Bettino Craxi e il 1989. L'Italia e l'Europa nel nuovo ordine globale

Benvenuti a questa Spassky torna per gli studi di riflessione di approfondimento su uno dei momenti chiavi della nostra storia della storia moderne e contemporanee il mille novecentottantanove è uno spartiacque importante oggi ne analizzeremo anche in correlazione con uno dei protagonisti Italianieuropei internazionali di quel Periodo di quelle vicende
Tutto quello che si è verificato nel corso di un Periodo che e prima del mille novecentottantanove e dopo il mille novecentottantanove la conclusione della giornata di studi sarà poi affidata a delle riflessioni dedicare i protagonisti diretti e indiretti con una tavola rotonda credo che anche da lì potranno uscire alcune per gli storici per gli studiosi alcune suggestioni alcune sicuramente analisi e riflessioni taluni protagonisti che hanno contribuito all'evolversi di quegli eventi di quegli accadimenti inizierei subito questa questa giornata di lavori ringraziandovi ringraziando i presenti ringraziando Marco Gervasoni il presidente del comitato
Storico scientifico della Fondazione che
Insieme a noi e al coordinatore ha messo in piedi questo questo panel di sicuro interesse e di sicuro rigore scientifico il un ringraziamento a tutti i membri del Comitato economico storico scientifico della Fondazione che partecipò non solo i nostri convegni ma mi sovraintendono le ha l'attività per l'appunto per certificare quel rigore attraverso la attraverso il quale tendiamo a ripercorre le fasi della nostra storia repubblicana ma non solo
Lascio la parola a Margherita Boniver che introduce la giornata
Il buon giorno a tutti cominciamo con qualche minuto di ritardo la senatrice Stefania Craxi e ci raggiungerà appena avrà finito una sessione di Bobo in aula
Otto parole vediamo solo amici presenti sta perché qual è l'attività della Fondazione intitolata la memoria di Bettino Craxi questa fondazione grazie alla qualità dell'impegno profuso nel corso di questi anni ha continuato ad ampliare lo sguardo di un raggio di azione nella raccolta e nella buona custodia delle fonti della storia
Siano esse scritte orali o iconografiche
Diventando un punto di riferimento con lo studio e la conservazione dei documenti afferente alla storia del socialismo democratico e riformista
Le intense attività
Convegnistica di cui abbiamo appena accennato e seminariali si svolgono secondo due direttrici di importazione di rilettura storica
Che valorizzi i documenti di archivio e le attività di ricerca ci torto agli altri gli ultimi svolti convegno sull'atto unico europeo
Il sessantotto i suoi nemici
Ma anche conferenze su temi di carattere internazionale sul tutti i convegni ci hanno riguardato la Tunisia speranza nel Mediterraneo la crisi libica
E Craxi e Thatcher una comparazione fra leadership e politiche
Coniugando questi con momenti di analisi e con confronti in grado di contribuire fattivamente alla comprensione e dalla lettura della realtà
E dei fenomeni del nostro tempo accanto ad essi una vivace attività formativa e di ricerca ed una ricca attività editoriale che ha dato vita all'edizione di collane storiche ed economico sociali
Alle pubblicazioni con Mondadori degli scritti appunti di Bettino Craxi tra gli ultimi io parlo e continua a parlare
La notte di Sigonella
Uno sguardo sul mondo
Fra breve uscirà anche il quinto un numero della rivista della Fondazione le sfide non c'è futuro senza memoria
Dedicato alle fratture che attraversano il nostro tempo fratture di ordine tanto politico che religioso ma anche di ordine identitario e sociale la Fondazione Craxi pertanto continuerà ad essere deporrà caratterizzarsi come un luogo importante di discussione di confronto ed elaborazione culturale
Che partendo dalla buona custodia delle fonti di archivio dalla rilettura delle vicende della storia contemporanea
Sappia contribuire con il proprio bagaglio culturale di ideale alla vita di un Paese che parafrasando il vecchio ha dato divora tempi davvero interessanti
Anche qui sottolineo è necessario in qualche modo smantellare quel muro di falsità di bugie
Di violente ricostruzioni che hanno riguardato non soltanto l'operato di Bettino Craxi ma di tutto il partito socialista e in generale di tutta la vicenda repubblicana della prima Repubblica
L'ottantanove che verrà
Il piatto
Disposto in queste quattro sessioni che cominciano questa mattina
Con la regia di Marco Gervasoni
Sarà ricordato chiaramente come un anno epocale della vittoria delle democrazia su tanta parte dei Paesi europeiste dopo settant'anni sono riusciti a liberarsi dal giogo della dittatura comunista
Una vittoria della democrazia che poi è stata acquisita e forse approvato anche il sistema per rendere sempre più importante questa integrazione della della nostra Europa che era stata di Lisa Corti violentemente e percorsi lungo tempo
Ma a questo proposito è con grande piacere che leggo un messaggio del presidente della Senna del Senato Maria Alberta Alberto Alberti Casellati
Nel quale si rivolge a queste convegno con le seguenti parole
Ho accolto con sincero piacere la proposta di ospitare qui in senato questo importante o convegno su Bettino Craxi e mille novecentottantanove
Sì un approfondimento che coinvolge direttamente le complesse e articolate dinamiche che hanno caratterizzato in maniera indelebile quadro sociopolitico mondiale di fine novecento
Esattamente trent'anni fa con ritmo sempre più serrato crollarono tutti i riferimenti e gli equilibri disegnati dal secondo dopoguerra
La tradizionale divisione del pianeta in due sfere di influenza identificate negli Stati Uniti d'America e nell'Unione Sovietica
Venne polverizzata da una serie di avvenimenti che costrinsero una profonda revisione delle diplomazie e delle relazioni internazionali
In mille novecentottantanove full hanno degli sconvolgimenti progressivi
Dalla rivolta dei popoli baltici a Solidarność
Alla guida del governo polacco apertura per la frontiera tra Ungheria e Austria alle rivoluzioni democratiche in Cecoslovacchia Romania
Fino alla crisi jugoslava e a due eventi dell'incredibile valore storico il muro che per quasi trent'anni aveva diviso la città di Berlino che tutto il mondo in due blocchi contrapposti veniva abbattuto dai colpi di piccone della gente comune prima ancora che delle curve industriale
Poche settimane dopo a Roma papa Giovanni Paolo secondo e Michael Gorbaciov si stringevano la mano aprendo la strada al nuovo ordine mondiale
Su una rivoluzione culturale sociale economica e politica di portata globale unica nel suo genere c'è versetti anche sul nostro sistema politico mettendolo alla prova e costringendolo a guardare al futuro con occhi DiVersi
Ricordare quelle pagine della nostra storia nazionale partendo da Bettino Craxi e dagli impulsi e la formazione riformista seppe dare alla politica internazionale dell'Italia e dell'Europa
è certamente un'analisi che merita di essere sviluppata e approfondita
A tale riguardo consentitemi di rivolgere un grande ringraziamento alla Fondazione Craxi è speculare attori e a tutti coloro che si sono adoperati nell'organizzazione di questo prestigioso convegno un prezioso momento diedi e l'epurazione e di confronto
Che alla luce dell'alto profilo accademico dei relatori e degli interventi in programma sono certa saprà essere occasione per esplorare ulteriormente
Per importanti pagine di storia ma soprattutto per riflettere sulla loro capacità continuare influenzare le dinamiche del presente grazie e buon lavoro a tutti firma
Grazie
Che noi diamo un grazie al presidente del Senato
Maria Elisabetta Alberti Casellati anche perché nel suo messaggio ha inteso un po'anche entrare nel merito delle questioni che analizzeremo questa giornata quindi per un messaggio sicuramente non formale per il contributo il giusto anche riconoscimento che voglio sottolineare ha all'opera per ruolo che svolse nella politica italiana nel sistema internazionale Bettino Craxi quindi ancora grazie al presidente Casellati iniziamo subito questa prima sessione di lavoro dopo l'introduzione e che analizzerà come un pulite potuto vedere un po'dalla locandine invito dal panel di in programma il quadro internazionale
Iniziamo subito con un affresco che riguarda il mille novecentottantanove l'Italia e l'Europa con il professor Antonio da soli dell'Università degli studi di Padova
Nel dare la parola professore versori ricordo che poi la fondazione come quasi sempre avviene pubblicherà gli atti del convegno
A settembre usciranno gli atti del convegno che la Fondazione come ha ricordato il presidente Boni verrà svolto lo scorso anno sul mille novecentosessantotto i suoi nemici quindi le reazioni
Intellettuali alla a quel altro grande fenomeno della del secondo da sé con la parte del secolo scorso Antonio versori
Grazie interamente in primo luogo o di razionamento al Fondazione grazie per avermi invitato per avermi coinvolto in in questa iniziativa probabilmente dal collega Marco Gervasoni mi scuso con voi ma devo dire preferisco restare seduto e non andare al podio anche perché avendo qualche problema a un ginocchio sinceramente stare in piedi Nonda
Mica a volte qualche problema comunque
Ma io partirei appunto da una appena considerazione che al fine di comprendere le conseguenze che il mille novecentottantanove ebbe sulla posizione italiana
Nel contesto europeo né opportuno definire il ruolo internazionale giocata dall'Italia radici della caduta del muro di Berlino individuandone sia gli elementi di forza sia quelli di debolezza nel corso degli anni ottanta dopo avere in larga misura superato la lunga crisi italiana del decennio precedente l'Italia è stata in grado di conseguire una posizione internazionale di un qualche rilievo negli ambienti tradizionali della propria politica estera come questa si era strutturata in età repubblicana nel quadro dell'alleanza atlantica l'atteggiamento dei governi del pentapartito sulla questione degli euromissili rafforzato il rapporto con gli alleati della NATO in particolare creando uno stretto legame tra l'amministrazione Reagan in Italia
Considerata ora a differenza che in passato un alleato affidabile
La positiva relazione fra Washington e Romano si era limitata all'ambito atlantico
A dispetto di alcuni momenti di frizione di diversità di vedute ad esempio in occasione dell'episodio di Sigonella è stato ricordato anche in precedenza o nell'ambito dell'atteggiamento verso la Libia di Gheddafi
A Washington l'Italia considerata partner rilevante sia nel contesto europeo che in quello mediterraneo
Quanto alla Comunità europea il vertice di Milano nel giugno dell'ottantacinque aveva sancito la determinazione italiana a far ripartire il processo di integrazione dal punto di vista politico
Già sottolineato l'altro mondo dalla dichiarazione che esce Colombo del mille centottantuno dalla parte giocata da Altiero Spinelli all'interno del Parlamento europeo
Infine nel contesto mediterraneo l'Italia l'ha sperimentato la riscoperta dello strumento militare in politica estera grazie alla presenza di un proprio contingente della missione di pace multinazionale in Libano del mille centottantadue mila centottantatré sebbene questa iniziativa occidentale si fosse risolta con un fallimento le unità italiane erano uscite sostanzialmente indenni dal agricoli lo libanese mostrando la capacità di farsi percepire come forza al di sopra delle parti preoccupata del mantenimento della pace
Io però sottolinea lei che almeno dal mio punto di vista particolare importanza alla rivestito l'azione nei confronti dell'oltre in particolare di Yasser Arafat
Obiettivo italiano era stato quello di spingere l'organizzazione palestinese a rinunciare alle attività terroristiche per potersi presentare come interlocutore politico indispensabile
In un processo di pace che avrebbe potuto condurre alla soluzione del conflitto israelo palestinese
Anche per ciò che concerneva i non facili rapporti con la Libia Italia è riuscita a mantenere i contatti con Gheddafi riuscendo a salvaguardare rilevanti interessi economici presenti in questo Paese
Infine l'Italia si era conquistato la funzione di primo piano nel contesto internazionale più ampio sia vedendosi riconosciuto un ruolo centrale nel G7 sia sviluppando una propria Ostpolitik soprattutto nei rapporti con l'Unione Sovietica
Nel corso della metà degli anni ottanta Alitalia sembrava aver goduto di altri due elementi di forza
A partire dal mille centotrentacinque l'economia aver registrato forti segnali di crescita del prodotto interno lordo lordo
E se il debito pubblico che stava un problema significatività erano stati progressi nella lotta all'inflazione passata in pochi anni dal ventidue per cento circa quattro cinque per cento
Beh sì progressi che sembrano sottolineare un processo di modernizzazione e di adeguamento alla tendenza neoliberista in fase ascendente era stata confermata dal conseguimento della posizione di quinta potenza economica su scala mondiale
Infine ma non trascurabile era l'immagine positiva che dell'Italia si era diffusa all'estero né i maggiori media occidentali
Che lo davano la sostanziale vittoria sul terrorismo
L'emergere di un Paese moderno e creavano alcuni miti positivi del Paese
Dalla Milano avanguardia del processo di modernizzazione capitale della moda
Ai condottieri del capitalismo e della finanza pronti ad espandere all'estero le proprie attività sia in settori tradizionali sia in ambiti nuovi dell'imprenditoria Daniele De Benedetti da Berlusconi a Gardini
Persino il mondo politico era parso fruire personalità nuovo o quanto meno dei caratteri positivi da Sandro Pertini a Giovanni Spadolini appunto a Bettino a Bettino Craxi
Detto questo però non va trascurato come alcuni di questi fattori positivi rispondessero a situazioni spesso contingenti
Ad esempio nel caso dell'Alleanza atlantica degli euromissili l'avvio del dialogo fra Reagan e Gorbaciov per l'accordo sull'opzione zero riportavano il dialogo sulle questioni strategiche al contesto bilaterale delle relazioni fra gli Stati Uniti dell'Unione Sovietica
Ponendo in secondo piano la posizione dagli altri europei tra cui l'Italia quanto alla Comunità europea il progressivo rafforzamento Della coppia franco-tedesca Kohl Mitterrand rischiano di relegare l'Italia una posizione subalterna rispetto alle scelte della Francia della Germania
Particolarmente grave era parsa la mancata comprensione da parte italiana delle rilevanti conseguenze dell'atto unico dal rafforzamento del ruolo della Commissione ed orientamento della normativa comunitaria nonché della riforma dei fondi strutturali
I governi italiani continuavano a percepire la politica europea come un ambito della politica estera come l'Italia grazie alla sua influenza è un'abitazione diplomatica avrebbe saputo garantire i propri interessi
In realtà una parte consistente dei processi comunitari richiedevano efficienti strutture a livello di Parlamento della pubblica amministrazione e degli enti locali ragioni comuni eccetera ma qui si manifestavano le contraddizioni e i limiti del sistema Paese
Quanto al contesto politico a dispetto della sostanziale tenuta del pentapartito
Restano irrisolti i problemi derivanti dall'ingerenza dei partiti dalla debolezza dell'esecutivo dei contrasti tra politica e magistratura
La grande riforma delle istituzioni auspicata da Craxi e in parte devo dire condiviso sbattuto in certi momenti da Francesco Cossiga c'era ben presto arenata
Infine per ciò che concerneva l'economia restava aperta la questione della sostanziale crescita del debito pubblico
In pochi inoltre sembravano rendersi conto che il progetto di grande mercato unico con la libera circolazione di merci servizio Pers servizi persone e capitali
Avrebbe rappresentato una sfida che richiedeva scelte radicali e in netto contrasto con un sistema in cui circa il cinquanta per cento delle economia era in mano pubblica
Spesso fortemente condizionata da considerazioni politiche e da interferenze dei partiti
Nell'estate mille centottantanove dopo uno concordo fra i leader della DC Forlani Andreotti e il segretario del partito socialista Craxi si formava uno governo di pentapartito anche alla cui guida si poneva l'ex ministro degli Esteri ovviamente un esponente della DC Giulio Andreotti
Mentre gli affari esteri andava socialista Gianni De Michelis che io qui vorrei ricordare essendo scomparso fondo forti poche settimane sono che la cui figura spero venga ricordata adeguatamente in un prossimo futuro
Devo dire che soprattutto veritieri visse rendendosi conto dell'importanti mutamenti in corso nel mondo comunista in questo periodo si era aperta la fase di democratizzazione in Polonia con elezioni parzialmente libere la formazione di un nuovo governo
Ritenne di avviare un'efficace politica che riaprisse Alitalia una via di penetrazione economica e politica nell'aria danubiano balcanica
Espressione di questa strategia pure in particolare la creazione della quadrangolare come un rapporto di cooperazione tra Italia Austria Jugoslavia Ungheria
Nonché l'iniziativa adriatica e il rafforzamento della collaborazione economica fra Roma e Belgrado con la possibile apertura nei confronti dell'Albania
Intensificavano d'altronde in ambito mediorientale i rapporti con l'orto che dopo la Conferenza di Algeri sembrava aver rinunciato al terrorismo quale strumento di azione politica
La caduta del muro di Berlino capendo che nell'ottantanove Giuseppe il governo italiano come dal punto che d'altronde per gran parte di politici e commentatori in Occidente come evento inatteso
Come è noto Andreotti si mostrò in una fase iniziale preoccupato circa la prospettiva dalla riunificazione tedesca
Andreotti temeva che tale processo mettesse in discussione gli equilibri europei in particolare quelli sulle frontiere sanciti con l'accordo di Helsinki del settantacinque e che avevano assicurato stabilità e pace all'Europa
Egli era inoltre incerto a proposito delle future scelte internazionali di una possibile Germania riunificata e timoroso per ciò che sarebbe potuto accadere all'interno dell'Unione Sovietica come la posizione di Gorbaciov appariva meno sicura
Va però notato come fosse difficile opporsi alla riunificazione tedesca
Le opinioni pubbliche occidentali largamente influenzati dai media soprattutto dall'immagini televisive
Savona accogliendo con grande favore le pacifiche rivoluzioni all'Est con la loro speranza di democrazia nonché la prospettiva della fine della guerra fredda e con questa dell'equilibrio del terrore su cui si era detta la pace in Europa
Inoltre corsi sta dimostrando leader abile quanto determinato e appariva evidente come gli Stati Uniti soddisfatti di essere i vincitori della guerra fredda
Non avessero alcune intenzione di contrastare una rapida riunificazione simbolo evidente della loro vittoria sull'Unione Sovietica e sul comunismo
De Michelis e la diplomazia italiana sinuosa rapidamente conto di tali elementi e con tutta probabilità spinsero un dubbioso Andreotti ad accettare la realtà dei fatti
Una prima fase De Michelis spero anche che l'Italia potesse essere coinvolta nel processo negoziale provveduto condurre alla riunificazione ma come è noto nel febbraio del mille centonovanta in occasione di una conferenza tra antica ad Ottawa De Micheli si sono di fronte a un netto rifiuto del ministro degli Esteri tedesco occidentale casher con la nota frase che una parte dei game
Perché comunque non è rivolta solo a De Michelis Alitalia ma anche a tutta una serie di altri paesi europei che hanno richiesto di poter partecipare al processo negoziale
Età le trattative sul futuro della Germania si sarebbero svolte nel quadro del cosiddetto negoziato due più quattro nel cui ambito d'altronde solo le posizioni da Germania ovest degli Stati Uniti dell'Unione Sovietica erano realmente determinanti
Quanto accaduto avrebbe dovuto suonare come un campanello d'allarme circa il ruolo italiano nel sistema internazionale del post guerra fredda
E gli affetti Governo Andreotti doveva una strategia rispetto alla riunificazione tedesca del futuro equilibrio europeo che si fondava su tre condizioni per l'accettazione di una Germania riunificata
In primo luogo salvaguarda dalla NATO ovvero la perdurante presenza americana in Europa
E secondo i deciso rafforzamento dell'integrazione politica europea infine una istituzionalizzazione della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa tesa a garantire in maniera efficace gli accordi di Helsinki
In realtà tra queste tre condizioni l'unica nel cui contesto l'Italia perde potuto esercitare alcuna funzione efficace era quella relativa alla Comunità europea perché la prima quindi la NATO sarebbe stato soprattutto l'esposizione delle scelte americane mentre la terza facesse CE avrebbe implicato un negoziato coinvolgente un numero molto ampio di attori
L'attenzione del Presidente del Consiglio di De Michelis e della Farnesina sembrò così concentrarsi sulla questione della maggiore integrazione politica europea
Un obiettivo che ben esposto alla fine del mille centonovanta in occasione dei quei vertici europei di Roma a conclusione del semestre italiano di presidenza della comunità le ipotesi italiane che in parte avrebbero ispirato il passaggio dalla comunità all'Unione Europea
Bene accettate dai partner comunitari nonostante le resistenze di Margaret Thatcher che comunque non dimentichiamocelo alla fine mille centonovanta dovette dimettersi da primo ministro
Minore attenzione a mio giudizio fu delicata dalle forze di governo e dei massimi leader al negoziato economico sull'Unione economica e monetaria già in corso d'altro canto il quale questo negoziato ed ora divenuto ancor più importante grazie al fatto che il progetto di una moneta unica
Che sino al mille novecentottantanove la TARSU una prospettiva molto lontana pensato ripreso da Mitterrand quale elemento di scambio e l'assenso francese alla rapida riunificazione ed era stato accettato da Kohl
La moneta unica divenga così obiettivo concreto Collocamento ornamento della piena attuazione del grande mercato unico
Torna per adeguarsi al progetto previsto dall'UEM nel corso del mille centonovanta Governo Andreotti decideva la libera circolazione di capitali e il passaggio della lira dalla banca dalla banda larga a quella stretta del Sistema monetario europeo
Le scelte che allora parve doppie e che sembravano corrisponde anche al buon stato dell'economia ma che si sarebbero rivelate gravida di conseguenze solo due anni più tardi
Effeti termina centonovanta mila centonovantuno cominciano a manifestarsi i primi contraccolpi della crisi del comunismo ed è la sostanziale fine degli equilibri della guerra fredda
Con esiti che poneva in luce i limiti del ruolo internazionale dell'Italia e lo stretto quanto difficile complesso legame fa questo e gli equilibri politici interni
In primo luogo va ricordata la guerra del Golfo
Per naturalmente non non è possibile scendere in dettaglio di questa di questa vicenda e dell'evoluzione l'atteggiamento italiano fra l'estate e novanta e per il mese novantuno io mi limito solo ad alcuni cenni ma io devo dire che la crisi appunto la guerra del Golfo
Pose in luce una serie di fattori di debolezza del Paese in primo luogo i limiti dello strumento militare italiano e le contraddizioni nella sua utilizzazione in secondo luogo l'errata convinzione circa il perdurante ruolo internazionale dell'Ussi di Gorbaciov fa basterebbe pensare
Il tentativo di sostegno da parte di Andreotti all'ultima opera di mediazione di Gorbaciov prima del passaggio dalla guerra aerea a quella terrestre
E la risposta di Washington che fu quella di non perdere assolutamente in considerazione questa ipotesi di mediazione
E terzo luogo le divisioni tra le forze del pentapartito e all'interno della DC fra interventisti e pacifisti basterebbe ricordare la missione di Formigoni a Baghdad e implicito sostegno dato da Formigoni a Saddam mossa in alla fine del mille novecento due mila centonovanta quindi prima dell'avvio delle operazioni militari
Inoltre il venir meno del rapporto di cooperazione fra la Santa Sede tra democrazia cristiana
Santa Sede per un atteggiamento ostile nei confronti dei fronti della guerra e devo dire vi è un fondo dell'Osservatore romano molto critiche nei molto critico nei confronti della posizione del governo devo dire che Andreotti sarebbe abbastanza risentito di questa presa di posizione
E infine il riemergere fa il partner atlantici dell'Italia ecco gli stessi americani delle tradizionali diffidenze verso tra virgolette l'inaffidabilità e l'ambiguità dell'alleato italiano
Uno stereotipo d'altronde che devo dire io fra Trenitalia esiste fino all'Ottocento quindi non era certo l'uovo
Dopo la guerra del Golfo apre così incrinarsi rapporto di fiducia fra gli Stati Uniti d'Italia formatosi negli anni ottanta quelle poste in discussione l'immagine di una nazione in grado di usare efficacemente lo strumento militare in politica estera
Emergeva infine l'immagine di un pentapartito litigioso e diviso che finiva per offrire a un pc in piena crisi d'identità è in via di trasformazione in PDS l'opportunità di aggregarsi a un movimento pacifista ora devo dire dice Bonizzato da ambienti cattolici che però non rispondevano più vale centra la democrazia cristiana
Quasi contemporaneamente alla conclusione guerra del golfo si aprivano i confini dell'Italia due aree di crisi
La progressiva disgregazione la Federazione jugoslava e l'implosione delle strutture statali Albania
Nel primo caso correttamente io ritengo
De Michelis imposto l'azione italiana sul tentativo di spingere la comunità internazionale a favorire una soluzione negoziata che restasse la tendenza all'immediata indipendenza della Slovenia e la Croazia mantenendo in vita una sorta di struttura confederale
Ma dal novantuno inizio novantadue Italia dovette però rassegnarsi ad accettare le dichiarazioni di piena indipendenza delle due repubbliche anche quale conseguenza delle pressioni in tal senso provenienti dalla Germania dall'Austria e dalla Santa Sede
Quanto alla crisi albanese Igor Andreotti dovette far fronte alla prima emergenza migratoria e sembra aggiungere inaspettata e che venne gestita in affanno e contiamo di contraddizioni spingendo l'opinione pubblica sia quella in Terna che quella internazionale
All'hotel dubbi sull'efficienza delle strutture dello Stato italiano e sulla capacità della sua classe di governo anche in questo caso lo strumento televisivo giocò un ruolo non secondario nel presentare un'immagine negativa della leadership politica interna sia nei confronti degli attori europei sia della stessa opinione pubblica interna
Ciò a dispetto dell'azione anche positiva che l'Italia avrebbe condotto negli anni successivi
Per la ricostruzione e la stabilizzazione dello Stato albanese
Ma io credo che fu il contesto europeo quello ove il legame fra debolezze di natura internazionale contraddizioni di carattere interno si manifestò in maniera più evidente
Come accennato sulla base della documentazione disponibile e possibile affermare che i leader politici e la diplomazia della Farnesina
Non c'entrano attenzione ed energie sull'aspetto politico del negoziato in altri termini sulla conferenza intergovernativa relativa al Trattato sull'Unione europea
Preoccupati d'altronde Elton sempre più forte rapporto franco tedesco
E tale ambito è possibile ricordare la volontà di un avvicinamento alla Gran Bretagna affinché la collaborazione militare nella UEO non sostituisce la centralità della NATO con la nota dichiarazione hard De Michelis
In realtà ben più rilevante si sarebbe rivelata per la posizione internazionale l'Italia e per i suoi equilibri interni la trattativa sul rione economica monetaria
Che venne confidata al ministro del Tesoro Guido Carli ai tecnocrati della Banca d'Italia in particolare al governatore Carla Gentile Carlo Azeglio Ciampi
Questi tecnici erano da tempo non sono convinti europeisti ma anche più forti sostenitori dell'ipotesi del vincolo esterno in altri termini del ruolo con attori Esterno in questo caso la comunità europea avrebbe dovuto svolgere nel costringere una classe politica debole a far passare nel Paese scelte di politica economica in ampia misura impopolare
Sicuramente la loro posizione finì con l'incontrarsi nel corso del negoziato con l'atteggiamento di alcuni partner dell'Italia in particolare la Germania e l'Olanda convinte che la futura moneta ludica dovesse somigliare al ma
In altri termini che essa avrebbe dovuto implicare scelte di rigore e di sacrifici che si dubitava la classe politica italiana fosse in grado di attuare
Solo dunque anche queste le ragioni da cui agro rigira i cosiddetti cinque parametri di Maastricht che alla fin dei conti erano diretti soprattutto nei confronti dell'Italia e negoziatori italiani accettarono o furono costretti ad accettare
I parametri di Maastricht forse anche nella speranza che si potessero tradurre in un vincolo esterno di carattere virtuoso
Carli con la sua autorevolezza e la sua credibilità internazionale riuscì a farne un po'di dire qualcuno
Ma essi restavano una sorta di spada di Damocle sull'economia italiana e sul suo sistema politico quest'ultimo d'altronde non appariva in grado di comprendere come conclusasi la guerra fredda l'economia stesse prendendo il sopravvento sulla politica
Forse solo qualche personalità politica sempre o intuire questo cambiamento radicale probabilmente Cossiga Andreotti devo dire successivamente lo stesso Craxi e devo dire se pensiamo Andreotti basterebbe ricordare come egli fece di tutto per evitare le dimissioni di Carli che a un certo momento torna in nero sostanzialmente presentate
Furono però trascurati nel corso del novantuno segnali dal peggioramento dell'economia del Paese
Da un declassamento della regia di dell'agenzia di rating Moody's sa ma allora le agenzie di rating credo che noi palazzo nessuno a un richiamo del Fondo monetario internazionale agli avvertimenti del presidente la commissione dello questa prevalenza dell'economia si manifestano anche sul piano interno è sufficiente ricordare l'uscita dalla maggioranza di governo al Partito repubblicano notoriamente vicino importanti attori economici
Le critiche crescenti di influenti quotidiani quale Repubblica al Corriere della Sera Il Sole ventiquattro Ore alle politiche economiche del governo alle posizioni dei partiti
Maastricht in realtà l'unione economica e monetaria
Polemico il più alto due nodi centrali che avrebbero imposto scelte radicali e classe politica ma delle quali essa non sembrava rendersi pienamente conto da un lato la questione del debito pubblico dall'alto l'esigenza alle privatizzazioni
Se il primo problema è stato sufficientemente sottolineato dalla storiografia il secondo ricevuto minore attenzione in realtà esso appare fondamentale per più ragioni
Sul piano interno italiano le politiche azioni previste da Unione economica monetaria avrebbero implicato il radicale mutamento di un sistema economico fondato da decenni sul ruolo centrale dello Stato nell'economia con il suo corollario di presenza dei partiti nella grande impresa ma anche eccetera
Dal punto di vista internazionale unione economico monetaria unione economica e monetaria per quanto difficile dire al momento se consciamente oppure no
Avrebbe rappresentato l'accettazione da parte dell'Unione europea di una prospettiva neoliberista e implicava un cambiamento rivoluzionario dei concetti su cui si era basata anche la costruzione europea dalle origini fino alla fine della guerra fredda
La fine del conflitto Est-Ovest giungo alle conclusioni scandinava lealtà politica che avevano caratterizzato per circa cinquant'anni la cosiddetta Repubblica dei partiti
La quale era stata profondamente condizionata dallo scontro Est-Ovest per cui spesso l'elettore aveva votato contro uno dei due campi in lotta piuttosto che a favore di un partito politico
L'atmosfera di novità di cambiamento radicale che aleggiava in Europa l'applicazione di questo clima da parte dei media avrebbe ulteriormente contribuito alla disperazione del sistema politico italiano
Dall'altro lato mastri che l'unione economica e monetaria rendevano più evidenti le contraddizioni di miti del ruolo internazionale dell'Italia
In un mondo in cui l'economia sembrano sostituire la politica e l'ideologia come elementi determinanti del sistema delle relazioni internazionali
Perciò l'irrompere nel panorama politico nazionale
Di una generazione di tecnocrati europeisti garanti nei confronti dell'Unione Europea del buon comportamento italiano nel contesto economico in altri termini dei parametri di Maastricht e degli obiettivi delle unione economica e monetaria
Ci sono dunque chiedere se il manifestarsi Tangentopoli unito alla crisi economica dell'estate novantadue
Non fosse che un fattore importante naturalmente ma in qualche modo Esterno un mero catalizzatore di cambiamenti ben più importanti determinati sì nello scenario internazionale
Ma i concludendo a distanza di trent'anni da questi eventi e però penso possibile porsi un ulteriore interrogativo appunto a mo'di conclusione
Per diverso tempo la storiografia visto queste vicende come una prova della cosiddetta eccezionalità del caso italiano nel contesto europeo
L'Italia fu in fondo l'unica nazione del mondo occidentale che somiglianza dei paesi dell'Europa il blocco socialista con la fine della guerra fredda vide anche l'implosione del sistema politico interno alla luce degli avvenimenti degli ultimi anni in particolare dopo la crisi economico finanziaria due mila sette due mila otto e con la crisi evidente dell'Unione europea e dei sistemi politici in quasi tutti gli stati membri dell'Unione
Ci si può chiedere se l'Italia non abbia rappresentato l'anticipazione io più del di una più generale crisi del mondo occidentale
Terminata nel lungo periodo dalla fine di un sistema internazionale di cui la guerra fredda non era stata il simbolo vi ringrazio per l'attenzione
Un grazie al professor versori che ci ha restituito un affresco e ha dato ben in senso di che cosa sia il mille novecentottantanove nella nella nostra storia non solo analizzato con attenzione particolari dovizia di particolari quello che è la situazione del sistema politico
Italiano ma affrontato soprattutto quelli che sono anche i nodi dalla riforma istituzionale ma anche i nodi del delle questioni estere su tutti
Abbiamo rintracciato nella sua relazione intendo sottolinearlo le modalità il contesto socio economico geopolitico in cui nasce la cultura del vincolo esterno
Questo rende particolarmente importante le riflessi in questa lei riflessioni che noi faremo in questa giornata proprio perché vediamo che da quel periodo nascono un po'quelli che sono gli elementi di riflessione anche che interessano soprattutto la nostra attualità
E sappiamo che il vincolo esterno è uno degli elementi più dibattute più contrastati su cui la allora Comunità europea e oggi l'Unione Europea trasformatasi nel corso del del tempo
Si trova a dibattere a discutere e altra grande questione che il professore apposta e credo sia anche una questione su cui la tavola rotonda del pomeriggio potrebbe e dovrebbe sicuramente le flotte riflettere e il tema della Germania euro pizzata o meglio se infine dei conti abbiamo con la Germania è il Paese lei salto oppure abbiamo avuto un'Europa germaniche una legge un'Europa germanizzata credo sia un tema di strettissima attualità che ormai da un trentennio ci giunge ai nostri giorni piccola nota di servizio perché è stata richiamata dal professor versori e ricordo di Gianni De Michelis è stato fatto proprio sulle dinamiche che lui stesso ha ricordato della politica estera in questa sede del Senato la Repubblica pochi giorni fa ovviamente mi sento dire che nel corso dei prossimi mesi sarà anche cura della Fondazione organizzare una giornata di studi come Cuesta
Improntata non solo al ricordo è un po'alle testimonianze degli amici dei compagni dei diplomatici coloro CUP insieme alle vissero quella stagione ma un ricordo più concreto con sto storici accademici e quanti oggi a distanza di trent'anni possano analizzare quello che fu il suo ruolo da ministro quindi l'uomo delle istituzioni e soprattutto da ministro degli affari esteri quindi ci uniamo a ricordo di di Gianni sarebbe stato qui con noi anche in questa giornata come è sempre stato vicino l'attività della fondazioni e do la parola alla professor Marco Gervasoni
Entra un po'ad analizzare quello che è il ruolo di Craxi nell'atto caduta del di quello che è il muro di Berlino
Siamo a possiamo poco quasi a trent'anni di di distanza grazie Marco
Grazie
Nella grazie dell'invito
Anche se in questo caso è un autentico visto che ha simbolica organizzare il convegno comunque
Questo parlerò insomma del Dell'Anna dell'analisi
Che Craxi diede del del crollo del Muro tendendo il periodo in particolare del pre crollo quindi fino a ottantotto fino al novantuno
Diciamo mi riallaccio subito alla quanto diceva nell'ultima nell'ultimo nell'ultima parte del suo intervento Antonio Atzori
Perché faceva vedere come come dire i gravi errori dal mio punto di vista compiuti dalla classe politica di allora
Nel decidere su Maastricht compro gravi errori in alcuni casi intenzione nel caso di altri per esempio di Guido Carli di andare in questa direzione
In col in molti fu uno dei Tato no diciamo da un eccessivo entusiasmo ora la categoria di entusiasmo oggi va molto di moda nella storiografia la Storia delle passioni politiche perché egli gli individui e quindi anche gli uomini politici non non non non funziona non solo in termini razionali ma funzionano anche in termini di passioni politiche
E nell'ottantanove fu diciamo con la caduta del comunismo si fu un generatore di passioni politiche di entusiasmo
Che poi si rivelò totalmente illusorio già pochi anni dopo purtroppo c'è da dire anche Bettino Craxi che non era un uomo diciamo non era un leader politico
Che tendeva agli entusiasmi e questa era la sua forza purtroppo anche Bettino Craxi si fece prendere e lo vedremo in qualche modo da un eccessivo entusiasmo che poi naturalmente come dire da cui può da cui Nappo e naturalmente ritorno sulle pulci opposizioni ma era troppo tardi perché era stato violentemente espulso dal sistema politico italiano
Dicevo Craxi allora prima di arrivare all'aspetto diciamo vediamo un aspetto fondamentale Craxi per capire Bettino Craxi nella sua sua figura politica bisogna capire che è era essenzialmente un realista politico
Il realismo politico non è solamente una dottrina delle relazioni internazionali è una dottrina che che riguarda su cui qui si può studiare l'attività politica e realismo e Craxi è stato un realista politico
E forse anche per questa ragione fu odiato dalla dal gran parte della sinistra perché nonostante la sinistra soprattutto comunista abbia una forte radice di realismo politico visto che il marxismo
è una forma di realismo politico e lo stesso Togliatti
Era un realista politico a al cento per cento però il Berlinguer Isma'aveva invece introdotto nella sinistra italiana
Un elemento di profondo idealismo e di rigetto del realismo politico Craxi era rimasto invece una realista politico legato alla nostra tradizione nazionale non a caso aveva scritto
E aveva prefata un'edizione del principe ma legato alla nostra tradizione anche nel senso della tradizione Polito logica
Di Mosca Pareto il Michels considerando Mikel siccome diciamo uno dei nostri
E diciamo il realista il realista politico naturalmente nell'Italia degli anni settanta ottanta quando la maggior parte della sinistra non ragionava più in termini di realismo politico
Fece apparire Craxi come un oggetto estraneo ora innanzitutto una definizione realismo politico c'è una grandissima letteratura io qui per comodità miri fari mi riferirò al alle definizioni realismo politico dato da un politologo contemporaneo Pier Paolo porti Naro ora sicuro che ha studiato ovviamente questo questo tema rachide realista politico per Portinari o che per porti Naro vedremo che mo'e tutte queste caratteristiche si possano attribuire a Craxi realista politico crede che il potere dell'uomo è limitato
Numero uno
Numero due crede nella immutabilità della natura umana cioè esista una natura umana e questa natura umana immutabile punto tre freddezza nei confronti della speranza e della speranza che genere illusioni
Punto numero quattro pessimismo antropologico punto numero cinque
Idea che nella politica sia fondamentale il conflitto e quindi la presenza del nemico punto numero sei il il politico e quindi il luogo della violenza Kratos che naturalmente deve essere deve essere istituzionalizzata ma però questa violenza c'è ed è il mini ineliminabile
Punto numero sette
Priorità della prassi rispetto alla teoria
Punto finale critica dell'ideologia se noi facessimo una indagine sull'attività politica e anche sugli scritti di Bettino Craxi
Vedremo che tutti questi punti rientrerebbero perfettamente sia nel modo in cui Craxi concepiva la politica sia nel modo politica interna politica estera sia nel modo in cui la praticata duramente considerando che però il potere punto numero uno il potere e l'uomo è limitato e quindi anche il potere di un leader forte importante doveva come dire fare i conti con con con con quello degli altri con le situazioni ecco Namecc pare che nei confronti di una crisi
Come quella del che ha portato al crollo del muro di Berlino al crollo il compito comunismo le due cose vanno distinte come vedremo ecco Craxi abbia peccato pur nella grande lucidità
Appunto di essere venuto meno in alcuni di questi punti che avevano caratterizzato la sua attività di realista politico ma vediamo molto brevemente nei quali sono
Questi passaggi cioè come Craxi interpreta il il la la frase crolla naturalmente se possiamo dire che col senno di poi se c'è qualcuno che ha contribuito in Italia a poi al crollo del comunismo certamente è stato Bettino Craxi nel senso che il governo Craxi
Di cui naturalmente fu parte importantissime in questo caso in modo particolare il ministro degli Esteri Andreotti a bere una come scrisse Baldini Antonio Badini che fu col suo consigliere diplomatico diversi anni fa in un libro è è una vera e propria Ostpolitik
Nostra politiche che lo porto a come dire andare a colpire in una maniera sfruttando però le categorie del le categorie la prassi è realismo politico i punti deboli del sistema e punti deboli del sistema
Dell'est erano naturalmente l'Ungheria e la Polonia con cui il italiani del governo Craxi ebbe ebbe rapporti per intensificare sapendo sapendo naturalmente che quelli erano quei due Paesi erano il ventre molle del sistema lavorò su questo su queste due su queste due su questi due Paesi in modo particolare
E quindi possiamo dire che nell'ottantasette quando il governo Craxi sì deve dimettere fanno Craxi si deve dimettere c'è già Gorbaciov naturalmente tra altro Craxi è stato il primo
Per il primo di presenta il consiglio di un paese della della NATO ad incontrare Mikhail Gorbaciov fa pochi mesi dopo la sua elezione a a segretario del PCUS
Ecco questo nell'ottantasette appunto quando cade quando cade il governo Craxi naturalmente il sistema scrivevo comunista sembra ancora molto solido ma non lo è non lo è affatto
E quindi questo questo elemento porta alla
La porta alla a una valutazione in cui però comunque in una prima parte prevale in Craxi la prudenza altra categoria fondamentale del realismo del realismo pulp politico
Prudenza mista però come dire a un afflato che fa vedere situazioni che nel nell'ottantasette non erano ancora visibili per esempio approva nel congresso del mio centottantasette a Rimini Craxi per esempio
Una parte della sua relazione sulla politica essa appunto sulla crisi del comunismo come già viene chiamata intravede la possibilità siamo nel nella primavera nel centottantasette dell'eliminazione del muro tenete presente siamo tre mesi prima che che Reagan fece famoso discorso Gorbaciov io da un di suo la quindi c'è questa questa questa visione
Passa qualche mese e Bellelli cambiamenti che ci sono che sono molto evidenti
Soprattutto nel nell'Unione Sovietica attraverso le riforme chiamiamole così di Gorbaciov
Per Craxi vanno valutate come una nuova distensione ecco in qualche modo in una prima fase Craxi valuta i cambiamenti come una riapparizione in forme sia pure più robuste del del della stagione Curcio piana e quindi della della distensione
Nel febbraio dell'ottantanove qui siamo vicini alla diciamo al momento ci avviciniamo progressivamente al momento del crollo del Febbraro tante dell'ottantanove
Craxi comincia invece a come dire vedere segni di democratizzazione del sistema o qui c'è una mi aspetto da tenere in considerazione grazie appunto era un realista politico e quindi le valutazioni sul sul crollo sulla crisi del comunismo come ancora viene chiamata all'inizio ottantanove sono valutazioni essenzialmente sulla politica cioè l'elemento economico come spesso in Craxi non rientra o rientra in maniera indiretta no come se Craxi in qualche modo come come come come de Gaulle o come altri nel caso dei gol perché la citazione sua pensasse che l'abbondanza sui Trane nel senso che la l'economia in fondo qualche cosa di cui si devono occupare i tecnocrati burocrati ragionieri lattiera e la vera il vero compito del politico appunto è dare gli indirizzi
E quindi la valutazioni dell'impatto economico o o del non impatto economico delle delle riforme Corbaccio fiale sfugge sfugge a Craxi quindi Gorbaciov viene interpretato soprattutto come un elemento di democratizzazione
Del sistema democratizzazione che però non va intesa nel febbraio ottantanove per lo meno come diciamo avvicinamento di questo sistema le forme della della democrazia liberale quindi che c'è su questo c'è molta molta prudenza nel febbraio dell'ottantanove nella nei primi mesi dell'ottantanove uno dei due e paesi diciamo ventre molle del del sistema cioè un'Ungheria con cui l'Italia aveva avuto già importanti rapporti commerciali
è l'Ungheria procede a un processo come dire di autoriforma che parte che parte dallo stesso dallo stesso partito è Craxi fa Romiti questo Ca'
Lui l'unico incarico che aveva era quello importante all'ONU però non aveva incarichi oltre a quello molto importante novene incarichi istituzionali in Italia ecco Craxi compie diversi viaggi in in in Ungheria appunto c'ha un rapporto molto molto stretto con con questo partito che poi ricordiamo e decisioni questo partito partito
Comunista che poi prende il nome il partito socialdemocratico ungherese sono all'origine poi del crollo del muro di Berlino quando decise nel settembre ottantanove di aprire le frontiere tra l'Ungheria e e l'Austria
Facendo quindi passare i profughi che fuggivano dalla Repubblica democratica che
Nel maggio del mille novecentottantotto
Appunto forse la conoscenza dell'esperienza ungherese porta Craxi maggiore elementi di valutazione e nel congresso del PSI del nel maggio mille centottantanove congresso che si svolge a Milano nel saldo e che simbolicamente diciamo così senno di poi aveva un muro e nella nella quelle miniera rassicurazioni iconografiche che erano poi la forza impatto che davano anche l'impatto ai congressi socialisti dell'epoca il muro il muro c'era un muro che che si capì
Che ricordava un po'la copertina di the wall dei Pink Floyd uscito qualche anno prima
Nel giro settantanove ma insomma questo muro che sembrava che stesse per cedere non si capisce forse sarebbe ceduto forse no non si capiva quanto però certamente in Craxi qui c'è un'accelerazione rispetto qualche sì anche a qualche mese prima nella nel maggio due mila centottantanove appunto ci troviamo di fronte dice dice Gorbaciov finisce che Craxi a una svolta di importanza storica quindi a una svolta importante indie non è semplicemente la replica
Del del Croce autismo ci troviamo di fronte a un salto a un salto più prudente però nella sua relazione
Ospite al convegno non era l'azione naturalmente una testimonianza Zaccaro of che al comma al al congresso dice attenzione attenzione con gli entusiasmi perché per qualche notte lo dici a Saqqara quindi non era sospetto
Progredire di Nostalgia comunista attenzione che se il sistema viene giù troppo rapidamente la la Pavia la pagherete anche voi in qualche modo sono in qualche modo un un segnale di prudenza che però non viene apparentemente
Ascoltato presidente Craxi parla di come dire di crisi irreversibile quindi c'è una valutazione di appunto del leaders dell'irreversibilità e poi nel giugno del mille centottantanove c'è la la strage di Tienanmen Serge pienamente naturalmente pur svolgendo siccome sappiamo in Cina
Ecco entra nella discussione sulla sulla crisi del comunismo tant'è vero che un esponente non secondario del Partito comunista tal Giorgio Napolitano propone dopo la strage di Tienanmen nel giugno ottantanove il cambio del nome del partito e alcuni esponenti te non citerò per per carità di patria mi propongono l'espulsione di Napolitano voglio dire per USA per aver osato dire chiedere di cambiare il nome del partito detto questo appunto Tienanmen nel caso di Craxi c'è un Tienanmen che cosa la valutazione Craxi Tienanmen quale è questa che senza e qui entra l'elemento diciamo prima senza democrazia
Le riforme economiche falliranno
Ecco una valutazione che naturalmente nel caso cinese era completamente sbagliata
Il la Cina se potenziata pur restando una dittatura comunista quindi le riforme economiche ci sono state a democrazia no però anche se il giudizio era rivolto verso verso il caso cinese
è proprio la ragione per la quale in realtà viene considerato oggi fallimentare i Proci
No cioè Gorbaciov fa aveva attuato il De è aveva spinto di più
Essendo effettivamente probabilmente dalla data la sua cultura marxista marxista e leninista
Verso le riforme economiche verso le riforme economiche era stato più prudente sulle riforme politiche e quindi sulla democrazia ricordiamo che finché c'è stato Gorbaciov fa in in in sovietica non c'è mai non c'è stato il pluri partiti Isma'insomma almeno e e quindi le le riforme e qui Craxi appunto proprio da un punto di vista diverso in cui la centralità della politica fondamentale c'è attenzione che queste riforme economiche se non saranno accompagnate dalla democrazia falliranno fallirà
Un altro momento importante è il sono nel sempre il giugno ci ottantanove i funerali indignati
A Budapest nani naturalmente era come sappiamo era stato ammazzato molto tempo prima però i funerali di nani furono da parte del Partito comunista al potere come dire il il segnale forte diciamo che Naguib era diventato un eroe un eroe nazionale
Grazie ancora mischia diciamo in questione questa fase che per carità ha sorpreso un po'tutti quindi non si può fare
Una particolare rimprovero appunto elementi di prudenza con elementi di entusiasmo per esempio nell'ottobre mille centottantanove quindi siamo come dire la crisi è già aperta da settembre le le frontiere tra Ungheria e Repubblica Democratica perché tra Ungheria e Austria sono stati aperti
Diciamo lo scenario che Craxi prevede a quella di un di uno scenario di cambiamento in cui si andrà verso una correzione della Stato Latteri
Altro altro correzione della Stato latteria e qui c'è un elemento che Craxi come dire in qualche modo questo è qualche cosa comprensibile perché l'abbiamo visto in azione in François Mitterrand o l'abbiamo vista nazione in Margaret Thatcher
La paura
Che che la caduta perde il comunismo
Facesse venir meno il sistema che aveva anche consentito
A questi leader di
Di emergere e ai loro Paesi questa questo questo terrore mettevi dente in François Mitterrand ma anche Margaret Thatcher l'idea per esempio che Margherita c'era un po'più avanti e diceva attenzioni se crolla questo la la la Germania si deve riunificare e sa leggere ma che si deve riunificare
Cambia tutto cambia tutto come disse poi successivamente cambia tutto nel senso che signori sapete che vi dico quando noi siamo entrati nella CEE la Germania era divisa adesso la Germania unita è tutto un altro paio di maniche cosa che naturalmente provocò sappiamo la caduta Margareta certo soltanto un complotto era indebolita per tante ragioni ma se usasse tramite un complotto plotter del del degli europeisti del partito conservatore che sapevano benissimo e con Margaret Thatcher
L'Inghilterra probabilmente non avrebbe aderito il Regno Unito gli occhi non avrebbero diritto a Maastricht quindi somma leader anche in Craxi c'è un'inquietudine di questo genere in un testo in portante uscito un libro uscito me centosettantaquattro
Intitolato nove lettere da Praga che raccoglieva importanti testimonianze della del degli oppositori del regime in questo caso praghese introduzione l'introduzione Craxi era stato terribilmente profetico perché aveva detto di centosettantaquattro il regime il regime il regime comunista in questo caso quello cecoslovacco cadrà in seguito ad una serie di colpi di insurrezioni e di ribellismo
Che poi più o meno quello che succede in quasi tutti i paesi lì invece mentre si sta avvicinando questo scenario
E come dire Craxi in realtà le piazze le piazze non tanto ungheresi perché la transizione in Ungheria avviene in maniera meno traumatica quanto appunto in Cecoslovacchia e soprattutto una Repubblica democratica tedesca le piazze sono piene però in Craxi appunto c'è c'è molta c'è molta c'è molta prudenza prudenza che viene invece nel giro di pochi mesi si trasforma in un folle folle folle entusiasmo
Con la caduta del muro la caduta appunto nel novembre del mille centottantanove
Nel per esempio questo entusiasmo si spinge per esempio non sono discorsi Craxi al quattro aprile mille centonovanta al Parlamento europeo addirittura chiedere l'immediata associazione dei paesi che stanno uscendo dalla dal comunismo quattro premi centonovanta alla Unione Europea
C'è la la la convinzione che poi si rivelerà del tutto fallimentare comunque previsione sbagliata che il che questi Paesi una volta andati alla democrazia avrebbero votato in massa per i partiti socia ci mentre invece succede esattamente il contrario vincono in un tranne in Romania in altri Paesi vincono in una prima fase i partiti diciamo che appartengono a tradizione democratica cristiana vince il PPE no vince il il PS
Partiti che si stanno formando proprio partiti o
Open Beach a me stanno trasformando proprio in questa frase c'è l'idea questo in realtà per lo per la verità lo dice Giuliano Amato ma in realtà Craxi condivide giorno Amato una è un articolo sull'Avanti il crollo del Muro
Non c'era tocca
E visto col senno di poi mai previsione fu più fallimentare
Altro che non toccato
& avrebbero dovuto leggere sia Amato sia Craxi un articolo folgorante uscito sulle Monte all'inizio dell'alla fine mi centottantanove di Alan Turin all'entourage diceva cari signori miei
Socio se socialdemocratici così che festeggiate avete poco da festeggiare perché entro l'arco del comunismo non è semplicemente il crollo del comunismo e il crollo di un utopia
Cominciata nel mille settecentottantanove di cui il socialismo democratico e Pato
è parte quindi crollando questo verrete coinvolti anche voi dicembre centottantanove nel mondo e quindi non era proprio un giornale clandestino ovviamente
Si figuri Frigo figuriamoci non lo lessero neanche i francesi al cinema regge l'italiano povero Turin
Detto questo appunto questa idea appunto da un lato sul piano interno ma poi ne parlerà sicuramente ispiri che il il l'ex PC
Che aveva frettolosamente aveva ancora si capiva anche fare comunque ex PC
Stava in una situazione tale e che si sarebbe potuto tranquillamente riassorbire sul piano interno e sul piano Esterno appunto l'idea che i Paesi dell'Est sarebbero diventati gli ex Paesi dell'Est sarebbero diventati socialdemocratici poi però Arryn comincia ad arrivare queste lezioni nel corso del novanta e la sconfitta dei socialisti a est
è è lampante nel corso del novanta però il cambio per tutto il novanta novantuno c'è un grande entusiasmo mentre invece quello che fa ritornare anche se ormai era troppo tardi
Craxi al sano pessimismo antropologico del realismo politico è il crollo dell'URSS noi oggi
Teniamo sempre a dimenticare che un conto era il crollo del muro di Berlino di novembre mio centottantanove un conto il crollo dell'URSS molti imiterà per esempio anche Craxi pensavano che potesse esistere ancora per qualche tempo un sistema per cui certo la Germania unita certo l'Ungheria democratica cerchio il patto di Varsavia non c'è più però c'è l'Unione Sovietica
E Dio ci mantenga l'Unione Sovietica non lo arrivavano a dirlo però è quando nel mille e ci mantenga Corbaccio ci mantenga l'Unione Sovietica una serie non solo il sistema non sovietica ma il sistema eccome nel resto diceva Marzoli prima il caso alla guerra del Golfo da idea con la partecipazione di alcuni di alcune ma truppe dell'esercito dell'Unione Sovietica l'Unione Sovietica l'idea che in qualche modo ci potesse essere che l'Unione Sovietica doveva fare da contro Bush contro controbilanciato ore diciamo dell'equilibrio dell'equilibrio mondiale però il crollo di una sovietica e qualche cosa ricordiamo che attenzione produrre sovietica mite Ras aveva appoggiato i golpisti
Non solo ma c'è una pagina di che e Craxi scritta appunto di Craxi da Hammamet negli anni negli anni successivi fu
Novantasette in cui Craxi dice un'attenzione ma Romano Prodi aveva pure appoggiati colpiti fa tutto un discorso lo trovate naturalmente nel libro lo sguardo dal mondo in cui dice non si capiva perché ma qui l'appunto di Craxi non si capisce se è una domanda retorica e lo sanno lo vuole scrivere o forse lo spero davvero Arena si esce perché Prodi abbia diciamo sostanza Prodi che
Nel mille novecentonovantuno non aveva incarichi particolari forse era presidente dell'IRI ancora no sia presente alle comunque diciamo attrazione sollecitazioni dimostra che come dire aveva perché questo appoggio ai golpisti in qualche modo consentiva ai golpisti anti Gorbaciov sport consentiva di resterà di far restare il sistema senza senza Gorbaciov al contrario una tramite i golpisti non riuscirono non perché sostanzialmente perché Boucher
Lili sconfessò Presidente americano sconfessò
Questo per dire no perché oggi si legge il presidente americano conta poco non conta così poco né ieri né oggi
è una Craxi ritorna alla ritorna quindi a questo cioè pienamente una svolta che forse anche dettata dalla situazione Interna naturalmente taxi
Coglie i segnali di crisi nella nella seconda metà del novantuno
E e nelle nel settembre novantuno per esempio lui valuta un crollo terribile e questa è la sua valutazione della fine dell'Unione su un crollo terribile detto da un anticomunista doc come Craxi fa pensare nel settembre mille novecentonovantadue facciamo un salto di qualche di qualche mese partecipa ai lavori dell'Internazionale quelli in cui commette un altro grave errore politico anche se fu mal consigliato quello di ammettere l'ex partito comunista l'Internazionale socialista cosa che non avrebbe dovuto fare
Perché diciamo a partire da quel momento lo sa lo scatenamento diventa finale ecco da questo grave errore credo purtroppo ispirato da Gianni De Michelis da quello che da quelle sappiamo comunque Craxi partecipa ai lavori internazionale socialista e fa un discorso molto importante è guardato naturalmente come un mezzo reprobo siamo nel settembre micetto altre due
Dai dagli esponenti delle dai nani dall'Internazionale socialista e cioè Nanni rispetto lui nel settembre novantadue allora la fa facciamo una considerazione sull'evoluzione però quello che mi ha colpito la frase finale della parte suo discorso relativa alle relazioni internazionali non stiamo entrando in un'era felice non stiamo entrando in un'era felice naturalmente la valutazione italiana sul solito provinciali Ciari sequestro perché il Tangentopoli ha testato le beccato il ladro è eccetera eccetera no valutazione era molto ma molto più anche perché era relativa alle alle alle alle relazioni alle relazioni internazionali e insomma da lì ritorna il Craxi migliore appunto il il il Craxi realista politico che poi è quello che troviamo in tutti gli importantissimi scritti di del periodo di Hammamet
Appunto raccolti come dicevamo in Uno sguardo dal mondo in cui ci sono giudizi terribili e sferzante terribilmente realistici su Maastricht sull'Unione Europea tutte cose che diciamo a sparse sappiamo naturalmente che Craxi non era tanto favorevole alla firma del Trattato di Maastricht e soprattutto in quelli in quel in quel contesto lo disse anche nel suo erano seduti sugli ultimi discorsi degli anni scorsi parlamentari quello famoso nel giugno del mille centonovantadue sia si si sa la prima parte del discorso la sappiamo se c'è qualcuno in quest'aula che è pronto a smentirmi si alzano sensato nessuno ovviamente alla seconda parte del discorso Craxi si mise a fare un disco discorso in cui dice non possiamo accettare una situazione in cui la nostra politica è dettata da parametri economici estenda quindi e naturalmente le due le due hip cosa c'entrava le le inchieste di Tangentopoli col processo di sviluppo dell'integrazione europea centrava centrava comunque questo potrebbe essere il tema di un altro convegno di fatto Craxi nel mille novecentonovantacinque in un'intervista per il settimanale Jeune Afrique
La regala queste parole diciamo una sala valutazione della di del del mondo post post caduta caduta del Muro ma i taxi che parla la cosiddetta globalizzazioni è la tesi più innaturale più antistorica che si sia fatta avanti negli ultimi anni è un prodotto di ben individuati settori americani
Dietro questa tesi si nasconde una sorta di nuove moderne più sofisticato imperialismo è vero che le nuove tecnologie tendono a rendere il mondo più unito realtà e responsabilità più comuni ma è anche vero che il mondo è fatto anche di popoli stati razze grazie
Sa se dicesse oggi alla Casa del jazz religioni forse anche peggio identità storiche peggio mi sento diversità vocazioni specifiche
Il ridurre il tutto ad uno all'insegna di un nuovo ordine inevitabilmente imperiale corrisponde a un'ideologia è un piano in cui non può non prevalere la violenza
Se passa qualche riga se io sono stato colpito ed eliminato perché la penso così
Perché la mia condotta è sempre stata coerente rispettosa di questi principi
E perché quindi ero considerato l'ostacolo italiano alla globalizzazione ebbene non posso non pensare che questa offensiva continuerà si allargherà come già del resto sta avvenendo
In altre direzioni e verso altri uomini e sistemi grazie
Grazie a Marco Gervasoni io colgo l'occasione di una parte del suo intervento per per dire che nel prossimo numero e delle sfide il periodico il trimestrale edito dalla Fondazione
Dedicato la cui sezione monografica sarà dedicata un po'alle fratture che attraversano oggi la nostra società che sono di vario genere natura valoriale identitario geopolitica e quant'altro
Pubblicheremo nella sezione memorie archivio proprio un documento che non è inedito nel senso non è stato pubblicato me un documento arcinoto di Bettino Craxi e il suo intervento
Alla la riunione dell'unione dei partiti socialisti europei il lotto e nove febbraio mille novecentonovanta e Lori pubblichiamo perché ovviamente sia come seguito del convegno ma per il grande interesse che riveste nel dibattito attuale è un discorso che come vedrete viene pronunciato per l'appunto l'otto il nove novembre quando ancora non sono chiari i destini della Germania c'è il muro è crollato da pochi mesi
E ancora non si sa che cosa avverrà nello scenario internazionale all'interno di quel discorso ritroviamo proprio la concezione qui Marco faceva riferimento il Craxi todos Toto politico tutto politico nel senso che Luís cita lo cito testualmente lo ricordo a memoria mette in guardia del rischio
Di una Unione Europea e da una visione Caretta e sbagliata dell'integrazione e in una chiave meramente mercantili Istica
E te dichiarando inevitabile il processo di integrazione delle tra le due Germanie
Siamo ancora in una fase di dubbio perché siamo nel febbraio del novanta dichiarando a inevitabile farla di una ha per l'appunto come diciamo poc'anzi di una di una Germania euro pezzata così non sarà
E soprattutto introduce il concetto che oggi sarebbe altrettanto un po'come dire singolare utilizzare si verrebbe un po'tacciati di nazioni c'è il processo dice chiaramente il processo dell'Unione a dell'unione europea
Non può mettere in discussione la articolare la particolarità che caratterizza ogni nazione quindi è un affresco molto interessante per il Periodo in cui questo viene fatto questo questo discorso ripeto ancora la Francia non ha sciolto le sue riserve sulle riserve frange le riserve sull'integrazione del che sono soprattutto di Mitterand e della Francia
Eppure lui prende atto dell'ineluttabilità del processo di riunificazione delle due Germanie e individua per l'euro per l'Europa
Un processo a due fasi nord-sud e l'integrazione avesse non come allargamento ma come una fase di sviluppo e di aiuto e di sostegno alla alla democrazia
Quindi continuiamo un po'quella che la nostra diciamo analisi sul quadro internazionale con l'intervento di lana di Daniele Caviglia
Che per l'appunto è la ragione per cui ho citato questo questo saggio affronterà il tema della Grande Germania è la nuova Europa credo che sia un tema poco storico e molto attuale se lavoriamo paritarie in prospettive
Sì dunque
Anche io mi unisco ai ringraziamenti alla Fondazione Craxi che mi ha
Coinvolto in questa bella giornata di studi e ringrazio anche l'amico e collega Marco Gervasoni con il quale mi sono poi confrontato a proposito di questo tema che mi era stato assegnato d'ufficio e abbiamo convenuto sul fatto che benché il titolo sia soltanto la grande Germania la nuova Europa
L'idea sullo sfondo dovrebbe essere almeno questa è stata per me quella di cercare di capire come Craxi avesse interpretato questo passaggio della storia del processo di integrazione europea
E quanto avesse pensato il fattore Germania sulle sue valutazione
Allora nell'illustrare il programma del suo primo governo al Senato nell'agosto mille novecentottantatré Craxi chiariva cito l'Europa resta per noi il cuore delle nostre relazioni dei nostri legami delle amicizie degli interessi tuttavia verso di essa esprimeva anche il cruccio per la iniqua pezza delle istituzioni comunitarie l'evidente condizione di crisi che rende difficile una risposta europea nei campi dove è più necessario di intenso dovrebbe dovrà farsi lo sforzo di solidarietà e collaborazione
A partire dal fronte monetario internazionale aggredito dalla propria dalla prepotenza del dollaro ai problemi della innovazione tecnologica e della ricerca al Fronte sociale della lotta alla disoccupazione fine della citazione
Poche battute dalle quali traspariva l'idea di fondo della costruzione europea come dato acquisito della politica estera italiana ma anche la percezione dei suoi limiti che per il leader socialista non riguardavano solo il tradizionale tema del deficit democratico
Ma soprattutto le nuove sfide poste dalla modernità
è in tale contesto che si collocava il richiamo allo sforzo di solidarietà e collaborazione soprattutto fra i principali protagonisti dell'impianto comunitari in una fase in cui le nuove sfide degli anni Ottanta cominciavano a bussare alle porte del vecchio continente
Un'impostazione che circa un anno dopo lo avrebbe portato a criticare aspramente l'accordo di Saarbrücken del luglio mille novecentottantaquattro con il quale Parigi e Bonn
Decisero di eliminare i controlli sulle persone e le loro frontiere interne scegliendo la strada di una intesa intergovernativa che in quella fase escludeva l'ideale
Nell'intervento all'assemblea nazionale del Partito socialista del primo giugno mille novecentottantaquattro l'allora presidente del Consiglio dichiarava senza mezzi termini cito a volte la Germania sembra lavorare per indebolire l'Europa
L'asse franco-tedesco è un grave errore
Sarò pacato ma sono abituato a chiamare gatto il gatto
Il recente accordo fra Germania e Francia mette a rischio gli intenti e il benessere di tutti in favore di una super nazione nel cuore del continente fine della citazione
Ma che invece dunque recuperare per Craxi compattezza per raggiungere quel secondo obiettivo che la strategia craxiana identificava nella modernizzazione
Da realizzarsi sia sul piano interno che comunitario al fine di rispondere alla sfida della globalizzazione declinata sotto il profilo tecnologico e commerciale
Un traguardo che d'altra parte si poneva in evidente continuità con l'idea tradizionale della costruzione europea come strumento di modernizzazione del Paese qui basta fare riferimento ai diversi lavori di Antonio Marzoli spesso temi intervenendo al convegno Obiettivo Europa un impegno dei socialisti nel marzo del mille novecentottantanove Craxi specificava che l'obiettivo della modernizzazione aveva un posto di eccellenza per gli italiani in modo particolare
Ma moriva anche chi avesse tardato troppo ad entrare in contatto con il mondo più moderno e ad adeguarvisi poiché sarebbe andato incontro alla decadenza e alla retrocessione
Fine della citazione una modernizzazione e questa era un aspetto molto caro leader socialista che non doveva però realizzarsi a spese delle fasce più deboli in una spirale che avrebbe alimentato un crescente divario socioeconomico
Una riflessione questa che non era solo il naturale portato della tradizione del socialismo europeo ma derivava la sua urgenza anche delle scadenze fissate in sede comunitaria per l'attuazione del mercato unico
E infatti soprattutto a partire dalla seconda metà degli anni ottanta che diventano frequenti gli appelli craxiani a vagliare adeguatamente tutta l'importanza della dimensione sociale nel processo di integrazione economica intervenendo al convegno i socialisti per l'Europa tenutosi a Milano il nove giugno ottantotto
Segretario del PSI specificava che era accerto importante l'Europa degli affari e della potenza economica ma solo perché nello sviluppo era più facile operare per la giustizia e per l'uguaglianza
Concetti ribaditi di fronte alla European Business Forum di Roman del dicembre mille novecentottantotto con un accenno alla particolare importanza annessa alle stanze della coesione socio economica che non è solo un obiettivo ma piuttosto una condizione
Un'Europa che come avrebbe sintetizzato in occasione della relazione introduttiva quarantacinquesimo congresso del partito maggio mille novecentottantanove doveva conoscere la solidarietà sociale e non doveva essere soltanto un'area di libero scambio
Sotto questo profilo nel corso dei mesi successivi in concomitanza con l'eruzione del blocco orientale comincia a crescere in Craxi la preoccupazione per le diseguaglianze gli squilibri che avevano trovato finora soluzioni parziali o parzialissime
Di qui il rischio paventato di una modernizzazione non adeguatamente gestita che avrebbe scatenato cito la contraddizione tra la crescita economica il perdurare di questioni che sono vere e proprie piaghe sociali
Per tale ragione incalzava Craxi nel marzo mille novecentottantanove occorreva indirizzarsi verso una crescita equilibrata per cui la politica per l'occupazione doveva assumere una vera e propria dimensione strategica
Solo a queste condizioni la comunità europea si sarebbe giovato a di un consenso ampio e forte la superiorità degli istituti sovranazionali avrebbe ricevuto una conferma inequivocabile
In questo senso la visione craxiana rovesciava l'idea che la spinta verso la sovranazionalità potesse essere calata dall'alto piuttosto che provenire dal basso attraverso la partecipazione ampia di strati sociali che non si dovevano sentire esclusi
Quella lanciata da Craxi era la sfida per una modernizzazione inclusiva
E sempre più partecipa l'habitat del mercato unico avvertiva Craxi deve essere anche l'habitat di tutti i cittadini se vogliamo che si si tiene che esso si pieghi alle esigenze degli uomini e non avvenga invece il contrario
I vari processi d'integrazione spontanea già oggi esistenti Impresit centri di ricerca università sono tutti fenomeni erano tutti i fenomeni di vertici circoscritti tutto sommato ad ambienti specifici
Devono essere devono estendersi ai cittadini attraverso il moltiplicatore delle libertà costruiremo in questo modo l'Europa dei cittadini fine della citazione
Se queste erano le basi del pensiero craxiano nei confronti del percorso comunitario non sorprende che gli avvenimenti della degli anni successivi lo portassero ad assumere un atteggiamento più critico
Che in alcuni casi avrebbe direttamente coinvolto la Germania
La disgregazione del blocco orientale segnava per il PSI e più in generale dell'esercito socialdemocrazia europea una storica vittoria sul piano ideologico e politico nel lungo confronto con il comunismo e tuttavia la fine dell'impero sovietico implicava anche l'abbandono dei vecchi canoni interpretativi che avevano contrassegnato l'era della guerra fredda
Fin da subito in particolare emerse all'orizzonte il delicato capitolo della unione delle due Germanie e Craxi affrontò intervenendo dinanzi al Parlamento europeo il quattro aprile mille novecentonovanta
Le vie per la riunificazione sottolineo nel suo discorso boh potevano che essere quelle del modello occidentale democrazia politica economia di mercato solidarietà sociale
Mentre per quanto riguardava i tempi e le modalità di realizzazione l'unificazione tedesca che scavalcava per la sua rapidità l'integrazione comunitaria ad essa doveva prestare intimamente legata dal canto loro i membri della CEE avrebbero presto dovuto intraprendere un profondo percorso di riforme istituzionali altrimenti avvertiva Craxi una Germania unificata in una comunità debole avrebbe avuto un effetto disgregata
Si trattava di impostazioni condivise dagli altri leader europei dell'epoca e che non suscitavano contrasti nel momento in cui si era preso atto dell'inevitabilità della fine della divisione su questo impianto però e in un clima generale di euforia per il superamento della contrapposizione Est Ovest Craxi richiamava anche l'attenzione dell'uditorio sul fatto che l'Europa non poteva formarsi sotto la guida di alcuna potenza egemone
Per il momento era rimasto un breve accenno che però in seguito gli sviluppi dei negoziati per il passaggio di europea per la sua realizzazione avrebbe assunto connotati più polemici
In un appunto autografo non datato Craxi aveva notato tre fatti storici che a suo avviso segnavano la contemporaneità ricito così come erano
Scritti su questo foglio uno la fine dell'impero sovietico e la crisi del comunismo nel mondo due la guerra del Golfo i problemi della pace nel Medioriente tre il novantadue europeo ben chiara dunque nella visione craxiana l'importanza del cambio di passo impresso alla costruzione europea in concomitanza con il crollo dei regimi comunisti ed altrettanto lucida era la presa di coscienza delle implicazioni che ciò avrebbe comportato sul piano nazionale
Pur nell'ambito di un maturato sostegno al processo di integrazione fin dai tempi del voto sull'adesione allo SME
Il segretario del PSI aveva mostrato un forte realismo e mi richiamo alla categoria politica a cui accennava Marco Gervasoni sottolineando in quell'occasione le prevedibili difficoltà per le esportazioni per i produttori agricoli e per la tenuta della lira
In un appunto autografo Craxi aveva bollato come cito illusoria l'idea di far avanzare il risanamento e il rilancio della nostra economia attribuendo un valore taumaturgico ai vincoli Esterni
Dal momento che la lotta alla crisi alla inflazione alla disoccupazione doveva essere condotta con politiche interne efficaci che avevano bisogno per potersi sviluppare con successo del più ampio consenso politico e sociale fine della citazione
L'unico era questa una prospettiva che metteva in discussione le virtù salvifiche del vincolo esterno e in aggiunta poneva l'accento sulla necessità di allargare le basi del consenso per delle scelte di cui avrebbero dovuto assumersi la responsabilità le forze di governo
Allo stesso modo circa un decennio più tardi
Emergeva con chiarezza in Craxi la consapevolezza che la realizzazione del mercato unico avrebbe posto cito problemi di non poco peso alle nostre strutture Porro produttive ed i nostri sistemi di servizi
E chiede infrastruttura i
Come sottolineo aprendo il quarantacinquesimo congresso del partito a Milano nel maggio dell'ottantanove sarebbero state prove competitive da affrontare con decisione in quella che era ancora una fase di alto sviluppo
Tuttavia se in quel periodo favorevole non fosse stato utilizzato se quel periodo non fosse stato utilizzato appieno per correggere mali ed arretratezze tradizionali del Paese
Allora si sarebbe persa la più storica delle occasioni e le possibilità di superare stagioni più difficili si sarebbero ridotte allora a niente
In altri termini come capire intervenendo alla Camera in luglio durante la discussione sulla fiducia al sesto governo Andreotti bisognava cito evitare il rischio che il richiamo al novantadue diventasse una giù curatoria diritto
Fatta di un elenco di buoni propositi destinati a rimanere a mezzadria inattesa di bruschi rispediti
Un motivo ripetuto in occasione un monito ripetuto in occasione del quarantaseiesimo congresso socialista tenutosi a Bari nel giugno novantuno durante il quale Craxi affronta affermò di guardare ai nuovi traguardi fissati in sede comunitaria con preoccupazione
Giacché il Paese avrebbe dovuto fare e rifare i suoi conti se regolati se avesse voluto mantenere in Europa uno spazio un ruolo un peso quali competevano d'una grande nazione industriale come l'Italia fine della citazione
Di fronte allo sforzo che il paese era chiamato ad affrontare l'Europa che si profilava all'orizzonte cominciava a suscitare crescenti perplessità ma il segretario del Partito socialista italiano
Probabilmente anche influenzato dal nuovo ruolo di rappresentante personale del segretario generale delle Nazioni Unite per il problema del debito internazionale
All'inizio degli anni Novanta Craxi cominciò a battere con insistenza sulla questione dello sviluppo diseguale delle distanze tra Paesi ricchi e Paesi poveri
Che tendevano ad aumentare piuttosto che a ridursi finendo in tal modo per rappresentare la vera essenziale questione sociale del nostro tempo
In questo contesto anche di sviluppi dell'Europa post Maastricht iniziarono ad entrare nel mirino del leader socialista
Nel dibattito sulla fiducia al governo Amato nel luglio del novantadue Craxi attaccò frontalmente il passaggio ad un'Europa in cui la modernizzazione diventava brutalmente sinonimo di disoccupazione parole chiarissime questo servizio
Ma fu nel corso del drammatico mese di settembre che la polemica del segretario del Partito socialista raggiunse il culmine in concomitanza con le convulse vicende che avrebbero condotto una lira fuori dallo SME
Durante la partecipazione al diciannovesimo congresso dell'Internazionale socialista tenutosi a Berlino
Craxi non rinnegò il suo appoggio al Trattato di Maastricht ma preciso il riconoscimento della piena legittimità del sistema di mercato non poteva implicare la necessità che lo Stato si assentasse dall'economia
In particolare erano tre gli aspetti che lo rendevano guardingo rispetto alla all'attuazione del Trattato
In primo luogo il deficit di democrazia che aveva alla radice un Parlamento europeo investito del ruolo di un anno
In seconda battuta vi era lo squilibrio fra la concretezza degli impegni dell'unione monetaria e la scarsa concretezza di quelli riguardanti il coordinamento delle politiche economiche le politiche per la pace e la sicurezza internazionale quelle per la coesione sociale quelle scientifiche tecnologiche e quelle riguardanti la società civile fine della citazione
Una simmetria giudicata doppiamente pericolosa perché quando la politica monetaria suppliva alla carenza delle politiche di bilancio il risultato era la riduzione della crescita del prodotto nazionale l'aumento della disoccupazione
E il peggioramento della struttura economica con i rischi di a gravi di de industrializzazione forzata
Infine vi era il tema del rispetto dei parametri che in particolare per l'Italia comportava problematiche difficili
L'esito negativo del referendum danese del due giugno aveva infatti innescato dalla fine di agosto un'ondata speculativa di cui stavano facendo le spese le monete più deboli dello SME senza che si fosse riusciti a contrapporre una strategia comune
Al contrario la crisi valutaria aveva irrigidito le posizioni dei principali protagonisti spingendo la Francia a rifiutare nettamente ogni ipotesi di rianimiamo riallineamenti nell'ambito delle parità nell'ambito dello SME prima del referendum
E aveva questa dinamica altresì spinto la Germania rigettare le richieste di una riduzione dei tassi ufficiali
Febbrili negoziati nel fine settimana del dodici tredici dicembre settembre avevano visto un serrato confronto tra la posizione italiana disponibile ad una sì valutazione accompagnata da un allentamento della restrizione monetaria della Bundesbank e quella tedesca contraria ovviamente a mutare rotta
L'esito del negoziato si era tradotto nella svaluta azione della lira del sette per cento nel mantenimento delle parità delle altre monete e nella riduzione del tasso di sconto tedesco di un ministero quattro di Couto
Una linea di contenimento fragile
Che alla riapertura dei mercati lunedì quattordici settembre dimostrò di non poter arginare la tempesta valutaria che di lì a poco avrebbe travolto le difese di Bankitalia
Uno scenario che non poteva non suscitare la reazione di Craxi quale si lascia andare a un duro attacco nei confronti della politica di Berlino
Il rischio ammoniva i ammoniva il leader socialista era quello di un'Europa a due velocità anche perché alcuni Stati a moneta forte come la Germania
Non si comportavano secondo i modi conformi alle esigenze di convergenza ma secondo criteri peraltro discutibili di politica interna fine della citazione
Un affondo che cadeva nelle drammatiche giornate in cui l'Italia sarebbe stata costretta ad uscire dallo Sme senza ricevere adeguata sta sostegno da quei Paesi Germania in primis con cui aveva condiviso le scelte dell'atto unico e poi di Maastricht e dell'euro
Di fronte a questi segnali che annunciavano percorso più ardua del previsto tornava in Craxi cruccio per una Europa chiusa è divisa al suo interno separata rispetto alle regioni che la circondavano
Un'Europa priva di sostanziali poteri sovranazionali un'Europa tecnocratica politicamente irresponsabile socialmente indifferente
Moralmente assente
Di qui in occasione del della partecipazione al congresso dell'Unione dei partiti socialisti europei l'attacco certe malfamate categoria di europeisti a cui appartenevano in primo luogo i grandi autori dell'Europa che si formavano a getto continuo una revoca dorica Europee Istica falsa inconcludente
Che sembrava ignorare innanzitutto che l'Europa è fatta da incancellabili nazioni europee
Proprio come di fatto avevano recentemente dimostrato gli eventi monetari di sette poi vi era la categoria degli idiomi oggi fanatici della piccola Europa che sottovalutarono addirittura ignoravano gli orizzonti in Problemi di una grande Europa del futuro infine vi era un posto riservato ai burrosa riservato della critica craxiana
Ai guru esaurite l'europeismo che limitavano la portata delle costruzioni europee rendendo le asfittiche cartacce e lontane dal sostegno dei popoli federalisti a oltranza difensori della piccola Europa e tecnocrati senza legittimazione politica erano e per saldi di una critica che con sempre maggiore nettezza vedeva emergere in controtendenza con gli entusiasmi
Per lo slancio impresso dalla firma del Trattato di Maastricht il vero nuovo pericolo
Un fantasma che non era più quello della guerra della rivoluzione delle minacce autoritari quanto quello della crisi e della disoccupazione parole grazie
Concetti e temi sui quali Craxi oramai alle prese con le conseguenze di non c'entrano con sarebbe tornato a riflettere negli anni dell'esilio di MM
In particolare tra la primavera del novantasette e l'autunno del novantotto l'ex presidente del Consiglio pubblico sull'avanti una serie di articoli dedicati alle vicende europee
Proprio in concomitanza con gli sforzi prodotti dal Governo Prodi per entrare nel gruppo di testa dell'unione economica e monetaria
Una scelta che secondo Craxi si sarebbe si era tramutata in un mito miraggio una favola incantata tutti ne parlavano e nessuno diceva esattamente di che cosa si tratta
Quello paventato era insomma loro un europeismo acritico in cui lati dava un dibattito serio salgono intelligenti osservazioni di pochi euroscettici che rischiava di tradursi in una forzatura
Fatta appunto di camicie di forza per giungere alla unione monetaria europea persino in Germania rilevava Craxi vi era che avanzava dei seri dubbi sulla validità ed opportunità degli ormai famosi parametri di Maastricht
Il governo italiano si era invece ben guardato dal porre il tema della rinegoziazione di un trattato che nei suoi termini era divenuto obsoleto e financo pericoloso
E tanto meno lo aveva fatto l'opposizione che rotolava nella dinamica nella demagogia europei dica
I parametri insisteva ad Hammamet nel mese di maggio erano stati negoziati in condizione diverso e non dovevano essere considerati detto mi soprattutto in considerazione del fatto che i criteri di convergenza non erano un affare contabile ma innanzitutto politico
Un appello alla difesa del primato della politica destinato però a cadere nel vuoto in un Paese nel quale si era fatto e si faceva in lungo in largo tante europeismo di facciata senza andare al fondo dei problemi
Quelle di Graziano perplessità rivolte sia nei riguardi delle modalità di realizzazione dell'unione economica e monetaria sulle quali aveva pesantemente influito la leadership di Berlino
Sia nei confronti dell'approccio seguito dalla classe dirigente italiana e che però questo mi preme sottolinearlo non si traducevano mai in uno scarico di responsabilità verso i partner europei
In tal senso la crescente dipendenza dall'importazione di beni alimentari il ritardo nei settori ad alta tecnologia l'impreparazione di fronte alla sfida dei produttori del Terzo Mondo
E la riproposizione in termini drammatici del problema del Meridione venivano imputati solo la classe dirigente nazionale
Che non avrebbe potuto contare sull'aiuto degli altri Paesi della UE i quali avevano già tanto da fare con i loro problemi
Un accenno che avrebbe trovato rapida con ferma nelle dichiarazioni del neo cancelliere socialdemocratico Gerhard Schroeder preoccupato per il livello di indebitamento raggiunto da Belgio evita in questo contesto sempre più caratterizzato dall'egemonia economica e politica di Berlino quale sarebbe stato si interrogava Craxi il destino dell'Italia
Posta sotto controllo in un quadro di parametri rigidi che benché superati dalla logica erano stati accettati senza discutere come fossero dei doppioni delle leggi aure
L'euro non sarebbe stato un miracolo per nessuno e per l'Italia in particolare avrebbe posto dei problemi di cui ancora non si discuteva come si dovrebbe fare e cioè seriamente apertamente sinceramente
Conclude
L'accantonamento del primato della politica vantaggio di criteri economici
La mancanza di solidarietà di fronte agli attacchi della speculazione internazionale il ruolo egemone sul assunto dalla Germania riunificata la sottovalutazione dell'emarginazione di ampi strati della popolazione del continente dal processo di globalizzazione
E sul piano interno l'assenza di un dibattito ampio è aperto sulle conseguenze di un vincolo esterno che aveva mutato natura e obiettivi
Erano tutti aspetti della nuova Europa che finivano per suscitare in Craxi più turpi che entusiasma grazie
Grazie
Severamente del
Intervento molto esaustivo sicuramente in materia come ho detto poc'anzi ma mi preme il vetro di grande riflessione per le questioni di più stretta attualità
Proseguiamo concludiamo questa prima sessione di lavori nota di servizio alla fine di questa di sarà una pausa e potremo fare tutti insieme un lancio nella Zahra antistante alla a questa stupenda cornice che la sala zuccherino proseguiamo con
Se se facciamo un dibattito ecco non si potrebbe prima del possiamo aprire il dibattito si mezz'ora dopo alle relazioni proseguiamo in quella di lavori con Roberto Chiarini dell'Università di Milano il sistema politico italiano a cavallo della condotta del comunismo
Dunque porsi il problema piena rizzare il sistema politico a cavallo tra gli anni novanta significa porsi il problema del suo collasso
Io credo che su questo tema
Vi è una specie di pregiudizio perché molto spesso avviene quando un avvenimento è ormai passato negli annali della storia e per essere avvenuto si auto evidente che dal dovesse essere avvenuto mentre è un è un problema sul quale a mio avviso sia in termini di riflessione politica che di depressione
Storiografica e politologi ma non si è riflettuto abbastanza io mi sono corto quando mi è stato assegnato questo problema questo tema e sul quale ho dovuto cercar di esercitarne dare risposte innanzitutto
A ai tubi che nutrivo già prima
Ora sul sistema politico italiano sui caratteri originali diciamo la sua successiva evoluzione si è riflettuto già abbondantemente
Su questo tema e credo invece che ci sia ancora da approfondire per non cadere nella mentre pericolo che siccome è facile quando una cosa è avvenuta a trovare le cause perché è facile stabilire un una relazione di causalità anche se non dimostrata e chi sia tutta una serie di riflessione da profondere io cercherò di fare alcune annotazioni che mi sembrano utili a sciogliere questo nodo quel primo punto io vorrei sottolinea il fatto che questo collasso
Fu devastante come raramente nella storia dei sistemi politici attiene tanto è vero che provate a riflettere noi siamo abbiamo definito il collasso del sistema politico l'avvio di una seconda Repubblica nel senso che è stato così devastante che abbiamo ritenuto che abbia coinvolto l'intero impalcatura istituzionale cosa che invece come si sa non è avvenuto
Normalmente
In un sistema politico crolla quando crolla il sistema istituzionale no viceversa questo lo rende una esperienza unica nella vita dei in una democrazia occidentale
L'altro aspetto che credo sia utile per porre il problema è anche un fenomeno che in larga parte era ed è stato non tanto solo inaspettato ma non programmato se voi provate a vedere c'è per esempio la quinta Repubblica francese
è vero che ha una crisi interna ma c'è percorrendo e le forze politica che che esprime che ha un preciso
Progetto e quindi sviluppa un'iniziativa nell'opinione pubblica e pare nel sistema politico per ottenere questo ora nel sistema politico italiano fino alla vigilia
C'è esattamente contrario sia le forze di governo che le forze di opposizione
Salvo
Ma tipo le posizione del movimento Sociale sia servono tutte a sostegno Paladini del sistema politico uscito dopo la caduta del del del fascismo perché lo ritengono I la grande impalcatura della democrazia italiana
Ora questo dato ci deve già offrire un un uno spiraglio nella spiegazione e cioè che il collasso del sistema politico è un fatto emigrare soprattutto strutturale significa che questo in questo impianto che sembrava così solido aveva al proprio interno se volete usare un'immagine giornalistica una specie di tarlo che col tempo a comportato il suo inaspettato collasso ecco non è il e le la caduta di di macerie su tutto il sistema politico
Ecco io lo definirei
Era illegale il sistema politico italiano che poi sarebbe meglio dire il sistema dei partiti tanto è vero che poi è passato la storia dalla Repubblica come ma famoso né definizione di Scoppola la repubblica dei partiti che nessun sistema politico avuto una diciamo così pregnanza del ruolo dei partiti come l'ha avuto in Italia in nessuna democrazia occidentale
Ora questo predominio dei partiti è un predominio per cui lo definirei senza egemonia un predominio ora che ci sia stato un predominio non credo che non ci sia episodi offrirà molti elementi di riflessione
Bene richiamo alcuno
Non c'è sistema politico occidentale che abbia una membership così diffusa si arriva a quattro milioni e mezzo di iscritti nel punto massimo mai partiti percentuali sconosciute da qualsiasi altra democrazia occidentale
Partito Comunista Harada stessa Democrazia Cristiana arriva un milione e mezzo di scritti Partito Comunista arriva tredici mila sezioni non sto qui a ricordare sono dati un po'ma c'è un altro elemento che non c'è solo la venderci importante e tutto diciamo c'è il personale politico ma c'è anche e la militanza diciamo così che è un elemento ancora più più pregnante
Il Partito comunista si calcola alla metà del degli anni cinquanta testi fossero trecento mila dirigenti grosso modo un termine un po'un po'a no discutibile ma diciamo così non semplici militanti ma attivi promotori di all'attività politica
C'è io insisterei sull'elemento della lealtà
Mentre in molte democrazia e la lealtà il vincolo di lealtà del cittadino è primario verso lo stato e subordinato verso il partito in Italia avviene mento contrario cioè la lealtà e al partito e secondariamente allo stato quindi la lealtà alla allo stato è una lealtà condizionata e questo è un primo elemento di debolezza un altro dato che vorrei sottolineare da questo punto di vista è il fatto della identità cioè d'identità e la cittadinanza politica del me
Questo è un grosso retaggio Creso della della forma in cui c'è stata la nazionalizzazione dei cittadino italiano c'è questa novità del fascismo no non solo l'idea che il partito è il tramite ne imprescindibile per godere della cittadinanza politica
Ma che il partito è l'arena nella quale si realizza la cittadinanza molto più che non le altre forme di associazionismo anche perché questo è l'ultimo elemento li la società italiana che esce dal fascismo è una è una realtà che ha pochissime in nervature associative autonome perché sono tutte più o meno
Dipendenti dalla struttura del partito e dello stato e quindi e nel momento in cui i partiti
Prendono ruolo il protagonismo e anche il potere politico si appropriano di tutte quelle strutture e di quelle diciamo così ormai sedimentate abitudine
Per cui attraverso il partito si svolge l'intera attività anche non strettamente politica con le ramificazioni che vanno dal dal sindacato ha persino il tempo libero
Questo è un elemento e cioè ci sia una occupazione della politica e dei partiti e della società civile la dico in maniera poi violente perché questo predominio che sia alla pace diciamo così è anche il predominio che sia al vertice io credo che
L'utile ricordare che i partiti appunto hanno la legittimazione della lotta di liberazione che passa poi si se se dimettersi istituzionalizza Mella nei lavori della della costituente e della Costituzione al punto tale che e è consolidato l'idea che la democrazia la democrazia è la democrazia che può essere innervata dei partiti Amendola dice i partiti garantiscono al di sopra di tutto
Oppure
I partiti sono ciò che può rendere concreta la sovranità popolare quindi noi abbiamo un sistema nasce questo sistema del quale sostanzialmente il sistema dei partiti e l'architrave che sostiene la democrazia italiana inutile dire che è già implicito che nel momento in cui
Già una previsione a va in crisi il sistema dei partiti la democrazia corre rischi
Ecco io vorrei farvi notare al un altro elemento e cioè che questo sistema
Di partiti che pure è attraversato da un conflitto ideologico geopolitico drammatico la guerra fredda al partito Democrazia Cristiana Partito Comunista
Convive in questa contraddizione
Che è una contraddizione però che l'inizio è molto positiva per la del consolidamento della democrazia e cioè il fatto che c'è un'alta è un sistema dei partiti che vive un'alta conflittualità ideologica e politica ma al tempo stesso assicura una grande instabilità del sistema
Da questo punto di vista io direi che il conflitto ideologico che in Italia sembra portare l'Italia sempre sull'orlo di una guerra civile
è visto forse col senno di poi si fa apparire come la conflittualità sia anche una specie di diciamo così
Esercitazione
Di un di un conflitto che si esprime a a livello diciamo così della rappresentazione ed è la sfera politica consentendo con ciò però di avere una contro come si dice una contropartita di sessuologo di rappresentazione di questo conflitto senza che questo trascenda in una concreta operatività della guerra civile cioè è la valvola di sfogo se volete dire di un conflitto ideologico e politico
Drammatico ma che in qualche misura trova poi la suo salvaguardia nella specie di armistizio
Politico e tra le forze dell'arco costituzionale è stata istituita e che perciò permette al sistema istituzionale di di pressione essere preservato anche di fronte alle più grandi crisi pensate agli anni settanta con la con il fronte agli anni di piombo e nello stesso tempo di di temere ancorate
Nella militanza ciascuna ancorate alla militanza ciascuno il proprio popolo
Questo questo questo sistema politico che dovette a dei dei costi ma anche molti benefici
Dopo che c'è stata una grande crisi degli anni o novanta se cercato di molti hanno cercato ma soprattutto nel nel al senso collettivo si è cercato di trovare le ragioni del della partitocrazia e di tutti i suoi difetti cercando di trovare una leva le ragioni lontanissime e qualificare il sistema dei partiti e i partiti e la partitocrazia come la ragione di tutti i mali fin da quarantacinque io credo invece che questo formati armistizio questo ruolo protagonista dei partiti a un d'altissimo livello e rispetto all'altra democrazia sì è stato un un affetto non solo benefico ma l'unico che poteva instaurare una democrazia in un Paese che non solo non l'aveva alle spalle esperienze di democrazia partecipata ma che aveva culture politiche diffuse assolutamente il liberale se non antiliberali
Una frase di Scoppola
Si costruisce una società di massa non democratica in Italia e da questo punto di vista è importante sottolineare come
Possiamo inoltrarsi in quello che prima ho definito il tarlo di questa di questo sistema politico e cioè
è un sistema politico solido ma che ha un deficit di legittimità quali sono questi deficit di legittimità fin dalle origini
Uno
Io credo che non si è mai sotto il gatto abbastanza che il consolidamento della sistema dei partiti della cosiddetta Isar chi allora tra il quarantatré
E il quarantotto
Avvenga di fatto senza un bagno di democrazia fino al quarantasei Kollár nasce dalla Costituente ma soprattutto il quarantotto cioè nel momento stesso in cui crolla un regime e ne nasce un altro i partiti irrompono e prendono possesso manu militari e delle leve del potere
Questo determina uno shock che è stato sempre molto sottovalutato e cioè il fatto che sostanzialmente in un paese che esce dall'esperienza di un regime che aveva sì abituato a un potere autoritario sia una contro reazione di rifiuto è di dissenso pensare sto parlando dell'uomo qualunque
L'uomo qualunque rivista di di Giannini aveva a attendere ottocento mila copie in un'Italia che è divisa a metà con la distribuzione che potete immaginare e significa che c'è una rifiuto disamore del della modalità e con cui i partiti è tutti i partiti deserti a chi viene individuata come era successo i i le l'erede del regime del regime fascista da questo punto di vista quindi esiste questa divaricazione tra
La corsa alla membership
E esso sotterraneamente anche diciamo così un diffidenza nella della costrizione dei partiti e di questa nuova costruzione che accompagna tutta la storia tutta la storia repubblicana anche se viene tacitato a lungo dal dalla funzione
Propedeutica della democrazia anche da dalla dalla dalla diciamo così dalla dai risultati assolutamente positivi che questo crea ma esso poi sono soprattutto gli anni cinquanta e sessanta
Ma subito gli anni Cinquanta che facilitano questa dissociazione
è e l'elemento fondamentale deriva non solo la la necessità di tenere congelata la conflittualità politica attraverso attraverso la contrapposizione di CPC ma nello stesso tempo l'elemento della miracolo economico cioè la grande crescita economica in un Paese che non ha mai
Nemmeno sperato in una salto di qualità di questo tipo crea sostanzialmente un un consenso scherza mette indiretto al sistema politico che è frutto dei benefici che questo comporta in termini di cresce economica occupazione benessere prospettiva per il futuro assolutamente positive come nessun'altra generazione aveva avuto prima
Ecco
Questa questa questa questa situazione e è una situazione che dicevo negli anni cinquanta è sostanzialmente pienamente contate Farneti l'ha definito il decennio della società politica no
Nel senso che i partiti godono di una delega assoluta nella gestione della politica ma è un è un fenomeno che se provate a riflettere comincia già ad essere rosso negli anni Sessanta negli anni Sessanta proprio di fronte alla a a al a una società civile che in qualche misura comincia a trovare forme di innervazione e di e di legami dal sindacato non a caso sindacato si sta molto rafforzando e si fa anche unificando alle altre espressioni di vita sociale naturalmente
Il il il l'esclusione sia sulla fine degli anni sessanta il sessantotto da questo punto di vista è una ribellione proprio alla tesi lega politiche se voi provate a vedere è son tutti i partiti che vengono investiti dalla contestazione
Contestazione che dalle università si espande anche nella società civile perché il femminismo come tante altre forme di e di mobilitazione impropri della società civile sarebbero impensabili sento questa grande Scorsone diciamo così naturalmente come reagisce il sistema politico negli anni settanta reagisce cercando di eh
Auto investirci e Houghton rafforzasse ma sostanzialmente anche di auto isolarsi
Con il compromesso storico da questo punto di vista e le modifiche che vengono fatte anche nei regolamenti parlamentari per cui maggioranza e opposizione tradizionali sono le hanno una responsabilità condivisa e una gestione solidale su tutti gli elementi portano al fatto che la società politica il sistema politico reagisce allora vale ha difficoltà ormai del governo del paese
A auto a attribuendo sì e consolidandosi del suo potere ma in questo modo modo creando le condizioni perché la società civile che ormai attività al sistema politico
Una dei fichi te di efficienza di risposta riformatrice
Che nel giro di vent'anni si accentua io voglio darvi alcuni dati che corro corro a queste mie affermazioni
Con gli amici settanta aumenta la volate vita elettorale nel sessantotto è calcolata del tre virgola quattro per cento
Nell'ottantatré l'otto virgola cinque nel novantadue sarà il sedici nel novantaquattro sarà il quarantuno questo è un elemento che dà l'idea della dissociazione tale lettore e sistema politico
E attualmente c'è il tema su cui si è molto riflettuto della insoddisfazione verso il sistema politico verso lo Stato ora in Italia nel settantatré e settanta su cento in Europa il quaranta nel novantatré dell'ottantotto mentre in Europa è del cinquantacinque
è molto importante tener conto però che ha anche in questa fase ci sia una specie di dissociazione
Sì è vero che l'insoddisfazione verso il sistema raggiungere punte quasi del novanta per cento alla fine degli anni nel cuore degli anni settanta
La simpatia diciamo così lascio aveva l'appoggio la simpatia verso esiti rivoluzionari diciamo così non è che con questo aumenti quindi sia una insoddisfazione per la democrazia che c'è ma non si voleva sulla negazione della democrazia si vuole un'altra democrazia le la i sondaggi dicono che la è un il la simpatie per la rivoluzione
Nell'ottantotto che eravamo a metà degli anni settanta del tredici per cento passa al sei virgola per cento mentre il la simpatia per l'autoritarismo non supera mai il una percentuale del sedici e il regime demmo democratico viene considerato ancora negli anni Settanta cioè nel pieno del nell'esclusione della contestazione
Dal settantotto per cento degli italiani il sistema migliore quindi esiste
Una insoddisfazione
Verso lo Stato della democrazia ma non verso la democrazia come sistema politico questo cip cip ci porta a Conca
Attrarre questa considerazione e cioè che la disaffezione che verso la politica che è un elemento stabile crescente di questi anni
è a una Radice diciamo si impara cromatica più che ideologica
Era più ideologica negli anni cinquanta e allora era stata trattenuta ai suoi atti accenti costrittive i diciamo così la dal fatto che questa insoddisfazione era captata inalterata nel sistema politico dei partiti estremi
Nel momento in cui invece c'è una convergenza sempre maggiore tra i partiti estremi che si diciamo così istituzionali zero sempre più si rendono più sempre più classe politica dominante da questo punto di vista e naturalmente vengono meno questi nervo forse che trattengono questo
E
Un sistema politico poi è riuscito a contenere queste queste tensioni
Ad assorbirle diciamo così dal fatto che esistevano poi queste spinte che erano tra loro contraddittorie perché univano insieme una spinta a destra l'autoritarismo a sinistra all'egualitarismo
Dall'altro lato c'era una grande domanda di partecipazione ma c'era anche un'apatia una è una una diffidenza nei confronti della politica
E
No no ultima ragione che c'era insieme a una domanda di diritti universali
Ma nel nello stesso tempo anche una pressione per la soddisfazione di interessi molto particolaristici quindi questo appena ha permesso anche sistema una governabilità di contraddizioni che però erano molto Mullah molto latenti
Ecco poi il il
Alimento l'elemento direi conclusivo della su cui voglio ho cercato di essere di essere abbastanza schematico spero non non di non aver con questo compromesso la la Inter leggibilità delle mie affermazioni
Ecco negli anni a ridosso degli anni ottanta e nel corso degli anni ottanta
Quali sono gli elementi che scontri l'anno
Questa specie di tenuta del sistema politico sulla società civile per da un lato risaputo
E cala la temperatura ideologica no gli elementi sono molteplici non solo genericamente quella che si chiama la crisi dell'ideologia ma specificatamente in Italia noi vediamo una serie di atti non so
Marco Pannella che le partecipò a un congresso della del dell'MSI Craxi che nella formazione del governo consulta anche il il gruppo parlamentare missino cosa prima mai avvenuta nelle tribune parla delle tribune televisive quando si presentava un esponente del del parte del dall'MSI
Sostanzialmente nessuno
Partecipava al dibattito negli anni Ottanta diventano tavole rotonde né in cui cioè sostanzialmente l'accettazione ovviamente pur affermando la distanza politica nella dalla sua funzione di di forza
Secondo elemento che c'è una grande attenuazione anche sul fronte di sinistra cioè dell'anticomunismo
Nel già negli anni settanta
I comunisti come un pericolo per la libertà
Che prima era giudicato all'inizio degli anni Settanta ancora dal quarantaquattro virgola otto per cento passa nel giro di cinque anni al ventisei virgola sette e
Italiani favorevoli a un appoggio al governo del partito comunista passa dal ventuno virgola sette per cento al trentacinque virgola nove quindi c'è questo anticomunismo sostanzialmente si viene gelando il e quindi TAR ragione del fatto che questa al calo della temperatura ideologica
Crea anche una a possibile una scongelamento del del sistema politico
E c'è con ciò una riduzione della polarizzazione politica che ha contrassegnato gli anni cinquanta e sessanta mai fino agli anni Settanta e
Io
Parlerà oggi
Orsina
L'emersione dell'antipolitica anche se in una veste magari camuffata un conto è un elemento
Un tardo tra l'ottantacinque novanta
In Italia il quarantasette per cento non s'dichiara di non interessarsi per nulla della politica e il trentasei per cento assai poco
Vi faccio notare che esiste tuttora però anche in questa fase la convivenza di una contraddizione perché pur non interessarsi alla politica il cinquanta per cento degli italiani dichiara di sostenere ancora i partiti e quindi esiste questa questa situazione che è sempre più lacerata indebolita ma che vede nella diciamo così auto emancipazione della società civile una un la Fia attraverso la quale nel momento in cui i partiti restando può isolati e nel loro isolamento producendo una serie di patologie perché nel momento in cui i partiti non trovano più sostegno della militanza ed è la membership come negli anni d'oro è ovvio che devono surrogare la caduta
Della della delle risorse né interna e con risorse esterne colpa anche della dell'alterna ruolo della televisione accrescere il bisogno di una professionalizzazione
E delle risorse economico per tenere partiti e questo dà l'idea a al al cittadino che i partiti siano una dimensione sempre più lontana dalle esigenze
Vedo un un altro dato
Di queste antipolitica l'ottantadue per cento degli italiani sostiene che la politica è qualcosa di lontano da dal
Da loro e dei loro interessi e che è un'attività di persone che non si curano di quello che pensa uno come me settantanove per cento quindi concludendo in maniera sintetica questa carrellata e cercando di a vere offerto qualche elemento per chiarire questo per ragioni di questo con la sua conseguenza se è vero che il predominio è stato assoluto per cui il sistema politico è è è stato l'architrave del sistema
C'è anche da dire che questo il deficit di egemonia citando in ragione anche della condizione in cui al momento in cui c'è il tracollo del sistema politico noi abbiamo come dire le le l'esplosione del protagonismo della società civile che non a caso noi chiamiamo Benavente tra loro alla gente il popolo in una connotazione assolutamente in politica e cioè senza senza una capacità di proposta alternativa rispetto alla culture politiche che hanno dominato la scena politica fino allora questo perché perché è una società civile
In cui il sistema politico di sistema dei partiti non è riuscito a esercitare una egemonia la lascia sprovveduta essenza essenza proposte senza una cultura politica e diremo più che una nuova uno nuova proposta politica
Tanto è vero che le forme sono o dei
L'aggregazione in partiti monotematici o i partiti che rivendicano sostanzialmente una protesta nei confronti della politica la lega nord allora è la maggiore interprete ma lo stessa Forza Italia nel momento in cui nasce pone proprio in termini di contrapposizione al sistema dei politici ma senza avere una una cultura politica alternativa che dia compiutezza alla alla a questa crisi alla proprie proposte quindi portando il Paese in una situazione di sfilacciamento della cultura politica del sistema che poi col tempo non a caso porta l'Italia ad essere uno dei laboratori maggiori cui l'antipolitica e la crisi del sistema dei partiti sotto i nostri occhi grazie
Grazie
Roberto Chiarini che ha introdotto un po'quello che sarà l'oggetto della sezione successiva quindi la crisi del sistema politico italiano la sua conformazione
E
Due valutazioni e poi insomma aprirei anche in questa mezz'ora che resta prima della pausa se c'è qualche intervento sicuramente chiamiamo un po'd'ufficio il senatore Nencini anche come testimonianze protagonista di quella stagione osserva ovviamente un protagonista giovanissimo
Per l'età che Epicurum era allora ma come elemento di riflessione anche sulla crisi del sistema pongo due elementi citati da Chiarini
Il consenso verso i partiti di governo ricordiamo che il novantadue le ultime elezioni in cui si presentano i simboli diciamo di partito dei partiti della Prima Repubblica
Il famoso pentapartito contino ancora raccogliere nonostante dissi è una crisi del sistema e vi sia un ritardo cronico nel sistema di modernizzarsi e di rendersi come dire di rendersi e e di farsi trovare pronto rispetto a quella che è la grande evoluzione di grande cambiamento che avviene col mille novecentottantanove e successivamente con la caduta dell'Unione Sovietica raggiunge oltre il cinquanta per cento dei consensi quindi è maggioranza parlamentare ma altresì e maggioranza all'interno del Paese l'altro elemento di impreparazione rispetto al sistema ricordiamo il fallimento di quella che fu la commissione Bozzi già sul finire degli anni settanta
Quindi è e all'interno del Paese una discussione che nasce ad opera socialiste opera di Craxi sul la famosa questione richiamata anche nell'intervento di versori sulle riforme istituzionali della grande riforma con il famoso articolo bergamotto
O sulle colonne dell'Avanti darla
Ottava legislatura somma siamo dieci legislature dopo e il tema resta di grandissima qualità e rappresenta una questione irrisolta su cui il sistema politico si dibatte su cui grosso modo si è incastrato ma la commissione Bozzi inizia ad affrontare in uno scontro a tratti anche ideologico quello che il tema delle riforme perché intorno a Craxi intorno a dei niente i due interpreti del Tufello dell'epoca negli anni ottanta si condensano intellettuali interpreti alcuni osservatori e studiosi accademici che dibattono su varie proposte ricordo che la Commissione Buozzi elaborerà un documento giusto a livello storico che sarà votato dai partiti di maggioranza esclusione credo dai con l'astensione del del partito comunista e con il voto contrario di tutte le autonomie di tutti i partiti autonomisti della Sinistra indipendente tra cui allora faceva allora animata in Commissione in Parlamento da Stefano Rodotà quindi siamo anche una coerenza di percorso poi con quello che avviene con gli anni avvenire sul tema delle riforme ecco io chiamerei il senatore Vincini per
Un intervento ci hanno raggiunto a conclusione dei lavori d'aula anche i senatori Battistoni Berruti Emma legni che ringraziamo quindi ringraziamo anche una rappresentanza della del Senato e quindi ovviamente il presidente che ha concesso questa sala quindi Nencini non solo protagonista in quanto diciamo rappresentante istituzionale di questa sede istituzionale ma anche come
Socialista e all'epoca giovane socialista che si appropinquato allora pochi anni dopo l'acuto degno del muro a fare la sua prima avventura istituzionale in un Parlamento che ahimè sarebbe durato troppo poco e qui diciamo e caduto sotto i colpi si del muro ma anche rispetto a quella che è stata una grande questione che fu una questione giudiziaria che sovvertire anche un po'quello che fu il processo democratico Désir innescato extra parlamentari mentre con i referendum e tutta quella questione quindi un contributo non solo una riflessione da storico ed appassionato scrittore di storico ma anche da protagonista
Grazie buongiorno
Ci sono molti modi per affrontare il tema Craxi e ancora di più per affrontare il tema mille novecentottantanove uno dei crinali dei tornanti diciamo Giovanni della della storia
Signor scelti due ascoltando il professore che mi ha anticipato non ho ascoltato e me ne scuso del professor versori Marco Gervasoni però insomma diciamo che sono un lettore delle loro opere quindi penso più o meno diritti
Atti di sapere dove sono andate a cadere
Due punti
Soprattutto messe in relazione con questo tempo una delle accuse che
Qui la politica di oggi è soggetta per usare un termine di verità e che sia una politica poco strabica o per niente stracci
è un termine quello che verità uso dicendo lo strabismo se in altura può essere considerato un vizio politicamente uno straordinario sentimento positivo
Perché ti consente di avere un occhio che guarda all'oggi e l'altro occhio che intuisce e questo dovrebbe essere il mese della politica che intuisce quello che potrebbe accadere da qui ad una distanza di tempo non siderale
Ma la distanza di tempo per la quale nella quale politici lavorano quindi una legislatura due legislature un tempo che un tempo fatto per i cittadini di quella comunità e di quel Paese
Ora non c'è dubbio che scelgo a caso fra nel paniere delle tante cose invece compaiono
Anzi tre
Che alla Craxi di quel periodo ci possono riconosce tutti i difetti che volete ne possiamo discutere ma su tre punti l'applicazione
Persistente continua dello strabismo ci sia stata eccome se c'è stata
C'è una prima valutazione che colgo dalle parole di chi mi ha preceduto
Se c'è un punto che negli anni ottanta si salda nell'azione politica del Partito Socialista italiano prima e dopo Craxi al governo prima e durante grazie al Governo
E la comprensione di commenti dove si sta muovendo la società italiana
E sempre di Rita che parla in un seminario di cinque anni fa Città di Castello quando dice io andai a intervistarlo per il Censis rimasi colpito
Dal fatto che nel mio giro d'orizzonte con i vari segretari dei partiti di allora e cito De Mita mi trovai davanti una persona runico
Che interpretò comincia a interpretare l'ITEA solitamente l'idea che il piccolo e bello in Italia
E quindi un'attenzione particolare alla piccola impresa più che alla media e grande impresa un'attenzione particolare a certe attività di natura municipali quindi a forme di identità locale che andrebbero oggi riscoperto
Tanto che che si trattò di un primo caso l'altro
Memoria storica però è un fatto diciamo particolare formidabile
Il primo incontro degli amministratori socialisti su quel tema viene a viareggio alla fine degli anni ottanta
C'è un precedente Katie Matteotti nel Polesine nel mille novecentodiciannove
Nel mezzo fra il mille novecentodiciannove pare fosse viareggio mille novecentottantasette questo lavoro sull'identità municipale sull'attività amministrativa
Subisce un picco a precipizio verticali
Quindi il piccolo è bello è una lettura corretta dell'Italia del tempo
Secondo immagino che ne abbiate già parlate per me non l'ho colto da alcune considerazioni finali
La grande riforma la grande riforma non fu il lancio della grande riforma non fu alla fine degli anni settanta un espediente tattico come ho letto da diverse parti
E se andate a rileggere
La prima giornata se non ricordo male della conferenza programmatica di Rimini dove parla che il la la crema
Della
Della di giuristi italiani
Ricordo parlarono perduta che via Mancini insomma diciamo c'era un pacchetto di mischia decisamente insolito
E siamo nell'ottantatré e quindi quattro C quattro anni dopo ottantadue quattro a tre anni dopo rispetto all'Ance la grande riforma
Quei temi vengono ripresi vengono approfonditi e vengono scavati in modo tale da poter essere consegnati a un partito che si aspetta che si apprezzata
Ad assumere una posizione rilevante nel governo del paese
La domanda da farsi perché non è vero che la storia non si fa senza il sì senza tema e come se la storia si fa con i se e con i ma
Per la semplice ragione che la storia facciamo nove non no io non credo nella Provvidenza credo che la storia la facciano le donne e gli uomini quindi con la Loren errori con le passioni che si ripetono
E la ragione per la quale la storia si può fare i comunisti comuni ma allora la domanda è è quella grande riforma fosse stata costruita è realizzata
L'Italia apposto ottantanove messa al centro di una rivoluzione mondiale che taglia alta non aveva uguali
Perché a quella corrisponde fra l'altro l'inizio anche di una la rivoluzione socioeconomica peritare non assolutamente indifferente
Che fine avremmo fatto il passaggio fra la Prima e la Seconda Repubblica come sarebbe avvenuto
Quale sarebbe stato il ruolo che i partiti se vi fosse stato un fondamento istituzionale più il solito di quello che non venne trovato dopo la demolizione novantadue novantatré novantaquattro e qualche mese se non hanno successivo
Ecco lo strabismo del socialismo di allora trovo un'opposizione virulenta soprattutto nelle due grandi forze nelle grandi partiti di massa del tema
Con visioni profondamente soprattutto su un paio di punti
L'ipotesi della Repubblica semipresidenziale quanto stava lì attorno come si dovesse operare nell'attività parlamentare
E andate a vedervi l'attività parlamentare delle ultime
Una due tre quattro legislature
Questa legislatura ha ha passato l'attività parlamentare del settanta per cento rispetto alla precedente
E c'è un motivo
Che in Aol ormai non discuti più di disegni di legge c'è quelli per i quali non siamo pagati
Ma discuti squisitamente di decreti legge
Se il governo non produce decreti legge l'aula non si riunisce e quindi vai a vedere e scopre che in un anno l'attività di questa legislatura è precipitata rispetto alla precedente il settanta per cento cioè non lavoriamo poco
Molto poco
Ma questa tendenza alla decretazione d'urgenza non è una tendenza dei governi Renzi no no no no cedente molto negli anni due mila inizi alla fine degli anni Novanta e piano piano si incrementa si moltiplica subisce un incremento azione notevolissima questo fu uno degli oggetti ad esempio di discussione
Degli anni ottanta come mettere in relazione l'attività del governo con l'attività legislativa del Parlamento
L'ultima questione no concluso riguarda i temi legati alla politica estera in modo particolare l'unione l'Unione europea
Qualche giorno fa abbiamo ricordato non l'abbiamo fatto con Stefania inaugura poi convegno di di di ad di alto livello lo ha fatto
Al Senato
E successivamente insomma si sono intrecciati una serie di di di di convegni pubblici che hanno ricordato Gianni De Michelis
Non c'era unanimità di vedute trentenni chiarisse crack non per quello che io ricordi
Anche se la mia allora una posizione molto molto molto sfumata non avevo responsabilità
Per i libri
E documenti si possono leggere anche se non si partecipa a loro parto
E lì vengono fuori due visioni non voglio dire conflittuali però beh insomma diciamo che ci sono dei punti
Sui quali mettere assieme le due posizioni diventa decisamente molto complicato
Gianni pensava molto di più ad un'Unione Europea larga tutti i soggetti fondatori fossero soggetti tutti alla pari
Non ricordo che Craxi da prestarsi allo stesso modo
Pensava semmai ad un'Unione Europea da costruirsi facendo punte su con come architrave come fondamenta cinque gli stati
Definiamoli più autorevoli
Che nel cuore dell'Europa avevano una storia
Più evidente
La Francia si stava costruendo la nuova Germania che era un fatto straordinariamente rivoluzionario del tempo non si capiscono alcune clausole di scritte in Maastricht e tutto il lavorio precedente se lo si capisce se non c'è non si lega alla posizione di Cool lo scontro con i francesi il ruolo che svolse allora elitaria circa
L'unione delle due delle tue Cernaia
Ecco oggi interessasse interessante farsi la domanda io lascio aperta
Come
Potrebbe essere l'Europa se il l'altra visione rispetto alla prima fosse stata in qualche modo prevale
Perché se fosse prevalsa questa quella sicuramente tua pressione Europa non così larga probabilmente
O per lo meno pressione Europa così larga ma comunque con delle fondamenta
Di Stati nazionali sovrani
Molto più marcata di quanto non sia stata l'unione che si è sviluppata nel corso di questi anni
Ecco questi sono i tre temi la mia opinione il mio punto di vista che manifestano
Tariffe forme di strabismo
Che la politica dovrebbe coltivare decisamente di più quindi una visione che ti porti a costruire ha interpretato il fenomeno prima che quel fenomeno possa definire costruito esattamente quello che oggi vorrei dire trasversalmente manca la vicenda la storia
Della politica che continua però ad affascinare ci quotidianamente buon lavoro grazie senatore
Amo che rispetto ai tre temi posti ci sono storicamente Ciccio ci corre ok ce l'abbiamo l'obbligo di dover ricordare che poi durante la crisi del sistema il novantadue interviene sul tema delle riforme istituzionali il messaggio di Francesco Cossiga
Un messaggio ampio che giusto per sintetizzare brevemente interviene non solo sulla sulla qualità sulla necessità delle riforme da portare ma individua prendendo prendendo atto delle impossibilità di una riforma organica della Costituzione in divida finanche un percorso tecnico che sia nel perimetro del c'è del rispetto della diciamo le le procedure previste dalla Costituzione ma che al contempo lo possa superare è un tema su cui anche le ultime due legislature si sono concentrate in materia di riforma istituzionale anche perché nel me nelle parole di Cossiga c'era implicita riflessione che l'articolato costituzionale impedisse una riforma che lo stesso commissione Bozzi aveva individuato in almeno di quarantaquattro articoli della della Costituzione e se c'è un intervento
Sì sono Renato Dini nel mio esprimo sia nella mia veste di politico sia in quella di filosofo della politica
Tre brevi osservazioni è importante attualizzare il pensiero di Bettino Craxi
Attualizzare lo sia sui temi della politica estera sia sui temi ovviamente dell'Europa e delle relazioni internazionali dell'Italia
Per fare questo vorrei sottolineare tre punti il primo punto in mille novecentottantanove è stato anche l'anno di Tienanmen e delle rivolte in Cina ed della repressione in Cina
Io penso che oggi Craxi opererebbe e favorirebbe il dialogo internazionale
Che mette insieme gli stakeholder mondiali principali quindicina a Stati Uniti e Russia intorno a un tavolo di pace e di costruzione del futuro sia sull'economia sia sui temi politici internazionali
Secondo punto come vorrebbe l'Europa Craxi io penso che l'Europa oggi Craxi la vedrebbe come Europa da costruire politica socialista e solidale
Politica in quanto lui stesso auspicava un federalismo politico europeo e quindi un'unione politica europea vera e quindi una costituente di una Stato europeo politico vero
Socialista perché oggi la debolezza di tutti i partiti socialisti sia in Europa che nel mondo degli stessi democratici americani
Evidenzia l'urgenza e il l'impellenza di costruire un nuovo socialismo e che sia un socialismo più vicino non soltanto alle idee di Bettino Craxi ma anche ritenete Socialismo liberale dei fratelli Rosselli
Che ha ispirato anche parte del pensiero Graziano e che è quanto mai attuale dunque un socialismo liberale che sia in grado di attirare sia l'attenzione internazionale sia l'attenzione nazionale sui temi fondamentali del socialismo tra storia e socialismo un socialismo solidale per costruire un'Europa poiché sia dalla parte dei deboli e non dalla parte del capitale dunque che sia più vicina ai cittadini quindi in grado di superare la fase attuale che vende l'Europa comune lontana dalle dai cittadini e anzi di riavvicinare i cittadini all'Europa e anche la società civile all'Europa terzo e ultimo punto penso che Craxi oggi
Vorrebbe appunto non soltanto una rinascita vera delle idee socialiste sia nel mondo sia in Italia sia in Europa ma soprattutto un'attualizzazione dell'idee socialiste non dobbiamo pensare che il socialismo sia finito con l'Ottocento col Novecento ha spazio anche in questo secolo se saprà rinnovarsi ricostruirsi come forma progressista a livello mondiale
A livello italiano a livello europeo e come forma appunto sia in grado di interpretare la cifra del mondo attuale dunque un socialismo liberale un socialismo anche ecologici da è un socialismo come lo poneva Craxi legato alla cultura
Perché Craxi è stato anche il protagonista della Firenze capitale d'Europa nel mille novecentottantasei durante il Governo Praga grazie
Concludiamo assessore possiamo andare a fare il lancio se non con una piccola precisazione che insomma
Giusto per cronistoria Craxi non è mai stato un federalista europeo anzi nei suoi appunti nei suoi appunti di parla di un'Europa molto più vicina a quella la visione Dini tranne che era molto un federale non federale e soprattutto negli scritti come ripeto ripubblica in anche questo discorso del mille novecentonovanta Lou introduce una concettualità molto diverso da che l'Europa delle Nazioni nel senso che già nel novanta quando era in piedi la discussione la riflessione su quella che era
La riunificazione delle due Germanie lo imponeva il tema di che cosa dovesse essere l'Europa in quanto un modello che non avesse precedenti e soprattutto andare di identificare una questione essenziale cioè la non cancellazione all'interno del processo comunitario di quella che l'identità nazionale che poteva rappresentare la miglior garanzia ecco questo per non come dire dare coerenza in poi uniformità anche a quello che autorevolmente i nostri storici questa mattina hanno messo in evidenza facciamo pause e ringraziamo
Una la seconda sessione come abbiamo potuto
Affrontare in questa brutta davvero le ascoltare in questa prima fase nel durante il corso e la mattinata le relazioni si sono soffermati principalmente su quello che era il quadro internazionale quindi lo scenario internazionale alla vigilia
E sull'arredo rosso degli eventi del mille novecentottantanove che come abbiamo visto sono molteplici erroneamente talvolta si tende a a ricordare esclusivamente la caduta del muro ma vi furono tutta una serie di vicissitudini innanzitutto Dio
La il progressivo sgretolamento della cortina di ferro che terzo comma contribuiscono a fare di quel periodo un periodo di grandissimo interesse fluido dinamico
Tutto da studiare da capire d'approfondire e come abbiamo visto anche con le sue complicanze
L'Europa
La riunificazione della Germania e quant'altro
Pongono pongono degli elementi di riflessione una questione di straordinaria qualità anche per le vicende dell'oggi questa seconda sessione di lavori a cui parteciperanno il professor Andrea Spiriti l'università pubblica Luiss-Guido Carli di Roma
Sul genio Capozza di dell'Università suor Orsola
Capozzi chiedo scusa Università suor Orsola Benincasa di Napoli e Giovanni Gozzini l'università della SIAE di Siena si concentrerà prettamente su quelle che è il sistema Easy politico istituzionale italiano
Va bene la fase precedente la sessione precedente si è conclusa con una prima riflessione in materia e alcuni contributi che hanno affrontato il tema delle riforme istituzionale tema irrisolto
Adesso entreremo un po'nel vivo iniziando da subito su quella che e una delle grandi questioni che riguarda la sinistra italiana una delle questioni tutt'oggi irrisolte e che ha contribuito in questi anni un po'ad essere materia di scontro e agli di dibattito e quindi consequenzialmente di studio con Andrea Spiriti che affronterà proprio il tema è la relazione Craxi l'unità della sinistra e la riforma del sistema
Grazie ringrazio la la Fondazione Craxi presidente Stefania Craxi per per l'invito
Ripercorre in chiave storica le vicende che ci siano profondamente sul tessuto dei rapporti tra socialisti e comunisti a partire in particolar modo nell'ultimo ventenne del secolo scorso non è compito agevole
L'esito traumatico del lungo duello a sinistra ha lasciato sul terreno un cumulo di macerie e ferite profonde che il tempo non è ancora riuscito a rimarginare
La storia dei rapporti tra pc e PSI in altri termini risente di passioni tuttora vive che rendono difficili parole serene sulle occasioni perdute dalla sinistra in Italia
Partiamo da un punto un punto fermo
L'inquadramento storico del rapporto tra socialisti e comunisti negli anni di Craxi e Berlinguer e ben definito dall'ascesa del primo alla segreteria del PSI nel luglio mille novecentosettantasei
Alla morte del secondo avvenuta nel giugno del mille novecentottantaquattro l'incomunicabilità tra i due leader e totale
E non bastano certo a spiegare questa incomunicabilità a renderla comprensibile le pur profonde differenze caratteriali prima ancora che ideologiche
In realtà l'avvento di Craxi il suo inaspettato protagonismo
Scompagina non le tessere di un mosaico che lo stesso Berlinguer aveva faticosamente costruito suscitando l'irritazione di Botteghe Oscure destinata ben presto a sfociare
In una vera e propria campagna di demonizzazione della figura del segretario socialista
Se quell'arco temporale ebbene indagato
Non altrettanto quote diversi a mio giudizio della fase che si apre dopo d'uscita di Bettino Craxi da Palazzo Chigi e che sostanzialmente coincide con l'avvio della segreteria Occhetto asceso al vertice di Botteghe Oscure nel giugno del mille novecentottantotto
C'è da dire che i primi passi del mio segretario deludono le aspettative di Craxi il quale non intravede segnali innovativi tali da giustificare parole di apprezzamento
Permangono nell'interpretazione di Occhetto nell'impostazione o che chiama numerosi elementi di continuità con il passato
Appare troppo ambiguo e poco coraggioso l'obiettivo di un nuovo pc quale viene indicato nel corso del diciottesimo congresso del Pdci che si tiene nel marzo del mille novecentottantanove ad accrescere le reciproche diffidenze e il nodo ovviamente dei rapporti con la Democrazia Cristiana
Soprattutto con la sua parte peggiore quel gruppo di potere che prende ordini da Licio Gelli e da Silvio Berlusconi così si esprimono D'Alema e Violante
E si Occhetto invoca apertamente una guerra di liberazione dallo scudo crociato in nome dell'alternativa Craxi gli risponde per le rime
La benedetta alternativa di Botteghe Oscure cambia colore come un camaleonte e funziona solo quando la Democrazia Cristiana
Non si mostra disponibile a raccolti o alleanze con i comunisti
Dopo le dimissioni del governo De Mita nel maggio mille novecentottantanove il leader socialista rilancia la formula del pentapartito in nome di una stabilità necessaria per non creare situazioni di vuoto che possono portare danni
L'asteroide la storiografia prevalente indica proprio nel rilancio del pentapartito e nel patto con Andreotti e Forlani uno dei grandi errori politici compiuti dal segretario socialista nell'ultimo frangente degli anni ottanta
A testimoniare una mancanza di dinamismo che avrebbe finito per condurre il Piz il PSI in un vicolo cieco
Craxi in effetti sembra smarrire il filo di un'iniziativa politica innovativa ma ciò non di meno resta sempre all'orizzonte la prospettiva strategica di guidare uno schieramento alternativo la Democrazia Cristiana
Una prospettiva che nell'immediato però si scontra con il perdurare dell'anomalia comunista e con la stessa lentezza nel mutamento dei rapporti di forza a sinistra
Le polemiche tra pc e che sei aumentano paradossalmente di intensità davanti al processo distruttivo dell'impero sovietico
Quando le campane a morte del comunismo internazionale suonano i primi rintocchi a Varsavia via Budapest in Craxi si rafforza la consapevolezza che anche in Italia la questione comunista non possa trovare soluzione
Mediante la riproposizione di ciò che la storia si sta incaricando di liquidare fondamentalmente cauto nel valutare il discorso pronunciato da Occhetto alla Bolognina
Craxi invita i socialisti ad offrire al Partito comunista ha tutto il tempo necessario per riflettere
E manifesta al contempo il desiderio di seguire con attenzione le tappe della fase costituente sulla cui base far vivere una forza politica che in quanto nuova cambia anche il nome per utilizzare la terminologia di Occhetto
In realtà nel corso dell'abitazione socialista del novembre mille novecentottantanove prevale un forte scetticismo la svolta di Occhetto appare una grande operazione trasformisti campi obbligata più dei fatti che da scelte autonome tale dunque da non giustificare sbrigativi superficiali incontrollati trasporti
Tutti i componenti dell'organo direttivo socialista anche coloro i quali manifestano maggior ottimismo Prowl dono alle parole di Craxi
Il percorso avviato dal pc ha valore se inserito in una prospettiva di unità tra tutte le famiglie che hanno avuto nel socialismo italiano la loro origine un ammonimento subito rispedito al mittente dal segretario comunista che dopo aver definito di sapore ottocentesco l'ipotesi craxiana di unità socialista
Lancia il guanto di sfida invitando proprio Craxi a imboccare anch'egli la strada del rinnovamento
Un rapporto costruttivo tra le due forze non poche realizzarsi all'interno di un partito nuovo che vada oltre la tradizione comunista ma che vada oltre anche la tradizione socialista
Il leader del Garofano sentendosi orgogliosamente dalla parte giusta della Storia
Ha gioco facile nel bocciare in maniera sbrigativa l'idea di un lavacro generale in cui tutti in un clima di esaltante purificazione dovrebbero cambiare abito nome e connotati salto per ovvie ragioni di tempo alcune vicende che puro incidono fortemente sui rapporti a sinistra e che certo non favoriscono la prospettiva di una ricomposizione delle fratture mi riferisco in primo luogo alla legge Mammì sulla disciplina del sistema radiotelevisivo e alla prima guerra del Golfo due eventi che offrono a Craxi la possibilità di calibrare nuovamente il giudizio sul percorso avviato da Occhetto
Percorso che nel frattempo prosegue nell'ottobre del mille novecentonovanta vengono presentati i nomi e simbolo della nuova formazione politica destinata di lì a pochi mesi a sostituire il vecchio PC e Craxi lo giudica un approdo non convincente
Sentirsi socialisti scrive ma con la vergogna di chiamarci socialisti preferendo chiamarsi semplicemente democratico
Tutto ciò non può non suscitare una qualche perplessità in chi ascolta
Quasi in contemporanea con quanto avviene a Botteghe Oscure sempre nell'ottobre del mille novecentonovanta
La direzione di via del Corso decide anche essa l'adozione di un nuovo simbolo il garofano rosso inserito in una corona circolare recante in alto la scritta unità socialista in basso la sigla PSI
Riflettendo a distanza di alcuni anni su quella vicenda alcuni collaboratori di Craxi rimproverano al loro leader l'errore di avere agito in maniera tale da indurre Botteghe Oscure a rifiuto la mossa di Craxi in effetti finisce per nuocere in primo luogo alla componente migliorista del Pci
Quella più sensibile al dialogo con i socialisti guardata con sospetto e accusata di eccessiva indulgente nei confronti di via del Corso
Ridando parimenti fiato alla maggioranza interna che vede nella proposta craxiana niente più che una richiesta di resa incondizionata
Occhetto ha più volte insistito su questo punto la strada dell'unità socialista venne ritenuto una proposta che la maggioranza del partito considero allora come una sorta di annessione che ci avrebbe fatto fare un duplice salto mortale
Dalla fuoriuscita dalle macerie del comunismo l'approdo alle rovine del pentapartito
Nella primavera del mille novecentonovantuno il contesto politico interno è in fermento
A marzo in apertura dei lavori dell'assemblea nazionale del PSI Craxi si dice convinto che la compagine governativa abbia esaurito le proprietà partita realizzative di conseguenza per evitare il rischio che con la collaborazione con la DC si riduca alla gestione dell'esistente
Il segretario socialista auspica la nascita di un nuovo esecutivo e una puntuale definizione degli impegni programmatici di fine legislatura e il viatico alla formazione del settimo governo Andreotti da cui si sfilano i repubblicani e a giudizio di molti e anche l'errore politico decisivo che il leader del Garofano compie nel risvolto finale della Prima Repubblica
Prevale infatti nella narrazione del vecchio gruppo dirigente socialista la tendenza a interpretare la mancata rottura dell'alleanza con il partito cattolico come il segnale di un evidente esaurimento della forza propulsiva espressa dalla leadership Graziana
Si trattava di provocare lo scioglimento anticipato delle Camere e cambiare le carte in tavola assumendo noi la guida della sinistra in Italia riflette con il senno di poi Giuliano Amato
Quello del mille novecentonovantuno è uno snodo importante dal momento che al pari di Amato anche altri dirigenti socialisti di primo piano hanno rimproverato al loro leader l'errore fatale di non aver provocato la fine della legislatura
E convinzione diffusa che una mossa simile poteva generare più vantaggi che svantaggi
Da un lato si sarebbe evitata la trappola del referendum sulla preferenza unica
Destinato a riscuotere grande consenso presso gli elettori dall'altro lo stesso Craxi avrebbe potuto avvantaggiarsi del momento di debolezza di un PDS alle prese con i primi difficili passi
Per accrescere ulteriormente il peso elettorale del suo partito inaugurare una nuova fase
In più di un'occasione però Craxi ha riferito di aver scartato l'ipotesi di elezioni anticipate dopo esplicita richiesta di dirigenti di Botteghe Oscure
Timorosi di affrontare un esame così complesso nel pieno della propria trasformazione
Tendere loro la mano in un momento di difficoltà e anzi lasciarli
Il tempo per riorganizzarsi avrebbe magari potuto fugare il sospetto che lo stesso Craxi puntasse a un'operazione egemonica e annessionistico
Nello scorcio finale della legislatura il braccio di ferro a sinistra investe anche le dinamiche connesse più nello specifico alla riforma del sistema politico istituzionale il dibattito sulla insostenibilità degli equilibri esistenti attraversa tutti gli anni Ottanta toccando punte di massima asprezza
Ogni volta che i socialisti rilanciano la grande riforma in senso presidenziale ovvero l'elezione diretta di un capo dello Stato unito
Di poteri di alta direzione politica
Nonostante i passi in avanti che su questo terreno il PC compie va detto che la pietra angolare di Botteghe Oscure resta pur sempre la modifica del meccanismo elettorale
Terreno sul quale si registrano non poche convergenze anzi con la sinistra democristiana
Conosciamo in tale contesto la forte spinta che giunge dall'esterno dei partiti grazie soprattutto all'iniziativa di Mario Segni promotore di alcuni referendum volti a modificare insieme il sistema elettorale vigente
L'operazione nel suo complesso assume agli occhi di Craxi una chiara valenza politica
Egli accusa una parte della Democrazia Cristiana di trafficare in modo spregiudicato per via referendaria con un certo un fuso vagabondaggio comunista per aprire le porte a nuove e inaccettabili regole elettorali ispirate dalla filosofia bipolare
Di conseguenza nell'ottica craxiana ad essere minacciato in modo insopportabile lo spazio politico e il ruolo autonomo del Partito socialista
Dopodiché la modifica richiesta nell'unico quesito che sopravviva al vaglio della Consulta riducendo a una soltanto le preferenze esprimibili per i socialisti va nel senso esattamente opposto a quello immaginato dai referendari
Questa modifica dice Craxi porta non ad aumentare Mar ridurre il potere di scelta conferito i cittadini
Ragion per cui essi sono invitati a concorrere con la loro non partecipazione al voto alla bocciatura di un referendum inutile dannoso e anticostituzionale
Orientamento ben diverso anche in quest'occasione e quello espresso dai post comunisti i quali si sposano le ragioni di un referendum che a giudizio di Veltroni rappresenta la chiave con cui i cittadini
Possono finalmente farà ripartire il motore delle riforme
Tanto si è detto tanto si è scritto sulla battaglia referendaria del mille novecentonovantuno che segna uno snodo cruciale nella vita della cosiddetta Prima Repubblica
Eppure
Questo è un personale giudizio non credo che a Craxi sfuggì
Il senso politico del quesito sulla preferenza unica così come non appare plausibile che egli guardasse con distacco agli appelli di Mario Segni per una guerra di liberazione dalla partitocrazia
Più semplicemente Bettino Craxi scelse di percorrere fino in fondo la strada dell'autonomia della politica convinto che toccasse solo e soltanto ai partiti almeno in prima battuta compiere le scelte politiche davvero qualificanti
Sempre nel giugno del mille novecentonovantuno il Presidente Cossiga trasmette al Parlamento un messaggio sulle riforme istituzionali
Consapevole più di altri che il terremoto dell'ottantanove ha già mutato in profondità gli equilibri sistemici anche in Italia
Cossiga sfida le resistenze dei partiti a misurarsi con la realtà che cambia rivendicando a sé il compito di guidare la transizione verso nuovi assetti
L'insolito protagonismo del Capo dello Stato appare armonico al progetto di una riforma della Costituzione in senso presidenziale perseguito da Craxi
Il leader di via del Corso offre dunque una sponda interessata all'inquilino del Colle che oltretutto rivolge i propri strali verso il suo partito di appartenenza la Democrazia Cristiana definita un blocco conservatore che frena l'avvio del processo riformatore
Niente di più vantaggioso agli occhi del segretario del PSI convinto che l'indebolimento di Andreotti e Forlani posta spianati li definitivamente la strada per un ritorno alla guida del governo
La propensione dei socialisti a ad atteggiarsi ad assumere il ruolo di partito del presidente contrariamente alla determinazione del PDS di promuovere un procedimento di accusa contro Cossiga per attentato alla Costituzione
Introduce nel tratto finale della legislatura nuovi e più gravi elementi di deterioramento nei rapporti tra le principali forze del movimento operaio italiano
Sordi a ogni richiamo unitario i duellanti intensificano la battaglia in vista dell'appuntamento decisivo ovvero le elezioni politiche del cinque aprile mille novecentonovantadue nelle prime consultazioni del dopo guerra fredda
Il leader del Garofano non riesce a portare il suo partito oltre il tredici virgola sei per cento dei voti
Risultato inferiore a quello del mille novecentottantasette e tale da non consentirgli di mettere in discussione il primato della Democrazia Cristiana che pure scende per la prima volta nella sua storia sotto la soglia del trenta per cento
Soprattutto però Craxi fallisce l'obiettivo che più gli sta a cuore il sorpasso elettorale a sinistra non avviene nonostante il modesto sedici per cento raccolto dal PDS la sua prima prova elettorale
Per una parte della storiografia mi riferisco in particolare allo storico Massimo Salvadori fu questo il vero siluro che colpì la strategia socialista
L'effetto Mitterrand diano in versione craxiana viene mancato anche nelle condizioni della bancarotta del comunismo
Le illusioni sulla possibilità di riannodare il filo del dialogo a questo punto vengono infine travolte dall'onda di Mani pulite
Il PDS agita la bandiera della questione morale ritenendo la pregiudiziale rispetto a ogni formula politica
Nel discorso sul finanziamento ai partiti un discorso coraggioso pronunciato da Craxi alla Camera il tre luglio mille novecentonovantadue il segretario del PDS Achille Occhetto ravvisa il tentativo di autoassoluzione di tutta la classe politica
E il suo vice Massimo D'Alema gli fa eco giudicando inaccettabile la chiamata di correità la responsabilità dei partiti nella questione morale
E diffuso convincimento e mi avvio alla conclusione che lo snodo dei rapporti tra socialisti e comunisti vada ricercato nelle scelte compiute da Bettino Craxi dopo l'ottantanove
Prevale a livello storiografico la convinzione che in quel torno di tempo il leader del PSI abbia dato prova di una miopia tattica che impedisce l'avvio di un nuovo corso strategico
Craxi in sostanza sembrerebbe smarrire il rapporto tra le ragioni della governabilità e la prospettiva dell'alternativa di sinistra
Questa è un'interpretazione che a mio giudizio non convince fino in fondo
Che non fa i conti con la crisi del sistema politico giunto ormai ad un punto tale che un mutamento di alleanze non solo non sarebbe stato risolutivo ma forse non sarebbe stato nemmeno tollerabile
Questa interpretazione prevalente sempre a mio giudizio stride poi contrattacca un il fatto che le perduranti esitazioni di cui il Partito comunista dà prova nel liberarsi del vecchio involucro ideologico che ne impedisce lo sviluppo delle potenzialità di governo a rendono più difficile l'apertura di una fase nuova
In realtà la refrattarietà di gran parte della dirigenza post comunista a ricercare le vie del dialogo con il Partito Socialista
Si spiega con l'attitudine politica e culturale che conduce verso lo sbocco prospettato dalla sinistra democristiana di De Mita
Favorevole ad un rapporto strategico con Botteghe Oscure
Diventa inoltre prevalente nel partito postcomunista la tendenza a non rompere con i movimenti della protesta sociale ma anzi ad attirarli ad avviarne sotto la propria egida un processo di guida e di complessiva riaggregazione
Craxi dal canto suo pecca invece di eccessivo ottimismo
Decide di puntare tutte le fiches sulla ridefinizione dei rapporti di forza a sinistra ma perde la scommessa
La crescita elettorale del suo partito lenta ma continua e il declino del PC PDS che assume sempre più la dimensione di un'inclinazione irreversibile
Lo rafforzano nel convincimento che saranno gli stessi comunisti a bussare alla porta della casa socialista italiana ed europea di cui egli possiede le chiavi
Il segretario del PSI preferisce probabilmente assistere compiaciuto alla disfatta storica del comunismo rimane quasi immobile e il suo atteggiamento contrasta con lo scenario interno e internazionale in accelerato movimento
Craxi fa inoltre troppo affidamento sulla componente migliorista
Il cui gli saggio lo conduce forse a ipotizzare una diaspora ormai imminente che porterà via via frange sempre più consistenti gli ex comunisti nelle braccia dei socialisti senza bisogno di aprire una trattativa a fare concessioni
La corrente di Napolitano Chiaramonte Macaluso e Bufalini però rimane in netta minoranza nel PDS
Difficile e concludo
Difficile valutare se di fronte allo storico fallimento del comunismo internazionale le aperture politico-culturali di Bettino Craxi siano autentiche sincere
Ho semplicemente dettate dalla fierezza di chi sente che la storia si è incaricata di dare ragione al socialismo democratico
Ma che egli che Craxi lanci la sfida lanci scusate l'unità socialista come un semplice guanto di sfida beh questo è difficile da credere
Se anche così fosse stato l'anti socialismo fu comunque la tara mentale che impedì al gruppo dirigente postcomunista
Di scoprire le carte di Craxi per vedere se il suo era davvero il bluff di un giocatore d'azzardo ringrazio
Grazie al professor ospiti che accurato tra l'altro tendo a ricordarlo per la fondazione la pubblicazione con Mondadori io parlo e continuerò a parlare la visione del leader socialista durante gli anni dell'esilio tunisino insomma è un volume di grande di grande interesse sia storico ma anche di grande interesse di riflessione
Spirit tra le tante cose affrontate tra le ferite le macerie le passioni che hanno contribuito quello che è stato definito in maniera felice storicamente il duello a sinistra fatto anche un po'riferimento a la scelta della DC che adesso tema e dei rapporti all'interno del di questo frangente dell'ottantanove che affronterà il professor Capozzi
La scelta e la DC di appoggiare il referendum del novantuno credo sia di grande interesse storico e anche per il dibattimento anche come elemento di riflessione richiamare una diciamo una una dichiarazione resa proprio la rivista della Fondazione dalla da Stefano Rodotà che per la sinistra indipendente eseguì tutto il processo riformista tutto il processo delle riforme istituzionali nella legislatura che precede che precede poi i una legislatura che che precede poi la la la fine del la fine del sistema politico quindi novanta ottantasette novantadue e Rodotà dice io mi ero convinto che sia insano sistema maggioritario fosse utile al Paese dice mi recai per parlarne
E con il partito e e andai a parlarne con colui che era incaricato di queste cosa che era Renato Zangheri e vicini fra chi riceve l'indice fece una lunga camminata sotto la pioggia
E io vedevo questi mini infra Min fradicia ai dopo questa casa dopo questa camminata io mi convinsi che finalmente il PC poteva cambiare posizione e quindi al accettare l'idea l'idea di un'impostazione maggioritaria i referendum inizieranno a crescere il referendum Segni qualche anno dopo
Dice convinto di questo successo Turra tornai a Roma Felice ma dopo tre giorni apparve un articolo sull'Unità a firma proprio di Renato Zangheri che disse la proporzionale irrinunciabile lo dico come elemento di riflessione per capire la bontà di giudizio che talvolta di fu nelle scelte della della dirigenza comunista ecco un altro tema che poi affronteremo proprio sulla materia elettorale quanto fosse convinzione quanto fosse opportunismo credo che e una linea di confine che anche questa dichiarazione Stefano Rodotà possa aiutare a contribuire ma anche su questa tema come detto Dale referendum Segni potrà dire
E sicuramente dirà oltre che il protagonista che c'ha raggiunto in sala e la sezione conclusiva delle di questo convegno nella tavola rotonda il professor Corsi inattese il professor Capozzi oggi sbagliato nome diverse volte
Che affronterà il tema il tema fondamentale della DC e i cattolici anch'essi alle prese con un grande travaglio interno negli anni a ridosso è a cavallo del mille novecentottantanove
Grazie Nicola
Se guardiamo alla posizione in cui si trovava la democrazia cristiana
Al momento della caduta del muro di Berlino della fine della guerra fredda da un punto di vista formale possiamo dire che si trovava in una posizione
Di apparente centralità e forza sicuramente superiore a quella
Della prima metà del degli anni Ottanta in particolare del a partire dal mille novecentottantatré doveva toccato il fondo dei dei consensi
Il col trentadue virgola nove per cento alle elezioni politiche nel nell'ottantasette Naqqash dal trentaquattro virgola tre nell'ottantanove era in carica il sesto governo Andreotti governo terzo governo di pentapartito della legislatura
Ed il il più longevo della legislatura visto che dura dalla dal luglio ottantanove all'aprile novantuno il penultimo della legislatura e in cui la democrazia cristiana sotto appunto la il patto CAF e la via chi ha Forlani Andreotti
Poteva godere di un solido baricentro moderato aveva deteneva alcuni ministeri di particolare importanza a cominciare da quello di Paolo Cirino Pomicino a Bilancio Vincenzo Scotti agli interni
Virginio Rognoni alla difesa aveva vedeva una particolare incidenza della classe dirigente
Meridionale con la cosiddetta corrente del Golfo e sui successive
Evoluzioni insomma
Sembrava aver recuperato rispetto alle a del governo Craxi una una centralità che in qualche modo
Sembrava che persiste se la sua funzione
Di riferimento sostanzialmente unico dell'area cattolica dal punto di vista politico quindi
La la presenza del partito unico dei cattolici continuava apparentemente ad avete una in discutibilità sul piano sul piano pratico ma se si guarda quello che succede nell'arco di meno di un quinquennio tra l'ottantanove novantaquattro
La realtà appare completamente diversa quella
Corazzata che ancora la democrazia cristiana di Forlani di Andreotti di Pomicino e di Gava
Appariva evidentemente aveva dei piedi d'argilla e tant'è vero che
Si assiste a una B quando il proprio collasso
Entro il novantatré novantaquattro di quella formazione politica naturalmente poi si può dire è un collasso
Che si inserisce un collasso più grande che è quello del sistema dei partiti della cosiddetta Prima Repubblica nel suo complesso è però ha una sua speciale valenza perché
Si tratta del partito di maggioranza relativa e si tratta di un partito che aveva esercitato un'egemonia indiscussa
E e quindi
Va ripercorso con particolare interesse il piglio banali per questo Presidente questi processi d'incubazione attraverso i quali questa
Questo collasso si è annunciato che non sono appunto tutti i successivi al all'ottantanove ma in gran parte sono precedenti
Diciamo che non soltanto il pessimo risultato rispetto ai precedenti all'edizione precedente il mille novecentottantatré il quattro anni del del governo Craxi la formula di pentapartito che scontava un ridimensionamento oggettivo dell'egemonia democristiana
Che doveva fare i conti con un blocco quello laico liberaldemocratico socialista che per la prima volta metteva in discussione
La sua egemonia ma c'era qualcosa di più
C'è una un un primo già negli anni ottanta si manifestava una prima tendenza alla messa in discussione nell'Area che era stata cattolico moderata del riferimento alla DC come partito unico
Irrinunciabile
Esistevano dei fenomeni di dischi negativi che erano già in atto
Quando parliamo di area moderata va chiarito come io ho cercato di fare in alcuni mi mi scritti che in Italia almeno dal dalla prima
Dal primo dopoguerra e in particolar modo in epoca repubblicana larga che noi chiamiamo moderata è tutt'altro che un'area centrista a prescindere è un'area che sta sì caratterizza per un'insofferenza nei confronti di alcuni fenomeni
Allarmanti per una parte della società italiana in particolar modo come anticomunismo ma anche come anti statalismo e come reazione a un eccessivo intervento dei partiti nella vita della società quindi come contro bilanciamento a a un un eccessivo potere di quel sistema dei partiti che arato dal CLN
E questa area moderata aveva scelto come male minore o come differimento privilegiato la democrazia cristiana come sappiamo e ma non l'aveva scelto
Con tranquillità né con passività ma sempre tenendo conto che si trattava di una situazione che ci si trovava in una situazione in cui bisognava tenere la guardia alta per così dire è bene diciamo che l'allentarsi della guerra fredda
I primi processi accenni di processi di globalizzazione la lo stesso benessere economico che si era manifestato negli anni Ottanta dopo la crisi di degli anni Settanta portavano gran parte di questa
Corpo della società civile italiana che possiamo definire moderato a allentare la sua il suo grado di fidelizzazione nei confronti della DC e a non pensare più alla DC come qualcosa di irrinunciabile e portava a dei alla nascita di fenomeni di tipo tra virgolette movimentisti col io mi spiace citarmi mai niente ho usato in un mio testo la formula moderati di lotta e di governo ecco negli anni ottanta la componente proprio quando sembra esserci una nuova egemonia moderata con il pentapartito invece l'elettorato moderato sembra più orientato fa svolge una funzione di lotta comincia a risentire di un'insofferenza nei confronti della classe politica
E comincia a formulare proprio quel quel tipo di atteggiamento tra virgolette rivoluzionario dall'interno di cui parlava prima Roberto Chiarini cioè non rivoluzionaria anti-sistema non contro la democrazia ma per una democrazia che funzioni meglio
E quindi
Sì ci si comincia in quei in quest'area di di di opinione pubblica soprattutto ad appuntare
Contro ad appuntare delle critiche contro la corruzione della classe politica la disfunzionalità delle istituzioni
La mancata il mancato adeguamento degli standard di modernità e di modernizzazione delle istituzioni e la burocrazia delle infrastrutture che
Nel nell'opinione questa opinione nell'opinione di questa opinione pubblica dovranno essere tipici di una democrazia occidentale avanzata e quindi un moderatismo di lotta di nuovo che si fa vedere
Come si manifesta all'interno di quella che l'elettorato democristiano e lari Accattoli comode e ci sono tante rivoli di di di insofferenza di dissenso che che si manifesta io mi limito a prendendo in considerazione tre
Il primo è quello del movimento per la riforma elettorale
Che
Inane cattolica trova una leadership in Mario Segni a partire dalla dalla fine degli anni Ottanta anche se ci sono già degli accenni precedenti
Il secondo è quello della
Fenomeno inizialmente siciliano e poi nazionale di Leoluca Orlando della rete il terzo è quello di una funzione destabilizzante e movimentisti Ca'di Francesco Cossiga al Quirinale almeno a partire dal mille novecentonovanta fino alla fine del suo mandato e anche oltre
Sono tre fenomeni in parte
Paragonabili in parte diverso
Fenomeno riformare riformismo elettorale istituzionale e segni
Qui ci troviamo di fronte
Ad una manifestazione diciamo della di un'area democristiana che aveva delle radici che affondavano in parte nel dossier divismo
Di nel Dossetti Isma'tradito dell'uso di terza generazione della rivista terza generazione che era stata animata la Bartoli circa Dini e Gianni Baget Bozzo
E poi dal gruppo di Europa settanta che nel secondo una seconda metà degli anni sessanta aveva per la prima volta in Italia ha prodotto un progetto di riforma complessivo di riforma elettorale istituzionali ispirata al presidenzialismo al federalismo e alla maggioritari gli spunti bipartitico o bipolare
Mario Segni che ha risentito dell'influenza Dini Bartolucci Cardini e che come lui aveva guardato con interesse sia alla alla l'esempio di del del gollismo francese sia quello della se de Hoop della Germania federale
Sicuramente ha in mente
Questo passato quando a partire dal mille novecento ottantasei aderisce all'iniziativa di Marco Pannella del la lega per il collegio uninominale e successivamente quando poi sì rende autonomo è fondò un suo movimento per la riforma elettorale a partire dall'ottantasette
E
A partire dall'ottantanove entra nel vivo della sua battaglia con le raccolte di firme prima per il referendum per la preferenza unica e successivamente come sappiamo per quello della riforma della legge letterato in Senato in senso maggioritario ecco se vogliamo al di là della nota vicenda di disegni la sua fondazione del patto
Di rinascita nazionale la fondazione nel novantadue di via Alleanza democratica
La sua scelta di presentarsi alle prime lezioni uno come appunto in una posizione centrista che non semplifica né con la coalizione dei progressisti né con quella della Ca'del del Polo della libertà e del buongoverno questo è noto
Ma
Questa esperienza
Ci dice soprattutto che all'interno di una anche a che a propriamente moderata potremmo dire liberal conservatrice della DC
Si manifesta un una tendenza all'abbandonare
La l'idea del del del di un sistema politico centri petto per adottare quella di un bipolarismo di tipo anglosassone o francese
E e quindi di un sistema compiutamente maggioritario sostanzialmente quello che dicevamo prima dicendo la spiegazione a sposare un modello di modernizzazione
Delle istituzioni e di rafforzamento della democrazia rappresentativa attraverso l'implementazione di un modello di democrazia di alternanza
E il fenomeno di miglior quando e della Rete è se vogliamo per molti versi speculare
In entrambi i casi cosa hanno in comune i due fenomeni l'idea che si può fare a meno del partito unico che si può fare a meno di un orizzonte centra il petto
E che ci si possa indirizzate verso una democrazia fortemente polarizzata nel caso di Orlando come sappiamo Orlando da sindaco tra l'ottantacinque novanta mette in piedi una maggioranza di tipo potremmo dire una sorta di riproposizione del della maggioranza di solidarietà nazionale
Insieme alle sinistre e in cui il cattolicesimo politico attraverso la scuola di formazione politica dei gesuiti Ivan ruppe quindi sorge soprattutto naturalmente pinta curda diventa il motore di
Di una trasfigurazione del cattolicesimo politico in una idea di democrazia fortemente dal basso partecipativa partecipazioni cistica potremmo potremmo dire
E sappiamo anche quanto questo modello
Sia importante poi alla luce di quello che succede a partire dal novantadue cioè della rivoluzione giudiziaria di Mani pulite come diventi diciamo il fondamento di una ideologia tra virgolette se vogliamo
Nobilitato da fino a questo punto giustizialista nel senso italiano del termine e ed è in qualche modo un retroterra un background politico culturale per quello che sarà poi lo sviluppo di fenomeni politici come in cinque stelle senza
Che non si comprenderebbero non solo senza la rivoluzione di Mani pulite non solo senza diciamo il partito scout scout Faiano Repubblica Espresso ma anche senza un'esperienza come quella
Di di Orlando di Gambale di di Gallas degli altri che aderiscono a quel a quel movimento
Quindi ne abbiamo in qualche modo tra Segni e Orlando due esperienze che si rispetti hanno l'una nell'altra sono antitetiche ma che hanno in comune queste idea che la funzione diamo un di ammortizzare mento della
Quanto ancora
Del del conflitto che aveva svolto la democrazia cristiana la funzione e la funzione anche di resistenza contro fenomeni di destini di destabilizzazione
Di di massa inerziale che svolge la democrazia che si era può essere abbandonata ci si può lanciare in avventure più audaci dal punto di vista di Segni in un senso dal punto di vista di Orlando in una
Il terzo fenomeno
Quello di Francesco Cossiga un fenomeno più
Sfumato
Più sfuggente e più enigmatico anche se dirompente che ancora non è stato secondo me contestualizzato
Adeguatamente nella sua nella sua forza e nella nella capacità del strutturante che assume nel momento in cui si manifesta teniamo presente che Cossiga che veniva da una dall'esperienza della sinistra DC che aveva vissuto sia pur nella maniera che sappiamo le maggioranze di solidarietà nazionale con la sua particolare travagliata esperienza di da ministro degli interni Durante l'acqua del terrorismo e il il il delitto Moro tutto quello che ben conosciamo
Aveva
Era stato eletto nel mille novecento otto ottanta cinque come un
Esponente di un rinnovato patto diciamo dell'arco costituzionale
è all'espressione di una sorta di solidarietà nazionale IST a livello istituzionale prima che di coalizione di governo
E per lungo tempo svolge una funzione estremamente notarile forse di è il più noto il primo paio degli dèi presidente La Repubblica da da Saragat sicuramente da Saragat in avanti
Quello che succede dopo
Si spiega non solo con le caratteristiche
Personali del ovviamente dell'uomo
Ma
Anche qui con l'idea che l'esperienza da democrazia cristiana così come era stata le spezza devo che se vi sarà come baricentro fosse da considerare un'esperienza ormai finito
E quindi come segna come Orlando anche Cossiga parte dal presupposto che
Diciamo quella massa inerziale dei moderati italiani del del dico della società che voleva preservare la stabilità la pace sociale contro fenomeni di destabilizzante dirompenti sia in questo momento non più un assetto ma una l'hai Ability come direbbero no insomma in campo anglosassone cioè come qualcosa che va abbandonato perché un pesa una zavorra
E bisogna lanciarsi verso soluzioni nuove ed è quello che lui cerca di fare con il famoso messaggio che è stato
Qui citate con le sue esternazioni le le le le le picconate di cui
Tutti sappiamo ma che non sono date non sono menate cas
Sono lanciate con un obiettivo preciso quello di favorire il parto di una riforma istituzionale
Qui più che più ancora che lascerà che sia Coppa intorno assegni in cui come sappiamo c'era cattolici moderati e cattolici di sinistra
Esponenti anche laici liberal radicali che si vanno poi accorpando
Quella di Cossiga e propriamente
Una prosecuzione dell'idea gollista di di di che albergava in alcune parti la democrazia che sia nel e che non era sua
Che egli non abbia sposato originario
Cosa ci dicono queste tre esperienze complessivamente che
La disgregazione
Della democrazia cristiana e de il Bocco cattolico moderate ha già in atto
A partire quanto meno dalla prima metà degli anni ottanta che puntava verso un superamento del sistema centra il petto
Che l'assiste che il sistema dei partiti aveva avuto fino ad allora e che
Per la sua stessa composizione pur nella diversità delle sue manifestazioni ho concluso poneva le basi per quella che poi sarebbe stata nella cosiddetta Seconda Repubblica una marginalizzazione del cattolicesimo politico in quanto tale cioè il cattolicesimo politico che vi aveva avuto una ben precisa funzione nel sistema politico italiano
Dal dall'inizio degli anni Quaranta insomma dalla fine a seconda guerra mondiale fino alla alla fine della guerra fredda
Veniva inviato
Per una per privilegiare e delle nuove forme di aggregazioni politiche e questo quanto questo qua abbia portato ad una marginalizzazione della presenza politica dei cattolici
Nella seconda Repubblica è disputato e su questo ci sono opinioni varie
C'è chi dice che i cattolici che il cattolicesimo veniva influenzato in maniera decisiva le coalizioni di centrodestra e di centrosinistra c'è chi dice che è stato marginale io complessivamente propenderei per la seconda
Per la seconda ipotesi però che il ruolo
Di asse del sistema politico che la mia politica cattolica raggiunto fino allora sia stato in qua superato e superato sopra in innanzitutto dall'interno
Da parte della classe politica cattoliche dell'opinione pubblica di riferimento
In dubbio sicuramente
Il moderatismo di cui cattolici democratici erano stati gli alfieri rimane e nel nella
Nella logica del sistema politico italiano o come contrapposizione al sistema di potere la sinistra e in questo senso viene rubato e fatto proprietà interpretato dal berlusconismo
Ho come
Una resistenza contro fenomeni di degenerazione populistica e personalistica del potere che sarebbero stati incarnati proprio dal centrodestra berlusconiano e che oggi per esempio si potrebbero ravvisare secondo
Alcuni esponenti del di del cattolicesimo politico di sinistra nel nella leadership di Salvini quindi
Resistenza contro il populismo resistenza contro l'estremizzazione personalistica in entrambi i casi però questa questi avatar del del moderatismo cattolico non hanno più niente a che vedere con quella che era stata la sua storia
Nel prima pubblica grazie
Grazie al gene che forse il dopo il Focus Craxi l'acquisto i socialisti la Democrazia Cristiana il mondo cattolico ISO adesso è la volta del PC ed il crollo del muro ce ne parla il professor Giovanni Pozzi
Grazie grazie agli organizzatori
Mentre sta sempre leggere con curiosità Francis Fukuyama perché nella mia modestissima opinione capisce sempre un po'le cose al contrario
L'ultimo suo libro si chiama ai denti ti la politica del risentimento e del tentativo di leggere in alla luce di questa categoria l'attuale ciclo politico sopranista populista vari modi ve lo vogliamo definire ora bastava leggere Huntington lo dirà Castellani molto meglio di me per rendersi conto che in realtà il ciclo dell'identità
E tutto dentro ai processi politici di rottura di cui ci occupiamo in questa giornata
Io ricorderò che tecnicamente la fine dell'Unione Sovietica è stabilita dalla autodeterminazione delle Repubbliche baltiche
E secondo le ricerche di marca R sono stimati in centocinquanta mila cittadini moscoviti che nel gennaio novantuno scendono in piazza a sostegno di quelle rivendicazioni di autonomia dei dipendenza delle Repubbliche baltiche mentre saranno meno della metà quaranta cinquanta mila secondo le stime ma abbastanza attendibili i cittadini moscoviti che scendono a difendere Eltsin nei giorni del golpe dell'agosto novantuno il che ci fa vedere come l'identità fosse più importante per la difesa della stabilità politica da una minaccia
Concreta presente saranno invece un milione i praghesi tebana di abbracciare Dubcek in piazza San Venceslao
Due anni prima la totalità della città mette i cittadini di Mosca sono oltre dieci milioni e quindi questo apre delle anche delle domande sullo stato della società civile ex sovietica
Naturalmente non casca solo per questo invito solo un dato nel mille novecentottantanove al momento del crollo del muro di Berlino in Unione Sovietica sono presenti lo zero virgola quattro per cento dei personal computer che ci sono negli Stati Uniti
E questo nonostante che nella prima metà degli anni Sessanta
Il comitato cittadino QS avesse analizzato approfonditamente dei piani per dotare l'economia centralizzata pianificata sovietica di una rete di personal computer viene scartata questa soluzione perché potenzialmente distribuisce troppo potere materie troppo potere troppe informazioni troppe conoscersi quindi ecco che c'è poi un altro sequestro nella nello sviluppo e la tecnologia per quello che riguarda il piccino e abbiamo diverse ricerche di Silvio Pons hanno mostrato
Itinerario opposto del Partito comunista francese e del Partito Comunista penale il Partito comunista francese fin dall'inizio è molto scettico su Gorbaciov offre e coi approderà a un esplicito sostegno ai golpisti dell'agosto novantuno perché l'onesta segue un andamento che è molto diverso e adesso io diciamo porto conoscenza del documenti nuovi relativi sua tutte le carte di Natta del segretario succeduto
A Berlinguer che sono state donate di recente dal Tavecchio della Fondazione Gramsci che però ancora diciamo
Quasi nessuno ha potuto vedere naturalmente questa divaricazione di percorso politico ha una storia alle spalle fino dall'invasione sovietica della Cecoslovacchia nel sessantotto l'atteggiamento dei due partiti comunisti europei
è stato diverso ma poi si è replicato nei confronti dell'Afghanistan nei confronti del golpe di Jaruzelski in Polonia nell'ottantuno
Cito queste tappe perché sono altrettante se che sconfitte politiche dell'ala militarista
Che il governo di tre milioni il Cremlino in questi anni e la cui sconfitte poi apriranno la strada appunto a Gorbaciov of se insisto molto sul nome dell'allora segretario del PCUS e è per una ragione perché credo che questi eventi almeno questa è la mia modesta personalissima opinione abbiano riportato al centro un po'il ruolo delle personalità nella storia
Bettino Craxi una di queste però Gorbaciov lo sottolineo molto
Cito un semplice dato nella notte dell'ottantanove quando casca il muro di Berlino e quando Putin ne brucia in fretta tutti i documenti
Del KGB sono presenti sul territorio della DDR trecento mila soldati dell'Armata Rossa
Quasi più del doppio dei l'esercito regolare del Germania dell'Est
La decisione ed è una decisione tutta politica di non farli entrare in azione
E sarà lei a questa persona e quindi diciamo qui poi si ci si può interrogare globalizzazione culturale sul sui tanti motivi anch'io di opportunismo che stanno dietro a questa scelta però questo elemento
Della personalità di questo di questo leader politico io lo richiamerei con con molta con molta importanza come ricorderete Gorbaciov fa il suo primo momento di celebrità pubblica i funerali di Berlinguer a Roma lui ancora è un membro tra gli altri del del Politburo e e però in quel momento lui gongola anche testimoniato nelle nelle sue memorie a un primo resa più contatti colpirci
Questo momento si replica poi un anno dopo nel marzo dell'ottantacinque funerali discernimento
Gorbaciov fu è già diciamo un leader riconosciuto però Natta lasciato un ricordo di questo incontro ve lo cito perché sono tre righe ma sono abbastanza indicative è la relazione che l'Unipol fa alla direzione del PC
Questo incontro che lui ha avuto ed è stato l'unico dei leader comunisti occidentali ad essere ricevuto da Corbaccio
E nata dice quali possibilità a Gorbaciov di riuscire a vincere con il suo dinamismo punto di domanda
Dobbiamo stare anche attenti alla campagna occidentali rigonfiamento del personaggio
Gorbaciov fa petto con delle novità con uno stile nuovo composizioni interessanti ci si può aspettare qualche cambiamento una certa dinamicità ma sappiamo anche quanto sono complessi problemi dell'OCSE del Cox
Vedete molta cautela non c'è l'entusiasmo ma questa mattina parlava dell'intesa un cattivo consigliere nella nella politica realista ecco qui c'è l'opposto dell'entusiasmo c'è molta cautela che è sottolineata ancora di più da un incontro che poi una visita che nata va a fare in Cina nel dicembre di quello stesso mille novecentottantacinque non ve la leggo perché questa un po'più lungo ma ciò chiarito completamente diverso l'allora leader Hu Yaobang viene visto come uno che è a favore della distensione del superamento dei blocchi fa il Comune interlocutore molto più affidabile e molto più con corte rispetto al segretario del se quindi diciamo c'è una difesa del queste momento in cui paglietta venne sostituito da Napolitano alla guida della direzione internazionale del PC naturalmente è un passaggio importante
C'è un secondo incontro questo nel gennaio mille novecentottantasei qui diciamo abbiamo le memorie di Antonio rubriche come forse ricorderete era uno di quelli che facevano davvero la Sezione Esteri del del PC e l'incontro nata poi riporta in direzione ippici non è né si sente parte di un movimento comunista internazionale che nell'accezione tradizionale la definizione oggi non esiste
E la cui Rifondazione oltre che impossibile comporterebbe gravi danni
Sono le memorie di Ruby credevamo apprese sempre un po'con con cautela però indubbiamente testimonia uno stato d'animo impoverite
Tende a prendere le distanze anche da un nuovo corso riformatori non vogliamo più misti Arci essere tirato dentro questo questo blocco che ci limita nella nota preferiamo fare politica tutto K andare in Cina
Perché c'è questa scetticismo e questa cautela l'utopia di Gorbaciov è un'utopia che lui stesso ha definito come neo leninista
E fin dall'ottantuno per lingue ed ha detto quella spinta propulsiva noi la consideriamo finito
Ha perso sua il suo slancio non è più capace di qui si apre una dicotomia di cui i vertici del PC sono molto consapevoli pensate che c'è una famosa ricerca molto citata di Renato Mannheimer al diciassettesimo Congresso del PCC alle mie novecentottantasei Durante questi fatti un terzo dei delegati del congresso sostiene che la società più giusta migliore al mondo sia quella sovietica
Quindi c'è un forte come dire motivo di consenso motivo di coesione di adesione tra la base del partito
E e quasi uno scollamento tra questo sentimento popolari e la la linea delle personalmente io credo che i fatti di cui ci occupiamo siano una grande occasione storica perso
Io personalmente la mia modestissima opinione credo che gli occidentali non sanno fare delle Paci inclusive degli sconfitti
Non ci sono riusciti nel diciannove non ci son riusciti nel quarantacinque non ci siamo riusciti nell'ottantanove
Probabilmente avere avuto un po'più di coraggio qui naturalmente c'entrano le cose già richiamate stamani ivi illegittimo sacro egoismo di Colt che punta a bruciare i tempi per riunificare il proprio paese lo scetticismo nei confronti del medesimo Corbascio fa da parte di Bush su questo si differenzia
Sia Reagan che Thatcher hanno lasciato le loro memorie un apprezzamento personale molto molto esplicito molto sottolineato del del personaggio Corbascio fra Bush non è della stessa della stessa unione e quindi l'accelerazione l'allargamento della NATO
In una del disegnato un nuovo sistema di relazioni europee che fosse inclusivo della dell'Unione Sovietica ecco continuiamo a pagarlo ancora oggi credo che quest'
Continuando sulla linea dei rapporti tra il ceco il bacio offre io viscido perché tra l'altro sono molto d'accordo relazioni di stili e quindi però vi faccio altri due citazioni perché vi danno l'idea della cultura politica sia di Gorbaciov perché dei leader comunisti italiani perché a un certo punto qui diciamo siamo un po'dopo siamo un incontro del marzo mille novecentottantotto ed è un incontro ai massimi livelli la delegazione italiana c'è nata Napolitano in quella sovietica cioè Corbascio Ciriaco bollette c'è un po'tutto lo stato maggiore ed è Corbascio fa par
Parlare e velocità perché è interessante Gorbaciov chiede agli italiani quale alternativa socialista è possibile in Europa occidentale in queste condizioni e al cospetto di questi processi di integrazione i caratteri di integrazione oggettivo ma gli obiettivi della sinistra non possono non essere diversi da quelli del capitalismo
Certo che bisogna coinvolgere anche le forze della socialdemocrazia e questo è uno forse il primo di pochissimi annuncia aperture in questa direzione
Qual è la piattaforma programmatica Gorbaciov se lo chiede agli italiani cioè com'è che possiamo stare a sinistra in una sinistra guardate le categorie non capitalista capito e non socialdemocratica c'è è è complicata ma ci sono delle categorie che evidentemente riflettano
Un arretramento un ritardo rispetto alla realtà in drammatico accelerato movimento che hanno di fronte
Da questo incontro però nasce una proposta che rimane sulla carta ed è una proposta interessante perché la proposta di una Conferenza europea di partiti comunisti e partiti socialisti
Non farà molta strada le ragioni sono molte non miscibili lungo però guardate che questa apertura è quasi più il frutto di un disorientamento e e e di una presa d'atto di avere delle categorie ormai in ritardo sul mutamento che si sta svolgendo sotto i loro occhi che non è di un appresa piena consapevolezza programmatica della necessità di una svolta
Cernaia offre uno degli più stretti collaboratori dopo ciò che dirà in una nota anche in Cile arrivata dagli archivi ex sovietici il movimento comunista internazionale non esiste più
E lo dice è una nota riservata spedita al segretario del suo partito nell'ottantotto nell'ottantotto queste dell'gli ottantotto
E in cui questa sensazioni è a quel punto già pienamente
Sotto i loro un isolamento internazionale Gorbaciov scontano riesce a trovare alternative interlocutori né nel blocco dei paesi dell'Est blucerchiato né in Cina perché vanno che non è né di di lì a poco
Nemmeno nel Partito comunista italiano nemmeno nella società civile
Sovietica
Il dramma della perestrojka è che non c'è un sostegno esplicito coerente da parte di una società che ormai da decenni
è abituata come dire alla dissimulazione onesta giustizia usiamo questo termine certamente non più a sentirsi mobilitata da un richiamo che venga dal centro dalla dalla Piazza Rossa
L'ultima citazione che cito e concludo
E riguarda invece Achille Occhetto
Sì sì ma insomma vissuto però grazie
Occhetto il segretario appena appunto la siamo nel mille novecento
O nel mille centottantanove febbraio è il primo incontro del segretario Luís va a fare a Mosca
E anche in questo caso ci sono delle domande di Gorbaciov perché mi riferisco perché sono abbastanza appunto significative
Se non sbaglio dice Corbascio voi pensate a un movimento in in un modo che porti più democrazia economica sociale e politica quindi un process se capisco bene
Ma la domanda è il partito che fine fa diventa una socialdemocrazia punto interrogativo è la mia impressione è che non sia questo il caso
E vedete i i il disorientamento il porsi le domande
Anche giuste esplicite mai non come DS recava a scendere fino al fondo attendersi dai compagni italiani una risposta delle domande in cui evidentemente la sensazione di brancolare un po'al buio e abbastanza abbastanza esplicita significativa e poi Gorbaciov non casualmente continua il filo del suo ragionamento e dice c'è il pericolo di gettare materiale esclusivo sul fuoco della perestrojka
Febbraio ottantanove quindi diciamo siamo alle porte coi sassi si dice sì è la mia città a dobbiamo evitare di destabilizzare l'Europa orientale enti perché altrimenti fenomeni di opposizioni possono prodursi in quel contesto ma dobbiamo essere aperti al cambiamento altrimenti il socialismo perderà
Scegliamo sostenitori di processi di democratizzazione e supporto e sosteniamo la ricerca di ogni partito fa le domande sono tutte lì sono inquietanti
Ecco l'apprendista stregone ogni che muove i suoi passi io l'ho detto all'inizio senza di lui difficilmente queste cose sarebbero accadute perlomeno così in fretta e così repentinamente non lo dicono soltanto glielo dico soltanto
Cito Huntington non per rubare e me ne scuso vi lavora Castellani ma nell'ottantaquattro sull'un articolo sulla pole pole Kassai al sicuro i anche in Tosca di veniva la probabilità di uno sviluppo democratiche un'Europa dell'est è virtualmente nulla
La presenza sovietica è un ostacolo insormontabile e decisivo e gli ho detto i dati appunto sulla sull'Armata Rossa era presente
Huntington da scienziato della politica non metteva in campo quello che Graham Greene chiamerebbe il fattore umano perché qui evidentemente anche le previsioni sono destinate a essere smentite conclusione io sono solamente d'accordo con Andrea Spiriti qual è il punto che viene fuori nonostante alcuni aperture alcuni timidi passi in quella direzione
Che questa identità post comunista l'ha definita Silvio forse definendo però un processo di invenzione con identità postcomunista non ha mai voluto arrivare sul terreno del socialismo sempre rifiutato di definirsi come socialista come socialdemocratica qui c'è un tarlo parola è stata usata anche stamani che a mio modestissimo avviso continua ad affliggere ancora oggi le sorti della sinistra Italia
Grazie
Questa è la lista riflessione voi degli anni avvenire delle dinamiche degli anni novanta e successive
E che hanno interessato la sinistra italiana la formazione dei partiti la nascita dell'Ulivo ecco insomma
C'è un filo della storia che lega questi venti io ringrazio di cuore per questo affresco che è stato dato anche nel contesto internazionale dei relatori di questa sessione Andrea spirito genio Capozza e Giovanni Gozzini
E darei subito via la la sessione successiva tempo di
Cambiare i cavalieri a fare accomodare in i nuovi relatori
Quindi se si avvicinano la professione Orsina
Piero Craveri e Lorenzo Castellani
Con
Sì sì sì
No
Adesso
Sì sì però non c'è esiste qui fuori Padova
Da un punto di vista oncologico
Come se
No
Penso che il mese in cui la domenica
Adesso
Professore
Allora iniziamo anche con relativa puntualità questa terza sessione della questa giornata riepilogando abbiamo fatto una prima sessione con un quadro internazionale un'analisi dettagliata degli attori e del sistema politico istituzionale
Ritorniamo allargare un col quello che lo sguardo il nostro orizzonte i con delle riflessioni tra di loro diverse
Afferiscono sicuramente quella che è un'analisi di tipo storiografico ma anche allargando un po'all'orizzonte internazionalisti Coop come sappiamo convenzione convenzionalmente con l'ottantanove finisce il mondo bipolare e si tende a fare iniziare da qui fino alla al due mila uno tra le varie teorie che insomma si Sozzi si contrappongono in materia il periodo unipolare quindi regioni del mondo
Del mondo americano ripeto molto dibattuta altra agli attori filosofi pensatori e gli esperti in materia nazionale e internazionale in sede di questa sessione di per continua
Con un'analisi su quello che l'antico antipolitica materia molto attuale molto dibattuta
Quindi sarà anche interessante capire le origini all'interno di quello che è il periodo del mille novecentottantanove e poi una riflessione come del già iper citato da parte del professor Gozzini Castellani bastava leggere Huntington che non è una malattia neurodegenerativa tende a ricordarlo
Ma e Samuel Philips Huntington insomma è stato consigliere
Di Jimmy Carter fondatore fuori Ninfa insomma una eminente personalità
Del mondo la nel mondo delle relazioni internazionali in serie subito dando la parola alla professor Piero Craveri
Perché proprio ci intratterrà e agitano sicuramente delle sue suggestioni le speranze e le sue riflessioni sull'inizio di un'altra storia dal bipolarismo al multilateralismo tipo l'autismo
Grazie presidente
Io non so se me lo sondato io me l'hanno dato questo tema del passaggio dar bipolare al multilaterale ecco ok no no voglio solo dire che è materia assai complessa e naturalmente insomma farò passaggi molto rapidi
Voglio iniziare col ricordare
Che
La dichiarazione
Diciamo le l'ingresso nel dibattito politico diplomatico non naturalmente nelle riflessioni che erano già si erano già regione anticipate da un pezzo
Ma è il terreno di confronto non era la bipolarità come potete immaginare ma piuttosto l'unilateralità americana
A dichiarare nella la fine
E stato Putin
Siamo nel Roma embra dicembre del due mila e sette è una conferenza per la sicurezza che Steffi e si temeva Monaco la crisi era già deflagrata aveva cioè era già iniziata
Putin venne
E attacco naturalmente disse che gli Stati Uniti non erano più la potenza egemone né una volta
E attacco il dollaro naturalmente come moneta di riserva
Pur in presenza della crisi che si era aperta
E diciamo così
In un certo senso ufficialmente la multilateralità inizia da quel momento ma naturalmente è iniziata prima iniziata prima
Come
Lento processo
Di
Relativa caduta dell'egemonia americana
Che abbiamo un primo Primo Periodo che Clinton Liana clintoniano che è quello in cui diciamo così la CEE
Della potenza americana è eccetera
Diciamo che la crisi per certi versi possiamo anche
Definirla sotto l'aspetto economico come lo sbocco finale
L'esito economico dell'una rifare il pugno elitarismo americano
La rottura
Di quella che
Era diventata quasi una religione nella quale
La politica economica americana si era
Si era riferita cioè quella di un processo di la polverizzazione
All'insegna definitiva del principio neoclassico
Del
Naturale l'equilibrio dei mercati devo classico con monetarista del naturale riequilibrio dei mercati
E diciamo c'è continuità in realtà tra l'epoca clintoniana è quella di Bush
Nel senso che e Clinton che comincia
A togliere molti dei vincoli
Che ancora alcuni dei quali risalivano ancora addirittura new deal
Rispetto al sistema finanziario americano e altri aspetti che materia che poi
Bush proseguì per di più naturalmente con una politica di forte
Detassazione
Politica
L'ingresso quello che credo anche vada sempre tenuto fermo perché spesso lo si dimentica
Che la crisi fu una crisi del sistema finanziario americano ma non solo una crisi all'altra euroatlantica europei dentro fino al collo e la crisi
D'altra parte la crisi si apre nel settembre del due mila e sette con una dichiarazione di una banca europea la parità
La quale dichiara
Che
Alcuni asset del
è una sua consociata americana
Non sono più convertibili non sono più convertibili perché il mercato dei subprime americano presenta delle incertezze che non sono presi contabili
Nel giro di due tre giorni
Già il meccanismo degli
Dei prestiti è pronto termine tra le banche dalle banche internazionali
Si incomincia a interrompere e lì la crisi comincia a depositarsi parte dall'Europa
D'altra parte questo non lo si perché poi gli europei a lungo hanno detto è colpa vuole una crisi americana crisi americana le banche europee
Soprattutto dopo l'ingresso dell'euro come ricordate l'euro iniziò con una forte rivalutazione
Iniziando un processo di rivalutazione sul dollaro prendevano in prestito dalle banche americane dollari e lì
Investivano del mercato americano sui subprime ma sono cinque
Sono cifre adesso no no no porta da Conan dovevo fare per la relazione partecipare si ha notizia di trilioni di dollari
In cui diciamo l'esposizione finanziaria e le banche americane come quelle europee rispetto alla loro capitalizzazione la divaricazione da diventata cose corna e le leggi permetteva Aloisio
C'ha prodotto quelle americane
Come reagire
Come reagirono gli americani questo è un punto anche che andrebbe sottolineato credo che vada sottolineato perché
Forse sono che era il segretario
Era il segretario al Tesoro segretario al Tesoro
Bernanke era
Il presidente della Fed rosso
Beh e ride
Per lui tirarono fuori alcuni strumenti classici di tipo keynesiano
I per introdurre
Vincoli interventi
Sul e la banca centrale delle
Se c'ero
Ricorso anche al provvedimento fiscale
Raccolta di
Per intervenire come Stato su alcune situazioni fra tutto delle strutture assicurative semi pubblica che avevano origine
E che garantivano i subprime che avevano origini perfino dal dal new deal
E altri interventi prodotto del settore assicurativo che naturalmente le investito
Ma la Federal Reserve
Bernanke insomma ricorda insomma Chiron alla grande gli americani
Ai non tatto non solo l'America
Ma le banche europee e alcune banche asiatiche di dollari
Naturalmente prestito a bassissimo tassi bassi d'interesse oppure di contro assets
Anche
Diciamo molto molto largo nel nello scambio e nel
E e ha salvato la posizione del dollaro come moneta
Il riferimento per i cani
Sono usciti dalla crisi
Sono gli europei che hanno trascinato nella crisi che poi hanno avuto doppia crisi perché è stata quella dei debiti sopra c'è traccia è stata una serie di connessioni
Europa esce male dalla crisi
E c'è ma è esce male il suo sistema finanziario sul sistema bancario
L'Europa parte che
Con la Brecht ha perso quello che comunque era
Uno dei grandi centri della finanza internazionale oggi
Londra non è più quella che era
Rimangono Wall Street copie Tokyo queste cioè
E naturalmente nel sonno alla grande ne sono usciti i cinesi
Perché naturalmente l'intervento ci sono molto indebitati la Cina è un Paese con forte debito fortissimo debito interno insomma non è che non abbia le sue i suoi problemi cinese
Però
Ma soprattutto i cinesi
Hanno puntato sul mercato e nel momento in cui c'erano problemi sul mercato internazionale del hanno puntato sull'allargamento del mercato interno hanno investito a rotta di collo là dentro
E i cinesi come sapete hanno ma ci
Per sviluppare virtuali e effetti per sviluppare il mercato interno
Perché sono un miliardo e seicento mila persone i cui più della metà ancora non entrato nel livello diciamo di sviluppo chiamiamolo come si dice una volta io tipo capitalistico
Voglio solo aggiungere a questa
Che
Gli americani ne sono usciti
No
Non l'unico voglio solo al buio aggiungere
I riflessi del di questa operazione che gli americani hanno fatto con cui sono usciti
Sul sistema politico americano
Perché
Gli ultimi l'ultimo anno e mezzo gli ultimi due anni di Putsch
Al congresso
Non ha avuto l'appoggio della maggioranza del bene Repubblica
Perché l'oltre i Kreator patti
Si è spaccato si è spaccato allora
E non si è mai più riattaccato
La candidatura McCain è che viene dopo incontra difficoltà enormi perché già propongo partito totalmente spaccato
E si è appoggiata sulla maggioranza democratica sul sul sul sul sui democratici delle li li è passata la manovra
Paulson Bernanke
E poi c'è stata la presidenza Obama che naturalmente ha continuato su questa strada barra fatto varie corsia di regola sperperi regolazione finanziaria che adesso in parte stanno smantellando
Sia di intervento però non è andato fino in fondo Barack Obama è rimasta a metà trovato
Trovato l'assistenza può
Perché poi adesso si dice molto le lische usate vado molto ora all'ingrosso ma insomma si dice molto Lelli non l'allora
Ma e con Clinton e soprattutto con Bush che sia negli Stati Uniti come sapete il rapporto tra nell'iter finanziario industriale il limite politica è un è un intreccio Complesso è sempre stato però un intreccio insomma come anche una dialettica tra la saldatura di queste due cose coi nell'epoca voce diventa fortissima
Obama non riesce a rompere quel
Rimane a metà
E si spacca a metà anche il Partito democratico perché di questo si tratta
Io non serve se non sto seguendo molto per tutti quanti in qualche modo abbia un occhio sulle primarie americane del partito democratico
E vediamo che ci sono due candidate riproducono esattamente ciò ma quelli che sono in partenza poi vedremo due candidate si avvale del e cioè non mi ricordo la signora
Signora sulle posizioni di Sant'
E a uno strepitoso successo
L'elettorato fino a cura World War
Elettorato americano e da allora e insomma in quest'epoca qua che si divide in quattro
La partita per pur
La partita percussione avvertibile per voce per Trump una partita ancora del tutto aperta da questo punto di vista
E voglio tornare sul e anche andare perché voglio prese per per troppo tempo
Ma
Naturalmente
Credo che abbiamo in questo periodo
Lente ratifica
Della relativa caduta dell'egemonia americana che insomma riscontriamo
Un po'
Vorrei che vorrei un attimo parlare dell'Europa adesso di come in questo quadro si colloca l'Europa innanzitutto l'Europa euro
Soggetto un soggetto del multilateralismo
è tutto da discutere tutto da direi decisamente di no la Germania lo è sicuramente
All'Europa come soggetto politico nuovo non lo è anzi è un
Eh no c'è la Francia ma la Francia da solo certa un po'insomma cioè il problema europeo per dal quale non esce fuori una presenza effettiva in questo gioco molti molti collaterale io vorrei tra l'altro riguardo permette un rapidissimo saluto indietro al quarantacinque
Che mi sono ricordato facendo la scaletta
Di aver letto tanti anni fa un bel libro di inizia credo
Storm Strømmen Thomas Bellora i guai Eastman
Sì Sequals me
E poi c'erano mi ricorda i cellulari
Che ne hanno naturalmente carri e bande McCoy junior triduo che non mi ricordo
E ci sono mi ricordo quelli proprio
Quando discorso degli esempi cui dice stiamo integralmente cambiando la politica estera americana e cambiando la l'opinione del degli Stati Uniti d'America l'atteggiamento del popolo americano verso che e quando perché contro Obama che escono pienamente dalla fase dell'azionista concetto cioè l'azionista che adesso vanno
Perché non spetta se lo porta riportava certo aveva fatto la guerra l'aveva voluta era entrata passero portava con sé quello che insomma viene considerato il filo comunismo dice hutu ma insomma grazie
Molto rozzo approccio era un tentativo di trovare un accordo per mantenersi in qualche modo gli Stati Uniti regolare un sistema che comunque un principio di regolazione la guerra fredda
E no questo voglio ricordare perché non non viene spesso ricordato
L'operazione che si fa in Europa col Piano Marshall era armato
L'operazione attraenti viene prima di quello
Ed è sull'operazione atlantica che si forma Lucci fonda loro penso non viceversa
E ma questo eppure appunto
E la Germania e il punto di riferimento cc centrale di questa storia dell'operazione tattica perché c'è il problema del recupero dei
D'altra parte insomma Schumann De Gasperi Adenauer cioè uomini di fonti mi diceva nobili
Dopo avere
Era diventato presidente dello struzzo una volta lo incontrai dopo i processi eccetera lui era Giove segretario di De Gasperi era
Che quando gli telefonavo a Schumann
Come Adenauer evidente in quanto il Solar Suma parlavano in francese parlavano in tedesco
Euro se fatte in lingua dei Sica sensata
E
Monnet che un altro dei no perché non era filo tedesco
Insomma tra
Problema tedesco Stato è stata al centro e non si è risolto io rimango non posso stare qui
Rimango convinto sono storicamente che
La parabola diciamo così federalista europea che poi ha delle riprese dopo ma Brady brevi e interrotte
Ma realmente finisce con la
Caduta della CEE
E sulla difesa che si gioca la grande partita sulla difesa e su quel progetto
Federalista che esce fuori dal Trattato sull'accedervi
E che i comuni in cui De De Gasperi e
Ha ha un ruolo importante come lo assuma Anna come lo hanno allenavo
Diciamo De Gasperi e poi il proponente allora fu
Dopo cinquantaquattro insomma ci sono intermittenze ma non non ripassa più un progetto
E vorrei ancora sottolineare perché lo non so perché lo si dimentica che paradossalmente perché una delle riprese certamente dell'Orsa eccetera il prezzo negli ultimi anni Craxi anche naturalmente
Per per Milano per
C'è una forte Martini era
C'è una forte ripresa europei spicca
Ma il trattato di Maastricht se noi seguiamo il percorso
Oltre al fallimento riforma la Costituzione europea
Ce la siamo lettera
E no nel senso che lo lo lo spazio diciamo federalista che occupa la ed è molto ridotto
Non so mica tutti i pilastri insorgono
è soggetto a me lascia stare l'offerta i ricordi Val d'articoli non fanno la realtà del potere insomma dodici ma soprattutto la la linea che emerge e parte da Marte che è una linea
Intergovernativa
è e diciamo la la la il sovrapporsi dell'intergovernativo sul federale tale
Mi fanno ridere i sovrani Schirinzi risiede europei sopranista darà a quarant'anni da trent'anni quarant'anni Lisbona potrò Palasport avete presente sbotta
Allora c'è anche leggere un attimo le corna non so forse sono io che
Vengo rapidamente voglio rapidamente non farvi perdere tempo
A una riflessione sulla Germania perché voglio tirare su questa cosa nel passaggio dal bipolarismo al colpi Isma'una conclusione avventata in cui
La la Germania cioè in tre
Nel senso che
Innanzitutto diciamo che
Lo ha già accennato
Insomma l'avere costruito
L'integrazione europea
Sul lato economico poi allargando eccetera
Lasciando la difesa gli americani è allarmato perché di questo si è trattato
Perché
Adesso sulla gli americani contestano che gli europei spendono poco
Eccetera c'era
Allora letto un blog
Studio quindi prodotto in inglese io non sorte desco contro
Di un istituto Stiftung vision cioè così politiche in piazza accreditato era un'analisi sul la spesa tedesca europee insieme non lo aspettano meno di quanto hanno speso di quanto richiede il trattato
Sono semmai gli americani che stanno più tirati sulla spesa europea sono più tirati sulla spesa europea
Perché il problema oggi degli americani perché l'asse si è spostato con la crisi e per grazie si è poi spostato dall'Atlantico al Pacifico parliamoci chiaro il la preoccupazione maggiore americana e la la
Tra l'altro cioè valutiamo perché non è che sia tutto così tranquillo che
Adesso è venuto fuori la cosa del Golfo Persico gravi insomma attriti
Fra tre tipi chissà dove possono portare
Ma nel Mar della Cina siccome gli americani pattugliano
Strettamente quelli storici incidenti sono continui non è che emergono ma sono continue curve
Io leggo International Affairs delle poche letture che ancora faccio
E vizio Massimo
Allora
Quando penso che cosa è stata cubo per la mia generazione già abbastanza bene come ancora è un di ittico conferimento
Abbiamo una metastasi Cuba
Siamo a raso non di quella gravità c'è condizioni i missili puntati su Washington ma e avevamo
No ma torno alla Germania
Intorno al problema insomma pro
Noi ci siamo trovati all'indomani do dopo l'ottantanove abbiamo riconfermato rapporto di difesa dell'Europa
Con gli americani ne abbiamo confermato la ah nato qua aveva perso il suo scopo
Chi c'è una difficoltà e e e nata una difficoltà di rapporto con gli americani e naturalmente la presidenza tra
Aumentato
E diciamo la verità e così necessario adesso incerto le difese se necessario
Tra l'altro leggevo sempre
Ogni tanto metto l'occhio su questi
Per esempio Europa un problema di tipo di difesa grave che ancora la NATO non pare che quella rispetto ai troppi
Peroni passa guerre chimiche siccome come sapete guerre chimiche si fanno in Medioriente gli emendamenti
Speriamo non la faccio Susanna adesso
E e insomma problemi di difesa ci sono ma
Però come dire l'Unione Sovietica non c'è più sembra
E
Naturalmente insomma
Il rapporto
Di necessità diciamo del rapporto con gli americani
Che i giapponesi continuano ad
Con gli stessi definitivo due Paesi due grandi Paesi sconfitti hanno molti problemi consimili nel rapporto con gli americani però la
Continua a essere evita qui e meno vitale questo
Per di più la Germania insomma
Si trovano in una situazione in cui la sua egemonia porno economica sul resto dell'Europa in particolare sul sul sud dell'Europa
Insomma può in discussione messe
L'Italia è uno dei
Sono anti Bruxelles consono anti tedeschi
La posizione prudenza Sella in manette dei siti re di che cosa stiamo parlando siamo
Veniamo veniamo al nocciolo
E poi ci sono numerose altre percorso insomma c'è un cambiamento interno della politica tedesca che sappiamo che è anche molto è una ripresa
La Germania è allo stato
Un Paese molto incerto e confuso evidentemente interni
E non ancora negli orientamenti di una maggioranza che sempre più esigua
Nel
Faccio né via veramente molto stupito
Di vedere il mio un articolo
I Timothy l'orto Garton asciutto il grande storico inglese un accenno a questo problema tedeschi dove guardi tedeschi
E questa cosa o sull'ultimo numero di International per c'è un articolo sulla Germania si pone questo problema ma con la crisi del sistema liberale europeo tedeschi che al problema il problema tedesco ritorna il problema che ritorna al centro
Allora formulo questa ipotesi che
Che vedo fatta come ipotesi possibile anche se improbabile
Si può Pluto su queste
Con una chiosa questioni mette insomma il passaggio dal
Bilateralismo al
Multilateralismo può anche passare attraverso
Una nuova fase bilaterale
In cui il blocco già c'è parte insomma che non è un blocco ancora cementato cui l'ordine
C'è la Russia e la Cina che vanno d'accordo
Ricordo dice non non apro il caso perché Udine quello beh
Ma c'ha molte ragioni di essere quello e la e tutta la sua politica estera e tutto coerente rispetto queste ragioni
E poi ce e e gli americani temono
Se la Germania passa dall'altra ci avvarremo timidi basta
Tra l'altro insomma
Cercasi è ma non c'è solo il gas
Si può riconfigurare una bipolarità insomma molto molto più complessa insomma tutte aperti dipende da come vanno le cose in euro prudente perché anche aperto un progetto europeo
Progetto di difesa europea quei francesi che si fanno avanti con la force de frappe
Tutto è aperto però anche questa è una cosa voglio fare solo
Il due due brevissime considerazioni sull'Italia che no no considerato perché francamente non la trovo l'approvi questa discussione non è rimarcata Alitalia detenuta
Però certamente rientriamo in tempi in cui è necessaria una coesione nazionale che l'Italia non hanno
è un Paese che non ha questa coesione
Non entro nel merito ma di questo ne sono Condi e sempre di più viene meno non so forse Giovanni Orsina che parla proprio di mente e più ottimista
Va bene
Far saltare tra l'altro sulla Trieste
Che come sapete Trieste
Potrebbe essere termina grande terminale della via della seta attenzione
I cinesi ci tengono
Tengono anche triestini
Detto parlare di territorio libero di Trieste Telecom l'Italia
E poi scusate un'altra siccome sono la Fondazione Craxi ligio fare un'altra considerazione
L'ordine del generalissimo
Insomma io studiato De Gasperi una grande icona di cose che sono state fatte e di altre che non aveva ancora fatto non ha finito di fare
Anche Craxi è una grande icona
Che era una persona che in realtà è che Craxi che inizia un processo di transizione che non si è mai conclusa in questo Paese
E le intuizioni ce le aveva avute tutte Bettino Craxi
Poi non è riuscito non entro nel merito del dei meccanici parlare non entro nel merito di questi meccanismi
Però Craxi era un politico politico italiano e allieva quella struttura
Io non
Credo che dopo quel tentativo lì sarà difficile che rimettiamo insieme i cocci
E quindi no penso al quella che è stata la stagione di speranze che tutti abbiamo vissuto intorno
E mi auguro qualcosa di buono succede a me ne sono molto pessimista ma lascio la parola scusa passando per te a a Orsina che più ottimista di me grazie grazie a
Diciamo un pessimismo della ragione in un'Italia che oggettivamente non pervenuta e diciamo in questa grande ricerca di un nuovo ordine il nuovo ordine globale che non c'è delle parole del Professore
Emerge chiaramente quello che credo sia una riflessione a me tutti comune
Un grande problema di ritrovare degli equilibri di trovare un ruolo e una funzione d'Italia e della spesso blocco europeo che diciamo nelle parole del professore è un blocco lo Stato anche su non pervenuto
E poi emerge come un leit motiv e credo che continuerà per tutta la giornata questo tema della questione tedesca che un po'aleggi intorno l'ottantanove non solo per ragioni geografiche laddove cadeva il muro ma perché all'inizio e origine tutta una storia che oggi coi implica continuiamo questa riflessione cambiando totalmente tema ma un tema altrettanto di grande attualità come dicevamo
Poc'anzi il riguarda proprio l'antipolitica oggi è materia assai discussa da assai dibattuta tutto viene considerato antipolitica tutto viene considerato solismo non si riesce a capire limiti confini né tanto meno un po'si riescono un po'a rinvenire le origini che sicuramente non nascono in questi recenti anni hanno origini ben più datate ecco
In questa riflessione intorno alle dinamiche del mille novecentottantanove Giovanni Orsina ce credo ce le che era un affresco quantomeno interessante e sicuramente originale quindi persero sino all'avvento della dell'antipolitica
Grazie Nicola grazie alla Fondazione Marco Gervasoni Verdesca per questo invito dunque se professore Craveri viene a cercare ottimismo da me vuol dire siamo veramente mal combinati quindi
Ma io parlerò di tutt'altro io parlerò di un decenni ottimistico e dell'ottimismo post mille novecentottantanove ma sostanzialmente per concludere che con ogni probabilità era molto mal fondato esibiti per lui conclude su una nota pessimista allora innanzitutto non in realtà non presento una relazione presento un progetto di ricerca perché avevo cominciato a ragionare su una relazione ma la materia è talmente ricca talmente ampia
Talmente complessa che non sono riuscito a fare molto più che grattare la superficie del materiale e appunto ipotizzare una serie di piste di ricerca per quello che potrebbe per certi aspetti è essere essere un libro più che appunto una relazione di convegno o un saggio
E e quindi diciamo vi presenterò necessariamente appunto alcune ipotesi alcune piste di ricerca alcune idee generali su quello che potrebbe essere un libro sul diciamo il clima politico e culturale non italiano clima politico e culturale nelle democrazie avanzate dopo il mille novecentottantanove chiamatelo se volete Fukuyama non spetta se vogliamo prende naturalmente c'è l'ormai celle celeberrimo libero prima saggio e poi libri Francisco Pugliano ma c'è molto più che che fu cui ama c'è cioè tutto quanto diciamo un un grande dibattito
Di quelli che possiamo definire i lunghi anni novanta mille novecentottantanove due mila e uno prendendo quindi la caduta del muro come termine a quo e l'undici settembre come termine ad quem
In questi lunghi anni Novanta c'è un determinato clima politico intellettuale culturale internazionale
Che nella mia interpretazione questa è l'ipotesi che vi propongo definiscono questo decennio come l'ultimo decennio utopistico della nostra storia è un decennio di utopia ed è in particolare questa l'altra proposta che mi faccio un decennio di un'utopia
Della dei politicizzazione l'utopia della fine della politica l'utopia nella quale non ci sarà più bisogno di politica o comunque basterà una politica di di temperatura di livello e di intensità molto bassa
Questo è il tipo di di proposta che li faccio e però appunto come detto ve lo faccio
Diciamo definendo una cornice complessiva del ragionamento e facendo alcune ipotesi aprendo alcune piste di ricerca e presentando soltanto alcuni esempi perché come potete immaginare si tratta di un di un discorso molto molto ricco molto ampio che copre moltissime riflessioni intellettuali di di varia natura di varia origine copre appunto un discorso di storia politica e quindi è una cosa che naturalmente
Non soltanto appunto non c'è tempo di di compierlo qui ma non ho avuto tempo io di di compiere il ragionamento prima di venire qui e quindi lo presento come un ragionamento aperti
Dunque
Da dove viene tutto quanto questore innanzitutto nell'interpretazione che ne do io
Non la crisi del politico quanto meno un processo di ridefinizione di che cosa sia la politica non comincia nel mille novecentottantanove
Mille novecentottantanove è un punto di svolta all'interno di un percorso più ampio che nell'interpretazione che ne dò e che ho riassunto nel nell'Ulivo mio ultimo libro che uscito l'anno scorso la democrazia del narcisismo
Ha un'origine grossomodo nella seconda metà degli anni Sessanta cioè la seconda metà degli anni Sessanta sono un momento nel quale comincia a essere rimesso in discussione il ruolo della politica all'interno delle società avanzate
Su questo vado rapidamente appunto perché non voglio riprendere riprendere il discorso che ho già fatto nel libro però appunto per darvi il quadro complessivo all'interno del quale collocata questa riflessione
Questa frattura diciamo questo ripensamento della politica negli anni Sessanta comincia con un soprassalto di politica soprassalto di politica di cui troviamo naturalmente notoriamente un punto di svolta un punto appunto culmine uno Zenith nel nel mille novecentosessantotto come momento nel quale viene riproposto un processo di politicizzazione delle società occidentali si vuole più politica più politicizzazione più militanza più partecipazione c'è un passaggio appunto che passa attraverso un soprassalto di politica una una rivoli di citazione di una sfera pubblica che a partire dagli anni Cinquanta dalla fine degli anni Cinquanta si riteneva invece che stesse andando verso un processo di dei politici trazione ricorderete naturalmente insomma tutte quante
Dario Alberti andò radiologi saremo onda Ron tutte le sembra Mazzilli sette tutte le riflessioni che si collocano fra la fine degli anni cinquanta e l'inizio degli anni sessanta sulla fine delle ideologie e quindi sull'uscita
Da un mondo iper politico iper ideologico e l'ingresso invece in un mondo nel quale è la tecnologia e la tecnica che risolve il problema
Possiamo ritenere che il soprassalto di politica della metà degli anni Sessanta che poi culminò nel sessantotto sia una ribellione contro questo no
Noi non vogliamo essere una società tecnocratica non vogliamo essere la società stabile noi vogliamo politicizzare cambiare la società
Senonché questo soprassalto di politica degli anni sessanta si dissolve nel corso degli anni settanta
E sostanzialmente la risposta
Diciamo il l'esito di questo soprassalto di politica degli anni sessanta è un esito che punta molto fortemente verso dei processi di dissoluzione individualistica dell'ordine sociale
Cioè alla fine della del soprassalto politico del Sessantotto quello che resta
è un'aspirazione alla libertà individuale per tutta una serie di ragioni che ci sono ma che qui non tratterò e neanche neanche sfiorerò menzognero però c'è una degenerazione di questo processo politico che a porta poi a quello che nel contesto storiografica italiana chiamato il riflusso
Quello che passa appunto a cominciare dal settantadue settantatré settantaquattro verso processi di idee politicizzazione e diciamo attraverso il quale questo desiderio di rinnovamento politico si traduce in un desiderio di rinnovamento individualistico
In maggiori spazi di libertà libertà individuale
Quello che resta di tutto quanto questo è diciamo una ribellione contro la tradizione una ribellione contro quel che rimaneva della tradizione nell'Europa degli anni sessanta che non è che fosse più moltissimo e che però comunque restava una ribellione contro la tradizione una ribellione contro tutti i vincoli che la tradizione metteva la libertà individuale e appunto un'espansione della libertà individuale
Come appunto cercato di di descrivere nel libro appunto vado molto rapidamente perché mi secca ripetere ripetere cose che ho scritto trascritto ormai un anno fa ma ho pubblicato ormai un anno fa ma perché poi questo ci aiuta a capire come si colloca il discorso appunto sugli anni Novanta che invece la parte diciamo
Nuova di questo nuova permetti questo ragionamento poi spero che lo sia in qualche misura anche per voi ma insomma sicuramente lo è stata per me e almeno contro un tentativo di di riflessione nove su testi nuovi
Rispetto a questa appunto esplosione di desiderio di liberazione individuali che è l'esito
Di questo processo degli anni sessanta l'élite politica e rispondono in due modi da un lato ampliando i diritti di libertà individuali ed è la cosiddetta rivoluzione dei diritti che si colloca negli anni settanta volete più libertà
Vi diamo più libertà ed è quello che trovate appunto in tutti quante le democrazie avanzate
Grosso modo negli anni più nella seconda metà degli anni settanta e quindi una ampiamente diritti individuali da un lato e dall'altro lato di fronte a queste esplosione e di questa richiesta di libertà individuali invece
Un consapevole tentativo di dei politicizzazione
Cioè c'è uno sforzo da parte delle liti politiche di spostare i Poteri verso dei centri non politici le banche centrali le Authority le tecnocrazia e e poi a partire dagli anni ottanta nei confronti del mercato come strumento di gestione di elettorati democratici che chiedono sempre di più
Quindi nella mia lettura
C'è questo per per vedere appunto da dove viene l'antipolitica che accelera dopo il mille novecentottantanove quindi nella
Nella mia lettura cioè uno un'esplosione di politica negli anni Sessanta che porta a una rivoluzione individualistica
Che di per sé tende a essere non politica proprio perché centrata sullo spazio di libertà individuale e l'élite politica che rispondono a questa richiesta di libertà individuale
Da un lato concedendo diritti dall'altro lato cercando di spostare il potere su istituzioni non politiche che freni no
L'espandersi dei diritti
Pensate per fare un esempio alla politica di Giscard estere che nel corso del suo mandato presidenziale ampie misura notevoli diritti individuali e sociali la lista la lista molto lunga
E poi porta il franco dentro il sistema monetario europeo
Anche con l'idea che il vincolo vincolare il franco al marco sia lo strumento che poi può essere utilizzato per dire al proprio elettorato queste cose non me le posso più dare
Perché altrimenti mi salta il Sistema monetario europeo costruendo un vincolo che coi poi come è noto sarà quello che faranno fra gare imiterà Anna socialista
Mille novecentottantuno mille novecentottantadue quando Mitterrand si troverà a scegliere fra il socialismo e l'Europa e sceglierà all'Europa
Con l'idea che quindi questi vincoli internazionali tecnocratici servono a vincolare a vincolare appunto queste esplodere delle richieste dei diritti delle libertà individuali
In buona sostanza però è questo il tema fondamentale tutti questi processi e tutti quanti questi movimenti portano a un appassire della dimensione politica
Portano a una riduzione del potere della politica su questo c'è in realtà un dibattito in corso e poi lo rivedremo anche come dibattito che si svolge nel corso degli anni novanta perché diciamo una delle grandi interpretazioni di questo processo è un'interpretazione che non punta alla riduzione della politica ma punta una ridefinizione della politica
C'è una delle tesi interpretativa in realtà quello che succede negli anni settanta e ottanta non è un ridursi della politica ma è un cambiare degli spazi della politica per esempio la politica perde potere rispetto alla all'economia ma acquista potere Rispetto Ali vite individuali
Non può più regolare i mercati ma può regolare il divorzio la Bortot i comportamenti personali cioè che c'è una ridefinizione dell'ambito della politica può regolare la protezione dell'ambiente cioè che la politica perde terreno da una parte ma acquista Tirreno da un'altra parte
A me questo tipo di interpretazione lascia molto perplesso nel senso che secondo me quello che succede in realtà è una perdita di terreno complessivo della politica che è vero che si allarga su determinati terreni però si allarga su determinati terreni che sono molto più fragili e molto più provvisori di quelli che va perdendo
Poi anche acquisire un diritto di regolazione ambientale
Ma se poi il mercato deve essere libero ed è regolato come fai a proteggere l'ambiente in presenza di un mercato delle colato e quale delle due cose finisce finisce per prevalere ad esempio oppure l'altro tema è poi anche entrare nei comportamenti personali e ci può anche essere una politicizzazione dei diritti individuali o per esempio appunto del diritto di famiglia o dei comportamenti sessuali che prima non c'era
Però questa politicizzazione finisce sostanzialmente per ampliare la le libertà individuali per arricchire le libertà individuali e una volta che queste libertà individuali siano state arricchite sfuggono dal dominio della politica
Io posso fare una grande battaglia sul divorzio ma una volta che l'ho fatta concesso il divorzio
Su quei comportamenti individuali ho perso potere politico quelle cose lì escono dal regno dal regno della politica e quindi realtà c'è una simmetria che mi porta a dire che nel complesso la politica diventi sempre più difficile anche ovviamente in presenza di
Un
Una frammentazione sociale sempre maggiore che rende sempre più difficile la ricomposizione politica della società la politica e azione collettiva è organizzazione di collettività
Per perseguire scopi collettivi in un mondo completamente frammentato completamente individualizzato nel quale la ricomposizione
Di interessi e organizzazioni collettivi diventa sempre più difficile fare politica diventa sempre più difficile
Questo diciamo il quadro complessivo che secondo me ha origine negli anni Sessanta
Che cosa cambia dopo l'ottantanove o che cosa accelera dopo l'ottantanove
Dopo l'ottantanove accelera il fatto che intorno a questi questa ipotesi di di mondo senza politica o di mondo con una politica a bassa intensità
Viene sostanzialmente scritta regolata e da che era un dato di fatto sempre di più si trasforma in un Progetto e se volete in un'utopia l'utopia di un mondo
Senza politica l'utopia di un mondo senza potere dell'uomo sull'uomo
L'utopia se volete di un mondo nel quale tutto sia regolato da meccanismi impersonali e quindi non ci sia più
Il comando di chi comanda su più ubbidisce perché tutto è regolato da meccanismi impersonali
In che cosa consiste punto questa utopia la convinzione che possa prender forma un mondo globale
Regolato in larga misura dei meccanismi impersonali e tra virgolette oggettivi del mercato
Del diritto
E delle tecnocrazia
Un mondo al cui interno gli individui portatori di diritti e attori sul mercato possono muoversi liberamente
Liberamente costruendosi una propria identità individuale
E liberamente aggregando si è disaggregando sì a seconda delle necessità
Un mondo nel quale i giochi sono di più per lo più a somma positiva e quindi i conflitti possono essere risolti trovando compromessi soddisfacenti per tutti
Un mondo in conclusione come dicevo prima nel quale si è eliminato perlomeno minimizzato il potere dell'uomo sull'uomo
E di conseguenza nel quale la politica diventi più o meno superflua o quanto meno possa essere ridotta ha un ruolo molto marginale molto molto ridotto
Allora se questa diciamo eh laterizi quindi all'interno di un processo di politicizzazione del quale ho provato a descrivervi diciamo le cose fondamenti elementi passaggi fondamentali dopo l'ottantanove parte un decennio lunghi anni novanta ottantanove due mila e uno nel quale questa cosa diventa un progetto
Diventa un Progetto diventa un utopia di de politicizzazione queste la teste non ho detto che non non so se questo sia effettivamente vero
Però questa
Queste la tesi è ovviamente poi a partire dall'undici settembre dal due mila e uno col due mila uno poi col due mila sette e poi col secondo decennio del ventunesimo secolo quello che stiamo vivendo è il fallimento di questa utopia
è la dimostrazione del fatto che questa utopia non può non può funzionare
Dunque alcuni segnali di tutto quanto questo diciamo quello che sono riuscito a fare è
Cominciare almeno a guardare alcuni segnali questa forma di pensiero utopico nel dibattito intellettuale internazionale degli anni novanta che è ricchissimo negli anni novanta esce una quantità di roba
Mostruosa e appunto della quale veramente soltanto sono riuscito a apprendere alcuni alcuni pezzi alcuni passaggi
E che è piuttosto complicato perché naturalmente si tratta di politologi studiosi sociologi studiosi relazioni internazionali che
Naturalmente
Descrivono una situazione
Tendono a proporre la propria interpretazione del quel che sta succedendo con un'interpretazione oggettiva weberiana a valutativa
Questo è quello che sta succedendo ed è molto difficile andare a distinguere dentro queste opere che sono per lo più scritte in sociologia ESE quindi sono anche terribili da leggere
E qual è la parte di diciamo descrizione e qual è la parte di prescrizione è qual è la parte di wishful thinking ma la parte in cui sul sinking c'è eccome eccome se non c'è soltanto alcuni alcuni passaggi ovviamente un dibattito che che segue molti a molti poli e segue molto passa molti passaggi a un primo dibattito naturalmente
è tutto il dibattito sulla liberal democrazie sulla vittoria liberal democrazia in questo naturalmente l'opera capitale cardinale loggia citata è quella di di Fukuyama proprio soltanto due battute l'opera di Fukuyama è molto come noto come tutte quante questi libri e molto più citata che letta
Quando la si legge è un libro meno banale di come viene presentato e soprattutto è un libro che nell'ultima parte dimostra di aver capito
Almeno alcuni alcune difficoltà e alcuni problemi
Di questo meraviglioso mondo posto storico ai G Monia liberaldemocratica che Fukuyama descrive e in particolare perché fui ama letto bene i due autori Tocqueville e micce e quindi è molto consapevole del fatto che
Questa democrazia
Diciamo priva di priva di valori priva di punti di riferimento della quale tutti sono uguali e nella quale tutti si riconoscono reciprocamente
è una democrazia che rischia di approdare a quello che poi li chiama l'ultimo uomo cioè un uomo che è poi è diciamo la distopia talk Liliana l'uomo sax ceo
Che non si interessa più di nulla che pensa soltanto e proprio a proprio benessere materiale
E che vive realtà in un totalitarismo soft potremmo dire potremmo dire oggi detto questo naturalmente questo vale per chi Fui amaro legge ma la lettura
Diciamo l'interpretazione complessiva e viene data di Fukuyama negli anni novanta e tutta invece un'interpretazione di natura utopica punto fine della storia la fine di la fine del
Ora
Non è che su cui ama ovviamente descriva la fine della politica però è evidente che in questo mondo che fu chiama descrive la politica finisce per passare ha un'intensità molto bassa
Perché appunto è un mondo sostanzialmente autorganizzati così e per esempio oggi Marco Gervasoni ci ha letto la descrizione di portinaio del realismo politico è un mondo nel quale realismo politico non serve più
Perché è un mondo nel quale le relazioni internazionali vengono gestiti sulla base dei valori del riconoscimento reciproco delle soluzioni non c'è è un mondo nel quale Dino avremmo è un mondo di giochi a somma positiva
Nel quale quindi si trovano sempre compromessi che possano andare bene a tutti è un mondo in cui il modello di interazione il mercato
Come modello di interazione libera nel quale Twente liberamente molto in teoria e nel quale prendi e dai ma tutte le parti in causa traggono vantaggio
Quindi
Certamente c'è un elemento quindi c'è una lettura utopistica di Fukuyama anche se il libro non lo è e dentro il libero c'è un discorso sulla vittoria liberal democrazia che diventa un discorso sulla
Su sostanzialmente sulla limitazione del politico dopodiché almeno per quel che riguarda la liberal democrazia
Credo che ci siano almeno tre autori importanti che andrebbero visti che sono ovviamente John Rawls negli anni Novanta pubblica liberalismo politico Habermas e tutto il dibattito sul porti madre Isma'costituzionale
Che ovviamente è un altro modello di costruzione di una nuova politica senza radici adatta un mondo globale e dare ritorta però ve ne faccio grazia
Anche perché soltanto all'idea dimettermi seriamente primo palleggi la Rozza mi vengono i sudori freddi e certamente non ho avuto tempo di farlo per questa relazione
Sia punito
Dunque questo o il secondo grandissimo dibattito degli anni Novanta naturalmente il dibattito tutti questi dibattiti sono intrecciati lumi all'altro cioè io odio separati soltanto per comodità di esposizione ma è un unico grande dibattito che viene preso da vari punti di vista
Ovviamente è grande dibattito sulla globalizzazione
Molto intenso molto ricco decine e decine e decine di opere di varia natura
Dove anche qui
Separare descrizione prescrizione wishful thinking è una fatica disumana per farla breve però
Nella buona sostanza
Il dibattito sulla globalizzazione è ovviamente un dibattito sulla fine dei confini che però non sono badate bene soltanto confini geografici
Perché dentro il discorso sulla globalizzazione c'è tutto il tema della fine dello Stato nazione la grande opera quella di chimici o mare
Lolli diciamo il manager giapponese che pubblica appunto nei primi anni novanta e li pensiamo la fine dello Stato nazione ma ce ne sono tanti però queste è uno me lo ricordo che grande
Credo fu pubblicata Baldini e Castoldi in Italia ebbe un certa un certo riscontro con molto discusso però all'altro confine che viene meno e quello è il confine che separa lo Stato dalla società civile
Quindi il tema è tutto quello della politica che non è più politica
Perché è e tutto quanto e l'altro un'altra delle grandi dibattiti grandi dibattiti diciamo che si interseca con quello sulla liberal democrazie quello della sulla globalizzazione ma è diverso
è il tema della governance il passaggio alla Governance
Che se
In parte è un discorso di natura tecnica ma in buona parte l'idea di un potere che viene gestito in maniera cooperativa in includendo gli stakeholder e c'è un potere che non è più potere
Nel quale tu non hai più uno Stato che comanda sulla società civile mai tutti i processi decisionali coordinati nel quale tutti quanti partecipano e quindi nei quali poi vengono prese decisioni sulle quale tutti quanti son d'accordo
E quindi non c'è più il potere dell'uno sull'altro perché tutti partecipano alla decisione nel dibattito sulla globalizzazione ovviamente tutto il tema è quello della società civile globale e della governance globale
Nel quale questa cosa non solo la fai ma la fai pure a scala globale su scala globale
Ovviamente
Questa è la descrizione ma la descrizione diventa prescrizione
Cioè il mondo è diventato così lo Stato nazione è morto quindi cari miei fatevene una ragione l'unica soluzione possibile è passare a questo mondo globale
Non avete
Siete morti siete finiti non avete chance
E quindi è una descrizione che diventa prescrizione e diventa anche per una prescrizione soddisfatta cioè non è che questi odori dicono mannaggia quanto mi dispiace cioè ovviamente
Dentro c'è tutto un discorso come dire levità fisica influenti di queste opere scientifiche chiamiamole così sono molto forti
Qual è la funzione dello Stato lo dice molto chiaramente Davide d'
La funzione dello Stato e preparare gli individui al mondo globale rendere gli individui adatti a vivere nel mondo globale
Perché questo cambiamento globale sarà possibile perché ci sarà il cambiamento generazionale
Le nuove generazioni saranno quelle adatte al mondo globale saranno quelle che rinunceranno ai valori liberali ma dai colori nazionali
E che si butteranno il perché perché gli studi demoscopici ci dicono che le generazioni più anziane restano legate al tema all'identità nazionale ma le giovani generazioni no quindi è chiaro che queste il piano inclinato verso il quale camminiamo
Ulteriore diciamo modo di afferrare questo dibattito
Il tema della modernità
Tutto quanto questo è legata una dissoluzione che non è solo di soluzione dei confini che non è soltanto processo di globalizzazione
Ma è dissoluzione di tutte le strutture sociali nel passaggio a quella che Ulrich Beck
Chiama proposi sociologismi e di difficoltà di lettura chiama la modernità riflessiva la seconda modernità cioè la modernità che viene dopo il dissolversi delle strutture industriali del sistema industriale
Che cosa ci dicono che in una modernità che ha dissolto tutto
Noi avremo appunto la modernità riflessiva c'è tutta la ricostruzione avverrà
In maniera riflessiva agli esseri umani Siri costruiranno una personalità è un'identità se la ricostruiscono da soli
Partendo dal nulla ovvero con i pezzi che hanno intorno tutto non è più un'identità che ti viene dall'esterno con la quale comunque tu hai un rapporto dialettico ma comunque appoggiando di a un elemento di natura tradizionale ma sei un individuo completamente autocostruito
Le strutture sociali saranno ricostruite in maniera in maniera
Diciamo
Riflessiva e sire inventerà alla politica è questo il punto centrale di questo discorso questo vale sia pelletterie della globalizzazione sia per le teorie sulla modernità
Non è che la politica scompare tutti questi dico non è che la politica scompare
La politica cambierà profondamente e sarà una nuova politica adatta a questo nuovo mondo una politica di ricomposizione scomposizione
Di gruppi che si creano di battaglie micro politiche di battaglie di micro potere
Fatte localmente c'è un mondo nel quale la politica si ritiene ripensata completamente
E però torno al discorso che facevo prima
Ed è questo il punto che tutti quanti questi autori descrivono molto bene la crisi della politica tradizionale e io fino a lì il sebo
Tutto sommato sono tranne sociologismi a parte sono convincerci abbastanza convincenti quando poi però ipotizzano la ricostruzione del politico in questo mondo completamente destrutturato
C'è un salto otto tale né un wishful thinking
Cioè e poi dopo e poi c'è tu non hai più centri di potere perché non è più istituzione ad una società frammentata e frazionata non è più l'identità collettive Ste battaglie politiche le fa in nome di che cosa
è questo il punto
Mi veniva leggendo leggendo questi scritti pensare il loro la loro idea di politica
Info in fin dei conti la loro idea della della nuova battaglia politica il mito ubriaco il Midway la loro idea di battaglia politica ma il mito tu
Che cosa lascia come lasciamo cioè e poi può esaurire tutto il politico la battaglia sul mito uccelli non ha un centro istituzionale
è una cosa totalmente culturale ha dato dei risultati ha dato dei risultati lasciamo stare i risultati positivi negativi e diamo cerco veramente però ha dato può darsi che abbia dato risultati ma non ha un centro istituzionale non si è agganciata una corte non si aggancia una legge non si aggancia un discorso sul potere dello Stato
E effimera è stata una grande esplosione emotiva e comunicativa ha lasciato degli strascichi un poco poi finisce lì
è Greta la battaglia post politica ma di nuovo che cosa la e tutto qui quello che ci lascia l'acque la posta politica
Giusto per concludere rileggo
Soltanto un passaggio che son passaggio diffidenza e che cosa dice
La tra la società posto tradizionale sta finendo ma è anche un inizio
Un
Un universo sociale di azione d'esperienza genuinamente nuovo
Ma è un postulato
Cioè non è che poi lo dimostra
La società globale uno spazio indefinito un luogo nel quale i legami sociali devono essere costruiti piuttosto che essere evitati dal passato
è decentrato in termini di autorità Marri centrato in termini di opportunità ai dilemmi perché centrato su nuove forme di interdipendenza poi questa di centratura e postulata ma ricitato in che senso
Certo oggi
Questa è scritto nel novantatré passati venticinque anni sappiamo che questa di centratura
Diciamolo fisicamente non è che abbia funzionato molto bene
Celare ovviamente col narcisismo e l'individualismo quindi dire
Poi dice a un certo punto ha scelto la potenzialità e l'effettività son due cose diverse come dire questo è un è una potenzialità che Dean ma che immagino ha poi che funzioni davvero
E poi dice certa ci sono l'ansietà le incerte le le incertezze eccetera eccetera eppure possiamo vedere le chiare prospettive per un rinnovo un rinnovamento delle del politica l'engagement
Della del della polizia della politicizzazione
E e appunto la democrazia del dialogo la democrazia delle mozioni
Come umanità collettiva non siamo fatalmente condannati alla frammentazioni riparabile sì
Ma è tutto Hui foste in King è tutta quanta roba da costruire non si capisce come dove debba essere ricostruita e questo appunto
è un po'il tono di tante di queste cose degli anni novanta
Perché uno deve due cose che ovviamente per ulteriormente visto che un progetto di ricerca vi dico quali sono le altre due direzione quale andrebbe sviluppato il primo ovviamente e quello delle retoriche politiche
Fino a quando poi queste il dibattito intellettuale ma questo dibattito intellettuale quanto colla dentro le retoriche politica nei discorsi di Clinton e discorsi di Blair nei discorsi di Bush
Nei discorsi dei di chi sta politica negli anni novanta e poi naturalmente
I fatti cioè fino a che punto poi a queste retoriche seguono dei processi che portano verso questa destra decomposizione del politico
Il mio sospetto è che sia tanto e che costoro finiscano anche prigionieri delle proprie le proprie retoriche vi cito soltanto uno dei pochi libri
Mi pare che finora usciti sugli anni Novanta sugli ruggenti anni Novanta del ruolo in una in Tiscali Bridge Joseph Stiglitz sa
Nel quale Stiglitz sostanzialmente dice
Volevamo fare altre cose ma abbiamo fatte queste sono andate tutte quante male grazie
Grazie al professore Orsina è stata diciamo passiamo dal pessimismo di Craveri alle domande tutte aperte che non lasciano sperare altrettanto un un futuro roseo di Orsina proseguiamo ora con questo con l'ultima intervento di questa di questa terza sessione come abbiamo detto prima affidata a Lorenzo Castellani bastava leggere anch'intorno
Ripeto la battuta non è una malattia quindi fare la personalità eminenti Giovanni Lorenzo grazie
Dunque rispetto
Diciamo ai pensatori che citava professor Orsina cioè quindi permeati da un forte idealismo wishful thinking nello stesso periodo dall'altro lato
Della barricata si pone Samuel Huntington scienziato politico americano
Che invece col mordi realismo
Colui che si pone diciamo una netta rottura anche con intellettuali della sua parte da lì poi Huntington è di base un democratico ha collaborato con l'amministrazione Johnson con l'amministrazione Carter quindi è una forma di democratico realista democratico conservatore diranno alcuni dei suoi critici a chi essa volanti intorno che molto spesso poi dietro le idee c'è l'uomo Antigone
Figlio della middle class americana quindi non è per nascita appartenenti all'élite americana cosa che lo spingerà
A concentrare molte le sue ricerche anche su i comportamenti delle élite politiche stesse frequenta ieri la Harvard Chicago quindi le università per eccellenza delle élite americana e giovanissima ventitré anni diventerà professore universitario
Noi diciamo a tre
Punti d'attracco ora nella sua ricerca il primo e e questo è molto particolare il potere militare e il suo primo libro che non è stato mai tradotti in italiano si intitola del Sol già rende State e già il fatto che un americano utilizzi la parola del State da soprattutto per quel periodo è indicazione di un pensatore fuori dagli schemi perché perché gli americani sono molto restia ad utilizzare un concetto che molto europeo è molto weberiano
Nasce come storico quindi militare come storico dell'istituzioni c'è uno storico che guarda i rapporti diciamo così in questo caso tra il potere civile il potere militare che poi sviluppano i libri successivi
Con un grande discorso sulle istituzioni e la storia delle istituzioni e quello che interessa particolarmente Huntington che manterrà sempre un approccio storico che è un po'figlio anche diciamo del realismo che poi mostra negli anni successivi
Quello che poi gli americani chiamano hanno chiamato lo sviluppo politico politica al development negli anni sessanta settanta
Cioè le transizioni le transizioni democratiche le transizioni di consolidamento della modernizzazione dello Stato anti intorno
Conia questo termine che si chiama pretore pretori ennesimo in cui diciamo descrive
Le dinamiche di quello che allora era chiamato Terzo Mondo mondo in via di sviluppo di normalizzazione neutralizzazione del potere nelle transizioni democratiche quindi quello che succede diciamo così tra i colpi militari e la transizionale democrazia
E quindi anche come lo Stato diciamo diventa un entità neutrale e non patrimonializzata cioè non ad uso e consumo della classe politica bensì punto questo tipo di razionalizzazione anche in questo vento un pensatore
Poco americano il primo anche in tono e molto più europeo cioè nel nella sua prosa di sono chiari echi di Webber dica la Smith quindi a influenze centro europee molto forti
E acquisterà diciamo influenze Luís mescola però anche i contributi originali di alcuni storici anglo americani in particolare due che sono fondamentali per capire il libro che costituisce la parte centrale della mia relazione che ha detto esce possibili se diciamo quello scontro delle civiltà quello che l'ha reso
Famoso a livello globale che sono Arnault Tonin vinti
Caro squilli
Dar Norton in b storico britannico insomma l'anti intona ricava il concetto delle civiltà soprattutto civiltà intesa al plurale
Cosa dice Huntington Hutton in B
Analizza nei suoi grandi libri sono l'ibrida sei settecento pagine sulle civiltà sulla storia delle civiltà
Da il fatto che ci sia una ciclicità nella storia e che la storia proceda più per civiltà che non per ideologie o per nazioni
Qui ci sono dei grandi cicli diciamo così religiosi
Da invece caro e qui cliniche è un personaggio secondario ma molto interessante deriva alla
Concezione diciamo così di una storia che si muove per editto
Per élite del potere
Sia quelli che
Togni sostengono che a mente che le grandi scelte del mondo derivino da delle minoranze creative anche nel caso in cui c'è un potere democratico pienamente sviluppato tanto che il libro più famoso e più influente di chi liquidi
è proprio libro sulle liti in cui si traccia il potere americano si chiama tra gi denota un libro di mille trecento pagine che era introvabile fino a qualche anno fa
E che mostra molto bene come l'intreccio di cui parlava prima anche il professor Craveri tra mondo industriale mondo della finanza e mondo e la politica caratterizza il modo con cui si muove il potere americano
Quindi questi due pensatori diciamo pongono le basi per l'assunto poi di Huntington nello studio delle civiltà
Come quindi egli identificherà sette principali civiltà tutte hanno un approccio di tipo culturale ma anche religioso cioè la civiltà occidentale il cristianesimo la civiltà russa e ciò che né intorno e la civiltà ortodossa poi c'è la civiltà islamica e la sì la civiltà Sinico confuciana quelli su queste sono le quattro principali civiltà che gli organizza e considera ovviamente anti dono prima di scrivere decresce al simili session fa tutto un lavoro preparatorio il libro esce nel mille novecentonovantasei
Diciamo ciò che lo distingue maggiormente da gli altri autori di cui si è parlato in particolare Anda Francis Fukuyama che paradossalmente un suo allievo che prende tutta un'altra strada
Questo perché fui a me molto influenzato dalle sue letture filosofiche mentre anti intorno rimane uno storico un analista del potere puro
Sa di ovviamente concepire una generalizzazione cioè dividere il mondo per scelta è ovviamente una semplificazione
Ma l'approccio che li utilizza quello del filosofo della scienza Toma scura per cui esistono varie teorie nessuna teoria può spiegare tutto cerchiamo di prendere quella migliore oche secondo il punto di vista di Huntington può spiegare meglio la fase che si stava vivendo e appunto a una frase molto interessante
Proprio per quello che succede nel mille novecentottantanove quindi per la caduta del vecchio ordine
Ma la differenza appunto antropologica di Huntington è tutta in una frase del libro che si trova all'inizio del libro che mostra il suo approccio di antropologia negativa potremmo dire antipapi scrive
Sappiamo chi siamo solo quando sappiamo chi non siamo
E spesso solo quando sappiamo contro chi siamo
Quindi la definizione dell'identità viene a contrario per differenziazione e questa è la base fondamentale del suo libro che poi spiega molti dei suoi assunti successivi
E anti bandisce essenzialmente c'è una divisione in grandi civiltà e il mondo non si muove più solo ed esclusivamente intorno agli Stati-nazione
Non si muove più e questa è una grande differenza di antico con molti suoi contemporanei
Su visioni ideologiche o su interpretazioni economiche
L'economia pochissimo spazio nel pensiero di Huntington perché perché la cultura e le identità secondo anti Tom sono i motori della storia e quindi rompe con molte interpretazioni economicista e fatte negli anni novanta per cui tutto veniva ridotto a che tipo di economia e da cui far derivare poi un'organizzazione del potere
Huntington dice no sono le identità le culture che caratterizzano le civiltà a muovere la storia e l'ordine politico l'altra grande
Variabile considerato avanti impone sì costruisce intorno a questi concetti
Dallo stesso Huntington appunto scrive l'organizzazione è la strada che porta al potere politico ma è anche il fondamento della stabilità politica e la precondizione della libertà
L'elemento diciamo così organizzativo identitario il nucleo fondamentale per Huntington parte da questo elemento
Chiaramente nel suo sviluppo dell'argomento egli sostiene che i conflitti
Non possono essere neutralizzati a livello militare ma non possono essere neutralizzati nemmeno a livello culturale
Sostiene anche intanto molti dei conflitti post mille novecento ottantanove o post Milano centonovantuno si sviluppano su delle linee di faglia tra civiltà
Ovvero su in quei territori che mostrano contratti e attriti tra le civiltà in particolare lui ne evidenzia due uno più reale effettivo già negli anni novanta cioè il rapporto tra l'Occidente e l'Islam
è uno più progressivo che però oggi sta emergendo cioè il rapporto tra la cultura occidentale e quella cinese
Questo diciamo evidenzia anche che cosa una differenza di Huntington con tutti i suoi contemporanei cioè mentre per i contemporanei di Huntington per la maggior parte di essi il mondo andava inevitabilmente verso uno occidentalizzazione
Quindi tutto diviene somigliante all'Occidente come appunto sentivamo cioè tutto veglia vince su scala globale e il mondo corre verso democrazie liberali Huntington sostiene in realtà che questo non è vero
Esistono secondo lui dei processi che potremo definire diciamo così differenziati
Per cui da un lato c'è un occidentalizzazione di alcuni paesi e c'erano di un occidentalizzazione di tipo economico ma per altri paesi in via di sviluppo pensiamo soprattutto ad esempio alla Cina c'è una modernizzazione
Quindi una spinta a modernizzarsi senza avere un occidentalizzazione completa cioè molto spesso nel caso soprattutto cinese c'è una conoscenza profonda dell'Occidente senza però esserne tutto al mente permeati
In altri casi casi più di Paesi islamici c'è addirittura un isolamento un isolamento che deriva dal rigetto dalla cultura secolarizzata occidentale e qui ancorato olimpica abbiano utilizzato da Huntington la teoria dell'aggressione per cui
L'invasione accidentale in termini di stili di vita economia secolarizzazione genera delle reazioni brutali che sono la base ovviamente della
Lo sviluppo del terrorismo islamico del fondamentalismo nella versione di Huntington egli appunto su questo problema dell'Islam sostiene
Che perché l'esame il più problematico prima di tutto perché ovviamente non c'è stato un processo di secolarizzazione e quindi chiaramente politica e religione continua a essere fortemente unite tra loro
Secondo è che non c'è uno Stato guida perché nel modo di ragionare appunto anti in toni hanno ogni civiltà ha il suo stato guida nel mondo occidentale ovviamente sono grandi Stati Uniti d'America mentre il mondo islamico questo Stato guida non c'è per le divisioni ovviamente interno al mondo islamico e anche per la difficoltà di costruire degli Stati centralizzati veri e propri
Ovviamente questo fa di Huntington un pensatore potremmo definire imperiale cioè con una verso una visione americana imperialista non nel senso deteriore del termine ma chiaramente anti non è ben conscio
Che il mondo occidentale guidato dall'anglo sfera e in particolare questo non tanto ingresso simili se c'è ormai numerosi articoli o interventi che lui farà all'apice diciamo nella parte più alta della civiltà occidentale c'è ci sono gli Wasp cioè io White Anglo Saxon protesta
Cioè quello è il gruppo
Etnico culturale che guida il mondo occidentale
Tutto questo chiaramente determina che cosa una reazione da parte del mondo islamico e quindi una faglia di civiltà molto forte
Tocca anche l'Italia se vogliamo diciamo fare una una digressione proprio per la sua posizione geografica mediterranea cioè è un Paese di confine del mondo occidentale che si trova all'interno di quelle precise fa quindi in definitiva anti don cosa sostiene sostiene che le identità culturali
I valori di base che sono quelli della civiltà cioè i valori minimi condivisi in
Siano quelli che caratterizzano i grandi moti della storia che caratterizzeranno nelle sue parole i prossimi due-tre decenni rispetto a quando lui scrisse il libro quindi
Noi siamo diciamo in pieno della previsione Antin Tognana
Ovviamente al contrario dei dei pensatori come dicevamo prima antico anche uno che lo Stato lo ha studiato e ha studiato il potere militare non rigetta una visione dello Stato la parola Governance nei dischetti di antico non esiste
Esiste io Nation States
Ma che
Diciamo la seconda unità fondamentale dopo la civiltà non a caso appunto lui parla di stati guida quindi di chi esercita quelle leadership qua e che chiaramente diciamo così
All'interno degli Stati stessi si riproduce parzialmente il Processo di scontro delle civiltà e questa è forse la parte più interessante per l'oggi perché cosa ci dice Huntington Huntington sostiene che i fenomeni migratori
Portino lo scontro di civiltà all'interno di alcuni Stati nazionali in particolare quelli occidentali
Tanto che e si beccherà ovviamente da i colleghi l'Accademia libera l'una serie di accuse di razzismo
Anche intorno sosterrà la pericolosità dell'immigrazione ispanica negli Stati Uniti perché molto massiccia perché debbo graficamente proiettata verso la crescita e quindi capaci di influenzare molto il futuro nella scelta dei presidenti americani
Se pensata la vicenda florida collezioni tampona
Ancora possiamo dire che la profezia di Huntington da questo punto di vista non è sbagliata ma ovviamente egli sostiene guardate che contrariamente a molti suoi colleghi anni novanta non ci sarà una
Assimilazione multiculturale
Cioè noi
Con i fenomeni di migrazione
Puro occidentali Zandonà coloro che che vengono all'interno dei nostri Stati nazionali
Non riusciremo ad omogeneizzando la nostra società del tutto in particolare per coloro che hanno una civiltà e una cultura particolarmente marcata appunto il caso degli islamici ma anche il caso dei cinesi e qui mi considera questi Paesi come diciamo così e i loro diciamo i loro legami come parte di una modernità alternativa cioè c'è la modernità occidentale poi ci sono delle modernità alternative quella islamica quella cinese
In tutto questo l'immigrazione sostiene in definitiva anti TAV non risolve non si risolve da sola come problema Manzi nonostante si sia il mondo piatto quindi più comunicazioni più relazioni Inti Oria più capacità di integrazione tutto questo paradossalmente aiuta a scatenare le reazioni
E a mantenere con i Paesi di origine con la cultura d'origine un legame che ancora più forte rispetto a quando le telecomunicazioni non esistevano se ci pensate bene la dinamica di fare il Fighters
Cioè de questi islamici di seconda generazione che vivono in un'enclave all'interno degli Stati occidentali che hanno un forte legame con il Paese d'origine ma
Pur essendo immersi la cultura occidentale non ne vengono permeati anzi scatenano la reazione c'è la teoria nell'aggressione arriva dentro gli stati nazionali e questo sicuramente diciamo il primo punto interessante di Huntington la seconda è una profezia molto mirata sullo sviluppo del populismo
Cioè anti tant'prevede che questo multiculturalismo
Secondo lui in assimilabile
Avrebbe creato delle reazioni delle ripercussioni politiche molto forti intorno a le identità culturali
Quindi prima di altri lei capisce quale qua non è più il gli economisti o peggio come pensano anche alcuni presidenti americani ma nel lungo periodo ci sarà un problema di identità e questo problema identità condizionerà il dibattito politico
E se l'è lite non se ne accorgeranno in correremo in numerosi problemi
Sentite cosa scrive cosa scriveva anti intorno appunto poco prima di morire se le liti istituzionalizzate non competono tra loro per organizzare le masse
Saranno le élite dissidenti ad organizzarle per rovesciare il sistema nel mondo che si modernizza chi organizza la politica controlla il futuro
Cioè anti Tango dice guarda che sotto la pelle della globalizzazione del consenso io l'omogeneizzazione economica etnica in realtà si muovono dei conflitti di cui se continuiamo a sottovalutare la portata ce li ritroveremo a pagarne le conseguenze
Quindi questo è diciamo la l'altra grande questione di relazione con con la modernità diciamo e con il Presidente
L'ultima proprio ragionamento sulle civiltà che è interessante perché diciamo sono soprattutto negli ultimi anni i pensatori anglosassoni anglo americani a ragionare per civiltà molto più dei pensatori europei
E questo evidenzia quasi appunto un tratto di specificità Huntington anche per esempio sulla lo sviluppo e l'Unione europea molto critico
Lo considera un subsistema all'interno del mondo occidentale guidato dagli americani quindi non ha
Non ha bocca diciamo così alla narrazione europeista anzi tende a sminuire la portata quasi non se ne occupa quando se ne occupa
Dice sarà una confederazione all'interno di tante altre confederazioni guidate da una federazione più importante le altre la nostra cioè gli Stati Uniti a me
E mostra anche come tendenzialmente in insieme a Quigley soprattutto ci sia un modo appunto di porsi da maestri del sospetto rispetto al potere non di derivazione marxista nel senso che lo stesso anche dare molto esplicito cioè sostiene che le élite nel mondo angloamericano derivino da le università le grandi università americane e che quelli siano i filtri funzionali per selezionare un'élite che poi ragiona per civiltà Pino ragioni in base a interessi nazionali
Questo diciamo si può considerare anche i rapporti con lo Stato appunto uno Stato osmotico che inizia con il complesso militare industriale
Del secondo dopoguerra e continua questo sviluppo di interrelazione tra capitalismo politica e mondo appunto economico e dell'alta amministrazione
Geminello Alvi interpretando questa tesi Dianti palpare era di aristocrazie penali cioè Perin per identificare il gruppo che alla guida del mondo occidentale
E questa mi sembra una lezione molto interessante bisogna considerare il momento impianti ton scrive i due protagonisti della politica sono George da più voci
E Al Gore e se si ripercorrono i gli alberi genealogici dei due e abbastanza evidente come entrambi provengano da quella che somiglia ad più a un'aristocrazia una legal chi ha che non la democrazia
Se cercate chi era Prescott Bush cioè il nonno di Giorgio Daverio vi accorgerete che parliamo di uno dei più importanti banchieri d'America
Ovviamente con un figlio che diventa presidente americano e con un nipote che diventa presidente America quindi si sfata molto anche il mito appunto del del se il governante della democrazia
E quindi forse questa una lezione anche per capire applicarlo sul caso italiano e qui chiudo i problemi che noi abbiamo avuto quando è accaduto l'ordine della cosiddetta Prima Repubblica
Che è la fine dei filtri funzionali attraverso cui seleziona Mamola nostrani
Cioè la perdita del sistema politico partitico della centralità di Banca Italia ed è la centralità di alcune grandi compagnie di Stato ha probabilmente gettato il Paese
All'interno di un circolo vizioso in cui la nostra capacità di produrre Litta diventava molto scarsa e quindi la frase di Huntington su le liti istituzionalizzate
Che non competono per il potere e quindi le masse vengono organizzate da altri che poi le sostituiscono mi sembra una descrizione potrebbe essere anche in maniera molto generale pregnante per quello che abbiamo vissuto in Italia negli ultimi trent'anni
Una lettura affascinante di ciò che è stato e di ciò che potrebbe essere con questa con quest'analisi concludiamo questa terza sessione
Adesso seguirà subito la tavola la la tavola rotonda quindi la quarta e ultima sessione conclusiva tempi organizzativi se vogliamo prendere un caffè facciamo cinque minuti di pausa è iniziamo M e cinque minuti di pausa erri iniziamo subito
Caio ecco il pastore proprio
Allora
In attesa che ci raggiunga il senatore Casini che ha finito in queste stante il suo intervento in aula
Inizierei questa ultima sessione di questa giornata di studi di riflessione dedicata all'ottantanove in correlazione anche a una figura chiave di insistere internazionale non solo come Bettino Craxi riepilogando un po'facendo un po'una somma totale abbiamo visto un po'quello che è stato il quadro internazionale il sistema politico italiano le grandi illusioni o le grandi aspettative che si sono generate
Dall'ottantanove i fenomeni che prima di esso covavano e dopo di esso sono esplosi
Ma in questa ultima sessione che è una tavola rotonda proveremo a fare più giri di tavolo come si suol dire anche per poter interloquire affrontare le diverse questioni
Ovviamente partiremo da quello che il tema centrale qui abbiamo immaginato che la crisi del sistema politico italiano ovviamente non possiamo visto gli autorevoli esponenti di cui che c'hanno insomma
Dato la loro disponibilità a ragionare con noi su questi temi non possiamo non affrontare quello che è il nodo internazionale e quindi partire da uno sguardo Esterna quello che il sistema italiano e all'atto e le condizioni a cui esso si presenta all'appuntamento del mille novecentottantanove e come sappiamo uno degli elementi chiave che porta all'ottantanove e il mille novecentottantacinque la lezione e la diciamo l'arrivo alla guida del partito comunista sovietico di Mikhail Gorbaciov Corbaccio offro e l'ottantanove e diciamo che esclusivamente non è la fine della contrapposizione tra Este e Ovest
Segna una fine un Disney disgelo di questo blocco come abbiamo visto nelle relazioni quindi però non è non è il crollo del comunismo sovietico che avverrà negli anni negli anni successivi diciamo che inizia a sgretolarsi quella che è la tenaglia che di quei del CNEL sul mondo dell'est io ricordo un evento particolare quando abbiamo immaginato questo convegno der immaginato di farlo nel mese di giugno perché c'è il primo grande elemento nell'ottantanove che poi porterà da lì a pochi mesi alla caduta del muro che sono le elezioni diciamo semi libere
In cui vince Solidarność che sono proprio quattro diciotto giugno
E a cui seguirà poche settimane dopo il ventisette giugno
Hillary diciamo la caduta del confine austro house un grafico che sarà poi festeggiato con dovizia particolare nel mese di ottobre e a cui poi fa seguito il nove novembre il crollo del muro e il diciassette novembre che la già citata rivoluzione di velluto cioè la polizia
Che interviene in Cecoslovacchia per sedare una rivolta di otto milioni di persone diciamo l'ottantanove si concluderà colla capita con la capitolazione diciamo Cescon questi sono alcuni degli eventi di un mondo che fluido di una situazione dinamica che si mette in moto
Inizierei subito questa discussione tentando un po'di sollecitarlo anche rispetto a quello che era il suo ruolo al tempo noi abbiamo conosciuto come ministro come esponente di partito di primo piano come guida del del maggior partito della sinistra a ridosso degli anni due mila ma anche Piero Fassino un testimone in quanto si occupava ed era se non sbaglio responsabilità politica responsabile esteri del Partito Comunista e ne seguirà l'evoluzione in prima persona compreso l'ingresso all'interno del partito del socialismo roba della famiglia socialiste dell'interna dell'Internazionale socialista chiedo scusa e poi del socialismo europeo negli anni a venire quindi all'interno di questo contesto una riflessione coi seguirei a Riad seguire con segni e Stefania Craxi se Casini come Cile e ci raggiunge
Va bene intanto io ringrazio la fondazione dell'invito credo che sia
Stato molto giusto
Diciamo dedicare un momento di riflessione a Bettino Craxi
Perché credo che è una rivisitazione della l'opera del ruolo che Craxi ha avuto nella politica italiana sia necessario nel senso che
Il ruolo e la funzione che Bettino Craxi avuta politica italiana è stato a lungo come dire piegato a una interpretazione che
La emise unisce ai miseri tra il ruolo e la funzione che ha ricevuto nella politica italiana e non solo italiana io credo che
Quanto più s'si mette in campo una riflessione che ci restituisce una lettura più più articolata più complesse e più vero a tutto questo è utile
Parto dalla questione che mi è stata posta dall'ottantanove come sappiamo chiude un'epoca
Il biennio ottantanove novantuno caduta del muro di Berlino
Crollo via via Dei
Regime comunisti nei Paesi dell'Est europeo diciamo
Al termine di questo
Crollo dell'Unione Sovietica con tutto ciò che questo ha comportato
Sì troppo nota la definizione che dietro il tutti questi eventi o al clan dicendo che appunto si era chiuso il secolo breve in qualche modo no cioè che l'ottantanove segnava la chiusura del Novecento
In effetti si può dire che è così che cosa è accaduto all'indomani però perché è interessante vedere
Cosa è accaduto in questi vent'anni
Questi trent'anni scusate
In questi trent'anni è accaduto diciamo un
Processo politico che è
E ha ha superato anche il posto ottantanove in che senso
Caduto il muro di Berlino crollato l'Unione Sovietica venuto meno l'equilibrio di polare quelle Bellini quei libri quell'equilibrio su cui per mezzo secolo si era detta la vita non solo dell'Europa ma del mondo
Si affermò allora un'idea e questa idea era che
Caduto il comunismo con tutto ciò che rappresentava dal punto di vista sia del modello di che ficca in pianificazione economica sia dal punto di vista del regime politico
Sarebbe facilmente affermato nel mondo l'economia di mercato la democrazia
E all'inizio in effetti è stato così
All'inizio non aveva avuto un'immediata espansione dell'economia di mercato in tutto il Paese la transizione è stata abbastanza rapida in modo convulso e complicato ma rapida
E ovunque si sono insediati i regimi democratici e si è avviata una vita politica democratica
Da sinistra
Sì è coltivata l'idea che crollato il comunismo loro
Diciamo
L'ipotesi socialdemocratica sarebbe stata un'ipotesi vincente c'è un'ipotesi di una socialdemocrazia capace di tenere insieme come
Nella sua storia e nel suo profilo culturale politico
Economia sociale di mercato e Democracy
Che questo si è tradotto anche a un certo punto in un'egemonia politica non banale siamo negli anni precedenti all'allargamento dell'unione europea
E in quegli anni accade che su quindici Paesi dell'Unione europea si arriva ad avere tredici Paesi su quindici governati da partiti socialisti e socialdemocratici
Quindi diciamo no quella che poi che era stata diciamo la visione che ai l'indomani del Moro caduta del muro si era era venuta affermandosi nei primi anni si diciamo sostanzia come un'ipotesi nella tant'è vero che sull'onda di questo diciamo affermarsi dell'economia di mercato anche se la dimensione sociale all'inizio è molto bassa ma comunque l'economia di mercato
E la democrazia politica di un'egemonia politica
Nell'Unione europea delle forze socialdemocratiche
E sono uno dei fattori che porta l'Unione europea e l'Occidente a sciogliere il nodo dell'allargamento
Sono tante le ragioni per cui nel due mila quattro si va all'allargamento
Nell'Unione Europea una delle ragioni è anche come dire consolidare un processo di transizione politico stabilizzarlo e stabilizzando l'affermare anche in quella parte
Di di Europa appunto un'ipotesi socialdemocratica di di governo
E questa cosa tra l'altro ha un riscontro anche a livello globale perché Clinton diventa presidente degli Stati Uniti con quello che Clinton rappresenta no dal punto di vista e sono gli anni in cui addirittura appunto
Nascessi coltivavo
Un un come dire un
Un'idea di di governance progressista del mondo no che prova anche delle forme Global Progressive
Mente in di Firenze no con Clinton Cardoso
Jospin se non ricordo male qualcun'altro no insieme a D'Alema e altri leader diciamo no dal segno di una dà il segno di una
Diciamo di una volontà di affermare un'egemonia culturale e politica della sinistra democratica della sinistra socialdemocratica
E sono anche gli anni in cui diciamo superato il bipolarismo si incardinati e per un po'di anni anche con una certa efficacia un multilateralismo che diciamo sostituisce
No l'equilibrio bipolare che le logica delle quel bipolare
Questo processo però come dire
Deve fare i conti con una dinamica più grande la dinamica della globalizzazione
E la villa negare la globalizzazione mette a dura prova questo impianto e questa strategia
Non è che le forze nella sinistra democratica non lo vedano perché
Il New labor Day Blair e di dance
Riunione mostrarsi di Clinton e diciamo
La sinistra di quel momento alla sinistra democratica producesse commento coltiva un'idea non è che non vede la globalizzazione perché certamente varcano dirigenti sprovveduti coltiva un un un idea suggestiva
E cioè così come nel corso del Novecento la sinistra è stata capace di costituzionalizzare il mercato
Questo è stato nel Novecento la grande operazione della sinistra no costituzionalizzare il mercato dargli delle regole una responsabilità sociale e farla incontrare con la democrazia
Trasferiamo questo modello a livello globale Pesta valide
Che era una suggestione non ciò
Così come siamo stati capaci nel Novecento di costituzionalizzare il mercato su base nazionale e adesso che siamo di fronte a uno
Una dimensione globale
A sinistra cosa fa trasferisce quel modello forte di un'esperienza positiva di quel modello
Democratizzare costituzionalizza la globalizzazione
Quella suggestione però una suggestione non faceva i conti con una serie di elementi non banale
Cioè che la costituzionalizzazione del mercato a livello nazionale ha potuto venire perché c'era un'intelaiatura istituzionale politico democratico
Parti sociali che negoziava hanno Costituzioni regole parlamenti rapporti Trust istituzioni e soggetti sociali a livello globale tutto questo non c'è
A livello globale
L'unica cosa che c'è una regola della concorrenza
Non c'è una concertazione sociale sul piano globale
Non ci sono delle istituzioni politiche sul piano globale
Non ci sono cioè quegli elementi di quadro di contesto dentro cui tu puoi costruire una strategia
No di Governance
Della realtà in particolare del mercato
E la verità e che quindi la globalizzazione si è affermata secondo le sue logiche spontanee le sue logiche che sono quella della concorrenza della competizione
Con tutto quello che questo comporta e a sinistra piano piano è stata spiazza
E noi oggi facciamo il conte con questo i risultati elettorali degli ultimi anni in tutti i paesi europei sono in America non solo nei Paesi europei e non solo in America anche altrove sono segnati da una da uno smottamento elettorale consistente dei consensi delle forze progressiste democratiche socialdemocratica vantaggio
Di altri segnatamente quasi dappertutto di forza del populista
Nazionaliste neo nazionaliste
Non solo ma dentro questa
Diciamo traiettoria si determina anche un mutamento con cui noi facciamo i conti tutti i giorni
Diciamo dei sistemi politici
Noi siamo stati abituati nel Novecento aggiudicare system duplice secondo due grandi categorie le democrazie dittatura
No democrazia erano paesi in cui c'erano
Le istituzioni democratiche la libertà di opinione di parole di organizzazione la libertà di stampa l'autonomia della magistratura eccetera eccetera
Oppure c'era la dittatura
Noi oggi siamo in presenza per la prima volta ma da un po'di anni ormai di una terza figura cioè di Paesi che hanno un involucro democratico dentro cui c'è una gestione autoritaria del poter
Russia di potenti
La Turchia di Erdogan le Filippine di Duarte
Per fare degli esempi
In qualche modo l'India di modi
No
Cioè ci sono tutte le
Gli elementi fondativi
Di un di un regime democratico ha poi c'è una gestione autocratica del potere dentro una terza figura che è nuova
Il cui c'è qualche segnale anche di mi pare evidente
No
Quindi noi oggi siamo di fronte a trent'anni dall'ottantanove di fronte a
Davvero a un mutamento di scenario radicale
Mutamento di scenario radicale che chiede alla sinistra in particolare alle forze che si richiamano a
Ai valori alla prassi all'esperienza la cultura del socialismo democratico dei
Ripensare in profondo identità strategia strumenti
Ma io dico spesso che
Per usare una formula per capirci ho finito
Che il socialismo europeo ha bisogno di una Piné
Così come Mitterrand rifondò il partito socialista dopo la crisi della sfiori l'avvento del gollismo e
E non si pose il problema di dare continuità all'esperienza dell'astio perché era spiazzata dalla storia e capì che bisognava fare
Nel nome del
E ai valori del socialismo tant'è vero che
Fonda il Partito socialista in Francia insieme ad altri dolori fonda sulle ceneri dell'assioma appunto fa un'operazione di Rifondazione
E io penso che oggi del socialismo europeo eh di fronte a queste esigenze
E i risultati anche nelle ultime elezioni europee mi pare se lo dico grazie
Hanno dovuto questa prima riflessione può sul ruolo della politica con polvere travolta poi da quello che il fenomeno della globalizzazione e la sinistra più di tutti all'interno del contesto politico ecco Stefania
Una riflessione innati ma in merito anche perché il ruolo della politica resta oggi un tema non risolto dall'ora ma in realtà prima di essere trascinata parlare
Nel ruolo della politica del sistema Italia e in particolare a sinistra cui vorrei dedicare un secondo giro vorrei un attimo gettare sul tavolo alcune riflessioni che riguardano la caduta del muro di Berlino che quell'evento una specie di torno imponendo la storia moderna delle dinamiche che mette in atto e dei riflessi che ha sul sistema internazionale
Anzitutto la caduta del muro di Berlino non è un evento improvviso non è uno scoppio improvviso e non è neanche a seguito dell'implosione del sistema dell'Unione Sovietica
Al contrario il crollo del muro di Berlino nasce dei Paesi satelliti tra l'altro questa è un'intuizione che Craxi ha molto chiara d'acqua tutto il suo impegno profuso in quegli anni al sostegno di tutti i perseguitati politici dell'Est
C'ho colto Vacchi poi polacchi ungheresi
Perché nasce inizialmente con la promozione della Biennale del dissenso fatta da Craxi da Carlo Ripa di Meana che fu un evento importantissimo in quegli anni sto parlando e settantasette per poi culminare con l'aiuto Solidarność e anche aver portato giri Pelikan misura cecoslovacco al Parlamento europeo
Quindi il crollo del muro di Berlino comincia nei Paesi satelliti con lo smantellamento di quei Paesi che ancora stavano sotto il giogo dell'Unione Sovietica
Carnovale prima citato una data io Necci niente cito un'altra precedente nel due maggio del mille novecentottantanove l'Ungheria smantella
Le barriere al confina con l'Austria tra l'altro lo fa qualche professore stamattina deve averlo detto
Con il beneplacito di Gorbaciov che dice non ci sarà sicuramente un'altra Ungheria del cinquantasei
Quella primo quel primo evento all'Effetto di richiamare alla libertà tutti quei Paesi che ancora stavano soffrendo sotto il giogo comunista
Poi seguiranno gli esodi dalla Ddr e quello provocherà il crollo del muro di Berlino qualche mese dopo
Prima il tetto di quel crollo l'ha detto anche Piero Fassino è la fine di un sistema bipolare non la fine del confronto Est Ovest a cui ancora oggi noi ci troviamo in qualche modo immersi ma alla fine il sistema di polare
Un periodo di solitudine degli Stati Uniti d'America uno sì con un mondo che sembra diventare in maniere unipolare quindi con la vittoria degli Stati liberaldemocratici
E che ha la guida di un sistema liberaldemocratico in tutto il mondo
E anche questo vediamo cronache illusione questa illusione finisce
Cognati
L'undici settembre del due mila e uno dove finisce questa illusione dove Antin con dice gli sconfitti gli scontri non saranno più fra gli Stati saranno fra le civiltà ma anche con lo scontro civiltà in realtà preconizzato da affinché non è diventato uno scontro e dentro le civiltà cito per tutte lo scontro che si è avvenuto in questi anni nel mondo islamico che è stato prioritariamente uno scontro interno al mondo islamico
La seconda con il secondo aspetto del crollo del muro di Berlino è dare un impulso all'integrazione europea partendo appunto dall'intro dalla dalla integrazione degli stati tedeschi
Il riflesso dell'Italia di questa accelerazione europea dell'Italia che cosa avviene
Italia sa all'équipe italiane soffrono da sempre di una sfiducia
Verso la possibilità del sistema italiano di autoriformarsi e di autoregolamentarsi quindi nasce una specie di Radiologia in quegli anni
Allora il sistema non riesce a UE e autore autoregolamentarsi
Le élites nazionali pensa no che bisogna quel punto affidarsi a un vincolo esterno
Da una parte l'ancoraggio Atlantico per quanto riguarda la sicurezza e la politica estera e quello comunitario per quanto riguarda la stabilità economica e finanziaria
Questo ha degli effetti drammatici perché ancora oggi noi stiamo pagando quello che è successo
In questo
Un testo l'italiano si affida alle regole di buon governo dei mercati della disciplina che da sola non riesce a darsi delitti italiani fanno questo si crea una vera e propria dottrina del vincolo esterno
Ed è un tratto costitutivo del sistema italiano del sistema italiano della cosiddetta Seconda Repubblica che nasce appunto col crollo del muro di Berlino
è stato questo approccio abbracciato in modo entusiasta soprattutto dalla sinistra italiana dal centrosinistra italiano
Ed è stato un elemento dirimente e determinante anche a dirimere alcune scelte di politica interna in passaggi cruciali della vita nazionale
Le discese una volontaria perché a nessuno ci obbliga a Tor ciò una a una volontaria cessione della sovranità nazionale a partire della cessione della sovranità monetaria
Per arrivare sino al fiscal compact in cui la logica del vincolo esterno ha prevalso su qualsiasi altra logica su oltre ogni altra considerazione
Fino ad arrivare a impedire il normale svolgimento dell'attività e della dialettica democratica in questo Paese
Di fronte a questo quadro di Ferento questo quadro io credo che bisognerà assolutamente in tutti i modi introdurre dei correttivi innanzi tutto
Quello di dar vita a quella famosa grande riforma che Craxi di cui Craxi intravede la necessità undici un decennio precedente mente alla crollo del muro di Berlino stiamo parlando infatti nel mille novecento settantanove
Quando Craxi introduce la necessità di una grande riforma del sistema istituzionali in Italia
Con un bell'articolo sull'Avanti
Una quindi una grande riforma istituzionale che ci doti l'Italia in un sistema vero di governo che ristabilisca quale equilibrio dei poteri che è saltato in quegli anni
Io credo anche è un processo di democratizzazione del sistema europeo se non daremo vita queste queste cose non spingeremo affinché queste cose avvengano ossia nel sistema istituzionale italiano che nel sistema istituzionale europeo io credo che le conseguenze
Di quello di quella o ne pagheremo ancora per molto tempo e non saremo in grado di mettere il nostro sistema in grado di competere nel mondo non saremo in grado di mettere l'Europa in grado di sostenere la competizione con i nuovi attori continentali
Quello che sta avvenendo è una specie di quella che ogni tanto richiama papa Francesco una specie di Terza guerra mondiale a pezzi
Cioè in ogni parte del mondo avviene una confronto azione tra le grandi potenze mondiali
Il sistema nel frattempo sta fatti così faticosamente diventando un sistema multipolare sono entrati in campo altre potenze la Cina per tutte ma l'India il Brasile la stessa vecchia antica Russia
Che si stanno confrontando e
Stanno ponendo il mondo l'umanità di fronte alla necessità di un nuovo ordine mondiale questi sono i temi di cui mi piacerebbe approfondire andrà a discutere
Il sistema italiano il sistema italiano è arrivato all'appuntamento con la storia e quindi al crollo del muro di Berlino totalmente impreparato e inadeguato questo però vorrei affrontarlo in un secondo
Sì affrontiamo nel secondo giro proprio l'aspetto sul sistema politico italiano rimarcando un po'diciamo questa riflessione su quello che e e l'origine del vincolo esterno che un connotato importante non solo la Seconda Repubblica
E discussione di IVA e un po'è il tema che aleggiato il professor segna avuto la cortesia il tempo di poter seguire oggi
Questo nostro dibattito tutto aggiornato un po'aleggiato sullo sfondo di tutti gli interventi quando dalla mattina alloggi si è sempre posto l'attenzione sulla questione tedesca quindi il muro di Berlino
Per quanto fosse stato somma prevista e si fosse nel tè con il tempo si fosse adoperato parte del sistema politico anche italiano alla sua caduta comunque coglie all'Inter con gli all'in piccoli in maniera totalmente priva di previsioni di temporali fattuali priva di ogni previsione diciamo programmatica la classe dirigente europeo nel suo complesso
Indi la Germania colpi rispondono con un'accelerazione profonda col ricordiamo che per anni ha guidato il mondo popolare quindi a cui la Democrazia Cristiana apparteneva partito in cui l'onorevole Segni militava e di cui è stato animatore
Di una profonda di un profondo dibattito come abbiamo visto anche in più interventi sul sulla questione referendaria ecco
Come veniva vissuta diciamo a ridosso degli anni novanta
All'interno della Democrazia Cristiana è una riflessione molto interessante questa posizione questo lavorìo di di collo che corsi inaspettati stamattina l'abbiamo accennato ma voglio rimarcarlo l'aspetto più importante fu all'annuncio di Colucci che credo sia datato
Ventotto febbraio in toto novembre mille novecentottantanove quindi pochissimi giorni dopo la caduta del Muro nel celebre discorso dieci punti per una grande Germania che viene pronunciato da Colle innanzi al Bundestag in maniera totalmente inaspettata da qualsiasi leader questo suscitò una violazione del cosiddetto il famoso patto di Versailles
Proprio per sottolineare la storicità della speciale relazione che si se tra l'asse franco tedesca
No e questo provocò una fortissima irritazione
Di tutte le cancellerie e della Germania che accorsero nel vertice dell'otto nove dicembre se non erro dell'ottantanove con una freddezza assoluta con la ecco all'interno della Democrazia Cristiana come fu vissuto quel periodo e soprattutto la questione tedesca
Che io rilasci come dire queste teste Europa che lasciare per un terzo giro finale che credo un elemento centrale per la nostra discussione
Onorevole
Senta io le racconto un episodio che è più divertente gestori concerto appunto
Cioè quando Andreotti fece la sua infelice uscita dicendo che voleva tanto bene la Germania che era meglio averne due piuttosto che uno
Tutte le ferie
Reazioni furibonde da parte della Fed più tedesca la quale manda una delegazione a Roma
Per protestare minacciando rottura delle relazioni tutte 'ste cose
La delegazione viene ricevuta da Ciriaco De Mita che il segretario della DC
Gerardo Bianco presidente chiamano anche me non capisco perché ultima ruota del carro non centrava ma siccome io ogni tanto sperpero articoli erogati a favore della Germania e così di con l'allora l'ambasciatore Italia in Germania che non sapeva come giustificare ragazze che faceva il nostro tedesco
Racconta pasti articolo dichiariamo di un e forse siccome qualcuno si ricordava segni mio padre sembrava che fosse qualche nel realtà è un conta però nicchia e quindi ha sempre questi quattro C
Arriva e due tedeschi uno dal ministro
Della difesa non mi ricordo come si chiamasse amico personale dei contenuti molto giovani
Degli Init reazione durissima quella una cosa inaccettabile De Mita
Tutti politica estera non era propriamente un maestro diciamo la verità pensionata che lo sapesse così per non è che abbia Geppi spende risponde no no ma voi dovete capire le le istituzioni e le istituzioni lasciate perdere quello che parlano gli uomini quelle si infuriano come Rush competere fra loro parla che parlano gli ori che stiamo scherzando chiamiamo sbattiamo la porta un precedente Gerardo Bianco
Dice scusa posso prendere la parola dice hanno ragione perché hanno detto che contavano istituzioni che Andreotti diciamo la verità e una istituzione
Grande risata genera anche tedesche smettano ride e siccome la revisione era fatta per fare la pace ovviamente non per continuare la guerra in qualche Setola Paderno
Grandi scusa se ne va e tutto ovviamente torna torna come prima
Detto questo però vorrei un attimo dissentire e cambiare l'ordine del giorno per i pochi minuti omaggio perché onestamente in mille e tornare proprio vorrei proprio tornare al titolo del congresso del del convegno Bettino Craxi nel mille novecento ottantanove visto vediamo adesso dall'Italia
Non è che l'Italia stesse pensando a Confucio
è iniziata poi polacco
Vitale sta pensando a un'altra cosa
Cioè che nessun Paese del mondo almeno nessun Paese europeo era stato toccato dalla divisione del mondo delle tue
Età dritta la politica italiana vive quarant'anni dal mille novecentoquarantacinque in poi perché c'è più grande partito comunista dell'Europa delle tele Oropa occidentale è strettamente legato all'Unione Sovietica
E la politica si articola su questo
E quando avete accennato stamattina al problema della DC
Qualcuno l'ha chiesto anche in quel momento insomma
Non nascondiamoci dietro a un dito la crisi della DC il crollo improvviso ha parecchie cause del mondo cattolico profondamente cambiato l'usura al potere ma la causa fondamentale e un e finita la funzione fondamenta della democrazia cristiana che essa la diga anticomunista appunto questa è la storia inevitabile del e non è che non ce ne rendessimo conto anche se nessuno poteva prevedere che cosa sarebbe capitato
In più la crisi del dei partiti in generale non solo della democrazia cristiana era forte in Italia comincia ad essere scossa
Da un forte sentimento anti partitocratico un desiderio confuso di istituzione diverso eccetera è l'idea del referendum ma più che il referendum della riforma nasce sostanzialmente su queste impazza
E qui che Bettino Craxi ha un ruolo in importante perché Bettino Craxi lancia la grande riforma sotto
Che in io interpreta e invece sembra interpretare come formale istituzionale modellata sul tipo presidenziale maggioritario insomma non fu mai specificare in termini legislativi ma sulla proposta del proporzionale segni soprattutto Giuliano Amato che anche per la sua aveva un po'considerato come una specie di
Ufficialmente con dell'arte portavoce ricco e sto benissimo malata atto questa ipotesi e quindi e quindi il primi nuclei di riforma che ancora non si chiamavano riforma referendaria da chiedere al referendum non c'era venuta ma si chiamano su proposta di Pannella
Lega per il collegio uninominale nascono nel mille novecentottantacinque ottantasei mi ricordo alcuni anni prima dell'ottantanove
Sono tanto attenti alla riforma e Craxi anzi considerare il partito socialista il vero unico motore dei dottori
La sede del movimento viene fissata all'Avanti
E la decisione recitavano cento mila lire
Corrette ricordi se vuole alcune Conte veniva pensate alla alla redazione la
Quindi
è praticamente le riunioni si tenevano quasi tutte alla Fondazione Nenni perché è l'unico locale che avessero a disposizione di Kurt presidente da Tamburrano non ricordare che tra l'altro era un teorico anche termini precisamente elettorali e istituzionali della grande riforma
I costituzione il tre elettorale maggioritario di tipo francese
Perché poi tra l'altro che c'è anche un dato culturale e poi in definitiva quel gruppo strano che poi Mammano diventò il gruppo referendario si formò proprio sull'idea della riforma francese
Sia presidente impropriamente de de quo e sia sui libri di dividerci
Noi organica attentissimi studiosi devi liberi dei morisse dirci era stato l'inno tutto poi in realtà la riforma è andata più verso modelli americani a un certo punto però insomma mi l'inizio era era quindi qui siamo nel
Ora
In questa Italia dell'ottantanove che cominciava a chiedersi lo prevedeva che crollasse tutto così velocemente su su la sfera di cristallo ma insomma Centocittà Phelan però che le cose che il cambiamento era grosso
Che qualcosa di grosso star avvenendo insomma Bettino Craxi era stato uno dei quelle che effettivamente ha visto in anticipo tutto tutto questo tanto dicono che a un certo punto disse nello c'è un'intervista all'articolo eccetera eccetera
Dice ma meno male avevo capito in qualche modo che il muro c'è non crollava stava andando male e me ne sono allontanato doveva allontanarmi né di più perché qualche calcinaccio m'è venuto ugualmente addosso
Però chi invece è rimasto vicino pari credo comunista ardore calcinaccio sebbene se beccato un bel canto nessuna
Era ma anche un era veramente un punto
Un punto naturale di raccolta di di idee di speranza su quel quella vicenda referendaria come quasi tutte le vicende umane propellente non andò secondo i binari che potevano essere prevedibili andò secondo binario può dire s'
Diversissimi qualche volta opposti ottenendo vantaggi ottenendo svantaggi ponendo problemi per l'indomani e quelli che sulla carta dovrebbero o sembravano poter essere protagonisti favorevole furono poi in definitiva gli avversari maggiori ma forse questo è meglio che
Secondo dubbioso in Omar ma largo troppo
E neanch'io prendo proprio spunto dai calcinacci
E quindi chi cade il muro i calcinacci della storia a cadono sembrano dover cadere addosso alla Partito Comunista i socialisti si sentono un po'coloro che avevano vinto perché erano dalla parte tra virgolette giusta della Storia
E quindi si apre e inizia una dinamica interna alla sinistra famosa discussione sull'Unità sinistre professore Speedy oggi nella sua relazione mi ha dato
Ampia diciamo anche letture ampi interpretazioni mettendo in evidenza un po'tutte le posizioni
Che si registrano oggi di analisi storica storico-politica su quegli eventi c'è il ritardo di Craxi secondo alcuni nell'alleanza con la DC né con la DC e quindi Ribéry ripetere l'alleanza del caffè la risposta altrui
E secondo alcuni Craxi era una via obbligata a per l'indisponibilità di un pezzo che gli viene come dire anche dallo stesso Occhetto comunicata del PC a fare alleanze a sinistra e sia perché c'era la necessità di dare un governo al Paese e non vi era formula possibile soprattutto con la grande crisi di consenso che attraversava la DC
Di dare un governo diverso ecco ci sono varie letture in cui si inserisce questo duello a sinistra espressione più volte evocato è tutto volte citata che però trova una sinistra una sinistra dilaniata
All'appuntamento del all'appuntamento de la caduta del muro e da lì nel triennio ottantanove diciamo novantadue le elezioni e che poi arrivano sul novantadue poi c'è anche la lettura ovviamente del voto anticipato del della del voto anticipato e il problema diciamo la lettura pro Craxi sostiene c'è Craxi non va per un sentimento proprio di unità socialista di fratellanza il voto anticipato ecco che lettura dare di quel periodo che sicuramente per la sinistra non può e non rappresentare un'occasione mancata senza distribuire torti e ragioni ma una rilettura attenta
Facciamo una lettura richiederebbe molto tempo perché in realtà diciamo
Questi infatti che adesso sono stati evocati non maturano nell'ottantanove a molto prima
La svolta politica italiana avviene con la costruzione della esperienza di solidarietà nazionale nel mille novecentosettantanove
Si consuma quell'esperienza si ricostituisce governo di centrosinistra nella formula di allora il pentapartito come si diceva
No con Craxi che ha un ruolo che ha un ruolo grazie oggettivamente
Nato con Craxi era un senza essere cioè sul cellulare con un ruolo centrale di Craxi e nella composizione di questo nuovo equilibrio è una rottura a sinistra
Io
Ho vissuto tutto quel periodo per il credo di essere stato l'unico dirigente del Pci che continua a parlare con classe quando più nessuno lo incontra questi parlava abbiamo tracce in archivio di qua devo mollare ricorda e dei diritti di un rapporto diciamo con Bettino anche che Bettino conosce l'acqua ha conosciuto mio padre tutte queste diciamo storie che attengono le famiglie socialiste
E quindi
Che lì avviene come dire punto con la consunzione della della
Della solidarietà nazionale e poi soprattutto l'ottantatré e nell'ottantatré che si sostanzia un equilibrio che poi continuerà
Sia vi è una rottura con la rottura sinistra che diciamo si protrarrà che avrà un piccolo momento di di ricomposizione di fronte al rischio di un colpo di Stato militare comunista in Portogallo
Ricordate forse Margherita se lo ricordano di fronte a quella cosa c'è la dichiarazione congiunta Berlinguer e Craxi no
Di fronte a rischiose ma diciamo salvo quel pomeriggio in cui i due partiti si manifestano insieme con una dichiarazione anche molto impegnativa sui valori della democrazia eccetera sono anni diciamo molto molto difficili
Ricostruire le appunto richiederebbe molto tempo è secondo me non sarebbe male dedicarsi a ricostruirli perché spesso si è data una rappresentazione troppo diciamo semplificata schematica
A me interessa venire però tornare un attimo sull'ottantanove perché
Che cosa produce ottantanove quello che lo precedeva ragione ovviamente son d'accordo
Stefania quando ricorda perché la caduta del muro non è un elemento che avviene di colpo Cerci prima tutte le due crisi polacche Solidarność prima di Solidarność Solidarność secondo c'è la consunzione del sistema politico comunista in di Cecoslovacchia con la formazione del governo Adam Mercer ritorno di duplice che poi prenderà un ruolo dopo
C'è in Ungheria la evoluzione del del nuovo i posti al diniego mette di Gyula Horn che sarà anche una norma aprirà il muro di fatto quando apre le frontiere e lascia che
I tedeschi che erano andati in vacanza in Romania
Passino la frontiera ungherese vadano in altre con quella lunga fila delle traballanti che qualcuno forse si ricorda furono il simbolo di quella no di quella apertura
Se tutto il processo Corbaccio via no la perestrojka la glasnost tutte le varie cose e quindi c'è un pro è un percorso processo come ovvio anche che si
Quel processo determina mutamenti radicali anche nella consistenza dei partiti e delle famiglie politiche occidentale
Perché la crisi
Della Democrazia Cristiana italiana di cui ha parlato
Mario
Dettar meno un mutamento radicale di identità e di configurazione della famiglia democratico cristiano europee
Perché la famiglia democratico che stiano europea era fondata su due grandi partiti radici italiane la DC tedesca poi c'erano la DC austriaca lussemburghese eccetera ma non c'erano dieci significativa in Francia
Noi in Spagna
Già era per la democrazia nomine in Gran Bretagna
Queste due grandi democrazie cristiane che reggevano il Partito popolare come partito del dei democratici cristiani e rese fatte sto arrivando lì crolla la DC tagliando corsi trovata solo di fatto che fa un'operazione assolutamente intelligente dal suo punto di vista trasforma il Partito popolare dal partito dei partiti democratico cristiani al partito dei partiti conservatori o moderati o c'è il pesce
Entra Berlusconi entra Smart no fa una serie di operazione per cui ridefinisce il profilo la configurazione del mutamento
No che poi forse
Una un fenomeno di questo genere è il fenomeno che investe il Partito Comunista Italiano Partito Comunista Italiano
Che aveva avuto precedentemente una lunga traiettoria che comincia
Siamo alle origini suo nel sessantotto poi riprende vigore con con Solidarność e via via marca al Partito comunista sempre di più una distanza tra il settanta
Quattro il settantasette ce l'epoca dell'euro comunismo cioè c'è tutta un'evoluzione no al mutamento dalla posizione del PC sulla NATO sull'Unione Europea c'è c'è sotto una spinta molto forte
Di alcuni dirigenti da Amendola Napolitano allo stesso Berlinguer che riposiziona il PC diciamo in una in un alveo della sinistra
Europea
E questo porta al Partito Comunista a un certo punto a capire che
Bisogna fare definitivamente al salto ora
Io l'ho vissuta perché fu uno di quelli che gestì quel processo
E adesso vi racconto una cosa che imprevedibile però significativo di come
Nella politica spesso
Le logiche autoreferenziali interna vengono fanno premio sulla i tempi dei processi reali e tu ne sei spiazzato allora
Quando comincia a tutto questo smottamento lo vediamo
E noi decidiamo anche ovviamente questo smottamento
Ci veste sulla base di un ragionamento molto semplice adesso io semplifico
Essendo stato l'unico partito comunista che per anni diceva che di là tutto non andava bene non potevamo arrivare dopo gli altri ne cambiar le cose
Lo dico in una formula semplice
E io vengo mandai incaricato di fare un giro nell'Est europeo
Tra il marzo
E il giugno del mille novecentottantanove io vado a Budapest
Varsavia nato a Praga
Per capire cosa sta succedendo
Soprattutto boh da Peschiera al partito di là notte più diciamo volume
Tornando da questi viaggi ho guardate che
A riferire berlina a Natta a Occhetto e agli altri dirigenti giocate la sta cambiando tutto quindi qui abbiamo bisogno di accelerare moltissimo possiamo
Arrivare dopo quelli che
No
Abbiamo criticato per anni
Tra l'altro c'è la vicenda di tiene a mente
Perché nell'ottantanove si produce anche quel fattore
C'era già un avvicinamento in corso da alcuni anni tra il Partito comunista italiano l'Internazionale socialista qualche settimana dopo Tienanmen a Stoccolma c'è il consiglio dell'Internazionale socialista in cui viene invitata per la prima volta allegazione del PC
E ancora
Diceva Bassolino per per noi il quale intervistato da lì dai giornalisti eccetera sulle dopo Tienanmen lancia la parola d'ordine di cambiare il simbolo
Perciò del partito dicendo che siccome Italia del partito
Alla fine di luglio doppio ritorno da un ennesimo viaggio a votare si fa una riunione del gruppo dirigente del partito
Tutti i più autorevoli
Si decide che noi dobbiamo
Diciamo
Fare l'atto di limiti
Diciamo
Sciogliere diciamo il nodo andare oltre il PC
Ma siamo alla fine di luglio
Si diceva non è che possiamo fare questo alla vigilia delle ferie
Puparo paradossale ma è così da quella vita e così
C'è all'inizio di settembre no
Faccia
E già a settembre c'è una riunione in cui
L'oggetto è allora
E lì si pone un problema che può sembrare banale ci sono le elezioni politiche elezioni amministrative a Roma il ventiquattro luglio
Però sorge un dubbio non
Deciderei di superare il PC non era una scelta tanto semplice no costruttori capisco
Puoi fare una cosa così quaranta giorni prima che si vada al voto Roma
E si decide che allora questa cosa la facciamo subito dopo il voto
Tanto è vero che l'assetto qualche giorno dopo il voto c'è c'è la riunione del più la direzione che convoca il Comitato centrale dall'inizio di novembre farà la cosa nel frattempo cade il muro di Berlino
Noi siamo rimasti in otto
No cioè come
Il premier Lazare una serie di esigenza interna
No ti porta a non fare i conti con i tempi della realtà ma i tempi a realtà sono quelli che contano sono guarito
Abbastanza significa per il Papa significati
Quindi ora tornando adesso poi chiusa la la la ricostruzione sia un po'schematica
Di fronte a questa svolta c'è un passaggio difficile con Craxi e me lo ricordo benissimo
Perché Craxi lancia la parola d'ordine dell'unità socialista no
Cosa che naturalmente non era così semplice cioè nel senso che così appena deciso di cambiare illiquide diciamo sciogliere sostanzialmente al Partito Comunista andare oltre al Partito Comunista dare vita a un un nuovo partito e determinare immediatamente un processo di integrazione
Comunità socialista Craxi mi ricordo che una che ha carattere neanche col simbolo me lo ricordo benissimo
Era obiettivamente molto complicato è molto difficile e quindi e secondo me lei Craxi come dire poi espresse anche dei giudizi tutto sommato
Di valorizzazione di sminuendo il valore della svolta secondo me sbagliando meno questa è la mia opinione naturalmente
Perché quella svolta in realtà aveva una portata rilevantissimo come ebbe non solo per noi per la politica italiana
E si valorizzarlo sminuirlo ma non non era secondo me
Lungimirante ecco pacco
Ha meno importanza
Dopodiché io penso che di lì poiché partita una una storia molto
Sappiamo tutti abbiamo vissuto in quel periodo lì voglio aggiungere ancora una riflessione perché
In quel periodo ovviamente Craxi rilancia con forza anche per le cose che adesso Mario ricordava un ragionamento sulla riforma istituzionale e ha ragione perché non c'è dubbio che il mutamento di scenario internazionale determinando mutamento della dinamica della dialettica politica italiana richiedeva anche un adeguamento istituzione
Io sempre sono sempre stato convinto
Per esempio del mole il modello elettorale francese sono così convinto che ieri nella direzione del mio partito ho detto che nella situazione politica di oggi con un sistema politico rarefatto tra forze politiche perché ormai sono tre
Una legge elettorale quella attuale in vigore che assegna la possibilità di governare solo chi prende il quarantadue per cento dei voti
L'unica legge elettorale che garantirebbe alternanza stabilita una legge elettorale a doppio turno questo e non questo e bisognerebbe avere il coraggio di riaprire
Una discussione come allora il Craxi pose una questione giusta ma come sappiamo quella questione giusta poi si infranse il mille difficoltà in mille andiamo i novantuno c'è il
Il messaggio di Cossiga ricordiamo sulle sulle riforme è un altro elemento grande di dibattito però restiamo se pane sul
Duello sinistro l'ottantanove proforma di più no Pierce io due parole brevissime su come il l'Italia il sistema politico istituzionale italiano arriva in ritardo all'appuntamento con la storia arriva in ritardo il sistema politico
Stava arrivando consunzione la formula del pentapartito anche se non essendo in pendenza di alternative credibili c'era
Il tema di dare stabilità e governabilità al sistema Paese data l'indisponibilità del Partito comunista
Arriva soprattutto il ritardo il sistema istituzionale quella grande riforma che appunto Craxi lancia nel settantanove non arriva mai a compimento anzi rimane lettera morta
Anche se diverse iniziative si susseguono a partire dalla commissione Bozzi comunque la grande riforma non si fa e anzi è invalsa una convinzione a mio parere arrabatta che Cazzola riforma elettorale Pozza essere quella che da un affetto al sistema
L'esperienza degli ultimi venticinque anni ci dicono che quella come Enzo nere errata e quindi ancora oggi serve quella grande riforma istituzionale perché io sono convinta che la crisi economiche una crisi economica e sociale mai sicuramente aggravata dal mal funzionamento delle istituzioni
Per quanto riguarda il duello a sinistra che è mio amico Piero a un po'edulcorato poi sentire dire Craxi ha sbagliato che ha sicuramente sbagliato però è stato aggredito demonizzato costretto all'esilio
Forse prima converrebbe premettere noi abbiamo sbagliato e poi parlare degli errori di Craxi
Allora racconterò anch'io qualcosa
Nonostante l'indisponibilità del Partito comunista e quindi la necessità di Craxi di andare un assetto politico stabile al Paese consentendo la governabilità e quindi mantenendo raccordo con la Democrazia Cristiana
Craxi che crede talmente tanto all'alternativa di sinistra che mette unità socialista nel simbolo era prematuro può darsi
Però in realtà Craxi fa anche dei gesti di vera apertura al al Partito comunista di vera apertura e di attenzione al Partito comunista li fa con Achille Occhetto segretario
Achille Occhetto si presenta alla direzione socialista in presenza non solo di Craxi ma anche di tutti i dirigenti socialisti che lo possono confermare fortunatamente egli dice Achille
Io quando parlo di unità socialista faccio sul serio comincia a preparare l'ipotesi di una federazione fra i nostri due partiti
Achille Occhetto prima
E poi Veltroni e D'Alema nel famoso Camperio di Fassino di romeno perché Luís fu il funzionario l'esponente del partito
Che grazie trattò con Craxi lenire l'ingresso del Partito comunista l'Internazionale socialista e può confermare secche senza Craxi non sarebbe mai avvenuto comunque Achille Occhetto prima
E D'Alema che francamente faccio fatica a vedere vestire i panni del socialdemocratico poi in quel famoso colloquio nel camper vanno da Craxi e chiedono quasi
Pregandolo di non andare l'elezione nel novantuno Craxi sceglie di non andare né all'elezione del novantuno può era conteranno per un accordo di potere con la DC no
Sceglie di non andare ad elezioni politiche per fare non voleva distruggere comunisti voleva cambiati per fare diciamo un gesto di stile di di fraterna solidarietà nei confronti dei comunisti che pensava che sarebbero poi compiuto la svolta però in senso socialista quella svolta non l'hanno mai fatta neanche oggi quando scelgono di chiamarsi Democratici quindi io credo che se c'è una una delle colpe
Niente assumersi delle perché l'unità a sinistra non si è compiuta non credo che vadano proprio scritte tutta Craxi o meglio credo che vadano poco ascritta Craxi l'ultima cosa io penso che mani pulite Tangentopoli o come un quasi quella brutta stagione dell'Italia una stagione di giustizia e di violenza
Abbia di fatto provocato diversi guasti
L'uno non aver consentito che si facessero le riforme quindi l'evoluzione del sistema politico italiano due l'evoluzione della sinistra
La sinistra postcomunista ha fatto in quel momento la scelta scellerata di appoggiare quella brutta stagione grazie
Siamo arrivati a Mani pulite nel trame
Siamo arrivati a Mani pulite ovviamente facciamo ultimo giro di reclute di replica
Ovviamente in mezzo a queste vicende ci abbiamo il referendum del novantuno e referendum del novantatré che in piena campagna
Cioè è nel pieno del battage di
Delle vicende di Mani pulite che ormai erano totalmente insomma deflagrante ecco ci sono molte letture storiografiche una lettura storiografica che io utilizzo come chiave di domanda ovviamente per poi spaziare verso Segni e di questa natura qui
Dice che un po'non dissimile dalla conclusione di Stefania è in corso un'Inter di revisione della politica effettivamente il movimento referendario
Mette la politica di fronte alla necessità di doversi che riformare Stefania fatto la ci ha citato il tentativo della commissione
Il fallito della commissione Buozzi che già veniva da una commissione precedente
Tra l'altro un tentativo dove si registrò indisponibili SPÖ inibita sostanziale del partito comunista perché voto contro la relazione finanzia stende contro la relazione finale insieme ai socialdemocratici più votarono contro come ho detto stamani già la Sinistra indipendente un po'tutti
I gruppi minori
è un tema della riforma che poi ritorna all'inizio dopo le preferendo la preferenza unica nel novantadue con l'istituzione di un'altra Commissione che non porterà a nulla che la famosa Commissione Iotti De Mita
Che lavorerà una un progetto è una proposta un po'più diciamo pregnante parla di sfiducia costruttiva vengono introdotti degli elementi di modernità
Ecco Mani pulite quanto ha inciso sul processo di autorizzazione dalla politica c'è un esempio su tutti e concludo la parola
Noi abbiamo la politica che recepisce alcune stanze del movimento riforma del movimento referendario e parliamo dalla famosa elezione diretta di sindaci no
E che poi successivamente i governatori nel a partire poi dal novantacinque di la politica in piena tempesta riesce a recepire alcuni stante quindi era ancora in grado di riuscire a rigenerarsi interrompe questo processo di riforma
Mani pulite cioè l'avvento della questione giudiziaria e l'utilizzo opportunistico forse lo avrebbero fatto anche altri o non lo sappiamo abbiamo aprono va quanto distrugge questo processo di revisione interna la politica è un
Ma è difficile rispondere qui ci vorrebbe perché la sfera di cristallo anche per capire che cosa sarebbe avvenuto
Se non fossero capi capitate capitate certe cose io confesso all'inizio fu un tifoso di Mani pulite portarci sembrava un movimento di grande liberalizzazioni moralizzazione del Paese mi sono accorto più tardi dei danni che poi ha ha provocato devo dire però mi ricordo sempre una frase che mi disse Montanelli
Nel non delle lire al nostro grande tifoso nostro
Referendum eccetera Fontanelli non era un politico anzi capiva poco però avevano asseriti intuizioni punti ogni tanto pur non essendo politico Feng
Riuscivano a vedere i più degli altri né a trovarlo proprio era scoppiato da poco Mani pulite e mi disse Mario abbiamo un grande problema e cosa che stiamo vincendo troppo presto
Se vince Mani pulite invece che noi siamo fregati
Lo diceva però non in senso personali lo diceva proprio
La riforma istituzionale ha bisogno di condurre una serie di battaglie politiche
Per voi legittimare le nuove istituzioni se la pulizia e la lotta al vecchio viene fatta dai giudici viene fatta in altre cose
E io ragionando lì che si è ragione per esempio Andreotti andrebbe processato per motivi politici non processa
Contra Fatos il bar doveva cacciarlo mi se Andreotti viene cacciato via sentenza i giudici ebbe aveva è un altro discorso
Non c'entra nulla quindi sotto questo aspetto
Credo che oggettivamente uno dei danni a posteriori di Mani pulite sia stato quello di avere sostanzialmente interrotto un processo
Che aveva non solamente un valore di cambiamento di regole come nel senso alla loro funzionalità è chiaro che l'elezione diretta del sindaco
E più utile essendo stata la più delle cure del consiglio comunale ma lezione del sindacato che un altro valore per poter esprimere il maggiore le navi dei cittadini no la la l'avvicinamento che ci dice tutto questo e e forse di poter condurre anche un'opera di moralizzazione forse può in realtà per la immoralità passa contro attraverso tutti i sistemi è però insomma ci sono anche dei sistemi che agevolano e se invece il posto del cambiamento la spuntano anche alimento viene messa dalla funzione giurisdizionale la riforma istituzionale nel suo ottanta questa era Squinzi il succo del discorso che istintivamente Montanelli non era politica ma con il suo istinto
Aveva afferrato detto questo però c'è da dire che i problemi il problema a forza anche nel movimento est referendario erano già in parte state di allinea di prima
Perché l'aspro schieramento delle forze politiche sul sui referendum e quindi su tutto il movimento vende nel novantuno un anno prima che iniziasse Mani pulite
E il la già si determinarono tutta una serie di regole singolare alcune positive altre
Insieme conclusero c'è un ultimo giro sia per le repliche e io introduco semplicemente se ci vuole essere uno una micro riflessione che e il tema dell'Europa
L'ottantanove accelera il processo la riunificazione se quindi il processo europeo è un elemento importante noi ricordiamo che con l'avvio vi sono due conferenze due conferenze intergovernative che si terranno tra l'altro a Roma nel novembre dicembre se vado vado a memoria novembre dicembre del mille novecentonovanta che gettano le basi per quello che ci sarà Maastricht sono due conferenze che daranno vita quella che l'unione economica e monetaria che detraibilità solo dopo la decisione dopo l'altro unione monetaria che quella tedesca quindi il marco una uno per le partite correnti la conversione Germania Est Germania Ovest
E già subito e un'anatra zoppa un'anatra zoppa perché a questa decisione di tipo economico monetario quindi seguire l'integrazione dal dal mercato passava l'economia e la finanza la moneta iniziano già esserci primi problemi primi squilibri pinete zoppia sul piano politico ma spezzerà
Dichiarata insufficiente politicamente poi sarà tutto quello che ecco delle riflessioni sul indizio di origine anche Stefania parlato poi della cultura del vincolo interno mobile del vincolo esterno
Che è un elemento che andrebbe riletta anche alla luce di quattro eventi essenziali che si verificano prima dell'ottantadue a ridosso cioè l'indipendenza della Banca d'Italia dal Tesoro l'ingresso dell'Italia nel mille novecentonovanta nella banda di oscillazione dello SME
La firma del Trattato di Maastricht poi e la dizione della e l'adozione dell'ordinamento interno degli accordi europei e fino al fiscal compie il pareggio in Costituzione ecco l'Europa nell'ottantanove il piglio quell'accelerazione quanto pesa oggi sulle storture
Ma io credo che diciamo
Le scelte che sono state fatte in quegli anni
Prima con Maastricht l'adozione dell'euro
Preceduta dal Sistema monetario europeo
Poi l'allargamento due grandi scelte fondamentali di quegli anni sono queste no l'Eurostar in fretta anche sulla all'apparenza Vaccarezza incerto Thomas dopo la vicenda dei Balcani sì no io ricordo benissimo al Consiglio europeo di Lussemburgo in cui i tedeschi cercarono in tutti i modi di far passare una risoluzione che non passò
Che limitava l'allargamento Polonia Ungheria Cecoslovacchia
E invece passo la risoluzione che sosteneva sosteneva l'Italia altri governi che non potevamo diciamo non affrontare anche problemi di altri paesi sia pure con gradualità e e complessità
Quindi le scelte che non è che sono state fatte allora l'euro e e l'allargamento sono state scelte secondo me giuste nella direzione e
Da un lato
Di dare all'Europa una soggettività economica e politica vera e quindi nel momento in cui ti dai una moneta unica tutt'costruisce
Come dire un pilastro fondamentale da cui poi tiri tante cose cosa che peraltro oggi tutte si ripropongono perché oggi
Si ripropone il fatto che noi abbiamo un mercato unico moneta unica ma non abbiamo sistema fiscale unicorno abbiamo stesse regole del mercato del lavoro l'abbiamo stesse regole per l'insediamento degli investimenti e questo è uno dei grandi temi no
Ci abbiamo fatto l'unione monetaria non abbiamo fatto l'unione economica no ma
Non mi non è che dico questo
Dico l'ho sempre pensato che il processo di integrazione europea un processo
Graduale progressivo per approssimazioni successive perché mettere insieme ventotto Paesi e costruire una sovranità sovranazionale che al tempo stesso convive con le sovranità nazionale è un processo quindi inutile
Non come dire dire non c'è questo non c'è quello e intanto c'è moltissimo di quello che è stato costruito e poi gradualmente completa detta passi successivi oggi però siamo di fronte ad alcuni passaggi però io penso che a scelta dell'euro sia stata una scelta assolutamente giusta
Che ha diciamo determinato un salto in avanti dal processo di integrazione in ogni aspetto dalla moneta poi appunto ha incardinato centotré giusta con le regole di ingaggio giuste in quel momento si attualmente
è chiaro per esempio che stabilire che il criterio il parametro di deficit deve essere quello il parametro del debito avesse il sessanta per cento
è un è un parametro che allora aveva un senso
Perché il livello medio di debito dei Paesi che aderivano all'Unione Europea era circa del sessanta per cento oggi non c'è nessun Paese che ha un livello di debito rapporto debito-PIL casta sessantasei la Germania
Ma la Francia c'è un rapporto debito PIL novanta e qualche cosa e via di questo passo quindi è chiaro che quei parametri allora avevano un senso perché erano incardinato in un certo contesto oggi oggi si tratta di verificarlo note così come io penso che sia stata scelta la scelta dell'allargamento questa è una scelta che spesso ritornano abbiamo fatto bene abbiamo fatto male
è chiaro che abbia fatto una scelta politica
Che
In quel momento se uno avesse dovuto guardare tutti i parametri di convergenza dei paesi che sono entrate nell'Unione europea nel due mila quattro nell'Unione Europea forse c'erano delle no degli elementi ricompensa mai fatto una scelta politica perché hai pensato che integrare quei Paesi era una condizione di unificazione del continente di stabilizzazione politica essenziale che cosa sarebbe oggi l'Europa
Se non avessimo fatto l'allargamento avessimo una zona grigia tra noi alla Russia nell'Europa centrale che cosa sarebbe dal punto di vista della stabilità della sicurezza
Già così è complicato no
Perché le sirene Trompia né a Varsavia
Vengono ascoltate a Budapest vengono ascoltate no a Praga vengono ascoltate
Quando Trump viene cui meno in Europa evita di andare a Bruxelles o se ci va ci sta per poche ore invece di piazze andare a Budapest e Varsavia Praga a fare la riunione dei tremare fa tutte le cose che vanno nella direzione nuovo
Dei indebolire a destabilizzare la Carrà coesione europea e che cosa sarebbe oggi l'Europa senza quell'allargamento
E io dico perché oggi non abbiamo provato risoluzione in Parlamento in questa direzione
Attenzione a ad avere tutte la puzza sotto al naso e tutte le difficoltà verso i Balcani occidentali perché lo stesso problema
I Balcani occidentali
Sono quel territorio in cui c'è stato a Srebrenica
In cui c'è stata
E vent'anni fa l'unica guerra che questo contenente abbia conosciuto dal quarantacinque ad oggi
E più tardi amo integrarli più il rischio di un ripiegamento e di un ritorno di pulsioni né emoziona liste
E diciamo conflittuali tornerà emergere che bisogna anche fare ci quando colpisce uno a uno
Fece una scelta politica perché se avesse dovuto fare assumere un parametro economico di valutazione della parità Marco occidentale Marco rientrare non l'avrebbe mai fatto no
Non avrebbe mai fatto e tra l'altro è stato e finisco ha così costruito un'egemonia democristiana sul processo di unificazione sulla Germania che la socialdemocrazia la socialdemocrazia ha pagato per trent'anni perché non dimentichiamoci ce lo ricordiamo tutti arrivati che una delle tesi
Che in quel momento c'era era un'integrazione progressiva per tappe del della Germania ed era sostenuta da significativi esponenti della stazione delle spese
Col fece l'altra scelta
Sulla base di una valutazione politica che si rivelò essere la scelta giusta
Le spese ha pagato da quel momento un prezzo molto alto per avere invece un'altra idea dell'unificazione quindi io penso che le scelte che abbiamo fatto sia stata giusta e poi ovviamente il mondo è cambiato
E oggi ti devi risolve il problema di un'Europa che sappia anche qui rifondarsi
Non per mettere in causa il percorso che abbiamo compiuto ma perché il percorso abbiamo più ci ha portato fin qui
Il salto in avanti che devi fare non li fai sulla base soltanto di una linearità in Renica rispetto al percorso che hai costruito hai bisogno di un coraggio e di una determinazione che ti faccia fare anche dei salti in avanti significati
Se fai ed in con le vero che fece il parecchie accettò politicamente una uno però al contempo poi impose sull'altro tavolo che era quello comunitario io la rinuncia al marco ma la creazione di una moneta unica europea plasmata sul marco quindi insomma
No ciò che non fu proprio gelosissimo cioè io brevemente data l'ora penso che le scelte operate fino qua scontino un deficit di cultura riformista
A cultura riformista e quella che non vede nelle leggi e tanto meno nei trattati internazionali dei totem ma è disposta a scontando il il confronto con la realtà quindi anche con l'evoluzione delle situazione che cambiano che crescono come Camera crescono le società le economie i sistemi internazionali e quindi a modificare quello che è stato fatto
Mentre invece in questi anni i trattati europea dei sono stati distrutti un po'come dei totem intoccabili l'europeismo è stato un po'vissuto come ideologia soprattutto da chi era orfano di altri titoli di un'altra ideologia ha un po'sunto l'europeismo come un'ideologia inamovibile
E la stessa cosa vale anche per l'allargamento l'allargamento sicuramente è stato un fattore positivo ma andava probabilmente fatto in modo graduale come appunto prevede la cultura riformista
Mario Segni
Ma faccio solo due considerazioni perché stiamo chiudendo visto che stiamo parlando tinte Mario Europa sono in parte tutte giuste
Ovvero lo condivido certamente con una serie di limiti però il il problema a me non pare quella il problema è che noi in qualche modo europeisti diciamo vapori polmonari
Insomma siamo in difesa nel dibattito terribilmente indifferenza questi sono sempre stati sotto attacco e con efficacia ieri approva in queste trasmissioni mi ricordo Marco quale fosse c'era quel come schiava borghesi chiama Borrelli borgo e gli avevano messo di fronte tra l'altro come contraddetto e quello americano Friedman che è un modo di aiutare chiunque perché quello parla male l'italiano insomma
Passa un po'pasticcione che in parte quindi fargliene una colpa
Ma di questo comincia a dire da vent'anni non andiamo male da vent'anni da vent'anni di qua e mi sono capitati tante data in quanti soffriamo certi problemi Valli bisogna riguardo ai ma tutti i semi piegato cos'era l'inflazione prima
Cos'era il problema del ritardo
Che la tassa dei poveri quando arriva al venti per cento ed eravamo Visco era il referendum sulla scala mobile voi dovete ricordare uno dei meriti che nasce il referendum sulla scala mobile era fatto per difendere i poveracci non era affatto mica
Per difendere il richiede dollaro
Da me erano contro le sbaglia a fare in quel caso e cento euro di media siamo tutti quanti ma comunque quello insomma il il le loro c'è anche il grande vantaggio di avere tolto il problema dell'inflazione che era terribile sarebbe continuato netta anziché sa cosa sarebbe il sarà meglio non pensarci voglio dire solamente questo
Possono esserci opinioni diverse
Proposte diverse ma io su questo vedo purtroppo e pare anche all'estero è anche negli altri Paesi un fronte poi euro terribilmente indifferenza in modo e quando difesa immobile
E perde perché gli altri mercati questo è il vero problema presso la Fondazione fatto questo bellissimo
Fate un po'di lance vede sul futuro dell'Europa perché è passato è passata adesso pensiamo a bordo
Grazie concludiamo i lavori ringraziando tutti i presenti hanno resistito in questa lunga estenuante giornata ringraziando i relatori e raccogliendo la suggestione di organizzare un qualcosa che rifletta molto sulla tematica diciamo europea vincolo esterno e quant'altro grazie