Fascismo e antifascismo tra Italia e Francia. Riflessioni a un secolo dalla "Marcia su Roma"

Cari colleghi cari amici cari studenti vi dava il benvenuto alla Fondazione prima livello da da parte anche del nostro presidente il professor Roberto Antonelli che veramente doveva arrivare ma siccome tornava dall'Irlanda avuto dei ritardi ancora non non è arrivato qua arriverà forse fra qualche
Minuto ma forse è bene che intanto cominciamo e quindi vedo il benvenuto anche da parte sua qui alla Fondazione Primoli
Aggiungo anche due parole per informarvi che ci sarà qualche cambiamento nel programma infatti mica il dottor non riuscirà a raggiungerci per un'imprevista convocazione
Della giunta comunale proprio oggi alle diciassette mentre Corrado Augias sta assistendo alla moglie ricoverata ieri in ospedale per un incidente di macchina
Quindi esprimiamo il nostro rammarico e auguriamo alla signora Augias una pronta guarigione la nostra tavola rotonda sarà quindi moderata da Alessandro giacconi e professore di Storia delle istituzioni all'Università di Bologna
E vice presidente di italiche quindi chi meglio di lui
Ed è lui che mi incarica di portare a tutti voi il saluto di tagli che del suo presidente
Gianni Gitti gli che non è potuto venire a Roma in questa occasione ma probabilmente riuscirà a seguirci in streaming
L'argomento che verrà affrontato oggi fascismo e antifascismo tra Italia e Francia che corrisponde perfettamente alla vocazione culturale italo francese della Fondazione Primoli
è da qualche anno oggetto di dell'interesse scientifico e di i tagli caro a partire dalla pubblicazione del libro sugli italiani
Sepolti al perplesse s'che poi tra quelli che saranno presentati oggi dove si tratta anche di antifascisti italiani morti in Francia
Argomento su cui si soffermerà Antonio Bechelloni autore del libro Vittorio Foa notte per una biografia sino al Progetto di tagli ricca che adesso è ancora in corso di una guida di Parigi antifascista di questo penso che ci parlerà Alessandro giaccone
L'argomento poi verrà declinato secondo diverse prospettive attraverso la presentazione gli altri tre libri usciti di recente per due di questi abbiamo qui presenti gli autori Alberto Toscano per mussoliniana ma nulla fosse la massa si occupa e Patrizia Dogliani
Il fascismo degli italiani una storia per il sociale e invece per il terzo libro journal de Pierre di Sergio canile abbiamo qui il figlio Paolo carissimo collega e amico e presidente onorario di Italia abbiamo quindi molti argomenti interessanti da affrontare degli eccellenti oratori e quindi alcuni dossi subito la parola maggiorato tesi ascoltare grazie
Buon pomeriggio e benvenuti in questa bellissima sede vorrei immensi tutto ringraziare sia il presidente Roberto Tonelli che e Tiziana ortiche appena preso la parola veramente per l'accoglienza non è la prima volta che noi commesso cinese associazioni tralicci
Abbiamo il privilegio di poter attenere un convegno in in quest'aula che aveva già ha colto il nostro convegno sul mille novecentosessantotto in Francia e in Italia
Come sapete oggi ricorre il centenario della marcia su Roma e vento su cui
Si sta parlando molto in questi giorni e molte manifestazioni sono previste a Roma proprio in questi giorni anche oggi particolare quindi ci scusiamo anche per questi cambiamenti dell'ultima ora la prima cosa che vorrei dirvi che
Questo tema di cui si parla molto attualmente
Non ha solo una colluttazione unicamente italiana ma come fa del resto la Fondazione Primoli e l'associazione italiche cerchiamo anche di sviluppare un po'diciamo la relazione bilaterale e vediamo anche il modo in cui fascismo è stato vissuto ovviamente in Italia ma anche ai nostri cugini francesi questa questa giornata è stata resa possibile ovviamente dal lavoro e l'accoglienza la Fondazione Primoli ma anche da Costanza Stefano Ricci
Vedo ridare e che è stata un po'anche all'iniziativa di di questa giornata Costanza che ha curato anni fa una grazie con il concorso di molte persone anche qui presenti l'unica guida degli italiani sepolti al per la scienza in cui si trovano o hanno riposato in passato un certo numero anche di antifascisti insomma i temi all'ordine del giorno sono molti
L'ora senza darne tardare darei prima la parola a Patrizia Dogliani in secondo luogo poi Antonio Bechelloni per una rapida presentazione dei loro libri e seguiranno poi Alberto Toscano e Paolo carine quindi innanzitutto Patrizia Dogliani che presenterà un po'la situazione dell'Italia in particolare nella il nel momento della marcia su Roma pensato gli anni che professoressa ordinaria all'Università di Bologna
Che ha appena dato alle stampe un libro che tra l'altro avuto una vicenda abbastanza elaborata tra versioni italiane e versioni francesi qui vedete
Esposte sia la nuova edizione italiana che il versione francese e quindi rendere immediatamente la parola per spiegare un po'questo libro per presentarlo questo libro che cerca un po'di definire una storia sociale del fascismo italiano quindi Patrizia una decina di minuti se possibile
Grazie autore molto alto solo notista normalmente si tiene il microfono molto vicino perché non ci sente
Grazie sono prima anche perché mi veramente mi devo scusare gli storici marciano su Roma in questo periodo la settimana scorsa abbiamo avuto un convegno ci sono anche alcune che hanno partecipato
E tra l'altro in quel caso è stato aperto anche con i saluti della della città metropolitana dal dottor che purtroppo oggi non c'è una era presente c'erano anche molte scolaresche quindi
E oggi abbiamo secondo convegno alla Fondazione Gramsci alle diciotto dovrei essere a presiedere una una parte del del dibattito quindi incrociamo tante cose
E ed è mi dispiace dover poi lasciare la sala molto presto a questa Sala bellissima dove
In pubblico ma
Bello rimanere qua soltanto vedere questo queste questi volumi e questa e questo ambiente
E in mio libro ha avuto diverse fasi come avete visto c'è un nuove edizione aggiornata un'introduzione diverse finale il fascismo degli italiani
E due anni fa in pieno Covito uscì un'edizione a precede la del della un'edizione precedente in francese
E quindi ho avuto anche l'esperienza di discutere questo libro Ciampoli edizione spagnola
Completa diciamo che uscita circa gli stessi negli stessi perché è successo diciamo un successo naturalmente relativo editoriali di un volume di questo genere perché è una storia sociale
Esistono diverse ricostruzioni storico politiche
Alcune di storia economica però il tentativo che io ho dato il di poter costruire una l'idea della
Società sotto il fascismo
Era da tempo o l'altra costruivo diciamo nel nei miei nei miei lavori in sostanza il tentativo che ho fatto puntualmente partendo dalla marcia su Roma ma capire come italiani hanno vissuto sotto il fascismo come italiani hanno hanno fatto parte di quello che il consenso a regime ma come gli italiani vanno anche poi reagito
In termini non soltanto politici ma anche di asservita reazioni passiva di resistenza passiva al regime fascista
Quindi naturalmente attraversa tutto
A parte la la marcia su Roma in quanto tale ma traverse vent'anni delle del del fascismo in particolare attraverso tutta una serie di realizzazioni di opere come allora si diceva che l'opera
E opere sia in termini edilizi
Le bonifiche che noi conosciamo molto bene stanno oltretutto in una zona come quella romana
E opere norme l'organizzazione io vengo anche la storia dei dei giovani quindi l'organizzazione che forse maggiormente
Possiamo dire a ottenuto dei risultati è stata quella dell'organizzazione per l'OPA prima dell'Opera Nazionale balli
E poi della Gioventù italiana littorio quindi il tentativo di creare una nuova gioventù un nuovo ordito un nuovo
Un uomo Montello di un nuovo uomo e di una nuova donna
E anche di formare laddove le nuove generazioni
E nella poi passa attraverso altri altri temi naturalmente altre opere come l'opera Maternità e Infanzia in sostanza quello su cui o ancora oggi si dice il fascismo dopotutto ha fatto cose buone
Senso di organizzazioni di questo non tanto che i treni arrivavano in orario ma
E nel rispetto a questo tipo di intervento ecco naturalmente cercando di ricostruire di quel chiari e scuri ma lei realizzazioni
E gli obiettivi che il fascismo si era dato ma poi questi obiettivi tipo Luck la crescita demografica il numero e forza secondo il fascismo quindi
Lei è il tentativo di spinge gli italiani a fare più figli a una crescita demografica
E vediamo che il trend invece diminuisce il tentativo di fermare gli italiani nelle campagne ma iniziano gli italiani a a immigrare sempre più nelle zone urbane o dalle zone rurali a a o dalle colline verso verso le pianure
In sostanza tempo costruire quello che è l'immagine che il fascismo ha voluto dare il se stesso durante il venti
Il ventennio e che ha propagandato nel resto del mondo
E rispetto a cui alla realtà ai dati che noi possiamo bere alle informazioni trasmette c'è ancora molto da fare ci sono degli ultimi studi sono estremamente interessante perché hanno cercate di far parlare come per quanto riguarda la Germania nazista di fatto parlargli gli italiani stessi nel senso attraverso
La diedi Istica attraverso la
Le corrispondenze in sostanza capire quella che abbiamo largamente dimenticato per lungo tempo che era la vita quotidiana durante durante il fascismo
Quindi non fermiamoci soltanto sulla marcia su Roma anche se oggi stiamo ancora discutendo se è esistito un biennio rosso se vieni un rosso ha coinciso o estate c'è stato un biennio nero
Se è stata una vera marcia o un plesso ecco questo dibattito che ancora e aperto in questi in questi giorni nelle nei nostri convegni però cercare io credo che la la cento anni ci permettano anche di andare avanti di ripensare di ricostruire più complessivamente la storia la storia del fascismo e in qualche maniera di confrontarci non soltanto sullo risponde con altre esperienze
Di regimi antiliberali antidemocratici di totalitarismi ma anche di confrontarci su Moro Colle storiografica con la percezione non solo che al tempo vi era del fascismo ma come oggi gli storici e studiosi ma anche letterati
Oggi lei che hanno è facile pensate
Altan ai grande successo che ha il trauma è arrivata terza al terzo volume i volumi di M su cui si costruisce in qualche maniera abbiamo discusso in Francia anche molto su queste su questo tema
è quindi come qual è stata la percezione e devo dire visto che un incontro Italo italo francese
Mio libro è riuscito potuto discutere a Blois al Festival della storia c'è stata l'occasione con gli studenti addetto incontrato segnando il semestre scorso all'École Normale
Lui film e la possibilità di un confronto a tutto campo
Con non solo di curiosità ma di o oggi per esempio gli storici francesi stanno lavorando molto di più di quanto facevano nel passato proprio sul tema sul tema del fascismo
Che era riservato fino a poco tempo fa a un a degli scrittori ed è e a una storiografia essenzialmente anglosassone e in parte tedesca laddove c'era un confronto invece
C'è questa apertura per esempio uno dei interessanti lavori che stanno emergendo è quella di viaggiatori
In ex stranieri in Italia durante il fascismo in francesi i tedeschi gli americani che cosa devono dire il fascismo che cosa riportando attualmente c'erano degli ammiratori ma c'erano anche dei dei critici
Sarebbe interessante riprenderà anche questo in termini più generali per capire
Qual era ciò che al di là della propaganda il fascismo esportava esportava Coming mangime all'estero
E naturalmente stiamo parlando della violenza anche questa esportabile sul degli anni dei
I delle diciannove venti ed è la e la marcia su Roma del ventidue
Ma anche lei visioni incrociate che sia del del fascismo e e dell'Italia fascista in quegli anni ben io mi fermerei qua non è che l'abbia spiegato libro ma semplicemente per dirmi
Come credo che sia estremamente importante leggere rileggere ricostruire la quotidianità
E il rapporto tra l'intervento che il fascismo fa nelle nelle politiche verso gli italiani le politiche sociali nei confronti fronti degli italiani
E si dice anche che primo Stato assistenziale in Italia nasca col fascismo in termini anti libertari nel senso che la cittadinanza e la possibilità
Di accedere a tutti questi servizi era riservato a coloro che erano non italiani ma fascisti ma sapevamo che il fascismo considerava i soli italiani coloro che erano fascisti
Ma e questa possibilità di leggero più più in generale soprattutto per delle nuove generazioni che non hanno avuto la possibilità
Di parlare con i propri genitori o coi propri nonni questo è un altro dei temi e finisco
L'altro nero dieci giorni fa ero chiacchierare con un amico est storico operano politologo francese Marc Lazar e mi diceva ma Martini diceva ma mi chiedeva ma quanti hanno come in Germania a quanti hanno chiesto a un ai
Ai ai genitori ai nonni ma tu eri fascista e gli ho detto guarda io quando ero piccola queste cose non nessuno le non si parlava di questo al mentre l'emergere presenti in Germania dei conti col passato e del chiedere no a alle generazioni passate ma tu doveri ecco tu dov'eri quando succedevano queste cose è chiaro che non possiamo più di chieder tu doveri durante la marcia su Roma però potremmo dire ma tu dov'eri nel trentotto ancora alcuni e tu dovere nel mille novecentoquaranta ecco vent'
Credo che sia ancora tante questioni e da passare anche le nuove generazioni visto che ci sono molti giovani qua
E nella speranza che sì Possa pienamente ricostruire quel periodo e devo dire che non si possa che non si debba ripetere quel periodo grazie
Allora prima di dare la parola Antonio Bechelloni che si sta collegando a Parigi solo un'ultima domanda Patrizia rispetto all'edizione che pubblicato in francese che è stata l'ultima e quella che esce oggi adesso iniqui negli ultimi tempi in Italia
Quali sono le ultime novità le le ed anche il tuo provo percorso di ricerca gli aspetti che ti hanno anche colpito personalmente
Aggiornando il libro perché so che aggiornare un libro ogni volta si aggiornare un libro posso dire che il la novità principale oggi confrontandomi con altri studiosi e la storia del colonialismo
Poco o niente si era studiato fino a poco tempo fa si io qualche anno fa chiedevo ai miei studenti o non esita
Ha elencato i quali sono state le coloni italiani nessuno sapeva non c'era una memoria di tutto questo
Oggi invece c'è una percezione legata al tema del razzismo delle nuove immigrazioni del nostro rapporto con con con il Mediterraneo con il nostro rapporto con nordafricani il centro Africa e quindi anche una diversa lettura che oggi
Gli storici e non soltanto gli storici fanno del tema coloniale se voi andate a vedere gli ultimi lavori in corso i lavori più interessanti poi cercato in qualche maniera di di assumere anche io credo in un'escalation nel suo non si arriva una legge razziale trentotto d'emblée non ho mai creduto oggi se ne discute nuovamente che siano stato nel importazione è un suggerimento da parte del nazismo c'è stato una vera e propria escalation razziale che passa attraverso le leggi razziali nelle nelle colonie a partire trentacinque trentasei guerra di Etiopia l'impero quindi e e poi
Tanti altri tipi di legislazioni repressive che hanno portato anche alla alla era sotto ben presente l'antisemitismo ma che ha portato le leggi razziali quindi ricostruire questo colonialismo da una parte
Vedere gli altri vedere gli altri cosa che non abbiamo fatto un lungo vedere gli altri e nello stesso tempo ricostruire il fatto che il nel trentotto non nasce total nulla ma c'è una vera e propria crescita di questo ci aiuta a capire meglio quel regime e ci mette anche in allerta rispetto al presente
Bene grazie mille Patrizia allora adesso ci colleghiamo con Antonio Bechelloni che ci segue da Parigi Antonio Bechelloni che è stato insegnato storia
Italiana all'Università di Lille ed è stato anche il presidente del cederei che era un centro di documentazione sull'antifascista all'immigrazione sull'antifascismo e l'emigrazione italiana e Antonio perché l'onere che partecipato a molti volumi sia personali che appunto con le Tani è qui per due motivi intanto per parlarci di una serie di lavori una biografia che ha pubblicato di recente sul fu uno dei più famosi e primi anche antifascisti cioè Vittorio fuori ci sono problemi tecnici ma stiamo cercando di col collegarci e inoltre Antony Bechelloni ha partecipato a questa impresa collettiva a cui poi ha partecipato anche Alberto anch'io stesso anche Paolo Carini le curata da Costanza se fa Noriko sta guida del per la scienza saluto anche qui
Gli ex rappresentanti l'ambasciata di Parigi che ci hanno dato una mano durante tutto questo percorso sarà altro se c'è una copia ne approfittiamo per farla vedere al pubblico e se riusciamo a connettersi fino adesso Antonio faccia capolino come avete visto sullo schermo
Se è pronto
Ecco
Qui facciamo in collegamento telefonico sistema ecco allora non sono Antolisei Bechelloni ma devo a adesso faremo una telefonata purtroppo non siamo riusciti a collegare in video quindi cercheremo di di sentire Antonio Antonio parla
Come gli inviati di guerra di utenza
Parlando
Antonio
Antonio
Moltissimo
Perché
Un attimo
Antonio banca
Mi verrebbe voglia di
Parla Antonio passerà all'appello ritrovo
Poco Scotland storico
Il giorno prima centenario della marcia su Roma evocando una o più personalità che di quella marcia ebbero a subire le conseguenze e contro queste si batterono impresa pressoché impossibile
Se non altro per ragioni cronologico anagrafiche se ci si può riferire a figure più
Sono
Attenti al pubblico ci rivolgiamo possono aver direttamente o indirettamente conosciuto orbene credo che la figura di Vittorio Foa corrisponda in via del tutto eccezionale a questo criterio
E questo per un intreccio non necessariamente impossibile ma estremamente raro tra le ragioni cronologico anagrafiche evocate poc'anzi le caratteristiche salienti della sua personalità ed è la sua traiettoria Vittorio Foa infatti nacque nel mille novecentodieci e morì nel due mila otto
Certo avere avuto solo dodici anni al momento della marcia su Roma non lo predisponeva ad avere di quell'evento se non le tracce estremamente labili di un episodio legato la sua lontana infanzia eppure una straordinaria capacità e guai quasi direi vocazione a riflettere su se stesso e sul suo passato anche più lontano lo ha accompagnato per tutta la sua lunghissima lista
Il suo ultimo scritto risale al settembre due mila otto poche settimane quindi prima della morte che lo colse di lì a poco visitata della prefazione alla ristampa di un suo libro di riflessione sull'uno per cento
A questa vocazione a ritornare ogni volta con interrogativi nuovi e diversi sul proprio passato
E quanto lo circondava accompagnato tutta la sua vecchiaia è così quindi che nel Cavallo e la Torre una ricchissima guasti autobiografia pubblicata quando aveva da poco superato gli ottant'anni Foa evoca un episodio che colloca con qualche incertezza nel diciannove venti
L'incendio cui aveva assistito con sguardo attonito si microéquipe insieme alla sorella Anna della Camera del lavoro di Torino in corso Siccardi da parte dei fascisti
Poco prima aveva evocato la guerra e lo sguardo critico questo di essa veniva portato dalla famiglia appartenente ad una borghesia ebraica girata di simpatia giolittiana e quindi implicitamente neutraliste
Tali da far presto maturare l'idea della visione della guerra comuni inutile carneficina e comuni incubatrice di quella violenza ci sarebbe chi è più dispiegata nel dire nel dilagare dello squadrismo
Di cui quell'incendio visto con gli occhi di un ragazzino era la prima manifestazione
L'associazione quindi del fascismo con la violenza della quale la Grande Guerra era stata un'incubatrice si trova molto precocemente nella traiettoria Beevor biografica di fuori
Così come qualche anno dopo si trova in occasione dell'assassinio di Giacomo Matteotti la conferma clamorosa delle gambe tra fascismo e violenza prevalga prevaricatrice
Un legame che dopo un soggiorno francese di lavoro precoce imposto dal padre nell'estate del ventiquattro verrà ribadito e suggellato dal carattere dell'io viva in universi bibita
Questo quando nel Capodanno del venticinque stando al resoconto che ce ne dà forse spesso settant'anni dopo
Il padre di Noemi incontro Bardonecchia sul treno che da Parigi lo riportava a Torino per dirgli in disparte per non farsi sentire dagli altri viaggiatori
Proprio alla vigilia del famigerato discorso mussoliniano del tre gennaio di quello stesso anno
Qui dice il padre le cose vanno molto male qui si chiude tutto e mi spiego la situazione certo forza nel gennaio venticinque era ancora estremamente giovane ci sarebbero voluti ancora degli anni soprattutto degli incontri
Con figure eminenti dell'antifascismo torinese votanti torna quella che sarebbe diventata anni dopo
Sua componente di Giustizia e Libertà Leone Ginzburg Mario levi Renzo e Michele Giua Carlo Levi Barbara alla sua perché da una precoce sensibilità antifascista
Foto
Passasse alla militanza antifascista vere e proprie
La cosa tuttavia avvenne relativamente presto e Siena ventitré anni lo troviamo già secondo la sua espressione impegnato nella cospirazione attiva nel trentaquattro insetto all'arresto di un e ieri in questa cospirazione svolgerà un ruolo dirigente si esporrà a tal punto e nel maggio trentacinque verrà arrestato e condannato a ben quindici anni di
Cioè
Il reato il carcere per le migliaia di ingannati da parte del regime sarebbe rimasto a lungo un buco nero di cui poco poté trapelare al di fuori delle mura del carcere re stesso
Soltanto molti anni dopo sarebbero state pubblicate o delle biografie o degli scritti autobiografici o comunque personali come gli epistolari che avrebbero consentito di cogliere con maggiore precisione comprensione il senso della natura di quelle carcerazione
Le quasi mille pagine delle lettere inviate da con la famiglia sarebbero state pubblicate dall'editore Einaudi soltanto nel novantotto quando cioè Fo aveva già quasi novanta
Il titolo lettere della giovinezza che a quella raccolta fuoco le dare è volutamente ironico e particolarmente indovinato
Nel frattempo infatti Fo aveva vissuto un'intensa vita dall'impegno della Resistenza alla partecipazione attiva in quanto membro del Partito d'Azione i lavori della Costituente
La sua lunga attività parlamentare e la sua intensa partecipazione imposizione di dirigente alla vita sindacale nella FIOM o più in generale che la CGIL la sua breve ma convinta militanza nei ranghi dell'estrema sinistra alla fine degli anni Settanta
Il suo ritiro il silenzio quadriennale al termine del quale diede alle stampe un libro la Gerusalemme rimandata enigmatico e a lungo incompreso sulle lotte politiche sindacali dell'Inghilterra
Alla vigilia lungo e all'indomani della Grande Guerra
Che dopo questa lunga e travagliata traiettoria fototessere permetterci il lusso in un certo senso di tornare sui suoi passi e di tarda leggere e rileggere lui stesso quanto scriveva dal carcere tra i suoi venticinque i soli trentatré anni è impresa abbastanza eccezionale di cui merito va sottolineato anche perché permette di misurare con chiarezza la permanenza della forza di una cultura antifascista che nel carcere si era consolidata ma anche in un certo senso formata e precisata nella sua resilienza alle dure condizioni della vita carceraria
Senza mai cedere o abbandonarsi alla tentazione di arrendersi
Nell'evocare gli otto in più anni della prigionia di Foro vorrei anche ricordare come la sua giovanile traiettoria antifasciste si sia Maria mentre intrecciata con figure televisiva del foro ciclismo antifascista in Francia che figurano nell'altro libro che in questa occasione viene presentato quello degli italiani del per un ascesso
Delle dodici figure di antifascisti presenti nel cimitero parigino che comunque hanno per periodi più
Meno lunghi riposato entro quelle mura perlomeno quattro di loro hanno svolto un ruolo importante nella traiettoria di Vittorio Foa il primo ricorso pure Piero Gobetti
Anche se infatti fuori non lo ha personalmente conosciuto per ragioni soprattutto anagrafiche mia condividere ha condiviso l'entusiasmo e altri suoi compagni di milizia soprattutto Carlo Levi è lì con il burqa hanno provato con il suo pensiero
Fo ha militato con alcuni di loro non solo ma anche eletto nel suo periodo di formazione quasi tutte le opere pubblicate dal BUR Gobetti editore opere che hanno contribuito a nutrire la sua bis dunque internet tua
Qualcosa di analogo si potrebbe dire di Andrea Ca'che sicuramente non ha conosciuto di persona ma di cui annota tramite le indimenticabili pagine del Lessico famigliare di Natalia Ginzburg la profonda influenza da lui esercitata su Mario levi del quale fuori era stato amico e Compaq quanto ai fratelli Rosselli certo fu a lungo corrisposto con Carlo se non altro attraverso la sua collaborazione dall'Italia sia i Quarterly Giustizia e Libertà sia al settimanale Giustizia e Libertà stampato a Parigi
A quanto Nello Rosselli ci può leggere in una lettera dal carcere del Primo Maggio trentasei ora sto leggendo con intenso interesse la vita di Carlo Pisacane di Nello Rosselli come lo ricorda aree qui
Finisco quanto all'assassinio dei due fratelli quanto riportato dalla curatrice delle lettere in una nota alla lettera datata diciotto giugno trentasette quando fu ai suoi compagni sempre dell'assassinio deciso
Di mandare un messaggio alle redazioni di CL a Parigi il messaggio scritto su una carta da sigarette fu consegnato durante un colloquio detenessero sia la moglie passando dalla propria bocca quella di lei durante il bacio di commiato
In saggio diceva da pubblicare subito con le nostre firme Carlo e Lello Rosselli con i loro corpi straziati ancora ripetono in non molla
Dalla galera in citiamo a proseguire sulla strada indicata per i nostri morti unità onoranze degna di loro non per vendicare ma per la giustizia e la libertà firmato Riccardo Bauer Ernesto Rossi Vittorio Foa Salvemini decise di non pubblicarlo per evitare ritorsioni verso il gruppo
Se il mio
Ringraziamo Antonio perché Lodi da Parigi ovviamente ci scusiamo per questi inconvenienti che avete potuto seguire indiretta e a questo punto torniamo veramente alla diretta ora al mio vicino non solo di Casalmaggiore di tavolo in questa occasione Alberto Toscano che è stato giornalista per una lunga serie di quotidiani riviste che non cercherò neanche di dettagliare
E saggista in particolare sui rapporti franco-italiani
La particolarità dei libri di Alberto come del resto anche libero di Patrizia altri libri che vi ho presentato è siccità ovviamente una dimensione franco italiana ma molto spesso escono prima in una lingua e prima in un'altra e inseguite in un'altra e Alberto c'ha abituato in tempi recenti a pubblicare prima una versione del libro in francese questa che terrà caduto con la sua biografia in particolare Gino Bartali un'altra storia legata in modo diretto ma comunque presente per quanto riguarda il periodo fascista e qui adesso Alberto ci presenta la versione francese di un libro il cui titolo è Mussolini non Hannu
Mussolini un nuovo nostro e che speriamo come nei precedenti lavori di Alberto sarà anche prima o poi tradotta in italiano allora rispetto a tutti i libri che parlano della marcia su Roma dei primi anni ora il proseguo del fascismo questo libro ha una dimensione particolare Alberto come giornalista stesso
Diciamo ha presentato anche sotto una luce devo dire abbastanza originale il modo in cui Mussolini è stato visto e percepito dalla Francia in particolare attraverso la stampa francese di cui Alberto e oltretutto un grande collezionista
Grazie grazie che Alessandro grazie a tutti voi di essere presenti in questa sala splendida grazie direttrice
Grazie al mio amico che ciarlatani
Che ha lasciato molti ricordi per la sua attività diplomatico a Parigi
E di cui tutti Doria Parigi apprezziamo l'il dinamismo negli anni in cui è stato in riva alla Senna grazie anche alla mia amica Costanza Stefano Onofri
Che ha coordinato questo bellissimo libro sugli italiani del per Mercedes
Sì io ho scritto questo libro su Mussolini visto dalla Francia
Sapendo benissimo e volendo fare il libro non di un universitario ma di un giornalista
è un giornalista cosa fa un giornalista legge i giornali descrive anche prima di scrivere per in altri tempi era abituarsi anche a leggerli a leggere per tanti oggi forse un po'meno
Io sono andato a leggere i giornali francesi del periodo in cui Mussolini ha fatto la sua ascesa al potere e ho trovato delle cose sorprendenti
Che io sappia sull'argomento esisteva un solo libro quello di Pierre Milza in francese
Ma questo libro riguardava l'insieme del periodo fascista
Ed era un libro scritto molto bene molto interessante ma con un'ottica che non era quella della ricerca delle chiavi della comunicazione
Io quindi io ho cercato di fare il mio mestiere di giornalista e di andare a vedere proprio le chiavi della comunicazione per esempio i traditori degli articoli non solo il teste
E per esempio una stampa popolare dell'epoca
E non solo o soprattutto la stampa più intellettuale più qualificata più importante perché io credo che se tra due secoli in marziani arrivassero sulla testa
E volessero capire qualche cosa Dinoi del nostro modo di pensare del nostro modo di vivere avrebbero un'idea distorta se leggessero solo Lomonte o il Corriere della Sera dovrebbero guardare tutte le trasmissioni televisive comprese quelle popolari legge anche una stampa popolare
E lui troverebbero le chiavi della nostra società quale realmente e io ho cercato appunto leggendo i giornali francesi di vedere quale fosse la percezione che l'opinione pubblica francese
Non solo quella che pesa che conta che riflette di più ma l'uomo dalla strada avesse di questo personaggio Mussolini nel periodo della sua ascesa verso il potere
Ora ci sono due fasi
In cui la riflessione a questo riguardo è fondamentale
La prima è quella in cui appunto
I francesi parlavano di Mussolini un nostro uomo
Rispetto alla possibilità che l'Italia entrasse nella prima guerra mondiale
Noi dobbiamo riflette la realtà di quel momento
L'Italia al momento del dell'attentato che Salgari di Sarajevo e all'inizio della Prima guerra mondiale
è un alleata formalmente nella Triplice Alleanza con la Germania e con l'Austria Ungheria
Ma la semplice alleanza ho contrattato formalmente difensivo quindi essendo stata la Germania a dichiarava guerra Francia
L'Italia non è automaticamente obbligata da questo trattato a entrare in guerra
E la Francia è ben contenta all'inizio
Di questo di questa neutralità italiana che purtroppo dura solo dieci mesi credo staremmo tutti molto meglio sorpasso durata per sempre ma questo è un altro discorso il e anche un'opinione personale beninteso
Ma la Francia
Quando subisce le prime sconfitte da parte della Germania fa di tutto per fare in modo che l'Italia entri nella prima guerra mondiale come alleata della Francia e apra un secondo o un terzo se vogliamo un quarto fonte
Lungo le Alpi in modo da indebolire l'alleanza austro-tedesca
E da qui uno sforzo
Portare l'Italia in guerra e la cosa che io trovo interessante come risultato Patrizia mi dirà
Se dico delle sciocchezze quante sciocchezze dico ma che io trovo interessante in questo
è che i personaggi che vogliono portare l'Italia in guerra sono l'ala sinistra della politica francese e l'ala sinistra del governo francese del mio sacchetto dell'Unione nazionale
E in particolare il marxista
Giuridicamente ministro del Governo
Siriani o Viviani seconda serata diciamo all'italiana la francese del legno sacre che fanno di tutto
L'Italia in guerra al punto che nel mille novecentotrentadue il quotidiano le pupille no pubblicherà un articolo del suo direttore
Paul un po'in cui ricorda quegli anni dicendo che Vieste questo ministro marxista del governo la sinistra della sinistra il Mela Nation dell'epoca
Aveva detto Mussolini a uno ma noi Mussolini il leader della sinistra socialista direttore dell'Avanti e il fatto di portare Mussolini verso l'interventismo significa
Dare fare un passo avanti dal loro punto di vista verso il pre la presenza dell'Italia nella Liam di alleanza anti tedesca ora
Questo aspetto quest'importanza la rimani tre allora oggi quotidiano del Partito comunista allora quotidiano socialista
Parlava di Mussolini come Mussolini già espulso dal Partito socialista a seguito del suo articolo
Favorevole al fine della neutralità
Uscito nell'autunno siamo all'autunno del mille novecentoquattordici parla di manette in parte di un articolo in pagina interna
Parlava di Mussolini come compagno Benito Mussolini a Mussolini era già stato espulso dal partito socialista c'è c'è questa volontà
Di usare Mussolini da parte della stampa frecce per non solo Mussolini dosare tutti gli molti intellettuali italiani perché diventino un fattore trainante verso l'interventismo le cui conseguenze poi vedremo più tardi
La secondo scenario che a me stava a cuore descrive è quello del quello successivo
Quello in cui Mussolini prende il potere e la marcia su Roma e a questo punto
I
A eccezion fatta per la stampa di sinistra che ho mai etica Mussolini per Mussolini è il Mussolini Obama se ne vennero Mussolini fascista Mussolini dell'olio di ricino Mussolini delle squadracce
Che bruciano le camere del lavoro nel pentolone nel ventidue ma eccezion fatta il parere la stampa francese di sinistra la grande maggioranza dalla stampa francese è favorevole anzi favorevolissima a Benito Mussolini
Al punto che quando Mussolini dopo io sono andato a spulciare qui tutti questi giornali
In particolare di quelle giornate dell'ottobre ventidue
Quando Mussolini riceve il ventotto ottobre della mattinata del ventotto ottobre ventidue dalle è al Quirinale il mandato di fronte di formare il governo in quanto presidente del consiglio e dell'Italia
I giornalisti francesi impazziscono Perrone e fanno l'impossibile per avere anche una sua piccola dichiarazione da strombazzare in prima pagina come intervista di Benito Mussolini quando Mussolini l'alleato più o meno
C'è bel tempo sta piovendo ecco ma per il sfrecciava proprio elaborato tempo certo piovevano di fatto mi soccorre togato sta piovendo
Pioveva nei giorni la battaglia continua nel frattempo veniva credevano ora quello a cui non assistiamo in quei giorni nella stampa francese è appunto questa corsa
A Mussolini con un aspetto una storiella vera verissima
Che il racconto come risultato di quelle di quei giovani perché un
Giornalista
Francese aveva a
Ottenere corrompendo probabilmente il metodo Tel una stanza vicina a quella di Mussolini nello stesso albergo a Roma
Emozioni ovviamente viveva a Milano si è trasferito come Lamberto
Arriva a strappargli due frasi che sul Giornale pubblica tutti gli altri protestano sono protagonisti che Mussolini estremamente filo francese
Il suo quotidiano il Popolo d'Italia durante gli anni della prima guerra mondiale parla non usa la parola tedeschi usa la parola boh le Porsche che la parola spregiativo anche la stampa francese usa per dire i tedeschi e il il Popolo d'Italia USA le Bosch hanno partecipato questa battaglia le Boscia non ho perduto questo patto quindi
Il e lo era filo francese in tanti aspetti allora e le le lo ritiene a dare questa intervista agli inviati francesi
E da una un primo appuntamento al suo albergo mattutino saranno e invece d'essere inviati francesi a cui aveva promesso l'intervista ci sono decine forse centinaia di giornalisti di tutto il mondo
Quindi non dall'intervista poi fa sapere essere che li riceverà la sera sul la sera successiva dell'ICE
E da questa intervista che tutti questi giornali pubblicano con enorme rilievo e con un evidente sostegno alla causa dei Bonito Bocciolini perché
Perché di Mussolini ha visto con tanto interesse dalla grande maggioranza della stampa francese in questo mento del ventidue in cui sta avviando un e cime autoritario e a mio avviso totalitario
Perché la Francia visione dell'Italia ha bisogno di un'Italia stabile e i giornali lo scrivono abbiamo bisogno di stabilità in Italia
Stabilità verso la rivoluzione bolscevica i giornali francesi lo scrivono l'abitato di Mussolini è la sconfitta della rivoluzione bolscevica e che non potrà dunque arriva in Francia l'Italia è una barriera che protegge l'Italia mussoliniana è una barriera che protegge l'Italia la la Francia
Dalla rivoluzione rossa
è un'altra ragione a mio avviso ma i giornali lo scrive e che l'Italia è una garanzia di sostegno alla Francia davanti a due potenze una quella sconfitto la Germania
Nell'Europa continentale L'Italia vista come sostegno alla Francia davanti alla Germania Chiappori armarsi rilanciarsi
Ringalluzziti assi e la anche sostegno alla Francia rispetto alla Gran Bretagna adesso con ambizioni nel Mediterraneo
Dunque la presenza di questa sorella tira come si diceva allora dal lato della Francia come Alliata stabile
Di è importante e i giornali lo apprezzano nella loro maggioranza non tutti naturalmente e a questo punto si ripete in Mussolini il fenomeno della stabilità ben più del fenomeno della dittatura grazie
Anche qui una domanda supplementare c'è quindi questo un grande interesse da parte della Francia la stampa francese per i personaggi di Mussolini e lo stesso quotidiano il Popolo d'Italia è stato in parte finanziato quando nasce da fondi francesi anche con una certa benevolenza da parte dell'ambasciata di Francia qui a Roma
Con l'assassinio di Massimo Colini prima diciamo la scomparse Mussolini poi ritrovamento il corpo con l'impressione che questa simpatia inizi a cambiare oppure questo da quando ha visto nei giornali di cosa ha detto
Scusate l'assassinio di Giacomo Matteotti ovviamente nel mille novecentoventiquattro
Se la questo atteggiamento la stampa francese cambia oppure questa simpatia continua fino alla fine degli anni Venti al momento dell'assassinio di Matteotti nei giornali francesi c'è una
O un momento di grande perplessità
E l'atteggiamento effettivamente cambia
Ma cambia nome in modo duraturo perlomeno per i giornali di i grandi giornali d'informazione noi dobbiamo riflettere oggi su cosa fosse allora un quotidiana
La città di Parigi aveva circa sessanta quotidiani
Un solo grande quotidiano di di allora a Parigi stampa stampava e vendeva più di tutti i quotidiani parigini oggi messi insieme
Un rinvio Petit Parisina il principale quotidiano francese aveva come sottotitolo la più forte tiratura dei giornali del mondo intero
Arrivava a stampare tra il milione sette e due milioni di copie al giorno articolati su cinque o sei edizioni quotidiane come dire che le tirati le le rotative praticamente non si fermavano quasi mai
E il giornale era un'industria enorme
Quindi questi giornali e in particolare i principali certo hanno avuto un momento di perplessità al momento della scomparsa e poi del dimostrati del ritrovamento del corpo di Matteotti nel mille novecentoventiquattro a maggior ragione in perché allora a Parigi c'è stato un movimento di protesta
Sono andato a spulciare mio oltre i giornali i documenti diplomatici italiani di allora
Ho trovato delle cose tra l'altro anche divertenti che erano Mussolini era come sapete anche ministro degli esteri e degli interni oltre che presidente del Consiglio
E in quanto ministro degli Esteri mandava telegrammi con diverso livello di cifratura alla al dunque disse piattezza all'ambasciata all'ambasciatore italiano a Parigi Aversana
Alcuni di questi telegrammi all'epoca dell'affare Matteotti erano molto espliciti diceva mi tenga informato sulle proteste in Francia e anche le domande che Mussolini quando ci gli gli inviati francesi intervistano Mussolini
Mussolini che molto migliore giornaliste degli stessi inviati francesi possibile mi è un eccellente giornalista
La e e sempre lui capo che la sua la prima domanda all'intervistatore e spesso con la prima domanda è cosa si dice di me in Francia
E gli interessa sapere cosa si dice di lui in Francia ed interessa saperlo anche dall'ambasciatore Avezzano e soprattutto al momento dell'affare Matteotti tra l'altro in quel momento c'è anche un curioso telegramma perché Mussolini manda l'ambasciatore l'ambasciata italiana a Parigi un telegramma in cui gli dicevo saputo che lei ristorante ha parlato male di me
Evita torna il magico a questo persa abbia fatto un salto così
E dice ma quando mai eccellenza emozioni risponde il giorno tale allora tale al Caffé dammi Brad con quattro persone al tavolo l'ambasciatore ovviamente manda le sue dimissioni che Mussolini rifiuta
Il il l'edizione uno un interesse particolare a sapere cosa si dice al momento dell'affare Matteotti Mussolini
Personalmente sollecita informazione questo riguardo il l'ambasciata attraverso irresponsabili comunicazione e polizia e forse servizi risponde
Con informazioni dettagliate sulle manifestazioni i luoghi in cui essa si svolgono
In particolare che che non sono mai lo stesso luogo tra tra socialisti e comunisti e ci dice c'è una diversità di manifestazioni di protesta al momento l'affare Matteotti quindi la sinistra francese ha difficoltà a riunirsi anche davanti
A quel quell'affare vicenda
E poi l'altra cosa io trovo straordinaria per me che è stata una lettura
Su mi scuso se prendo ancora qualche secondo una lettura appassionante che è stato quello che succede nel primo semestre del mille novecentoventiquattro dunque davanti all'epoca dall'affare Matteotti su cui tu mente caro Alessandro
Perché lui in manette ormai quotidiano del Partito comunista francese fa per sei mesi un supplemento settimanale in lingua italiana
E qui la lettura di questi articoli in italiano estremamente appassionante ma c'è lo si vede nel tono lo spiega bene io l'ho visto solo se avesse nel del tono nel mare c'è un gli accenti sono più come dire rivoluzionari per ovviamente perché se scritto da perseguitati politici rifugiatisi in Francia questo
Settimo supplemento settimanale delle manette e molto duro e prende in giro
E talvolta offende gli stessi antifascisti di formazione liberale
Cosa ovviamente dimenticato in seguito
Non a caso questo settimane dura su prendo stimare dura solo sei mesi
Da gennaio aggiunge
Il sodalizio questa divisione tra gli antifascisti
E anche
Un argomento come dire su cui riflettere ieri oggi e forse domani
O con un attimo la parola Patrizia Dogliani si voleva
Nato
Ne avrà una semplice informazione perché per l'interesse che il francesi hanno ancora oggi sul questo momento sulla marcia su Roma proprio domani sera quindi il ventotto di ottobre sul France Histoire
Sarà proiettato in anteprima un film fatto da un italiano che lavori in Francia un regista italiano
Valentino missino e appena siamo due punti in marcia Citron e ed è un film trattato ricostruito attraverso una serie di di interviste con storici italiani e storici francesi molte di queste all'interno degli istituti italiani di cultura a Parigi quindi per dire perché ancora l'attenzione molto in prima serata alle venti e cinquanta quindi molti dei francesi vedranno questo figlio vedranno un è come tanti altri storici parlare di e soprattutto è interessante perché io l'ho visto in anteprima si fa la storia di due giovani un un uomo e una giovane donna che partecipano alla marcia su Roma quindi ecco il modo di ricostruire oggi grandi eventi e le scelte individuali e anche lì delusioni individuali
Non a caso questi due personaggi molto presto rimangono delusi durante la la crisi Matteotti
Il di quella spirito la apparentemente rivoluzionario che primo fascismo andava era soltanto una vecchia massima lega molto anche a questo scambio tra ancora oggi tra Francia e Italia
Prima di dare la parola intanto ringraziando Patrizia
I prima di dare la parola Paolo Carrier solo per concludere quando poi il fascismo con leggi fascistissime dal mille novecentoventisei diventa un vero e proprio regime a questo punto non c'è più nessun dubbio sulla natura
Appunto dittatoriale in parte già appunto totali totalitaria su cui c'è un grosso dibattito
Il fascismo o quando non praticamente il Parlamento viene sciolto quando rivolsi arriva il regime unico del partito fascista
Noti comunque ancora una simpatia da parte francese oppure a questo punto diciamo la Francia inizia poi anche con l'avvento una prima a maggioranza a di sinistra il cartello delle sinistre il mille novecentoventiquattro
La situazione cambia in modo totale nono successione
Della stampa della pessima da stampa cambia veramente con la guerra d'Etiopia il vero cambiamento e lì
Ma il mia devo devo dire io ho fatto una ricerca molto come dire minuziosa sul sui giornali ovviamente l'ho fatta
Facendo anche un altro mestiere questo lo questo libro vi confesso è stata una caccia al contropatto fisica dice di fatti che mi alzava tutte le mattine alle cinque
Il erano generava un giornale sono state giornate dure per mesi in me quindi nel questa mia analisi sulla stampa si ferma al mille novecentoventotto in realtà suoi sono andato al trentadue per certe cose ma
Ripeto anche perché ho visto
Anche i giornali meno importanti e anche articoli in terza quarta pagina perché certe volte per il che cari amici vedo dei giovani il fondo
Sono felice di vederli
Così numerosi leggere un giornale nove in realtà un è una cosa difficile a quanto scrive
In particolare per il giornale che hanno una etichetta un'anima più politica
Penso in questo caso le manette o all'epoca il cioè il quotidiano del partito comunista del Partito comunista del Partito socialista francese
La la vera notizia nostra in prima pagina per avere notizie magari nascosta in fondo la terza pagina
E il il titolo di quella notizia lì che è quella che conta veramente è un titolo assolutamente
Apparentemente non importante e ed è alto e poi dentro si vede alla quarta riga per per c'è un momento da parte di certi giornali trasmetteremo la vera notizia in modo codificato
Perché è così naturalmente solo chi conosce i codici può capire alla notizia e ed è un vero sbattute in faccia a tutti bisogna essere degli iniziati per capire certe notizie quindi rileggere i giornali in quella chiave
è un lavoro
Molto impegnativo il
Io per me è stato importante l'ho fatto quindi fare fino al ventotto in modo metodico
I fino al venticinque in modo sistemati dopo il ventotto poi l'ultima barriera al trentadue la tua domanda rispetto al cambiamento verso Mussolini
Il per la grande stampa no per la campagna stampa francese il sostegno resta a Mussolini anzi dopo lo momento di sbandamento
Del della primavera estate del ventiquattro al momento l'affare Matteotti
Devono Aol mormoni Mussolini un grande settimanale come l'estromissione nettamente favorevole a Mussolini
Nettamente
Visto che c'è viene definito in un reportage tra Roma il il figlio del popolo della Romania diventate e il Mussolini sì sì sì vedono in modo autorevole favorevole persino le origini f del di sinistra della famiglia Mussolini Mussolini si chiama
Benito a mischiare Andrea
E Benito Juanes
Il rivoluzionario messicano
Amilcare il rivoluzionario Michele Cipriani personaggio straordinario di cui mi sono innamorato
E se anche che che che mentre sulla sua età per partecipare alla guerra d'indipendenza del cinquantanove poi vivere esile fa la Comune di Parigi viene condannato al esilio alla deportazione può ritornare grazie alla grazia passa in seguito avanti e indietro tra la galera per l'Italia la Francia e sempre in galera a gli e viene eletto in Parlamento non non potendo il suo seggio parlamentare perché rifiuta di giurare fedeltà al re e muore in Francia collaborando al quotidiano le manette scrivendo gli articoli più anticlericale che io abbia mai letto mi sono letto gli atti credo
Pensi pratico dei dei di Amilcare Cipriani sul terremoto di Messina dice che è colpa dei poeti Aol forse e Andrea e Andrea Crosta il primo deputato della sinistra italiana e quindi nel tenda storia di Mussolini ha persino i suoi nomi c'è una storia di di famiglia che ha una storia di sinistra è molto marcata sinistro
Il resto grazie Alberto per questa
Abbiamo avuto praticamente
La stessa lezione intanto per questo bel libro e impone ma soprattutto anche per questa lezione di giornalismo e per concluderla vicenda di Cipriani
Il cui nome quindi Amilcare si trova tra i vari nomi di Mussolini Amilcare Cipriani appunto morirà Parigi
Ed è sepolto al Père l'ascesa e quindi è un'altra delle personalità
Su cui
Tutto questo libro su cui forse Costanzo vuol dire una no io volevo soltanto a far notare che né nella biografia di Cipriani e me ne sono accorta veramente due giorni fari sfogliando il libro avverte
La l'iconografia l'accurata io Manzano sono passati due anni perché è del due mila venti Libra
Però c'è una fotografia del conte Primoli questa nella nella nella via di i siberiani abbiamo pubblicato effettivamente una fotografia del ponte pende conte Primoli pienamente manifestazione avvenuta a Roma in questi tre anni fa una a a un discorso a fervente e viene arrestato e c'è questa questa foto del primo marzo mille ottocentonovantuno quindi insomma casualmente tutto
Anche in questa ne catturò hanno ci possiamo dire che quindi tutto torna effettivamente vedete già quanti intrecci sono rivelati
E anche rispetto all'interesse attuale di rispetto alla marcia su Roma di cui si è parlato appunto
Patrizia Dogliani vorrei anche raccontare un piccolo aneddoto che riguarda proprio la Francia recente al molo di poco di pochi anni fa
Lasciamo la parte il fascismo per un attimo proprio per arrivare all'attuale presidente francese Emmanuel macro aveva Croquet lancia il suo movimento politico si cerca un nome posi troverà questo nome che ha le sue iniziali e M e riunito lo staff di consiglieri Sissi pensa vari nomi a un certo punto qualcuno dice Home Massud in basso e c'è un dei consiglieri dello star dice però c'è un problema
Forse alcuni potrebbero pensare alla marcia su Roma anzi per esser più precisi non dice
L'unica persona che forse si ricordava ancora di questo presente storico a dire il vero non parla neanche di marcia su Roma ma di grande marcia su Roma aggiungendoci anche un po'di mouse Tung e quindi una lunga marcia e insomma
Cioè una specie di di consulto generale alla fine sarà poi la moglie di metrò dire ma a me a un masso piace e così questo verrà dimenticato effettivamente quando nasce questo movimento penso che nessuno in Francia e neanche in Italia abbia poi fatto effettivamente sì questo collegamento tra il passato fascista e ovviamente un'attualità di folti decenni dopo che ovviamente non ha nessun rapporto
A questo punto il nostro ultimo invitato Paolo canile il cui libro avuto un destino diciamo
Antitetico contrari rispetto a quello di Alberto Toscano Alberto Toscano prima pubblica i libri francese che poi auspicabilmente
Speriamo verrà pubblicato anche in italiano
Invece Paolo
A pubblicato ritrovando il diario di guerra del padre
Che è stato prima pubblicato in italiano e poi tradotto in francese del libro qui presente un'edizione che ovviamente è più sostanziosa rispetto a quella pubblicata in prima battuta in che anno
Alcuni anni fa anni fa cinque anni fa e quindi adesso lascio la parola a Paolo che presenterà il diario di guerra del padre dell'ultima fase del fascismo anzi siamo già ormai in piena seconda guerra mondiale il padre di Paolo di Paolo sterile Sergio che appunto è Pastore protestante durante la seconda guerra mondiale e passo anche il microfono a Paolo
Grazie
Quindi voi come avete capito grazie
All'informazione che mi ha fornito Alessandro
Si passa dalla grande storia con la S maiuscola la microstoria di un caso personale ma siccome appunto io pubblicato questo diario di guerra di mio padre che mi prima di morire mi ha lasciato
Fra i suoi due fra i documenti
E poi il resto è stato tradotto in francese ampliato con molti inediti
Io parlo di questo ecco non siamo più ai livelli degli scenari ampi e che sono stati bloccati dagli amici precedenti in particolare da Alberto
Ma sono quelli della microstoria che pure esiste che forse ha un senso stanchezza
Prima di parlare del libro deciso comunque ringraziare letizia Caggiano la Fondazione Primoli che ci hanno invitato qui
E scrivo anche la mia religione die ha già di eclisse non so se è arrivato non è arrivato
Perché a a già dei Cruise
Ha fatto una bellissima prelazione al diario di mio padre non ha mai con lui io non l'ho mai conosciuto questo storico francese
Mio padre che è morto da venticinque anni non lo ha mai conosciuto luglio a letto le bozze del libro
Dalla lettura che io ho avuto dopo le bozze del della sua prefazione
Ho avuto l'impressione è probabile conosciuta
La sua analisi del diario trasmette una comprensione profonda sia del testo
Che una complicità intellettuale e un'empatia umana
Verso questo padre che lui non ha mai conosciuto
La cosa mi ha commosso mi scuso sia un momento così di di emozione
Per quanto mi riguarda
Sono in una posizione ambivalente quindi in un certo senso scomoda
Scomoda
In quanto non sono uno scoglio uno storico del fascismo
Anche se da giovane ho scritto due libri sul sellino ma queste roba vecchia
Insomma non nel un rapporto diretto con il fascismo
Però sono
Uno dei personaggi del diario
Sono stato citato da mio padre come figlio
Dell'autore e da bambino
Ho partecipato alcuni eventi che mio padre racconta nel testo
Poi
Sono anche colui che molti decenni dopo
Quando mio padre dov'mi ha lasciato fra le sue carte diario che io poi ho pubblicato
Solo il curatore dedizione
Sono anche l'autore di un dossier storico antropologico sulla Lunigiana e la Garfagnana e la linea gotica luoghi dove appunto mio padre era a quel tempo
Perché il libro essendo scritto e pubblicato in francese ha rivolto a un pubblico ovviamente nordeuropeo e quindi loro non conoscono bene la la storia il la realtà di queste regioni
Aggiungo inoltre che
Ho a allora
Arricchito questo volume di un epistolario inedito fra Ernesto Buonaiuti
Che ho come voi sapete è stato un certo senso il padre del del modernismo in Italia e mio padre quindi dimostra un'amicizia fra un prete cattolico e un pastore protestante
E quando parlo di Bonaiuti e di mio padre non posso dire in questo periodo del fascismo si scambiano queste lettere che io ho trovato e le ho pubblicato in appendice
Ovviamente sono lettere scritte negli anni quaranta durante la guerra
Io ho fatto un accenno d'adesso al modernismo naturalmente quando si parla di modernismo si possono parlare di molte cose d'insieme
Quello che io indico come modernismo non è né il modernismo letterario nel mondo e riso al medesimo si tratta di un fenomeno religioso che poi ha avuto una una diffusione
Europea e anche negli Stati Uniti che è puramente ray culturale religioso diciamo così
Inoltre
Questo libro e questi testi di perché sia nel diario sia nelle lettere che ho trovato e pubblicato successivamente
Si evince questa amicizia profondissima fra questo prete e un pastore protestante
L'amicizia che testimoniata da questi gli da questi scritti ma anche da dei fatti concreti che ho poi scoperto
Per esempio sia mio padre
Sia
Bonaiuti separatamente uno a Carraro a mio padre e l'altro a Roma hanno nascosto in casa loro
Degli ebrei
E con tutti i rischi del momento
Mio padre era
Sorvegliato dalla polizia fascista perché aveva rifiutato di aderire al fascismo pubblicamente perché gli avevano l'anno buono convocato io rifiuto il
Il capo della polizia per di fermare una risonanza Cimoli non ha voluto e quindi Gibillini gli aprivano la porta loro sul pendio rincasare eccetera eccetera quindi e Bonaiuti lo stesso tanto è vero che nel trentuno ha perso la cattedra universitaria perché era sacerdote e anche storico del cristianesimo Agaro alle sta qui a Roma e ha perso la casa la perché ha rifiutato
Di aderire al partito era uno degli undici
Che hanno aderito gli alti hanno quasi tutti avrei lui era un prete dunque e quindi questo è molto interessante e ultimo dato relativo alla alla cronaca del tipo il tempo che quando è finita la guerra mio padre da Carrara su una vecchia bicicletta Russia Unita l'unica cosa che gli aveva a quel tempo per muoversi
è andato a Roma a quattrocento chilometri in una strada piena di buche delle bombe che erano caduti nel frattempo per con per per ricontattare Bonaiuti dopo gli scambi
Epistolari rivedere il suo amico Bonaiuti che aveva era stato il crescono indicato non una volta ma tre volte contrae scomuniche successive sempre più gravi fino all'ultima che si chiama
Comunicazione vi tanto cioè vuol dire che nessuno poteva frequentarlo contattarlo perché era assolutamente
Danno da evitare
Quindi in questa scomoda posizione che ho io di essere un po'di qua un po'di là nel libro
Ci possono essere vari livelli distinti quello biografico più a cui ho fatto un accenno relativo al ruolo assunto da mio padre durante la guerra delle sue reazioni agli eventi poi c'è il livello etnografico quello appunto che riguarda il comportamento delle popolazioni in quell'epoca nelle valli delle Alpi Apuane
E poi quelle stava ritiene relative alle caratteristiche del conflitto in quei luoghi montani
Attraversati dalla linea gotica che andava dal Tirreno all'Adriatico tagliando l'Italia in due sotto c'erano gli americani sopra i tedeschi
Punto a capo
Lascerei visto che ho saputo che semplice arrivato se lo desidera lascerei a lui l'opportunità di parlare magari qualche momento degli aspetti biografici del diario delle sue caratteristiche
Sì qua antropologiche
Come ho già accennato prima crescente Pretato molto bene il modo di agire anomalo di mio padre in un mondo sconvolto dalla guerra sconvolto dai comportamenti più aberranti ed imprevedibili che si manifestavano la gente impaurita faceva di tutto pur salvarsi apre
Io mi limito alcune ricordare soltanto alcuni elementi negli anni quaranta punto quando mio padre era pastore a Carrara e curava una diaspora che era disseminata nei villaggi che delle colline delle delle delle Alpi
Dove c'erano le care le cave di marmo il marmo bianco il marmo famoso di Carrara famoso fino la l'epoca romana ecco questi villaggi si erano bombardati in continuazione alle attività partigiane c'erano al seguito dei rastrellamenti tedeschi e mio padre Fulvio fu messo al muro gli hanno sparato addosso e cose di questo genere le racconta ma non queste cose le dice in una maniera
Senza nessun atteggiamento lamentoso su
Talmente racconta ma
Quasi con distacco e con
Sic direi con distacco
Quindi è cave erano ferme perché
Nell'Europa le sanzioni contro l'Italia in guerra avevano interrotto le esportazioni qui non c'era più Marmo i cavatori non potevano più lavorare e quindi la gente moriva di fame le famiglie che vivevano in questi villaggi
Situazione quindi quanto mai
In particolare
In questo contesto
Ho estrapolato solo un piccolo dettaglio
Mio padre riuscì a salvare da un rastrellamento
Un gruppo di paesani
Facendo credere ai nazisti perché mio padre parlava il tedesco il francese quindi riusciva a comunicare più delle altre persone facendo credere gli High Five ai nazisti che erano diciamo fra virgolette formalmente
Luterani quindi protestanti
Che si trattava di parrocchiani protestanti il che non era per niente vero però in questo modo gli ha evitato di finire in un campo di concentramento o altrove
Altro elemento interessante che ho creduto di potere
A raccontare di che in questi villaggi
Lungo le pendici delle Alpi
Dove c'erano soprattutto delle famiglie di cavatori di pietra e si è sviluppato il dalla fine dell'Ottocento in avanti il movimento anarchico
Non so se questo gli storici veri non quelli come me che racconta Andrea cose perché le hanno scoperte un po'all'ultimo momento ma ma che hanno studiato queste cose però io ho scoperto spero di di non so se sono il primo o meno però che c'è stata una una connivenza una collaborazione fra questi anarchici dove si che si univano incerti
Osterie leader in questi villaggi perché ne hanno da vendere del lavoro si trovava insieme in questi posto e questi protestanti sfollati in questi in questi posti e quindi a un certo punto
Ci sono stati anarchici e protestanti che si sono mescolati alcuni anarchici sono diventati protestanti
Alcuni e tutti gli anarchici e i protestanti che abitavano in queste zone durante gli anni di guerra si sono poi infilati in modo vario nella Resistenza
E alcuni sono morti in questo caso
Gli a copulare Dini forse il nome più noto di questi poeta
Sì scrittore antifascista picchiata non finire dai dagli fascio eccetera che finito a Mauthausen
Bisogna anche dire che in quest'epoca che mio padre ha fatto il suo il titolo GM aveva fatto anche gli studi di medicina e quindi a faceva anche così diciamo il infermiere giurava curava le persone che erano ferite da dalle mitragliatrici eccetera
Beh andava spesso in questi villaggi dov'erano passati Ignazi sì molti di questi villaggi nazisti in ritirata li bruciavano comprese con la gente che c'era dentro compresi i bambini piccoli neonati
E queste cose naturalmente lascia un segno indelebile
In questo contesto quindi convulso e tragico si è svolta la missione umanitaria di mio padre
Considerato
Potenzialmente nemico perché pastore protestante a quel tempo volle dire passero cosa ne voleva dire qualche d'uno che era legato al mondo anglosassone perché i libri immissioni protestante venivano dall'Inghilterra
E poi
Sospettato perché antifascista
Finisco con alcune considerazioni
Se è possibile
Tentare qualche rapida considerazione più generale
Dopo il resoconto di una micro storia locale come quella che ho io ha raccontato che ha coinvolto certo la mia famiglia ma non solo all'altro la mia famiglia ho molte altre
Se è possibile tentare qualche considerazione
Su casi marginali marginali ma significativi
E qui seguono
In maniera molto modesta l'esempio magistrale di Carlo Ginzburg quando ha rievocato nel formaggio e i vermi un romanzo un libro oramai classico le vite la vita e le tribolazioni di Menotti otto questo singolare
Umiliato offrirà del Cinquecento si era l'espressione di un melange di cultura addotta e di cultura popolare particolarmente interessante
Se è possibile quindi concludo
Con questa riflessione
Tra venti anni
Avremo abolito il tempo
Questa frase non è mia
è una frase scritta
Nel novantacinque e mille novecentonovantotto
Del genio scalza
Io proseguo dicendo viviamo in un'epoca caratterizzata da un fenomeno di amnesia consumistica generalizzata
E anche da un'accelerazione dei ritmi di vita sono cose che ben sappiamo caratterizzata da un presidentissimo diffuso
Pesantissimo che provoca una sorta di mummificazione museale del passato è una frase un po'brutta però mummificazione museale del passato mi piace questa me la me ne sono scelta
Questa questa mummificazione caratterizzati dagli la perdita di momenti di analisi e di riflessione
Viviamo in una società
In quasi tutto è diventato comunicazione del presente
E qui cito grande storico francese può ricreare che dice siamo afflitti dal Coding lì dal troppo dimenticanza
Invece il presidente ha bisogno del passato
Ma occorre sforzarsi
Di fare Amboni giace della memoria
Della rievocazione
La conoscenza del passato permette una migliore comprensione degli eventi attuali
Della loro complessità
A volte ambigua
Della loro ripetibilità
Permette quindi di fare delle previsioni attendibili sul futuro permette di acquisire gli strumenti per capire e per analizzare
Le singole vite individuali
I fatti minuti i lacerti di esistenze più o meno modeste
Hanno un senso più ampio del livello cronachistico
Se adeguatamente contestualizzate
Se analizzate in profondità
Come fenomeni
Storico antropologici
Ed anche se non vengono corrose da rancori postumi
Per le ingiustizie per gli errori che li hanno caratterizzati
Possono diventare
Frammenti di un passato in grado di inserirsi grazie alla memoria in una sottile contorta linea di sviluppo sociale e culturale
Che arriva fino a noi
Per far restare questi frammenti
Presenti in quanto significativi
Investiti padre stavo a
I fossi compatto
Guardare indietro
è un esercizio che dà un senso alla vita
E l'aiuta a viverla
Con amorosa dignità questo non lo dico io dodici dollari detto Eugenio Scalfari in un altro suo scritto
Bene grazie mille arrivato il momento di dare un po'la parola al pubblico ma prima da Ray farei parlare di sedici sì lo sua ex e o forse fresco unità arricchita lirico secca secca indossa Long fibrosi costruite atti alla mia attenzione
Che cosa stavo fosse gli amico chi nove sale si porta
L'AVEPA Previti tutelati a fare via vezzi scrivevo oppositore feroce per la body art crederci Tresoldi offre alla carne sono staffette d'Paolo Cavaliere appese a cui ha fatto eco il viso coperto apparvero gli fa circa soppalco di contorno
Io volevo dire crocette oggetti e profonde morto uscì Paolo personale scrivo Tropea e Paola sono scesi a Roma e dalle foto in associate digeriti fondi credo
Già di tutto ciò che il cane a spasso gli Vallonia però troppo sul sipario eravate potremo Mendola monarca allora di mosse indotto appena presso il Livorno
Da sanati Satoshi ex al mondo a destra extra in modo concrete extra Barbaro palle tutte allora va dalla viti per ci chiede si tangibile di Chrétien sulla idea
Porsche che Pettini Portesan chi via decreto ritenute certo indefesso o le più confondo tot Feo coppe Osio alle Cristo autoritari l'uso ciò fosse nuda qua signor ma valga fa fosse morto
Rettale Raffo fosse Morgese insolite lì e o parti che riesce a sette avvio ad che Alex per I Ausf fosse s'Della Gherardesca Assitalia insomma extra no diciotto a tutti quanti
Le sue Nivola e giusto e chi è da adesso rimo accoppato liti accoppato ritardi a confondere l'azione solitaria
E cioè su tre a emerita missio
Grazie per questo intervento l'abbiamo un po'di tempo per un paio di domande se qualcuno del pubblico
A desiderio di ridere o ho Paolo Carriglio ha Alberto Toscano approfondire alcuni aspetti rispondere alcune curiosità legittime
Ugo ciarlatani tremenda siamo di nuovo presenza
Sono solo una domanda grazie ma una domanda e una piccola premessa grazie per aver ricordato
Il contributo delle istituzioni italiane in Francia per questo volume di voler anche ricordare poi la madrina del volume ce la console generale mila gatto che adesso ambasciatrice in Niger
Io personalmente poi ho assistito al tutti i lavori di Talich ho veramente un ricordo straordinario per una ricerca scientifica veramente attenta
Io realtà una domanda più che più che altro per il giornalista Alberto Toscano oltreché saggista e scrittore
Cento anni ormai sono passati da quel giorno siamo in grado o no di fare una finalmente uno stacco uno stacco esclusivamente storico scientifico
Sì o no o meglio la mia domanda è realtà e che cosa è rimasto nella sua città
Di quella drammatica esperienza di vent'anni non dico tanto nella politica o nelle istituzioni per fortuna abbiamo istituzioni fortissime nati da resistenza da altri
Dalla guerra ma io direi nel DNA delle persone
Perché se il fascismo avesse lasciato solo i treni puntuali stamattina ho preso un tre uno a Milano lato puntualissimo fossero solo quello retaggio io sarei più che soddisfatto ma ho paura che non è così grazie
Grazie Carugo di rosso SEL tra Russia stop puntuale perché il sistema politico è già capitato di nuovo spero di però ecco no grazie per questa domanda naturalmente è una riflessione a trecentosessanta gradi
Che e la mia risposta si riferisce al Periodo che io analizza nel mio libro
Cose cambiato cos'è rimasto io penso che
E qui mi collego anche quello che diceva Paolo che il canile ci sono lezioni che non dobbiamo dimenticare
La cosa che rimane è quella cioè il bisogno di il bisogno della memoria
Che che io ritrovo per esempio quando la Presidente del Senato poco tempo un tempo che dura solo qualche ora perché essendo la più snella più anziana senatrice incarica Liliana Segre
In apre la seduta in cui si legge il vero presidente del senato dicendo io sono la bambina che un giorno del mille novecentotrentotto si è sentita dire non c'è più posto per te in questa classe
O foglia di aggiungere se mi consentite io sono il figlio di una persona che nel mille al novecentotrentotto si sentita dire lei è licenziato perché di origine pre
Questa deriva atto voce del fascismo il razzismo
Fa parte ti un bilancio
Di cose da non dimenticare
E rispetto al momento della presa d'atto della presa del potere
Le cose da non dimenticare sono lezioni che spesso a mio avviso vengono dimenticato
E la prima che è difficile ricordare
Perché certo
Questa cosa stupenda che dice Liliana Segre e queste cose straordinarie che sono ancora nella memoria del nostro popolo rispetto alla tragedia delle delle leggi razziali sono cose
Che non possono che provoca il consenso
Però ci sono cose meno consensuali e la lezione e a mio avviso può essere riassunta in queste parole il fascismo ha preso il potere
Si è trasformato in totalitarismo grazie anche
In alcuni momenti forse soprattutto alla divisione tra gli antifascisti
Si parla tanto naturalmente di Matteotti
E il mio amico Alessandro mia sollecitato a dire una parola sulla reazione di Mussi della Francia dell'opinione pubblica francese all'assassinio di Matteotti
Però pochi ricordano che Matteotti era segretario non del partito socialista ma del partito socialista unitario che era stato formato dopo l'espulsione
Dal Partito Socialista Italiano dell'ala moderata
Riepilogo nel momento in cui Mussolini stava per prendere il potere
Il Partito Socialista Italiano invece di fare un appello all'unità
Degli antifascisti contro il pericolo nero
Ha trovato il tempo di espellere
Chi non era abbastanza rivoluzionario che poi ha fatto un altro partito e che poi alla a Montecitorio
Attraverso il suo segretario Giacomo Matteotti ha denunciato la truffa della legge elettorale fascista delle elezioni fasciste dell'aprile ventiquattro col risultato che questa persona è stata assassinata
Ma la persona assassinata che ha pagato
La tragedia con la vita il la sua opposizione Mussolini era stata prima vittima del settarismo
Ideologico di una parte della sinistra che si diceva rivoluzionari
E questo
Ecco o allora la lezione a Quetta
La lezione questa
Ci sono
Aspetti della nostra storia che dobbiamo su cui dobbiamo riflettere e non possiamo riflettere su Roma sugli aspetti
Comotti
Su unitari dobbiamo rispetta riflette anche sugli aspetti difficili
Anche su Piero
Bene grazie mille ci sono ancora domande da parte del pubblico
Prego allora se non ci sono altre domande lasciamo visto lasciamo concludere letizia che ringrazio di nuovo per l'organizzazione a eravamo una domanda allora veramente Maniago
Chiedere qualche cosa su questa ricerca sulla Parigi antifascista che state facendo che italica sta facendo due parole per avere un'idea farebbe piacere sapere
Allora Antonio Bechelloni che avete sentito se non proprio visto a casa
E e anche un peccato che non sia oggi presente e l'Assessore dottor che voleva raccontare anche annunciare alcune novità che riguarderanno poi la città di Roma in particolare ma ovviamente non mi sostituisco Luigi
No abbiamo iniziato anche con Patrizia Dogliani che ci ha lasciato costituire un gruppo di lavoro che prendo forse spunto ancora da questo bellissimo libro
Giustamente Ugo ciarlatani ha ricordato il ruolo della Cosolini legato nel riuscirà la gregarie forze tante persone diverse per scrivere biografie di italiani illustri o meno illustri sepolti al per la scese
è nata l'idea di fare un lavoro sicuramente non analogo perché sarà difficile arrivare un tale standard di qualità ma almeno di raccogliere informazioni sul sui luoghi antifascisti e Parigi perché già prima del ventidue ma soprattutto dopo la marcia su Roma soprattutto poi dopo l'assassinio di Matteotti inizia una migrazione
Che si aggiunge la migrazione politica giacché esiste già esistente di italiani antifascisti verso molti paesi europei ma la Francia in particolare
E quindi siamo già riusciti a ricostituire
Un
Diciamo un file molto nutrito con circa settecento indirizzi i luoghi dove abitavano italiani più o meno famosi Sturzo Nenni e Togliatti i fratelli Rosselli e
Bisogna dire anche molte centinaia di persone di cui almeno noi non eravamo al corrente dell'esistenza
E si nota un'aggregazione in alcuni quartieri diciamo giustizia e libertà va soprattutto dei caffè del di Montparnasse questi famosi che ristoranti caffè ancora oggi
I comunisti tendono piuttosto che andare nel nord di Parigi insomma un'agiografia proprio dei luoghi dove abitano questi antifascisti spesso gli stessi indirizzi per uno abita dall'altro
Ma quello che ci interesserebbe anche è fare una specie di sintesi dei luoghi di ritrovo dove si compravano questi giornali antifascisti questi giornali stampati a milioni di esemplari
Dove come si svolgeva semplicemente la la vita agli antifascisti a Parigi anche attraverso testimonianze
Alcuni scritti da parte loro quali musei stavano dove andavano a fare i i comizi politici oppure semplicemente dove andavano a rilassarsi durante i fine settimana quindi questa è una ricerca che è appena iniziata ma di cui staremo prima o poi di poteri anche esporrà e poi ti risultati finali
E con questo possiamo concludere se non ci sono altri interventi ringraziando di nuovo quindi letizia e Costanza Stefano Righi per l'organizzazione e anche voi di essere stati così numerosi presenti qui oggi oltre ovviamente ai nostri invitati che e alcuni casi sono venuti da vicino ma anche un po'più da lontano come Alberto e Paolo qui presenti si sanno raggiunti da Parigi
Di nuovo grazie la sola parola conclusiva
Letizia noci
No no
Dico solo due parole per ringraziare Alessandro giaccone tutti gli altri intervenuti terra mostrarvi la sparita adesso ma la fotografia che avete visto fino a due minuti fa
Era quella della manifestazione del primo maggio del mille ottocentonovantuno
Fatta da a Giuseppe Primoli e pubblicata nel libro del gli italiani ecco la la fotografia
Giuseppe Primoli
Era proprio una specie di di reporter ante litteram
Era capacissimo appunto di riprendere al volo così gli avvenimenti le scene popolari qui appunto questo primo maggio
Con questa fotografia ringraziando anche tutti i partecipanti tutti gli intervenuti mi invitò a così nelle altre stanze a bere un bicchiere in onore
Della dei nostri ospiti anche degli autori di questi libri grazie mille