Sono stati discussi i seguenti argomenti: Democrazia, Demografia, Economia, Informatica, Mass Media, Politica, Rassegna Stampa, Religione, Societa', Storia, Videogiochi.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 30 minuti.
Rubrica
14:00, Roma
13:30
9:05 - CAMERA
10:00 - SENATO
9:15 - Senato della Repubblica
13:00 - Senato della Repubbluca
13:00 - Senato della Repubblica
14:00 - Parlamento
16:00 - Camera dei Deputati
16:00 - Parlamento
10:00 - Roma
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Buongiorno agli ascoltatori ecco i figli anche per oggi all'appuntamento della programmazione di radio radicale in cui di parliamo di storia lo facciamo come sempre attraverso oppone segnalazioni tratte dalle riviste specializzate la rivista che si occupano di queste materia oggi partiamo da Sotto il vulcano una rivista che vi abbiamo sempre segnalato e l'ultimo numero disponibile il titolo è questo
Visioni la rivista diretto da Marino Sinibaldi B leggiamo quanto si scrive in apertura a spiegare appunto questa questione
Di di questa pubblicazione che arriva alla fine del suo viaggio con questo numero la rivista che avete in mano scrive probabilmente lo stesso Sinibaldi
La rivista che avete in mano termina il suo cammino non è un esito traumatico ed è bene ricordarlo subito per un'iniziativa come questa che proprio dai traumi
Della pandemia delle guerre ha preso le mosse il progetto era di raccontare come forme di pensiero di narrazione stessero cambiando sotto la pressione della realtà tanto sconvolgente
Negli ultimi tempi avevamo previsto che questo progetto durasse tre anni e presentasse dieci numeri in siamo andati un po'oltre i numeri sono diventati undici e formano una interessante collezione dei temi e dei nodi di questa epocale
Ma ci fermiamo come da programma dicono appunto dalla rivista un numero che però sfugge
Totalmente alla tentazione di proporre un Bilancio benché alcune delle parole chiave degli scorsi numeri vengano riprese nella parte monografica non si tratta infatti di guardarsi indietro ma di salutarci con l'impresa più coraggiosa provare a vedere nel futuro il tempo nel quale immagina immaginiamo prosegua la traiettoria tracciata in questi tre anni è così dunque si chiude questa davvero interessante importante iniziativa di sotto il vulcano rivista diretta da Marino Sinibaldi viti citeremo oggi un primo articolo vai nelle prossime settimane ci torneremo e partiamo da un tema che apparentemente molto lontano dalle questioni che trattiamo in questa in questa trasmissione Markette vede poi in qualche modo torneremo torneremo alle solite questioni scrive Francesco un Bouyeri che uno scrittore Editore l'autore
Di leggere la terra il cielo stampato dalla terza scritto scrive per Repubblica il foglio domani e scrive appunto in questo testo dal titolo Benyamin nei videogame quando le notti si fanno più buie per la stagione per l'umore sopperì tempi faccio una cosa strana credo sia cominciata con la pandemia
Con il Loch da una medico credo perché non saprei ricondurre l'origine a un momento preciso né posso dire
E che non ci fossero già dei sintomi precedenti una tendenza il cui unico destino era la cui Tizzano sì prima un po'di contesto modo gentile per dire che adesso vi dovete sorbire un po'di Kazimir Schena
Per molto tempo mi sono coricato tardi la sera più che altro per giocare i videogiochi ho fatto sempre fin da bambino
All'inizio attraverso il fosforo idea Hardy probabilmente radioattivi un vecchio monitor attaccato a uno Commodore sessantaquattro e qui diciamo una certa generazione capisce subito di che cosa si sta parlando
Naturalmente con i soliti limiti al concetto di generazione perché ai giochi elettronici poi si sono sempre accostate persone di tutte le età Point con un'amica anche qui
Citazione nota
In qualche modo via via con vari modelli di computer e console che si sono succeduti nel tempo nei primissimi anni Ottanta a dodici con il passare degli anni le ore a disposizione sono diminuite ovviamente ma ha trovato un valido sostituto qui veniamo al punto ho scoperto il Rete una piccola comunità di persone che si dedicano a riservare il passato
Il retro gaming e preservare preservare e giocare a videogiochi vecchi di decenni oggi partiamo da da questa questione della mente un po'un po'strampalata un po'stramba ma vedrete che lo stesso autore poi ci riporta un ragionamento che in qualche modo può può interessarci è una pratica diffusa
Da tempo una vera e propria sottocultura
Frequentato da un gran numero di appassionati
Manno non è al giocare ai vecchi giochi che mi riferisco troppo facile
Bisogna scendere nella nicchia della nicchia ho trovato delle comunità dei Tierra cogliere restaurare digitalizzare le vecchie riviste dei videogiochi qui poi l'autore entra nei particolari ai quali vi rimandiamo più avanti poi arriva la sua riflessione dalla quale partiamo oggi oggi
Appunto ora sinceramente ditemi c'è qualcosa di più patetico di questa pratica perché lo scrivo perché farmi compatire o questa una richiesta di aiuto può darsi pure mi chiedo spesso come può
Come pure essendo io persona meno nostalgica
Che conosca tanto a livello personale non vorrei tornare sulle mie nelle mie età precedenti per carità nessuna delle mie età precedenti quanto politico
Quando si alza alla mare massicci si Ale dei ricordi io possa abbandonare Nikon simile languore alle tiepide e malinconiche acque della Nostalgia a definirla una marea è stato Walter Benjamin e forse l'autore che più di tutti è indagato il cuore ambiguo della nostalgica oggi partiamo da questo
Ragionamento che abbiamo affrontato a partire da una riflessione che sta diventando poi comune a tante persone con il passare dei decenni scrive cui ieri l'abbiamo visto se c'è qualcosa che accomuna questa epoca confusa questo
Interregno di mostri questi anni passati sotto il vulcano il titolo della rivista in attesa che Ruth asse e lo ha fatto poi la crisi del due mila e otto
Labbra exit Donal Trump la pandemia alle guerre
E proprio la Nostalgia in un certo senso è stata l'autentica Iddio lo Gia
Dopo la presunta fine delle ideologie il vettore regressivo su cui saltare di fronte a una realtà troppo Comp complessa e ingovernabile questo è il nodo
Del ragionamento di Francesco Guglielmi che sfruttiamo Nella puntata di oggi per cercare entrare nel merito che qui della pratica della prassi della memoria del rapporto con il ricordo e il tema della Nostalgia appunto declinato con questo approccio ci può aiutare a riflettere ancora una volta sulla qualità sulla forma del nostro rapporto con il passato la fine per motivi economici demografici del patto
Che teneva insieme le democrazie liberali quello tra lavoro bene se le fa paura e la paura si governa con il fantasma di un pub di un passato mitico a cui tornare
Questo però questa però è una storia nota così come nota è la conclusione non funzionerà se va bene se va male beh lo stiamo vedendo questa è la riflessione dell'autore ma mi chiedo
Non c'è anche qualcosa di positivo nella Nostalgia un elemento lenitivo Dio solo sa quanto abbiamo bisogno di cura se non addirittura di emancipazione
E sono tutti i titoli delle pubblicazioni di Sotto il vulcano questi forse dobbiamo fare pace con gli oggetti con le merci con la loro capacità di contenere come capsule del tempo la memoria
Proprio beni amene così come Panofsky e altri ci ricorda che Nostalgia e malinconia sono sorelle caratterizzate entrambe come loro padre Saturno da una profonda dualità in cui l'abisso più nero si alterna alle vette della creatività termine
Fantasmagoria nasce in Francia alla fine del settecento per indicare l'arte di far vedere fantasmi in pubblico attraverso l'illusione ottica scatenata da una lanterna magica
Il mondo dominato dalle sue fantasmagoria e la modernità dice dice bene a me
Ma ancora di più lo sono i nostri anni di interregno lande sconfinate ventoso in cui scorrazzano fantasmagoria sempre più sguscia anche artificiali inquietanti se la visione
Di cui abbiamo bisogno forse è proprio quella di un fantasma
Ma un fantasma diverso lo spaventoso non regressivo una trappola ingannevole dentro cui precipitare al contrario
Una fantasmagoria dolce potente che riattiva di la memoria di futuri potenziali inespressi in infanzia berlinese Benjamin parla di un omino con la gobba
Che nera convito da fin da bambino gli portava via i giochi gli oggetti amati il Messia prima P nuovi dice Benyamin arriverà solo quando ritroveremo il nostro Mino Gobbo e faremo pace col luglio poi termina con pace pace pace
L'autore ma appunto
Questa riflessione
Sulla sulla riattivazione
Della memorie sul nostro rapporto con i fantasmi nel nostro passato insomma sono questioni che cerchiamo qualche modo sempre di affrontare in questa trasmissione vediamo
A partire da questo ragionamento Daudet dove andiamo a finire oggi partiamo
Da un citazione come sempre anche qui è importante ricordarlo ci sposiamo su una rivista diciamo più tecnica studi storici la rivista della Fondazione Gramsci uscito il numero due di quest'anno aprile-giugno
E perché qui utilizzeremo qualche passaggio di un approfondito saggio di Alessandro Ghirelli del Dipartimento di Scienze storiche geografiche
E dell'antichità dell'Università degli studi di Padova dal titolo lo spettacolo della guerra i panorami delle campagne rivoluzionarie napoleoniche Trani Inghilterra e Francia
Mille settecentonovantatré mille ottocento si ci torniamo
Ancora anche
Però oggi chi avesse avuto modo di ascoltare la settimana scorsa questa trasmissione
Potrà in qualche modo ricordarlo stiamo cercando ritornare anche in alcune segnalazioni sull'ottocento sull'idea naturalmente
Che abbiamo attraverso la storia la storiografia di questo importante momento della storia europea e qui parliamo dello spettacolo della guerra
C'è un incipit in cui si spiega che cosa sono questi i panorami si tratta
Di immensi quadri quadri estesi a trecentosessanta gradi che raffiguravano una figura una veduta urbana oppure un paesaggio esotico come per esempio nel caso della battaglia del Nilo un evento storico militare l'obiettivo di questi i panorami appunto si chiamavano così
Era quello di creare un'esperienza immersi IVA che permettesse all'osservatore di rivedere quanto rappresentato su tela questa forma diciamo
Di fruizione manifattura artistico Uffugo completamente nuova in quello scorcio di anni stiamo parlando appunto
Della fine del settecento panorama conquistò rapidamente uomini e donne all'aprirsi del nuovo secolo dello del dell'Ottocento si affermò come uno dei media più popolari dell'epoca naturalmente che qui va cioè tenuto presente che commedia popolare l'Ottocento non può essere paragonato ai media popolare di oggi tanto da spingere scrittori critici e giornalisti a parlare di una vera e propria hanno Rama mia panorama mia già a fine
Settecento questo match di una barca la manica nasce in Inghilterra appunto imponendosi nelle principali capitali europee in breve tempo arrivò negli Stati Uniti e perfino in Giappone Paesi ricostruiscono nei particolari anche
Gli autori dove potete ritrovare di vedere queste straordinarie opere cui di rimandiamo
Scrive Garelli più avanti un'analisi dei panorami dedicati alle campagne rivoluzionaria e napoleonica prodotti tra il novantatré e tre mila settecentonovantatré nel mille ottocentosedici a Londra e Parigi due principali poli dell'attività panorami mistica nell'Europa del tempo è obiettivo di questo saggio questo questo lasso di tempo segna il passaggio
Da un antico regime della comunicazione pubblica un nuovo sistema nel quale si afferma un rinnovato
Un rinnovamento in senso qualitativo e quantitativo sia della stampa periodica delle tecniche di
Riproduzione di produzione delle immagini dei circuiti di diffusione delle informazioni delle modalità della loro fruizione si tratta di una rivoluzione mediatica connessa alla trasformazione degli immaginari quel rischi indotta dalle rivoluzioni settecenteschi crea lì
Propone questa riflessione naturalmente va contestualizzata con i mezzi a disposizione
Del momento la dimensione bellica diveniva
Pervasiva naturalmente dall'attualità del momento il nuovo regime mediatico sette docenti sette ottocentesca un ruolo chiave
Nel processo di militarizzazione dell'immaginario pubblico poi qui la riflessione prosegue ma anche interessante
Questo passaggio ci sono esempi concreti di questi panoramico spettacolo della guerra appunto che viene rappresentato Derelli analizza e propone anche
Delle immagini che ritrovate nella pubblicazione
Più avanti molto più avanti scrive le ha svolta militare dei panoramica ricondotta alle trasformazioni
Istituzionali per esempio della Francia dell'epoca in particolare all'avvento nel mille ottocentoquattro dell'impero che per la frenetica industria
Dell'intrattenimento parigina aveva significato un forte intervento governativo volto inglobare gli spettacoli della capitale all'interno della macchina
Celebrativa di Bonaparte in particolare l'imperatore tra il mille ottocentosei mila ottocentosette aveva immesso una serie di decreti che regolamentavano il mercato degli spettacoli stabilendo che i teatri
Della capitale non avrebbero potuto superare il numero di otto la nuova politica culturale di Napoleone incrociava una fase di difficoltà poi concedete mette all'impresa
Militare e naturalmente questa questione si riflette sulla impresa panorami Istica francese
Si parla poi per esempio di un atto trattato il trattato di alleanza tra Napoleone e Alessandro primo di Russia firmato nel luglio del mille ottocentosette che segnò la fine della guerra della quarta coalizione mille ottocentosei mila ottocentosette i giornali dell'epoca rilevano le qualità artistiche del dipinto del panorama che celebra
Questo fatto mettendo in risalto anche e i temi che poi che vengono riprodotti in questi questi i panorami e interesse
Appunto dell'Autore mettere in evidenza come queste opere poi rappresentassero un po'l'idea che la nuova Società napoleonica intendeva dare di sé
Mille ottocento sedici batterlo e Calais usiamola pronunce in questi termini il crollo dell'impero
Ebbene un profondo dopo impatto in direzioni opposte sia sull'industria panoramiche Sisti Chiappa nonna mistica inglese e francese perché naturalmente ci troviamo alle parti in conflitto opposti a Londra
L'applicazione di Napoleone il quattordici la sua fuga a dall'Elba e la sconfitta poi il diciotto giugno del quindici del mille ottocentoquindici monopolizzano la programmazione di alcune opere per esempio la rotonda di lei esce stesso Square
I si ritorna su questi momenti che vengono celebrati con queste opere che hanno un carattere pubblico e appunto interessano l'Europa diciamo dalle due parti
In conflitto ma le forme di rappresentazione poi sono le stesse sia o passati attraverso questa idea della rappresentazione della guerra attraverso queste davvero sommarie
Citazioni del saggio di Alessandro Gremlin il titolo è lo spettacolo della guerra che abbiamo utilizzato per partire dall'idea anche del dell'avvenimento dell'evento che viene rappresentato anche qui forse le tematiche che abbiamo toccato in apertura ci possono dire qualcosa di un mondo che andava trasformandosi
Su questa trasformazione appunto ingenerata in quello specifico momento particolare a partire dal mille settecento ottantanove con le gravissime contraddizioni del terrore e poi con la vento
Di buona parte con tutte le contraddizioni con l'emergere in Europa del pensiero reazionario della cultura delle diciamo iniziative di carattere reazionario abbiamo
Cercato di dirvi qualcosa che la settimana scorsa
Utilizziamo la rivista storica del socialismo nella sua a nuova serie il numero uno del due mila ventiquattro
Che utilizzeremo anche nelle prossime settimane qui c'è un capitolo dedicato Giacomo Matteotti di cui abbiamo ampiamente parlato da da radio radicale ne abbiamo parlato ampiamente anche in questa trasmissione però vorremmo oggi
Concentrarci su un passaggio un saggio di Marcello Montanari già professore ordinario di Storia delle dottrine politiche all'Università degli Studi Aldo Moro di Bari
Dal titolo coro OSCE Luca ascella tramonto dell'Europa un'ampia riflessione appunto sul tema anche della Nostalgia de l'idea di Europa e che stiamo cercando di inseguire scrive scrive Montanari apriamo l'ultimo capitolo della storia d'Europa di Croce quante volte sentito citare questo o libero
Da Marco Pannella vi troviamo un'Europa attraversata da guerre da odi Linda in maggio da immani tragedie umane perché ci dice Croce aperte virgolette nell'Europa dopo il settanta il mille ottocento settanta era scemata la mediazione attiva delle cose morali e politiche chiuse virgolette si scelsero le vie
Dell'irrazionalismo sintetizza l'autore perciò prosegue Croce aperte virgolette la guerra il sangue le stragi
Le durezze le crudeltà non erano più oggetto di defecazione di ripugnanza e Dio Broch bio ma come necessaria ai fini di conseguire chiuse le virgolette qui poi dallo stesso Montanari farà una riflessione perché questa affermazione di Croce non è poi così generalizzabili come dire ma andiamo avanti tali fini scrive Montanari non erano che la ricerca della supremazia economica e politica
Così dice l'autore furono ideologi il razionalisti che attivisti che a spingere gli stati europei alla guerra Cuesta ancora citazione di conosce già in atto nello spirito europeo sia cinesi come guerra combattuta con le armi in quel punto d'Europa dove insieme si agitavano confusi bisogni di libertà nazionale tendenze nazionalistiche
Dove contendevano di supremazia imperialismo austrian con e imperialismo russo finiamo qualche modo anche a termini sono arrivati fino a noi e accesi Assisi di lato Ance indio universale
Tutti volenti o nolenti vi furono tirati dentro non potendo resistere alle forze scatenati e la guerra si configurò come guerra di supremazia tra la Germania e l'Inghilterra fine della citazione
Torna Montanari dice concetti non dissimili erano stati espressi da Croce nella storia d'Italia altro altro lavoro notissimo di Benedetto Croce dove si legge che in neutra listi aperti virgolette non si davano intendere che la guerra che si combatteva fosse una chiara guerra di idee tra regimi liberali
E regimi illiberali
Perché la vedevano invece prima o scarsa di motivi ideali e ricca di quelle industriali commerciali tutta nutrita
Di in composte varata a me e di morbosa fantasia una sorta di guerra del materialismo storico tu dell'irrazionalismo filosofico chiusa
La citazione
Riprende l'autore nelle pagine finali della storia d'Europa come in quelle della storia d'Italia
Quella religione della libertà con cui è quella stessa opera era stata aperta e che era stata immaginata come il fondamento della civiltà europea sembra essere stata vinta e sopraffatta dagli interessi nazionalistici
Quella civiltà europea che con la Rivoluzione francese aveva proclamato la nascita di quella religione sembra ora a disgregarsi la guerra la messa in discussione
Che cosa è successo che dell'Autore quella religione è stata rovesciata
Negata oppure era solo il sogno di una cosa citazione implicita
Già negli scritti del periodo della neutralità italiana Croce si era mostrato consapevole del fatto che dalla guerra l'Europa intera sarebbe uscita sconfitta
Sconfitti sarebbero stati i suoi valori perché così pensava Croce i valori autentici sono quelli che guardano all'universalità
E all'unità del genere umano mentre con la guerra sarebbero prevalsi quelli propri del vitalismo del nazionalismo
E poi ci sono anche delle note che possono essere interessanti in cui rimandiamo avete e aveva individuato nell'estetismo e nel vitalismo sensualissima Tyco del D'Annunzio
L'ideologia che accompagnava questo inabissarsi dell'Europa ciò che in seguito definirà come anti storicismo ovvero come pura
Volontà di potenza il fare per rifare che pare ora come la negazione della stessa religione della libertà non fa riferimento mi sembra Montanari poi naturalmente anche alla polemica fu durissima leader abbiamo parlato anche in questa trasmissione con gentile invece era impegnato
Naturalmente sintetizziamo brutalmente alla all'idea alla costruzione dell'idea del fare per rifare
Io pare appunto oggi questo quadro appare questo quadro Croce che cosa che cosa è infatti il senso all'ISMU dannunziano o il vigile di Schopenhauer
Se non la esplicita negazione del pensiero stesso che ordina e indirizza la vita e la storia umana
Che cosa è se non la pretesa che all'interesse individuale non può essere messo alcun freno e che esso ha il diritto di rifiutare qualsiasi ipotesi di mediazione di imporsi su tutti gli altri interessi
E all'indomani della programmazione dell'abito riteniamo la metta sopra dove un Prima guerra mondiale conoscersi chiederà far festa perché con la consapevolezza che la posta in giuoco scriveva Croce non era stata la conquista di un qualche chilometro quadrato di territorio ma sopravvivenza o meno delle stesse idee costitutive dell'Europa e della stessa natura liberale dell'Italia così motivata la sul buon inquietudine aperte virgolette la nostra Italia esce da questa guerra come da una grave mortale malattia
Con piaghe aperte con debolezze pericolose nella sua carne che solo lo spirito pronto l'animo cresciuto la mente ampliata
A rendono possibile sostenere volgere merce duro lavoro a incentivi di grandezza la stessa desolazione e nel mondo tutto tra i popoli nostri alleati e tra i nostri avversari fine della citazione
La guerra dunque scrive Montanari
Non era stata come sarà altro che è una guerra per la supremazia economica una guerra condotta per affermare interessa interessi
Di parte che aveva finito col produrre l'indebolimento di tutti i contendenti il vitalismo una volontà priva di una forma razionale non poteva che produrre distruzione questa
La sintesi dell'autore ed era sostanzialmente anche
Diciamo la sintesi della polemica con con
Il pensiero
Opposto a quello di Croce in parte anche quello di Gentile con la grande guerra era finita la Repubblica delle lettere era finito l'antica tradizione culturale europea e per usare l'espressione Ica ACIMIT
Era finito quel Youssou pubblico cum U europea europee Umma costruito sull'idea che l'Europa fosse un sistema unitario di Stati nazionali che si riconoscevano reciprocamente nella loro autonoma sovranità quel vecchio mondo
Era costruito su due principi Stato nazione libero mercato ma la Grande Guerra aveva mostrato che proprio quei due principi non erano più in grado di regolare né le relazioni tra gli scatti ne i conflitti sociali all'interno degli Stati
Qui per i cibi indirizzavano gli Stati secondo la logica del bastare a se stessi
Una cosa
Che a volte sì sì sì si ritrova anche nel discorso pubblico solo dopo un po'la seconda guerra mondiale sarà possibile immaginare una nuova esperienza comune in grado di unificare i cittadini dell'euro
Occorreva perciò lavorare duramente per ricostruire l'Europa occorreva superare gli egoismi e ricercare una nuova forma di legami etici una nuova Riggio
Una religione in grado di promettere non immortalità ultraterrena ma il permanere
Della nostra stessa opera perché ogni nostro atto osserverà crochet successivamente appena compiuto si stacca si stacca da noi vive vite mortale e noi stessi i quali realmente non siamo altro che il processo dei nostri atti siamo immortali
Perché aver vissuto eh vivere sempre crochet
In questa sede nell'opera umana vera forse un qualche segno della lettura di Weber senonché crociera consapevole del fatto che non qualsiasi opera non qualsiasi attività ed è destinata a dare senso e significato alla vita perché e questa acquisti la sua forma occorre una progettualità etica questo l'approccio di Croce specie si rendeva conto che ormai si era compiuta una scissione tra vita e lavoro qui si evocano
Strumenti noti e tra lavoro ed etica tale consapevolezza ne esprime per esempio nei saggi sui grandi autori che Shakespeare e altri di scrive
Nell'immediato dopoguerra riflessioni su Shakespeare a cui l'Autore poi rimanda che saltiamo ma il ragionamento è questo
Per esempio testimonianza di questo ragionamento sul destino dell'Europa anche la lettera Thomas Mann è che accompagna l'invio della sua introduzione alla storia del secolo decimo no sul rapporto i Thomas Mann si concentra poi l'autore per ragionare su questa idea della crisi
Dell'idea di e Europa prosegue poi il saggio ma noi abbiamo finito il tempo quindi abbiamo cercato di tirare
Questo filo attraverso l'idea
Del rapporto anche con il passato c'è poi una critica più avanti in questo saggio di Montanari a questa idea appunto di tempi felici di un passato felice perduto naturalmente in croce
Questa Nostalgia nome banale ma appunto è uno degli aspetti che
Vengono criticati di più del da alcuni post conosciamo ma ci torneremo per il momento e tutto evitiamo appuntamento alla settimana prossima
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