasi livello del salario reale
Cioè non si può riassumere che una politica espansiva possa avvenire a prezzi stabili
E allora Napoleoni chiedeva che il movimento dei lavoratori fosse coinvolto attraverso i sindacati
Ma non solo nella definizione dei contenuti della politica economica da intraprendere per affrontare la crisi economica inflattiva in cui il Paese arrancava e chiedeva in particolare che questo coinvolgimento
Contribuisse a definire i contenuti del cambiamento strutturale necessario al Paese
Al di fuori quindi dei limiti imposti al dibattito sulla politica dei redditi dai partiti di governo
Egli sosteneva e qui cito che solo a queste condizioni si potrebbe immaginare una politica dei redditi non simplex semplicemente finalizzata a ridurre l'inflazione
Il sindacato istituisce un legame molto stretto fra la questione dell'inflazione e la qualità dello sviluppo e per Napoli un il problema diveniva appunto definire cosa significava
Qualità dello sviluppo qui vorrei citare un intervento al Senato della Repubblica molto interessante
Proprio perché mostra come Napoleoni non si possa annoverare fra i parlamentari che volevano sopprimere la cosiddetta scala mobile egli diceva il diciassette marzo del mille novecentottantaquattro quindi in piena discussione no sull'abolizione della della scala mobile
Non va bene nessun senso l'attuale scala mobile né per i lavoratori né per le imprese né per l'economia nel suo complesso ma il problema e di sostituire un altro meccanismo di tutela questo se viceversa la questione si riduce ad abolire la scala mobile così come allora è chiaro che la protesta divenga sacrosanta ed è molto interessante che al termine di questo intervento coglieva l'opportunità per illustrare sei ordini del giorno
Non li leggo tutti quanti ma richiamo e punti sostanziali perché mettono in luce proprio questa sorta di necessaria mediazione politica sul tema salariale
Che in cui si chiedeva che il governo si impegnasse a presentare le Commissioni parlamentari competenti un programma di interventi nei settori industriali diretto all'innovazione delle strutture produttive
Capaci di garantire la contrazione dei costi di produzione la qualità dell'ambiente di lavoro e la protezione dell'ambiente naturale
Un programma di educazione sanitaria diretto a sensibilizzare gli operatori l'opinione pubblica considerato che Esopo contribuire in misura decisiva una contrazione del consumo dei farmaci
E a predisporre addirittura adeguati provvedimenti per incentivare l'attività degli enti comunali di conti di consumo e per favorire la costituzione lo sviluppo di cooperative dei consumatori volte al contenimento dei prezzi
La sostanziale perdita di controllo la dinamica dei prezzi che di fatto Napoli un imputava soprattutto alle pressioni salariali e su questo si potrebbe aprire anche diciamo una critica Napoleoni in un contesto in cui le cause di questa pressione dei prezzi
Derivano anche dal ruolo internazionale che il Paese
Affrontava in quegli anni diventava dunque l'occasione per entrare nel merito delle politiche di bilancio necessari ad attivare un
Ovviamente o sociale che andasse aldilà
Delle politiche assistenziali tipiche dei partiti di col di governo di quegli anni
Il secondo punto rapidamente si tratta della esistenza di un trade-off direbbero gli economisti fra efficienza ed alienazione
Ora Napoleoni si esprimeva così nel mille novecentottantotto non è affatto vero che si possa risolvere contemporaneamente il problema
Di un'efficienza in senso dinamico cioè di una maggiore quantità di crescita e al contempo di una modifica della qualità dello sviluppo presupposto per affrontare il problema della alienazione il problema sta allora nell'operare una scelta dobbiamo scegliere
Se il problema principale sia quello dell'efficienza di un sistema determinato ossia quello del superamento della alienazione
E da qui il terzo punto il programma di lungo respiro che io inviterei a contestualizzare a partire dal dialogo soprattutto colpirci di Berlinguer ce n'è già nel mille novecentosettantasette nel famoso discorso al convegno dell'Eliseo sera Espresso in questi termini per noi l'austerità che non vuol dire l'austerity
è il mezzo per contrastare alle radici e porre le basi del superamento di un sistema che è entrato in una crisi strutturale e di fondo
I cui caratteri sono lo spreco lo sperpero l'esaltazione dei particolarismi e l'individualismo più sfrenato
Il consumismo più dissennato è molto interessante il giudizio che Napoleoni Dassù rinascita di quel discorso perché dà un giudizio Complesso che tra l'altro in modo scorretto rinascita presentò come un intervento polemico ma se lo si legge non c'è nulla di polemico napoleoniche parte riconoscendo che l'oste Rita di Berlinguer non è una concessione gruppi dominanti ma una scelta contro di essi
E essa comportava tuttavia la distruzione del prodotto sociale determinata dal consumo produttivo ma qual era il problema
Secondo Napoleoni nella proposta abbozzata dal segretario del PC
Non si risolveva il problema della definizione delle categorie sociali sociali su cui il costo dell'operazione doveva gravare per eliminare gli sprechi e parassiti e parassitismo quella esortazione all'efficienza
In una prospettiva però diversa da quella diciamo mainstream e alla serietà
è anche questione morale riportava in auge la necessità di una programmazione dei consumi collettivi su cui però Napoleoni riconosceva il fallimento
Del esperienza degli anni sessanta su cui si è già dilungato
Giancarlo Beltrami
E però interessante che questa riflessione
Di Napoleoni sì inquadri in quello sforzo di confronto con le forze alternative che lo invita anche a guardare questo in un articolo su Repubblica
Ciò che stava accadendo nella Spd in Germania
Egli scriveva mi sembra che il PC vedi i recenti giudizi napoletano è rinata abbia sottovalutato il carattere più avanzato che su certi temi possiede l'elaborazione
Del partito tedesco
I tre temi sono uno l'abbandono delle posizioni che potremmo chiamare economicistiche quelle cioè che considerano la crescita materiale misurata dal PIL come aspetto decisivo della vita economica
Due l'indicazione della possibilità di uno sfruttamento della Seconda rivoluzione industriale la chiamava Luís
E citava un lavoro di Shas lungo linee radicalmente diverse da quelle seguite spontaneamente dal mercato perché perché la disoccupazione tecnologica e sono la conseguenza dell'agire spontanea del mercato almeno nella misura in cui non venga modificato l'attuale
Orario di lavoro
Tre la prospettiva dell'apertura di un nuovo Tirreno di conflitto con la classe proprietaria del capitale proprio su questo tema
Una quantità minore di lavoro per un numero non minore di lavoratori che solleciti un nuovo tipo di società in cui il tempo dedicato al lavoro alienato
Cederebbe il passo al tempo dedicato alla formazione dell'uomo
E un anno dopo durante il convegno organizzato a Roma dal Partito comunista il quattro ottobre mille novecentottantasei quale risposta alle politiche nero conservatrici su cui anche Riccardo Bello Fiore
Una decina di anni fa fosse l'attenzione Napoleoni sostiene
Ciò che ci distingue dagli altri ecco la mossa berlingueriana secondo me è proprio questo rovesciamento la crescita della produzione materiale non ne un obiettivo nostro
Non è quello che ci interessa non è quello che ci interessa in primo luogo in uno schema Poli possibile di politica di sinistra gli elementi qualitativi dovrebbero quindi dominare gli aspetti quantitativi
Ciò che l'economista guidano ravvisava allora
Era una domanda eccezionale di riqualificazione del senso del significato della qualità dello sviluppo
Sul terreno delle finalità stesse che lo sviluppo deve proporsi di conseguire dei beni che devono essere prodotti scegliendo direi di sì e Dino a ciò che apre la tecnica come possibilità
Sul terreno del rapporto fra beni materiali e servizi del rapporto fra settori in cui la produttività può essere molto elevata
Oppure settori Pardes Hanna
Oppure settore in cui la la produttività è bassa e soprattutto questo è un tema che io trovo estremamente attuale
Il problema dell'assetto quel territorio addirittura in altri scritti contemporanei non appiattisce questa questione
Sull'eliminazione dell'inquinamento ma anche sulla idea di città che vogliamo ciò che dentro la città ciò che è fuori dalla città
Tema di grande attualità in un momento in cui anche in questo Paese dobbiamo ripensare i luoghi del vivere e in un Lu in un momento in cui anche la questione della tecnica
Pensiamo al dibattito sulle Smart Cities invade le scelte politiche a livello delle città ora concludo concludo dicendo che per Napoleoni
La strada dell'efficienza cioè la strada
Del migliori Isma'in fin dei conti fosse veramente sbagliata perché si trattava di rivendicare idea comunque di un modello alternativo
E in questo scritto che ho appena citato
Appare un Napoleone I che è un po'distante da quello che pur romanticamente si celebra che va dalla scienza all'utopia infatti egli conclude con queste parole
Se si ragiona in un modo diverso
A proposito del governo del capitalismo non si fa dell'utopia
Si prende semplicemente atto dei processi oggettivi in corso e si cerca di attrezzarsi per governarli e per non esserne soffocati grazie
Vita e che
La relazione di Lucarelli di on assiste non male dall'intervento di Stefano e Di Stefano Preda
Sì esatto
Come è stato ricordato anche negli interventi introduttivi nel frattempo
La questione della tecnica
Che è stata richiamata
Poco fa da da Lucarelli gioca un ruolo chiave nello sviluppo del pensiero di Napoleone
La chiave per comprendere in che modo si si è rientrata
La sua riflessione economica filosofica e politica nell'ultima fase della sua vita
Che in maniera sommaria possiamo far coincidere con la fine degli anni settanta e ne anni ottanta novecento in questa fase il pensiero di Napoleoni è segnato dalla ricerca di una nuova prospettiva per Napoleoni si trattava di continuare ad essere comunista
Nel momento in cui non era più marxista
Sul terreno della teoria economica Napoleoni aveva ormai abbandonato i tentativi di salvare la teoria del valore lavoro di Marx
E insieme al nesso tra plus lavoro e plusvalore
Era necessariamente caduta per lui la teoria dello sfruttamento capitalistico
Sul terreno della prospettiva politica analogamente Napoleone aveva smesso di credere nella classe lavoratrice il soggetto in grado di portare alla liberazione del capitalismo
I Marx a questo punto
Rimaneva solo sul terreno filosofico la teoria dell'alienazione
Troppo poco per fondare una nuova prospettiva che per Napoleoni doveva essere solidamente fondata
Sulla teoria economica e politicamente praticabile
Ed è in questo contesto che Napoleoni cerca e trova nel pensiero di mattina ai raga
Un nuovo terreno filosofico sul quale ricostruire una prospettiva ed è così che la questione della tecnica su una centralità nuova andando oltre il tema del ruolo dell'innovazione tecnologica nello sviluppo qualitativo e quantitativo del capitale
Per comprendere questa centralità teorica della tecnica
Proporrei un confronto tra le lezioni sul capitolo sesto inedito del mille novecentosettantuno ma pubblicato nel settantadue il discorso sull'economia politica del mille novecentottantacinque
Cominciando dalla questione del macchinista
Gian lezioni del settantuno Napoleoni si ricollega la riflessione di marzo il passaggio dalla manifattura alla grande industria basata sul sistema di macchine
Si concentra in particolare socialmente delle macchine
Dave un tris
Max li mostra come la produzione capitalistica in cui processo di lavoro non è che un momento del processo di valorizzazione del capitale
Trovi nel sistema di macchine non semplicemente la forma organizzativa più efficiente ma l'unica ad essere realmente adeguata
Nella manifattura lo strumento di lavoro ancora un mezzo in quanto tale media l'attività trasformati o del lavoratore
Il soggetto pieno dell'attività sulla materia di lavoro l'oggetto
Il modo in cui lo strumento di lavoro viene utilizzato dipende dalla soggettività del lavoratore dalla sua abilità nelle sue conoscenze entro certi limiti per la sua creatività e non da ultimo dalla sua velocità perché anche il ritmo di lavoro infatti dipende materialmente al netto di ogni condizionamento dal lavoratore
Col passaggio la grande industria e quindi al sistema di macchine abbiano un ribaltamento
Di questa situazione
Nel sistema di macchine nel modo di funzionamento della macchina nel ritmo di lavoro sono in capo al lavoratore il quale non poche adeguarsi adesso
Le conoscenze del lavoratore le sue abilità specifiche la sua creatività non giocano più alcun ruolo
Il lavoro umano si riduce così a funzioni di ausilio all'operare delle macchine
Nel lavoro a questo punto non è più l'attività di un soggetto
Umano su un oggetto attraverso la mediazione di uno strumento né piuttosto l'attività
Della macchina sull'oggetto attraverso la mediazione dell'essere umano
E dunque solo con il sistema di macchine che si passa dall'assunzione formale del lavoro nel capitale alla sua sussunzione reale materiale
Ora il lavoro umano materialmente non è che un termine medio nel processo di produzione del plusvalore
Un processo che nei suoi termini iniziali e finali rimane completamente estraneo al lavoratore
Napoleoni sottolinea come a questo passaggio corrisponda anche un mutamento fondamentale del rapporto tra lavoratore le conoscenza
Usando le parole di Marx
La scienza che costringe le membra in animate delle macchine ad agire conformemente ad uno scopo come un automa non esiste nella coscienza dell'operaio ma agisce attraverso la macchina come un potere estraneo su di lui come potere della macchina stessa
Qui la scienza e la tecnica sono collegate a monte dell'attività lavorativa
Napoleoni si ricollega per definire questa situazione alla categoria dell'alienazione siccome lavora fa da marzo in mano scritti nel mille ottocentoquarantaquattro
Ovvero come ad una separazione tra esistenza ed essenza
Ma il fatto di lager l'argomentazione marziana sulle macchine del mille ottocentocinquantasette cinquantotto attraverso le lenti dell'apparato categoriale nel mille ottocentoquarantaquattro
Non può essere senza conseguenze
Quell'apparato categoriale del mille ottocentoquarantaquattro
Infatti caratterizzato da un marcato essenziali Isma'che Mazza poi progressivamente superato
E non è un caso dunque che fino a questo punto del discorso Napoleoni rimanga perfettamente aderente alla documentazione di cui scrisse di Marx salvo che per un particolare
Commentando le citazioni da Marx Napoleoni usa con insistenza il concetto di naturalità
E invece assente nell'argomentazione di Marx
Le condizioni di produzione pre capitalistica sono caratterizzate per Napoleoni da un rapporto naturale tra lavoro strumento natura mentre l'inversione dei primi due termini nella grande industria questi costituisce una inversione del rapporto naturale tra lavoratore strumento del lavoro
Un allontanamento dalla naturalità
Questa differenza terminologia
Che ha che potrebbe apparire di poco conto
Segni invece una differenza di prospettiva di Napoleoni rispetto a Marx del Capitale
Una differenza che nel settantuno e latente e diverrà poi evidente nell'ottantacinque
Sembra esserci cui già nel settantuno l'idea di uno stato di cose originario pervertito del modo di produzione capitalistico l'idea di un'unità originaria tra soggetto e strumento tra soggetto e conoscenza spezzata nella fabbrica capitalistica
Anche in Marx Marx com'è noto la separazione del lavoratore dalle condizioni del lavoro è una delle condizioni fondamentali per lo sviluppo del modo di produzione capitalistico e concerto di separazione rimanda naturalmente ha elementi originariamente uniti
Ma qualificando
L'unità apre capitalistica di lavoro e condizioni di lavoro come stato naturale delle cose Napoleoni sembra tradire una difficoltà ad immaginare che rapporto lavoro strumento natura possa darsi fuori dal modo di produzione capitalistico
Informa non alienata ma differente dalla forma recapitati Istica
Una difficoltà potremmo dire ad immaginare una liberazione che non sia in qualche modo un ritorno una restaurazione
Ed è infatti sul terreno della prospettiva Napoleoni già nel settantuno prende le distanze dal testo di Marx
La questione è la seguente se il sistema di macchine porta la squalifica azione all'alienazione del lavoro può esistere un lavoro non alienato senza che vengano eliminate le macchine della produzione
La risposta di mazze sì
Occorre distinguere la macchina dall'uso capitalistico della macchina
Napoleoni solleva per un'obiezione
Una macchina non capitalistica mente usata dovrebbe essere una macchina diversa da quella usata capitalistica mente
In altri termini le macchine così come noi lo conosciamo sono il frutto di una tecnologia
Dice Napoleoni e forse anche di una scienza che è stata pensata tutta sulla base del presupposto del lavoro alienato
In una situazione diversa al mutamento dovrebbe interessare lo stesso processo di conoscenza e di realizzazione tecnologica al cui termine la macchina si trova
Nel settantuno Napoleoni si limita a sollevare questa obiezione
Nell'ottantacinque nel discorso sull'economia politica il giusto il tono cambia
Napoleone improba la Max che verrà fermato la neutralità nella macchina e li conduce questa posizione ad un sostrato di naturalismo presenta in Marx del quale parlava anche più con l
Ravvisabile nell'affermazione di realtà permanenti indipendenti dalla Società determinata e l'affermazione di continuità tra i diversi modi di produzione
Qui secondo me occorre fare una precisazione Max non afferma che le macchine sono neutrali rispetto al modo di produzione in cui sono inserite
Per Maxi risultati dello sviluppo tecnologico in un modo di produzione storicamente determinato non necessariamente devono essere cancellati in un modo di produzione storicamente successivo perché si possa affermare la discontinuità tra il mio modo di produzione
Quei risultati dello sviluppo storico precedente possono permanere ma nel nuovo modo di produzione acquisire un nuovo ruolo nuovo significato proprio perché essi non sono neutrali rispetto alla Società determinata
In altre parole l'obiezione o o su sollevata Napoleoni mille novecentosettantuno avrebbe potuto senz'altro essere accolto da Marx con una precisazione
Il che rende però ingiustificato il giudizio espresso da Napoleone stesso nel mille novecentottantacinque
Il fatto è che nel mille novecentottantacinque per Napoleoni è diventata semplicemente inaccettabile la prospettiva marziana di una liberazione dal dominio della produzione capitalistica basata sullo sviluppo delle forze produttive scatenato della produzione capitalistica stessa
Perché è cambiata la base filosofica a partire dalla quando Napoleone si rapporta Max
Sulla base di una recinzione di ai deca
Mediata in particolare dei testi di Emanuele Severino Mario cugini
Napoleone interpreta la sussunzione reale del lavoro e capitale conseguente alla grande industria
Come una sussunzione del soggetto nell'oggetto e in ultima analisi con una scomparsa del soggetto
La scomparsa del soggetto sarebbe l'esito conclusivo di una vicenda di alienazione più essenziale più essenziale di quella che avviene nella grande industria capitalistica
Che affonda le sue radici nell'essenza della tecnica
Ovvero nella producibilità di tutto da parte di un soggetto che si rapporta al mondo come all'oggetto della propria produzione
Nella fabbrica capitalistica la producibilità di tutto giungere ad a compimento nel momento in cui il soggetto stesso dominato dal processo di produzione diventa un oggetto producibile e dunque si auto sopprime come soggetto
Marx avrebbe fornito tutti gli elementi necessari per comprendere questa scomparsa del soggetto ma non l'avrebbe egli stesso compresa
In quanto inevitabilmente invischiato in una filosofia soggettivi istiga
Napoleonici appoggia per le parole di un genuini
La filosofia di Marx non è né più né meno che la sua concezione dell'uomo come produttore e cioè come soggetto
Qui vediamo che Max viene nuovamente ricondotto nelle maglie dell'apparato categoriale essenziali sto del mille ottocentoquarantaquattro
E abbiamo notato prima come napoleonici spesso nel settantuno sulla base di una concessione senza visto che l'eliminazione cioè una separazione tra esistenza ed essenza
Trovasse poi difficile immaginare una liberazione che non fosse una restaurazione dell'essenza nell'esistenza
Ed è esattamente questo che ora viene imputato a Max
La liberazione marxiana costituirebbe l'arrestato restaurazione del soggetto
Ma essendo soggetto essenzialmente il produttore ovvero l'essere umano che si rapporta al mondo come all'oggetto alla materia disponibile della propria produzione il ritorno al soggetto sarebbe inevitabilmente il ritorno dell'uguale processo di oggettivazione culminante nella scomparsa del soggetto stesso
Marx gli affetti
Si tratta di sfruttare l'enorme crescita della forza produttiva del lavoro resa possibile dal sistema di macchine capitalistico per liberare tempo di lavoro dalla produzione vinse
Nel suo momento esecutivo
Redistribuire una parte di questo tempo liberato in compiti di progettazione organizzazione collettiva del processo produttivo
Spostando così il luogo della soggettività a monte del processo produttivo attraverso la socializzazione proprio di quella scienza di quella tecnica che permetterebbero ai soggetti associati i prendere controllo sul processo produttivo invece di esserne dominati affermando così la propria soggettività fuori dagli imperativi della produzione senza limiti
Ciò però è possibile solo a patto di uscire dal sistema della produzione per la produzione di valore
E subordinare la produzione al soddisfacimento dei bisogni collettivamente definiti
Mi sembra che si possa affermare che una simile prospettiva non delinea un ritorno una restaurazione del rapporto soggetto strumento natura recapita il Messico ma una nuova configurazione in cui lavoro non scompare ma assume una forma sociale inedita
In questa situazione la forma dominante del lavoro sarebbe quella per la prima volta del lavoro immediatamente sociale la produzione di beni e servizi volta direttamente al soddisfacimento di bisogni sociali collettivamente definiti
In questa prospettiva di socializzazione immediato del lavoro il lavoro può perdere la centralità totalizzante che ha avuto in maniere differenti nella storia della civiltà cosiddetta occidentale
In epoca pre capitalistica per la sua scarsa produttività in rapporto ai bisogni in epoca capitalistica per lo sganciamento del fine della produzione dal soddisfacimento dei bisogni
Dal momento che il fine della produzione non è più l'accumulazione di capitale per sua natura smisurata necessariamente in crescita incessante
Ma il soddisfacimento di bisogni sociali definiti collettivamente il tempo di lavoro necessario divenne il tempo di lavoro sociale necessario al soddisfacimento di quei bisogni
E questo tempo di lavoro può a questo punto ridursi drasticamente da due punti di vista
Dal punto di vista del come produrre
Dando come dati bisogni permetterebbe di ridurre drasticamente il tempo di lavoro esecutivo
Quello che del soggetto dentro il processo produttivo
Dal punto di vista del cosa si produce quindi quello della definizione dei bisogni sarebbe dove oggi più che mai propri processi produttivi necessari a poter subire una riduzione rilevante e con essi anche lavoro sociale organizzativo
Perché verrebbe meno la necessità tra la necessità di produrre tutti quegli oggetti o quei servizi che oggi possiedono un valore d'uso esclusivamente perché le abitudini di consumo vengono culturalmente condizionate in funzione delle necessità della produzione di valore
Anziché essere la produzione ad essere determinata in funzione delle necessità di consumo
Grazie a questa riduzione socializzazione del tempo di lavoro necessarie alla società nella situazione prospettata da Marx la soggettività degli essere umani potrebbe esprimersi non esclusivamente come produzione
Il pieno e libero sviluppo di ogni individuo che da sempre Max indicato come scopo ultimo del comunismo allude esattamente all'ampliamento per ognuno delle possibilità di avere un rapporto con il mondo che non si limiti a quello della produzione pur rimanendo un rapporto soggettivo col mondo
Quindi rapporto mediato dal lavoro in senso molto ampio del termine
Se però come Napoleoni nell'ottantacinque si parte dal produsse supposto che l'essenza della tecnica e quindi del lavoro e quindi del soggetto se l'affermazione della producibilità di tutto
Cioè sia intrinsecamente autoassolutorio Dante allora la prospettiva marziana non può essere che un utopia nel senso negativo del termine
In quanto il semplice permanere della soggettività nel mondo porterebbe necessariamente reiterare quel produttivi ISMU totalizzante che ha caratterizzato la produzione capitalistica
Fino ad una nuova auto distruzione del soggetto
Ma per Napoleoni c'è un ulteriore forse più importante aspetto problematico nella prospettiva marziana
A differenza di chiese nel mille novecentotrenta Max è ben consapevole che per sfruttare lo sviluppo delle forze produttive allo scopo di liberare gli essere umani dalla schiavitù della produzione occorre una rivoluzione
è una rivoluzione ha bisogno di un soggetto di soggetti che siano in grado di determinare in maniera inevitabilmente conflittuale la rottura dell'oggettività sociale impedirebbe altrimenti i soggetti di agire in maniera differente a livello sociale
Con le parole di Napoleoni Marzi immagina la presenza nel processo di un soggetto capace di riconoscere nell'oggetto la propria negatività quindi di un soggetto in grado di sollevarsi al di sopra di questa vicenda di oggettivazione
Ma questo soggetto per Napoleoni non esiste
Quanto meno non all'interno del processo produttivo
Il soggetto lavoratore scomparso con la sua sussunzione materiale all'interno del processo di produzione del capitale
Nell'ottantacinque Napoleone aveva ormai perso fiducia nel fatto che la classe operaia potesse costituire un soggetto rivoluzionario
Va sottolineato che questo secondo aspetto rimarrebbe problematico per Napoleoni anche a prescindere dalla tesi dell'assenza della tecnica
La possibilità che possa esistere un soggetto interno un processo produttivo in grado di rovesciare questo processo esclusa semplicemente sulla base della crisi della scomparsa del soggetto
La scomparsa del soggetto d'altronde per i Napoleoni degli anni Ottanta la conseguenza ovvia della sussunzione reale del lavoro e capitale
A questo punto si impone una domanda perché per i Napoleoni dei primi anni settanta come per Marx dalla sussunzione reale non conseguiva la scomparsa del soggetto mentre per il Napoleone negli anni ottanta si
Questo per la risposta occorre concentrarsi sulla tesi della produttività del capitale
Dal momento che nella grande industria le abilità e le conoscenze del lavoratore non giocano più alcun ruolo nella produzione la produttività non è più un predicato del lavoro ma diviene un predicato di capitale
Il lavoratore diviene sono un mezzo
Attraverso cui si esplica la forza produttiva del capitale
Formalmente questa tesi si trova sia nelle elezioni del settantuno sia nel discorso dell'ottantacinque
Ma il suo contenuto effettivo nei due testi diverso
Nel settantuno la produttività pertinenza vitale in quanto rapporto sociale che include in sé la forza lavoro vivente e quindi lavoro vivo
Ma come capitale si può intendere non solo il rapporto di capitale ma anche capitale come lavoro aggettivato né i mezzi di produzione in opposizione al lavoro vivo dunque uno dei poli di quel rapporto
Ai capitali quanto Polo contrapposto al lavoro perché nella produttività in valore d'uso
Ma la produttività in valore e dunque la capacità di imprime nel nel valore del prodotto De Capitani sovrappiù di valore pertiene al lavoro e dico in quanto Polo contrapposte capitale
Nell'ottantacinque sembra scomparsa sia la distinzione tra produttività in valore d'uso e produttività in valore sia la distinzione tra il capitale come rapporto sociale e capitale con uno dei uno dei poli di questo rapporto
Capitale compare solo come oggetto come una cosa contrapposte i lavoratori e adesso adesso pertiene tutta la produttività il lavoro alienato la propria forza produttiva nella macchina e ora non è che un ingranaggio nel sistema automatico delle macchine
Le ragioni di questo cambiamento che nel settantuno Napoleoni era convinto della possibilità di riformulare in parte il RIS unificare la teoria del valore lavoro salvando il nesso tra lavoro vivo e plusvalore
Nell'ottantacinque Napoleoni aveva abbandonato questo progetto non venendo a mancare il nesso tra lavoro e plusvalore l'intero apparato categoriale della critica marxiana dell'economia politica dissolversi
Dalla distinzione tra capitale costante capitale variabile fino alla concezione del capitale come rapporto sociale
Il lavoro agli nato come lo intende ora Napoleoni un lavoro non gioca più alcun ruolo specifico nella produzione la produzione capitalistica diviene allora un oggettivazione mezzo gli oggetti senza che intervenga nel processo alcunché di non oggettiva atto il soggetto spunto scomparso
La tesi della scomparsa del soggetto dunque ma
Della quale la prospettiva politica di Marx diviene insostenibile è una conseguenza diretta della caduta di un nesso tra lavoro e colore
D'altronde di fronte a chi minimizza la portata di tale questione Napoleoni ha sempre visto nella confermo nella smentita di quel nesso uno spartiacque fondamentale
In conclusione vorrei sottolineare che però qualunque sia il nostro giudizio sulle tesi della scomparsa del soggetto e dell'assenza della tecnica o viceversa sulla necessità di riprendere il progetto del Napoleoni dei primi anni settanta
La riflessione di Napoleoni negli anni ottanta ci pone di fronte a sfide ancora aperte a questioni oggi drammaticamente attuali alcune anzi più attuali oggi di allora
Tra queste possiamo citare il fenomeno della disoccupazione tecnologica la sottomissione alle logiche della alle logiche produttive di quote sempre maggiori di tempo formalmente libero dal lavoro
La diffusione dell'automazione con sopportato di squalifica azione del lavoro alienazione in sempre nuovi settori lavorativi manchi sempre nuovi ambiti di vita extra lavorativa
E naturalmente la questione oggi più urgente
La crisi ambientale climatica
Oggi che l'autoreferenzialità della produzione per la produzione
E la crescita senza limiti che i meccanismi della concorrenza impongono all'accumulazione di capitale
Conducono in maniera sempre più evidente non solo all'inserimento delle condizioni di vita per ampie fasce della popolazione mondiale ma anche l'erosione sempre più rapida delle stesse condizioni di esistenza della vita umana sul pianeta
Appare chiaro che la posta in gioco della liberazione non è mai stata ma oggi è meno che mai soltanto il pieno e libero sviluppo di ogni individuo ma anche quella chiaramente indicata da Napoleoni di un nuovo rapporto dell'essere umano con il mondo
Grazie
Queste le metamorfosi del capitale di cui si parlerà la professoressa Simeon Azzi
Buongiorno
Innanzitutto un ringraziamento all'Istituto Gramsci piemontese per quest'invito
E
Un spiegazione quando stato invitato pensato che cosa posso dire in questo intervento e la l'idea che mi minute di vedere come il pensiero ti Napoleoni
Possa essere utile per interpretare situazione attuale cioè qual è l'attualità del pensiero di napoleonico si impara a leggere Napoleoni e anche gli interpreti come gli studiosi del pensiero di Napoleoni sono stati numerosi che qui abbiamo
Ora la scelte che ho fatto e di concentrarmi su
Tre punti
Che sono strettamente connessi che sono presenti seppure abbiamo visto in forme molto diversa in tutto la lunga riflessione teorica di Napoleoni e sono tornati alla ribalta nella discussione economica contemporanea in particolare
Domanda effettiva crisi di realizzazione stagnazione secolare
Il ruolo della rendita in tutto questo il consumo improduttivo e da ultimo l'inversione tra mezzi e fini e la necessità di riorientare la produzione verso la soddisfazione dei bisogni
Quindi in sostanza il problema della realizzazione del plusvalore
La domanda inferiore la produzione richiede la presenza di un consumo improduttivo che trovo esasperato la distorsione dei consumi che già implicita del rapporto di produzione capitalistico
La struttura velocissimamente e la seguente
Un inquadramento molto rapido dall'analisi Napoleoni pre svolta prese ottantadue
Su questo posso andare molto velocemente perché ne abbiamo avuto relazioni che su questo ci hanno già detto molto quindi ruolo contraddittori della rendita tavolato come necessaria per sostenere
La domanda attraverso i consumi produttivo ma dall'altra come detrazione di profitti evitata in parte dei consumi e dunque un in conflitto con gli sci l'investimento di qui il ruolo delle riforme
Volte la pianificazione volta sostituire consumi sociali a consumi privati e il problema che si pone di questa divaricazione fra domanda e produzione che viene accentuato nelle forme oligopolistico e monopolistiche che l'idea di caporioni ma non solo sono
Più produttive diciamo ecco da questo passerei allora vedere qual è stato il ruolo della rendita nel capitalismo contemporaneo qual è il ruolo come e qui anticipando
Si indebolisce il ruolo di sostegno tra domanda mentre si accentua Hill impatto negativo sul profitti sull'investimento e sulla distribuzione del reddito
E quindi si pone un problema di sostenibilità
Non solo economica ma anche sociale
Del sistema capitalistico e allora
Si può ricorrere come uscirne tra questa situazione cioè come invertire questa relazione fra mezzi e fini i come orientare la produzione e il percorso nell'innovazione verso la soddisfazione di bisogni sociali
E qui appunto c'è contributo di Napoleoni ma anche si inserisce bene in una discussione contemporanee su questi punti
Ecco privato veramente con l'accetta nel senso che sono già stati trattati molto quale la posizione allora di Napoli ogni nel costruire darla importanza diciamo così della rendita
Beh nella sua forma pura cioè quella in cui ci sono solo profitti i salari a livello di sussistenza il capitalismo si trova di fronte a una cronica mancanza di domanda
Ed è questa la causa no del originaria diciamo così istruttori intrinseca che può essere evitata solo grazie all'esistenza di lealtà esterne al rapporto capitalistico in senso stretto i cui redditi
Assimilabili allora indica sostengono diverse forme di consumo improduttivo
Il consumo improduttivo dunque e indispensabile
Per l'equilibrio del capitale o del la produzione auto finalizzata il capitalismo sostiene napoleonico può vivere e crescere come informazione storica
Solo sfuggendo all'impossibilità della sua configurazione pura grazie all'ente
Poi la sua elaborazione teorica lo porta a che ha definire che nel rapporto tra capitale e lavoro non esiste sfruttamento
Entrambe le classi sono unite in un'unica realtà di alienazione che è legata al fatto che nella società borghese la produzione non è finalizzata il consumo ma se stesso si può discutere su questo punto ma
E l'eliminazione l'eliminazione dello sfruttamento dice Napoleoni cioè il processo rivoluzionario rivoluzionario o comunismo nel senso negativo di Marius non consiste più
Nella soppressione della proprietà privata dei mezzi di produzione ma nell'eliminazione delle rendite e del consumo improduttivo
Non è che rapporto capitalistico disse neutro che deve essere ribaltato nella nuova società il rapporto tra consumo e produzione
E da qui
Viene la sua politica a favore scusate il gioco di politiche di una politica della programmazione
Le riforme che sostituiscano il consumo improduttivo invita con spesa pubblica produttiva con l'effetto di ridurre la distorsione dei consumi
Nel capitalismo orientati sempre di più verso consumi opulenti ricorderete tutti e sono stati ricordati qui e discussione di quegli anni contro appunto la rendita i consumi improduttivi
E a tal fine sì richiede un'alleanza politica fra lavoro il capitale per le riforme e
A questo fine e anche auspicabile mia
Moderazione salariale purché avvenga in cambio di riforme la moderazione salariale come è stato già ricordato e necessaria al fine di non inflazionare la domanda e non scoraggiare
Investimenti
Vado veramente molto di corruzione ecco questo il problema della domanda sì presenta anche nel sette
Se poi se vogliamo anche in più esasperato tiene concerti in sì situazioni mercato più concentrato unico polio unico polio per quale ragione de s'qui segue un poco Baranes risma ci sono altri che sono stati qui sostengono ecco il monopolio
Favorisce l'innovazione
La svolta monopolistica del capitalismo dice Napoleoni e quali sui visi amplifica drammaticamente il potenziale di crescita
L'aumento della produttività del lavoro
In eccesso all'aumento dei salari dovuta per esempio economie di scala oppure all'introduzione di nuove tecnologie di innovazioni
Ecco ma con la tendenza del surplus ad aumentare viene riprodotta su scala allargata la diva il Deva la differenza il divario fra produzione e domanda quindi sì si conclude la crisi viene contenuta solo grazie a rendite gli sprechi
Si fa riferimento alla pubblicità alla burocrazia pubblica e privata ma anche alla spesa pubblica che Nesi andavano in quanto specie spreco ma in quanto capacità di colmare la differenza fra la produzione e la domanda
E anche se viene sottolineato il ruolo che la spesa militare
Può avere nel appunto se il fine e quello di colmare il divario fra domande produzione ecco forse qui di accennato che la rendita e il consumo produttivo improduttivo
Avrebbero bisogno di una definizione anche più precisa ecco forse qui il concetto di rendita che prima avevamo visto eh
La partecipazione al reddito di fasce esterni alla produzione in senso stretto qui la rendita viene attribuita anche una parte del capitate la delle imprese monopolistica quindi forse c'è un concetto differente qua di rendita
Ecco però data la crisi di sotto TT trovando a diciamo così la spesa pubblica e questo un punto importante secondo me de di assumere un carattere permanente ma se la spesa pubblica sta con noi per sempre allora è importante la composizione della spesa pubblica cioè dobbiamo fare attenzione su che cosa spendiamo
La spesa improduttive la spesa keynesiana dunque impediscono al sistema economico di scivolare in una crisi aperta
Al costo però di esacerbare il conflitto distributivo tra profitti salari e rendite
Forse qui si allenta se non proprio svanisce la possibilità di un accordo lavoro capitale che in un sistema più concorrenziale poteva essere pensato
Ora
Il problema della carenza di domanda sì presenta nel dibattito contemporaneo
In molte forme ma io mi guardo due in due forme sostanzialmente
La tesi del ristagno secolare che è stata ripresa da Summers dopo la crisi del due mila sette due mila otto da un lato e la tesi della trasformazione dei sistemi in un capitalismo i sistemi capitalistici scusatemi in un capitalismo delle reti
Allora il la trattazione di Summers Same essi parla di stagnazione secolare in un contesto secondo me la metto in un contesto o diverso cos'era la stagnazione secolare di Hansen Same si rifà a questo termine che era stato usato da un set ecco se ne aveva come ci ricorda Napoleoni studiato il problema della ristagno secolare
Guardando ai determinanti di lungo periodo degli investimenti quindi si tarda a un problema di crisi da sotto Investimenti si chiedeva cos'è che
Ci può portare a un problema di riduzione del tasso di crescita dell'economia nelle medio e lungo periodo e portava i temi classici che conosciamo declino della popolazione sospensione Espace
Riduzione della capacità di espanderci territori territorialmente o anche un rallentamento o meglio Napoleoni direbbe non del progresso tecnico ma dell'adozione
Delle innovazioni per effetto del concentrazione del capitale
Summers viceversa chiama stagnazione secolare con fenomeno che e determinato secondo quanto l'UDC dice
Da un aumento della propensione al risparmio da un lato e da una riduzione della propensione all'investimento dall'altro
Riduzione del aumento della propensione al risparmio dovuta
A una redistribuzione a favore di redditi alti per esempio ma anche a un risparmio precauzionale per l'incertezza maggiore del futuro o o la necessità di rientrare dall'indebitamento
E la riduzione dell'Imu nella propensione a investire perfetto io rallentamento del progresso tecnico uno un h un progresso tecnico più Capital sedi in
Una posticipazione degli investimenti quello che interessa capire però è che dopo aver definito questa crisi che è nato
Andati del capitalismo
Questa crisi ciclica come ristagno secolare Summers dice ma la stagnazione secolare non lo rivela un difetto
Profondo o intrinseco del capitalismo infatti dice possiamo risolverà diamo gli strumenti per risolvere questa crisi e
Appunto la responsabilità primaria nell'affrontare la stagnazione secolare dice lui in realtà diciamo crisi ciclica dovrebbe spettare alla politica fiscale
Ora a questa interpretazione nettamente dal neo keynesiano sintesi neoclassica c'è una interpretazioni contrapposta che guarda invece a crisi dovute a una modificazione strutturale
Del capitalismo e qui prendo ad esempio solamente Storm il quale dice pagate questa crisi è dovuta a una svolta del capitalismo degli anni ottanta
Si tratta di una crisi da sproporzioni sotto consumo insieme
In che senso sproporzioni perché abbiamo avuto una divaricazione tra il settore dinamico dell'economia che espelle lavoro e settori stagnanti crea un affare la funzione di spugna di questo lavoro
Questo porta a una crescente diseguaglianza una crescente polarizzazione del lavoro e alla scomparsa della classe media ma fatemi leggere
Cosa dice Storm più in dettaglio la stagnazione secolare della crescita economica statunitense guarda agli Stati Uniti
E la scomparsa della classe media americana hanno una radice comune nella creazione deliberata dopo il mille novecentottanta
Di un'economia basata su una bassa crescita dei salari che non solo ha polarizzato il lavoro i redditi e lacca la ricchezza ma anche rallentato l'accumulazione la divisione del lavoro il progresso tecnico svolta risparmiare lavoro nel segmento dinamico dell'economia
Quindi mutamenti strutturali e questo che hanno portato a una divaricazione dell'economia a una sperequazione dei redditi a una crescita enorme della diseguaglianza IR allentamento della accumulazione e questo ci porta al interpretazione del capitalismo
Delle rendite cosa dice questo
Non riesco a vedere tanto bene
Che cosa ci dice questa nuova questo nuove è una cosa che c'era anche stata fin da Napoleoni anche se ancora in embrione invece gli studiosi del del tour monopolistiche ecco c'è stata accentuato nel corso degli anni ottanta una finanziarizzazione dell'economia non l'intesa sulla mente e la crescita della finanza soltanto ma di un'entrata della finanza nella stessa struttura
Produttiva diciamo così delle imprese non finanziarie Zarate attraverso valori per esempio gli shareholder value che hanno modificato la governance delle impresse
Cioè sempre di più i profitti vengono indirizzati verso
Finalità finanziarie riacquistare le proprie azioni per tenerne alto il valore o comprare altra impresa è semplicemente per cui spezzettare alle e rivenderla prezzi più alti ecco questa finanziarizzazione intesa in questo senso
A alcun effetto sugli investimenti delle imprese non finanziarie perché una parte dei loro profitti vengono dirottati verso la sfera della speculazione finanziaria anziché verso l'investimento produttivo
A questo fenomeno si aggiunge quell'altro Froome che tutti noi stiamo vedendo che ne la concentrazione della proprietà da parte di giganteschi gestori patrimoniali e dal monopolio intellettuale
I diritti di proprietà
E questo porta ancora una volta alla creazione alla concentrazione di
Prese monopolistiche che scremare il mercato cioè la creazione di rendite da monopolio perché proprie
E questo viene portato sempre più avanti fino ad arrivare a quella che dosi ed altri chiamano la mercificazione di attività che in precedenza erano al di fuori del dominio del mercato
La sanità l'istruzione l'assicurazione per la vecchiaia
Ecco e qui vado un po'veloce ma c'è un corto circuito che si mette in moto i lavoratori investono i loro risparmi in
Molti orfani Zinder fondi di investimento i quali investono questi fondi in azioni le azioni sono gestite da quegli imprenditori che guardano sempre di più alla valore delle azioni piuttosto che l'investimento privato e dunque cosa fanno
Mettono i loro profitti nella borsa o acquistano altre impresa e che questa devono diventare al molto efficienti per rispondere alle esigenze di profitto e finiscono per licenziare
Gli operai per avere la maggiore efficienza un corto circuito in cui i lavoratori dice dicono dosi e altri licenziano altri lavoratori attraverso il meccanismo della speculazione
E un'idea che potrebbe essere intere interessante cose la la conclusione di questo beh c'è un problema che ci riporta Anna poligoni la rendita funzionava come
Come per colmare il gap fra domande produzioni ma se le rendite diventano nel capitalismo odierno così grandi che il consumo improduttivo non riesce a tenere il passo
Con la crescita delle rendite abbiamo un problema
Cioè nella misura in cui tutti una parte di queste rendite una parte rilevante invece di andare verso la domanda
Seppure di consumi produttivo si rivolgono verso la speculazione finanziaria allora questa vendita non fu non svolge più la sua funzione di colmare il divario fra domanda e offerta e quindi viene viene meno questo ruolo attribuito dalla polvere o nella rendita e si riducono Investimenti
Per la compressione e sia un vuoto di domanda perché gli investimenti si riducono perché si comprimono i salari e le imprese per potere
Speculare cercano anche sotto un soppalco il diciamo così il
Rischio del indebitamento che hanno adottato per per la scalata speculative devono ridurre
L'indebitamento e dunque i salari e i consumi produttivi non ci sono più in sufficienza per colmare la domanda
Quindi abbiamo quest'effetto cumulativo delle politiche nelle operi neoliberiste
Della finanziarizzazione delle riforme della corporativo governa su salari sulla polarizzazione degli appetiti e sul debito e anche diciamo così sulla convocazione
Nel senso che tutto questo poi va a finire in una riduzione dell'accumulazione e potremmo aggiungere un rischio per la democrazia com'è stato
Annuncia come se ne esce
Ci sono due risposte possibili al problema della realizzazione del plusvalore una e continuare a fare affidamento sui consumi produttivi attraverso per esempio la deriva consumista inglobando parti crescenti del lavoro idee la borghesia delle diverse parti del mondo
E accettando il compenso una crescita minore
O si può ricorre alle guerre
Guerre commerciali o guerre guerreggiate
Come diceva Calessi
Il problema la vera il dramma dell'investimento
Nella creare la crisi crea la crisi è perché in eh produttivo
è utile qui la guerra distrugge capitale e quindi non abbiamo neanche questo problema Quincy Capello
Non solo si potrebbe dire che adesso le guerre abbiamo visto stamattina cui ieri possono invece funzionare come stimolo per l'innovazione
Ancorché è diretta verso Fini che forse non sarebbero quelli che vorremmo la alternativa a questa
Prima un moto di risolvere il problema della
Non realizzazione del Perù surplus riprendere il discorso di Napoleoni su un diverso modello di sviluppo orientato a un diverso rapporto fra consumi e produzione fra consumi e natura e sono davvero l'ultima
Qui mi mi scusate se mi date un minuto in più mi piacerebbe leggere queste citazioni da Napoli o delle o indirette time con libri sono importanti
Allora invertire la relazione fra mezzi e fini cioè invertire la priorità
Che adesso alla produzione sul consumo e usare il progresso tecnologico e la crescita della produttività non per ridurre la domanda di lavoro e l'occupazione ma per la riduzione del tempo di lavoro e da Antonio città liberamente
Napoleoni intorno al mille novecentottantacinque circa in cui si dice dice che la sua idea era che il movimento operaio dovrebbe abbandonare la sua vecchia impostazione che porta la classe operaia
Ad appropriarsi dei benefici del progresso tecnico sotto la forma di aumenti salariali
Il progresso tecnico non van monetizzato ma tradotto in minore tempo di lavoro e quindi maggior tempo da dedicare allo studio a riposo forse la fruizione estetica
Cioè uscire dall'economico e ripensa nelle categorie fondamentali piegando la produzione e la tecnologia verso la soddisfazione dei bisogni sociali dell'essere umano in armonia con la natura come ci è stato ricordato ultimissima proprio come come facciamo questo
Beh
è stato già ricordato anche dal vicepresidente del Senato cioè abbia stiamo stiamo osservando stiamo redento
Che stanno emergendo comunque nuovi bisogni cioè la ricerca di una maggiore libertà nel costruire diversi progetti di vita
Quindi in realtà che porta che democrazia
La Great Resini Nation che tanto preoccupato dagli Stati Uniti qualche anno fa
Così come i vari movimenti ecologisti femministi stesse emergenza demografica possono essere manifestazioni della necessità di un diverso modo di gestire i tempi il consumo la vita il lavoro
Ecco allora e importante questi nuovi bisogni che si vedono emergere trovino una risposta nelle istituzioni e nella capacità di cambiare l'organizzazione del sistema produttivo capitalistico per rispondere a queste domande
Ora non è ancora uscita del capitalismo
Ma e una politica volta questa frase è stata citata più volte ma importante secondo me ad allargare nella massima misura possibile la differenza fra società e capitalismo cioè trovare degli spazi
Per la il progetti di vita alternativi e di allargare e cioè la zona di non identificazione dell'uomo con la soggettività capovolta grazie
Non dimentichiamo che questa idea della del tempo liberato Napoleoni la discute
Profondamente con Carla Ravaioli e e intensificando uno spazio ampio per la partecipazione femminile a questa impresa
Va bene e adesso sarebbe molto bello poter fare una pausa andare a prendere un caffè eccetera ma i tempi sono un po'stretti quindi non lo possiamo fare quindi aprirei la fase del rimasti cioè un gruppo di di scarsa ante che si alterneranno al al odio e che commenterà le relazioni fin qui fatte inizierei proprio in ordine alfabetico con Massimo Amato se sei d'accordo
No no state qua
Sì direi che
Io faccio ah no va bene cambio cambio
Quasi cinque
Bene un una piccola variante
Circa
Romano ma
E sono le scuse
L'angolo
Non c'è stato non c'è stato il tempo
Praticamente
Bella vera o forse
Per avere il tempo di
Sì di Scala Santa potessero avvenire sedersi Roberto Marchionna il professore
Io farei iniziare professore Amato
Così re riusciamo a restare in tempi ai genitori
Dieci minuti
Buongiorno a tutti a tutti grazie di essere qui cercherò di stare nei dieci minuti che mi sono stati dati leggendo un testo sì esatto allora ho accettato con entusiasmo di partecipare a questo convegno perché credo che se adeguatamente letto Claudio Napoleoni posso offrire elementi per le l'elaborazione di prospettive future
Non è l'unica interpretazione che si può dare del pensiero di Claudio Napoleoni e in particolare del discorso sull'economia politica la mia interpretazione che il discorso possa quindi riscosso mille novecentottantacinque possa e debba essere letto come luogo in cui Claudio Napoleoni traccia la via per una riflessione che merita di essere approfondita
Soprattutto dalla sinistra
La cui ragion d'essere non è quella di amministrare il presidente in nome di un'efficienza distributiva mente più corretta ma di aprire la strada un futuro non semplicemente migliore ma proprio diverso
Non solo in termini di maggiori libertà di maggiori diritti di maggior benessere di maggiore equità ma in termini proprio di liberazione
Vent'anni prima della nascita di Claudio Napoleoni sciarpe chi diceva a proposito della questione della libertà i problemi di libertà non sono propriamente problemi di libertà sono pro essenzialmente problemi di liberazione
E i problemi di autorità non sono problemi di servitù ma essenzialmente di asservimento
Asservimento per esempio ha una concezione di economia che non è né naturale nei dato una volta per tutte
E quello che ha più volte sottolineato poligoni In riferimento alla nota definizione di economia di Lionel Robbins fondata sul concetto di scarsità e quindi sull'allocazione di mezzi scarsi per fini alternative quindi la relazione mezzi Fini come tratto centrale
Non solo come diceva che è in sé molti politici sono schiavi di qualche economista defunto
Lo sono probabilmente anche gli economisti stessi lo sono gli economisti troppo riduttivamente interpretati e quindi tutto sommato fatti prematuramente di fungere
Penso ma Smith Ricardo Marx per citare uno dei libri più belli di Claudio Napoleoni ma penso anche a che è in sé che resta un autore ancora da scoprire nonostante la pletora di neo o post para keynesiani che riempiono l'Accademia sia nel mainstream ma che nelle eterodossia
E io credo che una lettera lettura interpretativa di Claudio Napoleoni aiuti una lettura non riduttiva di Keynes e viceversa in particolare per quanto riguarda e viceversa in particolare per quanto riguarda quelle che che rischia ma le prospettive economiche per i nostri nipoti
Quindi visto che il tempo è poco mi concentro su quattro punti che toccano un po'tutte le relazioni il primo è il rapporto fra teorie economiche azione politica
Il secondo è il rapporto fra economia filosofia che per Napoleoni passa per la questione della tecnica o meglio ancora per la questura di un rapporto adeguato con la tecnica
E poi la questione della politica in un mondo tecnico
Da cui deriva mila e gli occhi l'interpretazione di Claudio Napoleoni del discorso di Berlinguer sull'austerità
E poi in ultimo la questione delle verità e intellettuale di Napoleoni e suo è un lascito con chiuso o uno stimolo metodologico sia dal punto di vista teoretico sia dal punto di vista dell'azione politica
E quindi parto dalla ricostruzioni che fatti impone Illy dell'impianto teorico di Napoleoni
E fa bene Lucca a sottolineare quanto pesi per Napoleoni la necessità di distinguere sempre più nettamente fra la razionalità economica in generale e la razionalità capitalistica
Si può essere ancora più radicali e più generosi con lo sforzo teorico di Napoleoni di quanto non abbia già fatto anche imponenti
Colleghi osserva e cito se è vero che nella sua progressiva apertura ad altri campi del sapere Napoleoni non rinunciava un contenuto verità attivo specifico dell'economia politica pure egli abdicato alla possibilità di rintracciare all'interno dell'oggetto economico
Delle possibilità di liberazione in una forma sociale diversa da quella presente quindi non si esce dal capitalismo sostanzialmente tuttavia posto che interno ed esterno presuppongono un limite una soglia e la necessità di tracciarlo
Quello a cui assistiamo con Napoleoni non crea e non ecco
A mio parere tanto una rinuncia a per rintracciare delle possibilità di liberazione l'intero progetto economico quanto alla decisione di tracciare un limite fra economico e non economico rovesciando la prospettiva invalsa
Signor Robbins afferma che la distinzione fra economico e non economico e a sua volta una decisione economica questo l'uscita Napoleoni nel in valore proprio fa fa fa riferimento a questa posizione molto forte di Robbins
Napoleone inverte l'ordine evita il primato alla politica
Ma beninteso una politica che si dimostra all'altezza dell'epoca della tecnica quindi
A tutt'oggi una politica ancora da inventate ma questo mi porta alle osservazioni di Lucarelli
Lucarelli dice che proprio quando stava prevalendo l'idea che il compito delle sinistre non stesse tanto nel contrapporre un modello alternativo quello dominante ma nel risolvere il modo più efficiente i problemi posti dalle altre forze politiche abituate a governare l'Italia
Fa notare Lucarelli che Napoleone inizia ad aprire in modo sistematico alla questione della tecnica
Per prendere atto dei progetti si oggettivi in corso e per cito sempre attrezzarsi a governarli e a non essere perciò soffocati
E questo ci dà una chiave per comprendere interpretazione Napoleoni Anna della austerità berlingueriana
Perché non si tratta solo di uscire dalla tentazione tecnocratica di gestire il capitalismo meglio dei capitalisti
Ma di farlo per entrare nel mondo delle possibilità della tecnica con il dovuto senso del limite quanti minuti tre minuti siamo a posto
Va bene lo ricorda bene Lucarelli in uno schema perché questo presuppone evidentemente un rapporto con il senso del limite
Lucarelli dice in uno schema possibile di politica di sinistra gli elementi qualitativi devono dominare gli aspetti quantitativi e nelle parole di Napoleone in gioco vi è una domanda eccezionale di riqualificazione del senso del significato della qualità dello sviluppo
E ciò è tanto più vero quanto più le possibilità attuali della tecnica sempre più divergono dalle possibilità del capitalismo questo è stato anche fatto notare
E se la destra liberale neo liberale più o meno liberista può accontentarsi di esibire i vincoli alla liberazione derivanti dal fumo dalle esigenze di funzionamento dell'economie capitalistiche di mercato e quindi di ancorare ad essi le proprie scelte politiche che hanno voluto dire negli ultimi quarant'anni riforme strutturali flessibilità austerità sì ma di Bilancio
La sinistra ha il dovere politico di interpretare tali vincoli in vista di una risposta che non sia semplicemente ad attivare i quindi fondo subalterna
Non si tratta di salvare il capitalismo dai capitalisti come recitava il titolo di un libro di qualche tempo fa ma di liberare possibilità che il capitalismo tende a ridurre a comprimere
A parte il rifiuto romantico di entrare nel mondo della tecnica la risposta più inadeguata a quel mondo e la risposta tecnocratica la risposta più in politica che si possa immaginare soprattutto se fatta proprio da un fronte che si vuole progressista
Quindi l'austerità berlingueriana non è l'autolimitazione moralistica rispetto alle possibilità di consumo offerto dal modo tecnico e piuttosto l'esigenza politica di elaborare un senso del limite sulla base del quale imparare a prendere decisione nuove e qualificanti
Salto la questione di Napoli una tecnica perché i tempi non ci sono e non voglio rubare tempo agli altri e mi
Con un centro
Forse sotto un aspetto però importante quando si parla ispanico scomparsa del soggetto e Napoleoni bisogna e in riferimento evidentemente anche al suo rapporto con Heidegger bisogna ricordare che questa scomparsa del soggetto e anche la scomparsa dell'oggetto
E l'apparizione come struttura di fondo
Della messa a disposizione della relazione soggetto oggetto
Che cosa vuol dire questo riduzione di tutto a risorsa incondizionatamente producibile
E a partire da questa riduzione che il processo circolare di cui parla Napoleoni assume un senso compiuta dal capitale al capitale passando per il capitale ma il capitale a questo punto non è una cosa ma la disponibilità di tutto un processo che letteralmente nona fine
Nel doppio senso del termine ma una fine e non a un fine
Questa interpretazione non più strumentale della tecnica con scatta quella di di gli Heidegger fatta propria da Napoleoni nel modo in cui lo fatti sono ancora modi per certi versi diciamo ingenui e che meritano di essere approfonditi ma questa interpretazione non più strumentale della tecnica constata l'abolizione della distinzione fra mezzi e fini perché questo vuol dire l'assenza di fine
Che niente è fine e niente e mezzo che niente oggetto e niente soggetto ma tutto è disponibile
Quindi in gioco non c'è più solo il soggetto ma anche la possibilità di cogliere nella potenza della tecnica uno singolare richiamo a una alterità non domina delle come dice Napoleoni che rimette in discussione tutte le distinzioni usuali
E qui sta peraltro per me l'interesse di Claudio Napoleoni per la questione delle donne dei giovani dell'ambiente e della pace la guerra che sono state ricordate
Questo senso del limite e la radice vera della libertà del finito
E quindi la possibilità dell'entrata in un mondo in cui il capitalismo e l'economia non dominano più non è che spariscono ma smettono di essere dominanti smetto di essere la nota centrale della armonia dell'armonia sociale ma semplicemente una delle note della Scala okay
Un'ultima osservazione ho finito su una politica che in sé
Pesa mille novecentotrenta prospettive economiche per i nostri nipoti dice la tecnica ci porterà a risolvere il problema economico non sarà più il problema fondamentale dell'umanità sarà un altro problema cosa fare del tempo liberato
Alla fine il problema economico perché è in sport era cos'è la fine del Manin dei King bottino del ovviamente del profitto ma anche del movente del salario del del della della rincorsa salariale è stato prima giustamente sottolineato da anzi Marazzi in vista di che cosa di un altro differente stimolo di un altro senso dell'amore del tempo libero per esempio legato alla fruizione estetica
Cioè non è semplicemente questione di di lavorare meno ma di fare del tempo libero un tempo che non sia un tempo vuoto Monti può ancora più piano del tempo di lavoro ma questo è anche il senso delle riflessioni Napoleoni
Nella misura in cui la prospettiva dalla scarsità si rivela storicamente determinata e non tecnicamente necessaria sarà anche il senso del lavoro a cambiare e quindi anche la distinzione metafisica perché questa è la sua provenienza
Tra vita lavorativa e vita politica che richiamo dei greci
Chi lavora non è libero chi è libero non lavora
La questione è come superare questa distinzione che la distinzione fra necessità e libertà
In nome di una liberazione responsabile ma anche evidentemente di una responsabilità per la liberazione grazie
Nascere adesso la parola a Lidia Costabile
Violando d'ordine alfabetico
E Leggiu è un il ultimo gol segnati
Ecco grazie prima di tutto a tutti per quest'invito grazie ovviamente all'Istituto Gramsci di Torino e alle istituzioni che ci ospitano e che dimostrano un sincero interezza alla partecipazione non soltanto formale
E vorrei dire che essendo i temi trattati tantissimi come avete potuto sentire nel corso di questa mattinata perché Napoli buoni ha trattato di molti temi io mi limiterò a solo problema
Che è quello della alienazione nella sua relazione con lo sfruttamento
Chiedendo mi come vengano declinata e queste due categorie e se anche ci sia una sovrapposizione tra l'alienazione e sfruttamento nel pensiero di Claudio Napoleoni
Partiamo dalle relazioni che abbiamo sentito
Per esempio in Beltrame Lucarelli leggiamo di un destino di alienazione da cui l'uomo non è stato fino ad oggi in grado di liberarsi neppure nell'attuale ultima forma di organizzazione economica e sociale
Determinata dal modo di produzione capitalistico questa lettura
Dean Napoleoni
Sa
Un incomunicabilità e direttamente che
Per Napoleoni la alienazione sia sempre esistita l'emarginazione dell'uomo od lasciatemi dire della donna che non ho sentito molto spesso nominare in queste relazioni
Anna Simona sì e invece a sottolineato un altro aspetto cioè quello della inversione tra mezzi e Fini dicendo la generazione essenzialmente legata nella rivista trimestrale al fatto che la società borghese
Nella società borghese la produzione non è destinata al consumo
Ma alla produzione per la produzione e invertire questa inversione di mezzi e fini l'obiettivo costante di Napoleoni
Ti imponente lì che fa una distinzione tra forme
Caratteri
Ed è diciamo così della produzione e la forma che essa assume nel modello capitalistico nel sistema capitalistico
Interpreta la legazione come una forma specifica
Quindi su bar subordinazione l'alienazione irriconoscibile alle gerarchie pre capitalistica contrappongono padroni schiavi Signori esservi quindi parla di alienazione come di un fenomeno collegato alla società capitalistica e al trasporto di classe Brenda che fa una distinzione tra il Napoleone del settantuno Napoleoni dell'ottantacinque
Sottolinea come per il primo Napoleoni
Del settantuno il passaggio dalla manifattura ci metterei le virgolette perché gli economisti usano questo termine in modo diverso da come usava Marx comunque ci capiamo
Nel passaggio dalla manifattura alla fabbrica capitalistica c'è la trasformazione del lavoratore o per la lavoratrice appunto basso oggetto
Cioè
Colui o colei che usa lo strumento e possiede la conoscenza dello strumento stesso a mezzo termine medio tra l'attività della macchina e l'oggetto nel processo di produzione di plusvalore
Invece il Napoli coloni dell'ottantacinque né
Sottolinea la scomparsa del soggetto
Che essendo esso stesso riproducibile sì auto sopprime
Come soggetto esito finale di un processo di anni di alienazione più essenziale dopotutto alla producibilità
Di tutto che è l'essenza della tecnica vorrei dire a proposito di questa relazione che ho un volto apprezzato quella di Breda ho molto apprezzato la critica che lui fa
Al al modo in cui Napoleoni interpreta le frasi in cui Marx parla
Del la produttività del capitale non ci ritorno perché l'avete sentita e per me soprattutto per motivi di tempo
Bene arrivati qui è
Quello che vorrei fare è paragonare queste diverse interpretazioni o diverse sfaccettature del concetto di alienazione Napoleoni e non quello che mi ricordo essere il Napoleone del settantatré settantaquattro gioielli Napoleoni della sì spesso
Dell'ultimo anno della sinistra in cui c'era anche
La nostra amica Marina Bianchi e mi
Mi mi serve utile anche il riferimento ad alcune frasi che Napoleoni ha scritto in un valore perché pur essendo di un paio di anni due o tre anni successivo mi sembra che ancora quello che lui dice di valore va abbastanza bene per interpretare per per ribadire quello che lui diceva
Alla scuola alla spetta
Nel settantatré settantaquattro e cioè che cosa diceva
Che l'alienazione è un aspetto dello sfruttamento capitalistico
Che sfruttamento dell'uomo della donna sull'uomo o sulla donna e come conseguenza di questo sottomissione al meccanismo del mercato o alla cosa
La società mercantile semplice ribadendo il concetto precedente non è mai esistita è una mitica situazione di parità in cui e di cui lo scandalo crea l'illusione
Ciò che insistente alta la contrapposizione tra chi ha soltanto la mera proprietà della sua forza lavoro e chi ha la proprietà vera e propria della ricchezza attraverso l'appropriazione del plusvalore
E il punto quindi il fatto che non esista la società mercantile semplice
Est escludenti l'interpretazione dell'alienazione come e del dell'alienazione come dovuta alla sottomissione a un mercato
In quanto tale ma la sottomissione al mercato è un risultato della sottomissione del lavoro al capitale
Per questo ribadisco il punto due che leggete nella slide
Napoletani ribadisce quei giusto concetto dicendo che il lavoro aggettivato di Marx un lavoro presso affatto dalla sua contrapposizione al capitale
Non una matrice rintuzza è alto puzzo di carattere fisico e qui c'è la sua critica Sraffa dopo in cui non entreremo
A un il surplus esiste in ogni società divisa in classi
Quindi non è il problema di interpretare il surplus ma il problema di interpretare il plusvalore
Anche perché il surplus o si potrebbe aggiungere esiste anche memorabile per esempio di un attimo Generations in cui i giovani mantengono i vecchi quindi si può dire che sono sfruttati che c'è il surplus prodotto dai giovani per mantenere i vecchi
Quindi non è questo il problema
E lui un aspetto importante per il problema è che la totalità del prodotto del lavoro viene appropriata dal capitalista il quale ne dispone integralmente
Nel rapporto capitalistico il lavoro e alienato e sia separazione del produttore dal proprio prodotto e dal proprio stesso lavoro
Allora si può riflettere a questo anche pensando che quello che è il capitalista o la capitalista mettono in vendita non è il surplus ma il prodotto nella sua interezza
Ed è questa vendita una precondizione del profitto
E infine il salario ceduto dal capitalista alla lavoratrice non è il compenso per lavoro bensì la condizione di riproduzione della sua forza lavoro
A quindi questo è
Il Napoleone del settantatré settantaquattro e anche del settantasei come vediamo vorrei se mi consentite aggiungere una brevissima microspie copricapo parentesi di autobiografica
Le mie letture marziane erano cominciate già prima studi come studentessa di filosofia
Prima a Napoli e poi a Firenze prima con un movimento studentesco napoletano poi nel Manifesto a Firenze
E ritrovarmi nella scuola di Napoleoni nel nella si sospetta
Fu una esperienza meravigliosa perché pur essendo anch'io soltanto discente
Trovato una assonanza fortissima con la mia lettura di
Marzo e quella che veniva data nella scuola di Napoleoni è l'altra cosa che vorrei sottolineare a proposito di questa
Esperienza è il fatto che la scuola la si spera era nella mia
Rappresentazione è una rappresentazione del pari è piaciuta a Riccardo che l'Arrigo Sacchi utilizzata come un varco collettivo nel senso che c'era un filo che
Emettevamo tutti in queste discussioni intorno a questo tavolo un
In cui ognuno diceva la sua e ognuno dicendo la sua metteva come un mattoncino un gangli ulteriore rispetto alla storia che stavano raccontando tutti gli altri
E quindi questo è un ricordo molto bello perché chi rendeva questo possibile era Claudio Napoleoni perché con lui anche nessuno come io ero
Allora si sentiva
Ascoltato in maniera profonda e valorizzato cioè
Claudio ascoltarla
Dava a ciascuno la possibilità di esprimersi prendendo il meglio da quello che ciascuno diceva quindi non era solo come si è detto prima un grande didatta ma era forse anche in grandi imprese
Mai niente potremmo dire
è quindi questo cuoricino con
Me lo ricordo anche dal punto di vista affettivo
A Napoleone dopo valore che cosa fa Apolloni dopo un valore
Non pronte immesso tra alienazione sfruttamento
Abbandonando l'idea prima portante per lui che nel capitalismo il lavoro e l'intero prodotto per lavoro sono separati dalla lavoratrice e diventa no proprietà del capitale
Identifica l'alienazione con il dominio della cosa sulla persona
E ridefinisce la categoria di sfruttamento inteso ora come sottomissione di tutti all'astrazione del valore e quindi al meccanismo oggettivo del mercato
Di conseguenza accomuna sfruttata sfruttatrice in quanto maschere di una medesima l'inazione la subordinazione alla cosa
Introduce come fattore di produzione il differimento del consumo quello che gliel'con una con economisti hanno chiamato la stilista la l'astinenza
Da parte del capitalista in quanto funzionario del capitale quindi maschera il quale permette l'accumulazione perché si astiene dando un consumo e quindi risparmia e quindi
Rende possibile l'accumulazione siamo quasi arrivati
Teniamo prestissimo
La valutazione di Napoleoni posto valore si può fare da diversi punti di vista che l'infedeltà Marx tenuta logica del tutto giovamento
Ma io vorrei sottolineare soprattutto la fertilità l'utilità rispetto alla alcuni sviluppi che ci sono stati negli ultimi decenni e cioè a me sembra che paradossalmente più che il discorso sull'alienazione e lo sfruttamento del Napoleoni degli anni settanta
Siano divenute obsolete le categorie del Napoleoni degli anni ottanta
Cioè se per esempio pensiamo alla lo sviluppo della tecnologia che sottomette i Raiders
Chiedete a loro se si sentono accomunati dall'algoritmo accomunati con colui che hai contro Bush e USA l'algoritmo
Chi non ce l'ha presente perché noi pur nove non ce l'abbiamo presente come esperienza diretta ma una buona rappresentazione si può trovare ritengo cocci sorry we miss you e così via per quanto non leggo tutto per
Velocizzare ma pensiamo al ruolo dell'astinenza
L'investimento finanziario esprime capitale finanziario come dicevamo innanzi non atti prima è diventata una parte fondamentale della struttura non della sovrastruttura
Monetaria del capitalismo investimento finanziario in gran parte non si fa qualche risparmio di chi fa l'investimento finanziario ma raccattato sul mercato
I risparmi degli altri attraverso per esempio la vendita dei derivati quindi quest'idea del capitalista che si auto impone l'astinenza al perito esperto per investire
Perlomeno problematica
E fine il sorbetto sussunto sotto il capitale non è un soggetto scomparso
Il problema come è sempre stato e usando il vecchio linguaggio il passaggio della classe in sé alla classe persegue
Cioè al soggetto consapevole attraverso l'organizzazione degli interessi San prestato dosi che non lo dicono solo i nazisti non lo dice
Anche orzo hanno per esempio
Economista mentre Stream se così vogliamo dire
Negando il lavoro come soggetto che quindi per proseguire abbandonandolo al suo destino
Napoleoni sembra anticipare quello che poi è avvenuto in Italia cioè l'abbandono da parte delle organizzazioni politiche anche in parte da parte delle organizzazioni sindacali però Napoleoni rinasce dalle sue ceneri
Perché genialmente in quest'ultima fase della sua visita
Anticipa problematiche ancora invisibili a multi come la questione ambientale
Pone la questione della redistribuzione del lavoro ai fini non sono dell'aumento dell'occupazione ma anche della fruizione di tempo di lavoro libero
Vede la vitalità per così dire il potere eversivo di ma inutilmente i quali quello per le donne
Propone e qui cito il mio amico bello Fiore l'estensione dell'elemento femminile della storia e della società a scapito dell'elemento maschile
Che si esprime nella produzione di cose e Mesco dominio sul mondo
E inoltre auspica auspica Apolloni il raccordo tra queste tematiche
E questi movimenti col movimento operaio in una prospettiva di liberazione comune
Finito
Riccardo Bellotti ha relazionato in causa interviene
Sono stato studente più che allievo di Claudio Napoleoni
Seguendo il suo corso di politica economica e finanziaria nel mille novecentosettantatré settantaquattro
Se non fosse per quel corso non sarei qui nel senso che non avrei fatto il mestiere che ho fatto
A inizio del marzo mille novecentosettantaquattro li fece una lezione sul c'è Pietro ventitreesimo del primo libro del capitale
Prendendone spunto nel mezzo di una lezione per criticare un recente articolo di Ginsborg Vianello su Rinascita sul fascino discreto latteria economico in cui si proponeva una sintesi Mars che insisterà fa e al tempo stesso un altro contributo di Vianello sulla rivista consiglieri della Federazione lavoratori metalmeccanici contro l'inflazione
Pochi giorni dopo il cinque marzo del mille novecentosettantaquattro questo era un editoriale del quotidiano il manifesto
Erano altri tempi son cose che non succedono più erano tra l'altro posizioni
Accese di discussione sempre profondo illuminanti nel reciproco rispetto abitudine anche questa che si è che si è persa posizioni radicalmente alternative e a sinistra di quello che era il partito comunista italiano sono contento dopo avere fatto le mie personali grandi dimissioni pensionandi ogni tre anni in anticipo dall'Università di Bergamo io sono contento loro sono più contenti di avere finito la mia carriera universitaria con un contratto esattamente all'Università di Modena dove ahimè ho scoperto di una prima lezione che gli studenti non sapevano dov'erano e quindi io quell'anno gli ho dovuto spiegare
Cos'era l'Università di Modena e le discussioni
Solo un paio di decenni dopo mi sono reso conto che la prima parte di quel corso in cui Napoleoni faceva una storia dell'economia italiana dal dopoguerra non era altro che una serrata autocritica di tutte le sue fasi precedenti
Quella di realtà economica consigli di gestione e la collaborazione con Saraceno l'idea dello sviluppo economico la critica al piano Vanoni da solo frazionate non Vanoni la critica abbastanza dura alla nota aggiuntiva di la Malfa la critica la sua posizione del della rivista trimestrale sulla riforma nel consumo
Forse sarò abbastanza critico di Napoleoni malate della critica Mela insegnata Luís trovo molto condivisibile la ricostruzione di Beltrame sugli anni quaranta e cinquanta e certo questo non è influenzato dal fatto che fatto una tesi commesso su quel periodo trovo molto buona la la sua trattazione degli anni di sessanta trovo solo fuori fuoco un aggettivo nell'introduzione lui dice che sostanzialmente la riflessione perché Napoleone del passaggio dalla gestione borghese a quella proletaria del capitale che fu giustamente scorticata da Andrea Ginsborg dell'Università di Modena nel mille novecentosettanta lui dice che quella costituisce la struttura permanente della riflessione di perdono poligoni certo portante forse ma permanente proprio no perché la abbandonata
E questa tesi di fatto Beltrame la smentisce nelle sue conclusioni però da una singolare lettura permette l'autocritica del mille novecentosettantadue secondo cui napoleonica bandiere abbondano avrebbe qualsiasi pretesa rivoluzionaria chi si è letto il napoleoniche scriveva sul manifesto tre settantadue e settantaquattro sa che questa cosa proprio non esisteva ma non vale neanche neanche dopo la parte del della relazione di Lucarelli a me pare che gli tutti gli snodi di quella relazione non reggano però ovviamente non non posso mettermi qui a discutere le incomprensioni che costellano il testo però vi è una confusione che un po'sotterranea a molte delle relazioni esclusa quella di Breda l'incapacità proprio di vedere l'unicità e quindi l'otto l'autentica rilevanza della fase dei primi anni settanta
Di fatto è stata affogata in tutti gli anni settanta non è mai stata presa veramente sul serio
Bene ha fatto il mare un patto parole di bocca in qualche modo Beltrame accettare ma anche dei quello splendido articolo
In cui parla di di di del di ma anche come comunista eterodosso
Il il problema è che però anche lì questa fase specifica salta e in Lucarelli c'è addirittura l'inizio della sua relazione
Lui dice dal mille novecentosettantasei in poi collabora qui collabora alla collabora al manifesto non vogliono difettano pronto prima dicendo cose che proprio facevano a pugni con quello che avrebbe detto poi
Dopo
Non è facile parlare di cose un po'leoni forte la tentazione di leggere Napoleone all'indietro come credo faccia anche il mio amico Massimo Amato
Come anche d'abitudine farlo non solo dal discorso del mio centottantacinque ma dalla discussione degli ultimi scritti raccolti da Raniero la Valle in cercate ancora
Titolo che non mi affascinavano il decreto non suo ma non non è questo il punto
Io piuttosto penso con Michele Ranghetti che fece uno splendido ricordo su Linea d'ombra
Che per Napoleone gli interrogativi esiti esigono risposta e senza rischi senza risposte certe letteralmente Napoleoni non poteva vivere
E che si deve proporre non una lettura a partire dalla fine perché vero quasi il contrario Napoleone
La sua interrogazione è stata sempre dalla fine degli anni Quaranta alla morte sulla possibilità o meno di affidare il progetto di un superamento della struttura sociale attuale
Adesso le sue forze perché è difficile parlare di Napoleone perché qui vale l'effetto Rashomon io ho usato il termine per però sarà fa perché è un evento ma anche una figura intellettuale è passibile di interpretazioni discordanti alla radice in questo caso e non vi è modo di accedere ad una lettura che possa pretendere di essere l'unica e vera
Solo che nel caso di sarà fa questo è dovuto al fatto che lui voleva essere e criptico nel caso di Napoleone la ragione tutta un'altra e questa cangiante contraddittoria miscela
Francamente che non sta insieme spesso di realismo e utopismo e Napoleoni come forse tanti di noi un interprete inaffidabile disse
Ora e ha detto che un grande pensatore condanna gli altri a spiegarlo e calante
Che non è affatto in dice che non è ha fatto insolito che noi si comprenda la riflessione di grande autore del passato ancora meglio di quanto non abbia fatto lui spesso per questo io cercherò assumendo lo stile di Napoleone di andare cioè cerco sempre di andare con Napoleoni oltre Napoleoni ma contro Napoleone
Allora proprio per sigle perché non ha il tempo vi dirò cosa era secondo me Claudio Napoleoni uno
Nel gennaio del mille novecentottantotto lui fa una relazione alla Bocconi di Milano su Sraffa non ho il tempo della lunga citazione perché era un'eccitazione e al contempo lo specchio di quello che era Napoleone
Vi dico solo poche parole era innanzitutto un comunista questo lui fu e vuole sempre essere ma fu un comunista convinto nello stesso tempo che la critica del processo storico in atto andasse rifatta daccapo perché quella che era stato fatto un tempo non era più sufficiente
Ma secondo era anche
Soprattutto un comunista no un filosofo parlava di questo ha incontrato dieci mila tempi
Dall'interno del suo problema che era un problema che attraversava le con l'economia la tratteggiata bene la riflessione economica impone le è stato un po'intrappolato dal suo oggetto che nel suo soggetto
Cioè prende troppo sul serio il napoleonico il più economico generale
Non tiene a sufficienza conto che Napoli non ha mai veramente ha capito né Games nessun Petter tratta un po'velocemente forse non tratta la fase più interne
L'elemento più interessante della fase degli anni settanta che non emerge Prezzi ma e capitale denaro
Forse ma queste sono discussioni tra di noi e troppo affezionato ai filoni né ortodossi del marxismo
Terzo punto qual è il ponte tra l'essere comunista e l'essere comunista
Di Napoleone
Non essere economista e l'essere comunista ma poi
Distinzione CEE tra riflessioni mediocri dell'orizzonte lungo periodo ma non scissione
La connessione sta nella parola liberazione c'è questa famosa citazione da forze che voto la politica come luogo in cui stare deriva dal fatto che era concepita come lo strumento di una liberazione dobbiamo chiederci cosa significa
Non è emancipazione l'emancipazione a che fare con la proprietà ha spesso una subordinazione di natura personale la distribuzione magari un miglior salario
Attenzione la proprietà può essere privata anche se statale
Sì priva i soggetti la liberazione tutta un'altra cosa e libertà dall'oppressione sociale politica patriarcale economica
Dallo sfruttamento e dal dominio impersonale io penso siano la stessa cosa che ma poi nella foto un po'confusione a separarli da una centralità ossessiva della sfera economica non significa uscire dal dal lavoro gli ultimi scritti belli sì Napoli paga il prezzo di due difetti due marchi che aveva dall'inizio il primo è l'essenziali smog che Luigi si prende da Felice
Balbo io credo che avesse ragione Augusto Del Noce contro Felice Balbo nel quarantasette quarantotto dire che in marzo non esiste un essere umano essenziale prima dell'esistenza ed ecco allora Breda
Che io condivido dall'inizio alla fine dove e e e e esce fuori il naturale
Secondo una epistemologia che ha dagli anni cinquanta e che è una variante dell'empirismo logico
Per cui la filosofia e ricerca del fondamento la scienza in qualche modo corrispondenti sta con i fatti non è vero che lui si disertano in tasse disinteressarsi dei fatti
Al contrario
Quando i fatti li cambiavano e non erano più compatibili con il discorso teorico tutto veniva rimesso in discussione
Ho quasi finito sconfitta operaia una contingenza storica diventa l'inizio della
Della Fini
Io credo che il Napoleone del mille novecentottantotto degli ultimi scritti sia più lucido del Napoleone nel mille novecentottantacinque
Perché nel discorso dell'economia politica ci sono le cose che che andassimo razzia messo nel suo ultimo lucido che ahimè secondo me
Non stanno in piedi cioè Napoleone costruisce una totalità onnicomprensiva e poi
C'è la soggettività delle donne dei giovani non so se ci fossero gli studenti
Si allarga nella massima misura possibile alla difesa
Pensa tra la società e l'economia di oggi ci penso ma non non la non lo capisco
Perché condivido quello che scrisse Giorgio Lunghini in una recensione sul l'Indice dei libri del mese nel mille nove centottantacinque quindi commissionali
Tu due pagine molto lucide dove dice quello di Napoleoni un riformismo Rivola s'rivoluzionario che fondato nel privato sulla riforma mentale
Per guardare diversamente dal poi dovrà essere umano il mondo e nel pubblico il patto tra i produttori che garantisca il rispetto delle compatibilità economiche
Dice che la mostra di giocare ai del Lunghini Heidegger contro Mars ambiguamente riconduce il tentativo di recuperare Mars
Dopo averlo seppellito
Che l'economia come rappresenta Napoleoni di è una visione frontalmente fondamentalmente armonici Istica
E con una qualche ironia nota
Che la domanda di qualche cosa d'altro Holt
L'economico è commovente e sono disposto a pensare che al fondo sia quasi universale
Ma è una sorta di lusso che possono permettersi di esprimere quanti non soffrono gravemente il problema economico le sue conseguenze immediati e dice cosa è il discorso è il passaggio dalla critica dell'economia alle prospettive economiche dei nostri nipoti e lo dice come una critica io non ho il tempo
Di
Tornare alle domande non è certamente la risposta degli anni dei primi anni settanta condivido tutto quello che ha detto che ha detto Livia credo che la questione sociale la questione ambientale la stessa questione di genere eccetera potessero essere discusse e trattate all'interno della prospettiva della teoria del del del valore lavoro ma vi segnalo soprattutto il capitolo delle degli elementi di economia politica di Napoleone nella terza edizione fine anni ottanta sul ruolo storico del capitale
Dove dice che e naturale vista la natura negativa nella storia del lavoro umano che si sia potuto vedere nel sistema capitalistico un agente di liberazione
Dal lavoro e così hanno fatto Jones dormire e John Maynard Keynes ma come fu sostenuto in particolare da marzo che criticata missini
Secondo cui il lavoro è sempre tutto il & Trouble il lavoro può essere non non può non essere un fatto puramente negativo se si e ho finito
Bronzo chiudo con questa non si tratta di o di liberare il lavoro o di liberarsi dal lavoro si tratta di liberarsi dal lavoro consegnato come lavoro salariato alla produzione capitalistica un mercantile
E si tratta di mettere al suo posto un altro e diverso lavoro
Roberto Marchena di di
Grazie
Bene abbiamo avuto l'opportunità di ascoltare delle relazioni che hanno offerto al di là delle
Punti in cui si può essere più o meno d'accordo di eventuali critiche che si possono fare abbiamo sentito però delle relazioni che offrono uno sguardo molto molto ampio sulla riflessione nel tempo di di Claudio Napoleoni approfondite problematiche
Ma soprattutto queste relazioni hanno fatto emergere non solo diciamo così l'originalità tutti i pensatori hanno una loro originalità
Del pensiero di Napoleone ma userei il termine unicità perché Napoleone fu tra agli economisti dagli economisti del suo tempo senz'altro unico
In che senso mi limiterò per il poco tempo a disposizione c'erano stati gli altri dieci minuti
A far riferimento
In primo luogo alla relazione di di Luchetti imponenti lì dedicata Napoleoni alla critica dell'economia hanno Poloni economista e critico dell'economia se resterà tempo fa anche riferimento a un punto che mi sembra importante della relazione di Breda
Polacchi Borrelli aprile rileva giustamente nella sua relazione che a un tratto fondamentale
Che accomuna tutta l'impresa intellettuale di Claudio Napoleoni il suo rigore concettuale ora io sottolinea anche questa parola perché un tema ricorrente della teoria economica dagli anni in particolare dagli anni Trenta no sì sottolineata l'esigenza del rigore intellettuale in che senso
Lo do assume Napoleone e qui sta secondo me l'elemento che
Evidente alla sua unicità ora
Ricorrente le concettuale non è inteso in napoleonici soltanto come
Senso in senso meramente formale come è il concetto di rigore concettuale in tutta la teoria economica dagli anni Venti almeno del Novecento in poi no la la
L'importanza del del rigore concettuale non è inteso solo eccesso meramente formale ma Napoleoni sottolinea Luca imponenti ha insistito perché adesso cito si accompagnasse un attento scrutinio a dei quadri concettuali propri delle diverse teorie delle diverse visioni teoriche
Così come del significato storico sociale e politico delle categorie desse desse teorie adotterà
Ecco secondo me è stato in questo modo è stato individuato molto chiaramente la
In cosa sta e l'unicità del pensiero di Napoleone in questo combinare un rigore concettuale formale
E inevitabile va perseguito ma nello stesso tempo all'interno di uno studio del quadro concettuale complessivo dando differimento
Al significato delle teorie dal punto di vista storico sociale e politico
E questo lo distingue da tutti gli economisti
Del suo tempo senz'altro dalla gran parte degli economisti
Italiani con cui ebbe a interagire a polemizzare ha collaborato
Beh economisti tutti con molti dei quali come Luís con una formazione molto solida Napoleoni conosceva come pochi la teoria economica
Senz'altro del Novecento diciamo dalla rivoluzione marginali del Novecento
Per gli storici e un secolo breve per gli economisti a un secolo lungo perché parte dal dagli anni settanta ottanta dell'Ottocento e si conclude si potrebbe dire con i primi
Con i primi anni del nuovo del nuovo millennio veniva
Napoleoni era un conoscitore della teoria economica moderna
Raro
Come poi anche testimoniano i suoi scritti del degli economisti classici ma senz'altro non fu un grande studioso e conoscitore del pensiero economico
Del pensiero che non nel Novecento addizionali ed economia del cinquantasei senso lo si riguarda
Una testimonianza di questa solidissima preparazione fogli separazione nel campo e conveniente la Polonia era a tutti gli effetti un economista
Ma è un economista che si distinguerà da tutti gli altri proprio perché non si limiterà ad essere ad essere economista
Cambierà posizioni ma questo è irrilevante cioè chi sono contraddizioni dire cambiamenti
In tutti i grandi autori leggiamo dello troviamo serve abbia mai grandi economisti del Novecento da Schumpeter a a a Keynes era il primo a dirlo il marcio eccetera cambiano
Contraddittorio l'evoluzione del loro pensiero questo è irrilevante andare a trovare contraddizioni anche se di Napoleoni è un esercizio lecito ma secondo me di
Di scarso valore quello che è importante che lo fu sempre un economista capace di
Esercitare bene bene il suo il suo mestiere di economisti e dall'altro di essere un
Un ecologista critico ovviamente ma anche e soprattutto da un certo momento in poi un critico economia politica questo è il l'elemento di di distinzione
Un critica dell'economia politica come
Espressione storico teorica della forma sociale capitalistica questo è sempre più la il fulcro della del dell'interesse di napoleonica
Concettualmente la sua analisi pone
Al al centro il concetto di valore a mio parere dallo ma questo sito personale valore e il suo libro più importante
Il valore allora allora re ben ricordato lucchetti impone lì è Napoleoni
Il principio di tutta la scienza economica
La scienza economica parte con la definizione di una certa il valore si chiude con la definizione della della riflessione sul valore quel la scienza economica per Napoleone è quella con cui si confronta
La storia della scienza economica e la storia del concetto del valore il fatto è anche qui sparare la tragedia
Credo si possa usare questo termine della riflessione napoletani Anna perché questa storia un esito ed è un esito appunto tragico secondo napoleoniche rappresentata dall'Opera di strafare del
Del mille novecentosessanta Sraffa è
Correttamente
L'esito della parabola dell'economia politica secondo napoleonica ed è un esito tragico perché la sua teoria è come dice napoleonico socialmente muta
Ma se la sua teoria è socialmente muta cioè non ho nulla da dire in particolare nulla dice sull'origine del sopra più
è un esito che per Napoleone niente inaccettabile perché perché
Per Claudio Napoleoni questo implica e secondo me correttamente implica che dentro l'economia politica e non vi è possibili non vi è più possibilità di liberazione il senso del dell'essere economista per Napoleone ad essere critica dell'economia
Era avere sempre queste due componenti mi mai slegate l'analisi e dall'altro la capacità di giudizio
La scienza e con la perché il suo dialogo perenne con Marx perché questo li accomunava il la vera una una scienza economica che viene preso utilizzata come tale ma ritenuta anche capace di essere in grado di
Giudicare
Ma dopo isolata la scienza economica incapace di giudicare e socialmente multa non ha nulla da dire sulla società questo è il
Il il dramma con cui la tragedia con cui Napoleone si trova a dover
Aldo Jarrah
A doversi confrontare e quindi quindi è quello che
Lo porta a di passaggi i passaggi successivi poi degli anni ottanta
Aggiungo questo socialmente muta ho detto alla teoria economica dovevo Sraffa ma anche dimostrazione e l'altro termine fondamentale del discorso napoletani hanno dell'inapplicabilità dell'analisi marxiana
Cosa fa se ne va no la rilevanza della scienza economica come capacità di giudizio se ne va la possibilità di utilizzare applicare l'analisi marziana coloro a cui
La sua riflessione in un qualche modo a sempre a sempre
Ruotato perché la la la il dialogo di napoleonico Marcelo al centro della sua ricostruzione
Tentata ricostituzione dell'economia politica come strumento di liberazione perché questo era il senso di fra l'economia e essere economista per napoleonico
Le qui tentativo di trovare quest'altra via prima cercando l'ha messo bene in luce anche qui tempo negli la pertinenza
Dell'analisi marxiana distinguendo tra piano economico il piano filosofico quindi
Ma fra non non se ne può discutere ma
Si sottolinea nella relazione la fragilità di questa contrapposizione che porta poi al rifiuto della prospettiva marziana e passa a quella che potremmo chiamare la prospettiva tutta filosofica idriche Liliana vado a grandi a tagli
Un po'
Approssimativi
Un esito anche questo che risulta
Ma anche qui altri lo hanno sottolineato problematico non è un problema ma è un esito problematico
L'ultimo punto e qui finisco non ho tempo di intervenire su un punto di Brera che mi sembrava importante ma mi fermo
Se mi dai due minuti in più perfetto allora
L'ultimo punto della relazione imponenti e la sua conclusione perché
Sottolinea che il l'ultimo periodo non è soltanto un'apertura alla filosofia alla riflessione hegeliana eccetera ma è una riflessione che si fa progressivamente più aperti
Ma Prodi sta cercando
E la la sua riflessione si fa aperti aspra terra citava le altre discipline alle quali Napoleoni guardava e in alcuni casi per la prima volta come l'antropologia ma poi ovviamente la la alla teologia no ma sempre cos'è che resta costante quello da cui siamo partiti il
La concettualità rigoroso potremmo dire il rigore concettuale e sempre concettualmente rigoroso ma ormai fuori dell'economia che non vuol dire abbandonare il rigore concettuale
Ultima riferimento alla bella relazione di Breda su Napoleone avessero la tecnica ora c'è un punto che potrei anche averlo un po'frainteso perché ho letto poi un po'rapidamente la relazione ma non è stato ripreso particolarmente qui
Però mi sembra molto importante Breda sottolinea come Napoleoni del settantuno usi con insistenza il concetto di naturalità ancora vittorioso anche prima
Riccardo le condizioni di produzione pre capitalistiche Citton sono caratterizzate per napoleonica un rapporto naturale lavoro strumento natura
Mentre l'inversione dei primi due termini la lavoro lavoro strumento
Conseguente alla sussunzione materiale del lavoro al capitale costituisce un'inversione del rapporto naturale
Lavoro strumento dice Preda che sembra esserci l'idea di uno stato originario rotto dal capitalismo di un'unità organica spezzata dal capitalismo e questo segnerebbe una difficoltà questa la cosa importante una difficoltà per Napoleoni ad immaginare una liberazione
Che non s'che non posso essere altro che un ritorno no quindi questo viene posto come Luigi un problema è molto interessante per
Glieli manda a una questione più generale che tutte le relazioni hanno hanno toccato ora quello che mi sorprende questo perché questa insistenza sulla naturalità
In marce no Breda dice in marzo non c'è
Non l'ho ben capito mi scuso se ho capito male ma a me sembra che invece immagino ci sia nel martello sia del grunge risse che del capitale nelle pagine in particolare inglese sulle società pre capitalistiche
Vi è un'analisi delle delle di queste società in particolare poi delle società primitive anche se distinte della distinzione non è mai nove detta dove la continuità natura Società e vista come
Come termine caratterizzante quindi io quello vedo
Concludo dicendo che la la rilevanza di questo aspetto al di là del concetto di liberazione
è collegata anche a quanto dicevo prima sull'apertura di Napoleone
Che singolarmente simile in questo caso quella di massima sapeva
Lo dimostra l'Italia non logica no Brooks
No dove legge gli antropologi del suo tempo per la prima volta un marchio ormai inietta avanzate c'è una grande curiosità
Di marcia e in queste in queste pagine su queste società anzi più cui non se ne era mai occupato
E che ovviamente occuparsi di quello in quel modo è fare a pugni con la sua concezione materialistica della storia ma non se ne preoccupa
C'era in nel Napoleone nell'ultima Napoleoni questa è un è un ricordo personale un interesse
La la l'antropologia
L'antropologia contemporanea che guarda a queste società che le ha entrare una farà una definizione molto famoso di marcia al Sundance sono le prime società dell'abbondanza e quindi mettono in discussione tutta una visione tradizionale di quelle società come la mia società con la miseria se si accetta quella visione allora
Questa prospettiva rientra anche nel discorso sulla sulla liberazione che può aiutare
A definirlo
Grazie
Abbiamo l'ultimissima relazione che vede per forza di cose essere contenute nei dieci minuti io ma non particolare faccio un disco assalito
Quindi sarò breve allora la prima cosa che mi sento in me per esitare Maria Grazia Chiuri se mi sento di dire è un grazie all'Istituto Gramsci il perché
Avendo io una certa età la scuola non mi ha mai portato dentro il Senato dentro la camera
E questa per me è l'occasione per vederli e l'occasione della vita
Permesso l'anno rappresenta hanno
Come si dice alla le Leman stesso della dignità
E quindi è molto importante quindi ringrazio non credo di partire da cose molto diverse da quelle di Roberto perché anche in privato ho detto al tempo anelli mettendogli però una chiosa che vedrete io mi concentro su un unico punto sono qui lo dico subito solo perché mi sono laureata con cauto Napoleoni abito a Torino se abitasse da un'altra parte non sarei qui
Quindi doppio grazie all'Istituto Gramsci
Luís parte sostenendo giustamente che c'è un rigore concettuale incauto napoleoniche la mia chiosare che regoli concettuale coincide con un rigore metodologico
Non c'è differenza è la stessa cosa che in via indiretta ha detto Riccardo vedono il fiore sul senso critico cioè critico e anche autocritico scoprirete che io pur avendo fatto due anni fa un intervento omaggio a Napoleone il come maestro
Qui l'ultima parte di Napoleone di sosterrò molto brevemente
Partendo dalle vostre relazioni più considerato a critiche cioè veramente ridotte io per entrare nel merito di come siete entrati voi non ci riesco perché mi annoio prima
Quindi non so neanche se ignora capacità smetto prima cioè proprio mi viene uno sbadiglio quindi tanto di cappello al lavoro che avete fatto
E che ho molto apprezzato su un punto ho colto perché per anni ho ragionato su quelle continua a ragionare su due cose una en passant ve la dico adesso ma vedrete che si chiude alla fine in un cerchio
E abbiamo assente salvo che nella relazione di Anna Maria Simona anzi il concetto di capitale denaro
Che è invece nella riflessione dei Napoleoni degli anni settanta era centrale
Poi viene viene meno per mille ragioni viene meno
La parte finale
Del lavoro di Claudio Napoleoni è come io ritengo una rivoluzione copernicana ma una rivoluzione copernicana in cui la terra da rotonda diventa piatta anzi
Quindi è una rivoluzione copernicana dal mio punto di vista al contrario
Perché perché ancorandosi alla teoria della tecnica di Heidegger quello che diventa centrale non è più la società e il soggetto infatti molti utilizzano il termine il soggetto che poi è l'invio punto quello diretto è il passaggio da Hegel a Freud l'addio al tiro giù con lei trip perdonatemi la semplificazione e il passaggio dalla storia all'individuo
Pensate al fatto che noi siamo figli di questa cultura del postmoderno che ha comunque come centralità la riflessione ed hegeliana
Letta considerino Congo ruggini ma permettetemi anche con Massimo Cacciari qui non citato ma sottotraccia cedui
Il fatto che passiamo i Napoleoni passa non so quanto consapevolmente
Probabilmente non ancora ci ha sempre messo degli anni prima e di arrivare e ci mettiamo tutti grandi rinvii Ceva
Quando non sei sicuro sei vivo quindi voglio dire era dico e quindi se avesse potuto contare molto giovane
Noi qui siamo tutti vecchietti ma lui è morto prima della nostra età anagrafica
Pensate a quante cose avrebbe potuto ancora darci in termini di riflessione solo quando noi opporremo potuto continuare a parlare a straparlare non dicendo anche un sacco di fregnacce ovviamente perché sta nel fatto di parlare le fregnacce allora il marchingegno è che comunque con l'accezione della tecnica e dell'idea
Che ai tempi era a del soggetto che l'individuo la perdita non è il lavoratore Massa
è non è la società è il passaggio dai io e tu in termini di relazione da un altro nome noi il studiavano il dibattito su questo era la grande differenza del mille novecento zero zero tra Durkheim indistinto Himmel in cui uno pone l'accento sulla società che diventa la centralità da lì ad esempio ho imparato il fatto di leggere in marzo la diversità fra così citazione reificazione e fitti citazione cioè che sono tra i termini che esistono in marzo in cui quello che muta è la dimensione tra io e te cioè la relazione al punto che stime lei entra nella qualità delle relazioni ma non è la società non è il noi
L'ottica con la quale a un certo punto Napoleone a partire dagli anni dalla metà degli anni ottanta entra è quella in realtà Senin o del tutto messianica che ha dentro Heidegger e per molti aspetti persino sembra parossistico il rabbino filosofo già Cocco Toy Bess
Quindi è il passaggio dalla relazione dove la centralità e l'individuo il soggetto noi siamo figli di un'epoca in cui l'iPod Lai l'iPhone io uno è ci mettiamo il pronome inglesi io
Allora quello è un passaggio rivolto diciamo copernicano di di di Napoleoni ed è un passaggio che io oggi non mi sento teoricamente di accettare con l'ottica Crinò
Perché abbiamo avuto anche uno slittamento terminologico che non solo nel neuroscienze ci dimostrano che è così lo slittamento a dire la classe
Diciamo le classi lavoratrici e lo slittamento terminologica uno slittamento semantico e le neuroscienze ci dicono che quando noi a attiviamo un concetto astratto in realtà abbiamo un apprese notificazione di qualche cosa e dire il De i giovani le donne come giustamente avete libro con la Ravaioli è un bellissimo libro ma è dentro all'idea ormai che ci sono singoli soggetti
Non c'è una società nella sua totalità
Che modifica da qui viene fuori il fatto che nelle nostre riflessioni tendiamo a espungere la riflessione sul capitale denaro di Max
Marx continuava a scrivere e riscrivere questo benedetto primo libro del capitale nel tentativo di mettere insieme
Come dice la prima fase del primo libro del capitale il singolo di astri stop delle il mettere insieme l'astratto e il concreto Laccoto determinazione di astratto e concreto non c'è diversità tra l'agire sociale e l'agire culturale
Ce l'ha con coincidenza usiamo un termine quel termine vuol dire che siamo figli di una specifica cultura
Allora io penso che rileggere il Durkheim del mille novecento rileggere in questa chiave l'ultimo Napoleoni
Forse nell'interpretazione attuale delle dinamiche che ha la società perché come dice bene Durkheim la società non è la somma degli individui non siamo di fronte non è un caso che Napoleoni fosse attratto dalle on varrà che aveva l'idea dell'equilibrio economico generale dove il se si legge belli mi sono laureata su quel testo lì quindi vivo di ricordi
Dice una canzone di Puccini a un certo punto noi incominciamo a dire io ero nomi io sono ecco vorrei chiude dicendo che queste uno slittamento che per molti aspetti Napoleone io oggi ritengo non solo utile
Persino pericoloso perché invece di essere critico scende alla cultura contemporanea della contemporaneità che ha origine da Frederick von Hayek negli anni cinquanta di cui noi siamo figli
E le società sono vittime
Azzinnari grazie
Allora chiudiamo qui questa prima parte del convegno o siete tutti invitati se lo desiderate alla seconda parte che inizia alle tre presso la Sala della Regina alla Camera
Ci sarà un altro tipo di come dire
Affronto un altro modo per affrontare il il ricordo di Claudio Formigoni che sarà un ricordo più suggestivo una specie di tavola rotonda condotta da giornalista che tutti conoscete che Marco Damilano
Per interpellare non solo il ricordo di Claudio napoletano Napoleoni ma anche l'interpretazione che chi lo ha conosciuto e frequentato oltreché studiato come e noi oggi
Sente che esso sia presente e vivo grazie a tutti per essere stati qui questa mattina per avere
Come dire sostenuto questa lunga sessione e a dopo se possibile grazie