"Pragmatismi, disciplina e saggezza convenzionale. L'economia italiana dagli anni '70 agli anni '90"

Possiamo
Possiamo cominciare va bene senta lei dei OK possiamo cominciare la seduta odierna
Con l'usuale ritardo normale da queste parti in conseguenza del traffico il pay Par bella
Si sente adesso molto bene allora cominciamo immediatamente inutile che ripeto quello che ho detto non era il re non era rilevante comincia Franzini con la sfiducia nella politica e le scelte economiche venti minuti a partire da questo momento grazie dovresti venire qui e parlare in entrambi i microfoni perché se è una questione diciamo di dice barocco pittore
Va a sottostare aveva ceduto bisogna ma nemmeno
Dunque allora
Mi sto perdendo tempo coi
Recuperiamo
Allora seduto mi scuso di nuovo il ritardo dovuto appunto al traffico e prima di iniziare questa mia presentazione vorrei ricordarvi che questo lavoro non è frutto soltanto del mio impegno ma anche di quello di Roberto Rizzuti
Il quale non è qui rappresentare appunto il lavoro perché come dire il suo senso di autodisciplina tanto per fare riferimento al libro che ha impedito di abusare di questa tribune ha visto che tra poco sarà di nuovo qui rappresentare invece il saggio che ha scritto da solo
E quindi il mio compito è quello di pagare Castronovo e spero di farlo con fedeltà
Dunque la nostra riflessione è partita da una domanda e da una osservazione entrando è piuttosto banali
La osservazione che esiste nel nostro Paese da qualche anno
Una come chiamare una ripresa forte del liberismo che si impernia su due tendenze la mia tendenza quella un rivalutazione del ruolo del mercato e del privato rispetto al pubblico
La seconda tendenza e quella di una rivalutazione in ambito politico delle regole rigide o fisse rispetto all'uso della discrezionalità ecco queste due tendenze caratterizzano questo nel senso che qui noi intendiamo il ritorno del del liberismo voi neoliberismo
Ora la nostra domanda tre tanto banale la seguente esistono basi razionali e sottolineo razionali per giustificare queste tendenze
Le gli sviluppi recenti la letteratura consentono in qualche modo di dare un supporto teorico prova possibilmente anche di teoria docile alla misurazione per così dire a queste due
Tendenze ecco nel dire che ricerchiamo basi razionali ovviamente intendiamo dire che non ci piazzo risposte di tipo emotivo
E tra le risposte di tipo emotivo inseriamo quelle di quanti di fronte ai fatti infausti Issime degli ultimi anni eccetto nessuno di noi intende difendere ritengono in qualche modo che i fatti parlino di perse perché la cosa più conveniente da fare basandosi semplicemente sui fatti sia quelle per così dire di allontanarsi il più possibile dal luogo del delitto servire da modello istituzionale in vigore al momento dei disastri
E allora per cercare le basi razionali è evidente che bisogna spostarsi a livello teorico esplorare la letteratura ed è quello che abbiamo cercato di fare riferendosi a una letteratura come vi dicevo che che dovrebbe essere al tempo stesso anche docile alla misurazione in un senso che cercano di esprimere tra poco
E allora la letteratura ovviamente erogata quella tradizionale tradizionalissimo ormai sui fallimenti del mercato quella meno tradizionale sui fallimenti al governo e quella più recente
Sul cilindrate da presentare alla delle domande delle organizzazioni
E ci siamo ispirati molto al merito dell'analisi economica delle istituzioni con lo scopo di confrontare quelle che sono le realtà oggetto del confronto sulle alternative istituzionali sulla base dei costi e dei benefici reciproci
Allo scopo di stabilire quale per così dire il saldo netto più vantaggioso
E allora così interrogata la letteratura ci ha dato risposte che non collimano esattamente con quelle dei liberisti nel senso che in alcuni casi ha dato indicazioni contrarie a quelle del neo liberisti richiamo così sinteticamente in altri casi ha dato indicazioni non favorevoli spiegano in che senso uno questo termine ma fin d'ora posso anticipare che si tratta del fatto
Che la letteratura non individua con certezza il vantaggio l'uno dell'altra soluzione alternativa e pone un problema molto delicato di misurazione che al momento appare difficilmente superabile dalle nostre limitate conoscenze e allora se tutto ciò è vero cioè se l'indicazione sono contrario non favorevoli come si spiega la certezza dei neo liberisti per così dire ecco la risposta sta un po'nel titolo del nostro saggio e cioè nella sfiducia nella politica e questa è una categoria che noi ne siamo ben consapevoli ha una sua come dire leggerezza quasi di stampo giornalistico ma il nostro scopo è con ritardi una solidità e analitica inserendola in un percorso di sviluppo della letteratura su questi argomenti che potrebbe dargli appunto questa dignità
E allora nel breve tempo a mia disposizione piuttosto che raccontarvi tutto quello che c'è nel paper cercherò di darvi argomenti per comprendere come noi intendiamo utilizzare questa categoria come intendiamo fondarla
E non farò quindi alcun riferimento ai due casi che abbiamo preso ad esempio per cercare di individuare in quei casi la presenza di gas USA della politica così come l'hanno definita e sono i due casi i casi della revisione e poi della permanenza nello SME
E poi quello dell'avvio del processo di privatizzazione su questo non mi resta che rinviare via al saggio naturalmente se l'argomento è di vostro interesse se non sarete scoraggiati da quello che sto per dirle
Dunque il modo forse più economico di presentare il tutto il coro di ripercorre in maniera sintetica ed anche un po'sequenziale le risposte che abbiamo ottenuto dalla letteratura
Punto di partenza come vi dicevo da tradizionale letteratura sui fallimenti del mercato sappiamo benissimo che presenze esternalità beni pubblici monopoli naturali e quant'altro
La soluzione per così dire di razionalità collettiva è preferibile a quella di razionalità individuare perché la razionalità individuare soprattutto nel caso dei beni pubblici si rovescia sussistesse dal luogo al fenomeno perverso il free Riding
Allora la letteratura Dizeta diventa il mercato dice potenzialmente l'intervento pubblico è da preferire in questi specifici casi proprio a causa dei limiti della razionalità individuale
Sottolinea potenzialmente allora rappresentando in maniera schematica per dare voi un ausilio in modo che possiate seguire meglio si potrebbe dire
Se indicasse limo non so se si legge e si vede non si vede nulla
Va bene
L'aveva comunque molto semplici
Ecco allora il primo caso quello dei prezzi ai fallimenti del mercato se noi utilizziamo un generico ma appropriato indicatore di benessere collettivo una qualche misura dell'efficienza
Si può dire che la il benessere in questi casi è associata la soluzione pubblica rappresentato qui da un punto è maggiore di UPR c'è la soluzione che sinteticamente chiamo di tipo privato quindi il benessere efficienza e superiore potenzialmente
Questa è la letteratura tradizionale la quale letteratura tradizionale dimentica completamente di analizzare se questa superiorità potenziale si trasferisce si trasmette a Napoli ha una solida effettiva cioè il modo di funzionamento del Governo o dell'intervento pubblico e portare dal garantire la permanenza di questo vantaggio potenziale
Prima di andare avanti su questo però ad introdurre quindi alle tre così per rimettere in un mercato vorrei indicare una prima possibile molto volgare direi accezione di sfiducia nella politica così cominciamo
All'interno del secco una prima manifesta le sue la politica potrebbe essere quella in cui di fronte a casi di questo genere dimenticando questa indicazione abbastanza chiare nette della teoria si assume che la soluzione privata sia preferibile questi sono casi cui appunto di fronte a beni pubblici senza argomentazioni particolarmente convincenti si sostiene che la soluzione privata è comunque preferibile la questione però molto volgare forse anche come dire in disuso ormai perché la letteratura ci consente di essere più consapevoli però indica chiaramente il fatto che si fanno scelte in contraddizione con quello che la teoria in qualche modo ci suggerisce Ching
Andando avanti con la mia ricostruzione intervengono a questo punto i difensori nel mercato in virtù dell'idea che fallisca il governo qual è l'idea di base dovette così fallimenti del governo l'idea di base semplicemente che per una varietà di regioni esistono dei costi di funzionamento del governo che sinteticamente
Ma non esaustivamente dei nominerò come costi dell'opportunismo l'idea di base e che per ragioni connesse vuoi alla bassa lealtà o moralità dei politici
Voi e quindi tutto quello che ruota attorno a ciò vuoi per la scarsa efficienza di quelli che chiamo efficace di quelli che chiamo contratti di cui richiamiamo contratti politici
Viene fuori una situazione in cui emergono rilevanti costi dell'opportunismo e questi sarebbero secondo questa impostazione sufficienti da soli a ribaltare l'indicazione della precedente teoria e dare luogo a una preferibilità della soluzione privata o di mercato
Sinteticamente quindi si potrebbe dire che la letteratura sui fallimenti del governo introduce una variabile che chiamiamo costi
Di funzionamento del pubblico a un chip più
Che sommato algebricamente ai vantaggi della l'utilità divieto di benessere precedentemente indicato darebbe un saldo negativo ed inferiore a quello comunque inferiore a quello della soluzione privata ora la letteratura si fa dimettere non governo come dire questi costi in qualche modo seria presentati ma non ce li ha argomentati e praticamente ha finito per assumere che siano straordinariamente elevati sufficienti a giustificare il segno di quella diseguaglianza ma prove di questo tipo non ne abbiamo
E poiché non abbiamo prove di questo tipo la possiamo tranquillamente dire che qui si affaccia una seconda forma di sfiducia nella politica anche questa sufficientemente ingiustificata per quale motivo ingiustificate
Perché la letteratura più recente quella di stampo appunto Neuss nazionalista è quella basata sul funzionamento delle organizzazioni già sufficientemente istruito sul fatto
Che costi di funzionamento e di opportunismo esistono anche all'interno del mercato del privato pensate a metterlo sulle simmetrie informative cos'è se non un corso dell'opportunismo quello che si genera a causa di quella inefficiente ho pensato e tutti i problemi che nascono dal rapporto gente principale nonché l'organizzazione siano esse pubbliche o private
E allora perché chiamiamo ingiustificata questa seconda forma di sfiducia semplicemente perché si dimentica bellamente che costi analoghi esistono anche nel settore privato esistono anche con riferimento alla Merk
La lei passo ulteriore quello quindi di confrontare le alternative nella loro completezza cioè nel
Considerazione che tutte le alternative a disposizione hanno dei costi di funzionamento quindi la correttezza vorrebbe se si scegliesse questo metodo razionale di confronto che si volesse come dire
Il beneficio detto dell'alternativa pubblica a confronto con il beneficio netto l'alternativa privata compiendo
Questo tipo di confronto l'ultimo che spero si veda riconoscendo cioè che anche il privato ha i suoi bei costi di funzionamento
Il punto qual è però il punto è che di fronte a questa impostazione siamo a corto di conoscenza sul piano della misurazione dei costi e quindi il segno di quella diseguaglianza o eventualmente c'è un'uguaglianza il sei l'eguaglianza non possiamo stabilirlo con un minimo di certezza in pratica siamo di fronte a un fallimento della misurazione come
Per continuità di di fallimenti ho chiamato questo è stato chiamato quest'ultimo caso no non siamo in grado di stabilire il segno di questa diseguaglianza
Allora di fronte a ciò emerge una terza dimensione della sfiducia nella politica che potremmo considerare questa volta giustificata
E cioè
Di fronte all'impossibilità di accertare misurando gli sia i costi di funzionamento che i vantaggi netti delle due alternative
Si assume più o meno convincente mente che comunque i costi di funzionamento del pubblico siano tali da dare un ben preciso segno appura diseguaglianze quindi un segno vantaggioso per la soluzione prima
Ora perché la perché questa è giustificata perché evidentemente è una sfiducia che nasce da un'impostazione corretta del problema individua tutti i suoi termini e risolve però un'incertezza di misurazione in senso vantaggioso al privato e quindi ha un grado di giustificazione superiore
Alle precedenti che trascurava no aspetti e pezzi molto importanti della cose deve andare grandezza prendere già quanto ancora
A un quarto d'ora ancora grazie dunque allorché il piano
Tredici minuti
Ho allora da questa nostra analisi quindi emerge che cosa emerge anzitutto che il problema fondamentale quello di saperne di più su CPU Cpr e che il quali sono gli elementi di andare a guardare in linea di massima gli elementi sono sostanzialmente due il primo è il discorso per così dire della lealtà
O della moralità degli agenti pubblici e privati ragionando in termini sempre di uno schema di agenzia applicabile sia al privato che al pubblico
Il secondo punto è quello della efficacia dei contratti che legano per così dire i principali agli agenti e quindi la capacità di questi contratti di minimizzare i possibili costi dell'opportunismo
Allora di quali argomenti disponiamo per dire che su questi due
Elementi fondamentali il privato gode sicuramente dei vantaggi disponiamo di alcuni pezzi di alcune intuizioni ma non certamente dimostrazioni corrette sufficienti
Allora rispetto al problema della moralità o della realtà degli agenti un argomento teoricamente fondata potrebbe essere quello diretto dimostrare che i meccanismi di selezione
Del personale politico per così dire o che opera nel pubblico
Sono in qualche modo distorti e tendono a realizzare quella si può considerare la forma di selezione avversa questo può avvenire o perché i selettori
Non fanno bene il proprio mestiere o perché si realizza per così dire una sorta di autoservizio né avversa i peggiori si presentano e quindi la popolazione dalla quale estrarre gli agenti è già di per sé inclinata verso il basso in qualche modo ci sono già i peggiori che si sono auto selezionati ma tutto questo ovviamente
Da dimostrare non disponiamo di prove certe a questo riguardo d'altro canto quello che è successo di recente in Italia si in qualche modo conforta nella nostra riluttanza a effettuare generalizzazioni su questo terreno ad esempio se non gli diamo presenta agli atti anche del processo a Mario Chiesa no viene fuori abbastanza chiaramente che come dire in grado di moralità dei privati non è che spettasse sopra quello dei dei pubblici
E nella nella come di nella sentenza appunto e dispositivo la sentenza si legge che le controparti di Marie Mario Chiesa una cosa
Ormai abbastanza nota pagando la tangente ma è molto efficace il modo in cui è detta pagando la tangente ottengono la poco commendevole certezza questo lo dico io adesso e dalle la sentenza
Della vittoria nella successiva gara di appalto eliminando la concorrenza e creandosi una situazione privilegiata rispetto agli altri operatori economici allora questo evidentemente una forma di opportunismo inteso nel senso di non rispetto di alcune elementari regole
Contrattuali o meno contrattuale livello privato contrattuale livello pubblico e quindi una forma di costo che viene scaricato sulla collettività
Per quanto riguarda la forma dei contratti e quindi rapporti tra principali agenti opportunamente individuati che nel caso del pubblico i principali sono in in ultima istanza gli elettori poi ci sono i politici poi ci sono i gestori della cosa pubblica variamente graduati venale la burocrazia ecco per quanto riguarda questi contratti non vi è dubbio che così come sono attualmente strutturati i contratti del pubblico in generale sono contratti che lasciano molti più buchi molte più possibilità l'opportunismo il punto però è che se si vuole fare una comparazione corretta
Le varie alternative istituzionale dovrebbero essere misurate sulla base di più per così e di quella che è la loro frontiera cioè di quello che è il massimo che esse stesse possono dare di conseguenza il problema anche teorico e quello di stabilire quali sono i contratti più efficienti dal punto di vista per la minimizzazione dei costi l'opportunismo realizzabili in modo compatibile con quella che è la caratteristica fondamentale del pubblico cioè in qualche modo il fatto che il principale ultimo è l'elettore che ecco
Rapportato al suo rappresentante attraverso un contratto di natura politica
Quindi questo vuole anche dire come dire stracult su quello che ho detto questo voglio semplicemente dire che lo status quo non è indicativo delle potenzialità di un intervento di una di una soluzione istituzionale ma che i costi per spostare sulla frontiera delle sue potenzialità quello che è l'attuale assetto istituzionale
Dovrebbero essere inclusi in questo confronto razionale di corse di benefici
Ora io l'ho parlato del rapporto tra Stato e mercato fra pubblico e privato ma cose analoghe si potrebbero dire vengono dette nel nostro saggio per il rapporto tra regole fisse discrezionalità
Il pendolo che oscilla vantaggio delle regole fisse è un pendolo che dimentica i costi del regole fisse quali sono anche costi di opportunismo le regole fisse oltre a imporre deve essere oltre a essere imposte devono essere fatte rispettare e i costi del rispetto del regole fisse sono sufficientemente elevati da dovere essere presi in considerazione
Voglio dire che il riferimento alle regole e vincoli di bilancio è un riferimento come come dire di partenza ex posto può essere tranquillamente violato e i costi si manifestano quindi anche come dire tutta la retorica qualche volta sulla forza dei vincoli di bilancio dovrebbe essere usata con più parsimonia perché un conto è imporre un vincolo di bilancio un altro conto è farlo rispettare non mi pare per esempio che con riferimento a imprese private pensate a quello che è successo in Montedison la presenza di un vincolo di bilancio collettivo per tutto l'insieme dell'organizzazione aziendale abbia impedito collusioni
Tra azionista di maggioranza assimilabile ai politici in qualche modo ai amministratori assimilabili ai managers a danno dei veri principali che erano gli azionisti di minoranza un po'come l'elettorato
Allora quindi questo è un è un punto che va tenuto ben presente allora mi avvio a concludere sperano artistico così stabilisco anche un record in questa
Mi ha mi avvio a concludere dicendo la nostra impressione anzitutto che quando si fanno questi confronti si sia diffuso si sia di fronte scusate il bisticcio di parole ha problemi più di grado che di specie cioè che il pubblico non è come spesso si assume il luogo degli elevatissime in terminai misurabili per la loro altezza costi dell'opportunismo
Problema è un problema di grado e le difficoltà che noi abbiamo sono in larghissima misura difficoltà misurare i costi relativi dell'una e dell'altra soluzione su questa materia ci lascia per così dire in mezzo al guado ma ecco il ruolo della sfiducia nella politica
Cerchi di la la la soggettività che è implicita in un concetto di sfiducia nella politica ci viene in soccorso e ci dice anche che c'è un margine di arbitrio nelle scelte che noi compiamo vorrei ricordare che quando dotarlo di sfiducia nella politica in senso giustificato uso il termine anche sulla base di quello che ha detto e ho detto
Nel modo seguente
Il diessino se Napoli e quando si assume che vi sia un'alta probabilità che la gente politico sia di tipo cattivo
Come succede la letteratura sulla reputazione soggiorno reputazione una variabile una variabile importante la probabilità che la controparte sia di tipo buono di tipo cattivo
Allora assumere a priori che sia di tipo cattivo è una come dire mancanza di reputazione che è traducibile in pratica è una forma forte di sfiducia nella politica
Condivisibile o meno ma comunque altamente soggettiva è tutta da dimostrare
E allora concludendo che cosa intendiamo in definitiva per sfiducia nella politica
Tenendo presente che il nostro interesse è rivolto sia al discorso Stato mercato che al discorso regole discrezionalità noi diciamo che
Vi è sfiducia nella politica nelle sue varie forme quando le scelte concrete di affidare al pool al privato invece che al pubblico una la gestione di una particolare area di interesse economico ovvero quando si intende vincolare con regole rigide l'operatore pubblico anziché lasciarlo libero di dispiegare la propria nazionalità
Lo si fa non sulla base di indicazioni teoria ma contravvenendo a questa il caso escluso ingiustificata oppure colmando le lacune conoscitive
E queste teorie si lasciano con una soggettiva interpretazione fortemente avversa i politici è caratterizzata appunto da sfiducia
Nella politica
Naturalmente questo discorso si può applicare anche per interpretare le specificità del passaggio italiano del ritorno italiano liberismo e mi pare che la sfiducia della politica così intesa abbia avuto un ruolo più importante del nostro Paese che non altrove
E assai meno importante dove siano stati discorsi tipo
La libertà di mercato in quanto tale buona il discorso l'abbattimento dei monopoli o le virtù della flessibilità dei mercati non che queste non abbiano giocato un ruolo ma ci pare che abbia giocato un ruolo minore
Sì a livello e di concepimento per così dire del ritorno al mercato e di diffusione di questa idea nella società politica nella società civile
Siamo di fronte come vi dicevo ha dei problemi di misurazione abbastanza difficile questa è la ragione della nostra non conoscenza la speranza che anche mettendo insieme filoni di pensiero finora contrapposti si possa fare qualche progresso si possa risolvere qualche dubbio
Intanto però i dubbi permangono e non abbiamo moltissimi alla fine di questo nostro lavoro ora esternando è soltanto uno ed è un dubbio che ha a che fare con il rapporto tra quello che abbiamo detto e il mondo misterioso della formazione delle idee eventualmente anche degli interessi se quello abbiamo detto ha una ragion d'essere nel senso che non vi è un minimo fondamento nel fatto che come dire la sfida dopodiché è una categoria interpretativa di quello che è accaduto a vera domanda che sorge spontanea è come mai
La popolazione per così dire non è divisa a metà casualmente equanime mentre tra i fautori del pubblico i fautori del privato tra i fautori delle regole i fautori della discrezionalità
è questo un dubbio naturalmente che in qualche modo ha una sua risposta è la sentenza a come dire risolutiva si potrebbe forse dare già da subito abbiamo il sospetto che si possa dare già da subito senza attendere che i posteri
Che prima o poi lo faranno scendere in campo anche loro per darsi a loro risposta ringrazio
Ringrazio il relatore non solo per l'interesse della relazione ma anche per avere guadagnato tra Minotti sul tempo riconcesso prego il professore lei a venire a presentare il lavoro congiunto sulle privatizzazioni
Cercherò rapidamente di
Dare gli elementi
Cruciali di questo di questo lavoro che abbiamo fatto con con Corsetti
Naturalmente
Non saremo esaustivi naturalmente ci saranno dei problemi ma insomma
In venti minuti ci proviamo a fare
Sul tema delle privatizzazione non è la prima volta che l'Italia discute
Anzi direi che sono alla base di tutta la nostra storia economica quindi
Non meravigliamo ac discutiamone con freddezza la conclusione a cui io aggiungo
Noi giungiamo è benissimo facciamo pure le privatizzazioni
Però ricordiamoci anche che le privatizzazione nelle forme che stiamo sviluppando saranno anche negli schemi più facili che porteranno ad una successiva
Nazionalizzazione
Quindi perché è già avvenuto quindi non non sto sto facendo il mago della pioggia ma sto semplicemente dicendo che
è già avvenuto nell'arco di questi centocinquanta anni mi aspetto che succederà anche il futuro
Quindi non c'è niente di definitivo
Voi sapete lì ed è nata per poi essere privatizzata la fine degli anni cinquanta alla fine degli anni quaranta si era discusso della privatizzazione
Appunto dell'IRI alla metà degli anni Sessanta si era discusso della privatizzazione pesa come compartecipazione fra pubblico e privato
E adesso stiamo nuovamente discutendo di privatizzazione la seconda la seconda posizione che affermo è questa
Il problema della privatizzazione
Non è un problema che può essere visto soltanto all'interno dello schema dei titoli di proprietà
E dell'efficienza se vogliamo
Ma richiede fondamentalmente
Una modifica
Del mercato dei capitali e in particolare degli intermediari finanziari
Da questo punto di vista le premesse ci sono
I comportamenti direi no ma questo il secondo elemento su cui dovremmo
Discutere
Il terzo elemento è questo
Le privatizzazioni
Implicano un cambiamento del nostro sistema produttivo
Se
Noi cerchiamo di mantenere il capitalismo familiare attualmente in essere
Le privatizzazioni ovviamente non ci saranno
E saranno come al solito un sistema in base al quale un nucleo Lico polisti con molto limitato cercherà di gestire le in prese senza partecipare ufficialmente alla proprietà di questa Inter quindi formalmente la privatizzazione non si farà
Sostanzialmente si così come del resto è stato negli anni Cinquanta larga parte degli anni sessanta
E arrivo
Alla parte più analitica Chirivì ha già dato le conclusioni praticamente del del lavoro adesso cercherò di
Dare gli elementi analitici
Il primo problema è
Molto semplice
Lo ha trattato a lungo anche
Il mio maestro il nostro maestro Federico Caffé
E si è posto la domanda se un'impresa pubblica
Deve essere gestita ma soprattutto deve avere come funzione obiettivo la stessa funzione obiettivo di un'impresa privata che senso ha renderla più mantenere la pubblica
Tanto vale che si comporti ossia una tela privata
Questa frase implica una sfida
Una sfida politica ma una sfida al capitale che dice comprate la se sei capace
E allora la domanda che mi sono posta all'inizio torna in tutta la sua attualità
In effetti le impresa pubblica in questi anni aveva obiettivi aveva una funzione di preferenza diversa da quella
Dell'impresa privata
Gli obiettivi erano strategico-militare
Liri
Dei cantieri navali e della e della siderurgia
Erano all industria nascente
Erano le industrie ad elevata incertezza ossia di settore ad elevato rischio
Erano il livello dell'occupazione la difesa dell'occupazione
Erano l'accettazione di un vincolo di esternalità
Molto maggiore di quello della prima delle imprese private c'è stato alla metà degli anni Sessanta
L'obiettivo della
Industrializzazione del Mezzogiorno assegnato alle imprese pubbliche
Era il tema della concorrenza
E della struttura dei mercati
C'è stato un momento in cui l'Agip
A quei tento a a quei tempi Agip era una concorrente forte
De
Così dei distributori di prodotti petroliferi e quindi dava un gestiva
La concorrenza su questi mercati
Inoltre
In il nostro imprenditore pubblico il nostro manager pubblico aveva un'altra
Una sua questo punto strategia questa era la strategia del proprietario quella che io ho votato
Poi c'era una sua strategia
Che era quella della minimizzazione del conflitto
Il suo
La sua strategia doveva essere quella di evitare scioperi era quella di evitare contestazioni era quella di essere
Un Maneggio
Non conflittuale
E quindi aveva un sistema di relazioni industriali all'interno dell'impresa completamente diversa da quella dell'impresa privata
Quindi come vedete l'impresa pubblica
Aveva
Una funzione obiettivo voi aveva delle sue
Comportamenti il manager come male smetti
Naturalmente diverse da quelle dell'impresa privata
In queste condizioni è corretta la domanda che si poneva appunto Franzini che si ponevano Franzini Pezzuto chiede come valutiamo l'efficienza di questa impresa
Perché se
L'impresa
Pubblica è efficiente
Naturalmente
Deve avere un passo vedi
Un rendimento
Diverso da quello del privato non c'è nessun dubbio
Credo di averlo già scritto abbiamo
Il tasso di rendimento dell'impresa privata deve essere diverso da quello dell'impresa pubblica l'efficienza dell'impresa pubblica deve essere diversa da quella dell'impresa
Privata
A questo punto uno si domanda
Perché
Non siamo in grado di apprezzare questa diversa efficienza dell'impresa pubblica
Appunto Franzini
E Pizzuti citavano un problema di misurabilità
Sulla quale certamente concordo
Io sono anche piuttosto portato a ritenere che
Alcuni di questi elementi sia hanno strettamente
Non misurabile
E quindi
Non è soltanto un problema di misurabilità che non consente di mettere in evidenza la diversità fra efficienza pubblica ed efficienza ed efficienza tregua
Vi ho citato i casi è inutile che ne parli ancora
E andiamo avanti
A questo punto una strategia che è stata portata per
Definire la privatizzazione era quella della
Del della finanza pubblica
Sì c'è sì l'impresa pubblica potrebbe essere efficiente potrebbe essere anche la miglior impresa del mondo il management è il migliore
Del mondo ma ha bisogno di capitali
Il costo opportunità del finanziamento pubblico è talmente elevato che non possiamo permetterci di finanziare di dare la possibilità di sviluppare l'impresa pubblica quindi siamo costretti a privatizzare a questo punto non per motivi di carattere
Di efficienza
Ma per motivi strettamente finanziario
Non ci sono i soldi
Per poter consentire questa crescita
La risposta naturalmente del manager pubblico ce l'ha
Ce l'ha per lo meno per quanto riguarda i servizi pubblici
La già applicata quindi non sto dicendo nulla di nuovo ed è quella facciamo aumentare le tariffe in modo tale che noi otteniamo con l'aumento delle tariffe le risorse finanziarie per finanziare appunto gli investimenti
Ora chiunque sa che questa è una strategia per lo meno discutibile
Certamente non efficiente
Torniamo quindi alla prima domanda
Perché dobbiamo privatizzare
Qualchedun altro dice
Venendo a mancare la capacità
Di finanziamento quello che noi si definisce come il fondo di dotazione il fatto di non poter disporre più di un fondo di rotazione
Di fatto
Toglie
O dai incapacità raggiungimento delle quattro grandi
Obiettivi strategici che c'avevamo erano quelli del settori a rischio
I settori strategici il livello di occupazione e così via
C'è un'ultima considerazione e della considerazione più importante
In effetti ne siamo obbligati a privatizzare perché abbiamo sottoscritto il Trattato di Maastricht ossia nove non abbiamo una nuova costituzione economica
Non è stata votata naturalmente
Ma è una nuova costituzione che dice
Non ci possono più essere le imprese pubbliche
A questo punto naturalmente tutti quanti dicono non è vero o la comunità non dice questo il trattato né c'è questa anzi
Poi uno lì domanda questo interlocutore
Può
Un'impresa pubblica
Essere
Finanziata col finanziamenti pubblici
In relazione a perdite che sta soffrendo
E la risposta è no
Vengono considerati aiuti di Stato contrarie alla concorrenza e quindi sono proibiti
Sono proibite addirittura gli aiuti indirette figuriamoci un po'figuriamoci chiedere
Bene questa è una differenza sostanziale con il l'imprenditore privato l'imprenditore privato invece può se vuole continuare a finanziare la sua impresa internet
Allora diventa un problema di orizzonte temporale diventa un problema di stabilire c'abbiamo un
Un programma credibile
Di
Diciamo così
Di miglioramento
Qui inizia la contrattazione con la Commissione
E molte volte le regole non sono poi così
Rigide
Come vengono enunciate
E credo che da questo punto di vista non è che noi siamo fra i paesi più favoriti in questo schema
Quindi significa che
La privatizzazione è scritta nelle nostre regole ed è bene prenderne atto senza stare a discutersi tanto solo
Ma
Accettando il fatto che adesso bisogna vedere come fare queste privatizzazioni bene le strategie sono due
Una strategia è quella del merchant banker
La strategia che prevede che prima si vendono gli asset più favorevoli
E in particolare gli intermediari finanziari poi si vendono le public utilities poi si vendono i settori concorrenziali aperti e in effetti con i soldi incassati si liquidano le posizioni in perdita e il discorso si chiude
Il problema naturalmente legato al fatto che questa strategia di merchant banking la dovrebbe fare una struttura pubblica chiamata al Tesoro italiano che non è nota né per essere un merchant banker né per essere particolarmente efficiente
La seconda strategia è quella del merger & acquisition il merger & acquisition significa che
I nostri
Managers
Incrociano
Posizioni positive e posizioni in difficoltà finanziarie in modo tale da ripulire un nuovo pacchetto da vendere sul mercato
In particolare voi sapete che è la posizione che di fatto viene sintetizzata nella privatizzazione
Belleri per esempio
In cui si cerca di inserire alcune
Strutture alcune imprese chimiche in modo tale da presentare un pacchetto molto più accettabile
Ho
Alcune idee che c'aveva a suo tempo al ministro Guarino sul ruolo delle di questa superire io di questo SuperHeavy ENI da vendere poi sul mercato come conglomerato
I conglomerati si vendono malissimo i conglomerati si vendono con grande difficoltà
I conglomerati che c'hanno chiaramente il problema che il manager a questo punto si vende con il conglomerato
Si vende nel senso che cerca il compratore che gli garantisce la continuità quindi voglio dire che anche una strategia del compratore voglio dire non è soltanto la strategia del venditore perché naturalmente su una struttura complessa non è che si possa far fuori un management efficiente che è una risorsa scarsa
Però dal punto di vista del vendita del mercato del dell'efficienza della vendita questo crea alcuni problemi
E arrivo e concludo
Pensare che le privatizzazioni
Siano soltanto un problema di finanza pur
Ho soltanto un problema di efficienza sarebbe sbagliato evidentemente non ve lo dico
Non ve lo posso dimostrare in queste poche battute spero di averlo dimostrato per lo meno di averli fatto riflettere su questo punto
Nel testo
è evidente
Che le privatizzazioni modificano fondamentalmente la politica economica del paese
Diceva bene questo è ovvio e non è affatto zio
Perché è evidente che con le privatizzazioni dobbiamo modificare non solo al mercato dei capitali e questo ve l'ho detto
Ma dobbiamo modificare anche il mercato del lavoro
Dobbiamo modificare anche il sistema del gestione del territorio se vogliamo
Certamente dobbiamo Gest modificare tutto il sistema di esternalità
Che molte volte venivano scaricate sulle imprese pubbliche
E quindi le imprese private godevano di questa protezione implicita
Bisogna modificare anche la politica commerciale internazionale
Non è pensabile che noi continuiamo ad avere di essere così inesistenti sui mercati internazionali
In caso di privatizzazione
Dobbiamo modificare soprattutto lo schema dei diritti di proprietà
In particolare la mia idea di fondo è quella che bisogna rivedere il rapporto fra capitale e lavoro all'interno dell'impresa
Quindi bisogna rivedere il ruolo del lavoratore soprattutto sino al crollo del lavoro nel all'interno del dell'impresa
Quindi come vedete non è soltanto un problema di
Allora cambiamo il management cambiamo due persone modifichiamo queste cose senza queste profonde revisioni negli assetti di politica economica
La mia prima affermazione
Che è quella le nazionalizzazioni saranno il passo successivo a questa ondata di privatizzazioni una facile
è una facile previsione
Le condizioni non è detto che assediano altrettanto favorevole per questo passaggio
Ma qui cito nuovamente una tradizione del sistema produttivo italiano del sistema economico italiano
Ed è una tradizione che ci portiamo dietro anche questa da dalla dall'Unità d'Italia
Quella in base alla quale
Le perdite sono pubbliche lei profit ti sono private
Allora io per non ridurre i meriti di chi mi ha preceduto sarà un po'più lungo così gli altri saranno più bravi
Allora
Naturalmente io non riuscirò a dirvi così le questioni che ho trattato tutte le questioni che ho trattato nel testo quindi rimando
Anche per un'argomentazione un po'meno sommaria delle tesi che adesso esporrò
E comincia diciamo dal primo punto che riguarda la crescita delle spese sociali una crescita che c'è stata nella generalità dei Paesi industrializzati sicuramente dal dopoguerra ma anche da prima
E una crescita che trova spiegazione non solo nell'evoluzione socio politica delle società capitalistiche ma anche in alcune caratteristiche economiche intrinseche di questo genere di beni e servizi ne ricordo alcune nel caso di sanità e istruzione si tratta ad esempio di beni ad alto contenuto di lavoro specializzato difficilmente sostituibile con l'impiego di beni capitali come ha notato bombole la produzione di questi beni e necessariamente caratterizzata da modesti aumenti di produttività e dall'aumento dei loro prezzi relativi tanto per ricordare un esempio abbastanza impressi Ivo di pomodoro
Un quintetto di corni della durata di mezz'ora richiede complessivamente per essere suonato due ore e mezzo di lavoro ma in questo caso nessun tentativo di aumentare la produttività può dare risultati apprezzabile
D'altra parte anche la cosiddetta legge di Wagner in base a questa legge l'aumento della ricchezza porta spesso ad aumenti più che proporzionale del consumo di questo genere di beni
Ora se mettiamo insieme già queste due circostanze quelle richiamate da bombola ed è quella richiamata dalla legge di Wagner
Queste tendono evidentemente ad aumentare la quota di PIL assorbirà dalla produzione di beni e servizi sociali e questo morale bene indipendentemente dal fatto che questi beni siano offerti tramite il mercato o tramite l'intervento pubblico
Si aggiunga ancora che questi beni costituiscono non solo oggetto di consumo ma anche di un rilevante tipo di investimento quello in capitale umano che è alla base dello sviluppo economico oltre che sociale del economie più industrializzato
Quanto all'opportunità dell'intervento pubblico su questo si è già abbastanza soffermato Maurizio Franzini altre argomentazioni sono presenti nel mio saggio
Voglio in particolare sottolineare che nella produzione di beni e servizi sociali si riscontrano con maggiore frequenza quelle circostanze per le quali ha dimostrato che l'operatore pubblico risulta più efficiente del mercato
Ma punto rimando al testo scritto per argomentazioni più approfondire qui voglio limitarmi a a ricordare un giudizio molto critico sulle posizioni neoliberiste che hanno caratterizzato la cosiddetta rivoluzione conservatrice
Il cosiddetto conservatorismo economico come l'ha chiamata Obinna che ha caratterizzato gli anni ottanta scriveva Federico Caffé in definitiva anche quando si ammanti di formulazioni nuove e di strutture concettuali sofisticate neoliberista
Indubbiamente critico secondo Tobino peraltro quello appunto lui definisce il conservatorismo economico sembra destinato a bloccare verso l'alto i tassi medi di disoccupazione e vi sottoutilizzazione
I crescenti livelli di disoccupazione assumono secondo Tobin il carattere di nuove norme nella nel conservatorismo economico nelle sue teorie
Ma io credo che il contributo meteorologico più interessante è scaturito dalla letteratura sui fallimenti del non mercato sta forse nell'indicazione che nella scelta tra stato e mercato sia sempre necessario accompagnare
Alle indicazioni teoriche anche una valutazione empirica caso per caso nella circostanza
Non v'è dubbio infatti che in molti casi l'intervento pubblico pure in situazioni nelle quali avrebbe dovuto essere favorito dai vantaggi comparati rispetto al mercato ha fornito prestazioni deludenti
Ma dovrebbe essere evidente che in un approccio razionale alla scelta degli strumenti allocativi non si possono confondere le caratteristiche strutturali di maggiore efficienza ed equità
Che in alcune circostanze caratterizzano l'intervento pubblico con i fallimenti di esperienze specifiche
Si è già detto nella relazione esposta da Maurizio Franzini del forte ruolo esercitato a nostro avviso specialmente in Italia dalla sfiducia nella politica io credo che al di là di come l'argomento sia stato affrontato nel nostro contributo
Questa categoria specialmente nella recente esperienza italiana possa avere un ruolo analitico di rilievo per comprendere l'evoluzione dei rapporti tra Stato e mercato non è un caso che questo tema sia stato uno tra i primi tra quelli elencati a suo tempo per delineare i temi da trattare in questa
In questo convegno
Ma se vediamo anche diamo uno sguardo anche agli aspetti empirici vediamo che nonostante il contesto teorico e socio politico abbastanza sfavorevole nei confronti dello stato sociale che sia sviluppata negli anni ottanta
Non mi specialmente in Italia ma anche nella media dei Paesi europei le spese per lo stato sociale non sono diminuite rispetto al prodotto interno lordo e di Milito solo il loro tasso di crescita
Evidentemente il Welfare State è una componente delle società capitalistiche difficile da ridimensionare
E le motivazioni non possono essere rintracciare solo nell'opportunismo come la ricerca di consenso da parte dei politici ma anche e soprattutto io credo nel ruolo economico e sociale difficilmente sostituibile che lo stato sociale a nelle società capitalistiche
A tale proposito possiamo rilevare che negli anni ottanta la Gran Bretagna e l'Italia hanno assunto hanno assunto comportamenti molto diversi in materia di spese sociali
Ma proprio questa differenza e tra i motivi di spiegazione delle diverse performances delle due economie in quel periodo
Una riduzione di prezzi di entità simile è stata ottenuta in Italia in un tempo doppio che in Gran Bretagna ma in quest'ultimo Paese il costo sostenuto in termini di calo della produzione è stato anche suo doppio rispetto al nostro
Vorrei adesso non alzare con più approfondimento
I trasferimenti sociali che hanno assunto un ruolo crescente nell'ambito del Welfare State
I sistemi pensionistici e le assicurazioni contro la disoccupazione contro a contrastare evidenti rischi sociali costituiscono una forma di organizzazione del risparmio che risponde alla necessità dei singoli individui
Di ripartire sull'arco di vita complessivo il reddito prodotto nei soli periodi di attività
Si tratta di necessità peraltro nate e cresciute proprio nelle società capitalistiche anche se non hanno finora mai trovato una soddisfazione una soddisfacente soluzione a livello individuale
L'esigenza previdenziale viene normalmente avvertita dagli individui come un problema di natura intertemporale
Non dissimile peraltro da quella che più in generale viene attribuita a risparmio idea è che ci si astiene oggi dal consumo per rimandarlo al futuro
Tuttavia se si guardano le cose anche da un punto di vista aggregato emergono nuove considerazione
Il sistema economico è costituito da un insieme di operatori che separatamente prendono decisioni sia per il futuro sia per il presente e non sempre l'intreccio di tali decisioni è pienamente coerente
Le scelte intertemporali prese dagli individui sono soggette ad elementi di incertezza che dipendono sia dalla verifica della loro compatibilità a livello collettivo
Sia dai mutamenti che possono insorgere nel tempo riguardo ai termini in cui quella comprende compatibilità si propone
Ne segue che l'esito del risparmio individuale ovvero nel nostro caso di quello previdenziale risulta condizionato da elementi aggiuntivi rispetto a quelli preventivati dal singolo individuo nel passato
La redistribuzione intertemporale del reddito individuale può essere fatta in mari monti
Individualmente o in gruppo affidandosi a schemi obbligatori dello Stato oppure rivolgendosi ad assicurazioni private con finanziamenti a capitalizzazione o con finanziamenti a ripartizione
Ma comunque venga effettuata questa riallocazione intertemporale del reddito individuale a livello collettivo
Assume anche la connotazione di una redistribuzione del reddito correntemente prodotto dai lavoratori attivi a favore dei contemporanei non attivi
Ora la commistione tra le due dimensioni della redistribuzione quella intertemporale avvertita dai singoli e quella corrente valida per la collettività
Fa sì che l'entità dei trasferimenti percepita dai singoli pensionati in un dato periodo venga dipendere da due ordini di circostanza
Il primo ordine è costituito dai titoli di credito acquisiti da ciascuno durante la vita lavorativa
Il secondo ordine costituito dalla disponibilità corrente del sistema socio economico di redistribuire una parte più o meno grande del reddito corrente a favore dei non attivi
Tale disponibilità si presenta sotto forma di scelte se non di vincoli di tipo economico e sociale
Tuttavia le scelte socio politica specialmente quando vengono presentate come vincoli economici non sempre si manifestano in modo trasparente per tutti
Il cambiamento delle norme e dei parametri dei sistemi obbligatori finanziati a ripartizione costituisce un segno generalmente più comprensibile di variazione della disponibilità corrente ad effettuare trasferimenti di reddito
Le cose invece si presentano in modo molto meno chiaro se le pensioni attese nei sistemi a capitalizzazione sono modificate da variazioni dei tassi di rendimento finanziari da variazioni del tasso di inflazione o Dallan o dell'andamento borsistico
Anche in questo secondo rigo di circostanze le variazioni dei tassi che ho appena menzionato esprimono tuttavia la risultanza a livello finanziario di scelte sociali e politiche
E esprimono le risultanze delle modificazioni di equilibrio di natura reale
Tuttavia tutto ciò per l'appunto risulta meno trasparente
Ora c'è da notare che quando l'esigenza e le scelte del periodo corrente diventano stringenti
E se prendono inevitabilmente il sopravvento sui cosiddetti diritti acquisiti a prescindere da come quei diritti sono stati maturati
Peraltro possiamo notare che le scelte correnti possono anche discriminare tra i diversi tipi diritto acquisiti riservando loro un trattamento diverso
In Italia ad esempio con la recente riforma pensionistica si è proceduto ad una parziale ad un parziale ripudio del debito pensionistico che il sistema previdenziale obbligatorio aveva accumulato verso i suoi scritti
Non è stato invece toccato il debito pubblico che da molti anni assicura rendimenti elevati a chi ha scelto quella forma di impiego dei risparmi per il futuro
D'altra parte va anche rilevato che negli anni Sessanta il sistema previdenziale pubblico si era comportato in modo opposto generando dal nulla crediti pensionistici particolarmente a favore delle nuove gestioni dei lavoratori autonomi
Ora la ripartizione che è possibile solo per un sistema pubblico obbligatorio sembra un modo di finanziamento della previdenza più trasparente e più elastico riguardo alle esigenze sociali e della politica economica
Non è casuale che dopo i danni irreversibili generali dall'inflazione bellica i sistemi previdenziali nella generalità dei paesi si sia passati dalla capitalizzazione alla ripartizione
Quanto alla rischiosità e ai costi di gestione sono evidenti i vantaggi di un sistema previdenziale obbligatorio il pubblico rispetto alla frammentazione assicurativa generata dalla logica di mercato
La ripartizione del rischio su un numero di assicurati molto più elevato
Le maggiori economie di scala l'assenza di costi per la promozione della domanda e per l'impiego delle riserve a capitalizzazione
La mancanza dei profitti aziendali sono tutti elementi che rendono i sistemi pubblici incomparabilmente più sicuri e più economici delle assicurazioni private
Alcuni dati in Italia i costi della gestione dell'INPS sono di circa il due per cento
In Cile dove pure l'iscrizione ai fondi pensioni privati finanziaria capitalizzazione è stata resa obbligatoria all'epoca di qui nasce i costi di gestione sono del trenta per cento
In Gran Bretagna dove negli anni ottanta al governo Thatcher ha favorito lo svincolo dei lavoratori dal sistema pensionistico pubblico purché essi si assicurassero presso fondi pensione privati
Ma se chiude rimessi ma anche board ha di recente scoperto che le promesse fatte e non mantenute delle assicurazioni private hanno generato danni agli assicurati che si valutano intorno ai cinque mila miliardi di lire
E lo scandalo è solo agli inizi
Ora a me pare scusate la battuta che visto che in Italia bisogna seriamente preoccuparsi anche del fatto che piove
Non sarebbe una grande idea cadere in quella forma di provincialismo che porta a copiare le scelte fatte all'estero indipendentemente dalla valutazione dei loro risultati
Si è già accennato al fatto che negli anni ottanta in seguito all'affermazione generalizzata delle politiche dell'azionista che aumento o dovunque le pressioni e ridurre la spesa pubblica
E tra i tagli che il nuovo corso dalla politica economica riconosce come particolarmente virtuosi ci sono quelli al Welfare State
Nel dibattito si afferma l'opinione che non rallentare i trasferimenti a favore di pensionati e disoccupati sia un segno di permissivismo più o meno responsabile che intacca la credibilità di un economia agli occhi degli operatori economici internazionali questo tra l'altro è uno dei risvolti ideologico culturali della cosiddetta crisi del Welfare State
Viceversa tenere alti i tassi di interesse che pure aumenta la spesa pubblica elevando le rendite trasferite ai possessori di titoli del debito pubblico rientra tra i tasselli che contribuirebbero a definire una politica economica rigorosa il nostro Paese non rimane estraneo a questa svolta culturale tuttavia c'è da chiedersi come mai si debba arrivare Soro ai primi anni novanta per effettuare i primi tagli concreti allo stato sociale
Per affrontare questa questa domanda può essere utile ricordare alcuni aspetti alcuni aspetti del nostro sistema alcuni aspetti empirici
Del nostro sistema sociale ricordando in primo luogo che in Italia l'insieme delle spese sociali pubbliche rappresenta una quota del PIL inferiore a quella di Paesi come la Germania e la Francia
Va pure aggiunto che il confronto internazionale in genere tendono a sovrastimare la nostra spesa sociale complessiva
Poiché spesso si paragonano solo le prestazioni pubblica che in Italia sono quasi la totalità mentre in altri Paesi come quelle anglosassoni sono solo una parte della spesa sociale essendo rilevante la componente privata
Ma poi precisato che se il sistema pensionistico pubblico italiano eroga un elevato ammontare di prestazioni anche perché questo è stato e continua ad essere nel nostro Paese il canale usato dallo Stato per interventi di politica industriale di politica assistenziale
Si tratta dell'ormai con famosa famigerata confusione fra assistenza e previdenza con la quale però sono stati messi a carico di un sottoinsieme di redditi quelli da lavoro dipendente già per conto loro molto molto tartassati
A carico dunque di un sottoinsieme di redditi gli oneri di scelte pubbliche che riguardano l'intera collettività
Se si tiene conto della separazione fra
Previdenza e assistenza come previsto da una legge
Considerando l'intero sistema previdenziale dei lavoratori pubblici e privati i dati del novantadue segnalano che la massa dei contributi sociali versati dai lavoratori e dai datori di lavoro hanno superato l'insieme delle prestazioni previdenziali del sei virgola tre per cento
In base ai dati consuntivi del novantatré disponibili solo per l'INPS al momento se si applica completamente la legge ottantotto dell'ottantanove che appunto regola la separazione tra previdenza e assistenza l'insieme delle gestioni previdenziali amministrate dall'ente risultano in attivo per circa diciassette mila miliardi
Ma allora se è la previdenza che finanzia lo Stato e non viceversa come si giustifica la politica dei tagli allo stato sociale
A tale riguardo un aspetto da tener presente e che dopo la svalutazione del novantadue e l'uscita della lira dai cambi fissi utilizzare la politica fiscale affini restrittivi diventa una scelta ancora più obbligata dai vincoli internazionale
D'altra parte il nostro bilancio pubblico è fonte di indubbia preoccupazioni non volendo aumentare ulteriormente la pressione fiscale la riduzione della spesa pubblica diventa un segnale per non peggiorare la sfiducia dei mercati internazionali
Per la verità da un punto di vista della tecnica della politica economica non c'è nessun legame Thrale immediate e comprensibili esigenze di miglioramento del bilancio pubblico
E i risultati finanziari che una riforma previdenziale quote neve solo nel medio e lungo periodo
D'altra parte dopo la riforma Amato anche le aliquote di equilibrio del sistema pensionistico prevista per i prossimi decenni sono in diminuzione
E andrebbe aggiunto che le previsioni cui si fa riferimento sono ingiustificatamente pessimistiche poiché utilizzano tavole di mortalità decrescenti e non tengono conto del fenomeno immigratorio
Ma la considerazione che evidentemente fa premio perché si punti a ridurre lo stato sociale e che tale scelta viene considerata un segno di virtù dai mercati finanziari internazionali
Ma qualcosa per quanto discutibile non è una stranezza se la si colloca nell'ambito delle regole e degli interessi finanziari che dominano in misura crescente i sistemi economici contemporanei
Depotenziare il sistema previdenziale pubblico è solo il primo passo ma indispensabile per poter sviluppare una diffusa previdenza privata che costituirebbe un business di notevoli dimensioni
E poco importa i mercati internazionali che la previdenza privata proprio per le sue inefficienze strutturali richiede indispensabili sussidi pubblici così come non si considera che sostituì le pensioni pubbliche con pensioni private non può migliorare il vincolo macro economico connesso all'entità dei trasferimenti di reddito correntemente prodotto dalla popolazione attiva a quella non attiva
Nel si tiene conto che introdurrebbe pensioni finanziati a capitalizzazione richiede un risparmio aggiuntivo a fini previdenziali che viene sottratto in buona parte del proprio circuito famiglie impresa produttiva allora forse diventano più comprensibili anche gli allarmismi strumentali sulla situazione finanziaria della previdenza pubblica
Le esperienze di altri Paesi in termini di maggiore costosità e di insicurezza della previdenza pubblica non fanno cambiare il giudizio dei gruppi finanziari su quali siano le scelte virtuose e le scelte dissoluto e ma anche questa che potrebbe essere l'ennesima stranezza non implica necessariamente una contraddizione
è solo questione dei diversi punti di vista tra interessi privati e interessi collettivi
Ed è proprio la deriva economica liberista che spiega come non sempre il mercato sia in grado di aggregare gli interessi individuali riuscendo ad ottimizzare l'interesse della collettività
La previdenza e proprio un caso tipico dove l'interesse individuale degli operatori finanziari è contraddittorio rispetto alla massimizzazione del benessere della collettività
E vorrei concludere con una brevissima notazione sulle motivazioni di questo mio saggio e sulle origini di questa motivazione
Forse tra i più giovani in quest'aula c'è chi non ha conosciuto Federico Caffé
Anche se a suo tempo io non ero pienamente consapevole
Federico Caffé è stato un mio maestro
Oggi dunque non mi stupisce il fatto che una sua frase scritta oltre dieci anni fa possa esprimere il senso e lo spirito che hanno animato questo mio lavoro scritto adesso
Nella sua ultima lezione tenuta nel mille novecentottantaquattro pubblicata voi nel libro in difesa del Welfare State caffè così concludeva
Nel lavoro scientifico le difficoltà maggiori sorgeranno non tanto dallo sforzo di progettualità innovativa da compiersi per la realizzazione di un intervento pubblico efficiente
Quanto dal vigile spirito critico necessario nell'esame metodico delle rielaborazioni politicamente pressanti o filosoficamente accattivanti di idee vecchie
Sì
Io non so come siano state com'è stata la sessione di ieri pomeriggio come saranno le sessioni che si non che seguiranno a questa in queste io ho trovato una fortissima Aria di famiglia tra i tre pezzi che la costituiscono e un'aria della mia famiglia inquilino mi domando
Mi domando molto seri non sarebbe stato il caso chi aveva l'onere e l'onore di introdurre la discussione
E quindi gettare spunti di discussione di sceglie una persona che non si sentisse così in famiglia tre formazione culturale preterizione
Perché per perché la discussione sia vivace occorre che coloro i quali intervengono per discutere siano dei contraddittori effettivi e sentono profonde profondamente un ruolo di contraddizione teoriche ideologica nei confronti dell'affermazioni che sono state fatte io per ragioni di storia
Ovviamente non le sento però siccome discussione riesce bene Cecil critica no si espongono evidenzia elementi non convincente cercano di fare col massimo sforzo possibile l'avvocato del diavolo cioè di tirar fuori obiezioni e come avrei dovuto fare presente il mio amico Baldassare credo la soap sta leggendo Sole ventiquattro Ore
Se lui sarà in pista sarebbe stato un buon introdotto a questo dibattito non io
Questo volevo dire fin dall'inizio
Allora comincerò diciamo nel dalla relazione di Pizzuto i con la quale io sono
Totti sto sostanzialmente anzi quasi totalmente d'accordo
La sua tesi
No in
E la sua tesi di fondo l'avete sentita espressa come meglio io non potrei esprimere e che dalla teoria che disponiamo di cui al su Cuccia fondiamo e la teoria cui fa riferimento Franzini no ho detto Pizzuti Franzini
Le colmi del benessere vecchia nuova e nuovissima facendo riferimento con quest'ultima alle recentissime teorie sulla sull'opportunismo
Sia nel settore pubblico sia nel settore privato
Non da un fondamento c'è ha detto all'osso quindi in favore del privato e in favore di regole contro discrezionalità che è avvenuto in Italia negli ultimi dieci quindici anni c'è un di più che è un di più tipicamente italiano e questo di più rispetto a quanto si può lì ottenere dalla teoria circa il ruolo del pubblico del privato ci dicono le regole contro la discrezionalità e quello che lui chiama sfiducia nella politica è un di più italiano
Però questo è straordinariamente vero i così vero che diciamo su questo fanno fondamento sia
Persone di sicura fede liberali e sto pensando ad esempio a quelle bellissime pagine dell'autobiografia di Guido Carli nelle pagine iniziali in realtà quando parla della doppia anima del Faust
E quando parla della necessità di imporre regole ferme di natura internazionale rispetto a quanto possono poi fare i politici Malika fa cadere in mente anche molti privati che con Lutero con i politici in Italia
No e questo è il tema ricorrente in moltissimi interventi di Mario Monti ma questo è il tema dei cori corrente anche provenendo da settori diciamo di pensiero che non sono strettamente liberali
Di moltissimi che in questi anni proveniendo da altri orizzonti culturali si sono avvicinati agli a forme di pensiero liberale o liberista
Quasi per disperazione no cioè praticamente c'è un un gruppo tra i quali l'alta sono io stesso di liberisti per disperazione
Perché il pubblico in Italia funziona così male quando si danno le cose siamo intera area pubblica e ilare Aradia della discrezionalità quella discrezionalità intelligente a cui in una sua famosa frase
Mena che in Sicilia Italia e così male esercitata e così store piatta che una persona diciamo ricco a un certo punto preferisce rivolgersi diciamo al privato o alle le regole proprio per la pessima qualità del pubblico italiano
Ora
Questo è il il punto da cui io volevo volevo partire ora se la relazione di Franzini
è un invito a impegnarsi a fondo per migliorare la qualità della pubblica amministrazione e la trasparenza delle gite politico
Cioè la rende il pubblico italiano sia nel suo momento deliberativo che il momento della politica e del governo sia in quello esecutivo
Che il momento dalla pubblica amministrazione
Un pubblico
Degno dei modelli che ha asse vicino della Francia della Germania
Del Regno Unito allora il mio accordo con Franzini è totale cioè a dire va tolta ogni scusa a chi si appoggia sulla specifica cattiva qualità
Del pubblico italiano per fare avanzare tesi che non trovano giustificazione neppure nella vecchia nuova nuovissima economia del benessere che ha in tutti i tre casi una matrice puramente liberale
Allora se questo è il messaggio di Franzini l'accordo petto tale
E credo sia questo il messaggio di Franzini di però c'è un punto che vorrei sono due punti anziché vorrei
Mettere in evidenza
Che le sue il primo la sottolineato molto fortemente Franzini stesso nella sua introduzione più di quanti l'alta risultasse dallo stesso per i perché io ho letto ed è questo che le soluzioni teoriche della vecchia nuova nuovissima
Economia del benessere
A parte lo copro interni lasciano margini amplissimi di discrezionalità interpretativa quando si devono applicare alla realtà
Un conto è scrivere semplici o complesse formulette
Franzini per fortuna è usato di semplicissime le ha proiettato è qui
Di natura molto generale sui vantaggi sui costi del mercato del non mercato
Per le regole della discrezionalità
E un altro è riempirle di dati e farle mordere sulla realtà sulla quale si vogliono applicare Franzini diciamo c'ha insistito molto nella reazione nella relazione verbale
Ma questo è un punto di se volete di straordinaria importanza lei ha parlato anche costi della misura di Kohl cosa vi detto poi svantaggi dalla misurabilità o della non misurabilità fallimenti diciamo della misurazione
Si tratta veramente di fallimenti la misurazione ed è uscito anche nella relazione che ha fatto cioè quando una teoria incontra delle difficoltà così profonde ad essere applicata i dati a cui si deve applicare che razza di teoria
La teoria che lo usiamo come benchmark
E poi giustificare te poi giustificare diciamo se sia giustificato se poi Argo argomentare se sia giustificato
Affidarsi a questo o meno per identificare il residuo di irrazionalità
No di sfiducia irrazionale della politica
Cioè questo benchmark che noi usiamo se poi incontra problemi di applicazione così formidabili
Che razza di benchmark come possiamo in realtà definire questo residuo che tu cerchi di enti identificare
Feci voglio dire se
Non voglio insiste ulteriormente su questo punto come se fu un punto molto importante tu vai argomentando che esiste un residuo non giustificato irrazionale fondamentalmente quei nazionale che dipende da altri criteri di razionalità che derivano dalla politica alla società
Che posso poi se analizzato da altre discipline ivi inclusa l'antropologia
No ma comunque tu ha identificato un qualcosa che non può essere giustificato alla luce di un ben sbarcati allocazione di compiti tra stato e mercato tra regole discrezionalità benissimo poi tu vai dicendo che però siamo l'applicazione di queste regole è difficilissima e allora come fa identificare questo margine
Come fai a in a a sostenere una tesi come quella che tu hai sostenuto
Questo il primo punto la prima osservazione che attacca una somma sono un po'l'impianto che volevo fare a a Franzini la seconda è questa
Che lo swing a favore del privato è a favore delle regole e contro il pubblico e contro la discrezionalità ha interessato anche Paesi caratterizzati da una eccellente amministrazione pubblica e da una politica assai più trasparente nostra questo il caso in maniera palese del Regno Unito
Ma questo è anche il caso segue se volete vedere anche nella stessa Francia no amministrazione eccellente politica diciamo non particolarmente trasparente ma quanto meno amministrazione pubblica eccellente
Ecco mi spieghi allora una cosa di questo genere
No questi non non avevano la pessima politica e la pessima pubblica amministrazione che abbiamo in Italia eppure c'è stato questo swing evidentissimo anche se è stato coperto in Francia durante gli anni ottanta
Da una gestione diciamo socialista nel senso che Partito Socialista quello che aveva il potere di lotta si è comportato che in modo più liberista non si poteva
E la stessa tradizionale antichissima difesa di sette settore pubblico economico in Francia è stata sbrecciati poi via via mantello smantellata per cui anche l'efficientissima imprese pubbliche
Sono state privatizzate in modo tra l'altro molto più efficiente del nostro come spieghi una cosa di questo genere come mai ciò avvenuto circolare non soltanto nella tua in Franzini ma anche nella relazione di pizze ultima un'aria
Per dire è avvenuto motivi fondamentali ideologici cioè c'è stato un passaggio ideologico
Da una visione che in precedenza era più favorevole al pubblico l'iter argomentata da un sostrato teorico culturale di natura keynesiana marxista o altri tipi di influenze a un'altra
O lo vedete nonostante io sia convinto della frase di Kenzo che le idee contino e contino moltissimo abbiano importanti riflessi pratici
Non sono disposto a sottoscrivere la fino in fondo cioè quel che è avvenuto nel corso degli anni Ottanta è qualcosa di più che uno swing ideologico
è stato un mutamento trascritto epocale radicale del modello di sviluppo
Cioè noi siamo passati da un tipo di sviluppo
A cambi fissi gestiti dagli Stati Uniti diciamo quello che la scuola della regolazione chiama modello fordista
Un modello basato sulla produzione di massa il consumo di massa basato su crescita della dei salari con la con la crescita la produttività crescita del salario indiretto in forma di welfare State e le altre caratteristiche diciamo di questa età dell'oro che Madison ha così ben descritto questi venticinque anni eccezionali nella storia del capitalismo
No che hanno implicato dei tassi di crescita evitasse di apertura internazionale praticamente doppi a quelli di qualsiasi altra fase di Al di grande crescita che la storia ormai bicentenario del capitalismo a siamo stati a una fase no di questo genere che si è chiaramente conclusa in qualche momento alla metà degli anni settanta a una nuova fase in cui le economie avanzate stanno cercando degli indirizzi
Di di una collocazione nella globalizzazione con del contesto internazionale
No faticosamente attraverso crisi diversa da quella che essi avevano nei confronti del nel periodo dell'età del del lavoro
E stanno soffrendo delle pene di transizione estremamente ampie no molto gravi
Di cui
E vanno insistendo per cui tutti quanti i ceti dirigenti di queste economie avanzate
No vanno insistendo in maniera feroce sono su questo concetto di flessibilità che ormai diventato una specie di termine
Ideologico fondamentale ma che corrisponde a una reale e ricerca di un diverso modello di sviluppo che sta avvenendo
E che implica un parziale smantellamento del precedente modello
Cioè sostanzialmente quel modello di welfare che era basato sulla facile prevedibilità sulla crescita vertiginosa della produttività dovuto al godimento di grandissimi Colimiti scale somma tutte le caratteristiche che hanno
Definito l'età dell'oro non c'è più
Non c'è più e uno stato di benessere diciamo nella nuova fase di particolato in maniera radicalmente diversa dalla precedente
Non è soltanto perché si sono abbassati i tassi di crescita guardate è che proprio
La dinamica stessa del modello ma cambiando
Ognuno di questi Paesi è sottoposto a una pressione competitiva internazionale molto più forte di prima se vogliamo dà spazio alle nuove economie emergenti dobbiamo abbandonare sempre di più un insieme di settori che in precedenza costituivano più l'ossatura di base del modello fordista tempestata settore automobili e pensate cosa accadrebbe se no noi diciamo noi intesi come Unione Europea accettassimo in pieno la sfida diciamo i produttori giapponesi di di automobili riceve una crisi in tutti i Paesi
Europei di dimensioni colossali crisi che gli Stati Uniti invece stanno affrontando in maniera abbastanza creativa nel senso che gli Stati Uniti hanno accettato l'invasione di mercato da parte delle nuove economie molto più di noi quello che qui è cambiato qualcosa di enorme e una delle conseguenze di questo cambiamento
La ricerca di flessibilità
No che il tentativo di smantellamento di rielaborazione o di ricostruzioni su basi diverse dello stato sociale questo è quanto è avvenuto per cui un eventuale nostra risposta
Per non essere una risposta Piagno una premessa e una risposta che
Accusa semplicemente di ideologismo
Bene di mutamento del del vento ideologico
No
I nostri avversari politici per dirla in maniera chiara deve essere una risposta che risponde alle stesse domande che questi tra virgolette avversari politici si pongono che accetta in pieno la sfida della globalizzazione dei mercati dalla liberalizzazione dei mercati
Ora questo è
Chiudendo è più facile dirlo che che farlo naturalmente però guardate non dov'questo è secondo me io credo il problema e non non non non vedo io soluzioni molto precise anzi se debbo io fa pensare a soluzioni sono altrettanto pessimista di quanto è Guido Rey
Io mi ricordo di aver letto intorno a Pasqua un un articoletto che la Tari prendeva delle cose di un politologo internazionale che si chiama Kilkenny
Che sta lavorando da una decina d'anni sul su cose cose questa nuova fase di crescita e quali implicazioni ha per la politica e per la Società dei paesi dei Paesi avanzati
E quale argomentava così sostanzialmente diceva guardate c'è di nuovo il rischio di un fascismo tra virgolette nel vostro futuro
Il fatto che reca le facce siano crollati non vuole affatto dire non dovette gioire di questo per queste armi devono dei sinceri democratici e dei veri internazionalizzato
Nell'ambito democrazia guardate che si può essere uno swing bene
Di natura protezionistico
Populistico nazionalistica da parte parete i Paesi che non riescono a reggere alla sfida
Di questo mutamento di fase di sviluppo e quindi un ritorno a forme autoritarie di stato di benessere a forme autoritarie di intervento pubblico voglio dire nel nostro Paese le ha conosciute queste fasi e a queste quelle a cui si riferiva a cui si riferiva Guido Rey guardate
Non sono certo belle io preferisco Satchel vegan
A populisti nazionalizzazioni che non riuscendo ad affrontare la sfida internazionale no
Sentendo pienamente le conseguenze sociali di questa diciamo ne approfittano per richiudere di nuovo io sono pienamente a patti tazze di Reagan sono dalla parte di una delle anime
Nell'anime internazionale di Faust da cui Guido Carli faceva riferimento
Devo fare una persona come sapete che predicava spesso bene anche se nella pratica non non poteva mettere in atto interamente i suoi suggerimenti o meno li ha messi nato quando era governatore
Ora questo è il messaggio se volete di fondo che volevo dare
Questo naturalmente che ho indicato adesso si riferisce in realtà sia la relazione di Franzini sia soprattutto la relazione di Pizzuto ora la grazia di Pizzuti
Diciamo nella sua ricostruzione degli anni ottanta perfetta voglio dire in i dati sono quelli giusti però non si rende conto che il nostro Paese a differenza di altri negli anni ottanta assi
Compiuto un passaggio un pezzo dei problemi di adattamento alla nuova fase di sviluppo che ho appena descritto ed è il pezzo che ha fatto e quello
Diciamo sullo spingere le aziende private a razionalizzare sì mediante il piccolo di cambio mediante e
Vedi anche anche l'adesione allo SME che uno degli esempi che
Vengono citati da Franzil quello che non ha fatto per ragioni sono intrinseche alla politica del nostro Paese e cioè al fatto che i politici nostrani sia socialisti che democristiani callo che ci leggevano
Avevano troppo a cuore il settore pubblico si delle sue componenti di welfare
Sia nelle componenti produttive il pezzo che non ha fatto
E quello che invece altri Paesi hanno fatto non dico con l'estremismo dell'Inghilterra perché sono d'accordo anch'io
Con Spaventa
Che diciamo l'Inghilterra a incontrato gravi costi di dei dei studi de industrializzazione nel modo estremamente rapido e brutale con cui ha voluto diciamo ristrutturare la finanza pubblica all'inizio degli anni ottanta
Ma dico nel modo Franceso nel modo tedesco più di quel che noi non abbiamo fatto e da un non mettere la casa in ordine nel settore pubblico sia per le componenti produttive cioè imprese pubbliche sia per la componente di welfare
E a questo punto
Poi pensi di veri non discussioni su
Andare nel pelo nell'uovo vedeva esattamente che cosa è previdenza cosa assistenza come definita la famosa legge perché fai riferimento non
Su cui vorrei entrare poi nel merito per vedere in dettaglio sono per così dire diciamo non colgono il punto
Il punto è che il sistema assistenziale previdenziale ha un disavanzo di enorme importanza
E che comunque molto costoso tagliare si è portati sulla previdenza si portati sull'assistenza
Perché tu mi devi anche risponda che va benissimo allora tagliamo l'assistenza oppure troviamo delle fonti di finanziamento fiscale o di altra natura per cui l'esistenza la paghiamo con altri modi ma che non non fai altro che spostare il problema
C'è una sofferenza sociale mostruosa che deve essere inflitta
E che noi non abbiamo inflitto durante il periodo di vacche grasse
Che era il periodo degli anni ottanta e che dobbiamo il frecce ci sono poche storie
Allora non l'abbiamo fatto
No
Dobbiamo farlo se vogliamo vivere in questo mondo e quindi vedi anche le posizioni dei sindacati o perché tu hai difeso questi o altre posizioni all'interno
A mio modo di vedere se nota di retroguardia perché dovremmo porci il problema vero benissimo allora suggeriamo qual è quale diciamo quelle modifiche del carico fiscale
Nella fiscalità generale che noi vogliamo aggiungere ma voglio dire ti rendi conto cosa vuol dire
Aggiunge di queste cose non fare una cosa di questo genere eccetera fuori trenta quaranta cinquanta sessanta mila miliardi o quanti sono per poter gestire corretto chiami fondamentalmente assistenza
No attraverso un incremento di questa natura del carico fiscale questa è la risposta che noi dobbiamo dare la dobbiamo dare di quanti italiani quanto membri di una comunità che affronta questa fase faticosissima di adattamento
A una modello di sviluppo ormai globale no in cui siamo entrati dal quale non possiamo sfuggire almeno a meno di regressi nazional populistici
Perché questa l'altra alternativa mi piacciono assai poco
è così che credo Debesi affrontato il problema come avete capito dal modo con cui l'ho impostato nono
Obiezioni forti nei confronti della trattazione di Ray Ray coevi cose per accordo per credere cose una prospettiva storica lunga
Cioè quella che nuovamente ad otto anch'io
L'unica cosa che volevo in realtà dire a Guido
è un po'questa quando ha fatto la lista delle ragioni per cui assenso
O può aver senso ovvero un'impresa pubblica pedoni per cui ti fatto ce l'abbiamo l'impresa pubblica hanno a che fare con con l'orrido meccanismo di collusione tra grande capitale familiare privato e settori pubblici che hanno fatto parte sempre dei regimi italiani sono una costante oscena nella nostra storia
Non vedo quando riusciremo non antico quando ricevo liberarsi
Ma tornando diciamo l'impianto teorico più generale giustamente lei dice ha senso tenevo l'industria pubblica un'impresa pubblica se risponde a un insieme di obiettivi e sono diversi e con il privato perché se deve soltanto massimizzare il profitto B lo facciano i privati e ha fatto una lista
No di questi obiettivi diversi gli obiettivi strategico militari Obiettivo industria nascente protettivo dell'incertezza
Lo definì l'occupazione delle relazioni industriali subito delle esternalità del Mezzogiorno l'obiettivo la concorrenza
Forse su qualcun altro ma questi sono i principali guardate segno quindi passiamo questi obiettivi a uno a uno
Ma vediamo che sono drasticamente cambiate
E che è molto dubbio
Che oggi sulla base di questi obiettivi possa essere fondato una ragione di diversità tra industria pubblica visibili e tutta privata cioè che si possa sostenevo l'industria pubblica strategico-militare lasciamo andare il più ovvio di tutti voglio dire cambiato completamente immobile
No e ai nostri Petit strategico-militare attualmente sono discussi soufflé sede europea faranno devono essere risolte su quell'asse
Industria nascente
Sarebbe uno straordinario importante obiettivo se fossimo sicuri che nel settore pubblico sono racchiuse potenzialità elisioni lungimiranti
No che non sono racchiuse nel settore privato sia nazionale sia internazionale in realtà è vero che il settore pubblico ha svolto questo ruolo fondamentale né sostenendo se nascente è vero che ci ha dato l'acciaio e ci ha dato il petrolio
E il gas
Ma queste scelte erano guardate già state fatte sono scelte che vanno indietro alla vecchia i riti e vanno indietro a visioni che si avevano del perito fascista
Queste scelte strategiche sono scelte di sessant'anni fa
Da queste non ci siamo mossi il mondo è cambiato siamo già nel nel contesto di una rivoluzione tecnologica di dimensioni straordinarie benissimo matite che l'industria pubblica cioè pensare soltanto alla STET
Per dare un'idea che cosa ha fatto l'aspetto permettersi no permette sarà spetta la telefonia voglio dire tutto questo sistema per catturare parte dei difficili per i privati o per privati deboli no di questo nuovo mondo delle telecomunicazioni dell'informatica del software eccetera nulla
Allora su questa base siamo ancora disposti a sostenere che esistono nel settore pubblico possono essere organizzati dal settore pubblico
Elementi l'industria nascente vera deduzione cento e nuova quando ne abbiam fatto altro che vivere di rendita su due grandi scelte dell'IRI di Beneduce voglio dire perché voi date anche l'idea dell'Agi per no e l'idea voglio dire Mattei è stato cruciale ma quest'idea circolata acque euro due grandi dell'indipendenza rispetto all'acciaio rispetto alle fonti
Diciamo energetiche idee e erano tutte quante sia andato a vedere i testi tutte quante già sessant'anni son passati di nuovo non si è fatto così
Questo vale anche per l'incertezza naturalmente occupazione relazioni industriali Marco ed altre non ha non ha senso
Non non vado vado molto veloce sì esternalità il Mezzogiorno tutti i risultati della teoria dello sviluppo ti dicono che l'attacco del Mezzogiorno problema
Che ha ormai una natura che poi si è risolta soltanto diciamo su base locale soltanto se la Società Meridionale
No sarà messa in condizioni eliminando creando condizioni di legalità creando eliminando diseconomia ambientali di un certo tipo ci ha messi in condizioni di poter far sorgere una società civile ricca e in predittiva voglio dire
No mediante uno sviluppo diffusivo tipo quello che hanno conosciuto
L'Emilia Romagna e la dorsale adriatica voglio dire quindi ruolo di altre cattedrali nel deserto non ci sono e la concorrenza niente neanche parlarne siamo in un mondo internazionale e la concorrenza questo internazionale quindi tutte questi possibili vuole dell'industria pubblica sono saltati
E abbiamo la dura realtà che lavori come quelli della balconi per la siderurgia Bobo e quelli di marchi marchio Natty
E per quanto riguarda la chimica no hanno messo in evidenza cioè un intreccio tra grande capitale familiare una con un intreccio collusivo tra grande capitale familiare e industria pubblica dimensione uscenti
Voglio dire cosa ce ne facciamo in queste condizioni dell'industria pubblica
Va smantellata ragione modo di ragionare voglio dire la la indicazione anche in di per sé sottilmente mefistofelica e contraddittoria della comunità europea praticamente per lo smantellamento dell'industria pubblica poi ci sono i poli di vendita che ha giustamente accennato vorrei ma con la profondità storica che necessari
No le cose diceva lei sono le condivido nella maniera più completa
Io credo già utilizzato i miei quaranta minuti
E i miei venti minuti si fosse Akbar chiedo scusa
A
Tu per questo il microfono sì
Ma io mi trovo in una situazione simile a quella di Michele Salvati nel senso che la consonanza con gli autori del re e con i relatori di oggi insomma molti tale che osservazioni
In contraddittorio sono da sono difficili però qualcuna me la stimolata Michele spesso diciamo col suo intervento in particolare mi fermo su un punto anche perché con tre minuti non potrei fare certamente di più ed è giusto
Non si possono fare di più
è un punto sollevato da Roberto Pizzuti quando ci diceva che quando calcava l'accento sul fatto che c'è una parte del debito pubblico quello previdenziale che è stato almeno in parte parzialmente ripudiato cosa che non si pensa studente di fare con il debito pubblico di cui siamo soliti parlare
Allora diciamo il punto che vorrei sottolineare attenzione però perché vedo benissimo le conseguenze come dire di iniquità sociale di questo doppio trattamento
Però vedo anche il perché del doppio trattamento diciamo insomma il debito il debito pubblico in titoli è un debito che sta sul mercato il debito pubblico previdenziale no è un debito che
Passa attraverso la mediazione del sistema fiscale
Un debito che può essere modificato per intervento autoritativo
Cosa che è assai più difficile e
Scioccato ante sarebbe farlo sul debito pubblico su sul mercato questo cosa significa che per l'ennesima volta scopriamo che diciamo
Sto semplificando tagliando con l'accetta ma insomma
Mettiamola così i ricchi hanno un potere di mercato ed è difficile toccare i cui redditi i poveri non ce l'hanno e se lo Stato non si organizza in modo da tutelare lì i poveri si troveranno svantaggiati però detto adesso perdonato della ovviamente insomma ha detto il tutto con grano Salis però posto il problema così
Non significa non significa che diciamo né che le conseguenze sociali non siano quelle di cui parlava Roberto né che la situazione sia da accettare così come anzi posto e dura così il problema di alta cura più difficile più impegnativo da affrontare
La metterei così allora il problema di questo diciamo il l'accento lo potrei su l'esigenza va be'ma allora se le cose stanno così il problema è come riformiamo il sistema pensionistico in modo da tutelarli fino in fondo
Di svantaggiati perché il sistema come oggi non non lo fa evidentemente non lo fa per i motivi che Roberto ha detto cioè D'Avanzo la di fatto il sistema come oggi non è in grado di tutelare
Allora la metterà in questi termini il punto chiave la riforma del sistema son d'accordo con Michele Salvati non basta distinguere assistenza e previdenza spostiamo il problema e anche sull'aspetto della previdenza poi Roberto lo sa certamente meglio di me
C'è comunque un problema di tenuta intertemporale di meccanismi di incentivo e così via
Detto questo chiudo con gli ultimi trenta secondi dove volevo arrivare all'appunto che rispetto a quello che diceva salvati ora fosse un una qualche differenza per lo meno di accento la porrei il problema credo in Italia non abbiamo semplicemente il problema di ritirare un po'il pubblico per lasciare spazio al privato in Italia abbiamo un problema che ancora più pesante più difficile che costruire il pubblico e costruire il privato l'esempio del sistema pensionistico i va in questa direzione dobbiamo costruirlo un sistema pensionistico che abbia una sua tenuta i una sua trasparenza dobbiamo costruire regole di mercato che consentano di riduce la discrezione dare spazio alle regole
Ultima osservazione diciamo allora in questo se volete la riforma della pubblica amministrazione per noi è un tema centrale così come la riforma come come la riforma delle regole del mercato la creazione delle istituzioni dei mercati finanziari e così via
In altri termini il nostro problema è più difficile di quello di altri Paesi perché abbiamo da costruire molto di più qualche speranza in più rispetto a Michele il la poca e cioè io l'impressione per esempio che sul sistema pensionistico
Ecco in parte possibile trovare risorse al suo stesso interno le iniquità sono tali all'interno del sistema pensionistico che non che ci sono risorse che possono aiutare a riequilibrare Loggia al suo interno
In parte è possibile trovare risorse all'interno del sistema dal Titano il bilancio pubblico nel suo insieme anche lì le iniquità son tali che le risorse si possono trovare questo significhi non significa che non ci siano costi ma che la ripartizione dei costi e l'obiettivo per cui questi costi vengono intervengono proposti
è qualcosa su cui la politica può agire ha da fare diciamo non è pura penalizzazione è quella che dobbiamo dopo al Paese scusate la brevità
Io pure utilizzerei questa questo concetto di Salvati il di più che con me tutti quelli che si sono occupati della storia nel nostro Paese la stradale non si vedano utilizzato il di più che caratterizza la nostra situazione rispetto al caso di altri paesi utilizzare in questo concetto per fare due domande
Ho due considerazioni una sulla relazione di Franzini Pezzotti e l'altra opera direi
Su cui primo punto mi sembra molto interessante questo concetto di al fallimento della misurazione mi chiedo vi chiedo se dopo il chiamiamola terremoto del ventisette ventotto marzo non ci sia un ulteriore elemento che complica
La le condizioni del confronto del settore pubblico col settore privato in Italia ed è questa
Chiamiamola appropriazione del settore pubblico che è stata fatta da parte dei la di un gruppo ed è assai consistente dell'imprenditoria privata e tutto quel discorso che si fa
Sul brunch aste che Montanelli chiamai nel cast blindato e che poi può avere varie implicazioni ecco mi chiedo se non ci sia ancora un di più di più in questo che è avvenuto nel nostro Paese che complica che complica le cose
Stesso ordine di preoccupazioni domandato la reazione Ray per quanto riguarda l'impresa pubblica in Italia top io accetto sono più simpatetica e di quanto abbia detto salvati quanto alla a ai dagli obiettivi che caratterizzano che hanno caratterizzato l'azione di impresa pubblica ecco però nel valutare l'efficienza dell'impresa pubblica come di tutte le intese
E credo che sia il caso di distinguere bene tra diciamo l'efficienza interni all'efficienza Esterna efficienza interna attiene faccia un po'come dire il professore dico che nel primo anno ma il senso è evidente attiene alla minimizzazione dei costi l'efficienza esterna alla massimizzazione del tasso di rendimento e viceversa Ray sembra vere in un certo senso ho trascurato dato per scontato la prima mi chiedo e vi chiedo ti chiedo sei nel caso dell'Italia non ci sia stato questo di più non soltanto sul fronte dell'efficienza Esterna siamo stati tra virgolette DiVersi ma poi non tanto ma soprattutto ma sono il Piano e soprattutto sul piano dell'efficienza interna e cioè le nostre imprese pubbliche non abbiano deluso anche e soprattutto su quel fronte e non sto e non tanto sulla congruità della massimizzazione del tasso di rendimento sociale agli obiettivi agli obiettivi ecco questi sono due punti che rendono ancora più interessante ma più come dire preoccupante il di più dell'economia e della società italiana e sono due nodi due tra i tanti nodi in in più che dobbiamo sciogliere
Ma intanto messo che ce ne sia bisogno organizzatore del convegno credo di non aver sbagliato limitare Michele Salvati e fare il controllore perché mi sembra che una critica più puntuale
Per quanto dal mio punto di vista poco effettiva c'è stata perché dico poco
Poco condivisibile intanto non v'è dubbio che punto aveva chiamato un liberista per disperazione
Non significa aver chiamato qualcuno
Della stessa famiglia perché insomma
Va bene
Se
A punto diciamo un liberista per disperazione non fa parte della stessa famiglia nella quale io mi riconosco quindi ho fatto il mio compito di organizzatore perfettamente
Seconda questione mentre nel merito io non ho dubbi che mi sembra che il messaggio centrale di Mika riservati sia stato sta cambiando il sistema capitalistico rispetto al secolo scorso rispetto a qualche tempo fa e credo che qualcuno in questa sala che dico al contrario non c'è
Nel per primo ma allora quando abbiamo detto questo quale abbiamo fatto questa bella affermazione che cosa ne facciamo di scendere
Ne possiamo far discendere che allora prendiamo l'intervento pubblico quando è più efficiente ricordo privato le buttiamo ne discende forse questo a me non pare fosse e riscende qualcuno me lo deve dimostrare e siccome siamo degli economisti io mi aggrappo alle teorie che abbiamo a disposizione quelle vecchie e nuove nuovissime che Michele Salvati riconoscere per buone e io non ne ho di altre oltre quelle che in qualche misura insieme Maurizio Franzini abbiamo cercato di utilizzare qual è il problema che si può misurare poco con queste teorie caspita stiamo realizzando da un secolo la porta basta sapendo che non possiamo non possiamo misurare pure la utilizziamo perché sembra che non abbiamo nulla di meglio e adesso ci si viene a dire che le teorie che riteniamo teoricamente giusta non le possiamo utilizzare ben santo dio non mi sembra un discorso teorico da da economisti e poi le difficoltà di misurazione una volta che abbiamo detto che questa economia debbano essere non ci fa misurare bene le cose allora
C'è qualche altra Doria che ci fa misurare meglio le cose fatte dal mercato no sappiamo solo che teoricamente e questa è l'economia liberista che ce lo dice in alcune circostanze il mercato e più efficiente
è meno efficiente dello Stato ma non si tratta solo di cose non misurabili perché poi in alcune circostanze per fortuna si può anche misurare e allora quando si parla di assistenza previdenza ben santo dio qui non ci dobbiamo adesso rifugiare nella filosofia perché qui dobbiamo misurare e a che cosa serve distinguere assistenza previdenza a che cosa serve misurare se va be'a stabilire chi deve pagare che cosa
è inutile che ci nascondiamo dietro al fatto che poi quello che non è previdenza diventa assistenza e comunque lo Stato voleva pagare ma certamente che comunque dovrà essere pagato ma oppure detto e le statistiche lo dicono lo confermano
Che in Germania e in Francia la spesa complessiva pubblica paghiamo assistenza chiamano previdenza la chiamano come vi pare
è superiore a quella italiana dunque la possiamo ripartire di nominare come volete ma questo fatto rimane
Se poi sia una battaglia di retroguardia fare questa opera di chiarificazione mi chiedo se la battaglia rivoluzionaria sia quella di sostituire un sistema pubblico più efficiente misurabili in mente più efficiente
Con un sistema privatistico che in questo caso non sempre ma in questo caso si perché si può misurare e meno efficiente
Quando ho detto che vince a costi di gestione del due per cento e i costi delle assicurazioni private sono intorno al trenta per cento questi sono misure che non hanno bisogno di nessuna teoria più o meno
Di parte per essere approvate ecco questa credo che non sia una battaglia di retroguardia sono questioni chiarezza
Ma che poi noi siamo in un'epoca così faziosa che anche dire due più due fa quattro anche dire quali sono i veri bilanci dell'INPS anche dire le posizioni liberiste teorie quali sono e rischiando di essere scambiati per qualche rivoluzionario anarchico del secolo scorso be'questo è solo un prima della faziosità in cui viviamo e siamo uso e questo è un segno di come questi la faziosità ha corrotto
Molte menti che invece avrebbero potuto essere più serene
Scusate la foga ma veramente sono rimasto stupito da sentirmi in una famiglia di liberisti disperati
Certamente condivido
Il fatto che
Gli obiettivi della dell'impresa pubblica siano superati su questo non c'è dubbio
Il mio compito era però quello di far riflettere tutti quanti ma voi su il tema se non ci fossero dei nuovi obiettivi da assegnare all'impresa pubblica
Nel qual caso manteniamo
Questa ipotesi istituzionale
Oppure razionalmente definiamo il fatto che non ci sono più questi obiettivi e quindi abbandoniamo questo assetto istituzionale quindi il mia era un entro una domanda
E certamente mantenere la situazione così come sarebbe un errore storico oltre che un errore economie rispetto a quello che diceva Michele
Io non ho avuto
Forse la l'accortezza di mettere in evidenza c'è che fra questi cambiamenti che sta vivendo
Il il il sistema pur economico mondiale
C'è un punto fondamentale de che
La localizzazione del diritto di proprietà
La localizzazione delle attività produttive la localizzazione dei centri decisionali e localizzazione dei delle fonti di finanziamento
Non è più unitaria
L'unico momento di unitarietà che noi riscontriamo lo riscontriamo nella piccola e media impresa eh
Nel sistema Pubblico
Poi ci va beh una bella affermazione fa molto piacere allora
E allora ci dobbiamo domandare se a questo punto rinunciare a questa strategia non abbia delle conseguenze sul nostro ruolo nella divisione internazionale del lavoro
Prima affermazione seconda affermazione significa che nel rivedere il ruolo dell'impresa pubblica eventualmente certo abbia tener conto di queste cose non si può far bene
Questa è la prima affermazione della seconda rete
Veramente brevissima e mi riferisco anche in qualche modo al ai temi di Franzini e Pizzuti sulla sulla misurazione
Beh
Lo dico nel mio testo l'ho ritrovato anche nel nel saggio il bivacco cella l'impresa pubblica c'ha un tasso di rendimento più alto della grande impresa privata come la mettiamo
Allora non è poi così vero
Che noi privatizziamo per motivi di efficienza
Le ragioni che gli ho detto all'inizio restano nel senso che se non sono vere quelle in quelle quegli obiettivi giusto che rivediamo l'assetto istituzionale ma non è il problema dell'efficienza nel caso dell'impresa pubblica
Faranno Michele Salvati aveva espresso all'inizio del suo intervento il desiderio mi pare di essere Baldassare e credo che ci sia del sito così bene che anche se non si è allontanata non sentiamo la sua mancanza in questo momento
Se ho inteso bene in che senso essere Baldassari faceva dire al voglio dire due cose rispetto al alle cose che in qualche modo Michele diceva peperoni verdi Roberto Pizzuti la prima critica mi pare che sia stata la seguente
Beh insomma ci deve spiegare perché queste cose accadono anche in altri paesi perché tra le righe tenete però era nascosto all'idea che si tratta di un fatto puramente ideologico
Beh io sudore cosa devo dire che non concordo con Michele Salvati butta prima è perché il nostro tentativo è stato quello proprio di ricorrere alle teorie di cui disponiamo per fare l'uso più parsimonioso possibile dell'ideologia probabilmente non siamo riusciti a minimizzare ma credo che neanche Michele Salvati sia riuscito
E comunque il tentativo di costruire una struttura di concetti e di relazioni che permettesse di scontrarsi su quelle visto che come lo stesso Michele riconosciuto sono quelle valide per affrontare questo problema
La seconda è che ne abbiamo detto con molta chiarezza che in altri Paesi sono intervenuti altri processi che possono aver giustificato il passaggio diceva un attimo fa Guido Rey
L'efficienza non giustifica certe cose ma chi l'ha detto che l'efficienza deve essere l'unica e sola cosa potrebbero essere altri motivi benissimo teniamo di esplicite discutiamo di queste vuol dire voglio tornare al mercato perché secondo me l'unica idea di giustizia e quella procedurale non mi chiedeva di libertà e quella permessa al mercato dell'efficienza non me ne importa nulla scelgo questo queste una posizione del tutto ragionevole ma non vedo perché si debba negare che come economista il terreno dell'efficienza è un terreno sul quale dobbiamo misurarci
L'altro punto di Michele Salvati e questo famosa questione della misurazione o quello che credo che Michele faccia molta confusione sinceramente abbia completamente invertito la logica del nostro discorso
Alloggi del nostro discorso è molto semplice non assistiamo l'ho detto in apertura
A un fatto che è accaduto e ci domandiamo se esistono basi razionali stiamo difendendo le teorie e quindi ci dobbiamo preoccupare segreteria sono misurabili hanno noi stiamo cercando di capire se quello che è accaduto a una base razionale o no
E il fatto che le teorie non siano interamente misurabili che
A te del tutto coerente con la nostra conclusione è una scelta che non ha basi razionali in termini di efficienza quindi francamente non capisco proprio quale problema io Sarmati avesse sedazione non è misurabile
Ed è un limite Latteria non per questo si possono giustificare tutte le scelte di politica economica sono state compiute ripeto il nostro punto di vista esattamente opposta a quella di Michele mi in Scandinavia fatto confusione grazie
Il servizio pubblico
Per riprendere il discorso precedente
Ci sono adesso due relazioni dei professori e Longobardi e Pedone la prima sulla politica di bilancio del debito pubblico che e ci parlerà il professor Pedone
Seconda invece sul sistema tributario ce ne parlerà e il professor Longobardi da quindi subito la parola al professor Pedone rispettando i venti minuti
Tutto il primo
Messaggi che insieme a Ernesto Longobardi abbiamo scritto quindi siamo corresponsabili tutte e due Ernesto Longobardi e corresponsabile di quello che io andrò esponendo io sono corresponsabili di quello che lui illustra su un sistema tributario
Nel guardare le politica di bilancio di fronte al problema del debito pubblico
Abbiamo cercato di esaminare i problemi specifici del caso italiano
Che naturalmente si aggiungono ai tanti problemi sul piano dell'analisi è su un piano anche
Della verifica di alcune ipotesi che si hanno nella amplissima letteratura che tratta in debito pubblico ecco queste le abbiamo per così dire trascurate o solo ricordate non l'abbiamo affrontato indirettamente di un ricercato
Di vedere come nell'interpretare le vicende italiane dal settanta al novantatré
Si possono usare alcuni schemi
Di analisi
Arrivando ad individuare soltanto dell'interrogativi non delle risposte quindi noi ci aspettiamo che il commentatore il professor Giarda sia Luís a dare le risposte noi solleviamo soltanto una serie di interrogativi
Il primo punto riguarda
Ditemi al quale si è accennato di misurazione e come ha subito chiarire perché noi volevamo partire con alcuni fatti poi cercare di spiegare i vari fatti
Secondo una periodizzazione che abbiamo utilizzato e che cerca di mettere in luce in diverso ruolo avuto dalle politiche di bilancio da un lato e dalle politiche monetarie nell'alimentare la crescita del debito pubblico in questi periodi
Naturalmente secondo lo schema per cui la crescita del debito dipende dall'andamento del saldo primario dipende dal costo del debito che sono poi due aggregati piuttosto compressi sui quali si può discutere abbiamo preso questo schema semplificato qui cercando di vedere quanto dipende dal saldo primario del bilancio pubblico quanto dipende dal costo del debito influenzato le politiche monetarie non necessariamente solo a livello nazionale
Per quanto riguarda quindi i dati utilizzati
Con i primi elementi di dinamica scusati
La tavola uno riprodotta nel volume
Da l'andamento del rapporto debito PIL secondo le diverse definizioni correntemente utilizzate il settore pubblico la prima colonna
Lo spendere
Procediamo al buio
Il settore pubblico la seconda colonna da Secondo l'aggregato amministrazioni pubbliche tradizionalmente fornitoci appunto dall'Istat il terzo dall'aggregato amministrazioni pubbliche
Secondo la definizione l'Unione europea quindi secondo quella utilizzata nei protocolli allegati al Trattato di Maastricht e che quindi serve come ai fini della verifica per esempio nel rispetto dei criteri di convergenza previsti da un trattato sull'Unione
Per quale disponibile solo a ricostruzione dall'ottantaquattro
Il la quarta colonna dal settore statale
Secondo la vecchia definizione la quinta colonna al settore statale secondo la nuova definizione
Ci sono delle discrepanze tra l'andamento di queste serie ci sono anche delle degli andamenti molto difformi per cui secondo una definizione cresce secondo un'altra diminuisce in quanti hanno però riteniamo che le differenze siano trascurabili per cui abbiamo ritenuto di
Prendere come termine di riferimento le amministrazioni pubbliche e in qualche caso il settore statale le differenze riteniamo che siano trascurabili è un tema appunto di chi vuole può discutere ma per il momento
Secondo noi di scarso interesse
E si può osservare subito che la crescita rapida concentrata sostanzialmente due periodi
All'inizio degli anni ottanta
E all'inizio degli anni Novanta all'inizio dei decenni e una prima crescita rapida abbiamo Alka che all'inizio del settanta uno potrebbe immaginare che il primo triennio quadriennio di ogni decennio implica una forte crescita tratto e non so se si riesce a spiegarlo con quante per via potete vedere che diciamo all'inizio degli anni Settanta poi vedremo perché c'è questa forte crescita di cinque punti l'anno
Tra l'ottantadue
E il l'ottantasei vedete c'è una crescita di venti punti di ventidue punti anzi concentrato in quattro anni quindi una crescita futura media di oltre cinque punti l'anno
E tra il novanta e soprattutto dal novantuno novantadue novantatré avete appunto una crescita di quindici punti tra il novantuno e novantatré quindi una bella crescita
Abbiamo quindi questo primo elemento che abbiamo deve crescere concentrate all'inizio dei tre decenni allora che cosa è accaduto all'inizio dei tre decenni per andare a vedere
E certo una spinta a guardare quello che accade all'interno del Paese però una qualche influenza forse all'esterno
C'è la e all'inizio degli anni settanta come sapete è saltato il sistema di Bretton Woods
E quindi forse all'Init Club libertà di Spesal lo spazio creato per la spesa senza copertura come vedremo
Mellotron momento sì realizza proprio all'inizio degli anni settanta e quindi questo può essere un recupero
Di arretrato può essere tante cose adesso ci interessa solo rilevarlo rilevare che c'è questa forte salto
Tra in settantatré il settantadue praticamente in cui la spesa corrente al netto degli interessi quindi sempre termini saldo primario cresce dal ventisette due al trenta e otto per cento in percentuale del PIL mentre il prelievo obbligatorio rimane fermo al venticinque per cento per cui sia un salto eccezionale per quel periodo nel diciamo il saldo corrente al netto degli interessi passivi che passa da un saldo attivo come era stato diciamo per lungo periodo a un saldo passivo comincia ad essere
Diciamo a avere il segno meno
Mentre prima fenomeno riguardava solo usando in conto capitale
Est rimanendo fermo in prelievo obbligatorio siamo ricorda un periodo pre riforma tributaria poi su questo tornerà Ernesto Longobardi trattandolo da parte di un prelievo sì a che l'indebitamento registra il livello più alto decennio l'undici per cento sono livelli attuali diciamo l'indebitamento netto la pianta che questo accade nel diciamo alla metà degli anni settanta tra la metà degli anni Settanta ovviamente c'è anche la caduta nel settantacinque da tener presente
Quello voglio dire che per tutti gli anni settanta
Il saldo primario e quello che produce una spinta alla crescita in debito pubblico mentre in fattore diciamo il secondo fattore quello legato al costo del debito al costo del servizio del debito produce un effetto in direzione opposta
Questo non figura diciannove tre recupero
Rocambolesca
Riporta
Se lo ricorda l'andamento dei tassi di
Tasso di crescita
L'azione
Rimane ancora in questo periodo in tasso di interesse
Interiore al tasso di crescita quindi possiamo dire per pari canali esercito né tetto di rallentamento della crescita rapporto debito PIL la
Cioè
Questa differenza tra tasso d'interesse tasso di crescita
Quindi questo è il quadro degli anni settanta
E all'inizio degli anni Settanta secondo e da porre appunto l'origine dei problemi del debito
L'origine problemi del debito che nasce appunto da questa crescita molto forte delle spese correnti concentrata
Non accompagnata dal momento del prelievo tributario e per così dire attenuata per quanto riguarda gli effetti sulla crescita del debito nella seconda parte degli anni settanta da una politica monetaria
Accomodante possiamo dire ma comunque in cui si i tassi di interesse crescono
Ma crescono meno del il tasso di crescita del arresti insomma
Negli anni ottanta il quadro cambia all'inizio degli anni Ottanta cambia per due circostanze secondo noi una che non manifesta immediatamente tutti i propri effetti
Ed è l'adesione dell'Italia anzi stiamo letale europeo nel settantanove e l'altro per la inversione gli indirizzi della politica monetaria
A livello internazionale quindi poiché essendo in qualche modo integrati anche a livello interno che sia a partire dal novantadue cioè con la politica restrittiva anti inflazionistica avviata in quel periodo
Anche qui questo provoca abbiamo visto un grosso salto nella
Nel rapporto debito PIL tra in particolare tra l'ottantadue e l'ottantasei questo è dovuto a due circostanze sia al in questo caso anche al contributo che da l'aumento del costo del debito
Perfetto di un tasso d'interesse che ormai superati il tasso di crescita
Ma è dovuto anche ad un andamento del saldo primario che anch'esso contribuisce alla crescita del debito in questo caso però a differenza degli anni settanta non perché crescano molto rapidamente le spese in particolare le spese correnti che in questo periodo soprattutto all'ottantatré rimangono abbastanza stabili
Ma perché dopo l'eccezionale crescita delle entrate tributarie tra il settantanove e l'ottantatré in particolare ma anche
Tra il periodo immediatamente successivo la riforma settantacinque l'ottantatré erano cresciute con un ritmo sconosciuto alla nostra storia dall'Unità d'Italia e agli altri Paesi europei
Quindi il quesito che si pone è quello se effettivamente si sia persa un'occasione e per quale motivo si sia persa l'occasione di avviare un risanamento dei conti pubblici nella prima metà degli anni ottanta non ci limitiamo solo a segnalare il problema
Tenendo presente che la risposta facile di dire si poteva farlo contenendo le stesse e più di quanto non sia stato fatto ci sembra non accettabile si può vedere da vari grafici è stato l'unico periodo in cui le spese correnti non sono andate crescendo
Metodi interessi quindi preteso sono state più contenute nella loro crescita di quanto lo siano state in tutti gli altri periodi
E quindi lo si poteva fare certo
Continuando ad aumentare la pressione tributaria il quesito che allora si pone sul quale poi intratterrà credo Ernesto Longobardi e sul quale Monti però hanno opinioni molto diverse
E se non si fosse raggiunto con la dinamica della pressione tributaria tra il settantanove ottantatré un livello che negli altri Paesi aveva dato luogo proprio negli anni immediatamente precedenti a fine anni Settanta
A quella che era comunemente definita una rivolta fiscale che non riguarda ripeto solo i casi degli Stati Uniti ma riguarda Monti paesi europei quale punto spesso non vengono citati spesso sì cita il caso della California settantotto non si citano i casi della Danimarca
All'inizio degli anni ottanta fine anni Settanta in cui i partiti antitasse arrivavano al venticinque per cento dei voti in Parlamento
Quindi rimane aperto il problema se e per quale motivo si sia persa l'occasione all'inizio degli anni ottanta quando c'è questa ulteriore impennata ripeto in questo caso dovuto all'effetto congiunto di un saldo primario
Negativo e di una costo del debito
Elevato al che succedeva il il tasso di crescita del prodotto interno lordo
La crescita naturalmente del debito
Nel siamo nella prima metà intorno a metà degli anni ottanta pone
La questione cosiddetta del rientro in primo piano di rientro
E proprio in piano presentato nell'ottantacinque ottantasei tre
Se e che appunto si propone di di stabilizzare in prospettiva rapporto debito-PIL quindi comincia allora però e più una enunciazione di principio o l'espressione di un
Di un desiderio piuttosto che la formulazione di una politica effettiva per perseguire il rientro del debito
E il rientro del debito invece diventa qualcosa che anche qui che viene non dico imposto ma certo
Sollecitato o spinto dall'e sterno cioè dall'estero
All'inizio degli anni Novanta con la scelta di attuare entro l'inizio del mille novecentonovanta praticamente era fino a luglio alla direttiva consentiva ma ci fu fu anticipato in Italia
La piena liberalizzazione dei movimenti di capitale non solo finanziari ma anche monetari quinta piena libertà di movimento di capitali a piena libertà valutaria
Questo naturalmente insieme alla continuata adesione al Sistema monetario europeo alla scelta di portare la lira nell'ambito della
Banda stretta rendeva inevitabile affrontare il problema della riduzione del rapporto tra debito e prodotto interno lordo
Anche tenendo presente che
Il l'influenza del fattore costo del debito con i tassi di interesse diciamo in sostanza semplificando molto
Veniva da esercitare una pressione molto elevata essendosi ridotta per effetto dei due
Aspetti la piena libertà di movimento dei capitali e l'adesione a un accordo di cambio la autonomia della banca centrale nel determinare la politica economica tra politica monetaria nazionale quindi il livello dei tassi d'interesse
E naturalmente con la la libertà di movimento dei capitali la possibilità di
Spostamenti ingenti e rapidi concentrato in un tempo di risorse finanziarie
Quindi
Mentre diciamo alla fine degli anni settanta si era giunti ad una formulazione poi verremo di criteri di regole come si è detto prima poi te lo vedremo regole non automatiche
Per formulare i bilanci in modo tale da consentire una correzione annuale
Che portasse nella direzione degli obiettivi di politica macroeconomica indicati nell'anno va bene con la riforma del settantotto del bilancio pubblico l'introduzione della legge finanziaria come documento di manovra d'aggiustamento annuale
Ecco nell'ottantotto si cerca di rafforzare la le procedure di bilancio con l'introduzione del Documento di programmazione economico-finanziaria che doveva dare il tetto alla a livello di salto netto di finanziare il bilancio dello Stato e quindi praticamente anche di fabbisogno del settore statale
Con una procedura che poi verrò un momento a commentare
Questo e in estrema sintesi il quadro con tre periodi quindi caratterizzati secondo noi da meccanismi diversi di alimentazione del debito e cause che possono essere state in qualche misura diverso
Come storico
Allora assalto la parte che riguarda le cause
Per cui oggettive reali
E vado a vedere l'influenza dei meccanismi istituzionali sulle cause reali credo comunque anche si soffermerà Baldassarri ed altri quindi
Probabilmente
Posso saltare al problema della
Dell'influenza le procedure istituzionali ecco qui è stato sollevato
Prova generale delle regole automatiche
E provvedere regola automatiche nato ovviamente anche in relazione alla
Al problema del debito pubblico su come controllare la crescita del debito
In questo pay per
Concordando credo novanta per cento forse al novantacinque per cento
Sosteniamo l'insufficienza di limiti formali
Fissati con riferimento a grandezze aggregate di bilancio esaminiamo in particolare le tre proposte che sono state formulate non solo in Italia ma in qualche Paese anche si è provato ad adottarle come riferimento
Quasi costituzionale cioè negli Stati Uniti con la legge Labruto Manna
Negli Stati Uniti con la Medium Term financial Police quindi sono state adottate delle regole riferite appunto a grandezze di bilancio esaminiamo quelle riferita alle tre grandezze di fissare un tetto massimo
A livello della pressione tributaria poi tra l'altro che la uno dei punti del programma di governo credo del partito che trattenuto una maggioranza relativa lezioni
Il
Principio di fissare un livello Massimo al debito pubblico
Cioè a livello di indebitamento e il il criterio di fissare un tetto massimo all'ammontare della spesa pubblica
Non entro nel dettaglio
Noi riteniamo a tutte e tre siano criteri che abbiano scarso significato economico
E che comunque sì o no
Inefficaci in quanto tale il punto è importante però che qualunque regola automatica di bilancio a livello costituzionale
Sono presenta una difficoltà
Che presentano in generale tutte le regole automatiche
E che quindi credo non possano essere rifugio finale dei liberisti per disperazione
Degli interventisti delusi
Perché
E quindi poi ci porta una situazione ancora più difficile il metrobus sarà molto più difficile di quella di Michele o di altri
Perché la formulazione a livello costituzionale
Io prendo il caso più semplice è quella
Riferita grandezze aggregate di bilancio deve poi trovare attuazione mediante leggi ordinarie
Che definiscano chiaramente il contenuto delle singole voci presepio basta pensare all'aggregato di riferimento
Le entrate tributarie di chi di tutto dello Stato quelle erariali o quelle anche degli enti locali quanto i contributi sociali obbligatori
Comunque queste son problemi definitori si possono risolvere anche se poi cambiando nel tempo i rapporti tra questi a seconda che si ama definizione ampio ristretta possono cambiare il significato e l'incidenza quindi di di queste regole
Antrona più grosso è quello di definire poi le modalità e le responsabilità
Tenendo conto di un aspetto sostanziale
Della cui sono trasformati i bilanci nei Paesi industriali alla fine dell'Ottocento si discuteva molto come ricordato e Monti i testi delle finanze la questione del passaggio delle imposte
Ricordate negli Stati Uniti dovette comportare un livello una modifica a livello costituzionale nel passaggio dalle imposte cosiddette per contingente c'è una collettività deve pagare tanto poi
Si vedrà come viene data a quelle per quote accetterà aliquota in cui il Governo l'autorità fissano solo l'aliquota poi di gettito era quello che era questa grossa novità di fine Ottocento di aver luogo a grande discussione appunto con l'introduzione delle prime imposte su reti o comunque con un peso rilevante che assumevano imposte sul reddito in cui l'ammontare dovuto non era prefissato ma veniva determinato in base applicazione di aliquote
La novità tecnica del secondo dopoguerra mi bilanci molti Paesi e che anche per le spese pubbliche è accaduto questo tutte le discussioni costituzionali ancora ristretto nozione ottocentesca per cui la Spesal fissate l'ammontare assoluto ed era così
Nell'Ottocento e in parte Antonio tra le due guerre nel momento in cui la spesa pubblica assume il carattere come si dice di Penta altre Melis
Non va tradotto diritti acquisiti comunque di prestazioni dovute in certe circostanze e quindi non è predeterminati gli a priori perché se non altro dipende dall'andamento la demografia
Dall'andamento del acquisire appunto certe Contri trovarsi in certe condizioni non ampia e chiaro che non si può predeterminare oppure fissare l'ammontare della spesa
Questo anche un altro aspetto tecnico che mette in difficoltà il rispetto di queste regole o comunque poi l'attribuzione delle responsabilità e le correzioni da apportare
La sostanza alla quale si arriva che qualunque sia la regola di bilancio che si ritiene possa avere maggiore effetto persuasivo perché l'argomento poi fondamentale sì c'è va bene queste regole vanno prese come indicazione no
Ulisse e le sirene
è bene farsi legare al palo perché però è solo visse poiché gode di sentire le sirene gli altri marinai lavorano con le orecchie Turate ma comunque a parte questo aspetto si dice agiscono perché agiscono in maniera poi il pervasiva bene legarsi le mani
Bene il problema che il legame poi va definito quindi
Ha messo al rogo anche regola si ritiene che vada presa per questo
Tale regola non produrrebbe risultati attesi se non fosse accompagnata da una legislazione ordinaria che ne specificasse con precisione i contenuti le modalità di applicazione di verifica
Ma se c'è la disponibilità ad emanare questa legislazione ordinaria vincolante che dà sostanza alla regola di bilancio formale basterebbe intanto approvarla e applicarla approfittando anche dell'esperienza
Che nel frattempo verrebbero accumularsi per correggerla integrarla in modo da renderla sempre più funzionale alla piena e corretta applicazione della regola costituzionale che si andrebbe successivamente ad adottare se invece manca una simile disponibilità c'è da temere che l'eventuale regola formale di bilancio risulti sistematicamente aggirate inattuata con effetti controproducenti istituzione questo punto si fa l'analisi delle regole di bilancio dei fatti l'ultimo paragrafo è intitolato l'insufficienza riforma entro gesso in bilancio del settantotto e l'ottantotto per le quali rinvio comunque il testo ecco e credetemi che sono
Regole che Allo stato attuale per vari meccanismi sui quali poi si soffermerà spero Giarda nel commento provocano anziché spesso un contenimento del saldo una
Disavanzo diciamo pro una spinta al un suo aumento oppure accrescono le difficoltà Biondi in manovra correttiva come dimostrato dai dati riferiti agli ultimi anni che potete vedere
Dalla tavola due
Non posso comunque potete vedere a tavola due dove si dimostra che l'eccezionale aggiustamento
Degli ultimi due anni diciamo dalla manovra Amato poi e un aggiustamento in cui la quota di spese correnti su un PIL al netto degli interessi e spese corrente e aumentata e non è diminuita
Allora se riteniamo che non sia fatto nessun aggiustamento negli anni diciamo vinse nell'ottanta quando le spese correnti avete interessi erano stabili arbitrariamente diminuzione e tutto l'aggiustamento è concentrato sul momento eccezionale la pressione tributaria
Ecco che certo un modo però è un modo che non può andare avanti perché è stato prodotto e muto con prelievi straordinari non permanente e così via ed è forse inefficace per certi altri aspetti quindi
Queste sono le questioni in sintesi il presidente mi toglie la parola obbedisco al passo la parola Ernesto Longobardi
Per il lavoro svolto con idonee si divide sostanzialmente in tre parti alle quali mi attengo anche l'esposizione c'è una prima parte in cui in modo molto sintetico ricostruiamo
Retrospettivamente quali sono stati le principali trasformazioni nel sistema del prelievo
Presentando alcuni dati essenziali una seconda parte in cui tentiamo
Offriamo qualche spunto di analisi retrospettiva dei principali problemi
Emersi in tutta la fase che seguita la riforma tributaria e infine una brevissima discussione delle prospettive delle possibili evoluzioni e dei vincoli che sono di fronte a questa quindi venendo la prima parte alcuni dati essenziali sull'evoluzione del sistema del prelievo ecco è stato già ricordato la fase di evoluzione dell'economia italiana
Che è oggetto del volume curato da Pizzuti che oggi qui discutiamo è stata segnata da una radicale trasformazione del sistema tributario si stima prego ricattatorio
Sono dati molto noti ma che forse vale la pena di richiamare cioè tra la fine la fine degli anni settanta in particolare tra il settantanove e il novantatré
La pressione fiscale aumenta di quattordici punti in percentuale del PIL il rapporto fra più fiscale complessivo il PIL passando dal ventinove virgola quattro al quarantaquattro del PIL ed è un aumento come
Non ha neanche eguali in nell'esperienze più recenti dei paesi industriale
Questa modi questa diciamo modifica diciamo questa variazione dell'incidenza complessiva è accompagnata da una profonda modifica nella composizione del prelievo anche questo è molto noto dalla riforma tributaria ad oggi c'è un'inversione del peso relativo dei due principali comparti del sistema tributario le imposte dirette le imposte indirette
Le imposte dirette fornivano il ventiquattro per cento del prelievo alla fine degli anni settanta oggi si attesta attorno il trentotto per cento le imposte indirette viceversa passano dal trentadue per cento come quota del per le obbligatorie
All'attuale ventisette per cento
Sono questi dei movimenti sia per quanto riguarda la pressione fiscale complessiva sia per quanto riguarda il la composizione che sono in controtendenza rispetto ai maggiori Paesi industriali il sistema italiano muovendoci appunto in controtendenza rispetto ai principali Paesi industriali si attesta sui valori medi sia per quanto riguarda l'incidenza sia per quanto riguarda la composizione sui valori medi dell'Unione europea e dell'OCSE
Ecco in questo noi abbiamo potuto distingue due fasi due fasi abbastanza distinte di questa di questa evoluzione la prima è quella che va dalla fine degli anni settanta al mio novecentottantatré settantanove ottantatré
Una seconda che va dall'ottantasette al novantatré per quanto riguarda ripeto l'aumento dell'incidenza l'aumento la pressione fiscale
In mezzo c'è un periodo al quale ha fatto già cenno Pedone nel quale la pressione fiscale sostanzi mente si stabilizza cioè alla metà degli anni ottanta la pressione fiscale per due-tre anni rimane costante
Il periodo precedente quello successivo sono invece entrambi segnati da un forte aumento della pressione fiscale ma con modalità caratteristiche strutturali molto diversi
Nel primo periodo diciamo dalla metà alla fine gli anni Settanta fino all'ottantatré la spinta l'aumento di gettito viene dalle principali imposte introdotte con la riforma tributaria in particolare dall'IRPEF
Quelli sono note è noto che il le cause sono di in larga parte di natura automatica cioè da una parte l'interazione fra inflazione così e imposizione progressiva cioè fiscal drag dall'altra l'inserimento di nuove modalità di accertamento e riscossione dei tributi quindi diciamo spinta che viene dalla riforma tributaria
E che è favorita da cause da fattori di natura automatica la seconda fase invece quella recente quella dall'ottantasette al novantatré l'incremento del gettito deriva da fattori totalmente diverso e cioè deriva prevalentemente da fattori discrezionali e quello che preme sottolineare vivi da misure che in qualche modo si sovrappongono al sistema tributario cioè che hanno natura estranea alla filosofia originaria della riforma tributaria
E in larga prevalenza hanno caratterista ordinarietà cioè sono misure di di tipo discrezionale con efficacia limitata del nel tempo e non ripetibile
C'è qui Giuseppe Vitaletti che su questo ha lavorato recentemente lui distinto appunto nell'analisi delle cause del gettito quello che è il nucleo della riforma tributaria e quello che invece qualche cosa che è andato poi sovrapponendosi a questo nucleo derivante la riforma tributaria e si dimostra come in questa appunto ultima fase si indebolisce sostanzialmente la capacità di produzione del gettito del nucleo della riforma tributaria e si fa fronte alle esigenze di gettito con tutta una serie di di misure dall'introduzione di nuovi tributi a condoni a misure di finanza straordinaria che poco hanno a che fare con la filosofia quell'impianto dalla riforma nato nei primi anni nei primi anni Settanta
Questa diciamo i i pochi dati essenziali che abbiamo pensato di presentati quindi aumento a qualche elemento di di analisi c'è un'analisi retrospettiva di quali sono stati i principali problemi emersi in questa fase che segue la riforma tributaria
Dal punto di vista del gettito si è si è detto la riforma statutaria è stata un successo indubbiamente è stato un successo anche se il successo che va esaurendosi
Sotto questo successo però maturano nel corso degli anni Ottanta tutta una serie di problemi che si sono fatti oggi direi drammatici
Nell'analisi di questi problemi abbiamo tentato di distinguere due piani c'è un primo gruppo di problemi che deriva se possiamo dire così dallo scarto fra lo scenario atteso nel momento in cui si è concepito la riforma tributaria e lo scenario che poi di fatto si è realizzato
Cioè diciamo alcuni problemi derivano se possiamo dire che da un difetto di previsione sì si può se si può dire così perché fosse la difficile predire il prevedere l'evoluzione e la seconda metà degli anni Settanta insomma da uno scarto fra previsioni realizzazioni dei diciamo dei padri della riforma dei riformatori
Un secondo gruppo di problemi deriva invece se vogliamo dal da scelte tecniche compiute tra riforma cioè limiti problemi originari della riforma tributaria
Ecco per quanto riguarda il primo il primo gruppo nella nelle diciamo nel lavoro alcuni io qui mi limito a ricordare due dei fattori che non erano stati assolutamente previsti al momento in cui fu concepito la riforma che poi invece ne segnano ne segnano poi la le gli esiti uno e l'esplosione dell'inflazione
C'è un'inflazione che negli anni Sessanta si era mantenuto attorno al due tre per cento del PIL proprio immediatamente dopo l'introduzione del forma tributaria salta livelli superiori al dieci per più al dieci per cento scusate del tredici per cento di fazione
E e si mantiene per diversi anni al di sopra del dieci per cento come tasso di inflazione
è vero che questo come già si è detto è stato il la la causa maggiore della diciamo della pista del gettito quindi diciamo è un fattore che ha giocato a favore del successo la riforma ma è anche vero che proprio questo tipo di di diciamo di motore di causa che ha spinto il gettito ne ha poi ha poi provocato i problemi che ci troviamo oggi di fronte nel senso che è stato un un tipo di sviluppo squilibrato
Che con effetti diciamo distributivi molto molto pesanti
Il secondo fattore diciamo non previsto al momento del del in cui si pensa l'impianto la riforma tributaria la crescita della spesa pubblica
La crisi della spesa pubblica dalla metà degli anni settanta ad oggi è di diciotto punti percentuali del PD cioè c'è un enorme trasferimento di risorse dal settore privato settore pubblico che probabilmente questo sistema tributario non era destinato a sostenere cioè era un sistema tributario pensato per livelli di spesa pubblica attorno al trentacinque quaranta per cento del PIL
No il il negli anni Sessanta non si poteva pensare di costruire un sistema di produzione di gettito che dovesse sostenere questa impressionante modifica nella ripartizione delle risorse tra settore pubblico e settore privato
Per quanto riguarda il secondo gruppo di problemi cioè diciamo difetti originari della riforma limiti originali dell'impostazione della riforma
Nei indico qui brevemente tre il il primo è diciamo la scelta compiuta nel porre al centro del sistema la tassazione del reddito
E del reddito determinato secondo un particolare criterio cioè se ed io reddito determinato su base analitica e su base documentale ecco sotto questo profilo la riforma è un completo fallimento
Cioè immediatamente dagli anni dagli anni immediatamente successivi all'entrata in vigore delle imposte sul reddito si manifesta l'inviata immediatamente delle forti
Discontinuità tecnologiche nell'accertamento dei diversi tipi di reddito con differenze che sono di tipo categoriale cioè sistemi di accertamento molto efficienti su certi tipi di reddito sistemi di accertamento invece assolutamente carenti e su altri tipi di reddito in particolare è noto sui redditi delle attività autonome piccola impresa e lavoro autonomo ecco di fronte a questo problema che ripeto si manifesta immediatamente è una scelta strategica compiuta della con la riforma che va immediatamente in crisi di fronte a questo problema le risposte sono state di due tipi
Da una parte si è tentato di di modificare diciamo di tornare indietro di di di aggiustare il tiro cioè di modificare i criteri di accertamento dei redditi dell'attività autonome
E qui il diciamo il punto di rottura lo abbiamo collocato nel mille centottantaquattro
Cioè nel mille novecentottantaquattro a dieci anni dall'introduzione della riforma
Con il primo provvedimento di forfettizzazione degli imponibili delle attività autonome di finire dice ai fini IVA provvedimento legato ai nomi di Visentini c'è una prima rottura strutturale no della riforma tributaria
Da allora si apre una fase estremamente complessa estremamente travagliata i cui esiti sono ancora molto incerti della ricerca diciamo di nuove modalità di nuove tecniche di accertamento dei redditi dell'attività autonome
Vicenda direi piuttosto deludente diciamo sotto il profilo degli esiti concreti perché come
Come è noto è una partita che ancora che ancora del tutto aperti
Dall'altro lato una seconda risposta diciamo questa
A questo problema è stata cercata nella differenziazione dell'incidenza legale dei tributi
Cioè di fronte alla difficoltà diciamo a portare la tassazione su certi tipi di reddito a livelli paragonabili a quelli a quelli su altri tipi di reddito cioè il cavo dipendente si è cercato di aumentarle incidenza formale no il il peso delle aliquote formali su sui primi e quell'unico
Il risultato di questo di questo di questo processo
Può essere documentato ampiamente ma io mi mi limito a far vedere
Qualcosa
Non so se
Non so se si vede qualcosa qui ci sono confrontate l'incidenza legale dei tributi diretti diciamo per quanto qui dovete già al momento su due tipologie di reddito su cioè su un reddito lavoro dipendente e su un reddito di piccola impresa e si sono costruite le curve dell'incidenza legale sul sul due tipi di reddito
Vedete quella superiore che parte dall'alto e scende verso unico del cinquanta per cento è la curva dell'incidenza legale sul reddito di una piccola impresa quella che invece parte dal basso e sale verso il cinquanta per cento e la curva dell'incidenza sul petto lavoro dipendente
Ecco questo ripeta incidenza legale non incidenza effettiva perché poi dopo entra incidenza effettiva distinzione dal cedimento appunto il problema dell'accertamento cioè quella dell'evasione pura del dell'uso della base imponibile però era interessante diciamo vedere come un sistema siccome il sistema si è andato frantumando sì
Cioè come sostanzialmente il sistema si siano affermate delle logiche di imposizione per categorie per categorie di reddito e in questo sta la la più clamorosa sconfessione delle aspirazioni della riforma perché il sistema da cui si partiva il sistema pre-riforma da cui si partiva era proprio un sistema come è noto di imposte reali imposte cedolari
Di imposte categoriali e l'aspirazione la riforma era stata quelle invece di ricondurre diciamo la Passat si
Ah uniformità prescindendo dalle tipologie di reddito
Con l'imposta unica e personale sul Faito progressiste sussurra e Vito complessivo quello cui abbiamo assistito invece è sostanzialmente una rapida frantumazione del sistema del prelievo per cui ogni tipologia di reddito
Ogni categoria di reddito viene ad avere una sua propria logica impositiva una sua propria curva di aliquote legali e ovviamente anche una sua propria curva di aliquote effettive
Il secondo consentitemi di continuare a usare questo termine secondo difetto diciamo originale della riforma tributaria è quello che ha portato oggi diciamo la scelta di separare completamente
Procedimenti e responsabilità nella nelle decisioni di spesa da quelli relativa decisione di entrata cioè lo scollamento fra l'attività concernente l'erogazione della spesa e la Civit le attività concernente il il prelievo delle risorse necessarie a farvi fronte
Anche questo è un dato molto noto avviene sostanzialmente per l'intrecciarsi di due tipi di scelte da una parte quella di basare il sistema su poche grandi imposte erariali quindi imposte tecnicamente lo dice il termine stesso sono basati sul principio la capacità contributiva
Quindi è una scelta di relegare ai margini del sistema il principio della controprestazione il principio del beneficio
E dall'altra l'accentramento del prelievo immani statali cioè il centro lo Stato assume con la riforma tributaria il controllo dell'attività di prelievo la periferia viene invece sostanzialmente spogliata di ogni prerogativa su questo versante
Ecco l'intrecciarsi di questi due tipi di scelta che vanno che vanno in qualche modo poi insieme portano a una completa separatezza fattività distese attività al prelievo che è quella che secondo noi è alla base dei problemi più recenti di consenso nei confronti del sistema tributario
La fase che si è aperta negli ultimi anni no con il rifiuto di interi ceti sociali a continuare a soprattutto in certe zone del Paese a continuare a delegare al centro le decisioni attinenti l'impiego delle risorse prelevate in luogo
è a nostro modo di vedere una forma peculiare della rivolta fiscale italiana che ha l'origine in queste scelte compiute all'inizio degli anni settanta con la riforma tributaria
Il terzo diciamo limito vicino al della riforma su questo non mi soffermo cap che meriterebbe
Anche se meriterebbe una maggiore riflessione è la mancata il mancato adeguamento della macchina gestionale dei tributi alle nuove caratteristiche che veniva assumendo sistema tributario
C'è la mancata riforma drammi stazione finanziaria che non è messa in grado di gestire un sistema in rapidissima trasformazione
Cioè noi si passa da stato ricordato altre volte da un sistema tributario a base di stretta per quanto riguarda numero di contribuenti e ammontare di risorse gestite ad un sistema tributario di massa
Si stima tributarie di massa basta ricordare che il numero di contribuenti delle imposte sul reddito era circa quattro milioni prima della riforma passa rapidamente nel settantasette settantotto a venticinque milioni di contribuenti
Di fronte a trasformazioni di questa portata diciamo la macchina di gestione dei tributi rimane sostanzialmente la stessa
Molto brevemente l'ultima parte del lavoro
Le prospettive
Ecco qui noi si parte dalla constatazione che sia ormai da alcuni anni una fase che abbiamo chiamato di destrutturazione del sistema tributario
Cioè ci sono ormai segnali precisi misure precise che il sistema uscito con la riforma è ormai in una fase di sfaldamento di destrutturazione
Non mi soffermo su questo ma qualche qualche di elemento poi si è trovato nel testo nel testo scritto quello che stenta ad emergere è un disegno organico di di riforma no un disegno di riforma complessiva
La nostra opinione è qui che effettivamente questo non sia casuale ma che sia molto difficile pensare oggi a un tax design complessivo a livello di sistema
Che il tempo di grandi riforme di questo tipo sia sia tramontato
Siamo convinti che i nuovi equilibri su questo versante emergeranno solamente gradualmente solamente per tappe cioè non ci sono sarà difficile
Mettersi a tavolino e produrre la riforma complessiva del sistema come in qualche modo ce l'ha fatto l'inizio degli anni settanta
Anche perché anche perché questi nuovi equilibri non dipendono più ormai come noto da un solo livello di governo ma saranno il risultato di un un'interazione molto complessa fra diversi livelli istituzionali
Solo basta ricordare l'Unione europea da una parte lo Stato a livello intermedio e tutti gli enti su stata
Quindi ci limitiamo nel lavoro a ricordare in modo molto sintetico quelle che possono essere alcuni movimenti alcune linee di tendenza prefigurabile
Li elenco molto brevemente uno è quello cui ho implicitamente appena fatto cenno quello di una riarticolazione istituzionale dei poteri impositivi e delle risorse imponibili
Ai diversi livelli di governo soprattutto in direzione sovranazionale dell'Unione europea da una parte in direzione sud statale dall'altro
Il secondo un passaggio del peso dell'imposizione dalla quantomeno uno spostamento di di quote ed imposte dal campo dei redditi alla tassazione dei consumi un terzo movimento percepibile è quello che vede la riduzione la progressività formale dei tributi
Un quarto è quello di un maggiore spazio per l'apertura di maggiori spazi al principio del beneficio
E il quinto infine è quella della crescita del peso di forme di prelievo
Funzionali a specifiche politiche pubblica specifichi campi di intervento pubblico penso in particolare alle forme di prelievo usati nel campo della della tutela ambientale
Come
Sì allora praticamente concludo perché l'analisi di queste diciamo di queste linee di tendenza si accompagna del nel lavoro un breve cenno quali sono i nuovi vincoli no che che incontrano questi tendenza rispetto alla situazione dei primi anni Settanta quando fu concepita la riforma tributaria
In particolare mi mi richiamiamo quattro ma in particolare ce n'è uno che è sostanzialmente credo che che segna proprio la lega radicalmente la diversità della situazione che è quella della diversità dello scenario internazionale cioè negli anni settanta si poteva pensare a costui un sistema tributario essenzialmente protetto dall'estero
No e effettivamente sotto questo profilo il sistema ha funzionato no
Cioè la protezione dall'estero dovuta da una parte l'applicazione del principio d'a destinazione nel caso del della tassazione delle merci e dall'altra principio della residenza nel caso della tassazione dei capitali
Entrambi però supportati da delle precise caratteristiche istituzionali che sono contro alle frontiere per quanto riguarda le merci e il monopolio dei cambi per quanto riguarda i movimenti di capitale funziona fino alla diciamo fino alla fine degli anni ottanta
Entra invece successivamente totalmente in crisi cioè diciamo il la costruzione di nuovi equilibri tra l'altro il prelievo devono fare i conti con una forte riduzione dei gradi di libertà delle politiche tributarie nazionali grazie
Il generale
Grazie presidente
Consentitemi due rapidi cenni
Due piccoli commenti alla precedente sessione
Che però servono anche un po'da introduzione
Alla tentativo che abbiamo fatto
E che debbo dire sto cercando di
Migliorare da un paio d'anni per interpretare
Il rapporto tra economia società e politica
Nel nostro Paese soprattutto negli ultimi dieci quindici anni
Io sono profondamente convinto che ci siano due false contrapposizioni e non solo sono emersi anche in questa nostra vola ma che girano anche nel Paese
E la prima è la contrapposizione tra stato e mercato
Sono false in generale ma sono ancor più false se riferite alla condizioni effettiva è storica italiana perché sono convinto che in questo Paese non c'è mai stato
Nello stato nel mercato e quindi il problema serio è quello di costruire uno stato è un mercato e da una parte e dall'altra a in realtà la contrapposizione verticale ideologica ha condotto a questo risultato di uno Stato straccione e di un mercato pseudo competitivo che però si autoalimentano e questo è un
Punto di partenza che come cercherò di spiegare
E sottinteso tutto il modellino che abbiamo tentato di costruire per interpretare la realtà italiana il secondo la seconda la seconda contrapposizione che appare più specifica ma non lo è è il riferita al settore pensionistico
E cioè la contrapposizione tra sistema pubblico o privatizzazione
Il problema secondo me non è in questa contrapposizione per il semplice motivo che
Non si tratta soltanto
Di
Rilevare come giustamente fa pizzo tutti che il costo di gestione dell'INPS il due per cento e il costo di gestione dell'esperienza in altri paesi di sistemi privatizzate il trenta per cento perché il problema
A degli squilibri finanziari del sistema pensionistico italiano non è generato
Da una gestione privata o da una gestione pubblica ma semplicemente dal fatto che collettivamente ci siamo messi d'accordo
Di stabilire un regalo tra lavoratori attivi e pensionati che s'aggira attorno al quaranta per cento all'origine con la legge sessantanove
E quindi questo è il tema da affrontare
Quanto deve essere il trasferimento tra lavoratori attivi e lavoratori in pensione tenendo conto dei fenomeni demografici
E capite che se è questo il problema che sia gestito in forme privatistiche o in forme pubbliche
Se non avessimo gli stessi vincoli le stesse regole stesse leggi con le quali deve operare l'INPS ad una qualunque impresa privata avrebbe esattamente lo stesso disavanzo lo stesso squilibrio perché il costo di gestione potrebbe forse migliorarlo anche al di sotto del due per cento potrebbe anche andare allo zero per cento per assurdo ma sempre quello rimarrebbe il problema
Quindi io credo che questo sia il tema da affrontare nel nostro sistema pensionistico che di fatto
Fa anche scolorite molto
Quello quello che io ritengo ancora uno pseudo argomento e cioè la distinzione tra assistenza e previdenza
Problema come la distinzione tra assistenza e previdenza se mai è quello di introdurre al di fuori del sistema pensionistico in senso stretto un concetto di reddito minimo di sussistenza
Che è una cosa ben diversa
Allora con queste piccole due premesse
Cerco di
Dargli un po'rapidamente il senso del ragionamento che sto cercando di portando avanti da un paio d'anni
A il tentativo è quello di descrivere formalizzare un modello che cerca di spiegare l'evoluzione dell'economia italiana prevalentemente negli anni ottanta anche se le radici
Di questi comportamenti che poi messi insieme possono fare un modello stanno tutte negli anni settanta e qui faccio un diretto riferimento che poi potremo discutere nel dibattito
Ha il Pepe che sono state appena presentati soprattutto alla primo per per dire Antonio Pedone
Cioè in realtà
Se si fanno un po'di conteggi come correttamente ha fatto Pedone chiunque li abbia fatti io li ho fatti quattro anni fa in un volumetto
Pubblicato somma da qualche parte a
Ci si accorge che i due terzi della del del del debito pubblico
Accumulato ad oggi originano in realtà dagli squilibri di bilancio o generati tra il settanta e il settantaquattro settantacinque e alla fine degli anni ottanta
Questi squilibri di bilancio che si generano in quegli anni
In realtà non fanno emergere il problema del debito pubblico nell'immediato perché in quegli anni inflazione svalutazione ma soprattutto l'insieme di queste due
Tassi d'interesse reali negativi
Permettevano allora di trovare un pagatore silenzioso che in parte
In parte non in tutto CRI creava condizioni di equilibrio cioè la perdita di valore reale della ricchezza finanziaria di quegli anni se la si conteggia correttamente
A a fino all'inizio degli anni ottanta fa quadrare i conti in qualche modo e quindi in fondo era un debito sommerso pagato
Dai dai dai risparmiatori che era abbastanza ovvio perché le impresa avevano Confindustria e sindacati avevano i sindacati
Il sindaco rotori avevano i sindacati e gli risparmia dovevano nessuno
Quando all'inizio degli anni Ottanta cambia il modello ed è questa la fase alla quale ci riferiamo più direttamente
Cioè cambio rigido e conseguente modifica nella politica monetaria e quindi nell'andamento dei tassi d'interesse non modificandosi comportamenti dei soggetti
Questo non può che determinare un rimbalzo dei tassi di interesse allora negli anni Ottanta in realtà si restituisce fino all'ottantanove novanta
Ai risparmiatori
Questi conti vanno fatti facendo i valori attuali ovviamente
Ma si restituisce ai risparmiatori in termini di rendimento reale sulla ricchezza finanziaria quello che si era che era stato tolto degli anni settanta e dal novanta in poi
Che in realtà questi risparmiatori cominciano a portare a casa avendo recuperato il maltolto degli anni Settanta invece cominciano adesso ad accumulare sul serio
Ricchezza
Reale
Allora vediamo rapidamente alle
Alle caratteristiche dello schema
Partiamo dalle condizioni allora le ipotesi
Che ovviamente e fanno riferimento come ho detto agli anni Ottanta e si fermano al settembre del novantadue il problema alla fine di questo nostro ragionamento sarà
La domanda che ci poniamo
La svaluta azione e quindi la eliminazione del vincolo del cambio
Determina un mutamento genetico strutturale del modello che tentano di descrivere
O semplicemente
Crea uno spazio
Una maggiore flessibilità attraverso il cambio o svalutato ma il modello rimane nei suoi comportamenti e nelle sue conclusioni finali essenzialmente lo stesso
Allora le condizioni sono uno ci troviamo in una condizione di cambio di politiche monetarie
Prima piuttosto strette poi assolutamente rigida e se volete potete farle coincidere con la prima la seconda fase dell'ospite
Secondo il bilancio pubblico è costantemente espansivo
Terzo
Le il sistema economico eh dico Tomic con un settore competitivo ed un settore non aperto alla concorrenza internazionale
Sulla base di queste condizioni vediamo come funziona il modello come secondo noi
Come secondo noi ha funzionato il modello
All'interno dell'economia italiana in questi anni ottanta
Allora il primo ingranaggio che muove tutto il giocattolo
Arriverò poi far vedere come
E interpretarli attraverso un modellino di teoria dei giochi
Il primo ingranaggio del bilancio pubblico che quindi diventa volano che alimenta reddito e domanda
Il secondo è che nell'evoluzione nel diciamo nella nello sviluppo nella crescita del sistema economico e nell'avanzamento dei livelli nel tenore di vita la domanda modifica anche la sua composizione tende ad andare più sul settore dei servizi e meno sui prodotti dell'industria manifatturiera
In ogni caso
In ogni caso punto tre
Si determina una spinta sui prezzi
Questa spinta sui prezzi però questo spinta da domanda sui prezzi arriva all'interno del settore produttivo ma trova due diverse condizioni perché si cala in un settore competitivo e in un settore non competitivo
Quando si cala nel settore competitivo questo evidentemente non può totalmente o comunque ha maggiori difficoltà a trasferire sui prezzi
A a siamo data ad acquisire in termini di aumenti di prezzi a rispondere alla la pressione da domanda perché bloccato dal cambio dei prezzi internazionali mentre il settore non competitivo
Non appena sente la spinta la domanda può benissimo
Esprimere questo in aumenti di palazzi
Non solo punto quinto nel settore non competitivo c'è una condizione più tipica in Italia ma diffusa anche in altri paesi di maggiore possibilità di evasione fiscale
Quindi il punto cinque a un loop che torna al punto uno perché attraverso questo li alimenta disavanzo pubblico
A questo punto il disavanzo pubblico va finanziato
Abbiamo detto siamo a cambi fissi il la bestia è stato il divorzio la Banca d'Italia non ha più intenzione di monetizzare il fabbisogno quindi si emettono titoli del debito pubblico e ovviamente questa progressiva crescita del debito pubblico
Implica forzare nei portafogli quote crescenti di debito pubblico lo strumento più banale per fare questo e quello di aumentare i tassi di interesse
Settimo
La spinta che parte appunto dal bilancio pubblico crea quindi delle condizioni favorevoli
E determina una un andamento strutturale di modifica nei prezzi relativi tra il settore competitivo del settore non competitivo quindi sostanzialmente all'interno del sistema economico c'è chi ha guadagni reali
Che non derivano semplicemente da efficienza o produttività o capacità organizzativa ma che hanno in un certo senso una chiara radice di rendite di posizione
Ci si trova dentro il settore protetto vede aumentare in termini le proprie la propria quota di valore aggiunto attraverso il meccanismo della
A della modifica nei prezzi relativi paga meno imposte può acquisire titoli del debito pubblico sui quali a maggior ragione ottiene più alti tassi di interesse reale
In queste condizioni se il modello viene fatto operare
Nel tempo
Quali sono i risultati
Evidentemente il debito pubblico cresce all'infinito ovviamente sempre in rapporto al PIL
Il paese si deindustrializzazione zio che il settore competitivo
Se vuole mantenere condizioni di competitività in realtà è costretto a rimpicciolirsi perché deve ristrutturarsi aumentare l'intensità di capitale spendere forza lavoro e così Terzo comincia ad apparire e questo alla fine del periodo il un problema di deficit corrente con l'estero quindi secondo motivo per tenere elevati tassi di interesse oltre alla collocazione dei titoli del debito pubblico è tenere il cambio
E quindi i tassi di interesse sia alzano ancora di più per attrarre capitali e tenere in equilibrio una bilancia dei pagamenti come somma di due radicali squilibri
La parte corrente e quindi i movimenti di capitale
Allora al punto cinque abbiamo che comincia anche a presentare segni di esplosione il debito con l'estero ed è molto simile al modellino che è stato presentato ieri da
Giuseppe Garofalo
E cioè lui quel modellino l'applicava la realtà americana molto similmente appaiono i due debiti gemelli debito estero il debito interno il problema a questo punto è se così stanno le cose se così funziona il sistema economico come mai
Come mai
A
Non c'è
Una reazione nella società e nella politica
Che in qualche modo si renda conto che l'esplosione di debito estero e di debito interno può creare problemi
A a a a quel paese e come mai
Quindi non si determina una maggioranza una raccolta di consenso è una maggioranza politica che possa in qualche modo intervenire sul modo strutturale di funzionamento di questo modello
Bene
La realtà
è che questa maggioranza questo è il mio giudizio la realtà è che questa maggioranza non potrà mai formarsi per il semplice motivo che questo
Questo è l'andamento dei prezzi relativi
Quindi finché il giocattolo continua a funzionare in questo modo
Preso per grandi settori
C'è chi
Non facendo praticamente nulla nel senso di autorganizzazione miglioramento di efficienza ma soltanto perché appartiene a certi settori produttivi ogni anno vede crescere la propria quota di valore aggiunto
Dall'altra parte c'è chi
Pur teoricamente essendo il più efficiente al mondo
Il migliore o anche il peggiore non so in ogni caso indipendentemente da questo vede invece cadere la propria
A no scusate questa non c'entra niente
Vede invece cadere
La propria quota sia in termini di valore aggiunto che in termini di occupazione deve
L'industria manifatturiera
Ora se su questa
Rapida interpretazione del funzionamento dell'economia italiana andiamo a fare i conti
Ci si accorge
Che
Sostanzialmente se prendete circa cinque milioni di se facciamo sei milioni con gli imprenditori dirigenti di italiani che lavorano nell'ambito dell'industria manifatturiera ecco possiamo dire che teoricamente questi sono interessati ad una modifica di quel modello che ho appena descritto
Come individui personalmente perché quel modello entra nelle loro tasche distrugge in prospettiva le loro potenzialità di miglioramento in termini relativi
Quali rimane comunque un problema interno di come si distribuisce tra salari profitti e così via dentro l'industria manifatturiera ma nel nell'insieme sono quelli che perdono e sono circa cinque o sei milioni
Tutti quelli che operano nel settore dei servizi nel settore della pubblica amministrazione che sono circa l'ottanta per cento
Compresi i pensionati col vecchio sistema pensionistico
Perché ci potrebbe essere un terzo gemello
Il debito pensionistico il valore attuale delle promesse pensionistiche hanno personale soggettivo individuale interesse acché quel meccanismo non cambi
Perché è la base d'appoggio per il miglioramento personale soggettivo delle proprie condizioni di vita del proprio tenore di vita
Allora se c'è un modello economico
Che consente all'ottanta per cento dei cittadini di stare meglio in termini economici reali concreti
E che consente soltanto al venti e e che comunque in qualche misura penalizza il venti per cento
Non esiste alcuna a possibilità di raccogliere una maggioranza di consensi per modificare quel modello per bonificare il senso vero strutturale quel mode
Questo mi ha condotto ad una
Personale idea e cioè che se continuiamo a guardare alle cose al ha non solo all'economia italiana ma anche alla Società italiana
Con i vecchi canoni della ripartizione verticali per contrapposizioni di blocchi non capiamo assolutamente nulla perché questo tipo di ragionamento è palesemente ragionamento trasversale
Perché quell'ottanta per cento a una parte quel ventitré per cento dall'altra in misure probabilmente diverse ma taglia in trasversale qualunque vecchia presente e futura riorganizzazione dell'assetto sociale e politico del Paese
E quindi nessuna maggioranza politica potrà modificare radicalmente il funzionamento di quel modello c'è solo una condizione
E cioè che alla fine il modello a un piccolo nero che teoricamente e forse anche il Pd chiaramente destinato ad esplodere
Allora il problema della valutazione del novantadue semplicemente che
Abbiamo rimosso il vincolo ricambio abbiamo eliminato per ora
Per ora se questo vincolo se questa svalutazione rimane guadagno reale di competitività
E quindi non è riassorbita da su future ondate inflazionistiche
Abbiamo in qualche modo di lui ridotto il vincolo in termini di accumulazione di debito estero riequilibrando i conti con l'estero ma non abbiamo affatto rimosso
Ne
Le prospettive determinate da uno dei due gemelli cioè il debito pubblico né per ora abbiamo rimosso il terzo gemello
Che quello dentro il debito pubblico anche se ufficialmente non viene contabilizzato ma sta nel bilancio in ogni caso quindi dei flussi comunque c'è che è quello della del debito previdenziale e pensionistico
Allora la domanda che che che che si pone
Se c'è una qualche ripresa dell'attività economica produttiva attivata dalla svalutazione questa è sufficiente di per sé per ricondurre verso ipotesi di equilibrio anche
Le condizioni della finanza pubblica e della finanza previdenziale
O no
La mia risposta è certamente no tutt'al più abbiamo spostato di un paio d'anni il punto di crisi in avanti
Nel senso che chiaramente se immaginassimo oggi di avere ancora la lira sette quarantasette cinquanta sul marco probabilmente la crisi finanziaria da debito pubblico e o da debito estero sarebbe già esplosa tranquillamente
Di fatto la svalutazione non è altro che semplicemente il segnale più palese di questo se no non non avremmo non l'avremmo avuta per adesso lascerei un po'di spazio al collega Piga per darvi invece una forma tentativo di formalizzazione un pochino più rigoroso di quanto io non abbia fatto
Aree però i precedenti hanno preso un ore dieci e venticinque minuti ci potranno essere
Di fronte all'autorità del presidente
No scusa registro appena cinque minuti
Magari
Come voi
Non lo so riguarda solo adesso perché siamo in ritardo di un'ora c'è chi ha parlato per un'ora prima confuso e non c'è nessuna
Esprimono
Vista
Diciamo difficile da descrivere significa descrivere perché il all'impianto dove si conclude con delle domande sul perché certi avvenimenti la relazione di Mario Baldassarri
Opta diciamo gli avvenimenti che sono successi nel campo della finanza pubblica
Come dire fondamentalmente ad avvenimenti esterni all'economia italiana
L'immagine che si trae da questi due relazioni una che si chiude con interrogativi
L'altra che riporta sulle sterno le responsabilità di certi avvenimenti
è insomma trasmettere un'immagine di beh insomma specie di come dire di fatalismo o di incapacità di una società gli alto controllarsi io di autogestirsi
Io penso che queste queste due visioni sono in un certo senso salvo proposta sono scorrette o troppo pessimistiche
E forse è utile diciamo riprendere alcuni dei temi che sono stati proposti
Né il Petrarca cercare invece di dare delle risposte di tipo più operativo
Il mio punto di vista è contrariamente forse a quanto state denunciate ambedue le i i diciamo i lavori pur così diverse tra di loro il mio punto di vista e e a volte le cose succedono perché c'è qualcuno che vuole che succeda no
E trasformo presto questo ecco questa affermazione molto semplicistica
Per riaffermare che i problemi di finanza pubblica profondo una loro forte spiegazione nelle scelte discrezionali che sono state compiute dalla politica
La politica nel nostro Paese nel bene come nel male come è giusto che sia ha avuto uno straordinario e forte rilievo nel determinare va bene
La politica a volte ci può piacere è stata la parte risponde i nostri punti di vista in altri casi ci può non piacere perché è un Governo sia più o meno a ma insomma che fissare che la finanza pubblica poste l'evoluzione della finanza pubblica nel nostro Paese possa essere spiegata senza fare riferimento al grandi cambiamenti
Politici ci sono stati la storia di questi quarant'anni nel nostro Paese penso che sia inesatto
E cercherò diciamo di argomentare su alcuni passaggi importanti di cambiamenti ipotesi che sono avvenuti nel nostro Paese e che sono stati assunti in modo consapevole e volontaria
La storia della finanza pubblica del nostro Paese come da petrolio e un po'diversa da come è stata raccontata da pedone
Io credo che il bilancio del settore pubblico è in sostanziale equilibrio fino all'inizio degli anni Sessanta
Mi ha grafici
Che potrà illustrarvi ma non credo che valga particolarmente la pena dimostrano che noi non c'è un problema di finanza pubblica fino al al mille novecento
Sessantaquattro superiamo la recessione del sessantaquattro sessantacinque arriviamo stessa
Problemi di finanza pubblica nel Paese non ce ne sono
Nei anche se con la recessione del sessantacinque entra violentemente la politica economica del nostro Paese la politica anticiclica
Non se ne era parlato per una un elemento estraneo alla cultura
Economica italiana ma con la recessione del sessantaquattro sessantacinque grazie al
E va detto in modo prepotente l'adozione della politica anticiclica nella cultura economica italiana e infatti il Governo italiano prende con la recessione sessantaquattro sessantacinque litri provvedimenti di politica che si caratterizzano purtroppo
Terapia
Caratteristiche
Provvedimenti sesso di aumento dall'assenza che si caratterizzano grave carattere della permanenza interventi sulle pensioni
Classico è l'elemento
Di decisione presa in funzione anticongiunturale a vesti di lunghissimo periodo
Questo è uno degli elementi forti da tenere presente per capire diciamo l'evoluzione della polis della della finanza pubblica
La forza che la recessione da al sostegno di politiche che sono nella loro costruzione dichiaratamente gay ma che sono nella loro struttura del tutto illogica
E quindi queste è un elemento forte dobbiamo tenere presente il professor Pedone ha fatto nascere il problemi di finanza pubblica nel triennio tanto due
Antonio ha voluto sopravvalutati gli anni di unioni importa protagonista della suggerimenti della politica economica uno dei più bei libri è stato seguito è quello del fix no folti
Il terzo pedone spaventa sulla struttura della politica economica che nasce dalla loro esperienza di consulting di questi importanti economisti al Bilancio eccetera e insomma non è vero che tutto nasce nel settantadue perché se no vi sarebbe colpevole Antonio i problemi di disequilibrio
Della finanza pubblica nascono prima e differenze che Ibra finanza dove si può vedere molto bene dai dati che lo squilibrio incomincia ad aprirsi dal sessantasei
La mia piacevole interpretazione dei fatti che all'inizio degli anni Sessanta cambia lo scenario politico
Si passa dai governi di centro
Pretty governati fondamentalmente la Democrazia cristiana verso i governi di centrosinistra
Non voglio dire che si tutte le responsabilità siano del Partito socialista ma cambia la struttura ideale dell'atteggiamento di fronte ai problemi del settore pubblico
La Democrazia Cristiana si socializza chiamiamola così si perde l'influenza forte
Diciamo delle linee guida di politica economica che sono associabili al nome di Vanoni
Ispirato diciamo all'espansione pubblica con il finanziamento pieno con la tassazione incluso il finanziamento delle spese in conto capitale contenimento dei consumi espansione dell'intervento pubblico per il Mezzogiorno eccetera
Questa ideologia del lungo periodo
Passa se voi andate guardare i documenti di politica economica dell'epoca lo trovate con molta chiarezza questa trasformazione
è insomma il mondo cambia la politica cambia si prendono scelte diverse scelte diverse io penso che uno dei punti di partenza è il cambiamento dello scenario politico
Nel mille novecentosettantatré l'ultimo anno prima che
Sia FIAT processo inflazionistico
Il mio giudizio è che tutto quello che doveva succedere nel tempo di squilibri di finanza pubblica era già successo
Dal mille novecentosettantatré sostanzialmente si muta radicalmente lo scenario macroeconomico interferone internazionale
Tassi di crescita dell'economia italiana fino al settantadue sono in media per i vent'anni precedenti superiori al cinque virgola cinque per cento a partire dal settantadue il tasso di crescita medio del reddito è poco superiore al due per cento
Noi entriamo in un periodo di rallentamento strutturale per la crescita economica con i conti del settore pubblico in disavanzo l'ha detto anche pedone del cinque per cento del reddito nazionale
Senza praticamente pagamenti per interessi
Io penso che il problema vero ma il problema vero è di capire
Credo io ho dato questa piccola spiegazione come si è arrivati
Il problema sono gli anni sessanta lo sviluppo di una ideologia
Accomodante nei confronti di una domanda di intervento pubblico
Che il Paese avesse bisogno di espandere la spesa pubblica è ovvio è ovvio non è ovvio il perché
La pressione tributaria sia rimasta sostanzialmente invariata dal sessanta al settantadue
Questo non è ovvio io penso che sia una Stati una certa strategica di politica economica
Favorevoli al finanziamento in disavanzo
Favorevole a finanziamento in disavanzo io penso che
Stanno nella diversa impostazione della politica
Ci sono altri esempi di questo fenomeno che vado a descrivere del ruolo della politica c'è un altro periodo atipico nello storia della nostra finanza pubblica sono gli anni
Diciamo dopo la recessione del settantacinque
Noi abbiamo diciamo quattro anni
Di forte da ripetere la ripresa ciclica
E in quei quattro anni fa partire il settantasei cambia ancora lo scenario politico si passa ai governi di solidarietà nazionale se dovessimo ripercorrere diciamo lei ittico importantissimi provvedimenti che sono stati assunti
In in in molti campi bene troveremmo che dice una non rientra mento ideale politico di scelta favorevole all'espansione del settore pubblico
Cambiato l'orientamento della politica vengono assunte particolari e diverse decisione
Se mai non c'è questo è un è una questione diciamo di di grandissimo rilievo che non va sottovalutata io non so cosa c'entri in questo vettore mediano
Sonoro mi confondono un po'a queste questioni
Io io vedo le grandi scelte di strategia politica degli anni Cinquanta favorevoli al pareggio di bilancio
Vedo i governi di centrosinistra orientati
A soddisfare
Quelle grande internet Terni negli impieghi sociali del reddito scritti di noi ha un po'di età se li ricorda ad entrambi tutti i documenti della politica del centrosinistra scelte
E le scelte forti di espandere il settore pubblico
Poi ci sono parentesi della recessione poi cambia ancora la struttura della politica e vengono prese importantissime straordinarie decisioni sul sulla sanità
Sul sull'equo canone sulle regioni
Sul problema degli enti locali vi ricordo i decreti Stammati il decentramento una legge di finanziamento della sanità senza regole no facciamo il sistema sanitario nazionale senza definire regole di finanziamento
E queste sono state precise scelte politiche sono state precise scelte politiche e quindi io io penso che così come la politica ha fatto
E questo è il mio ottimismo così può disfare no stanco più difficile Mario onde c'è molta fiducia che il sistema politico
Non dico della e che la Seconda Repubblica sia diverso della prima io non sono uno di quelli che pensano che ci sia stato una transizione ma insomma la politica così come ha fatto può disfare
Quali possono essere le motivazioni che spingono a fare o disfare ma io non lo so
A volte la pressione Esterna volti convincimento interni delle maggioranze ma insomma io penso che debba essere un po'più sono il messaggio che io leggo che è un po'diverso da quello che sta scritto
Diciamo un po'più ottimisti su questa faccenda
Delle delle capacità che il nostro Paese così come ha fatto poi disfare non c'è niente di come dire ho capito Marco nei compiti del settore pubblico
Io sono un bel fari vista della tradizione per fare il piano non i giudizi di valore entrano dentro nella devono entrare dentro nelle scelte bisogna farsi aprire quindi dobbiamo solamente dire avere il coraggio come economisti di consigliare suggerire cosa che deve essere fatto per riaggiustare quello è stato fatto sbagliato nel passato quindi io la vedo in un certo senso molto più
Molto più
Non certo semplice paradossalmente di quanto non viene di quanto non viene annunciato o un commento su una questione ancora di Pedone sul problema delle regole in particolare delle regole costituzionali
è vero che regole costituzionali vincoli sulla dinamica dei flussi intervento pubblico non sono sufficienti questo mi sembra evidente no
Ma ma non è questa la questione la questione se sono utili
Perché ci importa quando parliamo dei fenomeni politico-sociali parlare di sufficienza
Sufficienza vuol dire che se c'è quello si ottengono risultati ma questo è una visione che non tiene conto della realtà sociale me dobbiamo semplicemente dire se una certa visione certe tipo di regole che possono essere imposte sono utili
Se servono siamo la produttività marginale superiore allo zero forse servono per il venti per cento il trenta per cento
Antonio credo che ha troppo sfumato i contorni che definiscono l'insufficienza ed è ovvio soffice io penso che però la questione più realistica e quello di discutere se avere un assetto costituzionale più rigoroso sente qualcosa se è utile si aiuta la società ad autoregolarsi meglio io penso di sì
Io penso che una Costituzione
Più rigoroso più articolata
Che definiscano delle regole un po'più precisa di quella tautologia che al quarto comma dell'articolo ottantuno della Costituzione
Che dia degli indirizzi che spieghi ai politici che cosa significhino avanza del disavanzo c'abbiamo settecento nuovi deputati nel Parlamento italiano cosa volete che questi sappiano di che cos'è il disavanzo disavanzo non capì non sanno la metà di zero finirà versetti parziale una Costituzione
Che gli spiegasse bene a questi nuovi che arrivano e si cambia promette capirebbero un po'tutti
Quindi secondo me è molto importante non sufficiente
Per carità di Dio non voglio dire che ma è molto importante sarebbe molto importante avere una costituzione più rigorose più precisa più educativa nei confronti di chi di chi deve decidere
Non per i professori quindi io sono favorevole ad una riforma costituzionale che introduca principi più precisi chiari visibili su questa materia del riequilibrio dell'equilibrio finanziario
Prima o poi un ultimo commento perché devo lasciare un po'di posto anche il dibattito sulla questione tributaria e sul ruolo che la riforma tributaria
Riattacco dal mio la notifica che le cose cambiano perché vogliamo cambiarle non è vero che la riforma tributaria fosse una riforma di accentramento
Non sono indicate d'accordo non lombardi
Ma questo è un pregiudizio comune perché la riforma tributaria prevedeva che l'ILOR un tributo grande di rilevante gettito fosse attribuito a regioni Enti locali e così via da questo la legge delega e i decreti attuativi della riforma tributaria
In più gli enti locali avevano anche limiti e c'era un impegno politico nella legge delega per fare la riforma della finanza locale più di tanto la riforma tributaria non poteva fare
Non poteva fare
Ora chi ha deciso di disattivare i contenuti di decentramento della riforma tributaria
I ladri io c'ero la risposta insomma governi di solidarietà nazionale decreto Stammati una ideologia contraria
All'autonomia al decentramento ha preso una di la decisione con i decreti del mille novecento settantasette settantotto di disattivare i contenuti di decentramento della riforma tributaria
Quindi non è un fatto immanente che è successo per caso stata presi una scelta politica fortemente negoziata ai all'interno della maggioranza che sosteneva il governo per dire che bisognava smontare i contenuti di autonomia che non incorporati nella riforma tributaria
Sono stati fatti decreti convertiti in legge
E ribadito Ida riporto al bilancio dello Stato del gettito dell'IVA per per credo sette anni mi sento sette anni ristretti quindi la politica conta certe decisioni che la politica ha preso per orientamenti ideali possono essere cambiati
Questo io lo sto dicendo che è giusto ho sbagliato avere il decentramento a favore degli enti locali non è questo il tema che voglio dire voglio solamente dire che non è vero che la riforma tributaria non lo prevedesse lo prevedeva
Prevedeva alcuni contenuti specifici ed alcune indicazioni di policy che i governi successivi hanno Folon Tarja mente coscientemente di sa attivato e quindi insomma
Andiamoci piano con pensare che tutto insomma quello che è successo o per caso o per tante domande Successo per scelte politica un'ultima questione poi chiudo e riguarda il numero magico dei quattro milioni perché Longobardi ha richiamato quattro milioni erano le dichiarazioni dei redditi prima della riforma sono diventate venti milioni
Ma quattro milioni anche il numero dei contribuenti gli va
Di oggi
Di oggi
Perché è successo
Per cui prima non si prima si controllavano io mi ricordo che ero piccolo io stesso il mio primo Tocci qui chiamato l'ufficio di avere di via Manin a Milano per la mia dichiarazione dei redditi io lavoravo e l'ho chiamato per chiedermi se sera quelli sono i soldi che chiamavano c'avevo vedi mio reddito era ottocento mila lire all'anno cose di questo genere
L'inizio degli anni sessanta insomma va avanti
E e perché adesso non si fa più sempre quattro milioni sono
Che è successo
Di così straordinario per cui quattro milioni di dichiarazione dei redditi prima
E al non sono più controllabili gli stessi quattro milioni di oggi
Qualunque impresa
Prima dell'avvio della riforma tributaria veniva chiamata a concordare ogni anno ogni due anni
L'Amministrazione lo faceva
No lo faceva Salatto Min presentai richiamavano
E voi andate riprenda tutte delle carte fasulle e loro si accontentavano fine della trasmissione venivano chiamati i contribuenti ma cosa è successo sempre quattro milioni sono quindi una qualche spiegazione
Per la diverso trattamento dei quattro milioni di contribuenti pre-riforma e dei quattro milioni di contribuenti significativi ai fini dell'accertamento tributario forse dovrebbe essere da mi sarebbe anche piaciuto sentire fare qualche commento su questa straordinaria questione del lavoro autonomo che il problema sociale e politico del nostro Paese
Possibile che gli economisti studiosi di finanza pubblica e non siano in grado di dare qualche consiglio utile
Per affrontare questo straordinario problema di questi quattro milioni di residenti in uno Stato estero
Che sono i lavoratori autonomi commercianti e quindi sono esclusi dall'ordinamento tributario del nostro Paese
Io sua queste l'intoppo cattivo che pongo insomma
Una cosa credo che sia la cosa ti maggior rilievo che la nostra società dovrebbe dovrebbe affrontare un po'più di riflessione tecnica dovrebbe aiutarci
Qualche proposta più concreto e più operativa su questo temo dovremmo essere in grado di far
Grazie
Grazie
Allora no
Risposte
A
Così Ribaldi economista d'impresa lavoro alleni
Doverosa una brevissima credo spero vogliate considerarla garbata osservazione organizzerà il convegno dico troppe relazioni
Ma i professori dai non sanno essere concisi
Qui nella nel volume di presentazione si dite si spera che esso volume città susciti un animato rischi su discussione sia in sede di convegno sia in altre sedi
Sera si arriva diciamo alla discussione stremati a fine mattinata ma questo è un po'costume diciamo delle cose vita accademiche dalla passiamo all'università lasciate spazio
Domande discussione ma sulle
E
Il professor Pedone ha detto una cosa che poi mi pare anche altri abbia detto ma ha detto forse
Ha detto che uno dei lessico quello che lui chiama il secondo ciclo di crescita del debito del covo dall'inizio degli anni ottanta aveva due ragioni una di queste due ragioni cui dice è stata l'entrata nello SME cioè l'inizio di funzionamento dello SME
Non l'ha detto in modo esplicito ma suppongo suppongo ovviamente volesse dire che
La creazione dello Mele entrata dell'Italia nello SME comportava tassi di interesse più alti sostanzialmente per difendere i cambiano insomma tassi d'interesse più
Adesso il
E quindi dice dice Pedone dicono tanti nello SME apportato tassi d'interesse più alti quindici è costato in termini debito perché ovviamente quando Carlo salgono i tassi d'interesse il debito ovviamente cresce
Il professor Vaciago ha fatto un conto che qui non sto a riportare e in conclusione quale diceva che se non fossimo stati nello SME
Nel novantadue prima dalla pare diciamo dalla dalla manovra Amato
Il rapporto debito PIL era sarebbe stato il sessanta per cento anziché dal centoventi per cento cioè in altri termini il professor Vaciago diceva che metà del debito che c'abbiamo è imputabile allo SME
Adesso io chiedo come il professor Petronio non c'è più giustamente stremato dalla chiedo a chi mi vuol rispondere
Dico che ne pensa di questo calcolo del professor Vaciago cioè quanto ci è costato lo SME in termini di reddito e se c'è costato primo qualcuno può anche pensare che non c'è costato
Seconda domanda dico fino all'estate del novantadue diciamo fino a poco prima dalla svalutazione
Si presentava in Italia la situazione di questo tipo che tutti i maggiori economisti Scola anglosassone Samuelson dal bar prima neanche le scuole contrapposte Cantù ti quanti no a Bush tutto il meglio della della Intel intellighenzia economica diciamo di Oltreoceano e forse della scienza economica temporanea
Continuava a dire agli europei io andate anche ironizzando sci ridendo ci sopra scherzando ci sopra dicevo ad avere questo ma è è una funesta idiozia che vi sta costando molto cara o dicevano tutti questi signori
In Italia fino all'estate del mille novecentonovantadue non c'è stato un economista Cardia Espresso per quello che io ricordi un giudizio del genere
Parlare fino all'estate del novantadue a parlare male dello SME era peggiore parlare male di Garibaldi diciamo all'erario poco serio
Perché questo è successo seconda domanda che pongo ma mi rendo conto che ormai diciamo le disposti gli diciamo cosa mi posso rispondere non ci sono più
Terza domanda e credo la più pregnante di tutti
Un regime di cambi flessibili nel quale siamo per fortuna entrati dal settembre del novantadue Porta strutturalmente a tassi di interesse più bassi domanda
Al limite in un regime di cambi flessibili il tasso d'interesse il livello del tasso d'interesse più che l'andamento diventa una variabile indipendente e controllabile dalla politica nazionale
Queste le domande che io faccio grazie
Scusate capisco che loro
Tale da scoraggiate tutti quanti
Quest'ultimo intervento in realtà mi ha convinto
A riproporre un argomento che io volevo sottoporre alla vostra attenzione
Ed è in realtà una chiave di lettura
Che può potrebbe consentire di comprendere di legare argomenti trattati ieri pomeriggio argomenti che sono stati affrontati oggi stamattina argomenti che saranno ancora affrontati successivamente oggi pomeriggio ho l'impressione
Ed è la chiave di lettura della distribuzione funzionale del reddito
Salario profitti rendete mi consentirete di usare una definizione ampia di rendite tale che in realtà ci potrebbero essere più potrebbe essere sollevato più di una questione però il tempo mi pare che
Non consenta di
Fare precisazioni
Questa è una chiave un po'desueta una chiave che aveva un certo significato un è stata utilizzata per realizzare provvedi politica suggerire soluzione
Negli anni Sessanta molti l'hanno dimenticata io ritengo che posso servire per chiarire alcuni punti
Fine anni Settanta c'erano due problemi ben visibile che avevano riflessi visibili o non visibili
Sulla distribuzione uno il problema del costo del lavoro
I i gli effetti in termini istituzionali sono evidenti l'altro quello del bilancio pubblico sul quale però sugli effetti del bilancio pubblico materia distribuzione vari sono stati di spunti di di oggi quindi non non mi diffonde
Io vorrei invitare a
Riguardare la posizione assunta dalla nostra autorità di politica economica Governo e Banca centrale nei confronti dello SME
E successivamente
Quello a quello che succede quello che è accaduto
Nei decenni o quindicennio successivo in questa chiave quali sono stati quali erano i propositi iniziali dell'adesione allo SME
Da parte di questi organi della di politica
Quali sono state poi le conseguenze che cosa sia ottenuto
Perché vorrei fare questo perché ieri la chiave interpretativa della nostra adesione allo SME è stata una chiave negativa si è detto oggi è stato riproposto dall'intervento che mi ha preceduto
è stato riproposto questa chiave di di valutazione negativa di ciò che è avvenuto nel nello SME o meglio scusate con la nostra adesione allo SME
Il la la banca centrale si sarebbe Sven nata il sistema economico italiano si sarebbe svegliato per diciamo consentire il mantenimento dei cambi fissi eccetera eccetera
Io credo che se si guarda alla chiave di lettura della distribuzione del reddito il giudizio che può essere dato si può provare se non può approvare ma il giudizio può essere dato è diverso
Lo SME ha prodotto degli affetti in tema di distribuzione del reddito ha prodotto gli effetti che sono a mio avviso assolutamente unilaterale hanno inciso su una di quelle tre componenti del reddito nel quali parlava precedentemente questa è stata la vendita dello Spe
Ricordiamocelo politica dei redditi del luglio mille novecentonovantadue anzi eredità ante lascito
Avvenuto prima del del del decesso
Allora a questo punto i termini
Della questione in materia di istituzione del redde io li vedo in questo modo
C'è bisogno di ulteriore compressione del salario
E possibile nessuno credo la suggerisca una compressione del profitto e necessaria e possibile una compressione di quelle che chiamato di quel coacervo di redditi che ho chiamato rendite
Esaminiamo la luce di questo un po'gli avvenimenti degli ultimi mesi esaminiamo anche alla luce di questo le tentativi di far ricadere ancora sul costo del lavoro via previdenza
Il
Diciamo e i problemi
Anche in materia anche dopo breve la il diciamo lo SME anche dopo la nostra sospensione del della nostra adesione allo SME
I problemi della nostra economia grazie
Io darei la parola ma funziona
Un altro
Questi ha mai distribuzione Nigro
Darei la parola allora aeratori presso il pedone varie non c'è quindi lombarde con parlare perché
Ma nessuno
Solidarietà lavoro sostituire debito pubblico coinvolgono anche i in quanto entrambi i lavori erano giovani quindi sono stati pensati discussi insieme da pedoni talmente quindi io rispondo anche a nome dei presunti dune che si scusa i che ha dovuto lasciarci sono cinque questioni vorrei brevemente risponde sollevate da Giarda sui due lavori
Per quanto riguarda il il l'analisi diciamo retrospettiva dove maturano gli squilibri della finanza pubblica
Io credo che Giarda posso avere ragione che effettivamente ci può essere un clima culturale e politico che matura nella seconda metà degli anni Sessanta
Che in qualche modo si può considerare poi responsabile di certe scelte di politica fiscale che vengono poi compiuti che di certi squilibri cantano cui maturando
Certamente però se noi guardiamo gli indicatori di bilancio lo squilibrio non si manifesta degli anni Sessanta cioè lo squilibrio si manifesta nel biennio settantuno settantadue
Il saldo di parte corrente tranne la fase congiunturale sessantaquattro sessantacinque è sempre attivo negli anni Sessanta il disavanzo è limitato negli anni Sessanta alla parte alla componente in conto capitale
Che secondo un cane diciamo di più tradizionali della finanza diciamo della finanza dell'equilibrio della finanza pubblica della finanza neutrale Abate pareggio di parte corrente disavanzo in conto capitale
In effetti se si va a vedere anche l'evoluzione nella legislazione distesa e il biennio settantuno settantadue che sono prese a tappeto a raffica su tutta una serie di provvedimenti di politica sociale e che riguarda i contratti pubblici e via dicendo che fanno schizzare la parte corrente del bilancio verso la quindi io sono abbastanza convinto di quello che si è detto d'arresto non è una cosa nuova se ne parli già da diversi anni che lo zoccolo duro del disavanzo pubblico Italia matura nel biennio dal settantuno al settantatré e lì matura lo zoccolo duro che poi voglio dire ci fosse un tema dal sessantasette sessantotto si fossero creati una serie di domande sociali che hanno poi trovato risposta diciamo che fossero le ragioni lontane dal punto di vista culturale politico e sociale io non a scuola mi dagli anni sessanta si può essere d'accordo ma le decisioni di poi si sono presi nel viene settantuno settantadue
Le secondo punto quello che riguarda le regole e i vincoli costituzionali e politiche di bilancio qui effettivamente sono so come si sia espresso il professor Pedone nell'illustrare il nostro lavoro stamattina qui Giarda giusto dice giustamente non basta dire che è insufficiente
No può essere utile quindi una cosa va bene se è utile anche se non basta di per sé anche se non è sufficiente e pone una domanda è inutile ecco non so ripeto può darsi che questo pedone non si sia espresso bene la nostra posizione è che inutile e che è dannoso
Perché regole la regolamentazione sempre quando non può essere bandito quando non può essere costrittiva innesca una serie di comportamenti tesi ad aggirare la norma
Che provocano costi distorsioni e le esperienze dei vincoli costituzionali quindi andiamo studia agli altri paesi effettivamente hanno fatto vedere questi cioè il National tutta una serie di diciamo di mano di comportamenti a livello politico istituzionale di merito pubblici per aggirare la norma che finiscono per provocare più danni di quelli che invece dei problemi che mi sembra che sorge quindi la la risposta colpiti dal professor Giarda
Dice solo un giorno e molto molto molto preciso da parte nostra dovremo sbagliare ma sono inutili e dannose perché un qualcosa vince la riforma tributaria non era una riforma tributaria di atti diritti dico teso all'accentramento delle attività di prelievo io credo perquisirlo distingue due livelli un livello dei fatti il livello delle intenzioni
Io fino a qualche settimana fa ritenevo che dal punto di vista dei fatti e certamente non si potesse negare e la riforma tributaria avesse avuto questo tipo di esito e che era un esito inevitabile dato le scelte che si sono compiute
Dal punto di vista delle intenzioni effettivamente ritenevo che non fosse stato intenzionale cioè che
Non fosse stato diciamo deliberarne dei deliberatamente perseguito anche su questo voi
In qualche modo in cui ho cambiato idea perché sono stato lo racconto subito
Severamente richiamato dopo sospese cioè il primo punto sul piano dei fatti certamente la riforma tributaria una riforma accentratrice cioè la la scelta fatta con Lillo era una scelta sbagliata sul piano tecnico che non poteva che dare quel tipo di cento no
E d'altra parte era una scelta che è cominciata il segnale Bunny è una scelta che lasciava pochissimo margine di autonomia finanziaria degli enti locali
è una scelta destinata a naufragare
Gli enti locali vengono smantellati gli apparati di competenze nella gestione dei tributi che erano assai diciamo sperimentati indecente che funzionano molto bene qui diciamo dal punto di vista dei fatti non bisogna attendere decreto Stammati il decreto Stammati sarebbe semplicemente prende atto di scelte che nei fatti era stata compiuta e ben prima quindi qui non c'è assolutamente nessun dubbio
Dal punto di vista delle intenzioni io recentemente in un breve articolo scritto per la rivista dei tappi della fulmina di di di Bari ho scritto effettivamente non era nelle intenzioni posto stelle che segue il dibattito molto da vicino nella Commissione cosciente chiederle richiamati è sbagliato
Dice in tutta la Commissione possano in tutto il dibattito in quegli anni era chiaramente veniva era chiaramente deliberate la perseguito esplicitamente lui fece in commissione coscienze dopo l'intervento
Bellissimo tributi locali disse fu totalmente ignorato cioè il clima culturale di quell'epoca era proprio per l'accentramento
Del resto rientrare in un clima culturale preciso che era quello che la programmazione carattere di acquisire a livello centrale delle leve tributarie in un quadro di programmazione
Quindi anche sotto questo sentito di un testimone come Sergio stelle devo dire che anche se con secondo profilo quelle delle intenzioni la scelta era delibera
Quarto punto il quarto punto Giarda dice e che effettivamente qui io posso concordare con voi non solo per l'amministrazione e la macchina
Di gestione dei tributi non è riuscito a tenere il passo con la modifica del sistema tributario non riesce a fare neanche quello che faceva prima
Io su questo posso essere d'accordo anche se forse va detto che il con la riforma cambiano profondamente la natura di tributi la natura degli obblighi la natura dell'accertamento la natura della contabilità per cui quello che era diciamo il rapporto ufficio contribuente
Prima del phone cosa ben diversa del rapporto ufficio contribuente dopo il forno tributaria ipotizzato Quinto punto Giarda giudice del lavoro un po'non dobbiamo semplicemente continuare segnalarlo come problema ma dobbiamo dire qualche cosa sul da farsi come economisti io ritengo che il l'esercito già perché ce l'ha proposto Pizzuti Caracol di ricostruire diciamo gli andamenti della finanza pubblica utili previsti in questi ultimi quindici anni non lasciasse spazio a suggerimenti di questo genere
Io qualche idea su questo ce l'ho purtroppo poi mito occuparmi anche dal punto di vista istituzionale la scuola non è stata incaricata di
Elaborati gli studi di settore gli uni del cielo vi parleremo con l'aiuto sede e quella che ci si debba spostare nella statuti l'attività autonoma perso concetti di tassazioni stirati accredito normale il potenziale il che non vuol dire ad indicatori grossolani di reddito come la minimum tax equilibri politici grazie
Ma
Perché
Quinto lo soltanto rapidamente risponde lui ci critica ho scritto testualmente perché il nostro saggio attribuisce responsabilità ad avvenimenti esterni all'economia italiana
Ci attribuisce una dose di fatalismo di visione in Italia che è incapace di gestire sì
E dice le cose succedono perché c'è qualcuno che vuole che succeda non la politica una forza straordinaria
Ecco io non vorrei che ci fosse stata qualche incomprensione nella lettura del saggio perché non diciamo esattamente questo nel nostro modello tra i cinquantacinque mila possibili equilibri economici l'equilibrio che alla fine si viene a trovare è proprio quello determinato dalla struttura della società
A tant'è che se c'è una critica Khan va fatta nostro modello a quella forse dare poca rilevanza a shock esterni esogeni
Se uno soprattutto pensa che il tutto è nato con un comunicato sull'esito del referendum in Danimarca ecco quindi forse nel nostro modello manca appunto l'importanza degli shock esogeni quelli su cui noi non possiamo fare nulla
A lui dice credo che la vera differenza tra il nostro la nostra visione quella del professor Giarda eh
Lo dice è importante il cambiamento della struttura politica non siamo totalmente d'accordo solo che credo che lei la veda
Come una una sorta di scatola nera dove ci sono degli ideali che non è ben chiaro come si formino
Per risponda alla sua domanda per noi l'elettore mediano è molto importante la politica non è una scatola nera è l'elettore mediano nella società o una versione raffinata dell'elettore mediano ne esistono molte in letteratura che incide e determina poi quello che succede nell'economia a tutto qua grazie
Arrestato
Serve a creare
Della difesa replica
Questa prima sessione pomeridiana riguarda la politica monetaria io darei immediatamente la parola tra questi
Non sentite
Questa è la RAI
Alla Casa dello
Se sei d'accordo si sente qualcosa meglio
Allora diceva diamo inizio ai nostri lavori
La sessione riguarda spetti della politica monetaria
Antonio
Aspetti della politica monetaria
Nel due decenni settanta e ottanta e do la parola al professor Valentino che tiene la sua relazione dal titolo L'evoluzione e il ruolo della politica monetaria negli anni ottanta
Indipendentemente gli andamenti della economia reale in particolare senza tener conto anche delle nuove interdipendenze che si creano per l'economia italiana a livello internazionale
La tesi
Sto tentando ancora lavorando usciti per renderla più forte di allargare il periodo di riferimento ma oggi vi dopo le prime indicazioni che erano quelle che c'erano nel saggio batterica
E nuoto che gli anni ottanta io analizzati in particolare gli anni Ottanta
Dal in termini delle economie reali si aprono in una fase recessiva
Che in realtà
Viene quasi attribuita spesso al secondo shock petrolifero del settantanove metri sul tatto come di quel processo quella fase instabilità che caratterizza l'economia internazionale negli anni settanta e Abati a cause e tra queste anche e non che non può essere sottovalutata quella come diceva Volker le minacce alla leadership americana
Dovuta all'affermarsi sul mercato internazionale dei Giappone e Germania come due grandi potenze economica
Quindi gli anni ottanta ereditano dal decennio precedente questa recessione
Accompagnata da altri livelli di inflazione le politiche monetarie si aprono però con una dette discontinuità con quelle eseguite nel decennio precedenti
La lotta all'inflazione diventa l'obiettivo prioritario delle politiche monetarie di tutti i Paesi industrializzati il punto di svolta questa rottura avviene all'inizio degli anni ottanta nella politica della Banca centrale degli Stati Uniti con il passaggio a una politica monetaria fortemente restrittivo da e portata avanti punti utilizzando soprattutto la leva del saggio interesse monetario
Le cause sono di questa modificazione di politiche monetarie sono stati individuati e definiti in modo differente
In parte è dipeso da una maggior presa sul mondo politico del Paese paradigma monetarista anche in relazione al cosiddette fallimento delle cosiddette politiche condensa keynesiane
In parte derivata dal fatto che le politiche di bilancio tradizionali e non avevano più affetto perché era diventato impossibile coordinare le politiche dal lato della domanda tra USA e Giappone Germania
Ma a mio parere è dipeso soprattutto dal fatto che per la prima volta veniva ritenuto tollerabile dalle autorità monetarie un disavanzo nelle partite correnti compensato con effettuati importazioni di capitale cioè il drenaggio di capitali sul mercato sul mercato internazionale diventa per la prima volta un obiettivo delle autorità ma Moretta
A questa politica che parte dagli Stati Uniti le autorità monetarie italiane non possono che adeguarsi sia perché
L'economia italiana è sempre più integrata sui mercati internazionali sia perché nel settantanove con l'adesione allo SME si sono ridotti i margini per delle politiche
Inflazione e svalutazione che erano stati utilizzate nel decennio precedente
è anche vero che in quella fase alcuni hanno premevano perché si continuasse avanti con politiche che ne sono le stesse caratteristiche
Il queste quindi politica monetaria che quindi che utilizza la leva del sergente desse deve essere letta a mio parere anche in relazione con la fase dell'economia reale
Se noi andiamo analizzare il rapporto tra il ciclo monetario del ciclo industriale
Per esempio mettendo in relazione la variabile come scarso interesse monetario con il tasso del PD al settore industriale che assunto che assumiamo come indicatore del tasso di crescita dell'economia in genere sì notiamo che nelle sparsi recessive il saggio di interesse variabile tendo genialmente da parte proprio di spinte che vengono a settore reale tenda cresce questo per varie ragioni
I fenomeni di insolvenza del settore industriale ne è uno o il fenomeno delle aspettative che già Robinson mettere in evidenza l'altro cioè con la caduta dei tassi di attività c'è una caduta della fiducia e quindi non è che un amento ex-agente Rex
Contemporaneamente nelle fasi recessive questo è vero di sicuro nella seconda metà degli anni ottanta si verifica un altro fenomeno con la caduta della redditività degli inizi mentre il settore industriale diventa più conveniente e aumentar quindi l'utilizzo dei capitali per attività di tipo speculativo quindi abbiamo anche che la domanda di capitali per motivi speculativi e in qualche modo in relazione con gli andamenti del settore reale nelle fasi espansive quando il ciclo si inverte
In
E per specialmente nel primo periodo inversione del ciclo si assiste ad un fenomeno di tipi inverso aspettative favorevoli da un lato e crescita dell'autofinanziamento dall'altro proprio con una riduzione dei tassi di interesse
Questo è un fenomeno che investe la seconda metà alla fine a se la prima parte la seconda metà degli anni Ottana
è un fenomeno questo che stima a mio parere Val caratterizza un po'o versetto di queste degli andamenti del settore reale sulle settore monetario influenza tutti i Paesi industrializzati
Se andiamo analizzare le relazioni tra tasso di interesse
E il tasso di variazione del PIL per il saggio di interesse comunitario a lungo hanno in genere gli stessi andamenti si inoltra in generale sui dati degli anni Ottanta che in quasi tutti i Paesi nella linda negli anni ottantuno ottantadue e a negli USA a partire dall'ottantanove qui nelle fasi inversioni del ciclo il saggio interesse tenda cresce
Negli anni ottantasette ottantotto invece i seggi interesse raggiungono un minimo che anche un po'un punto di massimo nel decennio del tasso di crescita negli anni successivi esperienza in questo periodo con la ripresa economica piazzamenti questo tipo non entro sul dibattito teorico che c'è stato soprattutto negli anni venti e trenta su queste tematiche ma era un po'un'indicazione delle relazioni che possono esistere tra gli andamenti del settore reale quella settore monetario
Da questo queste relazioni sono interessanti a mio parere perché mostrano che gli interventi discrezionali nelle banche centrali all'inizio degli anni ottanta
Hanno avuto l'effetto relazionando un po'l'offerta di rendere più diritti più incisive delle dinamiche rialziste sui seggi interesse e comunque erano si verificavano
Nel settore reale
Dicevo che a questa politica si adegua anche la politica monetaria italiana di quel primo periodo
Quindi abbiamo una politica monetaria più restrittiva l'obiettivo finale dichiarato diventerà disinfezione
Alla stabilità del tasso di cambio affianca dal controllo di specifici aggregati monetari e creditizi altri idiota all'interno si aggiungerà venne la delega tranne due
I tassi di interesse anche in termini reali sono lasciati oscillare verso l'alto come mai era accaduto negli anni settanta
Il tasso di cambio diventa strumento contro l'infrazione avviene predeterminato il tasso di crescita di specifica che il
Se il mercato mi dice
Tutto un insieme di interventi di politica monetaria che vanno a favore di questa fuori
L'Effetto di tutto questo è quella che Graziani credo anch'ieri eccetera richiamato la rivalutazione della lira con effetto quindi rivalutazione delle
Che ha avuto nella fase nella prima metà degli anni ottanta un effetto positivo perché ha permesso si l'ammodernamento tecnologico che del
Quello finanziario del sistema industriale italiana
Avuto questi affetti andare a mio parere anche perché si erano verificati altri mutamenti in primo luogo nel commercio mondiale con una ripresa delle esportazioni
Infatti anche se le esportazioni sono avvenuti primi anni ottanta a un tasso di sviluppo inferiore a quello del periodo precedente
L'Italia è riuscita comunque a mantenere la sua quota del commercio mondiale quindi a gli andamenti del mercato l'anno favorita l'altro aspetto che ha favorito politiche questo tipo cioè gli effetti di ammodernamento e di una politica monetaria restrittiva sono stati dovuti alle modificazioni che erano intervenute nella gestione della forza lavoro
Con il recupero quindi una maggiore flessibilità da parte dell'impresa una punto di riferimento in questo caso dallo sciopero dei quaranta mila della FIAT che viene preso come momento emblematico di di questo processo
In l'intero apparato produttivo italiano quindi a
Venne spinto a delle modificazioni differenti da quelle che si erano verificati negli anni settanta c'abbiamo una maggiore ammodernamento del processo produttivo investimenti apriamo italiani su ottanta riprendano a crescere e non abbiamo quello sviluppo di di industrie sommersa e nel la piccole industrie che invece caratterizzato la flessibilità negli anni negli anni sette
Bisogna dire che questo processo in cui che le politiche monetarie di quegli anni hanno favorito è avvenuto però in presenza di alcune anomalie della situazione italiana
Anomalie dal punto di vista sociale perché comunque rimanevano delle relazioni industriali il tipo più conflittuale di quelle degli altri paesi con effetti quindi inflattivi un differenziale di inflazione
A sfavore della dell'Italia e quindi questo troppo i aveva bisogno di adeguamenti comunque della sua sul tasso di cambio e malgrado il nostro ingresso allo SME aveva fatto ben otto riallineamenti nel in quel periodo
Avevamo un'altra anomalia italiana che era di tipo più finanziario
Con le imprese che presentano un basso livello di finanziamento che con uno scarso peso del finanziamento diretto sui mercati che azionari
In molti settori poi si presentano che prendono sono state definite le imprese fragili cioè
Imprese che presentano contemporaneamente bassi profitti ed elevati livelli di indebitamento
E anche di andiamo dire che abbiamo un po'una
Anomalia che chiamerei tecnologica dovuto al fatto che la specializzazione nel settore produttivi italiani no specialmente le imprese che operano sui mercati esteri e in settori produttivi che presentano un più basso divelto di dipendo tecnologie piccoli incide sulla pubblicità complessi
Questo processo quindi le politiche monetarie l'hanno spinto l'hanno spinto attraverso quindici euro questa rivalutazione reale del della lira ma lo stesso livello elevato livello dei tassi di interesse
Ha contribuito al processo di ristrutturazione l'industria italiana poiché bloccando da un lato le attraverso la politica dica la possibilità che la dinamica dei prezzi non avesse alcun controllo e quindi le imprese erano più consapevoli di una di un controllo sulla dinamica dei prezzi
E con una maggior costo del finanziamento spingeva la scelta di investimenti che razionalizza sono anche l'uso delle risorse finanziarie
Quindi abbiamo tutto il periodo che va dall'ottantatré all'ottantasei utilizzando i dati della Centrale dei bilanci viene fuori sia una crescita dell'autofinanziamento del settore industriale che una crescita del margine operativo loro l'effetto di questi cambiamenti che avvengono quindi alla domanda di credito da parte delle imprese incidono nella metà degli anni Ottanta sulla stessa dinamica dei saggi interessa e nel Periodo ottantatré ottantotto scendono di circa sette punti
Continua un processo comunque di adeguamento alla struttura produttiva italiana perché gli investimenti continuano a crescere che la riduzione dei tassi di interesse
Insieme alla riduzione del rapporto tra debiti finanziari e capitale netto
Provo con una riduzione del FLI differenziale che si verifica tra Roy errore cioè tre etti indicatori che tengono conto del margine anche nel delle poste finanziarie effetti però non omogenei tra grande e piccola industria credo che questo è un tema è stato affrontato settanta
Spiegazione ci sarà poi presso la coscienza e quindi noi abbiamo un differenza di questo effetto positivo delle politiche monetarie
Soprattutto collegato ai settori di con maggiore innovazione Technology ecco maggiore dimensione produttiva
L'altro aspetto che dicevo era debolezze finanziarie anche in questo
Campo abbiamo una serie di interventi specifici da parte delle delle politiche monetarie Messina
In questo senso può essere letto in divorzio tra Tesoro e Banca d'Italia
Quindi erano tutte interventi per favorire in definitiva un efficiente sviluppo del mercato monetario
E anche alcune delle politiche strutturali cioè immaginate tutto il peso nuovo che la vigilanza assume in quel periodo sono tutte quindi indicazioni di una politica monetaria che tende a rimettere in moto questa relazione tra mercato finanziario impresa
E arriva in ultimo con la modificazione del rapporto da qualche impresa
Di due anni fa
Questi affetti quindi che positivi di queste politiche monetarie si esauriscono nel periodo ottantasette ottantotto quando si assiste a un'inversione del ciclo con l'inversione del ciclo quest'effetto propulsivo del
Politiche monetarie non ha effetto
E in questa fase di alta sicurezza siamo in presenza di una fase recessiva che investe di intere economie internazionale non solo l'economia italiana per quindi per questo diceva bisogna tener conto delle relazioni
Di per l'economia italiana nell'ambito del sistema complessivo del mercato con internazionale
In questa sede situazioni il tasso di cambio che prima aveva spinto all'impresa e a favorire quindi processi di ammodernamento tecnologico e finanziario
Approvò con una perdita di quote di mercato ti alcune delle impresse esportatrici che una perdita di margini di profitto da parte di quell'impresa Perù
Paul Berman conservare le loro quote sono quindi costrette a fare delle particolari politica dei prezzi
Gli indicatori economici che sempre legati alla Centrale del Bilancio vengono fuori
Mostrano in media qui il fenomeno un po'generalizzato per tutte le imprese sia di più grande che
Di più piccola dimensione indipendentemente dal settore industriale
Si riduce il ma il margine operativo lordo sul valore aggiunto si riduce l'autofinanziamento degli investimenti fissi si riduce si errori errore
E il rapporto tra debiti finanziarie capitale netto si accresce quindi in questa fase
Anche se le impresse continuano nella loro fase espansiva si trovano quindi
Consegnando la città degli investimenti si trovano con un peggioramento di tutti gli indicatori
Gli indicatori illeggibile
Il tasso di interesse che con inversione del ciclo comincia a crescere per i maggiori fabbisogni anche nel settore industriale cresce sia quella breve che quella lungo peggiorando ancora di più la situazione delle imprese
La politica monetaria in questo caso non si adegua anzi nell'ottantasette e l'hanno in cui impostazione diventa ancora più o più restrittiva
La do più veloce sì
Il differenziale dei tassi d'interesse che in quel periodo si verifica accresce le entrate di capitali dall'estero ma il se prima questi investimenti erano diretti al settore industriale della seconda metà degli anni Ottanta diventano sono biglietti sostanzialmente attività
Di tipo speculativo l'acquisto di titoli di debito pubblica verrebbe con peggioramento delle nostra
Stessa situazione della
Delle partite della bilancia dei pagamenti
In questa situazione e quindi che ha degli andamenti internazionale in cui l'Italia si trova ad essere in qualche modo in linea cioè la su una specificità italiana che è data soprattutto dal differenziale dei tassi di interesse questi differenziare il tasso di interesse per l'economia italiana sono dovuti soprattutto all'influenza del debito pubblico che il collega crescita
Del debito pubblico e quindi con il rischio di con la percezione di una maggior rischio da parte dello Stato chiedono quindi un premio
Che comporta un aumento dei tassi d'interesse quindi ci troviamo con alcune anomalie nella negli andamenti alla situazione internazionale fiuto
Teniamo tutta una parte deve stare nei tempi qui in conclusione quindi quale l'allarme le caratteristiche le politiche monetarie in questi anni io credo che l'aspetto che le differenzia tutte quelle del periodo precedente
E quindi il fatto che per la prima volta nel stiamo a un'effettiva mobilità di capitale
Stile dice del capitale servizio produttivo mobile per eccellenza ma per la prima volta questo diventa servizio produttivo diventa mobile senza barriere e quindi questa è la prima e forse più rilevante perfetto della la politica monetaria degli anni Ottanta il secondo aspetto che mi interessava sottolineare che le politiche monetarie
Che hanno avuto degli effetti positivi nella prima metà del di anni ottanta quando si assisteva a una ripresa industriale era un
Buccico che cominciava quindi ad uscire dalla recessione hanno poi invece degli effettivi negative dei vincoli nella seconda metà degli anni ottanta quando l'economia italiana insieme a quelli internazionali entra in una fase l'eccessiva spero di essere stato borchiati
Valentino per la sua bella ampia relazione
Mi scuso se ho dovuto
Accelerare i tempi delle sue conclusioni per essere subito la parola altro
Sono Carlucci
Dalla dottoressa cui
Per la prima parte del della relazione
Un facciamo
Diciamocelo quali
Il titolo il titolo del lavoro i cambiamenti nelle aspettative e nella politica monetaria dagli anni settanta agli anni Ottanta
Procedendo ad un confronto tra gli anni settanta e gli anni ottanta e prendendo come anno di riferimento il mille novecentosettantanove in cui è stato istituito lo SME si rilevano dei cambiamenti nella struttura dell'economia italiana e nelle politiche valutarie moneta e monetaria condotta dalle autorità di governo
E si ricava
Una maggiore credibilità delle autorità di politica di governo nel secondo Periodo si assiste a progressiva riduzione del tasso di inflazione
Anche se non dal suo completa annullamento
E al contempo il livello dell'attività economica giudicato da più osservatori non soddisfacente
L'obiettivo del lavoro consiste nell'analisi della seguente ipotesi
Derisi carenze una politica monetaria meno restrittiva nei primi anni ottanta
Avrebbe potuto avere condurre ad un livello di attività economica open economica maggiore senza peraltro compromettere il Processo deflazione mistico in corso ne produrre effetti negativi su il saldo della bilancia dei pagamenti sia per quanto concerne la parte dei corrente e i movimenti di capitale
Gli strumenti utilizzati
Sono due modelli econometrici aggregati il primo costruito per gli anni settanta e il secondo per gli anni Ottanta che vengono utilizzati per condurre alcuni esercizi di simulazione che interessano i primi quattro anni
Del secondo periodo
Nel corso della relazione si illustrano i le caratteristiche dei modelli teorici de dei dati utilizzati e dei modelli empirici
Si presentano poi alcuni cambiamenti intervenuti nella struttura economica italiane che sono stati segnalati dall'equazione ottenute nei modelli stimati
Nonché gli esperimenti di simulazione condotta infine si tenterà di motivare la scelta di politica mobile con monetaria restrittiva fatte dall'autorità di politica economica agli inizi degli anni ottanta
I modelli teorici per i due periodi sono
Casi particolari di un comune schema di base sono costituiti da sedici equazioni stocastica e di aggiustamento e da un'equazione definitoria per la bilancia commerciale
Le variabili sono espresse in termini differenze prime logaritmi che tranne che dei tassi di interesse del tasso di sconto le variabili attese dei flussi di di capitale
Alla base del modello diano schema Jas alle anime allargato ad un'economia aperta dal quale si traggono le equazioni non lineari
Che vengono Logain mia risate intorno ad e sentieri d'equilibrio di lungo periodo
I modelli fanno un ampio utilizzo dei variabili attese inglobando tre aspettative le aspettative di inflazione di produzione e di domanda
Per quanto concerne i dati impiegati è stato privilegiato l'utilizzo delle serie provenienti dall'indagine dirette condotte da Lisco dal mondo economico Rispetto alle serie fornite dalla contabilità nazionale
Tale serie sono la domanda totale la domanda estera la domanda totale della Comunità europea e il livello delle scorte di prodotti finiti
Non chiede gli indicatori delle aspettative di inflazione di produzione e di domanda totale
Le altre variabili utilizzate nel modello sono l'indice generale della produzione industriale utilizzata come proxy per l'offerta aggregata gli indici dei prezzi al consumo all'ingrosso e delle materie prime importate
Vi sono poi il tasso di cambio della lira rispetto al poi il rispetto al dollaro l'indice di volume dell'esportazione dell'importazione del saldo fra l'entrata e l'uscita dei capitali a breve termine
La moneta è utilizzata in termini di ambedue dissi io vi sono poi il tasso di interesse sui botte tre mesi e il tasso di sconto
I modelli enti riuscì sono formati ed equazioni stocastica del tipo a funzioni di trasferimento
Il primo modello è stimato per il periodo che compreso tra il gennaio del mille novecentosettantatré in vicende del mille novecentosettantanove
Il secondo invece su il Periodo compreso tra il gennaio del mille novecentottanta e il dicembre del mille novecentottantasei
Entrambi i modelli sono stimati simultaneamente con il metodo della massima verosimiglianza di informazione completa passo ora la parola al professor Ferruccio
La dottoressa Figliolia
Illustrato come sono stati costruiti due modelli econometrici uno degli anni settanta piana uno per gli anni Ottanta
Questi modelli hanno una base teorica del precisa che trovate dell'articolo sulla quale abbiamo dovuto evidentemente
Andare Ducci
E
E
Le equazioni che sono state stimate in funzione di questo modello teorico di base anche sì
Le ritrovate nell'articolo questi due modelli ci servono per fare delle comparazioni tra la politica monetaria degli anni settanta e quella degli anni ottanta
Ci servono poi per
Andare a studiare un'ipotesi che è stata talvolta ventilata dagli economisti in Italia ma non mi sembra che sia stata adeguatamente
Studiata dal punto di vista empirico l'ipotesi che le autorità di governo monetario nei primi anni ottanta
Hanno tenuto i tassi di
Interesse troppo alti in maniera inutile
Inutile sia per i loro obiettivi
De Fazio mistici
Sia inutile
Per l'andamento generale dell'attività economica in Italia
Questa ipotesi poteva essere falsa o vera tra virgolette il falso tra virgolette il vero
Nei nostri studi
Abbiamo trovato questo è l'assassino del delitto
Abbiamo trovato che ci sono delle indicazioni che depongono a favore del ritenere che questa politica monetaria sia stata inutilmente
Troppo severa
Prima di arrivare a questo
Vediamo alcune differenze in parte notte ci sono tra la struttura economica degli anni settanta e quelli degli anni ottanta
E che noi abbiamo ritrovato con le equazioni nelle equazioni
Negli anni settanta
La
Il la produzione era funzione della produzione Atessa
Produzione funzione della produzione tesa produzione attesa funziona domanda tesa domanda tesa funzione tutta una serie di aggregati di variabili di indicatori
A dimostrazione che i programmi
Da parte del produttori industriali programmi venivano fatti in maniera molto articolata in funzione dell'andamento di un diverse variabili molte delle quali monetarie
Che cambiavano nel tempo anni settanta negli anni Ottanta viceversa
Il prodotto sembra queste sono i nostri risultati funzione soltanto della domanda totale a indicare queste nostre l'azione a indicare che in realtà
La politica questi indicatori erano molto più stabili onde la loro costanza un la loro dei crescenza o nella loro crescenza erano molto più stabili e quindi non influenzava hanno più di tanto
I tre i programmi dei produttori
Importazioni
Negli anni settanta la funzione d'importazioni e anche funzione del tasso di cambio l'ira e crisi
Tenete presente che letti e il nostro degli anni settanta è un ex figli
Virtuale costruito con lo stesso paniere con cui è costruito le qui negli anni ottanta ma per poter fare una comparazione abbiamo dovuto ricostruirlo anche negli anni settanta e utilizzarlo nel modello gli anni settanta
Vedete che il tasso di cambio Omega ai non sussiste più nelle funzione dell'importazione degli anni ottanta e questo a indicare la stabilità ben nota
O meglio a confermare la stabilità ben nota del passo
Di cambio negli anni ottanta
Domanda estera
Un andamento analogo negli anni Ottanta vedete sussistere sia il tasso di negli anni Settanta sia il tasso di cambio lira e chiudersi al tasso di cambio e i più dollaro ambedue i tassi scompaiono negli anni Ottanta poi c'è la domanda totale estera i prezzi i prezzi interni tipi Prezzi europei altre variabili che nel nostro nel discorso di oggi sono meno rilevante
Attese d'inflazione
Ecco
Noi abbiamo cercato di sfruttare al massimo il contenuto informativo
Di
Serie di dati che rappresentavano le attese come gli ha detto la dottoressa cui Chiodi inflazione di produzione di domanda attese che molto spesso o vengono ignorate nei modelli econometrici
Oppure vengono modellati con dei modelli costruiti ad hoc noi invece abbiamo lavorato su dei dati effettivi e abbiamo visto che proprio il lavoro su dati effettivi
Di attese
Proprio
Questo elemento
Ha dato la possibilità di dare quelle indicazioni di cui vi ho accennato prima e sulle quali tornerò più approfonditamente dopo
Ecco abbiamo ritrovato una cosa che in realtà già altri ricercatori erano riusciti a identificare e cioè che tra il determinanti delle attese di inflazione determinanti che negli anni settanta
Erano Furman atti sostanzialmente dai tassi di cambio
Il tasso di cambio dollaro è rimasto anche nella funzione delle attese d'inflazione negli anni ottanta mentre è caduto come determinante
Il l'attesa di un fax il il tasso di cambio lira chiude
Ecco ci siamo accorti che il tasso d'interesse cintura tutti e due i periodi è un determinante fondamentale delle attese d'inflazione
Nei due periodi ha cambiato segno
Segno negativo negli anni settanta a indicare molto probabilmente nella nostra interpretazione che gli operatori
Sì attendevano un aumento dell'inflazione in associazione con un'espansione monetaria
R indica il tasso dell'interesse
Nel nostro caso sui Bot a tre mesi
Negli anni ottanta il segno del tasso di interesse cambia
Al posto del tasso d'interesse cioè il tasso di sconto
Perché da un punto di vista econometrico conviene di più del tasso d'interesse ma ad ogni modo il tasso d'interesse R come vedremo dunque la funzione diretta del tasso di sconto quindi sostanzialmente non sono dissimili
Questo nella nostra interpretazione può essere
Considerato nella seguente maniera nel secondo periodo negli anni ottanta hip
Gli operatori si attendono un aumento dell'inflazione in associazione con un aumento del costo del denaro
O ci sono delle fazioni sulla moneta sulla funzione di offerta di monete sul tasso di sconto
Nella sostanza sia negli anni settanta che in quegli ottanta al questi due
Aggregati sono tutte e due funzioni dei Prezzi del della bilancia commerciale
Si può notare come differenza sostanziale che negli anni ottanta la manovra dichiaratamente anticiclica la Maroni a monte monetaria di caldamente anticiclica
Poi ecco l'equazione del tasso d'interesse che vi ho scritto semplicemente per far vedere che il tasso di interesse sui Bot a tre mesi peso come tasso guida e funzione diretta il tasso di sconto
In più forse può essere interessante vedere che negli anni ottanta
Oltre al tasso di sconto cioè come determinante del tasso di interesse anche questa variabile Gatta che non indica al Toro che la forza della moneta la forza della via nello SME essendo costruita come differenziale tra il tasso di cambio e la parità centrale
Ed ora passiamo agli esperimenti situazione
Allora
Abbiamo utilizzato questi due
Modelli
Per vedere cosa sarebbe successo
Con tutte le cautele con tutti i caveat che si possono
Utilizzare quando si lavora in termini di simulazioni
Ecco abbiamo io costruito degli scenari di manovra monetaria meno restrittiva
Però in un'amena molto particolare non abbiamo costruito come sarebbe stato forse più corretto fare dei a Nieri
Di interventi Diversi sulle l'aria che
Influiscono sulla moneta ma ci siamo limitati a utilizzare una variazione del tasso di sconto e questo per un motivo molto semplice perché
Presentare un paniere di interventi monetari
è facilmente criticabile è facilmente soggetto a critica non lo dice Mannoia avrei piuttosto fatto così invece che cosa poi in tutti i casi avremmo dovuto stabilire una relazione tra manovre sulla moneta manovre sul tasso di sconto che non sarebbe stato troppo facile
Definire e allora noi abbia ci siamo limitati a una variazione molto piccola
Unicamente una variazione del tasso di sconto
E le ipotesi che abbiamo fatto in relazione a questa variazione del tasso di sconto sono state sostanzialmente quattro induce quattro poi nel testo dell'articolo ci sono delle
Variazione ulteriori prima ipotesi negli anni ottanta ottantatré
Il tasso di sconto disse lo chiamiamo bis
Viene tenuto costante in tutti i mesi di questi quattro anni
Al valore dell'undici per cento annuo che il valor medio del periodo precedente settantasette tre settantanove invece del film valor medio che si è che chiesti si è verificato il valor medio storico
Del diciassette e mezzo per cento quindi come vedete un abbassamento piuttosto notevole
Seconda ipotesi
Negli anni ottanta ottantatré il tasso di sconto è stato mantenuto costante invece all'undici per cento al quindici per cento
Corrispondente al l'ultimo valore avuto nel decennio precedente cioè nel dicembre del settantanove
Terza ipotesi il tasso di sconto l'abbiamo fatto aumentar rende lo zero cinque per cento rispetto al valore mensile che ci arriva nel nel mese precedente dal l'ottobre del settantanove
In poi fino alla all'ottantatré
Quarta ed ultima ipotesi analoga a questa terza salvo che invece di aumentare di quella quantità diminuisce della stessa quantità però a partire dal valore che c'aveva nel gennaio del mille novecentottanta
Risultati
I risultati che sono
Indicati come variazioni medie percentuali di alcune variabili quelle che ci interessano maggiormente rispetto ai valori storici ottenute nel triennio ottantuno ottantatré con il modello degli anni ottanta
Il modello è quello degli anni ottanta
Si fanno quelle simulazioni basate sulle ipotesi che vi ho detto prima i risultati sono i seguenti la domanda totale aumenta
Con la prima ipotesi aumenta del cinque sei per cento con la seconda del tre sei per cento eccetera eccetera guardare
Che questi aumenti sono gli gli aumenti media all'interno del sentiero di sviluppo di questa variabile in questi tre anni rispetto al sentiero storico quindi non sono interpreta non non indicano delle variazioni come invece in genere si è abituati a a considerare delle variazioni temporali nel tempo no queste sono le variazioni di un sentiero rispetto a un altro
Il prodotto aumenta anche vedete mediamente del di più del cinque per cento
I prezzi è perché uno può dire Marsilio
A basso il tasso di sconto tutte e quattro quelle ipotesi in qualche modo consideravano degli abbassa dei ribassi del tasso di sconto allora uno può pensare che i prezzi dovessero aumentare e invece finiscono i prezzi all'ingrosso in uniscono ovviamente di più che non i prezzi al consumo
E questo perché perché a un diminuiscono i prezzi perché diminuiscono in maniera sostanziale le attese d'inflazione
A causa di quella differenza del segno del tasso di interesse nella funzione delle attese d'inflazione
Tasso di cambio sostanzialmente rimane stabile le importazioni di mi uniscono
Le esportazioni aumentar
Cioè tutte queste indicazioni sono
Da considerarsi tra virgolette evidentemente come favorevoli ad una diminuzione del tasso d'interesse
Tenete presente che non abbiamo considerato il nostro modello per delle grosse difficoltà di avere dei dati mensili
Utilizzabili le non abbiamo utilizzava spesa pubblica l'abbiamo utilizzato problemi di spesa abbiamo utilizzato il debito pubblico eccetera però ovviamente i risultati di una simulazione dissimulazione questo genere
Sarebbero da considerarsi positivi anche in quel senso a causa proprio dalla diminuzione del tappe i tassi d'interesse
Ultima cosa poi ci mandano via
Ci si può domandare perché allora sei risultati di una riduzione del tasso di sconto sarebbero stati così buoni perché in realtà
Non sono stati attuati non dico nell'ottanta non dico dall'ottantuno ma insomma nei primi anni ottanta
E allora noi abbiamo proposto un tentativo di risposta a questo fatto
Un tentativo un voti risposta che è molto se volete banale
Perché le autorità il Governo
Non si erano accorte
Che a causa della maggiore credibilità
Avutasi nei primi anni ottanta con l'entrata nello SME con l'attuazione di politiche di un certo tipo abbastanza severi questa credibilità aveva influito sostanzialmente
Ne determinanti delle attese di inflazione di questo non se n'erano accorte e le autorità di governo continuavano in quegli anni
A presupporre che fossero validi ancora le relazioni
Valide negli anni settanta
E allora che cosa abbiamo fatto abbiamo preso ipotizzando una possibilità di risposta quell'interrogativo di questo genere
Abbiamo preso il modello degli anni settanta
Abbiamo imposto a quel modello di soddisfare alle stesse ipotesi che vi ho detto prima e siamo andati a vedere che cosa succedeva
E succedeva proprio quello che ci stava immaginando
E cioè che se fosse stato valido il modello degli anni Settanta nei primi anni ottanta
Effettivamente la deflazione non ci sarebbe stata e l'attività economica sarebbe stata più bassa di quella storica
Infatti vedete che estrapolando il modello degli anni Settanta nei primi anni ottanta
Con le stesse ipotesi di prima
Vedete che l'attività economica
Decresce in maniera notevole vedete tutti questi
Tutti questi segni negativi sulla domanda totale in queste percentuali che sono da prendersi nella maniera che vi ho detto quindi hanno un senso un po'diverso da quello nel quale si è abituati a lavorare i prezzi all'ingrosso sarebbero notevolmente aumentati
I prezzi al consumo lo stesso anche se in maniera più ridotta le attese d'inflazione ovviamente
Valendo quel modello gli anni Settanta che era cambiato nella realtà le attese di inflazione sarebbero aumentate
Il tasso ci sarebbe stata una spina leggera valutazione dove le autorità sarebbero spuntate costrette a una legge valutazione
Le importazioni e le esportazioni sarebbero aumentate ecco questo è l'unico caso di risultato favorevole nel senso che le esportazioni sarebbero aumentate di più che nomina le importazioni
Credo di essere arrivata alla fine
Allora grazie alla dottoressa cui Ezio a lo tecnologie per la loro relazione sicuramente ha portato un risultato molto sorprendente e direi provocati se posso usare un'espressione della lingua inglese
Immagino che Antonio Marzano che ringrazio per aver accolto il nostro invito ad essere presente oggi pomeriggio vorrà forse toccare anche questo punto nel suo intervento con cui apriamo la discussione
Dose
Radio radicale
Sì provocanti però se non si leggono i testi molto difficile
Dare luogo ad una provocazione consapevole ecco quindi soltanto delle impressioni
Si possono qui esprimere solo la prima dell'azione io mi permetterei di suggerire una riflessione ulteriore sul divorzio ormai in Italia c'è una casistica di divorzi amplissimo non di Livolsi fra Banca centrale tesoro ma di divorzi familiari
Nell'ambito di questa casistica sarebbe interessante andare a vedere i divorzi che avvengono a causa della dissi partenza di uno dei due coniugi quando c'è un coniuge che spende al di là delle sue possibilità e poi c'è l'altro coniuge che deve intervenire
E questa spesso è causa di divorzio ma a questo punto sono possibili due cose
Una cosa è possibile è che il coniuge divorziato già dissipatore
Si rende conto che le sue sostanze sono venute meno che deve fare un po'di più i conti più attentamente i conti e quindi si mette in linea e il patrimonio dei due viene salvato
L'altra possibilità è che il coniuge dissipatore non si rende conto di questo
E quindi il divorzio consente alla coniuge Sario il prudente Banca centrale di creare meno moneta
Ma se contemporaneamente il coniuge dissipatore
Non diminuisce ma dilata come ci fu in quegli anni un'accelerazione del disavanzo pubblico il risultato che partono i tassi d'interesse
Partono i tassi di interesse comincia con l'inviluppo tassi d'interesse debito pubblico tassi d'interesse debito pubblico che ancora ci tornerei cioè questi ricorsi vanno bene se tutti i due coniugi diventano più ragionevoli e consapevoli ma se uno solo
Lo è l'altro continua finisce male
Sull'altra relazione ripeto azioni di pecora medico quindi bisognerebbe vedere poco il vostro modello confesso che ho naturalmente delle perplessità ed ho un risultato vano se ne rendono conto perfettamente che è abbastanza paradossale no io ho vorrei osservare solo questo ecco
Che cioè anche
Negli anni novanta l'Italia fa una scelta internazionale di ortodossia
Si passa alla fascia stretta i margini
Somme di oscillazione
Questo cambia le aspettative del pubblico
Forse inizialmente si ma se poi non segue un comportamento consapevole in due anni le aspettative ricambiano
E la lira precipita
Quindi per bene molto difficile dire
Le autorità non si erano rese conto che entrando l'enorme e assumendosi quegli impegni
Le aspettative del pubblico stavano cambiando ma che cosa sarebbe successo di questi aspettative sia una volta assunti quegli impegni internazionali i tassi d'interesse sarebbero stati fatti calare Tasso discuta e questo è un punto interrogativo
Che pongo lì molto difficile abbiamo l'esperienza recente in cui si è visto che non è bastato assumersi impegni di maggiore tra l'altro anche col Trattato di Maastricht
Il maggiore rigore per rassicurare gli operatori se poi non segue all'impegno una un'azione coerente le aspettative saltano da capo
Ma se mi consentite io vorrei qui dato che il titolo del convegno non è dagli anni settanta del mille novecentonovanta ma agli anni Novanta quindi anche i nostri o no interpretò ve anche questo è un anno
Vorrei parlare un po'anche di quello che sta succedendo voi sapete che avrete letto anche che da un po'di tempo a questa parte molti commentatori
Osservano che sarebbe in atto una contrapposizione una specie di dicotomia fra l'andamento del mercato finanziario e dell'economia reale
Qualche buon qualche così dice il re l'economia finanziaria rema contro all'economia reale e questa specie di e commenta per esempio lo mondo visto un titolo del mondo che la finanza controlla Consales addirittura la finanza
A che pregiudicata la crescita
Deriva dal fatto che siamo con una un'economia reale che tirava c'è una forte espansione un po'dappertutto ormai
Ed è una sanzione secondo me molto solida se non succedono guai su altri versanti questa sì consoliderà ancora di più mentre i tassi d'interesse salgono è naturalmente se i tassi d'interesse salgono
A è molto di più difficile finanziarie più costoso a finanziare capitalizzare la la ripresa
è questa un'anomalia come viene presentata da molti commentatori
Beh mi pare che basta un minimo di riflessione per capire che è in realtà perfettamente normale che i tassi di interesse calino durante le fasi di recessione
E poi aumentino durante le fasi di ripresa insomma da che mondo è mondo io mi ricordo che le cose sono andate sempre così
Infatti i tassi di interesse sono cominciati ad aumentare non danno negli Stati Uniti con la ripresa a un certo punto della ripresa mentre erano diminuiti per lunghi anni durante la recessione è così da noi
I tassi sono con la calati per circa un paio di anni durante una recessione con la ripresa sono ripartiti e questo ha fatto Lina punto commentato come un'anomalia
Da finanze con va contro la crescita
In realtà esiste un ciclo dei tassi che si muove grosso modo come vi ho detto e quindi da questo punto di vista non ci sarebbe un'anomalia
Però in realtà una piccola anomalia secondo me c'è e cene al fatto che i tassi sono cominciati a aumentare troppo presto
Questa sì è un
Nel ciclo del mille dal partito nel mille novecentosettantasette
E che è durato circa ventisette ventotto mesi insomma secondo lei ripartizioni del disco
E i tassi sono vice ad aumentare dopo ventidue mesi
Cioè nella fase mostrata della ripresa e nella sua fase espansiva dell'ottantatré che è durata circa centotrenta metri molto lunga
I tassi sono cominciate o mentale dopo settanta settantacinque mesi
Qui invece i tassi quelli a lunga sono aumentati quasi subito col partire dalla ripresa che si può datare a circa novembre dicembre dello scorso e i tassi di sconto come se per il sono o mentali dopo sette otto mesi dall'inizio della ripresa e quindi qui c'è un'anomalia
E questa anomalia come si spiega secondo me si spiega perché c'è stato disco Nismo fra la ripresa americana e la ripresa europea che i tassi sono cominciati aumentar rendendo gli Stati Uniti quando nella ripresa era già abbastanza inoltrata ma qui c'era una congiuntura per viva
Cioè ritardata rispetto a quello se aggiungiate aggiungete al disco nonnismo la globalizzazione dei mercati per cui non è possibile fare in realtà
Come qualcuno aveva suggerito
Una politica divergente dei tassi calante degli Stati Uniti e in altri Paesi che arrivano dall'inizio
Di tassi crescenti negli Stati Uniti e altri Paesi che aveva ripresa e calanti in Europa perché cioè il contagio immediato ormai sulle piazze finanziarie allora questa miscela di disco nonnismo fra le congiunture
E di globalizzazione dei mercati deriva che purtroppo Italsider non aumentare troppo presto nelle colonie che hanno una congiuntura il ritardo questa è una specie di vorrei dire quasi una uniformità che probabilmente dovremo andare un po'a controllare se c'è il disco nonnismo fra le congiunture ma c'è movimento libero o quasi di me dei capitali e dovrei aggiungere i cambi non sono perfettamente flessibili allora voi avete questo fra avrete questo fenomeno quasi sempre i tassi che calcano INCE lamentare troppo presto rischiando effettivamente di strozzare è o di rallentare la ripresa nelle economie che hanno una congiuntura tardiva
Seconda considerazione che vorrei fare ma comunque questo rialzo dei tassi tempistica a parte
A un senso desidero stabilizzante o testa destabilizzante chiediamoci anche questi
Ora
Una delle spiegazioni che addotta questo aumento dei tassi d'interesse produttività si allunga perché i tassi a breve incorporano abbastanza presto l'inflazione
I tassi a lunga sono quelli che incorporano le aspettative di inflazione no
Allora la spiegazione che si usa dare i tassi aumentano quando peggiorano le aspettative di inflazione e quindi a questo punto la domanda diventa ma queste aspettative inflazionistiche che sarebbero alla base del rialzo dei tassi che avrebbero una certa funzione
Se fossero essi alla base dei del rialzo dei tassi sono fondate o no
Perché se sono fondate se cioè veramente le aspettative inflazionistiche hanno un fondamento e di qui segue un rialzo dei tassi il fatto di per sé non è negativo
Perché un rialzo dei tassi in presenza di una minaccia inflazionistica effettiva significa grosso modo richiamo delle imprese delle famiglie dello Stato a un comportamento più prudente più misurato e non necessariamente questo è contro lo sviluppo perché lo sviluppo ricordiamocelo sempre non è la corsa dello spider
Che deve correre il più possibile facendo soltanto cento metri lo sviluppo
Più una faccenda da maratoneta
Che potrebbe dover andare più piano se vuole arrivare un po'più lontani quindi da questo lato se le aspettative inflazionistiche hanno fondamento e sono esse la ragione del rialzo dei tassi non è detto che il rialzo dei tassi
Sia un fatto di per sé negativo
Ma se le aspettative inflazionistiche non sono fondate
E qui i teorici delle aspettative razionali penso che sobbalza daranno
Ma io ho l'impressione che non è affatto vero
Come penso che alcuni miei colleghi liberisti e anch'io sono un economista di questo Samp
Ma ci sono alcuni miei colleghi che penso che i mercati non sbagliano mai
No non è vero cieco su tutti i mercati finanziari qualche volta sbagliano ci sono alcuni crack che dimostrano questo
Ma il privilegio del mercato non è che non sbaglia il privilegio del mercato e che quando sbaglia si corregge
A differenza di molti governi
Che prima che si correggano bisogna che a Livorno le prossime elezioni su il privilegio del mercato e che può sbagliare chi ha detto che il mercato non sbaglia mai però in genere si corregge allora supponiamo che il mercato
Si sbagli
E che le aspettative inflazionistiche mercato siano esagerate
Dire questo significa immaginare che
La politica delle autorità monetarie sta contenendo l'inflazione
Se diciamo che le aspettative di maggiore inflazione sono sbagliate ciò equivale a dire che in realtà stiamo supponendo che le autorità monetarie siano tenendo sotto controllo l'inflazione
E che succede in questo caso succede che se gli operatori hanno aspettative di maggiore inflazione fanno aumentare i tassi d'interesse monetari in questo ci riescono sempre gli operatori quando hanno quel tipo di aspettative no
Escono dal lungo si mettono su Blair i tassi aumentar tassi monetari
E nella misura in cui però stanno sbagliando cioè nella misura in cui le autorità monetarie stanno tenendo bassa l'inflazione la consegna N e tanto più quanto più le autorità monetarie riescono invece a tenere bassa l'inflazione i tassi d'interesse reali aumento era
Avremo cioè i tassi d'interesse monetari che crescono e se diciamo che è sbagliato
Le aspettative sono sbagliate cioè se diciamo che le autorità monetarie sanno in realtà attendo Julie inflazione la conseguenza che i tassi d'interesse reale parto
è questa volta è una cosa sbagliata
Cioè a differenza della prima ipotesi in cui se è fondata serve
In questo caso sono ossa senza un motivo
Quali sono le vie d'uscita le vie d'uscita non sono un tentativo dalla banca centrale di ridurre i tassi
Perché se alle banche di tali in questo contesto ripeto
Di un'inflazione sotto controllo come io penso che questa sia in questo momento
E però di aspettative di maggiori frazione di operatori provasse a ridurre i tassi farebbe partire l'inflazione
E quindi si facesse una politica monetaria espansiva per ridurre i tassi farebbe partire all'inflazione
E non riuscirebbero le autorità monetarie a far ridurre i tassi d'interesse allunga che sono quelli più importante perché si fa partenze fa la parte di frazione le aspettative di inflazione sono rafforzate sono confermate età si allunga crescono lo stesso
Quindi purtroppo non c'è che insistere in una politica di contenimento dell'inflazione
Sperando che sia male da quella mia ipotesi che cioè i mercati possono sbagliare e che però si correggano
Perché sarà così allora i mercati a un certo punto capiranno che si stanno sbagliando e che l'inflazione sotto controllo ai tassi di interesse monetari potranno tornare a ridursi come io non escludere sono un po'ottimista in questo ma non escluderei io credo che la situazione è questo è questo cioè i tassi d'interesse reale stanno aumentando per questo che vi ho detto perché c'è un'aspettativa di crescente inflazione esagerata
Di fronte alla quale ci sono però autorità monetarie che riescono per il momento almeno a tenere sotto controllo l'inflazione perfetto non può che essere tasso d'interesse reale crescente
Per ora
La speranza è che un'insistenza delle autorità monetarie nel controllo dell'inflazione convinca
Convinca gli operatori i tassi possono ricavare
Perché penso che le aspettative di inflazione a possono essere esagerato in questo momento perché se ci riferiamo a una ipotesi di aspettative adattive beh non ci sono
Fatti che fanno pensare un'aspettativa di inflazione crescente se pensiamo ad aspettative razionali dobbiamo andarci molto piano acustico in molte cose sono cambiate
Il modello di riferimento per uno che volesse farsi un'aspettativa razionale è un modello riferimento molto diverso in cui ci sono accordi sindacali che speriamo duri no che tengono più bassa piano che modificano la la curva di Phillips per intenderci ci sono modifiche nella dovette commerciale del sistema commerciale
Che in questo momento agiscono nel senso di tenere bassi i prezzi di consumo
C'è una modifica la struttura del commercio estero che qui la minaccia il cambio ovviamente ma c'è una modifica intanto il nostro cambiamo ci state pensando tanto verso il dollaro
Che la moneta in cui paghiamo soprattutto materie prime e secondo la struttura del nostro commercio internazionale ci fa più dipendenti in semilavorati che in materie prime in questo momento quindi non voglio dire che sia del tutto sbagliato temere all'inflazione ma che la struttura dell'economia si sta modificando in modo tale che l'ipotesi di aspettative razionali
Che è basata su una struttura stabile il per così dire di funzionamento dell'economia mi sembra da prendersi molto
Con le pinze
Voglio fare se mi è consentito non so se c'è ancora un minuto
Un ultimo riferimento al promosso problema dei differenziali di tra i casi interessi italiani e quelli esteri
Come sapete versi differenziale sono orribili in questo momento è stato usato questo termine qua circa quattro punti sui dieci anni
E sono state date diverse spiegazioni di questa strage una naturalmente un eventuale differenziale nelle aspettative inflazionistiche Previtali e per il resto del mondo me ne sono già per il momento occupa
Un'altra è stata la chiesa
In condizioni di incertezza sulla Finanziaria ma finanziaria
Stata fatta almeno è stato presentata allora non so come sarà come andrà a finire ma una finanziaria che alla Finanziaria abbastanza corrispondente alle aspettative di rigore
Secondo me anche a quelle di equità ma su questo so che possiamo discutere fino a domani senza metterci d'accordo ma suo livore c'è uno sforzo notevole
E quindi come che questo differenziale anche dopo la Finanziaria rimane alto
Io vorrei
Ricordare un fatto in che secondo me è molto importante
Quando cambiano i tassi di interesse internazionale cioè quando si passa da una falsità sente nazionali calanti a una fase i tassi d'interesse crescenti me
I tassi italiani ovviamente si devono adeguare i tassi internazionali e non potremo consentirci il lusso di infischiarsene
No mentre si pensa e questo significa che i livelli assoluti dei tassi italiani si debbano adeguare ai livelli assoluti di darsi estere
E che questo non debba per forza pensare su un aumento in termini di aumento del differenziale
E però non è così purtroppo
Perché quando c'è un Paese che ha un forte debito pubblico in rapporto al PIL
E quando buona parte della causa del debito pubblico è la spesa per interessi
è in questo Paese un aumento dei tassi internazionali comporta un maggiore rischio
Di default
E quindi al momento il differenziale
Cioè quando c'è questo dato di struttura un forte debito pubblico in rapporto al PIL e in particolare poi cosa che un po'ci distingue da qualche altro caso una forte spesa per interessi sul PIL
Gli operatori sono consapevoli che al momento di un punto del tasso di interesse per un Paese senza debito pubblico è una cosa ma per un Paese con un forte debito puro crea un problema in più
Nella traiettorie di rientro crea un rischio di più in più e c'è quindi un differenziale Mangione che deve coprire maggiore rischio
Questo meccanismo funziona secondo me
Sia nella fase di tassi d'interessi internazionali decrescenti
Per cui Ciampi uomo fortunato guida l'economia in una fase di tassi calanti e i differenziali si riducono sia in una fase Itas interessi internazionali crescenti per cui oggi i differenziali aumento non è solo una questione di credibilità c'è anche questo meccanismo dentro e questo volevo ricordare grazie
Grazie Antonio Marzano apre sopra l'intervento dichiaro aperta la discussione o una richiesta di intervento da parte di
Ma Sinibaldi vorrei raccogliere se c'è qualche altra richiesta di intervento e voi
Darei la parola e relatori per una loro risposta diretto oppure che tu parlassi da Dili
Vediamo se
Davanti commenta sabato a Bergamo merita una risposta
Comunque non le ripropongono
Anche perché negli interventi ottuso Carlucci preso Mazzano trovato diciamo alcuni elementi di risposta alle domande che ho posto soprattutto in quello del professor Carlucci
Ripropongo invece soltanto la terza diciamo proponendo palla persa domanderà queste io dicevo
A vostro giudizio chiedevo un giudizio su questo giudizio su questo sperimenta un regime di cambi flessibili consente strutturalmente tassi di interesse più bassi la mia risposta è sì ma volevo altre risposte
Ecco vedete
Ventuno ventiquattro anni fa eccelle successo una grande rivoluzione
Senta voi pare che in Italia ancora non ce ne siamo accorti cioè in Europa direi c'ha ventiquattro anni fa abbiamo abbandonato un monetaria aveva un riferimento autore oppure il vecchio sogno di che no e siamo entrati in una moneta fiduciaria
Evento storico grandissimo e ci ci sono avuti alcuni anni perché alcuni Paesi farebbe salire il Giappone lo capissero noi ci abbiamo messo vent'anni a capirlo questo e ancora non è
Del tutto capito quant'è che ci siamo attardati per quindici anni a difendere questa funesta idiozia dei cambi fissi o così la chiamo scusate ma la crudezza della della dell'espressione no
Dico questo enorme evento aveva come corollario
Imprescindibile anche il passaggio a dei cambi flessibili perché una moneta che ha un riferimento aureo
Ha una logica diciamo nel proporre un sistema di cambi fissi cioè la lira sterlina c'ha sette grammi di oro la via italiana zero zero trentatré e quindi se il riferimento e aureo è giusto che ci sia l'ambitissimo venti in cui si abbandona il riferimento audio i cambi fissi non hanno più ragione di essere non hanno più logica e quindi cadono come la storia insegna
E questo comporta diciamo dei cambiamenti anche culturali enormi a vedere l'onere paesone professor Marzano diceva i tassi a lunga sono diciamo funzione pace diciamo dato anche delle solo funzione delle aspetta dell'inflazione quello che si legge generalmente su tutti i libri di economie politica italiana
Ma per carità ma dico qualsiasi operatore che ha operato diciamo sui mercati finanziari grazie agli ottimi quindici anni capisce benissimo che questa è una sciocchezza scusate
La crudezza dallo perché chi operata nei mercati finanziari gli ultimi quindici anni ha visto il cambio tra dollaro e yen varia al variare diciamo del cento per cento cioè il cambio tra lira dollaro al cento per cento
I tassi di inflazione per esempio gli Stati Uniti fra ottantacinque che oggi va per dieci anni si sono mantenuti grosso modo tra il quattro e il cinque per cento sei non so erano dalla gente
Quindi come volete che acquisti o venda attività finanziarie a qualche anno e pensando a maggiori o minori tasse interessa ciò che è determinante
Il movimento nei mercati finanziari internazionali ormai è soltanto l'aspettativa del cambio
è evidentissimo noi sappiamo tutti che i mercati finanziari internazionali sono mercati eminentemente speculativi no può piacere o non più può non piacere ma è così cioè le transazioni che essi hanno ogni anno sul mercato dei cambi sono circa dieci volte l'età bene adesso stringo meno e e arrivo alla domanda
E sono circa dieci volte le transazioni reale di beni e servizi no quindi mercati sono speculativi
In un mercato speculativo chiaramente diciamo l'aspettativa di profitto si cambi sono fissi
è data soltanto al differenziale dei tassi sei cambi sono variabile dato a differenza dei tassi e dal differenziale di cambio diciamo dal lodo differenza d'età
è evidente che siccome a differenza sui cambi negli ultimi anni è stata tanto più grande che ormai quello il motore del mercato dei cambi
Che va be'dico i paesi che sono entrati del primo nel sistema dei cambi nella logica e nella cultura
Del sistema di cambi flessibili
Sono arrivati alla conclusione che i tassi di interesse in un regime di cambi flessibili sono una variabile indipendente c'è il Paese può determinare il tasso che aspettare che il cambio vada dove vuole ed è quello che sprizza storica quello che hanno fatto sostanzialmente Stati Uniti e Giappone che sono i Paesi che hanno più antica esperienza di cambi flessibili e che hanno capito meglio questo questo nuovo sistema negli ultimi sei anni sa dirige Polito Tizzano duplica i tassi costantemente bassi diciamo no a livelli quattro cinque punti più basso il tasso di sconto rispetto ai tassi europei quindi diciamo il giudizio che io dopo che ho anche motivato a questo punto e che è molto importante direi una questione grossa è questo c'è il quesito
è verosimile è vero che in un regime di cambi fissi di cavi flessibili scusate il tasso di interesse può diventare una variabile indipendente c'è una manovra di politica interna voglio dire no grazie
Roma
Io una domanda sulla seconda relazione
Quella di Carlucci
E un commento sulla terza relazione ed è quella che insomma Zanca
Certo valzer
Se sulla cosa che russi che
Punto
Affascinante e sorprendente ma francamente
Quasi ovvia se parti dal cambio di segno nell'equazione delle aspettative di inflazione
Tucci allestite diverse ispezioni perché senza questo diventa difficile poi valutare cioè tutto quello che il la conseguenza in termini di risultati
Direi quasi banale se cambia il seguito di aspettative
Perché è ovvio che se il tasso di sconto entra in un certo fino a un certo punto col segno meno
Gioca in un certo modo se entra col segno più è chiaro che se tu tieni troppo alto alimenti aspettative inflazionistiche e i risultati sono direi coerentemente quelli che ci si aspetterebbe
Ora ma questo lo possiamo parlare anche dei rischi sopra domani voglio dire ma sono molto curioso di vedere la stima di queste equazioni
E come mai quasi improvvisamente solo l'effetto di entrare nello SME possa determinare una mutamento così radicale nella formazione delle aspettative
Avete provato a stimare l'intero periodo ad esempio
Ecco il segno sull'intero periodo della significatività dei risultati
Che cosa vien fuori invece di spezzare in due periodi
O sulla relazione di Marzano
Antonio
A mio parere una delle poche persone perbene che ci capisca perché in questo momento stanno cercando di far capire anche gente che non vuol capire e e i e debbo dire che in modo molto
Sereno e rigoroso attardato nel tentativo di spiegare cosa sta succedendo in questo Paese
Ora la mia opinione è che c'è un punto debole del tuo discorso Antonio
E che tu hai dato un giudizio o sulla qualità e quantità della legge finanziaria della manovra
Perché io non condivido affatto e che questa diversità di giudizio invece può spiegare il perché stanno aumentando i differenziali dei tassi d'interesse non semplicemente per il meccanismo che tu ha indicato che potrebbe anche che potrebbe anche avere una sua ragionevole fondatezza
Ma semplicemente perché i mercati sono un po'meno sciocchi
Sia dei sindacati italiani sia dell'opinione pubblica italiana sia delle tre reti televisive italiane e guardano un po'più attentamente e quello che effettivamente
Viene proposto e soprattutto sono in attesa di vedere quello che effettivamente esce dalle Aule parlamentari
Allora non Firth ricadere nelle ire di Mario Leccisotti che per fortuna stavolta è lontana rapidissimamente e la mia opinione intanto che l'aria che tira
E che ciò che uscirà dalle aule parlamentari e ancora nella mente di Dio
Perché mi pare di capire che non è che ci sia un consapevolezza anni un accordo su alcune linee di fondo importante ma quello che è più grave a mio parere ciò che sta entrando nelle aule parlamentari e e giustamente tu hai detto sul piano dell'equità non discutiamo perché se lo stiamo qui tre giorni
Ma io credo non solo iniquo ma a mio parere è stato scioccamente iniquo ma al di là del problema dell'equità e dal punto di vista della ma de della quantità dell'intervento assolutamente insufficiente perché un mercato degli operatori non dico che acquisiscano fiducia in questo Paese ma vengano nuovo stimolati a provarci attentare e a giocare quella che viene chiamata la speculazione
Se uno riesce in queste condizioni a guadagnare tre o quattro miliardi dalle undici del mattino alle due del pomeriggio con una notizia falsa ma che purtroppo è verosimile
La colpa non è di quello che guadagna tre quattro miliardi ma chi opera per rendere verosimili anche notizie chiaramente falsa allora andiamo a vedere rapidamente che cosa entra in Parlamento
Entra in Parlamento una prospettiva
Del ragionier Monorchio che l'unico che sa fare i conti precisi
Sul bilancio dello stato di tendenziale
Fabbisogno di centottantacinque mila miliardi
Ora molti che mi conoscono sanno qual è il mio giudizio sul tendenziale matta prendiamolo per una cosa seria facciamo per un momento l'ipotesi che sia una cosa seria
Allora viene proposto un obiettivo di tagliarlo a centoquaranta mila miliardi
Centoquaranta mila miliardi se fossero veri non permettono l'inversione di tendenza del rapporto debito PIL e avrebbero bisogno successivamente nel biennio successivo almeno di altri quaranta mila miliardi per arrivare nel novantasei novantasette all'inversione del rapporto debito PIL quindi teoricamente entra in Parlamento una proposta in cui si dice facciamo metà strada adesso che poi metà l'anno successivo
E però purtroppo la gente compresi quelli di le monde anche la Tana De Zulueta che sarà pure bruttina antipatica ma pure intelligente
La tana dell'Economist voglio dire ecco però ci capisce pure allora se andiamo a vedere
Questi famosi quarantacinque mila miliardi
Che dovrebbero per per di più condurre a metà strada
Sono incontri poi li conosci meglio di me insomma voglio dire sono diciotto diciannove mila miliardi di condono che a parte il discorso dell'equità mai
Ha due caratteristiche totalmente incerto
Totalmente incerto avremmo potuto scrivere qualunque numero al lotto in quella voce secondo
Sì questa è la è la conseguenza della politica monetaria
La conseguenza è la politica monetaria conseguenza che fra tre mesi o limitarsi a quindici non no non
Secondo
Che è palesemente essendo una tantum possono sì e no essere contabilizzati a fondo ammortamento debito pubblico e non una riduzione di deficit sono riduzioni fabbisogno ma non di deficit
E peraltro voglio dire quelle che sono stati chiamati i tagli di spesa in realtà cinque o sei mila miliardi sono rinvii di spesa al novantasei
Bene allora la sintesi è che in fondo quello che sta entrando in Parlamento è un contenimento più o meno strutturale di circa venti mila miliardi
Contenimento di venti mila miliardi che colloca il deficit strutturale che lasciamo al novantacinque attorno a centosessanta mila miliardi con una palese sottostima sui tassi d'interesse perché lì e dico il cane che si morde la coda insomma se io parto dicendo i tassi si abbassano
E allora quella cosa lì funziona ma se parto dall'altra parte mi si rovescia e quindi lo devo contabilizzare due volte di circa almeno dieci quindici mila miliardi ad oggi
Quindi quello che i mercati stanno percependo e che l'anno prossimo a parità di condizioni senza ulteriori interventi dopo la Finanziaria
Siamo attorno al centosettanta centosettantacinque mila miliardi allora io credo che se fossi uno di questi operatori
Internazionali
Giustifico perfettamente un aumento del differenziale dei tassi d'interesse anzi di ritengo abbastanza ingente
Perché come giustamente ha detto tu un Paese che a questo livello di debito pubblico a questo punto la condizioni di solvibilità
Non mi basta più un punto di differenziali in più sui tassi internet comincia avere dubbi anche se il differenziale dei tassi giochi a sostenere
Battuto quando già finite
Rapidissimo per carità la frase incriminata
Sì anche cenato anche per l'Europa potrebbe data esatta talmente bene che forse vuol prendere due piccioni con una fava
Il suo intervento è stato così elegante che ha suscitato anche voi per l'attualità del problema ha suscitato un po'in tutti noi una credo una voglia di vi discutono ancora di più
E devo dire sempre un piacere vedere quando cioè almeno per me un elogio delle aspettative irrazionali
E quindi voglio dire ecco io sono state senza sono sempre stato accordo ovvio sarebbe l'esteta di razionali capita di razziali non ci ho mai creduto
E quindi devo dire sono più d'accordo con lei
Di quanto sia d'accordo questo Baldassarri nel dire che è vero che qualsiasi azione paradossale in cui abbiamo un'economia reale che va bene le imprese italiane sui mercati esteri stanno andando molto bene Sister manufatturiero sta esportando e così via
E invece l'economia italiana sa ancora sotto schiaffo sui mercati finanziari
Ma a questo punto io voglio sapere la sua opinione sul perché
Abbiamo queste aspettative irrazionali perché abbiamo oggi l'Italia aspetta di ad un tasso di frazione ancora crescente che mi sembra che il suo ragionamento sia poi la causa principale che giustifica l'aumento dei tassi e le chiedo non sarà magari anche perché il Presidente del Consiglio a delle imprese che sono piene di debiti
Allora
Allora novanta
L'Italia allora diamo la parola
Pasta lei
Allora scusa lezioso
Mi pare che dobbiamo concedere apre Sammarzano un minuto a Dini e replica e poi passare la parola ai due relatori per le loro risposte
Dare la parola è facile prende la che è difficile dopo dopo questi interventi non so non funziona credo
No
No mai avuto si sente per
No non credo che sia tanto una sciocchezza confesso che sono piuttosto ancora legato alla teoria dalla struttura dei tassi
E io stesso qualche giorno fa avendo qualche piccolo risparmio fatto un calcolo che si basava sulle previsioni dell'inflazione
Di qua tre anni e cioè sulla previsione i tassi d'interesse di qua tre anni e cioè sulla previsione del corso dei titoli fra tre anni rispetto al corso al quale avrei dovuto comprare di oggi
Che tutto qua
E quindi a questo non è molto più di questo quella teoria
Quindi la ritengo invece erano ancora a impieghi quanto agli interventi sulla finanziaria che per la verità insomma io non ho dedicato il mio
Dammi signora mia pseudo relazione alla Finanziaria ho solo detto che mi sembrava abbastanza rigorosa e forse anche qua ma insomma però capisco che nell'attualità
Beh guarda Mario io ho perso che intanto i differenziale non ha punito la finanziaria perché si è creato prima
Non è venuto dopo la Finanziaria e quindi dobbiamo metterci d'accordo sul differenziale venuto i quattro punti circa per effetto della Finanziaria bisogna spiegare perché c'era anche prima
Allora tu introdurrei una teoria delle aspettative razionali per cui il Pubblico prevedeva che la finanziaria non sarebbe stata buona
Ma mi pare un po'difficile
Dobbiamo metterci d'accordo questi differenziali dei tassi durò da parecchi mesi prima della finanziaria
La finanziaria è abbastanza rigorosa o no qui anche oltre che sull'equità le opinioni si dividono
Perché Andreatta Vaciago e spaventa
Che non ho incontrato a Palazzo Chigi in questi giorni dicono che si che è abbastanza rigorosa e qualcuno aggiunge mi pare spaventa che ha se il tasso di sviluppo dell'economia sarà di circa il tre per cento l'anno prossimo cioè maggiore di quello previsto dal DPEF questo dovrebbe rendere qualcosa in più in termini di gettito fiscale e qualcuno al mondo aggiunge che quei provvedimenti che non sono piaciuti e non piacciono molto nemmeno me che sono una tantum forse rendono di più
E Dini l'altro giorno mi diceva io concordo con lui perché sai mi occupo un po'da vicino delle privatizzazioni che se sì ma riesce a mantenere un calendario non irrealistico saranno più di dieci mila miliardi tu qualche tempo fa mi ricordo un tuo saggio con Modigliani non eri molto pessimista insomma qui le opinioni certo possono essere divise
Mi rendo conto che la zona uvetta
Non la pensa così
Ma io un trattato intitolato così parlò Zulueta non l'ho mai letto Parlamento
Grazie
Alla
Volevo ringraziare la facoltà resta simpatico ospitalità spero che avremo altre occasioni anche di ricambio vicino coscienza ecologica
A profanare la
Trovare
Io sarò brevissimo cercherò di essere breve però volevo dare prima tutta una risposta all'idea la collega Sinibaldi che ha reintrodotto dopo vent'anni il dibattito dei tassi fissi dei tassi
Rigidità si flessibili ora i tassi di la flessibilità dei tassi ha un significato quando si parla di altre armi sarebbe come dire che i tassi imitare sarebbero stati più bassi se ci fosse stato tasso flessibile tra le tre il Lazio il Piemonte perché qui parliamo di regioni dell'Europa il dibattito non c'entra assolutamente niente dunque fatta questa parentesi dei tassi flessibili
Per quanto riguarda la sincronismo ha detto il disincaglio ritmo forse meglio dire la sincronismo nella politica monetaria tra l'Europa e gli Stati Uniti
Né i tassi di interesse
Questo è stato rilevato son Marzano è un aspetto che esiste ma bisogna rilevare che un effetto che esistito sempre da almeno vent'anni a questa parte
Almeno dal settanta cioè questa sincronismo quindi attribuire la crescita dei tassi al fatto che crescono prima in America quando li la crescita
Eh già sostenuta e da nove non ancora sostenuta e quindi crescono fuori tempo questo è un aspetto che c'è stato sempre quindi lo possiamo mettere come differenziare due parole a ai e i compilatori del modello ecco a me io qui volevo portare io sono stato vostro collega un segnale università straniere per tanto tempo adesso però lavoro per una banca milione di portare il punto di vista di un operatore
Di qualcuno che opera con i tassi di interesse che però li ha visti anche dal punto di vista teorico
Prendere come variabile il tasso di sconto i non è significativo prima di tutto perché le aspettative sul tasso di sconto le aspettative che si formano sui mercati non sono aspettative solo di inflazione
Sono anche aspettativa di tassi di rendimento reali sono anche aspettative di eventuale stime che si fanno sulla rigorosità della finanziaria
Sono aspettative sulla stabilità del governo quindi prendere le aspettative di inflazione del mercato e poi rivoltando queste aspettative prende il tasso di sconto non può essere significativo
E l'altra cosa è sulla tasso di sconto il tasso di sconto di per se stesso non è significativo perché il tasso di sconto del prestatore di ultima istanza le banche prima si approvvigionano sul mercato
Allora quando il mercato del liquido le banche non hanno bisogno di scontare dei andare massicciamente al prestatore di ultima istanza
Oltre a tasso di sconto poi ci sono state in quegli anni le operazioni sul mercato aperto le anticipazioni
Quindi ecco rivedere un po'il la variabile sul tasso di sconto mi sembrerebbe un po'improprio bisognerebbe probabilmente correggerlo con qualche cosa
Grazie
Ma io
In realtà dovevo dare una risposta un po'Marzano che accusata di tendenza evidente dalle FIAT se gli addebiti dei testi quindi è questo il punto non dotate di ieri grazie tipica il etero lascia anche perché tu hai più
Dopo
Sì credo che no dieci mia
Facciamo diciamo sempre
Questo
Bergamo andiamo avanti per punti
Per domande
E per risposta
Uno questo funziona bene
A radio radicale mediatica un momento allo stadio
Marzano Antonio
Ha detto
Se le autorità di governo avessero abbassato nei primi anni ottanta
Il tasso di sconto
Le altre variabili sarebbero rimaste più o meno le stesse noi in effetti le abbiamo utilizzate spesso
In particolare le attese di inflazione non avrebbero potuto modificarsi in base ad esempio Luini non ne ha voluto parlare ma voleva dire impazza la credibilità del governo di quegli anni
E quindi Luís domandava te se fosse successo questo cioè se in base a un un abbassamento del tasso di sconto si fosse modificata la credibilità delle autorità di governo che noi abbiamo preso
A fondamento della nostra equazione lui si domanda e sarebbero rimasti tutte queste altre variabili esistesse la funzione sarebbe rimasta più o meno la stessa
Probabilmente no mi sembrava di capire che intendesse e se no evidentemente risultati positivi che abbiamo avuto sarebbero stati gli stessi
Questa è una critica che viene fatta sempre ogni volta che uno a lavora con degli esercizi di simulazione cioè le altre variabili gli altri
Gli altri parametri rimangono gli stessi se se ne cambiano una parte è una critica anche studiata libri nei libri di testo di base ed è una critica giusta però giusta fino a un certo punto
In effetti la credibilità delle autorità monetarie in quegli anni era dovuta molto di più alla decisione di mantenere il cambio stabile che non alla decisione di mantenere i tassi dell'interesse in una certa maniera
Per cui siccome nelle nostre simulazioni pur variando il tasso dell'interesse tasso di sconto
Il tasso di cambio rimane uguale rimane stabile noi abbiamo presupposto che in realtà la credibilità dell'autorità di governo più o meno rimanesse la stessa
Non solo
Ma questa credibilità poteva essere minata in qualche modo
Qualora ci fossero stati i segni evidenti che la politica monetaria variata con una diminuzione del tasso di sconto avrebbe prodotto
Un arresto del processo De Falco De Fazio mistico il che non è al meglio anche il che non era vero come abbiamo fatto vedere
Per cui è da dubitare che un abbassamento del tasso di sconto in quegli anni avrebbe potuto minare la credibilità del governo in questi sensi
In maniera tale da far cambiare la struttura del determinanti le aspettative
Due
Marzano ha detto che
Non c'è attualmente anomalia nell'aumento dei tassi d'interesse
Ma c'è anomalia la tempistica cioè dice che questo momento si è verificato troppo presto in maniera anticipata rispetto al passato
Che a me non sembra quello che è cambiato è e la lunghezza del ciclo economico che negli anni ottanta come lui ha osservato era lungo centotrenta messi
E l'aumento dei tassi dell'interesse avvenuto intorno al settantesimo venisse cioè il grosso modo alla metà del ciclo
Se il ciclo attuale è lungo ventiquattro ventotto trenta mesi
Non c'è anomalia
Di tempo perché l'aumento dei tassi
Di interesse è avvenuto grosso modo alla metà del ciclo economico sto parlando gli Stati Uniti poiché il ciclo europeo
Posticipato e quindi ma nel nostro caso appena sono aumentati prassi negli Stati Uniti sono aumentati per questioni diverse dal ciclo certe questioni finanziarie
Sono aumentati immediatamente o quasi anche in Europa per lo meno
Sono hanno smesso l'ha detto il la il decremento
Quindi non non mi sembra di aver visto alcuna anomalia nella tempistica dell'aumento dei tassi d'interesse del circolo
Poi terza corsa Marzano ha detto che il differenziale dei tassi questa è stata la ultima sua osservazione sostanzialmente il differenziale tra la lira e il e il marco tedesco dipende dall'ammontare del diritto e non da altre variabili
In realtà questo differenziale è alto ora mera passò alcuni mesi fa quando il debito pubblico italiano più o meno allo stesso e quindi questa motivazione mi sembra mi sembra che non debba valere lui in realtà in qualche modo cercava di di correggerla questa motivazione parlando anche del ciclo del dei dei tassi ma mi è sembrato che insomma
Fosse molto più valida questa motivazione sì alcuni mesi fa il differenziale era basso con lo stesso livello del debito pubblico che abbiamo ora con un differenziale più alto non può essere il debito pubblico un determinante della Bari del differenziale tra tassi italiani tassi tedeschi
Poi c'era collega che parlava cioè che domandava non so se due rispondere io questa domanda
Sì sì io faccio quasi
Poi risponda Baldassarri
Di lucine cambi flessibili tasso d'interesse può essere svincolato dalle altre variabili strumenti strumento raccoglie monetaria
Io cerco sempre di rispondere non in base alla teoria in cui certe cose sul dimostrato ampiamente ma in base alle applicazioni empiriche applicazioni empiriche di questo tipo io non ne ho fatte quindi io personalmente non sono in grado di rispondere anche se teoricamente potrei
Essere tentato di rispondere visti
Baldassarri
Lui diceva che Dio nostri risultati sono banali sono ovvii qualora
Sia dimostrato che c'è stato questo cambiamento del segno del tasso d'interesse dagli anni settanta e le ottanta perfettamente d'accordo proprio così
Il punto però è che io non ho mai visto stimata una funzione delle aspettative
Non l'ha mai vista sarà perché io non vedo tutta la letteratura che esce fuori in Italia e fuori internazionale
Però il fatto di aver utilizzato
Quei dati qualitativi dell'Isco
Qui ci sono presenti degli autorevoli dirigenti dell'Isco quindi potrebbero confermare le mie le mie dichiarazioni nel senso queste le seguenti dichiarazioni chiarisco si guardano bene
Anzi obiettano non molto obiettare sull'uso quantitativo delle variabili qualitative che il loro che il loro costruiscono e che secondo me hanno una importanza rilevantissima invece in questo senso spero di di essere positivo nei confronti del del del lavoro del disco
Tramite queste variabili
Di queste inchieste congiunturali
Noi abbiamo quantificato queste attese di inflazione produzioni domande AN abbiamo studiato i determinanti perché a parole
Così in maniera descrittiva è facile dire ma solo mentale attese d'inflazione perché e poi dieci righe di spiegazione noi non abbiamo fatto questo
Abbiamo dato dei numeri abbiamo costruito delle funzioni matematiche che trovate
Più diffusamente descritte nell'articolo e in base a queste analisi
Quantitative siamo riusciti a dire che secondo noi almeno tra gli anni settanta e gli anni Ottanta c'è stato un cambiamento radicale del modo di determinarsi di questi attese d'inflazione che ha dato luogo poi a quello che io ho esposto prima
Mi sono accorta nell'ottantaquattro
E hanno cominciato allarmarsi
Allarmi allarmi abbassati i tassi di sconto perché qua sta succedendo che non abbiamo capito nulla questo hanno detto nelle nelle stanze segrete
E nel giro di pochissimo tempo se andate a vedere i numeri andando a vedere i numeri andate a vedere in serie storiche nel giro di pochissimo tempo hanno passato del tre per cento addirittura il tasso di sconto e questa se volete
è una
Volete chiamarla prova tra virgolette di quello che abbiamo detto ma fate voi fate voi meno male che sembra che non ci siano esponenti della va be delle autorità monetarie qui in in questa in questa sede se no e poi diceva prima Tosato e tu sei stato un po'provocatorio sì perché io
Personalmente a differenza di Marzano Antonio che ci si diceva liberista io mi dico uomo libero
Tale cioè che si permette pure dei delitti di lesa maestà come questo che Dio descritto all'interno del della mia relazione
Diceva Baldassarri prima ma come è possibile che proprio nel settantanove ci sia stato un cambiamento della struttura determinanti dagli anni settanta agli anni Ottanta
Perché la credibilità da parte dell'autorità di governo è stata proprio aumentata in quei tempi ed è continuata aumentare per tutti
Tolosa tutti gli otto anni dall'ottanta ottantasette che formano il nostro campione
Cioè il nostro campione non è un campione di pochi dati è un campione di dati mensili dall'ottanta all'ottantasette
Confrontato con un campione analogo per gli anni settanta
Non sono voglio dire campioni labili tali che insomma ci si mette un dato in più ondate meno poi cambiano i segni e no
E no prima di dire queste cose anche se dette da uomo libero
Prima di dire queste cose c'abbiamo pensato non due non trema dieci volte
E son venuti nonostante noi critica Simo per primi i nostri risultati non abbiamo fatto non abbiamo potuto fare altro che dire questi risultati sono questi qui che vengono
D'altro canto
Non è che siamo stati noi i primi a dire che c'è stato in nei primi anni Ottanta un cambiamento di segno nei determinanti delle aspettative il cambiamento di segno sul tasso d'interesse
Ci sono state anche che altri economisti che hanno detto questo senza
Parlare in termini analitici ma facendo delle ipotesi di carattere teorico bene noi semplicemente abbiamo detto voluto dire che queste ipotesi di altri
Tornavano con i nostri conti
Ultima cosa
E allora forse non c'è bisogno di lavorare su un campione di venti anni e voglio in ti anni
Ciascun anno dodici dati son duecentoquaranta dati è un po'difficile poter ritenere che l'economia italiana sia rimasta costante in Intermite nel breve periodo evidentemente ne stiamo parlando di una struttura economica nel breve periodo
è un po'difficile poter ritenere che sia rimasta invariata per duecentoquaranta misi è per questo che ci ha fatto spezzare il periodo proprio in quel mese
Ultima cosa della questione del tasso di sconto che non è significativa volevo ma è poi basta finito
E io l'ho detto però noi non abbiamo costruito scenari alternativi di politica monetaria nei quali giustamente diceva il collega avremmo dovuto inserire una serie di variazioni relative a tante altre variabili tra cui le anticipazioni i pronti contro termine che però in quegli anni erano molto meno le operazioni e se il mercato aperto erano meno importanti di di quanto sono ora ad esempio no
Va be'però è vero
Noi perché si fa agli sono fatto così e veniva salsa una persona diceva ma no non è possibile che una varie abbia non non è tanto accettabile che un ipotesi di
Variazione di politica monetaria sia fatta con questo paniere di interventi con questo paniere di variazioni sui vari tipi di moneta sul Suire dei vari tipi di tassi su su queste operazioni eccetera
Allora noi
Abbiamo se vuole un po'voluto cautelarci abbiamo detto prendiamo e una sola di queste variabili lavoriamo solo su questa facciamo vedere che già bastava Cuesta bastava
Soltanto una variazione di questa già per avere i risultati positivi poi spetta ad altri costruire scenari diversi di politica economica più di politica monetaria più dettagliati del nostro
Più sofisticati però se bastava un di la variazione così banale per aprire delle dei risultati così positivi figuriamoci se la variazione Poli armonia fosse stata più dettagliare sofisticata quali altri incrementi di miglioramento dell'attività del del del dello scenario economico generale si sarebbe avuto
Grazie
Altre lei
No
Allora
Cosa restando sentivo questo poteva significare la risposta che l'effetto diceva no
Io
Grazie introdurrò io brevemente
Dal fronte intorno io brevemente spero di essere in grado di dire qualcosa e poi ci sarà il dibattito ad esaurimento fin quando ci saranno interventori
L'argomento come e da programmare anche dal testo e il mercato del lavoro e la distribuzione del reddito se mi consentite per fare questa notazione stiamo passando attraverso questa sessione dalla macro alla micro domani si occuperemo di settori e quindi è chiaramente micro economia finora con qualche
Ulteriore propaggini ci siamo occupati prevalentemente di macro economia aggiungo che la distribuzione del reddito con emerso anche stamattina in alcuni interventi quello di Acocella ed altri
è un uno snodo essenziale
Della vita economica perché poi li si vede chi guadagna e chi perde chi prende Keita
Distribuzione lorda distribuzione netta eccetera allora è un argomento cruciale sia perché ripeto può essere il passaggio dalla Maccanico sia perché comunque uno snodo fondamentale almeno dai tempi di Riccardo in poi della per capire come funziona un sistema economico intestato come funziona il sistema economico italiano come ha funzionato negli anni ottanta
Quindi cominciamo con il mercato del lavoro che per tutti questi per tutti gli altri motivi e il mercato centrale
Per gli aspetti distributivi anche per tutte altre considerazioni di carattere sociale umano e quindi do la parola al professor Frey per la prima relazione
Sì o forse meglio no
Spero che si sente sente
Sì
Ecco allora ringrazio il presidente
Come emerso più volte
Degli incontri di questo giornate mezzo però ora
Nostro lavoro di ricerca è un lavoro di semilavorati che successivamente e si perfezionò
Perché lo scopo di questi incontra di portare i risultati provvisori
Del lavoro di ricerca che tutti i membri del dipartimento i collaboratori
Connessi i colleghi
Che si rendono disponibili all'azione di lavoro comune e di confronto
Porta avanti il dibattimento nere né i fari spenti ora personalmente
Il testo che c'è nel volume
è un semilavorato che viene dopo
Un lavoro che in parte era già stato presentato
A un convegno a Tor Vergata lo scorso anno
Sulla disoccupazione in Europa
Che dovrebbe sfociare in Ulivo quasi finito che spero di finire durante le vacanze a tale scopo ematica occupazionale e le politiche del lavoro in Europa
Che collegato una voce indicatori sociali
Con particolare riguardo al lavoro
Che sto cercando di condurre avanti in sede Eurostat
Che collegato a un lavoro sui mercati davo europei
E che in parte è stato presentato settimana scorsa un convegno aderisco una e poi via via Avaya altre cose quindi un semilavorato ed è in questa luce che vi prego di prendere di contenuti nel saggio che avete in mano
Comunque tenendo conto di questo aspetto dice dorato di quello che è avvenuto da quando il saggio è stato consegnato prima estate ad oggi
Fissare l'attenzione su alcuni punti
Aspettando poiché la discussione
Questi punti vengano raccolti ed eventualmente allargati ad altri punti se qualcuno interessato ad altre cose
Primo elemento sono sempre più convinto che l'attenzione degli economisti sui tassi disoccupazione è profondamente sbagliata
I tassi disoccupazione dicono molto poco dicono quasi niente si sono presi a se stanti
E non si potrebbe dimostrare questo molti aspetti a parte il fatto che si tratta di un indicatore statistico continuamente rivisto
Perché gli aspetti metodologici per i confronti nel tempo e nello spazio
Vi propongono continuamente revisione ma a parte questo
Non credo che tocchino
Il profondo profondo dei problemi
Napoli battito pupazzi Adani
Perché se noi guardiamo il come mai gli economisti sono interessati preservazione
Nel vediamo che il rilievo del fenomeno è collegato secondo le conseguenze
Nomi che sociali
In passato la miseria
Dei lavoratori dei loro familiari
Oggi prevalentemente l'emarginazione alcuni aspetti di povertà tra l'altro la povertà oggi in misura notevole anche legata all'occupazione non ha reso come azione come dimostra un i dibattiti recentissimi a questo riguardo
Così come per esempio
La problematica delle conseguenze
Tocca spetti di dispersione dei mezzi pensiamo i sussidi trasferimenti e così via ai quali quindi finanza pubblica connessi
E poi un aspetto importantissimo sicuri i gomiti e tocco sono impegnati in un lavoro di ricerca per ora e che alla mancata valorizzazione delle risorse umane
Un discorso che gli economisti
E Michele Salvati si ricorderà per applicazioni che ha fatto in Italia
Ah ho tentato in tema di potenziale di lavoro pensiamo lo schema di Okun gli aspetti connessi ma che oggi richiederebbe Oldrini approfondimento a più ampio per quanto riguarda problematiche complesse quindi sono convinto che l'indicatore statistico sintetico se se ne vuole usare uno
Più coltivo è il tasso di occupazione non il tasso di usurpazione anche il tasso di occupazione tratto da solo non basta
Se si vuole approfondire la problematica occupazionale bisogna integrare questo indicatore Corrado
Tra l'altro il tasso d'occupazione
Dovrebbe essere definito non con riferimento a popolazione complessiva ma con riferimento la popolazione in età lavorativa
Ovviamente qui c'è un problema di di convenzione su qual è che è il limite massimo della popolazione in età lavorativa visto che il limite minimo è il nome al menti alla fine la scolarità dell'obbligo e quindi collegato semmai a definizione
Dei tempi necessari per la scolarità dello
Seconda convinzione che ho è che
I mercati e loro sono profondamente differenziale
Parlare di prove ma dico cupa azionari in senso complessivo e fermarsi a questo livello anche qui non ha molto senso
Discutendo proprio di la poleman etica se esistano mercato unico europeo del lavoro se sia o possibile o no perseguire un obiettivo di questo genere ormai ci siamo trovati d'accordo in molti a livello internazionale
Che non esiste un mercato unico del lavoro Peo
Non è ipotizzabile un mercato unico europeo da perseguire entro un orizzonte temporale ragionevole dia una gamma variegata di mercati e lavoro profondamente differenziati
E questa gamma variegate i mercati lavoro fondamenti pensionati porta con sé elementi problematica molto delicati per cui se si usa l'indicatore tasso di occupazione
Il tasso di occupazione va studiato tenendo conto di singole componenti strutturali dei mercati e lavoro quindi occorre un notevole sforzo disaggregazione guardando a vari componenti che hanno aspetti diversi
Comunque sempre procedendo con rapidità perché non ho molto tempo a disposizione se mai prego presidente di tirarmi la giacca quando mi avvicino al termine
Guardando al tasso di occupazione
E andando oltre quello che avete del del volume davanti a voi
Vi è una prima constatazione con riferimento all'Italia che merita attenzione
Il tasso di occupazione in Italia
E crollato radicalmente in Italia negli ultimi due tre anni
Quindi al di là di delle discussioni ma aumentato non aumentata disoccupazione il tasso di disoccupazione dopo la revisione aumentato dell'undici virgola sette all'undici virgola nove per cento eccetera queste indicazioni sono inutili
Perché la problematica omaggiare si è aggravata notevolissimamente
Perché il tasso di occupazione ecco al lato di cinque punti percentuali
è una cosa impressionante
A livello di occupazione lo stock di occupazione misurato interne contabile azionari Italia nel novantaquattro è sceso al livello all'ottantadue
Quindi siamo tornati indietro di dodici anni a questo riguardo conto degli aspetti che potremo prendere in considerazione
E chiaro che un'analisi di questi ultimi tre anni mostra che i fattori congiunturali qui hanno pesato in modo decisivo
Cioè il crollo è dovuto ai fattori congiunturali i fattori strutturali semmai entrano in gioco Nella possible Tione di una tendenza che si può riferire a un periodo precedenti
Quando parlo di cinque punti percentuali di caduta del tasso d'occupazione poté prende la tabella uno faccio riferimento a un tasso di occupazione che dal cinquantacinque per cento circa è sceso al cinquanta per cento
Quando in Europa in media il tasso di occupazione
Diciamo in tono sessantuno sessantadue per cento
Usando lo stesso metro cioè usando un concetto di popolazione in età lavorativa fino a sessantacinque anni
E quando negli Stati Uniti è un po'superiore
E quindi prima informazione
Vi è oggi una situazione di esigenza di ricupero
Sul piano occupazionale
Che richiederà almeno cinque sette anni prima di poter tornare ai livelli due o tre anni fa
Cioè non per ottenere qualcosa che sia superiore a questo aspetto
Inter ai temi di cui si perseguono le strategie adeguate ovviamente presumo si prosegua strategie adeguate ci possiamo trovare in una situazione che prima di migliorare ci metterà molto di più
Posto questo allora
Torno al discorso che invece più legato al contenuto della della mia relazione come era progettata e che riguarda il Periodo prima grande vide vicende congiunturali recenti
Cioè il periodo che va dall'inizio degli Ottanta inizi anni novanta cioè il decennio chiamiamolo degli anni ottanta
Rossi guarda al decennio degli anni ottanta noi troviamo che la problematica occupazionale è andata via via peggiorando
Ma in data di via peggiorando con profonde differenze di tipo strutturale
Per cui si può dire che afona divorziare et peggiorate nelle sue componenti strutturali in talune sue componenti strutturali
E in generale via un peggioramento graduale con un lieve miglioramento verso la fine degli anni Ottanta inizio anni novanta
Chiarissimo miglioramento se guardiamo al tasso di occupazione
Questo in generale però ripeto discorsi minerale non ha molto senso ha molto più senso guardare dentro le diverse componenti perché le diverse componenti sono comportate in modo diverso
La problematica occupazionale
Peggiorata nettamente per i lavoratori di sesso maschile
Mentre invece c'è una situazione che è migliorata nel corso del decennio per le donne
Per cui si registrerebbe un sensibile miglioramento soprattutto nella seconda parte degli anni ottanta muovendosi verso inizia
La situazione è peggiorata molto nettamente nelle regioni meridionali
Per ora in alcune regioni meridionali come la Puglia la Basilicata la Sicilia il Molise la campagna e la Sardegna praticamente rimane fuori la borsa
è peggiorato in regioni centrali come l'Umbria e le Marche
E inviterei a prestare attenzione alle Marche perché se voi osservate parlando della ripresa decente e della
Nuovo miracolo veneto tra virgolette
Recente storica la situazione dell'Emilia Romagna e del vento delle Marche non si parla molto
Cioè c'è un discorso complesse variegato a questo riguardo che merita attenzione comunque nel consegna tanta Umbria e Marche hanno peggiorato la loro situazioni tali problematiche occupazionale
La Lombardia e il Friuli Venezia Giulia
Anche Lombardia presenta caratteristiche di questo genere in epoca più recente si trova anche il Piemonte in una luce particolare a questo proposito però per tutto il decennio questo me emerge così nettamente
La situazione è nettamente peggiorata per tutti i giovani sotto i trent'anni di età
Con particolare riguardo ai giovani sotto i venti anni di età e giovani meridionali
E e non è peggiorata invece per altri classi d'età
Io qui parlo del peggioramento non parlo del miglioramento operativo per che trovate ovviamente indicato nelle varie tabelle relatore la problematica nettamente peggiorate dei netto peggioramento per entrambi i sessi
Per i lavoratori continui studio molto basso
è è Intel giovamento sia pure in modo più limitato per i laureati
Cioè quindi c'è una polarizzazione dei problemi lavorati potrà dare mentre i Papi un passato più prolungato nel tempo i diplomati presentano una certa situazione
In epoca più recente noi abbiamo un peggioramento molto netto per i divari istruzione molto bassi
E per i laureati nonostante che flusso di laureati sia abbastanza modesto
Questo da come informazione l'utilizzo dell'indicatore tasso di occupazione
Quali sono le cause di questo peggioramento della problematica occupazionale
Si è cercato di procedere per approssimazioni successive a degradare analisi anche di carattere quantitativo
E inizialmente si è cercato di adottare una relazione lineare
Molto semplice
Semina linea molto semplice cercando di stimare i parametri relativi e facendo questa operazione
è risultato che la problematica occupazionale eh
Peggiorata nel tempo
Per un insieme di fattori che hanno giocato sulle diverse componenti strutturali
Un fattore non irrilevante era crescita della popolazione in età lavorativa la cresce la popolazione in età lavorativa ha pensato in misura tutt'altro che irrilevante nel determinare il peggioramento lavorati ruote dare corso degli anni ottanta e indire lieve miglioramento alla fine
Degli anni Ottanta inizio anni novanta perché il rallentamento della crescita ha giocato in modo importante
D'altro lato un significato importante ha avuto anche l'insufficiente espansione dell'occupazione
C'è quindi un fattore importante che ha giocato sulla dinamica dei tassi di occupazione
Disaggregati come dicevo prima l'insufficiente andamento dell'occupazione insufficiente ed avete occupazione che in termini di tende sarebbe riconducibile da un lato i processi di ristrutturazione
Processi di situazioni industriali nella prima metà degli anni ottanta Cano Penati misura molto importante processi dell'istituzione industriali che hanno ripreso inizia di novanta
Processi di ristrutturazione terziari che come mette in luce tra l'altro un'elaborazione che di cui però non tutto vedere i dati
Nel dettaglio fatta dall'Istat sulla base del esame dei dati del Censimento
Visti in modo longitudinale ci ha visto collegando le informazioni a cinque anni prima
Con riferimento anche l'attività terziarie
Poi c'è situazione che hanno catalizzato la seconda metà degli Ottanta per quanto riguarda questo settore e l'inizio degli anni Novanta
Quindi fattori situazione che hanno giocato in modo importante
Nella
Nel senso di determinare un andamento d'occupazione meno favorevole
è in modo compensativo hanno giocato i processi terziarizzazione
Rizzati in Italia che hanno riguardato in particolare da un lato i servizi per le imprese
E dall'altro lato alcuni servizi per le famiglie
Che hanno caratterizzato una dinamica molto accentuata dell'impiego di lavoro nel corso degli anni ottanta nell'ambito di quello che sono chiamati i servizi vari privati certe servizi vari destinati alla prima
Che sono essenzialmente prima
Quindi questo aspetto riguarda la dinamica dell'occupazione
Nella esercitazioni statistica fatta ci sono constatati valori molto alti con dei segni particolari per quanto riguarda le costanti
E partendo da questa constatazione si è cercato di vedere fino a che punto alcune ipotesi poteva almeno rimanere come ipotesi poi possono essere sottoposta discussione
E quindi si è visto che ci sono dei posti importanti per quanto riguarda il comportamento e l'offerta di lavoro
Specialmente per la produzione e l'ho fatta potenziali Molfetta effettiva
Questo avrebbe giocato in modo fattivamente rilevante nel caso del lavoro femminile
Ed è la posizione parte favorevole che lavoro prevenire avrebbe
Registrato per quanto riguarda la mente tasse occupazione nel corso degli anni ottanta
E in particolare nell'ultima parte Iannetta
Con riferimento poi al comportamento la domanda di lavoro
Si è visto un discorso che poteva reggere e con riferimento alla
Coerenza delle canadesi qualitative mio fratello a voi spetta la domanda di lavoro e questo avrebbe giocato in modo contraddittorio e misura particolarmente importante nella seconda metà degli ottanta e soprattutto all'inizio degli anni Novanta
Sulla base di questi elementi giunga rapidamente alla conclusione
Si è visto in primo luogo l'opportunità perché studiare a fondo
I riflessi del comportamento devo farti domande glielo domandi lavoro sui tassi di occupazione disaggregati l'opportunità di integrare i tassi d'occupazione con altri intimi indicatori
In particolare perché lavoro femminile si è visto l'opportunità di integrare il tasso di occupazione col tasso di attività
Che di per sé non sarebbe soddisfacente ma che in integrato col tasso d'occupazione può dare qualche risultato interessante
In qualche altro nel caso il il un indicatore utilizzabile potrebbe essere IVA tasso disoccupazione per i disoccupati di lunga durata
Ovviamente in Italia concetti situazione di lunga durata è piuttosto viziato anche dalle politiche del lavoro e che sono adottate per cui bisogna utilizzata con una certa cautela
Comunque seguire la strada che emersa nell'ultima relazione Istat sulla vita economica e sociale del Paese di una pluralità di indicatori
Dando lentamente un ruolo principale a un indicatore a seconda della componente strutturale che si prende in considerazione
Inoltre si è vista la necessità di perfezionare l'analisi interne i flussi
Cioè
L'analisi fatta in termini di rapporto occupazione popolazione in età lavorativa
Interni visto
Che dovrebbero spiegare l'andamento di questo rapporto si presenta molto molto carente occorrerebbe avere un'analisi interni di Flos a questo riguardo qui purtroppo le informazioni sono molto carenti
Gli sforzi recenti fatti da Contini Revelli ed altri rivalorizzazione informazioni sono ancora a un certo livello molto iniziale
Anche se Contini Roveri stanno passando ad analizzare informazioni sul lavoro e qui ovviamente c'è una ricerca che stiamo conducendo col quattro per cento con un alcune le persone presenti che cerca di valorizzare questa informazione anche in termini di analisi di flussi
Inoltre sì vista la necessità di migliorare e più in generale il quadro informativo
Si è visto proprio andando a fondo di discutere la problematica vocazionale Italia una volta di più la carenza profondissima adeguato formativo esistente in primo luogo c'è una valorizzazione io adeguato del patrimonio informativo esistente il patrimonio informativo esistente molto eterogeneo
Non esiste però uno sforzo adeguato di motivazione
Ammesso che sia possibile e lo sforzo fatto in sede di contabilità nazionale di motivazione nella nella definizione le unità di lavoro a tempo pieno a tema ora un discorso fermo a un certo livello e occorre ad andare oltre
Così come c'è la necessità di orientare l'evoluzione in atto in Progetto del quale informativo discorso grosso fonte INPS
E utilizzo fino in fondo Lafontaine si in tutte le direzioni a questo riguardo
Inoltre info era necessità di raccolta ed elaborazione di nuove informazioni ecco quello che si è visto anche discutendo in varie sedi disco gli economisti la volta vinse in una sezione economista e lavoro
Vi è però una forte carenza
Di informazioni finalizzarli lì a schemi di analisi
Manca una una spinta in questa direzione che colleghi
Ipotesi e schemi di analisi e solleciti una serie di formazione ha questo di quale sto un solo tentativo per quanto riguarda alla alcuni modelli giochi certi per informazioni raccolte tra segnali sulle forze lavoro che però per ora sembra
Fermo a un certo livello
Quindi tutto questo come esigente ulteriori ma a prescindere dalle carenze del quadri informativo disponibile
E pur tenendo conto che siamo in itinere per questo andare avanti con sforzo notevole da parte di tutti in queste direzioni mi sentirei di esprime una conclusione di carattere operativo
Se la conclusione è che alla luce almeno informazioni disponibili
Si può sostenere
In base ai risultati della ricerca finora
Ottenuti
Che si sarebbe potuta evitare il peggioramento della problematica occupazionale Italia nel corso degli anni ottanta e l'inizio anni novanta
C'è uno perde negli anni successivi in cui la politica congiunturale a qui a una responsabilità notevole prestata può congiuntura e non anti congiuntura da questo punto di vista se a discutere se era possibile o no semmai è l'insieme dei dei Pepa presentati in questa sede e che potrebbe fornire materiali riflessione questo di base come s'è visto ieri pomeriggio e questa mattina
Comunque guardando fino all'interno anche quindi guardando alla tornati in termini strutturali più che in termini congiunturali saputo evitare che Napoli nato in un particolare peggiorasse in alcune componenti in particolari
Facendo affidamento su diverse politiche strutturali dell'occupazione del lavoro che sono mancati
Cioè scultura ci sono state con alcune componenti che hanno toccato alcuni aspetti ignorando gli effettivi spiazzamento in sostituzione che venivano determinati quindi poi gli spari dell'occupazione del lavoro che favorisce con più interne più intensa crescita degli strappi occupazione adeguatamente disaggregati specialmente per classi di età e livello territoriale
Anche attraverso più attente strategie di espansione di occupazione nell'ambito dei servizi privati vari nonché strategia che favorisce la mobilità settoriale e territoriale può visionare da posti di lavoro a posti di lavoro grazie
Qua
Allora io vorrei sostenere una tesi molto semplice
Se si vanno a guardare praticamente tutti gli indicatori distruttivi
Di cui disponiamo nel caso italiano quindi la dispersione delle retribuzioni dispersione dei redditi la dispersione dei consumi si osserva nel corso degli anni Ottanta in particolare al nella negli anni centrale di quel decennio un peggioramento dicendo questo esprimo già un giudizio di valore quindi tenetene conto
Un peggioramento di tutti gli indicatori distributivi come ho detto
Di per sé questo non rappresenta nulla di particolare se non fosse che
Se e quando si cerca di
Comprendere le conseguenze in questi andamenti la parte di questi andamenti attribuibile alle tendenze e cicli ce cicliche e alle modifiche strutturali dell'economia in quel decennio copre solo parte di quei mutamenti
La parte restante che tutt'altro che piccola
Sembrerebbe attribuibile e vi è evidenza credo abbastanza giugno sufficiente a questo proposito sembrerebbe attribuibile alle politiche economiche sociali condotte in quel decennio
In particolare ripeto nella parte centrale di quel decennio
Anche qui non ci sarebbe niente di particolare
Se non fosse che quello sforzo di carattere distributivo
Era stato richiesto Sbressa mente alla collettività in quegli anni
Promettendo a fronte di quello sforzo un risanamento dell'economia Risanamento che a distanza di dieci anni
Diciamo certamente fino al novantuno novantadue non era avvenuto in questo senso quindi lo sforzo c'è stato la collettività l'ha fatto ma a fronte di quello non molto era stato ottenuto
Qual è la peculiarità di tutto questo la peculiarità che mentre e certamente vero che queste tendenze nel caso italiano sono stati simili a quelle osservate in moltissimi altri paesi occidentali negli anni ottanta dove la disuguaglianza è aumentata in alcuni casi in modo addirittura drammatico e dove è ambientata anche la variabilità internazionale
Delle della distribuzione del reddito e c'è evidenza sufficiente per quanto riguarda gli Stati Uniti per quanto riguarda
Il Regno Unito per quanto riguarda Paesi lontani da noi come la Nuova Zelanda o vicini a noi come può essere appunto la Grecia Olanda
Mentre quindi questo questo aspetto direi comune a molti altri Paesi occidentali ciò che non è assolutamente comune a tutti tranne uno
Tranne il Regno Unito è il fatto che appunto come nel Regno Unito anche l'Italia spicca per la entità e per la natura della disuguaglianza crescente e per il fatto che
Da un lato in quello che succede riuniti in quegli anni sostanzialmente che la dispersione crescente dei redditi familiari osservata appunto in quegli anni
In particolare per la seconda metà degli anni settanta e la seconda metà degli anni ottanta sarebbe interamente attribuibile alla quota decrescente dei redditi da lavoro
E al disuguaglianza crescente osservata fra i redditi da lavoro ma in più ed è questo quello che rende interessante la comparazione con il caso italiano
In misura rilevante la crescente disuguaglianza dei redditi netti
Nel caso della Gran Bretagna sarebbe attribuibile e qui cito a che insomma al comportamento dei trasferimenti in particolare per esempio il comportamento dei trasferimenti legati alla struttura e alla composizione familiare ricevuti dai lavoratori attivi alle modifiche effettuate alla struttura dalla tassazione del reddito e alla struttura della contribuì dei contenuti
Per la previdenza
Quindi ciò che è interessante ripeto è proprio il fatto che l'Italia sembra condividere con il Regno Unito un primato non esaltante quello di aver come dire consistentemente scientemente adottato politiche economiche sociali atte ad acuire le tendenze distributive in atto
E ciò che ancor di più rende peculiare il calcio italiano come ha detto prima e il fatto che questo era stato si era questo questa ipotesi sta
Situazione si è verificata all'interno di uno scambio
Una parte del quale non è stato poi mantenuto
Tutto questo naturalmente poggia su una evidenza che come detto è abbastanza convergente e che riguarda sia le tendenze aggregate che il le tendenze dell'informazione aggregante che le tendenze invece presenti nelle informazioni disaggregate e che qui vorrei rivedere brevemente
Allora sotto il profilo per quanto riguarda diciamo l'informazione di carattere aggregato quello che notiamo è che tutti gli anni Ottanta sembrano caratterizzati da uno spostamento
Progressivo della distribuzione funzionale limitato ma progressivo della distribuzione funzionale verso i redditi non dà lavoro la quota dei redditi da lavoro perde fra i primi anni Ottanta i primi anni novanta circa due punti percentuali
Sembra poco ma non non non è poco data la Bri abbagli la variabilità di queste grandezze
Lo spostamento della distribuzione funzionale verso i redditi non dà lavoro si traduce naturalmente in un peso decrescente dei redditi da lavoro dipendente in particolare questo è vero negli anni più recenti e da lavoro autonomo nella formazione del reddito disponibile delle famiglie
Nella composizione del reddito disponibile delle famiglie a reddito da lavoro si sostituiscono i redditi del capitale
Reale finanziario la loro incidenza sul reddito disponibile l'ordine famiglie passando dal circa il sedici per cento e l'ottantuno al ventidue per cento del novantadue con un incremento abbastanza rilevante consistente tre quarti di questo incremento sono attribuibili alla ruolo crescente degli interessi sul debito pubblico
Sono stabili nel quindicennio invece i trasferimenti i trasferimenti di redistribuzione così come si chiamano notate che io diversamente da quello che fa l'Istat
Non riporto gli interessi sul debito pubblico fra i trasferimenti ma li pongo come me sembra ovvio tra i redditi da capitale
Dicevo i trasferimenti redistribuzione cambiano non cambiano nella loro aggregato ma cambia molto la loro composizione in quanto cresce in maniera consistente il prelievo fiscale e contributivo che viene un po'più che controbilanciato dalle crescenti prestazioni sociali
Ora questo è quello che si vede nei dati aggregati se notato un attimo diciamo tutto questo non è che implichi necessariamente specifici esiti dal punto di vista distributivo in quelle tendenze aggregate
C'è motivo come dire si possono ritrovare implicazioni a carico dalla distribuzione dei redditi e dei consumi in un senso e nell'altro
Ed è per questo che quando si parla di distribuzione diventa essenziale io direi a giura associare alle informazioni di carattere aggregato le informazioni di carattere disaggregato sulla distribuzione delle retribuzioni in primo luogo e poi sulla distribuzione dei redditi e dei consumi
Allora sotto il profilo della distribuzione delle retribuzioni
Quello che c'è negli anni ottanta è un forte aumento delle disuguaglianze retributive
Aumento che si manifesta sia attraverso la crescita dei differenziali intersettoriali stelle retribuzioni medie sia attraverso la crescita dei differenziali retributivi medi fra qualifiche
Si può obiettare che tutto questo sarebbe avvenuto come dire nella alla ricerca di una maggiore efficienza del sistema si può contro vietare che alcune informazioni che noi abbiamo non legano questa maggiore dispersione delle retribuzioni appunto ad una remunerazione più elevata delle situazioni di maggiore efficienza
Per quanto riguarda invece l'esame della distribuzione dei redditi la cosa che si nota immediatamente la più elevata dispersione delle reti delle distribuzioni dei redditi sia lordi che Nitti
A conferma appunto di una marcata tendenza crescente del grado di disuguaglianza del sistema questa tendenza sembra un po'invertirsi nella nell'ultima parte degli anni ottanta
Dove si registra appunto invece un ritorno verso valori più propri della seconda metà degli anni settanta la prima dei primissimi anni
La cosa però che interessante è il passaggio dalla analisi della distribuzione dei redditi lordi alla NASA distribuzione dei redditi netti
Perché qui quello che segnava e che nel corso degli anni ottanta la politica fiscale non è rimasta estranea alla determinazione degli esiti distributivi
L'impatto redistributivo globale dell'imposta sulle persone fisiche subisce dall'ottantadue novantuno arrivi una riduzione sensibile
Questa riduzione dovuta alla diminuzione della progressività
All'inizio è nella seconda parte del del decennio e l'incidenza dell'aliquota media con più complessiva che contribuisce appunto a ridurre il grado di progressività del sistema fiscale quindi ridurne riduce la capacità redistributiva la stessa cosa si può dire per quanto riguarda anche la imposizione dire indirette la politica tariffaria che appunto avrebbe agito anch'essa nel senso di acuire e tendenze che erano già presenti nel sistema quando poi alla fine si passa dalla distribuzione del reddito alla distribuzione dei consumi che con ogni probabilità l'indicatore ancora più preciso di quello che accade alla dispersione al grado di dispersione delle risorse in quanto incorporato
Con tutti i limiti con cui questo con con tutti i limiti di questo concetto un'idea di reddito normale o permanente più che un'idea appunto di reddito corrente come quello distruzione dei redditi quando si passa ripeto alla distribuzione dei consumi fra unità familiari
La risultati rafforzano le consecutive conclusioni precedenti nel senso che fra l'ottantuno e novantatré il grado disuguaglianza sembrerebbe essere oscillato
Fra il diciotto e il venti per cento ma con punte anche superiori al ventuno per cento quando dico per cento mi riferisco a una all'indice di attenzione quindi implicitamente sto menzionando la quantità di risorse che la collettività perde in percentuale
Rispetto al benessere che godrebbe in presenza di una distribuzione ottimale dove notate la distribuzione metti male non è quella egualitaria ma è una distribuzione che rispecchia le caratteristiche individuali e familiari dei singoli elementi della collettività
Allora dicevo le le punte alla metà degli anni Ottanta sarebbero andate oltre il ventuno per cento e poi appunto saremmo tornati intorno a novanta al novantuno ai livelli più vicini a quelli dell'inizio del decennio
La quello che è successo negli in novantadue e nel novantatré e particolarmente interessante perché quando il processo di risanamento iniziale starei per dire sul serio
Quello che succede naturalmente che non ci sono
Effettivi particolarmente rilevanti a carico degli indicatori distributivi c'è un leggero aumento del cinque gli anziani novantatré fino a circa il diciotto per cento ma nulla più di tanto poi cercheremo di capire anche perché
La stessa cosa si può dire naturalmente come dire c'è tutta una disaggregazione di carattere geografico che è particolarmente rilevante o settoriale che è particolarmente rilevante ma che trascuro per questo intento
La stessa cosa si può dire per quanto riguarda invece segmenti specifici della distribuzione e cioè quella che si chiamare della povertà anche qui vi prego di notare l'aveva povertà non è una qualche cosa di separato io non ho mai capito perché in Italia esista una commissione sulla povertà e non una commissione sulla distribuzione la povertà è un pezzo della distribuzione di un sentimento e una coda della distribuzione evidentemente così come la così come come dire si può tagliare una coda all'altro estremo e parlare appunto di un'area dell'opulenza anche quella diciamo è un pezzo della distribuzione se si guarda alla Lare la povertà
Si nota appunto che è la tendenza crescente della disuguaglianza si accompagna ad un aumento appunto
Della povertà che passa dal sei per cento circa dei primi anni ottanta a circa il nove per cento della parte centrale degli anni novanta la cosa interessante naturalmente che la povertà incorpora molto più di quanto non facciano
Indicatori disuguaglianza gli elementi strutturali soprattutto sul mercato del lavoro che di cui abbiamo parlato in alta poco proprio poco fa
Ancora una volta è interessante notare che c'è un ritorno c'è una riassorbimento molto parziale
Della povertà negli ultimi anni ottanta enni primissime nel novantuno e poi la risalita è leggera certamente diciamo al di sotto di quanto sarebbe potuto si sarebbe potuto pensare nell'ottantatré diciamo la povertà intorno ad un po'più dell'otto per cento
Parlo di diffusione tra povertà quindi quindi occhio e croce circa fra un milione e mezzo e due milioni di nuclei familiari
Allora la cosa interessante come ho detto all'inizio e che diventa cruciale a questo punto scomporre questi andamenti per capire da dove provengono perché se fossero tutti imputabili alle tendenze dell'economia Cicchitto strutturali che siano e problemi problema nota perderebbe gran parte del suo interesse
Da questo punto di vista l'evidenza abbastanza concordi nel sottolineare che in realtà così non è
E che
L'andamento ciclico dell'economia non spiega fatto tutto quello che succede all'indicatore disuguaglianza e che invece queste tendenze sono state in qualche misura indotte dalla politica economica e sociale ora le Silla la mente corre rapidissimamente alla revisione dei meccanismi di indicizzazione
E
Però diciamo secondo me va assolutamente sottolineato per
Sono moltissimi motivi per supporre che per esempio la revisione dei meccanismi di iniziazione dovesse essere
Effettuata ma ancora una volta quello che rilevante qui il fatto che
Quell'operazione era parte si da parte di un fatto più ampio di cui almeno in quegli anni solo una parte sembrerebbe essere stata rispettata
Dunque è un po'
Che cosa possiamo dire sulle su quello che succede a questo punto nei primi anni novanta
Ebbene la la questione diciamo nei primi anni Novanta la cosa interessante appunto che quando il processo di risanamento comincia quello che osserviamo e che l'impatto sulla sugli indicatori distributivi e tutto sommato ridotto
E questo non deve stupire perché negli tutti gli anni ottanta le come dire
I sentieri
Esplosivi
Della finanza pubblica da un lato e dall'altro lato della distribuzione si sorreggeva la vicenda si sostenevano a vicenda ricondotti il tentativo di ricondurre ricondurre a normalità per quanto possibile l'uno ha non ha fatto altro appunto per ricondurre a normalità anche il secondo quindi non deve stupire il fatto che il processo di Risanamento Possa in realtà accompagnarsi ad uno stato della distribuzione più ragionevoli d'altro canto un altro motivo per pensare questo
E proprio il fatto che proprio domandarsi da dove vengono
Le cose che abbiamo vissuto negli ultimi anni probabilmente se andiamo a cercare nella distribuzione la ragione di quei fenomeni non sbagliamo di molto dall'ENI dall'analisi diciamo degli indicatori distributivi due le due tre fenomeni tre conflitti distributivi sembrano sembrano diventare dirompenti in tutti gli anni Ottanta e sono in conflitto fra generazioni il conflitto fra aree del paese e il il la posizione diversa di cittadini diversi nei confronti dello Stato
è chiaro che quando con il processo di risanamento nel novantadue novantatré si è cominciato in parte a porre rimedio a quei conflitti che ripeto erano diventati dirompenti
Evidentemente questo non poteva appunto che avere degli effetti positivi sullo stato generale della distribuzione naturalmente quello che a questo punto viene fatto di pensare
Per sintetizzare gli anni ottanta il ormai siamo gli ho usato il termine di la crescita in eguale perché mi sembra appunto che la gran parte degli anni Ottanta fosse stata caratterizzata esattamente da questo elemento
Come dicevo viene fatto di pensare a questo punto che la storia può ripetersi
Grazie
Allora si io cercherei di seguire la mia sintesi perché cronometrata sui venti minuti quindi spero di stare nei tempi dunque la mia analisi si propone di raggiungere due obiettivi complementari il primo consiste nel chiarire che cosa si intende dal punto di vista teorico per salario reale di lungo periodo
Il secondo nell'analizzare dal punto di vista in piedi con l'evoluzione di tale grandezza nel decennio ottanta
Se da un lato la definizione concettuale di salario reale può apparire scontato e perciò superflua dall'altro ci si rende conto che una precisazione va fatta quando si vede la letteratura
Dove in genere si cerca di interpretare i limiti amiche distributive
E al tempo stesso di fissare del presunti equilibri sul mercato del lavoro
Mi spiego meglio
Se ad esempio per il salario o prezzo del lavoro si intende il compenso per qualsiasi attività lavorativa
Seguendo cioè un'impostazione di tipo tradizionale e se si suppone che esso rappresenti al tempo spesso un costo per l'impresa un reddito per il lavoratore
Allora è probabile che la dinamica del salario reale venga analizzata prendendo a riferimento l'aggregato redditi da lavoro
Che risulta pari sappiamo al costo del lavoro più gli oneri sociali
E in questo caso si considera che gli oneri sociali siano una specie di retribuzione differita
Con questa impostazione risulta perciò coerente la rilevazione delle quote corretti di valore aggiunto attraverso le quali si è soliti evidenziare la distribuzione funzionale del reddito prodotto
Tale quote vengono calcolato come nota attribuendo i lavoratori autonomi e indipendenti un reddito medio che supposto uguale a quello dei salariati uguaglianza che dovrebbe valere anche per ciò che riguarda la componente degli oneri sociali
Costo del lavoro prezzo del fattore ripartizione del prodotto sembrerebbe dar casa avere un'unica matrice perché dico questo perché il più delle volte la distribuzione funzionale come presente la rappresenta la Banca d'Italia nel rilevazioni annuali
Fa spesso riferimento appunto aliquote corrette e penso che anche i russi nel suo saggio appunto disaggregando per settori inizialmente fa riferimento a questa quota questa metodologia di calcolo poggia supposi posto te presupposto teorico Beha ripeti ribadito dai coniugi Marshall in base al quale si ritiene che sia preferibile classificare i guadagni delle attività imprenditoriale
Insieme guadagni degli altri generi di lavoro purché si dicono appunto i Marshall
Hanno una natura simile e nel lungo periodo sono rette dalle stesse leggi
Nettamente contraria a questa posizione era invece la visione di Smith secondo cui in ogni parte d'Europa e per ogni operaio che è indipendente ve ne sono denti che servono sotto padrone e per salario del lavoro si intendo comunque ciò che esso comunemente quando il lavoratore una persona il proprietario del capitale che occupa è un'altra
Trovandomi più in sintonia con questo secondo tipo di approccio eppure rilevando che attualmente in Italia ovviamente rapporto lavoratori autonomi e salariati è mutato il sessantotto per cento sono i dipendenti il trentadue per cento indipendenti
Ritengo che due siano le obiezioni fondamentali che si possono muovere a questo metodo di rilevazione sia appunto di riferimento del prezzo del lavoro come analogo al costo del lavoro sia della distribuzione funzionale rappresentata appunto con le quote corrette
In primo luogo l'aggregato reddito da lavoro
Non si può non può esprimere il rapporto di scambio fra chi domanda chi offre il fattore quindi il suo prezzo quel che come è noto mentre la domanda può far riferimento a questo aggregato
L'offerta è più realistico supporre che non vi si rapporti perché ovviamente
Non a conoscenza del del dell'entità stesso della del costo del lavoro e quindi più realisticamente dobbiamo supporre che l'Offerta si rapporti alle retribuzioni lorde come impiegato
Secondo
Motivo quindi la resistenza ad accettare che la distribuzione del reddito sia rappresentata attraverso le quote corrette e sta nel fatto che per quanto la Tirreno classica suggerisca di assimilare la natura dei crediti
è indubbio che i meccanismi di determinazione degli stessi siano profondamente differenti
Quindi sarebbe erroneo sia interpretare le dinamiche allo stesso modo sia controllare alludo alla politica dei redditi con analoghi strumenti le due quote di reddito
Tornando quindi per un attimo all'ipotesi che l'offerta di lavoro si rapporti al costo del lavoro come ipotesi di uguaglianza rispetto a quelli questa aggregato
Si ritiene che non solo i lavoratori abbiano difficoltà ti rendersi conto dell'entità del costo del lavoro
Ma ammesso che questi non abbiano diciamo illusione monetaria siano consapevoli anche del valore reale di questo oltre i salari di questa parte inoltre salario
Si deve supporre che essi possano esprimere un'offerta di lavoro solo se l'identità di questo costo rappresenta anche il reddito che realmente possono percepire perché faccio questa premessa perché vedremo poiché la tempo dal punto di vista empirico
Che l'entità di questo oltre salario realmente in senso proprio reale non viene percepito
è bene precisare che quando l'analisi considera la categoria dei lavoratori salariati quindi non il singolo lavoratore come l'approccio che gli ho segue quello più aggregato
Non è necessario che le prestazioni sociali che sono la contropartita dei contributi sociali venga restituita individualmente che a chi ha contribuito a finanziarle cioè non voglio Invader il problema della contribuzione del appunto
Il sistema di ripartizione contribuzione rispetto al al finanziamento della sicurezza sociale affinché il salario reale quello che mi interessa sottolineare inteso come retribuzione media dell'intera categoria dei dipendenti non sia alterato dal meccanismo di prelievo e spesa sociale
è fondamentale che i flussi di reddito prelevati non vadano a beneficio di altre categorie di percettori in altre parole novanta individuata la distribuzione funzionale che evidenzia in un determinato momento quanta parte del valore aggiunto ballava oratori salariato
Si può supporre che essa rappresenti il valore di scambio realmente percepito dai lavoratori dipendenti e quindi il prezzo reale del del lavoro solo se l'entità dei contributi sociali non viene redistribuita a favore di altre categorie
Ecco l'ipotesi che portare avanti in questo studio e proprio che dato il nostro sistema di prelievo e di spessa per la protezione sociale
Se motivo di ritenere che invece questa ridistribuzione abbia luogo che ci sia appunto un meccanismo che ridistribuisce al lavoro autonomi indipendenti
Allora prima di entrare nel merito di quest'aspetto sintetizzo solo alcuni dati vadano le tendenze appunto del di questo salario reale inteso quindi come retribuzione lorda più questo cuneo
Cuneo fiscale che cerchiamo di seguire per gli anni Ottanta
Allora il primo dato rilievo riguarda il fatto che per tutto il decennio Ottanta la crescita dei salari reali mediche l'economia si è tenuta al di sotto della crescita della produttività media
Qui ci sono appunto i vari rapporti del Ministero lavoro plan pennellata eccetera che lo dimostrano
E infatti nel testo riporta appunto i dati che anzi possono
Il TAR
Ecco come vediamo
Devo
Anzi scusa
Rimangono da allora e per sempre
Anzi
La linea
La dinamica sottolinea imbarazzo quella
Nell'altro
Valore aggiunto
L'acqua valore
E arrivato un po'può vedere riparato ovviamente ma
Sociale ordinato delle due un fotografico sono rispettivamente l'andamento dei valori nominali quello invece i valori costanti la Pivetti targata dalla dal fatto di usare dei dittatori ovviamente differenti che mentre le retribuzioni lorde sono considerato per può la porta sociale sono considerati altre
Felice pregiudicato porti oriente Bove no parti vale
Resti
Esattamente con il risultato dove la riduzione la e legate alla dinamica più bassa così possiamo nove
Detenuta dal
Ecco questo per evidenziare il grosso modo come sia andata ai valori di queste grandi invariabili e ma devo notare che soprattutto negli ultimi anni c'è stata anche una diminuzione del salario reale proprio perché nel novantadue in particolare c'è stato un incremento dei prezzi al consumo del cinque perché il tre per cento con un aumento delle retribuzioni lorde del quattro e nove per cento che non è tantissimo ma anche comunque siccome veniva anche sottolineato come un fenomeno durarono nel nella storia economica in realtà ho potuto accertare che già anche agli inizi degli anni Ottanta questo si era verificato e che quindi il non era poi una cosa così tanto
C'è da spiegare che uno dei motivi ma ordini che hanno portato a questa dinamica così contenuta
Appunto l'elevato tasso di disoccupazione che dovuto anche soprattutto alla distruzione ristrutturazioni degli anni settanta hanno fatto funzionare se vogliamo la curva di Phillips nuovamente per il decennio Ottanta come dimostrano studi di vacillare
Da un insomma
Quindi se ne complesse degli anni ottanta il la dinamica dei livelli salariati sarà agli anni è risultata piuttosto contenuta abbiamo visto che invece quella degli oneri sociali è andata abbastanza crescendo
Sì poi si somma al cuneo contributivo anche il cuneo fiscale abbiamo che il reddito percepito dai lavoratori dipendenti agli inizi degli anni novanta era pari a un valore del cinquantuno per cento del relativo costo quindi vediamo che rispetto al costo del lavoro appunto la retribuzione netta percepita ecco circa la metà se adesso torniamo alla distribuzione in termini di quote
Notiamo che come aveva accennato prima Rossi già ci sono stati questi questa perdita di due punti percentuali rispetto alla quota di lavoro non corretta cioè quella da attribuire esattamente al lavoratore dipendente che è passata appunto dal quarantanove per cento al quarantasette per cento
Se consideriamo in base a quello che ho detto che la metà prende lo Stato la quota che spetta ai lavoratori dipendenti eh circa un venti trenta per cento del valore aggiunto
Questa quota è abbastanza rilevante soffermarcisi sopra è non tanto dissimile dalla quota stimata del reddito da lavoro indipendente
Come si stima questa volta ovviamente per differenza cioè sede qualche corrette imputano al reddito da lavoro autonomo un reddito medio uguale a quello dei lavoratori indipendenti quindi abbiamo
Un valore simile
A cioè la quota corretta dal quarantasette per cento passa circa il sessantotto per cento sembra del del reddito del valore aggiunto la differenza sarà da sarà il reddito che si attribuisce lavoratori autonomi
Questa quota quindi è più o meno sì quindi al lordo del prelievi contributivi e fiscali alla quota del reddito netto dei lavoratori dipendenti
Notavamo è stata spinta troppe storie
Per far vedere assolutamente perché quanto diceva prima anche Rossi non so se riuscite
Appena
è qui guardare riuscì perché
Dunque il merito dell'avvocato che dipendenti trentatré per cento nel novantadue e quattordici per cento il peso degli oneri sociali sul valore aggiunto
Una volta che noi siciliano la componente degli oneri sociali per il lavoro anche otto e
Che mi come quattrocento raggiunto otteniamo come vedete un venti ventuno per cento uscì circa direi che l'avvocato porta sempre appunto per lesivo otteniamo dato capitale pari a circa il trentuno per cento
è queste importante un attimo soffermarci sicché giornalisti questa quota del capitale nel decennio ottanta scende e quindi assegnato un mutamento significativo dell'istituzione funzionale e comunque tesi negativo sempre il discorso della politica dei redditi da tenuto presente quando appunto si voglia incidere
Sì sì adesso non utilizziamo più così
Allora
Allora a questo punto il l'analisi passa con un confronto straniero e si vede che il l'ammontare del cuneo fiscale e contributivo
Non è poi soprattutto quello contributivo non è poi così distante anche se più elevato da quello che esiste in alcuni altri Paesi tipo la Francia e la Germania
Anche la contribuzione fiscale dispiace non ci sia più Leccisotti perché questo è un aspetto che appunto volevo confermare globalmente insieme alla contribuzione appunto sociale è tornato grazie
è abbastanza se non sbaglio nell'ambito dei Paesi europei anche superiore globalmente a quella italiana il problema che invece ho evidenziato non è tanto parlato dei prelievi quanto dal lato di respinse
C'è
Quello che ha potuto notare come anomalia del nostro paese echi e se guardiamo al tipo distesa e soprattutto alla finanziamento della sicurezza sociale è qui che si attua una vera redistribuzione a favore della lavoratori autonomi per l'Italia
Una piccola simulazione prendendo i dati dei contributi sociali che provengono dal lavoro dipendente dalle relazioni dell'annuale del ministero del Bilancio
Ho potuto vedere che l'ammontare che finanze alla prestazione sociale che proviene dal lavoro dei dipendenti
Potrebbe essere più o meno sufficiente a finanziare le prestazioni sociali della quota parte dei lavoratori dipendenti cioè immaginando il sessantotto per cento quant'è il peso numerico dei lavoratori dipendenti
Di tutte le prestazioni sociali
Ho potuto vedere che grosso modo se appunto delle spese che prestazione sociale il sette il sessantotto per cento effettivamente andasse ai lavoratori dipendenti quasi sarebbe sufficiente l'ammontare dei contributi che sono esistenza no
Cosa voglio dire dal lato delle spese della protezione sociale non abbiamo sistemi per certificare verificare esattamente quanta parte di queste prestazioni sono a beneficio dei dipendenti e degli indipendenti
Per cui se consideriamo che di tutta la protezione sociale circa il sessantotto per cento va sulla previdenza
L'altra parte invece va ad assistenza e sanità e se consideriamo che la sanità permetta finanziata dai contributi dei lavoratori dipendenti dei lavoratori in generale i lavoratori dipendenti di contribuiscono in misura maschi maggiore
L'effetto redistributivo avviene soprattutto sulle cui voce assistenza e sanità
Che sono voci di pertinenza diciamo che più si presta una alla a far trasparire il fatto che la contribuzione sociale ha dentro degli oneri impropri debbo sintetizzare in moto comunque nel dibattito se mai lo riprendiamo questo concetto
Qui ultima cosa rilevata dal
Dà lavoro a è un piccolo confronto non solo appunto delle stesse
Della struttura delle stesse per protezione sociale viene vengono fuori delle cose abbastanza rilevanti tipo che lo lo stato italiano spende
Per protezione sociale molto meno per vari interventi dirette al mercato del lavoro sulla mobilità professionale di qualificazioni maternità e molto più per voci invalidità il pensioni e previdenza
Questo messi in correlazione con alcuni dati che riguardano il mercato del lavoro lasciano supporre che in qualche modo appunto la politica più che oltre che fiscale ma soprattutto di stesa per la protezione sociale
Non sia del tutto ininfluente sulla struttura del mercato del lavoro i costruttori a perché faccio riferimento non solo all'elevata quota di indipendenti che caratterizza il nostro Paese quindi il sospetto che in qualche modo la politica fiscale le avvantaggi e quindi indirettamente non faciliti le stanze nel lavoro dipendente
Può essere abbastanza comprovata ma poi guardando alla struttura presente al tasso di occupazione nell'industria al tasso di occupazione femminile e considerando il fatto che non solo si spende poco per la maternità ma venne il sistema fiscale si sa che il nostro Paese
è penalizzato rispetto a Paesi come per esempio la Germania cioè le detrazioni sono dell'ottantatré per cento per un dipendenti coniugato in Italia mentre che raggiungono anche il cinquanta per cento
In altri Paesi come quella appunto dell'economia tedesca quindi tutto nel Complesso ecco la la cosa che viene fuori dalla dalla Bonetti possiamo punto dibattimento dopo semmai
Siete ancora assistito era
Precisare qualche punto è proprio questo che dal punto di vista teorico assolutamente non si può prendere di risentimento il salario reale nei costo del lavoro nella retribuzione lorda
A meno che per apportarvi domande Offerta come si fa soldi solo con il e testi istituzionali non ci si metta d'accordo su questa grandezza di riferimento e quindi questa grandezza in qualche modo deve essere deve considerare tutte le prestazioni sociali
E Lins ben sedici servizi pubblici che dovrebbero tornare alla categoria del lavoro dipendente come compenso del reddito prelevato
I tempi di direi anche le aspettative
Di contenuto vorrei notare due cose a mo'di introduzione del dibattito primo punto mi pare che le tre relazioni sia non solo complementari ma convergenti
Nelle analisi e anche nelle conclusioni di politica economica questo non sempre è avvenuto
In tutte le sessioni del contegno questa volta e i relatori hanno seguito anche secondo differenziazioni strade convergenti anche nelle conclusioni
Per quanto riguarda la relazione di Frey
Punto centrale
Per me che per la mia formazione e quello dell'andamento della domanda di lavoro sulle questioni offerta io sono meno pronto meno competente a parlare mi pare Camp e sono emersi due punti
A dimostrare la a spiegare l'insufficiente andamento del numeratore del tasso di occupazione
I processi di ristrutturazione industriale che sostanzialmente hanno voluto dire una certa deindustrializzazione soprattutto al Sud
E i processi di terziarizzazione che nonostante tutto sono stati insufficienti direi che ci può essere anche un terzo punto forse emergerà più domani sulla continua
Sul continuo drenaggio di occupazione in agricoltura
E in alcuni altri settori del servizio dei servizi che attraverso il processo di a terziarizzazione avanzato perdono oppure occupazione ecco volevo una conferma da parte del dottor Frey di questo
Di questo punto
E per quanto riguarda la relazione di Nicola Rossi che ho particolarmente diciamo apprezzato
Perché ci sono stati dei punti per me nuovi cioè per esempio cioè no per esempio il punto cruciale il ruolo delle politiche economiche sociali
Nel determinare il peggioramento
O comunque diciamo senza giudizi di valore l'aumentar età disuguaglianza senza usare peggioramento è sicuramente l'aumento della disuguaglianza un fatto un fatto oggettivo
E quello che ancora più sorprendente o interessante che nelle fasi
In cui non si è avuta non si è avuto il un serto miglioramento della situazione dei conti pubblici
Etc questo aumento della disuguaglianza se ha avuto maggiormente
In particolare al seguito del ruolo
Degli interessi sul debito pubblico che giustamente Rossi dice sono redditi da capitale e nonno e non trasferimenti ecco questo mi sui mi sembra il ruolo il punto centrale e quello che ci si può chiedere e in che misura ciò sia avvenuto cioè se si può quantificare quanta parte del peggioramento o dell'aumentata disuguaglianza è imputabile al ciclo
Quanta parte alla struttura quanta parte alle politiche economiche forse chiedo troppo ma insomma se possibile dire Alfabeta Gambale
Secondo punto e e in che modo
Queste le ulteriori le quel quelle minime politiche di rientro delle dell'inizio degli anni Novanta hanno inciso sul nonno ulteriore peggioramento atteso che gli interessi sul debito pubblico continua a crescere in misura in misura spaventosa ecco quindi questo è un punto che chiedo a Rossi
Di chiarire
Per quanto riguarda infine la redazione di Marina Rocco Lucia ecco è molto interessante questo
Collegamento tra le due e definizioni di salario reale in particolare la seconda che la sposa e la verifica empirica giustamente dice la cappa luccica non è possibile che in sede teorica continuiamo a dire certe cose
E poi sul piano empirico
Ne diciamo delle altre e questo è un primo punto il secondo punto e la il fatto che abbia richiamato la nostra attenzione non solo sul ruolo degli oneri sociali ma anche sul ruolo delle prestazioni ecco chiedo anche chiedo a lei
Anche a lei cover Rose se possibile quantificare questa contrapposizione oneri fortemente aumentati tra l'altro parente sì per i lavoratori dipendenti perché gli autonomi
Non li pagano anche se mi pagassero li pagherebbero se non ho capito male a metà di quegli altri e quindi quanto gioca questo è quanto viceversa gioca questo aspetto compensativo
Delle prestazioni sociali in particolare come giustamente dice assistenza e sanità ecco queste sono gli spunti che secondo me sono emersi ma naturalmente fa fa prendo la mia formazione lo fanno per i mini interessi e detto questo apriamo il dibattito che sono sicuro sarà consistenti abbiamo mezz'ora di tempo circa da dedicare al dibattito
Allora Librandi Petri
Salvati per il momento prego
No no no
E poi dopo si quarto Croce che foto non sapevo Marco soffre traduzione
Se io vorrei porre due domande una al professor Rossi è una promessa Frey
La prima domanda
Dalla
Nel nell'analisi già emerge ma vorrei perché nel capo e nel dibattito
Quali sono gli individui e le famiglie che hanno peggiorato il loro benessere individuale grazie a questo crescita della diseguaglianza dei redditi in Italia pongo questa domanda perché anche se possono essere classificati in Italia non abbiamo mai studiato questi aspetti
E la pongo proprio perché vorrei richiamare l'attenzione degli studiosi in questa materia del dibattito che è avvenuto grazie teen mousse nel mille novecentosessantasette e in precedenza TQ
In quanto collegava il discorso della politica sociale del Welfare State
Pone il compito di sostanzialmente in una fase di crescita economica e il compito di risarcire coloro che avevano avuto il danno della criticità
Pongo questo aspetto perché estremamente interessante la fine dell'intervento è stato quello perché la storia non si ripeta
E lo pongo con le responsabilità degli uffici appunto
è per questo che ho posto questa domanda la seconda e altro sofferente
Le pochissime ricerche che sono state condotte in Italia terra cercare di stimare o
Vedere come è andata l'uguaglianza delle opportunità tra i sessi in Italia dimostrano che siamo ancora molto molto lontani del raggiungimento del uguaglianza delle opportunità nel nostro Paese
Eppure e il fatto nuovo ci si è verificato è che il tasso di occupazione femminile nel corso degli ultimi anni è aumentato in maniera rilevantissima ed è diminuito il tasso di occupazione maschile come spiega questa spenta
Chiedo scusa se per caso non ha capito benissimo ma nel modo una domanda Catalucci è questa
Mi sembra che anche nella sua relazione come in un punto di quella di Rizzuti stamane quando Pizzuti fatto notare che c'è stato di fatto un parziale ripudio del debito pensionistico non c'è stato nessun analogo ripudio del debito
Pubblico ci sia in cui si prenda mi sembra che una cosa del genere emersa quando si è sottolineato che gli oneri sociali sono pesanti più sul lavoro
Dipendente che su quell'autonomia sì dia in qualche modo per scontato che il vero salario il salario che riflette in qualche modo il contributo delle persone sia quello al lordo delle imposte e dei contributi delle trattenute questo
Del tutto arbitrario
Quando noi consideriamo l'IVA
Consideriamo il prezzo del bene al netto dell'Iva non al lordo dell'IVA all'IVA è qualcosa che fa salire il prezzo del bene
Una analoga cosa si può fare anche per i redditi da lavoro
è una cosa se vogliamo arbitraria contabile che sceglie lo Stato quali costi del lavoro d'aumentare
Ma solo perché lo Stato ha deciso di aumentare al lordo delle imposte il lavoro dipendente e questo non significa che lavoratore dipendente ha più diritto
Cioè ha diritto a tutto quello che poi lo Stato gli toglie quella parte no semplicemente dove lo Stato ha deciso di creare il suo Querci
E la decisione su dove caricare gli oneri sociali non deve basarsi sul fatto che il lavoratore avrebbe diritto a tutto poi lo stato di tagli una parte ma essere semplicemente derivare da varie opportunità
Dietro questa idea in realtà c'è l'accettazione
Non so quanto concertati tutti della teoria marginali sta distribuzione che dice che il salario lordo riflette il prodotto magico lavoro ed è materia indifendibile
Quindi cioè questa è una secoli mi sembra sia una cosa che tocca moltissime considerazioni sulla distribuzione dei pentiti
Quindi realtà tutte le considerazioni sull'equità note fatte al netto cosa sta succedendo al netto
Invece una domanda dal professor Rossi su una questione che mi sembra estremamente importante i redditi da capitale passa dal sedici al ventidue per cento dei redditi familiari queste sono considerazioni che mi sembra estremamente importante dal punto di vista politico
Cerco di chiarire perché una famiglia su una persona che derivi sui redditi diciamo grosso modo per metà da lavoro e per metà da capitale
è indifferente rispetta aumentare o abbassare il tasso di interesse nella misura anche questo gli trasferisce leggi da una parte all'altra ma gli lascia invariato il risultato
Nella misura pertanto in cui diciamo si abbassa da decide i superiori di reddito sempre di più verso il basso la perché una per la per cellula percentuale talmente rilevante dei redditi da capitale
Da rendere le persone meno interessate a mantenere bassi tassi d'interesse questo cambia notevolmente la pressione politica che non si innalza i tasti interessi o che si abbassino una volta innalzati
Perciò chiedere al professor Rossi innanzitutto
In questi redditi da capitale si riesce a tenere adeguatamente conto anche dei redditi implicita parte da proprietà di case
Che non ho capito benissimo se ci si lasciano ma questo esaminato estone seconda la vera questione è questa abbiamo statistiche che dimostrino che dividano per decisi questa percentuale
E storicamente facciano vedere se pertanto la percentuale di famiglie in cui una fetta rilevante di rendite da capitale con la proprietà insomma
è andata aumentando oppure se questo aumento di reti si è concentrato soprattutto vi decidete elevati per cui di fatto questo problema politico che sorge voi io non è stato alterato la quantità di famiglie la percentuale di famiglie che non hanno interesse a alzare i redditi da lavoro perché se altre degli a lavori di diminuisce di almeno altrettanti redditi da capitale manda è cambiata nel tempo no
Ho sembra quasi bene qui uno debba fare delle micro interventi mi sono molto semplicemente
Una domanda
Amici fra di
Ed è questa non ha parlato dalla situazione degli ultimi due anni di questa situazione congiunturale drammatica in cui la perdita dei posti di lavoro al Petit rioccupazione tra l'altro va letto fra insiste meritoriamente
Da moltissimo tempo sulla scarsa sensibilità del tasso di disoccupazione sulla grande significatività invece il tasso di occupazione
Questi dati specialmente se vedete anche all'interno del Paese tra mezzogiorno e nord sono drammatici ex il tasso italiano il cinquantun per cento quello meridionale e dieci punti in meno otto punti in meno
Che significa una mancanza di posti di lavoro nel Mezzogiorno stimabile nell'ordine due e mezzo milione di persone o di U due e mezzo milione di posti di lavoro che mancano lì
E che andrebbero creati per mettersi in pari con il livello italiano che il minore dei livelli tra i paesi sviluppati e al di sotto enormemente del livello dello statunitense la questo piccolo inciso la mia domanda è se questo milione di posti di lavoro persi non non faccio riferimento alla Berlusconi adesso è la promessa del milione di posti di lavoro che pare integrare
Sono recuperabili
In un prossimo futuro specialmente in una situazione nella quale diciamo un insieme di processi di razionalizzazione all'interno dei settori terziari sono andati avanti molto in cui lo Stato non è più in grado di assorbire
Forza lavoro e non lo sapeva il futuro e soprattutto in una situazione nella quale e prevedibile che incertezze sul piano previdenziale
Genereranno diciamo in futuro probabilmente no semmai un ulteriore aumento dalla propensione al risparmio non certo una riduzione della persona ispanica siccome molti dei posti nel settore della distribuzione sono legati ai consumi no alla differenza diciamo tra nella destinazione del reddito disponibile allora la domanda se questa avvertita Rossi è una perdita che va considerato non dico come definitivo ma con una grossa perdita difficilmente recuperabile nei prossimi anni a luci fattori ho detto se questa mia convinzione o suggerimento ha un qualche senso Panico loro sono solo quando andavano a cosa i poli distributivi ad un ad una grandissima varietà
A seconda delle categorie tra cui si considerano quindi famiglia eccetera ed è soltanto attualmente il problema principale è quello che si fa solo distruzione del reddito e dei consumi delle famiglie
Distribuendoli decisivi Quintilio palazzi etica e voglio dire però gran parte dei problemi distributivi rilevanti dal punto di vista politico non riguardano questa distribuzione del resto riguardo distribuzione come diceva alla fine voglio dire regionali settoriali dipendenti indipendente e tra l'altro a seconda ceti che possono essere in realtà che cosa vi distribuzione se noi lasciamo andare la vecchia ottica lavoro dipendente capitare che presunzione funzionale reddito almeno in cui molti di noi sono formati diventano rispetto all'utilità che possono avere nell'ambito di una teoria politica delle mobilitazioni sociali molto molto variati cioè i tagli distributivi riconsiderare possono variare in maniera incredibili quindi è molto ampio lo spettro delle variabili distributive che va considerato la però la cosa che mi devo chiedere
Era sufficiente questa
Una cosa che so quello abbastanza è la seguente l'uguaglianza diciamo come il peggioramento nella situazione distributiva e uso lo stesso giudizio di valore suo
Tra Inghilterra tra Regno Unito e Italia io questo francamente non me l'aspettavo ci ha pensato il mio mito sarebbe stato peggiore voglio dire che non quell'Italia lì milioni più alta negli ultimissimi anni ha avuto un peggioramento e non la distribuzione personale dei redditi degrado del tutto la revoco negli Stati Uniti dove catastrofico naturalmente tutti lo sanno
Nel Regno Unito si è molto vicina credo che anche noi ci avviciniamo molto la situazione alla situazione siamo statunitense col che si hanno situazioni di cornuti e mazziati
Perché praticamente come sapete negli Stati Uniti a questo spaventoso peggioramento distributivo però ha fatto da contrappeso un enorme espansione occupazionale
E quindi non so se su un fenomeno tutti ma questo non ha impedito la povertà ha peggiorato la distribuzione ma se vedete nell'ambito OCSE sta un estremo cioè il il modo con cui gli Stati Uniti hanno affrontato diciamo la crisi di flessibilità di questi ultimi quindici anni è largamente lasciando libera
La distribuzione del reddito avevano un vantaggio comparato l'inflessibilità dei mercati al lavoro lo sputa puntualmente ma hanno creato un sacco di cooperazione e nove scambiate forte disoccupazione e anche forte peggioramento
Nella distribuzione della distribuzione del reddito
Una cosa un poco allarmante di volo però se aveva alcune se poteva graduare variamente i Paesi europei sul sul circa il peggioramento distributive sorda qualche nota Italia ha parlato Italia Regno Unito alcuni degli altri per cortesia e confrontandoli con gli Stati Uniti grazie a tutti
Generale
Dunque la domanda che vorrei porre io riguarda un aspetto che è stato richiamato marginalmente soprattutto nell'intervento del professor Frey
Anche nell'intervento del professor Rossi ma non so quanto le la questa mia domanda anche più sulle politiche del lavoro sia estendibile
Di solito i riferimenti alle politiche del lavoro in Italia sono abbastanza di tipo educativo mai o difficilmente diciamo entrano nel merito difficilmente ci troviamo di fronte ad analisi ossia valutazioni ex posto dell'efficacia di specifiche politiche
E questa scarsità di analisi
Rilevante se per esempio vediamo i dati relativi ai Paesi OCSE di solito è l'Italia che ha la casella con il trattino perché mancano dati oppure aveva Lori estremamente dubbi e questo mi sembra anche in contraddizione con il dibattito piuttosto vivace che in molti Paesi europei da qualche anno
Cioè sulle politiche del lavoro sulle politiche attive in particolare
E anche dal punto di vista proprio della della ricerca economica mi sembra in contraddizione con le norme sviluppo che le ricerche
Sulle politiche del lavoro hanno avuto negli ultimi tempi sia per quanto riguarda il tipo di dati statistici utilizzati pensiamo per esempio alla durata della disoccupazione sia con riferimento agli strumenti a analitici con cui si fanno queste indagini
Quindi noto una carenza di analisi e abbastanza contraddittoria con quello che l'andamento della ricerca in altri Paesi europei allora innanzitutto volevo chiedere se queste mie impressioni
Sono possono essere confermate
E poi nel caso affermativo la cosa possono possano dipendere io penso che sia ipotizzabili queste risposte
In Italia ci sono state negli ultimi anni o decenni esperienze poco significative di politica del lavoro quindi fra poco da valutare
Oppure mancano le informazioni tenendo conto che le informazioni necessarie per questo tipo di analisi sono solitamente a piuttosto complesse
E di livello Nicola economico quindi non ci si può fermare assolutamente dati aggregati oppure terza ipotesi uno scarso interesse in sé dal punto di vista scientifico oppure dal punto di vista della pubblica e mi amministrazione che in quanto gestore delle degli interventi deve anche può in qualche modo
Dare l'input per la ricerca ecco questa è la mia novanta
Lo
Ora
Con
No io soprattutto mi mi volevo porre sovrapporre soprattutto a Frey delle domande
In quanto che questo cinquanta per cento è un dato effettivamente come diceva salvati fa paura
Uno si si chiede come mai esce fuori quel cinquanta per cento
O alcune risposte sono salutata in normalmente per esempio per il fatto che ha dato un'imposta cose una imposizione personale sul reddito così elevata io non vado a lavorare al staccata mi riparo il in qualche modo la e i i rubinetti e le donne non non non lavoro nolo o uno del della famiglia resta a casa con lei casalinga poi qui avrei una domanda di veramente per mia ignoranza
Io notato io proprio grosso rapporto con il ministro con gli studenti anche quando si laureano
E notato che loro non riescono atto essere assunti mentre invece c'è un un appoggio le possibilità di lavoro se loro si organizzano in tipo di cooperative cosa di questo genere
Queste cooperative di di servizi di di di di di lavoro questo in qualche modo incide sul sul tasso di occupazione oppure no questa è una domanda che voleva per risolvere la mia ignoranza cioè io Coppa o o la mia impressione che quel cinquanta per cento esca fuori anche per problemi statistici di raccolta dei dati
Questo è il discorso che volevo dire tutta una serie di morte ragioni sociali ma anche ragioni statistiche di raccolta dei dati
Sufficientemente però il problema d'acquisto Federico semplicemente non non ho assolutamente soltanto problemi di equità perché avanza premesso non non voglio invadere campi di uscente delle Finanze cedere vedere quanto l'imposta di ritorno all'uomo alla controprestazione gru contro per estrazione
Mi sembra di aver capito che gli oneri sociali e contributi sociali un qualche diritto alla controprestazione la diano perché a differenza delle imposte che hanno un carattere più di
Finanziamento del servizio generale in contributi sociali invece hanno questa piccola peculiarità comunque per quello che riguarda il concetto di sanare alcuni termini
Fissare mi ha detto semplicemente noto che la distribuzione funzionale del reddito spesso si rappresenta con le quote corrette
A me sembra che sia scorretto appunto usarle è perché anche se si vuole in qualche modo assimilare lavoro autonomo lavoro dipendente i meccanismi di determinazione delle retribuzioni sono DiVersi quindi non mi sembra che in primo luogo la distribuzione appunto reale sia abbastanza significativi a rappresentarlo in questo modo
Poiché quello che riguarda il prezzo del lavoro appunto a non girarmi dall'avallare datevi una classica anzi mi sembrava di aver detto nel caso in cui dovesse in qualche modo rappresentare un rapporto di scambio tra domanda ed ed offerta perlomeno si dovrebbe riferire la stessa grandezza quindi mettendo nell'hockey notti carino classici
Dovrei valutare il valore attuale di tutti i servizi che dovrebbero tornare laboratori come contropartita di quella parte di prelievo di valore aggiunto che però viene attribuito materialmente al lavoratore dipendente cioè sempre una torta che viene data attribuita al lavoro dipendente
Quindi anzi poi il dubbio che poiché lo Stato anche mettendomi nell'ottica classica ricambiano eccetera non via attraverso i servizi ed estrazione sociale un qualcosa che rientra in un costi di produzione della forza lavoro se vogliamo
Anche nell'altra ottica andare a vedere se i servizi e le prestazioni sociali rientrano nel concetto di salari secondo me portanti invece appunto considerarli perché un lavoratore dipendente un lavoratore autonomo per quanto sia colpito appunto da riduzione monetaria però penso che questi valori reali questi effetti ridistribuiti elettricisti Buttini in qualche modo ricorda
Dunque la prima la prima questione era se si poteva quantificare la componente le componenti ciclo struttura e politiche
Occhio guardando anche un po'dei grafici che sono poi riportati nel nel lavoro per quanto riguarda la disuguaglianza bastino abbastanza evidente che praticamente quasi tutta la subì incremento la disuguaglianza c'ha mo'la quasi totalità
Fra l'ottanta cinque l'ottantanove tutta imputabile alle politiche così come imputabile anche le politiche il decremento novantadue novantatré in buona parte non interamente per quanto riguarda invece la povertà
Come dire le tendenze dell'economia soprattutto diciamo l'andamento del mercato del lavoro l'avrebbe portata dal sette all'otto per cento fra i primi anni ottanta nella seconda metà degli anni ottanta
Quello che abbiamo osservato un tormentone incremento assai più sostanziale e la differenza quasi interne interamente imputabile appunto le politiche quindi il ruolo del politiche non è insomma bello pesante
Per quanto riguarda novantadue e novantatré io sono andato in fretta perché tutti i tempi erano quelli che erano però sul novantadue novantatré diciamo si può fare un'analisi abbastanza dettagliata di quello che sono troppo di quello che è successo sia per quanto riguarda appunto la la il Governo diciamo Avant la legge finanziaria Amato che per quanto riguarda la legge finanziaria Ciampi
Per quanto riguarda la legge finanziaria Amato
Quello che quella legge finanziaria aveva di caratteristico era l'assenza di una serie di misure a te a limitare l'impatto sulle fasce ridire Dio marginali ma in particolare la minimum tax aveva la capacità di renderla una manovra e qua dal punto di vista della disuguaglianza
Una serie di se mi è permesso di trovate cervellotiche tipo la l'imposta sui depositi e cose di questo genere appunto però l'hanno re l'hanno fatto in maniera tale da renderla no iniqua nel suo complesso verso l'intera distribuzione ma hanno fatto in maniera tale che quella manovra colpisse proprio le fasce che nota non c'è nessun motivo di andare a colpire il risultato era appunto una disuguaglianza che sostanzialmente addirittura forse alcuni casi migliorava essenzialmente per via della minimum tax
E una povertà invece addizionale pari a circa cento mila nuclei familiari in più per quanto riguarda invece la manovra Ciampini
Lì il punto essenziale dal punto di vista cento mila il più per ripeto perché mancavano disposizioni atte a tutelare le fasce
Per quanto riguarda invece la legge finanziaria Ciampi
Il punto essenziale di quella legge finanziaria era in realtà non nella legge finanziaria cioè la caduta dei tassi e nella quale appunto la con conducendo ad un contenimento dei redditi da capitale generava un più ridotto grado di dispersione del sistema naturalmente simultaneamente c'erano quelle tendenze sul mercato del lavoro che avendo appesantito la situazione soprattutto per quanto riguarda la povertà però questo non va imputato
Credo alla manovra in quel caso
Dunque chi è stato meglio cioè che cosa è successo Rebecchi diversamente da quello che è accaduto
In Gran Bretagna
Dove si osserva chiaramente proprio una polarizzazione dell'economia nel senso che cresce dosi crescenti reddito vanno verso le classi più elevate di reddito e invece vengono sottratte le classi più basse con una parte centrale che sostanzialmente rimane lì dov'era
Nel caso italiano invece la classe medio-alta che si allontana dal basso non c'è una polarizzazione verso come dire le fasce più opulente quindi questa è una differenza di Roma abbastanza rilevante
In rete dal capitale dunque anzitutto per ed a capitale io intendo rinvio a capitale reale finanziario quindi cedenti son dentro quelle case ovviamente
Naturalmente c'è un problema di come tutto questo viene misurato del grado di attendibilità tutto questo Ciampi e il discorso credo che sarebbe lungo
Certamente sono i le informazioni sulla ricchezza sono solo parzialmente attendibili
Però possono essere innanzitutto migliorate e occorrente per renderle più appetibili però mettiamo da parte la questione l'attendibilità dove si è concentrato sennò Interreg capitale intendiamo come io penso si debba si arriverà capitale neanche quello finanziario la diffusione elevatissima e soprattutto ovviamente concentrata nelle fasce per me più elevate di età quindi per esempio
L'incidenza maggiore per esempio prepensionati
Ovviamente
Da questo punto di vista non è così ovvia la separazione capitale e lavoro così come non è assolutamente ovvia e non mi stancherò mai di ripeterlo
La separazione fra lavoro autonomo lavoro dipendente all'interno dei portafogli delle famiglie dei redditi delle famiglie si mediano conflitti distributivi pesantissimi che poi non escono e non si vedono o quanto meno diciamo che sì esistono molto spesso più nella nostra testa che non nei appunto nelle famiglie
Andiamo avanti io sono assolutamente d'accordo con Salvati che questi indicatori distributivi non sono poi l'informazione è fondamentale diciamo quello che avevo cercato di fare anche in una nota scritta sul Mulino
Era proprio c'era andare a individuare quelli che a me sembrano tutt'oggi di conflitti distributivi reali sono appunto quelle fra generazioni quello fra aree del paese ripeto il terzo quello più ovvio quello dei sentimenti lavora autonomo
Lavoro autonomo pensionati lavori pendente mi sembra molto mediato data la struttura composita dei redditi familiari
E forse o mi sono espresso male
Nel la variazione nell'indicatore disuguaglianza nel caso della Regno Unito che certamente molto maggiore che ma nel caso italiano
Quello che rende lei due casi simili e il ruolo giocato dalla politica economica nei due casi che appunto un ruolo che in tendeva ad aprire tendenze spontanee
Sul fronte della comparazione internazionale il la vocazione internazionale resa molto complicata dal fatto che veramente comparare i dati delle sezioni sul registro molto difficile anche perché le istituzioni sono diverse e le soluzioni contano in questi casi come altri allora il quello che possiamo dire diciamo cercando di omogeneizzare per quanto possibile i redditi familiari Nitti
Era per la seconda parte degli anni Ottanta che gli Stati Uniti spettavano senza problemi che noi e il Regno Unito c'era battevamo per il secondo posto
Che subito dopo veniva la Francia e poi in Germania e in Germania Svezia buona ultimo buona prima seconda di come insomma nell'ottica che adottate
Questo è un naturalmente questo riguarda i livelli se voi andate a guardare invece le variazioni allora lì diciamo la la la cosa è molto più composita nel senso che appunto certamente gli Stati Uniti ha riunito hanno avuto incrementi disuguaglianza non paragonabile a nessun altro e noi però non ci piazziamo male
Fino a per
Grazie
Cercherò di rispondere
Partendo anzitutto dalla ribassato
Qui risponde
Prima alla domanda del di Renata Livraghi
Nel senso che se noi guardiamo i dati e tabelle uno due tre e che avete nel volume
E prendiamo in considerazione la classificazione italiana di popolazione in età lavorativa che non è quello internazionale da qualche notizia astante anziché il quindici sessantacinque
Abbiamo sostanza un andamento del tasso di occupazione maschile e femminile negli anni ottanta che divergente da un lato abbiamo la diminuzione da settantacinque virgola sette per cento a sessantanove virgola sette per cento quindi una perdita
Rilevante i tassi di occupazione mentre le femmine si passa dal trentaquattro virgola cinque al trentasette per cento
Questo potrebbe significare
In prima approssimazione un miglioramento dell'uguaglianza delle opportunità
In parte è collegabile alla Mino Vinci dentro i processi risulta industriale che pur spendendo operaie tessili è un po'di impiegate ha inciso in misura minore che non però l'opera maschile ridusse manifatturiera ristorazione
Ha inciso tra staticamente sull'impiego di manodopera maschi anche Rinascimento impiegati ha giocato su
Pure nei servizi in misura non irrilevante alla seconda metà degli anni ottanta e poi dal fatto che i processi capitalizzazione
Perché la cavitazione lo Poppy avrebbero favorito in termini relativi di più
L'ingresso della donna i processi produttivi come già avuto dalla seconda metà degli anni Settanta che non dell'uomo però questo significa apparentemente migliore Guelfi opportuni migliori opportunità d'acquisto occupazionale
Già a vedere i cambi flussi quello che è venuto effettivamente per il primo risultato netto interni sto guardano soprattutto ai flussi che hanno interessato l'idoneità intermedia che sono quelle che possono aver registrato flussi nel senso di afflusso e deflusso Prisco e c'è stata anche la temporanea uscita
E dal sistema produttivo
A parte questo il problema che qui però non è toccato è il discorso di uguaglianza di opportunità in tema di mobilità professionale
E qui proprio discutendo una ricerca che sta che è in corso ho suggerito di calcolare esattamente usando gli indicatori statistici adeguati la segregazione riconosce come imputato diminuita oppure no
I dati censimento novantuno
Difficilmente comparabili con con l'ottantuno ma con un po'di sforzo fosse
Poi può comparare a questi possono dare qualche indicazione però per ora è ignoto se o ma intatta o diminuita la segregazione verticale siamo in questo caso sul piano settoriale dovrebbe non essere aumentata almeno alla luce di effettivi processi di ristrutturazione
Passando sempre analisi è passato passerà domanda di Marzano
Prima una porta sempre indeciso alti discorso cinquanta per cento di tasso di occupazione che molto basso
Non è più basso di quello spagnolo
Leggermente più alto di quello spagnolo
Enormemente più basso di quello portoghese
Molto più basso di quello danese e di parte ricordo di tanti è più basso di cui altri Paesi e più basso ovviamente di quello statunitense e votato in cui oso sarebbe non c'è il tempo per discutere cosa avviene il confronto tra Europa e Stati Uniti sicura diamo i tassi di occupazione e non ai tassi disoccupazione quelle di famosi distanze di Gregory sorvegliate sono molto relativa certamente presentarsi occupazione danese i partner il Regno Unito sono superiori a quelli statunitensi non sono inferiori
Quindi discorso si dà sì alterati per cui non è un discorso tanto di flessibilità quanto e qui si tocca l'aspetto di mio prima dimenticato di dire è vero che è migliorato il tasso di base venire in Italia nel decennio degli anni ottanta però al patto livelli molto bassi
L'inferiorità italiana è molto legata al bassissimo tasso di attività tasso di occupazione scusate femminile i tassi di occupazione più elevati in Europa siano laddove sono nettamente più elevati tassi di occupazione femminile Peter si oppose maschili non sono lontanissimi
Tra l'altro ci potrebbe anche essere una correzione da apportare per quanto riguarda il lavoro sommerso
Se i lavori effettivo è un posteriore al lavoro rilevato ufficialmente però non bisogna dimenticare che discorso su unità di lavoro a tempo pieno
Che fa riferimento alla mia riflessione sugli anni più recenti include anche parte del lavoro sommerso qui al disco selettiva ripreso in una luce particolare questo proposito non c'è il tempo tecnico
Approfondirlo comunque le cause del basso tasso di occupazione
In Italia sono in primo luogo il basso tasso di occupazione femminile
Specialmente nel Mezzogiorno
Non a caso le tasse come esempio altresì anni Emilia Romagna là dove i tassi di occupazione femminile sono nettamente più alti che altrove
In
Connessione però via il discorso dei fattori causali
Che determinano nello spazio nel tempo prima è un fatto statistico adesso sto chiedere perché questo avviene
E il perché avviene riguarda tutto quello che e ha sta avvenendo in termini di sistema produttivo
Cioè stravolte io da un lato a
Una bassissima domanda di input di lavoro in certe realtà discorsi a mezzogiorno è strettamente legato per quanto si consideri lavoro sommerso e Mezzogiorno su una soluzione molto minore che nel centro nord prima lo sommerso saputo laddove i tassi di occupazione sono altri
Non là dove i tassi di occupazione sono i più bassi
E quindi il discorso è che il sistema produttivo meridionale non riesce ad esprimere in termini di flussi
Una richiesta di di lavoro nel tempo che consenta di elevare visto di occupazione neanche in linea con l'elevazione lista Ulivo Polo trenta età lavorativa
Perché i tassi di occupazione Mezzogiorno sono bassi è in netta diminuzione nel tempo anche perché la c'è uno consenta la rapida che sta crescendo mentre altre parti non sta crescendo o sta crescendo in misura nettamente minore
Anche per una serie di fattori demografici in assenza di movimenti migratori interni
Qui c'è un discorso di questione di carenza domandi lavoro che pesa in ruolo molte importante e poi vi è il fatto che quando io avevo e anche in ristrutturazione Marzano ricordava
Giustamente che nel sud c'è stata una ristrutturazione industriale molto rilevante inganni recenti e che in questo dopo la situazione precedente che ha eliminato un tessuto produttivo di piccole le riprese
Di un certo rilievo vi ricordate discussioni gli anni sessanta
Sul ruolo di imprese pubbliche anche come ruolo distruttivo intessuto Putin in Campania in Puglia in Sicilia di piccole e medie dimensioni
A oggi proprio quando si dovrebbe riprendere discorsi studio industriale che apre nuovi spazi vuoti all'interesse Santi
Nicola Evelyn prende si ritrova in una posizione di particolare debolezza un discorso del mezzogiorno molto molto delicato quindi ho difficoltà estrema brutto modo di misurarmi
Con un disco un po'citazioni politico in Canada e sono impazzito
Anche perché il poleman chiave che emerge
A questo proposito riguarda come si possono fare le politiche lavoro con la Pubblica ministero esistente che è un problema crediti con salvati in passato abbiamo discusso e consivo Salvini ricchi ha una posizione molto chiara e decisa a questa proposta
Comunque andando avanti nella riflessione sulla base domande che mi sono state poste
A fronte il tema che mi ha posto salvati dei gli ultimi tre anni siamo trio mai son tre erano due fino allo scorso sondino ritratta che novantaquattro andato malissimo dal punto vista occupazionale
è tutto malissimo anche come pre consuntivo novantaquattro
Anche se adesso c'è qualche piccolo segno di ripresa occupazionale nei servizi
Non è l'industria dell'industria sta continuando a diminuire per fattori strutturali l'occupazione al di là degli aspetti congiunturali industrie per tutti gli anni Novanta finirà l'occupazione giusta manifatturiere
E si potrà mica dare il potere soltanto con la mia nuova difensiva di
Diminuzione graduale deve ove mediamente lavorate ma che puramente difensiva che l'avvento al processo non non cambia niente il segno del processo
Come c'è una lieve ripresa dell'occupazione di servizi che ha negato ogni vivissima riprese coi quali consumi
Dava Michele Salvati lui si si metteva a ridere il primitivo dell'Ulivo che può portato la sentenza a questo proposito discutendo con Savona
Mi si chiama molto poco patto di questa ripresa dei consumi io direi benvenuta la ripresa dei consumi
Perché senza ripresa dei consumi non ci illudiamo non riprende niente da podista occupazionale
Ventre Cicolani per i consumi può cominciano a riprendere i servizi dopo la legnata che hanno preso i consumi negli ultimi due anni per il prolungamento della fase congiunturale sfavorevole per una mezza frase quel dove scorreva per la prima volta in Italia ha provocato diminuzione dei consumi e conseguentemente diminuzione di occupazione di servizi che non c'era mai stato perché prima questi servizi lamentava non era diminuzione qui benvenuta la rete di consumi se mai ci si tratta disciplinarla per evitare tensioni inflazionistiche perché la ripresa dei consumi rischia di portare con sé un aumento considerevole tensioni presenti le prospettive quindi quali sono novanta euro
Come si aumenta la domanda di consumo fomentare l'offerta l'occupazione perché
Perché l'aumento dei consumi suggerì e favorisce un aumento di occupazioni in settori non potette potrà protetti come si usa dire è uno intanto l'occupazione di settori protetti provoca problemi di rapporti tra produttività e prezzi che il discorso che abbiamo vissuto cioè qui non c'è
Gava Anna in questo momento ma il discorso che ha fatto in parte Garonna che impartendo poi anche le imprese altri seminari
A tarda ancora a questo riguardo era sì anche in parte Baldassari Circe nostri minareto fuori questo aspetto che la settore distributivo che ha dei problemi strutturali
Dal punto di vista via dinamica dei tre titoli però l'occupazione non può che aumentare che
Nel breve periodo le prospettive sono che si meccanismi vanno avanti in modo un tono mo'affidati a questi strani meccanismi di mercato che sono di mercati altamente imperfetti ovviamente
Io le previsioni sono che il prossimo anno al meglio l'occupazione complessiva potrà aumentare di circa centocinquanta mila unità
Va bandita dice novanta mila si può però anche portare centocinquanta lire là come se complessiva ce lo sto
Non so dove sta di casa dica questo non lo so copie il laburista tecnico ripeto questa è la previsione il che vuol dire che siccome l'occupazione quest'anno è diminuita dalle trecentocinquanta milioni cinquecento mila unità
Noi continuiamo neanche la metà probabilmente della riduzione di occupazione di quest'anno ed ha e tantomeno le norme diminuzione dell'anno scorso e la diminuzione pur rilevante dell'anno precedente
Quindi siamo lontanissimi da un incompleto sostanziale dei livelli occupazionali
Per avere un minimo di decente situazione
L'anno prossimo poi dettata in un medio termine di tre cinque anni bisognerebbe puntare all'aumento l'occupazione di duecentocinquanta mila unità
Si badi bene che noi avremo riduzione occupazione manifatturiera e quindi le duecentocinquanta mila unità in più vuol dire aumento pupazzi e i servizi e l'ordine del trecento quattrocento mila unità e aumento di occupazione di costruzione
Che invece sono in diminuzione per il le note vicende di anche di Carate di politica di infrastrutture o del bilancio pubblico e così via
Quindi abbiamo una situazione a questo proposito che deve essere gestita la finanziaria che è uscita è lontanissima da avere impostato un discorso di gestione in questa direzione
La finanziaria riposa soltanto sull'emergenza non c'è una progettazione altre altre cinque anni avviata con la finanziaria quindi orgoglio erano si mette a fare una progettazione tre-cinque anni con estrema rapidità
Ho ben difficilmente potremo avere quello menti duecentocinquanta mila unità dentro
Sì avvieremo le duecentocinquanta mila unità in più l'anno venturo si può ragionevolmente prevede
Entro il due mila
Con aumenti poi di vedremo dove come centodue mila un aumento di occupazione che può anche superare il milione di unità da oggi il che vuol dire tornare alla situazione del mille novecentottantacinque
Avremo poi dal Tonale ad con la situazione del mille novecento ottantadue a cui siamo precipitati in questo momento
Il che vuol dire che solo dopo il due mila potremo avere un discorso di effettivo rilancio del livelli occupazionali interni tasse occupazione che siano
Rispetta i guai relativi alla media europea
Però ripeto con una politica del strutturale dell'occupazione e del lavoro che vada avanti con questo ritmo perché duecentocinquanta mila all'anno di occupazione in più vuol dire un tasso di aumento dell'occupazione dell'hotel più uno e due uno al tre per cento
Che è un momento occupazione possibile alla luce degli anni ottanta
Però bisogna fare un affidamento sui servizi in modo molto drastico
Quali servizi e qui si torna al punto
E misura rilevante sono servizi per le imprese
Che sono legati i processi di ristrutturazione ma non soltanto quelli anche la dilatazione la capacità produttiva il problema è che sono stati promessi
Il i processi di aumento investimenti privati nel campo punti
Però
Senza i consumi aumento dei consumi è impossibile immaginare che le sole esportazioni fa faciliteranno la dinamica e le esportazioni faciliterà una notevole dinamica rivestimenti interni di carattere industriale o terziario
Sul per cui rivestimenti verranno dopo l'espulsione di corso con l'espansione investimenti ovviamente vera a avverrà trascinata una espansione rilevante dei servizi per il Paese così come avvenuto negli anni ottanta tre negli anni ottanta una componente molto importante gli aumenti occupazione di servizi
Avvenute nei servizi per le imprese
Con tassi di aumento di occupazione dello che il più tratti il cinque per cento all'anno quindi detti misura notevole
E ci sono poi seguiti lentamente
I servizi per le famiglie sono molto importanti vengono spesso sottovalutati ma sono molto molto importante come suo stato emotivo tanti negli anni negli anni ottanta dove sono entrati i servizi per le famiglie sommità ter come
Qui c'è un discorso di ripresa e occupazione come già sia dipendente che autonoma conto di problemi delle contravvenzioni abdicate subdurale di questo porta con sé si tratta di aumento occupazione dei servizi vari per le famiglie che vuol dire sanità
Copre ma rosso molto grosso
Come può riprendersi un aumento di occupazione in campo sanitario in una situazione i drastici tagli alla spesa in questa direzione attraverso il mercato attraverso il terzo settore
Prese il problema d'invecchiamento popolazione che questo comporta sarà una discussione scriva prossima interessante di una ricerca sulle cosiddette cooperative sociali e così via in parte sono dentro
Il l'occupazione ufficiale in parte no dipende ovviamente poi il tipo di struttura che ne risulta coinvolto
E ci sono poi i servizi per l'istruzione
E qui c'è un grosso problema di politiche del lavoro in Italia sono state fatte delle politiche io lavoro molto modeste ma per esempio siamo lontanissimi da quello che sta venendo in Europa dal punto di vista dalla gestione della mobilità collegata strategie formative
Siamo lontanissimi sì a livello di scusa formazione di base e questo riguarda la scuola secondaria superiore universitaria
Sia a livello di formazione professionale sappiamo benissimo quanto dibattito c'è su questo ma quanto poco c'è il passaggio dal dibattito appoggi trazione a interventi e così via e per rispondere a croce
Quindi una causa fondamentale per cui si poco fatto analisi o periodo croniche politica lo fate son quelle di metà anni ottanta poi la legge sulla cassa integrazione e sulla mobilità lunga di qualche altra piccola cosa legge quarantaquattro del Mezzogiorno e così via
Che quindi sto poco dal punto di vista del politico rispetto ad altri Paesi ripeto per ristrutturare lavori da altri Paesi e poi secondo luogo perché gli organi pubblici son sempre stati abituati a non valutare quello che facevano
Ci sono sempre stati abituati a spendere e a considerare che l'effetto positivo era la spesa
Quanto più elevata è la spesa e tanto più si aveva un effetto positivo della politica adottata
Non è mai stato fatto un lavoro che invece si trova in alcuni Paesi nordici e così via perché puramente e visto e che sono il il
Le valutazioni di quello che è stato effettivamente
Fatto a distanza di uno due tre anni con un lavoro tecnico molto minuzioso preciso
Ovviamente poi mancata anche lo sforzo del ricercatore sappiamo benissimo rivaluti esoterico missile io lavoro che i primi lavori che abbiamo cominciato a raccogliere in Italia stati due anni fa a Reggio Emilia
Qualcosa dopo fatto Cilavegna trovino in epoca recente adesso abbiamo fatto questa sessione ma coesione che abbiamo fatto a Trento abbiamo visto chiaramente che era tutta concentrata su input le nuove misure la mobilità e poi
Avvenente e studiosi finiscono con la con la aggregarsi questo riguarda ecco per di fare Roberto portato via troppo tempo dicendo in modo ottimistico che per quanto riguarda la voglia di ricerca viene fuori con chiarezza che si si fanno seriamente le politiche si può ottenere dei risultati notevoli richiamo che però c'è un nodo fondamentale
E il nodo fondamentale che le politiche hanno quel problema di struttura organizzativa che è molto importante che la votazione di affetti cosa si fa Tusa che vi ha avuto sede di prelievo Ceranesi processo per esempio che analisi anche istituzionale estremo rilievo
Che ha fondato sulla qualità la pulsazione non a caso le poche politiche il lavoro interessanti fatte negli ultimi sette otto anni in Italia sono in certe realtà ragione
Il Trentino Alto Adige
Regione Valle d'Aosta qualcosa altrove dove la struttura pubblica misurazione piuttosto importante
Come dalle
Allora sull'analisi dei settori buona sera
Puglia